Agesci Lombardia
APPUNTI
di
VIAGGIO
NUOVO
SENTIERO
EG
Luglio 2008
Finalmente ci siamo.
vissute nei reparti nelle squadriglie e da ciascuna ragazza e ciascun ragazzo
appartenente alla nostra associazione.
Dopo l’incontro di aggiornamento metodologico sul “nuovo sentiero” svoltosi
alla Base Specializzazioni di Piazzole (BS) in data 06 e 07 Ottobre 2007 e
Con l’augurio che tale strumento possa offrire utili spunti di riflessione e
coordinato
Lombardia,
rielaborazione all’interno degli staff e a livello personale per ogni capo che si
presentiamo il documento che racchiude i principali nodi metodologici
accinga seriamente ad intraprendere il bellissimo ruolo di capo reparto
emersi e le tracce lasciate dai capi che vi hanno partecipato e che hanno
nell’avventuroso universo della branca E/G.
dalla
Pattuglia
regionale
Branca
E/G
della
accolto la sfida di individuare soluzioni per scioglierli o comunque per
affrontarli.
Un fraterno saluto
Il documento infatti racchiude per temi gli argomenti emersi dalla rilettura
del sentiero di branca E/G ed approvati dal consiglio generale 2007 così
Barbara Rossato, Andrea Gualazzi e Don Alessandro Camadini
come sono stati proposti e vissuti all’interno delle dinamiche dei reparti
(Incaricati e Assistente Ecclesiastico Regionali Lombardi di Branca E/G)
lombardi, evidenziando punti di forza ed aree di difficoltà sperimentate sia
insieme a tutta la pattuglia regionale branca E/G Lombarda.
dai capi all’interno degli staff sia in relazione con le ragazze ed i ragazzi del
reparto con i quali è stato condiviso questo importante passaggio.
Un ringraziamento speciale a Giovanni, Antonella, Matteo e Stefano per il
Ci è sembrato importante accostare a ciascun tema trattato il relativo
loro prezioso contributo!
riferimento dell’articolato del regolamento metodologico così da poter
prendere visione sia delle posizioni discusse e condivise dai capi lombardi sia
Milano, 27 giugno 2008
della visione più ampia ed ufficiale riportata nel regolamento.
L’ultima parte del documento riguarda la verifica che a livello nazionale si è
deciso di intraprendere per poter tenere monitorato l’innesto delle
considerazioni introdotte con il nuovo sentiero nel dispiegarsi delle imprese
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Passaggio dal vecchio al nuovo sentiero
Difficoltà riscontrate/paure dei Capi
Soluzioni/suggerimenti proposti
Regolamento Metodologico/Testi ufficiali AGESCI
Come lanciare il nuovo Sentiero?
- Far vivere il passaggio senza dilungarsi troppo in spiegazioni
teoriche (solo il minimo indispensabile) IMPARARE FACENDO
Vedere indicazioni Vademecum Capitolo “Il percorso nell’anno di
transizione”
- Lavorare con il Consiglio Capi
- Non chiamare le Tappe con il loro numero bensì con il loro nome
Come proporre il cambiamento senza
produrre una risposta negativa?
Sottolineare e
cambiamento.
valorizzare
gli
aspetti
positivi
Come gestire al meglio la Tappa della
Competenza, soprattutto considerando
l’obbligatorietà del Brevetto?
- Attenzione a far vivere il cammino del Brevetto come progetto
personale, che tutti possono concludere, perché è alla portata di
tutti.
- E’ responsabilità dello Staff di Reparto accompagnare ogni E/G
nel cammino del Sentiero, soprattutto quelli che fanno più fatica.
Lo Staff ha il compito di stare attento ai cammini di competenza
più fragili.
L’esploratore e la guida, in questa fase della loro crescita,
conquisteranno il Brevetto di Competenza, seguendo un
percorso personale e specifico, progettato con i Capi del Reparto ed
il Maestro di Competenza (Art. 38)
Come aiutare gli E/G che si troveranno
nella Tappa della Competenza, ma con
poche Specialità?
- Lo Staff di Reparto dovrà accompagnare questi E/G nell’ultimo
tratto del percorso che a loro manca, stimolandoli a scegliersi Posti
d’azione nelle imprese, attraverso cui conseguire Specialità e
orientarsi nel proprio cammino di competenza.
- Gli E/G possono essere coinvolti nei Consigli di Impresa; visto
che il Reparto si muove per imprese, rendere gli E/G nella Tappa
della Competenza protagonisti della gestione dell’Impresa,
mettendo al servizio del Reparto le Specialità su cui stanno
lavorando, può essere un ottima esca.
Il percorso verso il Brevetto di Competenza avverrà con lo stile del
dare il meglio di sè in ogni circostanza, a misura delle
potenzialità di ogni E/G, secondo un progetto personale che non
è schematizzabile, con genericità, a priori. (Art. 38)
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di
questo
Passaggio dal vecchio al nuovo sentiero
Difficoltà riscontrate/paure dei Capi
Soluzioni/suggerimenti proposti
Regolamento Metodologico/Testi ufficiali AGESCI
Lungo quale tappa camminerà l’E/G che
sarà nominato Capo Sq ma che non avrà
ancora conseguito il Brevetto?
Lungo la Tappa della Competenza.
ATTENZIONE: IL RUOLO NON DEFINISCE LA TAPPA da
raggiungere; al contrario è la Tappa che da un indirizzo preciso al
modo con cui vivere il ruolo. Nello specifico, il ruolo di Capo Sq.
può offrire significative occasioni attraverso cui vivere il cammino
della Tappa della Competenza.
Gli strumenti metodologici, che i Capi hanno a disposizione per
accompagnare ogni E/G, lungo la Tappa della Competenza,
sono rappresentati, fra gli altri, dai Brevetti di Competenza (con l’aiuto
del Maestro di Competenza, della Carta di Competenza e dei Campi di
Competenza), dalle Specialità di Squadriglia, così come dai ruoli attivi
che gli esploratori e le guide possono giocare in Squadriglia,
Reparto (es. Consigli d’Impresa) ed in Alta Squadriglia. (Art. 37)
Come gestire la “concorrenza” che si crea
tra ragazzi della stessa età, ma che si
trovano in un punto del Sentiero
differente?
Cercando di far capire sempre di più che il Sentiero è personale e
soprattutto che ogni passo non è un premio ricevuto, ma al
contrario un miglioramento conquistato personalmente.
l percorso verso il Brevetto di Competenza avverrà con lo stile del
dare il meglio di sè in ogni circostanza, a misura delle
potenzialità di ogni E/G, secondo un progetto personale che non
è schematizzabile, con genericità, a priori. (Art. 38)
Passaggio alle nuove tappe: gli E/G si Importantissima e centrale è l’autovalutazione dell’E/G, confrontata in Vedere indicazioni Vademecum Capitolo “Il percorso nell’anno di
autovalutano o li collochiamo noi Capi?
Consiglio di Sq. (che deve essere preparato in Consiglio Capi) e nel transizione”
rapporto Capo-E/G, prima di essere portata in Consiglio della Legge
Come gestire i tempi dilatati della nuova - Scardinare completamente il concetto Tappa = anno.
Tappa della Competenza?
- Se la vita di Reparto è ricca di occasioni, cioè IMPRESE, i tempi non
sono percepiti come dilatati.
- Sono le Mete, più che le Tappe, a scandire il tempo del Sentiero con
un ritmo che l’E/G può riuscire a vivere come vicino alla propria
percezione del tempo; le Tappe costituiscono il contenitore in cui si
articolano e si susseguono le Mete. Per questo anche le Mete possono
avere una progressione tra le differenti Tappe, in termini tanto di loro
progressiva articolazione che di loro maggiore durata.
La durata delle mete potrà variare secondo la crescita dell’E/G:
potranno essere più a breve termine all’inizio dell’esperienza del
reparto, mentre facilmente saranno più articolate e con orizzonte di
più lungo respiro con il passare degli anni, sempre a misura della
persona. (Art. 32)
Come verificare gli Impegni da realizzare FIDUCIA, DIALOGO costante e buona PROGETTAZIONE degli Impegni Gli impegni sono verificati all’interno delle comunità in cui gli
fuori dalla vita di Reparto?
presi possono permettere al Capo di avere il polso di ciò che il ragazzo E/G li hanno assunti e vissuti, vale a dire: ….
vive fuori dal Reparto.
- le occasioni concrete che si sono presentate nello sviluppo della
vita di Reparto ed al di fuori di esso nel Consiglio della Legge.
La “verifica” si esplica sia nel’autovalutazione del singolo che nel
rapporto educativo con i Capi, cui si aggiungono le diverse
comunità del reparto (Reparto, Sq. e Alta Sq.) (Art. 43)
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Mete e Impegni
Difficoltà riscontrate/paure dei Capi
Non è chiaro il concetto di Meta. Cos’è?
Soluzioni/suggerimenti proposti
Regolamento Metodologico/Testi ufficiali AGESCI
- Pensare alla Meta come alla vetta della montagna che l’E/G ha scelto
di raggiungere.
- Programmare l’itinerario verso la montagna equivale a definire i propri
Impegni verso la Meta; anche se due E/G scelgono la stessa montagna,
sicuramente gli itinerari saranno diversi in base alle capacità,
caratteristiche e storia personale.
Le “mete” costituiscono l’orizzonte verso cui l’E/G cammina per
il raggiungimento di ogni tappa del proprio Sentiero. Esse hanno
lo scopo di aiutare i ragazzi e le ragazze nella costruzione di se stessi
attraverso la scoperta della propria originalità, la comprensione e
l’accettazione dei propri limiti e talenti, nello sviluppo di tutte le
dimensioni della propria personalità….
Le mete sono individuate attraverso una lettura della propria
attuale condizione rispetto alla proposta della tappa da
percorrere e devono essere:
di respiro temporale sufficientemente ampio
impegnative, ma proporzionate alle forze dei ragazzi e delle
ragazze,
legate alla vita quotidiana dell’esploratore e della guida
verificabili da sé e dagli altri.
e devono richiedere sforzo e tenacia per il loro raggiungimento
(Art. 32)
Come applicare il meccanismo Mete - Il meccanismo Mete Impegni va vissuto e fatto vivere senza troppe
Impegni alle situazioni particolarmente spiegazioni (imparare facendo)
problematiche ?
- Riguardo ai percorsi degli E/G con particolari problemi (es. con
disabilità), è importante comunicare con chiarezza tanto agli E/G in
situazioni particolari che a tutto il Reparto che il meccanismo degli
Impegni non è una gara tra E/G ma un percorso per crescere; è
importante essere ELASTICI per poter proporre comunque occasioni di
Impegni stimolanti e dare un aiuto particolare ai Capi Sq che hanno in
Sq situazioni particolari
Come si fa a dare gli Impegni?
GLI IMPEGNI NON SONO DATI DAI CAPI REPARTO O DAI CAPI SQ, MA Gli impegni vengono assunti da ogni E/G vivendo le occasioni di :
PRESI DA OGNI SINGOLO E/G CON L'AIUTO DEGLI ALTRI E/G
- posti d’azione nel corso dell’Impresa
- Specialità individuali
- incarichi di Squadriglia
- Buone Azioni
- altre occasioni concrete che si presentano nello sviluppo della vita di
Reparto ed al di fuori di esso.
Come per le mete, anche il numero degli impegni non è definibile
a priori, ma legato all’unicità del Sentiero di ogni E/G. (Art. 33)
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Mete e Impegni
Difficoltà riscontrate/paure dei Capi
Soluzioni/suggerimenti proposti
Regolamento Metodologico/Testi ufficiali AGESCI
Gli Impegni devono riguardare solo la vita - Per la globalità della crescita di ogni E/G, ci saranno anche Impegni Idem come sopra:
scout?
che riguardano ambiti di vita AL DI FUORI DEL REPARTO.
… altre occasioni concrete che si presentano nello sviluppo della
- Per poterli accompagnare al meglio, è importante che i Capi:
vita di Reparto ed al di fuori di esso (Art. 33)
• facciano sentire tutti utili
• abbiano ben presente il Sentiero di ognuna/o.
Impresa
Come si inserisce l’Impresa nel Nuovo Il Reparto vive di Imprese. L’Impresa è il luogo in cui gli E/G possono Gli impegni vengono assunti da ogni E/G vivendo le occasioni di :
Sentiero?
portare a termine concretamente il loro Impegni, senza che questi - posti d’azione nel corso dell’Impresa… (Art. 33)
diventino un momento completamente slegato dalla vita del Reparto.
Il Consiglio della Legge è … riunito periodicamente, in genere
al termine di un’Impresa, per verificare l’impegno del Reparto
e di ogni E/G, chiamati a confrontare il
comportamento e
l’atteggiamento tenuti rispetto ai contenuti della Legge.
Il Consiglio della Legge è momento privilegiato di verifica del
Sentiero: infatti, è in questa occasione che l’esploratore e la guida
riconoscono completato o meno il cammino di tappa e, più in generale,
il raggiungimento di mete, Specialità, brevetti. (Art. 42)
Gli impegni sono verificati all’interno delle comunità in cui gli
E/G li hanno assunti e vissuti, vale a dire:
- i posti di azione delle differenti imprese all’interno del
Consiglio di Squadriglia, Consiglio della Legge o in Alta
Squadriglia … (Art. 43)
Come si valutano le capacità di un E/G che L’occasione è proprio l’Impresa, con i suoi Posti d’azione; con l’Impresa si
vuole conquistare una Specialità?
garantisce che le capacità degli E/G possano essere realmente messe al
servizio del Reparto/Squadriglia, possano essere concretamente
esercitate, affinate e anche valutate
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Nel percorso verso una Specialità ogni E/G sarà accompagnato da
un Maestro di Specialità ….
La Carta di Specialità è lo strumento per consentire ad ogni
scout/guida di progettare il cammino verso la Specialità, nello spirito e
con lo stile dell’Impresa1.
Anche i Campi di Specialità possono rappresentare un importante
strumento per la conquista di una Specialità: sono infatti un’occasione
privilegiata di incontro e confronto tra ragazzi e ragazze che stanno
percorrendo un analogo cammino. (Art. 36)
Impresa
Difficoltà riscontrate/paure dei Capi
Soluzioni/suggerimenti proposti
Regolamento Metodologico/Testi ufficiali AGESCI
Come riuscire a trovare imprese che - Tutte/i in Reparto (E/G e Capi) devono avere ben presente il Sentiero di
offrano occasioni adatte agli Impegni di ognuno e le sue relative esigenze.
- E’ necessario curare il lavoro del Consiglio d’Impresa, che gestisce i
tutti gli E/G?
posti d’azione.
- Attenzione a non inventare posti d’azioni “riempitivi” che non daranno
vera possibilità di realizzare i propri Impegni.
- Anche se sarà difficile trovare in ogni Impresa il ruolo perfetto per
ognuna/o, se il Reparto e le Squadriglie vivranno molte imprese nel corso
dell’anno si troveranno occasioni per tutti
Come mettere tutti a conoscenza delle E’ bene creare una “mappa” ben visibile e sempre consultabile delle Mete
necessità dettate dal Sentiero di ogni E/G? e degli Impegni che ognuna/o vuole assumersi (cartellone o altro).
Considerando anche i bisogni elencati in questa “mappa”, il Reparto
decide l’Impresa da fare e la divisione dei compiti al suo interno.
Le mete sono visualizzate secondo le differenti tradizioni, per
essere messe a conoscenza (con l’eccezione di quelle
particolamente delicate) di tutta la comunità di Reparto e, in
modo particolare, della comunità di Squadriglia, che
contribuiranno con l’interessato/a a tradurle in impegni concreti. (Art.
32)
Specialità e brevetti
Come trasmettere agli E/G il valore della Tarare sulla singola persona il livello di difficoltà del percorso per Con la conquista di Specialità, l’E/G comincia a comprendere che
competenza? Come far capire che “si è l’acquisizione di una Specialità.
l’essere competente (ovvero “essere un/una ragazzo/a in gamba”)
utili solo se si è competenti”?
passa attraverso un progetto personale unico, che sarà, quindi,
necessariamente diverso dai progetti degli altri esploratori e
guide (Art. 36)
Valorizzare le competenze nelle occasioni offerte dalla vita di Reparto
Gli impegni per conquistare il Brevetto di Competenza saranno vissuti
principalmente nelle imprese di Reparto e di Squadriglia. (Art.
38)
E’ importante non considerare esclusivamente l’acquisizione del Brevetto Gli strumenti metodologici, che i Capi hanno a disposizione per
come requisito per la conquista della Tappa della Competenza, ma accompagnare ogni E/G, lungo la Tappa della Competenza, sono
valorizzare gli altri passaggi/contenuti che il cammino prevede.
rappresentati, fra gli altri, dai Brevetti di Competenza (con l’aiuto del
Maestro di Competenza, della Carta di Competenza e dei Campi di
Competenza), dalle Specialità di Squadriglia, così come dai ruoli
attivi che gli esploratori e le guide possono giocare in
Squadriglia, Reparto (es. Consigli d’Impresa) ed in Alta
Squadriglia. (Art. 37)
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Specialità e brevetti
Difficoltà riscontrate/paure dei Capi
Soluzioni/suggerimenti proposti
Regolamento Metodologico/Testi ufficiali AGESCI
Come riuscire a rispettare le scadenze “Pubblicità” degli Impegni: utilizzare strumenti visibili a tutti per verificare Per essere efficaci, (gli impegni) devono essere:
programmate per il raggiungimento di
costantemente lo stato di avanzamento degli Impegni (Carta di Specialità, - concreti
Specialità e brevetti?
Carta di Competenza… cartelloni, pannelli in sede…)
- verificabili
- condivisi nella comunità
- puntuali, cioè limitati nel tempo (Art. 33)
Responsabilizzare e coinvolgere maggiormente il Capo Squadriglia nella Uno dei compiti principali del Capo Squadriglia sarà quello di
cogestione del Sentiero degli E/G della propria Sq..
impegnarsi il più possibile ad essere a conoscenza del
Sentiero dei suoi squadriglieri e di accompagnarli nella
concretizzazione delle mete negli impegni. (Art. 15)
Porre la massima attenzione alla gestione dei tempi, alla scansione delle Nel percorso verso una Specialità ogni E/G sarà accompagnato da un
verifiche, alla relazione tra Capi Reparto, Maestri di Specialità/Competenza Maestro di Specialità, che potrà essere uno scout o una guida già in
e E/G.
possesso di quella Specialità e/o di un Brevetto di Competenza affine,
un Capo oppure anche un adulto esterno all’ambito scout, in possesso
delle capacità tecniche necessarie.
La Carta di Specialità è lo strumento che consente ad ogni
scout/guida di progettare il cammino verso la Specialità, nello
spirito e con lo stile dell’Impresa. (Art. 36)
Nuove regole per conquistare il Brevetto: Aver particolare attenzione nella fase di progettazione del Brevetto che Con la Carta di Competenza i Capi accompagnano scout e guide
come applicarle?
l’E/G realizzerà con il Maestro di Competenza.
verso il Brevetto, così che gli EG vivano il cammino della
competenza nello spirito e con lo stile dell’Impresa, in
analogia a quanto facilitato dlla Carta di Specialità, ma con
livello più elevato di consapevolezza e complessità….
Accanto agli stimoli offerti dalla vita della comunità di Reparto, ogni
E/G sarà accompagnato verso il Brevetto di Competenza da
un Maestro di Competenza …(Art. 38)
Le Specialità e brevetti sono slegati dalla Sottolineare molto il concetto che ora le Specialità e i brevetti sono molto Il percorso verso il Brevetto di Competenza avverrà con lo stile del
vita Reparto: cosa fare?
più personalizzati e che l’importante è “migliorarsi” (il famoso DELTA tra dare il meglio di sè in ogni circostanza, a misura delle
inizio e fine di ogni tratto del Sentiero)
potenzialità di ogni E/G, secondo un progetto personale che
non è schematizzabile, con genericità, a priori. (Art. 38)
Un’attenzione per non svalutare i Brevetti e le Specialità è quella di farli Gli impegni per conquistare il Brevetto di Competenza saranno
sentire molto legati alla vita di Reparto. Se un Brevetto coinvolge talmente vissuti principalmente nelle imprese di Reparto e di Squadriglia.
la quotidianità della vita del Reparto, anche se per raggiungerlo ci siano (Art. 38)
voluti solo 1-2 mesi, gli E/G stessi lo riconosceranno molto più valido
rispetto ad un Brevetto conquistato in 8 mesi, ma inutile al Reparto.
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Specialità e brevetti
Difficoltà riscontrate/paure dei Capi
Soluzioni/suggerimenti proposti
Regolamento Metodologico/Testi ufficiali AGESCI
Dare importanza alle occasioni nelle quali l’E/G può mettere le proprie
competenze al servizio degli altri (Posti d’azione, Maestro di Specialità,
etc..) in modo da scardinare il concetto che per acquisire un Brevetto basti
prendere un certo numero di Specialità.
Proprio per questa loro forte connotazione di strumento di ricerca e di
scoperta della persona, è necessario che il maggior numero
possibile di Specialità trovi uno spazio effettivo all’interno
della vita del Reparto, o quanto meno un aggancio significativo ad
essa. (Art. 36)
Quando proporre agli E/G di iniziare a - Le prime Specialità prese durante la tappa della Scoperta, rimangono
pensare al cammino verso il Brevetto? Già legate a quel momento specifico, come riscoperta di abilità acquisite in L/C
in occasione delle prime Specialità?
e ora rivissute “da grande” nell’avventura del Reparto; come scoperta di
nuovi interessi o talenti e di nuove competenze necessarie alla vita di
Reparto, etc…
- Evitando inutili precocizzazioni, è responsabilità del Capo aiutare ogni
E/G a guardare oltre la prima Specialità, suggerendole/gli di iniziare a
pensare più a lungo termine e iniziare ad intravedere quale Brevetto può
interessarlo…
- Ovviamente questo meccanismo è facilitato dall’esempio dato dai più
grandi del Reparto, e quindi sarà più facile fra qualche anno, a nuovo
Sentiero “ormai a regime”.
Le Specialità offrono all’esploratore e alla guida, a seconda delle
inclinazioni ed attitudini personali, la possibilità di,confermare le
proprie capacità, di sviluppare nuove potenzialità e di vivere
responsabilmente un ruolo nella comunità, iniziando a mettersi a
disposizione degli altri.
In questa prospettiva, i Capi le proporranno anche come strumento
per stimolare la ricerca degli E/G in settori a loro sconosciuti.
Proprio per questa loro forte connotazione di strumento di
ricerca e di scoperta della persona, … (Art. 36)
È possibile che un E/G del secondo anno Sì è possibile, se non è una forzatura. Attenzione a non precocizzare!!! Le La progressione del Sentiero di ogni E/G attraverso le tre tappe
possa conquistare un Brevetto?
Specialità sono strumenti di scoperta di se stessi e dei campi per cui non ci non ha corrispondenza automatica con gli anni di
sente già naturalmente portati.
permanenza in Reparto; dipende invece dai tempi di crescita
di ogni persona. (Art. 34)
Come decido quante e quali Specialità - Tutto si gioca nella costruzione della Carta di Competenza personale
servono per il Brevetto?
dell’E/G con la partecipazione del Maestro di Competenza (specchio delle
capacità dell’E/G)
- Occorre stimolare l’E/G a tenere conto delle proprie capacità, ma anche di
quello che desidera, ricordandole/gli che la Competenza non è una
sommatoria di Specialità, ma un percorso individuale molto complesso che
comporta uno sforzo di progettualità, in quanto Impresa personale di ogni
E/G.
- Attenzione a non banalizzare: il Brevetto va oltre al numero delle
Specialità.
Per acquisire il Brevetto di Competenza occorre:
conquistare Specialità che l’E/G riterrà più idonee per il
raggiungimento del proprio Brevetto; …
Con la Carta di Competenza i Capi accompagnano scout e guide
verso il Brevetto, così che gli EG vivano il cammino della
competenza nello spirito e con lo stile dell’Impresa, in
analogia a quanto facilitato dlla Carta di Specialità, ma con
livello più elevato di consapevolezza e complessità.
Accanto agli stimoli offerti dalla vita della comunità di Reparto, ogni
E/G sarà accompagnato verso il Brevetto di Competenza da
un Maestro di Competenza…. (Art. 38)
Come faccio a spiegare la differenza del Tutto si gioca nelle relazioni che fanno il Reparto, in particolare all’interno Il percorso verso il Brevetto di Competenza avverrà con lo stile del
numero di Specialità necessarie ad ogni della comunità di Sq e nel rapporto Capo-E/G
dare il meglio di sè in ogni circostanza, a misura delle
E/G per il Brevetto?
potenzialità di ogni E/G, secondo un progetto personale che
non è schematizzabile, con genericità, a priori. (Art. 38)
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Specialità e brevetti
Difficoltà riscontrate/paure dei Capi
Soluzioni/suggerimenti proposti
Regolamento Metodologico/Testi ufficiali AGESCI
Non si può cadere nella situazione di - Noi Capi conosciamo l’E/G che abbiamo davanti e cosa possiamo Idem come sopra
“Brevetti regalati”?
pretendere da lei/lui ascoltando anche la sua di voce.
Il Sentiero di competenza porterà l’E/G ad aumentare la
- Si dovrà fare attenzione alla vera competenza acquisita, facendola base di conoscenze tecnico-pratiche,….
mettere a frutto nelle attività di Reparto.
La competenza richiede:
- una scelta precisa e consapevole;
- un’applicazione costante e sistematica;
- l’intenzione di farne partecipi gli altri, mettendo a frutto il saper fare
già acquisito in stile di servizio al prossimo…
Attraverso le tecniche, che la competenza comporta, riscopriranno
la vita scout ad un grado più alto di applicazione, ne
avvertiranno la ricchezza e riceveranno uno stimolo adeguato al loro
bisogno di attività ed al loro impulso creativo. (Art. 38)
Non è possibile che con il Brevetto non Le Specialità non sono un’attività esterna alla vita di Reparto, ma trovano Proprio per questa loro forte connotazione di strumento di ricerca e di
vincolato a determinate Specialità, queste nell’imprese il luogo in cui crescere e attuarsi
scoperta della persona, è necessario che il maggior numero
ultime vengano assegnate così per fare?
possibile di Specialità trovi uno spazio effettivo all’interno
della vita del Reparto, o quanto meno un aggancio
significativo ad essa. (Art. 36)
Quanto devono sapere/dimostrare gli E/G - Dipende dal cammino del singolo, come sempre.
per il raggiungimento di una Specialità?
- E’ comunque importante che la Specialità sia una occasione d’impegno,
che porti ad un miglioramento e ad una crescita del singolo e abbia una
ricaduta in Reparto.
- Far mirare in alto non fa mai male, anzi !
Non vengono valutate dal Capo Reparto?
Con la conquista di Specialità, l’E/G comincia a comprendere che
l’essere competente (ovvero “essere un/una ragazzo/a in gamba”)
passa attraverso un progetto personale unico, che sarà,
quindi, necessariamente diverso dai progetti degli altri
esploratori e guide.
Le Specialità potranno essere anche un impegno del Sentiero di
ogni E/G, mentre i Capi le utilizzeranno per sollecitarli
alla concretezza
al desiderio di provarsi in campi non conosciuti
al gusto del saper essere capaci per poter essere utili agli altri (Art.
36)
Il raggiungimento della Specialità viene riconosciuto dal Consiglio della Al riconoscimento della conquista di una Specialità da parte
Legge su proposta del Consiglio di Sq., che ha verificato l’impegno e i del Consiglio della Legge corrisponde l’assegnazione del distintivo
risultati dell’E/G in base al percorso definito nella Carta di Specialità.
corrispondente. (Art. 36)
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Specialità e brevetti
Difficoltà riscontrate/paure dei Capi
Soluzioni/suggerimenti proposti
Regolamento Metodologico/Testi ufficiali AGESCI
E se gli E/G sono passivi e non prendono - Lo Staff di Reparto deve trovare le modalità e gli stimoli adatti (es.
l’iniziativa?
attraverso giochi, missioni di Sq., …) attraverso cui far vivere il Reparto
sulla leva concreta dell’Impresa, dove gli E/G trovano il loro stimolo
principale.
- Un esempio può essere offerto dalla progettazione comune e condivisa
del Campo Estivo come Impresa di imprese con tutti gli E/G ed in
particolare in Consiglio Capi, ragionando anche sulle opportunità che
questo può offrire agli E/G che stanno cercando di conquistare Specialità e
brevetti.
Come trovare dei validi
Specialità/Competenza ?
Maestri
di - Può essere utile valorizzare le competenze di adulti che non siano nello
Staff di Reparto e che non siano scout.
- Può essere utile anche estendere la proposta ai genitori, anche per
renderli consapevoli e partecipi del meccanismo delle Specialità. Questo
coinvolgimento può nascondere alcune insidie: adulti, anche molto
competenti, ma che abbiano poca esperienza con gli E/G, rischiano di
essere troppo severi nelle richieste; all’estremo opposto adulti troppo
condiscendenti rischiano di sostituirsi agli E/G nelle tecniche. Bisogna
essere molto chiari e attenti nell’accompagnare ed eventualmente
correggere il percorso.
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Lo scouting trova la sua attuazione, per la branca esploratori e guide,
nello strumento dell’Impresa, cardine della vita di reparto e
luogo privilegiato dove vivere l’avventura.
La vita delle unità è un susseguirsi di imprese di reparto, di
squadriglia e di alta squadriglia….
L’Impresa è prima di tutto uno stile, il modo di fare le cose.
L’Impresa è anche un metodo per imparare a progettare ciò che si
vuol essere e ciò che si vuole realizzare, e a esserne consapevoli….
L’ideazione e la scelta sono compiute grazie ad una “mappa
delle realizzazioni”, elaborata dai ragazzi e dalle ragazze,
contenente le loro aspirazioni, i sogni e i desideri, nati
dall’osservazione della realtà circostante; oltreché dalle
verifiche di attività precedenti. La mappa consiste in cose concrete da
realizzare. (Art. 27)
Specialità e brevetti
Difficoltà riscontrate/paure dei Capi
Soluzioni/suggerimenti proposti
Regolamento Metodologico/Testi ufficiali AGESCI
- Il ruolo del Maestro è fondamentale non solo per l’E/G più piccola/o che riceve un
esempio fraterno, ma anche per quella/o più grande, che mette a disposizione le
proprie capacità per crescere nella propria competenza e metterla a disposizione.
- I Capi devono prestare particolare attenzione a rendere i Maestri di Specialità ben
visibili in Reparto.
- Le modalità del coinvolgimento saranno definite in base alle tradizioni che ha ogni
Reparto (Staff, Con.Ca…)
- Il rapporto Capo-ragazzo è garante della valutazione delle competenze che gli
E/G costruiscono attraverso attività esterne alla vita di Reparto, oggettivamente più
difficili da valutare rispetto a competenze vissute all’interno della comunità di
Reparto, ad esempio in normali Imprese di Reparto. Utili sostegni in quest’opera di
valutazione/fiducia possono essere i Maestri di Specialità/Competenza esterni, e lo
stesso Capo Sq, se coinvolto nell’accompagnare il Sentiero dei propri squadriglieri.
Come utilizzare i Campi di Specialità e di - Se col vecchio Sentiero i Campi di Specialità o Competenza potevano essere quasi
Competenza?
trascurati (per incapacità dei Capi Reparto di pensarli come parte significativa del
Sentiero dei propri E/G), ora non è più così.
- E’ fortemente consigliato mandare i propri ragazzi sia a Campi di Specialità che a
quelli di Competenza.
- Le attenzioni sono quelle di fermarsi a riflettere sul Sentiero dei singoli E/G e
proporre il campetto giusto alla persona giusta; ovviamente saranno i ragazzi a
scegliere, magari su consultazione, indicazione, suggerimento del Consiglio della
Legge o del Consiglio di Sq..
- Altra attenzione per i Capi è gestire all’inizio la resistenza delle famiglie un po’
apprensive, a mandare il proprio figliolo ad un campetto “con Capi che non
conosco”. Basta veramente poco per rassicurarli, sta al nostro rapporto con le
famiglie…
- Il Livello Associativo Regionale stesso chiede una partecipazione maggiore dei
Capi Reparto nella preparazione/gestione di Campi di Specialità
- E’ da sfatare il mito del Campo difficilissimo da gestire: per preparare un Campo
di Specialità il primo anno occorrono 3 riunioni ed un fine settimana; dal secondo
anno, si migliora e basta solo una riunione preparatoria… e come competenza dei
Capi non servono dei megaesperti… nulla vieta infine ai Capi di sfruttare proprio
l’occasione di organizzare un Campo di Specialità insieme ad altri più esperti, per
acquisire un po’ di competenza da poter poi offrire al proprio Reparto.
12
Anche i Campi di Specialità possono rappresentare un
importante strumento per la conquista di una Specialità: sono
infatti un’occasione privilegiata di incontro e confronto
tra ragazzi e ragazze che stanno percorrendo un analogo
cammino. (Art. 36)
Per acquisire il Brevetto di Competenza occorre:
… aver partecipato a un momento di confronto sul piano
della competenza (incontri, corsi, cantieri, campi o altre attività
organizzate a livello di Zona, Regione, Settore, nazionali, tanto
dall’Associazione che non) (Art. 38)
Consiglio della Legge
Difficoltà riscontrate/paure dei Capi
Come snellire i Consigli della Legge?
Soluzioni/suggerimenti proposti
Regolamento Metodologico/Testi ufficiali AGESCI
Alcune attenzioni “logistiche”:
- è utile trovarsi col Con.Ca. a progettare il Consiglio della Legge
- è utile avere un momento di Sq.(il Consiglio di Sq.) prima del
Consiglio della Legge, per preparare già una verifica dell’Impresa e del
Sentiero dei singoli squadriglieri, così da snellire e rendere più efficace
il momento comune
- è utile convocarlo spesso
Consiglio di Squadriglia
A cosa serve il Consiglio di Squadriglia?
Il Consiglio di Sq è un ottimo mezzo (spesso da rivalutare) per creare L’impegno personale di ogni E/G è verificato in base al Sentiero di
stretti legami in Sq, scoprire i propri limiti e lavorare meglio ciascuno/a. Il Consiglio di Squadriglia è infine ambito privilegiato per
valorizzando tutti.
la verifica di mete e impegni dei singoli in preparazione al
Consiglio della Legge. (Art. 17)
Come faccio ad accompagnare e sostenere - Con.Ca e sempre Con.Ca: lo Staff di Reparto attraverso il Con.Ca. Il Consiglio Capi poi, quando progetta e programma i momenti di vita
un Consiglio di Squadriglia, se la squadriglia può conoscere la situazione delle Sq. e può sostenere, accompagnare e del reparto, individua le occasioni più adeguate nelle quali i
non funziona?
preparare il Capi Sq. nel lavoro di gestione delle Sq.
singoli esploratori e guide potranno concretizzare gli impegni
del loro sentiero.
Esso è inoltre momento di crescita per i Capisquadriglia: in esso,
infatti, i ragazzi e le ragazze più grandi sono aiutati a vivere l’esperienza
della responsabilità di cose e di persone, in un ottica di servizio, di
collaborazione e di solidarietà. (Art. 22)
13
Consiglio Capi
Difficoltà riscontrate/paure dei Capi
Soluzioni/suggerimenti proposti
Regolamento Metodologico/Testi ufficiali AGESCI
Come rendere più vivibile l’atmosfera nel - E’ importantissimo creare un buon clima all’interno del Con.Ca. per
Con.Ca.?
fare insieme un buon lavoro
- E’ altrettanto importante convocare il Con.Ca. con continuità durante
l’anno per non perdere di vista la situazione delle Sq.
Chi partecipa al Con.Ca.?
E’ da evitare una eccessiva sproporzione tra numero di Capi e numero Il Consiglio Capi … è costituito dai Capisquadriglia, dai Capi
di E/G.
Reparto, dall’Assistente Ecclesiastico, eventualmente dagli Aiuti
(tenendo conto che il rapporto numerico non finisca per condizionare i
ragazzi e le ragazze) e, quando è opportuno, dai Vice
Capisquadriglia. (Art. 22)
Capo Squadriglia
Se un Capo Sq non è in grado di fare ciò che - Il Capo Sq. non è solo: noi Capi Reparto ci siamo, e l’utilizzo continuo
è scritto sul vademecum? Non si dà troppa e costante del Con.Ca aiuta certamente a supportare i singoli Capi Sq..
responsabilità a un E/G?
- Il Vademecum è uno strumento per lo Staff di Reparto. I Capi Sq
devono accompagnare concretamente Sentieri dei propri squadriglieri
attraverso un’attenzione alle Mete, agli Impegni, alle Specialità e agli
incarichi, che i singoli squadriglieri decideranno di portare avanti e
raggiungere
- Il Consiglio Capi deve essere sempre considerato e sostenuto come
luogo privilegiato in cui gli E/G possono essere veramente protagonisti
della cogestione del Reparto.
- Il Capo Sq. deve essere spronato ad avere a cuore il cammino dei
propri squadriglieri, cercando di saper cogliere e suggerire loro le
opportunità che la vita di Reparto continuamente offre a ciascuna/o per
proseguire il proprio Sentiero e aiutando ognuna/o a non dimenticare il
percorso fatto.
- Il Capo Reparto deve prestare particolare attenzione a non
abbandonare il Capo Sq. che potrebbe incontrare delle situazioni
problematiche, ricordandosi che anche lei/lui è in cammino lungo il
proprio Sentiero.
Non è da vivere come momento a se ma anche qui c’è la scoperta
competenza e responsabilità.
14
COCA/Genitori
Difficoltà riscontrate/paure dei Capi
Soluzioni/suggerimenti proposti
Regolamento Metodologico/Testi ufficiali AGESCI
E’ utile che l’intera Co.Ca. sia a conoscenza del nuovo Sentiero, così
che possa essere partecipe e condividerne le nuove modalità educative,
nell’ottica della progressione personale unitaria.
Come organizzare la riunione con i genitori - E’ consigliabile che la CoCa partecipi all’organizzazione e alla
per la presentazione del Sentiero?
realizzazione della prima riunione; la presenza di membri della Co.Ca.
alla prima riunione dell’anno con i genitori può essere utile: in
particolare la presenza del Capo Gruppo e dei Capi L/C, come garanti
della continuità educativa e come membri di una Comunità che lavora
unita su un Progetto Educativo (che va presentato ai genitori).
- Alla riunione va presentato anche il Programma di Unità dell’anno, che
va precedentemente presentato e discusso in Co.Ca.
- Occorre presentare ai genitori i contenuti che stanno alla base del
Sentiero più che gli strumenti che vengono utilizzati: è importante
condividere con i genitori le motivazioni che rendono lo scautismo un
metodo educativo, mentre risulta meno prioritario entrare nei dettagli.
- Uno schema ipotetico di riunione potrebbe essere:
o Programma di Reparto dell’anno
o Introduzione al nuovo Sentiero
o Importanza dell’unicità del Sentiero: sottolineare che
la proposta che viene fatta è differenziata per ogni
singola persona.
E’ importante instaurare un rapporto di fiducia con il genitore per poter
lavorare in sintonia e andare nella stessa direzione senza intromissioni
reciproche (che il Capo faccia il genitore o il genitore faccia il Capo)
15
ARTICOLO TRATTO DA PROPOSTA EDUCATIVA N.4
SENTIERO? DICA 33
Il monitoraggio del nuovo Sentiero dopo pochi mesi dal via e la proposta per i prossimi anni.
Di Nicola Mastrodicasa
PER INIZIARE. Tre domandine facili facili per i Capi Reparto.
Allora. Il Sentiero (quello nuovo) è partito; e questo penso che lo sappiamo più o meno tutti. Ci siamo domandati come stia andando (a dirla tutta ce lo chiedeva anche il Consiglio Generale…). Allora, tre
domande facili facili a tutti i Capi Reparto. Tempi brevi di risposta, facilità di lettura, in modo da avere, nell’immediato, il polso della situazione, un termometro istantaneo. Così da verificare velocemente
almeno le linee generali di applicazione del Sentiero, se i “fondamentali” sono passati. Seppur consapevoli che, con domande generiche e veloci, le risposte non possono che essere sommarie e
limitatamente indicative, questa indagine veloce ci serviva perché, qualora avessimo trovato il polso troppo debole o la febbre un pochino alta, saremmo potuti partire con azioni d’emergenza per analizzare
meglio sintomi, cause ecc. Il tempo per approfondire c’è, ci sarà nei prossimi anni, nessun problema (vedere PER CONTINUARE) ma dopo un 3-4 mesi dall’inizio delle attività non potevamo chiedere ai Capi
Reparto un approfondimento maggiore in un campo che non hanno ancora completamente sperimentato.
Bene. La situazione è piuttosto buona, il paziente è sotto controllo, come si può notare anche dai dati riportati in tabella: dei 1.300 Reparti che hanno risposto attraverso gli Incaricati regionali (il 66% di tutti
i Reparti italiani, già questo, tutto sommato un dato molto confortante) quasi tutti (il 94%), stando al gennaio 2008, hanno
TOT
%
iniziato a lavorare sul nuovo Sentiero. Non male. Nove su dieci, inoltre, dicono di aver cominciato ad utilizzare le tre
Tappe. Strabene. Anche se, a pensarci, una cosa è piuttosto strana: aver iniziato a lavorare sul Sentiero, ma non aver iniziato ad
REPARTI (MISTI + MONOSESSUALI)
2032 100% usare le tre Tappe significa che una sessantina di Reparti sono un po’ indecisi: hanno iniziato ma non è che abbiano proprio
iniziato. Comunque, non c’è male. Sul serio. Siamo sicuri che più della metà dei Reparti italiani (1191, si badi bene, comunque
Reparti che hanno risposto
1341
66%
l’89% di quelli che hanno risposto) ha fatto in modo che ad ogni E/G sia stata assegnata la propria Tappa e che ognuno/a di loro
sia entrato/a nell’ottica della triade Scoperta-Competenza-Responsabilità. Pensiamo anche che il passaggio sia avvenuto in
maniera piuttosto proficua se è vero che la maggioranza di coloro che ha risposto ha visto il coinvolgimento del Consiglio Capi (il
64%); segno che uno degli elementi portanti che la revisione del Sentiero voleva toccare (l’intreccio di autoeducazione e
1a Avete iniziato a lavorare sul nuovo Sentiero?
cogestione all’interno delle nostre unità) è un dato di base presente. È vero, forse potevano essere coinvolti di più Squadriglie e
Sì 1256
94
Consiglio della Legge; l’Alta Squadriglia (dal 9%) non capiamo bene come sia stata utilizzata al riguardo e perché.
PER APPROFONDIRE. Piccole osservazioni senza cattiveria.
No
87
6
Ci permettete di citare alcune delle risposte arrivate insieme ai dati statistici? Giusto per provare a mettere a fuoco alcune delle
attenzioni che, secondo noi, potrebbero essere fondamentali in una fase iniziale di applicazione del Sentiero.
Alcuni di coloro che hanno detto di non aver ancora iniziato ad applicare il nuovo Sentiero sostengono di avere il problema del
tempo: un mucchio di cose da fare in Staff e con il Reparto; visto così il Sentiero sarebbe una cosa “in più” che si viene ad
2a State utilizzando le tre Tappe?
aggiungere al resto. Prescriveremmo al paziente una piccola aspirina per eliminare fastidiosi sintomi: il Sentiero non è un
qualcosa che si aggiunge alla splendida, complessissima vita di Reparto. È il normale modo in cui il/la singolo/a ragazzo/a vive la
Sì 1191
89
propria vita all’interno del Reparto, della Squadriglia. Non far partire proprio il Sentiero non è neanche molto possibile, perché
No
146
11
non rientra neanche nelle possibilità o meno di un Capo Reparto e del suo tempo: il Sentiero è la strada che i ragazzi e le
ragazze compiono, a prescindere dal tempo. È ovvio: ci vuole del tempo per curarlo, per parlarne in Staff, nei Consigli Capi.
Comunque, moltissimi (tra coloro che non sono partiti con il nuovo Sentiero) non l’hanno fatto perché il Reparto era nuovo o lo
Staff cambiato. Eppure queste sarebbero le situazioni più agevoli: cosa vi pare più facile (come diceva qualcuno, anche se non
a
3 Chi è stato coinvolto per il passaggio al nuovo
proprio in questi termini) mettere una toppa su un vestito vecchio che si lacera o direttamente comprarsene uno nuovo, visto
che è in svendita, diciamo?
Sentiero?
Altri sostengono che ci sono cose più urgenti da fare; quando sarà il momento, allora toccherà anche al Sentiero. Bene,
Staff 1087
81
permetteteci di dirvi una cosa: se volete mettere le cose in fila, dalla più importante alla meno, non chiedetelo a noi; sarà una
deformazione, ma noi risponderemmo mettendo al primo posto il Sentiero.
Consiglio Capi
854
64
Insomma, se dovete proprio scegliere una cosa da mettere al primo posto, scegliete il Sentiero; e non pensate che ve lo diciamo
perché teniamo al Sentiero e basta, ma perché siamo convinti che fatto come “adesivo” che si attacca alla fine (quando c’è
Alta Squadriglia
125
9
tempo, alla fine delle attività, alla fine della giornata, alla fine della riunione ecc.) non serve neanche; sviluppato invece come la
sostanza di ciò che i ragazzi fanno insieme, nella Squadriglia e nel Reparto, e quindi come “prima” cosa, allora permette anche di
Squadriglie
282
21
andare più spediti con la vita dell’Unità.
Reparto o Consiglio della Legge
139
10
16
PER CONTINUARE ED ANDARE AVANTI. I monitoraggi non finiscono mai.
Nei prossimi anni (fino al 2010) vorremmo continuare a monitorare l’applicazione del “nuovo” Sentiero (a quell’epoca speriamo di chiamarlo Sentiero e basta, senza aggettivi).
Attraverso delle domande ci concentreremo sui contenuti che consideriamo essere il “succo” di quella vitamina C di cui la riforma dovrebbe aver nutrito il nostro Sentiero: il
protagonismo degli E/G (nella dinamica autoeducativa, nella scelta di mete ed impegni, nel contribuire al Sentiero degli altri), il rapporto Sentiero-strutture del Reparto e Cogestione
(nell’ottica dell’integrazione sempre maggiore tra il Sentiero del singolo e la vita e vitalità delle comunità del Reparto), il rapporto Sentiero-Impresa (affinché il progetto personale sia
sempre più interrelato con il progetto del gruppo e con la concretezza delle cose che si fanno insieme), rapporto Capo-E/G (perché ad una consuetudine fatta di colloqui formalizzati si
sostituisca una buona pratica di vita e avventure insieme e confronto sui vissuti concreti). Ci sono poi gli strumenti introdotti (o investiti) da questa revisione che sono da tenere
d’occhio, in quanto sintomi e rivelatori dell’efficacia della cura (mete, impegni, 3 Tappe, Specialità, Brevetti, 4 punti di B.-P., Cons. di Sq., Cons. della Legge).
È ovvio, la revisione del Sentiero aveva degli obiettivi e ci pare legittimo voler indagare se questi obiettivi sono stati raggiunti o meno. Ma non è questo il solo motivo del nostro
monitoraggio: vorremmo che servisse principalmente come cammino (proposto dalla Pattuglia Nazionale e dagli Incaricati Regionali di branca), come “sentiero” comune dei Capi
Reparto. Le domande che ci rivolgeremo in questi anni non saranno tanto il modo per “vigilare” sul lavoro dei Capi Reparto, quanto l’esplicitare quei nodi che il Sentiero deve essere in
grado di ri-mettere in moto, una base comune di lavoro a livello nazionale.
È per questo che le domande del monitoraggio, attraverso la necessaria mediazione degli Incaricati Regionali, interesseranno diversi attori (Reparti, Capi, Formatori, Zone, Regioni) tra
cui gli E/G stessi (nei campi di Specialità organizzati dalle Regioni e nei Campi di Competenza organizzati dal Settore Specializzazioni e dal Settore Nautico).
P.S. Invitiamo gli staff di Reparto e tutti i Capi interessati ad andare nell’area download della branca E/G per scaricare l’allegato al capitolo 5 (“Autoeducazione”) del manuale di branca
rivisto alla luce del nuovo regolamento (http://www.agesci.org/metodo/brancaeg/index.php?dnd_path=1188).
17
E nella nostra regione ….cosa succede?
Il “nuovo sentiero” è partito lo scorso ottobre e per i primi tre anni di avviamento è prevista un’azione di monitoraggio che vede coinvolti tutti
i reparti sulla base di un lavoro pensato e proposto dal livello Nazionale.
Già quest’anno, come Regione Lombardia, abbiamo cercato di dare lettura di quello che stava avvenendo nei nostri reparti attraverso la
sottoposizione di tre semplici domande.
Le risposte degli staff di reparto, che hanno consegnato alla propria Zona il proprio contributo, hanno dato i seguenti risultati:
Totale
Reparti
risposte
totali n. rep %
1. domanda
Hai iniziato a
lavorare sul Nuovo
Sentiero?
SI
%
NO
%
2. domanda
Stai utilizzando le tre
tappe?
3. domanda
Chi è stato coinvolto per il passaggio al Nuovo Sentiero?
SI
%
NO
%
staff
%
Con.ca. % Alta sq
%
Sq.
%
Rep/
CdL
%
151
98,1
2
1,3
139
90.3
114
17,5
59
38.3
35
22.7
annotazioni
Genitori, coca
190
154
81,1
153
99,4
1
0,6
74 27
L’azione di monitoraggio è quindi iniziata.. e continuerà sino al 2011!
È necessario l’impegno di tutti, soprattutto degli staff lombardi per un’ introduzione corretta del “nuovo sentiero”.
Il monitoraggio servirà al livello nazionale e regionale per comprendere quali sono i punti di forza e quali le problematiche nell’applicazione del “nuovo
sentiero”, come questo accompagna il cammino del singolo, quali e quanti passi avanti nel protagonismo e nella crescita degli E/G all’interno della
vita di reparto.
Il percorso progettato dal livello nazionale avverrà a diversi livelli coinvolgendo:
- Capi (attraverso i momenti in Regione, in Zona, in staff e agli eventi di Formazione Capi)
- E/G (durante i campi di specialità e competenza).
La verifica dei cambiamenti del “nuovo sentiero” sarà attuata in termini di contenuti fondamentali e di utilizzo degli strumenti metodologici attraverso
una griglia elaborata che aiuterà questa riflessione.
Tale griglia avrà un livello di approfondimento crescete che nei tre anni andrà ad approfondirsi maggiormente.
Per quest’anno l’obiettivo di verifica della griglia è quello di scoprire le potenzialità del sentiero.
Questa griglia di monitoraggio dovrà essere utilizzata dagli staff per verificare il proprio cammino di introduzione del “nuovo sentiero”.
Potrà quindi essere utile come riflessione dopo i campi estivi.
18
La griglia è la seguente:
2008
CONTENUTI
Protagonismo degli E/G
- L'E/G ha un ruolo di maggior protagonismo nella definizione delle proprie mete?
- E nel prendersi i propri impegni?
Rapporto Sentiero-Strutture
del Reparto e cogestione
- È cambiato e come il modo con cui ogni E/G vive il Sentiero nella propria Squadriglia?
- È cambiato e come il modo con cui ogni Squadriglia accompagna ogni E/G lungo il proprio Sentiero?
Rapporto Sentiero-Impresa
- Il Sentiero di ogni E/G si gioca di più nelle imprese?
- Soprattutto attraverso quali strumenti?
Relazione Capo-E/G
-
Mete
- È cambiato e come il modo in cui sono utilizzate dai Capi?
- Con quali risorse e criticità?
Impegni
-
Sono stati capiti?
Quali difficoltà gli E/G hanno incontrato nella comprensione di questo nuovo strumento?
Sono stati utilizzati?
Quali difficoltà gli E/G hanno incontrato nell'utilizzo di questo nuovo strumento?
La B.A. è vissuta come un impegno?
3 Tappe
-
Quali criticità e positività sono emerse nel passaggio dalle vecchie alle nuove Tappe ?
Le Tappe sono chiare agli E/G nei loro contenuti?
È chiaro il percorso verso la Promessa all’interno della Tappa della Scoperta?
Con quali positività e criticità?
Specialità
- È stato capito il loro nuovo utilizzo come strumento per la Scoperta di sé (in termini di potenzialità e limiti)?
- È stata utilizzata la Carta di Specialità? Risorse e criticità
- E il Maestro di Specialità? Risorse e criticità
È stata modificata e/o abbandonata la pratica del “colloqui di progressione personale”?
Come?
Cosa l’ha sostituita?
È cambiato il modo di lavorare dell’intero Staff rispetto al Sentiero di ogni E/G ?
Come?
19
2008
CONTENUTI
Brevetti di Competenza
-
4 punti di BP
- Sono stati utilizzati dai Capi?
È stato capito il loro contenuto di progetto personalizzato?
Come è vissuto il loro svincolo dalle specialità cosiddette affini o di area?
È stata utilizzata la Carta di Competenza? Risorse e criticità
E il Maestro di Competenza? Risorse e criticità
- Con quali risorse e criticità?
Consiglio di Sq. e Consiglio
della Legge
- Sono stati utilizzati dai Capi Sq. e dai Capi Reparto?
- Con quali risorse e criticità?
Per essere di supporto in questo percorso ai capi reparto, soprattutto ai giovani capi e a chi vuole approfondire il dibattito sul sentiero, confrontarsi su
dubbi, ostacoli o potenzialità, come Pattuglia Regionale abbiamo pensato di esservi di aiuto in questo modo:
- lasciandovi questo libretto, frutto del WAM dell’ottobre scorso e della sua rielaborazione da parte della Pattuglia;
-
dichiarando la nostra disponibilità a partecipare a momenti di Zona, creati ad hoc per confrontarsi, verificare e ragionare sulle potenzialità e
difficoltà del “nuovo sentiero”;
proponendo a tutti i capi reparto un Week-end di Aggiornamento Metodologico il 29-30 novembre.
un incontro che vuole essere una bella occasione per chi un giovane capo reparto per scoprire e conoscere il sentiero; per chi ha già più esperto
invece un momento in cui avere spazi per confrontarsi con altri capi reparto e con la Pattuglia.
Un week end in cui ricevere e donare nello spirito di fratellanza che ci accomuna con l’obiettivo di essere sempre più competenti negli strumenti
metodologici per offrire un cammino di crescita agli E/G che ci sono affidati.
Il percorso di monitoraggio dell’introduzione del “nuovo sentiero” potrà dare ad ogni livello stimoli e maggiori elementi su cui confrontarsi e
ragionare, se ogni staff, dopo il campo estivo, verificherà il proprio lavoro fatto attraverso la griglia proposta dal Nazionale.
Il materiale raccolto dalla verifica di ogni staff sarà infatti un punto di partenza confrontabile per capire come si stanno muovendo i reparti lombardi
nel delicato passaggio verso il “nuovo sentiero”.
Grazie e buon lavoro!
-
20
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