ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1°
31033 CASTELFRANCO VENETO (Treviso)
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Anno Scolastico 2015 - 2016
POF
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1°
CASTELFRANCO VENETO
1
INDICE GENERALE
VISIONE DELL’ISTITUTO ........................................................................................................... 4
LA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ........................................................................................................ 5
ATTO DI INDIRIZZO ................................................................................................................................... 6
PREMESSA .............................................................................................................................................. 10
PARTE PRIMA: la carta d’identità dell’Istituto
L’ISTITUTO NEL TERRITORIO ................................................................................................................... 12
SICUREZZA A SCUOLA .......................................................................................................................... 15
PROGETTI E ATTIVITA’ DI ISTITUTO ......................................................................................................... 16
P.O.N. ..................................................................................................................................................... 21
FINALITÀ E OBIETTIVI ............................................................................................................................ 23
DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ......................... 24
ASPETTI DIDATTICO-METODOLOGICI NON COGNITIVI ................................................................... 25
ASPETTI RIGUARDANTI I DOCENTI ..................................................................................................... 27
PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE ........................................................................................................ 28
ALUNNI STRANIERI ................................................................................................................................. 40
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI................................................................. 41
CONTINUITA’ / ORIENTAMENTO ........................................................................................................... 44
INDIRIZZO MUSICALE ............................................................................................................................ 46
LA VALUTAZIONE ................................................................................................................................... 49
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO ................................................................................................... 56
RETI ......................................................................................................................................................... 57
PARTE SECONDA: le scuole dell’Istituto
SCUOLA DELL’INFANZIA ....................................................................................................................... 62
SCUOLA PRIMARIA ............................................................................................................................... 64
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ........................................................................................ 70
SCUOLA DELL’INFANZIA BORGO PADOVA ........................................................................................ 74
SCUOLA DELL’INFANZIA “LARGO ASIAGO” ...................................................................................... 76
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA SCUOLA DELL’INFANZIA .............................................................. 77
SCUOLA PRIMARIA MASACCIO .......................................................................................................... 78
SCUOLA PRIMARIA “GIANFRANCO CORLETTO” TREVILLE .............................................................. 80
SCUOLA PRIMARIA SANT’ANDREA O.M ............................................................................................. 82
SCUOLA PRIMARIA DI VILLARAZZO ..................................................................................................... 84
SCUOLA PRIMARIA “S. GIORGIO” DI BORGO PADOVA ................................................................... 86
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI TREVILLE .................................................................... 88
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “GIORGIONE” CASTELFRANCO VENETO ................... 89
2
PARTE TERZA: organizzazione dell’Istituto
LE RISORSE DELL’ISTITUTO ..................................................................................................................... 92
PERSONALE DELLA SEGRETERIA E UFFICIO DI RIFERIMENTO ............................................................. 93
ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO ........................................................................................................ 94
CONSIGLIO DI ISTITUTO ........................................................................................................................ 98
STAFF ORGANIZZATIVO ......................................................................................................................... 99
FUNZIONI STRUMENTALI ...................................................................................................................... 101
PERSONALE A.T.A ................................................................................................................................ 106
PARTE QUARTA: gestione dell’istituto
RISORSE ECONOMICHE ..................................................................................................................... 108
ALCUNE NORME GENERALI ............................................................................................................... 109
SCUOLA DELL'INFANZIA ...................................................................................................................... 110
SCUOLA PRIMARIA ............................................................................................................................. 111
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ...................................................................................... 113
REGOLAMENTO ALUNNI .................................................................................................................... 116
COMPORTAMENTI FUNZIONALI ALL’ORGANIZZAZIONE E ALLA SICUREZZA NELLO
SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ DI ISTITUTO ....................................................................................... 118
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI E INTEVENTI EDUCATIVI CORRETTIVI .............................................. 119
REGOLAMENTO ATTUATIVO-SANZIONI DISCIPLINARI ...................................................................... 120
REGOLAMENTO VISITE D’ISTRUZIONE ................................................................................................ 124
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA .................................................................................... 126
3
VISIONE DELL’ISTITUTO
“L’educazione è il grande motore dello sviluppo
personale.
E’ grazie all’educazione che la figlia di un contadino
può diventare medico,
il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino
nato in una famiglia povera presidente di una grande
nazione.
Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare
al meglio ciò che abbiamo
È ciò che distingue una persona dall’altra.”
Nelson Mandela
In apertura non si può non citare Nelson Mandela, grandissima figura scomparsa di recente, che
ha saputo realizzare concretamente a tutti i livelli l’integrazione tra gli uomini, attraverso l’arma
che egli considerava più efficace: l’istruzione.
E l’integrazione, o meglio ancora l’inclusione, è l’alta finalità che il nostro Istituto da anni pone
come prioritaria e che quest’anno, anche obbedendo agli ultimi dettami della normativa, ispira
e pervade tutta l’Offerta Formativa rispondendo a pieno alle richieste educative dei nostri alunni,
nella pluralità e nell’individualità.
Desideriamo che la nostra sia quindi una scuola veramente inclusiva, che accoglie tutti per
offrire a ciascuno la possibilità di sviluppo e di espressione di capacità e competenze.
Quanto proponiamo sul piano culturale ed educativo è costantemente mirato al rinforzo
della personalità, in un’ottica di apertura al mondo al di là di ogni discriminazione, affinché la
scuola diventi per i nostri giovani una palestra di convivenza e di solidarietà tale da consentire,
gradualmente, una partecipazione più ampia e più alta alla vita democratica.
Nel consolidare le sue buone pratiche, per le quali si distingue, l’Istituto Comprensivo 1° rinnova
pertanto anche quest’anno il suo mandato sociale di promozione di quei saperi e quei valori che
sono alla base di una cittadinanza matura, solidale ed inclusiva.
Il “non uno di meno”, che costituisce da anni il concetto fondante della nostra vision, lungi
dall’essere uno slogan, rappresenta realmente una scelta strategica tale da consentire ad
ognuno di trovare possibilità di successo personale.
Fra i tanti e contrastanti sentimenti e stati d’animo che ci animano in una fase storica delicata
come l’attuale che vede l’Italia interessata, purtroppo, da una forte crisi economica, è proprio
potenziando l’impegno nei confronti dell’educazione delle nuove generazioni, mediante la
proposta di occasioni stimolanti di conoscenza e il rinnovamento dell’alleanza educativa con le
famiglie, che potremo contribuire ad infondere coraggio e speranza nel futuro.
Il Dirigente Scolastico
4
LA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI
I Decreti Delegati del 1974 hanno previsto per la prima volta la partecipazione dei genitori alla vita
della scuola. Con gli anni i mutamenti strutturali avvenuti nella scuola e nella società hanno inciso
anche nelle forme di rappresentatività democratica nelle istituzioni. L’avvento dell’Autonomia
scolastica ha modificato il ruolo svolto dalla rappresentanza dei genitori all’interno della scuola
attribuendo funzioni di coordinamento agli organismi dei rappresentanti di classe, e gestionali
al Consiglio di Istituto. Oggi le responsabilità e le attese rispetto alle azioni della scuola, anche a
livello europeo, sono molto alte e le richieste di proposte educative efficaci diventano sempre più
pressanti. L’azione educativa e formativa è responsabilità e dovere della famiglia, quale prima
e fondamentale agenzia educativa, e in seconda battuta della scuola che, in collaborazione e
in maniera sinergica, integra, amplia e organizza i saperi degli alunni con l’obiettivo di formare
le persone e i cittadini responsabili.I rappresentanti dei genitori dell’Istituto Comprensivo 1°
assumono, su incarico e nomina dei genitori, l’impegno di:
➢
➢
➢
➢
svolgere la funzione genitoriale condividendo la responsabilità educativa con la scuola;
sostenere l’azione educativa della scuola;
sostenere la scuola nelle iniziative scolastiche proposte;
cooperare con l’Istituzione per il conseguimento degli obiettivi e delle finalità esplicitate
nel Piano dell’Offerta Formativa.
I genitori rappresentanti del Consiglio di Istituto e i rappresentanti di classe consapevoli della
complessità del ruolo assunto e della necessità di attribuire fiducia alla scuola, alla quale
affidano i loro figli, si impegnano, a nome delle famiglie che rappresentano, a realizzare una
consapevole, attenta, democratica e attiva partecipazione dei genitori alla vita della scuola
nella consapevolezza che la loro azione possa conferire valore aggiunto e qualità all’Offerta
Formativa e alla formazione dei ragazzi come persone responsabili e cittadini di domani.
Il Presidente del Consiglio d’Istituto
5
ATTO DI INDIRIZZO
Atto di indirizzo al Collegio dei Docenti riguardante la definizione e la predisposizione del Piano
triennale dell’Offerta Formativa- triennio 2015/16, 2016-17 e 2017-18.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
VISTA VISTO
VISTO
VISTA
PRESO ATTO
la Legge n. 59 DEL 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche
e la dirigenza;
il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica;
il D.L.vo 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni;
la Legge n. 107 del 2015, che ha ricodificato l’art. 3 del DPR 275/1999;
che l’art. 1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente
il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa;
2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività
della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico;
3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto;
4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico
assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR;
5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel
portale unico dei dati della scuola;
TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà
istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, e dagli
organismi e dalle associazioni dei genitori; nonché delle sollecitazioni e delle
proposte formulate dalle famiglie e dagli utenti sia in occasione degli incontri
informali e formali (ricevimenti scuola famiglia, riunioni organi collegiali …), sia
attraverso gli esiti la valutazione annuale della qualità percepita promossa dalla
scuola;
VISTI i risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti restituiti in termini di
misurazione dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale
e regionale e , limitatamente ai dati di scuola, a parità di indice di background
socio-economico e familiare;
VALUTATE prioritarie le esigenze formative individuate a seguito della lettura comparata del
RAV “Rapporto di Autovalutazione”, nonché dell’indice ragionato predisposto
dal dirigente scolastico sugli esiti formativi registrati dagli studenti negli anni
scolastici precedenti; nonché tenuto conto del piano di miglioramento
predisposto nel RAV;
6
EMANA
ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n.
107, il seguente atto di indirizzo al Collegio dei docenti orientativo della pianificazione dell’Offerta
Formativa Triennale e dei processi educativi e didattici:
•
Pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale
A Pianificare un’Offerta Formativa Triennale (POFT) coerentemente con i traguardi di
apprendimento e di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012,
con le esigenze del contesto territoriale, con le istanze particolari dell’utenza della scuola.
B. Finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al contrasto della
dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione, al potenziamento dell’inclusione
scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura educativa e didattica
speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse
(deficit, disturbi, svantaggio); all’alfabetizzazione e al perfezionamento dell’italiano come lingua
seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana; alla
individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per il
potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito.
C. Orientare i percorsi formativi offerti nel POFT al potenziamento delle competenze linguistiche,
matematico-logiche, scientifiche e digitali, allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e
democratica e di comportamenti responsabili; al potenziamento delle competenze nei linguaggi
non verbali (musica, arte, educazione fisica, tecnologia);
D. Prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva , aperta al
territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale.
E. Prevedere un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere osservabili e
valutabili i processi e le azioni previste nel POFT.
•
Pianificazione educativa e didattica e innovazione delle pratiche di classe
F. Preparare sempre prima la lezione e i materiali didattici necessari per le esercitazionidegli alunni
e arrivare in classe organizzati. In questa fase è indispensabile decidere i diversi momenti della
lezione, i materiali necessari, l’organizzazione dell’aula o degli altri spazi utilizzati, la sistemazione
dei materiali e delle attrezzature, le metodologie didattiche da utilizzare nelle diverse fasi, le
strategie di semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti di apprendimento in presenza
di alunni in difficoltà, gli strumenti compensativi, le misure dispensative e l’adeguamento della
valutazione in presenza di situazioni di bisogno educativo speciale rilevate (disabilità, disturbi di
apprendimento, gravi difficoltà), gli esercizi per una verifica immediata e gli esercizi diversificati
per il recupero e per la ritenzione degli apprendimenti.
G. Nella gestione della classe privilegiare modelli didattici e di apprendimento che coinvolgano
direttamente e attivamente gli alunniin situazioni in cui ciascuno possa avere la possibilità di
soddisfare bisogni educativi comuni ad ogni alunno (di essere accettato e valorizzato, di autostima,
di dimostrare la propria competenza, di auto realizzarsi, di appartenere al gruppo e di socializzare
…). A questo proposito si richiamano le principali azioni indicate dalla ricerca e ricordate in
occasioni diverse: richiamo dei prerequisiti, presentazione di stimoli per l’apprendimento attivo
degli alunni, apprendimento collaborativo, problemsolving e ricerca, discussione guidata, gioco
7
di ruolo, riflessione metacognitiva su processi e strategie, tutoring, realizzazione progetto, transfer
di conoscenze e abilità e compiti di realtà …).
H. Privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa, che confermi aspetti
positivi della prova e, contestualmente, indichi gli elementi da rivedere con esercizi assegnati
mirati. Tale modalità è finalizzata ad incoraggiare gli alunni affinché proseguano con sicurezza e
con la sensazione di essere capaci, di avere la possibilità di migliorare, di avere altre opportunità.
In presenza di risultati di apprendimento appena sufficienti e mediocri diffusi, ossia non circoscritti a
un numero molto esiguo di alunni in difficoltà (da seguire comunque con intervento individualizzato
e al di là della presenza o meno di certificazioni, diagnosi o individuazioni di BES) è bene riflettere
sulle scelte didattiche operate che non hanno prodotto i risultati attesi e cambiare strategie e
modalità di gestione della classe e della relazione educativa. A tale proposito si sottolinea che
la qualità di un intervento didattico è riconducibile al suo valore aggiunto, ossia il progresso
nell’apprendimento e nella partecipazione dell’alunno che si riesce a ottenere con l’intervento
educativo e didattico, nonostante e al netto delle variabili assegnate che lo caratterizzano (“la
famiglia non lo segue, non sta attento, non si impegna a casa, dà fastidio, è demotivato ecc.”).
I. Curare l’allestimento di ambienti di apprendimentoricchi di stimoli e di situazioni dinamiche che
coinvolgano direttamente e attivamente l’operatività dei bambini e dei ragazzi, che facilitino
l’apprendimento collaborativo, la ricerca, la progettazione e la costruzione della conoscenza,
la scoperta e il piacere di apprendere insieme.
Gli ambienti fisici e la loro organizzazione (setting d’aula, materiali, esposizioni di lavori prodotti
dagli alunni, mappe concettuali, presentazioni, cartelloni, raccolte, angoli attrezzati…) sono
significativi della vita della classe e dei processi attivi che in essa si realizzano. Un ambiente
stimolante contribuisce anche al superamento delle difficoltà nel mantenere l’attenzione degli
alunni, i cui tempi, sappiamo, sono ridotti e richiedono di variare codici, modalità e situazioni nel
processo do insegnamento/apprendimento.
J. Dopo la lezione riflettere sulle situazioni emerse e osservate, registrare le criticità su cui ritornare,
rilevare punti di forza da utilizzare e su cui far leva, cogliere le opportunità offerte dagli stessi
alunni per rivedere modalità e scelte, risorse metodologiche, umane, strumentali, esistenti e
nuove, necessarie per migliorare i processi e i risultati.
K. Privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le azioni di insegnamento
(presentazione dell’obiettivo, richiamo e accertamento dei prerequisiti di conoscenza e abilità
necessari per il nuovo apprendimento, presentazione del compito di apprendimento, esercitazioni
di verifica, valutazione formativa) e le attività di apprendimento (ricerca, produzione di mappe,
schemi,progetti, documenti e prodotti multimediali, presentazioni ….) . In questa direzione vanno
sicuramente privilegiate le nuove tecnologie, in particolare la LIM di cui molte aule sono dotate.
•
Innovazione digitale e didattica laboratoriale: “Piano nazionale scuola digitale”.
L. Sviluppare le competenze digitali degli studenti, anche attraverso:
-
la collaborazione con le Università, Associazioni, organismi del terzo settore e imprese;
-
il potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione
e i processi di innovazione della istituzione scolastica, nonché, la formazione dei docenti per
l’innovazione didattica; la formazione del direttore dei servizi generali e amministrativi, degli
assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici,per l’innovazione digitale nell’amministrazione.
•
8
Formazione, tutela, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
M. Attivazione, nel rispetto della normativa vigente, di appositi corsi di formazione in materia di
tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nei limiti delle risorse disponibili, secondo
quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.
•
Predisposizione del “Piano”
N. I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento
devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare
coinvolta. Si terrà conto del fatto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla
copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile.
Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali
si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori
quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza
quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non
ambigui di presenza/assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della
loro frequenza.
Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata, eventualmente
affiancata dal gruppo di lavoro a suo tempo approvato dal collegio docenti, per essere portata
all’esame del collegio stesso nella seduta del 27 ottobre, che è fin d’ora fissata a tal fine.
Consapevole dell’impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio Docenti e dello
zelo con cui il personale docente assolve normalmente ai propri doveri, il Dirigente Scolastico
ringrazia per la competente e fattiva collaborazione.
Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa BOLZON Michela
9
PREMESSA
Il POF è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle
istituzioni scolastiche che esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed
organizzativa.
Viene elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per l’attività della scuola
e delle scelte generali di gestione definite dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo
tenendo conto delle proposte e dei pareri formulati dal Consiglio di Istituto che lo approva.
Elaborato secondo il principio della collegialità democratica e partecipata, ha come obiettivo
istituzionale quello di creare una scuola integrata nel territorio che coinvolga, attraverso
anche progetti di rete, scuole, Enti istituzionali e famiglie. In questo senso mira a fare assumere
all’ambiente educativo le connotazioni di scuola-servizio.
Si configura pertanto come risposta ai bisogni formativi del territorio e assume quindi il significato
di contratto stipulato con l’utenza. Contratto quanto mai necessario in un momento come
quello attuale in cui la scuola assume piena consapevolezza di essere elemento fondamentale
all’interno di un pluralismo educativo dove famiglia, agenzie dell’extrascuola, universo telematico
e multimediale concorrono alla costituzione di una poliarchia di funzioni e di responsabilità che
si dispongono intorno al soggetto che apprende.
Il POF risponde ad alcune tra le fondamentali vocazioni dell’Autonomia Scolastica: il radicamento
della scuola nel territorio, l’interazione con gli utenti, l’avvicinamento dell’istituzione al cittadino.
Nell’autonomia la scuola diventa nuovo soggetto istituzionale, dotato appunto di autonomia
funzionale e di personalità giuridica, a cui lo Stato affida un complesso di funzioni per conseguire
le proprie finalità in un’ottica di efficienza e di efficacia.
Nell’istituto si realizza attraverso:
10
PARTE PRIMA
LA CARTA D’IDENTITÀ DELL’ISTITUTO
11
L’ISTITUTO NEL TERRITORIO
I s t i t u t o C o m p r e n s i v o 1°
nasce nell’anno scolastico 2012/2013, con delibera regionale n. 120
del 31/01/2012, dall’unione di nove scuole:
le Scuole dell’Infanzia di
B.go Padova e Largo Asiago,
le scuole Primarie
“S. Giorgio” (B.go Padova), S. Andrea O. Muson,
“G. Corletto” (Treville), “Primo Visentin Masaccio” e Villarazzo, le Scuole Secondarie di Primo Grado
“Giorgione” e Treville
Il carattere socio-economico dei bacini d’utenza è stato in questi anni abbastanza omogeneo,
poiché il territorio presentava uno sviluppo economico caratterizzato dalla diffusione della piccola
imprenditoria artigianale e commerciale affiancate dalla presenza di lavoratori dipendenti,
pubblici e privati. Fino ad un paio di anni fa il sistema produttivo aveva richiamato in numero
sempre maggiore lavoratori stranieri con le loro famiglie. Negli ultimi tempi la crisi economica
globale ha fatto sentire anche in questa realtà i suoi effetti di precarizzazione, rendendo le
famiglie più attente alle spese e agli investimenti. La scuola ha preso atto di questa situazione
cercando di proporre iniziative formative qualitativamente buone ma accessibili a tutta l’utenza.
12
In questa cornice l’Istituto si caratterizza per:
Attenzione agli alunni e alla loro crescita globale come persone e cittadini: come si legge nelle
“Indicazioni per il curricolo” (M.P.I. 2012)” La definizione e la realizzazione delle strategie educative
e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della
sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di
sviluppo e di formazione”, e ancora “ Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di
partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse
quella nazionale, quella europea, quella mondiale. […] La finalità è una cittadinanza che certo
permane coesa e vincolata ai valori fondanti della tradizione nazionale, ma che può essere
alimentata da una varietà di espressioni ed esperienze personali molto più ricca che in passato”,
inoltre“ Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi
un’ identità consapevole e aperta”.
L’ Istituto cerca di concretizzare queste indicazioni attraverso una progettazione ricca ed
attenta che si sviluppa secondo le seguenti tematiche: accoglienza, continuità e orientamento,
cittadinanza e diritti, musica strumentale e corale, sport e motricità, educazione alla salute,
potenziamento, recupero e studio assistito.
Attenzione alle relazioni con le famiglie: nelle “Indicazioni per il curricolo” (M.P.I. 2012) si dice
“ La scuola perseguirà costantemente l’ obiettivo di costruire un’ alleanza educativa con
i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti
che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità
educative”. Il documento richiama i dettati costituzionali quando cita” L’azione della scuola
si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia, nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e
ambiti educativi…”. In quest’ottica viene data particolare importanza al coinvolgimento attivo
di genitori e famiglie nella preparazione e nello svolgimento di particolari attività didattiche,
all’interazione e alla collaborazione con i comitati dei genitori, ove siano presenti, ad attività di
progettazione partecipata rispetto ad iniziative particolarmente coinvolgenti come i corsi di
conversazione e alfabetizzazione per donne straniere, la festa di Istituto della Mondialità, le varie
feste di plesso, la partecipazione ad attività sportive extrascolastiche, le attività specifiche di
formazione, con esperti esterni, rivolte ai genitori.
Attenzione alla formazione permanente dei docenti: attraverso l’adesione a numerose reti e ad
iniziative di formazione a tutto campo, per favorire lo scambio, il supporto e il potenziamento
della sperimentazione didattico-educativa e della ricerca-azione.
Collaborazione con il territorio: sempre nelle “Indicazioni per il curricolo” (M.P.I. 2012) si legge:
“La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti forniti dall’
autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire il rapporto
delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali”. “Le relazioni fra il microcosmo
personale e il macrocosmo dell’ umanità e del pianeta oggi devono essere intese in duplice
senso. Da un lato tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona; dall’altro,
ogni persona tiene nelle sue stesse mani una responsabilità unica e singolare nei confronti del
futuro dell’ umanità”, per questo si organizzano in tutti i livelli di scuola incontri conoscitivi ed
attività educativo-didattiche in collaborazione con le Amministrazione, gli Enti, le Associazioni e
il mondo del volontariato presenti nel nostro territorio; molto alta è anche l’ adesione attiva alle
iniziative proposte dalle diverse agenzie.
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RETI
CTI
ORIONE
MUSICA
ISIDE
AMMINISTRATIVA
IDENTITA’ PLURIME
UNIVERSITA’
DI PADOVA
• Convenzioni di
tirocinio con le
facoltà:
• Scienze della
formazione
• Psicologia
• Fisioterapia
QUARTIERI
MIUR/USR
• Linee di indirizzo
• Progetti
• Atti amministrativi
ALTRE
COLLABORAZIONI
Sale cinematografiche
Comitati dei genitori, per
finanziamento di progetti
Associazioni sportive Coop
socio-culturale per
l’assegnazione personale
addetto alla comunicazione
Protezione civile, Guardia
di finanza, Alpini di
Castelfranco, Croce Rossa,
COOP, CONI, Arma dei
Carabinieri
Consorzio Contarina
AZIENDA
SOCIO- SANITARIA N.8
Collaborazione Servizio
Neuropsichiatria infantile
Collaborazione con il
Consultorio Familiare
IAF
Assegnazione personale
addetto all’assistenza per
alunni disabili
Prevenzione al tabagismo
14
Collaborazioni per progetti
di educazione all’affettività
e prevenzione al tabagismo
COLLABORAZIONI
CON IL TERRITORIO
L’Istituto promuove
iniziative con:
ISTITUTI SUPERIORI
DEL TERRITORIO
Stage e tirocini
AZIENDA SANITARIA
LOCALE N.15
Collaborazione con il
Servizio di Neuropsichiatria
infantile
AMMINISTRAZIONE
COMUNALE
• Trasporti scolastici
• Trasporti per visite
guidate
• Gestione servizio
mense scuole
• Biblioteca: prestito,
restituzione e
laboratori
• Teatro Accademico
• Mostre casa
Giorgione
• Vigili urbani per ed.
Stradale
• Contributi per
attività motorie.
SICUREZZA A SCUOLA
Come previsto dalla normativa vigente, l’Istituto è dotato del documento di valutazione dei
rischi, predisposto dal Dirigente scolastico, in collaborazione con il Responsabile del Servizio di
Prevenzione e Protezione. In esso è contenuto il piano di emergenza con lo scopo di informare
tutto il personale docente, non docente e gli studenti, sul comportamento da tenere nel caso di
un allontanamento rapido dall’edificio scolastico.
Attraverso questo documento si perseguono i seguenti obiettivi:
➢ conoscere le procedure da seguire per evitare l’insorgere di un’emergenza;
➢ affrontare l’emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti e riportare la
situazione in condizione di normalità;
➢ prevenire situazioni di confusione e di panico;
➢ pianificare le azioni necessarie a proteggere le persone sia all’interno che all’esterno
dell’edificio;
➢ assicurare, se necessario, un’evacuazione facile, rapida e sicura.
Prove di evacuazione
Il piano di emergenza definisce i compiti da svolgere in funzione delle varie ipotesi di emergenza.
Nel corso delle prove di evacuazione, “da effettuare almeno due volte durante l’anno scolastico”
(D.L.577/82), viene verificata la “funzionalità del piano al fine di apportare gli eventuali correttivi
per far aderire il piano alla specifica realtà alla quale si applica”.
Pertanto l’Istituto effettua con cadenza periodica le prove di evacuazione degli edifici.
Viene così verificato continuamente l’apprendimento dei comportamenti da tenere in caso di
emergenza. Al termine dell’esercitazione tali comportamenti vengono analizzati e verbalizzati in
modo da correggere gli eventuali errori commessi durante la prova.
Manutenzione e messa in sicurezza della scuola.
La competenza degli interventi di manutenzione straordinaria ed ordinaria in materia di edilizia
scolastica è dell’ente locale, proprietario degli immobili. Costituiscono precisi obblighi di legge per i
Comuni e per le Province non solo i lavori edilizi di una certa importanza, gli interventi strutturali e gli
adeguamenti degli impianti elettrici, termici, ecc. ma anche la manutenzione ordinaria, nonché la
fornitura delle varie certificazioni di idoneità, agibilità e conformità.
L’Istituto 1° opera in una stretta collaborazione con l’ Ente Locale al fine di garantire l’applicazione
delle norme, promuovere la cultura della sicurezza e attuare il miglioramento delle condizioni di lavoro.
RUOLO DEL Rappresentante dei Lavoratori della Sicurezza (RLS)
Nell’istituto è presente la figura del R.L.S.
Per quanto riguarda le sue specifiche attribuzioni, il RLS:
➢ ha libero accesso a qualsiasi luogo della scuola
➢ viene preventivamente ed obbligatoriamente consultato dal Dirigente scolastico in ordine alla
valutazione dei rischi, all’individuazione, programmazione, realizzazione e verifica delle azioni di
prevenzione e protezione e alla designazione di tutti gli addetti alla sicurezza e all’emergenza
previsti dalla normativa (RSPP-ASPP, figure sensibili, MC)
➢ riceve tutte le informazioni necessarie ad espletare il suo ruolo ed un’adeguata formazione alla
sicurezza
➢ ha accesso a tutti i documenti legati alla gestione della sicurezza scolastica e in particolare al
Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e al registro infortuni, dei quali può richiedere copia
➢ si fa promotore di proposte e portavoce delle istanze avanzate dagli altri lavoratori in merito ai
problemi connessi alla salute ed alla sicurezza sul lavoro
➢ interagisce con gli altri addetti alla sicurezza scolastica e con le autorità e gli enti competenti
➢ partecipa alle riunioni periodiche di prevenzione e protezione, ai sensi dell’art. 35 del D.Lgs.
81/08.
15
PROGETTI E ATTIVITA’ DI ISTITUTO
Nella scuola dell’infanzia si parla meglio
Le scuole dell’Infanzia partecipano al progetto finalizzato alla rilevazione precoce delle difficoltà
di apprendimento . L ‘iniziativa, proposta dal CTI di Asolo e Castelfranco in collaborazione con
l’AULSS 8, prevede una formazione iniziale per gli insegnanti e i genitori, la somministrazione di due
prove individuali ai bambini, una nel mese di ottobre e una nel mese di maggio, e la proposta di
percorsi metafonologici in piccolo gruppo in base alle difficoltà rilevate.
In classe prima si legge meglio
Viene proposto ai bambini delle classi prime della scuola primaria al fine di cogliere precocemente
la presenza di difficoltà nell’apprendimento nella letto-scrittura. Prevede due prove di dettato,
la prima nel mese di gennaio e la seconda nel mese di maggio, la predisposizione di gruppi di
lavoro specifici per i diversi livelli di acquisizione, finalizzati a dare risposta alle diverse difficoltà
e avviare un lavoro di recupero. Il progetto viene attuato in collaborazione con la AUSLL 8,
l’Amministrazione Comunale e il CTI di Asolo e Castelfranco.
Continuità e accoglienza
La scuola progetta percorsi in verticale tra scuole di ordini diversi.
Crea, per gli anni-ponte, delle attività comuni inserite nella normale progettazione.
Cura particolarmente l’accoglienza verso i nuovi iscritti, realizzando percorsi finalizzati
all’inserimento graduale e sereno sia dell’alunno che della famiglia.
Progetto scuola aperta
Vengono organizzate delle giornate di “Scuola aperta” per i genitori e per gli alunni interessati ad
iscriversi alle scuole dell’istituto.
Si offre loro l’opportunità di:
➢ visitare i diversi ambienti scolastici;
➢ avere ulteriori chiarimenti riguardanti l’organizzazione della scuola;
➢ vedere gli alunni impegnati nei laboratori e/o nelle normali attività in classe.
Un’insegnante sarà a disposizione per accompagnare i genitori nel corso della visita.
È previsto, inoltre, un incontro con i genitori degli alunni nuovi iscritti in periodi concordati.
L’ Educazione all’affettività
L’attività ha lo scopo di offrire un contributo nell’ambito dell’educazione affettiva e sessuale (4° e
5° anno della scuola primaria e tutte le classi della Secondaria) in un ambito ampio dello sviluppo
delle capacità comunicative, relazionali ed affettive della persona, al fine di aiutare gli alunni
ad affrontare in modo più sereno i fenomeni corporei, affettivi e relazionali legati al loro sviluppo.
Vengono avviati, inoltre, progetti di sensibilizzazione e di prevenzione del fenomeno del bullismo
per favorire la scelta di stili comportamentali corretti, una maggiore conoscenza di sé e la
capacità di instaurare relazioni interpersonali positive.
16
Progetto SPAZIO - ASCOLTO
Il progetto ha la finalità di promuovere la cultura del benessere a scuola. Un team di docenti,
formati grazie ad un percorso di aggiornamento mirato, offre agli studenti la possibilità di esporre
, in modo riservato, le proprie problematiche e disagi.
Educazione alla sicurezza stradale
L’attività ha lo scopo di formare una coscienza tra gli alunni, necessaria quando ci si muove per
le vie, sviluppando la conoscenza delle norme di legge, dei comportamenti corretti sulla strada e
dei comportamenti ispirati alla cultura della legalità. Coinvolge tutte le fasi della scolarizzazione.
In collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Polizia Locale, si sperimenta un percorso
didattico, differenziato per età, con l’utilizzo di materiali specifici.
Studio assistito
L’istituto realizza il progetto anche con personale volontario, per offrire un sostegno agli studenti e
alle loro famiglie. L’attività si pone l’obiettivo di far acquisire agli alunni un valido metodo di studio
e di sviluppare una maggiore autonomia nell’organizzazione del lavoro scolastico. Gli alunni
rientrano a scuola in orario post scolastico, sfruttando così la possibilità di vivere un’esperienza di
socializzazione ed integrazione in una dimensione educativa.
Progetti sportivi: “Più sport @ scuola”
Progetto regionale che ha lo scopo di valorizzare e incrementare le varie attività sportive nella
scuola Primaria, di migliorare la qualità attraverso l’intervento di esperti esterni, valorizzando le
attività motorie e sportive del territorio. Le iniziative del C.O.N.I. e della Scuola vengono proposte
per migliorare la qualità degli interventi con esperti esterni selezionati(diplomati ISEF o laureati in
scienze motorie) in grado di proporre attività di tipo propedeutico e polivalente in funzione di un
armonico sviluppo psicofisico e migliorare la conoscenza di alcuni sport.
17
Costituzione centro sportivo scolastico (CSS)
L’Istituto comprensivo I di Castelfranco Veneto , in riferimento alle “Linee guida per le attività di
educazione fisica, motoria e sportiva nelle scuole secondarie di I° emanate dal MIUR –Direzione
generale per lo studente con nota prot.n° 4273 del 04/08/2009 e agli indirizzi operativi emanati il
16/10/2009 , ha istituito per l’anno scolastico 2015/16 il “Centro Sportivo Scolastico”, struttura
organizzata all’interno della Scuola, finalizzata all’organizzazione dell’attività sportiva scolastica.
La gestione del centro Sportivo Scolastico è affidata dal Dirigente Scolastico ai docenti di
educazione fisica , di sostegno , maestri abilitati e forniti di diploma di laurea ISEF dell’istituto.
Le finalità consistono nel:
➢ promuovere la partecipazione degli alunni alla pratica delle attività sportive con la
convinzione che impegnarsi in uno sport può dare un contributo importante alla formazione
della persona e del cittadino;
➢stimolare la massima partecipazione alle gare scolastiche di Istituto come momento di
esperienza sportiva, di conoscenza di se stessi, di collaborazione e socializzazione, di
interiorizzazione dei valori dello sport.
Le attività previste riguardano :
Partecipazione alle seguenti manifestazioni Giochi della Gioventù:
1.
Pallavolo femminile e maschile
2.
Corsa campestre
3.
Calcio a 5 maschile e femminile
4.
Calcio a 11 maschile , calcio a 7 femminile
5.
Pallacanestro maschile e femminile
6.
Torneo School cup di basket 3vs3 organizzato dalla F.I.P provinciale di Treviso
7.
Torneo di pallavolo organizzato dal volley Treviso
8.
Torneo di rugby organizzato dalla locale Associazione sportiva Castellana Rugby
9.
Torneo di softball organizzato dalla locale Associazione sportiva ASD Thunders
10.
Torneo di calcio a 5 organizzato dall’ANSPI di Castelfranco Veneto
La preparazione degli alunni alle manifestazioni sportive verrà svolta in parte nelle ore curricolari
e in parte nelle ore extrascolastice mediante l’adesione degli alunni alle attività proposte
compatibilmente alle disponibilità orarie dei locali sportivi.
Avvio di un progetto di promozione del calcio a 5 femminile in collaborazione con la locale
associazione Futsal Giorgione.
Progetto Pedibus E’ un’iniziativa per favorire percorsi alternativi da casa a scuola e viceversa, non utilizzando mezzi
a motore. Il progetto è proposto per i plessi delle scuole primarie. Esso prevede la collaborazione
di un gruppo di genitori che accompagneranno gli alunni aderenti nel tragitto casa/scuola e
scuola/casa.
Progetto KET E LINGUE COMUNITARIE
E’ un progetto che permette di raggiungere un livello di conoscenze della lingua inglese più alto
ed ottenere un riconoscimento internazionale.
Tale attività è estesa anche alle altre lingue comunitarie (tedesco, spagnolo).
18
Progetto propedeutico all’insegnamento del latino
E’ un progetto rivolto agli alunni delle classi terze che si iscrivono alle scuole superiori del territorio
che prevedono l’insegnamento del latino.
Consiglio dei ragazzi
Progetto rivolto agli studenti delle scuole secondarie Giorgione e Treville che ha lo scopo di
promuovere un percorso di cittadinanza attiva.
Progetto “Impronte leggere sulla Terra”
Percorso didattico-formativo triennale rivolto ai ragazzi della scuola secondaria basato sul calcolo
dell’impronta ambientale, volto alla sensibilizzazione ed educazione dei giovani allo sviluppo
sostenibile e alla riduzione dei consumi di risorse non rinnovabili e dell’impatto ambientale delle
comunità scolastiche e del proprio territorio.
“Tutti all’opera”
Il progetto “Tutti all'Opera” riunisce un insieme di eccellenze che permettono ad un grande
numero di bambini di avvicinarsi al magico mondo dell'Opera (da sempre uno dei vanti dell'Italia
e elemento di spicco del suo patrimonio artistico) in maniera nuova, coinvolgente e divertente.
I bambini vengono infatti messi a contatto diretto con i protagonisti di un autentico parziale
allestimento dell'Opera “La Traviata” di Giuseppe Verdi: regista, cantanti, scenografo. Essi hanno
così modo di collaborare attraverso la realizzazione di laboratori e di cantare nei cori, partecipando
attivamente dall'interno ad un'esperienza artistica come raramente si ha occasione di fare.
Progetto nonni
Il Progetto Nonni nasce da una riflessione che i componenti della Consulta della Terza Età hanno
fatto rispetto alla funzione degli anziani nella società odierna sia in riferimento alle competenze
in ambito lavorativo maturate nel corso della loro vita, ma anche per il ruolo fondamentale che
occupano oggi i nonni come ammortizzatore sociale nei confronti delle famiglie dei figli . Da ciò
sono emerse due ipotesi di lavoro proposte dal Direttivo della consulta alle scuole.
Il primo livello di intervento riguarda la messa a disposizione delle scuole di una serie di competenze
specifiche delle quali i nonni sono portatori, in diversi contesti e con contenuti riferiti a: cultura
contadina, conoscenza della città e del territorio, pittura, canto, storia della panificazione e
molto altro, al fine di costruire con le classi un percorso laboratoriale da svolgersi, non a carattere
episodico, ma in un periodo di tempo ampio. Al progetto hanno aderito i plessi di infanzia di
Borgo Padova, le scuole primarie di Borgo Padova, S. Andrea e Treville.;
il secondo livello, rivolto ai nonni degli alunni, considera la figura del nonno all’interno di un contesto
familiare che si fa sempre più complesso e che lo vede coinvolto in maniera attiva nel percorso
educativo dei nipoti. Considerando che le famiglie e i ragazzi di oggi sono molto cambiati, le
domande che emergono sono: come la figura del nonno può interagire positivamente ed
essere riferimento importante per i ragazzi? Quali “attrezzi del mestiere” deve possedere il nonno
in questo nuovo ruolo che gli è stato attribuito? Come sono cambiate le richieste delle famiglie
verso i nonni? Per dare risposta a questi interrogativi l’Istituto Comprensivo, in collaborazione con
il dott. Borsellino Direttore dell’Unità Operativa Complessa Infanzia Adolescenza e Famiglia, ha
accolto la proposta del Direttivo della consulta e organizzato una formazione per nonni che
prevede tre incontri da effettuarsi nei mesi di ottobre e novembre.
19
Acquisizione della certificazione ECDL e per la
formazione digitale
L'Istituto 1° di Castelfranco Veneto, consapevole dell’importanza che riveste l’uso corretto
delle tecnologie informatiche e della comunicazione nella fase adolescenziale, si è adoperato
per acquisire la definizione di Istituto certificatore delle competenze informatiche ed è stato
accreditato in qualità di Test Center. Attraverso una preliminare formazione dei docenti è in
grado di offrire a tutti gli studenti che frequentano le Scuole Secondarie di I grado dell' Istituto
i corsi per acquisire un uso corretto delle tecnologie comunicative e migliorare la conoscenza
degli strumenti tecnologici e degli applicativi più comuni.
Si prevedono quattro corsi finalizzati all'acquisizione dei contenuti previsti nel percorso formativo
ECDL START che saranno distribuiti nel triennio della Scuola Secondaria.
I corsi saranno svolti nel normale orario scolastico del mattino, grazie agli insegnanti del Nostro
Istituto.
Gli studenti che auspicano di ricevere la certificazione del percorso (utile come credito formativo
alla scuola Superiore ed eventualmente spendibile anche nel mondo del lavoro) potranno
sostenere gli Esami ECDL relativi ai corsi proposti. Tali esami si svolgeranno nell’aula informatica
della Scuola Secondaria “Giorgione”, in orario pomeridiano, secondo le procedure standard
valide in tutta Europa e nel mondo.
I corsi, e gli eventuali esami, saranno distribuiti secondo la seguente scaletta organizzativa:
I anno II anno
III anno – 1 corso
– 2 corsi
– 1 corso
A tutti gli alunni sarà inoltre offerta la possibilità di seguire tutto il percorso previsto per l’ECDL Full,
ed ottenere così la certificazione completa.
Per conseguire tale certificazione è necessario sostenere altri 3 esami oltre i 4 previsti per la Start.
Saranno quindi proposti corsi aggiuntivi, in orario pomeridiano, per permettere tale formazione.
L'Istituto inoltre, ritenendo fondamentale un'adeguata preparazione e formazione tecnologica
nell'era digitale nella quale siamo immersi e, non di meno, la necessità di certificazioni riconosciute
per una ricollocazione o passaggio di livello in campo lavorativo, si adopera per erogare corsi ed
esami a genitori e lavoratori esterni alla Scuola.
20
P.O.N.
Programma Operativo Nazionale per la scuola
“Competenze per lo sviluppo” e “Ambienti per l'Apprendimento”
Programmazione 2014-2020 (FSE- FESR)
Il Programma contribuisce all’attuazione della Strategia UE 2020 volta a condurre l’Europa fuori dalla
crisi, colmando le lacune dell’attuale modello di crescita e trasformandola in un'economia intelligente,
sostenibile e inclusiva caratterizzata da alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale.
Incide in misura diretta nel favorire una crescita intelligente, fondata sulla conoscenza e l’innovazione,
agendo sul fronte dell’innalzamento e adeguamento delle competenze di giovani e adulti,
considerato che nei nuovi equilibri della competitività internazionale spesso sono le risorse umane
qualificate – mediante la qualità dell’istruzione e del capitale umano – a fare la differenza. In tale
direzione il PON “Per la Scuola - competenze e ambienti per l’apprendimento” interviene sul contrasto
alla dispersione scolastica, sul miglioramento della qualità del sistema di istruzione e dell’attrattività
degli istituti scolastici, potenziando gli ambienti per l’apprendimento, favorendo la diffusione di
competenze specifiche e sostenendo il processo di innovazione e digitalizzazione della scuola.
Il PON sostiene direttamente anche il perseguimento di una crescita inclusiva, ovvero di un'economia
con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione economica, sociale e territoriale.
L’innalzamento dei livelli di istruzione, il contrasto dei divari territoriali e il rafforzamento di una “scuola
di qualità per tutti” quale fattore di equità e di inclusione sociale incidono inoltre in misura significativa
sulla coesione economica, sociale e territoriale. E’ rafforzato il concetto di scuola “aperta” al
territorio di riferimento, che preveda attività non solo rivolte agli studenti, ma anche alla cittadinanza,
trasformandosi in un vero e proprio “centro civico” in grado di erogare attività didattiche, ricreative,
sportive, sociali.
Descrizione della strategia del Programma
La strategia del PON è volta, da un lato, a perseguire l’equità e la coesione, favorendo la riduzione
dei divari territoriali, il rafforzamento delle istituzioni scolastiche contraddistinte da maggiori ritardi e il
sostegno degli studenti caratterizzati da maggiori difficoltà, ma, dall’altro, si pone anche l’obiettivo
di promuovere le eccellenze, valorizzando le esperienze più meritevoli e innovative e sostenendone il
potenziale ruolo trainante rispetto all’intero sistema scolastico.
Con riferimento al FESR, l’allocazione finanziaria si concentra interamente sulle azioni di riqualificazione
e potenziamento degli ambienti per l’apprendimento, in relazione ai quali, emergono significativi
fabbisogni di intervento.
PRIORITA’ D’INVESTIMENTO
“Ridurre e prevenire l'abbandono scolastico precoce e promuovere la parità di accesso all'istruzione
prescolare, primaria e secondaria di elevata qualità, inclusi i percorsi di istruzione (formale, non formale
e informale) che consentano di riprendere percorsi di istruzione e formazione”.
AZIONI ESEMPLIFICATIVE
Azioni specifiche per la scuola dell’infanzia (linguaggi e multimedialità – espressione creativaespressività corporea);
Azioni di integrazione e potenziamento delle aree disciplinari di base (lingua italiana, lingue straniere,
matematica, scienze, nuove tecnologie e nuovi linguaggi, ecc.) con particolare riferimento al primo
ciclo e al secondo ciclo e anche tramite percorsi on-line;
Azioni volte allo sviluppo delle competenze trasversali con particolare attenzione a quelle volte alla
diffusione della cultura imprenditoriale;
Azioni di formazione di docenti, personale della scuola, formatori e staff, anche in una dimensione
internazionale, con particolare riguardo a:
21
•
•
•
•
•
•
•
innovazione metodologica e disciplinare
competenze chiave e disciplinari
apprendimenti individualizzati
apprendimenti sulle metodologie di valutazione
competenze per la qualità del servizio e la gestione della scuola
azioni di sistema per la definizione di modelli, contenuti e metodologie innovative (anche
con declinazione a livello territoriale).
diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e
adozione di approcci didattici innovativi
L’Italia, nel corso degli ultimi anni, ha compiuto considerevoli progressi nella diffusione di nuove
tecnologie nelle istituzioni scolastiche, con iniziative che hanno consentito di potenziare notevolmente
le dotazioni tecnologiche delle scuole ma, nonostante i miglioramenti registrati, permane ampia la
distanza fra l’Italia e la media dei Paesi OCSE in relazione ai principali indicatori (alunni/PC, presenza di
PC in classe, numero di “digitallyequippedschool”, ecc.), con la persistenza di alcune lacune specifiche
nel Sud (insufficiente presenza di PC in classe, deficit di connessioni broadband, plessi ancora sprovvisti
di dotazioni tecnologiche minime, ecc…). Inoltre, risulta ancora molto contenuto il numero di istituti
scolastici dotati di sistema banda larga, requisito fondamentale per l'uso delle ICT (l'Italia è all'ultimo
posto della classifica europea su questo indicatore).
Questo obiettivo intende accelerare il processo di ammodernamento della scuola e dotare gli istituti di
tecnologie e laboratori, in grado di rispondere alle esigenze dettate dalla “società dell’informazione”
e ai nuovi fabbisogni generati dalla rapida diffusione delle innovazioni tecnologiche nella scuola,
intervenendo prioritariamente sulle scuole che non hanno usufruito di interventi analoghi nel corso
delle ultime annualità o che presentano il maggiore deficit tecnologico. D’altra parte in questo campo
influisce notevolmente l’innovazione tecnologica e la rapida obsolescenza delle attrezzature didattiche.
Si vuole, dunque, assicurare una maggiore disponibilità negli istituti di dotazioni tecnologiche e strumenti
di apprendimento innovativi (laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave,
PC, tablets, reti, cablaggio, wireless, biblioteche ed emeroteche digitali, ambienti di formazione per
gli insegnanti).
Con il potenziamento delle tecnologie si intende contribuire all'inclusione digitale, uno degli obiettivi
dell'Agenda Digitale, incrementando l'accesso a internet, le competenze digitali e la fruizione di
informazioni e servizi online tra studenti di contesti sociali svantaggiati o studenti BES, DSA e disabili.
Nello specifico, il PON “Per la scuola” prevede 5 priorità d’investimento di cui le prime 3 insistono
interamente sull’Asse I (FSE) “Istruzione” che pone in primo piano la riduzione e prevenzione
dell'abbandono scolastico precoce, la promozione dell'uguaglianza di accesso all'istruzione
prescolare, primaria e secondaria di buona qualità, inclusi i percorsi di apprendimento formale, non
formale e informale, che consentano di riprendere l'istruzione e la formazione. Tale priorità contribuisce
ai seguenti risultati attesi:
➢ “Riduzione fallimento formativo e dispersione scolastica e formativa”
➢ “Miglioramento delle competenze chiave degli allievi”
➢ “Miglioramento delle capacità di auto-diagnosi, auto-valutazione e valutazione delle scuole
e di innovazione della didattica”
➢ “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e
adozione di approcci didattici innovativi”
➢ “Investimento nella capacità istituzionale e nell’efficacia delle amministrazioni pubbliche e
dei servizi pubblici a livello nazionale, regionale e locale nell'ottica delle riforme, di una migliore
regolamentazione e di una buona governance”. Tale priorità contribuisce ai seguenti risultati
attesi:
➢ “Aumento della trasparenza e interoperabilità, e dell’accesso ai dati pubblici”
➢ “Miglioramento delle prestazioni della Pubblica Amministrazione”
➢ “Aumento dei livelli di integrità e di legalità nell’azione della PA”
22
FINALITA’ E OBIETTIVI DELL'ISTITUTO
Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione,
emanate il 16/11/2012 , costituiscono un documento importante verso il rinnovamento della scuola.
Le Nuove Indicazioni disegnano un modello di scuola impegnativo che rappresenta un punto
di riferimento obbligatorio, pur nel rispetto della libera iniziativa didattica degli insegnanti e
nell’esercizio dell’autonomia progettuale delle singole Scuole.
Le istituzioni scolastiche non sono semplicemente chiamate a capire e fare buon uso delle
Indicazioni, ma viene loro richiesto un lavoro di verifica , di interpretazione critica , di sviluppo di
ulteriori piste di azione .
L’Istituto Comprensivo 1° ritiene fondamentale procedere alla costruzione e al coordinamento del
curricolo, sia sul piano procedurale che su quello metodologico – operativo. Si sente l’esigenza
primaria di garantire all’alunno il diritto ad un percorso formativo organico e completo, che
promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto, il quale, pur nelle varie tappe
evolutive e nei diversi ordini di scuola , possa costruire la sua identità.
L’Istituto si pone l’obiettivo prioritario di perseguire , accanto alla continuità orizzontale, anche
quella verticale, istituendo un’apposita Commissione con il compito di tradurre in termini operativi
le finalità e gli obiettivi generali, per articolarli poi in obiettivi specifici (corrispondenti alla peculiare
strutturazione dei contenuti e delle attività dei diversi ordini di scuola ).
All’interno di un simile percorso , la scelta di finalità educative e di obiettivi generali comuni garantisce
la dimensione della continuità e dell’organicità del progetto formativo in quanto facilita, da una
parte, il raccordo dei vari passaggi degli ordini della scuola e consente, dall’altra, di definire con
attenzione gli snodi formativi disciplinari e trasversali, all’interno del singolo segmento di istruzione .
L’elaborazione del curricolo verticale permette pertanto di evitare frammentazioni, segmentazioni
, ripetitività del sapere e di tracciare un percorso formativo unitario contribuendo, in tal modo , alla
costruzione di una positiva comunicazione tra i diversi ordini di scuola dell’Istituto.
Le principali finalità di un curricolo così inteso sono:
➢
➢
➢
➢
➢
➢
➢
➢
Progettare, muovendo dai bisogni e dalle aspettative degli alunni;
Valorizzare i saperi già da loro acquisiti;
Assicurare loro un percorso graduale di crescita globale;
Consentire l’acquisizione di competenze , abilità e conoscenze, adeguati alle potenzialità di
ciascun alunno;
Realizzare le finalità dell’uomo e del cittadino, come educazione alla cittadinanza attiva;
Orientare nella comunità e nel territorio di appartenenza;
Favorire la realizzazione del proprio “progetto di vita”;
Potenziare le capacità di scelta autonoma, di “lettura” critica della realtà, di giudizio personale.
Il nostro Istituto, in base a quanto suggeriscono le Nuove Indicazioni, si propone per l’anno scolastico
2015/2016 di elaborare dei curricoli disciplinari. L’azione viene indirizzata a :
➢ Predisporre criteri comuni per l’elaborazione dei curricoli disciplinari in verticale;
➢ Garantire la massima unitarietà dei percorsi disciplinari;
➢ Promuovere occasioni di riflessione sulla progressione/propedeuticità dei saperi e delle
competenze , nello sviluppo in verticale degli ambiti disciplinari;
➢ Pianificare forme di valutazione che siano coerenti con la visione progressiva dei saperi e delle
competenze.
Il raggiungimento di tali obiettivi avverrà attraverso :
➢ Sessioni di lavoro dedicate con i referenti dei dipartimenti;
➢ Selezione e diffusione di materiali strutturati;
➢ Accompagnamento, con contributi mirati, del lavoro dei dipartimenti disciplinari;
➢ Il recupero e la diffusione delle buone pratiche sperimentate dagli insegnanti nel corso di
formazione sulle Nuove Indicazioni .
23
DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
IDENTITÁ
AUTONOMIA
◊ Coscienza di sé e degli altri.
◊ Sicurezza nell’af-frontare nuove esperienze.
◊ Appartenenza
ad
un territorio e ad una
comunità.
◊ Consapevolezza dei
bisogni.
◊ Fiducia in sé e negli
altri.
◊ Padronanza
degli
spazi.
◊ Assunzione di responsabilità.
RELAZIONE
CONSAPEVOLEZZA DI SÉ
COMPETENZE
◊ Espressività.
◊ Corporeità.
◊ Linguaggio.
◊ Strutturazione
pensiero
CITTADINANZA
◊ Scoperta degli altri e
dei loro bisogni.
◊ Capacità di gestire i
del
contrasti.
◊ Primo riconoscimento dei diritti e dei doveri.
COMPETENZE
◊ Entrare in comunica- ◊ Sviluppare la ca-pa- ◊ Alfabetizzazione struzione con gli adulti
cità di organizza-re
mentale
e con i pari riconoe gestire autono- ◊ Acquisizione linguagscendo i ruoli e apmamente il lavoro e
gi simbolici
prezzando le diffedi portare a termine, ◊ Acquisizione apprenrenze
coerentemente, gli
dimenti di base struincarichi assunti
mentali e funzionali
◊ Sviluppare la capacità di riflessione metacognitiva e metaemotiva.
AUTOSTIMA
ORIENTAMENTO
COMPETENZE
CITTADINANZA
◊ Prendersi cura di sé.
◊ Cooperare con gli altri.
◊ Sviluppare il senso
di responsabilità nei
confronti
dell’ambiente.
◊ Sviluppare il senso
della legalità
CITTADINANZA
◊ Conoscere, prende- ◊ Essere consapevoli ◊ A p p r o f o n d i m e n t o ◊ Conoscere e rispetre coscienza e gestidelle proprie capacidelle discipline come
tare i valori costituziore il propri processo
tà e potenzialità, dei
modalità di interprenali.
di crescita.
propri limiti.
tazione, simbolizza- ◊ Essere disponibili al
◊ Acquisire gli strumen- ◊ Analizzare le difficolzione e rappresentadialogo e alla colti per controllare la
tà incontrate e indizione del mondo.
laborazione per riopropria emotività e
viduare le strategie ◊ Avvio alla rielaborientare al meglio le
comunicare i propri
per superarle.
razione critica delle
proprie convinzioni,
stati d’animo senza
conoscenze.
i propri comportasentirsi a disagio.
◊ Porsi in modo attivo
menti e le proprie
di fronte alla crescelte.
scente quantità di ◊ Riconoscere
alla
informazioni e di sollin-gua la funzione
lecitazioni compordi strumento priviletamentali esterne
giato per: la comunicazione, l’accesso
ai saperi e ai propri
diritti/do-veri, la mediazione dei conflitti
24
ASPETTI DIDATTICO-METODOLOGICI NON
COGNITIVI
La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori,
con relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli per sviluppare nei bambini, nelle bambine,
nei ragazzi e nelle ragazze quell’identità personale e socio - culturale che consentirà loro di
diventare cittadini consapevoli, responsabili, attivi e solidali.
METODOLOGIE E
STRUMENTI IN ATTO
OBIETTIVI
IDENTITA’
AUTOSTIMA
STAR BENE
CON SE
STESSI
Sviluppare la conoscenza, la consapevolezza e l’accettazione di
sé: dei propri bisogni, interessi,
potenzialità e limiti.
Maturare il senso di autoefficacia.
Riconoscere e vivere in modo
equilibrato e positivo i propri
stati affettivi.
Sapersi organizzare in uno spazio
e in tempi definiti.
Assumere comportamenti
adeguati a luoghi
e a situazioni.
Risolvere efficacemente
situazioni problematiche.
Assumere autonomamente
decisioni, comportamenti
e responsabilità.
AUTONOMIA
RAPPORTO CON
GLI ALTRI
DIVERSITA’
Sfondo integratore.
Attività di accoglienza.
Attività per la conoscenza di sé.
Attività per una
comunicazione efficace
Dare valore alla comunicazione
e all’ascolto.
Sviluppare la conoscenza e
l’accettazione degli altri: dei
loro
bisogni, interessi, potenzialità,
limiti ed emozioni.
Sviluppare la conoscenza e
l’accettazione
Attività di gruppo informale.
Attività di problem-solving.
Didattica metacognitiva.
Didattica dell’errore.
Didattica della ricerca.
Metodo di studio.
Attività per la conoscenza degli altri.
Attività per lo sviluppo dell’empatia.
Attività per lo sviluppo di una
comunicazione efficace.
Attività per lo sviluppo dell’empatia.
25
Lavori per gruppi misti di interesse o
per classi parallele e/o verticali.
Lavori in attività di gruppo informale.
degli altri, dei loro
bisogni, interessi, potenzialità,
limiti ed emozioni.
DISAGIO
INTEGRAZIONE
Attività di co-costruzione
della conoscenza.
Dare valore alla comunicazione
e all’ascolto.
Attività di accoglienza.
Attività per la conoscenza di sé.
Superare gli stereotipi “culturali”.
Attività per la conoscenza degli altri.
Riconoscere la diversità
come arricchimento.
Attività per favorire una
comunicazione efficace.
Attività e strategie per la
risoluzione dei conflitti.
Collaborazione scuola-famiglia
Esprimere e argomentare
sul proprio futuro esistenziale,
sociale, formativo, professionale.
ORIENTAMENTO
Formulare ipotesi future partendo
dai percorsi umani e scolastici
di ciascuno, in un’ottica
di arricchimento e di una
realistica progettualità.
Riconoscere regole condivise
e rispettarle.
Accettare le sanzioni in caso di
mancato rispetto delle regole.
Raccolta di materiali sulle
competenze raggiunte.
Attività di collaborazione con soggetti
personali, sociali e
agenzie del territorio.
Per l’attività di orientamento alla
scelta della scuola: azioni organizzate
e attuate al proprio interno e
adesione al Progetto Orione.
CITTADINANZA
E
LEGALITA’
26
Gestire il conflitto con varie
modalità.
Sviluppare nei confronti
dell’ambiente atteggiamenti
ed azioni rispettose e
responsabili
Attività e strategie per la
risoluzione dei conflitti.
Attività per lo sviluppo di abilità
sociali.
Attività di sensibilizzazione e ricerca.
ASPETTI RIGUARDANTI I DOCENTI
METODOLOGIE E
STRUMENTI IN ATTO
OBIETTIVI
Dare all’attività educativa una
dimensione collegiale
e interdisciplinare
RACCORDO INTER
DISCIPLINARE
Individuare tempi e modi di
incontro /confronto.
Condividere gli obiettivi
educativo-formativi.
Procedere periodicamente ad attività
di verifica e autovalutazione del
percorso concordato.
Creare un percorso progressivo,
coerente e unitario.
Condividere linguaggi e regole.
CONTINUITA’
Favorire l’interscambio
professionale e formativo tra
insegnanti di ordini
di scuola diversi.
Formazione di commissioni
eterogenee per la stesura
di curricoli verticali.
SCUOLA
COME AMBIENTE
FORMATIVO
Dimostrare coerenza negli
atteggiamenti e nelle richieste.
Dialogare apertamente con
la famiglia sulle scelte educative
Favorire con progetti opportuni il
passaggio tra i vari ordini di scuola
attraverso la formazione di
commissioni eterogenee e
nel rispetto delle specifiche
competenze.
Attuazione del P.O.F.
Rendere esplicito e condiviso il
curricolo implicito (abitudini,
atteggiamenti, regole non scritte
che caratterizzano l’ambiente
formativo).
Stesura del contratto formativo con
le famiglie nei plessi dove viene
proposto.
27
PIANO ANNUALE D’INCLUSIONE
PREMESSA
Il diritto allo studio e all’integrazione scolastica trova i suoiprincipi giuridici nella Costituzione Italiana
che all’articolo 3 riconosce pari dignità e uguaglianza a tutti i cittadini indipendentemente dalle
condizioni personali e sociali e stabilisce che “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli
di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Il dettato costituzionale ci richiama
quindi al rispetto delle differenze e dell’identità di ciascun alunno.
Le recenti normative, in ambito scolastico, fanno proprio questo indirizzo indicando che: “Le
finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità
del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia
e agli ambienti sociali […] lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi
aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi […] La scuola si
deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono
infatti importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola” (Indicazioni Nazionali per il
curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012).
La direttiva “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione
territoriale per l’inclusione scolastica”(27 dicembre 2012) e la Circolare Ministeriale n. 8 del
6/06/2013 hanno delineato e precisato le strategie inclusive della scuola italiana affinché sia
realizzato a pieno il diritto all’apprendimento per gli alunni in situazione di difficoltà.
La scuola oggi è caratterizzata da una grande complessità e, in ogni classe, ci sono alunni
che presentano richieste di particolare attenzione; all’Istituzione scolastica spetta il compito
di individuarne i bisogni proponendo strategie didattiche e percorsi di accoglienza e di
accompagnamento nel corso di tutto l’iter scolastico.
Nei Bisogni Educativi Speciali (BES) sono incluse tre macro categorie: gli alunni con disabilità
certificata; gli alunni con disturbispecifici di apprendimento e le condizioni di svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale.
Il nostro Istituto, in osservanza a quanto previsto dalla normativa vigente, redige per ogni anno
scolastico il piano annuale per l’inclusione (P.A.I.).
Tale piano non va “interpretato come un piano formativo per gli alunni con bisogni educativi
speciali”, ma come uno “strumento di progettazione” dell'offerta formativa delle scuole “in
senso inclusivo, è lo sfondo e il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni
di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni”. Per far questo però è bene stabilire dei criteri
condivisi collegialmente che possano stabilire dei “paletti” entro cui far ricadere la necessità
di programmare azioni educative efficaci per tutti quegli alunni con bisogni educativi speciali.
Il criterio base è costituito dal “successo scolastico” inteso innanzitutto come raggiungimento
del benessere psicologico, sociale e ambientale e come raggiungimento delle competenze
didattiche ed educative richieste all'alunno.
FINALITÀ DEL P.A.I.
La redazione del P.A.I. e l'assunzione collegiale di responsabilità in relazione alla sua stesura,
realizzazione e valutazione ha lo scopo di:
➢
garantire l'unitarietà dell'approccio educativo e didattico dell'istituzione scolastica;
➢
garantire la continuità dell'azione educativa e didattica anche in caso di variazione dei
docenti e del dirigente scolastico (continuità orizzontale e verticale);
➢
consentire una riflessione collegiale sulle modalità educative e sui metodi di insegnamento
adottati nella scuola, arrivando a scelte basate sull'efficacia dei risultati in termini di apprendimento
di tutti gli alunni;
28
➢
individuare le modalità di personalizzazione risultate più efficaci in modo da assicurarne la
diffusione tra gli insegnanti della scuola;
➢
fornire criteri educativi condivisi con tutte le famiglie.
ALUNNI CON DISABILITÀ
L’inclusione scolastica degli alunni disabili è oggi un dato assodato e irrinunciabile che acquisisce
valenza pedagogica in quanto pone attenzione alla persona e alla sua educazione come
momento di sviluppo e di maturazione personale. Le Linee guida per l’integrazione scolastica
degli alunni disabili (2009), sottolineano come la crescita della persona non possa avvenire al di
fuori della rete di relazioni sociali che si connota come elemento di qualità e di ricchezza per lo
sviluppo di ciascuno. L’istituzione scolastica viene definita “comunità educante, che accoglie
ogni alunno nello sforzo quotidiano di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche tali
da consentirne il massimo sviluppo”.
L’istituto, consapevole del ruolo della scuola nel processo di integrazione degli alunni disabili,
attua politiche di inclusione scolastica attente ai bisogni e finalizzate alla realizzazione del
progetto di vita di ciascuno, in collaborazione con le famiglie e i servizi territoriali
Nell’impegno di individuare e contribuire attivamente al progetto personale di ogni alunno con
disabilità, la scuola attua le indicazioni presenti nella Legge 104/92 attraverso:
➢
attivazione delle iniziative necessarie per la richiesta dei docenti specializzati e del
personale per l’integrazione scolastica;
➢
incontri periodici con gli operatori del Servizio di Neuropsichiatria Infantile (da 2 a 3 incontri
nel corso dell’anno);
➢
programmazione dell’intervento individualizzato in collaborazione con il Servizio
e la famiglia, la compilazione dei documenti, PDF (Profilo Dinamico Funzionale) e PEI (Piano
Educativo Personalizzato), che vengono rivisti e aggiornati annualmente.
➢
coordinamento degli interventi delle figure che a diverso titolo si occupano degli alunni:
insegnanti per le attività di sostegno, operatori addetti all’assistenza scolastica, operatori per la
comunicazione ed educatori;
➢
valutazione del percorso scolastico in base al Piano Educativo Individualizzato.
Riconoscendo l’importanza di lavorare nella prospettiva di costruire un progetto di vita, identifica
come modalità irrinunciabili:
➢
la continuità verticale tra ordini di scuole, attivando progetti mirati e attenti ai bisogni e
alle possibilità dei soggetti;
➢
l’avvio di procedure per l’inserimento graduale degli alunni e per il passaggio di
informazioni;
➢
la promozione di percorsi finalizzati all’acquisizione di autonomia personale
➢
accompagnando gli alunni nello svolgimento di attività quotidiana legate sia alla vita
➢
scolastica che extra-scolastica.
➢
Collabora con le organizzazioni del territorio e con la rete CTI (Centro Territoriale per
l’Integrazione) per iniziative di;
➢
formazione e aggiornamento degli operatori che all’interno della scuola si occupano
della
➢
cura e dell’educazione degli alunni disabili: insegnanti curricolari, insegnanti specializzati
➢
per le attività di sostegno e collaboratori scolastici;
➢
servizi di consulenza su aree specifiche di disabilità;
➢
iniziative di formazione e informazione per genitori.
29
ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO
L’istituto attiva iniziative atte a sostenere tutti gli alunni nel loro percorso formativo attraverso
proposte che valorizzano la diversità di ciascuno come elemento di ricchezza e di opportunità
con due finalità fondamentali:
➢ formare gli alunni ai saperi;
➢porre attenzione alla formazione globale di ciascun studente considerato nella sua
originalità esistenziale.
Questa scelta si basa sul convincimento che solo all’interno di un contesto comunitario, quale
la scuola, le singole individualità possono essere accolte, conosciute e sostenute nel percorso di
crescita e quindi accompagnate nel diventare persone autonome e responsabili.
L’istituto cerca quindi di dare risposte a tutti i bisogni formativi specifici e in particolare accoglie
e applica la L. 170/2010 che “...riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia
come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione [...]
ilcompito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché
gli alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo”.
La normativa prevede per questi alunni una programmazione individualizzata e personalizzata
che, nel rispetto degli obiettivi di apprendimento previsti per il gruppo classe, prevede la deroga
da alcune prestazioni, l’utilizzo di modalità didattiche e di strategie di insegnamento specifiche
in tutti gli ordini di scuola oltre all’utilizzo di strumenti compensativi.
Nell’attuare le indicazioni della normativa e delle Linee Guida applicative che l’hanno seguita,
l’Istituto ha attivato iniziative finalizzate a dare risposta ai numerosi casi di alunni con DSA presenti
nelle scuole individuando risorse tra gli insegnanti e programmando percorsi individualizzati di
supporto alle difficoltà specifiche di ciascun alunno DSA.
In alcuni plessi di scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado sono stati individuati
insegnanti o avviati progetti che si occupano di realizzare percorsi individualizzati o di piccolo
gruppo, per gli alunni con diagnosi di DSA. L’attività prende avvio da un’attenta lettura della
diagnosi rilasciata dal Servizio di Neuropsichiatria Infantile(SNPI), un periodo di osservazione
perrilevare le difficoltà nel lavoro in classe, il confronto nel team delle insegnanti e la stesura
di una programmazione personalizzata per ciascun alunno con DSA. L’attività proposta è
individualizzata e organizzata per unità temporali che variano, a seconda dei casi, da mezz’ora
ad un’ora; la frequenza è di due o tre interventi settimanali. I consigli di classe valutano per
ciascun alunno DSA l’opportunità di utilizzare strumenti compensativi e misure dispensative. Il loro
utilizzo vieneformalizzato attraverso un verbale e comunicato alle famiglie.
La valutazione degli apprendimenti tiene conto delle difficoltà specifiche dei singoli allievi
esonerandoli dalle attività che non sono in grado di compiere o definendo l’uso di strumenti
compensativi (utilizzo di computer, di calcolatrice...) e le modalità dispensative utilizzate (
presenza di un lettore delle consegne o di un sintetizzatore vocale, aumento di 1/3 dei tempi di
esecuzione del compito o, in alternativa, riduzione in proporzione dello stesso...).
Le modalità di valutazione e l’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativinel corso degli Esami
di Stato e nelle prove INVALSI, sono definite dalla normativa e codificate nei Consigli di classe.
30
ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO,
LINGUISTICO E CULTURALE
I Bisogni Educativi Speciali si occupano anche degli alunni con normali bisogni educativi ma
che, nel loro percorso di vita, incontrano delle situazioni che, di fatto, impediscono loro di vivere
positivamente l’autonomia e la crescita. L’attenzione va quindi rivolta alle diverse difficoltà, sia
di grande che di piccola rilevanza, per rispondervi in modo adeguato senza però dover però
ricorre a etichette diagnostiche.
L’attenzione posta a questi alunni prevede un intervento personalizzato che tenga conto sia dei
fattori che danno origine alla difficoltà che dell’intervento di facilitazione nell’apprendimento
scolastico con l’utilizzo di modalità tecniche e informali che vanno inserite nella didattica
quotidiana. In questo modo si dà risposta alla “speciale normalità” che risponde al diritto del
bambino di ricevere un’educazione efficace inteso come possibilità di ”...attivare le risorse e
gli interventi necessari privilegiando quelli più vicini alla normalità includendo in essa […] quei
«principi attivi» tecnici e speciali che la rendono più efficace...” (Ianes, 2008).
L’istituzione scolastica non può accogliere e dare risposta agli alunni con BES senza la
collaborazione delle famiglie che devono essere coinvolte nel riconoscimento della difficoltà di
apprendimento del figlio e nella messa in atto delle strategie di aiuto necessarie per la definizione
di un comune progetto di vita qualitativamente per l'alunno.
Parte I – Anagrafe
Le attività giornaliere sono state organizzate rispettando le esigenze e i tempi dei bambini e
prevedono un’adeguata alternanza tra gruppi di lavoro OMOGENEI ed ETEROGENEI per ETA’.
Rilevazione casi presenti
disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3,
commi 1 e 3)
Sc. Infanzia
Sc. Primaria
Sc. Secondaria
8
18
5
minorati vista
1
minorati udito
1
psicofisici
16
5
DSA
0
12
12
DES
1
8
11
BES
12
28
25
Altro
2
1
3
Totali
23
67
56
11 %
8%
10,5 %
N° PEI redatti dai GLHO
8
18
5
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in
presenza di certificazione sanitaria (DSADES-Altro)
3
21
26
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in
assenza di certificazione sanitaria
12
28
25
% su popolazione scolastica
31
Risorse
Insegnanti di sostegno
Addette assistenza
Prevalentemente utilizzate in…
Sì / No
Attività individualizzate e di piccolo gruppo
SI
Attività laboratoriali (classi aperte, laboratori)
SI
Attività individualizzate e di piccolo gruppo
NO
Attività laboratoriali (classi aperte, laboratori)
SI
Attività individualizzate e di piccolo gruppo
SI
Attività laboratoriali (classi aperte, laboratori)
SI
Funzioni strumentali
Continuità/orientamento
Buone pratiche e inclusioni
SI
Referenti di Istituto (disabilità,
DSA, BES)
Continuità/orientamento
Buone Pratiche e inclusione
POF
BES
SI
Assistenti alla comunicazione
Commissioni
SI
Psicopedagogista interna
SI
Consulenze specialistiche Usl 8
SI
Docenti tutor/mentor
SI
Sportello ascolto
SI
Utilizzo delle risorse
Coinvolgimento docenti di
classe e docenti di sostegno
Coinvolgimento personale ATA
32
Attraverso…
Sì / No
Partecipazione a GIO
SI
Rapporti con famiglie
SI
Tutoraggio alunni
SI
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva (Es.Prog.recupero…)
SI
Rapporti con il territorio
(adesioni a reti, gruppi di volontariato)
SI
Formazione specifica
SI
Assistenza alunni disabili
SI
Progetti di inclusione
SI
Formazione specifica
NO
Informazione/formazione su genitorialità e
psicopedagogia dell’età evolutiva
Coinvolgimento famiglie
Rapporti con servizi sociosanitari
territoriali
Rapporti con CTS / CTI
Coinvolgimento in progetti di inclusione
SI
NO
Coinvolgimento in attività di promozione della
comunità educante
SI
Proposte inclusive informali
SI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati sulla disabilità
SI
Accordi di programma / protocolli di intesa
formalizzati su disagio e simili
SI
Procedure condivise di intervento sulla disabilità
SI
Procedure condivise di intervento su disagio e
simili
SI
Progetti territoriali integrati
SI
Progetti integrati a livello di singola scuola
SI
Rapporti con CTS / CTI
SI
Altro:
Rapporti con privato sociale e
volontariato
Formazione docenti
Progetti territoriali integrati
SI
Progetti integrati a livello di singola scuola
SI
Progetti a livello di reti di scuole
SI
Strategie e metodologie educativo-didattiche /
gestione della classe
SI
Didattica speciale e progetti educativo-didattici
a prevalente tematica inclusiva
SI
Didattica interculturale / italiano L2
NO
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva
(compresi DSA, ADHD, ecc.)
SI
Progetti di formazione su specifiche disabilità
(autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)
SI
Altro:
33
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
0
1
2
3
X
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e
aggiornamento degli insegnanti
X
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della
scuola
X
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della
scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;
X
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel
partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle
attività educative;
X
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di
percorsi formativi inclusivi;
X
Valorizzazione delle risorse esistenti
X
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la
realizzazione dei progetti di inclusione
X
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso
nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola.
X
Altro:
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi
scolastici
34
4
Parte II – Punti di forza e di debolezza dell'istituto. Aspetti da
potenziare il prossimo anno
SCUOLA
L'Istituto Comprensivo Statale I comprende due scuole dell'Infanzia, cinque scuole primarie e
due plessi di scuola secondaria di primo grado.
Gli alunni certificati secondo la legge 104/92 sono 31; gli alunni DSA, Legge 170/2010, sono 24;
i DES. 20 ; 65 BES. Per gli alunni disabili gli insegnanti di classe e di sostegno hanno compilato il
PDF e il PEI, mentre per gli alunni DSA, DES, e BES sono stati stilati i PDP in base alla certificazione
rilasciata dal Servizio Sanitario o da Enti Autorizzati in base a un protocollo osservativo compilato
dal team docenti.
Per gli alunni Bes i Consigli di Classe- Interclasse e Intersezione hanno deliberato in base alle
osservazioni guidate (modello di osservazione della classe) lo stato dell'alunno.
La deliberazione del Consiglio o del team è stata verbalizzata e condivisa con le famiglie.
Per gli alunni con disabilità si segue la procedura indicata dall' Ufficio Scolastico Territoriale (UST)
per le richieste di deroga secondo la gravità presente nella certificazione (gravità 1/2/3 art.3
comma 3, ecc.).
Nel nostro Istituto sono presenti:
➢
scuola dell'infanzia n. 3 alunni con deroga 1/1;
➢
scuola primaria n. 7 alunni con deroga 1/1;
➢
scuola secondaria di primo grado n. 2 alunni con deroga 1/1.
Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di
responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)
Il Dirigente: convoca il Gruppo di Lavoro Inter-istituzionale (GLI) ; viene informato dal coordinatore
dell’area della disabilità rispetto allo sviluppo dei casi; convoca e presiede il Consiglio di Classe,
interclasse, intersezione.
Il Coordinatore dell’area della disabilità: collabora con il Dirigente Scolastico e raccorda le diverse
realtà (Scuola, ULSS, Famiglie, Enti Territoriali); organizza e monitora lo svolgimento dei progetti
di identificazione dei fattori di rischio e prevenzione dei disturbi di apprendimento; rendiconta
al Collegio dei Docenti; coordina la Commissione Disabilità e la Commissione BES; organizza e
partecipa agli incontri GIO; predispone la documentazione per i progetti in deroga.
Il Consiglio di Classe, interclasse e intersezione: registra la situazione della classe e compila
l’apposito modulo; individua le situazioni problema attraverso un protocollo osservativo stilato
dal gruppo BES; informa il Dirigente Scolastico e la famiglia sulle difficoltà del ragazzo e i dati
emersi dall’osservazione sistematica. I docenti registrano l’avvenuto incontro con la famiglia
attraverso un verbale predisposto dove sono riportate le proposte dei docenti. Il documento
viene controfirmato dai genitori che autorizzano o non autorizzano la scuola alla compilazione
del PDP.
Per gli alunni DSA viene proposto, in alternativa, il percorso di invio ai servizi attraverso l’iter e la
modulistica presente nel “Quaderno Operativo”.
Criticità: le procedure previste dalla normativa sono spesso macchinose e di difficile applicazione.
La Famiglia: consegna al Dirigente la documentazione rilasciata dall'ULSS e informa il
Coordinatore di classe rispetto alla diagnosi ricevuta. Viene informata dal consiglio di classe/
interclasse/intersezione di eventuali situazione/problema del figlio.
Criticità: la famiglia non sempre ha chiarezza rispetto a quanto la normativa contempli in
materia di alunni con DSA e BES e, in particolare, del fatto che la legge prevede l’uso di strumenti
compensativi e dispensativi, ma non la riduzione degli obiettivi di apprendimento. La famiglia
dovrebbe essere più coinvolta nel percorso scolastico del figlio con Bisogni Educativi Speciali.
Il Coordinatore BES: riceve la certificazione da parte della famiglia, segue i passaggi di contatto/
35
informazione scuola/famiglia e mantiene i contatti con le Aziende ULSS o gli enti accreditati
al rilascio della documentazione. Rimane a disposizione e collabora con gli insegnanti per la
definizione dei Progetti (PEI, PDF e PDP).
Criticità: corretta compilazione dei documenti; consegna della documentazione nei tempi
previsti
I Servizi Socio-Sanitari e gli enti accreditati: effettuano l'accertamento, fanno la diagnosi
e redigono una relazione. Incontrano la famiglia per la restituzione relativa all'accertamento
effettuato. Forniscono supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere.
Criticità: l'invio dei documenti nei tempi previsti dall'accordo di programma
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
In collaborazione con il CTI territoriale vengono promossi corsi su:
- Profilo dinamico funzionale;
- BES (bisogni educativi speciali)
- il Quaderno Operativo
- Progetti di prevenzione.
Sono stati organizzati corsi promossi da Reti Territoriali su ADHD.
Obiettivo della formazione:
mettere il docente nella condizione di:
➢
saper individuare tempestivamente difficoltà di tipo didattico/comportamentale (modello
di osservazione e quaderno operativo);
➢
individuare i fattori di rischio alla scuola dell'infanzia;
➢
individuare le aree di difficoltà alla primaria;
➢
saper utilizzare didattiche specifiche sia per le singole discipline che per le esigenze
particolari di alunni che presentano difficoltà, compresi gli alunni stranieri;
➢
saper utilizzare software didattici compensativi e riabilitativi per LIM (esp. Anastasis), ideati
per alunni con disturbi specifici dell'apprendimento o con disabilità cognitive.
Criticità: alcune formazioni che trattano argomenti basilari dovrebbero avere carattere di
obbligatorietà.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Le prove di valutazione tengono conto della tipologia di disturbo presente nell'alunno e sono
coerenti con quanto prevede la documentazione: PDF E PEI per gli alunni con disabilità e PDP
per gli alunni con DSA, DES e BES.
In generale la valutazione: considera le difficoltà presenti negli alunni e viene strutturata con una
progressione di domande in modo da consentire il raggiungimento della sufficienza anche agli
alunni con difficoltà. Fa sintesi e tiene conto dei progressi che ogni alunno ha conseguito in base
alla dotazione di partenza e il livello di conoscenze, abilità e competenze raggiunte nelle diverse
aree disciplinari, nelle interazioni sociali e nell'autonomia personale.
L'istituto si interroga e valuta le prassi inclusive considerando prioritariamente la messa in atto di
strategie didattiche ad hoc quali: metodologie laboratoriali, cooperative learning, peer tutoring,
metodo esperienziale.
La messa in atto di pratiche inclusive richiede l'attivazione di team di lavoro per la stesura e la
condivisione di programmazione personalizzate e individualizzate e la creazione di reti orizzontali
con gli enti coinvolti nella realizzazione del progetto di vita degli alunni: servizi territoriali, famiglia,
Enti Locali. La collaborazione tra le figure che a diverso titolo contribuiscono all'educazione degli
alunni è fondamentale per dare coerenza e continuità alla proposta educativa e rendere sicuro
l'alunno rispetto alle possibilità personali.
Criticità: questo ambito dovrebbe prevedere una formazione specifica soprattutto in riferimento
alle metodologie didattiche che vengono menzionate sia nelle Linee Guida per la disabilità del
2009, che quelle del 2011 per gli alunni DSA.
36
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
L'assegnazione del personale di sostegno per gli alunni con disabilità certificata ai sensi della
legge 104/92 viene fatta applicando, in presenza di deroga per gravità, il criterio della divisione
della cattedra su due casi. La motivazione di questa scelta nasce da due considerazioni. La
prima riflette sulla progettualità rispetto all'alunno e considera che per ognuno di loro, sia
preferibile avere un team di persone che si interroga e progetta l'intervento da mettere in atto.
La seconda considera la qualità di lavoro del personale e ritiene che il rapporto 1/1 con i ragazzi
con particolare gravità sia eccessivamente pesante per i docenti, soprattutto dal punto di vista
psicologico: poter variare il caso assegnato consente di lavorare in maniera più serena. Questa
scelta ha una ricaduta positiva anche nella relazione con le famiglie degli alunni: avere più
interlocutori evita la creazione di relazioni esclusive che, di fatto, hanno ricadute negative nel
processo di inclusione scolastica.
La presenza di due persone inoltre, assicura all'alunno la continuità con almeno un operatore sia
in caso di assenza che di trasferimento del docente.
Le disabilità con un grado inferiore di gravità, vengono seguite da un unico docente in base alle
ore assegnate.
Nella Scuola Primaria, analizzata la complessità del gruppo classe, la Dirigente assegna delle ore
aggiuntive ad ogni team utilizzando le compresenze derivanti dal tempo pieno per rispondere
ai specifici bisogni.
Nella Scuola Secondaria i casi di DSA-DES-BES-Altro vengono seguiti da docenti di ruolo o in
pensione in forma di volontariato sia in orario scolastico che pomeridiano.
Per tutti gli ordini di scuola è possibile attivare percorsi di recupero e di potenziamento con
pagamento a fondi dell'Istituzione Scolastica.
L'Istituto si avvale della collaborazione di personale volontario, ex insegnanti in pensione, che
interviene su progetti personalizzati a sostegno allo studio di alunni in difficoltà o stranieri.
Criticità: gli istituti dovrebbero avere in organico aggiuntivo da utilizzare su progetti per il recupero/
potenziamento degli alunni BES; i progetti di recupero dovrebbero essere programmati partendo
dalle aree da potenziare e non per mantenere l'alunno al livello della classe. Gli obiettivi previsti
dovrebbero essere perseguibili a lungo termine per consentire all'alunno di recuperare le lacune
o ai docente di individuare strategie diverse per compensare le difficoltà presenti.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi
servizi esistenti
Sul territorio operano diverse strutture che accolgono i casi e supportano la famiglia in orario
extra-scolastico:
➢
Ca’Leido a S.Vito di Altivole per minori autistici
➢
AREP a Villorba Associazione Rieducativa Ente Privato ONLUS
➢
Maggiolina a Castello di Godego
Per alunni con disagio socio-familiare la scuola segnala i casi al Consultorio ULSS 8 che valuta e
propone l’eventuale accoglienza in Comunità pomeridiane attraverso progetti specifici finanziati
dall'Amministrazione Comunale.
La scuola si avvale di collaborazioni con l'Azienda ULSS 8, in base ad una richiesta specifica,
assegna alla scuola le addette all'assistenza scolastica per alunni disabili non autonomi nella
gestione dei propri bisogni fisici, motori, emotivi e relazionali.
Un contributo importante viene dato dalla Provincia con l'assegnazione di personale addetto
alla comunicazione per alunni ipovedenti e ipoacusici.
Criticità: nonostante i numerosi invii non sempre le risposte vengono date in tempi adeguati o la
presa in carico è immediata.
37
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative
Le famiglie sono coinvolte nell'organizzazione e nella gestione dell'istituzione scolastica sia
attraverso gli organismi previsti dagli organi collegiali sia nella costituzione di comitati dei genitori
che collaborano con la scuola per la promozione di iniziative che coinvolgono tutte le famiglie
degli alunni. Momenti inclusivi diventano le occasioni di festa che riuniscono tutte le famiglie senza
nessuna distinzione. Spesso il ricavato delle feste viene utilizzato per sostenere la partecipazione
di tutti gli alunni, indipendentemente dalle possibilità economiche della famiglia, alle uscite
didattiche e alle visite d'istruzione.
I comitati dei genitori propongono e sostengono iniziative formative nei diversi ambiti e gradi
scolastici: l'attività motoria nella scuola dell'infanzia; progetti musicali; progetti affettività e molto
altro.
Criticità: non sempre la comunicazione è chiara e il dialogo avviene in situazione paritaria o di
rispetto reciproco.
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
L'attenzione alla persona caratterizza l'Istituto Comprensivo 1°che ha messo l'alunno e il successo
scolastico al centro dell'azione educativa. Conseguire il successo scolastico non è semplicemente
far acquisire agli alunni conoscenze e abilità ma si concretizza anche nell'attenzione che viene
posta allo sviluppo, alla crescita personale di ciascuno rendendolo consapevole delle proprie
possibilità, dei propri limiti per riuscire a trasformarli da punti di debolezza a punti di forza. Questo
obiettivo non è perseguibile senza avere un'idea del percorso di crescita che ogni alunno deve
fare. L'essere Istituto Comprensivo presuppone come base l'idea di un curricolo verticale che
accompagna gli studenti in un percorso che parte dalla scuola dell'infanzia, passa per la scuola
primaria e termina alla fine della secondaria di 1° dove la continuità diviene un elemento naturale
dove viene posta l’attenzione alla diversità e ai bisogni speciali di ciascuno sia esso più o meno
dotato.
Nella realizzazione del piano didattico personalizzato si tiene conto degli obiettivi curriculari della
classe, proponendo metodologie, strumenti dispensativi e compensativi e modalità di verifica
calibrati in base ai bisogni dell’alunno.
L’Istituto attiva iniziative atte a sostenere tutti gli alunni nel loro percorso formativo proponendo
progetti e attività di formazione, rivolti ad insegnanti, genitori e ragazzi dei diversi ordini di scuola.
Nello specifico:
➢
Alla scuola dell’infanzia si parla meglio: iniziativa proposta dal CTI di Asolo e Castelfranco,
in collaborazione con l’ULSS 8, finalizzata all’individuazione dei fattori di rischio per lo sviluppo di
difficoltà nell’apprendimento.
➢
In classe prima si legge meglio: il progetto, attuato in collaborazione con l’ULSS 8, CTI di
Asolo e Castelfranco e Amministrazione Comunale, è finalizzato a cogliere precocemente le
difficoltà di apprendimento nella letto-scrittura.
➢
Continuità ed accoglienza: progetto d’Istituto che ha come obiettivo l’accoglienza dei
nuovi iscritti, realizzando percorsi finalizzati all’inserimento graduale e sereno sia dell’alunno che
della famiglia.
➢
Educazione all’affettività: progetto rivolto agli alunni delle classi quarte e quinte della
scuola primaria e agli alunni della scuola secondaria. L’attività ha lo scopo di offrire un contributo
nell’ambito dell’educazione affettiva e sessuale in una prospettiva ampia che comprende lo
sviluppo delle capacità comunicative, relazionali ed affettive della persona.
➢
Io e il futuro: progetto sperimentale realizzato in collaborazione con il Consultorio Familiare
e Consultorio Giovani, rivolto ai ragazzi di classe seconda della scuola secondaria, ai genitori
e ai docenti, avente come tema la gestione del tempo, delle tecnologie e della sessualità. La
strategia comunicativa utilizzata per il lavoro con gli alunni si basa sulla peer education.
38
➢
Progetto Spazio-Ascolto: Progetto rivolto agli alunni di scuola secondaria, finalizzato
alla promozione del benessere a scuola; offre agli studenti la possibilità di esporre le proprie
problematiche in modo riservato. Il progetto si avvale della consulenza di insegnanti
opportunamente formati.
➢
Studio assistito: progetto realizzato con personale volontario, per offrire sostegno agli
studenti e alle loro famiglie, con l’obiettivo di far acquisire agli alunni un valido metodo di studio
e autonomia nell’organizzazione del lavoro.
➢
Progetto Sport: progetto che si pone l’obiettivo di supportare gli alunni nel raggiungimento
dei traguardi per lo sviluppo delle competenze motorie in funzione di un armonica crescita
psicofisica e per migliorare la conoscenza di alcuni sport.
Criticità: spesso vengono evidenziate situazioni di criticità e la scuola mette a disposizione risorse
per fronteggiare le problematiche ma non sempre con risultati positivi in quanto non tutte le
agenzie educative (scuola, famiglia e servizi) lavorano per raggiungere i medesimi obiettivi.
Valorizzazione delle risorse esistenti
La mappatura della presenza nelle classi di alunni con certificazione di disabilità, DSA, DES, o BES
consente di poter conoscere i bisogni di ciascuna classe e di poter utilizzare le risorse presenti al
meglio.
La competenza degli insegnanti specializzati per le attività di sostegno viene utilizzata per
mediare la relazione tra la classe, l’alunno e i docenti; per proporre strategie didattiche utili al
ragazzo con disabilità ma spendibili per tutta la classe. Nell’attivare attività di piccolo gruppo
l'insegnante di sostegno coinvolge anche gli alunni con competenze diverse e l’attività proposta
diventa arricchente per tutti i partecipanti.
Nelle attività consente di lavorare con gruppi di livello che possono essere seguiti dalle diverse
figure presenti attivando forme di sostegno diffuso.
Alla scuola primaria le compresenze delle insegnanti curricolari vengono utilizzate in modo
funzionale ai bisogni presenti nelle diverse classi.
Una scuola dell’infanzia organizza l’orario settimanale delle insegnanti in modo funzionale alla
creazione di gruppi di lavoro finalizzati a interventi in classe con un numero inferiore di alunni.
La presenza di più persone nella stessa classe favorisce una proposta didattica di tipo laboratoriale.
Criticità: necessità di una progettualità mirata ; uso di strategie all'interno del normale orario in
classe.
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di
inclusione
La realizzazione di progetti di inclusione secondo le modalità previste dalla normativa e dalle
teorie pedagogiche-didattiche è fattibile solo in parte per le scarse risorse e per i tempi di
assegnazione dei docenti ai plessi.
I progetti di recupero e di potenziamento pensati per i vari ordini scolastici sono stati ridimensionati
per carenza di fondi, altri invece sono stati completati grazie alla presenza di personale volontario.
Attualmente l’istituto vede le poche risorse disponibili impegnate per l’organizzazione e il
funzionamento quotidiano, a scapito delle progettualità legate alla didattica e al coinvolgimento
degli alunni alle varie iniziative.
Per quanto riguarda gli alunni stranieri (art.9) i fondi, negli ultimi periodi, arrivano a metà
anno scolastico con una progressiva e costante riduzione dell’importo. Ciò impedisce la
programmazione e la realizzazione di un percorso adeguato di L2 secondo le progettualità
della scuola.
Per molti alunni neo arrivati le ore date dal progetto L2 sono state sovente integrate grazie alla
presenza di persone volontarie permettendo così l’acquisizione di alcuni obiettivi di base .
Criticità: la continua riduzione delle risorse economiche; il ritardo delle erogazioni;
39
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la
continuità tra i diversi ordini di scuola.
L’Istituto propone progetti di accoglienza per alunni con disabilità sin dalla scuola dell’infanzia
finalizzati all’accoglienza delle famiglie in questo particolare momento in cui il bambino entra per
la prima volta in un ambito sociale quale quello scolastico. Promuove inoltre incontri di continuità
tra asilo nido e scuola dell’infanzia.
I progetti di continuità si differenziano a seconda del grado scolastico ed è possibile definire
percorsi d’accompagnamento ad hoc per alunni con disabilità qualora il team o il consiglio di
classe ne rilevassero la necessità.
Anche nei primi giorni di scuola, primaria e secondaria di 1°, vengono condivisi progetti di
accoglienza dove l’insegnante di sostegno della scuola in uscita accompagna l’alunno nella
scuola accogliente.
Per il passaggio alla scuola secondaria di secondo grado, in collaborazione con il CTI di Asolo e
Castelfranco e la rete Orione, vengono proposte visite alle scuole scelte dalla famiglia, sentito il
parere dei ragazzi, e attivate attività laboratoriali e visite alla scuola con l’accompagnamento
dell’insegnante di sostegno, l’addetta all’assistenza e i genitori che provvedono al trasporto
dell’alunno.
Criticità: programmazione del passaggio anche per difficoltà di operare una scelta da parte
delle famiglie.
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30 giugno 2015
ALUNNI STRANIERI
ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE E CONTINUITA’
Considerato l’elevato numero di alunni stranieri che frequentano l’ Istituto, molti di recente
immigrazione in Italia e quindi con difficoltà di comunicazione nella nuova lingua, si attuano
progetti per favorire l’inserimento nel nuovo contesto socio-culturale e per agevolare l’
apprendimento.
- interazione con le famiglie, anche con il supporto dei mediatori
culturali,
- inserimento graduale,
SCUOLA
DELL’INFANZIA
- laboratori di L2,
- proposte di percorsi interculturali che coinvolgano tutto il gruppo
per favorire la socializzazione e la conoscenza reciproca,
- proposte di percorsi interculturali per le famiglie.
- interazione con i servizi territoriali per offrire supporti anche nel
“non scuola” a bambini e famiglie,
SCUOLA PRIMARIA
e
SCUOLA
SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
- utilizzazione di materiali appositamente strutturati per un percorso
linguistico di base,
- organizzazione di laboratori di L2,
- proposte di percorsi interculturali che coinvolgano tutta la classe
per favorire la socializzazione e la conoscenza reciproca,
- proposte di percorsi interculturali per le famiglie.
40
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI
(proposto dalla Rete Identità Plurime di Castelfranco Veneto 2014)
PREMESSA:
Il protocollo è un documento che va deliberato nel Collegio Docenti per diventare parte
integrante del POF.
• Contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni
immigrati;
• contiene compiti e ruoli degli operatori scolastici;
• traccia le diverse e possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per
l’apprendimento della lingua.
Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro, pertanto viene integrato e rivisto sulla base delle
esperienze realizzate.
Questo documento definisce tutte le azioni con cui attuare l’inserimento scolastico degli alunni
stranieri, sia di quelli che si iscrivono prima dell’inizio delle lezioni sia di quelli che si iscrivono ad anno
scolastico iniziato.
Tiene conto del quadro legislativo di riferimento costituito da:
Legge n.40 – 6 marzo 1998 (Disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero)
D. Lgsl n. 286 – 25 luglio 1998 (Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina
dell’immigrazione)
DPR n. 394 – 31 agosto 1999 (Regolamento di attuazione)
DPR n. 275 – 1999 (Regolamento autonomia scolastica)
e delle indicazioni ministeriali, tra cui:
CM n. 301 – 8 settembre 1989 (inserimento stranieri nella scuola dell’obbligo)
CM n. 205 – 26 luglio 1990 (educazione interculturale)
CM n. 73 – 2 marzo 1994 (dialogo interculturale e convivenza democratica)
CM n. 74 – 21 dicembre 2006 (iscrizioni)
CM n. 24 – 1 marzo 2006 (Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri)
C.M. 28 gennaio 2010 prot. n. 101 MIURAOODGOS /R.U.U Roma, (Indicazioni e raccomandazioni
per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana).
CM. 4 settembre 2012 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo
ciclo d’istruzione
MIUR Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunnistranieri - febbraio 2014
Il protocollodiaccoglienza si propone di definire pratiche comuni all’interno dell’Istituto
Comprensivo, facilitare l’accoglienza, l’inserimento e un proficuo percorso formativo degli
studentistranieri
È auspicabile la costituzione di una commissione accoglienza/intercultura composta da figure di
sistema e insegnanti rappresentativi delle diverse articolazioni dell’Istituto con i seguenti compiti:
• attivare laboratori linguistici in orario scolastico, nei plessi, a diversi livelli: dalla prima
alfabetizzazione alla lingua dello studio;
• costruire un contesto favorevole all’incontro con altre culture prevenendo atteggiamenti di
intolleranza, con attivazione di percorsi formativi per la conoscenza di alcuni aspetti di culture
altre.
41
1. Iscrizione
Soggetti coinvolti: segreteria – famiglia – alunno
A partire dalle iscrizioni effettuate per l’anno scolastico 2013-14, presso le scuole statali le
procedure da seguire sono esclusivamente online. Nel caso in cui le famiglie non dispongano di
un computer con collegamento ad internet possono comunque rivolgersi alle segreterie delle
scuole del territorio di riferimento per ottenere il necessario supporto, “perché l’iscrizione online
non deve essere mai fattore che impedisce il diritto allo studio”. Qualora se ne ravvisi la necessità,
la Segreteria si avvale dell’intervento di un mediatore linguistico.
Si ricorda poi che la C. M. 2/2010 prevede di norma il limite massimo del 30% di presenza degli
alunni stranieri nelle singole classi. Il limite può “essere innalzato con determinazione del direttore
dell’USR”.
2. Prima accoglienza
La segreteria contatta il docente referente stranieri (o il referente di plesso) che stabilisce una
data per un colloquio con la famiglia e l’alunno.
Colloquio con la famiglia
Gli obiettivi sono:
- dare informazioni sul funzionamento della scuola
- dare informazioni sulle richieste della scuola (Patto formativo con la famiglia)
- raccogliere informazioni sulla situazione familiare, sulla storia dell’alunno e sul progetto migratorio
della famiglia
- se possibile avere un confronto sul funzionamento della scuola nel paese di origine.
Cosa consegnare :
- orari funzionamento della scuola e calendario scolastico
- modulistica utile per le comunicazioni con la scuola
- il libretto (o il diario) scolastico
Cosa chiedere:
- informazioni sulla biografia e sul percorso scolastico dell’alunno
(si può utilizzare una scheda di rilevamento dei dati ).
Colloquio con l’alunno per rilevare i livelli di competenza nelle varie aree disciplinari.
Contestualmente, nei giorni successivi, si somministrano prove specifiche per determinare:
- il livello di scolarizzazione
- il livello di conoscenza della lingua italiana, in base al quadro comune europeo
- le abilità logico-matematiche
- le competenze linguistiche in inglese, francese, spagnolo.
I due colloqui si svolgeranno entro 2- 3 giorni dall’iscrizione a scuola.
Si può prevedere, in caso di iscrizione in corso d’anno, che l’alunno non frequenti la scuola
finché non saranno espletate le prime fasi del protocollodiaccoglienza (iscrizione, colloquio,
determinazione della classe).
3. Determinazione della classe
Soggetti coinvolti: dirigente scolastico – referente di plesso –referente stranieri - docenti
L’assegnazione della classe è responsabilità del Dirigente Scolastico, secondo i criteri stabiliti dal
Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto, tenendo conto della normativa.
Deve avvenire sulla base dell’età anagrafica o,almassimo,nella classe immediatamente
precedente a quella corrispondente all’età anagrafica considerando:
➢ l’accertamento e il riconoscimento del livello di competenze non riferite in maniera privilegiata
alla lingua italiana
42
➢ il titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno .
Una volta stabilita la classe, nella scelta della sezione si cercherà di favorire l’eterogeneità delle
cittadinanze, evitando di formare classi omogenee per provenienza territoriale o religiosa.
4. L’inserimento in classe: i compiti del teamdocenti/consiglio di classe
Soggetti coinvolti: i docenti della classe di inserimento e gli alunni
Potrebbe essere utile individuare uno o due alunni che affianchino il bambino o il ragazzo straniero
con semplici attività di conoscenza e scoperta della scuola e che lo aiutino nei compiti.
Progetto didattico
In relazione alle competenze linguistiche dell’alunno (vedi Quadro Comune Europeo), gli
insegnanti attivano percorsi individualizzati/personalizzati definendo:
• gli obiettivi minimi da raggiungere nelle singole discipline
• corsi di Italiano L2 in base alle risorse disponibili
• testi semplificati.
Per favorire l’inserimento graduale nella classe è possibile attivare un orario personalizzato.
Per semplicità è possibile raggruppare tutti gli interventi in due livelli:
• 1° livello: attività finalizzate all’acquisizione di competenze linguistiche di base per la
comprensione e la comunicazione .
• 2° livello: interventi per impadronirsi in modo adeguato della lingua e delle sue funzioni
(compresa quella dello studio).
Educazione interculturale
Gli insegnanti possono prevedere percorsi di educazione interculturale in collegamento con altri
soggetti presenti sul territorio:Enti locali, associazioni, Rete “Identità Plurime” e mediatori culturali.
Gestione della comunicazione con le famiglie
Se necessario, gli insegnanti utilizzeranno per la comunicazione con le famiglie straniere la
modulistica tradotta.
Si può prevedere la presenza di un mediatore culturale a scuola in alcuni momenti dell’anno.
5. Valutazione
Fermo restando che gli studenti stranieri sono valutati nelle forme e nei modi previsti per gli alunni
italiani (DPR 394/99) e che l’ammissione alla classe successiva o all’esame di stato può avvenire
solo in presenza di una votazione non inferiore al sei in tutte le discipline, è necessario che la
valutazione tenga conto del percorso di apprendimento effettuato (opportunamente adattato),
della storia scolastica precedente, degli esiti raggiunti, delle abilità e delle competenze essenziali
acquisite.
6. Esami
La normativa d’esame non permette di differenziare formalmente le prove per gli studenti
stranieri.
Nel colloquio orale possono essere valorizzati contenuti relativi alla cultura del paese d’origine.
Elaborazione del gruppo di lavoro dei referenti della rete “Identità plurime”Castelfranco Veneto
Giugno 2014
43
CONTINUITA’ / ORIENTAMENTO
SCUOLA DELL’INFANZIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA PRIMARIA
SCUOLA SECONDARIA DI I°
SCUOLA SECONDARIA DI I°
SCUOLA SECONDARIA DI II°
DOCUMENTAZIONE
Scheda di fine percorso.
Scheda per la formazione
classi prime
Scheda per la formazione
classi prime.
Scheda di valutazione.
Certificazione delle
competenze (classi V)
Scheda informativa di
raccordo
INCONTRI DOCENTI
Incontro a settembre,
prima dell’inizio dell’anno
scolastico, con gli insegnanti
interessati dei due ordini
di scuola per la consegna
della scheda di fine
percorso.
Nuovo incontro a fine
ottobre per la restituzione
e confronto sui dati in
possesso.
Lavoro di confronto tra le
prove di uscita e quelle di
entrata.
Altri incontri, se ritenuti
necessari, a discrezione
delle insegnanti.
44
Incontri con docenti
classi V con passaggio di
informazioni e compilazione
schede di raccordo .
Incontro, a nomine avvenute,
con scheda di passaggio.
Incontri per la
programmazione di attività
specifiche.
Scheda di raccordo.
Scheda di valutazione.
Certificazione delle
competenze.
INIZIATIVE CON GLI ALUNNI
Visita alla scuola primaria
da parte degli alunni della
scuola dell’infanzia.
Elaborazione di unità di
lavoro comuni ai due ordini
di scuola (ogni scuola
concorda con la scuola
di riferimento in maniera
autonoma).
All’inizio dell’anno scolastico
gli insegnanti delle classi
prima e quinta concordano
quali classi saranno
coinvolte nei progetti di
continuità con la scuola
dell’infanzia.
Visita alla scuola secondaria
di primo grado.
Attività di
Scuola Aperta/Lezione Aperta
nei mesi di
dicembre/gennaio/febbraio.
Elaborazione di una unità
di lavoro comune ai due
ordini di scuola (ogni scuola
concorda con la scuola
di riferimento in maniera
autonoma).
Gli insegnanti di scuola
secondaria di primo grado
concordano quali classi
saranno coinvolte nel
progetto continuità con la
scuola primaria.
Attività di formazione in classe
guidate dai docenti.
Attività di informazione
mediante la consultazione
di materiali relativi ai diversi
istituti superiori.
INIZIATIVE PER I GENITORI
Giornate di “Scuola aperta”
per far conoscere alle
famiglie le modalità di
funzionamento della scuola.
Incontri per illustrare l’offerta
della scuola.
Giornate di “Scuola aperta”
per far conoscere alle
famiglie le modalità di
funzionamento della scuola.
Incontri per illustrare l’offerta
della scuola.
Colloqui per la consegna e
illustrazione del consiglio
orientativo.
Percorsi di informazione per le
famiglie.
Adesione a tutte le attività
promosse dalla rete “Orione
45
INDIRIZZO MUSICALE
L’Istituto Comprensivo 1° ha fatto dell’indirizzo musicale una sua prerogativa peculiare.
Fin dalla scuola primaria i docenti volgono la propria azione didattica verso lo sviluppo del
senso musicale degli alunni.
L’offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo pone quindi l’accento sulle occasioni di
maturazione logica, espressiva e comunicativa che la pratica della musica stimola, anche con
alunni in condizione di svantaggio, fin dalle prime classi della scuola primaria per completare
poi la formazione individuale nella scuola secondaria di 1° grado con l’esperienza pratica
dello strumento.
ATTIVITÀ MUSICALE NELLA SCUOLA PRIMARIA
Nell’anno scolastico 2010 – 2011 l’Istituto Comprensivo 1° è stato selezionato tra le 19 scuole
venete (100 in tutta Italia) ritenute idonee per l’avvio di corsi di pratica strumentale rivolti agli
alunni di classe terza della scuola primaria, ai sensi del D.M. n. 8 del 31 gennaio 2011.
Il modello didattico operativo sarà quello di una propedeutica strumentale che permetta di
praticare alternativamente più strumenti al fine di indirizzare gli alunni ad una scelta consapevole
a conclusione del triennio. Qualora nel terzo anno di questo triennio l’alunno sia orientato ad
una scelta definitiva, lo si metterà in condizione di dedicarsi ad un solo strumento, in previsione di
un suo ingresso nella scuola secondaria di primo e secondo grado ad indirizzo musicale.
CORSI AD INDIRIZZO MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1°
GRADO
Presso l’Istituto Comprensivo 1° di Castelfranco Veneto, dall’anno scolastico 2008/2009 sono in
ordinamento, nella scuola secondaria di primo grado di Treville, CORSI AD INDIRIZZO MUSICALE
in virtù dei quali gli allievi possono scegliere di studiare uno strumento per tutta la durata del
triennio.
Con l’attivazione dell’indirizzo musicale l’Istituto si propone di:
➢ concorrere a promuovere la formazione globale dell’individuo;
➢ consentire all’alunno di appropriarsi del linguaggio musicale inteso come mezzo di
espressione e di comunicazione;
➢ fornire, per la loro elevata valenza espressiva e comunicativa, ulteriori occasioni di
integrazione e di crescita anche ad alunni portatori di situazioni di svantaggio.
Organizzazione del corso
Gli alunni, in classe 5ª primaria, all’atto di iscrizione, possono fare richiesta dell’indirizzo musicale.
Il corso triennale di insegnamento di strumenti ha inizio nella prima classe e si estende gradualmente,
negli anni scolastici successivi, alla seconda e alla terza.
Agli alunni, ad inizio d’anno, viene assegnato, considerando le attitudini rilevate dai docenti della
materia con specifico test, effettuato nel periodo immediatamente successivo alla scadenza
delle domande d’iscrizione al nuovo ordine di scuola, uno tra i seguenti strumenti:
Chitarra, Clarinetto, Pianoforte e Violino
46
L’esame attitudinale è indispensabile al corpo docente per individuare le reali potenzialità del
bambino. Infatti sulla base degli esiti ricavati dal test e delle considerazioni maturate dai docenti
di strumento nel colloquio individuale, contestualmente alla realizzazione del test verrà stilata
una graduatoria di merito, con relativa assegnazione degli strumenti.
Le preferenze potranno essere espresse nel colloquio e non risulteranno vincolanti in quanto
l’assegnazione degli strumenti spetterà insindacabilmente alla commissione, che opererà sulla
base degli esiti del test e del punteggio acquisito, orientando l’alunno verso lo strumento a lui più
consono.
La frequenza del corso di strumento e di teoria e lettura della musica, è integrata dalle
attività di musica d’insieme programmate nel corso dell’anno, a prescindere dal livello
di capacità specifico di ogni allievo. Nella pratica d’insieme, oltre agli strumenti musicali
in organico, è prevista l’utilizzazione di strumenti a percussione, nonchè della voce e del
canto. Sia la pratica corale che quella strumentale d’insieme costituiscono entrambe due
aspetti fondamentali del “far musica”, in quanto pongono il preadolescente in relazione
consapevole e fattiva con i propri compagni. Nella pratica individuale così come in quella
collettiva, inoltre, sono previsti momenti di ascolto partecipativo, le cui modalità saranno
definite nell’ambito della programmazione educativa e didattica di ciascun docente.
Le attività di musica d'insieme saranno organizzate e svolte tenendo conto delle norme di
sicurezza in rerazione alla capienza di aule, auditorium, etc.
Durante l’anno scolastico, in sintonia con i processi evolutivi del sistema, che privilegiano
sempre di più gli spazi di autonomia nell’organizzazione della didattica (art.4 DPR 275/99:
autonomia didattica), sarà possibile inglobare l’ora di teoria e lettura della musica nelle
attività di musica d’insieme qualora i docenti ritenessero che la capacità di lettura, la
competenza ritmica e la cura dell’intonazione possano svilupparsi concretamente in modo
più efficace nella pratica collettiva. I docenti si riservano altresì di ridurre il numero di alunni
partecipanti alle attività di musica di insieme, non solo sulla base della capacità strumentali,
bensì premiando sopratutto la motivazione e la disponibilità alla partecipazione attenta e
disciplinata, senza preclusione alcuna, nel rispetto di tutti, compagni e insegnanti, condizione
indispensabile per favorire l’ascolto reciproco, l’apprendimento, la maturaziione e la crescita
di ciascuno, nell’ottica di quella didattica inclusiva che costituisce l’asse portante del nostro
istituto.
materia
Teoria e
lettura della
musica
lezioni
collettive
Strumento
musicale
lezioni
individuali
Musica
d’insieme
lezioni
collettive
giorno
cl. 1^
cl. 2^
cl. 3^
Lunedì
1ora
1ora
1ora
da 30 a 60
minuti
da 30 a 60
minuti
da 30 a 60
minuti
1ora
1ora
giorno e
orario da
concordare
con le famiglie
Lunedì
47
Presso la scuola secondaria di primo grado di Treville i corsi di strumento musicale sono gratuiti, si
effettuano al pomeriggio tenendo conto degli impegni e delle richieste.
La natura individualizzata dell’insegnamento strumentale non produce interferenze con la
generale articolazione del quadro orario delle altre discipline.
Oltre alle lezioni sopradescritte, sono previste partecipazioni a saggi, audizioni, rassegne e
concorsi provinciali e nazionali, progetti legati a stagioni liriche e sinfoniche di teatri regionali,
manifestazioni in collaborazione con enti e assocciazioni territoriali.
Nel 2011 è stata stipulata una Convenzione con il Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco
Veneto, grazie alla quale l’Istituto Comprensivo e il Conservatorio di Musica collaborano
nella promozione di percorsi formativi e azioni comuni, impegnando risorse e strutture, per il
raggiungimento di tali obiettivi.
L’Istituto ha inoltre aderito, nel 2012, alla nuova rete provinciale delle istituzioni scolastiche
ad indirizzo musicale, per la realizzazione di un sistema integrato di formazione musicale e la
realizzazione di un curricolo verticale graduato per competenze certificabili.
La musica aiuta a crescere, a socializzare, a stare bene con se stessi e con gli altri, a trasmettere
le proprie emozioni, ad arricchire le proprie conoscenze e competenze.
L’insegnamento dello strumento “costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento
dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale nel più ampio quadro delle finalità
della scuola media e del progetto complessivo di formazione della persona. Esso concorre,
pertanto, alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale, di cui fornisce all’alunno
preadolescente una piena conoscenza” (allegato A al DM 201/99).
Impegno orario
Il corso di strumento musicale è articolato in un’unica sezione (B) a partire dalla classe prima.
Per gli alunni che scelgono liberamente di frequentare il corso di strumento musicale, tale quota
oraria diviene obbligatoria e vincolante per tutto il triennio, essendo lo strumento musicale
materia curricolare a tutti gli effetti.
Al termine del triennio verrà verificata, nell’ambito del colloquio pluridisciplinare, la competenza
musicale acquisita, sia sul versante della pratica esecutiva individuale e/o d’insieme, sia su
quello della conoscenza teorica, e, una volta superato l’esame di stato conclusivo del primo
ciclo di istruzione, verrà rilasciata apposita certificazione delle competenze acquisite relative allo
strumento. E’ fatto altresì obbligo agli alunni di seguire con lo stesso impegno, oltre al corso di
strumento, anche le lezioni di teoria e lettura della musica come pure di musica d’insieme.
Tutti gli alunni che chiedono l’iscrizione al corso musicale dovranno sottoporsi ad un test
attitudinale, che consisterà in una prova di valutazione dell’abilità musicale comprensiva di
prova scritta, prova orale e curriculum scolastico-musicale.
La commissione, composta dai docenti di strumento e presieduta dal Dirigente Scolastico o da un
suo delegato, provvederà autonomamente a definire l’assegnazione degli strumenti, scorrendo
la graduatoria ricavata in seguito alla realizzazione del test. La commissione assegnerà gli
strumenti, a proprio insindacabile giudizio, sulla base degli esiti del test, del punteggio acquisito,
delle attitudini rilevate e dei posti annualmente disponibili al fine di salvaguardare un’ equa
distribuzione degli alunni nelle diverse classi strumentali.
Si cercherà comunque di garantire a chi ha già iniziato a suonare uno strumento da almeno un
anno, risultandone peraltro in possesso, di poter continuare a farlo anche nel triennio.
La frequenza deve essere continua, attiva e obbligatoria e prevede pertanto la necessità di
giustificare durante l’anno tutte le assenze dalle lezioni di strumento sul proprio libretto personale,
dal momento che la materia fa parte a pieno titolo della programmazione di classe e d’istituto
e costituisce a tutti gli effetti attività didattica.
48
LA VALUTAZIONE
L’Istituto pone la valutazione come principio fondante dell’azione educativo-didattica: “La
valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere,
regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una
preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di
stimolo al miglioramento continuo”. (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012).
Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 22 giugno 2009, afferma che la valutazione
ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico
complessivo degli alunni, assume valenza formativa e concorre, attraverso l’individuazione delle
possibilità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione.
La valutazione periodica e finale viene effettuata collegialmente dai docenti contitolari della
classe attribuendo voti numerici riportati anche in lettere, nei documenti ufficiali.
La valutazione è parte integrante della programmazione poiché è possibile valutare solo dopo
aver fissato gli obiettivi e i metodi dell’attività didattica ed educativa.
L’apprendimento è per definizione una modificazione del modo di pensare e di sentire che si
traduce in comportamenti nuovi (non sapevo/so; non sapevo fare/so fare).
Valutare significa, dunque, fissare criteri e sistemi per verificare se e in che misura si sia realizzato
il cambiamento.
Il sistema valutativo tiene conto:
➢ della centralità dell’alunno (riferimento al processo individuale);
➢ del valore formativo dell’iter valutativo (individuo-gruppo classe-autovalutazione del
docente);
➢ del diritto alla personalizzazione dei percorsi.
L’Istituto Comprensivo 1° stabilisce un codice di autoregolamentazione sulle prove scritte ed orali
in classe, fissando in sintesi quanto segue:
➢ utilizzo sia di prove oggettive sia di prove non strutturate;
➢ comunicazione agli alunni degli obiettivi, del metodo di misurazione e dei criteri di
valutazione;
➢ adeguato rapporto tra complessità dell’esercizio e disponibilità di tempo; effettuazione
delle prove dopo accurato lavoro di preparazione;
➢ prove graduate e prove semplificate per alunni in difficoltà.
Le verifiche periodiche e sistematiche vertono su:
➢ osservazioni sistematiche in itinere;
➢ conversazioni guidate;
➢ rielaborazioni orali e scritte;
➢ test oggettivi (vero/falso, scelta multipla, completamento);
➢ questionari;
➢ grafici, lucidi…
Per rendere oggettiva la valutazione, nel caso di prove strutturate, si procede alla trasformazione
in percentuale dei punteggi ottenuti e alla successiva attribuzione del voto numerico in base a
una scala d’istituto (prove d’istituto).
Per le prove non strutturate (scritte e orali) il voto in decimi viene attribuito sulla base del livello di
raggiungimento degli obiettivi di apprendimento in riferimento al curricolo.
Per alunni in difficoltà vengono definiti percorsi personalizzati/individualizzati, in modo da dare a
ognuno la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità.
49
La valutazione delle aree disciplinari tiene conto non solo degli esiti delle verifiche ma anche dei
seguenti fattori: impegno, partecipazione, interesse, progressi ottenuti rispetto alla situazione di
partenza.
Il Collegio dei Docenti ha deliberato di non attribuire voti inferiori al 4 (quattro) per la scuola
secondaria di primo grado, non inferiori al 5 (cinque) per la scuola primaria.
In relazione alle conoscenze, abilità, competenze e uso del linguaggio previsti dal curricolo,
vengono concordati i seguenti criteri valutativi:
50
Tabella degli indicatori
Indicatore
Significato attribuito
Conoscenze
Contenuti disciplinari appresi
Abilità
Applicazione delle conoscenze
Competenze
Applicazione delle conoscenze in contesti diversi e loro rielaborazione
critica
Linguaggio
Uso di un linguaggio appropriato nelle diverse discipline
SCUOLA PRIMARIA
Rubrica valutativa
10
9
8
7
6
5
Ha una conoscenza esauriente e approfondita della disciplina
Rielabora le conoscenze in modo personale
Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove
Dimostra capacità critica
Si esprime con un linguaggio ricco e appropriato
Ha una conoscenza completa della disciplina
Rielabora le conoscenze in modo personale
Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove
Si esprime con un linguaggio ricco e appropriato
Ha una conoscenza sicura della disciplina
Rielabora le conoscenze in modo abbastanza sicuro
Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove
Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto
Ha una conoscenza abbastanza sicura della disciplina
Assimila le conoscenze con una certa padronanza
Sa applicare le conoscenze a situazioni analoghe in modo autonomo
Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto
Ha una conoscenza essenziale della disciplina
Acquisisce la conoscenze in modo a volte mnemonico
Sa in genere applicare le conoscenze a situazioni analoghe
Si esprime con un linguaggio sufficientemente corretto
Ha una conoscenza parziale o carente della disciplina
Acquisisce le conoscenze in modo frammentario/disorganico
Anche se guidato rivela difficoltà nelle applicazioni delle conoscenze a situazioni
analoghe
Si esprime con un linguaggio impreciso/inadeguato
51
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Rubrica valutativa
10
Ha una conoscenza esauriente e approfondita della disciplina
Rielabora le conoscenze in modo personale
Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove
Dimostra capacità critica
Si esprime con un linguaggio ricco e appropriato
9
Ha una conoscenza completa della disciplina
Rielabora le conoscenze in modo personale
Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove
Si esprime con un linguaggio ricco e appropriato
8
Ha una conoscenza sicura della disciplina
Rielabora le conoscenze in modo abbastanza sicuro
Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove
Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto
7
Ha una conoscenza abbastanza sicura della disciplina
Assimila le conoscenze con una certa padronanza
Sa applicare le conoscenze a situazioni analoghe in modo autonomo
Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto
6
Ha una conoscenza essenziale della disciplina
Acquisisce le conoscenze in modo a volte mnemonico
Sa in genere applicare le conoscenze a situazioni analoghe
Si esprime con un linguaggio sufficientemente corretto
5
Ha una conoscenza parziale della disciplina
Acquisisce le conoscenze in modo frammentario
Rivela difficoltà nelle applicazioni delle conoscenze a situazioni analoghe
Si esprime con un linguaggio impreciso/inadeguato
4
Ha una conoscenza carente della disciplina
Acquisisce le conoscenze in modo disorganico
Anche se guidato rivela difficoltà nelle applicazioni delle conoscenze a situazioni
analoghe
Si esprime con un linguaggio inadeguato
La valutazione del comportamento verifica la capacità di rispettare le norme che disciplinano
la vita scolastica e ha lo scopo di far maturare la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli
studenti per promuovere comportamenti coerenti con il corretto esercizio di una cittadinanza
responsabile.
I
parametri sui quali vertono le osservazioni periodiche sistematiche nell’ambito del
comportamento sono:
➢ relazioni interpersonali;
➢ uso degli strumenti didattici;
➢ rispetto del regolamento della scuola;
➢ costanza nella frequenza;
➢ partecipazione alle proposte scolastiche e alla vita della scuola;
➢ impegno e rispetto del compito.
52
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 22 giugno 2009 prevede che al termine
della classe quinta della scuola primaria e della classe terza della scuola secondaria sia rilasciata
la certificazione delle competenze acquisite dagli alunni espressa in decimi.
Nella scuola dell’Infanzia viene compilato il “Fascicolo Personale” che documenta il percorso
di ogni bambino e contiene le schede di osservazione compilate e utilizzate per i colloqui
individualizzati con i genitori.
Nei documenti non ufficiali della scuola Primaria, vengono utilizzate modalità valutative non
convenzionali concordate e condivise con alunni e famiglie.
Sia per la scuola Primaria che per la scuola Secondaria di primo grado, il documento di valutazione
è compilato al termine di ogni quadrimestre.
Per la scuola Secondaria di primo grado sarà data adeguata comunicazione alle famiglie del
percorso di apprendimento e dei risultati conseguiti, attraverso colloqui individuali e consegna di
schede informative intermedie (bimestrali).
Dall’anno scolastico 2014/15 l’Istituto ha adottato il modello Nazionale del Certificato delle
Competenze proposto dal Ministero della Pubblica Istruzione che accompagna gli alunni in
uscita dal percorso formativo della scuola primaria e secondaria di primo grado.
IMPEGNO VALUTATIVO DEI DOCENTI
“Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione,
nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi
collegiali” (Indicazioni per il curricolo, 2012).
VERSO L’EUROPA
L’Istituto si impegna a perseguire la raccomandazione del Parlamento Europeo che mira ad “…
istituire un quadro di riferimento comune che funga da dispositivo di traduzione tra i diversi sistemi
delle qualifiche e i rispettivi livelli… Ciò consentirà di migliorare la trasparenza, la comparabilità
e la trasferibilità delle qualifiche dei cittadini rilasciate secondo la prassi dei singoli stati membri”
(Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio. 23/04/2008).
PROVE INVALSI
I test INVALSI sono delle prove scritte che hanno lo scopo di valutare i livelli di apprendimento degli
studenti al termine della classe seconda e quinta della Scuola primaria, classe prima della Scuola
secondaria di primo grado nel mese di maggio. Dal 2009 la prova concorre nella valutazione
finale dell’esame del primo ciclo d’istruzione come prova scritta della classe terza della Scuola
secondaria di primo grado. I contenuti dei test sono realizzati dall’Istituto Nazionale per la
Valutazione del Sistema dell’Istruzione (INVALSI) e riguardano le materie italiano e matematica.
L'INVALSI sostiene i processi di valutazione e autovalutazione delle scuole fornendo strumenti
utili di analisi dei dati resi disponibili alle scuole, dal sistema informativo del Ministero e dalle
rilevazioni nazionali e internazionali degli apprendimenti. Definisce un quadro di riferimento,
corredato di indicatori e dati oggettivi comparabili fra le diverse scuole del territorio nazionale,
per l’elaborazione dei rapporti di autovalutazione il cui format è reso disponibile alle scuole entro
ottobre di ogni nuovo anno scolastico.
53
La restituzione dei risultati delle rilevazioni Invalsi degli apprendimenti alle singole scuole è oggetto
di particolare attenzione da parte del nostro Istituto, in modo che i risultati stessi possano costituire,
unitamente agli altri elementi conoscitivi in possesso alla scuola, la base per l’avvio dei processi
di autovalutazione e di miglioramento.
L'INVALSI, nell'intento di fornire informazioni affidabili e utili per la progettazione didattica,
restituisce alle scuole i dati delle rilevazioni sugli apprendimenti, mettendo a confronto i risultati
delle singole classi e della scuola con quelli di classi e scuole con pari condizioni sociali o vicine
geograficamente e con l'Italia nel suo complesso. La lettura di questi dati permette di ottenere
importanti informazioni per il miglioramento e il potenziamento dell'offerta formativa e delle
pratiche didattiche.
I dati restituiti dall'INVALSI riguardano fondamentalmente tre aspetti:
•
l'andamento complessivo dei livelli di apprendimento degli studenti della scuola rispetto
alla media dell'Italia, dell'area geografica e della regione di appartenenza;
•
l'andamento delle singole classi nelle prove di italiano e di matematica nel loro complesso;
•
l'andamento della singola classe e del singolo studente analizzato nel dettaglio di ogni
singola prova.
La lettura e l'interpretazione delle tavole e dei grafici possono essere quindi sia un utile strumento
di diagnosi per migliorare l'offerta formativa all'interno della scuola, sia un mezzo per individuare
aree di eccellenza e aree di criticità al fine di potenziare e migliorare l'azione didattica.
La restituzione delle prove Invalsi viene pubblicata nel RAV (Rapporto di AutoValutazione di
Istituto) tramite il fascicolo scuola in chiaro.
AUTOVALUTAZIONE
Il Ministero della Pubblica Istruzione recentemente ha individuato le priorità strategiche del Sistema
Nazionale di Autovalutazione (SNV) per gli anni scolastici futuri. L’autovalutazione è finalizzata al
miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti ed è indirizzata:
al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza;
•
alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli nazionali;
•
alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione al cambio di grado
tra ordine di scuole.
A partire dal corrente anno scolastico 2015-2016, tutte le scuole del sistema nazionale di istruzione
(statali e paritarie), saranno coinvolte in un percorso, di durata triennale, volto all'avvio e alla
messa a regime del procedimento di valutazione. L'approccio sarà graduale e per fasi temporali
successive, proprio perché per la prima volta e in tutte le scuole si introdurranno nuovi strumenti
di lavoro.
N.
FASI
ATTORI
1.a
AUTOVALUTAZIONE
Tutte le scuole
1.b
VALUTAZIONE ESTERNA
Circa 800 scuole
1.c
AZIONI DI MIGLIORAMENTO
Tutte le scuole
1.d
RENDICONTAZIONE SOCIALE
Tutte le scuole
54
A.S.
2014/15
A.S.
2015/16
A.S
2016/17
Il processo di valutazione, definito dal SNV, inizia con l'autovalutazione. Lo strumento che
accompagna e documenta questo processo è il Rapporto di autovalutazione (RAV). Il rapporto
è composto da più dimensioni ed è aperto alle integrazioni delle scuole per cogliere la specificità
di ogni realtà senza riduzioni o semplificazioni eccessive.
Il RAV fornisce una rappresentazione del nostro Istituto attraverso un'analisi del suo funzionamento
e costituisce inoltre la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il piano di
miglioramento. I rapporti di autovalutazione (RAV) di tutte le scuole saranno pubblicati nella
sezione “Scuola in Chiaro” sul sito del MIUR dal giorno 3 di novembre 2015.
Il Sistema nazionale di valutazione (SNV) costituisce una risorsa strategica per orientare le politiche
scolastiche, formative alla crescita culturale e per favorire la piena attuazione dell’autonomia della
nostra istituzione scolastica. Per migliorare la qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti,
l’SNV valuta l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione.
Nell’anno scolastico 2015/16 inizia l’attuazione del Piano di Miglioramento (PDM) il nostro Istituto
ha individuato come obiettivo prioritario gli esiti degli studenti focalizzando l’attenzione sui risultati
scolastici:
ESITI DEGLI
STUDENTI
PRIORITA’
TRAGUARDO
Miglioramento delle performances
scolastiche e disciplinari degli
alunni.
Aumentare le performances degli
alunni seguendo un trend positivo.
Valutare in modo condiviso e
oggettivo utilizzando criteri comuni
all’interno dell’Istituto.
Misurare gli esiti degli alunni con
metodi di valutazione condivisi.
Risultati scolastici
A febbraio 2016 il nostro Istituto proporrà, per le classi quinte della scuola primaria e terze della
secondaria di primo grado, una settimana di didattica alternativa con corsi di recupero e
potenziamento con l’obiettivo di arrivare al traguardo di migliorare le “performances” dei nostri
alunni valutati tramite prove di istituto di inizio e fine anno. Tali risultati serviranno per formare classi
tra loro omogenee, verranno anche utilizzati indicatori comuni per la valutazione delle discipline
e del comportamento.
55
FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
“Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei
docenti di ruolo e' obbligatoria, permanente e strutturale. Le attivita' di formazione sono
definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta
formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti
dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla
base delle priorita' nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni
con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, sentite le organizzazioni
sindacali rappresentative di categoria.” L. 107 Comma 124
La formazione ha per obiettivo il miglioramento e la crescita professionale degli operatori, con
riferimento, in particolare, alle trasformazioni e innovazioni in atto, ed è finalizzata all'elevamento
della qualità del servizio scolastico.
L’Istituto individua percorsi formativi in base alle necessità esplicitate dal POF.
Il Dirigente Scolastico ha cura di valutare le proposte che pervengono alla scuola in tema di
formazione e aggiornamento e, se coerenti con le linee di indirizzo di cui sopra, le dirama ai
docenti dell’Istituto. Tali opportunità dovranno essere provenienti da: Università, Associazioni
professionali qualificate, Istituti di ricerca, Enti accreditati, Ufficio Scolastico Regionale, Ufficio
Scolastico Provinciale.
Per le procedure di aggiornamento l’Istituto potrà darsi anche progettazione di Rete con altre
scuole e collaborazioni con i Comitati dei Genitori e con agenzie territoriali per avviare iniziative
di formazione rivolte alle famiglie.
I metodi utilizzati sono:
analisi, elaborazione,
stesura, applicazione,
degli strumenti
lezioni teoriche
attività
di ricerca-azione
Ogni operatore della scuola potrà costruirsi un suo piano di formazione, utilizzando varie
opportunità: quelle offerte direttamente dalla scuola, quelle rintracciabili nel territorio limitrofo, o
anche a livello regionale, nazionale o europeo, coniugando, ovviamente secondo una propria
responsabilità deontologica, interessi e bisogni di tipo professionale con gli interessi e i bisogni di
funzionalità istituzionale espressi dall’Istituto.
Nell’anno scolastico 2015-2016 il nostro Istituto ha organizzato e/o aderito a corsi di formazione
nei seguenti ambiti:
➢ sicurezza;
➢ area musicale: la formazione è ministeriale e viene proposta ai docenti che partecipano
al DM 8;
➢ area informatica e digitalizzazione
➢ area disabilità/disagio scolastico: formazione DSA proposta dalla rete CTI;
➢ BES a cura del CTI su indicazioni dell’USP;
➢ valutazione: la normativa prevede la certificazione delle competenze.
➢Prosecuzione del corso di formazione sui miti fondanti in collaborazione con Unità Operativa
Complessa Infanzia Adolescenza Famiglia.
➢ Rapporto scuola/territorio/famiglie/ULSS (organizzato dalle Rete Identità Plurime).
56
RETI
Per “rete” si intende un consorzio di scuole che condividono obiettivi e finanziamenti per la
realizzazione di mete comuni. Il nostro Istituto per l’anno scolastico 2015/16 aderisce alle seguenti
reti: CTI, ORIONE, MUSICA, ISIDE, AMMINISTRATIVA, IDENTITA’ PLURIME, SPORT, ECDL, SICUREZZA,
SPORT.
IDENTITA’ PLURIME
L’I. C. 1° è capofila della rete avviata nell’ anno scolastico 2000\2001 e formata da 8 Istituti
Comprensivi del territorio. Nata con l’ obiettivo prioritario di sostenere i docenti nell’ affrontare le
problematicità legate all’ integrazione degli alunni stranieri, nel corso degli anni ha contribuito
a promuovere e diffondere la cultura dell’ accoglienza e dell’ integrazione svolgendo funzioni
di coordinamento di esperienze, di mediazione, di consulenza e documentazione, avviando
percorsi formativi significativi e qualificanti. Ultimamente sta sostenendo le didattiche inclusive
collaborando sempre di più con le agenzie territoriali, le associazioni e le famiglie.
CTI
Centro territoriale per l'integrazione delle persone con disabilità e disagio di Asolo e Castelfranco
Veneto. Il CTI ha carattere territoriale in quanto promuove e coordina le relazioni e il dialogo tra
scuola, Enti locali, Azienda ULSS 8 e Associazioni di promozione per i genitori proponendo iniziative
di formazione per insegnanti, famiglie e alunni, la diffusione di informazioni, anche normative,
e di buone prassi; il confronto tra identità, culture ed esperienze diverse; la progettazione, la
realizzazione e la valutazione degli interventi promossi.
Il CTI, attualmente, propone iniziative, soprattutto formative, nell’ambito dei Bisogni Educativi
Speciali (BES), in particolare per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sulla
documentazione relativa agli alunni disabili. Propone progetti di identificazione precoce dei
fattori di rischio per lo sviluppo di difficoltà di apprendimento specifici per la scuola dell'infanzia
(Alla scuola dell'infanzia si parla meglio) e la classe prima della scuola primaria (In classe prima
si legge meglio). Periodicamente propone giornate seminariali su tematiche specifiche aperti al
territorio e, in particolare, a operatori sanitari, scolastici e alle famiglie.
ORIONE
La rete orione offre dal 2001 azioni rivolte all’orientamento degli studenti per la scelta della
scuola secondaria. Organizza una fitta rete di incontri informativi/formativi per genitori e ragazzi;
formazione per docenti; attività di scuole aperte, lezioni aperte, laboratori presso le scuole
superiori.. coprendo un territorio scolastico che va da Castelfranco Veneto ad Asolo e alla fascia
pedemontana.
MUSICA
È una rete di scuole provinciale con azioni e finalità volte alla promozione e alla diffusione della
cultura musicale nelle scuole di ogni ordine e grado con particolare attenzione all’insegnamento
strumentale e corale. Raccoglie e diffonde le buone prassi didattiche e organizzative messe in
atto dalle scuole che aderiscono alla rete con l’avvio di percorsi di formazione e aggiornamento
per i docenti delle scuole ad indirizzo musicale. Collabora con le istituzioni del territorio per
diffondere iniziative ed eventi comuni per la valorizzazione delle eccellenze. Elabora proposte
per la costruzione di curricoli verticali focalizzando l’attenzione al raccordo tra ordini scolastici,
con differenti offerte formative, per elaborare modelli comuni di certificazione delle competenze.
57
ISIDE
E’ una rete di scuole della provinciali di Treviso che ha come obiettivo il risparmio energetico e
l’ambiente. Un'organizzazione policentrica, flessibile e aperta che possa rappresentare per le
scuole uno strumento democratico, solidale e inclusivo, che esalta il protagonismo attivo dei
soggetti partecipanti per la tematica ambientale del risparmio energetico.
Lo scopo delle azioni della rete è sviluppare una cultura dell'Ambiente, del Risparmio Energetico
e della Lotta ai cambiamenti climatici; diffondere comportamenti consapevoli nell'uso delle
risorse naturali; educare ad una cittadinanza attiva; creare e condividere progetti e materiali
didattici sui temi: energia, rifiuti, acqua, territorio, mobilità&traffico, ambiente e salute, che siano
operativi, ripetibili, coordinati e assistiti; costruire un "deposito di conoscenze" e moltiplicarne i
contenuti; ridurre l'impatto ambientale della popolazione scolastica e degli edifici scolastici;
ottenere risultati concreti e misurabili nel risparmio energetico, idrico e di risorse non rinnovabili.
Azioni perseguibili con I seguenti strumenti: un struttura stabile di Gestione Energia Ambiente
(GEA); un sistema premiante per valorizzare il lavoro svolto nelle scuole dagli insegnanti legato
ai risultati ottenuti, la promozione di concorsi ed il supporto e coordinamento di bandi europei
e concorsi nazionali; istituire Tavoli tecnici, adottare di Protocolli di Intesa e Convenzioni tra
Scuola, Amministrazioni pubbliche, Agenzie, Associazioni ed Imprese del Territorio; la formazione
e percorsi di aggiornamento per docenti e personale scolastico.
AMMINISTRATIVA
L’istituzione della rete risponde alle necessità di favorire l’efficace attuazione del decentramento
amministrativo, di ottimizzare e valorizzare le risorse umane presenti nelle istituzioni scolastiche,
di risolvere le molteplici problematiche connesse all’autonomia scolastica, di rendere intensa e
proficua la comunicazione e la collaborazione tra le scuole, infine di accrescere le qualità dei
servizi offerti. Alla rete appartengono le scuole dei distretti di Asolo, Montebelluna e Castelfranco
Veneto.
CTF – Formazione tecnologica certificata”
Dall’anno scolastico 2014/2015 l’Istituto ha aderito alla Rete “CTF – Formazione Tecnologica
Certificata” finalizzata allo sviluppo delle competenze in campo tecnologico.
Essa si propone il compito di:
1.
Diffondere la cultura digitale, promuovendo il sistema di certificazione informatica in
coerenza con gli obiettivi fissati dagli atti di convenzione tra il Ministero dell’Istruzione e A.I.C.A
(Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico);
2.
Valorizzare le eccellenze con la graduale acquisizione di competenze, anche al fine di
partecipare a competizioni informatiche;
3.
Rendere disponibile alle scuole aderenti personale esperto, interno alla Rete, per
formazioni relative ai profili E.C.D.L. previsti (Base, Standard, Full Standard).
Gli obiettivi che la Rete si propone sono:
-
Offrire opportunità formative a livello internazionale, per l’area tecnologico- informatica
per docenti, studenti, personale ATA e personale esterno, sia “in presenza” che “on line”;
-
Favorire la costituzione di un curricolo chiaro e condiviso in campo tecnologico,
garantendo l’insegnamento dei contenuti previsti dall’ECDL attraverso il software Open Source
e il superamento del monopolio culturale e delle conoscenze informatiche basate su sistemi a
codice chiuso;
-
Adeguare i laboratori informatici dei vari istituti aderenti con la costituzione di un gruppo
58
-
di esperti che si occupino di mantenere uno standard comune di sicurezza ed efficienza
e forniscano consulenza alle scuole relativamente all’uso delle tecnologie.
RETE DI SCUOLE PER LA SICUREZZA della provincia di TREVISO
Questa rete opera a livello provinciale ed è inserita in un sistema più ampio di coordinamento
quale il SiRVeSS (Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole) che interagisce a
sua volta con tutti quegli organismi ed enti che si occupano di sicurezza.
Tramite il SiRVeSS la scuola diventa un ambito specifico d’interesse degli organismi di
coordinamento previsti dal DLgs 81, che, a livello regionale, hanno compiti di interpretazione
della norma e di indirizzo e promozione, a livello provinciale, collaborano sul piano operativo,
supportando le Reti nelle loro attività di formazione e assistenza delle scuole.
Opera in sinergia con la Rete di Firenze, nella prospettiva, condivisa, di costruzione di un sistema
interregionale di Reti.
LE FINALITÀ DELLA RETE
- diffondere la cultura della sicurezza per incrementare le competenze in materia di sicurezza sul
lavoro tra gli operatori e gli allievi delle scuole e dei centri di formazione della provincia di Treviso
e dei giovani lavoratori
- fornire servizi e strumenti di supporto, consulenza e tutoraggio, canali privilegiati di comunicazione
interistituzionale, per tutte le scuole e le agenzie aderenti
- promuovere, accompagnare, favorire la circolazione di iniziative didattiche e formative che
mettano in rapporto sui temi della sicurezza il mondo dell'istruzione con quello della formazione
professionale e del lavoro
- costrure raccordi, collaborazioni ed intese fra tutti gli enti, le associazioni e i soggetti coinvolti,
per elaborare standard comuni di contenuti, criteri di valutazione, riconoscimento dei crediti
formativi sulla sicurezza, che agevolino il passaggio tra i vari sistemi previsti dall'obbligo formativo.
RETE SPORT
Rete per lo sport fra l’Istituto Comprensivo Statale n° 1 di Castelfranco V. e l’Istituto Comprensivo
Statale di Resana ha lo scopo di unire le risorse per rispondere adeguatamente alle richieste
in ambito motorio e sportivo. Permette di creare gruppi di interesse, raccoglie alunni di varie
provenienze e valorizza le competenze specifiche dei docenti.
I docenti forniscono alla rete comprensoriale attività di supporto e di organizzazione
nell’ambito delle discipline proposte dai Campionati Studenteschi e sinergie nell’assistenza e
accompagnamento degli alunni alle manifestazioni sportive.
59
60
PARTE SECONDA
LE SCUOLE DELL’ISTITUTO
61
SCUOLA DELL’INFANZIA DI BORGO PADOVA
tel. 0423 491844
STRUTTURE
4 aule con accesso diretto al giardino
1 aula polivalente
1 sala giochi
1 sala pranzo
1 dormitorio
Ampio giardino, attrezzato con giochi e sabbiere, comunicante con la scuola primaria tramite
un cancelletto
ORARIO
SEZIONI
ETA’
GIORNI SCUOLA
1° livello (verde)
3 anni
LUNEDI'-VENERDI' 7.45-16.00
2° livello (rosso)
4 anni
LUNEDI'-VENERDI' 7.45-16.00
2° livello (blu)
4 anni
LUNEDI'-VENERDI' 7.45-16.00
3° livello (azzurro)
5 anni
LUNEDI'-VENERDI' 7.45-16.00
3° livello (arancione)
5 anni
LUNEDI'-VENERDI' 7.45-16.00
ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA
Le attività della giornata , nel rispetto dei tempi e delle esigenze dei bambini, sono state
organizzate in attività di sezione e di laboratorio , con gruppi omogenei ed eterogenei per età
62
7.45 – 9.00
Accoglienza
Gioco libero o guidato di tipo psicomotorio , affettivo, di
costruzione e riordino
9.00 – 10.00
Sezione - gruppi
misti per età
Educazione all’uso dei servizi igienici e all’autonomia
personale; merena; giochi e attività di tipo creativo
con uso di materiale di recupero
10.00 -11.50
Attività di sezione
Esperienze sui diversi campi di esperienza con gruppi
omogenei per età
11.50 – 12.00
Bagno
Igiene personale
12.00 -13.00
Sala da pranzo
Pranzo
13.00 -14.00
Salone o giardino
Gioco libero o attività di tipo ricreativo in salone o in
giardino
13.30 -15.30
Dormitorio
Riposo solo per i bambini del primo anno
14.00 – 14.10
Bagno
Igiene personale
14.10 – 15.30
Sezione
Attività di sezione per i bambini del II e III livello
15.30 – 15.45
Merenda
Merenda
15.45 – 16.00
Uscita
SCUOLA DELL’INFANZIA DI LARGO ASIAGO
tel. 0423 493376
STRUTTURE
1 salone (usufruibile da un gruppo di 25 bambini circa, per volta)
1 aula piccola con servizi igienici
1 aula grande (divise in due spazi e con deposito materiale) con servizi igienici
1 aula grande (divise in due spazi) con servizi igienici
1 aula con servizi igienici
1 aula piccola
1 ingresso (con armadietti per bambini)
2 servizi igenici per insegnanti, collaboratori e personale mensa
1 sgabuzzino per fotocopiatrice e telefono
1 mensa (usufruibile in 3 turni)
1 cucina (distribuzione pasti e lavaggio stoviglie)
Spazio esterno attrezzato con giochi e sabbiere
ORARIO
SEZIONI
ETA’
GIORNI SCUOLA
A
3/4 anni
LUNEDI'-VENERDI' 8.00-16.00 CON SERVIZIO MENSA
B
4 anni
LUNEDI'-VENERDI' 8.00-16.00 CON SERVIZIO MENSA
C
5 anni
LUNEDI'-VENERDI' 8.00-16.00 CON SERVIZIO MENSA
D
3/5 anni
LUNEDI'-VENERDI' 8.00-16.00 CON SERVIZIO MENSA
ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA
Le attività giornaliere sono state organizzate rispettando le esigenze e i tempi dei bambini e
prevedono un’adeguata alternanza tra gruppi di lavoro OMOGENEI ed ETEROGENEI per ETA’.
08.00 - 09.15
Entrata
Accoglienza nelle sezioni
09.15 - 10.00
Sezione
Gruppi eterogenei per età
10.00 - 10,30
Salone
Canti e giochi
10.30 - 11.00
Giardino/sezione
Gioco libero e/o guidato
11.00 - 12.45
Sezione
Attività specifica per gruppi omogenei e/o eterogenei
per età
11.45 - 13.30
Pranzo
Si effettua in tre turni
13.00 - 14.00
Salone o giardino
Gioco libero e/o guidato
13.30 - 15.00
Sezione o dormitorio
Attività di sezione per i bambini del II e III livello
Riposo per i bambini del 1° livello
15.00 - 15.30
Sezione
Laboratori creativi per bambani di 4 e 5 anni
15.30 - 16.00
Uscita
Riordino e merenda
63
SCUOLA PRIMARIA “P.V. MASACCIO”
LOCALITA’ ZONA OVEST - tel. 0423 495332
STRUTTURE
11 aule per la didattica di cui n. 3 dotate di LIM
Biblioteca per gli alunni
Biblioteca insegnanti
Piccola aula per sostegno e attività di gruppo per recupero/potenziamento
Aula per lezioni con utilizzo di strumenti musicali o attività di gruppo
1 Aula insegnanti
1 Aula polifunzionale
Spazioso atrio
Ampia palestra
Giardino alberato con cortile asfaltato antistante l’edificio
Aula mensa con annessso locale attrezzato
ORARIO
64
CLASSE
TEMPO
RIENTRI POMERIDIANI A
PARTIRE DAL GIORNO
23.9.2015
GIORNI SCUOLA
1 sez. A
NORMALE (sett.corta)
GIOVEDI’ (14,00/16,00)
LUNEDI’-VENERDI’ 8-13
1 sez. B
NORMALE (sett.corta)
GIOVEDI’ (14,00/16,00)
LUNEDI’-VENERDI’ 8-13
2 sez. A
NORMALE (sett.corta)
GIOVEDI’ (14,00/16,00)
LUNEDI’-VENERDI’ 8-13
2 sez. B
NORMALE (sett.corta)
GIOVEDI’ (14,00/16,00)
LUNEDI’-VENERDI’ 8-13
3 sez. A
NORMALE (sett.corta)
MARTEDI’ (14,00/16,00)
LUNEDI’-VENERDI’ 8-13
3 sez. B
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8-16
4 sez. A
NORMALE (sett.corta)
MARTEDI’ (14,00/16,00)
LUNEDI’-VENERDI’ 8-13
4 sez. B
NORMALE (sett.corta)
MARTEDI’ (14,00/16,00)
LUNEDI’-VENERDI’ 8-13
4 sez. C
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8-16
5 sez. A
NORMALE (sett.corta)
MARTEDI’ (14,00/16,00)
LUNEDI’-VENERDI’ 8-13
5 sez. B
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8-16
DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE
Distribuzione oraria delle discipline – TEMPO PIENO
classi
I
II
III
IV
V
ITALIANO
10
9
8
8
8
COSTITUZ./CITTAD.
1
1
1
1
1
INGLESE
1
2
3
3
3
MATEMATICA
8
8
8
8
8
SCIENZE
2
2
2
2
2
STORIA
2
2
2
2
2
GEOGRAFIA
2
2
2
2
2
MUSICA
2
2
2
2
2
ARTE E IMMAGINE
2
2
2
2
2
MOTORIA
2
2
2
2
2
R.C.
2
2
2
2
2
TECNOLOGIA
1
1
1
1
1
MENSA
5
5
5
5
5
TOTALI
40
40
40
40
40
Distribuzione oraria delle discipline – TEMPO NORMALE
classi
I
II
III
IV
V
ITALIANO
9
6
6
6
6
COSTITUZ./CITTAD. *
1
1
1
1
1
INGLESE
1
2
3
3
3
MATEMATICA
6
6
5
5
5
SCIENZE
1
2
2
2
2
STORIA
1
2
2
2
2
GEOGRAFIA
1
1
2
2
2
MUSICA
1
1
1
1
1
ARTE E IMMAGINE
1
1
1
1
1
MOTORIA
2
2
1
1
1
R.C.
2
2
2
2
2
TECNOLOGIA
1
1
1
1
1
MENSA
1
1
1
1
1
TOTALI
28
28
28
28
28
* Ora che confluisce a pacchetto nel monte ore di italiano:
65
SCUOLA PRIMARIA “G. CORLETTO” TREVILLE
tel. 0423 482368
STRUTTURE
10 1
1
1
1
1
1
1
1
1
aule
aula grande di animazione insonorizzata
aula pittura e laboratori creativi
aula musica con LIM
aula informatica con LIM mobile
aula falegnameria
biblioteca
salone d’entrata di grandi dimensioni multiuso con impianto visivo
aula multifunzionale
aula verde - botanica
ORARIO
CLASSE
TEMPO
RIENTRI POMERIDIANI
GIORNI SCUOLA
1 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10
1 sez. B
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10
2 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10
2 sez. B
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10
3 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10
3 sez. B
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10
4 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10
4 sez. B
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10
5 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10
5 sez. B
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10
DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE
classi
I
II
III
IV
V
ITALIANO
10
9
8
8
8
COSTITUZ./CITTAD.
1
1
1
1
1
INGLESE
1
2
3
3
3
MATEMATICA
8
8
8
8
8
SCIENZE
2
2
2
2
2
STORIA
2
2
2
2
2
GEOGRAFIA
2
2
2
2
2
MUSICA
2
2
2
2
2
ARTE E IMMAGINE
1+1 lab
1+1 lab
1+1 lab
1+1 lab
1+1 lab
MOTORIA
1+1 lab
1+1 lab
1+1 lab
1+1 lab
1+1 lab
R.C.
2
2
2
2
2
TECNOLOGIA
1
1
1
1
1
MENSA
5
5
5
5
5
TOTALI
40
40
40
40
40
66
SCUOLA PRIMARIA SANT’ANDREA O.M tel. 0423 482100
STRUTTURE
5
1
1
1
1
1
aule per l’attività didattica
aula per attività di recupero/sostegno
aula pittura e laboratori creativi
aula biblioteca e proiezioni dotata di LIM
laboratorio informatica
palestra
ORARIO
CLASSE
TEMPO
RIENTRI POMERIDIANI
GIORNI SCUOLA
1 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,00,16,00
2 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,00,16,00
3 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,00,16,00
4 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,00,16,00
5 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,00,16,00
DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE
classi
I
II
III
IV
V
ITALIANO
10
9
8
8
8
COSTITUZ./CITTAD.
1
1
1
1
1
INGLESE
1
2
3
3
3
MATEMATICA
8
8
8
8
8
SCIENZE
2
2
2
2
2
STORIA
2
2
2
2
2
GEOGRAFIA
2
2
2
2
2
1,5
1,5
1,5
1,5
1,5
ARTE E IMMAGINE
1
1
1
1
1
MOTORIA
1
1
1
1
1
R.C.
2
2
2
2
2
TECNOLOGIA
1
1
1
1
1
MENSA*
7,5
7,5
7,5
7,5
7,5
TOTALI
40
40
40
40
40
MUSICA
*vincolo imposto dal servizio trasporti comune
67
SCUOLA PRIMARIA VILLARAZZO
tel. 0423 494770
STRUTTURE
5 aule per l’attività didattica di cui 1 dotata di LIM
1 biblioteca
1 mensa
1 laboratorio multimediale
Ampio cortile con giardino
Piattaforma esterna per pallavolo/pallacanestro
ORARIO
CLASSE
TEMPO
RIENTRI POMERIDIANI
GIORNI SCUOLA
1 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,30-16,30
2 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,30-16,30
3 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,30-16,30
4 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,30-16,30
5 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8,30-16,30
DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE
classi
I
II
III
IV
V
ITALIANO
9,5
8,5
8
8
8
INGLESE
1
2
3
3
3
MATEMATICA
9
8
8
8
8
SCIENZE
2
2
2
2
2
STORIA
2
2
2
2
2
GEOGRAFIA
1
2
2
2
2
MUSICA
1
1
1
1
1
ARTE/IMMAG.
2
2
1,5
1,5
1,5
MOTORIA
2
2
2
2
2
R.C.
2
2
2
2
2
TECNOLOGIA
1
1
1
1
1
MENSA*
7,5
7,5
7,5
7,5
7,5
TOTALI
40
40
40
40
40
68
SCUOLA PRIMARIA “SAN GIORGIO”
LOCALITA’ BORGO PADOVA
tel. 0423 492957
STRUTTURE
11 aule
Aula grande polifunzionale dotata di LIM
Laboratorio informatico
Biblioteca
Grande sale mensa
Ampia palestra
Ampio giardino comunicante con la scuola dell’infanzia tramite un cancello
Pista esterna di pattinaggio
Campo esterno di pallavolo/pallacanestro
Stagno/orto
CLASSE
TEMPO
RIENTRI POMERIDIANI
GIORNI SCUOLA
1 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8-16
2 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8-16
3 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8-16
3 sez. B
NORMALE (sett.corta)
MARTEDI’ + GIOVEDI’ (12,00/16.00)
LUNEDI’-VENERDI’ 8-12
4 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8-16
5 sez. A
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8-16
5 sez. B
NORMALE (sett.corta)
MARTEDI’ + GIOVEDI’ (12,00/16.00)
LUNEDI’-VENERDI’ 8-12
5 sez. C
PIENO
TUTTI
LUNEDI’-VENERDI’ 8-16
DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE
TEMPO PIENO
classi
TEMPO NORMALE
I
II
III
IV
V
I
II
III
IV
V
ITALIANO
10
9
8
8
8
9
8
6
6
6
COSTITUZ./CITTAD.
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
INGLESE
1
2
3
3
3
1
2
3
3
3
MATEMATICA
8
8
8
8
8
6
6
6
6
6
SCIENZE
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
STORIA
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
GEOGRAFIA
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
MUSICA
2
2
2
2
2
1
1
2
2
2
ARTE E IMMAGINE
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
MOTORIA
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
R.C.
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
TECNOLOGIA
1
1
1
1
1
1
1
1
1
1
MENSA
5
5
5
5
5
2
2
2
2
2
TOTALI
40
40
40
40
40
28
28
28
28
28
69
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO
“GIORGIONE” - tel. 0423 493595
STRUTTURE
1mensa
2 palestre (1 grande, 1 piccola divise
da tenda mobile)
1 laboratorio di scienze
1 laboratorio di linguistico
1 laboratorio di informatica
1 laboratorio di artistica
1 aula polivalente
17 aule di cui 12 aule con LIM
1 sala insegnanti
1 auditorium grande
1 locale presidenza
1 locale vicario
4 locali segreteria
3 archivi
cortile in cemento + 1 prato
ORARIO
CL.
TIPO
LINGUE COMUNIT.
ORE
SEZ
SCUOLA
LUN
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
prima lingua inglese
+ seconda lingua
comunitaria
ORE
OPZIONE
1A
ORDINARIO
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
inglese + tedesco
30
1B
ORDINARIO
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
inglese + spagnolo
30
1C
PROLUNGATO
8/17
8/16
8/16
8/16
8/13
--
inglese potenziato
38
1D
ORDINARIO
SETT. CORTA
8/17
8/13
8/16
8/13
8/13
--
inglese potenziato
30
2A
ORDINARIO
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
inglese + tedesco
30
2B
ORDINARIO
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
inglese + spagnolo
30
2C
PROLUNGATO
8/16
8/17
8/16
8/16
8/13
--
inglese potenziato
38
2D
ORDINARIO
SETT. CORTA
8/13
8/17
8/13
8/16
8/13
inglese potenziato
30
2E
ORDINARIO
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
inglese + spagnolo
30
3A
ORDINARIO
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
inglese + tedesco
30
3B
NORMALE
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
inglese + spagnolo
30
3C
PROLUNGATO
8/16
8/17
8/16
8/16
8/13
--
inglese potenziato
38
3D
ORDINARIO
SETT. CORTA
8/13
8/17
8/13
8/16
8/13
inglese potenziato
30
3E
ORDINARIO
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
inglese/spagnolo
30
3F
ORDINARIO
SETT. CORTA
8/13
8/17
8/13
8/16
8/13
inglese/spagnolo
30
70
TEMPO SCUOLA
8/13
geog.
Mat. Sci.
Ingl.
Ted.
Tecnol.
Arte
Musica
Fisica
Relig.
mensa
Studio ass.
Ital.
Studio ass.
Matem.
6
2
2
6
3
2
2
2
2
2
1
2A
6
2
2
6
3
2
2
2
2
2
1
3A
6
2
2
6
3
2
2
2
2
2
1
1B
6
2
2
6
3
2
2
2
2
2
1
2B
6
2
2
6
3
2
2
2
2
2
1
3B
6
2
2
6
3
2
2
2
2
2
1
1C
6
2
2
6
5
2
2
2
2
1
4
2
2
2C
6
2
2
6
5
2
2
2
2
1
4
2
2
3C
6
2
2
6
3
2
2
2
2
1
4
2
2
1D
6
2
2
6
5
2
2
2
2
1
2
2D
6
2
2
6
5
2
2
2
2
1
2
3D
6
2
2
6
3
2
2
2
2
2
1
2
2E
6
2
2
6
3
2
2
2
2
2
1
3E
6
2
2
6
3
2
2
2
2
2
1
3F
6
2
2
6
3
2
2
2
2
2
1
Spa.
storia
1A
classe
Ital.
DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE
2
71
SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO “TREVILLE”
tel. O423 482277
STRUTTURE
6 aule per la didattica
1 locale presidenza/segreteria
1 sala docenti
1 auditorium con gradoni (150 posti)
1 aula di artistica, ceramica, mosaico, affresco
1 aula di educazione tecnica e laboratorio manuale
1 laboratorio di informatica
1 biblioteca
1 aula Video
1 aula LIM
1 locale mensa
1 palestra attrezzata
ampi spazi verdi: campo sportivo/calcio regolamentare:
pista 400 metri con pedana atletica leggera
pista di pattinaggio e campi da tennis
pista per ciclismo e roller in asfalto
ORARIO
CL.
TIPO
TEMPO SCUOLA
LINGUE COMUNIT.
ORE
ORE
OPZIONE
MAR
MER
GIO
VEN
SAB
prima lingua inglese
+ seconda lingua
comunitaria
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
inglese+spagnolo.+
tedesco
30
ORDINARIO
MUSICALE
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
inglese+spagnolo.+
tedesco
30
ORDINARIO
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
inglese+spagnolo.
30
SEZ
SCUOLA
1A
ORDINARIO
1B
1C
LUN
1^B: + n. 1 rientro il lunedì dalle ore 14 alle ore 16 (strumento) + n. 1 rientro individuale
2A
ORDINARIO
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
inglese + tedesco +
spagnolo
30
2B
ORDINARIO
MUSICALE
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
inglese+/ spagnolo/
tedesco
30
2^B: + 1 rientro il lunedì dalle ore 14 alle ore 16 (strumento) + 1 rientro individuale
3A
ORDINARIO
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
inglese+spagnolo+
tedesco
30
3B
ORDINARIO
MUSICALE
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
8/13
inglese+spagnolo
+tedesco
30
3^ B : + 1 rientro il lunedì dalle ore 14 alle ore 16 (strumento ) + n. 1 rientro individuale
72
geog.
Mat.Sci.
Ingl.
Tecnol.
Arte
Musica
Fisica
Relig.
6
2
2
6
3
2
2
2
2
1
2A
6
2
2
6
3
2
2
2
2
1
3A
6
2
2
6
3
2
2
2
2
1
1B
6
2
2
6
3
2
2
2
2
1
2B
6
2
2
6
3
2
2
2
2
1
3B
6
2
2
6
3
2
2
2
2
1
1C
6
2
2
6
3
2
2
2
2
1
Ted.
Spag.
storia
1A
classe
Ital.
DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE
2
N.B. le classi 1B, 2B, 3B svolgono attività pomeridiana:
-musica d'insieme
-1ora di musica alla settimana per alunno di lezione individuale di strumento
73
SCUOLA DELL’INFANZIA BORGO PADOVA
Agli inizi degli anni ’70, nel lato sud di Castelfranco Veneto sorge una nuova zona residenziale.
All’interno del nuovo quartiere di Borgo Padova è lasciato un ampio spazio-servizi dove sono
presenti due edifici: uno costituisce la sede della scuola dell’Infanzia, l’altro la sede della scuola
Primaria.
La scuola dell’Infanzia di Borgo Padova è ultimata ed inaugurata nel 1972 ed è caratterizzata
da ampi spazi sia interni sia esterni, da numerose finestre che permettono in ogni stagione un
continuum tra interno ed esterno, da porte che collegano ogni sezione con il giardino.
Nella nuova costruzione scolastica dovevano convergere le utenze del recente quartiere, della
vecchia via S. Giorgio, delle case popolari e artigiane e di via Borgo Padova. Da subito le iniziali
tre sezioni previste si dimostrarono insufficienti, tanto che, intorno agli anni ’80, è stato realizzato un
ampliamento dell’edificio scolastico aggiungendo uno spazio-servizi, una sezione, un dormitorio
e un interrato che attualmente ospita l’archivio storico comunale.
Oggi la scuola è assestata sulle quattro sezione e ospita 107 bambini.
Le insegnanti di sezione sono nove, affiancate da quattro insegnanti di sostegno, un’insegnante
di religione, da tre addette all’assistenza e da una mediatrice linguistica.
La scuola offre ai bambini momenti di lavoro di sezione per gruppi omogenei per età e momenti
di laboratorio dove ai bambini, in gruppi misti per età, sono proposte attività creative dove
vengono impiegate diverse tecniche e sperimentato un uso alternativo dei materiali.
La scuola si caratterizza per:
➢ L’accoglienza offerta a tutti i bambini ed in particolare ai bambini nuovi iscritti, per i quali
viene predisposto un progetto vero e proprio che inizia nel mese di maggio con l’incontro con
i genitori per una prima conoscenza. Viene quindi proposta una mattinata a scuola, bambini
e genitori insieme, che si conclude con un pic nic nel giardino della scuola. A settembre, nei
giorni immediatamente precedenti l’apertura della scuola, vengono aperti i locali della scuola
stessa solo per i nuovi iscritti per due ore.
➢ La documentazione: viene utilizzato un fascicolo che registra il percorso personale di ciascun
bambino nel triennio di frequenza; parte del fascicolo viene condiviso con le famiglie nei
colloqui quadrimestrali.
➢ La prevenzione: con la partecipazione al progetto “Impariamo a parlare meglio nella scuola
dell’infanzia” per l’individuazione precoce dei fattori di rischio che potrobbero evolvere in
disturbi dell’apprendimento.
➢ La continuità: che trova un suo sbocco naturale nella vicina scuola Primaria con la quale
comunica anche attraverso un cancelletto. Per gli alunni del terzo anno viene predisposto, dalle
insegnanti di sezione e da quelle del primo anno della scuola Primaria, un progetto specifico
che si concretizza non solo nella visita ai locali della scuola Primaria ma anche in una serie di
attività nella scuola stessa accompagnati dai compagni del primo anno.
➢ Il rapporto con l’extrascuola, attuato attraverso:
• frequenti uscite nel territorio sempre inerenti al progetto di plesso programmato.
• La collaborazione con organizzazioni presenti nel territorio.
• La collaborazione con la consulta della terza età.
• Gite organizzate per visitare musei, parchi….
➢ Attenzione all’arte: verrà proposto agli alunni il percorso della “Biennale d’arte del bambino”
che ha come obiettivo la conoscenza e la valorizzazione dell’arte moderna e contemporanea
attraverso un lavoro di osservazione, ricerca e rielaborazione personale delle opere proposte
e la realizzazione di un’opera collettiva che, alla fine del progetto, verrà esposta nei locali del
palazzo “Ca’ Noal” di Treviso.
➢ Progetto annuale di plesso su sfondo integratore comune; ogni sezione segue un percorso
74
adeguato in base alle diverse età con momenti significativi che coinvolgono l’intero plesso.
➢ Laboratori. Accanto al progetto di plesso, vengono attivati nel corso dell’anno scolastico, tre
momenti di laboratorio creativo della durata variabile da due a sei settimane. Tali laboratori
sono finalizzati alla preparazione di feste ed eventi significativi per la scuola. Nel corso dei
laboratori i bambini sono divisi in cinque gruppi eterogenei e sono affiancati da insegnanti
che non sempre sono quelle di riferimento. Le insegnanti nei laboratori propongono agli alunni
materiali diversi e saranno poi i bambini stessi ad utilizzarli in modo creativo seguendo i vari
progetti ideati all’interno del gruppo stesso.
➢ Promozione della lettura.
La lettura ad alta voce di storie, racconti, fiabe…. è un momento particolarmente significativo
nella giornata scolastica; diventa momento rilassante, di condivisione di pensieri e di emozioni.
Nel corso dell’anno scolastico poi, viene dedicato a questo tema un tempo particolare
denominato “Settimana della lettura” durante il quale vengono proposte letture animate,
rielaborazioni in piccolo e grande gruppo e anche insieme ai genitori che possono, per una
mattinata intera partecipare alle attività della scuola.
All’interno della scuola è presente una biblioteca per bambini e durante l’anno scolastico gli
alunni del terzo anno possono accedere al prestito personale.
➢ Modalità di lavoro: il metodo di lavoro utilizzato fa riferimento alle pratiche della scuola attiva.
Gli alunni diventano co – costruttori del loro sapere nella consapevolezza che si impara meglio
facendo che ascoltando. L’atteggiamento dell’adulto è quindi di ascolto e viene dato ampio
spazio alle osservazioni dei bambini, alla formulazione di ipotesi, di soluzioni di problemi e alla
verifica di quanto ipotizzato.
L’orario delle insegnanti della scuola dell’Infanzia è articolato in modo funzionale all’organizzazione e a livello normativo fa riferimento a:
➢ D.P.R. 419 del 31/05/74 inserito ora nel D.L.vo 297/94 e modificato per effetto di quanto stabilito
dalla legge 59 del 15/03/97 (legge Bassanini).
➢ Indicazioni per il curricolo, Ministero della Pubblica Istruzione, agosto 2007 che cita “La scuola
dell’Infanzia sperimenta con libertà la propria organizzazione, la formazione dei gruppi, delle
sezioni e le attività di intersezione a seconda delle scelte pedagogiche, dell’età e della
numerosità dei bambini e delle risorse umane e ambientali delle quali può disporre”.
Aspetti organizzativi:
➢ Lavoro didattico in cinque gruppi che sostituiscono le quattro sezioni burocratiche;
➢ L’assegnazione delle insegnanti viene fatta ai cinque gruppi suddivisi per età;
➢ L’orario delle insegnanti è strutturato in modo da assicurare la presenza di due insegnanti per
ogni gruppo di età nelle ore di lavoro in sezione, mentre nelle ore di accoglienza, uscita e
pranzo, la presenza delle insegnanti risulta inferiore.
Aspetti da puntualizzare:
➢ Nella parte iniziale e finale della giornata la responsabilità dei bambini è condivisa da tutte le
insegnanti presenti in servizio.
➢ Alcune insegnanti presteranno servizio su turni fissi, altre ruoteranno a scansione settimanale.
➢ Nei gruppi alcuni insegnanti lavoreranno nel turno antimeridiano per 4 ore e nel turno
pomeridiano per 6 ore, sempre ad alternanza settimanale. L’alternanza di servizio, nel tempo,
assicurerà che, a consuntivo, l’insegnante abbia effettuato l’orario di servizio dovuto.
➢ La programmazione educativo – didattica e il progetto annuale di plesso verranno elaborati
in base a questa organizzazione e saranno articolati in momenti di lavoro per età e in attività
di laboratorio per gruppi eterogenei.
➢ Uscite didattiche e visite guidate: considerata l’età dei bambini, le insegnanti organizzeranno
il loro orario in modo da assicurare la massima sorveglianza modificando preventivamente
l’orario settimanale di servizio.
75
SCUOLA DELL’INFANZIA “LARGO ASIAGO”
La Scuola dell’Infanzia Statale di “Largo Asiago” è stata costruita intorno agli anni ottanta, con la
nascita del quartiere “Largo Asiago”; lo stesso edificio accoglie l’Asilo Nido Comunale.
Nel corso degli anni, in periodi diversi, sono state apportate all’edificio delle modifiche:
➢ È stato predisposto un locale per la mensa.
➢ E’ stato ricavato uno spazio per l’ingresso, da una sezione.
➢ Una sezione grande è stata divisa in due spazi (sezioni) inserendo un corridoio come via di
fuga (per il piano sicurezza).
Inoltre sono state fatte alcune ristrutturazioni nel salone e in alcune aule.
La provenienza socio-culturale delle famiglie si presenta eterogenea.
Negli ultimi anni si è registrato un consistente incremento di famiglie straniere provenienti da
diversi paesi (Marocco, Albania, Senegal, Romania …).
La scuola accoglie quattro sezioni con cento bambini, provenienti prevalentemente dal quartiere.
Nell’anno scolastico in corso (2015/2016), alle quattro sezioni sono assegnate otto insegnanti; in
due sezioni sono inseriti due bambini diversamente abili seguiti da un'insegnante di sostegno e
una addetta all’assistenza .
La scuola dell’infanzia di “Largo Asiago” mira ad offrire delle opportunità formative a tutti i
bambini, indistintamente, valorizzando la diversità che ognuno porta con sé.
La nostra organizzazione scolastica promuove l’incontro, la socialità e la cooperazione fra età
diverse attraverso un laboratorio creativo qiundicinale a tema per tutti i bambini della scuola
oltre a laboratori pomeridiani che coinvolgono i bambini di secondi e terzo livello.
Caratteristiche della scuola:
➢ una programmazione educativo-didattica con uno sfondo integratore che coinvolge tutti
le sezioni.
➢ Laboratorio quindicinale a tema per i bambini del I°, II° e III° livello.
➢ Laboratori pomeridiani ( scadenza quindicinale), a carattere prevalentemente ludico e
creativo, per bambini del II° e III° livello.
➢ Documentazione: è previsto per ogni bambini un fascicoli personale, che lo accompagna
nei tre anni di scuola; questo strumenti risponde al bisogno di documentare il percorso
scolastico del bambini alla scuola dell’infanzia e di favorire la conoscenza e la condivisione
del percorso con le famiglie.
➢ Uscite didattiche nel territorio (biblioteca, librerie, …).
Progetti:
➢ “Accoglienza”: per favorire un inserimento scolastico graduale e sereno dei bambini nuovi
iscritti.
➢ “Continuità” per favorire un passaggio graduale fra i diversi ordini di scuola (Nido/Infanzia,
Infanzia/Primaria)
➢ “Settimana della lettura” per favorire un approccio positivo al libro.
➢ “Biblioteca a scuola” sperimentare a scuola il prestito del libro.
➢ “Educazione Stradale” per formare buoni utenti della strada.
➢ “Nella scuola dell’infanzia si parla meglio”.
➢ “Sicurezza”.
76
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
SCUOLA DELL’INFANZIA
La scuola dell’infanzia caratterizza la sua azione nella capacità di comprendere i bisogni dei
singoli alunni, nel dare risposta a questi bisogni e nella particolare attenzione all’organizzazione
dello spazio sezione pensato e predisposto per essere un ambiente di apprendimento. Si può
quindi affermare che la scuola dell’infanzia sia un ambiente costruito su misura del bambino
dove spazi, materiali ed esperienze sono pensate e realizzate con un’unica finalità: il benessere
di ciascuno. Per questo motivo le insegnanti ritengono necessario regolamentare l’accoglienza
dei bambini nuovi iscritti e soprattutto di coloro che iniziano la frequenza ad anno scolastico
iniziato.
La procedura, sperimentata da anni e divenuta ormai prassi, di inserimento dei bambini nuovi
iscritti prevede:
➢ L’attività di prescuola: nei due giorni che precedono l’inizio ufficiale dell’anno scolastico
la scuola è aperta, due ore alla mattina, per i nuovi iscritti e i loro genitori. Le insegnanti
predispongono l’ambiente all’accoglienza creando punti di riferimento per bambini
e famiglie:strutturazione degli spazi in sezione, assegnazione del contrassegno e
dell’armadietto personale…; propongono attività di gioco, pittura e manipolazione di
materiali; parlano con i genitori per raccogliere informazioni sul bambino.
➢ L’avvio dell’anno scolastico per i bambini del primo anno avviene in modo graduale e
prevede: le prime due settimane di scuola la frequenza è limitata all’orario antimeridiano
senza mensa: la terza settimana orario antimeridiano con mensa e la quarta settimana
l’orario completo.
Procedura di inserimento di alunni in corso d’anno:
➢ La segreteria informa la scuola dell’avvenuta iscrizione e fissa un appuntamento tra scuola
e famiglia.
➢ Le insegnanti incontrano la famiglia e raccolgono informazioni rispetto al bambino;
➢ L’inserimento del bambino per la prima settimana avviene con una frequenza solo
antimeridiana con mensa.
77
SCUOLA PRIMARIA “P. V. MASACCIO”
La scuola Masaccio si caratterizza
La scuola primaria “P.V. Masaccio”, situata in via Monfenera e circondata da un ampio ed
alberato giardino, è intitolata al partigiano Primo Visentin detto Masaccio, medaglia d’oro al
valor militare. Da tre anni, in occasione della ricorrenza del 25 aprile, la Masaccio ha avviato
un’opera di sensibilizzazione alla cittadinanza consapevole ed alla libera e responsabile
espressione dell’individuo, attraverso un progetto che ha coinvolto alcune classi della scuola.
Tale scelta è servita ad avvicinare gli alunni alle tematiche della Resistenza e della Costituzione
italiana che ne deriva e a far conoscere un uomo, un maestro, che ha dato la vita per il ritorno
della democrazia in Italia e i cui insegnamenti non possiamo dimenticare.
Pertanto, la scuola ha partecipato al Concorso del 25 aprile indetto ogni anno dall’Amministrazione
Comunale e negli ultimi due anni ha conseguito il primo premio per la miglior produzione cartacea
e multimediale, realizzata anche in collaborazione con il maestro Mario Scapin, un prezioso
testimone di quel periodo storico e amico personale di P. Visentin, e con alcune Associazioni del
territorio e dei genitori.
Data la peculiare e significativa premessa, la scuola primaria “P.V. Masaccio” si caratterizza
perciò per una serie di progetti pluridisciplinari riguardanti l’educazione interculturale e alla pace,
il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture. Lo scopo è di favorire una cittadinanza attiva
e democratica, responsabile e solidale, che abbia a cuore il bene comune e sia consapevole
dei diritti e dei doveri di ciascuno.
Ecco, qui di seguito, nel dettaglio i percorsi che vi si realizzano:
a - progetti di Accoglienza, Continuità e Multiculturalità, con:
➢ iniziative atte a promuovere la conoscenza della struttura, dei suoi spazi e dei laboratori,
e a includere gli alunni. Il fine è quello di fornire stimoli educativi/formativi che sviluppino
maggiormente abilità e competenze di ciascun individuo, coinvolgendo anche le famiglie.
➢ Visita dei bambini della scuola dell’infanzia alle classi prime della primaria e svolgimento
di attività ludico-propedeutiche (maggio).
• Incontro degli insegnanti delle future classi prime con le colleghe delle scuole dell’infanzia
per la presentazione dei nuovi iscritti.
➢ Visita degli alunni di quinta alla scuola secondaria di primo grado di riferimento.
➢ Incontri tra docenti della scuola primaria e secondaria per la raccolta di informazioni
finalizzate alla formazione delle future classi prime.
➢ Percorsi di accoglienza dei nuovi iscritti con l’intervento dei mediatori culturali come da
Protocollo d’Istituto, riferito agli alunni stranieri neo arrivati o con scarsa conoscenza della
lingua italiana.
Progettazione e realizzazione di attività laboratoriali, anche per classi aperte, per tutti:
➢ Progetto “Dai, leggiamo, un libro per amico” per avvicinare maggiormente gli alunni alla
lettura ed ai linguaggi visivi e valorizzare la biblioteca scolastica.
➢ Progetto di musica:
Concerto e festa di Natale con il mercatino degli elaborati degli alunni e la collaborazione
dei genitori.
Concerto e festa di fine anno.
➢ Progetto “Concorso del 25 aprile” indetto da Comune di Castelfranco Veneto
➢ Progetto “Moviart” per alunni diversamente abili e non solo.
b - Realizzazione di progetti comuni anche in collaborazione con le realtà del territorio e le
famiglie per:
78
➢ La valorizzazione della nuova biblioteca scolastica, luogo deputato al piacere della lettura
➢ Laboratori espressivo-manipolativi , anche con il riciclo di materiali, di pittura, ceramica,
teatro dei burattini, musica e animazione che si concluderanno con il mercatino organizzato
dai genitori
➢ Storia locale
➢ Laboratorio di informatica, pur nei limiti dello spazio dell’aula e del numero dei computer
che si sta cercando di ovviare. (Si registra la mancanza di compresenze per creare gruppi
di alunni e permettere l’accesso all’aula ai bambini del tempo modulo)
➢ Introduzione alla pratica corale e strumentale della scuola primaria: lezioni collettive di
violino a gruppi di 5/6 alunni a partire dalla classe quarta a Tempo Pieno con il progetto
D.M. 8/2011
➢ Progetto d’Istituto “Bambini all’opera: la Traviata”, in collaborazione con l’Amministrazione
Comunale.
➢ Progetto sport: proposte di varie attività sportive in collaborazione con le Associazioni
sportive del territorio e il Comune
c - Realizzazione di attività per migliorare il benessere e la qualità della vita con progetti di:
➢
➢
➢
➢
➢
Educazione alimentare, progetto “Più frutta a scuola”
Educazione alla salute anche con interventi di esperti ULSS
Educazione alla sicurezza stradale in accordo con i Vigili Urbani
Educazione alla sicurezza anche con esperti della Croce Rossa
Educazione all’affettività e alla sessualità, con l’intervento di un professionista esperto per
le classi quinte
Per le attività di prevenzione e recupero:
➢ Progetto “In prima si legge meglio”, in collaborazione con il CTI, per l’individuazione di
eventuali difficoltà di letto-scrittura in classe prima
➢ Laboratori di L2 e/o di recupero in piccoli gruppi per alunni in difficoltà.
79
SCUOLA PRIMARIA
“GIANFRANCO CORLETTO” TREVILLE
Negli anni ’70 il Direttore Didattico Gianfranco Corletto ha trasformato la scuola elementare di
Treville in scuola a Tempo Pieno ( 40 ore), condividendo le proposte pedagogiche-didattiche di
don Milani, Mario Lodi, il Movimento di Cooperazione Educativa... .
Al Direttore Corletto è stata intitolata, nel 2009, la scuola primaria a T.P. di Treville per dare un chiaro
riconoscimento, oltre che al suo indiscusso spessore professionale, anche al lato squisitamente
umano: dalle sue parole e dalle sue azioni infatti è sempre stato chiaro il modello di scuola e l’
ideale di cittadinanza da perseguire.
Seguendo con convinzione le orme del suo “fondatore”, la scuola “ G. Corletto” porta avanti da
anni scelte educative che la pongano in relazione continua con il tessuto sociale in cui è inserita,
in particolare ha iniziato dall’ a.s. 2005\2006 un progetto comune, complesso ed articolato
di riflessione e sperimentazione, che si svilupperà anche nei prossimi anni, imperniato su scelte
educative e didattiche a favore dei diritti umani, del dialogo interculturale, della cittadinanza
attiva, per lo sviluppo di una cultura di promozione umana, di pace, solidarietà e cooperazione.
La scuola G. CORLETTO si caratterizza per
➢ L’elaborazione di un progetto annuale di plesso che funge da “ sfondo integratore “ o
cornice educativa per le attività più significative di plesso e/o di classe e che risulta legato
ad indicazioni istituzionali anche sovranazionali finalizzato alla realizzazione dei principi
della cittadinanza attiva e solidale…………..lo sfondo integratore di quest’ anno è :- UNA
TERRA, UNA GRANDE FAMIGLIA: TUTTI UGUALI, TUTTI DIVERSI- e comprende i tanti percorsi
progettuali che caratterizzano la scuola:
➢ Accoglienza : il primo periodo di scuola vede coinvolti alunni e docenti in attività pregnanti
e motivanti sviluppate nelle classi e condivise in momenti comuni. Durante tutto l’ anno
l’ accoglienza viene intesa come metodo costante di approccio relazionale, alla base di
tutte le pratiche inclusive.
➢ Storia-memoria-futuro… anche quest’ anno, in occasione del centenario dell’ entrata in
guerra dell’ Italia, nella prima guerra mondiale, si è prosegue un percorso di conoscenza
e approfondimento di fatti, luoghi, persone, delle tante storie che costituiscono la Storia.
Con la collaborazione delle tante risorse presenti sul territorio ( ad es. il gruppo Alpini e
altre associazioni d’ Arma di Castelfranco V.) si cerca di costruire percorsi che permettano
ad alunne\i di sviluppare la propria identità conoscendo emotivamente le proprie radici,
vivendo consapevolmente il presente e progettando con speranza il futuro.
➢ Cittadinanza attiva e responsabile: progettazione e sperimentazione di itinerari di crescita
e formazione in collaborazione con la Consulta per la terza età, parrocchia, famiglie,
UIAF,..
➢ Noi, l’ ambiente, l’ alimentazione :oltre alle nostre tradizionali iniziative di sensibilizzazione
e alle azioni periodiche a favore dell’ ambiente, quest’ anno la scuola inizia un percorso
di alimentazione, cucina e degustazione in collaborazione con la condotta di Slow Food
di Castelfranco Veneto, per sviluppare la consapevolezza dell’ importanza di garantire a
tutti il diritto al cibo BUONO, PULITO E GIUSTO
➢ La scuola è aperta a tutti: in collaborazione con il CTP-CPIA, e grazie alla disponibilità di
tutti, si propone ogni anno un corso di apprendimento della lingua italiana ( con insegnante
appositamente preparata e baby sitting) rivolto alle donne straniere del territorio.
➢ Indirizzo musicale:
dall’anno scolastico 2010/2011 a seguito della partecipazione al Progetto Nazionale
Musica 2020, è attivo un laboratorio di pratica corale e strumentale, Con la voce e il corpo
80
➢
➢
➢
➢
➢
➢
➢
➢
➢
si può… che coinvolge tutte le 10 classi (dalla prima alla quinta), con interventi settimanali
di due ore per classe, in orario curricolare, da parte di un docente specializzato interno. Le
attività proposte hanno come principale finalità la diffusione della pratica musicale nella
scuola primaria in tutte le sue espressioni, in coerenza con le Indicazioni Nazionali del 2012
e con le linee guida del D.M. 8\2011 e vengono integrate nelle classi del secondo ciclo da
interventi di pratica strumentale.
Natale solidale: anche quest’ anno viene approfondito il rapporto con la scuola gemellata
- Rosanna Trotti e Silvia Auma - di ICEME (Uganda), con iniziative volte a rendere concreta
ed empatica l’ attenzione verso questi amici lontani con 5 dei quali, in particolare, ogni
classe è gemellata
La tradizionale – Festa Insieme-: in una delle domeniche di maggio : momento di lavoro,
di incontro e divertimento tra scuola e famiglie per condividere “ l’ idea di scuola”, con l’
utilizzo di tutti gli spazi della scuola e la partecipazione di esperti e\o artisti del territorio
Laboratori: vengono proposti per due ore settimanali, i laboratori interdisciplinari che, da
sempre, caratterizzano la scuola a tempo pieno in quanto momenti di concretizzazione
della conquista operativa del sapere, ed ulteriore occasione di sviluppo delle intelligenze
multiple.
Potenziamento dell’ innovazione didattica con l’ utilizzo di nuove tecnologie informatiche
come la lavagna interattiva multimediale e l’ utilizzo dell’ informatica nelle attività curricolari
Settimana di potenziamento, recupero ed attività interdisciplinari, in coerenza con il
RAV ed in linea con quanto proposto in sede di collegio dei Docenti. Si ritiene opportuno
coinvolgere in questa iniziativa tutte le classi ( non solo le classi quinte), in modo da garantire
la gradualità e l’ omogeneità dei percorsi educativi-didattici.
Peer- tutoring nella continuità nell’ ambito del progetto di Istituto tra scuola dell’ infanzia
e primaria, il plesso propone da anni, l’ affiancamento degli alunni delle classi quarte ai
bambini dell’ ultimo anno dell’ infanzia. Anche la continuità tra classi 5 e secondaria di
primo grado si declina in una serie di incontri ed attività co-progettate e co.-costruite dai
docenti dei 2 ordini.
Progetto teatro: progetto annuale o pluriennale articolato e interdisciplinare che coinvolge
soprattutto le classi quinte.
Sperimentazione esami in classe quinta per abituare alunni\e a misurarsi consapevolmente
con i momenti di crescita anche attraverso passaggi rituali ( in collaborazione con docenti
della secondaria di 1° di Treville)
Progetto EChilDL (E-Learning for Children), il cui nome non a caso crea assonanza con il
più famoso Progetto ECDL che si svolge nel nostro Istituto per le classi prime, seconde e
terze della Scuola Secondaria di 1° grado, ha, quale obiettivo primario quello di realizzare
un curricolo formativo nell’area tecnologica-informatica che vada a costituirsi come un
unico percorso dalla classe terza della Scuola Primaria fino alla classe terza della Scuola
Secondaria di 1° grado senza interruzioni e in modo graduale.
81
SCUOLA PRIMARIA SANT’ANDREA O.M.
Scelte educativo - didattiche
La scuola Primaria Di S. Andrea O. M. si connota come luogo di promozione della cultura, dei
diritti dei bambini e del loro sviluppo armonico, nel rispetto dei tempi di crescita individuali e in
una dimensione di ascolto dei bisogni di ognuno.
Presupposto fondamentale dell’agire educativo dei docenti è l’osservazione, quale strumento
basilare per una progettazione realizzata ogni giorno attraverso relazioni significative tra adulti e
bambini e attenta ai processi di costruzione della conoscenza, intesa come scoperta continua
ed euristica e non già come mera trasmissione di contenuti.
Ogni alunno viene messo nella condizione d’essere il vero “artefice” del suo percorso conoscitivo,
in un’ottica che cerca di puntare i riflettori sulla qualità dei processi conoscitivi attivati e non già
sulla quantità. Elementi metodologici che guidano l’azione educativa dei docenti sono:
➢ porsi in situazione di ascolto:
➢ osservare;
➢ stabilire un clima di benessere e tranquillità;
➢ favorire e incoraggiare lo spirito di curiosità e ricerca;
➢ favorire l’accesso ai saperi, creando situazioni facilitanti;
➢ rispettare i tempi e gli stili di apprendimento di ognuno;
➢ valorizzare “l’errore” considerandolo “occasione di apprendimento”.
Progetti di plesso
La collaborazione e l’unitarietà del corpo docente, grazie ad un’interazione efficace e costruttiva,
consentono la realizzazione di diversi progetti di plesso ( dalla classe prima alla classe quinta)
durante l’anno scolastico 2015 – 2016:
➢ progetto accoglienza: durante il primo periodo dell’anno scolastico vengono realizzate
“attività di accoglienza” finalizzate a favorire l’inserimento e l’integrazione degli alunni che
intraprendono un nuovo cammino scolastico e la graduale ripresa della routine scolastica
degli alunni delle altre classi;
➢ progetto “Auguri nonni”: in occasione del due ottobre, festa nazionale dei nonni, gli alunni
invitano a scuola i nonni intrattenendoli con canti, poesie, interviste…(Tale progetto viene
attuato ogni due anni);
➢ progetto Natale: “Portiamo la voce in teatro”: in occasione del Natale canti, poesie e
filastrocche diventano occasione per stare insieme e condividere la magica emozione
del Natale. Quest’anno gli alunni, oltre che ad acquisire una maggiore consapevolezza
nella capacità di fare musica d’insieme imparando ad ascoltare se stesso e gli altri,
vivranno l’esperienza del mondo del teatro potendo esibirsi sul palcoscenico del Teatro di
Castelfranco.
➢ Progetto lingua inglese“Let's Play and Talk”: Il progetto intende avvicinare gli alunni alla
comprensione e all’uso della lingua straniera attraverso lo scambio comunicativo con
un insegnante madrelingua, offrendo un’esperienza di ascolto/fruizione di lingua parlata
autentica in situazione comunicativa reale. Attraverso il percorso proposto ci si propone
di promuovere ed incoraggiare lo sviluppo delle abilità espressive e comunicative per
l’acquisizione di competenze nell’uso dell’inglese orale, che permettano agli allievi di usare
la lingua in contesti diversificati, di ampliare il proprio patrimonio linguistico, di consolidare
gli apprendimenti e di esercitare l’uso della lingua inglese con maggiore sicurezza.
➢ Progetto Affettività: offre a tutti i bambini l’opportunità di esprimere le proprie emozioni e di
82
prenderne consapevolezza, potenzia e rafforza la conoscenza di SE’ e dell’ALTRO, educa
al rispetto dell’altro, alla collaborazione e alla cooperazione. Offre una più completa
possibilità d’interazione tra i bambini volta alla costruzione di rapporti autentici.
➢ Progetto di Educazione Ambientale: il progetto, con la sua caratteristica di trasversalità e
di interdisciplinarietà condotto in collaborazione di esperti della Contarina SPA, intende
educare gli alunni ad una maggiore conoscenza sui vari aspetti della questione dei
rifiuti e sull'impatto che i comportamentiquotidiani, le scelte e i diversi stili di vita hanno
sull'ambiente al fine di formare cittadini attivi e fattivi.
➢ Progetto Acquerelli: il progetto offre ai bambini un’occasione di gioco manipolativo e
divertente, oltre la possibilità di sapersi esprimere con il disegno e la pittura e sviluppare la
capacità collaborativa con i compagni. Inoltre mette in relazione due generazioni di età
molto diverse, capaci di interagire portando ognuna la sua dote di valori per crescere
insieme in quanto è previsto il coinvolgimento di esperti della Consulta della Terza Età.
➢ progetto di recupero e potenziamento: oltre alle attività curricolari, vengono attuati
una serie di laboratori di recupero al fine di potenziare, consolidare e supportare le
abilità di quegli alunni che presentano delle difficoltà, come garanzia di un percorso di
apprendimento qualitativamente efficiente ed efficace che offra a tutti pari opportunità;
➢ progetto “Fare teatro a scuola”: attraverso un magnifico gioco di ruoli, gli alunni , in
occasione della recita di fine anno, diventano cantanti, attori, coreografi, sceneggiatori…
realizzando un oramai consueto momento di condivisione tra scuola e territorio.
➢ Progetto EChilDL (E-Learning for Children), il cui nome non a caso crea assonanza con il
più famoso Progetto ECDL che si svolge nel nostro Istituto per le classi prime, seconde e
terze della Scuola Secondaria di 1° grado, ha, quale obiettivo primario quello di realizzare
un curricolo formativo nell’area tecnologica-informatica che vada a costituirsi come un
unico percorso dalla classe terza della Scuola Primaria fino alla classe terza della Scuola
Secondaria di 1° grado senza interruzioni e in modo graduale.
La scuola si caratterizza per la particolare attenzione rivolta:
➢ alla scelta di percorsi educativi – didattici validi, chiari e lineari, ricchi e completi;
➢ all’impostazione metodologica – didattica moderna e stimolante;
➢ alla creatività e all’espressione artistica, che rappresentano un’esperienza perfettamente
integrata nel “cammino formativo della scuola”;
➢ al rapporto con l’extrascuola: numerosi sono gli interventi di specialisti esterni, facenti capo
a diverse organizzazioni territoriali, che arricchiscono l’offerta formativa;
➢ alla continuità tra i diversi ordini di scuola: i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia
visitano varie volte la scuola primaria dove gli insegnanti e gli alunni si rendono disponibili
a presentare il nuovo ambiente, illustrare i materiali prodotti, praticare attività comuni.
Le stesse opportunità vengono offerte anche agli alunni dell’ultimo anno della scuola
primaria attraverso visite alla scuola secondaria di primo grado e attività strutturate.
83
SCUOLA PRIMARIA
DI VILLARAZZO
La scuola primaria di Villarazzo è ubicata in un edificio storico nella frazione omonima.
L’orario scolastico è organizzato su tempo pieno (in 40 ore settimanali – dal Lunedì al Venerdì –
dalle 8.30 alle 16.30).
La scuola primaria di Villarazzo costituisce un punto di riferimento non solo per la frazione che
rappresenta, ma anche per i territori limitrofi: essa accoglie, infatti, alunni provenienti da altri bacini
della castellana, dalla vicina Castello di Godego ed anche da altri paesi della pedemontana,
per il tipo di organizzazione oraria che ne caratterizza il funzionamento e che agevola le famiglie
nella gestione degli impegni lavorativi.
La scuola pone particolare attenzione alle seguenti aree.
Flessibilità didattica e organizzativa: in direzione di un’azione orientata a favorire la motivazione
allo studio e all’apprendimento, al lavoro d’insieme, al rispetto e alla valorizzazione delle diversità,
l’offerta formativa viene articolata su attività non solo per singole classi, ma anche per classi
aperte o con impianto cooperativo o di tutoring, sempre a partire dalle libere scelte didattiche
e pedagogiche dei docenti.
L’impegno a superare i limiti logistici che l’edificio presenta si è contraddistinto, negli anni, in
azioni creative di organizzazione e ri-organizzazione delle attività scolastiche, anche in relazione
ad un uso flessibile degli spazi a disposizione.
I Progetti
Accoglienza: a classi aperte, tutti gli alunni, nei primi giorni di scuola, sono coinvolti in attività di
carattere ludico-espressivo e laboratoriale con sfondo integratore condivo dalle insegnanti e
attento ai bisogni di socializzazione dei bambini, con particolare riguardo a quelli di classe prima.
Continuità: nell’ultimo periodo dell’anno scolastico (aprile - maggio), i bambini della scuola
dell’infanzia e i bambini di classe quarta sono impegnati in un progetto comune che li
accompagnerà all’ingresso nella nuova scuola.
Altrettanta cura viene dedicata al passaggio degli alunni di classe quinta alla scuola secondaria
di primo grado, con visite alla scuola media Giorgione e possibilità di assistere alle lezioni.
Costante è il contatto fra i docenti dei diversi ordini di scuola, infanzia - primaria - secondaria, sia
per la presentazione dei nuovi iscritti, sia per il confronto nel corso dell’anno.
Al termine dell’anno, gli alunni di quinta vengono salutati con una cerimonia formale.
“Giorni senza cartella”: a metà anno, a classi aperte, viene proposto un cineforum relative con
attività laboratoriali.
Più sport a scuola: La scuola aderisce alle proposte delle associazioni sportive e conclude con la
“Festa dello Sport”
Aspettando Natale: coinvolgendo tutti gli alunni del plesso, viene preparato e allestito uno
spettacolo e/o realizzate attività laboratoriali.
Affettività: per le classi quarta e quinta viene proposto un percorso sulle emozioni, le abilità sociali,
la conoscenza di sé e del proprio corpo.
“In prima si legge meglio”: sulla base di test predisposti, si cerca di prevenire e risolvere le difficoltà
legate alla letto-scrittura degli alunni neo inseriti.
Recupero e rinforzo: in corso d’anno, gli alunni con maggiori difficoltà vengono coinvolti in attività
di recupero e rinforzo degli apprendimenti.
84
Collaborazione con il territorio: la scuola si interfaccia attivamente con gli enti del territorio:
➢ per lo svolgimento delle lezioni di Educazione Motoria – per le quali il Comune offre il
trasporto a mezzo del pulmino verso le palestre delle scuole vicine;
➢ per il progetto sport - con interventi gratuiti da parte delle associazioni sportive;
➢ per le offerte culturali – spettacoli teatrali, letture in Biblioteca, concerti e lezioni-concerto;
➢ per le offerte culturali – spettacoli teatrali, letture in Biblioteca, concerti e lezioni-concerto;
Collaborazione con le famiglie: negli anni in cui ancora non era attivo il servizio scolastico a
tempo pieno, l’Associazione Genitori ha avuto un ruolo determinante nel restituire vita e possibilità
all’Istituzione stessa.
85
SCUOLA PRIMARIA “S. GIORGIO”
DI BORGO PADOVA
La Scuola Primaria situata in Via Manzoni in Borgo Padova deve il suo nome alla vecchia scuola di
Via S. Giorgio. La nuova costruzione all’interno del quartiere è degli inizi degli anni ’80. È circondata
da un ampio cortile dotato di spazi alberati e risulta essere priva di barriere architettoniche.
Scelte educativo – didattiche
La scuola s’impegna affinché il bambino venga guidato nell’apprendimento, ma
contemporaneamente sia protagonista del proprio sapere attraverso esperienze concrete e
dirette come attività laboratoriali, uscite, inoltre cerca di favorire un clima di classe cooperativo
e di rispetto delle particolarità di ognuno.
Viene rivolta particolare attenzione:
➢ all’accoglienza intesa come “modus operandi” per offrire a tutti pari dignità e uguaglianza
indipendentemente dalle condizioni personali e sociali, rendendo protagonisti di questo
processo gli alunni stessi;
➢al progetto continuità con la Scuola dell’Infanzia, proponendo attività laboratoriali ludicodidattiche che coinvolgono i bambini in entrata, gli alunni della classe quarta e i bambini
dell’ ultimo anno della scuola dell’infanzia.
La continuità tra classi quinte e secondaria di primo grado si articola in una serie di incontri
ed attività progettate e realizzate dai docenti dei due ordini di scuola del nostro Istituto.
Tutte le attività hanno la finalità di aiutare a superare le paure che coinvolgono gli alunni
in questi momenti importanti di crescita, per il loro inserimento graduale e sereno;
➢all’educazione alimentare, al fine di: prendere coscienza attraverso l’esperienza, come
ambiente e uomo interagiscano e determinino la qualità dell’intero sistema;
promuovere comportamenti responsabili e consapevoli rispetto all’assunzione del cibo;
attivare comportamenti di prevenzione adeguati ai fini della salute nel suo complesso, nelle
diverse situazioni di vita; promuovere il rispetto dell’ambiente mediante la conoscenza
critica; promuovere e incoraggiare la cultura ecologica come costruzione di “modus
vivendi” del cittadino futuro.
➢all’educazione musicale: Ancora prima dell’introduzione del D.M. n.° 8/2011, il plesso di
B.go Padova si caratterizzava per una particolare attenzione alla Musica e ha continuato
a valorizzare le esperienze formative nell’ambito musicale.
Le classi Prime e Seconde si avviano alla pratica musicale grazie all’intervento di un esperto
esterno finanziato dal contributo delle famiglie e dal Comitato dei Genitori.
Dalle classi Terze, invece, inizia un percorso di educazione di base tenuto da due insegnanti
del plesso titolate, secondo le indicazioni del D.M.8 2011 .
ccanto alla formazione al canto corale si è introdotto anche lo studio del flauto dolce e
l’utilizzo dello strumentario Orff.
Una delle nostre prerogative, oltre alla didattica musicale quotidiana, è anche il contatto
con il territorio e le altre realtà musicali della zona.
Molte sono le iniziative a cui si è aderito, come ad esempio, lezioni-concerto presentate
da scuole musicali della castellana; visite guidate al Conservatorio (in classe terza);
partecipazione alla Festa della Pace, promossa dal comitato “Cittadini per la Pace” di
Castelfranco; concerti presso case di riposo; partecipazione ad iniziative di solidarietà
(Concerto per A.V.I.S. e Telethon – Natale 2014); partecipazione a rassegne musicali nei
86
➢
➢
➢
➢
➢
➢
➢
teatri della provincia; adesione al progetto “Europa in canto”: “Il barbiere di Siviglia” –
Teatro comunale di Treviso; lezioni-concerto tenute dagli alunni aperte ai genitori.
Per l’anno scolastico in corso, all’interno del progetto “Musica itinerante” si prevedono
questi appuntamenti musicali:
concerto alla casa di riposo di Vedelago (28 Ottobre ’15 – classi Quarta e Quinte);
concerto di Natale con il Coro S. Cecilia di Resana (12 Dicembre ’15 – classi Quarta e
Quinte);
“Festa della Pace” (Maggio 2016 – classi Terze e Quinte);
Progetto d’Istituto “Tutti all’Opera”: La Traviata” ( 5 Giugno 2016 – classi Terze, Quarta e
Quinte);
lezioni-concerto presentate da scuole musicali della castellana;
visite guidate al Conservatorio (classi Terze);
lezioni-concerto tenute dagli alunni aperte ai genitori.
➢all’attività motoria, accogliendo le proposte di esperti e/o delle società sportive del
territorio e dando vita a particolari iniziative, come la tradizionale maratona;
➢al rapporto con l’extrascuola attraverso:
1. interventi e laboratori tenuti da specialisti che fanno capo a diverse organizzazioni;
2. la collaborazione con un gruppo di volontarie per la costruzione di momenti di studio
assistito e rinforzo curricolare anche in orario extrascolastico
3. la collaborazione con la consulta della terza età per avviare esperienze legate alla cultura
del territorio, ma non solo
Progetti
Si aderisce ai seguenti progetti d’Istituto:
➢ Continuità
➢ Scuola Aperta
➢ “In prima si legge meglio”
➢ Affettività
➢ Educazione Ambientale
➢ Educazione alla sicurezza stradale
➢ Alfabetizzazione motoria
➢ Tutti all’opera
Progetti di plesso
➢ Io, l’ambiente e il cibo
➢ Consulta della terza età
➢ Musica itinerante
Degna di nota è la collaborazione con il COMITATO GENITORI, grazie alla quale la scuola può
godere di un continuo supporto logistico – organizzativo, nonché di un sostegno anche finanziario
per l’attuazione di specifici percorsi didattici e/o progetti e per l’acquisto di strumentazioni e
materiali utili per arricchire la proposta didattica.
87
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
DI TREVILLE
La scuola Secondaria di primo grado "Martiri della Libertà”, posta davanti alla Chiesa di Treville e
vicina alla scuola Primaria, nasce negli anni ‘70 e occupa l’attuale sede dall’inizio degli anni ‘80.
La costruzione ampia e moderna è bene inserita in un grande spazio verde e alberato.
Al piano superiore vi sono le sei aule e la biblioteca, al piano terra 2 aule, l’ufficio di direzione, la
sala insegnanti, i laboratori, il refettorio e la palestra.
La scuola ha un’invidiabile dotazione di impianti sportivi: due campi da calcio, pista di asfalto
di 400 metri per atletica leggera, ciclismo e roller, piattaforma per pattinaggio, ampi spazi erbosi
per attività in ambiente naturale, due campi da tennis vicini (della parrocchia).
La scuola, oltre alle attività curricolari, attua una serie di laboratori al fine di sviluppare le capacità
progettuali, costruttive, realizzative e motorie degli alunni.
La scuola si caratterizza per un’attenzione particolare alla specificità della preadolescenza e
adolescenza attraverso:
➢le attività laboratoriali indirizzate prevalentemente alla pratica sportiva che rispondono ai
bisogni e agli interessi dei giovani e promuovono il “saper fare”;
➢ attività di continuità e orientamento, in collaborazione con le scuole primarie dell’Istituto e
con le scuole secondarie di secondo grado della rete “Orione”;
➢ attenzione ai progetti di recupero e potenziamento per valorizzare le caratteristiche di
ognuno, promuovere la motivazione e sviluppare l’identità;
➢ potenziamento dell’innovazione didattica attraverso l’uso di tecnologie informatiche,
quali lavagne interattive multimediali. Lo strumento ponendosi come facilitatore didattico,
svolge un ruolo chiave nell’avvicinamento dei giovani, allo studio nel rispetto della pluralità
delle intelligenze.
➢ indirizzo musicale con l’insegnamento, oltre l’orario delle lezioni, di uno strumento musicale
per tre ore settimanali pomeridiane dedicate alla teoria, alla musica d’insieme e alla
pratica strumentale.
Il corso, attivo presso l’IC 4° di Castelfranco V.to dall’a.s. 2008/2009, consente agli alunni di
poter studiare uno tra i seguenti strumenti: chitarra, clarinetto, pianoforte, violino.
Con l’attivazione dell’indirizzo musicale l’Istituto si propone di:
concorrere a promuovere la formazione globale dell’individuo attraverso una più compiuta
esperienza musicale;
fornire occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa, di consapevolezza
della propria identità e, quindi, di capacità di operare scelte nell’immediato e per il futuro;
dare, per la loro elevata valenza espressiva e comunicativa, ulteriori occasioni di
integrazione e di crescita anche ad alunni portatori di situazioni di svantaggio.
88
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
“GIORGIONE” CASTELFRANCO VENETO
La scuola media “Giorgione”nasce con la riforma dell’unificazione del 1962 come evoluzione
della scuola di avviamento professionale con sede nell’ex convento dei Serviti in via San Giacomo.
Nell’anno 1989 viene inaugurata la nuova sede in via A.Volta.
Già dai primi anni ’90 la scuola si caratterizzava per un’offerta formativa articolata anche nei
tempi scuola: un corso a bilinguismo, due corsi a tempo pieno e prolungato , due corsi a tempo
normale e accoglieva alunni da un ampio bacino comprendente anche i comuni limitrofi e di
altra provincia.
La scuola media comprendeva anche la sede staccata di San Floriano.
Nell’anno scolastico 1999 /2000 con l’istituzione degli Istituti comprensivi, alla scuola media
“Giorgione” furono unite la scuola dell’infanzia di Largo Asiago e la scuola primaria “Masaccio .
Nell’anno scolastico 2008/2009 è stata aggiunta la scuola primaria di Villarazzo.
La scuola , intesa come comunità educante si caratterizza perché :
➢ Favorisce il successo formativo dell’alunno attraverso il raggiungimento di un BEN-ESSERE
che lo aiuti ad inserirsi nel contesto scolastico e sociale in modo consapevole e positivo.
La scuola si propone quindi di perseguire tale finalità anche attraverso l’ampliamento dell’offerta
formativa attivando progetti che aiutino gli alunni a superare non solo le loro difficoltà di
apprendimento ma soprattutto le loro difficoltà relazionali e comportamentali promuovendo un
equilibrato sviluppo della persona.
Per il conseguimento della suddetta finalità vengono attivate delle strategie metodologiche
quali :
ACCOGLIENZA E CONTINUITA’: E’ costituita da tutte le iniziative atte a promuovere la conoscenza
della scuola da parte delle famiglie interessate ad un’eventuale iscrizione dei ragazzi (visita alla
scuola, creazione /distribuzione di depliant e altri materiali illustrativi di rapida consultazione.)
ORIENTAMENTO: Le attività di orientamento non si collocano esclusivamente nella parte terminale
della scuola media ma riguardano l’intero triennio; solo così diventano percorsi in cui i ragazzi
formano in positivo le opzioni e le scelte sul loro futuro. La nostra scuola da parecchi anni ha
predisposto un percorso triennale di orientamento nell’ambito del progetto “Orione”.
ATTIVITA’ DI SPAZIO –ASCOLTO: Un team di docenti formati grazie a un percorso di aggiornamento
mirato offre l’opportunità ad alunni che ne sentono la necessità di esporre le proprie problematiche
in modo riservato per superare i momentanei disagi.
La nostra scuola è aperta al territorio e accoglie e valorizza le proposte culturali sociali e
ambientali e si propone anche come interlocutore delle istituzioni locali (Associazioni culturali
e di quartiere, associazioni di volontariato, amministrazione comunale, ULSS 8 e altri interventi
inerenti l’educazione alla salute etc)
Da porre, inoltre, in primo piano l’utilizzo delle nuove tecnologie che emerge dall’attenzione
che la scuola pone alle modalità di comunicazione oggi emergenti, dall’urgenza di applicare le
nuove tecnologie alla didattica con l’utilizzo della LIM, dell’informatica …..)
89
CORSI DI RECUPERO E POTENZIAMENTO in orario extrascolastico
Progetti in collaborazione con il Comune e gli Enti locali per
➢ prevenire la dispersione scolastica con un’azione di intervento e tutoraggio rivolto ai
ragazzi che manifestano situazioni di particolare difficoltà scolastiche e/o svantaggio
familiare, culturale;
➢ prevenire le dipendenze.
CONSIGLIO DEI RAGAZZI: Vista la situazione sempre più diffusa di non rispetto delle regole, di
mancanza di partecipazione attiva alla vita della comunità, diventa sempre più urgente
tentare di stimolare gli alunni ad acquisire un senso responsabile per una buona convivenza.
Con riferimento alla legge 285/97, al programma UNICEF “Sindaci difensori dei bambini”, alla
legge 53/03 , il progetto propone di contribuire alla formazione degli alunni favorendone la
partecipazione alla comunità.
Per concludere, quindi, la mission della nostra scuola si attua attraverso la realizzazione dei
seguenti obiettivi :
➢
➢
➢
➢
➢
➢
➢
➢
➢
90
Accogliere gli alunni con la loro personalità e il loro patrimonio di esperienze e conoscenze
Accompagnarli nel percorso di crescita e maturazione
Assicurare a tutti la possibilità di raggiungere il successo formativo
Rimuovere le cause e gli ostacoli che impediscono il successo formativo
Determinare gli apprendimenti come effetti attesi di processi di insegnamento efficaci
Promuovere apprendimenti significativi e duraturi nella sfera del:
sapere (conoscenze)
saper fare (abilità e competenze)
saper essere (mentalità, atteggiamenti e comportamenti)
PARTE TERZA
ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO
91
LE RISORSE DELL'ISTITUTO
L’Istituto Comprensivo Statale 1° di Castelfranco Veneto, diretto dal Dirigente
Scolastico Bolzon Prof. Michela, ha nel suo organico 175 docenti così suddivisi:
INSEGNANTI
TOT. 175
Infanzia
24
Primaria
94
Secondaria di primo grado
57
Titolari di classe
151
Insegnanti di sostegno
23
Insegnanti di religione
08
Addetti all'assistenza
11
Assistenti A.C.
03
Insegnanti volontarie
05
ALUNNI
TOT. 1556
Infanzia
207
Primaria
813
Secondaria di primo grado
536
➢ In segreteria operano 11 Assistenti Amministrativi coordinati dal Direttore Amministrativo Fusilli
Anna.
➢ Nell’anno scolastico 2015/2016 i Collaboratori Scolastici in organico d’istituto sono n. 31.
Garantiscono la vigilanza completa e la pulizia necessaria in tutte le scuole.
92
INS DI
CLASSE
INS. DI L2
INS DI
SOSTEGNO
INS. DI
RELIGIONE
SCUOLA
N.ALUNNI
Infanzia
BORGO PADOVA
107
09
04
01
Infanzia
LARGO ASIAGO
100
08
01
01
Primaria
BORGO PADOVA
151
22
02
08
01
Primaria TREVILLE
237
18
01
01
01
Primaria
S'ANDREA O.M.
104
11
01
01
Primaria MASACCIO
237
18
01
01
Primaria VILLARAZZO
84
10
02
01
Secondaria di primo
grado:GIORGIONE
365
33
05
01
Secondaria di primo
grado: TREVILLE
171
17
03
01
01
PERSONALE DELLA SEGRETERIA E UFFICIO
DI RIFERIMENTO
DIRETTORE SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI
VISENTIN MARY
UFFICIO CONTABILITA’
FUSILLI ANNA
MIOTTO TIZIANA
RAIMONDI ANNA
CAVASIN MATTEO
UFFICIO PROTOCOLLO
BRAGAGNOLO MARISA
UFFICIO ALUNNI E URP INFANZIA E PRIMARIA
PIOVESAN EMANUELA
NOBILE GIOVANNA
UFFICIO ALUNNI SCUOLA SECONDARIA
CAVALLARO CARMELA
UFFICIO PERSONALE
INFANZIA E PRIMARIA
UFFICIO PERSONALE
SECONDARIA
UFFICIO PERSONALE
ATA
GUIDOLIN RAFFAELLA
LADIANA ROSANNA
GUIDOLIN RAFFAELLA
ORARIO DELLA SEGRETERIA
dal Lunedì al venerdì
7,30-16,30
Sabato
7,30-13,00
ORARIO DI APERTURA AL
PUBBLICO DELLA SEGRETERIA
Dal lunedi al venerdi
10,00-13,00
14,00-15,00
SU APPUNTAMENTO
Sabato
10,00-13,00
Estivo dal lunedì al venerdì
7,30-14,00
estivo: dal lunedì al venerdì
10,00-13,00
NUMERO TELEFONICO: 0423 493595
93
94
Scuola secondaria di primo grado “Giorgione”:
Fraccaro Daniela - Fazio Franca
Bacchion Michelina,
Fraccaro Daniela
Scuola secondaria di primo grado di Treville Stocco Donatella - Gallucci Maddalena
COLLABORATORI DEL DIRIGENTE
SCOLASTICO
Scuola primaria di Villarazzo
Murarotto Stefania - Fior Elisabetta
Scuola primaria “Masaccio”:
Delesto Stefania - Patarnello Adriana
Scuola primaria S.Andrea:
Bussolin Giancarla
“G.Corletto” Treville
Busato Paola - Montevecchi Alessandra
Scuola primaria "S.Giorgio” Borgo Padova
Michieli Carla – Martinello Simonetta
Scuola dell’infanzia di Largo Asiago:
Rossetto Ariana
Scuola dell’infanzia di Borgo Padova
Daniel Marta
ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO
DIRIGENTE SCOLASTICO
Bolzon Michela
SERVIZI GENERALI
AMMINISTRATIVI:
VISENTIN MARY
RESPONSABILE SICUREZZA:
Scarinzi Roberto
REFERENTI DI PLESSO
DOCENTI CON INCARICO FUNZIONE
STRUMENTALE
CONTINUITA’E ORIENTAMENTO:
MUSICA:
Marconato Nicoletta - Cattapan MichelaBattistella Lucia
Bortolon Michelangelo
INFORMATICA :
BUONE PRATICHE PER L'INCLUSIONE:
Aquilani Alberto
Sagredin Rudi
POF
VALUTAZIONE/AUTOVALUTAZIONE
Michieli Carla - Zizzola Claudia
Dettori Gian Pietro
REFERENTI DI RETE
RETE IDENTITA' PLURIME
Delesto Stefania
RETE ORIONE
Marconato Nicoletta
RETE MUSICA
Bortolon Michelangelo
RETE CTI
Bacchion Michelina
RETE ISIDE
Visentin Stefania
RETE CTF
Aquilani Alberto
RETE SICUREZZA
Michieli Carla
RETE SPORT
Piovesan Giuseppe
95
COMMISSIONI e REFERENTI DI PROGETTO
Biblioteca/Libri di testo
Straffi
Favaro
Precoma
Patarnello/Simonetto A.
De Santi V.
Sartore/Latina
Dallan
Matassini
Stocco
Informatica
De Grandis
Orlando
Scognamiglio
Carniel/Beraldo
Mosca
Sagredin
Piovesan
POF/ PTOF
Daniel
Favaro – Rossetto
Michieli/Martinello
Delesto/Dorella
Bussolin
Montevecchi/Busato
Fior
Simeoni/Zizzola
Fraccaro
Bacchion
96
Sicurezza
Cecchetto
Tiatto
Michieli
Simonetto G./Trevisan
Bonamigo
Cattapan
Crispino
Matassini
Piovesan
Valutazione/Autovalutazione
Straffi
Lucato
Bianco
Orlando/Mason
Bussolin
Carniel
Murarotto
Tranquillo
Musica
Cossu
Simioni/Gatto
Bolzon
Barichello
Cucchia
De Lorenzo/Gazzola
Callegarin/Di Prima
Mariani
Sport
Barbaro
Ferro
Borsato
Cusinato
Murarotto
Cittadinanza Pari opportunità
Prevenzione della
discriminazione Alessio
Trentin/Favaro
Michieli/Strippoli
Simonetto A.
Torsello
Bosco
Madia
Beraldo/Stefanelli
Latina
Tutti all'Opera
Michieli/Gatto
Bolzon S.
Cucchia
Torsello
Callegarin/Di Prima
Bacchion
Formentin
Continuità/Orientamento
Agostini
Rossetto
Roberto/De Grandis
Rigo/Ballan
Borsato
Cattapan/Scognamiglio
Di Caro/Russo
Pietrobon/Stefanelli
Orario
Marconato/
Fraccaro/Fazio
BES
Stocco/Gatto M.
Baccega/Lucato
Michieli/Ballan S.
De Santi/Linares
Giannetti
Matarazzo S.
Bosco
Angelino
Tranquillo
Speciale/Matassini/Bernardi
Qualità Mensa
Andriolo
Minato
Garatti
Barbisan
Marcon
Bertello
Di Caro
Barreca
Libri di testo
Ferronato/Gazzola
De Santi V.
Sartore
97
CONSIGLIO DI ISTITUTO
Il Consiglio Di Istituto è l’organo di governo di ogni istituzione scolastica. L’ Istituto 1° di Castelfranco Veneto è composto da 19 membri che rappresentano rispettivamente personale docente,
genitori e personale ATA.
Membro di diritto è il Dirigente Scolastico : prof Bolzon Michela.
RAPPRESENTANTI DEI DOCENTI
RAPPRESENTANTI DEI GENITORI
RAPPRESENTANTI ATA
Baggio Massimo:
Presidente Consiglio di Istituto
Resente Carla
Bragagnolo Pia
Delesto Stefania
Marconato Nicoletta
Roberto Antonella
Favero Cinzia
Beraldo Cinzia
Pietrobon Maria Grazia
Bonato Vicenzino:
Vice Presidente
Antonello Cristian
Fornaseri Vittorio
Cester Marco
Salvalajo Margherita
Stortolani Roberto
Cavarzan Francesca
Miotto Tiziana
Brunato Carlo
Tra i compiti del Consiglio di Istituto figura l’elezione dei membri della GIUNTA e dell’ ORGANO di
GARANZIA interno all’istituzione.
COMPONENTI DELLA GIUNTA
ORGANO DI GARANZIA (del.
C.I. n.52 del 26/11/2013): 98
Bolzon Michela: Presidente Giunta esecutiva
Visentin Mary: Segretario Giunta esecutiva
Brunato Carlo
Fornaseri Vittorio
Salvalojo Margherita
Favero Cinzia
componente genitori: Fornaseri Vittorio - Cester Marco
componente docenti: Pietrobon Maria Grazia
STAFF ORGANIZZATIVO
COLLABORATORI
D.S
REFERENTI DI PLESSO,
REFERENTI DI RETE
FUNZIONI
STRUMENTALI
Collaboratori del Dirigente Scolastico
BACCHION MICHELINA e FRACCARO DANIELA
Collaborano con il D.S.:
➢ nella gestione e organizzazione dell’Istituto;
➢ nella gestione dei rapporti scuola-famiglia;
➢ nella gestione dei rapporti con il territorio.
La dott. BACCHION MICHELINA ha le seguenti mansioni:
➢ Funzione di sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di assenza e delega di firma previo
incarico formale.
➢ Collaborazione alla gestione e all’organizzazione dell’Istituto:
➢ Collaborazione nella preparazione degli incontri degli OO.CC. Istruzione degli atti e
documentazione utile.
➢ Raccordo relazionale ed operativo tra Collegio dei Docenti e DS per ogni esigenza
personale e professionale.
➢ Interventi con gli alunni, con i genitori, nelle classi, nei C.d.C., in presenza di particolari
problemi/esigenze.
➢ Rappresentanza dell’Istituto in incontri ufficiali su delega del DS.
➢ Coordinamento Docenti plessi Scuola Primaria e Infanzia
➢ Coordinamento dei docenti responsabili di plesso, di FS e di progetto
➢ Raccordo tra le sedi:
Collaborazione con i responsabili di plesso nella stesura degli orari e nell’organizzazione delle
varie scuole.
➢ Segretario del Collegio Docenti
a)
b)
c)
Stesura dei verbali del Collegio Docenti
Cura della documentazione relativa alle sedute del Collegio Docenti.
Coordinamento Area disabilità e disagio/BES.
99
Alla prof. FRACCARO DANIELA è conferito l’incarico di collaboratrice con la delega a svolgere
le sotto elencate attività:
➢ Adempimenti inerenti al funzionamento generale in caso di assenza del D.S. e della
collaboratrice vicaria, con delega di firma, previo incarico specifico.
➢ Collaborazione alla gestione e all’organizzazione dell’Istituto;
➢ Coordinamento Docenti plessi Scuola Secondaria.
➢ Collegamento scuola secondaria “Giorgione”, Presidenza, Segreteria per adempimenti di
carattere didattico, burocratico, organizzativo.
Per il plesso di scuola secondaria “Giorgione”:
➢ Delega a predisporre il piano giornaliero di sostituzione dei docenti assenti e trasmissione
della comunicazione alla segreteria per l’assunzione dei provvedimenti.
➢ Coordinamento visite d’istruzione, trasferimenti didattici, viaggi di istruzione e relativi aspetti
organizzativi.
➢ Vigilanza sul rispetto da parte di tutte le componenti scolastiche delle norme interne.
➢ Segretario del Collegio Docenti:
a) Stesura dei verbali del Collegio Docenti
b) Cura della documentazione relativa alle sedute del Collegio Docenti.
REFERENTI DI PLESSO
Curano:
➢ il collegamento della scuola con la Presidenza, la Segreteria per adempimenti di carattere
didattico, burocratico, organizzativo;
➢ il piano giornaliero di sostituzione dei docenti assenti e trasmettono la comunicazione alla
segreteria per l’assunzione dei provvedimenti;
➢ le visite d’istruzione, trasferimenti didattici e i relativi problemi organizzativi;
➢ la vigilanza degli alunni;
➢ la vigilanza del rispetto da parte di tutte le componenti scolastiche delle norme interne;
➢ Inoltre: presiedono il Consiglio d’Intersezione, d’Interclasse, di classe in caso di assenza del
Dirigente Scolastico.
REFERENTI DI RETE
(Per “rete” si intende un consorzio di scuole che condividono obiettivi e finanziamenti per la realizzazione di mete comuni.)
➢
➢
➢
➢
Partecipano alle riunioni di rete;
si fanno promotori nell’istituto delle iniziative promosse dalla rete;
sono portavoce dei bisogni dell’istituto per trovare risposte adeguate;
coordinano le commissioni inerenti.
FUNZIONI STRUMENTALI
Docenti incaricati all'interno di aree individuate dal COLLEGIO dei DOCENTI che:
➢ Convocano e coordinano le commissioni preposte;
➢ curano specifici progetti o attività previste dal piano dell’offerta formativa.
100
FUNZIONI STRUMENTALI
Per attuare in modo più adeguato la propria Proposta Formativa, per utilizzare al meglio gli input
inviati dalle varie reti a cui l’istituto ha aderito, il Dirigente scolastico ha assegnato ad alcuni insegnanti delle Funzioni Strumentali con lo scopo di coordinare, organizzare ed avviare iniziative e
proposte funzionali alla nostra realtà e all’Offerta Formativa:
AREA POF e PTOF:
Michieli Calla - Zizzola Claudia
FINALITÀ
La funzione ha il compito di coordinare il complesso di azioni finalizzate all'elaborazione,
attuazione e valutazione del POF.
Azioni nate dall’esigenza di attuare le finalità istituzionali della Scuola dell’Autonomia, che
permettono la realizzazione di percorsi formativi individualizzati e caratterizzanti, per poter
raccogliere e meglio rispondere alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico in
cui il nostro Istituto opera.
Il P.O.F. costituisce uno strumento operativo dinamico e flessibile che spesso va rivisitato e
assoggettato a modifiche soprattutto in relazione alle verifiche che dovranno essere effettuate
in itinere, quindi le insegnanti incaricate lavoreranno in stretto rapporto con i responsabili delle
altre Funzioni Strumentali, il Dirigente scolastico e il suo staff, creando, in tal modo, sinergie e
collegamenti tra tutte le componenti dell’Istituto.
OBIETTIVI GENERALI
➢ cercare di controllare e mantenere il sistema di coerenza interna del POF;
➢ garantire il rispetto delle procedure dei criteri definiti;
AZIONI:
➢ Coordinamento degli incontri dei gruppi di lavoro.
➢ Aggiornamento del documento POF per l’anno scolastico 2015/16.
➢ Aggiornamento dei fascicoli per la comunicazione alle famiglie in occasione
dell’iscrizione.
➢ Collaborazione con il Dirigente scolastico per l’elaborazione del POF TRIENNALE relativo al
triennio 2016/2017 – 2017 / 2018 – 2018/2019.
➢ Collaborazione con le altre funzioni strumentali sia in fase di elaborazione che in quella di
valutazione.
➢ Cura e monitoraggio delle attività progettuali curricolari ed extracurricolari per verificare
la validità delle scelte didattico-metodologiche e organizzative effettuate nell’Istituto.
➢ Illustrazione e condivisione dell’operato in sede collegiale.
Affinchè i vari plessi abbiano una figura di riferimento, si concorda di suddividere l’area nel
seguente modo
➢ L’insegnante Michieli si occuperà della scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria,
➢ L’insegnante Zizzola si occuperà della scuola Secondaria di primo grado.
101
VALUTAZIONE/AUTOVALUTAZIONE:
Dettori Gian Pietro
Aree principali:
Coordinazione commissione- Partecipazione incontri di rete- Certificazione competenze
in uscita- INVALSI- Pagella elettronica- Registro informatico – Autovalutazione – elaborazione
Rapporto di Autovalutazione (RAV) e Piano di Miglioramento (PDM)
Azioni da perseguire:
Revisione degli indicatori dei livelli di padronanza delle competenze disciplinari in uscita del
primo ciclo d’istruzione e scuola secondaria di primo grado. Collaborazione con le altre funzioni
strumentali rispetto alle iniziative di valutazione, Illustrazione e condivisione dell’operato in sede
collegiale. Partecipazione a livello provinciale alle attività di formazione e informazione relative
all’intero processo di realizzazione riguardante la valutazione. Iscrizione al servizio nazionale di
valutazione INVALSI. Coordinazione somministrazione, compilazione e correzione delle prove
INVALSI per l’anno scolastico 2015/16 in ottemperanza al protocollo e al manuale ministeriale
delle prove. Confronto, visione e diffusione de i risultati delle prove INVALSI . Coordinamento degli
incontri della Commissione Valutazione composta dai docenti rappresentanti di ogni plesso.
Visione dei modelli informatici per pagella elettronica e “futuri” registrI online. Coordinamento
tecnico per la stampa delle schede di valutazione.
Gestire I processi di autovalutazione d’Istituto tramite elaborazione del RAV e attuazione delle
azione di miglioramento prefissate.
AREA MUSICALE
Bortolon Michelangelo
Per:
➢ Raccordare la pratica musicale con le iniziative e proposte contenute nel POF
➢ coordinare il corso ad indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado e le attività
musicali dei singoli plessi
➢ raccogliere e monitorare le diverse esigenze di tutti i docenti e sintetizzarle in una
progettualità d’istituto con finalità condivise che qualifichino l’istituto, ne rinforzino l’identità
e valorizzino tutte le risorse musicali e professionali presenti
➢ creare condizioni di continuità didattica musicale tra i comparti scolastici attraverso la
proposta di percorsi operativi comuni (lezioni-concerto, concerti, lezioni di strumento alla
primaria, spettacoli, dipartimenti), ed iniziative proposte dalla commissione musica
➢ istituire laboratori strumentali nella primaria, attraverso una stretta collaborazione tra
docenti specialisti della primaria e docenti di strumento della secondaria, per proseguire
l’esperienza maturata lo scorso anno con il DM 8
➢ favorire la realizzazione di attività di formazione per i docenti, valorizzandone le competenze
didattiche ed artistiche
➢ promuovere e coordinare attività musicali interne
➢ favorire la partecipazione ad iniziative musicali esterne (Settimana della Musica, rassegne
, concorsi musicali, prove aperte in Teatro)
➢ attuare scambi culturali con scuole o istituti musicali di paesi della Comunità Europea.
➢ progettare e concordare tra docenti dei vari gradi dell’istituto un’attività di collaborazione
con le classi di strumento del corso ad indirizzo musicale
➢ effettuare delle lezioni-concerto programmate nei vari plessi della scuola primaria
102
➢ raccogliere, documentare e pubblicizzare adeguatamente le attività musicali d’istituto
nonché gli apprendimenti e le riflessioni maturate nelle attività formative musicali.
➢ coordinare le attività di monitoraggio qualitativo utili per la valutazione dei risultati
➢ relazionarsi attivamente con le diverse realtà culturali del territorio (Conservatorio, Asolo
Musica, Liceo Giorgione, Fondazione Morello, rete provinciale, scuole private di musica) e
l’amministrazione comunale
➢ ideare progetti finalizzati alla realizzazione di spettacoli che abbiano attinenza con il
territorio o con argomenti di grande rilevanza sociale, allo scopo di favorire la capacità di
relazione con lo sviluppo culturale e sociale del contesto in cui si colloca la nostra scuola,
sia a livello locale che a livello nazionale.
AREA
CONTINUITA’/ORIENTAMENTO
Docenti : Battistella Lucia
Marconato Nicoletta
Cattapan Michela
Battistella Lucia (Area della Continuità Infanzia/Primaria)
Cattapan Michela (Area della Continuita Primaria/Secondaia
Marconato Nicoletta (Area della Continuità Primaria/Secondaria e Orientamento Scuola Secondaria)
Le docenti coordinano la commissione CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO costituita da docenti in
rappresentanza di tutti i plessi.
Area della Continuità INFANZIA/PRIMARIA e PRIMARIA/SECONDARIA
➢ Coordinare la Commissione di lavoro costituita da docenti referenti di tutti i plessi dell’Istituto
Comprensivo 1°.
➢ Promuovere incontri tra insegnanti della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di
Primo grado per l’armonizzazione dei curricoli dei diversi ordini di scuola.
➢ Promuovere attività pedagogiche e didattiche di raccordo tra gli alunni dei diversi ordini
di scuola.
➢ Favorire la conoscenza dei plessi di scuola secondaria (tempi scuola, peculiarità e progetti)
del Comprensivo mediante l’attività di “ Scuola Aperta”, "Lezione Aperta” e/o visite e
attività di laboratorio presso la scuola secondaria ;
➢ Predisporre le attività di Accoglienza per gli alunni in entrata nelle classi prime per favorire
un buon inserimento nella scuola secondaria di primo grado;
➢ Organizzazione, pianificazione e coordinamento degli incontri per:
• scambio – passaggio di informazioni per gli alunni in entrata alla primaria e alla secondaria;
• formazione classi prime;
• scambio – passaggio di informazioni di ritorno agli insegnanti di scuola d’Infanzia e Primaria
per gli alunni in entrata alla primaria e alla secondaria;
organizzare una simulazione di Esame conclusivo alla scuola primaria (Treville)
Area dell’Orientamento SCUOLA SECONDARIA
➢Strutturare il progetto orientamento scolastico della secondaria in accordo con i
coordinatori di classe (Schede Orione): condivisione e revisione del materiale in uso nel
plessi.
103
➢ Partecipare agli incontri di programmazione con i referenti della Rete Orione di Castelfranco
Veneto.
➢ Partecipare alle serate informative e di formazione organizzate dalla Rete Orione per i
genitori.
➢ Presentazione dell'offerta formativa del territorio alle famiglie.
➢ Organizzazione serata di formazione per genitori delle classi terze dell’Istituto e presentazione
delle attività della Rete Orione
➢ Predisporre un angolo informativo nei plessi di scuola secondaria di primo grado con
volantini informativi delle scuole superiori.
➢ Trasmettere informazioni utili all’orientamento dagli Istituti superiori agli alunni delle classi
terze, attraverso la predisposizione di materiale da consegnare ai Coordinatori di classe
terza.
➢ Facilitare le ricerche informatiche sui siti specializzati in orientamento per gli alunni delle
classi terze.
➢ Informare sulle giornate di “Scuola Aperta” (Castelfranco e altri Istituti sia della Provincia
che di Province limitrofe)
➢ Seguire l’iscrizione degli alunni di terza ai laboratori orientanti mattutini e/o pomeridiani.
➢ Ricerca dei criteri attraverso i quali tabulare (nel prossimo anno scolastico ) i risultati
scolastici degli studenti usciti dal nostro Istituto e iscritti al primo anno di scuola secondaria
di secondo grado
BUONE PRASSI PER L'INCLUSIONE
Simodetta Martinello - Rudi Sagredin
“… la piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza” (art.
2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede
oggi, in modo ancor più attento e mirato, l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della
scuola per far sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta,
un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società” ( art. 4
della Costituzione).
Una molteplicità di culture e di lingue sono entrate nella scuola. L’intercultura è già oggi il modello
che permette a tutti i bambini e i ragazzi il riconoscimento reciproco e dell’identità di ciascuno.
"… la presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale
e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Non
basta riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia.
Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la
conoscenza della nostra e delle altre culture, …” (Nuove Indicazioni Nazionali, Settembre 2012)
Considerato l'elevato numero di alunni con cittadinanza non italiana, considerata la presenza di
alunni con difficoltà scolastiche in diverse materie di studio, considerata la mission della scuola
di formare giovani che saranno i cittadini di domani, nel corso dell'anno scolastico 2015/16 si
procederà a ottemperare quanto di seguito previsto:
➢ continuare a garantire agli alunni stranieri tutta una serie di tutele come un'adeguata
accoglienza anche con la presenza dei mediatori culturali, l'attivazione di laboratori
linguistici per l'alfabetizzazione, la costruzione di un piano che preveda la produzione di
materiali e percorsi per una programmazione individualizzata;
➢ continuare a garantire dei laboratori di recupero per tutti quegli alunni segnalati dai
Consigli di classe che si trovano ad avere difficoltà in diverse materie di studio e che per
vari motivi, non possono avere un adeguato sostegno da parte della famiglia;
104
➢ attivare un Consiglio Ragazzi in tutte e due le scuole secondarie di questo Istituto per far
intraprendere a tutti gli studenti un percorso di cittadinanza attiva dal titolo: “Il Viaggio”;
➢ partecipare alle attività della Rete interistituzionale tra scuole e territorio.
AREA DELL’INFORMATICA
Aquilani Alberto
Per:
➢ collaborare con i responsabili di ogni plesso per la gestione e il controllo dei sussidi
informatici;
➢ coordinare l’utilizzo delle risorse già esistenti;
➢ diffondere l’uso delle nuove tecnologie utili alla didattica;
➢ seguire lo sviluppo dell’uso dei registri on-line disposti dal MPI;
➢ collaborare per valutare e scegliere materiale informatico e multimediale utile all’Istituto;
105
PERSONALE A.T.A.
La qualità del servizio scolastico dell’Istituto, dipende anche dal supporto essenziale che il
personale A.T.A. fornisce alla funzione docente e a quella direttiva.
Sono coordinati dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi Visentin Mary che cura
l’organizzazione dell’ufficio e la distribuzione dei compiti del personale A.T.A. ed è responsabile
dell’amministrazione e della contabilità dell’Istituto.
La funzione A.T.A. comprende:
I collaboratori di segreteria:
➢ offrono assistenza amministrativa al Dirigente Scolastico;
➢ curano la gestione patrimoniale e finanziaria dell’Istituto;
➢ curano la gestione partecipativa: elezioni, convocazioni e delibere;
➢ curano la gestione quotidiana della corrispondenza, delle comunicazioni telefoniche, fax
e telematiche;
➢ collaborano con il Dirigente per le sostituzioni degli insegnanti assenti;
➢ accolgono i genitori degli alunni per le iscrizioni e per ogni tipo di documentazione
necessaria;
➢ gestiscono la comunicazione quotidiana con gli insegnanti.
I collaboratori scolastici:
➢ accolgono i genitori, gli alunni e i visitatori della scuola;
➢ collaborano con gli insegnanti nei compiti di vigilanza;
➢ sostengono gli insegnanti nei compiti educativi;
➢ collaborano negli aspetti organizzativi della gestione della mensa;
➢ collaborano con gli insegnanti nella gestione quotidiana delle comunicazioni;
➢ provvedono alla pulizia dei locali scolastici;
➢ provvedono alla sorveglianza dei locali scolastici.
Il lavoro di tutto il personale A.T.A. è fondamentale per l’organizzazione e il buon funzionamento
dell’Istituto e viene realizzato
➢ organizzando tempi e modi funzionali ad un efficace supporto delle attività educative e
didattiche,
➢ trovando tempi di socializzazione dei problemi, di discussione e di chiarimento di procedure.
106
PARTE QUARTA
GESTIONE DELL’ISTITUTO
107
RISORSE ECONOMICHE
Considerate le finalità dell’Istituto:
• ampliamento dell’offerta formativa
• incremento del successo scolastico
I fondi che il M.P.I. assegna all’Istituto vengono utilizzati, compatibilmente con i vincoli operativi
e di bilancio, per:
• garantire il normale funzionamento amministrativo generale;
• garantire il funzionamento didattico generale;
• assicurare le dotazioni di beni e strumenti;
• realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati (per fondi con vincolo di destinazione);
• realizzare altri progetti autonomamente programmati dalla scuola quali:
➢ iniziative di accoglienza e di continuità con progetti operativi nei tre ordini di scuola;
➢ attività di recupero per alunni in difficoltà;
➢ conoscenza ed uso delle nuove tecnologie:
- laboratori e / o progetti di informatica;
➢ possibilità di realizzare attività di recupero in orario aggiuntivo per la scuola Secondaria di
primo grado;
➢ iniziative per favorire un approccio interculturale;
➢ Iniziative sportive per la scuola Secondaria di primo grado.
Le risorse generalmente vengono assegnate ai vari plessi dell’Istituto con criteri che tengano
conto:
➢ del numero delle classi,
➢ del numero degli alunni,
➢ della presenza di alunni stranieri,
➢ di alunni con disabilità,
➢ del tempo scuola, salvaguardando comunque le necessità minime di ogni singolo plesso,
➢ sulla base dei progetti previsti, della loro ricaduta quantitativa e qualitativa e della
coerenza con le scelte del Piano.
Le risorse destinate ai plessi dall’Amministrazione comunale vengono utilizzate per le varie esigenze connesse al funzionamento dei medesimi, sempre secondo i criteri precedenti.
I fondi assegnati dagli enti locali per esigenze amministrative sono utilizzati in rapporto alle necessità individuate in sede di Programma annuale ( bilancio).
Le famiglie degli alunni contribuiscono alla copertura finanziaria delle spese per:
➢visite guidate e uscite didattiche;
➢ assicurazione alunni;
➢ attività teatrali, cinematografiche, musicali, sportive ecc. ;
➢ contributo alle attività didattiche:
➢ adesione a particolari attività progettuali.
Le quote poste a carico delle famiglie devono in ogni caso essere di importo modesto e non
costituire motivo di esclusione dalle attività programmate.
108
Alcune Norme Generali
CONTRIBUTO ALUNNI
Nel primo periodo scolastico le famiglie riceveranno comunicazioni in merito al “contributo
volontario” da versare con bollettino di c/c/p. La somma richiesta comprende anche la
copertura assicurativa.
DIARIO SCOLASTICO
Ogni alunno sarà dotato del proprio diario personale da utilizzare per la giustificazione delle
assenze, i permessi di uscita/entrata, le comunicazioni scuola/famiglia. Pertanto i genitori sono
invitati a controllare giornalmente tale strumento ed apporvi la firma per presa visione.
ASSENZE
Le assenze vanno giustificate attraverso i moduli, appositamente predisposti, presenti nella terza
parte del diario, debitamente compilati e firmati, da presentare all’insegnante della prima ora
per essere riammessi alle lezioni. L’assenza va annotata dal Docente sul giornale di classe. In
caso di assenze che superino i 5 giorni deve essere presentato anche il certificato medico. Le
assenze ingiustificate saranno oggetto di valutazione disciplinare.
MENSA
I buoni per il servizio mensa sono acquistabili presso i punti vendita come da indicazioni del
comune di Castelfranco V.to esposte all’ingresso della scuola.
SOMMINISTRAZIONE FARMACI A SCUOLA
La somministrazione dei farmaci in orario scolastico è subordinata ad una formale richiesta
da parte dei genitori o affidatari dell’allievo, che forniranno il farmaco, accompagnata da
una certificazione medica relativa allo stato di salute dell’allievo ed al farmaco da utilizzare,
unitamente ad uno specifico “protocollo sanitario” relativo alla somministrazione.
La richiesta di autorizzazione alla Dirigente deve essere ripetuta ogni inizio anno scolastico entro
il mese di settembre.
L’autorizzazione del medico è subordinata all’esistenza di precise condizioni:
• l’assoluta necessità;
• la somministrazione indispensabile in orario scolastico;
• la non discrezionalità da parte di chi somministra il farmaco, né in relazione ai tempi, alla
posologia e alle modalità di somministrazione e di conservazione del farmaco;
• la fattibilità della somministrazione da parte del personale non sanitario.
RICEVIMENTO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO
Per colloqui personali con il Dirigente Scolastico è richiesto appuntamento telefonico
(0423493595/0423722057).
109
SCUOLA DELL’INFANZIA
ACCESSO AI LOCALI
Nell’edificio scolastico possono accedere solo gli alunni, i docenti, il personale ATA, il
Dirigente, i genitori (per il tempo strettamente necessario alla consegna dei bambini
e per i colloqui con i docenti negli spazi appositamente destinati), i rappresentanti dei
genitori durante le sedute degli OO.CC.
A persone diverse non è concesso l’ingresso, a meno che non vi sia stata una
specifica autorizzazione del Dirigente.
Eventuali materiali dimenticati a casa dagli alunni potranno essere consegnati dai
genitori ai collaboratori scolastici che provvederanno a recapitarli al bambino. Si
invitano tuttavia i genitori a limitare per quanto possibile il verificarsi di tali situazioni.
E’ vietato ai genitori accedere alle classi personalmente.
Pertanto si sottolinea che i genitori degli alunni (o chi accompagna e preleva i
bambini: nonni, fratelli maggiorenni,…) non possono assolutamente trattenersi nei
locali della scuola, compresa l’area del giardino, se non per il tempo necessario a
consegnare il bambino e riprenderlo. In particolare è fatto divieto assoluto accedere ad alcuni
locali della scuola: AULE, SALA DA PRANZO, DORMITORIO. In detti ambienti può accedere
esclusivamente il personale della scuola.
CANCELLO D’INGRESSO
Il cancello di ingresso della scuola, per ovvi motivi di sicurezza, DEVE SEMPRE ESSERE CHIUSO.
ORARIO SCOLASTICO, ASSENZE, RITARDI, USCITE ANTICIPATE, RITIRO ALUNNI DA PARTE DI PERSONE
TERZE:
• L’orario scolastico deve essere rigorosamente rispettato. Sono consentiti ingressi
anticipati o uscite posticipate solo eccezionalmente e a fronte di motivate richieste
delle famiglie su autorizzazione del dirigente scolastico.
• Gli alunni vengono consegnati solo ai genitori o a persone maggiorenni da loro
delegate che devono essere presenti a scuola al termine dell’orario di lezione per la
consegna dei figli. Una volta che i bambini vengono presi in consegna dai genitori,
quest’ultimi se ne assumono la piena responsabilità.
• Il modulo per la delega deve essere richiesto alla scuola all’inizio dell’anno
scolastico, ha valore annuale e deve avere in allegato le fotocopie del documento
di identità delle persone autorizzate. In caso di emergenza è possibile informare
telefonicamente la scuola di eventuali cambiamenti, provvedendo a sanare la situazione con la
compilazione della delega il giorno successivo.
• I ritardi devono essere sempre giustificati dai genitori compilando l’apposito modulo. Sono
ammessi ritardi solo per validi motivi, questi devono essere comunicati telefonicamente prima
delle ore 9.00.
• In particolari situazioni (assemblee sindacali, scioperi ecc.) l’orario potrà subire degli adattamenti.
In dette occasioni, ai genitori sarà richiesta la firma sull’apposito comunicato. In caso contrario
l’alunno non potrà lasciare la scuola anticipatamente.
COLLOQUI CON I DOCENTI - ASSEMBLEE E RIUNIONI:
• Sono programmati dalla scuola e comunicati alle famiglie.
• I genitori sono chiamati ad organizzarsi per partecipare agli incontri individuali e a tutte le
assemblee e riunioni a cui sono invitati.
• Si ricorda che la scuola non offre un servizio di vigilanza bambini durante le assemblee, pertanto
si invitano i genitori a lasciare a casa i propri figli se questi non sono espressamente invitati.
• Durante le assemblee è opportuno che il telefono cellulare venga spento.
110
SCUOLA PRIMARIA
ENTRATA/USCITA, PERMESSI DEGLI ALUNNI, RITIRO ALUNNI DA PARTE DI PERSONE TERZE
• L’orario deve essere rigorosamente rispettato. Tutti gli alunni devono essere presenti al
cancello 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni
• Gli alunni vanno accompagnati e ripresi dai genitori ai cancelli. Al fine di evitare affollamento
confusione nei cortili della scuola. E’ compito degli operatori scolastici attuare la sorveglianza
nell’area scolastica.
• Alla fine delle lezioni i genitori, o le persone da loro delegate, devono essere presenti all’uscita
della scuola per la consegna degli alunni che saranno affidati solo ai genitori o a persone
maggiorenni da loro delegate.
Il modulo per la delega deve essere richiesto alla scuola all’inizio dell’anno scolastico,
ha valore annuale e deve avere in allegato le fotocopie del documento di identità delle
persone autorizzate. In caso di emergenza è possibile informare telefonicamente la scuola
di eventuali cambiamenti, provvedendo a sanare la situazione con la compilazione della
delega il giorno successivo.
• Vanno rispettati gli orari d’ingresso. Sono consentiti ingressi anticipati o uscite posticipate
solo a fronte di richieste motivate delle famiglie, regolarmente autorizzate.
• Nei giorni di rientro pomeridiano gli alunni che non usufruiscono del servizio mensa possono
accedere all’interno dei locali solo 5 minuti prima del suono della campanella.
• Gli alunni che aderiscono al servizio mensa, qualora non intendano fermarsi a scuola per
pranzo, devono presentare richiesta scritta da parte dei genitori.
• Gli alunni che arrivano in ritardo sono autorizzati a entrare in aula dall’insegnante della
prima ora. In caso di ritardi ripetuti sarà data comunicazione scritta alla famiglia. Il ritardo superiore
ai 5 minuti deve essere regolarmente giustificato per iscritto dai genitori
sull’apposito libretto.
• Non è permesso agli alunni uscire dall’edificio scolastico prima del termine delle lezioni.
L’uscita anticipata dalla scuola è consentita solo se l’alunno viene prelevato personalmente
dal genitore o da un familiare maggiorenne delegato e conosciuto dall’insegnante. L’uscita
anticipata, come l’ingresso posticipato, devono essere debitamente giustificati dai genitori
tramite l’apposito libretto.
• Per quanto riguarda l’uscita, si precisa che l’Istituto non è in grado di garantire alcun servizio
di sorveglianza. Pertanto, gli alunni dovranno essere ritirati entro pochi minuti dal suono della
campanella.
• In particolari situazioni (assemblee sindacali, scioperi, ecc.) l’orario potrà subire degli
adattamenti. In dette occasioni, ai genitori, sarà richiesta la firma sull’apposito comunicato.
In caso contrario, l’alunno non potrà lasciare la scuola anticipatamente.
COLLOQUI INDIVIDUALI CON I DOCENTI
Gli interessati faranno richiesta tramite il modulo presente nel diario personale dell’alunno in
base al quadro delle disponibilità settimanali (che sarà fornito quanto prima). Il docente fisserà
l’appuntamento. Si suggerisce di utilizzare con frequenza tale opportunità.
Non è possibile parlare con i docenti all’inizio o alla fine delle lezioni.
RICEVIMENTI COLLETTIVI DEI GENITORI - CONSEGNA SCHEDE - ASSEMBLEE E RIUNIONI
I ricevimenti collettivi saranno due infraquadrimestrali e riguarderanno l’andamento scolastico
dei due periodi. Al termine dei quadrimestri saranno consegnate le schede di valutazione. In
tali occasioni, il consistente afflusso di genitori all’interno dell’edificio scolastico, nonché motivi
di sicurezza dettati dalle vigenti disposizioni in materia, impongono che i genitori evitino di
presentarsi al ricevimento in compagnia dei bambini. Al riguardo, l’esperienza insegna che in
111
dette circostanze, per ovvi motivi, i ragazzi finiscono per sfuggire al controllo dei genitori, venendo
così a trovarsi in situazioni di totale assenza di adeguata vigilanza. I genitori sono chiamati ad
organizzarsi per partecipare a tutte le assemblee o alle riunioni a cui sono invitati.
Durante le riunioni il cellulare è necessario spegnere o silenziare il cellulare.
UTILIZZO DI TELEFONI CELLULARI E DI ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI DURANTE LE ATTIVITÀ DIDATTICHE
Recentemente si sono verificati spiacevoli fatti di cronaca legati all’uso improprio di dispositivi
informatici che hanno coinvolto la scuola. E’ opportuno pertanto fare delle precisazioni
sull’argomento:
- L’uso inadeguato dei telefonini cellulari, oltre a essere motivo di disturbo delle lezioni, sfocia
spesso in episodi di violenza e di bullismo.
- Le immagini pubblicate che riguardano persone della scuola, violano la legge sulla Privacy,
con possibili conseguenze penali e azioni risarcitorie. Per quanto sopra, si invitano i genitori a
collaborare attivamente con la scuola per garantire la tutela di tutti gli alunni e del personale
scolastico, controllando assiduamente l’uso dei moderni strumenti e
mezzi di comunicazione (facebook, twitter, whatsapp, ecc….) a cui i ragazzi possono accedere
con facilità, ricordando sempre che l’uso non accorto e guidato di tali mezzi, mette a rischio la
propria e altrui dignità e sicurezza. Questo, considerato, che solo i genitori hanno la potestà di
controllare il contenuto dei telefoni cellulari dei propri figli, cosa non consentita ai docenti. Le
SS.LL. sono tenute a prendere atto del regolamento d’Istituto in merito all’utilizzo scorretto del
cellulare e di altri dispositivi elettronici durante la presenza a scuola ove, a fronte della violazione
della norma, è prevista, l’irrogazione di sanzioni disciplinari. Si sottolinea, al fine di evitare inutili
forme di giustificazioni, spesso provenienti anche dai genitori, che anche durante lo svolgimento
delle attività didattiche, eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate
da ragioni di
particolare gravità, potranno sempre essere soddisfatte, previa autorizzazione del docente.
Scuola e Famiglia riusciranno a confrontarsi e a costruire accordi, assumendo reciproci impegni
e responsabilità, basati sulla condivisione di principi e obiettivi comuni, sulla costruzione di un
percorso di crescita umana e civile della persona, nonché per un’educazione efficace per cui
tutti, insieme, nel diversità dei ruoli, siamo chiamati a lavorare.
ACCESSO AI LOCALI SCOLASTICI
Nell’edificio scolastico possono accedere solo gli studenti frequentanti, i docenti, il personale ATA,
il Dirigente, i genitori per i colloqui con i docenti (con appuntamento e negli spazi appositamente
destinati), i rappresentanti dei genitori durante le sedute degli OO.CC. A persone diverse non è
concesso l’ingresso, a meno che non vi sia stata una specifica autorizzazione del Dirigente.
Eventuali materiali dimenticati a casa dagli alunni potranno essere consegnati dai genitori ai
collaboratori scolastici che provvederanno a recapitarli al ragazzo (al riguardo si sottolinea che
non è consentito ai ragazzi l’utilizzo del telefono per richiedere ai genitori quanto dimenticato). Si
invitano tuttavia i genitori a limitare per quanto possibile il verificarsi di tali situazioni.
E’ vietato ai genitori accedere alle classi personalmente.
ABBIGLIAMENTO A SCUOLA E MATERIALI
Relativamente agli alunni della scuola primaria, l’Istituto tradizionalmente consiglia l’uso del
grembiule. Infatti i molteplici aspetti positivi riconosciuti da più parti, portano gli operatori scolastici
ad incoraggiarne l’utilizzo, con riscontro positivo nella quasi totalità dei bambini. Al riguardo si
ritengono doverose alcune raccomandazioni:
• è opportuno che singoli casi isolati si adeguino alla maggioranza degli studenti, dotandosi
anch’essi del grembiule;
112
• l’uso del grembiule, fatte eccezioni dettate da cause impreviste, deve essere sistematico e non
lasciato al caso;
• situazioni particolari vanno discusse con le insegnanti.
Si raccomanda inoltre di:
• fornire agli alunni tuta e scarpe da ginnastica il giorno di educazione motoria;
• fornire gli alunni del materiale scolastico richiesto e della merenda;
• verificare che il figlio non porti con sé a scuola oggetti di particolare valore.
COMPITI A CASA:
• L’assegnazione dei compiti a casa rappresenta un momento significativo della vita scolastica
e vanno eseguiti con costanza e impegno.
• Gli insegnanti si impegnano a somministrarli con cadenza e quantità adeguate
• I genitori si impegnano a controllare quotidianamente lo svolgimento dei compiti per casa.
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
ENTRATA/USCITA, PERMESSI DEGLI ALUNNI, RITIRO ALUNNI DA PARTE DI PERSONE TERZE
• L’orario deve essere rigorosamente rispettato. Tutti gli alunni devono essere presenti al
cancello 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni
• Gli alunni vanno accompagnati e ripresi dai genitori ai cancelli. Al fine di evitare affollamento
confusione nei cortili della scuola. E’ compito degli operatori scolastici attuare la sorveglianza
nell’area scolastica.
• Alla fine delle lezioni i genitori, o le persone da loro delegate, devono essere presenti all’uscita
della scuola per la consegna degli alunni che saranno affidati solo ai genitori o a persone
maggiorenni da loro delegate.
Il modulo per la delega deve essere richiesto alla scuola all’inizio dell’anno scolastico,
ha valore annuale e deve avere in allegato le fotocopie del documento di identità delle
persone autorizzate. In caso di emergenza è possibile informare telefonicamente la scuola
di eventuali cambiamenti, provvedendo a sanare la situazione con la compilazione della
delega il giorno successivo.
• Vanno rispettati gli orari d’ingresso. Sono consentiti ingressi anticipati o uscite posticipate
solo a fronte di richieste motivate delle famiglie, regolarmente autorizzate.
• Nei giorni di rientro pomeridiano gli alunni che non usufruiscono del servizio mensa possono
accedere all’interno dei locali solo 5 minuti prima del suono della campanella.
• Gli alunni che aderiscono al servizio mensa, qualora non intendano fermarsi a scuola per
pranzo, devono presentare richiesta scritta da parte dei genitori.
• Gli alunni che arrivano in ritardo sono autorizzati a entrare in aula dall’insegnante della
prima ora. In caso di ritardi ripetuti sarà data comunicazione scritta alla famiglia. Il ritardo superiore
ai 5 minuti deve essere regolarmente giustificato per iscritto dai genitori
sull’apposito libretto.
• Non è permesso agli alunni uscire dall’edificio scolastico prima del termine delle lezioni.
L’uscita anticipata dalla scuola è consentita solo se l’alunno viene prelevato personalmente
dal genitore o da un familiare maggiorenne delegato e conosciuto dall’insegnante. L’uscita
anticipata, come l’ingresso posticipato, devono essere debitamente giustificati dai genitori
tramite l’apposito libretto.
• Per quanto riguarda l’uscita, si precisa che l’Istituto non è in grado di garantire alcun servizio
di sorveglianza. Pertanto, gli alunni dovranno essere ritirati entro pochi minuti dal suono della
campanella.
113
• In particolari situazioni (assemblee sindacali, scioperi, ecc.) l’orario potrà subire degli
adattamenti. In dette occasioni, ai genitori, sarà richiesta la firma sull’apposito comunicato.
In caso contrario, l’alunno non potrà lasciare la scuola anticipatamente.
COLLOQUI INDIVIDUALI CON I DOCENTI
Gli interessati faranno richiesta tramite il modulo presente nel diario personale dell’alunno in
base al quadro delle disponibilità settimanali (che sarà fornito quanto prima). Il docente fisserà
l’appuntamento. Si suggerisce di utilizzare con frequenza tale opportunità.
Non è possibile parlare con i docenti all’inizio o alla fine delle lezioni.
RICEVIMENTI COLLETTIVI DEI GENITORI - CONSEGNA SCHEDE - ASSEMBLEE E RIUNIONI
I ricevimenti collettivi saranno due infraquadrimestrali e riguarderanno l’andamento scolastico
dei due periodi. Al termine dei quadrimestri saranno consegnate le schede di valutazione. In
tali occasioni, il consistente afflusso di genitori all’interno dell’edificio scolastico, nonché motivi
di sicurezza dettati dalle vigenti disposizioni in materia, impongono che i genitori evitino di
presentarsi al ricevimento in compagnia dei bambini. Al riguardo, l’esperienza insegna che in
dette circostanze, per ovvi motivi, i ragazzi finiscono per sfuggire al controllo dei genitori, venendo
così a trovarsi in situazioni di totale assenza di adeguata vigilanza. I genitori sono chiamati ad
organizzarsi per partecipare a tutte le assemblee o alle riunioni a cui sono invitati.
Durante le riunioni il cellulare è necessario spegnere o silenziare il cellulare.
ACCESSO AI LOCALI SCOLASTICI
Nell’edificio scolastico possono accedere solo gli studenti frequentanti, i docenti, il personale ATA,
il Dirigente, i genitori per i colloqui con i docenti (con appuntamento e negli spazi appositamente
destinati), i rappresentanti dei genitori durante le sedute degli OO.CC. A persone diverse non è
concesso l’ingresso, a meno che non vi sia stata una specifica autorizzazione del Dirigente.
Eventuali materiali dimenticati a casa dagli alunni potranno essere consegnati dai genitori ai
collaboratori scolastici che provvederanno a recapitarli al ragazzo (al riguardo si sottolinea che
non è consentito ai ragazzi l’utilizzo del telefono per richiedere ai genitori quanto dimenticato). Si
invitano tuttavia i genitori a limitare per quanto possibile il verificarsi di tali situazioni.
E’ vietato ai genitori accedere alle classi personalmente.
ABBIGLIAMENTO A SCUOLA E MATERIALI
Nella convinzione che ognuno di noi esprime la propria personalità anche attraverso
l’abbigliamento e, soprattutto, nella fase delicata dell’adolescenza in cui i ragazzi si formano,
si ritiene sia giusto lasciare loro lo spazio di decidere e sentirsi a proprio agio dentro i vestiti che
indossano. Ciò nonostante, corre l’obbligo di richiamare l’attenzione dei genitori affinché vigilino
su un abbigliamento consono al contesto scolastico, al fine di scongiurare quegli eccessi che gli
adulti, a differenza dei ragazzi, sono in grado di valutare con maggiore consapevolezza.
Si raccomanda inoltre di:
• fornire agli alunni tuta e scarpe da ginnastica il giorno di educazione motoria;
• fornire gli alunni del materiale scolastico richiesto e della merenda;
• verificare che il figlio non porti con sé a scuola oggetti di particolare valore.
COMPITI A CASA:
• L’assegnazione dei compiti a casa rappresenta un momento significativo della vita scolastica
e vanno eseguiti con costanza e impegno.
• Gli insegnanti si impegnano a somministrarli con cadenza e quantità adeguate
• I genitori si impegnano a controllare quotidianamente lo svolgimento dei compiti per casa.
114
FUMO
A norma delle disposizioni di legge è assolutamente vietato fumare nei locali e nelle pertinenze
recintate dell’Istituto. Ai trasgressori saranno applicate specifiche sanzioni.
TELEFONI CELLULARI E ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI MULTIMEDIALI
Nell’Istituto vige il divieto assoluto di introdurre nella scuola qualsiasi tipo di cellulare o altri
dispositivi elettronici multimediali (ipod, tablet, registratore…). Nei confronti di quanti vengono
trovati in possesso di tali strumenti, a prescindere dal loro utilizzo, saranno immediatamente
irrogate le sanzioni previste dal regolamento d’Istituto, precisamente:
INFRAZIONE
possesso di apparecchio non autorizzato
utilizzo di apparecchio non autorizzato o, se
autorizzato, utilizzo al di fuori degli usi
consentiti
SANZIONE
• sospensione di n.1 giorno;
• non partecipazione alle uscite didattiche
programmate
• sospensione di n.5 giorni;
• non partecipazione alle uscite didattiche
programmate
Il divieto s’intende esteso anche alle uscite didattiche.
Eventuali impellenti esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da ragioni
di particolare urgenza e/o gravità, potranno essere soddisfatte solo su specifica autorizzazione
del docente (Nota Ministeriale 15/3/07), ovvero potrà essere utilizzato il telefono della scuola.
I genitori che, nonostante la presente disposizione, ritengano di dotare i propri figli di cellulare
devono farne richiesta mediante apposito modulo. L’autorizzazione ha durata annuale e deve
essere rinnovata ogni inizio anno scolastico entro il mese di settembre. Con l’autorizzazione del Dirigente Scolastico i genitori si assumeranno la responsabilità civile
e penale di un eventuale uso improprio. Al riguardo, si precisa, che la responsabilità in capo
all’alunno, ovvero al genitore, esiste anche per i casi in cui l’utilizzo improprio dell’apparecchio
avvenga da persone terze, a seguito cessione volontaria o comunque per mancata o inadeguata
custodia da parte del figlio.
A tal proposito, tuttavia, si invitano i genitori ad allinearsi il più possibile con le scelte dell’Istituto al
fine di trasmettere ai ragazzi un messaggio chiaro, univoco e condiviso.
115
REGOLAMENTO ALUNNI
NORME DI COMPORTAMENTO
1
Gli alunni sono tenuti, nell’ambiente scolastico, nei rapporti con il personale docente e ATA
e nelle relazioni con i compagni ad un comportamento rispettoso delle norme consone alla
convivenza civile;
2
Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad
assolvere assiduamente gli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria per tutte le
attività organizzate e programmate dall’Istituto. Le assenze vanno giustificate mediante i moduli
inseriti nell’apposita sezione del diario scolastico, debitamente compilati e firmati, da presentare
all’insegnante della prima ora. In caso di assenze che superino i 5 giorni deve essere presentato
anche il certificato medico. L’alunno che non giustifichi l’assenza entro tre giorni, dovrà essere
accompagnato da uno dei genitori o da chi ne fa le veci. Assenze ripetute, non motivate,
saranno segnalate alla competente autorità, in quanto riconducibili a situazione di evasione/
elusione dell’obbligo di istruzione dei minori.
3
Gli alunni vanno accompagnati e ripresi dai genitori ai cancelli e accedono alle scuole nei
5 minuti che precedono il normale avvio delle lezioni. Sono consentiti ingressi anticipati solo a
fronte di richieste motivate delle famiglie, regolarmente autorizzate. Gli alunni che utilizzano la
bicicletta devono evitare affollamenti davanti ai cancelli e fare in modo che l’ingresso avvenga
in modo ordinato evitando confusione nei cortili della scuola. All’interno del cortile, prima di
varcare il cancello, la bici deve essere trasportata a mano.
4
Gli alunni sono tenuti a rispettare rigorosamente gli orari d’ingresso. Gli alunni che arrivano in
ritardo sono autorizzati a entrare in aula dall’insegnante della prima ora. In caso di ritardi ripetuti
sarà data comunicazione scritta alla famiglia. I ritardi vengono annotati sul registro di classe e
dovranno essere giustificati per iscritto dai genitori il giorno successivo, tramite diario, in quanto
equiparabili a permessi di entrata fuori orario.
5
Nei giorni di rientro pomeridiano coloro che non usufruiscono del servizio mensa possono
accedere all’interno dei locali solo 5 minuti prima del suono della campanella.
6
Gli iscritti alla mensa che, per situazioni specifiche non intendono usufruire del servizio,
devono giustificare l’assenza-rinuncia mediante giustificazione scritta.
7
Non è consentito agli alunni uscire dall’edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In
caso di necessità, i genitori devono preventivamente avvertire la scuola tramite richiesta scritta
sul diario e venire a prelevare personalmente il figlio (o delegare altra persona maggiorenne che
dovrà esibire documento di riconoscimento).
L’uscita anticipata, come l’ingresso posticipato, devono essere debitamente giustificati dai
genitori tramite diario.
8
Gli alunni devono portare quotidianamente a scuola il diario scolastico (tenuto con cura)
che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare
giornalmente i compiti assegnati, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni
della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione.
9
Gli alunni che, per motivi di salute, non possono effettuare le lezioni di educazione fisica,
devono presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero, accompagnata da certificato
medico. Per la pratica dell’attività sportiva integrativa e per la partecipazione ai Giochi Sportivi
Studenteschi dovrà essere presentato l’apposito certificato medico.
10 Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un’aula all’altra, all’ingresso e all’uscita gli
alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire
dalla classe senza autorizzazione, gridare, ecc.
11 Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo
con l’autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante o di un collaboratore scolastico che se
ne assumono la responsabilità.
116
12
Durante l’intervallo o la pausa mensa, sia nei locali interni che nel cortile, sono da evitare
giochi che possano diventare pericolosi (spingersi, salire e scendere la scale correndo). Gli alunni
sono tenuti all’osservanza delle disposizioni dei docenti e dei collaboratori scolastici responsabili
della vigilanza.
13
Gli alunni devono evitare nel modo più assoluto di tenere comportamenti violenti (sia essa
violenza fisica che psicologica) in quanto l’Istituto tutela il diritto di tutti a frequentare la scuola
con serenità senza dover subire le prepotenze altrui.
14
In presenza di comportamenti aggressivi e/o violenti che per la loro portata lesiva e
connotazione di imprevedibilità, anche in ordine alla possibilità che vengano reiterati, non
possano essere prevenuti e/o contenuti in maniera adeguata a garantire la sicurezza
e l’incolumità dello stesso alunno o di terzi, è previsto l’allontanamento cautelare con
l’immediato coinvolgimento della famiglia.
15
Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori
scolastici, che assicurano con i docenti il buon funzionamento della scuola e, in alcuni momenti,
possono essere incaricati alla sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni.
16
I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme
di igiene e pulizia.
17
Nelle aule, negli spazi comuni, nei laboratori, nei cortili sono collocati contenitori per i rifiuti
che devono essere sempre utilizzati correttamente.
18
Gli alunni sono tenuti a portare a scuola lo stretto occorrente per lavoro scolastico e la
merenda per le pause ricreative. È da evitarsi il portare a scuola oggetti personali di valore
e/o somme di denaro. La scuola non è in grado di garantirne il controllo e non risponde in
caso di smarrimento.
19
Scuola primaria: è severamente vietato l’uso del cellulare sia durante le lezioni che nelle
pause ricreative. L’ utilizzo di messaggi e di registrazioni audio/video, in particolare, oltre a
costituire una grave mancanza sul piano disciplinare può configurarsi come trattamento illecito
di dati personali. Scuola Secondaria 1°grado: vige divieto assoluto di introdurre nella scuola
qualsiasi tipo di cellulare o altri dispositivi elettronici multimediali (ipod, tablet, registratore…).
20
Ogni alunno è responsabile degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida:
danni volontari ai materiali, agli arredi, alle suppellettili dell’Istituto saranno risarciti dagli esercenti
la potestà genitoriale.
21
E’ fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola.
22
I nominativi degli alunni o le classi che non rispettano le presenti regole saranno segnalati
al Dirigente Scolastico e saranno irrogate le conseguenti sanzioni.
23
L’alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile. Qualora desideri chiarimenti
su disposizioni o interventi disciplinari, può chiedere di essere ricevuto dal docente o dal Dirigente
Scolastico per esporre il proprio caso.
GARANZIA
L’organo di garanzia all’interno dell’Istituto è costituito da:
a
Dirigente Scolastico.
b
Un docente designato dal Collegio dei Docenti.
c
Un genitore indicato dal Consiglio d’Istituto.
L’organo di garanzia decide in via definitiva su ricorso di chiunque ne abbia interesse per quanto
attiene all’applicazione.
117
COMPORTAMENTI FUNZIONALI ALL’ORGANIZZAZIONE E ALLA
SICUREZZA NELLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ DI ISTITUTO.
All’inizio delle prime classi, come previsto dal piano accoglienza e continuità, tutti gli insegnanti
cureranno un’attività di elaborazione, insieme agli studenti, delle regole funzionali alla vita della
classe e un’attività di trasmissione delle regole comuni a tutto l’Istituto .
Queste ultime, in particolare per la scuola secondaria di promo grado e la scuola primaria, sono
le seguenti.
a) Durante i momenti di pre-scuola e interscuola:
➢ Si entra dal cancello a piedi e/o con la bicicletta a mano
➢ Le biciclette vanno sistemate negli appositi supporti in modo ordinato
➢ Al suono della campanella ci si dirige nello spazio assegnato alla propria classe e ci si
mette in fila per due in attesa dell’insegnante
➢Durante l’interscuola non ci si può allontanare dal cortile se non con il permesso
dell’insegnante responsabile
➢ Si gioca in modo corretto e rispettando i compagni anche attraverso i comportamenti verbali.
In classe:
➢ Si entra in ordine , si resta in piedi al proprio posto e, dopo il saluto dell’insegnante, ci si
siede
➢ Nel cambio dell’ora, all’ingresso dell’insegnante, ci si alza per salutare ( secondaria)
➢ Se durante la lezione entra un docente o il Dirigente Scolastico, si saluta e si resta in silenzio
al proprio posto
➢ Ci si sposta dal proprio banco dietro permesso del docente
➢ Si chiede la parola alzando la mano
➢ Si rispettano le consegne
➢ Si passano ai compagni gli oggetti con educazione
➢ Si sta attenti durante l’attività didattica.
➢ Si viene a scuola con un abbigliamento consono all’ambiente.
a) In mensa:
Anche l’attività mensa è da intendersi come momento pienamente educativo e opportunità
formativa.
Per l’intervallo del dopo mensa sono valide le regole di comportamento della ricreazione.
➢ In mensa si resta in fila, aspettando il proprio turno
➢ Si lascia il posto come lo si è trovato
➢ Si parla sottovoce
➢ Alla fine del pranzo si suddivide il rifiuto umido dal secco e lo si depone negli appositi
contenitori ( secondaria)
➢ Ci si alza dal posto e si esce dalla mensa solo con il permesso dell’insegnante
➢ Si esce verso gli spazi ricreativi secondo le regole degli spostamenti.
Negli spostamenti:
➢ Si segue l’insegnante in silenzio e in fila per due
➢ Non ci si spinge
➢ Si parla a bassa voce
118
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI E INTERVENTI EDUCATIVI CORRETTIVI
ALLONTANAMENTO CAUTELARE
E’previsto l’allontanamento cautelare di un alunno dalla scuola in presenza di comportamenti
aggressivi e/o violenti che per la loro portata lesiva e connotazione di imprevedibilità, anche
in ordine alla possibilità che vengano reiterati, non possano essere prevenuti e/o contenuti
in maniera adeguata a garantire la sicurezza e l’incolumità dello stesso alunno o di terzi,
in particolare minori, mediante il ricorso agli ordinari mezzi ed alle sole risorse professionali
immediatamente disponibili presso la scuola.
L’allontanamento è disposto dal Dirigente Scolastico con atto motivato indirizzato alla
famiglia dell’alunno e per il suo tramite all’alunno medesimo a decorrere dal giorno
successivo a quello della comunicazione ed ha la durata provvisoria di due/(tre) giorni
lavorativi, necessari per la convocazione, in via d’urgenza, del Consiglio di Classe.
L’atto di allontanamento adottato dal Dirigente Scolastico, ove non confermato dal Consiglio
di Classe, cessa di produrre effetti dal giorno successivo. In caso di conferma il Consiglio di
Classe può altresì deliberarne la proroga, con decisione motivata adottata a maggioranza.
Detta proroga è disposta per il tempo strettamente necessario all’adozione delle misure di
contenimento e/o prevenzione necessarie al ripristino di una situazione in cui siano garantiti
adeguati livelli di incolumità e/o sicurezza. Il collegio redige apposito verbale nel quale è
dato atto delle azioni a tal fine intraprese e da intraprendere.
L’istituto dell’allontanamento cautelare non ha natura sanzionatoria e lascia impregiudicata
l’eventuale azione disciplinare che, in assenza di circostanze esimenti, è avviata nei confronti
dell’alunno nel rispetto delle regole, delle garanzie e con i tempi imposti dal codice/
regolamento disciplinare vigente nell’Istituto.
Qualora a conclusione dell’eventuale procedimento disciplinare avviato per i fatti che
hanno dato luogo all’allontanamento cautelare venga irrogata una sanzione, nella
determinazione del tipo ed entità di quest’ultima l’organo avente titolo a comminarla tiene
conto dell’allontanamento cautelare disposto. Ove la sanzione comminata si configuri
come sospensione dalla frequenza delle lezioni (o provvedimenti della stessa specie
previsti dal codice disciplinare/regolamento), l’allontanamento cautelare è a tutti gli effetti
considerato quale parte della sanzione medesima, fino alla concorrenza di quest’ultima.
Qualora la sanzione della sospensione comminata ecceda in durata la misura cautelare
dell’allontanamento, essa è eseguita limitatamente all’eccedenza.
1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica.
2. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari
senza essere stato invitato prima ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare
connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
3. Il ricorso a sanzioni disciplinari per tutto il gruppo classe deve essere attuato solo in casi
eccezionali e qualora ciò risponda a precisa strategia educativo didattica.
4. Le sanzioni sono sempre temporanee e proporzionate all’infrazione disciplinare.
5. In previsione di sanzione disciplinare, i genitori devono essere prontamente avvisati ed
informati per assunzione di decisioni consapevolmente condivise nella specifica responsabilità
educativa delle parti.
6. La convocazione dei genitori non deve configurarsi di per sé come sanzione disciplinare, ma
come mezzo preventivo di informazione-collaborazione volto all’accordo-condivisione sulle
strategie educative di recupero dell’alunno.
7. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica
119
sono sempre adottati da un organo collegiale. Nei periodi di allontanamento deve essere
previsto, per quanto possibile, un rapporto con l’alunno e con i suoi genitori tale da preparare
il rientro nella comunità scolastica.
REGOLAMENTO ATTUATIVO-SANZIONI DISCIPLINARI
Vista la normativa vigente e preso atto del DPR 24 giugno 1998, n. 249 e della nota del MIUR prot.
n.- 3602/PO del 31 luglio 2008, si fa riferimento all’art. 1 il quale sancisce che la Scuola è luogo
di formazione e comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale che fondano il proprio
progetto e azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente contribuendo allo
sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza, alla
valorizzazione dell’identità, al senso di responsabilità e dell’autonomia personale.
La scuola persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle
conoscenze e all’inserimento nella vita attiva e al rispetto di tutte le persone che la compongono.
Si fa riferimento ai documenti sopra citati per la definizione di diritti, doveri e sanzioni disciplinari.
MANCANZA
CHI DA' LA
SANZIONE
SANZIONE
GRADO
SCOLASTICO
sospensione di n.1 giorno;
possesso di
apparecchio
non autorizzato
Dirigente
Scolastico
Scuola sec.1°
non partecipazione alle uscite
didattiche programmate
utilizzo di
apparecchio
non autorizzato
o, se autorizzato,
utilizzo al di fuori
degli usi
consentiti
120
sospensione di n.5 giorni;
Dirigente
Scolastico
Scuola sec.1°
non partecipazione alle uscite
didattiche programmate
Ammonizione orale;
punizioni riflessive.
Ritiro dai giochi (per un breve tempo).
E se reiterata, comunicazione scritta
alla famiglia.
Disturba in classe i
compagni e
impedisce il lavoro
dell’insegnante
e dei compagni
Non svolge
il lavoro
assegnato
in classe o
lo svolge
parzialmente
Insegnante
Insegnante
che rileva la
mancanza
Ammonizione orale;
punizioni riflessive: leggere,
commentare e/o produrre un
testo con contenuti collegati alla
mancanza.
Ritiro dai giochi (per un breve tempo).
E se reiterata, comunicazione, scritta
alla famiglia.
Scuola dell’infanzia
e primo ciclo
scuola primaria
Secondo ciclo
scuola primaria
Ammonizione orale;
punizioni riflessive: leggere,
commentare e/o produrre un
testo con contenuti collegati alla
mancanza.
E se reiterata, comunicazione scritta
alla famiglia.
Scuola secondaria
di primo grado
Ammonizione orale;
punizioni riflessive.
Ritiro dai giochi (per un breve tempo).
Assegnazione del lavoro non fatto per
casa.
E se reiterata, comunicazione scritta
alla famiglia.
Scuola dell’infanzia
e primo ciclo
scuola primaria
Ammonizione orale;
punizioni riflessive: leggere,
commentare e/o produrre un
testo con contenuti collegati alla
mancanza.
Ritiro dai giochi (per un breve tempo).
Assegnazione del lavoro non fatto per
casa.
E se reiterata, comunicazione, scritta
alla famiglia.
Secondo ciclo
scuola primaria
Ammonizione orale;
punizioni riflessive: leggere,
commentare e/o produrre un
testo con contenuti collegati alla
mancanza.
Assegnazione del lavoro non fatto per
casa.
E se reiterata, comunicazione scritta
alla famiglia.
Scuola secondaria
di primo grado
121
Non svolge
i compiti
assegnati per
casa.
Non osserva le
prescrizioni degli
insegnanti
Insegnante
che rileva la
mancanza
Team docente
Consiglio di
classe
Insegnante
che rileva la
mancanza
Team docente
Consiglio di
classe
Assume un
atteggiamento
arrogante o di
insubordinazione
con gli adulti
Reitera un
comportamento
fortemente
inadeguato
all'interno
della scuola
nei rapporti
interpersonali
Umilia i compagni
e assume
atteggiamenti
di prepotenza,
aggressività,
arroganza e
vessazione verso
i compagni.
Picchia i
compagni
122
Insegnante
che rileva la
mancanza
Team docente
Consiglio di
classe
Dirigente
Scolastico
Insegnante
che rileva la
mancanza
Team docente
Consiglio di
classe
Dirigente
Scolastico
Insegnante
che rileva la
mancanza
Team docente
Consiglio di
classe
Dirigente
Scolastico
Insegnante
che rileva la
mancanza
Team docente
Consiglio di
classe
Dirigente
Scolastico
Ammonizione orale.
Assegnazione del lavoro non fatto
come compito aggiuntivo per
casa.
E se reiterata, comunicazione
scritta alla famiglia con possibile
eventuale richiesta di colloquio
Ammonizione orale;
Comunicazione alla famiglia;
punizioni riflessive: lettura, commento
o produzione di testi pertinenti, ecc.
Ammonizione orale;
Comunicazione alla famiglia;
punizioni riflessive: lettura, commento
o produzione di testi pertinenti, ecc.
In caso di situazioni reiterate, nota
nel registro di classe ed eventuale
provvedimento discusso dal team o
dal consiglio di classe.
Ammonizione orale;
Comunicazione alla famiglia e nota
nel registro di classe
Sospensione dalle uscite didattiche,
dalle visite guidate e da tutte quelle
attività che richiedono capacità di
autocontrollo.
Ammonizione orale;
Comunicazione alla famiglia e nota
nel registro di classe.
Punizioni riflessive: lettura, commento
o produzione di testi pertinenti, ecc.
Ritiro dalle attività.
In caso di situazioni reiterate il
provvedimento verrà discusso dal
team o dal consiglio di classe.
Ammonizione orale;
Comunicazione alla famiglia e nota
nel registro di classe.
Punizioni riflessive: lettura, commento
o produzione di testi pertinenti, ecc.
Ritiro dalle attività.
In caso di situazioni reiterate il
provvedimento verrà discusso dal
team o dal consiglio di classe.
Primo e secondo
ciclo scuola
primaria
Scuola secondaria
di primo grado
Scuola dell’infanzia
Primo e secondo
ciclo scuola
primaria
Scuola secondaria
di primo grado
Scuola dell’infanzia
Primo e secondo
ciclo scuola
primaria
Scuola secondaria
di primo grado
Scuola dell’infanzia
Primo e secondo
ciclo scuola
primaria
Scuola secondaria
di primo grado
Scuola dell’infanzia
Primo e secondo
ciclo scuola
primaria
Scuola secondaria
di primo grado
Scuola dell’infanzia
Primo e secondo
ciclo scuola
primaria
Scuola secondaria
di primo grado
Sporca o
danneggia
strumenti,
suppellettili,
arredi in
dotazione alla
scuola
Non rispetta le
cose altrui
Sottrae cose ai
compagni e non
le restituisce
Danneggia
oggetti personali
Insegnante
che rileva la
mancanza
Team docente
Consiglio di
classe
Dirigente
Scolastico
Insegnante
che rileva la
mancanza
Team docente
Consiglio di
classe
Dirigente
Scolastico
Insegnante
che rileva la
mancanza
Team docente
Consiglio di
classe
Dirigente
Scolastico
Insegnante
che rileva la
mancanza
Team docente
Consiglio di
classe
Dirigente
Scolastico
Ammonizione orale;
Comunicazione alla famiglia e nota
nel registro di classe.
Punizioni riflessive: lettura, commento
o produzione di testi pertinenti, ecc.
Ripristino alla situazione iniziale
Ritiro dalle attività.
In caso di situazioni reiterate il
provvedimento verrà discusso dal
team o dal consiglio di classe
Addebito di eventuali spese alla
famiglia.
Ammonizione orale;
Comunicazione alla famiglia;
Punizioni riflessive: lettura, commento
o produzione di testi pertinenti, ecc.
Ritiro dalle attività.
In caso di situazioni reiterate il
provvedimento verrà discusso dal
team o dal consiglio di classe
Ammonizione orale;
Comunicazione alla famiglia e nota
nel registro di classe.
Punizioni riflessive: lettura, commento
o produzione di testi pertinenti, ecc.
Ritiro dalle attività.
In caso di situazioni reiterate il
provvedimento verrà discusso dal
team o dal consiglio di classe
Addebito di eventuali spese alla
famiglia.
Ammonizione orale;
Comunicazione alla famiglia;
Punizioni riflessive: lettura, commento
o produzione di testi pertinenti, ecc.
Scuola dell’infanzia
Primo e secondo
ciclo scuola
primaria
Scuola secondaria
di primo grado
Scuola dell’infanzia
Primo e secondo
ciclo scuola
primaria
Scuola secondaria
di primo grado
Scuola dell’infanzia
Primo e secondo
ciclo scuola
primaria
Scuola secondaria
di primo grado
Scuola dell’infanzia
Primo e secondo
ciclo scuola
primaria
Scuola secondaria
di primo grado
Nota 1) La sospensione dai giochi non significa che l’alunno debba saltare la ricreazione e il
tempo di sospensione può essere utilizzato in maniera efficace es. recupero del lavoro non fatto.
123
REGOLAMENTO VISITE D’ISTRUZIONE
1. La scuola considera le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione come arricchimento dell’offerta
formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione.
2. Le uscite didattiche relative all’attività sportiva costituiscono parte integrante e qualificante
dell’offerta formativa e devono essere effettuate con la collaborazione di tutti i docenti.
3. I Consigli di Classe, di Interclasse e di Intersezione propongono le uscite e/o i viaggi d’istruzione
in coerenza con la programmazione e ne verificano la fattibilità, indicando (entro i termini
fissati) tempi, obiettivi, itinerario, studenti partecipanti, docenti accompagnatori, modalità e
mezzi di trasporto, spesa per alunno.
4. L’uscita che coinvolge una sola classe necessita di 2 accompagnatori; per uscite di più classi
gli accompagnatori sono 1 ogni 15 alunni e un accompagnatore ogni uno/due alunni in
situazione di handicap (in base alla gravità).
5. I Consigli di Classe, di Interclasse, di Intersezione, nel designare gli accompagnatori all’interno
dei Consigli coinvolti nell’uscita, provvedono inoltre ad indicare un accompagnatore
(supplente) in più per ogni classe per subentro in caso di imprevisto. Se l’insegnante
accompagnatore presta servizio in altre scuole è tenuto a concordare con la Dirigenza gli
eventuali impegni. La funzione di accompagnatore, in caso di sopraggiunta necessità, può
essere svolta anche dai collaboratori scolastici.
6. E’ auspicabile la totale partecipazione della classe. Nessun alunno deve essere escluso dai
viaggi istruttivi o dalle uscite didattiche per ragioni di carattere economico. Il limite numerico
dei partecipanti al di sotto del quale non verrà concessa l’autorizzazione è pari all’80% degli
alunni frequentanti la classe.
7. In caso la quota di partecipazione sia particolarmente elevata si dovrà, attraverso un
sondaggio riservato alle famiglie, acquisire il parere favorevole almeno dell’80% degli alunni.
8. Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione e dal
Collegio rientrano nel piano delle uscite e dei viaggi d’Istruzione della scuola e devono essere
calendarizzate entro la fine di novembre.
9. Qualora, eccezionalmente, si dovesse presentare l’opportunità di una visita guidata in
occasione di mostre o di altre manifestazioni culturali con data non prevedibile, è necessario
comunque presentare tutta la documentazione non oltre il 10° giorno precedente la partenza
prevista. Analoga procedura deve essere adottata per quelle iniziative che ricadono nel
primo periodo dell’anno scolastico, ovvero prima dell’adozione del piano da parte del
Consiglio d’Istituto. In detti casi, il Dirigente Scolastico verificherà se l’uscita risponde ai criteri
e parametri fissati dal Consiglio d’Istituto e procederà alla formale autorizzazione.
10. I docenti accompagnatori, sentito, se possibile, il Dirigente Scolastico, possono interrompere
il viaggio d’istruzione in qualsiasi momento in presenza di comportamento gravemente
scorretto da parte degli alunni. In tale caso non spetta agli allievi alcun rimborso.
11. In caso di mancata partecipazione di alunni al viaggio, la quota già versata non potrà essere
restituita in misura intera, ma bisognerà tener conto delle spese comunque impegnate.
Criteri – parametri
➢ Le uscite didattiche si effettuano nell’arco dell’orario di lezione.
➢ Le visite guidate non devono superare la durata di una giornata e possono essere effettuate
nel territorio regionale o delle regioni limitrofe.
➢ I viaggi di istruzione non devono superare la durata di tre giorni e possono effettuarsi in
tutto il territorio nazionale e all’estero. Gli itinerari non devono risultare particolarmente
faticosi riguardo al chilometraggio, onde evitare una permanenza eccessivamente lunga
degli alunni nei mezzi di trasporto.
124
➢ I viaggi di Istruzione possono essere effettuati esclusivamente dalle classi terze della scuola
secondaria di 1° grado.
➢ Per effettuare viaggi d’istruzione e visite guidate non possono essere utilizzati più di 6 giorni
di lezione nel corso dell’anno scolastico.
➢ Solo nel caso di progetti particolari e documentati connessi con la programmazione
possono essere concesse dal Consiglio d’Istituto eccezioni al precedente punto.
Cosa deve fare l’insegnante responsabile dell’organizzazione:
➢ presentare, entro il termine previsto, l’apposito modello completo in ogni sua parte.
Particolare attenzione va prestata nella determinazione del costo pro-capite, che deve
essere definitivo sin dalla proposta iniziale, e riportare la firma dei docenti indicati come
accompagnatori
➢ prendere atto dell’avvenuta autorizzazione
➢ comunicare in forma scritta ai genitori tutti i dati relativi all’uscita e acquisirne le autorizzazioni
➢ raccogliere le quote e procedere al loro versamento secondo le seguenti modalità:
a) facendo pervenire la somma raccolta in segreteria entro le ore 9,30
o
b) procedendo direttamente al versamento sul c/c/p intestato all’Istituto, presentando
successivamente copia del bollettino postale in segreteria;
➢ gestire, in collaborazione con l’Ufficio di segreteria, eventuali prenotazioni e caparre;
➢ procurarsi la documentazione e quanto necessario (elenchi alunni, modello denuncia
infortuni, numeri telefonici di riferimento, cassetta pronto soccorso ove prevista) per
l’effettuazione della gita
➢ redigere una breve relazione sull’andamento e sulla qualità dei servizi utilizzati (alberghi,
ristoranti, bus)
➢ presentare, ove previsto, documentazione giustificativa per il rimborso (ingressi, vitto/
alloggio)
Cosa devono fare gli alunni
➢ dare riscontro nei termini alle richieste (autorizzazioni, quote, documenti vari) dell’insegnante
responsabile;
➢ in Bus tenere un comportamento rispettoso nei confronti dell’autista e nel mezzo di trasporto
(non sporcare, non scrivere sui sedili, non alzarsi durante la corsa,..)
➢ in treno mantenere il posto assegnato e spostarsi solo previa autorizzazione del docente
accompagnatore
➢ in albergo rispettare il regolamento del locale con particolare attenzione al silenzio
notturno; rimanere nella stanza assegnata senza effettuare spostamenti inopportuni;
➢ durante tutta la durata del viaggio o della visita di studio, attenersi alle prescrizioni degli
insegnanti accompagnatori e mantenere un comportamento serio ed educato;
➢ risarcire i danni eventualmente provocati per colpa, dolo o negligenza a beni o persone.
125
PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA
Visto il DPR 249 del 24 giugno 1998 (Statuto delle studentesse e degli studenti)
Visto il DPR 235 del 21 novembre 2007 (Modifiche ed integrazioni allo Statuto)
Vista la CM Prot. n. 3602/PO del 31 luglio 2008
Si conviene e si stipula
Il presente Patto di Corresponsabilità che definisce diritti e doveri della Scuola, dei genitori e
degli alunni, nel rapporto Educativo. Il PEC è una dichiarazione esplicita e partecipata ed è
rinegoziabile.
I soggetti componenti la comunità scolastica (Studenti, Genitori, Scuola) si assumono gli impegni
sotto descritti, affinché la scuola sia luogo di crescita civile e culturale della persona e si adoperi
per trasmettere non solo competenze, ma anche quei valori necessari a formare cittadini
consapevoli e rispettabili.
Scuola
Alunni
Famiglie
Condividono con gli insegnanti
e la famiglia la lettura del
piano formativo. Si impegnano
ad essere soggetto attivo del
proprio percorso scolastico e
culturale cercando di conoscere
e sfruttare i propri punti forti,
prendendo consapevolezza dei
propri punti deboli e attivando
strategie efficaci per riuscire al
meglio.
Prendono visione del piano
formativo,
lo
condividono,
lo discutono con i propri figli
assumendosi la responsabilità di
quanto espresso. Rispettano la
libertà d’insegnamento, come
prevista dalla costituzione, e
la competenza valutativa dei
docenti. Riconoscono alla scuola
la dignità
condividendone
attivamente le scelte educative
e accettandone la valutazione
formativa.
Si impegnano a prendere
coscienza dei personali diritti
e doveri e a mantenere un
comportamento
positivo
e
corretto, rispettando l'ambiente
scolastico inteso come un
insieme di persone, oggetti e
situazioni.
Si impegnano a valorizzare
l'istituzione
scolastica
,
instaurando
un
positivo
clima di dialogo, nel rispetto
delle
scelte
educative
e
didattiche
condivise,
oltre
ad
un
atteggiamento
di
collaborazione con i docenti
nel segno della continuità
dell'azione educativa.
Offerta formativa/Rispetto
La Scuola, quale comunità
educante che assicura libertà
di espressione, di pensiero, di
coscienza, di religione a tutte
le sue componenti, si impegna
a garantire un’offerta formativa
basata su progetti e iniziative
volte a promuovere il benessere
e il successo dello studente,
la sua valorizzazione come
persona, la sua realizzazione
umana e culturale.
Relazione/Fiducia/Regole
Educa al senso di responsabilità
ed alla cittadinanza attiva;
promuove il pieno sviluppo della
personalità degli studenti nella
costruzione del sé, attraverso
corrette e significative relazioni
con gli altri. Crea un clima
sereno in cui stimolare il dialogo
e la discussione favorendo
la conoscenza e il rapporto
reciproco tra studenti.
126
Partecipazione
Crea le migliori condizioni
affinchè
gli
organi
di
rappresentazione democratica
possano assolvere a pieno
la loro funzione, Ascolta e
coinvolge gli studenti e le
famiglie invitandoli ad una
assunzione di responsabilità
rispetto a quanto espresso nel
patto formativo. Condivide
con le famiglie la stesura,
l'applicazione e il rispetto delle
regole interne all'istituto.
Partecipano in modo attivo
e
responsabile
alla
vita
della
scuola
frequentando
regolarmente le lezioni e
assolvendo assiduamente agli
impegni di studio riconoscendo
le proprie possibilità e i propri limiti
come occasione di crescita.
Favoriscono in modo positivo
lo
svolgimento
dell’attività
didattica,
impegnandosi
a
prestare attenzione e ad
intervenire in maniera rispettosa
e consona.
Seguono
il
processo
di
formazione dei propri figli,
tenendo contatti con gli
insegnanti,
partecipando
attivamente alle riunioni previste
dagli organi collegiali, nonché
ad ogni altra attività promossa
dalla scuola che preveda la
presenza dei genitori. Utilizzano
sedi e tempi opportunamente
previsti per lo scambio di
opinioni e idee, quale momento
di proposta e collaborazione
alla vita scolastica.
Riferiscono puntualmente e con
sollecitudine, ai genitori, ogni
comunicazione
proveniente
dalla Scuola.
Hanno il dovere di utilizzare i
materiali propri e/o materiali
ed attrezzature dell'Istituto, con
dovuto rispetto ed attenzione,
assumendo la responsabilità
per eventuali danni derivanti
da uno scorretto od improprio
uso dei materiali e/o delle
attrezzature medesime.
Hanno inoltre il dovere di non
portare all'interno dell'Istituto
materiali e/o strumenti pericolosi
estranei all'attività scolastica.
Si impegnano a prendere
visione di tutte le comunicazioni
emanate dall'Istituto, comprese
le
eventuali
decisioni
e
provvedimenti
disciplinari,
affrontando gli episodi di
conflitto e di criticità con spirito
di collaborazione.Si impegnano
inoltre a sensibilizzare il figlio
ad un uso corretto e rispettoso
di quanto fornito dall'Istituto
(comunità),
assumendosi
l'onere di riparare “in solido”
ad eventuali danni arrecati
al patrimonio della Scuola
(Responsabilità in educando).
Si assumono il compito di
prelevare il minore all'uscita
della scuola, al termine del
normale orario delle lezioni
(come
da
comunicazione
ufficiale),
o
di
delegare
qualcuno a prelevarlo, nel caso
l'alunno non si serva del pulmino.
Contribuiscono alla creazione di
un ambiente accogliente, privo
di discriminazioni, cogliendo il
valore della diversità e dando
il proprio positivo apporto
alle iniziative di integrazione
predisposte dall’Istituto.
Favoriscono,
per
quanto
possibile,
l’integrazione
dei
propri figli sotto il profilo
sociale,
culturale,
religioso,
attraverso
un
impegno
esplicito
nell’accettazione
delle regole vigenti all’interno
dell’istituzione
scolastica.
In presenza di situazioni di
svantaggio
assicurano
il
necessario supporto, favorendo
la
motivazione
scolastica,
l’autostima,
la
relazionalità
positiva.
Interventi educativi/richiami
Comunica
costantemente
con le famiglie, informandole
circa
l'attività
dell'Istituto
e
l'andamento
didatticodisciplinare di ogni singolo
alunno.
Promuovendo
il
rispetto della persona e la civile
convivenza tra i diversi soggetti,
si attiva affinché siano rispettate
le norme di comportamento
e
si
manifesti
la
giusta
considerazione per l'utilizzo delle
strutture scolastiche, gli arredi e
le attrezzature.
Si adopera attivamente affinché
le norme ed i regolamenti
dell'Istituto siano comunque
rispettati
assumendosi
l'onere della vigilanza degli
alunni, all'interno dell'Istituto,
durante le attività scolastiche
(Responsabilità in vigilando).
Convivenza civile
Concorre a creare un ambiente
educativo sereno e rassicurante,
stimolando
l’accettazione
dell’ “altro”, il senso civico e la
solidarietà attraverso specifiche
iniziative di accoglienza e di
supporto, contrastando ogni
forma
di
discriminazione.
Garantisce interventi per il
recupero di situazioni di ritardo
e di svantaggio al fine di
combattere il fenomeno della
dispersione scolastica.
127
128
129
ORARIO DELLA SEGRETERIA
dal lunedì al venerdì
7,30-16,30
Sabato
7,30-13,00
estivo: dal lunedì al venerdì
7,30-14,00
ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO DELLA SEGRETERIA
Dal lunedi al venerdi
10,00-13,00
14,00-15,00 SU APPUNTAMENTO
Sabato
10,00-13,00
Estivo dal lunedì al venerdì
10,00-13,00
NUMERO TELEFONICO: 0423 493595 - 0423 722057
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