Saper comprare: come scegliere a colpo sicuro le naked e le sportive d’occasione. Storia, pregi e difetti dei modelli di ieri. Le tuttofare SCEGLI LE ENDURO PER VIAGGIARE IN LIBERTÀ i chiamavano “scrambler”, all’inizio degli anni 70. Moto in grado di viaggiare dignitosamente sia sul’asfalto sia sullo sterrato, per lo più derivate dai modelli stradali. Poi sono arrivati i giapponesi con la Yamaha XT 500, hanno sposato la definizione americana “enduro” e hanno completamente rivoluzionato il mondo dell’entrofuoristrada. Il fenomeno è lette- S ralmente scoppiato negli anni 80, poi ha imboccato, almeno dal punto di vista numerico, la parabola discendente. Oggi il segmento dell’enduro è abbastanza stabilizzato e può contare su uno zoccolo duro di fedelissimi. I modelli di maggior successo si sono avvicinati sempre di più a una configurazione stradale: moto in grado di macinare chilometri in scioltezza, che magari consentono anche qualche escursio- ne sui percorsi fuoristrada, a patto che non siano troppo impegnativi. Il mercato dell’usato offre buone opportunità, anche perché i modelli da enduro sono piuttosto longevi. Insomma, è possibile comprare una moto con qualche primavera sulle spalle senza per questo trovarsi tra le mani un “ferrovecchio”, con tutto quello che ne consegue a livello di assistenza e disponibilità delle parti di ricambio. APRILIA PEGASO 650 ... UNA VERA MOTO A 360° N LA SCHEDA TECNICA (2000) ata nel 1994, la Pegaso si è progressivamente affinata sia nella Rivendita Manutenzione Deprezzamento tecnica sia nell’estetica. Paladina del made in Italy in un settore, quello delle monocilindriche entrofuoristrada, presidiato dai costruttori giapponesi, la moto di Noale è riuscita a ritagliarsi uno spazio ben definito. Nel 1997 è arrivata la versione Cube, maggiormente votata a un utilizzo stradale. Il telaio è rimasto l’originale monotrave sdoppiato con struttura mista: acciaio-alluminio.Il motore è il Rotax con distribuzione a cinque valvole e contralbero di bilanciamento. La posizione di guida è confortevole e l’abitabilità è buona per pilota e passeggero. Il propulsore è caratterizzato da un’erogazione sportiveggiante: gira perfettamente rotondo solo sopra i 3000 giri. Su strada la Pegaso è maneggevole e precisa (solo nei curvoni molto veloci mostra limite), ed è molto equilibrata anche sullo sconnesso. PREGI E DIFETTI IL PARERE DELL’ESPERTO Le prime Pegaso 650, prodotte fino al 1996 hanno accusato qualche perdita di liquido di raffreddamento dalla testata. Alcuni esemplari della versione Cube invece hanno lamentato dei malfunzionamenti della centralina di accensione, che è stata sostituita sempre in garanzia. Per il resto non c’è molto da segnalare: tutto ok per quanto riguarda ciclistica e meccanica e nessun richiamo ufficiale da parte del costruttore. Le valutazioni : Ottimo :Positivo ■ MOTORE: monocilindrico 4T, raffr. a liquido, distribuzione bialbero a cinque valvole, cambio a 5 rapporti.Avviamento elettrico. ■ POTENZA E COPPIA: n.d. ■ TELAIO: monotrave sdoppiato in acciaio e alluminio. ■ SOSPENSIONI: anteriore forcella rovesciata, diametro steli 40 mm, esc. ruota 180 mm; posteriore monoammortizzatore regolabile, esc. ruota 95 mm. ■ FRENI: ant. a disco da 300 mm; post. a disco da 220 mm. ■ PNEUMATICI: ant. 100/90-19; post. 130/80-17. + Qualità e finiture Agilità - VALUTAZIONI ■ 1996 ■ 1997 ■ 1998 ■ 1999 ■ 1°semestre 2000 ■ 2°semestre 2000 :Negativo Erogazione Rumorosità Esc. leva cambio (versione Cube dal ‘97) L.4,7 mil. L.6,4 mil. L.6,8 mil. L.7,3 mil. L.7,6 mil. L.8,0 mil. TM 175 BMW F 650... L’ENTROFUORISTRADA PER TUTTI N LA SCHEDA TECNICA (ST 1997) el 1993 la BMW è ritornata nel settore delle “mono” con la entrofuoristrada Rivendita Manutenzione Deprezzamento F 650, costruita presso gli stabilimenti italiani dell’Aprilia ed equipaggiata con un propulsore Rotax parente di quello della Pegaso (distribuzione a quattro valvole anziché a cinque). Nel 1997 è arrivata la versione ST (nella foto), più bassa, maneggevole e votata a un utilizzo prettamente stradale. Nel 2000 poi è arrivata la F 650 GS, completamente nuova e prodotta presso gli stabilimenti BMW di Berlino. La F 650 “made in Aprilia”, che si IL PARERE DELL’ESPERTO trova più facilmente sul mercato dell’usato, Una moto in linea con la tradizione BMW: sobria ed affidabile. L’unica complicazione, rispetto agli altri modelli della Casa di Monaco, è la presenza della trasmissione finale a catena, che richiede una maggiore attenzione rispetto al cardano. Per il resto i controlli da fare sono quelli di routine. Solitamente i clienti BMW sono “fedeli alla rete”, per cui effettuano tutti i tagliandi di manutenzione programmata. Se non c’è il libretto... adotta un telaio in tubi quadri d’acciaio. La maneggevolezza, già buona sulla versione base, è addirittura eccellente sulla ST. Il motore, pur senza porsi ai vertici di categoria per potenza e prestazioni, si fa apprezzare per la rotondità e per l’elasticità di funzionamento a tutti i regimi. ■ MOTORE: monocilindrico 4T, raffr. a liquido, distribuzione bialbero a quattro valvole, cambio a 5 rapporti. Avv. elettrico. ■ POTENZA E COPPIA: 48 cv a 6500 giri, 57 Nm a 5200 giri. ■ TELAIO: monoculla in tubi quadri. ■ SOSPENSIONI: anteriore forcella telescopica, diametro steli 41 mm, esc. ruota 170 mm; posteriore monoammortizzatore regolabile, esc. ruota 120 mm. ■ FRENI: ant. a disco da 300 mm; post. a disco da 240 mm. ■ PNEUMATICI: ant. 100/90-18; post. 130/80-17. PREGI E DIFETTI + Estetica Erogazione Stabilità - VALUTAZIONI Forma serbatoio Riparo aerod. Coman. cambio (versione GS nel 2000) ■ 1996 ■ 1997 ■ 1998 ■ 1999 ■ 1°semestre 2000 ■ 2°semestre 2000 L.7,2 mil. L.7,7 mil. L.8,2 mil. L.8,6 mil. L.11,5 mil. L.12,0 mil. BMW R 1100/1150 GS... MASSICCIA MA “FACILE” P LA SCHEDA TECNICA (1999) er diversi anni la R 1100 GS è stata la BMW più venduta in Italia, e la versione Rivendita Manutenzione Deprezzamento 1150, arrivata nel 2000, ha tutte le carte in regola per rinverdire il successo della progenitrice. Forte di un’estetica e di un’architettura estremamente originali, la GS è caratterizzata dal muso “a becco”. La struttura è incentrata sul grosso bicilindrico boxer che assolve anche a una funzione strutturale, in quanto supporta la sospensione posteriore Paralever e l’originale sospensione anteriore Telelever, che separa la funzione sterzante da quella ammortizzante. La maxi enduro BMW è abbastanza “mastodontica”, tuttavia il manubrio largo e la posizione di guida (la sella è regolabile) consentono un’approccio abbastanza “confidenziale”. Anche al passeggero è offerta una sistemazione di tutto rispetto. Il motore si fa apprezzare soprattutto per l’erogazione piena a ogni regime. IL PARERE DELL’ESPERTO Nessun grosso problema per la maxi enduro di Monaco e nessun richiamo effettuato da parte della Casa. La prima serie dei boxer a quattro valvole ha accusato qualche piccola perdita di olio dalle guarnizioni delle testate. Questo problema si evidenzia con maggiore facilità se non viene effettuato il controllo periodico dei serraggi previsto dal costruttore, per cui a maggior ragione è opportuno verificare che siano stati fatti tutti i tagliandi. ■ MOTORE: bicilindrico 4T, raffr. ad aria e olio, distribuzione a quattro valvole per cilindro, cambio a 5 rapporti. Avv. elettrico. ■ POTENZA E COPPIA: 80 cv a 6750 giri, 97 Nm a 5250 giri. ■ TELAIO: traliccio in acciaio e motore port. ■ SOSPENSIONI: anteriore Telelever, con ammortizzatore centrale, esc. ruota 190 mm; posteriore Paralever regolabile, esc. ruota 200 mm. ■ FRENI: ant. a doppio disco da 305 mm; post. a disco da 276 mm. ■ PNEUMATICI: ant. 110/80-19; post. 150/70-17. PREGI E DIFETTI + Comfort Stabilità Erogazione VALUTAZIONI - Cambio lento Vibrazioni alti regimi (versione 1150 dal 2000) ■ 1996 ■ 1997 ■ 1998 ■ 1999 ■ 1°semestre 2000 ■ 2°semestre 2000 L.14,0 mil. L.15,0 mil. L.16,0 mil. L.17,0 mil. L.18,0 mil. L.18,7 mil. HONDA NX 650 DOMINATOR... UNA “MONO” DI SUCCESSO N LA SCHEDA TECNICA (1997) ata nel 1988, e prodotta a partire dal ’95 presso gli stabilimenti della Honda Rivendita Manutenzione Deprezzamento Italia ad Atessa di Chieti, la NX 650 Dominator è una delle enduro monocilindriche di maggior successo mai apparse sul mercato. Il suo inossidabile propulsore raffreddato ad aria con distribuzione a valvole radiali è stato aggiornato nel corso degli anni, ma ha conservato immutata la sua personalità. Tradizionale anche il telaio in acciaio con culla sdoppiata. La prima cosa che colpisce della Dominator è la facilità di guida. La sella non è proprio bassa (880 mm), anche se la taratura soffice delle sospensioni consente in realtà di sedersi più in basso, e il peso con il pieno di carburante si aggira sui 180 chili. Appena in movimento però la moto sembra molto più leggera, merito della posizione di guida, della snellezza delle sovrastrutture e dell’eccellente distribuzione dei pesi. IL PARERE DELL’ESPERTO Nessun richiamo ufficiale per la Honda Dominator. Per il resto non c’è molto da aggiungere: la moto è sulla breccia da quasi quindici anni ed è estremamente collaudata e affidabile. Unico neo: non c’è la spia della pressione olio. Attenzione perciò che il motore non abbia preso una “scaldata”. Per il resto l’unica cosa che bisogna controllare è che sia stata effettuata la manutenzione ordinaria prevista dal costruttore. ■ MOTORE: monocilindrico 4T, raffr. ad aria, distribuzione a quattro valvole, cambio a 5 rapporti. Avviamento elettrico. ■ POTENZA E COPPIA: 43,5 cv a 6000 giri, 5,65 kgm a 5000 giri. ■ TELAIO: monotrave con culla sdoppiata. ■ SOSPENSIONI: anteriore forcella teleidr., diametro steli 41 mm, esc. ruota 220 mm; posteriore monoammortizzatore regolabile Pro-Link, esc. ruota 195 mm. ■ FRENI: ant. a disco da 256 mm; post. a disco da 220 mm. ■ PNEUMATICI: ant. 90/90-21; post. 120/90-17. PREGI E DIFETTI + Guidabilità Erogazione Tenuta - Sospensioni per fuoristrada Vibr. alti regimi VALUTAZIONI ■ 1996 ■ 1997 ■ 1998 ■ 1999 ■ 1°semestre 2000 ■ 2°semestre 2000 L.4,0 mil. L.4,9 mil. L.5,8 mil. L.6,3 mil. L.7,0 mil. L.7,4 mil. HONDA XL 600/650 V TRANSALP... OFFROAD DA MITO U LA SCHEDA TECNICA (1997) na moto che non ha bisogno di presentazioni, la Transalp. Nata nel Rivendita Manutenzione Deprezzamento 1987, ha subìto nel corso degli anni numerosi aggiornamenti tecnici ed estetici che non ne hanno snaturato la filosofia e l’impostazione. Nel 2000 la cilindrata è salita da 600 a 650 e la produzione è stata trasferita presso gli stabilimenti italiani di Atessa. Comoda e ospitale anche per due persone, protettiva quanto basta grazie all’ampia carenatura ma comunque abbastanza snella e agile da disimpegnarsi con facilità anche in città e nel misto stretto, la Transalp è veramente un moto a 360 gradi. Certo, cede qualcosa alle monocilindriche sullo sterrato, ma d’altronde non ha mai fatto mistero di essere, a dispetto delle sembianze, una moto stradale. Una stradale in grado di marciare, spinta dal collaudatissimo bicilindrico a V, a una media sostenuta anche in autostrada. IL PARERE DELL’ESPERTO Alcune tra le primissime Transalp, prodotte alla fine degli anni 80, hanno accusato qualche inconveniente alle centraline di accensione. Il problema poi si è “diradato” fino praticamente a scomparire sugli esemplari prodotti nella seconda metà degli anni 90. Attenzione, il mancato funzionamento del contagiri, collegato a una delle due centraline, è un importante campanello di allarme. Nessun richiamo ufficiale da segnalare. ■ MOTORE: monocilindrico 4T, raffr. a liquido, distribuzione a tre valvole per cilindro, cambio a 5 rapporti. Avviamento elettrico. ■ POTENZA E COPPIA: 50 cv a 8000 giri, 5,3 kgm a 6000 giri. ■ TELAIO: monoculla sdoppiata. ■ SOSPENSIONI: anteriore forcella telescopica, diametro steli 41 mm, esc. ruota 200 mm; posteriore monoammortizzatore Pro-Link regolabile, esc. ruota 190 mm. ■ FRENI: ant. a doppio disco da 256 mm; post. a disco da 240 mm. ■ PNEUMATICI: ant. 90/90-21; post. 120/90-17. PREGI E DIFETTI + Versatilità Erogazione Affidabilità - VALUTAZIONI ■ 1996 ■ 1997 ■ 1998 ■ 1999 ■ 1°semestre 2000 ■ 2°semestre 2000 Assenza cavalletto centr. Consumi (versione 650 nel 2000) L.5,6 mil. L.6,6 mil. L.7,7 mil. L.8,7 mil. L.11,4 mil. L.12,0 mil. TM 177 SUZUKI DR 650 SE... TUTTOTERRENO DOC A LA SCHEDA TECNICA (1996) rrivata sul mercato nel 1996, la DR 650 SE ha preso il posto della vecchia Suzuki Rivendita Manutenzione Deprezzamento DR nata negli anni 80. Pur conservando lo stesso nome, l’ultima enduro monocilindrica di casa Suzuki ha ben poco in comune con la sua antenata. Nuova la ciclistica (con un intervento in officina è possibile modificare l’assetto e abbassare la moto di 40 millimetri) e soprattutto nuovo il propulsore con raffreddamento misto aria e olio. La DR 650 SE è realmente una tuttoterreno, nel senso che non disdegna qualche puntata in fuoristrada, anche sui percorsi più impegnativi. Questa polivalenza naturalmente su paga nell’utilizzo stradale, dove si fa sentire anche la mancanza di una vera protezione aerodinamica. Attenzione, il livello di comfort è comunque elevato. Certo, non è paragonabile con quello offerto da motociclette che nel corso degli anni sono diventate stradali pure. ■ MOTORE: monocilindrico 4T, raffr. ad aria e olio, distribuzione a quattro valvole, cambio a 5 rapporti. Avviamento elettrico. ■ POTENZA E COPPIA: n.d. ■ TELAIO: monotrave con culla sdoppiata in acciaio con tubi tondi e quadri. ■ SOSPENSIONI: anteriore forcella teleidr., diametro steli 43 mm, esc. ruota 260 mm; posteriore monoammortizzatore regolabile, esc. ruota 260 mm. ■ FRENI: ant. a disco da 290 mm; post. a disco da 240 mm. ■ PNEUMATICI: ant. 90/90-21; post. 120/90-17. PREGI E DIFETTI IL PARERE DELL’ESPERTO Il motore della DR 650 SE nasce da un progetto abbastanza recente. Si tratta di un’unità moderna, che fa della silenziosità uno dei suoi punti di forza. Proprio un aumento della rumorosità meccanica potrebbe essere la spia di qualche anomalia o di un superutilizzo. Per il resto i controlli sono quelli di routine, con un’attenzione particolare per quegli esemplari che denunciano un utilizzo in fuoristrada. Nessun richiamo da parte della Casa. + - Posiz. guida Sospensioni Erogazione Mancanza protezione Dotazione VALUTAZIONI ■ 1996 ■ 1997 ■ 1998 ■ 1999 ■ 1°semestre 2000 ■ 2°semestre 2000 L.4,5 mil. L.5,2 mil. L.6,0 mil. L.6,7 mil. L.7,1 mil. L.7,5 mil. YAMAHA XT 600 E... VENT’ANNI SULLA BRECCIA LA SCHEDA TECNICA (1996) iretta discendente di quella XT 500 con D cui la Yamaha negli anni 70 ha Rivendita Manutenzione Deprezzamento letteralmente “inventato” l’enduro moderna, la XT 600 E è un autentico monumento alla longevità nel settore motociclistico. Anzi, probabilmente ha battuto tutti i record in quanto deriva direttamente dalla prima XT con motore da 600 cc nata nel 1983. Nell’arco di quasi vent’anni la moto è stata aggiornata (non avrebbe potuto essere diversamente), però ha conservato il suo carattere da entrofuoristrada veramente poliedrica. PREGI E DIFETTI IL PARERE DELL’ESPERTO Agilità e facilità di guida sono i suoi tratti caratteristici. La posizione in sella, con il busto eretto e le braccia aperte, consente di governare con sicurezza la moto anche in fuoristrada. Un po’ spartana la sistemazione per il passeggero, anche se le pedane sono abbastanza basse. Il motore è brillante in ogni condizione, è affidabilissimo e consuma poco. ■ MOTORE: monocilindrico 4T, raffr. ad aria, distribuzione a quattro valvole, cambio a 5 rapporti. Avviamento elettrico. ■ POTENZA E COPPIA: 45 cv a 6500 giri, 5,1 kgm a 5500 giri. ■ TELAIO: monotrave con culla aperta. ■ SOSPENSIONI: anteriore forcella teleidr., diametro steli 41 mm, esc. ruota 225 mm; posteriore monoammortizzatore regolabile, esc. ruota 200 mm. ■ FRENI: ant. a disco da 282 mm; post. a disco da 220 mm. ■ PNEUMATICI: ant. 90/90-21; post. 120/90-17. Vale lo stesso discorso fatto per le altre monocilindriche di grande “esperienza” che compaiono in queste pagine: difficile individuare dei problemi per una moto che è sul mercato da quasi vent’anni. Volendo proprio andare a cercare il pelo nell’uovo si può dire che alcune XT, con chilometraggi molto elevati, accusano un trafilaggio d’olio dalle guarnizioni del cilindro e della testa. Si tratta però di una perdita d’olio quasi “fisiologica”. + Posiz. guida Agilità Erogazione - Mancanza protezione Sella passegg. VALUTAZIONI ■ 1996 ■ 1997 ■ 1998 ■ 1999 ■ 1°semestre 2000 ■ 2°semestre 2000 L.4,0 mil. L.4,7 mil. L.5,2 mil. L.5,8 mil. L.6,3 mil. L.6,8 mil. Le nostre guide all’acquisto dell’usato: ● le naked e le sportive Tuttomoto 4/01 ● gli ● le scooter Tuttomoto 5/01 custom e le G.T. Tuttomoto 6/01