I campi di concentramento.
I FILM più
FAMOSI
ANNE FRANK
L’arcobaleno degli oppressi
(M. Di Martino)
Mille parole a vuoto,
Foglie secche al vento,
Spazzate via in un
Turbinio di vane,
Mistificanti promesse
Come fragili, eburnei
Cristalli di neve,
Si sciolgono sotto
La pesante coltre
Dell’ oblio, soffocate
dalle spenti ceneri
Della bieca indifferenza
Ferite aperte e mai
Sanate, mistura di
Di sogni infranti, paure
E racconti non solo
specchio di tragiche
sventure sigillate
nel cuore del misero
abbattuto e negli
incubi di ogni giorno
e di ogni notte.
Solo lassù , nel cielo
eccelso, dalla collina
all’ Arcobaleno degli
oppressi , s’ innalza
l’ eco disperato del
ricordo di una voce,
che spezza il silenzio
e rimbomba lontano
e grida forte: DIGNITA’ …
e chiede sempre GIUSTIZIA …
e ancora GIUSTIZIA...
Dopo la Shoah e’ stato coniato il termine
<<genocidio>> .
Purtroppo il mondo ne ha conosciuto tanti, e ancora troppi
sono in corso sulla faccia della terra . Riconoscere delle
differenze non significa stabilire delle gerarchie nel dolore :
come dice un adagio ebraico <<Chi uccide un vita , uccide il
mondo intero>>.
Ma mai , nella storia , s’è visto progettare a tavolino , con
totale freddezza e determinazione , lo sterminio di un popolo.
Studiando le possibili forme di eliminazione, le formule dei
gas più letali ed <<efficaci>>, allestendo i ghetti nelle città
occupate , costruendo campi , studiando una complessa
logistica nei trasporti, e tanto altro. La soluzione finale non è
stata solo un un’ atto di inaudita violenza, ma soprattutto un
progetto collettivo ,un sistema di morte.
La vita è bella solo quando
non c’è differenza di razza e
di religione
 3° istituto comprensivo
Giovanni Verga.
saluti dalla 1° C
CAMMISULI SABRINA
DI ROSA MIRIANA
PETRALITO DESIREE’
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