PREMESSA Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento fondamentale tramite il quale la scuola presenta in modo organico le scelte e i risultati della propria progettazione educativa e organizzativa in cui ha raccolto ed interpretato le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico nel quale è inserita. Contiene le finalità, gli obiettivi, le metodologie applicate, tenendo conto delle esigenze e delle caratteristiche dei diversi soggetti coinvolti nella formazione. L’Istituto Comprensivo ha stilato questo documento di “identità della scuola” per migliorare l’informazione, la comunicazione e la relazione con le famiglie che devono “sentire” la scuola vicina, aperta al dialogo ed al confronto. Le scuole del territorio, riunite in un unico Istituto, sono organizzate in un processo di continuità verticale, dalla scuola dell’infanzia alla scuola secondaria di primo grado. L’Istituto “A. Martini” pone l’utente al centro del proprio impegno, considera i ragazzi e gli adulti come soggetti attivi che hanno desiderio di apprendere e dedicano particolare attenzione all’asse affettivo-relazionale, consapevoli dell’importanza che l’interazione sociale ha nello sviluppo globale della personalità di ciascuno. Struttura organizzativa dell’Istituto LE FINALITÀ EDUCATIVE E DIDATTICHE Gli insegnanti sono consapevoli che, nell’allievo, l’apprendimento avviene partendo dalla sua esperienza diretta, dalla conoscenza che egli già possiede, cercando di arricchirla, di svilupparla e di estenderla. L’apprendimento avviene quando l’alunno riesce a rielaborare, in modo consapevole, informazioni ed esperienze vissute ed utilizza, in contesti diversi, ciò che ha appreso. Non basta che l’adulto si limiti a trasmettere informazioni. L’attenzione dell’educatore è concentrata sui processi d’apprendimento oltre che sui contenuti. Coerentemente con le funzioni stabilite dalla legge, il nostro Istituto intende porsi sia come centro di cultura, sia come momento di socializzazione, sottolineandone l’ educazione al civismo ed il potenziamento delle competenze sociali. La classe e l’organizzazione scolastica promuoveranno il confronto, la condivisione e il rispetto delle decisioni prese per introdurre gradualmente i ragazzi ad una gestione democratica della vita sociale e delle relazioni personali. Pertanto sono state individuate tre finalità fondamentali dell’azione educativa e formativa: • socio - emotive ed affettive • cognitive • meta - cognitive così declinate: Finalità socio – emotive ed affettive • Favorire la progressiva maturazione della coscienza di sé e del proprio rapporto con il mondo esterno. • Favorire la conoscenza e il rispetto delle fondamentali regole della convivenza. • Realizzare rapporti interpersonali di amicizia, di collaborazione e di partecipazione corretta alla varie fasi della vita scolastica. • Favorire conoscenza e accettazione di realtà diverse dalla propria tramite, il superamento delle barriere culturali. Finalità cognitive • Acquisire una progressiva conoscenza di sé ( del proprio carattere, dei propri interessi, delle proprie attitudini, delle proprie difficoltà) • Sviluppare nei ragazzi la capacità di sapersi orientare: ∗ nell’ambito scolastico ∗ nell’ambito dei cambiamenti riguardanti la propria persona ∗ nel mondo dello studio e del lavoro • Far acquisire per ogni disciplina: ∗ I concetti e le conoscenze ∗ Il lessico specifico ∗ Il metodo e l’uso appropriato degli strumenti ∗ Sviluppare nei ragazzi la capacità di scegliere in modo motivato e responsabile Finalità meta – cognitive • Educare l’alunno alla riflessione sulle regole comportamentali,nel rispetto dei ruoli, delle situazioni e delle dinamiche interpersonali • Guidare l’alunno verso una costruzione attiva della conoscenza, imparando ad imparare • Sviluppare negli alunni la riflessione su procedure e metodi dell’apprendimento PATTO FORMATIVO LA SCUOLA • • • • Assume il compito educativo e formativo. Programma l’attività scolastica. Tiene conto dei ritmi d’apprendimento e dei carichi cognitivi. Informa, relaziona, comunica e collabora con le famiglie. • • • Ha il diritto/dovere di conoscere quanto offre la scuola. Ha il diritto/dovere di conoscere il processo formativo del figlio. Ha il diritto/dovere di partecipare: ∗ ai colloqui con gli insegnanti ∗ alle assemblee di classe ∗ ai Consigli (ove eletto) Collabora con la scuola nell’azione educativa e formativa del figlio LA FAMIGLIA • L’ALUNNO • Ha il diritto di essere rispettato come persona dagli altri bambini e dagli adulti che si occupano di lui. • Ha il diritto/dovere di conoscere il proprio patto formativo e di partecipare alla sua realizzazione. • Ha il diritto/dovere di comportamenti responsabili verso persone e cose. • Ha il diritto di comprendere il significato di eventuali rimproveri che sono diretti a correggere comportamenti inadeguati e non a mettere in discussione il valore della sua personalità • Ha il diritto/dovere di sviluppare la consapevolezza delle regole di convivenza. ACCOGLIENZA E’ importante che il primo giorno di scuola per gli alunni che frequentano per la prima volta una struttura avvenga in un ambiente “accogliente” che diventerà un mezzo di comunicazione e uno stimolo. Il progetto accoglienza riguarda ogni grado di scuola, dalla scuola d’infanzia alla scuola secondaria di primo grado attraverso la scuola primaria e nasce dalla necessità di far conoscere l’organizzazione delle attività svolte nell’ordine successivo di scuola. Presso la scuola primaria e presso la scuola secondaria di primo grado, oltre allo specifico progetto di continuità e di accoglienza, sono previsti alcuni incontri informativi per i genitori per i ragazzi della 5^ primaria e dei bambini dell’ultimo anno di scuola dell’Infanzia. Finalità dei progetti § Favorire la continuità del percorso formativo tra gradi diversi di scuola § Avviare gradualmente gli alunni e i loro genitori alla conoscenza della scuola di grado superiore § Favorire l’inserimento degli alunni dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia e della 5^ primaria nell’organizzazione della scuola di grado successivo. ACCOGLIENZA SCUOLA DELL’INFANZIA Accoglienza scuola dell’infanzia “Don Lorenzo Milani” L’accoglienza nella scuola dell’infanzia è una costante che si concretizza nel corso di tutto l’anno e nelle varie occasioni di partecipazione alle iniziative e alle attività che la scuola stessa propone. Accoglienza è organizzazione di spazi, disponibilità nell’utilizzo di vari registri linguistici e corporei, è comunicazione con i genitori e il territorio. PERIODO Aprile/maggio MODALITA’ FINALITA’ 1° Incontro tra il Dirigente Scolastico e i genitori dei futuri alunni Comunicazioni generali organizzative e di impostazione educativa e didattica; conoscenza degli insegnanti Maggio In occasione della festa la scuola è aperta a tutti; sono invitati inoltre i futuri alunni Far conoscere la scuola in un’occasione festosa, favorendo la conoscenza dell’ambiente e di altri genitori e bambini Giugno Scuola aperta ai futuri alunni e ai Conoscenza diretta di attività ed ambienti, del genitori per tre giorni dalle ore personale docente e ausiliario, del “clima” della 10.30 alle 11.30 scuola Inizio di settembre Inizio anno scolastico primi 15 giorni di scuola Colloqui individuali genitori insegnanti Raccolta e scambio d’informazioni per accogliere ogni bambino nel modo più appropriato Per i bambini nuovi iscritti tempo Inserire gradualmente il bambino nella vita massimo di frequenza 8.00-12.00 scolastica rispettando tempi e modi di ciascuno La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire la continuità educativa tra i diversi gradi dell’istruzione al fine di promuovere un armonico sviluppo della personalità del bambino. ACCOGLIENZA SCUOLA PRIMARIA Ambiente L’ambiente della scuola primaria sarà addobbato con cura in modo che i bambini ne traggano stimoli per lavorare con piacere. Accoglienza primo giorno Il primo giorno di scuola i genitori dei bambini di classe prima potranno restare in aula con i figli e per i primi due giorni avranno la possibilità di accompagnarli in aula. Il primo giorno di scuola i genitori degli alunni di classe 2^ - 3^ - 4^ - 5^ entreranno in aula per un saluto e per le prime comunicazioni. Accoglienza quotidiana Si cercherà di costruire nelle classi un clima positivo di accoglienza e di ascolto in cui i bambini possono comunicare i loro vissuti. Questo offre l’opportunità di: § Superare atteggiamenti di individualismo; § Sviluppare la capacità di adeguarsi a regole di convivenza; § Costruire e rafforzare l’appartenenza al gruppo classe; § Facilitare la costruzione di rapporti di conoscenza e fiducia con gli insegnanti. ACCOGLIENZA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Accoglienza scuola secondaria di primo grado Il progetto accoglienza della scuola secondaria di primo grado nasce dalla necessità di far conoscere l’organizzazione delle attività svolte nella scuola stessa, soprattutto agli alunni delle classi 5^ del territorio comunale e di introdurli gradualmente nella complessa realtà dei laboratori del tempo prolungato. L’intervento, concordato con gli insegnanti di scuola primaria, è organizzato dai docenti referenti di scuola secondaria di primo grado e realizzato tramite l’attiva collaborazione di alunni della nostra scuola secondaria di primo grado. Finalità § Favorire la continuità del percorso formativo tra gradi diversi di scuola. § Avviare gradualmente alla conoscenza della scuola secondaria di primo grado i genitori e gli alunni della scuola primaria. § Favorire l’inserimento degli alunni di 5^ primaria nella complessa organizzazione della scuola secondaria di primo grado. Obiettivi § Partecipare ad attività curricolari di classi prime e seconde. § Partecipare alle attività di laboratorio della scuola secondaria di primo grado. § Costruire momenti di approccio relazionale tra gruppi di alunni di scuola primaria e secondaria di primo grado Metodologia § Lavoro di gruppo. § Applicazione del metodo “faccio, quindi imparo” . INTEGRAZIONE di alunni in situazione di handicap, svantaggio e diversità culturale L’integrazione avviene quando l’alunno: t È’ accolto senza discriminazione di ∗ abilità fisiche, sociali e capacità intellettive ∗ etnia, lingua, religione e cultura t E’ valorizzato come risorsa t Relaziona positivamente con compagni ed insegnanti t Partecipa alla vita della classe e del plesso t Contribuisce al processo di crescita della classe IL PERCORSO FORMATIVO può prevedere: ∗ Programmazione individualizzata ∗ Forme di tutoraggio (ins. di sostegno) ∗ Percorsi di laboratorio LA CONTINUITÀ Le modalità per dare continuità all’azione didattico-educativa e per il passaggio degli allievi da una classe all’altra e da un grado di scuola all’altro, sono le seguenti: t Progetto accoglienza t Passaggio della documentazione personale t Colloqui tra docenti per assicurare un continuo scambio circa gli alunni, specialmente per quelli con handicap, in difficoltà o stranieri t Strutturazione di un curricolo verticale per le singole discipline o ambiti operativi t Adozione di un unico curricolo per le varie competenze interdisciplinari relative alle conoscenze e alle abilità t Adozione di un unico documento per tutto il personale dell’Istituto (Piano dell’Offerta Formativa), contenente le metodologie didattiche e le procedure per la valutazione e per l’autovalutazione RAPPORTI SCUOLA – FAMIGLIA La scuola è luogo di continuità formativa: per poter concretizzare questa enunciazione, c’è bisogno di una profonda condivisione d’intenti e di reale collaborazione tra le due principali “forze” (scuola – famiglia) su cui si fonda la costruzione della persona; i contatti e gli scambi fra scuola e famiglia devono, quindi, essere costanti e significativi, se lo scopo da raggiungere è la crescita serena, equilibrata consapevole del bambino/a – ragazzo/a. Per favorire l’informazione e la partecipazione dei genitori alla vita scolastica, si organizzano vari momenti di incontro: t Colloqui individuali t assemblee di classe t consigli di classe/di interclasse aperti a tutti i genitori t comunicazioni intermedie e quadrimestrali Gli insegnanti, poi, in presenza di problemi particolari riguardanti l’alunno o la famiglia possono usufruire di: t contatti personali concordati t comunicazioni scritte per altre forme di incontro/scambio Il libretto personale per la scuola secondaria di primo grado Ogni alunno dispone di un libretto con il quale viene mantenuto il rapporto scuola – famiglia. Tale libretto nella scuola secondaria di primo grado serve per giustificare le assenze, i ritardi e le eventuali richieste di permesso di uscita anticipata. Una parte del libretto scolastico è riservata alle comunicazioni della Dirigente o dei professori alle famiglie e viceversa. L’orario di ricevimento di ogni professore è riportato sul libretto personale dell’alunno. ORIENTAMENTO ALLA PERSONA Tutta la scuola di base è formativa e orientativa. L’attività di orientamento ha lo scopo di favorire una scelta consapevole da parte degli alunni sul proprio futuro dopo la scuola secondaria di primo grado e viene attuato soprattutto nell’ultimo triennio. Già nel primo e secondo anno, varie attività scolastiche tendono all’esplorazione delle attitudini e degli interessi degli alunni, anche attraverso test o schede specifiche, nonché al potenziamento delle loro capacità; nel corso del terzo anno, inoltre, l’orientamento si completa con interventi più specifici. Nella classe terza della scuola secondaria di primo grado i ragazzi svolgono attività di ricerca delle informazioni relative al mondo del lavoro, della scuola superiore e dei corsi di formazione professionale; inoltre vengono invitati a partecipare, con le loro famiglie o in piccoli gruppi, alle presentazioni organizzate presso le scuole superiori secondo un calendario che viene loro comunicato tempestivamente. Il collegio dei docenti ha una funzione strumentale per il coordinamento degli interventi esterni, le informazioni tecniche ad alunni e famiglie, la distribuzione del materiale informativo. L’ORIENTAMENTO NELL’ULTIMO TRIENNIO Classe prima t Inserimento graduale dell’alunno attraverso la conoscenza del nuovo Secondaria I° contesto scolastico, specialmente aiutandolo a orientarsi nel nuovo ambiente. t Sviluppo delle capacità di autovalutazione, come il saper individuare i campi di studio preferiti, le proprie difficoltà e limiti e l’utilità dello studio delle diverse materie. t Capacità di comprendere e pianificare lo stare a scuola, in particolare nel saper organizzare il proprio lavoro, nel prendere coscienza delle proprie azioni e scelte e delle loro conseguenze. Classe seconda Secondaria I° t Approccio al mondo del lavoro, in particolare attraverso la conoscenza del lavoro nelle varie epoche storiche studiate, le classificazioni delle varie professioni, la conoscenza dei settori lavorativi nel proprio territorio. t Capacità di pianificare, in particolare saper individuare in un processo logico le fasi che precedono una scelta e saper finalizzare la soluzione di un problema ad un risultato preciso ed accettabile. t Sviluppo della capacità di autovalutazione, come il saper valutare i propri interessi scolastici ed extrascolastici ed il proprio rendimento a scuola. Classe terza PRIMA FASE t Sviluppare modalità di scelte consapevoli (controllate e autocontrollate), dimostrando una buona conoscenza delle proprie abilità, dei propri interessi. t Ricercare le informazioni di cui si ha bisogno per concretizzare l’ipotesi di una scelta. t Individuare e confrontare le diverse aree di indirizzo per il proseguimento degli studi, effettuare una schedatura delle scuole secondarie di secondo grado presenti nel territorio, reperire informazioni circa le modalità di inserimento nel mondo del lavoro. SECONDA FASE t Approfondimento e riflessione sul mondo del lavoro, sulle professioni e la loro evoluzione, sulle modalità dell’inserimento nel lavoro. t Incontri con ex-allievi che frequentano le scuole superiori, visita a scuole superiori, ecc., con il coinvolgimento dei genitori. t Approfondimento degli aspetti motivazionali delle scelte tramite test, questionari, griglie di riflessione, schede informative fornite dagli insegnanti. t Incontri con un esperto rivolti ai genitori allo scopo di far loro acquisire la consapevolezza del proprio ruolo rispetto alla scelta scolastica dei figli. Secondaria I° LA VALUTAZIONE t Valutazione Ministeriale degli Apprendimenti attraverso le prove INVALSI per le classi 2^ e 4^ della Scuola Primaria e per le 1^ della scuola secondaria di primo grado t Valutazione Ministeriale del Sistema Scolastico nelle forme didattico - organizzative, nella gestione delle risorse territoriali, economiche, umane, dei tempi e degli spazi. t Valutazione di Istituto da parte dei genitori della Scuola dell’infanzia. Progetti, percorsi e attività I progetti sono parte integrante del curricolo, quasi sempre hanno carattere trasversale e quindi interdisciplinare. Vengono pensati ed attuati per la loro valenza educativo-formativa; infatti, i progetti condivisi riguardano ambiti fondamentali quali: