7°
Rapporto Nazionale sulla Formazione nella P.A.
Lo scenario della formazione
nel sistema delle autonomie locali
7° Rapporto Nazionale sulla Formazione nella P.A.
La formazione nel sistema delle autonomie locali
Gli obiettivi dell’indagine
Monitorare
il dimensionamento assunto dal fenomeno (dipendenti
coinvolti, attività realizzate, livelli di investimento) per effettuare una analisi
di trend
Approfondire
l’analisi sulla programmazione,
valutazione dell’azione formativa
Verificare
organizzazione
e
la dotazione di strutture specializzate e di nuove risorse
operative
Analizzare
gli
orientamenti
strategici
perseguiti
dalle
Amministrazioni locali nella definizione e attuazione delle politiche,
come pure i fattori di ostacolo che ne condizionano lo sviluppo
Individuare
formazione)
le prospettive future (spesa ma anche qualità della
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La formazione nel sistema delle autonomie locali
Il campo d’indagine
187 Comuni (con oltre 10.000 abitanti) e 71 Province
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La formazione nel sistema delle autonomie locali
Il dimensionamento del fenomeno
formativo
Le
attività formative si svolgono praticamente in tutti i Comuni che
superano la soglia dei 10.000 abitanti e in tutte le Province
Tra i Comuni, la quota del personale formato nel 2003 sul personale in servizio
supera, per il terzo anno consecutivo, la metà dei dipendenti (dal 30% del
2000). Tra le Province raggiunge i tre quarti del totale
La formazione dei dirigenti è intensa, coinvolgendoli, mediamente, in più di
una esperienza formativa e altrettanto avviene per i funzionari direttivi
Continua
la crescita della spesa formativa. Supera tra le Province
l'obiettivo dell’1% del monte retribuzioni. Tra i Comuni si avvicina allo 0,7%.
Aumenta il numero degli enti che opera in forma associata (dal 10,3% al
19,3% nei comuni e dall’1,5% al 15,5% nelle province)
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La formazione nel sistema delle autonomie locali
Le aree di contenuto (distribuzione % formati)
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La formazione nel sistema delle autonomie locali
L’evoluzione del fenomeno formativo
risorse operative
Rafforzamento delle strutture preposte alla formazione. Soprattutto tra
le Province, dove nel 82% dei casi opera una struttura dedicata alle attività di
formazione. Anche tra i Comuni, il 64% opera con una struttura ed un pool di
risorse dedicate
Crescono le risorse logistiche (aule e laboratori per la formazione)
La rete dei referenti per la formazione si estende al 20% delle Province e al
16% dei Comuni
La presenza di formatori interni è riscontrabile nel 28% delle Province e
nel 19% dei Comuni
Si
rileva la presenza di siti web o intranet sulla formazione (9%) e di
sistemi informativi dedicati (43% dei Comuni e 63% delle Province)
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La formazione nel sistema delle autonomie locali
La gestione del ciclo formativo
Il
55% delle Province e il 42% dei Comuni effettua analisi
dell'organizzazione e valutazione delle professionalità del personale
anche attraverso l’analisi delle competenze
Nella programmazione si osserva un continuo regresso dello spontaneismo: le
amministrazioni che predispongono un piano formativo salgono dal 69% del
2002 al 75% tra le Province e dal 53% al 59% tra i Comuni
La
valutazione dell'attività formativa riprende a diffondersi estendendosi al
66% delle Province e al 59% dei Comuni
C’è
una sorta di circolo virtuoso per cui alla migliore qualità dell’analisi dei
fabbisogni corrispondono migliore programmazione e più diffusa e sofisticata
valutazione delle esperienze formative
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La formazione nel sistema delle autonomie locali
Ciclo della formazione: 3 tipologie di
Comuni
Il
43% dei Comuni che si situa sui livelli più alti di complessità delle
funzioni di governo del ciclo formativo: rappresenta un serbatoio di
esperienze innovative da mettere in circolo nel sistema
Il 14% che si situa in posizione intermedia: ha cominciato a sperimentare
livelli migliori di complessità ma deve compiere una ulteriore evoluzione
Il 43% si attesta su un livello molto semplificato delle funzioni e con una
bassa attivazione: rappresenta quindi un’area sulla quale concentrare gli sforzi
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La formazione nel sistema delle autonomie locali
Le metodologie di apprendimento e il
rapporto con l’offerta
La configurazione tradizionale delle metodologie di apprendimento è
stabile: le attività restano sostanzialmente ancorate all’aula e per la sola
formazione informatica, alla combinazione aula-laboratorio informatico
La domanda formativa ha confermato le diverse tendenze : le Province
hanno operato soprattutto su specifiche dell'Ente committente (51%),
riducendo la quota di corsi scelti su catalogo o decisi su richiesta dei
dipendenti. Tra i Comuni è equivalente la quota di corsi richiesti su
specifiche dell’Ente e a catalogo (42%).
I
soggetti privati detengono la quota prevalente del mercato (50-60%
dei corsi erogati) ma si amplia la quota dei servizi di formazione erogati
dalle Università e da centri e scuole pubbliche
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La formazione nel sistema delle autonomie locali
Fattori strategici per orientare la formazione
Il
riordino e miglioramento della macchina amministrativa, attraverso
l’informatizzazione e riorganizzazione dei processi di lavoro, indicata dal
33% dei Comuni e da più del 40% delle Province
Lo sviluppo dei servizi all’utenza (Urp, sportelli unici, portali telematici)
individuato da un quarto circa degli Enti locali
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La formazione nel sistema delle autonomie locali
Fattori critici della formazione
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La formazione nel sistema delle autonomie locali
Obiettivi per la qualità della formazione
L’effettiva ricaduta delle competenze sviluppate attraverso l’esperienza
formativa sull’organizzazione e sulle attività di lavoro
Un
più stretto legame delle azioni formative con gli obiettivi di
performance definiti dalle amministrazioni (trasparenza, semplificazione,
valutazione delle politiche)
L’avvio e lo sviluppo di un sistema di formazione permanente
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La formazione nel sistema delle autonomie locali
Previsioni di spesa
Le previsioni sono, per la prima volta, orientate al ribasso, con un
andamento più contenuto tra i Comuni, molto netto tra le Province fin dal
2004.
Numero indice base 2003=100
Anni
2004
2005
2006
Province
88,3
87,4
88,0
Comuni
98,2
94,4
94,7
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La formazione nel sistema delle autonomie locali
Conclusioni
La
formazione ha messo radici nella vita delle amministrazioni locali: le
funzioni di sostegno alla formazione si ampliano e diventano più sofisticate, la
formazione assume un carattere estensivo, c’è più consapevolezza e qualità
nel governo delle azioni formative
Occorre
favorire l'accesso ad un intervento formativo più strutturato negli
Enti locali che fanno formazione fondamentalmente su base spontaneistica,
(40% circa dei Comuni e 18% delle Province)
E’
necessario promuovere la transizione verso standard collaudati delle
funzioni che accompagnano la formazione (analisi delle esigenze,
programmazione, valutazione)
Occorre
pensare a una formazione oltre la formazione: passando da una
gestione, anche ottimale ma separata delle attività formative, all’integrazione
della formazione in una politica delle risorse umane più completa e coerente,
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radicata negli scenari del cambiamento organizzativo degli Enti locali
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Slides dell`intervento