ISTITUTO TECNICO Settore tecnologico “ Giulio Cesare FalCo” CAPUA SEDE ASSOCIATA GRAZZANISE Piano dell’oFFerta Formativa (art.3 del Regolamento sull'AUTONOMIA D.leg 275/99) Piano dell’Offerta Formativa anno scolastico 2015-2016 (art.3 del Regolamento sull'AUTONOMIA D.leg 275/99) Approvato dal collegio docenti del _____________ Anno scolastico 2012-2013 IL DIRIGENTE IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Paolo TUTORE Prof. Paolo TUTORE INDICE PREMESSA ………………………………………………………………………………… pag. 4 Perché scegliere l’istituto tecnico “Giulio Cesare Falco”……………………………………...pag. 5 Profilo culturale e risultati di apprendimento ……………………………..………… pag. 5 Cosa si studia? ………………………………………………………………………………. pag. 5 E dopo? ………………………………………………………………………………………. pag. 5 I nostri principi ………………………………………………………………………………. pag. 6 Cosa contiene il POF …………………………………………………….…………….…… pag. 8 1.LA PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO 1.1 Il contesto territoriale ……………………………………………………………………. pag. 9 1.2 La storia dell'istituto ………………………………………………………..……………. pag.10 1.3 I dirigenti dell’istituto ……………………………………………………………………. pag.10 1.4 Chi è Giulio Cesare Falco …………………………………………………………. pag.11 1.5 I dati storici : le iscrizioni ..……………….…………………………………..…………..pag.11 2. LE RISORSE 2.1 Le risorse umane e professionali………………………….……………………..………....pag.13 Organigramma ………………………………………… ……………………………………. pag.13 Funzionigramma/mansionario……………………….…………………………………….… pag.14 Dirigente Scolastico ……………… …………………………………………………………. pag.14 Consiglio d’istituto……………………………………………………………………………. pag.14 Giunta Esecutiva ………………………… ……………………………………………… . pag.14 Staff di Presidenza ...…………………………………………………………………………. pag. 14 Collaboratori per la Gestione Generale dell’istituto: Funzioni Strumentali …………………………………………………………………………. pag.17 Nucleo Di Autovalutazione ………………..……...……………………………………….…. pag.17 Altre figure di Gestione AREA FORMATIVA E DIDATTICA…………………………………………………………….......pag .20 AREA ORGANIZZATIVA E AMMINISTRATIVA……………………..…………………………pag.26 2.2 Le risorse strutturali e i laboratori: Sede Centrale e Sede Associata……………………….pag.27 2.3 L’ITST “G. C. Falco” e il territorio: collaborazioni e convenzioni………………………...pag.33 3 LA DIDATTICA 3.1 Le finalità educative e formative..…………………………………….………………….pag.37 3.2 Centralità delle competenze…………………………… ………………………………... pag.38 3.3 Metodologie didattiche……………………………………………………………………pag.39 3.4 Le verifiche……………………………………………………………………………….. pag.40 3.5Valutazione disciplinare delle competenze ……………………………………………….. pag.42 3.6Valutazione Esterna ..………………………………………………………………………pag.49 3.7 Il recupero ……………………………………………………………………………….. pag.49 3.8 Approfondimento – Eccellenza………………………………………………………….... pag.51 3.9 Dispersione scolastica …………………………………………………………………… pag.52 3.10 servizi di supporto alla didattica………………………………………………………... pag.52 3.11Costituzione Cittadinanza ……………..………………………………………………….pag.54 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 2 3.12 Rapporti scuola-famiglia………………………………………………………………….pag.60 3.13Esami integrativi e di Idoneità………..…..……………………………………………... pag.52 4 OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE 4.1 Le scelte curriculari……………... ………………………………………………………...pag.62 4.2 Organizzazione anno scolastico………………………………………………………….. .pag.62 4.3 Validità anno scolastico … ………………………………………………………………..pag.62 4.4 Criteri di formazione delle classi …………………………………………………………..pag.62 4.5 Organizzazione dei percorsi ……………………………………………………………….pag.64 4.6 Il profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Tecnici………………………..pag.64 4.7 Attività e insegnamenti di area generale……………………………………………………pag.67 Indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia……………………………………………...pag.68 Indirizzo “Elettronica ed Elettrotecnica” ……………………………………………………pag.70 Indirizzo “Trasporti e Logistica”………………………………………………………….…pag.72 Indirizzo: ” : “Informatica e Telecomunicazioni”….…………………………………….. pag.76 5 L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA 5.1 Responsabilità, fasi della programmazione e dell’esecuzione dei progetti………………..pag.79 5.2 Individuazione dei progetti………………………………………………………...............pag.80 5.3 Pianificazione dei progetti…………………………………………….…………………...pag.80 5. 4 Attuazione dei progetti………………………………..…………………………………...pag.80 5.5 Verifica e valutazione dei progetti………………………………………………………....pag.80 5.6 Ambiti dell’ampliamento dell’offerta formativa………. …………………………………pag.81 Attività Integrative ……………………………………………………………………….. pag.83 5.7 I corsi post diploma e i corsi integrati con la formazione professionale…………….pag.89 5.8 Comitato tecnico Scientifico ………………………………………………………………pag.92 6 IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ D’ISTITUTO 6.1 La Qualità non come eccellenza, ma come garanzia della prestazione …………………...pag.95 6.2 Strategia e politica………………………….…………………………………………...…pag.95 6.3 attuazione della strategia e della politica per il successo durevole………………………...pag.96 6.4 Riferimenti…………………………………...…………………………….…………….....pag.98 7. ALLEGATI Patto di Corresponsabilità……………………………………………………………………..pag.99 Norme di sicurezza…………………………………………………………………………....pag.104 Regolamento d’Istituto……………………………………………………………………….pag.109 Disposizioni interne…………………………………………………………………..pag.109 Regolamento disciplinare……………………….…………………………………….pag.113 Regolamento visite guidate e viaggi di istruzione …………………………………...pag.117 Modalità di funzionamento degli Organi Collegiali Regolamento dipartimenti disciplinari………………………………………………………. pag.122 Statuto degli studenti e delle studentesse…………………………………………………... pag.124 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 3 Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile. (San Francesco d'Assisi) PREMESSA Il Piano dell'Offerta Formativa (POF) è il documento costitutivo dell'identità culturale e progettuale dell'Istituto (art.3 del Regolamento sull'AUTONOMIA D.lgs. 275/99) ed esplicita la sua progettazione curricolare, extra-curricolare, educativa ed organizzativa. Esso quindi costituisce il documento programmatico in base al quale è organizzata l’intera vita dell’istituto scolastico, e allo stesso tempo è con esso che la scuola si presenta ai suoi utenti presenti e futuri e all’intera comunità in cui si trova inserita. Il P.O.F è quindi stato approntato, discusso e approvato dal Collegio dei Docenti, che espone ufficialmente la proposta formativa e didattica della scuola e contiene sia l’esposizione della identità dell’istituto, sia le notizie pratiche utili a personale, studenti e famiglie, per orientarsi opportunamente nella vita scolastica. Nel proporre il Piano dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2015/16 l’Istituto ha posto in primo piano e al centro dell’attenzione della scuola lo studente, la sua formazione umana e professionale, tenendo presente tutte le dimensioni che contribuiscono allo sviluppo della sua personalità e delle sue potenzialità: la dimensione educativa, la dimensione didattica, la dimensione culturale, la dimensione professionalizzante. In queste pagine si trovano, accanto alle informazioni generali, anche le indicazioni sulle diverse attività che si realizzano nell’istituto. Queste sono supportate da una complessa azione organizzativa trasversale che consente lo svolgimento di quanto viene programmato attraverso una fitta rete di incarichi e di commissioni di lavoro indispensabili per garantire il funzionamento dell’Istituto e la comunicazionedocumentazione interna ed esterna dell’intero sistema (documento POF, sito internet, orario interno, formazione classi, elezioni degli Organi Collegiali, formazione dei docenti …). Presentare il POF di un istituto è l'atto di esprimere in sintesi le idealità, gli obiettivi, la tipologia di scuola che si vuole attuare. Noi vogliamo formare teste "ben fatte" e non "ben piene", teste che non accumulino saper acriticamente, ma escano dalla logica delle discipline e "usino" le discipline per capire e interpretare il mondo e diventarne parte consapevole. IL DIRIGENTE SCOLASTICO Prof. Paolo TUTORE PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 4 PERCHÉ SCEGLIERE L’ISTITUTO TECNICO “GIULIO CESARE FALCO” Il momento della scelta della scuola superiore non è facile: indicazioni e sollecitazioni diverse, a volte in contrasto tra loro; l’affannoso dilemma tra vari tipi di istruzioni (licei, tecnici, professionali); e questo per parlare soltanto dei primi problemi a cui si aggiungono quelli legati alla storia scolastica dello studente. Prima di entrare nello specifico dell’offerta della nostra scuola vogliamo subito sottolineare la specificità dell’istruzione tecnica, all’interno della quale si pone quella tecnica industriale, per capire innanzitutto il perché della scelta. L'istruzione tecnica si è sviluppata negli anni per rispondere a precise esigenze della realtà produttiva italiana nei vari settori. La sua funzione è di formare i quadri intermedi per professioni consolidate e socialmente riconosciute, come è il caso dei periti industriali. Nel corso degli anni i curricoli scolastici sono stati profondamente rinnovati per riuscire a rispondere sia alla domanda di professionalità che proviene dal mondo del lavoro, sia per consolidare la preparazione culturale degli studenti. Gli istituti tecnici hanno durata quinquennale e forniscono agli studenti i saperi e le competenze necessari per inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, nonché per accedere a percorsi di livello terziario, nazionale e/o regionale, universitari, nonché degli Istituti Tecnici Superiori, di recente istituzione, e dell’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore. Il 63% dei Diplomati negli Istituti Tecnici, infatti, hanno trovato lavoro nell’arco dei primissimi anni successivi al diploma. (Fonte: ISTAT). Gli istituti tecnici si propongono di far acquisire agli studenti una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea, costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. In questo scenario nasce la nostra Offerta Formativa che si pone come obiettivo sia la crescita della persona e del cittadino, sia la formazione di una solida preparazione tecnica specialistica idonea a proseguire gli studi e all’inserimento nel mondo del lavoro, secondo l’attuazione dei seguenti ordinamenti didattici specialistici previsti dal Riordino dell’Istruzione Tecnica: MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA TRASPORTI E LOGISTICA (COSTRUZIONI DEL MEZZO SEDE DI CAPUA – CONDUZIONE DEL MEZZO SEDE DI GRAZZANISE) INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI PROFILO CULTURALE E RISULTATI DI APPRENDIMENTO Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali; orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine; utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi; PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 5 orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio; intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi; analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita; riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. Cosa si studia? Si continueranno a studiare le materie di base, in continuità con la scuola media inferiore, come italiano, lingua straniera, storia e matematica, in tutto l’arco dei cinque anni. Nel primo biennio si affronteranno nuove materie, come disegno e tecnologia, chimica, fisica, informatica, scienze e diritto ed economia. Nel secondo biennio e nell’ultimo anno si studieranno soprattutto le materie tipiche dell’indirizzo scelto. L’Istruzione tecnica è sia di tipo teorico, sia di tipo pratico: ci sono molte ore di laboratorio, il luogo dove si costruisce la conoscenza e non semplicemente si applica, ma, soprattutto, si costruiscono le competenze, il “saper fare”. E dopo? Per continuare a studiare: si potrà accedere a tutte le facoltà universitarie; in genere sono preferite le facoltà di ingegneria e degli ambiti specifici relativi alle specializzazioni. Inoltre, si potrà accedere ai corsi di Formazione Tecnica Superiore, dove viene ancora più specializzato il profilo ottenuto con il diploma. Nel mondo del lavoro si può trovare sbocco professionale come tecnico intermedio alle dipendenze di aziende private; si può esercitare la libera professione, nei limiti consentiti dalle disposizioni vigenti, dopo un tirocinio e successivo esame di abilitazione; si possono occupare posti di insegnante tecnico-pratico nei laboratori e nei reparti di lavorazione delle scuole e degli istituti di istruzione tecnica. I NOSTRI PRINCIPI L’istituto tecnico GIULIO CESARE FALCO sulla base dei postulati espressi nei seguenti documenti: Costituzione Italiana art. 34 “La scuola è aperta a tutti […] I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.” Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, Capo II, Libertà, art.14 comma 1. “Ogni individuo ha diritto all’istruzione e all’accesso alla formazione professionale e continua” Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo art. 26 comma 2 “L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.” PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 6 Documento del Consiglio europeo straordinario di Lisbona 2000 “Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione rappresentano [..] un potenziale rilevante per l'occupazione. [..] un fattore di migliore concorrenzialità e di creazione di posti di lavoro. Per consentire alle persone che fanno il proprio ingresso sul mercato del lavoro di diventare soggetti attivi nell'economia della conoscenza, occorre che il loro livello d'istruzione sia sufficientemente elevato.” La Strategia Europa 2020: Istruzione e formazione “Incoraggiare la creatività e l'innovazione, inclusa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione e della formazione: occorre incoraggiare l'acquisizione di competenze trasversali da parte di tutti i cittadini e garantire il buon funzionamento del triangolo della conoscenza (istruzione/ricerca/innovazione). Occorre promuovere i partenariati tra il mondo imprenditoriale e gli istituti di formazione, e incoraggiare comunità di insegnamento più ampie, comprendenti rappresentanti della società civile e altre parti interessate”. basa la sua azione di formazione sui seguenti principi : La creazione di un ambiente sereno che favorisca l’integrazione di tutti gli studenti all’interno dell’istituzione scolastica, che faciliti il dialogo interculturale superando barriere ideologiche e che incoraggi il confronto tra culture diverse e la conoscenza reciproca; la realizzazione del diritto allo studio di tutti gli alunni nel rispetto della dignità dell’uomo, della libertà di pensiero, dell’uguaglianza e della solidarietà; la formazione degli studenti come persone e cittadini consapevoli con una solida cultura di base da realizzare attraverso l’insegnamento/apprendimento curricolare e le attività integrative promosse dalla scuola; la formazione di cittadini responsabili e rispettosi degli altri e dell’ambiente che li circonda; la formazione tecnico professionale degli studenti completa ed efficace grazie anche a percorsi formativi in ambito lavorativo. . PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 7 MISSION Finalità formative ANALISI DEL CONTESTO AMBIENTALE SCOLASTICO ED EXTRASCOLASTICO E LINEE GUIDA DELLA PROGETTAZIONE Il territorio Linee guida delle azioni della scuola CURRICOLO E PROGETTAZIONE DI ISTITUTO Cosa fa la scuola : pianificazione didattica secondo il curricolo per competenze Articolazione della progettualità d’istituto Nuovi strumenti per la didattica Criteri di valutazione ORGANIZZAZIONE DELL’O.F. E CRITERI DI IMPIEGO DELLE RISORSE UMANE E MATERIALI: SCELTE DI AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA Piano delle attività Organizzazione dell’orario/ organico Attività extracurriculari RELAZIONI CON GLI ALTRI SOGGETTI DEL TERRITORIO: Patto d’intesa con enti, associazioni, privati Patto di corresponsabilità/Regolamento di Istituto Attività di integrazione con il territorio SISTEMA ORGANIZZATIVO PER IL FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO. E L’ATTUAZIONE DEL POF: ATTIVIÀ DI FORMAZIONE CRITERI E STRUMENTI PER LA VALUTAZIONE DEL SISTEMA SCOLASTICO organigramma sistema interno delle responsabilità compiti delle funzioni strumentali piano per la formazione e l’aggiornamento del personale organizzazione del processo di monitoraggio/valutazione del POF e autovalutazione del sistema COME AUTOANALISI DI SISTEMA PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 8 1. La presentazione dell’ ISTITUTO 1.1 IL CONTESTO TERRITORIALE L' I.T. settore tecnologico "G.C. Falco" è ubicato nella città di Capua, un centro urbano notevole dell’entroterra campano che occupa, nella millenaria storia della Terra di Lavoro, un posto preminente per le sue qualità architettoniche, artistiche ed ambientali. Una straordinaria varietà di opere – che vanno dall’età romana all’Ottocento – punteggia. Infatti, il suo stratificato tessuto di palazzi e giardini, di chiese e conventi, di castelli e caserme, racchiuso in un’ampia ansa del fiume Volturno e in una possente misurazione bastionata cinque settecentesca. I primi abitanti, di origine etrusca, latina e longobarda, provenivano dalla Sicopoli, piccola città, eretta attorno al 841, presso le sorgenti di Triflisco su un’altura del monte Palombaro che domina la pianura campana e buona parte della vallata in cui scorre il Volturno. Abbandonata Sicopoli, a causa dei numerosi incendi che la rendevano non idonea alla difesa, la comunità fondò, nell’856, in appena due anni di lavoro, Capua nova ricordando così l’altra Capua, l’attuale S. Maria Capua Vetere. Nella struttura urbana di Capua si possono leggere l’impianto longobardo – che raggiunse il suo completo sviluppo viario ed edilizio tra la fine del secolo XI e la metà del seguente – e gli ampliamenti ed edificazioni dei successivi periodi di dominazione normanna (1062-1195), sveva (1196-1265) e angioina. Del primitivo nucleo longobardo va ricordata la torre campanaria eretta nell’aprile dell’861 dal conte Landone, accanto al palazzo episcopale e dalla Cattedrale (856 ca): il complesso, che i cronisti indicano come “Castrum Episcopii”, formava un nucleo fortificato ed un punto di difesa dei conti e vescovi capuani. Un documento di età angioina è il palazzo Fieramosca, un vero e proprio palinsesto di architettura con tracce di età longobarda e rinascimentale oltre che aggiunte ottocentesche. Del palazzo, sebbene siano difficilmente leggibili le originarie distribuzioni interne, sussistono tuttavia inequivocabili segni dell’antico splendore specie nei paramenti e nei particolari decorativi modellati nella pietra locale, un tufo pipernoide di colore grigio cenere. Il territorio ha una economia agricolo - industriale: accanto alle piccole, medie o grandi aziende agricole, di tipo prevalentemente lattiero-caseario, sorgono insediamenti industriali. Le Industrie che caratterizzano il territorio appartengono, non solo, al settore conserviero ma, numerose sono le industrie nel settore dell'elettronica e telecomunicazioni e della meccanica. Inoltre, lo sviluppo dell'industria aeronautica, la costruzione nell'immediato futuro di un interporto a Grazzanise, garantiscono il potenziamento del settore terziario e assicurano agli studenti ulteriori sbocchi occupazionali. Da sempre il bacino di utenza dell'Istituto Tecnico G.C. Falco è stato caratterizzato dalla consistente affluenza di alunni da una "pluralità" di Comuni: non sempre e non tutti limitrofi. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 9 Infatti il contesto territoriale di provenienza degli alunni dell'IT comprende (pur nelle variazioni succedutesi nel corso degli anni) mediamente 25 - 30 Comuni dislocati in una vasta zona i cui ideali "confini" comprendono: Mondragone, Sparanise, Vitulazio, Casapulla, Recale, Acerra, Aversa. 1.2 LA STORIA DELL'ISTITUTO L'IT "G.C. Falco" è nato nel 1972 come sezione staccata dell' ITIS " F. Giordani" di Caserta, con il solo indirizzo di Meccanica, per sostenere il processo di industrializzazione del Basso Volturno con prima sede in via Asilo Infantile. Nell'anno scolastico 1979/80, con il raggiungimento dell'autonomia, l’Istituto prese il nome dall'ingegnere militare capitano Giulio Cesare Falco. Venne, quindi, istituito l'indirizzo "Elettronica e Telecomunicazioni" per armonizzare l'offerta formativa con la domanda avanzata dalle industrie di settore presenti sul territorio e con le richieste della produzione industriale di tutti i settori che richiedeva l'automazione dei processi produttivi. Dall'anno scolastico 2003/2004 sono state attivate le specializzazioni di Termotecnica e Costruzioni Aeronautiche, per rispondere alle richieste occupazionale del territorio. Oggi sono presenti le seguenti specializzazioni: Meccanica, Meccatronica ed Energia Elettronica ed Elettrotecnica Trasporti e Logistica Chimica, Materiali e Biotecnologia Informatica e telecomunicazioni Dall'a.s.2004/2005 è in funzione anche la sede "Associata" in Grazzanise ubicata al secondo piano della Scuola Media “F. Gravante” dello stesso Comune. L’indirizzo attivato in questa sede è Trasporti e Logistica (Conduzione del mezzo). 1.3 I DIRIGENTI DELL’ISTITUTO Il primo Dirigente scolastico dell’istituto è stato l’ing. Rolando CUSANO a.s. 1979/80, successivamente si sono avuti i seguenti Dirigenti scolastici: prof. Francesco DE FRANCESCO a.s. 1980/81; prof. Filippo VERSO a.s.1981-82; l’Ing. Corrado LANDOLFI dall’a.s.1982/83 all’a.s. 1995/96; il Prof. Giancarlo MASSARO a.s. 1996/97; il prof. Pasquale TROIANIELLO dall’a.s. 1997/98 all’a.s. 1999/2000; il prof. Francesco Mario GIULIANO a.s. 2000/2001; la prof.ssa Lidia DE LUCIA dall’a.s. 2001/2002 all’a.s. 2003/2004; il prof. Francesco Mario GIULIANO dall’a.s. 2004/2005 all’a.s. 2011/2012 e il prof. Paolo TUTORE (nella foto ) dall’a.s. 2012/2013 ad oggi. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 10 1.4 CHI È GIULIO CESARE FALCO Scarne sono le notizie su Giulio Cesare Falco. Nativo di Capua, ingegnere militare di prim'ordine e cavaliere di Malta, valoroso ufficiale, fu al servizio di Carlo V, che seguì nella vittoriosa campagna delle Fiandre. Alla fine dei Cinquecento, un suo cospicuo lascito permise l'ampliamento del Monastero di S. Maria di Montevergine, in Capua. Stilando il suo testamento il 23 dicembre 1548, lasciava al monastero 120 ducati per costruire una cappella intitolata al suo casato. La cappella fu eretta nella chiesa di Montevergine. II monumento sepolcrale di Giulio Cesare Falco, risalente al 1611, fa ancora oggi bella mostra sotto il porticato del chiostro del Seminario Arcivescovile di Capua. 1.5 I DATI STORICI : LE ISCRIZIONI Il grafico fa emergere con estrema chiarezza come il trend di iscrizioni sia stato fino all’a. s. 2004-05 in crescendo (salvo che per l’a.s. 2003/04) per poi invertire la tendenza fino all’’a. s. 2012/13. Una netta ripresa, con una crescita delle iscrizioni, c’è stata nell’a.s. 2014/15 ad oggi. Trend storico delle iscrizioni I.T. "G.C. Falco" (sede centrale di Capua e sede associata di Grazzanise) 1600 1400 1200 1000 800 888 809 856 873 949 127212581248 1159 115711831179 1055 1055 1006 930 843 807 827 745 726 768 600 400 200 0 Il rinnovamento degli Istituti Tecnici (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3), partito dall’anno scolastico 2010/11 sta creando le premesse per il rilancio dell’Istruzione tecnica in quanto, come largamente condiviso, solo un’adeguata formazione tecnica dei giovani può assicurare al nostro Paese ed in particolare al nostro territorio un futuro di sviluppo e crescita. Come in passato gli istituti tecnici hanno fornito i quadri dirigenti e intermedi del sistema produttivo, del settore dei servizi e dell’amministrazione pubblica, si legge nelle Linee Guida dei tecnici, così PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 11 oggi è indispensabile il loro apporto in un momento in cui il progresso scientifico e tecnologico richiede “menti d’opera” con una specializzazione sempre più raffinata, soprattutto in Italia, dove c’è una forte attitudine manifatturiera. Agli istituti tecnici è affidato il compito di far acquisire agli studenti non solo le competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche le capacità di comprensione e di applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della tecnica continuamente produce. I percorsi degli istituti tecnici, infatti, sono connotati da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’U.E., costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. Tale base ha l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 12 2. Le risorse 2.1 LE RISORSE UMANE E PROFESSIONALI A capo dell’organizzazione scolastica il Dirigente Scolastico. La scuola è, però, una struttura molto complessa, ricca di esigenze, di aspettative, di idee e di problematiche, perché una persona sola se ne possa fare carico interamente. Ecco, perché, accanto al Dirigente c’è un vasto tessuto di collaborazioni: un gruppo di persone che condividono il progetto generale e contribuiscono alla sua realizzazione. ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 13 FUNZIONIGRAMMA/MANSIONARIO DIRIGENTE SCOLASTICO Assicura, come per Legge, la gestione unitaria dell’ Istituto. E’ legale rappresentante dell’ Istituto. E’ responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali. E’ responsabile dei risultati del servizio. E’ titolare delle relazioni sindacali a livello di Istituto. Ha autonomi poteri di direzione e coordinamento. Organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità. Promuove tutti gli interventi necessari per assicurare la qualità dei processi formativi, la collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio, l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni. CONSIGLIO D’ISTITUTO E’ organo a carattere rappresentativo (in quanto formato dai Rappresentanti delle varie componenti dell’Istituto (Docenti, personale A.T.A., Alunni, Genitori degli Alunni) e dal D.S. previsto dal T.U. 297/1994 (art.10) e dal DPR 275/1999 E’ Organo deliberativo che: Elabora ed adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento Delibera il Bilancio preventivo ed il Conto consuntivo Dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento amministrativo e didattico dell’Istituto Adotta il Regolamento d’Istituto Delibera in merito all’acquisto, rinnovo o conservazione delle attrezzature tecnicoscientifiche, delle dotazioni librarie e dei materiali di consumo per le esercitazioni Delibera in materia di adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze ambientali Delibera in tema di Programmazione delle attività extrascolastiche Indica i criteri generali in ordine alla formazione delle Classi ed all’assegnazione dei docenti alle Classi, all’adattamento dell’orario delle lezioni Esprime parere sull’andamento generale, didattico e amministrativo, dell’istituto Esercita le funzioni 8ex art.276 T.U. ) in materia di sperimentazione ed aggiornamento Adotta il P.O.F. elaborato e deliberato dal Collegio Docenti GIUNTA ESECUTIVA E’ Organo Collegiale previsto e disciplinato dal T.U. 297/1994 Predispone il Bilancio preventivo ed il conto consuntivo Prepara i lavori del Consiglio d’Istituto Cura l’esecuzione delle delibere del Consiglio d’Istituto STAFF DI PRESIDENZA In attuazione della legge 107 del 13 luglio 2015 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione) i docenti che fanno parte dello STAFF sono scelti dal Dirigente Scolastico. Questi sono in stretto contatto con il Capo d’Istituto e offrono la loro collaborazione secondo modalità stabilite e concordate. Fanno parte dello STAFF anche le Funzioni Strumentali che, però, sono scelte dal Collegio dei Docenti. COLLABORATORI PER LA GESTIONE GENERALE DELL’ISTITUTO: 1. Docente collaboratore sede centrale con compiti di coadiuvamento nella gestione globale dell’istituto Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge le seguenti principali mansioni: a) Sostituisce il D.S. in caso di assenza o di impedimento b) Supporta nella gestione complessiva della sede scolastica c) Controlla il regolare funzionamento delle attività didattiche d) Coordina le attività fra docenti e D.S. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 14 e) Cura la formazione classi (tenuto conto dei criteri deliberati dal Collegio docenti, dal POF e secondo le indicazioni del Dirigente scolastico). f) Prepara, insieme all’altro collaboratore, i lavori dei Consigli di classe e degli scrutini. g) Predispone Ordini di servizio e Circolari h) Controlla l’applicazione del Regolamento d’Istituto. i) Formula l’O. d. G del Collegio dei Docenti e verbalizza le sedute. j) Coordina gli Assistenti Tecnici d’intesa con il DSGA. k) Dispone per la sostituzione degli insegnanti assenti; concede i permessi orari e dispone Ordine di servizio per il recupero degli stessi l) Collabora per le attività di Orientamento m) Gestisce i permessi di entrata posticipata e di uscita anticipata degli alunni n) Tiene le relazioni con il personale scolastico, con le famiglie, con gli alunni o) Collabora e si coordina con l’altro Collaboratore e con il Collaboratore della sede associata Inoltre affianca il D.S. nei seguenti compiti: Intervento nelle assemblee studentesche di Istituto, quando i normali organi preposti all´ordinato svolgimento delle stesse (presidente o comitato studentesco) non siano manifestamente in grado di provvedere in proposito. Definizione della programmazione annuale. Coordinamento relativo alle attività legate alle statistiche (Provincia, Regione, ecc.). Controllo procedure inerenti gli Esami di stato. Controllo assenza del personale docente 2. Docente collaboratore sede centrale con compiti di coadiuvamento nella gestione globale dell’istituto Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge le seguenti principali mansioni: a) Sostituisce ili Dirigente Scolastico assente in caso di assenza dell’altro collaboratore b) Controlla i registri di classe, i verbali dei consigli di classe e di dipartimento. c) Raccoglie e sistema i materiali didattici prodotti dai docenti e dagli alunni. d) Tiene le relazioni con il personale scolastico, con le famiglie, con gli alunni e) Funge da segretario nelle riunioni dello STAFF e, nel caso di assenza del D.S., assume la presidenza della Riunione. f) Prepara, insieme all’altro collaboratore, i lavori dei Consigli di classe e degli scrutini. g) Si raccorda con i Coordinatori di classe. h) Controlla l’applicazione del Regolamento d’Istituto. i) Collabora e si coordina con l’altro Collaboratore e con il Collaboratore della sede associata j) Organizza e gestisce tutte le procedure dirette a conservare e migliorare lo standard di qualità della scuola, già certificata, in osservanza del manuale predisposto; k) Si rapporta con il POLO QUALITA’ di Napoli, redige il Manuale della Qualità e le procedure, attua e coordina le modalità e gli strumenti di monitoraggio e valutazione / autovalutazione delle attività dell’Istituto (COMETA). l) cura il rapporto della scuola con le aziende e i contesti lavorativi del territorio per favorire progetti di alternanza scuola-lavoro m) Collabora per la progettazione delle seguenti attività: Progetti PON- POR Aree a Rischio etc. Inoltre affianca il D.S. nei seguenti compiti: Intervento nelle assemblee studentesche di Istituto, quando i normali organi preposti all´ordinato svolgimento delle stesse (presidente o comitato studentesco) non siano manifestamente in grado di provvedere in proposito. Definizione della programmazione annuale. 3. Docente collaboratore sede associata Grazzanise con compiti di coadiuvamento nella gestione globale dell’istituto Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge le seguenti mansioni: PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 15 a) Coordina e gestisce l’organizzazione della sede associata: sostituzione dei docenti assenti, permessi agli alunni fuori orario (ritardi, uscite anticipate), informativa alle famiglie; vigilanza entrata e uscita alunni b) Coordina e gestisce il personale (controllo della presenza del personale, tenuta dei registri di firma e custodia dei registri di classe e dei docenti) c) Coordina e gestisce le attività didattiche d) Si rapporta con l’utenza e) Si rapporta con la Dirigenza dell’Istituto, con i Collaboratori della sede centrale e con gli uffici di segreteria f) Si rapporta con l’Ente Locale g) Coordina e supervisiona in materia di tutela dei dati personali sensibili relativamente agli alunni ed ai lavoratori del plesso h) Coordina e sorveglia sull’attuazione, nel plesso, della normativa di igiene e sicurezza sul lavoro e delle relative disposizioni dell’Istituto i) Controlla l’applicazione del Regolamento d’Istituto COLLABORATORE PREPOSTO ALLE COMUNICAZIONI ISTITUZIONALI E AL SITO WEB Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge le seguenti mansioni: Cura la manutenzione e l’aggiornamento del sito promuovendone l’utilizzo da parte dei Docenti e degli altri Operatori scolastici, degli alunni e delle famiglie; Gestisce il portale attraverso l'inserimento, in tempo reale, di materiale (Piano dell'Offerta Formativa , modulistica , giornalino scolastico, ecc…) Aggiorna l'Home page e l'area news Si relaziona con le Funzioni Strumentali e con gli altri collaboratori Si rapporta con il DSGA e gli uffici di segreteria COLLABORATORI PER IL CONTRASTO DISPERSIONE SCOLASTICA Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolgono le seguenti mansioni: Promuovono interventi connessi alla prevenzione degli abbandoni e della dispersione scolastica Rilevano situazioni di disagio e/o di difficoltà di studio e propone modalità/strategie di prevenzione/soluzione Predispongono iniziative di sostegno/recupero e di valorizzazione delle eccellenze finalizzate al potenziamento della qualità dell’istruzione Raccolgono e scambiano informazioni riguardo a situazioni di disadattamento/disagio, problemi di studio/apprendimento, svantaggio, disabilità, lavorando a stretto contatto con i colleghi Partecipano ad azioni di formazione – informazione riguardanti l’area Si relazionano con le Funzioni Strumentali e con gli altri collaboratori COLLABORATORE PER LA STESURA DEGLI ORARI SCOLASTICI E LA GESTIONE DELLA SICUREZZA Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge le seguenti mansioni: Compila, con la supervisione del D.S., l’orario scolastico dei docenti Cura gli elenchi degli alunni dei Corsi di Recupero ed elabora l’orario dei Corsi Presiede all’organizzazione logistica dell’intero Istituto (strutture, strumentazioni, arredi, materiali didattici) controllando e richiedendo materiali ed interventi a garanzia della sicurezza. Cura la rilevazione di problematiche della sicurezza nei luoghi di lavoro in stretto rapporto con il RSPP. Coordina (annualmente) le attività di formazione del personale e degli alunni in materia di sicurezza. Assicura e promuove la cultura della Sicurezza nei luoghi di lavoro predisponendo ed organizzando in stretto rapporto con il RSPP (annualmente) prove simulate di emergenza. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 16 Relaziona al DS sulle eventuali inosservanze delle disposizioni in materia di sicurezza da parte degli operatori scolastici e degli allievi Collabora in generale con il Dirigente Scolastico in relazione ai problemi di sicurezza nella scuola e nella segnalazione delle problematicità all’Ente proprietario. COLLABORATORE PER LA CURA DEGLI ASPETTI GIURIDICI, AFFARI LEGALI E CONTENZIOSI Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge le seguenti mansioni: Presiede la Commissione Elettorale Organizza e gestisce le votazioni degli OO.CC Cura gli aspetti giuridici e i contenziosi dell’Istituto FUNZIONI STRUMENTALI Le Funzioni Strumentali al P.O.F. hanno compiti di coordinamento delle attività curricolari e extra curricolari, di valutazione del sistema e di consulenza pedagogica. Gli incarichi di "Funzione strumentale" sono conferiti dal Dirigente Scolastico, su delibera del Collegio dei Docenti, ad inizio anno scolastico, sulla base delle esigenze rilevate. I docenti incaricati devono avere : capacità di coordinamento e organizzative; capacità relazionali e disponibilità a svolgere la funzione in orario aggiuntivo Disponibilità all’ascolto delle problematiche rilevate dai colleghi e capacità di prospettare soluzioni efficaci Capacità di approcciarsi alla realtà specifica dell’Istituto e all’organizzazione scolastica Essi, inoltre, hanno l'obbligo di: partecipare alle riunioni interne o esterne di propria competenza; collaborare tra loro nonché con le varie componenti dell'istituzione al fine di migliorare la qualità del servizio scolastico; svolgere il proprio incarico in ore libere da impegni di servizio non essendo prevista alcuna riduzione dell'orario per la funzione svolta; presentare al Collegio dei Docenti, a conclusione dell'anno scolastico, in sede di verifica delle attività del P.O. F., apposita relazione scritta sulle attività svolte e sui risultati ottenuti. Gli ambiti specifici sono : 1. Gestione del POF e coordinamento didattico 2. Orientamento in ingresso, in itinere e in uscita 3. Supporto per il Piano di Digitalizzazione e sostegno informatico docenti 4. Supporto Studenti 1. Gestione del POF e coordinamento didattico Il Docente preposto a questa area: Elabora, cura la revisione e l’integrazione del POF Cura il coordinamento, il monitoraggio e la valutazione delle attività del POF Aggiorna e integra il POF ed i documenti fondamentali ad esso collegati Coordina le attività e collabora con il Dirigente Scolastico e con gli altri componenti dello STAFF Valorizza, pubblicizza e fa divulgare il POF anche attraverso il sito Web d’Istituto Opera in sinergia con le altre F.S., i referenti dei singoli progetti, i direttori dei dipartimenti e i responsabili delle commissioni Raccoglie informazioni sui bisogni formativi/esigenze/grado di soddisfazione dei docenti Cura il coordinamento didattico delle attività curriculari Relaziona al Collegio Docenti sulle attività svolte e formula proposte di miglioramento nel Nucleo di autovalutazione 2. Orientamento in ingresso, in itinere e in uscita Il Docente preposto a questa area che si interessa dell’orientamento in ingresso e in itinere: Pianifica, organizza e attua il monitoraggio delle attività di accoglienza e orientamento PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 17 Organizza incontri tra la scuola e le famiglie degli studenti delle classi prime per favorire la conoscenza della nuova realtà scolastica Progetta, pianifica, organizza e cura l’attuazione delle attività di orientamento degli studenti delle scuole medie del territorio Gestisce i rapporti con i referenti per l’Orientamento delle Scuole Secondarie di 1° grado Attua le diverse attività di promozione della Scuola sul territorio anche attraverso il sito Web della scuola. Si relaziona con le altre Funzioni Strumentali e con i componenti dello STAFF. Predispone e cura l’archiviazione dei materiali per l’analisi degli esiti delle attività di orientamento Relaziona al Collegio Docenti sulle attività svolte e formula proposte di miglioramento nel Nucleo di Autovalutazione Il Docente preposto a questa area che si interessa dell’orientamento in uscita: Assicura la progettazione di una serie di interventi finalizzati all’orientamento dei giovani, inteso come processo formativo e insieme informativo per lo sviluppo delle capacità decisionali e per il consolidamento dell’autonomia critica, qualità indispensabili per scelte successive autonome, responsabili e coerenti. Progetta, pianifica, organizza e cura l’attuazione delle attività di orientamento universitario degli studenti delle Classi Quinte. Assicura il raccordo con Istituzioni (Regione, Provincia, Comune, altre scuole), agenzie di formazione, associazioni, cooperative Sociali, consorzi, Università e mondo del lavoro per verificare i bisogni formativi e occupazionali. Si relaziona con le altre Funzioni Strumentali e con i componenti dello STAFF. Relaziona al Collegio Docenti sulle attività svolte e formula proposte di miglioramento nel Nucleo di Autovalutazione 3. Supporto per il Piano di Digitalizzazione e sostegno informatico docenti Il Docente preposto a questa area: Promuove e coordina l’utilizzo delle tecnologie informatiche nell’attività didattica e nel funzionamento della scuola Favorisce l’accesso all’informazione in rete informatica da parte dei Docenti e la realizzazione di un archivio di facile consultazione di siti di interesse didattico e di materiali e sussidi. Diffonde materiale informativo e didattico relativo alle nuove tecnologie Relaziona al DS e alla Segreteria d’Istituto per eventuali guasti riscontrati nei PC presenti in sala docenti, nelle aule multimediali e/o alle LIM, chiedendo l’intervento dei tecnici individuati dall’Istituto Relaziona al Collegio Docenti sulle attività svolte e formula proposte di miglioramento nel Nucleo di autovalutazione 4. Supporto Studenti Il Docente preposto a questa area: Assicura la puntuale informazione a tutti gli studenti delle attività e delle iniziative del POF, promuovendone la più ampia partecipazione nel rispetto dei bisogni individuali, delle attitudini e degli interessi Collabora con gli studenti supportandoli in tutte le attività e iniziative, soprattutto responsabilizzando i rappresentanti di classe e d’istituto nello svolgimento delle loro funzioni Assicura il coordinamento e il monitoraggio delle attività extracurriculari di ampliamento dell’offerta formativa previste nel POF, in stretta collaborazione con i referenti dei progetti e con il Docente assegnatario della funzione strumentale per la realizzazione, il monitoraggio e la valutazione del POF Raccolta delle proposte dei Consigli di Interclasse e Classe ed elaborazione del Piano Annuale delle visite guidate, dei viaggi d’istruzione e delle uscite didattiche da sottoporre all’approvazione del Collegio dei Docenti. Organizza, coordina e gestisce viaggi d’istruzione, visite guidate e uscite didattiche PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 18 Cura la pubblicizzazione esterna delle iniziative e delle attività della scuola e i rapporti con i mass-media e le Agenzie di Comunicazione in accordo con le altre Funzioni Strumentali Relaziona al Collegio Docenti sulle attività svolte e formula proposte di miglioramento nel Nucleo di autovalutazione NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE Il Nucleo di Autovalutazione è costituito da: Dirigente Scolastico, DSGA, STAFF di Presidenza, Presidente Consiglio d’Istituto, Rappresentante alunni e svolge le seguenti mansioni: Promuove una valutazione sull’andamento del sistema “Scuola” da parte di tutte le sue componenti, sia attraverso una seria riflessione sul proprio operato, sia utilizzando idonei strumenti qualitativi e quantitativi. Riscontra la congruenza tra risultati attesi e risultati effettivi. Somministra ed esamina i risultati del software “Cometa” e compila il RAV Recepisce il grado di soddisfazione o insoddisfazione che genitori, studenti e docenti hanno del servizio scolastico. Favorisce un miglioramento continuo nei processi chiave sul piano didattico, organizzativo e gestionale, stilando un piano di miglioramento Sottopone l’approvazione del piano di miglioramento agli organi decisionali ALTRE FIGURE DI GESTIONE: RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge le seguenti mansioni: Presiede all’organizzazione logistica dell’intero Istituto (strutture, strumentazioni, arredi, materiali didattici) controllando e richiedendo materiali ed interventi a garanzia della sicurezza. Cura la rilevazione di problematiche della sicurezza nei luoghi di lavoro. Coordina e promuove (annualmente) le attività di formazione del personale e degli alunni in materia di sicurezza. Promuove la cultura della Sicurezza nei luoghi di lavoro predisponendo ed organizzando (annualmente) prove simulate di emergenza. MEDICO COMPETENTE PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA Gli obblighi del Medico Competente, elencati dall’art. 25 D.Lgs 81/2008, sono i seguenti: Collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il Servizio di Prevenzione e Protezione riguardo la valutazione dei rischi e la programmazione della sorveglianza sanitaria. Predisposizione di misure per la tutela della salute e dell’integrità psico-fisica. Formazione ed informazione ai lavoratori per la parte di competenza all’organizzazione del servizio di primo soccorso. Programmazione ed effettuazione della sorveglianza sanitaria in funzione dei rischi specifici individuati nel DVR, registrando gli esiti di tale attività sull’apposita cartella sanitaria e di rischio del lavoratore che, alla cessazione dell’incarico, andrà consegnata al dirigente scolastico con la documentazione sanitaria raccolta. Informazione ai lavoratori circa il significato della sorveglianza sanitaria e al lavoratore interessato dei risultati della sorveglianza sanitaria. Rilascio di una copia della cartella sanitaria e di rischio al lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria, a conclusione del suo rapporto di lavoro. Comunica, in occasione di specifiche riunioni, al D.S., al R.S.P.P. e al R.L.S. gli esiti della sorveglianza sanitaria effettuata, ai fini della predisposizione di precise misure a tutela del lavoratore. Sopralluogo negli ambienti di lavoro almeno una volta all’anno. RESPONSABILE DEL FUMO Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge le seguenti mansioni: vigila sulla corretta apposizione dei cartelli informativi, da collocarsi in posizione ben visibile in tutti i luoghi ove vige il divieto di fumo. Vigila sull’osservanza del divieto, procede alla contestazione delle infrazioni e le verbalizza. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 19 RESPONSABILE VIGILANZA ALUNNI Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge le seguenti mansioni: Firma e controlla i permessi di entrata e uscita degli alunni, annotandoli su un apposito registro Vigila sugli spazi comuni e prende provvedimenti se vede circolare alunni sprovvisti di cartellino classe o fuori dall’orario consentito Controlla i registri classe per rilevare le note disciplinari degli alunni. Annota sui registri di classe i provvedimenti previsti dal Regolamento d’Istituto in caso di assenze di massa Vigila sullo stato di conservazione delle aule e dei laboratori segnala al Dirigente eventuali danni riscontrati Collabora con i collaboratori per la gestione organizzativa per la sostituzione dei docenti assenti, per i permessi degli alunni fuori orario (ritardi, uscite anticipate, informativa alle famiglie dopo il terzo ritardo),per la vigilanza in entrata e in uscita degli alunni, per i rapporti con persone provenienti dall´esterno e per l’organizzazione e la vigilanza durante le attività pomeridiane. R.S.U. Le R.S.U. sono rappresentanti dei lavoratori della scuola eletti ogni tre anni sulla base di liste presentate in ogni Istituto dalle organizzazioni sindacali. Vengono elette da tutti i lavoratori della scuola. L'obiettivo delle RSU è consentire un equilibrio dei poteri decisionali fra lavoratori e Dirigente Scolastico. AREA FORMATIVA E DIDATTICA COLLEGIO DOCENTI : E’ Organo Collegiale deliberante e propositivo previsto dal T.U.297/1994 composto da tutti i Docenti ( a tempo indeterminato e a tempo determinato ) in servizio nell’Istituto. Ne fanno altresì parte i Docenti di Sostegno che ai sensi dell’art.315/5° co. (T.U.) assumono la contitolarità di Classi dell’Istituto – E’ presieduto dal Dirigente Scolastico Ha competenze in materia di funzionamento didattico dell’Istituto, ai sensi dell’art.7/2° co. del T.U. 297/1994 , e DPR 275/1999 (Reg. Autonomia) quali : Cura la programmazione dell’azione educativa anche al fine di adeguare (…) i programmi di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali ed al fine di favorire il coordinamento interdisciplinare Formula proposte al D.S. per la formazione , la composizione delle classi e l’assegnazione ad esse dei Docenti Formula proposte nella formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle altre attività scolastiche, nel rispetto dei criteri generali indicati dal Consiglio d’Istituto Delibera, ai fini della valutazione degli alunni ed unitamente per tutte le classi, la suddivisione dell’A. S. in due o tre periodi. Provvede all’adozione dei libri di testo , sentiti i Consigli di Classe Adotta o promuove, nell’ambito delle proprie competenze, iniziative di sperimentazione Promuove iniziative di aggiornamento dei Docenti dell’Istituto Elabora e delibera il P.O.F. Elegge i componenti del Comitato per la valutazione del servizio del personale Docente Elegge le Funzioni Strumentali DIPARTIMENTI DISCIPLINARI I Dipartimenti, formati dai docenti di un'area disciplinare, costituiscono la principale articolazione progettuale ed organizzativa del Collegio dei Docenti. Ciascun dipartimento è suddiviso a sua volta in sottogruppi facenti riferimento alle diverse discipline, separate, in taluni casi, tra biennio e triennio. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 20 COMPITI Programmazione generale: individuazione dei contenuti disciplinari essenziali, specificati all'interno del curricolo biennale e triennale, comuni a tutti gli indirizzi e specifici di ciascun indirizzo, anche alla luce delle novità introdotte dal Riordino dell’Istruzione Superiore. Individuazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze ( disciplinari e trasversali) in uscita nei due bienni e nel monoennio, in relazione a ciascun anno scolastico e a ogni indirizzo. Definizione dei criteri di valutazione ( griglie di valutazione ) e modalità di verifica: attività di progettazione e coordinamento per lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni. Eventuale progettazione di interventi di prevenzione dell'insuccesso scolastico e personale, di recupero e di approfondimento per lo sviluppo delle eccellenze ( es. partecipazione ad Olimpiadi Disciplinari ). Attività di coordinamento nell'adozione dei libri di testo comuni a più corsi dello stesso indirizzo, considerate le competenze deliberative del Consiglio di Classe e del Collegio Docenti. ORGANIZZAZIONE Il Collegio docenti dell’Istituto è articolato in 8 dipartimenti disciplinari: letterario-umanistico, in cui confluiscono le seguenti discipline: lingua e letteratura italiana, storia, geografia, inglese, diritto, religione, scienze motorie scienze-integrate in cui confluiscono le seguenti discipline: chimica, fisica, scienze della terra e biologia matematica , in cui confluiscono le seguenti discipline: matematica ,tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica meccanica, meccatronica ed energia , in cui confluiscono le seguenti discipline: meccanica, macchine ed energia, sistemi ed automazione, tecnologia meccanica di processo e di prodotto, disegno, progettazione ed organizzazione industriale, scienze e tecnologie applicate. elettronica – elettrotecnica, in cui confluiscono le seguenti discipline: tecnologie informatiche, scienze e tecnologie applicate, tecnologie, progettazione di sistemi elettronici ed elettrici, elettronica ed elettrotecnica, sistemi automatici, elettrotecnica e telecomunicazioni, tecnologia disegno e progettazione. trasporti e logistica, in cui confluiscono le seguenti discipline: art. costruzione del mezzo scienze e tecnologie applicate, struttura, costruzione sistemi ed impianti del mezzo aereo, meccanica, macchine e sistemi propulsivi, logistica; art. conduzione del mezzo scienza della navigazione, struttura e costruzione del mezzo aereo, meccanica e macchine, logistica informatica e telecomunicazioni in cui confluiscono i docenti di scienze e tecnologie applicate, tecnologie e prog. di sistemi informatici e di telec., sistemi e reti, gestione progetto, organiz. d’impresa, informatica, telecomunicazione. sostegno, in cui confluiscono tutti i docenti di sostegno I Dipartimenti, nel rispetto delle indicazioni ministeriali e dei criteri fissati dal Collegio dei Docenti, definiscono la programmazione didattica, esplicitando gli obiettivi delle singole discipline per le classi parallele di ogni corso. I Consigli di Classe, nel rispetto dei criteri fissati dal Collegio dei Docenti e dai Dipartimenti, adattano gli obiettivi disciplinari alla classe e individuano gli obiettivi comuni e trasversali. I docenti, a livello di Consiglio di Classe, adattano la programmazione alla specifica situazione, coerentemente con quanto stabilito a livello di Dipartimento. COORDINATORE DIPARTIMENTALE Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge le seguenti mansioni: Presiede le riunioni del Dipartimento programmate dal Piano annuale delle attività e convoca eventuali riunioni straordinarie. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 21 Coordina le attività inerenti gli aspetti didattici e metodologici e cura la programmazione disciplinare e interdisciplinare alla luce delle novità introdotte dal Riordino dell’Istruzione Superiore. Cura la redazione del verbale di ciascuna seduta che deve essere consegnato al Dirigente Scolastico utilizzando l’apposito modello. Cura la stesura della documentazione prodotta dal Dipartimento e la predispone in formato elettronico ( es. griglie di valutazione ), con consegna di una copia al Dirigente Scolastico e a tutti i docenti del Dipartimento. Partecipa alle riunioni dei Coordinatori dei Dipartimenti convocate dal Dirigente Scolastico. Propone, sentiti tutti i docenti del Dipartimento, gli acquisti dei materiali e/o delle attrezzature necessarie alla didattica. Relaziona al Collegio Docenti sulle proposte di scelta dei nuovi libri di testo Tiene continui contatti con le Funzioni Strumentali e con il D.S. COORDINATORE DI CLASSE Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge le seguenti funzioni: 1. In rapporto agli allievi Individua e segnala alla presidenza e agli uffici di segreteria i casi di allievi che hanno numerosi ritardi c/o assenze e frequentano saltuariamente le lezioni; controlla che le giustifiche delle assenze siano regolarmente presentate dagli allievi e registrate sul diario di classe; rileva le situazioni negative nel profitto al fine di consentire al consiglio di classe di focalizzare meglio i casi che necessiteranno di interventi didattici educativi integrativi (IDEI) e i casi di disagio da segnalare all'apposita Funzione strumentale; spiega agli allievi l'importanza di trasmettere ai propri genitori le comunicazioni della scuola ed accerta che le stesse effettivamente arrivino a destinazione; dopo ogni riunione del consiglio, riferisce agli alunni la valutazione complessiva riportata e li avverte dei problemi, singoli e di classe, eventualmente riscontrati raccoglie le proposte e le adesioni alle visite guidate nei tempi fissati acquisendo, per iscritto, la disponibilità dei docenti accompagnatori. 2. In rapporto ai docenti: svolge la funzione di coordinatore della programmazione di classe, presiede le riunioni dei consigli di classe all'uopo convocate in assenza del Dirigente; provvede alle necessarie verbalizzazioni o, nel caso in cui presiede le riunioni si assicura di tale adempimento venga espletato da un docente del C.d.C. da lui individuato; coordina le proposte di attivazione degli IDEI; coordina le attività relative all'insegnamento sperimentale di Cittadinanza e Costituzione; cura in particolare che le deliberazioni degli OO.CC. in merito agli obiettivi educativi, ai metodi di verifica ed ai criteri di valutazione siano osservate da tutti i componenti; raccoglie le proposte di nuova adozione dei libri di testo e redige l'elenco completo degli stessi per l'a.s. successivo. propone riunioni straordinarie del consiglio di classe. 3. In rapporto alle famiglie degli allievi: prende gli opportuni contatti con i genitori nei casi che necessitano dell' intervento della famiglia; sollecita e coordina il dialogo con le famiglie degli studenti, assicurando la corretta comunicazione di tutte le attività promosse dalla scuola e dal consiglio di classe; guida le assemblee di classe dei genitori; coordina e presiede gli incontri con i genitori per: l'elezione della componente genitori in seno ai Consigli di Classe; la consegna del Patto di Corresponsabilità: la consegna del pagellino relativo agli esiti del primo trimestre; Cura la comunicazione relativa agli esiti negativi (non promozione) e giudizio sospeso. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 22 4. In rapporto al coordinamento didattico: cura l'attività di somministrazione dei test d' ingresso, di uscita e delle simulazioni delle prove in vista degli Esami di Stato nelle classi terminali, facendo in modo che la somministrazione avvenga nei tempi e nei modi previsti dalle disposizioni impartite e dalle decisioni del Consiglio di Classe; coordina l'analisi dei risultati dei test e delle simulazioni da parte del Consiglio di Classe provvede alla divulgazione dei materiali da utilizzare nel lavoro di programmazione didattica; cura la stesura del documento del consiglio delle classi quinte per gli Esami di Stato. 5. In rapporto alla Dirigenza della scuola: è referente rispetto alla Dirigenza ( dirigente scolastico e collaboratori ) e mantiene rapporti di collaborazione con i coordinatori dipartimentali, con i docenti responsabili di funzioni strumentali e con gli altri docenti referenti RESPONSABILE DELLA BIBLIOTECA Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge le seguenti mansioni: Assume la responsabilità di quanto è in dotazione della Biblioteca aggiornando l’inventario dei libri e di quant’altro è in dotazione. Predispone e pubblicizza (anche sul sito Web della Scuola) il calendario e l’orario di accesso diretto alla Biblioteca dell’utenza; le modalità di concessione in comodato e di restituzione dei libri. Incentiva gli alunni alla lettura grazie al progetto “SCEGLI UN LIBRO E … RACCONTA” Organizza le modalità di richiesta e di sollecito alla restituzione dei libri. Cura l’informatizzazione della Biblioteca (elenco dei libri in dotazione) Pubblicizza la consistenza dei libri in dotazione alla Biblioteca con elenchi cartacei (per gli utenti interni) e rende disponibile , tale risorsa, anche sul sito Web di Istituto. Rendiconta a fine anno sulla movimentazione dei libri dati in comodato d’uso curandone il recupero presso gli utenti utilizzatori. RESPONSABILE DI LABORATORIO Su designazione del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, assume funzione di sub consegnatario dei beni e svolge le seguenti mansioni: Coordina e promuove le varie iniziative attinenti alla funzione del laboratorio: orari di utilizzazione, segnalazione guasti; Cura il rispetto del Regolamento interno di laboratorio e quello d’Istituto. Controlla e verifica il materiale esistente e segnala eventuali necessità di riparazioni o di acquisti per sostituzioni Cura i rapporti con il D.S., il D.S.G.A. e l’Ufficio Tecnico per l’acquisto di materiali e strumenti (nuovi o in sostituzione) per il miglior funzionamento dei Laboratori. Cura i rapporti con il Responsabile della Sicurezza. Pubblicizza, all’interno dell’Istituto, le potenziali attività laboratoriali per la fruibilità del Laboratorio per attività interdisciplinari o pluridisciplinari. Collabora alla pubblicizzazione dei Laboratori all’esterno. RESPONSABILE DELL’UFFICIO TECNICO Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge le seguenti mansioni: sostiene la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici. cura il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica, nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente COMITATO DI VALUTAZIONE Il Comitato di Valutazione, secondo la normativa 107/2015, ha una durata di tre anni scolastici, è presieduto dal Dirigente Scolastico ed è costituito dai seguenti componenti: tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal Collegio dei docenti e uno dal Consiglio di istituto; un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, scelti dal consiglio di istituto; PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 23 un componente esterno individuato dall'Ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici e dirigenti tecnici. Esso ha i seguenti compiti: Individua i criteri per la valorizzazione dei docenti i quali dovranno essere desunti sulla base di quanto indicato nella nuova normativa Esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il personale docente ed educativo. Per lo svolgimento di tale compito l’organo è composto dal dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti previsti nel comma 2 dell’art.11 e si integra con la partecipazione del docente cui sono affidate le funzioni di tutor il quale dovrà presentare un’istruttoria Valuta il servizio di cui all’art.448 (Valutazione del servizio del personale docente) su richiesta dell’interessato, previa relazione del dirigente scolastico, ed esercita le competenze per la riabilitazione del personale docente, di cui all’art.501 (Riabilitazione). Per queste due fattispecie il comitato opera con la presenza dei genitori e degli studenti, salvo che la valutazione del docente riguardi un membro del comitato che verrà sostituito dal consiglio di istituto. TUTOR PER DOCENTI NEO IMMESSI IN RUOLO Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge le seguenti mansioni: sollecita la partecipazione attiva e critica del discente, realizza un ambiente learning aperto e flessibile ai bisogni del formando, costruisce percorsi formativi autonomi e individualizzati, sollecita all’uso delle nuove tecnologie, si coordina con il referente di dipartimento disciplinare. REFERENTE DI ATTIVITÀ E/O PROGETTI Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge le seguenti mansioni: Predispone la progettazione inerente il Progetto /Attività da sottoporre al Collegio Docenti per l’approvazione come proposta di ampliamento dell’Offerta Formativa dell’Istituto. Relaziona al Collegio Docenti sulla validità ed efficacia (ricaduta didattica-formativa) del progetto/attività proposto impegnandosi al raggiungimento di obiettivi misurabili e prestabiliti. Assume la responsabilità diretta dell’attuazione e del buon esito del progetto / attività. Si relaziona con il DS, col DSGA e gli Uffici intermedi , qualora necessitasse, per il buon esito del Progetto/Attività. Si attiva alle azioni di documentazione, comunicazione interna e pubblicizzazione esterna (anche attraverso l’utilizzo del sito Web della scuola) del Progetto/Attività. Predispone una relazione finale da sottoporre all’approvazione del Collegio Docenti. Cura la rendicontazione conclusiva, nonché la scheda di rilevazione di attuazione del progetto e di monitoraggio di gradimento /miglioramento del progetto da parte degli utenti. GRUPPO DI LAVORO PER L'INCLUSIONE SCOLASTICA: GLHI e GLI Il Gruppo di Lavoro Handicap d’Istituto (GLHI), previsto dall’art.15, comma 2, della Legge 104/92, è costituito da: - Dirigente Scolastico, che lo presiede, o suo delegato; - rappresentante dell’U.V.M.D. della ASL; - rappresentante dell’Ente Locale per le politiche scolastiche e sociali; - rappresentante dell’Ambito territoriale del Piano sociale di zona; - rappresentante dei docenti curriculari di classi in cui sono presenti alunni disabili; - rappresentante dei docenti di sostegno; - rappresentante degli studenti; - rappresentante dei genitori di alunni disabili frequentanti l’istituto; - rappresentante dei genitori eletti nel Consiglio d’Istituto; - rappresentante di ogni Area disciplinare di sostegno presente in Istituto, che partecipa ai lavori a livello propositivo ma non deliberativo. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 24 Il GLHI, con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge le seguenti funzioni: stimola e coordina i progetti e le azioni messe in atto per migliorare l'Inclusività della scuola; elabora un protocollo condiviso per l'integrazione degli alunni diversamente abili; provvede a monitorare il disagio/dispersione scolastica e ad elaborare strategie di recupero; valuta ed organizza modalità didattiche alternative (istruzione domiciliare, ospedaliera, etc.); Definisce la modulistica necessaria al lavoro dei GLHO (Gruppi di Lavoro Handicap Operativi); Si raccorda, attraverso il referente/coordinatore, alle Funzioni Strumentali per progettare e condividere interventi di sostegno e definire in sinergia proposte di miglioramento; Si raccorda, attraverso il referente/coordinatore, ai GLHO per monitorare l'andamento dei Piani educativi individualizzati (PEI) degli alunni disabili e la loro integrazione nel contesto scolastico e sociale; Si raccorda, attraverso il referente/coordinatore, con Enti, Servizi, Istituzioni del territorio e con le famiglie, riguardo ai bisogni e alle esigenze formative dei singoli alunni disabili; fa una previsione dei bisogni, mette a regime le risorse ed esegue la verifica degli interventi, coordinandosi con il Collegio dei Docenti; formula proposte da trasmettere al G.L.I.P. dell’Ufficio Scolastico Territoriale, per la determinazione dell’organico di sostegno. La Direttiva Ministeriale del 28/12/2012 individua un’area dello svantaggio scolastico (area dei Bisogni Educativi Speciali “BES”) molto più ampia di quella riferibile alla sola disabilità, ricomprendendo problematiche diverse che vanno dai disturbi evolutivi specifici allo svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Pertanto, come indicato nella C.M. n. 8 del 06/03/2013, le competenze del Gruppo di Lavoro Handicap d’Istituto (GLHI) vengono estese alle problematiche relative a tutti i BES. A tal fine, la composizione del GLHI viene integrata da risorse specifiche e di coordinamento presenti nella scuola, in modo da assicurare un’efficace capacità di rilevazione e intervento sulle criticità all’interno delle classi. Tale Commissione integrata è denominata Gruppo di Lavoro per l’inclusione (GLI) e risulta così costituita: - Dirigente Scolastico, che la presiede, o suo delegato; - esperti istituzionali (ASL, etc.); - rappresentante dell’Ente Locale per le politiche scolastiche e sociali; - rappresentante dell’Ambito territoriale del Piano sociale di zona; - rappresentante dei docenti di sostegno (Referente/Coordinatore GLHI); - funzioni strumentali; - coordinatori di classe e/o docenti referenti per lo studente con BES; - docenti di sostegno delle classi che accolgono alunni con BES; - docente disciplinare con esperienza e/o formazione specifica (referente DSA, etc.); - rappresentante dei genitori di alunni con BES frequentanti l'istituto; - rappresentante degli studenti; - rappresentante dei genitori eletti nel Consiglio d’Istituto; - assistente alla comunicazione (eventuale); - AEC (eventuale). Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) svolge le seguenti funzioni: rilevazione dei BES presenti nella scuola (disturbi evolutivi specifici, svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale; raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzate in rete tra scuole; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; coordinamento di attività di monitoraggio, prevenzione e contrasto del disagio e della dispersione scolastica; promozione di attività formative per il personale scolastico; elaborazione di una proposta di “Piano Annuale per l’Inclusività”, riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 25 COMMISSIONE ELETTORALE Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge le seguenti mansioni: Organizzazione, gestione delle votazioni degli OO.CC. (docenti, alunni, genitori, personale ATA), attivazione dello scrutinio. AREA ORGANIZZATIVA E AMMINISTRATIVA D.S.G.A. Sovrintende ai servizi generali e amministrativi dell'Istituzione e ne cura l’organizzazione, svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati conseguiti; E' responsabile della gestione organizzativa del personale ATA dell'Istituzione; Organizza i servizi amministrativi dell'unità scolastica; Svolge attività di istruzione predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e contabili; E' membro della Giunta esecutiva; E' affidatario dei registri e dei documenti dell'Istituzione; È consegnatario dei beni in inventario; Collabora, anche con autonome proposte, alla realizzazione del POF; Rilascia le certificazioni ufficiali dell'Istituzione; Collabora con il dirigente in materia di privacy e di sicurezza sul lavoro; Ha diretta responsabilità di alcuni adempimenti su privacy e sicurezza. ASSISTENTI AMMINISTRATIVI MANSIONI: Servizi per la carriera scolastica e rapporto con gli alunni; Servizi per i rapporti con le famiglie; Infortuni e assicurazione; Protocollo / Corrispondenza / Albo / Archivio Circolari e comunicazioni per le componenti scolastiche; Supporto finanziario e contabile ai progetti POF; Accordi/contratti con enti/esperti esterni ambito POF; Viaggi di istruzione; Stipendi e compensi accessori; Gestione servizi contabili, contributivi e fiscali; Amministrazione del personale; Gestione fascicolo e carriera del personale; Gestione graduatorie e contratti; Certificati di servizio; Riscatti, ricongiunzioni e domande di pensione; Dichiarazioni dei servizi e ricostruzioni della carriera; Assenze del personale; Gestione inventario dei beni di proprietà. ASSISTENTI TECNICI Hanno le seguenti funzioni Supporto insegnanti ITP e agli insegnanti delle discipline Preparazione e manutenzione di materiali e strutture Allestimento di materiale necessario per le attività di laboratorio COLLABORATORI SCOLASTICI: MANSIONI: Pulizia e manutenzione Custodia e sorveglianza dei locali e degli ingressi PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 26 Vigilanza degli alunni Uscite per servizio Collaborazione con segreteria e ufficio di Presidenza Collaborazioni con i docenti 2.2. LE RISORSE STRUTTURALI E I LABORATORI L’edificio dell’ I.T.S.T. “G.C. Falco” di Capua è costituito da due corpi di fabbrica intercomunicanti; il primo risalente agli anni 1985-86, il secondo realizzato nell’anno scolastico 2000-2001. Allo stato attuale i due manufatti costituiscono un unico complesso scolastico che si articola su due livelli: un piano terra ed un primo piano. Dall’a.s. 2013/2014 l’edificio sta vivendo processi di riorganizzazione finalizzati alla creazione di spazi più ampi per le specifiche attività. Gli obiettivi di questa azione, determinata da un lato da nuove esigenze da soddisfare e dall’altro da una maggiore richiesta di qualità da parte delle normative vigenti, sono quelli di creare ambienti più idonei alle attività didattiche e laboratori con moderne attrezzature che possano aiutare gli utenti ad acquisire competenze ben spendibili sul mercato del lavoro Data la specificità degli indirizzi di studio, l’Istituto è particolarmente attento ai due aspetti inscindibili della didattica delle discipline scientifiche e tecnologiche: teorico e pratico. Lo studio delle discipline scientifiche e tecnologiche non può essere, infatti, pienamente tale se privo del continuo riferimento pratico e dell’assidua verifica sperimentale, fondamentali ai fini di quella costruzione del sapere possibile solo se vede la “persona-alunno” direttamente coinvolta nel processo educativo che lo vede a un tempo agente di conoscenza e destinatario della trasmissione di conoscenza. L’Istituto Tecnico, settore tecnologico, “G. C. Falco” nella sua sede di Capua è così organizzato: Al piano terra sono ubicate 13 aule contrassegnate, la sala docenti, la sala conferenze, un archivio generale, tre uffici di segreteria, l’ufficio del Dirigente Scolastico, quello dei collaboratori del D.S. e l’ ufficio del D.S.G.A . Al primo piano sono ubicate 20 aule, di cui tre adibite a Laboratori per il primo biennio. I laboratori del secondo biennio e del quinto anno, in numero di 12, sono situati al piano terra nella zona posteriore dell’ Istituto. Gli spazi esterni L’istituto dispone di ampi spazi adibiti a parcheggio interno per autoveicoli, un parcheggio interno per ciclomotori e biciclette. L’edificio è accessibile al pubblico solo attraverso due passaggi carrabili e due passaggi pedonali sorvegliati. Progetti FESR L’istituto, accede a fondi FESR “Ambienti per l’apprendimento”; in quest’anno scolastico ha partecipato all’Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN ( Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014-2020.) Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) - Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” – Azione 10.8.1 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle competenze chiave. Il Servizio Sicurezza (SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE) L’Istituto, per assicurare che le attività scolastiche si svolgano in condizioni di sicurezza, ha elaborato e redatto un documento per la valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro (DVR) in ottemperanza a quanto prescritto dal D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. . PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 27 Esso contiene: una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l'attività lavorativa, nella quale sono specificati i criteri adottati per la valutazione stessa; l'indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati, a seguito della valutazione di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a) del D.Lgs. 81/08; il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza; l'individuazione delle procedure per l'attuazione delle misure da realizzare, nonché delle figure che vi debbono provvedere, in possesso di adeguate competenze e poteri; l'individuazione delle mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento. L’Istituto, inoltre, ha predisposto un Piano di emergenza ed evacuazione (PEE) di cui al D.M. 10/03/1998, prevedendo l’effettuazione di prove di evacuazione nel corso di ogni anno scolastico. In esso sono state individuate le modalità di gestione e le procedure da attuare, nel caso in cui si verifichino situazioni di pericolo grave, immediato ed inevitabile per gli occupanti sia l’edificio della sede centrale di Capua sia quello della sede associata di Grazzanise. Il Piano tende a perseguire i seguenti obiettivi: prevenire o limitare pericoli alle persone, internamente ed esternamente all’edificio scolastico; coordinare gli interventi del personale a tutti i livelli, in modo che siano ben definiti tutti i comportamenti e le azioni che ogni persona, presente nella scuola, deve mettere in atto per salvaguardare la propria incolumità e, se possibile, per limitare i danni ai beni e alla struttura dell’edificio; intervenire, dove necessario, con un primo soccorso sanitario; individuare tutte le emergenze che possano coinvolgere tutte le figure operanti nella scuola; definire esattamente i compiti da assegnare al personale docente e non, che opera all’interno della scuola, durante la fase emergenza. Per garantire che le attività scolastiche vengano svolte in sicurezza, il DVR ed il PEE prevedono che nell’Istituto operi il Servizio di Prevenzione e Protezione, costituito dal Coordinatore delle emergenze (Dirigente Scolastico o suo delegato), dal Responsabile del Servizio (RSPP), da Addetti al Servizio (ASPP) e da Squadre di emergenza (antincendio, primo soccorso, evacuazione) costituite da personale docente, non docente e studenti. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 28 Il Servizio di Prevenzione e Protezione provvede: all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro; ad elaborare ed attuare, per quanto di competenza, misure e procedure preventive e protettive ai fini della sicurezza; ad affrontare eventuali emergenze fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti sulla popolazione scolastica; a pianificare le azioni necessarie per proteggere le persone sia da eventi interni che esterni e coordinare i servizi di emergenza; fornire una base informativa didattica per la formazione del personale docente, non docente e degli alunni per l’acquisizione delle procedure e dei comportamenti individuati nel Piano. Il Servizio di controllo del rispetto del divieto di fumare Il servizio viene svolto, specificamente, da un Docente che controlla che gli Alunni ed il personale scolastico si attengano al rispettoso divieto di fumare (Legge n°448/2001) all’interno dell’edificio. Il Servizio di Insegnamento domiciliare per gli Alunni disabili ( si effettua in presenza di casi specifici) Il Servizio, in attuazione dell’art. 3, comma 2 della Costituzione Italiana, tende a rimuovere gli ostacoli alla frequenza della Scuola per quegli Alunni che, anche temporaneamente, sarebbero a ciò impossibilitati. Il Servizio è stato sperimentato ed effettuato nell’a. s. 2005/06 per un Alunno del biennio. Per il servizio di informazione, l’Istituto assicura spazi ben visibili adibiti alle varie aree di pubblicazione: • nelle bacheca di ogni piano: orario delle lezioni e comunicazioni varie • nella sala Docenti: ALBO: contrattazione, pubblicazione bandi, concorsi, graduatorie, comunicazioni varie Sono inoltre disponibili i seguenti spazi : • bacheca per le comunicazioni agli studenti • bacheca per le comunicazioni al personale A.T.A. Le comunicazioni avvengono anche attraverso il sito web www.itfalco.it L’istituto non presenta barriere architettoniche ed è dotato di ascensore per disabili. ORARI DI APERTURA DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI Presidenza: il lunedì, il mercoledì e il venerdì, in orario antimeridiano, eccezionalmente pomeriggio. Segreteria: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 12.00 martedì e giovedì dalle 14,30 alle 17,30. nel I servizi amministrativi sono organizzati e funzionano attraverso un modello basato sui seguenti fattori di Qualità: Celerità - Efficienza - Trasparenza PROCEDURE AMMINISTRATIVE La normativa vigente (legge 7 agosto 2012, n. 135) stabilisce che “A decorrere dall'anno scolastico 2012-2013, le iscrizioni alle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado per gli anni scolastici successivi avvengono esclusivamente in modalità on line”. Allo scopo di agevolare i genitori nella compilazione della domanda di iscrizione online, questo Istituto PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 29 istituisce, durante il periodo delle iscrizioni, in sede, un apposito sportello: un servizio di supporto tecnologico, informativo e di orientamento al quale i genitori possono rivolgersi direttamente. Il rilascio dei certificati di frequenza e di iscrizione vengono effettuati entro un tempo massimo di tre giorni. I diplomi di maturità vengono consegnati a partire dall’atto di registrazione e di pubblicazione dei risultati. I documenti di valutazione personale degli allievi sono consegnati, su richiesta, direttamente agli alunni se maggiorenni o in subordine ai genitori a compimento di regolari compiuti percorsi formativi a partire dall’atto di registrazione e di pubblicazione dei risultati. Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico sempre, compatibilmente con le sue incombenze. La scuola assicura all’utente la tempestività nell’esaudire richieste di informazioni anche a seguito di contatti telefonici I reclami possono essere presentati in forma orale e scritta, in qualsiasi modo inviati. Essi devono contenere generalità, indirizzo o reperibilità del proponente; i reclami telefonici o espressi in forma orale debbono essere successivamente sottoscritti, mentre i reclami anonimi non verranno presi in considerazione. Il Dirigente Scolastico, dopo avere esperito ogni indagine in merito, risponde, sempre in forma scritta, non oltre quindici giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo, se questo è fondato. Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente Scolastico, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 30 SEDE ASSOCIATA DI GRAZZANISE La Sede Associata di Grazzanise è ubicata al secondo piano della Scuola Media “F. Gravante” dello stesso Comune. Si accede dalla medesima entrata ma l’Istituto si trova nella parte posteriore dello stabile ed ha un ingresso per gli alunni e i docenti separato da quello della scuola media. L’indirizzo attivato con il nuovo Ordinamento è Trasporti e Logistica- Conduzione del mezzo. Al centro della didattica è la preparazione approfondita dello studio delle materie umanistiche e scientifiche del biennio, alle quali si aggiungono nel triennio alcune discipline meramente specialistiche quali, scienze della navigazione,struttura e costruzione del mezzo aereo, meccanica e macchine, logistica. L’obiettivo dell’Istituto è formare tecnici in grado di operare nel settore della navigazione e del trasporto aereo e di inserirsi nelle aziende che si occupano di assistenza al volo e di trasporto aereo. L’Istituto, nella sua sede di Grazzanise, è così organizzato: nove aule, un laboratorio multidisciplinare, una sala professori e una vicepresidenza ed ha spazi disponibili, per lo svolgimento delle attività ginnico - atletiche, condivisi con la S. M. S. " Gravante" Essa è costituita da NOVE Classi: 2 prime, 2 seconde, 2 terze, 1 quarta e 2 quinte . L’indirizzo attivato, con la Riforma dei Tecnici, in questa sede è Trasporti e Logistica (Conduzione del mezzo). PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 31 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 32 2.3 L’ITST “G. C. FALCO” E IL TERRITORIO L’Istituto ha, sempre, avviato molte fortunate ed importanti iniziative e, al tempo stesso, ha consolidato una fitta e vasta Rete di relazioni, collaborazioni, condivisioni, partenariati che hanno consentito e consentiranno di continuare ad offrire ai propri alunni moltissime opportunità sotto i profili della formazione e degli approfondimenti, curricolari e extracurricolari, fondamentali per l’acquisizione di conoscenze, capacità e competenze, specifiche e trasversali, che gli permetteranno di affrontare con maggiore serenità il loro futuro. Gli alunni acquisiscono quindi non solo una solida preparazione di base, ma anche una serie di competenze, esperienze, che li fanno crescere come persone e come studenti. Le collaborazioni La Provincia di Caserta è caratterizzata da attività che, per lo più, sono di tipo commerciale e industriale. I settori agricolo e turistico sono sempre più in espansione, ma lo sviluppo economico della provincia è essenzialmente dovuto al mondo dell’industria, al commercio e ai servizi. La maggior parte delle aziende del nostro territorio siano esse commerciali, industriali, artigianali, di servizi sono, per lo più, piccole e piccolissime. Pochissime le multinazionali, poche le grosse e medie aziende locali. La maggior parte di queste aziende, un numero davvero molto alto, utilizza per la produzione, la tecnologia meccanica. Il numero elevato di industrie che operano sfruttando la tecnologia meccanica non solo nel settore squisitamente Meccanico ma anche in quello dei Trasporti in generale ed in quello Aeronautico in particolare, fa sì che i corsi di studio che l’Istituto ha offerto, e continua ad offrire, preparino un buon numero di diplomati che entrano con facilità nel mondo del lavoro o si iscrivono con soddisfazione al Politecnico. Vanto dell’Istituto è la preparazione nei settori Meccanico, Aeronautico ed Elettronico che continua ad essere costantemente adeguata alle richieste delle aziende operanti nel settore. Gli alunni prima del diploma possono partecipare, a seconda degli indirizzi scelti, a stage Formativi al fine di favorire e facilitare ulteriormente l’inserimento nel mondo lavorativo. Negli ultimi anni, in particolare, enorme è stato il nostro impegno nel creare, e consolidare, una rete di relazioni che rendano possibili i risultati di cui andiamo orgogliosi. Strettissimi rapporti legano l’Istituto all’Associazione degli Industriali di Caserta. Lo stesso dicasi con Agenzie Formative, Direzione Regionale del Lavoro, Politecnico, Università e centri di Ricerca, Enti Pubblici e Privati, ecc.. Il rapporto è diretto e consolidato con molte aziende come TEA IMPIANTI, DBF, COMIND, DEMI, TOWER AUTOMOTIVE, O.M.A. SUD; TECNAM; ALENIA ; AEROCLUB CAPUA; ANSALDO BREDA S.p.a.; ANSALDO STS S.p.a;. L’ITST “G. C. FALCO” di Capua si pregia di essere partner dei costituendi Poli Formativi tecnico-professionali previsti dalla Delibera n. 83 del 14.03.2013 “Regione Campania” per i comparti “Aerospazio”; “Informatica e Telecomunicazioni” e “Trasporti Ferroviari e Logistica”, nati con l'intento di strutturare un sistema educativo innovativo e integrato con quello economico e produttivo mediante le seguenti macrotipologie di azioni: Adeguamento dei laboratori degli istituti tecnici e professionali e altri interventi della riforma dell’istruzione tecnica e professionale; Poli tecnico professionali di filiera Istituti Tecnici Superiori (ITS) Modelli innovativi di alternanza scuola, formazione e lavoro Essi perseguono l’obiettivo di creare un ponte istituzionale tra mondo dell'istruzione e mondo del lavoro. A tal proposito, gli alunni vengono coinvolti in percorsi di alternanza scuola-lavoro; iniziative formative per lo sviluppo di competenze tecnico-professionali rispondenti al fabbisogno espresso PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 33 dal tessuto industriale regionale e riconosciute in ambito internazionale; progetti post-diploma, continuando così l’impegno di accompagnamento anche al termine degli studi. Agli alunni, infatti, l’istituto offre l’opportunità di: stage formativi, in Italia ed all’estero finalizzati alla stipula di contratti di lavoro e/o di apprendistato (Riforma del Lavoro Fornero n. 92/2012); corsi IFTS, che rilasciano un titolo di Tecnico Superiore, specializzando gli alunni e offrendo gli strumenti per l’acquisizione di competenze ricercate perché introvabili normalmente. A livello regionale grande rilevanza ha avuto nel 2006 la Costituzione della Rete del settore AEROSPAZIO, di cui il nostro Istituto è partner, il cui scopo è quello di individuare, proporre e sviluppare percorsi formativi d’Istruzione secondaria superiore nelle relative Aree della progettazione, Produzione e Manutenzione Aeronautica, in particolare, per il prossimo triennio, a conclusione di una lunga fase d’indagine di settore le figure professionali individuate dalla rete possono così essere descritte: Tecnico superiore per il Disegno e la progettazione industriale (nell’Area della progettazione Aeronautica). Tecnico superiore per la manutenzione degli aeromobili (nell’Area della manutenzione aeronautica). Tecnico superiore per l'industrializzazione del prodotto e del processo dell'industria aerospaziale(nell’Area della Produzione Aeronautica). Al termine delle fasi di diffusione dei risultati dell’indagine e orientamento dei candidati ad opera dei partner della rete, verranno selezionati tra gli allievi più meritevoli provenienti dagli Istituti Tecnici della Regione i destinatari dei corsi IFTS di durata biennale che avranno inizio nel prossimo a.s. In virtù dell’esperienza acquisita negli anni, del ruolo primario che riveste e del dinamismo che lo caratterizza, nell’ambito della visione strategica per la riorganizzazione della Istruzione e Formazione Tecnica superiore, il nostro Istituto si pregia di essere socio-fondatore della “FONDAZIONE ITS-MOBILITA’ SOSTENIBILE-SETTORE TRASPORTI-FERROVIARI” In particolare la fondazione ITS consegue i seguenti obiettivi generali: Assicurare, con continuità, l’offerta di tecnici superiori a livello post-secondario in relazione a figure di tecnico superiore che rispondano alla domanda proveniente dal mondo del lavoro pubblico e privato in relazione alle aree strategiche per lo sviluppo economico del Paese. Sostenere l’integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro, con particolare riferimento ai poli tecnico-professionali di cui all’articolo 13, comma 2, della legge n. 40/07, per diffondere la cultura tecnica e scientifica. Sostenere le misure per l’innovazione e il trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese. Diffondere la cultura tecnica e scientifica e promuovere l’orientamento dei giovani e delle loro famiglie verso le professioni tecniche. Stabilire organici rapporti con i fondi interprofessionali per la formazione continua dei lavoratori, nel rispetto delle competenze delle parti sociali in materia. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 34 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 35 COLLABORAZIONI E CONVENZIONI CON IL TERRITORIO L’I.T.S.T.. “G.C.FALCO è proiettato ad offrire al territorio servizi di qualità sempre crescente perciò ha realizzato ed avviato una serie di collaborazioni stipulando una serie di Convenzioni con il: Mondo del Lavoro; Mondo della Formazione Professionale; Enti e Istituzioni per il lavoro; Associazioni. MONDO DELLA ISTITUZIONI MONDO DEL LAVORO FORMAZIONE E ISTRUZIONE & RICERCA ASSOCIAZIONI Centro per L’impiego ITS Mobilità Sostenibile Trasporti Maestri del lavoro; Capua; Ferroviari- Fondazione Villaggio dei ITALIALAVORO; Ragazzi di Maddaloni Erfap Uil Campania di Unione degli ITI “E.Fermi” di Napoli; Napoli; Industriali di Caserta; IPIA “A.Leone” di Nola; Associazione Ares di Confapi Api Caserta; ITI “F.Giordani” di Napoli; Collegio dei Periti di ITI “F.Giordani” di Caserta; Napoli; Caserta; ISISS “ Vanvitelli” di Lioni; Consorzio Fosvi di Ordine degli Ingegneri di ITCG “V. Bachelet” Santa Maria a Vico; Napoli; Caserta; ITC “Federico II” Capua; Associazione Melagrana INFORMA GIOVANI ITC “Stefanelli” Mondragone; ONLUS-S. Maria a Vico; IPIA “Conti” Aversa; ITC “De Franchis” Organizzazioni Associazione Culturale Piedimonte Matese; Sindacali: "Francesco Durante" ITIS “G. Ferraris” Marcianise; UIL Caserta; ISISS “Marconi” Vairano P; Caserta; CGL Caserta; ISISS “ Iommelli” Aversa; Agenzie interinali; Associazione ISISS “Manzoni” Caserta; Musicaperta IPIA “Righi” S. Maria C.V .; Aziende: Comune di Capua; CASERTA; Tower Automotive, Comune di Maddaloni ; Formwork s.r.l. Ente di O.M.A. Sud; PRO LOCO Capua Formazione RegionaleTechnam; Amm. Prov.le di Caserta Alenia ; Macerata Campania; “Settore Politiche del Lavoro”; Aeroclub Capua; Dipartimento di “Ingegneria Chimica dei Futura . Ente di Ansaldo Breda S.P.A.; Materiali e della Produzione Industriale” Formazione Regionale Ansaldo Sts S.P.A;. dell’Università di Napoli Federico II COMIND S.r.l. S.U.N. Seconda Università degli Studi DBF S.r.l. di Napoli-Caserta; DEMI TEST S.c.a r.l. TEA IMPIANTI S.r.l. (Centro Regionale di Competenza Vulcanair S.p.A, di Casoria Trasporti) di Napoli; Ansaldo Breda (Gruppo Consorzio Technapoli di Napoli; Finmeccanica) di Napoli C.I. R.A. Centro Italiano; Ricerca Ansaldo STS (gruppo Aerospaziale; Finmeccanica) di Napoli U. S. R. Campania Magnaghi Aeronautica POLO QUALITÀ DI NAPOLI S.p.A. di Napoli SCUOLA@AZIENDA PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 36 3. ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA 3.1 LE FINALITÀ EDUCATIVE E FORMATIVE La " Mission " dell'ITST trova la sua ragione d'essere nel D.M. del 24/06/98 recante lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria Superiore. In esso si parla della scuola come vita della comunità e come luogo di formazione e di educazione, come momento in cui si acquisiscono le conoscenze e durante il quale si sviluppa la coscienza critica del futuro cittadino. La vita scolastica è intesa, dunque, come comunità del dialogo e della ricerca di esperienze sociali formate ed informate sui valori democratici della convivenza sociale, come luogo in cui si fondano e si sviluppano le basi delle pari opportunità, come periodo in cui è fortemente stimolato lo sviluppo delle potenzialità di ogni singolo, in armonia con i principi sanciti dalla nostra Costituzione. La " Mission " dell'Istituto è fondata sul diritto di ogni studente a vivere una vita scolastica all'insegna della libertà d'espressione e di pensiero, di coscienza e di religione, nel rispetto reciproco di tutti coloro che la compongono, quali che siano l'età e la condizione psico-sociale, nel rifiuto netto di ogni forma di barriera. Si individua, altresì, la " Mission " nello sviluppare il concetto del diritto di ogni studente ad avere una formazione culturale e professionale qualificata, che rispetti e valorizzi al massimo l'identità di ciascuno. Al titolo di studio deve corrispondere una formazione umana, sostenuta da mentalità scientifica, e da una preparazione professionale di base polivalente e capitalizzabile, sulla quale diventi possibile l'innesto delle specializzazioni. Il nuovo impianto dell'istruzione professionale e tecnica si configura come una offerta formativa fondata sulla flessibilità, con l'obiettivo di dotare gli studenti di competenze metodologiche che consentano, in situazioni lavorative attive, scelte autonome in risposta alle continue trasformazioni tecnologiche. Uno dei primi obiettivi dell'attività educativa è l'acquisizione del senso di responsabilità individuale degli studenti. È questa una condizione fondamentale perché l'esperienza scolastica possa avere esiti formativi consapevoli e non abbia ad esaurirsi nel semplice cognitivismo. Le finalità educative Sviluppo e potenziamento del senso di responsabilità verso se stessi, gli altri e la società. Ricerca dell'autonomia quale condizione decisiva di libertà. Consapevolezza del significato formativo dell'esperienza scolastica. Abitudine all'impegno come educazione della volontà e come esplorazione delle risorse personali. Propensione all'approfondimento nello studio e alla precisione nell'esposizione dei contenuti. Definizione di un metodo di studio progressivamente più produttivo. Assunzione di fondamentali valori civili e sociali, quali il senso di stima per gli altri, la solidarietà, la famiglia, il lavoro, il senso dello Stato. Acquisizione del valore della collaborazione come necessario sviluppo dell'impegno individuale. Sviluppo della socialità, del senso di democrazia e di pluralismo. La strategia educativa della scuola La necessità di dare risposte didattiche adeguate che tengano conto delle esigenze dei giovani che scelgono questo percorso formativo si esplica in: una nuova definizione dei contenuti disciplinari, tendente ad individuare l'essenza di ogni insegnamento; una didattica elastica, caratterizzata da programmi disciplinari organizzati per "moduli" e "unità formative certificabili"; interventi didattici aggiuntivi e personalizzati; un inserimento nei programmi di argomenti attinenti alla realtà dello sviluppo locale e ad aspetti essenziali della cultura tecnico-professionale. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 37 L'ITST, nel rispetto dei principi fondamentali della comune convivenza civile, assumendo come scopo educativo primario lo sviluppo della persona intesa come unità inscindibile in cui interagiscono dimensioni diverse, tutte ugualmente importanti, e dovendo, inoltre, rispondere in modo adeguato ai bisogni di una società in rapida trasformazione, per la formazione di periti tecnici, con conoscenze e competenze d'avanguardia, intende fornire agli studenti opportunità utili a sviluppare e strutturare le proprie capacità ed i propri interessi in armonia con le aspettative della comunità nel suo complesso, e del mondo produttivo in particolare. La strategia educativa che la scuola ha scelto per rispondere alle esigenze accertate degli studenti, delle famiglie, del territorio e del mondo produttivo ha le seguenti finalità: fornire un modello "positivo" di facile identificazione come "punto di riferimento" per la condotta sociale e per perseguire un proprio progetto di vita orientato alla legalità e a scelte di benessere fisico e sociale. Fornire le competenze e le abilità necessarie per inserirsi nel mondo del lavoro. Ampliare o stimolare interessi che favoriscano lo sviluppo della personalità per mezzo di attività non esclusivamente curriculari vissute in gruppo. Favorire la partecipazione attiva alle fasi della vita scolastica. Ridurre il disagio scolastico. Potenziare il senso di appartenenza degli allievi ad una comunità. Ridurre il disorientamento sociale. Ridurre gli atteggiamenti che possano predisporre alla devianza. La scuola deve essere in grado di offrire al giovane le coordinate necessarie perché possa orientarsi nella società e svolgere il ruolo di cittadino. Perché lo studente di oggi diventi soggetto attivo nel sistema economico e sociale, capace di compiere scelte autonome anche di tipo etico morale che diano senso, valore e significato alla propria esistenza, dovrà ricevere una formazione culturale adeguata al raggiungimento di tali obiettivi. La risposta ai bisogni darà luogo a risultati concreti se l'azione è accompagnata dal successo di progetti mirati a favore degli studenti, e che abbiano come obiettivi specifici: Lo sviluppo armonico della corporeità Lo sviluppo della coscienza critica. Lo sviluppo della capacità d'impostare corrette relazioni interpersonali. Lo sviluppo della capacità d'orientarsi nella costruzione di una identità professionale. Lo sviluppo della capacità d'interpretare la realtà sociale Lo sviluppo delle capacità logiche. Lo sviluppo delle capacità d'espressione e di comunicazione. Lo sviluppo delle capacità progettuali. L'acquisizione delle tecniche e delle abilità applicative nei diversi settori di indirizzo. 3.2 CENTRALITÀ DELLE COMPETENZE Il raggiungimento delle conoscenze (il “sapere”) e delle competenze (il “saper fare”) da parte degli studenti è un obiettivo di tutte le scuole; negli Istituti tecnici, e in particolare all’Istituto “G. C. Falco”, c’è una significativa integrazione del “sapere” con il “saper fare” e, se questo sembra scontato per le specializzazioni del secondo biennio e dell’ultimo anno, è molto importante anche nel primo biennio. Nella progettazione didattica dell’Istituto è quindi centrale progettare per competenze (cosa si vuole che lo studente sappia fare) e valutare per competenze (cosa sa fare lo studente). L’obbligo scolastico è stato di recente esteso dal Ministero a 16 anni, sono state ridefinite le competenze proprie dei primi due anni delle scuole superiori; le otto competenze chiave di cittadinanza che tutti gli studenti devono acquisire, a 16 anni sono necessarie per la costruzione e il pieno sviluppo della loro persona, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. Ecco quello che tutti devono sapere acquisire e sapere oggi per entrare da protagonisti nella vita domani: - imparare ad imparare; - progettare; - comunicare; - collaborare e partecipare; PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 38 - agire in modo autonomo e responsabile; - risolvere problemi; - individuare collegamenti e relazioni; - acquisire ed interpretare l’informazione; Per acquisire le competenze di cui sopra sono stati individuati quattro assi culturali, cioè le conoscenze e le abilità riferite a competenze di base. Asse dei linguaggi: prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario tipo e di produrre lavori scritti con molteplici finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno una lingua straniera; la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l’utilizzo delle tecnologie della comunicazione e dell’informazione. Asse matematico: riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, di confrontare e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere problemi e di analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti. Asse scientifico-tecnologico: riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della persona. In questo campo assumono particolare rilievo l’apprendimento incentrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio. Asse storico-sociale: riguarda la capacità di percepire gli eventi storici a livello locale, nazionale, europeo e mondiale, cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed economici; l’esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori dell’inclusione e dell’integrazione. 3.3 METODOLOGIE DIDATTICHE La scelta delle metodologie didattiche è finalizzata al successo formativo degli studenti, anche con percorsi individualizzati di apprendimento. Nel nostro Istituto, all’interno dei Dipartimenti disciplinari, il dialogo e la sperimentazione sono relativi ad una didattica attiva e “laboratoriale”, anche nelle discipline per le quali non è previsto l’uso di un laboratorio, che utilizza schede di lavoro, lavori di gruppo, ecc. in modo sempre più diffuso. Alla didattica laboratoriale si affianca la didattica interattiva, nella quale vengono coinvolti tutti gli studenti in una discussione aperta e la didattica frontale (la classica “lezione”). In tal modo le diverse metodologie si intrecciano nell’attività curricolare che ciascun docente programma al fine di innalzare i livelli di apprendimento dei singoli allievi e di contenere tempestivamente l’insorgere di insuccessi, organizzando laboratori di recupero e di potenziamento per gruppi di livello, d’intesa con il Consiglio di classe. In particolare per le classi iniziali (classi 1° e 3°), il Consiglio di classe predispone attività per la valutazione dei requisiti di ingresso e, una volta valutati i requisiti degli allievi in entrata, il docente effettua attività di riallineamento per il tempo ritenuto necessario. Al fine di consentire agli studenti apprendimenti significativi e sicure competenze l'azione didattica privilegia l'integrazione tra le diverse discipline. Essa è stata organizzata su base modulare, che prevede: La definizione del livello minimo di conoscenze e competenze necessarie per ciascuna classe. La definizione dei nodi fondamentali delle discipline e delle mappe concettuali interdisciplinari. La determinazione dell'Area di progetto al fine di consentire agli allievi l'applicazione concreta, in problematiche complesse ,di conoscenze e competenze. La definizione delle prove di verifica per classi parallele. Le prove accertano il raggiungimento degli obiettivi minimi, che sono resi noti agli allievi prima dell'effettuazione della prova. La definizione dei criteri di valutazione (indicatori e descrittori). Le attività di consolidamento, sostegno e recupero. Le attività integrative aggiuntive. Le attività di orientamento/riorientamento, ai fini dell'assolvimento dell'obbligo scolastico e formativo. Al fine di accrescere l'attenzione, la motivazione e il coinvolgimento degli studenti e di migliorare la comunicazione in classe, attraverso l'uso di contenuti multimediali, l’Istituto prevede, a supporto ed integrazione della didattica, l’utilizzo delle lavagne elettroniche e il ricorso ad ambienti web di apprendimento. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 39 Metodologia CLIL Così come previsto dalla riforma Gelmini, è obbligatorio, nelle classi quinte dei tecnici, l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera compresa nell’area di indirizzo. L’ambiente di insegnamento-apprendimento CLIL costituisce un’esperienza didattica innovativa che si inserisce nel quadro di raccomandazioni provenienti dalle ultime tendenze pedagogiche europee, al fine di usare il mezzo linguistico non solo come strumento comunicativo, ma soprattutto come mezzo di apprendimento di contenuti culturali trasversali. L’introduzione della metodologia CLIL nelle scuole ha comportato il coinvolgimento di tutto il sistema scolastico, quali il Dirigente Scolastico, il Collegio dei docenti, i Dipartimenti, i Consigli di classe, il docente di disciplina non linguistica, il docente di lingua straniera. Per una efficace introduzione della metodologia, nel nostro Istituto, sono stati individuati i docenti di discipline di indirizzo da coinvolgere e si sta provvedendo a formare quelli che non posseggono i requisiti previsti ( certificazione linguistica) affinché possano affrontare con competenza questa prima esperienza di attivazione della DNL in lingua straniera. 3.4 LE VERIFICHE Le prove di "verifica", scritte, orali e pratiche permettono di controllare, valutare e modificare l’insegnamento-apprendimento. Costituiscono un momento importante della progettazione didattica. perché consentono di misurare le reali prestazioni degli studenti in relazione agli obiettivi da raggiungere. Apposite griglie, elaborate in sede dipartimentale, sono rivelative dei criteri seguiti dai docenti nella correzione delle verifiche scritte e nella valutazione delle verifiche orali . Esse consentono, inoltre, all’alunno di comprendere facilmente la motivazione del voto riportato. modalità Numero prove Verifiche almeno due nel trimestre almeno tre nel pentamestre Tutte le discipline potranno utilizzare in modo equilibrato alcune prove scritte in relazione alle competenze da accertare. Verifiche scritte: Trimestre Pentamestre Verifiche orali Temi, saggio breve, articolo di giornale, relazioni analisi del testo. problemi, quesiti a risposta aperta, quesiti a risposta chiusa o a scelta multipla. esercitazioni applicative, lavori di gruppo almeno due nel trimestre Classi quinte una prova di simulazione della terza prova scritta una prova di simulazione della terza prova scritta somministrate agli allievi rispettivamente al Coordinatore di Classe ha il compito di coordinarne le attività. interrogazioni brevi (su argomenti o unità didattiche); PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) singoli Pag. 40 almeno due nel pentamestre Verifiche pratiche e grafiche almeno due nel trimestre almeno tre nel pentamestre interrogazioni: colloqui tesi a rilevare, in modo graduato e progressivo e in relazione agli obiettivi specifici, le conoscenze e le capacità di rielaborazione, di esposizione e di argomentazione interventi spontanei controlli quotidiani delle attività e della partecipazione. esercitazioni applicative progetti individuali disegni relazioni tecniche Affinché le prove diventino per lo studente occasione di crescita nella conoscenza dei traguardi raggiunti e nell’assunzione consapevole di responsabilità del proprio processo formativo, è necessario da parte dei docenti: effettuare verifiche brevi e continue; effettuare richieste chiare ed esplicite; dichiarare i contenuti, i tempi, gli obiettivi e le modalità delle attività Docenti Scopo delle verifiche: a) assumere informazioni sul processo di insegnamentoapprendimento in corso, per orientarlo e modificarlo secondo le esigenze; b) controllare, durante lo svolgimento dell'attività didattica, l'adeguatezza dei metodi, delle tecniche e degli strumenti ai fini prestabiliti; c) accertare il raggiungimento degli obiettivi didattici prefissati; d) individuare il livello di apprendimento; e) attivare interventi di sostegno, di recupero o di approfondimento. Studenti a) far acquisire la consapevolezza del suo livello di apprendimento b) stimolare un ripensamento del lavoro svolto c) attivare, in caso di prestazioni inadeguate, i correttivi idonei al recupero con l'aiuto del docente PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 41 3.5 VALUTAZIONE DISCIPLINARE E DELLE COMPETENZE La valutazione fa parte integrante del processo di insegnamento/apprendimento e deve essere intesa, quindi, come uno strumento fornito allo studente per ottimizzare la sua formazione La valutazione scaturisce dai dati raccolti per mezzo delle verifiche e dal riconoscimento del valore dell’esperienza scolastico-educativa maturata dagli alunni. Ciascun docente indica nel proprio Piano di Lavoro, redatto all’inizio di ogni anno scolastico, la tipologia degli strumenti che intende utilizzare per verificare le competenze acquisite dallo studente durante il percorso didattico. Ogni prova scritta deve essere corredata da una griglia di valutazione concordata nelle riunioni di dipartimento affinché tutti i Docenti possano usare parametri e metodi il più possibile omogenei. Valutazione diagnostica: Serve ad accertare il livello di preparazione iniziale degli alunni ed è la base della programmazione disciplinare del Consiglio di Classe. Strumenti test questionari e prove di ingresso colloqui di carattere informale Valutazione formativa Serve a valutare il processo di apprendimento e concorre all’organizzazione e allo sviluppo dell’azione didattica successiva, incluse le strategie di recupero. test, esercitazioni in classe, controllo e correzione dei compiti assegnati e dei quaderni (appunti ed attività svolte in classe o laboratorio),relazioni tecniche, domande poste alla classe durante e dopo una spiegazione nelle lezioni partecipate/interattive. Valutazione sommativa Accerta il livello di preparazione con riferimento a conoscenze, capacità/abilità e competenze sulla base degli obiettivi stabiliti per ogni disciplina e interessa il percorso svolto fino al momento della verifica. Si utilizzano strumenti quali prove scritte non strutturate di vario tipo, prove scritte strutturate, prove orali e pratiche, ecc. L’esito delle prove scritte, orali e pratiche viene sempre comunicato all’alunno, le prime come da regolamento entro quindici giorni, le seconde immediatamente. I docenti sono tenuti a rendere note le griglie o i criteri di valutazione agli studenti. Nel registro personale i docenti annotano non solo i voti, ma anche le attività volte al recupero. Il voto e la sua motivazione, possono essere visionate dalle famiglie . Valutazione collegiale Il C. di C. interviene nei diversi momenti di valutazione diagnostica, formativa e sommativa nelle apposite riunioni in itinere e al termine di ogni periodo di suddivisione dell’anno scolastico attraverso un’analisi globale dell’alunno sotto l’aspetto sia formativo sia educativo.. Criteri Raggiungimento degli obiettivi disciplinari anche minimi, indispensabili per il passaggio alla classe successiva; possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi formativi e di contenuto propri di alcune discipline nel corso dell’anno scolastico successivo; frequenza alle lezioni e partecipazione attiva alla vita della scuola intesa come dialogo costruttivo con i docenti e con il gruppo dei pari nel rispetto delle regole e delle norme sottese al funzionamento della scuola. I livelli di profitto, con le relative scale di valutazione, in relazione alle conoscenze, abilità e competenze sono riportati nella seguente tabella: PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 42 INDICATORI CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE DESCRITTORI Acquisizione dei contenuti completa, ben strutturata ed approfondita con capacità di operare collegamenti interdisciplinari efficaci. Eccellente padronanza delle strumentalità di base. Utilizzo preciso e sicuro delle procedure, degli strumenti e dei linguaggi disciplinari. Linguaggio verbale, orale e scritto, chiaro preciso e ben articolato. Esposizione personale valida, approfondita ed originale, arricchita da contributi critici. Piena consapevolezza e autonomia nell’applicazione/utilizzo di dati e concetti specifici, differenti e nuovi, con soluzioni originali. Organizzazione accurata del proprio lavoro. Assenza di errori. CONOSCENZE Acquisizione dei contenuti completa ed approfondita con capacità di operare collegamenti interdisciplinari. ABILITA’ Ottima padronanza delle strumentalità di base. Utilizzo sicuro delle procedure, degli strumenti e dei linguaggi disciplinari. Linguaggio verbale, orale e scritto, chiaro e ben articolato. Esposizione personale valida e approfondita. Piena autonomia nell’applicazione di dati e concetti in contesti specifici, differenti e nuovi. Organizzazione efficace del proprio lavoro. Assenza di errori. Buon livello di acquisizione dei contenuti con capacità di operare collegamenti interdisciplinari. Buona padronanza delle strumentalità di base. Utilizzo autonomo e corretto delle procedure, degli strumenti e dei linguaggi disciplinari. COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE Sostanziale padronanza delle strumentalità di base. Discreto utilizzo delle procedure, degli strumenti e dei linguaggi disciplinari. 10 e personale degli obiettivi disciplinari Raggiungimento sicuro e 9 completo degli obiettivi disciplinari Raggiungimento 8 completo degli obiettivi disciplinari 7 Raggiungimento complessivo degli obiettivi disciplinari 6 Raggiungimento essenziale degli obiettivi disciplinari Linguaggio verbale, orale e scritto chiaro e corretto. Esposizione personale adeguata ma poco approfondita. Organizzazione autonoma del proprio lavoro. Acquisizione essenziale dei contenuti minimi con necessità di consolidamento. Apprendimento sufficiente delle strumentalità di base. Utilizzo meccanico delle procedure e dei linguaggi disciplinari. Linguaggio verbale, orale e scritto semplice, chiaro ma non del tutto corretto. Esposizione personale accettabile. Autonomia guidata nell’applicazione/utilizzo di dati e concetti. Organizzazione appena autonoma del proprio lavoro. ABILITA’ Parziale apprendimento delle strumentalità di base. Mediocre autonomia nell’uso delle procedure, degli strumenti e dei linguaggi disciplinari. Linguaggio verbale, orale e scritto non sempre adeguato. Esposizione personale superficiale. Parziale difficoltà nell’applicazione di dati e concetti. Organizzazione poco adeguata del proprio lavoro. CONOSCENZE Mancata acquisizione dei contenuti minimi. ABILITA’ Scarso apprendimento delle strumentalità di base. Utilizzo imperfetto e meccanico delle procedure e dei linguaggi disciplinari. Linguaggio verbale, orale e scritto, povero e/o confuso, non corretto e/o pertinente. Esposizione personale frammentaria. Mancata autonomia nell’applicazione/utilizzo di dati e concetti. Inadeguata organizzazione del proprio lavoro. CONOSCENZE sicuro, completo Discreta acquisizione dei contenuti. Acquisizione superficiale dei contenuti con presenza di lacune. COMPETENZE LIVELLO Raggiungimento Linguaggio verbale, orale e scritto chiaro ed appropriato. Esposizione personale approfondita e sicura senza errori concettuali. Organizzazione autonoma e proficua del proprio lavoro. CONOSCENZE COMPETENZE VOTO Mancata acquisizione dei contenuti minimi per impreparazione abituale e/o scadente preparazione di base. Raggiungimento 5 parziale degli obiettivi disciplinari Mancato raggiungimento 4 degli obiettivi minimi disciplinari 3/2 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Mancato Pag. 43 ABILITA’ Mancato apprendimento delle strumentalità di base. Incapacità di utilizzare le procedure dei linguaggi disciplinari. Atteggiamento di rifiuto nell’apprendimento delle strumentalità di base. raggiungimento disciplinari per COMPETENZE Notevoli difficoltà nell’uso dei linguaggi. Incapacità di orientarsi anche se guidato. Esposizione personale scadente, limitata da conoscenza molto lacunosa o inesistente dei contenuti disciplinari, oppure conseguente all’atteggiamento di chiusura nei confronti dell’apprendimento. degli obiettivi gravi lacune di base La valutazione delle conoscenze e dell' acquisizione delle abilità e delle competenze raggiunte dagli alunni, perciò non è ricondotta alle sole prove finali di verifica né si basa sulla media dei voti riportati, ma tiene conto: del livello di partenza delle potenzialità dell'impegno manifestato del grado di sicurezza nel possesso dei contenuti delle abilità raggiunte dell'esposizione chiara, coerente e pertinente della precisione terminologica della capacità di rielaborazione personale della capacità di orientarsi nella discussione sulle problematiche complesse. Le valutazioni negative riportate dagli studenti durante l'anno scolastico non pregiudicano il risultato finale purché sia chiara la loro volontà di recupero. VOTO DI CONDOTTA 1. Ai sensi del DPR 22.06.2009 N. 122, la valutazione finale e periodica del comportamento degli alunni è espressa in decimi . La valutazione del comportamento concorre alla determinazione dei crediti scolastici . Per essere ammessi alla classe successiva gli alunni , in sede di scrutinio finale, devono riportare una valutazione del comportamento non inferiore a 6 decimi . 2. Tenuto conto di quanto stabilito dal Regolamento d’Istituto e dal Patto educativo di corresponsabilità, ai fini della valutazione della condotta viene utilizzata una specifica tabella, che tiene conto dei seguenti indicatori: a) frequenza e puntualità alle lezioni (assenze/ritardi tenendo conto delle relative motivazioni) b) rispetto del Regolamento e delle norme che presiedono alla vita dell’Istituto (comportamento) c) interesse e partecipazione all’attività didattica ed alle varie iniziative dell’Istituto d) collaborazione con gli insegnanti ed i compagni, ruolo svolto nel gruppo classe e) impegno nello studio (rispetto alle attitudini e ai livelli di partenza) CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA Rispetto delle regole Rispetta scrupolosamente il regolamento scolastico; condotta ineccepibile sotto il profilo didattico- disciplinare Rispetta scrupolosamente il regolamento scolastico condotta ineccepibile sotto il profilo didattico- disciplinare Rispetta il regolamento scolastico. Presenta di massimo 2 provvedimenti disciplinari non gravi Frequenza Puntualità Assenze 15 gg(5 trimestre , 10 pentamestre; escluse quelle certificate per malattia) Permessi di entrata –uscite 10 (4 trimestre,6 pentamestre) Assenze 20 gg(7 trimestre , 13 pentamestre; escluse quelle certificate per malattia) Permessi di entrata –uscite 15 (6 trimestre,9 pentamestre) Assenze 25 gg(10 trimestre +15 pentamestre; escluse quelle certificate per Permessi di entrata –uscite 20(8 trimestre,12 pentamestre) Ritardi 4 al mese Ritardi 3 al mese Ritardi 3 al mese Impegno e partecipazione Vivamente interessato, attivo ; serio nello svolgimento delle consegne. E’ responsabile con i docenti ed i compagni . Interviene in modo appropriato e costruttivo. Modello positivo per la classe sia sotto il profilo disciplinare che didattico. Rispetta le consegne. Si rapporta in modo corretto con docenti e compagni. Interviene in modo appropriato. Generalmente attivo nell’impegno e nell’interesse. Rispetta, nel complesso, le consegne. Collabora con i compagni e i docenti PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Voto 10 9 8 Pag. 44 Atteggiamento vivace ma non accompagnato da atteggiamenti riconosciuti gravi dal consiglio di classe. Presenza di provvedimenti disciplinari Mancata osservazione del regolamento scolastico, presenza di provvedimenti disciplinari e/ o sospensione dalle lezioni inferiore a 5 gg Grave inosservanza del regolamento scolastico con sospensione dalle lezioni superiore a 15 gg (D.M. n. 5 del 16 gennaio 2009 ). Dopo la sospensione non mostra apprezzabili e concreti cambiamenti nel comportamento. N.B. malattia) Assenze 30 gg(12 trimestre +18 pentamestre; escluse quelle certificate per malattia) Assenze 30 gg(escluse quelle certificate per malattia) Assenze oltre 30gg (escluse quelle certificate per malattia) Numero elevato di assenze non giustificate Permessi di entrata –uscite 25(10 trimestre,15 pentamestre) Ritardi 4 al mese Permessi di entrata –uscite 25 Ritardi 3 al mese Permessi di entrata –uscite oltre 30 (12 trimestre,18 pentamestre) Ritardi 5 al mese Sufficientemente interessato, Non sempre rispettoso degli impegni e dei tempi stabiliti per le consegne scolastiche 7 Mediocre interesse. Impegno discontinuo. Saltuario e occasionale rispetto delle scadenze e degli impegni scolastici 6 Comportamento scorretto nei confronti dei docenti , personale scolastico e compagni. Irresponsabile durante i viaggi e le attività extra scolastiche Partecipazione passiva e impegno discontinuo e superficiale. 5 1) L’ ammonizione personale scritta sul registro esclude l’attribuzione del 10 . 2) Per i ritardi si fa riferimento a quelli non adeguatamente motivati e giustificati. Il consiglio di classe procede alla valutazione della condotta dopo aver definito e deliberato i voti di profitto delle discipline del curricolo e si atterrà ai suddetti criteri; valuterà tuttavia di volta in volta la possibilità di lievi scostamenti dalla corrispondenza voto/descrittori sopra riportata, dandone motivazione a verbale. CRITERI PER LE VALUTAZIONI FINALI DEGLI STUDENTI 1. Media dei voti di ammissione di tutte le discipline con cifra decimale superiore a cinque o coincidente con l'estremo superiore della fascia; 2. Valutazione formulata dal docente di religione (o attività alternativa ovvero altre attività, ivi compreso lo studio individuale che si sia tradotto in un arricchimento culturale o disciplinare specifico, purché certificato e valutato dalla scuola secondo modalità deliberate dalla istituzione scolastica); 3. Assiduità alla frequenza scolastica 4. Interesse e impegno nel dialogo educativo, partecipazione attiva e responsabile; 5. Attività integrative e complementari (partecipazione attiva e qualificata in qualità di rappresentanti nel Consiglio di Istituto, nel Consiglio di classe, nella Consulta Provinciale Studenti e nelle attività promosse nell'ambito dei progetti) 6. Crediti formativi CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Al termine del primo biennio della scuola secondaria superiore, i consigli di classe valutano le competenze di base di ogni studente che abbia assolto l’obbligo di istruzione. Il modello di certificazione è strutturato in relazione agli assi culturali con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza di cui il Regolamento n.139 del 22/08/2007: ASSE DEI LINGUAGGI Lingua Italiana: padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi Lingua Straniera utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 45 Altri Linguaggi utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio artistico e letterario utilizzare e produrre testi multimediali ASSE MATEMATICO utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentandole anche sotto forma grafica confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico ASSE SCIENTIFICO‐TECNOLOGICO osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate ASSE STORICO‐SOCIALE comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio AMMISSIONE AGLI ESAMI DI STATO Gli studenti che, nello scrutinio finale delle classi QUINTE, conseguono una votazione non inferiore a 6 decimi in ciascuna disciplina e un voto di comportamento non inferiore a 6 sono AMMESSI ALL’ESAME DI STATO. Si ricorda che l’ammissione è vincolata al 1/4 di assenze del monte ore annuale. CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI “CREDITI” Credito formativo: Concorrono al credito (D.M. 49/2000)alcune esperienze formative e qualificate che ogni alunno può avere maturato al di fuori della scuola, ad esempio corsi di lingua, esperienze lavorative, attività sportive, artistiche, impegno sociale, purché debitamente certificate. Saranno altresì considerate formative tutte quelle esperienze che siano coerenti con il corso di studi ed opportunamente documentate. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 46 Credito scolastico: Il Consiglio di Classe attribuisce a ogni alunno, degli ultimi tre anni della scuola secondaria superiore, nello scrutinio finale, un apposito punteggio per l'andamento degli studi, denominato credito scolastico che terrà conto dei seguenti elementi: Assiduità della frequenza scolastica; Interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo; Interesse e impegno nella partecipazione alle attività complementari e integrative, orientamento, stage, corsi pomeridiani; Rappresentanza negli organi collegiali; Eventuali crediti formativi. Va precisato che danno diritto al credito le attività svolte in orario extra-scolastico o, al termine delle quali, venga rilasciato un attestato/certificazione/diploma (Trinity, ECDL, campionati …). Il credito verrà riconosciuto nel caso in cui gli alunni frequentino, con esito positivo, attività/progetti in modo continuativo e certificato dai docenti referenti (attività sportive, orientamento, alternanza scuola lavoro , progetti PON…). Il credito scolastico verrà attribuito con la seguente procedura: Il D.M. n° 99/2009 , ravvisando la necessità di stabilire criteri uniformi per l’attribuzione della lode da parte delle commissioni, ha predisposto la seguente tabella: Media dei voti III Anno IV ANNO V Anno M=6 3-4 3-4 4-5 6<M≤7 4-5 4-5 5-6 7< M ≤ 8 5-6 5-6 6-7 8<M≤9 6-7 6-7 7-8 9< M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 M rappresenta la media dei voti conseguita in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. In sede di scrutinio finale si assumono i seguenti criteri: Per tutte le fasce, l'attribuzione del punteggio più alto entro la banda di oscillazione determinata dalla media dei voti, richiederà per gli alunni delle classi terze e quarte la positività e/o la presenza di almeno due dei seguenti elementi: 1. Media dei voti di ammissione di tutte le discipline con cifra decimale superiore a cinque o coincidente con l'estremo superiore della fascia; 2. Valutazione formulata dal docente di religione (o attività alternativa ovvero altre attività, ivi compreso lo studio individuale che si sia tradotto in un arricchimento culturale o disciplinare specifico, purché certificato e valutato dalla scuola secondo modalità deliberate dalla istituzione scolastica); 3. Assiduità alla frequenza scolastica 4. Interesse e impegno nel dialogo educativo, partecipazione attiva e responsabile; 5. Attività integrative e complementari (partecipazione attiva e qualificata in qualità di rappresentanti nel Consiglio di Istituto, nel Consiglio di classe, nella Consulta Provinciale Studenti e nelle attività promosse nell'ambito dei progetti); 6. Crediti formativi. Per gli alunni che, in sede di scrutinio finale, abbiano riportato la sospensione del giudizio, l’attribuzione del credito sarà effettuata nello scrutinio dopo il superamento del debito, assegnando la PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 47 fascia alta del credito solo agli alunni che avranno riportato una media dei voti di ammissione di tutte le discipline con cifra decimale superiore a cinque o coincidente con l'estremo superiore della fascia. • CLASSI QUINTE Il Consiglio di classe assegna la fascia alta del credito solo agli alunni che avranno riportato una media dei voti di ammissione di tutte le discipline con cifra decimale superiore a cinque o coincidente con l'estremo superiore della fascia. In caso di media dei voti assegnati inferiore alla metà della banda di oscillazione prevista ( ad esempio nella fascia fra 6 e 7, una media inferiore a 6,5) il Consiglio di classe assegna il massimo punteggio previsto dalla banda di oscillazione di appartenenza se, e soltanto se, sussistono tutti i requisiti sotto elencati: 1. Assiduità nella frequenza (assenze non superiori a 30 giorni di lezioni nell’a.s.); 2. Valutazione formulata dal docente di religione (o attività alternativa ovvero altre attività, ivi compreso lo studio individuale che si sia tradotto in un arricchimento culturale o disciplinare specifico, purché certificato e valutato dalla scuola secondo modalità deliberate dalla istituzione scolastica); Impegno, interesse e partecipazione al dialogo educativo; 3. Credito formativo attribuibile secondo quanto previsto dalla normativa vigente e/o partecipazione ad almeno una attività extracurriculare del PON o del POF In assenza di uno, e non più di uno, dei suddetti requisiti, il Consiglio di classe, a sua discrezione, ha facoltà di attribuire comunque il massimo punteggio previsto in considerazione dell’alto livello di socializzazione e di un lodevole comportamento per assiduità di frequenza partecipazione attiva al dialogo educativo e alle iniziative promosse dall’Istituto, oppure di eventi comprovati (malattie), che avessero impedito allo studente di ottenere il requisito di frequenza richiesto. Le certificazioni comprovanti attività lavorative devono indicare l’ente a cui sono stati versati i contributi di assistenza ovvero, le disposizioni normative che escludano l’obbligo dell’adempimento contributivo. I criteri di valutazione delle esperienze precedentemente citate devono tener conto della rilevanza qualitativa delle esperienze, anche con riguardo a quelle relative alla formazione personale, civile e sociale dei candidati. La documentazione relativa all’esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve comprendere in ogni caso una attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni presso i quali il candidato ha realizzato l’esperienza e contenente una sintetica descrizione dell’esperienza . Il Collegio, nell’attribuzione del credito, tiene conto di : 1. partecipazione a concorsi riguardanti le discipline di studio, con esito positivo; 2. partecipazione a progetti previsti nel POF con durata di almeno 10 ore; 3. partecipazione a progetti PON con durata di almeno 15 ore; 4. attività sportiva agonistica svolta all’interno di un’organizzazione ufficialmente riconosciuta o affiliata ad una Federazione Nazionale; 5. corsi di Informatica; 6. attività di volontariato presso Associazioni registrate dalle Regioni o riconosciute a livello nazionale per almeno 40 ore svolte nel corso di un anno; 7. corsi di lingua straniera; 8. Olimpiadi della Matematica, Olimpiadi della Fisica, Olimpiadi della multimedialità …. 9. partecipazione attiva e qualificata in qualità di rappresentanti nel C.d.I., nei C.d.C., nella C.P.S 10. esperienze di Stage lavorativo certificato pari ad almeno 25 ore. La documentazione per l’assegnazione del credito formativo dovrà pervenire entro il 15 maggio al docente coordinatore di classe. RISULTATI FINALI Ammissione alla classe successiva Giudizio sospeso Lo studente viene ammesso alla classe successiva se riporta valutazioni sufficienti in tutte le discipline Lo studente avrà il giudizio di ammissione sospeso se presenta valutazioni insufficienti in una o più discipline laddove il consiglio ritenga le lacune recuperabili. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 48 Non ammissione alla classe successiva Lo studente non sarà ammesso alla classe successiva se presenta un quadro di insufficienze gravi e diffuse , o lacune che il consiglio di classe ritenga non recuperabili. Non sarà ammesso alla classe successiva, altresì, l’alunno che avendo superato ¼ di assenze del monte ore annuale, non potrà essere scrutinato. Alla valutazione negativa concorrono altresì i seguenti elementi: grave mancanza di impegno in relazione ad alcune discipline tale da impedire il raggiungimento degli obiettivi propri delle discipline stesse; voto di condotta insufficiente 3.6 VALUTAZIONE ESTERNA Altro aspetto importante della valutazione è la rilevazione da parte di Istituti esterni alla singola scuola del raggiungimento di standard di apprendimento definiti a livello nazionale. All’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione (INVALSI) spetta il compito di predisporre strumenti per la rilevazione dei livelli di preparazione e di raggiungimento degli obiettivi e delle competenze previsti dal Curricolo Nazionale. L’ INVALSI procede alla Valutazione della qualità complessiva dell'offerta formativa dell'Istituto e alla Valutazione delle conoscenze e delle abilità degli studenti in diversi momenti del percorso di studi. La rilevazione degli apprendimenti in italiano e matematica (somministrazione mese di maggio) PROVE OCSE-PISA riguarda le classi seconde del biennio. La correzione delle prove è affidata a docenti della scuola, che ne riportano gli esiti su fogli risposta, mentre gli elaborati rimangono a disposizione dell’Istituto per tutte le ulteriori analisi e riflessioni. Alle singole Istituzioni Scolastiche viene restituito un rapporto sui risultati degli apprendimenti, in forma strettamente riservata, pertanto, il Collegio dei Docenti e il Gruppo di miglioramento hanno a disposizione ulteriori dati per la valutazione periodica dell’efficacia dell’azione didattica e per formulare proposte per il miglioramento dell’attività scolastica. 3.7 IL RECUPERO Le attività di recupero costituiscono parte integrante dell’ offerta formativa della scuola, tale aspetto è l’ obiettivo prioritario espresso anche nel RAV, in quanto basilare per il raggiungimento di un più elevato grado di successo scolastico e formativo. Il recupero mira a far acquisire agli studenti le conoscenze e le competenze previste dagli ordinamenti e dai curricoli. Ogni docente, infatti, svolge e registra, nel corso dell’ ordinaria attività di insegnamento, attività di rinforzo, di ripetizione e di recupero. Gli interventi di recupero hanno lo scopo di aiutare e sostenere lo studente nel colmare le lacune della sua preparazione ma non possono e non devono sostituirsi al lavoro dell’allievo, pertanto è indispensabile la collaborazione da parte delle famiglie che devono spingere lo studente ad impegnarsi con regolarità in tutte le attività proposte anche attraverso un’adeguata rielaborazione a casa. Per ottenere una efficace azione di recupero è necessario: agire sulla motivazione dello studente guidare lo studente nell’acquisizione di un proficuo metodo di studio aiutare lo studente nell’individuare e nel colmare le lacune pregresse che condizionano gli apprendimenti successivi. Il Collegio dei Docenti, alla luce della normativa in merito al recupero dei debiti formativi (D.M. 80/07 e O.M. 92/07), ha individuato come linee guida le seguenti responsabilità: responsabilità del Consiglio di Classe nell’individuare le azioni (tra quelle previste nel POF) più efficaci per recuperare le insufficienze responsabilità del singolo docente nell’agevolare il recupero delle insufficienze responsabilità delle famiglie nel collaborare con la scuola per il recupero delle insufficienze responsabilità dello studente nel recuperare le insufficienze PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 49 Tipologie Interventi didattico-educativi di recupero Recupero autonomo Riservato agli studenti giudicati in grado di raggiungere autonomamente gli obiettivi minimi disciplinari, a motivo della scarsa gravità e/o diffusione delle carenze rilevate, specie se attribuibili a un inadeguato impegno nello studio personale. Il docente deve definire per ciascuno studente un percorso di attività, comprensivo di consegne di lavoro, prescrizione di esercitazioni, materiali di supporto e ogni altra indicazione utile. Il ricorso alla modalità dello studio individuale autonomo è scelta prioritaria nei casi in cui le difficoltà riscontrate siano da imputare palesemente a impegno personale assente o fortemente inadeguato Attività guidate Attività guidate dall'insegnante e svolte autonomamente dagli alunni a casa o a scuola, oltre il normale orario delle lezioni. Il docente fornisce all’allievo indicazioni e materiali didattici utili per organizzare il lavoro di recupero delle lacune riscontrate. L’attività sarà svolta individualmente o in gruppi, sotto forma di compiti, esercizi, ricerche, approfondimenti. Recupero in itinere in orario curriculare. Il docente del Consiglio di classe svolge l’attività di recupero dell’alunno in orario curricolare. E’ modalità opportuna qualora le difficoltà incontrate da un numero significativo di studenti consentano l’articolazione dei medesimi in gruppi omogenei di livello. Il docente deve predisporre attività differenziate per tutti gli studenti, prevedendo, per quelli che non sono interessati alla dimensione del recupero, attività con finalità di consolidamento e approfondimento. Può essere realizzato adottando strategie di apprendimento cooperativo, anche affidando funzioni di supporto o di tutoring agli studenti che hanno raggiunto buoni livelli di competenza. Recupero in prolungamento curriculare Pausa didattica itinere con dell’orario a. Il servizio consiste in interventi per gruppi anche di classi parallele, da effettuarsi alla sesta ora di lezione, cioè prolungando di un’ora l’orario scolastico giornaliero. È offerto agli studenti che presentano lacune circoscritte su specifiche tematiche indicate dai docenti. Hanno funzione sia di recupero sia, soprattutto, di sostegno, dunque di prevenzione delle difficoltà. L’attività è destinata agli studenti per i quali non sia possibile prevedere l’organizzazione di corsi di recupero pomeridiano. Il C.d.D. può deliberare l’ uso della quota del 20% del monte orario annuale complessivo per effettuare una pausa alle normali attività curricolari, pari a due settimane, da dedicare ad azioni di recupero relative ad argomenti del primo quadrimestre. Comporta la sospensione transitoria dell’attività curricolare ordinaria, per sviluppare nuovamente, utilizzando le metodologie più appropriate, i segmenti curricolari nei quali si sono evidenziate le lacune. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 50 Il lavoro può essere organizzato sia come lezione frontale sia come lavoro di gruppo condotto anche dagli studenti più capaci. Non può comportare variazioni dell’orario ordinario delle lezioni. Sportello didattico Corsi di recupero pomeridiani Il recupero al termine dell’anno scolastico in caso di “sospensione del giudizio” Il servizio di “sportello didattico” è attivato su richiesta di gruppi o di singoli allievi per recuperare rapidamente deficit su un unico argomento o su brevi segmenti di programma. Hanno funzione sia di recupero sia, soprattutto, di sostegno, dunque di prevenzione delle difficoltà. anche in preparazione di verifiche orali e scritte. L’attività di sportello è destinata anche agli studenti per i quali non sia possibile prevedere l’organizzazione di corsi di recupero pomeridiano. Il C.d.C. stabilisce le materie per classe e per studente. Ogni studente potrà quindi frequentare uno o più corsi di recupero che durano di norma 15 ore ciascuno. Vengono attivati dopo il primo scrutinio. La frequenza è obbligatoria, salvo dichiarazione della famiglia. E’ il Coordinatore di Classe che informa la famiglia. Al termine del corso segue una verifica scritta sul lavoro svolto, non assimilabile a quelle svolte normalmente. Numero minimo di partecipanti: Quindici Per gli studenti che, sulla base degli esiti finali riportino dei debiti. I corsi saranno attivati secondo le risorse finanziarie disponibili per tutte le materie. La durata è di norma di 15 ore ciascuno, la frequenza è obbligatoria, salvo dichiarazione della famiglia. L’organizzazione dei corsi segue la pianificazione dell’Istituto. La comunicazione alle famiglie avviene per iscritto nel rispetto della vigente normativa. Numero minimo di partecipanti: Quindici 3.8 APPROFONDIMENTO – ECCELLENZA Ogni macro area di intervento dell’offerta formativa prevede un percorso di cura delle eccellenze al fine di educare, formare e istruire gli alunni anche nella scoperta e realizzazione di loro significative attitudini e inclinazioni attraverso varie opportunità: dalle attività di coaching e tutoring in classe, alle possibilità di intervento in qualità di peer su gruppi di studenti o classi, dalla partecipazione ai contest nazionali o locali periodicamente indetti per specifici settori (Olimpiadi di fisica, Olimpiadi di matematica, Campionati sportivi…), agli esami per la certificazione internazionale nelle lingue straniere (Trinity) e delle certificazioni informatiche ( EIPASS, CISCO…), dalle collaborazioni con la Dirigenza per l’organizzazione dei seminari e dei laboratori studenteschi (eventi particolari, assemblee di istituto…), alle interazioni dirette con figure di rilievo (Incontro con l’autore). L’istituto, inoltre, sostiene apertamente la gratificazione degli studenti particolarmente meritevoli offrendo loro la possibilità di partecipare alle selezioni per gli stage o ad altre iniziative come il soggiorno in Inghilterra. In speciali occasioni, infine, come ad esempio la consegna dei diplomi, l’accoglienza dei nuovi iscritti o anniversari e celebrazioni, gli alunni meritevoli partecipano per socializzare la loro esperienza e collaborare con lo staff e la Dirigenza alla promozione e al sostegno delle attività dell’istituto più significative e incisive per il loro percorso formativo. Progetti particolarmente rivolti alla cura delle eccellenze in diversi settori: Stage in aziende del territorio Certificazioni linguistiche e informatiche PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 51 Campionati sportivi Olimpiadi di matematica Olimpiadi di fisica concorsi ed esperienze proposte in collaborazione con enti esterni, associazioni culturali progetti in rete o bandi mobilità agevolata tramite partenariati europei 3.9 DISPERSIONE SCOLASTICA Il nostro Istituto riserva una grande attenzione a tutte le iniziative che concorrono a combattere il fenomeno della dispersione scolastica e a promuovere il successo formativo di tutti gli alunni e le alunne. A tale scopo si considera di particolare rilevanza la realizzazione delle seguenti attività: regolare monitoraggio delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate attraverso il registro elettronico, che vengono comunicati alle famiglie, anche tramite i coordinatori di classe; corsi o sportelli di didattica breve per il recupero delle lacune accumulate negli specifici ambiti disciplinari e di supporto al metodo di studio da svolgersi in orario antimeridiano e/o pomeridiano; un servizio di ri/orientamento scolastico in osservanza alla normativa vigente sull’obbligo formativo; progetti extra curricolari uno sportello di ascolto psicologico per colloqui individuali su appuntamento con la psicologa in sede, con adesione volontaria dell’alunno, previa autorizzazione dei genitori; un maggiore coinvolgimento degli allievi nelle attività sportive; creazione di patti formativi differenziati concordati con le famiglie; un servizio di comunicazione con le famiglie attraverso i coordinatori di classe, i docenti con funzione strumentale di supporto agli alunni per la gestione delle situazioni multiproblematiche e il dirigente scolastico. raccordi con altre scuole. Le attività previste contro la dispersione e l’insuccesso scolastico includono collaborazioni con cooperative educative, fondazioni, Provincia, esperti e associazioni, oltre ai progetti che il MIUR di anno in anno propone sul tema della lotta alla dispersione scolastica attraverso bandi specifici. L’Istituto partecipa inoltre alle verifiche in itinere previste dal MIUR e ai monitoraggi nazionali , ad esempio le prove Invalsi sui risultati di apprendimento degli alunni e sulle attività di contrasto alla dispersione scolastica. I momenti di monitoraggio e verifica finale sono regolarmente inclusi negli incontri del Collegio Docenti e del Nucleo di autovalutazione dell’Istituto. 3.10 SERVIZI DI SUPPORTO ALLA DIDATTICA Aggiornamento e formazione dei docenti La formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un’efficace politica di consolidamento e potenziamento del sistema. Risulta direttamente utile alla crescita e alla riqualificazione personale e indirettamente contribuisce ad innalzare il livello dell’offerta formativa della scuola. Poiché i requisiti di competenza sono pertanto fondamentali per qualsiasi soggetto coinvolto nell’operatività del servizio, allo scopo di perseguire un costante miglioramento, la scuola fornisce strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio. L’Istituto allo scopo di assicurare al proprio personale, per tutti i ruoli previsti, un’offerta formativa ampia e altamente qualificante : aderisce ai laboratori di RICERCA-AZIONE attivati dal POLO QUALITÀ DI NAPOLI. aderisce ai corsi di formazione organizzati dal Polo Qualità di Napoli promuove e partecipa fin dalla fase progettuale a iniziative di aggiornamento in rete con altri istituti scolastici. promuove iniziative specifiche, anche attraverso l’utilizzo di fondi interni o Fondi Sociali Europei All’istituzione scolastica singola, in rete o consorziata, compete infatti la programmazione delle iniziative di formazione, fermo restando la possibilità dell’autoaggiornamento. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 52 Registro on line A partire da quest’anno l’istituto in ottemperanza con le indicazioni ministeriali utilizza il registro online per la gestione del registro di classe e personale dei docenti. Nel registro online vengono inseriti tutti i dati relativi alla frequenza, alle lezioni ,alle valutazioni, ma può essere utilizzato per l’inserimento di documentazioni di supporto all’attività didattica, poiché ogni docente può allegare dei file. Sito web Il sito web www.itfalco.it costituisce lo strumento privilegiato per la comunicazione all’interno della comunità scolastica, ma è anche un canale importante per far conoscere sul territorio le attività svolte dall’istituto. Esso: rende l'Istituto visibile nel mondo Internet permette l'accesso alle risorse informative dell'istituto da parte degli utenti (famiglie, studenti, docenti, personale ATA, etc.) permette l'utilizzo del sito nella normale attività didattica, anche da parte di docenti senza specifiche competenze informatiche; innova la didattica rendendola dinamica coinvolgendo alunni e docenti in un ambito di "cooperative learning". La rete d’Istituto La realtà scolastica, spesso non confrontabile con quella di altri sistemi o realtà di servizi, evidenzia quotidianamente una serie di problematiche legate al trattamento delle informazioni, riassumibili in: necessità di accesso alle informazioni; necessità di condivisione di strumenti di lavoro per la didattica e per il lavoro amministrativo e di gestione del sistema nel suo complesso; definizione delle classi di utenza e dei loro diritti di accesso alle informazioni; necessità di dare autonomia a tutte quelle funzioni, interne all’organizzazione, di produzione delle informazioni e di divulgazione delle stesse; sicurezza ed integrità delle informazioni; accesso alle informazioni relative agli studenti (assenze, voti, date di colloqui, ecc.) da parte delle famiglie. La soluzione alle problematiche sopra elencate è stata la realizzazione di una Rete d'Istituto che rappresenta il perno di un deciso processo di innovazione e miglioramento gestionale dell'intero Istituto. La Rete d’Istituto collega tra loro Aule didattiche, Laboratori, Locali speciali ecc.. La Segreteria didattica e amministrativa si avvale, per morivi di sicurezza, di una propria rete autonoma. Le LIM Al fine di soddisfare l’esigenza di fruizione delle nuove tecnologie multimediali nell’ambito didattico, estensibili a tutte le discipline per accrescere l'attenzione, la motivazione e il coinvolgimento degli studenti e per migliorare la comunicazione in classe, nell’istituto, in tutte le aule, sono state istallate le LIM. Acquistate grazie al Finanziamento FESR Obiettivo A Azione 2. Bando 1062105/07/2012 - FESR (Laboratori ed agenda digitale). Le attrezzature L’Istituto dispone altresì di strumenti per la riproduzione di documenti cartacei e non, proiettori, lavagne luminose, riproduttori di audiocassette e videocassette, collegamenti in rete tra i laboratori, collegamento veloce ad Internet, postazioni multimediali. 3.11 CITTADINANZA E COSTITUZIONE Al fine di consentire l’acquisizione dei saperi e delle competenze per il pieno sviluppo della persona in tutte le sue dimensioni, per l’esercizio dei diritti di cittadinanza, per favorire il successo formativo e prevenire e contrastare la dispersione scolastica, il Decreto n. 139 del 22 Agosto 2007 (Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione) ha individuato, PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 53 infatti, le otto competenze chiave di cittadinanza che ogni cittadino dovrebbe possedere dopo aver assolto il dovere all'istruzione. Tali competenze sono in linea con le competenze chiave individuate dall'Unione Europea, vale a dire quelle competenze "di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione" (Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio "Relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente", 2006) che dovrebbero essere acquisite durante il percorso dell'istruzione e fare da base al proseguimento dell'apprendimento nel quadro dell'educazione e della formazione permanente. LE COMPETENZE DI BASE DEGLI ASSI CULTURALI Le otto competenze chiave di cittadinanza, declinate nei quattro assi culturali, sono necessarie per la costruzione e il pieno sviluppo della persona e per impostare e vivere corrette e significative relazioni con gli altri; lo scopo finale è quello di aiutare a sviluppare una positiva interazione con la realtà naturale e sociale. È compito specifico della scuola, perciò, attraverso la disciplina Cittadinanza e Costituzione (con un monte ore annuo di 33 ore e voto distinto), promuovere quegli interventi educativi capaci di far sì che le capacità personali di ogni alunno/studente si traducano nelle otto competenze chiave di cittadinanza previste a conclusione dell’obbligo di istruzione. Le competenze chiave sono quelle di cui ogni persona ha bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Tale disciplina è inserita nel curricolo locale della nostra scuola, ed è destinata a tutte le classi e ripartita in maniera trasversale tra tutti gli assi culturali nell’ambito del monte ore annuo di lezione, al fine di favorire la collaborazione all’interno dei Consigli di classe e trovare intese sugli obiettivi di apprendimento relativi a quest’ area di concetti e di competenze. La finalità primaria è quella di educare alla democrazia, alla legalità, alla cittadinanza attiva e di produrre una graduale ma solida presa di coscienza dei principi e delle regole che sono alla base della convivenza civile. In particolare nell’ambito dell’asse linguistico vengono affrontate le tematiche relative alla Costituzione, ai diritti ed alla cittadinanza attiva, mentre nell’ambito scientifico o tecnologico ed in quello matematico viene curata l’educazione alla salute ed alla sicurezza. NUCLEI TEMATICI ED OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO Le competenze insite nell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione sono quelle di una cittadinanza agita, allo scopo di promuovere nelle giovani generazioni l’impegno in prima persona per il benessere proprio e altrui . Le attività proposte si differenziano , in ordine ai contenuti ed agli obiettivi , in relazione agli anni di corso, anche al fine di favorire e promuovere il più possibile l’ interazione dell’insegnamento con il curricolo della scuola. Riguardano, comunque, l’acquisizione di competenze interpersonali, interculturali, sociali e civiche, che consentano la partecipazione consapevole e responsabile alla vita sociale e lavorativa . OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO PRIMO BIENNIO Uguaglianze e differenze, relativamente ai concetti di uomo, individuo, soggetto e persona umana Il sistema di diritti e valori contenuto nella Costituzione COMPETENZE PRIMO BIENNIO Identificare i diritti umani nella cultura, nella storia dell’umanità e negli ordinamenti giuridici nazionali e internazionali, cogliendo come nel tempo e nello spazio si sia evoluta la capacità di riconoscerli e tutelarli Riconoscere le premesse storiche, i caratteri, i principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana e della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea sviluppare disponibilità al l’impegno interculturale, agendo comportamenti basati sul rispetto e sull’accettazione delle differenze, nonché sul rifiuto di ogni forma di discriminazione su base etnica e religiosa PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 54 Il ruolo dello Stato nell’ordinamento e nella funzionalità della Repubblica Il processo di formazione, di emanazione e di perfezione delle leggi ordinarie, dei decreti legge, dei regolamenti Il Regolamento d’istituto OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO I diritti dell’uomo, del cittadino e del lavoratore in Italia, nella Ue e nel diritto internazionale Le normativa sulla sicurezza sul luogo di lavoro a tutela del lavoratore Le libertà personali e le libertà sociali nel testo costituzionale Il diritto di riunione, di associazione, la libertà di opinione , con particolare riferimento alle assemblee studentesche Comprendere l’equilibrio tra i poteri dello Stato e le funzioni degli organi . Dimostrare piena e matura consapevolezza circa la necessità di comportamenti corretti nel campo della sicurezza per la tutela della incolumità propria e altrui, del codice della strada e della salute fisica e mentale di ogni cittadino Praticare i diritti e i doveri degli studenti secondo la normativa vigente, contribuendo alla realizzazione della democrazia nella scuola e nelle relazioni tra scuola, famiglia e società; analizzare, discutere e condividere lo Statuto dei diritti e dei doveri delle studentesse e degli studenti; promuovere la conoscenza dei Regolamenti di istituto come momento di cittadinanza partecipata, collaborando alla loro redazione o al loro miglioramento e individuando le pratiche e le iniziative necessarie a questi scopi. COMPETENZE SECONDO BIENNIO E QUINTO ANNO Riconoscere il valore etico e civile delle leggi, nonché le modalità con cui tale valore è tutelato nel processo nazionale e internazionale che le crea e le introduce negli ordinamenti giuridici; valutare le conseguenze personali e sociali di comportamenti incoerenti con questi principi; identificare stereotipi, pregiudizi etnici, sociali e culturali presenti nei propri e negli altrui atteggiamenti e comportamenti, nei mass media e in testi di studio e ricerca; riuscire ad identificare situazioni problematiche che ostacolano i processi dell’integrazione nazionale e dell’integrazione europea; individuare come i nuclei portanti della cultura economica (impresa, mercato, finanza pubblica, debito pubblico, spesa sociale, globalizzazione, stabilità della moneta ed equità nel rapporto fra i paesi e le generazioni) intervengono a qualificare le politiche economiche nazionali e internazionali; Riconoscere in fatti e situazioni concrete i modi con cui il diritto al lavoro e alla libertà di impresa sono espressione della dignità della persona e delle formazioni sociali all’interno delle quali sviluppa la propria personalità. Conoscere i processi migratori, identificarne le cause, valutarne le conseguenze personali, sociali, culturali ed economiche, mantenendo fisso il principio della pari dignità di ogni persona, delle regole di cittadinanza nazionale, europea e internazionale e del valore individuale e sociale dell’integrazione Riconoscere il valore della libertà di pensiero, di espressione, di religione e delle altre libertà individuali e sociali nelle società storiche e politiche contemporanee; impegnarsi attivamente nelle forme di rappresentanza previste (di classe, di istituto, nella Consulta provinciale degli studenti, nelle PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 55 Associazioni studentesche); partecipare ai lavori dei Forum regionali e nazionali delle Associazioni studentesche; impegnarsi e partecipare ai lavori e alle iniziative della Consulta provinciale degli studenti. STRATEGIE ORGANIZZATIVE E METODOLOGIE DIDATTICHE Al fine di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento-apprendimento, l’azione didattica è improntata sui criteri metodologici più idonei al raggiungimento degli obiettivi prefissati e soprattutto al raggiungimento delle competenze trasversali e di Cittadinanza. Tutti i docenti del Consiglio di classe ricercano e valorizzano le metodologie e le forme di relazione che maggiormente favoriscono la partecipazione e il coinvolgimento degli alunni, la percezione di star bene a scuola, la consapevolezza di essere in una comunità che accoglie, che mette in pratica le regole del vivere civile e sociale, che dialoga con le istituzioni e con la società civile organizzata. Occorre promuovere un continuo e costante collegamento tra quanto discusso in classe e quanto vissuto quotidianamente nella propria esperienza di vita. In tal senso si privilegiano metodologie tali da: valorizzare la partecipazione studentesca, che rappresenta uno strumento significativo di coinvolgimento e di aggregazione partecipe e responsabile dei giovani nei percorsi di educazione e di crescita personale e comunitaria; favorire l’apprendimento collaborativo; promuovere la discussione ed il confronto in ordine a casi reali in cui si vedono applicati o negati i diritti sanciti dalla Costituzione, anche in relazione ad atti di bullismo, di delinquenza, di applicazione della normativa in tema di sicurezza sul lavoro, di immigrazione promuovere attività di educazione alla salute come assunzione del rispetto di se stessi e degli altri e di educazione stradale come educazione al la responsabilità nelle proprie scelte e nelle proprie azioni. Sono privilegiati, in tal modo ,il metodo della ricerca-azione , dell’analisi e soluzione di problemi, e del lavoro di gruppo non necessariamente limitato a gruppi della stessa classe; questi metodi , infatti, appaiono più consoni per realizzare la flessibilità degli obiettivi e dei percorsi formativi e l’interazione tra le varie discipline Per stimolare la motivazione e la partecipazione attiva degli alunni particolare attenzione viene riservata ad una didattica laboratoriale , incentrata sul lavoro per progetto, nel quale l’allievo possa sperimentare le proprie capacità progettuali, organizzative e di risoluzione dei problemi, mettendosi in relazione con gli altri componenti del gruppo in un ‘ottica di apprendimento cooperativo. MODALITÀ E TEMPI DI REALIZZAZIONE L’articolazione temporale interessa l’intero anno scolastico. All’inizio dell’anno scolastico la programmazione dei dipartimenti d’area e, successivamente, quella dei consigli di classe dettagliano, all’interno delle tematiche su esposte, i tempi e le modalità di svolgimento , le attività concrete nelle quali saranno impegnate le singole classi ed, all’interno delle classi, singoli alunni o gruppi di alunni a seconda delle esigenze rilevate in seguito ad una analisi della situazione in ingresso. I tempi potranno, dunque, prevedere un’articolazione oraria di un’ora a settimana oppure la concentrazione del monte ore in due periodi al primo trimestre e/o al pentamestre. All’interno del consiglio di classe saranno concordati l’impegno orario ed il nucleo tematico che ogni docente dedicherà all’insegnamento in oggetto. VALUTAZIONE DEI RISULTATI Il voto sarà attribuito collegialmente da parte dell’intero consiglio di classe in relazione all’impegno (intensità e continuità), all’attenzione e concentrazione, all’organizzazione (relativa al metodo di studio), alla responsabilità e al senso critico. Esso concorrerà alla media finale dei risultati. In particolare va osservato il comportamento degli alunni, in interazione con i coetanei e con gli adulti in ambiente scolastico e la capacità di operare scelte ed assumere decisioni autonome agendo responsabilmente. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 56 INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) Il 6 Marzo 2013 il MIUR ha pubblicato la circolare n. 8 contenente le indicazioni operative per l’applicazione della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 sui bisogni educativi speciali e sull’organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica. La Direttiva delinea la strategia per realizzare il diritto all’apprendimento degli alunni in situazione di difficoltà, estendendo il campo di intervento non solo agli alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA), già previsto dalla L. n. 170/11, ma anche all’intera area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), comprendente disabilità, DSA e/o disturbi evolutivi specifici, svantaggio linguistico, sociale e culturale. Essa estende a tutti gli allievi in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento, richiamandosi ai principi della L. n. 53/03. Fermo restando l’obbligo di certificazione per le situazioni di disabilità e di diagnosi per i DSA, è compito del Consiglio di classe o del team dei docenti indicare in quali altri casi sia necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica e/o di misure compensative o dispensative, nella presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni. L’introduzione del termine BES in tutta la rete scolastica italiana vuole stimolare, quindi, le istituzioni scolastiche ad attuare una lettura più ampia e, quindi più equa e più inclusiva, non solo delle disabilità certificate , ma anche dei DSA e delle varie forme di svantaggio e disagio. Una lettura dei bisogni che dovrà passo dopo passo diventare più competente nella sua autonomia, anche grazie a forme sempre più qualificate di collaborazione con gli Enti territoriali e con le famiglie. Ciò richiede una grande responsabilità dei Consigli di classe e delle Istituzioni scolastiche. Dovranno essere, pertanto, approntati dei Piani di intervento complessivo delle strategie di integrazione e inclusione ed operate delle scelte organizzative e gestionali che prevedano: la collaborazione tra l’istituzione scolastica, le famiglie, le associazioni e gli Enti territoriali; le modalità e i tempi di intervento. Disturbi specifici CLASSE Alunni con deficit (L. 104) dell’apprendimento Alunni stranieri (diverse culture. Diversa lingua) Alunni con disturbi evolutivi specifici) Alunni con svantaggio socio culturale PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 57 Attori principali per l’inclusione, quindi, sono: FAMIGLIA GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE CONSIGLI DI CLASSE Osservare la classe nelle sue dinamiche di funzionamento Documentare le caratteristiche Definire una programmazione didatticopedagogica globale, creativa e propositiva che tenga conto di tutti gli studenti e delle risorse umane , materiali e metodologiche presenti e realisticamente attivabili Favorire l’apporto di risorse aggiuntive Rilevazione dei BES Raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere Focus e confronto sui casi ,consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie da adottare DOCENTE REFERENTE Questo Istituto ha visto, già negli ultimi anni, un sensibile incremento di iscrizioni di alunni con bisogni educativi speciali e ha maturato una consolidata esperienza per quanto concerne l'integrazione di questi allievi che necessitano di percorsi di apprendimento individualizzato. Nella progettazione di tali percorsi si è considerato essenziale: Sviluppare le capacità comunicative e di relazione con adulti e coetanei Far acquisire consapevolezza della propria identità, delle potenzialità e dei limiti delle proprie risorse Promuovere la ricerca di un ruolo sociale e professionale anche attraverso mirate azioni di orientamento Far acquisire competenze nell'utilizzo degli strumenti tecnologici Favorire lo sviluppo di abilità e competenze di tipo non solo scolastico, ma anche extrascolastico legate al potenziamento dell'autonomia sia individuale che sociale Da tempo, pertanto, il nostro Istituto ha predisposto, per questi allievi, un protocollo d'accoglienza che prevede già alla fine della terza media l'incontro tra i nostri insegnanti e l'alunno diversamente abile che, accompagnato dal docente di sostegno, viene a conoscere la nuova realtà scolastica ed assiste ad alcune lezioni. All'inizio del nuovo anno scolastico, dopo un periodo di osservazione dell'alunno da parte dei docenti della classe, viene poi convocato un gruppo di lavoro, a cui partecipano anche il neuropsichiatria che segue l'alunno e la famiglia, e viene predisposto un Piano Educativo adeguato alle capacità e potenzialità dello studente. La metodologia generalmente adottata è quella del lavoro all'interno della classe proprio perché riteniamo che per favorire l'integrazione sia necessario che l'alunno viva la vita di classe, riesca a "sentirne" il clima, partecipi a tutte le attività proposte (visite guidate, viaggi di istruzione, stage, attività sportive) e che contemporaneamente i coetanei imparino a relazionarsi con chi è diversamente abile. Per garantire la continuità del progetto didattico che coinvolge l'alunno, i docenti di sostegno del nostro Istituto sono in contatto con i docenti della scuola media di provenienza del ragazzo/a. Costante è anche il rapporto con le famiglie e con gli operatori dell'equipe dell'ASL che seguono i ragazzi, la cui collaborazione è particolarmente importante per la raccolta delle informazioni e per la condivisione di comportamenti finalizzati alla crescita e maturazione dell'allievo. Ruolo privilegiato è dato alla didattica laboratoriale: il laboratorio è inteso non semplicemente come spazio attrezzato, ma come metodologia capace di favorire i processi di integrazione degli allievi con PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 58 bisogni educativi speciali e la loro percezione di essere integrati. in una positiva relazione con gli altri e con la realtà. Annualmente vengono quindi elaborati progetti specifici per consentire a questi alunni di vivere il rapporto con la realtà scolastica in maniera più piena e gratificante .Al fine di realizzare il diritto allo studio per tutti gli studenti, l’Istituto , quindi, offre anche a coloro che presentano un Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), o Bisogni Educativi Speciali (BES) una didattica individualizzata e personalizzata, che con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico, anche tenendo conto delle caratteristiche personali, consenta ad essi di esprimere al meglio le loro potenzialità. In particolare i consigli di classe curano l’individuazione di strumenti compensativi e dispensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da apprendere. Una particolare attenzione è data all’insegnamento delle lingue straniere con l’uso, eventuale, di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilità dell'esonero. Agli studenti con DSA o con BES, quindi, anche d’intesa con le famiglie, sono garantite, durante il percorso di studio adeguate forme di verifica e di valutazione, che accompagneranno lo studente lungo tutto il percorso formativo. LE SCELTE EDUCATIVE PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI Le scelte educative per gli allievi diversamente abili sono sostanzialmente le stesse fatte per tutti gli altri allievi. La scuola si preoccupa della qualità dell’integrazione scolastica del giovane diversamente abile, ricercando e mettendo a punto specifici modelli di intervento, con l’ausilio degli Enti preposti presenti sul territorio. La Legge 104/92 e successive modificazioni prevede la stesura di un progetto di vita per ogni alunno disabile, redatto sulla base di informazioni contenute nei seguenti documenti: La Diagnosi clinica, rilasciata dall’A.S.L. di appartenenza La Diagnosi funzionale, che descrive analiticamente la compromissione funzionale dello stato psicofisico dell’alunno, le aree di potenzialità e l’evoluzione futura dello stesso. E’ redatta dall’unità multidisciplinare dell’ A. S. L. Il Profilo Dinamico Funzionale (P. D. F.), elaborato in forma collegiale dalla equipe multidisciplinare dell’A. S. L., dai docenti di classe e dai docenti di sostegno, sulla base di tutte le informazioni utili fornite dalla famiglia dell’alunno. Il P.D.F. è aggiornato periodicamente e segnala il prevedibile livello di sviluppo che l’alunno dimostra di possedere nei tempi brevi (sei mesi) e nei tempi lunghi (due anni). E’ il principale documento di riferimento per procedere in modo mirato ad inquadrare il soggetto diversamente abile, tenendo conto delle sue attitudini e degli eventuali crediti maturati. Per queste sue caratteristiche deve essere il più possibile concreto e rispondere al progetto di vita dell’alunno al quale si riferisce, poiché da esso deriva il Piano Educativo Individualizzato (P. E. I.) alla cui redazione vi partecipano in forma collegiale un operatore dell’A. S. L., i Docenti del Consiglio di Classe e i genitori dell’Alunno. Il P. E. I. contiene tutte le indicazioni per gli interventi didattico - educativi, gli eventuali interventi riabilitativi, nonché l’individuazione degli interventi di socializzazione e di acquisizione di abilità sociali. Gli interventi programmati nel P.E.I. devono essere opportunamente integrati ed equilibrati tra di loro e devono trovare sempre la condivisione della famiglia e di tutti gli operatori. E’ fondamentale per l’integrazione dell’alunno che il P.E.I. preveda strette connessioni con le singole programmazioni di classe e con la programmazione dell’intera Istituzione Scolastica. Questa esigenza può essere agevolmente soddisfatta poiché nella scuola si adotta la programmazione modulare. Ad inizio anno, una volta costruito il P.E.I. per l’alunno diversamente abile, lo stesso Consiglio di Classe definisce a quale dei due tipi di esiti lo specifico P. E. I. è destinato, ovvero: al rilascio di un attestato che definisca conoscenze competenze, capacità acquisite utili all’inserimento in corsi di formazione professionale, al conseguimento del Diploma di Perito Tecnico Industriale nel caso in cui sia conforme alla programmazione di classe. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 59 3.12 Rapporti scuola - famiglia Consapevoli che non si può educare se non in sinergia con la famiglia dell’alunno, nel nostro Istituto viene prestata particolare attenzione ai rapporti scuola-famiglia. Patto educativo di Corresposabilità Nel Patto educativo di Corresponsabilità sono contenuti gli impegni fondamentali che la scuola, i genitori e gli studenti si assumono al fine di concorrere insieme al processo di formazione ed educazione. In allegato è riportato il testo in vigore Rapporti di colloquio con i docenti i docenti ricevono i genitori degli alunni mettendo a loro disposizione un’ora bisettimanale al mattino. Tale ora è fissata all’inizio dell’anno scolastico sulla base dell’orario di ogni insegnante e viene pubblicato sul sito della scuola ; vengono organizzati periodicamente incontri dl pomeriggio, della durata di 3 ore, con i genitori; articolati in giorni diversi ( uno per il primo biennio e l’altro per il secondo biennio e quinto anno). Un incontro nel primo trimestre e 2 nel pentamestre. vengono organizzati incontri straordinari con i genitori nel caso in cui si ravvisi la necessità La scuola attraverso il collegamento scuolanet permette un elevato grado di interazione scuola famiglia, è infatti possibile per i genitori da casa, con un semplice collegamento ad internet, inserendo nome utente e password, conoscere tutti i dati significativi della vita scolastica del proprio figlio; in particolare: assenze, ritardi, uscite anticipate. Lezioni svolte giornalmente dai docenti con i compiti assegnati per casa Comunicazioni dei docenti ai genitori per note didattiche e/o disciplinari. Voti di verifiche sommative (visibili dopo circa 48 h) Circolari rivolte agli studenti e/o ai genitori Convocazione dei rappresentanti dei consigli di classe o d’istituto Rapporti informatizzati Comunicazioni scritte Un'altra forma di comunicazione via internet è costituita dalla consultazione sito del web dell’istituto www.itfalco.it dal quale è possibile avere tutte le informazioni di carattere organizzativo più generale delle classi e dell’istituto, in particolare: orario scolastico delle lezioni libri di testo orario di ricevimento dei genitori albo online con tutte le circolari interne news sulle iniziative didattiche comunicazioni sui corsi di recupero o di sostegno rivolti agli studenti calendario scolastico ed altro. Ogni studente è munito di un libretto personale . Su tale libretto vengono annotate le giustificazioni delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 60 3.13 ESAMI DI IDONEITÀ ED ESAMI INTEGRATIVI Gli studenti provenienti da un'altra Scuola Secondaria Superiore, che intendono frequentare il nostro istituto sono tenuti per legge a sostenere esami integrativi o di idoneità sui programmi non presenti nel piano di studi della scuola frequentata. Gli esami di idoneità si sostengono per accedere ad una classe successiva a quella per cui si possiede il titolo di ammissione; riguardano i programmi integrali delle classi precedenti quella a cui il candidato aspira. Gli esami integrativi, invece, permettono ad uno studente già iscritto ad una scuola secondaria di II grado il passaggio a scuole di diverso ordine, tipo o indirizzo. Essi riguardano le materie, non comprese nel corso di studio di provenienza relative a tutti gli anni già frequentati. Sia gli esami integrativi che quelli di idoneità sono superati se il candidato consegue la sufficienza in tutte le discipline oggetto d’esame. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 61 4.L’Offerta Formativa CURRICULARE 4.1 LE SCELTE CURRICULARI I piani di studio curriculari sono finalizzati al rilascio di titoli di studio (tra cui i Diplomi) che trovino una soddisfacente spendibilità sul mercato del lavoro e che consentano un più adeguato inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con una formazione equilibrata in quanto vengono curati in eguale misura i tre aspetti fondamentali della preparazione: linguistico - espressiva, logico-matematica e tecnico-professionale. Le Discipline presenti nei piani di studio sono infatti a contenuto umanistico, tecnologico – professionalizzante e scientifico. L'articolazione del curricolo consente di fornire non solo conoscenze e competenze adeguate ma anche di sviluppare le capacità individuali che permettono ai giovani, al compimento del corso di studi, di integrarsi agevolmente nel tessuto della comunità educativa. 4.2 ORGANIZZAZIONE ANNO SCOLASTICO Il Collegio Docenti ha deliberato, per l’anno scolastico in corso, la seguente scansione Un trimestre che va dal 15 settembre 2014 al 20 dicembre 2015 Un pentamestre che va dal 7 gennaio 2015 al 10 giugno 2016 Orario delle lezioni L’Istituto ha definito la seguente scansione oraria dell’attività mattutina: Prima ora Seconda ora Terza ora Quarta ora Quinta ora Sesta ora 8.15 - 9.15 9.15 - 10.15 10.15 - 11.15 11.15 - 12.15 12.15 - 13.15 13.15 - 14.15 4.3 VALIDITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO L’art. 14 c.7 del DPR 122/09 sulla valutazione recita: “A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato. Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite. Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute, comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame finale.” 4.4 CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI Le classi prime sono formate in modo che sia garantita l'eterogeneità all'interno delle classi e l'omogeneità tra classi parallele rispetto al sesso, alle scuole di provenienza, al giudizio finale di Licenza Media, alle valutazioni espresse dai docenti della scuola media, al numero dei non promossi. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 62 Le eventuali richieste di essere iscritti in una particolare sezione o di essere in classe con compagni per motivi di studio, di trasporto, ecc. dovranno essere espresse al momento della conferma dell'iscrizione. Casi particolari di fratelli di allievi ancora frequentanti che desiderano la stessa sezione, su formale richiesta scritta della famiglia, saranno vagliati dalla Dirigenza. Si cercherà di distribuire equamente gli alunni con bisogni educativi speciali fra le diverse classi, rispettando in ogni modo le richieste dei genitori. LA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA D’ISTRUZIONE E FORMAZIONE SUPERIORE E LA COSTITUZIONE DEGLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI Il “Regolamento recante linee guida per la riorganizzazione del sistema d’istruzione e formazione superiore e la costituzione degli Istituti tecnici superiori” (approvato dal Consiglio dei Ministri e trasmesso agli organi di controllo il 25 gennaio 2008 - Registrato dalla Corte dei Conti in data 18 marzo 2008), ha come obiettivi della riorganizzazione: ampliamento dei percorsi formativi con un’offerta più stabile e articolata; diffusione della cultura scientifica e tecnica per sostenere lo sviluppo sociale ed economico; rafforzamento della collaborazione con il territorio; promozione dell’orientamento permanente dei giovani; sostegno alla formazione disciplinare scientifica, tecnologica e tecnico-professionale ) degli insegnanti; sostegno alle politiche attive del lavoro. Allo scopo di offrire competenze che facilitino l’ingresso nel mondo del lavoro. L’I.T.S.T. “G.C.FALCO” oltre a vantare un’esperienza consolidata nella realizzazione di percorsi IFTS, è socio-fondatore della FONDAZIONE ITS MOBILITA’ SOSTENIBILE- TRASPORTI FERROVIARI, per cui contribuirà alla realizzazione di percorsi per il conseguimento del DIPLOMA DI TECNICO SUPERIORE riferito alla area di intervento “mobilità sostenibile”; I corsi hanno la durata di quattro semestri per un totale di 1800/2000 ore; vi si accede con il diploma di istruzione secondaria superiore e sono finalizzati al conseguimento del “Diploma di tecnico Superiore”. INDIRIZZI DI STUDIO L’Istituto Tecnico “G. C. Falco” di Capua, in seguito al Regolamento di riordino degli istituti tecnici emanato dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010 è riorganizzato in relazione al profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del percorso del secondo ciclo di Istruzione e Formazione di cui all’allegato A del Decreto Legislativo 17 ottobre 3005, n.226. Indirizzi attivi presso l’IT “G. C. Falco” di Capua: INDIRIZZI ARTICOLAZIONI MECCANICA, MECCATRONICA, ENERGIA Meccanica e Meccatronica ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA Elettronica TRASPORTI E LOGISTICA Costruzione del Mezzo SEDE DI CAPUA Conduzione del Mezzo SEDE DI GRAZZANISE INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI Informatica Telecomunicazioni OPZIONI Costruzione del mezzo aereo Conduzione del mezzo aereo PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 63 4.5 ORGANIZZAZIONE DEI PERCORSI I percorsi sono così strutturati: a) un primo anno articolato, in 693 ore di attività e insegnamenti di Istruzione generale e in 396 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo,, un secondo anno articolato, in 660 ore di attività e insegnamenti di Istruzione generale e in 396 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo, ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di Istruzione di cui al regolamento adottato con decreto del Ministro della Pubblica Istruzione 22 agosto 2007, n. 139 e dell’acquisizione dei saperi e delle competenze di indirizzo in funzione orientativa, anche per favorire la reversibilità delle scelte degli studenti; l’obbligo di istruzione indica “una base comune” necessaria a tutti gli studenti per proseguire con successo gli studi e/o costruire il proprio progetto personale e professionale per svolgere un ruolo attivo nella società. L’assolvimento dell’obbligo scolastico avviene attraverso la certificazione dei saperi e delle competenze acquisite dagli studenti. Il relativo modello di certificazione, che verrà compilato dal consiglio di classe, è strutturato in modo da rendere sintetica e trasparente la descrizione delle competenze di base acquisite a conclusione del primo biennio della Scuola Secondaria Superiore, con riferimento agli assi culturali che definiscono i parametri relativi ai seguenti linguaggi: matematico; scientifico-tecnologico e storico-sociale ed entro il quadro di riferimento rappresentato dalle competenze chiave di cittadinanza, in linea con le indicazioni dell’Unione europea, con particolare riferimento al Quadro Europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF); b) un secondo biennio articolato, per ciascun anno, in 528 ore di attività e insegnamenti di Istruzione generale e in 528 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo; c) un quinto anno articolato in 495 ore di attività e insegnamenti di Istruzione generale e in 561 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo. Il secondo biennio e il quinto anno costituiscono articolazioni, all’interno di un complessivo triennio nel quale, oltre all’area di istruzione generale comune a tutti i percorsi, i contenuti scientifici, economico-giuridici e tecnici delle aree di indirizzo vengono approfonditi e assumono connotazioni specifiche che consentono agli studenti di raggiungere, nel quinto anno, una adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi a livello di istruzione e formazione superiore con particolare riferimento all’esercizio delle professioni tecniche. Essi si realizzano attraverso metodologie finalizzate a sviluppare, con particolare riferimento alle attività e agli insegnamenti di indirizzo, competenze basate sulla didattica di laboratorio, l’analisi e la soluzione dei problemi, il lavoro per progetti; sono orientati alla gestione di processi in contesti organizzati e all’uso di modelli e linguaggi specifici; sono strutturati in modo da favorire un collegamento organico con il mondo del lavoro e delle professioni, compresi il volontariato ed il privato sociale. Stage, tirocini e alternanza scuola lavoro sono strumenti didattici per la realizzazione dei percorsi di studio. 4.6 IL PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE DEGLI ISTITUTI TECNICI L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea ed è costruita attraverso lo studio, l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale identità è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. I percorsi degli istituti tecnici si articolano in un'area di istruzione generale comune e in aree di indirizzo. L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale. Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 64 Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione”, coinvolgono tutti gli ambiti disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico economico. I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale, che devono essere articolati in competenze, abilità e conoscenze, anche in riferimento al Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (European Qualifications Framework - EQF), consentono agli studenti di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, di accedere all’università, al sistema dell’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, nonché ai percorsi di studio e di lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia. Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi A conclusione dei percorsi degli istituti tecnici, gli studenti, attraverso lo studio, le esperienze operative di laboratorio e in contesti reali, la disponibilità al confronto e al lavoro cooperativo, la valorizzazione della loro creatività ed autonomia , sono in grado di: agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali; utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente; padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici; riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche di tipo scientifico, tecnologico ed economico; riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo; stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro; utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro; riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione; individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete; riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo; collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storicoculturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi; utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali; riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono; padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica; possedere gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate; collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo della storia delle idee, della cultura, delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche; utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare; padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio; utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza; cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale; saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo; analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale; PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 65 essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario. Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore tecnologico Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle metodologie di progettazione e di organizzazione. Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di: individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti, locali e globali; orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di appropriate tecniche di indagine; utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi; orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela dell’ambiente e del territorio; intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione, documentazione e controllo; riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi processi produttivi; analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita; riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali; riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa. Risultati di apprendimento degli insegnamenti comuni agli indirizzi del settore tecnologico A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento descritti nei punti precedenti (Punti 2.1e 2.3 dell’Allegato A del Regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133), di seguito specificati in termini di competenze. Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani. Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici. Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro. Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini dell’apprendimento permanente. Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo. Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta fruizione e valorizzazione. Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete. Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le lingue (QCER). Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 66 collettivo. Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare adeguatamente informazioni qualitative e quantitative. Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni. Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e naturali e per interpretare dati. Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento disciplinare. Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio. Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e dei servizi. Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle tecniche negli specifici campi professionali di riferimento. Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti. Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni professionali. Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento. 4.7 ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DI AREA GENERALE COMUNI A TUTTI GLI INDIRIZZI DEL SETTORE TECNOLOGICO 2° biennio DISCIPLINE 1° biennio 5° anno Secondo biennio e quinto anno costituiscono un percorso formativo unitario 1° 2° 3° 4° 5° Lingua e letteratura italiana 132 132 132 132 132 Lingua inglese 99 99 99 99 99 Storia, Cittadinanza e Costituzione 66 66 66 66 66 Matematica 132 132 99 99 99 33 33 Complementi di Matematica Geografia 33 Diritto ed Economia 66 66 Scienze Integrate (Scienze della Terra e Biologia) 66 66 Scienze motorie e sportive 66 66 66 66 66 RC o attività alternative 33 33 33 33 33 693 660 528 528 495 396 396 528 528 561 1089 1056 1056 1056 1056 Totale ore annue di attività e insegnamenti generali Totale ore annue di attività e insegnamenti di indirizzo Totale complessivo ore annue PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 67 INDIRIZZO: “ MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA ” Articolazione: Meccanica e meccatronica Durata totale del Corso di studi : 5 anni Totale ore di lezione settimanali: 33 ore il primo anno, 32 gli anni successivi Alla fine dei 5 anni si consegue il DIPLOMA di ISTRUZIONE TECNICA (ex diploma “Perito”), dopo il superamento dell'Esame di Stato. PROFILO PROFESSIONALE Il settore meccanico occupa una posizione di grande rilievo nell’economia di qualunque nazione moderna per la vastissima gamma delle attività manifatturiere dell’industria, che vengono di solito così classificate: Attività dirette alla produzione di mezzi di trasporto, come navi, aerei, automobili e loro parti. Attività dirette alla produzione di macchine di qualsiasi tipo, agricole, tessili, da ufficio, da scavo, e relative, pertanto, alle attività più diverse. Attività dirette alla produzione di motori, carrelli, gru, attrezzature e strutture meccaniche di ogni genere. Un settore di tale ampiezza, che in Italia comprende non solo industrie grandi e piccole, ma anche un diffuso tessuto di piccole e medie aziende, ha risentito in maniera assai rilevante dei continui e profondi mutamenti tecnologici degli ultimi anni. Il crescente impiego dei calcolatori elettronici e dell’automazione ha infatti accentuato l’integrazione tra la meccanica, l’elettronica e l’informatica, facendo nascere nuove tecniche come la robotica, che tende a eliminare o ridurre drasticamente le operazioni ripetitive dell’uomo, migliorando pertanto le condizioni e la sicurezza del lavoro, oltre che la produttività aziendale e la qualità del prodotto. Il perito meccanico ha innanzi tutto una solida preparazione di base su discipline del settore. Per soddisfare le esigenze formative sopra elencate, il corso di studi accosta tra loro, opportunamente dosate, discipline notevolmente diverse per contenuti tecnico-scientifici come la meccanica applicata, la tecnologia meccanica, le macchine a fluido, il disegno meccanico, l’informatica, e l’automazione. OBIETTIVI PROFESSIONALI (Profilo in uscita) Il diplomato “Perito Meccanico”- articolazione meccanico meccatronica è una figura professionale dotata di ampie competenze nel settore industriale, capace di aggiornarsi alle continue innovazioni tecnologiche e di proporsi per la sua polivalenza non solo all’interno del già vasto settore meccanico, ma del settore produttivo in generale. Le sue competenze vanno dal campo dei materiali (scelta, trattamenti e lavorazione), a quello delle macchine utilizzate nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei più svariati contesti economici . Egli esprime le capacità acquisite nel corso dei suoi studi nella progettazione, costruzione, collaudo e manutenzione di semplici impianti industriali e di sistemi meccanici ed elettromeccanici anche complessi. Le conoscenze integrate nei campi della meccanica, dell’elettrotecnica , dell’elettronica e dei sistemi informatici dedicati, insieme alle nozioni di base di fisica, di chimica, di diritto ed economia, PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 68 conferiscono al diplomato in Meccanica un’accentuata attitudine ad affrontare i problemi in termini sistemici e la capacità di cogliere la dimensione organizzativo economica dei problemi. La capacità di controllo e messa a punto di impianti, macchinari , e dei relativi servizi di manutenzione rendono il diplomato in Meccanica idoneo ad operare in piena autonomia, nell’ambito della vigente normativa, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale. QUADRO ORARIO dell’articolazione Meccanica e Meccatronica Meccanica e Meccatronica 1° biennio ANNO ANNO DISCIPLINA I II AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Lingua e Lettere italiane 4 4 Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 Geografia 1 Lingua inglese 3 3 Matematica 4 4 Complementi di matematica Diritto e Economia 2 33 (5) 5° anno ANNO V 4 2 4 2 4 2 3 3 1 3 3 1 3 3 2 1 2 1 2 1 4(2) 5(3) 4(2) 5(4) 4(2) 5(4) 3(1) 4(2) 5(3) 4(2) 32 (8) 3(1) 32 (9) 3(1) 32 (10) 2 Scienze della Terra e Biologia 2 2 Scienze Fisica e laboratorio 3(1) 3(1) integrate Chimica e laboratorio 3(1) 3(1) Tecnol. e tecniche di rappresentazione grafica 3(1) 3(1) Tecnologie informatiche 3(2) Scienze motorie e Sportive 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 AREA DI INDIRIZZO Scienze e Tecnologie Applicate 3 Meccanica, macchine e energia Tecnologie meccaniche di processo e prodotti Disegno, Progettazione e Organizzazione Industriale Sistemi ed Automazione Totale ore settimanali: 2° biennio ANNO ANNO III IV 32 (3) PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 69 INDIRIZZO: “ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA” Articolazioni: “Elettronica” Durata totale del Corso di studi : 5 anni Totale ore settimanali : 33 ore il primo anno, 32 gli anni successivi Alla fine dei 5 anni si consegue il DIPLOMA di ISTRUZIONE TECNICA (ex diploma “Perito”), dopo il superamento dell'Esame di Stato. Il diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica ha competenze specifiche nel campo dei materiali e delle tecnologie costruttive dei sistemi elettrici, elettronici e delle macchine elettriche; sviluppa e utilizza sistemi di acquisizione dati, dispositivi e apparati elettronici; realizza sistemi di misura e controllo di processo usando dispositivi programmabili (microcontrollori, microprocessori, PLC); conosce e utilizza i pacchetti dedicati alla progettazione e simulazione dei sistemi elettrici ed elettronici (Autocad, Cad Elettronico, Labview, Pspice, Matlab); conosce i linguaggi di programmazione evoluti e li utilizza per lo sviluppo di software dedicato al controllo e alla gestione dei dispositivi elettronici; integra conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell’automazione industriale; conosce le fonti di energia rinnovabili ed è in grado di sviluppare sistemi di monitoraggio degli impianti per ottimizzarne il loro rendimento; descrive e documenta i progetti eseguiti, utilizza e redige manuali d'uso, conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati. Nell’articolazione “Elettronica” si approfondisce l’area elettronica-elettrotecnica; allo studio generale dell’elettronica si affianca la problematica degli impianti elettrici, dell’energie rinnovabili e della domotica. Sbocchi professionali: progettazione, collaudo, manutenzione, commercializzazione, programmazione e gestione di sistemi informatici in aziende specializzate nella produzione e/o vendita di apparecchiature elettroniche ed elettriche; progettista e installatore di impianti elettrici e di telecomunicazioni; tecnico di automazione industriale in aziende di vari settori; operatore nei laboratori scientifici e di ricerca; collaudatore di dispositivi e sistemi elettronici; PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 70 insegnamento tecnico-pratico presso istituti tecnico e istituti professionali; QUADRO ORARIO DI ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA 1° biennio ANNO ANNO DISCIPLINA I II AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Lingua e Lettere italiane 4 4 Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 Geografia 1 Lingua inglese 3 3 Matematica 4 4 Complementi di matematica Diritto e Economia 2 Tecnologie progettazione di sistemi elettronici e elettrotecnici Elettronica ed elettrotecnica Sistemi ed automazione 3 3 ( 5) 5° anno ANNO V 4 2 4 2 4 2 3 3 1 3 3 1 3 3 2 1 2 1 2 1 5 (4) 5 (4) 6 (4) 7 (2) 4 (2) 6 (3) 5 (2) 6 (3) 5 (3) 2 Scienze della Terra e Biologia 2 2 Scienze Fisica e laboratorio 3(1) 3(1) integrate Chimica e laboratorio 3(1) 3(1) Tecnol. e tecniche di rappresentazione grafica 3(1) 3(1) Tecnologie informatiche 3(2) Scienze motorie e Sportive 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 AREA DI INDIRIZZO Scienze e Tecnologie Applicate 3 Totale ore settimanali: 2° biennio ANNO ANNO III IV 32(3) 32(8) PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) 32 (9) 3 2 ( 1 0) Pag. 71 INDIRIZZO: “TRASPORTI E LOGISTICA” Articolazione: Costruzione del Mezzo - Settore Aeronautico Durata totale del Corso di studi : 5 anni Totale ore di lezione settimanali: 33 ore il primo anno, 32 gli anni successivi Alla fine dei 5 anni si consegue il DIPLOMA di ISTRUZIONE TECNICA (ex diploma “Perito”), dopo il superamento dell'Esame di Stato. PROFILO PROFESSIONALE Il diplomato in Trasporti e Logistica, articolazione costruzione del mezzo, ha competenze tecniche specifiche e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento delle attività inerenti la progettazione, la realizzazione, il mantenimento in efficienza dei mezzi e dei relativi impianti, nonché l’organizzazione di servizi logistici. Nello specifico l’articolazione “Costruzione del mezzo”, settore aeronautico, approfondisce le tematiche inerenti la costruzione e la manutenzione del mezzo aereo e nel campo professionalità l’acquisizione delle delle certificazioni d’idoneità all’impiego dei mezzi medesimi. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’articolazione consegue i seguenti risultati di apprendimento in termini di COMPETENZE: 1. Identificare, descrivere e comparare tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto. 2. Gestire il funzionamento di uno specifico mezzo di trasporto e intervenire nelle fasi di progettazione, costruzione e manutenzione dei suoi diversi componenti. 3. Mantenere in efficienza il mezzo di trasporto e gli impianti relativi. 4. Valutare l’impatto ambientale per un corretto uso delle risorse e delle tecnologie. 5. Gestire la riparazione dei diversi apparati del mezzo pianificandone il controllo e la regolazione. 6. Gestire e mantenere in efficienza i sistemi, gli strumenti e le attrezzature per il carico e lo scarico dei passeggeri e delle merci, anche in situazioni di emergenza. 7. Gestire le attività affidate seguendo le procedure del sistema qualità nel rispetto delle normative di sicurezza. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 72 QUADRO ORARIO dell’articolazione Costruzione del Mezzo Aereo- Settore Aeronautico Costruzione del Mezzo Aereo - Settore Aeronautico 1° biennio ANNO ANNO DISCIPLINA I II AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Lingua e Lettere italiane 4 4 Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 Geografia 1 Lingua inglese 3 3 Matematica 4 4 Complementi di matematica Diritto e Economia 2 2 Scienze della Terra e Biologia 2 2 Scienze Fisica e laboratorio 3(1) 3(1) integrate Chimica e laboratorio 3(1) 3(1) Tecnol. e tecniche di rappresentazione grafica 3(1) 3(1) Tecnologie informatiche 3(2) Scienze motorie e Sportive 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 AREA DI INDIRIZZO Scienze e Tecnologie Applicate 3 Elettrotecnica, elettronica e automazione Struttura, costruzione, sistemi e impianti del mezzo aereo Meccanica, macchine e sistemi propulsivi Logistica Totale ore settimanali: 33 (5) 32 (3) 2° biennio ANNO ANNO III IV 5° anno ANNO V 4 2 4 2 4 2 3 3 1 3 3 1 3 3 2 2 2 2 1 2 1 2 1 3(1) 3(1) 3(1) 5(4) 5(4) 8(6) 3(2) 3(1) 32 (8) 3(2) 3(2) 32 (9) 4(3) 32 (10) SBOCCHI OCCUPAZIONALI Al diplomato in “Trasporti e Logistica” nell’articolazione Costruzione del Mezzo - settore aeronautico, si aprono molteplici prospettive di lavoro: può continuare nel suo percorso formativo in ambito civile. Il titolo conseguito, infatti, gli permette l’accesso a qualsiasi tipo di Università; può continuare nel suo percorso formativo in ambito militare. Il titolo conseguito permette l’accesso all'Accademia Aeronautica Italiana (sita a Pozzuoli) per i ruoli di Allievi Ufficiali Piloti e Allievi Ufficiali Ingegneri . In alternativa può accedere ai concorsi per sottufficiali dell'Esercito e dell'Aeronautica; può esercitare la libera professione come perito industriale, dopo il conseguimento della relativa abilitazione professionale; ha la possibilità di poter accedere alle graduatorie per l’ insegnamento in qualità di docente tecnico-pratico negli Istituti Tecnici Industriali e Professionali; può entrare nel mondo del lavoro nel settore industriale e impiegatizio, esercitando le proprie funzioni sia nell'industria aeronautica, con mansioni di quadro intermedio tra l'ufficio progetti e i reparti di lavorazione, che all’interno di compagnie di gestione e di Enti Regolatori. Di seguito si riportano alcune aziende attive nel settore aeronautico, molte delle quali sono presenti in Campania con stabilimenti anche nei dintorni di Capua: AGUSTA WESTLAND, ALENIA PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 73 Aeronautica, SELEX , AVIO Rivalta , OMASUD Sky Technologies, Piaggio AERO, VULCANAIR, TECNAM, CAE. Articolazione: Conduzione del Mezzo - Settore Aeronautico PRESSO LA SEDE ASSOCIATA DELL’I.T.I.S. “FALCO” DI GRAZZANISE (CE) Durata totale del Corso di studi : 5 anni Totale ore di lezione settimanali: 33 ore il primo anno 32 ore gli anni successivi Alla fine dei 5 anni si consegue il DIPLOMA di ISTRUZIONE TECNICA (ex diploma “Perito”), dopo il superamento dell'Esame di Stato. PROFILO PROFESSIONALE Il diplomato in Trasporti e Logistica, articolazione conduzione del mezzo, opera nell’ambito dell’area Logistica, nel campo delle infrastrutture, delle modalità di gestione del traffico e relativa assistenza, delle procedure di spostamento e trasporto, della conduzione del mezzo in rapporto alla tipologia d’interesse, della gestione dell’impresa di trasporti e della logistica nelle sue diverse componenti: corrieri, vettori, operatori di nodo e intermediari logistici. Nello specifico l’articolazione “Conduzione del Mezzo”, settore aeronautico, approfondisce le problematiche relative alla conduzione e all’esercizio del mezzo di trasporto aereo. A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’articolazione consegue i seguenti risultati di apprendimento in termini di COMPETENZE: 1. Identificare, descrivere e comparare tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto. 2. Controllare e gestire il funzionamento dei diversi componenti di uno specifico mezzo di trasporto e intervenire in fase di programmazione della manutenzione. 3. Interagire con i sistemi di assistenza, sorveglianza e monitoraggio del traffico e relative comunicazioni nei vari tipi di trasporto. 4. Gestire in modo appropriato gli spazi a bordo e organizzare e i servizi di carico e scarico, di sistemazione delle merci e dei passeggeri. 5. Gestire l’attività di trasporto tenendo conto delle interazioni con l’ambiente esterno (fisico e delle condizioni meteorologiche) in cui viene espletata. 6. Organizzare il trasporto in relazione alle motivazioni del viaggio ed alla sicurezza degli spostamenti. 7. Cooperare nelle attività di piattaforma per la gestione delle merci, dei servizi tecnici e dei flussi passeggeri in partenza ed in arrivo. 8. Operare nel sistema qualità nel rispetto delle normative sulla sicurezza. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 74 QUADRO ORARIO dell’articolazione “Conduzione del Mezzo Aereo - Settore Aeronautico” Conduzione del Mezzo Aereo - Settore Aeronautico 1° biennio ANNO ANNO DISCIPLINA I II AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Lingua e Lettere italiane 4 4 Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 Geografia 1 Lingua inglese 3 3 Matematica 4 4 Complementi di matematica 2° biennio ANNO ANNO III IV 5° anno ANNO V 4 2 4 2 4 2 3 3 1 3 3 1 3 3 2 2 2 2 1 2 1 2 1 Elettrotecnica, elettronica e automazione 3(1) 3(1) 3(1) Scienze della navigazione, struttura e costruzione del mezzo aereo 5(4) 5(4) 8(6) 3(2) 3(1) 32 (8) 3(2) 3(2) 32 (9) 4(3) Diritto e Economia 2 2 Scienze della Terra e Biologia 2 2 Scienze Fisica e laboratorio 3(1) 3(1) integrate Chimica e laboratorio 3(1) 3(1) Tecnol. e tecniche di rappresentazione grafica 3(1) 3(1) Tecnologie informatiche 3(2) Scienze motorie e Sportive 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 AREA DI INDIRIZZO Scienze e Tecnologie Applicate 3 Meccanica e macchine Logistica Totale ore settimanali: 33 (5) 32 (3) 32 (10) SBOCCHI OCCUPAZIONALI Al diplomato in “Trasporti e Logistica” nell’articolazione Conduzione del Mezzo - settore aeronautico, si aprono molteplici prospettive di lavoro: può continuare nel suo percorso formativo in ambito civile. Il titolo conseguito, infatti, gli permette l’accesso a qualsiasi tipo di Università; può continuare nel suo percorso formativo in ambito militare. Il titolo conseguito permette l’accesso all'Accademia Aeronautica Italiana (sita a Pozzuoli) per i ruoli di Allievi Ufficiali Piloti e Allievi Ufficiali Ingegneri. In alternativa può accedere ai concorsi per sottufficiali dell'Esercito e dell'Aeronautica; può esercitare la libera professione come perito industriale, dopo il conseguimento della relativa abilitazione professionale; ha la possibilità di poter accedere alle graduatorie per l’ insegnamento in qualità di docente tecnico-pratico negli Istituti Tecnici Industriali e Professionali; può operare con profitto nel settore della navigazione e del trasporto aereo e quindi di inserirsi in aziende che si occupano di assistenza di volo e di trasporto aereo quali, ad esempio, compagnie di gestione ed Enti Regolatori. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 75 INDIRIZZO: INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI Durata totale del Corso di studi : 5 anni Totale ore di lezione settimanali: 33 ore il primo anno, 32 gli anni successivi Alla fine dei 5 anni si consegue il DIPLOMA di ISTRUZIONE TECNICA (ex diploma “Perito”), dopo il superamento dell'Esame di Stato. PROFILO PROFESSIONALE Il Perito in Informatica e Telecomunicazioni: ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione; ha competenze e conoscenze che, a seconda delle declinazioni che le singole scuole vorranno approfondire, si rivolgono all’analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione dei segnali; ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che, sempre a seconda della declinazione che le singole scuole vorranno approfondire, possono rivolgersi al software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”; esprime le proprie competenze nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”); è in grado di esprimere le proprie competenze, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese; esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale; nell’analisi e realizzazione delle soluzioni ha un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, che esercita in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team; possiede un’elevata conoscenza dell’inglese tecnico specifico del settore per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione; utilizza e redige manuali d’uso. L’indirizzo prevede due articolazioni: Articolazione informatica Indirizzata alla costruzione di sistemi informatici, alla programmazione, alla conoscenza e all'uso di tecnologie web, dei protocolli e dei servizi per operare in rete, all'adozione di misure per la sicurezza informatica. Il perito per l'informatica ha competenze nell'analisi e sviluppo di programmi, librerie o componenti a basso livello; sa operare con i principali sistemi operativi e protocolli di rete; è capace di progettare, realizzare, collaudare e mantenere basi di dati; ha la preparazione per realizzare siti internet e servizi personalizzati composti da pagine statiche o dinamiche, attraverso la padronanza acquisita nei linguaggi web oriented. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 76 Articolazione Telecomunicazioni Indirizzata agli apparati di trasmissione dei segnali, alla configurazione e gestione hardware di reti, alle problematiche inerenti le prestazioni e la sicurezza delle reti locali e geografiche. Il perito in informatica con articolazione in telecomunicazioni opera e collabora all'analisi, progettazione, installazione, configurazione e manutenzione delle reti di telecomunicazioni, di tipo locale o geografico, caratterizzate da infrastruttura fissa e mobile, in particolare sulle problematiche hardware. AMBITI PROFESSIONALI DEL PERITO IN INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI Il Perito Industriale in INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI trova la sua collocazione sia nelle imprese specializzate nella produzione di software sia in tutte le situazioni in cui la produzione e la gestione del software, il dimensionamento e l'esercizio di sistemi di elaborazione dati siano attività rilevanti indipendentemente dal tipo di applicazione. In esse può essere impiegato in una vasta gamma di mansioni che, oltre ad una buona preparazione specifica, richiedano capacità di inserirsi nel lavoro di gruppo, di assumersi compiti e di svolgerli in autonomia anche affrontando situazioni nuove, di accettare gli standard di relazione e di comunicazione richiesti dall'organizzazione in cui opera, di adattarsi alle innovazioni tecnologiche ed organizzative. QUADRO ORARIO DI INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI articolazione Informatica INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI articolazione Informatica 1° biennio ANNO ANNO DISCIPLINA I II AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Lingua e Lettere italiane 4 4 Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 Geografia 1 Lingua inglese 3 3 Matematica 4 4 Complementi di matematica Diritto ed economia 2 2 Scienze della Terra e Biologia 2 2 Scienze Fisica e laboratorio 3(1) 3(1) integrate Chimica e laboratorio 3(1) 3(1) Tecnol. e tecniche di rappresentazione grafica 3(1) 3(1) Tecnologie informatiche 3(2) Scienze motorie e Sportive 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 AREA DI INDIRIZZO Scienze e tecnologie applicate 3 Sistemi e reti Tecn. e prog. di sistemi inf. e di telecom. Gestione progetto, organizzaz. d'impresa Informatica Telecomunicazioni Laboratorio* (da programmare) Totale ore settimanali: 33(5) 32(3) 2° biennio ANNO ANNO III IV 5° anno ANNO V 4 2 4 2 4 2 3 3 1 3 3 1 3 3 2 1 2 1 2 1 4(2) 3(1) 4* 3* 6(3) 3(2) (8) 6* 3* (9) 4* 4* 3* 6* (10) 32(8) 32(9) 32(10) PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 77 QUADRO ORARIO DI INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI articolazione Telecomunicazione INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI Articolazione Telecomunicazioni 1° biennio ANNO ANNO DISCIPLINA I II AREA DI ISTRUZIONE GENERALE Lingua e Lettere italiane 4 4 Storia, Cittadinanza e Costituzione 2 2 Geografia 1 Lingua inglese 3 3 Matematica 4 4 Complementi di matematica Diritto ed economia 2 2 Scienze della Terra e Biologia 2 2 Scienze Fisica e laboratorio 3(1) 3(1) integrate Chimica e laboratorio 3(1) 3(1) Tecnol. e tecniche di rappresentazione grafica 3(1) 3(1) Tecnologie informatiche 3(2) Scienze motorie e Sportive 2 2 Religione cattolica o attività alternative 1 1 AREA DI INDIRIZZO Scienze e tecnologie applicate 3 Sistemi e reti Tecn. e prog. di sistemi inf. e di telecom. Gestione progetto, organizzaz. d'impresa Telecomunicazioni Informatica Laboratorio* (da programmare) Totale ore settimanali: 33(5) 32(3) 2° biennio ANNO ANNO III IV 5° anno ANNO V 4 2 4 2 4 2 3 3 1 3 3 1 3 3 2 1 2 1 2 1 4* 3* 4* 3* 6* 3* (9) 6* 3* (9) 4* 4* 3* 6* (9) 32(9) 32(9) 32(9) PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 78 5. L’ampliamento dell’offerta formativa Il Collegio Docenti delibera per gli studenti dell’Istituto, una serie di progetti, diversamente articolati da gruppi di lavoro appositamente costituiti, che hanno finalità e tempi di attuazione propri e mirano a completare l’intervento curricolare. In particolare, negli interventi programmati, si individuano i seguenti obiettivi specifici: definire percorsi formativi differenziati ed individualizzati; potenziare la motivazione allo studio; ridurre la dispersione scolastica attraverso nuove modalità di recupero e di sostegno; potenziare competenze trasversali; approfondire aspetti professionali con particolare riguardo alle certificazioni di competenze spendibili nel mondo del lavoro; progettare ed attuare percorsi IFTS in collaborazione con partner quali: Industrie, Università e Politecnico di Napoli, Agenzie formative. 5.1 RESPONSABILITÀ, FASI DELLA PROGRAMMAZIONE E DELL’ESECUZIONE DEI PROGETTI La responsabilità della progettazione è individuata dalla seguente tabella: ATTIVITA’ DS Indicare le linee guida dei progetti Collegio Docenti Responsabile del progetto Gruppo operatore Consiglio d’Istituto operatore R Individuare i responsabili dei progetti R Assegnare i progetti responsabili R Inserire i progetti nel POF R Individuare i collaboratori R R Pianificare il progetto Compilare la scheda progetto Approvare i progetti Responsabile POF R R R Svolgere le attività previste dal progetto R Controllare lo svolgimento del progetto R Relazione finale sul progetto R Distribuire, raccogliere analizzare i questionari R Legenda: R = Responsabile PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 79 5.2 INDIVIDUAZIONE DEI PROGETTI Alla fine di ogni anno scolastico, il Collegio dei Docenti indica le linee guida a cui devono uniformarsi le iniziative extracurriculari da proporre a settembre dell’anno seguente. Le proposte di nuove iniziative extracurriculari possono pervenire da Enti esterni (Comune, Provincia, Regione, Ministero o anche enti privati), docenti singoli o gruppi di docenti, studenti. Nel caso di proposte provenienti da docenti e studenti, i soggetti proponenti compilano la scheda della progettazione. Tutte le proposte di iniziative extracurriculari vengono valutati dal Dirigente per una valutazione di fattibilità. Il DS individua un Responsabile di progetto. Dopo la fase di pianificazione, le schede dei progetti sono consegnate al Responsabile del POF dieci giorni prima del Collegio Docenti che ha all’ordine del giorno l’approvazione del POF stesso. Altre proposte possono fare riferimento anche a bandi e u r o p e i , provinciali, regionali e/o nazionali. Il Collegio dei Docenti e il Consiglio di Istituto approvano per la loro parte di competenza. 5.3 PIANIFICAZIONE DEI PROGETTI Il Responsabile di progetto individua eventuali collaboratori e riunisce il gruppo di lavoro che provvede alla pianificazione del progetto, di cui si indicano le modalità operative, tra cui: calendario, risorse umane, risorse strumentali, aule e/o laboratori. 5.4 ATTUAZIONE DEI PROGETTI Ogni operatore coinvolto nel progetto attua l’attività a lui assegnata in fase di pianificazione e documenta il lavoro svolto. Periodicamente il gruppo si riunisce per un’opportuna opera di monitoraggio in itinere, per verificare lo stato di avanzamento e per apportare eventuali correzioni alle attività se si rendesse necessario. 5.5 VERIFICA E VALUTAZIONE DEI PROGETTI Il Responsabile del progetto controlla il corretto svolgimento del progetto ed eventualmente interviene per opportune correzioni che si rendessero necessarie (per esempio cambiare il calendario degli incontri). Al termine delle attività previste nel progetto, redige una Relazione sintetica d e l l ’ attività in cui evidenzia quanto è stato realizzato del preventivato ed esprime una valutazione dei risultati conseguiti. Tali relazioni costituiscono una base per la relazione al Collegio dei Docenti che valuta il POF. Alla fine del progetto, se ritenuto utile, il Responsabile del progetto distribuisce un questionario ai frequentanti, per conoscerne il loro livello di gradimento ai fini della validazione del progetto in ambito POF. I questionari sono raccolti ed analizzati a cura del Responsabile di progetto. Una sintesi dell’analisi dei questionari è riportata nella Relazione sintetica attività. L’elaborazione dei questionari e copia della relazione finale vengono conservate e archiviate a cura del Responsabile qualità per almeno tre anni. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 80 5.6 AMBITI DELL’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA COMUNICAZIONE INTERNA/ ESTERNA CERTIFICAZIONE RETI DI SCUOLE LINGUE E ICT SPORT ACCOGLIENZA, ORIENTAMENTO TECNICOPROFESSIONALIZZANTE INTEGRAZIONE POF SUCCESSO FORMATIVO SALUTE PREVENZIONE EPROMOZIONE DELLA PERSONA TEATRO, CINEMA, MUSICA UMANISTICO, STORICO, SOCIOCULTURALE I progetti delle attività integrative, approvati dal Collegio Docenti, sono finalizzati a migliorare l'offerta formativa globale e a favorire la creazione di interessi e di competenze aggiuntive rispetto al normale iter scolastico. Essi, pertanto, migliorano la qualità della vita scolastica, favorendo la socializzazione e l'integrazione degli alunni e la crescita come persone, come studenti e come cittadini. L’I.T.S.T. per assicurare la qualità e garantire l’efficienza dei servizi offerti all’utenza (studenti, famiglie, territorio), attua i suoi processi in conformità alla “Norma ISO 9004:2009-Sistema di Gestione della Qualità Linee per il miglioramento “. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 81 LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE DI ATTIVITA’ INTEGRATIVE Caratteristiche del progetto 1. Il progetto deve essere: afferente ad uno degli ambiti d’intervento previsti dal POF; 2. un approfondimento o un prolungamento dell’attività curriculare; 3. unico nel proprio ambito d’intervento; 4. attivato con successo ed avere una ricaduta formativa; 5. ben definito dal punto di vista del personale che coinvolge e delle strutture e attrezzature impiegate 6. In linea con la Politica e gli obiettivi stabiliti dall’Istituto per a.s. di riferimento. 7. compatibile con il bilancio di spesa Priorità Progetti per il miglioramento delle competenze di base degli studenti (Recupero, Potenziamento, ecc. ); Progetti di ampliamento dell’offerta formativa che prevedono certificazioni di competenze spendibili nel mondo del lavoro Progetti per il miglioramento dell’offerta formativa realizzati anche in rete con altre istituzioni, enti, associazioni, ecc. per la partecipazione a manifestazioni o eventi nel territorio. Progetti che prevedano l’utilizzo di metodologie didattiche innovative (e-lerarming; problem solving; apprendimento cooperativo). Progetti che prevedano l’utilizzo di attrezzature già presenti nei laboratori ma scarsamente utilizzate nelle programmazioni curricolari. Progetti che prevedano docenti in possesso di: titoli accademici, certificazioni specifiche, esperienza documentata afferenti ai contenuti ed alle competenze previste dalla progettazione presentata Vincoli I progetti saranno realizzati in rapporto alla disponibilità dei fondi e in seguito alla approvazione del Piano annuale. I progetti possono subire variazioni durante la fase di attuazione, compatibilmente con le risorse finanziarie spettanti ed erogate dal Ministero. I ragazzi potranno scegliere al massimo due attività. La Dirigenza avrà cura di rendere note le scadenze di presentazione delle proposte dei progetti ed i tempi di erogazione delle progettazioni esecutive, secondo le modalità di comunicazione previste dall’ordinamento che dovranno essere assolutamente rispettate. Le progettazioni saranno validate, quindi riproponibili per l’a.s. successivo, solo se provviste di adeguata documentazione attestante gli esiti dell’erogazione FINALITÀ Progettare e pianificare in relazione ai reali bisogni dell’utenza in relazione al fabbisogno espresso dal territorio per rendere efficiente ed efficace il servizio scolastico. Favorire la diffusione e lo scambio di conoscenze, esperienze e buone pratiche maturate nell’ambito dell’Istruzione e della formazione professionale. Gestire le risorse umane e le infrastrutture disponibili in maniera efficace ed efficiente. Attuare e perseguire gli obiettivi previsti nella progettazione presentata con successo Pubblicizzare il prodotto finale al fine di motivare l’utenza alla partecipazione attiva alla vita scolastica. Monitorare e valutare la ricaduta del progetto per perseguire un percorso di miglioramento continuo. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 82 Attività integrative offerte dall’Istituto: AZIONI A SUPPORTO DEL PERCORSO FORMATIVO PROGETTI DI APPROFONDIMENTO CURRICOLARE Recupero Disciplinare: In itinere Pausa didattica Sportello Corsi di recupero Giornale di Istituto on-line PROGETTI IN RETE Quotidiano in classe Incontro con l’autore Progetti per l’inclusività Olimpiadi della matematica e della fisica Accoglienza studenti Alternanza scuola-lavoro Impresa formativa simulata Progetti PON e POR Progetti relativi al rispetto delle regole, dell’ambiente, legalità, salute, diritti Impegno civico e cultura della Legalità, educazione stradale Viaggi di Istruzione e visite guidate Progetti dell’area professionalizzante Progetti inerenti il teatro il cinema e la musica Orientamento in entrata ed in uscita Centro Sportivo Studentesco Progetti per la prevenzione delle dipendenze con il SERT di Capua Progetto Policoro Certificazione informatica EIPASS (studenti /docenti) CISCO Certificazione lingua inglese (Trinity) - Erasmus Plus ACCOGLIENZA, ORIENTAMENTO, INTEGRAZIONE Accoglienza – Promozione ed Orientamento in Uscita. L’attività ha come scopo quello di fornire a studenti e genitori gli strumenti per poter effettuare scelte consapevoli in tutte le varie fasi del percorso scolastico, dall’ l'iscrizione alle prime classi, alla scelta dell'indirizzo di specializzazione fino alla scelta degli studi universitari e/o dell’attività lavorativa. Da diversi anni l’attività si svolge su quattro filoni e precisamente: L’attività di Accoglienza destinata agli allievi delle 1^ classi in vista dell’ inizio dell’anno scolastico consiste in incontri con i Docenti componenti della Commissione Accoglienza ed Orientamento dell’Istituto che illustrano : Offerta formativa della Scuola Strutture e servizi POF e regolamento d’Istituto PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 83 Visita ai Laboratori L’attività di Promozione verso le Scuole Medie si articola in vari momenti : Predisposizione della documentazione a stampa che illustra le attività del nostro Istituto e il curriculum seguito dai giovani che vengono formati nel nostro Istituto. Il pieghevole viene distribuito agli alunni delle Scuole Medie del bacino di utenza durante gli incontri di Promozione. Realizzazione DVD di Promozione dell’Istituto Predisposizione e realizzazione di visite guidate da parte degli allievi delle 3^ classi delle Scuole Medie nell’Istituto. I visitatori possono rendersi conto delle strutture e delle attrezzature dei nostri laboratori anche attraverso la partecipazione ad esperimenti simulati. L’attività ha la finalità di fornire agli allievi delle scuole medie elementi di giudizio per una scelta adeguatamente motivata. Partecipazione dei docenti del gruppo di lavoro ad incontri mattutini e/o pomeridiani organizzati dalle Scuole Medie del nostro bacino di utenza sia con gli allievi che con i loro genitori per illustrare il POF dell’Istituto e quant’altro fosse necessario ai futuri utenti. Le date ed gli orari vengono comunicati a mezzo fax o telefono e vedono impegnati i docenti del gruppo che risultano liberi da impegni di servizio. Organizzazione e gestione della manifestazione “ Open Day” durante la quale l’Istituto accoglie gli studenti e le loro famiglie per illustrare concretamente il piano dell’offerta formativa . Visite guidate ai laboratori dell’indirizzo Meccanica e meccatronica, Elettronica ed Elettrotecnica, Informatica e Telecomunicazione, Trasporti e Logistica ( costruzione e conduzione del mezzo) per acquisire maggiori elementi al fine di effettuare una scelta motivata e convinta. L’attività di Orientamento in Uscita destinata agli alunni delle 5^ classi per il prosieguo degli studi Universitari o l’inserimento nel mondo del lavoro si articola nelle seguenti fasi: Organizzazione e gestione di visite presso Facoltà Universitarie Conferenze di Orientamento per la partecipazione a concorsi per l’accesso alla carriera militare nelle FFAA Simulazione test di ammissione Ingegneria "Lauree scientifiche-Area Fisica" organizzato dalla SUN di Caserta. L’Istituto aderisce in rete al progetto nazionale che si propone di creare un ponte tra gli Istituti Superiori di Secondo Grado e le Facoltà Scientifiche al fine di appassionare i giovani alle nuove conquiste tecnologiche. Pertanto, presso le sedi degli Istituti di Capua, gli studenti hanno la possibilità di seguire seminari, tenuti da professori della SUN di Caserta, su temi riguardanti, in generale, la fisica moderna e, più in dettaglio, la Meccanica Quantistica e la Relatività. UMANISTICO, STORICO, SOCIO-CULTURALE “L’incontro con l’autore” dà ai nostri Alunni l’opportunità di leggere e di incontrare gli autori dei libri nell’aula conferenze dell’istituto. Per brevità si citano solo alcuni dei personaggi di grande richiamo e valenza incontrati nelle scorse edizioni : Nando dalla Chiesa, Lidia Ravera, Dacia Maraini, Roberto Saviano , Antonio Pascale e tanti altri ancora. Il quotidiano in Classe, progetto al quale il nostro Istituto aderisce da sempre, consente ai nostri Alunni di cimentarsi nella lettura guidata di quotidiani. Alcuni esempi “Il Corriere della Sera”, “la Repubblica”, “Il Sole 24 Ore”. Giornalino d’Istituto ONLINE – “La voce del Falco” fa realizzare agli studenti il giornalino d’Istituto online, consentendo ad essi di acquisire e sviluppare le competenze richieste dal settore dell’informazione e della stampa. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 84 Progetti per favorire l’inclusività degli alunni stranieri (A scuola con lo straniero, Prima alfabetizzazione per alunni stranieri) La finalità generale del progetto di inclusione scolastica è quella di favorire il benessere psico-sociale degli alunni stranieri mediante la loro integrazione all’interno del gruppo classe, tenendo in considerazione gli specifici bisogni didattici. Tra gli obiettivi ci sono: acquisire maggiori e più adeguati livelli di comunicazione e specifiche competenze per l’apprendimento di contenuti disciplinari. Favorire l’apprendimento degli alunni stranieri mediante l’utilizzo di mezzi informatici e multimediali. Trasformare la presenza di un alunno straniero in una risorsa capace di mettere in atto dinamiche di gruppo e di interazione personale che siano occasione di maturazione per tutti. Proporre percorsi formativi adeguati alle conoscenze e alle competenze di tali alunni. Progetti in rete con il Sert di Capua I progetti mirano a prevenire i comportamenti a rischio, favorendo nei ragazzi la consapevolezza dei pericoli connessi a comportamenti scorretti, promuovendo corretti stili di vita. TEATRO, CINEMA, MUSICA Teatro in lingua. Gli alunni dell’Istituto hanno la possibilità di assistere, nelle ore curriculari, ad opere teatrali, anche in lingua straniera, convegni e conferenze “ Cineforum” si propone di stimolare gli studenti all'approfondimento e alla discussione delle tematiche proposte dalla letteratura, dalla storia e dall’attualità mediante la proiezione di pellicole presso le sale cinematografiche di Capua e paesi limitrofi. “Falco Band” è costituita dagli allievi del I°, II° biennio e quinto anno che suonano strumenti o fanno parte di gruppi musicali o canori. Questi si esibiscono, per eventuali esecuzioni dal vivo, per rappresentare l’istituto durante manifestazioni interne ed esterne Questa attività ha l’obiettivo di migliorare le capacità anche espressive e linguistiche degli allievi.. SPORT “ Centro Sportivo Studentesco”/ Sport a Scuola (Circ. n°.5163 del 16/10/09 e Circ . n°. 5510 del 10/11/09 ). Le attività prevedono la partecipazione degli studenti alle manifestazioni sportive studentesche (G.S.S.) a vari livelli . Nelle competizioni sportive numerosi ed importanti sono i successi, a livello provinciale e regionale, ottenuti nel corso degli anni precedenti. Il lavoro svolto dagli alunni è certificato nel quadro delle competenze definite al termine della frequenza dei cicli scolastici. L’iniziativa è rivolta a tutti gli studenti della scuola che desiderano praticare un’attività sportiva in orario extracurricolare nelle seguenti discipline: Corsa campestre.(partecipazione G.S.S./Regionale). Calcio a 5; Pallavolo; Basket (partecipazione a Tornei scolastici) TECNICO-PROFESSIONALIZZANTE “Voli di ambientamento” L’Istituto, su richiesta e a titolo oneroso per i partecipanti, organizza presso scuole di volo locali corsi per il conseguimento dell' ”Attestato di volo" (prime 12 ore) e del "Brevetto di pilota" (45 ore) al fine di introdurre gli allievi del corso di "Costruzioni PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 85 Aeronautiche" e gli alunni del corso “ Assistenza alla Navigazione Aerea” nel mondo del volo su aerei ULM e certificati. Progetto DRONI ( velivolo che viaggia in assenza di pilota, controllato da un computer a bordo) L’ Istituto organizza un iter formativo nel settore dei SAPR( Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) che si sta evolvendo esponenzialmente negli ultimi anni e, come sostenuto recentemente dalla Comunità europea (cfr. EU- COM2014-207 Final:“ A new era for aviation”, Brussels 08/04/2014), è uno dei business più rilevanti del prossimo futuro, per il quale è necessario creare le premesse utili a sostenerne il mercato. CORSO TECNOLOGIA FOTOVOLTAICA ( realizzato nell’ambito dei corsi PON) Gli alunni che frequentano il corso, partendo dalla descrizione delle principali tipologie di energia rinnovabile, delle problematiche connesse allo “sviluppo sostenibile” e degli impegni mondiali ed europei che l’Italia ha assunto nella lotta alla riduzione delle emissioni inquinanti (protocollo di Kyoto e pacchetto 20-20-20 ), esaminano nelle linee essenziali le norme EUROPEE e NAZIONALI per la promozione delle ENERGIE RINNOVABILI ed in particolare per la promozione degli impianti FOTOVOLTAICI. Si progetta, durante il corso, un impianto fotovoltaico connesso alla rete di produzione elettrica in BT con l’uso di software specifico in dotazione alla scuola. Si apprendono i più diffusi metodi e sistemi di ancoraggio dei moduli su diversi tipi di copertura (falda, piane, campo aperto ) nonché i criteri di scelta progettuale di tutti i componenti che compongono l’impianto. CORSO SUI CONTROLLI NON DISTRUTTIVI( realizzato nell’ambito dei corsi PON) Il corso sii propone di fornire alcune nozioni teorico-pratiche sui controlli non distruttivi di più frequente esecuzione nell'industria (magnetoscopia, ultrasuoni, liquidi penetranti, raggi X), dato il loro largo impiego in tutti i settori tecnologici, e far conseguire abilità e manualità nell'esecuzione di Controlli non distruttivi. VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE L’Istituto organizza viaggi d’istruzione sia in Italia che all’estero, privilegiando le città d’arte e le capitali straniere, compatibilmente con le risorse economiche delle famiglie e rispettando gli obiettivi didattici programmati dai consigli di classe e i criteri formulati dal Consiglio d’Istituto. Sono, inoltre, organizzate VISITE GUIDATE della durata di una mattina o dell’intera giornata, che servono ad integrare, arricchire e completare l’attività curricolare. Nel corso degli ultimi anni i nostri Alunni hanno visitato le più importanti sedi Istituzionali Nazionali ed Europee: La sede del Parlamento Europeo (Strasburgo), Palazzo Montecitorio, Palazzo Chigi e Pantheon, l'Accademia Aeronautica Militare di Pozzuoli, La Scuola Sottufficiali dell'Aeronautica Militare di Caserta, l’Aeroporto di Pratica di Mare (Reparto Sperimentale di volo), il Centro Internazionale di ricerche, studi e controllo delle Telecomunicazioni: Tele spazio (Fucino), il Cira, ma anche complessi Industriali di primissimo ordine quali: la Ferrari, la Ducati, la O.M.A. SUD, TOWER Automotive. Numerosi i viaggi d’Istruzione sia in Italia che all’estero, per citarne alcuni: Romania (nell'ambito del progetto Comenius), Umbria, Motor Show di Bologna, Barcellona, Recanati (Palazzo Leopardi), Gradara e Gubbio. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 86 SUCCESSO FORMATIVO “Olimpiadi della Matematica” Il Progetto Olimpiadi opera in base a una convenzione fra il Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e l'Unione Matematica Italiana, e si avvale della collaborazione della Scuola Normale Superiore di Pisa. Il nostro Istituto seleziona e prepara gli allievi più dotati per la partecipazione alle gare di selezione della squadra italiana alle Olimpiadi Internazionali di Matematica vantando una lusinghiera sequenza di successi ottenuti dagli Alunni. “Olimpiadi della Fisica” giochi di Anacleto (Biennio e Triennio) gli allievi più dotati, selezionati e preparati dal nostro Istituto da anni partecipano, con successo, alle competizioni connesse con le Olimpiadi Internazionali della Fisica. CERTIFICAZIONE LINGUE E ICT TRINITY COLLEGE LONDON Agli alunni del Falco è data la possibilità di conseguire, a diversi livelli di padronanza, certificazioni di lingua inglese rilasciate dal Trinity College London (Ente Certificatore) britannico che opera in oltre 60 paesi al mondo per il rilascio di certificazioni di lingua inglese, in quanto l’istituto è un centro Trinity registrato. CERTIFICAZIONI EIPASS L’istituto è un EI-CENTER accreditato EIPASS. La Certificazione EIPASS comporta l'attestazione e il riconoscimento a livello comunitario delle competenze informatiche, ormai requisito fondamentale per l'inserimento nel mondo del lavoro e per la partecipazione a concorsi pubblici. L'EiCard è una tessera di riconoscimento dell'iscritto al programma EIPASS rilasciata dal nostro Ei-Center al momento dell'iscrizione. Ha validità triennale dalla data di rilascio, durante i quali è possibile sostenere gli esami. Le prove d'esame per conseguire la Certificazione Informatica EIPASS si svolgono presso la nostra sede. Dopo aver terminato con esito positivo tutti i test relativi ai moduli EIPASS, sarà rilasciato un Attestato. Gli attestati sono prodotti da Certipass e consegnati all'Ei-Center presso il quale è stato sostenuto l'ultimo esame. LOCAL ACADEMY CISCO Ulteriore elemento di dinamicità dell’Istituto nei confronti del mondo del lavoro è l’offerta delle certificazioni Cisco ad integrazione dei curricula. l’ITST Falco è ufficialmente Cisco Local Academy. La certificazione Cisco è riconosciuta in tutto il mondo ed in tutti gli ambienti di lavoro ed identifica una approfondita conoscenza delle problematiche di progettazione-installazione-manutenzione-amministrazione di Reti Telematiche. Attualmente l’ Istituto può attivare due tipi corsi destinati sia a studenti interni che esterni. CISCO IT ESSENTIANL-Manutenzione hardware e software di PC e LAPTOP e periferiche. STAGE AZIENDALI L’ITST Falco supporta, grazie ai fondi europei regionali (POR C5) e ad organizzazioni didattiche personalizzate, gli alunni delle quarte e delle quinte per periodi di stage, presso un’azienda od impresa, offrendo così agli studenti un’esperienza formativa professionalizzante. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 87 STAGE LINGUISTICI La scuola da quest’anno ha attivato gli stage linguistici all’estero per gli alunni delle classi del secondo biennio grazie ai fondi europei e regionali (PORC1 - Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave - Comunicazione nelle lingue straniere - Percorso formativo realizzato direttamente in uno dei Paesi Europei). Nel mese di luglio, infatti, gli alunni che ne hanno fatto richiesta hanno trascorso un periodo di formazione e sviluppo delle competenze in inglese (4 settimane )in un college di Londra. ERASMUS PLUS Erasmus Plus è il programma dell’Unione europea per l’Istruzione, la Formazione, la Gioventù e lo Sport 2014-2020. Il programma integrato permette di ottenere una visione d’insieme delle opportunità di sovvenzione disponibili, mira a facilitare l’accesso e promuove sinergie tra i diversi settori rimuovendo le barriere tra le varie tipologie di progetti; vuole inoltre attrarre nuovi attori dal mondo del lavoro e dalla società civile e stimolare nuove forme di cooperazione. IMPRESA FORMATIVA SIMULATA Attraverso il progetto “Impresa in Azione” e Scuola@Azienda la scuola offre agli studenti ed agli insegnanti la possibilità di misurarsi con le problematiche legate alla COSTITUZIONE ed alla GESTIONE di un’impresa. Un modo nuovo e stimolante che attraverso un pratico ambiente di simulazione riduce la distanza tra il mondo della scuola e quello del lavoro. ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO Sono attivati percorsi flessibili e personalizzati di integrazione tra Formazione e mondo del lavoro per garantire agli studenti una preparazione professionale aggiornata con le esigenze del Territorio. Sono previste azioni diversificate per i vari settori e le varie specializzazioni, volte a verificare l’efficacia della preparazione scolastica rispetto alle richieste dell’Impresa/Ente, a favorire l’orientamento dopo il diploma e ad agevolare l’inserimento nella realtà produttiva. L’alternanza scuola-lavoro raccorda la Scuola con il tessuto attivo e produttivo del Territorio e si svolge in collaborazione con Associazioni di Categoria, Enti Pubblici, Studi professionali, Piccole e medie Imprese, grazie anche all’Accordo di Rete Scuola@Azienda patrocinato dal Polo Qualità di Napoli. SALUTE E PERSONA PREVENZIONE E PROMOZIONE DELLA Lo sportello ascolto messo a disposizione dall’istituto, è un sostegno alla crescita, è l’opportunità offerta ad ogni studente e alla sua famiglia di avere un colloquio con uno psicologo, gratuitamente e nell’orario scolastico. Tutti gli studenti possono usufruirne chiedendo colloqui sia individuali che di gruppo, Il servizio offre, su richiesta dell’alunno, una consultazione psicologica breve finalizzata a riorientare l’adolescente in difficoltà. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 88 PROGETTI PON e POR per alunni e docenti La scuola offre agli alunni e ai docenti numerose attività extracurriculare grazie ai fondi strutturali che l'Unione europea mette a disposizione dei paesi membri per perseguire la coesione e lo sviluppo economico-sociale nelle diverse regioni; fondi che l'Italia gestisce attraverso il Quadro strategico nazionale - QSN ed i programmi operativi nazionali e regionali (PON e POR) 5.7 I CORSI POST DIPLOMA E I CORSI INTEGRATI CON LA FORMAZIONE PROFESSIONALE Il Decreto delle Presidenza del Consiglio dei Ministri del 25/01/2008 recante le “linee guida per la riorganizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli Istituti tecnici superiori” ha come obiettivi della riorganizzazione: ampliamento dei percorsi formativi con un’offerta più stabile e articolata; diffusione della cultura scientifica e tecnica per sostenere lo sviluppo sociale ed economico; rafforzamento della collaborazione con il territorio; promozione dell’orientamento permanente dei giovani; sostegno alla formazione disciplinare (scientifica, tecnologica e tecnico-professionale) degli insegnanti; sostegno alle politiche attive del lavoro. Le tipologie di intervento previste sono: Istituti Tecnici Superiori (ITS) di durata biennale, aperti ai possessori di diploma di Stato quinquennale. Si concludono con il conseguimento del “Diploma di tecnico Superiore”. Percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) di durata da 2 a 4 semestri, per un minimo di 1200 ore fino ad un massimo di 2400 ed aperti ai possessori di diploma. Si concludono con il conseguimento del “Certificato di Specializzazione Tecnica Superiore”. Caratteristiche dei percorsi: I percorsi sono progettati e organizzati in modo da assicurare: un’offerta rispondente ai fabbisogni formativi differenziati, consentire percorsi personalizzati per giovani e adulti, favorire anche la partecipazione di adulti occupati. I percorsi rispondono ai seguenti standard: ciascun semestre comprenderà ore di attività teorica, pratica e di laboratorio; gli stage aziendali e i tirocini formativi obbligatori per almeno il 30% del monte ore complessivo, con la possibilità di svolgerli anche all’estero; possono non coincidere con l’anno scolastico e dovranno tener conto degli impegni di lavoro dei partecipanti; i curricoli fanno riferimento a competenze comuni e tecnico-professionali riguardanti la specifica figura di tecnico superiore; sono strutturati in moduli e unità capitalizzabili; i docenti per almeno il 50% sono provenienti dal mondo del lavoro e dovranno avere un’esperienza quinquennale nel settore; sono accompagnati da misure di supporto alla frequenza; PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 89 la conduzione scientifica di ciascun percorso è affidata ad un comitato rappresentativo dei vari soggetti che partecipano alla costituzione degli ITS e degli IFTS; contengono i riferimenti alla classificazione delle professioni relativi ai tecnici intermedi (quarto livello della classificazione comunitaria). Con decreto sono determinati: • i diplomi di tecnico superiore; • i certificati di specializzazione tecnica superiore rilasciati al termine . Certificazione e riconoscimento dei crediti formativi I crediti formativi rappresentano l’insieme delle competenze, esito del percorso formativo che possono essere riconosciute in altro percorso di formazione o lavoro. Il riconoscimento opera: al momento dell’accesso ai percorsi; all’interno dei percorsi per abbreviare i percorsi e facilitare i passaggi; all’esterno dei percorsi il riconoscimento da parte del mondo del lavoro, dell’università o altri sistemi formativi. I diplomi di tecnico superiore e i certificati di specializzazione tecnica superiore costituiscono titolo di accesso ai pubblici concorsi. Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS) Sono costituiti nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni e sempreché siano previsti dai piani territoriali. La realizzazione di percorsi per il conseguimento del diploma di tecnico superiore si riferisce alle seguenti aree di intervento: 1) efficienza energetica; 2) mobilità sostenibile; 3) nuove tecnologie della vita; 4) nuove tecnologie per il Made in Italy; 5) tecnologie innovative per i beni e le attività culturali; 6) tecnologie della informazione e della comunicazione. Hanno la durata di quattro semestri per un totale di 1800/2000 ore; vi si accede con il diploma di istruzione secondaria superiore e sono finalizzati al conseguimento del “Diploma di tecnico Superiore”. Gli ITS hanno una chiara identificazione di settore e sono configurati, dal punto di vista giuridico, come Fondazioni di partecipazione i cui soggetti promotori/fondatori sono: istituto di istruzione secondaria, statale o paritario, appartenente all’ordine tecnico o professionale, ubicato nella provincia sede della fondazione; struttura formativa accreditata dalla Regione per l’alta formazione, ubicata nella provincia sede della fondazione; dipartimento universitario o altro organismo appartenente al sistema della ricerca scientifica e tecnologica; impresa del settore produttivo e/o associazione cui si riferisce l’ITS; Ente locale (comune, provincia, città metropolitana, comunità montana); Altri (in relazione alle indicazioni delle Regioni) Gli ITS acquistano la personalità giuridica a norma del DPR n. 361/00 e sono soggetti ad amministrazione controllata da parte del Prefetto ai sensi del codice civile. I percorsi si concludono con verifiche finali delle competenze acquisite effettuate da specifiche PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 90 commissioni in cui è assicurata la presenza di rappresentanti della scuola, dell’università, della formazione professionale e del mondo del lavoro. Fondazione ISTITUTO TECNICO SUPERIORE MOBILITA’ SOSTENIBILE TRASPORTI FERROVIARI -ITS-MSTFL’Istituto partecipa, in qualità di socio-fondatore, alla FONDAZIONE ITS MOBILITA’ SOSTENIBILETRASPORTI FERROVIARI che consegue i seguenti obiettivi generali: Assicurare, con continuità, l’offerta di tecnici superiori a livello post-secondario in relazione a figure di tecnico superiore che rispondano alla domanda proveniente dal mondo del lavoro pubblico e privato in relazione alle aree strategiche per lo sviluppo economico del Paese. Sostenere l’integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro, con particolare riferimento ai poli tecnico-professionali di cui all’articolo 13, comma 2, della legge n. 40/07, per diffondere la cultura tecnica e scientifica. Sostenere le misure per l’innovazione e il trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese. Diffondere la cultura tecnica e scientifica e promuovere l’orientamento dei giovani e delle loro famiglie verso le professioni tecniche. Stabilire organici rapporti con i fondi interprofessionali per la formazione continua dei lavoratori, nel rispetto delle competenze delle parti sociali in materia. Obiettivi realizzativi del primo triennio Obiettivo prioritario della fondazione per il primo triennio è la realizzazione dei primi percorsi formativi (in numero da definirsi in base alle risorse rese disponibili), mirati all’ottenimento di Diplomi ITS relativi a figure professionali individuate nell’area di intervento “mobilità sostenibile” (Deliberazione n. 1941 del 30/12/2009 della Giunta Regionale della Regione Campania con oggetto la “riorganizzazione del sistema regionale di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore ai sensi del DPCM 25 gennaio 2008 – Istituzione degli ITS”) rispondenti agli standard ministeriali e declinate secondo il risultato della ricognizione di fabbisogni. Si è appena concluso il 1° corso di “Tecnico Superiore per la produzione e manutenzione dei mezzi di trasporto e/o relative infrastrutture ”. , della durata di quattro semestri, dal mese di settembre 2011; al mese di settembre 2013, il corso è stato destinato a soli 24 studenti selezionati mediante bando regionale tra coloro i quali avessero già conseguito il Diploma di Istruzione Secondaria Superiore. Il 2° corso biennale di “Tecnico Superiore per la produzione e manutenzione dei mezzi di trasporto e/o relative infrastrutture ”è iniziato nel mese di dicembre 2013, ed è stato indetto mediante bando Regionale pubblicato sul B.U.R.C. recante le finalità e le modalità di svolgimento del corso nonché i criteri e le modalità di selezione dei candidati . I percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) Gli IFTS sono un nuovo percorso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore promosso dal Ministero della Pubblica Istruzione con l'adesione di tutte le Regioni italiane per rispondere alle esigenze del mercato del lavoro ed alle necessità di maggiore professionalità del singolo individuo. Sono percorsi formativi integrati (realizzati in collaborazione tra Scuola, Università, Impresa, Agenzie Formative) per la formazione di Tecnici Specializzati, figure professionali a livello postsecondario, rispondenti alla domanda proveniente dal mondo del lavoro pubblico e privato, con PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 91 particolare riguardo al sistema dei servizi, degli enti locali e dei settori produttivi interessati da innovazioni tecnologiche e dalla internazionalizzazione dei mercati. I percorsi IFTS, programmati dalle Regioni hanno una durata di due semestri (800/1000 ore) e sono finalizzati al conseguimento di un certificato di specializzazione tecnica superiore. Sono progettati e gestiti dai soggetti associati di cui all’art. 69 della legge 144/99; vi accedono giovani e adulti in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore e diploma professionale di tecnico, coloro che sono in possesso dell’ammissione al quinto anno e coloro che non hanno il diploma previo accreditamento delle competenze acquisite. I percorsi si concludono con verifiche finali delle competenze acquisite effettuate da specifiche commissioni in cui è assicurata la presenza di rappresentanti della scuola, dell’università, della formazione professionale e del mondo del lavoro. Gli IFTS offrono: Gratuità dei corsi La certificazione delle competenze acquisite riconosciuta a livello nazionale ed europeo che consente la mobilità lavorativa Periodi di formazione in strutture pubbliche e di stage aziendali Un percorso flessibile e modulare composto da unità formative capitalizzabili certificabili e la spendibilità dei crediti formativi acquisiti anche nell'ambito universitario. Già da alcuni anni l’Istituto contribuisce alla realizzazione di percorsi IFTS in tale contesto ha partecipato, in qualità di Istituto partner, al Corso I.F.T.S. 2000 –- capofila ISSIS U. Foscolo di Teano - “GESTIONE E TRASPORTO MERCI PER INDUSTRIE AEROPORTUALI E TERRESTRI” Giunta Reg. Campania 10040/98 aut. MPI 7220/CF10 1998. POLO AEROSPAZIO-capofila “I. T. A. Villaggio dei Ragazzi” di Maddaloni Inoltre, dall’a.s. 2005/2006 l’Istituto è partner del POLO AEROSPAZIO-capofila I. T. A. Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni che per l’a.s. corrente ha attivato un Corso I.F.T.S.Settore Aeronautico- “TECNICO SUPERIORE PER LA MANUTENZIONE DEGLI AEROMOBILI” della durata di 800 ore per il periodo maggio 2011-dicembre 2011. A tale proposito va fatto osservare che detto Corso IFTS risulta particolarmente interessante in quanto pur mantenendo invariata l’impostazione progettuale richiesta dagli enti istituzionali per gli IFTS, afferisce alla tipologia di corsi di formazione per manutentori, certificabili ENAC, ovvero, “Manutentore Aeronautico per velivoli categoria A sottocategoria A2”. Pertanto, con il superamento degli esami finali, agli allievi risultati idonei viene rilasciato dalla Regione Campania un “CERTIFICATO DI SPECIALIZZAZIONE TECNICA SUPERIORE”, titolo valido su tutto il territorio nazionale ed europeo e , a fronte delle 650 ore tenute presso VULCANAIR SpA (Azienda partner operante nel settore della Manutenzione Aeronautica), il “CERTIFICATE OF RECOGNITION”, valido per il conseguimento della Licenza di “Manutentore Aeronautico per velivoli categoria A sottocategoria A2”. 5.8 COMITATO TECNICO SCIENTIFICO Il Comitato Tecnico-scientifico è stato introdotto negli Istituti superiori dai Regolamenti del Riordino ed è stato pensato come luogo privilegiato del dialogo fra mondo economico e mondo scolastico, aperto alle associazioni produttive, alle professioni, alla ricerca, con compiti di consulenza programmatica, monitoraggio, critica ed orientamento. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 92 Esso è organo paritetico composto, in egual numero, da rappresentanti dell’istituto scolastico (membri di diritto, scelti e nominati dal Dirigente Scolastico) e rappresentanti delle associazioni di categoria, degli enti locali…(membri rappresentativi, scelti dall’ente di appartenenza e nominati dal Dirigente Scolastico). La normativa Il CTS è stato inizialmente previsto, quale organismo obbligatorio per tutti gli istituti tecnici, dallo “Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’art.64,comma 4, del decreto legge 25.6.2008, n.112, convertito dalla legge 6.8.2008, n.133”, approvato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri in data 28.5.2009 (art.5, comma 3, lettera c). In seguito, il regolamento definitivo di riordino approvato con D.P.R. 15.3.2010, all’art.5, comma 3, lett. d) ha previsto che gli istituti tecnici “possono dotarsi, nell’esercizio della loro autonomia didattica e organizzativa, di un comitato tecnico-scientifico, senza nuovi e maggiori oneri per la finanza pubblica, composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca scientifica e tecnologica, con funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità; ai componenti del comitato non spettano compensi ad alcun titolo”. La normativa attuale, quindi, prevede una possibilità e non un obbligo; possibilità che, nel parere del Consiglio di Stato, riconosce ed esalta, per i singoli istituti, uno spazio in cui verificare le proprie capacità di autonomia. I compiti Il Comitato tecnico scientifico, nominato dal Consiglio di Istituto su proposta del Dirigente scolastico, sentito il Collegio dei Docenti, è l'organismo propositivo e di consulenza dell'istituto Tecnico. Il CTS, infatti, può proporre, nello specifico, programmi, anche pluriennali, di ricerca e sviluppo didattico/formativo, in rapporto al sapere, al mondo del lavoro e all’impresa, sia per gli studenti che per i docenti dell’istituto e ne propone l'attuazione al Consiglio d’Istituto e al Collegio Docenti. Esso potrebbe operare per un reale ed efficace raccordo tra gli obiettivi educativi e formativi dell’istituto e le esigenze professionali del territorio, espresse dal mondo del lavoro e della ricerca. In particolare potrebbe: - formulare proposte e pareri al Consiglio di Istituto (CdI) ed al Collegio dei Docenti (CdD) in ordine ai programmi e alle attività - definire gli aspetti tecnici e scientifici dei piani delle attività - svolgere funzioni di coordinamento tra le molteplici attività organizzate dalla scuola (stage, alternanza scuola-lavoro, progetti di orientamento, fabbisogni professionali del territorio, partecipazione a Poli/Distretti formativi e alla Fondazione ITS, reperimento fondi, contributi per i laboratori, ecc.) e di raccordo tra i diversi organismi collegiali - monitorare e valutare la progettualità tecnico-scientifica delle attività svolte Composizione CTS dell’istituto: Il C.T.S. del nostro istituto, approvato all’unanimità dal Consiglio d’Istituto con delibera del 26 novembre 2013, è così costituito: - Prof. Paolo TUTORE (Dirigente Scolastico IT “G.C.FALCO”) - dott..ssa Angela ORABONA (MIUR CAMPANIA) - p.i. Michele MEROLA (COLLEGIO PERITI INDUSTRIALI) - dott. Domenico ORABONA (PRESIDENTE CONFAPI) - dott. Alessandro REMONDELLI (REGIONE CAMPANIA) - dott. Vincenzo BOVE (PRESIDENTE CONFINDUSTRIA GIOVANI) - ing. Gaetano CAPASSO (DIRIGENTE TEA IMPIANTI E ITALROBOT) - ing. Raffaele METAFORA (DIRIGENTE DEMI) PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 93 - ing. Ciro DI MARE (DIRIGENTE DBF) prof.ssa Antonella GAGLIARDI (FS alternanza scuola-lavoro IT “G.C.FALCO”) prof.ssa Angelina SGUEGLIA (FS POF e valutazione IT“G.C.FALCO” ) prof. Gennaro IADICICCO (docente Elettrotecnica ed Elettrotecnica IT “G.C.FALCO”) prof. Franco TORINO (docente Aerotecnica e Costruzioni Aeronautiche IT “G.C.FALCO”) prof. Luigi MASCOLO (docente Aerotecnica e Costruzioni Aeronautiche IT “G.C.FALCO”) prof. Pasquale IACOMINO (docente CHIMICA IT “G.C.FALCO) prof. Angelo BISCEGLIA (docente Sistemi Automatici IT“G.C.FALCO”) prof. Pietro MONTUORI (docente di Meccanica e Macchine IT “G.C.FALCO”) L’istituto organizza, inoltre, le seguenti manifestazioni culturali CULTURE DAY manifestazione “a tema” con premiazione degli alunni meritevoli OPEN DAY giorno di apertura della scuola per accogliere ed orientare genitori ed alunni di terza media manifestazione di chiusura dell’anno scolastico, anche in rete con le altre istituzioni scolastiche o gli enti presenti sul territorio. FALCO DAY L’ istituto da anni organizza mostre , eventi interessanti e giornate ministeriali, per mantenere sempre vivo il ricordo di particolari momenti che hanno segnato la nostra storia. MOSTRE ED EVENTI PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 94 6. Il sistema di gestione della qualità d’istituto 6.1 LA QUALITÀ MIGLIORAMENTO NON COME ECCELLENZA, MA COME PERCORSO DI Da qualche anno l’Istituto opera nella direzione della qualità del servizio erogato e nella logica del miglioramento continuo. L’opera faticosa di favorire la cultura della qualità all’interno dell’Istituto, di migliorare l’organizzazione e l’informazione relative alle singole attività e ai processi attraverso i quali si realizza il POF annuale, è ancora in atto. Nell' Istituto G.C.Falco, il Sistema Qualità ha una struttura di tipo trasversale: essendo ogni persona responsabile del livello di Qualità del proprio operato, a tutti i livelli organizzativi e gerarchici ed è impostato fondamentalmente sul miglioramento permanente come fattore di crescita per tutti coloro che lavorano e operano per l'Istituto stesso. Il Sistema Qualità è gestito da tutte le persone che vi sono coinvolte ed è tenuto sotto controllo dal Responsabile Gestione Qualità, che ha l'obbligo di riferire periodicamente al DS, in modo che egli sia messo in condizione di poter riesaminare costantemente il Sistema. Tale riesame deve portare alla verifica della capacità di raggiungere gli obiettivi indicati e di adottare le misure necessarie per migliorare l'efficacia e l'efficienza del Sistema stesso. Uno strumento essenziale per la gestione del Sistema è dato dal sistema di controllo realizzato dal Gruppo di Miglioramento sotto la responsabilità del Dirigente Scolastico (DS). Le responsabilità per un corretto dimensionamento del Sistema Qualità dell' Istituto Falco sono del DS, le responsabilità sia per quanto riguarda il rispetto dei requisiti di norma che la definizione dei modelli operativi sono del Responsabile Gestione Qualità. 6.2 STRATEGIA E POLITICA Il Sistema di Gestione della qualità, adottato dall’I.T.S.T.. “G.C. Falco” e conforme alla Norma ISO 9004:2009, ha, pertanto, l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi offerti all’utenza (studenti, famiglie, territorio), attraverso la formalizzazione e la successiva ottimale gestione di alcuni dei processi che interessano i diversi settori dell’organizzazione stessa. Il modello organizzativo deve essere garanzia di qualità per i propri utenti ma anche per gli stessi operatori, personale docente e ATA. Il sistema non lede la libertà d’insegnamento, ma opportunamente condiviso e correttamente applicato, favorisce un modo migliore di fare scuola, portando ad un rinnovamento della scuola stessa per garantire un successo durevole. Sono, pertanto, obiettivi prioritari: L’interpretazione e la soddisfazione delle esigenze in risposta alle richieste dei clienti e delle parti interessate la progettazione e lo sviluppo tempestivo di nuovi servizi e modalità di erogazione in rapporto a nuove esigenze condivise dall’Istituto la flessibilità dell'offerta formativa e dei servizi offerti, nel rispetto dei fini istituzionali e del POF la garanzia dell’assolvimento dell’obbligo scolastico e formativo e dell’inserimento qualificato nel mondo del lavoro o nell’Università. Le strategie per raggiungere questi obiettivi sono mirate a: superare gradualmente i fenomeni di evasione, ripetenza, interruzione e abbandono della frequenza scolastica; PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 95 fornire un valido supporto per assistere, indirizzare e orientare gli allievi; progettare POF che soddisfino sempre di più le esigenze degli allievi e li preparino al meglio per il proseguimento degli studi, proponendo progetti formativi ed innovativi; pianificare il processo di erogazione del servizio in un ambiente di lavoro sano e sicuro; garantire un funzionale servizio di assistenza agli allievi particolarmente bisognosi. eliminare la provvisorietà e l’improvvisazione dei processi didattici; aprirsi alla trasparenza, al confronto con l’esterno, alla valutazione e al giudizio dei nostri utenti; individuare, attraverso la misurazione della soddisfazione del cliente, parametri di valutazione e indicatori di qualità sulla base dei quali avviare i nostri progetti di miglioramento; favorire la formazione e l’aggiornamento del personale docente e non docente dell’istituto per garantire una continua crescita professionale. L'ITST G.C. Falco, nell’ambito della propria attività organizzativa, attua, in coerenza con la logica della qualità, una serie di iniziative riferibili in particolare ai seguenti indicatori: PROGETTAZIONE Definizione di obiettivi formativi coerenti e unitari relativi al profilo d’uscita dello studente; Coordinamento dell’azione progettuale e organizzativa; Promozione di iniziative, anche in rete, di ricerca e sperimentazione didattica; Coinvolgimento dei portatori di interesse nella condivisione del POF. ORGANIZZAZIONE Articolazione del collegio in dipartimenti, commissioni, referenti di progetti e coordinatori; Assegnazione di funzioni e compiti con coinvolgimento diffuso per la graduale implementazione del Sistema Qualità. DIDATTICA ED INNOVAZIONE Definizione di percorsi di potenziamento e arricchimento dell’offerta formativa; Azioni di ricerca e sperimentazione didattica; Condivisione di criteri e metodi di valutazione dell’apprendimento. VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE Aggiornamento e formazione del personale scolastico; Attribuzione di incarichi e responsabilità; Protocolli d’intesa e relazioni con enti territoriali. VALUTAZIONE Autovalutazione dei risultati; Valutazione esterna attraverso l’INVALSI; Rilevazione di Customer Satisfaction. 6.3 ATTUAZIONE DELLA STRATEGIA E DELLA POLITICA PER IL SUCCESSO DUREVOLE Al fine di attuare una strategia e una politica per il successo durevole, L'ITST G.C. Falco mette in atto: un'organizzazione flessibile delle attività didattiche, che faciliti l'individualizzazione dell'insegnamento attraverso l'attivazione della modularità, l'aggiornamento dei programmi, la PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 96 sensibilizzazione ai temi della interculturalità, la forte attenzione alle attività di sostegno; la trasparenza dell'azione didattica e di valutazione e la documentazione degli obiettivi per consentire il coinvolgimento nel processo formativo delle famiglie degli allievi; l'attivazione di progetti volti a soddisfare specifiche esigenze educative e a valorizzare le eccellenze; una collaborazione continuativa tra la scuola e le strutture del territorio (Comune, Aziende, Associazioni, Agenzie di Formazione), il Polo Qualità di Napoli; l’impegno ad organizzare strumenti di monitoraggio e criteri di valutazione dell’efficacia e dell’efficienza dei singoli progetti e dell’offerta formativa, in un’ottica di miglioramento della qualità del servizio scolastico; la disponibilità per rendere laboratori e impianti per le esercitazioni pratiche sempre efficienti; la possibilità di accesso alle strutture scolastiche anche in orario pomeridiano, condizione indispensabile per la concreta attuazione e realizzazione delle attività elencate nel P.O.F. Più precisamente per attuare la politica della qualità il Dirigente scolastico insieme ai suoi collaboratori: ha istituito, con l’approvazione del Collegio docenti, e presiede un gruppo di Miglioramento, costituito da DSGA, le Funzioni Strumentali e il Vicario, i collaboratori sede centrale e sede associata, coordinato dal responsabile SGQ e presieduto dal DS; individua, progetta, controlla i principali processi relativi all’area educativo - didattica, amministrativa, tecnica, ausiliaria e della comunicazione; coinvolge i genitori, gli allievi, il personale e gli Organi Collegiali nella soluzione dei problemi, nelle scelte, nelle verifiche e nel miglioramento globale dei servizi e dei processi interni; effettua periodicamente e al termine dell’a.s. il riesame ai fini del miglioramento continuo; attua un sistema di deleghe attraverso l’individuazione di referenti e la costituzione di commissioni comprendente i docenti e le funzioni ATA; comunica in modo trasparente le proprie scelte; produce un forte impegno nel perseguimento di obiettivi formativi più generali, quali il rispetto della persona, dell'ambiente, della legalità e delle diversità che rappresentano i principi fondamentali della nostra Carta Costituzionale; pone gli allievi, fin dal loro primo inserimento, in condizioni di operare con le più moderne strumentazioni informatiche per favorire l’acquisizione di conoscenze tecniche e di capacità di progettazione e di comunicazione sempre più richieste dall’attuale contesto socio-economico; realizza per gli studenti diversamente abili percorsi individualizzati e progetti specifici adatti a svilupparne le potenzialità, al fine di permettere la piena integrazione sociale anche nell’ottica del futuro inserimento nel mondo del lavoro; pone particolare cura allo studio delle lingue straniere, in particolare della lingua inglese, nella consapevolezza che il possesso di competenze linguistiche costituisca indispensabile veicolo di conoscenza oltre che di comunicazione; (Corsi Pon sulla lingua inglese, certificazione Trinity, laboratorio linguistico); avvicina gli allievi al mondo della produzione, creando percorsi di stage (PON C5 stage in azienda), Corsi specifici (PON tecnologia fotovoltaica e Controlli non distruttivi) che facilitano l'acquisizione di conoscenze e di competenze direttamente spendibili in ambito lavorativo; attiva e mantiene costanti rapporti con il sistema produttivo aziendale locale, provinciale e regionale e si interfaccia con l'Università e la Formazione Professionale; è aperto a sperimentazioni didattiche (SIMUCENTER e BORSA-LAVORO, SCUOLA @AZIENDA) e agli altri laboratori di ricerca-azione proposti dal POLO QUALITÀ DI NAPOLI; orienta tutto il sistema al miglioramento continuo. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 97 6.4 RIFERIMENTI Nella tabella sottostante è riportata la documentazione afferente il “Sistema di gestione della Qualità” dell’ I.T.I. “G.C. Falco” di Capua redatta secondo la Norma UNI EN ISO 9004:2009 DOCUMENTI DESCRIZIONE Documento che esprime la politica per la Qualità e descrive il Sistema di Gestione per la Qualità, attivato nell’I.T.S.T. Giulio Cesare Falco di Manuale per la Capua (Ce) con sede associata in Grazzanise (Ce). Qualità dell’ I.T.S.T. Il Manuale è, pertanto, un riferimento per il corpo docente, il personale “G.C. Falco” ATA, gli studenti, le famiglie e un mezzo per fornire a Clienti ed secondo la Norma Organismi di Certificazione l’evidenza oggettiva del Sistema; esso si UNI EN ISO applica a tutti i processi dell’Istituzione scolastica finalizzati alla 9004:2009 progettazione, sviluppo ed assistenza dei servizi forniti dall’Istituzione con lo scopo di rispettare la norma di riferimento e di gestire il sistema qualità in modo efficiente, efficace ed economico. Il Manuale viene integrato dal fascicolo "Procedure" descritto nella tabella corrente. Tabella di corrispondenza tra Capitoli del manuale per la Qualità e Procedure Procedure gestionali per la qualità PO Capitoli del Manuale della Qualità Procedure Operative Cap. 1 Cap. 4 Cap.6 Nessuna procedura PO.11 ACCERTAMENTO E GESTIONE BES PO.01 GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA DOCUMENTAZIONE PO.02 GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DELLE REGISTRAZIONI. PO.07 GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE DIDATTICA PO.10 GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE INTERNA ED ESTERNA PO.08 PIANIFICAZIONE E CONTROLLO ATTIVITA’ DIDATTICHE PO.09 STESURA DEL POF PO.03 GESTIONE DEGLI AUDIT INTERNI PO.04 AZIONI PREVENTIVE E CORRETTIVE PO.05 TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE NON CONFORMITÀ PO.06 STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO Cap.7 Cap.8 Cap.9 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 98 Istituto Tecnico “Giulio Cesare Falco” - Capua Settore Tecnologico Indirizzi ed Articolazioni: Meccanica Meccatronica ed Energia (Meccanica e Meccatronica) - Trasporti e Logistica (Costruzione del mezzo - Conduzione del mezzo) Chimica, Materiali e Biotecnologie - Elettronica ed Elettrotecnica (Elettronica) - Informatica e Telecomunicazioni (Informatica) 7. Allegati PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (comprensivo di sintesi per le famiglie) Visto il D.P.R. dell’ 8 marzo 1999 “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”; Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 "Linee di indirizzo sulla cittadinanza democratica e legalità"; Visto il D.P.R. n. 249 del 24/6/1988 e D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 "Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria"; Visto il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 "Linee di indirizzo generali ed azioni a livello nazionale per la prevenzione del bullismo"; Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 "Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l'attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti"; PREMESSO - che la formazione e l’educazione sono processi complessi,organici e costanti che richiedono la cooperazione tra i componenti della comunità scolastica; - che la scuola è l’ambiente in cui si realizza l’apprendimento in una comunità organizzata che necessita di interventi complessi di gestione, nonché di partecipazione e di rispetto delle regole in un’ottica di reciprocità nei diritti e doveri - che i soggetti componenti la comunità scolastica (Scuola, Famiglia, Studenti) si assumono gli impegni sotto descritti, affinché la scuola sia ambiente di crescita civile e culturale e professionale della persona: PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 99 Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria L’Istituzione scolastica La famiglia Lo studente/La studentessa Diritti: Art. 2 comma 1 : "Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento,L’'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità di idee." Art. 2 comma 2: "La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza.” Garantisce un’ offerta formativa basata su curricoli ordinari e specifici e promuove attività che valorizzino l’Autonomia in funzione del successo formativo dello studente e della sua crescita come persona, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni. Conosce l’offerta formativa e collabora per il raggiungimento degli obbiettivi fissati dal progetto educativo. Ha il dovere di sorveglianza e di aiuto nei confronti dei propri figli. Si impegna in prima persona ad essere soggetto attivo del proprio percorso formativo, essendo consapevole degli obiettivi educativi che la Scuola si prefigge, nel reciproco rispetto delle diverse opinioni e delle identità personali. Pone progressivamente in essere le condizioni per assicurare un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona valorizzando azioni solidali e di reciproco aiuto. Rispetta la privacy di alunni e famiglie, non divulgando informazioni sulla vita privata. I dati personali forniti ovvero altrimenti acquisiti nell’ambito dell’attività formativa(foto, video, pubblicazioni sul sito web) serviranno esclusivamente per il normale svolgimento delle attività. L’Istituto declina ogni responsabilità per un eventuale uso delle immagini da parte di terzi. Divulga, discute e pubblicizza i regolamenti interni. Con l’ausilio del sito www.itisfalco.it, del libretto personale e di altro materiale, fornisce avvisi e informazioni sulla vita dell’Istituto. Condivide con i Docenti linee educative comuni, consentendo alla Scuola di dare continuità alla propria azione educativa in una prospettiva di crescita solidale. Riconosce la solidarietà come valore nell’ambito della comunità scolastica e si impegna ad una fattiva reciprocità di atteggiamenti e comportamenti. Rispetta l’ altrui riservatezza come reciproco della propria. Controlla in modo sistematico le comunicazioni; collabora attivamente per mezzo degli strumenti messi a disposizione dall’Istituto, informandosi costantemente e partecipando alle riunioni Conosce le norme e le decisioni che regolano la vita dell’Istituto. Riferisce e trasmette puntualmente in famiglia le comunicazioni provenienti dalla Scuola Art. 2 comma 3: "Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della scuola" PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 100 Art. 2 comma 4: Lo studente ha diritto " alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola...in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici....ha inoltre diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca ad individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento." Art. 2 comma 7: “Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali." Art. 2 comma 8 : "La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: a)un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativo/didatti-co di qualità; b. offerte formative aggiuntive e integrative..." Art. 2 comma 8 : "La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: la salubrità e la sicurezza Crea tempi e spazi di ascolto per il dialogo tra studenti e con gli studenti per riconoscere e valorizzare i loro contributi. Coinvolge gli studenti richiamandoli ad un’assunzione di responsabilità rispetto alle scelte di loro competenza. Esplicita i criteri di valutazione. Comunica allo studente gli esiti delle verifiche in tempi adeguati a favorire il processo di auto valutazione ed in linea con la programmazione del Consiglio di classe. Fornisce informazioni alla famiglia sul rendimento scolastico e sul comportamento secondo le modalità deliberate dagli organi competenti e qualora se ne ravvisi la ne Sostiene il valore del rendimento scolastico e del buon comportamento informandosi costantemente sul percorso didattico educativo dei propri figli. Partecipa attivamente alla vita scolastica ed al proprio percorso educativo. Si dimostra disponibile alla analisi della propria situazione scolastica in base ai giudizi espressi dai docenti e assume con responsabilità gli impegni previsti per il raggiungimento di determinati obiettivi didattici. Promuove e favorisce iniziative di accoglienza e supporto per gli studenti stranieri; realizza attività di scambio e interculturali, contrastando ogni forma di discriminazione. Riconosce e condivide l’impegno della comunità scolastica ad operare come ambiente di integrazione culturale. Favorisce il rapporto e il rispetto tra i compagni, impegnandosi per lo sviluppo di un ambiente accogliente libero da discriminazioni. .Propone un’ offerta formativa ampia, flessibile e innovativa basata su progetti ed iniziative volte a promuovere il benessere e il successo dello studente, la sua valorizzazione come persona, la sua realizzazione umana e culturale, anche attraverso attività aggiuntive e integrative rispetto alle curricolari. Conosce l’offerta formativa della scuola, la condivide e la sostiene anche economicamente attraverso il contributo d'iscrizione deliberato dal Consiglio di Istituto. Esprime pareri e proposte nelle sedi proprie (Consigli di classe, assemblee dei genitori, Consiglio di Istituto), nel rispetto delle reciproche competenze. Conosce l’offerta formativa della scuola per poter esercitare in autonomia il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative. Partecipa alla progettazione delle attività che lo coinvolgono con ruoli attivi. Tutela la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che devono essere adeguati alle esigenze di tutti gli utenti. Promuove la diffusione di un’articolata cultura della sicurezza. Collabora segnalando tempestivamente alla Scuola rischi per la salute e la sicurezza della comunità scolastica. Si impegna a rispettare l’ambiente scolastico inteso non solamente come spazi e oggetti, ma anche come insieme di persone e situazioni e a sfruttare adeguatamente le tecnologie messe a di- PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 101 degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap. La disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica" Art. 2 comma 8 : "La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio. Servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica." Doveri: Art. 3 comma 1: " Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio." Dà la disponibilità di un’adeguata strumentazione tecnologica nell’ambito delle risorse finanziarie disponibili. sposizione dalla Scuola. Corrisponde all’obbiettivo di diffondere una cultura della sicurezza, della salu-te e dell’integrazione. Garantisce iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio al fine di favorire il successo e combattere la dispersione scolastica. Nel rispetto del diritto alla riservatezza, condivide con la scuola eventuali situazioni di disagio che coinvolgano i figli. Si coordina con la Scuola per l’attivazione di strategie di recupero e sostegno. Coglie le opportunità di recupero offerte dalla Scuola e si rende disponibile al dialogo formativo, per far fronte agli insuccessi ed alle difficoltà. Conosce e utilizza i servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica, che la Scuola predispone. Comunica con le famiglie, informandole sull'andamento didattico e disciplinare degli studenti. Provvede a far rispettare le norme di comportamento Esercita il dovuto controllo sulla regolarità della frequenza; controlla il libretto personale contattando la scuola per eventuali accertamenti e chiarimenti. Prende visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla Scuola. Attribuisce rilevanza alla frequenza regolare e allo studio assiduo ai fini del successo scolastico. Art. 3 comma 2: " Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi." Crea un clima sereno in cui stimolare il dialogo e la discussione, favorendo la conoscenza ed il rapporto reciproco tra studenti, l'integrazione, l'accoglienza, il rispetto di sé e dell'altro. Costruisce comportamenti ispirati alla partecipazione solidale e al senso di appartenenza all’istituzione scolastica. Assicura il corretto sviluppo e la relazione tra i di-versi organi di rappresentanza democratica. Art. 3 comma 4: " Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di Garantisce a tutti gli operatori ed utenti un'adeguata informazione sulle disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dal Condivide con la Scuola i nuclei fondanti dell’azione educativa, pur mantenendo il ruolo principale nell’educazione dei figli. Instaura un positivo clima di dialogo in coerenza con le scelte educative e didattiche condivise. Favorisce un atteggiamento di reciproco rispetto e di collaborazione con tutti i soggetti della comunità scolastica. Concorre al processo di sensibilizzazione e responsabilizzazione per promuovere la cultura della Frequenta regolarmente le lezioni e assolve quotidianamente agli impegni di studio a scuola e a casa, rispettando i tempi previsti per le verifiche. Favorisce lo svolgimento delle attività garantendo la propria attenzione e partecipazione. Osserva le norme di comportamento contenute nei regolamenti interni. Mantiene costantemente un comportamento corretto e positivo. Si impegna a costruire con tutti i partecipanti alla vita scolastica un rapporto basato sul rispetto e sul dialogo. Condivide con le altre componenti lo sviluppo della”cultura della sicurezza e della salute” consapevole che il mancato rispetto PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 102 sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti Art. 3 comma 5 " Gli studenti sono tenuti ad utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola." Comma 6: " Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola." Art.4 comma 1 “I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari…” Piano di Sicurezza, dal Regolamento di Istituto e dagli altri regolamenti interni. Sviluppa nei modi possibili ogni utile azione preventiva e attua gli accorgimenti più idonei ad evitare conseguenze negative. Adotta ogni utile iniziativa per assicurare all'utenza le migliori condizioni logistiche e operative per il lavoro scolastico. Predispone regolamenti d’uso delle strutture e dei servizi. sicurezza e della salute, stimolando i figli a comportamenti corretti e responsabili. delle regole può comportare danni a sé e agli altri. Concorre a sviluppare il senso civico dei figli sensibilizzandoli ad un uso corretto e rispettoso di quanto è fornito dall'istituzione pubblica. Assume la responsabilità del rispetto che i figli devono mostrare nei confronti dell’ambiente scolastico anche con la riparazione o il risarcimento del danno. Ha cura dell’ambiente scolastico come segno di riconoscimento della propria appartenenza alla scuola,condividendo con l’istituzione scolastica la responsabilità di mantenerlo il più possibile gradevole e accogliente. Utilizza con attenzione e correttezza le strutture, le attrezzature,i materiali. e i macchinari. Fa rispettare le norme di comportamento, i regolamenti ed i divieti. Prende puntuali ed adeguati provvedimenti disciplinari in caso di infrazioni. Conosce e condivide il Regolamento di Istituto e il Regolamento di disciplina. Discute con i figli di eventuali decisioni e provvedimenti disciplinari, stimolando una riflessione sugli episodi di conflitto e di criticità. Conosce le norme di comportamento e le categorie delle mancanze che danno luogo a sanzioni disciplinari; si impegna a rispettarle. Il Dirigente Scolastico prof. Paolo TUTORE PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 103 Istruzioni operative per la vigilanza sugli alunni – Norme di Sicurezza (Allegato n.1 dell’Avviso n. 194/2014 del 22/09/2014) Regolamento per la vigilanza sugli alunni Istruzioni operative per la vigilanza degli alunni Personale docente La scuola ha l’obbligo e la responsabilità Fa parte degli obblighi di servizio degli di sorvegliare e di custodire gli alunni dal insegnanti quello di vigilare sugli allievi momento in cui accedono negli spazi di durante l’ingresso e tutta la permanenza pertinenza dell’Istituto fino alla loro degli stessi nella scuola, nonché durante uscita gli spostamenti da e per laboratori e Gli insegnanti hanno il dovere di vigilare palestre e al momento dell'uscita dalla sugli alunni durante tutto l'orario scuola. scolastico. Inoltre ciascun docente è tenuto a I collaboratori scolastici e gli assistenti collaborare alla sorveglianza più tecnici hanno il compito di collaborare generale nei locali dell’istituto e ad con gli insegnanti così da assicurare il attuare le misure organizzative e miglior svolgimento organizzativo di tutti i disciplinari che ritenga idonee per la momenti della giornata scolastica. tutela e l’incolumità degli studenti, facendo attenzione che: - gli alunni stiano lontani da fonti di pericolo, - gli alunni restino in classe e non sostino nei corridoi durante il cambio dell'ora; - il Capo d'Istituto o i suoi collaboratori siano tempestivamente informati di eventuali comportamenti a rischio e assenze ingiustificate di alunni dalle aule. L’obbligo della vigilanza ha rilievo primario rispetto a tutti gli altri obblighi di servizio e, quindi, in caso di concorrenza di più obblighi che, per circostanze oggettive di tempo e di luogo, non consentono il loro contemporaneo adempimento, il docente deve scegliere di adempiere il dovere di vigilanza. Si forniscono in via preventiva alcune misure organizzative volte ad impedire o a limitare il verificarsi di eventi dannosi nei confronti degli alunni, conseguenti a negligenze che concernono la vigilanza: - al momento dell’ingresso degli alunni a scuola fino al raggiungimento dell’aula; - durante lo svolgimento delle attività didattiche; - durante i cambi di turno tra i docenti nelle classi; - al momento dell’uscita degli alunni da scuola; - nel corso visite guidate/viaggi d’istruzione; - in riguardo agli alunni diversamente abili; Art. 1 Entrata degli alunni 1. Entrata degli alunni L'ingresso e l'uscita dagli alunni vengono Per assicurare l’accoglienza e la fissati dal POF. Tali orari devono essere vigilanza sugli alunni, gli insegnanti sono portati a conoscenza dei genitori all'inizio tenuti a trovarsi in classe cinque minuti di ciascun anno scolastico. prima dell’inizio delle lezioni. I cancelli esterni vengono aperti a partire I docenti della prima ora, al suono della dalle ore 8,00 per consentire l'entrata a campanella interna, sono tenuti ad genitori, alunni e insegnanti. I cancelli e accompagnare gli alunni in aula e le porte sono richiusi dieci minuti dopo devono: l'inizio delle lezioni e devono rimanere - fare subito l'appello e prendere nota chiusi per l'intero orario scolastico. sul registro degli assenti, e degli L'ingresso nell’area di pertinenza della eventuali ritardi in ingresso, scuola è possibile solo a partire da annotando sul registro di classe il cinque minuti prima dell'inizio delle nome dello studente e l’ora precisa di Istruzioni operative per la vigilanza degli alunni Collaboratori scolastici – Assistenti Tecnici I collaboratori scolastici nell’ambito delle mansioni attinenti al loro profilo professionale svolgono servizio di sorveglianza e vigilanza nei locali della scuola collaborando con il personale docente per assicurare il miglior svolgimento organizzativo di tutti i momenti della giornata scolastica, in particolar modo nei momenti in cui massima è la presenza degli studenti fuori dalle aule (entrata, uscita, intervallo), e vigilano sugli alunni a loro affidati nei casi di momentanea assenza del docente, per particolari urgenze e necessità. Ad essi vengono affidate le chiavi di accesso degli edifici scolastici e degli spazi interni e spetta loro garantire la sorveglianza dei cortili scolastici e segnalare eventuali atti di vandalismo o di incuria oppure la presenza di oggetti pericolosi e di rifiuti impropri. Il personale ausiliario, che indossa apposito cartellino di riconoscimento, garantisce e assicura l'ordinato accesso degli alunni nelle aule e la sorveglianza nei locali comuni e svolge adeguata sorveglianza agli ingressi, al fine di evitare l'accesso ad estranei, animali randagi etc. I collaboratori scolastici sono tenuti a presidiare costantemente il proprio piano di servizio, senza allontanarsi, se non per chiamata degli Uffici della Scuola o per esigenze impellenti. Il collaboratore scolastico non si può rifiutare di effettuare la vigilanza su richiesta del docente. Nei laboratori gli assistenti Tecnici coadiuvano i docenti circa la sorveglianza sugli alunni sia per quanto riguarda la sicurezza durante le esercitazioni, sia per quanto riguarda il comportamento. 1. Entrata degli alunni Sulla base del Piano Annuale delle attività predisposto dal DSGA, ai collaboratori scolastici compete la sorveglianza secondo il calendario settimanale e i posti assegnati a ciascuno: - l'apertura dei cancelli e delle porte di ingresso agli orari prestabiliti dal DSGA in ogni plesso/sede; - la sorveglianza degli spazi esterni dell’edificio e delle porte di accesso durante l’entrata degli alunni; - la sorveglianza degli alunni che PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 104 Art. 1 Entrata degli alunni 1. Entrata degli alunni 1. Entrata degli alunni L'ingresso e l'uscita dagli alunni vengono fissati dal POF. Tali orari devono essere portati a conoscenza dei genitori all'inizio di ciascun anno scolastico. Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza sugli alunni, gli insegnanti sono tenuti a trovarsi in classe cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni. I cancelli esterni vengono aperti a partire dalle ore 8,00 per consentire l'entrata a genitori, alunni e insegnanti. I cancelli e le porte sono richiusi dieci minuti dopo l'inizio delle lezioni e devono rimanere chiusi per l'intero orario scolastico. I docenti della prima ora, al suono della campanella interna, sono tenuti ad accompagnare gli alunni in aula e devono: Sulla base del Piano Annuale delle attività predisposto dal DSGA, ai collaboratori scolastici compete la sorveglianza secondo il calendario settimanale e i posti assegnati a ciascuno: L'ingresso nell’area di pertinenza della scuola è possibile solo a partire da cinque minuti prima dell'inizio delle lezioni e non è consentito l'accesso in ore diverse da quelle dell'orario scolastico. Gli alunni muniti di regolare autorizzazione di entrata anticipata (ad es. per esigenze legate al servizio di trasporto ) devono entrare nell'edificio scolastico e rimanere sotto la sorveglianza del personale preposto. In caso di tempo particolarmente inclemente o altre particolari situazioni generali (ad es. sciopero accertato dei mezzi di trasporto) a partire dalle ore 8,00 è permesso agli alunni di accedere nell’androne della scuola dove rimangono sotto la sorveglianza del personale preposto. - fare subito l'appello e prendere nota sul registro degli assenti, e degli eventuali ritardi in ingresso, annotando sul registro di classe il nome dello studente e l’ora precisa di entrata in ritardo; - verificare, controfirmare e annotare sul registro le giustificazioni di assenza e ritardo; - richiedere la presentazione del certificato medico per le assenze superiori ai 5 giorni; - riporre all’interno del registro di classe, nell’apposita busta, i cedolini e i certificati di giustificazione; - registrare sul registro di classe l’eventuale mancata esibizione della giustificazione onde permetterne il controllo al collega della prima ora il giorno successivo; - segnalare tempestivamente alla presidenza eventuali irregolarità, anche rispetto ad assenze numerose, reiterate in particolari giorni o periodiche da essi rilevate, al fine di attivare le opportune comunicazioni alla famiglia. Al suono della prima campana gli alunni entrano a scuola e raggiungono la propria aula. I momenti dell'entrata e dell'uscita dall'edificio scolastico devono essere organizzati, in modo da evitare assembramenti negli atri e lungo le scale. Queste stesse disposizioni devono essere rispettate anche per l'ingresso pomeridiano dagli alunni che rientrano a scuola dopo il pranzo. L'entrata e l'uscita nel cortile della scuola, con biciclette e motorini, sono consentite solo se i mezzi sono accompagnati a mano e a motore spento. In caso di sciopero o di assemblea sindacale verranno comunque trattenuti a scuola tutti i minori non accompagnati dai genitori. La vigilanza è affidata agli insegnanti, in collaborazione agli ausiliari presenti a scuola. Art. 2 La vigilanza degli alunni durante le attività didattiche e l’eventuale intervallo spetta rigorosamente ai docenti in servizio, in collaborazione con il collaboratore scolastico preposto al piano. - l'apertura dei cancelli e delle porte di ingresso agli orari prestabiliti dal DSGA in ogni plesso/sede; - la sorveglianza degli spazi esterni dell’edificio e delle porte di accesso durante l’entrata degli alunni; - la sorveglianza degli alunni che arrivano a scuola non accompagnati dai genitori (anche con trasporto scolastico) e/o comunque presenti nell'edificio; - la sorveglianza degli alunni provvisti dell’apposita autorizzazione di entrata anticipata rilasciata dal dirigente scolastico e di quelli a cui è stato consentito dal Dirigente Scolastico di accedere nell’androne per particolari situazioni generali; - la vigilanza sul passaggio degli alunni nei rispettivi piani di servizio fino all’entrata degli stessi nelle proprie aule - la chiusura dei cancelli e delle porte dieci minuti dopo l'inizio delle lezioni; - l’accoglienza degli alunni ritardatari che vengono poi da loro accompagnati in classe; - la sorveglianza delle porte di accesso, degli atri e dei corridoi per impedire l'accesso ad estranei. 2. La vigilanza degli alunni durante lo svolgimento delle attività didattiche 2. La vigilanza degli alunni durante lo svolgimento delle attività didattiche Durante l’esercizio delle attività didattiche, il responsabile della vigilanza sugli alunni della classe è il docente assegnato alla classe in quella scansione temporale. I collaboratori scolastici hanno il compito di cooperare con gli insegnanti Ai docenti spetta vigilare sulla sicurezza e l'incolumità dei minori ed adottare, in via preventiva, tutte le misure organizzative e disciplinari idonee ad evitare situazioni di pericolo, compreso il comportamento indisciplinato della classe, così da impedire non soltanto che gli allievi compiano atti dannosi a terzi, ma anche che restino danneggiati da atti compiuti da essi - per assicurare, durante le attività didattiche, la sorveglianza, nei corridoi e nei servizi igienici, degli alunni autorizzati dall’insegnante ad allontanarsi momentaneamente dall’aula; - la momentanea sorveglianza della scolaresca durante i momenti di lezione, qualora l'insegnante dovesse assentarsi per motivi urgenti. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 105 medesimi. In particolare i docenti devono adoperarsi perché il comportamento degli alunni sia improntato al rispetto e alla buona educazione, in particolare perché - gli studenti tengano un comportamento consono; - i banchi e le aule, sia normali che speciali, siano lasciate in ordine e pulite; - le attrezzature e il materiale della scuola sia utilizzato e conservato in perfetta efficienza e sia segnalata immediatamente in segreteria ogni responsabilità individuale; - non si fumi all’interno dell’istituto e siano segnalate al personale incaricato (Legge 584/75) eventuali infrazioni rilevate; - i telefoni cellulari restino spenti. Nel caso di effettiva necessità, i docenti possono autorizzare uscite dalla classe - di norma un alunno alla volta - per il solo uso dei servizi igienici, richiamando l'attenzione del collaboratore scolastico in servizio al piano. A queste indicazioni si aggiungono gli specifici doveri identificati dalle necessarie garanzie di sicurezza previste dal Responsabile per la prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro e che creano obblighi giuridici per l'Amministrazione a prescindere dall'età degli alunni. È fatto divieto ai docenti di assentarsi arbitrariamente dall’aula e lasciare incustodita la classe durante l’ora di lezione. In caso di grave necessità il docente ha l'obbligo, prima di allontanarsi dall’aula, di incaricare, per un tempo limitato e strettamente necessario, un collaboratore scolastico in servizio sul piano dell'edificio in cui si trova la classe, di vigilare momentaneamente sugli alunni. Gli insegnanti devono evitare nei casi di indisciplina di far sostare gli alunni minorenni in corridoio, ricorrendo ad altri provvedimenti disciplinari ove non siano in grado di garantire la loro vigilanza. Art. 3 La vigilanza degli alunni durante i cambi di turno tra i docenti nelle classi È necessario che venga prestata particolare attenzione nei momenti del cambio di docente a fine lezione: lo spostamento degli insegnanti da un’aula all’altra deve essere effettuato più celermente possibile. Per assicurare la continuità della vigilanza sugli alunni, i collaboratori scolastici di ciascun piano sono tenuti a favorire in maniera tempestiva il cambio degli I docenti sono, altresì, invitati a segnalare alla Presidenza e al Direttore sga eventuali assenze dei collaboratori scolastici ai piani ed ogni anomalia che dovesse essere riscontrata e/o ricondotta alla loro presenza/assenza. 3. La vigilanza degli alunni durante i cambi di turno tra i docenti nelle classi Il docente che ha terminato il turno di servizio non deve lasciare gli alunni finché non sia subentrato il collega o sia disponibile un collaboratore scolastico, in servizio al piano, per la sorveglianza. Se l’insegnante è libero nell’ora successiva deve attendere il collega subentrante. In caso di presenza in classe dell'insegnante di sostegno o di altro docente, la vigilanza viene garantita da quello a cui non è richiesta l'immediata presenza in altra 3. La vigilanza degli alunni durante i cambi di turno tra i docenti nelle classi I collaboratori scolastici di ciascun piano sono tenuti a: - favorire il cambio degli insegnanti nelle classi; - vigilare sulla scolaresca fino all’arrivo dell’insegnante in servizio all’ora successiva, se incaricati della sorveglianza sugli alunni da parte del docente che ha terminato la lezione; PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 106 insegnanti nelle classi e, avuto classe. - vigilare sugli alunni in caso di ritardo o l’affidamento della sorveglianza sugli alunni I docenti che iniziano le lezioni dopo la prima di assenza dei docenti e dare, nel da parte del docente, vigilare sulla ora o che hanno avuto un’ora “libera”, sono contempo, avviso all’ufficio di scolaresca fino all’arrivo dell’insegnante in tenuti a farsi trovare, al suono della segreteria del disguido affinché servizio nell’ora successiva. campana, già davanti all’aula interessata per vengano assunti i necessari consentire un rapido cambio del docente provvedimenti. In caso di ritardo o di assenza dei docenti i sulla scolaresca. Gli assistenti tecnici controllano l’afflusso collaboratori scolastici sono tenuti a vigilare Il docente che ha appena lasciato la classe ed il deflusso degli allievi verso e da i sugli alunni dando, nel contempo, avviso sostituito nella vigilanza dal collaboratore laboratori. Gli stessi assicureranno che gli all’ufficio di segreteria del disguido affinché scolastico, si recherà tempestivamente allievi non rimangano mai soli nei vengano assunti i necessari provvedimenti. nell’aula in cui è programmata la lezione laboratori. successiva, consentendo a sua volta al docente che era in attesa del proprio cambio di recarsi nella classe di competenza. Art. 4 La vigilanza degli alunni durante la ricreazione L’intervallo-ricreazione, della durata di 1o minuti ed intercorrente tra la fine della 2ª ora e l’inizio della 3ª ora di lezione, deve svolgersi nelle aule. Gli insegnanti sono, altresì, tenuti a verificare la presenza degli alunni ad ogni cambio dell'ora, a registrare le variazioni e a comunicare tempestivamente alla dirigenza eventuali anomalie. 4. La vigilanza degli alunni durante la ricreazione Durante l’intervallo-ricreazione la vigilanza è effettuata dai docenti in orario di servizio(o in sostituzione) in ciascuna classe. In particolare i docenti sono tenuti a: - non lasciare l’aula; Le classi sono sorvegliate dagli insegnanti - sorvegliare durante l'intervallo tutti gli in orario di servizio. alunni presenti ed intervenire nei confronti di qualsiasi studente, anche di altre Spetta al personale ausiliario di turno classi, affinché tenga un comportamento collaborare con gli insegnanti nella irreprensibile e quindi non fumi, non lasci vigilanza e in particolare sorvegliare, oltre il rifiuti al di fuori degli appositi contenitori, corridoio e atrio interno di competenza, non parli a voce alta, ecc.; anche i bagni in maniera da evitare che si far rispettate le normali condizioni di arrechi pregiudizio alle persone e alle cose. sicurezza, prevenendo, per quanto possibile, azioni o situazioni pericolose (corse e giochi di movimento in spazi non idonei) anche con apposite istruzioni e/o accorgimenti; - controllare che gli alunni non si allontanino dalle classi. Durante l'intervallo, gli insegnanti sono tenuti ad aumentare la vigilanza senza però ostacolare le normali esigenze di movimento dei giovani. Le regole di cui si chiede il rispetto devono essere obiettivi educativi da discutere con gli alunni così da favorire la crescita della loro autonomia e del loro senso di responsabilità e consapevolezza Art. 5 Vigilanza degli alunni durante gli 5 Vigilanza degli alunni durante gli spostamenti tra aule e/o edifici spostamenti tra aule e/o edifici. I docenti sono tenuti: Gli alunni minori devono essere - ad accompagnare nei trasferimenti da accompagnati dai loro docenti nei un’aula ad altra, gli allievi minorenni con trasferimenti da un’aula ad altra, tali cui faranno lezione; trasferimenti possono essere fatti anche - a riportare la classe nella sua aula al con la collaborazione del personale termine dell’attività, affidandola, al suono ausiliario. della campanella, all’insegnante dell’ora successiva; Spetta ai docenti di Educazione Fisica - mantiene durante il trasferimento ordine e accompagnare gli alunni dalle aule alla silenzio, onde non recare disturbo alle palestra o agli spazi sportivi esterni e altre classi; viceversa; ove ricorrano particolari - accompagna la classe all’uscita dalla esigenze organizzative, anche tali scuola se il termine dell’ora coincide con trasferimenti possono essere fatti con la la fine dell’orario delle lezioni. collaborazione del personale ausiliario È possibile avvalersi della collaborazione del specificamente incaricato dal Direttore sga. personale ausiliario. Spetta ai docenti di Analogamente gli spostamenti verso e da i Scienze Motorie accompagnare gli alunni laboratori dovrà avvenire sempre con la dalle aule alla palestra o agli spazi sportivi esterni e viceversa. Analogamente gli 4. La vigilanza degli alunni durante la ricreazione Durante l’intervallo collaboratori scolastici di turno: - collaborano con gli insegnanti nella vigilanza; - sorvegliano, oltre il corridoio e atrio interno di competenza, anche i bagni in maniera da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone e alle cose; - non lasciano il proprio piano di servizio se non per situazioni di estrema urgenza. Nei Laboratori è vietato consumare cibi o bevande ( gli stessi potranno essere consumati anticipando o postecipando l’orario previsto). A tal fine gli Assistenti Tecnici vigileranno perché tale divieto venga rispettato. 5 Vigilanza degli alunni durante gli spostamenti tra aule e/o edifici Su richiesta dei docenti o per specifica disposizione del DSGA, i collaboratori scolastici concorrono ad accompagnare gli alunni durante: - il trasferimento dalle aule alla palestra e viceversa, - i trasferimenti da un’aula ad altra e nei laboratori avendo cura di mantenere durante il trasferimento ordine e silenzio, onde non recare disturbo alle altre classi. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 107 presenza degli insegnanti Gli spostamenti dall'aula alla palestra e ai laboratori dovranno essere effettuati in ordine e in silenzio, onde non recare disturbo alle altre classi. Se il termine dell’ora coincide con la fine dell’orario delle lezioni, l’insegnante che ha effettuato il trasferimento accompagna la classe all’uscita dalla scuola. Art. 6 La vigilanza degli alunni diversamente abili spostamenti verso e da i laboratori dovrà avvenire sempre con la presenza degli insegnanti; ove ricorrano particolari esigenze organizzative, tali trasferimenti possono essere fatti con la collaborazione del personale ausiliario specificamente incaricato dal DSGA 6. La vigilanza degli alunni diversamente abili 6. La vigilanza degli alunni diversamente abili La vigilanza sui minori portatori di handicap psichico grave, particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi, deve essere sempre assicurata dal docente di o dal docente della classe eventualmente coadiuvato, in caso di necessità, da un collaboratore scolastico. Il docente di classe, con la collaborazione del docente di sostegno, deve garantire costante vigilanza sui minori diversamente abili, specie per quelli per i quali siano, particolarmente imprevedibili le loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi. I collaboratori scolastici all’uopo individuati dal DSGA hanno il compito di cooperare con gli insegnanti per la sorveglianza e l’assistenza agli alunni portatori di handicap con particolare riguardo a quelli portatori di handicap psichico grave, particolarmente imprevedibili nelle loro azioni ed impossibilitati ad autoregolamentarsi. Art. 7 Uscita degli alunni da scuola 7. Uscita degli alunni da scuola 7. Uscita degli alunni da scuola All'uscita da scuola al termine delle lezioni o durante l'orario scolastico per validi motivi personali, gli alunni minori dovranno essere sempre ritirati da un genitore o da un altro adulto di fiducia. Per assicurare la vigilanza, al termine delle lezioni gli insegnanti sono tenuti a: Per assicurare la vigilanza, al termine di ogni turno di attività di lezione, antimeridiano o pomeridiano, i collaboratori scolastici sono tenuti a: L’ufficio di segreteria della scuola provvede ad acquisire dai genitori tutti i nominativi delle persone che potranno ritirare l’alunno, in caso di loro impedimento. Le persone dovranno essere maggiorenni per ritirare gli alunni La segreteria della scuola provvede anche a fornire alla famiglia le indicazioni necessarie perché l’insegnante sia avvertito in tempo utile, qualora dovessero presentarsi cambiamenti delle consuete abitudini. - consentire l’uscita anticipata degli alunni solo se ritirati da un genitore, o da un familiare adulto, appositamente delegato dai genitori stessi e conosciuto dagli insegnanti; - accompagnare gli alunni sino alla porta di uscita dell’edificio, posizionandosi davanti alla scolaresca e avendo cura che il tragitto sia percorso in modo ordinato, si evitino schiamazzi, corse o giochi pericolosi; - assistere all’uscita degli alunni medesimi, accertandosi che gli alunni escano ordinatamente; I famigliari degli alunni sono altresì invitati a fornire uno o più numeri telefonici di sicura reperibilità, ove sia possibile contattarli in caso di necessità. Art. 8 La vigilanza degli alunni durante le attività extrascolastiche 8. La vigilanza degli alunni durante le attività extrascolastiche La vigilanza sugli alunni durante lo svolgimento di visite guidate o viaggi d’istruzione dovrà essere costantemente assicurata dai docenti accompagnatori. Il Dirigente Scolastico provvede ad assegnare gli insegnanti nel rapporto di uno ogni quindici alunni salvo eventuali deroghe che rendessero necessario aumentare il numero di accompagnatori. La vigilanza degli alunni durante le attività extrascolastiche (spettacoli teatrali, cinematografici, sportivi, mostre, ecc.) è affidata con incarico del DS e costituisce a tutti gli effetti prestazione di servizio. In caso di partecipazione di uno o più alunni portatori di handicap, viene designato un accompagnatore fino a due alunni disabili su parere vincolante del consiglio di classe. Durante la permanenza fuori dalla scuola gli alunni dovranno sempre indossare il cartellino di riconoscimento. I docenti accompagnatori devono accompagnare gli alunni e svolgere attività di sorveglianza durante tutto il tempo in cui sono ad essi affidati e non possono in alcun momento abbandonare la vigilanza sugli alunni, in considerazione della imprevedibilità delle loro azioni. - vigilare il transito degli alunni nei rispettivi piani di servizio; - controllare le porte di uscita e il cancello esterno dell’edificio sulla base del piano di sorveglianza predisposto dal DSGA con il compito di prestare la dovuta vigilanza nel passaggio degli alunni; - garantire la sorveglianza degli alunni provvisti di apposita autorizzazione negli orari posticipati, rispetto all'orario normale di lezione; - sorvegliare gli alunni in permanenza a scuola oltre l'orario scolastico - I collaboratori scolastici svolgono opera di sorveglianza anche nei momenti successivi all’orario delle attività didattiche. 8. La vigilanza degli alunni durante le attività extrascolastiche I collaboratori scolastici, quando richiesto e secondo le specifiche istruzioni impartite, coadiuvano i docenti nella vigilanza delle scolaresche durante le attività programmate dal Collegio docenti e realizzate al di fuori dell’istituto scolastico e delle sue pertinenze. Spetta agli insegnanti, durante le uscite e le visite guidate, impartire agli alunni chiare norme di sicurezza e di comportamento, in particolare per quanto attiene regole semplici di educazione stradale. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 108 REGOLAMENTO D’ISTITUTO PREMESSA Il presente Regolamento si fonda sulla Legge dell’ Autonomia scolastica, il P.O.F., lo Statuto delle Studentesse e degli Studenti , il D.P.R. 235/07; inoltre si basa sui principi fondamentali della Costituzione Italiana e della Carta dei Diritti dell’ Uomo. L’Istituto collabora con tutte le componenti scolastiche per promuovere nei giovani studenti la conoscenza civica; per prepararli ad affrontare ed assolvere i doveri sociali; per favorire, nella libertà e nella disciplina, il loro sviluppo culturale professionale e morale. La scuola, attraverso l’opera dei Docenti, del Dirigente scolastico e degli Organi collegiali, educa i giovani all’esercizio della democrazia e stimola gli allievi alla partecipazione attiva alla vita scolastica. La Scuola è aperta anche alle Associazioni di Studenti ed ex Studenti ed alle Associazioni culturali esterne per lo svolgimento di attività compatibili con gli indirizzi e le indicazioni dettati dal Consiglio di istituto. Collaborazione, colloquio, fiducia, rispetto e stima devono essere le componenti essenziali dei rapporti tra docenti e discenti e genitori; i genitori, ai sensi delle norme vigenti, possono tenere assemblee nei locali della Scuola previa richiesta. Ogni classe deve considerarsi come una comunità di studio, di lavoro, di ricerca degli alunni, sotto la guida degli insegnanti. Il presente regolamento può essere modificato dal Consiglio di Istituto, secondo le modalità previste dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti, anche su proposta delle singole componenti scolastiche e degli Organi Collegiali, previa informazione e condivisione da parte di tutta la comunità scolastica. SEZIONE I. DISPOSIZIONI INTERNE NORME DI COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI. DIRITTI E DOVERI. ART.1- Orario scolastico e norme di comportamento L’orario scolastico è stabilito di anno in anno dal Consiglio d’Istituto, sentite tutte le sue componenti. L’accesso all’Istituto agli studenti è consentito al suono della campana mentre i docenti sono tenuti ad accoglierli in aula. Poiché la vigilanza sugli allievi, per gli aspetti di responsabilità civili e penali a essa connessi, rientra fra i compiti fondamentali dei docenti, l’entrata e il deflusso devono essere adeguatamente controllati. I cancelli esterni vengono aperti a partire dalle ore 8,10 per consentire l'entrata a genitori ed alunni ; gli stessi saranno chiusi quindici minuti dopo l'inizio delle attività didattiche e per l'intero orario scolastico. A partire da tale orario è permesso agli alunni di entrare nell'edificio scolastico e sostare sotto l’androne esterno dell’ingresso principale per attendere il suono della campanella. Gli allievi ritardatari (dopo i 15 minuti), sosteranno sotto l’androne esterno dell’ingresso principale e saranno ammessi in classe, alla 2ª ora di lezione, dal D.S. o dai suoi collaboratori Gli allievi devono essere impegnati e trattenuti ai loro posti fino al suono dell’ultima campanella. Il docente dell’ultima ora curerà l’uscita disciplinata degli allievi, prevenendo atteggiamenti scomposti e/o rischiosi. Ciascun docente consentirà l’accesso ai servizi e alla bouvette uno studente per volta, e, salvo casi eccezionali, esclusivamente dopo le ore 10,15 e munito dell’apposito “permesso di uscita” Il docente annoterà il nome dell’ alunno sul foglio allegato settimanalmente al registro di classe. Se l’alunno temporeggia deve essere annotato sul registro di classe tale ritardo. Le classi devono raggiungere ordinatamente e contestualmente i vari laboratori. Agli allievi non potrà essere data la possibilità di stazionare nei corridoi e di accalcarsi nei pressi dell’uscita con pregiudizio per la sicurezza e il decoro dell’istituzione. Ogni nota disciplinare deve essere comunicata appena possibile al Preside, che convocherà l’allievo interessato e ne raccoglierà le controdeduzioni per l’eventuale prosieguo dell’azione disciplinare. In nessun caso è consentito lasciare incustoditi i registri di classe. Il docente dell’ultima ora è tenuto a depositare lo stesso nella sala docenti. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 109 Nel quadro di sistema del “management diffuso”, che informa tutte le attività proprie di questa Scuola, ogni docente si sente responsabile di tutto quanto accade nella sua scuola, affronta le criticità di qualunque classe e sa di poter chiedere sanzioni anche per ragazzi di classi ove non svolge docenza. ART.2- Ritardi, assenze, permessi Di norma l’alunno giunto in ritardo, dopo il suono della campana e nella prima ora di lezione, sarà ammesso in classe dal docente della prima ora che annoterà il ritardo sul Registro di Classe. Dopo ogni 5 ritardi, il sesto ritardo dovrà essere giustificato personalmente da un genitore, perché ciò non abbia ripercussioni sul voto di condotta. Gli alunni che entrano alla seconda ora di lezione devono essere muniti di permesso rilasciato dal Collaboratore del Dirigente, tale ritardo sarà annotato sul Registro di Classe. Dopo il terzo ingresso alla seconda ora il Coordinatore di classe avvertirà i genitori, i quali sono tenuti a giustificare personalmente tali comportamenti. I permessi di uscita anticipati saranno rilasciati dal Collaboratore del Dirigente secondo le seguenti modalità: Nel caso di allievi minorenni è necessaria la presenza di un genitore o di un legale tutore; per gli alunni maggiorenni, la famiglia può farne richiesta sul libretto personale(al più per un’ora prima del termine delle lezioni); lo studente presenterà tale richiesta al Collaboratore del Dirigente per la necessaria autorizzazione. Il docente in servizio trascriverà sul Registro di Classe tale permesso. Il numero consentito di permessi è di massimo 6 distribuiti in tutto l’anno scolastico. Nell’ ultimo mese di scuola non saranno consentiti ingressi posticipati e uscite anticipate, salvo casi eccezionali e documentati con apposita certificazione. Le assenze dalle lezioni dovranno essere giustificate, utilizzando l’apposito libretto, dal docente della prima ora, che è tenuto a controllare scrupolosamente le giustificazioni. Il libretto potrà essere ritirato dai genitori, o dall’alunno stesso munito di delega e fotocopia della carta d’identità. +In caso di dimenticanza della giustifica, l’alunno sarà ammesso in classe con l’obbligo di presentarla il giorno successivo; nel caso di ulteriore dimenticanza l’alunno dovrà essere giustificato personalmente dal genitore entro i termini che saranno comunicati alle rispettive famiglie dal Coordinatore di classe. Le assenze da giustificare con certificato medico, di norma, sono quelle superiori a cinque giorni. Per le assenze superiori a cinque giorni è indispensabile la presentazione di un certificato medico (con allegata dichiarazione da ritirare in Segreteria Didattica) e la giustifica sul libretto. Si rammenta che, ai fini della valutazione finale di ogni studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato; eventuali deroghe a tale limite possono essere previste, in casi eccezionali, per assenze documentate e continuative a condizione che le stesse non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Assenze collettive(50٪ + 1 della classe): Il docente della prima ora comunicherà al Coordinatore tale mancanza. Gli alunni dovranno essere giustificati personalmente dal genitore entro i termini che saranno comunicati alle rispettive famiglie dal Coordinatore di classe. Nel caso in cui un docente, durante l’ora di lezione di un collega e previo accordo con lo stesso, richieda la presenza di uno o più studenti per motivi didattici, dovrà annotare personalmente sul Registro di Classe l’orario di uscita e di rientro degli studenti stessi. Non è assolutamente consentito uscire dall’ Istituto senza autorizzazione. ART. 3- Diritti degli studenti Diritto al rispetto della propria dignità personale, culturale e religiosa. In particolare ha diritto di manifestare liberamente e civilmente le proprie idee ed il proprio pensiero, senza subirne conseguenze negative, sia direttamente che indirettamente. Diritto ad una formazione culturale e professionale adeguata, senza discriminazioni in relazione alle caratteristiche personali o alle idee manifestate. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 110 Diritto alla libertà di apprendimento. Lo studente ha diritto al rispetto delle proprie attitudini e ritmi di apprendimento; accede, secondo criteri di uguaglianza e imparzialità, alle attività integrative dell’Istituto e alle altre iniziative complementari, esercitando autonomamente le proprie scelte in ordine alle attività non obbligatorie. Diritto di associazione e riunione, da esercitarsi nei modi e nei limiti preventivamente definiti, che fanno parte integrante del presente Regolamento. Secondo modalità regolamentate, gli studenti hanno diritto di utilizzare gli spazi dell’Istituto al fine di svolgere iniziative come singoli o come associazioni. Diritto alla riservatezza dei dati personali, ivi compresi quelli attinenti la carriera scolastica, nei modi e nei limiti previsti dalla legge 31 dicembre 1996 n° 675, Legge n. 196/2003 e successive integrazioni e modificazioni. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti. Diritto all’informazione e alla partecipazione attiva e responsabile, relativamente alle decisioni e alle norme che regolano la vita dell’Istituto. Il diritto d’informazione e partecipazione investe, in particolare, le scelte relative all’organizzazione, alla programmazione didattica, alla scelta dei libri di testo e del materiale didattico in generale, nonché ogni altro argomento che può avere conseguenze dirette sul proprio processo formativo. Esiti delle prove Il docente, al termine di ogni prova, comunica allo studente il proprio giudizio, nonché le eventuali strategie per migliorare l’apprendimento. Le prove scritte sono riportate allo studente, corrette e classificate, entro 15 giorni dallo svolgimento delle stesse. Esercizio del diritto di partecipazione Lo studente, tramite il Consiglio di Classe, formula osservazioni e fornisce contributi sulle attività di programmazione e sugli obiettivi didattici e formativi. Lo studente, tramite il Consiglio d’Istituto e i Rappresentanti di classe e d’istituto, formula osservazioni e fornisce contributi sull’organizzazione dell’Istituto. ART.4 – Convivenza responsabile La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le azioni che vengono intraprese nel contesto dell’attività didattica. Nell’ Istituto tutti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e civile improntato al rispetto delle persone e dei beni comuni. Nell’ambiente scolastico non è permesso utilizzare un linguaggio scurrile e blasfemo, o comunque lesivo della dignità e sensibilità delle persone. È fatto obbligo agli alunni, ai docenti, e al personale non docente di osservare il divieto di fumare nei locali dell'Istituto, sancito dalle recenti disposizioni approvate dal Consiglio dei Ministri (Agosto 2013). Il comportamento contrario a dette norme di legge da parte di docenti e studenti va soggetto a sanzione disciplinare e amministrativa. È fatto divieto assoluto di utilizzare il cellulare (che deve essere tenuto nello zaino) durante le lezioni. Il divieto riguarda anche il personale docente ed Ata. L’utilizzo di cellulari ed altri dispositivi elettronici rappresenta in genere un elemento di disturbo e di distrazione. IPad , Lettori MP3…possono essere utilizzati solo se autorizzati dai docenti. Dall’elenco dei doveri generali enunciati dall’art.3 del DPR.249/98 si evidenzia l’obbligo specifico di ogni studente di non utilizzare il telefono cellulare e di altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche, essendo esclusivo dovere dell’alunno: - assolvere assiduamente agli impegni di studio durante gli orari di lezione; - tenere comportamenti corretti nel rispetto degli altri; - osservare le disposizioni organizzative dettate dai regolamenti d’Istituto. Agli alunni che violino tali norme il docente ritira il cellulare che sarà consegnato in presidenza e riconsegna lo stesso ai genitori tramite i collaboratori del D.S. Tale mancanza sarà soggetta a gravi sanzioni disciplinari PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 111 Qualora ci dovesse essere un’urgenza il genitore deve assolutamente telefonare al numero diretto della scuola che provvederà ad informare l’allievo. Anche l’alunno chiamerà i genitori tramite il telefono della scuola. Gli studenti potranno usufruire del bar dalle 10,15. E’ permesso agli studenti di raccogliere all’interno della classe le ordinazioni alla fine della seconda ora per consegnarle al bar e ritirare le vivande durante la terza ora. E’ fatto divieto assoluto per tutti di consumare cibi e bibite nei laboratori. Nelle aule potranno essere consumati alimenti senza provocare disordine o sporcizia. Per tutte le necessità si consiglia di rifornirsi di quanto necessario negli orari consentiti. I trasferimenti dalle aule agli altri locali dove si svolge l’attività didattica dovranno avvenire nel più breve tempo possibile in modo da non arrecare alcun genere di disturbo. Durante i cambi d’ora è necessario che il personale docente, secondo le modalità decise dal Collegio Docenti, vigili attentamente con il personale non docente sul comportamento degli alunni. Tutte le attrezzature, strutture, sussidi didattici presenti nella scuola devono essere utilizzati in modo corretto e considerando che ogni individuo ne deve avere una piena e completa fruizione. Non si deve arrecare alcun danno al patrimonio della scuola. Nel caso di danni provocati da atteggiamenti irresponsabili, l’autore del danno sarà tenuto a sostenere immediatamente l’onere della spesa e sarà sottoposto alle previste sanzioni disciplinari. Gli altri casi saranno disciplinati in base alla seguente procedura: a. nel caso che il responsabile o i responsabili non vengano individuati, sarà la classe ad assumersi l’onere del risarcimento, in relazione agli spazi occupati e ai sussidi utilizzati nella propria attività didattica; b. accertato che la classe non sia responsabile, sarà la collettività studentesca ad assumersi l’onere del risarcimento, secondo le specifiche del punto seguente; c. qualora il danneggiamento riguardi parti comuni (corridoi, servizi, etc.) e non ci siano responsabilità accertate, saranno le classi che insieme utilizzano quegli spazi ad assumersi l’onere della spesa; nel caso di un’aula danneggiata in assenza della classe per motivi didattici, l’aula viene equiparata al corridoio. Se i danni riguardano spazi collettivi (quali l’atrio o i corridoi) il risarcimento spetterà all’intera comunità scolastica; d. è compito della Giunta Esecutiva fare la stima dei danni verificatisi; comunicherà per lettera agli studenti interessati ed ai loro genitori la richiesta di risarcimento per la somma spettante; e. le somme derivate dal risarcimento saranno acquisite al bilancio della scuola e destinate alle necessarie riparazioni, sia mediante rimborso anche parziale delle spese sostenute dall’ente locale, sia, se possibile, attraverso interventi diretti in economia; f. nel caso in cui il o i responsabili ritengano di poter rimediare personalmente al danno in maniera adeguata, non verrà richiesto alcun risarcimento. ART.5 – Assemblee degli studenti e partecipazione studentesca Le Assemblee di Istituto devono essere richieste almeno cinque giorni prima del loro svolgimento. Non può essere tenuta alcuna assemblea nel mese conclusivo delle lezioni. Le assemblee possono essere convocate sia per approfondire i problemi legati alla scuola sia quelli inerenti alla società e devono svolgersi sempre in funzione della formazione culturale e civile degli studenti. Partecipano all’assemblea i rappresentanti di ogni classe che saranno portavoce di quanto deciso nell’assemblea di ciascuna classe e riporteranno a questa quanto definito nell’assemblea d’istituto. Le assemblee di classe possono avere luogo una volta al mese per un massimo di due ore di lezione consecutive. Non possono essere convocate nell’ultimo mese di scuola. Sono richieste dagli studenti della classe, attraverso i propri delegati, almeno due giorni prima con allegato l’ordine del giorno e in accordo con i docenti interessati. Il D.S. e i docenti possono assistere alle assemblee degli studenti senza possibilità di parteciparvi attivamente, a meno che gli studenti non ne richiedano l’intervento o nel caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea stessa. I verbali delle assemblee vanno consegnati in copia alla Presidenza. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 112 Le assemblee di classe e di Istituto possono essere sostituite, su richiesta degli studenti, con gruppi di studio, seminari, assemblee di corso, attività di ricerca. Nel caso di particolari innovazioni o cambiamenti della vita scolastica, gli studenti devono essere chiamati ad esprimere il loro parere attraverso l’Assemblea di Istituto. SEZIONE II . REGOLAMENTO DISCIPLINARE PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI E VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI. ART.1 Comportamento degli studenti Il regolamento di disciplina costituisce l’adattamento “interno” dello Statuto delle Studentesse e degli studenti . Dello Statuto recepisce il criterio generale per cui “ la scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio”. Esso ,si pone come obiettivo quello di garantire e favorire il diritto allo studio ed una formazione scolastica per tutti, ma il diritto allo studio del singolo studente è strettamente connesso al dovere di tenere una condotta rispettosa del diritto di studio e di formazione degli altri studenti. Ciò è un impegno inderogabile per tutti gli studenti iscritti al nostro istituto , in quanto si è persone consapevoli e capaci di intendere e di volere , seppur minorenni. Poiché viviamo in un territorio , dove il rispetto della legalità è considerato una debolezza dalla mentalità diffusa “del bene comune me ne frego”, che ci ha portato all’ennesima e gravissima emergenza ambientale per la salute e l’economia , minando il futuro dei giovani ; il regolamento disciplinare riserva particolare attenzione, (fermo restando i riferimenti dell’art. 3 e nel rispetto dell’art.4 dello Statuto) nei riguardi di comportamenti gravi e violenti che violano la dignità e il rispetto della persona , dell’ambiente e della sicurezza , per i quali in caso di recidiva come da art. 4 , comma 9, 9bis, 9 ter dello Statuto si arriva all’allontanamento dalla comunità scolastica. La condotta degli studenti deve essere improntata a perseguire : a) Un comportamento corretto (Disponibilità ad assolvere con serietà e assiduità il proprio dovere di studente, collaborando con gli insegnanti a rendere produttivo il processo di formazione in un clima di serena convivenza ). b) Rispetto nei confronti delle persone ( Rispetto verso tutti coloro che operano all’interno dell’istituzione scolastica compresi i propri compagni ) c) Rispetto dell’ambiente e della sicurezza. (Comportamenti che non mettano in alcun modo a repentaglio l’incolumità propria e quella degli altri, rispettosi del proprio ambiente e lavoro.) ). I comportamenti che configurano mancanze disciplinari e relative Sanzioni: MANCANZE SANZIONI AUTORI DELLE SANZIONI Mancanza ai doveri scolastici, assenze ricorrenti e/o numerose anche se giustificate Ritardi reiterati Annotazione sul registro di classe e comunicazione ai genitori Docente Coordinatore Collaboratori D.S. D.S. Assenze collettive, escluse quelle per manifestazioni studentesche accertabili Annotazione sul registro di classe, ammonizione e comunicazione alle famiglie. Gli allievi dovranno essere giustificati personalmente dai genitori Docente Coordinatore Collaboratori D.S. D.S. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 113 Abbandono dell’istituto, anche se temporaneo, senza autorizzazione. Comportamento che turba il regolare andamento delle lezioni (chiacchierare; alzarsi dal posto senza permesso, interrompere e fare domande pretestuose e provocatorie al docente;) Intrattenersi al di fuori della classe, senza autorizzazione, durante le ore di lezione Mancanza di rispetto nei confronti dei compagni, del personale docente o non docente e del Capo d’istituto. (Insulti, espressioni scurrili, bestemmie , scherzi che ridicolizzano la persona ) Annotazione sul registro di classe, comunicazione ai genitori, sospensione dalle lezioni con l’obbligo di frequenza Se recidivo, previsti fino a tre giorni di sospensione dalle lezioni Consiglio di Classe. Ammonizione verbale , se recidivo, nota disciplinare. Docente Coordinatore D.S. Ammonizione verbale , se recidivo, nota disciplinare. Docente Coordinatore Collaboratori D.S. D.S. Annotazione sul registro di classe, ammonizione e comunicazione ai genitori. Sospensione dalle lezioni fino a 15 giorni a seconda della gravità Docente Coordinatore Collaboratori D.S. D.S. Consiglio di classe. Comportamento che turba in modo grave e ripetuto il regolare svolgimento delle lezioni. (Alterchi ,urli, spinte, ,lanci di oggetti. Comportarsi in modo chiassoso durante il cambio d’ora. Sottrarsi alle attività, alle verifiche e ai compiti domestici Annotazione sul registro di classe, ammonizione con comunicazione ai genitori. Se recidivo, previsti fino a cinque giorni di sospensione dalle lezioni Docente D.S. Consiglio di Classe Atti vandalici, danneggiamento e deterioramento intenzionale delle strutture, attrezzature, arredi e sussidi didattici. Comportamenti ed azioni che insudicino il proprio posto di lavoro e tutti gli ambienti della scuola . Annotazione sul registro di classe, ammonizione e comunicazione ai genitori. Risarcimento o riparazione del danno. Se recidivo, prevista sospensione dalle lezioni fino a cinque giorni Docente Collaboratori D.S. D.S. Consiglio di Classe PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 114 Non rispettare il divieto di fumo nei locali della scuola e in prossimità di essa. Uso del cellulare durante l’attività didattica e nei luoghi della scuola, se non autorizzati. Comportamenti, gesti, azioni ed espressioni gravi reiterate che offendono e ledono il rispetto della dignità della persona , nonché della posizione di autorità del personale scolastico. Comportamenti volti a operare manifestazioni di prepotenza, soprusi, minacce nei confronti di altri studenti della scuola. Violazione della privacy attraverso riprese di immagini e/o registrazioni con diffusione su internet. Comunicazione ai genitori e irrogazione multa pecuniaria . Ritiro del cellulare da parte del docente, riconsegna dello stesso ai genitori tramite collaboratori del D.S. Sospensioni da 16 a 30 giorni. Nel caso che ci sia recidiva la sanzione è costituita dall’allontanamento dalla comunità scolastica fino al termine dell’anno scolastico, con esclusione dallo scrutinio finale. Annotazione sul registro di classe, ammonizione e comunicazione ai genitori. Sospensione da 16 a 30 giorni . Personale docente incaricato dal D.S. Docente Collaboratori D.S. Consiglio di Istituto Consiglio di Istituto I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Con apposito voto di condotta, sono valutati il comportamento e le eventuali infrazioni disciplinari. Allo studente è offerta la possibilità di convertire la sanzione in favore di attività scolasticamente utili, definite dal Consiglio di Classe. Per i minori la conversione è subordinata all’assenso dei genitori o di chi ne fa le veci, entro tre giorni dalla comunicazione del provvedimento. Decorso tale periodo, il silenzio si interpreta come assenso. La persona che individua la mancanza, o che ne viene a conoscenza, ne dà tempestiva comunicazione al Dirigente Scolastico. Il Dirigente Scolastico, considerata l’entità della mancanza segnalata, valuterà l’opportunità di richiamare l’allievo verbalmente o per iscritto, oppure di convocare il Consiglio di classe. Contro le sanzioni disciplinari è possibile presentare ricorso all’Organo di garanzia entro 15 giorni dalla data della comunicazione della sanzione. Per quanto non previsto nel presente regolamento si fa riferimento alle norme e allo spirito dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti (DPR 249 del 24.06.98). L’allontanamento dalla scuola può essere irrogato solo da un organo collegiale (DPR n° 249/98 art. 4,c.6) ART. 2 Valutazione del comportamento ed attribuzione del voto di condotta La valutazione del comportamento degli alunni si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri doveri, nell’esercizio dei propri diritti e nel rispetto delle regole che governano la convivenza civile in generale e la vita scolastica in particolare. In tale ottica la valutazione del comportamento non si riferisce ad un singolo episodio, ma scaturisce da un giudizio complessivo di maturazione dello PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 115 studente in ordine all’intero anno scolastico ed ha sempre valenza educativa e formativa e non esclusivamente punitiva. 1. Il comportamento dell’alunno è valutato con l’attribuzione di un voto di condotta espresso in decimi e che concorre al media dei voti e quindi alla determinazione del credito scolastico . 2. L’attribuzione da parte del Consiglio di classe di un voto inferiore a sei, determina la non ammissione all’anno successivo o all’esame di Stato. 3. Voto di condotta insufficiente: Il 5 in condotta sarà attribuito dal Consiglio di classe per gravi violazioni dei doveri degli studenti definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti e riportate nella precedente tabella purché prima sia stata data allo studente una sanzione disciplinare. In tal caso il Consiglio di classe si riunirà tempestivamente , convocando anche la famiglia dell’interessato, per concordare le modalità di recupero da parte dell’allievo. Tali modalità potranno anche consistere nello svolgimento di attività in favore della scuola. In ogni caso sarà indice del recupero il non aver commesso ulteriori mancanze. L'insufficienza in condotta sarà comunque motivata con un giudizio 4. Voto di condotta sufficiente La nostra scuola promuove ogni attività atta a valorizzare comportamenti positivi ed improntati al rispetto ed alla responsabilità. A tal fine il Consiglio di classe valuterà in sede di scrutinio intermedio e finale di graduare il voto di condotta da 6 a 10 in relazione alla correttezza del comportamento dell’allievo, dell’impegno dimostrato in tutte le attività scolastiche ed extrascolastiche, al grado di maturazione e di coscienza civile mostrati nel corso dell’intero anno scolastico . Non sarà comunque attribuito un voto superiore a sei se l’allievo ha ricevuto sanzioni oppure se superato il limite previsto per gli ingressi in ritardo (xxxx) o se ha superato i 30 giorni di assenze. I voti da 7 a 9 saranno graduati in relazione alla positività del comportamento dell’allievo, secondo i parametri già espressi. Il 10 sarà attribuito agli allievi che non hanno mai ricevuto sanzioni , che abbiano riportato una percentuale di assenze non superiore al limite previsto e che non abbiano conseguito voti insufficienti in sede di scrutinio finale. ART.3 – Impugnazioni Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso entro 15 giorni, all’ Organo di Garanzia dell’ Istituto. ART.4 – Organo di garanzia. DPR 235/07 L’Organo di Garanzia interno della scuola è composto dal Dirigente Scolastico che ne assume la presidenza, da un docente nominato dal Consiglio d’Istituto, da un genitore e da uno studente eletti nelle votazioni degli Organi di rappresentanza. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, entro e non oltre 15 giorni dalla notifica, da parte dei genitori e degli alunni maggiorenni all’Organo di garanzia interno che decide in via definitiva. L’Organo di garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche nei conflitti che sorgono all’interno della scuola, in merito all’applicazione del presente regolamento e dello Statuto delle studentesse e degli studenti. Regolamento dell’organo di garanzia L’Organo di Garanzia interno all’Istituto, previsto dall’art. 5 commi 2 e 3 dello Statuto delle studentesse e degli studenti, è istituito e disciplinato dal presente regolamento. L’Organo di garanzia è convocato all’ occorrenza dal Dirigente Scolastico. Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti. Il membro, impedito ad intervenire, deve far pervenire al Presidente dell’Organo di garanzia, possibilmente per iscritto, prima della seduta la motivazione giustificativa dell’assenza. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 116 Ciascun membro dell’Organo di Garanzia ha diritto di parola e di voto; l’espressione del voto è palese e non è prevista l’astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente. Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, acquisisce tutti gli elementi utili allo svolgimento dell’attività dell’Organo finalizzata alla puntuale considerazione dell’oggetto della convocazione. L’esito del ricorso viene comunicato per iscritto agli interessati SEZIONE III Visite guidate e viaggi d’istruzione Tutte le visite didattiche e i viaggi d’istruzione sono considerate attività complementari alla didattica, rientrando tra quelli che sono gli obiettivi di percorso interdisciplinare stabiliti dai singoli Consigli di classe. Tali attività si concretizzano in attività "fuori aula", le quali possono essere parte integrante delle discipline curriculari o parte aggiuntiva delle stesse o del curricolo. Una parte importante dell'attività "fuori aula" è sicuramente rappresentata dai viaggi di istruzione; con tale termine si intende, nel linguaggio scolastico, non solo l'annuale gita scolastica, ma anche le visite guidate, gli scambi culturali, attività sportive, partecipazione a fiere, mostre, ecc. Per l'importanza che i viaggi di istruzione rivestono nel quadro generale della formazione degli allievi, la loro programmazione non può non trovare spazio nella progettazione del POF. I viaggi di istruzione presuppongono, in considerazione delle motivazioni culturali, didattiche e professionali che ne costituiscono il fondamento e lo scopo preminente, una precisa, adeguata pianificazione predisposta dalla scuola fin dall'inizio dell'anno scolastico. Quindi, anche per la realizzazione di questa attività, al pari di qualsiasi altro progetto, si impone un discorso di programmazione, monitoraggio e valutazione; e sono chiamati in causa tanto l'elemento progettuale didattico quanto quello organizzativo e amministrativo-contabile. Determinante nella scuola dell'autonomia sono la semplificazione delle procedure e l'organizzazione, al fine di raggiungere gli obiettivi concordati. In particolare per tutta l'organizzazione delle attività "fuori aula", si ritiene che gli obiettivi possano essere raggiunti solo attraverso un responsabile rispetto di regole concordate. Di qui la proposta di un regolamento per definire in modo coordinato i compiti e gli adempimenti delle figure coinvolte, a vario titolo, nell'organizzazione dei viaggi di istruzione. 1. Tipologie di attività da comprendere nei viaggi di istruzione Nella definizione di viaggi di istruzione sono comprese le seguenti tipologie di attività: a) Viaggi di integrazione culturale in Italia e all'estero b) Visite guidate della durata di un giorno presso località di interesse storico-artistico, aziende, c) mostre, musei, gallerie, fiere, convegni, parchi, riserve naturali d) Viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo quali visite a complessi aziendali, partecipazione a fiere, mostre, manifestazioni, concorsi a. Scambi culturali, stage nell'ambito di programmi comunitari o di progetti 2. Finalità per ogni tipologia a) Viaggi di integrazione culturale Trattasi di viaggi di durata superiore ad un giorno. Per quelli effettuati in località italiane, si sottolinea l'esigenza di promuovere negli alunni una migliore conoscenza del loro paese nei suoi aspetti paesaggistici, monumentali, culturali. Per quelli effettuati all'estero la finalità è quella rappresentata dalla conoscenza di realtà sociali, economiche, artistiche di altri paesi. b) Visite guidate Esse hanno la finalità di informazione generalizzata di carattere geografico, economico, artistico e tecnico; di approfondimento specifico; di documentazione su argomenti trattati; di orientamento scolastico e/o professionale; di conoscenza delle realtà produttive del territorio; di sviluppo di un'educazione ecologica e ambientale. c) Viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo Sono essenzialmente finalizzati all'acquisizione di esperienze tecniche, alla conoscenza di realtà economiche e produttive attinenti agli indirizzi di studio e a favorire la visibilità del lavoro scolastico. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 117 d) Scambi culturali e stage previsti da programmi comunitari e progetti. Tali viaggi hanno l'intento di promuovere la conoscenza di realtà scolastiche diverse, sia nazionali che straniere, e di facilitare un processo di integrazione culturale. 3. Proponenti per ogni tipologia di viaggio Le proposte, per tutte le tipologie previste, devono provenire dai Consigli di Classe entro il 15 Novembre. Ogni Consiglio di Classe provvede alla stesura della proposta del progetto, con l'individuazione del Referente, seguendo l'iter procedurale indicato nel presente Regolamento. 4. Iter procedurale per i viaggi di istruzione All'inizio dell'anno scolastico i Consigli di Classe devono provvedere: - all'individuazione degli itinerari e del programma di viaggio compatibili con il percorso formativo - all'individuazione dei docenti accompagnatori disponibili - alla scelta del periodo di effettuazione del viaggio di istruzione. La proposta del viaggio, redatta dal Consiglio di Classe su un modello standard per tutto l'istituto, saranno raccolte dalla Funzione Strumentale a ciò preposta per essere successivamente inoltrata al Collegio Docenti, il quale delibera il piano dei viaggi d'istruzione sotto l'aspetto didattico raccordandolo con il Piano dell'Offerta Formativa. Entro la fine del mese di Novembre il Dirigente Scolastico, coadiuvato dalla DSGA, dalla Funzione Strumentale e dall’Ufficio Tecnico, verifica la fattibilità del piano sotto l'aspetto didattico, organizzativo ed economico. Avrà poi inizio l'attività negoziale con le agenzie e con le ditte di trasporti per l'attuazione dei viaggi di istruzione. 5. Durata dei viaggi e periodi di effettuazione Considerata l'opportunità che per il completo svolgimento dei programmi di insegnamento non vengano sottratti tempi eccessivi alle normali lezioni in classe, appare adeguato indicare in 8 giorni il periodo massimo utilizzabile per i viaggi di istruzione, per ciascuna classe, da utilizzare di norma in un unico periodo, salvo inderogabili necessità derivanti non dall'organizzazione della scuola. E' fatto divieto di effettuare viaggi negli ultimi trenta giorni di lezione. E' opportuno che la realizzazione dei viaggi non cada in coincidenza di altre particolari attività istituzionali della scuola (operazione degli scrutini, elezioni scolastiche). Nello stesso periodo la scuola effettuerà didattica alternativa per coloro che non partecipano. 6. Destinatari Sono tutti gli allievi regolarmente iscritti presso questa istituzione scolastica. Si precisa che per la tipologia di viaggi di integrazione culturale in Italia e all'estero, i quali hanno durata superiore ad un giorno, destinatari saranno solo gli allievi dell'Istituto. Per gli alunni minorenni è tassativamente obbligatorio acquisire il consenso scritto di chi esercita la potestà familiare. L'autorizzazione non è richiesta nel caso di alunni maggiorenni, ma le famiglie dovranno comunque essere avvertite a mezzo di comunicazione scritta. Per la realizzazione delle attività in questione è prevista la partecipazione dei 2/3 degli allievi di ogni classe. E’ possibile derogare da tale limite solo quando i Consigli di Classe deliberano in tal senso in funzione della individualizzazione dei percorsi. 7. Criteri per organizzare eventuali attività per i non partecipanti ai viaggi di istruzione I non partecipanti non sono, nel modo più assoluto, esonerati dalla frequenza scolastica. 8. Finanziamento a carico totale della scuola Per i viaggi di integrazione culturale in Italia e all'estero, è previsto qualora sussistono le condizioni, un contributo da parte della scuola per gli studenti bisognosi e meritevoli. Tali casi PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 118 vanno segnalati, alla Direzione, a cura dei Consigli di Classe, i quali si accerteranno preventivamente della presenza di entrambe le condizioni. 9. Contributi degli allievi Per i fondi versati dalle famiglie non è prevista la gestione fuori bilancio, ma gli stessi vanno versati sul conto corrente postale intestato alla scuola. Ogni singolo partecipante ai viaggi dovrà effettuare il versamento sul ccp dell'istituto. L'acconto pari al 30% dell'importo complessivo ipotizzato per il viaggio dovrà essere versato entro la scadenza fissata dalla Funzione Strumentale. Il termine del versamento a saldo è 8 giorni prima della partenza. Le ricevute di tutti i partecipanti dovranno essere consegnate in Segreteria, a cura del della Funzione Strumentale. Per le visite guidate e per i viaggi della durata di un giorno, a discrezione del docente referente che se ne assumerà la responsabilità, sarà possibile effettuare un versamento cumulativo per tutti i partecipanti della classe. Le ricevute del ccp dovranno essere consegnate, dal Responsabile del viaggio, in Segreteria almeno tre giorni prima dell'inizio del viaggio. 10. Responsabile dell’organizzazione E' opportuno evidenziare che il Responsabile dell’organizzazione delle attività in questione è la Funzione Strumentale a ciò predisposta ed è : - la persona cui fanno riferimento gli allievi, i genitori, i docenti e la Segreteria; - la persona che viene informata e documentata sulla progettazione e fasi successive; - la persona tenuta alla raccolta e alla successiva consegna in Segreteria dei moduli per l'autorizzazione al viaggio degli alunni minorenni o per la presa visione da parte dei genitori per i maggiorenni; - la persona che provvede al ritiro dei CCP per il versamento del contributo da parte degli allievi e alla consegna in Segreteria delle ricevute entro i termini indicati nel presente Regolamento; - la persona che predispone l'elenco nominativo degli alunni partecipanti, distinti per classe di appartenenza e, il prospetto riepilogativo dei contributi versati ; - la persona che si assicura che i partecipanti siano in possesso di tutti i documenti utili per la partecipa zione al viaggio; - la persona che riceve in consegna i documenti relativi al viaggio; - la persona tenuta a ritirare la relazione finale controfirmata da tutti i docenti accompagnatori; - la persona che individua con il Dirigente Scolastico i docenti accompagnatori. - La relazione consuntiva dovrà indicare: o il numero dei partecipanti ed eventuali assenti; o i docenti accompagnatori; o un giudizio globale sui servizi forniti dalla ditta; o le finalità didattiche raggiunte; o eventuali pendenze aperte (economiche, disciplinari, rimostranze). 11. Accompagnatori La funzione di accompagnatore, per la particolarità dell'incarico, è svolta dal personale docente. Considerata la valenza didattica e educativa dei viaggi di istruzione vanno utilizzati i docenti appartenenti alle classi partecipanti al viaggio e delle materie attinenti alle finalità del viaggio stesso. Per i viaggi all'estero, è opportuno che almeno uno degli accompagnatori possieda conoscenza della lingua del Paese da visitare. Per i viaggi in cui sia presente un allievo portatore di handicap si rende necessaria la presenza di personale con specifiche competenze. Spetta al Dirigente Scolastico stabilire il numero degli accompagnatori per ogni viaggio e individuare le persone cui affidare tale incarico. Verificata la disponibilità del docente, il Dirigente Scolastico conferirà l'incarico con nomina. Quanto al numero degli accompagnatori, nella programmazione dei viaggi deve essere prevista la presenza di almeno un docente ogni quindici alunni, fermo restando l'eventuale elevazione di una PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 119 unità e fino ad un massimo di tre unità complessivamente per classe per effettive esigenze connesse al numero degli alunni. Deve essere assicurato l'avvicendamento dei docenti accompagnatori, in modo da limitare al massimo che lo stesso docente partecipi a più di un viaggio di istruzione nello stesso anno scolastico. Tale limitazione non si applica alle visite guidate, pur essendo auspicabile comunque una rotazione degli accompagnatori, al fine di evitare frequenti assenze dello stesso docente. È fatto divieto di partecipazione di terze persone oltre gli accompagnatori quali genitori, figli, parenti. L'accompagnatore è tenuto alla vigilanza degli alunni come indicato dall'art. 2047 del Codice Civile. 12. Criteri per la comparazione delle offerte Il Decreto 44/2001 attribuisce al Dirigente Scolastico la scelta del contraente che dovrà avvenire attraverso la comparazione di almeno tre ditte interpellate. La Commissione Acquisti, nominata dal Dirigente Scolastico, è integrata dalla Funzione Strumentale e avrà il compito di: - indicare in base a quali elementi e con quali pesi dovrà essere fatta la comparazione. -compilare la lista delle agenzie da invitare alla gara da sottoporre al D. S. per l'approvazione . -aprire le buste contenenti le offerte -esaminare la documentazione -valutare i servizi offerti -individuare la ditta aggiudicataria 13. Polizza assicurativa Il Direttore S.G.A. verifica che all'inizio dell'anno scolastico, al momento della stipula della polizza assicurativa per gli infortuni e responsabilità civile, sia stata prevista anche la copertura integrativa per i viaggi di istruzione. 14. Monitoraggio e valutazione Nella scuola dell'autonomia diventa determinante monitorare tutte le attività del piano dell'offerta formativa al fine di verificare l'efficacia e l'efficienza di ogni progetto. In particolare per i viaggi di istruzione sarà opportuno verificare: -i servizi offerti dall'agenzia -il gradimento dei partecipanti in merito alle finalità, ai servizi ottenuti -la valutazione degli accompagnatori -la comparazione tra costo e beneficio A tal fine saranno acquisite le relazioni consuntive dei docenti accompagnatori e i questionari compilati dagli alunni così come allegato fac-simile al presente Regolamento. 15. Cenni riepilogativi sulla documentazione La documentazione da acquisire agli atti della scuola è la seguente: a) elenco nominativo degli alunni partecipanti, distinti per classe di appartenenza b) dichiarazioni di consenso delle famiglie c) elenco nominativo degli accompagnatori e dichiarazioni sottoscritte per l'assunzione dell'obbligo di vigilanza d) la relazione illustrativa degli obiettivi culturali e didattici dell'iniziativa e) il programma analitico del viaggio f) il prospetto comparativo di almeno tre agenzie interpellate g) la documentazione prevista dalla C.M. 14/10/1992 n. 291 h) relazione consuntiva SEZIONE IV Modalità di funzionamento degli Organi Collegiali. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 120 La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta con un preavviso non inferiore a cinque giorni rispetto alla data delle riunioni, mediante comunicazione scritta diretta ai singoli membri dell’Organo Collegiale e mediante contemporanea affissione all’albo e pubblicazione sul sito web dell’Istituto di apposito avviso. La lettera e l’avviso di comunicazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell’Organo Collegiale. Di ogni seduta dell’Organo Collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal Presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate. Ciascun Organo Collegiale opera in forma coordinata con gli altri Organi Collegiali che esercitano competenze parallele. Il consiglio di classe è convocato dal D.S. di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata di almeno 1/3 dei suoi membri, escluso dal computo il Presidente. La prima convocazione del Consiglio di Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri, è disposta dal Dirigente Scolastico. Nella prima seduta il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge tra i rappresentanti dei genitori, membri del Consiglio stesso, il proprio presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio. E’ considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti l'Organo. A parità di voti è eletto il più anziano di età. Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un Vice-Presidente, da votarsi tra i genitori componenti il Consiglio stesso secondo le stesse modalità per la elezione del Presidente. Con le stesse modalità il Consiglio designa per ciascuna componente i membri della Giunta Esecutiva. La pubblicità degli atti del Consiglio d’Istituto, disciplinata dall’art.27 del D.P.R. 31/5/1974, n. 416, deve avvenire mediante affissione in apposito albo di Istituto della copia integrale - sottoscritta e autenticata dal Segretario del Consiglio - del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso. L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di 10 giorni dalla relativa seduta del Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo di 10 giorni. I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell’ufficio di segreteria dell’Istituto e - per questo periodo - sono esibiti agli interessati che ne fanno richiesta. La copia della deliberazione da affiggere all’albo Consiglio, il quale ne dispone l’affissione immediata affissione. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e salvo contraria richiesta dell’interessato , nel rispetto 06-2003). è consegnata al D.S. dal Segretario del e attesta in calce ad essa la data iniziale di le delibere concernenti singole persone, delle norme sulla Privacy (D.L 196 del 30- ACCESSO AI LOCALI SCOLASTICI 1- Per ragioni di sicurezza l’accesso ai locali ed alle aree scolastiche è vietato agli estranei. Oltre al personale scolastico ed agli alunni partecipanti alle attività didattiche l’ingresso è consentito limitatamente: - ai rappresentanti esterni invitati a specifici incontri o riunioni; - ai partecipanti alle attività promosse dai soggetti che hanno ottenuto espressa autorizzazione per l’uso dei locali scolastici; - ai soggetti espressamente invitati o autorizzati; - ai visitatori per i soli rapporti di utenza. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 121 Eventuali visitatori sono tenuti a rivolgersi al personale collaboratore scolastico o ad altro personale interno, specificando il proprio status e le ragioni della visita; il suddetto personale provvede all’inoltro del visitatore presso l’ufficio o gli addetti richiesti. Il visitatore dovrà attenersi alle disposizioni impartite per il tramite del personale interno. 2-Tutti i soggetti esterni a qualunque titolo presenti nella scuola sono tenuti a prendere visione: - del documento valutazione rischi, del piano antincendio e della cartellonistica di sicurezza; - degli addetti incaricati della sicurezza scolastica, del servizio antincendio e primo soccorso; - dei numeri telefonici d’emergenza. I comportamenti all’interno delle aree e dei locali scolastici dovranno risultare sempre compatibili con le situazioni di rischio rilevate. 3- L’accesso è consentito ai soli visitatori esterni maggiorenni. In via eccezionale può essere autorizzato l’accesso a visitatori minori qualora accompagnati; in tal caso gli accompagnatori assumono la vigilanza sul minore medesimo assicurando la sorveglianza necessaria atta ad evitare ogni comportamento a rischio. TUTELA DEI DATI PERSONALI - TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI E SENSIBILI 1- L’informativa di cui all’art. 13 del D.L.vo 196/2003 comprende anche l’informazione relativa al trattamento dei dati sensibili. I predetti trattamenti sono effettuati esclusivamente nei limiti previsti dall’art. 20 del D.L.vo 196/2003. 2- Le tipologie di dati sensibili trattabili e le operazioni eseguibili di cui al comma 2 del sopra richiamato art. 20, sono quelle contenute nelle schede allegate al DM 305/2006. Il presente regolamento assume le predette schede come fattore di riferimento per la presente sezione. 3- Nell’ambito delle attività didattiche e in quanto autorizzate dai docenti possono essere effettuate riprese foto/video/audio di alunni, insegnanti e genitori. 4- Ove l’iniziativa delle riprese di cui al comma 3 è promossa dagli insegnanti, dovrà essere: a. fornita informativa specifica ai genitori/affidatari; b. acquisita l’autorizzazione da parte dei genitori/affidatari. 5- E’ sempre vietata la diffusione a terzi di registrazioni foto/video/audio di alunni ed operatori scolastici ove non siano stati previamente informati gli interessati e non sia stato espressamente acquisito il loro consenso. 6- E’ sempre vietata la ripresa foto/video/audio che può ledere la dignità o la reputazione dei soggetti ripresi. 7- Stante il rilevante interesse pubblico, la scuola può partecipare a iniziative promosse dalla ASL o da altre strutture sanitarie autorizzate, volte alla promozione della salute, all’accertamento preventivo di patologie, incluse le predisposizioni di natura genetica, ad indagini epidemiologiche ecc, a favore degli alunni e del personale della scuola. In tal caso i dati sensibili sono quelli atti a rivelare lo stato di salute; i trattamenti eseguibili consistono nella raccolta, registrazione e trasmissione dei dati in parola ai soggetti autorizzati al trattamento finale. La partecipazione degli alunni alle predette iniziative è consentita unicamente alle seguenti condizioni: a) informativa specifica rivolta ai genitori/affidatari; b) autorizzazione da parte dei genitori/affidatari medesimi. REGOLAMENTO DIPARTIMENTI DISCIPLINARI Articolo 1 – Definizione e composizione I Dipartimenti disciplinari rappresentano un’articolazione funzionale del Collegio dei Docenti per il sostegno alla didattica ed alla progettazione formativa. Sono composti dai docenti, raggruppati per Assi culturali, che rappresentano le varie discipline e ne indirizzano e rendono organico le finalità nei diversi corsi di studio. Articolo 2 – Competenze Ai Dipartimenti disciplinari è affidata: PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 122 a) la progettazione dei percorsi formativi correlati al Profilo educativo, culturale professionale dello studente, a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione di cui all’art. 1, comma 5, del Decreto Legislativo N° 226/2005 e al Profilo educativo, culturale e professionale degli Istituti Tecnici indicato nell'Allegato A del DPR 89/10; b) l’individuazione dei dispositivi per la rilevazione della situazione iniziale e finale e per la verifica e la valutazione dei percorsi didattici, al fine di armonizzare l’attività dei Consigli di classe e favorire il coordinamento interdisciplinare; c) la ricerca, l’innovazione metodologica, disciplinare e la diffusione interna della documentazione educativa, allo scopo di favorire scambi di informazioni, di esperienze e di materiali didattici. Tra le competenze dei Dipartimenti rientrano, in particolare: ■ la definizione degli obiettivi, dell'articolazione didattica delle discipline (inclusi i contenuti e gli obiettivi minimi da raggiungere per il recupero delle insufficienze), dei criteri di valutazione, del numero e della tipologia delle prove di verifica, incluse quelle disciplinari comuni in ingresso; ■ l'articolazione dei risultati di apprendimento declinati in competenze, abilità e conoscenze, tenendo conto anche del seguente quadro normativo di riferimento: Indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento (DM 211/10); gli Assi culturali e le Competenze chiave di cittadinanza (Allegati 1 e 2 al D.M. n. 139 del 22 agosto 2007 sull'obbligo d'istruzione) ; le Competenze chiave per l'apprendimento permanente (raccomandazione del Parlamento europeo del 2006) e il Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (European Qualifications Framework – EQF, 2008) ; ■ la definizione delle conoscenze, abilità e competenze in uscita rispettivamente nel primo biennio, secondo biennio e quinto anno; ■ la scelta dei libri di testo e dei materiali didattici; ■ il confronto e la valorizzazione delle diverse proposte didattiche dei docenti in ordine alla disciplina; ■ l'innovazione, attraverso un lavoro di ricerca e auto-aggiornamento e la promozione di proposte per l’aggiornamento e la formazione del personale. Articolo 3 – Riunioni del Dipartimento Le riunioni dipartimentali si svolgono nei tempi fissati dall’art. 29 del C.C.N.L. vigente, non superando di norma 40 ore annuali, comprensive delle convocazioni ordinarie e straordinarie del collegio docenti. Le riunioni sono convocate dalla dirigenza o, d’intesa con il Dirigente Scolastico, dal Coordinatore e si svolgono in almeno due momenti dell’anno scolastico: Prima e subito dopo l'inizio delle attività didattiche: stesura/modifica/integrazione del regolamento dei dipartimenti; verifica delle attività didattiche dell’anno precedente; elaborazione/modifica/integrazione della programmazione didattica e disciplinare; proposte di attività per l’ampliamento dell’offerta formativa; proposte di attività interdisciplinari; proposte di progetti, viaggi d’istruzione e visite guidate; proposte di acquisto materiali utili per la didattica; progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni in ingresso e di prove di verifica di competenza in uscita per il primo biennio; proposte di percorsi di auto-aggiornamento / aggiornamento, formazione docenti (anche alla luce delle attività progettuali deliberate). Periodo intermedio: monitoraggio sullo sviluppo dei percorsi formativi; proposte di adozione di libri di testo, di sussidi e dei materiali didattici; proposte di stesura della terza prova Esami di Stato; individuazione dei contenuti essenziali per le prove di verifica nei casi di sospensione del giudizio; proposte didattiche per l’inizio del nuovo anno scolastico. verifica della programmazione disciplinare e per la progettazione di interventi di recupero e sostegno didattico, alla luce dei risultati della valutazione quadrimestrale. revisione delle programmazioni didattiche; PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 123 Articolo 4 - Docente coordinatore di Dipartimento I lavori di ogni Dipartimento vengono coordinati da un docente di ruolo individuato tra i componenti di ciascuna area, in base all'esperienza acquisita e alla capacità di organizzare e promuovere attività di lavoro finalizzate al miglioramento della didattica. In particolare al coordinatore di dipartimento svolge i seguenti compiti: a) coordina le riunioni del dipartimento e le verbalizza; b) suddivide, ove lo ritenga necessario, il gruppo di lavoro dipartimentale in sottogruppi; c) è punto di riferimento per i docenti del proprio dipartimento come mediatore delle istanze di ciascun docente, garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del dipartimento; d) è punto di riferimento per i docenti neo-immessi in ruolo e per i docenti supplenti; e) cura la raccolta e archiviazione di eventuali materiali prodotti; f) procede alla raccolta di informazione sullo sviluppo della programmazione di materia o di classe; g) stende la relazione a consuntivo del dipartimento. Articolo 5 - Obblighi dei docenti Ciascun docente: a) ha l’obbligo contrattuale (ex. art. 27 C.C.N.L. vigente) di partecipare alle riunioni di dipartimento; b) in caso di assenza per motivi giustificati deve avvisare il coordinatore e giustificare l’assenza per iscritto al Dirigente Scolastico; c) ha il diritto di richiedere al coordinatore che vengano messi all’ordine del giorno argomenti da discutere, purché entro 7 giorni prima della data dell’incontro stesso. STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE Art. 1 (Vita della comunità scolastica) 1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica. 2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali dell'ordinamento italiano. 3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte, fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente, contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva. 4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale. Art. 2 (Diritti) 1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome. 2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello studente alla riservatezza. 3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 124 scuola. Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva, volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento. 5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori. 6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola. Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti. 7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali. 8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare: un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativodidattico di qualità; offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni; iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la prevenzione e il recupero della dispersione scolastica; la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti, anche con handicap; la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica; servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica. 9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto. 10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni. 4. 1. 2. 3. 4. 5. 6. Art. 3 (Doveri) Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli impegni di studio. Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi. Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1. Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai regolamenti dei singoli istituti. Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola. Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne cura come importante fattore di qualità della vita della scuola. Art. 4 (Disciplina) 1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 125 seguito indicati. 2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica. 3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto. 4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità. 5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in attività in favore della comunità scolastica. 6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto. 7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni. 8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario, anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella comunità scolastica. 9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8. 9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine dell'anno scolastico. 9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato. Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola. 10. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni. Art. 5 (Impugnazioni) 1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore, da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 126 2. 3. 4. 5. 6. 7. 1. 2. 3. 1. 2. 3. dirigente scolastico. L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola in merito all'applicazione del presente regolamento. Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri due genitori. L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o dall'Amministrazione. Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo 16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241. Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso. L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici. Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità) Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma, studenti e famiglie. I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1. Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti, del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di corresponsabilità. Art. 6 (Disposizioni finali) I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in materia sono adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei genitori nella scuola media. Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione. È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653. PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE) Pag. 127