GOCCE DI PIOGGIA
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Lacrime, che occhi non hanno mai versato,
sono le gocce di pioggia che scivolano
sui vetri della finestra chiusa della tua stanza,
rincorrendosi formano strani ghirigori.
Intanto, una voce sale dal silenzio
dell’anima, sempre più sola,
sperduta in un deserto senza confini.
Gli aghi del pino in giardino
stillano perle d’argento,
quali grani di un interminabile Rosario,
senza far rumore, si lasciano cadere
sulla soffice erba verde.
Cosa mi trattiene ancora qui..?
forse quella debole luce
che rischiara, come tremula fiammella,
il poco spazio che mi gira intorno
e che non riesce a darmi
neppure un po’ di calore..?
Provo ad interrogare il cuore
che mi dica: il perché e il come…
la risposta non arriva o non sento,
aspettavo una conferma… di un tuo ritorno.
In lontananza,
timidi raggi di sole
perforando le nubi
accennano un indeciso arcobaleno.
Poi… uno squarcio maggiore di nubi
libera più tanta luce del sole,
l’arcobaleno si ravviva
e il cielo… è un tripudio di colori.
Tale visione mi rincuora e mi rinfranca
mi par di ricordare: che porti gioia,
oppure sarà… forse, la speranza,
che sia quel ponte che porti fino te.
Come vorrei seguire quella via
vedere qualcosa di diverso
scoprire infine dove va’ a finire
una meraviglia dell’universo.
Progettazione e testo: ( L’Arcobaleno )
F. De Jacovo
Immagini:
Proprie
Musica:
G. Marradi
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