anno duemiladieci - num. otto - settembre
nelle case degli iscritti da 11 anni
Ciclostilato in proprio via M. Coppino, 2/bis
-CGIL Cuneo Ricordiamo a tutti i lavoratori
che con l’entrata in vigore
del
nuovo
cambiate
CCNL
le
sono
norme
riguardanti la comunicazione
della
messa
in
malattia.
Infatti questa dovrà essere
comunicata all’Azienda prima
dell’inizio del proprio turno e
non più entro la fine dello
stesso.
Le
modalità
sono
sempre le stesse, ossia si
potrà avvisare il proprio ROR
o
chiamare
guardie)
gli
al
SPK
(le
num.
0171/315111.
Gli articoli
6
2
claudio benino
- a melfi la democrazia
si è fermata
4
antonino guarino
- una scelta diversa
-
-
5
la redazione
- Tremonti, legge 626 è
"lusso che non
possiamo permetterci"
-
7
8
la segreteria provinciale
nuove finestre
pensionistiche: ulteriori
precisazioni
la redazione
Componenti la RSU & gli
RLS
la segreteria provinciale
Nota su detassazione
lavoro notturno e
straordinario
Allegati
• Il giornale della sicurezza
www.filctemcuneo.it
-a cura di claudio [email protected]
.rsu & segreteria filctem-cgil michelin.
A Melfi la democrazia si ferma ai cancelli
di FRANCESCO PICCIONI
(tratto da IL Manifesto.it del 1 settembre ’10)
Se uno vuol capire cosa significa la definizione di «sindacati complici» (la cui paternità risale al
ministro anti-lavoro Maurizio Sacconi) basta guardare quel che è successo ieri, alla Fiat Sata di Melfi.
Un'assemblea per spiegare a tutti i lavoratori cosa sta succedendo tra l'azienda e tre di loro è stata
impedita con il concorso decisivo di Cisl, Uil, Ugl e Fismic, che hanno trasformato un'occasione di
democrazia in una querelle burocratica degna del peggior
redazione il giornalino
ceto politico...
L'assemblea era stata convocata dai delegati rsu di Fiom
&
segreteria
rsu
filctem-cgil
michelin
Cgil, Cub e Failm sulla vicenda dei tre licenziati con
claudio benino
l'accusa di aver volontariamente bloccato la produzione
sergio
ghibaudo
durante uno sciopero, pienamente scagionati dalla
valentina origlia
ricostruzione fatta in tribunale e quindi reintegrati in
fabbrica con sentenza del giudice. L'azienda pretende
ce filctem-cgil michelin
però di tenerli fuori dai reparti. I tre chiedono di tornare al
massimo colombo
loro lavoro, non di girarsi i pollici in stanzetta sindacale,
aniello feroce
per quanto pagati fino al 6 ottobre (giorno del ricorso Fiat
antonino guarino
in tribunale). Si sarebbe parlato anche di «Fabbrica Italia»,
enrico menardi
«modello Pomigliano», deroghe al contratto» chieste non
david oberto
solo dalla Fiat ma ormai da tutta Federmeccanica (e a
rls filctem-cgil michelin
seguire, facile previsione, da tutta Confindustria). Secondo
adriano revello
il contratto nazionale, il diritto di convocare «assemblee
adriana riccio
retribuite» spetta alle rsu aziendali, a maggioranza.
sergio ghibaudo
A Melfi i metalmeccanici Cgil sono «soltanto» il primo
sindacato, ma non hanno la maggioranza assoluta. Si era
scrivici
fatto però affidamento sull'«accordo tra gentiluomini»,
[email protected]
sull'importanza oggettiva dello scontro in atto e sul fatto
redazione il giornalino
che nello stabilimento non se fanno da almeno otto mesi
(6 ore e 50 minuti ancora inutilizzati, dopo che già lo
[email protected]
scorso anno erano state «regalate» ore all'azienda)). La
C.E. & RSU
Fiat stessa non aveva trovato da eccepire, dopo che ben
quattro richieste avanzate in precedenza erano rimaste
senza risposta. Forse consapevole di rischiare un'altra denuncia per «comportamento antisindacale»,
si era limitata a segnalare - con una nota scritta - il suo consenso se «la maggioranza della rsu» non si
opponeva. Detto fatto: niente assemblea, ma una «riunione» della rsu domani per «decidere come
condurre un'assemblea con 5.000 persone». Un evento davvero inusuale, per dei sindacalisti
all'oscuro del fatto che quei 5.000 vanno divisi su tre turni. Le lettere «anti» erano addirittura due:
una che parlava di questa riunione, l'altra che «spostava» l'assemblea a data da definire. Se uno ha
l'abitudine per la democrazia…
Dalle motivazioni portate dai rappresentanti di Fim-Cisl e Uilm, in effetti, si capisce che i lavoratori in
carne e ossa si preferisce non incontrarli. Per Vincenzo Tortorelli, segretario Uilm regionale, infatti, «è
capitato più volte che siamo stati attaccati durante un confronto democratico».
Continua a pag.3…
settembre 2010 – www.filctemcuneo.it
….segue da pag 2
Antonio Zenga,collega Cisl, batte sullo stesso tasto: «vogliamo evitare assemblee che devono essere
sospese perché dirigenti sindacali contestano e non fanno parlare altri colleghi». Insomma, dipingono
un quadro interno quasi da anni '70, con platee tumultuanti e loro presi di mira dagli «estremisti». Un
autentico controcanto alle accuse dell'azienda, ripetute a Rimini da Marchionne. Nella foga del voler
corrispondere ai desiderata aziendali, al dunque, non si accorgono di dipingere se stessi come un'entità
estranea (se non addirittura ostile) agli interessi dei lavoratori.
Come fanno notare diversi delegati Fiom, «l'assemblea è un diritto dei lavoratori, non dei sindacati».
Annullarle di fatto - perché non vengono convocate, o addirittura si impedisce ad altri di farlo - è un
«dispetto» a loro, non a una sigla concorrente.
Le tre assemblee previste a fine o inizio turno - presente il
segretario generale della Fiom, Maurizio Landini - si sono
perciò trasformate in un presidio all'inizio del secondo
turno, con tanto di sciopero di un'ora per poter incontrare
gli operai. Com'è ovvio in casi del genere, la partecipazione
è stata più ristretta (circa 200 lavoratori) e non ha potuto
coinvolgere la totalità (800, al reparto montaggio). E
proprio questo era l'obiettivo di chi - azienda e/o sindacato
- ha voluto impedire l'assemblea generale.
Perché il problema vero è esattamente questo: oltre ai tre
licenziamenti, i lavoratori di tutto il gruppo Fiat sono
aggrediti da un progetto di ristrutturazione generale che ne
mette radicalmente in discussione diritti, norme
contrattuali (ben 8 «deroghe» ognuna delle quali
disegnerebbe già da sola un altro vivere in fabbrica). I
sindacati «aziendalisti» - accusano diversi delegati - non
hanno fin qui fatto neppure un volantino da appendere in
bacheca. Tutta l'informazione sul proprio futuro, quindi,
dipende dal lavoro di chi cerca di metterli al corrente dei
fatti, giorno per giorno, persona per persona. Un'assemblea retribuita» (come da contratto, si diceva)
permetterebbe a tutti di sapere cosa sta accadendo. Chi si oppone, quindi preferisce di fatto il silenzio.
L'ignoranza che lascia il lavoratore da solo, nella debolezza più assoluta.
Tra le cose che stanno cambiando c'è anche il contratto. Fiat ne vuole uno tutto nuovo per l'auto
(sagomato sul «modello Pomigliano). Con una curiosa contraddizione: nel prossimo consiglio di
Federmeccanica, martedì prossimo, il Lingotto dovrebbe disdettare il contratto unitario del 2008
(firmato anche dalla Fiom), riconoscendolo quindi tuttora in vigore. Ma «chiede deroghe» che
sarebbero invece discutibili secondo il «contratto separato» firmato solo dai «complici». Chi è che «non
rispetta gli accordi sottoscritti»?
settembre 2010 – [email protected]
antonino guarino- . componente c.e. filctem michelin .
[email protected]
UNA SCELTA DIVERSA
I
l giorno 27 settembre presso i locali della Cgil di Cuneo, insieme alla compagna Valentina Origlia,
abbiamo tenuto un corso di formazione per delegate e iscritte Filctem-Cgil.
Questo corso ha avuto come oggetto “I diritti delle donne”. In particolare si è trattato di un corso
sui diritti delle mamme lavoratrici e dei papà lavoratori. Questi gli argomenti:
 Breve introduzione sulla storia della legislazione italiana riguardante le pari opportunità e la
tutela delle madri lavoratrici;
 Dettagli sui congedi parentali, permessi per la cura dei figli come previsto dalla Legge
53/2000;
 Conclusioni sulla situazione italiana e relazione tra occupazione femminile e tasso di fertilità.
Inoltre a tutte le partecipanti al corso è stato distribuito un libretto da noi prodotto con tutti i
contenuti sviluppati durante la giornata.
Oltre alle nostre compagne della Michelin sono state coinvolte alcune delegate della Filcams-Cgil
(Commercio e Turismo).
Non è il primo corso del genere che teniamo, ne abbiamo fatto altri e ne faremo ancora in seguito.
Ricordo infatti che nello scorso mese di luglio – con il nostro compagno Massimo Colombo – oltre ai
nostri delegati, abbiamo coinvolto circa 15 lavoratori e lavoratrici per spiegare, non solo in generale
la busta paga, ma nello specifico i codici presenti nella nostra.
È un percorso di formazione che ci rende orgogliosi, in quanto abbiamo attivato un cammino di
conoscenza che da un lato da’ gli strumenti di tutela ai nostri delegati/attivisti, dall’altro coinvolge i
nostri iscritti.
Un percorso che come Filctem-Cgil Michelin abbiamo scelto di intraprendere in maniera decisa. Un
percorso che però richiede delle risorse in termini di ore di permesso. Ore che indirizziamo
esclusivamente per svolgere attività sindacale.
Questa è la nostra scelta, una scelta che ci contraddistingue.
Vogliamo crescere insieme ai nostri iscritti, per meglio tutelarvi e informarvi, vogliamo essere quello
che siamo: La CGIL il Sindacato del Lavoratori e delle Lavoratrici.
settembre 2010 – www.filctemcuneo.it
-a cura della [email protected]
Tremonti, legge 626 è "lusso che non possiamo permetterci"
P
er il ministro dell'economia Giulio Tremonti “robe come la 626 (la legge sulla sicurezza sul lavoro, ndr) sono
un lusso che non possiamo permetterci”. E questo perché, secondo il ministro, “sono l'Unione Europea e
l'Italia che si devono adeguare al mondo” e non viceversa.
Per Tremonti, che ha parlato intervenendo al 'Berghem fest' a Bergamo, “dobbiamo rinunciare ad una
quantità di regole inutili”, tra cui appunto la legge sulla sicurezza sul lavoro, perché “siamo in un mondo dove tutto
è vietato tranne quello che e' concesso dallo Stato, dobbiamo cambiare”.
Qualche ora più tardi rispetto all'intervento del ministro, il suo portavoce Emanuela Bravi ha sentito il bisogno di
precisare che le parole del ministro sulla legge 626 e sulle regole eccessive erano riferite “alla giurisdizione europea
e alla sua estensione eccessiva rispetto all'obiettivo sulla sicurezza del lavoro, che resta invece essenziale”.
Riportiamo di seguito l’articolo di Marco Togna -tratto da “Rassegna Sindacale” del 26/08/2010- sulle
“dichiarazioni” del ministro dell’Economia.
La 626 non è un lusso
C
inque parole, ma belle pesanti. "Come ad esempio la 626",
questo ha detto alcuni giorni fa Tremonti, al riparo della
Berghem Fest di Alzano Lombardo, parlando di regole inutili
e di leggi che non possiamo più permetterci. Un lusso, cosi il
ministro dell'Economia ha definito le norme sulla sicurezza sul
lavoro, aggiungendo che sono "I'Unione Europea e l'Italia che si
devono adeguare al mondo" e non viceversa. Un attacco in pieno
regola, che ha subito suscitato forti proteste. "Tremonti
evidentemente non ha mai svolto un'attività lavorativa in cui era a
rischio la sua incolumità, altrimenti non avrebbe certo considerato
`roba' la Legge sulla prevenzione nei luoghi di lavoro" ha
commentato Paola Agnello Modica della Cgil nazionale.
II ministro, rendendosi conto di averla davvero sparata grossa, ha
poi rettificato il proprio pensiero, evidenziando "il problema dell'eccesso di burocrazia imposto in questi anni
alle imprese", in particolare a quelle più piccole, gravate da "costi artificiali, corsi di formazione fantasma,
sanzioni erratiche". Ciò che e stato paradossale in Italia, ha aggiunto, e "l'estensione parossistica alla minima
impresa di regole che poco o niente hanno a che vedere con la sicurezza sul lavoro nel Toro proprio contesto
di funzionamento". Fin qui il grosso della rettifica. Che alla Cgil e piaciuta ancora meno della sparata iniziale.
"Tremonti continua a perseguire l'idea di modificare le priorità del paese, quelle sostanziali e quelle formali"
replica Agnello Modica: "E indecente che in un paese in cui ogni anno mille persone perdono la vita a causa di
incidenti sul lavoro, un milione si infortunano, e non sappiamo quanti soffrono o muoiono per incidenti non
denunciati o per malattie di origine professionale, un ministro seguiti a porre come unica priorità quella della
competitività, perche in fondo di questo si tratta". E aggiunge: "Gli attacchi all'articolo 41 della Costituzione
vanno proprio nel senso indicato dal ministro, ossia che al primo posto ci sono le esigenze delle imprese e non
la vita di lavoratori e lavoratrici. Un disegno preciso, come dimostra l'ultima manovra finanziaria, che ha
ridotto ulteriormente le potenzialità della vigilanza da parte dei soggetti pubblici". La rettifica di Tremonti,
quindi, ha peggiorato la situazione. "Anziché tranquillizzarci, il ministro ci ha ulteriormente preoccupato.
Attaccare la normativa europea, infatti, vuol dire mettere in discussione non solo le priorità e il quadro
normativo italiano, ma anche quello continentale, il cui stato sociale e stato conquistato dalle lotte di milioni di
lavoratori" dice la dirigente Cgil. Indigesto, infine, e stato il riferimento alle piccole imprese. "Il nuovo Testo
unico - conclude Agnello Modica - che attende di essere pienamente applicato, é molto attento alle dimensioni
di impresa del nostro paese. Ma il ministro, attraverso queste sue parole, ripercorre la vecchia strada di far
apparire come burocratici elementi fondamentali della prevenzione".
settembre 2010 – [email protected]
-a cura della segreteria [email protected]
INFORMA FILCTEM CGIL
Nuove finestre pensionistiche
Ulteriori precisazioni importanti sulle decorrenze
24 settembre ’10
L’INPS con circolare n° 126 del 24/09/2010 ha precisato che, in merito alle nuove decorrenze relative
all’accesso pensionistico, queste non sono applicabili a coloro che abbiano maturato i requisiti anagrafici e
contributivi entro il 31 dicembre 2010, anche se a tale data non siano ancora aperte le “finestre di accesso”
al pensionamento previste dalle leggi n° 243/2004 e n° 247/2007.
Pertanto, nello scusarci per gli eventuali disagi procurati dalla nostra precedente comunicazione in materia,
precisiamo però che, come è possibile notare, la circolare INPS è datata 24 settembre ’10, mentre nel testo
approvato in parlamento l’aspetto della decorrenza era poco chiaro, come peraltro da noi sottolineato nel
precedente INFORMA FILCTEM.
Riportiamo di seguito, per comodità di chi legge, nuovamente le nuove decorrenze per coloro che maturano i
requisiti a partire dal 1° gennaio 2011.
settembre 2010 – www.filctemcuneo.it
-a cura della [email protected]
Componenti la rsu FILCTEM-CGIL
Cognome
Nome
Reparto
Aubrit
Orlando
CXA
Avagnina
Sandro
CNA
Benino
Claudio
CXF
Boniello
Roberto
G/RE
Capasso
Alessandro
CXF
Colombo
Massimo
CNA
Feroce
Aniello
CXF
Ghibaudo
Sergio
TEC/NT
Giovenco
Ennio
CFG
Grosso
Gabriella
Y
Guarino
Antonino
CXF
Marano
Salvatore
CNA
Menardi
Enrico
CX
Oberto
David
ZBB
Occelli
Gianpaolo
UT/IMP
Origlia
Valentina
CF/TT
Revello
Adriano
CX
Riccio
Adriana
CF/TT
Componenti gli rls FILCTEM-CGIL
Ghibaudo
Sergio
TEC/NT
Revello
Adriano
CX
Riccio
Adriana
CF/TT
settembre 2010 – [email protected]
-a cura della segreteria [email protected]
Circolare dell’Agenzia delle Entrate
n. 48/E del 27 settembre ’10
detassazione lavoro notturno e straordinario
NOTA IMPORTANTE
Con riferimento alle precedenti comunicazioni in materia di detassazione del lavoro straordinario e
del lavoro notturno, la Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 48/E del 27 settembre ’10 definisce che
si può adottare una procedura che consenta di richiedere, unitariamente per entrambi i periodi
d’imposta interessati ( 2008 e 2009 ), il rimborso delle maggiori imposte pagate mediante i modelli di
dichiarazione e di certificazione da utilizzare nel 2011 che saranno opportunamente integrati.
In particolare, il datore di lavoro dovrà indicare nel CUD/2011 le somme erogate negli anni 2008 e
2009 per il conseguimento di elementi di produttività e redditività ovvero per lavoro straordinario
assoggettabili a imposta sostitutiva in tali anni; il dipendente potrà recuperare il proprio credito
mediante la dichiarazione dei redditi da presentare nel 2011.
Tale soluzione, che consente di contemperare le esigenze di semplificazione con quelle di controllo
da parte dell’amministrazione finanziaria, richiede che il datore di lavoro riporti nel CUD/2011 anche
gli importi che eventualmente abbia già certificato al dipendente a seguito della richiamata
risoluzione n. 83 del 2010.
Rispetto invece agli elementi retributivi che possono accedere a detassazione e, in particolar modo,
che cosa si intende per lavoro notturno e straordinario che rispondano ai parametri di produttività (
così come precisato dalla risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 83 del 17 agosto 2010 ), è uscita
nella stessa giornata del 27 settembre ’10 un’altra circolare dell’Agenzia delle Entrate, la n. 47/E che
precisa ulteriori aspetti relativi al diritto a percepire la tassazione agevolata.
Su questo punto, riservandoci un ulteriore approfondimento in tal senso, sarà comunque nostra cura
tenervi costantemente aggiornati.
Cuneo 28 settembre ’10
La Segreteria Provinciale Filctem CGIL
maggio 2010 – www.filctemcuneo.it
numero uno – Settembre 2010
IL GIORNALE DELLA SICUREZZA
Periodico d' informazione sul testo unico riguardante la salute e sicurezza dei lavoratori
" decreto legislativo 9 aprile 2008 - n° 81" , con le applicazioni nella nostra azienda.
A cura degli RLS dello stabilimento Michelin di Cuneo
I
Chi sono i rappresentati dei lavoratori per la sicurezza nell' azienda?
rappresentanti della sicurezza sono sei, dato che l'azienda ha 2200 persone circa.
Gli RLS sono i protagonisti, assieme ai lavoratori, del continuo miglioramento ed abbattimento delle
principali cause di infortuni nella nostra azienda.
Abbiamo deciso di scrivere anche noi RLS per fare conoscere ai nostri colleghi il lavoro che viene svolto
puntualmente tutti i mesi con riunione periodica e non solo.
Spesso non ci si rende conto che in tutte le migliorie tecniche e tecnologiche ci sono a monte studi, ricerche,
riscontri e prove, tutte volte a migliorare l'ambiente di lavoro.
In alcuni casi con la collaborazione dell'azienda, in altri con l'aiuto degli enti esterni ARPA, ASL CN1.
In questo giornale, quindi, cerchiamo di darvi notizie ed informazioni sulla struttura della sicurezza aziendale.
Analizzando le varie figure protagoniste, ma non solo, vi daremo spunti per migliorare la vostra vita in fabbrica.
In alcuni casi gli infortuni si potrebbero evitare, perché spesso non valutiamo la differenza fra pericolo che viene
definito "proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità" (esempio materiali o attrezzature di lavoro,
metodi o pratiche di lavoro) avente la potenzialità di causare danni. Mentre il rischio "probabilità che sia
raggiunto il livello potenziale di danni nelle condizioni di impiego e/o di esposizione, nonché dimensioni
possibili del danno stesso.
Cosa si intende per infortunio?
Infortunio evento traumatico avvenuto:
- in occasione di lavoro (collegamento fra attività lavorativa e l'incidente)
- per causa violenta (aggressione che dall'esterno danneggi l'integrità psicofisica)
che abbia causato una o più lesioni (lieve, grave, o mortale)
- infortunio in itinere: infortunio occorso fuori dalle pertinenze dello stesso luogo di lavoro (si
intende il tragitto casa - lavoro e viceversa).
In caso di infortunio l'infortunato deve dare immediata notizia di qualsiasi infortunio che gli accade, anche se di
lieve entità, al proprio caposquadra.
Il datore di lavoro è tenuto a:
denunciare all'INAIL entro due giorni da quello in cui ne ha avuto notizia (24 ore se mortali) gli infortuni con
prognosi superiori a tre giorni;
informare l'autorità di pubblica sicurezza degli infortuni con prognosi superiore a tre giorni;
registrare sul registro gli infortuni che comportano assenza dal lavoro superiore a un giorno.
Come realizzare la tutela della salute?
Per la tutela dei lavoratori sono necessarie alcune misure concrete:
1 Valutare ed eliminare e, dove non sia possibile, ridurre al minimo i rischi dei pericoli;
2 Rispettare i principi dell'ergonomia, cioè di quelle tecniche che adattano alle esigenze dell'organismo umano
l'ambiente di lavoro, le attrezzature e i metodi di produzione;
3 Dare priorità alle misure di protezione collettiva rispetto a quelle individuali;
4 Limitare il numero dei lavoratori esposti al rischio;
5 Limitare l'uso di agenti chimici, fisici e biologici pericolosi;
6 Effettuare il controllo sanitario dei lavoratori in funzione dei rischi specifici;
7 Provvedere all'eventuale allontanamento temporaneo del lavoratore ad una esposizione a rischio per motivi
sanitari inerenti la sua persona;
1
8 Provvedere alle misure igieniche e di protezione collettiva e individuale;
9 Attuare misure di emergenza in caso di pronto soccorso, di lotta anti-incendio, di evacuazione di lavoratori e di
pericolo grave ed immediato;
10 Adottare l'uso di segnali di avvertimento e sicurezza;
11 Svolgere regolare manutenzione di ambienti, attrezzature, macchine, impianti, con particolare riguardo ai
dispositivi di sicurezza;
12 Assicurare l'informazione, la formazione, la consultazione e la partecipazione dei lavoratori o dei
rappresentanti sulle questioni che riguardano la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.
Chi sono i soggetti della prevenzione?
Datore di lavoro e dirigente
Il responsabile del servizio di prevenzione e protezione "RSPP"
Il responsabile antincendio ed evacuazione
Il medico competente
Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza
Il preposto
Il lavoratore
RESOCONTO INCONTRO RLS – AZIENDA del 19/03/2010
Comunicazioni aziendali:
1.
2.
Non c’è più l’R45, si continua ad usare il bromuro di litio , non lavorato e gestito da Michelin. Ci sono olio
paraffinico ed altri oli che non hanno più componenti aromatiche tali da essere considerati OLI AROMATICI. Si
è fatto un piano di bonifica per pulire il serbatoio dove era stipato l’OLIO AROMATICO.
E’ stato rifatto il documento di politica riguardante la legge Seveso, in quanto è cambiato il gestore (nuovo
responsabile ing.Simone Miatton). Sostanzialmente, sono cambiati gli organismi che gestiscono la sicurezza e
l’ambiente:
a) SMEP: Sistema di Gestione Ambientale e Sicurezza;
b) SGS: Sistema di Gestione di Sicurezza per Seveso, che gestisce solo i reparti in cui si usano
dei prodotti catalogati nella legge Seveso.
Nel capitolo relativo a “Impegno alla Prevenzione dei Rischi di Incidente Rilevante” si è aggiunto:
1. La dicitura “Particolare importanza assumono le riunioni periodiche con gli RLS”;
2. Il metodo MQP;
3. Divulgazione della politica con l’inserimento nei dossier EP al posto.
3. Lo spostamento dell’azoto liquido viene effettuato per motivi logistici, per la vicinanza delle torri evaporative
dei compressori e per avere un maggior approvvigionamento dello stesso.
4. L’azienda che ha preso in carico il progetto di realizzazione dell’impianto fotovoltaico si è presa del tempo per
la verifica dei costi e della normativa.
5. Bonifica della centrale: sono stati fatti dei prelievi anche nella zona delle turbine, per verificare eventuali
tracce di amianto. A riscontro deve arrivare il via dall’ASL.
6. Deve arrivare a Cuneo il secondo combustore -proveniente da Torino Stura- che verrà montato vicino alla
mensa punto rosso /fabbricato 41: questa installazione permetterà la realizzazione di nuove aspirazioni sui
banchi della riparazione. Così facendo, si capteranno le aspirazioni del CX/CXA. Si prevede il completamento
per la fine di luglio.
7. Presse MIX: si è provato a rimettere in funzione l’aria trattata, in parte soffiata dal basso, in parte dall’alto,
anche perché si è capito che il soffiaggio dal basso aiuta a convogliare i fumi verso gli aspiratori. Lo studio
effettuato dall’ASL prevedeva solo il soffiaggio d’aria fresca dall’alto: questo intervento, però, non è risultato
migliorativo.
8. Per le aspirazioni richieste sopra gli alimentatori del fabbricato 39, le tempistiche sono superiori ai sei mesi, di
cui quattro servono per le pratiche dei servizi in Provincia.
9. BNS AUTO fabbricato 33 e 3/A. alla fine del 2011/inizio 2012 si passerà alla banda lowe.
10. Sono stati fatti circa centoventi controlli per rilevare l’uso di sostanze stupefacenti, non si sono riscontrate
positività.
2
Richieste RLS:
1.
2.
3.
4.
Attivazione dei corsi di formazione per i nuovi RLS;
Aggiornamento della formazione per i vecchi RLS sulla vigente legge in materia di sicurezza (fatto);
Richiesta badge identificativa per i nuovi RLS (fatto);
Richiesta piani di bonifica della centrale termica, a partire dal 1992 (si stanno cercando);
5. Richiesta mappatura per nuovo piano di bonifica centrale termica (consegnata);
Richieste RLS in seguito a sopralluogo del 19 Marzo 2010:
Cottura:
1.
PRESSE MIX:
a) Ripristino delle bandelle mancanti o rotte (fatto);
b) Regolazione aria trattata nelle stagioni inverno/estate (fatto);
c) Pulizia e manutenzione dei filtri sull’aspirazione localizzata;
d) Linea 9: potenziamento dell’immissione di aria trattata.
Reparto 39:
2.
3.
4.
TRAFILE:
e) aspirazioni sopra gli alimentatori;
f) Fare uno studio che preveda la modifica delle pedane di trasporto placche in quanto quelle utilizzate
sono troppo alte, non ergonomiche e di difficile utilizzo. Si è suggerito di esaminare le pedane utilizzate a
Torino Stura;
BNS:
g) Fare uno studio per migliorare l’apertura delle porte sull’aspirazione, ed illuminazione interna, dei
vapori della dissoluzione: si è suggerito di fare uno sportellino ribaltabile nella porta già esistente che
permetta all’operatore di intervenire in modo più semplice, veloce e sicuro in caso di necessità.
POLO TAGLIO TELE:
h) Verificare che i fili di potenza dei lucernari non siano staccati dal teleruttore;
i) Si segnala l’eccessivo peso dei distanziatori per le pezze piccole della coupeuse grand largeur nr.1 e nr.2.
La soluzione definitiva consiste nel montare un paranco a bandiera per sollevare gli stessi.
j) In seguito al sopralluogo RLS di cui sopra, si è riscontrato che la ditta appaltatrice addetta alla modifica
della pavimentazione non ha lavorato secondo gli standard di sicurezza, creando notevole disagio agli
addetti a macchina: si richiede per cui di sensibilizzare le ditte presenti in stabilimento a rispettare tali
standard.
Reparto O/V:
5.
6.
7.
RIPARAZIONE:
k) Sostituzione proboscide di aspirazione sul pdl R3 (418), in quanto rotta e momentaneamente rattoppata
con il nastro adesivo;
l) Formazione del riparatore;
m) Si segnalano lavori di manutenzione posti in essere dalla ditta “GIORDANO” eseguiti in condizioni
anomale e, quindi, in condizione di “non sicurezza”.
ZONA IMPEDANAMENTO PNEUMATICI (ROBOT KUKA):
n) Si segnala il non utilizzo della cintura di sicurezza da parte dei carrellisti della ditta appaltatrice che si
occupa dello spostamento delle pedane;
REPARTO ARCHITETTURA:
o) Ripristino dei passaggi pedonali;
p) Revisione della viabilità dei carrelli elevatori;
q) Su pdl “Pelaggio” modifica della pulsantiera di accensione dell’aspiratore, che deve essere posizionata a
macchina;
r) Aggiornare i DAP, che risalgono al 1998.
s) PdL 500 “addetto al controllo distruttivo del prodotto”: si richiede la sensibilizzazione degli
addetti all’utilizzo dei DPI previsti dal DAP, quali i guanti in nitrile per operazioni di taglio
t)
coupeuse, i guanti antitaglio per operazioni di taglio coltello, i guanti in pelle e gli occhiali di protezione;
Si fa notare che l’ultimo rilevamento fonometrico -inerente l’area compresa tra le macchine operatricirisale al 25 Giugno 2001 (80 db): si richiede quindi un nuovo rilevamento ed il relativo aggiornamento dei
LEP;
3
8.
PdL PELAGGIO e/o TEST CINTURA D’INDIANO e FLUAGE:
u) Creare una nuova cappa fissa aspirante sul forno e/o stufetta, in modo da raccogliere le esalazioni già
prima dell’apertura della porta;
v) Creare uno snodo sul braccio della cappa aspirante già esistente, in modo da migliorarne il
posizionamento per aspirare i fumi e/o le esalazioni;
w) Controllo dei DPI: fornitura di maschera con filtro per il contenimento di gas e vapori organici (MOLDEX
5000 – FFA1 cod.5104), con sostituzione del filtro per esaurimento in caso si presentino odori di gas e/o
vapori e sostituzione della maschera non oltre i sei mesi dall’apertura della confezione originale;
9. SEGA FRIGGI:
x) Si segnala la mancanza della protezione lama;
y) Mancano le barriere di sicurezza per intervento in zona lavoro da parte dell’operatore;
z) La pulsantiera dei comandi andrebbe spostata più verso l’esterno rispetto all’attuale posizione, in modo
da permettere all’operatore di agire più dall’esterno e, quindi, in maggiore sicurezza;
aa) Ripulire la pulsantiera dei comandi;
bb) Dove opera la sega manca una protezione per contenere i trucioli e gli sfridi di filo metallico e gomma,
nonché i fumi e gli schizzi causati dalla lubrificazione della stessa;
10. LUCIDATRICE:
cc) Sostituire proboscide di aspirazione in quanto rotta nel gomito di snodo e momentaneamente
rattoppata con nastro adesivo;
dd) Verifica del palmare di sicurezza che arresta la macchina, in quanto l’arresto non è immediato.
RIUNIONE RLS del 10/05/2010
Segnalazioni generali:
•
•
•
•
•
•
•
MAC6: pavimento troppo lucido: è più funzionale per il rotolamento delle bobine, però secondo il nostro
parere di RLS può diventare pericoloso se viene a contatto con olio, acqua o stearato di zinco;
Si richiede in forma cartacea quale sia la prassi da seguire per uscita anticipata in caso di MOMENTANEA
INDISPOSIZIONE al lavoro;
Si richiede il ripristino del servizio di infermeria durante il turno notturno;
Si richiede in forma cartacea la prassi per la sostituzione delle scarpe antinfortunistiche nel caso di
patologie specifiche e documentate;
DPI: puntare ad acquistare dei dispositivi di qualità superiore rispetto a quelli già in dotazione (es: si è
suggerito, per il PTT, l’acquisto di un modello di guanti/ anti taglio già utilizzati sulle refendeuse nel
reparto ZP di Torino Stura);
Si segnala l’utilizzo di auricolari da parte dei carrellisti durante l’orario di lavoro, nonché la velocità
sostenuta nei reparti, il trasposto di cassoni BAZ in senso contrario al modo operatorio e il non rispetto
della regola che prevede di non transitare nel tunnel durante i cambi turno;
Bisogna ricordare ai ROR che il Preposto deve essere esclusivamente e preventivamente indicato e
formato dall’Azienda come disposto negli art. 16 e 30 del D. legs. N 81- TESTO UNICO.
Servizio “O”:
•
•
•
Fumoir e servizi igienici: con i 21 turni si è riscontrata una pulizia insufficiente ed inadeguata e, in alcuni
giorni, mancano le salviette e la carta igienica;
Spogliatoi: da rivedere tutta la sistemazione degli armadietti; posizionati nel corridoio ed insufficienti a
contenere i due cambi necessari (indumenti puliti/sporchi). Si segnala il non rispetto del divieto di fumo
negli stessi a discapito di chi non fuma e, per questo motivo, si richiede la sensibilizzazione del personale
nel rispettare tale divieto;
Spogliatoio fabbricato 3a: si fa richiesta di nuove docce e il controllo di quelle già esistenti visto
l’aumento del personale.
CXF:
•
•
Pedane Italia: le modifiche apportate sui PdL devono essere migliorative in termini di ergonomia e
sicurezza. Molte pedane si stanno rompendo e molte non si chiudono. Mescole di spessore non
conforme. Le placche sono caricate in maniera non adeguata e, spesso, sono intrise di acqua saponata: il
tutto rende non adeguati i DPI.
MAC stearatura PS: montare un riparo per migliorare l’aspirazione dello stearato.
4
•
BNSSA: ottimizzazione sui TVSM delle aspirazioni già esistenti, al fine di captare anche lo stearato.
CNA 2
•
•
•
Gli RLS hanno riscontrato più volte che il carico delle presse da parte degli operatori viene eseguito in
condizioni di rischio d’ infortunio, in quanto gli stessi operano non rispettando il MODO OPERATORIO
(l’operatore anticipa il carico sottostando al robot estrazione gomma);
Si richiede l’affissione di un cartello che avvisi l’operatore a lavorare in sicurezza rispettando le regole
indicate nel MODO OPERATORIO (fatto);
A dicembre 2009 sono state rivestite le tubazioni del vapore dietro le linee delle presse 9,10,11,13: gli
RLS richiedono i rilievi ambientali fatti in quel contesto.
POLO TAGLIO TELE:
•
•
•
•
Coupeuse tradizionali: riavvolgimento manuale della pezza estremamente faticoso (vedasi
riavvolgimento automatico esistente su CUP-6, da ripristinare ed adottare anche sulle altre coupeuse);
Caricamento pezze tessuto tessile su CAI DLR: paranco inadeguato, si utilizzano delle cinghie spesso
usurate che necessitano di sostituzioni frequenti. Si suggerisce di prendere ad esempio i paranchi
utilizzati per il carico delle stesse pezze al reparto ZP di Torino Stura;
Caricamento pezze tessuto metallico su CUP GL: inadeguato e pericoloso il paranco, in quanto la pezza
sollevata oscilla notevolmente. Si suggerisce di prendere ad esempio i paranchi utilizzati per il carico
delle stesse pezze al reparto ZP di Torino Stura
Si richiede di soddisfare la richiesta -fatta ad ottobre 2009 nella riunione OR- di montare un vetro sulla
parte posteriore dei carrelli che devono viaggiare in retromarcia, al fine di evitare l’esposizione del
carrellista a correnti d’aria
RICHIESTA RLS: cosa hanno riscontrato i tecnici dell’ASL quando sono venuti a vedere i prototipi di cappa
aspirante sulle presse di cottura del reparto Y (I greco)?
SOPRALLUOGO RLS del 28/05/2010
Servizio “Z”
CUCINE:
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Impianto aspirazione ok, rimane da vedere la frequenza di sostituzione del filtro.
Tubo di aspirazione travaso olii da sostituire.
Motore aspirazione vascone preparazione talco per ZBC estremamente rumoroso per il magazzino al
1°piano. Chiudere inoltre il contenitore raccolta polverino impianto di aspirazione ZBC.
Lava-occhi da sostituire causa pedale rotto.
Aggiungere un estintore.
Schede identificative dei prodotti da aggiornare, la validazione risale al 29/05/2009.
DAP/DPI non aggiornati (ultimo aggiornamento risale al 07/2007).
Elenco dei DPI in dotazione agli addetti al PdL (14/07/08):
- Scarpe non traforate (311)
- Guanto in pelle (338)
- Guanto monouso (154)
- Guanto in neoprene (150)
- Visiera di protezione (706)
- Grembiule antiacido in neoprene (605)
- Pantaloni antiacido (091)
- Giacca antiacido (092)
- Tuta in tyvech (050)
- Occhiali di protezione (420)
Identificativi dei prodotti nei fusti.
Richiesta la pulizia del soppalco e dei cartelli indicanti il tipo di prodotto contenuto nelle vasche.
5
•
•
•
•
•
Indicatori di rumorosità da aggiornare.
Piano di accertamento funzionalità elementi di sicurezza: ultimo aggiornamento risale al 14/06/06.
Manca scheda di indicazione nero di carbonio.
Antiadesivo AI5064 cambia in MOLDOLER 5.
Locale stoccaggio prodotti: manca sistema di aspirazione, la pinza sul cavo di messa a terra ed un
estintore. Aggiungere inoltre un rilevatore di fumo per incendio prodotti infiammabili (alcool).
PREVIERO 3:
•
Impianto appena messo in funzione: mancano ancora molte protezioni sui tappeti di immissione gomma;
si rileva inoltre un’elevata rumorosità dell’impianto, in particolare nella fase di frantumazione della
gomma. Si richiede di sensibilizzare gli addetti all’utilizzo dei DPI per la protezione dell’udito. Da rivedere
tra due-tre mesi e poi a fine anno per verificare il rientro nei parametri di sicurezza e ambiente salubre.
FABBR.42:
•
•
Sostituire le tende di plastica nel passaggio tra il fabbr.2 ed il fabbr.42.
BNSSA: ottimizzazione sui TVSM delle aspirazioni già esistenti, al fine di captare anche lo stearato.
Servizio “O”
CXF:
•
•
MAC-6 svolgitore KD su posa RFI: si rileva una notevole difficoltà nel togliere la bobina dell’intercalare,a
causa dello spazio ridotto e del peso della stessa (43,5 kg circa). Si richiede il modo operatorio.
PTT: verifica rastrelliere in prossimità delle CAI DLR
CNA:
•
•
•
•
Richiesta di rilevamento ambientale per controllo fumi su postazione presse PAX
Richiesto di disporre un distributore di mascherine nelle vicinanze dei PdL dove queste devono essere
usate obbligatoriamente (vedi sottosuolo – circuito di raffreddamento coperture).
Richiesta la formazione degli addetti cottura alla regolazione del flusso aria del pallone.
Chiesto al sig. Aimo se sono stati fatti i rilievi ambientali prima e dopo la ri-coibentazione dei tubi delle
presse.
6
Scarica

versione pdf - Filctemcuneo.it