Secondo una tradizione recente, risale infatti soltanto al 2014, anche quest'anno la Commissione Archivio ha selezionato, tra i tanti reperti racchiusi nei faldoni dell'Archivio della nostra Contrada, alcuni documenti interessanti relativi ai diversi anni “16” dei tre secoli passati Relativamente al 1716 sono esposti vari documenti che ben narrano la vita della Contrada, ma anche di Siena, in quell'anno. Il 14 marzo si svolse un'assemblea nella quale si comunicava che, in occasione della visita solenne della Principessa Violante di Baviera, tutte le contrade dovevano disporsi lungo il percorso del corteo, dai Cappuccini fino a Porta Camollia, con tamburo, bandiera e almeno 12 torce (a tale scopo le autorità suggerivano di recuperarle dagli “abitatori” della Contrada, per evitare un onere supplementare per la Contrada stessa). Troviamo poi una ricevuta di pagamento al Camarlengo Giuseppe Manni di tale Silvestro Baldacconi per aver egli suonato in Duomo nella domenica in Albis. Di seguito la relazione del Camarlengo stesso sull'amministrazione della Contrada nell'anno dall'agosto 1715 al luglio 1716. E' esposto anche un libro che contiene l'Ufficio delle preghiere per la Vergine Maria, pubblicato proprio nel 1716. Sono state poi selezionato alcune ricevute che si riferiscono alle spese per la disputa sul famoso “legato Ghini” che vide per molti anni la Contrada contrapposta ai monaci di Monastero. Infine ecco l'elenco degli affittuari dei locali di proprietà della Contrada, siti in Via delle Murella e nel Vicolo delle Lombarde. In quell'anno fu corso un solo Palio, a cui partecipò anche la Tartuca, vinto dall'Istrice che rinunciò ad organizzare poi il Palio d'agosto. Per l'anno 1816 invece furono relativamente pochi i fatti rilevanti. Tra questi vi è certamente l'atto con cui Don Pietro Buoni e sua zia Caterina Lotti vollero donare un quadro raffigurante Maria Vergine (Mater Divinae Gratiae), dipinto dal Maestro Francesco Mazzuoli, che fa ancora bella mostra di sé nel nostro oratorio, nell'altare di sinistra, il più importante oggetto del culto contradaiolo. In merito poi ad un'adunanza svoltasi il 28 aprile, il Cancelliere Sante Grassellini informava il Camarlengo dell'istituzione di una tassa sulle bandiere, che doveva essere pagata dai notabili della contrada secondo regole precise e connesse ai singoli eventi in cui esse venivano utilizzate. Sono stati anche raccolti alcuni resoconti di spese e le ricevute per gli interessi relativi ai prestiti ottenuti dal Monte e dallo Spedale. Infine il consueto elenco, seppur in questo caso certamente parziale, degli affittuari dei locali di proprietà della contrada, tra i quali non è più compresa la casa di Vicolo delle Lombarde, venduta nel corso del 1700 per recuperare risorse economiche, sempre necessarie per le spese della contrada. La Tartuca corse tutti e due i Palii disputati nell'anno, che furono vinti dal Bruco a Luglio e dalla Torre ad agosto. Il 1916, come ben sappiamo, vede tutta la nazione coinvolta nella I° guerra mondiale e quindi molti dei documenti esposti si riferiscono a spese affrontate per i poveri, per gli orfani e per tutti coloro più direttamente coinvolti nelle sofferenze della guerra. Troviamo quindi la corrispondenza con il Comune e con l'Arcivescovo di Firenze relativa alle donazioni effettuate. In vetrina sono esposti inoltre gli elenchi dei nomi dei benefattori per l'esposizione del Santissimo e per le Messe ai defunti. Come sempre, anche se in questo caso con moderata gioia in ricordo dei tanti caduti, viene effettuata la Festa Titolare e quindi ecco esposti il Sonetto dedicato a S.Antonio e un “quartino” donato ai protettori, nel quale ancora una volta il tema principale è la guerra. L'elenco degli affittuari dei locali di proprietà della contrada comprende case e magazzini dislocati in Castelvecchio, in Via Tommaso Pendola e nel Chiasso. Come è noto e risaputo in quell'anno non vennero corse le consuete Carriere a causa della guerra. Nella prima vetrina, entrando nella Sala delle Deputazioni subito a destra, sono come sempre conservati i libri che la Contrada ha pubblicato negli anni, compreso i nostri amatissimi numeri unici. Nel 2015 la raccolta si è arricchita del libro pubblicato in ricordo dei 200 anni di alleanza Tartuca-Leocorno e del libretto, realizzato in occasione della “Cena degli Auguri”, che narra tutta la storia del Legato Ghini.