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Numero 5 - gennaio - febbraio 2008
La Bcc al ser vizio dei cittadini
Il Cral presenta i suo programmi
XXVI Torneo “Città di Scafati”
Ad aprile l’Assemblea dei soci
AVVENIMENTI
Nuove tecnologie
"Un dito
prezioso"
L’Editoriale
‹ di Filippo De Roberto
L
‹ di Massimo Cavallaro
Presidente della Banca di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara
L
'avvento della Santa Pasqua è sempre
sinonimo di rinnovamento. E la rinascita può e deve compiersi per mano
dei singoli uomini, dal proprio interno,
dal cuore. Ognuno deve diventare protagonista attivo di un rinnovamento che
comprenda tutti gli ambiti della propria
esistenza: sociale, economico, politico,
religioso. Oggi più che mai è necessario
credere nei valori cristiani di solidarietà e
cooperazione per costruire un contesto
territoriale capace di rispondere concretamente e prontamente ai bisogni dei
singoli individui e delle loro famiglie.
Questi principi rappresentano l'orgoglio
di chi, come noi, fa banca con innovazioni e obiettivi diversi da tutti gli altri competitori, guidati da quei valori "antichi"
che sono il filo conduttore delle 460 Bcc
italiane, il trenta per cento delle quali ha
oggi almeno un secolo di vita.
Un patrimonio invidiabile di storia, competenze e conoscenze, soprattutto, se si
pensa alle tante diversità che caratterizzano i singoli istituti di credito.
La solidarietà, la crescita, lo sviluppo
responsabile dei territori hanno quale
"lievito" la fiducia che solo il credito
cooperativo sa dare alla persona in quanto uomo.
Leone Wallemborg (1884) considerava la
fiducia come "la leva più potente di ogni
progresso". Don Luigi Cerutti (1892),
fondatore della prima Cassa rurale cattolica, puntava sulla fiducia per dare vita
alle banche cooperative fatte da contadini e operai.
Il sociologo ed economista Giuseppe
Toniolo (1900) sosteneva che i congegni
cooperativi, in specie quelli del credito,
"si erigono sulla fiducia". Dare fiducia
alla persona, alle idee, ai progetti è alla
base dell'intuizione della banca cooperativa locale.
La fiducia è una risorsa rara e del tutto
particolare: aumenta con l'uso invece di
esaurirsi.
2
a carta di credito biometrica sostituirà i
vecchi bancomat. L'innovazione, almeno
in Italia, viene introdotta nel marzo del
2006, quando il Garante della privacy
espresse il proprio consenso alla sua
sperimentazione. La carta di credito
biometrica è una plastica contenente le
impronte digitali del titolare, utile a
identificare il cliente dell'istituto di credito in
qualsiasi momento: da quando entra in
banca fino a quando accede via internet al
proprio conto corrente. Il Garante, inoltre,
intese che si predisponessero misure di
tutela per evitare che i dati biometrici degli
utenti potessero essere violati, come ad
esempio l'obbligo di utilizzare tecniche
crittografiche asimmetriche o a chiave
pubblica. La custodia dei dati sarebbe
avvenuta dai singoli istituti bancari e dagli
utenti, per evitare la "possibilità, anche solo
tecnica, di decifrare le informazioni senza
l'intervento" di terzi non autorizzati.
I clienti delle banche che non avessero
deciso di abbracciare la biometria potevano
comunque rimanere con il "vecchio
sistema" basato su carte a microchip
(microcircuito) e codici pin.
A meno di due anni, nella vicina Spagna,
precisamente a Madrid, la Siemens, azienda
leader nel campo della ricerca tecnologica,
ha presentato il prototipo della carta di
credito con impronta biometrica e
rilevazione della temperatura corporea. È
notorio che la Spagna è sempre stata la più
ostica tra i Paesi europei nell'uso delle nuove
tecnologie in materia di pagamenti con
moneta elettronica, attraverso canali
pubblici. Basti pensare che il 73% dei
cittadini non ha mai eseguito una
transazione sul web, contro una media
europea che si attesta intorno al 30%.
Rispetto alle attuali carte, l'unica differenza
percepibile alla vista del supporto plastico è
lo spessore, che misura circa 5 volte in più
rispetto alle carte a microchip. Tale spessore
è reso necessario dall'alloggiamento della
schermatura a cristalli liquidi e dai 128
sensori ottici che occorrono alla decodifica
del dito autorizzato ad abilitare la carta.
Inoltre, tale carta prevede l'opzione panic
finger che consiste nella possibilità, prevista
dai ricercatori della Siemens, dell'uso di un
altro polpastrello predeterminato che, in
caso di coercizione da parte di un
malvivente, consenta di eseguire
BCC Informa...ti è meglio, n. 5 gennaio febbraio 2008
regolarmente la transazione ma
contestualmente allarmi anche l'Azienda di
credito, che provvederà a richiedere
l'intervento delle forze di polizia. Certo è che
l'utilizzatore della carta, considerato il
momento di panico, deve saper dimostrare
quella freddezza e naturalezza che non
destino alcun sospetto al malvivente.
Infine la "Internet Id-card", già in fase di
collaudo in Germania e Svizzera, dovrebbe
contrastare anche le truffe e le interferenze
dei pirati on-line: il dito poggiato sul
supporto attiva la carta che trasmette le
informazioni alla banca e ne riceve in
cambio un codice criptato che compare, in
chiaro, sul mini display della carta stessa. Il
titolare non deve far altro che digitarlo sul
computer per iniziare a operare nel web
della sua banca. Più avanti, sarà possibile
eseguire la stessa manovra da telefonini, tv e
palmari.
Un livello di sicurezza elevatissimo.
"Neanche tagliando il dito della sua vittima,
per usarne la carta, un rapinatore
raggiungerebbe il suo scopo", è la macabra
ipotesi dell'esperto Gabriel Tarazona.
"Questo perché - aggiunge - i sensori hanno
bisogno di rilevare anche la temperatura
corporea per attivarsi".
Non si conosce però ancora l'impatto
economico e resta indefinito il prezzo della
carta "dattiloscopica": essendo appena
iniziate le trattative tra gli inventori e gli
istituti di credito emittenti che dovrebbero
adattare i loro sistemi alla novità
tecnologica. Si consideri infine che gli istituti
emittenti stanno ancora ammortizzando i
costi sostenuti per il recente passaggio al
microcircuito.
La speranza è che il sistema europeo ancora
una volta testimoni la propria sensibilità
attraverso l'innovazione posta a salvaguardia
della sicurezza dei propri cittadini i quali,
sempre più spesso, si trovano
inconsapevolmente vittime di frodi,
perpetrate in proprio danno solo grazie
all'ormai elementare codifica della banda
magnetica utilizzata dalle carte di credito
tradizionali. E' da tempo oramai che, in
migliaia di negozi e ristoranti di Shanghai, i
cinesi pagano premendo il dito sui terminali
della cassa che, dopo aver identificato
l'impronta, inviano l'addebito al conto
bancario corrispondente. Quindi, una cosa è
certa: non si tratta di fantascienza.
AGENZIE
Scafati
Sede centrale di Via P. Melchiade
tabile che è quello di stringersi
insieme per dare aiuto. Uno
scopo che questa banca non
dovrà mai tradire. Una missione
che onora il popolo di Scafati e
coloro che nella Bcc concorrono
a portare avanti nel tempo questo messaggio antico e pur sempre attuale".
‹ di Basilio Puoti
C
on la sede centrale si conclude il viaggio di "Informa…ti
è meglio" tra gli sportelli
della Bcc di Scafati e Cetara. La
sede di via Melchiade occupa 40
dipendenti, che si aggiungono ai 27
impiegati presso le filiali. I clienti
dell'ufficio centrale sono 8.683 su
un totale di 15.767, ovvero il 55%
della clientela della Bcc. Ne parliamo con il direttore generale
Domenico Liguoro, i responsabili
degli uffici crediti e contabilità,
Anna Granata e Luigi Anastasio, e
con Ugo Condoleo preposto della
filiale interna alla sede centrale.
Il direttore
Domenico Liguoro ricopre l'incarico
dal 4 luglio 2004. Nato a
Pomigliano d'Arco, e' laureato in
giurisprudenza e vive a Vico
Equense. "Ho lavorato per 36 anni
presso la Bnl - esordisce - e nel
2004 sono approdato alla Bcc per
una felice coincidenza. La Bcc ha
una connotazione personale, perché segue da vicino la clientela,
cerca di preoccuparsi dei suoi problemi e di risolverli in tempi più
agevoli rispetto a quelli delle banche di dimensioni più considerevoli
dove il cliente è solo un numero.
L'attività è diretta al mutuo soccorso e alla solidarietà, l'obiettivo finale è la crescita del territorio e il
miglioramento delle condizioni di
famiglie e imprese locali, in una
zona dove la violenza e l'usura
potrebbero
prevaricare".
Per
Liguoro la Bcc si è rivelata all'altezza del compito e ha interpretato il
vero scopo di fare banca. "La
nostra banca - ribadisce - non ha
nulla da invidiare agli altri istituti
presenti sul territorio a livello di tecnologia, attrezzature, accoglienza.
Il vertice societario della Bcc infatti
ha già pensato al futuro provvedendo all'acquisto di locali più idonei a
Pompei e S.Marzano. Questa lungimiranza del cda consentirà di usufruire di strutture in regola con i
sistemi imposti sulla salvaguardia
ambientale del lavoro e di accudire
al meglio la clientela". Il programma è volto a consolidare il patrimonio immobiliare per renderlo funzionale alle esigenze operative. "Il
personale - conclude il direttore - è
molto motivato anche perché, lavorando sul posto, ha la fortuna di
conoscere bene i clienti e poterli
servire con maggiore disponibilità.
Nel complesso i fattori che determinano una visione globale positiva di
questa banca poggiano su una tradizione antica di personalità che
hanno avuto il coraggio di tramandare ai posteri un valore intramon-
Anna Granata
Responsabile dell'ufficio crediti,
da circa vent'anni è impiegata
nella Bcc. Sull'evoluzione dei crediti al consumo e dei piccoli prestiti devoluti ai clienti sostiene:
"c'è stato un boom negli ultimi
anni rispetto al fenomeno generale,
questo perché la nostra clientela è
costituita soprattutto da famiglie e
pmi artigianali". Una clientela locale, ma particolarmente accorta che
ha compreso l'importanza di strumenti innovativi che permettono di
evitare la fila agli sportelli. "La
nostra banca - dice Granata - da un
lato cerca di capire le esigenze del
cliente e di consigliarlo, e dall'altro
di offrire prestiti a tassi tra i più
competitivi in circolazione. Negli
anni sono aumentate le operazioni
di mutuo legate al settore immobiliare, a dimostrazione che la preoccupazione maggiore degli italiani
resta la casa". L'elemento che differenzia la Bcc dagli altri istituti presenti sul territorio è "la consulenza
personale, il rapporto confidenziale
con i clienti e il senso di appartenenza al territorio stesso", assicura
Granata che aggiunge: "oggi sono
cambiate le procedure per la concessione del credito e gli stessi controlli interni; si punta a privilegiare
un credito che rispetti i requisiti di
procedura e di qualità".
Luigi Anastasio
Responsabile dell'ufficio contabilità
dal 1997 è entrato in banca a
Cetara nel 1983. Ma com'è cambiata la clientela? "I nostri clienti
sono più preparati e decisi rispetto
al passato - risponde - oggi il cliente riesce a capire la differenza fra
mutuo a tasso indicizzato e mutuo
a tasso fisso. E prima di decidere fa
delle valutazioni sulla convenienza
di scegliere quell'istituto anziché
l'altro. C'è poi un maggior dialogo
tra banca e clientela". In un sistema
bancario sempre più teso alla concentrazione, le Bcc mantengono la
loro peculiarità di banche autonome e locali, vicine al territorio.
"Oggi la nostra banca - prosegue offre tutta una gamma di servizi
elettronici all'avanguardia: abbiamo
770 contratti home banking. Le
carte di credito sono 3.600, i bancomat 3.912. La Bcc è in crescita,
nonostante la crisi economica che
ha colpito le famiglie italiane. Lo
dimostrano alcuni dati: la raccolta
diretta della sede centrale è di 109
milioni, un milione in più rispetto
all'anno precedente; quella indiretta è passata da 64 a 67 milioni; gli
impieghi da 63 a 68 milioni".
Ugo Condoleo
È preposto della filiale interna della
sede centrale, dove lavorano dieci
persone. Nato a Torre Annunziata,
Condoleo vive a Scafati da circa 8
anni ed è entrato in banca il 1° gennaio 1983. "La sede centrale sostiene - è il treno portante di tutta
la Bcc. La filiale produce il 60-70%
del
fatturato
complessivo.
Gestiamo una grossa mole di lavoro
che comprende anche la gestione
della tesoreria del Comune e di
alcune scuole di Scafati". Rispetto
alle nuove sfide lanciate dal mercato, "abbiamo cercato di aggiornarci e offrire nuovi servizi alla clientela - conclude - anche attraverso
sportelli bancomat posti all'esterno
per permettere di fare i versamenti
in tutte le ore della giornata. Il futuro non è facile, ma va affrontato
puntando sul miglioramento qualitativo dell'offerta e sui giovani".
3
L’ESPERTO
Acquisto della Casa
I controlli
all’acquisto
dell’immobile
‹ di Michele Russo
Q
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4
uali sono i controlli opportuni e la documentazione tecnica da verificare prima di comprare
un'unità immobiliare? La vigente normativa
urbanistico-edilizia prevede specifici controlli e documenti da allegare ai fini della stipula di un atto pubblico di acquisto di una unità immobiliare. In questa sede
ci si soffermerà in particolare sull'importanza delle verifiche e degli accertamenti di tipo tecnico, anche al di là
di quelli strettamente obbligatori per legge, fermo
restando il ruolo ed i controlli svolti dal notaio che riceve l'atto pubblico.
Le norme prevedono, a pena di nullità dell'atto, l'indicazione degli estremi del titolo abilitativo (licenza o concessione edilizia o permesso a costruire) mentre per le
opere iniziate anteriormente al 1° settembre 1967, in
luogo degli estremi della licenza edilizia può essere prodotta una dichiarazione sostitutiva di atto notorio, rilasciata dal proprietario o altro avente titolo, che l'opera
risulti iniziata in data anteriore al 1° settembre 1967.
La possibilità di soprassedere all'indicazione della licenza edilizia in quest'ultimo caso trova origine nel fatto
che anteriormente a quella data l'obbligo della licenza
edilizia non era così generalizzato, per cui era possibile,
in determinati casi che la licenza mancasse in quanto
non richiesta. Una prima considerazione che si impone
è quella che la validità dell'atto pubblico, sulla base
degli obblighi vigenti, non sempre può ritenersi sufficiente a scongiurare qualsiasi problema nel futuro utilizzo dell'immobile.
Prendiamo il caso di una unità immobiliare la cui costruzione è iniziata prima del 1° settembre 1967 in un
comune in cui era previsto già l'obbligo del rilascio della
licenza edilizia. Ferma restando la validità dell'atto solo
con l'indicazione temporale sull'epoca di costruzione,
nulla garantirà che il proprietario all'atto di una ristrutturazione non si veda richiedere dall'ufficio preposto gli
estremi della licenza edilizia e anche la conformità del-
BCC Informa...ti è meglio, n. 5 gennaio febbraio 2008
l'immobile alla stessa licenza edilizia. Nel caso in cui non
si abbiano tali estremi o non vi sia la conformità il nuovo
proprietario potrebbe comunque ritrovarsi, oltre alla
beffa della mancata ristrutturazione, anche il danno
dell'illegittimità del proprio immobile. Sarebbe consigliabile, quindi, anche per gli immobili costruiti prima
del 1° settembre 1967 fare accertamenti sulla normativa urbanistica vigente nel comune.
E' sempre opportuno, inoltre, a prescindere dagli estremi delle notizie indicate in atto, acquisire copia conforme del titolo autorizzativo e dei grafici allegati da confrontare con lo stato di fatto dell'immobile e con la stessa planimetria catastale. Qualora non vi sia esatta corrispondenza è necessario approfondire le ragioni di tali
incongruenze per evitare di acquistare un immobile che
potrebbe essere oggetto di provvedimenti sanzionatori
urbanistici.
Un altro aspetto importante della contrattazione immobiliare riguarda il certificato di agibilità. Le norme non
prevedono alcun obbligo di menzione, negli atti di trasferimento immobiliare, degli estremi del certificato di
agibilità, né risulta necessario il rilascio dello stesso per
la validità del trasferimento. Il certificato di agibilità
costituisce requisito giuridico essenziale del bene che si
acquista perché garantisce l'attitudine del bene ad
assolvere la sua funzione di permanenza delle persone
e di godimento legittimo. La mancata consegna del certificato di agibilità da parte del venditore, pur non implicando la risoluzione del contratto, può essere contestata dall'acquirente per il solo fatto che gli si consegna un
bene con problemi di godimento e commerciabilità.
D'altra parte l'importanza dell'esistenza del certificato
di agibilità sta anche nel fatto che lo stesso implica l'effettuazione di una serie di controlli che oltre a quello
urbanistico, includono l'igiene, la salubrità, la sicurezza
strutturale, l'impiantistica e il risparmio energetico. La
mancanza del certificato di agibilità o un certificato di
agibilità superato in quanto non riferibile all'immobile
oggetto di acquisto implicano per l'acquirente prudente l'effettuazione di una serie di accertamenti anche
tecnici se vuole evitare sorprese.
Ai fini della sicurezza strutturale è necessario verificare
l'esistenza del collaudo statico, la cui mancanza potrebbe comportare la necessità di complessi accertamenti
tecnici ed eventuali lavori di adeguamento di solito
costosi ed invasivi. La dichiarazione di conformità degli
impianti (legge 46/90) e il rispetto del contenimento dei
consumi energetici, introdotto dalla L. 373/76 e successiva L. 10/91, sono aspetti spesso ritenuti secondari ma
possono influenzare il legittimo utilizzo del bene e il suo
valore commerciale in future transazioni, per cui è
opportuno verificare la documentazione dell'immobile
in relazione a tali aspetti.
Nel caso di unità immobiliare facente parte di un condominio è prudente consultare anche il regolamento e
le tabelle millesimali per verificare le modalità di godimento dei beni comuni con le eventuali limitazioni, le
implicazioni per la stessa unità e i millesimi relativi.
Prima di acquistare un immobile limitarsi solo ai controlli obbligatori per legge per la stipula dell'atto pubblico potrebbe rivelarsi una seria imprudenza.
AVVENIMENTI
Dentro la Banca
Il vice direttore va in pensione
‹ di Basilio Puoti
D
omenico Giordano è andato in pensione.
Il 29 febbraio scorso è stato l'ultimo giorno di lavoro per il vice direttore vicario
della Banca di credito cooperativo di Scafati e
Cetara che fu assunto nel lontano primo agosto
del 1973. Tra queste due date c'è una storia
professionale lunga quanto una vita intera,
quella di un uomo, nato a S.Egidio del Monte
Albino e vissuto tra Scafati e Battipaglia. "Sono
davvero contento della vita trascorsa in banca –
assicura Giordano – a Scafati ho ricoperto tutti i
ruoli, ho iniziato come impiegato di I categoria
e sono arrivato a fare il direttore generale tra la
fine degli anni '90 e l'inizio del nuovo secolo,
ma sono stato anche vicedirettore e direttore
facente funzioni. La mia carriera è stata molto
soddisfacente. Mi diplomai nel 1968: a quei
tempi per un ragioniere l'aspirazione più grande era entrare in banca. Per questo mi reputo
fortunato". Giordano parla del bellissimo rap-
porto instaurato con i colleghi, il presidente e i
consiglieri. "Con alcuni colleghi è nata una vera
amicizia – spiega Giordano – che ci ha portato
in giro per l'Italia e il mondo a visitare il Salone
di Ginevra o il Motor show di Bologna".
L'ex vice direttore si sofferma poi sul giorno dell'addio, passato tra i colleghi e il presidente
Cavallaro. "Mi ha fatto molto piacere ricevere la
lettera dei colleghi", dice con sincerità. Questo
è il testo: "Al caro vice direttore vicario
Giordano.. Anche tu, dopo una lunga presenza
nelle fila della Banca di credito cooperativo di
Scafati e Cetara di Scafati e Cetara, hai deciso di
abbandonarci. Forse tu, come nessun altro, ci
mancherai tantissimo. Nessuno potrà sostituirti
nei nostri cuori e nelle esigenze quotidiane di
ognuno di noi. Ci mancherà la tua infinita disponibilità e soprattutto la capacità di aiutare
tutti a risolvere qualsiasi tipo di problema. Sei
stato per noi un punto di riferimento, nel vero
senso della parola. Quando capitava che eri
assente, anche per un solo giorno, a noi tutti
sembrava di non avere la sicurezza della tua presenza alle spalle. La tua onestà, la tua rettitudine ed il tuo spiccato senso del dovere sarà di
esempio per tutti noi e per quelli che verranno
dopo di noi.
Ci mancheranno anche i tuoi plateali comportamenti e le tue famose esternazioni.
I tuoi ragazzi. Scafati, 22/02/2008".
I compagni di lavoro hanno regalato all'ex direttore vicario un orologio. Un ultimo pensiero
Giordano lo riserva ai colleghi andati in pensione di recente, come Testa, Monaco, Pesce e
Marongiu, Ugo De Fazio, Alberto De Felice, ed
il direttore Cretella, e a quelli che non ci sono
più, come Eugenio De Fazio, Carlo De Felice e
soprattutto Donato Nastri, che "trentacinque
anni fa – ricorda – mi ha dato la possibilità di
entrare in questa grande famiglia, nonostante
non fossi di Scafati".
Assemblea dei soci 2008
I
l consiglio di amministrazione della Banca di
Credito Cooperativo di Scafati e Cetara si
prepara a convocare l'Assemblea dei soci.
Un appuntamento, quello di quest'anno, particolarmente significativo perché, accanto
all'approvazione del bilancio, vi è il rinnovo
delle cariche sociali.
L'Assemblea della Bcc di Scafati e Cetara rappresenta il momento più importante nella conduzione annuale dell'azienda: i soci della
banca sono chiamati a confrontarsi sui risultati lusinghieri della gestione. Il bilancio è positivo, i clienti sono circa 16 mila, con un sensibile incremento rispetto all'anno precedente,
quelli "affidati" sono circa 3.200. I soci toccano quota 932, aumentando del 2,75 per
cento rispetto all'anno 2006. Tuttavia la Bcc di
Scafati e Cetara non fa finanza solo fine a se
stessa.
Il credito cooperativo si fonda su saldi e imprescindibili principi ispiratori: "la centralità della
persona, il localismo come impegno ad operare in un ambito circoscritto a favore delle famiglie delle piccole e medie imprese, la solidarietà". Questi sono i nostri valori etici, morali,
strategici e modello indiscusso di successo, e
l'impegno di amministratore è quello di essere
consapevole di una responsabilità etico-morale, di assicurare quello spirito di servizio che
costituisce l'animus di chi è vocato a questo
compito di alta responsabilità.
l.a.
Il Cral Bcc di
Scafati e Cetara
L
a Bcc di Scafati e Cetara ha il suo C.R.A.L.
(Circolo ricreativo aziendale lavoratori).
Nato il 3 ottobre scorso conta 62 soci, tutti
dipendenti o ex impiegati della banca.
Presidente è Gennaro La Marca, vice presidente
Mariarosaria De Fazio, tesoriere Raffaele De
Vivo. "Il Cral - si legge nello statuto - ha il compito sociale di promuovere e gestire l'impiego
del tempo libero degli associati, senza finalità
lucrative, partitiche o ideologiche, di promuovere e gestire come espressione di partecipazione,
solidarietà e pluralismo, iniziative di promozione
sociale, attività culturali e sportive dilettantistiche, assistenziali, formative, motorio-sportive,
turistiche".
All'associazione, che ha sede in via Melchiade
51, possono aderire dipendenti, amministratori
e sindaci della Banca di credito cooperativo di
Scafati e Cetara. Il Cral attualmente è impegnato in diverse attività: convenzioni con esercizi
commerciali, palestre, cine-teatri, agenzie di
viaggi, istituto di bellezza, villaggi turistici; fitto
di appartamenti nelle principali città europee,
corsi di lingue straniere, di musica e/o canto,
visite guidate di città e musei.
"Abbiamo contattato diversi esercizi commerciali di Scafati, Pompei e Angri, nonché uno
situato nel centro commerciale Vulcano Buono
a Nola - afferma il presidente La Marca - il
nostro obiettivo è stipulare una serie di convenzioni per ottenere delle agevolazioni a
favore dei soci del Cral. I commercianti hanno
proposto sconti fino al venti per cento: le proposte sono al vaglio del consiglio direttivo per
l'ok definitivo". Tra le iniziative in cantiere spicca un weekend ad aprile (per il "ponte della
Liberazione") che i soci potranno passare a
Ischia, a prezzo agevolato
"Già da diversi anni c'era l'intenzione di costituire il Cral della Bcc - aggiunge La Marca -.
Devo ammettere che c'è stata un'adesione
entusiasta da parte di dipendenti ed ex impiegati. Al momento il circolo si sostiene con le
quote sociali e un contributo economico della
banca". Le iscrizioni sono aperte a tutti i dipendenti della Bcc di Scafati e Cetara (anche a quelli in quiescenza) e ai componenti del cda e del
collegio sindacale. A questi ultimi il Cral ha già
inviato una lettera di invito ad aderire al circolo.
"Tra le idee che stiamo cercando di sviluppare
c'è l'acquisto di un appartamento - in una località turistica (europea o calabrese) o presso un
villaggio vacanze - da affittare ai nostri soci per
due periodi estivi (giugno e settembre), dove
potranno passare una parte delle ferie - continua il presidente del Cral -. Intanto, stiamo
anche allestendo e prefezionando un sito internet accessibile a tutti".
5
L’ESPERTO
Norme e consigli
"Le responsabilità del
committente nella manutenzione"
‹ di Michele Russo
L
avori di manutenzione: Le responsabilità
del committente, ai fini della sicurezza.
Nel campo edilizio è quasi sempre
necessario avvalersi di professionisti abilitati
e in alcuni casi il committente è obbligato a
nominare diverse figure professionali per
ruoli distinti previsti dalle norme (progettista,
direttore dei lavori, coordinatore per la
sicurezza in fase di progettazione e di
esecuzione, collaudatore).
Per alcuni tipi di lavori, invece, non
sussistendo alcun obbligo circa la nomina di
tecnici, il committente può stabilire le opere
a farsi, affidarle e dirigerle personalmente
rapportandosi direttamente all'esecutore o
agli esecutori. Ma anche in questo caso le
norme prevedono precise responsabilità sulle
misure di sicurezza e di prevenzione.
Per ciò che riguarda il committente di
modesti lavori di manutenzione, tutti gli
interventi (costruzione, manutenzione,
riparazione, demolizione, conservazione,
risanamento, ristrutturazione di opere fisse,
permanenti o temporanee) sono soggetti
alle prescrizioni del D.Lgs. 494/1996 relative
ai cantieri temporanei o mobili, siano essi
per grandi opere che per modesti interventi.
Per fare qualche esempio, alcuni tipici lavori
di manutenzione ordinaria, come
tinteggiatura esterna o interna, sostituzione
di infissi, impermeabilizzazione del lastrico di
copertura, sostituzione di pavimenti, non
comportano la necessità di richiedere
specifici atti autorizzativi al Comune e
possono essere avviati con una semplice
comunicazione a firma del committente, ma
6
richiedono precisi adempimenti e
impongono responsabilità ineludibili per chi
li affida. In primo luogo il committente deve
sempre attenersi ai principi generali di
sicurezza e alle misure di tutela del D.Lgs.
626/1994 che impongono in sintesi:
- valutazione dei rischi per la salute e la
sicurezza;
- eliminazione dei rischi in relazione alle
conoscenze acquisite o riduzione al
minimo;
- programmazione della prevenzione;
- misure igieniche;
- misure di protezione collettiva e
individuale;
- misure di emergenza da attuare in caso di
pronto soccorso, di lotta antincendio, di
evacuazione dei lavoratori e di pericolo
grave ed immediato;
- uso di segnali di avvertimento e di
sicurezza.
In sostanza quelle che potrebbero ritenersi a
prima vista preoccupazioni solo del datore di
lavoro, della ditta esecutrice, costituiscono
precisi obblighi anche del committente, che
è quindi corresponsabile se per esempio non
vengono indossati i caschi di protezione, se
il ponteggio non risulta montato in
conformità alle norme, o ancora se le
condizioni igieniche del cantiere sono
precarie. Lo stesso committente, anche
quando non si prevede la presenza di più
imprese e non è necessario nominare il
tecnico coordinatore per la sicurezza che
rediga il piano di sicurezza, è obbligato a
procedere personalmente, se non decide di
avvalersi di un consulente, a:
a) verificare l'idoneità tecnico-professionale
BCC Informa...ti è meglio, n. 5 gennaio febbraio 2008
delle imprese esecutrici, anche attraverso
l'iscrizione alla Camera di commercio,
industria e artigianato;
b) chiedere alle imprese esecutrici una
dichiarazione dell'organico medio annuo,
distinto per qualifica, nonché una
dichiarazione relativa al contratto collettivo
stipulato dalle organizzazioni sindacali
comparativamente più rappresentative,
applicato ai lavoratori dipendenti;
c) chiedere un certificato di regolarità
contributiva (DURC).
Il committente deve dunque preoccuparsi di
affidare i lavori a un'impresa che possieda
mezzi, capacità e personale adeguato,
accertando ciò sulla base di documenti e
dichiarazioni; e deve anche verificare,
attraverso il durc, che l'impresa sia in regola
con il pagamento dei contributi
previdenziali. Qualora non assolva agli
obblighi a suo carico il committente rischia
di incorrere in sanzioni non trascurabili:
arresto da due a quattro mesi, o ammenda
da euro 516 a euro 2580. La sicurezza dei
lavoratori, anche per modesti lavori edili,
comporta in definitiva delle responsabilità
nette anche per il committente con la
difficoltà che, in questi casi, l'assenza dei
tecnici fa gravare unicamente sullo stesso
tutto il peso dei controlli.
Informati...è meglio
Banca di Credito Cooperativo di Scafati e Cetara
Numero 5 - Gennaio Febbraio 2008
Hanno collaborato: Luigi Anastasio,
FiIlippo De Roberto, Carmine Librera,
Michele Russo
Art Director: Clemente Falanga
Direttore Responsabile: Basilio Puoti
www.bccscafati-cetara.it
Registrazione Tribunale di Nocera Inferiore
n. 7/07 del 3 maggio 2007
ATTIVITÀ SOCIALI
Sponsorizzazioni
La BCC per
la cultura
‹ di Luigi Anastasio
A
Cetara si presenta il libro "La
Chiesa di San Pietro Apostolo a
Cetara Le porte in bronzo di Battista Marello". All'evento hanno preso
parte l'autrice Enza De Vita, don Nello
Russo, il presidente del comitato "Portale
S. Pietro Apostolo" Franco Galano, il sindaco Secondo Squizzato, don Battista
Marello autore delle porte in bronzo e
Massimo Cavallaro presidente della Bcc
di Scafati e Cetara. "Essere alla presentazione del libro è un momento molto
significativo – ha affermato Cavallaro –
perché con questa edizione è stato dato
riconoscimento a una comunità laboriosa
e onesta, che affonda le radici nell'anno
879.
L'autrice ricorda il contenuto urbano e
l'immagine ambientale della zona. E sottolinea le emergenze architettoniche dei
beni presenti, quali le chiese di S. Pietro e
di S.Maria di Costantinopoli, la torre, il
convento di S. Francesco.
De Vita descrive la cattedrale in uno scenario paesaggistico incomparabile in cui
il mare assume una connotazione magica". Nel libro l'autrice assegna una giusta
luce all'organo di scuola napoletana,
costruito nel 1864 da Giovanni Antonio
Galasso e riporta una descrizione di
Marello. "Dalla lettura del libro – ha
aggiunto Cavallaro – trapela a chiare lettere la nobile sensibilità della scrittrice
che con dovizia di particolari ha inteso
esaltare quegli aspetti storici, geografici,
ambientali e culturali di una comunità il
cui sentimento si è unificato nello svolgimento di una prevalente attività quale
quella del mare e della pesca. La puntuale e delicata analisi di fatti, circostanze di
culto e tradizione inducono a comprendere quanto questa popolazione, unita e
serena, sia stata fedelmente orientata
verso la chiesa madre in dipendenza di
una sacralità di educazione inculcata dai
propri genitori. La devozione verso il
"Santo Pescatore" costituisce un elemento costante di unione delle famiglie cetaresi con la parrocchia". De Vita ha inteso
assegnare a questo libro un ruolo di
grande valore morale che è quello di
ricordare le connotazioni del popolo
cetarese. "Il valore di questo libro assume
ancora più pregio – ha concluso – perché
è destinato a rimanere nella storia. Ci
auguriamo che queste pagine possano
essere lette per apprendere, da quegli alti
valori umani dei nostri predecessori, la
guida e l'orientamento al nostro futuro.
In tale contesto diventa ancor più pregnante il nostro compito di uomini impegnati nel solco della tradizione antica della solidarietà e coesione, programma che
rimane alla base del credito cooperativo
di Scafati e Cetara. Con questi sentimenti
auspico che, tutti insieme, si possa continuare a perseguire quei sani principi
sociali e cristiani per lasciarli ai posteri
come impronte di intramontabili valori,
diretti a consolidare il patrimonio e la
civiltà dei popoli".
Per giovani e anziani
U
n campo di bocce nuovo
di zecca a Bagni, nelle
vicinanze del Santuario.
La realizzazione della struttura
ricreativa è stata finanziata
dalla Bcc di Scafati e Cetara.
Il campo consente a tutti gli
amanti delle bocce, in particolare, agli anziani della zona di
Bagni, di avere un impianto idoneo per praticare le loro attività
e passare il tempo libero.
Intanto, sono iniziati i lavori di
costruzione del centro sportivo
polivalente che, sarà intitolato
a S. Giovanni Bosco, e sorgerà
alle spalle della chiesa di
S.Francesco di Paola.
Il progetto, redatto dall'architetto Paolo Esposito, prevede
la realizzazione di un campo di
calcetto /basket, una tribunetta, una zona attrezzata per gli
anziani e un'area giochi per i
bambini. A finanziare l'impianto - destinata alle scuole e ai
ragazzi della zona - è stata la
Bcc che lo donerà alla parrocchia retta da don Aniello
Marano. "Le due iniziative –
spiega il presidente Cavalllaro
– dimostrano, ancora una
volta, come la nostra banca si
mostri attenta alle esigenze dei
giovani e degli anziani di
Scafati e dei paesi limitrofi.
Dopo il centro sportivo di
S.Pietro, dedicato all'abate
Cuomo, abbiamo deciso di
finanziare la realizzazione del
campo di bocce e del centro
S.Giovanni Bosco.
I due progetti segnano un'ulteriore tappa nel percorso, avviato dalla Bcc, e finalizzato a
sostenere opere e infrastrutture da mettere al servizio dell'intera collettività".
XXVI Torneo
“Città di Scafati”
Il L.in.g. Mondo Nazione organizza la manifestazione
T
orna il torneo internazionale del calcio
giovanile "Città di Scafati". Dal 19 al 24
marzo si è svolto il tradizionale evento
pasquale, organizzato dall'associazione sportivo-culturale Ling Mondo Nazione, guidata
da Armando Russo. Anche quest'anno il torneo, giunto alla XXVI edizione, ha ottenuto il
contributo economico della Banca di credito
cooperativo di Scafati e Cetara, da sempre
sensibile verso eventi socio-culturali e sportivi
organizzati in città. Il senso di questo fondamentale sostegno è tutto nelle parole del presidente Massimo Cavallaro: "lo sport è un
elemento indispensabile e peculiare nello sviluppo della vita di un giovane". Il torneo
"Città di Scafati" è un inno al calcio giovanile, pulito e non violento. L'evento mette in
risalto l'importanza dello sport, come
momento di incontro e aggregazione sociale.
La manifestazione si è aperta con l'arrivo dei
gruppi ospiti e la cerimonia di premiazione
presso il "Sol Levante". In totale le squadre
partecipanti sono state 31: Fc Goldball di
Budapest (Ungheria), Fc Maratea (Potenza),
Sc Garbagnate di Garbagnate (Milano), Asd
Centrocampo di Torino, Pd Oratorio
S.Giovanni Bosco di Terni, Asd Real Libertas
Como e l'Ac Cittadella, entrambe provenienti
da Como. Ventiquattro sono state le società
napoletane e salernitane. Le squadre hanno
giocato sul campo A di Scafati, sul "S.
Teresa" di via Passanti (Scafati) e sul'Olimpia
"Salvatore Mascolo" di via Teilliti (S. Antonio
Abate). L'intento socio-culturale dell'evento è
quello di ospitare presso le famiglie locali
bambini stranieri e di altre regioni italiane,
consentendo di creare rapporti umani tra i
giovani. L'evento sportivo è stato condito da
elementi culturali, gastronomici e turistici.
7
EVENTI
La Carta dei Valori
Sponsorizzata la
mostra fotografica
Estratti dalla brochure i ringraziamenti al nostro Presidente
R
ingrazio vivamente il presidente della Banca di Credito
Cooperativo di Scafati e
Cetara, dr. Massimo Cavallaro,
per la squisita e ineguagliabile
sensibilità dimostrata fin dalla mia
prima richiesta in merito a questa
mostra, per la sua disponibilità e
per tutto quanto ha fatto per la
realizzazione della medesima. Ringrazio tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione e tutti i
soci del Credito Cooperativo. Ringrazio il dr. Angelo Pesce che è
stato al mio fianco per tutto il
percorso mettendo a disposizione
la sua enorme competenza in
materia e sopportando con me il
caldo afoso di tanti pomeriggi
estivi per esaminare e selezionare
le fotografie.
Grazie per tutto, Angelo!
‹ di Clemente Falanga
li alunni dell’Istituto Tecnico
Commerciale di Angri in
visita nella nostra Banca.
Ê stato un momento entusiasmante, che ci ha coinvolti anche
G
I giovani della IV G - ci racconta il
dr. Pauciulo – hanno mostrato
interesse per tutto quanto hanno
potuto sentire e vedere, ma
soprattutto hanno apprezzato la
possibilità che gli veniva offerta di
essere all’interno di una banca,
emotivamente. La visita è stata
organizzata della professoressa
Chiara Gilblas moglie del nostro
Presidente del Collegio sindacale
dott. Antonio Pauciulo.
Ed è proprio lui che ha guidato la
visita dei ragazzi illustrando al
meglio, insieme alle risorse, tutte
le fasi, i luoghi e le situazioni che
quotidianamente hanno vita
all’interno di un istituto di credito
come la BCC di Scafati e Cetara.
che rimane una evento straordinario, per chi non vi lavora.
La visita si è conclusa nella sala dove
normalmente si riunisce il CdA. Lì
presidente Massimo Cavallaro ha
accolto e salutato gli alunni intrattenendoli sui valori e sulle finalità
mutualistiche sulle quali si fonda
l’intera essenza del credito cooperatvo, augurando a tutti i presenti
di poter far parte un domani della
nostra grande famiglia.
Ringrazio tutti gli amici che hanno
messo a disposizione il materiale
fotografico. Ringrazio il maestro e
fotografo Enrico Ursini e il suo collaboratore Vincenzo Camelia;
Massimo Castellano, Monica
Ambruoso e Valentina Velleca del
Planet Service del Corso Nazionale
in Scafati, che hanno avuto tantissima pazienza con me nello svolgimento del loro lavoro. Un grazie
particolare all'amico Clemente
Falanga che si è sottoposto ad un
mese di tour de force senza precedenti...un abbraccio, Clemente.
In fine, un ringraziamento affettuoso e fraterno
al maestro fabbro
Pietro Abenante,
il quale, con la
sua esperienza e
bravura, ci ha
risolto non pochi
problemi tecnici.
Francesco
Donnarumma
Giovedì,
27 marzo 2008,
S. Augusta
La Banca della mia città
Visita dell’Itc Angri
Dal 30 aprile 2008 si cambia!
Nuove e importanti norme in materia di trasferimento di contante, di assegni e di libretti di deposito
Trasferimento di denaro contante
Sarà vietato il trasferimento fra soggetti privati
di denaro contante per importi pari o superiori
a 5.000,00 euro
Assegni bancari
Tutti i moduli di assegni bancari saranno muniti
della clausola di non trasferibilità
(Potrai chiedere assegni in forma libera al tuo
sportello BCC pagando un'imposta di bollo di
1,50 euro)
Assegni bancari: le girate
Devi riportare a pena di nullità il tuo codice
fiscale
(Non accettare assegni con le diciture M.M., Me
medesimo etc., perché non potranno essere
negoziati)
Assegni circolari di importo pari o superiore ai
5.000,00 euro saranno emessi con l'indicazione
del nome o della ragione sociale del beneficiario
e la clausola di non trasferibilità.
Il saldo dei libretti di deposito non potrà essere
pari o superiore ai 5.000,00 euro per i libretti al
portatore esistenti; hai tempo fino al 30 giugno
2009 per ridurre il relativo saldo al di sotto dei
5.000,00 euro.
FAI ATTENZIONE!
Se cedi in pagamento un libretto al portatore,
comunica entro 30 giorni alla tua Banca di
Credito Cooperativo i dati identificativi de ces­
sionario e la data del trasferimento.
Noi siamo pronti! e tu?
Le sanzioni.
Se contravvieni ai divieti sui trasferimenti di contanti rischi una
sanzione amministrativa pecuniaria dall'1% al 40% dell'importo
trasferito. Se continui a possedere libretti al portatore con saldo
superiore al nuovo limite di legge oltre il 30 giugno 2009, rischi
una sanzione amministrativa pecuniaria dal 20% al 40% del saldo.
Per ogni informazione o chiarimento rivolgiti agli addetti presso le filiali della tua Banca di Credito Cooperativo.
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