AREA EDILIZIA
LA GESTIONE MANUTENTIVA DEGLI EDIFICI PROVINCIALI
Prima ricognizione sulle attività legate alla gestione e manutenzione degli edifici
scolastici e patrimoniali della Provincia di Torino
OTTOBRE 2014
Il Dirigente del Servizio Edilizia
Scolastica 1 e del
Servizio Impianti tecnologici e
gestione energia
Ing. Roberto Bertora
Il Dirigente del Servizio Edilizia
Scolastica 2
Il Dirigente del Servizio
Amministrazione e Controllo
Arch. Claudio Schiari
Dott.ssa Valeria Sottili
Il Direttore dell’Area Edilizia
Ing. Sandro Petruzzi
1
1. PREMESSE
La presente relazione è volta a delineare nel suo complesso la situazione generale
dell’Edilizia scolastica e patrimoniale della Provincia di Torino alla luce della necessità di
garantirne il funzionamento anche in una situazione (come quella attuale) di enorme
difficoltà generata dal particolare contesto normativo ed economico finanziario legato al
passaggio alla Città Metropolitana.
Tale relazione è stata esplicitamente individuata come obiettivo specifico previsto dal
Piano Esecutivo di Gestione approvato con D.G.P. n. 464 – 20941/2014 del 25/6/2014, nel
quale veniva assegnato ai Dirigenti, tra l’altro, il seguente obiettivo: “Costituzione della
Città Metropolitana: messa a disposizione degli elementi tecnico-amministrativi utili a
favorire il funzionamento del nuovo Ente”.
In questa prima relazione ci si è soffermati sulle attività e funzioni principali, riservandosi di
integrare la relazione su attività e funzioni che allo stato attuale presentano minori criticità,
anche in attesa della definizione puntuale delle competenze del nuovo Ente (trasferimento
fondi a piccoli comuni per edilizia scolastica, impiantistica sportiva etc.).
Per introdurre il tema è utile specificare che il patrimonio edilizio della Provincia di Torino
in capo all’Area Edilizia si suddivide in due principali categorie:
- edifici adibiti ad uso scolastico per istruzione di 2° grado (scuole superiori);
- edifici a destinazione non scolastica ed utilizzati da altri soggetti (pubblici o privati);
Entrambe queste categorie ricoprono un’importanza fondamentale per il territorio della
Provincia pertanto, pur consapevoli delle oggettive difficoltà applicative delle norme
transitorie previste per gestire la migrazione verso il nuovo Ente, è necessario adottare
tutte le misure (gestionali, tecniche e finanziarie) per far si che non si possano configurare
nel corso del 2015 interruzioni di pubblici servizi essenziali quali quello scolastico o quelli
garantiti da Enti strategici, quali la Questura, la Prefettura, il Comando Regionale
Carabinieri e le sedi regionali e teritoriali del MIUR.
2. IL PATRIMONIO EDILIZIO SCOLASTICO DELLA PROVINCIA DI TORINO
Nel territorio della Provincia di Torino si trovano 91 Istituzioni scolastiche di istruzione
secondaria superiore, di cui 46 in Torino, dislocate in 158 edifici, di cui 71 ubicati in
Torino. L’anno scolastico 2014-2015 coinvolgerà più di 88.000 studenti suddivisi in più di
3.600 classi, oltre agli insegnanti e al personale amministrativo e tecnico.
La Provincia di Torino esegue la manutenzione e la gestione di 158 edifici scolastici.
In particolare il patrimonio edilizio scolastico si presenta estremamente eterogeneo sia in
termini di tipologie costruttive che in termini di modalità di utilizzo e gestione, tuttavia
alcuni dati possono essere utili per classificare tali edifici sulla base di alcuni indicatori,
primo tra tutti l’anno di costruzione dell’edificio.
DATI STATISTICI ISTITUTI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA:
Sedi scolastiche (*)
158
100%
sedi in edifici con + 50 anni
52
33%
sedi in edifici costruiti periodo 1959-1968
20
13%
sedi in edifici costruiti periodo 1969-1978
44
28%
2
sedi in edifici costruiti periodo 1979- oggi
42
26%
ANNO DI COSTRUZIONE DEGLI EDIFICI SCOLASTICI
sedi in edifici con + 50
anni
sedi in edifici costruiti
periodo 1959-1968
sedi in edifìci costruiti
periodo 1969-1978
sedi in edifici costruiti
periodo 1979- oggi
Come è evidenziato dal grafico suindicato il 75% degli edifici scolastici ha più di 30
anni di vita mentre il 33% ne ha più di 50.
E’ possibile pertanto comprendere le grandi difficoltà manutentive e gestionali che
derivano dalla necessità di questi edifici di subire interventi di adeguamento e
manutenzione straordinaria molto importanti in quanto le loro componenti edilizie e
impiantistiche sempre con maggiori difficoltà sono in grado di garantire la piena
funzionalità ed efficienza.
Altro dato fondamentale per comprendere la complessità del problema è costituito
dall’analisi della provenienza di tali edifici in quanto, circa 1 edificio su 2 è stato
trasferito alla Provincia in diritto d’uso ai sensi della Legge 23/96 o secondo altre
forme, con una conseguente difficoltà a ricostruire in maniera compiuta la “storia”
dell’edificio in termini di interventi edilizi ed impiantistici nonché delle certificazioni
necessarie all’ottenimento della piena agibilità degli edifici.
3. ULTERIORE PATRIMONIO EDILIZIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
La Provincia di Torino è inoltre proprietaria di 55 edifici non adibiti ad uso scolastico, tra
cui alcuni di importanza strategica quali la Sede della Prefettura, della Questura, del
Comando Regionale Carabinieri e del MIUR, come già anticipato.
Tra questi non sono comprese le sedi provinciali destinate ad uso ufficio (C.so inghilterra,
Sede storica di via Maria Vittoria 12, centri per l’impiego, circondari etc.) per le quali la
competenza alla gestione manutentiva è stata affidata al Servizio Logistica collocato
direttamente nell’Area Patrimonio.
Per garantire tuttavia una gestione unitaria dei costi legati al riscaldamento e alla
climatizzazione estiva è stato previsto un contratto unico di gestione termica che
comprende tutti gli edifici provinciali (scolastici, non scolastici e sede di ufficio) e gestito
dal servizio impianti tecnologici dell’Area Edilizia.
A differenza degli edifici scolastici che risultano concessi in comodato alla Provincia ai
sensi della Legge 23/96 gli edifici patrimoniali, tranne rare eccezioni (legate a trasferimenti
di competenze da parte di Regione/Stato) sono di proprietà della Provincia di Torino e
3
pertanto costituiscono una parte rilevante di un patrimonio immobiliare che a tutti gli effetti
oltre che gestito può e deve essere opportunamente valorizzato.
4. PRINCIPALE OBIETTIVO DELLE ATTIVITÀ MANUTENTIVE ORDINARIE E
STRAORDINARIE È LA SICUREZZA
La Provincia di Torino da sempre orienta le proprie politiche in materia edilizia prima di
tutto in favore della sicurezza.
•
Edilizia scolastica:
Nel mese di agosto 2010 sono stati approvati i progetti definitivi - esecutivi per gli interventi
di manutenzione ordinaria degli edifici scolastici per il triennio 2011 – 2014 ed articolati in
5 lotti territoriali e funzionali per l’importo complessivo di oltre 13 milioni di euro.
Queste le principali caratteristiche, in parte nuove rispetto all’appalto precedente:
1. alla luce delle nuove esigenze emerse nell’ultimo biennio, a seguito anche di
quanto previsto dall’Anagrafe dell’Edilizia scolastica e dall’Intesa Istituzionale n.
7/CU del 28.1.2009, è stata introdotta la verifica dei substemi edilizi, e cioè una
attività di controllo su alcune componenti specifiche (cornicioni, soffitti e
controsoffitti, serramenti etc.) in ogni edificio scolastico;
2. viene altresì compresa nell'oggetto dell'appalto l'esecuzione degli interventi di
manutenzione edile, di manutenzione integrale dei presidi antincendio, dei
dispositivi di sicurezza e di controllo, di verifica dei subsistemi edilizi, tutti
compresi nei quattro lotti a suddivisione territoriale, nonché di manutenzione
programmata degli impianti elettrici ed impianti elevatori (ascensori,
montacarichi e montascale) di tutti gli edifici scolastici provinciali.
Nel corso del 2013 tuttavia, stante l’impossibilità oggettiva di far fronte alle esigenze
manutentive degli edifici attraverso interventi di manutenzione straordinaria risolutivi
delle criticità evidenziate si è potuto procedere solo attraverso l’utilizzo degli fondi per la
manutenzione ordinaria che sono stati pertanto esauriti, a fronte delle continue richieste
di manutenzione provenienti dalle istituzioni scolastiche e dagli organi di vigilanza
(SPRESAL, VV.FF. etc.).
•
Edilizia Patrimoniale:
Nel corso dell’anno 2013 a causa dei noti problemi legati all’applicazione del patto di
stabilità la Giunta Provinciale ha sostanzialmente bloccato qualsiasi intervento di
manutenzione straordinaria sugli edifici patrimoniali, fatto salvi quelli per i quali esisteva
già un contratto stipulato.
Per tale ragione sono state sospese le aggiudicazioni e l’iter approvativo di diversi
interventi di rilevante importanza su edifici strategici quali questura, prefettura e sede del
MIUR di Via Coazze.
Nel corso del 2013 ci si è limitati, con le risorse disponibili a gestire la manutenzione
ordinaria e svolgere i servizi obbligatori (manutenzione presidi antincendio, ascensori etc.)
Per quanto riguarda l’anno 2014 è stato confermato il blocco delle spese di investimento
situazione aggravata dal mancato rinnovo del contratto di manutenzione ordinaria.
•
I costi del servizio di manutenzione ordinaria
La tabella sottostante riporta i dati aggregati di superficie complessiva del patrimonio
scolastico e di quello patrimoniale rapportandoli ai costi manutentivi sostenuti:
Tipologie edilizie
Sup. complessiva in m
2
4
scuole, laboratori, auditorium
1 032 000
palestre scolastiche
65 000
altri edifici pubblici (Prefettura, Questura etc.)
104 000
aree esterne (verdi, attrezzature sportive etc.)
405 000
TOTALE
TIPOLOGIA MANUTENZIONE
manutenzione edile, presidi antincendio etc.
edifici patrimoniali
TOTALE
1 606 000
COSTO MEDIO
ANNUO
4 500 000
500 000
5 000 000
Dal rapporto tra le superfici complessive e i costi annui sostenuti si desume un costo
medio per la manutenzione ordinaria di circa 3 euro/m2/anno.
Il costo annuo per la manutenzione nel corso dell’ultimo triennio si è rivelato largamente
insufficiente rispetto alle esigenze minime manutentive che possono quantificarsi
mediamente in 5 euro/m2/anno per affrontare le esigenze primarie di sicurezza.
È da segnalare difatti che la drastica riduzione delle risorse per la manutenzione
straordinaria costituisce un “falso risparmio” in quanto implica un maggiore
degrado/danneggiamento delle componenti edilizie ed impiantistiche (si pensi ad
esempio al mancato rifacimento di una copertura ammalorata o di serramenti esterni non
più a tenuta quanti danni produca per effetto di infiltrazioni su solai e/o pareti) ed un
conseguente aggravio dei costi necessari per la manutenzione ordinaria.
L’importo dell’appalto triennale 2011 – 2014 per la manutenzione dei 158 edifici scolastici
è di circa 4.500.000 euro/anno a cui devono aggiungersi i costi per la manutenzione dei
55 edifici patrimoniali pari a 500.000 euro/anno.
Va precisato che la manutenzione degli impianti termici (di tutti gli edifici provinciali:
scolastici, patrimoniali e sede di uffici) è di competenza del soggetto gestore del servizio di
riscaldamento, affidato con un appalto quinquennale (2009-2014) mediante asta pubblica.
•
Edilizia scolastica:
Si evidenziano:
• le sempre più pressanti e reiterate richieste dei dirigenti scolastici e RSPP
(circa 3.600 richieste di intervento/anno con procedura SIGMANET) a fronte dello
sgravio di responsabilità ai sensi dell’art. 18 comma 3 del D.Lgs: 81/2008;
• la necessità di ottemperare alle prescrizioni degli organi di vigilanza
(SPRESAL e Vigili del Fuoco) che nella loro campagna sistematica di sopralluoghi
hanno spesso segnalato situazioni di carenza manutentiva all’interno degli edifici
scolastici.
Si ritiene che una gestione accettabile degli edifici scolastici non possa prescindere
da uno stanziamento adeguato delle risorse, quantificabile quanto meno pari alle
risorse stanziate negli anni precedenti.
Tuttavia si resta consapevoli del fatto che in tal caso non potranno essere soddisfatte tutte
le richieste (seppur motivate e pertinenti) che non hanno stretta attinenza con la sicurezza,
5
cui verrà data assoluta precedenza: saranno da escludersi pertanto interventi di
attrezzatura di laboratori, tinteggiature, ottimizzazioni di spazi e allargamento di locali etc.
•
Edilizia patrimoniale:
Anche per l’Edilizia Patrimoniale si evidenzia che la carenza di risorse destinate alla
manutenzione ordinaria e straordinaria presuppone allo stato attuale:
• l’impossibilità di far fronte alle richieste dei soggetti gestori degli edifici (tra cui
Prefetto, Questore, Comandante Regionale dei Carabinieri, Direttore
Scolastico Regionale e Territoriale etc.) a fronte dello sgravio di responsabilità ai
sensi dell’art. 18 comma 3 del D.Lgs: 81/2008;
• la necessità di completare gli adeguamenti normativi in particolare nel campo
della sicurezza strutturale, della prevenzione incendi.
5. LA GESTIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI PROVINCIALI
A differenza delle precedenti voci di costo, la gestione energetica degli edifici provinciali è
aggregata. Ne consegue che, oltre agli istituti scolastici di scuola secondaria superiore e
agli immobili patrimoniali descritti in premessa, in essa sono compresi anche le sedi di
uffici dell’Amministrazione, i circondari e i centri per l’impiego.
L’attività di gestione della climatizzazione degli stabili di competenza della Provincia di
Torino ha interessato nell’ultima stagione termica (2013/2014) complessivamente oltre 150
unità distribuite sul territorio e comprende 168 impianti, la cui volumetria complessiva è
pari a m3 3.893.889.
L’esercizio e la manutenzione degli impianti in gestione diretta è suddivisa su tre
tipologie:
Tipologia “GR”:
consiste nella gestione degli impianti termici dedicati sia al riscaldamento ambientale che
alla fornitura di acqua calda sanitaria, intesa come conduzione e manutenzione ordinaria,
programmata e straordinaria degli impianti di riscaldamento, comprensiva della fornitura
di combustibile. Il corrispettivo per essa previsto è scisso in due componenti: la Quota
Energia e la Quota Servizio.
Gli edifici/impianti inseriti in tale tipologia sono attualmente 131, così suddivisi:
•
n° 120 riscaldati a gas metano, rappresentano il 93,24% dell’intero parco
impiantistico in termini di consumo energetico riferito alla stagione 2013/2014;
•
n° 10 riscaldati a gasolio, rappresentano il 3.37% dell’intero parco impiantistico in
termini di consumo energetico riferito alla stagione 2013/2014;
•
n° 1 riscaldato a cippato di legno, rappresenta il 3.39% dell’intero parco
impiantistico in termini di consumo energetico riferito alla stagione 2013/2014.
Nel complesso della tipologia “GR” la volumetria riscaldata è pari a m3 3.274.424.
Tipologia “CR”:
coincide con la precedente tipologia “GR”, con l’eccezione della fornitura di combustibili,
che non è a carico dell’appaltatore. Il corrispettivo per la ditta è costituito dalla sola
componente Quota Servizio per i quali è prevista una contabilizzazione “a corpo”, sono
attualmente 37, per una volumetria complessiva pari a 619.465 m3.
Tipologia “CC”:
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consiste nella conduzione e manutenzione ordinaria, programmata e straordinaria degli
impianti di condizionamento dell’aria nel periodo estivo non comprensiva della fornitura
dell’energia elettrica e dei combustibili. Il corrispettivo per l’appaltatore è costituito dalla
sola componente Quota Servizio che remunera anche i servizi forniti dall’appaltatore
relativamente alle unità mobili di climatizzazione ambientali presenti presso i medesimi
edifici. Gli edifici classificati in questa tipologia sono attualmente 12.
Di seguito i dati tabellati dei consumi energetici delle ultime tre stagioni termiche,
compreso il dato medio delle tre.
2011/12
2012/13
2013/14
Media ultime tre
stagioni
Consumo [m ]
9.002.869
8.569.548
7.457.566
8.343.328
Termie [MWh]
73.392
69.087
59.800
67.426
GASOLIO
2011/12
2012/13
2013/14
Media
METANO
3
Consumo [l]
340.122
335.512
282.156
319.263
Termie [MWh]
2.738
2.666
2.163
2.522
CIPPATO
2011/12
2012/13
2013/14
CIPPATO
Media
Consumo [T]
1.716
1.698
1.620
1.678
Termie [MWh]
2.589
1.913
2.173
2.225
Dal punto di vista economico, fatto salvo il valore dell’ultima stagione termica che è
presunto stante la mancanza della definizione del Certificato finale (in fase di redazione),
di seguito si riportano i dati consolidati delle ultime tre stagioni termiche (valori IVA
compresa).
Costo stagione
2011/12
Costo stagione 2012/13
Costo stagione 2013/14
Quota Energia All. A1 e A2
[Euro]
6.913.242,13
6.960.644,03
5.892.600,00
Quota Servizio “ GR”, “CR” e
“CC” All. A3 [Euro]
1.516.534,78
1.560.570,64
1.469.503,00
Acqua calda sanitaria [Euro]
34.305,38
37.049,81
41.739,86
Oneri per la sicurezza [Euro]
52.940,19
52.940,17
52.940,17
8.517.022,48
8.611.204,65
7.456.783,03
Tipologia di attività
Totale [Euro]
Dalla lettura critica dei dati riportati, si evince che l’ultima stagione termica ha beneficiato
di condizioni climatiche favorevoli facendo conseguire dei risparmi in termini di consumi
energetici.
Per quanto riguarda gli interventi di Manutenzione Aperta, non compresi nelle attività di
manutenzione ordinaria, programmata e straordinaria previste nell’ambito delle attività
compensate nella Quota Servizio, sono stati realizzati annualmente interventi per un
importo medio pari a circa 300.000,00. Tale cifra, però, non è risultata sufficiente a
coprire tutte le necessità connesse con l’adeguamento generale normativo degli
impianti termici, stante le numerose e pressanti richieste di intervento derivanti dalle
ispezioni degli organi di controllo.
7
Nell’ambito degli interventi di riqualificazione ed ottimizzazione energetica, volti sia alla
riduzione del consumo energetico e dell’inquinamento atmosferico, che all’efficientamento
degli impianti di generazione e distribuzione del calore, negli corso degli ultimi tre periodi
di appalto sono stati realizzati significativi interventi hanno dato un contributo, in maniera
fondamentale, alla riduzione dei consumi energetici degli ultimi 15 anni.
Di seguito la tabella di comparazione degli ultimi tre appalti:
1999/
2004
Consumo (Energia termica erogata)
medio stagionale per appalto (Mwh)
Consumi normalizzati rispetto ai parametri medi
*
Caratteristici (Mwh/Volumetria GG*Giorni
9
accensione* 10 )
Costo medio stagione normalizzato
(Euro/vol*GG*gg*Rev)
2004/
2009
2009/
2014
Variazione %
fra Appalto
1999/04
e Appalto
2009/14
95.388
82.227
77.012
-19,26%
59,82
55,35
50,35
-15,83%
9.413.090 9.483.403 7.905.073
-16,02%
Consumo medio stagionale (Mwh)
100.000
95.000
90.000
85.000
-19%
80.000
75.000
70.000
65.000
60.000
1999/2004
2004/2009
2009/2014
Consumo medio stagionale (Mwh)
Tale politica di riduzione dei costi di esercizio richiede tuttavia che una parte dei risparmi
conseguiti venga reinvestita in interventi di efficentamento energetico in modo da
conseguire ulteriori risparmi negli anni successivi e migliorare più in generale funzionalità
e comfort degli ambienti scolastici.
Tale previsione era inizialmente prevista in capitolato ma non è stata mai attivata in quanto
tutti i risparmi conseguiti sono stati introitati nel bilancio dell’ente, vanificando l’obiettivo
principale dell’appalto.
Per quanto riguarda la stagione invernale 2014/2015 si segnala che con DGP n. 565266322 del 05.08,2014 la Giunta provinciale ha espresso l’indirizzo di procedere con
l’affidamento del servizio di climatizzazione all’attuale gestore del contratto
“Servizio energetico negli edifici provinciali” Guerrato S.p.a.. Con successiva
determinazione dirigenziale è stato pertanto formalizzato l’affidamento del servizio
per il periodo 01.10.2014-30.09.2014.
6. LE SPESE DI FUNZIONAMENTO E ARREDO
8
Oltre alle spese necessarie per la manutenzione e il riscaldamento occorre ricordare che
alle Province spettano, ai sensi della normativa vigente (T.U. 267/2000, art. 19, comma 1°
ed art. 3, comma 1° L. 23/1996):
• le spese per utenze idriche, telefoniche ed elettriche;
• le spese per trasloco, manutenzione e acquisto di arredi e laboratori e altre spese
minori di gestione dell’ufficio;
• le spese per manutenzione e acquisto delle attrezzature sportive fisse delle
palestre.
• Gli arredi scolastici:
Al fine di assolvere alle proprie competenze istituzionali è onere della Provincia
provvedere all’acquisto dell'arredo necessario a garantire il regolare svolgimento
dell'attività didattica (arredo aula ed attrezzature sportive) e tecnico-amministrativa (arredo
ufficio) assegnando i beni alle scuole richiedenti.
Negli ultimi anni tuttavia, i vincoli del Patto di Stabilità hanno limitato fortemente la capacità
di spesa dell’Ente passando da una spesa complessiva di circa 600 mila euro/anno
all’azzeramento totale delle risorse registrato nel 2013 e nel 2014.
Allo stato attuale quindi non è possibile acquistare nessun tipo di arredo/attrezzatura
neanche per quelle scuole che hanno registrato incremento della popolazione per il nuovo
anno scolastico.
Allo stesso modo non sarà possibile procedere nel programma di sostituzione
dell’arredo scolastico obsoleto e/o non rispondente alle norme di sicurezza, che
ormai da anni questa Provincia perseguiva con buon esito e soddisfazione dell’utenza
scolastica.
Si rammenta che il mancato intervento dell’Ente obbligato a fornire l’arredo aula
necessario potrà compromettere la regolarità di un pubblico servizio essenziale qual è
l’attività didattica nelle scuole di istruzione superiore.
Altri costi di funzionamento che la Provincia di Torino è obbligata a sostenere sono
rappresentati di seguito riportando, per ciascuna delle rispettive voci l’incidenza annua.
SPESE GESTIONE CALORE, ENERGIA ELETTRICA, ACQUA E GAS USO TECNOLOGICO
EDIFICI SCOLASTICI
TIPO SERVIZIO
ENERGIA ELETTRICA
ACQUA SANITARIA
TELERISCALDAMENTO
GAS USO TECNOLOGICO
DEGLI
IMPORTO
€ 4 500 000
€ 615 218
€ 1 594 000
€ 100 000
RIMBORSO SPESE DI FUNZIONAMENTO
€ 1 050 000
RIMBORSO AI COMUNI GESTIONE CALORE
€ 1 048 000
TOTALE COMPLESSIVO
€ 8 907 218
Per quanto riguarda invece l’Edilizia Patrimoniale tali spese sono a carico degli Enti
locatari.
9
7. LE MISURE ORGANIZZATIVE ADOTTATE
Dal 2009 è stata avviata una sistematica campagna di ispezioni negli edifici scolastici con
riferimento alla vulnerabilità degli elementi non strutturali (intradosso solai, controsoffitti,
facciate, cornicioni, impianti, etc.).
In particolare per l’edilizia scolastica si è resa necessaria l’adozione di misure straordinarie
al fine di migliorare l’efficienza e l’efficacia della propria azione.
Dal mese di Ottobre 2012 la Provincia di Torino ha pertanto approvato una
riorganizzazione dell’Area Edilizia che prevede l’assegnazione a tutto il personale
tecnico dell’area di compiti di controllo e gestione degli edifici scolastici.
Questo nell’ottica di prevenire le criticità e programmare gli interventi manutentivi
attraverso una intensificazione dei controlli e delle verifiche.
In tale contesto, per dare attuazione alla riorganizzazione dell’area sono stati attivati dei
corsi di formazione specifici, destinati ai tecnici dell’area edilizia, sulle seguenti tematiche:
•
Il rischio amianto nelle scuole e la gestione dei controlli (4 ore);
•
La prevenzione incendi negli edifici scolastici (16 ore).
Nel corso del 2013 sono stati eseguiti dai tecnici dell’Edilizia:
•
Oltre 3.600 controlli e sopralluoghi nelle scuole sulla base delle segnalazioni
pervenute;
•
Oltre 1.500 interventi di manutenzione ordinaria (sostituzione vetri, riparazioni
perdite, opere da fabbro, falegname, lattoniere, impianti elettrici/termici etc.) per
complessivi 1.8 milioni di euro.
Tuttavia, se le attività di controllo e ispezione non sono associate ad adeguate capacità di
intervento, il lavoro effettuato rischia di essere vanificato e riduce i tecnici della Provincia a
“meri esecutori” di disposizioni di chiusura e inagibilità parziale di locali scolastici
non potendo che prendere atto delle situazioni di pericolo senza possibilità di intervento.
Laddove dalle ispezioni visive emerga un quadro di criticità (con particolare riferimento allo
stato dei solai e dei controsoffitti) in assenza di risorse per intervenire in maniera
risolutiva è assolutamente indispensabile procedere all’esecuzione di indagini
approfondite (anche strumentali) per verificare l’effettivo grado di vulnerabilità
dell’elemento segnalato.
Tale procedura è da configurarsi come misura alternativa e compensativa ai sensi del
D.Lgs. 81/2008 rispetto alla soluzione definitiva che prevede l’intervento di manutenzione
straordinaria.
Tali attività sono già state avviate su parte degli edifici scolastici, con la redazione, per
ogni singolo edificio, di un “libretto sanitario” che tiene conto di un’accurata diagnosi dello
stato di conservazione dei soffitti e dei controsoffitti attraverso prove soniche, termografie,
prove di carico etc.
E’ pertanto necessario stanziare risorse adeguate per effettuare controlli e
monitoraggi strumentali negli edifici in modo da individuare le priorità e prevenire
crolli e danni a persone e cose.
8. GLI INTERVENTI URGENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA
10
Nella tabella allegata sono riportati degli interventi di adeguamento normativo e/o
messa in sicurezza urgenti e indifferibili finanziati e previsti a bilancio 2014 o con
residui.
Complessivamente si tratta di opere il cui finanziamento ammonta a 11.750.000 euro, di
quasi interamente destinati all’edilizia scolastica, finanziati da terzi e vincolati come
destinazione specifica agli interventi di messa in sicurezza e adeguamento normativo.
Per tali interventi è fondamentale definire se sia possibile procedere agli affidamenti
in quanto ulteriori ritardi rispetto ai tempi programmati possono produrre rilevanti danni
patrimoniali legati a:
• Perdita di finanziamenti straordinari e dedicati da parte di terzi (Regione,
Stato, CIPE etc.);
• Mancato adeguamento normativo e conseguente esercizio di attività scolatica
in assenza di agibilità (Prevenzione Incendi, agibilità statica e sismica,
rimozione amianto etc.);
• Mancato rispetto di prescrizioni/ordinanze da parte degli organi di vigilanza e
autorità giudiziaria.
ELENCO PROGETTI E INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA E ADEGUAMENTO NORMATIVO
TITOLO INTERVENTO
INTERVENTI DI ADEGUAMENTO FUNZIONALE E
NORMATIVO DA ESEGUIRSI PRESSO L'ITIS
PININFARINA, MONCALIERI, FINANZIATI CON
FONDI DEI PATTI TERRITORIALI TORINO-SUD.
INTERVENTI DI ADEGUAMENTO FUNZIONALE E
NORMATIVO DA ESEGUIRSI PRESSO L'ITC
SUCCURSALE MAJORANA, MONCALIERI,
FINANZIATI CON FONDI DEI PATTI TERRITORIALI
TORINO-SUD.
INTERVENTI DI ADEGUAMENTO FUNZIONALE E
NORMATIVO DA ESEGUIRSI PRESSO LA SEDE E
AL SUCCURSALE DELL'IIS VITTONE CHIERI,
FINANZIATI CON FONDI DEI PATTI TERRITORIALI
TORINO-SUD.
INTERVENTI DI ADEGUAMENTO FUNZIONALE E
NORMATIVO DA ESEGUIRSI PRESSO LA SEDE E
LA SUCCURSALE DELL'IIS ROCCATIBALDESSANO, CARMAGNOLA, FINANZIATI CON
FONDI DEI PATTI TERRITORIALI TORINO-SUD.
INTERVENTI DI ADEGUAMENTO FUNZIONALE E
NORMATIVO DA ESEGUIRSI PRESSO L'IIS
MAXWELL E L'ITC ROTTERDAM, NICHELINO,
FINANZIATI CON FONDI DEI PATTI TERRITORIALI
TORINO-SUD.
IMPORTO
NOTE E CRITICITA'
1,098,000
409,516
465,000
Si tratta di interventi finanziati al 100%
con i fondi dei Patti Territoriali Torino
Sud, sono finanziamenti del Ministero
dello sviluppo economico destinati (su
proposta della Provincia di Torino) ad
interventi di adeguamento normativo
nelle scuole. Se non verranno
rispettate le tempistiche imposte dal
CIPE il contributo verrà revocato.
749,620
1,003,864
I.T.C. SOMMEILLER-L.S. FERRARIS, Torino.
Interventi di manutenzione straordinaria vari.
300,000
I.I.S. A. STEINER, TORINO.
Lavori di manutenzione straordinaria
500,000
Si tratta di interventi finanziati dal
CIPE di attuazione dell’intesa 7/CU
per la messa in sicurezza delle scuole
rispetto alle criticità emerse a seguito
dei sopralluoghi post Darwin.
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SUCC. BALDESSANO-ROCCATI, CARMAGNOLA.
Interventi di risanamento conservativo e
miglioramento statico.
900,000
I.I.S DARWIN, L.S. ROMERO. RIVOLI. INTERVENTI
DI RIPRISTINO DELLA RECINZIONE
280,000
L.S. DARWIN, RIVOLI. INTERVENTI DI
MANUTENZIONE STRAORDINARIA VARI, 1°
STRALCIO
I.I.S. PRIMO LEVI, TORINO. INTERVENTI VARI DI
MANUTENZIONE STRAORDINARIA.
BANDO REGIONALE PER INTERVENTI EDILIZI SU
EDIFICI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA DI
TORINO.
I.I.S. SELLA-AALTO, SUCC. VIA BRACCINI 11 –
TORINO. INTERVENTI DI DI MESSA IN
SICUREZZA INTRADOSSI SOLAI.
BANDO REGIONALE PER INTERVENTI EDILIZI SU
EDIFICI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA DI
TORINO.
I.P.A. STEINER, TORINO. LAVORI DI
MANUTENZIONE STRAORDINARIA PALESTRA.
BANDO REGIONALE PER INTERVENTI EDILIZI SU
EDIFICI SCOLASTICI DELLA PROVINCIA DI
TORINO.
I.T.C. ENRICO FERMI – CIRIE’ INTERVENTI DI
MESSA IN SICUREZZA SEGALATI NEI VERBALI
INTESA 7/CU. BANDO REGIONALE PER
INTERVENTI EDILIZI SU EDIFICI SCOLASTICI
DELLA PROVINCIA DI TORINO.
EDIFICI SCOLASTICI VARI. INTERVENTI DI
MANUTENZIONE STRAORDINARIA PRESIDI
ANTINCENDIO. BANDO REGIONALE PER
INTERVENTI EDILIZI SU EDIFICI SCOLASTICI
DELLA PROVINCIA DI TORINO.
EDIFICI SCOLASTICI VARI. INTERVENTI DI
MESSA IN SICUREZZA DI SERRAMENTI E
SOSTITUZIONE PARTI VETRATE. BANDO
REGIONALE PER INTERVENTI EDILIZI SU EDIFICI
SCOLASTICI DELLA PROVINCIA DI TORINO.
I.I.S. BOSSO. TORINO. INTERVENTI DI
ADEGUAMENTO NORMATIVO IMPIANTI
ELETTRICI. BANDO REGIONALE PER
INTERVENTI EDILIZI SU EDIFICI SCOLASTICI
DELLA PROVINCIA DI TORINO.
I.T.IS.AMALDI, ORBASSANO (TO).LAVORI DI
TRASFORMAZIONE IMPIANTO DI
RISCALDAMENTO DA ARIA AD ACQUA E
SEZIONAMENTO. BANDO REGIONALE PER
INTERVENTI EDILIZI SU EDIFICI SCOLASTICI
DELLA PROVINCIA DI TORINO.
L.S. “DARWIN”, RIVOLI. INTERVENTI DI
MANUTENZIONE STRAORDINARIA SUGLI
IMPIANTI. BANDO REGIONALE PER INTERVENTI
600,000
Si segnala che qualora non si realizzi
l’intervento
si
perderà
il
finanziamento INAIL che prevede
tempistiche ristrette per l’affidamento
dei lavori. Tra l’altro la Procura della
Repubblica,
nell’ordinanza
di
dissequestro ha prescritto la messa in
sicurezza delle aule.
300,000
149,836
493,500
500,000
500,000
Si tratta dei progetti del cd "decreto
del fare" che devono essere affidati
entro i termini ristretti (entro il 2014)
pena la revoca del finanziamento
384,906
260,000
356,026
220,000
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EDILIZI SU EDIFICI SCOLASTICI DELLA
PROVINCIA DI TORINO.
COMPL. SCOL.CO BAROCCHIO (I.I.S. E.
VITTORINI), GRUGLIASCO. INTERVENTI DI
MIGLIORAMENTO SISMICO
I.T.C. PASCAL, GIAVENO. INTERVENTI DI
ADEGUAMENTO NORMATIVO E
MIGLIORAMENTO SISMICO
I.I.S. LUXEMBURG, L.S. COPERNICO, TORINO.
LAVORI DI BONIFICA E MESSA IN SICUREZZA
SOLAI
TOTALE INTERVENTI EDILIZIA SCOLASTICA
QUESTURA DI TORINO. MANUTENZIONE
STRAORDINARIA CENTRALE TERMICA
200,000
1,788,000
200,000
Lavori di adeguamento sismico
finanziati interamente dal CIPE e
oggetto di specifica prescrizione da
parte dello SPRESAL a seguito di
parere del consulente della Procura
Lavori di adeguamento sismico della
scuola finanziati sul patto per la
sicurezza (STATO - REGIONE PROVINCIA) e oggetto di specifica
prescrizione da parte dello SPRESAL
a seguito di parere del consulente
della Procura.
Si tratta di un intervento di
prosecuzione dei lavori di messa in
sicurezza dei solai dell'istituto oggetto
di prescrizione da parte di SPRESAL
e VV.FF. la mancata realizzazione di
questo intervento si configura come
inottemperanza alle prescrizioni degli
organi di vigilanza
11,658,269
166,000
Intervento urgente da eseguirsi in
quanto le centrali termiche della
questura risultano ad oggi NON
FUNZIONANTI. L’intervento prevede
circa 120 gg. di lavoro per cui ulteriori
ritardi non consentiranno l’attivazione
del servizio di riscaldamento della
Questura dal 15 ottobre 2014.
Si ribadisce l’urgenza ed indifferibilità degli interventi sopra riportati, la cui mancata
realizzazione determinerebbe per il nuovo Ente la perdita di finanziamenti straordinari
pubblici superiore a 10 milioni di euro che dovrebbero comunque essere stanziati con
fondi propri per effettuare gli interventi previsti.
9. ELENCO DELLE PRINCIPALI CRITICITA’
Alla luce di quanto premesso il corrente anno scolastico è iniziato non solo in una
situazione di generale criticità dovuta alla impossibilità di effettuare investimenti ma con
ulteriori gravi incertezze che si possono di seguito sintetizzare:
• Dal 2009 è stata avviata una sistematica campagna di ispezioni negli edifici
scolastici con riferimento alla vulnerabilità degli elementi non strutturali (intradosso
solai, controsoffitti, facciate, cornicioni, impianti, etc.). Laddove dalle schede redatte
emerge un quadro di criticità (con particolare riferimento allo stato dei solai e dei
controsoffitti) in assenza di risorse per intervenire in maniera risolutiva è
assolutamente indispensabile procedere all’esecuzione di indagini approfondite
(anche strumentali) per verificare l’effettivo grado di vulnerabilità dell’elemento
segnalato. E’ pertanto necessario stanziare risorse adeguate per effettuare
controlli e monitoraggi strumentali negli edifici più a rischio. Tale procedura è
da configurarsi come misura alternativa e compensativa alla soluzione definitiva
che prevede l’intervento di manutenzione straordinaria.
• i contratti di manutenzione edile e degli impianti elettrici sono stati integrati per il
2014 ma le pressanti richieste provenienti dalle istituzioni scolastiche (rispetto alle
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quali vengono affrontate solo le emergenze in materia di sicurezza) fanno si che le
risorse stanziate saranno esaurite ben prima della fine del corrente anno;
devono essere definite quanto prima le risorse a disposizione in modo da poter
avviare quanto prima gli affidamenti dei contratti manutentivi;
• numerosi istituti scolastici denunciano criticità che ne pregiudicano e mettono a
rischio l’utilizzo, alle quali non è possibile dare risposta stante l’attuale carenza di
risorse finanziarie o l’impossibilità di utilizzarle per i vincoli imposti dal patto di
stabilità (si vedano, ad esempio, i casi del Curie di Grugliasco, del CopernicoLuxemburg e del Santorre di Santarosa di Torino, del Darwin-Romero di Rivoli);
• la situazione attuale non consente di dare risposte adeguate e complete alle
istanze degli organismi di controllo (A.S.L. e VV.F. per primi); ciò determina il
perdurare di situazioni di mancato rispetto normativo che determina impossibilità o
limitazioni nell’utilizzo di alcune strutture e ripercussioni, anche di carattere
penale, sulla dirigenza competente;
• L’appalto per il riscaldamento e la gestione degli impianti termici negli edifici
provinciali è attivo solo fino alla data del 30.09.2015 stante l’impossibilità di
prevedere impegni pluriennali non è possibile attivare le future procedure di
affidamento;
• Sono stati bloccati i fondi necessari a garantire la manutenzione edile e
impiantistica di edifici strategici (tra i quali la Prefettura e la Questura), situazione
insostenibile anche sotto il profilo della sicurezza;
• Sempre con riferimento all’Edificio sede della Questura è necessario provvedere
alla sostituzione delle centrali termiche entro l’estate, in assenza di tale
intervento non sarà possibile riscaldare l’intero edificio nell’autunno 2014
indipendentemente dal contratto di fornitura del riscaldamento o meno.
• Malgrado le richieste in sede di proposta di bilancio non sono stati stanziati fondi
per arredi scolastici per il 2014 e, di conseguenza, non è stato possibile
soddisfare le numerose richieste di arredo pervenute dalle scuole anche se, dalle
indicazioni pervenute dall’Ufficio Scolastico Regionale, la popolazione scolastica
provinciale crescerà è cresciuta di 2.000. Dove la Provincia non ha potuto fornire
vecchi arredi di recupero le scuole hanno smontato parte dei laboratori e utilizzato i
banchi e le sedie provenienti dagli stessi, ma è evidente che tale situazione non
può perdurare oltre vista l’obsolescenza dei beni.
10. PROPOSTE OPERATIVE
Seppur in un periodo di oggettiva difficolta economica e finanziaria e di vuoto istituzionale
e normativo è impensabile che i servizi pubblici ospitati dagli edifici provinciali (scuole,
caserme, uffici pubblici, prefettura) possano essere interrotti e/o ridimensionati.
Per garantire tuttavia la sostenibilità di un patrimonio edilizio così articolato e
complesso non si può prescindere dall’affrontare alcuni temi fondamentali tra i quali
risulta di fondamentale importanza l’analisi del patrimonio edilizio di cui si dispone con
riferimento a:
• i costi di gestione in modo da individuare quelli a più elevato consumo (energetico,
manutentivo);
• la situazione complessiva e i costi di adeguamento normativo (sicurezza strutturale,
prevenzione incendi e adeguamento impianti termici, elettrici etc.);
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• la funzionalità e fruibilità degli edifici rispetto alle mutate esigenze scolastiche e alla
domanda formativa.
L’esame dei dati soprarichiamati potrà consentire una valutazione su:
• quali sono gli edifici scolastici strategici e su cui eventualmente investire anche per
consentire la realizzazione di poli scolastici aggregati;
• quali sono invece gli edifici che per le loro caratteristiche edilizie, impiantistiche e
funzionali devono essere dismessi non essendo sostenibile e perseguibile il loro
pieno adeguamento normativo.
• La programmazione degli interventi manutentivi e degli adeguamenti normativi in
funzione delle scelte strategiche che dovranno necessariamente essere assunte.
• L’individuazione delle modalità di valorizzazione immobiliare degli edifici di
proprietà da dismettere e definire accordi strategici con i comuni per la
valorizzazione di quelli concessi in uso ai sensi della Legge 23/96.
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Scarica

La relazione sulla gestione della manutenzione negli edifici provinciali