AREA EDILIZIA LA GESTIONE MANUTENTIVA DEGLI EDIFICI PROVINCIALI Prima ricognizione sulle attività legate alla gestione e manutenzione degli edifici scolastici e patrimoniali della Provincia di Torino OTTOBRE 2014 Il Dirigente del Servizio Edilizia Scolastica 1 e del Servizio Impianti tecnologici e gestione energia Ing. Roberto Bertora Il Dirigente del Servizio Edilizia Scolastica 2 Il Dirigente del Servizio Amministrazione e Controllo Arch. Claudio Schiari Dott.ssa Valeria Sottili Il Direttore dell’Area Edilizia Ing. Sandro Petruzzi 1 1. PREMESSE La presente relazione è volta a delineare nel suo complesso la situazione generale dell’Edilizia scolastica e patrimoniale della Provincia di Torino alla luce della necessità di garantirne il funzionamento anche in una situazione (come quella attuale) di enorme difficoltà generata dal particolare contesto normativo ed economico finanziario legato al passaggio alla Città Metropolitana. Tale relazione è stata esplicitamente individuata come obiettivo specifico previsto dal Piano Esecutivo di Gestione approvato con D.G.P. n. 464 – 20941/2014 del 25/6/2014, nel quale veniva assegnato ai Dirigenti, tra l’altro, il seguente obiettivo: “Costituzione della Città Metropolitana: messa a disposizione degli elementi tecnico-amministrativi utili a favorire il funzionamento del nuovo Ente”. In questa prima relazione ci si è soffermati sulle attività e funzioni principali, riservandosi di integrare la relazione su attività e funzioni che allo stato attuale presentano minori criticità, anche in attesa della definizione puntuale delle competenze del nuovo Ente (trasferimento fondi a piccoli comuni per edilizia scolastica, impiantistica sportiva etc.). Per introdurre il tema è utile specificare che il patrimonio edilizio della Provincia di Torino in capo all’Area Edilizia si suddivide in due principali categorie: - edifici adibiti ad uso scolastico per istruzione di 2° grado (scuole superiori); - edifici a destinazione non scolastica ed utilizzati da altri soggetti (pubblici o privati); Entrambe queste categorie ricoprono un’importanza fondamentale per il territorio della Provincia pertanto, pur consapevoli delle oggettive difficoltà applicative delle norme transitorie previste per gestire la migrazione verso il nuovo Ente, è necessario adottare tutte le misure (gestionali, tecniche e finanziarie) per far si che non si possano configurare nel corso del 2015 interruzioni di pubblici servizi essenziali quali quello scolastico o quelli garantiti da Enti strategici, quali la Questura, la Prefettura, il Comando Regionale Carabinieri e le sedi regionali e teritoriali del MIUR. 2. IL PATRIMONIO EDILIZIO SCOLASTICO DELLA PROVINCIA DI TORINO Nel territorio della Provincia di Torino si trovano 91 Istituzioni scolastiche di istruzione secondaria superiore, di cui 46 in Torino, dislocate in 158 edifici, di cui 71 ubicati in Torino. L’anno scolastico 2014-2015 coinvolgerà più di 88.000 studenti suddivisi in più di 3.600 classi, oltre agli insegnanti e al personale amministrativo e tecnico. La Provincia di Torino esegue la manutenzione e la gestione di 158 edifici scolastici. In particolare il patrimonio edilizio scolastico si presenta estremamente eterogeneo sia in termini di tipologie costruttive che in termini di modalità di utilizzo e gestione, tuttavia alcuni dati possono essere utili per classificare tali edifici sulla base di alcuni indicatori, primo tra tutti l’anno di costruzione dell’edificio. DATI STATISTICI ISTITUTI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA: Sedi scolastiche (*) 158 100% sedi in edifici con + 50 anni 52 33% sedi in edifici costruiti periodo 1959-1968 20 13% sedi in edifici costruiti periodo 1969-1978 44 28% 2 sedi in edifici costruiti periodo 1979- oggi 42 26% ANNO DI COSTRUZIONE DEGLI EDIFICI SCOLASTICI sedi in edifici con + 50 anni sedi in edifici costruiti periodo 1959-1968 sedi in edifìci costruiti periodo 1969-1978 sedi in edifici costruiti periodo 1979- oggi Come è evidenziato dal grafico suindicato il 75% degli edifici scolastici ha più di 30 anni di vita mentre il 33% ne ha più di 50. E’ possibile pertanto comprendere le grandi difficoltà manutentive e gestionali che derivano dalla necessità di questi edifici di subire interventi di adeguamento e manutenzione straordinaria molto importanti in quanto le loro componenti edilizie e impiantistiche sempre con maggiori difficoltà sono in grado di garantire la piena funzionalità ed efficienza. Altro dato fondamentale per comprendere la complessità del problema è costituito dall’analisi della provenienza di tali edifici in quanto, circa 1 edificio su 2 è stato trasferito alla Provincia in diritto d’uso ai sensi della Legge 23/96 o secondo altre forme, con una conseguente difficoltà a ricostruire in maniera compiuta la “storia” dell’edificio in termini di interventi edilizi ed impiantistici nonché delle certificazioni necessarie all’ottenimento della piena agibilità degli edifici. 3. ULTERIORE PATRIMONIO EDILIZIO DELLA PROVINCIA DI TORINO La Provincia di Torino è inoltre proprietaria di 55 edifici non adibiti ad uso scolastico, tra cui alcuni di importanza strategica quali la Sede della Prefettura, della Questura, del Comando Regionale Carabinieri e del MIUR, come già anticipato. Tra questi non sono comprese le sedi provinciali destinate ad uso ufficio (C.so inghilterra, Sede storica di via Maria Vittoria 12, centri per l’impiego, circondari etc.) per le quali la competenza alla gestione manutentiva è stata affidata al Servizio Logistica collocato direttamente nell’Area Patrimonio. Per garantire tuttavia una gestione unitaria dei costi legati al riscaldamento e alla climatizzazione estiva è stato previsto un contratto unico di gestione termica che comprende tutti gli edifici provinciali (scolastici, non scolastici e sede di ufficio) e gestito dal servizio impianti tecnologici dell’Area Edilizia. A differenza degli edifici scolastici che risultano concessi in comodato alla Provincia ai sensi della Legge 23/96 gli edifici patrimoniali, tranne rare eccezioni (legate a trasferimenti di competenze da parte di Regione/Stato) sono di proprietà della Provincia di Torino e 3 pertanto costituiscono una parte rilevante di un patrimonio immobiliare che a tutti gli effetti oltre che gestito può e deve essere opportunamente valorizzato. 4. PRINCIPALE OBIETTIVO DELLE ATTIVITÀ MANUTENTIVE ORDINARIE E STRAORDINARIE È LA SICUREZZA La Provincia di Torino da sempre orienta le proprie politiche in materia edilizia prima di tutto in favore della sicurezza. • Edilizia scolastica: Nel mese di agosto 2010 sono stati approvati i progetti definitivi - esecutivi per gli interventi di manutenzione ordinaria degli edifici scolastici per il triennio 2011 – 2014 ed articolati in 5 lotti territoriali e funzionali per l’importo complessivo di oltre 13 milioni di euro. Queste le principali caratteristiche, in parte nuove rispetto all’appalto precedente: 1. alla luce delle nuove esigenze emerse nell’ultimo biennio, a seguito anche di quanto previsto dall’Anagrafe dell’Edilizia scolastica e dall’Intesa Istituzionale n. 7/CU del 28.1.2009, è stata introdotta la verifica dei substemi edilizi, e cioè una attività di controllo su alcune componenti specifiche (cornicioni, soffitti e controsoffitti, serramenti etc.) in ogni edificio scolastico; 2. viene altresì compresa nell'oggetto dell'appalto l'esecuzione degli interventi di manutenzione edile, di manutenzione integrale dei presidi antincendio, dei dispositivi di sicurezza e di controllo, di verifica dei subsistemi edilizi, tutti compresi nei quattro lotti a suddivisione territoriale, nonché di manutenzione programmata degli impianti elettrici ed impianti elevatori (ascensori, montacarichi e montascale) di tutti gli edifici scolastici provinciali. Nel corso del 2013 tuttavia, stante l’impossibilità oggettiva di far fronte alle esigenze manutentive degli edifici attraverso interventi di manutenzione straordinaria risolutivi delle criticità evidenziate si è potuto procedere solo attraverso l’utilizzo degli fondi per la manutenzione ordinaria che sono stati pertanto esauriti, a fronte delle continue richieste di manutenzione provenienti dalle istituzioni scolastiche e dagli organi di vigilanza (SPRESAL, VV.FF. etc.). • Edilizia Patrimoniale: Nel corso dell’anno 2013 a causa dei noti problemi legati all’applicazione del patto di stabilità la Giunta Provinciale ha sostanzialmente bloccato qualsiasi intervento di manutenzione straordinaria sugli edifici patrimoniali, fatto salvi quelli per i quali esisteva già un contratto stipulato. Per tale ragione sono state sospese le aggiudicazioni e l’iter approvativo di diversi interventi di rilevante importanza su edifici strategici quali questura, prefettura e sede del MIUR di Via Coazze. Nel corso del 2013 ci si è limitati, con le risorse disponibili a gestire la manutenzione ordinaria e svolgere i servizi obbligatori (manutenzione presidi antincendio, ascensori etc.) Per quanto riguarda l’anno 2014 è stato confermato il blocco delle spese di investimento situazione aggravata dal mancato rinnovo del contratto di manutenzione ordinaria. • I costi del servizio di manutenzione ordinaria La tabella sottostante riporta i dati aggregati di superficie complessiva del patrimonio scolastico e di quello patrimoniale rapportandoli ai costi manutentivi sostenuti: Tipologie edilizie Sup. complessiva in m 2 4 scuole, laboratori, auditorium 1 032 000 palestre scolastiche 65 000 altri edifici pubblici (Prefettura, Questura etc.) 104 000 aree esterne (verdi, attrezzature sportive etc.) 405 000 TOTALE TIPOLOGIA MANUTENZIONE manutenzione edile, presidi antincendio etc. edifici patrimoniali TOTALE 1 606 000 COSTO MEDIO ANNUO 4 500 000 500 000 5 000 000 Dal rapporto tra le superfici complessive e i costi annui sostenuti si desume un costo medio per la manutenzione ordinaria di circa 3 euro/m2/anno. Il costo annuo per la manutenzione nel corso dell’ultimo triennio si è rivelato largamente insufficiente rispetto alle esigenze minime manutentive che possono quantificarsi mediamente in 5 euro/m2/anno per affrontare le esigenze primarie di sicurezza. È da segnalare difatti che la drastica riduzione delle risorse per la manutenzione straordinaria costituisce un “falso risparmio” in quanto implica un maggiore degrado/danneggiamento delle componenti edilizie ed impiantistiche (si pensi ad esempio al mancato rifacimento di una copertura ammalorata o di serramenti esterni non più a tenuta quanti danni produca per effetto di infiltrazioni su solai e/o pareti) ed un conseguente aggravio dei costi necessari per la manutenzione ordinaria. L’importo dell’appalto triennale 2011 – 2014 per la manutenzione dei 158 edifici scolastici è di circa 4.500.000 euro/anno a cui devono aggiungersi i costi per la manutenzione dei 55 edifici patrimoniali pari a 500.000 euro/anno. Va precisato che la manutenzione degli impianti termici (di tutti gli edifici provinciali: scolastici, patrimoniali e sede di uffici) è di competenza del soggetto gestore del servizio di riscaldamento, affidato con un appalto quinquennale (2009-2014) mediante asta pubblica. • Edilizia scolastica: Si evidenziano: • le sempre più pressanti e reiterate richieste dei dirigenti scolastici e RSPP (circa 3.600 richieste di intervento/anno con procedura SIGMANET) a fronte dello sgravio di responsabilità ai sensi dell’art. 18 comma 3 del D.Lgs: 81/2008; • la necessità di ottemperare alle prescrizioni degli organi di vigilanza (SPRESAL e Vigili del Fuoco) che nella loro campagna sistematica di sopralluoghi hanno spesso segnalato situazioni di carenza manutentiva all’interno degli edifici scolastici. Si ritiene che una gestione accettabile degli edifici scolastici non possa prescindere da uno stanziamento adeguato delle risorse, quantificabile quanto meno pari alle risorse stanziate negli anni precedenti. Tuttavia si resta consapevoli del fatto che in tal caso non potranno essere soddisfatte tutte le richieste (seppur motivate e pertinenti) che non hanno stretta attinenza con la sicurezza, 5 cui verrà data assoluta precedenza: saranno da escludersi pertanto interventi di attrezzatura di laboratori, tinteggiature, ottimizzazioni di spazi e allargamento di locali etc. • Edilizia patrimoniale: Anche per l’Edilizia Patrimoniale si evidenzia che la carenza di risorse destinate alla manutenzione ordinaria e straordinaria presuppone allo stato attuale: • l’impossibilità di far fronte alle richieste dei soggetti gestori degli edifici (tra cui Prefetto, Questore, Comandante Regionale dei Carabinieri, Direttore Scolastico Regionale e Territoriale etc.) a fronte dello sgravio di responsabilità ai sensi dell’art. 18 comma 3 del D.Lgs: 81/2008; • la necessità di completare gli adeguamenti normativi in particolare nel campo della sicurezza strutturale, della prevenzione incendi. 5. LA GESTIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI PROVINCIALI A differenza delle precedenti voci di costo, la gestione energetica degli edifici provinciali è aggregata. Ne consegue che, oltre agli istituti scolastici di scuola secondaria superiore e agli immobili patrimoniali descritti in premessa, in essa sono compresi anche le sedi di uffici dell’Amministrazione, i circondari e i centri per l’impiego. L’attività di gestione della climatizzazione degli stabili di competenza della Provincia di Torino ha interessato nell’ultima stagione termica (2013/2014) complessivamente oltre 150 unità distribuite sul territorio e comprende 168 impianti, la cui volumetria complessiva è pari a m3 3.893.889. L’esercizio e la manutenzione degli impianti in gestione diretta è suddivisa su tre tipologie: Tipologia “GR”: consiste nella gestione degli impianti termici dedicati sia al riscaldamento ambientale che alla fornitura di acqua calda sanitaria, intesa come conduzione e manutenzione ordinaria, programmata e straordinaria degli impianti di riscaldamento, comprensiva della fornitura di combustibile. Il corrispettivo per essa previsto è scisso in due componenti: la Quota Energia e la Quota Servizio. Gli edifici/impianti inseriti in tale tipologia sono attualmente 131, così suddivisi: • n° 120 riscaldati a gas metano, rappresentano il 93,24% dell’intero parco impiantistico in termini di consumo energetico riferito alla stagione 2013/2014; • n° 10 riscaldati a gasolio, rappresentano il 3.37% dell’intero parco impiantistico in termini di consumo energetico riferito alla stagione 2013/2014; • n° 1 riscaldato a cippato di legno, rappresenta il 3.39% dell’intero parco impiantistico in termini di consumo energetico riferito alla stagione 2013/2014. Nel complesso della tipologia “GR” la volumetria riscaldata è pari a m3 3.274.424. Tipologia “CR”: coincide con la precedente tipologia “GR”, con l’eccezione della fornitura di combustibili, che non è a carico dell’appaltatore. Il corrispettivo per la ditta è costituito dalla sola componente Quota Servizio per i quali è prevista una contabilizzazione “a corpo”, sono attualmente 37, per una volumetria complessiva pari a 619.465 m3. Tipologia “CC”: 6 consiste nella conduzione e manutenzione ordinaria, programmata e straordinaria degli impianti di condizionamento dell’aria nel periodo estivo non comprensiva della fornitura dell’energia elettrica e dei combustibili. Il corrispettivo per l’appaltatore è costituito dalla sola componente Quota Servizio che remunera anche i servizi forniti dall’appaltatore relativamente alle unità mobili di climatizzazione ambientali presenti presso i medesimi edifici. Gli edifici classificati in questa tipologia sono attualmente 12. Di seguito i dati tabellati dei consumi energetici delle ultime tre stagioni termiche, compreso il dato medio delle tre. 2011/12 2012/13 2013/14 Media ultime tre stagioni Consumo [m ] 9.002.869 8.569.548 7.457.566 8.343.328 Termie [MWh] 73.392 69.087 59.800 67.426 GASOLIO 2011/12 2012/13 2013/14 Media METANO 3 Consumo [l] 340.122 335.512 282.156 319.263 Termie [MWh] 2.738 2.666 2.163 2.522 CIPPATO 2011/12 2012/13 2013/14 CIPPATO Media Consumo [T] 1.716 1.698 1.620 1.678 Termie [MWh] 2.589 1.913 2.173 2.225 Dal punto di vista economico, fatto salvo il valore dell’ultima stagione termica che è presunto stante la mancanza della definizione del Certificato finale (in fase di redazione), di seguito si riportano i dati consolidati delle ultime tre stagioni termiche (valori IVA compresa). Costo stagione 2011/12 Costo stagione 2012/13 Costo stagione 2013/14 Quota Energia All. A1 e A2 [Euro] 6.913.242,13 6.960.644,03 5.892.600,00 Quota Servizio “ GR”, “CR” e “CC” All. A3 [Euro] 1.516.534,78 1.560.570,64 1.469.503,00 Acqua calda sanitaria [Euro] 34.305,38 37.049,81 41.739,86 Oneri per la sicurezza [Euro] 52.940,19 52.940,17 52.940,17 8.517.022,48 8.611.204,65 7.456.783,03 Tipologia di attività Totale [Euro] Dalla lettura critica dei dati riportati, si evince che l’ultima stagione termica ha beneficiato di condizioni climatiche favorevoli facendo conseguire dei risparmi in termini di consumi energetici. Per quanto riguarda gli interventi di Manutenzione Aperta, non compresi nelle attività di manutenzione ordinaria, programmata e straordinaria previste nell’ambito delle attività compensate nella Quota Servizio, sono stati realizzati annualmente interventi per un importo medio pari a circa 300.000,00. Tale cifra, però, non è risultata sufficiente a coprire tutte le necessità connesse con l’adeguamento generale normativo degli impianti termici, stante le numerose e pressanti richieste di intervento derivanti dalle ispezioni degli organi di controllo. 7 Nell’ambito degli interventi di riqualificazione ed ottimizzazione energetica, volti sia alla riduzione del consumo energetico e dell’inquinamento atmosferico, che all’efficientamento degli impianti di generazione e distribuzione del calore, negli corso degli ultimi tre periodi di appalto sono stati realizzati significativi interventi hanno dato un contributo, in maniera fondamentale, alla riduzione dei consumi energetici degli ultimi 15 anni. Di seguito la tabella di comparazione degli ultimi tre appalti: 1999/ 2004 Consumo (Energia termica erogata) medio stagionale per appalto (Mwh) Consumi normalizzati rispetto ai parametri medi * Caratteristici (Mwh/Volumetria GG*Giorni 9 accensione* 10 ) Costo medio stagione normalizzato (Euro/vol*GG*gg*Rev) 2004/ 2009 2009/ 2014 Variazione % fra Appalto 1999/04 e Appalto 2009/14 95.388 82.227 77.012 -19,26% 59,82 55,35 50,35 -15,83% 9.413.090 9.483.403 7.905.073 -16,02% Consumo medio stagionale (Mwh) 100.000 95.000 90.000 85.000 -19% 80.000 75.000 70.000 65.000 60.000 1999/2004 2004/2009 2009/2014 Consumo medio stagionale (Mwh) Tale politica di riduzione dei costi di esercizio richiede tuttavia che una parte dei risparmi conseguiti venga reinvestita in interventi di efficentamento energetico in modo da conseguire ulteriori risparmi negli anni successivi e migliorare più in generale funzionalità e comfort degli ambienti scolastici. Tale previsione era inizialmente prevista in capitolato ma non è stata mai attivata in quanto tutti i risparmi conseguiti sono stati introitati nel bilancio dell’ente, vanificando l’obiettivo principale dell’appalto. Per quanto riguarda la stagione invernale 2014/2015 si segnala che con DGP n. 565266322 del 05.08,2014 la Giunta provinciale ha espresso l’indirizzo di procedere con l’affidamento del servizio di climatizzazione all’attuale gestore del contratto “Servizio energetico negli edifici provinciali” Guerrato S.p.a.. Con successiva determinazione dirigenziale è stato pertanto formalizzato l’affidamento del servizio per il periodo 01.10.2014-30.09.2014. 6. LE SPESE DI FUNZIONAMENTO E ARREDO 8 Oltre alle spese necessarie per la manutenzione e il riscaldamento occorre ricordare che alle Province spettano, ai sensi della normativa vigente (T.U. 267/2000, art. 19, comma 1° ed art. 3, comma 1° L. 23/1996): • le spese per utenze idriche, telefoniche ed elettriche; • le spese per trasloco, manutenzione e acquisto di arredi e laboratori e altre spese minori di gestione dell’ufficio; • le spese per manutenzione e acquisto delle attrezzature sportive fisse delle palestre. • Gli arredi scolastici: Al fine di assolvere alle proprie competenze istituzionali è onere della Provincia provvedere all’acquisto dell'arredo necessario a garantire il regolare svolgimento dell'attività didattica (arredo aula ed attrezzature sportive) e tecnico-amministrativa (arredo ufficio) assegnando i beni alle scuole richiedenti. Negli ultimi anni tuttavia, i vincoli del Patto di Stabilità hanno limitato fortemente la capacità di spesa dell’Ente passando da una spesa complessiva di circa 600 mila euro/anno all’azzeramento totale delle risorse registrato nel 2013 e nel 2014. Allo stato attuale quindi non è possibile acquistare nessun tipo di arredo/attrezzatura neanche per quelle scuole che hanno registrato incremento della popolazione per il nuovo anno scolastico. Allo stesso modo non sarà possibile procedere nel programma di sostituzione dell’arredo scolastico obsoleto e/o non rispondente alle norme di sicurezza, che ormai da anni questa Provincia perseguiva con buon esito e soddisfazione dell’utenza scolastica. Si rammenta che il mancato intervento dell’Ente obbligato a fornire l’arredo aula necessario potrà compromettere la regolarità di un pubblico servizio essenziale qual è l’attività didattica nelle scuole di istruzione superiore. Altri costi di funzionamento che la Provincia di Torino è obbligata a sostenere sono rappresentati di seguito riportando, per ciascuna delle rispettive voci l’incidenza annua. SPESE GESTIONE CALORE, ENERGIA ELETTRICA, ACQUA E GAS USO TECNOLOGICO EDIFICI SCOLASTICI TIPO SERVIZIO ENERGIA ELETTRICA ACQUA SANITARIA TELERISCALDAMENTO GAS USO TECNOLOGICO DEGLI IMPORTO € 4 500 000 € 615 218 € 1 594 000 € 100 000 RIMBORSO SPESE DI FUNZIONAMENTO € 1 050 000 RIMBORSO AI COMUNI GESTIONE CALORE € 1 048 000 TOTALE COMPLESSIVO € 8 907 218 Per quanto riguarda invece l’Edilizia Patrimoniale tali spese sono a carico degli Enti locatari. 9 7. LE MISURE ORGANIZZATIVE ADOTTATE Dal 2009 è stata avviata una sistematica campagna di ispezioni negli edifici scolastici con riferimento alla vulnerabilità degli elementi non strutturali (intradosso solai, controsoffitti, facciate, cornicioni, impianti, etc.). In particolare per l’edilizia scolastica si è resa necessaria l’adozione di misure straordinarie al fine di migliorare l’efficienza e l’efficacia della propria azione. Dal mese di Ottobre 2012 la Provincia di Torino ha pertanto approvato una riorganizzazione dell’Area Edilizia che prevede l’assegnazione a tutto il personale tecnico dell’area di compiti di controllo e gestione degli edifici scolastici. Questo nell’ottica di prevenire le criticità e programmare gli interventi manutentivi attraverso una intensificazione dei controlli e delle verifiche. In tale contesto, per dare attuazione alla riorganizzazione dell’area sono stati attivati dei corsi di formazione specifici, destinati ai tecnici dell’area edilizia, sulle seguenti tematiche: • Il rischio amianto nelle scuole e la gestione dei controlli (4 ore); • La prevenzione incendi negli edifici scolastici (16 ore). Nel corso del 2013 sono stati eseguiti dai tecnici dell’Edilizia: • Oltre 3.600 controlli e sopralluoghi nelle scuole sulla base delle segnalazioni pervenute; • Oltre 1.500 interventi di manutenzione ordinaria (sostituzione vetri, riparazioni perdite, opere da fabbro, falegname, lattoniere, impianti elettrici/termici etc.) per complessivi 1.8 milioni di euro. Tuttavia, se le attività di controllo e ispezione non sono associate ad adeguate capacità di intervento, il lavoro effettuato rischia di essere vanificato e riduce i tecnici della Provincia a “meri esecutori” di disposizioni di chiusura e inagibilità parziale di locali scolastici non potendo che prendere atto delle situazioni di pericolo senza possibilità di intervento. Laddove dalle ispezioni visive emerga un quadro di criticità (con particolare riferimento allo stato dei solai e dei controsoffitti) in assenza di risorse per intervenire in maniera risolutiva è assolutamente indispensabile procedere all’esecuzione di indagini approfondite (anche strumentali) per verificare l’effettivo grado di vulnerabilità dell’elemento segnalato. Tale procedura è da configurarsi come misura alternativa e compensativa ai sensi del D.Lgs. 81/2008 rispetto alla soluzione definitiva che prevede l’intervento di manutenzione straordinaria. Tali attività sono già state avviate su parte degli edifici scolastici, con la redazione, per ogni singolo edificio, di un “libretto sanitario” che tiene conto di un’accurata diagnosi dello stato di conservazione dei soffitti e dei controsoffitti attraverso prove soniche, termografie, prove di carico etc. E’ pertanto necessario stanziare risorse adeguate per effettuare controlli e monitoraggi strumentali negli edifici in modo da individuare le priorità e prevenire crolli e danni a persone e cose. 8. GLI INTERVENTI URGENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA 10 Nella tabella allegata sono riportati degli interventi di adeguamento normativo e/o messa in sicurezza urgenti e indifferibili finanziati e previsti a bilancio 2014 o con residui. Complessivamente si tratta di opere il cui finanziamento ammonta a 11.750.000 euro, di quasi interamente destinati all’edilizia scolastica, finanziati da terzi e vincolati come destinazione specifica agli interventi di messa in sicurezza e adeguamento normativo. Per tali interventi è fondamentale definire se sia possibile procedere agli affidamenti in quanto ulteriori ritardi rispetto ai tempi programmati possono produrre rilevanti danni patrimoniali legati a: • Perdita di finanziamenti straordinari e dedicati da parte di terzi (Regione, Stato, CIPE etc.); • Mancato adeguamento normativo e conseguente esercizio di attività scolatica in assenza di agibilità (Prevenzione Incendi, agibilità statica e sismica, rimozione amianto etc.); • Mancato rispetto di prescrizioni/ordinanze da parte degli organi di vigilanza e autorità giudiziaria. ELENCO PROGETTI E INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA E ADEGUAMENTO NORMATIVO TITOLO INTERVENTO INTERVENTI DI ADEGUAMENTO FUNZIONALE E NORMATIVO DA ESEGUIRSI PRESSO L'ITIS PININFARINA, MONCALIERI, FINANZIATI CON FONDI DEI PATTI TERRITORIALI TORINO-SUD. INTERVENTI DI ADEGUAMENTO FUNZIONALE E NORMATIVO DA ESEGUIRSI PRESSO L'ITC SUCCURSALE MAJORANA, MONCALIERI, FINANZIATI CON FONDI DEI PATTI TERRITORIALI TORINO-SUD. INTERVENTI DI ADEGUAMENTO FUNZIONALE E NORMATIVO DA ESEGUIRSI PRESSO LA SEDE E AL SUCCURSALE DELL'IIS VITTONE CHIERI, FINANZIATI CON FONDI DEI PATTI TERRITORIALI TORINO-SUD. INTERVENTI DI ADEGUAMENTO FUNZIONALE E NORMATIVO DA ESEGUIRSI PRESSO LA SEDE E LA SUCCURSALE DELL'IIS ROCCATIBALDESSANO, CARMAGNOLA, FINANZIATI CON FONDI DEI PATTI TERRITORIALI TORINO-SUD. INTERVENTI DI ADEGUAMENTO FUNZIONALE E NORMATIVO DA ESEGUIRSI PRESSO L'IIS MAXWELL E L'ITC ROTTERDAM, NICHELINO, FINANZIATI CON FONDI DEI PATTI TERRITORIALI TORINO-SUD. IMPORTO NOTE E CRITICITA' 1,098,000 409,516 465,000 Si tratta di interventi finanziati al 100% con i fondi dei Patti Territoriali Torino Sud, sono finanziamenti del Ministero dello sviluppo economico destinati (su proposta della Provincia di Torino) ad interventi di adeguamento normativo nelle scuole. Se non verranno rispettate le tempistiche imposte dal CIPE il contributo verrà revocato. 749,620 1,003,864 I.T.C. SOMMEILLER-L.S. FERRARIS, Torino. Interventi di manutenzione straordinaria vari. 300,000 I.I.S. A. STEINER, TORINO. Lavori di manutenzione straordinaria 500,000 Si tratta di interventi finanziati dal CIPE di attuazione dell’intesa 7/CU per la messa in sicurezza delle scuole rispetto alle criticità emerse a seguito dei sopralluoghi post Darwin. 11 SUCC. BALDESSANO-ROCCATI, CARMAGNOLA. Interventi di risanamento conservativo e miglioramento statico. 900,000 I.I.S DARWIN, L.S. ROMERO. RIVOLI. INTERVENTI DI RIPRISTINO DELLA RECINZIONE 280,000 L.S. DARWIN, RIVOLI. INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA VARI, 1° STRALCIO I.I.S. PRIMO LEVI, TORINO. INTERVENTI VARI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA. BANDO REGIONALE PER INTERVENTI EDILIZI SU EDIFICI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA DI TORINO. I.I.S. SELLA-AALTO, SUCC. VIA BRACCINI 11 – TORINO. INTERVENTI DI DI MESSA IN SICUREZZA INTRADOSSI SOLAI. BANDO REGIONALE PER INTERVENTI EDILIZI SU EDIFICI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA DI TORINO. I.P.A. STEINER, TORINO. LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PALESTRA. BANDO REGIONALE PER INTERVENTI EDILIZI SU EDIFICI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA DI TORINO. I.T.C. ENRICO FERMI – CIRIE’ INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA SEGALATI NEI VERBALI INTESA 7/CU. BANDO REGIONALE PER INTERVENTI EDILIZI SU EDIFICI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA DI TORINO. EDIFICI SCOLASTICI VARI. INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PRESIDI ANTINCENDIO. BANDO REGIONALE PER INTERVENTI EDILIZI SU EDIFICI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA DI TORINO. EDIFICI SCOLASTICI VARI. INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA DI SERRAMENTI E SOSTITUZIONE PARTI VETRATE. BANDO REGIONALE PER INTERVENTI EDILIZI SU EDIFICI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA DI TORINO. I.I.S. BOSSO. TORINO. INTERVENTI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO IMPIANTI ELETTRICI. BANDO REGIONALE PER INTERVENTI EDILIZI SU EDIFICI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA DI TORINO. I.T.IS.AMALDI, ORBASSANO (TO).LAVORI DI TRASFORMAZIONE IMPIANTO DI RISCALDAMENTO DA ARIA AD ACQUA E SEZIONAMENTO. BANDO REGIONALE PER INTERVENTI EDILIZI SU EDIFICI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA DI TORINO. L.S. “DARWIN”, RIVOLI. INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA SUGLI IMPIANTI. BANDO REGIONALE PER INTERVENTI 600,000 Si segnala che qualora non si realizzi l’intervento si perderà il finanziamento INAIL che prevede tempistiche ristrette per l’affidamento dei lavori. Tra l’altro la Procura della Repubblica, nell’ordinanza di dissequestro ha prescritto la messa in sicurezza delle aule. 300,000 149,836 493,500 500,000 500,000 Si tratta dei progetti del cd "decreto del fare" che devono essere affidati entro i termini ristretti (entro il 2014) pena la revoca del finanziamento 384,906 260,000 356,026 220,000 12 EDILIZI SU EDIFICI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA DI TORINO. COMPL. SCOL.CO BAROCCHIO (I.I.S. E. VITTORINI), GRUGLIASCO. INTERVENTI DI MIGLIORAMENTO SISMICO I.T.C. PASCAL, GIAVENO. INTERVENTI DI ADEGUAMENTO NORMATIVO E MIGLIORAMENTO SISMICO I.I.S. LUXEMBURG, L.S. COPERNICO, TORINO. LAVORI DI BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA SOLAI TOTALE INTERVENTI EDILIZIA SCOLASTICA QUESTURA DI TORINO. MANUTENZIONE STRAORDINARIA CENTRALE TERMICA 200,000 1,788,000 200,000 Lavori di adeguamento sismico finanziati interamente dal CIPE e oggetto di specifica prescrizione da parte dello SPRESAL a seguito di parere del consulente della Procura Lavori di adeguamento sismico della scuola finanziati sul patto per la sicurezza (STATO - REGIONE PROVINCIA) e oggetto di specifica prescrizione da parte dello SPRESAL a seguito di parere del consulente della Procura. Si tratta di un intervento di prosecuzione dei lavori di messa in sicurezza dei solai dell'istituto oggetto di prescrizione da parte di SPRESAL e VV.FF. la mancata realizzazione di questo intervento si configura come inottemperanza alle prescrizioni degli organi di vigilanza 11,658,269 166,000 Intervento urgente da eseguirsi in quanto le centrali termiche della questura risultano ad oggi NON FUNZIONANTI. L’intervento prevede circa 120 gg. di lavoro per cui ulteriori ritardi non consentiranno l’attivazione del servizio di riscaldamento della Questura dal 15 ottobre 2014. Si ribadisce l’urgenza ed indifferibilità degli interventi sopra riportati, la cui mancata realizzazione determinerebbe per il nuovo Ente la perdita di finanziamenti straordinari pubblici superiore a 10 milioni di euro che dovrebbero comunque essere stanziati con fondi propri per effettuare gli interventi previsti. 9. ELENCO DELLE PRINCIPALI CRITICITA’ Alla luce di quanto premesso il corrente anno scolastico è iniziato non solo in una situazione di generale criticità dovuta alla impossibilità di effettuare investimenti ma con ulteriori gravi incertezze che si possono di seguito sintetizzare: • Dal 2009 è stata avviata una sistematica campagna di ispezioni negli edifici scolastici con riferimento alla vulnerabilità degli elementi non strutturali (intradosso solai, controsoffitti, facciate, cornicioni, impianti, etc.). Laddove dalle schede redatte emerge un quadro di criticità (con particolare riferimento allo stato dei solai e dei controsoffitti) in assenza di risorse per intervenire in maniera risolutiva è assolutamente indispensabile procedere all’esecuzione di indagini approfondite (anche strumentali) per verificare l’effettivo grado di vulnerabilità dell’elemento segnalato. E’ pertanto necessario stanziare risorse adeguate per effettuare controlli e monitoraggi strumentali negli edifici più a rischio. Tale procedura è da configurarsi come misura alternativa e compensativa alla soluzione definitiva che prevede l’intervento di manutenzione straordinaria. • i contratti di manutenzione edile e degli impianti elettrici sono stati integrati per il 2014 ma le pressanti richieste provenienti dalle istituzioni scolastiche (rispetto alle 13 quali vengono affrontate solo le emergenze in materia di sicurezza) fanno si che le risorse stanziate saranno esaurite ben prima della fine del corrente anno; devono essere definite quanto prima le risorse a disposizione in modo da poter avviare quanto prima gli affidamenti dei contratti manutentivi; • numerosi istituti scolastici denunciano criticità che ne pregiudicano e mettono a rischio l’utilizzo, alle quali non è possibile dare risposta stante l’attuale carenza di risorse finanziarie o l’impossibilità di utilizzarle per i vincoli imposti dal patto di stabilità (si vedano, ad esempio, i casi del Curie di Grugliasco, del CopernicoLuxemburg e del Santorre di Santarosa di Torino, del Darwin-Romero di Rivoli); • la situazione attuale non consente di dare risposte adeguate e complete alle istanze degli organismi di controllo (A.S.L. e VV.F. per primi); ciò determina il perdurare di situazioni di mancato rispetto normativo che determina impossibilità o limitazioni nell’utilizzo di alcune strutture e ripercussioni, anche di carattere penale, sulla dirigenza competente; • L’appalto per il riscaldamento e la gestione degli impianti termici negli edifici provinciali è attivo solo fino alla data del 30.09.2015 stante l’impossibilità di prevedere impegni pluriennali non è possibile attivare le future procedure di affidamento; • Sono stati bloccati i fondi necessari a garantire la manutenzione edile e impiantistica di edifici strategici (tra i quali la Prefettura e la Questura), situazione insostenibile anche sotto il profilo della sicurezza; • Sempre con riferimento all’Edificio sede della Questura è necessario provvedere alla sostituzione delle centrali termiche entro l’estate, in assenza di tale intervento non sarà possibile riscaldare l’intero edificio nell’autunno 2014 indipendentemente dal contratto di fornitura del riscaldamento o meno. • Malgrado le richieste in sede di proposta di bilancio non sono stati stanziati fondi per arredi scolastici per il 2014 e, di conseguenza, non è stato possibile soddisfare le numerose richieste di arredo pervenute dalle scuole anche se, dalle indicazioni pervenute dall’Ufficio Scolastico Regionale, la popolazione scolastica provinciale crescerà è cresciuta di 2.000. Dove la Provincia non ha potuto fornire vecchi arredi di recupero le scuole hanno smontato parte dei laboratori e utilizzato i banchi e le sedie provenienti dagli stessi, ma è evidente che tale situazione non può perdurare oltre vista l’obsolescenza dei beni. 10. PROPOSTE OPERATIVE Seppur in un periodo di oggettiva difficolta economica e finanziaria e di vuoto istituzionale e normativo è impensabile che i servizi pubblici ospitati dagli edifici provinciali (scuole, caserme, uffici pubblici, prefettura) possano essere interrotti e/o ridimensionati. Per garantire tuttavia la sostenibilità di un patrimonio edilizio così articolato e complesso non si può prescindere dall’affrontare alcuni temi fondamentali tra i quali risulta di fondamentale importanza l’analisi del patrimonio edilizio di cui si dispone con riferimento a: • i costi di gestione in modo da individuare quelli a più elevato consumo (energetico, manutentivo); • la situazione complessiva e i costi di adeguamento normativo (sicurezza strutturale, prevenzione incendi e adeguamento impianti termici, elettrici etc.); 14 • la funzionalità e fruibilità degli edifici rispetto alle mutate esigenze scolastiche e alla domanda formativa. L’esame dei dati soprarichiamati potrà consentire una valutazione su: • quali sono gli edifici scolastici strategici e su cui eventualmente investire anche per consentire la realizzazione di poli scolastici aggregati; • quali sono invece gli edifici che per le loro caratteristiche edilizie, impiantistiche e funzionali devono essere dismessi non essendo sostenibile e perseguibile il loro pieno adeguamento normativo. • La programmazione degli interventi manutentivi e degli adeguamenti normativi in funzione delle scelte strategiche che dovranno necessariamente essere assunte. • L’individuazione delle modalità di valorizzazione immobiliare degli edifici di proprietà da dismettere e definire accordi strategici con i comuni per la valorizzazione di quelli concessi in uso ai sensi della Legge 23/96. 15