VIA DI VITTORIO N° 11
90121 PALERMO
Dirigente Scolastico: Prof.ssa Piscitello Vincenza
Direttore Amministrativo:Dott.ssa Maria Francesca Parisi
Funzione Strumentale - Coordinamento, monitoraggio e valutazione del POF-Valutazione dell'Istituto:
Ins. Dulcimascolo Caterina
Nucleo di Autovalutazione: Insegnanti Bilotta Giulia, Lupo Rita Maria, Macaluso Daniela
Anno Scolastico 2015 – 2016
Rev 1
0
INDICE
1. Il contesto territoriale 4
2. Bisogni emergenti e POF del nostro Istituto 7
3. Scelte Didattiche -Area Curricolare 13
4. Scelte Didattiche -Progetti curriculari ed extracurriculari 39
5. Scelte Didattiche -Altri Percorsi Progettuali 42
6. Scelte Didattiche -Attività integrative 64
7. Scelte Didattiche - Uscite Didattiche, Visite e Viaggi di Istruzione 69
8. Integrazione alunni diversamente abili e Piano annuale per l’inclusività 71
9. Scelte organizzative - Organizzazione dell'Istituto 84
10. Le tradizioni della scuola 90
11. Iniziative per i genitori e Patto di corresponsabilità 91
12.Valutazione esterna ed interna 94
1
2
Lista delle abbreviazioni
A.T.A.
Personale ausiliario tecnico e amministrativo
C.d.C.
Consiglio di classe o di interclasse
L.P.U.
Lavoratori di pubblica utilità
L.S.U.
Lavoratori socialmente utili
P.O.F.
Piano dell'offerta formativa
S.S.1°
Scuola Secondaria di primo grado
3
1. Il contesto territoriale
1.1 - Cenni storici del Quartiere Settecannoli
Il quartiere Settecannoli prende il nome da un ex lavatoio di Via Canonico Carella , che è appunto una fonte con
sette “cannoli” di ferro, alla cui sommità vi era un dipinto raffigurante il poeta Orfeo che , con la sua lira,
chiamava gli animali all’abbeveraggio.
Fino alla fine degli anni ’60, il quartiere era formato esclusivamente da alcune borgate che traevano la loro
fisionomia e la loro identità dalle attività economiche cui esse erano dedite.
Le borgate originarie sono nove: S. Giovanni dei Lebbrosi, Romagnolo, Bandita, Acqua dei Corsari, Pomara,
Guarnaschelli, Sperone, Roccella, Settecannoli.
Queste borgate si svilupparono attorno alla città e avevano un’organizzazione del lavoro basata su un’agricoltura
intensiva.
Il quartiere fino al momento della redazione del PRG conservava la fisionomia di territorio prevalentemente
agricolo.
1.2 - La borgata dello Sperone
Da una piazza e da un’omonima strada, dove anticamente venivano impiccati i malfattori prende il nome la
borgata Sperone. In questa zona, infatti, i condannati una volta impiccati, venivano squartati ed appesi ad uncini
simili a speroni di gallo.
Nei primi anni ’60 ebbe inizio un vasto processo d’espansione urbana, che dilatò in pochi anni la città di
Palermo. E così, come in altre zone della città, anche lo Sperone fu terreno fertile per la costruzione dei primi
insediamenti abitativi di edilizia popolare. Queste costruzioni continuarono fino al ’79 trasformando
definitivamente la tipologia insediativi della zona. La trasformazione fu così radicale che tutto il territorio
Settecannoli è oggi riconosciuto come “Quartiere dormitorio”.
4
1.3 - Ambiente socio – economico – culturale della nostra utenza
Abbiamo inteso il territorio come un tessuto di problematiche umane in cui la scuola intende intervenire
organizzando risorse e spendendo energie.
La struttura socio-economica del quartiere Settecannoli nel quale opera l'Istituto Comprensivo "Di Vittorio", è
composita, in quanto alle tradizionali classi sociali, in prevalenza costituite da commercianti, artigiani e operai si
è aggiunta anche quella impiegatizia, il cui insediamento è stato per altro favorito dalla forte espansione edilizia
che ha caratterizzato questa area urbana della città. Elevata risulta la percentuale dei disoccupati che vivono di
attività saltuarie, non di rado svolte ai margini della legalità.
Gli allievi provengono dalle zone di Acqua dei Corsari, Bandita e Sperone.
I nuclei familiari possono essere divisi in tre fasce.
Alla prima appartengono famiglie ben inserite nel pubblico impiego e nel commercio, che godono di un discreto
benessere economico. Vivono in spazi abitativi idonei e sono ben motivate nei confronti dell'educazione e della
scuola.
La seconda fascia comprende nuclei familiari in possesso di istruzione obbligatoria e che seguono le attività
scolastiche con sufficiente attenzione e partecipazione.
Una terza fascia comprende famiglie numerose, semianalfabete, svantaggiate, disgregate per separazione o
detenzione dei coniugi.
I ragazzi che appartengono a queste ultime famiglie presentano carenze affettive e hanno modelli educativi
fragili e scarsa motivazione nei confronti dell' educazione. In un contesto così problematico, la “strada” e quanto
di negativo in essa accade, assume particolare rilevanza nella strutturazione delle relazioni e dell’esperienza di
vita dei nostri ragazzi.
Essi infatti tendono a far propri i modelli proposti dall’ambiente in cui vivono, carente di centri di aggregazione
giovanile ( centri per attività ricreative, sportive e sociali).
E’ confortante notare che i genitori, per la maggior parte dei casi , trasmettono ai loro figli valori ben radicati nel
tessuto socio-culturale, quali il rispetto per la famiglia, per gli anziani, per i bambini.
Un certo disorientamento si coglie comunque nelle figure genitoriali, nel far fronte a particolari modelli di
comportamento proposti dalla società consumistica, aggravato da una inadeguatezza a comunicare in modo
incisivo con i propri figli. Tale disagio è poi in molti casi aggravato da una precaria situazione lavorativa di
entrambi i genitori o dalla disoccupazione che rendono difficile affrontare nel modo giusto e con gli strumenti
adatti il problema dell’educazione.
Per quanto riguarda la popolazione scolastica è possibile distinguere 3 gruppi:
Un primo gruppo comprende alunni culturalmente stimolati dalle famiglie, motivati allo studio e sensibili al
dialogo educativo.
Un secondo gruppo comprende alunni che, pur provenendo da un ambiente socio-culturale modesto, seguono le
attività didattiche con sufficiente attenzione e partecipazione conseguendo dei risultati apprezzabili.
Al terzo gruppo appartengono alunni che provengono da famiglie svantaggiate che presentano carenze affettive,
igienico-alimentari e mancanza di autocontrollo. Questi bambini e ragazzi utilizzano un linguaggio fortemente
influenzato dal dialetto, povero nel lessico e nella strutturazione della frase e necessitano di tempi lunghi per
interiorizzare le conoscenze e le norme. I loro interessi sono orientati prevalentemente verso la soddisfazione dei
bisogni primari, per cui ogni sollecitazione volta a migliorare il proprio status culturale viene percepita come
superflua ed insufficiente per l’autoaffermazione. Il non poter vivere serenamente la propria condizione di
adolescente determina atteggiamenti particolarmente aggressivi e difficoltà a relazionarsi nella vita di gruppo.
Questa condizione si ripercuote a livello cognitivo, determinando un modesto sviluppo della capacità logiche e
difficoltà linguistico - espressive e di apprendimento.
Un aspetto preoccupante anche se limitato ad un gruppo di alunni è l’atteggiamento sempre meno rispettoso dei
valori etici e sociali che si manifesta attraverso il turpiloquio, gesti scorretti e indifferenza verso qualsiasi
richiamo ad un comportamento responsabile e civile.
Altro elemento da non sottovalutare è la difficoltà a tollerare richiami e a riconoscere i propri errori. Ciò è forse
dovuto ad una tendenza eccessiva di alcuni genitori ad evitare qualsiasi difficoltà ai propri figli o a perseguire
modelli diffusi nella tradizione culturale.
5
1.4- I Plessi Scolastici
L'Istituto Comprensivo Statale "G. Di Vittorio" è costituito da quattro Plessi Scolastici:

la Sede Centrale G. Di Vittorio, ospitata in un edificio di tre piani sito in Via Di Vittorio n°.11, accoglie i
locali della Presidenza, della Segreteria Amministrativa, le seguenti sezioni della Scuola Secondaria di 1°
grado A – B – C – D – E – F (5 classi prime, 6 classi seconde, 6 classi terze) e 2 classi quinte di Scuola
Primaria (5^ D e 5^ E). Essa è munita di palestra, 20 aule, 2 aule multimediali cablate, auditorium, sala
mensa, spazi esterni, campetto polifunzionale. Il Personale Docente della scuola secondaria di 1° grado è
costituito da 47 unità di cui 14 adibite alle attività di sostegno. Nella scuola primaria operano 4 docenti. Il
Personale A.T.A. è costituito dal Direttore dei Servizi Generali Amministrativi, da 4 assistenti
amministrativi, N° 1 addetto Servizio Biblioteca, 9 Collaboratori Scolastici.

il Plesso Scolastico “P. S. Mattarella", sito in Via Di Vittorio n°. 7, è di due piani e accoglie 10 classi di
scuola primaria (N°1 classe prima, N° 2 classe seconde, N° 2 classe terza, N° 2 classe quarta, N° 2 classe
quinta) e una sezione statale di scuola dell’infanzia È dotato di 13 aule, con dotazioni tecnologiche
multimediali., auditorium, spazi esterni. Il Personale A.T.A. è costituito da N° 2 unità.

il Plesso Scolastico “Luigi Natoli”, si articola su due piani ed è sito in Corso dei Mille n°. 1486. Accoglie
N° 8 classi di scuola primaria (N° 1 classe prima, N° 2 classe seconda, N° 2 classe terza, N° 2 classe quarta),
N° 2 classi di Scuola dell’Infanzia statale . E' dotato di 11 aule, di dotazioni tecnologiche multimediali spazi
esterni. Il personale A.T.A. è costituito da N° 4 unità.

il Plesso Scolastico Industriale, è disposto su un piano ed è sito in Via S. Alberto degli Abbati. E' dotato di
5 aule e spazi esterni. Il personale A.T.A. è costituito da N° 1 unità.
Numero docenti
 47 Scuola Secondaria Primo Grado
 29 Scuola Primaria
 11 Scuola dell’Infanzia
6
2. Bisogni emergenti e Piano dell’Offerta Formativa del nostro Istituto
Dall’analisi del contesto territoriale socio-economico e culturale, in base alle ricerche effettuate su basi
anagrafico-statistiche e dallo studio/ricerca effettuato a livello interistituzionale con l’Osservatorio Locale
“Messina Marine” per la Dispersione Scolastica – Ambito Territoriale di Palermo, si evincono i seguenti bisogni
socio - economici, culturali e formativi.
I bisogni socio- economici





degrado socio- ambientale ed alto tasso di disoccupazione, sottoccupazione e lavoro nero;
disgregazione familiare e presenza di un forte disagio infantile e giovanile;
fenomeni di discriminazione e marginalità socioeconomica e culturale;
insufficienza di adeguate strutture sportive e ludico-ricreative e di centri di aggregazione sociale;
presenza di un’elevata fenomenologia di devianza sociale e di criminalità minorile, alimentata dall’alto
tasso di dispersione scolastica.
I bisogni culturali ed i bisogni formativi









contrasto della cultura mafiosa e radicamento della cultura della legalità;
inclusione
integrazione
supporto nella costruzione di una genitorialità adeguata ai bisogni di crescita dei figli;
esigenza di offerte formative differenziate;
flessibilità dei percorsi cognitivi;
orientamento scolastico
risanamento del patrimonio ambientale;
supporto nella costruzione di un’identità di “genere”;
2.1 – Principi guida
Sulla base dei criteri generali espressi dal Consiglio di Istituto , l’offerta formativa avrà il fine di :

Contribuire alla formazione ed allo sviluppo della persona

Garantire l’originalità del percorso individuale della persona che apprende, riconoscendo l’apprendimento
formale ed informale.
L'Istituto si propone di formare persone che:
 siano capaci di vivere insieme agli altri nel rispetto delle differenze e delle diversità.
 siano soggetti attivi della società.
 siano in grado di acquisire le competenze finali previste per il Primo Ciclo delle Nuove Indicazioni Nazionali.
Tutte le iniziative ed attività previste nel P.O.F. saranno:
 coerenti con le finalità e le scelte educative dell'Istituto.
 rispondenti ai bisogni degli allievi.
 in stretto raccordo con le esigenze del territorio e delle famiglie con le quali è necessario cercare di stabilire
un'autentica alleanza educativa.
2.2 – Il nostro POF come processo continuo e modificabile
Il nostro Istituto Scolastico ha progettato un Piano di offerta formativa al fine di creare un quadro di
riferimento unitario per tutte le attività didattiche, coniugare il curricolo con altre iniziative provenienti da enti
esterni e “utilizzare al meglio tutte le risorse della scuola”.
7
Il nostro Piano di offerta formativa quindi mira a concretizzare, con azioni che coinvolgono tutte le componenti
scolastiche, quello che viene chiaramente esplicitato nelle Nuove Indicazioni Nazionali:
“L’ispirazione culturale - pedagogica, i collegamenti con gli enti territoriali e l’unità anche didatticoorganizzativa delle progettazioni curricolari, elaborati dai gruppi docenti”.
La L. 53/03, che riforma il sistema scolastico italiano, si apre all’art.1 con l’enunciazione della finalità
fondamentale che la riforma intende perseguire:”favorire la crescita e la valorizzazione della persona umana”.
Il progetto formativo di questo Istituto centrato sulla “persona”, persegue il fine di “guidare i ragazzi a costruirsi
rappresentazioni via via sempre più astratte della realtà, quadri interpretativi che permettono ad ognuno di
orientarsi nella complessità dei fatti, dei fenomeni, delle relazioni”, impegnandosi concretamente a:
- fornire a tutti uguali opportunità formative, attivando strategie per ridurre eventuali situazioni di
svantaggio;
- garantire un’effettiva “negoziazione operativa con le esperienze”, “attraverso la combinazione integrata
ed unitaria delle conoscenze e delle abilità”, ponendo al centro della progettazione e dell’attività didattica
del docente l’apprendimento dell’alunno;
- far maturare atteggiamenti di collaborazione e interazione positiva.
Si ritiene basilare organizzare un ambiente formativo in cui la persona – alunno ha l’effettiva possibilità di
formarsi in modo integrale, responsabile e autonomo, creando diverse forme di organizzazione didattica:
esercitazioni e lezioni in classe; tutoraggio, lavoro per gruppi di alunni all’interno della classe o interclasse;
laboratori all’interno della classe e per gruppi di livello; laboratori curriculari a classi aperte per allievi con
Bisogni Educativi Speciali, attivazione percorsi individualizzati. L’offerta Formativa del nostro Istituto è
orientata quindi alla formazione della “persona” nella sua “totalità”, tenendo presente la concezione che la
“persona” è come uno “spirito” che, se da un lato, in quanto tale, è assolutamente unico e specifico, dall’altro
è costituzionalmente aperto alle altre persone in una relazione che fa parte dello sviluppo e del carattere
della persona stessa.
2.3 – La scelta dei Campi di Potenziamento Primo Ciclo e dei corrispettivi Obiettivi Formativi COMMA 7
è stata effettuata, su delibera del Collegio dei Docenti del 30-09-2015 e successiva Delibera del Consiglio
d'Istituto del 5-10-2015, tenendo conto delle Priorità individuate nel RAV, pubblicato in data 28-09-2015.
Le priorità si riferiscono agli obiettivi generali che la scuola si prefigge di realizzare nel lungo periodo (3
anni) attraverso l'azione di miglioramento e riguardano gli ESITI DEGLI STUDENTI.
La nostra Istituzione Scolastica, nel Rapporto di Autovalutazione Sezione Priorità ha individuato le
seguenti Priorità strategiche :
ESITI DEGLI STUDENTI-DESCRIZIONE DELLE PRIORITA':




 Risultati scolastici
Riduzione dispersione scolastica scuola secondaria 1° grado.
Riduzione percentuale studenti diplomati collocati nella fascia di voto più bassa.
 Competenze chiave e di cittadinanza
Sviluppo delle competenze sociali degli studenti di secondaria di I grado
Migliorare il Sistema di Valutazione delle competenze chiave e di cittadinanza.
Per ogni priorità individuata deve essere articolato il relativo traguardo di lungo periodo.
Nel RAV Sezione Priorità sono stati individuati i seguenti traguardi
ESITI DEGLI STUDENTI-DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO
 Risultati scolastici
 Ridurre, in un trend positivo del 3% nel triennio, il tasso dispersione, con diminuzione degli
abbandoni e dei non ammessi alla classe successiva.
 Ridurre la percentuale di studenti diplomati con 6 in un trend positivo del 6% nel triennio.
 Competenze chiave e di cittadinanza
 Diminuire il numero di provvedimenti disciplinari nella scuola sec. 1°grado in un trend positivo del
10% nel triennio ( n° provvedimenti/ n° allievi).
 Declinare gli ambiti, le competenze, gli Indicatori, i descrittori e la corrispettiva valutazione delle
Competenze Chiave a cui fare riferimento.
8
La scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione è stata effettuata per la seguente
motivazione:
Si precisa che la scelta delle priorità non è stata fatta sulla base di una mera valutazione "quantitativa":
ovvero non si sono indicate come priorità le aree in cui l'istituto ha conseguito un punteggio minore. Si è
proceduto invece ad una interpretazione condivisa dei dati, scegliendo le aree di intervento che si pensa
essere maggiormente strategiche per il miglioramento degli esiti degli studenti e della qualità dei risultati
della scuola. L'area dei Risultati a distanza è inoltre deficitaria per la mancanza di monitoraggio e non
perché la scuola abbia contezza di dati negativi. E' evidente che nel piano di miglioramento si includeranno
azioni di intervento per il superamento di tale problematicità. Inoltre si ritiene che le due aree di intervento
scelte siano interconnesse e strategiche, anche in ordine temporale, per una ricaduta positiva che interessi
pure le aree non selezionate, in una visione non lineare ma di sistema. Il fine ultimo è quello di potere
realizzare concretamente il passaggio da una scuola della conoscenza ad una scuola della competenza che
sia in grado di valutare lo studente il quale,utilizzando conoscenze consolidate, agisca ed interagisca nella
realtà circostante.
La nostra Istituzione Scolastica, nel Rapporto di Autovalutazione Sezione Priorità ha individuato altresì
gli Obiettivi di Processo che rappresentano una definizione operativa delle attività su cui si intende agire
concretamente per raggiungere le priorità strategiche individuate.
Gli Obiettivi di Processo costituiscono degli obiettivi operativi da raggiungere nel breve periodo (un anno
scolastico) e riguardano una o più aree di processo.
AREA DEL PROCESSO
 Curricolo, progettazione e valutazione
DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO
 Promuovere esperienze di formazione per tutti i docenti per la elaborazione di un curricolo di Istituto
progettato e agito.
 Documentare le esperienze scolastiche dell'allievo/a (uscite didattiche, visite guidate, progetti, ecc..).
AREA DEL PROCESSO
 Ambiente di apprendimento
DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO
 Ridurre gli episodi di esclusione e i fenomeni di bullismo nella scuola sec. 1^ grado,puntando al
miglioramento delle relazioni e del clima in classe.
AREA DEL PROCESSO
 Inclusione e Differenziazione
DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO
 Attivazione percorsi individualizzati (vedasi Piano Annuale Inclusività della Scuola 2015/16).
AREA DEL PROCESSO
 Continuità e orientamento
DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO
 Migliorare la Continuità tra i diversi ordini di scuola garantendo maggiore raccordo tra gli insegnanti
e promuovendo apposite azioni progettuali.
AREA DEL PROCESSO
 Orientamento strategico e organizzazione della scuola
9
DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO
 Potenziare gli strumenti di controllo di gestione ( scheda monitoraggio assenze; schede colloqui
scuola famiglia).
 Istituzione di apposita Commissione docenti al fine di ridurre il numero delle uscite anticipate.
 Rafforzare figura e compiti coordinatore di classe nella scuola sec. 1° grado.
Nel nostro RAV abbiamo individuato in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al
raggiungimento delle priorità:
La nostra Istituzione Scolastica, attraverso un efficace piano di formazione che coinvolga tutto il personale
docente, ritiene prioritario "investire" sulla costruzione di un curricolo verticale coerente che miri a
sviluppare un percorso formativo unitario,frutto di attenta progettazione contestualizzata,orientato a
rafforzare i livelli di capacità e di comprensione dei nostri allievi e ad innalzare il livello delle competenze
di cittadinanza. Costruire un efficace curricolo appare essenziale per garantire da un lato l'innalzamento
degli Standards Formativi e, dall'altro, una progressiva riduzione del fenomeno della Dispersione
Scolastica. I nostri studenti, alcuni dei quali evidenziano comportamenti problematici, hanno una
ricchezza di esperienze e capacità acquisite nei diversi contesti della vita che occorrerà valorizzare anche
con una valutazione dell'apprendimento non formale (oltre che informale). La scuola realizza già numerose
attività ed iniziative (uscite didattiche, visite guidate, progetti) che dovranno essere compiutamente valutate.
Si ritiene strategico attivare percorsi individualizzati per rispondere ai bisogni dei numerosi allievi con
Bisogni Educativi Speciali. In quest'ottica si considera fondamentale migliorare anche i processi e le
modalità di Valutazione per verificare in maniera sistematica la qualità e l'efficacia dell'azione complessiva
della scuola che non potrà prescindere da efficaci strumenti di monitoraggio e di controllo di gestione.
CONSIDERATO fondamentale che la scelta dei Campi di Potenziamento Primo Ciclo e dei corrispettivi
Obiettivi Formativi COMMA 7 deve essere effettuata tenendo conto delle suddette Priorità individuate nel
RAV, gli Organi Collegiali competenti dell'Istituzione Scolastica G. Di Vittorio ha selezionato i seguenti
Campi di Potenziamento
CAMPI POTENZIAMENTO PRIMO CICLO INDICATI IN ORDINE DI PRIORITA'
UNITA' DOCENTI PER CAMPI DI
OBIETTIVI FORMATIVI COMMA 7
POTENZIAMENTO
Prevenzione e
I
1-2
Potenziamento
contrasto della
Umanistico Socio
dispersione scolastica,
economico e per la
di ogni forma di
legalità
discriminazione e del
bullismo, anche
informatico,
potenziamento
dell'inclusione
scolastica e del diritto
allo studio degli alunni
con bisogni educativi
speciali attraverso
percorsi
individualizzati e
personalizzati anche
con il supporto e la
collaborazione dei
servizi socio-sanitari
ed educativi del
territorio e delle
associazioni di settore
10
3
Potenziamento
motorio
g
4
Potenziamento
Linguistico
p
5
Potenziamento
Scientifico
p
6
Potenziamento
Artistico e musicale
e
7
Potenziamento
Umanistico Socio
economico e per la
legalità
p
11
Potenziamento delle
discipline motorie e
sviluppo di
comportamenti ispirati
ad uno stile di vita
sano, con particolare
riferimento
all'alimentazione,
all'educazione fisica e
allo sport, e attenzione
alla tutela del diritto
allo studio degli
studenti praticanti
attività sportiva
agonistica
Valorizzazione di
percorsi formativi
individualizzati e
coinvolgimento degli
alunni e degli studenti
Valorizzazione di
percorsi formativi
individualizzati e
coinvolgimento degli
alunni e degli studenti
Sviluppo di
comportamenti
responsabili ispirati
alla conoscenza e al
rispetto della legalità,
della sostenibilità
ambientale, dei beni
paesagistici, del
patrimonio e delle
attività culturali.
Valorizzazione di
percorsi formativi
individualizzati e
coinvolgimento degli
alunni e degli studenti
Pertanto l’ordine di priorità dei Campi di potenziamento di cui alla circolare prot. 30549 del 21/09/2015
risulta essere il seguente:
CAMPI DI POTENZIAMENTO PRIMO
CICLO INDICATI IN ORDINE DI
PRIORITA'
1^
Potenziamento
Umanistico Socio
economico e per la
legalità
2^
Potenziamento
motorio
3^
Potenziamento
Linguistico
4^
Potenziamento
Scientifico
5^
Potenziamento
Artistico e musicale
6^
Potenziamento
Laboratoriale
12
SCELTE DIDATTICHE
3. Area curricolare
3.1- Quadro Orario
Scuola dell’Infanzia (Plessi Scolastici Industriale, Mattarella e Natoli)
Plesso industriale : 8,00-13,00 da Lunedì a Venerdì
Plesso Mattarella: 8,00-13,00 da Lunedì a Venerdì
Plesso Natoli: 8,10-13,10 da Lunedì a Venerdì
Scuola Primaria ( Plessi Scolastici Mattarella e Natoli)
Anche per l’anno scolastico 2015-2016 come approvato dal Consiglio d’Istituto su proposta del Collegio dei
docenti verrà osservato un orario scolastico di 5 giorni settimanali da lunedì al venerdì. Tenuto conto che il
monte ore per gli alunni di Scuola Primaria sarà di 28 ore settimanali e le ore del docente di 22 ore
settimanali, l’orario scolastico verrà articolato nel seguente modo:
Lunedì-Martedì, Mercoledì: ORE 8.00 -14.00
Giovedì-Venerdì: ORE 8.00 -13.00
L’orario d’intervallo sarà dalle ore 10,45 alle 11.00 nei due Plessi Scolastici di Scuola Primaria, mentre per
le classi quinte di Scuola Primaria della sede centrale (plesso Natoli) dalle ore 11.00 alle ore 11.15. La
ricreazione si svolge sotto la vigilanza del docente dell’ora e costituisce un momento educativo di
socializzazione. La Progettazione settimanale per i docenti di Scuola Primaria dei Plessi P.S. Mattarella e L.
Natoli sarà il martedì dalle ore 15.00 alle ore 17.00.
CURRICOLO 28 ORE PRIMARIA
Prima
Seconda
Terza
Quarta
Quinta
Italiano
8
7
6
6
6
Lingua Inglese
1
2
3
3
3
Storia
2
2
2
2
2
Geografia
2
2
2
2
2
Matematica
6
6
6
6
6
Scienze
2
2
2
2
2
Musica
2
2
2
2
2
Arte e
immagine
1
1
1
1
1
Educazione
fisica
1
1
1
1
1
Tecnologia
1
1
1
1
1
Religione
cattolica
2
2
2
2
2
Insegnamenti
13
Le ore di disponibilità dei docenti di scuola primaria saranno impiegate prioritariamente per supplenze e per
la realizzazione del Progetto di recupero/potenziamento presentato in questo piano dell’Offerta Formativa e
parte integrante dello stesso.
Scuola secondaria di primo grado ( Sede Centrale)
Il monte ore per gli alunni di Scuola Secondaria di Primo Grado sarà di 30 ore settimanali e le ore del
docente di 18 ore settimanali. L’orario scolastico verrà articolato in cinque giorni settimanali nel seguente
modo:
Lunedì-Martedì -Mercoledì-Giovedì-Venerdì: ORE 8.00 -14.00
L’orario di intervallo sarà dalle ore 10,45 alle ore 11.00, la ricreazione si svolge sotto la vigilanza del
docente dell’ora e costituisce un momento educativo di socializzazione.
Discipline
Monte ore
Italiano
6
Storia
2
Geografia
2
Lingua Inglese
3
Seconda Lingua
(Francese)
Comunitaria 2
Matematica
4
Scienze
2
Tecnologia
2
Arte e Immagine
2
Musica
2
Educazione Fisica
2
Religione
1
Monte ore complessivo
30
Strumento (orario pomeridiano)
3
Sez.C-D
14
3.2- Dalle Indicazioni Nazionali al Curricolo
Nel rispetto e nella valorizzazione dell'autonomia delle istituzioni scolastiche, le Indicazioni costituiscono il
quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. La costruzione del curricolo è il
processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l'innovazione educativa.
Ogni scuola predispone il curricolo all'interno del Piano dell'offerta formativa con riferimento al profilo
dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli
obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina .
A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le esperienze più idonee, con attenzione
all'INTEGRAZIONE FRA LE DISCIPLINE ED ALLA LORO POSSIBILE AGGREGAZIOJNE IN AREE,
così come indicato dal Regolamento dell'autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni
scolastiche.” (Nuove Indicazioni Nazionali 2012)
Quindi:
1. ”a partire dal curricolo d’istituto “i singoli docenti elaborano le loro programmazioni educative e
didattiche con riferimento alle aree disciplinari e/o discipline
2. “Sul piano organizzativo e didattico la definizione di aree o di assi funzionali all’ottimale
utilizzazione delle risorse è comunque rimessa all'AUTONOMA VALUTAZIONE DI OGNI SCUOLA”
Durante l'Anno Scolastico 2015-2016 si espleterà un corso di formazione sul Curricolo Verticale "curricolo
progettato al curricolo agito" articolato in 20 ore durante il bimestre settembre/ottobre per la fase teorica e
20 ore nell'arco temporale novembre/giugno per una applicazione pratica. Il corso sarà tenuto dalla Dott.ssa
Agata Gueli, esperta disciplinarista dei Programmi Operativi Nazionali, che ha già svolto tali interventi in
altre scuole legate in rapporto di rete con il nostro Istituto nell'ambito del progetto "Sei scuole per
Settecannoli".
Nella costruzione del Curricolo Verticale del nostro Istituto saranno impegnati tutti i docenti dei tre Ordini
di Scuola e in particolar modo i gruppi di Dipartimento della Scuola Primaria, coordinatori della Scuola
Secondaria e Funzioni Strumentali.
IL CURRICOLO - CONTINUITA' ED UNITARIETA'
La struttura stessa degli Istituti Comprensivi favorisce la progettazione di un unico CURRICOLO
VERTICALE e facilita il raccordo con il SECONDO CICLO DI ISTRUZIONE
IL PROFILO DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
“Lo studente al termine del primo ciclo di istruzione, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo
studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità; è in grado di iniziare ad
affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed
esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni”.
Il profilo descrive, in forma essenziale, le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno
esercizio della cittadinanza che un/a ragazzo/ragazza deve mostrare di possedere al termine del primo
ciclo di istruzione. (dalle Nuove Indicazioni per il curricolo nel primo ciclo di istruzione - 2012)
Il conseguimento delle competenze delineate nel profilo costituisce l’obiettivo generale del sistema
educativo e formativo italiano.
A tali competenze si perviene gradualmente attraverso obiettivi di apprendimento che, nelle Indicazioni
nazionali sono definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio della scuola dell’infanzia,
l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della scuola secondaria.
15
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DI COMPETENZE
“Rappresentano dei riferimenti ineludibili per gli insegnanti, indicano delle piste culturali e didattiche da
percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale dell’allievo”.
Nella scuola del primo ciclo i traguardi costituiscono CRITERI per la VALUTAZIONE delle
COMPETENZE ATTESE e della loro scansione temporale.
I traguardi sono PRESCRITTIVI. Spetta alle singole scuole autonome la libertà e la responsabilità di
organizzarsi e di scegliere l’itinerario più opportuno per consentire agli studenti il migliore conseguimento
dei risultati.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti indispensabili al fine di raggiungere i traguardi
per lo sviluppo delle competenze. Sono definiti in relazione a periodi didattici lunghi (3 anni Scuola
dell’Infanzia e 5 +3 anni del primo ciclo).
I docenti della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo Grado, considerato il Corso di
Formazione"Curricolo Progettato al Curricolo agito", che si espleterà con la Dott.ssa Agata Gueli, (attivandosi nel
mese di Novembre il secondo modulo di formazione di N°20 ore), si impegneranno durante il corrente anno
scolastico alla costruzione di un unico curricolo Verticale con riferimento al profilo dello studente al termine del
primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento
specifici per ogni disciplina. I docenti inizieranno ad elaborare la Progettazione Curricolare disciplinare
secondo il seguente schema:
SCHEMA DELLA PROGETTAZIONE CURRICOLARE DISCIPLINARE
TRAGUARDO
AMBITI DI
OBIETTIVI DI
CONOSCENZE ABILITA'
CLASSE
MOBILITAZIONE APPRENDIMENTO
...............
DELLA
COMPETENZA
In particolar modo il Piano di lavoro elaborato dai docenti della Scuola Primaria sarà riesaminato e
completato il prossimo Anno Scolastico e reso operativo dal 2016/2017. Nell'Anno Scolastico 2015/2016 il
Piano di Progettazione annuale verrà presentato presso gli Uffici di Presidenza entro il mese di Novembre,
seguendo il seguente schema approvato lo scorso anno scolastico.
DALLE INDICAZIONI NAZIONALI: ARTICOLAZIONE DELL’APPRENDIMENTO
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
AREA LINGUISTICO - ARTISTICO - ESPRESSIVA
LINGUE
MUSICA
ARTE E
EDUCAZIONE FISICA
COMUNITARIE
IMMAGINE
..............
.................
.......................
....................
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
AREA STORICO - GEOGRAFICA
STORIA
GEOGRAFIA
.................
....................
16
TRAGUARDI DI SVILUPPO DELLE COMPETENZE
AREA MATEMATICO – SCIENTIFICO - TECNOLOGICA
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
................
..................
...................
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AREA ...........................
ITALIANO
...............
................
................
...............
................
Disciplina
AREA DISCIPLINARE....
Conoscenze
Abilità
........................
Competenze-chiave
(raccomandazione del
Parlamento Europeo e del
Consiglio del 18 dicembre 2006
(2006/962/CE)
..........................
Gli obiettivi di Apprendimento non saranno più organizzati per nuclei tematici bimestrali ma scanditi in due
periodi temporali: I° Quadrimestre e II° Quadrimestre.
Le attività disciplinari che faranno riferimento alle Conoscenze e alla Abilità verranno inserite giornalmente
nel Registro Elettronico ARGO, precisamente nelle sezioni "REGISTRO DI CLASSE" e "REGISTRO DEL
PROFESSORE", permanendo il Registro di classe cartaceo.





SCHEMA DELLA PROGETTAZIONE ANNUALE SCUOLA SECONDARIA I GRADO A,S.2015-2016
SITUAZIONE DI PARTENZA
FINALITA’ EDUCATIVA
OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI
AREE DISCIPLINARI E I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
AREA TEMATICA INTERDISCIPLINARE
Titolo: ....................
Obiettivi formativi:







ATTIVITA’ DI RECUPERO E POTENZIAMENTO
VISITE GUIDATE.
ATTIVITA’ INTEGRATIVE
PROGETTI DI ISTITUTO
LINEE METODOLOGICHE
MEDIAZIONE DIDATTICA
VERIFICHE E VALUTAZIONE
SCHEMA UDA
ARGOMENTO
Abilità
Conoscenze
17
La scuola propone un progetto educativo e didattico che tende a sviluppare la persona umana attraverso la
crescita sociale per educare i giovani, tramite “la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica
della responsabilità” all’esercizio della cittadinanza attiva e a “promuovere azioni finalizzate al
miglioramento continuo del proprio contesto di vita”. Le Nuove Indicazioni per il curricolo esprimono
un’ispirazione culturale forte, definibile come paradigmatica, in antitesi all’ispirazione culturale debole,
tipica della tradizione della scuola italiana, da considerarsi come programmatica. Il passaggio di
paradigma presume che una particolare comunità scientifica, in un dato tempo, attratta da risultati nuovi in
un determinato contesto riconosce ad essi la capacità di costituire il fondamento della sua prassi migliore
abbandonando, quindi, gli schemi del paradigma dominante per definirne uno nuovo caratterizzato da nuovi
concetti e da nuovi linguaggi. Il cambio di paradigma auspicato nella scuola consiste nella capacità dei
soggetti coinvolti di riflettere sul transito da una “centralità della persona”, intesa come relazione singolare
tra insegnante e gruppo, ad una riforma della scuola che includa nel discorso pedagogico la condizione
umana e la condizione epistemologica dei saperi. Cercare di stabilire punti di contatto, connessioni tra le
discipline, tener conto di tutto ciò che vi è di contestuale all’interno delle discipline, adottare punti di vista
metadisciplinari che vadano oltre le discipline, favorire il passaggio dalle conoscenze parziali alla
conoscenza globale sono solo alcuni degli atteggiamenti richiesti alla scuola per “ricomporre i grandi
oggetti della conoscenza: universo, pianeta, natura, vita, umanità, società, corpo, mente, storia in una
prospettiva complessa che integra le discipline in uno sguardo d’insieme”, per stabilire una nuova alleanza
tra discipline e culture, tra scienze, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologie. L'azione formativa del
nostro Istituto Scolastico assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave
per l'apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell'Unione Europea
((raccomandazione
del Parlamento Europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 (2006/962/CE) che
sono:
 La comunicazione nella madrelingua
 La comunicazione nelle lingue straniere
 La competenza matematica/in campo scientifico/in campo tecnologico
 La competenza digitale
 Imparare a imparare
 Le competenze sociali e civiche
 Il senso di iniziativa e l'imprenditorialità
 Consapevolezza ed espressione culturale
In tale prospettiva le scelte educative dell’Istituto si ispirano ai seguenti criteri:
 Educare all’affettività attraverso la conoscenza di se stessi, supportando gli alunni nella costruzione
di una propria identità.
 Contribuire a colmare le differenze sociali che limitano il pieno sviluppo della persona.
 Offrire a tutti le stesse opportunità di successo formativo ai fini del raggiungimento dei traguardi per
lo sviluppo delle competenze.
 Promuovere attività curricolari ed extracurriculari attraverso percorsi finalizzati all’acquisizione di
competenze specifiche nelle diverse aree disciplinari, senza dimenticare di valorizzare le
eccellenze.
 Promuovere la conoscenza delle tecnologie informatiche e attività mediante strumenti multimediali.
 Promuovere attività tese all'acquisizione e l'ampliamento delle conoscenze delle lingue straniere
finalizzate a favorire la comunicazione verbale e scritta tra popoli di cultura diversa.
 Sviluppare competenze attraverso la didattica laboratoriale, un pensiero ed un agire riflessivo e
reinterpretativo.
 Garantire l'integrazione delle diverse culture e promuovere la tolleranza, la cooperazione e la
collaborazione corresponsabile e democratica.
18
 Integrare gli alunni diversamente abili attraverso percorsi formativi e azioni efficaci e fare in modo
che le diversità non diventino disuguaglianze.
 Far sviluppare la conoscenza di sè e guidare gli alunni verso scelte di vita consapevoli.
 Supportare le famiglie nella costruzione di una genitorialità ai bisogni di crescita dei figli, ai fini di
un rapporto di corresponsabilità formativa.
 Adottare percorsi formativi che tengano conto dei bisogni socio-culturali e del contesto sociale.
 Valorizzare le risorse presenti nel territorio per conoscere le radici storico-culturali dell’ambiente in
cui si vive.
 Aprire la scuola al territorio per attuare attività mirate alla promozione culturale, sociale e civile.
 Aderire a reti territoriali con Istituzioni Scolastiche, Enti locali, Associazioni per aumentare le
opportunità formative degli alunni e dei genitori.
 Promuovere la formazione dei docenti nell’ottica dell’innovazione.
 Migliorare ed affinare la qualità dei servizi attraverso l’adozione di processi di autovalutazione.
 Gestire e amministrare i fondi dell’Istituzione Scolastica per migliorare l’offerta formativa.
3.3 – La Funzione della scuola dell’Infanzia e del primo ciclo –“ Pieno sviluppo della persona ”
“Le finalità della scuola devono essere definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo
percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti
sociali”. La scuola deve educare, istruire e mettere al centro dell’azione educativa l’alunno – persona. I tre
cardini fondamentali dell’ idea di scuola si possono riassumere in tre parole chiave: persona, cittadinanza,
comunità. Richiamiamo tre passi significativi:
-
Persona:”…il nostro compito è quello di educare “la persona”: un essere unico ed irripetibile.”
-
Cittadinanza: “La finalità è una cittadinanza che certo permane coesa e vincolata ai valori fondanti della
tradizione nazionale, ma che può essere alimentata da una varietà di espressioni ed esperienze personali
molto più ricca che in passato.”
Per realizzare il pieno sviluppo della persona, la scuola:
-
accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza
-
favorisce l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura
-
promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva
La nostra Istituzione Scolastica in linea con le Indicazioni per il curricolo e con le finalità del I° ciclo di
istruzione, ha strutturato una progettazione che ponga le basi dell’esercizio della cittadinanza attiva,
attraverso esperienze significative finalizzate a:
Costruzione del sé
1. Cominciare a gestire il proprio processo di crescita, chiedendo aiuto quando occorre.
2. Riconoscere le proprie emozioni e saperle gestire.
3. Sviluppare il senso di responsabilità.
4. Individuare i problemi che si incontrano e cercare di risolverli.
5. Essere consapevoli delle proprie attitudini.
6. Potenziare il proprio livello di autostima migliorando la comunicazione.
19
Relazione con gli altri
1. Istaurare un clima di collaborazione.
2. Acquisire consapevolezza di se stessi nel rispetto degli altri.
3. Interagire con i coetanei e con gli adulti in un clima di collaborazione.
4. “Leggere” i comportamenti di gruppo e riflettere sulle loro dinamiche.
5. Educare alla solidarietà e alla tolleranza.
6. Educare alla pace come rifiuto della violenza.
Rapporto con la realtà
1. Interagire con l’ambiente naturale e sociale per cominciare a delineare il proprio progetto di
vita.
2. Comprendere il presente attraverso la conoscenza degli eventi storici per progettare il futuro.
3. Porsi in modo attivo di fronte alla crescenti sollecitazioni esterne
positivi e negativi.
per decifrare gli aspetti
4. Comprendere la complessità dei sistemi simbolici secondo il loro valore.
3.4- Obiettivi Generali
Gli obiettivi che la scuola si propone di perseguire per far fronte ai bisogni rilevati nel territorio hanno lo
scopo di innalzare la qualità del percorso formativo.
Scuola dell’Infanzia
-conoscenza del proprio io
-conoscenza dell'ambiente e della realtà in cui si vive
-socializzazione
-uso delle regole comportamentali
-autonomia
-codice linguistico comprensibile, semplice e progressivo
Scuola primaria
-conoscere se stessi come persone e riconoscersi come soggetti
-accettarsi, sentirsi accettati e saper accettare gli altri
-capacità di esplorare la realtà esterna e scoprirvi un ruolo personale
-assunzione di una coscienza civile
-socializzazione
-consolidamento delle regole comportamentali
-autonomia
-acquisizione e consolidamento delle capacità espressive analogiche
-acquisizione e consolidamento delle capacità logico-matematiche
Scuola secondaria di primo grado
Capacità
di
assumere
un Interagire con gli altri.
atteggiamento responsabile e corretto Superare il proprio individualismo.
Non arrendersi di fronte alle difficoltà.
Superare le situazioni di disagio.
Assumersi le proprie responsabilità.
20
Applicazione delle regole della vita Accettare sé e gli altri.
sociale
Saper ascoltare.
Pianificare ordinatamente il lavoro scolastico.
Lavorare insieme per la costruzione del bene
comune.
Evitare forme di aggressione verbale e fisica.
Acquisizione di autonomia personale Conoscere ed utilizzare le proprie risorse.
Riconoscere i propri limiti.
Saper affrontare e risolvere anche situazioni nuove,
in modo autonomo.
Acquisizione della capacità di auto- Conoscere i propri diritti.
Riconoscere le proprie inclinazioni. Assumere un
orientamento
atteggiamento critico non solo nei confronti degli
altri ma soprattutto verso se stessi.
Acquisizione di uno stile di vita
Accettare le diversità e saper vivere con gli altri su
un piano di effettiva parità.
Saper valorizzare. le proprie capacità.
Essere consapevoli dei problemi del Superare i pregiudizi.
nostro tempo
Non assistere passivamente ai messaggi inviati dai
mass media.
Saper esprimere giudizi e scelte.
Conoscere la realtà in cui si vive
Ricercare le cause naturali, storiche, politiche ed
economiche che hanno determinato il degrado
sociale, l'abusivismo edilizio, il traffico di droga,
etc.
SCUOLA DELL’INFANZIA
Nella scuola dell’infanzia le finalità educative scaturiscono dalla visione del bambino come soggetto attivo,
impegnato in un processo di crescita e maturazione che lo vede coinvolto in una continua interazione con i
coetanei, gli adulti, l’ambiente circostante.
In questa prospettiva, la scuola dell’infanzia deve offrire a tutti gli alunni l’opportunità di raggiungere
apprezzabili traguardi di sviluppo in rapporto alla maturazione dell’identità, alla conquista dell’autonomia, e
all’acquisizione di competenze.
A tal fine, la scuola dell’infanzia sarà un ambiente accogliente e motivante, ricco di stimoli per poter
costruire abilità, conoscenze e competenze sempre più avanzate.
Ma anche un ambiente sereno, dove ciascun alunno possa essere gratificato e valorizzato nella sua unicità.
Gli obiettivi educativi che i docenti si prefiggono di raggiungere scaturiscono, quindi, dalla necessità di
rafforzare l’identità personale del bambino sotto il profilo corporeo, intellettivo, affettivo e creativo,
contribuendo in modo consapevole ed efficace allo sviluppo della capacità di orientarsi e di compiere scelte
autonome in contesti relazionali differenti.
OBIETTIVI EDUCATIVI








Avere fiducia in sé stesso e nelle proprie capacità;
Instaurare un rapporto costruttivo con gli adulti e i coetanei, superando timori, incertezze e difficoltà, per
muoversi con serenità e consapevolezza nel mondo circostante;
Vivere positivamente l’affettività e a controllare le emozioni;
Compiere scelte autonome;
Scoprire, interiorizzare e rispettare alcuni valori universali, quali la libertà, la solidarietà, la giustizia, ecc..;
Prendere coscienza del “corpo vissuto”;
Muoversi con consapevolezza nello spazio e nell’ambiente;
Padroneggiare la fruizione e la produzione verbale;
21




Comprendere la varietà e la ricchezza dei canali comunicativi e utilizzarli creativamente;
Sviluppare il senso critico;
Strutturare categorie per orientarsi nel tempo;
Individuare problemi, porre domande, discutere, confrontare ipotesi, spiegazioni, soluzioni e azioni.
METODOLOGIA
Attività individuali; attività in piccolo e grande gruppo.
Gioco libero, con regole, simbolico, imitativo.
Percorsi psicomotori strutturati.
Drammatizzazioni.
Conversazioni; commento verbale e interazione con i coetanei nelle attività ludiche.
Osservazione, esplorazione, ricerca, sperimentazione.
Confronto guidato; cooperative learning; toutoring.
Libretti e schede operative.
Le sezioni di scuola dell’infanzia del nostro Istituto sono eterogenee per età.
Per questo i contenuti e le attività saranno proposti in forma diversificata e graduata in rapporto allo sviluppo e alle
capacità di ciascun bambino.
VERIFICA
La verifica verrà effettuata:




attraverso l’osservazione iniziale, per conoscere i prerequisiti degli alunni;
in momenti specifici dell’intervento educativo, al fine di valutare le competenze acquisite e apportare
eventuali modifiche alle attività progettate;
mediante colloqui informativi con le famiglie;
mediante l’osservazione dei comportamenti e l’analisi degli elaborati
I CAMPI DI ESPERIENZA ( Scuola dell’Infanzia)
 Il sé e l’altro
Le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme
 Il corpo in movimento
Identità, autonomia, salute
 Linguaggi, creatività, espressione
Gestualità, arte, musica, multimedialità
 I discorsi e le parole
Comunicazione, lingua, cultura
 La conoscenza del mondo
Ordine, misura, spazio, tempo, natura
Nucleo Progettuale individuato, per questo anno scolastico, nell'ottica di continuità con gli altri due ordini
di scuola: NOI E IL MARE
22
TRAGUARDI DI SVILUPPO:
•
Il bambino osserva con attenzione gli organismi viventi, i loro ambienti e i fenomeni naturali,
accorgendosi dei loro cambiamenti.
•
Arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e discorsi, comunica ed esprime emozioni
e sentimenti utilizzando vari linguaggi e diverse tecniche espressive e creative.
Macro aree in cui verranno poi declinate le varie UDA
1.
IL MARE E I SUOI COLORI
2.
FESTEGGIAMO IL NATALE
3.
IL MARE TRA STORIA E LEGGENDA
4.
L’ELEMENTO ACQUA
5.
MARE SPORCO, MARE PULITO
SCHEMA PROGETTAZIONE UDA SCUOLA INFANZIA
TITOLO DEL SEGMENTO DIDATTICO
DESTINATARI
PREREQUISITI
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PER CAMPI DI
ESPERIENZA
CONTENUTI/ATTIVITA'
STRATEGIA DIDATTICA E STRUMENTI
VERIFICA
SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI PRIMO GRADO
I traguardi per lo sviluppo delle competenze “rappresentano riferimenti per gli insegnamenti, indicano
piste da percorrere, aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale”.
Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono, a loro volta, alla promozione di
competenze più ampie e trasversali, che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione
personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, nella misura in cui sono orientate ai valori della
convivenza civile e del bene comune.
Per quanto riguarda la progettazione didattica ogni gruppo disciplinare elaborerà i propri piani di lavoro
“promuovendo l’organizzazione degli apprendimenti orientata ai saperi disciplinari” nell’ottica del
superamento della frammentazione dei saperi.
In essi sono indicati:
- Obiettivi educativi trasversali distinti per classe. (Scuola secondaria di 1° Grado)
- Obiettivi di apprendimento “ritenuti strategici al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle
competenze previste dalle Indicazioni.”
- Criteri metodologici.
- Materiali e sussidi didattici.
- Verifica e valutazione delle competenze.
La costruzione del curricolo deve avvenire nel rispetto
- delle finalità
-
dei traguardi per lo sviluppo delle competenze
-
degli obiettivi di apprendimento
23
La scuola inoltre ricercherà la propria impostazione curricolare tenendo presenti i seguenti livelli:
- Curricolo formale: (competenze, obiettivi di apprendimento, saperi e loro organizzazione)
- Curricolo materiale: (organizzazione di tempi, spazi, gruppi)
- Curricolo implicito: cultura, modi di pensare che influenzano la formazione e gli atteggiamenti.
I docenti di Scuola dell’Infanzia, Primaria e di Scuola Secondaria di 1° Grado hanno concordato degli
Obiettivi Educativi Trasversali.
OBIETTIVI EDUCATIVI TRASVERSALI
Classi prime ( Scuola Secondaria di 1°) - Classi prime e seconde (Scuola Primaria) Sezioni Scuola
dell’Infanzia
1. Partecipare all’individuazione di abitudini e comportamenti per una serena convivenza
all’interno del gruppo classe.
2. Acquisire consapevolezza della propria identità in relazione con gli altri e con l’ambiente
circostante.
3. Acquisire capacità di autocontrollo
4. Rispettare se stesso e gli altri
5. Accogliere la diversità come elemento di arricchimento reciproco.
6. Acquisire una graduale autonomia nel percorso di apprendimento.
Classi seconde ( Scuola Secondaria di 1°) - Classi Terze e Quarte (Scuola Primaria)
1. Accrescere la conoscenza di sé attraverso l’individuazione delle proprie attitudini,dei propri
interessi e potenzialità.
2. Acquisire senso di responsabilità.
3. Sviluppare atteggiamenti collaborativi, di solidarietà e di tolleranza.
4. Sviluppare il senso di appartenenza nei confronti dell’istituzione scolastica, come luogo
d’incontro e di crescita.
Classi terze ( Scuola Secondaria di 1°) - Classi Quinte (Scuola Primaria)
1. Approfondire la conoscenza di sé e rafforzare l’autostima.
2. Disponibilità a confrontarsi con le opinioni altrui.
3. Riconoscere le proprie inclinazioni e attitudini.
24
OBIETTIVI EDUCATIVI SCUOLA PRIMARIA E SCUOLA SECONDARIA
CLASSE PRIMA SCUOLA PRIMARIA
COMPORTAMENTO
Acquisire un comportamento corretto rispetto alle persone, all’ambiente naturale e alla salute
fisica;
Saper prestare attenzione a chi parla;
Saper rispettare il turno per parlare.
SOCIALIZZAZIONE
Essere disponibili verso i bisogni dei compagni;
Saper lavorare in gruppo dando il proprio apporto;
Saper accettare qualsiasi compagno di gioco.
IMPEGNO E PARTECIPAZIONE
Saper portare a termine una consegna in modo adeguato;
Eseguire con cura e puntualità i compiti per casa;
Saper assumere piccoli incarichi e portarli a termine con responsabilità.
CLASSE SECONDA SCUOLA PRIMARIA
COMPORTAMENTO
Acquisire un comportamento corretto rispettando e interiorizzando le norme e le regole ricavate dalla
discussione collettiva;
Saper ascoltare ciò che dicono i compagni e gli adulti;
Saper intervenire con pertinenza nelle discussioni;
Saper aspettare il proprio turno.
SOCIALIZZAZIONE
Accettare e rispettare i compagni e gli adulti;
Saper lavorare in gruppo;
Sviluppare un’abitudine al dialogo e al confronto;
Abituarsi a valutare le ragioni degli altri;
Capire che nel gruppo classe si sta bene se si rispettano le regole stabilite.
IMPEGNO E PARTECIPAZIONE
Eseguire con responsabilità gli incarichi;
Individuare, assumere e rispettare piccoli impegni nell’ambito della classe, della famiglia, della società;
Concentrarsi sul proprio lavoro;
Eseguire i compiti per casa con ordine e in modo completo;
Portare quotidianamente il materiale occorrente e tenerlo in ordine;
Aver cura del proprio materiale e di quello degli altri.
25
CLASSE TERZA SCUOLA PRIMARIA
COMPORTAMENTO
Acquisire atteggiamenti e comportamenti di rispetto verso: le persone, l’ambiente naturale, la salute fisica;
Saper rivolgersi agli altri in maniera adeguata;
Saper rispettare l’ambiente scolastico: aula, sala mensa, laboratori, servizi, palestra, cortile…
Saper rispettare e salvaguardare l’ambiente naturale: animali, piante, giardini….
SOCIALIZZAZIONE
Essere disponibile verso i bisogni dei compagni (prestare volentieri le proprie cose, rispondere ai compagni
che chiedono spiegazioni, aiutare chi è in difficoltà,…)
Saper lavorare in gruppo dando il proprio apporto in forma attiva;
Saper accettare qualsiasi compagno di gioco.
IMPEGNO E PARTECIPAZIONE
Portare a termine con cura il proprio lavoro a scuola e a casa;
Saper assumere responsabilmente piccoli incarichi di fiducia;
CLASSE QUARTA SCUOLA PRIMARIA
COMPORTAMENTO
Saper controllare le proprie azioni e le proprie istintività, anche nel rispetto di regole stabilite;
Non reagire aggressivamente in una situazione di conflitto;
Non interrompere chi parla;
Saper prestare attenzione a chi parla;
Saper chiedere il permesso prima di uscire o prendere qualche oggetto;
Sapersi comportare correttamente negli spostamenti nei locali scolastici e altrove.
SOCIALIZZAZIONE
Saper accettare gli altri nella loro diversità;
Non deridere chi sbaglia;
Prendere coscienza degli altri come membri di una comunità che si allarga progressivamente dalla famiglia,
alla scuola, alla società nel rispetto reciproco.
IMPEGNO E PARTECIPAZIONE
Rilevare l’importanza dell’impegno nell’esecuzione delle attività proposte;
Saper portare a termine una consegna in modo adeguato;
Assolvere con sempre maggiore cura e precisione piccoli incarichi;
Eseguire con cura i compiti di casa;
Saper partecipare alle discussioni collettive cercando di contribuire attivamente.
26
CLASSE QUINTA SCUOLA PRIMARIA e CLASSI PRIMA, SECONDA, TERZA SCUOLA
SECONDARIA DI I GRADO
COMPORTAMENTO
Acquisire un comportamento corretto rispettando diligentemente le regole stabilite;
Intervenire nelle discussioni in modo pertinente e adeguato rispettando il proprio turno e ascoltando gli altri.
SOCIALIZZAZIONE
Essere disponibili verso i bisogni dei compagni;
Saper lavorare in gruppo contribuendo concretamente alla realizzazione del lavoro;
Acquisire competenze relazionali e avviare alla capacità critica;
Saper rispettare lo spazio degli altri;
Essere in grado di accettare in modo sereno la critica positiva ed essere disposti a cercare di migliorare e
modificare, di conseguenza, la propria opinione o il proprio atteggiamento.
IMPEGNO E PARTECIPAZIONE
Portare a termine con cura e precisione il proprio lavoro a scuola e a casa;
Saper assumere responsabilmente piccoli incarichi di fiducia (responsabile della biblioteca….);
Consolidare la capacità di attenzione in classe e la partecipazione attiva alle lezioni.
3.5- Gruppi di lavoro per discipline/Aree disciplinari
I gruppi di lavoro per discipline o aree disciplinari, quale articolazione del Collegio dei Docenti sono
funzionali al sostegno della didattica ,alla progettazione formativa ed alla ricerca.
Le aree disciplinari indicano “una possibilità di interazione e collaborazione tra le discipline, possibilità che
però può riguardare tutte le discipline e non solo quelle della stessa area”
AREA LINGUISTICO-ARTISTICO-ESPRESSIVA
Italiano, Lingue comunitarie, Musica, Arte e Immagine, Educazione Fisica
AREA STORICO-GEOGRAFICA e DI CITTADINANZA
Storia e Cittadinanza e Costituzione, Geografia,
AREA MATEMATICO-SCIENTIFICO-TECNOLOGICA
Matematica, Scienze, Tecnologia
Si tiene a precisare che Cittadinanza e Costituzione, pur essendo nell'area storico-geografica si
caratterizza per essere trasversale a tutte le discipline ed aree disciplinari.
Composizione
Docenti di una medesima disciplina o di un’area disciplinare .
Gli insegnanti della scuola dell'Infanzia comporranno un unico gruppo di lavoro per riflessioni sui traguardi
di competenza relativi ai campi di esperienza e per la definizione di piste di lavoro .
Ciascun gruppo di lavoro sarà o da un insegnante nominato dal Dirigente Scolastico.
Compiti
Nel rispetto delle competenze deliberative del Collegio dei docenti e dei Consigli di
classe/interclasse/intersezione, i gruppi di lavoro per discipline o aree disciplinari svolgeranno i
seguenti compiti:
27
– Definizione del VALORE FORMATIVO della disciplina e delle scelte didattico - metodologiche di
un preciso sapere disciplinare
– Definizione dei traguardi per lo sviluppo delle competenze
– Definizione obiettivi di apprendimento
Definizione degli STANDARD MINIMI richiesti a livello di conoscenze e
competenze /AREA DISCIPLINARE
Definizione dei SAPERI ESSENZIALI DELLA DISCIPLINA, da scandire
all’interno del curricolo
Definizione DELLE MODALITÀ ATTUATIVE del piano di lavoro disciplinare
Definizione prove di ingresso e di prove comuni
Progettazione Interventi di Recupero
Riunione di coordinamento per l’eventuale adozione di libri di testo comuni
a più sezioni e acquisti materiale
COMUNICARE ai docenti le iniziative proposte da Enti esterni, Associazioni, dal MIUR, da altre
Istituzioni
Proposte su attività di formazione e aggiornamento in servizio, acquisti
finalizzati alle attività previste nel POF, stage, viaggi, visite guidate e uscite didattiche
Il lavoro di ogni Gruppo di lavoro è finalizzato a studiare e costruire
operativamente:
Il curricolo disciplinare dalla dimensione generale agli aspetti operativi,
dell’insegnamento/apprendimento;
Analizzare e condividere i saperi essenziali, cioè i saperi fondamentali nella
struttura della disciplina e contemporaneamente adeguati alle capacità cognitive
degli alunni nelle diverse età;
Progettare percorsi operativi individuando le attività concretamente da
realizzare con gli studenti sulla base dei bisogni impliciti ed espliciti;
Condividere e scegliere i “materiali-supporti” didattici più opportuni;
Raccogliere la memoria del lavoro svolto, in particolare le piste di lavoro
ritenute più significative per creare un centro di documentazione e ricerca
didattica della Scuola (best practice);
Dare valore agli ambienti in cui si apprende impegnandosi per rendersi
efficaci (strumentazioni necessarie) in coerenza con quanto esplicitato
nell’offerta formativa
28
DIPARTIMENTI PER AREE FORMATIVE
ANNO SCOLASTICO 2015/2016
SCUOLA DELL’INFANZIA
COORDINATORE
Ferreri
DIPARTIMENTO
Componenti: Insegnanti delle sezioni
Camilleri Rosalia
Cottone Maria
Macaluso Daniela
Messina Domenica Rita
Oliveri Raffaella
Pasciuta Giovanna
SEGRETARIO
Oliveri
SCUOLA PRIMARIA
DIPARTIMENTO area linguistico
artistico- espressiva
TRIENNIO
(classi prime , seconde, terze)
Dulcimascolo
Cristofano
Garraffa
Corrado
Li Vigni
Verdina
BIENNIO
(classi quarte, quinte)
Battaglia
Lupo
Pecoraro
Grizzafi
DIPARTIMENTO
area
scientifico-tecnologica
TRIENNIO
(classi prime , seconde, terze)
Cingillo
Iacona
Zuccarello
Spanò
Trifirò
BIENNIO
(classi quarte, quinte)
Saccone
Pero
Lo Bosco
Cocco
– COORDINATORE
SEGRETARIO
Dulcimascolo
Li Vigni
La Paglia
Grizzafi
matematico- COORDINATORE
SEGRETARIO
Trifirò
Iacona
Cocco
Saccone
29
DIPARTIMENTO
area
geografico-sociale
TRIENNIO
(classi prime , seconde, terze)
Vinci
Alba
storico- COORDINATORE
BIENNIO
(classi quarte, quinte)
Lipani
Di Liberto
SEGRETARIO
Alba
Vinci
Di Liberto
Lipani
SCUOLA SECONDARIA 1^ GRADO
DIPARTIMENTO
Lettere
Matematica-scienze
Lingue straniere
Tecnologia
Musica
Arte e immagine
Educazione fisica
Religione ( Insegnanti dei tre ordini di scuola)
COORDINATORE
Anello
Civello
Scarpello
Guagliardo
Pellitteri
La Russa
D’Anna
Morello
SEGRETARIO
Cacciatore
Salvia
Di Lisi
Guagliardo
Bucaro
Battaglia
Mariolo
Patti
COORDINATORE
DIPARTIMENTI Sostegno
Sirchia
Docenti sostegno Scuola Infanzia e Primaria
Docenti sostegno scuola secondaria di primo Rini
grado
SEGRETARIO
Cilona
Comitini
Partendo dagli obiettivi generali del sistema formativo, dai traguardi per lo sviluppo delle competenze e
dagli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina, l’Istituto Comprensivo “G. Di Vittorio” di
Palermo predispone una progettazione curricolare il cui fine ultimo è proprio quello di formare studenti che
si avvicinino quanto più possibile ad un profilo comune. Per questo appare irrinunciabile la stesura di un
curricolo verticale che tiene conto del percorso educativo degli alunni dai tre ai quattordici anni orientato a
facilitare l’ingresso degli studenti nella scuola secondaria di secondo grado.
La costruzione di un curricolo verticale è obiettivo di lungo termine. Nel corso dello scorso anno scolastico e
di quello corrente un gruppo di insegnanti dei tre ordini di scuola si è impegnato, insieme ad altri insegnanti
di Istituti in rete, a progettare unità di apprendimento funzionali al curricolo verticale. Questa esperienza
costituisce il primo passo di una formazione che dovrà necessariamente coinvolgere tutti i docenti della
scuola mediante una disseminazione dell’esperienza che si prevede di effettuare nei momenti destinati alla
progettazione. L’adesione al Progetto per attività di Formazione - Ricerca proposto da rete di scuole Misure d'accompagnamento delle Indicazioni Nazionali (C.M. 22/2013) ed al Progetto Ricerca Azione
sugli apprendimenti di base è da collocare in questa direzione.
3.6- L’insegnamento dello strumento musicale
Nell’ambito dell’offerta formativa disponibile all’interno del nostro Istituto, è avviato da anni, uno
spazio dedicato all’insegnamento dello strumento musicale, che costituisce con l’educazione
musicale,”integrazione interdisciplinare ed arricchimento” nel quadro più ampio delle finalità della scuola e
del progetto complessivo di formazione della persona.
30
In un’ottica coerente con le linee di una riforma complessiva degli studi musicali, l’insegnamento dello
strumento ha una finalità del tutto propria: l’unione dell’aspetto “ professionale” legato allo specifico
insegnamento, con le finalità prettamente educative dell’esperienza musicale singola e nell’insieme
strumentale. Le specialità strumentali del corso sono: FLAUTO, CLARINETTO, CHITARRA e
PIANOFORTE.
In virtù della riforma scolastica l’offerta delle attività strumentali del nostro Istituto occupa le tre ore
opzionali, aggiuntive alle attività obbligatorie, organizzate fra attività di insegnamento individualizzato di
strumento ed attività d’insieme comprendenti esercitazioni orchestrali e corali.
Finalità propria dell’insegnamento dello strumento è” lo sviluppo delle potenzialità musicali di ogni alunno
“, con le attività d’insieme si favoriranno la socializzazione la collaborazione all’interno del gruppo. Tutte le
attività musicali creeranno i presupposti per la partecipazione a convegni, manifestazioni, concerti, rassegne,
concorsi interni ed esterni all’Istituto.
Le attività musicali si propongono il raggiungimento dei seguenti obiettivi generali:
 Maturazione delle capacità canore e di utilizzo degli strumenti.
 Conoscenza e applicazione della notazione.
 Conoscenza delle parti del discorso musicale.
 Sviluppo, tramite la pratica orchestrale, della conoscenza di generi e stili musicali diversi.
 Potenziamento delle capacità tecnico – espressive nel far musica.
 Partecipazione attiva e consapevole nel far musica insieme.
 Maturazione delle capacità di autocontrollo all'interno del gruppo per una riuscita complessiva
dell'insieme.
 Instaurazione di un clima di collaborazione attiva tra docenti ed alunni impegnati nel progetto.
La musica è strumento elettivo di educazione, non solo per merito delle sue leggi specifiche, ma per le
numerose correlazioni con altri campi del sapere. Pertanto l’Istituto Scolastico G. Di Vittorio ne valorizza
l’insegnamento nel Piano dell’Offerta formativa, nella realtà di ogni attività scolastica, nella preparazione
degli allievi in vista della partecipazione ad eventuali rassegne e performance, ai saggi, ai concerti. Per le
suddette motivazioni, il nostro Istituto ha ampliato il Piano dell'Offerta Formativa attraverso la
presentazione di un Progetto di cultura musicale, “Crescere … con la musica”, finalizzato per la
promozione e lo sviluppo di competenze di base per l’educazione musicale e anche per orientare gli allievi
all'Indirizzo musicale della Scuola Secondaria.
3.7- Verifiche e Valutazione degli apprendimenti
VERIFICA
La verifica avrà lo scopo di controllare sia il grado di apprendimento, sia la congruità della progettazione.
Questa avviene attraverso la somministrazione di prove periodiche iniziali, intermedie e finali e soprattutto
attraverso l'osservazione quotidiana dei comportamenti degli alunni e della loro partecipazione alle attività
proposte. I Consigli di Classe, di Interclasse e di Intersezione, verificheranno l'andamento complessivo
dell'attività educativa e didattica e proporranno gli opportuni adeguamenti in considerazione delle effettive
possibilità e degli interessi degli alunni.
Obiettivo dell’attività valutativa è la valorizzazione dei progressi, delle conquiste, delle abilità e delle
attitudini della persona, risulta pertanto necessario da parte del team garantire la costruzione di un contesto
formativo idoneo a rispondere sempre meglio alle diverse esigenze degli alunni.
VALUTAZIONE
L'efficacia e l'efficienza dei processi messi in atto dall'istituzione scolastica determinano la qualità
dell'offerta formativa. La valutazione tiene conto dei livelli di partenza dell'alunno e dei progressi compiuti.
La programmazione educativa e didattica, infatti, scaturisce dai concreti bisogni degli alunni. Questi
vengono evidenziati sia dall'osservazione diretta dei comportamenti, sia dall'analisi dei prerequisiti rilevati
attraverso test somministrati all'inizio di ogni anno scolastico.
31
La scuola verifica inoltre l'efficacia dei risultati promuovendo forme di valutazione, quali:
- l'indagine per l'accertamento del livello di gradimento da parte degli utenti;
- l'innalzamento del tasso di successo scolastico;
- la riduzione del tasso di abbandono scolastico.
La valutazione del processo di insegnamento-apprendimento è un atto complesso che comprende più aspetti
e che, soprattutto, presuppone da parte del docente una relazione educativa con l’allievo, al fine di costruire
operativamente un’interpretazione condivisa dei comportamenti dell’alunno, sul piano cognitivo,
metacognitivo ed educativo.
Carattere primario di ogni valutazione deve essere la trasparenza, non solo come oggettività/scientificità, ma
anche come chiarezza interpretativa e comunicativa. A tal fine i docenti hanno definito criteri di Valutazione
degli apprendimenti disciplinari e descrittori per la Valutazione del comportamento.
3.8 – Continuità negli apprendimenti
I docenti dei tre ordini di scuola, in un’ottica di continuità, sono in continuo dialogo e confronto sui metodi,
gli strumenti e i contenuti che permettono di misurare, conoscere e valutare gli allievi sulle conoscenze
acquisite, sulle loro competenze.
Il principio della continuità educativa esige, infatti, che essi siano ben monitorati e che i docenti, nell’anno
precedente e in quello successivo al passaggio, collaborino, in termini di scambio di informazioni, di
progettazione e verifica di attività educative e didattiche, con la famiglia, con il personale che ha seguito i
bambini nella scuola dell’Infanzia o che riceverà i fanciulli nella Scuola Secondaria di 1°. E’ utile,
comunque, che la Scuola Primaria segua, negli anni successivi, in collaborazione con la Scuola Secondaria
di 1°, l’evoluzione del percorso scolastico degli allievi perché possa migliorare il proprio complessivo know
how formativo e orientativo, ed affinare, in base alla riflessione critica sull’esperienza compiuta, le proprie
competenze professionali di intuizione e giudizio pedagogico e le proprie pratiche autovalutative. Gli
apprendimenti nel primo ciclo di istruzione, regolati sulle competenze, svilupperanno le abilità di base delle
discipline verso saperi organizzati nel pieno rispetto dei sistemi di rappresentazione, simbolizzazione,
codificazione propri delle discipline. La continuità negli apprendimenti sarà marcata da una medesima
logica interattiva dei fatti, da metodi euristici affini, da nuclei fondanti, da una comune ricerca di nessi
trasversali, di dispositivi interattivi e trasformazionali delle conoscenze, di paradigmi di senso. Quindi, gli
studenti, al termine del primo ciclo, dovranno dimostrare di aver conseguito i traguardi dello sviluppo delle
competenze.
3.9- Valutazione diagnostica, formativa, sommativa
La valutazione diagnostica (iniziale) è direttamente correlata con la progettazione didattica: il
docente individua le capacità, le conoscenze e le abilità dei singoli allievi, descrivendo la situazione di
apprendimento di ciascuno. Questo è il punto di partenza per definire, individuati gli Obiettivi Formativi,
quali percorsi e con quali strategie ciascun alunno potrà ampliare, sviluppare, acquisire nuove competenze.
Nell’ottica della continuità educativa e didattica, ogni gruppo docente è impegnato a innestare la
progettazione formativa sugli apprendimenti pregressi; a inizio anno, infatti, l’insegnante ha bisogno di
monitorare la situazione apprenditiva e le conoscenze di ogni singolo alunno per impostare il lavoro di
progettazione più idoneo alle esigenze della classe e individuali.
La valutazione formativa si realizza in itinere ed è indicativa del “come” l’allievo procede.
La valutazione sommativa esprime il livello di apprendimento di ciascun alunno rispetto alle capacità
individuali, alle conoscenze e alle abilità indicate in ciascuna U.A., coniuga la “quantità” con la “qualità”,
documentando le competenze raggiunte, chiama in causa la corresponsabilità dell’équipe pedagogica e
conduce al momento dell’autovalutazione.
Alla fine dell’anno, infatti, verranno somministrati agli allievi delle prove finali di verifica, strutturate su
graduali livelli di difficoltà, per consentire all’insegnante di indagare i livelli generali di competenza
raggiunti dai singoli studenti e dalla classe. Ogni allievo deve essere orientato a riflettere sulle personali
strategie di apprendimento, sulle conoscenze e sulle abilità, attivando semplici procedure di autovalutazione.
32
Valutazione dei processi di apprendimento

Valutazione iniziale: prove di ingresso e osservazioni sistematiche delle conoscenze possedute
dall’alunno, dell’interesse e motivazione verso l’apprendimento in genere.

Valutazione del processo: permette di attivare una funzione di stimolo al miglioramento continuo
dell’iter didattico, adeguando i percorsi alle difficoltà che si incontrano e alle abilità espresse.

Valutazione sommativa: esprime i risultati conseguiti nel primo e secondo quadrimestre, tenendo
conto dell’impegno e del miglioramento realizzato rispetto ai livelli di ingresso.
3.10 – Criteri di Valutazione degli apprendimenti disciplinari
INDICATORI
Conoscenze
Abilità
Competenze
Conoscenze
Abilità
Competenze
Conoscenze
Abilità
Competenze
Conoscenze
Abilità
Competenze
Conoscenze
Abilità
Competenze
Conoscenze
Abilità
Competenze
Conoscenze
Abilità
Competenze
DESCRITTORI
Ampie, corrette, complete, approfondite.
Autonomia e sicurezza nell'applicazione, anche in contesti
nuovi.
Sintesi complesse, rielaborazioni personali originali,
esposizioni precise ricche e rigorose.
Ampie, corrette, complete.
Autonomia e sicurezza nell'applicazione in contesti con
grado di complessità crescente.
Sintesi complete, rielaborazioni personali, esposizioni
precise.
VOTO
Corrette e complete.
Sicurezza e metodo nell'applicazione in contesti
parzialmente conosciuti.
Sintesi ben organizzate, rielaborazioni strutturate,
esposizioni chiare e articolate.
Corrette, ordinate.
Applicazione sostanzialmente sicura in contesti già noti.
Sintesi corrette, rielaborazioni lineari, esposizioni chiare.
Essenziali, sostanzialmente corrette.
Applicazione incerta o incompleta in contesti semplici e
noti.
Sintesi ridotte, rielaborazioni povere, esposizioni
semplificate.
Parziali e suscettibili di recupero.
Applicazioni con errori in contesti semplici e già noti.
Sintesi incomplete, rielaborazioni su schema prefissato,
esposizioni lacunose.
Frammentarie, fortemente lacunose.
Applicazione difficoltosa e con esito modesto anche se
guidata.
Sintesi scorrette e confuse. Assenza di rielaborazione.
Esposizione lacunosa e frammentaria.
8
33
10
9
7
6
5
4/3
3.11– Descrittori utilizzati per la valutazione del comportamento
Scuola Primaria
DESCRITTORI
Ottimo
Ottimo
Distinto
Buono
Sufficiente
Non
sufficiente
La
frequenza è
inferiore ai
2/3 del
monte
orario
annuale
FREQUENZA
Frequenza
assidua
Frequenza
regolare
Frequenza
nel
complesso
regolare
Frequenza
non sempre
regolare
Frequenza
discontinua
RISPETTO DELLE
STRUTTURE
SCOLASTICHE E DEL
PROPRIO
MATERIALE
Responsabilità
Cura
nell'utilizzo
delle
attrezzature
scolastiche
e del
proprio
materiale
Episodi di
poca cura
nell'utilizzo
delle
attrezzature
scolastiche
e del
proprio
materiale
Poca cura
nell'utilizzo
delle
attrezzature
scolastiche e
del proprio
materiale
Scarsa cura
nell'utilizzo
delle
attrezzature
scolastiche
e del
proprio
materiale
PARTECIPAZIONE
INTERESSE E
IMPEGNO
Impegno
costante e
serio con
puntuale
svolgimento
delle
consegne
scolastiche.
Vivo è
l'interesse e
la
Nel complesso
mostra
responsabilità e
cura
nell'utilizzo
delle
attrezzature
scolastiche e
del proprio
materiale
Impegno
costante con
Costante
partecipazione
Saltuario
svolgimento
dei compiti
assegnati.
Interesse e
Poco
impegno con
mancato
svolgimento
dei compiti
assegnati.
Interesse
selettivo e
scarsa
dei doveri
scolastici.
Buon
interesse e partecipazione
attiva ma
svolgimento
non
sempre
generalment
proficui e
e regolare
costruttivi partecipazione
dei compiti
alle lezioni
assegnati
Impegno
assente,
interesse
scarso e
mancata
esecuzione
dei compiti
assegnati.
Disturbo
frequente
durante le
lezioni
e cura
nell'utilizzo
delle
attrezzature
scolastiche e
proprio
materiale
attiva e
pertinente.
Vivo interesse
e svolgimento
regolare dei
compiti
adempimenti
con episodi di
disturbo delle
attività
scolastiche
partecipazione
è attiva e
propositiva
alle lezioni e
alle attività
della scuola
COLLABORAZIONE
CON I COMPAGNI,
GLI INSEGNANTI E
TUTTO IL
PERSONALE
SCOLASTICO
RISPETTO DELLE
REGOLE
SCOLASTICHE
Ruolo
propositivo e
trainante
all'interno
della classe e
ottima
socializzazio
ne
Scrupoloso e
consapevole
del rispetto
delle regole
Equilibrio dei
rapporti
interpersonali,
ruolo positivo
e di
Correttezza
dei rapporti
interpersonali,
collaborazione
e rispetto nel
gruppo classe
Mostra
Comportamento
Comportamento
collaborazione
incostante per
responsabilità
e
collaborazione
Scorretto che
ostacola lo
svolgimento
delle attività
didattiche
Rispetta le
regole solo se
richiamato
Non
rispetta le
regole pur
richiamato
all'interno
del gruppo
classe
limitatamente
collaborazione
al proprio
interesse
nel gruppo
classe
Osserva
Rispetta
costantemente
generalmente
le regole
le regole
34
Non sempre
Rispetta le
regole
3.12 – Descrittori utilizzati per la valutazione del comportamento
Scuola Secondaria di Primo Grado
DESCRITTORI
10
9
8
FREQUENZA
Frequenza
Frequenza
Frequenza
assidua
regolare
nel
complesso
regolare
RISPETTO DELLE
STRUTTURE
SCOLASTICHE E
DEL PROPRIO
MATERIALE
Responsabilità
PARTECIPAZIONE
INTERESSE E
IMPEGNO
Impegno
costante e
serio con
puntuale
svolgimento
delle
consegne
scolastiche.
Vivo è
l'interesse e
la
e cura
nell'utilizzo
delle
attrezzature
scolastiche e
proprio
materiale
Nel
complesso
mostra
responsabilità
e cura
nell'utilizzo
delle
attrezzature
scolastiche e
del proprio
materiale
Impegno
costante con
7
Frequenza
non sempre
regolare
6
Frequenza
discontinua
5
La
frequenza è
inferiore ai
2/3 del
monte
orario
annuale
Cura
nell'utilizzo
delle
attrezzature
scolastiche
e del
proprio
materiale
Episodi di
poca cura
nell'utilizzo
delle
attrezzature
scolastiche
e del
proprio
materiale
Poca cura
nell'utilizzo
delle
attrezzature
scolastiche e
del proprio
materiale
Scarsa cura
nell'utilizzo
delle
attrezzature
scolastiche
e del
proprio
materiale
Costante
Saltuario
svolgimento
dei compiti
assegnati.
Interesse e
Poco
impegno con
mancato
svolgimento
dei compiti
assegnati.
Interesse
selettivo e
scarsa
Impegno
assente,
interesse
scarso e
mancata
esecuzione
dei compiti
assegnati.
Disturbo
frequente
durante le
lezioni
adempimenti
partecipazione
attiva e
pertinente.
Vivo
interesse e
svolgimento
regolare dei
compiti
dei doveri
scolastici.
Buon
interesse e partecipazione
attiva ma
svolgimento
generalment non sempre
proficui e
e regolare
costruttivi
dei compiti
partecipazione
alle lezioni
assegnati
con episodi di
disturbo delle
attività
scolastiche
partecipazione
COLLABORAZIONE
CON I COMPAGNI,
GLI INSEGNANTI E
TUTTO IL
PERSONALE
SCOLASTICO
RISPETTO DELLE
REGOLE
SCOLASTICHE
è attiva e
propositiva
alle lezioni e
alle attività
della scuola
Ruolo
propositivo e
trainante
all'interno
della classe e
ottima
socializzazio
ne
Scrupoloso e
consapevole
del rispetto
delle regole
Comportamento
Equilibrio dei Correttezza
Mostra
dei
rapporti
incostante per
collaborazione
rapporti
interpersonali,
responsabilità
interpersonali, collaborazione all'interno
e
del gruppo
ruolo positivo e rispetto nel
collaborazione
classe
e di
gruppo classe
Comportamento
Scorretto che
ostacola lo
svolgimento
delle attività
didattiche
limitatamente
collaborazione
al proprio
interesse
nel gruppo
classe
Osserva
Rispetta
costantemente
generalmente
le regole
le regole
35
Non sempre
Rispetta le
regole
Rispetta le
regole solo se
richiamato
Non
rispetta le
regole pur
richiamato
SCHEDE DI OSSERVAZIONE PER LA VALUTAZIONE E LA CERTIFICAZIONE DELLA
COMPETENZA DI CITTADINANZA
IMPARARE AD IMPARARE
Nominativo alunni
Utilizza gli strumenti di
lavoro e di studio
M
T
S
Arricchisce ed integra
le informazioni
M
T
S
Rispetto i tempi di
esecuzione
M
T
S
Rispetta i ruoli
assegnati
M
T
S
1
2
3
...
PROGETTARE (FORMULARE PROGETTI)
Nominativo
alunni
Elabora
progetti
realistici
M
T
S
Sa
organizzare
il proprio
tempo e
rispetta i
tempi
assegnati
Ha
capacità
critiche
M
M
T
S
T
Partecipa
attivamente
S
M
T
Sa
consultare
in
maniera
autonoma
il
materiale
utile al
compito
assegnato
M T S
S
Porta a
termine il
compito
assegnato
Porre
domande
appropriate
Individua
l'obiettivo
del
compito e
propone
soluzioni
Accetta le
decisioni
assunte a
maggioranza
quando
lavora in
gruppo
M
M
M
M
T
S
T
S
T
S
T
S
1.
2.
3.
...
COMUNICARE
Nominativo
alunni
Sa
ascoltare
M
T
S
Legge con
espressione
Comprende
il
messaggio
Sa porre
domande
pertinenti
Sa
rispondere
in maniera
adeguata
Sa esporre
M
M
M
M
M
T
S
T
S
T
S
T
S
T
S
Sa
comunicare
per iscritto
in maniera
logica e
efficace
M T S
Conosce
linguaggi
diversi
M
T
Applica
varie
forme
espressive
S
M
T
S
S
Accetta le
decisioni
assunte a
maggioranza
M
T
S
1.
2.
3.
...
COLLABORARE E PARTECIPARE
Nominativo
alunni
Rispetta il
turno di
parola
Rispetta i
ruoli
assegnati
Facilita la
partecipazione
Rispetta le
opinioni
altrui
M
M
M
M
T
S
T
S
T
S
T
S
Sa
sostenere
la propria
opinione
M T S
1.
2.
3.
...
36
Porta a
termine il
compito
assegnato
M T S
Porre
domande
appropriate
Propone
soluzioni
M
M
T
S
T
AGIRE IN MODO AUTONOMO E RESPONSABILE
Nominativo
alunni
Rispetta le
regole ed è
consapevol
e del loro
valore
educativo
Esegue
regolarme
nte le
incomben
ze ricevute
E' puntuale
nella
presentazion
e dei lavori
M
M
M
T
S
T
S
T
S
Dimostra
custodia e
ordine
esibendo
con
precision
e il
materiale
M T S
Comprende
quali sono i
propri diritti
ed acquista
consapevolezz
a delle
dinamiche
interpersonali
M
T
S
1.
2.
3.
...
RISOLVERE PROBLEMI
Nominativo
alunni
Individua
la
richiesta
del
problema
Individua i
saperi o le
fonti legati
all'ambito
di
riferimento
del
problema
M
M
T
S
T
S
Individua
gli
strumenti
legati
all'ambito
di
riferimento
del
problema
M T S
Elenca le
strategie
di
risoluzione
possibili
Individua
la
strategia
più
idonea
Applica
la tecnica
risolutiva
scelta
Formula
un'ipotesi
di
soluzione
Valuta la
compatibilità
della
soluzione
trovata
M
M
M
M
M
T
S
T
S
T
S
T
S
T
S
1.
2.
3.
...
INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI
Nominativo
alunni
Definisce in
modo
appropriato
i fenomeni
Elenca le loro
principali
caratteristiche
Individua
caratteristiche
comuni e non
comuni
Ricerca il
"legame"
o
rapporto
M
M
M
M
T
S
T
S
T
S
T
S
Riconosce
in una
relazione
la causa e
l'effetto
M T S
Esegue la tecnica
di
rappresentazione
richiesta
M
T
S
Sceglie il modo
più opportuno
di rappresentare
un
evento/fenomeno
M
T
S
1.
2.
3.
...
ACQUISIRE AD INTERPRETARE L'INFORMAZIONE
Nominativo alunni
Reperisce ed
utilizza
informazioni
M
T
S
Sa valutare
l'attendibilità e
l'utilità
dell'informazione
M
T
S
1
2
3
...
37
Sa distinguere fatti
ed opinioni
M
T
S
Sa riflettere ed
applicare il giudizio
critico
M
T
S
In sede di scrutinio finale la competenza viene CERTIFICATA dal CONSIGLIO DI CLASSE se la X si
posiziona tra TALVOLTA e SEMPRE (media tra le schede dei singoli docenti)
VALUTATA NELLE SINGOLE DISCIPLINE secondo la seguente corrispondenza:
se la X è su SEMPRE corrisponde al voto 9/8
se la X è tra SEMPRE e TALVOLTA corrisponde al voto 7
se la X è su TALVOLTA corrisponde al voto 6
( M= Mai)
Classi interessate alla somministrazione delle Schede di Valutazione e la Certificazione della Competenza
di Cittadinanza: Classi terze Scuola Secondaria di Primo Grado
Classi Quarte e Quinte di Scuola Primaria
38
SCELTE DIDATTICHE
4. Progetti curriculari ed extracurriculari
I Progetti del nostro Istituto vengono stilati nell’ottica della Continuità tra i tre ordini di scuola, con il
preciso intento di contenere il fenomeno della Dispersione Scolastica. I progetti devono essere ideati e
realizzati in risposta alle esigenze manifestate dagli alunni, contestualizzate nell’ambiente socio-economico
in cui vivono. Ogni progetto, pertanto, deve avere una sua specifica valenza sia sul piano cognitivo che su
quello formativo e delle competenze.
I progetti attivati devono rispondere ai seguenti principi ispiratori:
 Sviluppo della persona umana
 Valorizzazione delle diversità
 Educazione alla legalità e alla solidarietà
 Diritto all’apprendimento
 Diritto ad utilizzare le opportunità formative
 Sviluppo della creatività
4.1 – Progetti curriculari ed extracurriculari
I Progetti seguono un Ordine di Priorità in riferimento a criteri di Continuità con i tre ordini di Scuola a al
Contenimento della Dispersione Scolastica.
39
PROGETTO
GIORNALE BLOG ON LINE
DESTINATARI
.
PALERMO PATRIMONIO SOMMERSO: COLORI
E TESORI DEL MARE
30 ALUNNI BES +
TUTORS
3 ORDINI
ALUNNI SC. SEC.
DRAMMATIZZAZIONE
UN VARIO NATALE
CLASSI APERTE
INFANZIA
PRIMARIA
TEMPI
CURRICOLARE ANNO
SCOLASTICO
CURRICOLARE
2^ QUADRIMESTRE
EXTRACURRICOLARE
I
QUADRIMESTRE
CURR/
EXTRACURRICOLARE
ORE
10 DOCENZA
+ 10 TUTOR
20
40 ore
UNA SCUOLA A COLORI
10 ALUNNI BES +
TUTORS
CURRICOLARE
10 DOCENZA
+ 10 TUTOR
L’ACQUA UN BENE DA PROTEGGERE
SC SEC CLASSI
APERTE
CLASSI APERTE
INFANZIA
PRIMARIA
SECONDARIA
CLASSI SC. SEC.
2^ QUADRIMESTRE
EXTRACURRICOLARE
ANNO SCOL
10
CLASSI QUINTE
E CLASSI PRIME
SC. SEC
CLASSI SC. SEC
EXTRACURR+
ANNO SCOL
ANNO SCOL
24
DISP.
ORGANICO
POT.
30/40 ALUNNI
BES + TUTORS
SC SEC
ALUNNI 5 ANNI
INDUSTRIALE
CURRICOLARE
24
CURR/ EXTRACURR
60 ORE
PALERMO ADOTTA LA CITTA’
RECUPERO DI ITALIANO
A SCUOLA INSIEME CON LA MUSICA
POTENZIAMENTO ITALIANO
TENNIS DA TAVOLO
A SEA OF… WORDS
VITA SOCIALE VITA SANA
ANNO SCOL.
20 ore
24
DISP.
ORGANICO
POT.
30
COMPL
GENITORI
ALUNNI IN
USCITA
INFANZIA
CLASSI AP. SC.
SEC
IN CONCOMITANZA
CON “A SEA OF WORDS”
EXTRACURR.
24
I QUADRIMESTRE
24X 2
POTENZIAMENTO
MATEMATICA
CLASSI V SC
PRIM E CLASSI I
SC. SEC
CLASSI AP. SC.
SEC
EXTRACURRICOLARE
EXTRACURRICOLARE
24
RIECCOMI…E LA MATERIA RITORNA A
NUOVA VITA
ALUNNI SC. SEC.
CLASSI 2 E 3 ^
EXTRACURRICOLARE
2^ QUADRIMESTRE
24
JE CONNAIS LAFRANCE ET LES FRANCAIS
5^ E 5^ D
EXTRACURR
I QUADRIMESTRE
14
ALLO SPERONE..GESU’ NASCE TRA GLI ABISSI
DEL MARE
SC. SEC. CLASSI
APERTE
I QUADRIMESTRE
RECUPERO MATEMATICA
IL PICCOLO CHIMICO
40
20
ORE
MUSICAL: ANDIAMO IN QUEL PAESE
MUSICAL: ANDIAMO IN QUEL PAESE
LINGUA INGLESE PER L’INFANZIA
LINGUA INGLESE PER L’INFANZIA
CAMPIONATI SPORTIVI STUDENTESCHI
15 ALUNNI SC
SEC.E PRIM
15 ALUNNI
SC PRIM
8 ALUNNI IN
DIFF. SC. SEC.
ALUNNI 5 ANNI
INDUSTR.
SC. SEC. I
GRADO
2 ^ QUADRIMESTRE
COMPL.
24
EXTRA CURRICOLARE
2 ^ QUADRIMESTRE
24
CURRICOLARE
EXTRACURR.
15
20
ANNO SCOL
0
Progetti extracurriculari che verranno attivati nel corrente Anno Scolastico
PROGETTO
PALERMO PATRIMONIO SOMMERSO: COLORI
E TESORI DEL MARE
DRAMMATIZZAZIONE
UN VARIO NATALE
DESTINATARI
30 ALUNNI BES +
TUTORS
3 ORDINI
ALUNNI SC. SEC.
CLASSI APERTE
INFANZIA
PRIMARIA
TEMPI
CURRICOLARE
ORE
10 DOCENZA
+ 10 TUTOR
2^ QUADRIMESTRE
EXTRACURRICOLARE
I
QUADRIMESTRE
CURR/
EXTRACURRICOLARE
20
40 ore
UNA SCUOLA A COLORI
10 ALUNNI BES +
TUTORS
CURRICOLARE
10 DOCENZA
+ 10 TUTOR
L’ACQUA UN BENE DA PROTEGGERE
SC SEC CLASSI
APERTE
CLASSI APERTE
INFANZIA
PRIMARIA
SECONDARIA
2^ QUADRIMESTRE
EXTRACURRICOLARE
ANNO SCOL
10
PALERMO ADOTTA LA CITTA’
41
20 ore
SCELTE DIDATTICHE
5. Altri Percorsi Progettuali
5.1 - Il piano delle attività progettuali, strutturato con la partecipazione di tutte le componenti
dell’Istituzione Scolastica, si fonda sull’analisi dei fattori di maggiore criticità sia del contesto scolastico, sia
del contesto familiare e culturale in cui vive la popolazione scolastica. Esso è costituito dall’insieme delle
proposte di azioni con cui la scuola intende affrontare le proprie criticità, le esigenze e le richieste della
comunità scolastica. I percorsi progettuali laboratoriali prevederanno la realizzazione di contesti efficaci dal
punto di vista della relazione, dei luoghi, degli strumenti e dei materiali usati per lo sviluppo dei processi
formativi. I "Contesti di Apprendimento" devono avere come esito prodotti significativamente rilevanti ed
essere caratterizzati da situazioni formative operative, dove la competenza da acquisire è il risultato di una
pratica e di una riflessione.
Percorsi
Progettuali
A.S. 2015-2016
Progetti
Accoglienza
Progetto
WWF Sicilia
Nord
Occidentale
Progetto eTwinning
Healthy?
Are
you
sure?
Palermo Apre le
Porte
Monumento
adottato San
Giovanni dei
Lebbrosi
Fondi Strutturali
europei. PON "Asse II
infrastrutture per
l'istruzione.-FESR
O.S. Azione 10.8.1
, --.
Progetto
”Classi in
movimento”.
Progetto di
potenziamento
delle discipline
linguisticheespressive e
logico-
Progetto
"Una Città
Perbene"
Progetti
Continuità
Educativa
Giochi della
Gioventù:
Centro
Sportivo
Scolastico
Progetto in rete
"TRA ARTE E
GIOCO IDEE E
PERCORSI PER
BAMBINI
DISABILI
Progetto
"Che
Cupola".
Attività di
supporto
didatticoeducativo
Progetto Ricerca
- Azione sugli
apprendimenti di
base
Associazioni
Volontariato
Padre Nostro e
Cuore che
vede
.
matematiche
42
Progetto
“Dal
magnete
alle
trasmissioni
satellitari .
P i i i di
Progetto
"PEDIBUS"
Progetto
orientamento
Mediazione
scolasticaComune di
Palermo:
Progetto
Crescere
Mediando
Candidature
per bandi
MIUR
Progetto
“Imparand
o a non
rischiare".
Progetti con Associazioni ed Enti Esterni
5.2- Progetto Associazione "Cuore che vede".
La nostra Istituzione Scolastica stipula una convenzione con l' Associazione "Cuore che vede" affinché
degli operatori volontari dell'associazione possano dare un sostegno culturale e un supporto
didattico/educativo ad allievi dell'Istituto G. Di Vittorio della Scuola Secondaria di Primo Grado.
L'Associazione “Cuore che vede”, che ha già collaborato con la nostra scuola, nel precedente anno
scolastico, propone per la promozione del successo formativo degli alunni della Scuola Primaria e
Secondaria di primo grado una serie di azioni come:

servizio di doposcuola per i ragazzi nell’ottica dell’ammissione alla classe successiva e del
superamento degli esami di Stato conclusivi del primo ciclo di studi anche a supporto di una forma di
istruzione familiare assistita richiesta dai genitori (sede dell’Associazione); il servizio di
preparazione agli Esami di stato conclusivi del primo ciclo può eventualmente estendersi anche ai
genitori degli allievi;
 percorso di rimotivazione allo studio, attraverso attività di volontariato attuato dagli allievi
dell’Istituto che affiancheranno i volontari dell’Associazione nelle loro attività;
 attività didattico-laboratoriali da svolgere in orario pomeridiano presso la sede dell’Associazione
per assolvere alla sanzione alternativa impartita dalla scuola e condivisa dalla famiglia;
 attività di supporto ai docenti in classe da svolgere ad opera dei volontari dell’Associazione presso
l’Istituto.
5.3- Progetto in rete "TRA ARTE E GIOCO IDEE E PERCORSI PER BAMBINI DISABILI
La nostra Istituzione Scolastica ha formalizzato un accordo di Rete con le seguenti scuole di Palermo:
 Direzione Didattica Statale Ingrassia Maneri;
 Direzione Didattica Statale Nazario Sauro;
 Direzione Didattica Statale Orestano F.
 Direzione Didattica Statale Salgari E.
 Istituto Comprensivo Statale G. Di Vittorio;
 Scuola Secondaria di 1^Grado R. Franchetti,
 Liceo Scientifico E. Basile.
 I.P.S.S.A.R. Pietro Piazza
L'accordo di Rete prevede l'adesione al Progetto "Tra Arte e Gioco Idee e Percorsi per bambini disabili", il
quale percorso pedagogico e formativo avvicina i bambini alla cultura del riciclaggio e del giocattolo
autocostruito, recuperando materiali che normalmente sono di uso comune e quotidiano. Il percorso vede
insieme bambini disabili e normodotati, non solo nell'ottica dell'Integrazione, ma soprattutto nell'ottica della
ricchezza che ognuno può portare nella relazione con l'altro.
Il programma del percorso prevede quattro incontri della durata di 90 minuti ciascuno:
 primo incontro: formazione del gruppo, conoscenza di se e dell'altro;
43
 secondo incontro: giocare e conoscere le caratteristiche principali di un gioco
 terzo incontro: i materiali del giocattolo e del gioco, riciclo creativo;
 quarto incontro: realizzazione finale dei giochi e condivisione con i genitori
5.4 Progetto "Una Città Perbene"
L'Associazione "Jus Vitae" Onlus, da sempre impegnata nei diversi settori della società civile ed in
particolare nell'educazione alla Legalità e alla lotta alla mafia specie nei quartieri più a rischio della Città di
Palermo, promuove, in continuità ideale con la rubrica televisiva "Una città perbene", andata in onda lo
scorso anno a cura dell'emittente televisiva siciliana TGS, un progetto rivolto alle scuole di ogni ordine e
grado del territorio di Palermo e provincia. L'iniziativa consiste nella produzione di un notiziario settimanale
della durata di 45 minuti che racconti la vita degli studenti e le varie attività che si svolgono nei singoli
istituti scolastici. L'Istituzione Scolastica avrà a disposizione 5 minuti per tre puntate (totale 15 minuti)
secondo il seguente schema: 36 scuole per 36 puntate-6 scuole per puntata: 1^ puntata- Presentazione della
scuola; 2^ puntata Gli alunni raccontano le attività che stanno svolgendo relativamente al tema del Sociale e
del Volontariato; 3^puntata-Riepilogo finale di quanto effettuato durante l'anno.
5.5- Progetto "PEDIBUS"
Il Comune di Palermo, Area della Scuola", in collaborazione con il Corpo di Polizia Municipale e alcune
Istituzioni Scolastiche che hanno aderito all'iniziativa, intendono dare avvio al Progetto denominato
PEDIBUS. Il fenomeno della Dispersione Scolastica comincia già dalla Scuola Primaria e la prima
manifestazione di questo fenomeno sono le assenze degli alunni, dovute più ad una cattiva organizzazione
familiare che ad esigenze vere e proprie. Il progetto prevede la creazione di un sistema di trasporto
pedonale degli alunni delle scuole dell'obbligo cittadine, abbandonando qualunque utilizzo di veicolo a
motore; l'iniziativa del Pedibus potrebbe essere una risposta al problema della frequenza irregolare per gli
alunni del Plesso Scolastico Mattarella e nello stesso tempo un'occasione per sviluppare nei bambini la
capacità di orientamento, la conoscenza del codice della strada e del territorio in cui vivono. Il Progetto
prevede come risorse: i genitori, nonni o volontari disponibili a fare da accompagnatori.
Le azioni previste sono le seguenti:
 Individuazione del numero degli alunni che intendono partecipare da parte delle scuole coinvolte;
 Predisposizione e affissione all'albo dell'Istituzione scolastica di un Avviso per il reclutamento degli
"accompagnatori"del Pedibus (riferito alle Scuole Primarie);
 Progettazione del percorso casa-scuola con le relative fermate;
 Sopralluogo, da parte del Corpo di Polizia, per garantire la sicurezza lungo il percorso;
 Richiesta di autorizzazione agli Enti preposti (Assessorato al Traffico, AMAT e polizia municipale)
per l'indicazione delle fermate del Pedibus.
44
5.6- Progetto WWF Sicilia Nord Occidentale
Il Progetto WWF Sicilia Nord Occidentale, al quale la nostra Istituzione Scolastica ha aderito, è un percorso
didattico interamente gestito dal WWF Sicilia Nord/Occidentale ONLUS, nell'ambito delle sue attività
istituzionali e non ha alcun onere finanziario per la scuola. Il Progetto è rivolto a un massimo di N° 3 classi
alla volta e durante l'incontro in orario curricolare, della durata di 1-2 ore, sono previste delle attività
didattiche fondamentali nell'ambito dell'Educazione ambientale riguardanti le seguenti tematiche:
salvaguardia dell'ambiente, raccolta differenziata e riciclo dei materiali, riduzione dei rifiuti e dei consumi,
energie alternative. Il percorso propone degli obiettivi formativi specifici e trasversali importanti quali la
salvaguardia dell'ambiente, la qualità della vita e coscienza ambientale.
Le classi che verranno coinvolte sono: N°3 Classi Terze della Scuola Secondaria e le Classi Quinte della
Scuola Primaria.
5.7- Fondi Strutturali europei. PON "per la scuola-competenze e ambienti per l'apprendimento
2014/2020. avviso pubblico per la realizzazione, ampliamento o adeguamento delle infrastrutture di
rete LAN/WLAN. Asse II infrastrutture per l'istruzione.-FESR OBIETTIVO SPECIFICO 10.8,
AZIONE 10.8.1
Il progetto prevede l’ampliamento delle infrastrutture di rete Lan/Wlan del Plesso Mattarella del nostro
Istituto Comprensivo. Il progetto ha lo scopo di garantire la piena copertura wireless in tecnologia wi-fi per
gli utenti dell’Istituto forniti di apparati di connettività. Ciò condurrà a rendere maggiormente fruibili tutti i
servizi che la scuola vorrà implementare come, a solo titolo esemplificativo la navigazione internet ed il
registro elettronico.
5.8- Mediazione scolastica II Annualità – Comune di Palermo.
Si tratta di un’iniziativa del Comune di Palermo promossa dall’Osservatorio. Il progetto “Crescere
mediando” si propone di contribuire al miglioramento delle capacità sociali e relazionali degli studenti
attraverso l’acquisizione di conoscenze ed abilità utili per la gestione dei conflitti che sorgono in ambito
scolastico tra compagni. Il progetto di durata biennale (a.s. 2014/15 e 2015/16), prevede 3 tipologie di
interventi, da realizzarsi attraverso la metodologia della peer mediation:
 Interventi di educazione socio-affettiva;
 Incontri di sensibilizzazione alla gestione alternativa dei conflitti;
 Apertura Ufficio di mediazione scolastica all’interno delle scuole,attraverso l’individuazione e
relativa formazione dei Mediatori Junior.
Questo tipo di intervento ha lo scopo di formare tra gli alunni alcuni “mediatori scolastici junior”attraverso
lo sviluppo di capacità empatiche di ascolto e l’apprendimento di tecniche relative alla ricomposizione dei
conflitti rendendoli idonei ad affrontare e gestire gli effetti dei conflitti che sorgono tra pari, favorendo il
dialogo e il confronto.
45
5.9- Progetto ”Classi in movimento”.
Responsabile del progetto
Prof.ssa Barbara Messineo
Obiettivi
Classe Prima
• Percepire e prendere coscienza delle diverse parti del corpo e dei principali movimenti legati ad esse. •
Avere una buona organizzazione percettiva
• Organizzare e sviluppare capacità percettive e di orientamento relative allo spazio, al tempo.
• Avviare alla padronanza degli schemi motori di base. - Controllare l’equilibrio del corpo a livello
statico e in semplici esercizi di movimento.
Classe seconda
• Migliorare la coscienza del proprio corpo nel suo complesso e nei suoi distinti segmenti.
• Riconoscere e denominare su di sé e sugli altri le diverse parti del corpo.
• Utilizzare in situazioni diverse gli schemi motori e posturali.
• Utilizzare abilità motorie individualmente, a coppie, in gruppo.
• Controllare l’equilibrio del proprio corpo a livello statico e dinamico.
• Sviluppare una maggiore coscienza dei rapporti spaziali e temporali.
• Acquisire capacità espressive nel movimento.
• Conoscere e rispettare le regole di semplici giochi.
• Sviluppare le capacità di cooperazione e interazione.
Classe terza
• Potenziare lo sviluppo dello schema corporeo.
• Organizzare e strutturare lo spazio e il tempo.
• Saper utilizzare i segmenti corporei in situazioni sempre più complesse.
• Affinare la capacità di accoppiamento e combinazione dei movimenti.
• Migliorare la coordinazione oculo-manuale e quella dinamica generale.
• Esprimersi liberamente con il proprio corpo attraverso giochi spontanei, imitativi. - Acquisire capacità
espressive nel movimento.
• Prendere coscienza dei principi di una corretta alimentazione.
• Sviluppare le capacità di cooperazione e di interazione positiva con gli altri valorizzando le diversità.
• Conoscere alcuni giochi di gruppo e rispettarne le regole.
Classe quarta
• Sviluppare qualità individuali: impegno, disciplina, fiducia in sé stessi, autocontrollo.
• Consolidare gli schemi motori e posturali.
• Rafforzare la lateralità. Affinare la coordinazione oculo-manuale e quella dinamica generale.
• Sviluppare le capacità condizionali:forza, rapidità, resistenza.
• Sapersi orientare nello spazio e nel tempo.
• Sviluppare la capacità di organizzare il movimento su base ritmica.
• Migliorare il controllo del corpo eseguendo esercizi con accompagnamento musicale.
• Saper comunicare con gesti e giochi espressivi i propri messaggi, le proprie emozioni e sensazioni.
• Prendere consapevolezza delle pratiche e delle sostanze dannose alla propria salute.
• Conoscere e praticare alcuni tipi di sport in forma ludica non competitiva.
46
• Rispettare le regole del gioco ed assumere comportamenti sociali positivi.
Classe quinta
• Migliorare la percezione, la coscienza, la conoscenza di sé.
• Adattarsi allo spazio organizzato e non organizzato.
• Affermare la lateralità e rafforzare la dominanza. - Sviluppare un buon equilibrio tonico-emozionale.
• Sviluppare e consolidare il controllo dell’equilibrio sia statico che dinamico.
• Sviluppare la capacità di ritmizzazione e valorizzare il rapporto tra movimento e musica.
• Esplorare e migliorare la possibilità del linguaggio corporeo e gestuale.
• Partecipare ad attività organizzate nel contesto scolastico e territoriale.
• Saper comunicare con gesti e giochi espressivi i propri messaggi, le proprie emozioni e sensazioni.
• Acquisire maggiore consapevolezza delle pratiche e delle sostanze dannose alla propria salute.
• Consolidare comportamenti sociali positivi: collaborazione, rispetto degli altri, senso di responsabilità,
rispetto delle regole.
Destinatari
Tutti gli alunni delle diciotto classi dei tre plessi della scuola primaria.
Finalità
 Sviluppare le capacità relative alle funzioni senso-percettive.
 Consolidare ed affinare gli schemi motori e posturali.
 Sviluppare le abilità relative alla comunicazione gestuale e mimica, alla drammatizzazione e al ritmo.
 Promuovere attraverso l’attività sportiva uno spirito di sana competizione e il valore del rispetto di
regole concordate e condivise.
 Valorizzare esperienze motorie che portano a corretti e salutari stili di vita.
 Sviluppare corretti comportamenti relazionali, attraverso esperienze di gioco e avviamento allo sport.
Metodologia
La scelta della metodologia sarà riferita a metodi attivi che partano dagli interessi del bambino,
sollecitino la sua iniziativa, la sua partecipazione, la sua immaginazione, la sua capacità di
risoluzione dei problemi, pertanto, saranno organizzati lavori sia individuali che di gruppo per
rispondere ai diversi stili di apprendimento degli alunni in formazione.
1.4 Durata
Il progetto che avrà durata da gennaio a giugno prevede incontri settimanali di 1 ora per classe (18
ore settimanali) in orario curricolare . Durante l’anno sono previsti momenti di incontro per classi
aperte per l’organizzazione di momenti comuni come tornei gioco-sport ed eventuali partecipazioni
ad attività motorie proposte dal territorio.
1.5 Risorse umane
Prof.ssa Barbara Messineo docente su potenziamento/ Docente della classe in funzione di tutor
1.6 Beni e servizi
Spazi nei diversi plessi adibiti alla pratica dell’educazione motoria.
47
5.10- Progetto di potenziamento delle discipline linguistiche-espressive e logico-matematiche.
Responsabile del progetto
Ins. Monica Nutricati
Premessa
La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona nella promozione della
conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali.
La finalità del primo ciclo è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per sviluppare le
competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona.
La scuola primaria, si costituisce come un contesto idoneo a promuovere apprendimenti significativi e a
garantire il successo formativo per tutti gli alunni.
La scuola ha il compito di incoraggiare l’apprendimento collaborativo, in quanto imparare non è solo un
processo individuale ma la dimensione sociale dell’apprendimento svolge un ruolo significativo.
L’Istituto comprensivo “Di Vittorio” è inserito in un contesto con evidenti problematiche socio-culturali che
evidenzia, nelle sue diverse sfaccettature, una situazione di “sofferenza”da parte di molti alunni. Molti
alunni presentano difficoltà nell’acquisire le competenze di base (apprendimenti cognitivi e sociorelazionali) necessarie per un equilibrato sviluppo della personalità e delle capacità adattive. Tali difficoltà
sono spesso correlate a problematiche inerenti il disagio familiare, al contesto sociale e a un modello rigido
di insegnamento-apprendimento.
Obiettivi
 Migliorare i processi di socializzazione e gestire meglio le relazioni con gli altri.
 Accrescere interesse e partecipazione alla vita scolastica.
 Migliorare l’autostima.
 Sviluppare il senso di responsabilità.
 Favorire lo spirito di collaborazione
 Migliorare l’autocontrollo
 Migliorare l’attenzione
 Ampliare conoscenze e potenziare le abilità strumentali di base.
 Potenziare l’autonomia personale, sociale ed operativa.
 Acquisire un metodo di studio, insieme al recupero e al rafforzamento delle abilità linguistiche e
logico- matematiche, con un percorso didattico diversificato, individualizzato e attuato con apposite
strategie.
Destinatari
Alunni delle classi 2^,3^ e 5^ della scuola primaria dell’Istituto comprensivo “G. Di Vittorio”.
Finalità
L’attività del potenziamento risponde alla finalità della prevenzione al disagio e vuole offrire
risposte ai bisogni differenziati degli alunni, per garantire loro pari opportunità formative, nel rispetto
dei tempi e delle modalità diverse di apprendimento al fine di attuare interventi che potenzino le
eventuali carenze presenti in alcune discipline. E’ emerso che alcuni alunni delle classi 2°,3° e 5°,
alcuni con svantaggio socio-culturale presentano ritmi di apprendimento molto lenti, scarsa
motivazione allo studio, situazioni familiari difficili, difficoltà di relazione, di memoria, di
attenzione, carenze conoscitive, lacune concettuali e difficoltà di ragionamento logico-matematico.
Inoltre, alcuni di essi non hanno ancora interiorizzato le regole del vivere civile, devono essere
spesso richiamati, perché non eseguono nei tempi stabiliti e correttamente le consegne scolastiche
48
e hanno bisogno continuamente della funzione mediatrice dell’insegnante, perché non si assumono
nessuna responsabilità di lavoro.
Metodologie
Per il raggiungimento degli obiettivi ipotizzati i docenti utilizzeranno la metodologia del
“cooperative learning” e il “modeling”. Gli alunni saranno suddivisi in gruppi e si farà ricorso a un
aula in cui poter svolgere, durante alcune ore curriculari, le attività volte al potenziamento delle
competenze linguistiche-espressive e logico-matemetiche.
Verranno anche predisposte delle attività di recupero svolte durante le ore pomeridiane.
Durata
Secondo quadrimestre.
Attività diurne e pomeridiane

Lavori di gruppo.

Controllo della comprensione.

Sollecitazione degli interventi e degli interessi.

Esercitazioni guidate.

Prove e attività differenziate e semplificate su obiettivi minimi.

Schede strutturate.

Esercizi guidati a livello crescente di difficoltà.

Esercizi di rafforzamento del calcolo.

Attività guidate per potenziare la comprensione di situazioni problematiche.

Suggerimenti e accorgimenti per migliorare il metodo di studio.
Risorse umane
Organico di potenziamento
5.11-Presentazione candidatura per bando MIUR: Piano nazionale per il potenziamento
dell'orientamento e contrasto alla dispersione scolastica.
Il MIUR cura la formazione e l'educazione dei giovani anche relativamente all'affermazione delle attività e
delle iniziative con lo scopo di ampliare il Piano dell’Offerta Formativa Triennale come previsto dalla L.
107/2015 promuovendo azioni sul territorio nazionale che prevedano un coinvolgimento degli studenti ed
una loro crescita formativa e professionale;
Il MIUR, in riferimento al D.M. n 435 del 16 Giugno 2015, ha emanato l'Avviso “Piano nazionale per il
potenziamento dell’orientamento e contrasto alla dispersione scolastica”; l'Avviso è destinato a progetti di
eccellenza presentati dalle istituzioni scolastiche e volti a promuovere pratiche di esperienze che abbiano
l'obiettivo prioritario di approfondire le metodologie e le pratiche di contrasto alla dispersione e di
un’efficace attività di orientamento, attraverso strumenti didattico - educativi e iniziative di sensibilizzazione
degli studenti basate anche sull'utilizzo delle tecnologie digitali.
L'Istituto G. Di Vittorio ha presentato la candidatura in rete con le seguenti Istituzioni Scolastiche:
 I.T.I Alessandro Volta come scuola capofila
 Istituto Comprensivo Statale Renato Guttuso  Direzione Didattica N. Sauro  Direzione Didattica Cavallari
Il Piano progettuale che si intende seguire all'interno della rete costituita è orientato su tre interventi:
 laboratorio di costruzione di un robot in grado di muoversi, con l'utilizzo del KIT LEGO;
 Corso base di Informatica o per il conseguimento della Patente Europea, destinato ai genitori;
49

Apertura al Territorio: Visite guidate alla città di Palermo con il coinvolgimento degli studenti e dei
loro genitori.
5.12- Presentazione candidatura per bando MIUR: Promozione della cultura musicale nella scuola.
Il MIUR ha emanato l'Avviso “Promozione della cultura musicale nella scuola”, destinato a progetti di
eccellenza presentati dalle istituzioni scolastiche e volti a promuovere la valorizzazione della pratica e della
cultura musicale nelle scuole. Tali progetti devono essere innovativi e promossi dalle istituzioni scolastiche
di ogni ordine e grado, singole o in rete, con l'obiettivo prioritario di diffondere la promozione della cultura
e dell’educazione musicale nel più ampio numero di istituzioni scolastiche soprattutto primarie.
L'Istituto G. Di Vittorio ha presentato la candidatura in rete con le seguenti Istituzioni Scolastiche:
 I.T.I Alessandro Volta come scuola capofila
 Istituto Comprensivo Statale Renato Guttuso  Direzione Didattica N. Sauro  Direzione Didattica Cavallari
Le Istituzioni scolastiche che intendano partecipare sono tenute ad inviare un Piano sulla realizzazione di
una o più delle seguenti attività:








La creatività e il gioco musicale
La corporeità
La Verbalità e il Linguaggio
La Vocalità e il canto
La pratica dello strumento musicale e la musica d’insieme
L’Ascolto attivo
L’Integrazione della musica con altri linguaggi
Le tecnologie e la musica
La nostra Istituzione Scolastica ha presentato un progetto sulla realizzazione di attività riguardanti
l'ambito della vocalità e canto, ascolto attivo, pratica dello strumento musicale e musica d’insieme e
Integrazione della musica con altri linguaggi.
Tradizioni variopinte
Idea Progettuale
Il teatro e le sue tecniche divengono strumenti efficaci per esprimere emozioni, desideri e conflitti in un
percorso di ascolto di se stessi e degli altri. Attraverso il teatro, la gestualità , la corporeità e la musica si
cura l'ascoltare e il fare ascoltare, il rispetto dei tempi, l'attenzione e il coinvolgimento dell'essere per sé e
verso l'altro. Teatro e musica diventano, così, spazio di educazione alla cittadinanza attiva dando voce a
tematiche e a problemi sociali e facendo sperimentare agli alunni la forza attiva delle idee. La partecipazione
all'esperienza musicale, l'educazione all'ascolto e alla vocalità, lo sviluppo di abilità motorie ed espressive
sono momenti integranti del progetto. Il percorso si articola attraverso: la storia, per avvicinarsi alla
narrativa; i canti, per sviluppare l'intonazione, l'espressività, l'attenzione, la voce, la recitazione per
potenziare la ricchezza espressiva e del lessico, la danza e l'uso di strumenti, per sviluppare e maturare il
senso ritmico. Le attività teatrali e musicali hanno come obiettivo la messa in scena di uno spettacolo che
faccia rivivere, agli alunni coinvolti in questo progetto, il teatro nella sua totalità di idee, espressioni e forme
interattive di linguaggi diversi: verbale e non verbale, mimico, gestuale, prossemica, iconico, musicale,
configurandosi come prezioso strumento formativo multidisciplinare e interdisciplinare. Il progetto prevede
la realizzazione di una serie di laboratori artistico, musicali, espressivi finalizzati alla realizzazione di un
musical che vedrà la partecipazione degli alunni alle scuole aderenti alla rete. L'attivazione di questi
laboratori ha come obiettivo quello di consentire ai discenti di imparare facendo (learning by doing). Di
fronte ad un sapere scolastico curriculare "tradizionale" settoriale e trasmissivo, il progetto mira a
50
promuovere e facilitare il passaggio ad una didattica partecipativa e motivante in gradi di valorizzare le
capacità e le competenze dei discenti. Aiutando gli studenti a scoprire e perseguire interessi, si può elevare
al massimo il loro grado di coinvolgimento, la loro produttività, i loro talenti. La tematica che farà da sfondo
alla rappresentazione sarà l'interculturalità, intesa come dialogo tra culture differenti e, quindi, come
occasione di crescita e di arricchimento. La storia de "La baronessa di Carini", sarà lo sfondo sul quale si
incontreranno ritmi, danze e sonorità appartenenti a varie culture del mondo. Pertanto, in una fase iniziale, si
prevede l'attivazione di corsi di formazione degli obiettivi e delle finalità proposti. I corsi saranno tenuti da
operatori delle Associazioni partners del progetto. In particolare, l'Associazione Culturale Accademia "La
bottega delle Percussioni" tratterà le tematiche relative alle tradizioni musicali di varie culture ed etnie, con
particolare riferimento ai punti di contatto e alle possibili contaminazioni di esse anche con la tradizione
popolare musicale siciliana. La cooperativa Studio Teatro, invece, permetterà ai docenti di conoscere le
tecniche di regia teatrale necessarie alla realizzazione del musical. Successivamente si prevede l'attuazione
di un laboratorio di scrittura creativa finalizzato alla stesura della sceneggiatura che dovrà essere
successivamente messa in scena, ispirata alla storia popolare de "La Baronessa di Carina". Terminata la
stesura del copione, si renderà necessario un incontro in cui esso verrà condiviso a tutti gli esperti e agli
alunni partecipanti al progetto. La fase successiva vedrà l'attuazione di tutti i laboratori, artistici, musicali,
corporei, i cui prodotti, come pezzi di uno stesso puzzle, andranno a comporre il musical. Terminate le
attività laboratoriali, si passerà al "montaggio" del musical. Saranno necessari degli incontri in cui dovranno
essere presenti tutti gli alunni partecipanti al progetto.
Obiettivi specifici
 Sviluppare le capacità espressive e comunicative legate al linguaggio corporeo
 Sviluppare le capacità manuali, artistiche e tecniche
 Sviluppare la disponibilità ad ascoltare e comprendere gli altri
 Sviluppare le capacità di attenzione e interpretazione della comunicazione corporea altrui
 Sviluppare la capacità di cooperazione nella realizzazione di un lavoro comune
 Sviluppare la creatività individuale e di gruppo
 Cantare e recitare usando in modo consapevole la voce in relazione al gruppo
 Saper eseguire melodie con gli strumenti sviluppando la coordinazione psico-motoria
 Assimilare schemi ritmici attraverso il movimento
Risultati attesi
Realizzazione di un musical che vedrà la partecipazione degli alunni delle scuole aderenti alla rete
Beneficiari diretti e indiretti
Alunni e docenti delle scuole della rete
5.13- Presentazione candidatura per bando MIUR: Piano di azioni e iniziative per la prevenzione dei
fenomeni di cyber-bullismo.
Le “Linee di orientamento per azioni di prevenzione e di contrasto” del Ministero per l'istruzione,
l'università e la ricerca pubblicate con nota n. 2519, del 15 aprile 2015, prevedono di potenziare la rete di
supporto per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni di bullismo e cyber-bullismo nelle scuole di ogni
ordine e grado. Il MIUR riconosce la necessità di realizzare forme di interscambio e di collaborazione tra la
scuola e le agenzie formative operanti sul territorio, al fine di valorizzare le specifiche potenzialità, di
pianificare gli interventi e di promuovere forme razionali di gestione delle risorse umane, strutturali e
finanziarie. Il MIUR, ha emanato l'Avviso “Piano di azioni e iniziative per la prevenzione dei fenomeni di
cyber-bullismo”, destinato a promuovere una riflessione sulle tematiche della sicurezza on-line e favorire
l’integrazione delle tecnologie digitali nella didattica, per garantire un uso consapevole e corretto della Rete
attraverso la costruzione di strategie finalizzate a rendere Internet un luogo più sicuro. L'Avviso è destinato a
progetti presentati dalle istituzioni scolastiche, volti alla prevenzione del fenomeno del cyber-bullismo e
finalizzati a rendere gli studenti responsabili della propria sicurezza in Rete, acquisendo le competenze
necessarie all’esercizio di una cittadinanza digitale consapevole.
51
L'Istituto G. Di Vittorio ha presentato la candidatura in rete con le seguenti Istituzioni Scolastiche:
 I.T.I Alessandro Volta come scuola capofila
 Istituto Comprensivo Statale Renato Guttuso  Direzione Didattica N. Sauro  Direzione Didattica Cavallari
Il Piano progettuale che si intende seguire all'interno della rete costituita è orientato sulla realizzazione della
seguente attività:
 Sviluppo di una innovativa campagna di sensibilizzazione, in grado di incentivare i giovani al
contrasto del fenomeno del bullismo e introdurre e utilizzare strumenti di interazione e
partecipazione che favoriscano la diffusione del dibattito sulle tematiche oggetto delle attività,
tramite l’utilizzo di apposite piattaforme telematiche utilizzando anche le risorse didattiche messe a
disposizione delle scuole nell’ambito dell’iniziativa nazionale “Generazioni Connesse”.
L'Istituzione Scolastica G. Di Vittorio, in riferimento alla suddetta azione di intervento, intende rendere i
ragazzi protagonisti attivi proponendo uno Spot pubblicità Progresso creato dagli stessi studenti o la
realizzazione di un cortometraggio.
5.14- Presentazione candidatura per bando MIUR: Avviso pubblico per l'individuazione di proposte
per la valorizzazione e il recupero di ambienti scolastici e realizzazione di scuole accoglienti "La mia
scuola accogliente".
Il MIUR, in esecuzione del Decreto del Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca del 16
Giugno 2015 Prot. N° 435, ha emanato l'Avviso pubblico per l'individuazione di proposte per la
valorizzazione e il recupero di ambienti scolastici e realizzazione di scuole accoglienti "La mia scuola
accogliente". Il fine del Progetto è di promuovere il recupero e la valorizzazione di spazi comuni presenti
nelle Istituzioni scolastiche per la realizzazione di "cantieri" e laboratori permanenti di creatività, intesi
quali ambienti vivi di partecipazione, di incontro e di apertura della scuola al territorio per favorire
l'integrazione, il senso di responsabilità e di cura dei beni comuni. Gli obiettivi cui i progetti devono
tendere sono i seguenti:
 recupero, riqualificazione e abbellimento di spazi della scuola, anche attraverso un diverso utilizzo
degli spazi scolastici;
 realizzazione di scuole accoglienti, aperte al territorio, che favoriscono processi di integrazione e
multiculturalismo;
 sinergia tra le esigenze scolastiche e la creatività degli studenti
Una Commissione, formata dalla Vicaria Prof.ssa Girolama Ferraro, dai Responsabili dei Plessi
Scolastici e dal Professore Rametta, Referente interno della sicurezza, avrà il compito di individuare gli
spazi scolastici dei vari Plessi che necessitano di un recupero, riqualificazione e abbellimento.
5.15-Presentazione candidatura progetto “Erasmus Plus : partneriati strategici per lo scambio di
buone pratiche KA2”.
Il Progetto ERASMUS PLUS: partneriati strategici per lo scambio di buone pratiche KA2”
prevede l'adesione ad un partenariato strategico per lo scambio di buone pratiche tra scuole europee
nell'ambito dell'Azione Chiave 2 KA2."Cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone
pratiche." Il Progetto dal TITOLO "European healthy lifestyle", prevede per gli studenti partecipanti
giochi sportivi, visite ad aziende agricole biologiche, attività relative ad uno stile di vita sano. I Paesi
Europei coinvolti sono i seguenti: Greece, Poland, Portugal, Romania, Italy and Bulgaria.
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5.16- Progetto e-Twinning Healthy? Are you sure?
Il Progetto e -Twinning Healthy?Are you sure? è un progetto in gemellaggio virtuale con altre scuole
partners, scuola capofila una Istituzione scolastica Polacca, e prevede 2 cicli: 1^Ciclo - CIBO : Si
esamineranno le quantità di sale, zucchero, lipidi , vitamine in diversi cibi, in termini di contenuto di
ingredienti diversi e si potranno confrontare anche i diversi gusti alimentari dei ragazzi dei diversi paesi; 2^
ciclo - AMBIENTE : Si analizzerà la presenza di contaminanti pericolosi in acqua, aria e suolo. Il percorso
verrà fatto in lingua inglese su piattaforma Tween-space mediante la quale tutte le scuole del progetto
potranno interagire. Al termine del Progetto nella nostra scuola verranno esposti posters bi-lingua italiano/
inglese.
5.17- Progetto Ricerca - Azione sugli apprendimenti di base
Il progetto, promosso dall’USR Sicilia e realizzato col supporto dell’Osservatorio psicopedagogico, fa
riferimento al Piano di intervento regionale per la prevenzione della dispersione scolastica e lo sviluppo
degli apprendimenti di base e mira ad innescare un processo di attenzione a tutti quei fattori che incidono
sugli apprendimenti mediante una “ricerca-azione” sugli apprendimenti di base”. Il progetto prosegue per
l'Anno Scolastico 2015-2016, coordinato dalla O.P.T. Carla Cordaro.
Il piano progettuale "Ricerca azione 2015/2016", prevede quanto segue:
 Il coinvolgimento nel progetto di due classi seconde della scuola primaria Mattarella, in quanto
caratterizzate da particolari problematicità;
 Gli insegnanti delle classi saranno orientati ad applicare tecniche didattiche specifiche volte a
migliorare gli apprendimenti di base degli alunni.
Il suddetto piano progettuale coinvolgerà diversi Istituti facenti capo all'Osservatorio psicopedagogico di
riferimento avente sede presso la scuola R. Franchetti di Palermo.
5.18- Progetto "Che Cupola".
Il progetto “Che Cupola!” è un’iniziativa ideata da Skené, Centro culturale polifunzionale per l’infanzia, con
il supporto di Colore cooperativa sociale e Officina e comunicazione (gli organizzatori) ed è inserita nel
contesto delle attività di “Illustramente, festival dell’illustrazione per l’infanzia”. Il progetto “Che Cupola!”
è un concorso internazionale di illustrazione e di disegno nato dalla volontà, da parte degli organizzatori, di
ricercare, mettere in risalto e promuovere giovani talenti attraverso l’espressione artistica di quegli elementi
architettonici che contribuiscono a rendere unica la città di Palermo: le cupole. I partecipanti saranno
suddivisi in sei categorie e in riferimento agli ordini di scuola della nostra Istituzione le categorie sono così
organizzate: Piccoli talenti - Scuola primaria; Giovani talenti - Scuola secondaria di primo grado. Il
progetto è orientato a sensibilizzare gli allievi all’osservazione di un contesto cittadino in ogni sua
sfumatura, sia architettonica/urbanistica che culturale, dando libera interpretazione grafico/artistica.
5.19- Progetto “Dal magnete alle trasmissioni satellitari . Principi di robotica – Due”.
L' Associazione di Volontariato e Protezione Civile Radioamatori Uniti del Mediterraneo ha proposto il
Progetto "Dal Magnete alle Trasmissioni Satellitari Principi di Robotica -Due" al fine di contrastare la
piaga della dispersione scolastica che allontana centinaia di ragazzi dalla scuola, e li induce a rinnegare la
valenza formativa dell'Istituzione Scolastica , perdendo di vista l'obiettivo "istruzione". La finalità del
Progetto è quella di coinvolgere i ragazzi, in una serie di attività esperienziali tecniche/fisiche oltre che
sociali che li conducano ad incuriosirsi ed aprirsi mentalmente ad una migliore predisposizione verso il
mondo sociale, il mondo della Scuola e dell'apprendimento. La nostra Istituzione Scolastica ha aderito al
progetto inserendo un numero complessivo di 12 allievi per un numero di 10 incontri di 2 ore ciascuno.
L'attività teorica da svolgere all'interno del progetto riguarda la proiezione di un video tutorial sull'elettricità
e sulla produzione della stessa per uso civile ed industriale e un tutorial sulla robotica e sui sistemi
informatici; l'attività laboratoriale del progetto consiste invece in esperimenti scientifici relativi al
programma:
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




sperimentazione radio e telecomunicazioni
autocostruzione del tablet e di antenne radio ricetrasmittenti HF-VHF-UHF;
Montaggio lego robot;
programmazione robot;
performance dimostrativa
5.20- Progetto “Imparando a non rischiare".
L'Associazione Radioamatori Uniti del Mediterraneo, in rete con le Associazioni A.R.R.Ce. e
MOSAICANDO, co-progettano e co-sottoscrivono il progetto denominato IMPARANDO A NON
RISCHIARE. La finalità del Progetto è quella di coinvolgere i minori in una serie di attività esperienziali
tecniche/fisiche oltre che sociali che li conducano ad incuriosirsi ed aprirsi mentalmente ad una migliore
predisposizione verso il mondo sociale, il mondo della Scuola e dell'apprendimento, i "BENI COMUNI"
visti come patrimonio personale indiviso e da tutelare anche attraverso l'adozione di BUONE PRASSI di
TUTELA e AUTOTUTELA che trovano spunti dalle indicazioni date dalla Protezione Civile in Italia.
La durata del progetto è di 20 ore complessive di cui 16 ore di attività informativa anche attraverso la
proiezione di slides e video tutorial oltre che attività pratiche adatte ai ragazzi e seguite da personale
psicopedagogico sulle seguenti tematiche:
 Territorio, i Beni Comuni, tutela e difesa degli stessi;
 Informazione, metodi comportamentali di tutela e autotutela e buone prassi su: "rischio sismico",
"rischio ondata di calore", "rischio igrogeologico", "rischio incendio", "rischio black out", "rischio
alluvione", "rischio tsunami";
 Comunicazione dell'emergenza e radiocomunicazione;
 Comunicazione sociale adatta per i ragazzi e coerente con le tematiche del progetto.
La nostra Istituzione ha aderito al Progetto per la sua valenza informativa a vantaggio della collettività e per
la sua valenza educativa in quanto porterebbe ad indurre i ragazzi a una serie di "comportamenti sociali"
visti come una "conoscenza e crescita sia personale che nel gruppo" maturata attraverso delle attività
pratiche partecipate. Il fine del Progetto è quello di contrastare la piaga della dispersione scolastica che
allontana centinaia di ragazzi dalla scuola, e li induce a rinnegare la valenza formativa dell'Istituzione
Scolastica , perdendo di vista l'obiettivo "istruzione".
5.21- Partecipazione a Concorsi
 Concorso Giusi Macaluso "J'aime la francophonie".
L’Association Francophone di Palermo, in collaborazione con l’Institut Français Italia, promuove per
l’anno scolastico 2015-2016 il concorso “J’aime la francophonie” in memoria di Giusi Macaluso,
docente di lingua francese, il cui progetto di insegnamento non era finalizzato al solo apprendimento
della lingua ma aveva lo scopo di sviluppare l’interesse e la curiosità per tutte le componenti culturali
della francofonia. Il concorso mira alla valorizzazione delle eccellenze e vuole sollecitare gli alunni
ad attivare percorsi di approfondimento sul tema della francofonia con l’ausilio delle Nuove
Tecnologie.
Oggetto: Presentazione di un paese francofono con l’utilizzo delle Nuove Tecnologie
Destinatari: La classe coinvolta alla partecipazione del suddetto concorso è la classe Terza Sezione F
della Scuola Secondaria di Primo Grado
Ogni scuola potrà partecipare con max 2 elaborati, uno per ogni categoria e i prodotti multimediali
dovranno rispettare i seguenti requisiti:
video: durata massima 5 minuti
power point: massimo 15 slides
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La comunicazione dei vincitori sarà data il 13 maggio e la premiazione, che avrà luogo nella sede
dell’associazione, sarà il 19 maggio. Al primo classificato di ogni categoria sarà assegnato un premio e una
targa, ai secondi e ai terzi classificati sarà assegnata una targa.
La consegna degli elaborati dovrà avvenire entro e non oltre il 15 aprile.
 Concorso Speaker of the Year.
Il Concorso Speaker of the Year, a cura del British Institutes e ESB, è rivolto alle classi delle scuole
Secondarie statali e paritarie di tutto il territorio italiano e per quanto riguarda la Scuola Secondaria di
Primo Grado, è rivolta alle classi Prime e Seconde. La partecipazione al concorso è gratuita e l'iscrizione a
questa iniziativa è possibile fino al 20 Febbraio 2016. Per i vincitori del concorso ci saranno in palio 3
premi : viaggio di istruzione a Londra, Dublino o Malta per tutta la classe + 2 docenti accompagnatori,
Corso di Inglese con docente madrelingua offerto da BRITISH INSTITUTES, esame di certificazione ESB
ESOL Young Learners ENGLISH SPEAKING BOARD.
Oggetto: videoclip in lingua inglese di durata compresa tra i 2 e 4 minuti che promuovono attraverso le
immagini e le parole gli aspetti caratteristici e le meraviglie della propria città.
Destinatari: La classe coinvolta alla partecipazione del suddetto concorso è la classe Prima Sezione D della
Scuola Secondaria di Primo Grado.
Il suddetto concorso sarà collegato con l'esperienza che un gruppo di ragazzi dell'Istituto G. Di Vittorio
effettuerà in merito al Progetto Panormus Palermo Apre le Porte, in quanto i ragazzi inseriti nel Progetto
presenteranno il monumento adottato, la Chiesa di San G. Dei Lebbrosi, anche in Lingua Inglese.
 Concorso USR SICILIA-AICA "Progetti Digitali".
Nel corrente anno scolastico che prende avvio in Sicilia la terza edizione del Concorso "Progetti digitali",
rivolto agli alunni delle scuole secondarie di primo e secondo grado e realizzato dall'USR Sicilia e
dall'Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico (AICA), come si evince dal
Regolamento pubblicato dall'USR medesimo. Il Concorso è frutto della collaborazione tra AICA e USR
sancita dal Protocollo d'Intesa del 16/09/2016. La finalità è quella di promuovere iniziative destinate al
raggiungimento degli obiettivi dell'Unione Europea in materia d'innovazione tecnologica, d'istruzione, e di
formazione. il Concorso si inserisce nella più ampia cornice, come si legge nell'articolo 1 del Regolamento,
del PNSD, al fine di favorire la riflessione sulle trasformazioni apportate dall’utilizzo delle tecnologie in
classe, l’attitudine al lavoro di gruppo, la pratica di soluzioni informatiche di comunicazione e
progettazione, il pensiero procedurale. La tematica, che dovrà essere affrontata dagli studenti, sarà scelta
tra una delle seguenti:
 “Logica e pensiero computazionale”, per lo sviluppo delle abilità di problem solving e la creatività
degli studenti.
 “Social media ed e-safety”, per accrescere la motivazione degli studenti, attraverso un uso
consapevole e sicuro della rete, rendendoli consapevoli delle opportunità offerte dalla tecnologie per
costruire le proprie conoscenze in modo autonomo e personale.

“Internazionalizzazione del curriculo”, attraverso iniziative ed esperienze finalizzate a preparare
competenze, conoscenze e abilità degli studenti adatte ad un contesto internazionale e multiculturale.
Verranno assegnati complessivamente 8 premi del valore di € 600,00 ciascuno, tre per la sezione della
scuola secondaria di I grado.
Il premio è destinato alla classe partecipante che presenta il prodotto.
La Commissione assegnerà delle menzioni speciali come giusto riconoscimento simbolico agli autori che si
saranno distinti per l’impegno e la creatività dimostrati.
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I docenti referenti che hanno supportato le classi vincitrici potranno accedere gratuitamente all’esame di una
delle certificazioni informatiche messe a disposizione dall’AICA e indicate nell’allegato B (Elenco
Certificazioni AICA). La premiazione è a cura di AICA.
La Classe Terza Sezione A della Scuola Secondaria di Primo Grado G. Di Vittorio, parteciperà al concorso
attraverso la realizzazione di uno spot pubblicitario sui vulcani della Sicilia accompagnato da una musica in
sottofondo, lavori inerenti la tematica“Social media ed e-safety”.
 Concorso Fantacity 2016 "Forse oggi la scampo".
Nell'ambito di Fantacity 2016 è indetto un Concorso per la Scuola Primaria e Secondaria denominato
"Forse oggi la scampo" a cura di Maria Cristina Ceccarelli. Il concorso consiste nel proseguire l’incipit
di “FORSE OGGI LA SCAMPO”. Il racconto deve essere rielaborato secondo una delle seguenti modalità:
scrittura della prosecuzione del racconto; realizzazione di un’opera pittorica. alle classi di alunni prime
(primaria e secondaria di primo grado) classificate per ciascuna delle categorie di cui all’art. 2 verrà elargito
un premio in denaro di complessivi € 350,00 ciascuna.
Alle classi di alunni seconde (primaria e secondaria di primo grado) classificate per ciascuna delle categorie
di cui all’art. 2 verrà elargito un premio in denaro di complessivi € 250,00 ciascuna.
Alle classi di alunni terze (primaria e secondaria di primo grado) classificate per ciascuna delle categorie di
cui all’art. 2 verrà elargito un premio in denaro di complessivi € 150,00 ciascuna. Nell’ambito di Fantacity
2016 (a Perugia, dal 15 al 17 Aprile 2016) verrà istituita una cerimonia di premiazione.
Verranno coinvolte al Concorso le seguenti classi della Scuola Secondaria di Primo Grado: Prima Sez. ESeconda Sez. E-Prima Sez. D-Seconda Sez. D
Progetti pianificati dalle Commissioni di lavoro ad inizio Anno Scolastico
5.22- Progetto Continuità Educativa
Il nostro istituto comprensivo per la sua peculiare identità, vede impegnati i docenti in un progetto educativo
unitario che investe l’intero sistema formativo di base. L’idea centrale, in conformità con il quadro
legislativo attuale, Indicazioni Nazionali e legge 107/2015, è quello di condividere un quadro di obiettivi
comuni, su cui costruire gli itinerari del percorso educativo e di apprendimento. La continuità non significa
né uniformità, né mancanza di cambiamento: significa considerare il percorso formativo secondo una logica
di sviluppo coerente, che valorizzi le competenze già acquisite e insieme riconosca la specificità e la pari
dignità educativa dell’azione di ciascuna scuola o ambiente formativo, nella successione della diversità dei
loro ruoli e funzioni, tenuto conto del contesto socio culturale in cui si opera. Si tratta di un processo in
divenire complesso che ci offre delle sfide professionali sul piano relazionale, progettuale e di rapporti con
il territorio
Dal R.A.V. ( Rapporto di Autovalutazione del nostro istituto), è stato evidenziato come la continuità tra i
diversi ordini è un aspetto prioritario su cui concentrare le nostre energie. Emerge dallo stesso documento,
come elemento di criticità, il passaggio dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria.
Il lavoro del docente a cui il collegio assegna la funzione strumentale che riguarda la continuità e
l’orientamento si intreccia con il lavoro pianificato dalla altre funzioni per esempio il lavoro per la
progettazione del curricolo, la dispersione scolastica, il sostegno agli alunni BES.
E’ in quest’ottica sinergica che si individuano gli obiettivi proposti
Obiettivi
 Promuovere la conoscenza reciproca e relazionale tra i vari gradi di scuola
 Proporre percorsi curriculari relativamente ad ambiti d’ intervento comuni
 Progettare iniziative per realizzare attività comuni tra gli alunni delle classi ponte
 Assicurare ,in particolare ,che l’esperienza degli alunni con bisogni educativi speciali, possa
svilupparsi secondo un percorso unitario e continuo
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 Utilizzare gli elementi di conoscenza sulla situazione degli alunni “in entrata” in vista della
formazione delle classi.
 Individuare collegamenti con le realtà scolastiche ,culturali e sociali del territorio.
 Promuovere la comunicazione e la relazione proficua con le famiglie degli alunni.
FASI OPERATIVE
 Conoscenza delle specifiche esigenze dell’utenza.
 Incontro tra genitori ed insegnanti per scambio di informazioni.
 Conoscenza del contesto socio-culturale in cui operano le scuole e individuazione delle potenzialitàrisorse offerte dall’extrascuola.
 Contattare i docenti dei vari plessi da che fanno parte dell’I. C. S
 incontri tra i docenti coinvolti per concordare le attività e le iniziative da intraprendere .
 Incontri a piccoli gruppi, tra le classi dei vari ordini di scuola, per la realizzazione delle attività
comuni precedentemente concordate.
 Partecipazione alle manifestazioni organizzate dalla scuola: mercatino di beneficenza, mostre dei
presepi, saggi conclusivi,
 Visite guidate con la partecipazione di alunni e docenti dei vari ordini di scuola
 Partecipazione a progetti comuni;.
 Giornate dell’Open Day
Percorsi di Continuità
Nella pianificazione dei percorsi progettuali, si è tenuto conto del lavoro svolto dalla commissione
continuità. Il focus del gruppo lavoro si è concentrato su delle idee progettuali che vedono coinvolti docenti,
genitori e alunni delle classi ponte scuola dell’infanzia - primaria e scuola primaria- secondaria.
Le proposte di seguito illustrate sono il frutto di un lavoro sinergico con i docenti delle altre commissioni
che hanno dato disponibilità e idee che sono state illustrate e approvate in collegio. Dal confronto con altri
docenti si è scelto, come sfondo integratore di molte delle attività didattiche del corrente anno scolastico, il
tema del mare che ben si sposa con il contesto ambientale e socio culturale del territorio.
1) Progetti continuità Infanzia-Primaria.
Progetto lingua straniera scuola dell' Infanzia"A SEA OF… WORDS": rivolto ai bambini in uscita
delle sezioni del Plesso Industriale/Natoli/Mattarella.
Periodo: Primo Quadrimestre
Alunni coinvolti: due gruppi in orario pomeridiano e due gruppi in orario antimeridiano. Ogni gruppo sarà
formato da dodici alunni ciascuno.
Docenti coinvolti: docente scuola primaria con tutoraggio di un docente della scuola dell’infanzia.
Durata del progetto:10 ore per ciascun gruppo
Progetto di attività motoria Vita sociale sana (rivolto a 15 genitori degli alunni che partecipano
alle attività sopra indicate del plesso Industriale.)
Periodo: Primo Quadrimestre
Genitori coinvolti: 15 genitori degli alunni che partecipano alle attività sopra indicate del plesso
Industriale
Docenti coinvolti: Docente specializzato con Tutoraggio docente scuola dell’infanzia
Durata del progetto: di 15 ore di attività motoria.
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Progetto laboratoriale Un Vario Natale (con attività canore, plastico- manipolative, teatrali,
culinarie e presepi con il tema del Mare....)
Periodo: Primo Quadrimestre
Alunni e genitori coinvolti: alunni e genitori del plesso Industriale
Docenti coinvolti: due docenti della scuola primaria.
Durata del progetto: 25 ore da svolgersi in parte in orario antimeridiano e per alcune ore in orario
pomeridiano.
Festa dell'accoglienza
Data: Ottobre 2015
Alunni e genitori coinvolti: Alunni di 5 anni delle sezioni di Scuola dell'Infanzia Industriale e Mattarella e
alunni delle classi quinte della Scuola Primaria Mattarella, con la partecipazione dei genitori.
Attività previste: Esecuzione corale di canti e recitazione di poesie.
2) Progetti continuità classi ponte primaria - secondaria.
Progetto lingua straniera
Periodo: Primo Quadrimestre
Alunni coinvolti 15 bambini delle classi quinte del plesso Natoli e alcuni delle classi prima scuola media
Docenti coinvolti: un docente di lingua straniera della scuola media
Durata del progetto: 12 ore in orario curriculare
Alunni coinvolti alunni delle classi quinte del plesso Natoli e alcuni delle classi prime scuola secondaria 1^
Grado
Progetto laboratoriale per la realizzazione di presepi con il tema del mare
Periodo: Primo Quadrimestre
Docenti coinvolti : quattro docenti della scuola media
Durata del progetto: 20 ore in orario curriculare ed extra curriculare
Alunni coinvolti 25 tra alunni della scuola primaria e secondaria
Progetto musical;
Periodo: Primo Quadrimestre
Docenti coinvolti : un docente scuola primaria e un docente della scuola media
Alunni coinvolti alunni della scuola primaria e secondaria
Progetto di realizzazione di strumenti a percussione e performance musicali.
Periodo: Primo/ secondo quadrimestre
Docenti coinvolti : tre docenti della scuola media(arte e musica)
Durata del progetto: 30 ore in orario curriculare ed extra curriculare
Alunni coinvolti alunni della scuola primaria e secondaria
Progetto: Ciceroni per un giorno. Visita guidata al Castello di Mare Dolce e San Giovanni dei Lebbrosi.
Periodo: Primo quadrimestre
Docenti coinvolti : docenti scuola primaria e docenti della scuola media
Alunni coinvolti alunni della scuola primaria e secondaria
Progetto “”Palermo Città accogliente”
secondo quadrimestre”. Orario Curricolare ed extra curricolare. Coinvolti docenti scuola dell’infanzia
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primaria e secondaria.
Periodo: secondo quadrimestre
Docenti coinvolti : docenti scuola dell’ infanzia ,primaria e docenti della scuola media
Alunni coinvolti alunni della scuola primaria e secondaria
5.23- Progetto Accoglienza Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado
PREMESSA
L’inserimento in un nuovo contesto rappresenta per i bambini e per gli alunni, ma anche per i genitori, un
momento di preoccupazione, infatti i primi giorni di scuola rappresentano l’inizio di una nuova “avventura” densa
di attese, di emozioni, talora di ansia. Il progetto accoglienza è volto a limitare le incertezze degli alunni, creare un
ambiente accogliente, sereno, sicuro, carico di fiducia reciproca, tra alunni ed insegnanti e tra insegnanti e
genitori , come stabilito nel “ Patto educativo di corresponsabilità”.
La scuola deve configurarsi come luogo accogliente, che dà sicurezza, che stimola e motiva, attenta agli alunni,
che valorizza i rapporti interpersonali caratterizzati da un interscambio reciproco finalizzato alla conoscenza di sé
e dell’altro; una scuola, quindi, che ponga a fondamento della propria identità “ la cultura dell’accoglienza”.
Il nostro Istituto Comprensivo così connotato sarà un luogo nel quale si starà bene, in cui gli alunni frequenteranno
serenamente e saranno motivati all’apprendimento, i docenti lavoreranno con entusiasmo, sentendosi gratificati, le
famiglie si affideranno con fiducia, un ambiente in cui si creeranno legami veri, solidi e si crescerà tutti insieme.
Partendo da tali presupposti, i docenti dei tre ordini di scuola hanno strutturato il “ Progetto Accoglienza”
dedicando attenzione ai tempi, agli spazi, alle conquiste formative perseguibili, mantenendo obiettivi comuni e
diversificando le attività, adeguandole, a tal fine, alle diverse esigenze degli alunni.
FINALITA’
- Favorire un progressivo adattamento alla nuova realtà scolastica, attraverso l'esplorazione di uno spazio
accogliente, sereno e stimolante per una socializzazione fattiva, soprattutto per le classi in entrata dei
diversi ordini di scuola.
- Promuovere lo sviluppo armonico della personalità dell’alunno, l’autonomia, la relazione con gli altri,
l’accettazione dell’ambiente scolastico e delle sue regole.
- Creare, rinnovare e consolidare il senso di appartenenza alla comunità scolastica.
OBIETTIVI
- Conoscere i compagni di classe e socializzare con essi.
- Conoscere il nuovo ambiente scolastico e le persone che vi operano.
- Conoscere le norme di sicurezza, il percorso di evacuazione e il punto di raccolta.
- Individuare norme comportamentali per la classe per stare bene insieme.
- Acquisire atteggiamenti empatici.
- Accertare il possesso delle abilità e capacità possedute dagli alunni attraverso la somministrazione
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di schede operative strutturate ( per le classi in ingresso sia della Scuola Primaria sia di quella
Secondaria di primo grado).
DESTINATARI : tutti gli alunni della Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado.
ATTIVITA’
Le attività sono state diversificate per i tre ordini di scuola, come segue:
SCUOLA DELL’INFANZIA
Giorno 10 e11 settembre 2015 i bambini di tre anni saranno accolti con la presenza dei genitori per uno
scambio di informazioni sugli alunni e per una maggiore conoscenza della scuola e del funzionamento della
stessa. Dal 14 settembre 2015 saranno accolti i bambini di tutte le sezioni
 Giochi per conoscersi e farsi riconoscere ( gioco della palla…).
 Giochi motori per la scoperta dello spazio circostante ( scatole chiuse, il trenino…).
 Ascolto di una storia a tema marino e completamento di schede afferenti al racconto
 Costruzione di un cartellone di benvenuto.
 Attività grafiche spontanee.
 Giochi simbolici e mimi ( Imitiamo alcuni animali….).
 Elaborazioni verbali di vissuti.
 Preparazione di una festa dell’accoglienza da realizzare con la presenza e la collaborazione dei
genitori il 30 settembre 2015
SCUOLA PRIMARIA
10 settembre 2015 i bambini delle classi prime verranno accolti dagli insegnanti accompagnati dai genitori,
per un primissimo e fondamentale scambio di informazioni.
Giorno 11 settembre 2015 verranno accolti gli alunni di tutte le classi; gli insegnanti delle classi prime
faranno conoscere ai bambini il percorso di evacuazione e il punto di raccolta.
 Attività ludiche, manipolative, esplorative, motorie, musicali e pittoriche.
 Giochi di relazione e comunicazione.
 Attività e giochi di conoscenza e di presentazione di sé, tra il gruppo dei pari e il gruppo docenti.
 Realizzazione di un cartellone di “BENVENUTO”.
 Ascolto,comprensione e completamento di schede operative strutturate relative alla storia “La balena
Marilù”.
 Realizzazione di un “Quaderno dell’accoglienza” personalizzato, contenente schede operative
illustrate finalizzate all’accertamento dei prerequisiti (sviluppo delle abilità di prelettura, prescrittura,
prenumerica e di classificazione).
 Laboratorio di manipolazione: realizzazione di un allegro segnalibro.
60
 Laboratorio espressivo corporeo : postura e schemi dinamici con giochi di gruppo (il vento soffia,
tutti giù per terra …).
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Giorno 10 settembre 2015 alle ore 8.00 gli alunni delle prime classi saranno accolti in aula magna dal D.S. e
dai docenti, insieme ai loro genitori.
Giorno 11 settembre 2015 alle ore 8.00 saranno accolti tutti gli alunni delle altre classi.
Si programmano
- Attività di conoscenza e di presentazione di sé, tra il gruppo dei pari e il gruppo docenti;
-Giochi di socializzazione, a coppia e in gruppo, finalizzati all’acquisizione delle regole di comportamento;
- Conoscenza degli strumenti di lavoro e loro utilizzazione (diario, libro, orario…).
- Visita della scuola finalizzata alla conoscenza dell’edificio scolastico e dei suoi spazi, interni ed esterni,
conoscenza del percorso per le prove di evacuazione e del punto di raccolta;
- Realizzazione del cartellone di “benvenuto” per le classi prime.
METODOLOGIA
Sul piano metodologico - organizzativo si prediligeranno le conversazioni, come momento di confronto e
arricchimento, dando la possibilità agli alunni di esprimere le loro emozioni.
Si valorizzerà l’attività ludica, individuale e di gruppo, per consentire loro di esternare esperienze vissute, di
socializzare e interiorizzare i concetti proposti. Il gioco, infatti, non sarà fine a se stesso, ma mirato
all’acquisizione di abilità, conoscenze e competenze specifiche e utilizzato per motivare gli alunni. Si darà
molta importanza all’esplorazione della realtà mediante esperienze dirette e indirette come fondamento
trasversale del percorso educativo. Per questo gli alunni, sin dall’inizio, saranno coinvolti in attività motorie,
musicali, pittoriche, manipolative ed esplorative.
TEMPI
I tempi di attuazione del “progetto accoglienza” saranno strutturati diversamente, per i tre ordini di scuola,
con la seguente scansione:
- tre settimane per la Scuola dell’Infanzia;
- due settimane per la Scuola Primaria;
- una settimana per la Scuola Secondaria di primo grado.
L’accoglienza, naturalmente, non sarà limitata alla fase di inserimento degli alunni, ma accompagnerà il loro
percorso educativo - didattico per l’intero anno scolastico, 2015-2016.
MODALITA’ DI ATTUAZIONE
Il progetto sarà svolto durante le ore curricolari.
61
MATERIALI
Palloncini colorati, cartelloni, cartoncini bianchi e colorati, matite colorate, risme di carta formato A4,
lettore CD, materiale di cancelleria varia ( colla, forbici, scotch, scotch di carta).
5.24. Progetto orientamento
In un territorio come il nostro, in cui la scuola spesso rappresenta l’unico punto di riferimento per le famiglie
e per i ragazzi, le iniziative inerenti l’orientamento sono un aspetto importante dell’ offerta del nostro
Istituto.
Si rivolge alle tre classi della scuola secondaria di 1° grado, ma in particolar modo alle classi terze. Con il
supporto dei docenti delle classi più coinvolte ,i quali hanno una conoscenza diretta degli studenti, si
cercherà di promuovere momenti di ascolto ed offerta di aiuto nella delicata scelta del percorso scolastico.,
tenendo conto delle attitudini ed interessi
Inoltre è importante fornire elementi di conoscenza rispetto alla realtà esterna, scolastica e professionale.
Pertanto questo progetto mira a promuovere il successo formativo e prevenire la dispersione scolastica,
anche in riferimento alla normativa vigente riguardo l’obbligo scolastico esteso al biennio della scuola
secondaria di secondo grado e nell’ottica di un processo continuo di formazione.
OBIETTIVI FORMATIVI
 Aiutare gli studenti delle classi terze medie e i loro genitori nella scelta della scuola secondaria di 1°
grado come proseguimento di un percorso in parte già avviato in cui sono emersi attitudini ed
interessi.
 Fornire un quadro delle scuole secondarie di secondo grado presenti nel territorio e dei percorsi
formativi che offrono agli alunni.
 Far conoscere le opportunità dei vari corsi professionali.
 Aiutare gli alunni ad esplorare le proprie risorse personali
 Conoscere la realtà del mondo del lavoro e l’evoluzione dei diversi settori produttivi
 Fare acquisire agli alunni la consapevolezza della propria identità in relazione agli altri e
all’ambiente circostante.
 Favorire l’inserimento, individuando eventuali elementi di disagio e aiutando a risolvere i problemi
che emergono.
 Approfondire la conoscenza di sé e rafforzando l’autostima.
 Far riconoscere ed essere consapevoli delle proprie inclinazioni e attitudini.
 Sviluppare il senso di responsabilità e della cittadinanza attiva
 Offrire a tutti le stesse opportunità per un concreto successo scolastico.
 Guidare gli alunni verso una scelta adeguata rispetto agli interessi e alle attitudini possedute.
ATTIVITA’
 Incontri con i docenti referenti dell’orientamento della scuola secondaria di 2°grado
 Incontri con i responsabili dei corsi professionali
 Adesione a iniziative proposte dalle scuole secondarie di 2°grado (open day, manifestazioni, mostre,
ecc…..).
 Partecipazione, estesa a tutte le classi terze, alla manifestazione “Orienta Sicilia”.
 Visite guidate presso piccole aziende (Oleificio-artigiani del luogo) per valorizzare le offerte
lavorative del territorio.
 Incontri con figure esperte nell’orientamento.
62
DESTINATARI
Alunni delle classi terze
TEMPI DI ATTUAZIONE
Nel corso del I e II quadrimestre (a partire dalla II metà del mese di Ottobre sino alle prime settimane del
mese di Marzo) .
STRUMENTI
Opuscoli informativi.
Questionari
Sussidi didattici di varia natura.
63
SCELTE DIDATTICHE
6. Attività Integrative
- Partecipazione a spettacoli cinematografici e rappresentazioni teatrali presso l’Auditorium della scuola o
presso teatri stabili.
- Attività natatoria.
- Attività natalizie.
- Partecipazione a spettacoli circensi.
- Visite guidate nei luoghi di interesse artistico, storico, della città.
- Partecipazione a rassegne/concorsi regionali e/o nazionali (Scuola Secondaria di Primo Grado).
- Tornei sportivi (mini volley e calcio/5).
-Organizzazioni di sorteggi per auto finanziamento attività scolastiche. Visita città di Palermo con bus tour
. Momenti ricreativi guidati da animatori esterni.
Ogni docente potrà richiedere al Dirigente Scolastico di effettuare uscite didattiche aggiuntive previa
motivazione , accordo e delibera con i colleghi del consiglio di classe.
6.1 - Scuola Primaria e Scuola Secondaria di primo grado
PROGETTO DI EDUCAZIONE STRADALE
Finalità: acquisire comportamenti corretti e responsabili quali utenti della strada
Obiettivi
-conoscenza delle regole fondamentali del codice stradale
-norme generali per la condotta dei pedoni
-conoscenza dei segnali stradali
-sviluppare le capacità di attenzione, concentrazione, discriminazione, di porre in relazione e di operare
inferenze
-sviluppare la capacità a rispettare l'ambiente circostante
-acquisire la capacità di utilizzare, verbalizzare e rappresentare il proprio corpo in rapporto a:
1) se stesso; 2) gli altri; 3) spazio e tempo; 4) al mondo esterno.
PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA SALUTE
Finalità: Star bene insieme
Contenuti
-scoprire il sé interiore
-conoscere le proprie emozioni
-star bene con sé e con gli altri
Obiettivi
-individuare ansie, paure e sentimenti che condizionano il comportamento
-capacità di esprimere stati d'animo negativi per controllare manifestazioni impulsive e/o aggressive
-indirizzare le emozioni in senso produttivo
-capacità di potenziare emozioni positive
64
PROGETTO DI EDUCAZIONE ALLA LEGALITA'
Presa di coscienza del valore della legalità attraverso l'analisi della realtà sociale
Finalità
-stimolare una maggiore socializzazione e integrazione
-migliorare i comportamenti interpersonali
-educare al rispetto di sé, degli altri, dell'ambiente, delle cose.
Obiettivi
-assunzione delle proprie responsabilità
-acquisizione di capacità decisionali
-saper lavorare in gruppo apportando il proprio contributo e rispettando le opinioni altrui
-educazione alla partecipazione oppure saper vivere con gli altri su un piano di effettiva uguaglianza
-presa di coscienza dei valori quali: onestà, lealtà e collaborazione
-superamento di forme di dipendenza
-sviluppo dell'autonomia
Contenuti
Convivenza, legalità, trasparenza, pluralismo e solidarietà.
Nell'intento educativo di diffusione della cultura della legalità e della protezione civile la nostra
Istituzione Scolastica ha accolto l'iniziativa dell'Arma dei Carabinieri di Palermo di due incontri tra
Carabinieri e studenti nelle seguenti date:
 15 Marzo 2016 Incontro tra Carabinieri e Studenti presso la Sede Centrale dell'Istituto
 15 Aprile Incontro tra Carabinieri e Studenti presso la Caserma dei Carabinieri
Il progetto contro il cyberbullismo sviluppato dalla polizia postale e delle comunicazioni in
collaborazione con il Miur e cofinanziato dalla Commissione Europea nell’ambito delle iniziative di
Generazioni Connesse, ha l’obiettivo di aiutare gli utenti della Rete a navigare in piena sicurezza e a gestire
con consapevolezza e controllo i dati condivisi. L’iniziativa altamente meritevole riguarda la diffusione delle
tematiche del cyberbullismo e dell' uso sicuro e consapevole dei social network all'interno delle Istituzioni
Scolastiche. La nostra Istituzione Scolastiche ha aderito all'iniziativa ed effettuerà N° 2 incontri tra gli
studenti e la Polizia Postale:
 1° Incontro con le classi Quarte e Quinte Scuola Primaria presso il Plesso Scolastico Mattarella;
 2° Incontro con le classi Prime Scuola Secondaria e Quinte Scuola Primaria presso la Sede Centrale
PROGETTO RECUPERO
Tale intervento, vedrà coinvolti quegli alunni che presentano problemi relazionali e di comunicazione,
lessico inappropriato e strutture linguistiche e logico-matematiche inadeguate all'età. L’Istituto Scolastico è
orientato verso la prospettiva pedagogica di una scuola a misura della sua utenza, rispettosa degli stili
cognitivi dei suoi allievi. Nell’Anno Scolastico 2015 – 2016, i docenti della scuola Primaria e Secondaria di
1° grado attiveranno, a partire dal mese di ottobre, degli interventi di recupero riguardanti l’apprendimento
della lingua italiana e della matematica. Il progetto, per quanto riguarda la Scuola Primaria, verrà realizzato
nelle ore di contemporaneità di insegnante della classe ( se non utilizzato in supplenza) per attività di
recupero per gruppi di alunni con ritardo dei processi di apprendimento o di potenziamento. I docenti
svolgeranno il compito di personalizzare l’apprendimento predisponendo per i singoli gruppi-differenziati
contenuti di conoscenza quanto a registri linguistici e a paradigmi logico-formali, assicurando nel contempo
sia “flessibilità” ai tempi-ritmi dell’apprendimento, al fine di renderli il più possibile aderenti alla velocità
65
cognitiva dei singoli alunni, sia diffuse “cifre relazionali” generate dai meccanismi interattivi di
scomposizione-ricomposizione dei gruppi.
Progetto recupero Scuola Secondaria di Primo Grado
Obiettivi
- valorizzare le capacità di osservare, ipotizzare, sperimentare, verificare degli allievi al fine di facilitare
l'attività di produzione culturale;
- acquisire, sviluppare e consolidare la capacità di concentrare l'attenzione allo scopo, comprendere una
consegna ed eseguire un compito;
- incoraggiare la disposizione a reagire alle situazioni di insuccesso;
- promuovere una sempre più completa autonomia di comportamento.
Verifica e valutazione
Verranno effettuate verifiche bimestrali.
Verranno valutati gli esiti di tali verifiche
La valutazione riguarderà, inoltre, i livelli di socializzazione e di integrazione raggiunti dagli alunni.
FINALITA'
- Organizzare in modo flessibile il tempo scuola
- Valorizzare le competenze professionali
PERCORSI
Percorsi formativi differenziati per livelli e per ambiti di interesse
- Percorsi di potenziamento per garantire il successo formativo
- Percorsi di compensazione per debito formativo
- Percorsi di recupero e sostegno
OBIETTIVI GENERALI
1.
2.
3.
4.
Crescere in un clima opportuno, per acquisire consapevolezza della propria identità di genere e
autostima (percorso sociale e personale)
Favorire l'incontro tra realtà socio-culturali diverse creando situazioni atte a consentire il superamento
dei conflitti emersi
Privilegiare gli interessi, le capacità e le vocazioni del singolo
Agevolare l'inserimento degli alunni nel contesto sociale e territoriale
Fornire strumenti per tracciare un concreto progetto di vita
Garantire affettività e benessere, in un ambiente accogliente e motivante per favorire:
la curiosità
l'apertura al nuovo
la voglia di scoprire
la disponibilità ad esprimersi e ad essere ascoltato
APPROCCI VALUTATIVI
1
2
3
4
Analisi attese e giudizi dell'utenza
Analisi organizzativa di tipo sistemico (attenzione agli input e ai processi organizzativi, scarso
coinvolgimento dei soggetti interni), con i familiari.
Operare dei confronti a scopo di miglioramento
Accertamento dei risultati dell’apprendimento
66
Progetto recupero Scuola Primaria
FINALITA'
- Organizzare in modo flessibile il tempo scuola
- Valorizzare le competenze professionali
OBIETTIVI GENERALI
5.
6.
7.
8.
Crescere in un clima opportuno, per acquisire consapevolezza della propria identità di genere e
autostima (percorso sociale e personale).
Favorire l'incontro tra realtà socio-culturali diverse creando situazioni atte a consentire il superamento
dei conflitti emersi.
Privilegiare gli interessi, le capacità e le vocazioni del singolo.
Agevolare l'inserimento degli alunni nel contesto sociale e territoriale.
Fornire strumenti per tracciare un concreto progetto di vita.
Garantire affettività e benessere, in un ambiente accogliente e motivante per favorire:
la curiosità
l'apertura al nuovo
la voglia di scoprire
la disponibilità ad esprimersi e ad essere ascoltato
OBIETTIVI FORMATIVI

Ascoltare in modo attivo e comprendere il significato di testi orali di vario tipo individuandone gli
elementi essenziali.

Comunicare oralmente verbalizzando correttamente le informazioni.

Leggere e comprendere semplici testi di vario tipo.

Produrre semplici testi in modo creativo.

Conoscere, rispettare e utilizzare le principali convenzioni ortografiche, morfologiche .

Scrivere, ordinare e confrontare i numeri.

Eseguire semplici operazioni in colonna.

Risolvere semplici situazioni problematiche con domande esplicite.

Classificare semplici figure geometriche.
Verifica e valutazione
 Verranno effettuate verifiche iniziali, intermedie e finali.
 Verranno valutati gli esiti di tali verifiche
 La valutazione riguarderà, inoltre, i livelli di socializzazione e di integrazione raggiunti dagli alunni.
La valutazione tenderà ad accertare:
 • l’avvenuta diminuzione delle carenze nella preparazione complessiva degli alunni con difficoltà di
apprendimento;
 • l’accrescimento della sicurezza e della padronanza delle discipline linguistiche e matematiche;
 • la capacità del discente di partecipare al dialogo educativo;
 • il miglioramento del metodo di studio e del grado di comprensione;
 • l’aumento della partecipazione alle lezioni, con interventi più efficaci e pertinenti;
67
METODOLOGIA
Mediatori Didattici: attivi, iconici, analogici e simbolici.
STRATEGIE
□ Insegnamento/apprendimento
□ Utilizzo di materiale informatico ( Computer/Lavagna LIM).
□ Esercizi guidati
□ Conversazione guidata
□ Brainstorming
□ Giochi e simulazioni
□ Problem solving
□ Lezione guidata
□ Apprendimento cooperativo
□ Mutuo insegnamento
□ Giochi Linguistici
SUSSIDI E SUPPORTI DIDATTICI
□ Libri di testo
□ Testi specifici
□ Questionari
□ Schede di lavoro - fotocopie
□ Sussidi audiovisivi
□ Film o storie interattive
□ Registratore audio
□ CD-ROM con giochi interattivi
DESTINATARI
Il percorso prevede interventi di recupero delle abilità linguistiche e logico - matematiche per gli alunni in
difficoltà di apprendimento delle classi dei Plessi Scolastici L. Natoli e Mattarella.
TEMPI DI ATTUAZIONE
Le attività saranno svolte durante le ore di disponibilità, per l'intero anno scolastico.
OPERATORI
Gli insegnanti di Scuola Primaria durante le ore di disponibilità, interverranno nelle proprie classi, con i
propri alunni
68
SCELTE DIDATTICHE
7. Uscite Didattiche,Visite e viaggi di Istruzione
7.1 - Gli obiettivi che i docenti dell'Istituto Scolastico G. Di Vittorio si propongono di raggiungere,
attraverso viaggi di istruzione , le visite guidate ( intera giornata) e le diverse uscite didattiche( orario
scolastico) sono i seguenti:
a. Favorire la socializzazione in modo più concreto e meno limitato rispetto all'ambiente scolastico
tradizionale.
b. Consentire di esercitare il senso di responsabilità individuale e accrescere le occasioni di esercitare le
capacità di autonomia in situazioni diverse da quelle che si riscontrano nell'ambito scolastico.
c. Favorire la possibilità di venire a contatto e integrarsi con aspetti culturali diversi dai propri.
d. Consentire un approccio più diretto con aspetti della cultura, aumentando in generale la motivazione
ad apprendere.
e. Favorire l'apprendimento di tematiche che non sempre i manuali riescono ad esaurire.
f. Creare situazioni di apprendimento a misura di tutti.
g. Aprire la Scuola alla realtà che la circonda, integrandola in modo più concreto con la società civile.
VISITE - VIAGGI DI ISTRUZIONE – ATTIVITA’ INTEGRATIVE
USCITE
DIDATTICHE
DATA
CLASSI
ACCOMPAGNATORI
Cinema Forum.
Ottobre .Dicembre.
Febbraio e Aprile
Infanzia, Primaria e
Secondaria
Tutti
Museo Salinas
Ottobre
Secondaria 2^ e 3^
Tutti
Trenino- giro della
città
Ottobre
Infanzia e Primaria
Tutti
Castagne
Ottobre
Infanzia e Primaria
Tutti
Giornale di Sicilia
Novembre
Primaria 5^
Secondaria 2^ e 3^
Classe
Tutti
Biblioteca Nazionale
Novembre
Secondaria
Tutti
Spettacolo circense
Dicembre/ Gennaio
Infanzia, Primaria e
Secondaria
Tutti
PalermoScienza
Febbraio
Primaria 4^ e 5^
Tutti
Secondaria
Museo Diocesano
Febbraio
Primaria e secondaria
Tutti
Monreale
Marzo
Primaria e Secondaria
Tutti
Planetario
Marzo/Aprile
Primaria 3^, 4^, 5^,
Secondaria tutti
Tutti
Orto Botanico
Aprile
Primaria 3^, 4^ e 5^
Secondaria 1^ e 2^
Tutti
69
VISITE GUIDATE
DATA
CLASSI
ACCOMPAGNATORI
Fattoria - Didattica
Aprile / Maggio
Infanzia e Primaria
Tutti
Prato Verde
Aprile/ Maggio
Infanzia e Primaria
Tutti
Stoccatello
Maggio
Primaria
Secondaria
Tutti
Parco Avventura
Pioppo
Aprile / Maggio
Primaria 3^,4^ 5^
Secondaria
Tutti
VIAGGIO D’ ISTRUZIONE
VIA DEL SALE E DEL VINO–MARSALA E TRAPANI
Primaria e Secondaria Aprile Maggio
ITINERARIO ARABO-NORMANNO MONTALBANO
Primaria e Secondaria Aprile-Maggio
70
8. Integrazione alunni diversamente abili e Piano annuale per l’Inclusività
8.1 - PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’
Premessa
L’Istituto Comprensivo “G. Di Vittorio”, nell’ottica dell’Inclusione, per rispondere in modo efficace alle
necessità di ogni alunno, si prefigge di promuovere un Piano di interventi per affrontare le problematiche
relative ad alunni che manifestino Bisogni Educativi Speciali.
Il presente Piano vuole offrire uno strumento utile per organizzare e pianificare tutte le azioni necessarie ad
una didattica efficace da esplicitare nelle diverse situazioni.
Obiettivo primario è la riduzione delle barriere che limitano l’apprendimento e la partecipazione sociale,
attraverso l’utilizzo di facilitatori e l’analisi dei fattori contestuali, sia ambientali che personali.
A tal proposito si fa riferimento alla Direttiva ministeriale del 27 dicembre 2012 e alla Circolare
Ministeriale del 6 Marzo 2013 le quali ricordano che “ogni alunno, con continuità, o per determinati
periodi, può manifestare Bisogni Educativi Speciali: o per motivi fisici, biologici, fisiologici, o anche per
motivi psicologici, sociali, rispetto ai quali è necessario che le scuole offrano adeguata e personalizzata
risposta”.
P.I.S. (piano di inclusione scolastica)
Tra le funzioni descritte nella circolare operativa del MIUR rientra l’elaborazione di una proposta di Piano
Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico
(entro il mese di Giugno).
Il Piano di Inclusione Scolastica viene elaborato dal Gruppo di lavoro per l’inclusività (GLI).
Gli incontri sono pianificati e condotti, nel corso dell’anno scolastico, dal docente referente e/o funzione
strumentale con i docenti di classe.
A tale scopo, il Gruppo procederà ad un’analisi delle criticità e dei punti di forza degli interventi di
inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso e formulerà un’ipotesi globale di utilizzo funzionale
delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola
nell’anno successivo. Il Piano sarà quindi discusso e deliberato in Collegio dei Docenti e inviato ai
competenti Uffici dell’USR per la richiesta di organico di sostegno, e alle altre istituzioni territoriali come
proposta di assegnazione delle risorse di competenza, considerando anche gli Accordi di Programma in
vigore o altre specifiche intese sull’integrazione scolastica sottoscritte con gli Enti Locali. A seguito di ciò,
gli Uffici Scolastici regionali assegnano alle singole scuole globalmente le risorse di sostegno secondo
quanto stabilito dall’ art 19 comma 11 della Legge n. 111/2011.
71
Finalità
- Creare un ambiente accogliente
- Centrare l’intervento sulla classe in funzione dell’alunno
- Sostenere l’apprendimento attraverso una revisione del curricolo, sviluppando attenzione in tutta la scuola;
- Promuovere l’attività di partecipazione di tutti gli studenti al processo di apprendimento
- Favorire l’acquisizione di competenze collaborative;
- Promuovere culture politiche e pratiche inclusive attraverso una più stretta collaborazione fra tutte le
componenti della comunità educante.
Destinatari
I destinatari dell’intervento per l’Inclusione scolastica sono, dunque, tutti gli alunni con Bisogni Educativi
Speciali, comprendenti.
- alunni con disabilità (con certificazione, ai sensi della Legge 104/92);
- alunni con Disturbi evolutivi specifici e Disturbi Specifici dell’Apprendimento (Legge 170/2010),
-alunni con svantaggio socio-economico, linguistico e/o culturale (Direttiva Ministeriale 27/12/2013).
Soggetti coinvolti
Risorse della Scuola
I soggetti coinvolti nel Piano di Inclusione sono: Dirigente Scolastico, Consigli di Classe, GLHI, Funzione
strumentale n°5, n°6 e n°7, Referenti per il sostegno (sc.Infanzia-primaria-secondaria), Referenti per la
dispersione scolastica (sc. Infanzia-primaria), Referenti GOSP, équipe medica, collaboratori professionali ai
servizi scolastici e assistenti alunni H, famiglie, associazioni ed altri enti presenti sul territorio.
Risorse del Territorio
 Osservatorio di area per la dispersione scolastica - Distretto n° 14 - Sede di coordinamento “R.
Franchetti”
 Comune di Palermo - Servizi sociali di Comunità- Via Messina Marine n°15 (Dott. G. Pulvirenti)
 Comune di Palermo - Dispersione scolastica- Via Messina Marine n° 15 - Via Notarbartolo n°21
(Operatore: A. La Malfa)
 UOS – NPIA Palermo 1- Via Velasquez n°11 (Dott.ri Scozzari, Simoncini, Schimenti, Vicari,
Passalacqua)
 Comune di Palermo- Centro sociale “S.Anna”- Piazza Kalsa- (Responsabile dott.ssa M.G. Vitale,
Assistente sociale dott.ssa L. Mendola)
 Associazione di volontariato “Cuore che vede” (Responsabile Prof. Pino Sclafani)
 Ministero della Giustizia- Tribunale dei Minori di Palermo
 CTP - Centro Territoriale Permanente per l’Educazione degli Adulti (EDA)- Distretto 3/41- c/o
I.C.S. “Sperone Pertini”.
72
 Comune di Palermo - Ufficio di mediazione penale (Responsabile dott.ssa Passantino)
 Comune di Palermo – Assistenti alla comunicazione ad personam
I suddetti soggetti nella misura di cui sotto:
Il Dirigente Scolastico è garante del processo di integrazione del ragazzo disabile. A tal fine assicura al
proprio Istituto: il reperimento di tutti gli ausili e/o attrezzature necessarie nel caso di precise esigenze
dell’alunno; la richiesta di organico di docenti di sostegno; collaborazione anche con Enti e Associazioni per
assicurare l’inclusione dell’alunno.
Il Consiglio di Classe è l’organo che deve fare il primo passo per l’inclusione dell’alunno e, lavorando in
equipe, ne facilita l’appartenenza al contesto socio-educativo del gruppo classe.
Al GLHI (gruppo di lavoro per l’handicap d’istituto) competono anche le problematiche relative a tutti i
BES. A tale scopo i suoi componenti sono integrati da tutte le risorse specifiche e di coordinamento presenti
nella scuola (funzioni strumentali, insegnanti per il sostegno, assistenti educativo-culturali (AEC), assistenti
alla comunicazione, docenti “disciplinari” con esperienza e/o formazione specifica o con compiti di
coordinamento delle classi e/o docenti prevalenti, genitori ed esperti istituzionali o esterni in regime di
convenzionamento con la scuola), in modo da assicurare all’interno del corpo docente il trasferimento
capillare delle azioni di miglioramento intraprese e un’efficace capacità di rilevazione e intervento sulle
criticità all’interno delle classi (CM n. 8 del 6 marzo 2013). Il GLHI si occupa di formulare progetti per la
continuità fra ordini di scuola.
Il GLI (gruppo di lavoro per l’inclusione) è un gruppo integrato da tutte le risorse specifiche e di
coordinamento presenti nella scuola. I compiti propri del GLI si estendono alle problematiche relative agli
alunni con BES. Del GLI fanno parte:
1. Dirigente scolastico
2. Vicario del dirigente e docenti fiduciari
3. Funzioni strumentali
4. Referente per il sostegno
5. Referente per la dispersione scolastica
6. Docenti di sostegno in servizio nell’Istituto
7. Docenti curricolari coordinatori/ docenti prevalenti di tutte classi
8. Presidente del Consiglio d’Istituto
9. Specialisti
10. Operatori assistenza specialistica
73
L’Assistente alla comunicazione, specialistico e igienico-sanitario forniscono l'assistenza per l'autonomia
e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici e sensoriali. L’intervento è attivato in presenza
di alunni con minorazioni fisiche, sensoriali o tali che ne riducano o impediscano l'autonomia.
I suddetti assistenti operano per la promozione della persona con Bisogni Educativi Speciali, soprattutto
nell’area dell’autonomia personale, dell’autosufficienza di base, della generalizzazione delle abilità apprese
nei vari contesti di vita e delle relazioni sociali. Collabora alla stesura e alla realizzazione degli obiettivi
previsti dal Piano di Inclusione Scolastica con il Consiglio di Classe.
Il Docente referente per il sostegno collabora con il Dirigente e con il personale della scuola per svolgere:
1. azione di accoglienza e tutoraggio dei nuovi docenti nell’area di sostegno;
2. azione di coordinamento con l’equipe medica;
3. stesura del Piano di Inclusione Scolastica;
4. azioni di coordinamento del GLH d’Istituto;
5. ricerca di materiali didattici utili al sostegno;
6. individuazione di adeguate strategie educative;
7. aggiornamento sull’andamento generale degli alunni certificati;
8. operazioni di monitoraggio;
Il Docente referente per i DSA collabora con il Dirigente e con il personale della scuola e svolge:
1. pianificazione degli incontri famiglia-docenti;
2. coordinamento per la compilazione del Piano didattico personalizzato;
3. individuazione di adeguate strategie educative;
4. ricerca e produzione di materiali per la didattica;
5. collaborazione nelle attività di formazione per i docenti;
6. coordinazione dei laboratori predisposti per alunni BES e DSA all’interno dell’istituto;
7. operazioni di monitoraggio.
Inoltre collabora con il referente per l’integrazione degli alunni stranieri e con i Consigli di classe
per gli alunni con BES per:
1. coordinamento incontri docenti/operatori specialisti/assistente sociale;
2. pianificazione intervento dello psicologo (classi e alunni, sportello);
3. ricerca di materiale per la didattica;
4. individuazione di adeguate strategie educative.
Il territorio
Il territorio è una risorsa importante per il soggetto disabile come in generale per tutti gli alunni. Il territorio
dà senso alle attività della scuola, integra e definisce il Progetto di Vita dell’alunno.
74
PIANO DI INCLUSIONE 1
Alunni diversamente abili (ADA)
Indicazioni normative
L. 104/1992, per la disabilità, e succ.mod. garantisce tra l’altro:
-
il diritto all'educazione e all'istruzione della persona handicappata nelle sezioni di scuola materna,
nelle classi comuni delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado e nelle istituzioni universitarie
L'integrazione scolastica che ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona
handicappata nell'apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.
L’assegnazione del docente di sostegno, degli assistenti per la comunicazione, autonomia e igienicosanitario,
La stesura delle documentazione che accompagna l’alunno nel percorso scolastico (Diagnosi
funzionale, Profilo dinamico funzionale, PEI)
D.P.R. 275/1999 Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai
sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo1997, n. 59 regolamenta:
- L'autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo
culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione,
formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla
domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire
loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di
istruzione e con l'esigenza di migliorare l'efficacia del processo di insegnamento e di
apprendimento.
-Le istituzioni scolastiche riconoscono e valorizzano le diversità, promuovono le potenzialità di ciascuno
adottando tutte le iniziative utili al raggiungimento del successo formativo.
- Le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità
-L'attivazione di percorsi didattici individualizzati, nel rispetto del principio generale
dell'integrazione degli alunni nella classe e nel gruppo, anche in relazione agli alunni in situazione
di handicap
-La realizzazione di iniziative di recupero e sostegno, di continuità e di orientamento scolastico e
professionale
DPR n. 122 del 22 giugno 2009 Valutazione degli alunni con disabilità
-La valutazione degli alunni con disabilità “certificata nelle forme e con modalità previste dalle disposizioni
in vigore è riferita al comportamento, alle discipline e all’attività” comma 4, del testo unico di cui al decreto
Legislativo n.297 del 1994, ed è espressa con voto in decimi.
-Per l’esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte, utilizzando le risorse finanziarie disponibili a
legislazione vigente, prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale di cui
all’articolo 11, comma 4, del decreto legislativo n. 59 del 2004 e successive modificazioni, corrispondenti
agli insegnamenti impartiti, idonei a valutare il progresso dell’alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai
livelli di apprendimento iniziali.
75
-Le prove sono adattate, ove necessario in relazione al Piano Educativo Personalizzato, a cura dei docenti
componenti la Commissione, Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del
superamento dell’esame e del conseguimento del diploma di licenza.
-Le prove dell’esame conclusivo del primo ciclo sono sostenute anche con l’uso di attrezzature tecniche e
sussidi didattici, nonché di ogni altra forma di ausilio tecnico loro necessario, previsti dall’articolo 315,
comma 1, lettera b),del testo unico di cui al decreto legislativo n.297 del 199.
-Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi, senza menzione delle modalità di svolgimento e
differenziazione delle prove.
-Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza è rilasciato un attestato di credito formativo.
Tale attestato è titolo per l’iscrizione e per la frequenza delle classi successive, ai soli fini del
riconoscimento di crediti formativi validi anche per l’accesso ai percorsi integrati di istruzione e
formazione.
Adempimenti della scuola, dei coordinatori e dei docenti dei consigli di classe, del docente di sostegno, dell’equipe medica (UOSNPIA). Documentazione.
- DIAGNOSI FUNZIONALE
Descrive i livelli di funzionalità raggiunti e la previsione di possibile evoluzione dell’alunno certificato. E’
stilata dagli operatori UOS-NPIA o specialisti privati con opportuna vidimazione dell’ASP. Viene eseguita
all’atto della prima segnalazione e deve essere aggiornata ad ogni passaggio da un ordine all’altro di scuola.
- PROFILO DINAMICO FUNZIONALE
Comprendente non solo le disabilità ma anche l’individuazione delle potenzialità e delle capacità da attivare
a livello didattico;
È uno strumento di raccordo tra la conoscenza dell’alunno, prodotta dalla diagnosi funzionale, e la
definizione di attività, tecniche, mezzi e materiali per la prassi didattica; nasce dalla collaborazione
tra scuola, operatori UOS-NPIA. e genitori. In esso si trovano le linee concrete di lavoro espresse in
obiettivi e l’analisi approfondita dei vari assi di sviluppo, che indicano cosa l’alunno è in grado di fare.
Il gruppo di programmazione propone strategie e metodologie per far progredire l’alunno rispetto
alla situazione di partenza. Il documento deve essere aggiornato nel passaggio da un ciclo all’altro o
da un ordine di scuola ad un altro.
- PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO
Il P.E.I. è il documento redatto dagli insegnanti curricolari e di sostegno, in collaborazione con genitori e
UOS-NPIA. Vengono descritti vincoli e risorse dell’alunno, interventi specifici predisposti in un
determinato periodo di tempo, indicatori di prestazione e standard di accettabilità, ai fini di realizzare il
diritto all’educazione e all’istruzione.
Gli obiettivi educativi e didattici devono essere concordati da tutti i membri del Consiglio di classe, in
maniera tale che interventi e finalità seguano una linea comune.
Il P.E.I., prende in considerazione:
 le attività proposte;
 le scelte metodologiche;
 i tempi di realizzazione;
 le verifiche e i criteri di valutazione
Tale programma personalizzato dovrà essere finalizzato a far raggiungere a ciascun alunno con
disabilità, in rapporto alle sue potenzialità, ed attraverso una progressione di traguardi intermedi,
obiettivi di autonomia, di acquisizione di competenze e di abilità motorie, cognitive, comunicative ed
76
espressive, e di conquista di abilità operative, utilizzando anche metodologie e strumenti differenziati
e diversificati.
Alle verifiche periodiche partecipano gli operatori scolastici (insegnanti di classe, insegnante di sostegno,
insegnante psicopedagogista), gli operatori dei servizi dell'UOS-NPIA ed i genitori dell'alunno (D.P.R.
24/2/94- art. 6).
Gli incontri verranno opportunamente concordati e calendarizzati a cura del Dirigente Scolastico, e per ogni
incontro verrà redatto apposito verbale.
Il PED Piano educativo - didattico D.M. 331/98 è redatto dal Consiglio di Classe e motiva, anche in base ai
risultati pregressi, la richiesta di ore di sostegno.
PIANO DI INCLUSIONE 2
Alunni con DES e con Disturbo specifico dell’Apprendimento (DSA)
Indicazioni normative
Legge n. 170/2010, D.M. 12 luglio 2011 e Accordo Stato Regioni del 27 luglio 2012 che ha stabilito quanto
segue:
-
L’obbligo delle Regioni di accreditare degli Enti Certificanti;
-
L’indicazione delle caratteristiche che tali Enti devono avere (fondamentali l’équipe di lavoro e
l’esperienza nel campo);
-
L’indicazione, per gli alunni delle classi terminali, di presentare la diagnosi non oltre il 31 marzo;
-
La proposta di un modello unico di diagnosi in cui siano presenti, tra l’altro, indicazioni operative
chiare per la prassi didattica.
Adempimenti della scuola, dei coordinatori e dei docenti dei consigli di classe
-
La diagnosi non deve risalire a più di 3 anni (controllo del coordinatore di classe in segreteria
didattica);
-
La famiglia richiede alla scuola (mediante un modello fornito dalla segreteria didattica)
l’elaborazione del PDP (Piano Didattico Personalizzato);
-
Entro 3 mesi bisogna elaborare il PDP. Nella predisposizione della documentazione in questione è
fondamentale il raccordo con la famiglia. Nel PDP sono elencate tutte le misure compensative e
dispensative che il consiglio di classe decide di adottare per l’alunno, nonché tutte le strategie
didattiche, le metodologie e gli strumenti che si ritengano opportuni;
Sulla base di tale documentazione, nei limiti della normativa vigente, vengono predisposte le modalità
delle prove e delle verifiche in corso d’anno o a fine Ciclo;
- Nei consigli di classe di ottobre verrà redatta una bozza di PDP che il coordinatore successivamente
sottoporrà in un incontro ai genitori e, se disponibili, agli specialisti sanitari. Il consiglio di classe,
nella seduta di novembre, apporterà le eventuali modifiche prendendo atto delle indicazioni della
famiglia e degli operatori sanitari, e predisporrà il PDP.
77
-
Il PDP va consegnato dal coordinatore alla segreteria didattica che provvederà ad inoltrarne copia
alla famiglia, con lettera protocollata; dovrà essere firmato dal Dirigente scolastico, dal Consiglio di
classe, dalla famiglia.
-
Si prevedono incontri periodici con la famiglia (in orario di ricevimento e in occasione dei consigli di
classe);
-
Tutte le misure adottate dalla scuola vanno scritte nel POF;
Nel caso di studenti privi di diagnosi, ma in cui si sospetta la presenza di DSA, la scuola deve darne
comunicazione alla famiglia, che si incaricherà di contattare gli specialisti. Gli insegnanti dovranno stilare
una relazione con le proprie osservazioni da consegnare agli specialisti.
PIANO DI INCLUSIONE 3
Alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES)
Presentazione dell’alunno (incontro Dirigente, docenti referenti, insegnanti, GLH, personale non docente)
Rilevazione delle difficoltà
Il docente referente e/o funzione strumentale che si occupa del disagio, ad inizio ottobre, rileverà i casi di
alunni “a rischio” attraverso incontri con i Consigli di classe. I docenti saranno invitati a compilare la
“Scheda per la rilevazione di alunni in disagio” e comunque a fornire tutte le notizie e i materiali che
riterranno necessari.
Le segnalazioni potranno avvenire, naturalmente in corso d’anno, qualora se ne presenti la necessità. La
scheda elaborata in maniera dettagliata verrà inoltrata al Dirigente Scolastico e/o alle funzioni strumentali
interessate.
Il Dirigente Scolastico, il docente referente e/o funzione strumentale, dopo aver esaminato le relazioni dei
casi segnalati, insieme al coordinatore delle classi coinvolte convocherà le famiglie degli alunni interessati.
Le famiglie, qualora lo ritenessero opportuno, consulteranno gli esperti dell’equipe medica per valutare un
primo approccio di intervento. Si ritiene in quella sede di far sottoscrivere ai genitori un breve verbale
redatto alla fine dell’incontro su quanto la scuola ha comunicato in merito alle difficoltà del minore e all’iter
diagnostico da intraprendere.
Pianificazione dell’intervento
Sulla base di quanto sopra rilevato il Consiglio di classe pianifica l’intervento e, se necessario, predispone il
piano didattico personalizzato, con raccordo scuola-famiglia.
Intervento
Attuazione del piano concordato.
Verifica e valutazione dell’intervento
Al fine di verificare l’andamento dell’intervento e la necessità di eventuali cambiamenti ad esso, si terranno
incontri periodici nell’ambito dei Consigli di classe o, se necessario, con sedute appositamente convocate.
78
Nella fase di valutazione iniziale saranno compilate le griglie di osservazione (in allegato) relative alle
seguenti aree:
-
area cognitiva
-
area affettiva relazionale
-
area dei linguaggi e della comunicazione
-
area della percezione e della sensorialità
-
area motoria
-
area dell’autonomia
-
area degli apprendimenti
Nella fase di valutazione in itinere e finale dell’andamento didattico si terrà conto dei seguenti criteri di
valutazione:
-
situazione di partenza, evidenziando le potenzialità dell’alunno
-
finalità e obiettivi da raggiungere
-
esiti degli interventi realizzati
-
livello globale di crescita e preparazione raggiunti.
Documentazione
Scheda di rilevazione, PDP, interventi, percorsi, verifiche, incontri con esperti ed operatori saranno tutti
documentati e raccolti nel fascicolo personale riservato dell’alunno.
Parte I – Analisi dei punti di forza e di criticità (da ott a giu. a.s. 2014-2015)
A. Rilevazione dei BES presenti:
1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3)
TOT. n° 209
6(sc.inf.)
53 (sc.prim.)
150 (sc.sec.)
46
 minorati vista
0
 minorati udito
0
4 (sc. Inf.)
16 (sc. Prim.)
26 (sc. Sec)
 Psicofisici
2. disturbi evolutivi specifici
4
 disturbi del linguaggio
1 (sc. prim.)
 DSA
3
79
1 (sc.prim.)
2 (sc. sec.)
 ADHD/DOP
0
 Altro
0
2
1 (sc.prim.)
1 (sc.sec.)
3. Borderline cognitivo
4. svantaggio (indicare il disagio prevalente)
157
17 (sc. Prim.)
 Socio-economico
 Linguistico-culturale
121 (sc.sec)
17 (sc.prim.)
2 (sc.inf.)
Segnalati ai servizi
del territorio
 Disagio comportamentale/relazionale

121 (sc.sec)
17 (sc.prim.)
2 (sc.inf.)
Disagio comportamentale/relazionale
Segnalati ai servizi del
territorio

Un gruppo numeroso di
alunni
Altro (devianza giovanile/bullismo)
Totali
N° PEI redatti dai GLHO
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitaria
46
5
3 (sc. sec.)
2 (sc. prim.)
N° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria
7
1 (sc.prim.)
6 (sc.sec.)
Prevalentemente utilizzate in…
Attività individualizzate e di piccolo
gruppo in classe
B. Risorse professionali specifiche
Insegnanti di sostegno
6 docenti titolari (sc. sec)
80
Sì / No
si
si
2 docenti assegnazione provv. (sc.sec.)
7 docenti supplenti 30 giu. ’15 (sc.sec.)
2 docenti spezz.orari per integrazione (sc.sec.)
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
3 docenti titolari (sc.prim.)
1 docente assegnazione provv.
5 docenti spezz.orari per integrazioni (sc.prim.)
2 docenti titolari (sc.inf.)
1 docente 30 giu. ’15 -12 ½ ore (sc.inf.)
2 docenti spezz.orari per integrazione (sc.inf.)
Assistenti specializzati
4 collaboratori prof. ai servizi scolastici e ass. alunni
H (1 sc.inf/ 2 sc.prim./1 sc.sec.)
9 Assistenti alla comunicazione (Comune) assegnati
agli alunni ad personam (5 sc.sec/ 2 sc.prim /2
sc.inf)
Attività individualizzate e di piccolo
gruppo
Attività laboratoriali integrate (classi
aperte, laboratori protetti, ecc.)
Interventi supporto psicopedagogico in
classe e individuale- supporto didatticoAttività d’ascolto alunni, famiglie,
docenti-Coordinamento operatori del
territorio
Psicologi- Interventi supporto
psicopedagogico in classe- Attività
d’ascolto alunni, famiglie, docentiAttività di tutoraggio docente di sostegno
neoassunto
3 Funzioni strumentali / 18 Docenti coordinatori/10
insegnanti prevalenti
3 Referenti (1 dispersione- 2 sostegno sc.prim.-sec.)
Psicopedagogisti e affini esterni/interni
1 OPT Osservatorio di area
Docenti tutor/mentor
si
si
si
si
si
Altro:
C. Coinvolgimento docenti curricolari
Coordinatori di classe e simili
Docenti con specifica formazione
Altri docenti
Attraverso…
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva
Altro:
Sì / No
si
si
si
si
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva
Altro:
Partecipazione a GLI
Rapporti con famiglie
Tutoraggio alunni
Progetti didattico-educativi a prevalente
tematica inclusiva
Altro:
si
si
si
si
D. Coinvolgimento personale ATA
Assistenza alunni disabili
Progetti di inclusione / laboratori integrati
Altro:
81
si
si
si
si
Sì / No
si
si
Sì / No
E. Coinvolgimento famiglie
Informazione /formazione su genitorialità
e psicopedagogia dell’età evolutiva
Coinvolgimento in progetti di inclusione
Coinvolgimento in attività di promozione
della comunità educante
Altro:
si
si
si
Sì / No
F.
Rapporti
con
servizi
sociosanitari
territoriali
e
istituzioni
deputate
alla
sicurezza
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla
disabilità
Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su
disagio e simili
Procedure condivise di intervento sulla disabilità
Procedure condivise di intervento su disagio e simili
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
Altro:
no
si
si
si
si
si
G. Rapporti con privato sociale
e volontariato
Progetti territoriali integrati
Progetti integrati a livello di singola scuola
si
si
Sì / No
H. Formazione docenti
Strategie e metodologie educativo-didattiche / gestione della
classe
si
Didattica speciale e progetti educativo-didattici a prevalente tematica
inclusiva
Didattica interculturale / italiano L2
Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)
Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:
0 1 2
Aspetti politici, decisionali e organizzativi coinvolti nel cambiamento inclusivo
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli
insegnanti
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in
rapporto ai diversi servizi esistenti;
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle
decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi
formativi inclusivi;
Valorizzazione delle risorse esistenti
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione
dei progetti di inclusione
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema
scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento
lavorativo.
Altro:
82
X
X
X
X
* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo
Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici
Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno
Aspetti politici, decisionali e organizzativi coinvolti nel cambiamento inclusivo
 Collegio dei Docenti – Dirigente Scolastico – Funzioni strumentali/referenti
 Potenziamento del tutoring all'interno dei Consigli di Classe
 Procedure di ricezione e gestione della documentazione e della rilevazione dei B.E.S

Procedure di responsabilizzazione dei genitori nell’avvio all’iter diagnostico e nella restituzione dei risultati raggiunti
Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti
 Corsi di autoformazione e formazione sui BES –( H- DSA-DES) e creazione di un archivio sulla
relativa documentazione sul sito della scuola.
Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
 Utilizzando PEI e PDP la valutazione sarà adeguata al percorso personale con puntualizzazione ed
esplicitazione nel PDP di precisi criteri di valutazione comuni a tutti i consigli di classe da adeguare
all’esigenza dell’alunno.
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola
 Corsi di recupero e rinforzo, laboratori ( eventuali progetti PON F 3, Fondi L. 440/97)
 Sportelli d’ascolto per docenti, alunni e genitori
Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi
esistenti
 Attività di counseling con l’Osservatorio di area e con i Servizi sociali di comunità, attivazione percorsi
educativo-didattici presso il centro sociale S. Anna (Progetto Merlino), e inserimento presso associazione di
volontariato “Cuore che vede” per recupero della devianza giovanile e percorsi educativo - didattici volti in
entrambi i casi all’ammissione alla classe successiva o al superamento degli Esami di Stato per gli studenti
pluriripetenti.
Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano
l’organizzazione delle attività educative
 Valorizzare il ruolo delle famiglie nella progettazione (GLHI- riunioni plenarie con operatori del territorio) e
nella partecipazione agli eventuali progetti pomeridiani PON F3
Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;
 Organizzazione del GLI
 Articolazione di gruppi di lavoro di formazione, approfondimento e progettazione su specifici focus
Valorizzazione delle risorse esistenti
 Piattaforma informatica per la raccolta dei materiali didattici e catalogazione.
 Ricognizione delle competenze dei docenti interni e valorizzazione delle stesse nella
progettazione di momenti formativi
Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione
 Progetti d’istituto
 Progetti Area a rischio
 Progetti L.440/97 (arricchimento e ampliamento dell’offerta formativa)
Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i
diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.
 Contatti e incontri con i diversi ordini di scuola
 Contatti e coordinamento delle attività di orientamento rivolti agli alunni e contatti e coordinamento
con gli enti del territorio per avvio a corsi di formazione professionali per operatori in vari settori.
Si precisa che il presente Piano annuale di inclusività potrebbe subire, nel mese di settembre, delle
modifiche e/o delle integrazioni in base alle risorse assegnate alla scuola
83
SCELTE ORGANIZZATIVE
9. Organizzazione dell’Istituto
9.1. - Organigramma
Collegio dei
docenti
Funzioni
Strumentali
Comitato di
valutazione
Dirigente
Scolastico
Referenti
Dipartimenti
Gruppi di
lavoro
Commissioni
Collaboratore D.S.
(ex vicario)
Secondo
Collaboratore
Direttore Servizi
Generali ed
Amministrativi
Fiduciari
plesso
Coordinatori di
classe Sec 1°
Staff della Presidenza
Dirigente Scolastico: Prof.essa Vincenza Piscitello
Collaboratori di Presidenza: Prof.ssa Girolama Ferraro, Prof.ssa Maria Letizia Bruno.
Docenti responsabili (Fiduciari) dei Plessi Scolastici:
Plesso Scolastico “P. S. Mattarella”: Ins.te Giovanna Spanò
Plesso Scolastico “Luigi Natoli”: Ins.te Maria Concetta Garraffa
Plesso Scolastico Industriale : Ins.te Maria Cottone
Coordinatori classi Scuola Secondaria di Primo Grado
CLASSI
DOCENTI
1A
IOVINO
2A
BILOTTA
3A
COTICCHIO
1B
LA RUSSA
2B
BRUNO
3B
ANDREONI
1C
PELLITTERI
2C
ANELLO
3C
SCARPELLO
1D
ROMEO
2D
CIVELLO
3D
MORELLO
1E
PIPITO’
2E
LA ROCCA
3E
MARSALA
2F
SALVIA
3F
BATTAGLIA
84
Consiglio di
Istituto
Giunta
Esecutiva
Il Consiglio d’Istituto
Di durata triennale, il Consiglio di Istituto è un organo eterogeneo composto da personale docente, personale
A.T.A. e genitori. Il Dirigente Scolastico ne fa parte di diritto, le altre componenti sono tutte elette. Il Consiglio è
presieduto da un rappresentante dei genitori, eletto a maggioranza nella seduta di insediamento dell’organo
collegiale.
Presidente
Signor Caracausi Giuseppe
Componente Docente
Andreoni Beatrice
Bruno Maria Letizia
Civello Gabriella
Cocco Celestina
Cottone Maria
Dulcimascolo Caterina
Ferraro Girolama
Spanò Giovanna
Segretario
Ins. Dulcimascolo Caterina
Componente Genitori
Di Stefano Francesco Paolo
Federico Concetta
Piano Anna Maria
Rizzo Francesca
Tarantino Sabrina
Tumminello Carolina
Vaccaro Vincenza Loredana
Componente Personale A.T.A.
Longo Maria Domenica
Sorci Giuseppa
Dirigente Scolastico
Prof.essa. Piscitello Vincenza
La Giunta esecutiva
Il Consiglio elegge al proprio interno una Giunta esecutiva, composta da 1 docente, 2 genitori, 1
rappresentante del personale ATA. Della Giunta fanno parte di diritto il Dirigente Scolastico, che la presiede, e il
Direttore Amministrativo.
La Giunta prepara il lavoro, per snellire e agevolare le decisioni che verranno deliberate al Consiglio.
9.2- Organizzazione degli uffici di segreteria
La Segreteria è un servizio fondamentale per la vita del nostro Istituto: la documentazione relativa agli alunni, ai
docenti e a tutto il personale che collabora con l’istituzione scolastica, consente la trasparenza e la tutela dei
diritti di ciascuno di noi.
Collaborare con il personale è necessario affinché ogni evento scolastico, dall’uscita didattica all’assemblea con i
genitori, alle iscrizioni degli alunni, sia regolamentata, documentata e autorizzata dal punto di vista giuridico.
Rispettare termini e date, consegnare in tempo debito modelli e bollettini, firmare avvisi sui diari, sono azioni che
permettono di tutelare innanzitutto i diritti dei genitori e degli alunni.
85
ORGANIGRAMMA SERVIZI AMMINISTRATIVI
DSGA
MARIA FRANCESCA
PARISI
UFFICIO
GESTIONE
ALUNNI
UFFICIO
GESTIONE
DEL PERSONALE
ASS. AMM.
ASS. AMM.
MUSSO CATERINA MARIA
TORTORICI CARMELA
UFFICIO
GESTIONE
CONTABILITA’
BILANCIO
ASS. AMM.
BASSI CONCETTA
LONGO M.DOMENICA
SAMMARTINO CONCETTINA
GESTIONE
MAGAZZINO e
PATRIMONIO
ASS. AMM.
SAMMARTINO CONCETTINA
Il ricevimento dell’utenza si effettua:
per l’Ufficio Gestione Alunni
nei giorni di lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 9,00 alle ore 11,00
ed il mercoledì dalle ore 15,00 alle ore 18,00
per l’Ufficio Gestione Personale
nei giorni di lunedì e mercoledì dalle ore 10,00 alle ore 12,00, il venerdì dalle 11,30 alle ore
alle ore 13,30 ed il martedì dalle ore 14,15 alle ore 16,30
I Servizi ausiliari dei collaboratori scolastici
I compiti assegnati ai collaboratori scolastici sono quelli propri del profilo di appartenenza come
riportati nel C.C.N.L. 24/07/2003 (Tab. A Area A). Esegue, nell’ambito di specifiche istruzioni e con
responsabilità connessa alla corretta esecuzione del proprio lavoro, attività caratterizzata da procedure
ben definite che richiedono preparazione non specialistica. E’ addetto ai servizi generali della scuola
con compiti:
- di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, nei periodi immediatamente
antecedenti e successivi all’orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico;
- di pulizia dei locali, degli spazi scolastici e degli arredi;
- di vigilanza sugli alunni compresa l’ordinaria vigilanza e l’assistenza necessaria durante il pasto
nelle mense scolastiche ,di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione
con i docenti.
Nell’espletamento dei predetti compiti dovranno essere osservate le seguenti istruzioni operative:
A – La funzione primaria del collaboratore scolastico è quella della vigilanza sugli allievi. A tale scopo
devono essere tempestivamente segnalati al Dirigente Scolastico tutti i casi di indisciplina, pericolo,
mancato rispetto degli orari e dei regolamenti, classi scoperte, ecc...; nessun allievo deve sostare nei corridoi
durante l’orario delle lezioni e neppure sedere sui davanzali per il pericolo di infortunio. Il servizio prevede
86
la presenza al posto di lavoro e la sorveglianza nei locali contigui e visibili dallo stesso posto di lavoro oltre
ad eventuali incarichi accessori quali: controllo chiavi, apertura e chiusura locali, ecc. …
B – La vigilanza prevede anche la segnalazione di atti vandalici che, se tempestiva, può permettere di
individuare i responsabili.
C – Gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria devono esser segnalati al collaboratore
scolastico individuato quale responsabile dell’incarico specifico a norma dell’art. 47 del CCNL Scuola 2007.
D – Per pulizia s’intende: lavaggio pavimenti, zoccolino, banchi, lavagne, vetri, ecc. …, utilizzando i
normali criteri per quanto riguarda ricambio dell’acqua di lavaggio e uso dei prodotti di pulizia e
sanificazione.
Collegio dei Docenti: Docenti di Scuola dell’Infanzia, Primaria, Secondaria di 1° Grado.
Comitato per la valutazione dei docenti (Durata triennale per gli Anni Scolastici 2015-2016; 2016-2017;
2017-2018): Membri effettivi della Componente Docenti: Bruno Maria Letizia, Ferraro Girolama (membri scelti
in seno al Collegio dei Docenti), Dulcimascolo Caterina (membro scelto in seno al Consiglio d'Istituto). Membri
effettivi della Componente Genitori: Signora Fanale Pietra e Signora Tarantino Sabrina (membri scelti in seno al
Consiglio d'Istituto).
9.3 - Supporto Organizzazione Didattica
Funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa
Aree di intervento
1




Docente responsabile
Coordinamento, monitoraggio e valutazione del P.O.F.
Produzione strumenti di monitoraggio e valutazione
Referente prove Invalsi
Valutazione dell'Istituto
Dulcimascolo
Caterina
2
 Coordinamento e gestione della progettazione curricolare.
 Organizzazione e gestione del materiale didattico e della documentazione
didattica.
 Produzione materiali didattici.
 Coordinamento Commissione permanente per il curricolo verticale
 Rilevazione fabbisogno formativo docenti
3
Scarpello
 Coordinamento ed organizzazione delle azioni di continuità infanzia primaria - secondaria I Grado.
Maria
 Orientamento
Giuseppina
 Promozione iniziative per gli studenti
Mariolo
 Responsabile nuove tecnologie: Gestione aule di informatica,
Calogero
Coordinamento, informatizzazione dei dati della valutazione e
produzione dei relativi documenti.
 Promozione azioni per il miglioramento delle competenze digitali degli
studenti
Marsala Carmela
 Dispersione Scolastica Scuola Secondaria di Primo Grado
Nunzia
Rini
 Servizio socio - psicologico della scuola.
Roberta
Coordinamento dei rapporti con l’osservatorio locale e Provinciale.
Referente GOSP. Scuola Primaria - Infanzia.
La Russa
 Servizio socio - psicologico della scuola.
Gabriella
Coordinamento dei rapporti con l’osservatorio locale e Provinciale.
Referente GOSP. Scuola Secondaria I Grado.
4
5
6


7


87
Civello
Gabriella
I Referenti
Attività sportive: Ins.te D'anna.
Visite brevi e viaggi di istruzione : Ins.te Andreoni Beatrice Annunziata Maria (Scuola Secondaria di 1° grado)
Ins.te Nicoletta Zuccarello (Scuola Primaria L. Natoli), Ins.te Giovanna Spanò
(Scuola dell'Infanzia e Primaria P. S. Mattarella).
Coordinamento gruppo H : Ins.te Olimpia Sirchia (Scuola dell’Infanzia e Scuola Primaria),
Ins.te Alessandro Pisciotta (Scuola Secondaria di 1° grado).
Legalità ed Educazione alla Salute: Ins.te Romeo.
Dispersione Scolastica Scuola Primaria Ins.te Rondinella
Coord.to progetti: Ins.te Ferraro Girolama
Registro Elettronico Scuola Secondaria di Primo Grado e Primaria: Prof.essa Bruno Letizia
Educazione musicale e Attività culturali: Ins.te Pellitteri
Commissione allievi Scuola Secondaria I Grado: (3 Unità)-Andreoni-Civello-Morello.
Referente e responsabile sito dell’Istituto : prof. Alagna Biagio
Referente interno della sicurezza: prof. Rametta
Responsabile sicurezza ( R.S.P.P.):
Rappresentante dei lavoratori (R.L.S) per la sicurezza: Ferraro Girolama
R.S.U.: Di Liberto Edda; Ferraro Girolama, Morello Silvana
O.P.T. : Dott.ssa Carla Cordaro.
R.E.P.
Ogni Osservatorio di Area, in raccordo con l’Osservatorio Provinciale, ha proceduto all’individuazione di
“Reti per l’Educazione Prioritaria” (R.E.P.) per ciascuna macroarea e che in seno ad una riunione del nostro
Osservatorio si è sentita l'esigenza di costituire una microrete tra scuole del territorio, precisamente tra la
nostra Istituzione e gli Istituti Comprensivi Sperone/ Pertini e Renato Guttuso, per affrontare in sinergia con
i servizi sociali, problematiche comuni. La nostra Istituzione Scolastica coordina le riunioni in seno alla
R.E.P. costituita. La R.E.P. costituita con gli Istituti Comprensivi Sperone/ Pertini e Renato Guttuso ha
messo in atto interventi integrati e mirati a sostegno del successo scolastico e formativo nel rispetto e nella
specificità dei bisogni individuati, prevedendo altresì azioni condivise sintoniche con i bisogni del contesto
sociale del proprio territorio.
Commissioni
Articolazioni del Collegio, si riuniscono nei primi giorni di settembre per attività di supporto alla didattica.
Per l’anno scolastico in corso hanno operato le seguenti Commissioni: 1.Revisione documenti fondamentali
della Scuola: Regolamento di Istituto, Patto di Corresponsabilità, Carta dei Servizi, P.O.F. 2. Costituzioni
classi. 3. Viaggi, visite guidate. 4. Didattica Inclusiva (BES). 5. Accoglienza. 6. Continuità e orientamento.
7. Competenze chiave di Cittadinanza. 8. Nuove tecnologie e PON 2014-2020 : rilevazione bisogni e
definizione proposte progettuali. 9. Orario.
Gruppi di lavoro per discipline/aree disciplinari
(vedasi area curricolare)
Nucleo di autovalutazione
Ins.ti Bilotta Giulia, Macaluso Daniela, Lupo Rita Maria , Dulcimascolo Caterina ( funzione
strumentale con funzione di coordinamento)
88
9.4 - Criteri per l’utilizzo del personale.
Per l’assegnazione del personale docente alle Funzioni Strumentali, così come a qualsiasi altra referenza o
incarico specifico di docenza, il Collegio ha approvato i seguenti criteri. A ciascun criterio corrisponde un
determinato punteggio.
- Le competenze relative alle singole attività PUNTI 5
- Le esperienze svolte antecedentemente PUNTI 2
- La continuità nello svolgimento delle specifiche mansioni con approvazione positiva precedente
PUNTI 2
- A parità di competenze, l’anzianità di servizio nel ruolo e/o nella scuola PUNTI 1
89
10. Le tradizioni della scuola
10.1- L’Istituto sebbene ha una storia giovane, perché nato nell’anno scolastico 2000 – 01, ha mirato fin
dall’inizio del suo operato a sviluppare ed a incoraggiare iniziative e tradizioni che consolidano il senso di
identità e di appartenenza al gruppo, tra le quali:
-
Giornata della merenda. Alunni e genitori si attivano ogni anno ad organizzare “una giornata di
solidarietà”, con allestimento, nell’Auditorium della sede centrale, di un banchetto con merende,
dolci di vario tipo, che vengono preparati dalle mamme e comprati da alunni, insegnanti e genitori,
con l’obiettivo di devolvere il guadagno a favore di famiglie disagiate;
-
Mercatino di Natale : I docenti regalano oggetti per un mercatino, gestito dalle classi, il cui ricavato
è devoluto in beneficienza;
-
Organizzazione di feste in prossimità della ricorrenza natalizia, con partecipazione dei genitori. Tali
incontri non formali agevolano una maggiore conoscenza e familiarità reciproca;
-
Mostra di fine anno dei prodotti realizzati (ceramica, gesso, cartelloni…), per favorirne la
conoscenza e la socializzazione a tutti;
-
Saggi di Natale e di fine anno. Gli alunni si esibiscono in canti, coreografie di funky, esecuzioni
corali e strumentali e rappresentazioni teatrali in lingua inglese per far conoscere ai compagni ed alle
famiglie i prodotti delle attività svolte durante l’anno scolastico.
Le GIORNATE PARTICOLARI DA RICORDARE, costituiscono per i nostri allievi momenti importanti di
apprendimento e di confronto, di comprensione di messaggi diversi mediante diversi supporti (cartacei,
informatici e multimediali); interazione in gruppo comprendendo i diversi punti di vista e valorizzando le
proprie e le altrui capacità; elaborazione di argomentazioni coerenti, acquisizione ed interpretazione critica
delle informazioni ricevute.
Vengono attivati i seguenti Interventi educativi:
 Conversazione in classe al fine di avviare con gli studenti una riflessione critica sulle loro
preconoscenze;
 Visioni di film e/o documentari inerenti il tema o partecipazione a manifestazioni;
 momenti di approfondimento storico, di lettura e di ricerca.
Le GIORNATE PARTICOLARI che costituiscono un momento di crescita educativa per i nostri
studenti nelle Competenze Chiavi di Cittadinanza sono le seguenti, in un elenco che non vuole essere
esaustivo:







4 novembre: Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate
20 novembre: Giornata mondiale dei diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza
27 Gennaio: Giorno della Memoria per le vittime della Shoah
10 Febbraio: "Giorno del ricordo" delle vittime delle foibe
9 Maggio: Festa dell'Europa
23 Maggio: Giornata della Legalità in ricordo della morte di Giovanni Falcone e Paolo
Borsellino
2 Giugno: Festa della Repubblica
90
11. Iniziative per i genitori
11.1- Sul piano educativo è di prioritaria importanza individuare le forme di partecipazione delle famiglie
alla vita scolastica. E' infatti indispensabile che i genitori assumano responsabilità dirette nel processo formativo
dei loro figli, favorendo così un'armonica continuità tra vita scolastica e vita familiare. Il contributo dei genitori,
attuato attraverso la condivisione di momenti di lavoro e di formazione, non solo contribuirà al miglioramento
del servizio, ma rafforzerà la consapevolezza del loro ruolo attivo nella costruzione del bene comune. Mettendo
a disposizione della comunità le proprie competenze, i genitori contribuiranno ad avviare una crescita
consapevole ed equilibrata dei futuri cittadini.
Le principali iniziative previste per il raggiungimento di questi obiettivi sono elencate qui di seguito:






iniziative finalizzate al coinvolgimento dei genitori per migliorare la comunicazione, la collaborazione e
la conoscenza dei ragazzi;
consulenze periodiche affidate alla psicopedagogista;
attuazione di forme di collaborazione con l’Osservatorio Provinciale Messina Marine con sede e
coordinamento: Scuola Media Statale R. Franchetti, Viale Amedeo D’Aosta n° 52
interventi finalizzati alla crescita della sensibilità pedagogica e culturale e delle problematiche
adolescenziali, a fornire stimolo e aiuto per superare le situazioni di disagio;
realizzazione di attività organizzate in collaborazione con altre scuole, con soggetti esterni o strutture
socio-sanitarie per favorire l’integrazione della scuola con il territorio.
il servizio di preparazione agli Esami di stato conclusivi del primo ciclo grazie alla convenzione con
l’Associazione “ Cuore che vede”
Durante l'anno scolastico, i momenti salienti della collaborazione scuola-famiglia saranno rappresentati dai
seguenti eventi:
 assemblea generale in vista delle elezioni dei rappresentanti di classe;
 presentazione del POF;
 partecipazione al Consiglio d'Istituto e ai Consigli di Classe, d’interclasse ,d’intersezione;
 colloqui individuali con i singoli Docenti;
 assemblea di classe con la partecipazione di genitori e insegnanti;
 colloqui per appuntamento su richiesta dei genitori e degli insegnanti.
Questi incontri consisteranno in discussioni collettive, per trattare argomenti di interesse generale e
in colloqui individuali.
Nella consapevolezza che il Piano dell’Offerta Formativa si può realizzare solo attraverso la partecipazione
responsabile di tutte le componenti della comunità scolastico e che la sua realizzazione dipenderà quindi
dall’assunzione di specifici impegni da parte di tutti, l’Istituto ha predisposto il seguente Patto di
corresponsabilità tra scuola, famiglia ed alunni che viene firmato dal Dirigente scolastico, dalle famiglie e
dagli alunni per un adempimento non formale ma per una autentica condivisione con le famiglie e gli allievi
delle regole e dei modelli di comportamento che costituiscono le premesse indispensabili per la
realizzazione di un ambiente favorevole all’ apprendimento. Si riporta qui di seguito il Patto di
corresponsabilità che , pur costituendo un autonomo documento, si riporta nel P.O.F.
91
Patto di corresponsabilità tra scuola-famiglia-alunni
La scuola si impegna a…


Fornire un’adeguata formazione
culturale e di crescita
dell’alunno/a
La famiglia si impegna a…
Rispettare il ruolo e la funzione
degli
insegnanti
senza
interferire
nelle
scelte
metodologiche e didattiche.

L’alunno si impegna a…
Rispettare il ruolo e il lavoro
degli insegnanti utilizzando
anche un linguaggio e un
atteggiamento decoroso.




Garantire la puntualità e la
continuità del servizio scolastico.
Venire incontro alle esigenze
particolari
delle
famiglie
consentendo uscite anticipate o
entrate posticipate motivate e
regolamentate fatta eccezione per
la scuola dell'Infanzia.
Stabilire regole certe e condivise,
contenute nel regolamento di
Istituto e farle rispettare.
Accettare con spirito di
collaborazione gli eventuali
richiami o provvedimenti
disciplinari a carico del figlio/a
finalizzati alla sua maturazione
Garantire:

il rispetto dell’orario di entrata e
uscita del figlio.

la regolarità della frequenza.

la giustificazione delle assenze e
dei ritardi.

Limitare le entrate posticipate e le
uscite anticipate a casi eccezionali.

Prendere visione del regolamento
scolastico di Istituto.

Responsabilizzare il figlio sul
rispetto delle regole della scuola e
del vivere civile.

Rispettare l’orario di entrata e
uscita dalla scuola.

Rispettare la regolarità
frequenza scolastica.

Curare la giustificazione delle
assenze.
della

Non chiedere uscite anticipate
senza un valido motivo nè
presentarsi oltre l’orario di
ingresso previsto.
 Rispettare il regolamento
Istituto e del vivere civile.
di

Fornire mezzi, strumenti e
strutture adeguate per una serena
attività didattica.

Responsabilizzare il figlio sul
rispetto di arredi, strumenti e
strutture messe a disposizione
della scuola.

Rispettare arredi, strumenti e
strutture messi a disposizione
dalla scuola.

Garantire il rispetto e la sicurezza
degli alunni prevenendo e
controllando fenomeni di
bullismo, vandalismo, tentativi di
diffusione di sostanze stupefacenti
in collaborazione con le famiglie e
le istituzioni territoriali.

Segnalare
situazioni
critiche,
fenomeni di bullismo/vandalismo
nelle classi e nella scuola.

Non assumere atteggiamenti
negativi (bullismo, vandalismo).


Promuovere atteggiamenti di
proficua e reciproca
collaborazione con i docenti.
Segnalare situazione critiche
fenomeni di bullismo/vandalism
nelle classi e nella scuola.


Sostenere
gli
alunni
nel
superamento
delle
difficoltà
incontrate.

Sostenere il figlio nel suo lavoro
scolastico e seguire gli eventuali
suggerimenti dei docenti.

Informare la scuola su eventuali
problematiche che possano
incidere sulla sua crescita.
92

Aiutare i compagni in difficoltà.
Comunicare agli insegnanti le
proprie difficoltà impegnandosi
con serietà a seguire i consigli
ricevuti.

Promuovere l'accoglienza nel
rispetto delle diversità.


Assegnare compiti sia in classe
che a casa relativamente al
programma svolto.
Rendere noto l'orario delle attività
giornaliere.


Garantire attività laboratoriali
pomeridiane, gite e visite guidate.


Mandare avvisi e comunicazioni,
per mantenere un costruttivo
contatto con le famiglie, in tempi
adeguati.
Promuovere e migliorare le
informazioni attraverso il sito
dell'Istituto come mezzo di
comunicazione alle famiglie.
Garantire il servizio di
ricevimento del pubblico e
informare la famiglia dei giorni ed
orari di ricevimento.
Far sì che il personale indossi un
abbigliamento consono
all'ambiente scolastico.
Far sì che il personale non utilizzi
dispositivi telefonici personali in
classe e/o nei corridoi






Il Dirigente Scolastico
Prof.ssa Vincenza Piscitello





Costruire un dialogo produttivo
con i loro figli educandoli al
rispetto delle diversità.
Verificare che i compiti assegnati
a casa vengano eseguiti.
Controllare che nello zaino ci sia il
materiale scolastico necessario e
selezionare gli strumenti di lavoro.

Rispettare le diversità.

Far frequentare con continuità i
laboratori pomeridiani scelti dai
propri figli e consentire loro la
partecipazione alle gite e visite
guidate.
Controllare giornalmente il libretto
delle comunicazioni o il diario
scolastico e firmarli per presa
visione.
Visionare periodicamente il sito
della scuola.

Prendere nota regolarmente dei
compiti assegnati.
Eseguire tutti i compiti assegnati
sia in classe che a casa.
Mettere nello zaino tutto il
materiale scolastico necessario.
Frequentare con continuità e
serietà i laboratori scelti e
partecipare attivamente alle gite e
visite guidate.
Cercare di partecipare ai momenti
di incontro e confronto con la
scuola (Consigli di Classe, riunioni
etc...).
Far indossare ai propri figli un
abbigliamento consono
all'ambiente scolastico.
Responsabilizzare il figlio sul
divieto di utilizzo di dispositivi
telefonici a scuola.

Comunicare alla famiglia i giorni e
gli orari di ricevimento della
scuola.

Indossare un abbigliamento
consono all'ambiente scolastico.

Rispettare il divieto di utilizzo di
dispositivi elettronici e telefonici
personali.
Il genitore o chi ne fa le veci
93




Far firmare gli avvisi scritti e
riflettere sulle eventuali
annotazioni ricevute.
Visionare periodicamente il sito
della scuola e sensibilizzare le
famiglie all'uso dello stesso.
L'alunno
12. Valutazione esterna ed interna
Premessa
Parlare di valutazione nella scuola dell’autonomia significa delineare due differenti piani:
- il piano della valutazione esterna;
- il piano della valutazione interna.
Il piano della valutazione esterna è realizzata dall’I.N.VAL.S.I. con funzione di supporto alle politiche
educative nazionali e alla valutazione interna della scuola;
- valutazione degli elementi strutturali;
- valutazione dei livelli di padronanza da parte degli allievi, delle abilità e delle conoscenze
indicate negli O.S.A..
Il piano della valutazione interna è realizzata dai docenti;
- autovalutazione di Istituto, rispetto agli elementi di sistema;
- valutazione diagnostica, formativa e sommativa dei singoli allievi.
12.1 - Autovalutazione di Istituto
Il piano dell’offerta formativa non è un documento di principi, ma di realizzazioni di percorsi, quindi
possibile, e necessario, sottoporre a valutazione la sua realizzazione.
Si sottoporranno a valutazione i seguenti fattori di qualità:
- il servizio scolastico;
- relazioni tra alunni, alunni-docenti, docenti-genitori;
- l’insegnamento apprendimento, attività curricolari ed extracurricolari;
- la cooperazione, la collegialità, la corresponsabilità dei docenti;
- la documentazione prodotta e la capacità di “lasciare memoria “per gli altri.
L’attività di monitoraggio e valutazione consisterà nel compito di:
- individuare descrittori adeguati;
- raccogliere i dati attraverso schede, questionari…;
- tabulare i dati raccolti
- sottoporre l’interpretazione al collegio docenti
Verranno elaborati e somministrati questionari ai docenti, agli alunni, ai genitori, al personale A.T.A, entro
aprile - maggio, per consentire la raccolta dati e la loro discussione al Collegio Docenti di giugno.
12.2- Priorità strategiche della valutazione del Sistema educativo di istruzione e formazione.
Direttiva n. 11 del 18 settembre 2014.
Nell' Anno Scolastico 2014/2015 sono stati forniti a tutte le scuole del territorio nazionale strumenti
innovativi per effettuare il processo di autovalutazione di istituto secondo modelli standardizzati:
La finalità della Direttiva
Con il DPR n. 80/2013 è stato emanato il Regolamento sul Sistema nazionale di valutazione (SNV) in
materia di istruzione e formazione. In esso sono definiti i soggetti e le finalità dell'SNV e all'articolo 6 sono
indicate e descritte le quattro fasi nelle quali si articola il procedimento di valutazione delle scuole:
a) autovalutazione;
b) valutazione esterna;
c) azioni di miglioramento;
d) rendicontazione sociale.
Autovalutazione- Redazione e pubblicazione del Rapporto di Autovalutazione
La nostra Istituzione Scolastica ha elaborato nel corso dell'Anno Scolastico 2014/2015, attraverso un
modello online, il Rapporto di Autovalutazione. Il RAV è stato redatto in data 28 Luglio 2015 e
successivamente pubblicato in data 28 Settembre 2015, per essere definitivamente pubblicato sul portale
"Scuola in chiaro" e sul sito di ogni Istituzione Scolastica nel corrente anno scolastico.
94
Sarà nostro impegno arricchire di nuove
esperienze la nostra Offerta Formativa,
mirando alla valorizzazione e alla
formazione della “persona” nelle sue
dimensioni. Riteniamo significativo, a
tal fine, il pensiero di Khalil Gibran:
"L'insegnante che avanza nell'ombra del
tempio, fra i suoi discepoli, non trasmette
la sua sapienza, ma piuttosto la sua fede
e la sua amorevolezza. Se è veramente
saggio, non vi introdurrà nella casa della
sua sapienza, ma vi accompagnerà alla
soglia della vostra mente. ".
95
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0 Anno Scolastico 2015 – 2016 Rev 1