SECGQ-07
diocesi
Sessantesimo della presenza camilliana:
sabato 13 dibattito all’ospedale Sacco
a Cappellania "Madonna della
Salute" nell’Ospedale Luigi Sacco,
l’Ospedale Sacco e il Decanato di
Quarto Oggiaro, promuovono una serie
di iniziative per la Giornata mondiale
del malato, in particolare in questo
Anno sacerdotale indetto da Benedetto
XVI e nel 60° anniversario della
comunità camilliana nell’Ospedale
Sacco di Vialba.
Giovedì 11 febbraio alle 15 confessioni
per i malati che riceveranno il
sacramento dell’Unzione (saranno
disponibili in Chiesa tre sacerdoti) e alle
16 santa Messa con unzione degli
infermi.
Invece sabato 13 febbraio una giornata
di studio su «Una comunità sacerdotale
serve con amore chi soffre». Dalle 10 alle
12 presso l’Aula magna dell’ospedale,
moderati da Marisa Sfondrini,
L
giornalista di Missione Salute,
interverranno con un saluto Alberto
Scanni, Direttore generale del Sacco;
padre Bruno Nespoli, superiore della
Comunità San Camillo di Milano, su «Il
sacerdozio ministeriale e il sacerdozio
comune al servizio dei malati. L’esempio
e il carisma di San Camillo de Lellis»;
padre Vittorio Paleari con gli autori
presentano il nuovo libro di Maurizio
De Filippis e Elisabetta Zanarotti
Tiranini, «San Camillo de Lellis e
l’Ordine dei ministri degli infermi nella
storia della Chiesa di Milano» (editrice
Ares).
Alle 16.30 intervento musicale a cura
dell’Accademia Internazionale di Musica
e alle 18.30 nella Chiesa centrale Messa
nel 60° della presenza camilliana a
Vialba, presieduta dal padre provinciale
dei Camilliani padre Paleari.
Giovedì 11 febbraio si celebra
la Giornata mondiale del malato.
Monsignor Cresseri: il tema voluto
dal cardinale Tettamanzi, in sintonia
Domenica 7 febbraio 2010
domani alle 21 a Macherio
«Maestro di speranza»
Monza: «Il dolore innocente?»
Ricordando don Gnocchi
Unitalsi
Macherio, la
Caritas
parrocchiale, in
collaborazione con la
parrocchia di
Macherio,
promuovono due
incontri in occasione
della Giornata del
malato.
Domani, lunedì 8
febbraio, alle ore 21,
su «Il malato:
maestro di speranza»,
dialogo con don
Andrea Mariani,
dottore in Teologia
morale e master in
bioetica. L’iniziativa
si tiene
presso il Cinepax
a Chiesa a servizio
dell’amore per i
sofferenti. Il dolore è
innocente? Ricordando il beato
don Carlo Gnocchi» è il tema
del convegno che si terrà sabato
13 febbraio organizzato dalla
Caritas di Monza, in
collaborazione con la Facoltà di
medicina dell’Università Bicocca
di Milano, e si svolgerà presso
l’aula magna della sede di
Monza di via Cadore 48. Il tema
è la provocatoria domanda, «il
dolore è innocente?», con
riferimento alla pedagogia del
dolore innocente di don
Gnocchi quale metodo
educativo: dalla sofferenza può
fiorire un’inaspettata, serenità,
speranza e rinascita spirituale. Il
convegno vedrà la
L’
Macherio, in via
Milano 23.
Il secondo, giovedì 11
febbraio, alle ore
20.45, presso la
chiesa parrocchiale di
Macherio, Santa
Messa per la Beata
Vergine di Lourdes.
Sono invitati in
particolare tutti i
medici, gli infermieri,
gli operatori della
sanità, i volontari e
gli altri fedeli.
Alle iniziative
partecipano anche
Avis, Aido,
Movimento per la
vita e la Croce
Bianca, sezione di
Biassono.
ANNAMARIA BRACCINI
C
ondividere la sofferenza anche con
i gesti semplici, "normali" di cui si
intesse la quotidianità di chi vuole essere autentico testimone del Vangelo, sulla frontiera della missionarietà di
ogni giorno. Così si può e si dovrebbe vivere il farsi prossimo con i malati, specie
nella Giornata, l’11 febbraio, che in tutto il mondo si dedica a loro.
È in questo orizzonte di significato che
bisogna "leggere" il titolo, «Una comunità sacerdotale serve con amore chi soffre», proposto all’intera Chiesa ambrosiana per celebrare in questo 2010 la Giornata del malato, che, per scelta di Giovanni Paolo II, fu istituita 18 anni fa. «Il
tema è stato esplicitamente voluto dal
cardinal Tettamanzi, in sintonia con quello dell’Anno pastorale in corso, dedicato al sacerdozio comune dei fedeli», spiega monsignor Piero Cresseri, responsabile del Servizio per la Pastorale della salute, che aggiunge, «nasce da qui l’attenzione che intende sottolineare l’Arcivescovo, indicando la possibilità di vivere
intensamente la vicinanza e la prossimità
mettendosi a servizio di chi soffre».
Come concretizzare questo impegno?
«Con un gesto, appunto, alla portata di
tutti - dice ancora monsignor Cresseri -,
che testimoni l’amicizia e la solidarietà
a coloro che ci sono accanto, perché spesso non riusciamo a raggiungere chi si trova lontano, se non con il pensiero e la
preghiera. Il gesto è quello di individuare un vicino di casa malato o un anziano solo che abita nel palazzo o nella pro-
pria via e di andarli a visitare, come fece
il samaritano con il ferito evangelico incontrato sulla strada verso Gerico».
La Giornata del malato è inserita, anche
cronologicamente, nel "cuore" delle
quattro celebrazioni che l’Arcivescovo invita a sperimentare in coerenza. In che
senso? «Anzitutto occorre comprendere
che sono quattro Giornate "sociali" perché è la società nel suo complesso a essere chiamata in causa - spiega Cresseri . Insieme, quindi, alla famiglia, al grande tema della vita, ai problemi del lavoro, è la sofferenza, anzi, la persona sofferente che deve avere la nostra specifica
cura umana. E questo non solo perché
ognuno può ammalarsi, ma soprattutto
perché chi è ora malato è fragile. Ed è
l’insegnamento stesso di Gesù che ci viene così in aiuto, Lui che ha curato il dolore in tutte le sue manifestazioni e che
ha operato tanti miracoli».
Non dimentichiamolo mai, anche i malati sono - come giustamente ricorda l’Arcivescovo - "Pietre vive", che magari pur
da un letto di ospedale edificano la comunità. E quanto il Cardinale sia vicino
al mondo della sofferenza lo si può davvero toccare con mano ogni 11 febbraio,
quando, come tradizione, si reca nella
parrocchia cittadina di Santa Maria di
Lourdes, in via Induco 12, per presiedere, di fronte a molte centinaia di fedeli,
l’eucaristia incontrando poi, personalmente i malati. Alla celebrazione di giovedì prossimo, che avrà inizio alle ore
16, sono particolarmente invitati, nel
contesto dell’Anno sacerdotale, tutti i presbiteri ammalati.
Nel riquadro, monsignor Piero Cresseri, responsabile Servizio Pastorale della salute
edito da Centro ambrosiano
prefazione di Martini
Lettera alle famiglie nella prova
«Sofferenza e salvezza», nuovo Quaderno
I
«S
n occasione della Giornata mondiale del malato è molto
utile il libretto scritto dal cardinal Tettamanzi «Eppure
tu vedi l’affanno e il dolore: lettera alle famiglie nella
prova» (Centro ambrosiano, 36 pagine, 1 euro). Il testo è
rivolto alle famiglie che vivono situazioni di sofferenza e
malattia. Il Cardinale immagina tre situazioni: una
mamma malata, una nonna anziana e non sempre lucida,
una coppia con un figlio disabile. Di fronte a queste
fatiche, ammette l’Arcivescovo, le famiglie rischiano di
«essere lasciate sole». Per questo ha voluto scrivere una
lettera, «per essere vicino» a tutte le persone che devono
affrontare situazioni pesanti.
Oftal: martedì incontro
con padre Rupnik
artedì 9 febbraio alle 20.45 presso il
Salone Pio XII (via S. Antonio 5 a
Milano) prenderà avvio il ciclo di
incontri promosso da Oftal Milano dal titolo:
«Lourdes: arte e preghiera». Primo
appuntamento: «I Misteri della Luce nei mosaici
della Basilica del Rosario a Milano».
Relatore d’eccezione, padre Marko Ivan Rupnik,
l’autore di queste opere inaugurate in occasione
dell’apertura del Giubileo per il 150° delle
Apparizioni a Lourdes. Padre Rupnik, gesuita, è
il direttore del Centro Aletti di Roma ed è autore
di celebri opere in tutto il mondo (suoi tra gli
altri i mosaici realizzati presso la Cappella
privata del Papa su espresso desiderio di
Giovanni Paolo II). Per maggiori informazioni
www.centroaletti.com.
Il prossimo incontro si terrà lunedì 22 febbraio
su «La vita e le poesie di don Clemente Rebora»:
vedrà come protagonista lo scrittore ed
editorialista Luca Doninelli.
Don Rebora andò a Lourdes con l’Oftal come
sacerdote e malato.
M
offerenza e salvezza» (Centro ambrosiano, 182 pagine, 15 euro) è il titolo dell’ultimo Quaderno di Pastorale della Salute, edito in occasione della Giornata mondiale del malato 2010. Si tratta di una pubblicazione, dice monsignor Cresseri, che affronta l’eterna domanda dell’uomo sul
perché della sofferenza, su come si possa ritenere positiva
l’esperienza del dolore. Un gruppo di esperti, docenti del
biennio di pastorale della salute, ha tentato di dare delle risposte che, a partire dal contesto biblico - Gesù come medico che cura ogni malato -, spaziano in altri campi. Nelle riflessioni, accompagnate da significative
immagini, ci si è chiesti quali siano le risposte che vengono date alla sofferenza da musica, arte e poesia. Con prefazione del cardinal Martini. (Am.B.)
«Lourdes», una storia di malattia e miracolo
Mercoledì anteprima e dibattito al Palestrina
iovedì 11 febbraio,
festa della Madonna di
Lourdes e Giornata
mondiale del malato, arriva
nei cinema «Lourdes», un
film che interroga sui temi
del miracolo e della malattia.
La pellicola narra di Christine
(nella foto), giovane donna
costretta in sedia a rotelle,
che giunge a Lourdes per
evadere dalla sua condizione di immobilità e
isolamento. Durante il pellegrinaggio la sua
salute migliora improvvisamente. Per lei si
aprono nuove possibilità e sogni: rendersi
indipendente, essere amata, insomma, essere
come gli altri che per tanto tempo ha guardato
e invidiato dalla sua condizione di malata.
«Lourdes» è un film profondamente laico che
ci guida nella realtà del pellegrinaggio con i
G
testimonianza del dottor
Moncilo Jankovic, medico del
reparto di ematologia infantile
dell’Ospedale san Gerardo di
Monza, di una volontaria
dell’associazione Abio, seguirà
l’intervento del dottor Carlo
Cacioppo, direttore dell’Hospice
di Santa Maria della Grazie di
Monza. Conclusioni affidate a
monsignor Angelo Bazzari,
presidente della Fondazione
don Gnocchi. I saluti iniziali
sono affidati a monsignor
Armando Cattaneo, Vicario
episcopale della Zona V e al
professor Andrea Stella, preside
della Facoltà di medicina.
Modera Beppe Colombo. Il
programma dettagliato è sul sito
della Caritas di Monza,
www.caritasmonza.org.
con quello dell’Anno pastorale dedicato
al sacerdozio comune dei fedeli. Alle 16
Messa dell’Arcivescovo nella parrocchia
milanese di Santa Maria di Lourdes
«Una comunità serve
con amore chi soffre»
DI
«L
suoi riti, ma soprattutto ci
avvicina alla realtà di una
giovane donna provata dalla
malattia che si aggrappa con
forza a una nuova
prospettiva di vita.
Mercoledì 10 febbraio alle
ore 10 presso il cinema
"Palestrina" si terrà una
proiezione speciale per
sacerdoti, volontari delle Sale
della comunità e associazioni. A seguire un
dibattito: tra gli ospiti mons. Dario Edoardo
Vigano, presidente Ente per lo spettacolo;
mons. Franco Giulio Brambilla, Vicario
episcopale per la cultura e don Renato Piazza,
delegato del Segretariato pellegrinaggi italiani.
Per partecipare inviare una mail a
[email protected] oppure telefonare
allo 02.67131678.
alle 10.30 in via Ripamonti 435
Per la prima volta visita
all’Istituto di oncologia
I
n occasione della XVIII
Giornata mondiale del
malato il cardinal Tettamanzi
visiterà l’Istituto europeo di
oncologia e porterà il suo
saluto a pazienti, medici,
personale sanitario e
volontari. È la prima volta che
l’Arcivescovo visita l’Ieo (in via
Ripamonti 435 a Milano).
«Siamo onorati della scelta del
Cardinale di celebrare la
Giornata nel nostro Istituto sostiene Carlo
Buora,
presidente
dell’Istituto eccellenza
nell’ambito della
ricerca
oncologica
internazionale.
Ogni giorno,
medici, ricercatori e
professionisti dello Ieo - che
ha realizzato al suo interno la
completa integrazione tra le
diverse attività di lotta ai
tumori: prevenzione e
diagnosi, educazione sanitaria
e formazione, ricerca e cura lavorano per combattere
questa malattia e alleviare la
sofferenza dei pazienti e dei
loro familiari». «Dalla sua
nascita a oggi, in 15 anni di
attività - afferma Leonardo la
Pietra, direttore sanitario
dello Ieo - l’Istituto ha trattato
circa 500 mila pazienti: oltre
18 mila ricoveri, 131 mila
visite ambulatoriali e i 12
mila interventi chirurgici solo
nel 2009. Un numero molto
importante di pazienti, che
non consideriamo come
numeri: dietro i nostri
pazienti, noi vediamo delle
persone, con sentimenti,
preoccupazioni, speranze,
sogni e aspettative. La visita
del Cardinale sarà un ulteriore
stimolo per i medici e le
professionalità che operano
nello Ieo, ma anche di
conforto per i nostri pazienti».
La visita dell’Arcivescovo - che
sarà accolto dal
presidente dello
Ieo, Carlo Buora,
dal Direttore
scientifico
Umberto
Veronesi, dal
Direttore
sanitario
Leonardo la
Pietra, dal Direttore generale
Stefano Michelini e da
azionisti e membri del
consiglio di amministrazione inizierà alle 10.30 con la
benedizione dello Ieo Day
Center, la nuova struttura che
sarà inaugurata nei prossimi
mesi, e proseguirà con il
saluto ai pazienti dell’Istituto.
Dopo una breve sosta nella
Cappella - che è stata
recentemente dedicata ai
santi Cosma e Damiano, che
la Chiesa ricorda come "i Santi
Medici" - alle 11.30 il
Cardinale incontrerà in Sala
convegni medici, personale
sanitario, pazienti, familiari e
volontari per le sue riflessioni
sulla Giornata.
materiale sul sito diocesano
Immaginette in Curia
l Servizio per la Pastorale della salute della Diocesi offre una serie di sussidi che ogni parrocchia, realtà ospedaliera e sanitaria può utilizzare. Tra gli
altri il testo del messaggio del Papa e la
lettera ai malati del responsabile del Servizio. Si può scaricare tutto da www.chiesadimilano.it. Per le immaginette con la
preghiera del malato (l’icona qui accanto) occorre indicare il numero di copie
desiderate telefonando allo 02.8556371
o [email protected].
I
Vidas cerca volontari
per l’assistenza domiciliare
idas cerca volontari per
l’assistenza domiciliare: a
febbraio sono infatti aperte
le selezioni. Con una mezza
giornata la settimana si dà valore
al proprio tempo offrendolo a
chi ne ha ancora poco. Il
domicilio, spazio di affetto e
memoria, è infatti il luogo ideale
di assistenza in cui il volontario
attraverso l’ascolto e la
vicinanza, accompagna il malato
e la famiglia nella delicata fase
terminale della malattia, e
assiste i congiunti nel lutto.
Agli aspiranti volontari, che
opereranno a Milano e
provincia, vengono richiesti
disponibilità di tempo,
attitudini alle relazioni umane e
al lavoro di gruppo, garanzia di
V
continuità e responsabilità
nell’attività svolta, aderenza ai
principi e alle finalità
dell’associazione. Dopo la
selezione, è prevista la frequenza
al corso di formazione per
acquisire nozioni in ambito
psicologico, comunicativorelazionale e socio-sanitario, per
imparare ad interagire in modo
coordinato con le altre figure
professionali dell’èquipe Vidas
(medico, infermiere, psicologo,
assistente sociale, fisioterapista)
e cogliere i bisogni sociorelazionali dei malati e dei
familiari.
Info: Roberta Brugnoli, tel.
02.300808309;
[email protected];
www.vidas.it.
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Una comunità serve con amore chi soffre