Biblioteca di Buscate
N. 11
Aprile 2012
Muse ispiratrici
Gabriele Cardini
Erica Puricelli
Eleonora Giacomin
Federica Crespi
Federica Ottolini
Giulia Prada
Manuel Fossati
Silvia Quaglia
Stefania Povia
CANTAMI O DIVA, CANTAMI O MUSA
Cantami, o Diva, del
Pelide Achille l’ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei…
Omero, Iliade
Nessun occhio umano le ha mai viste
SOMMARIO davvero. Esse al
contrario ci hanno
Tematicando
spiato, deriso e a
Arcipelaghi
volte anche ammilibrari
2-3
rato. Vi è mai capiNotizie dai f.lli
tato di sentire una
Lumière
4
canzone insinuarsi
Diapason
5
sotto la pelle, raggiungere il cuore e
colmarlo di qualcoChiaroscuro
6
sa di indecifrabile?
Siete mai riusciti a
Il Brucaliffo
7
restare impassibili
di fronte alla grazia
Percorsi
e alla inimitabile
Biblioteca di
bellezza di una danAby Warburg
8
zatrice esattamente
come davanti alla
Serendipity
9
maestosità dell'universo? E quando i
Hic Sunt Leones
10
Vostri nonni vi raccontavano le gesta
Speciale:
dei loro avi o della
Charles Dickens
11-12
loro
giovinezza,
Doni dalle muse
12
seppure assonnati o
annoiati, avete mai
sentito
qualcuno
Extralibro
pizzicarvi
il
braccio
La Bussola
sussurrandovi
di
internautica
13
ascoltarlo? Sono siBazar
14
curo che vi sia capitato. Alle muse pia45°32’31”N 8°48’44”E 15
ce scherzare, oltre
che allietare il prossimo. In passato eGirovagando
16
rano la gioia degli
Dei stessi che soli
avevano il privilegio
di ascoltare le loro
creazioni. Ma in un
mondo nel quale
persino gli immortali rifuggono agli
occhi dei mortali,
nella loro immensa
bontà e saggezza
hanno deciso che
sono gli uomini ad
avere bisogno del
loro genio.
Allora scendono tra
di noi, si nascondono nelle corde vocali di alcuni, sotto le
dita e dentro l'inchiostro di taluni
per regalare al mondo e a chi ancora
venera loro e la loro
dottrina la dolcezza
della poesia in tutte
le sue forme, la scoperta, il tragico e il
comico e ogni espressione pura e
viva che ci rapisca
al mondo, anche per
alcuni piccoli attimi,
legandoci alla loro
magnificenza.
Ecco che allora una
donna assume le
fattezze di una dea,
è sinonimo di bel-
lezza sovrumana e
altitudine e la sua
sola figura risveglia
in colui che la sceglie come propria
l'ispirazione. Questo
tratteremo in questo numero, della
musa e della sua visione per alcuni autori, di persone che
hanno ispirato film
o anche canzoni divenute famose e,
tuttora ai nostri
giorni, tali. Parleremo di muse descritte all'interno delle
pagine di alcuni libri per grandi per
piccoli e di veri e
propri “libri musa”,
ossia scritti che
hanno dato adito
alla creazione di altre opere. Detto
questo, se dopo aver letto questa introduzione vi siete
decisi ad osservare
il mondo sotto un
altra visione e a cercare le artistiche
sorelle e i loro indizi, attendete perlomeno di aver letto
questo volumetto.
Chissà che non possiate trovarvi la via
per raggiungere il
monte Elicona e poter
godere
dei
“doni” che Esse hanno in serbo per voi.
Manuel Fossati
1
NEL NOME DI UNA MUSA
Che sia una immagine fluttuante nella mente dell’autore oppure una figura concreta fatta di carne
e sangue, capita sovente che gli scrittori abbiano una musa che li guidi o li ispiri nello scrivere le
loro opere. E’, forse, un piccolo lascito di una concezione differente rispetto alla moderna, quella,
cioè, che l’autore sia una sorta di mero veicolo che si lascia attraversare dalle parole che un’altra
sorgente, le muse appunto, gli forniscono: quell’ineffabile e indicibile ispirazione che trascende
gli autori, quella loro stella polare che li guida e li anima, prende così le fattezze di una persona
amata oppure di un astro come anche di personaggi fittizi che vengono misteriosamente a imporsi nella mente degli scrittori. Omaggio quindi alle muse, filigrana nascosta di moltissime opere.
Virginia Woolf
Una stanza tutta per sé
Una stanza tutta per sé è un saggio del 1929 che l’autrice dedica alle scrittrici, alle
donne, e soprattutto ad una figura immaginaria ma emblematica: Judith, l’inesistente
sorella di Shakespeare. Attraverso questo personaggio - che ha nel tempo acquisito
tanta forza da diventare protagonista di altri racconti, saggi, romanzi ed opere teatrali - Virginia critica la società in cui vive analizzando gli effetti che un linguaggio ad
impostazione fortemente patriarcale hanno sulla cultura e sul ruolo della donna, soprattutto per chi voleva tentare il mestiere della scrittrice. Certo, non è un libro facile. Ma, come primo saggio moderno di letteratura femminista, siamo sicuri che Judith
sarà orgogliosa di voi lettrici (senza offesa per i maschietti).
Alessandro Baricco
Mr.
Gwyn
Una donna deve avere soldi
Ci risiamo, ancora Baricco. Più che della trama (in breve:
e una stanza tutta per sé per
uno scrittore in preda ad una specie di crisi di mezza età si
reinventa, diventando copista, facendo cioè dei ritratti alle
poter scrivere.
persone con l’uso esclusivo delle parole), l’ispirazione e la
dedica qui sono un vero rompicapo. Se osservate bene
l’impronta in copertina noterete che è fatta di tante parole. E se ricostruite il testo –
dopo qualche mal di testa in realtà, per esperienza personale - scoprirete che è dedicata a Bartleby, lo scrivano di Melville. In pratica, Baricco si trasforma egli stesso nel suo
personaggio principale, producendo un ritratto del suo personaggio immaginario Bartleby il quale, protagonista di un racconto del grande autore di Moby Dick, è uno scrivano con un grande problema: non sa dire semplicemente “no” (ma lo preferirebbe).
“
”
John Kerr
Un metodo molto pericoloso
“Un metodo pericoloso” è la definizione che William James, filosofo pragmatista e
psicologo famoso per i suoi esperimenti, ha dato alle tecniche di Freud e alle sue teorie su sogni e inconscio. Un legame molto pericoloso è quello che nasce tra i due
padri antagonisti della psicoanalisi, Freud e Jung, e Sabina Spielrein. Sabina, che diventerà a sua volta una psicoanalista, è una giovane isterica russa che sarà portata a
Burghölzli presso Zurigo, sotto le cure di uno Jung agli inizi della sua carriera. La
donna, realmente esistita, viene presentata dall’autore (e nel film con Keira Kneightley dell’anno scorso) come la vera e propria musa ispiratrice del nuovo metodo,
nonché pomo della discordia tra i due.
2
Erica Puricelli
Giacomo Leopardi
Canti
E’ caratteristica dei geni mostrarci qualcosa di noto come fosse la prima volta: così
accade al lettore dei canti di Leopardi quando questi accenni alla sua diletta Luna.
Non appena la sua fantasia si accosti a lei, la regina della notte, la sua musa si accende della stessa misteriosa luce che promana dall’eterna peregrina che passa pensosa
nei nostri cieli. Nei colloqui che in alcuni canti (Alla Luna, l’ultima strofa della Vita
solitaria, il Canto notturno di un pastore errante nell’Asia, Il tramonto della Luna) il
poeta sostiene con la graziosa Luna che pien d’angoscia andava a rimirare, essa appare come conoscitrice delle pene del viver terreno che pure rimangono senza risposta né consolazione. All’incanto malinconico dei raggi lunari si conforma così quel
piacere doloroso e prezioso che Leopardi non si stanca di indagare: le ricordanze.
Michail Bulgakov
Il Maestro e Margherita
Chi ti ha detto che non esiNel gioco di specchi tra autore e personaggi che Bulgakov
ste sulla terra un amore vero,
crea in questo meraviglioso romanzo, rifulge la figura di
Margherita, che altri non è che la sua terza moglie, Elena
fedele, eterno?…Vieni con me,
Sergeevna. Anche lei, infatti, come la Margherita del romanmio lettore, soltanto con me, e
zo, è infelicemente sposata ma innamorata di quello scrittore russo che saprà riscrivere a memoria il manoscritto bruti mostrerò questo amore!
ciato della prima redazione di questo magico romanzo, perché, come ricorderà anche Satana-Woland, uno dei protagonisti dell’opera, al Maestro, “i manoscritti non bruciano”. E non a caso sarà proprio
Woland a consegnare Margherita al Maestro rinchiuso in una casa di cura, attuando
così, ma per Bulgakov!, una massima che correva negli ambienti letterari russi secondo cui la “prima moglie viene da Dio, la seconda dalla gente, la terza dal diavolo.”
“
”
Franz Kafka
Strafen: Punizioni. La condanna, La metamorfosi, Nella colonia penale
La storia della Condanna è quella di un figlio che, dopo un drammatico colloquio con
il padre, si getta dal ponte uccidendosi. Il racconto, autentico atto di nascita di uno
dei maggiori scrittori del ‘900, scritto di getto in una notte sola, è dedicato alla signorina Felice B. La signorina in questione (Felice Bauer) era stata conosciuta poche sere prima e sarà l’oggetto di una contesa durata cinque anni tra un matrimonio sfiorato, rotture e pochi momenti di unione fino alla separazione finale. Perché dedicarle
questo racconto in cui un padre lamenta al figlio di venire trascurato perché lui è rimasto irretito da una ragazza? In cui una istanza superiore ordina una morte incomprensibile che si va a compiere mormorando affetto proprio verso chi ce l’ha imposta? Sono domande errate: non scegliamo noi le nostre muse. E cosa possa aver ravvisato Kafka nel viso ossuto e certamente non bello di Felice possiamo solo ipotizzarlo in quella forza delle parole quando ti prendono, ti attraversano, ti comandano.
Klaus Mann
Mephisto: romanzo di una carriera
Hendrik Höfgen è giovane, bello ed è un formidabile attore: la sua interpretazione di
Mephisto nel Faust è definita tra le più straordinarie di tutti i tempi. Ma sembra che
non ci sia diavolo che non abbia a sua volta un proprio tentatore: e per Höfgen è la
sua ambizione “insaziabile” che lo spinge ad accettare le lusinghe del nazismo che ne
fa il proprio attore di punta, esemplificato dalla stretta di mano che lui, Mephisto,
stringe con Göring nell’intervallo della prima di Faust. Klaus Mann conosceva Gustav
Gründgens, l’attore che ispira la figura di Höfgen: un artista che non seppe riconoscere la bestialità del nazismo, cercando di sfruttarlo a proprio favore: ma fallì anche
da attore, come dimostrò il suo Amleto, costretto entro i dettami nazisti e a cui non
seppe conferire quell’arte data a Mephisto, fatto prima di vendere l’anima a Hitler.
3
Gabriele Cardini
IL DECIMO “MUSO”
Nella mitologia greca le muse
erano nove, e tutte donne. E
se mescolassimo le carte? Presentiamo di seguito una breve
selezione in cui protagonista è
il rapporto tra due persone,
un regista e un attore. Inizieremo con un esempio tra i più
classici, un regista che rimane
talmente affascinato da una
figura femminile da costruirgli
un intero film attorno.
♂ +♀
Tippi Hedren non aveva mai
fatto l’attrice, il suo nome era
finora legato solo al mondo
della moda. E’ il 1962 e fortuna vuole che un regista noti il
suo viso in uno spot pubblicitario: Alfred Hitchcock rimarrà
colpito dai lineamenti scandinavi
e dal biondo dei
capelli di Tippi, a
cui deciderà forse
un po’ troppo impulsivamente di
affidare il ruolo da protagonista nel suo Gli uccelli.
La sua esperienza come attrice era talmente scarsa e il ruolo così impegnativo da causarle un esaurimento nervoso
che costrinse Hitchcock a sostituirla
temporaneamente
con una controfigura. Scelse
nuovamente la Hedren per
Marnie quando la prima scelta
del regista, Grace Kelly, rinunciò perché appena diventata
principessa. Lei, Tippi, la Bergman, Kim Novak… Hitchcock
non nascondeva certo il suo
debole per le bionde!
♂ +♂
Ferzan Özpetek è un regista di
origini turche naturalizzato
italiano, con all’attivo 9 film di
cui uno uscito poche settimane fa. Tra i suoi attori prediletti contiamo sicuramente il
bravissimo Stefano Accorsi,
che il mondo ha scoperto prima grazie allo spot del Maxibon e poi come Jack Frusciante. Per il sodalizio con Özpetek
ricordiamo Le fate ignoranti
e Saturno contro, film che toccano entrambi temi cari al regista: la solitudine, il distacco,
la separazione.
Presente in entrambi i film
un’attrice
ugualmente legata ad Özpetek,
Margherita Buy.
Certo che, come Hitchcock,
anche Ferzan sceglie bene i
suoi protagonisti: Accorsi, Favino, Bova, Scamarcio – e ultimamente il pupillo del nuovo
cinema italiano, Elio Germano.
♀+♀
Di registe donna in realtà non
ne ricordiamo molte. Tra poco
tratteremo di una grande italiana, nel frattempo potremmo citare Jane Campion, la
Bigelow o Susanne Bier.
Cavalcando
la
cresta dell’onda,
troviamo invece
Sofia
Coppola,
figlia di Francis
Ford che dimostra sempre più
di avere il talento per sfidare
il suo cognome “pesante”. Il
primo grande successo arriva
con l’adattamento per il cinema de Il giardino delle vergini suicide di Eugenides, nel
cui cast troviamo un’attrice
che potremmo erigere a sua
musa: Kirsten Dunst. La Dunst
verrà infatti scelta per un altro ruolo, quello della capricciosa
Marie
Antoinette,
nell’omonimo film del 2006,
che vinse l’Oscar grazie ai costumi disegnati dalla nostra
Milena Canonero.
♀+♂
Ultimo, l’esempio di una regista donna (in un mondo di uomini) e il suo “muso ispiratore”. Parliamo di Lina Wertmüller e del suo pupillo Giancarlo
Giannini, che portò addirittura alla candidatura all’Oscar
con Pasqualino Settebellezze.
Giannini aveva già recitato
dando prova delle sua capacità accanto a Delon in La prima
notte di quiete, ma è con la
Wertmüller che
raggiunge il massimo della sua
celebrità, grazie
ad alcuni personaggi grotteschi
ed ironici. Proponiamo qui il più famoso, anche
grazie al (tremendo) remake
con Madonna e il figlio di
Giancarlo, Adriano. In Travolti da un insolito destino
nell’azzurro mare d’agosto
troviamo Mariangela Melato e
Giancarlo Giannini, appunto,
nel ruolo di “toy-boy“ che si
ribella alle differenze sociali e
di censo.
4
Erica Puricelli
MOUSIKÉ
Fin dai tempi più antichi la musica venne considerata come l’arte per eccellenza. Lo sta a dimostrare l’etimologia da cui deriva la parola stessa, dal greco Mousiké cioè “arte delle Muse”; sono proprio
loro oggi a ispirarci in questo cammino alla ricerca di brani che devono la loro composizione ad una
musa ispiratrice.
John Lennon
...ad una madre
Julia
Si tratta di uno dei testi più intimi e toccanti di Lennon; la canzone è dedicata principalmente alla figura della madre Julia perduta in giovane età ma all’interno della
stessa vi è anche un chiaro riferimento a Yoko Ono, citata nella canzone come Ocean
Child. Il testo è un ritratto femminile molto affascinante; la ragazza viene tratteggiata
più che con cenni fisici soprattutto attraverso i sentimenti del protagonista. Julia sarà sempre un riferimento importante e costante durante la carriera di Lennon che
infatti le dedicherà altre canzoni, come la celeberrima Mother e My Mummy's Dead.
...ad un’amante
Ludwig Van Beethoven
Per Elisa
E' una delle sequenze di note più familiari di tutta la musica classica: la curiosità che
sta alla base di quest’opera è che il nome della donna ispiratrice del brano non è Elisa
ma Therese; questa discordanza infatti si pensa sia frutto di un errore di trascrizione.
Il brano infatti è stato scritto per Therese Malfatti, una donna con la quale Beethoven
progettò un matrimonio che non andrà mai in porto. Therese però non fu l’unica musa
ispiratrice di Beethoven: anche la Sonata per pianoforte n. 14 detta Al Chiar di Luna e le
due Sonate per violoncello n. 4 e 5 sono dedicate a donne che incontrò nella sua vita.
...ad un’amica
John Elton
Tiny Dancer
Questa canzone è dedicata a Maxine Feibelman, prima moglie di Bernie Taupin al
quale si devono quasi tutti i testi delle canzoni di Elton John. Maxine, come si nota
dal testo, era una ballerina che seguiva Elton nei tour, lo stesso Elton John dichiarò:
“Pensavo che a Bernie avesse fatto piacere che facessi questa canzone per la sua ragazza”. Nel libretto contenuto in Madman Across The Water è presente la dedica
“With Love To Maxine”, posta accanto al titolo della canzone.
...ad una figlia
Eros Ramazzotti
Canzone per lei
Gran parte della discografia di Eros è in realtà ispirata da Michelle, dalla loro storia
d’amore raccontata attraverso le sue canzoni, dagli albori fino alla sua fine; ma
un’altra bellissima canzone composta da Ramazzotti fu ispirata da una piccola donna: Aurora, sua prima figlia. In questa canzone l’autore racconta il rapporto che intercorre tra lui e la piccola dopo la separazione ma anche dell’amore profondo che
un padre può provare nei confronti della figlia.
...alle Donne
Fiorella Mannoia
Quello che le donne non dicono
Questo brano non è ispirato da una donna in particolare ma alla figura della Donna in
generale. Il suo punto di forza sta nel testo di Enrico Ruggeri, dedicato, come spiega il
titolo, ai sentimenti inespressi delle donne. La scelta di dare voce ad ansie, inquietudini
e speranze dell'universo femminile centrò l’obbiettivo a tal punto che la stessa Mannoia,
riferendosi al brano, riconoscerà sempre a Ruggeri il merito di avere descritto l'interiorità delle donne meglio di quanto non avrebbe fatto una rappresentante della categoria.
5
Stefania Povia
LA BEATA MALEDETTA: PROFESSIONE MUSA
Può essere una Musa Ispiratrice beata e maledetta allo
stesso tempo? Elizabeth
Siddal ne è la prova.
Innalzata a modello della
sublime Beatrice Portinari
nella Beata Beatrix di Rossetti, è emblema al contempo di amore
e morte.
Ma procediamo per
gradi: Elizabeth impersonava perfettamente
l'idea di femminilità dei pittori preraffaeliti e proprio
per questo divenne la modella preferita di alcuni di
essi, come William Holman
Hunt, John Everett Millais e
Dante Gabriel Rossetti, di
cui si innamorò perdutamente.
Una storia triste e una fine
ancor più tragica.
I suoi mali iniziarono posando per l'Ofelia di Millais: la
donna, infatti, rimase a lungo immersa nell'acqua e fu
colpita da una violenta bronchite. A minare ulteriormente la sua salute contribuì anche l'uso
del laudano, una sostanza stupefacente
derivata
dal papavero.
Causa principe di tutte le sue pene fu però l'amore per
Rossetti, il quale, impaurito
dal dover presentare ai pro-
pri genitori una donna di umili condizioni, attese molti
anni prima di sposarla dopo
aver ripetutamente rinviato
la data delle nozze.
Elizabeth, già di animo fragile, risentì pesantemente del
comportamento del compagno e sembra arrivò a credere, a buona ragione, che ci
fosse un'altra musa nel cuore del pittore, cadendo in
uno stato depressivo che si
trascinò per tutta la vita.
Dopo aver dato alla luce un
bambino morto, Elizabeth
giunse alla tragica scelta del
suicidio che portò appunto
Rossetti a ritrarla nelle vesti
della Beatrice dantesca: come Dante riponeva tutto il
suo amore nella figura di Beatrice e lasciava alla sua
grandiosa Vita Nuova il compito di esprimere il forte dolore e la disperazione provati di fronte alla sua morte,
così Rossetti esprimeva il
profondo
conflitto di
amore e morte per la moglie e musa
deceduta nella sua Beata
Beatrix, nelle
mani della quale un uccello
rosso, simbolo di amore, ripone un papavero, simbolo
del "veleno" che procurò la
morte alla amata Siddal.
Una vita maledetta che si
scontra inevitabilmente con
quella della "musa di serie
B" Fanny Cornforth, che fu
non solo modella, ma anche
domestica e soprattutto
(Elizabeth aveva ragione)
amante di Dante Gabriel
Rossetti.
Nei dipinti dell'artista la
donna appare come la personificazione dell'erotismo
carnale, in contrasto con le
figura eterea di Elizabeth
Siddal, "musa beata". Basti
pensare
all'espressione sensuale e terrena della
Cornforth
in
Bocca
Baciata
(con chiaro riferimento al
proverbio boccacciano riportato nella VII novella della II giornata del Decameron), in contrapposizione
all'espressione
pura,
di
grande misticismo, emanata
dalla Beata Beatrix.
Fanny Cornforth divenne
amante di Rossetti già prima del matrimonio con Elizabeth,
approfittando
dell'assenza di questa durante i suoi viaggi. La Cornforth successivamente si
sposò, ma fu una relazione
breve. Dopo la morte della
Siddal, la donna si trasferì
da Rossetti come governante, ma non fu del tutto accettata dagli amici del pittore per il suo accento
grossolano e le sue lacune
nell'educazione derivanti
dalla provenienza di questa
dalla classe lavoratrice inglese.
6
Silvia Quaglia
FIGURE D’ISPIRAZIONE TRA FANTASIA E VITA QUOTIDIANA
Quale figura ha mai ispirato
più la nostra fantasia e la voglia di avventure se non quella
del pirata? Quando si parla di
pirati non si può non pensare
a inseguimenti in nave, abbordaggi, grandi tesori: e il pensiero va subito al Capitano
Jack Sparrow e alla sua adorata Perla Nera. Ma non sarebbe
esistita la saga di Pirati dei
Caraibi della Disney se non ci
fosse stata L’isola del Tesoro
di R. L. Stevenson a far sognare generazioni di
ragazzi con il mito
della vita avventurosa (ma attenzione, anche disonesta!) dei pirati. Il
protagonista del
racconto è proprio un ragazzino di 11 anni, Jim Hawkins,
che trova la mappa del tesoro
di un famigerato pirata, il Capitano Flint, e decide di partire all’avventura imbarcandosi
con una ciurma di pirati, cominciando così una grandiosa
caccia al tesoro attraverso
l’Oceano e il Mar dei Caraibi.
Sempre un ragazzino intraprendente è il protagonista di
La straordinaria invenzione
di Hugo Cabret di Brian Selznick; Hugo è orfano e sopravvive nella Parigi
degli anni ‘30 facendo il ladruncolo. Anche Hugo ha
un sogno, che ispirerà le sue azioni lungo tutto il
racconto: riparare un automa
lasciatogli del padre, che egli
aveva tentato a lungo di far
funzionare, fino alla sua morte. Tra l’automa e il ragazzo si
crea un rapporto speciale, come se quegli ingranaggi contenessero l’affetto che legava
lui e il padre. Automi, trucchi
di magia, cinema: in questa
bellissima storia c’è tutto
quanto l’abilità dell’uomo ha
prodotto per stupire e affascinare con effetti speciali, e la
storia stessa è narrata da parole e immagini, nel senso
che alcune scene sono raccontate a parole mentre altre
disegnate.
Consideriamo
ora
come
d’ispirazione una figura, positiva o anche negativa, che influenza
profondamente
l’animo e le azioni dei protagonisti. E chi più rappresenta
un modello, per un ragazzino,
se non i genitori, con i loro
comportamenti e consigli? Come in Piccole donne di L. M.
Alcott: il racconto è incentrato
sulla
famiglia
March, composta
dalla madre Margaret e dalle figlie
Meg, Jo, Beth e
Amy, mentre il
padre è partito
per il fronte. La sua assenza
lascia le donne in condizioni
economiche precarie, ma la
famiglia affronterà piccoli e
grandi drammi con tanta forza
e serenità, ispirate soprattutto
dai consigli della madre Margaret, che si imprimeranno
nel cuore delle ragazze; in
particolare le sorelle, molto
diverse tra loro per carattere
e aspirazioni, sono unite da
un’amicizia profonda e cercheranno la propria strada
nella vita sotto lo sguardo affettuoso della madre, che le
lascia libere di agire e anche
di sbagliare.
Dicevamo che può essere anche un personaggio negativo,
che capita all’improvviso nelle
vite dei protagonisti, a inspirare: cosa succede quando la
persona in questione è una
maestra terribile? Scopriamolo in Ascolta il mio cuore di
Bianca Pitzorno: la vita scolastica della protagonista,
Prisca,
una ragazzina di
IV elementare, e
delle sue compagne e migliori amiche Elisa e Rosalba, è sconvolta dall’arrivo di
una maestra malvagia e ipocrita, Argia Sforza (subito soprannominata Arpia Sferza).
La nuova insegnante compie
palesi ingiustizie: favorisce i
ragazzi i cui genitori sono
molto ricchi o influenti, e progetta di allontanare dalla classe due bambine colpevoli solo
di provenire dai quartieri poveri. Elisa, Prisca e Rosalba
allora attuano una vera e propria sfida senza esclusione di
colpi con la maestra, guidando
la bancata più turbolenta, i
“Maschiacci”, sfida che durerà
per tutto l’anno scolastico!
Quell’anno però le alunne della IVD impareranno ad opporsi a quelle che ritengono delle
ingiustizie, e che le più grandi
armi in nostro possesso sono i
nostri amici e la nostra fantasia.
7
Federica Crespi
ISPIRATI DALLE STELLE
Guarda le stelle. Ed un eco del
passato ci fa ripensare ad un
saggio leone che, dopo la marachella più pericolosa e incosciente di suo figlio, cerca di
insegnare l’importanza della
vita e delle responsabilità di un
vero Re. Guarda le stelle, quelle
minuscole lucciole lontane anni luce, ma che sembrano talmente vicine che ogni bambino, nella sua infanzia, ha provato almeno una volta ad allungare la mano per afferrarle, immaginando il muso di quel
grosso gattone che spesso e
volentieri ci ha strappato qualche lacrima, persino da adulti.
Ma arriva un giorno in cui le
Simone Cristicchi, con la sua
Vorrei cantare come Biagio Antonacci, divenne uno dei cantanti più ascoltati dell’estate 2005.
Un inaspettato successo, in realtà, per un cantante che, con la
sua ironia provocatoria, voleva
lanciare un grido d’aiuto per la
tutela dell’individualità del giovane artista. Grido che, ironia
della sorte, è diventato il brano
che lo ha portato al successo.
Fonte: www.simonecristicchi.it
stelle non sono più quelle attaccate alla tela della notte. Le
“star” diventano reali, di carne,
in qualche modo persino raggiungibili, almeno per un autografo. Star, ma anche VIP, divi,
big. Diciamo quella parte di
pianeta che non vive in mezzo
a noi, ma nel cielo della celebrità, messi lassù ad ispirazione di
tutti (almeno fin quando non
perdono la testa). Guardare
alla loro vita ci fa sognare una
vita diversa dalla nostra apparente mediocrità; ci fa desiderare di essere qualcosa di diverso o qualcosa di più. Ed a
volte sono inconsapevolmente
la spinta che ci fa combattere
per noi stessi.
Abbozziamo ora una costellazione in cui ogni stella ha ispirato il comportamento dei vari
protagonisti di queste storie.
Ne è un esempio Jess, la giovane indiana protagonista del
film del 2002 diretto da Gurinder Chadha Sognando Beckham, la cui vita
era già stata scritta dalle aspirazioni dei genitori.
Ma la sua passione per il calcio, e
per il calciatore
David Beckham, non si fermerà
davanti a nulla e la porterà a
calciare il pallone della sua vita
dritto dritto in rete, vincendo
la partita dell’amicizia e
dell’amore.
A volte queste figure lucide come i poster in cui siamo abituati ad ammirarli si fanno carne e
sogno, diventando consiglieri,
amici immaginari che cullano
le nostre teste con le loro imprese artistiche, musicali o
sportive, allontanando i problemi di tutti i
giorni e trasportarci in quella vita
ad un metro da
terra. Come la piccola Hana e la sua
triste storia. Questa volta è stata proprio una
stella della musica, Avril Lavi-
gne, ad ideare il fumetto Make
5 Wishes. Un percorso di una
ragazza senza amico alcuno,
tranne la stessa cantante canadese che le offre un attimo di
pace da quella vita che non le
regala ciò che vorrebbe; una
ricerca della felicità che le farà
aprire quel vaso di Pandora
contenente un demone che le
regalerà 5 desideri, stravolgendo la sua monotonia in un crescendo di disguidi, in una spirale di eventi che la porterà a
vivere intensamente sino al più
tragico degli epiloghi. Ma cosa
possiamo imparare in realtà
dalla sua storia? Vivere, senza
esclusione di colpi. Questo è
l’insegnamento di Hana.
Essere noi le stelle del nostro
angolo di cielo e, chissà, magari
divenire le Very Important Person per qualche altra persona.
Come succede all'adolescente
Josh Swensen ne Il Vangelo
secondo Larry, romanzo per
ragazzi della scrittrice statunitense
Janet
Tashjian.
Josh è un ragazzo
che vuole cambiare il mondo. Il suo
strumento? Il suo
blog e i suoi sermoni anticonsumistici che raggiungono
ogni computer nell’intero continente americano, toccando i
cuori e le menti di molti.
Voi però potete anche accontentarvi di due o tre persone
che vi ammirano nè… Scherzo!
Mai accontentarsi! :D Come ha
detto una grande celebrità dei
nostri tempi “Stay hungry, stay
foolish”!!
8
Giulia Prada
ISPIRAZIONI: UN FASCINOSO GIOCO DI SPECCHI
L’ispirazione è un’arte di sottile seduzione, tesa tra giochi
di potere e l’abbandono al
fascino dell’opera e del suo
autore. È un avvicinamento
lento e graduale, un vero e
proprio corteggiamento, in
cui ogni passo incerto rischia
di distruggere un castello costruito con pazienza e dedizione. Soltanto l’amante più
esperto sa riconoscere il momento giusto per catturare
l’essenza di ciò che più
l’aveva attratto e farla propria.
La fredda logica e il cinismo
critico e razionale sono gli
unici ingredienti necessari a
una mente analitica; il personaggio di Monsieur C. Auguste Dupin nei Delitti della
Rue Morgue di
Egdar Allan Poe
possiede intuito,
spirito
d’osservazione e perspicacia, le stesse
doti dell’investigatore più famoso della letteratura, nato dalla penna di
Arthur Conan Doyle. In Uno
studio in rosso, Sherlock Holmes compare per la prima
volta sulla scena,
annunciato dalla
descrizione tratteggiata per lui
dal suo fedele amico James Watson. Il detective
di Baker Street non è semplicemente l’ombra di Dupin:
all’acume intellettuale abbina
una personalità singolare, unica, a tratti sfrontata e irri-
verente.
Non sempre la
logica è l’unico
mezzo per interpretare la
realtà: la concezione matematica e razionale dello spazio viene completamente
stravolta e sovvertita dal genio di Pablo Picasso, le cui
Demoiselles d’Avignon sono
allo stesso tempo parodia di
modelli artistici colti e rappresentazione di una realtà
priva di prospettiva, rigida
nelle sue forme geometriche,
come
intrappolata
in
un’istantanea bidimensionale. Per questa tela Picasso
passa in rassegna molti modelli, da quelli neoclassici delle Tre grazie e del Bagno turco di Ingres, alle Cinque grazie di Cézanne, le cui scelte
artistiche getteranno le basi
del movimento cubista. Molto
forte è anche l’influenza della
scultura africana, evidente
nei volti quasi deformati, simili a maschere intagliate nel
legno.
La stessa forte espressività
accompagna gli epitaffi raccolti nell’Antologia di Spoon
River di Edgar
Lee Master. Questa toccante e
incisiva raccolta
di poesie, tradotta da Fernanda
Pivano, ha affascinato intere generazioni,
divenendo fonte di ispirazione per l’album Non al denaro, non all’amore né al cielo
Gregory House, l’eccentrico protagonista della serie tv Housemedical division, è un moderno
Sherlock Holmes: entrambi
sfruttano il potere della logica
per risolvere un mistero o pronunciare una diagnosi, i loro nomi House e Holmes (da cui
Home) sono sovrapponibili, fanno uso di sostanze illecite
(vicodin e cocaina) e tengono a
debita distanza chiunque con la
loro arroganza.
Fonte: www.housemd-guide.com
di Fabrizio de Andrè. Solo dopo la morte si eleva la voce inascoltata degli abitanti
di una sperduta
cittadina, per raccontare senza pudore e vergogna vite di ordinaria normalità. “Dov'è Jones il suonatore che fu sorpreso dai suoi
novant'anni e con la vita avrebbe ancora giocato. Lui che
offrì la faccia al vento, la gola
al vino e mai un pensiero non
al denaro, non all'amore né al
cielo”.
Eppure basta poco, anzi pochissimo perché i ruoli si invertano, perché il cacciatore
diventi la preda e colui che
insegue si ritrovi braccato,
incapace di reagire, stordito.
Nella
disperata
ricerca
dell’essenza da catturare
molto spesso se ne dimentica
il senso: solo arrendendosi
alla propria ispirazione è possibile approfondire la conoscenza e innamorarsi di
un’opera.
9
Federica Ottolini
LA VITA NOVA D’UNA MUSA FIORENTINA
Se ricerchiamo la musa ispiratrice nel mondo dei poeti e
scrittori che grazie ad essa
hanno dato alla luce opere di
rara e incomparabile bellezza,
non possiamo fare a meno di
imbatterci in una delle più conosciute e adorate “muse umane” che la storia abbia mai conosciuto. Gli studiosi sono ormai quasi unanimi nell'affermare di averla identificata in
una dama fiorentina vissuta tra
il 1266 e il 1290 circa. Il suo
nome era Beatrice Portinari, il
sostegno e la pura ispirazione
del padre della lingua italiana
Dante Alighieri. Dai documenti
tuttora autenticati dagli studiosi possiamo affermare che Bice,
come erano solita chiamarla,
era una delle sei figlie di un noto banchiere di Firenze, Folco
Portinari, che la dette poi in
sposa già in tenera età al figlio
di un altra famiglia di banchieri, Simone de' Bardi. La sua vita
fu breve (alcuni convengono
che sia morta alla sola età di
ventiquattro anni) e questo
coincise con la crisi alla quale
cedette Dante e che lo portò a
creare in onore della amata
musa ispiratrice proprio la Vita Nova, nel quale egli ripercorre assieme al lettore il ricordo della donna, dalla prima
volta che la vide all'età di nove
anni, alla conoscenza avvenuta
attorno ai diciotto sino alla dipartita. La figura di Beatrice
rappresenterà per tutta la vita
dell'autore un punto fermo, la
unica fonte di ispirazione, pari
soltanto a Dio e i suoi insegnamenti. Il movimento poetico
del Dolce Stilnovo, al quale
Dante faceva capo assieme ad
altri poeti dell'epoca, e la identificazione della cosiddetta
“donna angelo”, ossia quella di
una donna angelicata, aerea,
lontana dalla carnalità e votata
alla bellezza suprema e alla beatitudine, si sposarono meravigliosamente nel sopraggiungere nella vita del poeta fiorentino della sua “angelica musa”.
Tanti sono i riferimenti a Beatrice nelle opere di Alighieri,
ma la vera e propria esaltazione della sua “donna”, anche se
Beatrice era già sposata e in
verità lo fu solo platonicamente, avviene nel sonetto chiave
della Vita Nova, Tanto gentile
e tanto onesta pare. In questo
componimento, il
poeta non si sofferma affatto sulla
mera descrizione
fisica di Beatrice
ma seguendo le
linee guida del Dolce Stilnovo ci dipinge una figura divina, capace di ammutolire chi incroci lo sguardo con la
sua figura, garbata nei modi
oltre che nobile di cuore, umile
e capace di risvegliare nel
prossimo qualcosa radicato nel
profondo. La metrica contribuisce a inserire la figura della
donna in una ambientazione
impalpabile, neutra e porta ancora di più in risalto l'esaltazione delle caratteristiche che la
rendono speciale agli occhi del
mondo. Il sonetto è colmo di
amore ma al contempo di religiosità, al punto che le due realtà si uniscono e saldano in un
tutt'uno dove l'amore per la
donna diviene un avvicinamento al cielo, una esaltazione della
bellezza interiore terrena votata all'innalzamento a Dio. Le
similitudini che si riscontrano
tra la donna angelo e le muse
greche sono di fronte ai nostri
occhi, fatta eccezione per la loro indole prettamente vendicativa (si racconta di terribili
vendette attuate verso coloro
che le sfidarono oltre ad un attaccamento alla loro magnificenza che in alcuni casi, come
la maggior parte degli altri dei
greci, le giustifica nella efferatezza delle pene che infliggono) e per questo in opposizione con la purezza d'animo della
creatura votata a Dio, che fa
della bontà e delle sue dottrine
vanto ed esaltazione. Grazia,
capacità di risvegliare nel prossimo spontaneità e ispirazione,
una saggezza superiore e una
presenza ultraterrena sono invece alcune importanti similitudini tra le sorelle e la donna
angelo. Spingendo la donna
verso la beatitudine, la Beatrice
di Dante diventa una santa, una
guida e una meta per lo sperduto che nei gironi infernali
solo in essa trova conforto o
che nel vacillare della forza e
delle convinzioni vede nella
sua figura la sola fonte di coraggio e gratificazione personale. E' una musa magnanima
Beatrice, una dea impregnata
degli ideali e delle dottrine cristiane ma che per volere del
Supremo è stata inviata sulla
terra “a miracol mostrare”.
10
Manuel Fossati
DICKENS O IL ROMANZO ALL’ENNESIMA POTENZA
“Dickens è uno scrittore delizioso e irritante”: così Giorgio
Manganelli nel suo breve saggio su Grandi speranze incluso
ne La letteratura come menzogna. Difficile, come al solito,
dargli torto: Dickens sa raccontare storie mirabili, inventare personaggi meravigliosi,
tenerci sospesi nella descrizione di una Londra sempre
più metropoli stratificata come anche farci seguire e soffrire e sperare assieme ai suoi
protagonisti. Ma talvolta questa sua enorme capacità nar-
rativa gli prende la “penna”
fino a farla sfociare in eccessi
di sentimentalismo, quello
“stile traboccante di sentimento” che, secondo Kafka,
celava “una aridità di cuore
dissimulata”. Eppure, come
molti, Kafka amava Dickens,
ma non poteva non ravvisare i
suoi difetti, quella voglia forse
eccessiva di romanzesco che
voleva iniettare a tutti i costi
nelle sue opere.
Nel duecentesimo anniversario della nascita riteniamo
giusto dedicargli un breve
speciale per ricordare a noi
tutti quello che un romanzo
può essere, qualcosa cioè che
sappia strapparci via dalle tristezze quotidiane e collocarci,
più che in un tempo parallelo,
in uno che scorre nel presente
ma con altri ritmi e dimensioni. E Dickens, in questo, era un
autentico maestro. Vi presentiamo quindi qualche breve
curiosità
sull’uomo
e
sull’autore e una capricciosa
selezione di libri: di Dickens,
su Dickens e con Dickens come protagonista.
LE CURIOSITÁ DI DICKENS
♦ Secondo la tradizione, Dickens a vent’anni saltò una audizione a teatro a causa
di un raffreddore: da lì iniziò la sua carriera di giornalista e romanziere.
Fonte: dspace.unitus.it
♦ Charles Dickens fu la prima star della letteratura: assecondando la sua passio-
ne per il teatro, tra il 1853 e il 1870 Dickens tenne circa 472 letture pubbliche
in Gran Bretagna e negli USA.
Fonte: dspace.unitus.it
♦ Il 9 Giugno 1865 Dickens rimase coinvolto in uno spaventoso incidente ferro-
viario a Staplehurst: sei carrozze del treno caddero da un ponte in riparazione.
L’unica a salvarsi rimanendo sul ponte fu quella con Dickens.
Fonte: it.wikipedia.org
DI, SU E CON DICKENS
Charles Dickens
La bottega dell’antiquario
Non certo il più celebre tra i suoi romanzi ma quello più misterioso e grottesco. La
bottega dell’antiquario appare all’inizio e poi svanisce: è, in realtà, luogo allegorico, il
punto di partenza della fuga del vecchio antiquario e di Nell, la giovane nipote che,
assieme a lui, compirà un viaggio che è percorso iniziatico e simbolico. Fuggono da
colui che è davvero l’emblema quasi archetipico del cattivo e del male: Quilp, deforme e malefico nano, egoista e maltrattatore della moglie. Nel loro viaggio faranno
incontri che hanno lo stigma del destino: persone che rimpiangono mariti e figli
morti giovani, una compagnia di attori, gestori di una carovana di statue di cere. Ma
l’avventura di Nell sarà destinata a spegnersi tragicamente.
11
Marie-Aude Murail
Picnic al cimitero e altre stranezze. Un romanzo su Charles Dickens
L’infanzia, in Dickens, è nodo cruciale dell’esistenza di ogni essere umano: lui stesso
ne è prova, con le difficoltà provate lavorando in una fabbrica di lucido da scarpe,
esperienze poi trasposte e trasformate nei suoi romanzi. Ma tutta la vita di Dickens
fu ricca di avvenimenti, avventure, grandi amori e scandali tali da considerarsi essa
stessa come un romanzo. Ed è quanto ha tentato di fare l’autrice in questo romanzo
per ragazzi dove è raccontata l’esistenza del grande scrittore inglese: potrebbe essere, quindi, per un giovane un primo approccio a Dickens prima di avventurarsi nei
suoi libri.
Dan Simmons
Drood
Molte sono state le congetture sull’ultimo libro incompiuto di Dickens, Il mistero di
Edwin Drood. Se Fruttero e Lucentini in La verità sul caso D. risolvevano il caso ipotizzando Drood una sorta di alter ego dello scrittore, Simmons, invece, fa raccontare
al collega e rivale Wilkie Collins le inquietanti vicende che coinvolgono Dickens dopo
il famoso incidente ferroviario del 1865 in seguito al quale incontra uno strano e misterioso personaggio, tale Drood, che si dimostra essere personaggio subdolo e forse
pericoloso e da cui Collins sente provenire un costante senso di minaccia, temendolo
come una sorta di ragno al centro della tela di un piano che ancora gli sfugge. Romanzo che è insieme giallo storico e affascinante ricostruzione letteraria, Drood affronta da par suo il mistero dell’ultimo libro di Dickens.
Eleonora Giacomin
Proemio a una Vita
Cantami o Musa
del divo decaduto
che per rive e per piagge,
vagando e cercando,
alla fine smarrì
quel che in vita possedeva
ignorando di avere.
Andava e dimandava
negli occhi e nel cuore
se alcun le Sorelle
avesse veduto danzare
o udir cantare la lira dei Padri,
o se uman persona
avesse smarrito il suo credo
nel verbo di Esse.
Il tempo passava
come il fango sui calzari
e la neve sui capelli.
Il peregrino avanzava
cercando di colmare
la incompletezza che accompagna
ogne incosciente mortale.
Fedele
si spinse oltre le rupi.
Eroico
strisciò sulla schiena del mare.
Decadde un giorno
abbattuto e sconfitto
e lo sconforto era grande
ancor più del richiamo
di sorella morte.
Dalla tunica emerse una foto
una donna sorrise
ai suoi occhi ormai stanchi
mentre lontana
da qualche parte nel mondo
Ella ancora lo attendeva.
Comprese,
e l'ignoto fu infine luce.
Pianse.
Morire per vivere
l'assenza dalla esistenza.
La lezione che Esse
vollero insegnargli.
Manuel Fossati
12
CLICCALIBRI
www.qlibri.it
Come recita il sito stesso, QLibri “nasce dalla comune passione per la letteratura e dal desiderio di creare uno spazio in
cui tutti i protagonisti del settore (lettori, autori, editori) possano trovare
e fornire opinioni sulle letture preferite, informazioni utili per scoprire
libri nuovi, interagire e dialogare”: un sito, quindi, adatto a chiunque voglia avere suggerimenti di letture, trovare le ultime uscite, seguire i forum della community, per un moderno modo di intendere la lettura.
www.letteratura.it
Per chi volesse immergersi nella nostra letteratura, ecco un sito che sa fornire spunti per ricerche bibliografiche, link
su altre riviste sia online sia letterarie, università e tanto altro. Vi è poi la
possibilità di curiosare tra le 222 voci relative ai generi e i periodi, oppure approfondire il significato di vocaboli letterari più tecnici ovvero leggere le schede biografiche sia su classici sia autori contemporanei, arricchite di numerosi rimandi ad altre fonti.
librimetro.wordpress.com
Blog davvero curioso: sarà capitato
a molti, prendendo una metropolitana, di osservare qualcuno che stia
leggendo, isolato seppur immerso nel traffico di una qualche metropoli
(a meno che, naturalmente, non siate voi la persona in questione). Il blog
recensisce più che i libri che vengono letti proprio i lettori, colti in qualche posa o espressione del viso, dello sguardo, nel loro aureo isolamento
di lettori nella metropolitana di Roma o di Milano.
lindiceonline.com
Versione online della famosa rivista letteraria
fondata nel 1984 da Cesare Cases e che ha sempre avuto come scopo
quello di fornire informazioni affinché “il lettore acquisisca una chiara
idea di quel che il libro è e delle ragioni della sua importanza.” Previo abbonamento (altrimenti sono comunque leggibili solo alcuni degli articoli)
è possibile leggere recensioni di libri di autorevoli critici, trovare note
sull’attualità culturale ed editoriale come anche corrispondenze da città
estere come Londra, Parigi e Buenos Aires, analisi di film, di opere liriche
e di mostre d’arte.
www.118libri.it
Idea davvero bizzarra e assolutamente condivisibile: un sito da “chiamare” come si fa con il 118 per i malanni fisici, solo
che la “cura” che viene somministrata non è affatto una medicina. Incuriositi? Ecco come fare: compilate il questionario dell’area riservata e le
curatrici vi invieranno il loro consiglio, fornito anche di suggerimenti per
una miglior lettura come la musica adatta oppure una ricetta. Tutto, come spiegano, sarà nato dai libri. Possono anche segnalarti le biblioteche
più vicine, dove acquistarlo a costi migliori: perché un buon libro è sempre la cura migliore.
www.nomix.it/unacanzoneperte
Avere una canzone dedicata
al proprio nome può essere una tortura (provate a chiedere alle varie
Linda perseguitate dalla canzone di Battisti...) ma può essere anche piacevole. In questa sezione del sito potrete scoprire se qualche cantante vi
ha "dedicato" una canzone.
13
CURIOSITÁ DAL MONDO
Scoperta fiaba inedita di Joyce, battaglia sul copyright
Una fiaba per bambini di James Joyce recentemente scoperta è stato pubblicata
per la prima volta a Dublino da una piccola casa editrice, Ithys Press, che l'ha
messa in vendita con un'edizione a tiratura limitata di 200 esemplari illustrati: i
prezzi vanno dai 300 ai 1.200 euro a seconda del tipo di carta usata per la stampa. La storia fu scritta in una lettera il 5 settembre 1936 per il nipote del romanziere irlandese, Stephen James Joyce, all'epoca un bimbo di quattro anni che viveva in Francia, ed è intitolata ''The Cats of Copenhagen'' (I gatti di Copenhagen).
Fonte: www.adnkronos.com
Da 'acqua cotta' a 'zenzero', la gastronomia entra nel dizionario della Crusca
Sarà realizzato il primo vocabolario storico della lingua gastronomica italiana
per ricostruire i modi e le forme attraverso cui ha preso forma nei secoli
''l'italiano in cucina'' . E' questa l'impresa che sta per partire dalla collaborazione
fra l'Accademia della Crusca di Firenze, il più importante centro di ricerca scientifica dedicato allo studio e alla valorizzazione dell'italiano, e l'Accademia Barilla
di Parma, istituzione che promuove la tradizione gastronomica italiana nel mondo. Manca, a tutt'oggi, un repertorio linguistico dei principali testi della tradizione gastronomica italiana sia per ricerche di storia della cultura e dell'alimentazione sia nello specifico per studi di storia della lingua italiana. Con questo obiettivo sono stati selezionati per una prima fase del progetto 100 testi di cucina a
partire da quello fondativo di Pellegrino Artusi (1891) per arrivare alla seconda
guerra mondiale.
Fonte: www.adnkronos.com
Da Giulietta a Harry Potter ecco il canone dei ragazzi
Niente può scalfirli. Non ci sono passaggi d'epoca, salti culturali, rivoluzioni
tecnologiche capaci di appannare il fascino della più romantica delle coppie
letterarie. I tormenti di Giulietta e Romeo primeggiano di gran lunga nel canone europeo disegnato dagli studenti liceali di cinque diversi paesi. Dalla
Germania alla Spagna, dal Portogallo all'Italia e alla Romania, Shakespeare in
love continua a monopolizzare con Amleto al secondo posto. Al terzo fa un
balzo Harry Potter, il supereroe della Rowling che guarda dall'alto l'ossuto
lombo di don Chisciotte, sorpassa Ulisse e batte Achille con la sua bacchetta.
Fonte: www.repubblica.it
Il nero di Leonardo dietro la 'Battaglia di Anghiari'
Tracce di colori e una cavità nel muro che ha preservato l'affresco per secoli: ecco quali sono le scoperte che oggi fanno dire a Firenze che la Battaglia di Anghiari potrebbe esistere davvero dietro la parete est del Salone del ‘500 di Palazzo
Vecchio. Tracce di nero, rosso e beige che sembrano davvero pittura. Colori visti,
ed in parte analizzati in laboratorio, dove la scoperta più clamorosa l'ha data il
campione di colore nero: il team di Seracini, l'ingegnere fiorentino che da 37 anni sta dando la 'caccia' al capolavoro perduto, dice che la sua composizione chimica è molto compatibile con il pigmento nero usato per le velature brune della
Gioconda e del San Giovanni Battista di Leonardo esposti al museo del Louvre.
Fonte: www.ansa.it
14
EVENTI IN BUSCATE
APRILE
12
Club del Libro - 4° incontro
Libro tema “La casa del sonno” di Jonathan Coe
Biblioteca | ore 21:00 | Partecipazione libera
15
Il rifiuto dei rifiuti
Spettacolo teatrale a cura dell’associazione 5 Agosto ‘91
Regia di Nora Picetti
Sala Angelo Lodi | Ore 17:00
19
Atleti nella vita - Serata conclusiva
a cura dell’Associazione Genitori Tangram
Sala Angelo Lodi | Ore 20:30
25
67° Anniversario della Liberazione
Manifestazioni in memoria delle vittime di tutte le guerre
Piazza San Mauro | Dalle ore 09:15
MAGGIO
Dal 5 al 13
Mostra d’arte “Colori e profumi di primavera” di Anna Stazzone
Vernissage: sabato 5 Maggio | Sala Angelo Lodi | Ore 17:00 | Ingresso
Libero. La mostra sarà visitabile negli orari della biblioteca
Dal 19 al 25
Mostra Libri d’Artista “edizione Pulcinoelefante”
Vernissage: sabato 19 Maggio | Sala Angelo Lodi | Ore 17:00 | Ingresso
Libero. La mostra sarà visitabile negli orari della biblioteca
23
Incontro con Lietta Manganelli, figlia dello scrittore Giorgio
Manganelli
Incontro con la figlia del grande scrittore italiano: una possibilità per
conoscere aspetti meno noti di uno dei personaggi di spicco della letteratura e della cultura italiana del ’900
Sala Angelo Lodi | Ore 21:00
26
Presentazione del libro “I caduti e i dispersi di Buscate nella
Grande Guerra”
a cura dell’Associazione Bersaglieri di Buscate con la collaborazione di
alcuni cittadini e della prof.ssa Paola Chiesa, ricercatrice storica presso
l'ex Distretto militare di Milano.
Sala Angelo Lodi | Ore 17:00
15
UN’OCCASIONE PER OGNI SETTIMANA
NOVARA
SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO
Dal 10 al 14 Maggio
Torino - Lingotto Fiere
I solisti dell’Orchestra Barocca
Musiche di Mozart e Bach.
14 Aprile | ore 21:00 | Chiesa di San Giovanni Decollato
www.salonelibro.it
LEGNANO
Caravaggio
Balletto di danza contemporanea
20 Aprile | ore 21:00 | Teatro Coccia
Il carnevale degli animali di Saint-Saens
12 Maggio | ore 17:00 | Auditorium Civico
Istituto Musicale Brera
www.comune.novara.it
Palio delle Contrade
27 Maggio | dalle ore 15:30 | Vie della città e
campo sportivo “G.Mari”
www.paliodilegnano.it
MILANO
ROZZANO
La giostra dei colori
Primamusica
21 Aprile | ore 16:00 | Castello Sforzesco |
iscrizione obbligatoria
Visita e laboratorio per bambini dai 6 agli 8 anni
Laboratori musicali per bambini da 0 a 36 mesi
14 Aprile e 12 Maggio | Biblioteca dei ragazzi | Iscrizione obbligatoria
www.cascinagrande.it
BUSTO ARSIZIO
www.adartem.it
Gustav Klimt: disegni intorno al fregio di
Beethoven
Fino al 6 Maggio | Spazio Oberdan
www.klimtmilano.com
Insieme per...fotomostrandoci
Laboratori didattici per bambini
22 Aprile | dalle 10:00 | Palazzo Marliani Cicogna
www.respiralacultura.it
Nutrire il corpo e lo spirito
Fino al 20 Maggio | Museo Archeologico
www.comune.milano.it/museiemostre
Tiziano e la nascita del paesaggio moderno
Fino al 20 Maggio | Palazzo Reale
MORIMONDO
www.mostratiziano.it
Trecentesca
18-19-20 Maggio | Abbazia
Marina Cvetaeva
23 Maggio | ore 21:00 | Casa della Cultura
www.morimondoturismo.eu
www.casadellacultura.it
Manifestazione medievale a carattere europeo
All’interno del BLOG della
FONDAZIONE PER LEGGERE potrai trovare tanti
altri eventi presenti sul territorio circostante
fondazioneperleggere.wordpress.com
CASTELLANZA
JAZZaltro: Cuarteto Nuevo Encuentro
Avvincente girandola degli stilemi musicali argentini
1 Giugno | ore 21:00 | Cinema Teatro Dante
www.respiralacultura.it
ULTIMA THULE
E’ il posto più lontano da ricercare, una sorta di miraggio o orizzonte irraggiungibile: ma lì bisogna giungere prima di
poter intraprendere il viaggio di ritorno. E’ dove speriamo vi abbiamo condotti con questi scritti: per accompagnarvi
indietro, vi lasciamo una storia.
"Il motivo per cui l’universo è eterno è che non vive per se stesso ma, trasformandosi, dà vita agli altri."
Lao-Tsu, Tao tê ching
16
Scarica

Scarica la rivista - Fondazione Per Leggere