ISTITUTO TECNICO
Settore tecnologico
“ Giulio Cesare FalCo”
CAPUA
SEDE ASSOCIATA GRAZZANISE
Piano dell’oFFerta Formativa
(art.3 del Regolamento sull'AUTONOMIA D.leg 275/99)
Piano
dell’Offerta Formativa
anno scolastico 2015-2016
(art.3 del Regolamento sull'AUTONOMIA D.leg 275/99)
Approvato dal collegio docenti del _____________
Anno scolastico 2012-2013
IL DIRIGENTE
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Paolo TUTORE
Prof. Paolo TUTORE
INDICE
PREMESSA ………………………………………………………………………………… pag. 4
Perché scegliere l’istituto tecnico “Giulio Cesare Falco”……………………………………...pag. 5
Profilo culturale e risultati di apprendimento
……………………………..………… pag. 5
Cosa si studia? ………………………………………………………………………………. pag. 5
E dopo? ………………………………………………………………………………………. pag. 5
I nostri principi ………………………………………………………………………………. pag. 6
Cosa contiene il POF …………………………………………………….…………….…… pag. 8
1.LA PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO
1.1 Il contesto territoriale ……………………………………………………………………. pag. 9
1.2 La storia dell'istituto ………………………………………………………..……………. pag.10
1.3 I dirigenti dell’istituto ……………………………………………………………………. pag.10
1.4 Chi è Giulio Cesare Falco
…………………………………………………………. pag.11
1.5 I dati storici : le iscrizioni ..……………….…………………………………..…………..pag.11
2. LE RISORSE
2.1 Le risorse umane e professionali………………………….……………………..………....pag.13
Organigramma ………………………………………… ……………………………………. pag.13
Funzionigramma/mansionario……………………….…………………………………….… pag.14
Dirigente Scolastico ……………… …………………………………………………………. pag.14
Consiglio d’istituto……………………………………………………………………………. pag.14
Giunta Esecutiva ………………………… ……………………………………………… . pag.14
Staff di Presidenza ...…………………………………………………………………………. pag. 14
Collaboratori per la Gestione Generale dell’istituto:
Funzioni Strumentali …………………………………………………………………………. pag.17
Nucleo Di Autovalutazione ………………..……...……………………………………….…. pag.17
Altre figure di Gestione
AREA FORMATIVA E DIDATTICA…………………………………………………………….......pag .20
AREA ORGANIZZATIVA E AMMINISTRATIVA……………………..…………………………pag.26
2.2 Le risorse strutturali e i laboratori: Sede Centrale e Sede Associata……………………….pag.27
2.3 L’ITST “G. C. Falco” e il territorio: collaborazioni e convenzioni………………………...pag.33
3 LA DIDATTICA
3.1 Le finalità educative e formative..…………………………………….………………….pag.37
3.2 Centralità delle competenze…………………………… ………………………………... pag.38
3.3 Metodologie didattiche……………………………………………………………………pag.39
3.4 Le verifiche……………………………………………………………………………….. pag.40
3.5Valutazione disciplinare delle competenze ……………………………………………….. pag.42
3.6Valutazione Esterna ..………………………………………………………………………pag.49
3.7 Il recupero ……………………………………………………………………………….. pag.49
3.8 Approfondimento – Eccellenza………………………………………………………….... pag.51
3.9 Dispersione scolastica …………………………………………………………………… pag.52
3.10 servizi di supporto alla didattica………………………………………………………... pag.52
3.11Costituzione Cittadinanza ……………..………………………………………………….pag.54
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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3.12 Rapporti scuola-famiglia………………………………………………………………….pag.60
3.13Esami integrativi e di Idoneità………..…..……………………………………………... pag.52
4 OFFERTA FORMATIVA CURRICOLARE
4.1 Le scelte curriculari……………... ………………………………………………………...pag.62
4.2 Organizzazione anno scolastico………………………………………………………….. .pag.62
4.3 Validità anno scolastico … ………………………………………………………………..pag.62
4.4 Criteri di formazione delle classi …………………………………………………………..pag.62
4.5 Organizzazione dei percorsi ……………………………………………………………….pag.64
4.6 Il profilo culturale, educativo e professionale degli Istituti Tecnici………………………..pag.64
4.7 Attività e insegnamenti di area generale……………………………………………………pag.67
Indirizzo Meccanica, Meccatronica ed Energia……………………………………………...pag.68
Indirizzo “Elettronica ed Elettrotecnica” ……………………………………………………pag.70
Indirizzo “Trasporti e Logistica”………………………………………………………….…pag.72
Indirizzo: ” : “Informatica e Telecomunicazioni”….…………………………………….. pag.76
5 L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
5.1 Responsabilità, fasi della programmazione e dell’esecuzione dei progetti………………..pag.79
5.2 Individuazione dei progetti………………………………………………………...............pag.80
5.3 Pianificazione dei progetti…………………………………………….…………………...pag.80
5. 4 Attuazione dei progetti………………………………..…………………………………...pag.80
5.5 Verifica e valutazione dei progetti………………………………………………………....pag.80
5.6 Ambiti dell’ampliamento dell’offerta formativa………. …………………………………pag.81
Attività Integrative ……………………………………………………………………….. pag.83
5.7 I corsi post diploma e i corsi integrati con la formazione professionale…………….pag.89
5.8 Comitato tecnico Scientifico ………………………………………………………………pag.92
6 IL SISTEMA DI GESTIONE DELLA QUALITÀ D’ISTITUTO
6.1 La Qualità non come eccellenza, ma come garanzia della prestazione …………………...pag.95
6.2 Strategia e politica………………………….…………………………………………...…pag.95
6.3 attuazione della strategia e della politica per il successo durevole………………………...pag.96
6.4 Riferimenti…………………………………...…………………………….…………….....pag.98
7. ALLEGATI
Patto di Corresponsabilità……………………………………………………………………..pag.99
Norme di sicurezza…………………………………………………………………………....pag.104
Regolamento d’Istituto……………………………………………………………………….pag.109
 Disposizioni interne…………………………………………………………………..pag.109
 Regolamento disciplinare……………………….…………………………………….pag.113
 Regolamento visite guidate e viaggi di istruzione …………………………………...pag.117
 Modalità di funzionamento degli Organi Collegiali
Regolamento dipartimenti disciplinari………………………………………………………. pag.122
Statuto degli studenti e delle studentesse…………………………………………………... pag.124
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile.
E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile.
(San Francesco d'Assisi)
PREMESSA
Il Piano dell'Offerta Formativa (POF) è il documento costitutivo dell'identità culturale e
progettuale dell'Istituto (art.3 del Regolamento sull'AUTONOMIA D.lgs. 275/99) ed esplicita la
sua progettazione curricolare, extra-curricolare, educativa ed organizzativa.
Esso quindi costituisce il documento programmatico in base al quale è organizzata l’intera vita
dell’istituto scolastico, e allo stesso tempo è con esso che la scuola si presenta ai suoi utenti
presenti e futuri e all’intera comunità in cui si trova inserita.
Il P.O.F è quindi stato approntato, discusso e approvato dal Collegio dei Docenti, che espone
ufficialmente la proposta formativa e didattica della scuola e contiene sia l’esposizione della
identità dell’istituto, sia le notizie pratiche utili a personale, studenti e famiglie, per orientarsi
opportunamente nella vita scolastica.
Nel proporre il Piano dell’offerta formativa per l’anno scolastico 2015/16 l’Istituto ha posto in
primo piano e al centro dell’attenzione della scuola lo studente, la sua formazione umana e
professionale, tenendo presente tutte le dimensioni che contribuiscono allo sviluppo della sua
personalità e delle sue potenzialità: la dimensione educativa, la dimensione didattica,
la
dimensione culturale, la dimensione professionalizzante.
In queste pagine si trovano, accanto alle informazioni generali, anche le indicazioni sulle
diverse attività che si realizzano nell’istituto.
Queste sono supportate da una complessa azione organizzativa trasversale che consente lo
svolgimento di quanto viene programmato attraverso una fitta rete di incarichi e di commissioni
di lavoro indispensabili per garantire il funzionamento dell’Istituto e la comunicazionedocumentazione interna ed esterna dell’intero sistema (documento POF, sito internet, orario
interno, formazione classi, elezioni degli Organi Collegiali, formazione dei docenti …).
Presentare il POF di un istituto è l'atto di esprimere in sintesi le idealità, gli obiettivi, la tipologia
di scuola che si vuole attuare.
Noi vogliamo formare teste "ben fatte" e non "ben piene", teste che non accumulino saper
acriticamente, ma escano dalla logica delle discipline e "usino" le discipline per capire e
interpretare il mondo e diventarne parte consapevole.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
Prof. Paolo TUTORE
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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PERCHÉ SCEGLIERE L’ISTITUTO TECNICO “GIULIO CESARE FALCO”
Il momento della scelta della scuola superiore non è facile: indicazioni e sollecitazioni diverse, a
volte in contrasto tra loro; l’affannoso dilemma tra vari tipi di istruzioni (licei, tecnici,
professionali); e questo per parlare soltanto dei primi problemi a cui si aggiungono quelli legati
alla storia scolastica dello studente.
Prima di entrare nello specifico dell’offerta della nostra scuola vogliamo subito sottolineare la
specificità dell’istruzione tecnica, all’interno della quale si pone quella tecnica industriale,
per capire innanzitutto il perché della scelta.
L'istruzione tecnica si è sviluppata negli anni per rispondere a precise esigenze della realtà
produttiva italiana nei vari settori. La sua funzione è di formare i quadri intermedi per
professioni consolidate e socialmente riconosciute, come è il caso dei periti industriali. Nel
corso degli anni i curricoli scolastici sono stati profondamente rinnovati per riuscire a rispondere
sia alla domanda di professionalità che proviene dal mondo del lavoro, sia per consolidare la
preparazione culturale degli studenti.
Gli istituti tecnici hanno durata quinquennale e forniscono agli studenti i saperi e le competenze
necessari per inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, nonché per accedere a percorsi di
livello terziario, nazionale e/o regionale, universitari, nonché degli Istituti Tecnici Superiori, di
recente istituzione, e dell’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore. Il 63% dei Diplomati negli
Istituti Tecnici, infatti, hanno trovato lavoro nell’arco dei primissimi anni successivi al diploma.
(Fonte: ISTAT).
Gli istituti tecnici si propongono di far acquisire agli studenti una solida base culturale
di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea,
costruita attraverso lo studio, l’approfondimento e l’applicazione di linguaggi e metodologie di
carattere generale e specifico, correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e
produttivo del Paese.
In questo scenario nasce la nostra Offerta Formativa che si pone come obiettivo sia la
crescita della persona e del cittadino, sia la formazione di una solida preparazione
tecnica specialistica idonea a proseguire gli studi e all’inserimento nel mondo del lavoro,
secondo l’attuazione dei seguenti ordinamenti didattici specialistici previsti dal Riordino
dell’Istruzione Tecnica:
 MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA
 ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
 TRASPORTI E LOGISTICA (COSTRUZIONI DEL MEZZO SEDE DI CAPUA –
CONDUZIONE DEL MEZZO SEDE DI GRAZZANISE)
 INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
PROFILO CULTURALE E RISULTATI DI APPRENDIMENTO
Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in
ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi,
delle metodologie di progettazione e di organizzazione.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:
 individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti
modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi
contesti, locali e globali;
 orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di
appropriate tecniche di indagine;
 utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi;
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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





orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con
particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela
dell’ambiente e del territorio;
intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione
del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione,
documentazione e controllo;
riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei
diversi processi produttivi;
analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo
dei saperi e al cambiamento delle condizioni di vita;
riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali
dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;
riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.
Cosa si studia?
Si continueranno a studiare le materie di base, in continuità con la scuola media inferiore, come
italiano, lingua straniera, storia e matematica, in tutto l’arco dei cinque anni.
Nel primo biennio si affronteranno nuove materie, come disegno e tecnologia, chimica, fisica,
informatica, scienze e diritto ed economia.
Nel secondo biennio e nell’ultimo anno si studieranno soprattutto le materie tipiche dell’indirizzo
scelto.
L’Istruzione tecnica è sia di tipo teorico, sia di tipo pratico: ci sono molte ore di laboratorio, il
luogo dove si costruisce la conoscenza e non semplicemente si applica, ma, soprattutto, si
costruiscono le competenze, il “saper fare”.
E dopo?
Per continuare a studiare: si potrà accedere a tutte le facoltà universitarie; in genere sono
preferite le facoltà di ingegneria e degli ambiti specifici relativi alle specializzazioni. Inoltre, si
potrà accedere ai corsi di Formazione Tecnica Superiore, dove viene ancora più specializzato il
profilo ottenuto con il diploma.
Nel mondo del lavoro si può trovare sbocco professionale come tecnico intermedio alle
dipendenze di aziende private; si può esercitare la libera professione, nei limiti consentiti dalle
disposizioni vigenti, dopo un tirocinio e successivo esame di abilitazione; si possono occupare
posti di insegnante tecnico-pratico nei laboratori e nei reparti di lavorazione delle scuole e degli
istituti di istruzione tecnica.
I NOSTRI PRINCIPI
L’istituto tecnico GIULIO CESARE FALCO sulla base dei postulati espressi nei seguenti
documenti:
Costituzione Italiana art. 34
“La scuola è aperta a tutti […]
I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi.”
Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, Capo II, Libertà, art.14 comma 1.
“Ogni individuo ha diritto all’istruzione e all’accesso alla formazione professionale e continua”
Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo art. 26 comma 2
“L'istruzione deve essere indirizzata al pieno sviluppo della personalità umana ed al rafforzamento
del rispetto dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali. Essa deve promuovere la
comprensione, la tolleranza, l'amicizia fra tutte le Nazioni, i gruppi razziali e religiosi, e deve
favorire l'opera delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace.”
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Documento del Consiglio europeo straordinario di Lisbona 2000
“Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione rappresentano [..] un potenziale
rilevante per l'occupazione. [..] un fattore di migliore concorrenzialità e di creazione di posti di
lavoro. Per consentire alle persone che fanno il proprio ingresso sul mercato del lavoro di
diventare soggetti attivi nell'economia della conoscenza, occorre che il loro livello
d'istruzione sia sufficientemente elevato.”
La Strategia Europa 2020: Istruzione e formazione
“Incoraggiare la creatività e l'innovazione, inclusa l'imprenditorialità, a tutti i livelli dell'istruzione e
della formazione: occorre incoraggiare l'acquisizione di competenze trasversali da parte di tutti i
cittadini
e
garantire
il
buon
funzionamento
del
triangolo
della
conoscenza
(istruzione/ricerca/innovazione). Occorre promuovere i partenariati tra il mondo imprenditoriale e gli
istituti di formazione, e incoraggiare comunità di insegnamento più ampie, comprendenti
rappresentanti della società civile e altre parti interessate”.
basa la sua azione di formazione sui seguenti principi :
 La creazione di un ambiente sereno che favorisca l’integrazione di tutti gli studenti all’interno
dell’istituzione scolastica, che faciliti il dialogo interculturale superando barriere ideologiche e
che incoraggi il confronto tra culture diverse e la conoscenza reciproca;

la realizzazione del diritto allo studio di tutti gli alunni nel rispetto della dignità dell’uomo, della
libertà di pensiero, dell’uguaglianza e della solidarietà;
 la formazione degli studenti come persone e cittadini consapevoli con una solida cultura di base
da realizzare attraverso l’insegnamento/apprendimento curricolare e le attività integrative
promosse dalla scuola;
 la formazione di cittadini responsabili e rispettosi degli altri e dell’ambiente che li circonda;

la formazione tecnico professionale degli studenti completa ed efficace grazie anche a
percorsi formativi in ambito lavorativo.
.
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MISSION
Finalità formative
ANALISI DEL CONTESTO AMBIENTALE SCOLASTICO ED
EXTRASCOLASTICO E LINEE GUIDA DELLA PROGETTAZIONE
 Il territorio
 Linee guida delle azioni della scuola
CURRICOLO E PROGETTAZIONE DI ISTITUTO




Cosa fa la scuola : pianificazione didattica secondo il curricolo
per competenze
Articolazione della progettualità d’istituto
Nuovi strumenti per la didattica
Criteri di valutazione
ORGANIZZAZIONE DELL’O.F. E CRITERI DI IMPIEGO DELLE
RISORSE UMANE E MATERIALI:



SCELTE DI AMPLIAMENTO
DELL’OFFERTA FORMATIVA



Piano delle attività
Organizzazione dell’orario/ organico
Attività extracurriculari
RELAZIONI CON GLI ALTRI SOGGETTI DEL
TERRITORIO:
Patto d’intesa con enti, associazioni, privati
Patto di corresponsabilità/Regolamento di Istituto
Attività di integrazione con il territorio
SISTEMA ORGANIZZATIVO PER IL
FUNZIONAMENTO DELL’ISTITUTO. E
L’ATTUAZIONE DEL POF:
ATTIVIÀ DI FORMAZIONE





CRITERI E STRUMENTI PER LA
VALUTAZIONE DEL SISTEMA
SCOLASTICO
organigramma
sistema interno delle responsabilità
compiti delle funzioni strumentali
piano per la formazione e
l’aggiornamento del personale
organizzazione del processo di
monitoraggio/valutazione del POF e
autovalutazione del sistema
COME AUTOANALISI DI SISTEMA
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1. La presentazione dell’ ISTITUTO
1.1 IL CONTESTO TERRITORIALE
L' I.T. settore tecnologico "G.C. Falco" è ubicato nella città di Capua, un centro urbano notevole
dell’entroterra campano che occupa, nella millenaria storia della Terra di Lavoro, un posto
preminente per le sue qualità architettoniche, artistiche ed ambientali.
Una straordinaria varietà di opere – che
vanno dall’età romana all’Ottocento –
punteggia. Infatti, il suo stratificato tessuto di
palazzi e giardini, di chiese e conventi, di
castelli e caserme, racchiuso in un’ampia
ansa del fiume Volturno e in una possente
misurazione
bastionata
cinque
settecentesca. I primi abitanti, di origine
etrusca, latina e longobarda, provenivano
dalla Sicopoli, piccola città, eretta attorno al
841, presso le sorgenti di Triflisco su un’altura
del monte Palombaro che domina la pianura
campana e buona parte della vallata in cui
scorre il Volturno. Abbandonata Sicopoli, a
causa dei numerosi incendi che la rendevano
non idonea alla difesa, la comunità fondò,
nell’856, in appena due anni di lavoro, Capua
nova ricordando così l’altra Capua, l’attuale S.
Maria Capua Vetere. Nella struttura urbana di
Capua si possono leggere l’impianto
longobardo – che raggiunse il suo completo sviluppo viario ed edilizio tra la fine del secolo XI e la
metà del seguente – e gli ampliamenti ed edificazioni dei successivi periodi di dominazione
normanna (1062-1195), sveva (1196-1265) e angioina. Del primitivo nucleo longobardo va ricordata
la torre campanaria eretta nell’aprile dell’861 dal conte Landone, accanto al palazzo episcopale e
dalla Cattedrale (856 ca): il complesso, che i cronisti indicano come “Castrum Episcopii”, formava
un nucleo fortificato ed un punto di difesa dei conti e vescovi capuani. Un documento di età
angioina è il palazzo Fieramosca, un vero e proprio palinsesto di architettura con tracce di età
longobarda e rinascimentale oltre che aggiunte ottocentesche. Del palazzo, sebbene siano
difficilmente leggibili le originarie distribuzioni interne, sussistono tuttavia inequivocabili segni
dell’antico splendore specie nei paramenti e nei particolari decorativi modellati nella pietra locale,
un tufo pipernoide di colore grigio cenere.
Il territorio ha una economia agricolo - industriale: accanto alle piccole, medie o grandi aziende
agricole, di tipo prevalentemente lattiero-caseario, sorgono insediamenti industriali. Le Industrie
che caratterizzano il territorio appartengono, non solo, al settore conserviero ma, numerose sono le
industrie nel settore dell'elettronica e telecomunicazioni e della meccanica. Inoltre, lo sviluppo
dell'industria aeronautica, la costruzione nell'immediato futuro di un interporto a Grazzanise,
garantiscono il potenziamento del settore terziario e assicurano agli studenti ulteriori sbocchi
occupazionali.
Da sempre il bacino di utenza dell'Istituto Tecnico G.C. Falco è stato caratterizzato dalla
consistente affluenza di alunni da una "pluralità" di Comuni: non sempre e non tutti limitrofi.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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Infatti il contesto territoriale di
provenienza degli alunni dell'IT
comprende (pur nelle variazioni
succedutesi nel corso degli anni)
mediamente 25 - 30 Comuni dislocati
in una vasta zona i cui ideali "confini"
comprendono:
Mondragone,
Sparanise,
Vitulazio,
Casapulla,
Recale, Acerra, Aversa.
1.2 LA STORIA DELL'ISTITUTO
L'IT "G.C. Falco" è nato nel 1972
come sezione staccata dell' ITIS " F.
Giordani" di Caserta, con il solo
indirizzo di Meccanica, per sostenere
il processo di industrializzazione del
Basso Volturno con prima sede in via Asilo Infantile.
Nell'anno scolastico 1979/80, con il raggiungimento dell'autonomia, l’Istituto prese il nome
dall'ingegnere militare capitano Giulio Cesare Falco.
Venne, quindi, istituito l'indirizzo "Elettronica e Telecomunicazioni" per armonizzare l'offerta
formativa con la domanda avanzata dalle industrie di settore presenti sul territorio e con le
richieste della produzione industriale di tutti i settori che richiedeva l'automazione dei processi
produttivi.
Dall'anno scolastico 2003/2004 sono state attivate le specializzazioni di Termotecnica e
Costruzioni Aeronautiche, per rispondere alle richieste occupazionale del territorio.
Oggi sono presenti le seguenti specializzazioni:
 Meccanica, Meccatronica ed Energia
 Elettronica ed Elettrotecnica
 Trasporti e Logistica
 Chimica, Materiali e Biotecnologia
 Informatica e telecomunicazioni
Dall'a.s.2004/2005 è in funzione anche la sede "Associata" in Grazzanise ubicata al
secondo piano della Scuola Media “F. Gravante” dello stesso Comune.
L’indirizzo attivato in questa sede è Trasporti e Logistica (Conduzione del mezzo).
1.3 I DIRIGENTI DELL’ISTITUTO
Il primo Dirigente scolastico dell’istituto è stato l’ing.
Rolando CUSANO a.s. 1979/80, successivamente si
sono avuti i seguenti Dirigenti scolastici: prof. Francesco
DE FRANCESCO a.s. 1980/81; prof. Filippo VERSO
a.s.1981-82; l’Ing. Corrado LANDOLFI dall’a.s.1982/83
all’a.s. 1995/96; il Prof. Giancarlo MASSARO a.s.
1996/97;
il prof. Pasquale TROIANIELLO dall’a.s.
1997/98 all’a.s. 1999/2000; il prof. Francesco Mario
GIULIANO a.s. 2000/2001; la prof.ssa Lidia DE LUCIA
dall’a.s. 2001/2002 all’a.s. 2003/2004; il prof. Francesco
Mario GIULIANO dall’a.s. 2004/2005 all’a.s. 2011/2012 e
il prof. Paolo TUTORE (nella foto ) dall’a.s. 2012/2013 ad
oggi.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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1.4 CHI È GIULIO CESARE FALCO
Scarne sono le notizie su Giulio Cesare Falco. Nativo di
Capua, ingegnere militare di prim'ordine e cavaliere di Malta,
valoroso ufficiale, fu al servizio di Carlo V, che seguì nella
vittoriosa campagna delle Fiandre. Alla fine dei Cinquecento, un
suo cospicuo lascito permise l'ampliamento del Monastero di S.
Maria di Montevergine, in Capua.
Stilando il suo testamento il 23 dicembre 1548, lasciava al
monastero 120 ducati per costruire una cappella intitolata al suo
casato. La cappella fu eretta nella chiesa di Montevergine.
II monumento sepolcrale di Giulio Cesare Falco, risalente al
1611, fa ancora oggi bella mostra sotto il porticato del chiostro
del Seminario Arcivescovile di Capua.
1.5 I DATI STORICI : LE ISCRIZIONI
Il grafico fa emergere con estrema chiarezza come il trend di iscrizioni sia stato fino all’a. s. 2004-05
in crescendo (salvo che per l’a.s. 2003/04) per poi invertire la tendenza fino all’’a. s. 2012/13.
Una netta ripresa, con una crescita delle iscrizioni, c’è stata nell’a.s. 2014/15 ad oggi.
Trend storico delle iscrizioni
I.T. "G.C. Falco"
(sede centrale di Capua e sede associata di Grazzanise)
1600
1400
1200
1000
800
888
809
856 873
949
127212581248
1159
115711831179
1055
1055
1006
930
843
807 827
745 726 768
600
400
200
0
Il rinnovamento degli Istituti Tecnici (D.P.R. 15 marzo 2010, articolo 8, comma 3), partito dall’anno
scolastico 2010/11 sta creando le premesse per il rilancio dell’Istruzione tecnica in quanto, come
largamente condiviso, solo un’adeguata formazione tecnica dei giovani può assicurare al nostro
Paese ed in particolare al nostro territorio un futuro di sviluppo e crescita.
Come in passato gli istituti tecnici hanno fornito i quadri dirigenti e intermedi del sistema produttivo,
del settore dei servizi e dell’amministrazione pubblica, si legge nelle Linee Guida dei tecnici, così
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oggi è indispensabile il loro apporto in un momento in cui il progresso scientifico e tecnologico
richiede “menti d’opera” con una specializzazione sempre più raffinata, soprattutto in Italia, dove
c’è una forte attitudine manifatturiera. Agli istituti tecnici è affidato il compito di far acquisire agli
studenti non solo le competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche le
capacità di comprensione e di applicazione delle innovazioni che lo sviluppo della scienza e della
tecnica continuamente produce.
I percorsi degli istituti tecnici, infatti, sono connotati da una solida base culturale a carattere
scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’U.E., costruita attraverso lo studio,
l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico,
correlati a settori fondamentali per lo sviluppo economico e produttivo del Paese. Tale base ha
l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche e applicative spendibili in vari
contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per risolvere problemi, sapersi
gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue, assumere
progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati ottenuti.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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2. Le risorse
2.1 LE RISORSE UMANE E PROFESSIONALI
A capo dell’organizzazione scolastica il Dirigente Scolastico. La scuola è, però, una struttura
molto complessa, ricca di esigenze, di aspettative, di idee e di problematiche, perché una
persona sola se ne possa fare carico interamente. Ecco, perché, accanto al Dirigente c’è un
vasto tessuto di collaborazioni: un gruppo di persone che condividono il progetto generale e
contribuiscono alla sua realizzazione.
ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO
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FUNZIONIGRAMMA/MANSIONARIO
DIRIGENTE SCOLASTICO
 Assicura, come per Legge, la gestione unitaria dell’ Istituto.
 E’ legale rappresentante dell’ Istituto.
 E’ responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali.
 E’ responsabile dei risultati del servizio.
 E’ titolare delle relazioni sindacali a livello di Istituto.
 Ha autonomi poteri di direzione e coordinamento.
 Organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità.
 Promuove tutti gli interventi necessari per assicurare la qualità dei processi formativi, la
collaborazione delle risorse culturali, professionali, sociali ed economiche del territorio,
l'attuazione del diritto all'apprendimento da parte degli alunni.
CONSIGLIO D’ISTITUTO
 E’ organo a carattere rappresentativo (in quanto formato dai Rappresentanti delle varie
componenti dell’Istituto (Docenti, personale A.T.A., Alunni, Genitori degli Alunni) e dal D.S.
previsto dal T.U. 297/1994 (art.10) e dal DPR 275/1999
 E’ Organo deliberativo che:
 Elabora ed adotta gli indirizzi generali e determina le forme di autofinanziamento
 Delibera il Bilancio preventivo ed il Conto consuntivo
 Dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento
amministrativo e didattico dell’Istituto
 Adotta il Regolamento d’Istituto
 Delibera in merito all’acquisto, rinnovo o conservazione delle attrezzature tecnicoscientifiche, delle dotazioni librarie e dei materiali di consumo per le esercitazioni
 Delibera in materia di adattamento del calendario scolastico alle specifiche esigenze
ambientali
 Delibera in tema di Programmazione delle attività extrascolastiche
 Indica i criteri generali in ordine alla formazione delle Classi ed all’assegnazione dei
docenti alle Classi, all’adattamento dell’orario delle lezioni
 Esprime parere sull’andamento generale, didattico e amministrativo, dell’istituto
 Esercita le funzioni 8ex art.276 T.U. ) in materia di sperimentazione ed aggiornamento
 Adotta il P.O.F. elaborato e deliberato dal Collegio Docenti
GIUNTA ESECUTIVA
 E’ Organo Collegiale previsto e disciplinato dal T.U. 297/1994
 Predispone il Bilancio preventivo ed il conto consuntivo
 Prepara i lavori del Consiglio d’Istituto
 Cura l’esecuzione delle delibere del Consiglio d’Istituto
STAFF DI PRESIDENZA
In attuazione della legge 107 del 13 luglio 2015 (Riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione) i docenti che fanno parte dello STAFF sono scelti dal Dirigente Scolastico. Questi
sono in stretto contatto con il Capo d’Istituto e offrono la loro collaborazione secondo modalità
stabilite e concordate. Fanno parte dello STAFF anche le Funzioni Strumentali che, però, sono
scelte dal Collegio dei Docenti.
 COLLABORATORI PER LA GESTIONE GENERALE DELL’ISTITUTO:
1. Docente collaboratore sede centrale con compiti di coadiuvamento nella gestione
globale dell’istituto
Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti
adottati, svolge le seguenti principali mansioni:
a) Sostituisce il D.S. in caso di assenza o di impedimento
b) Supporta nella gestione complessiva della sede scolastica
c) Controlla il regolare funzionamento delle attività didattiche
d) Coordina le attività fra docenti e D.S.
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e) Cura la formazione classi (tenuto conto dei criteri deliberati dal Collegio docenti, dal POF e
secondo le indicazioni del Dirigente scolastico).
f) Prepara, insieme all’altro collaboratore, i lavori dei Consigli di classe e degli scrutini.
g) Predispone Ordini di servizio e Circolari
h) Controlla l’applicazione del Regolamento d’Istituto.
i) Formula l’O. d. G del Collegio dei Docenti e verbalizza le sedute.
j) Coordina gli Assistenti Tecnici d’intesa con il DSGA.
k) Dispone per la sostituzione degli insegnanti assenti; concede i permessi orari e dispone
Ordine di servizio per il recupero degli stessi
l) Collabora per le attività di Orientamento
m) Gestisce i permessi di entrata posticipata e di uscita anticipata degli alunni
n) Tiene le relazioni con il personale scolastico, con le famiglie, con gli alunni
o) Collabora e si coordina con l’altro Collaboratore e con il Collaboratore della sede associata
Inoltre affianca il D.S. nei seguenti compiti:
 Intervento nelle assemblee studentesche di Istituto, quando i normali organi preposti
all´ordinato svolgimento delle stesse (presidente o comitato studentesco) non siano
manifestamente in grado di provvedere in proposito.
 Definizione della programmazione annuale.
 Coordinamento relativo alle attività legate alle statistiche (Provincia, Regione, ecc.).
 Controllo procedure inerenti gli Esami di stato.
 Controllo assenza del personale docente
2. Docente collaboratore sede centrale con compiti di coadiuvamento nella gestione
globale dell’istituto
Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti
adottati, svolge le seguenti principali mansioni:
a) Sostituisce ili Dirigente Scolastico assente in caso di assenza dell’altro collaboratore
b) Controlla i registri di classe, i verbali dei consigli di classe e di dipartimento.
c) Raccoglie e sistema i materiali didattici prodotti dai docenti e dagli alunni.
d) Tiene le relazioni con il personale scolastico, con le famiglie, con gli alunni
e) Funge da segretario nelle riunioni dello STAFF e, nel caso di assenza del D.S., assume la
presidenza della Riunione.
f) Prepara, insieme all’altro collaboratore, i lavori dei Consigli di classe e degli scrutini.
g) Si raccorda con i Coordinatori di classe.
h) Controlla l’applicazione del Regolamento d’Istituto.
i) Collabora e si coordina con l’altro Collaboratore e con il Collaboratore della sede associata
j) Organizza e gestisce tutte le procedure dirette a conservare e migliorare lo standard di
qualità della scuola, già certificata, in osservanza del manuale predisposto;
k) Si rapporta con il POLO QUALITA’ di Napoli, redige il Manuale della Qualità e le procedure,
attua e coordina le modalità e gli strumenti di monitoraggio e valutazione / autovalutazione
delle attività dell’Istituto (COMETA).
l) cura il rapporto della scuola con le aziende e i contesti lavorativi del territorio per favorire
progetti di alternanza scuola-lavoro
m) Collabora per la progettazione delle seguenti attività: Progetti PON- POR Aree a Rischio
etc.
Inoltre affianca il D.S. nei seguenti compiti:
 Intervento nelle assemblee studentesche di Istituto, quando i normali organi preposti
all´ordinato svolgimento delle stesse (presidente o comitato studentesco) non siano
manifestamente in grado di provvedere in proposito.
 Definizione della programmazione annuale.
3. Docente collaboratore sede associata Grazzanise con compiti di coadiuvamento
nella gestione globale dell’istituto
Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti
adottati, svolge le seguenti mansioni:
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a) Coordina e gestisce l’organizzazione della sede associata: sostituzione dei docenti assenti,
permessi agli alunni fuori orario (ritardi, uscite anticipate), informativa alle famiglie; vigilanza
entrata e uscita alunni
b) Coordina e gestisce il personale (controllo della presenza del personale, tenuta dei registri
di firma e custodia dei registri di classe e dei docenti)
c) Coordina e gestisce le attività didattiche
d) Si rapporta con l’utenza
e) Si rapporta con la Dirigenza dell’Istituto, con i Collaboratori della sede centrale e con gli
uffici di segreteria
f) Si rapporta con l’Ente Locale
g) Coordina e supervisiona in materia di tutela dei dati personali sensibili relativamente agli
alunni ed ai lavoratori del plesso
h) Coordina e sorveglia sull’attuazione, nel plesso, della normativa di igiene e sicurezza sul
lavoro e delle relative disposizioni dell’Istituto
i) Controlla l’applicazione del Regolamento d’Istituto
 COLLABORATORE PREPOSTO ALLE COMUNICAZIONI ISTITUZIONALI E AL SITO WEB
Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti
adottati, svolge le seguenti mansioni:
 Cura la manutenzione e l’aggiornamento del sito promuovendone l’utilizzo da parte dei
Docenti e degli altri Operatori scolastici, degli alunni e delle famiglie;
 Gestisce il portale attraverso l'inserimento, in tempo reale, di materiale (Piano dell'Offerta
Formativa , modulistica , giornalino scolastico, ecc…)
 Aggiorna l'Home page e l'area news
 Si relaziona con le Funzioni Strumentali e con gli altri collaboratori
 Si rapporta con il DSGA e gli uffici di segreteria
 COLLABORATORI PER IL CONTRASTO DISPERSIONE SCOLASTICA
Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti
adottati, svolgono le seguenti mansioni:
 Promuovono interventi connessi alla prevenzione degli abbandoni e della dispersione
scolastica
 Rilevano situazioni di disagio e/o di difficoltà di studio e propone modalità/strategie di
prevenzione/soluzione
 Predispongono iniziative di sostegno/recupero e di valorizzazione delle eccellenze
finalizzate al potenziamento della qualità dell’istruzione
 Raccolgono e scambiano informazioni riguardo a situazioni di disadattamento/disagio,
problemi di studio/apprendimento, svantaggio, disabilità, lavorando a stretto contatto con i
colleghi
 Partecipano ad azioni di formazione – informazione riguardanti l’area
 Si relazionano con le Funzioni Strumentali e con gli altri collaboratori
 COLLABORATORE PER LA STESURA DEGLI ORARI SCOLASTICI E LA GESTIONE
DELLA SICUREZZA
Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti
adottati, svolge le seguenti mansioni:
 Compila, con la supervisione del D.S., l’orario scolastico dei docenti
 Cura gli elenchi degli alunni dei Corsi di Recupero ed elabora l’orario dei Corsi
 Presiede all’organizzazione logistica dell’intero Istituto (strutture, strumentazioni, arredi,
materiali didattici) controllando e richiedendo materiali ed interventi a garanzia della
sicurezza.
 Cura la rilevazione di problematiche della sicurezza nei luoghi di lavoro in stretto rapporto
con il RSPP.
 Coordina (annualmente) le attività di formazione del personale e degli alunni in materia di
sicurezza.
 Assicura e promuove la cultura della Sicurezza nei luoghi di lavoro predisponendo ed
organizzando in stretto rapporto con il RSPP (annualmente) prove simulate di emergenza.
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

Relaziona al DS sulle eventuali inosservanze delle disposizioni in materia di sicurezza da
parte degli operatori scolastici e degli allievi
Collabora in generale con il Dirigente Scolastico in relazione ai problemi di sicurezza nella
scuola e nella segnalazione delle problematicità all’Ente proprietario.
 COLLABORATORE PER LA CURA DEGLI ASPETTI GIURIDICI, AFFARI LEGALI E
CONTENZIOSI
Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti
adottati, svolge le seguenti mansioni:
 Presiede la Commissione Elettorale
 Organizza e gestisce le votazioni degli OO.CC
 Cura gli aspetti giuridici e i contenziosi dell’Istituto
 FUNZIONI STRUMENTALI
Le Funzioni Strumentali al P.O.F. hanno compiti di coordinamento delle attività curricolari e
extra curricolari, di valutazione del sistema e di consulenza pedagogica. Gli incarichi di
"Funzione strumentale" sono conferiti dal Dirigente Scolastico, su delibera del Collegio dei
Docenti, ad inizio anno scolastico, sulla base delle esigenze rilevate. I docenti incaricati devono
avere :
 capacità di coordinamento e organizzative; capacità relazionali e disponibilità a svolgere la
funzione in orario aggiuntivo
 Disponibilità all’ascolto delle problematiche rilevate dai colleghi e capacità di prospettare
soluzioni efficaci
 Capacità di approcciarsi alla realtà specifica dell’Istituto e all’organizzazione scolastica
Essi, inoltre, hanno l'obbligo di:
 partecipare alle riunioni interne o esterne di propria competenza;
 collaborare tra loro nonché con le varie componenti dell'istituzione al fine di migliorare la
qualità del servizio scolastico;
 svolgere il proprio incarico in ore libere da impegni di servizio non essendo prevista alcuna
riduzione dell'orario per la funzione svolta;
 presentare al Collegio dei Docenti, a conclusione dell'anno scolastico, in sede di verifica
delle attività del P.O. F., apposita relazione scritta sulle attività svolte e sui risultati ottenuti.
Gli ambiti specifici sono :
1. Gestione del POF e coordinamento didattico
2. Orientamento in ingresso, in itinere e in uscita
3. Supporto per il Piano di Digitalizzazione e sostegno informatico docenti
4. Supporto Studenti
1. Gestione del POF e coordinamento didattico
Il Docente preposto a questa area:
 Elabora, cura la revisione e l’integrazione del POF
 Cura il coordinamento, il monitoraggio e la valutazione delle attività del POF
 Aggiorna e integra il POF ed i documenti fondamentali ad esso collegati
 Coordina le attività e collabora con il Dirigente Scolastico e con gli altri componenti dello
STAFF
 Valorizza, pubblicizza e fa divulgare il POF anche attraverso il sito Web d’Istituto
 Opera in sinergia con le altre F.S., i referenti dei singoli progetti, i direttori dei dipartimenti e
i responsabili delle commissioni
 Raccoglie informazioni sui bisogni formativi/esigenze/grado di soddisfazione dei docenti
 Cura il coordinamento didattico delle attività curriculari
 Relaziona al Collegio Docenti sulle attività svolte e formula proposte di miglioramento nel
Nucleo di autovalutazione
2. Orientamento in ingresso, in itinere e in uscita
Il Docente preposto a questa area che si interessa dell’orientamento in ingresso e in itinere:
 Pianifica, organizza e attua il monitoraggio delle attività di accoglienza e orientamento
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
Organizza incontri tra la scuola e le famiglie degli studenti delle classi prime per favorire la
conoscenza della nuova realtà scolastica
 Progetta, pianifica, organizza e cura l’attuazione delle attività di orientamento degli studenti
delle scuole medie del territorio
 Gestisce i rapporti con i referenti per l’Orientamento delle Scuole Secondarie di 1° grado
 Attua le diverse attività di promozione della Scuola sul territorio anche attraverso il sito Web
della scuola.
 Si relaziona con le altre Funzioni Strumentali e con i componenti dello STAFF.
 Predispone e cura l’archiviazione dei materiali per l’analisi degli esiti delle attività di
orientamento
 Relaziona al Collegio Docenti sulle attività svolte e formula proposte di miglioramento nel
Nucleo di Autovalutazione
Il Docente preposto a questa area che si interessa dell’orientamento in uscita:
 Assicura la progettazione di una serie di interventi finalizzati all’orientamento dei giovani,
inteso come processo formativo e insieme informativo per lo sviluppo delle capacità
decisionali e per il consolidamento dell’autonomia critica, qualità indispensabili per scelte
successive autonome, responsabili e coerenti.
 Progetta, pianifica, organizza e cura l’attuazione delle attività di orientamento universitario
degli studenti delle Classi Quinte.
 Assicura il raccordo con Istituzioni (Regione, Provincia, Comune, altre scuole), agenzie di
formazione, associazioni, cooperative Sociali, consorzi, Università e mondo del lavoro per
verificare i bisogni formativi e occupazionali.
 Si relaziona con le altre Funzioni Strumentali e con i componenti dello STAFF.
 Relaziona al Collegio Docenti sulle attività svolte e formula proposte di miglioramento nel
Nucleo di Autovalutazione
3. Supporto per il Piano di Digitalizzazione e sostegno informatico docenti
Il Docente preposto a questa area:
 Promuove e coordina l’utilizzo delle tecnologie informatiche nell’attività didattica e nel
funzionamento della scuola
 Favorisce l’accesso all’informazione in rete informatica da parte dei Docenti e la
realizzazione di un archivio di facile consultazione di siti di interesse didattico e di materiali
e sussidi.
 Diffonde materiale informativo e didattico relativo alle nuove tecnologie
 Relaziona al DS e alla Segreteria d’Istituto per eventuali guasti riscontrati nei PC presenti in
sala docenti, nelle aule multimediali e/o alle LIM, chiedendo l’intervento dei tecnici
individuati dall’Istituto
 Relaziona al Collegio Docenti sulle attività svolte e formula proposte di miglioramento nel
Nucleo di autovalutazione
4. Supporto Studenti
Il Docente preposto a questa area:
 Assicura la puntuale informazione a tutti gli studenti delle attività e delle iniziative del POF,
promuovendone la più ampia partecipazione nel rispetto dei bisogni individuali, delle
attitudini e degli interessi
 Collabora con gli studenti supportandoli in tutte le attività e iniziative, soprattutto
responsabilizzando i rappresentanti di classe e d’istituto nello svolgimento delle loro funzioni
 Assicura il coordinamento e il monitoraggio delle attività extracurriculari di ampliamento
dell’offerta formativa previste nel POF, in stretta collaborazione con i referenti dei progetti e
con il Docente assegnatario della funzione strumentale per la realizzazione, il monitoraggio e
la valutazione del POF
 Raccolta delle proposte dei Consigli di Interclasse e Classe ed elaborazione del Piano
Annuale delle visite guidate, dei viaggi d’istruzione e delle uscite didattiche da sottoporre
all’approvazione del Collegio dei Docenti.
 Organizza, coordina e gestisce viaggi d’istruzione, visite guidate e uscite didattiche
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 Cura la pubblicizzazione esterna delle iniziative e delle attività della scuola e i rapporti con i
mass-media e le Agenzie di Comunicazione in accordo con le altre Funzioni Strumentali
 Relaziona al Collegio Docenti sulle attività svolte e formula proposte di miglioramento nel
Nucleo di autovalutazione
NUCLEO DI AUTOVALUTAZIONE
Il Nucleo di Autovalutazione è costituito da: Dirigente Scolastico, DSGA, STAFF di Presidenza,
Presidente Consiglio d’Istituto, Rappresentante alunni e svolge le seguenti mansioni:
 Promuove una valutazione sull’andamento del sistema “Scuola” da parte di tutte le sue
componenti, sia attraverso una seria riflessione sul proprio operato, sia utilizzando idonei
strumenti qualitativi e quantitativi.
 Riscontra la congruenza tra risultati attesi e risultati effettivi.
 Somministra ed esamina i risultati del software “Cometa” e compila il RAV
 Recepisce il grado di soddisfazione o insoddisfazione che genitori, studenti e docenti hanno
del servizio scolastico.
 Favorisce un miglioramento continuo nei processi chiave sul piano didattico, organizzativo e
gestionale, stilando un piano di miglioramento
 Sottopone l’approvazione del piano di miglioramento agli organi decisionali
ALTRE FIGURE DI GESTIONE:
 RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE
Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
 Presiede all’organizzazione logistica dell’intero Istituto (strutture, strumentazioni, arredi,
materiali didattici) controllando e richiedendo materiali ed interventi a garanzia della sicurezza.
 Cura la rilevazione di problematiche della sicurezza nei luoghi di lavoro.
 Coordina e promuove (annualmente) le attività di formazione del personale e degli alunni in
materia di sicurezza.
 Promuove la cultura della Sicurezza nei luoghi di lavoro predisponendo ed organizzando
(annualmente) prove simulate di emergenza.
 MEDICO COMPETENTE PER LA SORVEGLIANZA SANITARIA
Gli obblighi del Medico Competente, elencati dall’art. 25 D.Lgs 81/2008, sono i seguenti:
 Collaborazione con il Dirigente Scolastico e con il Servizio di Prevenzione e Protezione
riguardo la valutazione dei rischi e la programmazione della sorveglianza sanitaria.
 Predisposizione di misure per la tutela della salute e dell’integrità psico-fisica.
 Formazione ed informazione ai lavoratori per la parte di competenza all’organizzazione del
servizio di primo soccorso.
 Programmazione ed effettuazione della sorveglianza sanitaria in funzione dei rischi specifici
individuati nel DVR, registrando gli esiti di tale attività sull’apposita cartella sanitaria e di rischio
del lavoratore che, alla cessazione dell’incarico, andrà consegnata al dirigente scolastico con
la documentazione sanitaria raccolta.
 Informazione ai lavoratori circa il significato della sorveglianza sanitaria e al lavoratore
interessato dei risultati della sorveglianza sanitaria.
 Rilascio di una copia della cartella sanitaria e di rischio al lavoratore sottoposto a sorveglianza
sanitaria, a conclusione del suo rapporto di lavoro.
 Comunica, in occasione di specifiche riunioni, al D.S., al R.S.P.P. e al R.L.S. gli esiti della
sorveglianza sanitaria effettuata, ai fini della predisposizione di precise misure a tutela del
lavoratore.
 Sopralluogo negli ambienti di lavoro almeno una volta all’anno.
 RESPONSABILE DEL FUMO
Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
 vigila sulla corretta apposizione dei cartelli informativi, da collocarsi in posizione ben visibile
in tutti i luoghi ove vige il divieto di fumo.
 Vigila sull’osservanza del divieto, procede alla contestazione delle infrazioni e le verbalizza.
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 RESPONSABILE VIGILANZA ALUNNI
Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
 Firma e controlla i permessi di entrata e uscita degli alunni, annotandoli su un apposito
registro
 Vigila sugli spazi comuni e prende provvedimenti se vede circolare alunni sprovvisti di
cartellino classe o fuori dall’orario consentito
 Controlla i registri classe per rilevare le note disciplinari degli alunni.
 Annota sui registri di classe i provvedimenti previsti dal Regolamento d’Istituto in caso di
assenze di massa
 Vigila sullo stato di conservazione delle aule e dei laboratori segnala al Dirigente eventuali
danni riscontrati
 Collabora con i collaboratori per la gestione organizzativa per la sostituzione dei docenti
assenti, per i permessi degli alunni fuori orario (ritardi, uscite anticipate, informativa alle
famiglie dopo il terzo ritardo),per la vigilanza in entrata e in uscita degli alunni, per i rapporti
con persone provenienti dall´esterno e per l’organizzazione e la vigilanza durante le attività
pomeridiane.
R.S.U.
Le R.S.U. sono rappresentanti dei lavoratori della scuola eletti ogni tre anni sulla base di liste
presentate in ogni Istituto dalle organizzazioni sindacali. Vengono elette da tutti i lavoratori della
scuola. L'obiettivo delle RSU è consentire un equilibrio dei poteri decisionali fra lavoratori e
Dirigente Scolastico.
AREA FORMATIVA E DIDATTICA
COLLEGIO DOCENTI :
E’ Organo Collegiale deliberante e propositivo previsto dal T.U.297/1994 composto da tutti i
Docenti ( a tempo indeterminato e a tempo determinato ) in servizio nell’Istituto. Ne fanno
altresì parte i Docenti di Sostegno che ai sensi dell’art.315/5° co. (T.U.) assumono la
contitolarità di Classi dell’Istituto –
 E’ presieduto dal Dirigente Scolastico
 Ha competenze in materia di funzionamento didattico dell’Istituto, ai sensi dell’art.7/2° co.
del T.U. 297/1994 , e DPR 275/1999 (Reg. Autonomia) quali :
 Cura la programmazione dell’azione educativa anche al fine di adeguare (…) i programmi
di insegnamento alle specifiche esigenze ambientali ed al fine di favorire il coordinamento
interdisciplinare
 Formula proposte al D.S. per la formazione , la composizione delle classi e
l’assegnazione ad esse dei Docenti
 Formula proposte nella formulazione dell’orario delle lezioni e per lo svolgimento delle
altre attività scolastiche, nel rispetto dei criteri generali indicati dal Consiglio d’Istituto
 Delibera, ai fini della valutazione degli alunni ed unitamente per tutte le classi, la
suddivisione dell’A. S. in due o tre periodi.
 Provvede all’adozione dei libri di testo , sentiti i Consigli di Classe
 Adotta o promuove, nell’ambito delle proprie competenze, iniziative di sperimentazione
 Promuove iniziative di aggiornamento dei Docenti dell’Istituto
 Elabora e delibera il P.O.F.
 Elegge i componenti del Comitato per la valutazione del servizio del personale Docente
 Elegge le Funzioni Strumentali
DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
I Dipartimenti, formati dai docenti di un'area disciplinare, costituiscono la principale articolazione
progettuale ed organizzativa del Collegio dei Docenti. Ciascun dipartimento è suddiviso a sua volta
in sottogruppi facenti riferimento alle diverse discipline, separate, in taluni casi, tra biennio e
triennio.
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COMPITI
 Programmazione generale: individuazione dei contenuti disciplinari essenziali, specificati
all'interno del curricolo biennale e triennale, comuni a tutti gli indirizzi e specifici di ciascun
indirizzo, anche alla luce delle novità introdotte dal Riordino dell’Istruzione Superiore.
 Individuazione delle conoscenze, delle abilità e delle competenze ( disciplinari e trasversali)
in uscita nei due bienni e nel monoennio, in relazione a ciascun anno scolastico e a ogni
indirizzo.
 Definizione dei criteri di valutazione ( griglie di valutazione ) e modalità di verifica: attività di
progettazione e coordinamento per lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni.
 Eventuale progettazione di interventi di prevenzione dell'insuccesso scolastico e personale,
di recupero e di approfondimento per lo sviluppo delle eccellenze ( es. partecipazione ad
Olimpiadi Disciplinari ).
 Attività di coordinamento nell'adozione dei libri di testo comuni a più corsi dello stesso
indirizzo, considerate le competenze deliberative del Consiglio di Classe e del Collegio
Docenti.
ORGANIZZAZIONE
Il Collegio docenti dell’Istituto è articolato in 8 dipartimenti disciplinari:
 letterario-umanistico, in cui confluiscono le seguenti discipline: lingua e letteratura italiana,
storia, geografia, inglese, diritto, religione, scienze motorie
 scienze-integrate in cui confluiscono le seguenti discipline: chimica, fisica, scienze della
terra e biologia
 matematica , in cui confluiscono le seguenti discipline: matematica ,tecnologie e tecniche di
rappresentazione grafica
 meccanica, meccatronica ed energia , in cui confluiscono le seguenti discipline: meccanica,
macchine ed energia, sistemi ed automazione, tecnologia meccanica di processo e di
prodotto, disegno, progettazione ed organizzazione industriale, scienze e tecnologie
applicate.
 elettronica – elettrotecnica, in cui confluiscono le seguenti discipline: tecnologie
informatiche, scienze e tecnologie applicate, tecnologie, progettazione di sistemi elettronici ed
elettrici, elettronica ed elettrotecnica, sistemi automatici, elettrotecnica e telecomunicazioni,
tecnologia disegno e progettazione.
 trasporti e logistica, in cui confluiscono le seguenti discipline: art. costruzione del mezzo
scienze e tecnologie applicate, struttura, costruzione sistemi ed impianti del mezzo aereo,
meccanica, macchine e sistemi propulsivi, logistica; art. conduzione del mezzo scienza
della navigazione, struttura e costruzione del mezzo aereo, meccanica e macchine, logistica
 informatica e telecomunicazioni
in cui confluiscono i docenti di scienze e tecnologie
applicate, tecnologie e prog. di sistemi informatici e di telec., sistemi e reti, gestione
progetto, organiz. d’impresa, informatica, telecomunicazione.
 sostegno, in cui confluiscono tutti i docenti di sostegno
I Dipartimenti, nel rispetto delle indicazioni ministeriali e dei criteri fissati dal Collegio dei
Docenti, definiscono la programmazione didattica, esplicitando gli obiettivi delle singole discipline
per le classi parallele di ogni corso.
I Consigli di Classe, nel rispetto dei criteri fissati dal Collegio dei Docenti e dai
Dipartimenti, adattano gli obiettivi disciplinari alla classe e individuano gli obiettivi comuni e
trasversali.
I docenti, a livello di Consiglio di Classe, adattano la programmazione alla specifica
situazione, coerentemente con quanto stabilito a livello di Dipartimento.
COORDINATORE DIPARTIMENTALE
Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
 Presiede le riunioni del Dipartimento programmate dal Piano annuale delle attività e convoca
eventuali riunioni straordinarie.
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 Coordina le attività inerenti gli aspetti didattici e metodologici e cura la programmazione
disciplinare e interdisciplinare alla luce delle novità introdotte dal Riordino dell’Istruzione
Superiore.
 Cura la redazione del verbale di ciascuna seduta che deve essere consegnato al Dirigente
Scolastico utilizzando l’apposito modello.
 Cura la stesura della documentazione prodotta dal Dipartimento e la predispone in formato
elettronico ( es. griglie di valutazione ), con consegna di una copia al Dirigente Scolastico e a
tutti i docenti del Dipartimento.
 Partecipa alle riunioni dei Coordinatori dei Dipartimenti convocate dal Dirigente Scolastico.
 Propone, sentiti tutti i docenti del Dipartimento, gli acquisti dei materiali e/o delle attrezzature
necessarie alla didattica.
 Relaziona al Collegio Docenti sulle proposte di scelta dei nuovi libri di testo
 Tiene continui contatti con le Funzioni Strumentali e con il D.S.
COORDINATORE DI CLASSE
Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti funzioni:
1. In rapporto agli allievi
 Individua e segnala alla presidenza e agli uffici di segreteria i casi di allievi che hanno
numerosi ritardi c/o assenze e frequentano saltuariamente le lezioni;
 controlla che le giustifiche delle assenze siano regolarmente presentate dagli allievi e
registrate sul diario di classe;
 rileva le situazioni negative nel profitto al fine di consentire al consiglio di classe di focalizzare
meglio i casi che necessiteranno di interventi didattici educativi integrativi (IDEI) e i casi di
disagio da segnalare all'apposita Funzione strumentale;
 spiega agli allievi l'importanza di trasmettere ai propri genitori le comunicazioni della scuola
ed accerta che le stesse effettivamente arrivino a destinazione;
 dopo ogni riunione del consiglio, riferisce agli alunni la valutazione complessiva riportata e
li avverte dei problemi, singoli e di classe, eventualmente riscontrati
 raccoglie le proposte e le adesioni alle visite guidate nei tempi fissati acquisendo, per iscritto,
la disponibilità dei docenti accompagnatori.
2. In rapporto ai docenti:
 svolge la funzione di coordinatore della programmazione di classe, presiede le riunioni dei
consigli di classe all'uopo convocate in assenza del Dirigente;
provvede alle necessarie verbalizzazioni o, nel caso in cui presiede le riunioni si assicura di
tale adempimento venga espletato da un docente del C.d.C. da lui individuato; coordina le
proposte di attivazione degli IDEI;
 coordina le attività relative all'insegnamento sperimentale di Cittadinanza e Costituzione;
 cura in particolare che le deliberazioni degli OO.CC. in merito agli obiettivi educativi, ai metodi
di verifica ed ai criteri di valutazione siano osservate da tutti i componenti;
 raccoglie le proposte di nuova adozione dei libri di testo e redige l'elenco completo degli stessi
per l'a.s. successivo.
 propone riunioni straordinarie del consiglio di classe.
3. In rapporto alle famiglie degli allievi:
 prende gli opportuni contatti con i genitori nei casi che necessitano dell' intervento della
 famiglia;
 sollecita e coordina il dialogo con le famiglie degli studenti, assicurando la corretta
 comunicazione di tutte le attività promosse dalla scuola e dal consiglio di classe;
 guida le assemblee di classe dei genitori;
 coordina e presiede gli incontri con i genitori per:
 l'elezione della componente genitori in seno ai Consigli di Classe;
 la consegna del Patto di Corresponsabilità:
 la consegna del pagellino relativo agli esiti del primo trimestre;
 Cura la comunicazione relativa agli esiti negativi (non promozione) e giudizio sospeso.
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4. In rapporto al coordinamento didattico:
 cura l'attività di somministrazione dei test d' ingresso, di uscita e delle simulazioni delle prove
in vista degli Esami di Stato nelle classi terminali, facendo in modo che la somministrazione
avvenga nei tempi e nei modi previsti dalle disposizioni impartite e dalle decisioni del Consiglio
di Classe;
 coordina l'analisi dei risultati dei test e delle simulazioni da parte del Consiglio di Classe
 provvede alla divulgazione dei materiali da utilizzare nel lavoro di programmazione didattica;
 cura la stesura del documento del consiglio delle classi quinte per gli Esami di Stato.
5. In rapporto alla Dirigenza della scuola:
 è referente rispetto alla Dirigenza ( dirigente scolastico e collaboratori ) e mantiene rapporti di
collaborazione con i coordinatori dipartimentali, con i docenti responsabili di funzioni
strumentali e con gli altri docenti referenti
RESPONSABILE DELLA BIBLIOTECA
Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
 Assume la responsabilità di quanto è in dotazione della Biblioteca aggiornando l’inventario
dei libri e di quant’altro è in dotazione.
 Predispone e pubblicizza (anche sul sito Web della Scuola) il calendario e l’orario di accesso
diretto alla Biblioteca dell’utenza; le modalità di concessione in comodato e di restituzione dei
libri.
 Incentiva gli alunni alla lettura grazie al progetto “SCEGLI UN LIBRO E … RACCONTA”
 Organizza le modalità di richiesta e di sollecito alla restituzione dei libri.
 Cura l’informatizzazione della Biblioteca (elenco dei libri in dotazione)
 Pubblicizza la consistenza dei libri in dotazione alla Biblioteca con elenchi cartacei (per gli
utenti interni) e rende disponibile , tale risorsa, anche sul sito Web di Istituto.
 Rendiconta a fine anno sulla movimentazione dei libri dati in comodato d’uso curandone il
recupero presso gli utenti utilizzatori.
RESPONSABILE DI LABORATORIO
Su designazione del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti
adottati, assume funzione di sub consegnatario dei beni e svolge le seguenti mansioni:
 Coordina e promuove le varie iniziative attinenti alla funzione del laboratorio: orari di
utilizzazione, segnalazione guasti;
 Cura il rispetto del Regolamento interno di laboratorio e quello d’Istituto.
 Controlla e verifica il materiale esistente e segnala eventuali necessità di riparazioni o di
acquisti per sostituzioni
 Cura i rapporti con il D.S., il D.S.G.A. e l’Ufficio Tecnico per l’acquisto di materiali e strumenti
(nuovi o in sostituzione) per il miglior funzionamento dei Laboratori.
 Cura i rapporti con il Responsabile della Sicurezza.
 Pubblicizza, all’interno dell’Istituto, le potenziali attività laboratoriali per la fruibilità del
Laboratorio per attività interdisciplinari o pluridisciplinari.
 Collabora alla pubblicizzazione dei Laboratori all’esterno.
RESPONSABILE DELL’UFFICIO TECNICO
Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
 sostiene la migliore organizzazione e funzionalità dei laboratori a fini didattici.
 cura il loro adeguamento in relazione alle esigenze poste dall’innovazione tecnologica,
nonché per la sicurezza delle persone e dell’ambiente
COMITATO DI VALUTAZIONE
Il Comitato di Valutazione, secondo la normativa 107/2015, ha una durata di tre anni scolastici, è
presieduto dal Dirigente Scolastico ed è costituito dai seguenti componenti: tre docenti
dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal Collegio dei docenti e uno dal Consiglio di istituto;
un rappresentante degli studenti e un rappresentante dei genitori, scelti dal consiglio di istituto;
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un componente esterno individuato dall'Ufficio scolastico regionale tra docenti, dirigenti scolastici
e dirigenti tecnici.
Esso ha i seguenti compiti:
 Individua i criteri per la valorizzazione dei docenti i quali dovranno essere desunti sulla base
di quanto indicato nella nuova normativa
 Esprime il proprio parere sul superamento del periodo di formazione e di prova per il
personale docente ed educativo. Per lo svolgimento di tale compito l’organo è composto dal
dirigente scolastico, che lo presiede, dai docenti previsti nel comma 2 dell’art.11 e si integra
con la partecipazione del docente cui sono affidate le funzioni di tutor il quale dovrà
presentare un’istruttoria
 Valuta il servizio di cui all’art.448 (Valutazione del servizio del personale docente) su richiesta
dell’interessato, previa relazione del dirigente scolastico, ed esercita le competenze per la
riabilitazione del personale docente, di cui all’art.501 (Riabilitazione). Per queste due
fattispecie il comitato opera con la presenza dei genitori e degli studenti, salvo che la
valutazione del docente riguardi un membro del comitato che verrà sostituito dal consiglio di
istituto.
TUTOR PER DOCENTI NEO IMMESSI IN RUOLO
Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
 sollecita la partecipazione attiva e critica del discente,
 realizza un ambiente learning aperto e flessibile ai bisogni del formando,
 costruisce percorsi formativi autonomi e individualizzati,
 sollecita all’uso delle nuove tecnologie,
 si coordina con il referente di dipartimento disciplinare.
REFERENTE DI ATTIVITÀ E/O PROGETTI
Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
 Predispone la progettazione inerente il Progetto /Attività da sottoporre al Collegio Docenti per
l’approvazione come proposta di ampliamento dell’Offerta Formativa dell’Istituto.
 Relaziona al Collegio Docenti sulla validità ed efficacia (ricaduta didattica-formativa) del
progetto/attività proposto impegnandosi al raggiungimento di obiettivi misurabili e prestabiliti.
 Assume la responsabilità diretta dell’attuazione e del buon esito del progetto / attività.
 Si relaziona con il DS, col DSGA e gli Uffici intermedi , qualora necessitasse, per il buon
esito del Progetto/Attività.
 Si attiva alle azioni di documentazione, comunicazione interna e pubblicizzazione esterna
(anche attraverso l’utilizzo del sito Web della scuola) del Progetto/Attività.
 Predispone una relazione finale da sottoporre all’approvazione del Collegio Docenti.
 Cura la rendicontazione conclusiva, nonché la scheda di rilevazione di attuazione del
progetto e di monitoraggio di gradimento /miglioramento del progetto da parte degli utenti.
GRUPPO DI LAVORO PER L'INCLUSIONE SCOLASTICA: GLHI e GLI
Il Gruppo di Lavoro Handicap d’Istituto (GLHI), previsto dall’art.15, comma 2, della Legge 104/92,
è costituito da:
- Dirigente Scolastico, che lo presiede, o suo delegato;
- rappresentante dell’U.V.M.D. della ASL;
- rappresentante dell’Ente Locale per le politiche scolastiche e sociali;
- rappresentante dell’Ambito territoriale del Piano sociale di zona;
- rappresentante dei docenti curriculari di classi in cui sono presenti alunni disabili;
- rappresentante dei docenti di sostegno;
- rappresentante degli studenti;
- rappresentante dei genitori di alunni disabili frequentanti l’istituto;
- rappresentante dei genitori eletti nel Consiglio d’Istituto;
- rappresentante di ogni Area disciplinare di sostegno presente in Istituto, che partecipa ai lavori a
livello propositivo ma non deliberativo.
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Il GLHI, con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati, svolge le
seguenti funzioni:
 stimola e coordina i progetti e le azioni messe in atto per migliorare l'Inclusività della scuola;
 elabora un protocollo condiviso per l'integrazione degli alunni diversamente abili;
 provvede a monitorare il disagio/dispersione scolastica e ad elaborare strategie di recupero;
 valuta ed organizza modalità didattiche alternative (istruzione domiciliare, ospedaliera, etc.);
 Definisce la modulistica necessaria al lavoro dei GLHO (Gruppi di Lavoro Handicap Operativi);
 Si raccorda, attraverso il referente/coordinatore, alle Funzioni Strumentali per progettare e
condividere interventi di sostegno e definire in sinergia proposte di miglioramento;
 Si raccorda, attraverso il referente/coordinatore, ai GLHO per monitorare l'andamento dei
Piani educativi individualizzati (PEI) degli alunni disabili e la loro integrazione nel contesto
scolastico e sociale;
 Si raccorda, attraverso il referente/coordinatore, con Enti, Servizi, Istituzioni del territorio e con
le famiglie, riguardo ai bisogni e alle esigenze formative dei singoli alunni disabili;
 fa una previsione dei bisogni, mette a regime le risorse ed esegue la verifica degli interventi,
coordinandosi con il Collegio dei Docenti;
 formula proposte da trasmettere al G.L.I.P. dell’Ufficio Scolastico Territoriale, per la
determinazione dell’organico di sostegno.
La Direttiva Ministeriale del 28/12/2012 individua un’area dello svantaggio scolastico (area dei
Bisogni Educativi Speciali “BES”) molto più ampia di quella riferibile alla sola disabilità,
ricomprendendo problematiche diverse che vanno dai disturbi evolutivi specifici allo svantaggio
socioeconomico, linguistico, culturale. Pertanto, come indicato nella C.M. n. 8 del 06/03/2013, le
competenze del Gruppo di Lavoro Handicap d’Istituto (GLHI) vengono estese alle problematiche
relative a tutti i BES. A tal fine, la composizione del GLHI viene integrata da risorse specifiche e di
coordinamento presenti nella scuola, in modo da assicurare un’efficace capacità di rilevazione e
intervento sulle criticità all’interno delle classi. Tale Commissione integrata è denominata Gruppo
di Lavoro per l’inclusione (GLI) e risulta così costituita:
- Dirigente Scolastico, che la presiede, o suo delegato;
- esperti istituzionali (ASL, etc.);
- rappresentante dell’Ente Locale per le politiche scolastiche e sociali;
- rappresentante dell’Ambito territoriale del Piano sociale di zona;
- rappresentante dei docenti di sostegno (Referente/Coordinatore GLHI);
- funzioni strumentali;
- coordinatori di classe e/o docenti referenti per lo studente con BES;
- docenti di sostegno delle classi che accolgono alunni con BES;
- docente disciplinare con esperienza e/o formazione specifica (referente DSA, etc.);
- rappresentante dei genitori di alunni con BES frequentanti l'istituto;
- rappresentante degli studenti;
- rappresentante dei genitori eletti nel Consiglio d’Istituto;
- assistente alla comunicazione (eventuale);
- AEC (eventuale).
Il Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) svolge le seguenti funzioni:
 rilevazione dei BES presenti nella scuola (disturbi evolutivi specifici, svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale;
 raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione
di azioni di apprendimento organizzate in rete tra scuole;
 focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di
gestione delle classi;
 rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
 coordinamento di attività di monitoraggio, prevenzione e contrasto del disagio e della
dispersione scolastica;
 promozione di attività formative per il personale scolastico;
 elaborazione di una proposta di “Piano Annuale per l’Inclusività”, riferito a tutti gli alunni con
BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico.
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COMMISSIONE ELETTORALE
Su incarico del D.S. e con assunzione di responsabilità in merito agli atti e provvedimenti adottati,
svolge le seguenti mansioni:
Organizzazione, gestione delle votazioni degli OO.CC. (docenti, alunni, genitori, personale ATA),
attivazione dello scrutinio.
AREA ORGANIZZATIVA E AMMINISTRATIVA
D.S.G.A.
 Sovrintende ai servizi generali e amministrativi dell'Istituzione e ne cura l’organizzazione,
svolgendo funzioni di coordinamento, promozione delle attività e verifica dei risultati
conseguiti;
 E' responsabile della gestione organizzativa del personale ATA dell'Istituzione;
 Organizza i servizi amministrativi dell'unità scolastica;
 Svolge attività di istruzione predisposizione e formalizzazione degli atti amministrativi e
contabili;
 E' membro della Giunta esecutiva;
 E' affidatario dei registri e dei documenti dell'Istituzione;
 È consegnatario dei beni in inventario;
 Collabora, anche con autonome proposte, alla realizzazione del POF;
 Rilascia le certificazioni ufficiali dell'Istituzione;
 Collabora con il dirigente in materia di privacy e di sicurezza sul lavoro;
 Ha diretta responsabilità di alcuni adempimenti su privacy e sicurezza.
ASSISTENTI AMMINISTRATIVI
MANSIONI:
 Servizi per la carriera scolastica e rapporto con gli alunni;
 Servizi per i rapporti con le famiglie;
 Infortuni e assicurazione;
 Protocollo / Corrispondenza / Albo / Archivio
 Circolari e comunicazioni per le componenti scolastiche;
 Supporto finanziario e contabile ai progetti POF;
 Accordi/contratti con enti/esperti esterni ambito POF;
 Viaggi di istruzione;
 Stipendi e compensi accessori;
 Gestione servizi contabili, contributivi e fiscali;
 Amministrazione del personale;
 Gestione fascicolo e carriera del personale;
 Gestione graduatorie e contratti;
 Certificati di servizio;
 Riscatti, ricongiunzioni e domande di pensione;
 Dichiarazioni dei servizi e ricostruzioni della carriera;
 Assenze del personale;
 Gestione inventario dei beni di proprietà.
ASSISTENTI TECNICI
Hanno le seguenti funzioni
 Supporto insegnanti ITP e agli insegnanti delle discipline
 Preparazione e manutenzione di materiali e strutture
 Allestimento di materiale necessario per le attività di laboratorio
COLLABORATORI SCOLASTICI:
MANSIONI:
 Pulizia e manutenzione
 Custodia e sorveglianza dei locali e degli ingressi
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



Vigilanza degli alunni
Uscite per servizio
Collaborazione con segreteria e ufficio di Presidenza
Collaborazioni con i docenti
2.2. LE RISORSE STRUTTURALI E I LABORATORI
L’edificio dell’ I.T.S.T. “G.C. Falco” di Capua è costituito da due corpi di fabbrica
intercomunicanti; il primo risalente agli anni 1985-86, il secondo realizzato nell’anno scolastico
2000-2001. Allo stato attuale i due manufatti costituiscono un unico complesso scolastico che si
articola su due livelli: un piano terra ed un primo piano.
Dall’a.s. 2013/2014 l’edificio sta vivendo processi di riorganizzazione finalizzati alla creazione di
spazi più ampi per le specifiche attività. Gli obiettivi di questa azione, determinata da un lato da
nuove esigenze da soddisfare e dall’altro da una maggiore richiesta di qualità da parte delle
normative vigenti, sono quelli di creare ambienti più idonei alle attività didattiche e laboratori con
moderne attrezzature che possano aiutare gli utenti ad acquisire competenze ben spendibili sul
mercato del lavoro
Data la specificità degli indirizzi di studio, l’Istituto è particolarmente attento ai due aspetti
inscindibili della didattica delle discipline scientifiche e tecnologiche: teorico e pratico. Lo
studio delle discipline scientifiche e tecnologiche non può essere, infatti, pienamente tale se
privo del continuo riferimento pratico e dell’assidua verifica sperimentale, fondamentali ai fini di
quella costruzione del sapere possibile solo se vede la “persona-alunno” direttamente coinvolta
nel processo educativo che lo vede a un tempo agente di conoscenza e destinatario della
trasmissione di conoscenza.
L’Istituto Tecnico, settore tecnologico, “G. C. Falco” nella sua sede di Capua è così organizzato:
Al piano terra sono ubicate 13 aule contrassegnate, la sala docenti, la sala conferenze, un
archivio generale, tre uffici di segreteria, l’ufficio del Dirigente Scolastico, quello dei collaboratori
del D.S. e l’ ufficio del D.S.G.A .
Al primo piano sono ubicate 20 aule, di cui tre adibite a Laboratori per il primo biennio.
I laboratori del secondo biennio e del quinto anno, in numero di 12, sono situati al piano terra
nella zona posteriore dell’ Istituto.
Gli spazi esterni
L’istituto dispone di ampi spazi adibiti a parcheggio interno per autoveicoli, un parcheggio interno
per ciclomotori e biciclette.
L’edificio è accessibile al pubblico solo attraverso due passaggi carrabili e due passaggi pedonali
sorvegliati.
Progetti FESR
L’istituto, accede a fondi FESR “Ambienti per l’apprendimento”; in quest’anno scolastico ha
partecipato all’Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni scolastiche statali per la realizzazione,
l’ampliamento o l’adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN ( Fondi Strutturali Europei –
Programma Operativo Nazionale “Per la scuola – Competenze e ambienti per l’apprendimento”
2014-2020.) Asse II Infrastrutture per l’istruzione – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR)
- Obiettivo specifico – 10.8 – “Diffusione della società della conoscenza nel mondo della scuola e
della formazione e adozione di approcci didattici innovativi” – Azione 10.8.1 Interventi
infrastrutturali per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore e per l’apprendimento delle
competenze chiave.
Il Servizio Sicurezza (SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE)
L’Istituto, per assicurare che le attività scolastiche si svolgano in condizioni di sicurezza, ha
elaborato e redatto un documento per la valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro (DVR) in
ottemperanza a quanto prescritto dal D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. .
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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Esso contiene:
 una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l'attività
lavorativa, nella quale sono specificati i criteri adottati per la valutazione stessa;
 l'indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di
protezione individuali adottati, a seguito della valutazione di cui all'articolo 17, comma 1,
lettera a) del D.Lgs. 81/08;
 il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei
livelli di sicurezza;
 l'individuazione delle procedure per l'attuazione delle misure da realizzare, nonché delle
figure che vi debbono provvedere, in possesso di adeguate competenze e poteri;
 l'individuazione delle mansioni che espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono
una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e
addestramento.
L’Istituto, inoltre, ha predisposto un Piano di emergenza ed evacuazione (PEE) di cui al D.M.
10/03/1998, prevedendo l’effettuazione di prove di evacuazione nel corso di ogni anno
scolastico. In esso sono state individuate le modalità di gestione e le procedure da attuare, nel
caso in cui si verifichino situazioni di pericolo grave, immediato ed inevitabile per gli occupanti
sia l’edificio della sede centrale di Capua sia quello della sede associata di Grazzanise.
Il Piano tende a perseguire i seguenti obiettivi:
 prevenire o limitare pericoli alle persone, internamente ed esternamente all’edificio
scolastico;
 coordinare gli interventi del personale a tutti i livelli, in modo che siano ben definiti tutti i
comportamenti e le azioni che ogni persona, presente nella scuola, deve mettere in atto per
salvaguardare la propria incolumità e, se possibile, per limitare i danni ai beni e alla
struttura dell’edificio;
 intervenire, dove necessario, con un primo soccorso sanitario;
 individuare tutte le emergenze che possano coinvolgere tutte le figure operanti nella scuola;
 definire esattamente i compiti da assegnare al personale docente e non, che opera
all’interno della scuola, durante la fase emergenza.
Per garantire che le attività scolastiche vengano svolte in sicurezza, il DVR ed il PEE prevedono
che nell’Istituto operi il Servizio di Prevenzione e Protezione, costituito dal Coordinatore delle
emergenze (Dirigente Scolastico o suo delegato), dal Responsabile del Servizio (RSPP), da
Addetti al Servizio (ASPP) e da Squadre di emergenza (antincendio, primo soccorso,
evacuazione) costituite da personale docente, non docente e studenti.
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Il Servizio di Prevenzione e Protezione provvede:
 all’individuazione dei fattori di rischio, alla valutazione dei rischi e all’individuazione delle
misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro;
 ad elaborare ed attuare, per quanto di competenza, misure e procedure preventive e
protettive ai fini della sicurezza;
 ad affrontare eventuali emergenze fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti sulla
popolazione scolastica;
 a pianificare le azioni necessarie per proteggere le persone sia da eventi interni che esterni
e coordinare i servizi di emergenza;
 fornire una base informativa didattica per la formazione del personale docente, non
docente e degli alunni per l’acquisizione delle procedure e dei comportamenti individuati
nel Piano.
Il Servizio di controllo del rispetto del divieto di fumare
Il servizio viene svolto, specificamente, da un Docente che controlla che gli Alunni ed il
personale scolastico si attengano al rispettoso divieto di fumare (Legge n°448/2001) all’interno
dell’edificio.
Il Servizio di Insegnamento domiciliare per gli Alunni disabili ( si effettua in presenza di
casi specifici)
Il Servizio, in attuazione dell’art. 3, comma 2 della Costituzione Italiana, tende a rimuovere gli
ostacoli alla frequenza della Scuola per quegli Alunni che, anche temporaneamente, sarebbero
a ciò impossibilitati. Il Servizio è stato sperimentato ed effettuato nell’a. s. 2005/06 per un
Alunno del biennio.
Per il servizio di informazione, l’Istituto assicura spazi ben visibili adibiti alle varie aree di
pubblicazione:
• nelle bacheca di ogni piano: orario delle lezioni e comunicazioni varie
• nella sala Docenti: ALBO: contrattazione, pubblicazione bandi, concorsi, graduatorie,
comunicazioni varie
Sono inoltre disponibili i seguenti spazi :
• bacheca per le comunicazioni agli studenti
• bacheca per le comunicazioni al personale A.T.A.
Le comunicazioni avvengono anche attraverso il sito web www.itfalco.it
L’istituto non presenta barriere architettoniche ed è dotato di ascensore per disabili.
ORARI DI APERTURA DEGLI UFFICI E DEI SERVIZI
Presidenza: il lunedì, il mercoledì e il venerdì, in orario antimeridiano, eccezionalmente
pomeriggio.
Segreteria: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10.00 alle 12.00
martedì e giovedì dalle 14,30 alle 17,30.
nel
I servizi amministrativi sono organizzati e funzionano attraverso un modello basato sui seguenti
fattori di Qualità: Celerità - Efficienza - Trasparenza
PROCEDURE AMMINISTRATIVE
La normativa vigente (legge 7 agosto 2012, n. 135) stabilisce che “A decorrere dall'anno
scolastico 2012-2013, le iscrizioni alle istituzioni scolastiche statali di ogni ordine e grado per gli
anni scolastici successivi avvengono esclusivamente in modalità on line”. Allo scopo di
agevolare i genitori nella compilazione della domanda di iscrizione online, questo Istituto
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istituisce, durante il periodo delle iscrizioni, in sede, un apposito sportello: un servizio di
supporto tecnologico, informativo e di orientamento al quale i genitori possono rivolgersi
direttamente.
Il rilascio dei certificati di frequenza e di iscrizione vengono effettuati entro un tempo massimo di
tre giorni.
I diplomi di maturità vengono consegnati a partire dall’atto di registrazione e di pubblicazione dei
risultati.
I documenti di valutazione personale degli allievi sono consegnati, su richiesta, direttamente agli
alunni se maggiorenni o in subordine ai genitori a compimento di regolari compiuti percorsi
formativi a partire dall’atto di registrazione e di pubblicazione dei risultati.
Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico sempre, compatibilmente con le sue incombenze.
La scuola assicura all’utente la tempestività nell’esaudire richieste di informazioni anche a
seguito di contatti telefonici
I reclami possono essere presentati in forma orale e scritta, in qualsiasi modo inviati. Essi
devono contenere generalità, indirizzo o reperibilità del proponente; i reclami telefonici o
espressi in forma orale debbono essere successivamente sottoscritti, mentre i reclami anonimi
non verranno presi in considerazione.
Il Dirigente Scolastico, dopo avere esperito ogni indagine in merito, risponde, sempre in forma
scritta, non oltre quindici giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il
reclamo, se questo è fondato. Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente
Scolastico, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario.
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SEDE ASSOCIATA DI GRAZZANISE
La Sede Associata di Grazzanise è
ubicata al secondo piano della Scuola
Media “F. Gravante” dello stesso
Comune. Si accede dalla medesima
entrata ma l’Istituto si trova nella parte
posteriore dello stabile ed ha un
ingresso per gli alunni e i docenti
separato da quello della scuola
media.
L’indirizzo attivato con il nuovo
Ordinamento
è
Trasporti
e
Logistica- Conduzione del mezzo.
Al centro della didattica è la
preparazione approfondita dello studio
delle materie umanistiche e scientifiche del biennio, alle quali si aggiungono nel triennio
alcune discipline meramente specialistiche quali, scienze della navigazione,struttura e
costruzione del mezzo aereo, meccanica e macchine, logistica.
L’obiettivo dell’Istituto è formare tecnici in grado di operare nel settore della navigazione e
del trasporto aereo e di inserirsi nelle aziende che si occupano di assistenza al volo e di
trasporto aereo.
L’Istituto, nella sua sede di
Grazzanise, è così organizzato:
nove aule, un laboratorio
multidisciplinare,
una
sala
professori
e
una
vicepresidenza ed ha
spazi
disponibili, per lo svolgimento
delle attività ginnico - atletiche,
condivisi con la S. M. S. "
Gravante"
Essa è costituita da NOVE Classi:
2 prime, 2 seconde, 2 terze, 1
quarta e 2 quinte .
L’indirizzo attivato, con la Riforma
dei Tecnici, in questa sede è
Trasporti
e
Logistica
(Conduzione del mezzo).
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2.3 L’ITST “G. C. FALCO” E IL TERRITORIO
L’Istituto ha, sempre, avviato molte fortunate ed importanti iniziative e, al tempo stesso, ha
consolidato una fitta e vasta Rete di relazioni, collaborazioni, condivisioni, partenariati che
hanno consentito e consentiranno di continuare ad offrire ai propri alunni moltissime opportunità
sotto i profili della formazione e degli approfondimenti,
curricolari e extracurricolari,
fondamentali per l’acquisizione di conoscenze, capacità e competenze, specifiche e
trasversali, che gli permetteranno di affrontare con maggiore serenità il loro futuro.
Gli alunni acquisiscono quindi non solo una solida preparazione di base, ma anche una
serie di competenze, esperienze, che li fanno crescere come persone e come studenti.
Le collaborazioni
La Provincia di Caserta è caratterizzata da attività che, per lo più, sono di tipo commerciale e
industriale. I settori agricolo e turistico sono sempre più in espansione, ma lo sviluppo
economico della provincia è essenzialmente dovuto al mondo dell’industria, al commercio e ai
servizi.
La maggior parte delle aziende del nostro territorio siano esse commerciali, industriali,
artigianali, di servizi sono, per lo più, piccole e piccolissime. Pochissime le multinazionali, poche
le grosse e medie aziende locali.
La maggior parte di queste aziende, un numero davvero molto alto, utilizza per la produzione, la
tecnologia meccanica.
Il numero elevato di industrie che operano sfruttando la tecnologia meccanica non solo nel
settore squisitamente Meccanico ma anche in quello dei Trasporti in generale ed in quello
Aeronautico in particolare, fa sì che i corsi di studio che l’Istituto ha offerto, e continua ad offrire,
preparino un buon numero di diplomati che entrano con facilità nel mondo del lavoro o si
iscrivono con soddisfazione al Politecnico.
Vanto dell’Istituto è la preparazione nei settori Meccanico, Aeronautico ed Elettronico che
continua ad essere costantemente adeguata alle richieste delle aziende operanti nel settore.
Gli alunni prima del diploma possono partecipare, a seconda degli indirizzi scelti, a stage
Formativi al fine di favorire e facilitare ulteriormente l’inserimento nel mondo lavorativo.
Negli ultimi anni, in particolare, enorme è stato il nostro impegno nel creare, e consolidare, una
rete di relazioni che rendano possibili i risultati di cui andiamo orgogliosi.
Strettissimi rapporti legano l’Istituto all’Associazione degli Industriali di Caserta.
Lo stesso dicasi con Agenzie Formative, Direzione Regionale del Lavoro, Politecnico,
Università e centri di Ricerca, Enti Pubblici e Privati, ecc.. Il rapporto è diretto e consolidato
con molte aziende come TEA IMPIANTI, DBF, COMIND, DEMI, TOWER AUTOMOTIVE,
O.M.A. SUD; TECNAM; ALENIA ; AEROCLUB CAPUA; ANSALDO BREDA S.p.a.; ANSALDO
STS S.p.a;.
L’ITST “G. C. FALCO” di Capua si pregia di essere partner dei costituendi Poli Formativi
tecnico-professionali previsti dalla Delibera n. 83 del 14.03.2013 “Regione Campania” per i
comparti “Aerospazio”; “Informatica e Telecomunicazioni” e “Trasporti Ferroviari e
Logistica”, nati con l'intento di strutturare un sistema educativo innovativo e integrato con quello
economico e produttivo mediante le seguenti macrotipologie di azioni:
 Adeguamento dei laboratori degli istituti tecnici e professionali e altri interventi della
riforma dell’istruzione tecnica e professionale;
 Poli tecnico professionali di filiera
 Istituti Tecnici Superiori (ITS)
 Modelli innovativi di alternanza scuola, formazione e lavoro
Essi perseguono l’obiettivo di creare un ponte istituzionale tra mondo dell'istruzione e mondo del
lavoro.
A tal proposito, gli alunni vengono coinvolti in percorsi di alternanza scuola-lavoro; iniziative
formative per lo sviluppo di competenze tecnico-professionali rispondenti al fabbisogno espresso
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dal tessuto industriale regionale e riconosciute in ambito internazionale; progetti post-diploma,
continuando così l’impegno di accompagnamento anche al termine degli studi.
Agli alunni, infatti, l’istituto offre l’opportunità di:
 stage formativi, in Italia ed all’estero finalizzati alla stipula di contratti di lavoro e/o di
apprendistato (Riforma del Lavoro Fornero n. 92/2012);
 corsi IFTS, che rilasciano un titolo di Tecnico Superiore, specializzando gli alunni e
offrendo gli strumenti
per l’acquisizione di competenze ricercate perché introvabili
normalmente.
A livello regionale grande rilevanza ha avuto nel 2006 la Costituzione della Rete del settore
AEROSPAZIO, di cui il nostro Istituto è partner, il cui scopo è quello di individuare, proporre e
sviluppare percorsi formativi d’Istruzione secondaria superiore nelle relative Aree della
progettazione, Produzione e Manutenzione Aeronautica, in particolare, per il prossimo triennio, a
conclusione di una lunga fase d’indagine di settore le figure professionali individuate dalla rete
possono così essere descritte:
 Tecnico superiore per il Disegno e la progettazione industriale (nell’Area della
progettazione Aeronautica).
 Tecnico superiore per la manutenzione degli aeromobili (nell’Area della manutenzione
aeronautica).
 Tecnico superiore per l'industrializzazione del prodotto e del processo dell'industria
aerospaziale(nell’Area della Produzione Aeronautica).
Al termine delle fasi di diffusione dei risultati dell’indagine e orientamento dei candidati ad opera
dei partner della rete, verranno selezionati tra gli allievi più meritevoli provenienti dagli Istituti
Tecnici della Regione i destinatari dei corsi IFTS di durata biennale che avranno inizio nel
prossimo a.s.
In virtù dell’esperienza acquisita negli anni, del ruolo primario che riveste e del dinamismo che lo
caratterizza, nell’ambito della visione strategica per la riorganizzazione della Istruzione e
Formazione Tecnica superiore, il nostro Istituto si pregia di essere socio-fondatore della
“FONDAZIONE ITS-MOBILITA’ SOSTENIBILE-SETTORE TRASPORTI-FERROVIARI”
In particolare la fondazione ITS consegue i seguenti obiettivi generali:
 Assicurare, con continuità, l’offerta di tecnici superiori a livello post-secondario in relazione a
figure di tecnico superiore che rispondano alla domanda proveniente dal mondo del lavoro
pubblico e privato in relazione alle aree strategiche per lo sviluppo economico del Paese.
 Sostenere l’integrazione tra i sistemi di istruzione, formazione e lavoro, con particolare
riferimento ai poli tecnico-professionali di cui all’articolo 13, comma 2, della legge n. 40/07, per
diffondere la cultura tecnica e scientifica.
 Sostenere le misure per l’innovazione e il trasferimento tecnologico alle piccole e medie
imprese.
 Diffondere la cultura tecnica e scientifica e promuovere l’orientamento dei giovani e delle loro
famiglie verso le professioni tecniche.
 Stabilire organici rapporti con i fondi interprofessionali per la formazione continua dei lavoratori,
nel rispetto delle competenze delle parti sociali in materia.
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COLLABORAZIONI E CONVENZIONI CON IL TERRITORIO
L’I.T.S.T.. “G.C.FALCO è proiettato ad offrire al territorio servizi di qualità sempre crescente perciò
ha realizzato ed avviato una serie di collaborazioni stipulando una serie di Convenzioni con il:
Mondo del Lavoro; Mondo della Formazione Professionale; Enti e Istituzioni per il lavoro;
Associazioni.
MONDO DELLA
ISTITUZIONI
MONDO DEL LAVORO
FORMAZIONE E
ISTRUZIONE & RICERCA
ASSOCIAZIONI
Centro per L’impiego
ITS Mobilità Sostenibile Trasporti
Maestri
del
lavoro;
Capua;
Ferroviari- Fondazione Villaggio dei
ITALIALAVORO;
Ragazzi di Maddaloni
Erfap Uil Campania di
Unione degli
ITI “E.Fermi” di Napoli;
Napoli;
Industriali di Caserta;
IPIA “A.Leone” di Nola;
Associazione Ares di
Confapi Api Caserta;
ITI “F.Giordani” di Napoli;
Collegio dei Periti di
ITI “F.Giordani” di Caserta;
Napoli;
Caserta;
ISISS “ Vanvitelli” di Lioni;
Consorzio Fosvi di
Ordine degli Ingegneri di
ITCG “V. Bachelet” Santa Maria a Vico;
Napoli;
Caserta;
ITC “Federico II” Capua;
Associazione
Melagrana
INFORMA GIOVANI
ITC “Stefanelli” Mondragone;
ONLUS-S. Maria a Vico; IPIA “Conti” Aversa;
ITC “De Franchis”
Organizzazioni
Associazione Culturale
Piedimonte Matese;
Sindacali:
"Francesco Durante"
ITIS “G. Ferraris” Marcianise;
UIL Caserta;
ISISS “Marconi” Vairano P;
Caserta;
CGL Caserta;
ISISS
“ Iommelli” Aversa;
Agenzie interinali;
Associazione
ISISS “Manzoni” Caserta;
Musicaperta
IPIA “Righi” S. Maria C.V .;
Aziende:
Comune di Capua;
CASERTA;
Tower Automotive,
Comune di Maddaloni ;
Formwork s.r.l. Ente di
O.M.A. Sud;
PRO LOCO Capua
Formazione RegionaleTechnam;
Amm. Prov.le di Caserta
Alenia ;
Macerata Campania;
“Settore Politiche del Lavoro”;
Aeroclub Capua;
Dipartimento di “Ingegneria Chimica dei
Futura . Ente di
Ansaldo Breda S.P.A.;
Materiali e della Produzione Industriale”
Formazione Regionale
Ansaldo Sts S.P.A;.
dell’Università di Napoli Federico II
COMIND S.r.l.
S.U.N. Seconda Università degli Studi
DBF S.r.l.
di Napoli-Caserta;
DEMI
TEST S.c.a r.l.
TEA IMPIANTI S.r.l.
(Centro Regionale di Competenza
Vulcanair S.p.A, di Casoria
Trasporti) di Napoli;
Ansaldo Breda (Gruppo
Consorzio Technapoli di Napoli;
Finmeccanica) di Napoli
C.I. R.A. Centro Italiano; Ricerca
Ansaldo STS (gruppo
Aerospaziale;
Finmeccanica) di Napoli
U. S. R. Campania
Magnaghi Aeronautica
POLO QUALITÀ DI NAPOLI
S.p.A. di Napoli
SCUOLA@AZIENDA
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3. ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA
3.1 LE FINALITÀ EDUCATIVE E FORMATIVE
La " Mission " dell'ITST trova la sua ragione d'essere nel D.M. del 24/06/98 recante lo Statuto delle
Studentesse e degli Studenti della Scuola Secondaria Superiore.
In esso si parla della scuola come vita della comunità e come luogo di formazione e di educazione,
come momento in cui si acquisiscono le conoscenze e durante il quale si sviluppa la coscienza
critica del futuro cittadino.
La vita scolastica è intesa, dunque, come comunità del dialogo e della ricerca di esperienze sociali
formate ed informate sui valori democratici della convivenza sociale, come luogo in cui si fondano
e si sviluppano le basi delle pari opportunità, come periodo in cui è fortemente stimolato lo sviluppo
delle potenzialità di ogni singolo, in armonia con i principi sanciti dalla nostra Costituzione.
La " Mission " dell'Istituto è fondata sul diritto di ogni studente a vivere una vita scolastica
all'insegna della libertà d'espressione e di pensiero, di coscienza e di religione, nel rispetto
reciproco di tutti coloro che la compongono, quali che siano l'età e la condizione psico-sociale, nel
rifiuto netto di ogni forma di barriera.
Si individua, altresì, la " Mission " nello sviluppare il concetto del diritto di ogni studente ad avere
una formazione culturale e professionale qualificata, che rispetti e valorizzi al massimo l'identità di
ciascuno.
Al titolo di studio deve corrispondere una formazione umana, sostenuta da mentalità scientifica, e
da una preparazione professionale di base polivalente e capitalizzabile, sulla quale diventi
possibile l'innesto delle specializzazioni. Il nuovo impianto dell'istruzione professionale e tecnica si
configura come una offerta formativa fondata sulla flessibilità, con l'obiettivo di dotare gli studenti di
competenze metodologiche che consentano, in situazioni lavorative attive, scelte autonome in
risposta alle continue trasformazioni tecnologiche.
Uno dei primi obiettivi dell'attività educativa è l'acquisizione del senso di responsabilità individuale
degli studenti. È questa una condizione fondamentale perché l'esperienza scolastica possa avere
esiti formativi consapevoli e non abbia ad esaurirsi nel semplice cognitivismo.
Le finalità educative
 Sviluppo e potenziamento del senso di responsabilità verso se stessi, gli altri e la società.
 Ricerca dell'autonomia quale condizione decisiva di libertà.
 Consapevolezza del significato formativo dell'esperienza scolastica.
 Abitudine all'impegno come educazione della volontà e come esplorazione delle risorse
personali.
 Propensione all'approfondimento nello studio e alla precisione nell'esposizione dei contenuti.
 Definizione di un metodo di studio progressivamente più produttivo.
 Assunzione di fondamentali valori civili e sociali, quali il senso di stima per gli altri, la
solidarietà, la famiglia, il lavoro, il senso dello Stato.
 Acquisizione del valore della collaborazione come necessario sviluppo dell'impegno
individuale.
 Sviluppo della socialità, del senso di democrazia e di pluralismo.
La strategia educativa della scuola
La necessità di dare risposte didattiche adeguate che tengano conto delle esigenze dei giovani
che scelgono questo percorso formativo si esplica in:
 una nuova definizione dei contenuti disciplinari, tendente ad individuare l'essenza di ogni
insegnamento;
 una didattica elastica, caratterizzata da programmi disciplinari organizzati per "moduli" e "unità
formative certificabili";
 interventi didattici aggiuntivi e personalizzati;
 un inserimento nei programmi di argomenti attinenti alla realtà dello sviluppo locale e ad aspetti
essenziali della cultura tecnico-professionale.
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L'ITST, nel rispetto dei principi fondamentali della comune convivenza civile, assumendo come
scopo educativo primario lo sviluppo della persona intesa come unità inscindibile in cui
interagiscono dimensioni diverse, tutte ugualmente importanti, e dovendo, inoltre, rispondere in
modo adeguato ai bisogni di una società in rapida trasformazione, per la formazione di periti
tecnici, con conoscenze e competenze d'avanguardia, intende fornire agli studenti opportunità utili
a sviluppare e strutturare le proprie capacità ed i propri interessi in armonia con le aspettative della
comunità nel suo complesso, e del mondo produttivo in particolare.
La strategia educativa che la scuola ha scelto per rispondere alle esigenze accertate degli
studenti, delle famiglie, del territorio e del mondo produttivo ha le seguenti finalità:
 fornire un modello "positivo" di facile identificazione come "punto di riferimento" per la condotta
sociale e per perseguire un proprio progetto di vita orientato alla legalità e a scelte di
benessere fisico e sociale.
 Fornire le competenze e le abilità necessarie per inserirsi nel mondo del lavoro.
 Ampliare o stimolare interessi che favoriscano lo sviluppo della personalità per mezzo di
attività non esclusivamente curriculari vissute in gruppo.
 Favorire la partecipazione attiva alle fasi della vita scolastica.
 Ridurre il disagio scolastico.
 Potenziare il senso di appartenenza degli allievi ad una comunità.
 Ridurre il disorientamento sociale.
 Ridurre gli atteggiamenti che possano predisporre alla devianza.
La scuola deve essere in grado di offrire al giovane le coordinate necessarie perché possa
orientarsi nella società e svolgere il ruolo di cittadino. Perché lo studente di oggi diventi soggetto
attivo nel sistema economico e sociale, capace di compiere scelte autonome anche di tipo etico morale che diano senso, valore e significato alla propria esistenza, dovrà ricevere una formazione
culturale adeguata al raggiungimento di tali obiettivi.
La risposta ai bisogni darà luogo a risultati concreti se l'azione è accompagnata dal successo di
progetti mirati a favore degli studenti, e che abbiano come obiettivi specifici:
 Lo sviluppo armonico della corporeità
 Lo sviluppo della coscienza critica.
 Lo sviluppo della capacità d'impostare corrette relazioni interpersonali.
 Lo sviluppo della capacità d'orientarsi nella costruzione di una identità professionale.
 Lo sviluppo della capacità d'interpretare la realtà sociale Lo sviluppo delle capacità logiche.
 Lo sviluppo delle capacità d'espressione e di comunicazione.
 Lo sviluppo delle capacità progettuali.
 L'acquisizione delle tecniche e delle abilità applicative nei diversi settori di indirizzo.
3.2 CENTRALITÀ DELLE COMPETENZE
Il raggiungimento delle conoscenze (il “sapere”) e delle competenze (il “saper fare”) da parte degli
studenti è un obiettivo di tutte le scuole; negli Istituti tecnici, e in particolare all’Istituto “G.
C. Falco”, c’è una significativa integrazione del “sapere” con il “saper fare” e, se questo sembra
scontato per le specializzazioni del secondo biennio e dell’ultimo anno, è molto importante
anche nel primo biennio. Nella progettazione didattica dell’Istituto è quindi centrale progettare
per competenze (cosa si vuole che lo studente sappia fare) e valutare per competenze (cosa sa
fare lo studente).
L’obbligo scolastico è stato di recente esteso dal Ministero a 16 anni, sono state ridefinite le
competenze proprie dei primi due anni delle scuole superiori; le otto competenze chiave di
cittadinanza che tutti gli studenti devono acquisire, a 16 anni sono necessarie per la costruzione e
il pieno sviluppo della loro persona, di corrette e significative relazioni con gli altri e di una positiva
interazione con la realtà naturale e sociale.
Ecco quello che tutti devono sapere acquisire e sapere oggi per entrare da
protagonisti nella vita domani:
- imparare ad imparare;
- progettare;
- comunicare;
- collaborare e partecipare;
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- agire in modo autonomo e responsabile;
- risolvere problemi;
- individuare collegamenti e relazioni;
- acquisire ed interpretare l’informazione;
Per acquisire le competenze di cui sopra sono stati individuati quattro assi culturali, cioè le
conoscenze e le abilità riferite a competenze di base.
Asse dei linguaggi: prevede come primo obiettivo la padronanza della lingua italiana, come
capacità di gestire la comunicazione orale, di leggere, comprendere e interpretare testi di vario
tipo e di produrre lavori scritti con molteplici finalità. Riguarda inoltre la conoscenza di almeno una
lingua straniera; la capacità di fruire del patrimonio artistico e letterario; l’utilizzo delle tecnologie
della comunicazione e dell’informazione.
Asse matematico: riguarda la capacità di utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo
aritmetico ed algebrico, di confrontare e analizzare figure geometriche, di individuare e risolvere
problemi e di analizzare dati e interpretarli, sviluppando deduzioni e ragionamenti.
Asse scientifico-tecnologico: riguarda metodi, concetti e atteggiamenti indispensabili per
porsi domande, osservare e comprendere il mondo naturale e quello delle attività umane e
contribuire al loro sviluppo nel rispetto dell’ambiente e della persona. In questo campo
assumono particolare rilievo l’apprendimento incentrato sull’esperienza e l’attività di laboratorio.
Asse storico-sociale: riguarda la capacità di percepire gli eventi storici a livello locale,
nazionale, europeo e mondiale, cogliendone le connessioni con i fenomeni sociali ed
economici; l’esercizio della partecipazione responsabile alla vita sociale nel rispetto dei valori
dell’inclusione e dell’integrazione.
3.3 METODOLOGIE DIDATTICHE
La scelta delle metodologie didattiche è finalizzata al successo formativo degli studenti,
anche con percorsi individualizzati di apprendimento.
Nel nostro Istituto, all’interno dei Dipartimenti disciplinari, il dialogo e la sperimentazione sono
relativi ad una didattica attiva e “laboratoriale”, anche nelle discipline per le quali non è
previsto l’uso di un laboratorio, che utilizza schede di lavoro, lavori di gruppo, ecc. in modo
sempre più diffuso. Alla didattica laboratoriale si affianca la didattica interattiva, nella quale
vengono coinvolti tutti gli studenti in una discussione aperta e la didattica frontale (la classica
“lezione”).
In tal modo le diverse metodologie si intrecciano nell’attività curricolare che ciascun docente
programma al fine di innalzare i livelli di apprendimento dei singoli allievi e di contenere
tempestivamente l’insorgere di insuccessi, organizzando laboratori di recupero e di
potenziamento per gruppi di livello, d’intesa con il Consiglio di classe.
In particolare per le classi iniziali (classi 1° e 3°), il Consiglio di classe predispone attività per la
valutazione dei requisiti di ingresso e, una volta valutati i requisiti degli allievi in entrata, il docente
effettua attività di riallineamento per il tempo ritenuto necessario.
Al fine di consentire agli studenti apprendimenti significativi e sicure competenze l'azione didattica
privilegia l'integrazione tra le diverse discipline.
Essa è stata organizzata su base modulare, che prevede:
 La definizione del livello minimo di conoscenze e competenze necessarie per ciascuna classe.
 La definizione dei nodi fondamentali delle discipline e delle mappe concettuali interdisciplinari.
 La determinazione dell'Area di progetto al fine di consentire agli allievi l'applicazione concreta,
in problematiche complesse ,di conoscenze e competenze.
 La definizione delle prove di verifica per classi parallele. Le prove accertano il raggiungimento
degli obiettivi minimi, che sono resi noti agli allievi prima dell'effettuazione della prova.
 La definizione dei criteri di valutazione (indicatori e descrittori).
 Le attività di consolidamento, sostegno e recupero.
 Le attività integrative aggiuntive.
 Le attività di orientamento/riorientamento, ai fini dell'assolvimento dell'obbligo scolastico e
formativo.
Al fine di accrescere l'attenzione, la motivazione e il coinvolgimento degli studenti e di migliorare la
comunicazione in classe, attraverso l'uso di contenuti multimediali, l’Istituto prevede, a supporto
ed integrazione della didattica, l’utilizzo delle lavagne elettroniche e il ricorso ad ambienti web di
apprendimento.
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Metodologia CLIL
Così come previsto dalla riforma Gelmini, è obbligatorio, nelle classi quinte dei tecnici,
l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera compresa nell’area di indirizzo.
L’ambiente di insegnamento-apprendimento CLIL costituisce un’esperienza didattica innovativa
che si inserisce nel quadro di raccomandazioni provenienti dalle ultime tendenze pedagogiche
europee, al fine di usare il mezzo linguistico non solo come strumento comunicativo, ma
soprattutto come mezzo di apprendimento di contenuti culturali trasversali.
L’introduzione della metodologia CLIL nelle scuole ha comportato il coinvolgimento di tutto il
sistema scolastico, quali il Dirigente Scolastico, il Collegio dei docenti, i Dipartimenti, i Consigli di
classe, il docente di disciplina non linguistica, il docente di lingua straniera.
Per una efficace introduzione della metodologia, nel nostro Istituto, sono stati individuati i docenti
di discipline di indirizzo da coinvolgere e si sta provvedendo a formare quelli che non posseggono i
requisiti previsti ( certificazione linguistica) affinché possano affrontare con competenza questa
prima esperienza di attivazione della DNL in lingua straniera.
3.4 LE VERIFICHE
Le prove di "verifica", scritte, orali e pratiche permettono di controllare, valutare e modificare
l’insegnamento-apprendimento. Costituiscono un momento importante della progettazione didattica.
perché consentono di misurare le reali prestazioni degli studenti in relazione agli obiettivi da
raggiungere. Apposite griglie, elaborate in sede dipartimentale, sono rivelative dei criteri seguiti dai
docenti nella correzione delle verifiche scritte e nella valutazione delle verifiche orali . Esse
consentono, inoltre, all’alunno di comprendere facilmente la motivazione del voto riportato.
modalità
Numero prove
Verifiche





almeno due nel
trimestre
almeno tre nel
pentamestre


Tutte le discipline potranno utilizzare in
modo equilibrato alcune prove scritte in
relazione
alle
competenze
da
accertare.
Verifiche
scritte:

Trimestre


Pentamestre


Verifiche orali
Temi, saggio breve, articolo di giornale,
relazioni analisi del testo.
problemi, quesiti a risposta
aperta, quesiti a risposta chiusa o a
scelta multipla.
esercitazioni applicative,
lavori di gruppo

almeno due nel
trimestre

Classi quinte
una prova di simulazione della terza
prova scritta
una prova di simulazione della terza
prova scritta
somministrate
agli
allievi
rispettivamente al Coordinatore di
Classe ha il compito di coordinarne le
attività.
interrogazioni
brevi
(su
argomenti o unità didattiche);
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singoli
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
almeno due nel
pentamestre




Verifiche
pratiche e
grafiche


almeno due nel
trimestre
almeno tre nel
pentamestre




interrogazioni: colloqui tesi a rilevare,
in modo graduato e progressivo e in
relazione agli obiettivi specifici, le
conoscenze
e
le
capacità
di
rielaborazione, di esposizione e di
argomentazione
interventi spontanei
controlli quotidiani delle attività e della
partecipazione.
esercitazioni applicative
progetti individuali
disegni
relazioni tecniche
Affinché le prove diventino per lo studente occasione di crescita nella conoscenza dei traguardi
raggiunti e nell’assunzione consapevole di responsabilità del proprio processo formativo, è
necessario da parte dei docenti:
 effettuare verifiche brevi e continue;
 effettuare richieste chiare ed esplicite;
 dichiarare i contenuti, i tempi, gli obiettivi e le modalità delle attività
Docenti
Scopo
delle
verifiche:
a) assumere informazioni
sul processo di
insegnamentoapprendimento in
corso, per orientarlo e
modificarlo secondo le
esigenze;
b) controllare, durante lo
svolgimento dell'attività
didattica,
l'adeguatezza dei
metodi, delle tecniche
e degli strumenti ai fini
prestabiliti;
c) accertare il
raggiungimento degli
obiettivi didattici
prefissati;
d) individuare il livello di
apprendimento;
e) attivare interventi di
sostegno, di recupero
o di approfondimento.
Studenti
a) far acquisire la consapevolezza del
suo livello di apprendimento
b) stimolare un ripensamento del lavoro
svolto
c) attivare, in caso di prestazioni
inadeguate, i correttivi idonei al
recupero con l'aiuto del docente
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3.5 VALUTAZIONE DISCIPLINARE E DELLE COMPETENZE
La valutazione fa parte integrante del processo di insegnamento/apprendimento e deve
essere intesa, quindi, come uno strumento fornito allo studente per ottimizzare la sua formazione
La valutazione scaturisce dai dati raccolti per mezzo delle verifiche e dal riconoscimento del valore
dell’esperienza scolastico-educativa maturata dagli alunni. Ciascun docente indica nel proprio
Piano di Lavoro, redatto all’inizio di ogni anno scolastico, la tipologia degli strumenti che intende
utilizzare per verificare le competenze acquisite dallo studente durante il percorso didattico. Ogni
prova scritta deve essere corredata da una griglia di valutazione concordata nelle riunioni di
dipartimento affinché tutti i Docenti possano usare parametri e metodi il più possibile omogenei.
Valutazione diagnostica:
Serve ad accertare il livello di
preparazione iniziale degli alunni
ed è la base della programmazione
disciplinare del Consiglio di Classe.
Strumenti



test
questionari e prove di ingresso
colloqui di carattere informale
Valutazione formativa
Serve a valutare il processo di
apprendimento
e
concorre
all’organizzazione e allo sviluppo
dell’azione didattica successiva,
incluse le strategie di recupero.
test, esercitazioni in classe, controllo e correzione dei
compiti assegnati e dei quaderni (appunti ed attività
svolte in classe o laboratorio),relazioni tecniche,
domande poste alla classe durante e dopo una
spiegazione nelle lezioni partecipate/interattive.
Valutazione sommativa
Accerta il livello di preparazione
con riferimento a conoscenze,
capacità/abilità e competenze sulla
base degli obiettivi stabiliti per ogni
disciplina e interessa il percorso
svolto fino al momento della
verifica.
Si utilizzano strumenti quali prove scritte non
strutturate di vario tipo, prove scritte strutturate, prove
orali e pratiche, ecc.
L’esito delle prove scritte, orali e pratiche viene
sempre comunicato all’alunno, le prime come da
regolamento entro quindici giorni, le seconde
immediatamente.
I docenti sono tenuti a rendere note le griglie o i criteri
di valutazione agli studenti.
Nel registro personale i docenti annotano non solo i
voti, ma anche le attività volte al recupero.
Il voto e la sua motivazione, possono essere visionate
dalle famiglie .
Valutazione collegiale
Il C. di C. interviene nei diversi
momenti
di
valutazione
diagnostica,
formativa
e
sommativa nelle apposite riunioni
in itinere e al termine di ogni
periodo di suddivisione dell’anno
scolastico attraverso un’analisi
globale dell’alunno sotto l’aspetto
sia formativo sia educativo..
Criteri



Raggiungimento degli obiettivi disciplinari anche
minimi, indispensabili per il passaggio alla classe
successiva;
possibilità dell'alunno di raggiungere gli obiettivi
formativi e di contenuto propri di alcune discipline
nel corso dell’anno scolastico successivo;
frequenza alle lezioni e partecipazione attiva alla
vita della scuola intesa come dialogo costruttivo
con i docenti e con il gruppo dei pari nel rispetto
delle regole e delle norme sottese al funzionamento
della scuola.
I livelli di profitto, con le relative scale di valutazione, in relazione alle conoscenze, abilità e
competenze sono riportati nella seguente tabella:
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 42
INDICATORI
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
DESCRITTORI
Acquisizione dei contenuti completa, ben strutturata ed approfondita con
capacità di operare collegamenti interdisciplinari efficaci.
Eccellente padronanza delle strumentalità di base. Utilizzo preciso e
sicuro delle procedure, degli strumenti e dei linguaggi disciplinari.
Linguaggio verbale, orale e scritto, chiaro preciso e ben articolato.
Esposizione personale valida, approfondita ed originale, arricchita da
contributi critici. Piena consapevolezza e autonomia
nell’applicazione/utilizzo di dati e concetti specifici, differenti e nuovi, con
soluzioni originali. Organizzazione accurata del proprio lavoro. Assenza
di errori.
CONOSCENZE
Acquisizione dei contenuti completa ed approfondita con capacità di
operare collegamenti interdisciplinari.
ABILITA’
Ottima padronanza delle strumentalità di base. Utilizzo sicuro delle
procedure, degli strumenti e dei linguaggi disciplinari.
Linguaggio verbale, orale e scritto, chiaro e ben articolato. Esposizione
personale valida e approfondita. Piena autonomia nell’applicazione di dati
e concetti in contesti specifici, differenti e nuovi. Organizzazione efficace
del proprio lavoro. Assenza di errori.
Buon livello di acquisizione dei contenuti con capacità di operare
collegamenti interdisciplinari.
Buona padronanza delle strumentalità di base. Utilizzo autonomo e
corretto delle procedure, degli strumenti e dei linguaggi disciplinari.
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
CONOSCENZE
ABILITA’
COMPETENZE
Sostanziale padronanza delle strumentalità di base. Discreto utilizzo delle
procedure, degli strumenti e dei linguaggi disciplinari.
10
e personale
degli obiettivi
disciplinari
Raggiungimento
sicuro e
9
completo degli
obiettivi
disciplinari
Raggiungimento
8
completo degli
obiettivi
disciplinari
7
Raggiungimento
complessivo
degli obiettivi
disciplinari
6
Raggiungimento
essenziale degli
obiettivi
disciplinari
Linguaggio verbale, orale e scritto chiaro e corretto. Esposizione
personale adeguata ma poco approfondita. Organizzazione autonoma del
proprio lavoro.
Acquisizione essenziale dei contenuti minimi con necessità di
consolidamento.
Apprendimento sufficiente delle strumentalità di base. Utilizzo meccanico
delle procedure e dei linguaggi disciplinari.
Linguaggio verbale, orale e scritto semplice, chiaro ma non del tutto
corretto. Esposizione personale accettabile. Autonomia guidata
nell’applicazione/utilizzo di dati e concetti. Organizzazione appena
autonoma del proprio lavoro.
ABILITA’
Parziale apprendimento delle strumentalità di base. Mediocre autonomia
nell’uso delle procedure, degli strumenti e dei linguaggi disciplinari.
Linguaggio verbale, orale e scritto non sempre adeguato. Esposizione
personale superficiale. Parziale difficoltà nell’applicazione di dati e
concetti. Organizzazione poco adeguata del proprio lavoro.
CONOSCENZE
Mancata acquisizione dei contenuti minimi.
ABILITA’
Scarso apprendimento delle strumentalità di base. Utilizzo imperfetto e
meccanico delle procedure e dei linguaggi disciplinari.
Linguaggio verbale, orale e scritto, povero e/o confuso, non corretto e/o
pertinente. Esposizione personale frammentaria. Mancata autonomia
nell’applicazione/utilizzo di dati e concetti. Inadeguata organizzazione del
proprio lavoro.
CONOSCENZE
sicuro, completo
Discreta acquisizione dei contenuti.
Acquisizione superficiale dei contenuti con presenza di lacune.
COMPETENZE
LIVELLO
Raggiungimento
Linguaggio verbale, orale e scritto chiaro ed appropriato. Esposizione
personale approfondita e sicura senza errori concettuali. Organizzazione
autonoma e proficua del proprio lavoro.
CONOSCENZE
COMPETENZE
VOTO
Mancata acquisizione dei contenuti minimi per impreparazione abituale
e/o scadente preparazione di base.
Raggiungimento
5
parziale degli
obiettivi
disciplinari
Mancato
raggiungimento
4
degli obiettivi
minimi
disciplinari
3/2
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Mancato
Pag. 43
ABILITA’
Mancato apprendimento delle strumentalità di base. Incapacità di
utilizzare le procedure dei linguaggi disciplinari. Atteggiamento di rifiuto
nell’apprendimento delle strumentalità di base.
raggiungimento
disciplinari per
COMPETENZE
Notevoli difficoltà nell’uso dei linguaggi. Incapacità di orientarsi anche se
guidato. Esposizione personale scadente, limitata da conoscenza molto
lacunosa o inesistente dei contenuti disciplinari, oppure conseguente
all’atteggiamento di chiusura nei confronti dell’apprendimento.
degli obiettivi
gravi lacune di
base
La valutazione delle conoscenze e dell' acquisizione delle abilità e delle competenze raggiunte
dagli alunni, perciò non è ricondotta alle sole prove finali di verifica né si basa sulla media dei
voti riportati, ma tiene conto:
 del livello di partenza
 delle potenzialità
 dell'impegno manifestato
 del grado di sicurezza nel possesso dei contenuti
 delle abilità raggiunte
 dell'esposizione chiara, coerente e pertinente
 della precisione terminologica
 della capacità di rielaborazione personale
 della capacità di orientarsi nella discussione sulle problematiche complesse.
Le valutazioni negative riportate dagli studenti durante l'anno scolastico non pregiudicano il
risultato finale purché sia chiara la loro volontà di recupero.
VOTO DI CONDOTTA
1. Ai sensi del DPR 22.06.2009 N. 122, la valutazione finale e periodica del comportamento degli
alunni è espressa in decimi . La valutazione del comportamento concorre alla determinazione dei
crediti scolastici . Per essere ammessi alla classe successiva gli alunni , in sede di scrutinio finale,
devono riportare una valutazione del comportamento non inferiore a 6 decimi .
2. Tenuto conto di quanto stabilito dal Regolamento d’Istituto e dal Patto educativo di
corresponsabilità, ai fini della valutazione della condotta viene utilizzata una specifica tabella, che
tiene conto dei seguenti indicatori:
a) frequenza e puntualità alle lezioni (assenze/ritardi tenendo conto delle relative motivazioni)
b) rispetto del Regolamento e delle norme che presiedono alla vita dell’Istituto (comportamento)
c) interesse e partecipazione all’attività didattica ed alle varie iniziative dell’Istituto
d) collaborazione con gli insegnanti ed i compagni, ruolo svolto nel gruppo classe
e) impegno nello studio (rispetto alle attitudini e ai livelli di partenza)
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
Rispetto delle regole
Rispetta scrupolosamente il
regolamento scolastico;
condotta ineccepibile sotto il
profilo didattico- disciplinare
Rispetta scrupolosamente il
regolamento scolastico
condotta ineccepibile sotto il
profilo didattico- disciplinare
Rispetta il regolamento
scolastico.
Presenta di massimo 2
provvedimenti disciplinari non
gravi
Frequenza
Puntualità
Assenze  15
gg(5 trimestre , 10
pentamestre;
escluse quelle
certificate per
malattia)
Permessi di entrata
–uscite  10 (4
trimestre,6
pentamestre)
Assenze  20
gg(7 trimestre , 13
pentamestre;
escluse quelle
certificate per
malattia)
Permessi di entrata
–uscite  15 (6
trimestre,9
pentamestre)
Assenze  25
gg(10 trimestre
+15 pentamestre;
escluse quelle
certificate per
Permessi di entrata
–uscite  20(8
trimestre,12
pentamestre)
Ritardi  4 al mese
Ritardi 3 al mese
Ritardi  3 al mese
Impegno e partecipazione
Vivamente interessato, attivo ; serio
nello svolgimento delle consegne.
E’ responsabile con i docenti ed i
compagni .
Interviene in modo appropriato e
costruttivo.
Modello positivo per la classe sia
sotto il profilo disciplinare che
didattico.
Rispetta le consegne.
Si rapporta in modo corretto con
docenti e compagni.
Interviene in modo appropriato.
Generalmente attivo nell’impegno e
nell’interesse.
Rispetta, nel complesso, le consegne.
Collabora con i compagni e i docenti
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Voto
10
9
8
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Atteggiamento vivace ma non
accompagnato da
atteggiamenti riconosciuti gravi
dal consiglio di classe.
Presenza di provvedimenti
disciplinari
Mancata osservazione del
regolamento scolastico,
presenza di provvedimenti
disciplinari e/ o sospensione
dalle lezioni inferiore a 5 gg
Grave inosservanza del
regolamento scolastico con
sospensione dalle lezioni
superiore a 15 gg (D.M. n. 5
del 16 gennaio 2009 ).
Dopo la sospensione non
mostra apprezzabili e concreti
cambiamenti nel
comportamento.
N.B.
malattia)
Assenze 30
gg(12 trimestre
+18 pentamestre;
escluse quelle
certificate per
malattia)
Assenze 30
gg(escluse quelle
certificate per
malattia)
Assenze oltre
30gg (escluse
quelle certificate
per malattia)
Numero elevato di
assenze non
giustificate
Permessi di entrata
–uscite  25(10
trimestre,15
pentamestre)
Ritardi  4 al mese
Permessi di entrata
–uscite 25
Ritardi 3 al mese
Permessi di entrata
–uscite oltre 30
(12 trimestre,18
pentamestre)
Ritardi  5 al mese
Sufficientemente interessato, Non
sempre rispettoso degli impegni e dei
tempi stabiliti per le consegne
scolastiche
7
Mediocre interesse.
Impegno discontinuo. Saltuario e
occasionale rispetto delle scadenze e
degli impegni scolastici
6
Comportamento scorretto nei
confronti dei docenti , personale
scolastico e compagni.
Irresponsabile durante i viaggi e le
attività extra scolastiche
Partecipazione passiva e impegno
discontinuo e superficiale.
5
1) L’ ammonizione personale scritta sul registro esclude l’attribuzione del 10 .
2) Per i ritardi si fa riferimento a quelli non adeguatamente motivati e giustificati.
Il consiglio di classe procede alla valutazione della condotta dopo aver definito e
deliberato i voti di profitto delle discipline del curricolo e si atterrà ai suddetti criteri; valuterà
tuttavia di volta in volta la possibilità di lievi scostamenti dalla corrispondenza voto/descrittori
sopra riportata, dandone motivazione a verbale.
CRITERI PER LE VALUTAZIONI FINALI DEGLI STUDENTI
1. Media dei voti di ammissione di tutte le discipline con cifra decimale superiore a cinque o
coincidente con l'estremo superiore della fascia;
2. Valutazione formulata dal docente di religione (o attività alternativa ovvero altre attività, ivi compreso
lo studio individuale che si sia tradotto in un arricchimento culturale o disciplinare specifico, purché
certificato e valutato dalla scuola secondo modalità deliberate dalla istituzione scolastica);
3. Assiduità alla frequenza scolastica
4. Interesse e impegno nel dialogo educativo, partecipazione attiva e responsabile;
5. Attività integrative e complementari (partecipazione attiva e qualificata in qualità di rappresentanti
nel Consiglio di Istituto, nel Consiglio di classe, nella Consulta Provinciale Studenti e nelle attività
promosse nell'ambito dei progetti)
6. Crediti formativi
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Al termine del primo biennio della scuola secondaria superiore, i consigli di classe valutano le
competenze di base di ogni studente che abbia assolto l’obbligo di istruzione.
Il modello di certificazione è strutturato in relazione agli assi culturali con riferimento alle
competenze chiave di cittadinanza di cui il Regolamento n.139 del 22/08/2007:
ASSE DEI LINGUAGGI
Lingua Italiana:
 padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti
 leggere comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo
 produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi
Lingua Straniera
 utilizzare la lingua inglese per i principali scopi comunicativi ed operativi
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Altri Linguaggi
 utilizzare gli strumenti fondamentali per una fruizione consapevole del patrimonio
artistico e letterario
 utilizzare e produrre testi multimediali
ASSE MATEMATICO

utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico,
rappresentandole anche sotto forma grafica
confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni
individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi
analizzare dati e interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche
con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di
calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico



ASSE SCIENTIFICO‐TECNOLOGICO


osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e
artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità
analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di
energia a partire dall’esperienza essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle
tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate
ASSE STORICO‐SOCIALE



comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione
diacronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il
confronto fra aree geografiche e culturali
collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della
collettività e dell’ambiente
riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel
tessuto produttivo del proprio territorio
AMMISSIONE AGLI ESAMI DI STATO
Gli studenti che, nello scrutinio finale delle classi QUINTE, conseguono una votazione non inferiore a 6
decimi in ciascuna disciplina e un voto di comportamento non inferiore a 6 sono AMMESSI ALL’ESAME
DI STATO.
Si ricorda che l’ammissione è vincolata al 1/4 di assenze del monte ore annuale.
CRITERI DI ATTRIBUZIONE DEI “CREDITI”
Credito formativo:
Concorrono al credito (D.M. 49/2000)alcune
esperienze formative e qualificate che ogni
alunno può avere maturato al di fuori della
scuola, ad esempio corsi di lingua, esperienze
lavorative, attività sportive, artistiche, impegno
sociale, purché debitamente certificate. Saranno
altresì considerate formative tutte quelle
esperienze che siano coerenti con il corso di
studi ed opportunamente documentate.
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Credito scolastico:
Il Consiglio di Classe attribuisce a ogni alunno,
degli ultimi tre anni della scuola secondaria
superiore, nello scrutinio finale, un apposito
punteggio per l'andamento degli studi,
denominato credito scolastico che terrà conto
dei seguenti elementi:
 Assiduità della frequenza scolastica;
 Interesse e impegno nella partecipazione
al dialogo educativo;
 Interesse e impegno nella partecipazione
alle attività complementari e integrative,
orientamento, stage, corsi pomeridiani;
 Rappresentanza negli organi collegiali;
 Eventuali crediti formativi.
Va precisato che danno diritto al credito le attività svolte in orario extra-scolastico o, al termine delle
quali, venga rilasciato un attestato/certificazione/diploma (Trinity, ECDL, campionati …).
Il credito verrà riconosciuto nel caso in cui gli alunni frequentino, con esito positivo, attività/progetti in
modo continuativo e certificato dai docenti referenti (attività sportive, orientamento, alternanza scuola lavoro , progetti PON…).
Il credito scolastico verrà attribuito con la seguente procedura:
Il D.M. n° 99/2009 , ravvisando la necessità di stabilire criteri uniformi per l’attribuzione della lode da
parte delle commissioni, ha predisposto la seguente tabella:
Media dei voti
III Anno
IV ANNO
V Anno
M=6
3-4
3-4
4-5
6<M≤7
4-5
4-5
5-6
7< M ≤ 8
5-6
5-6
6-7
8<M≤9
6-7
6-7
7-8
9< M ≤ 10
7-8
7-8
8-9
M rappresenta la media dei voti conseguita in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico.
In sede di scrutinio finale si assumono i seguenti criteri:
Per tutte le fasce, l'attribuzione del punteggio più alto entro la banda di oscillazione determinata dalla
media dei voti, richiederà per gli alunni delle classi terze e quarte la positività e/o la presenza di
almeno due dei seguenti elementi:
1. Media dei voti di ammissione di tutte le discipline con cifra decimale superiore a cinque o
coincidente con l'estremo superiore della fascia;
2. Valutazione formulata dal docente di religione (o attività alternativa ovvero altre attività, ivi
compreso lo studio individuale che si sia tradotto in un arricchimento culturale o disciplinare
specifico, purché certificato e valutato dalla scuola secondo modalità deliberate dalla
istituzione scolastica);
3. Assiduità alla frequenza scolastica
4. Interesse e impegno nel dialogo educativo, partecipazione attiva e responsabile;
5. Attività integrative e complementari (partecipazione attiva e qualificata in qualità di
rappresentanti nel Consiglio di Istituto, nel Consiglio di classe, nella Consulta Provinciale
Studenti e nelle attività promosse nell'ambito dei progetti);
6. Crediti formativi.
Per gli alunni che, in sede di scrutinio finale, abbiano riportato la sospensione del giudizio,
l’attribuzione del credito sarà effettuata nello scrutinio dopo il superamento del debito, assegnando la
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fascia alta del credito solo agli alunni che avranno riportato una media dei voti di ammissione di tutte
le discipline con cifra decimale superiore a cinque o coincidente con l'estremo superiore della fascia.
• CLASSI QUINTE
Il Consiglio di classe assegna la fascia alta del credito solo agli alunni che avranno riportato una
media dei voti di ammissione di tutte le discipline con cifra decimale superiore a cinque o coincidente
con l'estremo superiore della fascia.
In caso di media dei voti assegnati inferiore alla metà della banda di oscillazione prevista ( ad
esempio nella fascia fra 6 e 7, una media inferiore a 6,5) il Consiglio di classe assegna il massimo
punteggio previsto dalla banda di oscillazione di appartenenza se, e soltanto se, sussistono tutti i
requisiti sotto elencati:
1. Assiduità nella frequenza (assenze non superiori a 30 giorni di lezioni nell’a.s.);
2. Valutazione formulata dal docente di religione (o attività alternativa ovvero altre attività, ivi
compreso lo studio individuale che si sia tradotto in un arricchimento culturale o disciplinare
specifico, purché certificato e valutato dalla scuola secondo modalità deliberate dalla istituzione
scolastica); Impegno, interesse e partecipazione al dialogo educativo;
3. Credito formativo attribuibile secondo quanto previsto dalla normativa vigente e/o partecipazione
ad almeno una attività extracurriculare del PON o del POF
In assenza di uno, e non più di uno, dei suddetti requisiti, il Consiglio di classe, a sua
discrezione,
ha facoltà di attribuire comunque il massimo punteggio previsto in considerazione dell’alto livello di
socializzazione e di un lodevole comportamento per assiduità di frequenza partecipazione attiva al
dialogo educativo e alle iniziative promosse dall’Istituto, oppure di eventi comprovati (malattie), che
avessero impedito allo studente di ottenere il requisito di frequenza richiesto.
Le certificazioni comprovanti attività lavorative devono indicare l’ente a cui sono stati versati i contributi
di assistenza ovvero, le disposizioni normative che escludano l’obbligo dell’adempimento contributivo.
I criteri di valutazione delle esperienze precedentemente citate devono tener conto della rilevanza
qualitativa delle esperienze, anche con riguardo a quelle relative alla formazione personale, civile e
sociale dei candidati. La documentazione relativa all’esperienza che dà luogo ai crediti formativi deve
comprendere in ogni caso una attestazione proveniente dagli enti, associazioni, istituzioni presso i
quali il candidato ha realizzato l’esperienza e contenente una sintetica descrizione dell’esperienza .
Il Collegio, nell’attribuzione del credito, tiene conto di :
1. partecipazione a concorsi riguardanti le discipline di studio, con esito positivo;
2. partecipazione a progetti previsti nel POF con durata di almeno 10 ore;
3. partecipazione a progetti PON con durata di almeno 15 ore;
4. attività sportiva agonistica svolta all’interno di un’organizzazione ufficialmente riconosciuta o
affiliata ad una Federazione Nazionale;
5. corsi di Informatica;
6. attività di volontariato presso Associazioni registrate dalle Regioni o riconosciute a livello nazionale
per almeno 40 ore svolte nel corso di un anno;
7. corsi di lingua straniera;
8. Olimpiadi della Matematica, Olimpiadi della Fisica, Olimpiadi della multimedialità ….
9. partecipazione attiva e qualificata in qualità di rappresentanti nel C.d.I., nei C.d.C., nella C.P.S
10. esperienze di Stage lavorativo certificato pari ad almeno 25 ore.
La documentazione per l’assegnazione del credito formativo dovrà pervenire entro il 15 maggio al
docente coordinatore di classe.
RISULTATI FINALI
Ammissione alla classe successiva
Giudizio sospeso
Lo studente viene ammesso alla classe
successiva se riporta valutazioni sufficienti in
tutte le discipline
Lo studente avrà il giudizio di ammissione
sospeso se presenta valutazioni insufficienti
in una o più discipline laddove il consiglio
ritenga le lacune recuperabili.
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Non ammissione alla classe successiva
Lo studente non sarà ammesso alla classe
successiva se presenta un quadro di
insufficienze gravi e diffuse , o lacune che il
consiglio di classe ritenga non recuperabili.
Non sarà ammesso alla classe successiva,
altresì, l’alunno che avendo superato ¼ di
assenze del monte ore annuale, non potrà
essere scrutinato.
Alla valutazione negativa concorrono altresì i seguenti elementi:
 grave mancanza di impegno in relazione ad alcune discipline tale da impedire il
raggiungimento degli obiettivi propri delle discipline stesse;
 voto di condotta insufficiente
3.6 VALUTAZIONE ESTERNA
Altro aspetto importante della valutazione è la rilevazione da parte di Istituti esterni alla singola scuola
del raggiungimento di standard di apprendimento definiti a livello nazionale.
All’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema Educativo di Istruzione e Formazione (INVALSI)
spetta il compito di predisporre strumenti per la rilevazione dei livelli di preparazione e di
raggiungimento degli obiettivi e delle competenze previsti dal Curricolo Nazionale.
L’ INVALSI procede alla Valutazione della qualità complessiva dell'offerta formativa dell'Istituto e
alla Valutazione delle conoscenze e delle abilità degli studenti in diversi momenti del percorso di
studi.
La rilevazione degli apprendimenti in italiano e matematica (somministrazione mese di maggio)
PROVE OCSE-PISA riguarda le classi seconde del biennio.
La correzione delle prove è affidata a docenti della scuola, che ne riportano gli esiti su fogli risposta,
mentre gli elaborati rimangono a disposizione dell’Istituto per tutte le ulteriori analisi e riflessioni.
Alle singole Istituzioni Scolastiche viene restituito un rapporto sui risultati degli apprendimenti, in forma
strettamente riservata, pertanto, il Collegio dei Docenti e il Gruppo di miglioramento hanno a
disposizione ulteriori dati per la valutazione periodica dell’efficacia dell’azione didattica e per formulare
proposte per il miglioramento dell’attività scolastica.
3.7 IL RECUPERO
Le attività di recupero costituiscono parte integrante dell’ offerta formativa della scuola, tale aspetto è l’
obiettivo prioritario espresso anche nel RAV, in quanto basilare per il raggiungimento di un più elevato
grado di successo scolastico e formativo. Il recupero mira a far acquisire agli studenti le conoscenze
e le competenze previste dagli ordinamenti e dai curricoli.
Ogni docente, infatti, svolge e registra, nel corso dell’ ordinaria attività di insegnamento, attività
di rinforzo, di ripetizione e di recupero.
Gli interventi di recupero hanno lo scopo di aiutare e sostenere lo studente nel colmare le lacune della
sua preparazione ma non possono e non devono sostituirsi al lavoro dell’allievo, pertanto è
indispensabile la collaborazione da parte delle famiglie che devono spingere lo studente ad impegnarsi
con regolarità in tutte le attività proposte anche attraverso un’adeguata rielaborazione a casa.
Per ottenere una efficace azione di recupero è necessario:
 agire sulla motivazione dello studente
 guidare lo studente nell’acquisizione di un proficuo metodo di studio
 aiutare lo studente nell’individuare e nel colmare le lacune pregresse che condizionano gli
apprendimenti successivi.
Il Collegio dei Docenti, alla luce della normativa in merito al recupero dei debiti formativi (D.M.
80/07 e O.M. 92/07), ha individuato come linee guida le seguenti responsabilità:
 responsabilità del Consiglio di Classe nell’individuare le azioni (tra quelle previste nel POF)
più efficaci per recuperare le insufficienze
 responsabilità del singolo docente nell’agevolare il recupero delle insufficienze
 responsabilità delle famiglie nel collaborare con la scuola per il recupero delle insufficienze
 responsabilità dello studente nel recuperare le insufficienze
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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Tipologie Interventi didattico-educativi di recupero
Recupero autonomo
Riservato agli studenti giudicati in grado di raggiungere
autonomamente gli obiettivi minimi disciplinari, a motivo
della scarsa gravità e/o diffusione delle carenze rilevate,
specie se attribuibili a un inadeguato impegno nello
studio personale.
Il docente deve definire per ciascuno studente un
percorso di attività, comprensivo di consegne di lavoro,
prescrizione di esercitazioni, materiali di supporto e ogni
altra indicazione utile.
Il ricorso alla modalità dello studio individuale autonomo
è scelta prioritaria nei casi in cui le difficoltà riscontrate
siano da imputare palesemente a impegno personale
assente o fortemente inadeguato
Attività guidate
Attività guidate dall'insegnante e svolte autonomamente
dagli alunni a casa o a scuola, oltre il normale orario delle
lezioni. Il docente
fornisce all’allievo indicazioni e
materiali didattici utili per organizzare il lavoro di recupero
delle lacune riscontrate. L’attività sarà svolta
individualmente o in gruppi, sotto forma di compiti,
esercizi, ricerche, approfondimenti.
Recupero in itinere in orario
curriculare.
Il docente del Consiglio di classe svolge l’attività di
recupero dell’alunno in orario curricolare.
E’ modalità opportuna qualora le difficoltà incontrate da
un numero significativo di studenti consentano
l’articolazione dei medesimi in gruppi omogenei di livello.
Il docente deve predisporre attività differenziate per tutti
gli studenti, prevedendo, per quelli che non sono
interessati alla dimensione del recupero, attività con
finalità di consolidamento e approfondimento.
Può essere realizzato adottando strategie di
apprendimento cooperativo, anche affidando funzioni di
supporto o di tutoring agli studenti che hanno raggiunto
buoni livelli di competenza.
Recupero in
prolungamento
curriculare
Pausa didattica
itinere con
dell’orario
a. Il servizio consiste in interventi per gruppi anche di classi
parallele, da effettuarsi alla sesta ora di lezione, cioè
prolungando di un’ora l’orario scolastico giornaliero. È
offerto agli studenti che presentano lacune circoscritte su
specifiche tematiche indicate dai docenti. Hanno funzione
sia di recupero sia, soprattutto, di sostegno, dunque di
prevenzione delle difficoltà.
L’attività è destinata agli studenti per i quali non sia
possibile prevedere l’organizzazione di corsi di recupero
pomeridiano.
Il C.d.D. può deliberare l’ uso della quota del 20% del
monte orario annuale complessivo per effettuare una
pausa alle normali attività curricolari, pari a due
settimane, da dedicare ad azioni di recupero relative ad
argomenti del primo quadrimestre. Comporta la
sospensione transitoria dell’attività curricolare ordinaria,
per sviluppare nuovamente, utilizzando le metodologie
più appropriate, i segmenti curricolari nei quali si sono
evidenziate le lacune.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 50
Il lavoro può essere organizzato sia come lezione frontale
sia come lavoro di gruppo condotto anche dagli studenti
più capaci.
Non può comportare variazioni dell’orario ordinario delle
lezioni.
Sportello didattico
Corsi di recupero pomeridiani
Il recupero
al termine
dell’anno scolastico in caso di
“sospensione del giudizio”
Il servizio di “sportello didattico” è attivato su richiesta di
gruppi o di singoli allievi per recuperare rapidamente
deficit su un unico argomento o su brevi segmenti di
programma. Hanno funzione sia di recupero sia,
soprattutto, di sostegno, dunque di prevenzione delle
difficoltà. anche in preparazione di verifiche orali e scritte.
L’attività di sportello è destinata anche agli studenti per i
quali non sia possibile prevedere l’organizzazione di corsi
di recupero pomeridiano.
Il C.d.C. stabilisce le materie per classe e per studente.
Ogni studente potrà quindi frequentare uno o più corsi
di recupero che durano di norma 15 ore ciascuno.
Vengono attivati dopo il primo scrutinio.
La frequenza è obbligatoria, salvo dichiarazione della
famiglia. E’ il Coordinatore di Classe che informa la
famiglia.
Al termine del corso segue una verifica scritta sul lavoro
svolto, non assimilabile a quelle svolte normalmente.
Numero minimo di partecipanti: Quindici
Per gli studenti che, sulla base degli esiti finali riportino
dei debiti. I corsi saranno attivati secondo le risorse
finanziarie disponibili per tutte le materie.
La durata è di norma di 15 ore ciascuno, la frequenza è
obbligatoria,
salvo
dichiarazione
della
famiglia.
L’organizzazione dei corsi segue la pianificazione
dell’Istituto. La comunicazione alle famiglie avviene per
iscritto nel rispetto della vigente normativa.
Numero minimo di partecipanti: Quindici
3.8 APPROFONDIMENTO – ECCELLENZA
Ogni macro area di intervento dell’offerta formativa prevede un percorso di cura delle eccellenze al fine
di educare, formare e istruire gli alunni anche nella scoperta e realizzazione di loro significative attitudini
e inclinazioni attraverso varie opportunità: dalle attività di coaching e tutoring in classe, alle possibilità di
intervento in qualità di peer su gruppi di studenti o classi, dalla partecipazione ai contest nazionali o
locali periodicamente indetti per specifici settori (Olimpiadi di fisica, Olimpiadi di matematica, Campionati
sportivi…), agli esami per la certificazione internazionale nelle lingue straniere (Trinity) e delle
certificazioni informatiche ( EIPASS, CISCO…), dalle collaborazioni con la Dirigenza per
l’organizzazione dei seminari e dei laboratori studenteschi (eventi particolari, assemblee di istituto…),
alle interazioni dirette con figure di rilievo (Incontro con l’autore).
L’istituto, inoltre, sostiene apertamente la gratificazione degli studenti particolarmente meritevoli offrendo
loro la possibilità di partecipare alle selezioni per gli stage o ad altre iniziative come il soggiorno in
Inghilterra.
In speciali occasioni, infine, come ad esempio la consegna dei diplomi, l’accoglienza dei nuovi iscritti o
anniversari e celebrazioni, gli alunni meritevoli partecipano per socializzare la loro esperienza e
collaborare con lo staff e la Dirigenza alla promozione e al sostegno delle attività dell’istituto più
significative e incisive per il loro percorso formativo.
Progetti particolarmente rivolti alla cura delle eccellenze in diversi settori:
 Stage in aziende del territorio
 Certificazioni linguistiche e informatiche
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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





Campionati sportivi
Olimpiadi di matematica
Olimpiadi di fisica
concorsi ed esperienze proposte in collaborazione con enti esterni, associazioni culturali
progetti in rete o bandi
mobilità agevolata tramite partenariati europei
3.9 DISPERSIONE SCOLASTICA
Il nostro Istituto riserva una grande attenzione a tutte le iniziative che concorrono a combattere il
fenomeno della dispersione scolastica e a promuovere il successo formativo di tutti gli alunni e le alunne.
A tale scopo si considera di particolare rilevanza la realizzazione delle seguenti attività:
 regolare monitoraggio delle assenze, dei ritardi e delle uscite anticipate attraverso il registro
elettronico, che vengono comunicati alle famiglie, anche tramite i coordinatori di classe;
 corsi o sportelli di didattica breve per il recupero delle lacune accumulate negli specifici ambiti
disciplinari e di supporto al metodo di studio da svolgersi in orario antimeridiano e/o pomeridiano;
 un servizio di ri/orientamento scolastico in osservanza alla normativa vigente sull’obbligo
formativo;
 progetti extra curricolari
 uno sportello di ascolto psicologico per colloqui individuali su appuntamento con la psicologa in
sede, con adesione volontaria dell’alunno, previa autorizzazione dei genitori;
 un maggiore coinvolgimento degli allievi nelle attività sportive;
 creazione di patti formativi differenziati concordati con le famiglie;
 un servizio di comunicazione con le famiglie attraverso i coordinatori di classe, i docenti con
funzione strumentale di supporto agli alunni per la gestione delle situazioni multiproblematiche e
il dirigente scolastico.
 raccordi con altre scuole.
Le attività previste contro la dispersione e l’insuccesso scolastico includono collaborazioni con
cooperative educative, fondazioni, Provincia, esperti e associazioni, oltre ai progetti che il MIUR di anno
in anno propone sul tema della lotta alla dispersione scolastica attraverso bandi specifici.
L’Istituto partecipa inoltre alle verifiche in itinere previste dal MIUR e ai monitoraggi nazionali , ad
esempio le prove Invalsi sui risultati di apprendimento degli alunni e sulle attività di contrasto alla
dispersione scolastica. I momenti di monitoraggio e verifica finale sono regolarmente inclusi negli incontri
del Collegio Docenti e del Nucleo di autovalutazione dell’Istituto.
3.10 SERVIZI DI SUPPORTO ALLA DIDATTICA
Aggiornamento e formazione dei docenti
La formazione costituisce una leva strategica fondamentale per lo sviluppo professionale del
personale, per il necessario sostegno agli obiettivi di cambiamento, per un’efficace politica di
consolidamento e potenziamento del sistema. Risulta direttamente utile alla crescita e alla
riqualificazione personale e indirettamente contribuisce ad innalzare il livello dell’offerta formativa della
scuola.
Poiché i requisiti di competenza sono pertanto fondamentali per qualsiasi soggetto coinvolto
nell’operatività del servizio, allo scopo di perseguire un costante miglioramento, la scuola fornisce
strumenti, risorse e opportunità che garantiscano la formazione in servizio.
L’Istituto allo scopo di assicurare al proprio personale, per tutti i ruoli previsti, un’offerta formativa ampia
e altamente qualificante :
 aderisce ai laboratori di RICERCA-AZIONE attivati dal POLO QUALITÀ DI NAPOLI.
 aderisce ai corsi di formazione organizzati dal Polo Qualità di Napoli
 promuove e partecipa fin dalla fase progettuale a iniziative di aggiornamento in rete con
altri istituti scolastici.
 promuove iniziative specifiche, anche attraverso l’utilizzo di fondi interni o Fondi Sociali
Europei
All’istituzione scolastica singola, in rete o consorziata, compete infatti la programmazione delle
iniziative di formazione, fermo restando la possibilità dell’autoaggiornamento.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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Registro on line
A partire da quest’anno l’istituto in ottemperanza con le indicazioni ministeriali utilizza il registro online
per la gestione del registro di classe e personale dei docenti.
Nel registro online vengono inseriti tutti i dati relativi alla frequenza, alle lezioni ,alle valutazioni, ma può
essere utilizzato per l’inserimento di documentazioni di supporto all’attività didattica, poiché ogni
docente può allegare dei file.
Sito web
Il sito web www.itfalco.it costituisce lo strumento privilegiato per la comunicazione all’interno della
comunità scolastica, ma è anche un canale importante per far conoscere sul territorio le attività svolte
dall’istituto. Esso:
 rende l'Istituto visibile nel mondo Internet
 permette l'accesso alle risorse informative dell'istituto da parte degli utenti (famiglie,
studenti, docenti, personale ATA, etc.)
 permette l'utilizzo del sito nella normale attività didattica, anche da parte di docenti senza
specifiche competenze informatiche;
 innova la didattica rendendola dinamica coinvolgendo alunni e docenti in un ambito di
"cooperative learning".
La rete d’Istituto
La realtà scolastica, spesso non confrontabile con quella di altri sistemi o realtà di servizi,
evidenzia quotidianamente una serie di problematiche legate al trattamento delle informazioni,
riassumibili in:
 necessità di accesso alle informazioni;
 necessità di condivisione di strumenti di lavoro per la didattica e per il lavoro
amministrativo e di gestione del sistema nel suo complesso;
 definizione delle classi di utenza e dei loro diritti di accesso alle informazioni;
 necessità di dare autonomia a tutte quelle funzioni, interne all’organizzazione, di
produzione delle informazioni e di divulgazione delle stesse;
 sicurezza ed integrità delle informazioni;
 accesso alle informazioni relative agli studenti (assenze, voti, date di colloqui, ecc.) da parte
delle famiglie.
La soluzione alle problematiche sopra elencate è stata la realizzazione di una Rete d'Istituto che
rappresenta il perno di un deciso processo di innovazione e miglioramento gestionale dell'intero
Istituto.
La Rete d’Istituto collega tra loro Aule didattiche, Laboratori, Locali speciali ecc..
La Segreteria didattica e amministrativa si avvale, per morivi di sicurezza, di una propria rete
autonoma.
Le LIM
Al fine di soddisfare l’esigenza di fruizione delle nuove tecnologie multimediali nell’ambito didattico,
estensibili a tutte le discipline per accrescere l'attenzione, la motivazione e il coinvolgimento degli
studenti e per migliorare la comunicazione in classe, nell’istituto, in tutte le aule, sono state istallate
le LIM. Acquistate grazie al Finanziamento FESR Obiettivo A Azione 2. Bando 1062105/07/2012 - FESR (Laboratori ed agenda digitale).
Le attrezzature
L’Istituto dispone altresì di strumenti per la riproduzione di documenti cartacei e non, proiettori,
lavagne luminose, riproduttori di audiocassette e videocassette, collegamenti in rete tra i laboratori,
collegamento veloce ad Internet, postazioni multimediali.
3.11 CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Al fine di consentire l’acquisizione dei saperi e delle competenze per il pieno sviluppo della persona
in tutte le sue dimensioni, per l’esercizio dei diritti di cittadinanza, per favorire il successo formativo
e prevenire e contrastare la dispersione scolastica, il Decreto n. 139 del 22 Agosto 2007
(Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione) ha individuato,
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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infatti, le otto competenze chiave di cittadinanza che ogni cittadino dovrebbe possedere dopo
aver assolto il dovere all'istruzione.
Tali competenze sono in linea con le competenze chiave individuate dall'Unione Europea, vale a
dire quelle competenze "di cui tutti hanno bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la
cittadinanza attiva, l'inclusione sociale e l'occupazione" (Raccomandazione del Parlamento Europeo
e del Consiglio "Relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente", 2006) che
dovrebbero essere acquisite durante il percorso dell'istruzione e fare da base al proseguimento
dell'apprendimento nel quadro dell'educazione e della formazione permanente.
LE COMPETENZE DI BASE DEGLI ASSI CULTURALI
Le otto competenze chiave di cittadinanza, declinate nei quattro assi culturali, sono necessarie
per la costruzione e il pieno sviluppo della persona e per impostare e vivere corrette e
significative relazioni con gli altri; lo scopo finale è quello di aiutare a sviluppare una positiva
interazione con la realtà naturale e sociale.
È compito specifico della scuola, perciò, attraverso la disciplina Cittadinanza e Costituzione (con un
monte ore annuo di 33 ore e voto distinto), promuovere quegli interventi educativi capaci di far sì che
le capacità personali di ogni alunno/studente si traducano nelle otto competenze chiave di
cittadinanza previste a conclusione dell’obbligo di istruzione. Le competenze chiave sono quelle di
cui ogni persona ha bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva,
l’inclusione sociale e l’occupazione.
Tale disciplina è inserita nel curricolo locale della nostra scuola, ed è destinata a tutte le classi e
ripartita in maniera trasversale tra tutti gli assi culturali nell’ambito del monte ore annuo di lezione, al
fine di favorire la collaborazione all’interno dei Consigli di classe e trovare intese sugli obiettivi di
apprendimento relativi a quest’ area di concetti e di competenze.
La finalità primaria è quella di educare alla democrazia, alla legalità, alla cittadinanza attiva e di
produrre una graduale ma solida presa di coscienza dei principi e delle regole che sono alla base
della convivenza civile.
In particolare nell’ambito dell’asse linguistico vengono affrontate le tematiche relative alla
Costituzione, ai diritti ed alla cittadinanza attiva, mentre nell’ambito scientifico o tecnologico ed in
quello matematico viene curata l’educazione alla salute ed alla sicurezza.
NUCLEI TEMATICI ED OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
Le competenze insite nell’insegnamento di Cittadinanza e Costituzione sono quelle di una
cittadinanza agita, allo scopo di promuovere nelle giovani generazioni l’impegno in prima persona
per il benessere proprio e altrui .
Le attività proposte si differenziano , in ordine ai contenuti ed agli obiettivi , in relazione agli anni di
corso, anche al fine di favorire e promuovere il più possibile l’ interazione dell’insegnamento con il
curricolo della scuola.
Riguardano, comunque, l’acquisizione di competenze interpersonali, interculturali, sociali e civiche,
che consentano la partecipazione consapevole e responsabile alla vita sociale e lavorativa .
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
PRIMO BIENNIO
Uguaglianze e differenze,
relativamente ai concetti di uomo,
individuo, soggetto e persona umana
Il sistema di diritti e valori contenuto
nella Costituzione
COMPETENZE PRIMO BIENNIO
Identificare i diritti umani nella cultura, nella storia
dell’umanità e negli ordinamenti giuridici nazionali
e internazionali, cogliendo come nel tempo e nello
spazio si sia evoluta la capacità di riconoscerli e
tutelarli
Riconoscere le premesse storiche, i caratteri, i
principi fondamentali della Costituzione della
Repubblica Italiana e della Carta dei diritti
fondamentali dell’Unione europea sviluppare
disponibilità al l’impegno interculturale, agendo
comportamenti
basati
sul
rispetto
e
sull’accettazione delle differenze, nonché sul rifiuto
di ogni forma di discriminazione su base etnica e
religiosa
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Il ruolo dello Stato nell’ordinamento e
nella funzionalità della Repubblica
Il processo di formazione, di
emanazione e di perfezione delle leggi
ordinarie, dei decreti legge, dei
regolamenti
Il Regolamento d’istituto
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
SECONDO BIENNIO E QUINTO
ANNO
I diritti dell’uomo, del cittadino e del
lavoratore in Italia, nella Ue e nel
diritto internazionale
Le normativa sulla sicurezza sul luogo
di lavoro a tutela del lavoratore
Le libertà personali e le libertà sociali
nel testo costituzionale
Il diritto di riunione, di associazione, la
libertà di opinione , con particolare
riferimento alle assemblee
studentesche
Comprendere l’equilibrio tra i poteri dello Stato e le
funzioni degli organi .
Dimostrare piena e matura consapevolezza circa la
necessità di comportamenti corretti nel campo
della sicurezza per la tutela della incolumità propria
e altrui, del codice della strada e della salute fisica
e mentale di ogni cittadino
Praticare i diritti e i doveri degli studenti secondo la
normativa vigente, contribuendo alla realizzazione
della democrazia nella scuola e nelle relazioni tra
scuola, famiglia e società; analizzare, discutere e
condividere lo Statuto dei diritti e dei doveri delle
studentesse e degli studenti; promuovere la
conoscenza dei Regolamenti di istituto come
momento di cittadinanza partecipata, collaborando
alla loro redazione o al loro miglioramento e
individuando le pratiche e le iniziative necessarie a
questi scopi.
COMPETENZE SECONDO BIENNIO E QUINTO
ANNO
Riconoscere il valore etico e civile delle leggi,
nonché le modalità con cui tale valore è tutelato
nel processo nazionale e internazionale che le crea
e le introduce negli ordinamenti giuridici;
valutare le conseguenze personali e sociali di
comportamenti incoerenti con questi principi;
identificare stereotipi, pregiudizi etnici, sociali e
culturali presenti nei propri e negli altrui
atteggiamenti e comportamenti, nei mass media e
in testi di studio e ricerca;
riuscire ad identificare situazioni problematiche che
ostacolano i processi dell’integrazione nazionale e
dell’integrazione europea;
individuare come i nuclei portanti della cultura
economica (impresa, mercato, finanza pubblica,
debito pubblico, spesa sociale, globalizzazione,
stabilità della moneta ed equità nel rapporto fra i
paesi e le generazioni) intervengono a qualificare
le politiche economiche nazionali e internazionali;
Riconoscere in fatti e situazioni concrete i modi con
cui il diritto al lavoro e alla libertà di impresa sono
espressione della dignità della persona e delle
formazioni sociali all’interno delle quali sviluppa la
propria personalità.
Conoscere i processi migratori, identificarne le
cause, valutarne le conseguenze personali, sociali,
culturali ed economiche, mantenendo fisso il
principio della pari dignità di ogni persona, delle
regole di cittadinanza nazionale, europea e
internazionale e del valore individuale e sociale
dell’integrazione
Riconoscere il valore della libertà di pensiero, di
espressione, di religione e delle altre libertà
individuali e sociali nelle società storiche e politiche
contemporanee;
impegnarsi
attivamente
nelle
forme
di
rappresentanza previste (di classe, di istituto, nella
Consulta provinciale degli
studenti, nelle
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Associazioni studentesche); partecipare ai lavori
dei Forum regionali e nazionali delle Associazioni
studentesche; impegnarsi e partecipare ai lavori e
alle iniziative della Consulta provinciale degli
studenti.
STRATEGIE ORGANIZZATIVE E METODOLOGIE DIDATTICHE
Al fine di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento-apprendimento, l’azione didattica è
improntata sui criteri metodologici più idonei
al raggiungimento degli obiettivi prefissati e
soprattutto al raggiungimento delle competenze trasversali e di Cittadinanza.
Tutti i docenti del Consiglio di classe ricercano e valorizzano le metodologie e le forme di relazione
che maggiormente favoriscono la partecipazione e il coinvolgimento degli alunni, la percezione di
star bene a scuola, la consapevolezza di essere in una comunità che accoglie, che mette in pratica
le regole del vivere civile e sociale, che dialoga con le istituzioni e con la società civile organizzata.
Occorre promuovere un continuo e costante collegamento tra quanto discusso in classe e quanto
vissuto quotidianamente nella propria esperienza di vita.
In tal senso si privilegiano metodologie tali da:
 valorizzare la partecipazione studentesca, che rappresenta uno strumento significativo di
coinvolgimento e di aggregazione partecipe e responsabile dei giovani nei percorsi di
educazione e di crescita personale e comunitaria;
 favorire l’apprendimento collaborativo;
 promuovere la discussione ed il confronto in ordine a casi reali in cui si vedono applicati o
negati i diritti sanciti dalla Costituzione, anche in relazione ad atti di bullismo, di delinquenza,
di applicazione della normativa in tema di sicurezza sul lavoro, di immigrazione
 promuovere attività di educazione alla salute come assunzione del rispetto di se stessi e degli
altri e di educazione stradale come educazione al la responsabilità nelle proprie scelte e nelle
proprie azioni.
Sono privilegiati, in tal modo ,il metodo della ricerca-azione , dell’analisi e soluzione di problemi, e
del lavoro di gruppo non necessariamente limitato a gruppi della stessa classe; questi metodi ,
infatti, appaiono più consoni per realizzare la flessibilità degli obiettivi e dei percorsi formativi e
l’interazione tra le varie discipline
Per stimolare la motivazione e la partecipazione attiva degli alunni particolare attenzione viene
riservata ad una didattica laboratoriale , incentrata sul lavoro per progetto, nel quale l’allievo possa
sperimentare le proprie capacità progettuali, organizzative e di risoluzione dei problemi, mettendosi in
relazione con gli altri componenti del gruppo in un ‘ottica di apprendimento cooperativo.
MODALITÀ E TEMPI DI REALIZZAZIONE
L’articolazione temporale
interessa l’intero anno scolastico. All’inizio dell’anno scolastico la
programmazione dei dipartimenti d’area e, successivamente, quella dei consigli di classe dettagliano,
all’interno delle tematiche su esposte, i tempi e le modalità di svolgimento , le attività concrete nelle
quali saranno impegnate le singole classi ed, all’interno delle classi, singoli alunni o gruppi di alunni a
seconda delle esigenze rilevate in seguito ad una analisi della situazione in ingresso. I tempi
potranno, dunque,
prevedere
un’articolazione
oraria di un’ora a settimana oppure la
concentrazione del monte ore in due periodi al primo trimestre e/o al pentamestre. All’interno del
consiglio di classe saranno concordati l’impegno orario ed il nucleo tematico che ogni docente
dedicherà all’insegnamento in oggetto.
VALUTAZIONE DEI RISULTATI
Il voto sarà attribuito collegialmente da parte dell’intero consiglio di classe in relazione all’impegno
(intensità e continuità), all’attenzione e concentrazione, all’organizzazione (relativa al metodo di
studio), alla responsabilità e al senso critico. Esso concorrerà alla media finale dei risultati.
In particolare va osservato il comportamento degli alunni, in interazione con i coetanei e con gli
adulti in ambiente scolastico e la capacità di operare scelte ed assumere decisioni autonome agendo
responsabilmente.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
Il 6 Marzo 2013 il MIUR ha pubblicato la circolare n. 8 contenente le indicazioni operative per
l’applicazione della Direttiva Ministeriale del 27/12/2012 sui bisogni educativi speciali e
sull’organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica.
La Direttiva delinea la strategia per realizzare il diritto all’apprendimento degli alunni in situazione di
difficoltà, estendendo il campo di intervento non solo agli alunni con Disturbi Specifici di
Apprendimento (DSA), già previsto dalla L. n. 170/11, ma anche all’intera area dei Bisogni Educativi
Speciali (BES), comprendente disabilità, DSA e/o disturbi evolutivi specifici, svantaggio linguistico,
sociale e culturale.
Essa estende a tutti gli allievi in difficoltà il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento,
richiamandosi ai principi della L. n. 53/03. Fermo restando l’obbligo di certificazione per le situazioni di
disabilità e di diagnosi per i DSA, è compito del Consiglio di classe o del team dei docenti indicare in
quali altri casi sia necessaria l’adozione di una personalizzazione della didattica e/o di misure
compensative o dispensative, nella presa in carico globale ed inclusiva di tutti gli alunni.
L’introduzione del termine BES in tutta la rete scolastica italiana vuole stimolare, quindi, le istituzioni
scolastiche ad attuare una lettura più ampia e, quindi più equa e più inclusiva, non solo delle
disabilità certificate , ma anche dei DSA e delle varie forme di svantaggio e disagio.
Una lettura dei bisogni che dovrà passo dopo passo diventare più competente nella sua autonomia,
anche grazie a forme sempre più qualificate di collaborazione con gli Enti territoriali e con le famiglie.
Ciò richiede una grande responsabilità dei Consigli di classe e delle Istituzioni scolastiche. Dovranno
essere, pertanto, approntati dei Piani di intervento complessivo delle strategie di integrazione e
inclusione ed operate delle scelte organizzative e gestionali che prevedano: la collaborazione tra
l’istituzione scolastica, le famiglie, le associazioni e gli Enti territoriali; le modalità e i tempi di
intervento.
Disturbi specifici
CLASSE
Alunni con
deficit (L. 104)
dell’apprendimento
Alunni stranieri
(diverse culture.
Diversa lingua)
Alunni con
disturbi evolutivi
specifici)
Alunni con
svantaggio
socio culturale
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Attori principali per l’inclusione, quindi, sono:
FAMIGLIA
GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE
CONSIGLI DI CLASSE




Osservare la classe nelle sue dinamiche di
funzionamento
Documentare le caratteristiche
Definire una programmazione didatticopedagogica globale, creativa e propositiva
che tenga conto di tutti gli studenti e delle
risorse umane , materiali e metodologiche
presenti e realisticamente attivabili
Favorire l’apporto di risorse aggiuntive
Rilevazione dei BES
Raccolta e documentazione degli interventi
didattico-educativi posti in essere
Focus e confronto sui casi ,consulenza e
supporto ai colleghi sulle strategie da adottare
DOCENTE REFERENTE
Questo Istituto ha visto, già negli ultimi anni, un sensibile incremento di iscrizioni di alunni con bisogni
educativi speciali e ha maturato una consolidata esperienza per quanto concerne l'integrazione di
questi allievi che necessitano di percorsi di apprendimento individualizzato. Nella progettazione di tali
percorsi si è considerato essenziale:
 Sviluppare le capacità comunicative e di relazione con adulti e coetanei
 Far acquisire consapevolezza della propria identità, delle potenzialità e dei limiti delle proprie
risorse
 Promuovere la ricerca di un ruolo sociale e professionale anche attraverso mirate azioni di
orientamento
 Far acquisire competenze nell'utilizzo degli strumenti tecnologici
 Favorire lo sviluppo di abilità e competenze di tipo non solo scolastico, ma anche
extrascolastico legate al potenziamento dell'autonomia sia individuale che sociale
Da tempo, pertanto, il nostro Istituto ha predisposto, per questi allievi, un protocollo d'accoglienza che
prevede già alla fine della terza media l'incontro tra i nostri insegnanti e l'alunno diversamente abile
che, accompagnato dal docente di sostegno, viene a conoscere la nuova realtà scolastica ed assiste
ad alcune lezioni. All'inizio del nuovo anno scolastico, dopo un periodo di osservazione dell'alunno da
parte dei docenti della classe, viene poi convocato un gruppo di lavoro, a cui partecipano anche il
neuropsichiatria che segue l'alunno e la famiglia, e viene predisposto un Piano Educativo adeguato
alle capacità e potenzialità dello studente.
La metodologia generalmente adottata è quella del lavoro all'interno della classe proprio perché
riteniamo che per favorire l'integrazione sia necessario che l'alunno viva la vita di classe, riesca a
"sentirne" il clima, partecipi a tutte le attività proposte (visite guidate, viaggi di istruzione, stage, attività
sportive) e che contemporaneamente i coetanei imparino a relazionarsi con chi è diversamente abile.
Per garantire la continuità del progetto didattico che coinvolge l'alunno, i docenti di sostegno del
nostro Istituto sono in contatto con i docenti della scuola media di provenienza del ragazzo/a.
Costante è anche il rapporto con le famiglie e con gli operatori dell'equipe dell'ASL che seguono i
ragazzi, la cui collaborazione è particolarmente importante per la raccolta delle informazioni e per la
condivisione di comportamenti finalizzati alla crescita e maturazione dell'allievo.
Ruolo privilegiato è dato alla didattica laboratoriale: il laboratorio è inteso non semplicemente come
spazio attrezzato, ma come metodologia capace di favorire i processi di integrazione degli allievi con
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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bisogni educativi speciali e la loro percezione di essere integrati. in una positiva relazione con gli altri
e con la realtà. Annualmente vengono quindi elaborati progetti specifici per consentire a questi alunni
di vivere il rapporto con la realtà scolastica in maniera più piena e gratificante
.Al fine di realizzare il diritto allo studio per tutti gli studenti, l’Istituto , quindi, offre anche a coloro che
presentano un Disturbo Specifico di Apprendimento (DSA), o Bisogni Educativi Speciali (BES) una
didattica individualizzata e personalizzata, che con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico,
anche tenendo conto delle caratteristiche personali, consenta ad essi di esprimere al meglio le loro
potenzialità.
In particolare i consigli di classe curano l’individuazione di strumenti compensativi e
dispensativi, compresi i mezzi di apprendimento alternativi e le tecnologie informatiche, nonché
misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualità dei concetti da
apprendere.
Una particolare attenzione è data all’insegnamento delle lingue straniere con l’uso, eventuale,
di strumenti compensativi che favoriscano la comunicazione verbale e che assicurino ritmi
graduali di apprendimento, prevedendo anche, ove risulti utile, la possibilità dell'esonero.
Agli studenti con DSA o con BES, quindi, anche d’intesa con le famiglie, sono garantite,
durante il percorso di studio adeguate forme di verifica e di valutazione, che accompagneranno lo
studente lungo tutto il percorso formativo.
LE SCELTE EDUCATIVE PER GLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
Le scelte educative per gli allievi diversamente abili sono sostanzialmente le stesse fatte per tutti gli
altri allievi.
La scuola si preoccupa della qualità dell’integrazione scolastica del giovane diversamente abile,
ricercando e mettendo a punto specifici modelli di intervento, con l’ausilio degli Enti preposti presenti
sul territorio.
La Legge 104/92 e successive modificazioni prevede la stesura di un progetto di vita per ogni alunno
disabile, redatto sulla base di informazioni contenute nei seguenti documenti:
 La Diagnosi clinica, rilasciata dall’A.S.L. di appartenenza
 La Diagnosi funzionale, che descrive analiticamente la compromissione funzionale dello stato
psicofisico dell’alunno, le aree di potenzialità e l’evoluzione futura dello stesso. E’ redatta
dall’unità multidisciplinare dell’ A. S. L.
 Il Profilo Dinamico Funzionale (P. D. F.), elaborato in forma collegiale dalla equipe
multidisciplinare dell’A. S. L., dai docenti di classe e dai docenti di sostegno, sulla base di tutte le
informazioni utili fornite dalla famiglia dell’alunno.
Il P.D.F. è aggiornato periodicamente e segnala il prevedibile livello di sviluppo che l’alunno
dimostra di possedere nei tempi brevi (sei mesi) e nei tempi lunghi (due anni).
E’ il principale documento di riferimento per procedere in modo mirato ad inquadrare il soggetto
diversamente abile, tenendo conto delle sue attitudini e degli eventuali crediti maturati. Per queste
sue caratteristiche deve essere il più possibile concreto e rispondere al progetto di vita dell’alunno
al quale si riferisce, poiché da esso deriva il Piano Educativo Individualizzato (P. E. I.) alla cui
redazione vi partecipano in forma collegiale un operatore dell’A. S. L., i Docenti del Consiglio di
Classe e i genitori dell’Alunno.
Il P. E. I. contiene tutte le indicazioni per gli interventi didattico - educativi, gli eventuali interventi
riabilitativi, nonché l’individuazione degli interventi di socializzazione e di acquisizione di abilità sociali.
Gli interventi programmati nel P.E.I. devono essere opportunamente integrati ed equilibrati tra di
loro e devono trovare sempre la condivisione della famiglia e di tutti gli operatori. E’ fondamentale per
l’integrazione dell’alunno che il P.E.I. preveda strette connessioni con le singole programmazioni di
classe e con la programmazione dell’intera Istituzione Scolastica. Questa esigenza può essere
agevolmente soddisfatta poiché nella scuola si adotta la programmazione modulare.
Ad inizio anno, una volta costruito il P.E.I. per l’alunno diversamente abile, lo stesso Consiglio di
Classe definisce a quale dei due tipi di esiti lo specifico P. E. I. è destinato, ovvero:
 al rilascio di un attestato che definisca conoscenze competenze, capacità acquisite utili
all’inserimento in corsi di formazione professionale,
 al conseguimento del Diploma di Perito Tecnico Industriale nel caso in cui sia conforme alla
programmazione di classe.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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3.12 Rapporti scuola - famiglia
Consapevoli che non si può educare se non in sinergia con la famiglia dell’alunno, nel nostro Istituto
viene prestata particolare attenzione ai rapporti scuola-famiglia.
Patto educativo di
Corresposabilità
Nel Patto educativo di Corresponsabilità sono contenuti gli
impegni fondamentali che la scuola, i genitori e gli studenti
si assumono al fine di concorrere insieme al processo di
formazione ed educazione. In allegato è riportato il testo in
vigore

Rapporti di colloquio con i
docenti


i docenti ricevono i genitori degli alunni mettendo a
loro disposizione un’ora bisettimanale al mattino.
Tale ora è fissata all’inizio dell’anno scolastico sulla
base dell’orario di ogni insegnante e viene pubblicato
sul sito della scuola ;
vengono organizzati periodicamente incontri dl
pomeriggio, della durata di 3 ore, con i genitori;
articolati in giorni diversi ( uno per il primo biennio e
l’altro per il secondo biennio e quinto anno). Un
incontro nel primo trimestre e 2 nel pentamestre.
vengono organizzati incontri
straordinari con i
genitori nel caso in cui si ravvisi la necessità
La scuola attraverso il collegamento scuolanet permette un
elevato grado di interazione scuola famiglia, è infatti
possibile per i genitori da casa, con un semplice
collegamento ad internet, inserendo nome utente e
password, conoscere tutti i dati significativi della vita
scolastica del proprio figlio; in particolare:
 assenze, ritardi, uscite anticipate.
 Lezioni svolte giornalmente dai docenti con i compiti
assegnati per casa
 Comunicazioni dei docenti ai genitori per note didattiche
e/o disciplinari.
 Voti di verifiche sommative (visibili dopo circa 48 h)
 Circolari rivolte agli studenti e/o ai genitori
 Convocazione dei rappresentanti dei consigli di classe o
d’istituto
Rapporti informatizzati
Comunicazioni scritte
Un'altra forma di comunicazione via internet è costituita
dalla consultazione sito del web dell’istituto www.itfalco.it
dal quale è possibile avere tutte le informazioni di carattere
organizzativo più generale delle classi e dell’istituto, in
particolare:
 orario scolastico delle lezioni
 libri di testo
 orario di ricevimento dei genitori
 albo online con tutte le circolari interne
 news sulle iniziative didattiche
 comunicazioni sui corsi di recupero o di sostegno rivolti
agli studenti
 calendario scolastico ed altro.
Ogni studente è munito di un libretto personale . Su tale
libretto vengono annotate le giustificazioni delle assenze, dei
ritardi e delle uscite anticipate.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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3.13 ESAMI DI IDONEITÀ ED ESAMI INTEGRATIVI
Gli studenti provenienti da un'altra Scuola Secondaria Superiore, che intendono frequentare il
nostro istituto sono tenuti per legge a sostenere esami integrativi o di idoneità sui programmi
non presenti nel piano di studi della scuola frequentata.
Gli esami di idoneità si sostengono per accedere ad una classe successiva a quella per cui si
possiede il titolo di ammissione; riguardano i programmi integrali delle classi precedenti quella a
cui il candidato aspira.
Gli esami integrativi, invece, permettono ad uno studente già iscritto ad una scuola secondaria
di II grado il passaggio a scuole di diverso ordine, tipo o indirizzo. Essi riguardano le materie, non
comprese nel corso di studio di provenienza relative a tutti gli anni già frequentati.
Sia gli esami integrativi che quelli di idoneità sono superati se il candidato consegue la sufficienza
in tutte le discipline oggetto d’esame.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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4.L’Offerta Formativa CURRICULARE
4.1 LE SCELTE CURRICULARI
I piani di studio curriculari sono finalizzati al rilascio di titoli di studio (tra cui i Diplomi) che trovino
una soddisfacente spendibilità sul mercato del lavoro e che consentano un più adeguato
inserimento dei giovani nel mondo del lavoro con una formazione equilibrata in quanto vengono
curati in eguale misura i tre aspetti fondamentali della preparazione: linguistico - espressiva,
logico-matematica e tecnico-professionale. Le Discipline presenti nei piani di studio sono infatti a
contenuto umanistico, tecnologico – professionalizzante e scientifico.
L'articolazione del curricolo consente di fornire non solo conoscenze e competenze adeguate ma
anche di sviluppare le capacità individuali che permettono ai giovani, al compimento del corso di
studi, di integrarsi agevolmente nel tessuto della comunità educativa.
4.2 ORGANIZZAZIONE ANNO SCOLASTICO
Il Collegio Docenti ha deliberato, per l’anno scolastico in corso, la seguente scansione
Un trimestre che va dal 15 settembre 2014 al 20 dicembre 2015
Un pentamestre che va dal 7 gennaio 2015 al 10 giugno 2016
Orario delle lezioni
L’Istituto ha definito la seguente scansione oraria dell’attività mattutina:
Prima ora
Seconda ora
Terza ora
Quarta ora
Quinta ora
Sesta ora
8.15 - 9.15
9.15 - 10.15
10.15 - 11.15
11.15 - 12.15
12.15 - 13.15
13.15 - 14.15
4.3 VALIDITÀ DELL’ANNO SCOLASTICO
L’art. 14 c.7 del DPR 122/09 sulla valutazione recita:
“A decorrere dall’anno scolastico di entrata in vigore della riforma della scuola secondaria di
secondo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di
corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di
almeno tre quarti dell’orario annuale personalizzato.
Le istituzioni scolastiche possono stabilire, per casi eccezionali, analogamente a quanto previsto
per il primo ciclo, motivate e straordinarie deroghe al suddetto limite.
Tale deroga è prevista per assenze documentate e continuative, a condizione, comunque, che tali
assenze non pregiudichino, a giudizio del consiglio di classe, la possibilità di procedere alla
valutazione degli alunni interessati.
Il mancato conseguimento del limite minimo di frequenza, comprensivo delle deroghe riconosciute,
comporta l’esclusione dallo scrutinio finale e la non ammissione alla classe successiva o all’esame
finale.”
4.4 CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI
Le classi prime sono formate in modo che sia garantita l'eterogeneità all'interno delle classi e
l'omogeneità tra classi parallele rispetto al sesso, alle scuole di provenienza, al giudizio finale di
Licenza Media, alle valutazioni espresse dai docenti della scuola media, al numero dei non
promossi.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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Le eventuali richieste di essere iscritti in una particolare sezione o di essere in classe con
compagni per motivi di studio, di trasporto, ecc. dovranno essere espresse al momento della
conferma dell'iscrizione.
Casi particolari di fratelli di allievi ancora frequentanti che desiderano la stessa sezione, su formale
richiesta scritta della famiglia, saranno vagliati dalla Dirigenza.
Si cercherà di distribuire equamente gli alunni con bisogni educativi speciali fra le diverse classi,
rispettando in ogni modo le richieste dei genitori.
LA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA D’ISTRUZIONE E FORMAZIONE SUPERIORE E
LA COSTITUZIONE DEGLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI
Il “Regolamento recante linee guida per la riorganizzazione del sistema d’istruzione e formazione
superiore e la costituzione degli Istituti tecnici superiori” (approvato dal Consiglio dei Ministri
e trasmesso agli organi di controllo il 25 gennaio 2008 - Registrato dalla Corte dei Conti in data 18
marzo 2008), ha come obiettivi della riorganizzazione:
 ampliamento dei percorsi formativi con un’offerta più stabile e articolata;
 diffusione della cultura scientifica e tecnica per sostenere lo sviluppo sociale ed
economico;
rafforzamento della collaborazione con il territorio;
 promozione dell’orientamento permanente dei giovani;
 sostegno alla formazione disciplinare scientifica, tecnologica e tecnico-professionale ) degli
insegnanti;
 sostegno alle politiche attive del lavoro.
Allo scopo di offrire competenze che facilitino l’ingresso nel mondo del lavoro.
L’I.T.S.T. “G.C.FALCO” oltre a vantare un’esperienza consolidata nella realizzazione di percorsi
IFTS, è socio-fondatore della FONDAZIONE ITS MOBILITA’ SOSTENIBILE- TRASPORTI
FERROVIARI, per cui contribuirà alla realizzazione di percorsi per il conseguimento del DIPLOMA
DI TECNICO SUPERIORE riferito alla area di intervento “mobilità sostenibile”;
I corsi hanno la durata di quattro semestri per un totale di 1800/2000 ore; vi si accede con il
diploma di istruzione secondaria superiore e sono finalizzati al conseguimento del “Diploma di
tecnico Superiore”.
INDIRIZZI DI STUDIO
L’Istituto Tecnico “G. C. Falco” di Capua, in seguito al Regolamento di riordino degli istituti tecnici
emanato dal Presidente della Repubblica in data 15 marzo 2010 è riorganizzato in relazione al
profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del percorso del secondo
ciclo di Istruzione e Formazione di cui all’allegato A del Decreto Legislativo 17 ottobre 3005, n.226.
Indirizzi attivi presso l’IT “G. C. Falco” di Capua:
INDIRIZZI
ARTICOLAZIONI
MECCANICA,
MECCATRONICA, ENERGIA
 Meccanica e
Meccatronica
ELETTRONICA ED
ELETTROTECNICA
 Elettronica
TRASPORTI E LOGISTICA
 Costruzione del Mezzo
SEDE DI CAPUA
 Conduzione del Mezzo
SEDE DI GRAZZANISE
INFORMATICA E
TELECOMUNICAZIONI
 Informatica
 Telecomunicazioni
OPZIONI
 Costruzione del
mezzo aereo
 Conduzione del
mezzo aereo
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4.5 ORGANIZZAZIONE DEI PERCORSI
I percorsi sono così strutturati:
a) un primo anno articolato, in 693 ore di attività e insegnamenti di Istruzione generale e in
396 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo,, un secondo anno articolato, in 660 ore
di attività e insegnamenti di Istruzione generale e in 396 ore di attività e insegnamenti obbligatori
di indirizzo, ai fini dell’assolvimento dell’obbligo di Istruzione di cui al regolamento adottato con
decreto del Ministro della Pubblica Istruzione 22 agosto 2007, n. 139 e dell’acquisizione dei
saperi e delle competenze di indirizzo in funzione orientativa, anche per favorire la reversibilità
delle scelte degli studenti; l’obbligo di istruzione indica “una base comune” necessaria a tutti gli
studenti per proseguire con successo gli studi e/o costruire il proprio progetto personale e
professionale per svolgere un ruolo attivo nella società.
L’assolvimento dell’obbligo scolastico avviene attraverso la certificazione dei saperi e delle
competenze acquisite dagli studenti. Il relativo modello di certificazione, che verrà compilato dal
consiglio di classe, è strutturato in modo da rendere sintetica e trasparente la descrizione delle
competenze di base acquisite a conclusione del primo biennio della Scuola Secondaria
Superiore, con riferimento agli assi culturali che definiscono i parametri relativi ai seguenti
linguaggi: matematico; scientifico-tecnologico e storico-sociale ed entro il quadro di
riferimento rappresentato dalle competenze chiave di cittadinanza, in linea con le
indicazioni dell’Unione europea, con particolare riferimento al Quadro Europeo dei titoli e delle
qualifiche (EQF);
b) un secondo biennio articolato, per ciascun anno, in 528 ore di attività e insegnamenti di
Istruzione generale e in 528 ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo;
c) un quinto anno articolato in 495 ore di attività e insegnamenti di Istruzione generale e in 561
ore di attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo.
Il secondo biennio e il quinto anno costituiscono articolazioni, all’interno di un complessivo
triennio nel quale, oltre all’area di istruzione generale comune a tutti i percorsi, i contenuti
scientifici, economico-giuridici e tecnici delle aree di indirizzo vengono approfonditi e assumono
connotazioni specifiche che consentono agli studenti di raggiungere, nel quinto anno, una
adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi
a livello di istruzione e formazione superiore con particolare riferimento all’esercizio delle
professioni tecniche.
Essi si realizzano attraverso metodologie finalizzate a sviluppare, con particolare riferimento alle
attività e agli insegnamenti di indirizzo, competenze basate sulla didattica di laboratorio, l’analisi e
la soluzione dei problemi, il lavoro per progetti; sono orientati alla gestione di processi in contesti
organizzati e all’uso di modelli e linguaggi specifici; sono strutturati in modo da favorire un
collegamento organico con il mondo del lavoro e delle professioni, compresi il volontariato ed il
privato sociale.
Stage, tirocini e alternanza scuola lavoro sono strumenti didattici per la realizzazione dei
percorsi di studio.
4.6 IL PROFILO CULTURALE, EDUCATIVO E PROFESSIONALE DEGLI ISTITUTI TECNICI
L’identità degli istituti tecnici è connotata da una solida base culturale a carattere scientifico e
tecnologico in linea con le indicazioni dell’Unione europea ed è costruita attraverso lo studio,
l’approfondimento, l’applicazione di linguaggi e metodologie di carattere generale e specifico, tale
identità è espressa da un numero limitato di ampi indirizzi, correlati a settori fondamentali per lo
sviluppo economico e produttivo del Paese.
I percorsi degli istituti tecnici si articolano in un'area di istruzione generale comune e in aree di
indirizzo.
L’area di istruzione generale ha l’obiettivo di fornire ai giovani la preparazione di base, acquisita
attraverso il rafforzamento e lo sviluppo degli assi culturali che caratterizzano l’obbligo di
istruzione: asse dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale.
Le aree di indirizzo hanno l’obiettivo di far acquisire agli studenti sia conoscenze teoriche
e applicative spendibili in vari contesti di vita, di studio e di lavoro sia abilità cognitive idonee per
risolvere problemi, sapersi gestire autonomamente in ambiti caratterizzati da innovazioni continue,
assumere progressivamente anche responsabilità per la valutazione e il miglioramento dei risultati
ottenuti.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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Le attività e gli insegnamenti relativi a “Cittadinanza e Costituzione”, coinvolgono tutti gli ambiti
disciplinari e si sviluppano, in particolare, in quelli di interesse storico-sociale e giuridico economico.
I risultati di apprendimento attesi a conclusione del percorso quinquennale, che devono essere
articolati in competenze, abilità e conoscenze, anche in riferimento al Quadro europeo delle
qualifiche per l’apprendimento permanente (European Qualifications Framework - EQF),
consentono agli studenti di inserirsi direttamente nel mondo del lavoro, di accedere all’università,
al sistema dell’Istruzione e Formazione Tecnica Superiore, nonché ai percorsi di studio e di
lavoro previsti per l’accesso agli albi delle professioni tecniche secondo le norme vigenti in materia.
Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi
A conclusione dei percorsi degli istituti tecnici, gli studenti, attraverso lo studio, le esperienze
operative di laboratorio e in contesti reali, la disponibilità al confronto e al lavoro cooperativo, la
valorizzazione della loro creatività ed autonomia , sono in grado di:
 agire in base ad un sistema di valori coerenti con i principi della Costituzione, a partire dai
quali saper valutare fatti e ispirare i propri comportamenti personali e sociali;
 utilizzare gli strumenti culturali e metodologici acquisiti per porsi con atteggiamento razionale,
critico e responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni e ai suoi problemi, anche ai fini
dell’apprendimento permanente;
 padroneggiare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le
esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici;
 riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e
orientarsi agevolmente fra testi e autori fondamentali, con riferimento soprattutto a tematiche
di tipo scientifico, tecnologico ed economico; riconoscere gli aspetti geografici, ecologici,
territoriali, dell’ambiente naturale ed antropico, le connessioni con le strutture demografiche,
economiche, sociali, culturali e le trasformazioni intervenute nel corso del tempo;
 stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali sia in una
prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro;
 utilizzare i linguaggi settoriali delle lingue straniere previste dai percorsi di studio per
interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro;
 riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta
fruizione e valorizzazione;
 individuare ed utilizzare le moderne forme di comunicazione visiva e multimediale, anche con
riferimento alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete;
 riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea ed
esercitare in modo efficace la pratica sportiva per il benessere individuale e collettivo;
 collocare le scoperte scientifiche e le innovazioni tecnologiche in una dimensione storicoculturale ed etica, nella consapevolezza della storicità dei saperi;
 utilizzare modelli appropriati per investigare su fenomeni e interpretare dati sperimentali;
 riconoscere, nei diversi campi disciplinari studiati, i criteri scientifici di affidabilità delle
conoscenze e delle conclusioni che vi afferiscono;
 padroneggiare il linguaggio formale e i procedimenti dimostrativi della matematica; possedere
gli strumenti matematici, statistici e del calcolo delle probabilità necessari per la comprensione
delle discipline scientifiche e per poter operare nel campo delle scienze applicate;
 collocare il pensiero matematico e scientifico nei grandi temi dello sviluppo della storia delle
idee, della cultura, delle scoperte scientifiche e delle invenzioni tecnologiche;
 utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare;
 padroneggiare l’uso di strumenti tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi
di vita e di lavoro, alla tutela della persona, dell’ambiente e del territorio;
 utilizzare, in contesti di ricerca applicata, procedure e tecniche per trovare soluzioni innovative
e migliorative, in relazione ai campi di propria competenza;
 cogliere l’importanza dell’orientamento al risultato, del lavoro per obiettivi e della necessità di
assumere responsabilità nel rispetto dell’etica e della deontologia professionale;
 saper interpretare il proprio autonomo ruolo nel lavoro di gruppo; analizzare criticamente il
contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei saperi e dei valori, al
cambiamento delle condizioni di vita e dei modi di fruizione culturale;
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
essere consapevole del valore sociale della propria attività, partecipando attivamente alla vita
civile e culturale a livello locale, nazionale e comunitario.
Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi del settore tecnologico
Il profilo del settore tecnologico si caratterizza per la cultura tecnico-scientifica e tecnologica in
ambiti ove interviene permanentemente l’innovazione dei processi, dei prodotti e dei servizi, delle
metodologie di progettazione e di organizzazione.
Gli studenti, a conclusione del percorso di studio, sono in grado di:
 individuare le interdipendenze tra scienza, economia e tecnologia e le conseguenti
modificazioni intervenute, nel corso della storia, nei settori di riferimento e nei diversi contesti,
locali e globali;
 orientarsi nelle dinamiche dello sviluppo scientifico e tecnologico, anche con l’utilizzo di
appropriate tecniche di indagine;
 utilizzare le tecnologie specifiche dei vari indirizzi;
 orientarsi nella normativa che disciplina i processi produttivi del settore di riferimento, con
particolare attenzione sia alla sicurezza sui luoghi di vita e di lavoro sia alla tutela
dell’ambiente e del territorio;
 intervenire nelle diverse fasi e livelli del processo produttivo, dall’ideazione alla realizzazione
del prodotto, per la parte di propria competenza, utilizzando gli strumenti di progettazione,
documentazione e controllo;
 riconoscere e applicare i principi dell’organizzazione, della gestione e del controllo dei diversi
processi produttivi;
 analizzare criticamente il contributo apportato dalla scienza e dalla tecnologia allo sviluppo dei
saperi e al cambiamento delle condizioni di vita;
 riconoscere le implicazioni etiche, sociali, scientifiche, produttive, economiche e ambientali
dell’innovazione tecnologica e delle sue applicazioni industriali;
 riconoscere gli aspetti di efficacia, efficienza e qualità nella propria attività lavorativa.
Risultati di apprendimento degli insegnamenti comuni agli indirizzi del settore tecnologico
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato consegue i risultati di apprendimento
descritti nei punti precedenti (Punti 2.1e 2.3 dell’Allegato A del Regolamento recante norme
concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi dell’articolo 64, comma 4, del decreto legge 25
giugno 2008, n. 112, convertito dalla legge 6 agosto 2008, n. 133), di seguito specificati in termini
di competenze.
 Valutare fatti ed orientare i propri comportamenti in base ad un sistema di valori coerenti con i
principi della Costituzione e con le carte internazionali dei diritti umani.
 Utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze
comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici.
 Stabilire collegamenti tra le tradizioni culturali locali, nazionali ed internazionali, sia in
prospettiva interculturale sia ai fini della mobilità di studio e di lavoro.
 Utilizzare gli strumenti culturali e metodologici per porsi con atteggiamento razionale, critico e
responsabile di fronte alla realtà, ai suoi fenomeni, ai suoi problemi, anche ai fini
dell’apprendimento permanente.
 Riconoscere gli aspetti geografici, ecologici, territoriali dell’ambiente naturale ed antropico, le
connessioni con le strutture demografiche, economiche, sociali, culturali e le trasformazioni
intervenute nel corso del tempo.
 Riconoscere il valore e le potenzialità dei beni artistici e ambientali, per una loro corretta
fruizione e valorizzazione.
 Utilizzare e produrre strumenti di comunicazione visiva e multimediale, anche con riferimento
alle strategie espressive e agli strumenti tecnici della comunicazione in rete.
 Padroneggiare la lingua inglese e, ove prevista, un’altra lingua comunitaria per scopi
comunicativi e utilizzare i linguaggi settoriali relativi ai percorsi di studio, per interagire in diversi
ambiti e contesti professionali, al livello B2 del quadro comune europeo di riferimento per le
lingue (QCER).
 Riconoscere gli aspetti comunicativi, culturali e relazionali dell’espressività corporea e
l’importanza che riveste la pratica dell’attività motorio-sportiva per il benessere individuale e
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









collettivo.
Utilizzare il linguaggio e i metodi propri della matematica per organizzare e valutare
adeguatamente informazioni qualitative e quantitative.
Utilizzare le strategie del pensiero razionale negli aspetti dialettici e algoritmici per affrontare
situazioni problematiche, elaborando opportune soluzioni.
Utilizzare i concetti e i modelli delle scienze sperimentali per investigare fenomeni sociali e
naturali e per interpretare dati.
Utilizzare le reti e gli strumenti informatici nelle attività di studio, ricerca e approfondimento
disciplinare.
Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale
con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona,
dell’ambiente e del territorio.
Utilizzare i principali concetti relativi all'economia e all'organizzazione dei processi produttivi e
dei servizi.
Correlare la conoscenza storica generale agli sviluppi delle scienze, delle tecnologie e delle
tecniche negli specifici campi professionali di riferimento.
Identificare e applicare le metodologie e le tecniche della gestione per progetti.
Redigere relazioni tecniche e documentare le attività individuali e di gruppo relative a situazioni
professionali.
Individuare e utilizzare gli strumenti di comunicazione e di team working più appropriati per
intervenire nei contesti organizzativi e professionali di riferimento.
4.7 ATTIVITÀ E INSEGNAMENTI DI AREA GENERALE
COMUNI A TUTTI GLI INDIRIZZI DEL SETTORE TECNOLOGICO
2° biennio
DISCIPLINE
1° biennio
5°
anno
Secondo biennio e quinto
anno costituiscono un
percorso formativo unitario
1°
2°
3°
4°
5°
Lingua e letteratura italiana
132
132
132
132
132
Lingua inglese
99
99
99
99
99
Storia, Cittadinanza e Costituzione
66
66
66
66
66
Matematica
132
132
99
99
99
33
33
Complementi di Matematica
Geografia
33
Diritto ed Economia
66
66
Scienze Integrate (Scienze della Terra e Biologia)
66
66
Scienze motorie e sportive
66
66
66
66
66
RC o attività alternative
33
33
33
33
33
693
660
528
528
495
396
396
528
528
561
1089
1056
1056
1056
1056
Totale ore annue di attività e insegnamenti
generali
Totale ore annue di attività e insegnamenti di
indirizzo
Totale complessivo ore annue
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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INDIRIZZO: “ MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA ”
Articolazione: Meccanica e meccatronica
Durata totale del Corso di studi : 5 anni
Totale ore di lezione settimanali: 33 ore il primo anno, 32 gli anni successivi
Alla fine dei 5 anni si consegue il DIPLOMA di ISTRUZIONE TECNICA (ex diploma “Perito”), dopo
il superamento dell'Esame di Stato.
PROFILO PROFESSIONALE
Il settore meccanico occupa una posizione di grande
rilievo nell’economia di qualunque nazione moderna per
la vastissima gamma delle attività manifatturiere
dell’industria, che vengono di solito così classificate:
 Attività dirette alla produzione di mezzi di trasporto,
come navi, aerei, automobili e loro parti.

Attività dirette alla produzione di macchine di
qualsiasi tipo, agricole, tessili, da ufficio, da scavo, e
relative, pertanto, alle attività più diverse.

Attività dirette alla produzione di motori, carrelli,
gru, attrezzature e strutture meccaniche di ogni
genere.
 Un settore di tale ampiezza, che in Italia comprende non solo industrie grandi e piccole,
ma anche un diffuso tessuto di piccole e medie aziende, ha risentito in maniera assai rilevante
dei continui e profondi mutamenti tecnologici degli ultimi anni.
Il crescente impiego dei calcolatori elettronici e dell’automazione ha infatti
accentuato
l’integrazione tra la meccanica, l’elettronica e l’informatica, facendo nascere nuove tecniche
come la robotica, che tende a eliminare o ridurre drasticamente le operazioni ripetitive
dell’uomo, migliorando pertanto le condizioni e la sicurezza del lavoro, oltre che la produttività
aziendale e la qualità del prodotto.
Il perito meccanico ha innanzi tutto una solida preparazione di base su discipline del settore.
Per soddisfare le esigenze formative sopra elencate, il corso di studi accosta tra loro,
opportunamente dosate, discipline notevolmente diverse per contenuti tecnico-scientifici come la
meccanica applicata, la tecnologia meccanica, le macchine a fluido, il disegno meccanico,
l’informatica, e l’automazione.
OBIETTIVI PROFESSIONALI (Profilo in uscita)
Il diplomato “Perito Meccanico”- articolazione meccanico
meccatronica è una figura professionale dotata di ampie
competenze nel settore industriale, capace di aggiornarsi alle
continue innovazioni tecnologiche e di proporsi per la sua polivalenza
non solo all’interno del già vasto settore meccanico, ma del settore
produttivo in generale. Le sue competenze vanno dal campo dei
materiali (scelta, trattamenti e lavorazione), a quello delle macchine
utilizzate nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei
servizi nei più svariati contesti economici . Egli esprime le capacità
acquisite nel corso dei suoi studi nella progettazione, costruzione, collaudo e manutenzione di
semplici impianti industriali e di sistemi meccanici ed elettromeccanici anche complessi.
Le conoscenze integrate nei campi della meccanica, dell’elettrotecnica , dell’elettronica e dei
sistemi informatici dedicati, insieme alle nozioni di base di fisica, di chimica, di diritto ed economia,
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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conferiscono al diplomato in Meccanica un’accentuata attitudine ad affrontare i problemi in termini
sistemici e la capacità di cogliere la dimensione organizzativo economica dei problemi.
La capacità di controllo e messa a punto di impianti, macchinari , e dei relativi servizi di
manutenzione rendono il diplomato in Meccanica idoneo ad operare in piena autonomia,
nell’ambito della vigente normativa, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale.
QUADRO ORARIO dell’articolazione Meccanica e Meccatronica
Meccanica e Meccatronica
1° biennio
ANNO ANNO
DISCIPLINA
I
II
AREA DI ISTRUZIONE GENERALE
Lingua e Lettere italiane
4
4
Storia, Cittadinanza e Costituzione
2
2
Geografia
1
Lingua inglese
3
3
Matematica
4
4
Complementi di matematica
Diritto e Economia
2
33 (5)
5° anno
ANNO
V
4
2
4
2
4
2
3
3
1
3
3
1
3
3
2
1
2
1
2
1
4(2)
5(3)
4(2)
5(4)
4(2)
5(4)
3(1)
4(2)
5(3)
4(2)
32 (8)
3(1)
32 (9)
3(1)
32 (10)
2
Scienze della Terra e Biologia
2
2
Scienze
Fisica e laboratorio
3(1)
3(1)
integrate
Chimica e laboratorio
3(1)
3(1)
Tecnol. e tecniche di rappresentazione grafica
3(1)
3(1)
Tecnologie informatiche
3(2)
Scienze motorie e Sportive
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
AREA DI INDIRIZZO
Scienze e Tecnologie Applicate
3
Meccanica, macchine e energia
Tecnologie meccaniche di processo e prodotti
Disegno, Progettazione e Organizzazione
Industriale
Sistemi ed Automazione
Totale ore settimanali:
2° biennio
ANNO ANNO
III
IV
32 (3)
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 69
INDIRIZZO: “ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA”
Articolazioni: “Elettronica”
Durata totale del Corso di studi : 5 anni
Totale ore settimanali : 33 ore il primo anno, 32 gli anni successivi
Alla fine dei 5 anni si consegue il DIPLOMA di ISTRUZIONE TECNICA (ex diploma “Perito”),
dopo il superamento dell'Esame di Stato.
Il diplomato in Elettronica ed Elettrotecnica












ha competenze specifiche nel campo dei
materiali e delle tecnologie costruttive dei
sistemi elettrici, elettronici e delle macchine
elettriche;
sviluppa e utilizza sistemi di acquisizione
dati, dispositivi e apparati elettronici;
realizza sistemi di misura e controllo di
processo usando dispositivi programmabili
(microcontrollori, microprocessori, PLC);
conosce e utilizza i pacchetti dedicati alla
progettazione e simulazione dei sistemi
elettrici ed elettronici (Autocad, Cad
Elettronico, Labview, Pspice, Matlab);
conosce i linguaggi di programmazione
evoluti e li utilizza per lo sviluppo di software
dedicato al controllo e alla gestione dei dispositivi elettronici;
integra conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di
informatica per intervenire nell’automazione industriale;
conosce le fonti di energia rinnovabili ed è in grado di sviluppare
sistemi di monitoraggio degli impianti per ottimizzarne il loro
rendimento;
descrive e documenta i progetti eseguiti, utilizza e redige manuali d'uso, conosce ed utilizza
strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.
Nell’articolazione “Elettronica” si approfondisce l’area elettronica-elettrotecnica; allo studio
generale dell’elettronica si affianca la problematica degli impianti elettrici, dell’energie
rinnovabili e della domotica.
Sbocchi professionali:
 progettazione,
collaudo,
manutenzione,
commercializzazione,
 programmazione e gestione di sistemi informatici in
aziende
 specializzate nella produzione e/o vendita di
apparecchiature
 elettroniche ed elettriche;
 progettista e installatore di impianti elettrici e di
telecomunicazioni;
 tecnico di automazione industriale in aziende di vari
settori;
 operatore nei laboratori scientifici e di ricerca;
 collaudatore di dispositivi e sistemi elettronici;
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 70

insegnamento tecnico-pratico presso istituti tecnico e istituti professionali;
QUADRO ORARIO DI ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA
1° biennio
ANNO ANNO
DISCIPLINA
I
II
AREA DI ISTRUZIONE GENERALE
Lingua e Lettere italiane
4
4
Storia, Cittadinanza e Costituzione
2
2
Geografia
1
Lingua inglese
3
3
Matematica
4
4
Complementi di matematica
Diritto e Economia
2
Tecnologie progettazione di sistemi
elettronici e elettrotecnici
Elettronica ed elettrotecnica
Sistemi ed automazione
3 3 ( 5)
5° anno
ANNO
V
4
2
4
2
4
2
3
3
1
3
3
1
3
3
2
1
2
1
2
1
5 (4)
5 (4)
6 (4)
7 (2)
4 (2)
6 (3)
5 (2)
6 (3)
5 (3)
2
Scienze della Terra e Biologia
2
2
Scienze
Fisica e laboratorio
3(1)
3(1)
integrate
Chimica e laboratorio
3(1)
3(1)
Tecnol. e tecniche di rappresentazione grafica
3(1)
3(1)
Tecnologie informatiche
3(2)
Scienze motorie e Sportive
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
AREA DI INDIRIZZO
Scienze e Tecnologie Applicate
3
Totale ore settimanali:
2° biennio
ANNO ANNO
III
IV
32(3)
32(8)
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
32 (9)
3 2 ( 1 0)
Pag. 71
INDIRIZZO: “TRASPORTI E LOGISTICA”
Articolazione: Costruzione del Mezzo - Settore Aeronautico
Durata totale del Corso di studi :
5 anni
Totale ore di lezione settimanali:
33 ore il primo anno, 32 gli anni successivi
Alla fine dei 5 anni si consegue il DIPLOMA di ISTRUZIONE TECNICA (ex diploma “Perito”), dopo il
superamento dell'Esame di Stato.
PROFILO PROFESSIONALE
Il diplomato in Trasporti e Logistica, articolazione
costruzione del mezzo, ha competenze tecniche
specifiche e metodi di lavoro funzionali allo
svolgimento delle attività inerenti la progettazione,
la realizzazione, il mantenimento in efficienza dei
mezzi
e
dei
relativi
impianti,
nonché
l’organizzazione di servizi logistici.
Nello specifico l’articolazione “Costruzione del
mezzo”, settore aeronautico, approfondisce le
tematiche inerenti la costruzione e la manutenzione
del
mezzo
aereo
e
nel
campo
professionalità
l’acquisizione
delle
delle
certificazioni
d’idoneità all’impiego dei mezzi medesimi.
A conclusione del
percorso quinquennale, il
diplomato nell’articolazione consegue i seguenti
risultati
di
apprendimento
in
termini
di
COMPETENZE:
1. Identificare, descrivere e comparare tipologie e funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto.
2. Gestire il funzionamento di uno specifico mezzo di trasporto e intervenire nelle fasi di
progettazione, costruzione e manutenzione dei suoi diversi componenti.
3. Mantenere in efficienza il mezzo di trasporto e gli impianti relativi.
4. Valutare l’impatto ambientale per un corretto uso delle risorse e delle tecnologie.
5. Gestire la riparazione dei diversi apparati del mezzo pianificandone il controllo e la
regolazione.
6. Gestire e mantenere in efficienza i sistemi, gli strumenti e le attrezzature per il carico e lo
scarico dei passeggeri e delle merci, anche in situazioni di emergenza.
7. Gestire le attività affidate seguendo le procedure del sistema qualità nel rispetto delle
normative di sicurezza.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 72
QUADRO ORARIO dell’articolazione Costruzione del Mezzo Aereo- Settore Aeronautico
Costruzione del Mezzo Aereo - Settore Aeronautico
1° biennio
ANNO ANNO
DISCIPLINA
I
II
AREA DI ISTRUZIONE GENERALE
Lingua e Lettere italiane
4
4
Storia, Cittadinanza e Costituzione
2
2
Geografia
1
Lingua inglese
3
3
Matematica
4
4
Complementi di matematica
Diritto e Economia
2
2
Scienze della Terra e Biologia
2
2
Scienze
Fisica e laboratorio
3(1)
3(1)
integrate
Chimica e laboratorio
3(1)
3(1)
Tecnol. e tecniche di rappresentazione grafica
3(1)
3(1)
Tecnologie informatiche
3(2)
Scienze motorie e Sportive
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
AREA DI INDIRIZZO
Scienze e Tecnologie Applicate
3
Elettrotecnica, elettronica e automazione
Struttura, costruzione, sistemi e impianti del
mezzo aereo
Meccanica, macchine e sistemi propulsivi
Logistica
Totale ore settimanali:
33 (5)
32 (3)
2° biennio
ANNO ANNO
III
IV
5° anno
ANNO
V
4
2
4
2
4
2
3
3
1
3
3
1
3
3
2
2
2
2
1
2
1
2
1
3(1)
3(1)
3(1)
5(4)
5(4)
8(6)
3(2)
3(1)
32 (8)
3(2)
3(2)
32 (9)
4(3)
32 (10)
SBOCCHI OCCUPAZIONALI
Al diplomato in “Trasporti e Logistica” nell’articolazione Costruzione del Mezzo - settore aeronautico,
si aprono molteplici prospettive di lavoro:
 può continuare nel suo percorso formativo in ambito civile. Il titolo conseguito, infatti, gli
permette l’accesso a qualsiasi tipo di Università;
 può continuare nel suo percorso formativo in ambito militare. Il titolo conseguito permette
l’accesso all'Accademia Aeronautica Italiana (sita a Pozzuoli) per i ruoli di Allievi Ufficiali Piloti e
Allievi Ufficiali Ingegneri . In alternativa può accedere ai concorsi per sottufficiali dell'Esercito e
dell'Aeronautica;
 può esercitare la libera professione come perito industriale, dopo il conseguimento della relativa
abilitazione professionale;
 ha la possibilità di poter accedere alle graduatorie per l’ insegnamento in qualità di docente
tecnico-pratico negli Istituti Tecnici Industriali e Professionali;
 può entrare nel mondo del lavoro nel settore industriale e impiegatizio, esercitando le proprie
funzioni sia nell'industria aeronautica, con mansioni di quadro intermedio tra l'ufficio progetti e i
reparti di lavorazione, che all’interno di compagnie di gestione e di Enti Regolatori.
Di seguito si riportano alcune aziende attive nel settore aeronautico, molte delle quali sono presenti
in Campania con stabilimenti anche nei dintorni di Capua: AGUSTA WESTLAND, ALENIA
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 73
Aeronautica, SELEX , AVIO Rivalta , OMASUD Sky Technologies, Piaggio AERO, VULCANAIR,
TECNAM, CAE.
Articolazione: Conduzione del Mezzo - Settore Aeronautico
PRESSO LA SEDE ASSOCIATA DELL’I.T.I.S. “FALCO” DI GRAZZANISE (CE)
Durata totale del Corso di studi :
5 anni
Totale ore di lezione settimanali:
33 ore il primo anno 32 ore gli anni successivi
Alla fine dei 5 anni si consegue il DIPLOMA di ISTRUZIONE TECNICA (ex diploma “Perito”), dopo il
superamento dell'Esame di Stato.
PROFILO PROFESSIONALE
Il diplomato in Trasporti e Logistica, articolazione
conduzione del mezzo, opera nell’ambito
dell’area Logistica, nel campo delle infrastrutture,
delle modalità di gestione del traffico e relativa
assistenza, delle procedure di spostamento e
trasporto, della conduzione del mezzo in
rapporto alla tipologia d’interesse, della gestione
dell’impresa di trasporti e della logistica nelle sue
diverse componenti: corrieri, vettori, operatori di
nodo e intermediari logistici.
Nello specifico l’articolazione “Conduzione del
Mezzo”, settore aeronautico, approfondisce le
problematiche relative alla conduzione e
all’esercizio del mezzo di trasporto aereo.
A conclusione del percorso quinquennale, il diplomato nell’articolazione consegue i seguenti risultati
di apprendimento in termini di COMPETENZE:
1. Identificare, descrivere e comparare tipologie e
funzioni dei vari mezzi e sistemi di trasporto.
2. Controllare e gestire il funzionamento dei diversi
componenti di uno specifico mezzo di trasporto e
intervenire in
fase di programmazione della
manutenzione.
3. Interagire con i sistemi di assistenza, sorveglianza e
monitoraggio del traffico e relative comunicazioni nei
vari tipi di trasporto.
4. Gestire in modo appropriato gli spazi a bordo e
organizzare e i servizi di carico e scarico, di sistemazione delle merci e dei passeggeri.
5. Gestire l’attività di trasporto tenendo conto delle interazioni con l’ambiente esterno (fisico e delle
condizioni meteorologiche) in cui viene espletata.
6. Organizzare il trasporto in relazione alle motivazioni del viaggio ed alla sicurezza degli
spostamenti.
7. Cooperare nelle attività di piattaforma per la gestione delle merci, dei servizi tecnici e dei flussi
passeggeri in partenza ed in arrivo.
8. Operare nel sistema qualità nel rispetto delle normative sulla sicurezza.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 74
QUADRO ORARIO dell’articolazione “Conduzione del Mezzo Aereo - Settore Aeronautico”
Conduzione del Mezzo Aereo - Settore Aeronautico
1° biennio
ANNO ANNO
DISCIPLINA
I
II
AREA DI ISTRUZIONE GENERALE
Lingua e Lettere italiane
4
4
Storia, Cittadinanza e Costituzione
2
2
Geografia
1
Lingua inglese
3
3
Matematica
4
4
Complementi di matematica
2° biennio
ANNO ANNO
III
IV
5° anno
ANNO
V
4
2
4
2
4
2
3
3
1
3
3
1
3
3
2
2
2
2
1
2
1
2
1
Elettrotecnica, elettronica e automazione
3(1)
3(1)
3(1)
Scienze della navigazione, struttura e costruzione del
mezzo aereo
5(4)
5(4)
8(6)
3(2)
3(1)
32 (8)
3(2)
3(2)
32 (9)
4(3)
Diritto e Economia
2
2
Scienze della Terra e Biologia
2
2
Scienze
Fisica e laboratorio
3(1)
3(1)
integrate
Chimica e laboratorio
3(1)
3(1)
Tecnol. e tecniche di rappresentazione grafica
3(1)
3(1)
Tecnologie informatiche
3(2)
Scienze motorie e Sportive
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
AREA DI INDIRIZZO
Scienze e Tecnologie Applicate
3
Meccanica e macchine
Logistica
Totale ore settimanali:
33 (5)
32 (3)
32 (10)
SBOCCHI OCCUPAZIONALI
Al diplomato in “Trasporti e Logistica” nell’articolazione Conduzione del Mezzo - settore aeronautico,
si aprono molteplici prospettive di lavoro:
 può continuare nel suo percorso formativo in ambito civile. Il titolo conseguito, infatti, gli
permette l’accesso a qualsiasi tipo di Università;
 può continuare nel suo percorso formativo in ambito militare. Il titolo conseguito permette
l’accesso all'Accademia Aeronautica Italiana (sita a Pozzuoli) per i ruoli di Allievi Ufficiali Piloti e
Allievi Ufficiali Ingegneri. In alternativa può accedere ai concorsi per sottufficiali dell'Esercito e
dell'Aeronautica;
 può esercitare la libera professione come perito industriale, dopo il conseguimento della relativa
abilitazione professionale;
 ha la possibilità di poter accedere alle graduatorie per l’ insegnamento in qualità di docente
tecnico-pratico negli Istituti Tecnici Industriali e Professionali;
 può operare con profitto nel settore della navigazione e del trasporto aereo e quindi di inserirsi in
aziende che si occupano di assistenza di volo e di trasporto aereo quali, ad esempio, compagnie
di gestione ed Enti Regolatori.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 75
INDIRIZZO: INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
Durata totale del Corso di studi : 5 anni
Totale ore di lezione settimanali: 33 ore il primo anno, 32 gli anni successivi
Alla fine dei 5 anni si consegue il DIPLOMA di ISTRUZIONE TECNICA (ex diploma “Perito”), dopo il
superamento dell'Esame di Stato.
PROFILO PROFESSIONALE
Il Perito in Informatica e Telecomunicazioni:
 ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione
dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di
comunicazione;
 ha competenze e conoscenze che, a seconda
delle declinazioni che le singole scuole
vorranno approfondire, si rivolgono all’analisi,
progettazione, installazione e gestione di
sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di
elaborazione, sistemi multimediali e apparati di
trasmissione dei segnali;
 ha competenze orientate alla gestione del ciclo
di
vita delle applicazioni che, sempre a seconda della declinazione che le singole scuole
vorranno approfondire, possono rivolgersi al software: gestionale – orientato ai servizi – per i
sistemi dedicati “incorporati”;
 esprime le proprie competenze nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative
nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione
delle informazioni (“privacy”);
 è in grado di esprimere le proprie competenze, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini
della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della
qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese;
 esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività di produzione dei sistemi,
dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che
orale;
 nell’analisi e realizzazione delle soluzioni ha un approccio razionale, concettuale e analitico,
orientato al raggiungimento dell’obiettivo, che esercita in contesti di lavoro caratterizzati
prevalentemente da una gestione in team;
 possiede un’elevata conoscenza dell’inglese tecnico specifico del settore per interloquire in
un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione; utilizza e redige
manuali d’uso.
L’indirizzo prevede due articolazioni:
Articolazione informatica
Indirizzata alla costruzione di sistemi informatici, alla programmazione, alla conoscenza e all'uso di
tecnologie web, dei protocolli e dei servizi per operare in rete, all'adozione di misure per la sicurezza
informatica.
Il perito per l'informatica ha competenze nell'analisi e sviluppo di programmi, librerie o componenti a basso
livello; sa operare con i principali sistemi operativi e protocolli di rete; è capace di progettare, realizzare,
collaudare e mantenere basi di dati; ha la preparazione per realizzare siti internet e servizi personalizzati
composti da pagine statiche o dinamiche, attraverso la padronanza acquisita nei linguaggi web oriented.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 76
Articolazione Telecomunicazioni
Indirizzata agli apparati di trasmissione dei segnali, alla configurazione e gestione hardware di reti, alle
problematiche inerenti le prestazioni e la sicurezza delle reti locali e geografiche.
Il perito in informatica con articolazione in telecomunicazioni opera e collabora all'analisi, progettazione,
installazione, configurazione e manutenzione delle reti di telecomunicazioni, di tipo locale o geografico,
caratterizzate da infrastruttura fissa e mobile, in particolare sulle problematiche hardware.
AMBITI PROFESSIONALI DEL PERITO IN INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
Il Perito Industriale in INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI trova la sua collocazione sia nelle imprese
specializzate nella produzione di software sia in tutte le situazioni in cui la produzione e la gestione del
software, il dimensionamento e l'esercizio di sistemi di elaborazione dati siano attività rilevanti
indipendentemente dal tipo di applicazione.
In esse può essere impiegato in una vasta gamma di mansioni che, oltre ad una buona preparazione
specifica, richiedano capacità di inserirsi nel lavoro di gruppo, di assumersi compiti e di svolgerli in autonomia
anche affrontando situazioni nuove, di accettare gli standard di relazione e di comunicazione richiesti
dall'organizzazione in cui opera, di adattarsi alle innovazioni tecnologiche ed organizzative.
QUADRO ORARIO DI INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI articolazione Informatica
INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI articolazione Informatica
1° biennio
ANNO ANNO
DISCIPLINA
I
II
AREA DI ISTRUZIONE GENERALE
Lingua e Lettere italiane
4
4
Storia, Cittadinanza e Costituzione
2
2
Geografia
1
Lingua inglese
3
3
Matematica
4
4
Complementi di matematica
Diritto ed economia
2
2
Scienze della Terra e Biologia
2
2
Scienze
Fisica e laboratorio
3(1)
3(1)
integrate
Chimica e laboratorio
3(1)
3(1)
Tecnol. e tecniche di rappresentazione grafica
3(1)
3(1)
Tecnologie informatiche
3(2)
Scienze motorie e Sportive
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
AREA DI INDIRIZZO
Scienze e tecnologie applicate
3
Sistemi e reti
Tecn. e prog. di sistemi inf. e di telecom.
Gestione progetto, organizzaz. d'impresa
Informatica
Telecomunicazioni
Laboratorio* (da programmare)
Totale ore settimanali:
33(5)
32(3)
2° biennio
ANNO ANNO
III
IV
5° anno
ANNO
V
4
2
4
2
4
2
3
3
1
3
3
1
3
3
2
1
2
1
2
1
4(2)
3(1)
4*
3*
6(3)
3(2)
(8)
6*
3*
(9)
4*
4*
3*
6*
(10)
32(8)
32(9)
32(10)
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 77
QUADRO ORARIO DI INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI articolazione
Telecomunicazione
INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI Articolazione Telecomunicazioni
1° biennio
ANNO ANNO
DISCIPLINA
I
II
AREA DI ISTRUZIONE GENERALE
Lingua e Lettere italiane
4
4
Storia, Cittadinanza e Costituzione
2
2
Geografia
1
Lingua inglese
3
3
Matematica
4
4
Complementi di matematica
Diritto ed economia
2
2
Scienze della Terra e Biologia
2
2
Scienze
Fisica e laboratorio
3(1)
3(1)
integrate
Chimica e laboratorio
3(1)
3(1)
Tecnol. e tecniche di rappresentazione grafica
3(1)
3(1)
Tecnologie informatiche
3(2)
Scienze motorie e Sportive
2
2
Religione cattolica o attività alternative
1
1
AREA DI INDIRIZZO
Scienze e tecnologie applicate
3
Sistemi e reti
Tecn. e prog. di sistemi inf. e di telecom.
Gestione progetto, organizzaz. d'impresa
Telecomunicazioni
Informatica
Laboratorio* (da programmare)
Totale ore settimanali:
33(5)
32(3)
2° biennio
ANNO ANNO
III
IV
5° anno
ANNO
V
4
2
4
2
4
2
3
3
1
3
3
1
3
3
2
1
2
1
2
1
4*
3*
4*
3*
6*
3*
(9)
6*
3*
(9)
4*
4*
3*
6*
(9)
32(9)
32(9)
32(9)
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 78
5. L’ampliamento dell’offerta formativa
Il Collegio Docenti delibera per gli studenti dell’Istituto, una serie di progetti, diversamente
articolati da gruppi di lavoro appositamente costituiti, che hanno finalità e tempi di
attuazione propri e mirano a completare l’intervento curricolare.
In particolare, negli interventi programmati, si individuano i seguenti obiettivi specifici:
 definire percorsi formativi differenziati ed individualizzati;
 potenziare la motivazione allo studio;
 ridurre la dispersione scolastica attraverso nuove modalità di recupero e di sostegno;
 potenziare competenze trasversali;
 approfondire aspetti professionali con particolare riguardo alle certificazioni di competenze
spendibili nel mondo del lavoro;
 progettare ed attuare percorsi IFTS in collaborazione con partner quali: Industrie, Università e
Politecnico di Napoli, Agenzie formative.
5.1
RESPONSABILITÀ, FASI DELLA PROGRAMMAZIONE E DELL’ESECUZIONE DEI
PROGETTI
La responsabilità della progettazione è individuata dalla seguente tabella:
ATTIVITA’
DS
Indicare le linee guida
dei progetti
Collegio
Docenti
Responsabile
del progetto
Gruppo
operatore
Consiglio
d’Istituto
operatore
R
Individuare i
responsabili dei progetti
R
Assegnare i progetti
responsabili
R
Inserire i progetti nel
POF
R
Individuare i
collaboratori
R
R
Pianificare il progetto
Compilare la scheda
progetto
Approvare i progetti
Responsabile
POF
R
R
R
Svolgere le attività
previste dal progetto
R
Controllare lo
svolgimento del
progetto
R
Relazione finale sul
progetto
R
Distribuire, raccogliere
analizzare i questionari
R
Legenda: R = Responsabile
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 79
5.2 INDIVIDUAZIONE DEI PROGETTI
Alla fine di ogni anno scolastico, il Collegio dei Docenti indica le linee guida a cui devono
uniformarsi le iniziative extracurriculari da proporre a settembre dell’anno seguente.
Le proposte di nuove iniziative extracurriculari possono pervenire da Enti esterni (Comune, Provincia,
Regione, Ministero o anche enti privati), docenti singoli o gruppi di docenti, studenti.
Nel caso di proposte provenienti da docenti e studenti, i soggetti proponenti compilano la scheda
della progettazione.
Tutte le proposte di iniziative extracurriculari vengono valutati dal Dirigente per una valutazione di
fattibilità. Il DS individua un Responsabile di progetto.
Dopo la fase di pianificazione, le schede dei progetti sono consegnate al Responsabile del POF dieci
giorni prima del Collegio Docenti che ha all’ordine del giorno l’approvazione del POF stesso.
Altre proposte possono fare riferimento anche a bandi e u r o p e i , provinciali, regionali e/o
nazionali.
Il Collegio dei Docenti e il Consiglio di Istituto approvano per la loro parte di competenza.
5.3 PIANIFICAZIONE DEI PROGETTI
Il Responsabile di progetto individua eventuali collaboratori e riunisce il gruppo di lavoro che
provvede alla pianificazione del progetto, di cui si indicano le modalità operative, tra cui:
calendario, risorse umane, risorse strumentali, aule e/o laboratori.
5.4 ATTUAZIONE DEI PROGETTI
Ogni operatore coinvolto nel progetto attua l’attività a lui assegnata in fase di pianificazione
e documenta il lavoro svolto.
Periodicamente il gruppo si riunisce per un’opportuna opera di monitoraggio in itinere, per verificare
lo stato di avanzamento e per apportare eventuali correzioni alle attività se si rendesse necessario.
5.5 VERIFICA E VALUTAZIONE DEI PROGETTI
Il Responsabile del progetto controlla il corretto svolgimento del progetto ed eventualmente
interviene per opportune correzioni che si rendessero necessarie (per esempio cambiare il
calendario degli incontri).
Al termine delle attività previste nel progetto, redige una Relazione sintetica d e l l ’ attività in cui
evidenzia quanto è stato realizzato del preventivato ed esprime una valutazione dei
risultati conseguiti.
Tali relazioni costituiscono una base per la relazione al Collegio dei Docenti che valuta il POF.
Alla fine del progetto, se ritenuto utile, il Responsabile del progetto distribuisce un
questionario ai frequentanti, per conoscerne il loro livello di gradimento ai fini della validazione del
progetto in ambito POF.
I questionari sono raccolti ed analizzati a cura del Responsabile di progetto. Una sintesi
dell’analisi dei questionari è riportata nella Relazione sintetica attività.
L’elaborazione dei questionari e copia della relazione finale vengono conservate e archiviate a
cura del Responsabile qualità per almeno tre anni.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 80
5.6 AMBITI DELL’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
COMUNICAZIONE
INTERNA/ ESTERNA
CERTIFICAZIONE
RETI DI SCUOLE
LINGUE E
ICT
SPORT
ACCOGLIENZA,
ORIENTAMENTO
TECNICOPROFESSIONALIZZANTE
INTEGRAZIONE
POF
SUCCESSO
FORMATIVO
SALUTE PREVENZIONE
EPROMOZIONE DELLA
PERSONA
TEATRO, CINEMA,
MUSICA
UMANISTICO,
STORICO, SOCIOCULTURALE
I progetti delle attività integrative, approvati dal Collegio Docenti, sono finalizzati a
migliorare l'offerta formativa globale e a favorire la creazione di interessi e di competenze
aggiuntive rispetto al normale iter scolastico. Essi, pertanto, migliorano la qualità della vita
scolastica, favorendo la socializzazione e l'integrazione degli alunni e
la crescita come persone,
come studenti e come cittadini.
L’I.T.S.T. per assicurare la qualità e garantire l’efficienza dei servizi offerti all’utenza (studenti,
famiglie, territorio), attua i suoi processi in conformità alla “Norma ISO 9004:2009-Sistema di
Gestione della Qualità Linee per il miglioramento “.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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LINEE GUIDA PER LA PROGETTAZIONE DI ATTIVITA’ INTEGRATIVE
Caratteristiche del
progetto
1.
Il progetto deve essere:
afferente ad uno degli
ambiti d’intervento previsti
dal POF;
2. un approfondimento o un
prolungamento dell’attività
curriculare;
3. unico nel proprio ambito
d’intervento;
4. attivato con successo ed
avere una ricaduta
formativa;
5. ben definito dal punto di
vista del personale che
coinvolge e delle strutture
e attrezzature impiegate
6. In linea con la Politica e gli
obiettivi stabiliti dall’Istituto
per a.s. di riferimento.
7. compatibile con il bilancio
di spesa
Priorità

Progetti per il miglioramento delle
competenze di base degli studenti
(Recupero, Potenziamento, ecc. );

Progetti di ampliamento
dell’offerta formativa che prevedono
certificazioni di competenze spendibili
nel mondo del lavoro

Progetti per il miglioramento
dell’offerta formativa realizzati anche
in rete con altre istituzioni, enti,
associazioni, ecc. per la
partecipazione a manifestazioni o
eventi nel territorio.

Progetti che prevedano l’utilizzo
di metodologie didattiche innovative
(e-lerarming; problem solving;
apprendimento cooperativo).

Progetti che prevedano l’utilizzo
di attrezzature già presenti nei
laboratori ma scarsamente utilizzate
nelle programmazioni curricolari.

Progetti che prevedano docenti in
possesso di:
 titoli accademici,
 certificazioni specifiche,
 esperienza documentata
afferenti ai contenuti ed alle
competenze previste dalla
progettazione presentata
Vincoli
I progetti saranno realizzati
in rapporto alla disponibilità
dei fondi e in seguito alla
approvazione del Piano
annuale.
I progetti possono subire
variazioni durante la fase di
attuazione, compatibilmente
con le risorse finanziarie
spettanti ed erogate dal
Ministero.
I ragazzi potranno scegliere
al massimo due attività.
La Dirigenza avrà cura di
rendere note le scadenze di
presentazione delle proposte
dei progetti ed i tempi di
erogazione delle
progettazioni esecutive,
secondo le modalità di
comunicazione previste
dall’ordinamento che
dovranno essere
assolutamente rispettate.
Le progettazioni saranno
validate, quindi riproponibili
per l’a.s. successivo, solo se
provviste di adeguata
documentazione attestante
gli esiti dell’erogazione
FINALITÀ






Progettare e pianificare in relazione ai reali bisogni dell’utenza in relazione al fabbisogno espresso dal
territorio per rendere efficiente ed efficace il servizio scolastico.
Favorire la diffusione e lo scambio di conoscenze, esperienze e buone pratiche maturate nell’ambito
dell’Istruzione e della formazione professionale.
Gestire le risorse umane e le infrastrutture disponibili in maniera efficace ed efficiente.
Attuare e perseguire gli obiettivi previsti nella progettazione presentata con successo
Pubblicizzare il prodotto finale al fine di motivare l’utenza alla partecipazione attiva alla vita scolastica.
Monitorare e valutare la ricaduta del progetto per perseguire un percorso di miglioramento continuo.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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Attività integrative offerte dall’Istituto:
AZIONI A SUPPORTO DEL
PERCORSO FORMATIVO
PROGETTI DI
APPROFONDIMENTO
CURRICOLARE
Recupero Disciplinare:
 In itinere
 Pausa didattica
 Sportello
 Corsi di recupero
Giornale di Istituto on-line
PROGETTI IN RETE
Quotidiano in classe
Incontro con l’autore
Progetti per l’inclusività
Olimpiadi della matematica e
della fisica
Accoglienza studenti
Alternanza scuola-lavoro
Impresa formativa simulata
Progetti PON e POR
Progetti relativi al rispetto
delle regole, dell’ambiente,
legalità, salute, diritti
Impegno civico e cultura della
Legalità, educazione stradale
Viaggi di Istruzione e visite
guidate
Progetti dell’area
professionalizzante
Progetti inerenti il teatro il
cinema e la musica
Orientamento in entrata ed in
uscita
Centro Sportivo Studentesco
Progetti per la
prevenzione
delle
dipendenze con
il
SERT
di
Capua
Progetto
Policoro
Certificazione
informatica
EIPASS (studenti /docenti) CISCO
Certificazione lingua inglese
(Trinity) - Erasmus Plus
ACCOGLIENZA, ORIENTAMENTO, INTEGRAZIONE
Accoglienza – Promozione ed Orientamento in Uscita.
L’attività ha come scopo quello di fornire a studenti e genitori gli
strumenti per poter effettuare scelte consapevoli in tutte le varie fasi del
percorso scolastico, dall’ l'iscrizione alle prime classi, alla scelta
dell'indirizzo di specializzazione fino alla scelta degli studi universitari
e/o dell’attività lavorativa.
Da diversi anni l’attività si svolge su quattro filoni e precisamente:
L’attività di Accoglienza destinata agli allievi delle 1^ classi in vista
dell’ inizio dell’anno scolastico consiste in incontri con i Docenti
componenti della Commissione Accoglienza ed Orientamento
dell’Istituto che illustrano :
 Offerta formativa della Scuola
 Strutture e servizi
 POF e regolamento d’Istituto
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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 Visita ai Laboratori
L’attività di Promozione verso le Scuole Medie si articola in vari momenti :
 Predisposizione della documentazione a stampa che illustra le attività del nostro Istituto e il
curriculum seguito dai giovani che vengono formati nel nostro Istituto. Il pieghevole viene distribuito
agli alunni delle Scuole Medie del bacino di utenza durante gli incontri di Promozione.
 Realizzazione DVD di Promozione dell’Istituto
 Predisposizione e realizzazione di visite guidate da parte degli allievi delle 3^ classi delle Scuole
Medie nell’Istituto. I visitatori possono rendersi conto delle strutture e delle attrezzature dei nostri
laboratori anche attraverso la partecipazione ad esperimenti simulati. L’attività ha la finalità di fornire
agli allievi delle scuole medie elementi di giudizio per una scelta adeguatamente motivata.
 Partecipazione dei docenti del gruppo di lavoro ad incontri mattutini e/o pomeridiani organizzati
dalle Scuole Medie del nostro bacino di utenza sia con gli allievi che con i loro genitori per illustrare
il POF dell’Istituto e quant’altro fosse necessario ai futuri utenti. Le date ed gli orari vengono
comunicati a mezzo fax o telefono e vedono impegnati i docenti del gruppo che risultano liberi da
impegni di servizio.
 Organizzazione e gestione della manifestazione “ Open Day” durante la quale l’Istituto accoglie gli
studenti e le loro famiglie per illustrare concretamente il piano dell’offerta formativa .
 Visite guidate ai laboratori dell’indirizzo Meccanica e meccatronica, Elettronica ed Elettrotecnica,
Informatica e Telecomunicazione, Trasporti e Logistica ( costruzione e conduzione del mezzo) per
acquisire maggiori elementi al fine di effettuare una scelta motivata e convinta.
 L’attività di Orientamento in Uscita destinata agli alunni delle 5^ classi per il prosieguo degli studi
Universitari o l’inserimento nel mondo del lavoro si articola nelle seguenti fasi:
 Organizzazione e gestione di visite presso Facoltà Universitarie
 Conferenze di Orientamento per la partecipazione a concorsi per l’accesso alla carriera militare
nelle FFAA
 Simulazione test di ammissione Ingegneria
"Lauree scientifiche-Area Fisica" organizzato dalla SUN di Caserta. L’Istituto aderisce in rete al
progetto nazionale che si propone di creare un ponte tra gli Istituti Superiori di Secondo Grado e le
Facoltà Scientifiche al fine di appassionare i giovani alle nuove conquiste tecnologiche. Pertanto, presso
le sedi degli Istituti di Capua, gli studenti hanno la possibilità di seguire seminari, tenuti da professori
della SUN di Caserta, su temi riguardanti, in generale, la fisica moderna e, più in dettaglio, la Meccanica
Quantistica e la Relatività.
UMANISTICO, STORICO, SOCIO-CULTURALE
“L’incontro con l’autore” dà ai nostri Alunni l’opportunità di leggere e di incontrare gli autori dei libri
nell’aula conferenze dell’istituto. Per brevità si citano solo alcuni dei personaggi di grande richiamo e
valenza incontrati nelle scorse edizioni : Nando dalla Chiesa, Lidia Ravera, Dacia Maraini, Roberto
Saviano , Antonio Pascale e tanti altri ancora.
Il quotidiano in Classe, progetto al quale il nostro Istituto aderisce
da sempre, consente ai nostri Alunni di cimentarsi nella lettura
guidata di quotidiani. Alcuni esempi “Il Corriere della Sera”, “la
Repubblica”, “Il Sole 24 Ore”.
Giornalino d’Istituto ONLINE – “La voce del Falco” fa realizzare
agli studenti il giornalino d’Istituto online, consentendo ad essi di
acquisire e sviluppare le competenze richieste dal settore
dell’informazione e della stampa.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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Progetti per favorire l’inclusività degli alunni stranieri (A scuola con lo straniero, Prima
alfabetizzazione per alunni stranieri)
La finalità generale del progetto di inclusione scolastica è quella di favorire il benessere psico-sociale
degli alunni stranieri mediante la loro integrazione all’interno del gruppo classe, tenendo in
considerazione gli specifici bisogni didattici.
Tra gli obiettivi ci sono:
 acquisire maggiori e più adeguati livelli di comunicazione e specifiche competenze per
l’apprendimento di contenuti disciplinari.
 Favorire l’apprendimento degli alunni stranieri mediante l’utilizzo di mezzi
informatici e
multimediali.
 Trasformare la presenza di un alunno straniero in una risorsa capace di mettere in atto dinamiche di
gruppo e di interazione personale che siano occasione di maturazione per tutti.
 Proporre percorsi formativi adeguati alle conoscenze e alle competenze di tali alunni.
Progetti in rete con il Sert di Capua
I progetti mirano a prevenire i comportamenti a rischio, favorendo nei ragazzi la consapevolezza dei
pericoli connessi a comportamenti scorretti, promuovendo corretti stili di vita.
TEATRO, CINEMA, MUSICA
Teatro in lingua. Gli alunni dell’Istituto hanno la possibilità di assistere, nelle ore
curriculari, ad opere teatrali, anche in lingua straniera, convegni e conferenze
“ Cineforum” si propone di stimolare gli studenti all'approfondimento e alla
discussione delle tematiche proposte dalla letteratura, dalla storia e dall’attualità
mediante la proiezione di pellicole presso le sale cinematografiche di Capua e paesi
limitrofi.
“Falco Band” è costituita dagli allievi del I°, II° biennio e quinto anno che suonano strumenti o fanno
parte di gruppi musicali o canori. Questi si esibiscono, per eventuali esecuzioni dal vivo, per
rappresentare l’istituto durante manifestazioni interne ed esterne
Questa attività ha l’obiettivo di migliorare le capacità anche espressive e linguistiche degli allievi..
SPORT
“ Centro Sportivo Studentesco”/ Sport a Scuola (Circ. n°.5163 del 16/10/09 e Circ . n°. 5510 del
10/11/09 ).
Le attività prevedono la partecipazione degli studenti alle manifestazioni sportive
studentesche (G.S.S.) a vari livelli . Nelle competizioni sportive numerosi ed
importanti sono i successi, a livello provinciale e regionale, ottenuti nel corso degli
anni precedenti. Il lavoro svolto dagli alunni è certificato nel quadro delle
competenze definite al termine della frequenza dei cicli scolastici. L’iniziativa è rivolta
a tutti gli studenti della scuola che desiderano praticare un’attività sportiva in orario
extracurricolare
nelle seguenti discipline: Corsa campestre.(partecipazione
G.S.S./Regionale). Calcio a 5; Pallavolo; Basket (partecipazione a Tornei
scolastici)
TECNICO-PROFESSIONALIZZANTE
“Voli di ambientamento” L’Istituto, su richiesta e a titolo oneroso per i partecipanti, organizza
presso scuole di volo locali corsi per il conseguimento dell' ”Attestato di volo" (prime 12 ore) e
del "Brevetto di pilota" (45 ore) al fine di introdurre gli allievi del corso di "Costruzioni
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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Aeronautiche" e gli alunni del corso “ Assistenza alla Navigazione Aerea” nel mondo del volo su
aerei ULM e certificati.
Progetto DRONI ( velivolo che viaggia in assenza di pilota, controllato da un computer a bordo)
L’ Istituto organizza un iter formativo nel settore dei SAPR( Sistemi
Aeromobili a Pilotaggio Remoto) che si sta evolvendo esponenzialmente
negli ultimi anni e, come sostenuto recentemente dalla Comunità europea
(cfr. EU- COM2014-207 Final:“ A new era for aviation”, Brussels
08/04/2014), è uno dei business più rilevanti del prossimo futuro, per il
quale è necessario creare le premesse utili a sostenerne il mercato.
CORSO TECNOLOGIA FOTOVOLTAICA ( realizzato nell’ambito dei
corsi PON)
Gli alunni che frequentano il corso, partendo dalla descrizione delle
principali tipologie di energia rinnovabile, delle problematiche
connesse allo “sviluppo sostenibile” e degli impegni mondiali ed
europei che l’Italia ha assunto nella lotta alla riduzione delle emissioni
inquinanti (protocollo di Kyoto e pacchetto 20-20-20 ), esaminano
nelle linee essenziali le norme EUROPEE e NAZIONALI per la
promozione delle ENERGIE RINNOVABILI ed in particolare per la
promozione degli impianti FOTOVOLTAICI.
Si progetta, durante il corso, un impianto fotovoltaico connesso alla rete di produzione elettrica in BT
con l’uso di software specifico in dotazione alla scuola. Si apprendono i più diffusi metodi e sistemi di
ancoraggio dei moduli su diversi tipi di copertura (falda, piane, campo aperto ) nonché i criteri di
scelta progettuale di tutti i componenti che compongono l’impianto.
CORSO SUI CONTROLLI NON DISTRUTTIVI( realizzato nell’ambito dei corsi PON)
Il corso sii propone di fornire alcune nozioni teorico-pratiche sui controlli non distruttivi di più frequente
esecuzione nell'industria (magnetoscopia, ultrasuoni, liquidi penetranti, raggi X), dato il loro largo
impiego in tutti i settori tecnologici, e far conseguire abilità e manualità nell'esecuzione di Controlli non
distruttivi.
VIAGGI D’ISTRUZIONE E VISITE GUIDATE
L’Istituto organizza viaggi d’istruzione sia in Italia che all’estero, privilegiando le città d’arte
e le capitali straniere, compatibilmente con le risorse economiche delle famiglie e
rispettando gli obiettivi didattici programmati dai consigli di classe e i criteri formulati dal
Consiglio d’Istituto.
Sono, inoltre, organizzate VISITE GUIDATE della durata di una mattina o dell’intera giornata,
che servono ad integrare, arricchire e completare l’attività curricolare.
Nel corso degli ultimi anni i nostri Alunni hanno visitato le più importanti sedi Istituzionali
Nazionali ed Europee: La sede del Parlamento Europeo (Strasburgo), Palazzo Montecitorio,
Palazzo Chigi e Pantheon, l'Accademia Aeronautica Militare di Pozzuoli, La Scuola Sottufficiali
dell'Aeronautica Militare di Caserta, l’Aeroporto di Pratica di Mare (Reparto Sperimentale di volo), il
Centro Internazionale di ricerche, studi e controllo delle Telecomunicazioni: Tele spazio (Fucino), il
Cira, ma anche complessi Industriali di primissimo ordine quali: la Ferrari, la Ducati, la O.M.A.
SUD, TOWER Automotive.
Numerosi i viaggi d’Istruzione sia in Italia che all’estero, per citarne alcuni: Romania
(nell'ambito del progetto Comenius), Umbria, Motor Show di Bologna, Barcellona, Recanati
(Palazzo Leopardi), Gradara e Gubbio.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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SUCCESSO FORMATIVO
“Olimpiadi della Matematica” Il Progetto Olimpiadi opera in base a una
convenzione fra il Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e l'Unione
Matematica Italiana, e si avvale della collaborazione della Scuola Normale
Superiore di Pisa. Il nostro Istituto seleziona e prepara gli allievi più dotati per la partecipazione
alle gare di selezione della squadra italiana alle Olimpiadi Internazionali di Matematica vantando
una lusinghiera sequenza di successi ottenuti dagli Alunni.
“Olimpiadi della Fisica” giochi di Anacleto (Biennio e Triennio) gli allievi più dotati,
selezionati e preparati dal nostro Istituto da anni partecipano, con successo, alle
competizioni connesse con le Olimpiadi Internazionali della Fisica.
CERTIFICAZIONE LINGUE E ICT
TRINITY COLLEGE LONDON
Agli alunni del Falco è data la possibilità di conseguire, a diversi livelli
di padronanza, certificazioni di lingua inglese rilasciate dal Trinity College
London (Ente Certificatore) britannico che opera in oltre 60 paesi al
mondo per il rilascio di certificazioni di lingua inglese, in quanto l’istituto è
un centro Trinity registrato.
CERTIFICAZIONI EIPASS
L’istituto è un EI-CENTER accreditato EIPASS. La Certificazione EIPASS comporta l'attestazione
e il riconoscimento a livello comunitario delle competenze
informatiche, ormai requisito fondamentale per l'inserimento nel
mondo del lavoro e per la partecipazione a concorsi pubblici. L'EiCard è una tessera di riconoscimento dell'iscritto al programma
EIPASS rilasciata dal nostro Ei-Center al momento dell'iscrizione. Ha
validità triennale dalla data di rilascio, durante i quali è possibile
sostenere gli esami. Le prove d'esame per conseguire la
Certificazione Informatica EIPASS si svolgono presso la nostra sede.
Dopo aver terminato con esito positivo tutti i test relativi ai moduli
EIPASS, sarà rilasciato un Attestato. Gli attestati sono prodotti da
Certipass e consegnati all'Ei-Center presso il quale è stato sostenuto l'ultimo esame.
LOCAL ACADEMY CISCO
Ulteriore elemento di dinamicità dell’Istituto nei confronti del mondo del
lavoro è l’offerta delle certificazioni Cisco ad integrazione dei curricula.
l’ITST Falco è ufficialmente Cisco Local Academy. La certificazione
Cisco è riconosciuta in tutto il mondo ed in tutti gli ambienti di lavoro ed
identifica una approfondita conoscenza delle problematiche di
progettazione-installazione-manutenzione-amministrazione
di
Reti
Telematiche.
Attualmente l’ Istituto può attivare due tipi corsi destinati sia a studenti
interni che esterni.
CISCO IT ESSENTIANL-Manutenzione hardware e software di PC e
LAPTOP e periferiche.
STAGE AZIENDALI
L’ITST Falco supporta, grazie ai fondi europei regionali (POR C5) e ad organizzazioni
didattiche personalizzate, gli alunni delle quarte e delle quinte per periodi di stage, presso
un’azienda od impresa, offrendo così
agli studenti un’esperienza formativa
professionalizzante.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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STAGE LINGUISTICI
La scuola da quest’anno ha attivato gli stage linguistici all’estero per gli alunni delle classi del
secondo biennio grazie ai fondi europei e regionali (PORC1 - Interventi per lo sviluppo delle
competenze chiave - Comunicazione nelle lingue straniere - Percorso formativo realizzato
direttamente in uno dei Paesi Europei). Nel mese di luglio, infatti, gli alunni che ne hanno fatto
richiesta hanno trascorso un periodo di formazione e sviluppo delle competenze in inglese (4
settimane )in un college di Londra.
ERASMUS PLUS
Erasmus Plus è il programma dell’Unione europea per l’Istruzione, la
Formazione, la Gioventù e lo Sport 2014-2020.
Il programma integrato permette di ottenere una visione d’insieme delle
opportunità di sovvenzione disponibili, mira a facilitare l’accesso e
promuove sinergie tra i diversi settori rimuovendo le barriere tra le varie
tipologie di progetti; vuole inoltre attrarre nuovi attori dal mondo del
lavoro e dalla società civile e stimolare nuove forme di cooperazione.
IMPRESA FORMATIVA SIMULATA
Attraverso il progetto “Impresa in Azione” e Scuola@Azienda la scuola offre agli studenti ed agli
insegnanti la possibilità di misurarsi con le problematiche legate alla COSTITUZIONE ed alla
GESTIONE di un’impresa. Un modo nuovo e stimolante che attraverso un pratico ambiente di
simulazione riduce la distanza tra il mondo della scuola e quello del lavoro.
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO
Sono attivati percorsi flessibili e personalizzati di
integrazione tra Formazione e mondo del lavoro
per garantire agli studenti una preparazione
professionale aggiornata con le esigenze del
Territorio.
Sono previste azioni diversificate per i vari
settori e le varie specializzazioni, volte a
verificare l’efficacia della preparazione scolastica
rispetto alle richieste dell’Impresa/Ente, a favorire
l’orientamento dopo il diploma e ad agevolare
l’inserimento nella realtà produttiva.
L’alternanza scuola-lavoro raccorda la Scuola
con il tessuto attivo e produttivo del Territorio e si
svolge in collaborazione con Associazioni di
Categoria, Enti Pubblici, Studi professionali, Piccole e medie Imprese, grazie anche
all’Accordo di Rete Scuola@Azienda patrocinato dal Polo Qualità di Napoli.
SALUTE E
PERSONA
PREVENZIONE
E
PROMOZIONE
DELLA
Lo sportello ascolto messo a disposizione dall’istituto, è un
sostegno alla crescita, è l’opportunità offerta ad ogni studente e alla
sua famiglia di avere un colloquio con uno psicologo, gratuitamente e
nell’orario scolastico. Tutti gli studenti possono usufruirne
chiedendo colloqui sia individuali che di gruppo, Il servizio offre, su
richiesta dell’alunno,
una
consultazione
psicologica breve
finalizzata a riorientare l’adolescente in difficoltà.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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PROGETTI PON e POR per alunni e docenti
La scuola offre agli alunni e ai docenti numerose attività extracurriculare
grazie ai fondi strutturali che l'Unione europea mette a disposizione dei paesi
membri per perseguire la coesione e lo sviluppo economico-sociale nelle
diverse regioni; fondi che l'Italia gestisce attraverso il Quadro strategico
nazionale - QSN ed i programmi operativi nazionali e regionali (PON e POR)
5.7 I CORSI POST DIPLOMA E I CORSI INTEGRATI CON LA FORMAZIONE
PROFESSIONALE
Il Decreto delle Presidenza del Consiglio dei Ministri del 25/01/2008 recante le “linee guida per la
riorganizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli
Istituti tecnici superiori” ha come obiettivi della riorganizzazione:
 ampliamento dei percorsi formativi con un’offerta più stabile e articolata;
 diffusione della cultura scientifica e tecnica per sostenere lo sviluppo sociale ed economico;
 rafforzamento della collaborazione con il territorio;
 promozione dell’orientamento permanente dei giovani;
 sostegno alla formazione disciplinare (scientifica, tecnologica e tecnico-professionale) degli
insegnanti;
 sostegno alle politiche attive del lavoro.
Le tipologie di intervento previste sono:
 Istituti Tecnici Superiori (ITS) di durata biennale, aperti ai possessori di diploma di Stato
quinquennale. Si concludono con il conseguimento del “Diploma di tecnico Superiore”.
 Percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) di durata da 2 a 4 semestri, per un
minimo di 1200 ore fino ad un massimo di 2400 ed aperti ai possessori di diploma. Si concludono
con il conseguimento del “Certificato di Specializzazione Tecnica Superiore”.
Caratteristiche dei percorsi:
I percorsi sono progettati e organizzati in modo da assicurare:
 un’offerta rispondente ai fabbisogni formativi differenziati,
 consentire percorsi personalizzati per giovani e adulti,
 favorire anche la partecipazione di adulti occupati.
I percorsi rispondono ai seguenti standard:
 ciascun semestre comprenderà ore di attività teorica, pratica e di
laboratorio;
 gli stage aziendali e i tirocini formativi obbligatori per almeno il
30% del monte ore complessivo, con la possibilità di svolgerli anche
all’estero;
 possono non coincidere con l’anno scolastico e dovranno tener conto degli impegni di lavoro dei
partecipanti;
 i curricoli fanno riferimento a competenze comuni e tecnico-professionali riguardanti la specifica
figura di tecnico superiore;
 sono strutturati in moduli e unità capitalizzabili;
 i docenti per almeno il 50% sono provenienti dal mondo del lavoro e dovranno avere
un’esperienza quinquennale nel settore;
 sono accompagnati da misure di supporto alla frequenza;
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 89


la conduzione scientifica di ciascun percorso è affidata ad un comitato rappresentativo dei vari
soggetti che partecipano alla costituzione degli ITS e degli IFTS;
contengono i riferimenti alla classificazione delle professioni relativi ai tecnici intermedi (quarto
livello della classificazione comunitaria).
Con decreto sono determinati:
•
i diplomi di tecnico superiore;
•
i certificati di specializzazione tecnica superiore rilasciati al termine .
Certificazione e riconoscimento dei crediti formativi
I crediti formativi rappresentano l’insieme delle competenze, esito del percorso formativo che
possono essere riconosciute in altro percorso di formazione o lavoro.
Il riconoscimento opera:
 al momento dell’accesso ai percorsi;
 all’interno dei percorsi per abbreviare i percorsi e facilitare i passaggi;
 all’esterno dei percorsi il riconoscimento da parte del mondo del lavoro, dell’università o altri
sistemi formativi.
I diplomi di tecnico superiore e i certificati di specializzazione tecnica superiore costituiscono
titolo di accesso ai pubblici concorsi.
 Gli Istituti Tecnici Superiori (ITS)
Sono costituiti nel rispetto delle competenze esclusive delle Regioni e sempreché siano previsti dai
piani territoriali.
La realizzazione di percorsi per il conseguimento del diploma di tecnico superiore si riferisce alle
seguenti aree di intervento:
1) efficienza energetica;
2) mobilità sostenibile;
3) nuove tecnologie della vita;
4) nuove tecnologie per il Made in Italy;
5) tecnologie innovative per i beni e le attività culturali;
6) tecnologie della informazione e della comunicazione.
Hanno la durata di quattro semestri per un totale di 1800/2000 ore; vi si accede con il diploma di
istruzione secondaria superiore e sono finalizzati al conseguimento del “Diploma di tecnico
Superiore”.
Gli ITS hanno una chiara identificazione di settore e sono configurati, dal punto di vista giuridico,
come Fondazioni di partecipazione i cui soggetti promotori/fondatori sono:
 istituto di istruzione secondaria, statale o paritario, appartenente all’ordine tecnico o
professionale, ubicato nella provincia sede della fondazione;
 struttura formativa accreditata dalla Regione per l’alta formazione, ubicata nella provincia
sede della fondazione;
 dipartimento universitario o altro organismo appartenente al sistema della ricerca scientifica
e tecnologica;
 impresa del settore produttivo e/o associazione cui si riferisce l’ITS;
 Ente locale (comune, provincia, città metropolitana, comunità montana);
 Altri (in relazione alle indicazioni delle Regioni)
Gli ITS acquistano la personalità giuridica a norma del DPR n. 361/00 e sono soggetti ad
amministrazione controllata da parte del Prefetto ai sensi del codice civile.
I percorsi si concludono con verifiche finali delle competenze acquisite effettuate da specifiche
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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commissioni in cui è assicurata la presenza di rappresentanti della scuola, dell’università, della
formazione professionale e del mondo del lavoro.
Fondazione ISTITUTO TECNICO SUPERIORE MOBILITA’ SOSTENIBILE TRASPORTI
FERROVIARI -ITS-MSTFL’Istituto partecipa, in qualità di socio-fondatore, alla FONDAZIONE ITS MOBILITA’ SOSTENIBILETRASPORTI FERROVIARI che consegue i seguenti obiettivi generali:
 Assicurare, con continuità, l’offerta di tecnici
superiori a livello post-secondario in relazione a
figure di tecnico superiore che rispondano alla
domanda proveniente dal mondo del lavoro pubblico
e privato in relazione alle aree strategiche per lo
sviluppo economico del Paese.
 Sostenere l’integrazione tra i sistemi di istruzione,
formazione e lavoro, con particolare riferimento ai poli
tecnico-professionali di cui all’articolo 13, comma 2, della legge n. 40/07, per diffondere la cultura
tecnica e scientifica.
 Sostenere le misure per l’innovazione e il trasferimento tecnologico alle piccole e medie imprese.
 Diffondere la cultura tecnica e scientifica e promuovere l’orientamento dei giovani e delle loro
famiglie verso le professioni tecniche.
 Stabilire organici rapporti con i fondi interprofessionali per la formazione continua dei lavoratori, nel
rispetto delle competenze delle parti sociali in materia.
Obiettivi realizzativi del primo triennio
Obiettivo prioritario della fondazione per il primo triennio è la realizzazione dei primi percorsi formativi
(in numero da definirsi in base alle risorse rese disponibili), mirati all’ottenimento di Diplomi ITS
relativi a figure professionali individuate nell’area di intervento “mobilità sostenibile” (Deliberazione
n. 1941 del 30/12/2009 della Giunta Regionale della Regione Campania con oggetto la
“riorganizzazione del sistema regionale di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore ai sensi del
DPCM 25 gennaio 2008 – Istituzione degli ITS”) rispondenti agli standard ministeriali e declinate
secondo il risultato della ricognizione di fabbisogni.
Si è appena concluso il 1° corso di “Tecnico Superiore per la produzione e manutenzione dei
mezzi di trasporto e/o relative infrastrutture ”. , della durata di quattro semestri, dal mese di
settembre 2011; al mese di settembre 2013, il corso è stato destinato a soli 24 studenti selezionati
mediante bando regionale tra coloro i quali avessero già conseguito il Diploma di Istruzione
Secondaria Superiore.
Il 2° corso biennale di “Tecnico Superiore per la produzione e manutenzione dei mezzi di
trasporto e/o relative infrastrutture ”è iniziato nel mese di dicembre 2013, ed è stato indetto
mediante bando Regionale pubblicato sul B.U.R.C. recante le finalità e le modalità di svolgimento
del corso nonché i criteri e le modalità di selezione dei candidati .
 I percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS)
Gli IFTS sono un nuovo percorso di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore promosso
dal Ministero della Pubblica Istruzione con l'adesione di tutte le Regioni italiane per rispondere alle
esigenze del mercato del lavoro ed alle necessità di maggiore professionalità del singolo individuo.
Sono percorsi formativi integrati (realizzati in collaborazione tra Scuola, Università, Impresa,
Agenzie Formative) per la formazione di Tecnici Specializzati, figure professionali a livello postsecondario, rispondenti alla domanda proveniente dal mondo del lavoro pubblico e privato, con
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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particolare riguardo al sistema dei servizi, degli enti locali e dei settori produttivi interessati da
innovazioni tecnologiche e dalla internazionalizzazione dei mercati.
I percorsi IFTS, programmati dalle Regioni hanno una durata di due semestri (800/1000 ore)
e sono finalizzati al conseguimento di un certificato di specializzazione tecnica superiore.
Sono progettati e gestiti dai soggetti associati di cui all’art. 69 della legge 144/99; vi accedono
giovani e adulti in possesso di diploma di istruzione secondaria superiore e diploma
professionale di tecnico, coloro che sono in possesso dell’ammissione al quinto anno e coloro che
non hanno il diploma previo accreditamento delle competenze acquisite.
I percorsi si concludono con verifiche finali delle competenze acquisite effettuate da specifiche
commissioni in cui è assicurata la presenza di rappresentanti della scuola, dell’università, della
formazione professionale e del mondo del lavoro.
Gli IFTS offrono:
 Gratuità dei corsi
 La certificazione delle competenze acquisite riconosciuta a livello nazionale ed europeo che
consente la mobilità lavorativa
 Periodi di formazione in strutture pubbliche e di stage aziendali
 Un percorso flessibile e modulare composto da unità formative capitalizzabili certificabili e la
spendibilità dei crediti formativi acquisiti anche nell'ambito universitario.
Già da alcuni anni l’Istituto contribuisce alla realizzazione di percorsi IFTS in tale contesto ha
partecipato, in qualità di Istituto partner, al Corso I.F.T.S. 2000 –- capofila ISSIS U. Foscolo di
Teano - “GESTIONE E TRASPORTO MERCI PER INDUSTRIE AEROPORTUALI E TERRESTRI”
Giunta Reg. Campania 10040/98 aut. MPI
7220/CF10 1998.
POLO AEROSPAZIO-capofila “I. T. A.
Villaggio dei Ragazzi” di Maddaloni
Inoltre, dall’a.s. 2005/2006 l’Istituto è partner
del POLO AEROSPAZIO-capofila I. T. A.
Villaggio dei Ragazzi di Maddaloni che per
l’a.s. corrente ha attivato un Corso I.F.T.S.Settore Aeronautico- “TECNICO SUPERIORE
PER
LA
MANUTENZIONE
DEGLI
AEROMOBILI” della durata di 800 ore per il
periodo maggio 2011-dicembre 2011.
A tale proposito va fatto osservare che detto Corso IFTS risulta particolarmente interessante in
quanto pur mantenendo invariata l’impostazione progettuale richiesta dagli enti istituzionali per gli
IFTS, afferisce alla tipologia di corsi di formazione per manutentori, certificabili ENAC, ovvero,
“Manutentore Aeronautico per velivoli categoria A sottocategoria A2”. Pertanto, con il
superamento degli esami finali, agli allievi risultati idonei viene
rilasciato
dalla
Regione
Campania
un “CERTIFICATO
DI
SPECIALIZZAZIONE
TECNICA
SUPERIORE”, titolo valido su tutto il territorio nazionale ed europeo e , a fronte delle 650 ore
tenute presso VULCANAIR SpA (Azienda partner operante nel settore della Manutenzione
Aeronautica), il “CERTIFICATE OF RECOGNITION”, valido per il conseguimento della Licenza di
“Manutentore Aeronautico per velivoli categoria A sottocategoria A2”.
5.8 COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
Il Comitato Tecnico-scientifico è stato introdotto negli Istituti superiori dai Regolamenti del
Riordino ed è stato pensato come luogo privilegiato del dialogo fra mondo economico e mondo
scolastico, aperto alle associazioni produttive, alle professioni, alla ricerca, con compiti di
consulenza programmatica, monitoraggio, critica ed orientamento.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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Esso è organo paritetico composto, in egual numero, da rappresentanti dell’istituto scolastico
(membri di diritto, scelti e nominati dal Dirigente Scolastico) e rappresentanti delle associazioni di
categoria, degli enti locali…(membri rappresentativi, scelti dall’ente di appartenenza e nominati dal
Dirigente Scolastico).
La normativa
Il CTS è stato inizialmente previsto, quale organismo obbligatorio per tutti gli istituti tecnici, dallo
“Schema di regolamento recante norme concernenti il riordino degli istituti tecnici ai sensi
dell’art.64,comma 4, del decreto legge 25.6.2008, n.112, convertito dalla legge 6.8.2008, n.133”,
approvato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri in data 28.5.2009 (art.5, comma 3, lettera c).
In seguito, il regolamento definitivo di riordino approvato con D.P.R. 15.3.2010, all’art.5, comma 3,
lett. d) ha previsto che gli istituti tecnici “possono dotarsi, nell’esercizio della loro autonomia didattica
e organizzativa, di un comitato tecnico-scientifico, senza nuovi e maggiori oneri per la finanza
pubblica, composto da docenti e da esperti del mondo del lavoro, delle professioni e della ricerca
scientifica e tecnologica, con funzioni consultive e di proposta per l’organizzazione delle aree di
indirizzo e l’utilizzazione degli spazi di autonomia e flessibilità; ai componenti del comitato non
spettano compensi ad alcun titolo”. La normativa attuale, quindi, prevede una possibilità e non un
obbligo; possibilità che, nel parere del Consiglio di Stato, riconosce ed esalta, per i singoli istituti,
uno spazio in cui verificare le proprie capacità di autonomia.
I compiti
Il Comitato tecnico scientifico, nominato dal Consiglio di Istituto su proposta del Dirigente scolastico,
sentito il Collegio dei Docenti, è l'organismo propositivo e di consulenza dell'istituto Tecnico.
Il CTS, infatti, può proporre, nello specifico, programmi, anche pluriennali, di ricerca e sviluppo
didattico/formativo, in rapporto al sapere, al mondo del lavoro e all’impresa, sia per gli studenti che
per i docenti dell’istituto e ne propone l'attuazione al Consiglio d’Istituto e al Collegio Docenti.
Esso potrebbe operare per un reale ed efficace raccordo tra gli obiettivi educativi e formativi
dell’istituto e le esigenze professionali del territorio, espresse dal mondo del lavoro e della ricerca. In
particolare potrebbe:
- formulare proposte e pareri al Consiglio di Istituto (CdI) ed al Collegio dei Docenti (CdD) in ordine
ai programmi e alle attività
- definire gli aspetti tecnici e scientifici dei piani delle attività
- svolgere funzioni di coordinamento tra le molteplici attività organizzate dalla scuola (stage,
alternanza scuola-lavoro, progetti di orientamento, fabbisogni professionali del territorio,
partecipazione a Poli/Distretti formativi e alla Fondazione ITS, reperimento fondi, contributi per i
laboratori, ecc.) e di raccordo tra i diversi organismi collegiali
- monitorare e valutare la progettualità tecnico-scientifica delle attività svolte
Composizione CTS dell’istituto:
Il C.T.S. del nostro istituto, approvato all’unanimità dal Consiglio d’Istituto con delibera del 26
novembre 2013, è così costituito:
- Prof. Paolo TUTORE (Dirigente Scolastico IT “G.C.FALCO”)
- dott..ssa Angela ORABONA (MIUR CAMPANIA)
- p.i. Michele MEROLA (COLLEGIO PERITI INDUSTRIALI)
- dott. Domenico ORABONA (PRESIDENTE CONFAPI)
- dott. Alessandro REMONDELLI (REGIONE CAMPANIA)
- dott. Vincenzo BOVE (PRESIDENTE CONFINDUSTRIA GIOVANI)
- ing. Gaetano CAPASSO (DIRIGENTE TEA IMPIANTI E ITALROBOT)
- ing. Raffaele METAFORA (DIRIGENTE DEMI)
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-
ing. Ciro DI MARE (DIRIGENTE DBF)
prof.ssa Antonella GAGLIARDI (FS alternanza scuola-lavoro IT “G.C.FALCO”)
prof.ssa Angelina SGUEGLIA (FS POF e valutazione IT“G.C.FALCO” )
prof. Gennaro IADICICCO (docente Elettrotecnica ed Elettrotecnica IT “G.C.FALCO”)
prof. Franco TORINO (docente Aerotecnica e Costruzioni Aeronautiche IT “G.C.FALCO”)
prof. Luigi MASCOLO (docente Aerotecnica e Costruzioni Aeronautiche IT “G.C.FALCO”)
prof. Pasquale IACOMINO (docente CHIMICA IT “G.C.FALCO)
prof. Angelo BISCEGLIA (docente Sistemi Automatici IT“G.C.FALCO”)
prof. Pietro MONTUORI (docente di Meccanica e Macchine IT “G.C.FALCO”)
L’istituto organizza, inoltre, le seguenti manifestazioni culturali
CULTURE DAY
manifestazione “a tema” con premiazione
degli alunni meritevoli
OPEN DAY
giorno di apertura della scuola per
accogliere ed orientare genitori ed alunni di
terza media
manifestazione di chiusura dell’anno scolastico,
anche in rete con le altre istituzioni scolastiche
o gli enti presenti sul territorio.
FALCO DAY
L’ istituto da anni organizza mostre , eventi
interessanti e giornate ministeriali, per mantenere
sempre vivo il ricordo di particolari momenti che
hanno segnato la nostra storia.
MOSTRE ED EVENTI

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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6. Il sistema di gestione della qualità d’istituto
6.1 LA QUALITÀ
MIGLIORAMENTO
NON
COME
ECCELLENZA,
MA
COME
PERCORSO
DI
Da qualche anno l’Istituto opera nella direzione della qualità del servizio erogato e nella logica del
miglioramento continuo. L’opera faticosa di favorire la cultura della qualità all’interno dell’Istituto, di
migliorare l’organizzazione e l’informazione relative alle singole attività e ai processi
attraverso i quali si realizza il POF annuale, è ancora in atto.
Nell' Istituto G.C.Falco, il Sistema Qualità ha una struttura di tipo trasversale: essendo ogni
persona responsabile del livello di Qualità del proprio operato, a tutti i livelli organizzativi e
gerarchici ed è impostato fondamentalmente sul miglioramento permanente come fattore di
crescita per tutti coloro che lavorano e operano per l'Istituto stesso.
Il Sistema Qualità è gestito da tutte le persone che vi sono coinvolte ed è tenuto sotto controllo dal
Responsabile Gestione Qualità, che ha l'obbligo di riferire periodicamente al DS, in modo che egli
sia messo in condizione di poter riesaminare costantemente il Sistema.
Tale riesame deve portare alla verifica della capacità di raggiungere gli obiettivi indicati e di
adottare le misure necessarie per migliorare l'efficacia e l'efficienza del Sistema stesso.
Uno strumento essenziale per la gestione del Sistema è dato dal sistema di controllo realizzato dal
Gruppo di Miglioramento sotto la responsabilità del Dirigente Scolastico (DS).
Le responsabilità per un corretto dimensionamento del Sistema Qualità dell' Istituto Falco sono del
DS, le responsabilità sia per quanto riguarda il rispetto dei requisiti di norma che la definizione dei
modelli operativi sono del Responsabile Gestione Qualità.
6.2 STRATEGIA E POLITICA
Il Sistema di Gestione della qualità, adottato dall’I.T.S.T.. “G.C. Falco” e conforme alla Norma ISO
9004:2009, ha, pertanto, l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi offerti all’utenza (studenti,
famiglie, territorio), attraverso la formalizzazione e la successiva ottimale gestione di alcuni dei
processi che interessano i diversi settori dell’organizzazione stessa. Il modello organizzativo deve
essere garanzia di qualità per i propri utenti ma anche per gli stessi operatori, personale docente e
ATA. Il sistema non lede la libertà d’insegnamento, ma opportunamente condiviso e correttamente
applicato, favorisce un modo migliore di fare scuola, portando ad un rinnovamento della scuola
stessa per garantire un successo durevole.
Sono, pertanto, obiettivi prioritari:




L’interpretazione e la soddisfazione delle esigenze in risposta alle richieste dei clienti e delle
parti interessate
la progettazione e lo sviluppo tempestivo di nuovi servizi e modalità di erogazione in rapporto
a nuove esigenze condivise dall’Istituto
la flessibilità dell'offerta formativa e dei servizi offerti, nel rispetto dei fini istituzionali e del POF
la garanzia dell’assolvimento dell’obbligo scolastico e formativo e dell’inserimento qualificato
nel mondo del lavoro o nell’Università.
Le strategie per raggiungere questi obiettivi sono mirate a:
 superare gradualmente i fenomeni di evasione, ripetenza, interruzione e abbandono della
frequenza scolastica;
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 95
 fornire un valido supporto per assistere, indirizzare e orientare gli allievi;
 progettare POF che soddisfino sempre di più le esigenze degli allievi e li preparino al meglio per
il proseguimento degli studi, proponendo progetti formativi ed innovativi;
 pianificare il processo di erogazione del servizio in un ambiente di lavoro sano e sicuro;
 garantire un funzionale servizio di assistenza agli allievi particolarmente bisognosi.
 eliminare la provvisorietà e l’improvvisazione dei processi didattici;
 aprirsi alla trasparenza, al confronto con l’esterno, alla valutazione e al giudizio dei nostri utenti;
 individuare, attraverso la misurazione della soddisfazione del cliente, parametri di valutazione e
indicatori di qualità sulla base dei quali avviare i nostri progetti di miglioramento;
 favorire la formazione e l’aggiornamento del personale docente e non docente dell’istituto per
garantire una continua crescita professionale.
L'ITST G.C. Falco, nell’ambito della propria attività organizzativa, attua, in coerenza con la logica
della qualità, una serie di iniziative riferibili in particolare ai seguenti indicatori:
PROGETTAZIONE




Definizione di obiettivi formativi coerenti e unitari relativi al profilo d’uscita dello studente;
Coordinamento dell’azione progettuale e organizzativa;
Promozione di iniziative, anche in rete, di ricerca e sperimentazione didattica;
Coinvolgimento dei portatori di interesse nella condivisione del POF.
ORGANIZZAZIONE
 Articolazione del collegio in dipartimenti, commissioni, referenti di progetti e coordinatori;
 Assegnazione di funzioni e compiti con coinvolgimento diffuso per la graduale implementazione
del Sistema Qualità.
DIDATTICA ED INNOVAZIONE
 Definizione di percorsi di potenziamento e arricchimento dell’offerta formativa;
 Azioni di ricerca e sperimentazione didattica;
 Condivisione di criteri e metodi di valutazione dell’apprendimento.
VALORIZZAZIONE DELLE RISORSE
 Aggiornamento e formazione del personale scolastico;
 Attribuzione di incarichi e responsabilità;
 Protocolli d’intesa e relazioni con enti territoriali.
VALUTAZIONE
 Autovalutazione dei risultati;
 Valutazione esterna attraverso l’INVALSI;
 Rilevazione di Customer Satisfaction.
6.3 ATTUAZIONE DELLA STRATEGIA E DELLA POLITICA PER IL SUCCESSO
DUREVOLE
Al fine di attuare una strategia e una politica per il successo durevole, L'ITST G.C. Falco mette in
atto:
 un'organizzazione flessibile delle attività didattiche, che faciliti l'individualizzazione
dell'insegnamento attraverso l'attivazione della modularità, l'aggiornamento dei programmi, la
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



















sensibilizzazione ai temi della interculturalità, la forte attenzione alle attività di sostegno;
la trasparenza dell'azione didattica e di valutazione e la documentazione degli obiettivi per
consentire il coinvolgimento nel processo formativo delle famiglie degli allievi;
l'attivazione di progetti volti a soddisfare specifiche esigenze educative e a valorizzare le
eccellenze;
una collaborazione continuativa tra la scuola e le strutture del territorio (Comune, Aziende,
Associazioni, Agenzie di Formazione), il Polo Qualità di Napoli;
l’impegno ad organizzare strumenti di monitoraggio e criteri di valutazione dell’efficacia e
dell’efficienza dei singoli progetti e dell’offerta formativa, in un’ottica di miglioramento della
qualità del servizio scolastico;
la disponibilità per rendere laboratori e impianti per le esercitazioni pratiche sempre efficienti;
la possibilità di accesso alle strutture scolastiche anche in orario pomeridiano, condizione
indispensabile per la concreta attuazione e realizzazione delle attività elencate nel P.O.F.
Più precisamente per attuare la politica della qualità il Dirigente scolastico insieme ai suoi
collaboratori:
ha istituito, con l’approvazione del Collegio docenti, e presiede un gruppo di Miglioramento,
costituito da DSGA, le Funzioni Strumentali e il Vicario, i collaboratori sede centrale e sede
associata, coordinato dal responsabile SGQ e presieduto dal DS;
individua, progetta, controlla i principali processi relativi all’area educativo - didattica,
amministrativa, tecnica, ausiliaria e della comunicazione;
coinvolge i genitori, gli allievi, il personale e gli Organi Collegiali nella soluzione dei problemi,
nelle scelte, nelle verifiche e nel miglioramento globale dei servizi e dei processi interni;
effettua periodicamente e al termine dell’a.s. il riesame ai fini del miglioramento continuo;
attua un sistema di deleghe attraverso l’individuazione di referenti e la costituzione di
commissioni comprendente i docenti e le funzioni ATA;
comunica in modo trasparente le proprie scelte;
produce un forte impegno nel perseguimento di obiettivi formativi più generali, quali il rispetto
della persona, dell'ambiente, della legalità e delle diversità che rappresentano i principi
fondamentali della nostra Carta Costituzionale;
pone gli allievi, fin dal loro primo inserimento, in condizioni di operare con le più moderne
strumentazioni informatiche per favorire l’acquisizione di conoscenze tecniche e di capacità di
progettazione e di comunicazione sempre più richieste dall’attuale contesto socio-economico;
realizza per gli studenti diversamente abili percorsi individualizzati e progetti specifici adatti a
svilupparne le potenzialità, al fine di permettere la piena integrazione sociale anche nell’ottica
del futuro inserimento nel mondo del lavoro;
pone particolare cura allo studio delle lingue straniere, in particolare della lingua inglese, nella
consapevolezza che il possesso di competenze linguistiche costituisca indispensabile veicolo
di conoscenza oltre che di comunicazione; (Corsi Pon sulla lingua inglese, certificazione Trinity,
laboratorio linguistico);
avvicina gli allievi al mondo della produzione, creando percorsi di stage (PON C5 stage in
azienda), Corsi specifici (PON tecnologia fotovoltaica e Controlli non distruttivi) che facilitano
l'acquisizione di conoscenze e di competenze direttamente spendibili in ambito lavorativo;
attiva e mantiene costanti rapporti con il sistema produttivo aziendale locale, provinciale e
regionale e si interfaccia con l'Università e la Formazione Professionale;
è aperto a sperimentazioni didattiche (SIMUCENTER e BORSA-LAVORO, SCUOLA
@AZIENDA) e agli altri laboratori di ricerca-azione proposti dal POLO QUALITÀ DI NAPOLI;
orienta tutto il sistema al miglioramento continuo.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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6.4 RIFERIMENTI
Nella tabella sottostante è riportata la documentazione afferente il “Sistema di gestione della
Qualità” dell’ I.T.I. “G.C. Falco” di Capua redatta secondo la Norma UNI EN ISO 9004:2009
DOCUMENTI
DESCRIZIONE
Documento che esprime la politica per la Qualità e descrive il Sistema di
Gestione per la Qualità, attivato nell’I.T.S.T. Giulio Cesare Falco di
Manuale per la
Capua (Ce) con sede associata in Grazzanise (Ce).
Qualità dell’ I.T.S.T.
Il Manuale è, pertanto, un riferimento per il corpo docente, il personale
“G.C. Falco”
ATA, gli studenti, le famiglie e un mezzo per fornire a Clienti ed
secondo la Norma
Organismi di Certificazione l’evidenza oggettiva del Sistema; esso si
UNI EN ISO
applica a tutti i processi dell’Istituzione scolastica finalizzati alla
9004:2009
progettazione, sviluppo ed assistenza dei servizi forniti dall’Istituzione
con lo scopo di rispettare la norma di riferimento e di gestire il sistema
qualità in modo efficiente, efficace ed economico. Il Manuale viene
integrato dal fascicolo "Procedure" descritto nella tabella corrente.
Tabella di corrispondenza tra Capitoli del manuale per la Qualità e
Procedure
Procedure
gestionali per la
qualità PO
Capitoli del
Manuale
della Qualità
Procedure Operative
Cap. 1
Cap. 4
Cap.6
Nessuna procedura
PO.11 ACCERTAMENTO E GESTIONE BES
PO.01 GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DELLA
DOCUMENTAZIONE
PO.02 GESTIONE E ORGANIZZAZIONE DELLE
REGISTRAZIONI.
PO.07 GESTIONE DELLA DOCUMENTAZIONE
DIDATTICA
PO.10 GESTIONE DELLA COMUNICAZIONE INTERNA
ED ESTERNA
PO.08 PIANIFICAZIONE E CONTROLLO ATTIVITA’
DIDATTICHE
PO.09 STESURA DEL POF
PO.03 GESTIONE DEGLI AUDIT INTERNI
PO.04 AZIONI PREVENTIVE E CORRETTIVE
PO.05 TENUTA SOTTO CONTROLLO DELLE NON
CONFORMITÀ
PO.06 STESURA DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO
Cap.7
Cap.8
Cap.9
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 98
Istituto Tecnico “Giulio Cesare Falco” - Capua
Settore Tecnologico
Indirizzi ed Articolazioni:
Meccanica Meccatronica ed Energia (Meccanica e Meccatronica) - Trasporti e Logistica (Costruzione del mezzo - Conduzione del mezzo)
Chimica, Materiali e Biotecnologie - Elettronica ed Elettrotecnica (Elettronica) - Informatica e Telecomunicazioni (Informatica)
7. Allegati
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ
(comprensivo di sintesi per le famiglie)
Visto il D.P.R. dell’ 8 marzo 1999 “Regolamento recante norme in materia di
autonomia delle istituzioni scolastiche”;
Visto il D.M. n. 5843/A3 del 16 ottobre 2006 "Linee di indirizzo sulla cittadinanza
democratica e legalità";
Visto il D.P.R. n. 249 del 24/6/1988 e D.P.R. n. 235 del 21/11/2007 "Regolamento
recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti
della scuola secondaria";
Visto il D.M. n. 16 del 5 febbraio 2007 "Linee di indirizzo generali ed azioni a livello
nazionale per la prevenzione del bullismo";
Visto il D.M. n. 30 del 15 marzo 2007 "Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di
utilizzo di telefoni cellulari e di altri dispositivi elettronici durante l'attività didattica,
irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei
genitori e dei docenti";
PREMESSO
- che la formazione e l’educazione sono processi complessi,organici e costanti che
richiedono la cooperazione tra i componenti della comunità scolastica;
- che la scuola è l’ambiente in cui si realizza l’apprendimento in una comunità
organizzata che necessita di interventi complessi di gestione, nonché di
partecipazione e di rispetto delle regole in un’ottica di reciprocità nei diritti e doveri
- che i soggetti componenti la comunità scolastica (Scuola, Famiglia, Studenti) si
assumono gli impegni sotto descritti, affinché la scuola sia ambiente di crescita civile
e culturale e professionale della persona:
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 99
Statuto delle
studentesse e
degli studenti della
scuola secondaria
L’Istituzione scolastica
La famiglia
Lo studente/La
studentessa
Diritti:
Art. 2 comma 1 :
"Lo studente ha diritto
ad una formazione
culturale
e
professionale
qualificata che rispetti
e
valorizzi,
anche
attraverso
l'orientamento,L’'identità
di
ciascuno e sia aperta
alla pluralità di idee."
Art. 2 comma 2:
"La comunità
scolastica
promuove la
solidarietà tra i suoi
componenti e tutela il
diritto dello studente
alla riservatezza.”
Garantisce un’ offerta formativa
basata su curricoli ordinari e
specifici e promuove attività che
valorizzino l’Autonomia in funzione
del successo formativo dello
studente e della sua crescita come
persona, anche mediante il
sostegno di iniziative liberamente
assunte dagli studenti e dalle loro
associazioni.
Conosce l’offerta
formativa e collabora
per il raggiungimento
degli obbiettivi fissati
dal progetto educativo.
Ha
il
dovere
di
sorveglianza e di aiuto nei
confronti dei propri figli.
Si impegna in prima persona
ad essere soggetto attivo del
proprio percorso formativo,
essendo consapevole degli
obiettivi educativi che la
Scuola si prefigge, nel
reciproco
rispetto
delle
diverse opinioni e delle
identità personali.
Pone progressivamente in essere le
condizioni per assicurare un
ambiente favorevole alla crescita
integrale della persona valorizzando azioni solidali e di reciproco
aiuto. Rispetta la privacy di
alunni e famiglie, non divulgando
informazioni sulla vita privata.
I dati personali forniti ovvero
altrimenti
acquisiti
nell’ambito
dell’attività formativa(foto, video,
pubblicazioni
sul
sito
web)
serviranno esclusivamente per il
normale svolgimento delle attività.
L’Istituto declina ogni responsabilità
per un eventuale uso delle immagini
da parte di terzi.
Divulga, discute e pubblicizza i
regolamenti interni. Con l’ausilio del
sito www.itisfalco.it, del
libretto personale e di altro
materiale,
fornisce
avvisi
e
informazioni sulla vita dell’Istituto.
Condivide con i Docenti
linee educative comuni,
consentendo alla Scuola di
dare continuità alla propria
azione educativa in una
prospettiva
di
crescita
solidale.
Riconosce la solidarietà
come valore nell’ambito
della comunità scolastica
e si impegna ad una fattiva
reciprocità di atteggiamenti e
comportamenti. Rispetta l’
altrui riservatezza come
reciproco della propria.
Controlla in modo
sistematico le
comunicazioni; collabora
attivamente per mezzo
degli strumenti messi a
disposizione dall’Istituto,
informandosi
costantemente e
partecipando alle riunioni
Conosce le norme e le
decisioni che regolano la
vita dell’Istituto.
Riferisce e trasmette
puntualmente in famiglia
le comunicazioni
provenienti dalla Scuola
Art. 2 comma 3:
"Lo studente ha diritto
di
essere informato sulle
decisioni e sulle norme
che regolano la vita
della scuola"
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 100
Art. 2 comma 4:
Lo studente ha diritto
" alla partecipazione
attiva e responsabile
alla vita della
scuola...in tema di
programmazione e
definizione degli
obiettivi didattici....ha
inoltre diritto ad una
valutazione
trasparente e
tempestiva, volta
ad attivare un
processo di
autovalutazione che lo
conduca ad individuare
i propri punti di forza e
di debolezza e a
migliorare il proprio
rendimento."
Art. 2 comma 7:
“Gli studenti stranieri
hanno diritto al rispetto
della vita culturale e
religiosa della
comunità alla quale
appartengono. La
scuola promuove e
favorisce iniziative
volte all'accoglienza e
alla tutela della loro
lingua e cultura e alla
realizzazione di attività
interculturali."
Art. 2 comma 8 :
"La scuola si impegna
a porre
progressivamente in
essere le
condizioni per
assicurare:
a)un ambiente
favorevole alla
crescita integrale della
persona
e un servizio
educativo/didatti-co di
qualità;
b. offerte formative
aggiuntive e
integrative..."
Art. 2 comma 8 :
"La scuola si impegna
a porre
progressivamente in
essere le condizioni
per assicurare:
la salubrità e la
sicurezza
Crea tempi e spazi di ascolto per il
dialogo tra studenti e con gli
studenti
per
riconoscere
e
valorizzare
i
loro
contributi.
Coinvolge gli studenti richiamandoli
ad un’assunzione di responsabilità
rispetto
alle
scelte
di
loro
competenza. Esplicita i criteri di
valutazione.
Comunica allo studente gli esiti
delle verifiche in tempi adeguati a
favorire il processo di auto
valutazione ed in linea con la
programmazione del Consiglio di
classe. Fornisce informazioni alla
famiglia sul rendimento scolastico e
sul comportamento secondo le
modalità deliberate dagli organi
competenti e qualora se ne ravvisi
la ne
Sostiene il valore del
rendimento scolastico
e del buon comportamento
informandosi
costantemente sul
percorso
didattico
educativo dei propri figli.
Partecipa attivamente
alla vita scolastica ed al
proprio percorso educativo.
Si dimostra disponibile alla
analisi della propria situazione
scolastica in base ai giudizi
espressi dai
docenti e assume con
responsabilità gli impegni
previsti per il raggiungimento
di
determinati obiettivi didattici.
Promuove e favorisce
iniziative di accoglienza e
supporto per gli studenti
stranieri; realizza attività di
scambio e interculturali,
contrastando ogni forma di
discriminazione.
Riconosce e condivide
l’impegno della
comunità scolastica ad
operare come ambiente
di integrazione
culturale.
Favorisce il rapporto e il
rispetto tra i compagni,
impegnandosi per lo
sviluppo di un ambiente
accogliente libero da
discriminazioni.
.Propone un’ offerta
formativa ampia, flessibile
e innovativa basata su
progetti ed iniziative volte
a promuovere il
benessere e il successo
dello studente, la sua
valorizzazione come
persona, la sua
realizzazione umana e
culturale, anche attraverso
attività aggiuntive e
integrative rispetto alle
curricolari.
Conosce l’offerta
formativa della scuola,
la condivide e la
sostiene anche
economicamente
attraverso il contributo
d'iscrizione deliberato
dal Consiglio di Istituto.
Esprime pareri e proposte
nelle sedi proprie
(Consigli di classe,
assemblee dei genitori,
Consiglio di Istituto), nel
rispetto delle reciproche
competenze.
Conosce l’offerta
formativa della scuola
per poter esercitare in
autonomia il diritto di
scelta tra le attività
curricolari integrative e tra
le attività aggiuntive
facoltative.
Partecipa alla
progettazione delle
attività che lo coinvolgono
con ruoli attivi.
Tutela la salubrità e la
sicurezza degli ambienti,
che devono essere
adeguati alle esigenze di
tutti gli utenti.
Promuove la diffusione di
un’articolata cultura della
sicurezza.
Collabora segnalando
tempestivamente alla
Scuola rischi per la
salute e la sicurezza
della comunità
scolastica.
Si impegna a rispettare
l’ambiente scolastico
inteso non solamente
come spazi e oggetti, ma
anche come insieme di
persone e situazioni e a
sfruttare adeguatamente
le tecnologie messe a di-
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 101
degli ambienti, che
debbono essere
adeguati a tutti gli
studenti, anche con
handicap.
La disponibilità di
un'adeguata
strumentazione
tecnologica"
Art. 2 comma 8 :
"La scuola si impegna
a porre
progressivamente in
essere le condizioni
per assicurare:
iniziative concrete per
il
recupero di situazioni
di ritardo e di
svantaggio.
Servizi di sostegno e
promozione della
salute e di assistenza
psicologica."
Doveri:
Art. 3 comma 1:
" Gli studenti sono
tenuti a
frequentare
regolarmente i corsi e
ad assolvere assiduamente agli impegni di
studio."
Dà la disponibilità di
un’adeguata
strumentazione
tecnologica nell’ambito
delle risorse finanziarie
disponibili.
sposizione dalla Scuola.
Corrisponde all’obbiettivo
di diffondere una cultura
della sicurezza, della salu-te e
dell’integrazione.
Garantisce iniziative
concrete per il recupero di
situazioni di ritardo e di
svantaggio al fine di
favorire il successo e
combattere la dispersione
scolastica.
Nel rispetto del diritto
alla riservatezza,
condivide con la
scuola eventuali
situazioni di disagio
che coinvolgano i figli.
Si coordina con la
Scuola per
l’attivazione di
strategie di recupero e
sostegno.
Coglie le opportunità di
recupero offerte dalla
Scuola e si rende
disponibile al dialogo
formativo, per far fronte
agli insuccessi ed alle
difficoltà.
Conosce e utilizza i
servizi di sostegno e
promozione della salute
e di assistenza
psicologica, che la
Scuola predispone.
Comunica con le famiglie,
informandole
sull'andamento didattico e
disciplinare degli studenti.
Provvede a far rispettare le
norme di comportamento
Esercita il dovuto
controllo sulla regolarità
della frequenza; controlla il
libretto personale contattando la scuola per eventuali accertamenti e chiarimenti.
Prende visione di tutte le
comunicazioni provenienti
dalla Scuola.
Attribuisce rilevanza alla
frequenza regolare e allo
studio assiduo ai fini del
successo scolastico.
Art. 3 comma 2:
" Gli studenti sono
tenuti ad avere nei
confronti del capo
d'istituto, dei docenti,
del personale tutto
della scuola e dei loro
compagni lo stesso
rispetto, anche
formale, che chiedono
per se stessi."
Crea un clima sereno in
cui stimolare il dialogo e la
discussione,
favorendo
la
conoscenza ed il rapporto reciproco
tra
studenti,
l'integrazione,
l'accoglienza, il rispetto di sé e
dell'altro. Costruisce comportamenti
ispirati alla partecipazione solidale e
al
senso
di
appartenenza
all’istituzione scolastica. Assicura il
corretto sviluppo e la relazione tra i
di-versi organi di rappresentanza
democratica.
Art. 3 comma 4:
" Gli studenti sono
tenuti ad
osservare le
disposizioni
organizzative e di
Garantisce a tutti gli
operatori ed utenti
un'adeguata informazione
sulle disposizioni
organizzative e di
sicurezza dettate dal
Condivide con la Scuola i
nuclei fondanti dell’azione
educativa, pur mantenendo
il
ruolo
principale
nell’educazione dei figli.
Instaura un positivo clima
di dialogo in coerenza con
le scelte educative e
didattiche condivise.
Favorisce
un
atteggiamento di reciproco
rispetto e di
collaborazione con tutti
i soggetti della comunità
scolastica.
Concorre al
processo di
sensibilizzazione e
responsabilizzazione
per promuovere la
cultura della
Frequenta regolarmente
le lezioni e assolve
quotidianamente agli
impegni di studio a scuola
e a casa, rispettando i
tempi previsti per le
verifiche.
Favorisce lo svolgimento
delle attività garantendo
la propria attenzione e
partecipazione.
Osserva le norme di
comportamento
contenute nei regolamenti
interni.
Mantiene
costantemente un
comportamento
corretto e positivo.
Si impegna a costruire
con tutti i partecipanti
alla vita scolastica un
rapporto basato sul
rispetto e sul dialogo.
Condivide con le altre
componenti lo
sviluppo della”cultura
della sicurezza e della
salute” consapevole
che il mancato rispetto
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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sicurezza
dettate dai regolamenti
dei singoli
istituti
Art. 3 comma 5
" Gli studenti sono
tenuti ad
utilizzare
correttamente le
strutture, i macchinari
e i sussidi didattici e a
comportarsi nella vita
scolastica in modo da
non arrecare danni al
patrimonio della
scuola."
Comma 6:
" Gli studenti
condividono la
responsabilità di
rendere
accogliente l'ambiente
scolastico e
averne cura come
importante
fattore di qualità della
vita della
scuola."
Art.4 comma 1
“I regolamenti delle
singole istituzioni
scolastiche
individuano i
comportamenti che
configurano mancanze
disciplinari…”
Piano di Sicurezza, dal
Regolamento di Istituto e
dagli altri regolamenti
interni.
Sviluppa nei modi possibili
ogni utile azione
preventiva e attua gli
accorgimenti più idonei ad
evitare conseguenze
negative.
Adotta ogni utile iniziativa per
assicurare all'utenza le migliori
condizioni logistiche e operative per
il lavoro scolastico.
Predispone regolamenti
d’uso delle strutture e dei
servizi.
sicurezza e della
salute, stimolando i
figli a comportamenti
corretti e
responsabili.
delle regole può
comportare danni a sé
e agli altri.
Concorre a sviluppare il
senso civico dei figli
sensibilizzandoli ad un
uso corretto e rispettoso di
quanto
è
fornito
dall'istituzione pubblica.
Assume la responsabilità
del rispetto che i figli
devono mostrare nei
confronti dell’ambiente
scolastico anche con la
riparazione o il
risarcimento del danno.
Ha cura dell’ambiente
scolastico come
segno di riconoscimento della
propria appartenenza alla
scuola,condividendo
con
l’istituzione
scolastica
la
responsabilità di mantenerlo il
più
possibile gradevole e
accogliente.
Utilizza con attenzione e
correttezza le strutture, le
attrezzature,i materiali.
e i macchinari.
Fa rispettare le norme di
comportamento, i
regolamenti ed i divieti.
Prende puntuali ed
adeguati provvedimenti
disciplinari in caso di
infrazioni.
Conosce e condivide il
Regolamento di Istituto
e il Regolamento di
disciplina.
Discute con i figli di
eventuali decisioni e
provvedimenti disciplinari,
stimolando una riflessione
sugli episodi di conflitto e di
criticità.
Conosce le norme di
comportamento e le
categorie delle
mancanze che danno
luogo a sanzioni
disciplinari; si impegna
a rispettarle.
Il Dirigente Scolastico
prof. Paolo TUTORE
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 103
Istruzioni operative per la vigilanza sugli alunni – Norme di Sicurezza
(Allegato n.1 dell’Avviso n. 194/2014 del 22/09/2014)
Regolamento per la vigilanza sugli alunni
Istruzioni operative per la vigilanza degli
alunni
Personale docente
La scuola ha l’obbligo e la responsabilità
Fa parte degli obblighi di servizio degli
di sorvegliare e di custodire gli alunni dal insegnanti quello di vigilare sugli allievi
momento in cui accedono negli spazi di durante l’ingresso e tutta la permanenza
pertinenza dell’Istituto fino alla loro
degli stessi nella scuola, nonché durante
uscita
gli spostamenti da e per laboratori e
Gli insegnanti hanno il dovere di vigilare
palestre e al momento dell'uscita dalla
sugli alunni durante tutto l'orario
scuola.
scolastico.
Inoltre ciascun docente è tenuto a
I collaboratori scolastici e gli assistenti
collaborare alla sorveglianza più
tecnici hanno il compito di collaborare
generale nei locali dell’istituto e ad
con gli insegnanti così da assicurare il
attuare le misure organizzative e
miglior svolgimento organizzativo di tutti i
disciplinari che ritenga idonee per la
momenti della giornata scolastica.
tutela e l’incolumità degli studenti,
facendo attenzione che:
- gli alunni stiano lontani da fonti di
pericolo,
- gli alunni restino in classe e non
sostino nei corridoi durante il cambio
dell'ora;
- il Capo d'Istituto o i suoi collaboratori
siano tempestivamente informati di
eventuali comportamenti a rischio e
assenze ingiustificate di alunni dalle
aule.
L’obbligo della vigilanza ha rilievo
primario rispetto a tutti gli altri obblighi di
servizio e, quindi, in caso di concorrenza
di più obblighi che, per circostanze
oggettive di tempo e di luogo, non
consentono il loro contemporaneo
adempimento, il docente deve scegliere
di adempiere il dovere di vigilanza.
Si forniscono in via preventiva alcune
misure organizzative volte ad impedire o
a limitare il verificarsi di eventi dannosi
nei confronti degli alunni, conseguenti a
negligenze che concernono la vigilanza:
- al momento dell’ingresso degli alunni
a scuola fino al raggiungimento
dell’aula;
- durante lo svolgimento delle attività
didattiche;
- durante i cambi di turno tra i docenti
nelle classi;
- al momento dell’uscita degli alunni da
scuola;
- nel corso visite guidate/viaggi
d’istruzione;
- in riguardo agli alunni diversamente
abili;
Art. 1 Entrata degli alunni
1. Entrata degli alunni
L'ingresso e l'uscita dagli alunni vengono
Per assicurare l’accoglienza e la
fissati dal POF. Tali orari devono essere vigilanza sugli alunni, gli insegnanti sono
portati a conoscenza dei genitori all'inizio tenuti a trovarsi in classe cinque minuti
di ciascun anno scolastico.
prima dell’inizio delle lezioni.
I cancelli esterni vengono aperti a partire I docenti della prima ora, al suono della
dalle ore 8,00 per consentire l'entrata a
campanella interna, sono tenuti ad
genitori, alunni e insegnanti. I cancelli e
accompagnare gli alunni in aula e
le porte sono richiusi dieci minuti dopo
devono:
l'inizio delle lezioni e devono rimanere
- fare subito l'appello e prendere nota
chiusi per l'intero orario scolastico.
sul registro degli assenti, e degli
L'ingresso nell’area di pertinenza della
eventuali ritardi in ingresso,
scuola è possibile solo a partire da
annotando sul registro di classe il
cinque minuti prima dell'inizio delle
nome dello studente e l’ora precisa di
Istruzioni operative per la vigilanza degli
alunni
Collaboratori scolastici – Assistenti
Tecnici
I collaboratori scolastici nell’ambito delle
mansioni attinenti al loro profilo
professionale svolgono servizio di
sorveglianza e vigilanza nei locali della
scuola collaborando con il personale
docente per assicurare il miglior
svolgimento organizzativo di tutti i
momenti della giornata scolastica, in
particolar modo nei momenti in cui
massima è la presenza degli studenti
fuori dalle aule (entrata, uscita,
intervallo), e vigilano sugli alunni a loro
affidati nei casi di momentanea assenza
del docente, per particolari urgenze e
necessità.
Ad essi vengono affidate le chiavi di
accesso degli edifici scolastici e degli
spazi interni e spetta loro garantire la
sorveglianza dei cortili scolastici e
segnalare eventuali atti di vandalismo o
di incuria oppure la presenza di oggetti
pericolosi e di rifiuti impropri.
Il personale ausiliario, che indossa
apposito cartellino di riconoscimento,
garantisce e assicura l'ordinato accesso
degli alunni nelle aule e la sorveglianza
nei locali comuni e svolge adeguata
sorveglianza agli ingressi, al fine di
evitare l'accesso ad estranei, animali
randagi etc.
I collaboratori scolastici sono tenuti a
presidiare costantemente il proprio piano
di servizio, senza allontanarsi, se non
per chiamata degli Uffici della Scuola o
per esigenze impellenti.
Il collaboratore scolastico non si può
rifiutare di effettuare la vigilanza su
richiesta del docente.
Nei laboratori gli assistenti Tecnici
coadiuvano i docenti circa la
sorveglianza sugli alunni sia per quanto
riguarda la sicurezza durante le
esercitazioni, sia per quanto riguarda il
comportamento.
1. Entrata degli alunni
Sulla base del Piano Annuale delle
attività predisposto dal DSGA, ai
collaboratori scolastici compete la
sorveglianza secondo il calendario
settimanale e i posti assegnati a
ciascuno:
- l'apertura dei cancelli e delle porte di
ingresso agli orari prestabiliti dal
DSGA in ogni plesso/sede;
- la sorveglianza degli spazi esterni
dell’edificio e delle porte di accesso
durante l’entrata degli alunni;
- la sorveglianza degli alunni che
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Art. 1 Entrata degli alunni
1. Entrata degli alunni
1. Entrata degli alunni
L'ingresso e l'uscita dagli alunni vengono
fissati dal POF. Tali orari devono essere
portati a conoscenza dei genitori all'inizio di
ciascun anno scolastico.
Per assicurare l’accoglienza e la vigilanza
sugli alunni, gli insegnanti sono tenuti a
trovarsi in classe cinque minuti prima
dell’inizio delle lezioni.
I cancelli esterni vengono aperti a partire
dalle ore 8,00 per consentire l'entrata a
genitori, alunni e insegnanti. I cancelli e le
porte sono richiusi dieci minuti dopo l'inizio
delle lezioni e devono rimanere chiusi per
l'intero orario scolastico.
I docenti della prima ora, al suono della
campanella interna, sono tenuti ad
accompagnare gli alunni in aula e devono:
Sulla base del Piano Annuale delle attività
predisposto dal DSGA, ai collaboratori
scolastici compete la sorveglianza
secondo il calendario settimanale e i posti
assegnati a ciascuno:
L'ingresso nell’area di pertinenza della
scuola è possibile solo a partire da cinque
minuti prima dell'inizio delle lezioni e non è
consentito l'accesso in ore diverse da
quelle dell'orario scolastico.
Gli alunni muniti di regolare autorizzazione
di entrata anticipata (ad es. per esigenze
legate al servizio di trasporto ) devono
entrare nell'edificio scolastico e rimanere
sotto la sorveglianza del personale
preposto.
In caso di tempo particolarmente
inclemente o altre particolari situazioni
generali (ad es. sciopero accertato dei
mezzi di trasporto) a partire dalle ore 8,00
è permesso agli alunni di accedere
nell’androne della scuola dove rimangono
sotto la sorveglianza del personale
preposto.
- fare subito l'appello e prendere nota sul
registro degli assenti, e degli eventuali
ritardi in ingresso, annotando sul registro
di classe il nome dello studente e l’ora
precisa di entrata in ritardo;
- verificare, controfirmare e annotare sul
registro le giustificazioni di assenza e
ritardo;
- richiedere la presentazione del certificato
medico per le assenze superiori ai 5
giorni;
- riporre all’interno del registro di classe,
nell’apposita busta, i cedolini e i certificati
di giustificazione;
- registrare sul registro di classe l’eventuale
mancata esibizione della giustificazione
onde permetterne il controllo al collega
della prima ora il giorno successivo;
- segnalare tempestivamente alla
presidenza eventuali irregolarità, anche
rispetto ad assenze numerose, reiterate
in particolari giorni o periodiche da essi
rilevate, al fine di attivare le opportune
comunicazioni alla famiglia.
Al suono della prima campana gli alunni
entrano a scuola e raggiungono la propria
aula. I momenti dell'entrata e dell'uscita
dall'edificio scolastico devono essere
organizzati, in modo da evitare
assembramenti negli atri e lungo le scale.
Queste stesse disposizioni devono essere
rispettate anche per l'ingresso pomeridiano
dagli alunni che rientrano a scuola dopo il
pranzo. L'entrata e l'uscita nel cortile della
scuola, con biciclette e motorini, sono
consentite solo se i mezzi sono
accompagnati a mano e a motore spento.
In caso di sciopero o di assemblea
sindacale verranno comunque trattenuti a
scuola tutti i minori non accompagnati dai
genitori. La vigilanza è affidata agli
insegnanti, in collaborazione agli ausiliari
presenti a scuola.
Art. 2
La vigilanza degli alunni durante le
attività didattiche e l’eventuale intervallo
spetta rigorosamente ai docenti in servizio,
in collaborazione con il collaboratore
scolastico preposto al piano.
- l'apertura dei cancelli e delle porte di
ingresso agli orari prestabiliti dal DSGA
in ogni plesso/sede;
- la sorveglianza degli spazi esterni
dell’edificio e delle porte di accesso
durante l’entrata degli alunni;
- la sorveglianza degli alunni che
arrivano a scuola non accompagnati
dai genitori (anche con trasporto
scolastico) e/o comunque presenti
nell'edificio;
- la sorveglianza degli alunni provvisti
dell’apposita autorizzazione di entrata
anticipata rilasciata dal dirigente
scolastico e di quelli a cui è stato
consentito dal Dirigente Scolastico di
accedere nell’androne per particolari
situazioni generali;
- la vigilanza sul passaggio degli alunni
nei rispettivi piani di servizio fino
all’entrata degli stessi nelle proprie
aule
- la chiusura dei cancelli e delle porte
dieci minuti dopo l'inizio delle lezioni;
- l’accoglienza degli alunni ritardatari
che vengono poi da loro accompagnati
in classe;
- la sorveglianza delle porte di accesso,
degli atri e dei corridoi per impedire
l'accesso ad estranei.
2. La vigilanza degli alunni durante lo
svolgimento delle attività didattiche
2. La vigilanza degli alunni durante lo
svolgimento delle attività didattiche
Durante l’esercizio delle attività didattiche, il
responsabile della vigilanza sugli alunni
della classe è il docente assegnato alla
classe in quella scansione temporale.
I collaboratori scolastici hanno il compito
di cooperare con gli insegnanti
Ai docenti spetta vigilare sulla sicurezza e
l'incolumità dei minori ed adottare, in via
preventiva, tutte le misure organizzative e
disciplinari idonee ad evitare situazioni di
pericolo, compreso il comportamento
indisciplinato della classe, così da impedire
non soltanto che gli allievi compiano atti
dannosi a terzi, ma anche che restino
danneggiati da atti compiuti da essi
- per assicurare, durante le attività
didattiche, la sorveglianza, nei corridoi
e nei servizi igienici, degli alunni
autorizzati dall’insegnante ad
allontanarsi momentaneamente
dall’aula;
- la momentanea sorveglianza della
scolaresca durante i momenti di
lezione, qualora l'insegnante dovesse
assentarsi per motivi urgenti.
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Pag. 105
medesimi.
In particolare i docenti devono adoperarsi
perché il comportamento degli alunni sia
improntato al rispetto e alla buona
educazione, in particolare perché
- gli studenti tengano un comportamento
consono;
- i banchi e le aule, sia normali che
speciali, siano lasciate in ordine e pulite;
- le attrezzature e il materiale della scuola
sia utilizzato e conservato in perfetta
efficienza e sia segnalata
immediatamente in segreteria ogni
responsabilità individuale;
- non si fumi all’interno dell’istituto e siano
segnalate al personale incaricato (Legge
584/75) eventuali infrazioni rilevate;
- i telefoni cellulari restino spenti.
Nel caso di effettiva necessità, i docenti
possono autorizzare uscite dalla classe - di
norma un alunno alla volta - per il solo uso
dei servizi igienici, richiamando l'attenzione
del collaboratore scolastico in servizio al
piano.
A queste indicazioni si aggiungono gli specifici
doveri identificati dalle necessarie garanzie di
sicurezza previste dal Responsabile per la
prevenzione e protezione sui luoghi di lavoro e
che creano obblighi giuridici per
l'Amministrazione a prescindere dall'età degli
alunni.
È fatto divieto ai docenti di assentarsi
arbitrariamente dall’aula e lasciare
incustodita la classe durante l’ora di lezione.
In caso di grave necessità il docente ha
l'obbligo, prima di allontanarsi dall’aula, di
incaricare, per un tempo limitato e
strettamente necessario, un collaboratore
scolastico in servizio sul piano dell'edificio in
cui si trova la classe, di vigilare
momentaneamente sugli alunni.
Gli insegnanti devono evitare nei casi di
indisciplina di far sostare gli alunni minorenni
in corridoio, ricorrendo ad altri provvedimenti
disciplinari ove non siano in grado di
garantire la loro vigilanza.
Art. 3 La vigilanza degli alunni durante i
cambi di turno tra i docenti nelle classi
È necessario che venga prestata
particolare attenzione nei momenti del
cambio di docente a fine lezione: lo
spostamento degli insegnanti da un’aula
all’altra deve essere effettuato più
celermente possibile.
Per assicurare la continuità della vigilanza
sugli alunni, i collaboratori scolastici di
ciascun piano sono tenuti a favorire in
maniera tempestiva il cambio degli
I docenti sono, altresì, invitati a segnalare
alla Presidenza e al Direttore sga eventuali
assenze dei collaboratori scolastici ai piani
ed ogni anomalia che dovesse essere
riscontrata e/o ricondotta alla loro
presenza/assenza.
3. La vigilanza degli alunni durante i
cambi di turno tra i docenti nelle classi
Il docente che ha terminato il turno di
servizio non deve lasciare gli alunni finché
non sia subentrato il collega o sia disponibile
un collaboratore scolastico, in servizio al
piano, per la sorveglianza.
Se l’insegnante è libero nell’ora successiva
deve attendere il collega subentrante. In
caso di presenza in classe dell'insegnante di
sostegno o di altro docente, la vigilanza
viene garantita da quello a cui non è
richiesta l'immediata presenza in altra
3. La vigilanza degli alunni durante i
cambi di turno tra i docenti nelle classi
I collaboratori scolastici di ciascun piano
sono tenuti a:
- favorire il cambio degli insegnanti nelle
classi;
- vigilare sulla scolaresca fino all’arrivo
dell’insegnante in servizio all’ora
successiva, se incaricati della
sorveglianza sugli alunni da parte del
docente che ha terminato la lezione;
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insegnanti nelle classi e, avuto
classe.
- vigilare sugli alunni in caso di ritardo o
l’affidamento della sorveglianza sugli alunni I docenti che iniziano le lezioni dopo la prima
di assenza dei docenti e dare, nel
da parte del docente, vigilare sulla
ora o che hanno avuto un’ora “libera”, sono
contempo, avviso all’ufficio di
scolaresca fino all’arrivo dell’insegnante in
tenuti a farsi trovare, al suono della
segreteria del disguido affinché
servizio nell’ora successiva.
campana, già davanti all’aula interessata per
vengano assunti i necessari
consentire un rapido cambio del docente
provvedimenti.
In caso di ritardo o di assenza dei docenti i
sulla scolaresca.
Gli assistenti tecnici controllano l’afflusso
collaboratori scolastici sono tenuti a vigilare Il docente che ha appena lasciato la classe
ed il deflusso degli allievi verso e da i
sugli alunni dando, nel contempo, avviso
sostituito nella vigilanza dal collaboratore
laboratori. Gli stessi assicureranno che gli
all’ufficio di segreteria del disguido affinché
scolastico, si recherà tempestivamente
allievi non rimangano mai soli nei
vengano assunti i necessari provvedimenti.
nell’aula in cui è programmata la lezione
laboratori.
successiva, consentendo a sua volta al
docente che era in attesa del proprio cambio
di recarsi nella classe di competenza.
Art. 4 La vigilanza degli alunni durante
la ricreazione
L’intervallo-ricreazione, della durata di 1o
minuti ed intercorrente tra la fine della 2ª
ora e l’inizio della 3ª ora di lezione, deve
svolgersi nelle aule.
Gli insegnanti sono, altresì, tenuti a
verificare la presenza degli alunni ad ogni
cambio dell'ora, a registrare le variazioni e a
comunicare tempestivamente alla dirigenza
eventuali anomalie.
4. La vigilanza degli alunni durante la
ricreazione
Durante l’intervallo-ricreazione la vigilanza è
effettuata dai docenti in orario di servizio(o in
sostituzione) in ciascuna classe.
In particolare i docenti sono tenuti a:
- non lasciare l’aula;
Le classi sono sorvegliate dagli insegnanti
- sorvegliare durante l'intervallo tutti gli
in orario di servizio.
alunni presenti ed intervenire nei confronti
di qualsiasi studente, anche di altre
Spetta al personale ausiliario di turno
classi,
affinché tenga un comportamento
collaborare con gli insegnanti nella
irreprensibile e quindi non fumi, non lasci
vigilanza e in particolare sorvegliare, oltre il
rifiuti al di fuori degli appositi contenitori,
corridoio e atrio interno di competenza,
non parli a voce alta, ecc.;
anche i bagni in maniera da evitare che si
far
rispettate
le normali condizioni di
arrechi pregiudizio alle persone e alle cose.
sicurezza, prevenendo, per quanto
possibile, azioni o situazioni pericolose
(corse e giochi di movimento in spazi non
idonei) anche con apposite istruzioni e/o
accorgimenti;
- controllare che gli alunni non si
allontanino dalle classi.
Durante l'intervallo, gli insegnanti sono tenuti
ad aumentare la vigilanza senza però
ostacolare le normali esigenze di movimento
dei giovani. Le regole di cui si chiede il
rispetto devono essere obiettivi educativi da
discutere con gli alunni così da favorire la
crescita della loro autonomia e del loro
senso di responsabilità e consapevolezza
Art. 5 Vigilanza degli alunni durante gli
5 Vigilanza degli alunni durante gli
spostamenti tra aule e/o edifici
spostamenti tra aule e/o edifici. I docenti
sono tenuti:
Gli alunni minori devono essere
- ad accompagnare nei trasferimenti da
accompagnati dai loro docenti nei
un’aula ad altra, gli allievi minorenni con
trasferimenti da un’aula ad altra, tali
cui faranno lezione;
trasferimenti possono essere fatti anche
- a riportare la classe nella sua aula al
con la collaborazione del personale
termine dell’attività, affidandola, al suono
ausiliario.
della campanella, all’insegnante dell’ora
successiva;
Spetta ai docenti di Educazione Fisica
- mantiene durante il trasferimento ordine e
accompagnare gli alunni dalle aule alla
silenzio, onde non recare disturbo alle
palestra o agli spazi sportivi esterni e
altre classi;
viceversa; ove ricorrano particolari
- accompagna la classe all’uscita dalla
esigenze organizzative, anche tali
scuola se il termine dell’ora coincide con
trasferimenti possono essere fatti con la
la fine dell’orario delle lezioni.
collaborazione del personale ausiliario
È possibile avvalersi della collaborazione del
specificamente incaricato dal Direttore sga.
personale ausiliario. Spetta ai docenti di
Analogamente gli spostamenti verso e da i
Scienze Motorie accompagnare gli alunni
laboratori dovrà avvenire sempre con la
dalle aule alla palestra o agli spazi sportivi
esterni e viceversa. Analogamente gli
4. La vigilanza degli alunni durante la
ricreazione
Durante l’intervallo collaboratori scolastici
di turno:
- collaborano con gli insegnanti nella
vigilanza;
- sorvegliano, oltre il corridoio e atrio
interno di competenza, anche i bagni in
maniera da evitare che si arrechi
pregiudizio alle persone e alle cose;
- non lasciano il proprio piano di servizio
se non per situazioni di estrema
urgenza.
Nei Laboratori è vietato consumare cibi o
bevande ( gli stessi potranno essere
consumati anticipando o postecipando
l’orario previsto). A tal fine gli Assistenti
Tecnici vigileranno perché tale divieto
venga rispettato.
5 Vigilanza degli alunni durante gli
spostamenti tra aule e/o edifici
Su richiesta dei docenti o per specifica
disposizione del DSGA, i collaboratori
scolastici concorrono ad accompagnare
gli alunni durante:
- il trasferimento dalle aule alla palestra
e viceversa,
- i trasferimenti da un’aula ad altra e nei
laboratori
avendo cura di mantenere durante il
trasferimento ordine e silenzio, onde non
recare disturbo alle altre classi.
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presenza degli insegnanti
Gli spostamenti dall'aula alla palestra e ai
laboratori dovranno essere effettuati in
ordine e in silenzio, onde non recare
disturbo alle altre classi.
Se il termine dell’ora coincide con la fine
dell’orario delle lezioni, l’insegnante che ha
effettuato il trasferimento accompagna la
classe all’uscita dalla scuola.
Art. 6 La vigilanza degli alunni
diversamente abili
spostamenti verso e da i laboratori dovrà
avvenire sempre con la presenza degli
insegnanti;
ove ricorrano particolari esigenze
organizzative, tali trasferimenti possono
essere fatti con la collaborazione del
personale ausiliario specificamente
incaricato dal DSGA
6. La vigilanza degli alunni diversamente
abili
6. La vigilanza degli alunni
diversamente abili
La vigilanza sui minori portatori di handicap
psichico grave, particolarmente
imprevedibili nelle loro azioni ed
impossibilitati ad autoregolamentarsi, deve
essere sempre assicurata dal docente di o
dal docente della classe eventualmente
coadiuvato, in caso di necessità, da un
collaboratore scolastico.
Il docente di classe, con la collaborazione
del docente di sostegno, deve garantire
costante vigilanza sui minori diversamente
abili, specie per quelli per i quali siano,
particolarmente imprevedibili le loro azioni
ed impossibilitati ad autoregolamentarsi.
I collaboratori scolastici all’uopo
individuati dal DSGA hanno il compito di
cooperare con gli insegnanti per la
sorveglianza e l’assistenza agli alunni
portatori di handicap con particolare
riguardo a quelli portatori di handicap
psichico grave, particolarmente
imprevedibili nelle loro azioni ed
impossibilitati ad autoregolamentarsi.
Art. 7 Uscita degli alunni da scuola
7. Uscita degli alunni da scuola
7. Uscita degli alunni da scuola
All'uscita da scuola al termine delle lezioni
o durante l'orario scolastico per validi
motivi personali, gli alunni minori dovranno
essere sempre ritirati da un genitore o da
un altro adulto di fiducia.
Per assicurare la vigilanza, al termine delle
lezioni gli insegnanti sono tenuti a:
Per assicurare la vigilanza, al termine di
ogni turno di attività di lezione,
antimeridiano o pomeridiano, i
collaboratori scolastici sono tenuti a:
L’ufficio di segreteria della scuola provvede
ad acquisire dai genitori tutti i nominativi
delle persone che potranno ritirare l’alunno,
in caso di loro impedimento. Le persone
dovranno essere maggiorenni per ritirare
gli alunni La segreteria della scuola
provvede anche a fornire alla famiglia le
indicazioni necessarie perché l’insegnante
sia avvertito in tempo utile, qualora
dovessero presentarsi cambiamenti delle
consuete abitudini.
- consentire l’uscita anticipata degli alunni
solo se ritirati da un genitore, o da un
familiare adulto, appositamente delegato
dai genitori stessi e conosciuto dagli
insegnanti;
- accompagnare gli alunni sino alla porta di
uscita dell’edificio, posizionandosi davanti
alla scolaresca e avendo cura che il
tragitto sia percorso in modo ordinato, si
evitino schiamazzi, corse o giochi
pericolosi;
- assistere all’uscita degli alunni medesimi,
accertandosi che gli alunni escano
ordinatamente;
I famigliari degli alunni sono altresì invitati a
fornire uno o più numeri telefonici di sicura
reperibilità, ove sia possibile contattarli in
caso di necessità.
Art. 8 La vigilanza degli alunni durante le
attività extrascolastiche
8. La vigilanza degli alunni durante le
attività extrascolastiche
La vigilanza sugli alunni durante lo
svolgimento di visite guidate o viaggi
d’istruzione dovrà essere costantemente
assicurata dai docenti accompagnatori. Il
Dirigente Scolastico provvede ad
assegnare gli insegnanti nel rapporto di
uno ogni quindici alunni salvo eventuali
deroghe che rendessero necessario
aumentare il numero di accompagnatori.
La vigilanza degli alunni durante le attività
extrascolastiche (spettacoli teatrali,
cinematografici, sportivi, mostre, ecc.) è
affidata con incarico del DS e costituisce a
tutti gli effetti prestazione di servizio.
In caso di partecipazione di uno o più
alunni portatori di handicap, viene
designato un accompagnatore fino a due
alunni disabili su parere vincolante del
consiglio di classe.
Durante la permanenza fuori dalla scuola
gli alunni dovranno sempre indossare il
cartellino di riconoscimento.
I docenti accompagnatori devono
accompagnare gli alunni e svolgere attività
di sorveglianza durante tutto il tempo in cui
sono ad essi affidati e non possono in alcun
momento abbandonare la vigilanza sugli
alunni, in considerazione della
imprevedibilità delle loro azioni.
- vigilare il transito degli alunni nei
rispettivi piani di servizio;
- controllare le porte di uscita e il
cancello esterno dell’edificio sulla base
del piano di sorveglianza predisposto
dal DSGA con il compito di prestare la
dovuta vigilanza nel passaggio degli
alunni;
- garantire la sorveglianza degli alunni
provvisti di apposita autorizzazione
negli orari posticipati, rispetto all'orario
normale di lezione;
- sorvegliare gli alunni in permanenza a
scuola oltre l'orario scolastico
- I collaboratori scolastici svolgono opera
di sorveglianza anche nei momenti
successivi all’orario delle attività
didattiche.
8. La vigilanza degli alunni durante le
attività extrascolastiche
I collaboratori scolastici, quando richiesto
e secondo le specifiche istruzioni
impartite, coadiuvano i docenti nella
vigilanza delle scolaresche durante le
attività programmate dal Collegio docenti
e realizzate al di fuori dell’istituto
scolastico e delle sue pertinenze.
Spetta agli insegnanti, durante le uscite e le
visite guidate, impartire agli alunni chiare
norme di sicurezza e di comportamento, in
particolare per quanto attiene regole
semplici di educazione stradale.
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REGOLAMENTO
D’ISTITUTO
PREMESSA
Il presente Regolamento si fonda sulla Legge dell’ Autonomia scolastica, il P.O.F., lo Statuto delle
Studentesse e degli Studenti , il D.P.R. 235/07; inoltre si basa sui principi fondamentali della Costituzione
Italiana e della Carta dei Diritti dell’ Uomo.
L’Istituto collabora con tutte le componenti scolastiche per promuovere nei giovani studenti la
conoscenza civica; per prepararli ad affrontare ed assolvere i doveri sociali; per favorire, nella libertà e
nella disciplina, il loro sviluppo culturale professionale e morale.
La scuola, attraverso l’opera dei Docenti, del Dirigente scolastico e degli Organi collegiali, educa i
giovani all’esercizio della democrazia e stimola gli allievi alla partecipazione attiva alla vita scolastica. La
Scuola è aperta anche alle Associazioni di Studenti ed ex Studenti ed alle Associazioni culturali esterne
per lo svolgimento di attività compatibili con gli indirizzi e le indicazioni dettati dal Consiglio di istituto.
Collaborazione, colloquio, fiducia, rispetto e stima devono essere le componenti essenziali dei rapporti tra
docenti e discenti e genitori; i genitori, ai sensi delle norme vigenti, possono tenere assemblee nei locali
della Scuola previa richiesta.
Ogni classe deve considerarsi come una comunità di studio, di lavoro, di ricerca degli alunni, sotto la
guida degli insegnanti.
Il presente regolamento può essere modificato dal Consiglio di Istituto, secondo le modalità previste dallo
Statuto delle Studentesse e degli Studenti, anche su proposta delle singole componenti scolastiche e degli
Organi Collegiali, previa informazione e condivisione da parte di tutta la comunità scolastica.
SEZIONE I. DISPOSIZIONI INTERNE
NORME DI COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI. DIRITTI E DOVERI.
ART.1- Orario scolastico e norme di comportamento
 L’orario scolastico è stabilito di anno in anno dal Consiglio d’Istituto, sentite tutte le sue componenti.
 L’accesso all’Istituto agli studenti è consentito al suono della campana mentre i docenti sono tenuti
ad accoglierli in aula. Poiché la vigilanza sugli allievi, per gli aspetti di responsabilità civili e penali a
essa connessi, rientra fra i compiti fondamentali dei docenti, l’entrata e il deflusso devono essere
adeguatamente controllati.
 I cancelli esterni vengono aperti a partire dalle ore 8,10 per consentire l'entrata a genitori ed alunni ; gli stessi
saranno chiusi quindici minuti dopo l'inizio delle attività didattiche e per l'intero orario scolastico. A
partire da tale orario è permesso agli alunni di entrare nell'edificio scolastico e sostare sotto l’androne
esterno dell’ingresso principale per attendere il suono della campanella. Gli allievi ritardatari (dopo i 15
minuti), sosteranno sotto l’androne esterno dell’ingresso principale e saranno ammessi in classe, alla 2ª ora
di lezione, dal D.S. o dai suoi collaboratori
 Gli allievi devono essere impegnati e trattenuti ai loro posti fino al suono dell’ultima campanella. Il
docente dell’ultima ora curerà l’uscita disciplinata degli allievi, prevenendo atteggiamenti scomposti
e/o rischiosi.
 Ciascun docente consentirà l’accesso ai servizi e alla bouvette uno studente per volta, e, salvo casi
eccezionali, esclusivamente dopo le ore 10,15 e munito dell’apposito “permesso di uscita” Il docente
annoterà il nome dell’ alunno sul foglio allegato settimanalmente al registro di classe. Se l’alunno
temporeggia deve essere annotato sul registro di classe tale ritardo.
 Le classi devono raggiungere ordinatamente e contestualmente i vari laboratori.
 Agli allievi non potrà essere data la possibilità di stazionare nei corridoi e di accalcarsi nei pressi
dell’uscita con pregiudizio per la sicurezza e il decoro dell’istituzione.
 Ogni nota disciplinare deve essere comunicata appena possibile al Preside, che convocherà l’allievo
interessato e ne raccoglierà le controdeduzioni per l’eventuale prosieguo dell’azione disciplinare.
 In nessun caso è consentito lasciare incustoditi i registri di classe. Il docente dell’ultima ora è tenuto a
depositare lo stesso nella sala docenti.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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 Nel quadro di sistema del “management diffuso”, che informa tutte le attività proprie di questa
Scuola, ogni docente si sente responsabile di tutto quanto accade nella sua scuola, affronta le criticità
di qualunque classe e sa di poter chiedere sanzioni anche per ragazzi di classi ove non svolge
docenza.
ART.2- Ritardi, assenze, permessi
 Di norma l’alunno giunto in ritardo, dopo il suono della campana e nella prima ora di lezione, sarà
ammesso in classe dal docente della prima ora che annoterà il ritardo sul Registro di Classe.
 Dopo ogni 5 ritardi, il sesto ritardo dovrà essere giustificato personalmente da un genitore, perché ciò
non abbia ripercussioni sul voto di condotta.
 Gli alunni che entrano alla seconda ora di lezione devono essere muniti di permesso rilasciato dal
Collaboratore del Dirigente, tale ritardo sarà annotato sul Registro di Classe.
Dopo il terzo ingresso alla seconda ora il Coordinatore di classe avvertirà i genitori, i quali sono tenuti a
giustificare personalmente tali comportamenti.
 I permessi di uscita anticipati saranno rilasciati dal Collaboratore del Dirigente secondo le seguenti
modalità:
 Nel caso di allievi minorenni è necessaria la presenza di un genitore o di un legale tutore;
 per gli alunni maggiorenni, la famiglia può farne richiesta sul libretto personale(al più per un’ora
prima del termine delle lezioni); lo studente presenterà tale richiesta al Collaboratore del Dirigente
per la necessaria autorizzazione.
Il docente in servizio trascriverà sul Registro di Classe tale permesso.
Il numero consentito di permessi è di massimo 6 distribuiti in tutto l’anno scolastico.
Nell’ ultimo mese di scuola non saranno consentiti ingressi posticipati e uscite anticipate, salvo casi
eccezionali e documentati con apposita certificazione.
 Le assenze dalle lezioni dovranno essere giustificate, utilizzando l’apposito libretto, dal docente della
prima ora, che è tenuto a controllare scrupolosamente le giustificazioni. Il libretto potrà essere ritirato
dai genitori, o dall’alunno stesso munito di delega e fotocopia della carta d’identità. +In caso di
dimenticanza della giustifica, l’alunno sarà ammesso in classe con l’obbligo di presentarla il giorno
successivo; nel caso di ulteriore dimenticanza l’alunno dovrà essere giustificato personalmente dal
genitore entro i termini che saranno comunicati alle rispettive famiglie dal Coordinatore di classe.
 Le assenze da giustificare con certificato medico, di norma, sono quelle superiori a cinque giorni.
 Per le assenze superiori a cinque giorni è indispensabile la presentazione di un certificato medico
(con allegata dichiarazione da ritirare in Segreteria Didattica) e la giustifica sul libretto. Si rammenta
che, ai fini della valutazione finale di ogni studente, è richiesta la frequenza di almeno tre
quarti dell’orario annuale personalizzato; eventuali deroghe a tale limite possono essere previste,
in casi eccezionali, per assenze documentate e continuative a condizione che le stesse non
pregiudichino, a giudizio del Consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli
alunni interessati.
 Assenze collettive(50٪ + 1 della classe): Il docente della prima ora comunicherà al Coordinatore tale
mancanza. Gli alunni dovranno essere giustificati personalmente dal genitore entro i termini che
saranno comunicati alle rispettive famiglie dal Coordinatore di classe.
 Nel caso in cui un docente, durante l’ora di lezione di un collega e previo accordo con lo stesso,
richieda la presenza di uno o più studenti per motivi didattici, dovrà annotare personalmente sul
Registro di Classe l’orario di uscita e di rientro degli studenti stessi.
 Non è assolutamente consentito uscire dall’ Istituto senza autorizzazione.
ART. 3- Diritti degli studenti
 Diritto al rispetto della propria dignità personale, culturale e religiosa. In particolare ha diritto di
manifestare liberamente e civilmente le proprie idee ed il proprio pensiero, senza subirne
conseguenze negative, sia direttamente che indirettamente.
 Diritto ad una formazione culturale e professionale adeguata, senza discriminazioni in relazione alle
caratteristiche personali o alle idee manifestate.
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 Diritto alla libertà di apprendimento. Lo studente ha diritto al rispetto delle proprie attitudini e ritmi
di apprendimento; accede, secondo criteri di uguaglianza e imparzialità, alle attività integrative
dell’Istituto e alle altre iniziative complementari, esercitando autonomamente le proprie scelte in
ordine alle attività non obbligatorie.
 Diritto di associazione e riunione, da esercitarsi nei modi e nei limiti preventivamente definiti, che
fanno parte integrante del presente Regolamento. Secondo modalità regolamentate, gli studenti hanno
diritto di utilizzare gli spazi dell’Istituto al fine di svolgere iniziative come singoli o come
associazioni.
 Diritto alla riservatezza dei dati personali, ivi compresi quelli attinenti la carriera scolastica, nei modi
e nei limiti previsti dalla legge 31 dicembre 1996 n° 675, Legge n. 196/2003 e successive
integrazioni e modificazioni.
 La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti.
 Diritto all’informazione e alla partecipazione attiva e responsabile, relativamente alle decisioni e alle
norme che regolano la vita dell’Istituto.
 Il diritto d’informazione e partecipazione investe, in particolare, le scelte relative all’organizzazione,
alla programmazione didattica, alla scelta dei libri di testo e del materiale didattico in generale,
nonché ogni altro argomento che può avere conseguenze dirette sul proprio processo formativo.
 Esiti delle prove Il docente, al termine di ogni prova, comunica allo studente il proprio giudizio,
nonché le eventuali strategie per migliorare l’apprendimento. Le prove scritte sono riportate allo
studente, corrette e classificate, entro 15 giorni dallo svolgimento delle stesse.
 Esercizio del diritto di partecipazione Lo studente, tramite il Consiglio di Classe, formula
osservazioni e fornisce contributi sulle attività di programmazione e sugli obiettivi didattici e
formativi.
 Lo studente, tramite il Consiglio d’Istituto e i Rappresentanti di classe e d’istituto, formula
osservazioni e fornisce contributi sull’organizzazione dell’Istituto.
ART.4 – Convivenza responsabile
 La presenza degli alunni è obbligatoria, oltre che alle lezioni, a tutte le azioni che vengono intraprese
nel contesto dell’attività didattica.
 Nell’ Istituto tutti sono tenuti a mantenere un comportamento corretto e civile improntato al rispetto
delle persone e dei beni comuni. Nell’ambiente scolastico non è permesso utilizzare un linguaggio
scurrile e blasfemo, o comunque lesivo della dignità e sensibilità delle persone.
 È fatto obbligo agli alunni, ai docenti, e al personale non docente di osservare il divieto di fumare
nei locali dell'Istituto, sancito dalle recenti disposizioni approvate dal Consiglio dei Ministri (Agosto
2013). Il comportamento contrario a dette norme di legge da parte di docenti e studenti va soggetto a
sanzione disciplinare e amministrativa.
 È fatto divieto assoluto di utilizzare il cellulare (che deve essere tenuto nello zaino) durante le
lezioni. Il divieto riguarda anche il personale docente ed Ata. L’utilizzo di cellulari ed altri dispositivi
elettronici rappresenta in genere un elemento di disturbo e di distrazione. IPad , Lettori
MP3…possono essere utilizzati solo se autorizzati dai docenti. Dall’elenco dei doveri generali
enunciati dall’art.3 del DPR.249/98 si evidenzia l’obbligo specifico di ogni studente di non utilizzare
il telefono cellulare e di altri dispositivi elettronici durante le attività didattiche, essendo esclusivo
dovere dell’alunno:
- assolvere assiduamente agli impegni di studio durante gli orari di lezione;
- tenere comportamenti corretti nel rispetto degli altri;
- osservare le disposizioni organizzative dettate dai regolamenti d’Istituto.
Agli alunni che violino tali norme il docente ritira il cellulare che sarà consegnato in presidenza e
riconsegna lo stesso ai genitori tramite i collaboratori del D.S.
Tale mancanza sarà soggetta a gravi sanzioni disciplinari
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 Qualora ci dovesse essere un’urgenza il genitore deve assolutamente telefonare al numero diretto
della scuola che provvederà ad informare l’allievo. Anche l’alunno chiamerà i genitori tramite il
telefono della scuola.
 Gli studenti potranno usufruire del bar dalle 10,15. E’ permesso agli studenti di raccogliere
all’interno della classe le ordinazioni alla fine della seconda ora per consegnarle al bar e ritirare le
vivande durante la terza ora.
 E’ fatto divieto assoluto per tutti di consumare cibi e bibite nei laboratori. Nelle aule potranno essere
consumati alimenti senza provocare disordine o sporcizia.
 Per tutte le necessità si consiglia di rifornirsi di quanto necessario negli orari consentiti.
 I trasferimenti dalle aule agli altri locali dove si svolge l’attività didattica dovranno avvenire nel più
breve tempo possibile in modo da non arrecare alcun genere di disturbo.
 Durante i cambi d’ora è necessario che il personale docente, secondo le modalità decise dal Collegio
Docenti, vigili attentamente con il personale non docente sul comportamento degli alunni.
 Tutte le attrezzature, strutture, sussidi didattici presenti nella scuola devono essere utilizzati in modo
corretto e considerando che ogni individuo ne deve avere una piena e completa fruizione. Non si deve
arrecare alcun danno al patrimonio della scuola. Nel caso di danni provocati da atteggiamenti
irresponsabili, l’autore del danno sarà tenuto a sostenere immediatamente l’onere della spesa e sarà
sottoposto alle previste sanzioni disciplinari. Gli altri casi saranno disciplinati in base alla seguente
procedura:
a. nel caso che il responsabile o i responsabili non vengano individuati, sarà la classe ad assumersi
l’onere del risarcimento, in relazione agli spazi occupati e ai sussidi utilizzati nella propria
attività didattica;
b. accertato che la classe non sia responsabile, sarà la collettività studentesca ad assumersi l’onere
del risarcimento, secondo le specifiche del punto seguente;
c. qualora il danneggiamento riguardi parti comuni (corridoi, servizi, etc.) e non ci siano
responsabilità accertate, saranno le classi che insieme utilizzano quegli spazi ad assumersi
l’onere della spesa; nel caso di un’aula danneggiata in assenza della classe per motivi didattici,
l’aula viene equiparata al corridoio. Se i danni riguardano spazi collettivi (quali l’atrio o i
corridoi) il risarcimento spetterà all’intera comunità scolastica;
d. è compito della Giunta Esecutiva fare la stima dei danni verificatisi; comunicherà per lettera agli
studenti interessati ed ai loro genitori la richiesta di risarcimento per la somma spettante;
e. le somme derivate dal risarcimento saranno acquisite al bilancio della scuola e destinate alle
necessarie riparazioni, sia mediante rimborso anche parziale delle spese sostenute dall’ente
locale, sia, se possibile, attraverso interventi diretti in economia;
f. nel caso in cui il o i responsabili ritengano di poter rimediare personalmente al danno in maniera
adeguata, non verrà richiesto alcun risarcimento.
ART.5 – Assemblee degli studenti e partecipazione studentesca
 Le Assemblee di Istituto devono essere richieste almeno cinque giorni prima del loro svolgimento.
Non può essere tenuta alcuna assemblea nel mese conclusivo delle lezioni. Le assemblee possono
essere convocate sia per approfondire i problemi legati alla scuola sia quelli inerenti alla società e
devono svolgersi sempre in funzione della formazione culturale e civile degli studenti. Partecipano
all’assemblea i rappresentanti di ogni classe che saranno portavoce di quanto deciso nell’assemblea
di ciascuna classe e riporteranno a questa quanto definito nell’assemblea d’istituto.
 Le assemblee di classe possono avere luogo una volta al mese per un massimo di due ore di lezione
consecutive. Non possono essere convocate nell’ultimo mese di scuola. Sono richieste dagli studenti
della classe, attraverso i propri delegati, almeno due giorni prima con allegato l’ordine del giorno e in
accordo con i docenti interessati. Il D.S. e i docenti possono assistere alle assemblee degli studenti
senza possibilità di parteciparvi attivamente, a meno che gli studenti non ne richiedano l’intervento o
nel caso di constatata impossibilità di ordinato svolgimento dell’assemblea stessa.
 I verbali delle assemblee vanno consegnati in copia alla Presidenza.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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 Le assemblee di classe e di Istituto possono essere sostituite, su richiesta degli studenti, con gruppi di
studio, seminari, assemblee di corso, attività di ricerca.
 Nel caso di particolari innovazioni o cambiamenti della vita scolastica, gli studenti devono essere
chiamati ad esprimere il loro parere attraverso l’Assemblea di Istituto.
SEZIONE II . REGOLAMENTO DISCIPLINARE
PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI E VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI.
ART.1 Comportamento degli studenti
Il regolamento di disciplina costituisce l’adattamento “interno” dello Statuto delle Studentesse e
degli studenti . Dello Statuto recepisce il criterio generale per cui “ la scuola è luogo di formazione
e di educazione mediante lo studio”. Esso ,si pone come obiettivo quello di garantire e favorire il
diritto allo studio ed una formazione scolastica per tutti, ma il diritto allo studio del singolo
studente è strettamente connesso al dovere di tenere una condotta rispettosa del diritto di studio e
di formazione degli altri studenti. Ciò è un impegno inderogabile per tutti gli studenti iscritti al
nostro istituto , in quanto si è persone consapevoli e capaci di intendere e di volere , seppur
minorenni.
Poiché viviamo in un territorio , dove il rispetto della legalità è considerato una debolezza dalla
mentalità diffusa “del bene comune me ne frego”, che ci ha portato all’ennesima e gravissima
emergenza ambientale per la salute e l’economia , minando il futuro dei giovani ; il regolamento
disciplinare riserva particolare attenzione, (fermo restando i riferimenti dell’art. 3 e nel rispetto
dell’art.4 dello Statuto) nei riguardi di comportamenti gravi e violenti che violano la dignità e il
rispetto della persona , dell’ambiente e della sicurezza , per i quali in caso di recidiva come da art. 4
, comma 9, 9bis, 9 ter dello Statuto si arriva all’allontanamento dalla comunità scolastica.
La condotta degli studenti deve essere improntata a perseguire :
a) Un comportamento corretto (Disponibilità ad assolvere con serietà e assiduità il proprio dovere
di studente, collaborando con gli insegnanti a rendere produttivo il processo di formazione in un
clima di serena convivenza ).
b) Rispetto nei confronti delle persone ( Rispetto verso tutti coloro che operano all’interno
dell’istituzione scolastica compresi i propri compagni )
c) Rispetto dell’ambiente e della sicurezza. (Comportamenti che non mettano in alcun modo a
repentaglio l’incolumità propria e quella degli altri, rispettosi del proprio ambiente e lavoro.) ).
 I comportamenti che configurano mancanze disciplinari e relative Sanzioni:
MANCANZE
SANZIONI
AUTORI DELLE
SANZIONI
Mancanza ai doveri scolastici,
assenze ricorrenti e/o numerose
anche se giustificate
Ritardi reiterati
Annotazione sul registro di
classe e comunicazione ai
genitori
Docente
Coordinatore
Collaboratori D.S.
D.S.
Assenze collettive, escluse quelle
per
manifestazioni studentesche
accertabili
Annotazione sul registro di
classe, ammonizione e
comunicazione alle famiglie.
Gli allievi dovranno essere
giustificati personalmente dai
genitori
Docente
Coordinatore
Collaboratori D.S.
D.S.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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Abbandono dell’istituto, anche
se temporaneo, senza
autorizzazione.
Comportamento che turba il
regolare andamento delle lezioni
(chiacchierare; alzarsi dal posto
senza permesso, interrompere e
fare domande pretestuose e
provocatorie al docente;)
Intrattenersi al di fuori della classe,
senza autorizzazione, durante le
ore di lezione
Mancanza di rispetto nei confronti
dei compagni, del personale
docente o non docente e del Capo
d’istituto.
(Insulti, espressioni scurrili,
bestemmie , scherzi che
ridicolizzano la persona )
Annotazione sul registro di
classe, comunicazione ai
genitori, sospensione dalle
lezioni con l’obbligo di
frequenza
Se recidivo, previsti fino a tre
giorni di sospensione dalle
lezioni
Consiglio di Classe.
Ammonizione verbale , se
recidivo, nota disciplinare.
Docente
Coordinatore
D.S.
Ammonizione verbale , se
recidivo, nota disciplinare.
Docente
Coordinatore
Collaboratori D.S.
D.S.
Annotazione sul registro di
classe, ammonizione e
comunicazione ai genitori.
Sospensione dalle lezioni fino
a 15 giorni a seconda della
gravità
Docente
Coordinatore
Collaboratori D.S.
D.S.
Consiglio di classe.
Comportamento che turba in modo
grave e ripetuto il regolare
svolgimento delle lezioni.
(Alterchi ,urli, spinte, ,lanci di
oggetti. Comportarsi in modo
chiassoso durante il cambio d’ora.
Sottrarsi alle attività, alle verifiche
e ai compiti domestici
Annotazione sul registro di
classe, ammonizione con
comunicazione ai genitori.
Se recidivo, previsti fino a
cinque giorni di sospensione
dalle lezioni
Docente
D.S.
Consiglio di Classe
Atti vandalici, danneggiamento e
deterioramento intenzionale delle
strutture, attrezzature, arredi e
sussidi didattici. Comportamenti ed
azioni che insudicino il proprio
posto di lavoro e tutti gli ambienti
della scuola .
Annotazione sul registro di
classe, ammonizione e
comunicazione ai genitori.
Risarcimento o riparazione del
danno.
Se recidivo, prevista
sospensione dalle lezioni fino
a cinque giorni
Docente
Collaboratori D.S.
D.S.
Consiglio di Classe
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 114
Non rispettare il divieto di fumo nei
locali della scuola e in prossimità di
essa.
Uso del cellulare durante l’attività
didattica e nei luoghi della scuola,
se non autorizzati.
Comportamenti, gesti, azioni ed
espressioni gravi reiterate che
offendono e ledono il rispetto della
dignità della persona , nonché della
posizione di autorità del personale
scolastico.
Comportamenti volti a operare
manifestazioni di prepotenza,
soprusi, minacce nei confronti di
altri studenti della scuola.
Violazione della privacy attraverso
riprese di immagini e/o
registrazioni con diffusione su
internet.
Comunicazione ai genitori e
irrogazione multa pecuniaria .
Ritiro del cellulare da parte del
docente, riconsegna dello
stesso ai genitori tramite
collaboratori del D.S.
Sospensioni da 16 a 30 giorni.
Nel caso che ci sia recidiva la
sanzione è costituita
dall’allontanamento dalla
comunità scolastica fino al
termine dell’anno scolastico,
con esclusione dallo scrutinio
finale.
Annotazione sul registro di
classe, ammonizione e
comunicazione ai genitori.
Sospensione da 16 a 30 giorni
.
Personale docente
incaricato dal D.S.
Docente
Collaboratori D.S.
Consiglio di Istituto
Consiglio di Istituto
 I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità.
 Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari senza essere stato prima invitato ad esporre
le proprie ragioni. Con apposito voto di condotta, sono valutati il comportamento e le eventuali
infrazioni disciplinari.
 Allo studente è offerta la possibilità di convertire la sanzione in favore di attività scolasticamente
utili, definite dal Consiglio di Classe. Per i minori la conversione è subordinata all’assenso dei
genitori o di chi ne fa le veci, entro tre giorni dalla comunicazione del provvedimento. Decorso
tale periodo, il silenzio si interpreta come assenso.
 La persona che individua la mancanza, o che ne viene a conoscenza, ne dà tempestiva
comunicazione al Dirigente Scolastico.
 Il Dirigente Scolastico, considerata l’entità della mancanza segnalata, valuterà l’opportunità di
richiamare l’allievo verbalmente o per iscritto, oppure di convocare il Consiglio di classe.
 Contro le sanzioni disciplinari è possibile presentare ricorso all’Organo di garanzia entro 15 giorni
dalla data della comunicazione della sanzione.
 Per quanto non previsto nel presente regolamento si fa riferimento alle norme e allo spirito dello
Statuto delle Studentesse e degli Studenti (DPR 249 del 24.06.98).
 L’allontanamento dalla scuola può essere irrogato solo da un organo collegiale (DPR n° 249/98
art. 4,c.6)
ART. 2 Valutazione del comportamento ed attribuzione del voto di condotta
La valutazione del comportamento degli alunni si propone di favorire l’acquisizione di una coscienza
civile basata sulla consapevolezza che la libertà personale si realizza nell’adempimento dei propri
doveri, nell’esercizio dei propri diritti e nel rispetto delle regole che governano la convivenza civile in
generale e la vita scolastica in particolare. In tale ottica la valutazione del comportamento non si
riferisce ad un singolo episodio, ma scaturisce da un giudizio complessivo di maturazione dello
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Pag. 115
studente in ordine all’intero anno scolastico ed ha sempre valenza educativa e formativa e non
esclusivamente punitiva.
1. Il comportamento dell’alunno è valutato con l’attribuzione di un voto di condotta espresso in
decimi e che concorre al media dei voti e quindi alla determinazione del credito scolastico .
2. L’attribuzione da parte del Consiglio di classe di un voto inferiore a sei, determina la non
ammissione all’anno successivo o all’esame di Stato.
3. Voto di condotta insufficiente: Il 5 in condotta sarà attribuito dal Consiglio di classe per gravi
violazioni dei doveri degli studenti definiti dallo Statuto delle studentesse e degli studenti e
riportate nella precedente tabella purché prima sia stata data allo studente una sanzione
disciplinare. In tal caso il Consiglio di classe si riunirà tempestivamente , convocando anche la
famiglia dell’interessato, per concordare le modalità di recupero da parte dell’allievo. Tali
modalità potranno anche consistere nello svolgimento di attività in favore della scuola. In ogni
caso sarà indice del recupero il non aver commesso ulteriori mancanze. L'insufficienza in
condotta sarà comunque motivata con un giudizio
4. Voto di condotta sufficiente La nostra scuola promuove ogni attività atta a valorizzare
comportamenti positivi ed improntati al rispetto ed alla responsabilità. A tal fine il Consiglio di
classe valuterà in sede di scrutinio intermedio e finale di graduare il voto di condotta da 6 a 10 in
relazione alla correttezza del comportamento dell’allievo, dell’impegno dimostrato in tutte le
attività scolastiche ed extrascolastiche, al grado di maturazione e di coscienza civile mostrati nel
corso dell’intero anno scolastico .
Non sarà comunque attribuito un voto superiore a sei se l’allievo ha ricevuto sanzioni oppure se
superato il limite previsto per gli ingressi in ritardo (xxxx) o se ha superato i 30 giorni di assenze. I
voti da 7 a 9 saranno graduati in relazione alla positività del comportamento dell’allievo, secondo i
parametri già espressi.
Il 10 sarà attribuito agli allievi che non hanno mai ricevuto sanzioni , che abbiano riportato una
percentuale di assenze non superiore al limite previsto e che non abbiano conseguito voti
insufficienti in sede di scrutinio finale.
ART.3 – Impugnazioni
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso entro 15 giorni, all’ Organo di Garanzia dell’
Istituto.
ART.4 – Organo di garanzia. DPR 235/07
 L’Organo di Garanzia interno della scuola è composto dal Dirigente Scolastico che ne assume la
presidenza, da un docente nominato dal Consiglio d’Istituto, da un genitore e da uno studente
eletti nelle votazioni degli Organi di rappresentanza.
 Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, entro e non oltre 15 giorni dalla notifica, da
parte dei genitori e degli alunni maggiorenni all’Organo di garanzia interno che decide in via
definitiva.
 L’Organo di garanzia decide, su richiesta di chiunque vi abbia interesse, anche nei conflitti che
sorgono all’interno della scuola, in merito all’applicazione del presente regolamento e dello
Statuto delle studentesse e degli studenti.
Regolamento dell’organo di garanzia
 L’Organo di Garanzia interno all’Istituto, previsto dall’art. 5 commi 2 e 3 dello Statuto delle
studentesse e degli studenti, è istituito e disciplinato dal presente regolamento.
 L’Organo di garanzia è convocato all’ occorrenza dal Dirigente Scolastico.
 Per la validità della seduta è richiesta la presenza della metà più uno dei componenti. Il membro,
impedito ad intervenire, deve far pervenire al Presidente dell’Organo di garanzia, possibilmente
per iscritto, prima della seduta la motivazione giustificativa dell’assenza.
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 Ciascun membro dell’Organo di Garanzia ha diritto di parola e di voto; l’espressione del voto è
palese e non è prevista l’astensione. In caso di parità prevale il voto del Presidente.
 Il Presidente, in preparazione dei lavori della seduta, acquisisce tutti gli elementi utili allo
svolgimento dell’attività dell’Organo finalizzata alla puntuale considerazione dell’oggetto della
convocazione.
 L’esito del ricorso viene comunicato per iscritto agli interessati
SEZIONE III Visite guidate e viaggi d’istruzione
Tutte le visite didattiche e i viaggi d’istruzione sono considerate attività complementari alla didattica,
rientrando tra quelli che sono gli obiettivi di percorso interdisciplinare stabiliti dai singoli Consigli di
classe. Tali attività si concretizzano in attività "fuori aula", le quali possono essere parte integrante
delle discipline curriculari o parte aggiuntiva delle stesse o del curricolo. Una parte importante
dell'attività "fuori aula" è sicuramente rappresentata dai viaggi di istruzione; con tale termine si
intende, nel linguaggio scolastico, non solo l'annuale gita scolastica, ma anche le visite guidate, gli
scambi culturali, attività sportive, partecipazione a fiere, mostre, ecc. Per l'importanza che i viaggi di
istruzione rivestono nel quadro generale della formazione degli allievi, la loro programmazione non
può non trovare spazio nella progettazione del POF. I viaggi di istruzione presuppongono, in
considerazione delle motivazioni culturali, didattiche e professionali che ne costituiscono il
fondamento e lo scopo preminente, una precisa, adeguata pianificazione predisposta dalla scuola fin
dall'inizio dell'anno scolastico. Quindi, anche per la realizzazione di questa attività, al pari di qualsiasi
altro progetto, si impone un discorso di programmazione, monitoraggio e valutazione; e sono chiamati
in causa tanto l'elemento progettuale didattico quanto quello organizzativo e amministrativo-contabile.
Determinante nella scuola dell'autonomia sono la semplificazione delle procedure e l'organizzazione,
al fine di raggiungere gli obiettivi concordati. In particolare per tutta l'organizzazione delle attività
"fuori aula", si ritiene che gli obiettivi possano essere raggiunti solo attraverso un responsabile rispetto
di regole concordate. Di qui la proposta di un regolamento per definire in modo coordinato i compiti e
gli adempimenti delle figure coinvolte, a vario titolo, nell'organizzazione dei viaggi di istruzione.
1. Tipologie di attività da comprendere nei viaggi di istruzione
Nella definizione di viaggi di istruzione sono comprese le seguenti tipologie di attività:
a) Viaggi di integrazione culturale in Italia e all'estero
b) Visite guidate della durata di un giorno presso località di interesse storico-artistico, aziende,
c) mostre, musei, gallerie, fiere, convegni, parchi, riserve naturali
d) Viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo quali visite a complessi aziendali,
partecipazione a fiere, mostre, manifestazioni, concorsi
a. Scambi culturali, stage nell'ambito di programmi comunitari o di progetti
2. Finalità per ogni tipologia
a) Viaggi di integrazione culturale
Trattasi di viaggi di durata superiore ad un giorno. Per quelli effettuati in località italiane, si
sottolinea l'esigenza di promuovere negli alunni una migliore conoscenza del loro paese nei suoi
aspetti paesaggistici, monumentali, culturali. Per quelli effettuati all'estero la finalità è quella
rappresentata dalla conoscenza di realtà sociali, economiche, artistiche di altri paesi.
b) Visite guidate
Esse hanno la finalità di informazione generalizzata di carattere geografico, economico, artistico e
tecnico; di approfondimento specifico; di documentazione su argomenti trattati; di orientamento
scolastico e/o professionale; di conoscenza delle realtà produttive del territorio; di sviluppo di
un'educazione ecologica e ambientale.
c) Viaggi di integrazione della preparazione di indirizzo
Sono essenzialmente finalizzati all'acquisizione di esperienze tecniche, alla conoscenza di realtà
economiche e produttive attinenti agli indirizzi di studio e a favorire la visibilità del lavoro
scolastico.
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d) Scambi culturali e stage previsti da programmi comunitari e progetti.
Tali viaggi hanno l'intento di promuovere la conoscenza di realtà scolastiche diverse, sia nazionali
che straniere, e di facilitare un processo di integrazione culturale.
3. Proponenti per ogni tipologia di viaggio
Le proposte, per tutte le tipologie previste, devono provenire dai Consigli di Classe entro il 15
Novembre. Ogni Consiglio di Classe provvede alla stesura della proposta del progetto, con
l'individuazione del Referente, seguendo l'iter procedurale indicato nel presente Regolamento.
4. Iter procedurale per i viaggi di istruzione
All'inizio dell'anno scolastico i Consigli di Classe devono provvedere:
- all'individuazione degli itinerari e del programma di viaggio compatibili con il percorso
formativo
- all'individuazione dei docenti accompagnatori disponibili
- alla scelta del periodo di effettuazione del viaggio di istruzione.
La proposta del viaggio, redatta dal Consiglio di Classe su un modello standard per tutto l'istituto,
saranno raccolte dalla Funzione Strumentale a ciò preposta per essere successivamente inoltrata al
Collegio Docenti, il quale delibera il piano dei viaggi d'istruzione sotto l'aspetto didattico
raccordandolo con il Piano dell'Offerta Formativa.
Entro la fine del mese di Novembre il Dirigente Scolastico, coadiuvato dalla DSGA, dalla
Funzione Strumentale e dall’Ufficio Tecnico, verifica la fattibilità del piano sotto l'aspetto
didattico, organizzativo ed economico.
Avrà poi inizio l'attività negoziale con le agenzie e con le ditte di trasporti per l'attuazione dei
viaggi di istruzione.
5. Durata dei viaggi e periodi di effettuazione
Considerata l'opportunità che per il completo svolgimento dei programmi di insegnamento non
vengano sottratti tempi eccessivi alle normali lezioni in classe, appare adeguato indicare in 8
giorni il periodo massimo utilizzabile per i viaggi di istruzione, per ciascuna classe, da utilizzare di
norma in un unico periodo, salvo inderogabili necessità derivanti non dall'organizzazione della
scuola. E' fatto divieto di effettuare viaggi negli ultimi trenta giorni di lezione. E' opportuno che la
realizzazione dei viaggi non cada in coincidenza di altre particolari attività istituzionali della
scuola (operazione degli scrutini, elezioni scolastiche). Nello stesso periodo la scuola effettuerà
didattica alternativa per coloro che non partecipano.
6. Destinatari
Sono tutti gli allievi regolarmente iscritti presso questa istituzione scolastica.
Si precisa che per la tipologia di viaggi di integrazione culturale in Italia e all'estero, i quali hanno
durata superiore ad un giorno, destinatari saranno solo gli allievi dell'Istituto.
Per gli alunni minorenni è tassativamente obbligatorio acquisire il consenso scritto di chi esercita
la potestà familiare. L'autorizzazione non è richiesta nel caso di alunni maggiorenni, ma le
famiglie dovranno comunque essere avvertite a mezzo di comunicazione scritta.
Per la realizzazione delle attività in questione è prevista la partecipazione dei 2/3 degli allievi di
ogni classe. E’ possibile derogare da tale limite solo quando i Consigli di Classe deliberano in tal
senso in funzione della individualizzazione dei percorsi.
7. Criteri per organizzare eventuali attività per i non partecipanti ai viaggi di istruzione
I non partecipanti non sono, nel modo più assoluto, esonerati dalla frequenza scolastica.
8. Finanziamento a carico totale della scuola
Per i viaggi di integrazione culturale in Italia e all'estero, è previsto qualora sussistono le
condizioni, un contributo da parte della scuola per gli studenti bisognosi e meritevoli. Tali casi
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vanno segnalati, alla Direzione, a cura dei Consigli di Classe, i quali si accerteranno
preventivamente della presenza di entrambe le condizioni.
9. Contributi degli allievi
Per i fondi versati dalle famiglie non è prevista la gestione fuori bilancio, ma gli stessi vanno
versati sul conto corrente postale intestato alla scuola. Ogni singolo partecipante ai viaggi dovrà
effettuare il versamento sul ccp dell'istituto. L'acconto pari al 30% dell'importo complessivo
ipotizzato per il viaggio dovrà essere versato entro la scadenza fissata dalla Funzione Strumentale.
Il termine del versamento a saldo è 8 giorni prima della partenza. Le ricevute di tutti i partecipanti
dovranno essere consegnate in Segreteria, a cura del della Funzione Strumentale.
Per le visite guidate e per i viaggi della durata di un giorno, a discrezione del docente referente che
se ne assumerà la responsabilità, sarà possibile effettuare un versamento cumulativo per tutti i
partecipanti della classe. Le ricevute del ccp dovranno essere consegnate, dal Responsabile del
viaggio, in Segreteria almeno tre giorni prima dell'inizio del viaggio.
10. Responsabile dell’organizzazione
E' opportuno evidenziare che il Responsabile dell’organizzazione delle attività in questione è la
Funzione Strumentale a ciò predisposta ed è :
- la persona cui fanno riferimento gli allievi, i genitori, i docenti e la Segreteria;
- la persona che viene informata e documentata sulla progettazione e fasi successive;
- la persona tenuta alla raccolta e alla successiva consegna in Segreteria dei moduli per
l'autorizzazione al viaggio degli alunni minorenni o per la presa visione da parte dei genitori
per i maggiorenni;
- la persona che provvede al ritiro dei CCP per il versamento del contributo da parte degli allievi
e alla consegna in Segreteria delle ricevute entro i termini indicati nel presente Regolamento;
- la persona che predispone l'elenco nominativo degli alunni partecipanti, distinti per classe di
appartenenza e, il prospetto riepilogativo dei contributi versati ;
- la persona che si assicura che i partecipanti siano in possesso di tutti i documenti utili per la
partecipa zione al viaggio;
- la persona che riceve in consegna i documenti relativi al viaggio;
- la persona tenuta a ritirare la relazione finale controfirmata da tutti i docenti accompagnatori;
- la persona che individua con il Dirigente Scolastico i docenti accompagnatori.
- La relazione consuntiva dovrà indicare:
o il numero dei partecipanti ed eventuali assenti;
o i docenti accompagnatori;
o un giudizio globale sui servizi forniti dalla ditta;
o le finalità didattiche raggiunte;
o eventuali pendenze aperte (economiche, disciplinari, rimostranze).
11. Accompagnatori
La funzione di accompagnatore, per la particolarità dell'incarico, è svolta dal personale docente.
Considerata la valenza didattica e educativa dei viaggi di istruzione vanno utilizzati i docenti
appartenenti alle classi partecipanti al viaggio e delle materie attinenti alle finalità del viaggio
stesso. Per i viaggi all'estero, è opportuno che almeno uno degli accompagnatori possieda
conoscenza della lingua del Paese da visitare. Per i viaggi in cui sia presente un allievo portatore
di handicap si rende necessaria la presenza di personale con specifiche competenze. Spetta al
Dirigente Scolastico stabilire il numero degli accompagnatori per ogni viaggio e individuare le
persone cui affidare tale incarico. Verificata la disponibilità del docente, il Dirigente Scolastico
conferirà l'incarico con nomina.
Quanto al numero degli accompagnatori, nella programmazione dei viaggi deve essere prevista la
presenza di almeno un docente ogni quindici alunni, fermo restando l'eventuale elevazione di una
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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unità e fino ad un massimo di tre unità complessivamente per classe per effettive esigenze
connesse al numero degli alunni.
Deve essere assicurato l'avvicendamento dei docenti accompagnatori, in modo da limitare al
massimo che lo stesso docente partecipi a più di un viaggio di istruzione nello stesso anno
scolastico. Tale limitazione non si applica alle visite guidate, pur essendo auspicabile comunque
una rotazione degli accompagnatori, al fine di evitare frequenti assenze dello stesso docente.
È fatto divieto di partecipazione di terze persone oltre gli accompagnatori quali genitori, figli,
parenti. L'accompagnatore è tenuto alla vigilanza degli alunni come indicato dall'art. 2047 del
Codice Civile.
12. Criteri per la comparazione delle offerte
Il Decreto 44/2001 attribuisce al Dirigente Scolastico la scelta del contraente che dovrà avvenire
attraverso la comparazione di almeno tre ditte interpellate. La Commissione Acquisti, nominata
dal Dirigente Scolastico, è integrata dalla Funzione Strumentale e avrà il compito di:
- indicare in base a quali elementi e con quali pesi dovrà essere fatta la comparazione.
-compilare la lista delle agenzie da invitare alla gara da sottoporre al D. S. per l'approvazione .
-aprire le buste contenenti le offerte
-esaminare la documentazione
-valutare i servizi offerti
-individuare la ditta aggiudicataria
13. Polizza assicurativa
Il Direttore S.G.A. verifica che all'inizio dell'anno scolastico, al momento della stipula della
polizza assicurativa per gli infortuni e responsabilità civile, sia stata prevista anche la copertura
integrativa per i viaggi di istruzione.
14. Monitoraggio e valutazione
Nella scuola dell'autonomia diventa determinante monitorare tutte le attività del piano dell'offerta
formativa al fine di verificare l'efficacia e l'efficienza di ogni progetto. In particolare per i viaggi
di istruzione sarà opportuno verificare:
-i servizi offerti dall'agenzia
-il gradimento dei partecipanti in merito alle finalità, ai servizi ottenuti
-la valutazione degli accompagnatori
-la comparazione tra costo e beneficio
A tal fine saranno acquisite le relazioni consuntive dei docenti accompagnatori e i questionari
compilati dagli alunni così come allegato fac-simile al presente Regolamento.
15. Cenni riepilogativi sulla documentazione
La documentazione da acquisire agli atti della scuola è la seguente:
a) elenco nominativo degli alunni partecipanti, distinti per classe di appartenenza
b) dichiarazioni di consenso delle famiglie
c) elenco nominativo degli accompagnatori e dichiarazioni sottoscritte per l'assunzione
dell'obbligo di vigilanza
d) la relazione illustrativa degli obiettivi culturali e didattici dell'iniziativa
e) il programma analitico del viaggio
f) il prospetto comparativo di almeno tre agenzie interpellate
g) la documentazione prevista dalla C.M. 14/10/1992 n. 291
h) relazione consuntiva
SEZIONE IV Modalità di funzionamento degli Organi Collegiali.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
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La convocazione degli Organi Collegiali deve essere disposta con un preavviso non inferiore a cinque
giorni rispetto alla data delle riunioni, mediante comunicazione scritta diretta ai singoli membri
dell’Organo Collegiale e mediante contemporanea affissione all’albo e pubblicazione sul sito web
dell’Istituto di apposito avviso. La lettera e l’avviso di comunicazione devono indicare gli argomenti
da trattare nella seduta dell’Organo Collegiale.
Di ogni seduta dell’Organo Collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal Presidente e dal
segretario, steso su apposito registro a pagine numerate.
Ciascun Organo Collegiale opera in forma coordinata con gli altri Organi Collegiali che esercitano
competenze parallele.
Il consiglio di classe è convocato dal D.S. di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata di
almeno 1/3 dei suoi membri, escluso dal computo il Presidente.
La prima convocazione del Consiglio di Istituto, immediatamente successiva alla nomina dei relativi
membri, è disposta dal Dirigente Scolastico.
Nella prima seduta il Consiglio è presieduto dal Dirigente Scolastico ed elegge tra i rappresentanti dei
genitori, membri del Consiglio stesso, il proprio presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto.
Sono candidati tutti i genitori membri del Consiglio. E’ considerato eletto il genitore che abbia
ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del Consiglio.
Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il presidente è eletto a
maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano presenti alla seduta almeno la metà più uno dei
componenti l'Organo. A parità di voti è eletto il più anziano di età. Il Consiglio può deliberare di
eleggere anche un Vice-Presidente, da votarsi tra i genitori componenti il Consiglio stesso secondo le
stesse modalità per la elezione del Presidente. Con le stesse modalità il Consiglio designa per ciascuna
componente i membri della Giunta Esecutiva.
La pubblicità degli atti del Consiglio d’Istituto, disciplinata dall’art.27 del D.P.R. 31/5/1974, n.
416, deve avvenire mediante affissione in apposito albo di Istituto della copia integrale - sottoscritta
e autenticata dal Segretario del Consiglio - del testo delle deliberazioni adottate dal Consiglio stesso.
L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di 10 giorni dalla relativa seduta del
Consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo di 10 giorni.
I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell’ufficio di segreteria dell’Istituto e - per
questo periodo - sono esibiti agli interessati che ne fanno richiesta.
La copia della deliberazione da affiggere all’albo
Consiglio, il quale ne dispone l’affissione immediata
affissione. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e
salvo contraria richiesta dell’interessato , nel rispetto
06-2003).
è consegnata al D.S. dal Segretario del
e attesta in calce ad essa la data iniziale di
le delibere concernenti singole persone,
delle norme sulla Privacy (D.L 196 del 30-
ACCESSO AI LOCALI SCOLASTICI
1- Per ragioni di sicurezza l’accesso ai locali ed alle aree scolastiche è vietato agli estranei.
Oltre al personale scolastico ed agli alunni partecipanti alle attività didattiche l’ingresso è consentito
limitatamente:
- ai rappresentanti esterni invitati a specifici incontri o riunioni;
- ai partecipanti alle attività promosse dai soggetti che hanno ottenuto espressa autorizzazione
per l’uso dei locali scolastici;
- ai soggetti espressamente invitati o autorizzati;
- ai visitatori per i soli rapporti di utenza.
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA a.s. 2015-2016 ITST “G. C. Falco” di Capua (CE)
Pag. 121
Eventuali visitatori sono tenuti a rivolgersi al personale collaboratore scolastico o ad altro personale
interno, specificando il proprio status e le ragioni della visita; il suddetto personale provvede all’inoltro
del visitatore presso l’ufficio o gli addetti richiesti. Il visitatore dovrà attenersi alle disposizioni
impartite per il tramite del personale interno.
2-Tutti i soggetti esterni a qualunque titolo presenti nella scuola sono tenuti a prendere visione:
- del documento valutazione rischi, del piano antincendio e della cartellonistica di sicurezza;
- degli addetti incaricati della sicurezza scolastica, del servizio antincendio e primo soccorso;
- dei numeri telefonici d’emergenza.
I comportamenti all’interno delle aree e dei locali scolastici dovranno risultare sempre compatibili con
le situazioni di rischio rilevate.
3- L’accesso è consentito ai soli visitatori esterni maggiorenni. In via eccezionale può essere
autorizzato l’accesso a visitatori minori qualora accompagnati; in tal caso gli accompagnatori
assumono la vigilanza sul minore medesimo assicurando la sorveglianza necessaria atta ad evitare ogni
comportamento a rischio.
TUTELA DEI DATI PERSONALI - TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI E SENSIBILI
1- L’informativa di cui all’art. 13 del D.L.vo 196/2003 comprende anche l’informazione relativa al
trattamento dei dati sensibili. I predetti trattamenti sono effettuati esclusivamente nei limiti previsti
dall’art. 20 del D.L.vo 196/2003.
2- Le tipologie di dati sensibili trattabili e le operazioni eseguibili di cui al comma 2 del sopra
richiamato art. 20, sono quelle contenute nelle schede allegate al DM 305/2006. Il presente
regolamento assume le predette schede come fattore di riferimento per la presente sezione.
3- Nell’ambito delle attività didattiche e in quanto autorizzate dai docenti possono essere effettuate
riprese foto/video/audio di alunni, insegnanti e genitori.
4- Ove l’iniziativa delle riprese di cui al comma 3 è promossa dagli insegnanti, dovrà essere:
a. fornita informativa specifica ai genitori/affidatari;
b. acquisita l’autorizzazione da parte dei genitori/affidatari.
5- E’ sempre vietata la diffusione a terzi di registrazioni foto/video/audio di alunni ed operatori
scolastici ove non siano stati previamente informati gli interessati e non sia stato espressamente
acquisito il loro consenso.
6- E’ sempre vietata la ripresa foto/video/audio che può ledere la dignità o la reputazione dei soggetti
ripresi.
7- Stante il rilevante interesse pubblico, la scuola può partecipare a iniziative promosse dalla ASL o da
altre strutture sanitarie autorizzate, volte alla promozione della salute, all’accertamento preventivo di
patologie, incluse le predisposizioni di natura genetica, ad indagini epidemiologiche ecc, a favore degli
alunni e del personale della scuola.
In tal caso i dati sensibili sono quelli atti a rivelare lo stato di salute; i trattamenti eseguibili consistono
nella raccolta, registrazione e trasmissione dei dati in parola ai soggetti autorizzati al trattamento
finale.
La partecipazione degli alunni alle predette iniziative è consentita unicamente alle
seguenti condizioni:
a) informativa specifica rivolta ai genitori/affidatari;
b) autorizzazione da parte dei genitori/affidatari medesimi.
REGOLAMENTO DIPARTIMENTI DISCIPLINARI
Articolo 1 – Definizione e composizione
I Dipartimenti disciplinari rappresentano un’articolazione funzionale del Collegio dei Docenti per
il sostegno alla didattica ed alla progettazione formativa.
Sono composti dai docenti, raggruppati per Assi culturali, che rappresentano le varie discipline e ne
indirizzano e rendono organico le finalità nei diversi corsi di studio.
Articolo 2 – Competenze
Ai Dipartimenti disciplinari è affidata:
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a) la progettazione dei percorsi formativi correlati al Profilo educativo, culturale professionale
dello studente, a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e
formazione di cui all’art. 1, comma 5, del Decreto Legislativo N° 226/2005 e al Profilo educativo,
culturale e professionale degli Istituti Tecnici indicato nell'Allegato A del DPR 89/10;
b) l’individuazione dei dispositivi per la rilevazione della situazione iniziale e finale e per la verifica
e la valutazione dei percorsi didattici, al fine di armonizzare l’attività dei Consigli di classe e
favorire il coordinamento interdisciplinare;
c) la ricerca, l’innovazione metodologica, disciplinare e la diffusione interna della
documentazione educativa, allo scopo di favorire scambi di informazioni, di esperienze e di
materiali didattici.
Tra le competenze dei Dipartimenti rientrano, in particolare:
■ la definizione degli obiettivi, dell'articolazione didattica delle discipline (inclusi i contenuti e gli
obiettivi minimi da raggiungere per il recupero delle insufficienze), dei criteri di valutazione, del
numero e della tipologia delle prove di verifica, incluse quelle disciplinari comuni in ingresso;
■ l'articolazione dei risultati di apprendimento declinati in competenze, abilità e conoscenze,
tenendo conto anche del seguente quadro normativo di riferimento: Indicazioni nazionali
riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento (DM 211/10); gli Assi culturali e le Competenze
chiave di cittadinanza (Allegati 1 e 2 al D.M. n. 139 del 22 agosto 2007 sull'obbligo d'istruzione) ; le
Competenze chiave per l'apprendimento permanente (raccomandazione del Parlamento europeo
del 2006) e il Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (European
Qualifications Framework – EQF, 2008) ;
■ la definizione delle conoscenze, abilità e competenze in uscita rispettivamente nel primo biennio,
secondo biennio e quinto anno;
■ la scelta dei libri di testo e dei materiali didattici;
■ il confronto e la valorizzazione delle diverse proposte didattiche dei docenti in ordine alla disciplina;
■ l'innovazione, attraverso un lavoro di ricerca e auto-aggiornamento e la promozione di proposte
per l’aggiornamento e la formazione del personale.
Articolo 3 – Riunioni del Dipartimento
Le riunioni dipartimentali si svolgono nei tempi fissati dall’art. 29 del C.C.N.L. vigente, non
superando di norma 40 ore annuali, comprensive delle convocazioni ordinarie e straordinarie del
collegio docenti. Le riunioni sono convocate dalla dirigenza o, d’intesa con il Dirigente
Scolastico, dal Coordinatore e si svolgono in almeno due momenti dell’anno scolastico:
Prima e subito dopo l'inizio delle attività didattiche:
 stesura/modifica/integrazione del regolamento dei dipartimenti;
 verifica delle attività didattiche dell’anno precedente;
 elaborazione/modifica/integrazione della programmazione didattica e disciplinare;
 proposte di attività per l’ampliamento dell’offerta formativa;
 proposte di attività interdisciplinari;
 proposte di progetti, viaggi d’istruzione e visite guidate;
 proposte di acquisto materiali utili per la didattica;
 progettare e coordinare lo svolgimento di prove di verifica disciplinari comuni in ingresso e di
prove di verifica di competenza in uscita per il primo biennio;
 proposte di percorsi di auto-aggiornamento / aggiornamento, formazione docenti (anche alla luce
delle attività progettuali deliberate).
Periodo intermedio:
 monitoraggio sullo sviluppo dei percorsi formativi;
 proposte di adozione di libri di testo, di sussidi e dei materiali didattici;
 proposte di stesura della terza prova Esami di Stato;
 individuazione dei contenuti essenziali per le prove di verifica nei casi di sospensione del
giudizio;
 proposte didattiche per l’inizio del nuovo anno scolastico.
 verifica della programmazione disciplinare e per la progettazione di interventi di recupero e
sostegno didattico, alla luce dei risultati della valutazione quadrimestrale.
 revisione delle programmazioni didattiche;
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Articolo 4 - Docente coordinatore di Dipartimento
I lavori di ogni Dipartimento vengono coordinati da un docente di ruolo individuato tra i
componenti di ciascuna area, in base all'esperienza acquisita e alla capacità di organizzare e
promuovere attività di lavoro finalizzate al miglioramento della didattica.
In particolare al coordinatore di dipartimento svolge i seguenti compiti:
a) coordina le riunioni del dipartimento e le verbalizza;
b) suddivide, ove lo ritenga necessario, il gruppo di lavoro dipartimentale in sottogruppi;
c) è punto di riferimento per i docenti del proprio dipartimento come mediatore delle istanze di
ciascun docente, garante del funzionamento, della correttezza e trasparenza del dipartimento;
d) è punto di riferimento per i docenti neo-immessi in ruolo e per i docenti supplenti;
e) cura la raccolta e archiviazione di eventuali materiali prodotti;
f) procede alla raccolta di informazione sullo sviluppo della programmazione di materia o di classe;
g) stende la relazione a consuntivo del dipartimento.
Articolo 5 - Obblighi dei docenti
Ciascun docente:
a) ha l’obbligo contrattuale (ex. art. 27 C.C.N.L. vigente) di partecipare alle riunioni di dipartimento;
b) in caso di assenza per motivi giustificati deve avvisare il coordinatore e giustificare l’assenza
per iscritto al Dirigente Scolastico;
c) ha il diritto di richiedere al coordinatore che vengano messi all’ordine del giorno argomenti
da discutere, purché entro 7 giorni prima della data dell’incontro stesso.
STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE
Art. 1 (Vita della comunità scolastica)
1. La scuola è luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle
conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica.
2. La scuola è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori
democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni. In essa ognuno, con pari
dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la
realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle
situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione
internazionale sui diritti dell'infanzia fatta a New York il 20 novembre 1989 e con i principi generali
dell'ordinamento italiano.
3. La comunità scolastica, interagendo con la più ampia comunità civile e sociale di cui è parte,
fonda il suo progetto e la sua azione educativa sulla qualità delle relazioni insegnante-studente,
contribuisce allo sviluppo della personalità dei giovani, anche attraverso l'educazione alla
consapevolezza e alla valorizzazione dell'identità di genere, del loro senso di responsabilità e
della loro autonomia individuale e persegue il raggiungimento di obiettivi culturali e professionali
adeguati all'evoluzione delle conoscenze e all'inserimento nella vita attiva.
4. La vita della comunità scolastica si basa sulla libertà di espressione, di pensiero, di coscienza e di
religione, sul rispetto reciproco di tutte le persone che la compongono, quale che sia la loro età e
condizione, nel ripudio di ogni barriera ideologica, sociale e culturale.
Art. 2 (Diritti)
1. Lo studente ha diritto ad una formazione culturale e professionale qualificata che rispetti e
valorizzi, anche attraverso l'orientamento, l'identità di ciascuno e sia aperta alla pluralità delle
idee. La scuola persegue la continuità dell'apprendimento e valorizza le inclinazioni personali
degli studenti, anche attraverso un'adeguata informazione, la possibilità di formulare richieste, di
sviluppare temi liberamente scelti e di realizzare iniziative autonome.
2. La comunità scolastica promuove la solidarietà tra i suoi componenti e tutela il diritto dello
studente alla riservatezza.
3. Lo studente ha diritto di essere informato sulle decisioni e sulle norme che regolano la vita della
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scuola.
Lo studente ha diritto alla partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola. I dirigenti
scolastici e i docenti, con le modalità previste dal regolamento di istituto, attivano con gli studenti
un dialogo costruttivo sulle scelte di loro competenza in tema di programmazione e definizione
degli obiettivi didattici, di organizzazione della scuola, di criteri di valutazione, di scelta dei libri e
del materiale didattico. Lo studente ha inoltre diritto a una valutazione trasparente e tempestiva,
volta ad attivare un processo di autovalutazione che lo conduca a individuare i propri punti di
forza e di debolezza e a migliorare il proprio rendimento.
5. Nei casi in cui una decisione influisca in modo rilevante sull'organizzazione della scuola gli
studenti della scuola secondaria superiore, anche su loro richiesta, possono essere chiamati ad
esprimere la loro opinione mediante una consultazione. Analogamente negli stessi casi e con le
stesse modalità possono essere consultati gli studenti della scuola media o i loro genitori.
6. Gli studenti hanno diritto alla libertà di apprendimento ed esercitano autonomamente il diritto di
scelta tra le attività curricolari integrative e tra le attività aggiuntive facoltative offerte dalla scuola.
Le attività didattiche curricolari e le attività aggiuntive facoltative sono organizzate secondo tempi
e modalità che tengono conto dei ritmi di apprendimento e delle esigenze di vita degli studenti.
7. Gli studenti stranieri hanno diritto al rispetto della vita culturale e religiosa della comunità alla
quale appartengono. La scuola promuove e favorisce iniziative volte all'accoglienza e alla tutela
della loro lingua e cultura e alla realizzazione di attività interculturali.
8. La scuola si impegna a porre progressivamente in essere le condizioni per assicurare:
 un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona e un servizio educativodidattico di qualità;
 offerte formative aggiuntive e integrative, anche mediante il sostegno di iniziative
liberamente assunte dagli studenti e dalle loro associazioni;
 iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio nonché per la
prevenzione e il recupero della dispersione scolastica;
 la salubrità e la sicurezza degli ambienti, che debbono essere adeguati a tutti gli studenti,
anche con handicap;
 la disponibilità di un'adeguata strumentazione tecnologica;
 servizi di sostegno e promozione della salute e di assistenza psicologica.
9. La scuola garantisce e disciplina nel proprio regolamento l'esercizio del diritto di riunione e di
assemblea degli studenti, a livello di classe, di corso e di istituto.
10. I regolamenti delle singole istituzioni garantiscono e disciplinano l'esercizio del diritto di
associazione all'interno della scuola secondaria superiore, del diritto degli studenti singoli e
associati a svolgere iniziative all'interno della scuola, nonché l'utilizzo di locali da parte degli
studenti e delle associazioni di cui fanno parte. I regolamenti delle scuole favoriscono inoltre la
continuità del legame con gli ex studenti e con le loro associazioni.
4.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Art. 3 (Doveri)
Gli studenti sono tenuti a frequentare regolarmente i corsi e ad assolvere assiduamente agli
impegni di studio.
Gli studenti sono tenuti ad avere nei confronti del capo d'istituto, dei docenti, del personale tutto
della scuola e dei loro compagni lo stesso rispetto, anche formale, che chiedono per se stessi.
Nell'esercizio dei loro diritti e nell'adempimento dei loro doveri gli studenti sono tenuti a
mantenere un comportamento corretto e coerente con i principi di cui all'art.1.
Gli studenti sono tenuti ad osservare le disposizioni organizzative e di sicurezza dettate dai
regolamenti dei singoli istituti.
Gli studenti sono tenuti a utilizzare correttamente le strutture, i macchinari e i sussidi didattici e a
comportarsi nella vita scolastica in modo da non arrecare danni al patrimonio della scuola.
Gli studenti condividono la responsabilità di rendere accogliente l'ambiente scolastico e averne
cura come importante fattore di qualità della vita della scuola.
Art. 4 (Disciplina)
1. I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano
mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell'articolo 3, al corretto svolgimento dei
rapporti all'interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni singola scuola, le
relative sanzioni, gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento, secondo i criteri di
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seguito indicati.
2. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di
responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all'interno della comunità scolastica, nonché al
recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio
della comunità scolastica.
3. La responsabilità disciplinare è personale. Nessuno può essere sottoposto a sanzioni disciplinari
senza essere stato prima invitato ad esporre le proprie ragioni. Nessuna infrazione disciplinare
connessa al comportamento può influire sulla valutazione del profitto.
4. In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione
di opinioni correttamente manifestata e non lesiva dell'altrui personalità.
5. Le sanzioni sono sempre temporanee, proporzionate alla infrazione disciplinare e ispirate al
principio di gradualità nonché, per quanto possibile, al principio della riparazione del danno. Esse
tengono conto della situazione personale dello studente, della gravità del comportamento e delle
conseguenze che da esso derivano. Allo studente è sempre offerta la possibilità di convertirle in
attività in favore della comunità scolastica.
6. Le sanzioni e i provvedimenti che comportano allontanamento dalla comunità scolastica sono
adottati dal consiglio di classe. Le sanzioni che comportano l'allontanamento superiore a quindici
giorni e quelle che implicano l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di
Stato conclusivo del corso di studi sono adottate dal consiglio di istituto.
7. Il temporaneo allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto solo
in caso di gravi o reiterate infrazioni disciplinari, per periodi non superiori ai quindici giorni.
8. Nei periodi di allontanamento non superiori a quindici giorni deve essere previsto un rapporto con
lo studente e con i suoi genitori tale da preparare il rientro nella comunità scolastica. Nei periodi
di allontanamento superiori ai quindici giorni, in coordinamento con la famiglia e, ove necessario,
anche con i servizi sociali e l'autorità giudiziaria, la scuola promuove un percorso di recupero
educativo che miri all'inclusione, alla responsabilizzazione e al reintegro, ove possibile, nella
comunità scolastica.
9. L'allontanamento dello studente dalla comunità scolastica può essere disposto anche quando
siano stati commessi reati che violano la dignità e il rispetto della persona umana o vi sia pericolo
per l'incolumità delle persone. In tale caso, in deroga al limite generale previsto dal comma 7, la
durata dell'allontanamento è commisurata alla gravità del reato ovvero al permanere della
situazione di pericolo. Si applica, per quanto possibile, il disposto del comma 8.
9-bis. Con riferimento alle fattispecie di cui al comma 9, nei casi di recidiva, di atti di violenza
grave, o comunque connotati da una particolare gravità tale da ingenerare un elevato allarme
sociale, ove non siano esperibili interventi per un reinserimento responsabile e tempestivo dello
studente nella comunità durante l'anno scolastico, la sanzione è costituita dall'allontanamento
dalla comunità scolastica con l'esclusione dallo scrutinio finale o la non ammissione all'esame di
Stato conclusivo del corso di studi o, nei casi meno gravi, dal solo allontanamento fino al termine
dell'anno scolastico.
9-ter. Le sanzioni disciplinari di cui al comma 6 e seguenti possono essere irrogate soltanto
previa verifica della sussistenza di elementi concreti e precisi dai quali si desuma che l'infrazione
disciplinare sia stata effettivamente commessa da parte dello studente incolpato.
Nei casi in cui l'autorità giudiziaria, i servizi sociali o la situazione obiettiva rappresentata dalla
famiglia o dallo stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza,
allo studente è consentito di iscriversi, anche in corso d'anno, ad altra scuola.
10. Le sanzioni per le mancanze disciplinari commesse durante le sessioni d'esame sono
inflitte dalla commissione di esame e sono applicabili anche ai candidati esterni.
Art. 5 (Impugnazioni)
1. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso, da parte di chiunque vi abbia interesse, entro
quindici giorni dalla comunicazione della loro irrogazione, ad un apposito organo di garanzia
interno alla scuola, istituito e disciplinato dai regolamenti delle singole istituzioni scolastiche, del
quale fa parte almeno un rappresentante eletto dagli studenti nella scuola secondaria superiore e
dai genitori nella scuola media, che decide nel termine di dieci giorni. Tale organo, di norma, è
composto da un docente designato dal consiglio di istituto e, nella scuola secondaria superiore,
da un rappresentante eletto dagli studenti e da un rappresentante eletto dai genitori, ovvero, nella
scuola secondaria di primo grado da due rappresentanti eletti dai genitori, ed è presieduto dal
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7.
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1.
2.
3.
dirigente scolastico.
L'organo di garanzia di cui al comma 1 decide, su richiesta degli studenti della scuola secondaria
superiore o di chiunque vi abbia interesse, anche sui conflitti che sorgano all'interno della scuola
in merito all'applicazione del presente regolamento.
Il Direttore dell'ufficio scolastico regionale, o un dirigente da questi delegato, decide in via
definitiva sui reclami proposti dagli studenti della scuola secondaria superiore o da chiunque vi
abbia interesse, contro le violazioni del presente regolamento, anche contenute nei regolamenti
degli istituti. La decisione è assunta previo parere vincolante di un organo di garanzia regionale
composto per la scuola secondaria superiore da due studenti designati dal coordinamento
regionale delle consulte provinciali degli studenti, da tre docenti e da un genitore designati
nell'ambito della comunità scolastica regionale, e presieduto dal Direttore dell'ufficio scolastico
regionale o da un suo delegato. Per la scuola media in luogo degli studenti sono designati altri
due genitori.
L'organo di garanzia regionale, nel verificare la corretta applicazione della normativa e dei
regolamenti, svolge la sua attività istruttoria esclusivamente sulla base dell'esame della
documentazione acquisita o di eventuali memorie scritte prodotte da chi propone il reclamo o
dall'Amministrazione.
Il parere di cui al comma 4 è reso entro il termine perentorio di trenta giorni. In caso di
decorrenza del termine senza che sia stato comunicato il parere, o senza che l'organo di cui al
comma 3 abbia rappresentato esigenze istruttorie, il direttore dell'ufficio scolastico regionale può
decidere indipendentemente dall'acquisizione del parere. Si applica il disposto di cui all'articolo
16, comma 4, della legge 7 agosto 1990, n. 241.
Ciascun ufficio scolastico regionale individua, con apposito atto, le modalità più idonee di
designazione delle componenti dei docenti e dei genitori all'interno dell'organo di garanzia
regionale al fine di garantire un funzionamento costante ed efficiente dello stesso.
L'organo di garanzia di cui al comma 3 resta in carica per due anni scolastici.
Art. 5-bis (Patto educativo di corresponsabilità)
Contestualmente all'iscrizione alla singola istituzione scolastica, è richiesta la sottoscrizione da
parte dei genitori e degli studenti di un Patto educativo di corresponsabilità, finalizzato a definire
in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra istituzione scolastica autonoma,
studenti e famiglie.
I singoli regolamenti di istituto disciplinano le procedure di sottoscrizione nonché di elaborazione
e revisione condivisa, del patto di cui al comma 1.
Nell'ambito delle prime due settimane di inizio delle attività didattiche, ciascuna istituzione
scolastica pone in essere le iniziative più idonee per le opportune attività di accoglienza dei nuovi
studenti, per la presentazione e la condivisione dello statuto delle studentesse e degli studenti,
del piano dell'offerta formativa, dei regolamenti di istituto e del patto educativo di
corresponsabilità.
Art. 6 (Disposizioni finali)
I regolamenti delle scuole e la carta dei servizi previsti dalle disposizioni vigenti in materia sono
adottati o modificati previa consultazione degli studenti nella scuola secondaria superiore e dei
genitori nella scuola media.
Del presente regolamento e dei documenti fondamentali di ogni singola istituzione scolastica è
fornita copia agli studenti all'atto dell'iscrizione.
È abrogato il capo III del R.D. 4 maggio 1925, n. 653.
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