L’Unione Europea Alle origini dell’unificazione europea Durante la seconda guerra mondiale alcuni politici e uomini di cultura lanciarono l’idea di una Europa unita e libera, di un’unità federale dei popoli europei da ricostruire sulle rovine della guerra e del nazismo. Nel 1951 Francia, Germania, Italia, Olanda, Belgio, Lussemburgo firmarono il trattato costitutivo della CECA: nasceva così l’EUROPA DEI SEI, NUCLEO ORIGINARIO DELLA FUTURA Unione Europea Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio Il trattato aveva lo scopo di regolare la produzione, la distribuzione e il commercio del carbone e dell’acciaio tra gli Stati membri, e prevedeva anche l’istituzione di alcune importanti autorità sovranazionali: un’ Alta autorità o Commissione formata da nove membri designati di comune accordo; un Consiglio dei Ministri, costituito da un ministro per ciascuno Stato; un’ Assemblea della Comunità, formata da 78 parlamentari designati dai Parlamentari nazionali; una Corte di Giustizia di sette giudici. La Comunità Europea Il passo decisivo verso l’unificazione economica dell’Europa occidentale fu compiuto nel 1957 con la firma da parte dei sei Stati membri dei TRATTATI DI ROMA. In base ad essi l’originaria CECA veniva affiancata dall’EURATOM: comunità europea dell’energia atomica e dalla CEE: comunità economica europea, chiamate anche MEC. Le due associazioni insieme alla CECA verranno chiamate COMUNITÁ EUROPEA La CEE che entrò in vigore il 1 gennaio 1958 prevedeva fra l’altro l’abolizione dei dazi doganali e l’adozione di una tariffa doganale comune per gli scambi commerciali con i partner extracomunitari; la libera circolazione delle persone, dei servizi, delle merci e dei capitali all’interno della Comunità; una politica agricola comune. Nel 1973 entrarono a far parte della Comunità Europea il Regno Unito, l’Irlanda, e la Danimarca (Europa dei nove) Con l’ingresso nel 1981 della Grecia e nel 1986 della Spagna e del Portogallo si giunse alla costituzione dell’Europa dei dodici Il 7 febbraio 1992 fu firmato il Trattato di Maastricht Nel 1995 si è giunti all’Europa dei quindici con l’ingresso dell’Austria, della Finlandia e della Svezia 1º gennaio 1999 Viene introdotto l’euro in undici paesi (ai quali si aggiungerà la Grecia nel 2001) esclusivamente per le transazioni commerciali e finanziarie. Successivamente saranno introdotte anche le banconote e le monete. I paesi che hanno introdotto la nuova moneta sono: Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna. Danimarca, Regno Unito e Svezia hanno deciso, per il momento, di non aderire. 1º gennaio 2002 Arrivano le banconote e le monete in euro. La stampa, coniazione e distribuzione degli esemplari nei dodici paesi comporta una vasta operazione logistica. Vengono coniate oltre 80 miliardi di monete. Le banconote sono identiche per tutti i paesi; le monete, invece, hanno una faccia comune sulla quale è indicato il valore, mentre sull’altra faccia è impresso un emblema nazionale. Tutti gli esemplari circolano liberamente: acquistare un biglietto della metropolitana di Madrid con una moneta euro finlandese (o di qualsiasi altro Stato) fa ora parte della normalità. 1º maggio 2004 Otto paesi dell’Europa centrale e orientale — Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria — entrano a far parte dell’UE, ponendo fine alla divisione dell’Europa decisa dalle grandi potenze sessant’anni prima alla conferenza di Yalta. Anche Cipro e Malta aderiscono all’UE. 29 ottobre 2004 I 25 paesi dell’UE firmano un trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa, che introduce alcune novità nell’ordinamento della Comunità europea, ecco le più importanti: Politica estera: il Ministro degli Esteri, che è una nuova figura, contribuisce a una elaborazione di una politica estera comune e si occupa di sicurezza e di difesa unitaria. Commissione: ci sarà un commissario per ognuno dei 25 Stati membri. Il voto: nei casi in cui non è prevista l’unanimità occorre un voto a doppia maggioranza, le delibere sono valide se vengono approvate dal 55% dei paesi, con il 65% della popolazione rappresentata. Diritto di veto: la Gran Bretagna ha ottenuto che rimanga l’unanimità in settori quali fisco, sicurezza sociale, giustizia e politica estera. 1º gennaio 2007 Altri due paesi dell’Europa dell’Est, la Bulgaria e la Romania, entrano a far parte dell’UE, facendo salire così il numero degli Stati membri a 27. I paesi candidati all’adesione sono ora la Croazia, l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia e la Turchia. Le istituzioni comunitarie CONSIGLIO EUROPEO: massimo organo politico dell’UE, è composto dai Capi di Stato e di Governo, dal Presidente della Commissione. Deve dare all’unione gli impulsi necessari al suo sviluppo e definire gli orientamenti e le priorità politiche generali. Elegge un proprio presidente che rimane in carica circa 30 mesi IL CONSIGLIO DEI MINISTRI: è composto dai ministri europei competenti nella stessa materia (esteri, agricoltura, ambiente, trasporti …). Si riunisce a Bruxelles quando è necessario, ha il potere di approvare le leggi europee. LA COMMISSIONE: è l’organo permanente dell’UE, con sede a Bruxelles: progetta la costruzione comunitaria, dirige tutto l’apparato amministrativo, propone le leggi europee e ne assicura l’esecuzione. LA CORTE DI GIUSTIZIA: assicura il rispetto dei diritti nell’applicazione della Costituzione e giudica le controversie tra gli Stati dell’UE. Formata da un giudice per ogni Stato membro, ha sede a Lussemburgo IL PARLAMENTO EUROPEO: eletto a suffragio universale dai cittadini dell’UE, rimane in carica 5 anni. Elegge la Commissione e il suo Presidente, esercita le funzioni legislative, delibera su tutte le spese dell’UE, nomina il Ministro degli Esteri. La sede del parlamento è Strasburgo I simboli dell’UE la bandiera europea: rappresenta non solo il simbolo dell'Unione europea ma anche quello dell'unità e dell'identità dell'Europa in generale. La corona di stelle dorate rappresenta la solidarietà e l'armonia tra i popoli d'Europa. Il numero delle stelle non dipende dal numero degli Stati membri. Le stelle sono dodici in quanto il numero dodici è tradizionalmente simbolo di perfezione, completezza ed unità. La bandiera rimarrà pertanto invariata a prescindere dai futuri ampliamenti dell'Unione europea l’INNO alla GIOIA della Nona Sinfonia si Beethoven, che esprime una visione di fratellanza Il MOTTO EUROPEO: Uniti nella diversità l’EURO per rappresentare l’unione economica: il logo dell’euro è stato realizzato tra il 1996 e il 1997 la € si ispira alla lettera greca epsilon, rinviando alle origini della civiltà europea, ma è anche la prima lettera della parola Europa, barrata da due tratti orizzontali paralleli, per rappresentare simbolicamente la stabilità e la forza. il 9 maggio: GIORNATA dell’EUROPA, la scelta della data non è casuale infatti: il 9 maggio 1950, Robert Schuman presentava la proposta di creare un'Europa organizzata, indispensabile al mantenimento di relazioni pacifiche fra gli Stati che la componevano. La proposta, nota come "dichiarazione Schuman", è considerata l'atto di nascita dell’UE Problemi e speranze per il futuro L’unità economica ora è raggiunta, ma ci saranno squilibri da sanare. L’UE si troverà con un Est debole sa sostenere. Basta dire che, per ogni 100 cittadini, nell’UE dell’ovest 73 hanno l’automobile, mentre nell’est solo 42. In più l’unità politica trova difficoltà a realizzarsi fra chi vorrebbe una vera entità sopranazionale e chi punta su una federazione di Stati