Prot. N. 86/A10 Lamezia Terme 12.01. 2015 Criteri di valutazione (ALLEGATO AL POF) PREMESSA Delibera del Collegio Docenti del n. 10 del 15.12.2014 Delibera del Consiglio di istituto del n. 82 del 15.12. 2014 Criteri di valutazione PREMESSA «La valutazione è espressione dell'autonomia professionale propria della funzione docente,nella sua dimensione sia individuale che collegiale, nonché dell'autonomia didattica delle istituzioni scolastiche. Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva. […] La valutazione ha per oggetto il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo degli alunni. La valutazione concorre, con la sua finalità anche formativa e attraverso l'individuazione delle potenzialità e delle carenze di ciascun alunno, ai processi di autovalutazione degli alunni medesimi, al miglioramento dei livelli di conoscenza e al successo formativo, anche in coerenza con l'obiettivo dell'apprendimento permanente di cui alla «Strategia di Lisbona nel settore dell'istruzione e della formazione», adottata dal Consiglio europeo con raccomandazione del 23 e 24 marzo 2000. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali sul rendimento scolastico devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento previsti dal Piano dell'offerta formativa, definito dalle istituzioni scolastiche ai sensi degli articoli 3 e 8 del D.P.R. n. 275/99. […] Le istituzioni scolastiche assicurano alle famiglie un’informazione tempestiva circa il processo di apprendimento e la valutazione degli alunni effettuata nei diversi momenti del percorso scolastico, avvalendosi, nel rispetto delle vigenti disposizioni in materia di riservatezza, anche degli strumenti offerti dalle moderne tecnologie. La valutazione nel primo ciclo dell'istruzione è effettuata secondo quanto previsto dagli articoli 8 e 11 del D. Lgs. n. 59/2004, e successive modificazioni, dagli articoli 2 e 3 della legge n. 169/2008, nonché dalle disposizioni del Regolamento (D.P.R. n. 122/2009). I minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all'obbligo d'istruzione, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.» (cfr. art. 1 del D.P.R. n. 122 cit.) 1 LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI La Legge n. 53/2003 e le Indicazioni nazionali (IN) hanno distinto la valutazione in tre tipologie alle quali si aggiunge il momento della certificazione delle competenze: 1. Valutazione esterna obbligatoria a cura del servizio nazionale (INVALSI) per le classi II e V scuola primaria. La partecipazione alla rilevazione nazionale degli apprendimenti degli studenti, come previsto dall’art. 1, comma e del D. Legge 7 settembre 2007, n. 147, convertito, con modificazioni, dalla Legge 25 ottobre 2007, n. 176, rientra, anche ai sensi dell’art. 51 c. 2 della legge 35/2012, nell’attività ordinaria d’istituto. In tal modo, la scuola potrà ottenere informazioni sugli apprendimenti distinti per ciascuna classe e comparabili con la situazione del sistema nel suo complesso. Compito dell’istituto nazionale di valutazione (INVALSI) è quello di rilevare gli apprendimenti con riferimento ai traguardi e agli obiettivi previsti dalle Indicazioni nazionali 2012, promuovendo, altresì, una cultura della valutazione che scoraggi qualunque forma di addestramento finalizzata all’esclusivo superamento delle prove. 2. Valutazione interna che è di competenze degli insegnanti, ai quali spettano le responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti, nel quadro dei presenti criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali (apprendimento e comportamento) dovranno essere coerenti con gli obiettivi e traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo di Istituto e saranno così strutturate: Valutazione iniziale o diagnostica; Valutazione in itinere o formativa; Valutazione intermedia o sommativa (I quadrimestre); Valutazione finale o sommativa (II quadrimestre). 3. La valutazione per la certificazione finale costituito dall’Esame di Stato conclusivo del I ciclo, le cui modalità di svolgimento, caratterizzate da un intreccio tra valutazione dell’Istituzione scolastica e valutazione nazionale, stanno ad evidenziare l’intenzione di un controllo assiduo da parte dello Stato sui processi formativi attivati nelle Scuole ed in quest’ottica va visto l’Esame stesso situato al termine del ciclo scolastico con una funzione sommativa generale. 4. La certificazione delle competenze che deve avvenire sulla base dei traguardi fissati a livello nazionale. In ragione di ciò il curricolo dovrà essere finalizzato alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo e dovranno essere progettati percorsi per la promozione, la rilevazione e la valutazione delle competenze, prestando particlare attenzione a come ciascuno studente mobilita e orchestra le proprie risorse – conoscenze, abilità, atteggiamenti, emozioni – per affrontare efficacemente le situazioni che la realtà quotidianamente propone, in relazione alle proprie potenzialità e attitudini. Ciò detto si coglie come la valutazione deve essere necessariamente strutturata come un processo sistematico e continuo fondato su criteri precisi, condivisi e soprattutto approvati collegialmente. Essa deve sia misurare le prestazioni dell’alunno, l’efficacia degli insegnamenti e la qualità dell’Offerta Formativa, che fornire le basi per un giudizio di valore che consenta di prendere migliori decisioni sul piano pedagogico (valutazione diagnostica e valutazione formativa) e sul piano sociale (valutazione sommativa, che è certificativo-comunicativa). In relazione alla valutazione interna degli apprendimenti le nostra istituzioni scolastica è intervenuta ad individuare modalità e criteri condivisi di valutazione degli alunni (D.P.R. 275/99, art. 4). 2 Partendo dall’accezione specifica del termine criterio, che è usato per indicare ambiti specifici di osservazione selezionati al fine di osservare l’apprendimento degli alunni e le fasi del loro sviluppo, Il Collegio dei docenti ha inteso definire alcuni criteri articolati in indicatori e descrittori. Al contempo i suddetti criteri di verifica e di valutazione dovranno diventare per i Consigli di Classe regole da rispettare nelle pratiche valutative. In tal senso, criteri e modalità di verifica diverranno un modello operativo la cui funzione sarà quella di fornire orientamenti certi ai docenti del nostro Istituto impegnati nelle attività di verifica e valutazione. All’interno di detto modello operativo sarà possibile distinguere i seguenti elementi: l’ambito e l’oggetto da valutare (l’insegnamento o l’apprendimento, i progressi degli alunni, i comportamenti in classe o nei gruppi, ecc.); i soggetti responsabili dei diversi momenti legati alle pratiche valutative, le fasi della valutazione (iniziale o diagnostica, in itinere o formativa, finale o sommativa); le procedure (scelta degli obiettivi, predisposizione delle prove di verifica, monitoraggio, lettura e interpretazione dei dati, espressione del giudizio, ecc.); i tempi, ossia i periodi e le scadenze da rispettare in ordine ai rilevamenti dei dati e alla comunicazione dei giudizi (affissione all’albo della scuola, consegna dei documenti ufficiali alle famiglie, ecc.); gli strumenti da utilizzare nel processo valutativo (schede di vario tipo, chek-list di rilevazione, foglio elettronico, diario di bordo, ecc.). Finalità della valutazione La valutazione, secondo quanto definito nelle Indicazioni Nazionali, deve assumere una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Occorre assicurare agli studenti e alle famiglie un’informazione tempestiva e trasparente sui criteri e sui risultati delle valutazioni effettuate nei diversi momenti del percorso scolastico,promuovendone con costanza la partecipazione e la corresponsabilità educativa, nella distinzione di ruoli e funzioni. La valutazione, dunque, costituisce uno degli elementi più rilevanti di ogni sistema di istruzione e formazione, grazie alla quale è possibile monitorare e seguire il percorso di crescita e maturazione dell’alunno rispetto alla destinazione di scopo propria della scuola pubblica e quindi del nostro Istituto comprensivo (obiettivi e finalità da raggiungere durante la permanenza a scuola dell’alunno dai 3 anni ai 14 anni). Tra questi obiettivi rientrano: l’acquisizione e la trasmissione dei contenuti disciplinari (sapere), la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti (saper fare) la capacità di interagire e di tradurre le conoscenze e le abilità in razionali comportamenti (saper essere). Inoltre, la Scuola è tenuta a valutare anche le competenze cosiddette trasversali e di cittadinanza attiva, che attengono, oltre che agli obiettivi cognitivi, anche agli obiettivi comportamentali riferiti cioè al comportamento sociale, o area socio – affettiva e relazionale e al comportamento di lavoro. Secondo le IN nella scuola del primo ciclo sono i traguardi per lo sviluppo delle competenze che costituiscono i criteri per la valutazione delle competenze attese ed essi, nella loro scansione temporale, sono prescrittivi. Cosa verifichiamo a) La verifica degli apprendimenti La verifica costituisce un momento di rilevazione che deve essere il più possibile oggettivo e quantitativamente misurabile. Deve essere strutturata in modo da risultare costante, regolare e programmata su tutte le componenti e le attività del processo formativo. La verifica didattica deve garantire: 3 il continuo adeguamento dei processi di insegnamento – apprendimento alle richieste degli allievi, alle reali possibilità, alle loro diversità; la promozione di stili di apprendimento diversi; il potenziamento delle capacità sviluppando le diversità e riducendo la dispersione; l’accertamento del pieno sviluppo dei poliedrici aspetti della personalità; la registrazione dei progressi nell’apprendimento e nel comportamento; la misurazione del grado di conoscenze, competenze e capacità raggiunte. b) La tipologia degli strumenti di verifica Colloqui / interrogazioni, opportunamente integrati da osservazioni sistematiche significative; Questionari; Prove scritte soggettive (prove descrittive); Prove scritte oggettive o strutturate (test di profitto); Prove scritte semistrutturate; Esercitazioni grafiche. La verifica su tutte le componenti del processo formativo deve misurare la coesione, la collaborazione, la disponibilità, l’incisività, la tempestività e l’apertura ai bisogni. La strutturazione delle prove di verifica dovrà garantire la presenza dei seguenti elementi: ⇒ precisione, cioè la prova dovrà essere costruita con l’intento di accertare il raggiungimento di obiettivi ben definiti; ⇒ validità, cioè la prova dovrà essere costruita in modo da osservare le abilità da accertare; ⇒ attendibilità, cioè la prova dovrà essere riproducibile. I risultati delle verifiche, anche orali, andranno comunicati agli alunni, in ottemperanza all’art. 22 della legge 241/90 ( accesso ai documenti amministrativi anche parziali e interni) e al Regolamento sulla Valutazione n. 122/09. c) Quando (collocazione temporale della valutazione) e come verifichiamo La verifica si articola in tre momenti 1. Valutazione esterna (INVALSI) Date e modalità da definirsi a cura dell’INVALSI 2. Valutazione interna Valutazione iniziale o diagnostica : I test d’ingresso, definiti in sede di dipartimenti disciplinari, si svolgeranno contemporaneamente nelle classi parallele nei primi giorni di scuola e serviranno per individuare il livello di partenza degli alunni, ad accertare il possesso dei pre-requisiti e a predisporre eventuali attività di recupero nelle pause didattiche ed a definire le fasce di livello da inserire nei piani di lavoro di classe. Le risultanze delle prove sarà utilizzata non per valutare il profitto, ma per accertare abilità e rilevare prerequisiti; lo scopo è quello di acquisire informazioni non solo sul singolo allievo, ma sull’intera classe; il loro svolgimento infatti è solo in funzione del recupero delle abilità non possedute. Valutazione in itinere o formativa è finalizzata a cogliere informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Essa favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di riallineamento/potenziamento. Non prevede nessuna forma di classificazione del profitto degli studenti. Non è pertanto selettiva in senso negativo, ma in senso positivo e compensativo. La valutazione formativa avverrà a conclusione delle UDA. 4 Valutazione intermedia/finale o sommativa consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite dallo studente nei due periodi quadrimestrali adottati dal Collegio dei Docenti. Pertanto, i Consigli di classe e interclasse avranno sistemi di riferimento omogenei sia per elaborare le prove di verifica, sia per stabilire criteri di valutazione condivisi. (Fine I quadrimestre): somministrazione delle prove disciplinari di verifica orale e scritta con compilazione della scheda personale relativa al 1° quadrimestre notificata alle famiglie entro febbraio; (Fine II quadrimestre): somministrazione delle prove disciplinari di verifica orale e scritta per valutare abilità, conoscenze, competenze acquisite alla fine dell’anno, con compilazione della scheda personale relativa al 2° quadrimestre notificata alle famiglie nel mese di giugno. Considerando che la verifica e la valutazione delle competenze parte prima di tutto dall’analisi delle performance esplicitate nei descrittori, Le prove di verifica formativa e sommative comprenderanno, le seguenti tipologie di prove: Prove non strutturate (stimolo aperto, risposta aperta): le risposte non sono univoche e non sono predeterminabili. Sono le prove tradizionali quali l'interrogazione, il riassunto, il tema, la relazione, l'articolo etc. Prove strutturate (stimolo chiuso, risposta chiusa): le risposte sono univoche e predeterminabili. Le prestazioni possono essere misurate con precisione. Sono anche chiamate prove oggettive di verifica1[2]. Sono i quesiti: vero/ falso, corrispondenze, scelta multipla, completamento. Prove semi strutturate (stimolo chiuso, risposta aperta): le risposte non sono univoche ma sono in grande misura predeterminabili grazie ai vincoli posti negli stimoli. Le tipologie, con alcune eccezioni, sono le stesse delle prove non strutturate. compito autentico (o di realtà): la valutazione viene estesa a nuove situazioni problema. 3. La valutazione per la certificazione finale nel mese di giugno si svolgono gli esami di Stato conclusivi del I ciclo di istruzione secondo quanto deliberato in seno al Collegio dei Docenti tenuto conto della data fissata per la prova nazionale INVALSI. 4. La certificazione delle competenze: al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di I grado è prevista la certificazione delle competenze, che descrive e attesta la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo. Nelle Indicazioni Nazionali si legge che: solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. In mancanza di detti modelli nazionali la scuola adotterà propri modelli di certificazione delle competenze. Le famiglie verranno informate dei livelli di apprendimento e di maturazione raggiunto dai loro figli, in incontri all’uopo programmati (riunioni scuola famiglia), colloqui individuali e quadrimestralmente (Febbraio, Giugno). (*) Si riporta, di seguito, lo schema EQF con l’indicazione dei primi 4 livelli; il terzo è lo standard europeo per la qualifica professionale, mentre il quarto lo è per il diploma o baccalaureato. 5 LIVELL I Nel EQF, le conoscenze Nel EQF, le abilità sono sono descritte come teoriche descritte come cognitive e/o pratiche (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano la destrezza manuale e l’uso di metodi, materiali, attrezzature e strumenti) Nel EQF la competenza è descritta in termini di responsabilità e autonomia. 1 - conoscenze generali di - abilità di base necessarie - lavorare o studiare sotto base per svolgere compiti supervisione diretta in un semplici contesto strutturato 2 - conoscenze pratiche di - abilità cognitive e pratiche - lavorare o studiare sotto base in un ambito di lavoro di base necessarie per supervisione diretta con o di studio utilizzare le informazioni una certa autonomia rilevanti al fine di svolgere compiti e risolvere problemi di routine utilizzando regole e strumenti semplici 3 - conoscenze di fatti, principi, processi e concetti generali, in un ambito di lavoro o di studio - una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie per svolgere compiti e risolvere problemi selezionando e applicando metodi, strumenti, materiali e informazioni di base assumersi la responsabilità dello svolgimento di compiti sul lavoro e nello studio - adattare il proprio comportamento alle circostanze per risolvere problemi - conoscenze pratiche e teoriche in ampi contesti in un ambito di lavoro o di studio - una gamma di abilità cognitive e pratiche necessarie per creare soluzioni a problemi specifici in un ambito di lavoro o di studio - autogestirsi all’interno di linee guida in contesti di lavoro o di studio solitamente prevedibili, ma soggetti al cambiamento - supervisionare il lavoro di routine di altre persone, assumendosi una certa responsabilità per la valutazione e il miglioramento delle attività di lavoro o di studio 4 d) Chi valuta 6 In virtù dell’adozione di un curricolo verticale si realizzerà un’interpretazione collegiale dei risultati in un’ottica diacronica, integrata (relativa a tutti gli aspetti della personalità), collegata alla: Valutazione delle verifiche formative effettuate dai docenti di sezione, di classe; Valutazione delle verifiche sommative effettuate dai docenti di sezione, di classe; Valutazione delle competenze effettuate dai docenti di classe. Inoltre, sarà cura di ogni docente formare gli alunni all’autovalutazione, intesa come un risultato intenzionale ed efficace di un processo educativo vitale, ponendosi accanto ad essi nel modo più costruttivo per stimolarne l’impegno, facendo individuare loro le cause degli insuccessi e prendere iniziative coerenti e non di comodo. Tutto ciò al fine di far acquisisce all’alunno consapevolezza di quelli che sono i suoi processi cognitivi di autoregolazione e di autogestione nell’apprendimento e nello studio (metacognizione). I docenti nell’attivare i processi di valutazione tenderanno ad utilizzare i vantaggi ed a contenere gli svantaggi tipici delle tre differenti tipologie di verifica (prove non strutturate, prove strutturate, prove semi strutturate): PROVE NON STRUTTURATE svantaggi effetto alone (condizionamento a valutazioni negative o positive precedenti) effetto contrasto (condizionamento a standard ideali di prestazione) effetto stereotipia (condizionamento ad opinione generalizzata originaria) effetto pigmalione (condizionamento a predizioni) Vantaggi verificare i livelli più alti di competenze, quali analisi, sintesi, valutazione, attivare non soltanto la memoria riconoscitiva (o passiva) ma anche quella rievocativa (saper mettere in relazione anche critica i nodi concettuali appresi) verificare l'abilità di produrre testi di vario tipo verificare l'abilità di riformulare, riorganizzare, riutilizzare i materiali di studio in situazioni nuove, stabilendo le relazioni tra conoscenze in ambiti diversi, collegando le conoscenze accumulate nell'enciclopedia dello studente. PROVE STRUTTURATE svantaggi Non sono adatte a verificare livelli alti e complessi di apprendimento Le risposte giuste potrebbero essere dovute al fattore caso I tempi necessari per la costruzione sono lunghi rispetto alle prove tradizionali. Vantaggi La correzione è semplice e veloce. La misurazione è oggettiva. L'ambiguità interpretativa risulta controllata. Non presentano il rischio dell'effetto alone, contrasto e stereotipia ( ricordati al punto "prove non strutturate") Lo studente è facilitato nell'autovalutazione. Non comportano situazioni di sfiducia da parte degli studenti. PROVE SEMI STRUTTURATE Vantaggi Le prove tradizionali possono essere uno strumento insostituibile di valutazione ad alcune precise condizioni, se valutiamo ciò che abbiamo insegnato, se aumentiamo il grado di strutturazione degli stimoli, se stabiliamo precisi criteri per la valutazione, se definiamo gli standard di misurazione ed i relativi punteggi. In breve se le trasformiamo in prove semi 7 strutturate. Le prove semi strutturate uniscono i pregi delle prove oggettive e di quelle tradizionali. Cosa valutiamo Per esprimere una precisa valutazione degli apprendimenti di ciascun alunno, si attuerà la rilevazione delle abilità riferendole alle seguenti due aree di valutazione, nell’ambito delle quali sono stati definiti specifici indicatori individuati facendo riferimento alle indicazioni di Bloom: 1. Area cognitiva 2. Area metacognitiva Valutazione nell’area cognitiva Secondo la tassonomia delle categorie formali dell’apprendimento intellettuale, si valutano: Livello 1 - Conoscenza Livello 2 - Comprensione Livello 3 - Applicazione Livello 4 - Analisi Livello 5 - Sintesi Certamente una tappa determinante nel processo di valutazione è costituita dalla misurazione dei risultati. Tuttavia i docenti terranno bene a mente la distinzione fondamentale tra valutazione e misurazione. La misurazione si riferisce alla rilevazione dei vari livelli di apprendimento, mentre la valutazione esprime il giudizio qualitativo rispetto ad una determinata misurazione effettuata. Per poter valutare è cioè necessario raccogliere una serie d'informazioni, di effettuare una serie di misurazioni, attraverso le quali giungere alla formulazione del giudizio qualitativo. La valutazione nella Scuola dell’Infanzia Per valutazione non si intende soltanto quella relativa ai processi cognitivi e relazionali degli alunni ma, per la fascia d’età che interessa la scuola dell’infanzia, una rilevanza particolare assume l’ambiente educativo come insieme di spazi, tempi e materiali. L’ambientazione didattica fa da ponte fra il bambino, le conoscenze e i saperi. L’insegnante osserva per comprendere lo stile di apprendimento di ogni bambino e di conseguenza propone una serie di attività per dare modo ad ognuno di utilizzare l’approccio che gli è più congeniale. Per questo ordine di scuola vengono adottate schede di valutazione dei processi di crescita e maturazione. La valutazione nel 1° ciclo d’istruzione [Riferimenti normativi] Ai sensi del comma 622 dell’art. 1 della legge n. 296/2006, l’obbligo di istruzione è assolto mediante la frequenza obbligatoria della scuola per almeno dieci anni, in modo da consentire, una volta conseguito il titolo di studio conclusivo del 1° ciclo, l'acquisizione dei saperi e delle competenze previste dai curricula relativi ai primi due anni degli Istituti di istruzione secondaria superiore. Conseguentemente l'età per l'accesso al lavoro è elevata da quindici a sedici anni. Per gli alunni dei diversi ordini di scuola è prevista una valutazione periodica (trimestrale o quadrimestrale) ed una valutazione finale, riferite sia ai livelli di apprendimento acquisiti sia al comportamento. La valutazione nella Scuola Primaria Secondo le disposizioni di cui all’art. 3 della legge n. 169 cit. e all’art. 2 del D.P.R. n. 122 cit., per gli alunni della Scuola Primaria la valutazione periodica e finale viene espressa con voto in decimi riportato anche in lettere ed illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto dall’alunno. 8 La valutazione degli apprendimenti acquisiti, nonché le decisioni relative alla promozione alla classe successiva, vengono adottate dal docente o collegialmente dai docenti contitolari della classe. La valutazione del comportamento dell'alunno è espressa, sempre dal docente o collegialmente dai docenti contitolari della classe, attraverso un giudizio da riportare nel documento di valutazione, formulato secondo le modalità deliberate dal Collegio dei docenti. Per l’I.R.C. la valutazione continua ad essere espressa con giudizio sintetico. La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione (scheda individuale dell'alunno) nei modi e nelle forme che ciascuna scuola ritiene opportuni; viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un colloquio esplicativo. L'eventuale non ammissione alla classe successiva avrà carattere di eccezionalità e dovrà essere motivata. La decisione di non ammissione deve comunque essere assunta all'unanimità. Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva sia stata deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la Scuola dovrà inserire una specifica nota al riguardo nell’apposito documento di valutazione e trasmetterlo alla famiglia dell’alunno. Al termine del quinto anno di Scuola Primaria non è previsto un esame finale di licenza, bensì il rilascio di una certificazione dei livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenerne i processi di apprendimento. Griglia di valutazione degli apprendimenti della Scuola Primaria PRIMO QUADRIMESTRE SECONDO QUADRIMESTRE 10 = OTTIMO Metodo di lavoro Autonomo e sicuro Autonomo, organico e accurato Ritmo Rapido Rapido Partecipazione Vivace, spontanea e attiva Propositiva Impegno Produttivo e sempre costante Produttivo, sempre costante e curato 9= DISTINTO Metodo di lavoro Autonomo e sicuro Autonomo e organico Ritmo Veloce Veloce Partecipazione Vivace e attiva Vivace, spontanea e attiva Impegno Produttivo e costante Produttivo e sempre costante 8 = BUONO Metodo di lavoro Autonomo Autonomo e abbastanza organico Ritmo Regolare Regolare Partecipazione Attiva Attiva Impegno Abbastanza attiva Abbastanza attiva 7 = DISCRETO Metodo di lavoro Parziale Adeguato Ritmo Piuttosto regolare Regolare Partecipazione Non sempre attiva Non sempre attiva Impegno Superficiale e discontinuo Superficiale 6 = SUFFICIENTE Metodo di lavoro Disorganico Parziale Ritmo Lento Lento Partecipazione Discontinua e da sollecitare Discontinua Impegno Incostante Incostante 5 = INSUFFICIENTE Metodo di lavoro Inadeguato e difficoltoso Inadeguato Ritmo Lento e difficoltoso Lento Partecipazione Passiva da sollecitare 9 Impegno Scarso Scarso Griglia di valutazione Crescita sociale PRIMO QUADRIMESTRE 10 = OTTIMO Rapporto con gli altri. Collaborativo, corretto e paritario. Rispetto delle regole. Consapevole e sistematico. 9= DISTINTO Rapporto con gli altri Collaborativo e corretto. SECONDO QUADRIMESTRE Generoso, disponibile e responsabile. Consapevole, sistematico e persuasivo. Responsabile, disponibile e sereno. Consapevole e sistematico. Rispetto delle regole 8 = BUONO Rapporto con gli altri Consapevole. Rispetto delle regole 7 = DISCRETO Rapporto con gli altri Rispetto delle regole 6 = SUFFICIENTE Rapporto con gli altri Rispetto delle regole 5 = INSUFFICIENTE Rapporto con gli altri Rispetto delle regole Generalmente corretto Corretto, disponibile e positivo Corretto Non sempre collaborativo Discontinuo e non sempre consapevole Più collaborativo Piuttosto consapevole Poco collaborativo e discontinuo Parziale e poco controllato Poco collaborativo Parziale Discontinuo e conflittuale Da sollecitare Discontinuo Da sollecitare Corretto e disponibile N.B.: Per gli alunni delle classi 1e e 2e, in età evolutiva e ai primi passi dell’approccio con il sapere, non verranno attribuiti voti inferiori al sei, mirando a promuovere maggiormente l’autostima e la fiducia in sé, mentre per gli alunni delle classi successive viene dato come voto di insufficienza massimo il cinque. Valutazione del comportamento GIUDIZIO SINTETICO DESCRITTORI (da riportare nel documento di valutazione) OTTIMO SEGNALAZIONI NEI CONSIGLI DI CLASSE ED ALLE FAMIGLIE L’alunno dimostra: partecipazione Nessun tipo di richiamo. costruttiva, positiva e attiva all’interno della classe, è corretto, responsabile e rispettoso delle strutture e degli oggetti scolastici, delle regole e degli altri L’impegno nel portare a termine in modo affidabile gli impegni presi, la consapevolezza del proprio dovere e il rispetto delle consegne sono impeccabili. La frequenza è regolare. 10 DISTINTO BUONO SUFFICIENTE INSUFFICIENTE L’alunno dimostra: un comportamento corretto, responsabile e rispettoso delle regole e degli altri. L’impegno nel portare a termine gli impegni presi, la consapevolezza del proprio dovere e il rispetto delle consegne sono molto adeguate. La frequenza è regolare. L’alunno dimostra: un comportamento quasi sempre rispettoso delle regole e corretto nel rapporto con gli altri. L’impegno nel portare a termine gli impegni presi, la consapevolezza del proprio dovere e il rispetto delle consegne sono adeguati. La frequenza non è sempre regolare. L’alunno dimostra: un comportamento non sempre rispettoso delle regole e poco corretto nel rapporto con gli altri. L’impegno nel portare a termine gli impegni presi, la consapevolezza del proprio dovere e il rispetto delle consegne non sono adeguati. La frequenza non è regolare. L’alunno dimostra: comportamenti che manifestano un rifiuto sistematico delle regole, gravi mancanze di rispetto degli altri. Assenza di impegno e scarsa consapevolezza del proprio dovere. La frequenza è saltuaria. Nessun tipo di richiamo Richiami solo verbali Richiami verbali e scritti Richiami verbali, comunicazioni scritte alla famiglia, convocazioni di consigli di classe straordinari Giudizio riportato nel documento di valutazione: Livello di partecipazione alla vita della classe. Capacità di portare a termine in modo affidabile gli impegni presi. Capacità di utilizzare in modo corretto strutture e sussidi della Scuola, contribuendo a rendere più accogliente l’ambiente scolastico. Capacità di mostrare disponibilità nei confronti dei compagni e del gruppo assumendo ruoli positivi. Utilizzare proficuamente le risorse personali assumendo in modo responsabile i propri doveri di alunno. Assumere atteggiamenti corretti e rispettosi del regolamento di istituto e delle regole della classe. GIUDIZIO DI PROFITTO in riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari Prime e seconde classi VOTO Abilità corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di 10 comprensione e di analisi precisa e approfondita, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di 9 analisi precisa e sicura, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, precisa e ben 11 articolata, capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di 8 analisi precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni sempre più complesse, esposizione chiara e precisa, capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili Abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi puntuale 7 di semplici testi, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici Abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi 6 elementare di semplici testi, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata GIUDIZIO DI PROFITTO in riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari Terze, quarte e quinte classi LIVELLO DI PROFITTO Conoscenze ampie e particolarmente approfondite, abilità complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e pertinente, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione rigorosa, ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale, autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara e ben articolata, capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di comprensione precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via via più complesse, esposizione chiara, precisa e articolata, capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili Conoscenza corretta de nuclei fondamentali delle discipline, abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione/analisi puntuale, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari, abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di analisi/comprensione elementare, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata Conoscenza parziale dei minimi contenuti disciplinari ma tali da consentire un graduale recupero, abilità di lettura e di scrittura ancora incerte ma in graduale miglioramento rispetto alla situazione di partenza, capacità di comprensione scarsa e di analisi esigua o inconsistente, applicazione delle nozioni matematiche non sempre corretta e con errori, esposizione ripetitiva e imprecisa, povertà lessicale Conoscenza frammentaria e lacunosa anche dei contenuti minimi disciplinari, abilità di lettura e di scrittura da recuperare, capacità di comprensione scarsa e di analisi 12 VOTO 10 9 8 7 6 6 con presenza di carenze 5 inconsistente o inesistente, applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con gravi errori, esposizione gravemente scorretta, frammentata e confusa, povertà lessicale La valutazione nella Scuola Secondaria di 1° grado Secondo le disposizioni di cui all’art. 3 della legge n. 169 cit. e all’art. 2 del D.P.R. n. 122 cit., per gli alunni della Scuola Secondaria di 1° grado la valutazione periodica e finale dei livelli di apprendimento degli alunni e del comportamento, la certificazione delle competenze da essi acquisite, nonché la valutazione dell’esame finale del 1° ciclo, vengono espresse dal Consiglio di classe con voto in decimi riportato anche in lettere. Per l’I.R.C. la valutazione continua ad essere espressa con giudizio sintetico. La valutazione viene registrata su un apposito documento di valutazione (scheda individuale dell'alunno) nei modi e nelle forme che ciascuna scuola ritiene opportuni; viene consegnata alla famiglia e accompagnata da un colloquio esplicativo. Ai fini della validità dell'anno, per la valutazione è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato di ciascun alunno. Infatti, l’art. 11 del decreto legislativo n. 59/2004 e i richiamati articoli 2 e 14 del Regolamento parlano espressamente di “orario annuale personalizzato”. A riguardo è opportuno precisare che tali riferimenti devono essere interpretati per la scuola secondaria di primo grado alla luce del nuovo assetto ordinamentale definito dal D.P.R. 20 marzo 2009 n. 89 (in particolare dall’art. 5). L’intera questione della personalizzazione va, comunque, inquadrata per tutta la scuola secondaria nella cornice normativa del D.P.R. 275/99 e, in particolare, degli artt. 8 e 9 del predetto regolamento. Pertanto devono essere considerate, a tutti gli effetti, come rientranti nel monte ore annuale del curricolo di ciascun allievo tutte le attività oggetto di formale valutazione intermedia e finale da parte del consiglio di classe Validità anno scolastico 2013/14 ( CM n. 20/11) ORE settimanali Totale Annuo 30 30 x 33 settimane = 990 ore 25% Limite Max consentito per validità A.S. 248 ore In merito l’I.C. comunicherà all’inizio dell’anno scolastico ad ogni studente e alla sua famiglia il relativo orario annuale personalizzato e il limite minimo delle ore di presenza complessive da assicurare per la validità dell’anno; pubblica altresì all’albo della scuola le deroghe a tale limite previste dal collegio dei docenti (*). Si segnala inoltre la necessità di dare, secondo una periodicità definita autonomamente da ciascuna istituzione scolastica e comunque prima degli scrutini intermedi e finali, informazioni puntuali ad ogni studente e alla sua famiglia perché sia loro possibile avere aggiornata conoscenza della quantità oraria di assenze accumulate. Tuttavia l’articolo 14, comma 7, del Regolamento prevede che “le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite [dei tre quarti di presenza del monte ore annuale]. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati”. In ragione di ciò l’I.C. per casi eccezionali, stabilisce le seguenti motivate deroghe al suddetto limite. 13 Le deroghe saranno previste solo nei seguenti casi: Il Consiglio di Istituto mediante delibera n ha adottato le seguenti tipologie di assenze in deroga documentate: - gravi motivi di salute adeguatamente documentati; VALIDITA’ - terapie e/o cure programmate; - partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni anno riconosciute dal CONI; scolastico per deroga - adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che in caso di considerano il sabato come giorno di riposo (cfr. Legge n. 516/1988 che recepisce assenze l’intesa con la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno; Legge n. 101/1989 superiori ai sulla regolazione dei rapporti tra lo Stato e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, ¾ delle ore sulla base dell’intesa stipulata il 27 febbraio 1987); previste nel - motivi personali e/o di famiglia (provvedimenti dell’autorità giudiziaria, piano di studi convocazioni del giudice per eventi relativi allo studente o alla famiglia, gravi (comma 10 patologie e lutti dei componenti del nucleo famigliare entro il II grado, rientro nel art. 2 D.P.R paese d’origine per motivi legali). 122 del 22- I minuti dei permessi di ingresso posticipato ed uscita anticipata, concessi dalla scuola 06-2009) per tutto l’anno o per lunghi periodi, per motivi eccezionali di trasporto o familiari, non vanno conteggiati nel computo delle assenze. Tali deroghe sono comunque soggette alla valutazione del consiglio di classe che dovrà valutare che le assenze effettuate, anche in deroga al monte ore, non pregiudichino, comunque, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati.” Scrutinio finale e assenze Va, infine, ricordato che l’art. 14, comma 7, del Regolamento prevede in ogni caso che “Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale di ciclo.” Di tale accertamento e della eventuale impossibilità di procedere alla valutazione per l’ammissione alla classe successiva o all’esame si dà atto mediante redazione di apposito verbale da parte del consiglio di classe. La valutazione sul comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei/decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo. Per attribuire il voto di condotta al singolo alunno ogni Consiglio di Classe dovrà prendere in considerazione i seguenti elementi: - partecipazione attenta e costruttiva al lavoro didattico quotidiano e alle attività ed iniziative proposte anche fuori dai locali dell’Istituto ( viaggi di istruzione, progetti extracurriculari, lezioni con interventi di esperti e specialisti, ecc.); - diligenza nello svolgimento dei compiti, rispetto degli impegni di studio; - comportamento regolato dalla consapevolezza di appartenere ad una comunità, conformato al rispetto delle norme che ne regolano la vita e l’attività (regolamento d’istituto e di classe); - frequenza costante e regolare e puntualità alle lezioni. Il Collegio Docenti, assumendo come obiettivo interdisicplinare e come fondamento e fine ultimo di ogni attività didattica la formazione di un’etica della responsabilità, della solidarietà, del rispetto 14 degli altri e di un corretto esercizio della libertà, ai fini di uniformare le modalità della valutazione, che verranno utilizzate da tutti i Consigli di Classe per l’assegnazione del voto di condotta, delibera: L’assegnazione della valutazione insufficiente avverrà nel rispetto del D.M. 5 del 16 gennaio 2009, secondo il quale “ la valutazione insufficiente del comportamento, in sede di scrutinio intermedio e finale, non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe deve tenere in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno, in relazione alle finalità di cui all’articolo 1 del rubricato Decreto. Pertanto, la comminazione del voto di insufficienza nel comportamento avverrà: in presenza di comportamenti di particolare gravità, riconducibili alle fattispecie per le quali lo Statuto delle studentesse e degli studenti – D.P.R. 249/1998, come modificato dal D.P.R. 235/2007 e chiarito dalla nota prot. 3602/PO del 31 Luglio 2008 – e per le quali il regolamento d’istituto prevede l’irrogazione di sanzioni disciplinari che comportino l’allontanamento temporaneo dell’alunno dalla comunità scolastica per periodi superiori a 15 giorni ( art 4, commi 9, 9 bis e 9 ter dello Statuto ) “; in presenza di comportamenti che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni (comma 1 Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio; comma 2 Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi; comma 5 Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola). Inoltre, il particolare rilievo che una valutazione di insufficienza del comportamento assume nella carriera scolastica dell’allievo richiede che la valutazione stessa sia sempre adeguatamente motivata e verbalizzata in sede di effettuazione dei Consigli di classe sia ordinari che straordinari e soprattutto in sede di scrutinio intermedio e finale. Gli indicatori riportati nella seguente griglia, quale espressione dei criteri per la valutazione del comportamento: Griglia di valutazione del comportamento 10 o o o o o o o 9 o o o o o o o Pieno e consapevole rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche. Scrupoloso rispetto delle norme disciplinari del Regolamento d’Istituto e delle disposizioni di sicurezza. Regolare e approfondito svolgimento delle consegne scolastiche Interesse e partecipazione costanti alle attività scolastiche Ruolo propositivo all’interno della classe Buona capacità di socializzare e di lavorare in gruppo Frequenza puntuale e assidua Pieno rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche Rispetto delle norme disciplinari del Regolamento d’Istituto e delle disposizioni di sicurezza Regolare svolgimento delle consegne Interesse e partecipazione alle attività scolastiche Ruolo positivo e collaborativo all’interno della classe Equilibrio nei rapporti interpersonali Frequenza regolare 15 8 Frequenza discontinua e/o ritardi frequenti senza validi motivi documentati OPPURE Rispetto degli altri e delle istituzioni scolastiche Rispetto non sempre regolare delle norme del Regolamento d’Istituto e/o del Regolamento di disciplina (ritardo nella consegna delle giustificazioni, negligenza nella consegna di materiali scuola-famiglia e nell’utilizzo del libretto) Svolgimento non sempre puntuale delle consegne Partecipazione discontinua alle attività scolastiche Ammonizioni verbali da parte del Consiglio di Classe o di un insegnante per invitare ad un comportamento più corretto Presenza sul registro di classe di una o qualche nota disciplinare relativa ad episodi scorretti non gravi Atteggiamento non sempre collaborativo verso i compagni e/o gli insegnanti 7 Violazione significativa del Regolamento di Disciplina (Art.1.2, I, lettere a, b, c, d; II, a; III,a) OPPURE o Rispetto non costante degli altri e delle Istituzioni scolastiche o Saltuario svolgimento delle consegne o Disinteresse per alcune discipline; partecipazione selettiva alle attività scolastiche o Note disciplinari relative a comportamenti scorretti (senza sospensione) o Una nota relativa a un episodio di comportamento scorretto e/o offensivo nei confronti di compagni, insegnanti, personale della scuola (senza sospensione) o Disturbo delle lezioni o Rapporti problematici con compagni, insegnanti, personale della scuola o Numerose assenze e/o ritardi senza validi motivi documentati 6 o Violazione grave del Regolamento di Disciplina (Art.1.2, I, lettere d, e; II, a, b; III,a, b) OPPURE o Scarso rispetto per gli altri e le Istituzioni scolastiche o Inadeguato svolgimento delle consegne o Disinteresse per le attività scolastiche o Più note disciplinari relative a comportamenti scorretti o danneggiamenti di strutture o arredi scolastici o Una sospensione dalle lezioni per non più di 15 giorni per gravi o reiterate infrazioni disciplinari o Rilevanti episodi di comportamento scorretto e/o offensivo nei confronti di compagni, insegnanti, personale della scuola o Continuo disturbo delle lezioni o Funzione negativa all’interno della classe o Superamento del numero consentito di assenze e/o ritardi senza validi motivi documentati o Numerose assenze non giustificate Presenza di 6 elementi su 10 5 (*) Violazioni del Regolamento di Disciplina che abbiano portato all’irrogazione di una sanzione disciplinare (ai sensi dell’art. 7, c. 2 del DPR 122/2009). INOLTRE o Insufficiente rispetto per gli altri e per le Istituzioni scolastiche o Episodi particolarmente gravi che possono configurare varie tipologie di reato (minacce, atti vandalici, bullismo, ecc.) e possono comportare pericolo per chi frequenta la scuola o o 16 Episodi particolarmente gravi che offendono la persona e il ruolo professionale del personale della scuola e/o la persona degli studenti o Numerose note disciplinari relative a comportamenti gravemente scorretti o Inesistente svolgimento delle consegne o Completo disinteresse per le attività scolastiche o Assiduo disturbo delle lezioni o Ruolo negativo all’interno della classe o Superamento del numero consentito di assenze non giustificate o Numerosi ritardi senza validi motivi documentati o una sospensione dalle lezioni superiore a 15 giorni (**). Fermo restando che se, successivamente alla irrogazione della sanzione di natura educativa e riparatoria prevista dal regolamento disciplinare, l’alunno dimostri apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento (tali da evidenziare un sufficiente livello di miglioramento nel suo percorso di crescita e di maturazione in ordine alle finalità educative di cui all’articolo 1 del D.M. n. 5 del 16 gennaio 2009) è possibile per il Consiglio di classe rivalutare la posizione dell’alunno e farlo rientrare nell’ambito della valutazione sufficiente del comportamento. Presenza di 8 elementi su 11 o (*) comma 2 art. 7 D.P.R 122 del 22-06-2009 - La valutazione del comportamento con voto inferiore a sei decimi in sede di scrutinio intermedio o finale e' decisa dal consiglio di classe nei confronti dell'alunno cui sia stata precedentemente irrogata una sanzione disciplinare ai sensi dell'articolo 4, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni, e al quale si possa attribuire la responsabilita' nei contesti di cui al comma 1 dell'articolo 2 del decreto-legge, dei comportamenti: a) previsti dai commi 9 e 9-bis dell'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni; b) che violino i doveri di cui ai commi 1, 2 e 5 dell'articolo 3 del decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, e successive modificazioni. (**) Tale sanzione può essere disposta anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone (DPR 24 giugno 1998, n. 249 così come modificato dal DPR 21 novembre 2007 n. 235 comma 9 art. 4). In merito il Dipartimento per l’Istruzione Direzione Generale per lo Studente, l’Integrazione, la Partecipazione e la Comunicazione nella nota del 31 luglio 2008 prot. n. 3602/P0 ha specificato: l’allontanamento temporaneo dello studente dalla comunità scolastica per un periodo superiore a 15 giorni (Art. 4 – Comma 9). Le suddette sanzioni sono adottate dal Consiglio d’istituto, se ricorrono due condizioni, entrambe necessarie: 1) devono essere stati commessi “reati che violino la dignità e il rispetto della persona umana ( ad es. violenza privata, minaccia, percosse, ingiurie, reati di natura sessuale etc.), oppure deve esservi una concreta situazione di pericolo per l’incolumità delle persone (ad es. incendio o allagamento;) 2) il fatto commesso deve essere di tale gravità da richiedere una deroga al limite dell’allontanamento fino a 15 giorni previsto dal 7° comma dell’art. 4 dello Statuto. In tal caso la durata dell’allontanamento è adeguata alla gravità dell’infrazione, ovvero al permanere della situazione di pericolo. Criteri di ammissione e non ammissione alla classe successiva, ovvero all’Esame di Stato 17 Sono ammessi alla classe successiva, ovvero all’Esame di Stato a conclusione del 1° ciclo, gli studenti che hanno ottenuto un voto non inferiore a sei/decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline e nel comportamento. L'eventuale giudizio di non ammissione dovrà essere assunto dal Consiglio di classe a maggioranza. Nel caso in cui l’ammissione alla classe successiva o all’Esame di Stato conclusivo del 1° ciclo sia stata deliberata in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la Scuola dovrà inserire una specifica nota al riguardo nell’apposito documento di valutazione e trasmetterlo alla famiglia dell’alunno. Per l’ammissione alla classe successiva, ovvero all’Esame di Stato a conclusione del 1° ciclo in presenza di insufficienze ogni Consiglio di Classe dovrà seguire i seguenti criteri: Criteri di ammissione e non ammissione frequenza per almeno i ¾ delle ore previste nel piano di studi (salvo deroga); Presenza di votazioni almeno sufficienti in tutte le discipline, condotta compresa. Le deroghe espresse con il voto consiglio sono ammesse solo in presenza di 3 materie con insufficienze lievi (cinque) o nel caso di due materie con voto 5 e una con voto 4 AMMISSIONE alla classe successiva (classi seconde e terze) Nel caso di ammissioni deliberate in presenza di carenze relativamente al raggiungimento degli obiettivi di apprendimento, la scuola provvede ad inserire una specifica nota al riguardo nel documento individuale di valutazione ed a trasmettere quest'ultimo alla famiglia dell'alunno (comma 7 art. 2 D.P.R 122 del 22-06-2009) AMMISSIONE agli Esami di Stato frequenza per almeno i ¾ delle ore previste nel piano di studi (salvo deroga); Presenza di votazioni almeno sufficienti in tutte le discipline, condotta compresa. NON AMMISSIONE alla classe successiva (classi seconde e terze) Voto di condotta insufficiente; Frequenza inferiore ai ¾ delle ore previste dal piano di studi. In riferimento al profitto insufficiente conseguito ed in base al numero di materie presenti nel piano di studio: NON AMMISSIONE agli Esami di Stato Voto di condotta insufficiente. Frequenza inferiore ai ¾ delle ore previste dal piano di studi Voto insufficiente in una o più materie Al termine dell’anno conclusivo della Scuola Secondaria di 1° grado la Scuola certifica i livelli di apprendimento raggiunti da ciascun alunno, al fine di sostenerne i processi di apprendimento e di favorire l’orientamento per la prosecuzione degli studi. L’Esame di Stato conclusivo del primo ciclo dell'istruzione Il corso di studi si conclude con l'esame di Stato il cui superamento è titolo indispensabile per l'iscrizione agli istituti del 2° ciclo. L'ammissione all'esame di Stato è disposta, previo accertamento della prescritta frequenza ai fini della validità dell'anno scolastico, nei confronti dell'alunno che ha conseguito una votazione non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un 18 unico voto secondo l'ordinamento vigente e un voto di comportamento non inferiore a sei decimi. Il giudizio di idoneità è espresso dal Consiglio di classe in decimi, considerando il percorso scolastico compiuto dall'allievo nella Scuola Secondaria di 1° grado. Alla valutazione conclusiva dell'esame concorre l'esito della prova scritta nazionale. I testi della prova sono scelti dal Ministro tra quelli predisposti annualmente dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema di istruzione (INVALSI). All'esito dell'esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova nazionale. Il voto finale è costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneità arrotondata all'unità superiore per frazione pari o superiore a 0,5. Conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei/decimi. Ai candidati che conseguono il punteggio di dieci/decimi può essere assegnata la lode da parte della commissione esaminatrice con decisione assunta all'unanimità. Gli esiti finali degli esami sono resi pubblici mediante affissione all'albo della scuola. Valutazione inclusiva La valutazione degli alunni disabili Nei confronti degli alunni con minorazioni fisiche o sensoriali non si procede, di norma, a valutazioni differenziate, mentre, per gli alunni in situazione di handicap psichico, la valutazione, adeguatamente differenziata, tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Educativo Individualizzato (PEI). L’individualizzazione del percorso educativo previsto dal PEI per l’alunno con disabilità può incidere, a seconda della tipologia di disabilità e della sua gravità, sui metodi di valutazione e sul valore legale del titolo di studio conseguito, in particolare, al termine del Secondo Ciclo di istruzione. L’articolo 9 del D.P.R. n. 122 cit. prevede che, in sede di esame conclusivo del 1° ciclo di istruzione, le prove siano adattate in relazione agli obiettivi del PEI. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza. Nel caso in cui gli obiettivi previsti dal PEI non siano riconducibili ai programmi ministeriali, il percorso formativo consente l’acquisizione di un attestato di credito formativo valido anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione. Ai sensi dell’art. 318 del D. Lgs. n. 297/94 (Testo Unico), per le prove di esame sono predisposte apposite prove scritte. La valutazione degli alunni DSA Ai sensi della Legge n. 170 dell’8 ottobre 2010 il Collegio dei docenti su proposta dei singoli consigli di classe/interclasse adotterà forme di verifica e di valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti. Pertanto agli studenti con DSA sono garantite, durante il percorso di istruzione e di formazione scolastica e universitaria, adeguate forme di verifica e di valutazione, anche per quanto concerne gli esami di Stato. Per il nostro Istituto punto di partenza di una valutazione inclusiva degli alunni sarà l’aver ben chiaro quelle che sono le azioni del "personalizzare", del "differenziare" e dell’"individualizzare". Ciò detto i nostri alunni diversamente abili e con BES saranno valutati in base al PEI ed al PDP. Infatti, i vari PDP della classe, accanto ad eventuali PEI e ad altri eventuali PDP per alunni con DSA, dovranno raccordarsi con una progettazione e con una didattica strutturalmente inclusiva, a ciò ovviamente dovrà associarsi una valutazione inclusiva coerente con quanto progettato. Pertanto, collegialmente gli insegnanti dovranno definire gli elementi della Didattica Inclusiva che costruiranno la quotidianità delle attività formative. Una quotidianità per tutti, fatta in modo da accogliere le attività personalizzate. A questo livello si dovrà pensare all’adattamento dei materiali e dei testi, all’attivazione della risorsa compagni di classe (apprendimento cooperativo e tutoring), 19 a varie forme di differenziazione, alla didattica laboratoriale, all’uso inclusivo delle tecnologie. Questa progettazione di classe costituirà un valore aggiunto fondamentale per le varie individualizzazioni - personalizzazioni di cui si è detto prima e quindi anche per la valutazione. Il primo passo per valutare in modo inclusivo è quello di considerare la valutazione inclusiva come un metodo di valutazione del rendimento scolastico degli alunni disabili o con BES che frequentano classi comuni, nelle quali la politica e la prassi valutativa mirano a promuovere l’apprendimento di tutti gli alunni. Il focus obiettivo della valutazione inclusiva dovrà essere, dunque, quello di attivare politiche e procedure di valutazione capaci di essere un sostegno e un incentivo alla partecipazione scolastica e all’integrazione degli alunni, ma soprattutto capaci di far si che le procedure e le prassi di valutazione del rendimento scolastico non divengano forme di emarginazione e discriminazione CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO [con riferimento alla valutazione sommativa, periodica e finale, Esami di Stato] Griglia di valutazione prova scritta di Italiano GRIGLIA di valutazione della PROVA SCRITTA INDICATORI 1. Conoscenza 1=lacunosa DI ITALIANO PUNTEGGIO 2=parziale 3=essenziale 20 4= 5=esauriente 6=approfondita buona dell’argomento 2. Proprietà espositiva 1=deficitaria 2= limitata 3= semplice 4= 5= ricca adeguata 6=eccellente 3. Correttezza grammaticale 1=gravi errori 2= diffusi errori 4= testo 5= forma Corretto chiara e scorrevole 6=eccellente competenza 4= 5=completa adeguata 6=ampia 1=deficitaria 4. Articolazione, coesione e coerenza dell’esposizione 3= sporadici errori 2=parziale 3= elementare 5. Elaborazione 1=inconsistente 2=confusa 3=nozionistica 4= discreta personale e capacità critica Misurazione Voto Descrittori 30 – 29 10 Pieno e lodevole raggiungimento degli obiettivi 28 – 26 9 Pieno e completo raggiungimento degli obiettivi 25 – 23 8 Completo raggiungimento degli obiettivi 22 – 20 7 Complessivo raggiungimento degli obiettivi 19 6½ Adeguato raggiungimento degli obiettivi 18 6 Raggiungimento degli obiettivi essenziali 17 – 16 5½ Obiettivi essenziali appena raggiunti 15 – 14 5 Raggiungimento parziale degli obiettivi 13 – 11 4 Lacunoso raggiungimento degli obiettivi 10 – 8 3 Mancato raggiungimento degli obiettivi 7– 5 2 Non si evidenziano elementi accertabili 4– 0 1 Non si evidenziano elementi accertabili Punti:……./30 5=autonoma 6=originale e e motivata creativa Giudizio sintetico Eccellente Ottimo Distinto Buono Più che sufficiente Sufficiente Quasi sufficiente Mediocre Non sufficiente Grave insufficienza Preparazione nulla Rifiuto VOTO …………… GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA PER LE VERIFICHE DELLE CLASSI PRIME, SECONDE E TERZE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO LINGUE COMUNITARIE (INGLESE E FRANCESE) La verifica non costituirà una fase particolare ma sarà un momento pervasivo di tutte le attività e coinvolgerà costantemente gli alunni. 21 Le prove, ovviamente, saranno strutturate in modo pertinente alle competenze da acquisire e Verifiche orali Verifiche scritte Corretta associazione tra grafemi e fonemi Riconoscimento degli schemi intonativi di semplici enunciati Efficacia comunicativa nell’uso delle funzioni linguistiche Capacità di interazione Comprensione del testo Correttezza orto-morfosintattica Uso corretto delle funzioni e delle strutture linguistiche Padronanza lessicale secondo la successione di esercizi graduati, in modo da permettere a ciascun alunno di affrontare la prova in base alle proprie conoscenze e capacità. Nella valutazione delle verifiche si terrà conto dei seguenti criteri: La valutazione delle verifiche orali e scritte sarà espressa in decimi secondo le griglie seguenti: GRIGLIA DI VALUTAZIONE VERIFICA ORALE* INDICATORI Corretta associazione tra grafemi e fonemi Riconoscimento degli schemi intonativi di semplici enunciati Efficacia comunicativa nell’uso delle funzioni linguistiche Capacità di interazione Completa Buona Sufficiente 3 2 2 Non sufficiente 2 2 2 1 1 3 2 2 1 2 2 1 1 GRIGLIA DI VALUTAZIONE VERIFICA SCRITTA* INDICATORI Comprensione del testo Correttezza orto-morfosintattica Uso corretto delle funzioni e delle strutture linguistiche Padronanza lessicale Completa Buona Sufficiente 3 2 3 2 2 2 2 1 2 Non sufficiente 2 1 1 2 2 1 1 N.B. * Qualora se ne ravvisasse la necessità, il docente si riserva la possibilità di utilizzare il ½ 22 punto (0,50) anche se la valutazione intermedia e finale sarà espressa con voto numerico intero arrotondato per eccesso o per difetto. GRIGLIA DI VALUTAZIONE PROVA SCRITTA DI MATEMATICA Indicatori di matematica Numeri Spazio e figure Relazioni e funzioni Dati e previsioni PROVA SCRITTA: CRITERI 1. Conoscenza degli elementi specifici della disciplina. 2. Applicazione di regole, formule e procedimenti. 3. Identificazione delle procedure di risoluzione dei problemi. 4. Utilizzo del linguaggio specifico e simbolico. GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA PROVA SCRITTA DI MATEMATICA VOTO DESCRITTORI Conoscenza degli Applicazione di Identificazione Utilizzo del elementi specifici regole, formule e delleprocedure di linguaggio delladisciplina procedimenti risoluzione grafico e deiproblemi simbolico Conosce gli elementi Applica le regole, Identifica in L’utilizzodel 10 specifici della le maniera rigorosa linguaggio grafico disciplina in modo formule e i tutte e completoe procedimenti le procedure di simbolico è approfondito. in maniera corretta risoluzione dei rigoroso e consapevole. problemi Conosce gli elementi Applica le regole, Identifica tutte le L’utilizzo del 9 specifici della le procedure di linguaggio grafico disciplina in modo formule e i risoluzione dei e completo. procedimenti Problemi. simbolico è in maniera corretta. appropriato Conosce gli elementi Applica le regole, Identifica quasi L’utilizzo del 8 specifici della le tutte le linguaggio grafico disciplina in modo formule e i procedure di e soddisfacente. procedimenti in risoluzione dei simbolico è maniera corretta problemi appropriato Conosce gli elementi Applica le regole, Identifica le L’utilizzo del 7 specifici della le principali linguaggio grafico disciplina in modo formule e i procedure di e quasi completo. procedimenti in risoluzione simbolico è maniera corretta. dei problemi adeguato. Conosce gli elementi Applica le regole, Identifica alcune L’utilizzo del 6 23 specifici della disciplina in modo essenziale. 5 Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo frammentario. 4 Conosce gli elementi specifici della disciplina in modo lacunoso. le formule e i procedimenti in maniera sostanzialmente corretta. Applica le regole, le formule e i procedimenti in maniera incerta. Le regole, le formule e i procedimenti risultano in massima parte non applicate. 24 procedure di risoluzione dei problemi. linguaggio grafico e simbolico è quasi sempre adeguato Identifica solo poche procedure di risoluzione dei problemi. Le procedure di risoluzione dei problemi sono improprie. L’utilizzo del linguaggio grafico e simbolico è approssimato L’utilizzo del linguaggio grafico e simbolico è inappropriato.