20/11/2015 Avvenire Pagina 20 Chiesa nel mondo Australia. Difende la famiglia, lo denunciano Sydney. «Stupefacente e davvero allarmante »: così l' arcivescovo di Sydney e primate di Australia, monsignor Anthony Colin Fisher, ha definito la decisione di avviare un' azione legale contro un vescovo cattolico locale, accusato di aver distribuito nelle scuole cattoliche della sua diocesi un opuscolo in cui viene semplicemente ribadita la posizione della Chiesa sulla famiglia, basata sul matrimonio tra uomo e donna. Tanto è bastato perché a monsignor Julian Porteous, arcivescovo di Hobart (in Tasmania), venisse notificata una denuncia. A sporgerla è stata una persona transgender, Martine Delaney, che si è scagliata contro il libretto di 18 pagine, dal titolo Don' t Mess With Marriage («Sul matrimonio non si scherza») sostenendo che il testo «offende e umilia». Nella sua denuncia si chiede che monsignor Porteous porga pubbliche scuse e che sia inserito un programma di sensibilizzazione sulle tematiche omosessuali e transgender per il personale, docente e non, e per gli studenti delle scuole cattoliche australiane. L' arcivescovo di Hobart ha detto che nel pamphlet non c' è nulla che potrebbe essere interpretato come offensivo per chiunque e che si tratta di un contributo al dibattito. A meno non si consideri pericoloso ricordare, come fa il libretto, che ridefinire il concetto di matrimonio non è certamente privo di conseguenze per le famiglie, i bambini e la società. Simona Verrazzo RIPRODUZIONE RISERVATA. SIMONA VERRAZZO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23