www.bccscafati-cetara.it Numero 5 - gennaio - febbraio 2008 La Bcc al ser vizio dei cittadini Il Cral presenta i suo programmi XXVI Torneo “Città di Scafati” Ad aprile l’Assemblea dei soci AVVENIMENTI Nuove tecnologie "Un dito prezioso" L’Editoriale di Filippo De Roberto L di Massimo Cavallaro Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara L 'avvento della Santa Pasqua è sempre sinonimo di rinnovamento. E la rinascita può e deve compiersi per mano dei singoli uomini, dal proprio interno, dal cuore. Ognuno deve diventare protagonista attivo di un rinnovamento che comprenda tutti gli ambiti della propria esistenza: sociale, economico, politico, religioso. Oggi più che mai è necessario credere nei valori cristiani di solidarietà e cooperazione per costruire un contesto territoriale capace di rispondere concretamente e prontamente ai bisogni dei singoli individui e delle loro famiglie. Questi principi rappresentano l'orgoglio di chi, come noi, fa banca con innovazioni e obiettivi diversi da tutti gli altri competitori, guidati da quei valori "antichi" che sono il filo conduttore delle 460 Bcc italiane, il trenta per cento delle quali ha oggi almeno un secolo di vita. Un patrimonio invidiabile di storia, competenze e conoscenze, soprattutto, se si pensa alle tante diversità che caratterizzano i singoli istituti di credito. La solidarietà, la crescita, lo sviluppo responsabile dei territori hanno quale "lievito" la fiducia che solo il credito cooperativo sa dare alla persona in quanto uomo. Leone Wallemborg (1884) considerava la fiducia come "la leva più potente di ogni progresso". Don Luigi Cerutti (1892), fondatore della prima Cassa rurale cattolica, puntava sulla fiducia per dare vita alle banche cooperative fatte da contadini e operai. Il sociologo ed economista Giuseppe Toniolo (1900) sosteneva che i congegni cooperativi, in specie quelli del credito, "si erigono sulla fiducia". Dare fiducia alla persona, alle idee, ai progetti è alla base dell'intuizione della banca cooperativa locale. La fiducia è una risorsa rara e del tutto particolare: aumenta con l'uso invece di esaurirsi. 2 a carta di credito biometrica sostituirà i vecchi bancomat. L'innovazione, almeno in Italia, viene introdotta nel marzo del 2006, quando il Garante della privacy espresse il proprio consenso alla sua sperimentazione. La carta di credito biometrica è una plastica contenente le impronte digitali del titolare, utile a identificare il cliente dell'istituto di credito in qualsiasi momento: da quando entra in banca fino a quando accede via internet al proprio conto corrente. Il Garante, inoltre, intese che si predisponessero misure di tutela per evitare che i dati biometrici degli utenti potessero essere violati, come ad esempio l'obbligo di utilizzare tecniche crittografiche asimmetriche o a chiave pubblica. La custodia dei dati sarebbe avvenuta dai singoli istituti bancari e dagli utenti, per evitare la "possibilità, anche solo tecnica, di decifrare le informazioni senza l'intervento" di terzi non autorizzati. I clienti delle banche che non avessero deciso di abbracciare la biometria potevano comunque rimanere con il "vecchio sistema" basato su carte a microchip (microcircuito) e codici pin. A meno di due anni, nella vicina Spagna, precisamente a Madrid, la Siemens, azienda leader nel campo della ricerca tecnologica, ha presentato il prototipo della carta di credito con impronta biometrica e rilevazione della temperatura corporea. È notorio che la Spagna è sempre stata la più ostica tra i Paesi europei nell'uso delle nuove tecnologie in materia di pagamenti con moneta elettronica, attraverso canali pubblici. Basti pensare che il 73% dei cittadini non ha mai eseguito una transazione sul web, contro una media europea che si attesta intorno al 30%. Rispetto alle attuali carte, l'unica differenza percepibile alla vista del supporto plastico è lo spessore, che misura circa 5 volte in più rispetto alle carte a microchip. Tale spessore è reso necessario dall'alloggiamento della schermatura a cristalli liquidi e dai 128 sensori ottici che occorrono alla decodifica del dito autorizzato ad abilitare la carta. Inoltre, tale carta prevede l'opzione panic finger che consiste nella possibilità, prevista dai ricercatori della Siemens, dell'uso di un altro polpastrello predeterminato che, in caso di coercizione da parte di un malvivente, consenta di eseguire BCC Informa...ti è meglio, n. 5 gennaio febbraio 2008 regolarmente la transazione ma contestualmente allarmi anche l'Azienda di credito, che provvederà a richiedere l'intervento delle forze di polizia. Certo è che l'utilizzatore della carta, considerato il momento di panico, deve saper dimostrare quella freddezza e naturalezza che non destino alcun sospetto al malvivente. Infine la "Internet Id-card", già in fase di collaudo in Germania e Svizzera, dovrebbe contrastare anche le truffe e le interferenze dei pirati on-line: il dito poggiato sul supporto attiva la carta che trasmette le informazioni alla banca e ne riceve in cambio un codice criptato che compare, in chiaro, sul mini display della carta stessa. Il titolare non deve far altro che digitarlo sul computer per iniziare a operare nel web della sua banca. Più avanti, sarà possibile eseguire la stessa manovra da telefonini, tv e palmari. Un livello di sicurezza elevatissimo. "Neanche tagliando il dito della sua vittima, per usarne la carta, un rapinatore raggiungerebbe il suo scopo", è la macabra ipotesi dell'esperto Gabriel Tarazona. "Questo perché - aggiunge - i sensori hanno bisogno di rilevare anche la temperatura corporea per attivarsi". Non si conosce però ancora l'impatto economico e resta indefinito il prezzo della carta "dattiloscopica": essendo appena iniziate le trattative tra gli inventori e gli istituti di credito emittenti che dovrebbero adattare i loro sistemi alla novità tecnologica. Si consideri infine che gli istituti emittenti stanno ancora ammortizzando i costi sostenuti per il recente passaggio al microcircuito. La speranza è che il sistema europeo ancora una volta testimoni la propria sensibilità attraverso l'innovazione posta a salvaguardia della sicurezza dei propri cittadini i quali, sempre più spesso, si trovano inconsapevolmente vittime di frodi, perpetrate in proprio danno solo grazie all'ormai elementare codifica della banda magnetica utilizzata dalle carte di credito tradizionali. E' da tempo oramai che, in migliaia di negozi e ristoranti di Shanghai, i cinesi pagano premendo il dito sui terminali della cassa che, dopo aver identificato l'impronta, inviano l'addebito al conto bancario corrispondente. Quindi, una cosa è certa: non si tratta di fantascienza. AGENZIE Scafati Sede centrale di Via P. Melchiade tabile che è quello di stringersi insieme per dare aiuto. Uno scopo che questa banca non dovrà mai tradire. Una missione che onora il popolo di Scafati e coloro che nella Bcc concorrono a portare avanti nel tempo questo messaggio antico e pur sempre attuale". di Basilio Puoti C on la sede centrale si conclude il viaggio di "Informa…ti è meglio" tra gli sportelli della Bcc di Scafati e Cetara. La sede di via Melchiade occupa 40 dipendenti, che si aggiungono ai 27 impiegati presso le filiali. I clienti dell'ufficio centrale sono 8.683 su un totale di 15.767, ovvero il 55% della clientela della Bcc. Ne parliamo con il direttore generale Domenico Liguoro, i responsabili degli uffici crediti e contabilità, Anna Granata e Luigi Anastasio, e con Ugo Condoleo preposto della filiale interna alla sede centrale. Il direttore Domenico Liguoro ricopre l'incarico dal 4 luglio 2004. Nato a Pomigliano d'Arco, e' laureato in giurisprudenza e vive a Vico Equense. "Ho lavorato per 36 anni presso la Bnl - esordisce - e nel 2004 sono approdato alla Bcc per una felice coincidenza. La Bcc ha una connotazione personale, perché segue da vicino la clientela, cerca di preoccuparsi dei suoi problemi e di risolverli in tempi più agevoli rispetto a quelli delle banche di dimensioni più considerevoli dove il cliente è solo un numero. L'attività è diretta al mutuo soccorso e alla solidarietà, l'obiettivo finale è la crescita del territorio e il miglioramento delle condizioni di famiglie e imprese locali, in una zona dove la violenza e l'usura potrebbero prevaricare". Per Liguoro la Bcc si è rivelata all'altezza del compito e ha interpretato il vero scopo di fare banca. "La nostra banca - ribadisce - non ha nulla da invidiare agli altri istituti presenti sul territorio a livello di tecnologia, attrezzature, accoglienza. Il vertice societario della Bcc infatti ha già pensato al futuro provvedendo all'acquisto di locali più idonei a Pompei e S.Marzano. Questa lungimiranza del cda consentirà di usufruire di strutture in regola con i sistemi imposti sulla salvaguardia ambientale del lavoro e di accudire al meglio la clientela". Il programma è volto a consolidare il patrimonio immobiliare per renderlo funzionale alle esigenze operative. "Il personale - conclude il direttore - è molto motivato anche perché, lavorando sul posto, ha la fortuna di conoscere bene i clienti e poterli servire con maggiore disponibilità. Nel complesso i fattori che determinano una visione globale positiva di questa banca poggiano su una tradizione antica di personalità che hanno avuto il coraggio di tramandare ai posteri un valore intramon- Anna Granata Responsabile dell'ufficio crediti, da circa vent'anni è impiegata nella Bcc. Sull'evoluzione dei crediti al consumo e dei piccoli prestiti devoluti ai clienti sostiene: "c'è stato un boom negli ultimi anni rispetto al fenomeno generale, questo perché la nostra clientela è costituita soprattutto da famiglie e pmi artigianali". Una clientela locale, ma particolarmente accorta che ha compreso l'importanza di strumenti innovativi che permettono di evitare la fila agli sportelli. "La nostra banca - dice Granata - da un lato cerca di capire le esigenze del cliente e di consigliarlo, e dall'altro di offrire prestiti a tassi tra i più competitivi in circolazione. Negli anni sono aumentate le operazioni di mutuo legate al settore immobiliare, a dimostrazione che la preoccupazione maggiore degli italiani resta la casa". L'elemento che differenzia la Bcc dagli altri istituti presenti sul territorio è "la consulenza personale, il rapporto confidenziale con i clienti e il senso di appartenenza al territorio stesso", assicura Granata che aggiunge: "oggi sono cambiate le procedure per la concessione del credito e gli stessi controlli interni; si punta a privilegiare un credito che rispetti i requisiti di procedura e di qualità". Luigi Anastasio Responsabile dell'ufficio contabilità dal 1997 è entrato in banca a Cetara nel 1983. Ma com'è cambiata la clientela? "I nostri clienti sono più preparati e decisi rispetto al passato - risponde - oggi il cliente riesce a capire la differenza fra mutuo a tasso indicizzato e mutuo a tasso fisso. E prima di decidere fa delle valutazioni sulla convenienza di scegliere quell'istituto anziché l'altro. C'è poi un maggior dialogo tra banca e clientela". In un sistema bancario sempre più teso alla concentrazione, le Bcc mantengono la loro peculiarità di banche autonome e locali, vicine al territorio. "Oggi la nostra banca - prosegue offre tutta una gamma di servizi elettronici all'avanguardia: abbiamo 770 contratti home banking. Le carte di credito sono 3.600, i bancomat 3.912. La Bcc è in crescita, nonostante la crisi economica che ha colpito le famiglie italiane. Lo dimostrano alcuni dati: la raccolta diretta della sede centrale è di 109 milioni, un milione in più rispetto all'anno precedente; quella indiretta è passata da 64 a 67 milioni; gli impieghi da 63 a 68 milioni". Ugo Condoleo È preposto della filiale interna della sede centrale, dove lavorano dieci persone. Nato a Torre Annunziata, Condoleo vive a Scafati da circa 8 anni ed è entrato in banca il 1° gennaio 1983. "La sede centrale sostiene - è il treno portante di tutta la Bcc. La filiale produce il 60-70% del fatturato complessivo. Gestiamo una grossa mole di lavoro che comprende anche la gestione della tesoreria del Comune e di alcune scuole di Scafati". Rispetto alle nuove sfide lanciate dal mercato, "abbiamo cercato di aggiornarci e offrire nuovi servizi alla clientela - conclude - anche attraverso sportelli bancomat posti all'esterno per permettere di fare i versamenti in tutte le ore della giornata. Il futuro non è facile, ma va affrontato puntando sul miglioramento qualitativo dell'offerta e sui giovani". 3 L’ESPERTO Acquisto della Casa I controlli all’acquisto dell’immobile di Michele Russo Q Scrivi alla Redazione Le tue proposte, i tuoi suggerimenti... all’indirizzo: [email protected] 4 uali sono i controlli opportuni e la documentazione tecnica da verificare prima di comprare un'unità immobiliare? La vigente normativa urbanistico-edilizia prevede specifici controlli e documenti da allegare ai fini della stipula di un atto pubblico di acquisto di una unità immobiliare. In questa sede ci si soffermerà in particolare sull'importanza delle verifiche e degli accertamenti di tipo tecnico, anche al di là di quelli strettamente obbligatori per legge, fermo restando il ruolo ed i controlli svolti dal notaio che riceve l'atto pubblico. Le norme prevedono, a pena di nullità dell'atto, l'indicazione degli estremi del titolo abilitativo (licenza o concessione edilizia o permesso a costruire) mentre per le opere iniziate anteriormente al 1° settembre 1967, in luogo degli estremi della licenza edilizia può essere prodotta una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, rilasciata dal proprietario o altro avente titolo, che l'opera risulti iniziata in data anteriore al 1° settembre 1967. La possibilità di soprassedere all'indicazione della licenza edilizia in quest'ultimo caso trova origine nel fatto che anteriormente a quella data l'obbligo della licenza edilizia non era così generalizzato, per cui era possibile, in determinati casi che la licenza mancasse in quanto non richiesta. Una prima considerazione che si impone è quella che la validità dell'atto pubblico, sulla base degli obblighi vigenti, non sempre può ritenersi sufficiente a scongiurare qualsiasi problema nel futuro utilizzo dell'immobile. Prendiamo il caso di una unità immobiliare la cui costruzione è iniziata prima del 1° settembre 1967 in un comune in cui era previsto già l'obbligo del rilascio della licenza edilizia. Ferma restando la validità dell'atto solo con l'indicazione temporale sull'epoca di costruzione, nulla garantirà che il proprietario all'atto di una ristrutturazione non si veda richiedere dall'ufficio preposto gli estremi della licenza edilizia e anche la conformità del- BCC Informa...ti è meglio, n. 5 gennaio febbraio 2008 l'immobile alla stessa licenza edilizia. Nel caso in cui non si abbiano tali estremi o non vi sia la conformità il nuovo proprietario potrebbe comunque ritrovarsi, oltre alla beffa della mancata ristrutturazione, anche il danno dell'illegittimità del proprio immobile. Sarebbe consigliabile, quindi, anche per gli immobili costruiti prima del 1° settembre 1967 fare accertamenti sulla normativa urbanistica vigente nel comune. E' sempre opportuno, inoltre, a prescindere dagli estremi delle notizie indicate in atto, acquisire copia conforme del titolo autorizzativo e dei grafici allegati da confrontare con lo stato di fatto dell'immobile e con la stessa planimetria catastale. Qualora non vi sia esatta corrispondenza è necessario approfondire le ragioni di tali incongruenze per evitare di acquistare un immobile che potrebbe essere oggetto di provvedimenti sanzionatori urbanistici. Un altro aspetto importante della contrattazione immobiliare riguarda il certificato di agibilità. Le norme non prevedono alcun obbligo di menzione, negli atti di trasferimento immobiliare, degli estremi del certificato di agibilità, né risulta necessario il rilascio dello stesso per la validità del trasferimento. Il certificato di agibilità costituisce requisito giuridico essenziale del bene che si acquista perché garantisce l'attitudine del bene ad assolvere la sua funzione di permanenza delle persone e di godimento legittimo. La mancata consegna del certificato di agibilità da parte del venditore, pur non implicando la risoluzione del contratto, può essere contestata dall'acquirente per il solo fatto che gli si consegna un bene con problemi di godimento e commerciabilità. D'altra parte l'importanza dell'esistenza del certificato di agibilità sta anche nel fatto che lo stesso implica l'effettuazione di una serie di controlli che oltre a quello urbanistico, includono l'igiene, la salubrità, la sicurezza strutturale, l'impiantistica e il risparmio energetico. La mancanza del certificato di agibilità o un certificato di agibilità superato in quanto non riferibile all'immobile oggetto di acquisto implicano per l'acquirente prudente l'effettuazione di una serie di accertamenti anche tecnici se vuole evitare sorprese. Ai fini della sicurezza strutturale è necessario verificare l'esistenza del collaudo statico, la cui mancanza potrebbe comportare la necessità di complessi accertamenti tecnici ed eventuali lavori di adeguamento di solito costosi ed invasivi. La dichiarazione di conformità degli impianti (legge 46/90) e il rispetto del contenimento dei consumi energetici, introdotto dalla L. 373/76 e successiva L. 10/91, sono aspetti spesso ritenuti secondari ma possono influenzare il legittimo utilizzo del bene e il suo valore commerciale in future transazioni, per cui è opportuno verificare la documentazione dell'immobile in relazione a tali aspetti. Nel caso di unità immobiliare facente parte di un condominio è prudente consultare anche il regolamento e le tabelle millesimali per verificare le modalità di godimento dei beni comuni con le eventuali limitazioni, le implicazioni per la stessa unità e i millesimi relativi. Prima di acquistare un immobile limitarsi solo ai controlli obbligatori per legge per la stipula dell'atto pubblico potrebbe rivelarsi una seria imprudenza. AVVENIMENTI Dentro la Banca Il vice direttore va in pensione di Basilio Puoti D omenico Giordano è andato in pensione. Il 29 febbraio scorso è stato l'ultimo giorno di lavoro per il vice direttore vicario della Banca di credito cooperativo di Scafati e Cetara che fu assunto nel lontano primo agosto del 1973. Tra queste due date c'è una storia professionale lunga quanto una vita intera, quella di un uomo, nato a S.Egidio del Monte Albino e vissuto tra Scafati e Battipaglia. "Sono davvero contento della vita trascorsa in banca – assicura Giordano – a Scafati ho ricoperto tutti i ruoli, ho iniziato come impiegato di I categoria e sono arrivato a fare il direttore generale tra la fine degli anni '90 e l'inizio del nuovo secolo, ma sono stato anche vicedirettore e direttore facente funzioni. La mia carriera è stata molto soddisfacente. Mi diplomai nel 1968: a quei tempi per un ragioniere l'aspirazione più grande era entrare in banca. Per questo mi reputo fortunato". Giordano parla del bellissimo rap- porto instaurato con i colleghi, il presidente e i consiglieri. "Con alcuni colleghi è nata una vera amicizia – spiega Giordano – che ci ha portato in giro per l'Italia e il mondo a visitare il Salone di Ginevra o il Motor show di Bologna". L'ex vice direttore si sofferma poi sul giorno dell'addio, passato tra i colleghi e il presidente Cavallaro. "Mi ha fatto molto piacere ricevere la lettera dei colleghi", dice con sincerità. Questo è il testo: "Al caro vice direttore vicario Giordano.. Anche tu, dopo una lunga presenza nelle fila della Banca di credito cooperativo di Scafati e Cetara di Scafati e Cetara, hai deciso di abbandonarci. Forse tu, come nessun altro, ci mancherai tantissimo. Nessuno potrà sostituirti nei nostri cuori e nelle esigenze quotidiane di ognuno di noi. Ci mancherà la tua infinita disponibilità e soprattutto la capacità di aiutare tutti a risolvere qualsiasi tipo di problema. Sei stato per noi un punto di riferimento, nel vero senso della parola. Quando capitava che eri assente, anche per un solo giorno, a noi tutti sembrava di non avere la sicurezza della tua presenza alle spalle. La tua onestà, la tua rettitudine ed il tuo spiccato senso del dovere sarà di esempio per tutti noi e per quelli che verranno dopo di noi. Ci mancheranno anche i tuoi plateali comportamenti e le tue famose esternazioni. I tuoi ragazzi. Scafati, 22/02/2008". I compagni di lavoro hanno regalato all'ex direttore vicario un orologio. Un ultimo pensiero Giordano lo riserva ai colleghi andati in pensione di recente, come Testa, Monaco, Pesce e Marongiu, Ugo De Fazio, Alberto De Felice, ed il direttore Cretella, e a quelli che non ci sono più, come Eugenio De Fazio, Carlo De Felice e soprattutto Donato Nastri, che "trentacinque anni fa – ricorda – mi ha dato la possibilità di entrare in questa grande famiglia, nonostante non fossi di Scafati". Assemblea dei soci 2008 I l consiglio di amministrazione della Banca di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara si prepara a convocare l'Assemblea dei soci. Un appuntamento, quello di quest'anno, particolarmente significativo perché, accanto all'approvazione del bilancio, vi è il rinnovo delle cariche sociali. L'Assemblea della Bcc di Scafati e Cetara rappresenta il momento più importante nella conduzione annuale dell'azienda: i soci della banca sono chiamati a confrontarsi sui risultati lusinghieri della gestione. Il bilancio è positivo, i clienti sono circa 16 mila, con un sensibile incremento rispetto all'anno precedente, quelli "affidati" sono circa 3.200. I soci toccano quota 932, aumentando del 2,75 per cento rispetto all'anno 2006. Tuttavia la Bcc di Scafati e Cetara non fa finanza solo fine a se stessa. Il credito cooperativo si fonda su saldi e imprescindibili principi ispiratori: "la centralità della persona, il localismo come impegno ad operare in un ambito circoscritto a favore delle famiglie delle piccole e medie imprese, la solidarietà". Questi sono i nostri valori etici, morali, strategici e modello indiscusso di successo, e l'impegno di amministratore è quello di essere consapevole di una responsabilità etico-morale, di assicurare quello spirito di servizio che costituisce l'animus di chi è vocato a questo compito di alta responsabilità. l.a. Il Cral Bcc di Scafati e Cetara L a Bcc di Scafati e Cetara ha il suo C.R.A.L. (Circolo ricreativo aziendale lavoratori). Nato il 3 ottobre scorso conta 62 soci, tutti dipendenti o ex impiegati della banca. Presidente è Gennaro La Marca, vice presidente Mariarosaria De Fazio, tesoriere Raffaele De Vivo. "Il Cral - si legge nello statuto - ha il compito sociale di promuovere e gestire l'impiego del tempo libero degli associati, senza finalità lucrative, partitiche o ideologiche, di promuovere e gestire come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo, iniziative di promozione sociale, attività culturali e sportive dilettantistiche, assistenziali, formative, motorio-sportive, turistiche". All'associazione, che ha sede in via Melchiade 51, possono aderire dipendenti, amministratori e sindaci della Banca di credito cooperativo di Scafati e Cetara. Il Cral attualmente è impegnato in diverse attività: convenzioni con esercizi commerciali, palestre, cine-teatri, agenzie di viaggi, istituto di bellezza, villaggi turistici; fitto di appartamenti nelle principali città europee, corsi di lingue straniere, di musica e/o canto, visite guidate di città e musei. "Abbiamo contattato diversi esercizi commerciali di Scafati, Pompei e Angri, nonché uno situato nel centro commerciale Vulcano Buono a Nola - afferma il presidente La Marca - il nostro obiettivo è stipulare una serie di convenzioni per ottenere delle agevolazioni a favore dei soci del Cral. I commercianti hanno proposto sconti fino al venti per cento: le proposte sono al vaglio del consiglio direttivo per l'ok definitivo". Tra le iniziative in cantiere spicca un weekend ad aprile (per il "ponte della Liberazione") che i soci potranno passare a Ischia, a prezzo agevolato "Già da diversi anni c'era l'intenzione di costituire il Cral della Bcc - aggiunge La Marca -. Devo ammettere che c'è stata un'adesione entusiasta da parte di dipendenti ed ex impiegati. Al momento il circolo si sostiene con le quote sociali e un contributo economico della banca". Le iscrizioni sono aperte a tutti i dipendenti della Bcc di Scafati e Cetara (anche a quelli in quiescenza) e ai componenti del cda e del collegio sindacale. A questi ultimi il Cral ha già inviato una lettera di invito ad aderire al circolo. "Tra le idee che stiamo cercando di sviluppare c'è l'acquisto di un appartamento - in una località turistica (europea o calabrese) o presso un villaggio vacanze - da affittare ai nostri soci per due periodi estivi (giugno e settembre), dove potranno passare una parte delle ferie - continua il presidente del Cral -. Intanto, stiamo anche allestendo e prefezionando un sito internet accessibile a tutti". 5 L’ESPERTO Norme e consigli "Le responsabilità del committente nella manutenzione" di Michele Russo L avori di manutenzione: Le responsabilità del committente, ai fini della sicurezza. Nel campo edilizio è quasi sempre necessario avvalersi di professionisti abilitati e in alcuni casi il committente è obbligato a nominare diverse figure professionali per ruoli distinti previsti dalle norme (progettista, direttore dei lavori, coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione, collaudatore). Per alcuni tipi di lavori, invece, non sussistendo alcun obbligo circa la nomina di tecnici, il committente può stabilire le opere a farsi, affidarle e dirigerle personalmente rapportandosi direttamente all'esecutore o agli esecutori. Ma anche in questo caso le norme prevedono precise responsabilità sulle misure di sicurezza e di prevenzione. Per ciò che riguarda il committente di modesti lavori di manutenzione, tutti gli interventi (costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione di opere fisse, permanenti o temporanee) sono soggetti alle prescrizioni del D.Lgs. 494/1996 relative ai cantieri temporanei o mobili, siano essi per grandi opere che per modesti interventi. Per fare qualche esempio, alcuni tipici lavori di manutenzione ordinaria, come tinteggiatura esterna o interna, sostituzione di infissi, impermeabilizzazione del lastrico di copertura, sostituzione di pavimenti, non comportano la necessità di richiedere specifici atti autorizzativi al Comune e possono essere avviati con una semplice comunicazione a firma del committente, ma 6 richiedono precisi adempimenti e impongono responsabilità ineludibili per chi li affida. In primo luogo il committente deve sempre attenersi ai principi generali di sicurezza e alle misure di tutela del D.Lgs. 626/1994 che impongono in sintesi: - valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza; - eliminazione dei rischi in relazione alle conoscenze acquisite o riduzione al minimo; - programmazione della prevenzione; - misure igieniche; - misure di protezione collettiva e individuale; - misure di emergenza da attuare in caso di pronto soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave ed immediato; - uso di segnali di avvertimento e di sicurezza. In sostanza quelle che potrebbero ritenersi a prima vista preoccupazioni solo del datore di lavoro, della ditta esecutrice, costituiscono precisi obblighi anche del committente, che è quindi corresponsabile se per esempio non vengono indossati i caschi di protezione, se il ponteggio non risulta montato in conformità alle norme, o ancora se le condizioni igieniche del cantiere sono precarie. Lo stesso committente, anche quando non si prevede la presenza di più imprese e non è necessario nominare il tecnico coordinatore per la sicurezza che rediga il piano di sicurezza, è obbligato a procedere personalmente, se non decide di avvalersi di un consulente, a: a) verificare l'idoneità tecnico-professionale BCC Informa...ti è meglio, n. 5 gennaio febbraio 2008 delle imprese esecutrici, anche attraverso l'iscrizione alla Camera di commercio, industria e artigianato; b) chiedere alle imprese esecutrici una dichiarazione dell'organico medio annuo, distinto per qualifica, nonché una dichiarazione relativa al contratto collettivo stipulato dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, applicato ai lavoratori dipendenti; c) chiedere un certificato di regolarità contributiva (DURC). Il committente deve dunque preoccuparsi di affidare i lavori a un'impresa che possieda mezzi, capacità e personale adeguato, accertando ciò sulla base di documenti e dichiarazioni; e deve anche verificare, attraverso il durc, che l'impresa sia in regola con il pagamento dei contributi previdenziali. Qualora non assolva agli obblighi a suo carico il committente rischia di incorrere in sanzioni non trascurabili: arresto da due a quattro mesi, o ammenda da euro 516 a euro 2580. La sicurezza dei lavoratori, anche per modesti lavori edili, comporta in definitiva delle responsabilità nette anche per il committente con la difficoltà che, in questi casi, l'assenza dei tecnici fa gravare unicamente sullo stesso tutto il peso dei controlli. Informati...è meglio Banca di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara Numero 5 - Gennaio Febbraio 2008 Hanno collaborato: Luigi Anastasio, FiIlippo De Roberto, Carmine Librera, Michele Russo Art Director: Clemente Falanga Direttore Responsabile: Basilio Puoti www.bccscafati-cetara.it Registrazione Tribunale di Nocera Inferiore n. 7/07 del 3 maggio 2007 ATTIVITÀ SOCIALI Sponsorizzazioni La BCC per la cultura di Luigi Anastasio A Cetara si presenta il libro "La Chiesa di San Pietro Apostolo a Cetara Le porte in bronzo di Battista Marello". All'evento hanno preso parte l'autrice Enza De Vita, don Nello Russo, il presidente del comitato "Portale S. Pietro Apostolo" Franco Galano, il sindaco Secondo Squizzato, don Battista Marello autore delle porte in bronzo e Massimo Cavallaro presidente della Bcc di Scafati e Cetara. "Essere alla presentazione del libro è un momento molto significativo – ha affermato Cavallaro – perché con questa edizione è stato dato riconoscimento a una comunità laboriosa e onesta, che affonda le radici nell'anno 879. L'autrice ricorda il contenuto urbano e l'immagine ambientale della zona. E sottolinea le emergenze architettoniche dei beni presenti, quali le chiese di S. Pietro e di S.Maria di Costantinopoli, la torre, il convento di S. Francesco. De Vita descrive la cattedrale in uno scenario paesaggistico incomparabile in cui il mare assume una connotazione magica". Nel libro l'autrice assegna una giusta luce all'organo di scuola napoletana, costruito nel 1864 da Giovanni Antonio Galasso e riporta una descrizione di Marello. "Dalla lettura del libro – ha aggiunto Cavallaro – trapela a chiare lettere la nobile sensibilità della scrittrice che con dovizia di particolari ha inteso esaltare quegli aspetti storici, geografici, ambientali e culturali di una comunità il cui sentimento si è unificato nello svolgimento di una prevalente attività quale quella del mare e della pesca. La puntuale e delicata analisi di fatti, circostanze di culto e tradizione inducono a comprendere quanto questa popolazione, unita e serena, sia stata fedelmente orientata verso la chiesa madre in dipendenza di una sacralità di educazione inculcata dai propri genitori. La devozione verso il "Santo Pescatore" costituisce un elemento costante di unione delle famiglie cetaresi con la parrocchia". De Vita ha inteso assegnare a questo libro un ruolo di grande valore morale che è quello di ricordare le connotazioni del popolo cetarese. "Il valore di questo libro assume ancora più pregio – ha concluso – perché è destinato a rimanere nella storia. Ci auguriamo che queste pagine possano essere lette per apprendere, da quegli alti valori umani dei nostri predecessori, la guida e l'orientamento al nostro futuro. In tale contesto diventa ancor più pregnante il nostro compito di uomini impegnati nel solco della tradizione antica della solidarietà e coesione, programma che rimane alla base del credito cooperativo di Scafati e Cetara. Con questi sentimenti auspico che, tutti insieme, si possa continuare a perseguire quei sani principi sociali e cristiani per lasciarli ai posteri come impronte di intramontabili valori, diretti a consolidare il patrimonio e la civiltà dei popoli". Per giovani e anziani U n campo di bocce nuovo di zecca a Bagni, nelle vicinanze del Santuario. La realizzazione della struttura ricreativa è stata finanziata dalla Bcc di Scafati e Cetara. Il campo consente a tutti gli amanti delle bocce, in particolare, agli anziani della zona di Bagni, di avere un impianto idoneo per praticare le loro attività e passare il tempo libero. Intanto, sono iniziati i lavori di costruzione del centro sportivo polivalente che, sarà intitolato a S. Giovanni Bosco, e sorgerà alle spalle della chiesa di S.Francesco di Paola. Il progetto, redatto dall'architetto Paolo Esposito, prevede la realizzazione di un campo di calcetto /basket, una tribunetta, una zona attrezzata per gli anziani e un'area giochi per i bambini. A finanziare l'impianto - destinata alle scuole e ai ragazzi della zona - è stata la Bcc che lo donerà alla parrocchia retta da don Aniello Marano. "Le due iniziative – spiega il presidente Cavalllaro – dimostrano, ancora una volta, come la nostra banca si mostri attenta alle esigenze dei giovani e degli anziani di Scafati e dei paesi limitrofi. Dopo il centro sportivo di S.Pietro, dedicato all'abate Cuomo, abbiamo deciso di finanziare la realizzazione del campo di bocce e del centro S.Giovanni Bosco. I due progetti segnano un'ulteriore tappa nel percorso, avviato dalla Bcc, e finalizzato a sostenere opere e infrastrutture da mettere al servizio dell'intera collettività". XXVI Torneo “Città di Scafati” Il L.in.g. Mondo Nazione organizza la manifestazione T orna il torneo internazionale del calcio giovanile "Città di Scafati". Dal 19 al 24 marzo si è svolto il tradizionale evento pasquale, organizzato dall'associazione sportivo-culturale Ling Mondo Nazione, guidata da Armando Russo. Anche quest'anno il torneo, giunto alla XXVI edizione, ha ottenuto il contributo economico della Banca di credito cooperativo di Scafati e Cetara, da sempre sensibile verso eventi socio-culturali e sportivi organizzati in città. Il senso di questo fondamentale sostegno è tutto nelle parole del presidente Massimo Cavallaro: "lo sport è un elemento indispensabile e peculiare nello sviluppo della vita di un giovane". Il torneo "Città di Scafati" è un inno al calcio giovanile, pulito e non violento. L'evento mette in risalto l'importanza dello sport, come momento di incontro e aggregazione sociale. La manifestazione si è aperta con l'arrivo dei gruppi ospiti e la cerimonia di premiazione presso il "Sol Levante". In totale le squadre partecipanti sono state 31: Fc Goldball di Budapest (Ungheria), Fc Maratea (Potenza), Sc Garbagnate di Garbagnate (Milano), Asd Centrocampo di Torino, Pd Oratorio S.Giovanni Bosco di Terni, Asd Real Libertas Como e l'Ac Cittadella, entrambe provenienti da Como. Ventiquattro sono state le società napoletane e salernitane. Le squadre hanno giocato sul campo A di Scafati, sul "S. Teresa" di via Passanti (Scafati) e sul'Olimpia "Salvatore Mascolo" di via Teilliti (S. Antonio Abate). L'intento socio-culturale dell'evento è quello di ospitare presso le famiglie locali bambini stranieri e di altre regioni italiane, consentendo di creare rapporti umani tra i giovani. L'evento sportivo è stato condito da elementi culturali, gastronomici e turistici. 7 EVENTI La Carta dei Valori Sponsorizzata la mostra fotografica Estratti dalla brochure i ringraziamenti al nostro Presidente R ingrazio vivamente il presidente della Banca di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara, dr. Massimo Cavallaro, per la squisita e ineguagliabile sensibilità dimostrata fin dalla mia prima richiesta in merito a questa mostra, per la sua disponibilità e per tutto quanto ha fatto per la realizzazione della medesima. Ringrazio tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione e tutti i soci del Credito Cooperativo. Ringrazio il dr. Angelo Pesce che è stato al mio fianco per tutto il percorso mettendo a disposizione la sua enorme competenza in materia e sopportando con me il caldo afoso di tanti pomeriggi estivi per esaminare e selezionare le fotografie. Grazie per tutto, Angelo! di Clemente Falanga li alunni dell’Istituto Tecnico Commerciale di Angri in visita nella nostra Banca. Ê stato un momento entusiasmante, che ci ha coinvolti anche G I giovani della IV G - ci racconta il dr. Pauciulo – hanno mostrato interesse per tutto quanto hanno potuto sentire e vedere, ma soprattutto hanno apprezzato la possibilità che gli veniva offerta di essere all’interno di una banca, emotivamente. La visita è stata organizzata della professoressa Chiara Gilblas moglie del nostro Presidente del Collegio sindacale dott. Antonio Pauciulo. Ed è proprio lui che ha guidato la visita dei ragazzi illustrando al meglio, insieme alle risorse, tutte le fasi, i luoghi e le situazioni che quotidianamente hanno vita all’interno di un istituto di credito come la BCC di Scafati e Cetara. che rimane una evento straordinario, per chi non vi lavora. La visita si è conclusa nella sala dove normalmente si riunisce il CdA. Lì presidente Massimo Cavallaro ha accolto e salutato gli alunni intrattenendoli sui valori e sulle finalità mutualistiche sulle quali si fonda l’intera essenza del credito cooperatvo, augurando a tutti i presenti di poter far parte un domani della nostra grande famiglia. Ringrazio tutti gli amici che hanno messo a disposizione il materiale fotografico. Ringrazio il maestro e fotografo Enrico Ursini e il suo collaboratore Vincenzo Camelia; Massimo Castellano, Monica Ambruoso e Valentina Velleca del Planet Service del Corso Nazionale in Scafati, che hanno avuto tantissima pazienza con me nello svolgimento del loro lavoro. Un grazie particolare all'amico Clemente Falanga che si è sottoposto ad un mese di tour de force senza precedenti...un abbraccio, Clemente. In fine, un ringraziamento affettuoso e fraterno al maestro fabbro Pietro Abenante, il quale, con la sua esperienza e bravura, ci ha risolto non pochi problemi tecnici. Francesco Donnarumma Giovedì, 27 marzo 2008, S. Augusta La Banca della mia città Visita dell’Itc Angri Dal 30 aprile 2008 si cambia! Nuove e importanti norme in materia di trasferimento di contante, di assegni e di libretti di deposito Trasferimento di denaro contante Sarà vietato il trasferimento fra soggetti privati di denaro contante per importi pari o superiori a 5.000,00 euro Assegni bancari Tutti i moduli di assegni bancari saranno muniti della clausola di non trasferibilità (Potrai chiedere assegni in forma libera al tuo sportello BCC pagando un'imposta di bollo di 1,50 euro) Assegni bancari: le girate Devi riportare a pena di nullità il tuo codice fiscale (Non accettare assegni con le diciture M.M., Me medesimo etc., perché non potranno essere negoziati) Assegni circolari di importo pari o superiore ai 5.000,00 euro saranno emessi con l'indicazione del nome o della ragione sociale del beneficiario e la clausola di non trasferibilità. Il saldo dei libretti di deposito non potrà essere pari o superiore ai 5.000,00 euro per i libretti al portatore esistenti; hai tempo fino al 30 giugno 2009 per ridurre il relativo saldo al di sotto dei 5.000,00 euro. FAI ATTENZIONE! Se cedi in pagamento un libretto al portatore, comunica entro 30 giorni alla tua Banca di Credito Cooperativo i dati identificativi de ces sionario e la data del trasferimento. Noi siamo pronti! e tu? Le sanzioni. Se contravvieni ai divieti sui trasferimenti di contanti rischi una sanzione amministrativa pecuniaria dall'1% al 40% dell'importo trasferito. Se continui a possedere libretti al portatore con saldo superiore al nuovo limite di legge oltre il 30 giugno 2009, rischi una sanzione amministrativa pecuniaria dal 20% al 40% del saldo. Per ogni informazione o chiarimento rivolgiti agli addetti presso le filiali della tua Banca di Credito Cooperativo.