ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1° 31033 CASTELFRANCO VENETO (Treviso) Via A. Volta, 3 - Tel (0423) 49.35.95 - Fax (0423) 49.39.57 Sito internet: www. iccastelfranco1.it - E-mail: [email protected] Anno Scolastico 2015 - 2016 POF ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE 1° CASTELFRANCO VENETO 1 INDICE GENERALE VISIONE DELL’ISTITUTO ........................................................................................................... 4 LA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ........................................................................................................ 5 ATTO DI INDIRIZZO ................................................................................................................................... 6 PREMESSA .............................................................................................................................................. 10 PARTE PRIMA: la carta d’identità dell’Istituto L’ISTITUTO NEL TERRITORIO ................................................................................................................... 12 SICUREZZA A SCUOLA .......................................................................................................................... 15 PROGETTI E ATTIVITA’ DI ISTITUTO ......................................................................................................... 16 P.O.N. ..................................................................................................................................................... 21 FINALITÀ E OBIETTIVI ............................................................................................................................ 23 DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ......................... 24 ASPETTI DIDATTICO-METODOLOGICI NON COGNITIVI ................................................................... 25 ASPETTI RIGUARDANTI I DOCENTI ..................................................................................................... 27 PIANO ANNUALE DI INCLUSIONE ........................................................................................................ 28 ALUNNI STRANIERI ................................................................................................................................. 40 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI................................................................. 41 CONTINUITA’ / ORIENTAMENTO ........................................................................................................... 44 INDIRIZZO MUSICALE ............................................................................................................................ 46 LA VALUTAZIONE ................................................................................................................................... 49 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO ................................................................................................... 56 RETI ......................................................................................................................................................... 57 PARTE SECONDA: le scuole dell’Istituto SCUOLA DELL’INFANZIA ....................................................................................................................... 62 SCUOLA PRIMARIA ............................................................................................................................... 64 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ........................................................................................ 70 SCUOLA DELL’INFANZIA BORGO PADOVA ........................................................................................ 74 SCUOLA DELL’INFANZIA “LARGO ASIAGO” ...................................................................................... 76 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA SCUOLA DELL’INFANZIA .............................................................. 77 SCUOLA PRIMARIA MASACCIO .......................................................................................................... 78 SCUOLA PRIMARIA “GIANFRANCO CORLETTO” TREVILLE .............................................................. 80 SCUOLA PRIMARIA SANT’ANDREA O.M ............................................................................................. 82 SCUOLA PRIMARIA DI VILLARAZZO ..................................................................................................... 84 SCUOLA PRIMARIA “S. GIORGIO” DI BORGO PADOVA ................................................................... 86 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI TREVILLE .................................................................... 88 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “GIORGIONE” CASTELFRANCO VENETO ................... 89 2 PARTE TERZA: organizzazione dell’Istituto LE RISORSE DELL’ISTITUTO ..................................................................................................................... 92 PERSONALE DELLA SEGRETERIA E UFFICIO DI RIFERIMENTO ............................................................. 93 ORGANIGRAMMA DELL’ISTITUTO ........................................................................................................ 94 CONSIGLIO DI ISTITUTO ........................................................................................................................ 98 STAFF ORGANIZZATIVO ......................................................................................................................... 99 FUNZIONI STRUMENTALI ...................................................................................................................... 101 PERSONALE A.T.A ................................................................................................................................ 106 PARTE QUARTA: gestione dell’istituto RISORSE ECONOMICHE ..................................................................................................................... 108 ALCUNE NORME GENERALI ............................................................................................................... 109 SCUOLA DELL'INFANZIA ...................................................................................................................... 110 SCUOLA PRIMARIA ............................................................................................................................. 111 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ...................................................................................... 113 REGOLAMENTO ALUNNI .................................................................................................................... 116 COMPORTAMENTI FUNZIONALI ALL’ORGANIZZAZIONE E ALLA SICUREZZA NELLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ DI ISTITUTO ....................................................................................... 118 PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI E INTEVENTI EDUCATIVI CORRETTIVI .............................................. 119 REGOLAMENTO ATTUATIVO-SANZIONI DISCIPLINARI ...................................................................... 120 REGOLAMENTO VISITE D’ISTRUZIONE ................................................................................................ 124 PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA .................................................................................... 126 3 VISIONE DELL’ISTITUTO “L’educazione è il grande motore dello sviluppo personale. E’ grazie all’educazione che la figlia di un contadino può diventare medico, il figlio di un minatore il capo miniera o un bambino nato in una famiglia povera presidente di una grande nazione. Non ciò che ci viene dato, ma la capacità di valorizzare al meglio ciò che abbiamo È ciò che distingue una persona dall’altra.” Nelson Mandela In apertura non si può non citare Nelson Mandela, grandissima figura scomparsa di recente, che ha saputo realizzare concretamente a tutti i livelli l’integrazione tra gli uomini, attraverso l’arma che egli considerava più efficace: l’istruzione. E l’integrazione, o meglio ancora l’inclusione, è l’alta finalità che il nostro Istituto da anni pone come prioritaria e che quest’anno, anche obbedendo agli ultimi dettami della normativa, ispira e pervade tutta l’Offerta Formativa rispondendo a pieno alle richieste educative dei nostri alunni, nella pluralità e nell’individualità. Desideriamo che la nostra sia quindi una scuola veramente inclusiva, che accoglie tutti per offrire a ciascuno la possibilità di sviluppo e di espressione di capacità e competenze. Quanto proponiamo sul piano culturale ed educativo è costantemente mirato al rinforzo della personalità, in un’ottica di apertura al mondo al di là di ogni discriminazione, affinché la scuola diventi per i nostri giovani una palestra di convivenza e di solidarietà tale da consentire, gradualmente, una partecipazione più ampia e più alta alla vita democratica. Nel consolidare le sue buone pratiche, per le quali si distingue, l’Istituto Comprensivo 1° rinnova pertanto anche quest’anno il suo mandato sociale di promozione di quei saperi e quei valori che sono alla base di una cittadinanza matura, solidale ed inclusiva. Il “non uno di meno”, che costituisce da anni il concetto fondante della nostra vision, lungi dall’essere uno slogan, rappresenta realmente una scelta strategica tale da consentire ad ognuno di trovare possibilità di successo personale. Fra i tanti e contrastanti sentimenti e stati d’animo che ci animano in una fase storica delicata come l’attuale che vede l’Italia interessata, purtroppo, da una forte crisi economica, è proprio potenziando l’impegno nei confronti dell’educazione delle nuove generazioni, mediante la proposta di occasioni stimolanti di conoscenza e il rinnovamento dell’alleanza educativa con le famiglie, che potremo contribuire ad infondere coraggio e speranza nel futuro. Il Dirigente Scolastico 4 LA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI I Decreti Delegati del 1974 hanno previsto per la prima volta la partecipazione dei genitori alla vita della scuola. Con gli anni i mutamenti strutturali avvenuti nella scuola e nella società hanno inciso anche nelle forme di rappresentatività democratica nelle istituzioni. L’avvento dell’Autonomia scolastica ha modificato il ruolo svolto dalla rappresentanza dei genitori all’interno della scuola attribuendo funzioni di coordinamento agli organismi dei rappresentanti di classe, e gestionali al Consiglio di Istituto. Oggi le responsabilità e le attese rispetto alle azioni della scuola, anche a livello europeo, sono molto alte e le richieste di proposte educative efficaci diventano sempre più pressanti. L’azione educativa e formativa è responsabilità e dovere della famiglia, quale prima e fondamentale agenzia educativa, e in seconda battuta della scuola che, in collaborazione e in maniera sinergica, integra, amplia e organizza i saperi degli alunni con l’obiettivo di formare le persone e i cittadini responsabili.I rappresentanti dei genitori dell’Istituto Comprensivo 1° assumono, su incarico e nomina dei genitori, l’impegno di: ➢ ➢ ➢ ➢ svolgere la funzione genitoriale condividendo la responsabilità educativa con la scuola; sostenere l’azione educativa della scuola; sostenere la scuola nelle iniziative scolastiche proposte; cooperare con l’Istituzione per il conseguimento degli obiettivi e delle finalità esplicitate nel Piano dell’Offerta Formativa. I genitori rappresentanti del Consiglio di Istituto e i rappresentanti di classe consapevoli della complessità del ruolo assunto e della necessità di attribuire fiducia alla scuola, alla quale affidano i loro figli, si impegnano, a nome delle famiglie che rappresentano, a realizzare una consapevole, attenta, democratica e attiva partecipazione dei genitori alla vita della scuola nella consapevolezza che la loro azione possa conferire valore aggiunto e qualità all’Offerta Formativa e alla formazione dei ragazzi come persone responsabili e cittadini di domani. Il Presidente del Consiglio d’Istituto 5 ATTO DI INDIRIZZO Atto di indirizzo al Collegio dei Docenti riguardante la definizione e la predisposizione del Piano triennale dell’Offerta Formativa- triennio 2015/16, 2016-17 e 2017-18. IL DIRIGENTE SCOLASTICO VISTA VISTO VISTO VISTA PRESO ATTO la Legge n. 59 DEL 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la dirigenza; il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica; il D.L.vo 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni; la Legge n. 107 del 2015, che ha ricodificato l’art. 3 del DPR 275/1999; che l’art. 1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che: 1) le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente il triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa; 2) il piano deve essere elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico; 3) il piano è approvato dal consiglio d’istituto; 4) esso viene sottoposto alla verifica dell’USR per accertarne la compatibilità con i limiti d’organico assegnato e, all’esito della verifica, trasmesso dal medesimo USR al MIUR; 5) una volta espletate le procedure di cui ai precedenti punti, il Piano verrà pubblicato nel portale unico dei dati della scuola; TENUTO CONTO delle proposte e dei pareri formulati dagli enti locali e dalle diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio, e dagli organismi e dalle associazioni dei genitori; nonché delle sollecitazioni e delle proposte formulate dalle famiglie e dagli utenti sia in occasione degli incontri informali e formali (ricevimenti scuola famiglia, riunioni organi collegiali …), sia attraverso gli esiti la valutazione annuale della qualità percepita promossa dalla scuola; VISTI i risultati delle rilevazioni nazionali degli apprendimenti restituiti in termini di misurazione dei livelli della scuola e delle classi in rapporto alla media nazionale e regionale e , limitatamente ai dati di scuola, a parità di indice di background socio-economico e familiare; VALUTATE prioritarie le esigenze formative individuate a seguito della lettura comparata del RAV “Rapporto di Autovalutazione”, nonché dell’indice ragionato predisposto dal dirigente scolastico sugli esiti formativi registrati dagli studenti negli anni scolastici precedenti; nonché tenuto conto del piano di miglioramento predisposto nel RAV; 6 EMANA ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge 13.7.2015, n. 107, il seguente atto di indirizzo al Collegio dei docenti orientativo della pianificazione dell’Offerta Formativa Triennale e dei processi educativi e didattici: • Pianificazione collegiale dell’Offerta Formativa Triennale A Pianificare un’Offerta Formativa Triennale (POFT) coerentemente con i traguardi di apprendimento e di competenze attesi e fissati dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012, con le esigenze del contesto territoriale, con le istanze particolari dell’utenza della scuola. B. Finalizzare le scelte educative, curricolari, extracurricolari e organizzative al contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione, al potenziamento dell’inclusione scolastica e del diritto al successo formativo di tutti gli alunni; alla cura educativa e didattica speciale per gli alunni che manifestano difficoltà negli apprendimenti legate a cause diverse (deficit, disturbi, svantaggio); all’alfabetizzazione e al perfezionamento dell’italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana; alla individualizzazione e alla personalizzazione delle esperienze per il recupero delle difficoltà, per il potenziamento delle eccellenze, per la valorizzazione del merito. C. Orientare i percorsi formativi offerti nel POFT al potenziamento delle competenze linguistiche, matematico-logiche, scientifiche e digitali, allo sviluppo di competenze di cittadinanza attiva e democratica e di comportamenti responsabili; al potenziamento delle competenze nei linguaggi non verbali (musica, arte, educazione fisica, tecnologia); D. Prevedere percorsi e azioni per valorizzare la scuola intesa come comunità attiva , aperta al territorio e in grado di sviluppare l’interazione con le famiglie e con la comunità locale. E. Prevedere un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci per rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni previste nel POFT. • Pianificazione educativa e didattica e innovazione delle pratiche di classe F. Preparare sempre prima la lezione e i materiali didattici necessari per le esercitazionidegli alunni e arrivare in classe organizzati. In questa fase è indispensabile decidere i diversi momenti della lezione, i materiali necessari, l’organizzazione dell’aula o degli altri spazi utilizzati, la sistemazione dei materiali e delle attrezzature, le metodologie didattiche da utilizzare nelle diverse fasi, le strategie di semplificazione, riduzione, adeguamento dei contenuti di apprendimento in presenza di alunni in difficoltà, gli strumenti compensativi, le misure dispensative e l’adeguamento della valutazione in presenza di situazioni di bisogno educativo speciale rilevate (disabilità, disturbi di apprendimento, gravi difficoltà), gli esercizi per una verifica immediata e gli esercizi diversificati per il recupero e per la ritenzione degli apprendimenti. G. Nella gestione della classe privilegiare modelli didattici e di apprendimento che coinvolgano direttamente e attivamente gli alunniin situazioni in cui ciascuno possa avere la possibilità di soddisfare bisogni educativi comuni ad ogni alunno (di essere accettato e valorizzato, di autostima, di dimostrare la propria competenza, di auto realizzarsi, di appartenere al gruppo e di socializzare …). A questo proposito si richiamano le principali azioni indicate dalla ricerca e ricordate in occasioni diverse: richiamo dei prerequisiti, presentazione di stimoli per l’apprendimento attivo degli alunni, apprendimento collaborativo, problemsolving e ricerca, discussione guidata, gioco 7 di ruolo, riflessione metacognitiva su processi e strategie, tutoring, realizzazione progetto, transfer di conoscenze e abilità e compiti di realtà …). H. Privilegiare modalità e criteri di valutazione formativa e orientativa, che confermi aspetti positivi della prova e, contestualmente, indichi gli elementi da rivedere con esercizi assegnati mirati. Tale modalità è finalizzata ad incoraggiare gli alunni affinché proseguano con sicurezza e con la sensazione di essere capaci, di avere la possibilità di migliorare, di avere altre opportunità. In presenza di risultati di apprendimento appena sufficienti e mediocri diffusi, ossia non circoscritti a un numero molto esiguo di alunni in difficoltà (da seguire comunque con intervento individualizzato e al di là della presenza o meno di certificazioni, diagnosi o individuazioni di BES) è bene riflettere sulle scelte didattiche operate che non hanno prodotto i risultati attesi e cambiare strategie e modalità di gestione della classe e della relazione educativa. A tale proposito si sottolinea che la qualità di un intervento didattico è riconducibile al suo valore aggiunto, ossia il progresso nell’apprendimento e nella partecipazione dell’alunno che si riesce a ottenere con l’intervento educativo e didattico, nonostante e al netto delle variabili assegnate che lo caratterizzano (“la famiglia non lo segue, non sta attento, non si impegna a casa, dà fastidio, è demotivato ecc.”). I. Curare l’allestimento di ambienti di apprendimentoricchi di stimoli e di situazioni dinamiche che coinvolgano direttamente e attivamente l’operatività dei bambini e dei ragazzi, che facilitino l’apprendimento collaborativo, la ricerca, la progettazione e la costruzione della conoscenza, la scoperta e il piacere di apprendere insieme. Gli ambienti fisici e la loro organizzazione (setting d’aula, materiali, esposizioni di lavori prodotti dagli alunni, mappe concettuali, presentazioni, cartelloni, raccolte, angoli attrezzati…) sono significativi della vita della classe e dei processi attivi che in essa si realizzano. Un ambiente stimolante contribuisce anche al superamento delle difficoltà nel mantenere l’attenzione degli alunni, i cui tempi, sappiamo, sono ridotti e richiedono di variare codici, modalità e situazioni nel processo do insegnamento/apprendimento. J. Dopo la lezione riflettere sulle situazioni emerse e osservate, registrare le criticità su cui ritornare, rilevare punti di forza da utilizzare e su cui far leva, cogliere le opportunità offerte dagli stessi alunni per rivedere modalità e scelte, risorse metodologiche, umane, strumentali, esistenti e nuove, necessarie per migliorare i processi e i risultati. K. Privilegiare mediatori aggiuntivi al codice verbale per supportare le azioni di insegnamento (presentazione dell’obiettivo, richiamo e accertamento dei prerequisiti di conoscenza e abilità necessari per il nuovo apprendimento, presentazione del compito di apprendimento, esercitazioni di verifica, valutazione formativa) e le attività di apprendimento (ricerca, produzione di mappe, schemi,progetti, documenti e prodotti multimediali, presentazioni ….) . In questa direzione vanno sicuramente privilegiate le nuove tecnologie, in particolare la LIM di cui molte aule sono dotate. • Innovazione digitale e didattica laboratoriale: “Piano nazionale scuola digitale”. L. Sviluppare le competenze digitali degli studenti, anche attraverso: - la collaborazione con le Università, Associazioni, organismi del terzo settore e imprese; - il potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione della istituzione scolastica, nonché, la formazione dei docenti per l’innovazione didattica; la formazione del direttore dei servizi generali e amministrativi, degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici,per l’innovazione digitale nell’amministrazione. • 8 Formazione, tutela, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. M. Attivazione, nel rispetto della normativa vigente, di appositi corsi di formazione in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro nei limiti delle risorse disponibili, secondo quanto disposto dal decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81. • Predisposizione del “Piano” N. I progetti e le attività sui quali si pensa di utilizzare docenti dell’organico del potenziamento devono fare esplicito riferimento a tale esigenza, motivandola e definendo l’area disciplinare coinvolta. Si terrà conto del fatto che l’organico di potenziamento deve servire anche alla copertura delle supplenze brevi e quindi si eviterà di assorbire sui progetti l’intera quota disponibile. Per tutti i progetti e le attività previsti nel Piano, devono essere indicati i livelli di partenza sui quali si intende intervenire, gli obiettivi cui tendere nell’arco del triennio di riferimento, gli indicatori quantitativi e/o qualitativi utilizzati o da utilizzare per rilevarli. Gli indicatori saranno di preferenza quantitativi, cioè espressi in grandezze misurabili, ovvero qualitativi, cioè fondati su descrittori non ambigui di presenza/assenza di fenomeni, qualità o comportamenti ed eventualmente della loro frequenza. Il Piano dovrà essere predisposto a cura della Funzione Strumentale a ciò designata, eventualmente affiancata dal gruppo di lavoro a suo tempo approvato dal collegio docenti, per essere portata all’esame del collegio stesso nella seduta del 27 ottobre, che è fin d’ora fissata a tal fine. Consapevole dell’impegno che i nuovi adempimenti comportano per il Collegio Docenti e dello zelo con cui il personale docente assolve normalmente ai propri doveri, il Dirigente Scolastico ringrazia per la competente e fattiva collaborazione. Il Dirigente Scolastico Prof.ssa BOLZON Michela 9 PREMESSA Il POF è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche che esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare, educativa ed organizzativa. Viene elaborato dal Collegio dei Docenti sulla base degli indirizzi generali per l’attività della scuola e delle scelte generali di gestione definite dal Dirigente Scolastico con proprio atto di indirizzo tenendo conto delle proposte e dei pareri formulati dal Consiglio di Istituto che lo approva. Elaborato secondo il principio della collegialità democratica e partecipata, ha come obiettivo istituzionale quello di creare una scuola integrata nel territorio che coinvolga, attraverso anche progetti di rete, scuole, Enti istituzionali e famiglie. In questo senso mira a fare assumere all’ambiente educativo le connotazioni di scuola-servizio. Si configura pertanto come risposta ai bisogni formativi del territorio e assume quindi il significato di contratto stipulato con l’utenza. Contratto quanto mai necessario in un momento come quello attuale in cui la scuola assume piena consapevolezza di essere elemento fondamentale all’interno di un pluralismo educativo dove famiglia, agenzie dell’extrascuola, universo telematico e multimediale concorrono alla costituzione di una poliarchia di funzioni e di responsabilità che si dispongono intorno al soggetto che apprende. Il POF risponde ad alcune tra le fondamentali vocazioni dell’Autonomia Scolastica: il radicamento della scuola nel territorio, l’interazione con gli utenti, l’avvicinamento dell’istituzione al cittadino. Nell’autonomia la scuola diventa nuovo soggetto istituzionale, dotato appunto di autonomia funzionale e di personalità giuridica, a cui lo Stato affida un complesso di funzioni per conseguire le proprie finalità in un’ottica di efficienza e di efficacia. Nell’istituto si realizza attraverso: 10 PARTE PRIMA LA CARTA D’IDENTITÀ DELL’ISTITUTO 11 L’ISTITUTO NEL TERRITORIO I s t i t u t o C o m p r e n s i v o 1° nasce nell’anno scolastico 2012/2013, con delibera regionale n. 120 del 31/01/2012, dall’unione di nove scuole: le Scuole dell’Infanzia di B.go Padova e Largo Asiago, le scuole Primarie “S. Giorgio” (B.go Padova), S. Andrea O. Muson, “G. Corletto” (Treville), “Primo Visentin Masaccio” e Villarazzo, le Scuole Secondarie di Primo Grado “Giorgione” e Treville Il carattere socio-economico dei bacini d’utenza è stato in questi anni abbastanza omogeneo, poiché il territorio presentava uno sviluppo economico caratterizzato dalla diffusione della piccola imprenditoria artigianale e commerciale affiancate dalla presenza di lavoratori dipendenti, pubblici e privati. Fino ad un paio di anni fa il sistema produttivo aveva richiamato in numero sempre maggiore lavoratori stranieri con le loro famiglie. Negli ultimi tempi la crisi economica globale ha fatto sentire anche in questa realtà i suoi effetti di precarizzazione, rendendo le famiglie più attente alle spese e agli investimenti. La scuola ha preso atto di questa situazione cercando di proporre iniziative formative qualitativamente buone ma accessibili a tutta l’utenza. 12 In questa cornice l’Istituto si caratterizza per: Attenzione agli alunni e alla loro crescita globale come persone e cittadini: come si legge nelle “Indicazioni per il curricolo” (M.P.I. 2012)” La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione”, e ancora “ Il sistema educativo deve formare cittadini in grado di partecipare consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite, siano esse quella nazionale, quella europea, quella mondiale. […] La finalità è una cittadinanza che certo permane coesa e vincolata ai valori fondanti della tradizione nazionale, ma che può essere alimentata da una varietà di espressioni ed esperienze personali molto più ricca che in passato”, inoltre“ Alla scuola spetta il compito di fornire supporti adeguati affinché ogni persona sviluppi un’ identità consapevole e aperta”. L’ Istituto cerca di concretizzare queste indicazioni attraverso una progettazione ricca ed attenta che si sviluppa secondo le seguenti tematiche: accoglienza, continuità e orientamento, cittadinanza e diritti, musica strumentale e corale, sport e motricità, educazione alla salute, potenziamento, recupero e studio assistito. Attenzione alle relazioni con le famiglie: nelle “Indicazioni per il curricolo” (M.P.I. 2012) si dice “ La scuola perseguirà costantemente l’ obiettivo di costruire un’ alleanza educativa con i genitori. Non si tratta di rapporti da stringere solo in momenti critici, ma di relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative”. Il documento richiama i dettati costituzionali quando cita” L’azione della scuola si esplica attraverso la collaborazione con la famiglia, nel reciproco rispetto dei diversi ruoli e ambiti educativi…”. In quest’ottica viene data particolare importanza al coinvolgimento attivo di genitori e famiglie nella preparazione e nello svolgimento di particolari attività didattiche, all’interazione e alla collaborazione con i comitati dei genitori, ove siano presenti, ad attività di progettazione partecipata rispetto ad iniziative particolarmente coinvolgenti come i corsi di conversazione e alfabetizzazione per donne straniere, la festa di Istituto della Mondialità, le varie feste di plesso, la partecipazione ad attività sportive extrascolastiche, le attività specifiche di formazione, con esperti esterni, rivolte ai genitori. Attenzione alla formazione permanente dei docenti: attraverso l’adesione a numerose reti e ad iniziative di formazione a tutto campo, per favorire lo scambio, il supporto e il potenziamento della sperimentazione didattico-educativa e della ricerca-azione. Collaborazione con il territorio: sempre nelle “Indicazioni per il curricolo” (M.P.I. 2012) si legge: “La scuola si apre alle famiglie e al territorio circostante, facendo perno sugli strumenti forniti dall’ autonomia scolastica, che prima di essere un insieme di norme è un modo di concepire il rapporto delle scuole con le comunità di appartenenza, locali e nazionali”. “Le relazioni fra il microcosmo personale e il macrocosmo dell’ umanità e del pianeta oggi devono essere intese in duplice senso. Da un lato tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni persona; dall’altro, ogni persona tiene nelle sue stesse mani una responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro dell’ umanità”, per questo si organizzano in tutti i livelli di scuola incontri conoscitivi ed attività educativo-didattiche in collaborazione con le Amministrazione, gli Enti, le Associazioni e il mondo del volontariato presenti nel nostro territorio; molto alta è anche l’ adesione attiva alle iniziative proposte dalle diverse agenzie. 13 RETI CTI ORIONE MUSICA ISIDE AMMINISTRATIVA IDENTITA’ PLURIME UNIVERSITA’ DI PADOVA • Convenzioni di tirocinio con le facoltà: • Scienze della formazione • Psicologia • Fisioterapia QUARTIERI MIUR/USR • Linee di indirizzo • Progetti • Atti amministrativi ALTRE COLLABORAZIONI Sale cinematografiche Comitati dei genitori, per finanziamento di progetti Associazioni sportive Coop socio-culturale per l’assegnazione personale addetto alla comunicazione Protezione civile, Guardia di finanza, Alpini di Castelfranco, Croce Rossa, COOP, CONI, Arma dei Carabinieri Consorzio Contarina AZIENDA SOCIO- SANITARIA N.8 Collaborazione Servizio Neuropsichiatria infantile Collaborazione con il Consultorio Familiare IAF Assegnazione personale addetto all’assistenza per alunni disabili Prevenzione al tabagismo 14 Collaborazioni per progetti di educazione all’affettività e prevenzione al tabagismo COLLABORAZIONI CON IL TERRITORIO L’Istituto promuove iniziative con: ISTITUTI SUPERIORI DEL TERRITORIO Stage e tirocini AZIENDA SANITARIA LOCALE N.15 Collaborazione con il Servizio di Neuropsichiatria infantile AMMINISTRAZIONE COMUNALE • Trasporti scolastici • Trasporti per visite guidate • Gestione servizio mense scuole • Biblioteca: prestito, restituzione e laboratori • Teatro Accademico • Mostre casa Giorgione • Vigili urbani per ed. Stradale • Contributi per attività motorie. SICUREZZA A SCUOLA Come previsto dalla normativa vigente, l’Istituto è dotato del documento di valutazione dei rischi, predisposto dal Dirigente scolastico, in collaborazione con il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione. In esso è contenuto il piano di emergenza con lo scopo di informare tutto il personale docente, non docente e gli studenti, sul comportamento da tenere nel caso di un allontanamento rapido dall’edificio scolastico. Attraverso questo documento si perseguono i seguenti obiettivi: ➢ conoscere le procedure da seguire per evitare l’insorgere di un’emergenza; ➢ affrontare l’emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti e riportare la situazione in condizione di normalità; ➢ prevenire situazioni di confusione e di panico; ➢ pianificare le azioni necessarie a proteggere le persone sia all’interno che all’esterno dell’edificio; ➢ assicurare, se necessario, un’evacuazione facile, rapida e sicura. Prove di evacuazione Il piano di emergenza definisce i compiti da svolgere in funzione delle varie ipotesi di emergenza. Nel corso delle prove di evacuazione, “da effettuare almeno due volte durante l’anno scolastico” (D.L.577/82), viene verificata la “funzionalità del piano al fine di apportare gli eventuali correttivi per far aderire il piano alla specifica realtà alla quale si applica”. Pertanto l’Istituto effettua con cadenza periodica le prove di evacuazione degli edifici. Viene così verificato continuamente l’apprendimento dei comportamenti da tenere in caso di emergenza. Al termine dell’esercitazione tali comportamenti vengono analizzati e verbalizzati in modo da correggere gli eventuali errori commessi durante la prova. Manutenzione e messa in sicurezza della scuola. La competenza degli interventi di manutenzione straordinaria ed ordinaria in materia di edilizia scolastica è dell’ente locale, proprietario degli immobili. Costituiscono precisi obblighi di legge per i Comuni e per le Province non solo i lavori edilizi di una certa importanza, gli interventi strutturali e gli adeguamenti degli impianti elettrici, termici, ecc. ma anche la manutenzione ordinaria, nonché la fornitura delle varie certificazioni di idoneità, agibilità e conformità. L’Istituto 1° opera in una stretta collaborazione con l’ Ente Locale al fine di garantire l’applicazione delle norme, promuovere la cultura della sicurezza e attuare il miglioramento delle condizioni di lavoro. RUOLO DEL Rappresentante dei Lavoratori della Sicurezza (RLS) Nell’istituto è presente la figura del R.L.S. Per quanto riguarda le sue specifiche attribuzioni, il RLS: ➢ ha libero accesso a qualsiasi luogo della scuola ➢ viene preventivamente ed obbligatoriamente consultato dal Dirigente scolastico in ordine alla valutazione dei rischi, all’individuazione, programmazione, realizzazione e verifica delle azioni di prevenzione e protezione e alla designazione di tutti gli addetti alla sicurezza e all’emergenza previsti dalla normativa (RSPP-ASPP, figure sensibili, MC) ➢ riceve tutte le informazioni necessarie ad espletare il suo ruolo ed un’adeguata formazione alla sicurezza ➢ ha accesso a tutti i documenti legati alla gestione della sicurezza scolastica e in particolare al Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e al registro infortuni, dei quali può richiedere copia ➢ si fa promotore di proposte e portavoce delle istanze avanzate dagli altri lavoratori in merito ai problemi connessi alla salute ed alla sicurezza sul lavoro ➢ interagisce con gli altri addetti alla sicurezza scolastica e con le autorità e gli enti competenti ➢ partecipa alle riunioni periodiche di prevenzione e protezione, ai sensi dell’art. 35 del D.Lgs. 81/08. 15 PROGETTI E ATTIVITA’ DI ISTITUTO Nella scuola dell’infanzia si parla meglio Le scuole dell’Infanzia partecipano al progetto finalizzato alla rilevazione precoce delle difficoltà di apprendimento . L ‘iniziativa, proposta dal CTI di Asolo e Castelfranco in collaborazione con l’AULSS 8, prevede una formazione iniziale per gli insegnanti e i genitori, la somministrazione di due prove individuali ai bambini, una nel mese di ottobre e una nel mese di maggio, e la proposta di percorsi metafonologici in piccolo gruppo in base alle difficoltà rilevate. In classe prima si legge meglio Viene proposto ai bambini delle classi prime della scuola primaria al fine di cogliere precocemente la presenza di difficoltà nell’apprendimento nella letto-scrittura. Prevede due prove di dettato, la prima nel mese di gennaio e la seconda nel mese di maggio, la predisposizione di gruppi di lavoro specifici per i diversi livelli di acquisizione, finalizzati a dare risposta alle diverse difficoltà e avviare un lavoro di recupero. Il progetto viene attuato in collaborazione con la AUSLL 8, l’Amministrazione Comunale e il CTI di Asolo e Castelfranco. Continuità e accoglienza La scuola progetta percorsi in verticale tra scuole di ordini diversi. Crea, per gli anni-ponte, delle attività comuni inserite nella normale progettazione. Cura particolarmente l’accoglienza verso i nuovi iscritti, realizzando percorsi finalizzati all’inserimento graduale e sereno sia dell’alunno che della famiglia. Progetto scuola aperta Vengono organizzate delle giornate di “Scuola aperta” per i genitori e per gli alunni interessati ad iscriversi alle scuole dell’istituto. Si offre loro l’opportunità di: ➢ visitare i diversi ambienti scolastici; ➢ avere ulteriori chiarimenti riguardanti l’organizzazione della scuola; ➢ vedere gli alunni impegnati nei laboratori e/o nelle normali attività in classe. Un’insegnante sarà a disposizione per accompagnare i genitori nel corso della visita. È previsto, inoltre, un incontro con i genitori degli alunni nuovi iscritti in periodi concordati. L’ Educazione all’affettività L’attività ha lo scopo di offrire un contributo nell’ambito dell’educazione affettiva e sessuale (4° e 5° anno della scuola primaria e tutte le classi della Secondaria) in un ambito ampio dello sviluppo delle capacità comunicative, relazionali ed affettive della persona, al fine di aiutare gli alunni ad affrontare in modo più sereno i fenomeni corporei, affettivi e relazionali legati al loro sviluppo. Vengono avviati, inoltre, progetti di sensibilizzazione e di prevenzione del fenomeno del bullismo per favorire la scelta di stili comportamentali corretti, una maggiore conoscenza di sé e la capacità di instaurare relazioni interpersonali positive. 16 Progetto SPAZIO - ASCOLTO Il progetto ha la finalità di promuovere la cultura del benessere a scuola. Un team di docenti, formati grazie ad un percorso di aggiornamento mirato, offre agli studenti la possibilità di esporre , in modo riservato, le proprie problematiche e disagi. Educazione alla sicurezza stradale L’attività ha lo scopo di formare una coscienza tra gli alunni, necessaria quando ci si muove per le vie, sviluppando la conoscenza delle norme di legge, dei comportamenti corretti sulla strada e dei comportamenti ispirati alla cultura della legalità. Coinvolge tutte le fasi della scolarizzazione. In collaborazione con l’Amministrazione Comunale e la Polizia Locale, si sperimenta un percorso didattico, differenziato per età, con l’utilizzo di materiali specifici. Studio assistito L’istituto realizza il progetto anche con personale volontario, per offrire un sostegno agli studenti e alle loro famiglie. L’attività si pone l’obiettivo di far acquisire agli alunni un valido metodo di studio e di sviluppare una maggiore autonomia nell’organizzazione del lavoro scolastico. Gli alunni rientrano a scuola in orario post scolastico, sfruttando così la possibilità di vivere un’esperienza di socializzazione ed integrazione in una dimensione educativa. Progetti sportivi: “Più sport @ scuola” Progetto regionale che ha lo scopo di valorizzare e incrementare le varie attività sportive nella scuola Primaria, di migliorare la qualità attraverso l’intervento di esperti esterni, valorizzando le attività motorie e sportive del territorio. Le iniziative del C.O.N.I. e della Scuola vengono proposte per migliorare la qualità degli interventi con esperti esterni selezionati(diplomati ISEF o laureati in scienze motorie) in grado di proporre attività di tipo propedeutico e polivalente in funzione di un armonico sviluppo psicofisico e migliorare la conoscenza di alcuni sport. 17 Costituzione centro sportivo scolastico (CSS) L’Istituto comprensivo I di Castelfranco Veneto , in riferimento alle “Linee guida per le attività di educazione fisica, motoria e sportiva nelle scuole secondarie di I° emanate dal MIUR –Direzione generale per lo studente con nota prot.n° 4273 del 04/08/2009 e agli indirizzi operativi emanati il 16/10/2009 , ha istituito per l’anno scolastico 2015/16 il “Centro Sportivo Scolastico”, struttura organizzata all’interno della Scuola, finalizzata all’organizzazione dell’attività sportiva scolastica. La gestione del centro Sportivo Scolastico è affidata dal Dirigente Scolastico ai docenti di educazione fisica , di sostegno , maestri abilitati e forniti di diploma di laurea ISEF dell’istituto. Le finalità consistono nel: ➢ promuovere la partecipazione degli alunni alla pratica delle attività sportive con la convinzione che impegnarsi in uno sport può dare un contributo importante alla formazione della persona e del cittadino; ➢stimolare la massima partecipazione alle gare scolastiche di Istituto come momento di esperienza sportiva, di conoscenza di se stessi, di collaborazione e socializzazione, di interiorizzazione dei valori dello sport. Le attività previste riguardano : Partecipazione alle seguenti manifestazioni Giochi della Gioventù: 1. Pallavolo femminile e maschile 2. Corsa campestre 3. Calcio a 5 maschile e femminile 4. Calcio a 11 maschile , calcio a 7 femminile 5. Pallacanestro maschile e femminile 6. Torneo School cup di basket 3vs3 organizzato dalla F.I.P provinciale di Treviso 7. Torneo di pallavolo organizzato dal volley Treviso 8. Torneo di rugby organizzato dalla locale Associazione sportiva Castellana Rugby 9. Torneo di softball organizzato dalla locale Associazione sportiva ASD Thunders 10. Torneo di calcio a 5 organizzato dall’ANSPI di Castelfranco Veneto La preparazione degli alunni alle manifestazioni sportive verrà svolta in parte nelle ore curricolari e in parte nelle ore extrascolastice mediante l’adesione degli alunni alle attività proposte compatibilmente alle disponibilità orarie dei locali sportivi. Avvio di un progetto di promozione del calcio a 5 femminile in collaborazione con la locale associazione Futsal Giorgione. Progetto Pedibus E’ un’iniziativa per favorire percorsi alternativi da casa a scuola e viceversa, non utilizzando mezzi a motore. Il progetto è proposto per i plessi delle scuole primarie. Esso prevede la collaborazione di un gruppo di genitori che accompagneranno gli alunni aderenti nel tragitto casa/scuola e scuola/casa. Progetto KET E LINGUE COMUNITARIE E’ un progetto che permette di raggiungere un livello di conoscenze della lingua inglese più alto ed ottenere un riconoscimento internazionale. Tale attività è estesa anche alle altre lingue comunitarie (tedesco, spagnolo). 18 Progetto propedeutico all’insegnamento del latino E’ un progetto rivolto agli alunni delle classi terze che si iscrivono alle scuole superiori del territorio che prevedono l’insegnamento del latino. Consiglio dei ragazzi Progetto rivolto agli studenti delle scuole secondarie Giorgione e Treville che ha lo scopo di promuovere un percorso di cittadinanza attiva. Progetto “Impronte leggere sulla Terra” Percorso didattico-formativo triennale rivolto ai ragazzi della scuola secondaria basato sul calcolo dell’impronta ambientale, volto alla sensibilizzazione ed educazione dei giovani allo sviluppo sostenibile e alla riduzione dei consumi di risorse non rinnovabili e dell’impatto ambientale delle comunità scolastiche e del proprio territorio. “Tutti all’opera” Il progetto “Tutti all'Opera” riunisce un insieme di eccellenze che permettono ad un grande numero di bambini di avvicinarsi al magico mondo dell'Opera (da sempre uno dei vanti dell'Italia e elemento di spicco del suo patrimonio artistico) in maniera nuova, coinvolgente e divertente. I bambini vengono infatti messi a contatto diretto con i protagonisti di un autentico parziale allestimento dell'Opera “La Traviata” di Giuseppe Verdi: regista, cantanti, scenografo. Essi hanno così modo di collaborare attraverso la realizzazione di laboratori e di cantare nei cori, partecipando attivamente dall'interno ad un'esperienza artistica come raramente si ha occasione di fare. Progetto nonni Il Progetto Nonni nasce da una riflessione che i componenti della Consulta della Terza Età hanno fatto rispetto alla funzione degli anziani nella società odierna sia in riferimento alle competenze in ambito lavorativo maturate nel corso della loro vita, ma anche per il ruolo fondamentale che occupano oggi i nonni come ammortizzatore sociale nei confronti delle famiglie dei figli . Da ciò sono emerse due ipotesi di lavoro proposte dal Direttivo della consulta alle scuole. Il primo livello di intervento riguarda la messa a disposizione delle scuole di una serie di competenze specifiche delle quali i nonni sono portatori, in diversi contesti e con contenuti riferiti a: cultura contadina, conoscenza della città e del territorio, pittura, canto, storia della panificazione e molto altro, al fine di costruire con le classi un percorso laboratoriale da svolgersi, non a carattere episodico, ma in un periodo di tempo ampio. Al progetto hanno aderito i plessi di infanzia di Borgo Padova, le scuole primarie di Borgo Padova, S. Andrea e Treville.; il secondo livello, rivolto ai nonni degli alunni, considera la figura del nonno all’interno di un contesto familiare che si fa sempre più complesso e che lo vede coinvolto in maniera attiva nel percorso educativo dei nipoti. Considerando che le famiglie e i ragazzi di oggi sono molto cambiati, le domande che emergono sono: come la figura del nonno può interagire positivamente ed essere riferimento importante per i ragazzi? Quali “attrezzi del mestiere” deve possedere il nonno in questo nuovo ruolo che gli è stato attribuito? Come sono cambiate le richieste delle famiglie verso i nonni? Per dare risposta a questi interrogativi l’Istituto Comprensivo, in collaborazione con il dott. Borsellino Direttore dell’Unità Operativa Complessa Infanzia Adolescenza e Famiglia, ha accolto la proposta del Direttivo della consulta e organizzato una formazione per nonni che prevede tre incontri da effettuarsi nei mesi di ottobre e novembre. 19 Acquisizione della certificazione ECDL e per la formazione digitale L'Istituto 1° di Castelfranco Veneto, consapevole dell’importanza che riveste l’uso corretto delle tecnologie informatiche e della comunicazione nella fase adolescenziale, si è adoperato per acquisire la definizione di Istituto certificatore delle competenze informatiche ed è stato accreditato in qualità di Test Center. Attraverso una preliminare formazione dei docenti è in grado di offrire a tutti gli studenti che frequentano le Scuole Secondarie di I grado dell' Istituto i corsi per acquisire un uso corretto delle tecnologie comunicative e migliorare la conoscenza degli strumenti tecnologici e degli applicativi più comuni. Si prevedono quattro corsi finalizzati all'acquisizione dei contenuti previsti nel percorso formativo ECDL START che saranno distribuiti nel triennio della Scuola Secondaria. I corsi saranno svolti nel normale orario scolastico del mattino, grazie agli insegnanti del Nostro Istituto. Gli studenti che auspicano di ricevere la certificazione del percorso (utile come credito formativo alla scuola Superiore ed eventualmente spendibile anche nel mondo del lavoro) potranno sostenere gli Esami ECDL relativi ai corsi proposti. Tali esami si svolgeranno nell’aula informatica della Scuola Secondaria “Giorgione”, in orario pomeridiano, secondo le procedure standard valide in tutta Europa e nel mondo. I corsi, e gli eventuali esami, saranno distribuiti secondo la seguente scaletta organizzativa: I anno II anno III anno – 1 corso – 2 corsi – 1 corso A tutti gli alunni sarà inoltre offerta la possibilità di seguire tutto il percorso previsto per l’ECDL Full, ed ottenere così la certificazione completa. Per conseguire tale certificazione è necessario sostenere altri 3 esami oltre i 4 previsti per la Start. Saranno quindi proposti corsi aggiuntivi, in orario pomeridiano, per permettere tale formazione. L'Istituto inoltre, ritenendo fondamentale un'adeguata preparazione e formazione tecnologica nell'era digitale nella quale siamo immersi e, non di meno, la necessità di certificazioni riconosciute per una ricollocazione o passaggio di livello in campo lavorativo, si adopera per erogare corsi ed esami a genitori e lavoratori esterni alla Scuola. 20 P.O.N. Programma Operativo Nazionale per la scuola “Competenze per lo sviluppo” e “Ambienti per l'Apprendimento” Programmazione 2014-2020 (FSE- FESR) Il Programma contribuisce all’attuazione della Strategia UE 2020 volta a condurre l’Europa fuori dalla crisi, colmando le lacune dell’attuale modello di crescita e trasformandola in un'economia intelligente, sostenibile e inclusiva caratterizzata da alti livelli di occupazione, produttività e coesione sociale. Incide in misura diretta nel favorire una crescita intelligente, fondata sulla conoscenza e l’innovazione, agendo sul fronte dell’innalzamento e adeguamento delle competenze di giovani e adulti, considerato che nei nuovi equilibri della competitività internazionale spesso sono le risorse umane qualificate – mediante la qualità dell’istruzione e del capitale umano – a fare la differenza. In tale direzione il PON “Per la Scuola - competenze e ambienti per l’apprendimento” interviene sul contrasto alla dispersione scolastica, sul miglioramento della qualità del sistema di istruzione e dell’attrattività degli istituti scolastici, potenziando gli ambienti per l’apprendimento, favorendo la diffusione di competenze specifiche e sostenendo il processo di innovazione e digitalizzazione della scuola. Il PON sostiene direttamente anche il perseguimento di una crescita inclusiva, ovvero di un'economia con un alto tasso di occupazione che favorisca la coesione economica, sociale e territoriale. L’innalzamento dei livelli di istruzione, il contrasto dei divari territoriali e il rafforzamento di una “scuola di qualità per tutti” quale fattore di equità e di inclusione sociale incidono inoltre in misura significativa sulla coesione economica, sociale e territoriale. E’ rafforzato il concetto di scuola “aperta” al territorio di riferimento, che preveda attività non solo rivolte agli studenti, ma anche alla cittadinanza, trasformandosi in un vero e proprio “centro civico” in grado di erogare attività didattiche, ricreative, sportive, sociali. Descrizione della strategia del Programma La strategia del PON è volta, da un lato, a perseguire l’equità e la coesione, favorendo la riduzione dei divari territoriali, il rafforzamento delle istituzioni scolastiche contraddistinte da maggiori ritardi e il sostegno degli studenti caratterizzati da maggiori difficoltà, ma, dall’altro, si pone anche l’obiettivo di promuovere le eccellenze, valorizzando le esperienze più meritevoli e innovative e sostenendone il potenziale ruolo trainante rispetto all’intero sistema scolastico. Con riferimento al FESR, l’allocazione finanziaria si concentra interamente sulle azioni di riqualificazione e potenziamento degli ambienti per l’apprendimento, in relazione ai quali, emergono significativi fabbisogni di intervento. PRIORITA’ D’INVESTIMENTO “Ridurre e prevenire l'abbandono scolastico precoce e promuovere la parità di accesso all'istruzione prescolare, primaria e secondaria di elevata qualità, inclusi i percorsi di istruzione (formale, non formale e informale) che consentano di riprendere percorsi di istruzione e formazione”. AZIONI ESEMPLIFICATIVE Azioni specifiche per la scuola dell’infanzia (linguaggi e multimedialità – espressione creativaespressività corporea); Azioni di integrazione e potenziamento delle aree disciplinari di base (lingua italiana, lingue straniere, matematica, scienze, nuove tecnologie e nuovi linguaggi, ecc.) con particolare riferimento al primo ciclo e al secondo ciclo e anche tramite percorsi on-line; Azioni volte allo sviluppo delle competenze trasversali con particolare attenzione a quelle volte alla diffusione della cultura imprenditoriale; Azioni di formazione di docenti, personale della scuola, formatori e staff, anche in una dimensione internazionale, con particolare riguardo a: 21 • • • • • • • innovazione metodologica e disciplinare competenze chiave e disciplinari apprendimenti individualizzati apprendimenti sulle metodologie di valutazione competenze per la qualità del servizio e la gestione della scuola azioni di sistema per la definizione di modelli, contenuti e metodologie innovative (anche con declinazione a livello territoriale). diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi L’Italia, nel corso degli ultimi anni, ha compiuto considerevoli progressi nella diffusione di nuove tecnologie nelle istituzioni scolastiche, con iniziative che hanno consentito di potenziare notevolmente le dotazioni tecnologiche delle scuole ma, nonostante i miglioramenti registrati, permane ampia la distanza fra l’Italia e la media dei Paesi OCSE in relazione ai principali indicatori (alunni/PC, presenza di PC in classe, numero di “digitallyequippedschool”, ecc.), con la persistenza di alcune lacune specifiche nel Sud (insufficiente presenza di PC in classe, deficit di connessioni broadband, plessi ancora sprovvisti di dotazioni tecnologiche minime, ecc…). Inoltre, risulta ancora molto contenuto il numero di istituti scolastici dotati di sistema banda larga, requisito fondamentale per l'uso delle ICT (l'Italia è all'ultimo posto della classifica europea su questo indicatore). Questo obiettivo intende accelerare il processo di ammodernamento della scuola e dotare gli istituti di tecnologie e laboratori, in grado di rispondere alle esigenze dettate dalla “società dell’informazione” e ai nuovi fabbisogni generati dalla rapida diffusione delle innovazioni tecnologiche nella scuola, intervenendo prioritariamente sulle scuole che non hanno usufruito di interventi analoghi nel corso delle ultime annualità o che presentano il maggiore deficit tecnologico. D’altra parte in questo campo influisce notevolmente l’innovazione tecnologica e la rapida obsolescenza delle attrezzature didattiche. Si vuole, dunque, assicurare una maggiore disponibilità negli istituti di dotazioni tecnologiche e strumenti di apprendimento innovativi (laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave, PC, tablets, reti, cablaggio, wireless, biblioteche ed emeroteche digitali, ambienti di formazione per gli insegnanti). Con il potenziamento delle tecnologie si intende contribuire all'inclusione digitale, uno degli obiettivi dell'Agenda Digitale, incrementando l'accesso a internet, le competenze digitali e la fruizione di informazioni e servizi online tra studenti di contesti sociali svantaggiati o studenti BES, DSA e disabili. Nello specifico, il PON “Per la scuola” prevede 5 priorità d’investimento di cui le prime 3 insistono interamente sull’Asse I (FSE) “Istruzione” che pone in primo piano la riduzione e prevenzione dell'abbandono scolastico precoce, la promozione dell'uguaglianza di accesso all'istruzione prescolare, primaria e secondaria di buona qualità, inclusi i percorsi di apprendimento formale, non formale e informale, che consentano di riprendere l'istruzione e la formazione. Tale priorità contribuisce ai seguenti risultati attesi: ➢ “Riduzione fallimento formativo e dispersione scolastica e formativa” ➢ “Miglioramento delle competenze chiave degli allievi” ➢ “Miglioramento delle capacità di auto-diagnosi, auto-valutazione e valutazione delle scuole e di innovazione della didattica” ➢ “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” ➢ “Investimento nella capacità istituzionale e nell’efficacia delle amministrazioni pubbliche e dei servizi pubblici a livello nazionale, regionale e locale nell'ottica delle riforme, di una migliore regolamentazione e di una buona governance”. Tale priorità contribuisce ai seguenti risultati attesi: ➢ “Aumento della trasparenza e interoperabilità, e dell’accesso ai dati pubblici” ➢ “Miglioramento delle prestazioni della Pubblica Amministrazione” ➢ “Aumento dei livelli di integrità e di legalità nell’azione della PA” 22 FINALITA’ E OBIETTIVI DELL'ISTITUTO Le Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, emanate il 16/11/2012 , costituiscono un documento importante verso il rinnovamento della scuola. Le Nuove Indicazioni disegnano un modello di scuola impegnativo che rappresenta un punto di riferimento obbligatorio, pur nel rispetto della libera iniziativa didattica degli insegnanti e nell’esercizio dell’autonomia progettuale delle singole Scuole. Le istituzioni scolastiche non sono semplicemente chiamate a capire e fare buon uso delle Indicazioni, ma viene loro richiesto un lavoro di verifica , di interpretazione critica , di sviluppo di ulteriori piste di azione . L’Istituto Comprensivo 1° ritiene fondamentale procedere alla costruzione e al coordinamento del curricolo, sia sul piano procedurale che su quello metodologico – operativo. Si sente l’esigenza primaria di garantire all’alunno il diritto ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto, il quale, pur nelle varie tappe evolutive e nei diversi ordini di scuola , possa costruire la sua identità. L’Istituto si pone l’obiettivo prioritario di perseguire , accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale, istituendo un’apposita Commissione con il compito di tradurre in termini operativi le finalità e gli obiettivi generali, per articolarli poi in obiettivi specifici (corrispondenti alla peculiare strutturazione dei contenuti e delle attività dei diversi ordini di scuola ). All’interno di un simile percorso , la scelta di finalità educative e di obiettivi generali comuni garantisce la dimensione della continuità e dell’organicità del progetto formativo in quanto facilita, da una parte, il raccordo dei vari passaggi degli ordini della scuola e consente, dall’altra, di definire con attenzione gli snodi formativi disciplinari e trasversali, all’interno del singolo segmento di istruzione . L’elaborazione del curricolo verticale permette pertanto di evitare frammentazioni, segmentazioni , ripetitività del sapere e di tracciare un percorso formativo unitario contribuendo, in tal modo , alla costruzione di una positiva comunicazione tra i diversi ordini di scuola dell’Istituto. Le principali finalità di un curricolo così inteso sono: ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ Progettare, muovendo dai bisogni e dalle aspettative degli alunni; Valorizzare i saperi già da loro acquisiti; Assicurare loro un percorso graduale di crescita globale; Consentire l’acquisizione di competenze , abilità e conoscenze, adeguati alle potenzialità di ciascun alunno; Realizzare le finalità dell’uomo e del cittadino, come educazione alla cittadinanza attiva; Orientare nella comunità e nel territorio di appartenenza; Favorire la realizzazione del proprio “progetto di vita”; Potenziare le capacità di scelta autonoma, di “lettura” critica della realtà, di giudizio personale. Il nostro Istituto, in base a quanto suggeriscono le Nuove Indicazioni, si propone per l’anno scolastico 2015/2016 di elaborare dei curricoli disciplinari. L’azione viene indirizzata a : ➢ Predisporre criteri comuni per l’elaborazione dei curricoli disciplinari in verticale; ➢ Garantire la massima unitarietà dei percorsi disciplinari; ➢ Promuovere occasioni di riflessione sulla progressione/propedeuticità dei saperi e delle competenze , nello sviluppo in verticale degli ambiti disciplinari; ➢ Pianificare forme di valutazione che siano coerenti con la visione progressiva dei saperi e delle competenze. Il raggiungimento di tali obiettivi avverrà attraverso : ➢ Sessioni di lavoro dedicate con i referenti dei dipartimenti; ➢ Selezione e diffusione di materiali strutturati; ➢ Accompagnamento, con contributi mirati, del lavoro dei dipartimenti disciplinari; ➢ Il recupero e la diffusione delle buone pratiche sperimentate dagli insegnanti nel corso di formazione sulle Nuove Indicazioni . 23 DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO IDENTITÁ AUTONOMIA ◊ Coscienza di sé e degli altri. ◊ Sicurezza nell’af-frontare nuove esperienze. ◊ Appartenenza ad un territorio e ad una comunità. ◊ Consapevolezza dei bisogni. ◊ Fiducia in sé e negli altri. ◊ Padronanza degli spazi. ◊ Assunzione di responsabilità. RELAZIONE CONSAPEVOLEZZA DI SÉ COMPETENZE ◊ Espressività. ◊ Corporeità. ◊ Linguaggio. ◊ Strutturazione pensiero CITTADINANZA ◊ Scoperta degli altri e dei loro bisogni. ◊ Capacità di gestire i del contrasti. ◊ Primo riconoscimento dei diritti e dei doveri. COMPETENZE ◊ Entrare in comunica- ◊ Sviluppare la ca-pa- ◊ Alfabetizzazione struzione con gli adulti cità di organizza-re mentale e con i pari riconoe gestire autono- ◊ Acquisizione linguagscendo i ruoli e apmamente il lavoro e gi simbolici prezzando le diffedi portare a termine, ◊ Acquisizione apprenrenze coerentemente, gli dimenti di base struincarichi assunti mentali e funzionali ◊ Sviluppare la capacità di riflessione metacognitiva e metaemotiva. AUTOSTIMA ORIENTAMENTO COMPETENZE CITTADINANZA ◊ Prendersi cura di sé. ◊ Cooperare con gli altri. ◊ Sviluppare il senso di responsabilità nei confronti dell’ambiente. ◊ Sviluppare il senso della legalità CITTADINANZA ◊ Conoscere, prende- ◊ Essere consapevoli ◊ A p p r o f o n d i m e n t o ◊ Conoscere e rispetre coscienza e gestidelle proprie capacidelle discipline come tare i valori costituziore il propri processo tà e potenzialità, dei modalità di interprenali. di crescita. propri limiti. tazione, simbolizza- ◊ Essere disponibili al ◊ Acquisire gli strumen- ◊ Analizzare le difficolzione e rappresentadialogo e alla colti per controllare la tà incontrate e indizione del mondo. laborazione per riopropria emotività e viduare le strategie ◊ Avvio alla rielaborientare al meglio le comunicare i propri per superarle. razione critica delle proprie convinzioni, stati d’animo senza conoscenze. i propri comportasentirsi a disagio. ◊ Porsi in modo attivo menti e le proprie di fronte alla crescelte. scente quantità di ◊ Riconoscere alla informazioni e di sollin-gua la funzione lecitazioni compordi strumento priviletamentali esterne giato per: la comunicazione, l’accesso ai saperi e ai propri diritti/do-veri, la mediazione dei conflitti 24 ASPETTI DIDATTICO-METODOLOGICI NON COGNITIVI La scuola perseguirà costantemente l’obiettivo di costruire un’alleanza educativa con i genitori, con relazioni costanti che riconoscano i reciproci ruoli per sviluppare nei bambini, nelle bambine, nei ragazzi e nelle ragazze quell’identità personale e socio - culturale che consentirà loro di diventare cittadini consapevoli, responsabili, attivi e solidali. METODOLOGIE E STRUMENTI IN ATTO OBIETTIVI IDENTITA’ AUTOSTIMA STAR BENE CON SE STESSI Sviluppare la conoscenza, la consapevolezza e l’accettazione di sé: dei propri bisogni, interessi, potenzialità e limiti. Maturare il senso di autoefficacia. Riconoscere e vivere in modo equilibrato e positivo i propri stati affettivi. Sapersi organizzare in uno spazio e in tempi definiti. Assumere comportamenti adeguati a luoghi e a situazioni. Risolvere efficacemente situazioni problematiche. Assumere autonomamente decisioni, comportamenti e responsabilità. AUTONOMIA RAPPORTO CON GLI ALTRI DIVERSITA’ Sfondo integratore. Attività di accoglienza. Attività per la conoscenza di sé. Attività per una comunicazione efficace Dare valore alla comunicazione e all’ascolto. Sviluppare la conoscenza e l’accettazione degli altri: dei loro bisogni, interessi, potenzialità, limiti ed emozioni. Sviluppare la conoscenza e l’accettazione Attività di gruppo informale. Attività di problem-solving. Didattica metacognitiva. Didattica dell’errore. Didattica della ricerca. Metodo di studio. Attività per la conoscenza degli altri. Attività per lo sviluppo dell’empatia. Attività per lo sviluppo di una comunicazione efficace. Attività per lo sviluppo dell’empatia. 25 Lavori per gruppi misti di interesse o per classi parallele e/o verticali. Lavori in attività di gruppo informale. degli altri, dei loro bisogni, interessi, potenzialità, limiti ed emozioni. DISAGIO INTEGRAZIONE Attività di co-costruzione della conoscenza. Dare valore alla comunicazione e all’ascolto. Attività di accoglienza. Attività per la conoscenza di sé. Superare gli stereotipi “culturali”. Attività per la conoscenza degli altri. Riconoscere la diversità come arricchimento. Attività per favorire una comunicazione efficace. Attività e strategie per la risoluzione dei conflitti. Collaborazione scuola-famiglia Esprimere e argomentare sul proprio futuro esistenziale, sociale, formativo, professionale. ORIENTAMENTO Formulare ipotesi future partendo dai percorsi umani e scolastici di ciascuno, in un’ottica di arricchimento e di una realistica progettualità. Riconoscere regole condivise e rispettarle. Accettare le sanzioni in caso di mancato rispetto delle regole. Raccolta di materiali sulle competenze raggiunte. Attività di collaborazione con soggetti personali, sociali e agenzie del territorio. Per l’attività di orientamento alla scelta della scuola: azioni organizzate e attuate al proprio interno e adesione al Progetto Orione. CITTADINANZA E LEGALITA’ 26 Gestire il conflitto con varie modalità. Sviluppare nei confronti dell’ambiente atteggiamenti ed azioni rispettose e responsabili Attività e strategie per la risoluzione dei conflitti. Attività per lo sviluppo di abilità sociali. Attività di sensibilizzazione e ricerca. ASPETTI RIGUARDANTI I DOCENTI METODOLOGIE E STRUMENTI IN ATTO OBIETTIVI Dare all’attività educativa una dimensione collegiale e interdisciplinare RACCORDO INTER DISCIPLINARE Individuare tempi e modi di incontro /confronto. Condividere gli obiettivi educativo-formativi. Procedere periodicamente ad attività di verifica e autovalutazione del percorso concordato. Creare un percorso progressivo, coerente e unitario. Condividere linguaggi e regole. CONTINUITA’ Favorire l’interscambio professionale e formativo tra insegnanti di ordini di scuola diversi. Formazione di commissioni eterogenee per la stesura di curricoli verticali. SCUOLA COME AMBIENTE FORMATIVO Dimostrare coerenza negli atteggiamenti e nelle richieste. Dialogare apertamente con la famiglia sulle scelte educative Favorire con progetti opportuni il passaggio tra i vari ordini di scuola attraverso la formazione di commissioni eterogenee e nel rispetto delle specifiche competenze. Attuazione del P.O.F. Rendere esplicito e condiviso il curricolo implicito (abitudini, atteggiamenti, regole non scritte che caratterizzano l’ambiente formativo). Stesura del contratto formativo con le famiglie nei plessi dove viene proposto. 27 PIANO ANNUALE D’INCLUSIONE PREMESSA Il diritto allo studio e all’integrazione scolastica trova i suoiprincipi giuridici nella Costituzione Italiana che all’articolo 3 riconosce pari dignità e uguaglianza a tutti i cittadini indipendentemente dalle condizioni personali e sociali e stabilisce che “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Il dettato costituzionale ci richiama quindi al rispetto delle differenze e dell’identità di ciascun alunno. Le recenti normative, in ambito scolastico, fanno proprio questo indirizzo indicando che: “Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambienti sociali […] lo studente è posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi […] La scuola si deve costruire come luogo accogliente, coinvolgendo in questo compito gli studenti stessi. Sono infatti importanti le condizioni che favoriscono lo star bene a scuola” (Indicazioni Nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione 2012). La direttiva “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”(27 dicembre 2012) e la Circolare Ministeriale n. 8 del 6/06/2013 hanno delineato e precisato le strategie inclusive della scuola italiana affinché sia realizzato a pieno il diritto all’apprendimento per gli alunni in situazione di difficoltà. La scuola oggi è caratterizzata da una grande complessità e, in ogni classe, ci sono alunni che presentano richieste di particolare attenzione; all’Istituzione scolastica spetta il compito di individuarne i bisogni proponendo strategie didattiche e percorsi di accoglienza e di accompagnamento nel corso di tutto l’iter scolastico. Nei Bisogni Educativi Speciali (BES) sono incluse tre macro categorie: gli alunni con disabilità certificata; gli alunni con disturbispecifici di apprendimento e le condizioni di svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale. Il nostro Istituto, in osservanza a quanto previsto dalla normativa vigente, redige per ogni anno scolastico il piano annuale per l’inclusione (P.A.I.). Tale piano non va “interpretato come un piano formativo per gli alunni con bisogni educativi speciali”, ma come uno “strumento di progettazione” dell'offerta formativa delle scuole “in senso inclusivo, è lo sfondo e il fondamento sul quale sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno nel realizzare gli obiettivi comuni”. Per far questo però è bene stabilire dei criteri condivisi collegialmente che possano stabilire dei “paletti” entro cui far ricadere la necessità di programmare azioni educative efficaci per tutti quegli alunni con bisogni educativi speciali. Il criterio base è costituito dal “successo scolastico” inteso innanzitutto come raggiungimento del benessere psicologico, sociale e ambientale e come raggiungimento delle competenze didattiche ed educative richieste all'alunno. FINALITÀ DEL P.A.I. La redazione del P.A.I. e l'assunzione collegiale di responsabilità in relazione alla sua stesura, realizzazione e valutazione ha lo scopo di: ➢ garantire l'unitarietà dell'approccio educativo e didattico dell'istituzione scolastica; ➢ garantire la continuità dell'azione educativa e didattica anche in caso di variazione dei docenti e del dirigente scolastico (continuità orizzontale e verticale); ➢ consentire una riflessione collegiale sulle modalità educative e sui metodi di insegnamento adottati nella scuola, arrivando a scelte basate sull'efficacia dei risultati in termini di apprendimento di tutti gli alunni; 28 ➢ individuare le modalità di personalizzazione risultate più efficaci in modo da assicurarne la diffusione tra gli insegnanti della scuola; ➢ fornire criteri educativi condivisi con tutte le famiglie. ALUNNI CON DISABILITÀ L’inclusione scolastica degli alunni disabili è oggi un dato assodato e irrinunciabile che acquisisce valenza pedagogica in quanto pone attenzione alla persona e alla sua educazione come momento di sviluppo e di maturazione personale. Le Linee guida per l’integrazione scolastica degli alunni disabili (2009), sottolineano come la crescita della persona non possa avvenire al di fuori della rete di relazioni sociali che si connota come elemento di qualità e di ricchezza per lo sviluppo di ciascuno. L’istituzione scolastica viene definita “comunità educante, che accoglie ogni alunno nello sforzo quotidiano di costruire condizioni relazionali e situazioni pedagogiche tali da consentirne il massimo sviluppo”. L’istituto, consapevole del ruolo della scuola nel processo di integrazione degli alunni disabili, attua politiche di inclusione scolastica attente ai bisogni e finalizzate alla realizzazione del progetto di vita di ciascuno, in collaborazione con le famiglie e i servizi territoriali Nell’impegno di individuare e contribuire attivamente al progetto personale di ogni alunno con disabilità, la scuola attua le indicazioni presenti nella Legge 104/92 attraverso: ➢ attivazione delle iniziative necessarie per la richiesta dei docenti specializzati e del personale per l’integrazione scolastica; ➢ incontri periodici con gli operatori del Servizio di Neuropsichiatria Infantile (da 2 a 3 incontri nel corso dell’anno); ➢ programmazione dell’intervento individualizzato in collaborazione con il Servizio e la famiglia, la compilazione dei documenti, PDF (Profilo Dinamico Funzionale) e PEI (Piano Educativo Personalizzato), che vengono rivisti e aggiornati annualmente. ➢ coordinamento degli interventi delle figure che a diverso titolo si occupano degli alunni: insegnanti per le attività di sostegno, operatori addetti all’assistenza scolastica, operatori per la comunicazione ed educatori; ➢ valutazione del percorso scolastico in base al Piano Educativo Individualizzato. Riconoscendo l’importanza di lavorare nella prospettiva di costruire un progetto di vita, identifica come modalità irrinunciabili: ➢ la continuità verticale tra ordini di scuole, attivando progetti mirati e attenti ai bisogni e alle possibilità dei soggetti; ➢ l’avvio di procedure per l’inserimento graduale degli alunni e per il passaggio di informazioni; ➢ la promozione di percorsi finalizzati all’acquisizione di autonomia personale ➢ accompagnando gli alunni nello svolgimento di attività quotidiana legate sia alla vita ➢ scolastica che extra-scolastica. ➢ Collabora con le organizzazioni del territorio e con la rete CTI (Centro Territoriale per l’Integrazione) per iniziative di; ➢ formazione e aggiornamento degli operatori che all’interno della scuola si occupano della ➢ cura e dell’educazione degli alunni disabili: insegnanti curricolari, insegnanti specializzati ➢ per le attività di sostegno e collaboratori scolastici; ➢ servizi di consulenza su aree specifiche di disabilità; ➢ iniziative di formazione e informazione per genitori. 29 ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO L’istituto attiva iniziative atte a sostenere tutti gli alunni nel loro percorso formativo attraverso proposte che valorizzano la diversità di ciascuno come elemento di ricchezza e di opportunità con due finalità fondamentali: ➢ formare gli alunni ai saperi; ➢porre attenzione alla formazione globale di ciascun studente considerato nella sua originalità esistenziale. Questa scelta si basa sul convincimento che solo all’interno di un contesto comunitario, quale la scuola, le singole individualità possono essere accolte, conosciute e sostenute nel percorso di crescita e quindi accompagnate nel diventare persone autonome e responsabili. L’istituto cerca quindi di dare risposte a tutti i bisogni formativi specifici e in particolare accoglie e applica la L. 170/2010 che “...riconosce la dislessia, la disortografia, la disgrafia e la discalculia come Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), assegnando al sistema nazionale di istruzione [...] ilcompito di individuare le forme didattiche e le modalità di valutazione più adeguate affinché gli alunni e studenti con DSA possano raggiungere il successo formativo”. La normativa prevede per questi alunni una programmazione individualizzata e personalizzata che, nel rispetto degli obiettivi di apprendimento previsti per il gruppo classe, prevede la deroga da alcune prestazioni, l’utilizzo di modalità didattiche e di strategie di insegnamento specifiche in tutti gli ordini di scuola oltre all’utilizzo di strumenti compensativi. Nell’attuare le indicazioni della normativa e delle Linee Guida applicative che l’hanno seguita, l’Istituto ha attivato iniziative finalizzate a dare risposta ai numerosi casi di alunni con DSA presenti nelle scuole individuando risorse tra gli insegnanti e programmando percorsi individualizzati di supporto alle difficoltà specifiche di ciascun alunno DSA. In alcuni plessi di scuola primaria e nella scuola secondaria di primo grado sono stati individuati insegnanti o avviati progetti che si occupano di realizzare percorsi individualizzati o di piccolo gruppo, per gli alunni con diagnosi di DSA. L’attività prende avvio da un’attenta lettura della diagnosi rilasciata dal Servizio di Neuropsichiatria Infantile(SNPI), un periodo di osservazione perrilevare le difficoltà nel lavoro in classe, il confronto nel team delle insegnanti e la stesura di una programmazione personalizzata per ciascun alunno con DSA. L’attività proposta è individualizzata e organizzata per unità temporali che variano, a seconda dei casi, da mezz’ora ad un’ora; la frequenza è di due o tre interventi settimanali. I consigli di classe valutano per ciascun alunno DSA l’opportunità di utilizzare strumenti compensativi e misure dispensative. Il loro utilizzo vieneformalizzato attraverso un verbale e comunicato alle famiglie. La valutazione degli apprendimenti tiene conto delle difficoltà specifiche dei singoli allievi esonerandoli dalle attività che non sono in grado di compiere o definendo l’uso di strumenti compensativi (utilizzo di computer, di calcolatrice...) e le modalità dispensative utilizzate ( presenza di un lettore delle consegne o di un sintetizzatore vocale, aumento di 1/3 dei tempi di esecuzione del compito o, in alternativa, riduzione in proporzione dello stesso...). Le modalità di valutazione e l’utilizzo di strumenti compensativi e dispensativinel corso degli Esami di Stato e nelle prove INVALSI, sono definite dalla normativa e codificate nei Consigli di classe. 30 ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-ECONOMICO, LINGUISTICO E CULTURALE I Bisogni Educativi Speciali si occupano anche degli alunni con normali bisogni educativi ma che, nel loro percorso di vita, incontrano delle situazioni che, di fatto, impediscono loro di vivere positivamente l’autonomia e la crescita. L’attenzione va quindi rivolta alle diverse difficoltà, sia di grande che di piccola rilevanza, per rispondervi in modo adeguato senza però dover però ricorre a etichette diagnostiche. L’attenzione posta a questi alunni prevede un intervento personalizzato che tenga conto sia dei fattori che danno origine alla difficoltà che dell’intervento di facilitazione nell’apprendimento scolastico con l’utilizzo di modalità tecniche e informali che vanno inserite nella didattica quotidiana. In questo modo si dà risposta alla “speciale normalità” che risponde al diritto del bambino di ricevere un’educazione efficace inteso come possibilità di ”...attivare le risorse e gli interventi necessari privilegiando quelli più vicini alla normalità includendo in essa […] quei «principi attivi» tecnici e speciali che la rendono più efficace...” (Ianes, 2008). L’istituzione scolastica non può accogliere e dare risposta agli alunni con BES senza la collaborazione delle famiglie che devono essere coinvolte nel riconoscimento della difficoltà di apprendimento del figlio e nella messa in atto delle strategie di aiuto necessarie per la definizione di un comune progetto di vita qualitativamente per l'alunno. Parte I – Anagrafe Le attività giornaliere sono state organizzate rispettando le esigenze e i tempi dei bambini e prevedono un’adeguata alternanza tra gruppi di lavoro OMOGENEI ed ETEROGENEI per ETA’. Rilevazione casi presenti disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) Sc. Infanzia Sc. Primaria Sc. Secondaria 8 18 5 minorati vista 1 minorati udito 1 psicofisici 16 5 DSA 0 12 12 DES 1 8 11 BES 12 28 25 Altro 2 1 3 Totali 23 67 56 11 % 8% 10,5 % N° PEI redatti dai GLHO 8 18 5 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria (DSADES-Altro) 3 21 26 N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria 12 28 25 % su popolazione scolastica 31 Risorse Insegnanti di sostegno Addette assistenza Prevalentemente utilizzate in… Sì / No Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI Attività laboratoriali (classi aperte, laboratori) SI Attività individualizzate e di piccolo gruppo NO Attività laboratoriali (classi aperte, laboratori) SI Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI Attività laboratoriali (classi aperte, laboratori) SI Funzioni strumentali Continuità/orientamento Buone pratiche e inclusioni SI Referenti di Istituto (disabilità, DSA, BES) Continuità/orientamento Buone Pratiche e inclusione POF BES SI Assistenti alla comunicazione Commissioni SI Psicopedagogista interna SI Consulenze specialistiche Usl 8 SI Docenti tutor/mentor SI Sportello ascolto SI Utilizzo delle risorse Coinvolgimento docenti di classe e docenti di sostegno Coinvolgimento personale ATA 32 Attraverso… Sì / No Partecipazione a GIO SI Rapporti con famiglie SI Tutoraggio alunni SI Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva (Es.Prog.recupero…) SI Rapporti con il territorio (adesioni a reti, gruppi di volontariato) SI Formazione specifica SI Assistenza alunni disabili SI Progetti di inclusione SI Formazione specifica NO Informazione/formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva Coinvolgimento famiglie Rapporti con servizi sociosanitari territoriali Rapporti con CTS / CTI Coinvolgimento in progetti di inclusione SI NO Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante SI Proposte inclusive informali SI Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità SI Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili SI Procedure condivise di intervento sulla disabilità SI Procedure condivise di intervento su disagio e simili SI Progetti territoriali integrati SI Progetti integrati a livello di singola scuola SI Rapporti con CTS / CTI SI Altro: Rapporti con privato sociale e volontariato Formazione docenti Progetti territoriali integrati SI Progetti integrati a livello di singola scuola SI Progetti a livello di reti di scuole SI Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della classe SI Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica inclusiva SI Didattica interculturale / italiano L2 NO Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.) SI Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…) SI Altro: 33 Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 X Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti X Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola X Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti; X Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative; X Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; X Valorizzazione delle risorse esistenti X Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione X Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola. X Altro: * = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimo Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici 34 4 Parte II – Punti di forza e di debolezza dell'istituto. Aspetti da potenziare il prossimo anno SCUOLA L'Istituto Comprensivo Statale I comprende due scuole dell'Infanzia, cinque scuole primarie e due plessi di scuola secondaria di primo grado. Gli alunni certificati secondo la legge 104/92 sono 31; gli alunni DSA, Legge 170/2010, sono 24; i DES. 20 ; 65 BES. Per gli alunni disabili gli insegnanti di classe e di sostegno hanno compilato il PDF e il PEI, mentre per gli alunni DSA, DES, e BES sono stati stilati i PDP in base alla certificazione rilasciata dal Servizio Sanitario o da Enti Autorizzati in base a un protocollo osservativo compilato dal team docenti. Per gli alunni Bes i Consigli di Classe- Interclasse e Intersezione hanno deliberato in base alle osservazioni guidate (modello di osservazione della classe) lo stato dell'alunno. La deliberazione del Consiglio o del team è stata verbalizzata e condivisa con le famiglie. Per gli alunni con disabilità si segue la procedura indicata dall' Ufficio Scolastico Territoriale (UST) per le richieste di deroga secondo la gravità presente nella certificazione (gravità 1/2/3 art.3 comma 3, ecc.). Nel nostro Istituto sono presenti: ➢ scuola dell'infanzia n. 3 alunni con deroga 1/1; ➢ scuola primaria n. 7 alunni con deroga 1/1; ➢ scuola secondaria di primo grado n. 2 alunni con deroga 1/1. Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.) Il Dirigente: convoca il Gruppo di Lavoro Inter-istituzionale (GLI) ; viene informato dal coordinatore dell’area della disabilità rispetto allo sviluppo dei casi; convoca e presiede il Consiglio di Classe, interclasse, intersezione. Il Coordinatore dell’area della disabilità: collabora con il Dirigente Scolastico e raccorda le diverse realtà (Scuola, ULSS, Famiglie, Enti Territoriali); organizza e monitora lo svolgimento dei progetti di identificazione dei fattori di rischio e prevenzione dei disturbi di apprendimento; rendiconta al Collegio dei Docenti; coordina la Commissione Disabilità e la Commissione BES; organizza e partecipa agli incontri GIO; predispone la documentazione per i progetti in deroga. Il Consiglio di Classe, interclasse e intersezione: registra la situazione della classe e compila l’apposito modulo; individua le situazioni problema attraverso un protocollo osservativo stilato dal gruppo BES; informa il Dirigente Scolastico e la famiglia sulle difficoltà del ragazzo e i dati emersi dall’osservazione sistematica. I docenti registrano l’avvenuto incontro con la famiglia attraverso un verbale predisposto dove sono riportate le proposte dei docenti. Il documento viene controfirmato dai genitori che autorizzano o non autorizzano la scuola alla compilazione del PDP. Per gli alunni DSA viene proposto, in alternativa, il percorso di invio ai servizi attraverso l’iter e la modulistica presente nel “Quaderno Operativo”. Criticità: le procedure previste dalla normativa sono spesso macchinose e di difficile applicazione. La Famiglia: consegna al Dirigente la documentazione rilasciata dall'ULSS e informa il Coordinatore di classe rispetto alla diagnosi ricevuta. Viene informata dal consiglio di classe/ interclasse/intersezione di eventuali situazione/problema del figlio. Criticità: la famiglia non sempre ha chiarezza rispetto a quanto la normativa contempli in materia di alunni con DSA e BES e, in particolare, del fatto che la legge prevede l’uso di strumenti compensativi e dispensativi, ma non la riduzione degli obiettivi di apprendimento. La famiglia dovrebbe essere più coinvolta nel percorso scolastico del figlio con Bisogni Educativi Speciali. Il Coordinatore BES: riceve la certificazione da parte della famiglia, segue i passaggi di contatto/ 35 informazione scuola/famiglia e mantiene i contatti con le Aziende ULSS o gli enti accreditati al rilascio della documentazione. Rimane a disposizione e collabora con gli insegnanti per la definizione dei Progetti (PEI, PDF e PDP). Criticità: corretta compilazione dei documenti; consegna della documentazione nei tempi previsti I Servizi Socio-Sanitari e gli enti accreditati: effettuano l'accertamento, fanno la diagnosi e redigono una relazione. Incontrano la famiglia per la restituzione relativa all'accertamento effettuato. Forniscono supporto alla scuola per individuare il percorso da intraprendere. Criticità: l'invio dei documenti nei tempi previsti dall'accordo di programma Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti In collaborazione con il CTI territoriale vengono promossi corsi su: - Profilo dinamico funzionale; - BES (bisogni educativi speciali) - il Quaderno Operativo - Progetti di prevenzione. Sono stati organizzati corsi promossi da Reti Territoriali su ADHD. Obiettivo della formazione: mettere il docente nella condizione di: ➢ saper individuare tempestivamente difficoltà di tipo didattico/comportamentale (modello di osservazione e quaderno operativo); ➢ individuare i fattori di rischio alla scuola dell'infanzia; ➢ individuare le aree di difficoltà alla primaria; ➢ saper utilizzare didattiche specifiche sia per le singole discipline che per le esigenze particolari di alunni che presentano difficoltà, compresi gli alunni stranieri; ➢ saper utilizzare software didattici compensativi e riabilitativi per LIM (esp. Anastasis), ideati per alunni con disturbi specifici dell'apprendimento o con disabilità cognitive. Criticità: alcune formazioni che trattano argomenti basilari dovrebbero avere carattere di obbligatorietà. Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive; Le prove di valutazione tengono conto della tipologia di disturbo presente nell'alunno e sono coerenti con quanto prevede la documentazione: PDF E PEI per gli alunni con disabilità e PDP per gli alunni con DSA, DES e BES. In generale la valutazione: considera le difficoltà presenti negli alunni e viene strutturata con una progressione di domande in modo da consentire il raggiungimento della sufficienza anche agli alunni con difficoltà. Fa sintesi e tiene conto dei progressi che ogni alunno ha conseguito in base alla dotazione di partenza e il livello di conoscenze, abilità e competenze raggiunte nelle diverse aree disciplinari, nelle interazioni sociali e nell'autonomia personale. L'istituto si interroga e valuta le prassi inclusive considerando prioritariamente la messa in atto di strategie didattiche ad hoc quali: metodologie laboratoriali, cooperative learning, peer tutoring, metodo esperienziale. La messa in atto di pratiche inclusive richiede l'attivazione di team di lavoro per la stesura e la condivisione di programmazione personalizzate e individualizzate e la creazione di reti orizzontali con gli enti coinvolti nella realizzazione del progetto di vita degli alunni: servizi territoriali, famiglia, Enti Locali. La collaborazione tra le figure che a diverso titolo contribuiscono all'educazione degli alunni è fondamentale per dare coerenza e continuità alla proposta educativa e rendere sicuro l'alunno rispetto alle possibilità personali. Criticità: questo ambito dovrebbe prevedere una formazione specifica soprattutto in riferimento alle metodologie didattiche che vengono menzionate sia nelle Linee Guida per la disabilità del 2009, che quelle del 2011 per gli alunni DSA. 36 Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola L'assegnazione del personale di sostegno per gli alunni con disabilità certificata ai sensi della legge 104/92 viene fatta applicando, in presenza di deroga per gravità, il criterio della divisione della cattedra su due casi. La motivazione di questa scelta nasce da due considerazioni. La prima riflette sulla progettualità rispetto all'alunno e considera che per ognuno di loro, sia preferibile avere un team di persone che si interroga e progetta l'intervento da mettere in atto. La seconda considera la qualità di lavoro del personale e ritiene che il rapporto 1/1 con i ragazzi con particolare gravità sia eccessivamente pesante per i docenti, soprattutto dal punto di vista psicologico: poter variare il caso assegnato consente di lavorare in maniera più serena. Questa scelta ha una ricaduta positiva anche nella relazione con le famiglie degli alunni: avere più interlocutori evita la creazione di relazioni esclusive che, di fatto, hanno ricadute negative nel processo di inclusione scolastica. La presenza di due persone inoltre, assicura all'alunno la continuità con almeno un operatore sia in caso di assenza che di trasferimento del docente. Le disabilità con un grado inferiore di gravità, vengono seguite da un unico docente in base alle ore assegnate. Nella Scuola Primaria, analizzata la complessità del gruppo classe, la Dirigente assegna delle ore aggiuntive ad ogni team utilizzando le compresenze derivanti dal tempo pieno per rispondere ai specifici bisogni. Nella Scuola Secondaria i casi di DSA-DES-BES-Altro vengono seguiti da docenti di ruolo o in pensione in forma di volontariato sia in orario scolastico che pomeridiano. Per tutti gli ordini di scuola è possibile attivare percorsi di recupero e di potenziamento con pagamento a fondi dell'Istituzione Scolastica. L'Istituto si avvale della collaborazione di personale volontario, ex insegnanti in pensione, che interviene su progetti personalizzati a sostegno allo studio di alunni in difficoltà o stranieri. Criticità: gli istituti dovrebbero avere in organico aggiuntivo da utilizzare su progetti per il recupero/ potenziamento degli alunni BES; i progetti di recupero dovrebbero essere programmati partendo dalle aree da potenziare e non per mantenere l'alunno al livello della classe. Gli obiettivi previsti dovrebbero essere perseguibili a lungo termine per consentire all'alunno di recuperare le lacune o ai docente di individuare strategie diverse per compensare le difficoltà presenti. Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti Sul territorio operano diverse strutture che accolgono i casi e supportano la famiglia in orario extra-scolastico: ➢ Ca’Leido a S.Vito di Altivole per minori autistici ➢ AREP a Villorba Associazione Rieducativa Ente Privato ONLUS ➢ Maggiolina a Castello di Godego Per alunni con disagio socio-familiare la scuola segnala i casi al Consultorio ULSS 8 che valuta e propone l’eventuale accoglienza in Comunità pomeridiane attraverso progetti specifici finanziati dall'Amministrazione Comunale. La scuola si avvale di collaborazioni con l'Azienda ULSS 8, in base ad una richiesta specifica, assegna alla scuola le addette all'assistenza scolastica per alunni disabili non autonomi nella gestione dei propri bisogni fisici, motori, emotivi e relazionali. Un contributo importante viene dato dalla Provincia con l'assegnazione di personale addetto alla comunicazione per alunni ipovedenti e ipoacusici. Criticità: nonostante i numerosi invii non sempre le risposte vengono date in tempi adeguati o la presa in carico è immediata. 37 Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative Le famiglie sono coinvolte nell'organizzazione e nella gestione dell'istituzione scolastica sia attraverso gli organismi previsti dagli organi collegiali sia nella costituzione di comitati dei genitori che collaborano con la scuola per la promozione di iniziative che coinvolgono tutte le famiglie degli alunni. Momenti inclusivi diventano le occasioni di festa che riuniscono tutte le famiglie senza nessuna distinzione. Spesso il ricavato delle feste viene utilizzato per sostenere la partecipazione di tutti gli alunni, indipendentemente dalle possibilità economiche della famiglia, alle uscite didattiche e alle visite d'istruzione. I comitati dei genitori propongono e sostengono iniziative formative nei diversi ambiti e gradi scolastici: l'attività motoria nella scuola dell'infanzia; progetti musicali; progetti affettività e molto altro. Criticità: non sempre la comunicazione è chiara e il dialogo avviene in situazione paritaria o di rispetto reciproco. Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi; L'attenzione alla persona caratterizza l'Istituto Comprensivo 1°che ha messo l'alunno e il successo scolastico al centro dell'azione educativa. Conseguire il successo scolastico non è semplicemente far acquisire agli alunni conoscenze e abilità ma si concretizza anche nell'attenzione che viene posta allo sviluppo, alla crescita personale di ciascuno rendendolo consapevole delle proprie possibilità, dei propri limiti per riuscire a trasformarli da punti di debolezza a punti di forza. Questo obiettivo non è perseguibile senza avere un'idea del percorso di crescita che ogni alunno deve fare. L'essere Istituto Comprensivo presuppone come base l'idea di un curricolo verticale che accompagna gli studenti in un percorso che parte dalla scuola dell'infanzia, passa per la scuola primaria e termina alla fine della secondaria di 1° dove la continuità diviene un elemento naturale dove viene posta l’attenzione alla diversità e ai bisogni speciali di ciascuno sia esso più o meno dotato. Nella realizzazione del piano didattico personalizzato si tiene conto degli obiettivi curriculari della classe, proponendo metodologie, strumenti dispensativi e compensativi e modalità di verifica calibrati in base ai bisogni dell’alunno. L’Istituto attiva iniziative atte a sostenere tutti gli alunni nel loro percorso formativo proponendo progetti e attività di formazione, rivolti ad insegnanti, genitori e ragazzi dei diversi ordini di scuola. Nello specifico: ➢ Alla scuola dell’infanzia si parla meglio: iniziativa proposta dal CTI di Asolo e Castelfranco, in collaborazione con l’ULSS 8, finalizzata all’individuazione dei fattori di rischio per lo sviluppo di difficoltà nell’apprendimento. ➢ In classe prima si legge meglio: il progetto, attuato in collaborazione con l’ULSS 8, CTI di Asolo e Castelfranco e Amministrazione Comunale, è finalizzato a cogliere precocemente le difficoltà di apprendimento nella letto-scrittura. ➢ Continuità ed accoglienza: progetto d’Istituto che ha come obiettivo l’accoglienza dei nuovi iscritti, realizzando percorsi finalizzati all’inserimento graduale e sereno sia dell’alunno che della famiglia. ➢ Educazione all’affettività: progetto rivolto agli alunni delle classi quarte e quinte della scuola primaria e agli alunni della scuola secondaria. L’attività ha lo scopo di offrire un contributo nell’ambito dell’educazione affettiva e sessuale in una prospettiva ampia che comprende lo sviluppo delle capacità comunicative, relazionali ed affettive della persona. ➢ Io e il futuro: progetto sperimentale realizzato in collaborazione con il Consultorio Familiare e Consultorio Giovani, rivolto ai ragazzi di classe seconda della scuola secondaria, ai genitori e ai docenti, avente come tema la gestione del tempo, delle tecnologie e della sessualità. La strategia comunicativa utilizzata per il lavoro con gli alunni si basa sulla peer education. 38 ➢ Progetto Spazio-Ascolto: Progetto rivolto agli alunni di scuola secondaria, finalizzato alla promozione del benessere a scuola; offre agli studenti la possibilità di esporre le proprie problematiche in modo riservato. Il progetto si avvale della consulenza di insegnanti opportunamente formati. ➢ Studio assistito: progetto realizzato con personale volontario, per offrire sostegno agli studenti e alle loro famiglie, con l’obiettivo di far acquisire agli alunni un valido metodo di studio e autonomia nell’organizzazione del lavoro. ➢ Progetto Sport: progetto che si pone l’obiettivo di supportare gli alunni nel raggiungimento dei traguardi per lo sviluppo delle competenze motorie in funzione di un armonica crescita psicofisica e per migliorare la conoscenza di alcuni sport. Criticità: spesso vengono evidenziate situazioni di criticità e la scuola mette a disposizione risorse per fronteggiare le problematiche ma non sempre con risultati positivi in quanto non tutte le agenzie educative (scuola, famiglia e servizi) lavorano per raggiungere i medesimi obiettivi. Valorizzazione delle risorse esistenti La mappatura della presenza nelle classi di alunni con certificazione di disabilità, DSA, DES, o BES consente di poter conoscere i bisogni di ciascuna classe e di poter utilizzare le risorse presenti al meglio. La competenza degli insegnanti specializzati per le attività di sostegno viene utilizzata per mediare la relazione tra la classe, l’alunno e i docenti; per proporre strategie didattiche utili al ragazzo con disabilità ma spendibili per tutta la classe. Nell’attivare attività di piccolo gruppo l'insegnante di sostegno coinvolge anche gli alunni con competenze diverse e l’attività proposta diventa arricchente per tutti i partecipanti. Nelle attività consente di lavorare con gruppi di livello che possono essere seguiti dalle diverse figure presenti attivando forme di sostegno diffuso. Alla scuola primaria le compresenze delle insegnanti curricolari vengono utilizzate in modo funzionale ai bisogni presenti nelle diverse classi. Una scuola dell’infanzia organizza l’orario settimanale delle insegnanti in modo funzionale alla creazione di gruppi di lavoro finalizzati a interventi in classe con un numero inferiore di alunni. La presenza di più persone nella stessa classe favorisce una proposta didattica di tipo laboratoriale. Criticità: necessità di una progettualità mirata ; uso di strategie all'interno del normale orario in classe. Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione La realizzazione di progetti di inclusione secondo le modalità previste dalla normativa e dalle teorie pedagogiche-didattiche è fattibile solo in parte per le scarse risorse e per i tempi di assegnazione dei docenti ai plessi. I progetti di recupero e di potenziamento pensati per i vari ordini scolastici sono stati ridimensionati per carenza di fondi, altri invece sono stati completati grazie alla presenza di personale volontario. Attualmente l’istituto vede le poche risorse disponibili impegnate per l’organizzazione e il funzionamento quotidiano, a scapito delle progettualità legate alla didattica e al coinvolgimento degli alunni alle varie iniziative. Per quanto riguarda gli alunni stranieri (art.9) i fondi, negli ultimi periodi, arrivano a metà anno scolastico con una progressiva e costante riduzione dell’importo. Ciò impedisce la programmazione e la realizzazione di un percorso adeguato di L2 secondo le progettualità della scuola. Per molti alunni neo arrivati le ore date dal progetto L2 sono state sovente integrate grazie alla presenza di persone volontarie permettendo così l’acquisizione di alcuni obiettivi di base . Criticità: la continua riduzione delle risorse economiche; il ritardo delle erogazioni; 39 Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola. L’Istituto propone progetti di accoglienza per alunni con disabilità sin dalla scuola dell’infanzia finalizzati all’accoglienza delle famiglie in questo particolare momento in cui il bambino entra per la prima volta in un ambito sociale quale quello scolastico. Promuove inoltre incontri di continuità tra asilo nido e scuola dell’infanzia. I progetti di continuità si differenziano a seconda del grado scolastico ed è possibile definire percorsi d’accompagnamento ad hoc per alunni con disabilità qualora il team o il consiglio di classe ne rilevassero la necessità. Anche nei primi giorni di scuola, primaria e secondaria di 1°, vengono condivisi progetti di accoglienza dove l’insegnante di sostegno della scuola in uscita accompagna l’alunno nella scuola accogliente. Per il passaggio alla scuola secondaria di secondo grado, in collaborazione con il CTI di Asolo e Castelfranco e la rete Orione, vengono proposte visite alle scuole scelte dalla famiglia, sentito il parere dei ragazzi, e attivate attività laboratoriali e visite alla scuola con l’accompagnamento dell’insegnante di sostegno, l’addetta all’assistenza e i genitori che provvedono al trasporto dell’alunno. Criticità: programmazione del passaggio anche per difficoltà di operare una scelta da parte delle famiglie. Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 30 giugno 2015 ALUNNI STRANIERI ACCOGLIENZA, INTEGRAZIONE E CONTINUITA’ Considerato l’elevato numero di alunni stranieri che frequentano l’ Istituto, molti di recente immigrazione in Italia e quindi con difficoltà di comunicazione nella nuova lingua, si attuano progetti per favorire l’inserimento nel nuovo contesto socio-culturale e per agevolare l’ apprendimento. - interazione con le famiglie, anche con il supporto dei mediatori culturali, - inserimento graduale, SCUOLA DELL’INFANZIA - laboratori di L2, - proposte di percorsi interculturali che coinvolgano tutto il gruppo per favorire la socializzazione e la conoscenza reciproca, - proposte di percorsi interculturali per le famiglie. - interazione con i servizi territoriali per offrire supporti anche nel “non scuola” a bambini e famiglie, SCUOLA PRIMARIA e SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO - utilizzazione di materiali appositamente strutturati per un percorso linguistico di base, - organizzazione di laboratori di L2, - proposte di percorsi interculturali che coinvolgano tutta la classe per favorire la socializzazione e la conoscenza reciproca, - proposte di percorsi interculturali per le famiglie. 40 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI (proposto dalla Rete Identità Plurime di Castelfranco Veneto 2014) PREMESSA: Il protocollo è un documento che va deliberato nel Collegio Docenti per diventare parte integrante del POF. • Contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento degli alunni immigrati; • contiene compiti e ruoli degli operatori scolastici; • traccia le diverse e possibili fasi dell’accoglienza e delle attività di facilitazione per l’apprendimento della lingua. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro, pertanto viene integrato e rivisto sulla base delle esperienze realizzate. Questo documento definisce tutte le azioni con cui attuare l’inserimento scolastico degli alunni stranieri, sia di quelli che si iscrivono prima dell’inizio delle lezioni sia di quelli che si iscrivono ad anno scolastico iniziato. Tiene conto del quadro legislativo di riferimento costituito da: Legge n.40 – 6 marzo 1998 (Disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero) D. Lgsl n. 286 – 25 luglio 1998 (Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione) DPR n. 394 – 31 agosto 1999 (Regolamento di attuazione) DPR n. 275 – 1999 (Regolamento autonomia scolastica) e delle indicazioni ministeriali, tra cui: CM n. 301 – 8 settembre 1989 (inserimento stranieri nella scuola dell’obbligo) CM n. 205 – 26 luglio 1990 (educazione interculturale) CM n. 73 – 2 marzo 1994 (dialogo interculturale e convivenza democratica) CM n. 74 – 21 dicembre 2006 (iscrizioni) CM n. 24 – 1 marzo 2006 (Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri) C.M. 28 gennaio 2010 prot. n. 101 MIURAOODGOS /R.U.U Roma, (Indicazioni e raccomandazioni per l’integrazione di alunni con cittadinanza non italiana). CM. 4 settembre 2012 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione MIUR Linee guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunnistranieri - febbraio 2014 Il protocollodiaccoglienza si propone di definire pratiche comuni all’interno dell’Istituto Comprensivo, facilitare l’accoglienza, l’inserimento e un proficuo percorso formativo degli studentistranieri È auspicabile la costituzione di una commissione accoglienza/intercultura composta da figure di sistema e insegnanti rappresentativi delle diverse articolazioni dell’Istituto con i seguenti compiti: • attivare laboratori linguistici in orario scolastico, nei plessi, a diversi livelli: dalla prima alfabetizzazione alla lingua dello studio; • costruire un contesto favorevole all’incontro con altre culture prevenendo atteggiamenti di intolleranza, con attivazione di percorsi formativi per la conoscenza di alcuni aspetti di culture altre. 41 1. Iscrizione Soggetti coinvolti: segreteria – famiglia – alunno A partire dalle iscrizioni effettuate per l’anno scolastico 2013-14, presso le scuole statali le procedure da seguire sono esclusivamente online. Nel caso in cui le famiglie non dispongano di un computer con collegamento ad internet possono comunque rivolgersi alle segreterie delle scuole del territorio di riferimento per ottenere il necessario supporto, “perché l’iscrizione online non deve essere mai fattore che impedisce il diritto allo studio”. Qualora se ne ravvisi la necessità, la Segreteria si avvale dell’intervento di un mediatore linguistico. Si ricorda poi che la C. M. 2/2010 prevede di norma il limite massimo del 30% di presenza degli alunni stranieri nelle singole classi. Il limite può “essere innalzato con determinazione del direttore dell’USR”. 2. Prima accoglienza La segreteria contatta il docente referente stranieri (o il referente di plesso) che stabilisce una data per un colloquio con la famiglia e l’alunno. Colloquio con la famiglia Gli obiettivi sono: - dare informazioni sul funzionamento della scuola - dare informazioni sulle richieste della scuola (Patto formativo con la famiglia) - raccogliere informazioni sulla situazione familiare, sulla storia dell’alunno e sul progetto migratorio della famiglia - se possibile avere un confronto sul funzionamento della scuola nel paese di origine. Cosa consegnare : - orari funzionamento della scuola e calendario scolastico - modulistica utile per le comunicazioni con la scuola - il libretto (o il diario) scolastico Cosa chiedere: - informazioni sulla biografia e sul percorso scolastico dell’alunno (si può utilizzare una scheda di rilevamento dei dati ). Colloquio con l’alunno per rilevare i livelli di competenza nelle varie aree disciplinari. Contestualmente, nei giorni successivi, si somministrano prove specifiche per determinare: - il livello di scolarizzazione - il livello di conoscenza della lingua italiana, in base al quadro comune europeo - le abilità logico-matematiche - le competenze linguistiche in inglese, francese, spagnolo. I due colloqui si svolgeranno entro 2- 3 giorni dall’iscrizione a scuola. Si può prevedere, in caso di iscrizione in corso d’anno, che l’alunno non frequenti la scuola finché non saranno espletate le prime fasi del protocollodiaccoglienza (iscrizione, colloquio, determinazione della classe). 3. Determinazione della classe Soggetti coinvolti: dirigente scolastico – referente di plesso –referente stranieri - docenti L’assegnazione della classe è responsabilità del Dirigente Scolastico, secondo i criteri stabiliti dal Collegio Docenti e dal Consiglio d’Istituto, tenendo conto della normativa. Deve avvenire sulla base dell’età anagrafica o,almassimo,nella classe immediatamente precedente a quella corrispondente all’età anagrafica considerando: ➢ l’accertamento e il riconoscimento del livello di competenze non riferite in maniera privilegiata alla lingua italiana 42 ➢ il titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno . Una volta stabilita la classe, nella scelta della sezione si cercherà di favorire l’eterogeneità delle cittadinanze, evitando di formare classi omogenee per provenienza territoriale o religiosa. 4. L’inserimento in classe: i compiti del teamdocenti/consiglio di classe Soggetti coinvolti: i docenti della classe di inserimento e gli alunni Potrebbe essere utile individuare uno o due alunni che affianchino il bambino o il ragazzo straniero con semplici attività di conoscenza e scoperta della scuola e che lo aiutino nei compiti. Progetto didattico In relazione alle competenze linguistiche dell’alunno (vedi Quadro Comune Europeo), gli insegnanti attivano percorsi individualizzati/personalizzati definendo: • gli obiettivi minimi da raggiungere nelle singole discipline • corsi di Italiano L2 in base alle risorse disponibili • testi semplificati. Per favorire l’inserimento graduale nella classe è possibile attivare un orario personalizzato. Per semplicità è possibile raggruppare tutti gli interventi in due livelli: • 1° livello: attività finalizzate all’acquisizione di competenze linguistiche di base per la comprensione e la comunicazione . • 2° livello: interventi per impadronirsi in modo adeguato della lingua e delle sue funzioni (compresa quella dello studio). Educazione interculturale Gli insegnanti possono prevedere percorsi di educazione interculturale in collegamento con altri soggetti presenti sul territorio:Enti locali, associazioni, Rete “Identità Plurime” e mediatori culturali. Gestione della comunicazione con le famiglie Se necessario, gli insegnanti utilizzeranno per la comunicazione con le famiglie straniere la modulistica tradotta. Si può prevedere la presenza di un mediatore culturale a scuola in alcuni momenti dell’anno. 5. Valutazione Fermo restando che gli studenti stranieri sono valutati nelle forme e nei modi previsti per gli alunni italiani (DPR 394/99) e che l’ammissione alla classe successiva o all’esame di stato può avvenire solo in presenza di una votazione non inferiore al sei in tutte le discipline, è necessario che la valutazione tenga conto del percorso di apprendimento effettuato (opportunamente adattato), della storia scolastica precedente, degli esiti raggiunti, delle abilità e delle competenze essenziali acquisite. 6. Esami La normativa d’esame non permette di differenziare formalmente le prove per gli studenti stranieri. Nel colloquio orale possono essere valorizzati contenuti relativi alla cultura del paese d’origine. Elaborazione del gruppo di lavoro dei referenti della rete “Identità plurime”Castelfranco Veneto Giugno 2014 43 CONTINUITA’ / ORIENTAMENTO SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I° SCUOLA SECONDARIA DI I° SCUOLA SECONDARIA DI II° DOCUMENTAZIONE Scheda di fine percorso. Scheda per la formazione classi prime Scheda per la formazione classi prime. Scheda di valutazione. Certificazione delle competenze (classi V) Scheda informativa di raccordo INCONTRI DOCENTI Incontro a settembre, prima dell’inizio dell’anno scolastico, con gli insegnanti interessati dei due ordini di scuola per la consegna della scheda di fine percorso. Nuovo incontro a fine ottobre per la restituzione e confronto sui dati in possesso. Lavoro di confronto tra le prove di uscita e quelle di entrata. Altri incontri, se ritenuti necessari, a discrezione delle insegnanti. 44 Incontri con docenti classi V con passaggio di informazioni e compilazione schede di raccordo . Incontro, a nomine avvenute, con scheda di passaggio. Incontri per la programmazione di attività specifiche. Scheda di raccordo. Scheda di valutazione. Certificazione delle competenze. INIZIATIVE CON GLI ALUNNI Visita alla scuola primaria da parte degli alunni della scuola dell’infanzia. Elaborazione di unità di lavoro comuni ai due ordini di scuola (ogni scuola concorda con la scuola di riferimento in maniera autonoma). All’inizio dell’anno scolastico gli insegnanti delle classi prima e quinta concordano quali classi saranno coinvolte nei progetti di continuità con la scuola dell’infanzia. Visita alla scuola secondaria di primo grado. Attività di Scuola Aperta/Lezione Aperta nei mesi di dicembre/gennaio/febbraio. Elaborazione di una unità di lavoro comune ai due ordini di scuola (ogni scuola concorda con la scuola di riferimento in maniera autonoma). Gli insegnanti di scuola secondaria di primo grado concordano quali classi saranno coinvolte nel progetto continuità con la scuola primaria. Attività di formazione in classe guidate dai docenti. Attività di informazione mediante la consultazione di materiali relativi ai diversi istituti superiori. INIZIATIVE PER I GENITORI Giornate di “Scuola aperta” per far conoscere alle famiglie le modalità di funzionamento della scuola. Incontri per illustrare l’offerta della scuola. Giornate di “Scuola aperta” per far conoscere alle famiglie le modalità di funzionamento della scuola. Incontri per illustrare l’offerta della scuola. Colloqui per la consegna e illustrazione del consiglio orientativo. Percorsi di informazione per le famiglie. Adesione a tutte le attività promosse dalla rete “Orione 45 INDIRIZZO MUSICALE L’Istituto Comprensivo 1° ha fatto dell’indirizzo musicale una sua prerogativa peculiare. Fin dalla scuola primaria i docenti volgono la propria azione didattica verso lo sviluppo del senso musicale degli alunni. L’offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo pone quindi l’accento sulle occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa che la pratica della musica stimola, anche con alunni in condizione di svantaggio, fin dalle prime classi della scuola primaria per completare poi la formazione individuale nella scuola secondaria di 1° grado con l’esperienza pratica dello strumento. ATTIVITÀ MUSICALE NELLA SCUOLA PRIMARIA Nell’anno scolastico 2010 – 2011 l’Istituto Comprensivo 1° è stato selezionato tra le 19 scuole venete (100 in tutta Italia) ritenute idonee per l’avvio di corsi di pratica strumentale rivolti agli alunni di classe terza della scuola primaria, ai sensi del D.M. n. 8 del 31 gennaio 2011. Il modello didattico operativo sarà quello di una propedeutica strumentale che permetta di praticare alternativamente più strumenti al fine di indirizzare gli alunni ad una scelta consapevole a conclusione del triennio. Qualora nel terzo anno di questo triennio l’alunno sia orientato ad una scelta definitiva, lo si metterà in condizione di dedicarsi ad un solo strumento, in previsione di un suo ingresso nella scuola secondaria di primo e secondo grado ad indirizzo musicale. CORSI AD INDIRIZZO MUSICALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO Presso l’Istituto Comprensivo 1° di Castelfranco Veneto, dall’anno scolastico 2008/2009 sono in ordinamento, nella scuola secondaria di primo grado di Treville, CORSI AD INDIRIZZO MUSICALE in virtù dei quali gli allievi possono scegliere di studiare uno strumento per tutta la durata del triennio. Con l’attivazione dell’indirizzo musicale l’Istituto si propone di: ➢ concorrere a promuovere la formazione globale dell’individuo; ➢ consentire all’alunno di appropriarsi del linguaggio musicale inteso come mezzo di espressione e di comunicazione; ➢ fornire, per la loro elevata valenza espressiva e comunicativa, ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche ad alunni portatori di situazioni di svantaggio. Organizzazione del corso Gli alunni, in classe 5ª primaria, all’atto di iscrizione, possono fare richiesta dell’indirizzo musicale. Il corso triennale di insegnamento di strumenti ha inizio nella prima classe e si estende gradualmente, negli anni scolastici successivi, alla seconda e alla terza. Agli alunni, ad inizio d’anno, viene assegnato, considerando le attitudini rilevate dai docenti della materia con specifico test, effettuato nel periodo immediatamente successivo alla scadenza delle domande d’iscrizione al nuovo ordine di scuola, uno tra i seguenti strumenti: Chitarra, Clarinetto, Pianoforte e Violino 46 L’esame attitudinale è indispensabile al corpo docente per individuare le reali potenzialità del bambino. Infatti sulla base degli esiti ricavati dal test e delle considerazioni maturate dai docenti di strumento nel colloquio individuale, contestualmente alla realizzazione del test verrà stilata una graduatoria di merito, con relativa assegnazione degli strumenti. Le preferenze potranno essere espresse nel colloquio e non risulteranno vincolanti in quanto l’assegnazione degli strumenti spetterà insindacabilmente alla commissione, che opererà sulla base degli esiti del test e del punteggio acquisito, orientando l’alunno verso lo strumento a lui più consono. La frequenza del corso di strumento e di teoria e lettura della musica, è integrata dalle attività di musica d’insieme programmate nel corso dell’anno, a prescindere dal livello di capacità specifico di ogni allievo. Nella pratica d’insieme, oltre agli strumenti musicali in organico, è prevista l’utilizzazione di strumenti a percussione, nonchè della voce e del canto. Sia la pratica corale che quella strumentale d’insieme costituiscono entrambe due aspetti fondamentali del “far musica”, in quanto pongono il preadolescente in relazione consapevole e fattiva con i propri compagni. Nella pratica individuale così come in quella collettiva, inoltre, sono previsti momenti di ascolto partecipativo, le cui modalità saranno definite nell’ambito della programmazione educativa e didattica di ciascun docente. Le attività di musica d'insieme saranno organizzate e svolte tenendo conto delle norme di sicurezza in rerazione alla capienza di aule, auditorium, etc. Durante l’anno scolastico, in sintonia con i processi evolutivi del sistema, che privilegiano sempre di più gli spazi di autonomia nell’organizzazione della didattica (art.4 DPR 275/99: autonomia didattica), sarà possibile inglobare l’ora di teoria e lettura della musica nelle attività di musica d’insieme qualora i docenti ritenessero che la capacità di lettura, la competenza ritmica e la cura dell’intonazione possano svilupparsi concretamente in modo più efficace nella pratica collettiva. I docenti si riservano altresì di ridurre il numero di alunni partecipanti alle attività di musica di insieme, non solo sulla base della capacità strumentali, bensì premiando sopratutto la motivazione e la disponibilità alla partecipazione attenta e disciplinata, senza preclusione alcuna, nel rispetto di tutti, compagni e insegnanti, condizione indispensabile per favorire l’ascolto reciproco, l’apprendimento, la maturaziione e la crescita di ciascuno, nell’ottica di quella didattica inclusiva che costituisce l’asse portante del nostro istituto. materia Teoria e lettura della musica lezioni collettive Strumento musicale lezioni individuali Musica d’insieme lezioni collettive giorno cl. 1^ cl. 2^ cl. 3^ Lunedì 1ora 1ora 1ora da 30 a 60 minuti da 30 a 60 minuti da 30 a 60 minuti 1ora 1ora giorno e orario da concordare con le famiglie Lunedì 47 Presso la scuola secondaria di primo grado di Treville i corsi di strumento musicale sono gratuiti, si effettuano al pomeriggio tenendo conto degli impegni e delle richieste. La natura individualizzata dell’insegnamento strumentale non produce interferenze con la generale articolazione del quadro orario delle altre discipline. Oltre alle lezioni sopradescritte, sono previste partecipazioni a saggi, audizioni, rassegne e concorsi provinciali e nazionali, progetti legati a stagioni liriche e sinfoniche di teatri regionali, manifestazioni in collaborazione con enti e assocciazioni territoriali. Nel 2011 è stata stipulata una Convenzione con il Conservatorio “A. Steffani” di Castelfranco Veneto, grazie alla quale l’Istituto Comprensivo e il Conservatorio di Musica collaborano nella promozione di percorsi formativi e azioni comuni, impegnando risorse e strutture, per il raggiungimento di tali obiettivi. L’Istituto ha inoltre aderito, nel 2012, alla nuova rete provinciale delle istituzioni scolastiche ad indirizzo musicale, per la realizzazione di un sistema integrato di formazione musicale e la realizzazione di un curricolo verticale graduato per competenze certificabili. La musica aiuta a crescere, a socializzare, a stare bene con se stessi e con gli altri, a trasmettere le proprie emozioni, ad arricchire le proprie conoscenze e competenze. L’insegnamento dello strumento “costituisce integrazione interdisciplinare ed arricchimento dell’insegnamento obbligatorio dell’educazione musicale nel più ampio quadro delle finalità della scuola media e del progetto complessivo di formazione della persona. Esso concorre, pertanto, alla più consapevole appropriazione del linguaggio musicale, di cui fornisce all’alunno preadolescente una piena conoscenza” (allegato A al DM 201/99). Impegno orario Il corso di strumento musicale è articolato in un’unica sezione (B) a partire dalla classe prima. Per gli alunni che scelgono liberamente di frequentare il corso di strumento musicale, tale quota oraria diviene obbligatoria e vincolante per tutto il triennio, essendo lo strumento musicale materia curricolare a tutti gli effetti. Al termine del triennio verrà verificata, nell’ambito del colloquio pluridisciplinare, la competenza musicale acquisita, sia sul versante della pratica esecutiva individuale e/o d’insieme, sia su quello della conoscenza teorica, e, una volta superato l’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, verrà rilasciata apposita certificazione delle competenze acquisite relative allo strumento. E’ fatto altresì obbligo agli alunni di seguire con lo stesso impegno, oltre al corso di strumento, anche le lezioni di teoria e lettura della musica come pure di musica d’insieme. Tutti gli alunni che chiedono l’iscrizione al corso musicale dovranno sottoporsi ad un test attitudinale, che consisterà in una prova di valutazione dell’abilità musicale comprensiva di prova scritta, prova orale e curriculum scolastico-musicale. La commissione, composta dai docenti di strumento e presieduta dal Dirigente Scolastico o da un suo delegato, provvederà autonomamente a definire l’assegnazione degli strumenti, scorrendo la graduatoria ricavata in seguito alla realizzazione del test. La commissione assegnerà gli strumenti, a proprio insindacabile giudizio, sulla base degli esiti del test, del punteggio acquisito, delle attitudini rilevate e dei posti annualmente disponibili al fine di salvaguardare un’ equa distribuzione degli alunni nelle diverse classi strumentali. Si cercherà comunque di garantire a chi ha già iniziato a suonare uno strumento da almeno un anno, risultandone peraltro in possesso, di poter continuare a farlo anche nel triennio. La frequenza deve essere continua, attiva e obbligatoria e prevede pertanto la necessità di giustificare durante l’anno tutte le assenze dalle lezioni di strumento sul proprio libretto personale, dal momento che la materia fa parte a pieno titolo della programmazione di classe e d’istituto e costituisce a tutti gli effetti attività didattica. 48 LA VALUTAZIONE L’Istituto pone la valutazione come principio fondante dell’azione educativo-didattica: “La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”. (Indicazioni nazionali per il curricolo 2012). Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 22 giugno 2009, afferma che la valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni, assume valenza formativa e concorre, attraverso l’individuazione delle possibilità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione. La valutazione periodica e finale viene effettuata collegialmente dai docenti contitolari della classe attribuendo voti numerici riportati anche in lettere, nei documenti ufficiali. La valutazione è parte integrante della programmazione poiché è possibile valutare solo dopo aver fissato gli obiettivi e i metodi dell’attività didattica ed educativa. L’apprendimento è per definizione una modificazione del modo di pensare e di sentire che si traduce in comportamenti nuovi (non sapevo/so; non sapevo fare/so fare). Valutare significa, dunque, fissare criteri e sistemi per verificare se e in che misura si sia realizzato il cambiamento. Il sistema valutativo tiene conto: ➢ della centralità dell’alunno (riferimento al processo individuale); ➢ del valore formativo dell’iter valutativo (individuo-gruppo classe-autovalutazione del docente); ➢ del diritto alla personalizzazione dei percorsi. L’Istituto Comprensivo 1° stabilisce un codice di autoregolamentazione sulle prove scritte ed orali in classe, fissando in sintesi quanto segue: ➢ utilizzo sia di prove oggettive sia di prove non strutturate; ➢ comunicazione agli alunni degli obiettivi, del metodo di misurazione e dei criteri di valutazione; ➢ adeguato rapporto tra complessità dell’esercizio e disponibilità di tempo; effettuazione delle prove dopo accurato lavoro di preparazione; ➢ prove graduate e prove semplificate per alunni in difficoltà. Le verifiche periodiche e sistematiche vertono su: ➢ osservazioni sistematiche in itinere; ➢ conversazioni guidate; ➢ rielaborazioni orali e scritte; ➢ test oggettivi (vero/falso, scelta multipla, completamento); ➢ questionari; ➢ grafici, lucidi… Per rendere oggettiva la valutazione, nel caso di prove strutturate, si procede alla trasformazione in percentuale dei punteggi ottenuti e alla successiva attribuzione del voto numerico in base a una scala d’istituto (prove d’istituto). Per le prove non strutturate (scritte e orali) il voto in decimi viene attribuito sulla base del livello di raggiungimento degli obiettivi di apprendimento in riferimento al curricolo. Per alunni in difficoltà vengono definiti percorsi personalizzati/individualizzati, in modo da dare a ognuno la possibilità di sviluppare le proprie potenzialità. 49 La valutazione delle aree disciplinari tiene conto non solo degli esiti delle verifiche ma anche dei seguenti fattori: impegno, partecipazione, interesse, progressi ottenuti rispetto alla situazione di partenza. Il Collegio dei Docenti ha deliberato di non attribuire voti inferiori al 4 (quattro) per la scuola secondaria di primo grado, non inferiori al 5 (cinque) per la scuola primaria. In relazione alle conoscenze, abilità, competenze e uso del linguaggio previsti dal curricolo, vengono concordati i seguenti criteri valutativi: 50 Tabella degli indicatori Indicatore Significato attribuito Conoscenze Contenuti disciplinari appresi Abilità Applicazione delle conoscenze Competenze Applicazione delle conoscenze in contesti diversi e loro rielaborazione critica Linguaggio Uso di un linguaggio appropriato nelle diverse discipline SCUOLA PRIMARIA Rubrica valutativa 10 9 8 7 6 5 Ha una conoscenza esauriente e approfondita della disciplina Rielabora le conoscenze in modo personale Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove Dimostra capacità critica Si esprime con un linguaggio ricco e appropriato Ha una conoscenza completa della disciplina Rielabora le conoscenze in modo personale Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove Si esprime con un linguaggio ricco e appropriato Ha una conoscenza sicura della disciplina Rielabora le conoscenze in modo abbastanza sicuro Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto Ha una conoscenza abbastanza sicura della disciplina Assimila le conoscenze con una certa padronanza Sa applicare le conoscenze a situazioni analoghe in modo autonomo Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto Ha una conoscenza essenziale della disciplina Acquisisce la conoscenze in modo a volte mnemonico Sa in genere applicare le conoscenze a situazioni analoghe Si esprime con un linguaggio sufficientemente corretto Ha una conoscenza parziale o carente della disciplina Acquisisce le conoscenze in modo frammentario/disorganico Anche se guidato rivela difficoltà nelle applicazioni delle conoscenze a situazioni analoghe Si esprime con un linguaggio impreciso/inadeguato 51 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Rubrica valutativa 10 Ha una conoscenza esauriente e approfondita della disciplina Rielabora le conoscenze in modo personale Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove Dimostra capacità critica Si esprime con un linguaggio ricco e appropriato 9 Ha una conoscenza completa della disciplina Rielabora le conoscenze in modo personale Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove Si esprime con un linguaggio ricco e appropriato 8 Ha una conoscenza sicura della disciplina Rielabora le conoscenze in modo abbastanza sicuro Sa applicare le conoscenze a situazioni nuove Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto 7 Ha una conoscenza abbastanza sicura della disciplina Assimila le conoscenze con una certa padronanza Sa applicare le conoscenze a situazioni analoghe in modo autonomo Si esprime con un linguaggio chiaro e corretto 6 Ha una conoscenza essenziale della disciplina Acquisisce le conoscenze in modo a volte mnemonico Sa in genere applicare le conoscenze a situazioni analoghe Si esprime con un linguaggio sufficientemente corretto 5 Ha una conoscenza parziale della disciplina Acquisisce le conoscenze in modo frammentario Rivela difficoltà nelle applicazioni delle conoscenze a situazioni analoghe Si esprime con un linguaggio impreciso/inadeguato 4 Ha una conoscenza carente della disciplina Acquisisce le conoscenze in modo disorganico Anche se guidato rivela difficoltà nelle applicazioni delle conoscenze a situazioni analoghe Si esprime con un linguaggio inadeguato La valutazione del comportamento verifica la capacità di rispettare le norme che disciplinano la vita scolastica e ha lo scopo di far maturare la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti per promuovere comportamenti coerenti con il corretto esercizio di una cittadinanza responsabile. I parametri sui quali vertono le osservazioni periodiche sistematiche nell’ambito del comportamento sono: ➢ relazioni interpersonali; ➢ uso degli strumenti didattici; ➢ rispetto del regolamento della scuola; ➢ costanza nella frequenza; ➢ partecipazione alle proposte scolastiche e alla vita della scuola; ➢ impegno e rispetto del compito. 52 CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Il Decreto del Presidente della Repubblica n. 122 del 22 giugno 2009 prevede che al termine della classe quinta della scuola primaria e della classe terza della scuola secondaria sia rilasciata la certificazione delle competenze acquisite dagli alunni espressa in decimi. Nella scuola dell’Infanzia viene compilato il “Fascicolo Personale” che documenta il percorso di ogni bambino e contiene le schede di osservazione compilate e utilizzate per i colloqui individualizzati con i genitori. Nei documenti non ufficiali della scuola Primaria, vengono utilizzate modalità valutative non convenzionali concordate e condivise con alunni e famiglie. Sia per la scuola Primaria che per la scuola Secondaria di primo grado, il documento di valutazione è compilato al termine di ogni quadrimestre. Per la scuola Secondaria di primo grado sarà data adeguata comunicazione alle famiglie del percorso di apprendimento e dei risultati conseguiti, attraverso colloqui individuali e consegna di schede informative intermedie (bimestrali). Dall’anno scolastico 2014/15 l’Istituto ha adottato il modello Nazionale del Certificato delle Competenze proposto dal Ministero della Pubblica Istruzione che accompagna gli alunni in uscita dal percorso formativo della scuola primaria e secondaria di primo grado. IMPEGNO VALUTATIVO DEI DOCENTI “Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dai competenti organi collegiali” (Indicazioni per il curricolo, 2012). VERSO L’EUROPA L’Istituto si impegna a perseguire la raccomandazione del Parlamento Europeo che mira ad “… istituire un quadro di riferimento comune che funga da dispositivo di traduzione tra i diversi sistemi delle qualifiche e i rispettivi livelli… Ciò consentirà di migliorare la trasparenza, la comparabilità e la trasferibilità delle qualifiche dei cittadini rilasciate secondo la prassi dei singoli stati membri” (Raccomandazioni del Parlamento Europeo e del Consiglio. 23/04/2008). PROVE INVALSI I test INVALSI sono delle prove scritte che hanno lo scopo di valutare i livelli di apprendimento degli studenti al termine della classe seconda e quinta della Scuola primaria, classe prima della Scuola secondaria di primo grado nel mese di maggio. Dal 2009 la prova concorre nella valutazione finale dell’esame del primo ciclo d’istruzione come prova scritta della classe terza della Scuola secondaria di primo grado. I contenuti dei test sono realizzati dall’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell’Istruzione (INVALSI) e riguardano le materie italiano e matematica. L'INVALSI sostiene i processi di valutazione e autovalutazione delle scuole fornendo strumenti utili di analisi dei dati resi disponibili alle scuole, dal sistema informativo del Ministero e dalle rilevazioni nazionali e internazionali degli apprendimenti. Definisce un quadro di riferimento, corredato di indicatori e dati oggettivi comparabili fra le diverse scuole del territorio nazionale, per l’elaborazione dei rapporti di autovalutazione il cui format è reso disponibile alle scuole entro ottobre di ogni nuovo anno scolastico. 53 La restituzione dei risultati delle rilevazioni Invalsi degli apprendimenti alle singole scuole è oggetto di particolare attenzione da parte del nostro Istituto, in modo che i risultati stessi possano costituire, unitamente agli altri elementi conoscitivi in possesso alla scuola, la base per l’avvio dei processi di autovalutazione e di miglioramento. L'INVALSI, nell'intento di fornire informazioni affidabili e utili per la progettazione didattica, restituisce alle scuole i dati delle rilevazioni sugli apprendimenti, mettendo a confronto i risultati delle singole classi e della scuola con quelli di classi e scuole con pari condizioni sociali o vicine geograficamente e con l'Italia nel suo complesso. La lettura di questi dati permette di ottenere importanti informazioni per il miglioramento e il potenziamento dell'offerta formativa e delle pratiche didattiche. I dati restituiti dall'INVALSI riguardano fondamentalmente tre aspetti: • l'andamento complessivo dei livelli di apprendimento degli studenti della scuola rispetto alla media dell'Italia, dell'area geografica e della regione di appartenenza; • l'andamento delle singole classi nelle prove di italiano e di matematica nel loro complesso; • l'andamento della singola classe e del singolo studente analizzato nel dettaglio di ogni singola prova. La lettura e l'interpretazione delle tavole e dei grafici possono essere quindi sia un utile strumento di diagnosi per migliorare l'offerta formativa all'interno della scuola, sia un mezzo per individuare aree di eccellenza e aree di criticità al fine di potenziare e migliorare l'azione didattica. La restituzione delle prove Invalsi viene pubblicata nel RAV (Rapporto di AutoValutazione di Istituto) tramite il fascicolo scuola in chiaro. AUTOVALUTAZIONE Il Ministero della Pubblica Istruzione recentemente ha individuato le priorità strategiche del Sistema Nazionale di Autovalutazione (SNV) per gli anni scolastici futuri. L’autovalutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti ed è indirizzata: al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza; • alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli nazionali; • alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione al cambio di grado tra ordine di scuole. A partire dal corrente anno scolastico 2015-2016, tutte le scuole del sistema nazionale di istruzione (statali e paritarie), saranno coinvolte in un percorso, di durata triennale, volto all'avvio e alla messa a regime del procedimento di valutazione. L'approccio sarà graduale e per fasi temporali successive, proprio perché per la prima volta e in tutte le scuole si introdurranno nuovi strumenti di lavoro. N. FASI ATTORI 1.a AUTOVALUTAZIONE Tutte le scuole 1.b VALUTAZIONE ESTERNA Circa 800 scuole 1.c AZIONI DI MIGLIORAMENTO Tutte le scuole 1.d RENDICONTAZIONE SOCIALE Tutte le scuole 54 A.S. 2014/15 A.S. 2015/16 A.S 2016/17 Il processo di valutazione, definito dal SNV, inizia con l'autovalutazione. Lo strumento che accompagna e documenta questo processo è il Rapporto di autovalutazione (RAV). Il rapporto è composto da più dimensioni ed è aperto alle integrazioni delle scuole per cogliere la specificità di ogni realtà senza riduzioni o semplificazioni eccessive. Il RAV fornisce una rappresentazione del nostro Istituto attraverso un'analisi del suo funzionamento e costituisce inoltre la base per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il piano di miglioramento. I rapporti di autovalutazione (RAV) di tutte le scuole saranno pubblicati nella sezione “Scuola in Chiaro” sul sito del MIUR dal giorno 3 di novembre 2015. Il Sistema nazionale di valutazione (SNV) costituisce una risorsa strategica per orientare le politiche scolastiche, formative alla crescita culturale e per favorire la piena attuazione dell’autonomia della nostra istituzione scolastica. Per migliorare la qualità dell'offerta formativa e degli apprendimenti, l’SNV valuta l’efficienza e l’efficacia del sistema educativo di istruzione e formazione. Nell’anno scolastico 2015/16 inizia l’attuazione del Piano di Miglioramento (PDM) il nostro Istituto ha individuato come obiettivo prioritario gli esiti degli studenti focalizzando l’attenzione sui risultati scolastici: ESITI DEGLI STUDENTI PRIORITA’ TRAGUARDO Miglioramento delle performances scolastiche e disciplinari degli alunni. Aumentare le performances degli alunni seguendo un trend positivo. Valutare in modo condiviso e oggettivo utilizzando criteri comuni all’interno dell’Istituto. Misurare gli esiti degli alunni con metodi di valutazione condivisi. Risultati scolastici A febbraio 2016 il nostro Istituto proporrà, per le classi quinte della scuola primaria e terze della secondaria di primo grado, una settimana di didattica alternativa con corsi di recupero e potenziamento con l’obiettivo di arrivare al traguardo di migliorare le “performances” dei nostri alunni valutati tramite prove di istituto di inizio e fine anno. Tali risultati serviranno per formare classi tra loro omogenee, verranno anche utilizzati indicatori comuni per la valutazione delle discipline e del comportamento. 55 FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO “Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo e' obbligatoria, permanente e strutturale. Le attivita' di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche previsti dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 marzo 2013, n. 80, sulla base delle priorita' nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione, adottato ogni tre anni con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, sentite le organizzazioni sindacali rappresentative di categoria.” L. 107 Comma 124 La formazione ha per obiettivo il miglioramento e la crescita professionale degli operatori, con riferimento, in particolare, alle trasformazioni e innovazioni in atto, ed è finalizzata all'elevamento della qualità del servizio scolastico. L’Istituto individua percorsi formativi in base alle necessità esplicitate dal POF. Il Dirigente Scolastico ha cura di valutare le proposte che pervengono alla scuola in tema di formazione e aggiornamento e, se coerenti con le linee di indirizzo di cui sopra, le dirama ai docenti dell’Istituto. Tali opportunità dovranno essere provenienti da: Università, Associazioni professionali qualificate, Istituti di ricerca, Enti accreditati, Ufficio Scolastico Regionale, Ufficio Scolastico Provinciale. Per le procedure di aggiornamento l’Istituto potrà darsi anche progettazione di Rete con altre scuole e collaborazioni con i Comitati dei Genitori e con agenzie territoriali per avviare iniziative di formazione rivolte alle famiglie. I metodi utilizzati sono: analisi, elaborazione, stesura, applicazione, degli strumenti lezioni teoriche attività di ricerca-azione Ogni operatore della scuola potrà costruirsi un suo piano di formazione, utilizzando varie opportunità: quelle offerte direttamente dalla scuola, quelle rintracciabili nel territorio limitrofo, o anche a livello regionale, nazionale o europeo, coniugando, ovviamente secondo una propria responsabilità deontologica, interessi e bisogni di tipo professionale con gli interessi e i bisogni di funzionalità istituzionale espressi dall’Istituto. Nell’anno scolastico 2015-2016 il nostro Istituto ha organizzato e/o aderito a corsi di formazione nei seguenti ambiti: ➢ sicurezza; ➢ area musicale: la formazione è ministeriale e viene proposta ai docenti che partecipano al DM 8; ➢ area informatica e digitalizzazione ➢ area disabilità/disagio scolastico: formazione DSA proposta dalla rete CTI; ➢ BES a cura del CTI su indicazioni dell’USP; ➢ valutazione: la normativa prevede la certificazione delle competenze. ➢Prosecuzione del corso di formazione sui miti fondanti in collaborazione con Unità Operativa Complessa Infanzia Adolescenza Famiglia. ➢ Rapporto scuola/territorio/famiglie/ULSS (organizzato dalle Rete Identità Plurime). 56 RETI Per “rete” si intende un consorzio di scuole che condividono obiettivi e finanziamenti per la realizzazione di mete comuni. Il nostro Istituto per l’anno scolastico 2015/16 aderisce alle seguenti reti: CTI, ORIONE, MUSICA, ISIDE, AMMINISTRATIVA, IDENTITA’ PLURIME, SPORT, ECDL, SICUREZZA, SPORT. IDENTITA’ PLURIME L’I. C. 1° è capofila della rete avviata nell’ anno scolastico 2000\2001 e formata da 8 Istituti Comprensivi del territorio. Nata con l’ obiettivo prioritario di sostenere i docenti nell’ affrontare le problematicità legate all’ integrazione degli alunni stranieri, nel corso degli anni ha contribuito a promuovere e diffondere la cultura dell’ accoglienza e dell’ integrazione svolgendo funzioni di coordinamento di esperienze, di mediazione, di consulenza e documentazione, avviando percorsi formativi significativi e qualificanti. Ultimamente sta sostenendo le didattiche inclusive collaborando sempre di più con le agenzie territoriali, le associazioni e le famiglie. CTI Centro territoriale per l'integrazione delle persone con disabilità e disagio di Asolo e Castelfranco Veneto. Il CTI ha carattere territoriale in quanto promuove e coordina le relazioni e il dialogo tra scuola, Enti locali, Azienda ULSS 8 e Associazioni di promozione per i genitori proponendo iniziative di formazione per insegnanti, famiglie e alunni, la diffusione di informazioni, anche normative, e di buone prassi; il confronto tra identità, culture ed esperienze diverse; la progettazione, la realizzazione e la valutazione degli interventi promossi. Il CTI, attualmente, propone iniziative, soprattutto formative, nell’ambito dei Bisogni Educativi Speciali (BES), in particolare per gli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) e sulla documentazione relativa agli alunni disabili. Propone progetti di identificazione precoce dei fattori di rischio per lo sviluppo di difficoltà di apprendimento specifici per la scuola dell'infanzia (Alla scuola dell'infanzia si parla meglio) e la classe prima della scuola primaria (In classe prima si legge meglio). Periodicamente propone giornate seminariali su tematiche specifiche aperti al territorio e, in particolare, a operatori sanitari, scolastici e alle famiglie. ORIONE La rete orione offre dal 2001 azioni rivolte all’orientamento degli studenti per la scelta della scuola secondaria. Organizza una fitta rete di incontri informativi/formativi per genitori e ragazzi; formazione per docenti; attività di scuole aperte, lezioni aperte, laboratori presso le scuole superiori.. coprendo un territorio scolastico che va da Castelfranco Veneto ad Asolo e alla fascia pedemontana. MUSICA È una rete di scuole provinciale con azioni e finalità volte alla promozione e alla diffusione della cultura musicale nelle scuole di ogni ordine e grado con particolare attenzione all’insegnamento strumentale e corale. Raccoglie e diffonde le buone prassi didattiche e organizzative messe in atto dalle scuole che aderiscono alla rete con l’avvio di percorsi di formazione e aggiornamento per i docenti delle scuole ad indirizzo musicale. Collabora con le istituzioni del territorio per diffondere iniziative ed eventi comuni per la valorizzazione delle eccellenze. Elabora proposte per la costruzione di curricoli verticali focalizzando l’attenzione al raccordo tra ordini scolastici, con differenti offerte formative, per elaborare modelli comuni di certificazione delle competenze. 57 ISIDE E’ una rete di scuole della provinciali di Treviso che ha come obiettivo il risparmio energetico e l’ambiente. Un'organizzazione policentrica, flessibile e aperta che possa rappresentare per le scuole uno strumento democratico, solidale e inclusivo, che esalta il protagonismo attivo dei soggetti partecipanti per la tematica ambientale del risparmio energetico. Lo scopo delle azioni della rete è sviluppare una cultura dell'Ambiente, del Risparmio Energetico e della Lotta ai cambiamenti climatici; diffondere comportamenti consapevoli nell'uso delle risorse naturali; educare ad una cittadinanza attiva; creare e condividere progetti e materiali didattici sui temi: energia, rifiuti, acqua, territorio, mobilità&traffico, ambiente e salute, che siano operativi, ripetibili, coordinati e assistiti; costruire un "deposito di conoscenze" e moltiplicarne i contenuti; ridurre l'impatto ambientale della popolazione scolastica e degli edifici scolastici; ottenere risultati concreti e misurabili nel risparmio energetico, idrico e di risorse non rinnovabili. Azioni perseguibili con I seguenti strumenti: un struttura stabile di Gestione Energia Ambiente (GEA); un sistema premiante per valorizzare il lavoro svolto nelle scuole dagli insegnanti legato ai risultati ottenuti, la promozione di concorsi ed il supporto e coordinamento di bandi europei e concorsi nazionali; istituire Tavoli tecnici, adottare di Protocolli di Intesa e Convenzioni tra Scuola, Amministrazioni pubbliche, Agenzie, Associazioni ed Imprese del Territorio; la formazione e percorsi di aggiornamento per docenti e personale scolastico. AMMINISTRATIVA L’istituzione della rete risponde alle necessità di favorire l’efficace attuazione del decentramento amministrativo, di ottimizzare e valorizzare le risorse umane presenti nelle istituzioni scolastiche, di risolvere le molteplici problematiche connesse all’autonomia scolastica, di rendere intensa e proficua la comunicazione e la collaborazione tra le scuole, infine di accrescere le qualità dei servizi offerti. Alla rete appartengono le scuole dei distretti di Asolo, Montebelluna e Castelfranco Veneto. CTF – Formazione tecnologica certificata” Dall’anno scolastico 2014/2015 l’Istituto ha aderito alla Rete “CTF – Formazione Tecnologica Certificata” finalizzata allo sviluppo delle competenze in campo tecnologico. Essa si propone il compito di: 1. Diffondere la cultura digitale, promuovendo il sistema di certificazione informatica in coerenza con gli obiettivi fissati dagli atti di convenzione tra il Ministero dell’Istruzione e A.I.C.A (Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico); 2. Valorizzare le eccellenze con la graduale acquisizione di competenze, anche al fine di partecipare a competizioni informatiche; 3. Rendere disponibile alle scuole aderenti personale esperto, interno alla Rete, per formazioni relative ai profili E.C.D.L. previsti (Base, Standard, Full Standard). Gli obiettivi che la Rete si propone sono: - Offrire opportunità formative a livello internazionale, per l’area tecnologico- informatica per docenti, studenti, personale ATA e personale esterno, sia “in presenza” che “on line”; - Favorire la costituzione di un curricolo chiaro e condiviso in campo tecnologico, garantendo l’insegnamento dei contenuti previsti dall’ECDL attraverso il software Open Source e il superamento del monopolio culturale e delle conoscenze informatiche basate su sistemi a codice chiuso; - Adeguare i laboratori informatici dei vari istituti aderenti con la costituzione di un gruppo 58 - di esperti che si occupino di mantenere uno standard comune di sicurezza ed efficienza e forniscano consulenza alle scuole relativamente all’uso delle tecnologie. RETE DI SCUOLE PER LA SICUREZZA della provincia di TREVISO Questa rete opera a livello provinciale ed è inserita in un sistema più ampio di coordinamento quale il SiRVeSS (Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole) che interagisce a sua volta con tutti quegli organismi ed enti che si occupano di sicurezza. Tramite il SiRVeSS la scuola diventa un ambito specifico d’interesse degli organismi di coordinamento previsti dal DLgs 81, che, a livello regionale, hanno compiti di interpretazione della norma e di indirizzo e promozione, a livello provinciale, collaborano sul piano operativo, supportando le Reti nelle loro attività di formazione e assistenza delle scuole. Opera in sinergia con la Rete di Firenze, nella prospettiva, condivisa, di costruzione di un sistema interregionale di Reti. LE FINALITÀ DELLA RETE - diffondere la cultura della sicurezza per incrementare le competenze in materia di sicurezza sul lavoro tra gli operatori e gli allievi delle scuole e dei centri di formazione della provincia di Treviso e dei giovani lavoratori - fornire servizi e strumenti di supporto, consulenza e tutoraggio, canali privilegiati di comunicazione interistituzionale, per tutte le scuole e le agenzie aderenti - promuovere, accompagnare, favorire la circolazione di iniziative didattiche e formative che mettano in rapporto sui temi della sicurezza il mondo dell'istruzione con quello della formazione professionale e del lavoro - costrure raccordi, collaborazioni ed intese fra tutti gli enti, le associazioni e i soggetti coinvolti, per elaborare standard comuni di contenuti, criteri di valutazione, riconoscimento dei crediti formativi sulla sicurezza, che agevolino il passaggio tra i vari sistemi previsti dall'obbligo formativo. RETE SPORT Rete per lo sport fra l’Istituto Comprensivo Statale n° 1 di Castelfranco V. e l’Istituto Comprensivo Statale di Resana ha lo scopo di unire le risorse per rispondere adeguatamente alle richieste in ambito motorio e sportivo. Permette di creare gruppi di interesse, raccoglie alunni di varie provenienze e valorizza le competenze specifiche dei docenti. I docenti forniscono alla rete comprensoriale attività di supporto e di organizzazione nell’ambito delle discipline proposte dai Campionati Studenteschi e sinergie nell’assistenza e accompagnamento degli alunni alle manifestazioni sportive. 59 60 PARTE SECONDA LE SCUOLE DELL’ISTITUTO 61 SCUOLA DELL’INFANZIA DI BORGO PADOVA tel. 0423 491844 STRUTTURE 4 aule con accesso diretto al giardino 1 aula polivalente 1 sala giochi 1 sala pranzo 1 dormitorio Ampio giardino, attrezzato con giochi e sabbiere, comunicante con la scuola primaria tramite un cancelletto ORARIO SEZIONI ETA’ GIORNI SCUOLA 1° livello (verde) 3 anni LUNEDI'-VENERDI' 7.45-16.00 2° livello (rosso) 4 anni LUNEDI'-VENERDI' 7.45-16.00 2° livello (blu) 4 anni LUNEDI'-VENERDI' 7.45-16.00 3° livello (azzurro) 5 anni LUNEDI'-VENERDI' 7.45-16.00 3° livello (arancione) 5 anni LUNEDI'-VENERDI' 7.45-16.00 ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA Le attività della giornata , nel rispetto dei tempi e delle esigenze dei bambini, sono state organizzate in attività di sezione e di laboratorio , con gruppi omogenei ed eterogenei per età 62 7.45 – 9.00 Accoglienza Gioco libero o guidato di tipo psicomotorio , affettivo, di costruzione e riordino 9.00 – 10.00 Sezione - gruppi misti per età Educazione all’uso dei servizi igienici e all’autonomia personale; merena; giochi e attività di tipo creativo con uso di materiale di recupero 10.00 -11.50 Attività di sezione Esperienze sui diversi campi di esperienza con gruppi omogenei per età 11.50 – 12.00 Bagno Igiene personale 12.00 -13.00 Sala da pranzo Pranzo 13.00 -14.00 Salone o giardino Gioco libero o attività di tipo ricreativo in salone o in giardino 13.30 -15.30 Dormitorio Riposo solo per i bambini del primo anno 14.00 – 14.10 Bagno Igiene personale 14.10 – 15.30 Sezione Attività di sezione per i bambini del II e III livello 15.30 – 15.45 Merenda Merenda 15.45 – 16.00 Uscita SCUOLA DELL’INFANZIA DI LARGO ASIAGO tel. 0423 493376 STRUTTURE 1 salone (usufruibile da un gruppo di 25 bambini circa, per volta) 1 aula piccola con servizi igienici 1 aula grande (divise in due spazi e con deposito materiale) con servizi igienici 1 aula grande (divise in due spazi) con servizi igienici 1 aula con servizi igienici 1 aula piccola 1 ingresso (con armadietti per bambini) 2 servizi igenici per insegnanti, collaboratori e personale mensa 1 sgabuzzino per fotocopiatrice e telefono 1 mensa (usufruibile in 3 turni) 1 cucina (distribuzione pasti e lavaggio stoviglie) Spazio esterno attrezzato con giochi e sabbiere ORARIO SEZIONI ETA’ GIORNI SCUOLA A 3/4 anni LUNEDI'-VENERDI' 8.00-16.00 CON SERVIZIO MENSA B 4 anni LUNEDI'-VENERDI' 8.00-16.00 CON SERVIZIO MENSA C 5 anni LUNEDI'-VENERDI' 8.00-16.00 CON SERVIZIO MENSA D 3/5 anni LUNEDI'-VENERDI' 8.00-16.00 CON SERVIZIO MENSA ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA Le attività giornaliere sono state organizzate rispettando le esigenze e i tempi dei bambini e prevedono un’adeguata alternanza tra gruppi di lavoro OMOGENEI ed ETEROGENEI per ETA’. 08.00 - 09.15 Entrata Accoglienza nelle sezioni 09.15 - 10.00 Sezione Gruppi eterogenei per età 10.00 - 10,30 Salone Canti e giochi 10.30 - 11.00 Giardino/sezione Gioco libero e/o guidato 11.00 - 12.45 Sezione Attività specifica per gruppi omogenei e/o eterogenei per età 11.45 - 13.30 Pranzo Si effettua in tre turni 13.00 - 14.00 Salone o giardino Gioco libero e/o guidato 13.30 - 15.00 Sezione o dormitorio Attività di sezione per i bambini del II e III livello Riposo per i bambini del 1° livello 15.00 - 15.30 Sezione Laboratori creativi per bambani di 4 e 5 anni 15.30 - 16.00 Uscita Riordino e merenda 63 SCUOLA PRIMARIA “P.V. MASACCIO” LOCALITA’ ZONA OVEST - tel. 0423 495332 STRUTTURE 11 aule per la didattica di cui n. 3 dotate di LIM Biblioteca per gli alunni Biblioteca insegnanti Piccola aula per sostegno e attività di gruppo per recupero/potenziamento Aula per lezioni con utilizzo di strumenti musicali o attività di gruppo 1 Aula insegnanti 1 Aula polifunzionale Spazioso atrio Ampia palestra Giardino alberato con cortile asfaltato antistante l’edificio Aula mensa con annessso locale attrezzato ORARIO 64 CLASSE TEMPO RIENTRI POMERIDIANI A PARTIRE DAL GIORNO 23.9.2015 GIORNI SCUOLA 1 sez. A NORMALE (sett.corta) GIOVEDI’ (14,00/16,00) LUNEDI’-VENERDI’ 8-13 1 sez. B NORMALE (sett.corta) GIOVEDI’ (14,00/16,00) LUNEDI’-VENERDI’ 8-13 2 sez. A NORMALE (sett.corta) GIOVEDI’ (14,00/16,00) LUNEDI’-VENERDI’ 8-13 2 sez. B NORMALE (sett.corta) GIOVEDI’ (14,00/16,00) LUNEDI’-VENERDI’ 8-13 3 sez. A NORMALE (sett.corta) MARTEDI’ (14,00/16,00) LUNEDI’-VENERDI’ 8-13 3 sez. B PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8-16 4 sez. A NORMALE (sett.corta) MARTEDI’ (14,00/16,00) LUNEDI’-VENERDI’ 8-13 4 sez. B NORMALE (sett.corta) MARTEDI’ (14,00/16,00) LUNEDI’-VENERDI’ 8-13 4 sez. C PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8-16 5 sez. A NORMALE (sett.corta) MARTEDI’ (14,00/16,00) LUNEDI’-VENERDI’ 8-13 5 sez. B PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8-16 DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE Distribuzione oraria delle discipline – TEMPO PIENO classi I II III IV V ITALIANO 10 9 8 8 8 COSTITUZ./CITTAD. 1 1 1 1 1 INGLESE 1 2 3 3 3 MATEMATICA 8 8 8 8 8 SCIENZE 2 2 2 2 2 STORIA 2 2 2 2 2 GEOGRAFIA 2 2 2 2 2 MUSICA 2 2 2 2 2 ARTE E IMMAGINE 2 2 2 2 2 MOTORIA 2 2 2 2 2 R.C. 2 2 2 2 2 TECNOLOGIA 1 1 1 1 1 MENSA 5 5 5 5 5 TOTALI 40 40 40 40 40 Distribuzione oraria delle discipline – TEMPO NORMALE classi I II III IV V ITALIANO 9 6 6 6 6 COSTITUZ./CITTAD. * 1 1 1 1 1 INGLESE 1 2 3 3 3 MATEMATICA 6 6 5 5 5 SCIENZE 1 2 2 2 2 STORIA 1 2 2 2 2 GEOGRAFIA 1 1 2 2 2 MUSICA 1 1 1 1 1 ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1 MOTORIA 2 2 1 1 1 R.C. 2 2 2 2 2 TECNOLOGIA 1 1 1 1 1 MENSA 1 1 1 1 1 TOTALI 28 28 28 28 28 * Ora che confluisce a pacchetto nel monte ore di italiano: 65 SCUOLA PRIMARIA “G. CORLETTO” TREVILLE tel. 0423 482368 STRUTTURE 10 1 1 1 1 1 1 1 1 1 aule aula grande di animazione insonorizzata aula pittura e laboratori creativi aula musica con LIM aula informatica con LIM mobile aula falegnameria biblioteca salone d’entrata di grandi dimensioni multiuso con impianto visivo aula multifunzionale aula verde - botanica ORARIO CLASSE TEMPO RIENTRI POMERIDIANI GIORNI SCUOLA 1 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10 1 sez. B PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10 2 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10 2 sez. B PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10 3 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10 3 sez. B PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10 4 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10 4 sez. B PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10 5 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10 5 sez. B PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,10-16,10 DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE classi I II III IV V ITALIANO 10 9 8 8 8 COSTITUZ./CITTAD. 1 1 1 1 1 INGLESE 1 2 3 3 3 MATEMATICA 8 8 8 8 8 SCIENZE 2 2 2 2 2 STORIA 2 2 2 2 2 GEOGRAFIA 2 2 2 2 2 MUSICA 2 2 2 2 2 ARTE E IMMAGINE 1+1 lab 1+1 lab 1+1 lab 1+1 lab 1+1 lab MOTORIA 1+1 lab 1+1 lab 1+1 lab 1+1 lab 1+1 lab R.C. 2 2 2 2 2 TECNOLOGIA 1 1 1 1 1 MENSA 5 5 5 5 5 TOTALI 40 40 40 40 40 66 SCUOLA PRIMARIA SANT’ANDREA O.M tel. 0423 482100 STRUTTURE 5 1 1 1 1 1 aule per l’attività didattica aula per attività di recupero/sostegno aula pittura e laboratori creativi aula biblioteca e proiezioni dotata di LIM laboratorio informatica palestra ORARIO CLASSE TEMPO RIENTRI POMERIDIANI GIORNI SCUOLA 1 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,00,16,00 2 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,00,16,00 3 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,00,16,00 4 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,00,16,00 5 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,00,16,00 DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE classi I II III IV V ITALIANO 10 9 8 8 8 COSTITUZ./CITTAD. 1 1 1 1 1 INGLESE 1 2 3 3 3 MATEMATICA 8 8 8 8 8 SCIENZE 2 2 2 2 2 STORIA 2 2 2 2 2 GEOGRAFIA 2 2 2 2 2 1,5 1,5 1,5 1,5 1,5 ARTE E IMMAGINE 1 1 1 1 1 MOTORIA 1 1 1 1 1 R.C. 2 2 2 2 2 TECNOLOGIA 1 1 1 1 1 MENSA* 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 TOTALI 40 40 40 40 40 MUSICA *vincolo imposto dal servizio trasporti comune 67 SCUOLA PRIMARIA VILLARAZZO tel. 0423 494770 STRUTTURE 5 aule per l’attività didattica di cui 1 dotata di LIM 1 biblioteca 1 mensa 1 laboratorio multimediale Ampio cortile con giardino Piattaforma esterna per pallavolo/pallacanestro ORARIO CLASSE TEMPO RIENTRI POMERIDIANI GIORNI SCUOLA 1 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,30-16,30 2 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,30-16,30 3 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,30-16,30 4 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,30-16,30 5 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8,30-16,30 DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE classi I II III IV V ITALIANO 9,5 8,5 8 8 8 INGLESE 1 2 3 3 3 MATEMATICA 9 8 8 8 8 SCIENZE 2 2 2 2 2 STORIA 2 2 2 2 2 GEOGRAFIA 1 2 2 2 2 MUSICA 1 1 1 1 1 ARTE/IMMAG. 2 2 1,5 1,5 1,5 MOTORIA 2 2 2 2 2 R.C. 2 2 2 2 2 TECNOLOGIA 1 1 1 1 1 MENSA* 7,5 7,5 7,5 7,5 7,5 TOTALI 40 40 40 40 40 68 SCUOLA PRIMARIA “SAN GIORGIO” LOCALITA’ BORGO PADOVA tel. 0423 492957 STRUTTURE 11 aule Aula grande polifunzionale dotata di LIM Laboratorio informatico Biblioteca Grande sale mensa Ampia palestra Ampio giardino comunicante con la scuola dell’infanzia tramite un cancello Pista esterna di pattinaggio Campo esterno di pallavolo/pallacanestro Stagno/orto CLASSE TEMPO RIENTRI POMERIDIANI GIORNI SCUOLA 1 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8-16 2 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8-16 3 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8-16 3 sez. B NORMALE (sett.corta) MARTEDI’ + GIOVEDI’ (12,00/16.00) LUNEDI’-VENERDI’ 8-12 4 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8-16 5 sez. A PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8-16 5 sez. B NORMALE (sett.corta) MARTEDI’ + GIOVEDI’ (12,00/16.00) LUNEDI’-VENERDI’ 8-12 5 sez. C PIENO TUTTI LUNEDI’-VENERDI’ 8-16 DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE TEMPO PIENO classi TEMPO NORMALE I II III IV V I II III IV V ITALIANO 10 9 8 8 8 9 8 6 6 6 COSTITUZ./CITTAD. 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 INGLESE 1 2 3 3 3 1 2 3 3 3 MATEMATICA 8 8 8 8 8 6 6 6 6 6 SCIENZE 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 STORIA 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 GEOGRAFIA 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 MUSICA 2 2 2 2 2 1 1 2 2 2 ARTE E IMMAGINE 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 MOTORIA 2 2 2 2 2 1 1 1 1 1 R.C. 2 2 2 2 2 2 2 2 2 2 TECNOLOGIA 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 MENSA 5 5 5 5 5 2 2 2 2 2 TOTALI 40 40 40 40 40 28 28 28 28 28 69 SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO “GIORGIONE” - tel. 0423 493595 STRUTTURE 1mensa 2 palestre (1 grande, 1 piccola divise da tenda mobile) 1 laboratorio di scienze 1 laboratorio di linguistico 1 laboratorio di informatica 1 laboratorio di artistica 1 aula polivalente 17 aule di cui 12 aule con LIM 1 sala insegnanti 1 auditorium grande 1 locale presidenza 1 locale vicario 4 locali segreteria 3 archivi cortile in cemento + 1 prato ORARIO CL. TIPO LINGUE COMUNIT. ORE SEZ SCUOLA LUN MAR MER GIO VEN SAB prima lingua inglese + seconda lingua comunitaria ORE OPZIONE 1A ORDINARIO 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 inglese + tedesco 30 1B ORDINARIO 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 inglese + spagnolo 30 1C PROLUNGATO 8/17 8/16 8/16 8/16 8/13 -- inglese potenziato 38 1D ORDINARIO SETT. CORTA 8/17 8/13 8/16 8/13 8/13 -- inglese potenziato 30 2A ORDINARIO 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 inglese + tedesco 30 2B ORDINARIO 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 inglese + spagnolo 30 2C PROLUNGATO 8/16 8/17 8/16 8/16 8/13 -- inglese potenziato 38 2D ORDINARIO SETT. CORTA 8/13 8/17 8/13 8/16 8/13 inglese potenziato 30 2E ORDINARIO 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 inglese + spagnolo 30 3A ORDINARIO 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 inglese + tedesco 30 3B NORMALE 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 inglese + spagnolo 30 3C PROLUNGATO 8/16 8/17 8/16 8/16 8/13 -- inglese potenziato 38 3D ORDINARIO SETT. CORTA 8/13 8/17 8/13 8/16 8/13 inglese potenziato 30 3E ORDINARIO 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 inglese/spagnolo 30 3F ORDINARIO SETT. CORTA 8/13 8/17 8/13 8/16 8/13 inglese/spagnolo 30 70 TEMPO SCUOLA 8/13 geog. Mat. Sci. Ingl. Ted. Tecnol. Arte Musica Fisica Relig. mensa Studio ass. Ital. Studio ass. Matem. 6 2 2 6 3 2 2 2 2 2 1 2A 6 2 2 6 3 2 2 2 2 2 1 3A 6 2 2 6 3 2 2 2 2 2 1 1B 6 2 2 6 3 2 2 2 2 2 1 2B 6 2 2 6 3 2 2 2 2 2 1 3B 6 2 2 6 3 2 2 2 2 2 1 1C 6 2 2 6 5 2 2 2 2 1 4 2 2 2C 6 2 2 6 5 2 2 2 2 1 4 2 2 3C 6 2 2 6 3 2 2 2 2 1 4 2 2 1D 6 2 2 6 5 2 2 2 2 1 2 2D 6 2 2 6 5 2 2 2 2 1 2 3D 6 2 2 6 3 2 2 2 2 2 1 2 2E 6 2 2 6 3 2 2 2 2 2 1 3E 6 2 2 6 3 2 2 2 2 2 1 3F 6 2 2 6 3 2 2 2 2 2 1 Spa. storia 1A classe Ital. DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE 2 71 SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO “TREVILLE” tel. O423 482277 STRUTTURE 6 aule per la didattica 1 locale presidenza/segreteria 1 sala docenti 1 auditorium con gradoni (150 posti) 1 aula di artistica, ceramica, mosaico, affresco 1 aula di educazione tecnica e laboratorio manuale 1 laboratorio di informatica 1 biblioteca 1 aula Video 1 aula LIM 1 locale mensa 1 palestra attrezzata ampi spazi verdi: campo sportivo/calcio regolamentare: pista 400 metri con pedana atletica leggera pista di pattinaggio e campi da tennis pista per ciclismo e roller in asfalto ORARIO CL. TIPO TEMPO SCUOLA LINGUE COMUNIT. ORE ORE OPZIONE MAR MER GIO VEN SAB prima lingua inglese + seconda lingua comunitaria 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 inglese+spagnolo.+ tedesco 30 ORDINARIO MUSICALE 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 inglese+spagnolo.+ tedesco 30 ORDINARIO 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 inglese+spagnolo. 30 SEZ SCUOLA 1A ORDINARIO 1B 1C LUN 1^B: + n. 1 rientro il lunedì dalle ore 14 alle ore 16 (strumento) + n. 1 rientro individuale 2A ORDINARIO 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 inglese + tedesco + spagnolo 30 2B ORDINARIO MUSICALE 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 inglese+/ spagnolo/ tedesco 30 2^B: + 1 rientro il lunedì dalle ore 14 alle ore 16 (strumento) + 1 rientro individuale 3A ORDINARIO 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 inglese+spagnolo+ tedesco 30 3B ORDINARIO MUSICALE 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 8/13 inglese+spagnolo +tedesco 30 3^ B : + 1 rientro il lunedì dalle ore 14 alle ore 16 (strumento ) + n. 1 rientro individuale 72 geog. Mat.Sci. Ingl. Tecnol. Arte Musica Fisica Relig. 6 2 2 6 3 2 2 2 2 1 2A 6 2 2 6 3 2 2 2 2 1 3A 6 2 2 6 3 2 2 2 2 1 1B 6 2 2 6 3 2 2 2 2 1 2B 6 2 2 6 3 2 2 2 2 1 3B 6 2 2 6 3 2 2 2 2 1 1C 6 2 2 6 3 2 2 2 2 1 Ted. Spag. storia 1A classe Ital. DISTRIBUZIONE ORARIA DELLE DISCIPLINE 2 N.B. le classi 1B, 2B, 3B svolgono attività pomeridiana: -musica d'insieme -1ora di musica alla settimana per alunno di lezione individuale di strumento 73 SCUOLA DELL’INFANZIA BORGO PADOVA Agli inizi degli anni ’70, nel lato sud di Castelfranco Veneto sorge una nuova zona residenziale. All’interno del nuovo quartiere di Borgo Padova è lasciato un ampio spazio-servizi dove sono presenti due edifici: uno costituisce la sede della scuola dell’Infanzia, l’altro la sede della scuola Primaria. La scuola dell’Infanzia di Borgo Padova è ultimata ed inaugurata nel 1972 ed è caratterizzata da ampi spazi sia interni sia esterni, da numerose finestre che permettono in ogni stagione un continuum tra interno ed esterno, da porte che collegano ogni sezione con il giardino. Nella nuova costruzione scolastica dovevano convergere le utenze del recente quartiere, della vecchia via S. Giorgio, delle case popolari e artigiane e di via Borgo Padova. Da subito le iniziali tre sezioni previste si dimostrarono insufficienti, tanto che, intorno agli anni ’80, è stato realizzato un ampliamento dell’edificio scolastico aggiungendo uno spazio-servizi, una sezione, un dormitorio e un interrato che attualmente ospita l’archivio storico comunale. Oggi la scuola è assestata sulle quattro sezione e ospita 107 bambini. Le insegnanti di sezione sono nove, affiancate da quattro insegnanti di sostegno, un’insegnante di religione, da tre addette all’assistenza e da una mediatrice linguistica. La scuola offre ai bambini momenti di lavoro di sezione per gruppi omogenei per età e momenti di laboratorio dove ai bambini, in gruppi misti per età, sono proposte attività creative dove vengono impiegate diverse tecniche e sperimentato un uso alternativo dei materiali. La scuola si caratterizza per: ➢ L’accoglienza offerta a tutti i bambini ed in particolare ai bambini nuovi iscritti, per i quali viene predisposto un progetto vero e proprio che inizia nel mese di maggio con l’incontro con i genitori per una prima conoscenza. Viene quindi proposta una mattinata a scuola, bambini e genitori insieme, che si conclude con un pic nic nel giardino della scuola. A settembre, nei giorni immediatamente precedenti l’apertura della scuola, vengono aperti i locali della scuola stessa solo per i nuovi iscritti per due ore. ➢ La documentazione: viene utilizzato un fascicolo che registra il percorso personale di ciascun bambino nel triennio di frequenza; parte del fascicolo viene condiviso con le famiglie nei colloqui quadrimestrali. ➢ La prevenzione: con la partecipazione al progetto “Impariamo a parlare meglio nella scuola dell’infanzia” per l’individuazione precoce dei fattori di rischio che potrobbero evolvere in disturbi dell’apprendimento. ➢ La continuità: che trova un suo sbocco naturale nella vicina scuola Primaria con la quale comunica anche attraverso un cancelletto. Per gli alunni del terzo anno viene predisposto, dalle insegnanti di sezione e da quelle del primo anno della scuola Primaria, un progetto specifico che si concretizza non solo nella visita ai locali della scuola Primaria ma anche in una serie di attività nella scuola stessa accompagnati dai compagni del primo anno. ➢ Il rapporto con l’extrascuola, attuato attraverso: • frequenti uscite nel territorio sempre inerenti al progetto di plesso programmato. • La collaborazione con organizzazioni presenti nel territorio. • La collaborazione con la consulta della terza età. • Gite organizzate per visitare musei, parchi…. ➢ Attenzione all’arte: verrà proposto agli alunni il percorso della “Biennale d’arte del bambino” che ha come obiettivo la conoscenza e la valorizzazione dell’arte moderna e contemporanea attraverso un lavoro di osservazione, ricerca e rielaborazione personale delle opere proposte e la realizzazione di un’opera collettiva che, alla fine del progetto, verrà esposta nei locali del palazzo “Ca’ Noal” di Treviso. ➢ Progetto annuale di plesso su sfondo integratore comune; ogni sezione segue un percorso 74 adeguato in base alle diverse età con momenti significativi che coinvolgono l’intero plesso. ➢ Laboratori. Accanto al progetto di plesso, vengono attivati nel corso dell’anno scolastico, tre momenti di laboratorio creativo della durata variabile da due a sei settimane. Tali laboratori sono finalizzati alla preparazione di feste ed eventi significativi per la scuola. Nel corso dei laboratori i bambini sono divisi in cinque gruppi eterogenei e sono affiancati da insegnanti che non sempre sono quelle di riferimento. Le insegnanti nei laboratori propongono agli alunni materiali diversi e saranno poi i bambini stessi ad utilizzarli in modo creativo seguendo i vari progetti ideati all’interno del gruppo stesso. ➢ Promozione della lettura. La lettura ad alta voce di storie, racconti, fiabe…. è un momento particolarmente significativo nella giornata scolastica; diventa momento rilassante, di condivisione di pensieri e di emozioni. Nel corso dell’anno scolastico poi, viene dedicato a questo tema un tempo particolare denominato “Settimana della lettura” durante il quale vengono proposte letture animate, rielaborazioni in piccolo e grande gruppo e anche insieme ai genitori che possono, per una mattinata intera partecipare alle attività della scuola. All’interno della scuola è presente una biblioteca per bambini e durante l’anno scolastico gli alunni del terzo anno possono accedere al prestito personale. ➢ Modalità di lavoro: il metodo di lavoro utilizzato fa riferimento alle pratiche della scuola attiva. Gli alunni diventano co – costruttori del loro sapere nella consapevolezza che si impara meglio facendo che ascoltando. L’atteggiamento dell’adulto è quindi di ascolto e viene dato ampio spazio alle osservazioni dei bambini, alla formulazione di ipotesi, di soluzioni di problemi e alla verifica di quanto ipotizzato. L’orario delle insegnanti della scuola dell’Infanzia è articolato in modo funzionale all’organizzazione e a livello normativo fa riferimento a: ➢ D.P.R. 419 del 31/05/74 inserito ora nel D.L.vo 297/94 e modificato per effetto di quanto stabilito dalla legge 59 del 15/03/97 (legge Bassanini). ➢ Indicazioni per il curricolo, Ministero della Pubblica Istruzione, agosto 2007 che cita “La scuola dell’Infanzia sperimenta con libertà la propria organizzazione, la formazione dei gruppi, delle sezioni e le attività di intersezione a seconda delle scelte pedagogiche, dell’età e della numerosità dei bambini e delle risorse umane e ambientali delle quali può disporre”. Aspetti organizzativi: ➢ Lavoro didattico in cinque gruppi che sostituiscono le quattro sezioni burocratiche; ➢ L’assegnazione delle insegnanti viene fatta ai cinque gruppi suddivisi per età; ➢ L’orario delle insegnanti è strutturato in modo da assicurare la presenza di due insegnanti per ogni gruppo di età nelle ore di lavoro in sezione, mentre nelle ore di accoglienza, uscita e pranzo, la presenza delle insegnanti risulta inferiore. Aspetti da puntualizzare: ➢ Nella parte iniziale e finale della giornata la responsabilità dei bambini è condivisa da tutte le insegnanti presenti in servizio. ➢ Alcune insegnanti presteranno servizio su turni fissi, altre ruoteranno a scansione settimanale. ➢ Nei gruppi alcuni insegnanti lavoreranno nel turno antimeridiano per 4 ore e nel turno pomeridiano per 6 ore, sempre ad alternanza settimanale. L’alternanza di servizio, nel tempo, assicurerà che, a consuntivo, l’insegnante abbia effettuato l’orario di servizio dovuto. ➢ La programmazione educativo – didattica e il progetto annuale di plesso verranno elaborati in base a questa organizzazione e saranno articolati in momenti di lavoro per età e in attività di laboratorio per gruppi eterogenei. ➢ Uscite didattiche e visite guidate: considerata l’età dei bambini, le insegnanti organizzeranno il loro orario in modo da assicurare la massima sorveglianza modificando preventivamente l’orario settimanale di servizio. 75 SCUOLA DELL’INFANZIA “LARGO ASIAGO” La Scuola dell’Infanzia Statale di “Largo Asiago” è stata costruita intorno agli anni ottanta, con la nascita del quartiere “Largo Asiago”; lo stesso edificio accoglie l’Asilo Nido Comunale. Nel corso degli anni, in periodi diversi, sono state apportate all’edificio delle modifiche: ➢ È stato predisposto un locale per la mensa. ➢ E’ stato ricavato uno spazio per l’ingresso, da una sezione. ➢ Una sezione grande è stata divisa in due spazi (sezioni) inserendo un corridoio come via di fuga (per il piano sicurezza). Inoltre sono state fatte alcune ristrutturazioni nel salone e in alcune aule. La provenienza socio-culturale delle famiglie si presenta eterogenea. Negli ultimi anni si è registrato un consistente incremento di famiglie straniere provenienti da diversi paesi (Marocco, Albania, Senegal, Romania …). La scuola accoglie quattro sezioni con cento bambini, provenienti prevalentemente dal quartiere. Nell’anno scolastico in corso (2015/2016), alle quattro sezioni sono assegnate otto insegnanti; in due sezioni sono inseriti due bambini diversamente abili seguiti da un'insegnante di sostegno e una addetta all’assistenza . La scuola dell’infanzia di “Largo Asiago” mira ad offrire delle opportunità formative a tutti i bambini, indistintamente, valorizzando la diversità che ognuno porta con sé. La nostra organizzazione scolastica promuove l’incontro, la socialità e la cooperazione fra età diverse attraverso un laboratorio creativo qiundicinale a tema per tutti i bambini della scuola oltre a laboratori pomeridiani che coinvolgono i bambini di secondi e terzo livello. Caratteristiche della scuola: ➢ una programmazione educativo-didattica con uno sfondo integratore che coinvolge tutti le sezioni. ➢ Laboratorio quindicinale a tema per i bambini del I°, II° e III° livello. ➢ Laboratori pomeridiani ( scadenza quindicinale), a carattere prevalentemente ludico e creativo, per bambini del II° e III° livello. ➢ Documentazione: è previsto per ogni bambini un fascicoli personale, che lo accompagna nei tre anni di scuola; questo strumenti risponde al bisogno di documentare il percorso scolastico del bambini alla scuola dell’infanzia e di favorire la conoscenza e la condivisione del percorso con le famiglie. ➢ Uscite didattiche nel territorio (biblioteca, librerie, …). Progetti: ➢ “Accoglienza”: per favorire un inserimento scolastico graduale e sereno dei bambini nuovi iscritti. ➢ “Continuità” per favorire un passaggio graduale fra i diversi ordini di scuola (Nido/Infanzia, Infanzia/Primaria) ➢ “Settimana della lettura” per favorire un approccio positivo al libro. ➢ “Biblioteca a scuola” sperimentare a scuola il prestito del libro. ➢ “Educazione Stradale” per formare buoni utenti della strada. ➢ “Nella scuola dell’infanzia si parla meglio”. ➢ “Sicurezza”. 76 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia caratterizza la sua azione nella capacità di comprendere i bisogni dei singoli alunni, nel dare risposta a questi bisogni e nella particolare attenzione all’organizzazione dello spazio sezione pensato e predisposto per essere un ambiente di apprendimento. Si può quindi affermare che la scuola dell’infanzia sia un ambiente costruito su misura del bambino dove spazi, materiali ed esperienze sono pensate e realizzate con un’unica finalità: il benessere di ciascuno. Per questo motivo le insegnanti ritengono necessario regolamentare l’accoglienza dei bambini nuovi iscritti e soprattutto di coloro che iniziano la frequenza ad anno scolastico iniziato. La procedura, sperimentata da anni e divenuta ormai prassi, di inserimento dei bambini nuovi iscritti prevede: ➢ L’attività di prescuola: nei due giorni che precedono l’inizio ufficiale dell’anno scolastico la scuola è aperta, due ore alla mattina, per i nuovi iscritti e i loro genitori. Le insegnanti predispongono l’ambiente all’accoglienza creando punti di riferimento per bambini e famiglie:strutturazione degli spazi in sezione, assegnazione del contrassegno e dell’armadietto personale…; propongono attività di gioco, pittura e manipolazione di materiali; parlano con i genitori per raccogliere informazioni sul bambino. ➢ L’avvio dell’anno scolastico per i bambini del primo anno avviene in modo graduale e prevede: le prime due settimane di scuola la frequenza è limitata all’orario antimeridiano senza mensa: la terza settimana orario antimeridiano con mensa e la quarta settimana l’orario completo. Procedura di inserimento di alunni in corso d’anno: ➢ La segreteria informa la scuola dell’avvenuta iscrizione e fissa un appuntamento tra scuola e famiglia. ➢ Le insegnanti incontrano la famiglia e raccolgono informazioni rispetto al bambino; ➢ L’inserimento del bambino per la prima settimana avviene con una frequenza solo antimeridiana con mensa. 77 SCUOLA PRIMARIA “P. V. MASACCIO” La scuola Masaccio si caratterizza La scuola primaria “P.V. Masaccio”, situata in via Monfenera e circondata da un ampio ed alberato giardino, è intitolata al partigiano Primo Visentin detto Masaccio, medaglia d’oro al valor militare. Da tre anni, in occasione della ricorrenza del 25 aprile, la Masaccio ha avviato un’opera di sensibilizzazione alla cittadinanza consapevole ed alla libera e responsabile espressione dell’individuo, attraverso un progetto che ha coinvolto alcune classi della scuola. Tale scelta è servita ad avvicinare gli alunni alle tematiche della Resistenza e della Costituzione italiana che ne deriva e a far conoscere un uomo, un maestro, che ha dato la vita per il ritorno della democrazia in Italia e i cui insegnamenti non possiamo dimenticare. Pertanto, la scuola ha partecipato al Concorso del 25 aprile indetto ogni anno dall’Amministrazione Comunale e negli ultimi due anni ha conseguito il primo premio per la miglior produzione cartacea e multimediale, realizzata anche in collaborazione con il maestro Mario Scapin, un prezioso testimone di quel periodo storico e amico personale di P. Visentin, e con alcune Associazioni del territorio e dei genitori. Data la peculiare e significativa premessa, la scuola primaria “P.V. Masaccio” si caratterizza perciò per una serie di progetti pluridisciplinari riguardanti l’educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture. Lo scopo è di favorire una cittadinanza attiva e democratica, responsabile e solidale, che abbia a cuore il bene comune e sia consapevole dei diritti e dei doveri di ciascuno. Ecco, qui di seguito, nel dettaglio i percorsi che vi si realizzano: a - progetti di Accoglienza, Continuità e Multiculturalità, con: ➢ iniziative atte a promuovere la conoscenza della struttura, dei suoi spazi e dei laboratori, e a includere gli alunni. Il fine è quello di fornire stimoli educativi/formativi che sviluppino maggiormente abilità e competenze di ciascun individuo, coinvolgendo anche le famiglie. ➢ Visita dei bambini della scuola dell’infanzia alle classi prime della primaria e svolgimento di attività ludico-propedeutiche (maggio). • Incontro degli insegnanti delle future classi prime con le colleghe delle scuole dell’infanzia per la presentazione dei nuovi iscritti. ➢ Visita degli alunni di quinta alla scuola secondaria di primo grado di riferimento. ➢ Incontri tra docenti della scuola primaria e secondaria per la raccolta di informazioni finalizzate alla formazione delle future classi prime. ➢ Percorsi di accoglienza dei nuovi iscritti con l’intervento dei mediatori culturali come da Protocollo d’Istituto, riferito agli alunni stranieri neo arrivati o con scarsa conoscenza della lingua italiana. Progettazione e realizzazione di attività laboratoriali, anche per classi aperte, per tutti: ➢ Progetto “Dai, leggiamo, un libro per amico” per avvicinare maggiormente gli alunni alla lettura ed ai linguaggi visivi e valorizzare la biblioteca scolastica. ➢ Progetto di musica: Concerto e festa di Natale con il mercatino degli elaborati degli alunni e la collaborazione dei genitori. Concerto e festa di fine anno. ➢ Progetto “Concorso del 25 aprile” indetto da Comune di Castelfranco Veneto ➢ Progetto “Moviart” per alunni diversamente abili e non solo. b - Realizzazione di progetti comuni anche in collaborazione con le realtà del territorio e le famiglie per: 78 ➢ La valorizzazione della nuova biblioteca scolastica, luogo deputato al piacere della lettura ➢ Laboratori espressivo-manipolativi , anche con il riciclo di materiali, di pittura, ceramica, teatro dei burattini, musica e animazione che si concluderanno con il mercatino organizzato dai genitori ➢ Storia locale ➢ Laboratorio di informatica, pur nei limiti dello spazio dell’aula e del numero dei computer che si sta cercando di ovviare. (Si registra la mancanza di compresenze per creare gruppi di alunni e permettere l’accesso all’aula ai bambini del tempo modulo) ➢ Introduzione alla pratica corale e strumentale della scuola primaria: lezioni collettive di violino a gruppi di 5/6 alunni a partire dalla classe quarta a Tempo Pieno con il progetto D.M. 8/2011 ➢ Progetto d’Istituto “Bambini all’opera: la Traviata”, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale. ➢ Progetto sport: proposte di varie attività sportive in collaborazione con le Associazioni sportive del territorio e il Comune c - Realizzazione di attività per migliorare il benessere e la qualità della vita con progetti di: ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ Educazione alimentare, progetto “Più frutta a scuola” Educazione alla salute anche con interventi di esperti ULSS Educazione alla sicurezza stradale in accordo con i Vigili Urbani Educazione alla sicurezza anche con esperti della Croce Rossa Educazione all’affettività e alla sessualità, con l’intervento di un professionista esperto per le classi quinte Per le attività di prevenzione e recupero: ➢ Progetto “In prima si legge meglio”, in collaborazione con il CTI, per l’individuazione di eventuali difficoltà di letto-scrittura in classe prima ➢ Laboratori di L2 e/o di recupero in piccoli gruppi per alunni in difficoltà. 79 SCUOLA PRIMARIA “GIANFRANCO CORLETTO” TREVILLE Negli anni ’70 il Direttore Didattico Gianfranco Corletto ha trasformato la scuola elementare di Treville in scuola a Tempo Pieno ( 40 ore), condividendo le proposte pedagogiche-didattiche di don Milani, Mario Lodi, il Movimento di Cooperazione Educativa... . Al Direttore Corletto è stata intitolata, nel 2009, la scuola primaria a T.P. di Treville per dare un chiaro riconoscimento, oltre che al suo indiscusso spessore professionale, anche al lato squisitamente umano: dalle sue parole e dalle sue azioni infatti è sempre stato chiaro il modello di scuola e l’ ideale di cittadinanza da perseguire. Seguendo con convinzione le orme del suo “fondatore”, la scuola “ G. Corletto” porta avanti da anni scelte educative che la pongano in relazione continua con il tessuto sociale in cui è inserita, in particolare ha iniziato dall’ a.s. 2005\2006 un progetto comune, complesso ed articolato di riflessione e sperimentazione, che si svilupperà anche nei prossimi anni, imperniato su scelte educative e didattiche a favore dei diritti umani, del dialogo interculturale, della cittadinanza attiva, per lo sviluppo di una cultura di promozione umana, di pace, solidarietà e cooperazione. La scuola G. CORLETTO si caratterizza per ➢ L’elaborazione di un progetto annuale di plesso che funge da “ sfondo integratore “ o cornice educativa per le attività più significative di plesso e/o di classe e che risulta legato ad indicazioni istituzionali anche sovranazionali finalizzato alla realizzazione dei principi della cittadinanza attiva e solidale…………..lo sfondo integratore di quest’ anno è :- UNA TERRA, UNA GRANDE FAMIGLIA: TUTTI UGUALI, TUTTI DIVERSI- e comprende i tanti percorsi progettuali che caratterizzano la scuola: ➢ Accoglienza : il primo periodo di scuola vede coinvolti alunni e docenti in attività pregnanti e motivanti sviluppate nelle classi e condivise in momenti comuni. Durante tutto l’ anno l’ accoglienza viene intesa come metodo costante di approccio relazionale, alla base di tutte le pratiche inclusive. ➢ Storia-memoria-futuro… anche quest’ anno, in occasione del centenario dell’ entrata in guerra dell’ Italia, nella prima guerra mondiale, si è prosegue un percorso di conoscenza e approfondimento di fatti, luoghi, persone, delle tante storie che costituiscono la Storia. Con la collaborazione delle tante risorse presenti sul territorio ( ad es. il gruppo Alpini e altre associazioni d’ Arma di Castelfranco V.) si cerca di costruire percorsi che permettano ad alunne\i di sviluppare la propria identità conoscendo emotivamente le proprie radici, vivendo consapevolmente il presente e progettando con speranza il futuro. ➢ Cittadinanza attiva e responsabile: progettazione e sperimentazione di itinerari di crescita e formazione in collaborazione con la Consulta per la terza età, parrocchia, famiglie, UIAF,.. ➢ Noi, l’ ambiente, l’ alimentazione :oltre alle nostre tradizionali iniziative di sensibilizzazione e alle azioni periodiche a favore dell’ ambiente, quest’ anno la scuola inizia un percorso di alimentazione, cucina e degustazione in collaborazione con la condotta di Slow Food di Castelfranco Veneto, per sviluppare la consapevolezza dell’ importanza di garantire a tutti il diritto al cibo BUONO, PULITO E GIUSTO ➢ La scuola è aperta a tutti: in collaborazione con il CTP-CPIA, e grazie alla disponibilità di tutti, si propone ogni anno un corso di apprendimento della lingua italiana ( con insegnante appositamente preparata e baby sitting) rivolto alle donne straniere del territorio. ➢ Indirizzo musicale: dall’anno scolastico 2010/2011 a seguito della partecipazione al Progetto Nazionale Musica 2020, è attivo un laboratorio di pratica corale e strumentale, Con la voce e il corpo 80 ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ si può… che coinvolge tutte le 10 classi (dalla prima alla quinta), con interventi settimanali di due ore per classe, in orario curricolare, da parte di un docente specializzato interno. Le attività proposte hanno come principale finalità la diffusione della pratica musicale nella scuola primaria in tutte le sue espressioni, in coerenza con le Indicazioni Nazionali del 2012 e con le linee guida del D.M. 8\2011 e vengono integrate nelle classi del secondo ciclo da interventi di pratica strumentale. Natale solidale: anche quest’ anno viene approfondito il rapporto con la scuola gemellata - Rosanna Trotti e Silvia Auma - di ICEME (Uganda), con iniziative volte a rendere concreta ed empatica l’ attenzione verso questi amici lontani con 5 dei quali, in particolare, ogni classe è gemellata La tradizionale – Festa Insieme-: in una delle domeniche di maggio : momento di lavoro, di incontro e divertimento tra scuola e famiglie per condividere “ l’ idea di scuola”, con l’ utilizzo di tutti gli spazi della scuola e la partecipazione di esperti e\o artisti del territorio Laboratori: vengono proposti per due ore settimanali, i laboratori interdisciplinari che, da sempre, caratterizzano la scuola a tempo pieno in quanto momenti di concretizzazione della conquista operativa del sapere, ed ulteriore occasione di sviluppo delle intelligenze multiple. Potenziamento dell’ innovazione didattica con l’ utilizzo di nuove tecnologie informatiche come la lavagna interattiva multimediale e l’ utilizzo dell’ informatica nelle attività curricolari Settimana di potenziamento, recupero ed attività interdisciplinari, in coerenza con il RAV ed in linea con quanto proposto in sede di collegio dei Docenti. Si ritiene opportuno coinvolgere in questa iniziativa tutte le classi ( non solo le classi quinte), in modo da garantire la gradualità e l’ omogeneità dei percorsi educativi-didattici. Peer- tutoring nella continuità nell’ ambito del progetto di Istituto tra scuola dell’ infanzia e primaria, il plesso propone da anni, l’ affiancamento degli alunni delle classi quarte ai bambini dell’ ultimo anno dell’ infanzia. Anche la continuità tra classi 5 e secondaria di primo grado si declina in una serie di incontri ed attività co-progettate e co.-costruite dai docenti dei 2 ordini. Progetto teatro: progetto annuale o pluriennale articolato e interdisciplinare che coinvolge soprattutto le classi quinte. Sperimentazione esami in classe quinta per abituare alunni\e a misurarsi consapevolmente con i momenti di crescita anche attraverso passaggi rituali ( in collaborazione con docenti della secondaria di 1° di Treville) Progetto EChilDL (E-Learning for Children), il cui nome non a caso crea assonanza con il più famoso Progetto ECDL che si svolge nel nostro Istituto per le classi prime, seconde e terze della Scuola Secondaria di 1° grado, ha, quale obiettivo primario quello di realizzare un curricolo formativo nell’area tecnologica-informatica che vada a costituirsi come un unico percorso dalla classe terza della Scuola Primaria fino alla classe terza della Scuola Secondaria di 1° grado senza interruzioni e in modo graduale. 81 SCUOLA PRIMARIA SANT’ANDREA O.M. Scelte educativo - didattiche La scuola Primaria Di S. Andrea O. M. si connota come luogo di promozione della cultura, dei diritti dei bambini e del loro sviluppo armonico, nel rispetto dei tempi di crescita individuali e in una dimensione di ascolto dei bisogni di ognuno. Presupposto fondamentale dell’agire educativo dei docenti è l’osservazione, quale strumento basilare per una progettazione realizzata ogni giorno attraverso relazioni significative tra adulti e bambini e attenta ai processi di costruzione della conoscenza, intesa come scoperta continua ed euristica e non già come mera trasmissione di contenuti. Ogni alunno viene messo nella condizione d’essere il vero “artefice” del suo percorso conoscitivo, in un’ottica che cerca di puntare i riflettori sulla qualità dei processi conoscitivi attivati e non già sulla quantità. Elementi metodologici che guidano l’azione educativa dei docenti sono: ➢ porsi in situazione di ascolto: ➢ osservare; ➢ stabilire un clima di benessere e tranquillità; ➢ favorire e incoraggiare lo spirito di curiosità e ricerca; ➢ favorire l’accesso ai saperi, creando situazioni facilitanti; ➢ rispettare i tempi e gli stili di apprendimento di ognuno; ➢ valorizzare “l’errore” considerandolo “occasione di apprendimento”. Progetti di plesso La collaborazione e l’unitarietà del corpo docente, grazie ad un’interazione efficace e costruttiva, consentono la realizzazione di diversi progetti di plesso ( dalla classe prima alla classe quinta) durante l’anno scolastico 2015 – 2016: ➢ progetto accoglienza: durante il primo periodo dell’anno scolastico vengono realizzate “attività di accoglienza” finalizzate a favorire l’inserimento e l’integrazione degli alunni che intraprendono un nuovo cammino scolastico e la graduale ripresa della routine scolastica degli alunni delle altre classi; ➢ progetto “Auguri nonni”: in occasione del due ottobre, festa nazionale dei nonni, gli alunni invitano a scuola i nonni intrattenendoli con canti, poesie, interviste…(Tale progetto viene attuato ogni due anni); ➢ progetto Natale: “Portiamo la voce in teatro”: in occasione del Natale canti, poesie e filastrocche diventano occasione per stare insieme e condividere la magica emozione del Natale. Quest’anno gli alunni, oltre che ad acquisire una maggiore consapevolezza nella capacità di fare musica d’insieme imparando ad ascoltare se stesso e gli altri, vivranno l’esperienza del mondo del teatro potendo esibirsi sul palcoscenico del Teatro di Castelfranco. ➢ Progetto lingua inglese“Let's Play and Talk”: Il progetto intende avvicinare gli alunni alla comprensione e all’uso della lingua straniera attraverso lo scambio comunicativo con un insegnante madrelingua, offrendo un’esperienza di ascolto/fruizione di lingua parlata autentica in situazione comunicativa reale. Attraverso il percorso proposto ci si propone di promuovere ed incoraggiare lo sviluppo delle abilità espressive e comunicative per l’acquisizione di competenze nell’uso dell’inglese orale, che permettano agli allievi di usare la lingua in contesti diversificati, di ampliare il proprio patrimonio linguistico, di consolidare gli apprendimenti e di esercitare l’uso della lingua inglese con maggiore sicurezza. ➢ Progetto Affettività: offre a tutti i bambini l’opportunità di esprimere le proprie emozioni e di 82 prenderne consapevolezza, potenzia e rafforza la conoscenza di SE’ e dell’ALTRO, educa al rispetto dell’altro, alla collaborazione e alla cooperazione. Offre una più completa possibilità d’interazione tra i bambini volta alla costruzione di rapporti autentici. ➢ Progetto di Educazione Ambientale: il progetto, con la sua caratteristica di trasversalità e di interdisciplinarietà condotto in collaborazione di esperti della Contarina SPA, intende educare gli alunni ad una maggiore conoscenza sui vari aspetti della questione dei rifiuti e sull'impatto che i comportamentiquotidiani, le scelte e i diversi stili di vita hanno sull'ambiente al fine di formare cittadini attivi e fattivi. ➢ Progetto Acquerelli: il progetto offre ai bambini un’occasione di gioco manipolativo e divertente, oltre la possibilità di sapersi esprimere con il disegno e la pittura e sviluppare la capacità collaborativa con i compagni. Inoltre mette in relazione due generazioni di età molto diverse, capaci di interagire portando ognuna la sua dote di valori per crescere insieme in quanto è previsto il coinvolgimento di esperti della Consulta della Terza Età. ➢ progetto di recupero e potenziamento: oltre alle attività curricolari, vengono attuati una serie di laboratori di recupero al fine di potenziare, consolidare e supportare le abilità di quegli alunni che presentano delle difficoltà, come garanzia di un percorso di apprendimento qualitativamente efficiente ed efficace che offra a tutti pari opportunità; ➢ progetto “Fare teatro a scuola”: attraverso un magnifico gioco di ruoli, gli alunni , in occasione della recita di fine anno, diventano cantanti, attori, coreografi, sceneggiatori… realizzando un oramai consueto momento di condivisione tra scuola e territorio. ➢ Progetto EChilDL (E-Learning for Children), il cui nome non a caso crea assonanza con il più famoso Progetto ECDL che si svolge nel nostro Istituto per le classi prime, seconde e terze della Scuola Secondaria di 1° grado, ha, quale obiettivo primario quello di realizzare un curricolo formativo nell’area tecnologica-informatica che vada a costituirsi come un unico percorso dalla classe terza della Scuola Primaria fino alla classe terza della Scuola Secondaria di 1° grado senza interruzioni e in modo graduale. La scuola si caratterizza per la particolare attenzione rivolta: ➢ alla scelta di percorsi educativi – didattici validi, chiari e lineari, ricchi e completi; ➢ all’impostazione metodologica – didattica moderna e stimolante; ➢ alla creatività e all’espressione artistica, che rappresentano un’esperienza perfettamente integrata nel “cammino formativo della scuola”; ➢ al rapporto con l’extrascuola: numerosi sono gli interventi di specialisti esterni, facenti capo a diverse organizzazioni territoriali, che arricchiscono l’offerta formativa; ➢ alla continuità tra i diversi ordini di scuola: i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia visitano varie volte la scuola primaria dove gli insegnanti e gli alunni si rendono disponibili a presentare il nuovo ambiente, illustrare i materiali prodotti, praticare attività comuni. Le stesse opportunità vengono offerte anche agli alunni dell’ultimo anno della scuola primaria attraverso visite alla scuola secondaria di primo grado e attività strutturate. 83 SCUOLA PRIMARIA DI VILLARAZZO La scuola primaria di Villarazzo è ubicata in un edificio storico nella frazione omonima. L’orario scolastico è organizzato su tempo pieno (in 40 ore settimanali – dal Lunedì al Venerdì – dalle 8.30 alle 16.30). La scuola primaria di Villarazzo costituisce un punto di riferimento non solo per la frazione che rappresenta, ma anche per i territori limitrofi: essa accoglie, infatti, alunni provenienti da altri bacini della castellana, dalla vicina Castello di Godego ed anche da altri paesi della pedemontana, per il tipo di organizzazione oraria che ne caratterizza il funzionamento e che agevola le famiglie nella gestione degli impegni lavorativi. La scuola pone particolare attenzione alle seguenti aree. Flessibilità didattica e organizzativa: in direzione di un’azione orientata a favorire la motivazione allo studio e all’apprendimento, al lavoro d’insieme, al rispetto e alla valorizzazione delle diversità, l’offerta formativa viene articolata su attività non solo per singole classi, ma anche per classi aperte o con impianto cooperativo o di tutoring, sempre a partire dalle libere scelte didattiche e pedagogiche dei docenti. L’impegno a superare i limiti logistici che l’edificio presenta si è contraddistinto, negli anni, in azioni creative di organizzazione e ri-organizzazione delle attività scolastiche, anche in relazione ad un uso flessibile degli spazi a disposizione. I Progetti Accoglienza: a classi aperte, tutti gli alunni, nei primi giorni di scuola, sono coinvolti in attività di carattere ludico-espressivo e laboratoriale con sfondo integratore condivo dalle insegnanti e attento ai bisogni di socializzazione dei bambini, con particolare riguardo a quelli di classe prima. Continuità: nell’ultimo periodo dell’anno scolastico (aprile - maggio), i bambini della scuola dell’infanzia e i bambini di classe quarta sono impegnati in un progetto comune che li accompagnerà all’ingresso nella nuova scuola. Altrettanta cura viene dedicata al passaggio degli alunni di classe quinta alla scuola secondaria di primo grado, con visite alla scuola media Giorgione e possibilità di assistere alle lezioni. Costante è il contatto fra i docenti dei diversi ordini di scuola, infanzia - primaria - secondaria, sia per la presentazione dei nuovi iscritti, sia per il confronto nel corso dell’anno. Al termine dell’anno, gli alunni di quinta vengono salutati con una cerimonia formale. “Giorni senza cartella”: a metà anno, a classi aperte, viene proposto un cineforum relative con attività laboratoriali. Più sport a scuola: La scuola aderisce alle proposte delle associazioni sportive e conclude con la “Festa dello Sport” Aspettando Natale: coinvolgendo tutti gli alunni del plesso, viene preparato e allestito uno spettacolo e/o realizzate attività laboratoriali. Affettività: per le classi quarta e quinta viene proposto un percorso sulle emozioni, le abilità sociali, la conoscenza di sé e del proprio corpo. “In prima si legge meglio”: sulla base di test predisposti, si cerca di prevenire e risolvere le difficoltà legate alla letto-scrittura degli alunni neo inseriti. Recupero e rinforzo: in corso d’anno, gli alunni con maggiori difficoltà vengono coinvolti in attività di recupero e rinforzo degli apprendimenti. 84 Collaborazione con il territorio: la scuola si interfaccia attivamente con gli enti del territorio: ➢ per lo svolgimento delle lezioni di Educazione Motoria – per le quali il Comune offre il trasporto a mezzo del pulmino verso le palestre delle scuole vicine; ➢ per il progetto sport - con interventi gratuiti da parte delle associazioni sportive; ➢ per le offerte culturali – spettacoli teatrali, letture in Biblioteca, concerti e lezioni-concerto; ➢ per le offerte culturali – spettacoli teatrali, letture in Biblioteca, concerti e lezioni-concerto; Collaborazione con le famiglie: negli anni in cui ancora non era attivo il servizio scolastico a tempo pieno, l’Associazione Genitori ha avuto un ruolo determinante nel restituire vita e possibilità all’Istituzione stessa. 85 SCUOLA PRIMARIA “S. GIORGIO” DI BORGO PADOVA La Scuola Primaria situata in Via Manzoni in Borgo Padova deve il suo nome alla vecchia scuola di Via S. Giorgio. La nuova costruzione all’interno del quartiere è degli inizi degli anni ’80. È circondata da un ampio cortile dotato di spazi alberati e risulta essere priva di barriere architettoniche. Scelte educativo – didattiche La scuola s’impegna affinché il bambino venga guidato nell’apprendimento, ma contemporaneamente sia protagonista del proprio sapere attraverso esperienze concrete e dirette come attività laboratoriali, uscite, inoltre cerca di favorire un clima di classe cooperativo e di rispetto delle particolarità di ognuno. Viene rivolta particolare attenzione: ➢ all’accoglienza intesa come “modus operandi” per offrire a tutti pari dignità e uguaglianza indipendentemente dalle condizioni personali e sociali, rendendo protagonisti di questo processo gli alunni stessi; ➢al progetto continuità con la Scuola dell’Infanzia, proponendo attività laboratoriali ludicodidattiche che coinvolgono i bambini in entrata, gli alunni della classe quarta e i bambini dell’ ultimo anno della scuola dell’infanzia. La continuità tra classi quinte e secondaria di primo grado si articola in una serie di incontri ed attività progettate e realizzate dai docenti dei due ordini di scuola del nostro Istituto. Tutte le attività hanno la finalità di aiutare a superare le paure che coinvolgono gli alunni in questi momenti importanti di crescita, per il loro inserimento graduale e sereno; ➢all’educazione alimentare, al fine di: prendere coscienza attraverso l’esperienza, come ambiente e uomo interagiscano e determinino la qualità dell’intero sistema; promuovere comportamenti responsabili e consapevoli rispetto all’assunzione del cibo; attivare comportamenti di prevenzione adeguati ai fini della salute nel suo complesso, nelle diverse situazioni di vita; promuovere il rispetto dell’ambiente mediante la conoscenza critica; promuovere e incoraggiare la cultura ecologica come costruzione di “modus vivendi” del cittadino futuro. ➢all’educazione musicale: Ancora prima dell’introduzione del D.M. n.° 8/2011, il plesso di B.go Padova si caratterizzava per una particolare attenzione alla Musica e ha continuato a valorizzare le esperienze formative nell’ambito musicale. Le classi Prime e Seconde si avviano alla pratica musicale grazie all’intervento di un esperto esterno finanziato dal contributo delle famiglie e dal Comitato dei Genitori. Dalle classi Terze, invece, inizia un percorso di educazione di base tenuto da due insegnanti del plesso titolate, secondo le indicazioni del D.M.8 2011 . ccanto alla formazione al canto corale si è introdotto anche lo studio del flauto dolce e l’utilizzo dello strumentario Orff. Una delle nostre prerogative, oltre alla didattica musicale quotidiana, è anche il contatto con il territorio e le altre realtà musicali della zona. Molte sono le iniziative a cui si è aderito, come ad esempio, lezioni-concerto presentate da scuole musicali della castellana; visite guidate al Conservatorio (in classe terza); partecipazione alla Festa della Pace, promossa dal comitato “Cittadini per la Pace” di Castelfranco; concerti presso case di riposo; partecipazione ad iniziative di solidarietà (Concerto per A.V.I.S. e Telethon – Natale 2014); partecipazione a rassegne musicali nei 86 ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ teatri della provincia; adesione al progetto “Europa in canto”: “Il barbiere di Siviglia” – Teatro comunale di Treviso; lezioni-concerto tenute dagli alunni aperte ai genitori. Per l’anno scolastico in corso, all’interno del progetto “Musica itinerante” si prevedono questi appuntamenti musicali: concerto alla casa di riposo di Vedelago (28 Ottobre ’15 – classi Quarta e Quinte); concerto di Natale con il Coro S. Cecilia di Resana (12 Dicembre ’15 – classi Quarta e Quinte); “Festa della Pace” (Maggio 2016 – classi Terze e Quinte); Progetto d’Istituto “Tutti all’Opera”: La Traviata” ( 5 Giugno 2016 – classi Terze, Quarta e Quinte); lezioni-concerto presentate da scuole musicali della castellana; visite guidate al Conservatorio (classi Terze); lezioni-concerto tenute dagli alunni aperte ai genitori. ➢all’attività motoria, accogliendo le proposte di esperti e/o delle società sportive del territorio e dando vita a particolari iniziative, come la tradizionale maratona; ➢al rapporto con l’extrascuola attraverso: 1. interventi e laboratori tenuti da specialisti che fanno capo a diverse organizzazioni; 2. la collaborazione con un gruppo di volontarie per la costruzione di momenti di studio assistito e rinforzo curricolare anche in orario extrascolastico 3. la collaborazione con la consulta della terza età per avviare esperienze legate alla cultura del territorio, ma non solo Progetti Si aderisce ai seguenti progetti d’Istituto: ➢ Continuità ➢ Scuola Aperta ➢ “In prima si legge meglio” ➢ Affettività ➢ Educazione Ambientale ➢ Educazione alla sicurezza stradale ➢ Alfabetizzazione motoria ➢ Tutti all’opera Progetti di plesso ➢ Io, l’ambiente e il cibo ➢ Consulta della terza età ➢ Musica itinerante Degna di nota è la collaborazione con il COMITATO GENITORI, grazie alla quale la scuola può godere di un continuo supporto logistico – organizzativo, nonché di un sostegno anche finanziario per l’attuazione di specifici percorsi didattici e/o progetti e per l’acquisto di strumentazioni e materiali utili per arricchire la proposta didattica. 87 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI TREVILLE La scuola Secondaria di primo grado "Martiri della Libertà”, posta davanti alla Chiesa di Treville e vicina alla scuola Primaria, nasce negli anni ‘70 e occupa l’attuale sede dall’inizio degli anni ‘80. La costruzione ampia e moderna è bene inserita in un grande spazio verde e alberato. Al piano superiore vi sono le sei aule e la biblioteca, al piano terra 2 aule, l’ufficio di direzione, la sala insegnanti, i laboratori, il refettorio e la palestra. La scuola ha un’invidiabile dotazione di impianti sportivi: due campi da calcio, pista di asfalto di 400 metri per atletica leggera, ciclismo e roller, piattaforma per pattinaggio, ampi spazi erbosi per attività in ambiente naturale, due campi da tennis vicini (della parrocchia). La scuola, oltre alle attività curricolari, attua una serie di laboratori al fine di sviluppare le capacità progettuali, costruttive, realizzative e motorie degli alunni. La scuola si caratterizza per un’attenzione particolare alla specificità della preadolescenza e adolescenza attraverso: ➢le attività laboratoriali indirizzate prevalentemente alla pratica sportiva che rispondono ai bisogni e agli interessi dei giovani e promuovono il “saper fare”; ➢ attività di continuità e orientamento, in collaborazione con le scuole primarie dell’Istituto e con le scuole secondarie di secondo grado della rete “Orione”; ➢ attenzione ai progetti di recupero e potenziamento per valorizzare le caratteristiche di ognuno, promuovere la motivazione e sviluppare l’identità; ➢ potenziamento dell’innovazione didattica attraverso l’uso di tecnologie informatiche, quali lavagne interattive multimediali. Lo strumento ponendosi come facilitatore didattico, svolge un ruolo chiave nell’avvicinamento dei giovani, allo studio nel rispetto della pluralità delle intelligenze. ➢ indirizzo musicale con l’insegnamento, oltre l’orario delle lezioni, di uno strumento musicale per tre ore settimanali pomeridiane dedicate alla teoria, alla musica d’insieme e alla pratica strumentale. Il corso, attivo presso l’IC 4° di Castelfranco V.to dall’a.s. 2008/2009, consente agli alunni di poter studiare uno tra i seguenti strumenti: chitarra, clarinetto, pianoforte, violino. Con l’attivazione dell’indirizzo musicale l’Istituto si propone di: concorrere a promuovere la formazione globale dell’individuo attraverso una più compiuta esperienza musicale; fornire occasioni di maturazione logica, espressiva e comunicativa, di consapevolezza della propria identità e, quindi, di capacità di operare scelte nell’immediato e per il futuro; dare, per la loro elevata valenza espressiva e comunicativa, ulteriori occasioni di integrazione e di crescita anche ad alunni portatori di situazioni di svantaggio. 88 SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “GIORGIONE” CASTELFRANCO VENETO La scuola media “Giorgione”nasce con la riforma dell’unificazione del 1962 come evoluzione della scuola di avviamento professionale con sede nell’ex convento dei Serviti in via San Giacomo. Nell’anno 1989 viene inaugurata la nuova sede in via A.Volta. Già dai primi anni ’90 la scuola si caratterizzava per un’offerta formativa articolata anche nei tempi scuola: un corso a bilinguismo, due corsi a tempo pieno e prolungato , due corsi a tempo normale e accoglieva alunni da un ampio bacino comprendente anche i comuni limitrofi e di altra provincia. La scuola media comprendeva anche la sede staccata di San Floriano. Nell’anno scolastico 1999 /2000 con l’istituzione degli Istituti comprensivi, alla scuola media “Giorgione” furono unite la scuola dell’infanzia di Largo Asiago e la scuola primaria “Masaccio . Nell’anno scolastico 2008/2009 è stata aggiunta la scuola primaria di Villarazzo. La scuola , intesa come comunità educante si caratterizza perché : ➢ Favorisce il successo formativo dell’alunno attraverso il raggiungimento di un BEN-ESSERE che lo aiuti ad inserirsi nel contesto scolastico e sociale in modo consapevole e positivo. La scuola si propone quindi di perseguire tale finalità anche attraverso l’ampliamento dell’offerta formativa attivando progetti che aiutino gli alunni a superare non solo le loro difficoltà di apprendimento ma soprattutto le loro difficoltà relazionali e comportamentali promuovendo un equilibrato sviluppo della persona. Per il conseguimento della suddetta finalità vengono attivate delle strategie metodologiche quali : ACCOGLIENZA E CONTINUITA’: E’ costituita da tutte le iniziative atte a promuovere la conoscenza della scuola da parte delle famiglie interessate ad un’eventuale iscrizione dei ragazzi (visita alla scuola, creazione /distribuzione di depliant e altri materiali illustrativi di rapida consultazione.) ORIENTAMENTO: Le attività di orientamento non si collocano esclusivamente nella parte terminale della scuola media ma riguardano l’intero triennio; solo così diventano percorsi in cui i ragazzi formano in positivo le opzioni e le scelte sul loro futuro. La nostra scuola da parecchi anni ha predisposto un percorso triennale di orientamento nell’ambito del progetto “Orione”. ATTIVITA’ DI SPAZIO –ASCOLTO: Un team di docenti formati grazie a un percorso di aggiornamento mirato offre l’opportunità ad alunni che ne sentono la necessità di esporre le proprie problematiche in modo riservato per superare i momentanei disagi. La nostra scuola è aperta al territorio e accoglie e valorizza le proposte culturali sociali e ambientali e si propone anche come interlocutore delle istituzioni locali (Associazioni culturali e di quartiere, associazioni di volontariato, amministrazione comunale, ULSS 8 e altri interventi inerenti l’educazione alla salute etc) Da porre, inoltre, in primo piano l’utilizzo delle nuove tecnologie che emerge dall’attenzione che la scuola pone alle modalità di comunicazione oggi emergenti, dall’urgenza di applicare le nuove tecnologie alla didattica con l’utilizzo della LIM, dell’informatica …..) 89 CORSI DI RECUPERO E POTENZIAMENTO in orario extrascolastico Progetti in collaborazione con il Comune e gli Enti locali per ➢ prevenire la dispersione scolastica con un’azione di intervento e tutoraggio rivolto ai ragazzi che manifestano situazioni di particolare difficoltà scolastiche e/o svantaggio familiare, culturale; ➢ prevenire le dipendenze. CONSIGLIO DEI RAGAZZI: Vista la situazione sempre più diffusa di non rispetto delle regole, di mancanza di partecipazione attiva alla vita della comunità, diventa sempre più urgente tentare di stimolare gli alunni ad acquisire un senso responsabile per una buona convivenza. Con riferimento alla legge 285/97, al programma UNICEF “Sindaci difensori dei bambini”, alla legge 53/03 , il progetto propone di contribuire alla formazione degli alunni favorendone la partecipazione alla comunità. Per concludere, quindi, la mission della nostra scuola si attua attraverso la realizzazione dei seguenti obiettivi : ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ ➢ 90 Accogliere gli alunni con la loro personalità e il loro patrimonio di esperienze e conoscenze Accompagnarli nel percorso di crescita e maturazione Assicurare a tutti la possibilità di raggiungere il successo formativo Rimuovere le cause e gli ostacoli che impediscono il successo formativo Determinare gli apprendimenti come effetti attesi di processi di insegnamento efficaci Promuovere apprendimenti significativi e duraturi nella sfera del: sapere (conoscenze) saper fare (abilità e competenze) saper essere (mentalità, atteggiamenti e comportamenti) PARTE TERZA ORGANIZZAZIONE DELL’ISTITUTO 91 LE RISORSE DELL'ISTITUTO L’Istituto Comprensivo Statale 1° di Castelfranco Veneto, diretto dal Dirigente Scolastico Bolzon Prof. Michela, ha nel suo organico 175 docenti così suddivisi: INSEGNANTI TOT. 175 Infanzia 24 Primaria 94 Secondaria di primo grado 57 Titolari di classe 151 Insegnanti di sostegno 23 Insegnanti di religione 08 Addetti all'assistenza 11 Assistenti A.C. 03 Insegnanti volontarie 05 ALUNNI TOT. 1556 Infanzia 207 Primaria 813 Secondaria di primo grado 536 ➢ In segreteria operano 11 Assistenti Amministrativi coordinati dal Direttore Amministrativo Fusilli Anna. ➢ Nell’anno scolastico 2015/2016 i Collaboratori Scolastici in organico d’istituto sono n. 31. Garantiscono la vigilanza completa e la pulizia necessaria in tutte le scuole. 92 INS DI CLASSE INS. DI L2 INS DI SOSTEGNO INS. DI RELIGIONE SCUOLA N.ALUNNI Infanzia BORGO PADOVA 107 09 04 01 Infanzia LARGO ASIAGO 100 08 01 01 Primaria BORGO PADOVA 151 22 02 08 01 Primaria TREVILLE 237 18 01 01 01 Primaria S'ANDREA O.M. 104 11 01 01 Primaria MASACCIO 237 18 01 01 Primaria VILLARAZZO 84 10 02 01 Secondaria di primo grado:GIORGIONE 365 33 05 01 Secondaria di primo grado: TREVILLE 171 17 03 01 01 PERSONALE DELLA SEGRETERIA E UFFICIO DI RIFERIMENTO DIRETTORE SERVIZI GENERALI ED AMMINISTRATIVI VISENTIN MARY UFFICIO CONTABILITA’ FUSILLI ANNA MIOTTO TIZIANA RAIMONDI ANNA CAVASIN MATTEO UFFICIO PROTOCOLLO BRAGAGNOLO MARISA UFFICIO ALUNNI E URP INFANZIA E PRIMARIA PIOVESAN EMANUELA NOBILE GIOVANNA UFFICIO ALUNNI SCUOLA SECONDARIA CAVALLARO CARMELA UFFICIO PERSONALE INFANZIA E PRIMARIA UFFICIO PERSONALE SECONDARIA UFFICIO PERSONALE ATA GUIDOLIN RAFFAELLA LADIANA ROSANNA GUIDOLIN RAFFAELLA ORARIO DELLA SEGRETERIA dal Lunedì al venerdì 7,30-16,30 Sabato 7,30-13,00 ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO DELLA SEGRETERIA Dal lunedi al venerdi 10,00-13,00 14,00-15,00 SU APPUNTAMENTO Sabato 10,00-13,00 Estivo dal lunedì al venerdì 7,30-14,00 estivo: dal lunedì al venerdì 10,00-13,00 NUMERO TELEFONICO: 0423 493595 93 94 Scuola secondaria di primo grado “Giorgione”: Fraccaro Daniela - Fazio Franca Bacchion Michelina, Fraccaro Daniela Scuola secondaria di primo grado di Treville Stocco Donatella - Gallucci Maddalena COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Scuola primaria di Villarazzo Murarotto Stefania - Fior Elisabetta Scuola primaria “Masaccio”: Delesto Stefania - Patarnello Adriana Scuola primaria S.Andrea: Bussolin Giancarla “G.Corletto” Treville Busato Paola - Montevecchi Alessandra Scuola primaria "S.Giorgio” Borgo Padova Michieli Carla – Martinello Simonetta Scuola dell’infanzia di Largo Asiago: Rossetto Ariana Scuola dell’infanzia di Borgo Padova Daniel Marta ORGANIGRAMMA DI ISTITUTO DIRIGENTE SCOLASTICO Bolzon Michela SERVIZI GENERALI AMMINISTRATIVI: VISENTIN MARY RESPONSABILE SICUREZZA: Scarinzi Roberto REFERENTI DI PLESSO DOCENTI CON INCARICO FUNZIONE STRUMENTALE CONTINUITA’E ORIENTAMENTO: MUSICA: Marconato Nicoletta - Cattapan MichelaBattistella Lucia Bortolon Michelangelo INFORMATICA : BUONE PRATICHE PER L'INCLUSIONE: Aquilani Alberto Sagredin Rudi POF VALUTAZIONE/AUTOVALUTAZIONE Michieli Carla - Zizzola Claudia Dettori Gian Pietro REFERENTI DI RETE RETE IDENTITA' PLURIME Delesto Stefania RETE ORIONE Marconato Nicoletta RETE MUSICA Bortolon Michelangelo RETE CTI Bacchion Michelina RETE ISIDE Visentin Stefania RETE CTF Aquilani Alberto RETE SICUREZZA Michieli Carla RETE SPORT Piovesan Giuseppe 95 COMMISSIONI e REFERENTI DI PROGETTO Biblioteca/Libri di testo Straffi Favaro Precoma Patarnello/Simonetto A. De Santi V. Sartore/Latina Dallan Matassini Stocco Informatica De Grandis Orlando Scognamiglio Carniel/Beraldo Mosca Sagredin Piovesan POF/ PTOF Daniel Favaro – Rossetto Michieli/Martinello Delesto/Dorella Bussolin Montevecchi/Busato Fior Simeoni/Zizzola Fraccaro Bacchion 96 Sicurezza Cecchetto Tiatto Michieli Simonetto G./Trevisan Bonamigo Cattapan Crispino Matassini Piovesan Valutazione/Autovalutazione Straffi Lucato Bianco Orlando/Mason Bussolin Carniel Murarotto Tranquillo Musica Cossu Simioni/Gatto Bolzon Barichello Cucchia De Lorenzo/Gazzola Callegarin/Di Prima Mariani Sport Barbaro Ferro Borsato Cusinato Murarotto Cittadinanza Pari opportunità Prevenzione della discriminazione Alessio Trentin/Favaro Michieli/Strippoli Simonetto A. Torsello Bosco Madia Beraldo/Stefanelli Latina Tutti all'Opera Michieli/Gatto Bolzon S. Cucchia Torsello Callegarin/Di Prima Bacchion Formentin Continuità/Orientamento Agostini Rossetto Roberto/De Grandis Rigo/Ballan Borsato Cattapan/Scognamiglio Di Caro/Russo Pietrobon/Stefanelli Orario Marconato/ Fraccaro/Fazio BES Stocco/Gatto M. Baccega/Lucato Michieli/Ballan S. De Santi/Linares Giannetti Matarazzo S. Bosco Angelino Tranquillo Speciale/Matassini/Bernardi Qualità Mensa Andriolo Minato Garatti Barbisan Marcon Bertello Di Caro Barreca Libri di testo Ferronato/Gazzola De Santi V. Sartore 97 CONSIGLIO DI ISTITUTO Il Consiglio Di Istituto è l’organo di governo di ogni istituzione scolastica. L’ Istituto 1° di Castelfranco Veneto è composto da 19 membri che rappresentano rispettivamente personale docente, genitori e personale ATA. Membro di diritto è il Dirigente Scolastico : prof Bolzon Michela. RAPPRESENTANTI DEI DOCENTI RAPPRESENTANTI DEI GENITORI RAPPRESENTANTI ATA Baggio Massimo: Presidente Consiglio di Istituto Resente Carla Bragagnolo Pia Delesto Stefania Marconato Nicoletta Roberto Antonella Favero Cinzia Beraldo Cinzia Pietrobon Maria Grazia Bonato Vicenzino: Vice Presidente Antonello Cristian Fornaseri Vittorio Cester Marco Salvalajo Margherita Stortolani Roberto Cavarzan Francesca Miotto Tiziana Brunato Carlo Tra i compiti del Consiglio di Istituto figura l’elezione dei membri della GIUNTA e dell’ ORGANO di GARANZIA interno all’istituzione. COMPONENTI DELLA GIUNTA ORGANO DI GARANZIA (del. C.I. n.52 del 26/11/2013): 98 Bolzon Michela: Presidente Giunta esecutiva Visentin Mary: Segretario Giunta esecutiva Brunato Carlo Fornaseri Vittorio Salvalojo Margherita Favero Cinzia componente genitori: Fornaseri Vittorio - Cester Marco componente docenti: Pietrobon Maria Grazia STAFF ORGANIZZATIVO COLLABORATORI D.S REFERENTI DI PLESSO, REFERENTI DI RETE FUNZIONI STRUMENTALI Collaboratori del Dirigente Scolastico BACCHION MICHELINA e FRACCARO DANIELA Collaborano con il D.S.: ➢ nella gestione e organizzazione dell’Istituto; ➢ nella gestione dei rapporti scuola-famiglia; ➢ nella gestione dei rapporti con il territorio. La dott. BACCHION MICHELINA ha le seguenti mansioni: ➢ Funzione di sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di assenza e delega di firma previo incarico formale. ➢ Collaborazione alla gestione e all’organizzazione dell’Istituto: ➢ Collaborazione nella preparazione degli incontri degli OO.CC. Istruzione degli atti e documentazione utile. ➢ Raccordo relazionale ed operativo tra Collegio dei Docenti e DS per ogni esigenza personale e professionale. ➢ Interventi con gli alunni, con i genitori, nelle classi, nei C.d.C., in presenza di particolari problemi/esigenze. ➢ Rappresentanza dell’Istituto in incontri ufficiali su delega del DS. ➢ Coordinamento Docenti plessi Scuola Primaria e Infanzia ➢ Coordinamento dei docenti responsabili di plesso, di FS e di progetto ➢ Raccordo tra le sedi: Collaborazione con i responsabili di plesso nella stesura degli orari e nell’organizzazione delle varie scuole. ➢ Segretario del Collegio Docenti a) b) c) Stesura dei verbali del Collegio Docenti Cura della documentazione relativa alle sedute del Collegio Docenti. Coordinamento Area disabilità e disagio/BES. 99 Alla prof. FRACCARO DANIELA è conferito l’incarico di collaboratrice con la delega a svolgere le sotto elencate attività: ➢ Adempimenti inerenti al funzionamento generale in caso di assenza del D.S. e della collaboratrice vicaria, con delega di firma, previo incarico specifico. ➢ Collaborazione alla gestione e all’organizzazione dell’Istituto; ➢ Coordinamento Docenti plessi Scuola Secondaria. ➢ Collegamento scuola secondaria “Giorgione”, Presidenza, Segreteria per adempimenti di carattere didattico, burocratico, organizzativo. Per il plesso di scuola secondaria “Giorgione”: ➢ Delega a predisporre il piano giornaliero di sostituzione dei docenti assenti e trasmissione della comunicazione alla segreteria per l’assunzione dei provvedimenti. ➢ Coordinamento visite d’istruzione, trasferimenti didattici, viaggi di istruzione e relativi aspetti organizzativi. ➢ Vigilanza sul rispetto da parte di tutte le componenti scolastiche delle norme interne. ➢ Segretario del Collegio Docenti: a) Stesura dei verbali del Collegio Docenti b) Cura della documentazione relativa alle sedute del Collegio Docenti. REFERENTI DI PLESSO Curano: ➢ il collegamento della scuola con la Presidenza, la Segreteria per adempimenti di carattere didattico, burocratico, organizzativo; ➢ il piano giornaliero di sostituzione dei docenti assenti e trasmettono la comunicazione alla segreteria per l’assunzione dei provvedimenti; ➢ le visite d’istruzione, trasferimenti didattici e i relativi problemi organizzativi; ➢ la vigilanza degli alunni; ➢ la vigilanza del rispetto da parte di tutte le componenti scolastiche delle norme interne; ➢ Inoltre: presiedono il Consiglio d’Intersezione, d’Interclasse, di classe in caso di assenza del Dirigente Scolastico. REFERENTI DI RETE (Per “rete” si intende un consorzio di scuole che condividono obiettivi e finanziamenti per la realizzazione di mete comuni.) ➢ ➢ ➢ ➢ Partecipano alle riunioni di rete; si fanno promotori nell’istituto delle iniziative promosse dalla rete; sono portavoce dei bisogni dell’istituto per trovare risposte adeguate; coordinano le commissioni inerenti. FUNZIONI STRUMENTALI Docenti incaricati all'interno di aree individuate dal COLLEGIO dei DOCENTI che: ➢ Convocano e coordinano le commissioni preposte; ➢ curano specifici progetti o attività previste dal piano dell’offerta formativa. 100 FUNZIONI STRUMENTALI Per attuare in modo più adeguato la propria Proposta Formativa, per utilizzare al meglio gli input inviati dalle varie reti a cui l’istituto ha aderito, il Dirigente scolastico ha assegnato ad alcuni insegnanti delle Funzioni Strumentali con lo scopo di coordinare, organizzare ed avviare iniziative e proposte funzionali alla nostra realtà e all’Offerta Formativa: AREA POF e PTOF: Michieli Calla - Zizzola Claudia FINALITÀ La funzione ha il compito di coordinare il complesso di azioni finalizzate all'elaborazione, attuazione e valutazione del POF. Azioni nate dall’esigenza di attuare le finalità istituzionali della Scuola dell’Autonomia, che permettono la realizzazione di percorsi formativi individualizzati e caratterizzanti, per poter raccogliere e meglio rispondere alle esigenze del contesto culturale, sociale ed economico in cui il nostro Istituto opera. Il P.O.F. costituisce uno strumento operativo dinamico e flessibile che spesso va rivisitato e assoggettato a modifiche soprattutto in relazione alle verifiche che dovranno essere effettuate in itinere, quindi le insegnanti incaricate lavoreranno in stretto rapporto con i responsabili delle altre Funzioni Strumentali, il Dirigente scolastico e il suo staff, creando, in tal modo, sinergie e collegamenti tra tutte le componenti dell’Istituto. OBIETTIVI GENERALI ➢ cercare di controllare e mantenere il sistema di coerenza interna del POF; ➢ garantire il rispetto delle procedure dei criteri definiti; AZIONI: ➢ Coordinamento degli incontri dei gruppi di lavoro. ➢ Aggiornamento del documento POF per l’anno scolastico 2015/16. ➢ Aggiornamento dei fascicoli per la comunicazione alle famiglie in occasione dell’iscrizione. ➢ Collaborazione con il Dirigente scolastico per l’elaborazione del POF TRIENNALE relativo al triennio 2016/2017 – 2017 / 2018 – 2018/2019. ➢ Collaborazione con le altre funzioni strumentali sia in fase di elaborazione che in quella di valutazione. ➢ Cura e monitoraggio delle attività progettuali curricolari ed extracurricolari per verificare la validità delle scelte didattico-metodologiche e organizzative effettuate nell’Istituto. ➢ Illustrazione e condivisione dell’operato in sede collegiale. Affinchè i vari plessi abbiano una figura di riferimento, si concorda di suddividere l’area nel seguente modo ➢ L’insegnante Michieli si occuperà della scuola dell’Infanzia e della scuola Primaria, ➢ L’insegnante Zizzola si occuperà della scuola Secondaria di primo grado. 101 VALUTAZIONE/AUTOVALUTAZIONE: Dettori Gian Pietro Aree principali: Coordinazione commissione- Partecipazione incontri di rete- Certificazione competenze in uscita- INVALSI- Pagella elettronica- Registro informatico – Autovalutazione – elaborazione Rapporto di Autovalutazione (RAV) e Piano di Miglioramento (PDM) Azioni da perseguire: Revisione degli indicatori dei livelli di padronanza delle competenze disciplinari in uscita del primo ciclo d’istruzione e scuola secondaria di primo grado. Collaborazione con le altre funzioni strumentali rispetto alle iniziative di valutazione, Illustrazione e condivisione dell’operato in sede collegiale. Partecipazione a livello provinciale alle attività di formazione e informazione relative all’intero processo di realizzazione riguardante la valutazione. Iscrizione al servizio nazionale di valutazione INVALSI. Coordinazione somministrazione, compilazione e correzione delle prove INVALSI per l’anno scolastico 2015/16 in ottemperanza al protocollo e al manuale ministeriale delle prove. Confronto, visione e diffusione de i risultati delle prove INVALSI . Coordinamento degli incontri della Commissione Valutazione composta dai docenti rappresentanti di ogni plesso. Visione dei modelli informatici per pagella elettronica e “futuri” registrI online. Coordinamento tecnico per la stampa delle schede di valutazione. Gestire I processi di autovalutazione d’Istituto tramite elaborazione del RAV e attuazione delle azione di miglioramento prefissate. AREA MUSICALE Bortolon Michelangelo Per: ➢ Raccordare la pratica musicale con le iniziative e proposte contenute nel POF ➢ coordinare il corso ad indirizzo musicale della scuola secondaria di primo grado e le attività musicali dei singoli plessi ➢ raccogliere e monitorare le diverse esigenze di tutti i docenti e sintetizzarle in una progettualità d’istituto con finalità condivise che qualifichino l’istituto, ne rinforzino l’identità e valorizzino tutte le risorse musicali e professionali presenti ➢ creare condizioni di continuità didattica musicale tra i comparti scolastici attraverso la proposta di percorsi operativi comuni (lezioni-concerto, concerti, lezioni di strumento alla primaria, spettacoli, dipartimenti), ed iniziative proposte dalla commissione musica ➢ istituire laboratori strumentali nella primaria, attraverso una stretta collaborazione tra docenti specialisti della primaria e docenti di strumento della secondaria, per proseguire l’esperienza maturata lo scorso anno con il DM 8 ➢ favorire la realizzazione di attività di formazione per i docenti, valorizzandone le competenze didattiche ed artistiche ➢ promuovere e coordinare attività musicali interne ➢ favorire la partecipazione ad iniziative musicali esterne (Settimana della Musica, rassegne , concorsi musicali, prove aperte in Teatro) ➢ attuare scambi culturali con scuole o istituti musicali di paesi della Comunità Europea. ➢ progettare e concordare tra docenti dei vari gradi dell’istituto un’attività di collaborazione con le classi di strumento del corso ad indirizzo musicale ➢ effettuare delle lezioni-concerto programmate nei vari plessi della scuola primaria 102 ➢ raccogliere, documentare e pubblicizzare adeguatamente le attività musicali d’istituto nonché gli apprendimenti e le riflessioni maturate nelle attività formative musicali. ➢ coordinare le attività di monitoraggio qualitativo utili per la valutazione dei risultati ➢ relazionarsi attivamente con le diverse realtà culturali del territorio (Conservatorio, Asolo Musica, Liceo Giorgione, Fondazione Morello, rete provinciale, scuole private di musica) e l’amministrazione comunale ➢ ideare progetti finalizzati alla realizzazione di spettacoli che abbiano attinenza con il territorio o con argomenti di grande rilevanza sociale, allo scopo di favorire la capacità di relazione con lo sviluppo culturale e sociale del contesto in cui si colloca la nostra scuola, sia a livello locale che a livello nazionale. AREA CONTINUITA’/ORIENTAMENTO Docenti : Battistella Lucia Marconato Nicoletta Cattapan Michela Battistella Lucia (Area della Continuità Infanzia/Primaria) Cattapan Michela (Area della Continuita Primaria/Secondaia Marconato Nicoletta (Area della Continuità Primaria/Secondaria e Orientamento Scuola Secondaria) Le docenti coordinano la commissione CONTINUITÀ E ORIENTAMENTO costituita da docenti in rappresentanza di tutti i plessi. Area della Continuità INFANZIA/PRIMARIA e PRIMARIA/SECONDARIA ➢ Coordinare la Commissione di lavoro costituita da docenti referenti di tutti i plessi dell’Istituto Comprensivo 1°. ➢ Promuovere incontri tra insegnanti della scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo grado per l’armonizzazione dei curricoli dei diversi ordini di scuola. ➢ Promuovere attività pedagogiche e didattiche di raccordo tra gli alunni dei diversi ordini di scuola. ➢ Favorire la conoscenza dei plessi di scuola secondaria (tempi scuola, peculiarità e progetti) del Comprensivo mediante l’attività di “ Scuola Aperta”, "Lezione Aperta” e/o visite e attività di laboratorio presso la scuola secondaria ; ➢ Predisporre le attività di Accoglienza per gli alunni in entrata nelle classi prime per favorire un buon inserimento nella scuola secondaria di primo grado; ➢ Organizzazione, pianificazione e coordinamento degli incontri per: • scambio – passaggio di informazioni per gli alunni in entrata alla primaria e alla secondaria; • formazione classi prime; • scambio – passaggio di informazioni di ritorno agli insegnanti di scuola d’Infanzia e Primaria per gli alunni in entrata alla primaria e alla secondaria; organizzare una simulazione di Esame conclusivo alla scuola primaria (Treville) Area dell’Orientamento SCUOLA SECONDARIA ➢Strutturare il progetto orientamento scolastico della secondaria in accordo con i coordinatori di classe (Schede Orione): condivisione e revisione del materiale in uso nel plessi. 103 ➢ Partecipare agli incontri di programmazione con i referenti della Rete Orione di Castelfranco Veneto. ➢ Partecipare alle serate informative e di formazione organizzate dalla Rete Orione per i genitori. ➢ Presentazione dell'offerta formativa del territorio alle famiglie. ➢ Organizzazione serata di formazione per genitori delle classi terze dell’Istituto e presentazione delle attività della Rete Orione ➢ Predisporre un angolo informativo nei plessi di scuola secondaria di primo grado con volantini informativi delle scuole superiori. ➢ Trasmettere informazioni utili all’orientamento dagli Istituti superiori agli alunni delle classi terze, attraverso la predisposizione di materiale da consegnare ai Coordinatori di classe terza. ➢ Facilitare le ricerche informatiche sui siti specializzati in orientamento per gli alunni delle classi terze. ➢ Informare sulle giornate di “Scuola Aperta” (Castelfranco e altri Istituti sia della Provincia che di Province limitrofe) ➢ Seguire l’iscrizione degli alunni di terza ai laboratori orientanti mattutini e/o pomeridiani. ➢ Ricerca dei criteri attraverso i quali tabulare (nel prossimo anno scolastico ) i risultati scolastici degli studenti usciti dal nostro Istituto e iscritti al primo anno di scuola secondaria di secondo grado BUONE PRASSI PER L'INCLUSIONE Simodetta Martinello - Rudi Sagredin “… la piena attuazione del riconoscimento e della garanzia della libertà e dell’uguaglianza” (art. 2 e 3 della Costituzione), nel rispetto delle differenze di tutti e dell’identità di ciascuno, richiede oggi, in modo ancor più attento e mirato, l’impegno dei docenti e di tutti gli operatori della scuola per far sì che ognuno possa “svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società” ( art. 4 della Costituzione). Una molteplicità di culture e di lingue sono entrate nella scuola. L’intercultura è già oggi il modello che permette a tutti i bambini e i ragazzi il riconoscimento reciproco e dell’identità di ciascuno. "… la presenza di bambini e adolescenti con radici culturali diverse è un fenomeno ormai strutturale e non può più essere considerato episodico: deve trasformarsi in un’opportunità per tutti. Non basta riconoscere e conservare le diversità preesistenti, nella loro pura e semplice autonomia. Bisogna, invece, sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione attraverso la conoscenza della nostra e delle altre culture, …” (Nuove Indicazioni Nazionali, Settembre 2012) Considerato l'elevato numero di alunni con cittadinanza non italiana, considerata la presenza di alunni con difficoltà scolastiche in diverse materie di studio, considerata la mission della scuola di formare giovani che saranno i cittadini di domani, nel corso dell'anno scolastico 2015/16 si procederà a ottemperare quanto di seguito previsto: ➢ continuare a garantire agli alunni stranieri tutta una serie di tutele come un'adeguata accoglienza anche con la presenza dei mediatori culturali, l'attivazione di laboratori linguistici per l'alfabetizzazione, la costruzione di un piano che preveda la produzione di materiali e percorsi per una programmazione individualizzata; ➢ continuare a garantire dei laboratori di recupero per tutti quegli alunni segnalati dai Consigli di classe che si trovano ad avere difficoltà in diverse materie di studio e che per vari motivi, non possono avere un adeguato sostegno da parte della famiglia; 104 ➢ attivare un Consiglio Ragazzi in tutte e due le scuole secondarie di questo Istituto per far intraprendere a tutti gli studenti un percorso di cittadinanza attiva dal titolo: “Il Viaggio”; ➢ partecipare alle attività della Rete interistituzionale tra scuole e territorio. AREA DELL’INFORMATICA Aquilani Alberto Per: ➢ collaborare con i responsabili di ogni plesso per la gestione e il controllo dei sussidi informatici; ➢ coordinare l’utilizzo delle risorse già esistenti; ➢ diffondere l’uso delle nuove tecnologie utili alla didattica; ➢ seguire lo sviluppo dell’uso dei registri on-line disposti dal MPI; ➢ collaborare per valutare e scegliere materiale informatico e multimediale utile all’Istituto; 105 PERSONALE A.T.A. La qualità del servizio scolastico dell’Istituto, dipende anche dal supporto essenziale che il personale A.T.A. fornisce alla funzione docente e a quella direttiva. Sono coordinati dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi Visentin Mary che cura l’organizzazione dell’ufficio e la distribuzione dei compiti del personale A.T.A. ed è responsabile dell’amministrazione e della contabilità dell’Istituto. La funzione A.T.A. comprende: I collaboratori di segreteria: ➢ offrono assistenza amministrativa al Dirigente Scolastico; ➢ curano la gestione patrimoniale e finanziaria dell’Istituto; ➢ curano la gestione partecipativa: elezioni, convocazioni e delibere; ➢ curano la gestione quotidiana della corrispondenza, delle comunicazioni telefoniche, fax e telematiche; ➢ collaborano con il Dirigente per le sostituzioni degli insegnanti assenti; ➢ accolgono i genitori degli alunni per le iscrizioni e per ogni tipo di documentazione necessaria; ➢ gestiscono la comunicazione quotidiana con gli insegnanti. I collaboratori scolastici: ➢ accolgono i genitori, gli alunni e i visitatori della scuola; ➢ collaborano con gli insegnanti nei compiti di vigilanza; ➢ sostengono gli insegnanti nei compiti educativi; ➢ collaborano negli aspetti organizzativi della gestione della mensa; ➢ collaborano con gli insegnanti nella gestione quotidiana delle comunicazioni; ➢ provvedono alla pulizia dei locali scolastici; ➢ provvedono alla sorveglianza dei locali scolastici. Il lavoro di tutto il personale A.T.A. è fondamentale per l’organizzazione e il buon funzionamento dell’Istituto e viene realizzato ➢ organizzando tempi e modi funzionali ad un efficace supporto delle attività educative e didattiche, ➢ trovando tempi di socializzazione dei problemi, di discussione e di chiarimento di procedure. 106 PARTE QUARTA GESTIONE DELL’ISTITUTO 107 RISORSE ECONOMICHE Considerate le finalità dell’Istituto: • ampliamento dell’offerta formativa • incremento del successo scolastico I fondi che il M.P.I. assegna all’Istituto vengono utilizzati, compatibilmente con i vincoli operativi e di bilancio, per: • garantire il normale funzionamento amministrativo generale; • garantire il funzionamento didattico generale; • assicurare le dotazioni di beni e strumenti; • realizzare i progetti specifici ai quali sono destinati (per fondi con vincolo di destinazione); • realizzare altri progetti autonomamente programmati dalla scuola quali: ➢ iniziative di accoglienza e di continuità con progetti operativi nei tre ordini di scuola; ➢ attività di recupero per alunni in difficoltà; ➢ conoscenza ed uso delle nuove tecnologie: - laboratori e / o progetti di informatica; ➢ possibilità di realizzare attività di recupero in orario aggiuntivo per la scuola Secondaria di primo grado; ➢ iniziative per favorire un approccio interculturale; ➢ Iniziative sportive per la scuola Secondaria di primo grado. Le risorse generalmente vengono assegnate ai vari plessi dell’Istituto con criteri che tengano conto: ➢ del numero delle classi, ➢ del numero degli alunni, ➢ della presenza di alunni stranieri, ➢ di alunni con disabilità, ➢ del tempo scuola, salvaguardando comunque le necessità minime di ogni singolo plesso, ➢ sulla base dei progetti previsti, della loro ricaduta quantitativa e qualitativa e della coerenza con le scelte del Piano. Le risorse destinate ai plessi dall’Amministrazione comunale vengono utilizzate per le varie esigenze connesse al funzionamento dei medesimi, sempre secondo i criteri precedenti. I fondi assegnati dagli enti locali per esigenze amministrative sono utilizzati in rapporto alle necessità individuate in sede di Programma annuale ( bilancio). Le famiglie degli alunni contribuiscono alla copertura finanziaria delle spese per: ➢visite guidate e uscite didattiche; ➢ assicurazione alunni; ➢ attività teatrali, cinematografiche, musicali, sportive ecc. ; ➢ contributo alle attività didattiche: ➢ adesione a particolari attività progettuali. Le quote poste a carico delle famiglie devono in ogni caso essere di importo modesto e non costituire motivo di esclusione dalle attività programmate. 108 Alcune Norme Generali CONTRIBUTO ALUNNI Nel primo periodo scolastico le famiglie riceveranno comunicazioni in merito al “contributo volontario” da versare con bollettino di c/c/p. La somma richiesta comprende anche la copertura assicurativa. DIARIO SCOLASTICO Ogni alunno sarà dotato del proprio diario personale da utilizzare per la giustificazione delle assenze, i permessi di uscita/entrata, le comunicazioni scuola/famiglia. Pertanto i genitori sono invitati a controllare giornalmente tale strumento ed apporvi la firma per presa visione. ASSENZE Le assenze vanno giustificate attraverso i moduli, appositamente predisposti, presenti nella terza parte del diario, debitamente compilati e firmati, da presentare all’insegnante della prima ora per essere riammessi alle lezioni. L’assenza va annotata dal Docente sul giornale di classe. In caso di assenze che superino i 5 giorni deve essere presentato anche il certificato medico. Le assenze ingiustificate saranno oggetto di valutazione disciplinare. MENSA I buoni per il servizio mensa sono acquistabili presso i punti vendita come da indicazioni del comune di Castelfranco V.to esposte all’ingresso della scuola. SOMMINISTRAZIONE FARMACI A SCUOLA La somministrazione dei farmaci in orario scolastico è subordinata ad una formale richiesta da parte dei genitori o affidatari dell’allievo, che forniranno il farmaco, accompagnata da una certificazione medica relativa allo stato di salute dell’allievo ed al farmaco da utilizzare, unitamente ad uno specifico “protocollo sanitario” relativo alla somministrazione. La richiesta di autorizzazione alla Dirigente deve essere ripetuta ogni inizio anno scolastico entro il mese di settembre. L’autorizzazione del medico è subordinata all’esistenza di precise condizioni: • l’assoluta necessità; • la somministrazione indispensabile in orario scolastico; • la non discrezionalità da parte di chi somministra il farmaco, né in relazione ai tempi, alla posologia e alle modalità di somministrazione e di conservazione del farmaco; • la fattibilità della somministrazione da parte del personale non sanitario. RICEVIMENTO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO Per colloqui personali con il Dirigente Scolastico è richiesto appuntamento telefonico (0423493595/0423722057). 109 SCUOLA DELL’INFANZIA ACCESSO AI LOCALI Nell’edificio scolastico possono accedere solo gli alunni, i docenti, il personale ATA, il Dirigente, i genitori (per il tempo strettamente necessario alla consegna dei bambini e per i colloqui con i docenti negli spazi appositamente destinati), i rappresentanti dei genitori durante le sedute degli OO.CC. A persone diverse non è concesso l’ingresso, a meno che non vi sia stata una specifica autorizzazione del Dirigente. Eventuali materiali dimenticati a casa dagli alunni potranno essere consegnati dai genitori ai collaboratori scolastici che provvederanno a recapitarli al bambino. Si invitano tuttavia i genitori a limitare per quanto possibile il verificarsi di tali situazioni. E’ vietato ai genitori accedere alle classi personalmente. Pertanto si sottolinea che i genitori degli alunni (o chi accompagna e preleva i bambini: nonni, fratelli maggiorenni,…) non possono assolutamente trattenersi nei locali della scuola, compresa l’area del giardino, se non per il tempo necessario a consegnare il bambino e riprenderlo. In particolare è fatto divieto assoluto accedere ad alcuni locali della scuola: AULE, SALA DA PRANZO, DORMITORIO. In detti ambienti può accedere esclusivamente il personale della scuola. CANCELLO D’INGRESSO Il cancello di ingresso della scuola, per ovvi motivi di sicurezza, DEVE SEMPRE ESSERE CHIUSO. ORARIO SCOLASTICO, ASSENZE, RITARDI, USCITE ANTICIPATE, RITIRO ALUNNI DA PARTE DI PERSONE TERZE: • L’orario scolastico deve essere rigorosamente rispettato. Sono consentiti ingressi anticipati o uscite posticipate solo eccezionalmente e a fronte di motivate richieste delle famiglie su autorizzazione del dirigente scolastico. • Gli alunni vengono consegnati solo ai genitori o a persone maggiorenni da loro delegate che devono essere presenti a scuola al termine dell’orario di lezione per la consegna dei figli. Una volta che i bambini vengono presi in consegna dai genitori, quest’ultimi se ne assumono la piena responsabilità. • Il modulo per la delega deve essere richiesto alla scuola all’inizio dell’anno scolastico, ha valore annuale e deve avere in allegato le fotocopie del documento di identità delle persone autorizzate. In caso di emergenza è possibile informare telefonicamente la scuola di eventuali cambiamenti, provvedendo a sanare la situazione con la compilazione della delega il giorno successivo. • I ritardi devono essere sempre giustificati dai genitori compilando l’apposito modulo. Sono ammessi ritardi solo per validi motivi, questi devono essere comunicati telefonicamente prima delle ore 9.00. • In particolari situazioni (assemblee sindacali, scioperi ecc.) l’orario potrà subire degli adattamenti. In dette occasioni, ai genitori sarà richiesta la firma sull’apposito comunicato. In caso contrario l’alunno non potrà lasciare la scuola anticipatamente. COLLOQUI CON I DOCENTI - ASSEMBLEE E RIUNIONI: • Sono programmati dalla scuola e comunicati alle famiglie. • I genitori sono chiamati ad organizzarsi per partecipare agli incontri individuali e a tutte le assemblee e riunioni a cui sono invitati. • Si ricorda che la scuola non offre un servizio di vigilanza bambini durante le assemblee, pertanto si invitano i genitori a lasciare a casa i propri figli se questi non sono espressamente invitati. • Durante le assemblee è opportuno che il telefono cellulare venga spento. 110 SCUOLA PRIMARIA ENTRATA/USCITA, PERMESSI DEGLI ALUNNI, RITIRO ALUNNI DA PARTE DI PERSONE TERZE • L’orario deve essere rigorosamente rispettato. Tutti gli alunni devono essere presenti al cancello 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni • Gli alunni vanno accompagnati e ripresi dai genitori ai cancelli. Al fine di evitare affollamento confusione nei cortili della scuola. E’ compito degli operatori scolastici attuare la sorveglianza nell’area scolastica. • Alla fine delle lezioni i genitori, o le persone da loro delegate, devono essere presenti all’uscita della scuola per la consegna degli alunni che saranno affidati solo ai genitori o a persone maggiorenni da loro delegate. Il modulo per la delega deve essere richiesto alla scuola all’inizio dell’anno scolastico, ha valore annuale e deve avere in allegato le fotocopie del documento di identità delle persone autorizzate. In caso di emergenza è possibile informare telefonicamente la scuola di eventuali cambiamenti, provvedendo a sanare la situazione con la compilazione della delega il giorno successivo. • Vanno rispettati gli orari d’ingresso. Sono consentiti ingressi anticipati o uscite posticipate solo a fronte di richieste motivate delle famiglie, regolarmente autorizzate. • Nei giorni di rientro pomeridiano gli alunni che non usufruiscono del servizio mensa possono accedere all’interno dei locali solo 5 minuti prima del suono della campanella. • Gli alunni che aderiscono al servizio mensa, qualora non intendano fermarsi a scuola per pranzo, devono presentare richiesta scritta da parte dei genitori. • Gli alunni che arrivano in ritardo sono autorizzati a entrare in aula dall’insegnante della prima ora. In caso di ritardi ripetuti sarà data comunicazione scritta alla famiglia. Il ritardo superiore ai 5 minuti deve essere regolarmente giustificato per iscritto dai genitori sull’apposito libretto. • Non è permesso agli alunni uscire dall’edificio scolastico prima del termine delle lezioni. L’uscita anticipata dalla scuola è consentita solo se l’alunno viene prelevato personalmente dal genitore o da un familiare maggiorenne delegato e conosciuto dall’insegnante. L’uscita anticipata, come l’ingresso posticipato, devono essere debitamente giustificati dai genitori tramite l’apposito libretto. • Per quanto riguarda l’uscita, si precisa che l’Istituto non è in grado di garantire alcun servizio di sorveglianza. Pertanto, gli alunni dovranno essere ritirati entro pochi minuti dal suono della campanella. • In particolari situazioni (assemblee sindacali, scioperi, ecc.) l’orario potrà subire degli adattamenti. In dette occasioni, ai genitori, sarà richiesta la firma sull’apposito comunicato. In caso contrario, l’alunno non potrà lasciare la scuola anticipatamente. COLLOQUI INDIVIDUALI CON I DOCENTI Gli interessati faranno richiesta tramite il modulo presente nel diario personale dell’alunno in base al quadro delle disponibilità settimanali (che sarà fornito quanto prima). Il docente fisserà l’appuntamento. Si suggerisce di utilizzare con frequenza tale opportunità. Non è possibile parlare con i docenti all’inizio o alla fine delle lezioni. RICEVIMENTI COLLETTIVI DEI GENITORI - CONSEGNA SCHEDE - ASSEMBLEE E RIUNIONI I ricevimenti collettivi saranno due infraquadrimestrali e riguarderanno l’andamento scolastico dei due periodi. Al termine dei quadrimestri saranno consegnate le schede di valutazione. In tali occasioni, il consistente afflusso di genitori all’interno dell’edificio scolastico, nonché motivi di sicurezza dettati dalle vigenti disposizioni in materia, impongono che i genitori evitino di presentarsi al ricevimento in compagnia dei bambini. Al riguardo, l’esperienza insegna che in 111 dette circostanze, per ovvi motivi, i ragazzi finiscono per sfuggire al controllo dei genitori, venendo così a trovarsi in situazioni di totale assenza di adeguata vigilanza. I genitori sono chiamati ad organizzarsi per partecipare a tutte le assemblee o alle riunioni a cui sono invitati. Durante le riunioni il cellulare è necessario spegnere o silenziare il cellulare. UTILIZZO DI TELEFONI CELLULARI E DI ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI DURANTE LE ATTIVITÀ DIDATTICHE Recentemente si sono verificati spiacevoli fatti di cronaca legati all’uso improprio di dispositivi informatici che hanno coinvolto la scuola. E’ opportuno pertanto fare delle precisazioni sull’argomento: - L’uso inadeguato dei telefonini cellulari, oltre a essere motivo di disturbo delle lezioni, sfocia spesso in episodi di violenza e di bullismo. - Le immagini pubblicate che riguardano persone della scuola, violano la legge sulla Privacy, con possibili conseguenze penali e azioni risarcitorie. Per quanto sopra, si invitano i genitori a collaborare attivamente con la scuola per garantire la tutela di tutti gli alunni e del personale scolastico, controllando assiduamente l’uso dei moderni strumenti e mezzi di comunicazione (facebook, twitter, whatsapp, ecc….) a cui i ragazzi possono accedere con facilità, ricordando sempre che l’uso non accorto e guidato di tali mezzi, mette a rischio la propria e altrui dignità e sicurezza. Questo, considerato, che solo i genitori hanno la potestà di controllare il contenuto dei telefoni cellulari dei propri figli, cosa non consentita ai docenti. Le SS.LL. sono tenute a prendere atto del regolamento d’Istituto in merito all’utilizzo scorretto del cellulare e di altri dispositivi elettronici durante la presenza a scuola ove, a fronte della violazione della norma, è prevista, l’irrogazione di sanzioni disciplinari. Si sottolinea, al fine di evitare inutili forme di giustificazioni, spesso provenienti anche dai genitori, che anche durante lo svolgimento delle attività didattiche, eventuali esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da ragioni di particolare gravità, potranno sempre essere soddisfatte, previa autorizzazione del docente. Scuola e Famiglia riusciranno a confrontarsi e a costruire accordi, assumendo reciproci impegni e responsabilità, basati sulla condivisione di principi e obiettivi comuni, sulla costruzione di un percorso di crescita umana e civile della persona, nonché per un’educazione efficace per cui tutti, insieme, nel diversità dei ruoli, siamo chiamati a lavorare. ACCESSO AI LOCALI SCOLASTICI Nell’edificio scolastico possono accedere solo gli studenti frequentanti, i docenti, il personale ATA, il Dirigente, i genitori per i colloqui con i docenti (con appuntamento e negli spazi appositamente destinati), i rappresentanti dei genitori durante le sedute degli OO.CC. A persone diverse non è concesso l’ingresso, a meno che non vi sia stata una specifica autorizzazione del Dirigente. Eventuali materiali dimenticati a casa dagli alunni potranno essere consegnati dai genitori ai collaboratori scolastici che provvederanno a recapitarli al ragazzo (al riguardo si sottolinea che non è consentito ai ragazzi l’utilizzo del telefono per richiedere ai genitori quanto dimenticato). Si invitano tuttavia i genitori a limitare per quanto possibile il verificarsi di tali situazioni. E’ vietato ai genitori accedere alle classi personalmente. ABBIGLIAMENTO A SCUOLA E MATERIALI Relativamente agli alunni della scuola primaria, l’Istituto tradizionalmente consiglia l’uso del grembiule. Infatti i molteplici aspetti positivi riconosciuti da più parti, portano gli operatori scolastici ad incoraggiarne l’utilizzo, con riscontro positivo nella quasi totalità dei bambini. Al riguardo si ritengono doverose alcune raccomandazioni: • è opportuno che singoli casi isolati si adeguino alla maggioranza degli studenti, dotandosi anch’essi del grembiule; 112 • l’uso del grembiule, fatte eccezioni dettate da cause impreviste, deve essere sistematico e non lasciato al caso; • situazioni particolari vanno discusse con le insegnanti. Si raccomanda inoltre di: • fornire agli alunni tuta e scarpe da ginnastica il giorno di educazione motoria; • fornire gli alunni del materiale scolastico richiesto e della merenda; • verificare che il figlio non porti con sé a scuola oggetti di particolare valore. COMPITI A CASA: • L’assegnazione dei compiti a casa rappresenta un momento significativo della vita scolastica e vanno eseguiti con costanza e impegno. • Gli insegnanti si impegnano a somministrarli con cadenza e quantità adeguate • I genitori si impegnano a controllare quotidianamente lo svolgimento dei compiti per casa. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ENTRATA/USCITA, PERMESSI DEGLI ALUNNI, RITIRO ALUNNI DA PARTE DI PERSONE TERZE • L’orario deve essere rigorosamente rispettato. Tutti gli alunni devono essere presenti al cancello 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni • Gli alunni vanno accompagnati e ripresi dai genitori ai cancelli. Al fine di evitare affollamento confusione nei cortili della scuola. E’ compito degli operatori scolastici attuare la sorveglianza nell’area scolastica. • Alla fine delle lezioni i genitori, o le persone da loro delegate, devono essere presenti all’uscita della scuola per la consegna degli alunni che saranno affidati solo ai genitori o a persone maggiorenni da loro delegate. Il modulo per la delega deve essere richiesto alla scuola all’inizio dell’anno scolastico, ha valore annuale e deve avere in allegato le fotocopie del documento di identità delle persone autorizzate. In caso di emergenza è possibile informare telefonicamente la scuola di eventuali cambiamenti, provvedendo a sanare la situazione con la compilazione della delega il giorno successivo. • Vanno rispettati gli orari d’ingresso. Sono consentiti ingressi anticipati o uscite posticipate solo a fronte di richieste motivate delle famiglie, regolarmente autorizzate. • Nei giorni di rientro pomeridiano gli alunni che non usufruiscono del servizio mensa possono accedere all’interno dei locali solo 5 minuti prima del suono della campanella. • Gli alunni che aderiscono al servizio mensa, qualora non intendano fermarsi a scuola per pranzo, devono presentare richiesta scritta da parte dei genitori. • Gli alunni che arrivano in ritardo sono autorizzati a entrare in aula dall’insegnante della prima ora. In caso di ritardi ripetuti sarà data comunicazione scritta alla famiglia. Il ritardo superiore ai 5 minuti deve essere regolarmente giustificato per iscritto dai genitori sull’apposito libretto. • Non è permesso agli alunni uscire dall’edificio scolastico prima del termine delle lezioni. L’uscita anticipata dalla scuola è consentita solo se l’alunno viene prelevato personalmente dal genitore o da un familiare maggiorenne delegato e conosciuto dall’insegnante. L’uscita anticipata, come l’ingresso posticipato, devono essere debitamente giustificati dai genitori tramite l’apposito libretto. • Per quanto riguarda l’uscita, si precisa che l’Istituto non è in grado di garantire alcun servizio di sorveglianza. Pertanto, gli alunni dovranno essere ritirati entro pochi minuti dal suono della campanella. 113 • In particolari situazioni (assemblee sindacali, scioperi, ecc.) l’orario potrà subire degli adattamenti. In dette occasioni, ai genitori, sarà richiesta la firma sull’apposito comunicato. In caso contrario, l’alunno non potrà lasciare la scuola anticipatamente. COLLOQUI INDIVIDUALI CON I DOCENTI Gli interessati faranno richiesta tramite il modulo presente nel diario personale dell’alunno in base al quadro delle disponibilità settimanali (che sarà fornito quanto prima). Il docente fisserà l’appuntamento. Si suggerisce di utilizzare con frequenza tale opportunità. Non è possibile parlare con i docenti all’inizio o alla fine delle lezioni. RICEVIMENTI COLLETTIVI DEI GENITORI - CONSEGNA SCHEDE - ASSEMBLEE E RIUNIONI I ricevimenti collettivi saranno due infraquadrimestrali e riguarderanno l’andamento scolastico dei due periodi. Al termine dei quadrimestri saranno consegnate le schede di valutazione. In tali occasioni, il consistente afflusso di genitori all’interno dell’edificio scolastico, nonché motivi di sicurezza dettati dalle vigenti disposizioni in materia, impongono che i genitori evitino di presentarsi al ricevimento in compagnia dei bambini. Al riguardo, l’esperienza insegna che in dette circostanze, per ovvi motivi, i ragazzi finiscono per sfuggire al controllo dei genitori, venendo così a trovarsi in situazioni di totale assenza di adeguata vigilanza. I genitori sono chiamati ad organizzarsi per partecipare a tutte le assemblee o alle riunioni a cui sono invitati. Durante le riunioni il cellulare è necessario spegnere o silenziare il cellulare. ACCESSO AI LOCALI SCOLASTICI Nell’edificio scolastico possono accedere solo gli studenti frequentanti, i docenti, il personale ATA, il Dirigente, i genitori per i colloqui con i docenti (con appuntamento e negli spazi appositamente destinati), i rappresentanti dei genitori durante le sedute degli OO.CC. A persone diverse non è concesso l’ingresso, a meno che non vi sia stata una specifica autorizzazione del Dirigente. Eventuali materiali dimenticati a casa dagli alunni potranno essere consegnati dai genitori ai collaboratori scolastici che provvederanno a recapitarli al ragazzo (al riguardo si sottolinea che non è consentito ai ragazzi l’utilizzo del telefono per richiedere ai genitori quanto dimenticato). Si invitano tuttavia i genitori a limitare per quanto possibile il verificarsi di tali situazioni. E’ vietato ai genitori accedere alle classi personalmente. ABBIGLIAMENTO A SCUOLA E MATERIALI Nella convinzione che ognuno di noi esprime la propria personalità anche attraverso l’abbigliamento e, soprattutto, nella fase delicata dell’adolescenza in cui i ragazzi si formano, si ritiene sia giusto lasciare loro lo spazio di decidere e sentirsi a proprio agio dentro i vestiti che indossano. Ciò nonostante, corre l’obbligo di richiamare l’attenzione dei genitori affinché vigilino su un abbigliamento consono al contesto scolastico, al fine di scongiurare quegli eccessi che gli adulti, a differenza dei ragazzi, sono in grado di valutare con maggiore consapevolezza. Si raccomanda inoltre di: • fornire agli alunni tuta e scarpe da ginnastica il giorno di educazione motoria; • fornire gli alunni del materiale scolastico richiesto e della merenda; • verificare che il figlio non porti con sé a scuola oggetti di particolare valore. COMPITI A CASA: • L’assegnazione dei compiti a casa rappresenta un momento significativo della vita scolastica e vanno eseguiti con costanza e impegno. • Gli insegnanti si impegnano a somministrarli con cadenza e quantità adeguate • I genitori si impegnano a controllare quotidianamente lo svolgimento dei compiti per casa. 114 FUMO A norma delle disposizioni di legge è assolutamente vietato fumare nei locali e nelle pertinenze recintate dell’Istituto. Ai trasgressori saranno applicate specifiche sanzioni. TELEFONI CELLULARI E ALTRI DISPOSITIVI ELETTRONICI MULTIMEDIALI Nell’Istituto vige il divieto assoluto di introdurre nella scuola qualsiasi tipo di cellulare o altri dispositivi elettronici multimediali (ipod, tablet, registratore…). Nei confronti di quanti vengono trovati in possesso di tali strumenti, a prescindere dal loro utilizzo, saranno immediatamente irrogate le sanzioni previste dal regolamento d’Istituto, precisamente: INFRAZIONE possesso di apparecchio non autorizzato utilizzo di apparecchio non autorizzato o, se autorizzato, utilizzo al di fuori degli usi consentiti SANZIONE • sospensione di n.1 giorno; • non partecipazione alle uscite didattiche programmate • sospensione di n.5 giorni; • non partecipazione alle uscite didattiche programmate Il divieto s’intende esteso anche alle uscite didattiche. Eventuali impellenti esigenze di comunicazione tra gli studenti e le famiglie, dettate da ragioni di particolare urgenza e/o gravità, potranno essere soddisfatte solo su specifica autorizzazione del docente (Nota Ministeriale 15/3/07), ovvero potrà essere utilizzato il telefono della scuola. I genitori che, nonostante la presente disposizione, ritengano di dotare i propri figli di cellulare devono farne richiesta mediante apposito modulo. L’autorizzazione ha durata annuale e deve essere rinnovata ogni inizio anno scolastico entro il mese di settembre. Con l’autorizzazione del Dirigente Scolastico i genitori si assumeranno la responsabilità civile e penale di un eventuale uso improprio. Al riguardo, si precisa, che la responsabilità in capo all’alunno, ovvero al genitore, esiste anche per i casi in cui l’utilizzo improprio dell’apparecchio avvenga da persone terze, a seguito cessione volontaria o comunque per mancata o inadeguata custodia da parte del figlio. A tal proposito, tuttavia, si invitano i genitori ad allinearsi il più possibile con le scelte dell’Istituto al fine di trasmettere ai ragazzi un messaggio chiaro, univoco e condiviso. 115 REGOLAMENTO ALUNNI NORME DI COMPORTAMENTO 1 Gli alunni sono tenuti, nell’ambiente scolastico, nei rapporti con il personale docente e ATA e nelle relazioni con i compagni ad un comportamento rispettoso delle norme consone alla convivenza civile; 2 Gli alunni sono tenuti a frequentare regolarmente le lezioni, a favorirne lo svolgimento e ad assolvere assiduamente gli impegni di studio. La presenza a scuola è obbligatoria per tutte le attività organizzate e programmate dall’Istituto. Le assenze vanno giustificate mediante i moduli inseriti nell’apposita sezione del diario scolastico, debitamente compilati e firmati, da presentare all’insegnante della prima ora. In caso di assenze che superino i 5 giorni deve essere presentato anche il certificato medico. L’alunno che non giustifichi l’assenza entro tre giorni, dovrà essere accompagnato da uno dei genitori o da chi ne fa le veci. Assenze ripetute, non motivate, saranno segnalate alla competente autorità, in quanto riconducibili a situazione di evasione/ elusione dell’obbligo di istruzione dei minori. 3 Gli alunni vanno accompagnati e ripresi dai genitori ai cancelli e accedono alle scuole nei 5 minuti che precedono il normale avvio delle lezioni. Sono consentiti ingressi anticipati solo a fronte di richieste motivate delle famiglie, regolarmente autorizzate. Gli alunni che utilizzano la bicicletta devono evitare affollamenti davanti ai cancelli e fare in modo che l’ingresso avvenga in modo ordinato evitando confusione nei cortili della scuola. All’interno del cortile, prima di varcare il cancello, la bici deve essere trasportata a mano. 4 Gli alunni sono tenuti a rispettare rigorosamente gli orari d’ingresso. Gli alunni che arrivano in ritardo sono autorizzati a entrare in aula dall’insegnante della prima ora. In caso di ritardi ripetuti sarà data comunicazione scritta alla famiglia. I ritardi vengono annotati sul registro di classe e dovranno essere giustificati per iscritto dai genitori il giorno successivo, tramite diario, in quanto equiparabili a permessi di entrata fuori orario. 5 Nei giorni di rientro pomeridiano coloro che non usufruiscono del servizio mensa possono accedere all’interno dei locali solo 5 minuti prima del suono della campanella. 6 Gli iscritti alla mensa che, per situazioni specifiche non intendono usufruire del servizio, devono giustificare l’assenza-rinuncia mediante giustificazione scritta. 7 Non è consentito agli alunni uscire dall’edificio scolastico prima del termine delle lezioni. In caso di necessità, i genitori devono preventivamente avvertire la scuola tramite richiesta scritta sul diario e venire a prelevare personalmente il figlio (o delegare altra persona maggiorenne che dovrà esibire documento di riconoscimento). L’uscita anticipata, come l’ingresso posticipato, devono essere debitamente giustificati dai genitori tramite diario. 8 Gli alunni devono portare quotidianamente a scuola il diario scolastico (tenuto con cura) che è il mezzo di comunicazione costante tra scuola e famiglia. I genitori sono invitati a controllare giornalmente i compiti assegnati, le eventuali annotazioni degli insegnanti, le comunicazioni della scuola e ad apporre la propria firma per presa visione. 9 Gli alunni che, per motivi di salute, non possono effettuare le lezioni di educazione fisica, devono presentare al Dirigente Scolastico la domanda di esonero, accompagnata da certificato medico. Per la pratica dell’attività sportiva integrativa e per la partecipazione ai Giochi Sportivi Studenteschi dovrà essere presentato l’apposito certificato medico. 10 Al cambio di insegnante, negli spostamenti da un’aula all’altra, all’ingresso e all’uscita gli alunni devono tenere un comportamento corretto ed educato. Non è permesso correre, uscire dalla classe senza autorizzazione, gridare, ecc. 11 Gli alunni possono recarsi nella sala insegnanti, in biblioteca, in palestra, nei laboratori solo con l’autorizzazione e sotto il controllo di un insegnante o di un collaboratore scolastico che se ne assumono la responsabilità. 116 12 Durante l’intervallo o la pausa mensa, sia nei locali interni che nel cortile, sono da evitare giochi che possano diventare pericolosi (spingersi, salire e scendere la scale correndo). Gli alunni sono tenuti all’osservanza delle disposizioni dei docenti e dei collaboratori scolastici responsabili della vigilanza. 13 Gli alunni devono evitare nel modo più assoluto di tenere comportamenti violenti (sia essa violenza fisica che psicologica) in quanto l’Istituto tutela il diritto di tutti a frequentare la scuola con serenità senza dover subire le prepotenze altrui. 14 In presenza di comportamenti aggressivi e/o violenti che per la loro portata lesiva e connotazione di imprevedibilità, anche in ordine alla possibilità che vengano reiterati, non possano essere prevenuti e/o contenuti in maniera adeguata a garantire la sicurezza e l’incolumità dello stesso alunno o di terzi, è previsto l’allontanamento cautelare con l’immediato coinvolgimento della famiglia. 15 Gli alunni sono tenuti a rispettare il lavoro e a seguire le indicazioni dei collaboratori scolastici, che assicurano con i docenti il buon funzionamento della scuola e, in alcuni momenti, possono essere incaricati alla sorveglianza di una classe o di un gruppo di alunni. 16 I servizi vanno utilizzati in modo corretto e devono essere rispettate le più elementari norme di igiene e pulizia. 17 Nelle aule, negli spazi comuni, nei laboratori, nei cortili sono collocati contenitori per i rifiuti che devono essere sempre utilizzati correttamente. 18 Gli alunni sono tenuti a portare a scuola lo stretto occorrente per lavoro scolastico e la merenda per le pause ricreative. È da evitarsi il portare a scuola oggetti personali di valore e/o somme di denaro. La scuola non è in grado di garantirne il controllo e non risponde in caso di smarrimento. 19 Scuola primaria: è severamente vietato l’uso del cellulare sia durante le lezioni che nelle pause ricreative. L’ utilizzo di messaggi e di registrazioni audio/video, in particolare, oltre a costituire una grave mancanza sul piano disciplinare può configurarsi come trattamento illecito di dati personali. Scuola Secondaria 1°grado: vige divieto assoluto di introdurre nella scuola qualsiasi tipo di cellulare o altri dispositivi elettronici multimediali (ipod, tablet, registratore…). 20 Ogni alunno è responsabile degli arredi e del materiale didattico che la scuola gli affida: danni volontari ai materiali, agli arredi, alle suppellettili dell’Istituto saranno risarciti dagli esercenti la potestà genitoriale. 21 E’ fatto divieto agli alunni invitare estranei ed intrattenersi con loro nella scuola. 22 I nominativi degli alunni o le classi che non rispettano le presenti regole saranno segnalati al Dirigente Scolastico e saranno irrogate le conseguenti sanzioni. 23 L’alunno ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile. Qualora desideri chiarimenti su disposizioni o interventi disciplinari, può chiedere di essere ricevuto dal docente o dal Dirigente Scolastico per esporre il proprio caso. GARANZIA L’organo di garanzia all’interno dell’Istituto è costituito da: a Dirigente Scolastico. b Un docente designato dal Collegio dei Docenti. c Un genitore indicato dal Consiglio d’Istituto. L’organo di garanzia decide in via definitiva su ricorso di chiunque ne abbia interesse per quanto attiene all’applicazione. 117 COMPORTAMENTI FUNZIONALI ALL’ORGANIZZAZIONE E ALLA SICUREZZA NELLO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ DI ISTITUTO. All’inizio delle prime classi, come previsto dal piano accoglienza e continuità, tutti gli insegnanti cureranno un’attività di elaborazione, insieme agli studenti, delle regole funzionali alla vita della classe e un’attività di trasmissione delle regole comuni a tutto l’Istituto . Queste ultime, in particolare per la scuola secondaria di promo grado e la scuola primaria, sono le seguenti. a) Durante i momenti di pre-scuola e interscuola: ➢ Si entra dal cancello a piedi e/o con la bicicletta a mano ➢ Le biciclette vanno sistemate negli appositi supporti in modo ordinato ➢ Al suono della campanella ci si dirige nello spazio assegnato alla propria classe e ci si mette in fila per due in attesa dell’insegnante ➢Durante l’interscuola non ci si può allontanare dal cortile se non con il permesso dell’insegnante responsabile ➢ Si gioca in modo corretto e rispettando i compagni anche attraverso i comportamenti verbali. In classe: ➢ Si entra in ordine , si resta in piedi al proprio posto e, dopo il saluto dell’insegnante, ci si siede ➢ Nel cambio dell’ora, all’ingresso dell’insegnante, ci si alza per salutare ( secondaria) ➢ Se durante la lezione entra un docente o il Dirigente Scolastico, si saluta e si resta in silenzio al proprio posto ➢ Ci si sposta dal proprio banco dietro permesso del docente ➢ Si chiede la parola alzando la mano ➢ Si rispettano le consegne ➢ Si passano ai compagni gli oggetti con educazione ➢ Si sta attenti durante l’attività didattica. ➢ Si viene a scuola con un abbigliamento consono all’ambiente. a) In mensa: Anche l’attività mensa è da intendersi come momento pienamente educativo e opportunità formativa. Per l’intervallo del dopo mensa sono valide le regole di comportamento della ricreazione. ➢ In mensa si resta in fila, aspettando il proprio turno ➢ Si lascia il posto come lo si è trovato ➢ Si parla sottovoce ➢ Alla fine del pranzo si suddivide il rifiuto umido dal secco e lo si depone negli appositi contenitori ( secondaria) ➢ Ci si alza dal posto e si esce dalla mensa solo con il permesso dell’insegnante ➢ Si esce verso gli spazi ricreativi secondo le regole degli spostamenti. Negli spostamenti: ➢ Si segue l’insegnante in silenzio e in fila per due ➢ Non ci si spinge ➢ Si parla a bassa voce 118 PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI E INTERVENTI EDUCATIVI CORRETTIVI ALLONTANAMENTO CAUTELARE E’previsto l’allontanamento cautelare di un alunno dalla scuola in presenza di comportamenti aggressivi e/o violenti che per la loro portata lesiva e connotazione di imprevedibilità, anche in ordine alla possibilità che vengano reiterati, non possano essere prevenuti e/o contenuti in maniera adeguata a garantire la sicurezza e l’incolumità dello stesso alunno o di terzi, in particolare minori, mediante il ricorso agli ordinari mezzi ed alle sole risorse professionali immediatamente disponibili presso la scuola. L’allontanamento è disposto dal Dirigente Scolastico con atto motivato indirizzato alla famiglia dell’alunno e per il suo tramite all’alunno medesimo a decorrere dal giorno successivo a quello della comunicazione ed ha la durata provvisoria di due/(tre) giorni lavorativi, necessari per la convocazione, in via d’urgenza, del Consiglio di Classe. L’atto di allontanamento adottato dal Dirigente Scolastico, ove non confermato dal Consiglio di Classe, cessa di produrre effetti dal giorno successivo. In caso di conferma il Consiglio di Classe può altresì deliberarne la proroga, con decisione motivata adottata a maggioranza. Detta proroga è disposta per il tempo strettamente necessario all’adozione delle misure di contenimento e/o prevenzione necessarie al ripristino di una situazione in cui siano garantiti adeguati livelli di incolumità e/o sicurezza. Il collegio redige apposito verbale nel quale è dato atto delle azioni a tal fine intraprese e da intraprendere. L’istituto dell’allontanamento cautelare non ha natura sanzionatoria e lascia impregiudicata l’eventuale azione disciplinare che, in assenza di circostanze esimenti, è avviata nei confronti dell’alunno nel rispetto delle regole, delle garanzie e con i tempi imposti dal codice/ regolamento disciplinare vigente nell’Istituto. Qualora a conclusione dell’eventuale procedimento disciplinare avviato per i fatti che hanno dato luogo all’allontanamento cautelare venga irrogata una sanzione, nella determinazione del tipo ed entità di quest’ultima l’organo avente titolo a comminarla tiene conto dell’allontanamento cautelare disposto. Ove la sanzione comminata si configuri come sospensione dalla frequenza delle lezioni (o provvedimenti della stessa specie previsti dal codice disciplinare/regolamento), l’allontanamento cautelare è a tutti gli effetti considerato quale parte della sanzione medesima, fino alla concorrenza di quest’ultima. Qualora la sanzione della sospensione comminata ecceda in durata la misura cautelare dell’allontanamento, essa è eseguita limitatamente all’eccedenza. 1. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica. 2. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato invitato prima ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 3. Il ricorso a sanzioni disciplinari per tutto il gruppo classe deve essere attuato solo in casi eccezionali e qualora ciò risponda a precisa strategia educativo didattica. 4. Le sanzioni sono sempre temporanee e proporzionate all’infrazione disciplinare. 5. In previsione di sanzione disciplinare, i genitori devono essere prontamente avvisati ed informati per assunzione di decisioni consapevolmente condivise nella specifica responsabilità educativa delle parti. 6. La convocazione dei genitori non deve configurarsi di per sé come sanzione disciplinare, ma come mezzo preventivo di informazione-collaborazione volto all’accordo-condivisione sulle strategie educative di recupero dell’alunno. 7. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano l’allontanamento dalla comunità scolastica 119 sono sempre adottati da un organo collegiale. Nei periodi di allontanamento deve essere previsto, per quanto possibile, un rapporto con l’alunno e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. REGOLAMENTO ATTUATIVO-SANZIONI DISCIPLINARI Vista la normativa vigente e preso atto del DPR 24 giugno 1998, n. 249 e della nota del MIUR prot. n.- 3602/PO del 31 luglio 2008, si fa riferimento all’art. 1 il quale sancisce che la Scuola è luogo di formazione e comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale che fondano il proprio progetto e azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente contribuendo allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l’educazione alla consapevolezza, alla valorizzazione dell’identità, al senso di responsabilità e dell’autonomia personale. La scuola persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all’evoluzione delle conoscenze e all’inserimento nella vita attiva e al rispetto di tutte le persone che la compongono. Si fa riferimento ai documenti sopra citati per la definizione di diritti, doveri e sanzioni disciplinari. MANCANZA CHI DA' LA SANZIONE SANZIONE GRADO SCOLASTICO sospensione di n.1 giorno; possesso di apparecchio non autorizzato Dirigente Scolastico Scuola sec.1° non partecipazione alle uscite didattiche programmate utilizzo di apparecchio non autorizzato o, se autorizzato, utilizzo al di fuori degli usi consentiti 120 sospensione di n.5 giorni; Dirigente Scolastico Scuola sec.1° non partecipazione alle uscite didattiche programmate Ammonizione orale; punizioni riflessive. Ritiro dai giochi (per un breve tempo). E se reiterata, comunicazione scritta alla famiglia. Disturba in classe i compagni e impedisce il lavoro dell’insegnante e dei compagni Non svolge il lavoro assegnato in classe o lo svolge parzialmente Insegnante Insegnante che rileva la mancanza Ammonizione orale; punizioni riflessive: leggere, commentare e/o produrre un testo con contenuti collegati alla mancanza. Ritiro dai giochi (per un breve tempo). E se reiterata, comunicazione, scritta alla famiglia. Scuola dell’infanzia e primo ciclo scuola primaria Secondo ciclo scuola primaria Ammonizione orale; punizioni riflessive: leggere, commentare e/o produrre un testo con contenuti collegati alla mancanza. E se reiterata, comunicazione scritta alla famiglia. Scuola secondaria di primo grado Ammonizione orale; punizioni riflessive. Ritiro dai giochi (per un breve tempo). Assegnazione del lavoro non fatto per casa. E se reiterata, comunicazione scritta alla famiglia. Scuola dell’infanzia e primo ciclo scuola primaria Ammonizione orale; punizioni riflessive: leggere, commentare e/o produrre un testo con contenuti collegati alla mancanza. Ritiro dai giochi (per un breve tempo). Assegnazione del lavoro non fatto per casa. E se reiterata, comunicazione, scritta alla famiglia. Secondo ciclo scuola primaria Ammonizione orale; punizioni riflessive: leggere, commentare e/o produrre un testo con contenuti collegati alla mancanza. Assegnazione del lavoro non fatto per casa. E se reiterata, comunicazione scritta alla famiglia. Scuola secondaria di primo grado 121 Non svolge i compiti assegnati per casa. Non osserva le prescrizioni degli insegnanti Insegnante che rileva la mancanza Team docente Consiglio di classe Insegnante che rileva la mancanza Team docente Consiglio di classe Assume un atteggiamento arrogante o di insubordinazione con gli adulti Reitera un comportamento fortemente inadeguato all'interno della scuola nei rapporti interpersonali Umilia i compagni e assume atteggiamenti di prepotenza, aggressività, arroganza e vessazione verso i compagni. Picchia i compagni 122 Insegnante che rileva la mancanza Team docente Consiglio di classe Dirigente Scolastico Insegnante che rileva la mancanza Team docente Consiglio di classe Dirigente Scolastico Insegnante che rileva la mancanza Team docente Consiglio di classe Dirigente Scolastico Insegnante che rileva la mancanza Team docente Consiglio di classe Dirigente Scolastico Ammonizione orale. Assegnazione del lavoro non fatto come compito aggiuntivo per casa. E se reiterata, comunicazione scritta alla famiglia con possibile eventuale richiesta di colloquio Ammonizione orale; Comunicazione alla famiglia; punizioni riflessive: lettura, commento o produzione di testi pertinenti, ecc. Ammonizione orale; Comunicazione alla famiglia; punizioni riflessive: lettura, commento o produzione di testi pertinenti, ecc. In caso di situazioni reiterate, nota nel registro di classe ed eventuale provvedimento discusso dal team o dal consiglio di classe. Ammonizione orale; Comunicazione alla famiglia e nota nel registro di classe Sospensione dalle uscite didattiche, dalle visite guidate e da tutte quelle attività che richiedono capacità di autocontrollo. Ammonizione orale; Comunicazione alla famiglia e nota nel registro di classe. Punizioni riflessive: lettura, commento o produzione di testi pertinenti, ecc. Ritiro dalle attività. In caso di situazioni reiterate il provvedimento verrà discusso dal team o dal consiglio di classe. Ammonizione orale; Comunicazione alla famiglia e nota nel registro di classe. Punizioni riflessive: lettura, commento o produzione di testi pertinenti, ecc. Ritiro dalle attività. In caso di situazioni reiterate il provvedimento verrà discusso dal team o dal consiglio di classe. Primo e secondo ciclo scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Scuola dell’infanzia Primo e secondo ciclo scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Scuola dell’infanzia Primo e secondo ciclo scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Scuola dell’infanzia Primo e secondo ciclo scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Scuola dell’infanzia Primo e secondo ciclo scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Scuola dell’infanzia Primo e secondo ciclo scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Sporca o danneggia strumenti, suppellettili, arredi in dotazione alla scuola Non rispetta le cose altrui Sottrae cose ai compagni e non le restituisce Danneggia oggetti personali Insegnante che rileva la mancanza Team docente Consiglio di classe Dirigente Scolastico Insegnante che rileva la mancanza Team docente Consiglio di classe Dirigente Scolastico Insegnante che rileva la mancanza Team docente Consiglio di classe Dirigente Scolastico Insegnante che rileva la mancanza Team docente Consiglio di classe Dirigente Scolastico Ammonizione orale; Comunicazione alla famiglia e nota nel registro di classe. Punizioni riflessive: lettura, commento o produzione di testi pertinenti, ecc. Ripristino alla situazione iniziale Ritiro dalle attività. In caso di situazioni reiterate il provvedimento verrà discusso dal team o dal consiglio di classe Addebito di eventuali spese alla famiglia. Ammonizione orale; Comunicazione alla famiglia; Punizioni riflessive: lettura, commento o produzione di testi pertinenti, ecc. Ritiro dalle attività. In caso di situazioni reiterate il provvedimento verrà discusso dal team o dal consiglio di classe Ammonizione orale; Comunicazione alla famiglia e nota nel registro di classe. Punizioni riflessive: lettura, commento o produzione di testi pertinenti, ecc. Ritiro dalle attività. In caso di situazioni reiterate il provvedimento verrà discusso dal team o dal consiglio di classe Addebito di eventuali spese alla famiglia. Ammonizione orale; Comunicazione alla famiglia; Punizioni riflessive: lettura, commento o produzione di testi pertinenti, ecc. Scuola dell’infanzia Primo e secondo ciclo scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Scuola dell’infanzia Primo e secondo ciclo scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Scuola dell’infanzia Primo e secondo ciclo scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Scuola dell’infanzia Primo e secondo ciclo scuola primaria Scuola secondaria di primo grado Nota 1) La sospensione dai giochi non significa che l’alunno debba saltare la ricreazione e il tempo di sospensione può essere utilizzato in maniera efficace es. recupero del lavoro non fatto. 123 REGOLAMENTO VISITE D’ISTRUZIONE 1. La scuola considera le uscite didattiche e i viaggi d’istruzione come arricchimento dell’offerta formativa e momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione. 2. Le uscite didattiche relative all’attività sportiva costituiscono parte integrante e qualificante dell’offerta formativa e devono essere effettuate con la collaborazione di tutti i docenti. 3. I Consigli di Classe, di Interclasse e di Intersezione propongono le uscite e/o i viaggi d’istruzione in coerenza con la programmazione e ne verificano la fattibilità, indicando (entro i termini fissati) tempi, obiettivi, itinerario, studenti partecipanti, docenti accompagnatori, modalità e mezzi di trasporto, spesa per alunno. 4. L’uscita che coinvolge una sola classe necessita di 2 accompagnatori; per uscite di più classi gli accompagnatori sono 1 ogni 15 alunni e un accompagnatore ogni uno/due alunni in situazione di handicap (in base alla gravità). 5. I Consigli di Classe, di Interclasse, di Intersezione, nel designare gli accompagnatori all’interno dei Consigli coinvolti nell’uscita, provvedono inoltre ad indicare un accompagnatore (supplente) in più per ogni classe per subentro in caso di imprevisto. Se l’insegnante accompagnatore presta servizio in altre scuole è tenuto a concordare con la Dirigenza gli eventuali impegni. La funzione di accompagnatore, in caso di sopraggiunta necessità, può essere svolta anche dai collaboratori scolastici. 6. E’ auspicabile la totale partecipazione della classe. Nessun alunno deve essere escluso dai viaggi istruttivi o dalle uscite didattiche per ragioni di carattere economico. Il limite numerico dei partecipanti al di sotto del quale non verrà concessa l’autorizzazione è pari all’80% degli alunni frequentanti la classe. 7. In caso la quota di partecipazione sia particolarmente elevata si dovrà, attraverso un sondaggio riservato alle famiglie, acquisire il parere favorevole almeno dell’80% degli alunni. 8. Le attività approvate e programmate dai Consigli di Classe, Interclasse, Intersezione e dal Collegio rientrano nel piano delle uscite e dei viaggi d’Istruzione della scuola e devono essere calendarizzate entro la fine di novembre. 9. Qualora, eccezionalmente, si dovesse presentare l’opportunità di una visita guidata in occasione di mostre o di altre manifestazioni culturali con data non prevedibile, è necessario comunque presentare tutta la documentazione non oltre il 10° giorno precedente la partenza prevista. Analoga procedura deve essere adottata per quelle iniziative che ricadono nel primo periodo dell’anno scolastico, ovvero prima dell’adozione del piano da parte del Consiglio d’Istituto. In detti casi, il Dirigente Scolastico verificherà se l’uscita risponde ai criteri e parametri fissati dal Consiglio d’Istituto e procederà alla formale autorizzazione. 10. I docenti accompagnatori, sentito, se possibile, il Dirigente Scolastico, possono interrompere il viaggio d’istruzione in qualsiasi momento in presenza di comportamento gravemente scorretto da parte degli alunni. In tale caso non spetta agli allievi alcun rimborso. 11. In caso di mancata partecipazione di alunni al viaggio, la quota già versata non potrà essere restituita in misura intera, ma bisognerà tener conto delle spese comunque impegnate. Criteri – parametri ➢ Le uscite didattiche si effettuano nell’arco dell’orario di lezione. ➢ Le visite guidate non devono superare la durata di una giornata e possono essere effettuate nel territorio regionale o delle regioni limitrofe. ➢ I viaggi di istruzione non devono superare la durata di tre giorni e possono effettuarsi in tutto il territorio nazionale e all’estero. Gli itinerari non devono risultare particolarmente faticosi riguardo al chilometraggio, onde evitare una permanenza eccessivamente lunga degli alunni nei mezzi di trasporto. 124 ➢ I viaggi di Istruzione possono essere effettuati esclusivamente dalle classi terze della scuola secondaria di 1° grado. ➢ Per effettuare viaggi d’istruzione e visite guidate non possono essere utilizzati più di 6 giorni di lezione nel corso dell’anno scolastico. ➢ Solo nel caso di progetti particolari e documentati connessi con la programmazione possono essere concesse dal Consiglio d’Istituto eccezioni al precedente punto. Cosa deve fare l’insegnante responsabile dell’organizzazione: ➢ presentare, entro il termine previsto, l’apposito modello completo in ogni sua parte. Particolare attenzione va prestata nella determinazione del costo pro-capite, che deve essere definitivo sin dalla proposta iniziale, e riportare la firma dei docenti indicati come accompagnatori ➢ prendere atto dell’avvenuta autorizzazione ➢ comunicare in forma scritta ai genitori tutti i dati relativi all’uscita e acquisirne le autorizzazioni ➢ raccogliere le quote e procedere al loro versamento secondo le seguenti modalità: a) facendo pervenire la somma raccolta in segreteria entro le ore 9,30 o b) procedendo direttamente al versamento sul c/c/p intestato all’Istituto, presentando successivamente copia del bollettino postale in segreteria; ➢ gestire, in collaborazione con l’Ufficio di segreteria, eventuali prenotazioni e caparre; ➢ procurarsi la documentazione e quanto necessario (elenchi alunni, modello denuncia infortuni, numeri telefonici di riferimento, cassetta pronto soccorso ove prevista) per l’effettuazione della gita ➢ redigere una breve relazione sull’andamento e sulla qualità dei servizi utilizzati (alberghi, ristoranti, bus) ➢ presentare, ove previsto, documentazione giustificativa per il rimborso (ingressi, vitto/ alloggio) Cosa devono fare gli alunni ➢ dare riscontro nei termini alle richieste (autorizzazioni, quote, documenti vari) dell’insegnante responsabile; ➢ in Bus tenere un comportamento rispettoso nei confronti dell’autista e nel mezzo di trasporto (non sporcare, non scrivere sui sedili, non alzarsi durante la corsa,..) ➢ in treno mantenere il posto assegnato e spostarsi solo previa autorizzazione del docente accompagnatore ➢ in albergo rispettare il regolamento del locale con particolare attenzione al silenzio notturno; rimanere nella stanza assegnata senza effettuare spostamenti inopportuni; ➢ durante tutta la durata del viaggio o della visita di studio, attenersi alle prescrizioni degli insegnanti accompagnatori e mantenere un comportamento serio ed educato; ➢ risarcire i danni eventualmente provocati per colpa, dolo o negligenza a beni o persone. 125 PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA Visto il DPR 249 del 24 giugno 1998 (Statuto delle studentesse e degli studenti) Visto il DPR 235 del 21 novembre 2007 (Modifiche ed integrazioni allo Statuto) Vista la CM Prot. n. 3602/PO del 31 luglio 2008 Si conviene e si stipula Il presente Patto di Corresponsabilità che definisce diritti e doveri della Scuola, dei genitori e degli alunni, nel rapporto Educativo. Il PEC è una dichiarazione esplicita e partecipata ed è rinegoziabile. I soggetti componenti la comunità scolastica (Studenti, Genitori, Scuola) si assumono gli impegni sotto descritti, affinché la scuola sia luogo di crescita civile e culturale della persona e si adoperi per trasmettere non solo competenze, ma anche quei valori necessari a formare cittadini consapevoli e rispettabili. Scuola Alunni Famiglie Condividono con gli insegnanti e la famiglia la lettura del piano formativo. Si impegnano ad essere soggetto attivo del proprio percorso scolastico e culturale cercando di conoscere e sfruttare i propri punti forti, prendendo consapevolezza dei propri punti deboli e attivando strategie efficaci per riuscire al meglio. Prendono visione del piano formativo, lo condividono, lo discutono con i propri figli assumendosi la responsabilità di quanto espresso. Rispettano la libertà d’insegnamento, come prevista dalla costituzione, e la competenza valutativa dei docenti. Riconoscono alla scuola la dignità condividendone attivamente le scelte educative e accettandone la valutazione formativa. Si impegnano a prendere coscienza dei personali diritti e doveri e a mantenere un comportamento positivo e corretto, rispettando l'ambiente scolastico inteso come un insieme di persone, oggetti e situazioni. Si impegnano a valorizzare l'istituzione scolastica , instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di collaborazione con i docenti nel segno della continuità dell'azione educativa. Offerta formativa/Rispetto La Scuola, quale comunità educante che assicura libertà di espressione, di pensiero, di coscienza, di religione a tutte le sue componenti, si impegna a garantire un’offerta formativa basata su progetti e iniziative volte a promuovere il benessere e il successo dello studente, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale. Relazione/Fiducia/Regole Educa al senso di responsabilità ed alla cittadinanza attiva; promuove il pieno sviluppo della personalità degli studenti nella costruzione del sé, attraverso corrette e significative relazioni con gli altri. Crea un clima sereno in cui stimolare il dialogo e la discussione favorendo la conoscenza e il rapporto reciproco tra studenti. 126 Partecipazione Crea le migliori condizioni affinchè gli organi di rappresentazione democratica possano assolvere a pieno la loro funzione, Ascolta e coinvolge gli studenti e le famiglie invitandoli ad una assunzione di responsabilità rispetto a quanto espresso nel patto formativo. Condivide con le famiglie la stesura, l'applicazione e il rispetto delle regole interne all'istituto. Partecipano in modo attivo e responsabile alla vita della scuola frequentando regolarmente le lezioni e assolvendo assiduamente agli impegni di studio riconoscendo le proprie possibilità e i propri limiti come occasione di crescita. Favoriscono in modo positivo lo svolgimento dell’attività didattica, impegnandosi a prestare attenzione e ad intervenire in maniera rispettosa e consona. Seguono il processo di formazione dei propri figli, tenendo contatti con gli insegnanti, partecipando attivamente alle riunioni previste dagli organi collegiali, nonché ad ogni altra attività promossa dalla scuola che preveda la presenza dei genitori. Utilizzano sedi e tempi opportunamente previsti per lo scambio di opinioni e idee, quale momento di proposta e collaborazione alla vita scolastica. Riferiscono puntualmente e con sollecitudine, ai genitori, ogni comunicazione proveniente dalla Scuola. Hanno il dovere di utilizzare i materiali propri e/o materiali ed attrezzature dell'Istituto, con dovuto rispetto ed attenzione, assumendo la responsabilità per eventuali danni derivanti da uno scorretto od improprio uso dei materiali e/o delle attrezzature medesime. Hanno inoltre il dovere di non portare all'interno dell'Istituto materiali e/o strumenti pericolosi estranei all'attività scolastica. Si impegnano a prendere visione di tutte le comunicazioni emanate dall'Istituto, comprese le eventuali decisioni e provvedimenti disciplinari, affrontando gli episodi di conflitto e di criticità con spirito di collaborazione.Si impegnano inoltre a sensibilizzare il figlio ad un uso corretto e rispettoso di quanto fornito dall'Istituto (comunità), assumendosi l'onere di riparare “in solido” ad eventuali danni arrecati al patrimonio della Scuola (Responsabilità in educando). Si assumono il compito di prelevare il minore all'uscita della scuola, al termine del normale orario delle lezioni (come da comunicazione ufficiale), o di delegare qualcuno a prelevarlo, nel caso l'alunno non si serva del pulmino. Contribuiscono alla creazione di un ambiente accogliente, privo di discriminazioni, cogliendo il valore della diversità e dando il proprio positivo apporto alle iniziative di integrazione predisposte dall’Istituto. Favoriscono, per quanto possibile, l’integrazione dei propri figli sotto il profilo sociale, culturale, religioso, attraverso un impegno esplicito nell’accettazione delle regole vigenti all’interno dell’istituzione scolastica. In presenza di situazioni di svantaggio assicurano il necessario supporto, favorendo la motivazione scolastica, l’autostima, la relazionalità positiva. Interventi educativi/richiami Comunica costantemente con le famiglie, informandole circa l'attività dell'Istituto e l'andamento didatticodisciplinare di ogni singolo alunno. Promuovendo il rispetto della persona e la civile convivenza tra i diversi soggetti, si attiva affinché siano rispettate le norme di comportamento e si manifesti la giusta considerazione per l'utilizzo delle strutture scolastiche, gli arredi e le attrezzature. Si adopera attivamente affinché le norme ed i regolamenti dell'Istituto siano comunque rispettati assumendosi l'onere della vigilanza degli alunni, all'interno dell'Istituto, durante le attività scolastiche (Responsabilità in vigilando). Convivenza civile Concorre a creare un ambiente educativo sereno e rassicurante, stimolando l’accettazione dell’ “altro”, il senso civico e la solidarietà attraverso specifiche iniziative di accoglienza e di supporto, contrastando ogni forma di discriminazione. Garantisce interventi per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio al fine di combattere il fenomeno della dispersione scolastica. 127 128 129 ORARIO DELLA SEGRETERIA dal lunedì al venerdì 7,30-16,30 Sabato 7,30-13,00 estivo: dal lunedì al venerdì 7,30-14,00 ORARIO DI APERTURA AL PUBBLICO DELLA SEGRETERIA Dal lunedi al venerdi 10,00-13,00 14,00-15,00 SU APPUNTAMENTO Sabato 10,00-13,00 Estivo dal lunedì al venerdì 10,00-13,00 NUMERO TELEFONICO: 0423 493595 - 0423 722057 130