Roma, 19 ottobre 2010
Open Access : stato dell’arte e
prospettive in Italia
Paola Gargiulo
[email protected]
CASPUR
Quali strade per il successo
dell’Accesso aperto
Adozione di politiche vincolanti (mandatory policy)

ISS, LUISS
 Promozione della conoscenza e la consapevolezza dell’accesso aperto nelle
comunità accademico- scientifico



Sfatare miti (scarsa qualità, diritto d’autore, costi)
Far conoscere riviste ad Accesso Aperto (vedi DOAJ, journalinfo)
Mostrare i vantaggi dell’OA (visibilità, timeliness, disseminazione,
accelerazione della scienza, impatto – citazioni,discovery)
Adozione di servizi di supporto per la comunità scientifica (authors tools, CVs,
personal pages etc)
 Creazione e gestione di help desk per la propria comunità scientifica (diritto
d’autore, informazioni sulle riviste che pubblicano in OA in rapporto alle altre
nello stesso settore disciplinare)
Integrazione tra anagrafi della ricerca, valutazione della ricerca e Accesso
Aperto
L’Open Access in Italia
• Approccio iniziale Bottom Up
• Ruolo della CRUI – Commissione Biblioteche e il Gruppo di lavoro sull’OA
• Ruolo dei consorzi - CILEA e CASPUR
• Ruolo del CNR-ISTI (DriverI, DriverII, OpenAire)
• Aspetti critici: mancanza del sostegno politico -istituzionale, scarsa
consapevolezza dell’Open Access a tutti i livelli (rettori, docenti, ricercatori,
ministero ecc.); assenza di politiche vincolanti il deposito con l’eccezione
dell’ISS, LUIS; problemi di armonizzazione di dati e qualità dei metadati
• Alcuni dati: archivi istituzionali e editoria OA
Le università italiane e la
Dichiarazione di Berlino
Firmando la Dichiarazione di Berlino i rettori delle università firmatarie si
impegnano a realizzare quanto è stato deciso nella Berlin 3 OA Conference
(University of Southampton Feb. 28- March 1 2005):
 To implement a policy to require their researchers to deposit a copy of
all their published articles in an Open Access repository
 To encourage their researchers to publish their research articles in Open
Access journals where a suitable journals exists and provide support to
enable that to happen
Le università italiane e l’OA
La CRUI ha promosso:
• l’adesione delle università italiane alla “Dichiarazione di
Berlino per l’accesso aperto alla letteratura scientifica”
(Messina, 2004).
• la costituzione, nell’ambito della Commissione
biblioteche della CRUI, presieduta dal rettore di Padova
Vincenzo Milanesi, del gruppo Open Access (2006)
CRUI – Commissione Biblioteche
Gruppo Open Access
Attività svolte 2006-2009:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Rapporti di collaborazione con gruppi di altri paesi europei
Linee guida per il deposito tesi di dottorato
Raccomandazioni : Open Access e la valutazione della ricerca scientifica
Open Courseware: raccomandazioni per una didattica OA
Linee guida per la creazione di archivi aperti
Linee guida per riviste elettroniche OA
Rilevazione politiche degli editori e delle istituzioni accademiche nei
confronti dell’accesso aperto
CRUI – Università e Accesso Aperto
1. Rapporti di collaborazione con gruppi di
altri paesi europei:
•
•
•
pareri sullo Study of the European Commission on the
economic and technical evolution of the market of
scientific publications e sul Green paper on copyright in
the Knowledge economy;
partecipazione ai lavori del gruppo ristretto di SCOAP3
presso il CERN, del gruppo Open Access presso la
European University Association, al Board di Sparc
Europe;
organizzazione di convegni (Berlin 5, Padova settembre
2007).
CRUI - Università ed Accesso Aperto
2. Deposito tesi di dottorato - 2007
Elaborazione di linee-guida per il deposito
obbligatorio delle tesi di dottorato negli
archivi istituzionali basate su:
Disciplina “speciale” del dottorato di ricerca (Legge 3 luglio 1998, n. 210, e Decreto MIUR
30 aprile 1999, n. 224)
Disciplina del deposito legale (Legge 15 aprile 2004, n. 106, e successivo DPR 3 maggio 2006, n. 252)
Disciplina del diritto d’autore (Legge 22 aprile 1941, n. 633, e Legge 22 maggio 2004 n. 128
)
Disciplina per la protezione delle invenzioni intellettuali (Decreto Legislativo 10
febbraio 2005, n. 30 )
http://www.crui.it/HomePage.aspx?ref=1149
CRUI – Università – Accesso Aperto
3. L’Open Access e la valutazione dei prodotti della ricerca
scientifica - Raccomandazioni (Aprile 2009)
•
•
architettura in grado di interagire con la banca dati del
Cineca delle pubblicazioni dei docenti
individuazione di nuovi indicatori che mettano a frutto le
potenzialità offerte dal web e alternativi o complementari
all’Impact Factor
http://www.crui.it/HomePage.aspx?ref=1782
CRUI - Università ed Accesso Aperto
4. Linee guida sugli archivi istituzionali: un
vademecum che copre i vari aspetti (Aprile 2009)
• Politici
• Organizzativi
• Tecnici
Target: coloro (amministratori, bibliotecari,
informatici, ecc) che sono coinvolti nell’adozione e
nell’implementazione di un archivio istituzionale
http://www.crui.it/HomePage.aspx?ref=1781
CRUI - Università ed Accesso Aperto
5. Elaborazione di linee-guida per la creazione di
riviste elettroniche ad accesso aperto (2009):
• Modelli economici sostenibili
• Best practice
• Raccomandazioni pratiche
http://www.crui.it/HomePage.aspx?ref=1789
CRUI – Università e Accesso Aperto
6. In corso di elaborazione raccomandazioni per la
produzione di materiale didattico
•
•
•
compatibile con il protocollo OAI-PMH per l’harvesting dei
metadati
formati di pacchetto adeguati, come il formato SCORM
metadati specifici, come IEEE LOM
Finalità: facilitare la circolazione e il riuso dei materiali
didattici
CRUI - Università ed Accesso Aperto
Riconfermato il gruppo di lavoro – marzo 2010
Attività per 2010- 2011
• Raccomandazioni per il deposito dei materiali
didattici ad accesso aperto – rilascio
• Gruppo di lavoro sui metadati
CRUI - Università ed Accesso Aperto
Riconfermato il gruppo di lavoro – marzo 2010
Attività per 2010- 2011
• Raccomandazioni per il deposito dei materiali
didattici ad accesso aperto – rilascio
• Gruppo di lavoro sui metadati
Open Access e la partecipazione internazionale (1)
• SCOAP3- Working Group (INFN e Gruppo OACRUI)
• EUA – OA Working Group (Gruppo OA- CRUI)
• SPARC – BOARD ( CASPUR)
• DRIVER I, II (CNR ISTI)
• PEER (Bocconi)
• NECOBELAC
• OpenAire (CNR ISTI, CASPUR)
Open Access e la partecipazione internazionale (2)
• Seminario Open Access per i paesi aderenti a SELL
(Southern European Libraries Link) – Granada 12-14
maggio 2010 – Promozione di politiche comuni in
ambito OA
• Dichiarazione di Alhambra
• Stato dell’arte sull’ accesso aperto nei seguenti paesi:
Francia, Grecia, Italia, Portagallo, Spagna, Turchia
• In corso di pubblicazione report finale
http://oaseminar.fecyt.es/Publico/Home/index.aspx
CILEA – AEPIC
• EPI, E-Publishing Infrastructure, sistema
gestionale modulare e completo per l'editoria, in
particolare l'editoria elettronica online
• SURPLUS OA, modulo Open Archive del
sistema CILEA per la governance della ricerca
Open Access@CASPUR
• Consulenza per la progettazione e realizzazione di sistemi
secondo gli standard internazionali (es. OAI-PMH)
• Hosting, installazione, configurazione di software per
l'organizzazione e la gestione di archivi aperti (repositories) di
articoli e rapporti full-text (e-prints e collane di testi) per tesi e
materiale didattico, per edizioni elettroniche provenienti da
opere digitalizzate (serie di immagini)
• Integrazione di archivi OAI-PMH con le anagrafi di ricerca
utilizzate dalle varie istituzioni
• Integrazione di archivi OAI-PMH e cataloghi Z39.50,
integrazione con resolvers
Il sito di PLEIADI ospita:
la lista di discussione italiana:
[email protected]
Il wiki sull’Open Access in italiano
W
PLEIADI- Portale per la Letteratura Elettronica
Italiana Archivi e Depositi istituzionali
È un’iniziativa congiunta dei consorzi di supercalcolo CILEA-CASPUR all’interno
di AEPIC
PLEIADI è la piattaforma nazionale italiana per l’accesso unificato alla letteratura
scientifica italiana depositata presso gli archivi istituzionali e disciplinari italiani
e nelle riviste ad accesso aperto compatibili con lo standard OAI
Lanciata nel novembre 2004
http://www.openarchives.it/pleiadi
Finalità:
migliorare l'accesso all'informazione distribuita su
diversi archivi aperti (data providers) attraverso la
creazione di una piattaforma nazionale di accesso
che prevede un'unica interfaccia e la fornitura di
servizi aggiuntivi rilevanti per la ricerca e la
didattica (service provider)
Funzionalità di PLEIADI
• Piattaforma per la ricerca federata su tutti gli archivi aperti italiani che raccoglie i
metadati dei contributi di ricerca depositati negli archivi, consentendo la ricerca
simultanea su archivi diversi
• Fornisce una serie di funzionalità avanzate di ricerca,funzionalità di esportazione
(Bibtex, RefWork), servizi di alerting, funzionalità del web 2.0
• Con il forum specializzato a disposizione dei tecnici e bibliotecari che vogliono
implementare archivi aperti e il servizio news, fornisce anche un’opportunità di
confronto dinamico sui temi e le novità che riguardano il mondo dell’accesso
aperto
58 repositories [source RoaR]
Istitutonal = 85%
Discipline based= 15%
56 repositories
[source OpenDOAR]
Archivi istituzionali in Italia
• Attualmente in Italia vi sono 59 archivi
istituzionali (non tutti sono ancora registrati nei
repertori quali ROAR o OpenDoar
• Il numero di documenti archiviati negli archivi
era di circa 200, 872 (Dicembre 2009)
• La media di documenti depositati negli archivi è
di 3,652 in Italia (2009) mentre nel resto
dell’Europa era di 8545 (2008)*
* The European Repository Landscape 2008: Inventory of digital
Repository output, AUP, 2009
Editoria Elettronica OA (Riviste)
• 131 riviste peer reviewed OA pubblicate in Italia (DOAJ)
• Pubblicate da università, dipartimenti universitari, case editrici
universitarie o con contributi provenienti dalle università
• FUP pubblica 12 riviste OA
• Università del Salento – SIBA pubblica 8 riviste
• Università di Milano Statale 8 riviste
• La maggioranza delle riviste OA è in ambito umanistico (51 titoli)
• vantaggi: disseminazione, internazionalizzazione
• Molte riviste sono multilingue e alcune dispongono di editorial board
internazionali
• 28 testate utilizzano licenze CC
• Il software più utilizzato per gestire le riviste è Open Journal
System ( PKP)
Editoria Elettronica OA (Monografie)
• Per quanto attiene alle monografie:
• ESE Salento University Publishing- ha
pubblicato 240 volumi OA
• Firenze University Press (FUP) ha nel suo
catalogo complessivo di 460 monografie, 120
titoli ad accesso aperto
• Edizione Plus dell’università di Pisa permette la
pubblicazione in OA di 60 volumi (sul sito
dell’autore/pagine web personali)
Editoria Elettronica OA (Monografie) -2
• Università di Trieste e di Bolzano pubblicano libri OA
con possibilità di POD- Print on Demand
• UTN EPrints (archivio istituzionale dell’Università di
Trento) ha stipulato accordo don il Dipartimento di
Scienze Sociali una copia elettronica ad accesso aperto
viene depositata nell’archivio di tutte le monografie
pubblicate a stampa dal Dipartimento (47 monografie
sono depositate nell’archivio)
Editoria Elettronica e for profit
publishing
• Polimetrica ha in catalogo 50 monografie OA
• Lanciato dal Polimetrica nel 2008: Libri gratuiti
in ateneo: versione elettronica OA e versione
cartacea a pagamento
• LED Edizioni adotta un modello OA nella
versione elettronica e a pagamento nella versione
in carta secondo il modello POD – Print on
Demand
Il progetto OpenAIRE in breve
Settimo Programma Quadro –
Progetto Pilota sull’OA
Agosto 2008: la CE lancia il Progetto Pilota per l’Open
Access all’interno del Settimo Programma Quadro (FP7)
I ricercatori delle aree disciplinari di Energia, Ambiente,
Salute, ICT, Infrastrutture di Ricerca, Scienza e Società,
Scienze Socio-Economiche e Umanistiche sono tenuti a
• Depositare i risultati delle ricerche svolte all’interno del
FP7 con articoli peer-reviewed in repositories
istituzionali ad accesso aperto
• Assicurare l’accesso aperto a queste pubblicazioni entro
6 o 12 mesi dalla pubblicazione, secondo quanto stabilito
dalla Clausola 39.
33
European Research Council
Clause 39 (1)
“I beneficiari dei finanziamenti devono depositare una copia digitale della
versione pubblicata o il manoscritto finale […] in un repository
istituzionale o disciplinare, al momento della pubblicazione della ricerca.
I beneficiari dei finanziamenti, inoltre, devono fare del loro meglio
affinché la copia digitale del loro lavoro di ricerca sia disponibile
gratuitamente e in formato elettronico attraverso un repository:
• Immediatamente, se il paper/articolo risultato della ricerca è pubblicato ad
accesso aperto (per esempio se una versione elettronica è disponibile
gratuitamente sul sito dell’editore) oppure
• Entro 6 o 12 mesi [6 per le aree Salute, Energia, Ambiente (incluso
Cambiamento climatico), ICT; 12 per Scienze Socio-economiche e
umanistiche e le attività di Scienza e Società]”
• http://ec.europa.eu/research/press/2008/pdf/annex_1_new_clauses.pdf
34
European Research Council
Clause 39 (2)
Per ottemperare alla clausola, l’autore deve:
• prima di pubblicare: assicurarsi che l’editore a cui sottopone il
paper preveda il deposito ad accesso aperto in un repository
istituzionale (database SHERPA-RoMEO http://www.sherpa.ac.uk/romeo/
)
• al momento dell’accettazione del paper: verificare che il
permesso al deposito risulti ESPLICITAMENTE nel contratto
• al momento della pubblicazione: depositare il testo pieno
dell’articolo nel repository istituzionale o disciplinare di
riferimento
35
European Research Council
Clause 39 (3)
• Generalmente l’editore sarà disposto ad acconsentire al
deposito in un repository open access.
• Se il deposito non è previsto,l’autore è invitato a
negoziare una modifica al contratto con l’editore
• Se il deposito viene negato e l’autore non riesce in
alcun modo negoziare con l’editore, non gli resta che
•
•
36
Sottoporre il paper a un’altra rivista “FP7 compliant”
oppure
Informare il proprio referente di progetto e l’help-desk, allegando la
lettera di rifiuto dell’editore
European Research Council
Clausola 39 (4)
• Attenzione, però:
• Contengono la Clausola 39 i progetti proposti e
approvati dopo l’agosto 2008
• La Clausola 39 è obbligatoria, viene inserita
direttamente nel Grant Agreement dalla CE
• Per alcune aree del Pilot sull’OA riguarda solamente
alcuni dei settori di ricerca (es. ICT – Challenge 2:
Sistemi Cognitivi, Interazione, Robotica)
37
OpenAIRE – alcuni dati
• OpenAIRE = Open Access
Infrastructure for Research in Europe
•
•
•
•
•
38
Programma: FP7 – Research Infrastructures
Data di inizio : 1 Dicembre 2009
Durata: 36 mesi
Budget: 4.1 Milioni
38 partners che rappresentano tutti gli stati
europei
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
39
Partners
University of Athens
(coordinator)
CNR-ISTI (technical
coordinator)
University of Goettingen
Library (scientific coordinator)
University of Bielefeld
Spanish National Research
Council (CSIC)
CERN
SURF
ICM – University of Warsaw
University of Minho
University of Gent Library
eIFL
Technical University
Denmark
Comunità
Scientifiche
Salute (Scienze della vita)
• EMBL-EBI
Ambiente
• World Data Center for Climate
• Consultative Group on
International Agricultural
Research (CGIAR)
ICT
• Cognitive Interaction
Technology (CITEC)
Scienze Socio-economiche e
Umanistiche
• Data Archiving and Networked
Services (DANS)
Liaison Offices
Liaison Offices
Italy
(CASPUR)
40
European Helpdesk
• Promuove il progetto pilota del FP7 e le
linee guida sull’OA dell’ERC
• È composto da Liaison Offices nazionali
(in 27 paesi)
• Fornisce il toolkit dell’OA per
• Ricercatori
• Istituzioni
• http://www.openaire.eu/en/support/toolkits.ht
ml
41
European
Helpdesk
(2)
• Mette a disposizione un portale per il
deposito e la ricerca delle pubblicazioni OA
[http://www.openaire.eu/index.php]
• Collabora con altre iniziative europee
sull’OA
•
•
•
•
•
42
PEER http://www.peerproject.eu/
NECOBELAC http://www.necobelac.eu/
DRIVER http://www.driver-community.eu/
SONEX http://sonexworkgroup.blogspot.com/
COAR http://coar-repositories.org/
Supporto tecnico: infrastruttura
di rete e repository (1)
Il portale OpenAIRE è basato su D-NET, software open
source sviluppato dal Consorzio DRIVER.
D-NET serve a sviluppare un sistema distribuito per
raccogliere (tramite harvesting degli archivi OA
esistenti) e aggregare fonti di dati eterogenee.
http://www.driver-repository.eu/DRIVER-NewsEvents/PR_D-NET_1_0.html
43
Supporto tecnico: infrastruttura
di rete e repository (2)
In particolare, D-NET mette a disposizione
•
•
•
•
44
Strumenti di ricerca e navigazione
Strumenti di visualizzazione
Statistiche dei depositi
Statistiche d’uso dell’infrastruttura
Supporto tecnico: infrastruttura
di rete e repository (3)
• Per i ricercatori che non dispongono di un
repository (disciplinare/istituzionale) in cui
archiviare i risultati di ricerca OpenAIRE metterà a
disposizione un repository per le opere cosiddette
“orfane” http://openaire.cern.ch/
• La base tecnologica di questo repository è
INVENIO, sistema per lo sviluppo e la gestione di
una biblioteca digitale ideato dal CERN
45
OpenAIRE in breve
46
Gestione dei dati di ricerca
Collaborazione con importanti comunità
scientifiche quali
•
•
•
•
47
Salute
Ambiente
ICT
Scienze Socio-economiche e Umanistiche
Come collaborare?
Cosa potete fare voi:
•
•
•
•
•
48
Individuare i responsabili dell’area di ricerca del vostro ente
Raggiungere le persone / strutture coinvolte nei progetti di
ricerca finanziati con il FP7, nelle aree interessate dal pilot
sull’OA
Con il supporto dell’help-desk italiano, fare opera di
informazione e sensibilizzazione
Verificare che il repository della vostra istituzione sia OpenAIRE
compliant. Come? http://validator.driver.researchinfrastructures.eu/
Avviare le procedure necessarie a dotarvi di un repository, nel
caso in cui la vostra istituzione non disponga di un IR
OpenAIRE – Linee Guida
• Le Linee Guida ufficiali del progetto contengono
le indicazioni sulle modifiche da fare per i gestori
di repositories. Ne è stata rilasciata la versione 1.0
• http://www.openaire.eu/....
49
http://www.openaire.eu/index.php
Contatti
Help-desk italiano@CASPUR
• Ugo Contino
• Paola Gargiulo
• Ilaria Fava
• [email protected]
56
Scarica

"Open Access: stato dell`arte e prospettive in Italia" per