ASA PFO ED EMBOLISMO CEREBRALE Diagnosi di Evento Cerebrale Cardioembolico Presenza di una potenziale fonte embolica cardiaca, in assenza di una malattia vascolare cerebrale, in un paziente con ictus non lacunare. Cerebral Embolism Task Force - 1989 Classification of Stroke by Mechanism with Estimates of the Frequency of Various Categories of Abnormalities Approximately 30% of ischemic strokes are cryptogenic Stroke cardioembolico • Cause probabili: – – – – Trombosi atriale sinistra (TEE) Trombosi ventricolare sinistra (TTE) Vegetazioni >10 mm (TEE) Mixoma (TTE / TEE) Stroke cardioembolico • Cause possibili (qualsiasi età): – – – – – – – – – Ingrandimento atriale sinistro (TTE) Fistole arterovenose polmonari (TEE) Protesi mitraliche o aortiche (TEE/TTE) Valvulopatie mitraliche (stenosi) (TEE) Vegetazioni < 10 mm (TEE/TTE) Fibroelastoma (TTE/TEE) Strands valvolari (TEE) Prolasso mitralico (TTE) Cardiomiopatia dilatativa (TTE) Stroke cardioembolico • Cause possibili (anziani): – Aneurisma ventricolare sinistro (> 50 yr) (TTE) – Calcificazione anulus mitralico (>55 yr) (TTE) – Ateroma aortico (>60 yr) (TEE) Stroke cardioembolico • Cause possibili (giovanili): – Forame ovale pervio (<55 yr) (TEE) – Aneurisma setto interatriale (<55 yr) (TEE/TTE) – Difetti setto interatriale (<40 yr) (TEE / TTE) Stroke Giovanile: realtà italiana Rischio ICTUS GIOVANILE (<50 aa) 6/100000 all’anno (o,oo6%) • Il Forame Ovale Pervio è una soluzione di continuo del setto interatriale che consente un libero shunt pre-tricuspidalico, la cui entità e direzione dipendono da caratteristiche anatomiche locali e dall’istantaneo rapporto pressorio e di “compliance” tra circolo sistemico e polmonare Forame Ovale Pervio (FOP) • Valvola unidirezionale che permette il passaggio di sangue dall’atrio destro all’atrio sinistro. • Causato dalla non fusione, nel postparto, del septum secundum al septum primum. PFO FORAME OVALE PERVIO • Il Forame Ovale Pervio è rilevabile fino al 3040% della popolazione adulta, sebbene sia fonte di sintomi solo in una minima percentuale di casi • Manifestazioni cliniche: - TIA/Ictus Cerebrale - Emicrania - Sindrome ortodeoxia-platipnea • Fino al 20% dei pazienti con emicrania ricorrente idiopatica è rilevabile un FOP • Rapporto patogenetico: - shunt dx-sx di amine vaso-attive non neutralizzate dal letto vascolo-polmonare - tromboembolia piastrinica con rilascio di fattori vaso-attivi - ??? Prevalenza FOP • Autoptica • Ictus ischemico criptogenetico • Ictus ischemico età < 55 yr – criptogenetico – Altra causa 26% 31% 46% 11% • Ictus ischemico età >55 yr – criptogenetico – Altra causa 21% 15% FOP ed Ictus (Meccanismo) • Embolia paradossa: – Trombo in atrio dx – Permeabilità del setto interatriale – Embolizzazione sistemica Trombo indovato in PFO FOP ed Ictus (Indizi) • Maggiore prevalenza di FOP • Maggiore incidenza di TVP Quantification of PFO A, No shunt (<3 microbubbles). B, Small shunt (3-9 microbubbles). C, Moderate shunt (small “smoke” corresponding to 10-30 microbubbles). D, Large shunt (>30 microbubbles). FOP ad alto rischio • Dimensioni maggiori • Maggiori shunts Dx>Sin • Valvola di Eustachio Valvola di Eustachio ASA • L’aneurisma del setto interatriale (ASA) è una deformità localizzata “sacciforme”, generalmente a livello della fossa ovale, che sporge nell’atrio destro o sinistro o in entrambi. •Porzione ridondante ed altamente mobile del setto interatriale. ETE ed ASA •Deve avere una base di almeno 15mm ed una escursione di almeno 11mm. Classification of Atrial Septal Aneurysm Prevalenza dell’ ASA • La prevalenza di ASA riportata negli studi TTE varia tra 0.08% e 1.2%. • Gli studi con TEE riferiscono una prevalenza tra il 2% e il 10%. • Nella popolazione pediatrica la prevalenza riportata con TTE è 0,9% - 1,7% nei bambini, 4.9% nei neonati. ASA ed ICTUS • Ruolo primario: – Riscontro più frequente (TEE 15% vs 4%) • Ruolo secondario: – Spesso associato a: • Difetti del setto interatriale • Forame ovale pervio POSSIBILI MECCANISMI TROMBOEMBOLICI • TROMBOSI VENOSA PERIFERICA CON EMBOLIZZAZIONE ATTRAVERSO IL FO • FORMAZIONE DI TROMBI IN SITU A LIVELLO DEL PFO E/O DELL’ASA • PARTICOLARE PROPENSIONE AD ARITMIE ATRIALI,IN PARTICOLARE FA CON TROMBOSI ATRIALE SX ED EMBOL. Livello di Evidenza • Il livello di evidenza nell' affermare una relazione di causa tra le fonti cardioemboliche minori ed evento ischemico cerebrale è relativamente basso. • La maggior parte dei dati finora pubblicati derivano da trials non randomizzati, spesso su pazienti non consecutivi, confrontati con dati storici o con popolazioni di controllo • Non esistono studi prospettici sufficientemente ampi per dimostrare in modo definitivo il rapporto di causa - effetto • In taluni casi non è chiaro nemmeno il meccanismo patogenetico. • Marco R. Di Tullio, Ralph L. Sacco, Robert R. Sciacca, Zhezhen Jin, and Shunichi Homma – Patent Foramen Ovale and the Risk of Ischemic Stroke in a Multiethnic Population J Am Coll Cardiol 49: 797-802. Febbraio 2007 SCELTE TERAPEUTICHE • ANTIAGGREGANTI • ANTICOAGULANTI • CHIUSURA CHIRURGICA • CHIUSURA CON STRUMENTI AD HOC PERCUTANEI Associazione PFO ASA Pazienti con associazione PFO e ASA colpiti da ictus cerebrale costituiscono un sottogruppo ad elevato rischio di recidive in cui debbono essere considerate strategie preventive alternative all’aspirina. Mas Jean-Louis N Engl J Med 2001;345:1740-1746 Recidive di stroke in pazienti con PFO Autore Pazienti Terapia Stroke TIA Mas1995 132 ASA o ACO 1,2% 4,4%(con ASI) 3,4% Bogousslavsky 1996 140 ASA o ACO 1,9% Hung 2000 63 Transcath device 3,2% (stroke + TIA) Windecker 2000 80 Transcath device 0% 2,5% Dearani 1999 91 Surgical closure 4,4% 0% Rischio di ricorrenza annuale di Stroke in presenza di PFO (in trattamento medico) n. pazienti Stroke TIA Lausanne Study (Neurology 1996) 140 pt 1,9% 1,9% Mas (N Engl J Med 2001) 267pt (solo PFO) (PFO+ASA) 0,6% 3,8% 0,7% 1,3% Homma (Circulation 2002) 203 pt 6.5% 10,2% Berne Group (J Neurosurg Psych 2002) 159 pt (pz. con 1 evento) (pz. con + eventi) 1,8% 3,6% Homma (PICSS, JACC 2003) 44 pt (PFO+ ASA) 8% 3,7% 6,3% di Ricorrenza annuale di Stroke dopo Occlusione Percutanea Rischio n. pazienti stroke Studi precedenti 92 0% Wahl (J Interv Cardiol 2001) Carminati (Ital Heart J 2001) Beiztke (J interv Cardiol 2001) Bruch (Circulation 2002) Braun (JACC 2002) Martin (Circulation 2002) Onorato (J Interv Cardiol 2003) 132 35 162 66 276 110 256 0% 0% 0% 0% 0% 0.5% 0% TIA 2.0% 2.0% 0% 1,6% 0% 1.7% 0.9% n.r. • In pazienti giovani (<55 anni) con TIA/Ictus Cerebrale criptogenetico e FOP il rischio di ricorrenza della sintomatologia cerebrale è del 3.4-11% per anno • Il trattamento farmacologico (ASA, warfarin) non protegge completamente dalle recidive “In patients aged <55 years, PFO and ASA are associated with ischemic stroke, and some causality can be inferred if no other causes are identified” “closure is reasonable in patients who have had an ischemic event that is cryptogenic (particularly in young patients)” CONCLUSIONI Indicazioni alla chiusura del PFO NO Prevenzione primaria dell’ictus giovanile ALLO STATO ATTUALE criptogenetico SI! Prevenzione secondaria soprattutto se sono presenti gli indicatori di Alto Rischio dell’ictus giovanile criptogenetico • • • • Associazione con ASA o rete di Chiari Entità dello Shunt (>20 microbolle) Dimensioni del Difetto (>4 mm) >1 evento al momento della diagnosi Metodica • • • • • • • • • Profilassi antibiotica – Eparinizzazione Assistenza anestesiologica – sedazione profonda Cannulazione percutanea vena fem. Dx Posizionamento TEE (se possibile Eco I.C.) Posizionamento guida angiografica in AS e quindi in VP Avanzamento in AS di catetere tipo Mullins (8-12 F) Rilascio del doppio disco Amplatzer (prima in AS poi in AD) Controllo del corretto posizionamento e rilascio del device Ricerca di eventuale shunt residuo Starflex Amplatzer Helex Chiusura del PFO Problematiche presenti Non evidence based Non priva di rischi Possibili soluzioni Protocollo multidisciplinare Centri di Riferimento collaborazione interdisciplinare Carichi di lavoro ottimali Curva di apprendimento protetta - Perforazione AS con guida - Embolizzazione del device (0-2%) Embolizzazione aria (ST) - Aritmie (f.a.) Costosa Cardiologo-Neurologo Nuove Codifiche, delibere regionali Amministratori locali Regione Conclusioni • Il trattamento percutaneo del Forame Ovale Pervio costituisce una opzione terapeutica efficace e sicura, ponendosi come valida alternativa alle terapie attualmente disponibili (farmacologica/chirurgica) • E’ necessario, però, un follow-up di maggiore durata per validare la sicurezza di questa metodica e la sua efficacia a lungo termine nel prevenire le complicanze croniche dello shunt dx-sx ASA + PFO E SHUNT PARADOSSO ASA + PFO E SHUNT PARADOSSO ASA + PFO E SHUNT PARADOSSO ASA + PFO E SHUNT PARADOSSO ASA + PFO E SHUNT PARADOSSO ASA + PFO E SHUNT PARADOSSO Linee guida terapeutiche per la prevenzione delle recidive Eventi cerebrovascolari cardioembolici: – Si raccomanda l’anticoagulazione orale a lungo termine (target INR of 2.5; range, 2.0 to 3.0) per la prevenzione delle recidive in pazienti con fibrillazione orale colpiti da un recente incidente cerebrovascolare stroke o TIA (grade 1A). – L’anticoagulazione orale è utile anche nella prevenzione di recidive di stroke in pazienti con fonti cardioemboliche maggiori (ad alto rischio). – Non esistono sufficienti dati da trials clinici che confortino raccomandazioni specifiche per le fonti cardioemboliche minori ( a basso rischio). In generale si raccomanda una terapia antiaggregante orale (grade2C). Sixth ACCP Consensus Conference on Antithrombotic Therapy CHEST 2001; 119:300S–320S Patologie Cardiache Potenzialmente Embolizzanti MAGGIORI MINORI Fibrillazione atriale Pervietà del forame ovale Stenosi mitralica aneurisma del SIA Protesi valvolare Placche ateromasiche dell'arco aortico Infarto miocardico recente Cardiomiopatia dilatativa Stenosi aortica calcifica Endocardite infettiva Calcificazioni dell'anulus mitralico Myxoma in atrio sn Effetto contrasto spontaneo patologie cardiache potenzialmente embolizzanti MAGGIORI MINORI Fibrillazione atriale pervietà del forame ovale stenosi mitralica aneurisma del SIA protesi valvolari placche ateromasiche dell'arco aortico infarto miocardico recente cardiomiopatia dilatativa stenosi aortica calcifica endocardite infettiva calcificazioni dell'anulus mitralico mixoma in atrio sn effetto di contrasto spontaneo Indications for Echocardiography in Patients With Neurological Events or Other Vascular Occlusive Events 1. Patients of any age with abrupt occlusion of a major peripheral or visceral artery. I 5. Patients with suspicion of embolic disease and with cerebrovascular disease of questionable significance. IIa 2. Younger patients (typically <45 years) 6. Patients with a neurological event and with cerebrovascular events. intrinsic cerebrovascular disease of a I nature sufficient to cause the clinical event. 3. Older patients (typically >45 years) with neurological events without IIb evidence of cerebrovascular disease 7. Patients for whom the results of or other obvious cause. echocardiography will not impact a I decision to institute anticoagulant 4. Patients for whom a clinical therapy or otherwise alter the therapeutic decision approach to diagnosis or treatment (anticoagulation, etc) will depend on III the results of echocardiography. I L‘Ecocardiografia nella Diagnosi di Fonti Cardioemboliche Diagnosi con ETT – stenosi mitralica – trombo ventricolare sin – vegetazioni – prolasso mitralico – myxoma atriale in atrio sn – stenosi aortica calcifica – aneurisma del SIA Diagnosi con ETE – pervietà del forame ovale – placche ateromasiche dell'arco aortico – effetto di contrasto spontaneo – vegetazioni Patologie cardiache potenzialmente embolizzanti MAGGIORI MINORI Fibrillazione atriale pervietà del forame ovale stenosi mitralica aneurisma del SIA protesi valvolari placche ateromasiche dell'arco aortico infarto miocardico recente cardiomiopatia dilatativa stenosi aortica calcifica endocardite infettiva calcificazioni dell'anulus mitralico mixoma in atrio sn effetto di contrasto spontaneo patologie cardiache potenzialmente embolizzanti MAGGIORI MINORI Fibrillazione atriale pervietà del forame ovale stenosi mitralica aneurisma del setto interatriale protesi valvolari placche ateromasiche dell'arco aortico infarto miocardico recente cardiomiopatia dilatativa stenosi aortica calcifica endocardite infettiva calcificazioni dell'anulus mitralico mixoma in atrio sn effetto di contrasto spontaneo ASA E PERFORAZIONI • TIPO A (ASA + PFO) • TIPO B (ASA + 1 DIA) • TIPO C (ASA + 2 PERFORZIONI) • TIPO D (ASA + MULTIPLE PERFORAZIONI) Confronto Amplatzer device vs Chirurgia • • • • • • • Efficacia: 97.5 vs 100% (p< 0.006) Complicanze maggiori: 1.6% vs 5.4% (p= 0.03) Complicanze minori: 6.1% vs 18.8% (p= 0.001) Reintervento: 1.1% vs 0% (p= 0.078) Degenza: 1.0+0.3 gg vs 3.4+1.2 gg (p< 0.001) Costo globale: =/> chirurgia Mortalità: 0% vs 0% (Du et al., J Am Coll Cardiol 2002; Huges et al., Heart 2002) • • • • Chiusura di DIA OS: Amplatzer Septal Occluder device Efficacia: 95.7-100% Complicanze: 0-5% Mortalità: 0% Shunt residuo a lungo termine: 0-3.6% Starflex Amplatzer Helex Tecnica di chiusura percutanea • Approccio venoso anterogrado • “Sizing” del DIA con catetere a pallone (“stretch diameter” TEE-guidato) • Scelta del “device” in funzione della morfologia e delle dimensioni del difetto Trattamento Percutaneo • Gli obiettivi del trattamento percutaneo sono: - eliminare lo shunt dx-sx - irrigidire e rettilineizzare il setto interatriale • Tipi di protesi (non autocentranti): - Amplatzer PFO device - PFO Star - Cardioseal device - Helex device Conclusioni (2) • Il trattamento percutaneo costituisce una opzione terapeutica efficace, versatile e sicura in molte varianti anatomiche di Difetto Interatriale OS • La conoscenza anatomico-ecocardiografica (TEE 2D/3D) del singolo paziente costituisce un requisito fondamentale per la scelta del tipo di device FOP ed Ictus (Cautela) • Embolia paradossa: – Pressioni atriali dx > delle sinistre • cronicamente o transitoriamente • Trombo in atrio dx (sistema venoso) – Dimensioni • Microbolle (5-15micron) • Trombo Killer (1mm) • Patent Foramen Ovale and the Risk of Ischemic Stroke in a Multiethnic R. Di Tullio, Ralph L. Sacco, Robert R. Sciacca, Zhezhen Jin, and Shunichi Population nt Foramen Ovale and the Risk of Ischemic Stroke in a Multiethnic Pop Coll Cardiol 49: 797-802. • Marco R. Di Tullio, MD*,1,*, Ralph L. Sacco, MD , , Robert R. Sciacca, EngScD*, Zhezhen Jin, PhD and Shunichi Homma, MD, FACC*,2 • Marco R. Di Tullio, Ralph L. Sacco, Robert R. Sciacca, Zhezhen Jin, and Shunichi Homma – Patent Foramen Ovale and the Risk of Ischemic Stroke in a Multiethnic Population J Am Coll Cardiol 49: 797-802. Febbraio 2007 CONCLUSIONI TRATTAMENTO AGGRESSIVO • PAZ. GIOVANI CON STROKE CRIPTOGENETICO E ASA + PFO • PAZ. CON CONTROINDICAZIONE ALLA TERAPIA MEDICA • PAZ. CON RICORRENZA DI EVENTI EMBOLICI IN TERAPIA MEDICA