52%(5723(52==2 7(25,((7(&1,&+('(//,1*8$**,2*,251$/,67,&2 3URI5DIIDHOH)LHQJR 11 SETTEMBRE 2001 6281'=(52 CONTROVERSIE DEL ROCK A STELLE E STRISCE ´,PDJLQHWKHUH VQRKHDYHQ ,W VHDV\LI\RXWU\ 1RKHOOEHORZXV $ERYHXVRQO\VN\ ,PDJLQHDOOWKHSHRSOH /LYLQJIRUWRGD\ ,PDJLQHWKHUH VQRFRXQWULHV ,WLVQ¶WKDUGWRGR 1RWKLQJWRNLOORUGLHIRU 1RUHOLJLRQWRR ,PDJLQHDOOWKHSHRSOH /LYLQJOLIHLQSHDFH ,PDJLQHQRSRVVHVVLRQV ,ZRQGHULI\RXFDQ 1RQHHGIRUJUHHGRUKXQJHU $EURWKHUKRRGRIPDQ ,PDJLQHDOOWKHSHRSOH 6KDULQJDOOWKHZRUOG <RXPD\VD\,¶PDGUHDPHU %XW,¶PQRWWKHRQO\RQH ,KRSHVRPHGD\\RX OOMRLQXV $QGWKHZRUOGZLOOOLYHDVRQH´ ,PDJLQH-RKQ/HQQRQ 6FLHQ]H'HOOD&RPXQLFD]LRQH$$±06&*HQQDLR 1 ³(VSHVVROHFRVHFKHPLVRQRVHPEUDWHYHUHTXDQGROHKRFRPLQFLDWHDFRQFHSLUH PLVRQRDSSDUVHIDOVHTXDQGROHKRYROXWHPHWWHUHSHULVFULWWR´ 5HQp'HVFDUWHVILORVRIRIUDQFHVH ,1',&( 35(0(66$,*,*$17,&52//$12««««««««««««««S &$1=21,352,%,7(««««««««««««««««««««S &217526725,($0(5,&$1(««««««««««««««S 1(:<25.1(:<25.««««««««««««««««««S 352,(77,/,1(/68212««««««««««««««««««S 0(',$9(5,7¬««««««««««««««««««««««S $33(1',&(««««««««««««««««««««««S %,%/,2*5$),$««««««««««««««««««««««S 2 ³6HQ]DOHWRUULLOVROHqVRUWRSULPD1HLSURVVLPLJLRUQLORVWRUGLPHQWRODVFHUjSRVWRDOODUDEELD 0DRUDWXWW¶DWWRUQRF¶qVRORXQRUULELOHVLOHQ]LR´ 'DYLG%RZLH 35(0(66$,*,*$17,&52//$12 4XDQGRLJLJDQWLFUROODQRLOWRQIRGHOODORURURYLQDHVWLQJXHFLDVFXQDOWURVXRQR In un momento, un boato sordo e inatteso. I piani nobili delle architetture più alte del mondo s’incrinano e si sbriciolano dallo skyline. Si fanno polvere e zero. È Manhattan, nel mattino dell’11 settembre 2001. I primi notiziari televisivi sono un rotocalco di riprese quasi mute, di commenti straniti e improvvisati. Partita come eco in lontananza, la notizia rapidamente rimbomba in ogni parte del mondo e da ogni possibile sorgente d’informazione, monopolizzando per intere settimane le prime pagine di quotidiani e periodici. A più di un anno dall’attacco aereo alle Twin Towers, il tam-tam continua lancinante, con i media in bilico tra deontologia e “impegno per una completa informazione” da una parte, ed una viziosa competizione per offrire l’ultimo approfondimento o l’ennesimo promesso scoop dall’altra. In ogni caso, come la stampa statunitense non tarda a ribadire ³QRQF¶qDVSHWWRFXOWXUDOHFKHQRQVLDVWDWRLQIOXHQ]DWRGDOODIHULWDDSHUWDD1HZ<RUN´. E ciò, senza dubbio, è più vero se si include, per estensione, nel significato di “cultura” anche l’accezione di “industria culturale”. Musica, cinema, teatro e letteratura, ma anche le nuove techno-arts, le applicazioni in computer-grafica e i videogiochi, non si caratterizzano infatti esclusivamente per la doppia natura di arte (luogo creativo ed elitario) e svago (luogo ludico e di massa); un’altra dicotomia interviene nella loro definizione: l’essere, ad un tempo, opera intellettuale e prodotto di mercato. Cercando quindi di tenere in considerazione con meno parzialità possibile entrambi gli aspetti, questo lavoro vuole proporsi come breve documentario sulle vicende controverse che, a seguito degli eventi dell’11 settembre, hanno coinvolto la PXVLFDa stelle e strisce il rock in particolare - e che hanno goduto di un’attenzione presso i media internazionali (anche se non mancheranno esempi di episodi meno noti, la cui limitata risonanza non è, in molti casi, sinonimo di scarsa rilevanza); a questo proposito saranno analizzate le questioni della limitazione della libertà di espressione, si osserveranno le reazioni degli artisti e la percezione comune che ne deriva, le conseguenze della censura e dell’autocensura, l’opinione della stampa ufficiale e le accuse di quella antagonista e indipendente, oltre alle distorsioni provocate dai forti interessi economici delle case discografiche nei confronti dei sistemi d’informazione d’oltreoceano e dei relativi campi di forza; si tenterà, in fine, per quanto consentito dalla carenza di fonti consultabili, di fare luce nell’oscura relazione tra le stesse major del disco e l’industria bellica. Il materiale analizzato spazia dalle versioni on-line di riviste musicali inglesi (“New Musical Express”) e americane (“Rolling Stone”, “Billboard”, “Spin”) ai settimanali specialistici italiani come “Il Mucchio Selvaggio” (da decenni considerata la pubblicazione più autorevole del settore) e il più diffuso “Musica! Rock & Altro”, supplemento del giovedì de “La Repubblica”. Marginalmente sono trattati anche articoli di quotidiani nella loro versione in rete (“USA Today”, “Los Angeles Times”) e cartacea (“Il Corriere Della Sera”, “La Repubblica”) o servizi speciali dai web-news site (“MSNBC News”, “Fox News”, “BBC News”). 3 ³4XLVLVHQWHVRORLOUXPRUHGHOODJHQWHFKHULIOHWWHVXOODYLWDXPDQD 6SHULDPRFKHTXHVWRQRQSRUWLDGXQDOXQJDHGRORURVDJXHUUDPRQGLDOH´ 3HDUO-DP &$1=21,352,%,7( Il 13 settembre 2001, a quarantotto ore dagli attentati alle Torri Gemelle e al Pentagono, “Clear Channel Communications”, il network radiofonico più potente degli States con oltre 1200 stazioni diffuse su tutto il territorio, ha stilato una sorta di manifesto di 150 canzoni dai testi indicati come “inopportuni” (O\ULFDOO\TXHVWLRQDEOHNella lista figurano brani storici ed eterni – da 5XE\7XHVGD\dei Rolling Stones a 1HZ<RUN1HZ <RUN di Frank Sinatra, a .QRFNLQ 2Q+HDYHQ V'RRU di Bob Dylan - e pezzi più recenti (v. Appendice), tutti rigorosamente sconsigliati dall’emittente, la quale dopo aver lanciato lo slogan ³QRGHSUHVVLRQ´ ai suoi ascoltatori, si impegna a farlo proprio, con un ardore tale da innescare più di una polemica. La vicenda comunque non ha immediata risonanza, con la stampa in quei giorni comprensibilmente indaffarata a seguire il ³PDLQHYHQW´, ma si configura come un primo tentativo di³PHWWHUHLOVLOHQ]LDWRUHDGXQDIRUPDGLHVSUHVVLRQH WUDOHSLSUH]LRVHGLFXLGLVSRQLDPR´ (“L’Espresso”). Il “Los Angeles Times”, testata che notoriamente non ha mai negato lo spazio alle opinioni alternative, ancora una volta si presenta come eccezione nel panorama informativo americano, occupato come non mai nella ricerca di una posizione equilibrata tra le urgenze del patriottismo e la vocazione professionale di rispondere al vero. ³,O SDUDGRVVR - come scrive il quotidiano californiano in due articoli di Hilburn e Hochman – q FKHTXHVWHFDQ]RQLKDQQRSURYYHGXWRSHUDQQLDGDUHFRQIRUWRHLVSLUD]LRQHDPLOLRQLGL SHUVRQHWDQWRGDHVVHUHSHUFHSLWHFRPHXQDSRU]LRQHRUJDQLFDHLUULQXQFLDELOHGHOOD QRVWUDPHPRULD³%ULGJH2YHU7URXEOH:DWHU´GL3DXO6LPRQqVWDWDVFULWWDSHUPRPHQWL FRPHTXHVWL³,PDJLQH´³3HDFH7UDLQ´³:KDW$:RQGHUIXO:RUOG´2E/D'L2E/D'D WUDVPHWWRQRIRUVHXQPHVVDJJLRWURSSRLGHDOLVWDRWURSSRSRVLWLYRHSHUFLzLQVHQVLELOHDJOL RUURULGHOODVFRUVDVHWWLPDQD"´La critica prosegue, prendendo in esame titoli e testi (³:DONLQJ/LNH$Q(J\SWLDQ´, delle Bangles, già criptata nel 1991 durante la Crisi del Golfo e i cui diritti appartengono ironicamente alla “CCC”, è stata inclusa solo perché cita il nome di un paese arabo!) e coinvolgendo i più disparati forum che affollano la rete; nascono interi siti dedicati al fenomeno, gli appassionati lanciano un appello di protesta contro l’iniziativa, al punto che “Clear Channel” è costretta a negare l’accaduto. Successivamente anche gli altri giornali cominciano ad interessarsi del fatto in maniera più approfondita: nei loro pezzi, però si parla di “smentita” più di quanto prima non si sia parlato di “censura”. Come se la pace, in questo frangente, fosse l’ultimo degli aneliti della nazione. Secondo Adrian North, speaker del broadcast radiofonico della “ABC”, ³ODPXVLFDq VWDWDO¶RJJHWWRSUHGLOHWWRGHOOHIRELHGLSROLWLFLHJHQLWRULGDTXDQGR7LSSHU*RUH QHOKD VFRSHUWRFRQRUURUHFKHODILJOLDVWDYDDVFROWDQGR³'DUOLQJ1LNNL´XQHVSOLFLWRSH]]RLQFXL 3ULQFHLQQHJJLDDOODPDVWXUED]LRQHIHPPLQLOH´ Godendo di una notorietà da premier lady (Tipper è sposata con Al Gore, l’ex-vice del mandato Clinton) la signora Gore era la figura che meglio poteva abbracciare e rappresentare la causa del “Parents'Music Resource Centre”, associazione fondata a metà anni Ottanta, oggi ancora attiva, che ha come obiettivo “la difesa dei giovani dagli ascolti diseducativi e violenti”. In meno di un mese il “PRMC”, riesce, in concerto con il “Senate' s Transportation And Commerce Committee”, a far approvare una legge che obbliga i produttori di dischi a segnalare con 4 ³1HVVXQVHJXDFHGHOO¶,VODPSXzJLXVWLILFDUHXQ¶D]LRQHGHOJHQHUH 3HULO&RUDQRO¶DVVDVVLQLRGLXQLQQRFHQWHHTXLYDOHDOO¶HFFLGLRGHOO¶LQWHUDXPDQLWj´ <XVXI,VODPQRWRSULPDGHOODFRQYHUVLRQHDOO¶,VODPLVPRFRPH&DW6WHYHQV un bollino gli album dai contenuti licenziosi. Il 19 settembre 1985, escono i primi LP con il celebre ³3DUHQWDO$GYLVRU\±([SOLFLW/\ULFV´Il “PRMC” continuerà ad occupare le cronache (e ad essere bersaglio di critiche infuriate) anche negli anni Novanta, quando il numero dilagante di suicidi adolescenziali e di stragi nei licei, riaccenderà i riflettori sull’argomento della devianza giovanile. Anche se i primi esempi di censura in questo senso - ³SHUFKqGLYHUDHSURSULDFHQVXUD VLWUDWWDHGLTXHOODSLDELHWWD´ (“Ericnuzum Mag”) sono senz’altro riconducibili ad un passato più lontano, può rivelarsi altrettanto interessante cercare di approfondire alcuni dei casi più recenti: In un nuovo laconico comunicato, spedito ai broadcast specializzati, “Clear Channel Communications”, ignorando di fatto l’impopolarità presso buona parte dell’opinione pubblica procuratale dal primo appello, annuncia con epica risolutezza la propria posizione: ³JLXGLFKLDPRHVWUHPDPHQWHIXRULOXRJRODSURJUDPPD]LRQHGLYLGHR DPELHQWDWLQHOOD*UDQGH0HODRFKHSURIDQLQRLOULVSHWWRSHUOHYLWWLPHGHO:RUOG 7UDGH&HQWHULOQRVWURLPSHJQRqULYROWRDFRPEDWWHUHRJQLSHQVLHURSHUVRQDR FRVDFKHVLSURFODPLDQFKHLQGLUHWWDPHQWHDQWLDPHULFDQD$EELDPRJLj FRQVLGHUDWRRSLQDELOLWHVWLFKHULFKLDPDVVHURLPSXGLFDPHQWHODYHUJRJQRVDIHULWD DSHUWDQHO1RVWUR3DHVH±testi scritti anche più di tre decadi fa, colpevoli di contenere parole come “heaven/sky”, “falling/crashing”, “dust”, “jet” o “doctor” – RUD FLDIILGLDPRDOVHQVRGLSDWULRWWLVPRGLRJQLDPHULFDQR«´Nessun elenco questa volta, ma un’indicazione semplice e precisa: bandire l’ascolto dei Rage Against The Machine, una band che gli ambienti conservatori definiscono ³PHWDOODUDH VRYYHUVLYD´ e che si è resa protagonista nella prima grande manifestazione contro la globalizzazione diSeattle. Ad essere boicottata, però è stata ancora una volta la multinazionale, al cui invito (a sorpresa) ha risposto “MTV”, mandando in onda, senza interruzione pubblicitaria, per tutto il weekend successivo il clip di ³,PDJLQH´ intervallato, di tanto in tanto, da un uno speciale sul WTC precedente al disastro; con la toccante ³(YHU\ERG\+XUWV´ (R.E.M.) in sottofondo, la frase finale recitava: ³TXDVLWXWWHOHSHUVRQHFKHKDQQRSDUWHFLSDWRDTXHVWHULSUHVHVRQRPRUWH´ Per le dichiarazioni, certamente poco SROLWLFDOO\FRUUHFWil gruppo punk svedese degli International Noise Conspiracy non ha trovato facile distribuzione negli scaffali dei negozi statunitensi; in occasione della presentazione dell’album ³&DSLWDOLVP 6WROH0\9LUJLQLW\´,il frontman Dennis Lyxzen aveva infatti commentato senza mezzi termini l’operato della Casa Bianca, pur esprimendo il cordoglio per le vittime delle Torri: ³TXHOORFKHqVXFFHVVR qODORJLFDFRQVHJXHQ]DGHOODGLVDVWURVDSROLWLFD HVWHUDDPHULFDQDVRQRVWDWLORURVWHVVLDLQFRUDJJLDUHO¶DWWLYLWjGL%LQ/DGHQ SURFXUDQGRJOLDUPLHFRQWULEXWLILQDQ]LDUL«QRQSRVVRQRSUHWHQGHUHGLIDUHLORUR FRPRGLLQWXWWRLOPRQGRVHQ]DFKHQHVVXQRSULPDRSRLGHFLGDGLULEHOODUVL«LO QXPHURGLYLWWLPHGHJOLXOWLPLDWWHQWDWLGRYUHEEHHVVHUHFRQIURQWDWRFRQTXHOORGHOOD *XHUUDGHO*ROIR´(“Il Mucchio Selvaggio”, “Pitchfork Media”). Evidentemente ³GHYL VHPSUHFKLHGHUHTXDQWRYRJOLRQRSHUODWXDOLEHUWjGLSDUROD´(Chuck D, Public Enemy). All’indomani dell’allarme antrace, in molti si sono ricordati della band metal Anthrax, veterana della scena hard, e di come, in effetti, quel nome non suonasse poi così divertente date le circostanze. In un primo momento il gruppo, nato vent’anni fa, ha proclamato di non voler rinunciare al proprio appellativo. Ma la crescente psicosi 5 ³7KH2UGHU7KH)URQW7KH%XVK7KH6KRXW´ ³/¶2UGLQH,O)URQWH/D%XVVROD%XVK,O*ULGR´ (O3ULWRUQHOORGHOODFDQ]RQH³'HDG'LVQHH´ collettiva da contagio che si stava scatenando negli Stati Uniti, ha persuaso il portavoce John Bush ad ammettere che ³IRUVHFHUWHFLUFRVWDQ]HSRVVRQRVSLQJHUH DGXQULSHQVDPHQWR´. La stessa sorte è toccata agli emergenti Burnin’ Airlines, che solo dopo pochi mesi di notorietà, sono stati costretti a vedere le ristampe del secondo disco ³,GHQWLNLW´uscire sotto la denominazione B. Airlines (“New Musical Express”). Ironicamente, questa volta, le forbici hanno risparmiato Afghan Whigs e Arab Strap. Country Joe McDonald, 59 anni, uno dei più popolari artisti americani di protesta degli anni ’60 e ’70, è stato denunciato per presunto plagio in uno dei suoi brani più celebri. Babette Ory, figlia del jazzista Kid Ory, lo ha accusato infatti di aver copiato il brano ³,)HHO/LNH,¶P)L[LQJ7R'LH5DJ´da un pezzo inciso da suo padre nel 1926 e intitolato ³0XVNUDW5DPEOH´³VHFRQGRJOLRVVHUYDWRULQRQqFDVXDOHFKHOD YLFHQGDVLDHVSORVDSURSULRTXDQGRLOEUDQRVDUHEEHSRWXWRWRUQDUHGLJUDQGH DWWXDOLWjDFDXVDGHOOHD]LRQLPLOLWDULLQ$IJKDQLVWDQ&RXQWU\-RHGDSDUWHVXDVLq GLFKLDUDWRDVVROXWDPHQWHLQQRFHQWH´(“New Yorker”) Curiosamente, accanto all’articolo compare un inciso di Susan Sontag, opinionista della testata e voce decisamente poco allineata: ³,QRVWULOHDGHUIDQQRGHOORURPHJOLRSHUFRQYLQFHUFL FKHqWXWWRRNFKHO¶$PHULFDQRQKDSDXUDHFKHODQD]LRQHqLQJXHUUD0DQRQq WXWWRRNHTXHVWDQRQq3HDUO+DUERXU $EELDPRSDXUDGLDPPHWWHUHOHQRVWUH SHUSOHVVLWjULJXDUGRO¶HIIHWWLYDRSSRUWXQLWjGLXQFRQIOLWWRPDDEELDPRDQFRUDSL WLPRUHGLFKLVHQ]DVSHQGHUHSDUROHLSRFULWHORULSXGLDFRQIHUPH]]D´ad una prima lettura, la sensazione di trovarsi innanzi ad un ibrido inedito, nato dall’accostamento tra una “relazione” di cronaca ed un commento di carattere politico - per di più collocato nella pagina della cultura - risulta senz’altro affascinante. La combinazione di due generi diversi in due articoli dissimili e complementari, separati da un sottile filo di inchiostro e calati in un contesto specifico (la pagina riservata alla cultura), in questo caso non frammenta la notizia ma ne accresce il valore e la completezza. Il risultato conclusivo è la dimostrazione di come sia possibile realizzare un buon servizio avvalendosi unicamente di qualche accorgimento. È interessante evidenziare come media e opinione pubblica americani ed europei hanno reagito, nei primi tempi, in maniera quasi opposta alle provocazioni della satira (da non intendersi come sarcasmo ottuso): da una parte è prevalsa la linea che indicava tendenzialmente “pericolosa” (e possibilmente anti-americana) ogni occasione in cui gli avvenimenti dell’undici settembre venivano ripresi attraverso modalità di espressione alternative al testo scritto - il disegno e la musica – che per natura sono più ambigue della parola; dall’altra parte, nel Vecchio Continente, queste manifestazioni sono state giudicate viceversa per la potenzialità di catturare in un’istantanea (intrattenimento significa anche LPPHGLDWH]]D) la percezione collettiva dello stato delle cose. Nell’inverno 2001, in rete è comparsa una raccolta amatoriale di canzoni “dedicate” a Bin Laden (v. Appendice); sebbene non ci fossero dubbi sulle intenzioni degli autori, né sul contenuto delle stesse (il tono canzonatorio è generalmente innocuo), 6 ³(¶ULGLFRORVRVWHQHUHFKHFRPHPXVLFLVWLQRQGRYUHPPRDYHUHXQ¶RSLQLRQHSHUFKp ROWUHDGHVVHUHPXVLFLVWLVLDPRFLWWDGLQLEULWDQQLFLHYLYLDPRLQTXHVWRSDHVH´ 0DVVLYH$WWDFNH%OXUDWWLYLVWLGLXQPRYLPHQWRSHUODVHQVLELOL]]D]LRQHFRQWURODJXHUUD sono stati in molti, oltreoceano, a trovare la pensata poco brillante: “Fox News”, nel cappello di un articolo recita: ³1RQF¶qPDLILQHDOFDWWLYRJXVWR´.Poco originale ma innegabilmente eloquente. Un fenomeno simile, ma ³WXWWRLWDOLDQRHGLSRUWDWDSODQHWDULD´ (³,OFRUDJJLRGLULGHUH´ di Claudia Franco per “Musica!”), è esploso con il musical-cartoon ³*LQR 2¶7DOHEDQR´ del disegnatore Andrea Zingani: concepito come esperimento di animazione di frontiera e reso disponibile on-line, il cartone animato vede protagonisti Osamina, figlia del feroce Saladino, ed il gallo Gino che intona al pianoforte alcuni tradizionali motivi nostrani, riveduti e corretti (³7X9Xz)D¶µ2 7DOHEDQR´ è una scherzosa ripresa di ³7X9Xz)D¶/¶$PHULFDQR´di Carosone, ³3DSDYHUL(%XUND´è invece l’adattamento di ³3DSDYHUL(3DSHUH´): il piccolo progetto è diventato un caso: scaricato da oltre due milioni di navigatori e replicato in centinaia di mirror-site, il file è stato sottotitolato in tutte le lingue possibili, dall’inglese al cinese, all’hindi. Raramente, senza il sostegno di televisione e stampa, uno scherzo pop raggiunge un livello tale di popolarità. Il videoclip di George Michael ³6KRRW7KH'RJ´che mostra Bush, Blair e Saddam Hussein in una spassosa e irriverente versione a fumetti, dopo un breve periodo di airplay, è stato bandito dagli schermi anglosassoni, esattamente nell’anniversario dell’attentato a New York. Anche il rapper americano Eminem ha voluto Bin Laden nel cast del video/parodia ³:LWKRXW0H´ Forte dei sei milioni di dischi venduti (con il successo inevitabilmente migliorano anche i rapporti con la casa discografica, la Interscope/Virgin) la star è stata apprezzata per l’originalità (!) del filmato. Nessuna menzione di censura e nessuna disapprovazione. Soltanto alta rotazione e il plauso della major. Tra tutte le polemiche merita menzione quella innescata da Steve Earle e dalla sua ³-RKQ:DONHU¶V%OXHV´, il cui testo si ispira alla storia di John Walker Lindh, il ragazzo statunitense che ha scelto di diventare un talebano. Il cantautore, che nel corso della propria carriera ha conosciuto la droga e la prigione, la fama e il suo lato buio, ora deve difendersi dalle odiose insinuazioni della critica che lo accusa di essere anti-americano: ³TXDQGRKRYLVWRFRV¶qDFFDGXWRD-RKQLQTXHVWRSDHVHKR SHQVDWRFKHIRVVHXQDFRVDGDSD]]L/RVWDYDQRGLIIDPDQGRLQTXHOPRGRVROR SHUFKpQRQDYHYDQRSRWXWRDUUHVWDUHLYHULFROSHYROLQRQVRQRDQWLDPHULFDQRH TXHVWRODYRURSXzHVVHUHFRQVLGHUDWRXQDOWURFRQWULEXWRDOOHFHOHEUD]LRQLLQRQRUH GHO:RUOG7UDGHFHQWHUPDKRXQILJOLRGLYHQW¶DQQLFRPH-RKQHKRSLSDXUDGHOOD QRVWUDUHD]LRQHFRPHSRSRORHFRPHQD]LRQHGLTXDQWDQRQQHDEELDGLHVVHUHGL QXRYRDWWDFFDWRGDLWHUURULVWL´Molti negozi di Nashville, la sua città, hanno rifiutato di esporre l’album ³-HUXVDOHP´,in cui è stato inserito anche un verso del Corano (³1RQF¶q'LRWUDQQHFKH'LR´); in un’intervista a “Musica!” del 3 ottobre 2002, Earle dichiara: ³VSHURGLQRQDYHURIIHVRQHVVXQRVRQRVSLULWXDOHHFUHGR LQ'LRPD DOFXQLLVODPLFLKDQQRJLjFKLHVWRODPLDWHVWDSHUTXHVWRJHVWR´. È innegabile il fatto che molti di questi episodi, dopo aver inizialmente suscitato le reazioni dell’opinione pubblica più sensibile, siano stati, a poco a poco, tralasciati dalla stampa specializzata d’oltreoceano, sempre più occupata a concedere spazi pubblicitari (e relativi articoli) ad ogni sorta di evento ³LQPHPRU\RI´. 7 ³7LLQFRQWUHUzVXOFULQDOHWUDTXHVWLGXHPRQGLGLYLVL 2UDDEELDPRTXHVWRPRPHQWRGDYLYHUHTXLQGLVDUjWXWWRSROYHUHHRVFXULWj´ %UXFH6SULQJVWHHQGDOODFDQ]RQH:RUOGV$SDUW Nell’autunno 2002 - periodo in cui figura il massimo numero di inserzioni ed iniziative legate all’anniversario della caduta delle Twin Towers - l’informazione più completa era appannaggio dei magazine indipendenti. &217526725,($0(5,&$1( ³5LYLVWHFRPH³5ROOLQJ6WRQH´R³%LOOERDUG´VRQRYHWULQHSHUIHWWHSHUFKLXQTXHYRJOLD HVSRUVLSLGLTXDQWRQRQPHULWLLQTXHVWLJLRUQLJOLDUWLVWLHLORURSURGXWWRULQRQIDQQRDOWUR FKHULSHWHUHFKHLOORURXOWLPRGLVFRqSURIRQGDPHQWHLVSLUDWRFKHqGHGLFDWRDWXWWHOH YLWWLPHHFKHqVWDWDGXUDFRQWLQXDUHDVXRQDUHGRSRTXDQWRDFFDGXWRO¶DQQRVFRUVRÊ EHOORSHUzULYHGHUOLVRUULGHUHDOWHUPLQHGLXQLQWHUYLVWDORQWDQLGDLIRWRJUDILGRSRDYHU SDVVDWRODJLRUQDWDDSURYDUHO¶HVSUHVVLRQHGDOXWWRSHUODIRWRGLFRSHUWLQD´(Andew Dansby, ex redattore capo di “Rolling Stone”, da un’intervista per “MSNBC News”,15 settembre 2002). È incalcolabile il numero dei personaggi dello spettacolo che hanno voluto esprimere opinioni e pareri a proposito del cosiddetto “attacco alla civiltà” (perifrasi prediletta da molti reporter). Per la star già affermata, come per l’artista emergente in cerca di visibilità, dichiarare il proprio amor patrio, si è rivelato l’habit più conveniente per guadagnare - per pochi istanti – la luce dei proiettori; per i media, viceversa, ciò si è risolto in un affare talmente importante che non ha potuto lasciare inalterato il campo di forze a cui inevitabilmente sono soggetti; mai come prima si è assistito ad una simbiosi così intensa tra contenuti e pubblicità e tra la pubblicità stessa ed una forma di propaganda dal sapore nazional-popolare. Accanto a titoli costruiti con parole cariche di patriottismo ³XQLWL´ ³ULVRUJHUH´³ULDO]LDPRFL´³FRUDJJLR´³DQLPD´³GLJQLWj´…), la Stars & Stripes era onnipresente: al proliferare dei banners on-line che si appellavano per la raccolta fondi ³DOODFRVFLHQ]DGLRJQLYHURDPHULFDQR´ (“Launch Media”), la carta stampata (“Blender”, “Spin”) rispondeva ospitando gli artisti e le loro iniziative, sponsorizzate poche pagine più in là, da nomi come “MTV” e “AOL Time Warner”. Da un’indagine di “Fox News” è emerso che oltre il 90% dei big ha rilasciato interviste nei due mesi successivi al settembre del 2001: ³TXHVWRSHUzQRQqVLQWRPRGLXQD WUDVIRUPD]LRQHGHOODQRVWUDFXOWXUDVHSHUWUDVIRUPD]LRQHLQWHQGLDPRXQDSLDWWHQWD SDUWHFLSD]LRQHGHOO¶LQGLYLGXRDOODVIHUDVRFLDOHRXQ¶DFTXLVLWDFRQVDSHYROH]]DGHLIDWWLGHO TXRWLGLDQR± spiega Robert Thompson, docente di sociologia alla Syracuse University – FKLVLDWWHQGHYDXQFDPELDPHQWRUDGLFDOHGHOODQRVWUDFXOWXUDqULPDVWRGHOXVRGDJOL HYHQWLGHOO¶VHWWHPEUHDEELDPRHUHGLWDWRXQSDWWHUQXQVHJQRFKHqVWDWR LPPHGLDWDPHQWHUDFFROWRPDQRQDOWUHWWDQWRYHORFHPHQWHDVVLPLODWR´(fonte “Associated Press”). Molti sono stati anche i musicisti, non soltanto americani, che hanno deciso di raccontare il proprio punto di vista attraverso il loro lavoro (³XQJLRFRYDULDELOHWUDFRHUHQ]D HFRPSURPHVVR´, David Grubbs) e molti sono stati anche coloro che hanno scelto, per motivi a volte fortuiti ma con piena cognizione, la via dell’auto-censura: ³8QGLVFRFRQTXHOODGDWDLQFRSHUWLQDVHWWHPEUHQRQORYRUUHEEH QHVVXQR´, (“Musica!”); la triste coincidenza è capitata a Sting che proprio quella sera avrebbe dovuto registrare un album dal vivo nel giardino della sua villa in Toscana, davanti ad un pubblico ristretto di fans, amici e addetti ai lavori. 8 ³6XRQLDPRFRQYLQWHFKHXQRGHLSULQFLSDOLSURSRVLWLGLTXDOVLDVLIRUPDG¶DUWHVLDTXHOORGL SURYRFDUHQHOSXEEOLFRXQDULIOHVVLRQHSLSURIRQGDPHQWHGLTXDQWRSRVVDQRIDUHLSROLWLFL´ 6OHDWHU.LQQH\ Il CD avrebbe dovuto intitolarsi, ironia della sorte,³«2Q6XFK$1LJKW´, (³&KH 1RWWH´) Sting ha annullato il webcast della serata ma si è esibito lo stesso, modificando il programma originale, per evitare di cantare canzoni poco adatte con uno stato d’animo ³FRQIXVRLPSDXULWRDUUDEELDWR´. Ha dedicato ³)UDJLOH´e ³0HVVDJH,Q$%RWWOH´alle vittime. Un amico di sua moglie Trudie Styler era su uno degli aerei dirottati. Nessun brano di quella session è presente nel disco, che utilizza invece nastri della prova generale e che è stato pubblicato solo due mesi più tardi, con un altro nome (³«$OO7KLV7LPH´). The Coup, il gruppo di Oakland ferocemente schierato contro la globalizzazione, ha ripensato alla copertina dell’ultimo album, in cui Raymond “Bootsy” Riley compariva davanti a un fotomontaggio delle Torri Gemelle in fiamme. Anche i Dream Theater hanno ritirato il loro ultimo album per cambiare l’immagine esterna che esibiva un missile pronto a schiantarsi su Manhattan. Il portavoce Mike Portnoy, in perfetta sintonia con Bush, ha poi dichiarato: ³VHQRQUHDJLVVLPRDTXHVWRDWWDFFRYRUUHEEH GLUHLWHUURULVWLKDQQRYLQWRHJRYHUQHUDQQRLOPRQGRÊRSSRUWXQRGLIHQGHUVLOD YHQGHWWDLQTXHVWLFDVLqQHFHVVDULD´ Tra i musicisti, sono stati proprio quelli “politicamente scorretti” (System Of A Down, Red Hot Chili Peppers e Limp Bizkit - che tra l’altro un anno prima avevano girato uno spot sulle Twin Towers) i primi a schierarsi contro le crescenti manifestazioni di intolleranza nei confronti dei cittadini musulmani o dall’aspetto mediorientale, che hanno avuto luogo soprattutto nell’America delle province e delle periferie: ³QRQ VRQRTXHVWHOHSHUVRQHFKHFLKDQQRDWWDFFDWRSHUFXLLQYLWRWXWWLDULIOHWWHUHSULPD GLDJLUHTXHVWRqLOPRPHQWRGLDYYLFLQDUVLDJOLDOWULQRQGLDFFXVDUOL1RQVLDWH UD]]LVWL´(Serji Tankian, System Of A Down). Dopo produzioni che avevano abbassato il livello di guardia, almeno per quanto riguarda l’aspetto politico, R.E.M. e U2 sono stati costretti a rimettere mano alla loro creatività per dare un nuovo suono allo shock. Ma accanto a questi ci sono gruppi che hanno dovuto adeguare la leggerezza appena riscoperta alla necessità di elaborare il lutto in tempo reale. Il 10 settembre 2001, in conferenza stampa, Gavin Rossdale e i suoi Bush (altro nome che i fan sembrano gradire sempre meno) hanno presentato ³*ROGHQ6WDWH´, fieri di poter dichiarare che la velocità del rock può descrivere ³XQVHQVRGLHXIRULDHEHDWLWXGLQHXQDVHQVD]LRQHGLOLEHUWjFRPH VHVLSURFHGHVVHLQVSD]LDSHUWLHQRUPLGRYHLSUREOHPLVHPEUDQRUHPRWL´Solo tre giorni dopo, la loro canzone ³6SHHG.LOOV´è stata inserita tra i proscritti di Clear Channel. I Bush hanno poi ribattezzato il pezzo ³7KH3HRSOH7KDW:H/RYH´ Allineandosi volontariamente a quella forma di censura sentimentale che gli USA si stanno autoimponendo, anche i membri dell’Agnostic Front, collettivo che non ha mai negato la propria posizione sovversiva, non hanno obiettato alla richiesta dell’etichetta Epitaph di ritoccare alcuni testi di ³'HDG<XSSLHV´ che deve, inoltre, essere accompagnato da un chiaro comunicato anti-violenza. La stessa sorte è toccata alla Dave Mattews Band per ³:KHQ7KH:RUOG(QGV´e ai Cranberries per ³$QDO\]H´ Ovviamente non ha fatto eccezione titoli come ³%RPE7KH3HQWDJRQ´ (Primal Scream), ³%OHHG$PHULFD´(Jimmy Eatworld), ³.LOO7KH86*RYHUQPHQW´ (B.R.M.C.) e ³1<&RSV´(Strokes). 9 ³&RVDVXFFHGHUHEEHVHLOODWRRVFXURGHOPLWRDPHULFDQR WLFRSULVVHODERFFDFRQLOVXRYHVVLOOR"´ 0DU\*DXWKLHU Un famoso dibattito di quel periodo, che ha visto i cantanti contrapporsi pubblicamente su “Music Television”, riguardava l’opportunità di pubblicare le proprie registrazioni nei giorni a cavallo dell’anniversario della tragedia: ³GLIIHUHQWHPHQWHGDOORVFRUVRDQQRLQFXLHUDQRSURQWLODYRULGLQRPLFRPH%RE '\ODQ0DULDK&DUH\H-D\=TXHVWRPHVHVHPEUDSURVSHWWDUVLWUDQTXLOORSHUL QHJR]LGLGLVFKLHSHULORURIRUQLWRULYLVWRFKHQHOODPHQWHGLXQIDQODFRVDSL ORQWDQDGDWHOHFLUFRVWDQ]HqSURSULRXQQXRYRDOEXPGDOORURLGROR´(Jon Wiederhorn). La situazione con tutta probabilità era questa, ma niente ha impedito a gente come i Bon Jovi, Vertical Horizon, Destiny’s Child, Papa Roach e Marilyn Manson di godere di un intero pomeriggio di diretta nazionale. Due interventi intensissimi, a caldo, di due giornalisti professionisti, Gino Castaldo e Curzio Maltese, chiariscono meglio di molte altre parole l’importanza (e la condizione) della musica attuale: ³&RQWLQXDQRDULFDWWDUFLGDDQQLGDWURSSRWHPSRÊVHPSUHSLGLIILFLOHWHQWDUHGL ULPDQHUHXRPLQLOLEHULGLFRUSRHGLPHQWHFRQWXWWDODFRPSOHVVLWjHO¶DUWLFROD]LRQH GLSHQVLHURFKHFLzFRPSRUWD$QFKHTXHVWRqLOULFDWWRGHOWHUURULVPRGLYHQWDWR JOREDOH2UDF¶qFKLYRUUHEEHFKHFLVLVFKLHULVHQ]DUDJLRQDUHSHUFKpO¶XUJHQ]D GHOODEUXWDOLWjQRQFRQVHQWHULIOHVVLRQLPDVRORUDEELD8QIURQWHFRPXQHPD VHPSUH³FRQWUR´VROR³FRQWUR´TXDOFXQRRTXDOFRVD«/DPXVLFDQRQFLKDPDL FKLHVWRGLVFKLHUDUFLFRQWURTXDOFXQRRTXDOFRVD4XDQGRO¶KDIDWWRqVWDWRFRQWUR O¶RWWXVLWjFRQWURUHJLPLFKHLPSHGLYDQRODOLEHUWjDQFKHTXHOODGLHVSULPHUVLFRQWUR XQVLVWHPDHFRQRPLFRFKHQHJDODVXVVLVWHQ]DDLQWHUHSRSROD]LRQL«/DPXVLFD qXQDPDHVWUDSRFRDVFROWDWD1RQPROWLDQQLIDO¶DPHULFDQLVVLPR(GGLH9HGGHU± vocalist dei Pearl Jam – FRQODVXDIROJRUDQWHHRFFLGHQWDOHYRFHURFNKDFDQWDWR LQVLHPHD1XVUDW)DWHK$OL.KDQVXILILJOLRSUHGLOHWWRGHOODFXOWXUDGHOO¶,VODP,QTXHL EUDQLQRQF¶HUDQXOODFKHQRQVHPEUDVVHDVVROXWDPHQWHQDWXUDOH2JJLYLHQHYRJOLD GLULDVFROWDUOL&RQWHQJRQRXQVHJUHWRGLIILFLOPHQWHVSLHJDELOHDFKLQRQFRQGLYLGH TXHVWROLQJXDJJLR0DqOuDGLVSRVL]LRQHGLWXWWL´(³0XVLFDSHUODYLWD´di Gino Castaldo su “Musica! Supplemento di Repubblica”, 27 settembre 2001). ³$OWURFKHSROLWLFDPHQWHFRUUHWWL&LVRQRSURWDJRQLVWLQXRYLFKHDFFHWWDQRVRORLO WULEXQDOHGHOODSURSULDFRVFLHQ]DHQRQTXHOORGLXQFDQRQHHVWHUQR/LSRVVLDPR FKLDPDUHVHQWLPHQWDOPHQWHFRUUHWWLUXEDQGRHFDSRYROJHQGRGLVHQVRO¶HPRWLRQDOO\ FRUUHFWQHVVFUHVFLXWDLQ$PHULFDQHJOLDQQLVFRUVLDUHQGHUHDQFRUSLFXSDOD FRUUHWWH]]DSROLWLFD«,OVHQWLPHQWDOPHQWHFRUUHWWRVLQXWUHGLVLOHQ]LRHGLSLFFROH VFHOWHTXRWLGLDQH&RPHWURYDUHXQDSDUWLFRODUHFRORQQDVRQRUD3HUFKpODPXVLFD QRQVSLQJHLQGLHWURFRPHODSDURODPDqLQYHFHTXLHRUD«/HSDUROH QRQ ULVSHFFKLDQRODUHDOWjRJJLLIDWWLSUHIHULVFRQRO¶LQFRJQLWR´(³+DQQRXFFLVROHSDUROH´ di Curzio Maltese su “Musica! Supplemento di Repubblica”, 22 novembre 2001). In fondo, risulta sempre più difficile capire, in che modo, in che direzione cambieranno OH culture e di conseguenza ogni musica. I giornali informano, propongono un punto di vista e spesso fanno riflettere. A loro non si dovrebbe chiedere nient’altro. 10 ³6RQRFUHVFLXWRFRQTXHOORVN\OLQHHJXDUGDQGRO¶RUL]]RQWHORYHGHYRFDPELDWRIXPDQWH 1RQFUHGRFLVLDQRSHUVRQHWDQWRLQWHOOLJHQWLGDFRPSUHQGHUHUHDOPHQWHFLzFKHqVXFFHVVR´ 1DGD6XUI 1(:<25.1(:<25. Ritorno all’Era Gotica. New York, risvegliata negli schermi dell’³$PHULFDXQGHUDWWDFN´, si lascia divorare dal fumo. E un intero pianeta si fa spettatore di quelle immagini, in un’infinita e straziante diretta televisiva. La Grande Mela, colpita l’undici settembre dall’orrore del terrorismo, si è rialzata lentamente, giorno dopo giorno. Ma è stata costretta a convivere con l’altro orrore, quello dei teleobiettivi, alchimisti impassibili e onnipotenti, capaci di trasformare la verità in una fiction svuotata e irriflessiva: ³DVVLVWHQGRLQGLUHWWDDO WHUURUHGL1HZ<RUNDXQFHUWRSXQWRFRPSDULYDQR+DUULVRQ)RUGH%UXFH:LOOLVYHVWLWLGD HURLFKHULXVFLYDQRDVYHQWDUHXQDWWRWHUURULVWLFR³ILQHGHOPRQGR´&DWWLYRJXVWRR FLQLVPR"'LFHUWRSHUOHQRVWUHWYLOVDQJXLQRVRHYHQWRDOWURQRQqVWDWRFKHXQJUDQGH VSHWWDFRORGDLJUDQGLDVFROWL2WWLPRSHUODSXEEOLFLWj´(Vincenzo Cerami). Certamente in molti, sul momento, hanno scambiato la sequenza delle torri in fiamme per una specie di film di fantascienza. Per essere prese seriamente le immagini reali sono state forzate a passare attraverso marchi di garanzia, quali il logo della “CNN” o dell’”ABC”. Ma è la stessa informazione ad essere spesso invitata a non guardare la realtà troppo da vicino. Si pensi allo scenario di Ground Zero, visivamente rappresentato solo nella sua dimensione di catastrofe architettonica, o alle guerre condotte strategicamente a telecamere spente. A riguardo, lo scrittore Tommaso Pincio ha introdotto il concetto di “fiction mediatica” contrapponendolo a quello di “finzione tradizionale”, letteraria; è una scelta inevitabile: raccontare i fatti, reali o inventati che siano, implica comunque un lavoro di montaggio, e il montaggio è fatto di tagli; ³LOSUREOHPDqFKHTXHVWLLUULOHYDQWLGHWWDJOLGDVDFULILFDUHVRQR YLFHQGHGLHVVHULXPDQLDLPDUJLQLGHLJUDQGLDFFDGLPHQWLQHOODGLVFDULFDGHOODPHPRULD 6HPPDLF¶qXQDUDJLRQHFKHFRQIHULVFHDOOD³ILQ]LRQHOHWWHUDULD´ODGLJQLWjGLHVLVWHUHq SURSULRTXHOODGLULVDUFLUHOHHVLVWHQ]HGLFRORURLTXDOLVRQRGHVWLQDWLDGXQSDVVDWRFKH QHVVXQRULFRUGHUjPDL´(Tommaso Pincio). Dopo l’attacco, dopo il silenzio, ogni giornata a New York City riprende ad essere scrutata dagli occhi di quella “fiction mediatica” che si nutre e si circonda di onnipresenti uomini-evento. I palinsesti, vinte le paure iniziali, rapidamente tornano ad essere riempiti. ³1RQqVWUDQRSHUFLzFKHQHLSULPLWHPSLLFLQHPDHWHDWULVLDQRVWDWLOXRJKLGLVHUWDWL´ (“Le Monde Diplomatique”): lo shock psicologico legato al timore di nuovi attentati, ha costretto i newyorchesi a restare nei propri appartamenti; i pochi che hanno scelto di continuare si sono raccolti nei piccoli club, negli attici sull’Hudson e nelle sale da the. Eppure, era la metropoli stessa, con le sue larghe avenue, i sui fari scintillanti, le sue opportunità, a chiedere di ricominciare a vivere. Un anno dopo, più di prima, tutto il mondo volge lo sguardo verso la Grande Mela; ma non c’è più alcuna traccia dei³WHPSLLQFXLODFLWWjGHLPDQKDWWDQHVLFLUFRQGDWDGD EDQFKLQHHUDSLHQDGLJHQWHDSSHQDVFHVDGDXQDQDYHFKHEUDQFRODYDQHOIDQJRFRQOD FDVVHWWDGHOOHVXHFRVHVXOOHVSDOOH´come racconta Cesare Pavese. Ogni cosa sembra voler dimenticare, anche se, in qualsiasi sera e in qualunque quartiere, sono allestite decine di appuntamenti “In Onore delle Vittime”; dal leggendario locale jazz Blue Note, all’Apollo Theatre di Harlem, ai circoli rock come il Mercury Lounge sulla Houston Street, la musica, dall’undici settembre, sembra essere stata l’unico vero antidoto alla 11 ³&LVRQR$O3DFLQRH-XOLD5REHUWVFKHFDQWDQRLQWYSHUUDFFRJOLHUHVROGL« ÊRIIHQVLYRqULYROWDQWHHQRQVRQRPDLVWDWRWDQWRLPEDUD]]DWRGHOIDWWRGLHVVHUHDPHULFDQR´ 9LQFHQW*DOOR desolazione. ³,OQXPHURGLVSHWWDFROLDOOHVWLWL– e di vip che li affollano – GDTXHOJLRUQR FRQWLQXDDGHVVHUHHQRUPH´ (“L’Espresso”). La stampa nazionale e internazionale, certamente, non è restata indifferente: settimanali specializzati e scandalistici, pubblicazioni di confine, fanzine e newspaper; ovunque si è parlato – tanto - di chiunque: Il periodico d’avanguardia “Remember Reflect Renew” ha calcolato che, in media, in ogni weekend nel settembre 2002, si è potuto scegliere tra circa settanta show, dall’opera classica alla cerimonia commemorativa, e tra un ventaglio ancora più ampio di iniziative non sponsorizzate. Per settimane consecutive “Musica! Rock & Altro” e “Il Mucchio Selvaggio” hanno inserito nella sezione delle brevi, almeno un trafiletto sui benefit organizzati dalle celebrità; i magazine di settore e i network stranieri, “Rolling Stones” e “Spin” tra tutti, per ogni evento hanno aumentato la foliazione (raddoppiando il battage promozionale) e dedicato copertine ed inserti speciali. “MTV Italia” (ed è presumibile che lo stesso accada anche per gli altri paesi) seguita tuttora a trasmettere i servizi in lingua originale dell’ottobre 2001. Il 2001 ha vissuto un’intera stagione di tournee annullate: Pantera, Aerosmith, Janet Jackson, Suicide, Sonic Youth, Blink 182, Slipknot, Dave Mattews Band sono solo alcuni nomi che hanno voluto, per rispetto, sospendere la propria attività (salvo coloro che poi, puntualmente, sono comparsi a tutte le cerimonie “on air”). Ma c’è anche chi ha deciso, come Kings Of Convenience, Sodastream, Motorpsycho, Soulfly e R.E.M., di accantonare gli strumenti, per protestare contro l’intervento armato ai danni dell’Afghanistan. Anche Hollywood ha valutato positivamente la possibilità di fermarsi: il film d’azione di Arnold Schwarzenegger, ³&ROODWHUDO 'DPDJH´è stato rinviato in contemporanea alla decisione di alcuni canali di annullare la messa in onda di film “apocalittici“ come ³,QGHSHQGHQFH'D\´, ³7KH 3HDFH0DNHU´H³;)LOHV´(!). L’anno successivo, il pur interessante e, a detta di molti, obiettivo progetto cinematografico ³¶¶¶´è stato sprezzantemente additato dalla critica (i cui giudizi sono stati spietati) come “antiamericano” e di fatto boicottato nelle sale a stelle e strisce. Sean Penn, a proposito del cortometraggio di Ken Loach, ha commentato: ³LOFDSLWRORSHUPHqPHUDYLJOLRVRQRQqDQWLQLHQWHq SLXWWRVWRXQDOHWWHUDG¶DPRUHDLPLHLILJOLFKHJXDUGDQGRORULFHYHUDQQRXQDFKLDUD OH]LRQHGLVWRULD´ ³&RQWLQXDQRDGDYYHUWLUVLOHFRQVHJXHQ]HGHOFOLPDGLWHQVLRQHFKHVLUHVSLUDGRSR JOLDWWHQWDWLWHUURULVWLFLQHJOL86$«´: così esordiscono, i moltissimi articoli delle riviste musicalidedicati all’argomento. In effetti, gli strascichi si sono protratti per interi mesi, influenzando in maniera radicale le modalità organizzative dell’intrattenimento. Infatti, oltre all’annullamento a cascata di numerosi spettacoli – che ha interessato, la quasi totalità degli artisti in tour – gli stati dell’East Coast prima e della fascia occidentale poi, hanno adottato in sequenza una severa serie di misure di sicurezza per i concerti pop e rock, che rappresentano pur sempre degli assembramenti di persone. La sorveglianza nei backstage, diventata strettissima, ha impedito in molte occasioni le tipiche adunate di fan e curiosi nel retroscena. In alcuni “venues” all’entrata sono stati attivati metal detector, le rampe per i portatori d’handicap sono state ristrette per evitare possibili assalti con i 12 ³1HOQRVWURDWWLFRF¶qDQFRUDODSRYHUHGLTXHOPDUWHGu &RPHDYUHPPRSRWXWRVSD]]DUODYLDQHOQRVWURGLVFR"´ 6RQLF<RXWK camion-bomba, perquisizioni e controlli sono diventati una norma, specialmente per gli show di gruppi hard rock e rap. In qualche città, inoltre, è stata chiesta ed ottenuta la presenza di cani poliziotto per fiutare esplosivi. In un’atmosfera tale, musica e divertimento perdono completamente significato. Una piccola - ma ridicola - disputa ha trovato coinvolte le major proprietarie delle royalty di ³:H6KDOO2YHUFRPH´ di Bruce Springsteen e ³2QO\7LPH´di Enya, utilizzate dalla televisione (rispettivamente “WNBC” e “CNN”) per commentare le immagini del disastro: la contesa riguardava il primato dei brani, annunciati da entrambe le etichette come “colonna sonora dell’11 settembre”. In palio, come al solito, pubblicità e tanto denaro. Nel settembre 2001, le principali emittenti americane, “ABC”, “CBS”, “Fox” e “NBC”, hanno trasmesso in simultanea, cosa mai accaduta prima, il programma di due ore ³$PHULFD$7ULEXWH7R+HURHV´, una sorta di “madre di tutte le maratone televisive”, per sostenere i parenti delle persone scomparse sotto le ceneri delle torri. I più noti personaggi del momento hanno partecipato alla diretta: Robert De Niro, Stevie Wonder, Bruce Springsteen, Tom Petty, Jim Carrey, Julia Roberts, Tom Hanks, Cameron Diaz, Sheryl Crow, solo per citarne alcuni. Il tributo, che è riuscito a raccogliere fondi per un ammontare di oltre 150 milioni di dollari, è in seguito diventato un album disponibile in tutti i formati. Decretata da subito come una nuova ³86$)RU$IULFD´(la famosa raccolta di beneficenza del 1985 che includeva il singolo ³:H$UH7KH:RUOG´, la compilation si è rivelata invece, dal punto di vista delle vendite, un imbarazzante fallimento: poco meno di 600 mila copie, anziché i 10 -15 milioni previsti. Alcuni giornalisti, opinionisti e presunti esperti della discografia - Larry Grossberg e Marc Pollac tra tutti - che avevano sancito con largo anticipo il suo successo, hanno in seguito perso credibilità: ³OHHPR]LRQLOHJDWH DOO¶HYHQWRVRQRWURSSRFRPSOHVVHSHUHVVHUHLQFDQDODWHLQXQDFDQ]RQHSRS´ (Larry Grossberg per Billboard). Nonostante il mezzo flop (la trasmissione dopo tutto è andata benissimo), sono stati in molti ad emulare l’iniziativa: Michael Jackson ha realizzato assieme ad altri personaggi del pop (da Ricky Martin a Gloria Estefan, a Britney Spears) ³:KDW0RUH&DQ,*LYH´mentre Nile Rodgers, ex- Chic, ha riunito in studio l’intera comunità soul e rap (Sister Sledge, Patti Labelle, Diana Ross, Busta Rhymes, Run DMC…) per registrare una nuova versione di ³:H$UH )DPLO\´, hit della disco music degli anni Settanta, con Spike Lee alla regia; Paul McCartney dopo aver pubblicato un primo brano per beneficenza ()URP$/RYHU7R $)ULHQG´) ha raccolto attorno a sé leggende come Eric Clapton, David Bowie e gli Who per una non-stop di sei ore battezzata “Live Aid” che ha messo in evidenza i veri protagonisti, o eroi, della situazione, i pompieri della Grande Mela (l’ex Beatles ha cantato ³)UHHGRP´,indossando sul palco la maglietta con l’effige “FDNY”, Fire Department of New York). La lunghissima lista dei benefit ha toccato pressoché ogni genere musicale, dall’hard rock di Anthrax e Twisted Sisters (all’Hammerstein Ballroom che poco prima aveva ospitato il ³1HZ<RUNHU$JDLQVW9LROHQFH 'D\´ con Moby e Beastie Boys ) al country di John Mellencamp ³)DUP$LG”); c’è stato inoltre chi si è lanciato in estenuanti dimostrazioni di struggimento come Johnny Van Zant con la 13 ³,QJLURF¶qXQ¶LSRFULVLDGLIRQGRFKLIDLOSROLWLFRGLSURIHVVLRQHVDTXDQWRGHYHFRQWUDGGLUH VHVWHVVRODSURSULDHWLFDVHQHKDXQD´ 3DXO:HOOHUKDGHGLFDWR%XOOHW)RU(YHU\RQHD%XVKD%ODLUFRPHDFLDVFXQDOWUR sua ³7KH'D\$PHULFD&ULHG´o Andrea Bocelli che sul Ground Zero ha interpretato, in duetto con il soprano Renee Fleming l’´$YH0DULD´« Abbastanza anomala, invece, - per usare un eufemismo - è stata la presenza in America di Amedeo Minghi, Roberto Vecchioni ed Enrico Ruggeri che si sono esibiti a New York con ³6L3Xz'DUH'L3L´ davanti al ex sindaco Rudolph Giuliani. Che dire? C’è n’è stata davvero per tutti. Bono Vox, non poteva, date le circostanze rinunciare a pubblicare almeno un singolo; convocando figure del “calibro” di Britney Spears, Backstreet Boys, Wyclef Jean e Christina Aguilera, microfono alla mano, ha reinterpretato per beneficenza ³:KDW¶V*RLQJ2Q´di Marvin Gaye. Quasi contemporanea è la notizia che elegge gli U2 ³SHUVRQDJJLGHOORVSHWWDFRORSLSRWHQWLGHO´(“Il Mucchio Selvaggio”); tra tour, dischi, apparizioni in tv, sponsor e diritti d’autore la band si è portata a casa, in dodici mesi, circa 65 milioni di euro. Recentemente, inoltre, è uscito un nuovo brano dal titolo ammiccante ³7KH+DQGV7KDW%XLOG$PHULFD´,parte del soundtrack di ³7KH*DQJV2I1HZ<RUN´, il nuovo film di Martin Scorsese. In occasione dell’anniversario del crollo delle torri, la metropoli ha vissuto un’altra serie di “celebrazioni della memoria”; la cerchia dei partecipanti si è allargata anche agli stranieri (Supergrass, Travis, Grandaddy e Coldplay) ma in generale, a caratterizzare le serate erano gli stessi volti e stessa tipologia di iniziative. Con un’eccezione: lo show di Chris Isaac, Enrique Iglesias e Alan Jackson al Kennedy Center for Performing Arts di Washington si è svolto alla presenza di uomini di potere: il presidente George Bush e il segretario di stato Colin Powell. Nonostante tutto, la capitale del glittering e delle contraddizioni, da sempre brillante e notturna si è d’improvviso oscurata: da qualsiasi angolazione le telecamere abbiano provato ad inquadrare New York, non sono riuscite a percepirne i pensieri. ³*XDUGDQGRODFLWWjGDOO¶DOWROHVWUDGHVHPEUDQRLOVXRVLVWHPDFLUFRODWRULRFRPHYHQH JHOLGH´recita il IUHHVW\OHUCannibal OX; nelle periferie si canta così, si improvvisa, sul marciapiede. ³,OFDQWRGL+DUOHPqLOVXRQRGHJOLXPRULGLTXHVWDPHWURSROL- hanno ricordato spesso, negli anni Novanta, iWu-Tang Clan, l’ensemble hip hop divenuto portavoce dell’intera comunità nera newyorchese – VHPSUHQHOO¶DWWHVDVHPSUHVROWDQWR VSHWWDWULFHGHOSURVVLPRFDPELDPHQWR´.In realtà non c’è mai stato nulla di profetico nelle rime veloci, nei battiti e nelle basi sincopate dei ghetti;l’anima sotterranea della Grande Mela già gridava, prima che l’apocalisse scendesse dal cielo. 352,(77,/,1(/68212 La storiografia degli artisti schierati contro la guerra ha origine negli anni Sessanta, quando il Vietnam era l’argomento chiave degli eterogenei movimenti di protesta che fiorivano in tutto il mondo: Joan Baez e Jane Fonda, fianco a fianco, con i poeti della Beat Generation e i politici illuminati e “Woodstock”come microfono e amplificatore per la loro voce. La California era la culla dell’opposizione alla linea guerrafondaia di Johnson e Nixon; LP come ³9ROXQWHHUV´ dei Jefferson Airplane e ³7KH7LPHV7KH\$UH$&KDQJLQJ´ di Bob Dylan rappresentavano la chiamata alle armi dell’esercito pacifista. 1977: l’esplosione del punk britannico a metà del decennio, portò in primo piano i problemi razziali della società inglese di quel periodo. Artisti come Clash, Tom Robinson e 14 ³2JJLVRQRWXWWLULXQLWLLQWRUQRDXQDEDQGLHUDTXHOODDPHULFDQD HFRQHVVDVLODVFLDQRVYHQWRODUH´ 3DWWL6PLWK Steel Pulse furono tra i promotori di “Rock Against Racism”, un’organizzazione che riuniva sullo stesso palco artisti bianchi e di colore. La crescente attenzione che la musica rivolge alle questioni sociali è la conferma di una tendenza cominciata quindici anni prima. Dopo l’era delle proteste politiche, la musica sceglie l’impegno civile. Jackson Browne, Carly Simon, Bruce Springsteen, Gil Scott-Heron, James Taylor, Crosby Still & Nash sono alcuni dei protagonisti di “No Nuke”, una cinque giorni antinucleare ospitata nel settembre 1979 dal Madison Square Garden di NYC. Inghilterra, metà anni Ottanta. La protesta dei minatori contro la politica thatcheriana fornisce lo spunto per la rinascita di un movimento artistico dalla chiara connotazione politica. Paul Weller, Billy Bragg, Elvis Costello, Housemartins ed altri ancora, danno vita al “Red Wedge”, organizzando concerti a sostegno degli operai delle miniere. Ed ora? ³2JJL±scrive “Musica!” - JOL³DYYHUWLPHQWL´GL%XVKDOO¶,UDTKDQQRVFDWHQDWROH UHD]LRQLGHOPRQGRGHOURFN´ Passare per antiamericani quindi non fa più paura? ³/HFDQ]RQLGHYRQRHVSULPHUHLOELVRJQRGLJLXVWL]LD3LGLSHUVRQHFKHQRQ IDFHYDQRSDUWHGL$O4DHGDFKHQRQHUDQRWDOHEDQHVRQRVWDWHXFFLVHLQ$IJKDQLVWDQ'DO SLGLXQPLOLRQHGLEDPELQLLUDFKHQLVRQRPRUWLDFDXVDGHOO¶HPEDUJRLPSRVWRGDJOL 6WDWL8QLWL/DVROX]LRQHDTXHVWRFLFORLQWHUQD]LRQDOHGLDEXVLQRQqFRQWUROODUHO¶HFRQRPLD GLDOWULSDHVLLPSRQHQGRODQRVWUDIRU]DPLOLWDUH&LzQRQIDUjDOWURFKHLQFUHPHQWDUH O¶HVFDODWLRQGLYLROHQ]DHFLIDUjVHQWLUHWXWWLPHQRDOVLFXUR´(Tom Morello da “Musica!”, 31 ottobre 2002). Così il chitarrista degli Audioslave, ha spiegato la sua decisione di firmare, insieme al suo ex partner musicale Zack De La Rocha una petizione contro la guerra in Iraq ribattezzata “Not In Our Name”. Morello non è mai stato un musicista allineato. I suoi Rage Against The Machine (il gruppo bandito da Clear Channel) erano un modello di rock d’opposizione ben prima delle minacce al paese arabo. Dopo Ground Zero il rischio di predicare nel deserto era altissimo, ³LOFUROORGHLJUDWWDFLHOLJHPHOOLDYHYDPHVVRLOEDYDJOLR DWXWWLFRORURFKHQHOPRQGRGHOODFXOWXUDKDQQROa FDWWLYDDELWXGLQHGLDQGDUHROWUHFLz FKHFRQYLHQH´(Gore Vidal, narratore della “Controstoria americana”). L’onda emotiva aveva trasformato qualunque dubbio in una prova di finto patriottismo: chi non canta l’inno è automaticamente un traditore. In un breve ma efficace intervento su “Musica!” intitolato ³/¶RUJRJOLRGLXQYHURDPHULFDQR´,Gino Castaldo ricorda le parole di Springsteen pronunciate in italiano al concerto di Bologna prima di iniziare ³%RUQ,Q7KH86$´uno dei suoi tanti cavalli di battaglia: ³TXHVWRSH]]RO¶DYHYRVFULWWRVXOODJXHUUDGHO9LHWQDP2JJL YRJOLRGHGLFDUORDOODSDFH´. Si può essere pacifisti e non per questo antiamericani, come si può non amare il ruolo di gendarme degli Stati Uniti senza bocciare in blocco la loro cultura. Ma è vero, come scrive Andrea Silenzi per “Repubblica”, ³FKHSHUXQ%RQ-RYLFKH FRQWLQXDDULSHWHUHGLHVVHUHSURQWRDOVDFULILFLRSHUODVDOYDJXDUGLDGHOODQD]LRQHF¶qXQR 6WHYH(DUOHGHFLVRDGDIIURQWDUHODJRJQDSHUGLIHQGHUHODOLEHUWjGLSHQVLHUR"´ I pareri della stampa sono discordanti. Max Stèfani in ³6KRUW7DON´, rubrica del “Mucchio Selvaggio” che puntualmente raccoglie le dichiarazioni di personaggi famosi su argomenti d’attualità, riporta una (presunta) affermazione fatta da Springsteen: ³ODJXHUUDLQ $IJKDQLVWDQqVWDWDJHVWLWDEHQH1RQSHQVDYRFKHVDUHEEHVWDWDFRQGRWWDFRQWDOH 15 ³4XDQWHVWDUGLPRVWUDQRVXOSDOFRXQ¶LQFUHGLELOHFDSDFLWjGLFRQWUROORHTXDQWHGLIURQWHDTXHVWLRQL SLVHPSOLFLHSLLPSRUWDQWLVLULYHODQRWRWDOPHQWHLQFDSDFLQHOSUHQGHUHXQDSRVL]LRQHFKLDUD"´ -RKQ7UXGHOO GHFLVLRQHPLDVSHWWDYRPROWRPHQRGDTXHVWDDPPLQLVWUD]LRQH´Parole che, se vere, contraddirebbero l’idea comune di un “Bruce rocker pacifista”. È naturale dubitare riguardo allaloro veridicità ed è legittimo non escludere che in fondo si possa trattare, in piccolo, di un altro dei tanti “casi Bono” (v. il paragrafo 5. “Mediaverità”). Sfruttando le potenzialità della rete e delle mailing list, il magazine indie “Snurl”, la cui ha sede è a San Francisco, pubblica articoli (e riflessioni) che trasmette attraverso la posta elettronica a tutti i suoi utenti. In uno degli editoriali dello scorso novembre, intitolato ³$UH PXVLFLDQVDIUDLGWRSURWHVWZDUZLWK,UDT"´,David Browne ha cercato di fare il punto su una situazione che appare ambigua: ³PHQWUHVRORVHLFDQWDQWLKDQQRILUPDWRODSHWL]LRQHFRQWUR ODJXHUUDi tre membri dei R.E.M., Dave Matthews, Bonnie Raitt e Jackson Browne SRFKLDOWULWUDFXL$QL'L)UDQFR6WHYH(DUOH7RUL$PRVHL3HDUO-DPVHPEUDQRGHFLVLD SUHVWDUHODSURSULDYRFHDIDYRUHGHOODFDXVD3RWUHLIDFLOPHQWHQRPLQDUHJXDUGDQGR LQGLHWURQHJOLDQQL6HVVDQWDDOPHQRXQDGR]]LQDGLEUDQLFKHDIIROODYDQRODFODVVLILFDD GLVSHWWR - o causa - GHJOLHVSOLFLWLULIHULPHQWLSROLWLFLFRQWURODJXHUUDLQ9LHWQDP,OSRSRUD FDQWDVRWWRYRFHVHPDLKDXQDYRFH&RPHQHOTXDQGRVRORLQXQDPDQFLDWDGLWHVWL FRQWHQHYDQRLWUHYRFDEROLSLXWLOL]]DWLGDO%XVKGLDOORUD*XHUUDQHO*ROIR´ Confrontando l’articolo di David Browne con le molte interviste rilasciate dagli artisti, un primo superficiale risultato porterebbe a sottolineare una discrepanza tra il dire e l’agire. Il giornalista infatti, certamente in buonafede, prende in considerazione soltanto XQDdelle petizioni sottoscritte dai personaggi di spettacolo, trascurando la ³TXDQWLWjVLJQLILFDWLYDGL LQL]LDWLYHLQGLSHQGHQWL- portate avanti dagli stessi e che - QRQRWWHQJRQRULVFRQWURVHQRQ OLPLWDWDPHQWHDWWUDYHUVRLFDQDOLORFDOLHSUHVVRJOLDIIH]LRQDWL” (dal forum “Bowblog”). ³,WRXUHLSURJHWWLGLVFRJUDILFLVRQRLOQRVWURVWUXPHQWRGLVHQVLELOL]]D]LRQHODPXVLFD VPHWWHGLHVVHUHVRORPXVLFD´(dal diario di Moby); da una parte la retorica fine a se stessa, dall’altra la retorica necessaria, ³DLILQLGLXQLGHDOHHGHOODVXDSURPR]LRQH´ (Fugazi). I confini tra le due sono impalpabili, perché definiti di volta in volta dai mezzi di comunicazione. Per contro, i contenuti di alcuni lavori offrono la certezza – tangibile - che un fronte antiguerra è ormai aperto; anche se oggi, a differenza di quattro decadi fa, è difficile - o forse prematuro - parlare di un vero e proprio movimento,³LQ$PHULFDFRPHLQ(XURSDLFHUYHOOL QRQVPHWWRQRGLSHQVDUH´(Noam Chomsky); i ragionamenti diventano canzoni, appelli, denunce. E album come ³5LRW$FW´³<DQTXL8;2´o ³WK:LQGRZ´(ma anche ³-HUXVDOHP´³$PHULFDQ6XSUHPH´ la compilation ³/RYH´, ed in qualche modo³6FDUOHW¶V :DON´o ³7KH5LVLQJ´) sono un’esplicita manifestazione di un’opposizione pacifista che ha deciso di non accordare più la propria fiducia ai governi. Può essere utile, a questo proposito, ricordare i tre dischi più significativi: ³5LRW$FW´, Pearl Jam, 2002: “The Riot Act” era una legge inglese emanata nel 1715. Sanciva che 12 persone riunite senza preventiva autorizzazione potevano costituire disturbo alla quiete pubblica e, pertanto, potevano essere disperse. La legge è stata abrogata solo nel 1973. Nel 2002 la band culto di Seattleincide un disco che ne riprende il nome; diventa il manifesto musicale dell’America dissidente, risvegliata dai fatti dell’11 settembre. ³+DOIIXOO´e ³%XKOHDJXHU´sono missili contro ³XQDVRFLHWjSODJLDWDGDOHDGHULSRFULWLHGDOORURYXRWRDPHULFDQLVPR´ La stessa che ³VLLQRUJRJOLVFHTXDQGRGDOEHQ]LQDLRFRPSUDODEDQGLHULQDGD FHQWGDDSSHQGHUHDOO¶DQWHQQDVHQ]DSHQVDUHFKHODPDFFKLQDFRQVXPDXQOLWURGL 16 ³&LVRQROXRJKLFKHSRVVRQRGLUHTXDOFRVDDOO¶2FFLGHQWHSDHVLGRYHQRQRVWDQWHDQQLGL VIXWWDPHQWRHGLWWDWXUHVRYUXPDQHqSHUFHSLELOHXQDJUDQGHHQHUJLDOLEHUDGDPRGHOOLSUHFRVWLWXLWL´ %UXFH&RFNEXUQ EHQ]LQDRJQLWUHPLJOLDHFKHODEDQGLHULQDqGLSODVWLFDHJXDUGDXQSR¶qVWDWD IDEEULFDWDLQ&LQD´ (Eddie Vedder, frontman del gruppo per “Musica!”). ³<DQTXL8;2´, Godspeed You! Black Emperor, 2002: una fatica completamente strumentale che affida ai simboli ogni dissertazione politica; la copertina, raffigurante delle bombe in caduta da un aereo, ed il titolo severo (U.X.O. è un acronimo che significa “unexploded ordnance”, ovvero ordigni militari inesplosi) sono solo un’ouverture di ciò che il libretto interno contiene: una data ³´ che sta per 15 settembre 2000, giorno della passeggiata di Ariel Sharon nei luoghi santi musulmani di Gerusalemme e inizio di “un’altra intifada” - ed uno schema ad albero, che invece riporta alle sue estremità le ragioni sociali di quattro tra le più potenti multinazionali della comunicazione – “AOL Time Warner”, “Sony”, “Vivendi Entertainment” e “Power Corporation of Canada” – ognuna collegata ad industrie operanti nel settore militare. Ciascuna impresa, grazie agli accordi di cartello, controlla inoltre una larghissima fetta del mercato discografico mondiale; ³qFRPH GLUHFKHFRPSUDQGRXQGLVFRGHJOL8VHQ]DVDSHUORVLFRQWULEXLVFHDILQDQ]LDUHOH ULFHUFKHVXLVLVWHPLGLSXQWDPHQWRGLSUHFLVLRQH´ (“Il Mucchio”). ³WK:LQGRZ´, Massive Attack, 2003: un raro caso di prodotto non ancora pubblicato (uscirà il 10 febbraio 2003) ma già a rischio di censura, per la posizione “inequivocabilmente antigovernativa” assunta dal portavoce del trio sperimentale inglese Robert Del Naja. Sotto accusa anche le liriche di ³$3UD\HU)RU(QJODQG´ interpretata da Sinéad O’Connor, un rosario contro la decisione di Blair di appoggiare la guerra in Iraq: ³)DVLFKHQRQYHQJDXFFLVRXQVROREDPELQR)DVL FKHQRQYHQJDFRQGRWWDXQ¶DOWUDULFHUFDYDQD´ Parole inequivocabilmente pericolose. E le riviste specializzate? Prendono anch’esse posizione? In Italia, almeno per quanto riguarda i due settimanali qui presi in riferimento, la demarcazione tra pubblicazioni schierate e non schierate è certamente più profonda: sia “Musica!” che “Il Mucchio Selvaggio” sono collocabili alla sinistra dell’asse politico; la prima segue inevitabilmente la linea “moderata” del quotidiano a cui è allegata; la seconda non rinuncia ad incursioni ideologiche più estremiste (un ottimo esempio è l’editoriale ³6LDPRWXWWLDPHULFDQL"´, nel n° 464,tra le ³5LIOHVVLRQL´ di Massimo Del Papa). Tuttavia l’attualità è trattata in maniera più ampia dal supplemento, che si propone come un approfondimento della pagina culturale de “La Repubblica” di Ezio Mauro: non mancano servizi speciali intitolati alla musica e alla civiltà mediorientale (³/DYRFHGHOO¶$IJKDQLVWDQULSUHQGHDFDQWDUH´³2ULHQWHHRFFLGHQWH ODPXVLFDDFDFFLDGHOOHFRPXQLUDGLFL´o ancora ³0XVLFDLQHVLOLR´, v. bibliografia)e commenti firmati da professionisti illustri (Maltese). La connotazione “antagonista” ed “indipendente” del “Mucchio” ne influenza lo stile e il linguaggio, schietto e tagliente; a compensare il minor spazio riservato alle news - e agli annunci commerciali - interviene la maggior attenzione con cui gli esperti del settore confezionano le critiche (senza ricorrere per forza ai toni cattedratici e saccenti di un Diaco o di unFegiz). Riprendendo la questione sul binomio “giornalismo specializzato/politica” è curioso notare come, nei paesi anglofoni, ad occuparsi di quest’ultima siano soprattutto i magazine indie e le e-zine (riviste pioniere, pubblicate esclusivamente on-line) mentre le testate tradizionali, vendute in discrete tirature anche all’estero, sono orientate verso quel sensazionalismo “facile” che comunemente caratterizza le riviste di costume. 17 ³1RQVRSSRUWRSLODUHWRULFDGHOO¶LQWHUYHQWLVPRDPHULFDQR/DJHQWHqFDPELDWDGRSRTXHOODGDWD $QFKHLPLHLIDQVFKHVRVWHQHYDQRLGLULWWLFLYLOLHLOPXOWLFXOWXUDOLVPRQRQVRQRSLJOLVWHVVL´ 5\XLFKL6DNDPRWR Ma la vera anomalia delle stampa americana (ed ultimamente britannica) è riscontrabile nello stretto rapporto che la lega al mercato della musica: sono molte le etichette (Warner,Capitol, Sony, Emi, Arista…) che detengono quote rilevanti del pacchetto azionario dei prodotti editoriali, i quali, talvolta, finiscono per caratterizzarsi più per la loro funzione-catalogo (sono emblematiche, in tal senso, le 14 -16 pagine di pubblicità che separano la prima copertina dal sommario in “Rolling Stone”, o le news “colorate”, non certo carenti in pubblicazioni simili) che per il contenuto, generalmente comunque abbastanza ricco. Gli effetti sul campo di forze di conseguenza sono prevedibili: le pressioni a cui sono sottoposti i giornalisti (i quali si trovano raccomandare un prodotto di mediocre qualità PD sponsorizzato, salvo poi screditarlo pochi mesi dopo) giungono a sfociare in quel fenomeno che gli europei hanno sarcasticamente denominato “sindrome della next-big thing”, la tendenza, ovvero, ad etichettare come rivoluzionario qualsiasi gruppo emergente ed ad abbandonarlo poco dopo il debutto. Un’attitudine che da oltre quindici anni sta affliggendo il panorama musicale anglosassone e non solo (per un approfondimento sono consigliabili i capitoli di “Storia Del Rock” di Piero Scaruffi), minandone la credibilità e compromettendone, alla lunga, la qualità: ³XQDVHWWLPDQDXQGLVFRqYHQGXWRLQFLPD SHUFKpqVFRQWDWRHTXHOODGRSRqIXRULFODVVLILFDSHUFKpKDQQRDO]DWRLOSUH]]R,QJLURF¶q WDQWDEHOODPXVLFDHODJHQWHODDVFROWDPDOHFODVVLILFKHVRQRSLHQHGLPHUGD/D7RS GHLVLQJROLEULWDQQLFLqFRQWUROODWDGDOOHPDMRU´(Chris Cowey, il produttore esecutivo del celebre programma tv ³7RS2I7KH3RSV´). Vicende simili non sono infrequenti: seri dubbi sono stati sollevati da “USA Today” sulla veridicità della hit-list della musica country, a seguito dell’attacco all’America: nonostante la modesta programmazione delle radio, il genere musicale ³SLFRQVHUYDWRUHHSLDWWR´ sembrerebbe aver monopolizzato le vette di “Billboard” (la storica classifica dei dischi più venduti) per tutto il 2002. I cantori del Mid-West, hanno inciso, nel corso dell’anno, una serie di inni intrisi di un patriottismo a tratti imbarazzante: dalle varianti di ³*RG%OHVV $PHULFD´(³*RG%OHVV7KH86$´³2QO\,Q$PHULFD´³$PHULFD7KH%HDXWLIXO´³$PHULFD:LOO $OZD\V6WDQG´³$PHULFD:LOO6XUYLYH´«) agli omaggi al proprio drappo (³&RXUWHV\2I7KH 5HG:KLWH%OXH7KH$QJU\$PHULFDQ´³:KHUH7KH6WDUV$QG6WULSHV$QG7KH(DJOH )O\´) e alla propria filosofia di vita (³*RG)DPLO\$QG&RXQWU\´³*XQVRI/RYH´e³/HW¶V 5ROO´ la celebrefrase, qui ripresa da Neil Young, è stata assunta a paradigma dell’eroismo civile PDGHLQ86$, a seguito del dirottamento aereo sventato da alcuni passeggeri del Volo 93, l’11 settembre 2001). Una buona manciata di questi brani, stando a “Billboard”, avrebbe sfondato la top 20: ³$ODQ-DFNVRQqLOUDSSUHVHQWDQWHGHOFRXQWU\LQFODVVLILFDFRQODVXD³:KHUH:HUH<RX :KHQWKH:RUOG6WRSSHG7XUQLQJ´DOSULPRSRVWRGDWUHVHWWLPDQHFRQSLGLGXHPLOLRQL GLFRSLHYHQGXWHDODWWLYR´ L’affermazione non ha però trovato riscontro nei dati pubblicati la stessa settimana dalla “Recording Industry Association of America” (“RIAA”, una sorta “SIAE” d’oltreoceano), che si occupa della contabilità delle vendite degli album e dell’assegnazione dei Dischi d’Oro e di Platino ai relativi artisti. Il risultato: la compresenza di due hit-list davvero poco somiglianti, fatto che, per l’ennesima volta, ha provocato una guerra a suon di querele e contestazioni tra le case discografiche coinvolte. 18 ³8QDFKLXVXUDXQDGLVWRUVLRQHPHQWDOHVWDJHQHUDQGRXQDQXRYDIRUPDGLUD]]LVPR GLFXLDOFXQLPHGLDVRQRSRUWDYRFH´ 7UDF\&KDSPDQ Evidentemente il merchandising ³SRVW´(d’altronde, cosa negli Stati Uniti non è ³SRVW ´?non offre solo bandierine e candele… Come è noto, in questi mesi l’associazione sta combattendo un’altra (futile) battaglia contro i programmi shareware quali Napster, che consentono agli utenti in rete di condividere liberamente i propri archivi di file e di disporre, di conseguenza, di un patrimonio di canzoni virtualmente illimitato. Gli sforzi per soffocare la pirateria on-line, che tormenta le major e ne riduce il peso sul mercato del disco, negli ultimi tempi si sono sprecati; ed anche la più recente strategia per contrastare il fenomeno si è conclusa con una disfatta: ³OD³5,$$´KDWHQWDWRVHQ]DVXFFHVVRGLIDUDSSURYDUHXQHPHQGDPHQWR VSHFLDOHQHOO¶³86$$FW´LOPHJDGHFUHWROHJJHDQWLWHUURULVPRYDUDWRGDO&RQJUHVVR,O GHFUHWRSUHVHQWDXQLUULJLGLPHQWRGHOOHPLVXUHFRQWURTXDOVLDVLDWWRGL³KDFNHULVPR´FRQ SHQHSLXWWRVWRVHYHUHSHUFKLSURYRFDGDQQLHFRQRPLFLLQILOWUDQGRVLQHLFRPSXWHUDOWUXL 1HOO¶HPHQGDPHQWROD³5,$$´QRQFKLHGHYDXQLFDPHQWHFKHIRVVHURHVHQWDWLGDTXHVWH UHVWUL]LRQLLGHWHQWRULGLFRS\ULJKWYROHYDFKHOHIRVVHULFRQRVFLXWDODIDFROWjGL VFDQGDJOLDUHOHJDOPHQWHJOLKDUGGLVNHQHOFDVRORULWHQHVVHRSSRUWXQRSURFHGHUH DOO¶HOLPLQD]LRQHGHLILOHVRVSHWWL´(“Il Mucchio Selvaggio”)In altri termini, la “RIAA” reclamava il diritto di distribuire, sotto la tutela della legge, virus informatici per le proprie finalità economiche. Ancora proiettili nel suono. 0(',$9(5,7¬ ³1RQFLVRQRYHULWjPHGLH´ scriveva Georges Bernanos, romanziere francese, nel suo ³-RXUQDOG¶XQFXUpGHFDPSDJQH´nel 1936. Tanto meno si può pretendere cercare una definizione univoca della verità QHLmedia. Nel quotidiano d’informazione musicale on-line “Truth In Music”, in alcune sezioni si lascia volentieri spazio a libere esposizioni, professionali o amatoriali: i forum permettono ad ogni navigatore di improvvisarsi redattore, di recensire il proprio album preferito, di intavolare un dibattito o di pubblicare le proprie notizie. Il controllo dei web master è ridotto al minimo. Il rischio nell’uso di un mezzo del genere (“Truth In Music” ha un nome invitante, ma Internet offre migliaia di esperimenti di questo tipo), così accessibile, e senz’altro così democratico, è quello di perdersi nel labirinto delle voci di corridoio, la cui fondatezza è difficilmente verificabile; in questi siti appaiono pagine e pagine di dichiarazioni, che talvolta danno origine a gossip o, nel peggiore dei casi, a false notizie. Non è una sorpresa quindi se qualche volta le informazioni risultano contraddittorie o se la paternità di un’opinione viene attribuita a due personaggi differenti. Un esempio veloce: la frase ³,QTXHVWD$PHULFDQRQF¶qFRPSURPHVVRSHUFKLYXROH FDQWDUHFLzFKHSHQVDHYXROHIDUORFRQRVFHUHDSLJHQWHSRVVLELOH0DDGHVVRFRVD YRUUHVWHYHGHUHDOSULPRSRVWRGL%LOOERDUGXQSH]]RPLOLWDQWHHULIOHVVLYRGL$QLR O¶HQQHVLPRUDSLQFXL(PLQHPFLUDFFRQWDGLTXDQWRRGLDVXDPDGUH"´secondo il “New York Times” sarebbe stata pronunciata da Laurin Hill, per “Blender” invece si tratterebbe di un’affermazione di Snoop Doggy Dog (“Beta2Epinions”). In effetti, ciascuno dei due parolieri avrebbe potuto lanciare una provocazione simile, ma l’equivoco sorto è sufficiente 19 ³/¶XRPRqORVWHVVRRJJLFRPHDOORUD ÊVRORGLYHQWDWRSLDELOHQHOORVIXJJLUHODYHULWj´ +RUVHSRZHU a dimostrare quanto sia malleabile (e quanto possa essere fuorviante) il contenuto di una notizia, anche senza una consapevole intenzione d’inganno. Due, tra i tanti, sono gli episodi che, a seguito dei fatti dell’undici settembre, hanno trascinato i musicisti e la stampa in una caotica FRQVHFXWLR di esclusive annunciate, scoop fittizi, rettifiche e sconfessioni: il caso di Karlheinz Stockhausen e quello, più clamoroso, di Bono Vox: Il caso Stockhausen e l’intervista ad Amburgo: a distanza di pochi giorni dalla tragedia, Karlheinz Stockhausen - il compositore tedesco d’avanguardia, conosciuto per le visionarie variazioni sul tema cristiano del Bene e del Male, attraverso cui costruisce le proprie opere – è apparso nelle pagine dei giornali statunitensi per un commento, piuttosto spontaneo, sull’attacco alle Twin Towers: &KHGHJOLVSLULWL FRPSLDQRXQDFRVDGHOJHQHUHFKHGHOOHSHUVRQHSURYLQRSHUGLHFLDQQLFRPH SD]]LLQPRGRGHOWXWWRIDQDWLFRHSRLPXRLDQRTXHVWDqODSLJUDQGHRSHUDG DUWH FKHLQDVVROXWRHVLVWHQHOFRVPR In un momento successivo,Suzanne Stephens, reporter free lance americana, ha trascritto tale (incompleta) affermazione, decontestualizzandone il significato e dando luogo ad una catena di fraintendimenti. In un estratto della conversazione, pubblicato dalla testata culturale newyorchese “The Spleen – A Weekly Rupture”, l’articolista Jacques Strapp evidenzia come la Stephens abbia sostituito ad alcune domande originali (³/HLKD GHWWRGLDYHUDYXWRYLVLRQLGLDQJHOLDFRVDUDVVRPLJOLDQR"´e³4XLQGLSHUOHL /XFLIHURqD1HZ<RUNQRQORSUHJDPDFRVDQHSHQVD"´) altri quesiti: ³&RPHKD YLVVXWRODQRWL]LDGHOO¶DWWDFFRDHUHR"´³&RVDSHQVDGHJOLDWWHQWDWL"´In replica a questa seconda domanda (mai posta), la giornalista ha inserito una dichiarazione del musicista riguardante Lucifero e la VXD “opera d’arte”, senza precisare, inoltre, che tali parole erano riferite alla stessa figura biblica e che non rappresentavano – come si leggeva invece dalla stesura finale dell’intervista - il punto di vista dell’artista. Le conseguenze: due concerti annullati, fiumi di polemiche ed un sito bombardato da insulti e intimidazioni. In un messaggio scritto di proprio pugno ed apparso in rete il 20 settembre, Stockhausen, dopo aver sentitamente ULEDGLWR il rammarico per le vittime di Ground Zero (poiché la prima volta il suo cordoglio era stato “tagliato”), accusa la reporter di un comportamento ³YLOHHGLIIDPDWRULR´ spiegando poi con precisione l’accaduto. E conclude, rivolgendosi causticamente alla stampa: ³3UREDELOPHQWHTXHO/XFLIHURVLHWHYRL´ Il caso Bono Vox su “Rockstar”: 0XVLFD%RQRQRQVRQRSLXQSDFLILVWD. “ANSA”, 9 ottobre, ore 16:01. L’abiura del leader degli U2 arriva nelle redazioni italiane come un shock: ³3RVVLELOH"3RVVLELOHFKHLOWHVWLPRQLDOGHOODFDPSDJQDFRQWUR O DEEDWWLPHQWRGHOGHELWRHVWHURQRQFKpIHURFHFULWLFRGHOPLVHURGHO3LO GHVWLQDWRGDOO $PHULFDDOO DLXWRDOORVYLOXSSRQRQFKpDXWRUHGLOLULFKHFRPH6XQGD\ %ORRG\6XQGD\VXOO RUURUHGHOOHERPEHRJJLVLDG DFFRUGRFRQ%XVK"´ (“Information Guerilla”). ³3RVVLELOH - giurano le agenzie italiane - %RQRORDIIHUPDLQXQ LQWHUYLVWDSXEEOLFDWD VXOQXRYRQXPHURGL³5RFNVWDU´$XWRUH1LDOO6WRNHVFRS\ULJKW,)$5RFNVWDU´. Lo scoop del mensile musicale viene ripreso da tutti i mezzi di informazione fino a rimbalzare sulla prima pagina del “Corriere Della Sera” del 15 ottobre in un corsivo di Giuliano Zincone (³/HDUPLGL%RQR´). Ma è una bufala. Infatti, nessun organo di 20 ³%RWWLJOLHURWWHVRWWRLSLHGLGHLELPEL&RUSLVSDUVLDLODWLGHOYLFRORFLHFR 0DQRQGDUzUHWWDDOULFKLDPRDOODORWWD0LPHWWHFRQOHVSDOOH0LPHWWHFRQOHVSDOOHDOPXUR´ 8GDOODFDQ]RQH6XQGD\%ORRG\6XQGD\ stampa straniero riporta la notizia. Nel settimanale non profit “Vita” del 18 ottobre, un dettagliato servizio di Carlotta Jesi svela, passo per passo, l’inganno. E la “Universal Italia”, la casa discografica degli U2, conferma: ³/ LQWHUYLVWDD%RQRq YHFFKLDGLXQDQQRULVDOHDVXELWRGRSRO VHWWHPEUH³5RFNVWDU´KDULVWDPSDWROH VXHULVSRVWHHFDPELDWROHGRPDQGHSHUIDUOHVHPEUDUHG DWWXDOLWj,PHGLDLWDOLDQL QRQFLKDQQRQHSSXUHFKLDPDWRSHUYHULILFDUHODQRWL]LD´ -spiega Alessandro Ragni, responsabile dell’etichetta– HQHVVXQRVLqSUHVRODEULJDGLUHFXSHUDUHLOFROORTXLR WUDODYRFHGHJOL8H1LDOO6WRNHVGHOPDJD]LQHLUODQGHVH³+RW3UHVV´´. Quindici cartelle di domande e risposte che il mensile italiano s' è preso la licenza di invecchiare di dodici mesi e di portare fuori contesto. È sufficiente confrontare le due versioni dell' intervista. In quella pubblicata da “Hot Press” nel dicembre 2001, Bono spiega a Niall Stokes, amico personale e già autore di libri sulla band, “FKHJOLDWWHQWDWLD1HZ<RUNH :DVKLQJWRQKDQQRFDPELDWRLOPRGRGLSHQVDUHGHJOLDPHULFDQLXQDSDUWHGLORUR QRQDYHYDLGHDFKHFLIRVVHWDQWDUDEELDQHLORURFRQIURQWLOjIXRUL´. Stokes allora gli domanda: ³3HQVLFKHTXHVWRFDPELHUjLOORURPRGRGLLQWHQGHUHLOUXRORFKH GRYUHEEHURDYHUHQHOPRQGR"6HJXDUGLDTXHOORFKHVWDVXFFHGHQGRLQ $IJKDQLVWDQVHPEUHUHEEHGLQR´. Vox risponde lamentando lo scarso accesso all' informazione che hanno avuto i media, e prosegue: ³VWDQGRDTXDQWRULSRUWDWR GDLWDEORLGVXOFUROORGL.DEXOTXDVLQHVVXQFLYLOHqVWDWRFROSLWR8QPH]]R PLUDFRORÊLQDFFHWWDELOHFKHLFLYLOLYHQJDQRFROSLWL8QDYROWDHURSDFLILVWD2UDQRQ ORVRQRSL1RQSHUFKpQRQYRJOLDHVVHUORPDSHUFKpQRQSRVVRHVVHUORQHOODPLD YLWDÊPROWRWULVWHSHUPHQRQSRWHUORHVVHUH6HTXDOFXQRPLQDFFLDVVHPLDPRJOLH HLPLHLILJOLQRQFUHGRFKHSRUJHUHLO DOWUDJXDQFLD«1RQYHGRDOWHUQDWLYHDTXHOOR FKHqVWDWRIDWWR´ A due mesi dagli attentati, e poco tempo dopo la nascita di John, suo quarto figlio, queste parole hanno un significato. Un anno dopo, con l' opinione pubblica che si interroga sulla legittimità di una guerra preventiva all' Iraq, ne assumono un altro. Il servizio di “Rockstar” (che dedica un’intera copertina al personaggio) inizia con questa domanda: ³$GLVWDQ]DGLXQDQQRGDLIDWWLGHOO VHWWHPEUHFUHGLFKHJOL DPHULFDQLDEELDQRFDPELDWRLGHDVXOUXRORFKHGRYUHEEHURDYHUHQHOPRQGR"´. Risposta: ³$JLXGLFDUHGDTXDQWRVXFFHGHLQ$IJKDQLVWDQHLQ0HGLR2ULHQWH VHPEUHUHEEHGLQR´. Frase che in realtà è pronunciata da Stokes e a cui viene aggiunto il riferimento al Medio Oriente. Nel riportare i pensieri di Vox sul pacifismo, la rivista italiana omette le affermazioni più marcatamente pacifiste ³qLQDFFHWWDELOH FKHLFLYLOLYHQJDQRFROSLWL´ed³qPROWRWULVWHSHUPHQRQHVVHUHSLXQSDFLILVWD´. Il cantante si è trovato nel frattempo costretto a difendersi dalle ingiurie che lo infangavano: in una lettera inviata al “Corriere Della Sera”, il 17 ottobre, Bono chiarisce la propria posizione: "( YHURFKHQRQVRQRXQSDFLILVWDLQVHQVROHWWHUDOH FRVuFRPHORHURQHJOLDQQL2WWDQWDe prosegue con la spiegazione di questo cambiamento di prospettiva imputandolo alla responsabilità di essere padre e alla volontà di proteggere la propria famiglia – PDO¶LGHDFKH LRVLDGLYHQWDWRXQ VRVWHQLWRUHGHOODJXHUUDqXQ¶LQYHQ]LRQHSDOHVHPHQWHVFHOOHUDWD´Trascorsi i cinque 21 ³6HQRQKRXQDYHULWj QHFUHHUHWHXQDSHUPH"´ $ODQLV0RULVHWWH minuti di popolarità anche “Rockstar” – in quel momento sulla bocca di tutti – attraverso il suo direttore Jean Marc Caimi, ha poi dovuto controbattere alle critiche degli altri magazine (“Musica!” del 14 novembre): il supplemento di “Repubblica”, in un editoriale del 31 ottobre a cura di Enrico Sisti (³%RQRLOJUDQGHLQJDQQRILQLWRLQ SULPDSDJLQD´), prende le distanze da ³FHUWHSURGLWRULHLQFXUVLRQLQHOO¶DIIDULVPRFKH SRVVRQRUHJDODUHXQEULYLGRXQDIDPDHIILPHUD´e denuncia coloro che ³PDQJLDQR LQWRUQRDOODPXVLFDFKHVFULYRQRVLGRFXPHQWDQRHGLYXOJDQRHVRQRDQFRUD FRQYLQWLGLSRWHUDJLUHVHQ]DGDUHLQSHJQRDOFXQDUHVSRQVDELOLWj´“Il Mucchio Selvaggio” invece ricorda come ³SHUDQQLO¶LQIRUPD]LRQHPXVLFDOHDEELDGRYXWR VXGDUHLOVDQJXHSHUHOHYDUVLDOUDQJRGHJOLDOWULVHWWRULGHOJLRUQDOLVPR± e come, a volte, -EDVWLXQHSLVRGLRSHUJHWWDUHLQFDWWLYDOXFHWXWWRXQVHWWRUH´ Non rimane molto da aggiungere. Probabilmente tutto si ridotto al vaglio di due sole alternative. Rispondere alle verità, le stesse che obbligano ad informare e le stesse in cui è sempre presente il rischio di cadere. O generare PHGLDYHULWjE trasformare la musica in Suono Zero. 22 $33(1',&( /LVWDFRPSOHWDGHOOHFDQ]RQL³LQRSSRUWXQH´EDQGLWHGDPROWHSOLFLVWD]LRQLUDGLRDPHULFDQHD VHJXLWRGHOFRPXQLFDWRLQYLDWRORURGD&OHDU&KDQQHO&RPPXQLFDWLRQLOVHWWHPEUH $&'&6KRW'RZQ,Q)ODPHV6KRRW7R7KULOO'LUW\'HHGV+LJKZD\7R+HOO6DIH,Q1HZ<RUN &LW\717+HOO V%HOOV $G/LEV 7KH%R\)URP1HZ<RUN&LW\ $OLFH,Q&KDLQV5RRVWHU6HD2I6RUURZ'RZQ,Q$+ROH7KHP%RQH $OLHQ$QW)DUP 6PRRWK&ULPLQDO $QLPDOV :H*RWWD*HW2XW2I7KLV3ODFH /RXLV$UPVWURQJ :KDW$:RQGHUIXO:RUOG %DQJOHV :DON/LNH$Q(J\SWLDQ %DUHQDNHG/DGLHV )DOOLQJ)RU7KH)LUVW7LPH )RQWHOOD%DVV5HVFXH0H %HDVWLH%R\V6XUH6KRW6DERWDJH %HDWOHV$'D\,Q7KH/LIH/XF\,Q7KH6N\:LWK'LDPRQGV7LFNHW7R5LGH2E/D'L2E/D'D 3DW%HQDWDU+LW0H:LWK<RXU%HVW6KRW/RYH,V$%DWWOHILHOG %ODFN6DEEDWK:DU3LJV6DEEDWK%ORRG\6DEEDWK6XLFLGH6ROXWLRQ %ORRG6ZHDW7HDUV$QG:KHQ,'LH %OXH2\VWHU&XOW%XUQLQ )RU<RX %RVWRQ6PRNLQ %URRNO\Q%ULGJH:RUVW7KDW&RXOG+DSSHQ $UWKXU%URZQ)LUH -DFNVRQ%URZQH'RFWRU0\(\HV %XVK6SHHG.LOOV &K,/LWHV+DYH<RX6HHQ+HU 'DYH&ODUN)LYH%LWV$QG3LHFHV 3HWXOD&ODUN$6LJQ2I7KH7LPHV 7KH&ODVK5RFN7KH&DVEDK 3KLO&ROOLQV,QWKH$LU7RQLJKW 6DP&RRNH:RQGHUIXO:RUOG &UHHGHQFH&OHDUZDWHU5HYLYDO7UDYHOLQ %DQG &XOW)LUH:RPDQ %REE\'DULQ0DFN7KH.QLIH 6NHHWHU'DYLV(QG2I7KH:RUOG 1HLO'LDPRQH$PHULFD 'LR+RO\'LYHU 'RRUV7KH(QG 'ULIWHUV2Q%URDGZD\ 'URZQLQJ3RRO%RGLHV %RE'\ODQ.QRFNLQ 2Q+HDYHQ V'RRU (YHUFOHDU6DQWD0RQLFD 6KHOO\)DEDUHV-RKQQ\$QJHO )LOWHU+H\0DQ1LFH6KRW )RR)LJKWHUV/HDUQWR)O\ )XHO%DG'D\ 3HWHU*DEULHO:KHQ<RX UH)DOOLQJ *DS%DQG<RX'URSSHG$%RPERQ0H *RGVPDFN%DG5HOLJLRQ 1RUPDQ*UHHQEDXP6SLULW,Q7KH6N\ *UHHQ'D\%UDLQ6WHZ *XQVµ1 5RVHV.QRFNLQ 2Q+HDYHQ V'RRU +DSSHQLQJV6HH<RX,Q6HSWHPEHU +HUPDQ V+HUPLWV:RQGHUIXO:RUOG +ROOLHV+H$LQ W+HDY\+H V0\%URWKHU %XGG\+ROO\7KH&ULFNHWV7KDW OO%H7KH'D\ -DQ'HDQ'HDG0DQ V&XUYH 23 %LOO\-RHO2QO\7KH*RRG'LH<RXQJ (OWRQ-RKQ%HQQ\7KH-HWV'DQLHO5RFNHW0DQ -XGDV3ULHVW6RPH+HDGV$UH*RQQD5ROO .DQVDV'XVW,Q7KH:LQG &DUROH.LQJ,)HHO7KH(DUWK0RYH .RUQ)DOOLQJ$ZD\)URP0H /HQQ\.UDYLW])O\$ZD\ /HG=HSSHOLQ6WDLUZD\7R+HDYHQ -RKQ/HQQRQ,PDJLQH -HUU\/HH/HZLV*UHDW%DOOV2I)LUH /LPS%L]NLW%UHDN6WXII /RFDO+%RXQG)RU7KH)ORRU /RV%UDYRV%ODFN,V%ODFN /\Q\UG6N\Q\UG7XHVGD\ V*RQH 'DYH0DWWKHZV%DQG&UDVK,QWR0H 3DXO0F&DUWQH\:LQJV/LYH$QG/HW'LH %DUU\0F*XLUH(YH2I'HVWUXFWLRQ 'RQ0F/HDQ$PHULFDQ3LH 6WHYH0LOOHU-HW$LUOLQHU 0HJDGHWK'UHDG$QG7KH)XJLWLYH6ZHDWLQJ%XOOHWV -RKQ0HOOHQFDPS&UXPEOLQJ'RZQ, P2Q)LUH 0DUWKDWKH9DQGHOODV1RZKHUH7R5XQ'DQFLQJ,Q7KH6WUHHWV 0HWDOOLFD6HHN$QG'HVWUR\+DUYHVWHU2U6RUURZ(QWHU6DQGPDQ)DGH7R%ODFN $ODQLV0RULVVHWWH,URQLF 0XGYD\QH'HDWK%ORRPV 5LFN1HOVRQ7UDYHOLQ 0DQ 1HQD/XIW%DOORRQV5HG%DOORRQV 1LQH,QFK1DLOV+HDG/LNH$+ROH 2LQJR%RLQJR'HDG0DQ V3DUW\ 3DSHU/DFH7KH1LJKW&KLFDJR'LHG -RKQ3DUU6W(OPR V)LUH 3HWHU*RUGRQ,*R7R3LHFHV$:RUOG:LWKRXW/RYH 3HWHU3DXO0DU\%ORZLQ ,Q7KH:LQG/HDYLQ 2Q$-HW3ODQH 7RP3HWW\)UHH)DOOLQ 3LQN)OR\G5XQ/LNH+HOO0RWKHU 32'%RRP (OYLV3UHVOH\<RX UH7KH'HYLO,Q'LVJXLVH 3UHWHQGHUV0\&LW\:DV*RQH 4XHHQ$QRWKHU2QH%LWHV7KH'XVW.LOOHU4XHHQ 5DJH$JDLQVW7KH0DFKLQH7XWWHOHORURFDQ]RQL 5HG+RW&KLOL3HSSHUV$HURSODQH8QGHU7KH%ULGJH 5(0,W V7KH(QG2I7KH:RUOG$V:H.QRZ,W 5ROOLQJ6WRQHV5XE\7XHVGD\ 0LWFK5\GHU7KH'HWURLW:KHHOV'HYLO:LWK7KH%OXH'UHVV 6DOLYD&OLFN&OLFN%RRP 6DQWDQD(YLO:D\V 6DYDJH*DUGHQ&UDVK$QG%XUQ 6LPRQ*DUIXQNHO%ULGJH2YHU7URXEOHG:DWHU )UDQN6LQDWUD1HZ<RUN1HZ<RUN 6OLSNQRW/HIW%HKLQG:DLW$QG%OHHG 6PDVKLQJ3XPSNLQV%XOOHW:LWK%XWWHUIO\:LQJV 6RXQGJDUGHQ%ORZ8SWKH2XWVLGH:RUOG)HOO2Q%ODFN'D\V%ODFN+ROH6XQ %UXFH6SULQJVWHHQ, P2Q)LUH*RLQ 'RZQ:DU (GZLQ6WDUU:DU 6WHDP1D1D1D1D+H\+H\ &DW6WHYHQV3HDFH7UDLQ0RUQLQJ+DV%URNHQ 6WRQH7HPSOH3LORWV%LJ%DQJ%DE\'HDG$QG%ORDWHG 6XJDU5D\)O\ 6XUIDULV:LSHRXW 6\VWHPRID'RZQ&KRS6XH\ 7DONLQJ+HDGV%XUQLQJ'RZQ7KH+RXVH -DPHV7D\ORU)LUH$QG5DLQ 24 7HPSOH2I7KH'RJ6D\+HOOR7R+HDYHQ 7KLUG(\H%OLQG-XPSHU 7KUHH'HJUHHV:KHQ:LOO,6HH<RX$JDLQ 'RRUV'RZQ'XFN$QG5XQ 'RZQ 7RRO,QWROHUDQFH 7UDPSV'LVFR,QIHUQR 86XQGD\%ORRG\6XQGD\ 9DQ+DOHQ-XPS'DQFLQJ,Q7KH6WUHHWV -)UDQN:LOVRQ/DVW.LVV <DJHU(YDQV,Q7KH<HDU <RXQJEORRGV*HW7RJHWKHU 7KH=RPELHV6KH V1RW7KHUH /LVWDGLEUDQLFKHFLWDQRHVSOLFLWDPHQWH2VDPD%LQ/DGHQHFKHVRQRVWDWLRJJHWWRGLLQHYLWDELOL SROHPLFKH .6(;5DGLR³2VDPD%LQ/DGHQ'HDG2U$OLYH´ '$'6³:D\V7R*HW%LQ/DGHQ´ 1&ULV³2VDPD%LQ/DGHQ´ %XOOVKLW³7DOLEDQ%DQDQD%/9HUVLRQ´ :7&³2%/:H UH1RW*RQQD7DNH,W´ &DHGPRQ V&DOO³/DGHQ:LWK*XLOW´ $$99³2VDPD%LQ/DGHQ7ULEXWH´ $$99³2¶7DOHEDQR´ '0;³'0;962VDPD%LQ/DGHQ³ 3ULQFH ³2VDPD%LQ/DGHQ*HW5HDG\7R%RPE/LYHLQ5RWWHUGDP´ 3ULQFH7ULEXWH³%LQ/DGHQ3XVV\&RQWURO´ 2%/³, P$IUDLG2I$PHULFDQV´ :7&³:H UH1RW*RQQD7DNH,W´ %XQNHUWRU³:DU$JDLQVW%LQ/DGHQ(U V,GHJ]HW HNQHN´ 2XWODZV ³2VDPD%LQ/DGHQ0L[´ 3KLOLS6XDUH]³)XFN%LQ/DGHQ´ 3XOVDUEHDW³.LOO%LQ/DGHQ´ 6DQGUD0F&UDFNHQ³/DGHQ:LWK*XLOW/LYH´ 7\URQH$QG-DPDO³2%/*HWV:KDW¶V&RP´ :7&7ULEXWH³0HVVDJH7R2%/´ 25 %,%/,2*5$),$ /LEUL Cavallari, Alberto (1998), 3URIHVVLRQH*LRUQDOLVWDRoma, Donzelli Editore Scaruffi, Piero (1997), 6WRULD'HO5RFNPadova, Arcana Editrice $UWLFROLLQSXEEOLFD]LRQLPHQVLOL /H0RQGH'LSORPDWLTXH³6HO¶$PHULFD´p. 8, ottobre 2001 /H0RQGH'LSORPDWLTXH³1HZ<RUNVSHWWDFROLSURLELWLGRSRO¶VHWWHPEUH´ p. 22,marzo 2002 $UWLFROLLQSXEEOLFD]LRQLVHWWLPDQDOL /¶(VSUHVVR³0XVLFDHJXHUUDOHFDQ]RQLDOEDQGR´p. 151, 11 ottobre 2001 /¶(VSUHVVR³1HZ<RUNULWRUQRDOODYLWDQRWWXUQD´ p. 152,8 novembre 2001 9LWDVHWWLPDQDOHQRSURILW³/DULFRVWUX]LRQHGHOFDVR%RQR´p. 1, 18 ottobre 2002 0XVLFD(VXSSOHPHQWRVHWWLPDQDOHGL5HSXEEOLFD ³/¶RUURUHGL1HZ<RUNULGRWWRDVSHWWDFROR´p. 11; ³6WLQJXQDQRWWHGLMD]]HUDEELD´p. 31, 20 settembre 2001 0XVLFD³/DPXVLFDSHUODYLWD´p. 8; ³$WWDFFRDOPRQGRLOURFNFRQWURWHUURUHHUD]]LVPR´ p. 14-18; ³1RQDUUHQGLDPRFLDLYDPSLUL´p. 42, 27 settembre 2001 0XVLFD³/DJUDQGHIDPLJOLDGHOURFNEHQHILFR´p. 5; ³6H'\ODQFDQWDOHDFTXHDOWH´p. 10; ³/¶DUWHDO WHPSRGHOODJXHUUDLOGLDULRGL0RE\´ p. 18-21; ³4XHOO¶DWURFHSURIH]LDILUPDWD'UHDP7KHDWHU´p. 29, 4 ottobre 2001 0XVLFD³/LYH$LGSHU1HZ<RUN0F&DUWQH\JXLGDLOEHQHILWGHOOHVWDU´p. 3, 11 ottobre 2001 0XVLFD³$:DVKLQJWRQOHVWDUSHUOHYLWWLPHGHO:7&´p. 3; ³/¶DUWHGHL)XJD]LLFRFFLXWLGL :DVKLQJWRQ´p. 24, 18 ottobre 2001 0XVLFD³.LQJV2I&RQYHQLHQFHIHUPDWHODJXHUUDSHUSURWHVWDQLHQWHWRXU³p. 3; ³$QFKHLOURFNVFHQGH GDOO¶DHUHR´p. 8; ³6WURNHVIXJDGD1HZ<RUN´p. 12, 25 ottobre 2001 0XVLFD³$1HZ<RUNLGXULVLYHVWRQRGDEXRQL´p. 4; ³2ULHQWHHRFFLGHQWHODPXVLFDDFDFFLDGHOOH FRPXQLUDGLFL´ p. 16-19, 1 novembre 2001 0XVLFD³&DQQLEDO2;GD+DUOHPODULYHOD]LRQHKLSKRSGHOO¶DQQRHYRFDLOYHUVDQWHSLVFXURGL1HZ <RUN´p. 31; ³$PHULFDVWHOOHG¶DPRUHHVWULVFHG¶RGLR´p. 40-41, 8 novembre 2001 0XVLFD³8QPLOLRQHGLSDVVLLQGLHWUR´p. 11; ³$IJKDQLVWDQPXVLFDLQHVLOLR´p. 26-27; ³6WLQJ«$OO7KLV 7LPHUHFHQVLRQH´ p. 32, 15 novembre 2001 0XVLFD³$WULEXWHWRKHURHVORVKRZSHU1<LQ&''9'HYLGHR´p. 3; ³+DQQRXFFLVROHSDUROH´p. 14-15, 22 novembre 2001 0XVLFD³,EHQHILWSHU1<GLYHQWDQRGLVFKL´p. 5; ³6HLOURFNGLPHQWLFDOHERPEH´p. 10; ³/DYRFH GHOO¶$IJKDQLVWDQULSUHQGHDFDQWDUH´p. 27; ³/DILQ]LRQHQRQqPRUWD´p. 33, 29 novembre 2001 0XVLFD³$UWLVWLLWDOLDQLFRQWURODJXHUUDWRUQDLOSUHPLR&LDPSL´p. 3; ³µ27DOHEDQRLOFRUDJJLRGL ULGHUH´p.29, 13 dicembre 2001 0XVLFD³$ODQLV0RULVHWWH´p. 13; ³%ODFN5HEHO0RWRUF\FOH&OXE´p. 15; ³-RH&RFNEXUQ´p.16, 14 febbraio 2002 0XVLFD³-RKQQ\&DVKODPLD$PHULFDIHULWD´p. 14-15, 14 marzo 2002 0XVLFD³3DWWL6PLWKODFROSDGLHVVHUHDPHULFDQD´p. 24-25, 4 aprile 2002 0XVLFD³6RQLF<RXWKODJLRYHQWKDFRPSLXWRFLQTXDQW¶DQQL´p. 18-19, 6 giugno 2002 0XVLFD³-RKQ7UXGHOOO¶$PHULFDQRQFDPELHUjPDL´p. 27; ³,PLVWHULGHOO¶VHWWHPEUHDHUHLFRPSORWWL HSDUDQRLH´p. 28-29, 4 luglio 2002 0XVLFD³6DNDPRWR5LRLO.HQ\DH1<&´p. 19, 11 luglio 2002 0XVLFD³%UXFH6SULQJVWHHQFHUFDQGRO¶LQQRFHQ]DVRWWRODFHQHUHGL*URXQG=HUR´ p. 12-14; ³$PDUD 0DU\*DXWKLHUJLjGLPHQWLFDWRO¶VHWWHPEUH´p. 22, 25 luglio 2002 0XVLFD³/HOXFLGL1HZ<RUN´p. 16-18; ³%UXFH6SULQJVWHHQ7KH5LVLQJUHFHQVLRQH´p.36, 5 settembre 2002 0XVLFD³6KRRW7KH'RJLOYLGHREXIHUDGL*HRUJH0LFKDHO´ p. 20, 12 settembre 2002 0XVLFD³¶¶¶LOILOP´p. 32-33, 19 settembre 2002 0XVLFD³7UDF\&KDSPDQ´p.11, 26 settembre 2002 0XVLFD³%HFN´p. 13; ³6WHYH(DUOHTXHVWD$PHULFDQRQqODPLD$PHULFD´ p. 21, 3 ottobre 2002 0XVLFD³3DSD5RDFK´p. 15; ³1HZ<RUNHODULVFRVVDGHOURFN¶Q¶UROO´p. 15-16, 10 ottobre 2002 0XVLFD³-DFNVRQ%URZQHODPLDEDWWDJOLDFRQWURODPHQ]RJQD´p. 19, 24 ottobre 2002 0XVLFD³%RQRLOJUDQGHLQJDQQRILQLWRLQSULPDSDJLQD´p. 3; ³3HDUO-DPFDUR%XVKO¶$PHULFDQRQKD ODWXDIDFFLD´p. 10-13; ³5RFNQRWZDU´p. 14-15, 31 ottobre 2002 26 0XVLFD³3ULQFHOLYHDOOR=HQLWK´p. 7; ³%RQRFRVuVLGLIHQGH5RFNVWDU´p. 38, 14 novembre 2002 0XVLFD³0DVVLYH$WWDFNODSROLWLFDGHOODGDQ]D´p. 15, 7 novembre 2002 0XVLFD³6OHDWHU.LQQH\LPXVFROLIHPPLQLOLGLXQ¶DOWUD$PHULFD´ p. 21; ³*RUH9LGDOODJXHUUDSULYDWDGL %XVK´p. 24-25; ³3HDUO-DP5LRW$FWODUHFHQVLRQH´p. 38, 21 novembre 2002 0XVLFD³/¶HUDJRWLFDGHOODVRFLHWjDPHULFDQD´p. 18; ³(GZDUGVXQXRPRIHOLFHRVVHVVLRQDWRGDOPDOH´ p. 19, 28 novembre 2002 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³&RSHUWLQD´n°455 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³/DFRORQQDVRQRUDGL*URXQG=HUR´p. 5; ³EUDQLEDQGLWLGD&OHDU&KDQQHO´ p. 5; ³&RQVHJXHQ]H«´p. 5-6; ³0RE\´p. 6, n° 456 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³5(0DQWLUD]]LVPR´p. 4; ³/¶DXWRFHQVXUDQHOODPXVLFD3ULPDO6FUHDP 6XLFLGH'DYH0DWWKHZV%DQG´p. 4; ³$WULEXWHWRKHURHVLQHWZRUNDPHULFDQL´p. 4; ³7KH6WURNHV 1<&RSV´ p. 5; “079,PDJLQH(YHU\ERG\+XUWV´p. 10, n° 457 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³&HQVXUDHDXWRFHQVXUD$JQRVWLF)URQW%XVK'DYH0DWWKHZV%DQG &UDQEHUULHV´p. 4; ³0LVXUHDQWLWHUURULVPRHFRQFHUWLDQQXOODWL´p. 4; ³$WULEXWHWRKHURHV´p. 4; ³$ FRQFHUWIRU$PHULFD´p. 5-6; ³,QWHUQDWLRQDO1RLVH&RQVSLUDF\´p. 22, n° 458 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³9LQFHQW*DOOR´p. 14; ³,OWHUURULVPRFRUUHVXOZHE´p.48-49, n° 459 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³$FFXVHGLSODJLRD&RXQWU\-RH0F'RQDOGDUWLVWDGLSURWHVWD´p. 4; ³$OWPXVLF OLYHSHUOHYLWWLPH´p. 4; ³/D5,$$LQYHUVLRQHKDFNHU´p. 6; ³6XVDQ6RQWDJLOSXQWRGLYLVWDGHO1HZ <RUNHU´ p. 64, n° 460 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³$QWKUD[XQQRPHLQRSSRUWXQR´p. 4; ³0LFKDHO-DFNVRQ:KDW0RUH&DQ,*LYH´ p. 4; ³&RQFHUWLSHU1HZ<RUN´p. 6; ³/LPS%L]NLWLOYLGHRVXOOH7ZLQ7RZHUV´p. 64; ³3HWHU)RQGD´p. 64, n° 461 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³$QFRUDFRQFHUWLDQQXOODWL6OLSNQRW%OLQN3DQWHUD-DQHW-DFNVRQ'DYH 0DWWKHZV%DQG´ p. 4; ³(Q\D2QO\7LPHVRXQGWUDFNIRU´p. 6, n° 462 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³6WRQH7HPSOH3LORWV5HYROXWLRQSHUEHQHILFHQ]D´ p. 5; ³6XFFHVVRGL3DXO 0F&DUWQH\SHULOFRQFHUWREHQHILW´p. 5; ³%RQRRYXQTXH´p. 5; ³0LQJKL9HFFKLRQLH5XJJHULSHU 5XGROI*LXOLDQL´p. 6;³&ODVVLILFD´p. 66, n° 463 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³0RQH\0DUN´p. 21; “*RUH9LGDOFRQWURVWRULDDPHULFDQD´p. VIII; ³6LDPRWXWWL DPHULFDQL"´p. 56, n° 464 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³6RGDVWUHDP´p. 16; ³)UHQFKNLFNV´p. 23, n° 466 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³)XRULGDOJKHWWR:X7DQJ&ODQH&DQQLEDO2;´p. 12-17, n° 470 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³%RPE7KH3HQWDJRQHL3ULPDO6FUHDPILQLVFRQRFHQVXUDWL´p. 4, n° 484 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³8LSLULFFKL´p. 6; ³87KH+DQGV7KDW%XLOW$PHULFD´p. 6, n° 493 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³'DYLG*UXEEV´p.15, n° 494 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³8QDOWUR%UXFH´p. 64, n°501 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³*HRUJH:%XVKH&ROLQ3RZHOODOORVKRZLQPHPRULDGHOO¶VHWWHPEUH´p. 6; “0RE\'DPRQ$OEDUQH0DVVLYH$WWDFNQRDOO¶LQWHUYHQWRDPHULFDQRLQ,UDT´p. 6; ³3DXO:HOOHU´p. 14, n° 503 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³/D7RSEULWDQQLFDqGHOOHPDMRU´p.64; ³0RE\´p. 64, n° 504 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³1DGD6XUI´p. 64; ³6HDQ3HQQDSURSRVLWRGL/RDFK´p. 64, n° 505 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³3RVWURFNLQRSSRVLWLRQ*RGVSHHG<RX%ODFN(PSHURU´p. 28, n° 506 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³/HWWHUHGDOO¶VHWWHPEUH´p. 10, n° 507 ,O0XFFKLR6HOYDJJLR³,OFDVR%RQR´p. 9; ³/HWWHUDFRQWUROHPXOWLQD]LRQDOLGHOGLVFR´p. 10 ³0RWRUSV\FKR´p. 16; ³6XLFLGH$PHULFDQ6XSUHPH´p. 24, n° 510 $UWLFROLLQTXRWLGLDQL ,O&RUULHUHGHOOD6HUD³/HWWHUDGL%RQRD5RFNVWDU´p. 39, 17 ottobre 2002 /D5HSXEEOLFD³0DVVLYH$WWDFNHFFRLOGLVFRFRQWUR7RQ\%ODLUHFORQD]LRQH´p. 42, 23 gennaio 2003 $UWLFROLLQULYLVWHPXVLFDOLRQOLQH 5ROOLQJ6WRQH³%XVK V*ROGHQ%R\*DYLQ5RVVGDOHRQ*ZHQDQGKLVEXUGHQVRPHJRRGORRNV´ 2 novembre 2001 5ROOLQJ6WRQH³0F&DUWQH\WR'R6XSHU%RZO6LU3DXOWRSD\WULEXWHWRYLFWLPV´16 gennaio 2002 5ROOLQJ6WRQH³$ODQ-DFNVRQ9LVLWV&%*%&KDUWWRSSLQJFRXQWU\VLQJHUDGGUHVVHV&UHHGDW IDPHG1<&SXQNFOXE´7 febbraio 2002 7UXWK,Q0XVLF³0XVLFDQG´1 ottobre 2001 3LWFKIRUN0HGLD³(O3)DQWDVWLF'DPDJHUHFHQVLRQH´19 giugno 2002 1HZ0XVLFDO([SUHVV³1HZ<RUNHUV$JDLQVW9LROHQFH1HZ<RUN&LW\+DPPHUVWHLQ%DOOURRP´ novembre 2001 1HZ0XVLFDO([SUHVV³6RXOIO\´ottobre 2001 1HZ0XVLFDO([SUHVV³%XUQLQJ$LUOLQHV7KH(FKR/RXQJH$WODQWD´dicembre 2001 1HZ0XVLFDO([SUHVV³0DULO\Q0DQVRQ7DLQWHG/RYH´marzo 2002 27 1HZ0XVLFDO([SUHVV³-LPP\(DWZRUOG%OHHG$PHULFD´giugno 2002 1HZ0XVLFDO([SUHVV³(PLQHP2VDPDDQG%XVK´luglio 2002 1HZ0XVLFDO([SUHVV³%HOOH6HEDVWLDQ*UDQGDGG\0DF\*UD\5RQL6L]H5LR)UHH-D]])HVWLYDO´ settembre 2002 1HZ0XVLFDO([SUHVV³6XSHUJUDVVDQG&ROGSOD\´ ottobre 2002 1HZ0XVLFDO([SUHVV³6QRRS'RJJ\'RJ´novembre 2002 1HZ0XVLFDO([SUHVV³7UDYLV1HZ<RUN5DGLR&LW\0XVLF+DOO´novembre 2002 1HZ0XVLFDO([SUHVV ³*RGVSHHG<RX%ODFN(PSHURU/RQGRQ+DFNQH\2FHDQ´novembre 2002 1HZ0XVLFDO([SUHVV³/LDUV<HDK<HDK<HDKV-RQ6SHQFHU%OXHV([SORVLRQ/DV9HJDV+RXVH2I %OXHV´dicembre 2002 /DXQFK0HGLD³9HUWLFDO+RUL]RQ&LWHV%XVLQHVV)RU$OEXP'HOD\´settembre 2002 6SLQ³7KH3DWULRWLF6WRUH$QG7KH2WKHU0HUFKDQGLVLQJ´ottobre 2001 %LOOERDUG³%LOOERDUG´dicembre 2002 5RFNVWDU³%RQRLQWHUYLVWDVKRFNVX5RFNVWDU´9 ottobre 2002 5RFNVWDU³%RQRLQWHUYLVWDFRQWURYHUVD´16 ottobre 2002 5RFNVWDU³6XOODUHSOLFDGL%RQR´18 ottobre 7KH6SOHHQ±$:HHNO\5XSWXUH³7HUURULVPDVDUWIRUP.DUOKHLQ]6WRFNKDXVHQ´22 ottobre 2001 $UWLFROLLQTXRWLGLDQLRQOLQH 86$7RGD\³&RXQWU\PXVLFLQWLPH´9 giugno 2002 %XVLQHVV:LUH³&OHDU&KDQQHOVD\VQDWLRQDOµEDQQHGSOD\OLVW¶GRHVQRWH[LVW´18 settembre 2001 /RV$QJHOHV7LPHV ³-XGJLQJVRQJVE\WKHLUWLWOHV´19 settembre 2001 /RV$QJHOHV7LPHV³%DQJOHV¶µ(J\SWLDQ¶WROGWRWDNHDZDON´23 settembre 2001 061%&1HZV³$UWV$IWHU0XVLF3W´settembre 2002 061%&1HZV³$UWV$IWHU0XVLF3W´settembre 2002 061%&1HZV³$UWV$IWHU%RRNV´settembre 2002 061%&1HZV³$UWV$IWHU0RYLHV´settembre 2002 061%&1HZV³$UWV$IWHU+ROO\ZRRG´settembre 2002 061%&1HZV³$UWV$IWHU%URDGZD\´settembre 2002 061%&1HZV³$UWV$IWHU79´settembre 2002 061%&1HZV³$UWV$IWHU$UW´settembre 2002 )R[1HZV³3RSFXOWXUH¶VSURJUHVVSRVW6HSWHPEHU´11 settembre 2002 %%&1HZV³0XVLFDQGSUD\HUDW*URXQG=HUR´29 ottobre 2001 9LWD³&KLYRUUHEEHDUPDUH%RQR9R[´16 ottobre 2002 9LWD³%RQRVFULYHDOFRUULHUHVRQRVHPSUHSDFLILVWD´17 ottobre 2002 9LWD³%RQRLHULSDFLILVWDRJJLDWWLYLVWD´23 ottobre 2002 $UWLFROLVHUYL]LSDJLQHVSHFLDOLLQVLWLRQOLQH 079³:X7DQJ%DWWOH&RUQ\0LFV6KRZ/RYH)RU9LFWLPV2O 'LUW\$W1<'DWH´28 ottobre 2001 079³3RVW7ULEXWH$OEXPV$QG6LQJOHV%LJ3ODQV1RW6R%LJ5HVXOWV´11 febbraio 2002 079³'HVWLQ\ V&KLOG6ROR*RVSHO$OEXP)HDWXUHV7ULEXWH´15 marzo 2002 079³5HG+RW&KLOL3HSSHUV%ULQJ3RVW-R\3ODQ6SULQJ7RXU´15 luglio 2002 079³$UWLVWV'HEDWH5HOHDVLQJ'LVFV1HDU$QQLYHUVDU\´10 settembre 2002 079³%RQ-RYL3XW3RVW)DLWK+RSH(QHUJ\,QWR%RXQFH´12 settembre 2002 079³0LFKDHO-DFNVRQ V6LQJOH+LWV5DGLR2QH<HDU/DWH´3 ottobre 2002 3HDFH1RW:DU³¶,PDJLQH¶DOOWKHLQDSSURSULDWHVRQJV´18 settembre 2001 %H\RQG³7KHDUWVDQGOLQN´dicembre 2002 %H\RQG³,QGHSHQGHQWYRLFHVVSHDN´dicembre 2002 5HPHPEHU5HIOHFW5HQHZ³0XVLFDOUHODWHGHYHQWVLQ1<´ settembre 2002 $%&1HW³&HQVRULQJ0XVLF´settembre 2002 1\XJDW³%LQ/DGHQLQVRQJV´dicembre 2002 6QXUO³$UHPXVLFLDQVDIUDLGWRSURWHVWZDUZLWK,UDT"´novembre 2002 1HXURSRS³0XVLFIURP*URXQG=HUR´settembre 2002 %RZEORJ³7KHGRZQWRZQPXVLFVFHQHDIWHU´maggio 2002 %HWD(SLQLRQV³2SLQLRQV´settembre 2002 (ULFQX]XP³$EULHIVWRU\RIEDQQHGPXVLFLQWKH8QLWHG6WDWHV±7KH¶V´giugno 2002 )DNH-D]]³*RGVSHHG<RX%ODFN(PSHURU<DQTXL8;2UHFHQVLRQH´novembre 2002 ,QIRUPDWLRQ*XHULOOD³%RQRFRQ%XVK"8QDEDOODJUDQGHFRPHXQDURFNVWDU´novembre 2002 /HLPPDJLQLGLFRSHUWLQDVRQRGLVSRQLELOLQHLVLWL ZZZH[KLELWFRP³7ZLQ7RZHUV%ORZ´ ZZZVXLFLGHWY³$PHULFDQ6XSUHPH´&RSHUWLQDGHOO¶DOEXP³$PHULFDQ6XSUHPH´GHL6XLFLGH 28