Lo stress nelle aziende sanitarie e socio-sanitarie: il cuore della performance Valentina Telesca • Forzati • Scettici • Entusiasti LO STRESS IN EUROPA 40 milioni di lavoratori con disturbi collegati allo stress (22%) • 4 gg assenza/anno • 600 milioni di gg di lavoro persi/anno • 20 miliardi di euro l'anno persi • Secondo problema nei luoghi di lavoro, dopo gli infortuni Dati INAIL, 2011 …E IN ITALIA? 27% Inail riceve ogni anno 500 denunce solo 10/15% sono ritenute da stress lavorocorrelato CONSEGUENZE DEL CLIMA SULLA PERFORMANCE • Il 75% del personale sanitario/socio sanitario afferma che la qualità dell’assistenza al paziente sta diminuendo (ANA Staffing Survey 2001) • Il 71% di personale sanitario/socio sanitario sotto stress e caricato di lavoro mette al primo posto la preoccupazione per la salute (ANA Dec 2001) • Le professioni sanitarie vogliono essere più valorizzate (Trossman, 2002) COS’E’ LO STRESS? • Lo stress è la risposta del nostro organismo alle sollecitazioni dell’ambiente • Il livello di stress dipende dall’intensità della sollecitazione e dalla nostra capacità di farne fronte • “Pressione, sforzo, o un senso di agitazione interna che derivano dalle nostre percezioni e successive reazioni agli eventi o alle circostanze. Uno stato di risveglio emozionale negativo connesso solitamente a sentimenti di disagio o di ansia che attribuiamo alle circostanze o alla situazione” • “Lo stress è la nostra percezione dell’evento, e non l’evento in quanto tale” Reazione SOLO STRESS NEGATIVO? Stressor CAUSE DELLA RETENTION Freedman & Wojick, Magnet Team, indagine sul clima, 2004 ELEMENTI CAUSA DI STRESS LAVORATIVO (STRESSORS) • Fattori organizzativi: conflitti interpersonali; conflitti con gli obiettivi di lavoro; comunicazione inadeguata. • Sviluppo di carriera: mancanza di opportunità di avanzamento; responsabilità troppo grandi rispetto alla preparazione attuale; disoccupazione. • Ruolo: conflitto e ambiguità di ruolo; autorità inadeguata rispetto al ruolo da svolgere. • Compito: eccessivo o scarso carico di lavoro qualitativo e/o quantitativo; responsabilità eccessive; impossibilità di prendere decisioni. • Ambiente di lavoro: rischi per la sicurezza; problemi ergonomici; rumori; odori; estetica. • Turni di lavoro. D. LGS. 81/08: Testo Unico della Sicurezza sul lavoro • Lo stress lavorativo ottiene una propria tutela legislativa • Art. 28, comma 1 prevede la valutazione dei rischi tenendo conto dei rischi da stress lavoro-correlato • È un obbligo del datore di lavoro, nell’ambito della propria organizzazione tutti i datori di lavoro, sia pubblici sia privati, devono entro il 31/12/2012 concludere la valutazione dei rischi da stress lavoro-correlato (valutazione iniziata entro il 31/12/2010) ACCORDO INTERCONFEDERALE 9/06/2008 • • • • • • Non tutti i luoghi sono necessariamente interessati dallo stress (art. 1, comma 2) Non tutte le manifestazioni di stress sono negative (art. 3, comma 2) Lo stress non è una malattia (art. 3, comma 3) Non tutte le manifestazioni di stress sono considerate stress lavoro-correlato (art. 3, comma 4) Il compito di stabilire le misure per prevenire, eliminare o ridurre lo stress spetta al datore di lavoro (art. 4, comma 5) Possono essere chiamati esperti esterni (art. 6, comma 2) ACCORDO STATO- REGIONI (21/12/2011) OBBLIGATORIETÀ • Corsi di formazione per lo svolgimento diretto da parte del datore di lavoro dei compiti di prevenzione e protezione dai rischi • Formazione dei lavoratori PREVENIRE È MEGLIO CHE CURARE… COME? Livello individuale: • Iniziative di formazione e informazione su gestione e prevenzione coaching, counselling, … Livello organizzativo: • Cambiamenti: – Ambiente di lavoro – Processi – Procedure di lavoro – Turnistica MA… è indispensabile il sostegno/impegno costante dei vertici aziendali I COSTI Lo stress ha un costo elevato in termini di salute e di riduzione della prestazione • • • • • • • Salute fisica e mentale Alti livelli di assenteismo e turnover Scarsa adesione a procedure Basso senso di appartenenza e spirito di gruppo Scarsa iniziativa Ridotta produttività Demotivazione STRESS E SALUTE MENTALE/FISICA: MALATTIE PSICOSOMATICHE • • • • • • • • • • • • • Gastroduodenite Ulcera Disturbi del sonno Sindrome da fatica perenne Depressione Cardiopatia Irregolarità del ciclo Sindrome del colon irritabile Tabagismo Abuso di alcol Minor numero di parti regolari Minori gravidanze Burnout “bruciato nel tempo a fuoco lento” COS’E’ LO STRESS AUDIT? Lo stress audit è un approccio organizzativo in grado di individuare il rischio di stress e di identificare la locazione, l’estensione, le cause e gli effetti dello stress all’interno dell’organizzazione Quattro fasi: 1) Fase propedeutica 2) Valutazione preliminare 3) Azioni correttive 4) Valutazione approfondita PERCHÈ FARE LO STRESS AUDIT? • Lo stress audit risponde ad alcune questioni critiche: • Lo stress è un problema per l’organizzazione? • Quali sono le cause dello stress? • Vi sono nell’organizzazione problemi di stress, anche nella sua forma più acuta? • Quanto è stata influenzata la salute e la performance lavorativa degli impiegati? • Qual è l’estensione e la gravità di alcuni problemi? • Cosa si può fare riguardo allo stress nell’organizzazione? PRIMA DI COMINCIARE LO STRESS AUDIT 1. Chi si occuperà del processo dall'inizio alla fine? 2. C'è impegno da parte dei vertici di agire sui risultati dello stress audit? 3. C'è una totale informazione? 4. Hai programmato i costi dello stress audit? 5. Il processo è 'anonimo'? 1 - FASE PROPEDEUTICA Preparazione dell’organizzazione • Costituzione del Gruppo di Gestione della Valutazione Datore di lavoro o dirigente ad hoc delegato dal datore di lavoro per programmare e coordinare lo svolgimento dell’intero processo valutativo • Sviluppo di una strategia comunicativa e di coinvolgimento del personale 2 - IL CONTROLLO ATTRAVERSO LO STRESS AUDIT VALUTAZIONE STATUS QUO • • • • • • • • OGGETTIVA: FOTOGRAFIA Cosa si sta facendo al momento attuale riguardo allo stress? Sviluppo delle strutture esistenti Politiche esistenti Training per manager ed impiegati Gestione dello stress relazionato all’assenteismo Livelli ed indicatori di stress esistenti Accertamento del rischio di stress Sistemi d’informazione e gestione FATTORI OGGETTIVI DI STRESS Rilevazione indicatori oggettivi e verificabili 1. 2. 3. Eventi sentinella indici infortunistici, assenze per malattia, turnover, procedimenti disciplinari, frequenti lamentele Fattori di contenuto del lavoro ambiente di lavoro e attrezzature, carichi e ritmi di lavoro, turnistica Fattori di contesto del lavoro ruolo, autonomia decisionale, conflitti interpersonali, sviluppo di carriera • Rischio basso/non rilevante • Rischio medio interventi correttivi • Rischio alto interventi correttivi piano di monitoraggio interventi correttivi valutazione efficacia valutazione approfondita interventi correttivi valutazione efficacia valutazione approfondita 4 - VALUTAZIONE APPROFONDITA • Solo se le azioni correttive non hanno dato esiti positivi • Questionari, focus group, interviste strutturate • Valutazione soggettiva basata su percezione dei lavoratori LA RILEVAZIONE L’analisi della disponibilità al cambiamento/livello di stress percepito viene condotta attraverso la somministrazione di un questionario anonimo che consente di costruire una fotografia istantanea dell’ambiente di lavoro in riferimento ai sei fattori principali che concorrono alla creazione di un sano e sereno clima organizzativo: Responsabilità: qual è il commitment delle persone all’interno dell’azienda? Sono motivati e si assumono le responsabilità? Collaborazione: quanto comunicano le persone? Le informazioni vengono condivise? I colleghi lavorano e risolvono i problemi insieme? Leadership: che livello di impegno hanno i collaboratori con i loro leader? Come percepiscono i loro leader e la leadership? Allineamento: le persone sono coinvolte nella mission organizzativa dichiarata e nell'esecuzione di quest'ultima? Hanno un senso di appartenenza nell’azienda? Flessibilità: le persone stanno cercando il cambiamento? Sono pronte ad adattarsi? Fiducia: le persone hanno fiducia? Qual è il livello di fiducia interno? VALUTAZIONE DELLE PERCEZIONE SOGGETTIVA • Scheda di rilevazione dati socio demografici finalizzata, nel mantenimento dell’anonimato, all’individuazione di gruppi omogenei per la migliore caratterizzazione del rischio • Item relativi alle condizioni di lavoro ritenute potenziali cause di stress, corrispondenti alle sei dimensioni organizzative definite dal modello Management Standards ELEMENTI DI UN SISTEMA PREMIANTE INTEGRATO COMPENSATION & BENEFITS APPROCCIO TRADIZIONALE • Retribuzione fissa • Retribuzione variabile • • Long Term Incentive (LTI) FORMAZIONE & SVILUPPO • Sviluppo carriera • Mobilità professionale • Percorsi di formazione e sviluppo • Opportunità di stage/esperienze Benefits all’estero AMBIENTE DI LAVORO STATUS • NUOVE SENSIBILITA’ • Ruolo nell’organizzazione • Autonomia • Visibilità interna ed esterna • Riconoscimento • • • • Clima organizzativo (positivo e stimolante) Supporto alla performance Orientamento alla leadership Propensione all’innovazione e al rischio Attenzione alla qualità della vita (bilanciamento tra lavoro e tempo libero) ALCUNI SINTOMI DELLO STRESS •Mal di testa •Tensione •Mal di schiena •Respiro irregolare •Tachicardia •Dispnea •Agitazione •Irritabilità •Tic facciali •Bocca secca •Fraintendere le persone •Fraintendere le situazioni •Scarsa concentrazione •Ansia •Tono di voce troppo alto •Eccesso di preoccupazione •Perdita dello humor •Chiusura in se stessi •Mani e piedi freddi •Problemi dermatologici •Ulcera •Amnesie •Problemi di memoria •Incapacità di apprendere le informazioni •Perdita della coordinazione •Incapacità a decidere •Fobie •Stato di paura •Attacchi di panico •Paranoia •Aggressività •Visione cinica •Sensi di colpa •Ira •Avvilimento •Sbalzi di umore •Crisi di pianto •Incubi •Fretta nel decidere •Disorganizzazione •Errori frequenti •Sudorazione eccessiva •Diffidenza •Vertigini •Esaurimento •Mal di stomaco •Difficoltà digestive •Perdita di concentrazione •Nausea •Perdita dell’appetito •Diarrea •Insonnia INTELLIGENZA EMOTIVA…. “L’ intelligenza emotiva è l’abilità di identificare le emozioni; di accedere e utilizzare emozioni in modo da aiutare il pensiero; di comprendere le emozioni e la pratica emotiva; e gestire riflessivamente le emozioni così da promuovere la crescita emozionale e intellettuale.” Salovey & Mayer, 1999 Psicologo americano, pubblica nel 1995 il libro “Intelligenza Emotiva” Domanda che si pone: come mai molte persone particolarmente intelligenti, con un alto QI molto spesso non ottengono brillanti risultati nella loro vita? Daniel Goleman Scopre che le decisioni che operiamo nella nostra vita quotidiana sono governate da meccanismi che di logico e nozionistico hanno ben poco Sono le emozioni che controllano il nostro comportamento e tutte le nostre capacità logico/nozionistiche intervengono, solo successivamente, per giustificare una scelta che loro non hanno assolutamente fatto I 6 PRINCIPI DELL’INTELLIGENZA EMOTIVA • Le emozioni sono informazioni • Possiamo provare a ignorare le emozioni, ma non funziona! • Possiamo provare a nascondere le emozioni, ma non siamo così bravi come pensiamo di essere… • Le decisioni devono incorporare le emozioni per essere efficaci • Le emozioni seguono sequenze logiche: bisogna imparare a conoscerle • Le emozioni sono contagiose COS’ È L’INTELLIGENZA EMOTIVA? DEFINIZIONE PRATICA L’Intelligenza Emotiva è la capacità di creare relazioni ottimali con se stessi e con le altre persone. Six Seconds, 2001 Viola: 34,78°C – Molto Rilassato Blu: 34,23°C – Calmo Turchese: 33,67°C – Rilassato Verde: 33,12°C – Coinvolto Giallo: 32,56°C – Agitato Marrone: 32°C – Teso Nero: 30,56°C – Molto Teso IL CERVELLO “Controllore di volo” CORTECCIA “Traduttore ” “centro emozionale” Filmato SISTEMA PARASIMPATICO vs SIMPATICO Parasimpatico “Fermarsi e Riflettere" Simpatico “Controbattere o Scappare" Diminuzione frequenza Card. Aumento Frequenza Card. Diminuzione intensità delle contrazioni Aumento intensità delle contrazioni Diminuzione pressione sanguigna Miosi (Restringimento delle pupille) Aumento pressione sanguigna Midriasi (Dilatazione delle pupille) Ipersensibilità Blocco della sensibilità Bronco costrizione Bronco dilatazione Aumento delle attività Intestinali Diminuzione delle attività intestinali Aumento delle secrezioni Diminuzione delle secrezioni Vasocostrizione Vasodilatazione Nessuno stimolo per le ghiandole sudoripare Aumento della sudorazione IL SEGNALE CHE SALE DAL CUORE Amygdala: Memoria Emozionale Talamo: Sincronizza l’attività corticale Midollo:Pressione Inibisce le funzioni corticali Facilita le funzioni corticali sanguigna e regolazione dell’ANS Ritmo cardiaco >>> Battito (Biofisico) ECG (Elettromagnetico) Peptide Natriuretico Atriale Oxytocina Dopamina Epinefrina Norepinefrina L’ANSIA • ANSIA DA CRITICA AGGRESSIVA: es. riunione di condominio PASSIVA: es. “bozza” documento AGGRESSIVA: es. ti lascio perchè ti amo troppo • ANSIA DA PERDITA PASSIVA: es. yes man • ANSIA DA ATTIVITA’ AGGRESSIVA: es Bologna-Firenze PASSIVA: es. responsabile-collaboratore • ANSIA DA ATTENZIONE AGGRESSIVA: es. c’è sempre qualcuno più adatto PASSIVA: es. mano sul lobo • ANSIA DA CONFRONTO AGGRESSIVA: es. decido io PASSIVA: es. incapacità a dir di no IL CICLO DELLA REAZIONE stato PREPARAZIONE RISPOSTA reazione evento INTERPRETAZIONE PUNTI DI QUALITA’ PUNTO DI stato PREPARAZIONE QUALITA’ de-escalation ESCALATION prevenzione PUNTO DI QUALITA’ reazione scatto intervento veloce PUNTO DI QUALITA’ INTERPRETAZIONE LO STRESS È UNO STATO FISICO IL CORTISOLO AUMENTA IL CUORE DIVENTA MENO REGOLARE LA SEROTONINA DIMINUISCE SISTEMA ORMONALE Emozione Piacevole Affermazione/Ottimismo Serotonina Cortisolo Emozione Spiacevole Sottomissione/disperazione ROUTINE DI RINNOVAMENTO “Se non percorro la strada che devo percorrere poi non potrò giocare come so di poter fare.“ - Lendl …e VOI? RINNOVAMENTO= STATO DI CAMBIAMENTO Cambia marcia: • FISICAMENTE: attività • MENTALMENTE: apprendimento • EMOTIVAMENTE: apprezzamento MINDFULNESS-BASED STRESS REDUCTION Jon Kabat Zinn • 1979: fondò la Stress Reduction Clinic (University of Massachussets Medical Center identificare e insegnare tecniche adattive per gestire lo stress all’interno della propria vita • Programma MBSR (Mindfulness-Based Stress Reduction) capacità di essere pienamente consapevoli nelle situazioni che affrontiamo «Mentre può essere difficile agire sulle forze esterne che causano pressioni su di noi, abbiamo un ampio spazio di manovra nel modo in cui rispondiamo a questi stimoli» ALLENAMENTO DELL’ATTENZIONE 1. Porre al centro dell’attenzione il proprio respiro, lo si osserva, riportando l’attenzione su di esso ogni volta che la mente si distrae 2. Porre al centro dell’attenzione il corpo, eseguendo un «body scan»: l’attenzione si focalizza su singole regioni del corpo, lentamente perlustrato 3. Osservare i pensieri che la mente genera, guardandoli evolvere in modo distaccato, da testimone che non si identifica con essi FREQ. CARDIACA FREQ. CARDIACA SISTEMA NERVOSO E RITMO CARDIACO FRUSTRAZIONE 90 80 70 60 APPREZZAMENTO 90 80 70 60 1 50 100 150 TEMPO (SECONDI) 200 Non importa se non mi considerate. Tanto andiamo dove voglio io! LA PREVENZIONE È MEGLIO DELLA CURA Perchè problemi di stress sul lavoro tendono ad aumentare e a divenire progressivamente più gravi da affrontare? Prendiamo, come esempio di stress sul lavoro una delle manifestazioni più frequenti: l’assenteismo dal lavoro. È un fenomeno che tende a prolungarsi nel tempo tanto da stabilire che più è prolungato minore è la possibilità che la persona ritorni ad occupare il proprio posto di lavoro Cosa accade? Solitamente si registrano effetti che si ripercuotono su gran parte dell’organizzazione. Infatti, il ruolo rimasto scoperto impone all’organizzazione un intervento per ricoprire momentaneamente l’assenza, ad esempio con l’inserimento di un sostituto che può significare: formazione, costi aggiuntivi, impatto sulle altre funzioni e sulla qualità del lavoro COS' È UNA STRESS POLICY: Una Stress Policy è una dichiarazione scritta e formale con cui l’organizzazione spiega come deve agire un impiegato che rileva problemi di stress sul lavoro. L’obiettivo è, per quanto possibile, prevenire problemi di stress e dichiarare le modalità attraverso le quali il dipendente può affrontare situazioni vissute come stressanti STRATEGIE PER LA PREVENZIONE DELLO STRESS 1 Sviluppo dello Staff Ridurre le richieste imposte agli operatori da loro stessi attraverso l’incoraggiamento ad adottare obiettivi più realistici. Incoraggiare gli operatori ad adottare nuovi obiettivi che possano fornire alternative di gratificazione. Aiutare gli operatori a sviluppare ed utilizzare meccanismi di controllo e di feed-back sensibili a vantaggi a breve termine. Fornire frequenti possibilità di training per incrementare l’efficienza del ruolo. Insegnare allo staff a difendersi mediante strategie quali lo studio del tempo e le tecniche di strutturazione del tempo. Orientare il nuovo staff fornendo un libretto che descriva realisticamente le frustrazioni e difficoltà tipiche che insorgono sul lavoro. Fornire periodici “controlli dello stress” a tutto lo staff. Incoraggiare lo sviluppo di gruppi di sostegno e/o sistemi di scambio di risorse. Cambiamenti di Lavoro e delle Strutture di Ruolo Limitare il numero di pazienti di cui lo staff è responsabile in un determinato periodo. STRATEGIE PER LA PREVENZIONE DELLO STRESS 2 Distribuire tra i membri dello staff i compiti più difficili e meno gratificanti ed esigere dallo staff che lavori in più di un ruolo e programma. Pianificare ogni giorno in modo che le attività gratificanti e quelle non gratificanti siano alternate. Strutturare i ruoli in modo da permettere agli operatori di prendersi “periodi di riposo” quando è necessario. Utilizzare personale ausiliario (e volontari) per fornire allo staff ordinario possibilità di riposo. Incoraggiare gli operatori a prendersi frequenti vacanze, anche con un breve preavviso se necessario. Limitare il numero di ore di lavoro di ogni membro dello staff. Creare programmi di training e sviluppo per il personale attuale e futuro che si dedica alla supervisione, accentuando quegli aspetti del ruolo che gli amministratori hanno già difficoltà ad affrontare. Creare sistemi di controllo per i supervisori, quali indagini tra lo staff, e fornire al personale della supervisione un feed-back regolare sulle loro prestazioni. Controllare la tensione di ruolo nei supervisori e intervenire quando essa diventa eccessiva.