GIORDANIA NEWS
Periodico di informazione dell’Ambasciata d’Italia ad Amman
NEWSLETTER n.2– Giugno 2010
Il Vice Ministro allo Sviluppo Economico On.
Adolfo Urso partecipa al Forum Economico di
Amman (27 giugno 2010)
Il Sottosegretario alla Difesa, On. Guido
Crosetto, partecipa alla VIII edizione della
SOFEX ad Amman
(10-13 maggio 2010)
Politica:
Frattini-Kouchner-Moratinos: la proposta della UE per aiutare Gaza ed Israele.
Visita ad Amman, in occasione della VIII edizione della SOFEX, del Sottosegretario alla
Difesa, On. Guido Crosetto.
Inaugurazione della struttura per la distruzione degli armamenti e delle munizioni obsoleti,
finanziata dal Secondo Trust Fund NATO a guida italiana.
Cooperazione:
Avviata la Fase II del Programma d’Emergenza a sostegno dei profughi palestinesi in
Giordania IEPPG.
Nuovo Accordo di Conversione del Debito e Accordo Quadro Cooperazione Bilaterale Italia
Giordania.
Economia:
Apertura Ufficio ALITALIA.
Presentazione Progetto Citta’ Solare Shams Ma’an.
Special Operations Forces Exhibition and Conference SOFEX 2010.
Cultura:
Missione in Giordania del Min. Plen. Francesco Maria Greco, Direttore Generale Cooperazione
Culturale del MAE.
Ambasciata d’Italia ad Amman
Caro Lettore,
SOMMARIO
Visita in Giordania del V.M. Urso
Forum Economico Italo-Giordano
P.3
P.5
P.6
POLITICA
“La proposta UE per aiutare Gaza
ed Israele”
Visita ad Amman del SS alla Difesa,
On. Guido Crosetto
Cerimonia di inaugurazione del
Secondo Trust Fund NATO per lo
sminamento
P.8
P.9
P.10
LA COOPERAZIONE
IEPPG Fase II
Nuovo accordo di conversione del
debito
Cerimonia Finale per la Facoltà di Scienze
della Riabilitazione
P.11
P.12
P.13
P.14
P.15
P.16
P. 17
P. 18
P.19
P.20
P.21
P.22
IL COMMERCIALE
Accordo tra i porti di Aqaba e Genova;
Visita ad Amman del Dott. Gennaro Fusco, Osservatore della Banca d’Italia
Prossime fiere in loco
Il Progetto Shams Ma’an
Il ritorno dell’ALITALIA in Giordania
Evento fieristico “Project Near East”;
Presentazione del SAIE di Bologna
SOFEX 2010
CULTURA
Visita del Direttore Generale per la
Promozione e Cooperazione C u l t u r a l e
del MAE, Min. Plen. Francesco
Maria Greco;
Archeologia e restauro
Insegnamento della lingua italiana;
Le borse di studio per stranieri
dell’Università di Perugia
Sfilata di moda dello stilista Jamal
Taslaq e concerto di Patty Pravo
La missione de “La Sapienza” a
Khirbat al Batrawy
Informazioni Consolari;
Dante Alighieri.
I tre mesi che ci separano dallo scorso aprile sono stati particolarmente
intensi per l’Ambasciata d’Italia in Amman e per le istituzioni italiane in Giordania. Sia sotto il profilo commerciale e politico, ma anche per quel che riguarda la
cultura e la cooperazione, abbiamo registrato diversi eventi di rilievo che hanno
valorizzato il sistema Italia in Giordania e che, mi auguro, renderanno interessante
la lettura di questo secondo numero della newsletter.
Il 27 ed il 28 giugno, il Vice Ministro per lo Sviluppo Economico, l’On.
Adolfo Urso, si è recato in Giordania alla guida di una folta delegazione di imprenditori, per dar vita al Business Forum Italo-Giordano, certamente la più importante
missione economica realizzata negli ultimi anni in questo Paese. Si è trattato di un
duplice successo, tanto per gli operatori economici che vi hanno partecipato, quanto per l’alto livello di incontri politici che il V. Ministro Urso ha avuto nella sua
permanenza ad Amman.
Non priva di risolti economici, ma ispirata ai temi di cooperazione nel
settore difesa, è stata, poi, la missione ad Amman del Sottosegretario alla Difesa,
On. Guido Crosetto, in occasione della VIII edizione della SOFEX (Special Operations Forces Exhibition and Conference), tenutasi ad Amman dall’11 al 13 maggio.
Si è trattato, anche in questo caso, di una visita assolutamente riuscita, che non sta
mancando di dar luogo ad importanti seguiti tecnici e commerciali. Sempre rimanendo in campo di cooperazione militare, ho avuto, poi, lo scorso 5 luglio, il piacere di partecipare all’inaugurazione del Secondo Trust Fund NATO (a guida italiana, in considerazione di un contributo economico di 700.000 euro) per la distruzione di munizioni ed armamenti bellici obsoleti. Un’iniziativa importante per la sicurezza e lo sviluppo della popolazione della Valle del Giordano.
Dal punto di vista prettamente politico, l’evento principale che ha segnato
questi mesi è stata la crisi seguita all’assalto israeliano alla Freedom Flotilla. Un
evento funesto, che, però, ha riportato, per ennesima volta, sotto i riflettori la
drammatica situazione di Gaza. Il Ministro degli Esteri, l’On. Franco Frattini, insieme ai suoi colleghi francese e spagnolo, ha scritto un interessante articolo, che riportiamo nelle pagine seguenti, che segna la strada per una possibile soluzione
della crisi. Una menzione speciale, poi, merita la riapertura dell’Ufficio ALITALIA
ad Amman, con la contestuale ripresa dei voli della nostra compagnia di bandiera
sui cieli giordani.
Non sono certo mancati, inoltre, altri eventi (come la sfilata dello stilista
italo-giordano Jamal Taslaq, accompagnato da un breve concerto di Patty Pravo, o
la visita del Direttore Generale per le Politiche Culturali, il Min. Plen. Maria Francesco Greco, solo per citarne alcuni), che hanno animato, a tutto campo, le relazioni
bilaterali fra Italia e Giordania.
Lascio a Lei, Caro Lettore, sfogliando le pagine che seguono, di giudicare la quantità e la qualità
del nostro impegno a favore dell’Italia, qui in Giordania, nel corso di questi tre mesi, e colgo, come sempre,
l’occasione per augurarLe buona lettura.
L’Ambasciatore d’Italia
Francesco Fransoni
CONTATTI
Ambasciata d’Italia ad Amman
Jabal Al Weibedh, Hafiz Ibrahim St, 5
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Jabal Amman, Riad El Mefleh St. 17
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Tel/fax: +962.6.5927089
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www.itcoop-jer.org
Società’ Dante Alighieri
Jabal Al Weibedh, Kulliat Al-Sharia' St.
E-mail: [email protected]
Tel. +962.6.4640350
www.dantejo.org
ICE—Istituto nazionale per il
Commercio con l'Estero
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VISITA IN GIORDANIA DEL VICE MINISTRO DELLO SVILUPPO ECONOMICO,
ON. ADOLFO URSO (AMMAN, 27 GIUGNO 2010).
di “follow up” nei prossimi mesi.
(da sinistra a destra): Francesco Fransoni, Ambasciatore d’Italia ad
Amman, Amer Hadidi, Ministro del Commercio e dell’Industria del
Regno Hashemita di Giordania, On. Adolfo Urso, Vice Ministro allo
Sviluppo Economico
Alla Giordania sono stati dunque riconosciuti i vantaggi
competitivi che ne fanno un potenziale hub regionale
con ottime prospettive per i servizi e la logistica: una
condizione di stabilità politica unica nell’area, una politica economica con un’impronta fortemente modernizzatrice e riformista, e mirata a favorire l’attrazione degli
investimenti esteri, una buona disponibilità di servizi e
di risorse umane qualificate, gli accordi di libero scambio
in vigore con i paesi limitrofi (è di poche settimane fa la
firma dell’ultimo accordo concluso con Turchia, Siria e
Libano). Al tempo stesso, sono state considerate con interesse e attenzione le opportunità di investimento che i
numerosi “megaprogetti” messi in cantiere dal Regno
Hashemita offrono al sistema produttivo italiano.
Nel settore dell’energia nucleare, a fronte dell’entusiastico interesse mostrato dal Presidente della Jordan Atomic
Energy Commission Touqan ad avviare una collaborazione operativa in questo settore anche con l’Italia, si è
convenuto di realizzare al più presto una missione ad
Amman di imprese italiane potenzialmente interessate,
al fine di studiare la possibile finalizzazione di un accordo bilaterale di collaborazione nel campo del nucleare
La visita del V. Ministro è stata realizzata lungo due bi- civile.
nari paralleli: una cornice “istituzionale” di incontri ristretti tenuti con alcuni tra gli esponenti più di spicco del Il focus specifico sul nucleare è stato poi ampliato in ocGoverno e delle autorità del Regno Hashemita e lo svol- casione della riunione successivamente avuta dal V. Migimento del Forum Economico Italia – Giordania, che si nistro Urso con il Ministro dell’Energia, Khaled Irani. I
è svolto nella stessa giornata ed ha visto la partecipazio- due interlocutori hanno infatti insistito sulla necessità di
ne di circa 60 operatori italiani e di oltre 110 imprenditori approfondire progetti congiunti anche nel settore delle
giordani.
energie rinnovabili, nei confronti delle quali le nostre
imprese stanno già manifestando particolare dinamismo,
Lo straordinario successo degli incontri ristretti avuti dal come la “Solar Ventures”, impegnata nella realizzazione
Vice Ministro Urso con il Vice Primo Ministro giordano, del più grande parco fotovoltaico della regione da 100
Rajai Muasher, con il Ministro dell’Industria e del Com- MW, e come Sorgenia e Fortore Energia, selezionate nelmercio, Amer Hadidi, con il Ministro dell’Energia e delle la short-list della gara per la costruzione di un impianto
Risorse Minerarie, Khalid Irani, con il Ministro dei Tra- eolico da 80-90 MW nella zona di Fujeji.
sporti, Alaa Bataineh, con il Commissario della Zona
Speciale di Aqaba, Mohamed Saqer, e con il Presidente
dell’Agenzia Nucleare, Khaled Touqan, ha contribuito in
modo determinante a fare della missione guidata dal
V.Ministro Urso “la più importante missione economica
tra quelle mai realizzate in Giordania”, così come evidenziato dal Presidente dell’ICE Amb. Umberto Vattani
all’apertura dei lavori del Forum.
Preceduta da un’intensa attività preparatoria, il 27 giugno ha avuto luogo la visita in Giordania del Vice Ministro dello Sviluppo Economico, On. Adolfo Urso, alla
guida di una missione di sistema, che ha visto la partecipazione anche di ICE, SIMEST, SACE, UNIONCAMERE
e della Camera di Commercio di Milano.
Possibili progetti di collaborazione bilaterale sono stati
individuati in tutti i settori considerati - energia, trasporti, investimenti nell’area di Aqaba, iniziative congiunte
di natura commerciale nei confronti di Paesi Terzi, in
particolare l’Iraq, e saranno oggetto, per la definizione
degli specifici seguiti operativi, di una serie di missioni
3
settore (Ansaldo STS, Italfer), nonché per le società di
ingegneria civile, per l’ANCE in generale ed in particolare quella filiera di società specializzate in viadotti e tunnel. L’On.Urso ha potuto così riscontrare la piena ed
entusiastica disponibilità del suo interlocutore ad accogliere una missione di aziende italiane del settore, per le
quali Batayneh ha espresso parole di grande considerazione.
L’incontro con il Vice Primo Ministro Muasher ha concluso l’intensissimo ciclo di colloqui a livello istituzionale del V.Ministro Urso. L’autorevole interlocutore ha
evocato ulteriori progetti di collaborazione che potranno
essere oggetto di attento esame, relativi all’individuazione delle tecniche agricole più efficaci da utilizzare nella
Valle del Giordano (la principale area agricola del Paese), alla gestione dell’intero ciclo del “food
processing” (dal trattamento delle acque alla conservazione del cibo). Muasher, menzionando anch’egli le importanti prospettive di collaborazione industriale bilaterale nel settore ferroviario, ha anche attirato l’attenzione
sulla partecipazione delle aziende italiane (delle quali ha
decantato le capacità tecniche) alla costruzione della rete
metropolitana di Amman, citando infine la prospettiva
di giungere ad accordi per la produzione di fertilizzanti,
considerata l’ampia disponibilità di fosfati in territorio
giordano.
On. Adolfo Urso, Vice Ministro allo Sviluppo Economico
Prospettive ancora più ampie per possibili collaborazioni
italo-giordane sono emerse dal colloquio che il V. Ministro Urso ha avuto con il Ministro del Commercio e dell’Industria, Amer Hadidi, e il Commissario della Zona
Speciale di Aqaba, Mohamed Saqer.
In particolare, oltre a quella energetica, Hadidi ha individuato tre principali aree di interesse, per le quali si è
stabilito di organizzare altrettante missioni operative nei
prossimi mesi:
AZIONI DI INVESTIMENTO E COMMERCIALI CONGIUNTE IN IRAQ, favorite dalla contiguità geografica e
dagli storici rapporti tra i due Paesi. Il Ministro Hadidi
ha colto l’occasione per evocare la presenza di una folta,
attiva e ricca comunità d’affari irachena in Giordania,
come evidenziato, tra l’altro, dalla partecipazione di circa 20 aziende irachene al Forum.
Sulla scia, dunque, del successo del Business Forum dell’ottobre scorso, le opportunità individuate in occasione
della visita dell’On. Urso e le quattro missioni operative
programmate rappresentano un’occasione preziosa per
gestire al meglio questo capitale di attenzione, stima e
simpatia nei confronti dell’Italia, e compiere un salto
qualitativo decisivo nei rapporti con questo Paese.
PROGETTI DI INVESTIMENTO TURISTICI, COMMERCIALI E INDUSTRIALI NELLA ZONA ECONOMICA
SPECIALE DI AQABA, che potrebbero risultare di evidente interesse per le nostre imprese di costruzioni
(materiali, attrezzature, tecnologie per le acque e per
l’ambiente, impiantistica per l’elettricità, illuminazione,
riscaldamento e raffreddamento), nonché per subfornitori specializzati per centri residenziali e alberghi di lusso.
Ulteriori opportunità si profilano anche per il Porto di
Genova, e la sua filiera di servizi specializzati, che ha
recentemente concluso un Accordo con l’Autorità portuale di Aqaba e l’Aqaba Development Corporation.
RETE FERROVIARIA NAZIONALE mirata a collegare,
attraverso il territorio del Regno, i Paesi del Mediterraneo con la regione del Golfo.
Quest’ultimo “megaprogetto” è stato naturalmente al
centro del colloquio che il Vice Ministro Urso ha avuto
con il Ministro dei Trasporti Alaa Bataineh, col quale
sono state immediatamente evidenziate le significative
opportunità che il programma ferroviario nazionale giordano presenta per le imprese italiane specializzate nel
Il V. Ministro Urso ed il Ministro Hadidi durante la conferenza stampa
congiunta.
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FORUM ECONOMICO ITALO - GIORDANO (AMMAN, 27 GIUGNO 2010)
interesse delle nostre aziende per le opportunità di cooperazione economico bilaterale emerse negli ultimi anni.
Il Vice Ministro, inoltre, ha messo l’accento sul vantaggio
competitivo rappresentato dalla posizione strategica
della Giordania nell’area, che la rende, tra l’altro, la principale porta d’accesso verso l’Iraq.
Incontri bilaterali fra aziende italiane e giordane
In occasione della visita della missione di sistema guidata dal Vice Ministro per lo Sviluppo Economico, On.
Adolfo Urso, si è svolto ad Amman il 27 giugno il Forum
Economico italo-giordano, che ha rappresentato la naturale prosecuzione del Jordan-Italy Business Forum, tenutosi lo scorso 22 ottobre a Milano, con la partecipazione
dei Reali di Giordania in visita di Stato in Italia. L’evento
è stato organizzato dall’Ufficio ICE di Amman e dall’Ambasciata, in collaborazione con il Ministero giordano
dell’Industria e del Commercio e con il sostegno operativo del “Jordan Investment Board” (JIB), l’ente responsabile per l’attrazione degli investimenti.
La seconda sessione, di natura più tecnica, è stata l’occasione per far conoscere più in dettaglio i vantaggi e le
opportunità da cogliere in Giordania, grazie agli interventi dei rappresentanti del Jordan Investment Board
(JIB), del Jordan Enterprises Development Corporation
(JEDCO), della Commissione delle Zone Speciali, del
Ministero dei Trasporti (che ha illustrato soprattutto il
grande progetto della rete ferroviaria nazionale) e dell’Autorità per la Zona Economica Speciale di Aqaba
(ASEZA). La sessione è stata chiusa dall’intervento dell’Avv. Giancarlo Lanna, Presidente della SIMEST, che ha
messo in risalto la necessità di sostenere le imprese italiane nella loro volontà di investire nel capitale sociale delle
aziende giordane.
Nell’arco del pomeriggio, come detto, si sono svolti gli
incontri bilaterali tra le 60 aziende italiane e le circa 110
aziende giordane presenti, operanti in vari settori. Alto il
grado di soddisfazione registrato tra gli operatori italiani, soprattutto grazie alla qualità degli interlocutori con
cui sono entrati in contatto. Secondo i sondaggi raccolti
dall’Istituto Piepoli sulla “customer satisfaction”, il gradimento medio è stato dell’84%, con punte del 96% per
l’accoglienza delle istituzioni e del 94% per l’organizzazione complessiva della missione.
Il programma ha previsto una seduta plenaria svoltasi
nella mattinata, alla quale hanno preso parte oltre 300 tra
operatori e rappresentanti istituzionali, ed una seduta
pomeridiana riservata interamente agli incontri bilaterali
(in tutto circa 370) tra gli operatori economici dei due
Paesi, alla quale hanno partecipato 60 aziende italiane e A margine del Forum, sono stati siglati due importanti
accordi, che hanno posto le basi per una futura cooperacirca 110 giordane.
zione istituzionale, da un lato, tra l’ICE ed il JEDCO e,
Il Presidente dell’ICE, Ambasciatore Umberto Vattani, dall’altro, tra la Camera di Commercio di Milano e quelha svolto il ruolo di moderatore delle due sessioni mat- la di Amman.
tutine, dedicate rispettivamente agli interventi delle autorità e dei rappresentanti delle istituzioni camerali ed {da sinistra a destra} Yarub Qudah, Presidente JEDCO, e Umberto Vattani,
Presidente ICE, siglano l’accordo alla presenza del Ministro giordano Amer
alle presentazioni di carattere tecnico-economico sulle Hadidi e dell’On. Adolfo Urso, Vice Ministro allo Sviluppo Economico.
opportunità di business ed investimento nel Regno.
Il Ministro giordano dell’Industria e del Commercio,
Amer Hadidi, ha aperto il Forum sottolineandone l’importanza quale volano per le attuali e future relazioni
economico commerciali bilaterali ed ha posto l’accento
sia sulle ottime relazioni commerciali già esistenti, sia
sulle opportunità di investimento che il Paese presenta,
auspicando una decisa partecipazione delle imprese italiane ai tanti progetti previsti nel Regno.
A seguire, il Vice Ministro dello Sviluppo Economico,
On. Adolfo Urso, ha evidenziato come questa missione
di sistema rappresenti la più importante iniziativa economico-commerciale ed imprenditoriale italiana mai
realizzata nel Regno Hashemita, a riprova del grande
5
Politica
Frattini- Kouchner-Moratinos:«La proposta dell'Unione Europea per aiutare
Gaza e Israele»
Di seguito si riporta
un recente articolo a
firma congiunta da
parte dei Ministri
degli Esteri di Italia,
Francia e Spagna,
che offre utili spunti
per una possibile
soluzione alla crisi di
Gaza:
Da destra a sinistra: Franco Frattini,
Bernard Kouchner e Miguel Angel Moratinos.
“Il mondo intero è stato profondamente colpito dalle tragiche
conseguenze dell’operazione militare israeliana condotta, in
acque internazionali, contro il convoglio marittimo della Flottiglia per la Pace.
messi dopo la pubblicazione del rapporto Goldstone, i cui
seguiti sono stati strumentalizzati dal Consiglio dei Diritti
Umani, la metà delle cui risoluzioni, ricordiamolo, è dedita a
condannare Israele. Passeggeri turchi e americani sono stati
vittima dell'operazione: l’inchiesta dovrà dunque per forza di
Il bilancio umano è inaccettabile. Nulla avrebbe potuto giusti- cose avere una componente internazionale, come già propoficare l’impiego di una tale violenza, e i nostri Paesi l’hanno sto dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, i cui sforzi
noi sosteniamo.
condannata, immediatamente.
Dopo il dramma, e con il ritorno in Europa dei nostri connazionali, è ora il momento dell'analisi e della riflessione sulle
ragioni profonde della tragedia. Le cause del blitz sulla nave
Marmara hanno un nome, uno solo, e noi lo conosciamo bene: Gaza.
La causa è la volontà intransigente di fare rispettare il blocco
deciso nel 2007, dopo il colpo di Stato di Hamas contro l'Autorità palestinese, che ne è all'origine, così come l’operazione
Piombo Fuso, e la sua insopportabile sequela di sofferenze,
erano state scatenate dai bombardamenti incessanti di razzi
sul Sud di Israele. L'anno scorso, come nella notte fra il 30 e il
31 maggio, Israele ha deciso di ricorrere alla forza per perseguire i suoi obiettivi politici e di sicurezza.
Poi, la revoca del blocco. Sin dalle prime ore sottolineammo
che la situazione a Gaza non era più sostenibile. Con questa
espressione, adottata dal Consiglio di Sicurezza il giorno successivo, vogliamo dire che dobbiamo meglio soddisfare le
esigenze umanitarie della popolazione di Gaza, prosciugare
l’economia mafiosa dei tunnel, ma anche fornire garanzie che
a ciò non seguirà una recrudescenza del traffico di armi e
dell'afflusso di gruppi terroristici a Gaza. Il che, del resto, è
ciò che prevede la Risoluzione 1860, adottata all'indomani
della guerra di Gaza, e che è stata oggetto, qualche giorno fa,
di un richiamo del Consiglio di Sicurezza affinché sia attuata
nella sua interezza, e non in maniera selettiva. Compresa, ben
inteso, la liberazione immediata di Gilad Shalit, che noi non
dimentichiamo.
E’ da questa logica che occorre uscire oggi, poiché, altrimenti,
si verificheranno altri drammi, altre tragedie, che non sortiranno altro risultato che rafforzare Hamas e gli altri nemici di
Israele nella regione, destabilizzare i moderati dei due campi,
e accentuare l'isolamento politico di Israele.
Come?
Il 1 giugno il Consiglio di Sicurezza si è pronunciato indicando le tre strade che dobbiamo percorrere.
L'inchiesta, innanzi tutto: è indispensabile e dovrà essere
imparziale, trasparente e conforme alle norme internazionali.
Occorre tuttavia fare attenzione a non ripetere gli errori com-
Un’immagine dell’assalto israeliano alla Freedom Flotilla.
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Sul piano umanitario, Tony Blair aveva suggerito di passare da una logica d'interdizione degli approvvigionamenti
verso Gaza, salvo eccezioni, ad una logica di autorizzazione generale, ad eccezione di prodotti vietati. Perché non
riprendere questa idea, per dimostrare velocemente che la situazione si può migliorare?
L'Unione Europea dispone già di una missione civile sul posto, che sarebbe pronta ad essere dispiegata simultaneamente al posto di frontiera di Karni e Rafah, che collegano Gaza con Israele e con l’Egitto. Per garantire la piena
sicurezza degli approvvigionamenti proponiamo che vi siano svolte ispezioni sostenute e finanziate dall'Unione
Europea, in condizioni accettabili da parte di tutti, per assicurarsi che i carichi con destinazione Gaza non contengano armi o esplosivi.
Un regime analogo potrebbe peraltro essere applicato per i carichi diretti a Gaza ad esempio tramite il dispiegamento di unità europee di controllo a Cipro. Questi vari dispositivi non sarebbero messi in funzione se non in un contesto di alleggerimento molto sostanziale delle restrizioni alle importazioni ed esportazioni da e verso Gaza.
Una soluzione duratura passa parimenti per il pieno ritorno dell'Autorità Palestinese a Gaza e per la reintegrazione
di questo territorio in una logica di pace. Gli sforzi dell’Egitto a favore di una riconciliazione tra Fatah e Hamas devono continuare ad essere appoggiati, d’intesa con l’azione portata avanti dal Presidente palestinese Mahmoud
Abbas.
E, infine, l’essenziale: la riattivazione del processo politico tra Israeliani e Palestinesi. Questa tragedia non deve creare le condizioni per una nuova escalation di violenza, in Medio Oriente ma anche in Europa, dove le passioni sono
scatenate. La vastità delle proteste internazionali prova che Israele non beneficia di alcuna immunità. Quanto ci
piacerebbe che anche altri drammi suscitino la medesima riprovazione!
Il presidente palestinese, che sarà in Europa nei prossimi giorni, ha annunciato, malgrado tutto, che i colloqui continueranno. Siamo all'altezza del coraggio politico dimostrato dai dirigenti palestinesi! Auspichiamo che questi colloqui permettano di toccare rapidamente lo status finale. L'Europa, che ha adottato l'8 dicembre scorso un testo forte
ed ambizioso sui contorni di un futuro assetto, deve, dal canto suo, andare avanti con le Parti, in raccordo con la
mediazione americana, nella costruzione e nel riconoscimento di uno Stato palestinese, che viva in pace e sicurezza
accanto a Israele.”
Alcune immagini che ritraggono
aiuti umanitari alla striscia di
Gaza.
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VISITA AD AMMAN DEL SOTTOSEGRETARIO ALLA DIFESA, ON. GUIDO CROSETTO
(10-13 MAGGIO 2010)
A seguito dell’invito rivolto al
Ministro della Difesa, On. Ignazio la Russa, dal Primo Ministro e Ministro della Difesa
Samir Rifai, il Sottosegretario
alla Difesa, On.Guido Crosetto,
ha partecipato alla “Special
Operations Forces Exibition
and Conference (SOFEX) 2010”,
dedicata ai materiali e alle attrezzature attinenti alla difesa,
all’antiterrorismo ed alla sicurezza, organizzata con il patrocinio di Re Abdallah II e sotto
la presidenza del Principe Feisal, fratello del Sovrano e
Special Assistant del Capo di Stato Maggiore della Difesa giordana.
di Stato effettuata in Italia lo
scorso ottobre, Re Abdallah ha
personalmente provato sulla
pista dell’aeroporto militare di
Ciampino), il velivolo da ricognizione senza pilota “Falco”,
prodotto da Selex Galileo di
Finmeccanica e l’Addestratore
Aermacchi M311.
Inoltre, nel corso della missione,
l’On. Crosetto e la delegazione
italiana, hanno potuto visitare il
“King Abdullah II Design and
D e v e l o p m e n t
Bureau” (KADDB), rimanendo
favorevolmente colpiti dall’alto livello di abilità e professionalità dei tecnici giordani. È così nata l’idea di dar
vita ad una cooperazione con il KADDB, che gioverebbe
sicuramente alle conoscenze tecnologiche della parte
giordana e, allo stesso tempo, offirebbe ottime occasioni
alle imprese italiane. Queste ultime,
infatti, oltre che
esportare sul mercato locale, potrebbero
anche
avvalersi
degli
ottimi
contatti
giordani con altri
Paesi mediorientali ed africani.
La vista dell’On. Crosetto, la prima nel Regno Hashemita di un membro di Governo italiano nel settore della
Difesa, ha posto le basi per un decisivo salto di qualità
nelle già solide ed articolate relazioni bilaterali in questo
campo, di particolare importanza per un Paese con le
tradizioni e le caratteristiche geopolitiche della Giordania. D’altronde, negli ultimi anni, a seguito dell’Accordo bilaterale di cooperazione nel settore della difesa del
2002, vi è stata un’intensa attività di collaborazione fra i
due Paesi (solo nel 2009 hanno avuto luogo 15 attività in
Italia, 11 in Giordania, più 7 attività non pianificate).
Nei tre giorni di visita ad Amman, il Sottosegretario
Crosetto ha avuto successivi incontri con le più alte autorità dello Stato (Principe Feisal, braccio destro del
Sovrano nel settore Difesa, e Primo Ministro e Ministro
della Difesa, Samir Rifai), culminati con il cordialissimo
colloquio avuto con Re Abdallah II, avvenuto su richiesta del Monarca, a riprova del vivo interesse giordano a
rafforzare la collaborazione nel campo della difesa con
l’Italia. L’On. Crosetto ha così avuto l’opportunità di
dare un impulso probabilmente decisivo alla finalizzazione di alcune importanti trattative in corso da tempo.
Lo stesso Re Abdallah ha tenuto
ad esprimere il
proprio convinto
sostegno a tali iniziative. Rimane ora da definire, anche
negli aspetti finanziari, un “pacchetto” completo di collaborazione, che possa portare a buon fine l’eccellente
lavoro che ha caratterizzato la missione dell’On. Crosetto.
Al centro dei colloqui del Sottosegretario vi sono state alcune possibili forniture, alle forze
di sicurezza hashemite, da
parte di industrie del comparto
difesa del nostro Paese. Le
autorità giordane, infatti, hanno mostrato vivo interesse nei
confronti di alcuni prodotti di
punta della nostra industria
della difesa, quali, ad esempio,
il veicolo blindo Centauro,
(che, in occasione della visita
In alto: il SS Crosetto partecipa all’apertura della Sofex 2010;
In centro: Re Abdallah e l’On. Crosetto
visitano insieme gli stand italiani alla
SOFEX;
In basso: il SS. Crosetto ed il Principe
Feisal.
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CERIMONIA DI INAUGURAZIONE DELLA STRUTTURA PER LA DISTRUZIONE DI
ARMAMENTI E MUNIZIONI OBSOLETI, REALIZZATA GRAZIE AI FONDI NATO
Le Forze Armate Giordane
(JAF) e l’Agenzia per il Mantenimento e le Forniture della NATO (NAMSA), hanno
inaugurato il 28 Giugno –
alla presenza dell’Ambasciatore italiano, S.E. Francesco
Fransoni, e dell’Ambasciatore spagnolo, S.E. Javier de
Sangro - la seconda fase del
Fondo Fiduciario per la distruzione di armamenti e
munizioni obsoleti, ancora,
purtroppo, disseminati su buona parte del suolo giordano.
ed innovativa, nella quale le
professionalità civili e militari
si fondono al fine di contribuire alla sicurezza ed alla salvaguardia della popolazione
civile, migliorando al contempo le capacità tecniche ed
operative delle Forze Armate
giordane”.
Questi progetti costituiscono
un segno tangibile dell’importanza strategica e della
rilevanza politica che l’Italia ha sempre attribuito al
Dialogo Mediterraneo della NATO, e mettono in evidenza l’attiva partecipazione ed il ruolo costruttivo
sempre svolto dalla Giordania in tale contesto, confermato, tra l’altro, dalla recente decisione di Amman nominare un ufficiale di collegamento presso il Comando
Supremo alleato di SHAPE.
Dopo una prima parte del progetto, inaugurata nel 2007, si è ora ufficialmente aperta la seconda fase, di cui
l’Italia è il Paese guida con un finanziamento di 700.000
euro, che si aggiungono ai
400.000 euro con cui il nostro
Paese aveva già contribuito
al primo Trust Fund, a guida
spagnola, svizzera e norvegese.
Il Regno Hashemita, inoltre, è
il primo paese del Dialogo
Mediterraneo ad aver beneficiato di un Fondo Fiduciario
ed i contenuti innovativi dell’Individual Cooperation Programme relativo alla Giordania la pongono all’avanguardia tra i Paesi Partner, proponendola come un punto di
riferimento per la predisposizione degli analoghi programmi degli altri Partner del Diaologo Mediterraneo.
Questo atteggiamento dinamico della Giordania nei
suoi rapporti con la NATO e nel Dialogo Mediterraneo
è, d’altra parte, del tutto in linea con il coerente e costante approccio di Amman nei confronti di una soluzione giusta, pacifica e duratura del decennale conflitto
arabo-israeliano.
Questa seconda fase ha come
principale finalità di dare
vita ad un centro per il disinnescaggio delle mine e delle
munizioni obsolete, che sarà
dotato di tutte le apparecchiature ed il supporto tecnico necessari al fine di garantire maggior sicurezza alla
popolazione civile e favorire lo sviluppo economico del
Paese. Il centro aspira a diventare un punto di riferimento regionale in materia di disarmo. EAU e Arabia
Saudita hanno già dimostrato il loro interesse per la
nuova struttura.
Altro obiettivo è di dar corso
ad un programma educativo
sulle mine ed i residuati bellici
esplosivi (“mine awareness”),
che sarà gestito dal Jordanian
National Committee for Demining and Rehabilitation
nelle tre province di Ajloun,
Jerash and Zarqa.
In questa pagina:
In alto: l’Ambasciatore Fransoni e
l’Ambasciatore De Sangro inaugurano la struttura che sarà destinata alla
distruzione degli ordigni e delle
munizioni obsoleti.
Si tratta, per dirlo con le parole del Vice Segretario Generale
della NATO, l’Ambasciatore
Claudio Bisogniero, di “una
forma di cooperazione nuova
In centro e in basso: “sminatori”
all’opera in Giordania.
9
La Cooperazione
IEPPG FASE II:
Avviata la seconda
fase dell’Iniziativa
a sostegno dei Profughi Palestinesi in
Giordania
A seguito degli ottimi
risultati raggiunti con il programma IEPPG a favore dei profughi palestinesi in Giordania, conclusosi a gennaio, la Cooperazione Italiana ha stanziato ulteriori 880.000 Euro per la
continuazione dell’iniziativa sulla stessa linea d’intervento
della prima fase (ricostruzione di abitazioni, formazione, sviluppo psicosociale). L’iniziativa, che ancora una volta vede il
Governo italiano impegnato a sostenere gli sforzi della Giordania in questo settore, avra’ luogo, come per la prima fase,
nei due campi profughi di Al Sukhneh e Al Talbieh, allo scopo di dare continuità al progetto precedentemente realizzato.
Il programma ha come obiettivo quello di assistere i profughi
palestinesi nei due citati campi, contribuendo al miglioramento degli standard qualitativi delle abitazioni, dei servizi sociali, educativi e del tessuto economico per le famiglie e i gruppi
più vulnerabili.
dania (Istituto per la Cooperazione Universitaria — ICU, Associazione Volontari per il Servizio Internazionale — AVSI,
Consorzio Italiano di Solidarietà - ICS, Terres Des Hommes
— TDH), le cui proposte progettuali sono state esaminate da
un’apposita commissione di valutazione nominata dall’Ambasciatore d’Italia in Amman, Francesco Fransoni. Conseguentemente e’ stato predisposto il Piano Operativo Generale
delle attività previste, ovvero:
1. riabilitazione di circa 175 unità abitative nei campi profughi palestinesi di Talbieh e Sukhneh;
2. favorire l’accesso al mondo del lavoro per giovani e disoccupati del campo, in particolare donne e disabili, al
fine di promuoverne l’integrazione nella società giordana, attraverso l’organizzazione di corsi di formazione
professionale, di servizi all’avvio di micro imprese e/o
di attività finalizzate alla generazione di reddito;
3. rafforzamento delle capacità di risposta alle difficili condizioni sociali ed economiche della popolazione dei campi tramite la creazione di occasioni e spazi di aggregazione, socializzazione e condivisione; in particolare, e’ prevista la costruzione di un centro polivalente presso il
campo di Sukhneh;
4. organizzazione di attività ludico educative destinate ai
minori residenti in entrambi i campi; organizzazione di
campagne di sensibilizzazione su tematiche di sviluppo
psicosociale. La data prevista per il completamento delle
attività della Fase II del Programma IEPPG e’ il 31 dicembre 2010.
Al bando hanno partecipato le ONG Italiane operanti in Gior-
In alto, la mappa geografica relativa ai due campi profughi palestinesi di Sukneh e
Talbieh.
Nelle foto in basso, le condizioni igienico-sanitarie in cui versano le unita’ abitative
dei profughi palestinesi dei campi di cui sopra.
10
NUOVO ACCORDO DI CONVERSIONE DEL DEBITO
In via di definizione conclusiva il nuovo Accordo di Conversione del Debito della Giordania per un valore di 16 milioni
di Euro, grazie al negoziato svoltosi nel corso delle missioni effettuate ad Amman dal Ministro Plenipotenziario Francesco Zazo e, successivamente, dal Consigliere Francesco Forte e dall’esperto Francesco Anania della Direzione Generale
della Cooperazione per lo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, i quali, assistiti dall’Ambasciatore Fransoni, sono
stati ricevuti dal Ministro delle Finanze Hammour e dai suoi esperti.
I punti chiave dell’intesa, ancora da mettere a punto nei dettagli, sono allo stato attuale, i seguenti:
1.
istituzione di un fondo di contropartita in valuta locale presso la Banca Centrale di Giordania, dedicato al fondo
derivante dalla conversione del debito, in cui far confluire le risorse destinate al finanziamento dei progetti selezionati di
comune accordo, tenuto conto del piano operativo e dello stato di avanzamento di ciascun progetto;
2.
creazione di una Commissione Paritetica per la gestione e l'attuazione dell’accordo di conversione del debito, composta da sei membri, tre designati per parte, che si riunirà periodicamente e sarà co-presieduta dal Ministro delle Finanze giordano e dall’Ambasciatore d'Italia in Giordania;
3.
il 50% del valore del fondo derivante dalla conversione del debito (vale a dire 8 milioni di euro) sarà destinato a
finanziare progetti di sviluppo selezionati dalla Commissione Paritetica sopra menzionata e già inclusi nel bilancio dello
Stato giordano, a sostegno diretto del bilancio. Il restante 50% sarà destinato al finanziamento di ulteriori progetti di
sviluppo da concordare tra le parti in sede di Commissione Paritetica.
L’incontro tra il Ministro delle Finanze, Mohammad Abu Hammour, l’Ambasciatore Francesco Fransoni, ed il Secondo Segretario, Natalia Sanginiti (da sinistra a destra) in occasione della
missione in Amman del Ministro Plenipotenziario Francesco
Zazo.
11
FACOLTA’ SCIENZE DELLA RIABILITAZIONE
CERIMONIA FINALE ATTIVITA’ DIDATTICHE IN AMBITO DEL PROGETTO
“SUPPORTO ALLA FACOLTA’ DI SCIENZE DELLA RIABILITAZIONE” DELLA UNIVERSITA’ DI GIORDANIA
Il 7 giugno si e’ svolta ad Amman,
presso l’Università’ della Giordania, la
cerimonia conclusiva del progetto condotto dalle Università La Sapienza e
Tor Vergata di Roma e dall’Università
di Chieti a sostegno della Facoltà di
Scienze della Riabilitazione.
Alla cerimonia in parola, preceduta da
una riunione della Steering Committe,
hanno partecipato il Preside ed il Vice
Preside della Facoltà di Scienze della
Riabilitazione, ed il Rettore della
University of Jordan, dott. Khaled Al
Karaki, il quale, in tale occasione, ha
fatto dono gradito di una targa in segno di apprezzamento dei risultati
conseguiti nell’ambito delle attività del
progetto finanziato dal Governo Italiano con un credito d’aiuto di 1,8 ME ed
una componente a dono di 1.7 ME.
Nel corso del progetto, 8 studenti giordani (di cui 6 ragazze) hanno potuto
avvalersi di borse di studio in Italia,
presso le tre università già citate, per
un percorso formativo della durata di
18 mesi in fisioterapia, riabilitazione
motoria e arti artificiali. Inoltre, decine
di illustri professori delle tre università’ italiane coinvolte nel progetto, hanno tenuto corsi di formazione e seminari specialistici presso la Facoltà di
Scienze della Riabilitazione, allestita
con macchinari ed attrezzature all’avanguardia del settore, facendo di questa Facoltà di Scienze della Riabilitazione un centro d’eccellenza unico in
Giordania e punto di riferimento regionale per tutto il Medio Oriente.
{da sinistra) Khaled Al Karaki, Rettore University of Jordan, Francesco Fransoni, Ambasciatore d’Italia ad Amman
Dunque, grazie all’intervento italiano è stato finalmente possibile istituire presso l’Università di Giordania questo nuovo corso di studi, che può oggi avvalersi di esperti altamente qualificati e che, nei prossimi mesi, potrà disporre anche di una sede completamente rinnovata.
Nel frattempo, infatti, è terminata anche la fase di preparazione dei documenti di gara per
l’appalto delle attrezzature destinate all’allestimento sia del nuovo edificio della Facoltà
di Scienze della Riabilitazione, sia del Laboratorio “Arti Artificiali”. Il lancio della gara
d’appalto e’ previsto a breve, e porterà a conclusione questo Programma della Cooperazione Italian, che ha efficacemente contribuito alla creazione di solidi rapporti di collaborazione tra la University of Jordan e le Università italiane specializzate nel settore delle
scienze riabilitative.
Nel corso della sopra menzionata riunione della Steering Committee, su richiesta della
parte giordana, e’ stato concordato tra le parti di estendere le attività del progetto fino al
marzo 2011.
L’Universita’ degli Studi di Tor Vergata, infine, si e’ resa disponibile ad accogliere un borsista giordano per un corso di specializzazione post laurea in medicina fisica e riabilitativa per l’anno accademico 2010—2011.
12
Il Commerciale
FIRMATO UN IMPORTANTE ACCORDO
TRA I PORTI DI GENOVA ED AQABA
Importante accordo siglato nel mese di aprile tra il Porto di Genova e quello di Aqaba, rappresentato dall’Aqaba Development
Corporation (ADC), in base al quale le due autorità portuali, in
nello sviluppo dei servizi di controllo della navigazione.
La Giordania è uno dei pochi paesi extra UE ammessi a candidarsi per usufruire dei fondi comunitari, destinati alle c.d. Autostrade Mediterranee del Mare. E le caratteristiche dello scalo
ligure, all’avanguardia nel settore, sono probabilmente quelle
che meglio si coniugano con le esigenze giordane, ragion per cui
le autorità hashemite hanno scelto il porto di Genova quale partner per progetti di cooperazione.
Grazie ad un prevedibile aumento del numero di navi mercantili
in arrivo dall’Europa al Porto di Aqaba, l’accordo potrebbe avere
un notevole impatto positivo sul traffico delle merci, destinate
non solo alla Giordania ma anche agli altri Paesi dell’area, e facilitare anche l’incremento della domanda di servizi logistici, uno
dei settori chiave per lo sviluppo del Regno.
Porto di Genova
conformità con i programmi di cooperazione dell’Unione Europea, cercheranno di sviluppare proposte e progetti di cooperazione con l’obiettivo di sviluppare la rotta tra i due scali marittimi e di migliorare ed incrementare il servizio di trasporto dei
container. Le future proposte verranno sottoposte all'Unione
Europea anche per il possibile co-finanziamento di investimenti
in infrastrutture, relative ai due porti o agli assi di collegamento
interni, ma anche in tecnologie di accompagnamento del carico e
Visita in Giordania del Dott. Gennaro Fusco, Osservatore della Banca d’Italia.
Il Dott. Gennaro
Fusco, osservatore della Banca
d’Italia per il
Regno Hashemita di Giordania,
residente a Il
Cairo, ha effettuato la prima
visita a Amman
dall’8 al 10 giugno, per una serie di incontri con esponenti
del mondo economico e finanziario locale, rappresentanti
delle autorità monetarie, di vigilanza e fiscali, tra i quali il
Governatore della Banca Centrale giordana, Dr Umayyah
Touqan, e il Segretario Generale del Ministero delle Finanze,
Dr. Izzedin Kanakrieh.
Le informazioni acquisite sugli sviluppi recenti e sulle prospettive dell’economia locale, hanno consentito di approfondire la conoscenza del sistema bancario, del mercato finanziario e delle finanze pubbliche giordani, con l’obiettivo di
stimolare ulteriormente le eccellenti relazioni bilaterali tra i
due Paesi.
Porto di Aqaba
Prossime Fiere in Loco
FOOD Expo 2010 dal 03 al 07 Agosto
Tredicesima edizione della Fiera Internazionale Alimenti e
Bevande
Zara Expo Center – Gand hayatt - Amman
EXPO JORDAN
Tel.: +962 6 5829771 / 2 / 3
Fax: +962 6 5829774
Email: [email protected]
Web Site: www.expojordan.com.jo
MID EAST 2010 dal 18 al 21 Ottobre 2010
Fiera Internazionale Prodotti Farmaceutici
Middle East Gate Expo.
P.O. Box: 211941, 11121 Amman, Jordan
Fax: + 962 6 5527066
Tel: + 962 6 5527311
[email protected]
Web Site: www.me-medexpo.com
Nella foto accanto a sinistra: Umayyah Touqan, Governatore della Banca Centrale
giordana, Francesco Fransoni, Ambasciatore d’Italia ad Amman, Gennaro Fusco, Osservatore della Banca d’Italia per il Regno Hashemita di Giordania, Natalia Sanginiti,
Secondo Segretario Ambasciata d’Italia, Amman {da sinistra a destra}
13
ENERGIA RINNOVABILE: PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “SHAMS MA’AN”
dott. Enrico Lucciola, in rappresentanza della SACE, uno
dei principali attori nel “credit management” e potenziale
partner finanziario dei progetti di investimento nel Regno
Hashemita. Infine, molto interessante è stata anche la sessione dedicata agli aspetti tecnologici, con le presentazioni
di vari esponenti delle principali aziende internazionali
operanti nel settore del fotovoltaico, tra cui il dott. Francesco Emmolo, della società ET Solar.
Il progetto prevede una prima fase pilota, della durata di
circa un anno, per l'installazione dei primi 5-10 MW e la
valutazione dei risultati, per arrivare a 100 MW entro il 2012, occupando una superficie pari a ben due km quadrati; in
una fase successiva la potenza potrà essere ampliata fino a
raggiungere i 200 MW, con 360.000 pannelli solari, che coprendo un’area dalla potenziale estensione di 5 km quadrati, garantiranno una produzione di 168,100 MW di energia
pulita l'anno, pari al fabbisogno di 60.000 famiglie.
Il primo pannello solare pilota istallato nell’area di Ma’an, dove sorgerà
l’impianto.
La stampa locale ha dato ampio risalto all’evento, evidenziando anche le ricadute positive sul Paese connesse alla
costruzione della centrale, dal costo stimato di circa 400
milioni di dollari. Alla riduzione delle emissioni di Co2
(che, a regime, si afferma che potrà arrivare fino a 160.000
tonnellate l’anno), si aggiunge la creazione di circa 500 posti
di lavoro per la costruzione dell’impianto che dovrebbe
iniziare nel corso del 2011, più 40 unità da impiegare nella
gestione e nella manutenzione dello stesso.
Si è svolta il 19 maggio, presso il Four Seasons Hotel di Amman, la presentazione ufficiale del progetto “SHAMS MA’AN”, che prevede la realizzazione di un megaimpianto fotovoltaico da 100 MW ad opera dell'azienda italiana Solar
Ventures S.p.A., in partnership con le società giordane Kawar Energy e First International for Investment and Trade.
L’impianto sarà costruito nel Governatorato di Ma’an, a
circa 200 km dalla Capitale, su una superficie concessa dalla
Ma'an Development Company (Mdc), l’ente incaricato di L’opera si inquadra perfettamente nella nuova strategia
energetica perseguita dal Regno, soprattutto nell’ambito del
promuovere lo sviluppo dell’area .
nuovo quadro normativo teso ad incentivare i progetti nel
L’Ambasciata italiana e l’Ufficio ICE di Amman hanno par- campo delle rinnovabili e dell’efficienza energetica, ponentecipato all’evento, patrocinato da Re Abdallah II, insieme do l’Italia all’avanguardia nel settore, e confermando il poai rappresentanti delle più autorevoli istituzioni giordane, tenziale ruolo delle aziende italiane più dinamiche e qualifitra i quali il Ministro dell’Energia e delle Risorse Minerarie, cate.
Khaled Irani, che ne ha messo in evidenza l’importanza alla
luce della nuova politica energetica del Regno.
Tra i principali relatori intervenuti, oltre all’Ing. Michele
Appendino, Presidente di Solar Ventures e ad Hana Zaghloul, CEO della società Kawar Energy, il Dr. Roberto Vigotti, nella duplice veste di rappresentante dell’Agenzia
Internazionale dell’Energia (AIE) e di Direttore Generale
dell’Osservatorio Mediterraneo dell’Energia (OME), il quale
si è soffermato sul ruolo attuale delle energie rinnovabili
nello scenario internazionale e sulla prospettiva mediterranea dello sviluppo del fotovoltaico.
Altri relatori italiani hanno partecipato alla conferenza, in
particolare la dott.sa Natascia Falcucci, rappresentante di
Gestore Servizi Energetici - GSE S.p.A., società pubblica
italiana che, nel quadro della normativa europea di riferimento, incentiva la produzione delle energie rinnovabili e
gestisce i flussi economici e finanziari che ne derivano, ed il
14
Gruppo dei partecipanti al sopralluogo tecnico.
L’ALITALIA RIAPRE LA ROTTA ROMA-AMMAN
L’11 giugno l’Alitalia ha inaugurato il nuovo collegamento diretto sulla rotta Roma -Amman, che prevede quattro voli settimanali; entro la fine del mese di luglio è prevista l’apertura di un nuovo ufficio
della compagnia italiana nella capitale giordana. La dirigenza Alitalia ne aveva dato l’annuncio ufficiale
ad Amman in occasione di un evento di presentazione mirato soprattutto alle agenzie di viaggio, ai tour
operator e ai partner commerciali, mentre la celebrazione della riapertura delle rotte è avvenuta lo scorso 6 giugno, durante un ricevimento tenutosi presso uno dei principali alberghi della capitale giordana.
Dopo i recenti cambiamenti che hanno
modificato la struttura e l’assetto di CAIAlitalia ed un periodo di riorganizzazione interna, la società si sta mostrando
molto attiva su diversi mercati internazionali, con la riapertura di numerose
rotte e collegamenti diretti: in questo
contesto, la decisione di riaprire il volo
su Amman rappresenta uno dei passi
della nuova strategia, intesa a rafforzare
il ruolo e la posizione della compagnia
nell’area mediorientale.
Alitalia è rappresentata in Giordania dal General Manager Fabio Campitelli, che grazie alla propria presenza stabile in città potrà operare da vicino con l’obiettivo di sviluppare il mercato locale e di curare i
rapporti con i partner commerciali nel Paese.
I quattro voli settimanali attualmente previsti prevedono fasce orarie notturne, con partenza da Amman
alle ore 04.25 ed arrivo verso le ore 07.15, e con partenza da Roma alle ore 22.10. Tale scelta, secondo
quanto appreso direttamente dalla Compagnia, è dovuta al fatto che il servizio si rivolge soprattutto a
quei clienti che, per ragioni di lavoro, faranno scalo a Roma per usufruire delle “coincidenze” dirette
verso altre destinazioni europee ed intercontinentali, che secondo le stime della CAI rappresentano circa il 70% del potenziale traffico aereo proveniente da Amman e diretto nella capitale italiana. In questo
modo, l’Alitalia si propone in maniera complementare rispetto al servizio della Royal Jordanian, la compagnia aerea locale, che già assicura cinque voli settimanali diretti su Roma (ai quali si aggiungono i tre
voli su Milano), durante fasce orarie differenti.
La scelta commerciale della compagnia italiana ben si inserisce nel contesto della strategia giordana mirante a conferire un rilevante impulso al settore del trasporto aereo, servizio fondamentale e strumentale ai piani di sviluppo del Regno Hashemita. A conferma di tale politica, oltre ai lavori di ristrutturazione ed ampliamento del principale aeroporto nazionale, il Queen Alia International Airport di Amman,
si segnala l’importanza che potrà rivestire l’accordo aereo tra la Giordania e l’Unione Europea, recentemente firmato a Bruxelles.
Stand Alitalia al Forum Economico italo—giordano
(Amman, 27 giugno 2010)
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EVENTO FIERISTICO “PROJECT NEAR PRESENTAZIONE DEL SAIE DI BOLOGNA (Amman, 4 maggio 2010)
EAST 2010” (Amman, 3-6 maggio 2010)
Si è svolta ad Amman lo scorso 4 Maggio, grazie all’organizzazione del locale Ufficio ICE, una conferenza di presentazione del SAIE 2010, il Salone Internazionale delle
Costruzioni, uno dei principali eventi espositivi dedicati
al settore dell’edilizia in Italia, che si terrà negli spazi di
BolognaFiere dal 27 al 30 ottobre 2010
Stand ICE al “Project Near East 2010” in Amman
Si è svolto ad Amman, dal 3 al 6 maggio, il Project Near
East, uno dei più importanti eventi fieristici previsti in
Giordania nel 2010. La fiera, organizzata dall’ente IFP
Group, era dedicata a diversi settori tra cui, in particolare,
costruzioni e materiali per l'edilizia, apparecchiature pesanti, ingegneria elettrica, risorse idriche ed agricoltura,
tecnologie ambientali e prodotti per le infrastrutture. Oltre
300 sono state le aziende presenti, provenienti da 25 Paesi:
soprattutto quelli dell’area mediorientale, ma anche Cina,
Italia, Francia, Turchia, India, Pakistan e Corea del Sud.
Tra le partecipazioni più importanti, hanno spiccato le 18
aziende italiane che hanno aderito alla collettiva organizzata dall’Ufficio ICE di Amman, cinque delle quali erano
presenti insieme alla Camera di Commercio di Brescia.
Quello italiano è stato il più grande dei padiglioni dei Paesi dell'Unione Europea, a conferma del crescente interesse
delle nostre imprese verso il mercato giordano e verso le
opportunità che il Regno Hashemita offre, soprattutto come porta di accesso per i Paesi dell’area, in particolare l’Iraq (tra i paesi dell’Unione Europea, l'Italia è il secondo
fornitore del mercato giordano ed il primo di quello iracheno, entrambi con prospettiva di crescita che sembrano
attrarre ancora di più l’attenzione dei nostri operatori).
Nel corso dei quattro giorni in cui si è svolto l’evento, sono
stati organizzati anche vari workshop settoriali, miranti ad
incentivare le possibilità di scambio di “expertise” e ad
evidenziare le opportunità di investimenti congiunti tra
imprese italiane e giordane; inoltre è stata predisposta un’area specificamente dedicata ad eventuali incontri B2B,
all’interno di uno degli alberghi della città in cui erano
ospitati i partecipanti.
Il Presidente dell'ente organizzatore, Hamad Khalil, ha
anticipato alcune idee relative alla prossima edizione dell'evento, che sarà denominato Project Jordan e che si dovrebbe tenere nel mese di maggio 2011. Particolare rilevanza verrà attribuita ai temi dell’eco-sostenibilità e delle energie rinnovabili, che ormai occupano uno spazio sempre
più importante tra le strategie e le politiche del Regno Hashemita.
(www.saie.bolognafiere.it).
Il dott. Marino Cappelli, responsabile di SAIE e di tutte le
fiere del settore costruzioni dell’Ente Fiere di Bologna, ha
presentato il progetto di fronte ad un pubblico selezionato
di operatori intervenuti in rappresentanza di associazioni
imprenditoriali, associazioni di architetti, enti operanti nel
campo ambientale e grandi imprenditori, provenienti soprattutto dalla Giordania ma anche dall’Iraq e dalla Palestina, alla presenza di giornalisti di testate quotidiane e
periodiche, che hanno dato ampio spazio all’evento.
Il SAIE 2010 sarà incentrato su tre aree tematiche principali (energia; cantiere e produzione; servizi per progettare, costruire e mantenere) con un’attenzione particolare
riservata ai materiali eco-compatibili, argomento molto
sensibile in Giordania.
Grande interesse hanno suscitato, inoltre, due iniziative di
respiro minore collegate alla Fiera e dirette agli studenti
stranieri, relative rispettivamente ad una gara internazionale per la realizzazione di progetti basati su tecnologie
innovative ed eco-sostenibili e alla realizzazione di un
forum virtuale che dia loro la possibilità di dialogare direttamente “on-line” con importanti architetti italiani.
Nel corso della presentazione, infine, è stato annunciato
che BolognaFiere, in coordinamento con l’Ufficio ICE di
Amman, inviterà in Italia una nutrita delegazione di circa 80 persone, provenienti dai Paesi dell’area, in occasione della prossima edizione del SAIE. L’iniziativa dell’ente
fieristico bolognese ha certamente raggiunto il risultato
sperato, confermando la crescita del reciproco interesse
tra gli operatori economici dei due paesi, sulla scia della
recenti iniziative che nel corso degli ultimi mesi hanno
dato un importante impulso ai rapporti commerciali bilaterali.
16
Nel periodo dal 10 al 13 maggio 2010, si e' tenuta in Amman la SPECIAL OPERATIONS FORCES EXHIBITION
AND CONFERENCE (SOFEX) 2010. Una Conferenza
("The Middle East Special Operations Commanders Conference" - 10 maggio) ha preceduto l'Esposizione (11-13
maggio).
La SOFEX, giunta ormai alla sua ottava edizione, si svolge in Giordania ogni due anni e si propone di costituire
un indispensabile punto di incontro e di riferimento per
gli studi connessi con le operazioni speciali, la sicurezza
e l'antiterrorismo, nonche' per l'industria collegata.
All'attivita' hanno presenziato oltre 500 alte personalita'
tra cui il Presidente dello Yemen, il Primo Ministro dell'Estonia, i Ministri della Difesa di Turchia, Gabon, Kazakhstan, Congo, Iraq, Sudan, Austria, i Vice Ministri della
Difesa di Romania e Russia. Erano presenti anche 108
delegazioni di 82 paesi, nonche' esponenti dei media e
delle industrie per la difesa, per un totale di 349 espositori.
Re Abdallah all’apertura della SOFEX
L'Italia era presente con sette ditte (rispetto alle 5 del
2008):
-
La Conferenza del 10 maggio, presieduta dal Principe
Feisal Bin Al Hussein (fratello del Re di Giordania e
Special Assistent del Capo di Stato Maggiore della Difesa
giordana) ha avuto per tema: "Special Forces - a vision
for the future", ed e' stata organizzata dall'"Istitute for
Near East and Gulf Military Analysis (INEGMA)". L'obiettivo della Conferenza era di migliorare le capacità
operative delle Forze Speciali e di creare un network
mondiale per la sicurezza globale per far fronte alla minaccia, anch’essa globale, posta dal terrorismo. Tra i numerosi speaker che si sono succeduti, vi e' stato anche il
Contrammiraglio Donato MARZANO, Comandante del
Comando Interforze per le Operazioni delle Forze Speciali, che è intervenuto con una riflessione sull'uso delle
Forze Speciali per combattere le attività di pirateria.
Selex Galileo (del gruppo Finmeccanica);
Fabbrica d'Armi Pietro Beretta S.P.A.;
Aero Sekur;
Kong S.P.A.;
Novation S.P.A. - Cosmas Safety Division;
Efcon 5 srl;
Fox Knives - Oreste Frati srl.
In generale e' da evidenziare che tutti i rappresentati
delle ditte sopra elencate si sono dichiarati soddisfatti
ed hanno espresso la volonta' di ritornare per la prossima edizione (2012).
I dati diffusi dagli organizzatori (349 società operanti nel
campo della sicurezza e dell'antiterrorismo, provenienti
da 33 Paesi, e delegazioni in rappresentanza di 82 Stati)
hanno mostrato un netto incremento, rispetto alla precedente edizione, sia del numero degli espositori che dei
visitatori.
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Il Culturale
LA VISITA DEL DIRETTORE GENERALE PER LA PROMOZIONE E LA COOPERAZIONE CULTURALE, MINISTRO PLENIPOTENZIARIO FRANCESCO MARIA GRECO (21-26 APRILE)
Dal 21 al 26 aprile il Direttore Generale per la Promozione e la Cooperazione Culturale, Ministro Plenipotenziario Francesco Maria Greco,
si è recato in visita in Giordania e Siria.
Nel Regno Hashemita la missione del Direttore Generale ha avuto come obiettivo un
esame delle prospettive offerte dalla promozione della lingua e della cultura italiana,
nonché delle risorse e degli strumenti relativi attualmente disponibili per assicurarne la
migliore realizzazione.
I legami culturali tra Italia e Giordania hanno una storia e una suggestione particolari,
nelle quali confluiscono le memorie della presenza romana, testimoniata da alcuni dei
siti turistici giordani più importanti (Amman, Jerash, Madaba, Umm Qais); dall’attività
dei Frati Francescani nella porzione giordana della Custodia di Terra Santa, dove spicca
la straordinaria figura del grande biblista ed archeologo Padre Michele Piccirillo, scomparso nel 2008; dall’edificazione dei primi Ospedali italiani di Amman e Kerak
(rispettivamente nel 1927 e nel 1935) e, negli anni ’70 e ’80, dall’afflusso in Italia di migliaia di giovani giordani, trasferitisi per studiare e laurearsi nel nostro Paese. Rientrati
in patria, questi professionisti, che sovente occupano ora posizioni di grande rilievo,
hanno contribuito a vivificare e alimentare un’intensa domanda di cultura, stile e qualità
“made in Italy”. I dati incoraggianti di cui disponiamo si riferiscono al rilievo dei progetti
Il Direttore Generale Francesco Maria Greco
archeologici avviati dalle numerose missioni archeologiche presenti, alle iscrizioni presso
i corsi di lingua e cultura italiana offerti dalle tre Università di Amman, Irbid e Mafraq e
dalla Società Dante Alighieri, alle collaborazioni interuniversitarie, allo sviluppo del settore medico scientifico (in riferimento alla posizione della Giordania quale “hub” regionale del “turismo sanitario”) e al successo delle iniziative culturali realizzate attorno al “marchio
Italia” (sia esso legato alla tradizione musicale, alla moda o ad altre espressioni di eccellenza del nostro patrimonio).
La visita del Direttore Generale per la Promozione Culturale si è concentrata nei settori dell’archeologia e dell’insegnamento dell’italiano
– che offrono alla collaborazione culturale le maggiori opportunità di sviluppo – e ha avuto il suo momento politico più qualificante nell’incontro tenutosi presso il Ministero degli Esteri giordano, al quale ha brevemente preso parte anche lo stesso Ministro Nasser Judeh.
ARCHEOLOGIA E RESTAURO
Il primo degli incontri
del Min. Plen. Francesco Maria Greco si è
tenuto il 21 aprile con il
Direttore Generale del
Dipartimento delle Antichità del Ministero del
Turismo e delle Antichità, Fawwaz Khraysheh.
Il colloquio si è tenuto
in un’atmosfera di particolare cordialità e ha
costituito l’occasione
per il Min. Plen. Greco di fare stato dell’alta considerazione attribuita dalla Farnesina alla cooperazione culturale con il Regno Hashemita, anche
per l’esigenza di coordinare adeguatamente - in un Paese dall’eccezionale
patrimonio archeologico - l’attività delle numerose missioni italiane presenti.
Nel corso dell’incontro, i due alti funzionari hanno convenuto sull’impatto di iniziative che valorizzino adeguatamente la presenza e l’attività degli archeologi italiani, da realizzare congiuntamente: pubblicazioni, realizzazione di strutture espositive e mostre (quella dedicata a Shobak e organizzata lo scorso giugno dalla missione dell’Università di Firenze rappresenta un caso di particolare successo), eventuali scambi di docenti e studenti.
Il Direttore Generale ha poi visitato la missione dello Studium Biblicum
Francescanum (finanziata dal Ministero per gli Affari Esteri) e l’Istituto
per il Restauro Musivo di Madaba.
L’attività degli archeologi francescani sul Monte Nebo, qui fortemente
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apprezzata, costituisce un punto di riferimento che trascende il solo profilo archeologico del sito, investendo simboli
culturali e religiosi e esperienze storiche di eccezionale valore.
Il Direttore Generale ha esaminato lo stato del restauro della
Basilica del Memoriale di Mosè, apprendendo con interesse
dal capo Restauratore del cantiere, Sig. Franco Sciorilli, del
progetto ideato da Padre Michele Piccirillo di realizzare una
mostra di arte contemporanea internazionale alla conclusione dei lavori (prevedibilmente tra 10-12 mesi). Il Min. Plen.
Francesco Greco ha anche potuto assistere ai lavori di restauro effettuati da giovani del luogo impiegati dalla missione francescana. E’ centrale infatti nell’attività della missione,
la formazione e, più in generale, la “trasmissione” dell’expertise del restauro agli operatori culturali giordani.
All’Istituto per il Restauro Musivo di Madaba, il Min. Plen.
Francesco Greco è stato accolto dal Direttore, Prof. Shiyyab e
dal Coordinatore dell’Ufficio di Cooperazione, Arch. Amjad
Yaaqba.
L’Istituto, nato con l’obiettivo di formare personale specializzato nel restauro musivo, offre corsi post diploma ed è
finanziato dalla nostra Cooperazione di concerto con l’Agenzia americana USAID. Al di là degli aspetti più tecnici, al
Direttore Generale è stato illustrato il progetto di fare dell’Istituto una sorta di “hub” specializzato in questo settore per
l’intera regione, che operi in collaborazione con gli istituti
specialistici italiani e con curricula certificati da due Università giordane (Al Balqa for Applied Sciences e Yarmouk).
Il Min. Plen. Francesco Greco è stato infine ricevuto dal Segretario Generale di questo MAE, Amb. Mohammad Siraj, con il
quale si è intrattenuto in un cordiale colloquio, al quale ha inaspettatamente preso parte anche lo stesso Ministro degli Esteri
Nasser Judeh, con una testimonianza della profonda amicizia e del grande rispetto di cui gode il nostro Paese in Giordania. Il
gesto di particolare attenzione da parte di questo Ministro degli Esteri recatosi di persona, malgrado i suoi numerosissimi
impegni, a salutare i rappresentanti dell'Italia è stato grandemente apprezzato dal Direttore Generale Min.Plen. Greco, che lo
ha sentitamente ringraziato del suo gesto di squisita cortesia, che testimonia ancora una volta l'eccellente stato delle relazioni
tra i nostri Paesi. Nel corso della sua visita il Min.Plen. Greco ha potuto annunciare ai propri referenti giordani l’accoglimento
di una serie di richieste di finanziamento che, a fronte delle limitate risorse di bilancio disponibili, confermano l’attenzione
del Ministero degli Affari Esteri per il potenziamento dei rapporti culturali in un’area considerata strategica.
Per quanto concerne le missioni archeologiche giordane, il Ministero degli Affari Esteri finanzierà per l’anno in corso le attività della missione dello Studium Biblicum Franciscanum (Monte Nebo), dell’Università di Firenze (Shoback), dell’ISIAO (Qasr
Rabbah), dell’Università di Roma La Sapienza (Khirbet al Batrawi) e del Monumenta Orientalia (Jerash). Il Direttore Generale per
la Promozione Culturale ha tenuto a sottolineare che la qualità della collaborazione instaurata dagli operatori italiani con il
Dipartimento giordano è stata uno dei principali criteri di selezione dei progetti finanziabili, nell’ottica di un’autentica
partnership.
Nel settore dell’insegnamento della lingua italiana il Ministero degli Affari Esteri fornirà libri e materiale di didattico alle Università presso cui sono attivi i lettorati. Saranno inoltre realizzati un corso di formazione e aggiornamento destinati ai docenti
locali d’italiano e un convegno sull’editoria e l traduzione in collaborazione con l’Università di Roma “La Sapienza”.
INSEGNAMENTO DELLA LINGUA ITALIANA.
Il 21 aprile, poi, il Direttore Generale ha incontrato il Vice Rettore della
University of Jordan (UoJ), il più prestigioso degli Atenei del Regno Hashemita
che conta ben 450 iscritti ai corsi di lingua e cultura italiana. Un dato importante e significativo – ma non certo l’unico - che testimonia la domanda di Italia e
l’intensità dei legami tra i due Paesi. Il Prof. Jarrar ha attirato l’attenzione del
Min.Plen.Greco sul numero elevato di docenti (28) che si sono laureati e/o specializzati in Italia; accanto ad essi, egli ha ricordato i 15 borsisti italiani che
stanno attualmente seguendo i corsi di arabo presso la UoJ grazie a finanziamenti giordani, gli 11 studenti o neolaureati
che stanno proseguendo gli studi in Italia
grazie a borse di studio giordane e le 12
collaborazioni interuniversitarie che la
University of Jordan intrattiene con Atenei
italiani.
La visita è stata organizzata con l’obiettivo
principale di espandere l’insegnamento
della nostra lingua, attualmente previsto, al
pari delle altre, solo nelle Facoltà di Lingue
Moderne (nelle due opzioni biennale e quadriennale). Come evidenziato dal Direttore
Generale, il crescente numero di studenti
Il Centro Linguistico della University
laureati in Architettura, Archeologia, Mediof Jordan
cina e Belle Arti che aspirano a specializzarsi presso Università in Italia (secondo una
tendenza costante che l’Ufficio Culturale ha potuto registrare dalla richiesta di
borse di studio e di iscrizioni universitarie) induce a prendere in attenta considerazione la possibilità di introdurre la lingua italiana anche nel piano degli
studi di tali Facoltà. Il Vice Rettore ha accolto con interesse la proposta, manifestando la disponibilità dell’Università a rivedere il regolamento relativo, che
non prevede al momento l’attribuzione di alcun credito formativo per lo studio
delle lingue straniere nel Facoltà sopramenzionate.
Il progetto ora citato si inserisce in un quadro particolarmente favorevole per
l’insegnamento della lingua italiana tanto presso gli altri Atenei (anche l’Università di Irbid sta esaminando la possibilità di istituire un Corso di laurea quadriennale in lingua italiana) che presso alcune scuole secondarie, per le quali
sono stati presi i primi contatti finalizzati all’introduzione dell’insegnamento
della nostra lingua, anche sulla scia del progetto di gemellaggio “Med Twinning” tra scuole italiane e giordane avviate dal MIUR e dalla controparte hashemita.
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LE BORSE DI STUDIO DELL’UNIVERSITA’ PER STRANIERI DI PERUGIA
Anche quest’anno l’Università per Stranieri di Perugia ha destinato due borse di studio di un mese ciascuna a due studenti
giordani. La raccolta e la selezione delle
candidature è stata curata dall’Ambasciata
d’Italia che ha assegnato le borse a due
studentesse della Jordan University iscritte
al secondo anno del corso di laurea in Italiano e Inglese. Una delle due borsiste ha
iniziato il corso il 1° giugno, la seconda
partirà il 1° luglio 2010.
Per inormazioni:
Università per Stranieri di Perugia
Servizio borse di studio
Tel.: +0039 075 5746285,227 Fax: +0039 075 5746227
E-mail: [email protected]
ALTA MODA E MUSICA ITALIANE A AMMAN. L’ESIBIZIONE DI PATTY PRAVO APRE LA SFILATA DELLO STILISTA JAMAL TASLAQ
La programmazione culturale 2010 dell’Ambasciata ha marcato un momento di prestigio lo scorso 12 aprile con la sfilata di
alta moda del giovane stilista Jamal Taslaq, giordanopalestinese di origine e italiano di adozione, e con l’esibizione
della celebre cantante Nicoletta Strambelli, in arte Patty Pravo, che, in qualità di testimonial dell'artista, lo ha accompagnato nella sua "trasferta" a Amman.
L’iniziativa, patrocinatata dalla Principessa Rajwa Bin Nayef e
dall’Ambasciata d’Italia in Amman, si è tenuta presso il Four
Seasons, il più prestigioso albergo della capitale, ed è stata coorganizzata con l'associazione locale "Women’s Cooperative
Society", che ha curato la raccolta di fondi destinati a sostenere progetti professionali femminili, ed è stata finanziata da
sponsors locali.
La partecipazione di un folto ed entusiasta pubblico di circa
450 persone ha confermato il fascino inesauribile dell’Italian
Style - in un settore, quello della moda e dell’alta moda, nel
quale l’Italia è protagonista riconosciuto di assoluto valore - e
la scelta vincente di proporre insieme alla sfilata l'esibizione
canora dell'artista italiana, che ha offerto al pubblico un’interpretazione assai suggestiva di alcuni dei suoi pezzi più famosi.
Particolarmente apprrezzata è stata la presentazione di modelli e capi, in cui erano evidenti le riuscite "contaminazioni"
arabe ed orientali, senza tuttavia cedere alla stravaganza fine
a se’ stessa.
Lo stilista Jamal Taslaq, che studia e vive in Italia da circa
vent’anni, rappresenta una generazione di giovani che ha
lasciato la sua terra d’origine per completare i propri studi in
Italia, contribuendo a instaurare dei forti legami culturali bilaterali e, nei casi di successo come quello del giovane artista, a
creare ulteriore ricchezza e opportunità professionali: sono
infatti tutti rigorosamente Made in Italy le stoffe e agli strumenti di cui si serve Taslaq, così come sono tutti italiani i suoi
collaboratori (modelle, sarti e assistenti).
Il successo della sfilata dei bei modelli di alta moda del giovane stilista di origine giordano-palestinese ha certamente aperto delle interessanti prospettive anche dal punto di vista commerciale e di penetrazione su questo mercato, dove certamente non mancano potenziali clienti per questi prodotti di alta
gamma.
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GLI ULTIMI SUCCESSI DELLA MISSIONE ARCHEOLOGICA DELL’UNIVERSITA’
Nel corso della sesta campagna di scavi e restauri a Khirbat al-Batrawy, l’antica città del
III millennio a.C. individuata ed esplorata
dalla missione archeologica italiana dell’Università “La Sapienza” di Roma, sotto la direzione scientifica del Prof. Lorenzo Nigro e il
sostegno finanziario da parte del Ministero
degli Affari Esteri italiano, è stato rinvenuto
un importante edificio risalente alla seconda
metà del terzo millennio a.C.
Al suo interno, un ampio magazzino rettangolare custodiva cento vasi interi di notevoli
dimensioni , contenenti le derrate alimentari
carbonizzate che vi erano riposte originariamente, vasi di ceramica e altri oggetti ben
conservati, per un totale di più di 120 reperti.
Oltre alla ceramica riportata alla luce - l’insieme di forme complete più ampio mai ritrovato nel Levante
meridionale per l’epoca in questione - hanno destato grande
interesse quattro asce di rame (poiché in Palestina e Giordania erano noti solamente altri cinque esemplari), un pugnale
cerimoniale in osso lavorato (un vero e proprio oggetto di
lusso) e un tornio da vasaio in basalto. La scoperta risulta
particolarmente interessante poiché testimonia i risultati tecnologici conseguiti da un’antica città e permette di delineare
con maggior precisione il quadro storico relativo alle prime
forme di urbanizzazione in Giordania nel III millennio a.C.
Il progetto diretto dal Prof. Nigro, avviato dal 2005, è stato
costantemente finanziato dal Ministero degli Affari Esteri
italiano, nel quadro dell’intensificazione del dialogo culturale
e delle politiche di cooperazione con Paesi che rivestono un’importanza strategica.
Le missioni archeologiche, d’altra parte, rappresentano non
solo un’attività dall’alto valore scientifico e accademico, ma
anche un prezioso strumento per la formazione di manodopera locale e il trasferimento di tecnologie applicabili ad una
serie di settori, tra cui il restauro e la conservazione, nei quali
il livello di eccellenza italiano e’ riconosciuto in tutto il mondo.
Le quattro asce di rame rinvenute nel palazzo di Batrawy,
in Giordania. Età del Bronzo
Antico III (2700-2300 a.C.).
La sensazionale scoperta ha
avuto luogo nell’ultima campagna di scavo della Missione archeologica in Palestina e
Giordania dell’Università
degli Studi di Roma «La Sapienza».
In alto, alcune foto del sito archeologico di Khirbat al Batrawy, tratte dal sito web della missione dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza.”
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INFORMAZIONI CONSOLARI
A decorrere dal 20 maggio 2010, si segnalano due modifiche nell’ambito delle attivita’ consolari. La prima riguarda l’importo da
riscuotersi per una tipologia di visto, e l’altra l’emissione del nuovo libretto di passaporto. Di seguito le relative informazioni:
1
L’art. 4 del Decreto Legislativo 1 gennaio 2010, n. 1, convertito in legge 5 marzo 2010, n. 30, ha modificato l’importo da riscuotersi per il trattamento delle domande per i visti nazionali. Dal 1 luglio 2010 infatti l’attuale importo di Euro 75,00 passera’ ad Euro
90,00 ed a decorrere dal 1 luglio 2011 ad Euro 105.
2
Si tratta di un libretto di passaporto elettronico biometrico a formato unico di 48 pagine. Questo nuovo libretto e’ dotato di un microprocessore inserito all’interno della copertina posteriore, in cui sono memorizzati i dati personali del titolare. La presenza del microprocessore e’ indicata dal logo stampato in oro sulla copertina che consente il riconoscimento del passaporto elettronico dalle precedenti versioni.
In materia di visti, si comunica che l’art. 4 del Decreto Legislativo 1 gennaio 2010, n. 1, convertito in legge 5 marzo 2010, n. 30, ha
modificato l’importo da riscuotersi per il trattamento delle domande per i visti nazionali. Nello specifico, dal 1 luglio 2010 l’attuale
importo di Euro 75,00 passera’ ad Euro 90,00 ed a decorrere dal 1 luglio 2011 ad Euro 105.
DANTE ALIGHIERI—Cultura e Lingua Italiana nel Mondo
LE ATTIVITA’ DELLA SOCIETA’ DANTE ALIGHIERI
Il trimestre appena conclusosi, ha visto i volontari del locale comitato Dante Alighieri impegnati a proseguire l’ammirevole opera di promozione della lingua e
cultura italiana nel regno Hashemita di Giordania. Oltre al nuovo ciclo di corsi
di lingua per adulti, si sono tenuti gli esami di certificazione PLIDA che hanno registrato un
incremento di iscrizioni nei livelli più alti (B2 e C1), insieme all’attività di promozione di
borse di studio per i corsi di lingua in Italia. Per la prima volta una studentessa giordana
parteciperà ai corsi estivi internazionali di lingua e cultura italiana presso il Centro d'Ateneo "C. e G. Feltrinelli" dell’Università degli studi di Milano, grazie ad una borsa di studio che
coprirà le spese di iscrizione al corso, vitto e alloggio presso il prestigioso istituto che ha
(da sinistra) L’Ambasciatore d’Italia in Giordania, sede a Gargnano, sulle rive del lago di Garda.
Francesco Fransoni, il Direttore della missione ar- Il 15 giugno, si è chiuso l’anno scolastico dei bambini italofoni che frequentano i corsi
cheological spagnola, Ignacio Arce, e l’Ambasciatore integrativi (scuola primaria e secondaria di primo grado) con un pomeriggio di giochi e
di Spagna, Javier Sangro De Liniers, presiedono
festeggiamenti per salutare le vacanze estive.
all’inaugurazione della session di incontri.
A testimoniare l’impegno diversificato e interdisciplinare nelle attività realizzate, particolare menzione merita il ciclo di conferenze dal titolo "Passaggi A Est: Popoli ed Eredità
Archeologica", tenuto nel mese di maggio con illustri archeologi italiani che da anni lavorano in Giordania. All'apertura, sono intervenuti l'Ambasciatore d'Italia Francesco Fransoni e l'Ambasciatore di Spagna in Giordania Javier Sangro De Liniers che hanno avuto
parole di apprezzamento per la meritoria iniziativa e la cui partecipazione attesta l'impegno di entrambi questi Paesi nella cooperazione archeologica.
La prima “lezione” ha visto come relatore il Dott. Ignacio Arce, direttore della missione spagnola – Agenzia della cooperazione Il Comitato SDA è sede ufficiale del PLIDA, la certificazio- impegnato da oltre 15 anni nello scavo e recupero di numerosi siti giordani,
che, in perfetto italiano, ha illustrato il lavoro svolto presso il castello di Hallane che fa capo alla sede centrale di Roma e all’ Università
bat. Il sito, importante testimonianza delle diverse popolazioni che si sono
La Sapienza di Roma.
Il calendario per le prossime prove d’esame è il seguente:
succedute nella zona, è stato finalmente aperto al pubblico. Fiore all'occhiello
Novembre 2010
della missione archeologica è lo splendido museo annesso. La dott.ssa Micaela
mercoledì 24 novembre (livelli A1, A2, B1)
Sinibaldi, attualmente in servizio presso l'Università di Cardiff ma già impegiovedì 25 novembre (livelli B2, C1, C2)
gnata con l’Università di Firenze presso il sito di Shobak, si è concentrata sugli
venerdì 26 novembre (prove orali)
importanti siti crociati che caratterizzano il patrimonio archeologico giordano,
tracciandone una panoramica storica assai suggestiva. Le missioni archeologiche sono state poi esaminate sotto il profilo dell’integrazione con le comunità locali, di cui possono favorire la nascita o il consolidamento di un forte senso di appartenenza e coscienza del proprio patrimonio culturale, come nel caso del sito di Tel Husban, illustrato dalla Dott.ssa Maria Elena Ronza della Andrews University.
Infine, l'intervento del dott. Gaetano Palumbo, responsabile dei programmi per il Medio Oriente del World Monuments Fund, ha
messo in luce le difficoltà di un paese giovane come la Giordania nella conservazione e gestione dei numerosi siti archeologici, spesso depauperati da un turismo poco sostenibile.
Nell’estate continua la rassegna cinematografica, con i prossimi appuntamenti presso la sala di "Al Hussein Cultural Center", il 13
luglio (SOLO UN PADRE) e il 3 agosto (LA FEBBRE).
Ambasciata d’Italia ad Amman
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Newsletter n. 2 - giugno 2010 - Ambasciata d`Italia