Biblioteca di Buscate N. 11 Aprile 2012 Muse ispiratrici Gabriele Cardini Erica Puricelli Eleonora Giacomin Federica Crespi Federica Ottolini Giulia Prada Manuel Fossati Silvia Quaglia Stefania Povia CANTAMI O DIVA, CANTAMI O MUSA Cantami, o Diva, del Pelide Achille l’ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei… Omero, Iliade Nessun occhio umano le ha mai viste SOMMARIO davvero. Esse al contrario ci hanno Tematicando spiato, deriso e a Arcipelaghi volte anche ammilibrari 2-3 rato. Vi è mai capiNotizie dai f.lli tato di sentire una Lumière 4 canzone insinuarsi Diapason 5 sotto la pelle, raggiungere il cuore e colmarlo di qualcoChiaroscuro 6 sa di indecifrabile? Siete mai riusciti a Il Brucaliffo 7 restare impassibili di fronte alla grazia Percorsi e alla inimitabile Biblioteca di bellezza di una danAby Warburg 8 zatrice esattamente come davanti alla Serendipity 9 maestosità dell'universo? E quando i Hic Sunt Leones 10 Vostri nonni vi raccontavano le gesta Speciale: dei loro avi o della Charles Dickens 11-12 loro giovinezza, Doni dalle muse 12 seppure assonnati o annoiati, avete mai sentito qualcuno Extralibro pizzicarvi il braccio La Bussola sussurrandovi di internautica 13 ascoltarlo? Sono siBazar 14 curo che vi sia capitato. Alle muse pia45°32’31”N 8°48’44”E 15 ce scherzare, oltre che allietare il prossimo. In passato eGirovagando 16 rano la gioia degli Dei stessi che soli avevano il privilegio di ascoltare le loro creazioni. Ma in un mondo nel quale persino gli immortali rifuggono agli occhi dei mortali, nella loro immensa bontà e saggezza hanno deciso che sono gli uomini ad avere bisogno del loro genio. Allora scendono tra di noi, si nascondono nelle corde vocali di alcuni, sotto le dita e dentro l'inchiostro di taluni per regalare al mondo e a chi ancora venera loro e la loro dottrina la dolcezza della poesia in tutte le sue forme, la scoperta, il tragico e il comico e ogni espressione pura e viva che ci rapisca al mondo, anche per alcuni piccoli attimi, legandoci alla loro magnificenza. Ecco che allora una donna assume le fattezze di una dea, è sinonimo di bel- lezza sovrumana e altitudine e la sua sola figura risveglia in colui che la sceglie come propria l'ispirazione. Questo tratteremo in questo numero, della musa e della sua visione per alcuni autori, di persone che hanno ispirato film o anche canzoni divenute famose e, tuttora ai nostri giorni, tali. Parleremo di muse descritte all'interno delle pagine di alcuni libri per grandi per piccoli e di veri e propri “libri musa”, ossia scritti che hanno dato adito alla creazione di altre opere. Detto questo, se dopo aver letto questa introduzione vi siete decisi ad osservare il mondo sotto un altra visione e a cercare le artistiche sorelle e i loro indizi, attendete perlomeno di aver letto questo volumetto. Chissà che non possiate trovarvi la via per raggiungere il monte Elicona e poter godere dei “doni” che Esse hanno in serbo per voi. Manuel Fossati 1 NEL NOME DI UNA MUSA Che sia una immagine fluttuante nella mente dell’autore oppure una figura concreta fatta di carne e sangue, capita sovente che gli scrittori abbiano una musa che li guidi o li ispiri nello scrivere le loro opere. E’, forse, un piccolo lascito di una concezione differente rispetto alla moderna, quella, cioè, che l’autore sia una sorta di mero veicolo che si lascia attraversare dalle parole che un’altra sorgente, le muse appunto, gli forniscono: quell’ineffabile e indicibile ispirazione che trascende gli autori, quella loro stella polare che li guida e li anima, prende così le fattezze di una persona amata oppure di un astro come anche di personaggi fittizi che vengono misteriosamente a imporsi nella mente degli scrittori. Omaggio quindi alle muse, filigrana nascosta di moltissime opere. Virginia Woolf Una stanza tutta per sé Una stanza tutta per sé è un saggio del 1929 che l’autrice dedica alle scrittrici, alle donne, e soprattutto ad una figura immaginaria ma emblematica: Judith, l’inesistente sorella di Shakespeare. Attraverso questo personaggio - che ha nel tempo acquisito tanta forza da diventare protagonista di altri racconti, saggi, romanzi ed opere teatrali - Virginia critica la società in cui vive analizzando gli effetti che un linguaggio ad impostazione fortemente patriarcale hanno sulla cultura e sul ruolo della donna, soprattutto per chi voleva tentare il mestiere della scrittrice. Certo, non è un libro facile. Ma, come primo saggio moderno di letteratura femminista, siamo sicuri che Judith sarà orgogliosa di voi lettrici (senza offesa per i maschietti). Alessandro Baricco Mr. Gwyn Una donna deve avere soldi Ci risiamo, ancora Baricco. Più che della trama (in breve: e una stanza tutta per sé per uno scrittore in preda ad una specie di crisi di mezza età si reinventa, diventando copista, facendo cioè dei ritratti alle poter scrivere. persone con l’uso esclusivo delle parole), l’ispirazione e la dedica qui sono un vero rompicapo. Se osservate bene l’impronta in copertina noterete che è fatta di tante parole. E se ricostruite il testo – dopo qualche mal di testa in realtà, per esperienza personale - scoprirete che è dedicata a Bartleby, lo scrivano di Melville. In pratica, Baricco si trasforma egli stesso nel suo personaggio principale, producendo un ritratto del suo personaggio immaginario Bartleby il quale, protagonista di un racconto del grande autore di Moby Dick, è uno scrivano con un grande problema: non sa dire semplicemente “no” (ma lo preferirebbe). “ ” John Kerr Un metodo molto pericoloso “Un metodo pericoloso” è la definizione che William James, filosofo pragmatista e psicologo famoso per i suoi esperimenti, ha dato alle tecniche di Freud e alle sue teorie su sogni e inconscio. Un legame molto pericoloso è quello che nasce tra i due padri antagonisti della psicoanalisi, Freud e Jung, e Sabina Spielrein. Sabina, che diventerà a sua volta una psicoanalista, è una giovane isterica russa che sarà portata a Burghölzli presso Zurigo, sotto le cure di uno Jung agli inizi della sua carriera. La donna, realmente esistita, viene presentata dall’autore (e nel film con Keira Kneightley dell’anno scorso) come la vera e propria musa ispiratrice del nuovo metodo, nonché pomo della discordia tra i due. 2 Erica Puricelli Giacomo Leopardi Canti E’ caratteristica dei geni mostrarci qualcosa di noto come fosse la prima volta: così accade al lettore dei canti di Leopardi quando questi accenni alla sua diletta Luna. Non appena la sua fantasia si accosti a lei, la regina della notte, la sua musa si accende della stessa misteriosa luce che promana dall’eterna peregrina che passa pensosa nei nostri cieli. Nei colloqui che in alcuni canti (Alla Luna, l’ultima strofa della Vita solitaria, il Canto notturno di un pastore errante nell’Asia, Il tramonto della Luna) il poeta sostiene con la graziosa Luna che pien d’angoscia andava a rimirare, essa appare come conoscitrice delle pene del viver terreno che pure rimangono senza risposta né consolazione. All’incanto malinconico dei raggi lunari si conforma così quel piacere doloroso e prezioso che Leopardi non si stanca di indagare: le ricordanze. Michail Bulgakov Il Maestro e Margherita Chi ti ha detto che non esiNel gioco di specchi tra autore e personaggi che Bulgakov ste sulla terra un amore vero, crea in questo meraviglioso romanzo, rifulge la figura di Margherita, che altri non è che la sua terza moglie, Elena fedele, eterno?…Vieni con me, Sergeevna. Anche lei, infatti, come la Margherita del romanmio lettore, soltanto con me, e zo, è infelicemente sposata ma innamorata di quello scrittore russo che saprà riscrivere a memoria il manoscritto bruti mostrerò questo amore! ciato della prima redazione di questo magico romanzo, perché, come ricorderà anche Satana-Woland, uno dei protagonisti dell’opera, al Maestro, “i manoscritti non bruciano”. E non a caso sarà proprio Woland a consegnare Margherita al Maestro rinchiuso in una casa di cura, attuando così, ma per Bulgakov!, una massima che correva negli ambienti letterari russi secondo cui la “prima moglie viene da Dio, la seconda dalla gente, la terza dal diavolo.” “ ” Franz Kafka Strafen: Punizioni. La condanna, La metamorfosi, Nella colonia penale La storia della Condanna è quella di un figlio che, dopo un drammatico colloquio con il padre, si getta dal ponte uccidendosi. Il racconto, autentico atto di nascita di uno dei maggiori scrittori del ‘900, scritto di getto in una notte sola, è dedicato alla signorina Felice B. La signorina in questione (Felice Bauer) era stata conosciuta poche sere prima e sarà l’oggetto di una contesa durata cinque anni tra un matrimonio sfiorato, rotture e pochi momenti di unione fino alla separazione finale. Perché dedicarle questo racconto in cui un padre lamenta al figlio di venire trascurato perché lui è rimasto irretito da una ragazza? In cui una istanza superiore ordina una morte incomprensibile che si va a compiere mormorando affetto proprio verso chi ce l’ha imposta? Sono domande errate: non scegliamo noi le nostre muse. E cosa possa aver ravvisato Kafka nel viso ossuto e certamente non bello di Felice possiamo solo ipotizzarlo in quella forza delle parole quando ti prendono, ti attraversano, ti comandano. Klaus Mann Mephisto: romanzo di una carriera Hendrik Höfgen è giovane, bello ed è un formidabile attore: la sua interpretazione di Mephisto nel Faust è definita tra le più straordinarie di tutti i tempi. Ma sembra che non ci sia diavolo che non abbia a sua volta un proprio tentatore: e per Höfgen è la sua ambizione “insaziabile” che lo spinge ad accettare le lusinghe del nazismo che ne fa il proprio attore di punta, esemplificato dalla stretta di mano che lui, Mephisto, stringe con Göring nell’intervallo della prima di Faust. Klaus Mann conosceva Gustav Gründgens, l’attore che ispira la figura di Höfgen: un artista che non seppe riconoscere la bestialità del nazismo, cercando di sfruttarlo a proprio favore: ma fallì anche da attore, come dimostrò il suo Amleto, costretto entro i dettami nazisti e a cui non seppe conferire quell’arte data a Mephisto, fatto prima di vendere l’anima a Hitler. 3 Gabriele Cardini IL DECIMO “MUSO” Nella mitologia greca le muse erano nove, e tutte donne. E se mescolassimo le carte? Presentiamo di seguito una breve selezione in cui protagonista è il rapporto tra due persone, un regista e un attore. Inizieremo con un esempio tra i più classici, un regista che rimane talmente affascinato da una figura femminile da costruirgli un intero film attorno. ♂ +♀ Tippi Hedren non aveva mai fatto l’attrice, il suo nome era finora legato solo al mondo della moda. E’ il 1962 e fortuna vuole che un regista noti il suo viso in uno spot pubblicitario: Alfred Hitchcock rimarrà colpito dai lineamenti scandinavi e dal biondo dei capelli di Tippi, a cui deciderà forse un po’ troppo impulsivamente di affidare il ruolo da protagonista nel suo Gli uccelli. La sua esperienza come attrice era talmente scarsa e il ruolo così impegnativo da causarle un esaurimento nervoso che costrinse Hitchcock a sostituirla temporaneamente con una controfigura. Scelse nuovamente la Hedren per Marnie quando la prima scelta del regista, Grace Kelly, rinunciò perché appena diventata principessa. Lei, Tippi, la Bergman, Kim Novak… Hitchcock non nascondeva certo il suo debole per le bionde! ♂ +♂ Ferzan Özpetek è un regista di origini turche naturalizzato italiano, con all’attivo 9 film di cui uno uscito poche settimane fa. Tra i suoi attori prediletti contiamo sicuramente il bravissimo Stefano Accorsi, che il mondo ha scoperto prima grazie allo spot del Maxibon e poi come Jack Frusciante. Per il sodalizio con Özpetek ricordiamo Le fate ignoranti e Saturno contro, film che toccano entrambi temi cari al regista: la solitudine, il distacco, la separazione. Presente in entrambi i film un’attrice ugualmente legata ad Özpetek, Margherita Buy. Certo che, come Hitchcock, anche Ferzan sceglie bene i suoi protagonisti: Accorsi, Favino, Bova, Scamarcio – e ultimamente il pupillo del nuovo cinema italiano, Elio Germano. ♀+♀ Di registe donna in realtà non ne ricordiamo molte. Tra poco tratteremo di una grande italiana, nel frattempo potremmo citare Jane Campion, la Bigelow o Susanne Bier. Cavalcando la cresta dell’onda, troviamo invece Sofia Coppola, figlia di Francis Ford che dimostra sempre più di avere il talento per sfidare il suo cognome “pesante”. Il primo grande successo arriva con l’adattamento per il cinema de Il giardino delle vergini suicide di Eugenides, nel cui cast troviamo un’attrice che potremmo erigere a sua musa: Kirsten Dunst. La Dunst verrà infatti scelta per un altro ruolo, quello della capricciosa Marie Antoinette, nell’omonimo film del 2006, che vinse l’Oscar grazie ai costumi disegnati dalla nostra Milena Canonero. ♀+♂ Ultimo, l’esempio di una regista donna (in un mondo di uomini) e il suo “muso ispiratore”. Parliamo di Lina Wertmüller e del suo pupillo Giancarlo Giannini, che portò addirittura alla candidatura all’Oscar con Pasqualino Settebellezze. Giannini aveva già recitato dando prova delle sua capacità accanto a Delon in La prima notte di quiete, ma è con la Wertmüller che raggiunge il massimo della sua celebrità, grazie ad alcuni personaggi grotteschi ed ironici. Proponiamo qui il più famoso, anche grazie al (tremendo) remake con Madonna e il figlio di Giancarlo, Adriano. In Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto troviamo Mariangela Melato e Giancarlo Giannini, appunto, nel ruolo di “toy-boy“ che si ribella alle differenze sociali e di censo. 4 Erica Puricelli MOUSIKÉ Fin dai tempi più antichi la musica venne considerata come l’arte per eccellenza. Lo sta a dimostrare l’etimologia da cui deriva la parola stessa, dal greco Mousiké cioè “arte delle Muse”; sono proprio loro oggi a ispirarci in questo cammino alla ricerca di brani che devono la loro composizione ad una musa ispiratrice. John Lennon ...ad una madre Julia Si tratta di uno dei testi più intimi e toccanti di Lennon; la canzone è dedicata principalmente alla figura della madre Julia perduta in giovane età ma all’interno della stessa vi è anche un chiaro riferimento a Yoko Ono, citata nella canzone come Ocean Child. Il testo è un ritratto femminile molto affascinante; la ragazza viene tratteggiata più che con cenni fisici soprattutto attraverso i sentimenti del protagonista. Julia sarà sempre un riferimento importante e costante durante la carriera di Lennon che infatti le dedicherà altre canzoni, come la celeberrima Mother e My Mummy's Dead. ...ad un’amante Ludwig Van Beethoven Per Elisa E' una delle sequenze di note più familiari di tutta la musica classica: la curiosità che sta alla base di quest’opera è che il nome della donna ispiratrice del brano non è Elisa ma Therese; questa discordanza infatti si pensa sia frutto di un errore di trascrizione. Il brano infatti è stato scritto per Therese Malfatti, una donna con la quale Beethoven progettò un matrimonio che non andrà mai in porto. Therese però non fu l’unica musa ispiratrice di Beethoven: anche la Sonata per pianoforte n. 14 detta Al Chiar di Luna e le due Sonate per violoncello n. 4 e 5 sono dedicate a donne che incontrò nella sua vita. ...ad un’amica John Elton Tiny Dancer Questa canzone è dedicata a Maxine Feibelman, prima moglie di Bernie Taupin al quale si devono quasi tutti i testi delle canzoni di Elton John. Maxine, come si nota dal testo, era una ballerina che seguiva Elton nei tour, lo stesso Elton John dichiarò: “Pensavo che a Bernie avesse fatto piacere che facessi questa canzone per la sua ragazza”. Nel libretto contenuto in Madman Across The Water è presente la dedica “With Love To Maxine”, posta accanto al titolo della canzone. ...ad una figlia Eros Ramazzotti Canzone per lei Gran parte della discografia di Eros è in realtà ispirata da Michelle, dalla loro storia d’amore raccontata attraverso le sue canzoni, dagli albori fino alla sua fine; ma un’altra bellissima canzone composta da Ramazzotti fu ispirata da una piccola donna: Aurora, sua prima figlia. In questa canzone l’autore racconta il rapporto che intercorre tra lui e la piccola dopo la separazione ma anche dell’amore profondo che un padre può provare nei confronti della figlia. ...alle Donne Fiorella Mannoia Quello che le donne non dicono Questo brano non è ispirato da una donna in particolare ma alla figura della Donna in generale. Il suo punto di forza sta nel testo di Enrico Ruggeri, dedicato, come spiega il titolo, ai sentimenti inespressi delle donne. La scelta di dare voce ad ansie, inquietudini e speranze dell'universo femminile centrò l’obbiettivo a tal punto che la stessa Mannoia, riferendosi al brano, riconoscerà sempre a Ruggeri il merito di avere descritto l'interiorità delle donne meglio di quanto non avrebbe fatto una rappresentante della categoria. 5 Stefania Povia LA BEATA MALEDETTA: PROFESSIONE MUSA Può essere una Musa Ispiratrice beata e maledetta allo stesso tempo? Elizabeth Siddal ne è la prova. Innalzata a modello della sublime Beatrice Portinari nella Beata Beatrix di Rossetti, è emblema al contempo di amore e morte. Ma procediamo per gradi: Elizabeth impersonava perfettamente l'idea di femminilità dei pittori preraffaeliti e proprio per questo divenne la modella preferita di alcuni di essi, come William Holman Hunt, John Everett Millais e Dante Gabriel Rossetti, di cui si innamorò perdutamente. Una storia triste e una fine ancor più tragica. I suoi mali iniziarono posando per l'Ofelia di Millais: la donna, infatti, rimase a lungo immersa nell'acqua e fu colpita da una violenta bronchite. A minare ulteriormente la sua salute contribuì anche l'uso del laudano, una sostanza stupefacente derivata dal papavero. Causa principe di tutte le sue pene fu però l'amore per Rossetti, il quale, impaurito dal dover presentare ai pro- pri genitori una donna di umili condizioni, attese molti anni prima di sposarla dopo aver ripetutamente rinviato la data delle nozze. Elizabeth, già di animo fragile, risentì pesantemente del comportamento del compagno e sembra arrivò a credere, a buona ragione, che ci fosse un'altra musa nel cuore del pittore, cadendo in uno stato depressivo che si trascinò per tutta la vita. Dopo aver dato alla luce un bambino morto, Elizabeth giunse alla tragica scelta del suicidio che portò appunto Rossetti a ritrarla nelle vesti della Beatrice dantesca: come Dante riponeva tutto il suo amore nella figura di Beatrice e lasciava alla sua grandiosa Vita Nuova il compito di esprimere il forte dolore e la disperazione provati di fronte alla sua morte, così Rossetti esprimeva il profondo conflitto di amore e morte per la moglie e musa deceduta nella sua Beata Beatrix, nelle mani della quale un uccello rosso, simbolo di amore, ripone un papavero, simbolo del "veleno" che procurò la morte alla amata Siddal. Una vita maledetta che si scontra inevitabilmente con quella della "musa di serie B" Fanny Cornforth, che fu non solo modella, ma anche domestica e soprattutto (Elizabeth aveva ragione) amante di Dante Gabriel Rossetti. Nei dipinti dell'artista la donna appare come la personificazione dell'erotismo carnale, in contrasto con le figura eterea di Elizabeth Siddal, "musa beata". Basti pensare all'espressione sensuale e terrena della Cornforth in Bocca Baciata (con chiaro riferimento al proverbio boccacciano riportato nella VII novella della II giornata del Decameron), in contrapposizione all'espressione pura, di grande misticismo, emanata dalla Beata Beatrix. Fanny Cornforth divenne amante di Rossetti già prima del matrimonio con Elizabeth, approfittando dell'assenza di questa durante i suoi viaggi. La Cornforth successivamente si sposò, ma fu una relazione breve. Dopo la morte della Siddal, la donna si trasferì da Rossetti come governante, ma non fu del tutto accettata dagli amici del pittore per il suo accento grossolano e le sue lacune nell'educazione derivanti dalla provenienza di questa dalla classe lavoratrice inglese. 6 Silvia Quaglia FIGURE D’ISPIRAZIONE TRA FANTASIA E VITA QUOTIDIANA Quale figura ha mai ispirato più la nostra fantasia e la voglia di avventure se non quella del pirata? Quando si parla di pirati non si può non pensare a inseguimenti in nave, abbordaggi, grandi tesori: e il pensiero va subito al Capitano Jack Sparrow e alla sua adorata Perla Nera. Ma non sarebbe esistita la saga di Pirati dei Caraibi della Disney se non ci fosse stata L’isola del Tesoro di R. L. Stevenson a far sognare generazioni di ragazzi con il mito della vita avventurosa (ma attenzione, anche disonesta!) dei pirati. Il protagonista del racconto è proprio un ragazzino di 11 anni, Jim Hawkins, che trova la mappa del tesoro di un famigerato pirata, il Capitano Flint, e decide di partire all’avventura imbarcandosi con una ciurma di pirati, cominciando così una grandiosa caccia al tesoro attraverso l’Oceano e il Mar dei Caraibi. Sempre un ragazzino intraprendente è il protagonista di La straordinaria invenzione di Hugo Cabret di Brian Selznick; Hugo è orfano e sopravvive nella Parigi degli anni ‘30 facendo il ladruncolo. Anche Hugo ha un sogno, che ispirerà le sue azioni lungo tutto il racconto: riparare un automa lasciatogli del padre, che egli aveva tentato a lungo di far funzionare, fino alla sua morte. Tra l’automa e il ragazzo si crea un rapporto speciale, come se quegli ingranaggi contenessero l’affetto che legava lui e il padre. Automi, trucchi di magia, cinema: in questa bellissima storia c’è tutto quanto l’abilità dell’uomo ha prodotto per stupire e affascinare con effetti speciali, e la storia stessa è narrata da parole e immagini, nel senso che alcune scene sono raccontate a parole mentre altre disegnate. Consideriamo ora come d’ispirazione una figura, positiva o anche negativa, che influenza profondamente l’animo e le azioni dei protagonisti. E chi più rappresenta un modello, per un ragazzino, se non i genitori, con i loro comportamenti e consigli? Come in Piccole donne di L. M. Alcott: il racconto è incentrato sulla famiglia March, composta dalla madre Margaret e dalle figlie Meg, Jo, Beth e Amy, mentre il padre è partito per il fronte. La sua assenza lascia le donne in condizioni economiche precarie, ma la famiglia affronterà piccoli e grandi drammi con tanta forza e serenità, ispirate soprattutto dai consigli della madre Margaret, che si imprimeranno nel cuore delle ragazze; in particolare le sorelle, molto diverse tra loro per carattere e aspirazioni, sono unite da un’amicizia profonda e cercheranno la propria strada nella vita sotto lo sguardo affettuoso della madre, che le lascia libere di agire e anche di sbagliare. Dicevamo che può essere anche un personaggio negativo, che capita all’improvviso nelle vite dei protagonisti, a inspirare: cosa succede quando la persona in questione è una maestra terribile? Scopriamolo in Ascolta il mio cuore di Bianca Pitzorno: la vita scolastica della protagonista, Prisca, una ragazzina di IV elementare, e delle sue compagne e migliori amiche Elisa e Rosalba, è sconvolta dall’arrivo di una maestra malvagia e ipocrita, Argia Sforza (subito soprannominata Arpia Sferza). La nuova insegnante compie palesi ingiustizie: favorisce i ragazzi i cui genitori sono molto ricchi o influenti, e progetta di allontanare dalla classe due bambine colpevoli solo di provenire dai quartieri poveri. Elisa, Prisca e Rosalba allora attuano una vera e propria sfida senza esclusione di colpi con la maestra, guidando la bancata più turbolenta, i “Maschiacci”, sfida che durerà per tutto l’anno scolastico! Quell’anno però le alunne della IVD impareranno ad opporsi a quelle che ritengono delle ingiustizie, e che le più grandi armi in nostro possesso sono i nostri amici e la nostra fantasia. 7 Federica Crespi ISPIRATI DALLE STELLE Guarda le stelle. Ed un eco del passato ci fa ripensare ad un saggio leone che, dopo la marachella più pericolosa e incosciente di suo figlio, cerca di insegnare l’importanza della vita e delle responsabilità di un vero Re. Guarda le stelle, quelle minuscole lucciole lontane anni luce, ma che sembrano talmente vicine che ogni bambino, nella sua infanzia, ha provato almeno una volta ad allungare la mano per afferrarle, immaginando il muso di quel grosso gattone che spesso e volentieri ci ha strappato qualche lacrima, persino da adulti. Ma arriva un giorno in cui le Simone Cristicchi, con la sua Vorrei cantare come Biagio Antonacci, divenne uno dei cantanti più ascoltati dell’estate 2005. Un inaspettato successo, in realtà, per un cantante che, con la sua ironia provocatoria, voleva lanciare un grido d’aiuto per la tutela dell’individualità del giovane artista. Grido che, ironia della sorte, è diventato il brano che lo ha portato al successo. Fonte: www.simonecristicchi.it stelle non sono più quelle attaccate alla tela della notte. Le “star” diventano reali, di carne, in qualche modo persino raggiungibili, almeno per un autografo. Star, ma anche VIP, divi, big. Diciamo quella parte di pianeta che non vive in mezzo a noi, ma nel cielo della celebrità, messi lassù ad ispirazione di tutti (almeno fin quando non perdono la testa). Guardare alla loro vita ci fa sognare una vita diversa dalla nostra apparente mediocrità; ci fa desiderare di essere qualcosa di diverso o qualcosa di più. Ed a volte sono inconsapevolmente la spinta che ci fa combattere per noi stessi. Abbozziamo ora una costellazione in cui ogni stella ha ispirato il comportamento dei vari protagonisti di queste storie. Ne è un esempio Jess, la giovane indiana protagonista del film del 2002 diretto da Gurinder Chadha Sognando Beckham, la cui vita era già stata scritta dalle aspirazioni dei genitori. Ma la sua passione per il calcio, e per il calciatore David Beckham, non si fermerà davanti a nulla e la porterà a calciare il pallone della sua vita dritto dritto in rete, vincendo la partita dell’amicizia e dell’amore. A volte queste figure lucide come i poster in cui siamo abituati ad ammirarli si fanno carne e sogno, diventando consiglieri, amici immaginari che cullano le nostre teste con le loro imprese artistiche, musicali o sportive, allontanando i problemi di tutti i giorni e trasportarci in quella vita ad un metro da terra. Come la piccola Hana e la sua triste storia. Questa volta è stata proprio una stella della musica, Avril Lavi- gne, ad ideare il fumetto Make 5 Wishes. Un percorso di una ragazza senza amico alcuno, tranne la stessa cantante canadese che le offre un attimo di pace da quella vita che non le regala ciò che vorrebbe; una ricerca della felicità che le farà aprire quel vaso di Pandora contenente un demone che le regalerà 5 desideri, stravolgendo la sua monotonia in un crescendo di disguidi, in una spirale di eventi che la porterà a vivere intensamente sino al più tragico degli epiloghi. Ma cosa possiamo imparare in realtà dalla sua storia? Vivere, senza esclusione di colpi. Questo è l’insegnamento di Hana. Essere noi le stelle del nostro angolo di cielo e, chissà, magari divenire le Very Important Person per qualche altra persona. Come succede all'adolescente Josh Swensen ne Il Vangelo secondo Larry, romanzo per ragazzi della scrittrice statunitense Janet Tashjian. Josh è un ragazzo che vuole cambiare il mondo. Il suo strumento? Il suo blog e i suoi sermoni anticonsumistici che raggiungono ogni computer nell’intero continente americano, toccando i cuori e le menti di molti. Voi però potete anche accontentarvi di due o tre persone che vi ammirano nè… Scherzo! Mai accontentarsi! :D Come ha detto una grande celebrità dei nostri tempi “Stay hungry, stay foolish”!! 8 Giulia Prada ISPIRAZIONI: UN FASCINOSO GIOCO DI SPECCHI L’ispirazione è un’arte di sottile seduzione, tesa tra giochi di potere e l’abbandono al fascino dell’opera e del suo autore. È un avvicinamento lento e graduale, un vero e proprio corteggiamento, in cui ogni passo incerto rischia di distruggere un castello costruito con pazienza e dedizione. Soltanto l’amante più esperto sa riconoscere il momento giusto per catturare l’essenza di ciò che più l’aveva attratto e farla propria. La fredda logica e il cinismo critico e razionale sono gli unici ingredienti necessari a una mente analitica; il personaggio di Monsieur C. Auguste Dupin nei Delitti della Rue Morgue di Egdar Allan Poe possiede intuito, spirito d’osservazione e perspicacia, le stesse doti dell’investigatore più famoso della letteratura, nato dalla penna di Arthur Conan Doyle. In Uno studio in rosso, Sherlock Holmes compare per la prima volta sulla scena, annunciato dalla descrizione tratteggiata per lui dal suo fedele amico James Watson. Il detective di Baker Street non è semplicemente l’ombra di Dupin: all’acume intellettuale abbina una personalità singolare, unica, a tratti sfrontata e irri- verente. Non sempre la logica è l’unico mezzo per interpretare la realtà: la concezione matematica e razionale dello spazio viene completamente stravolta e sovvertita dal genio di Pablo Picasso, le cui Demoiselles d’Avignon sono allo stesso tempo parodia di modelli artistici colti e rappresentazione di una realtà priva di prospettiva, rigida nelle sue forme geometriche, come intrappolata in un’istantanea bidimensionale. Per questa tela Picasso passa in rassegna molti modelli, da quelli neoclassici delle Tre grazie e del Bagno turco di Ingres, alle Cinque grazie di Cézanne, le cui scelte artistiche getteranno le basi del movimento cubista. Molto forte è anche l’influenza della scultura africana, evidente nei volti quasi deformati, simili a maschere intagliate nel legno. La stessa forte espressività accompagna gli epitaffi raccolti nell’Antologia di Spoon River di Edgar Lee Master. Questa toccante e incisiva raccolta di poesie, tradotta da Fernanda Pivano, ha affascinato intere generazioni, divenendo fonte di ispirazione per l’album Non al denaro, non all’amore né al cielo Gregory House, l’eccentrico protagonista della serie tv Housemedical division, è un moderno Sherlock Holmes: entrambi sfruttano il potere della logica per risolvere un mistero o pronunciare una diagnosi, i loro nomi House e Holmes (da cui Home) sono sovrapponibili, fanno uso di sostanze illecite (vicodin e cocaina) e tengono a debita distanza chiunque con la loro arroganza. Fonte: www.housemd-guide.com di Fabrizio de Andrè. Solo dopo la morte si eleva la voce inascoltata degli abitanti di una sperduta cittadina, per raccontare senza pudore e vergogna vite di ordinaria normalità. “Dov'è Jones il suonatore che fu sorpreso dai suoi novant'anni e con la vita avrebbe ancora giocato. Lui che offrì la faccia al vento, la gola al vino e mai un pensiero non al denaro, non all'amore né al cielo”. Eppure basta poco, anzi pochissimo perché i ruoli si invertano, perché il cacciatore diventi la preda e colui che insegue si ritrovi braccato, incapace di reagire, stordito. Nella disperata ricerca dell’essenza da catturare molto spesso se ne dimentica il senso: solo arrendendosi alla propria ispirazione è possibile approfondire la conoscenza e innamorarsi di un’opera. 9 Federica Ottolini LA VITA NOVA D’UNA MUSA FIORENTINA Se ricerchiamo la musa ispiratrice nel mondo dei poeti e scrittori che grazie ad essa hanno dato alla luce opere di rara e incomparabile bellezza, non possiamo fare a meno di imbatterci in una delle più conosciute e adorate “muse umane” che la storia abbia mai conosciuto. Gli studiosi sono ormai quasi unanimi nell'affermare di averla identificata in una dama fiorentina vissuta tra il 1266 e il 1290 circa. Il suo nome era Beatrice Portinari, il sostegno e la pura ispirazione del padre della lingua italiana Dante Alighieri. Dai documenti tuttora autenticati dagli studiosi possiamo affermare che Bice, come erano solita chiamarla, era una delle sei figlie di un noto banchiere di Firenze, Folco Portinari, che la dette poi in sposa già in tenera età al figlio di un altra famiglia di banchieri, Simone de' Bardi. La sua vita fu breve (alcuni convengono che sia morta alla sola età di ventiquattro anni) e questo coincise con la crisi alla quale cedette Dante e che lo portò a creare in onore della amata musa ispiratrice proprio la Vita Nova, nel quale egli ripercorre assieme al lettore il ricordo della donna, dalla prima volta che la vide all'età di nove anni, alla conoscenza avvenuta attorno ai diciotto sino alla dipartita. La figura di Beatrice rappresenterà per tutta la vita dell'autore un punto fermo, la unica fonte di ispirazione, pari soltanto a Dio e i suoi insegnamenti. Il movimento poetico del Dolce Stilnovo, al quale Dante faceva capo assieme ad altri poeti dell'epoca, e la identificazione della cosiddetta “donna angelo”, ossia quella di una donna angelicata, aerea, lontana dalla carnalità e votata alla bellezza suprema e alla beatitudine, si sposarono meravigliosamente nel sopraggiungere nella vita del poeta fiorentino della sua “angelica musa”. Tanti sono i riferimenti a Beatrice nelle opere di Alighieri, ma la vera e propria esaltazione della sua “donna”, anche se Beatrice era già sposata e in verità lo fu solo platonicamente, avviene nel sonetto chiave della Vita Nova, Tanto gentile e tanto onesta pare. In questo componimento, il poeta non si sofferma affatto sulla mera descrizione fisica di Beatrice ma seguendo le linee guida del Dolce Stilnovo ci dipinge una figura divina, capace di ammutolire chi incroci lo sguardo con la sua figura, garbata nei modi oltre che nobile di cuore, umile e capace di risvegliare nel prossimo qualcosa radicato nel profondo. La metrica contribuisce a inserire la figura della donna in una ambientazione impalpabile, neutra e porta ancora di più in risalto l'esaltazione delle caratteristiche che la rendono speciale agli occhi del mondo. Il sonetto è colmo di amore ma al contempo di religiosità, al punto che le due realtà si uniscono e saldano in un tutt'uno dove l'amore per la donna diviene un avvicinamento al cielo, una esaltazione della bellezza interiore terrena votata all'innalzamento a Dio. Le similitudini che si riscontrano tra la donna angelo e le muse greche sono di fronte ai nostri occhi, fatta eccezione per la loro indole prettamente vendicativa (si racconta di terribili vendette attuate verso coloro che le sfidarono oltre ad un attaccamento alla loro magnificenza che in alcuni casi, come la maggior parte degli altri dei greci, le giustifica nella efferatezza delle pene che infliggono) e per questo in opposizione con la purezza d'animo della creatura votata a Dio, che fa della bontà e delle sue dottrine vanto ed esaltazione. Grazia, capacità di risvegliare nel prossimo spontaneità e ispirazione, una saggezza superiore e una presenza ultraterrena sono invece alcune importanti similitudini tra le sorelle e la donna angelo. Spingendo la donna verso la beatitudine, la Beatrice di Dante diventa una santa, una guida e una meta per lo sperduto che nei gironi infernali solo in essa trova conforto o che nel vacillare della forza e delle convinzioni vede nella sua figura la sola fonte di coraggio e gratificazione personale. E' una musa magnanima Beatrice, una dea impregnata degli ideali e delle dottrine cristiane ma che per volere del Supremo è stata inviata sulla terra “a miracol mostrare”. 10 Manuel Fossati DICKENS O IL ROMANZO ALL’ENNESIMA POTENZA “Dickens è uno scrittore delizioso e irritante”: così Giorgio Manganelli nel suo breve saggio su Grandi speranze incluso ne La letteratura come menzogna. Difficile, come al solito, dargli torto: Dickens sa raccontare storie mirabili, inventare personaggi meravigliosi, tenerci sospesi nella descrizione di una Londra sempre più metropoli stratificata come anche farci seguire e soffrire e sperare assieme ai suoi protagonisti. Ma talvolta questa sua enorme capacità nar- rativa gli prende la “penna” fino a farla sfociare in eccessi di sentimentalismo, quello “stile traboccante di sentimento” che, secondo Kafka, celava “una aridità di cuore dissimulata”. Eppure, come molti, Kafka amava Dickens, ma non poteva non ravvisare i suoi difetti, quella voglia forse eccessiva di romanzesco che voleva iniettare a tutti i costi nelle sue opere. Nel duecentesimo anniversario della nascita riteniamo giusto dedicargli un breve speciale per ricordare a noi tutti quello che un romanzo può essere, qualcosa cioè che sappia strapparci via dalle tristezze quotidiane e collocarci, più che in un tempo parallelo, in uno che scorre nel presente ma con altri ritmi e dimensioni. E Dickens, in questo, era un autentico maestro. Vi presentiamo quindi qualche breve curiosità sull’uomo e sull’autore e una capricciosa selezione di libri: di Dickens, su Dickens e con Dickens come protagonista. LE CURIOSITÁ DI DICKENS ♦ Secondo la tradizione, Dickens a vent’anni saltò una audizione a teatro a causa di un raffreddore: da lì iniziò la sua carriera di giornalista e romanziere. Fonte: dspace.unitus.it ♦ Charles Dickens fu la prima star della letteratura: assecondando la sua passio- ne per il teatro, tra il 1853 e il 1870 Dickens tenne circa 472 letture pubbliche in Gran Bretagna e negli USA. Fonte: dspace.unitus.it ♦ Il 9 Giugno 1865 Dickens rimase coinvolto in uno spaventoso incidente ferro- viario a Staplehurst: sei carrozze del treno caddero da un ponte in riparazione. L’unica a salvarsi rimanendo sul ponte fu quella con Dickens. Fonte: it.wikipedia.org DI, SU E CON DICKENS Charles Dickens La bottega dell’antiquario Non certo il più celebre tra i suoi romanzi ma quello più misterioso e grottesco. La bottega dell’antiquario appare all’inizio e poi svanisce: è, in realtà, luogo allegorico, il punto di partenza della fuga del vecchio antiquario e di Nell, la giovane nipote che, assieme a lui, compirà un viaggio che è percorso iniziatico e simbolico. Fuggono da colui che è davvero l’emblema quasi archetipico del cattivo e del male: Quilp, deforme e malefico nano, egoista e maltrattatore della moglie. Nel loro viaggio faranno incontri che hanno lo stigma del destino: persone che rimpiangono mariti e figli morti giovani, una compagnia di attori, gestori di una carovana di statue di cere. Ma l’avventura di Nell sarà destinata a spegnersi tragicamente. 11 Marie-Aude Murail Picnic al cimitero e altre stranezze. Un romanzo su Charles Dickens L’infanzia, in Dickens, è nodo cruciale dell’esistenza di ogni essere umano: lui stesso ne è prova, con le difficoltà provate lavorando in una fabbrica di lucido da scarpe, esperienze poi trasposte e trasformate nei suoi romanzi. Ma tutta la vita di Dickens fu ricca di avvenimenti, avventure, grandi amori e scandali tali da considerarsi essa stessa come un romanzo. Ed è quanto ha tentato di fare l’autrice in questo romanzo per ragazzi dove è raccontata l’esistenza del grande scrittore inglese: potrebbe essere, quindi, per un giovane un primo approccio a Dickens prima di avventurarsi nei suoi libri. Dan Simmons Drood Molte sono state le congetture sull’ultimo libro incompiuto di Dickens, Il mistero di Edwin Drood. Se Fruttero e Lucentini in La verità sul caso D. risolvevano il caso ipotizzando Drood una sorta di alter ego dello scrittore, Simmons, invece, fa raccontare al collega e rivale Wilkie Collins le inquietanti vicende che coinvolgono Dickens dopo il famoso incidente ferroviario del 1865 in seguito al quale incontra uno strano e misterioso personaggio, tale Drood, che si dimostra essere personaggio subdolo e forse pericoloso e da cui Collins sente provenire un costante senso di minaccia, temendolo come una sorta di ragno al centro della tela di un piano che ancora gli sfugge. Romanzo che è insieme giallo storico e affascinante ricostruzione letteraria, Drood affronta da par suo il mistero dell’ultimo libro di Dickens. Eleonora Giacomin Proemio a una Vita Cantami o Musa del divo decaduto che per rive e per piagge, vagando e cercando, alla fine smarrì quel che in vita possedeva ignorando di avere. Andava e dimandava negli occhi e nel cuore se alcun le Sorelle avesse veduto danzare o udir cantare la lira dei Padri, o se uman persona avesse smarrito il suo credo nel verbo di Esse. Il tempo passava come il fango sui calzari e la neve sui capelli. Il peregrino avanzava cercando di colmare la incompletezza che accompagna ogne incosciente mortale. Fedele si spinse oltre le rupi. Eroico strisciò sulla schiena del mare. Decadde un giorno abbattuto e sconfitto e lo sconforto era grande ancor più del richiamo di sorella morte. Dalla tunica emerse una foto una donna sorrise ai suoi occhi ormai stanchi mentre lontana da qualche parte nel mondo Ella ancora lo attendeva. Comprese, e l'ignoto fu infine luce. Pianse. Morire per vivere l'assenza dalla esistenza. La lezione che Esse vollero insegnargli. Manuel Fossati 12 CLICCALIBRI www.qlibri.it Come recita il sito stesso, QLibri “nasce dalla comune passione per la letteratura e dal desiderio di creare uno spazio in cui tutti i protagonisti del settore (lettori, autori, editori) possano trovare e fornire opinioni sulle letture preferite, informazioni utili per scoprire libri nuovi, interagire e dialogare”: un sito, quindi, adatto a chiunque voglia avere suggerimenti di letture, trovare le ultime uscite, seguire i forum della community, per un moderno modo di intendere la lettura. www.letteratura.it Per chi volesse immergersi nella nostra letteratura, ecco un sito che sa fornire spunti per ricerche bibliografiche, link su altre riviste sia online sia letterarie, università e tanto altro. Vi è poi la possibilità di curiosare tra le 222 voci relative ai generi e i periodi, oppure approfondire il significato di vocaboli letterari più tecnici ovvero leggere le schede biografiche sia su classici sia autori contemporanei, arricchite di numerosi rimandi ad altre fonti. librimetro.wordpress.com Blog davvero curioso: sarà capitato a molti, prendendo una metropolitana, di osservare qualcuno che stia leggendo, isolato seppur immerso nel traffico di una qualche metropoli (a meno che, naturalmente, non siate voi la persona in questione). Il blog recensisce più che i libri che vengono letti proprio i lettori, colti in qualche posa o espressione del viso, dello sguardo, nel loro aureo isolamento di lettori nella metropolitana di Roma o di Milano. lindiceonline.com Versione online della famosa rivista letteraria fondata nel 1984 da Cesare Cases e che ha sempre avuto come scopo quello di fornire informazioni affinché “il lettore acquisisca una chiara idea di quel che il libro è e delle ragioni della sua importanza.” Previo abbonamento (altrimenti sono comunque leggibili solo alcuni degli articoli) è possibile leggere recensioni di libri di autorevoli critici, trovare note sull’attualità culturale ed editoriale come anche corrispondenze da città estere come Londra, Parigi e Buenos Aires, analisi di film, di opere liriche e di mostre d’arte. www.118libri.it Idea davvero bizzarra e assolutamente condivisibile: un sito da “chiamare” come si fa con il 118 per i malanni fisici, solo che la “cura” che viene somministrata non è affatto una medicina. Incuriositi? Ecco come fare: compilate il questionario dell’area riservata e le curatrici vi invieranno il loro consiglio, fornito anche di suggerimenti per una miglior lettura come la musica adatta oppure una ricetta. Tutto, come spiegano, sarà nato dai libri. Possono anche segnalarti le biblioteche più vicine, dove acquistarlo a costi migliori: perché un buon libro è sempre la cura migliore. www.nomix.it/unacanzoneperte Avere una canzone dedicata al proprio nome può essere una tortura (provate a chiedere alle varie Linda perseguitate dalla canzone di Battisti...) ma può essere anche piacevole. In questa sezione del sito potrete scoprire se qualche cantante vi ha "dedicato" una canzone. 13 CURIOSITÁ DAL MONDO Scoperta fiaba inedita di Joyce, battaglia sul copyright Una fiaba per bambini di James Joyce recentemente scoperta è stato pubblicata per la prima volta a Dublino da una piccola casa editrice, Ithys Press, che l'ha messa in vendita con un'edizione a tiratura limitata di 200 esemplari illustrati: i prezzi vanno dai 300 ai 1.200 euro a seconda del tipo di carta usata per la stampa. La storia fu scritta in una lettera il 5 settembre 1936 per il nipote del romanziere irlandese, Stephen James Joyce, all'epoca un bimbo di quattro anni che viveva in Francia, ed è intitolata ''The Cats of Copenhagen'' (I gatti di Copenhagen). Fonte: www.adnkronos.com Da 'acqua cotta' a 'zenzero', la gastronomia entra nel dizionario della Crusca Sarà realizzato il primo vocabolario storico della lingua gastronomica italiana per ricostruire i modi e le forme attraverso cui ha preso forma nei secoli ''l'italiano in cucina'' . E' questa l'impresa che sta per partire dalla collaborazione fra l'Accademia della Crusca di Firenze, il più importante centro di ricerca scientifica dedicato allo studio e alla valorizzazione dell'italiano, e l'Accademia Barilla di Parma, istituzione che promuove la tradizione gastronomica italiana nel mondo. Manca, a tutt'oggi, un repertorio linguistico dei principali testi della tradizione gastronomica italiana sia per ricerche di storia della cultura e dell'alimentazione sia nello specifico per studi di storia della lingua italiana. Con questo obiettivo sono stati selezionati per una prima fase del progetto 100 testi di cucina a partire da quello fondativo di Pellegrino Artusi (1891) per arrivare alla seconda guerra mondiale. Fonte: www.adnkronos.com Da Giulietta a Harry Potter ecco il canone dei ragazzi Niente può scalfirli. Non ci sono passaggi d'epoca, salti culturali, rivoluzioni tecnologiche capaci di appannare il fascino della più romantica delle coppie letterarie. I tormenti di Giulietta e Romeo primeggiano di gran lunga nel canone europeo disegnato dagli studenti liceali di cinque diversi paesi. Dalla Germania alla Spagna, dal Portogallo all'Italia e alla Romania, Shakespeare in love continua a monopolizzare con Amleto al secondo posto. Al terzo fa un balzo Harry Potter, il supereroe della Rowling che guarda dall'alto l'ossuto lombo di don Chisciotte, sorpassa Ulisse e batte Achille con la sua bacchetta. Fonte: www.repubblica.it Il nero di Leonardo dietro la 'Battaglia di Anghiari' Tracce di colori e una cavità nel muro che ha preservato l'affresco per secoli: ecco quali sono le scoperte che oggi fanno dire a Firenze che la Battaglia di Anghiari potrebbe esistere davvero dietro la parete est del Salone del ‘500 di Palazzo Vecchio. Tracce di nero, rosso e beige che sembrano davvero pittura. Colori visti, ed in parte analizzati in laboratorio, dove la scoperta più clamorosa l'ha data il campione di colore nero: il team di Seracini, l'ingegnere fiorentino che da 37 anni sta dando la 'caccia' al capolavoro perduto, dice che la sua composizione chimica è molto compatibile con il pigmento nero usato per le velature brune della Gioconda e del San Giovanni Battista di Leonardo esposti al museo del Louvre. Fonte: www.ansa.it 14 EVENTI IN BUSCATE APRILE 12 Club del Libro - 4° incontro Libro tema “La casa del sonno” di Jonathan Coe Biblioteca | ore 21:00 | Partecipazione libera 15 Il rifiuto dei rifiuti Spettacolo teatrale a cura dell’associazione 5 Agosto ‘91 Regia di Nora Picetti Sala Angelo Lodi | Ore 17:00 19 Atleti nella vita - Serata conclusiva a cura dell’Associazione Genitori Tangram Sala Angelo Lodi | Ore 20:30 25 67° Anniversario della Liberazione Manifestazioni in memoria delle vittime di tutte le guerre Piazza San Mauro | Dalle ore 09:15 MAGGIO Dal 5 al 13 Mostra d’arte “Colori e profumi di primavera” di Anna Stazzone Vernissage: sabato 5 Maggio | Sala Angelo Lodi | Ore 17:00 | Ingresso Libero. La mostra sarà visitabile negli orari della biblioteca Dal 19 al 25 Mostra Libri d’Artista “edizione Pulcinoelefante” Vernissage: sabato 19 Maggio | Sala Angelo Lodi | Ore 17:00 | Ingresso Libero. La mostra sarà visitabile negli orari della biblioteca 23 Incontro con Lietta Manganelli, figlia dello scrittore Giorgio Manganelli Incontro con la figlia del grande scrittore italiano: una possibilità per conoscere aspetti meno noti di uno dei personaggi di spicco della letteratura e della cultura italiana del ’900 Sala Angelo Lodi | Ore 21:00 26 Presentazione del libro “I caduti e i dispersi di Buscate nella Grande Guerra” a cura dell’Associazione Bersaglieri di Buscate con la collaborazione di alcuni cittadini e della prof.ssa Paola Chiesa, ricercatrice storica presso l'ex Distretto militare di Milano. Sala Angelo Lodi | Ore 17:00 15 UN’OCCASIONE PER OGNI SETTIMANA NOVARA SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO Dal 10 al 14 Maggio Torino - Lingotto Fiere I solisti dell’Orchestra Barocca Musiche di Mozart e Bach. 14 Aprile | ore 21:00 | Chiesa di San Giovanni Decollato www.salonelibro.it LEGNANO Caravaggio Balletto di danza contemporanea 20 Aprile | ore 21:00 | Teatro Coccia Il carnevale degli animali di Saint-Saens 12 Maggio | ore 17:00 | Auditorium Civico Istituto Musicale Brera www.comune.novara.it Palio delle Contrade 27 Maggio | dalle ore 15:30 | Vie della città e campo sportivo “G.Mari” www.paliodilegnano.it MILANO ROZZANO La giostra dei colori Primamusica 21 Aprile | ore 16:00 | Castello Sforzesco | iscrizione obbligatoria Visita e laboratorio per bambini dai 6 agli 8 anni Laboratori musicali per bambini da 0 a 36 mesi 14 Aprile e 12 Maggio | Biblioteca dei ragazzi | Iscrizione obbligatoria www.cascinagrande.it BUSTO ARSIZIO www.adartem.it Gustav Klimt: disegni intorno al fregio di Beethoven Fino al 6 Maggio | Spazio Oberdan www.klimtmilano.com Insieme per...fotomostrandoci Laboratori didattici per bambini 22 Aprile | dalle 10:00 | Palazzo Marliani Cicogna www.respiralacultura.it Nutrire il corpo e lo spirito Fino al 20 Maggio | Museo Archeologico www.comune.milano.it/museiemostre Tiziano e la nascita del paesaggio moderno Fino al 20 Maggio | Palazzo Reale MORIMONDO www.mostratiziano.it Trecentesca 18-19-20 Maggio | Abbazia Marina Cvetaeva 23 Maggio | ore 21:00 | Casa della Cultura www.morimondoturismo.eu www.casadellacultura.it Manifestazione medievale a carattere europeo All’interno del BLOG della FONDAZIONE PER LEGGERE potrai trovare tanti altri eventi presenti sul territorio circostante fondazioneperleggere.wordpress.com CASTELLANZA JAZZaltro: Cuarteto Nuevo Encuentro Avvincente girandola degli stilemi musicali argentini 1 Giugno | ore 21:00 | Cinema Teatro Dante www.respiralacultura.it ULTIMA THULE E’ il posto più lontano da ricercare, una sorta di miraggio o orizzonte irraggiungibile: ma lì bisogna giungere prima di poter intraprendere il viaggio di ritorno. E’ dove speriamo vi abbiamo condotti con questi scritti: per accompagnarvi indietro, vi lasciamo una storia. "Il motivo per cui l’universo è eterno è che non vive per se stesso ma, trasformandosi, dà vita agli altri." Lao-Tsu, Tao tê ching 16