Dr. Mario CERIOLI Specialista in Neuropsichiatria Infantile, Terapia Fisica e Riabilitazione, Psicoterapeuta Mob: 3477307275, telefonare dalle 8.00 alle 9.00. Tel e fax: 0374 58154 (ore serali) Studi: viale Repubblica 35, Crema. Via Casella 5, Cremona. E-mail: [email protected] Sito: http://www.riabilitazioneinfantile.com Prima valutazione, del 13 gennaio 2011 F. G. è nata il 13/8/2010, asfittica, dopo parto precipitoso alla 41a settimana, a domicilio. Le indagini ecografiche e di risonanza magnetica dell’encefalo hanno mostrato un quadro di sofferenza anossico ischemica profonda e superficiale corticale. Gli esami EEG sono compatibili con la presenza di un danno cerebrale. Attualmente la bambina è in terapia con Phenobarbital 20 mg/die e Rivotril 2 gtt/die. La bambina è seguita in trattamento fisioterapico presso il servizio riabilitativo dell’ASL competente per territorio e frequenta il Centro ARC di Verona per consulenza rieducativa. Ho valutato la bambina, su richiesta del padre e nella ipotesi di utilizzo della Culla©, il giorno 13/1/2011, a 5 mesi di età cronologica. Ho svolto una valutazione neurologica e mediante la MAP (Misura degli Aggiustamenti Posturali). Valutazione neurologica La bambina ha pianto spesso durante l’esame, mostrando marcata alterazione delle risposte neurovegetative gia' nelle prime fasi, decisamente irritabile oppure scarsamente reattiva nel corso dell' intera sequenza. Il padre si è però mostrato molto capace di contenerne le risposte emotive. F. ha presentato tremori e cloni molto accentuati. I' attenzione verso il volto è ridotta nel tempo (10-15") e richiede un intervento prolungato ed intenso da parte dell' esaminatore, a distanza ravvicinata. La bambina però reagisce con maggiore attenzione alla vista di oggetti luminosi o molto contrastati. F. infatti mostra attualmente una spiccata limitazione della attività di sguardo che merita un approfondimento in ambiente dedicato. F. presenta poi un quadro di ipertono generalizzato e molto marcato, attualmente più evidente all’emisoma di destra ed agli arti inferiori. Valutazione MAP: Con i punteggi relativi ad una valutazione soltanto non è possibile costruire un grafico, mentre le spiegazioni che seguono sono riferite proprio a quello: Leggenda: La Misura degli Aggiustamenti Posturali (MAP) è una scala in fase di standardizzazione che permette di valutare in termini quantitativi l'evoluzione del controllo motorio del bambino nel primo anno di vita. Ascisse, "PMW": l'età viene espressa in settimane postmestruali. Ordinate,"Punteggi": il valore dei punteggi raggiunti durante l'esame viene espresso in percentuale rispetto al 100% teorico. Questo permette un maggiore confronto fra il controllo motorio raggiunto in stazioni differenti (ad es. supino/seduto) o tra parti diverse del corpo (ad es. arti superiori/inferiori). Lo scopo è di evidenziare eventuali asimmetrie o disarmonie dello sviluppo. QS (Quoziente di Sviluppo): esprime il rapporto fra il punteggio raggiunto e quello medio per l'età. Regressione lineare: test statistico che calcola la linea retta che meglio si adatta all'insieme dei dati. Regressione logaritmica: test statistico che calcola la curva esponenziale che meglio si adatta ai dati. CS (Coefficente di Sviluppo), (esempio: "Complessivo ON: y = 1,76x - 77,62): esprime la variazione di punteggio nel tempo e corrisponde alla inclinazione della retta di regressione lineare o della curva di regressione logaritmica per quanto riguarda lo sviluppo complessivo: maggiore è il valore di CS e maggiore è il cambiamento osservato nel corso delle valutazioni. R2 = coefficiente di determinazione; può avere un valore compreso fra 0 e 1. Se è uguale ad 1 significa che esiste una correlazione perfetta delle variabili età e punteggi raggiunti. Se è uguale a 0 non esiste correlazione. R2 può essere assunto anche come indicatore della regolarità dello sviluppo del controllo posturale. Questi test permettono anche una stima di previsione della evoluzione futura del bambino. Fase ON: periodo in cui è stata attuata una determinata attività rieducativa. Valutazione nella Culla: La Culla non ha modificato né in senso negativo né in senso positivo lo stato comportamentale di F., il suo malessere, il disagio ed il pianto. Quando F. si è addormentata, posta nella culla in lento movimento, ha continuato regolarmente il sonno. Durante le oscillazioni si è osservato un leggero aumento della attività motoria, in termini di incremento della variabilità primaria. Conclusioni: F. presenta un serio disordine del controllo motorio riferibile a tetra-paresi spastica, quale esito di encefalo-sofferenza perinatale. Utile che continui il trattamento in corso, affiancato opportunamente da un programma di lavoro nel contesto domestico. Necessaria una valutazione neuro-oftalmologica cui segua un piano di lavoro per genitori e terapista. Dopo la prossima valutazione, già prevista, si deciderà in merito all’utilizzo della Culla. Ulteriori informazioni su http://www.riabilitazioneinfantile.com/culla.htm Cremona li 23/1/2011 Valutazione del 22 febbraio 2011 Valutazione neurologica: F. si è presentata oggi con un miglior controllo degli stati comportamentali, lamentandosi ed agitandosi solo nelle occasioni più stressanti, ma facilmente consolabile. Si conferma la presenza di ipertono generalizzato, prevalente all’emicorpo destro. F., che mantiene da supina e da prona il capo orientato verso sinistra, probabilmente per abitudine ad ancorare lo sguardo verso la luce in quella direzione, si è mostrata capace di guardare a lungo, con interesse e curiosità, oggetti luminosi o fortemente contrastati sia verso sinistra sia verso destra. Non si è osservato strabismo, ma anzi alcune tracce di coniugazione quando gli oggetti le vengono presentati più da vicino. Sono presenti talora anche movimenti di orientamento dello sguardo verso un oggetto che fa la sua comparsa nel campo visivo ed anche movimenti di inseguimento di una traccia visiva discontinua (faccette di Fantz). Valutazione MAP: La valutazione attraverso la MAP conferma la presenza di un grave disordine dello sviluppo del controllo motorio, ancora caratterizzato da una profonda limitazione degli schemi e da una loro modulabilità ed adattabilità molto modeste. Valutazione nella Culla: Non sono state osservate reazioni di malessere particolari, anzi, F. ha mostrato di abituarsi alle oscillazioni della Culla, sino ad addormentarsi (dopo la visita ed una permanenza nella Culla di mezz’ora). Da rilevare come le oscillazioni di 10 + 10 gradi, particolarmente a sinistra, siano state accompagnare da reazioni posturali, ancora generali, ma, appunto, direzione-specifiche. Proposte per il trattamento: L’attività di sguardo è, attualmente, per F., il punto di forza, che va incoraggiato e sviluppato secondo queste linee: Utilizzo di oggetti o disegni luminosi, contrastati, con forme privilegiate, come quelli utilizzati durante la valutazione, per proporre alla bambina la esplorazione visiva e l’inseguimento con lo sguardo, con il capo, sino al contatto con la mano dello stesso lato e, sperabilmente, la presa dell’oggetto. Per ridurre l’ancoraggio dello sguardo verso sinistra è necessario fare in modo che la bambina abbia costantemente il centro di interesse ( luce, oggetti contrastati e luminosi, in movimento, sonori, volto e voce di chi la assiste, ecc) verso destra, anche modificando la posizione nel lettino o in braccio. Suggerisco la lettura del libretto “Cosa vede il mio bambino” raggiungibile attraverso il link http://www.riabilitazioneinfantile.com/lostudio.htm Si rimanda alle indicazioni ricevute altrove dai genitori per quanto riguarda altri aspetti del trattamento. Utilizzo della Culla: I parametri provati durante la valutazione (Velocità angolare di 1°/s, ampiezza della oscillazione di 10° + 10°) sembrano in questo momento bastanti ad evocare una iniziale attività posturale e vanno mantenuti salvo diversa indicazione scritta. Per quanto riguarda i tempi di utilizzo della Culla in movimento, l’unico limite è il benessere della bambina che deve abituarsi a posizioni ed ambienti diversi. E’ indispensabile che nella Culla siano presenti alcuni giochi, non troppi, tipo palle, con colori o immagini interessanti, che ruotino assieme alla culla e che costituiscano per F. una attrattiva ed un “suggerimento”, forse, su cosa fare. Altri giochi potranno essere appesi ai bordi della Culla o sopra la stessa. In questa fase del lavoro l’obiettivo non è il raggiungimento del rotolamento, ma la comparsa di una reattività posturale più varia della attuale. A quel punto avrà senso passare da una modalità di funzionamento automatica ad una manuale, in cui possano essere suggerire, sempre attraverso la Culla, a F. attività più mirate e finalizzate. Cremona li 26 febbraio 2011 Valutazione del 19 aprile 2011 dopo un mese esatto dall’inizio dell’utilizzo della Culla. Nel frattempo la bambina ha continuato con il programma riabilitativo indicato altrove e con le attività finalizzate all’esercizio della attività di sguardo e di valorizzazione della iniziativa già suggerite in precedenza. I familiari riferiscono che F. è rimasta nella Culla senza nessuna difficoltà anche per mezz’ora. Di più non l’han lasciata loro, per altre necessità. Ora è passata da una oscillazione di 10+10 gradi a 15+15. Rispetto alla precedente valutazione il benessere della bambina è sensibilmente aumentato, e F. si mostra più sorridente. La bambina utilizza la Culla mediamente per 40’ al giorno, in 2-3 sessioni. La Culla si è rivelata utile anche per calmare F. e, la sera, per addormentarsi. La bambina non ha visto aumentare l’ipertono, anzi quando esce dalla Culla è costantemente più rilassata. Valutazione neurologica Oggi lo stato comportamentale di F. è decisamente più stabile che nel corso delle osservazioni precedenti. L’irritabilità si manifesta solo nelle sequenze più stressanti (mai nella Culla) ma è comunque di grado modesto e facilmente risolvibile con il contatto comunicativo/affettivo e le proposte di nuove esperienze percettive. E’ divenuta più evidente la asimmetria funzionale fra i due emisoma ( il sinistro più attivo del destro). Ancora presente l’orientamento preferenziale del capo verso sinistra. Non sono stati osservati tremori o cloni. Valutazione MAP Commento: questa prima valutazione, dopo un mese di utilizzo della Culla, mostra un incremento decisamente significativo del punteggio, con una inclinazione maggiore della lineare dello sviluppo complessivo rispetto alla baseline. Il coefficente di sviluppo è infatti passato da 0.2 a 0.6. Il movimento di oscillazione “accende” la attività posturale nella sua forma di variabilità primaria, al punto che la bambina esce dalla Culla decisamente stanca e si addormenta immediatamente. Conclusioni ed indicazioni: La oscillazione nella Culla non disturba F. che anzi sembra trarne maggiore benessere. Non vi sono segni di incremento della spasticità, ma, soprattutto, L’attività posturale e motoria segna un incremento significativo rispetto all’andamento precedente. Tutto ciò conferma la utilità di proseguire con l’utilizzo della Culla con sessioni di circa 15’, 4 volte al giorno, alla velocità angolare di 1°/s e con l’ampiezza di 17.5° per lato. Suggerisco inoltre Di incrementare o ridurre gradualmente, compatibilmente con gli impegni della bambina e nel rispetto del suo benessere, di 2’ ogni sessione secondo l’affaticamento o meno mostrato da F. nella precedente. Di provare anche a rendere asimmetrica la oscillazione, rendendola meno ampia in direzione del lato meglio conservato, per cercare di attivare di più l’emisoma destro, più paretico. Di provare a porre prona F. nella Culla. Di provare, allo scopo di attivare maggiormente l’emisoma destro e la rotazione del capo a destra, anche a tenere F. appoggiata sul fianco sinistro, con il destro in alto cioè, mentre la Culla oscilla, come nell’immagine che segue. Ciò potrà essere ottenuto facilmente attraverso due sacchetti di riso disposti appoggiati sul piano della Culla, uno davanti ed uno dietro il tronco di F.. Va da sé che per la prosecuzione o meno di questi tentativi sarà decisivo il benessere della bambina. In ogni caso F. dovrà essere interessata ad un oggetto presente alla giusta distanza nel suo campo percettivo, secondo le modalità già valutate assieme. Valutazione del 6/7/2011, a 11 mesi di età I familiari riferiscono che Nel periodo intercorso F. ha presentato spesso rigurgiti, vomito e infezioni ab ingestis. Ricoverata per 5 gg e regredita. Lo stato di benessere si è rivelato dunque minore. Assume sempre 10 mg di PB x 2 e 2 gocce di Rivotril. Continua per un’ora al giorno con il trattamento impostato presso il centro ARC di Verona. Del metodo Doman è stato utilizzato, per un periodo limitato di tempo, il programma visivo e quello per l’udito, non altro. Nella Culla, a 17° di totazione sono comparsi rotolamenti verso sinistra, ma quando, nella oscillazione opposta, F. è ritornata supina, ha presentato una reazione di soprassalto, spaventandosi e piangendo se la cosa si ripeteva. Nelle giornate migliori F. è rimasta nella culla per venti minuti circa tre volte al giorno. Nelle giornate di minore benessere, 10’ per 3 volte, circa. Valutazione neurologica: Oggi le condizioni di benessere sono particolarmente felici e F. si è mostrata molto attenta a quanto succede, disponibile e vivace. Lo sguardo è ben coniugato e la bambina segue, fissa ed esplora in tutte le direzioni, con lentezza, ma con sicurezza. Molto più evidente che in passato il desiderio di raggiungere con la mano destra gli oggetti osservati. Talvolta ha sorriso. L’ipertono è molto marcato ma le anche non presentano ancora asimmetrie o una condizione sub lussante. Vanno monitorate con regolarità. Molto migliorato il controllo della stazione prona. Valutazione con la MAP. Il coefficiente di sviluppo (0.3) da che F. utilizza la Culla si è ridotto rispetto al precedente (0.6), ma rimane, sia pure di poco, superiore alla baseline (0.2, prima di iniziare ad utilizzare la Culla). Riteniamo corretto attribuire la deflessione alle condizioni di precario benessere della bambina ed alla ridotta tolleranza (e ridotto utilizzo) delle oscillazioni (17°). Valutazione nella Culla Le oscillazioni sono state mantenute oggi a 10° da entrambi i lati e F. non ha mostrato malessere o disagio, se non, forse, dopo mezz’ora. Anzi, la bambina ha mostrato di utilizzare la attivazione che deriva dalle oscillazioni per cercare di raggiungere con la mano destra gli oggetti appesi dinnanzi a lei. Più volte abbiamo infatti osservato come l’inizio della oscillazione della Culla “accenda” l’attività della bimba e viceversa. Conclusioni ed indicazioni: F. continuerà ad utilizzare la culla a 10° + 10° per tempi progressivamente crescenti, secondo la risposta in fatto di minore benessere o affaticamento, di F.. Ritengo infatti che, attualmente, sia prematuro puntare in direzione del rotolamento. Ci si deve limitare per ora al fatto che la Culla attivi la motricità spontanea della bambina, in una condizione di benessere. In circostanze avverse si potrà ulteriormente ridurre la oscillazione a 5° + 5°. La velocità di oscillazione sarà mantenuta a meno di 1°/s. F. avrà sempre a disposizione nella Culla o appesi, davanti a lei, degli oggetti facilmente afferrabili, di dimensioni cioè che permettano la presa, ovviamente sicuri. Consiglio di alternare nella Culla la posizione supina e la prona (più stabile e, dunque, più rassicurante, almeno in linea di principio), che F. ha mostrato di gradire. Naturalmente tenendo conto della intenzionalità della bambina. Anche da prona la bimba avrà il capo posizionato verso il centro di interesse della stanza. I cambiamenti di posizione o l’introduzione di nuovi oggetti sarà preceduta dalla verifica della disponibilità della bambina. Prego i familiari di registrare con precisione la durata ed il numero delle sessioni giornaliere. Valutazione del 6 settembre 2011, a 13 mesi di età Il PB è stato aumentato per l’incremento di peso. Le condizioni di salute generali sono state discrete. Oggi F. mi sorride molto, e si rivela con un controllo emotivo e comportamentale molto stabile. Il padre riferisce molto più fine l’udito. A casa rimane in media 90 minuti al giorno nella culla e viene tolta se va in opistotono. Confermo che è inutile toglierla se l’opistotono scompare. In genere infatti la culla la tollera bene e vien tolta solo se per qualche motivo è sofferente, giustamente. Non più osservati soprassalti. Più frequenti le iniziative di vocalizzo e comunicative. Valutazione neurologica Più ricca e variabile la motricità degli arti inferiori. Ridotto l’ipertono. Lo sguardo è il punto di forza di F.: inizia ad inseguire su un piano orizzontale a scatti ed a coordinare movimenti degli occhi, del capo degli arti superiori e del tronco. Anche l’orientamento, l’attenzione uditiva e l’attenzione visiva sono più pronti e fini. Molto meglio il controllo di capo e tronco da prona e ben finalizzato al contatto di sguardo. F. apprezza molto di più che in passato il contatto di sguardo, vocale e comunicativo. I passaggi di posizione, poi, non preceduti o accompagnati da un contatto visivo significativo con un oggetto interessante provocano il malessere della bambina. F. apprezza molto la posizione su un fianco che le permette un migliore controllo visivo del contesto. Bene le anche. MAP: la bambina si è sempre mantenuta in una condizione ottimale di partecipazione. Sono qui indicati, per comodità di lettura, solo i dati relativi al punteggio complessivo. Il coefficiente complessivo è ritornato al valore di 0.4, superiore al precedente (0.3) valutato dopo un periodo di scarso benessere, e comunque superiore al valore della baseline (0.2). Nella culla F. è rimasta quasi 30 minuti di seguito, in una condizione di pieno benessere, attiva, attenta e cercando spesso di raggiungere i giochi appesi. E senza alcuna reazione patologica tipo strartle od opistotono. Sempre molto evidente il fatto che quando la culla inizia ad oscillare la bambina inizia a muoversi di più. Oggi è rimasta quasi 30 minuti, a 1°/s e 10+10° nella culla senza lamentarsene, ma attenta costantemente ai giochi che aveva a portata sguardo e di mano. Si conferma dunque la utilità della Culla e del, notevole, impegno domiciliare dei genitori. Suggerimenti Vanno cercati ed aggiunti giochi sonori oltre che luminosi. Bisogna puntare per ora ad almeno 2 ore al giorno nella culla, motivando la bambina coi giochi più attraenti per lei sul piano visivo e sonoro. F. ha sempre bisogno di un contatto visivo interessante che la accompagni da una posizione all’altra, come quando vien messa nella culla: diversamente si lamenta; conviene introdurla nella culla dunque assieme all’oggetto cui si sta interessando in quel momento, non separandola da quello. Valutazione del giorno 9 dicembre 2011, a 16 mesi di età. Nei tre mesi precedenti F. non ha mai goduto di buone condizioni di salute, ma ha spesso presentato febbre e difficoltà respiratorie che hanno richiesto cicli di antibiotici, antipiretici, aerosol, aspirazioni delle mucosità. F. è sempre in trattamento con luminalette (10+13 mg). In due circostanze la bambina è stata ricoverata ed ha ricevuto anche ossigenoterapia ed infusioni di elettroliti. E’ stato escluso si trattasse di broncopolmoniti ab ingestis. La culla è stata utilizzata in modo molto discontinuo: F., affidata ai nonni materni, si è mostrata in una condizione di malessere emotivo pressoché persistente che ha richiesto loro soprattutto azioni consolatorie. Mai applicato il metodo di trattamento proposto altrove. Valutazione neurologica Nel corso di quasi tutta la sessione è stata predominante la esigenza di contenere il profondo malessere di F., che, in precarie condizioni respiratorie, ha presentato scarsissimo interesse per i giochi e le attività proposte. Da sottolineare come la bambina si mostri molto sospettosa verso le figure non note e finisca per tollerarne la vicinanza ed il contatto senza piangere solo dopo molte rassicurazioni. Valutazione con la MAP Per le ragioni sopra indicate i risultati, da ritenere poco significativi, mostrano comunque punteggi sovrapponibili a quelli derivati dal filmato della valutazione precedente. Nel corso della seduta si è invece rivelato molto utile il drenaggio posturale con battitura a coppetta del torace in posizione leggermente declive. Valutazione nella culla. Qui F. ha mostrato uno stato di benessere molto costante, per la durata di 20 minuti, accettando le oscillazioni anche di 15+15 gradi ed interessandosi agli oggetti presenti. Va osservato che la culla è stata proposta a F. dopo un prolungato ed efficace drenaggio posturale dell’albero respiratorio. Conclusioni Le persistenti precarie condizioni di salute e di benessere della bambina non permettono di esprimere un parere preciso circa la sua evoluzione in questo periodo. Certo è invece che la culla, se proposta con continuità, assieme a giochi luminosi e sonori afferrabili ed a portata di mano, che accendano l’interesse della bambina, non è ulteriore fattore di disturbo, ma il contrario. La culla potrà essere utilizzata anche con oscillazioni di 15+15 gradi. Si raccomanda il frequente ricorso anche al drenaggio posturale mediante battitura a coppetta sul torace, come mostrato durante la sessione, in posizione sul fianco e declive. Anche più volte al giorno, secondo necessità, per 15-20 minuti per volta. Si suggerisce l’utilizzo della Pep Mask, allo scopo di sviluppare la ventilazione, iniziando per mezzo minuto con la minima resistenza al flusso d’aria ed aumentando il tempo e la resistenza secondo la tolleranza della bambina. L’utilizzo della Pep Mask sarà successivo alle fasi di drenaggio posturale sopra descritte. Quando viene utilizzato l’aerosol, drenaggio e Pep Mask ne saranno successivi. Si allegano due link illustrativi ed il codice da utilizzare per la prescrizione: http://mammedegliangeli.blogspot.com/2008/06/pep-mask.html http://gemma-memyselfandi.blogspot.com/2011/01/old-friendenemy.html Presidio A disposizione per ogni chiarimento, porgo cordiali saluti Cremona li 18 dicembre 2011 Codice