AGGIORNAMENTO 2007
DICHIARAZIONE AMBIENTALE
In conformità al Reg. CE n.761/2001 aggiornato il 03/02/06
riferimento a Dichiarazione Ambientale del Febbraio 2007
Dati aggiornati al 31/12/2007
Revisione del 27/02/2008
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L’azienda
NUOVA BOSCHI S.p.A. dal 1960 svolge l’attività di
lavorazione, stagionatura e commercializzazione di:

prosciutto crudo stagionato a marchio
“Parma” (conforme ai disciplinari di specificità
di prodotto redatti ed applicati dal Consorzio di
tutela del prosciutto di Parma);

prosciutto crudo stagionato nostrano
(prodotto esclusivamente da cosce fresche di
origine nazionale in conformità con lo standard
produttivo aziendale).
Nr.dipendenti
Operai
14
Codice NACE
e Impiegati
6
10.11
Codice ATECO 2007
10.13.00
La capacità produttiva del sito corrisponde mediamente a circa 1.300.000 kg di carne fresca messa a
salare, pari a circa 100.000 prosciutti all’anno.
L’orientamento dell’azienda è quello di lavorare al 100% prodotto a marchio: la produzione del 2007 è
stata per il 99,5% di Prosciutto di Parma (dop) e per lo 0,5% di prodotto smarchiato.
Organigramma
CDA
Consiglio di Amministrazione
Presidente Claudio Aimaretti
AD *
Amministratore Delegato
Enrico Delfini
RAQ *
Resp. Qualità - Ambiente - Sicurezza
Marco Bolsi
DIR *
Direzione Generale
Stefania Folli
RS *
Responsabile Stabilimento
Roberto Ollari
RTI *
Responsabile Tecnico Industriale
Marco Bolsi
PROD
Reparto Sale - Fiorenzo Cenci
Reparto Disosso - Giuseppe Morreale
Reparto Spedizione - Marco Bertolini
Reparto Stagionatura - Nicola Del Soldato
VEND *
Resp. Vendite Italia
Giovanni Padovan
VEND *
Resp. Vendite Export
Manuela Gatta
Giorgio Montanari
AMM
Resp. Amministrazione e Finanza
Folli Stefania
CUST
Custode
Giuseppe Morreale
CONT
Resp. Contabilità
Antonella Ugolotti
* Team
HACCP
Aggiornamento: 15/Ottobre/2007
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Prestazioni ambientali e dati quantitativi correlati
Scarichi idrici in Fognatura
(Rif. DLgs 152/06 e s.m.i e regolamento di pubblica fognatura)
In data luglio 2005 l’azienda ha ottenuto il rinnovo dell’autorizzazione allo scarico in pubblica fognatura delle
acque reflue industriali (n° SUI 788/04) con scadenza 08/07/09.
Il Regolamento Comunale di Pubblica Fognatura di Felino, approvato con Delibera del Consiglio Comunale n.
47/1996 e successivamente modificato Delibera Consiglio Comunale n 81/1999), recepisce i valori limite di
emissione allo scarico fissati dalla normativa vigente e in deroga, per alcuni parametri ha fissato limiti più
alti.
Dallo stabilimento hanno origine le seguenti tipologie di acque reflue:
•
Acque reflue industriali (sono quelle correlate al processo produttivo).
•
Acque reflue assimilate alle domestiche (sono le “acque nere” provenienti dai servizi igienici di uffici e
spogliatoi).
•
Acque reflue meteoriche (sono le cosiddette “acque bianche” provenienti dal dilavamento dell’area
esterna).
Le acque meteoriche non sono state ritenute un aspetto significativo, in quanto nell’area esterna non
vengono effettuati stoccaggi di sostanze che potrebbero causarne la contaminazione a seguito del
dilavamento.
Al fine di verificare il rispetto dei limiti normativi l’azienda effettua annualmente le analisi chimiche sullo
scarico in pubblica fognatura, avvalendosi di laboratori esterni qualificati.
Parametri
U. di
misura
Valori limiti di scarico in
fognatura
D.Lgs
Delibera 47/96
152/06
e 81/99
Risultato analisi
Nuova Boschi SpA
2005
2006
2007
Cloruri
mg/l
1200
3000
96,78
140,03
151,6
Ammoniaca totale
mg/l
30
30
19,4
12,95
15,1
Fosforo totale
mg/l
10
80
11,1
41,81
1,4
Grassi
mg/l
40
1000
28,5
49,67
<1,0
COD
mg/l
500
3000
82,5
384,5
31,9
BOD5
mg/l
250
1500
18
111,72
8,19
Solidi sospesi totali
mg/l
200
200
12
156
3
2,82
1,69
<0,2
<0.30
0,61
<0,2
0,21
0,25
<0,2
Tensioattivi anionici (MBSA)
Tensioattivi non ionici (Triton 100)
mg/l
4
4
Tensioattivi cationici
Nel periodo 2004–2007 i risultati delle analisi effettuate sulle acque di scarico in pubblica fognatura hanno
confermato l’efficacia degli interventi tecnico-gestionali introdotti.
Nell’ottica del miglioramento continuo, relativamente ai parametri ritenuti più critici per l’attività
dell’azienda, NUOVA BOSCHI ha fissato una “soglia di criticità” (indice di inquinamento come stato di allerta)
pari al 60% dei valori limite normativi.
60%
soglia di criticità
50%
40%
2005
2006
30%
2007
20%
12,8%
10%
3,2%
4,7% 5,1%
2,8%
1,1%
2,9% 4,9%
0,1%
0%
C l-
C .O.D.
GRASSI
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Per potere comprendere meglio l’impatto ambientale dello scarico aziendale, è però necessario analizzare
con maggiore dettaglio gli scarichi parziali derivanti dalle fasi di processo, che maggiormente contribuiscono
al carico inquinante.
Acque di lavaggio dei prosciutti semilavorati (fine riposo) - Degrassatore
Lo scarico del processo di “lavaggio dei prosciutti” è discontinuo: l’attività di lavaggio è svolta con frequenza
settimanale (attività concentrata in una unica giornata).
Acque provenienti dalle attività di pulizia
Le attività di pulizia comprendono sia quelle relative ai locali dei reparti sia quelle effettuate su macchine e
impianti. Le acque di lavaggio provenienti dalla macchina lavaprosciutti e quelle derivanti dalle attività di
pulizia, prima di essere immesse nella rete fognaria comunale, vengono depurate in una vasca
(degrassatore).
L’indicatore di efficienza ambientale utilizzato in questo caso è la resa di depurazione calcolata come
rapporto percentuale tra la concentrazione degli inquinanti in uscita ed in ingresso dalla vasca (è un valore
numerico percentuale che deve tendere al 100%).
I risultati delle analisi effettuate nel triennio 2005-2007 hanno evidenziato un’efficienza di trattamento (nel
caso più sfavorevole) pari all’ 80% per C.O.D. e 89% per i GRASSI .
Spurgo torre di raffreddamento
L’unico scarico correlato al ciclo produttivo, che avviene in continuo, è rappresentato dall’acqua di spurgo
della torre di raffreddamento, recapitata in pubblica fognatura.
Per verificare che le acque di spurgo rispettino i limiti normativi, viene effettuato un campionamento di
queste acque: di seguito si riportano i risultati delle analisi effettuate da cui si evince la piena conformità
normativa.
Limite scarico in fognatura
Tab IV (Delibera 47/96 e 81/99)
2005
2006
2007
3000
108,12
65,58
73,6
FOSFORO TOTALE mg/l)
80
0,67
< 0,25
< 0,25
AMMONIACA (mg/l)
30
0,06
< 0,05
0,03
Parametri
CLORURI (mg/l)
Scarico In Acque Superficiali
In data luglio 2005 l’azienda ha ottenuto l’autorizzazione allo scarico in acque superficiali (n° SUI 788/04 –
Determina del Dirigente n.798 del 21/02/05) delle acque meteoriche e di dilavamento dei piazzali e dei
cortili di pertinenza dell’attività.
Le acque reflue in oggetto sono convogliate al corpo idrico recettore finale (il Torrente Baganza) tramite un
canale intubato, ad uso irriguo, passante sotto lo stabilimento, di proprietà della Società del Canale.
Per garantire la conformità del refluo (tab.3 all.5 DLgs 152/06 e LR n.42 del 28/11/86) e per monitorarne la
qualità, l’azienda effettua due analisi fisico-chimiche all’anno, come prescritto dalla Provincia di Parma.
Nella tabella seguente sono riportati i relativi limiti di legge ed i risultati del campionamento:
Parametri
pH
Solidi sospesi totali
Cloruri
Ammoniaca totale
Azoto Nitroso
Azoto Nitrico
COD
Fosforo
Grassi
Tensioattivi anionici (MBAS)
BOD5
U. di misura
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
mg/l
Valori limiti di scarico acque
superficiali
LR n 42
D.Lgs 152/06
28/11/86
5,5 – 9,5
80
1200
15
<5
0.6
20
160
10
20
2
40
Concentrazione
misurata
02/07/07
08/10/07
7,11
4
63,81
2,16
0,29
2,97
43,10
0,49
3,20
0,44
11,40
6,66
33
29,25
0,67
0,56
3,01
81,70
0,37
2,50
0,44
20
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Consumi idrici
L’approvvigionamento idrico dell’azienda avviene mediante acqua proveniente da pozzo privato.
Per verificare la conformità dell’acqua emunta
semestralmente analisi chimiche e batteriologiche.
e
per
controllarne
la
Distribuzione e quantificazione dei consumi
qualità,
l’azienda
effettua
UTILIZZO ACQUA
L’acqua è utilizzata per il processo produttivo, per:
-
funzionamento
degli
impianti
tecnologici:
77%
(rigenerazione delle resine dell’addolcitore, lavaggio del
filtro a quarzite del pozzo, reintegro della vasca interrata
e spurgo torre evaporativa);
-
processo produttivo: 18% (lavaggio prosciutti a fine
riposo e attività di pulizia reparti e attrezzature);
-
usi civili: 5% (spogliatoi e servizi igienici).
Processo Produttivo
5%
18%
Impianti Tecnologici
Usi Civili
77%
I consumi idrici complessivi dello stabilimento vengono monitorati annualmente attraverso la lettura
mensile del contatore installato sul pozzo.
I dati di consumo sono riportati in Tabella Riassuntiva.
Mc/tonn carne lavorata
14,0
12,4
12,0
10,0
10,2
8,0
8,4
6,0
6,5
4,0
2,0
0,0
2004 ricalc
2005
2006 ricalc
2007
L’indicatore mostra un deciso miglioramento rispetto agli anni precedenti, grazie anche alla sensibilizzazione
del personale. Le notevoli variazioni rilevate nel corso degli ultimi anni sono da imputarsi alle manutenzioni
effettuate a carico del pozzo ed a perdite occulte nella rete idrica (vedi D.A. 2006).
I dati inseriti corrispondono ai mc realmente utilizzati dall’azienda ai fini produttivi e sono stati ricalcolati
(vedi D.A. 2006 e precedenti) tenendo conto di manutenzioni del pozzo, perdite occulte e prove di lavaggio
prosciutti.I consumi totali del 2004 ammontano a 16.588 mc e quelli del 2006 a 20.624 mc.
Risorse energetiche
Le principali fonti di energia utilizzate in azienda sono costituite da:
•
energia elettrica per l’alimentazione di tutti gli impianti dello stabilimento;
•
gas metano utilizzato come combustibile per la produzione di acqua calda asservita sia al riscaldamento dei
locali che ad attività del processo produttivo.
In tabella riassuntiva sono espressi i quantitativi di energia elettrica e metano e riparametrati come
tonnellate equivalenti di petrolio (tep). Di seguito sono rappresentati gli indicatori di prestazione.
Tep/tonn carne lavorata
0,60
0,57
0,50
0,40
0,46
0,44
0,40
0,30
0,20
0,10
2004
2005
2006
2007
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L’indicatore di prestazione totale è diminuito del 9,1% rispetto al 2006 a dimostrazione dell’efficacia degli
interventi gestionali messi in atto (regolazione degli impianti dei locali stagionatura e modifiche nei tempi di
marcia/sosta della fase fredda) al fine di migliorare le prestazioni dell’azienda relative ai consumi energetici.
Rifiuti
(Rif. D.Lgs 152/06 e s.m.i e Regolamento Comunale di gestione dei rifiuti)
I principali rifiuti prodotti dall’azienda sono:
•
fanghi di depurazione (cod. CER 020204) che si originano dal trattamento, nella vasca di degrassaggio,
delle acque provenienti dal lavaggio dei prosciutti;
•
sale esausto (cod. CER 020299) che si origina dalle operazioni di salatura, salagione e dissalazione;
•
carta e cartone (cod. CER 200101) utilizzati per l’imballo di materie sussidiarie e di prodotti acquistati
dall’azienda e la carta derivante dall’attività degli uffici vengono raccolti separatamente e prelevati (a
partire dal 17/09/07) dal servizio comunale per la gestione della raccolta differenziata;
•
cartucce stampante e toner esausti (cod. CER 150106) sono raccolti in modo differenziato in appositi
contenitori e conferiti ad un’azienda autorizzata al recupero;
•
Rifiuti di terzi I rifiuti che derivano dalle attività di manutenzione appaltate a ditte esterne, quali ad
esempio batterie esauste, oli minerali, resine esauste dell’addolcitore, neon, sono gestiti direttamente
dalle ditte incaricate che si occupano anche dell’alienazione dei rifiuti derivanti dalla loro attività come
definito nell’accordo di fornitura.
•
Sottoprodotti di origine animale (Reg. 1774/02 CE e D.Lgs 152/06 e s.m.i) sono costituiti da
operazioni di toelettatura e disosso, generano sottoprodotti di origine animale non più destinati al
consumo umano. Per le loro caratteristiche, in base al Reg.CE 1774/02, sono stati classificati Cat.3.
I dati quantitativi sono riportati in Tabella riassuntiva. Di seguito sono riportati gli indicatori di prestazione.
FANGHI DEPURAZIONE/TONN CARNE
35,0
L’indicatore è diminuito del 9,9%, il dato non è ritenuto
significativo considerata anche la grande variabilità dei
fattori implicati alla produzione di fanghi.
30,0
30,0
25,0
20,0
29,2
26,3
21,7
15,0
10,0
5,0
0,0
2004
2006
2007
SALE ESAUSTO/TONN CARNE
50,0
Aumento del 13,2%, dovuto ad una differente regolazione
delle celle, volta alla diminuzione dei consumi energetici,
che tuttavia comporta la necessità di ricoprire con una
maggior quantità di sale le cosce fresche.
2005
40,0
40,4
35,7
30,0
28,7
20,0
10,0
12,4
0,0
2004
2005
2006
2007
SOTTOPRODOTTI/KG DISOSSATI
0,40
0,35
La diminuzione dell’indicatore del 11,8% è giustificata dal
maggior numero di prosciutti disossati internamente
durante l’anno (+34%), dovuto ad una scelta aziendale
volta alla riduzione dei prosciutti lavorati esternamente,
rispetto ad un minor aumento (+6,9%) di prosciutti salati
(produzione di sottoprodotti da toelettatura).
0,33
0,30
0,34
0,30
0,25
0,20
0,24
0,15
0,10
0,05
0,00
2004
2005
2006
2007
Utilizzo materie prime e ausiliarie
Le altre sostanze e prodotti che vengono utilizzati nel ciclo produttivo sono indicati in tabella riassuntiva.
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I quantitativi delle materie prime sono riferiti ai dati di acquisto, che con buona approssimazione
corrispondono a quelli utilizzati in quanto l’azienda, per carenza di spazio, non effettua magazzino.
In generale, i consumi dei materiali considerati risultano in linea con le variazioni dei volumi della produzione
e le rimanenze di magazzino; le uniche osservazioni che riteniamo di fare sono relative al quantitativo di:
- sale semiessiccato (utilizzato per la salatura del prodotto): i quantitativi sono aumentati rispetto agli
anni precedenti come sopra indicato relativamente al sale esausto;
- imballaggi (confezionamento prodotti finiti): nel 2007 è variata la fornitura di sacchetti per sottovuoto,
attualmente acquistiamo sacchi più resistenti (quindi più pesanti) per diminuire i sottovuoti persi.
Emissioni in atmosfera
(Rif. D. Lgs. 152/2006 – parte quinta)
Le uniche emissioni in atmosfera significative derivanti dall’attività dell’azienda sono relative ai fumi di
combustione della centrale termica, caratterizzate dalla presenza di ossidi di azoto e di carbonio.
L’azienda è in possesso dell’autorizzazione alle emissioni in atmosfera rilasciata dalla Provincia di Parma con
determinazione n° 2280 del 23/08/2001 (volturata con det. n° 2732 del 30/08/2002).
L’aspetto è mantenuto sotto controllo tramite verifiche periodiche semestrali dei rendimenti di combustione
della caldaia e analisi dei fumi.
Rumore esterno
(Rif. DPCM 01.03.1991 e s.m.i., L. 447/1995 e decreti collegati, Zonizzazione
Comune Felino)
In attuazione della Legge 26 Ottobre 1995 n. 447 il Comune di Felino ha adottato la "zonizzazione acustica”
che fissa per ogni area del territorio comunale i limiti diurni e notturni di inquinamento acustico con Delibera
del Consiglio Comunale n. 44 del 28 luglio 2005.
Essendo l’azienda inserita in una zona a carattere prevalentemente residenziale l’emissione sonora generata
dagli impianti potrebbe in effetti rappresentare un aspetto particolarmente significativo: dovendo infatti gli
impianti funzionare a ciclo continuo, il rumore prodotto da tali sorgenti, anche se di non rilevante entità,
potrebbe disturbare gli insediamenti abitativi più vicini in particolare nelle ore notturne.
L’azienda è stata classificata in Classe 5° “aree prevalentemente industriali”:i limiti di riferimento (DCPM
14/11/97) individuati sono 70 dB diurni e 60 dB notturni.
Per verificare la conformità al Piano di Zonizzazione, in maggio 2007 è stata effettuata una nuova campagna
di rilievi fonometrici.
Le misurazioni sono state eseguite sull’intero perimetro aziendale, “dalle analisi e valutazioni effettuate è
emerso che le emissioni di rumore prodotte dalle sorgenti sonore presenti presso lo stabilimento non
costituiscono causa di problemi di natura acustica in prossimità degli attuali ricettori”.
Le conclusioni hanno tenuto conto della presenza di spazi utilizzati da persone e comunità come previsto
dall’art. 2 comma 3 del DPCM 14/11/97.
Sostanze pericolose
Freon - Regolamento CE n°2037/00, (DPR n. 147 del 15/02/2006 Reg. 842/06 CE)
L’utilizzo per l’impianto di termoregolazione del fluido refrigerante HCFC 22 (nome commerciale freon R22) è
soggetto ad un particolare regime di controllo, in quanto si tratta di una sostanza classificata come lesiva
della fascia dell’ozono atmosferico ai sensi del Regolamento CE n°2037/00.
Questa sostanza è inserita in un programma di eliminazione, il cui termine ultimo è attualmente fissato per il
1° gennaio 2015; inoltre da gennaio 2010 l'uso di idroclorofluorocarburi vergini è vietato nella manutenzione
e assistenza delle apparecchiature di refrigerazione e condizionamento d'aria esistenti a tale data.
E’ stato effettuato un censimento degli impianti (con dotazione di libretto perdite) dal quale è emerso che in
azienda sono presenti n°23 gruppi frigoriferi che utilizzano come gas refrigerante FREON R22 per un totale
di 1.228 kg di gas nel circuito (la capacità di ogni gruppo frigorifero è < 100 kg) ); inoltre l’azienda ha
firmato un accordo di manutenzione specifico con la ditta esterna che si occupa del controllo e manutenzione
dell’impianto frigorifero che effettuerà annualmente un intervento specifico per il “controllo delle fughe”.
L’azienda ha definito un obiettivo a medio termine che prevede la bonifica degli impianti funzionanti a freon
R22 entro i termini previsti provvedendo a smaltirlo conformemente alle disposizioni vigenti.
Aspetti ambientali indiretti
Gli aspetti ambientali indiretti derivano dall’interazione dell’organizzazione con soggetti terzi ed è quindi solo
attraverso il coinvolgimento di questi soggetti che l’aspetto può essere valutato, gestito e migliorato.
L’azienda si impegna a ridurre il rischio di impatti ambientali dovuti ad operazioni svolte all’interno di Nuova
Boschi impegnandosi a sensibilizzare e coinvolgere sulle tematiche ambientali tutti i fornitori di servizi di
manutenzione o ambientali, prestatori d’opera, trasportatori e i fornitori di materiali.
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Tabella Riassuntiva
* I dati inseriti corrispondono ai mc realmente utilizzati dall’azienda ai fini produttivi e sono stati ricalcolati (vedi D.A.
2006 e precedenti) tenendo conto di manutenzioni del pozzo, perdite occulte e prove di lavaggio prosciutti.
I consumi totali del 2004 ammontano a 16.588 mc e quelli del 2006 a 20.624 mc.
° a partire da 17/09/07 l’azienda ha usufruito del servizio comunale per la gestione della raccolta differenziata che non
comporta la compilazione del formulario di identificazione rifiuti, quindi il valore del 2007 non è paragonabile con quello
degli anni precedenti.
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