Provincia e comuni: un sistema integrato di programmazione e servizi Relatore: Prof. Donato A. Limone, ordinario di informatica giuridica e docente di scienza dell’amministrazione digitale, Unitelma-Sapienza, Roma Giornata di studio organizzata dal COMUNE DI TUSCANIA e da ASSOTUSCANIA Tuscania, 23 settembre 2010 1 Finalità della giornata di studio • L’ordinamento attuale e le riforme sulle autonomie locali rafforzano il ruolo delle province e dei comuni, definendo le funzioni e razionalizzando l’organizzazione • Provincia e comuni costituiscono un sistema integrato per la programmazione e per i servizi e come tale il sistema per funzionare deve rispettare alcuni principi e criteri non solo di tipo istituzionale, ma anche di tipo organizzativo e tecnico 2 Ordinamento vigente e riforme • Il mio intervento sarà strutturato con riferimento a • Dlgs 267/2000: ordinamento delle autonomie locali • LEGGE 42/2009: DELEGA AL GOVERNO IN MATERIA DI FEDERALISMO FISCALE,IN ATTUAZIONE DELL’ART.119 DELLA COSTITUZIONE • LEGGE 122/2010:MISURE URGENTI IN MATERIA DI STABILIZZAZIONE FINANZIARIA E DI COMPETITIVITA’ ECONOMICO • Disegno di Legge “INDIVIDUAZIONE DELLE FUNZIONI FONDAMENTALI DI PROVINCE E COMUNI, SEMPLIFICAZIONE DELL’ORDINAMENTO REGIONALE E DEGLI ENTI LOCALI, NONCHE’ DELEGA AL GOVERNO IN MATERIA DI TRASFERIMENTO DI FUNZIONI AMMINISTRATIVE, CARTA DELLE AUTONOMIE LOCALI, RAZIONALIZZAZIONE DELLE PROVINCE E DEGLI UFFICI TERRITORIALI DEL GOVERNO.RIORDINO DI ENTI ED ORGANISMI DECENTRATI” (atto CAMERA DEPUTATI N.3118, APPROVATO DALLA CAMERA IL 30.6.2010; DAL 28 LUGLIO 2010 AL SENATO CON N. 2259); 3 L’ordinamento attuale • Il dlgs 267/2000 in materia di Comuni e Province stabilisce: • IL COMUNE E’ L’ENTE LOCALE CHE RAPPRESENTA LA PROPRIA COMUNITA’,NE CURA GLI INTERESSI E NE PROMUOVE LO SVILUPPO (ART. 3, COMMA 2) • LA PROVINCIA, ENTE LOCALE INTERMEDIO TRA COMUNE E REGIONE,RAPPRESENTA LA PROPRIA COMUNITA’,NE CURA GLI INTERESSI,NE PROMUOVE E NE COORDINA LO SVILUPPO(ART.3,COMMA 3) • SISTEMA REGIONALE DELLE AUTONOMIE LOCALI AL SERVIZIO DELLO SVILUPPO ECONOMICO,SOCIALE E CIVILE(ART.4) • PROGRAMMAZIONE REGIONALE E LOCALE (DETERMINAZIONE DEGLI OBIETTIVI,PARTECIPAZIONE DEGLI ENTI LOCALI,CRITERI E PROCEDURE PER LA PROGRAMMAZIONE SOCIO-ECONOMIA E LA PIANIFICAZIONE TERRITORIALE) (ART. 5) • SISTEMI INFORMATIVI E STATISTICI A SUPPORTO DELLE FUNZIONI DEGLI ENTI E DELLA PROGRAMMAZIONE E PER LA CIRCOLAZIONE DELLE INFORMAZIONI (ART. 12) 4 ATTO CAMERA N. 3118: FUNZIONI DEI COMUNI • FUNZIONI FONDAMENTALI DEI COMUNI (ART. 2), rispetto all’attuale ordinamento le funzioni piu’ articolate e meglio definite: • Normazione sull’organizzazione; • Programmazione e pianificazione; • Organizzazione generale dell’amministrazione e gestione del personale; • Controllo interno; • Gestione finanziaria e contabile; 5 FUNZIONI COMUNI • • • • • • • • • • • • • • • VIGILANZA E CONTROLLO DELLE AREE FUNZIONALI DI COMPETENZA; ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI; COORDINAMENTO ATTIVITA’ COMMERCIALI E PUBBLICI ESERCIZI; PROCESSI DI SEMPLIFICAZIONE AMMINISTRATIVA E PER LE ATTIVITA’ PRODUTTIVE; FUNZIONI IN MATERIA EDILIZIA, URBANISTICA, TERRITORIALE; PROTEZIONE CIVILE; STRADE COMUNALI; PIANIFICAZIONE TRASPORTI LOCALI; SERVIZI SOCIALI; EDILIZIA SCOLASTICA; GESTIONE E CONSERVAZIONE TEATRI, MUSEI BENI STORICI,ECC. SICUREZZA URBANA; ACCERTAMENTO DEGLI ILLECITI AMMINISTRATIVI E RELATIVE SANZIONI; POLIZIA MUNICIPALE; TENUTA REGISTRI STATO CIVILE E SERVIZI ANAGRAFICI 6 FUNZIONI DELLE PROVINCE:ART.3 ATTO CAMERA N.3118 • • • • • • • • • • • • • NORMAZIONE SULL’ORGANIZZAZIONE E SULLO SVOLGIMENTO DELLE FUNZIONI; PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE DELLE FUNZIONI; ORGANIZZAZIONE GENERALE DELL’AMMINISTRAZIONE E GESTIONE DEL PERSONALE; GESTIONE FINANZIARIA E CONTABILE; CONTROLLO INTERNO; ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI PUBBLICI DI INTERESSE SOVRACOMUNALE; VIGILANZA E CONTROLLO SULLE AREE FUNZIONALI DI COMPETENZA; POLIZIA LOCALE; ASSISTENZA TECNICO-AMMINISTRATIVA AI COMUNI E ALLE FORME ASSOCIATE; PIANIFICAZIONE TERRITORIALE PROVINCIALE DI COORDINAMENTO; INTERVENTI DIFESA DEL SUOLO; PROTEZIONE CIVILE; PREVENZIONE INCIDENTI CONNESSI ATTIVITA’ INDUSTRIALI; PIANI DI RISANAMENTO AREE AD ELEVATO RISCHIO AMBIENTALE; TUTELA E VALORIZZAZIONE DELL’AMBIENTE (CONTROLLI SCARICHI ACQUE REFLUE;EMISSIONI ATMOSFERICHEED ELETTROMAGNETICHE,SMALTIMENTO RIFIUTI, 7 FUNZIONI PROVINCE • TUTELA E GESTIONE DEL PATRIMONIO ITTICO E VENATORIO; • TRASPORTI PUBBLICI, AUTORIZZAZIONE TRASPORTI PRIVATI; • STRADE PROVINCIALI; • SERVIZI SCOLASTICI ED EDILIZIA SCOLASTICA; • PROGRAMMAZIONE, ORGANIZZAZIONE E GESTIONE DEI SERVIZI PER IL LAVORO; • FORMAZIONE PROFESSIONALE; • PROMOZIONE E COORDINAMENTO DELLO SVILUPPO ECONOMICO DEL TERRITORIO PROVINCIALE 8 DELEGA AL GOVERNO IN MATERIA DI RAZIONALIZZAZIONE DELLE PROVINCE (ART.14) • RAZIONALIZZAZIONE DEGLI AMBITI TERRITORIALI E DEMOGRAFICI PER UN OTTIMALE ESERCIZIO DELLE FUNZIONI • SOPPRESSIONE DI PROVINCE IN BASE AL TERRITORIO E ALLA POPOLAZIONE 9 RAZIONALIZZAZIONE • CONSIGLI COMUNALI E PROVINCIALI(RIDUZIONE COMPONENTI),ART.20 • RIDUZIONE COMPONENTI GIUNTE (ART. 21) • DEFINIZIONE DEI PRICCOLI COMUNI (PARI O INFERIORE A 5.OOO ABITANTI)(ART.25) • SEMPLIFICAZIONE DOCUMENTI FINANZIARI E CONTABILI PER I PICCOLI COMUNI (ART.27) • COMUNI CHE POSSONO AVERE IL DIRETTORE GENERALE(ART.28) • DEFINIZIONE DI CONTROLLI INTERNI E DELLA REVISIONE CONTABILE(ART. 29 E 30) 10 LEGGE 122/2010:RIDUZIONE DEI COSTI DELLA POLITICA • ARTT. 5-8 11 LA PROVINCIA ED I COMUNI L’ORDINAMENTO VIGENTE E LE RIFORME IN ATTO NON MODIFICANO IL SISTEMA PROVINCIA-COMUNI MA LO CONFERMANO, LO RAFFORZANO E RAZIONALIZZANO PER I COSTI, PER L’ORGANIZZAZIONE, PER I SERVIZI 12 COME COSTRUIRE UN SISTEMA PROVINCIA-COMUNI • • • • • LE PAROLE CHIAVE SONO: SISTEMA INTEGRATO PROVINCIA COMUNI PROGRAMMAZIONE DATI PER LA PROGRAMMAZIONE E LA GESTIONE STRUTTURE AMMINISTRATIVE PER UN SISTEMA INTEGRATO • UN SISTEMA INTEGRATO A RETE ED IN RETE:VERSO UN SISTEMA AMMINISTRATIVO PROVINCIALE DIGITALE 13 SISTEMA INTEGRATO • IN UN SISTEMA LE PARTI INTERAGISCONO E TUTTO IL SISTEMA VIVE DELLE DINAMICHE SIA DEI SINGOLI ELEMENTI SIA DEL TUTTO • UN SISTEMA INTEGRATO NON ESISTE IN “NATURA” : DEVE ESSERE COSTRUITO DA PARTE DI TUTTI I SOGGETTI INTERESSATI (DA PROVINCIA E DAI COMUNI) E QUINDI C’E’ UNA FASE DI PROGETTAZIONE DEL SISTEMA 14 PROGETTAZIONE DEL SISTEMA • PROVINCIA E COMUNI PROGETTANO IL SISTEMA SULLA BASE DI REGOLE ED INDIRIZZI DEFINITI TRA LE PARTI • SULLA BASE DI TALI REGOLE SI PASSA A COSTRUIRE LO STESSO SISTEMA SULLA BASE DI UNA PRECISA TEMPISTICA E CON UNA FATTIBILITA’ FINALE CON LA QUALE SI PREVEDONO LE SPECIFICHE AZIONI DA COMPIERE, I COMPITI DEI DIVERSI SOGGETTI,I COSTI DEL SISTEMA • IL SISTEMA DEVE CONTEMPERARE LE FUNZIONI DELLA PROVINCIA E QUELLA DEI COMUNI 15 I DATI PER LA PROGRAMMAZIONE E LA GESTIONE DEI SERVIZI • UN SISTEMA INTEGRATO PUO’ OPERARE SOLO SULLA BASE DI DATI FORMATI IN RAGIONE DELLA SPECIFICITA’ DEGLI ENTI INTERESSATI • I DATI DEVONO ESSERE AFFIDABILI, CERTI, AGGIORNATI, DISPONIBILI, ACCESSIBILI, CONSULTABILI, DI QUALITA’, SICURI, IN RETE PER TRASPARENZA • I DATI DEVONO ESSERE FORMATI E GESTITI SULLA BASE DI REGOLE CONCORDATE • OGGI I SISTEMI DI DATI NON SOLO NON ESISTONO MA QUANDO ESISTONO SONO SCARSAMENTE REGOLATI 16 STRUTTURE AMMINISTRATIVE PER UN SISTEMA INTEGRATO LA PROVINCIA ED I COMUNI NON SOLO DEVONO RIORGANIZZARE LE PROPRIE MACCHINE BUROCRATICHE PER ESSERE PIU’ EFFICACI E MENO COSTOSE MA DEVONO COSTRUIRE AMMINISTRAZIONI “APERTE” ED IN “RETE” (DIGITALI) CIOE’ PRONTE PER SCAMBIARE DATI CON ALTRI COMUNI E CON LA PROVINCIA LE STRUTTURE AMMINISTRATIVE NON SONO ANCORA ALLINEATE ALLE NORME PIU’ MODERNE E ALLA LOGICA DELLE AMMINISTRAZIONI DIGITALI E SONO SISTEMI “CHIUSI” 17 IL SISTEMA DELLE AUTONOMIE DEVE ESSERE A RETE ED IN RETE • IL SISTEMA DEVE COSTITUIRE UNA RETE DI ENTI IN COMUNICAZIONE PERMANENTE E QUINDI UNA RETE ISTITUZIONALE CHE OPERA IN RETE TELEMATICA • UNA RETE DI AUTONOMIE PUO’ RAGGIUNGERE ECONOMIE MOLTO SIGNIFICATIVE SIA NELLA MESSA IN COMUNE DI DATI, SIA NELLA GESTIONE DI SERVIZI IN COMUNE, SIA NEL MONITORAGGIO DEL SISTEMA STESSO 18 LABORATORIO PER IL SISTEMA DI AUTONOMIE LOCALI DELLA PROVINCIA DI VITERBO • E’ UNA PROPOSTA PER VARARE UN PROGETTO ISTITUZIONALE, ORGANIZZATIVO E TECNICO FINALIZZATO ALLA REALIZZAZIONE DI UN LABORATORIO PER LA REALIZZAZIONE DI UN SISTEMA INTEGRATO DI AUTONOMIE LOCALI DELLA PROVINCIA DI VITERBO • LA REALTA’: BUROCRAZIE OPERANTI SU MODELLI SUPERATI; BUROCRAZIE CHE NON COMUNICANO TRA LORO; BUROCRAZIE DOVE GLI STESSI UFFICI INTERNI NON COMUNICANO; BUROCRAZIE SCARSAMENTE DIGITALIZZATE CON BACKOFFICE MANUALI E DI CARTA; SITI DI VECCHIA GENERAZIONE 19 PROGETTO DEL LABORATORIO • DEFINIZIONE DI REGOLE COMUNI PER LA FORMAZIONE DI UN INSIEME DI DATI UTILI PER LA PROGRAMMAZIONE • DEFINIZIONE DI UNA LISTA DI DATI, UTILI ALLA PROGRAMMAZIONE, DA GESTIRE E SCAMBIARE IN MODALITA’ DIGITALE • CENSIMENTO DEI BISOGNI DI RIORGANIZZAZIONE DEGLI ENTI LOCALI • DEFINIZIONE DI UN NUOVO MODELLO BUROCRATICO DI BASE(IN LINEA CON LE NORME E CON LA LOGICA DELL’AMMINISTRAZIONE DIGITALE) ADOTTABILE DA PARTE DI TUTTI GLI ENTI LOCALI 20 PROGETTO DEL LABORATORIO • ADOZIONE DEL MODELLO BUROCRATICO DI BASE • DEFINIZIONE DI UN MODELLO GENERALE DI PROCESSI AMMINISTRATIVI DIGITALI RIUSABILE DA PARTE DI TUTTI I COMUNI • DEFINIZIONE DI UN MODELLO BUROCRATICO MODERNO DA PARTE DELLA PROVINCIA • SPECIFICHE INNOVATIVE DI REALIZZARE I SITI INFORMATICI DEGLI ENTI PER SCAMBIARE DATI E PER EROGARE SERVIZI (SECONDO LA LOGICA DI SITI CREATI PER LA UTENZA E NON DI SITI CREATI PER LA BUROCRAZIA) 21 PROGETTO LABORATORIO • DEFINIZIONE DI UN MODELLO DI RIDUZIONE DEI COSTI DI RISORSE INFORMATIVE, UMANE, INFORMATICHE E PER GARANTIRE LA QUALITA’ DEI SERVIZI • IL PROGETTO PUO’ ESSERE DEFINITO IN 12 MESI DI LAVORO E PUO’ ESSERE ATTUATO IN 3 ANNI • I COSTI DEL PROGETTO: PUO’ ESSERE FINANZIATO DA REGIONE, DA PROVINCIA E DAI COMUNI CON QUOTE INDIVIDUALI MOLTO CONTENUTE RISPETTO AL “RIUSO” CHE PUO’ ESSERE FATTO SIA DEI MODELLI E SIA DELLE APPLICAZIONI TECNICHE 22