SANTOMASI SIMONE 3^C
Anni 20
Alla fine della guerra (I^ww), gli Stati Uniti si trovarono in uno
stato di grande ricchezza, che consentì di avviare un processo di crescita e sviluppo, reso possibile
anche dai progressi tecnologici e dalle innovazioni introdotte da Ford nella organizzazione del
processo produttivo (Fordismo, Taylorismo)
Le nuove tecnologie produttive
fondate sulla standardizzazione del lavoro
(manodopera non specializzata), consentono di
ridurre notevolmente il costo delle automobili
Cresce la domanda
di prestiti alle banche
Aumentano le vendite di automobili
(prodotto ad alto impatto nel sistema economico per le
aziende dell’indotto coinvolte nella produzione).
In conseguenza: ampliamento delle Strade, possibilità
di spostarsi nelle periferie  acquisto di abitazioni,
di arredamento, di elettrodomestici
L’aumento dei consumi
È reso possibile dal
Crescente CREDITO
Concesso dalle Banche
(Prestiti ipotecari)
Le aziende generavano profitti elevati, ciò rendeva particolarmente
Appetibili e remunerativi per gli investitori i loro titoli azionari che grazie
Alla crescente domanda, aumentavano di valore. Capitalisti,
agenti di borsa e speculatori ebbero modo di arricchirsi facilmente.
La causa di ciò fu l’ottimismo diffuso
Che spingeva le famiglie ad indebitarsi
Per aumentare il benessere.
Ciò portò ad un rapido sviluppo delle
Industrie che, divenendo sempre più
Grandi e competitive.
Le azioni fruttavano continuamente
soldi.
Pur di guadagnare gli americani
decisero di indebitarsi a loro
Rischio.
Spinto dai successi realizzati, FORD
decise di investire nella produzione di un nuovo
modello di automobile, convinto di riuscire a
recuperare con le vendite, gli alti investimenti
nei nuovi impianti produttivi. Il mercato era, però,
ormai SATURO. Le auto rimasero invendute.
Il processo produttivo venne arrestato, i dipendenti
licenziati. Il valore delle azioni crollò  crollo della Borsa.
I problemi della Ford si riversarono in poco tempo
in tutti i settori dell’economia americana
Il fallimento di Ford causo
Il fallimento di molte
Fabbriche a lui annesse
Causa della crisi del ‘29:
ECCESSO DI INVESTIMENTI
+ disoccupati
+ debiti insoluti
- Vendite
= RECESSIONE
BANCHE.
Le imprese in crisi non riuscirono
a restituire i prestiti ottenuti dalle
Banche, anche le famiglie a causa
della disoccupazione
non riuscirono ad estinguere i loro
debiti per mutui. Le banche quindi
cominciarono ad avere problemi
di liquidità. I risparmiatori
corsero nelle banche a
ritirare i propri depositi, ma
questa corsa al recupero portò
le banche al fallimento
(BANCAROTTA).
Più di 5000 banche furono costrette
a chiudere
La crisi si concluse con la presidenza di
Roosevelt, che riuscì, con adeguate norme e riforme
(programma “New Deal” che applicava le teorie
dell’economista Keynes) a rilanciare l’occupazione
prevedendo la costruzione di importanti opere
pubbliche che coinvolsero nella realizzazione
numerose industrie americane.
 Aumenta l’occupazione, il reddito individuale, gli
acquisti, la produzione delle aziende, i profitti delle
aziende … la grande depressione era finita.
Correva l’anno 1932.
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