S p e d i z i o n e in a b b o n a m e n t o p o s t a l e N. 8 - 30 Settembre ORGANO - - G r u p p o III 15 Ottobre 1956 DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA PER IL CONSIGLIO DEI COMUNI D'EUROPA LA CQMUNITA EUROPEA DEL CARBONE E DELL'ACCIAIO La CECA e la Costituente europea segretario proseguiva ancora sotto un capitolo intitolato a La via da seguire : cc La prima è quella che passa attraverso la Costituente Europea (che potrà essere, come ha proposto Spaak, l'Assemblea del Piano Schuman o come è previsto nell'art. 30 del trattato della Comunità Europea di Difesa, YAssemblea di questa ultima)... Anche prevedendo, dunque, una caduta del trattato che avrebbe dovuto istituire la CED restavano ancorate all'Assemblea della CECA le più fattive speranze dei federalisti europei. )> La CECA è nata come vero rilancio all'immobilismo del Consiglio d'Europa di Strasburgo. 11 Consiglio d'Europa di Strasburgo era una masto'dontica assemblea consultiva; all'interno delle sue mura si faceva della pi,Ù o meno brillante accademia ma non si poteva, a termini stessi di Statuto, prendere nessuna decisione che avesse forza di legge. Fu il Ministro Robert Schuman che nella primavera del 1950 ideò questo Piano che doveva attuarsi al di là di Strasburgo con l'adesione dei sei Paesi europei - diciamolo apertamente - più decisi a federarsi. Pregiudiziale all'accettazione del Piano fu il principio di limitare la sovranità nazionale di ogni singolo paese, di accettare in pieno la creazione di un vero e proprio organismo sopranazionale. Scriveva nello stesso anno in cui la Comunità entrava in funzione l'allora Sottosegretario di Stato per il Commercio Estero on. Ludovico Benvenuti I1 metodo della unificazion'e a settori, è, da solo, insufficiente ad assicurare una effettiva e stabile unità europea. Ma l'idea geniale del Ministro francese consentiva appunto in ciò:' che egli confidava che questo primo tentativo facesse da un lato compiere un primo passo, per quanto troppo parziale e ristretto, sulla via del superamento delle sovranità nazionali creando una prima Autorità europea degna di questo nome; e dimostrasse dall'altro, con la sua insufficienza, la nescessità di procedere oltre, verso la creazione, appunto, di una Autorità politica europea centrale, cioè di un vero e proprio Go'verno, di un E il Sottovero e proprio Stato federale 11 ,l. LE ISTITUZIONI DELLA COMUNITA n i r A AUTOPCTK ,l. hanno un quadro sintetico della CECA, delle sue funzioni e della sua importanza economica e politica. Esso integra, riepiloga e conclude il n. 5, ove sono gli atti del Convegno deli'aprile 1956 su di Sorrento a I Comuni e la CECA ". - La CECA e la lotta contro la miseria Uno dei nostri più esperti competenti di problemi di autonomia locale e di federalismo europeo, il compianto sen. Giulio Bergmann scriveva sempre nel 1952: lo scopo essenziale del trattato derivato dalla proposta francese, è notoriamente, di avviare la formazione di un unico mercato continentale partendo dalle materie fondamentali dell'industria (ferro e carbone) per giungere $la collaborazione economica in grandi serie, e di conseguenza a quella riduzione dei costi che è indubbiamente l'arma più efficace nella battaglia contro la miseria 1). Per realizzare questi obiettivi - diceva lo stesso ministro Schuman, nell'agosto del 1950 a Strasburgo - bisogna vincere non solo molti pregiudizi ed abitudini, ma anche gli egoismi di certi imprenditori monopolisti o protetti che sfruttano i consumatori del proprio mercato interno mediante i prezzi elevatissimi loro consentiti dalle alte barriere doganali vigenti contro i prodotti esteri e l'illustre scrittore sottolineava con un corsivo, che tra gli scopi (t ALTA AUTORITA: Q l'organo esecutivo della Comunità. composto da 9 membrl - del quali uno rlcopre la carlca di Presidente nomlnatl d l comune accordo dagll Statl membrl. Le declslonl dell'Alta Autorith. vero e proprio Governo europeo competente per tutto quanto riguarda Il carbone e I'accialo. divengono Immedlatamente esecutive su tutto il territorio dei sei Paesi. Nella suo azlone I'Alta Autorità Q assistlta da un - COMITATO CONSULTIVO composto da 51 membrl (lavoratori. utllizzatorl o negoziantl. produttorl, tutti pariteticamente suddivlsl). Il Comitato esprime il proprlo parere su richiesta dellrAita Autorità. ASSEMBLEA COMUNE: B un parlamento d l 78 membrl eletti dalle legislature degli Stati membrl e designati tra i componenti delle medeslme. AII'Assemblea I'Alta Autorita deve presentare una relazione annuale sulla sua attività: se questa non viene approvata, l'Alta Autorità B costretta a dlmettersl. CORTE DI GIUSTIZIA: 6 un tribunale dl 7 gludlcl cul compete il potere esclusivo dl convalidare o annullare le declsionl deli'Alta Autorltd. Le sue sentenze sono direttamente vincolanti nel confronti di tutte le partl. siano queste privati, Imprese, governl nazionali o la stessa Alta Autorita. - In questo numero i nostri lettori - come richiesto da molti di essi - CONSIGLIO DEI MINISTRI: Q organo di collegamento tra I se1 Paesi membrl e I'Alta Autorlta. È composto dai se1 mlnlstrl degll Affarl Economlcl ed espllca un'azlone di armonlzzazione. - fondamentali della CECA vi era quello di promuovere il miglioramento delle cmdizimi di vita e di lavoro della mnodopem. I1 significato rivoluzionario dela CECA sottolineato dal Bergmann era appunto quello di spezzare il cartello privato creato dal 1926 tra le industrie siderurgiche della Francia, della Germania, del Belgio e del Lussemburgo e doveva sfociare nella totale abolizione della discriminazione, delia proibizione dei dazi e dei doppi prezzi, la libera circolazione della produzione e dei lavoratori. La CECA doveva dunque essere - come scherzosamente era stata definita - un cartello anti-cartello 1 l>. La CECA e le opposizioni L'estrema sinistra avversò i1 Piano Schuman definendolo una ripresa del programma di Stinnes e di Hitler: una alleanza tra l'imperialzsmo tedesco e il bellicismo americano. Essa fece leva coprattutto sull'opinione pubblica e sui parlamentari francesi sottolineando come da questa alleanza la Francia uscisse inevitabilmente sacrificata. Questo nonostante che - cifre alla mano - il carbone della Ruhr a buon prezzo fosse indispensabile al ferro francese della Lorena, e nonostante che, soprattutto, se il suddetto imperialismo tedesco si fosse alleato veramente al bellicismo americano lo avrebbe fatto - e ben più pericolosamente - passando sulla testa della Francia, del Lussemburgo, dell'olanda e del Belgio. I socialisti tedeschi opposero una strenuissima resistenza al Piano Schuman sostenendo esattamente il contrario (dieci oratori socialisti parlarono alla Camera tedesca contro il Piano). Essi sostennero che il sacrificio n della Germania nella combinazione della CECA era evidente e che andava data la priorità assoluta al problema dell'unificazione tedesca. Essi però non specificarono né dove avrebbe sfogato la Germania la superproduzione dell'indomani né a che patti 1'0ccidente avrebbe potuto ottenere dall'oriente la ricomposizione dell'unità nazionale tede- COMUNI D'EUROPA 30 Settembre-1 5 Ottobre 1956 un fortissimo discorso il parlamentare italiano sen. Giuseppe Caron - purtroppo nella quasi totale assenza dei rappresentanti federalisti all'Assemblea di Strasburgo - si batté contro questa richiesta n non potete discutere con la forza dei fatti: essi non intendono ragione disse, citando una massima di Disraeli. Un protocollo annesso al Trattato della CECA stabilisce che, ogni anno, l'Assemblea Comune tenga una riunione mista con l ' h semblea Consultiva del Consiglio d'Europa al fine di presentare un rapporto sull'attività della Comunità. Produzione della Comunità dal 1952 al 1955 Carbon fossile Anno Minerali di ferro Acciaio duro Totale 11 Quel che è accaduto sca. I1 Franc-Tzreur del 12 gennaio 1952 scriveva: E' triste che gli argomenti dell'opposizione socialdemocratica siano stati presi a prestito dall'arsenale nazionalista dei siderurgici Le destre si opposero al Piano Schuman per evidenti ragioni di interesse costituito dietro il solito paravento del ricuso delle avventure e l'appoggio della politica del (1 prima ricostruire in casa poi, s e mai, unificarsi . come se, sia detto ancora una volta, il ferro francese potesse fare a meno del carbone tedesco e, viceversa, l'Italia potesse fare a meno dell'uno o dell'altro ecc. Esattamente come se gli Stati nazionali fossero assurdamente indipendenti sia economicamente che politicamente. tr 11. 11 Rapporti tra la CECA e il Consiglio d'Europa Guy Mollet, a capo di un gruppo di parlamentari preoccupati dall'esclusione inglese e degli altri paesi d'Europa dalla nuova Comunità, chiese una sebrie di legami organici tendenti ad assicurare al Consiglio d'Europa un permanente controllo suila nuova istituzione europea, che agisse casi da freno. Con 11 1, La CECA ha cominciato dunque a funzionare. La sua composizione (v. schema A) ha tutti i caratteri propri di una istituzione politico-economica. L'incremento che la sua sostituzione ha dato - per fare un, esempio - alla produzione italiana di acciaio nel 1955 risulta più che evidente (v. schema B e C). Ancora più interessante è esaminare le statistiche che ci danno l'aumento degli scambi di materiale tra i Paesi membri della Comunità (V. schema D ed E). Ma quel che è accaduto al d i fuori della CECA pone oggi la Comunità inevitabilmente di fronte ad una scelta. La strada delle autorità specializzate è stata abbandonata dai Parlamentari e dai Governi europei. Si doveva fare la CED e da questa passare alla Comunità Politica Europea. Non ratificata in tempo la CED dal Parlamento italiano, bocciata su questioni procedurali dall'Assemblea francese, la Comunità Politica Europea è caduta nel dimenticatoio tipico dei Ministeri degli Esteri. Dall'Assemblea comune è partita quella ripresa di iniziative (mercato comune, comunità nucleare ecc.) che va ufficialmente sotto il nome di rilancio *). Aumento 1952-1955 1955-1956(1) (l) , 3,1(yo 1,8OO / 16,5% 1 126.1 8 , 2 % / 8,6 11 1 4 , 6 ,! 5.4 Sulla bare dei primi quattro mesi da loro rappresentate - tende ad ottenere un rapido raggiungimento da parte della CECA di questa piena copertura delle fonti di energia tradizionale enropea. Contemporaneamente esse debbono chiedere - sempre per la stessa logica - il rifiuto di ogni indugio - da parte dei rispettivi Parlamenti nazionali - ad appoggiare l'allargamento delle competenze della Comunità. Al fine di giungere all'attuazione rapida quanto urgente dei principi che hanno portata alla nascita della Comunità: la costituzione della Federazione europea. I sindacati hanno ancora un terzo importantissimo strumento di richiesta e di affermazione: uno strumento veramente europeo che ogni giorno va prendendo coscienza di sé e che porterà nel giro dei prossimo mesi al primo Congresso del Popolo Europeo. Che cosa si fa ,( Quel che non è accaduto La richiesta che gli amministratori locali europei, rappresentanti legittimi dei consumatori e dei produttori europei debbono rivolgere - stando alla logica delle esigenze Perciò all'inkrno della CECA non ci si è battuti per arrivare a che l'Assemblea fosse eletta a suffragio universale diretto (come prevedeva l'art. 21 del suo Trattato); così eletta l'Assemblea comune avrebbe potuto costituirsi in Assemblea costituente europea ponendo fine al sotterraneo prima, ed evidente poi, rinascere delle rivalità nazionali. 1952 = 100 SIDERURGICI Volumi 1952 = 100 'MEkA '*poA* MILANO - Via Ariberto, 1 Telefoni : 351.741 /2/3 Specialità medicinali e prodotti chimico-formaceutici-Coloranti Rappresentante per l'Italia della: e Ausiliari per industrie tessili conciarie, Pigmenti per colorifici, per inchiostri d a stampa. per gomma e m a t e r i e plastiche Prodotti chimici ed intermedi per l'industria, Resine sintetiche. 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La creazione di u n a autorità per l'energia n u cleare pone - anch'essa - il problema dei controlli ( n o n si tratta solo di impiego pacifico dell'energia, si tratta di controllare la produzione dell'eltergia) e ripropone il grave e irrimandabile problema dell'Autorità Politica che presieda e diriga questa nuova economia comune. Anche il mercato comune da chi sarà diretto7 -- - - SCHIAVI,e I1 Comune ieri, oggi, ALESSANDRO domani Edizione Opere Nuove, Rom a 1956, L. 300. Ci permetta il nostro carissimo sen. Schiavi di segnalare con il calore che merita il suo veramente aureo libretto sul Comune. In questo succosissimo scritto Alessandro Schiav i condensa la sua esperienza così lunga e così ricca, teorica e pratica: urbanistica, amministrazione, storia, letteratura comparata, milizia politica, tutto contribuisce a rendere di u n estremo interesse e di una estrema utilità questo piccolo libro, che consigliamo a tutti i nostri associati. Non potevano inoltre mancare i n esso pagine dedicate al Consiglio dei Comuni di Europa e al Credito comunale i n funzione dell'integrazione europea: i n appendice è poi pubblicata la x Carta europea delle libertà locali B, ,l. nation irein - U n essai sur la Franee. Paris. lulliard. 1916, 9.1 pages. -~ ~ ---- ~ ~ - .- - - UNA PERSONA COERENTE -il Congresso internazionale per lo studio dei problemi economici della Federazione europea, organizzato i n Genova, dalla Camera di Commercio, di Genova e preparato dall'Istituto di economia internazionale nel settembre del 1952, il senatore Giuseppe Caron, oggi Sottosegretario di Stato ai Lavori Pubblici e m e m b r o dell'Assemblea Comune della Comunità europea del Carbone e Acciaio, ;:ffermava: L'esperienza, la storia e la logica insegrrano che conviene d a ~ ela precedenza alla soluzicrne ~ 7 1 1piano politico e in tal senso hu cwnsentito la grande parte dez meinbri del Consiglio dell'Unione delle Calmere di Commercio. SOLOuna forte volontà politica può portare all'Unione dei Popoli Europei su piano federativo ciò che permetterà la successiva risokrzione graduale di tutti i problemi economici insorgenti, senza provocare danni troppo gravi i n qualche settore, permetterà la eliminazione graduale delle barriere doganali che ostacolano gli scambi, farà trovare quei compensi alle categorie e ai popoli che saranno chiamati a sopportare particolnri. sacrifici. In sostanza si vuole affermare che u n realistico piano c~ollettivo adatto al risollevamento dell'ecoltomia europea n o n può essere ~ V A L T EWRE H E , Das Werden Europa~ Herausconcepzto ed adottato se n o n partendo dalgegeben voin Auswartigen Amt. Frankfurt. l'alto verso il basso, dal centro verso la Agenor Druck - und Verlags - GMBH. 1955, periferia. 278 S . Personenregister. Sachregister. Un organo collettivo superiore, dotato di larga, sufficiente visione e di effettiva autorità I.B.F. K o ~ ~ o s PH. s , DUMONTet J . A . BALTUS, potrà risolvere il oompito di organizzare sucOrbis Terrarum Europae J , Cartes économi- oessivamente l'eoonomia europea in un quaques, artistique et culturelle de I'Europe, dro di insieme dove le singole esigenze Préface du Professeur H. Brugmans, Recteur nazionali troveranno soddisfaziane oome eledu Collège d'Europe à Bruges. Bruxelles. les menti subo~dinatie coordinati 3. Nel suo ultimo intervento alla sessione Editions de Visscher. 19.55. ordinaria dell'Assemblea Comune della C E C A nella seduta di giovedì 21 giugno 1956, il HHNS B A C H ~ I A N a Europaische N, Standortbestimmung in Politik und Wirtschaft Zurich, senatore Giuseppe Caron tornava a dire: ... Dopo la grande depressione di 25 anni Polygraphischer Verlag AG, 1955. 185 S . fa la scienza e la politica economica hanno molto progredito, e si conoscono oggi dei mezzi per fronteggiare e prevenire u n a crisi economica. Ma sono necessari precisi interventi i n tutti i settori dell'economia, dal credzto agli investimenti, dalZa moneta alle spese pubbliche, da parte di organi pubblici forniti di precisi ed ampi poteri. Nulla di questo genere esiste al livello europeo, né, secondo la relazione (rapporto Gozard sugli aspetti istituzionali dell'integrazione europea), dovrà esistere domani. Il ripiegamento sulle istituzioni nn.z-ionuli, sui Governi nazwrra~ttoo ~ i a ~ ~ ~ e nali, sulla economia nazionale, appare i n queste condizioni non solo naturale ma addirittura necessario. Del resto anche indzpendentemente da questa ipotesz, nessuno Stato è disposto ad a f frontare i rischi ed i sacrzfici connessi ad una ~ntegrazione economica, le riconversioni dz industrie e ' a riqzcalificazione di mano d'cpera, znfine la perdita dell'indipendenza econcnnzca i n settori particolarmente vitalz per la sicurezza nazionale, senza garanzie politiche precise dz tniversibilità del processo e dz u m comune costante solidarietà di tutti i membri dell'Unione. Ora tali garanzie non esistono, senza una unione politica cmelntata da solide istituzioni D. ... ., C FRANCOISF O N T H I N E=, La 3 COMUNI D'EUROPA - D, N ! C O M U N I D'EUROPA Organo dell'A.1.C.C.E. Anno IV - 11. 8 - 30 settembre - 1 5 ottobre 1956 Diretrore responsabile: UMBERTO SERAFINI Condirettore: TITO SCIPIONE REDAZIONEE ~ I N I S T R A Z I O N E : Via di Porta Pinciana. 6 - Roma - te]. 461.530 Indirizzo telegrafico: Comnneuropa Roma - Un numero L. 100 - Abbonamento annuo ordinario L 1.000 - Abbonamento Sostenitore L 5.000 per Privati e Enti Locali L. 100.000 per Enti vari. - CARPANO I versamenti debbono essere effeaudi sul c / c postule n. 1/27135 intarroro o: - " Banca Nazionale del Lavoro Roma. Vio Bissolati Associazione Itaiiana per il Cons$Lio dei Comuni di Europh Via di Portu Ptnciuno. 6 - Ifoma6' - - Autarizzaz. dvl Tribunale di Roma n. 4696 deU711-6-1955 - W - 19% TIPOGRAFC4 CI\STUDI