Travaglio e parto fisiologico
3. l’esordio del travaglio e il primo stadio
Gianluigi Pilu
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Meccanismi del parto - 3
• La diagnosi di travaglio
• Evoluzione della dilatazione cervicale in
travaglio (Friedman contro O’Driscoll)
Gli stadi del parto
• Primo stadio: periodo dilatativo
• Secondo stadio: periodo espulsivo
• Terzo stadio: secondamento
Perché è importante la diagnosi di
travaglio di parto?
Perché è importante la diagnosi di
travaglio?
• Il travaglio di parto richiede ricovero/assistenza
continua
• Il travaglio di parto presenta spesso anomalie
che possono trarre beneficio da interventi
correttivi
• L’impiego di analgesia in travaglio si sta
diffondendo anche in Italia
• Il travaglio di parto comporta un rischio di
asfissia fetale e rende sempre necessario il
controllo delle condizioni fetali
Diagnosi di travaglio
• Dilatazione cervicale progressiva +
contrazioni uterine regolari (> 1 ogni 10
minuti, percepite come dolorose)
• Contrazioni senza dilatazione cervicale non
implicano travaglio (falso travaglio)
• La rottura delle membrane non implica
travaglio di parto
• Una dilatazione della cervice fino a 3-4 cm è
fisiologica a termine di gravidanza; in questi
casi due esami obiettivi a distanza di 1-2 ore
sono necessari per dimostrare la
progressione della dilatazione
Contrazioni uterine e travaglio di parto
• Il travaglio di parto è caratterizzato da
contrazioni uterine regolari ogni 3-5 minuti
della durata di 1-2 minuti
• L’andamento delle contrazioni in travaglio è
molto variabile
• Con gli strumenti disponibili non è possibile
diagnosticare l’inizio né la regolare
evoluzione del travaglio in base alla natura
delle contrazioni uterine; la valutazione viene
eseguita sulla base della dilatazione cervicale
Valutazione della attività contrattile
1. Percezione
paziente
4. Monitor esterno
mmHg
2. Valutazione
obiettiva
mm Hg
3. Catetere interno
tempo
Valutazione contrazioni uterine con
trasduttore esterno a pistone
Intensità e percezione delle
contrazioni uterine
Monitor interno
Monitor esterno/palpazione
paziente
mmHg
70
35
20
10
tono
Classificazione attività contrattile uterina
Normale: contrazioni
30-60 sec ogni 3-4
minuti
Ipercinesia: > 2
contrazioni/min, e/o
durata > 90 sec
ipertono:
contrazione protratta
10 minuti
Giunzione
fibromuscolare
(A)
(B)
Segmento uterino
inferiore
Dilatazione completa
Cervice
Vagina
(C)
(D)
Danforth DN and Hendricks CH. Obstetrics and Gynecology. Harper & Row. 1977.
La visita ostetrica: principi di buona
educazione
• Il risultato della visita dipende in larga
misura dalla volontà di collaborazione e
accettabilità da parte della paziente
• Spiegare sempre cosa si intende fare e
se possibile chiedere il permesso
• Mettere a proprio agio le pazienti
• Bussare prima di entrare
Valutazione della dilatazione cervicale
10 cm
Dilatazione 4 cm
10 cm
Dilatazione 10 – 3 = 7 cm
Falsa dilatazione completa
Bassa stazione
Cervice posteriore
ore
Partogramma
Partogramma
3,35 5,35
7,35
9,35
La curva cervicometrica di Friedman
La curva cervicometrica di Friedman
1. Fase latente
1.Fase latente
Media 8 ore
< 20 ore (para 0)
< 14 ore (para +)
La curva cervicometrica di Friedman
2. Fase attiva
2.Fase attiva
> 1,2 cm/hr (para 0)
> 1,5 cm/hr (para +)
La curva cervicometrica di Friedman
e il significato della fase latente
• La dilatazione della cervice è frequente a termine
di gravidanza, prima del travaglio
• Il travaglio attivo viene definito da dilatazione > 3-5
cm con contrazioni regolari
• Dilatazione < 3-5 cm e contrazioni anche se
regolari e dolorose (non importa quanto) non
indicano necessariamente travaglio attivo
• La durata della fase latente non influisce sulla
probabilità di una regolare evoluzione della fase
attiva
Le curva cervicometrica di O’Driscoll
(National Maternity Hospital Dublino – House of Horne)
Friedman contro O’Driscoll
1. Fase latente
Friedman contro O’Driscoll
• La curva di Friedman è basata soltanto sulla
dilatazione della cervice in presenza di
contrazioni
• La curva di O’Driscoll è basata sulla diagnosi
di travaglio di parto
• La diagnosi di travaglio di parto si basa su:
–
–
–
–
Contrazioni regolari
Dilatazione cervicale
Appianamento completo della cervice
‘marcatura’
Cervice
formata
(raccorciata 0-30%)
< 1 falange
2 falangi
1 falange
Valutazione accorciamento cervice
(pervia)
Cervice
raccorciata 50%
Cervice
scomparsa
(raccorciata > 80 %)
2 falangi
1 falange
< 1 falange
Valutazione accorciamento cervice
fornice
(chiusa)
Cervice
formata
Cervice
raccorciata
Cervice molto
raccorciata
(raccorciata 0-30%)
(? %)
(? %)
Friedman contro O’Driscoll
• I concetti non sono antitetici
• La curva di Friedman riconosce che
esiste una incertezza nella diagnosi
iniziale di travaglio di parto
• Per l’operatore poco esperto, è
consigliabile l’approccio di Friedman
Fase latente
Fase attiva
Primo punto sulla retta
orario in
corrispondenza
del 1° punto
Visite successive distanziate di
1 cm/ora
7 8 9 10 11 12 13 14 15
Errori comuni nella compilazione del partogramma
Falsa partenza
07,15
11,15
corretto
07,15
11,15
Errori comuni nella compilazione del partogramma
Progresso ‘a salti’
7 10 15
corretto
7 8 9 10 11 12 13 14 15
Partogramma secondo Friedman:
trasferimento (salto) fase latente/attiva
07,00
08,15
Gli scostamenti dal partogramma
‘ideale’
• La linea di progressione indicata dai partogrammi
indica l’evoluzione media di un parto
• Scostamenti anche significativi dalla linea delle
medie sono compatibili con parti assolutamente
fisiologici
• Non esiste un criterio assoluto per definire
patologico uno scostamento; le azioni dipendono
dal quadro clinico generale e dalla interazione
con la paziente
Scostamento dal partogramma
ideale: la linea di azione
7 8 9 10 11 12 13 14 15
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Presentazione di PowerPoint