contro la guerra in vari paesi
Italia.1914.I socialisti e la guerra.
Giunti alla vigilia della prima guerra mondiale saranno proprio i partiti dei paesi avanzati a tradire, mentre
la bandiera internazionalista sarà portata avanti dai partiti di paesi arretrati, come Serbia e Russia, o di
medio sviluppo, come l’Italia.Il 31 luglio crollarono tutte le speranze: la Germania proclamò “lo stato di
pericolo di guerra”, e la sera stessa, Jaurès fu assassinato da Raoul Villain. I giorni successivi videro la morte
dell’Internazionale socialista. Con poche eccezioni (Russia, Serbia, con molte incertezze l’Indipendent
Labour Party, e, l’anno dopo, l’Italia) i partiti socialisti votarono i crediti di guerra.
1914. Il 16 agosto, apparve sull’Avanti un articolo di Amadeo Bordiga, “Al nostro posto”, che prese una
posizione nettissima contro ogni intervento, sia a favore di Austria e Germania, sia a favore dell’Intesa.
Mussolini Il 18 ottobre uscì il famigerato articolo “Dalla neutralità assoluta alla neutralità attiva e
operante”, il 21 ottobre fu costretto a dimettersi dall’Avanti, il 15 novembre uscì il popolo d’Italia, che osò
definirsi “quotidiano socialista”
Il 15 maggio 1915, su proposta di Lazzari, la direzione del partito, a Bologna, introdusse il pilatesco motto
“Né aderire, né sabotare”. Turati alla Camera, nel negare i pieni poteri a Salandra (salvo, poi, chiedergli un
incontro privato per assicurargli una “dignitosa collaborazione”) , esclamò: “Faccia la borghesia italiana la
sua guerra!”.
“La borghesia faceva sì la sua guerra, ma con la pelle dei proletari italiani mandati a scannare quelli
austriaci”, commenterà Bordiga nella “Storia della Sinistra Comunista”.
https://www.youtube.com/watch?v=Bi61mY1sLrw
USA.
nel clima d'isterismo patriottico creato dall'entrata in Guerra degli USA e dall'opposizione alla
partecipazione al conflitto da parte dell'IWW. Per l'impegno contro l’intervento alla prima guerra mondiale,
i militanti dell'IWW subiscono una violentissima persecuzione da parte del governo e del padronato.
Joe Hill fu condannato a morte il 27 giugno e assassinato per fucilazione il 19 novembre 1915.
Lo stato voleva liberarsi di un “indesiderabile”. La mattina dell’esecuzione lasciò alla guardia un foglietto
dove aveva scritto il suo testamento, naturalmente in poesia.:
«Il mio testamento è facile da decidere
Perché non c’è niente da dividere
Gli amici non piangano, né facciano scene,
“il muschio non cresce su una pietra che rotola”.
Il mio corpo -se posso decidere
lo vorrei ridotto in cenere
e lasciare che le brezze felici
1
la portino dove crescono i fiori;
magari ce n’è di appassiti
che ritornano in vita e fioriscono.
Quest’è l’ultimo e finale testamento:
buona fortuna a tutti voi. »
Joe Hill
ItaliaA Torino l'opposizione alla Grande Guerra è vivissima sin dall'inizio, dal 1914: la presenza in città della
grande industria ne hanno fatto in pochi mesi la prima città industriale italiana, gli operai sono diventati
centinaia di migliaia, ma il guadagno reale continua a scendere, e inoltre i generi di prima necessità
continuano ad essere irreperibili. Da qui cresce e si diffonde un forte malcontento, che sfocia già nel 1915 a
grandi scioperi e manifestazioni di piazza, che portano in piazza decine di migliaia di operai.
---------------------------------------Il 1917 è l'anno peggiore, tre anni di guerra hanno portato le condizioni di vita del proletariato urbano al
limite, alle quali si aggiunge, tra marzo e agosto, una costante penuria di pane. Scendono in agitazione e in
sciopero in questi mesi decine di fabbriche torinesi, dalle metallurgiche alle automobilistiche, e alle
rivendicazioni economiche si intreccia la propaganda per la pace e, poiché proprio in questo periodo
giungono gli echi della rivoluzione russa del febbraio, sempre più spesso la parola d'ordine diventa di "fare
come in Russia". Sciopereranno più di duecentomila nel nord italia
1918
si continua a mascherare l'immane strage che quella guerra rappresenta per i soldati mandati al fronte, e i
veri e propri crimini contro l'umanità perpetrati, in larga parte, dai vertici militari e dagli ufficiali contro
quella massa di sventurati che ebbe la sfortuna di trovarsi in trincea.
Per fare due piccoli ma significativi esempi: la relazione ufficiale su Caporetto venne presentata soltanto nel
1967 (!); nel 1964 la presentazione al festival di Spoleto della canzone "disfattista" "Gorizia" fece scandalo
suscitando le proteste delle associazioni d'arma , alcune indignate interrogazioni parlamentari e
l'incriminazione dei responsabili per vilipendio delle forze armate a causa della strofa "traditori signori
ufficiali/ questa guerra l'avete voluta/ scannatori di carne venduta/ e rovina della gioventù".
Furono 5 milioni e 200.000 i richiamati alle armi, più di 600.000 i morti : i feriti furono più di un milione e
mezzo, tra questi 500.000 rimasero mutilati o invalidi permanenti. Queste le cifre crude, ma andando a
rileggere i singoli episodi si scopre una realtà drammatica e sconvolgente, una verità storica rimossa perchè
troppo scomoda da accettare.
Per "convincere" i soldati, ridotti a vera e propria "carne da cannone" a tale tattica assurda fu necessario
istituire una rigida disciplina, fatta di processi sommari e ad esecuzioni sul campo, ovvero veri e propri
omicidi giustificati dalle necessità della guerra.
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Vediamo le cifre : I tribunali militari istituirono 100.000 processi per renitenza (nei confronti di chi non si
era presentato) più altri 370.000 a carico di emigrati (!).
60.000 a carico di civili, ben 340.000 contro militari alle armi, per lo più per diserzione e rifiuto
all'obbedienza.
Almeno un soldato su 12 fu processato; i fucilati dopo regolare processo furono tra i 750 e i 1500 (i dati non
sono certi).
Ma ben più numerosi furono i fucilati sul campo per un semplice ordine di un superiore, o quelli uccisi in
battaglia al minimo accenno di fuga.
In tutto si calcola che circa il 15% dei cittadini mobilitati ed il 6% di coloro che prestarono servizio furono
oggetto di denuncia.
I processi celebrati prima della amnistia del 2 settembre 1919 furono 350.000 con 140.000 condanne e
210.000 assoluzioni .
Le condanne a morte eseguite furono 750, 311 quelle non eseguite e 2.967 quelle emesse in contumacia,
per un totale di 4.028.
canzone
http://www.inventati.org/mp38/songs/Canti-contro-la-guerra-e-antimilitaristi/O_gorizia.ogg
GERMANIA.
Il 30 gennaio 1933 è formato il governo diretto da Hitler; il 28 febbraio, subito l'incendio del Reichstag, è
proclamato il decreto «per la protezione del popolo e dello Stato»; stabiliva «restrizioni delle libertà
personali, del diritto di libera espressione delle opinioni, compresa la libertà di stampa, del diritto di
riunione e di associazione”
Con un atto di un governo "liberamente" eletto dal parlamento aveva inizio una delle più violente fasi di
repressione della storia delle lotte tra le classi. Alla fine del 1933 circa cinquanta Campi di concentramento
erano operanti sotto il controllo delle SA e in parte delle SS. E. Collotti sostiene che all'autunno 1933,
quarantacinque Campi erano in funzione con 40 mila detenuti di cui 311 erano ex parlamentari, 45 ex
membri del Reichstag erano già stati assassinati.
BONOEFFER
Aderì alla Chiesa Confessante, la comunità che si era distaccata dalla Chiesa evangelica ufficiale (che aveva
riconosciuto l'autorità del regime) contro la quale aveva scatenato il Kirchenkampf, la "lotta delle chiese".
Ne sarà il principale esponente insieme a Martin Niemöller con cui formulò la prima forma di autoimpegno.
Col fratello Klaus e il cognato Hans von Dohnanyi entrò in contatto con l'ammiraglio Wilhelm Canaris, capo
del servizio segreto militare (Abwehr), che con altri ufficiali stava organizzando una congiura per
assassinare Hitler (il putsch del 20 luglio 1944), ma il 5 aprile del 1943 il capo del tribunale militare dr.
Manfred Roeder e l'agente della Gestapo criminale Sonderegger lo arrestarono.
Insieme ad altri congiurati, venne impiccato nel campo di concentramento di Flossenbürg all'alba del 9
aprile 1945, pochi giorni prima della fine della guerra.
3
Alcune esperienze nonviolente
LA ROSA BIANCA in Germania
La Rosa Bianca è stato un gruppo di studenti cristiani che si opposero in modo nonviolento al regime della
Germania nazista. La Rosa Bianca fu attiva dal giugno 1942 al febbraio 1943, quando i principali componenti
del gruppo vennero arrestati, processati e condannati a morte mediante decapitazione.
-----------------------La Danimarca è l’unico Paese, tra quelli occupati dai nazisti, ad assumere una chiara presa di posizione
contro la politica antisemita nazista. In particolare,il Re, per dimostrare la sua opposizione
all’antisemitismo, porta una “stella di David” cucita sul vestito.La Stampa clandestina è molto attiva e
diffonde,anche all’estero, informazioni sull’attività della Resistenza armata e non armata. Durante i cinque
anni dell’occupazione nazista, sono pubblicati 538 giornali clandestini, che nel 1944 hanno una tiratura
complessiva di circa dieci milioni di copie(il più importante arriva, nella primavera del 1944, a 150 mila
copie).
---------------------------------Norvegia. Il 5 febbraio 1942, Quisling (insediatosi come Capo del Governo il 1° febbraio) emana una legge
che istituisce il nuovo Sindacato corporativo e filo governativo degli insegnanti (Norges Laerersamband),
che già nel 1941 avevano unificato i loro tre Sindacati. Nei giorni 11 e 12 febbraio 1942, i sindacalisti degli
insegnanti si riuniscono clandestinamente e decidono di protestare contro il provvedimento non con lo
sciopero,ma sottoscrivendo una Dichiarazione di protesta individuale. Il testo della Dichiarazione è
elaborato d’accordo con il Primate della Chiesa Luterana, la quale pertanto si mobilita per far conoscere ai
fedeli l’iniziativa di protesta dei docenti. Così, arrivano al Ministero oltre 4 mila lettere.
Il Governo Quisling decide di usare la forza: il 20 marzo 1942 vengono arrestati circa 1.100 docenti, che
sono deportati in campi di lavoro forzato nel Nord del Paese, in particolare a Kirkenes, vicino alla frontiera
finlandese ed al fronte russo, dove sono reclusi molti prigionieri di guerra sovietici. Il 22 marzo 1942, i
Vescovi luterani dichiarano di sostenere la lotta dei docenti.
-----Olanda.
Il 19 dicembre 1941, i medici filonazisti costituiscono un Sindacato filogovernativo, (la Camera dei medici
olandesi), al quale tutti i medici devono essere iscritti. Per protestare contro questo provvedimento, il
Medisch Contact invita i medici a non aderirvi e a non pagare la quota di adesione. Nel gennaio 1942, circa
tremila medici inviano alla Camera dei medici olandesi una dichiarazione con il rifiuto di aderirvi e molti
vengono arrestati.
---------------------------------------Polonia.La Rivolta del ghetto di Varsavia), chiamata anche Rivolta di Varsavia del 1943, fu un'insurrezione
ebraica in Polonia nel ghetto di Varsavia contro le autorità occupanti della Germania durante la seconda
guerra mondiale. La rivolta principale cominciò il 19 aprile 1943 fino al 16 maggio di quell'anno e fu infine
sedata dall'allora Brigadeführer (diventato in seguito SS-Gruppenführer) Jürgen Stroop. La rivolta principale
fu anticipata il 18 gennaio 1943 da un'azione civile armata contro i tedeschi.
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Canzone http://tbagarolo.blogspot.it/2010/01/la-canzone-della-rivolta-del-ghetto-di.html
------------------------------La resistenza in Italia.
Dopo l’8 settembre moltissimi giovani si trovarono a dover scegliere fra l’arruolamento nella repubblica di
salò o la deportazione in Germania come lavoratori. Scelsero una terza via, la salita in montagna e la lotta
partigiana. Pochi di questi si rendevano conto che le condizioni date (accordi di Yalta) non permettevano di
lottare contro la vera classe dominante, che non erano gli agonizzanti regimi nazisti o fascisti ma i
capitalisti, e svolsero una lotta di liberazione nazionale, i cui esiti contradditori avrebbero visto nel primo
dopoguerra: Mancata epurazione dei fascisti, repressione dei comunisti e licenziamenti in massa…
Secondo alcune fonti i caduti per la Resistenza italiana (in combattimento o uccisi a seguito della cattura)
sarebbero stati complessivamente circa 45.000; altri 20.000 sarebbero rimasti mutilati o invalidi; i soldati
regolari morti nelle formazioni che combatterono accanto agli Alleati nella Campagna d'Italia furono invece
circa 3.000.
---------------------------------------------ITALIA. L’obiezione
Tra il 1946 e il 1959 ci furono 179 giovani Testimoni di Geova che rifiutarono di indossare la divisa militare.Il
primo processo penale di notevole risonanza fu quello a Pietro Pinna, svoltosi nel 1949. Pietro Pinna, che si
appellava semplicemente ai principi della non violenza, fu condannato a 10 mesi di reclusione con il
beneficio della condizionale. La notorietà che assunse il caso Pinna portò alla prima presentazione del
progetto di legge relativo al riconoscimento dell'obiezione di coscienza (onorevole Colosso, Deputato del
PSI, e onorevole Iginio Giordani, Deputato della DC) e permise l'avvio di un dibattito ventennale - non privo
di asprezze, polemiche e accuse di viltà, scarso patriottismo e alto tradimento - sull'obiezione di coscienza,
che sfociò con la legge summenzionata.
Il 1950 vede il processo di Eveloine Santi, obiettore di fede valdese. Negli anni sessanta si terranno poi i
processi agli obiettori cattolici, Giuseppe Gozzini e Fabrizio Fabbrini. A questo si aggiunsero le forti prese di
posizione in favore dell'obiezione di coscienza da parte di padre Ernesto Balducci e di don Lorenzo Milani
che scrisse il libretto’ L'Obbedienza non è più una virtù’ subendo anche un processo.
La prima norma nell'ordinamento italiano a disciplinare l'obiezione di coscienza fu la legge 15 dicembre
1972 n. 772 (la cosiddetta Legge Marcora dal nome del suo relatore.
Tale legge permise agli obiettori di scegliere il servizio civile sostitutivo obbligatorio, di durata di 8 mesi
superiore alla durata del servizio che si sarebbe dovuto svolgere
Con la sospensione della leva obbligatoria ad opera della legge 23 agosto 2004 n. 226 (a partire dal 1º
gennaio 2005), risultò sospesa di fatto anche l’opzione del servizio civile obbligatorio per obiezione di
coscienza.
-------USA+VIETNAM.Tra i casi più celebri di obiezione di coscienza vi è quello messo in opera dallo studente
universitario statunitense David Miller. Questi, giovane pacifista e volontario cattolico, chiamato nel 1965 a
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svolgere servizio militare obbligatorio e verosimilmente destinato alle truppe impegnate nella Guerra del
Vietnam, bruciò la cartolina-precetto a New York di fronte a una vasta platea di manifestanti riuniti nel
Comitato di Coordinamento Nazionale per la Fine della Guerra in Vietnam (NCCEWV). Al gesto simbolico di
David Miller seguì, quel giorno, quello analogo di altri centomila coscritti, che si erano dati ritrovo di fronte
ai manifestanti in 40 città del Paese.
Al termine della manifestazione David Miller fu arrestato dagli agenti dell'FBI e processato da una corte
federale, che lo condannò a due anni di reclusione. Il gesto di rifiuto iniziato da Miller e i suoi compagni
d'iniziativa servì ad aprire un dibattito politico che sfociò nel 1973 nell'abrogazione del servizio militare
obbligatorio negli Stati Uniti. Intanto a l fronte in Vietnam avvenivano molti casi di insubordinazione e
sabotaggio da parte di militari USA e in patria notevole fu l’’impegno contro la guerra da parte delle
associazioni di reduci. Decine di migliaoa di giovani andarono in Canada per non finie in Vietnam. La guerra
finì nel 1975. canzone https://www.youtube.com/watch?v=Lz_eJqQCCig joan baez
ITALIA-PROLETARI IN DIVISA (1970-75)
Il programma politico del movimento dei soldati si articola attorno ad alcuni nodi centrali: innanzi tutto la
lotta contro la nocività delle condizioni di vita in caserma e contro le gerarchie militari e i loro abusi di
potere (sostanzialmente le contraddizioni più sentite dalla maggior parte dei soldati); poi la lotta per alcune
fondamentali conquiste materiali, per l’egualitarismo e per la possibilità di fare politica in caserma e di
esprimersi liberamente. Infine, il rifiuto ad essere usati in azioni di “crumiraggio” e di ordine pubblico;
questo aspetto, soprattutto in un secondo momento, ha rappresentato il tentativo di politicizzare gli
obiettivi del movimento, collegandoli in modo più diretto alle prospettive della lotta di classe in Italia.
Vedi http://www.alpcub.com/documenti_soldati.htm
CAPPELLANI militari sempre all’armi.
Una veste talare con due stellette dorate appuntate sul colletto: è la divisa dell’ordinario
militare,l’arcivescovo che guida con i gradi, e lo stipendio, di generale d corpo d’armata il piccolo esercito
dei cappellani militari, i preti-soldato impegnati nel servizio pastorale fra i militari. Una vera e propria
Chiesa militare, con i gradi accanto al crocefisso, che dispensa assistenza spirituale e sacramenti a coloro
che hanno scelto le armi e la mimetica e predica un Vangelo in grigio-verde.
-------------------------------------------------------------Ma la chiesa non è stata sempre così.
La disciplina ecclesiastica fino al III secolo proibì ai battezzati di farsi soldati e combattere (divieto di militare
et bellare) e permise ai militari convertiti di rimanere nell'esercito a condizione di non uccidere e di non
commettere atti di idolatria.[
Con la piena integrazione della Chiesa all'interno dell'Impero, in seguito all'editto di Costantino del 313 d.C.,
si verificò una vera e propria inversione di tendenza e la croce apparve insieme alle insegne delle legioni.
-----------------------E Nel 1500 dopo la scoperta dell’America…
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Sudamerica.Bartolomeo de las casas. Ordinato sacerdote nel 1507, entrò nel 1515 nell'ordine domenicano,
che si era già schierato a favore dei diritti degli indigeni (ad esempio con la figura di Antonio Montesinos) e
iniziò la sua instancabile battaglia a favore degli indios: condannò senza eccezioni il colonialismo e
l'espansionismo degli europei.
Su suo impulso, e grazie alla sua attività di denuncia del sistema di sfruttamento degli indios, vennero
compilate le "Leggi nuove" ratificate da Carlo V, con le quali venivano abolite le encomiendas, strutture
organizzative agricole fondate su un sistema schiavistico-feudale, principale causa dello sfruttamento dei
nativi.
In totale nella conquista del sud e nella colonizzazione del nord scomparvero 70 milioni di nativi americani.
---------------------------Un uomo controcorrente
D.Milani. In seguito a un suo scritto in difesa dell'obiezione di coscienza (pubblicato dal settimanale
Rinascita il 6 marzo 1965), dove ancora una volta si distaccava dall'insegnamento e dalla tradizione
cattolica, venne processato per apologia di reato e assolto in primo grado, ma morì prima che fosse emessa
la sentenza di appello. La sentenza di appello per Don Milani invece dichiarò il reato estinto per morte del
reo.
NEGLI ULTIMI DECENNI sono stati vari i teatri di guerre in cui venne coniato il termine ‘missioni pace’ e
stati europei e non furono al fianco degli USA negli interventi armati anche di lunga durata. Intanto le forze
armate di vari regimi venivano sempre più usate contro le ribellioni crescenti. Notevole l’aumento
dell’acquisto di gas lacrimogeni ed urticanti da usare per l’ordine pubblico.La spesa militare nel mondo si
attesta nel 2012 a 1753 miliardi di dollari.L’industria italiana di armi ha contato 2,6 miliardi di consegne.
Canzone https://www.youtube.com/watch?v=FHIcXG4AXRU
L a parte in rosso non è stata letta (successiva)
*Sui conflitti moderni si è creato un movimento mondiale pacifista – in alcuni casi (Serbia,Iraq e
Afghanistan). E’ stato il caso della Jugoslavia che era il bersaglio non di questioni umanitarie, ma di una
guerra per ricolonizzare. Per annettere il suo mercato al «gran mercato» delle multinazionali, e per
controllare le sue rotte strategiche. Inoltre quella guerra è stata anche un’operazione «self - service» per
certi dirigenti statunitensi legati alle grandi imprese produttrici d’armi.
http://www.ecn.org/coord.rsu/doc/altri2002/2002_1200collon.htm
*le ragioni di ordine economico hanno avuto un peso determinante sulla decisione degli Usa di attaccare
l'Iraq. Peraltro, la conferma viene anche dal comportamento delle loro truppe di occupazione. La guerra
contro l'Iraq, come già quella contro la Serbia e l'Afghanistan ne è l'ultima e più eclatante conferma. Essa
contrariamente a quanto sostiene Bush - non ha nulla a che fare con il terrorismo, che ne è comunque un
supporto indispensabile, né affonda le sue radici nelle ragioni contingenti della crisi economica; piuttosto
rappresenta un'ulteriore escalation, una nuova fase della sua lunga gestione in cui sempre più spesso sarà
la violenza a decidere chi detenendo il controllo diretto della produzione e della distribuzione del petrolio e
dei processi di formazione della rendita finanziaria dominerà il mondo, un mondo in cui comunque a farla
da padrone non saranno più democrazia e più benessere, ma più sfruttamento e più sottomissione.
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http://www.leftcom.org/it/articles/2003-06-01/alle-radici-della-guerra-contro-l-iraq-e-quelle-future
Libia. Molto meno diffuso il movimento occidentale contro questa guerra. C’è stata una grossa
confusione sulla situazione in Libia. Molte persone hanno pensato che la rivolta era semplicemente uno
sviluppo di ciò che stava succedendo in Egitto (come è stato dipinto sulla stampa), e perciò hanno fornito
ai cosiddetti ribelli un sostegno acritico. Molte poche persone sono riuscite a studiare o a capire il
significato dei legami dei ribelli con le agenzie di intelligence occidentali.
Le persone sono state colte alla sprovvista dall’idea di una no-fly zone. Ci siamo fatti infinocchiare a
sostenere una guerra sulla base che avremmo semplicemente impedito a Gheddafi di “bombardare il suo
popolo”. È sperabile che noi tutti si abbia appreso che “no-fly zone” equivale a dire “brutali
bombardamenti di civili”.
http://www.emergency.it/comunicati-stampa/emergency-condanna-la-guerra-in-libia.html
Conflitti attualmente in corso
AFRICA: (24 Stati e 115 tra milizie-guerrigliere, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti)
EUROPA: (8 Stati e 62 tra milizie-guerriglieri, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti)
Punti Caldi: Cecenia, Daghestan
MEDIO ORIENTE: (8 Stati e 113 tra milizie-guerriglieri, gruppi separatisti e gruppi anarchici coinvolti)
Punti Caldi: Iraq, Israele, Siria, Turchia, Yemen
AMERICHE: (5 Stati e 25 tra cartelli della droga, milizie-guerrigliere, gruppi separatisti e gruppi anarchici
coinvolti) Punti Caldi: Colombia, Messico
La guerra che verrà
Non è la prima. Prima
ci sono state altre guerre.
Alla fine dell'ultima
c'erano vincitori e vinti.
Fra i vinti la povera gente
faceva la fame. Fra i vincitori
faceva la fame la povera gente egualmente.
Bertold Brecht
--------------------" Il marxismo è contro le guerre imperialistiche, non contro tutte le guerre”.
più precisamente è per la trasformazione della guerra imperialista in guerra civile rivoluzionaria. In ogni
caso, sulla scorta dell’analisi di Kal von Clausewitz, sia Marx che Engels vedevano la guerra come
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continuazione della politica con mezzi suoi specifici. Oggi sappiamo che anche in assenza di conflitti
continua la guerra e fa più vittime, vedi la fame nel mondo , le carestie, malattie, i boicottaggi, i conflitti per
il controllo delle risorse e dell’acqua, la gestione delle crisi attuali con la finanziarizzazione. Sempre che non
vengano usate le armi nucleari che possono distruggere l’umanità La parola d’ordine almeno della sinistra
dunque dovrebbe essere: "Sabotate e disertate la guerra: sabotatela e disertatela sotto qualunque
maschera vi si presenti"
Concludo con un brano del discorso al 1 maggio 2011 a Perosa
Nessun umano, nessun potere, è eterno, nemmeno il sistema capitalistico in cui 'viviamo'. 'Scenderò in
piazza' quando si muoveranno le grandi masse ( per me la 'rivoluzione' è quella condivisa dall'80% della
popolazione di un paese (e non in un solo paese) . Sono per una rivoluzione che non abbia bisogno di
ricorrere alla violenza né prima, nè durante, nè dopo - a parte la giusta legittima difesa (come scrisse
Gandhi) per contenere la minoranza privilegiata e conservatrice del vecchio potere che facesse resistenza.
Canzone http://www.youtube.com/watch?v=0fXiaoHW2UI
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