Il saluto del Sindaco Cari concittadini, Eccoci di nuovo all’appuntamento con L’Arione, con il numero che esce a ridosso delle festività natalizie e della fine dell’anno. È tempo di bilanci ed è tempo di auguri. Io non voglio parlarvi di bilanci, non voglio rimarcare i risultati di un lavoro di squadra che è sottoposto allo sguardo ed al giudizio di tutti, voglio piuttosto parlarvi del futuro. Viviamo in tempi difficili per le amministrazioni pubbliche: le comunità crescono, si sviluppano e le risorse calano inesorabilmente. Non credo che si tratti soltanto di una circostanza legata alla grave crisi economica che tutto l’occidente sta attraversando, sono convinto invece che si tratti di una svolta epocale. La situazione, vorrei sbagliarmi, non sarà mai più quella di prima. Anche se gli indici economici miglioreranno, le risorse a disposizione delle amministrazioni locali tenderanno a stabilizzarsi verso il basso. Certo non è una buona cosa, ma dovremo farci i conti. Servirà per lo meno a ricordarci che il nostro patrimonio è proprio nostro e quindi che va trattato con cura e rispetto. Mi stanno a cuore molte cose, ma quelle cui tengo di più sono quelle che riguardano il settore dei servizi e della sicurezza. È ormai indispensabile mettere concretamente in cantiere la nuova sede dei Vigili del Fuoco, che svolgo- no un ruolo centrale per la nostra sicurezza, così come, su un altro fronte, ritengo altrettanto importante garantire sedi adeguate alle associazioni del paese. Credo che questi interventi non siano da considerare come “spese” ma come investimenti che daranno alla comunità un grande ritorno in termini di qualità della vita. Nello stesso modo deve essere considerata la realizzazione della nuova palestra: non si tratta di un capriccio riservato agli sportivi, ma il modo corretto di rispondere alla domanda di spazi adeguati e specifici per le molte attività che riguardano anche ragazzi e anziani. Sono interventi di grande impegno economico, ma non siamo disposti per questo motivo a rinunciare. Per quanto riguarda la sicurezza, è necessario perfezionare la viabilità nel quartiere delle scuole, dove è indispensabile realizzare nuovi marciapiedi e dare un assetto definitivo a tutto il settore. Faremo in modo che il servizio di polizia municipale sia potenziato, che i controlli siano ancora più attenti ed efficaci, che continui la sinergia con il prezioso lavoro dei carabinieri. Per fare questo c’è bisogno della collaborazione di tutti, singoli cittadini e associazioni: ad esempio, sento il dovere di ringraziare il nucleo dei Carabinieri di fatto per la loro attività di protezione del transito dei ragazzi verso le scuole. Sono convinto inoltre che abbiamo un’altra importante risorsa, che rivela ancora di più il suo valore in un momento come questo: la collaborazione sempre più stretta con i comuni vicini. Premetto che non sto pensando minimamente di entrare nel merito della completa autonomia decisionale dei nostri vicini, voglio comunque insistere sull’importanza di allargare ulteriormente le intese che già ci sono e di individuare nuovi settori nei quali sia possibile collaborare con l’intento di ottimizzare i costi e allo stesso tempo mettere a disposizione dei cittadini servizi di qualità. Tutto ciò che riusciremo a risparmiare grazie alle gestioni comuni, sarà investito nei progetti di cui ho parlato sopra. Questi sono i miei propositi e quelli dell’ Amministrazione per il prossimo futuro. Non mi rimane che farvi gli auguri. A tutti, al Consiglio Comunale, ai collaboratori, ai cittadini l’augurio di trascorrere in salute, pace e serenità le prossime festività. Emiliano Beozzo L’ ARIONE 3 L’editoriale di Lorenzo Lucianer Mi ero riproposto di non scrivere questo editoriale. Poi mi son detto che non stava bene andarsene senza salutare. Lasciando oggi L’Arione, saluto dunque i lettori che da tredici anni, 26 numeri, seguono con passione, per quanto ne so, questo giornale. Saluto i compagni di viaggio che, nei Comitati di Redazione, si sono avvicendati al desk de L’Arione, in una staffetta con la quale ho condiviso questo lungo percorso, tracciato nella vita e nella storia di Aldeno. Collaboratori, qualcuno anche amico, che hanno dato a questo vostro giornale l’anima che lo ha mosso, che ne hanno fatto il raccoglitore e, spero, il testimone non muto di una collettività. Un giornale che è nato, al di là delle definizioni tecniche, come uno strumento di narrazione, di indagine, di memoria: tre poli attorno al quale si realizza la ricomposizione della comunità attraverso la scrittura. Questo - e non un mero bollettino di delibere - è quello che hanno voluto Fulvio Baldo, Daniele Baldo ed Alida Cramerotti e questo è ciò che, fino ad oggi, con Emiliano Beozzo, a dispetto di altre tentazioni e di altre voglie, L’Arione è riuscito ad essere. Ne abbiamo già parlato come di un’agorà, una piazza nella quale avvengono incontri e confronti, rappresentazioni, racconti che qualcuno - abbiamo la presunzione di immaginare - leggerà con curiosità anche fra qualche anno, quando il filtro del tempo e delle generazioni renderà interessante il paragone con ciò che è stato. Questo, uno strumento critico e degno di consultazione, è perlomeno quel- L’ 4 ARIONE lo che si intendeva consegnare al futuro, il progetto al quale sono stato chiamato ed il solo che ho considerato. Dunque, un’operazione culturale, più che politica. Per questa seconda sarebbe bastato davvero il bollettino delle delibere e dei bilanci. Più impegnativo era – ed è stato – realizzare la prima, ma era, a mio modo di vedere, anche l’unica ipotesi progettuale che meritasse l’impegno con il quale ci si è mossi, tutti insieme, in questi anni e fino ad ora. Oltre a questo aspetto, per così dire, esterno, va considerato un risvolto interno tutt’altro che secondario, capace di diffondere i semi di buoni frutti: L’Arione cioè come una palestra letteraria e giornalistica. Molti di voi, ma anche molti di noi della redazione, si sono cimentati con la scrittura per la prima volta proprio su queste pagine, hanno conosciuto l’emozione dell’esporsi ad un giudizio più ampio, pubblicando il proprio lavoro, hanno atteso per la prima volta con trepidazione il riscontro dei lettori, mescolando gli umori dell’entusiasmo e del timore. E’ stato così per chi ha raccontato la vita, le iniziative, l’idealità delle associazioni, per chi si è cimentato nell’analisi economica, per chi ha scritto della scuola, delle aziende, per chi ha proposto ritratti di persone, per chi ha messo a nudo un po’ d’anima nelle poesie, per chi ha scavato negli archivi, per chi ha indagato tendenze e presenze, per chi ha ricostruito percorsi di cultura, di tradizione, per chi si è appassionato al confronto delle visioni ideali e politiche. Scorrendo le pagine e L’Arione, mi accorgo che le firme sugli articoli pubblicati in questi 25 numeri sono davvero tante e di come la varietà dei generi trattati sia stupefacente, per un paese di tremila ani- me. E mi accorgo degli evidenti progressi che la scrittura ed i contenuti dei lavori pubblicati hanno manifestato, nell’evoluzione del giornale. Non è un contributo da poco, nella crescita collettiva. Significa che l’occasione è stata còlta. Questo dice molto anche sull’intelligenza, la creatività, la vivacità di un paese. Forse non racconta abbastanza di certe pieghe del suo carattere scontroso, quello che in fondo distingue un po’ gli aldenesi, di quella tendenza al confronto – diciamo così – vigoroso, che si è preferito incorniciare nel quadro di reciproci ruoli politici; ma si è voluto investire nell’incoraggiamento delle positività, piuttosto che dar corso al dilagare dei veleni. L’Arione ha dimostrato che si può fare, che persone di buona volontà, intellettualmente oneste, possono condividere proficuamente un terreno sul quale costruire. E’ questo che auguro al futuro di questo giornale ed è la natura di questo augurio che mi lega, ancora una volta, alla memoria di Daniele. Per ciò che mi riguarda, e per ciò che attiene alle ragioni di questo commiato, dico solo, con un nodo in gola, che non me la sento di espormi all’insulto ulteriore di chi pretende di fare di questo giornale la palestra per un rozzo esercizio di demagogia, umiliando la redazione de L’Arione con un vaniloquio becero, ombra del confronto che in altre, più difficili, ma più opportune sedi, non è in grado di sostenere ed ignorando, o forse calpestando di proposito, l’anima ed i contenuti di un giornale che è scrigno anche di tutte le vostre voci, di impegno personale e di passione collettiva, che meritano maggiore rispetto. Toccherà ad altri scegliere, se lo si vorrà, di proseguire sulla strada tracciata o di procedere su percorsi nuovi. Non ho la presunzione di pensare che la formula di questo giornale sia la migliore possibile, né tantomeno che sia immutabile. Ma questo giudizio, direbbe un narratore accorto come Carlo Lorenzini, compete ai lettori, non ai direttori. Ed io condivido. Dunque, ai miei collaboratori, a Cristina Cont in particolare, capace, colta, preziosa fiancheggiatrice in tante ore di lavoro, ad Alida Cramerotti, appassionata presidente del Comitato di Redazione, che ha sin qui difeso con tenacia le origini e la natura de L’Arione, ai redattori, a quelli che hanno saputo superare ostacoli e che hanno dato intelligenza, tempo e qualità a questo giornale, ai sindaci dei quali ho apprezzato l’impegno, a tutti coloro che mi hanno sostenuto in questi anni, la mia gratitudine. A tutti voi, lettori, rivolgo il ringraziamento per la splendida, impagabile occasione che il vostro consenso mi ha offerto, di tornare in un certo modo dentro il mio paese, di poter dialogare ancora con le persone ed i luoghi che mi hanno conosciuto. L’ ARIONE 5 Scuola: lavorare insieme per crescere di Antonietta Decarli Antonietta Decarli, nuova dirigente scolastica, riceve il testimone da Maurizia Manto, nel segno della continuità didattica e progettuale. 907 alunni, 120 docenti, 26 La scuola non docenti, 6 plessi, 1800 genitori: numeri importanti, impegnativi, indicativi di una realtà complessa e ricca; in poche parole ho provato a sintetizzare l’istituto Comprensivo di Aldeno-Mattarello in cui mi trovo a lavorare dal primo di settembre di quest’anno. Mi chiamo Antonietta Decarli e sono subentrata nella dirigenza della scuola alla dottoressa Maurizia Manto che mi ha proprio letteralmente consegnato nelle mani l’Istituto. Perché sostengo questo? Perché, oltre alle circolari, ai do- Antonietta Decarli. L’ 6 ARIONE cumenti, alle carte che puntualmente abbondano sulla scrivania, mi ha consegnato un libretto che si intitola “Progetto d’Istituto” Anni scolastici 2009/2012. È, questo, un documento importante, la carta fondamentale che riporta i principi ispiratori che danno la fisionomia della scuola e che mi sento di condividere in toto. Così il mio intento è quello di continuare con le stesse linee educative e con lo stesso pensiero. Vorrei ora ritornare ai numeri che hanno costituito l’incipit di questa breve presentazione per esprimere alcune riflessioni. 907 alunni: essi sono gli attori principali della scuola e il centro del processo educativo. Mi piacerebbe che la scuola realizzasse concretamente il significato del verbo educare (educere): “tirare fuori” con l’insegnamento le disposizioni naturali delle persone, farle crescere e maturare dal punto di vista morale e intellettuale. 120 docenti: essi sono gli artefici del processo educativo. Sono chiamati ad un compito non certo facile e non certo facilitato dai tempi odierni in cui si vivono cambiamenti, anche repentini, in cui esistono tanti concorrenti che fungono da agenzie educative alternative, in cui certi valori tradizionali sono minacciati. Ma questo panorama viene superato dall’entusiasmo, dall’impegno e dal senso di responsabilità professato dagli insegnanti che, nonostante tutto, accettano la sfida educativa. 26 non docenti: essi sono indispensabili perché l’organizzazione quotidiana dell’istituto continui, perché la burocrazia non sommerga le azioni, perché gli ambienti siano confortevoli e accoglienti per permettere un lavoro sereno e efficace. Il mercatino natalizio di beneficienza organizzato dagli studenti delle Medie. la disposizione al dialogo e alla collaborazione che deve esistere tra scuola e famiglie basata sulla condivisione di obiettivi comuni: considerare i ragazzi delle persone da rispettare, cercando di portarli verso l’acquisizione di una capacità critica, di una capacità di comunicazione, di una capacità di assunzione di responsabilità. L’auspicio è che la mia azione tenga sempre presenti gli obiettivi delineati, certa che con la condivisione del lavoro con i collaboratori, con i docenti, con gli alunni, con i genitori e con i rappresentanti del territorio, il compito risulterà meno difficile. La scuola 6 plessi: le scuole sono ubicate in comuni e circoscrizioni diversi, perciò è importante e direi anche indispensabile, colloquiare e interagire con tutti, all’insegna di una volontà di condividere uno scopo comune: fare attenzione alla crescita e alla maturazione dei ragazzi, alunni per noi, cittadini per il territorio. 1800 genitori circa: essi sono attori importanti nel dialogo educativo. La scuola trentina, soprattutto dopo la legge 5 del 2006, si è sempre caratterizzata per essere attenta e aperta al contributo che può derivare dalla collaborazione con le famiglie. Non mancano gli organismi istituzionali : i rappresentanti dei genitori, la consulta, il nucleo interno di valutazione, il consiglio dell’istituzione; ma al di là della normativa, ciò che conta è Ragazzi in palestra. L’ ARIONE 7 La nuova scuola materna di Michele Lucianer* Si è inaugurato con questo anno scolastico il nuovo edificio, erede del primo asilo di Aldeno, costruito nel 1955. Un’istituzione fondamentale, quella della scuola materna, perché da qui parte la formazione degli uomini e dei cittadini del domani. Se è vero che i vecchi, all’ap- La scuola prossimarsi della fine dei loro anni, dovrebbero ostinarsi a piantare alberi, per significare che la vita ha un passo più ampio e un respiro più lungo di quelli che scandiscono i tempi di un’esistenza singola, quasi che il dare inizio a qualcosa di cui si sa non si vedrà la fine sia la testimonianza visibile della speranza e insieme della certezza che la vita è più forte della fine di una vita, allora, quando una comunità, come ha fatto e sta facendo quella di Aldeno, costruisce una nuova scuola, vuole dire che sta pensando al futuro, a un tempo in cui i costruttori di oggi non ci saranno più: perché quella scuola è il tron- co dal quale si dirameranno i rami e le foglie che saranno le donne e gli uomini di domani; perché quella scuola è l’arco saldo e teso dal quale partono, come frecce scagliate oltre l’orizzonte, le vite dei bambini di oggi, destinate a cadere non sappiamo dove e quanto lontano, ma sicuri comunque che – se la mano dell’arciere è salda – cadranno come cade il seme sparso nella terra fertile e irrigata; perché quella scuola è il luogo dove si scommette su delle vite piccole e fragili, perché quelle promesse di vita trovino, tra fatica ed entusiasmo, il loro posto nel mondo. Una comunità che costruisce scuole è una comunità che Taglio del nastro alla presenza delle autorità. L’ 8 ARIONE considera il presente un trampolino di lancio verso il futuro; è una comunità che crede che il compito di oggi sia non certo quello di preparare ai suoi figli una strada comoda e segnata, ma quello di dar loro gli strumenti e la forza perché siano capaci di tracciare, quando sarà l’ora, le proprie strade, meglio se non comode e non segnate, perché sono queste, le strade che val la pena di percorrere. Sono passati tanti anni dai giorni lontani in cui Aldeno apriva la sua prima scuola materna e guardiamo con un misto di tenerezza, di ammirazione e di stupore i visi severi, quasi febbrili e ancora scavati dalla guerra dei protagonisti di allora, che le foto in bianco e nero ci restituiscono come riemersi da un fondale dimenticato: ma se i volti sono diversi, uguale e intatto è lo spirito che anima i costruttori di scuole di ieri e di oggi, perché oggi come ieri chi costruisce scuole porta in cuore un sogno che trasforma il presente in una speranza di futuro. Forse il modo migliore di celebrare la nuova scuola è quello miglia felice e serena. Ma sappiamo anche che la nostra comunità non ha costruito una scuola per poi abbandonarla a se stessa, come se ai bambini e alle maestre bastasse una scatola vuota. Le grandi vetrate, che tanta luce fanno entrare, faranno entrare anche lo sguardo di tutti noi: così che ognuno di noi possa e debba essere responsabile di quel sorriso, per custodirlo e proteggerlo come la cosa più preziosa e delicata, per sentirsi madre e padre di quel sorriso, quasi che il percorso – bello e tremendo come un esercito schierato a battaglia – che separa il bambino dal diventare una donna o un uomo abbia ciascuno di noi come sentinella e garante. Perché il sorriso – serio e sereno – di un bambino è il mattone di cui la scuola è fatta ed è la certezza che domani, qualunque sarà la vita che quel bambino avrà in sorte, la saprà guardare con fiducia, riconoscenza e consapevolezza. * Presidente Comitato di Gestione della Scuola Materna Emanuele Mosna di Aldeno L’ ARIONE 9 La scuola di far tacere le parole, che tentano faticosamente di esprimere un sentimento troppo grande per loro, di entrare nella nuova scuola e di guardare in silenzio le sue aule spaziose, il suo corridoio ampio e pieno di luce, le sue finestre che si aprono al mondo e che lo fanno entrare in essa, i suoi angoli più nascosti: e poi immaginare l’infinito numero dei giochi, dei canti, delle risate, delle lacrime, dei sorrisi, delle corse, delle piccole delusioni, delle grandi conquiste e di tutti gli altri istanti di cui è fatta la vita di un bambino. Perché la scuola, alla fine, è tutta lì: la sua pietra angolare poggia sul sorriso di un bambino che esce di scuola un po’ più grande e un po’ più forte, un po’ più consapevole e un po’ più fiducioso di come è entrato. Poi, certo, una scuola è come la nostra casa: per quanto bella sia, nulla garantisce che in quella casa vivrà davvero una fa- Diversità e ricchezza di Carlo Bridi Una campagna di sensibilizzazione nella scuola per riconoscere il valore della diversità naturale e culturale e per allontanare la paura dell’altro. Ad Aldeno è andato in catte- La scuola dra il tema della biodiversità. L’iniziativa è stata della dirigente scolastica Antonietta Decarli, su proposta dell’Associazione Scuola Senza Frontiere ed ha visto la partecipazione attiva, oltre che delle prime classi delle medie, anche dell’Amministrazione comunale, per il tramite della vice sindaco Alida Cramerotti, che ha aperto i lavori della giornata. Cramerotti ha evidenziando come Aldeno sia da sempre un comune attento all’ambiente e quindi ai temi della biodiversità e come, con il progetto “Rispettare il mondo”, si sia voluto far crescere nei ragazzi una sensibilità verso la nostra terra, da amare e rispettare. Forte il richiamo della dirigente Decarli, che ha ricordato ai ragazzi come la salvezza del pianeta dipenda dal comportamento di ciascuno di noi e come il futuro sia nelle mani delle giovani generazioni. D’altro canto, lo slogan “Aldeno fa la differenza” è la dimostrazione dell’attenzione che questa comunità riserva ai problemi ambientali. La dirigente scolastica ha quindi sottolineato l’im- L’intervento di Carlo Bridi alle Medie di Aldeno. L’ 10 ARIONE portanza dell’attività dell’Associazione Scuole Senza Frontiere e come le testimonianze del Segretario Carlo Bridi, siano quanto mai puntuali ed efficaci per un diverso modello di sviluppo, più compatibile e più solidale. E’ toccato dunque a Carlo Bridi presentare il tema nell’anno, che le Nazioni Unite hanno dedicato alla biodiversità. Egli ha sottolineato innanzi tutto come il rispetto della diversità debba partire da quella fra le persone, fra i compagni di scuola, dove sono sempre più numerosi le ragazze ed i ragazzi di provenienza extra comunitaria. I loro valori vanno visti come una ricchezza e non come un pericolo da combattere, ha sottolineato, ricordando poi come altrettanto rispetto dovrebbe però esserci per i cristiani in quei paesi dove i mussulmani sono maggioranza: in realtà – ha detto Bridi - siamo in presenza nel solo Medio Oriente di 65 milioni di cristiani sottoposti a persecuzioni come 2000 anni fa. Parlando delle problematiche legate alla perdita di biodiversità, alle sue conseguenze ed a cosa ciascuno di noi può fare ogni giorno per frenare la perdita di biodi- sollecitato il relatore - può fare qualcosa nelle tante piccole scelte quotidiane: da un minor spreco dell’acqua potabile e del cibo, ad un minor consumo di energia elettrica. A questo proposito, Bridi ha ricordato alcuni dati dello scandalo: l’Italia ha superato gli USA per l’incidenza dell’obesità nei bambini: siamo al 30%. Questo, mentre nel Sud del mondo 300 milioni di bambini soffrono la fame e la sete, con il risultato che ogni 6 secondi muore un bambino nella più completa indifferenza dei mass media e dell’opinione pubblica. Numerose le proposte che hanno riscosso l’attenzione dei ragazzi: tra le altre, la creazione dell’orto scolastico, con la collaborazione del Comune e l’avvio di gemellaggi fra la Scuola media di Aldeno e una scuola della Karamoja, regione povera dell’Uganda. La scuola versità, che oggi ha raggiunto limiti inimmaginabili fino a pochi anni fa (nell’ordine di 74 specie di piante ed animali che spariscono ogni giorno) il relatore ha sottolineato l’esigenza di un diverso modello di sviluppo. Le cause dell’accelerazione nella perdita di specie di animali e piante - ha informato - secondo gli scienziati sono da ricercare nelle modificazioni climatiche conseguenti all’enorme emissione di anidride carbonica nell’atmosfera, che comporta conseguenze drammatiche. Se ne sono resi conto anche i 23 mila partecipanti al vertice mondiale di Cancun in Messico che, seppur all’ultimo momento, hanno approvato un documento con il quale si impegnano tutti gli Stati a trovare dei rimedi per ridurre l’emissione della CO2 nell’atmosfera, prima che sia troppo tardi. Ma anche ciascuno di noi - ha L’ ARIONE 11 Luci della ribalta di Samuele Cont La storia della C.O.F.A. (Coro, Orchestra, Filodrammatica Aldeno), nelle memorie di Rina Cont, protagonista di un’indimenticabile stagione artistica. È sempre difficile preparare un Società articolo descrivendo in maniera fedele le emozioni e le parole che ci vengono raccontate. Lo è ancor di più se queste parole si riferiscono ad accadimenti risalenti a molti anni fa, che quindi costituiscono la memoria storica del paese. E’ con questa convinzione che mi appresto a sentire curioso le parole di Rina Cont, circa la sua esperienza all’interno della C.O.F.A.. L’idea di partenza era quella di un’intervista, con un elenco di domande appuntate sopra ad un foglio. Ma ovviamente la teoria è sempre diversa della pratica, e le proprie previsioni lasciano spesso il tempo che trovano. Mentre sono in viaggio per Riva del Garda, dove abita Rina, penso alle mie domande e a quello che conosco circa le vicende della C.O.F.A.. Ben poco in realtà. Solo alcune citazioni lette sui numeri passati dell’Arione e qualche discorso sentito qua e là. Tutt’altra cosa che poter sentire questo racconto dalla viva voce di chi ha vissuto questa esperienza da protagonista e poterne vedere il volto emozionato mentre ci ripensa. Mentre mi fa accomodare a casa sua la prima cosa che salta all’occhio è la fotografia di Aldeno in mostra sopra la televisione. “El me paes” come recita una sua poesia. Rina Cont e Modesto Baldo a Merano per un concorso. Appuntato sul petto, il distintivo della C.O.F.A. L’ 12 ARIONE Più di cinquant’anni che abita a Riva e ancora questo amore in bella vista. Poi sposto un po’ lo sguardo e sul tavolo compare un foglio in cui si è appuntata alcuni nomi e alcune informazioni per rinfrescare la memoria. Probabilmente questi possono essere solo piccoli dettagli, ma aiutano a capire l’attaccamento e la partecipazione che successivamente hanno accompagnato le parole. Appena inizia a raccontarmi di questi argomenti l’idea di fare un’intervista viene subito dimenticata per lasciare spazio libero al susseguirsi dei ricordi. La C.O.F.A. (Coro, Orchestra e Filodrammatica Aldeno) nasce nell’immediato dopoguerra per rispondere all’esigenza del paese di rimanere unito e compatto, dopo gli accadimenti di quegli anni e alla forte migrazione che ne era seguita. Bisogna immaginare la tensione e le sofferenze subite, la voglia di tornare a vivere e divertirsi, le difficoltà e i pericoli dell’uscire dal paese. Lo statuto viene stilato da Emilio Maule e Modesto Baldo. Gli spettacoli proposti dalla C.O.F.A., chiamati riviste e simili ad operette musicate e recitate, venivano messi in scena nel teatro di Aldeno, sempre pieno, e Da sinistra Silvano Baldo, don Mario Miorelli, Erminio Peterlini, Sergio Bisesti, Alberto Lucianer, Marisa Bauer, Italo Nicolodi, Marcello Enderle, Mario Muraglia, Dario Battisti, Raffaella Baffetti, attori con la Filodrammatica del 1959 in “Credo”. Mafalda Maule, Raffaella Baffetti, Bruna Cimadom, Mario Muraglia, Lorenza Bottura e Bruno Motta. Il successo della C.O.F.A. non si limitava al teatro di Aldeno ma si estendeva anche ai paesi nei dintorni, i quali venivano raggiunti per mezzo di un camioncino, sul quale la compagnia sedeva comodamente sulle casse dell’uva. Il viaggio d’andata era solitamente tranquillo (per non rovinarsi la voce), mentre durante il ritorno era normale lasciarsi andare a canti e festeggiamenti, coinvolgendo anche i passanti che si incontravano. Di rilievo erano state le uscite a Merano e a Fucine, in val di Sole, dove un gruppo di francesi entusiasti avevano subissato gli artisti di richieste per tutta la notte. Fra un ricordo e l’altro, cercando di non sbagliarsi e di non dimenticare alcun nome, Rina fa emergere dalla memoria alcuni piccoli episodi che testimoniano l’entusiasmo di tutti i membri della compagnia.Ad esempio, durante una rappresentazione, mentre in scena si cantavano gli assoli e il coro stava dietro le quinte in attesa, si ruppe il tavolo su cui stavano alcuni coristi ed attori, facendoli finire tutti a gambe all’aria. Nonostante alcune ferite e lo spavento, questi cercarono subito di ricomporsi e tornarono sulla ribalta senza interrompere lo spettacolo. In un’altra occasione capitò qualcosa per cui non si poteva concludere la rivista, ma questo non scoraggiò gli artisti: Bruno Giovannini con la fisarmonica e Rina Cont decisero di improvvisare sul palco un continuo di canzoni, intrecciate una all’altra, che fu chiamato per questo “El minestròm”. Da queste parole si capisce che la C.O.F.A. non è stata solo l’espressione artistica di un gruppo di persone, ma soprattutto la volontà di questi di stare uniti e fare comunità, in un momento in cui questo risultava particolarmente difficile. Vi era il desiderio di provare a cambiare le cose e questo poteva avvenire solamente impegnandosi e mettendosi attivamente in gioco, ognuno portando le proprie capacità. Chissà se queste considerazioni possono essere attuali... L’ ARIONE 13 Società coinvolgevano all’incirca 150 persone, fra coro, orchestra e filodrammatica. Rina faceva parte del coro, nato su iniziativa di Modesto Baldo e Dario Battisti, personaggio che riusciva a coinvolgere moltissime persone, provenienti sia dall’ambito parrocchiale che non. Di Dario si ricorda una voce di notevole impatto e il suo “volt” in cui si eseguivano le prove. Fra i componenti del coro, oltre i già citati Modesto e Dario, si ricordano le due sorelle Zanotti (soprano), Natale Baldo, Roberto Pescador (tenore) ed Enrico Baldo. Un ricordo particolare è rivolto ad un duetto che Rina eseguì assieme a Dario Battisti nel 1950, per uno spettacolo svoltosi sulla piazza della chiesa dal titolo “Campanile sera” e che fu registrato dalla RAI di Torino e trasmesso alla radio. Il disco che fu inciso in quell’occasione aveva la caratteristica di iniziare la registrazione dal centro, anziché dall’esterno com’era consuetudine. Le canzoni, le voci registrate e anche il suono delle campane fu mandato agli emigrati in America, come espressione delle volontà di riavvicinarsi fra paesani. Le voci erano accompagnate da un’orchestra di circa 25 elementi, fra cui prevaleva la “cornetta” di Alessandro Maistri Bezèc (che “faceva rimbombare il teatro”), il violino di Remo Malfatti, il piano di Renato Giovannini, la fisarmonica del fratello Bruno e il “vacon” di Guido Baffetti. A queste due realtà si univa la filodrammatica. Sul palco si alternavano vari attori, fra cui si ricorda Cavalieri e maestri del lavoro di Lucio Bernardi Due riconoscimenti che premiano poche persone, dei quali possono fregiarsi anche alcuni aldenesi. Il primo Maggio 1898, Um- Società berto I, con il Regio Decreto n° 195 istituiva una decorazione al merito agrario ed industriale, ad esclusiva assegnazione di grandi proprietari terrieri e lungimiranti industriali, ed una medaglia d’onore da conferirsi ai lavoratori dipendenti. Tre anni dopo, con il R.D. n° 168, Vittorio Emanuele III° istituì “L’Ordine Cavalleresco al Merito Agrario, Industriale e Commerciale” che unificava le due decorazioni, parificando il titolo assegnato agli imprenditori con quello dei lavoratori. Nel decennio che va dal 1911 al 1921, l’onorificenza viene rivista in due occasioni ed a seguito di mutate interpretazioni, avviene una nuova differenziazione delle decorazioni L’ 14 ARIONE con l’attribuzione di un diverso riconoscimento ad imprenditori e lavoratori dipendenti. Il R.D. n° 3167 del 30 Dicembre 1923 sancisce definitivamente i due percorsi. Il primo è la decorazione dell’ “Ordine Cavalleresco al Merito del Lavoro”, destinata a quegli imprenditori che si sono distinti nei diversi settori dell’economia, contribuendo allo sviluppo sociale, occupazionale e tecnologico e alla crescita del prestigio del “made in Italy”. I cavalieri vengono nominati annualmente dal Capo dello Stato il 2 Giugno, in occasione della Festa della Repubblica, nel numero massimo di 25 all’anno e la cerimonia di consegna avviene solitamente nel corso del mese di Ottobre al Quirinale. L’al- tro è la “Stella al merito del lavoro” che viene conferita a quei cittadini italiani, lavoratori dipendenti, distintisi per singolari meriti di perizia, laboriosità e buona condotta morale; la decorazione comporta il titolo di “Maestro del lavoro”. E’ assegnata il 1º Maggio, festa del lavoro, con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro del lavoro e, per quelle riservate ai lavoratori italiani all’estero, di concerto con il Ministero degli Affari Esteri. Ogni anno possono essere concesse al massimo 1.000 decorazioni, di cui 500 a lavoratori che abbiano iniziato dalle categorie contrattuali più basse. Con la Legge 29 ottobre 1965, n. 1230, venne prevista la possibilità di concedere la decorazione anche per “onorare la memoria dei lavoratori italiani, anche residenti all’estero, periti o dispersi a seguito di eventi di eccezionale gravità connessi al lavoro”. La Stella al merito del lavoro viene concessa ai lavoratori ed alle lavoratrici, cittadini italiani, dipendenti di imprese pubbliche e private, di enti, organizzazioni ed associazioni legalmente riconosciute a livello nazionale che si sono distinti per singolari meriti di perizia, di qualificarsi come responsabile tecnico in una impresa edile. Nel corso del 1952, un po’ sorprendentemente, viene individuato quale candidato a ricoprire il ruolo di contabile della Cassa Rurale, resosi libero a seguito del decesso del predecessore, signor Schir. Al momento dell’accettazione dell’incarico, con semplicità dichiara di non sapere nemmeno come fosse fatta una cambiale. Già nel 1954 la Cassa si sposta nella nuova sede (immobile che attualmente ospita l’ufficio postale) ed i dipendenti sono saliti a tre, in conseguenza all’incremento di rapporti e relazioni sia personali che economiche. Nel 1968 viene realizzata la nuova sede che, seppur ammodernata e riadattata, è quella che ancora oggi ospita gli uffici. Con questo passaggio i dipendenti salgono a cinque e Camillo da contabile viene nominato direttore. D’accordo con il Consiglio di Amministrazione ha l’intuizione nei primi anni settanta di aprire uno sportello a Ravina: la mossa si rivelerà importantissima negli anni ottanta, quando la Cassa svilupperà la propria attività sulla città di Trento. Nel corso del suo mandato, dirige con dedizione ed attenzione l’azienda, cura la fusione con la ex Cassa Rurale di Garniga e l’apertura delle nuove filiali di Garniga Terme, Cimone e Mattarello. Di fatto traghetta la Cassa dalla staticità degli anni seguenti al secondo conflitto mondiale, alle soglie dello sviluppo che porterà la Rurale aldenese alle dimensioni attuali. Nel frattempo ricopre gli incarichi di giudice conciliatore, presidente di alcuni consorzi agrari e di parecchie associazioni di volontariato. La pensione matura a fine 1987, quando Camillo Stedile passa il testimone al dott. Silvio Franceschini. Nel 1985 gli viene concessa l’onorificenza di Maestro del Lavoro, che valorizza poi come Console regionale e Consigliere nazionale dei Maestri del Lavoro dal 1990 al 1995. Marcello Enderle, classe 1935. A 15 anni inizia la propria vita lavorativa presso la Famiglia Cooperativa di Aldeno; sono gli anni Camillo Stedile alla cerimonia “Decani della stella al merito del lavoro”. L’ ARIONE 15 Società laboriosità e buona condotta morale. Che hanno inventato ed innovato nel campo tecnico-produttivo migliorando l’efficienza degli strumenti, delle macchine e dei metodi di lavorazione. Che hanno contribuito in modo originale al perfezionamento delle misure di sicurezza del lavoro e che si sono prodigati per istruire e preparare le nuove generazioni nell’attività professionale. In sintesi chi ottiene il titolo sono quegli uomini o donne (senza distinzioni) che, nel proprio percorso nel mondo del lavoro, hanno dimostrato doti professionali e qualità umane non comuni, che hanno dato loro modo di distinguersi più di altri con sano spirito costruttivo. Hanno permesso all’azienda, o alle aziende dove hanno prestato servizio, di crescere e radicarsi, coniugando etica e professionalità anche per essere d’esempio agli altri e soprattutto a chi era destinato un giorno a raccoglierne il testimone. Queste caratteristiche sono stata riscontrate anche a Camillo Stedile, Marcello Enderle e Mario Failo, tre nostri concittadini che possono fregiarsi di questa specialissima coccarda, di Maestro del Lavoro, da mostrare con giusto orgoglio all’occhiello della giacca e dei quali ripercorriamo in sintesi la vita lavorativa. Camillo Stedile, anno di nascita 1924. All’età di nove anni rimane orfano di madre e dopo che il padre emigra in Francia, su consiglio del nonno paterno, consegue la maturità scientifica. Entra nel mondo del lavoro e svolge varie attività prima Società dove acquisisce conoscenza ed esperienza, svolge puntualmente gli incarichi che gli vengono assegnati acquisendo autonomia ed intraprendenza. Oltre al lavoro, la sera si sposta a Trento per frequentare lezioni di ragioneria, contabilità e merceologia. Lavoro e studio danno i primi frutti e, all’età di 25 anni, gli viene proposto di diventare il direttore della Cooperativa di Canal San Bovo; accettare significa lasciare il paese e trasferirsi in un luogo sconosciuto, molto distante da casa per i collegamenti dell’epoca; prova insomma la sensazione dell’emigrante. L’esperienza dura poco e dopo soli 8 mesi accoglie con entusiasmo una nuova proposta che lo porta più vicino a casa e diventa direttore della Famiglia Cooperativa di Besenello. In questa nuova realtà oltre ad alimentare, extra alimentare e ferramenta, si vendono anche scorte agrarie e materiali edili. In breve tempo introduce anche la vendita di elettrodomestici tradizionali, quali stufe e cucine a gas ed elettrodomestici innovativi per i tempi, quali frigo e lavatrici. Nel corso del suo mandato ristruttura ed ammoderna per ben due volte il negozio, che diventa il punto di riferimento per l’intero paese, non solo come “bottega” ma soprattutto come luogo dove l’attenzione verso la persona diventa il valore più alto da perseguire. La meritata pensione arriva nel 1991, dopo oltre 40 anni di lavoro e proprio in quell’anno gli viene conferita, con merito, la stella di Maestro del Lavoro. Mario Failo, nasce nel 1939. A 19 anni ottiene il diploma di ragioniere ed in seguito frequenta un corso formativo di sei mesi che, oltre a trattare tematiche contabili, lo avvicina alla merceologia ed al vasto mondo dei prodotti che si potevano trovare in un negozio dell’epoca. Superato l’esame finale nel 1959, entra nel SAIT ed il primo incarico ricoperto è quello di ispettore delle cooperative amministrate. Il lavoro è quello di affiancare i gerenti delle Famiglie Cooperative che si trovavano in difficoltà economica, seguirle ed accompagnarle sino al risanamento finanziario ed amministrativo. Il compito viene svolto per 11 anni e nel 1970 Mario Failo è promosso responsabile contabile della fatturazione per diventare, nei primi anni ottanta, re- Mario Failo, a sinistra, riceve il riconoscimento. L’ 16 ARIONE sponsabile della contabilità generale del Consorzio. In questo lungo periodo oltre ad occuparsi della parte amministrativo-contabile cura anche la parte organizzativa di acquisto, stoccaggio e cessione degli innumerevoli prodotti che SAIT commerciava. Nel 1987 passa, in qualità di direttore, a gestire la concessione SAIT-AGIPGAS e ricopre questo incarico fino al pensionamento, che avviene nel 1997. Tra i momenti della sua vita lavorativa che ricorda con più intensità, Mario Failo cita il dopo alluvione del 1966, quando i gravi danni subiti a seguito degli allagamenti dei magazzini ed una grossa causa legale, avevano compromesso la stabilità economica del consorzio per parecchi anni. Un secondo periodo che egli rievoca con particolare emozione e che ritiene determinante per lo sviluppo della propria azienda, è stato, a fine anni settanta, il passaggio dalla gestione amministrativa cartacea a quella dei primi sistemi meccanografici, evolutisi successivamente in sistemi elettronici. Anche per Mario Failo il riconoscimento di Maestro arriva al momento del raggiungimento dell’età di pensionamento. Tre lavoratori, nostri concittadini, da prendere ad esempio ed ai quali guardare, nello stesso tempo, come alla bandiera di una più vasta realtà di lavoratori che, conducendo una vita professionale altrettanto dedita ed operosa, non sono stati tuttavia gratificati dalla formalità di un riconoscimento ambito e speciale, quale la Stella di Maestro del Lavoro. Fratelli d’Italia di Maurizio Cadonna “Qui ad Atene noi facciamo così. Un uomo che non si interessa allo Stato noi non lo consideriamo innocuo, ma inutile; e benché in pochi siano in grado di dare vita ad una politica, beh tutti qui ad Atene siamo in grado di giudicarla.” da quando, nel 461 a.C., il grande statista ateniese Pericle si rivolgeva con queste parole ai suoi concittadini. “Consideriamo inutile chi non si interessa alla vita dello Stato”: la chiusura, chiara e semplice ad un tempo, del suo discorso, non lascia spazio ad interpretazioni e fa sorgere in ciascuno una domanda: quanto mi interesso io alla vita del mio Stato, quanto sento mia la Repubblica italiana, come vivo questa appartenen- za? Nel 2011 ci saranno proposti i festeggiamenti per i 150 anni dell’unità d’Italia. Ci saranno discorsi, manifestazioni, pubblicazioni e servizi radio-televisivi. Abbiamo voluto, per questa occasione, provare a chiedere ad alcuni bambini delle scuole elementari e ad alcuni ragazzi delle scuole medie cosa significa per loro la parola “Italia”, quale è il miglior pregio del nostro Paese, quale un difetto da correggere, quali problemi, a loro pare- Aldeno, 1919: l’emissario del governo (in divisa) comunica alla popolazione di Aldeno l’annessione all’Italia unita. Alle spalle, i maggiorenti del paese: parroco, podestà e medico tra gli altri. re, devono essere affrontati. “Italia” evoca “una bandiera, la nazionale di calcio (ed era naturale!), uno stivale, un Paese che non è sempre stato unito, il posto in cui viviamo e dove abbiamo sempre da mangiare”. Fra i pregi del nostro Stato troviamo “i monumenti (con una preferenza per il Colosseo ed i Fori romani…), le montagne ed il mare, i posti belli (con una menzione particolare per la Toscana…), i ricordi e le testimonianze della guerra, le canzoni popolari, gli usi e costumi, la cucina (invidiata e copiata da tutto il mondo…), il lavoro (forse con L’ ARIONE 17 Società Sono passati quasi 2500 anni Giuseppe Garibaldi, in una rappresentazione evocativa della Campagna dei Mille. Società uno sguardo alla situazione, per certi aspetti privilegiata, del Trentino), le invenzioni (il genio italiano…), il carattere tendenzialmente simpatico della popolazione”. Il principale difetto dell’Italia appare essere la “politica” (e come dare loro torto…!), seguito dalle “organizzazioni criminali, dall’inquinamento dell’ambiente, dal disordine collegato alla spazzatura per le strade di qualche città, dall’edificazione selvaggia di alcune zone, dalla disoccupazione (e qui lo sguardo si è spostato probabilmente dal Trentino al resto del Paese…). Fra le problematiche da affrontare emerge “l’unità tra Nord e Sud del Paese (ancora troppo scarsa…), lo sviluppo di una maggiore solidarietà verso i Paesi più poveri, l’integrazione con gli stranieri che vengono da noi per svolgere lavori che gli ita- L’ 18 ARIONE liani non fanno più”. Nei bambini e nei ragazzi troviamo infine la speranza, per il nostro Paese, “che tutti si realizzino secondo le proprie possibilità, che la scuola sappia preparare al lavoro, che ci siano condizioni buone di vita ed occupazione per tutti”. “Unità d’Italia”, parola impegnativa, particolarmente in questo tempo nel quale il nostro Paese è messo a dura prova da una crisi economica senza precedenti negli ultimi decenni, che si trasforma rapidamente in crisi di rapporti sociali, in crisi delle famiglie, che non riescono più a far fronte ai costi della vita quotidiana, in crisi del lavoro, con un aumento drammatico di padri, madri, giovani uomini e giovani donne che perdono la propria occupazione e con essa la prospettiva di un’esistenza dignitosa. “Unità d’Italia”, che diventa quindi un richiamo forte alla soli- darietà, alla coesione, alla reciproca attenzione, allo scambievole aiuto. “Questa unità è necessaria, e se per disavventura si spezzasse, giorni tristi attenderebbero il nostro Paese” – affermava, con sorprendente lungimiranza, il Presidente Sandro Pertini nel suo discorso di insediamento il 9 luglio 1978. E vorremmo concludere lasciando alle parole del Presidente Carlo Azeglio Ciampi, tratte dal discorso di fine anno del 2003, il compito di esprimere l’augurio migliore per i 150 anni dell’unità d’Italia. “Professare la comune appartenenza alla stessa terra: uno slancio di emozioni che nel mio animo si identifica con l’amor di Patria e con il sentimento dell’unità dell’Italia” – diceva con convinzione il Presidente - perché “ciò che ci unisce è molto più di ciò che ci divide…”. Un grazie infine ad Elisabetta, Samuele, Sara, Gabriele, Patrizia, Annalisa, Davide, che con le loro opinioni ed i loro pensieri ci hanno aiutato a scrivere questo articolo. L’Italia prima dell’Unità. Aggiungi un posto a tavola di don Daniele Morandini* La tavola, auspicabilmente grande, è luogo d’incontro, di comunicazione e di scelta. L’invito è condivisione, integrazione, promessa di altri incontri. molte delle nostre case, il rito del pranzo di famiglia. Ci si siede attorno alla tavola per un evento che vale la pena di approfondire per il valore che può avere. Di tutto il mobilio che arreda una casa, la tavola è forse l’elemento più eloquente. La sua grandezza, in particolare, dice molto dei padroni di casa: se sono una famiglia piccola o numerosa, se per loro la tavola è semplicemente un luogo su cui consumare il cibo oppure uno spazio per stare tutti insieme anche con gli ospiti. Che tristezza una tavola piccola, alla quale non si possono invitare «gli altri», una tavola stretta, magari addirittura «a scomparsa». La tavola è il luogo attorno al quale si consuma un rito proprio, fra tutti gli animali, solo all’essere umano: quello di mangiare insieme e non in competizione con i propri simili. E, mangiando, parlare insieme: la tavola è il luogo privilegiato per la parola scambiata, per il dialogo: si comunica attraverso il cibo che si mangia e attraverso le parole che si scambiano. Mentre uno parla, gli altri mangiano e ascoltano, poi i ruoli si invertono quasi sponta- neamente: chi tace smette di mangiare e inizia a parlare e chi ascolta riprende a mangiare. Forse, anche a questo serviva l’ingiunzione di «non parlare a bocca piena». Non è che magari il poco tempo per mangiare insieme nelle famiglie “moderne” non sia alla fine solo l’espressione del poco dialogo e ascolto che viviamo? Dell’incapacità di confrontarci? Chissà che trovandosi di più attorno ad un tavolo forse le associazioni, i partiti, le persone smusserebbero molte divergenze e magari riderebbero anche di più? Nessuna idealizzazione però in questa intima connessione tra il mangiare e il parlare: quando ci si siede a tavola, mescolato al desi- derio e al bisogno di mangiare, c’è anche un sentimento di aggressività verso l’altro; oppure c’è il mutismo ostile che trasforma lo stare insieme in fastidio reciproco. Se è degna di tal nome, la tavola la si accende quando ci sono invitati. Invitare qualcuno: parenti, amici, conoscenti, è un atto di grande fede, di profonda fiducia nell’altro: significa infatti chiamarlo, eleggerlo, distinguerlo tra gli altri conoscenti; significa confessare il desiderio di stare insieme, di ascoltarsi, di conoscersi maggiormente. Chi non pratica questa ospitalità vive «poco» e solo. Non conosce la gioia che è maggiore nell’invitare che nell’essere invitati. Società Durante le feste si ripete, in Festa del Ringraziamento. L’ ARIONE 19 Società Occorrerebbe saper invitare senza mai pensare alla reciprocità: l’atto in sé è ricompensa. Non è un caso che anche nel Vangelo, uno degli insegnamenti di Gesù riguarda proprio l’invito a tavola: «Quando offri un pranzo o una cena, non invitare i tuoi amici, né i tuoi fratelli, né i tuoi parenti, né i ricchi vicini, perché anch’essi non ti invitino a loro volta e tu abbia il contraccambio». Poter dire in verità «la mia casa è aperta, la mia tavola non è solo per me e per i miei» significa aprirsi agli altri, dar loro fiducia, disporsi a lasciarsi arricchire dalla loro presenza, a nutrirsi di sapienza e di amicizia, a veder dischiudersi nuovi orizzonti. Non si tratta di fare della propria tavola un «salotto» che esibisca il benessere raggiunto, bensì di saper vivere la fraternità, lo stare insieme, l’amicizia gratuita. Quando c’è un ospite a tavola, cresce la capacità di benedizione e di gratitudine, così che quando giunge il momento dei saluti alla fine del pasto ci si apre a una promessa orientata al futuro: ci sarà ancora Attività all’oratorio. L’ 20 ARIONE Don Daniele, disinvolto conduttore dei ritrovi in oratorio. un domani per ritrovarci, avremo ancora nuove possibilità di incontro. La tavola è il luogo della fiducia nell’altro, dello sperare insieme qualcosa di comune per il futuro, dell’amore nello scegliere, preparare, offrire e servire il cibo agli altri. In questa scuola di umanizzazione tre elementi legano il pasto dall’inizio alla fine: il pane, le bevande e la parola. Ma è la parola che costituisce il legame più profondo fra tutti gli attori del pasto: è la parola che narra gli alimenti diversi che giungono in tavola, è la parola che unisce i presenti e gli assenti, i commensali e gli altri, è la parola che mette in relazione il passato con il presente, aprendoli al futuro. La parola a tavola può essere davvero strumento di comunione, mezzo privilegiato per conferire senso al pasto, per valorizzare il gusto degli alimenti, per suscitare l’arte dell’incontro. Stare a tavola insieme è un linguaggio universale tra i più determinanti e decisivi per l’umanizzazione di ciascuno di noi. A tavola, piccoli e grandi, vecchi e giovani, genitori e figli, siamo tutti commensali, tutti con lo stesso diritto di parola e con lo stesso diritto al cibo che arricchisce la tavola. Davvero stare a tavola è molto più che saper nutrirsi: è saper vivere. Buon Natale a tutti, sedetevi a tavola con la famiglia e gli amici, spegnete la televisione e aiutate anche i bambini a stare lì con voi e a parlare, rimaneteci a lungo… non sarà tempo buttato via. *Parroco di Aldeno,Cimone e Garniga Terme Il presepe degli Innocenti di Cristina Cont panni il Figliol compose, e nell’umil presepio soavemente il pose; e l’adorò: beata! Innanzi al Dio prostrata, che il puro sen le aprì. Alessandro Manzoni (Inni Sacri) Sono trascorsi quasi ottocento anni da quando San Francesco, nel 1223, realizzò, a Greccio, il primo presepe vivente. Eppure la vista di una mangiatoia con Gesù Bambino ada- giato sopra il pagliericcio lascia ancor oggi incantati piccoli e grandi. Un presepe assai originale, ad Aldeno, è quello che Italo Innocenti, in collaborazione con i generi Mauro Goller e Claudio Cortelletti, ha realizzato nel portico della sua casa di via Filzi. È già qualche anno che i tre si cimentano con cartapesta, polistirolo, terracotta ed altro, ma solo l’anno scorso il risultato della lunga sperimentazione è stato concesso al pubblico. Con orgoglio, Italo e Mauro mi invitano ad entrare nella Italo Innocenti e Mauro Goller davanti al loro presepe. Il lampionaio. struttura che ospita l’opera, portata a compimento da qualche giorno: più grande, tecnologica e ricca di dettagli, rispetto a quella del 2009. Ogni anno si aggiunge, si mette a punto, si espande, si creano nuovi effetti speciali. Mauro, affascinato fin da piccolissimo dai presepi, ha cominciato a lavorarci da Settembre. Quasi quattro mesi di fatiche ed otto di idee, progetti e prove, ci racconta. Di notte al volante del camion a macinare chilometri sulle salite del Trentino; i pomeriggi, le sere, i sabati e le do- L’ ARIONE 21 Società La mira Madre in poveri Il castello di Erode. Società meniche riservate al presepe: le ore dedicate a questa passione non si possono contare. Lui è lo scenografo del gruppo: fondali, effetti speciali, strutture di cartapesta, personaggi. Per il presepe di quest’anno ha costruito una nuova capanna, più ampia e curata nei dettagli. Le statuine arrivano da lontano: Marche, Napoli, Calabria, soprattutto. Italo è il responsabile del luo- La lisciva. go che accoglie il presepe: ogni anno trova il modo per rendere più accogliente ed ampio lo spazio. Per l’anno venturo ha già in mente di creare un’impalcatura in pendenza, così da accrescere il senso della profondità. Claudio, l’ingegnere informatico del trio, si occupa invece dei congegni elettronici. Tutto è computerizzato e, nella struttura, si nascondono quasi cento prese elettriche. Solo per le Nella falegnameria. L’ 22 La Natività. ARIONE stelle si contano oltre duecento led a fibre ottiche, e poi ci sono i lampi, i fulmini, la neve, la nebbia, il fumo dei comignoli, i suoni. Per gustare appieno l’opera - e proprio di un’opera d’arte si tratta - bisogna concedersi un po’ di tempo. Si entra nella nicchia, che può ospitare contemporaneamente non più di una decina di visitatori. Si viene subito avvolti dal magico clima del Al mulino. presepe, immersi in un’atmosfera senza tempo, non più gravati dalle preoccupazioni, lentamente catturati dal mistero della Natività. Sembra quasi di percepire il profumo del legno appena segato, quello del grano odoroso di macina, l’umidità dell’acqua, il frinire dei grilli, i teneri vagiti del Bambinello, il fiato tiepido del bue e dell’asinello, simboli della natura madre, immanca- bili in ogni presepe. La rappresentazione è suddivisa in sequenze. All’inizio tutto è assopito, ma dopo qualche attimo è l’alba che si annuncia con i suoi colori tenui e allora comincia il risveglio di tutto il villaggio: il vecchietto, ancora in pigiama, apre la finestra e si stira, la massaia s’affaccia al balcone per stendere i panni appena lavati, il lampionaio s’appresta a calare lo spegnimoccolo Il cestaio. Nell’orto. sulla fiamma dei fanali, lungo le strade non ancora illuminate dall’elettricità. A poco a poco la luce si fa più intensa ed ecco il giorno. Lo spazzacamino, il calzolaio, il pescatore, i muratori, il cestaio, i segantini, tutti affaccendati nelle loro arti, così come il contadino, che nel piccolo podere si accinge a vendemmiare la sua preziosa vigna di Merlot. Le donne, dentro e fuori le Società La tosatura. L’ ARIONE 23 Società case, fanno la lisciva, pasturano le galline, cardano la lana, raccolgono la verdura e preparano la polenta, abituale pietanza sulla tavola dei poveri. Lo sguardo lentamente si aggira e coglie un nuovo personaggio, scorge del fumo che fuoriesce dai comignoli, un gorgogliare d’acqua che scaturisce dalla fontana, si accorge dell’angelo che muove le ali… A bocca aperta ti coglie il tramonto, che tutto veste di rosso e poi la notte, che scende placida mentre nella volta celeste compaiono, lentamente, senza rumore alcuno, stelle, luna, una cometa. E non vorresti il buio, il silenzio della musica, la fissità dei personaggi, ai quali la delicata arte di Italo, Mauro e L’ 24 ARIONE Claudio ha dato un soffio d’anima, quasi liberandoli dalla materia di cui son fatti. Vorresti calarti nella vita di queste figure di cartapesta, per non dover affrontare la trappola di un tempo senza poesia che ti aspetta al varco, appena oltrepassata la soglia della nicchia. Il presepe è visitabile al civico n. 10/3 di via Fabio Filzi, fino al 6 Gennaio, dalle 16.30 alle 21.00. Mondo Merlot vuol dire Aldeno di Lara Coser* Un marchio originale che identifica sempre più l’economia agricola del paese. Grazie alla rassegna, si aprono ogni anno spazi nuovi di mercato. Il valore del volontariato. pre più spesso di parlare o di vedere il logo MondoMerlot e di associarlo immediatamente ad Aldeno. E la cosa avviene con lo stesso automatismo anche se invertiamo i termini. Ad Aldeno si affianca sempre di più MondoMerlot. Questo significa che in termini di marketing territoriale si sta raggiungendo l’obiettivo che era stato chiaramente indicato fin dall’inizio con la realizzazione di questo evento: porre Aldeno come luogo di riconoscimento del Merlot, promuovendo a livello nazionale il nostro paese e il suo storico vitigno. Già, perché il Merlot ad Aldeno ha una storia antica legata alla lavorazione di questo vino da sempre presente sulla nostra tavola e poi via via divenuto un prodotto importante ed apprezzato sia in purezza che in taglio bordolese, nonostante alcuni periodi di incertezza e difficoltà vissuti dal mercato enoico in questi anni. Partendo quindi dal presupposto di un prodotto coltivato da sempre sul nostro territorio, abbiamo costruito l’evento MondoMerlot che oggi rappresenta la rassegna più impor- tante e prestigiosa fra le sei che si svolgono in Trentino e che si propongono di valorizzare il territorio attraverso il vino. Questa affermazione è avvalorata, oltre che dalla presenza di nomi illustri del mondo enogastronomico nazionale e internazionale, quali Vittorio Frescobaldi, Riccardo Cotarella, Diego Planeta, Ezio Vizzari (direttore Guide L’Espresso), il neo campione del mondo dei sommelier Luca Gardini, Pino Khail (direttore Civiltà del bere), Ezio Rivella, Cesare Pillon, Giuseppe Vaccarini, Alberto Lupini (direttore Italia a Tavola), Carlo Cambi, Adua Villa (enogastronomia e sommelier de “La Prova del Cuoco”), Mario Fregoni, Claudio Melis ecc., anche dagli attestati che puntualmente arrivano da operatori di settore, media e opinion leader ed è sostenuta anche dal dato incontrovertibile che MondoMerlot è una delle pochissime rassegne enologiche che nel 2010 non ha subito flessioni nella partecipazione degli espositori, ma, viceversa, ha visto ancora un incremento nelle adesioni di aziende, soprattutto nazionali. In questo contesto va ricordato l’intervento di Alessandro Torcoli, caporedattore della prestigiosa rivista “Civiltà del bere”, alla Economia Sì proprio così. Succede sem- Sala tasting nel teatro comunale. L’ ARIONE 25 Economia conferenza stampa di Palazzo Roccabruna a Trento: “Da un’inchiesta molto ampia sul settore vinicolo, con 100 aziende leader interpellate, alla domanda “Con quali uve avete prodotto i vostri nuovi vini” la risposta più gettonata è stata: Merlot!” Manifestazione, dicevamo, in crescita e che si sta sempre più affermando, grazie all’impostazione progettuale d’origine che ha messo al centro dell’evento la qualità prima di tutto. In internet, cliccando mondo merlot escono circa 118.000 voci, mentre il sito di MondoMerlot è visitato da 14.000 contatti e per un sito di pura promozione territoriale è un risultato di assoluta eccellenza. MondoMerlot non è infatti una sagra o una festa popolare come lo è stata la Festa dell’uva che si svolgeva negli anni ’60. Sono cambiati i tempi, è cambiata la società e il modo di vivere, anche se l’obiettivo in fondo è rimasto lo stesso: quello di legare Aldeno ad un evento di grande respiro che promuova in ambito nazionale (in Una splendida immagine di Sala Grande al Castello del Buonconsiglio, durante l'evento New Merlot. epoca di globalizzazione non possiamo più permetterci di pensare solo al contesto locale, richiudendoci entro i nostri confini) il territorio trentino, il vino e le aziende. Significativo in proposito il passaggio dell’intervista che il Presidente della Cantina Aldeno, Alessandro Bertagnolli, ha rilasciato al quotidiano Il Trentino: “Quest’anno la cantina è diventata parte integrante di MondoMerlot. Nell’arco delle giornate della mostra sono passate attraverso la nostra struttura più di mille persone”. In ambito nazionale numerosi La degustazione dei vincitori nella sala di Palazzo Geremia a Trento. L’ 26 ARIONE gli attestati ricevuti per il successo della nostra manifestazione: pubblichiamo di seguito parte (per ragioni di spazio) di alcuni interventi apparsi su testate e siti web. Stefano Tesi, giornalista: “Una kermesse a misura d’uomo (e di vino) che brilla per professionalità e per passione. E’ però la formula della kermesse che mi è parsa particolarmente azzeccata. Accanto a un nutrito calendario di iniziative collaterali. Ho scoperto una mostra raccolta, quasi intima, con un che di familiare che riconcilia con l’occasione. Ci si serve da soli, ma nella sala sono a disposizione i sommelier per qualunque necessità. Il visitatore ha così la possibilità di toccare la bottiglia, scrutarla, soppesarla, compulsarla per tutto il tempo che vuole. Fuori, sobrie tensostrutture per gli incontri e gli stand gastronomici, senza effluvi e senza spiacevoli atmosfere da sagra. Un valore aggiunto che non ha prezzo e che, a mio modestissimo parere, rilancia l’idea I commissari del concorso al lavoro. giovani promettenti chef stellati a livello europeo, che ha aderito con grande piacere ed entusiasmo (veramente per pochi euro) al nostro invito, instaurando, con l’organizzazione della manifestazione, un solido rapporto umano di amicizia e collaborazione, che ha permesso di realizzare alcuni apprezzatissimi eventi di alta cucina etica, con prodotti a km zero. Lo stesso spirito di grande umanità, passione ed amicizia lo ha riservato a MondoMerlot Adua Villa, giornalista, esperta enogastronoma e volto noto della trasmissione Rai La prova del La sala ristorazione presso la Cantina Aldeno. Cuoco, che ha animato la degustazione di Palazzo Geremia a Trento e successivamente il talk show di Melis presso la Cantina Aldeno, assieme al giornalista Rai Nereo Pederzolli e al sommelier Marco Larentis. Sul sito www.aduavilla.it, uno dei più cliccati del settore, da un paio d’anni si parla di MondoMerlot. Possiamo senz’altro affermare che ora l’evento incomincia a dare i suoi buoni frutti: il binomio Aldeno-Merlot è consolidato ed è oramai un dato di fatto. Di tutto questo beneficia anche la produzione di uve Merlot sul territorio aldenese che rappresenta il 22% del conferito alla Cantina di Aldeno e soprattutto la commercializzazione che, pur nelle difficoltà attuali del mercato vinicolo, ha ora il vantaggio di avere ridotto a zero le giacenze di Merlot in Cantina. Cosa che, in questi anni, non avviene per altre strutture vinicole trentine. Per concludere, alcune considerazioni anche di ordine finanziario sull’edizione 2010 di Mondo- L’ ARIONE 27 Economia delle fiere tematiche capaci di coagulare intorno a sè, senza costi eccessivi nè dispersioni di spazio o di energie, gli specialisti e i cultori di certi settori”. Simone De Nicola, giornalista: “Ho partecipato con piacere e grande emozione alla degustazione di sabato al castello Buonconsiglio di Trento, New Merlot, dove quattro grandi produttori hanno scelto il palcoscenico di MondoMerlot per presentare la nascita dei loro quattro capolavori: due in anteprima assoluta mondiale e due che hanno debuttato recentemente”. Cesare Pillon, giornalista: “MondoMerlot è una manifestazione che, concentrandosi su un vitigno internazionale, ha il coraggio di andare controcorrente”. MondoMerlot non è comunque un evento riservato solo al vino, ma anche alla gastronomia in abbinamento al vino. La nostra rassegna si è incontrata in questi ultimi due anni con la scuola di cucina di Claudio Melis, uno dei più Adua Villa con il sig. Corsi dell'az. La Cura premiato quale migliore Merlot del concorso. Economia Merlot. Coerentemente al periodo di difficoltà economiche e di restrizione dei fondi pubblici, c’è stato un ridimensionamento dei costi della manifestazione che non si può paragonare ad una festa popolare, ma deve essere vista come uno strumento di marketing territoriale. Quello che vediamo in paese durante le giornate di MondoMerlot, corrisponde solo ad una parte, alla punta dell’iceberg di tutto l’evento che inizia a prendere corpo nei primi mesi dell’anno, prosegue poi con la promozione al Vinitaly di Verona e successivamente con la Mostra dei Vini del Trentino e si collega a tutte le attività di promozione turistica che l’A.P.T. di Trento sviluppa, anche per MondoMerlot. Il costo globale dell’edizione 2010 è pari a 138 mila Euro e viene finanziato con il pagamento diretto da parte della Provincia Autonoma di Trento attraverso Trentino Marketing per circa 45 mila Euro, mentre altri 15 mila Euro L’ 28 ARIONE corrispondono a fatture pagate direttamente dalla Cantina di Aldeno per l’acquisto di materiali e l’allestimento della sala ristorante. Transita quindi dal bilancio comunale una cifra residua di poco inferiore a 78 mila Euro che, a sua volta, è coperta per 38 mila Euro da contributi di enti privati e per 18.500 Euro da contributi di enti pubblici (BIM, Comprensorio, Regione). Rimane quindi a carico delle casse comunali la cifra di 17 mila Euro circa. Rispetto al 2009, la spesa complessiva si è ridotta di 12 mila Euro, mentre la quota a carico del Comune di Aldeno si è contratta di 8 mila Euro. Si tratta sempre di una cifra che, è bene sottolineare, viene “investita” e non “spesa” per promuovere il territorio ed i suoi prodotti. A nome di tutto il Comitato Organizzatore voglio ringraziare l’Amministrazione comunale di Aldeno per la lungimiranza che ha avuto, dieci anni or sono, nel far nascere MondoMerlot: un evento che ha avuto anche il merito di accompagnare la Cantina di Aldeno in un percorso di crescita qualitativa, che molto probabilmente non avrebbe potuto svolgere da sola. Infine l’ultimo ringraziamento lo riservo ai più di cento volontari che in modo del tutto gratuito offrono, attraverso le associazioni locali, il loro tempo libero e la loro generosa disponibilità alla buona riuscita di MondoMerlot. *Membro del comitato organizzatore di MondoMerlot L’intervento del comico Lucio Gardin a chiusura della manifestazione. In tavola Merlot e cucina etica di Nereo Pederzolli Grande riscontro per MondoMerlot, tra degustazioni memorabili a Palazzo Geremia e nel suggestivo castello del Buonconsiglio. Merlot per un confronto aperto alle nuove tendenze e all’ecosostenibilità. Etica e valore del cibo, per La cucina a “chilometri zero” allestita alla Cantina Sociale. questo vitigno riesca a coniugare piacevolezza con versatilità, potenza e carezzevoli sensazioni gu- Da sinistra: Nereo Pederzolli, giornalista e critico enogastronomico, Adua Villa, Marco Larentis e Claudio Melis. stative. Palazzo Geremia – storica sede comunale di Trento – ha trasformato la degustazione in un evento culturale di rara suggestione. Cento persone, ognuna con 13 bicchieri davanti, hanno potuto degustare il meglio del Merlot. E ancora una volta questa importante tipologia non ha tradito le attese. Lo hanno ribadito i relatori – da Alessandro Torcoli, giornalista di Civiltà del Bere, ad Adua Villa, volto noto de ‘La prova del cuoco’ – ma soprattutto i produttori dei vini premiati. Con una simpatica sorpresa finale: il Premio a Giannola Nonino, donna friulana ai vertici dell’arte distillatoria internazionale, per una grappa di vinac- L’ ARIONE 29 Economia un Merlot che coniughi habitat e piacevolezza. Grande riscontro di pubblico – almeno 5 mila i visitatori – ma soprattutto una manifestazione che ha saputo coniugare divertimento con responsabilità. A partire dalle degustazioni. Specialmente quella a Palazzo Geremia di Trento. Milletrecento bicchieri, un ‘parterre’ da grandi occasioni per una degustazione che ha del memorabile. Sulla scena i Magnifici 13, ovvero i Merlot che hanno vinto il recente concorso di Mondomerlot. Vini interpreti assoluti di come Economia ce Merlot, ritenuta tra i migliori ‘spiriti’ del mondo. Trento, Aldeno e Merlot. Un connubio vincente. Che è stato consolidato da una singolare quanto esclusiva degustazione anche al Castello del Buonconsiglio, il simbolo dell’autonomia trentina. A dimostrazione di come Mondomerlot sia riuscito a coinvolgere tutta la comunità locale. Del resto il Merlot è un vino che dialoga con altri. Lo fa da sempre. E’ nella sua indole. Coniuga territorio con innovazione, ha carattere e personalità di stampo internazionale che invitano al confronto. Vino per giuste sfide qualitative, per dimostrare la sua versatilità. Merlot variegato, vino di e per la qualità. Anche la più esclusiva. Che non guarda al passato, L’ 30 ARIONE ai miti dell’enologia tradizionale, ma si apre al futuro. Proprio per questo al Castello del Buonconsiglio si è parlato di ‘New Merlot – la rivincita del piacere’. Poi Aldeno s’è ripresa tutta la scena. Con un convivio tra Merlot e Alta cucina. Quella curata da Claudio Melis, chef di fama internazionale. Ha messo nel piatto una serie di leccornie basate sull’etica, nel massimo rispetto di chi produce gli ingredienti ( a Km zero) elaborando un menù esclusivo a prezzi popolari. Contro gli sprechi, per il recupero degli avanzi. Una proposta di cucina democratica’. Con il Merlot a scandirne i ritmi. Tutta la comunità aldenese ha risposto con entusiasmo agli stimoli sensoriali e culturali di una rasse- gna che s’interroga su come coniugare lavoro viticolo, economia locale, usi e costumi rurali. Sempre con il Merlot come ‘indicatore’, senza forzature, semplicemente con l’intento di rendere Aldeno assolutamente autorevole. Rilanciando altre sfide e l’appuntamento per i primi d’ottobre del 2011. La Rurale contro la crisi di Lucio Bernardi Ancora una volta la funzione sociale del credito cooperativo emerge dai rischi della crisi economica. Coesione, solidarietà, sostegno all’impresa ed alle famiglie sono la formula per resistere e ripartire. L’intervista a Pio Zanella, direttore della Cassa Rurale. que anni che ricopre questo incarico, ci fa un primo bilancio? Innanzitutto, porgo un saluto a tutti i lettori dell’Arione e ringrazio la Redazione per questa opportunità. Sono stato nominato direttore nel periodo in cui la nostra Cassa era in forte espansione e raggiungeva dimensioni molto importanti. Nei primi tre anni del mio mandato la crescita è continuata confermando il trend degli esercizi precedenti e questo ci ha portati a raggiungere il traguardo di quinta Cassa Rurale della nostra Provincia. Negli ultimi due anni, a seguito della crisi, i mercati hanno subito un forte rallentamento ed anche i nostri indici patrimoniali ne hanno risentito: siamo rimasti fra le prime cinque Casse, ma con un indice di crescita più contenuto. Da sottolineare, comunque, che dal 2005 ad oggi la Cassa ha visto incrementare le proprie masse amministrate del 42%, il patrimonio del 43%, i soci del 37% e i dipendenti del 14%. Purtroppo, negli ultimi due anni l’andamento economico “stressato” ha messo a nudo alcune criticità ed anche l’in- dice delle posizioni definite “non performing” ha subito un notevole incremento, attestandosi su livelli mai raggiunti prima. Ritengo importante dedicare un’ultima riflessione al coefficiente di solvibilità, parametro che indica la capacita di solvibilità di una banca in relazione agli impegni assunti: tale indice, costantemente monitorato dagli organi di vigilanza, a seguito di un’attenta politica reddituale ha raggiunto un valore più consono per una Cassa delle nostre dimensioni e si è attestato vicino all’11%, maggiore di tre punti rispetto al minimo previsto. Direttore, ha fatto un breve accenno alla crisi: che cosa ci può dire al riguardo? La crisi, iniziata ormai da più di due anni, ha interessato nella fase iniziale i mercati finanziari, spostandosi successivamente sull’economia reale e, proprio in questo periodo, sta interessando nuovamente il settore finanziario. Si sta rivelando lunga, densa di incertezze e sta mettendo a dura prova sia i comparti che i soggetti economici. Ormai, da molti mesi, si sente ripetere che i valori del PIL, del reddito reale delle famiglie, della domanda di beni e servizi, degli Pio Zanella, direttore della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine. L’ ARIONE 31 Economia Direttore, sono quasi cin- investimenti delle aziende, dell’export di prodotti nazionali e della sfiducia dei risparmiatori hanno un andamento negativo, con percentuali di notevole evidenza. È inoltre risaputo come la crisi stia mettendo in difficoltà pure alcuni Stati membri della Comunità Europea: Grecia, Irlanda e Portogallo, infatti, sono osservati speciali da parte della Comunità e della Banca Centrale. Dovendo far fronte a continue operazioni speculative, questi Paesi si vedono costretti a contrastarle riconoscendo un maggiore tasso d’interesse per indurre i risparmiatori alla sottoscrizione delle proprie emissioni di titoli di stato. Tale comportamento porta all’incremento del debito pubblico, mettendo a repentaglio gli equilibri economici dello stesso Stato in prima battuta e del sistema Europa successivamente. Economia Cosa sta facendo la Cassa Rurale per il proprio territorio? L’ 32 ARIONE Da sempre, la Cassa cerca di interpretare la propria dimensione di banca del territorio. Fra le proprie priorità strategiche pone pure quella di fungere da volano di sviluppo, non solo economico, ma anche morale, cercando di tessere relazioni che si fondano su rapporti di reciprocità. Alla luce di questo obiettivo, nel corso degli ultimi anni la Cassa ha recepito ed attivato, a favore di famiglie ed imprese, tutte quelle iniziative che tendono a metterle nelle condizioni di affrontare al meglio le criticità derivanti da questo periodo. Da tener presente, però, che diventa indispensabile analizzare questi interventi, facendo riferimento a nuovi parametri e criteri di valutazione, in quanto quelli utilizzati fino a qualche tempo fa non sono più attuali a causa della rapida evoluzione delle situazioni di mercato. Diventa pertanto imprescindibile fondare relazioni e contratti su basi di sostenibilità, al fine di garantire continuità e vicinanza anche in futuro. Che tipo di rapporti intrattenete con la Federazione della Cooperazione? La Federazione è il nostro organo di rappresentanza politica che fornisce a tutti gli aderenti associati servizi di vigilanza, di consulenza e di utilità alla gestione delle rispettive cooperative. È un’istituzione a cui facciamo riferimento e con il quale abbiamo attivato rapporti di fattiva e positiva collaborazione. Abbiamo già ricordato che la crisi ha avuto anche qualche effetto positivo, riportando prepotentemente alla ribalta lo strumento cooperativo, sia a livello nazionale che internazionale: a partire proprio dalla cooperazione di credito, dove gli operatori si sono finalmente accorti dell’affidabilità del credito cooperativo basato sui valori relazionali, sulla trasparenza e su maggiori controlli democratici. Siamo consapevoli, però, che questo strumento funzioni bene solo se ogni singolo cooperatore e ogni realtà cooperativa si impegnano ad innovare ed andare al di là dei propri confini, stringendo alleanze forti per fare sistema. Nella nostra quotidianità, quindi, cerchiamo di costruire relazioni con l’intero sistema cooperativo, nella profonda convinzione di quanto sia importante impegnarsi per percorrere la strada dell’unità del movimento cooperativo, in quanto questo può garantire futuro ad un’esperienza che per il Trentino è stata e rimane, davvero, fondamentale. Un socio anziano. turo delle comunità che abitano quei territori. La piccola banca di comunità di Caia nasce, infatti, con l’idea di mutuare i principi e l’esperienza del Progetto Microcredito - da anni attivato in terra africana dai soggetti sopra menzionati - arricchendola naturalmente della possibilità del risparmio e strutturandola in una nuova esperienza che potrà continuare anche in futuro in completa autonomia: dà, insomma, vita ad un sogno che si realizza per il futuro di questa terra. Ancora una volta, il modello delle Casse Rurali Trentine diventa una storia da cui attingere, oltre che un’occasione per stringere nuovi patti di solidarietà fra territori lontani. Il Mozambico sta cambiando rapidamente: nel complesso, la congiuntura economica di sviluppo e di rapida crescita che interessa il Paese in generale e che vede l’affermazione di una piccola-media impresa, richiamano per certi versi la situazione del Trentino di fine Ottocento, quando, più di cento anni fa, le esperienze di Credito Cooperativo muovevano i loro primi passi. In questa situazione, i progetti di micro-credito e di risparmio-credito si sono rivelati segnali visibili di quanto piccoli finanziamenti possano fare da volano per l’economia locale e di quanto sia cresciuta negli anni questa coscienza tra la popolazione, assieme al senso di responsabilità nei confronti del credito e dell’importanza del risparmio nell’ottica di un futuro migliore per sé e per la propria famiglia. La nostra azione, quindi, è volta a sostenere un’iniziativa che cerca di contribuire ad un’adeguata redistribuzione a livello globale delle risorse e, nello stesso tempo, rappresenta una grande opportunità di crescita, di arricchimento tecnico e valoriale per tutta la nostra Cassa Rurale: in questo rivivono intensamente le esperienze che ci portano a confrontarci con quei principi ideali che hanno ispirato, più di un secolo fa, la nascita della cooperazione trentina. L’ ARIONE 33 Economia La Cassa Rurale si distingue per un’intensa attività di promozione culturale e sociale. Molto significativo è l’intervento di microcredito sostenuto in Mozambico: che cosa rappresenta questo progetto di cooperazione internazionale? La Cassa Rurale di Aldeno e Cadine, il Consorzio Associazioni con il Mozambico e la Provincia Autonoma di Trento hanno dato vita ad un progetto di sviluppo particolarmente significativo per le comunità mozambicane del distretto di Caia. Si tratta di un percorso lungo e complesso, che ha potuto contare sulla partecipazione attiva di tante persone, enti ed istituzioni e che nell’Agosto scorso ha portato all’inaugurazione di una piccola Cassa Rurale nel distretto di Sena, in questo momento il fulcro commerciale ed economico della zona, pur essendo a 60 km dal suo capoluogo. Questo risultato rappresenta sicuramente un evento che può incidere sullo sviluppo fu- La gonna di Jenny di Lorenzo Lucianer Bruno Giovannini, la musica popolare, la musica sacra. Una lunga parabola tra le note, sotto le luci di un teatro, nella luce discreta di un portico, di una chiesa, di una stanza. Che resta della musica, Bru- Protagonisti no? Nel silenzio della neve che cade dentro la piscina vuota, sulla siepe sempreverde indifferente alle stagioni, al di là del cancelletto socchiuso, sopra le orme passate, i margini smussati da altra neve, il campanello muto. Che resta della musica? Sottofondo di bagliori catodici nella cucina tiepida, cellula isolata della casa, il freddo fuori, a riempire le altre stanze in penombra. Il pianoforte nella penombra e nel freddo. Le dita smagrite reclamano accordi forti ed agili dalla tastiera, scorrono ancora potenti, bianco, Bruno Giovannini al piano. L’ 34 ARIONE nero, bianco, bianco, nero, bianco. Residui di sinapsi antiche, mantenute con lungo esercizio passionale, legame biologico con l’arte, il ballo, il riso, le ragazze, con la solennità degli aromi d’incenso e l’eco di navate sacre. Le mani di Bruno Giovannini hanno ottantadue anni, gli occhi venti. E’ stato male qualche tempo fa. Mi invita a sorridere insieme della sequenza di farmaci su un tavolino, dello scadenzario che gli ricorda, incollato al vetro della credenza, gli appuntamenti con il beneficio delle molecole. Vorrebbe disfarsi dell’inciampo. Vorrebbe nascondere quelle brevi amnesie che gli negano un nome o una parola. Vorrebbe risalire questo gradino, che il malessere gli ha messo sotto i piedi, improvviso. Ma non può buttare le medicine, la musica lo trattiene, ha un debito con l’arte che lo lega alla vita, al ricordo di suo padre, della sua Elde irrequieta e festosa, ai suoi figli laureati e musicisti. I farmaci allontanano altri gradini. Bruno è venuto al mondo nell’autunno del ’28, nella casa di zia Carmela, uno spigolo tra via Altinate e via della Chiesa, in piazza della Torre. Quinto dei sette figli di Oreste, un uomo a metà guado fra i faticatori della terra ed un benessere borghese, mezzo contadino e mezzo amministratore di terre blasonate, dei Lenner di Rovereto, dei veneti Piccinini, che avevano campagna alla Baja, nella piana aldenese. Prima di lui c’erano Carmen, Margherita, Mario, Renato. Poi sarebbero arrivati Franco, nel ’32, e Renzo, nel ’41. Sette figli, tanti, ma non era un’eccezione, ai tempi. E Mussolini premiava le famiglie numerose esentandole dalle tasse. Dunque, nonostante le molte bocche a tavola, Bruno poté frequen- tare le medie e diplomarsi al Liceo classico Prati, in via Santa Trinità, a Trento, con il preside Rodolfo Lakner, raffinato filologo e grecista quanto rigoroso interprete di una disciplina rude, bacchettate sulle nocche per una sigaretta fumata al gabinetto, per uno sgarro in classe. Anni di studio e bicicletta, avanti ed indietro da Aldeno, fino all’arrivo della corriera, nel ’45. Era stata una festa: la mamma, Anna Perini, aveva radunato i ragazzi: “Vardà, matelòti, quéla lì l’è la coriéra!” Ma non si poteva sempre pagare il biglietto: soltanto qualche volta, quando pioveva ed allora la corriera faceva risparmiare bronchite e fatica, rimandando d’un giorno l’ossessione del risparmio. Bruno perse suo padre appena finita la guerra e si diplomò nel ’48. Morì giovane, Oreste Giovannini, a cinquantatrè anni. Era stato presidente della Cantina vècia, la Sociale, aveva guidato la Banda musicale del paese. Seminando note, aveva lasciato le sue tracce di musicante anche in famiglia. Praticava il violino, poi aveva recuperato un enorme piano a coda dal dopo la messa granda, a casa di Modesto Baldo, ‘l Nadal, nacque l’idea della COFA, Coro, Orchestra, Filodrammatica Aldeno: il parroco, don Tobia, la finalizzò ad un programma artistico di sonate ed operette. Il prete diteggiava l’organo abbastanza bene, ma soprattutto sapeva vergare la musica con la medesima disinvoltura delle parole. Dunque, forniva di spartiti e guida la nuova orchestrina, alla quale approdavano via via anche altri appassionati: ‘l Minco, Domenico Pescador, violinista, suo figlio Luigi, ‘l Gigiòti, che l’aveva binà ‘nséma ‘n tambùr, Guido Baffetti, che aveva aggiunto al gruppo un contrabbasso. E poi “el Mòser” Mario, con la sua chitarra d’accompagnamento, Bruno Baldo, anche lui uno dei “Nadài”, ed ancora Carlo Mosna, anch’egli al violino: “El fago piànzer!” esclamava con enfasi commossa, accarezzando il suo strumento, lui, un omone dalle mani come badili, tra le quali il legno sembrava sempre sul punto di frantumarsi come una crosta “L’organo non è difficile. Le due tastiere sovrapposte sono uguali, servono solo per variare il timbro...” L’ ARIONE 35 Protagonisti “Le dita smagrite reclamano accordi forti ed agili dalla tastiera...” vecchio teatro comunale di via Roma, nella casa dei Rodàri, lo aveva salvato da vandalismi ed incuria e lo aveva custodito in via Altinate, insieme al suo violino ed alla chitarra, che aveva imparato a suonare da autodidatta. Era amico di Silvio Bettali, un pianista cieco che aveva passato qualche anno in conservatorio, più compositore che interprete, il quale ogni tanto, alla fine di un pranzo a crauti e pancetta, colmava qualche lacuna tecnica o teorica dei commensali radunati in casa Giovannini. Era un sodalizio divertente, allargato: Alessandro Maistri, l’Isandro Bezèk, suonava la chitarra, Remo Malfatti il violino, come ‘l Fernando, Ferdinando Rossi, che l’era bravo, ma ‘l sonava ‘l violim come ‘na stèla, suonava il violino come un ciocco di legno. Si imparava copiando, un giro armonico era una conquista che passava di mano in mano. Il gruppetto si organizzò meglio, nel ‘45, quando una domenica, L’orchestrina aldenese negli anni ’30. Al centro, il suonatore cieco Silvio Bettali. Protagonisti di pane. Era una sorta di comune musicale, ci si avvicendava alle tastiere del piano e della fisarmonica, agli archetti, al plettro. C’erano anche le voci, come quella baritonale di Enrico, ‘l Rico Baldo, che metteva in melodia i versi della Mafalda, sua moglie, e come quella di Dario Battisti, il tenore. Insomma, un fervore, una colonna sonora che in qualche misura distoglieva l’animo dai fumi ancor acri della guerra, sovrastati, un po’ alla volta, dalle volute di valzer, mazurke e polke, che il gruppo esercitava nel portico riparato di Dario Battisti, in via Giacometti. Nel gruppo, pian piano, entravano anche i giovani: Oreste aveva comprato una fisarmonica e Bruno ci si applicava, imparava a leggere la musica, diventava bravo in questo humus di note paesane e, nel frattempo, si laureava, sostenuto dalla famiglia e un po’ schernito dai L’ 36 ARIONE fratelli: “E’ arivà ‘l sapiènte!”, lo apostrofavano, di ritorno dall’università. Dopo il liceo, aveva fatto il primo biennio di agraria, a Bologna, iscritto per procura (il viaggio costava) dall’amico Flavio Bonatti, che vi frequentava veterinaria. Quindi, sollecitato da alcuni ex compagni del Prati, aveva optato per scienze forestali in Toscana e per una tesi sul cancro del castagno, il 22 Luglio del ’53. Una scelta che gli aveva dato presto un impiego, dapprima provvisorio, ai Bacini Montani e poco dopo definitivo, alla Forestale, in Regione, a Trento. La famiglia aveva cambiato casa, in quegli anni. S’era trasferita, pianoforte, violino e bagagli, a casa Maestranzi, in via Giacometti. Finiti gli studi, a Bruno toccò di fare il militare, dall’autunno del ’54 alla primavera del ’56: prima a Verona, poi alla Cecchignola di Roma, infine tra le guardie di frontiera a Merano, con il primo scaglione del 1933. Ripreso il lavoro, tornò ad occuparsi di torrenti, briglie, rogge, alvei ed argini. Tornò alla sua musica, si fidanzò. Era arrivata ad Aldeno una romagnola di Forlì, Elde Casadei. Un cognome che oggi pare evocativo, a pensarci. Nel ’53 aveva vinto un concorso per l’insegnamento dell’educazione tecnica e poteva scegliere fra Trento e Teramo. Venne al Nord e conobbe Bruno. Era Elde a guidare le danze. Fu Elde a fidanzarsi con lui, Elde a parlare di matrimonio. La ricordano le sue studentesse: più idee che tempo per metterle in pratica, fantasiosa, colorata, comunicativa, coinvolgente, mai ferma, la passione per le recite. Bruno ne parla con un sorriso, evoca un’immagine di De Andrè-Lee Masters “A me ricordava la gonna di Jenny, in un ballo di tanti anni fa…” Ancora musica, nel fruscio di una agile danza con la vita, nell’agile corsa delle mani sul pianoforte. Elde, il complemento di Bruno, Al centro della foto il parroco, don Tobia, l’iniziatore dell’attività artistico-musicale ad Aldeno. s’erano mai sentite messe e prediche così corte. Più che in sacristia, lo si trovava a pedalare sui mantici dell’armonium, in canonica, o chino alla scrivania a ricopiare righi e partiture per orchestrali, con la perpetua, la Fanny, che lo doveva chiamare venti volte per la cena. Erano gli anni delle operette. Don Giongo aveva trovato in Aldeno lo spirito ed il seguito che gli serviva. La COFA riprese vigore, andarono in scena “Le Streghe”, “La serenata agli spettri”, “Occhio di falco”, “Il casino di campagna”. Però, a supporto di cantanti ed attori aldenesi - Raffaella Baffetti, Mario Muraglia, Dario Battisti, Enrico Baldo e tanti altri – gli orchestrali erano furesti: il parroco-musicista voleva una qualità che, secondo il suo gusto, i suonatori aldenesi non sempre garantivano. E don Giongo amava l’applauso, se lo garantiva con quegli orchestrali costosi, che gli davano occasione di raccogliere il successo a braccia aperte, con grandi in- Don Valerio Bottura (di spalle con la chierica) accanto alla folla per la sua prima messa ad Aldeno. All’organo, in chiesa. chini al pubblico plaudente. Fu così che la COFA si riempì di debiti e che l’ultima rappresentazione del “Casino di campagna”, dopo Romagnano, Volano e Ravina, Mattarello, si tenne ad Aldeno per ripianare i conti. Andò in scena però con i gratuiti musicisti del paese: Silvio Bettali al piano, Bruno Giovannini alla fisarmonica, Lisandro Maistri alla tromba. Tuttavia, per i nostri suonatori, la vera platea era fuori dal teatro, nella piazza, per le vie, nei cortili dove il suono stesso, rimbalzando tra i portici ed i muri delle case, richiamava ogni volta una piccola folla di estimatori. Erano in voga disinvolti medley di valzer che mischiavano Fior trentino al Bel Danubio blu, a Les pattineurs, mazurke come Farfalle dorate, marce e marcette, e pezzi strappalacrime come il Fior di Roccia che evocava, nel testo di Romano Joris, l’epopea di Katzenau. Solo dopo la guerra ci si dovette arrendere al tango, disarmonico, negli accordi in minore come nel ritmo, per il gruppo di Bruno L’ ARIONE 37 Protagonisti più pacato e riflessivo, paziente quanto bastava a compensare. Dopo il matrimonio, nel ’58, abitarono un anno a casa Maestranzi ed altri quattro mesi dall’Amelia Pescador, in via Degasperi, prima di entrare a casa INA, in via Verdi, con Sergio Bisesti, Bruno Motta, Carlo Giovannini, Dario Battisti, Silvino Cont “Dormi”. Bruno ed Elde stavano al primo piano e le armonie del pianoforte dilagavano, nei pomeriggi di primavera, dalla finestra aperta sul balcone, verso Sud. Un’ora, due di studio, ogni giorno, o quasi. Era la sua ricerca personale, il suo contributo al collettivo musicale aldenese, che si spartiva tra le serenate e le operette di don Luigi Giongo. Era arrivato in paese all’inizio degli anni ’50, dopo don Giuseppe Rigotti, questo parroco di poche parole e con la velleità del comporre. Non mancava ai suoi doveri, certo; ma pareva a disagio con un piviale sulle spalle. In paese non Protagonisti Giovannini. “Cossa èlo ‘sto cionfcionf !?” esclamava accigliato Fernando Rossi, disgustato per il finale tronco che bruscamente abbandonava la Cumparsita al suo destino. Ma così voleva il pubblico, che ascoltava la radio ed avanzava richieste. “G’avèm dat dentro fim al ‘90", dice Bruno Giovannini. Anche dopo aver cambiato casa ed aver costruito nel ’71, con la sua Elde, la bella villa di via Degasperi, in fondo al paese, di fronte al verde dei meleti. Piscina e grande giardino, un salone per il pianoforte e per la musica, che condivideva con la famiglia e gli amici. “G’avèm dat dentro” anche con il gruppo decimato dal tempo: el Lisandro è morto all’ospizio di Nomi ad 85 anni, prima di lui se ne era andato Guido Baffetti, anche Remo Malfatti era andato avanti, come Dario Battisti. Natale Baldo, “el Nadalìm”, era andato a lavorare a Mori e lì aveva preso commiato dalla vita e dalla musica. Don Giongo era stato trasferito ad altra parrocchia ed era morto in un incidente di mac- L’ 38 ARIONE china. Bruno si dedicava sempre più assiduamente al coro della chiesa, seguendo anche in questo la tradizione di famiglia. Lo zio Attilio ne era stato il primo direttore, il fratello Renato l’ultimo. Bruno Giovannini ne aveva accolto il testimone e s’era ingegnato all’organo, quello splendido Mascioni del 1928, che don Rino Rosa, parroco dopo don Giongo, aveva proditoriamente tolto dal corale, sopra l’ingresso di San Modesto, mortificandone la bella facciata di canne argentee dietro la cortina dell’altar maggiore. E solo per non veder la gente voltare la testa, di tanto in tanto, quando Dario Battisti o Enrico Baldo intonavano il Te Deum. Un organo che aveva accompagnato per cinquant’anni, con Silvio Bettali e con Tullio “Zima” Cimadom i misteri gaudiosi e dolorosi del paese, solennità, funerali, messe cantate, matrimoni. Bettali aveva eseguito la Missa Pontificalis del Perosi, nel ’43, quando don Valerio Bottura aveva detto nel suo paese la prima Messa. Cimadom era alla tastiera quando don Giampietro Baldo aveva presieduto la sua, nel Luglio del 1977. Ma l’organo non è né il pianoforte, né la fisarmonica: “Non è difficile - ricorda Bruno – le due tastiere sovrapposte sono uguali, servono solo per variare il timbro, ma tutti i tiranti e soprattutto la pedaliera richiedono una confidenza che si acquisisce solo da giovani”. Giovani come i suoi figli quan- do, ancora bambini, hanno cominciato a studiare la musica, naturale come il respiro. Due ne hanno fatto una professione: Marina si è diplomata al Conservatorio di Trento in pianoforte, ed adesso insegna a quello di Bolzano; Manuela si è diplomata in viola a Parma ed oggi suona ed insegna musica a Cagliari; Massimo ha cominciato con il violoncello, ma poi s’è trovato al bivio, tra lo strumento ed ingegneria. Ha scelto calcoli e progetti. Due su tre, però. Una continuità che va avanti con i nipoti, i figli di Marina, 15 e 7 anni. Nel 2001 è morta Elde. La malattia aveva annunciato la fine con anticipo di anni. Lungo, estenuante cammino verso l’oblio dell’Alzheimer. La casa è cambiata, sono rimaste le visite dei figlioli, l’allegria dei nipotini. Marina che prepara il sugo, le telefonate mediterranee di Manuela, la presenza di Massimo. Forse non basta, però. Negli occhi chiari di Bruno galleggia la nostalgia. La musica è eterna, la musica non muore, la musica non si corrompe col tempo. Una melodia è una vibrazione che si può riprodurre intatta per secoli. La musica è lì, adamantina, indifferente al tempo che irrigidisce le dita dei suoi sacerdoti, che rende incerta la loro voce. Pensieri che Bruno non dice, velati e rivelati dai silenzi. Ma quando l’accordo dello Steinway perfora il silenzio, solo allora, si sente nella penombra il fruscio della gonna di Jenny. Una vita al rovescio di Mattia Maistri Angelica Moratelli, 16 anni e un posto tra le migliori 800 tenniste al mondo. Con la voglia di non fermarsi più. mediatamente di Angelica: il sorriso, lo sguardo determinato e la confidenza con il dialetto. Un mix che ne rivela l’identità profonda di ragazza solare e decisa che non si è montata la testa. Del resto c’è ben poco da rimirarsi, nonostante i successi, quando ogni giorno è una corsa contro il tempo per coniugare sport e scuola. Senza dimenticare la vita relazionale. Insomma, una vita di sacrifici. * * * Beh, non è facile allenarsi sei giorni a settimana a Verona, giocare il campionato a squadre la domenica mentre si frequenta la scuola a Trento e si abita ad Aldeno... Piano, piano, andiamo con calma. Partiamo dall’inizio. Ho cominciato a giocare a tennis quando avevo 5 anni per seguire le orme di mio fratello Andrea (quattro anni più grande di lei, ndr) che frequentava un circolo a Rovereto. Fin da subito mi hanno notato e ho cominciato a svolgere gli allenamenti con la squadra agonistica e nel- l’arco di un paio di anni sono entrata nel giro della Nazionale giovanile. Non hai perso tempo! Eh eh, no... Diciamo che ho anche avuto la fortuna che uno degli osservatori per conto della Nazionale fosse un trentino, Enrico Slomp (che ora lavora per conto della Nazionale giovanile australiana) che mi ha visto giocare e si è entusiasmato. Fortuna e talento. Ma a quel punto cosa è successo alla tua vita? Un cambiamento radicale. I miei compagni sono diventati il mio maestro tecnico Simone Andreoli e il borsone da viaggio. Parlaci un po’ del tuo maestro. Una figura fondamentale, se non sbaglio? Simone mi segue fin dai primi passi e per me è diventato un punto di riferimento. Dal punto di vista tecnico essere seguita per 11 anni dalla stessa persona mi ha dato l’opportunità di progredire molto, facendo un lavoro pignolo che sta dando i suoi frutti. Conta molto che il tuo allenatore ti conosca bene. Anzi, mi conosce così bene che a volte mi ha pure fatto da genitore e fratello. Addirittura... Racconto un episodio per farti capire. Ci trovavamo in Croazia per un torneo quando al tavolo del ristorante dell’albergo mi cadde un dente da latte. Per rassicurarmi Simone mi raccontò la storia del ragno che porta i soldi ai bambini per ogni dente perso. Mi rincuorai, solo che quella sera il dente rimase sul Il rovescio, il colpo preferito da Angelica. L’ ARIONE 39 Lo sport Tre cose mi colpiscono im- sacrificio che era tutt’altro che una vacanza. tavolo e venne perso. Ero disperata perché pensavo che il ragno non sarebbe arrivato. Il mattino dopo, invece, sotto il cuscino trovai ugualmente una moneta... sempre in giro ad allenarmi o a giocare ai tornei. Comunque, tutto sommato, alle elementari ho vissuto bene il rapporto con i miei compagni. Mentre alle medie è stato difficile. Il rapporto con il proprio allenatore è fondamentale. Ma con i tuoi coetanei come ti trovi? Sai, quando si viaggia per tutta Italia mentre i tuoi coetanei non sono nemmeno usciti dal paese, per forza ti senti diversa. Però non l’ho mai percepito come un peso, anzi. L’opportunità di viaggiare e fare molte esperienze mi ha dato una marcia in più. Per lo studio? Non solo. Riuscire a fare tutto è stata dura, ma ho trovato negli insegnanti delle ottime persone che mi hanno prestato attenzione, senza tuttavia regalarmi nulla. Il vero problema, strano a dirsi, era che nonostante mancassi spesso, riuscivo comunque ad avere buoni risultati a scuola. E questo mandava sulle furie alcuni della classe, in particolare le ragazze. Pensa che, per invidia, quando tornavo dai tornei e chiedevo i compiti spesso me li davano sbagliati o incompleti. Per loro ero sempre “in vacanza”, ma non sapevano cosa significasse a quell’età mettere da parte gli svaghi per portare avanti una passione sportiva di alto livello. Un Lo sport Eppure, essere “diversi” non semplifica la vita... Hai ragione. A scuola, ad esempio, sono sempre stata vista come la pecora nera perché mancavo spesso o solo perché non partecipavo alle feste di compleanno in paese perché ero L’ 40 ARIONE Ed ora come riesci a combinare studio e sport? Purtroppo a Trento l’unico istituto che prevede un percorso ad hoc per chi svolge agonismo ad un certo livello è il Pozzo, un istituto per geometri. Ma io non volevo diplomarmi come geometra, così sono stata costretta ad iscrivermi ad un liceo linguistico in una scuola privata, dove spesso mi capita di essere l’unica allieva. Da sola? Non ti manca la vita di classe? Mi manca, eccome! Però questi sono i limiti dell’Italia e del Trentino in particolare. So che all’estero, ad esempio nei Paesi Bassi, i licei per gli sportivi che fanno agonismo ci sono. Da sola in campo, da sola in classe. Non dirmi che sei da sola anche nella vita sentimentale? (Sorride convinta) Non ho tempo né per il moroso, né per la vita notturna. Ma ho tante amicizie, soprattutto maschili perché le ragazze sono davvero “cattive” e se possono metterti un ago sotto il piede lo fanno. E poi c’è mio fratello, con il quale ho un legame stupendo. E con il tuo paese che rapporto hai? Purtroppo quasi nullo, visto Non senti mai nostalgia di casa? Un po’, ma non troppo. Diciamo che mi sono abituata presto: a 12 anni sono andata a Parigi da sola, proprio il giorno dopo l’esplosione di una bomba carta sotto l’albergo dove ero ospitata. Ero talmente spaventata che mi sono ritrovata a parlarmi da sola allo specchio per rassicurarmi. Ma è mia mamma che sta più in apprensione quando sono fuori. Poco tempo fa, ad esempio, ero su un volo per Liverpool e siccome l’aereo aveva dei gravi ritardi non sono riuscita a comunicarlo a casa. Non ti dico che voce agitata aveva lei quando ho finalmente telefonato nel cuore della notte... Viaggiando così tanto immagino che avrai dovuto imparare anche l’inglese. Beh, senza inglese non si mangia. Nel vero senso della parola! Nessuno all’estero conosce l’italiano e quindi ormai mi sono abituata a parlare inglese, per comunicare con gli altri atleti o anche semplicemente per ordinare al ristorante. Parliamo più in dettaglio degli aspetti tecnici del tuo sport. In quale categoria militi? Bisogna fare una distinzione, tra campionato a squadre e individuale. Con il mio circolo tennis (CT Scaligero di Verona) ho recentemente vinto il campionato di serie C e ho ricevuto proposte per andare a giocare in Circoli che militano in serie B o addirittura in serie A. Ma allo Scaligero mi trovo benissimo e per ora non ho intenzione di spostarmi. Lo stesso circolo, tra l’altro, di una famosa tennista regionale, Mara Santangelo. Sì. Molti dicono che le assomiglio fisicamente e come modo di giocare. Magari riuscissi anche a percorrere la sua stessa strada... A livello individuale quali risultati hai ottenuto? Sul piano individuale esistono 4 gruppi di classifica, in ordine crescente dal livello più basso fino al gruppo 1 che racchiude le vere e proprie professioniste. Io attualmente sono nel gruppo 2 e lo scorso anno sono stata la migliore tennista italiana nata nel 1994. Poi quest’anno sono riuscita ad entrare nella classifica mondiale, ottenendo ad ottobre la posizione n. 744. Intendi la stessa classifica dove si trovano tenniste come le sorelle Williams o Caroline Wozniacki? Sì! Si entra in quella classifica quando si partecipa a tornei che abbiano un montepremi minimo di 10.000 dollari. E vi si arriva solo se nel proprio Paese si è raggiunta una certa posizione. Lo sport che sono continuamente in viaggio. Tuttavia mantengo ancora dei buoni contatti con un paio di amiche d’infanzia e con il gruppo di amici di mio fratello Andrea. Tuttavia sono felice quando qualcuno del paese si interessa dei miei risultati sui giornali o tramite mia mamma. Ed accade spesso, per fortuna. Angelica con la Nazionale italiana. L’ ARIONE 41 si conclude in 3-4 colpi mi innervosisco, perché non mi diverto. Il divertimento è importante anche ad alto livello? Fondamentale. Quest’anno sono partita malissimo. Quando, invece, sono riuscita a trovare calma in me e a divertirmi durante le partite sono arrivati i migliori risultati di sempre. Angelica allo smash. Lo sport Insomma, hai fatto il grande salto! Ma come farai a scalare la classifica? Ogni anno bisogna confermare (e aumentare, se possibile) i punti che si sono realizzati l’anno precedente. Il punteggio è stabilito a seconda delle avversarie che si riescono a superare. Più un’avversaria è forte e maggiore sarà il punteggio guadagnato se si riesce a sconfiggerla. A questi punti si aggiungono poi quelli bonus che si ottengono vincendo i tornei. Quest’anno al torneo di Monteroni d’Arbia ho sconfitto Angelica Rosch che è stata anche la n. 80 al mondo. Nello stesso torneo ho sconfitto Anastasia Grymalska, una delle più forti giovani tenniste italiane, giocando una partita praticamente perfetta. Come esiste la vittoria perfetta esisterà anche la sconfitta più bruciante... L’ 42 ARIONE Non ricordarmelo! Al torneo di Imola stavo vincendo nei quarti di finale 7-6, 5-1. Praticamente avevo la vittoria in tasca. Ma mi è venuta la classica “paura di vincere” e ho buttato tutto al vento, perdendo la partita. La componente psicologica è determinante in quei casi, no? Assolutamente. Superati i 16 anni i colpi sono stati memorizzati alla perfezione e il lavoro di allenamento è tutto fisico e psicologico. Vince chi riesce ad imporre la propria forza fisica e a leggere meglio la partita. Insomma, bisogna affinare la forza e la strategia. Quale tipo di gioco ti si addice di più? Ho un buon servizio e un discreto diritto. Ma la mia arma vincente è il rovescio. Mi piace poi tirare forte e se il gioco non Quanto conta il fisico nel tennis femminile? Sempre di più. Tra le professioniste il gioco risulta più fisico che tecnico ed è per questo che si fa un grande lavoro in palestra. Anche se è una delle mie preoccupazioni... Per la fatica? No, perché vorrei riuscire ad indossare sempre un vestitino carino, senza preoccuparmi troppo dei muscoli! Dato che la condizione fisica è così importante, bisogna fare attenzione agli infortuni... In passato ho perso ben due anni per problemi fisici, tra mononucleosi, mal di schiena e dolori alla spalla. Sono stati due anni di calvario, anche perché la Federazione si lamentava dei miei continui stop, come se lo facessi apposta! Capisco, le Federazioni non brillano per umanità. Ora però i problemi sono stati superati e sei lanciata verso un avvenire ricco di speranze. Come ti vedi nel futuro? Mi immagino una tennista professionista, anche perché mi sono sacrificata così tanto in questi anni che non voglio mollare proprio ora. che va gustato pienamente, senza fretta. Per non perdere il sorriso troppo presto, ma imparare ad assaporare i dettagli, giorno dopo giorno. Del resto sono proprio quelli, i dettagli, che fanno la differenza nella vita. Tutto il resto è volume. Il sorriso di Angelica campeggia sul suo volto anche alla fine dell’intervista. Così come la sua determinatezza. Farà strada, questa ragazza. Ma, se ce lo permette, le vogliamo ricordare di non pretendere di raggiungere subito l’apice del proprio successo. Il gusto della conquista e del desiderio, infatti, è un bene prezioso 2006 2008 2009 2010 Campionessa italiana categoria under 12 a squadre con A.T. Verona Con la nazionale classificata alla fase finale della Winter Cup Semifinale al Torneo Internazionale under 14 Galeja, Maribor (Slovenia) Finale Torneo Internazionale Correggio under 14 Finale all’Open di Montecchio Semifinale all’Open di Villafranca Finale all’Open di Viserba Vittoria all’Open di Rovereto Vittoria all’Open di Bolzano Vittoria all’Open di Sommacampagna Promozione in serie B a squadre con il C.T. Scaligero Vittoria all’Open di Trento Finale all’Open di Bolzano Quarti di finale al 10’000$ a Imola Ottavi di finale al 25’000$ a Monteroni d’Arbia Ottavi di finale al 10’000$ a Todi Ottavi di finale al 25’000$ a Helsinki Miglior ranking WTA: n. 744 (25 ottobre 2010) L’ ARIONE 43 Lo sport I migliori risultati di Angelica dal 2006 Prelievi a chilometri zero di Cristina Cont Si risparmiano tempo e chilometri col nuovo servizio ambulatoriale in paese. Mentre impaginiamo questo Attualità numero de L’Arione arriva il primo bilancio dell’apertura del nuovo Centro Prelievi per le analisi del sangue: nelle due ore di apertura sono stati 31 i cittadini di Aldeno che si sono rivolti al servizio. I vantaggi sono apparsi subito evidenti, a cominciare dall’ora- rio di apertura, dalle 7 alle 9, abbondantemente in anticipo sui consueti orari di lavoro. Prestazioni rapide, referti altrettanto veloci e risparmio di tempo e chilometri sono gli altri argomenti che annunciano i successi di questa iniziativa del Comune di Aldeno, primo, tra i comuni minori Il punto prelievi presso l’ambulatorio comunale, in via Florida, 1. L’ 44 ARIONE del Trentino, ad organizzarsi in questo modo. Già 24/48 ore dopo il prelievo il medico curante dell’assistito ha il referto a disposizione sul proprio computer e dopo qualche giorno lo stesso viene consegnato, per il tramite di un corriere, direttamente a casa, con una spesa di 2 Euro oltre al ticket. Due Euro, rispetto ai 4 del viaggio in pullman a Trento. Si è calcolato che queste prime 31 persone che hanno inaugurato il servizio, hanno risparmiato la bellezza di 1.500 chilometri e il relativo tempo, considerando la necessità di recarsi nel capoluogo sia per il prelievo che per il ritiro dei risultati. La correttezza e la sicurezza nelle operazioni di prelievo vengono garantite dalla presenza di un medico e di un infermiere del Laboratorio Analisi Adige di Trento, con il quale comune e Azienda sanitaria provinciale hanno stipulato la convenzione. Questo servizio sarà integrato, a partire dalla prossima privavera, dal presidio di guardia medica a disposizione dei censiti di Aldeno, Cimone, Garniga Terme, Mattarello, Ravina e Romagnano. Il Comun Comunale del volontariato di Alida Cramerotti* Grande mobilitazione delle associazioni aldenesi impegnatesi per la buona riuscita della manifestazione. “Comun Comunale”, ospitata ad Aldeno lo scorso mese di giugno, si è chiusa con una grande soddisfazione sia degli organizzatori che del numeroso pubblico che ha presenziato ai vari eventi. Preme ricordare ancora una volta che gran parte di tale successo è da attribuire alla mobilitazione che le forze del volontariato locale hanno messo in campo per l’occasione. Senza l’aiuto dei numerosi volontari delle associazioni presenti nel nostro pae- se, ai quali va aggiunta la disponibilità dei proprietari dei volti utilizzati per la ristorazione, l’Amministrazione comunale non avrebbe certo potuto far fronte al grande impegno rappresentato dall’organizzazione dell’evento, se non destinando ad esso importanti risorse economiche che oggi come oggi sono sempre difficili da reperire nei bilanci comunali. Proprio per tale ragione, così come avvenuto in occasione dell’edizione ospitata ad Aldeno nel 2004, l’Amministrazio- ne comunale ha proposto di utilizzare l’eventuale avanzo tra le spese e le entrate, riferite all’allestimento dei volti ed all’acquisto dei beni destinati al settore ristorazione, a favore delle associazioni stesse. A manifestazione conclusa il saldo tra le spese e le entrate sopra citate è risultato essere in positivo per 9.800 Euro, che verranno destinati all’acquisto di due nuove tendoni ed un impianto di amplificazione. *Assessore alla Cultura La mostra fotografica allestita da Remo Mosna per il Comun Comunale, racconta storie e personaggi di Aldeno. L’ ARIONE 45 Attualità L’edizione numero venti del Anna e la bellezza di Giovanni Mosna “È vero, principe, che una volta avete detto che il mondo sarà salvato dalla bellezza?” (F. M. Dostoevski, L’Idiota). - Altroché, se ghe n’era de Acquerelli belle! No le era tante ma ghe n’era… Anna guardava lontano attraverso la finestra mentre se ne stava quasi accucciata accanto alla stufa a legna, su una seggiola bassa (ho taià via le gambe, cossì la è pù comoda per star chi a stizzar...). Guardava, senza fissare nulla di preciso, né il caco con le rare foglie e i frutti gialli, né il vigneto ormai spoglio che saliva dolcemente verso la montagna a confinare col bosco. Ogni tanto qualcosa richiamava la sua attenzione. Nella penombra me ne accorgevo perché piegava il capo verso la spalla e si sporgeva e sembrava che prestasse attenzione a qualche particolare oltre i vetri dell’infisso…chissà, un merlo che planava, un passero che saltellava, una foglia secca che cadeva lentamente. Poi il suo sguardo tornava distante, quasi velato. Pensava… era la sua postura. Una postura che conoscevo bene perché l’avevo imparata, si fa per dire, da mio padre. È un modo di starsene assorti, rimanere concentrati su se stessi e allo stesso tempo presenti, quasi in automatico, senza perdere il con- L’ 46 ARIONE trollo sul mondo circostante. È stupefacente, pur senza prestare attenzione ci si accorge del minimo movimento, della più piccola variazione che interviene nel campo visivo. - Zerto che ghe n’era, no tante come adesso… adesso le par tutte belle, le è ben vestide, ben nutride, curate nei minimi dettagli. Adesso esser belle è deventà quasi ‘na professiom, en laoro. - L’è bem bel però che ghe sia ‘na bella zoventù - Zerto che l’è bel, no critico miga, meio cossì. Na volta la zent la gaveva altri pensieri… per ‘na dona starse dreo l’era en lusso. Le era sempre piene de fioi e de laoro. Laorar e ubidir ai omeni. Anca el me om… - e si girò indicando con lo sguardo la foto incorniciata d’argento che occupava quasi tutto lo spazio di una mensola in legno dipinto posta a lato della vetrina – che ‘l me voleva bem, ma bem sul serio, en zerte robe l’era come i altri… - El te comandava? - No, quelo no, ma el saveva che l’era elo el capo, la era cossì per tutti… l’era en mondo cossì: tutti al so posto. E le done soto! Ma l’era naturale, prima vegniva tante altre robe… perfim le bestie, per zerti. - El so, el so, la me conteva anca me mama… Ma se la era sì dura, come feve a ennamorarve? - Anca l’amor l’era en lusso. Per mi no, per mi no la è stada cossì, noi ne sem parladi tre ani prima de decider de sposarne, ma tante le se trovava zà cargade dei fioi prima de aver el temp de domandarse se ‘l so om el ghe piaseva. E se anca le se fussa accorte de nò, no ghera gnent da far, bisognava star lì e sciao. - Sat che el me mete tristezza ‘sto discorso, par impossibile… - Verità, caro, l’è la verità. L’amor sel lezeva sui libri, quei che lezeva, o sel ascoltava ‘n le canzom, perché quele le ghera, poche anca de quele, ma le ghera. - Eret bella ti, Anna? - Normale, gh’avevo en bel corpo, i diseva, do bei oci e bei cavei. Ghe tegnivo ai cavei. I lavavo e i petenavo de spess, me sia tut en mondo de sogni. - Sognar l’è bel… - No te m’hai capì, me par en mondo che approfitta dei so sogni, che dopera i so sogni per far soldi, perché ala fin l’è sol i soldi che conta. E varda che a esser belle ghe vol temp e fadiga… e soldi. - Bem, però se le riesce a farse strada… - Te dirai che parlo per invidia, ma no l’è cossì. Forse, se tutte ‘ste robe le ghe fussa stade quando ero zovena, magari me saria lassada ciapar anca mi… Adesso som vecia e no g’ho pù bisogn de piaserghe a nessum, basta che me piasa a mi… e me par ‘na gran libertà… Si fa silenzio. Non ho più voglia di ribattere. Nella vecchia cucina è quasi buio, guardando dalla finestra mi accorgo che l’ombra del crepuscolo è già calata sul vigneto e su bosco. La montagna è una massa scura che fa da sfondo. La guardo accucciata sulla sua seggiola dalle gambe corte, minuta, esile, tanto che sono ancora stupito dalla forza delle sue parole e dalla lucidità del suo pensiero. - Libertà dalla bellezza… eppure… finim sempre per ubbidirghe a qualcoss, per esser come i vol i altri. Esser quei che volem noi l’è difizile. Anca perche l’è difizile capir chi che sem. Bisogneria fermarse e pensar, torse el temp… e bisogneria farlo quando s’è zoveni, quando temp, en teoria, se ghe n’ha de pù. Anca se scoprir de esser libera a ottant’ani, me par zà en gran guadagno. Me sento libera e, no sta rider, anca bella e senza rimpianti. Acquerelli fevo la drezza, no ghera miga acconciature, la drezza enrudolada sul dedreo… ma i era bei, neri… come quei de me mama. E dopo, vardavo de esser sempre neta e regolada, tegnivo quei do vestidei che gavevo come se fussa reliquie, i metevo per nar a messa e dopo me cambiavo subito per no strazzarli. - Bem, per fortuna che adesso no la è pù cossì… - Zerto, valà che avem patì assà noi… Sat però che tut ‘sto parlar de bellezza adesso el me mette a disagio? Me par massa, par che sia l’unica roba che conta… Dopo l’è anca la televisiom che esagera tut. Veder tute ‘ste file de putele che se fa esaminar, i le misura, i le analizza, i varda se le bone de parlar, de balar, de cantar… Le me fa pecà, come. Perché me par che L’ ARIONE 47 Ma ti, de chi set? di Massimiliano Cont e Samuele Cont Polachéti e grii. Prosegue la ricerca sulle origini dei più curiosi e storici tra i soprannomi delle famiglie aldenesi. La loro storia dei soprannomi aldenesi è inevitabilmente intrecciata con quella dei nostri avi, così che la ricerca e il loro racconto diventano l’occasione per scavare nelle vecchie storie del paese e nel nostro passato, cercando di dare un volto e contorni a ciò che l’uso e la consuetudine rischiano di far passare per qualcosa di scontato. La storia “Polachéti” Polachét, oltre ad essere diventato per estensione il soprannome di tutta la famiglia Aldrighetti, identifica uno specifico luogo nel- la parte nord-ovest del paese, all’interno dei Vignali dei Molini, compreso tra via Martignoni e via al Bondone ed in cui sorge una particolare e caratteristica costruzione a torretta, oggi ampliata e ristrutturata. Il soprannome è collegato, stando alle informazioni sin qui reperite, ad un nostro compaesano di origine polacca che risiedeva in tale torre negli anni antecedenti alla Grande Guerra del ‘14-‘18. Come allora e così fino al 1992, anno di passaggio agli attuali proprietari, l’intero podere Giuseppe Aldrighetti e Oliva Cont, i Polachéti. L’ 48 ARIONE La casa dei “Polachéti”, in via Martignoni. apparteneva al parroco reggente del paese e fu proprio uno di questi che concesse alla famiglia Aldrighetti, più precisamente nel lontano 1933 a Giuseppe Aldrighetti ed alla moglie Oliva Cont, di trasferirvisi per evitare l’allora temuta tos caìna, la pertosse, che si era diffusa nella loro casa di residenza originaria, non molto distante e sita in via Roma all’altezza dell’incrocio con via Giovanni XXIII, verso via Martignoni. La famiglia Aldrighetti, vivendo per anni in tale edificio ed ampliandolo, pur sempre mantenendone la caratteristica torretta, ha acquisito di riflesso il relativo soprannome che, ad oggi, non risulta più essere solamente tale, data la rinnovata presenza di origini polacche attualmente residente in paese. Attualmente, a seguito della recente ristrutturazione, nella casa storica di famiglia, è tornata a vivere una nostra compaesana di origini polacche. Un’informazione che vale la pena di sottolineare vista la curiosa coincidenza del caso. Agàpito e Rosa Rossi, i Grii. Al centro Clara, la maestra Grila. accurato degli abitanti. Il cognome Rossi proviene proprio dal colloquio avvenuto fra il funzionario del comune e uno degli avi di famiglia, Agapito. Egli, sentendosi chiedere il nome, rispose prontamente: “No me vedet en facia come che som? Apunto, Rossi me ciamo!” Da Agàpito Rossi proviene il ceppo dei Grii, di cui si ricordano la moglie Rosa Màrchel ed i sei figli: Casimiro, Giuseppe, Maria, Natalia, Assunta e Clarina (premiata anche dal comune di Aldeno con una medaglia d’oro come riconoscimento per aver insegnato nel paese per oltre 40 anni). La ragione del soprannome Grii è molto incerta, ma l’ipotesi più probabile è quella che si riferisce alla caratteristica della famiglia, ed in particolare di Agapito, capace di parlare molto e di sapersi sempre far intendere. “L’ultima parola l’è sempre del Grilo!” L’ ARIONE 49 La storia “Grii” L’altro soprannome di cui si cercherà di definire l’origine è quello dei Grii. Tale appellativo riguarda alcune famiglie di Aldeno di cognome Rossi e la sua provenienza risulta essere abbastanza incerta. Pure le origini della famiglia Rossi, che negli anni si è sviluppata ad Aldeno, sono perlopiù misteriose e vaghe. Pare che un avo di famiglia nobile risalente ai primi dell’800 avesse concluso qualche affare non proprio gradito al re e per questo furono costretti a fuggire da ricercati dal paese di Varignano. Un’altra versione riguarda la possibilità che essi dovettero scappare come conseguenza per aver partecipato ai moti rivoluzionari della carboneria. In ogni caso essi si trasferirono a Cimone, e più precisamente in località Buzzi. Essendo una famiglia benestante poterono subito comprarsi dei piccoli appezzamenti terrieri e un gregge di pecore, iniziando così una nuova vita come contadini, lontano da occhi indiscreti. Passati gli anni, si trasferirono poi ad Aldeno, sempre mantenendosi nell’anonimato. Nel frattempo l’Italia si era evoluta e anche ad Aldeno ci fu un censimento più Grazie Giuliano! di Rudy Cimadom Tutti complici nella festa a sorpresa che ha salutato il “pensionamento” del Vigile Volontario Giuliano Baldo. “Grazie Giuliano”: è con Associazioni queste parole che abbiamo accolto la sera del 25 giugno scorso il nostro vigile Giuliano Baldo “Gasperim”, volontario del Corpo dei Pompieri di Aldeno dal 1971. Lo statuto, infatti, prevede che al compimento del sessantesimo anno di età, gli appartenenti al Corpo non possano più parteci- pare all’attività di emergenza. Insomma, un prudente ed affettuoso pensionamento, accompagnato da una festa a sorpresa. Con una banale scusa abbiamo indotto Giuliano, ignaro di quanto stesse per accadere, a raggiungerci in caserma. Eravamo circa sessanta persone, tra vigili, ex vigili e famigliari, ad attendere in silenzio l’arrivo del festeggiato. Appena si è aperta la porta, tutti in coro, abbiamo intonato una canzone di Jimmy Fontana intitolata “La nostra favola”, memorabile pezzo degli anni settanta a lui molto caro. L’improvvisata è riuscita alla perfezione e l’emozione in tutti noi era evidentissima. Un caloroso Giuliano Baldo saluta dalla campagnola. Con lui Lorenzo Baldo (a destra) e, dietro, Oscar Beozzo e Luciano Baldo. L’ 50 ARIONE Per Giuliano Baldo festa a sorpresa. A Giuliano Baldo (ex Pompier) di Ivo Condini Mosna nat ormai tanti anni fa chi ghe passa i ne va fieri d’er fermà calamità Ciao divisa da Pompier, dopo trentanove ani, ‘n do te hai fat el to dover al servizio dei paesani. d’esser pronti ad aiutar chi ghe n’ha necessità quando gh’è ‘n foc da smorzar o incidente capità. Resta sì la nostalgia de la squadra che se lassa, dover dir adess som via, vegn en grop’ che no’ te passa. Or te cambi compagnia no’ te sei pù co’ i attivi ma con noi za nadi via, che è restà ancora vivi. Ma po’ ‘l temp cancela tut se guariss da le feride se coerze ‘l bel e ‘l brut e la vita ancor sorride. Benvenuto te disem e co’ i altri en compagnia anca noi te festeggiem tutti ‘nsema en allegria. L’è ‘n bel corpo i Pompieri Bravo Giuliano! L’ ARIONE 51 Associazioni applauso ha riscaldato l’inizio della serata e dopo un brindisi di augurio è seguito un momento ufficiale. Alla presenza del Sindaco, sono stati ricordati l’impegno svolto da Giuliano, dapprima come militare a Roma presso il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, poi a Trento, come vigile ausiliario presso il Corpo Permanente. Infine, per 39 anni, come vigile del fuoco volontario nel Corpo di Aldeno. Nell’occasione è stata consegnata un targa ricordo e l’ex vigile Ivo Condini ha recitato una poesia in dialetto, da lui stesso composta. E’ seguita una cena, grazie alla disponibilità di Gianluca Oliana che, con grande professionalità, ci ha proposto un menù in grande stile che ha suscitato i complimen- ti di tutti. La festa si è protratta fino a notte fonda, con la soddisfazione di tutti per aver trascorso una indimenticabile serata all’insegna della semplicità, dell’amicizia e del legame che unisce tutti coloro che, per tanti anni, dedicano le proprie energie al volontariato ed alla solidarietà. Vigili del Fuoco Volonari Aldeno: novità nel direttivo Associazioni Il 2010 ha caratterizzato alcuni cambiamenti nelle cariche istituzionali del Corpo dei Vigili del Fuoco Volontari di Aldeno. Siamo quindi particolarmente riconoscenti a Sergio Bridi per l’impegno profuso in 18 anni come vice comandante. Sergio Bridi ha passato il testimone a Damiano Muraglia. Daniele Vettori è stato eletto nuovo capo squadra e Alessio Baldo magazziniere. Le altre cariche di capo squadra (Mirco Baldo), capo plotone (Diego Bridi) e di comandante (Rudy Cimadom) sono state riconfermate per i prossimi cinque anni. Nuove leve entrate a far parte del Corpo da pochissimo sono: Anna Innocenti, Omar Carpentari e Andrea Coser. A loro va il nostro migliore augurio di buon lavoro. Attualmente il Corpo quindi è composto da 22 vigili. Le nuove leve: Anna Innocenti, Omar Carpentari, Andrea Coser. L’ 52 ARIONE Con Jenia nel cuore di Paola Davi e Petra Donati Dare e ricevere: offrire una vacanza ad un bambino di Cernobyl è uno scambio alla pari. Il Comitato Aiutiamoli a Vivere di Aldeno promuove, dal 1997, l’accoglienza di un gruppo di bambini provenienti dalle zone contaminate di Chernobyl. Abbiamo voluto quest’anno rivolgere alcune domande a Petra, una mamma che nel 2010 ha accolto nella sua famiglia un bambino bielorusso, facendo così la sua prima esperienza. Jenia con i piccoli Daniel e Samuel Dallago. I bambini bielorussi ospiti delle famiglie di Aldeno. biamo ricevuto dalla scuola il foglio informativo del Comitato Aiutiamoli a Vivere di Aldeno, eravamo già a conoscenza di questo progetto. Abbiamo partecipato ad una serata durante la quale ci sono state date le informazioni necessarie per conoscere più da vicino questa iniziativa. Una profonda riflessione ci ha portato a decidere di aderire al progetto di accoglienza. Quali erano i vostri dubbi prima di ospitare un bambino proveniente da zone contaminate? Inizialmente le perplessità erano molte, quelle più importanti riguardavano sicuramente la comunicazione e il rapporto tra i nostri figli e il bambino accolto. L’ ARIONE 53 Associazioni Come siete venuti a conoscenza del progetto Chernobyl e dell’accoglienza dei bambini? Quando, l’anno scorso, ab- La comprensione reciproca inizialmente non è stata semplice per la diversità della lingua, ma la buona volontà da parte di tutti ha reso le cose possibili. L’esperienza e i consigli delle famiglie che avevano già aderito a questo progetto sono state di grande aiuto. Fin dall’inizio i nostri figli Daniel e Samuel hanno accolto Jenia in modo molto spontaneo, come solo i bambini sanno fare. Sono stati gioiosi compagni di gioco e non vedono l’ora che Jenia ritorni. Che cosa vi ha lasciato questa esperienza? Ci ha dato la possibilità di comprendere e imparare tante cose ed è quindi stata sicuramente positiva. Abbiamo cercato di accogliere Jenia nel migliore dei modi, senza riempirlo di regali, ma dandogli tutto l’affet- to possibile, considerando sempre che, dopo il mese di permanenza, lui sarebbe ritornato nella sua famiglia e nella sua realtà. Jenia è un bambino educato e molto sensibile, che ha dimostrato coraggio nell’adattarsi alle varie situazioni, cosa veramente ammirabile per un bambino di soli otto anni. Questa esperienza è sicuramente un impegno, ma anche un semplice gesto per donare un po’ d’amore a chi vive situazioni disagiate, portando ad entrambi un grande arricchimento. Noi tutti non vediamo l’ora di riabbracciare Jenia. Associazioni Il Comitato Aiutiamoli a Vivere di Aldeno coglie l’occasione per porgere i più sinceri auguri di buone feste a tutta la comunità. Ringrazia le famiglie ospitanti e quanti negli anni hanno sostenuto il progetto di accoglienza. Chi desidera provare questa forte ma altresì gratificante esperienza accogliendo per un mese un bambino bielorusso nella propria famiglia può partecipare alla serata informativa che si terrà nellaSala della Biblioteca, lunedì 10 Gennaio 2011, alle 20.30. L’ 54 ARIONE Solo le pietre sanno di Ugo Cont Ristrutturata a cura della locale sezione S.A.T. di Aldeno una vecchia fornace per la produzione della calce: una “calchera”. mento, da un’idea sgorgata senza troppa convinzione, ma poi ripresa, buttata lì e allargata nel consenso all’interno della nostra Sezione. Veniva puntualmente riproposta ogni qualvolta ci si trovava a passare dal sentiero che, dalla galleria sopra la forra della Valle degli Inferni, al bivio, porta alla chiesetta di Postàl o a Cimone. Erano solo sassi seminascosti che ormai pochi vedevano, ma che conservavano una memoria non scritta, una memoria di tempi aspri, avari, di sudori e fatiche. Non è una novità, molti paesi delle prealpi calcaree svolgevano l’attività della cottura della calce con le “calchère” e qua e là se ne vedono di ristrutturate. Ad Aldeno mancava questa pagina di storia aperta sul terreno, mancava questa testimonianza. Quindi, osservando la “calchèra”, l’ampiezza e la particolarità della costruzione a botte ci siamo sentiti spinti a restituire alla comunità questa memoria. Ricevuta la piena disponibilità al progetto dalla famiglia Gottardi (siamo su proprietà privata) e beneficiati dall’appoggio di persone del mestiere quali Bruno Beozzo e Ti- ziano Baldo, che hanno messo a disposizione tempo, attrezzatura, mezzi e materiale edilizio, il progetto ha potuto avere un inizio e arrivare ad una conclusione. Un grazie particolare va dunque a loro e a tutti quanti hanno tirato su le maniche! Abbiamo iniziato con l’incoscienza di chi non sa il lavoro che lo aspetta. Liberiamo prima l’area dalla vegetazione e quei pochi sassi visibili testimoni del passato. Sono pietre rimaste sole, sole come tante altre disperse sui nostri luoghi, sole nei terrazzamenti sui pendii, sole nei bordi e sui selciati di antiche mulattiere, segnate dai solchi dei “bròzi”, sole nei ponti e sugli archi che univano sponde e pareti opposte. Qualcuna porta una data, un’altra una croce, sono ri- maste soltanto loro a sapere. Ora che se ne sono andati via tutti. Adesso qui, nel nostro tempo, la società dei villaggi è cambiata, miseria e tabù sono solo vocaboli non più vissuti sulla pelle delle persone, un certo bigottume è quasi sparito e se c’è non fa più notizia. Ma è giusto che le pietre testimoni dei tempi cadano nell’oblio? Oppure meritano il rispetto per il sudore assorbito da chi era costretto a gestire un’economia chiusa e stentata? L’uomo quando ha voluto lasciare un segno lo ha lasciato nella pietra, dai primi nomadi cacciatori delle caverne, dai potenti sistemi che hanno costruito gli imperi, agli artisti e architetti che, con monumenti e palazzi, hanno costruito le città. La pietra porta i segni dei millenni, Associazioni Il fatto è nato, in un primo mo- All’opera per la ricostruzione della calchèra. L’ ARIONE 55 A lavori ultimati, così si presenta il reperto ai visitatori. Associazioni conserva l’anima dell’umanità, ci lascia un senso di eternità. La pietra sa. Quando noi andiamo a visitare le città andiamo ad osservare le particolarità dei centri storici, delle parti vecchie, dove spesso si usava la pietra, non andiamo nei comodi quartieri moderni di periferia, tutti uguali e uniformati che non ci trasmettono emozioni particolari. Solamente a chi sa guardare, non basta solo vedere, solamente a chi vuole conoscere le proprie radici e capire così la pianta che è, solamente a costoro le pietre sanno trasmettere e rivelare sensazioni tattili, visioni, messaggi, traducendo l’eternità in un presente. Le sentiamo allora le pietre, parlano una lingua loro, ecco, si allarga una percezione, si intravede un mondo che si incrocia in parte con quello raccontato dai nostri vecchi; vediamo un mondo di lunghi inverni e di primavere troppo a lungo attese, di gente con il volto serrato nelle rughe, impenetrabile. Un mondo dove i bambini diventano troppo presto adulti dopo un’adolescenza di umili sogni, senza incantesimi di consumismi e mode det- L’ 56 ARIONE tate. Un mondo dove le donne nascondono nei larghi vestoni scuri un corpo che dell’amore porta un dovere di peso e fatica; donne libere come i capelli legati nelle trecce dei cric, le crocchie che celano il mistero d’una lunghezza che non si lascia immaginare. Un mondo di uomini schivi, soli, che guardano il cielo solo quando deve piovere e, nei campi degli altri, piove sempre meglio o c’è più sole. E la speranza non dà mai più. Uomini che cercano nelle osterie un sorriso lasciandosi al vino, tanto sanno che la terra domani sarà ancora bassa e dura, per questo sono avari di tenerezze con i loro figli e con le loro spose. Non si possono però biasimare, anche per loro la giovinezza è durata poco. Qualcuno di loro si ribella a un destino che lo ha reso diverso da come sarebbe stato sotto un cielo diverso, guarda alla vallata con occhi misteriosi, persi ad inseguire pensieri di cambiamento, pensieri di esodo. Questo ci possono raccontare le pietre. Scavando troviamo un cucchiaio arrugginito, chi avrà preso parole per averlo perso? Il lavoro prosegue pietra su pietra, Ennio sempre presente, Erminio instancabile, Ermanno dedito a sostituire manici di picconi e pale rotti nello zelo. Per la parte didattica, preparata a tavolino, la sezione S.A.T. di Vigolo Vattaro ci ha concesso alcune foto che chiariscono la procedura del lavoro svolto nella calchèra. Loro si erano attivati nel 1994 in una impegnata rievocazione, con la cottura vera e propria della calce. Questo materiale didattico è stato magistralmente impaginato da Dario in un cartellone esposto sulla bacheca posta in loco. Vi invitiamo a fare una passeggiata, sono venti minuti da Aldeno, magari con figli o nipoti; è un’occasione per raccontare. In conclusione bisogna però, consentitemi, parlare anche degli aspetti negativi della nostra attività sul territorio, nell’allargamento e recupero dei sentieri. C’è un “ragazzaccio” (ma sono alcuni) ignorante, nel senso che ignora proprio regolamenti, proprietà e divieti che, con moto da cross, rovina il fondo e la quiete dei pochi luoghi rimasti. Lo perdono e perdono anche i loro genitori, ignoranti anche loro (ignorano ciò che fanno i figli!). Sono sicuro che questi “ragazzacci” quando un giorno prenderanno coscienza (e magari avranno dei figli) vedranno il loro seminato, i segni lasciati; le pietre non saranno “tenere” con loro, parleranno duro al loro animo, ma perdoneranno con speranza perché solo le pietre sanno e sanno capire l’uomo. Donare il sangue, donare la vita di Alberto Baldo La solidarietà è una virtù dei poveri? Provocatorio certamente questo interrogativo! Lasciamoci coinvolgere in una riflessione serena al di là di vuote asserzioni o di pregiudizi sociali; nel contempo però questa affermazione è basata pur su dati verificabili. Ad Aldeno varie sono le attività di volontariato sociale; lo abbiamo sottolineato anche domenica 14 novembre durante la Festa del Ringraziamento. Ma se volgiamo la nostra attenzione in modo particolare al volontariato sociale, anonimo e gratuito, notiamo che vi aderiscono, lavorano e si spendono generosamente persone che per estrazione economico-sociale si possono definire “normali”: giovani e adulti, operai, contadini, piccoli artigiani, impiegati con qualifiche esecutive. Ed è confortante vederne l’impegno, la dedizione, l’entusiasmo in un lavoro costante spesso nascosto. E gli abbienti, quelli che vengono definiti benestanti, quelli che hanno la garanzia di un ottimo reddito? Sia chiaro che non si vuole qui proporre alcuna contrapposizione o esprimere una valutazione di giudizio su una persona solo considerando il reddito economico ma perché, ci chiediamo, queste persone sentono meno l’impegno nel volontariato, quello sociale, gratuito, anonimo, quello che offre fraternamente il proprio impegno, il proprio dono senza magari voler sapere chi lo riceve? Perché non scoprire il dovere e il piacere di un dono importante, gratuito prima di scoprire che di fronte ad una grave malattia, una condizione economica di forte garanzia poco serve e il proprio “sistema di sicurezza” è fragile, impotente e magari si ha bisogno della solidarietà e di quell’impegno di altri, fino a quel momento dimenticati? E quale dono è più prezioso che quello del proprio sangue come fanno i volontari dell’Avis? E’, quello dell’Avis, un volontariato che trova la sua motivazione nell’intimità della persona, della vita, nel dovere della fratellanza con chi soffre, con chi, con l’aiuto di un medico, tu puoi salvare. Basta soltanto voler conoscere questa potenzialità, saper superare il più recondito egoismo, forse anche quel velo preconcetto, di paura. Il mio sangue a disposizione di chi ha bisogno, di chi, grazie a me, può vivere ancora; gratuitamente, anonimamente una goccia della mia vita offerta alla vita altrui. E’ questo certamente molto più di un aiuto in denaro, di un aiuto materiale; è una dimostrazione di una ricchezza personale interiore, di una coscienza e sensibilità sociale. A chi oggi si sente sicuro, a chi non ha pensato che la salute a volte diventa un dono impagabile che anche una condizione economicamente privilegiata non garantisce, chiediamo di essere ricchi di quella generosità gratuita e anonima, di guardare al volontariato in Avis come ad un’occasione che ricambia intimamente ma in modo forte. Un grazie allora a tutti i donatori di sangue ed di emoderivati della sezioneAvis diAldeno, Cimone e Garniga Terme, in particolar modo ai giovani. Per la loro generosità rappresentano un valore aggiunto tra la popolazione dei tre paesi. L’ ARIONE 57 Associazioni Riflessioni su un gesto di anonima generosità, di fronte al dono impagabile e fragile della salute. Una luce sempre accesa a cura del Club Altinum Condividere con la comunità del paese l’esperienza della lotta all’alcooldipendenza: una fonte di energia alla quale attingere per superare le tante difficoltà. L’incontro settimanale del 25 Associazioni Novembre del nostro Club Altinum, si è aperto alla Comunità di Aldeno in occasione della S. Messa celebrata presso la Casa degli Anziani, come ormai consuetudine da diversi anni, per ricordare gli amici che sono stati con noi e che sempre vivono nella nostra memoria. Nell’interessante e toccante omelia, il nostro Parroco, Don Daniele, recentemente tornato da un viaggio nella grande metropoli di New York, ci ha raccontato una sua riflessione sulla Fede. La grande Cattedrale Newyorkese di S. Patrizio, vista dall’ Empire State Building, il più alto grattacielo della città, pareva quasi scomparire in mezzo a tutte le altre imponenti costruzioni della L’ 58 ARIONE città. Così anche Dio, nella sua straordinaria grandezza, spesso viene “nascosto” e quasi “soffocato”, da tutto quello che per noi sembra essere sempre più importante e prioritario. E così la nostra Fede si indebolisce. Ma Lui c’è! Questa riflessione ci ha fatto pensare anche allo stato d’animo che può provare la persona con problemi di alcol. Spesso la depressione, la disperazione e la sfiducia prendono il sopravvento, soffocando quella forza di riprendersi, che comunque c’è dentro ad ognuno di noi. Ma probabilmente, i miracoli esistono! Frequentando il Club, condividendo le sofferenze, ma anche le risorse, quella forza che pensavamo perduta riesce ad emergere. Ritornano voglia di vi- vere e dignità, precedentemente perdute dentro ad un bicchiere. I traguardi raggiunti dovrebbero essere sempre motivo di orgoglio e di esempio, testimonianze quotidiane del nostro vivere. E’ per questo, quindi, che l’occasione di giovedì è stato un evento “speciale” che ha visto il nostro Club interagire proprio con la sua Comunità, con la partecipazione di molte persone, rappresentanti di associazioni, Don Daniele e il Sindaco che ha voluto con entusiasmo ribadire, oltre alla sua soddisfazione nell’essere presente, l’importanza che il Club riveste nella comunità, anello indispensabile di una catena di solidarietà. Il nostro grazie va a tutti coloro che hanno contribuito concretamente e con il loro cuore alla riuscita di questa serata che ci ha fatto sentire più vicini, che ci ha fatto ricordare i nostri amici scomparsi attraverso la presenza dei loro cari e che ci ha dato un’occasione (che confidiamo non resti unica) di sentirci veramente parte di questa Comunità. Questa messa “in memoria”, ma non solo, sarà una luce che vogliamo mantenere sempre accesa! Ma è più bello farlo al Circolo di Michele Bottura Azione e reazione in atmosfera controllata: dinamiche di gruppo al Circolo Giovanile, con interferenze estemporanee. Fuori, un tempo da lupi. Tre settimane di pioggia. Porca vacca! Che si fa? Il problema sussisteva ormai da ore. Il Signor B. non riusciva a darsi pace. Andiamo al circolo, pensò. Almeno c’è qualcuno. L’ unica via d’uscita. Simmaccheppalle. Appena arrivato, aprì la porta e trovò il Signor C. sdraiato sul divano. Lo salutò, ottenne poco più di un rumore sordo proveniente da un gola molto deep. Si avviò con fare da duro verso l’interno del suddetto circolo ricreativo culturale artistico un po’ eclettico. E passionale anche. Poche persone. I signori S. e M. alla postazione console che urlano imprecazioni contro un apparecchio che fa vedere le immagini. La scena era più triste di quanto si aspettasse, così il Signor B. si avviò desolato verso un frigo che -ahimè- risultava essere vuoto. La desolazione regnava sovrana. Entrarono, nell’ordine, il signor D., la Signora D. e il Signore alto e cattivo. Con la loro comparsa, la banda smise di suonare. Strana coincidenza, pensò il Signor B. Decise di smetterla di pensare, perchè ciò lo portava a ragionamenti e a conclusioni che lui stesso non riusciva a capire. Dopodichè, porse i suoi umili saluti alla combriccola appena arrivata, ovvero i Signori F., M. e E. Grandi feste e celebrazioni. Poi, di nuovo noia. La popolazione del CG cominciò ad affluire nella Sala delle Riunioni e delle Decisioni Importanti per buttare giù un’ idea sul da farsi. Sono momenti molto intensi, quelli. C’è chi dice lì, c’è chi dice qui, c’è chi dice sì, c’è chi dice no. C’è anche Vasco. Si passa agli insulti in un batter d’occhio e in men che non si dica il dado è tratto. Si passa alle mani con la velocità del battito d’ali di una farfalla e la fantasia potrebbe volare ben oltre, se su questi articoli non ci fosse il divieto di raccontare fatti (seppur veri, ve lo assicuro) che terminano con una scena degna dei migliori film splatter. Peccato. Ma torniamo alla narrazione degli eventi. Eravamo rimasti alla discussione sul da farsi. I primi temerari raggiunsero un accordo e si fiondarono in un ridente club per nobili alquanto borghesi in quel di Salorno. Che fissa...per loro. Neanche a dirlo, i Signori E.,C. (salute!), B., M., F. e un gruppo di ragazzi che si fanno chiamare Ra- Associazioni Era buio e faceva freddo. L’ ARIONE 59 Associazioni mones non avevano ancora trovato un accordo. I Ramones se ne andarono presto, perchè si accorsero che non erano al chiassoso CBGB della caotica NY, ma al deprimente CG della desertica Al(deno). In quel momento arrivarono la signora A. e il Signor Do. (perchè il Signor D. già esisteva se ben ricordate). Il loro ritardo oramai-non-più-occasionale diede fastidio alla troupe. Il freddo entrò dalla porta portando con se desolazione e smarrimento. “Io la fuori non ci vado”.”Ho freddo ragazzi”. “Piove ancora?”. “Scusa, perchè stai nascondendo il mio portafoglio nella tua giacca?” . Ah, quanta ilarità e gioia di vivere in quei ragazzi. Peccato che erano quasi le dodici meno un’ ora, e nessuno aveva mosso un dito. Con sempre meno timidezza, i nostri eroi arrivarono ad intavolare una discussione sui massimi sistemi, per poi concludere il tutto con una briscolata da panico. Ah, il cavallo di bastoni! Ah, le coppe! Due dinàri non sono sufficienti! Si per- L’ 60 ARIONE deva e si vinceva. Ecchissenefrega, l’importante era aver trovato qualcosa da fare. I ragazzi erano felici. La loro serata era salva. Certo, un concerto degli amati Pooh sarebbe stato meglio. Ma anche un torneo di briscola con carte rigorosamente piacentine e una musica muy psichedelica di sottofondo non sono male. Le belve della notte, ormai paghe della serata si ritirarono nei loro appartamenti. Ok, stasera non hanno fatto rockenrolla. Non hanno ballato fino alla morte. Non ce n’era bisogno. Hanno imparato una lezione molto importante, ovvero che il CG è lì per e con loro. Li coccola nei momenti difficili, li scuote nelle calde serate-concerto, gli rimbocca le coperte prima di andare a letto, li abbraccia e li bacia. Questo altro non è che un ringraziamento al fantastico CG e ai suoi muri colorati, all’allegria, alla gioia e agli abbracci affettuosi. Perchè è bello guardare la tv, ma lo è di più se ogni cinque minuti devi alzarti per abbassare, perchè il comando non va, come di solito accade al CG. Perchè se devi andare al bagno, noi possiamo aprire e guardarti, tanto non c’è la chiave. Perchè la porta crolla. Perchè il frigo è vuoto. Sempre. Perchè la musica si sente male. Perchè il computer è lento. Perchè fa caldo, se fuori fa freddo. Perchè se c’è luce, c’è vita. E se c’è Aia, c’è gioia. Quindi venite a scoprire le bellezze del CG. Perché stare con gli amici è figo, ma è più bello farlo al circolo. Energia pulita al rifugio di Ezio Mosna Potenziato l’impianto a pannelli solari in Valstornada. rifugio cacciatori Valstornada, dopo la decisione della direzione dell’A.R.C.A. di rinnovare tutto l’impianto elettrico del rifugio, mettendolo a norma di legge si è pensato di potenziare l’impianto fotovoltaico aumentando i pannelli e passando dai 12 volt a 220 volt con 1,5 KW di potenza. Il lavoro eseguito dalla ditta CEMA di Aldeno è stato portato a termine a regola d’arte. Diverse sono state le giornate di lavoro eseguite dai soci cacciatori dagli scavi, al supporto logistico per la ditta operan- te. Ora soddisfatti del lavoro possiamo dire di avere un rifugio al- l’avanguardia e a disposizione di tutti quanti lo frequentano. Il rifugio cacciatori Valstornada come si presenta con i nuovi pannelli fotovoltaici La colletta degli Alpini di Cornelio Muraglia Il giorno 27-11-2010 “Giornata nazionale della colletta alimentare” il gruppo alpini di Aldeno ha collaborato con il banco alimentare del Trentino Alto Adige e grazie alla generosità della popo- lazione di Aldeno ha raccolto presso la famiglia cooperativa di Aldeno, circa undici quintali di generi di prima necessità che saranno consegnati a famiglie in stato di povertà. L’ ARIONE 61 Associazioni Autunno denso di lavori per il Ma che spettacolo! di Lara Coser Il programma dell’Associazione Teatro e Spettacolo: appuntamenti con dramma e commedia, umorismo e storia. Tante e di qualità le proposte del cinema, anche per bambini e famiglie. Oltre al teatro di prosa in cui Associazioni la parola è l’elemento più importante, il teatro può avere forme diverse che differiscono per area di nascita, ma non solo: anche per il diverso utilizzo delle componenti della rappresentazione e per i fini artistici che esse definiscono. Sono proprio queste “varietà di forme teatrali” a caratterizzare la stagione che, anche quest’anno, l’Amministrazione Comunale, con l’Associazione Teatro e Spettacolo, è lieta di presentare. L’apertura del calendario è stata riservata, ai primi di dicembre, al Teatro Stabile di Bolzano con L’ 62 ARIONE “Avevo un bel pallone rosso” di Angela Demattè, regia di Carmelo Rifici, uno dei più interessanti giovani registi italiani. Questo bel testo della giovane autrice e attrice trentina, ma milanese d’adozione, ha vinto nel giugno del 2009 la cinquantesima edizione del Premio Riccione per il Teatro, il più prestigioso riconoscimento italiano per la drammaturgia contemporanea. Si racconta la tragedia del terrorismo con le sue vittime innocenti, i furori giovanili, gli “anni di piombo” che hanno bruciato una generazione, l’incomunicabilità tra padri e figli. I dialoghi si svolgono dal 1965 al 1975, l’ultimo anno di università di Margherita Cagol alla facoltà di sociologia di Trento, l’incontro e il matrimonio con Renato Curcio, la presa di coscienza politica, il trasferimento a Milano nel 1969, l’entrata nella clandestinità e la fondazione delle BR, fino alla morte violenta di Mara, avvenuta in uno scontro a fuoco con i carabinieri il 5 giugno 1975. In scena due personaggi: Margherita, interpretata dalla stessa Demattè e, nel ruolo del padre, il miglior attore trentino, Andrea Castelli. La stagione teatrale prosegue a gennaio con il recital dedicato a Giorgio Gaber: non il solito e ripetitivo concerto, bensì un vero omaggio all’artista, ideato ed interpretato da Michele Comite, bravissimo e apprezzato attore trentino. L’altro spettacolo in cartellone a fine dello stesso mese è “Stare Mèsto – Città Vecchia”, tratto dal panorama della cultura ebraica e proposto in occasione della giornata della memoria. Forma diversa hanno i due spettacoli successivi. A febbraio torna a far divertire il pubblico di ogni età, il vulcanico attore trentino Mario Cagol. Questo spettacolo in dialetto presenta alcune riflessioni sulla quotidianità, raccontate con la solita spassosissima verve che contraddistingue il suo originalissimo interprete. Gli ingredienti dichiarati dalla vincente ricetta dello spettacolo “Dormo e s’ciao” sono: grande divertimento, risate sincere, voglia di svagarsi e di passare una serata in compagnia. Proseguiremo le risate in marzo, grazie allo spettacolo brillante di e con Loredana Cont “Do(n)ne”: Anita Garibaldi, la ai bambini delle scuole materna, elementare e media. Appuntamenti pensati per favorire l’incontro tra nuove generazioni e mondo del teatro, ma anche, come nel caso dello spettacolo sulle cosiddette morti bianche, quale occasione per far riflettere i ragazzi più grandi in un contesto ambientale nuovo e diverso dal solito. Grazie alla sinergia nata tra Coordinamento Teatrale Trentino e Comuni, fra cui anche Aldeno, continua da qualche anno il progetto “Il piacere del cinema”. I film che proponiamo in questa rassegna autunnale sono per il venerdì sera “La solitudine dei numeri primi” di Saverio Costanzo, “L’apprendista stregone” di Jon Turteltaub, “Niente paura” di Piergior- gio Gay, “Inception” di Christopher Nolan, “La passione” di Carlo Mazzacurati, “Stanno tutti bene” di Kirk Yones. Sempre apprezzati sono i film della domenica pomeriggio , spazio riservato ai più piccoli, con “Shrek e vissero felici e contenti” di Mike Mitchell, “Sansone” di Tom Dey, “Cattivissimo me” di Pierre Coffin. In conclusione, desidero esprimere un ringraziamento sentito a tutti i componenti dell’Associazione Teatro e Spettacolo per il loro impegno ed il supporto nell’organizzazione e nella realizzazione della stagione teatrale appena iniziata e a nome della stessa associazione, auguro a tutti voi un Buon Natale ed un sereno Anno Nuovo. Associazioni Madonna, la sorella di Dante. Tre donne divertenti, ricche di umanità, interpretate dall’autrice con garbo ed intelligenza satirica e con un notevole dose di ironia e autoironia. Tre donne assolutamente difficili da dimenticare… In chiusura di stagione, l’omaggio al teatro amatoriale è affidato alla nostra Filodrammatica che, rinnovata in parte nei propri componenti e con la sapiente guida del suo regista, Mauro Bandera, non mancherà di divertire il pubblico con le beghe e le disavventure de “L’eredità dela pòra Sunta”. Accanto alle proposte rivolte al pubblico adulto non mancheranno, come ormai è tradizione, quelle dedicate alla scuola, con gli spettacoli proposti in orario di lezione La filodrammatica di Aldeno, ai tempi degli esordi. L’ ARIONE 63 Armigeri cercansi di Alessandro Cimadom Aperta la campagna di arruolamento dell’Ordine della Torre. In progetto spettacoli e coreografie. È passato già un anno dalla Associazioni fondazione dell’Associazione Culturale “Ordine della Torre” ed è con grande piacere che siamo su queste pagine a condividere con tutti i lettori de l’Arione le esperienze che abbiamo vissuto in questo importante anno di attività. Grazie a questo strumento di formazione possiamo aprirci alla comunità e far conoscere il nostro gruppo e le sue finalità. Speriamo dunque che queste poche righe che ora andremo a stendere possano avere parte attiva nel mondo del dialogo e del confronto che una comunità deve avere e che deve stimolare. La cosa che più vogliamo marcare è la completa apertura che l’associazione vuole avere nei confronti di tutta la popolazione di Al- I membri dell’Ordine della Torre. L’ 64 ARIONE deno e dei paesi vicini. Quello che vogliamo fare è migliorare e rendere sempre più grande e spettacolare ciò che avete potuto assaggiare durante la festa del Comun Comunale lo scorso giugno. Combattimenti fra uomini (e donne) armati, un accampamento attrezzato che si arricchirà via via di personaggi che rievocano gli antichi mestieri, momenti didattici, riuscendo a condire il tutto con un po’ di recitazione e comicità. Stiamo preparando uno spettacolo che narri le vicende della potente famiglia nobile dei Castelbarco, una casata che ha avuto un ruolo fondamentale nella storia del nostro comune e di quelli limitrofi. Avvincenti coreografie belliche sono accompagnate da maestose colonne sonore, servono nuovi combattenti che osino mettersi in gioco in un’attività che regala molte soddisfazioni ma che non richiede un eccessivo sforzo. Provare per credere. Il nostro invito si rivolge a tutte le fasce d’età, dai giovani fino ai pensionati (che non sono meno giovani), e sappiamo che siete tanti! Aldeno è ricco di realtà associazionistiche e, al contrario di altre comunità, noi possiamo vantare un’intensa partecipazione da parte dei giovani. Stranamente le fasce “più mature” sembrano non avere una presenza così importante in termini di numeri: è a loro che vogliamo porgere un invito speciale. Vorremmo che l’Ordine della Torre fosse un gruppo che unisce le generazioni nella passione comune del riscoprire le nostre radici. (www.ordinedellatorre.blogspot.com) Emozioni in musica di Gloria Bernardi Un appello a chi opera professionalmente nella sanità, affinchè porti un ulteriore contributo di credibilità e convincimento nella campagna per la donazione di sangue. fare degli incontri inaspettati e curiosi che rimangono impressi dentro noi stessi per molto tempo, grazie all’intensità che li contraddistingue. In un recente viaggio in treno, ho condiviso il tragitto con un signore di circa 70 anni dotato di una vivacità e di un’intelligenza affascinanti. L’incontro è iniziato, come di solito succede, parlando del tempo e della scarsa efficienza della burocrazia in Italia. Si è instaurata fin da subito una sorta di simpatia reciproca che ci ha portati a raccontarci un sacco di cose senza nemmeno sapere, fino alla fine del viaggio, l’una il nome dell’altro. Questo signore mi ha raccontato di essere stato, nel corso della sua vita, un grande amante dei viaggi, di aver visto quasi tutto il mondo, perché la sua curiosità è sempre stata così grande da non riuscire a frenarla. Ad un certo punto questo signore mi ha detto che uno dei posti più emozionanti ed indimenticabili che avesse mai visto sono state le cascate Iguazù in Brasile. Il nome Iguazù, ha poi continuato il signore, viene dalle parole guaranì y che vogliono dire acque, e guasu che vuol dire grandi, ed una leggenda racconta che un dio pretendeva sposare una bellissima ragazza chiamata Naipù, Associazioni A volte la casualità ci porta a L’ ARIONE 65 Associazioni che però scappò con il suo amato Caroba in canoa. Arrabbiato, il dio modificò il fiume – continua la leggenda - creando le cascate, nelle quali Naipù cadde trasformandosi in roccia, mentre Caroba si trasformò in albero. Si narra ancora oggi che da questa posizione, i due amanti continuino ad osservarsi. Ognuno dei bandisti della Banda Sociale di Aldeno, se fosse stato al mio posto, avrebbe reagito come me a quel nome e a quel racconto, perchè per la Banda di Aldeno Iguazù vuol dire Michele Ascolese, Iguazù Project ed un’esperienza meravigliosa rimasta nel cuore di musicisti e pubblico. La stessa emozione, mi è poi venuto in mente, affiorerebbe alla citazione di posti come Banyeres de Mariola, Fano, San Gimignano, Anterselva, luoghi dove la Banda di Aldeno, assieme al Presidente ed al Maestro, ha lasciato un ottimo ricordo e dai quali si è portata via nuove amicizie, una visio- L’ 66 ARIONE ne diversa di musica e panorami mozzafiato. Essere un componente della Banda è un’opportunità oltre che un serio impegno. Certi tipi di esperienze sono davvero uniche e così particolari che solamente partecipare all’attività della Banda può permettere di affrontare. Al Concerto di Natale, ad esempio, concerto che si terrà come ogni anno nel Teatro Comunale di Aldeno la sera del 25 Dicembre, verrà proposto un Concerto per Fagotto solista di Frigyes Hidas nel quale si cimenterà il nostro concittadino Igor Delaiti, eccellente fagottista dal curriculum ricco di riconoscimenti. Il programma del Concerto di Natale sarà veramente interessante e ricco di emozioni. Del resto, chi ci segue con costanza sa bene che emozioni ed intensità non mancano mai quando suona la Banda. A proposito di emozioni, è sicuramente da ricordare la Messa di Santa Cecilia che si è tenuta la sera del 21 novembre scorso nella Chiesa Parrocchiale di Aldeno. La Banda ha proposto oltre ad un Adagio di Anton Bruckner, la suggestiva Dusk di Steven Bryant e la dolcissima Innocence 3 tempo di Saga Candida del giovane musicista ed autore americano Bert Appermont. Ma il brano che ha riscosso maggiori consensi è stato senz’altro il “Tu che di gel sei cinta” tratta dall’Opera Turandot di Giacomo Puccini, che ha visto la collaborazione della Banda con un’altra importante e straordinaria artista di Aldeno, la mezzo soprano Monica Zeni che con l’occasione ringraziamo per aver messo così a disposizione le sue eccellenti doti di interprete. A Settembre sono iniziati i corsi di teoria, solfeggio e le prove della Bandina: l’entusiasmo dei piccoli musicisti non manca e la disponibilità degli insegnanti nemmeno: ottime premesse per un anno scolastico ricco di soddisfazioni. Infine, il sito della Banda Sociale di Aldeno www.bandasocialealdeno.it è in fase di ristrutturazione grazie alla disponibilità e all’impegno di alcuni bandisti, che intendono dare allo stesso una veste più moderna ed aggiornata. Chiediamo quindi un po’ di pazienza in attesa di poter godere del risultato. Ai lettori de “L’Arione” la Banda Sociale di Aldeno, il Presidente Walter Rossi ed il Maestro Paolo Cimadom, augurano un Buon Natale e un Felice Anno Nuovo. La vita, dall’incubo dell’AIDS a cura di Alma e Rosanna Riceviamo dalla nostra amica, Tina Barbieri, ora volontaria in Cameroun, ma in Africa da trent’anni, una lettera tanto bella che la vogliamo proporre per intero, senza togliere nemmeno una virgola: “Mentre il sole si spinge prepotente tra le nubi e la nebbia densa di umidità, per riscaldare questo nuovo giorno, le mamme della nostra maternità partoriscono numerose e i loro lamenti si tramutano in splendidi sorrisi appena il piccolino saluta, col primo grido, l’entrata in questo mondo. Qualche minuto fa è nato il 24° bimbo di questa notte piena di vita, di movimento, di fatica, di creatività, per dare, spazio, assistenza, cure necessarie a tutte, per ospitare dignitosamente 51 mamme in una maternità che conta 32 posti letto. C’e l’abbiamo fatta certi che tra una settimana, i venti posti letto della nuova ala, saranno pronti per soddisfare questa abbondanza di vita, che fa del nostro centro, un CENTRO PILOTA per l’accompagnamento dei bimbi dal concepimento all’età scolare, delle mamme e delle famiglie di ogni condizione sociale. Da sette anni abbiamo un’attenzione particolare per le mamme sieropositive all’ HIV, per evitare la trasmissione del virus dalla mamma al nascituro, durante la gravidanza, al momento del parto, con l’allattamento materno. Questo accompagnamento che non è solo sanitario, ma anche psicosociale, ci ha permesso di avere risultati sorprendenti; dal gennaio 2008 ad oggi la trasmissione è zero per cento… Un traguardo meraviglioso che dà a queste mamme la certezza di essere mamme a pieno titolo, capaci di dare la vita come tutte le donne e darla in pienezza.E’ veramente stupendo condividere le emozioni e la gioia quando annunciamo che il bimbo è sieronegativo, occhi grandi, splendenti, spesso pieni di lacrime di felicità….Vi lascio immaginare… La prossima settimana apriremo la nuova ala, cinque camere di quattro letti, luminose, coloratissime, ben arredate, con materassi solidi, biancheria linda e profumata, zanzariere efficaci, culle bellissime. Una sala di neonatologia con due modernissime incubatrici, sarà disponibile per ridurre al minimo le complicanze da parti difficili. Il laboratorio analisi sarà arricchito di nuovi apparecchi sanitari, così pure il servizio ecografia, sarà attrezzato con un nuovo moderno apparecchio. Ci siamo indebitati per dare il meglio, ma ce la faremo a onorare i nostri impegni, perché quando ci si impegna per la VITA e per dare a tutti il DIRITTO ALLA SALUTE, il sostegno di molti non mancherà. Don Milani diceva “Tutto è speranza perché tutto è fatica. Finché c’è fatica c’è speranza” Vi garantisco che dopo una notte come questa in cui sei persone hanno condiviso dolori e gioie con 24 partorienti, 24 nuovi nati, 24 famiglie e hanno ricercato soluzioni non semplici, l’affermazione di don Milani è carica di SENSO e di SPERANZA. Da Yaoundè un saluto africanissimo ricco di sorrisi, di grida di neonati e di energia vitale”. Yaoundè 01/10/2010 Tina Barbieri Anche noi del Gruppo Missionario abbiamo contribuito a quest’opera e ne siamo fieri. Con l’occasione AUGURIAMO a tutte le persone della nostra Comunità, Enti compresi, che gentilmente contribuiscono allo scopo missionario, un Santo e gioioso Natale e un sentito ringraziamento. L’ ARIONE 67 Associazioni Arriva da Yaoundè, in Cameroun, il racconto di una ordinaria e straordinaria giornata africana. Il mestiere dell’animatore di Mattia Baffetti Relazione e comunicazione alla base dei seminari di formazione proposti dall’associazione Noi e dalla parrocchia. A fine ottobre i giovani ani- Associazioni matori delle attività di oratorio ed un paio di giovanissimi “aspiranti animatori” hanno avuto la possibilità di partecipare ad alcuni brevi seminari, guidati dal professor Flavio Antolini, incentrati sulle seguenti tematiche: fisiologia della comunicazione, figura e ruolo dell’animatore, concetto di esperienza. Tralasciando le numerose sfaccettature e tematiche di questi incontri, che spero abbiano fornito ai ragazzi buoni spunti di riflessione e di auto-riflessione, ciò che mi preme sottolineare è quanto emerso dalla discussione sulla “figura dell’animatore di attività Il sito web della parrocchia. ricreative e socio-assistenziali”. I giovani, intelligentemente coinvolti da Antolini in lavori di gruppo e in una sorta di forum finale, hanno delineato la figura dell’animatore con una sequenza di “carat- Gli animatori al seminario del prof. Flavio Antolini. L’ 68 ARIONE teri fondamentali” raggruppabili per aree tematiche: positività, creatività, relazione d’aiuto, serietà e confini, leadership e team, empatia, responsabilità e valori. Da ultimo essi hanno individuato il “filo rosso” che lega tutti questi aspetti e che è stato riconosciuto nella capacità di relazionarsi e comunicare con gli altri. Relazione e comunicazione quindi. Ho trovato essere una piacevole coincidenza che in questo stesso periodo siano giunte a compimento due iniziative, promosse dall’Associazione NOI congiuntamente alla parrocchia, volte proprio a stabilire relazioni ed a potenziare la comunicazione. Secondo elemento: dopo tre mesi di fervida e travagliata attività è giunto definitivamente a conclusione il progetto della pubblicazione “Un Natale con i fiocchi” per l’Avvento 2010. Quando, a settembre, si è deciso di stamparne 5.000 copie penso che più d’uno abbia avuto qualche perplessità; il coraggio (o la follia, se volete) è stato invece premiato e, ad oggi, la giacenza residua è poca cosa. Quasi 5.000 copie distribuite in due mesi in tutta la provincia e non solo, da Cavareno a Fiera di Primiero, da Gardolo a Verona, da Pera di Fassa a Lasino… passando ovviamente per Aldeno! In maniera un po’ celebrativa e campanilista potremmo dire che in molte case trentine il Natale avrà un retrogu- sto aldenese. E’ quindi d’obbligo ringraziare tutte le persone che si sono spese gratuitamente per l’ideazione, la progettazione, la produzione, la promozione, la vendita e la distribuzione di questo lavoro. Un grazie di cuore, cioè, a chi crede fermamente nella relazione e nella comunicazione e non smette di praticare l’una e l’altra all’interno dell’Associazione. Associazioni Primo elemento: da ottobre all’indirizzo web www.parrocchiealciga.eu è infatti visitabile il sito internet delle parrocchie di Aldeno, Cimone e Garniga Terme, con articoli, foto, bollettini parrocchiali, notizie dell’Associazione NOI e molto altro ancora. La compresenza in un’unica pagina di tre parrocchie e un’associazione rappresenta di per sé un tentativo di collaborazione e di sinergia, oltre che di comunicazione. Il media scelto si aggiunge poi ad altri canali tradizionali per ampliare l’offerta e la capacità di coinvolgimento. Qualsiasi suggerimento critico è ben accetto e, se riguarda l’Associazione, può essere inoltrato direttamente al nuovo indirizzo [email protected]. L’ ARIONE 69 La vita guarda sempre avanti di Marcello Enderle L’Università della Terza Età e del Tempo Disponibile ad Aldeno: un intenso programma di cultura e di conoscenza. Era l’anno 2002 quando il Associazioni nostro compianto sindaco Daniele Baldo, approfittando dell’offerta fornita dall’UTETD di Trento, ebbe l’idea di istituire anche ad Aldeno una sede periferica dell’Università della Terza Età. Aveva compreso che nel paese molte persone adulte sentivano il bisogno di riempire una pur piccola parte del loro tempo col riaccostarsi a interessi culturali di vasto respiro. Nel momento dell’esplosione di internet, delle informazioni veloci tramite e-mail, dei social-network, dei virtual market rivolti soprattutto ai giovani ma di più difficile accesso a chi, adulto, si sentiva impreparato e a disagio ad accostarsi al mondo della informazione hi-tec, percepì il bisogno di andare oltre un piano di politiche socio-sanitarie rivolte agli adulti del paese: andava incentivato un forte e diffuso stimolo culturale, occorreva mettere a frutto la maggiore disponibilità di tempo libero verso adeguate e nuove forme di relazione sociale che potessero far ri- Gli alunni dell’ UTETD, durante la lezione di Storia delle Civiltà del Mondo tenuta dal prof. Vittorio Campero. L’ 70 ARIONE scoprire e sviluppare nuovi interessi indirizzati alla conoscenza di temi e prospettive culturali nuove. La terza età doveva essere “vita in avanti” L’Amministrazione Comunale colse e fece proprio questo spunto. Stipulò la convenzione necessaria per iniziare il percorso culturale di UTETD e mise a disposizione la sala consigliare per le lezioni, il personale dell’ufficio per l’espletamento delle pratiche inerenti le iscrizioni e le attrezzature richieste dagli insegnanti e necessarie per le varie lezioni e attività. Il primo anno accademico iniziò a novembre 2002; gli iscritti erano 45 di Aldeno, 6 di Cimone e 4 di Garniga Terme. L’attività culturale e formativa fu suddivisa in quattro cicli di argomento: geografia, diritto successorio, aspetti medici della terza età, storia dell’arte. In totale 18 lezioni di 2 ore ciascuna. Dalle prime lezioni subito si evidenziò che chi vi partecipava era molto attento e interessato a sviluppare una crescita culturale individuale. Si vide come le lezioni fossero seguite e vissute con in- lità degli argomenti scelti e trattati, che hanno spaziato dalla Medicina alla Geografia, dal Diritto alla Storia Dell’Arte, dalla Storia del Trentino alla Psicologia, dalla Storia delle Religioni a “Il Cittadino e le Istituzioni”, dalla Storia delle Civiltà Pre-moderne alle Patologie Reumatiche, dall’Uso dei Farmaci alle Patologia Respiratorie e Cerebrovascolari, dall’Arte di non Invecchiare alle scienze naturali, dal Viaggio nel cosmo all’Educazione alla Mondialità, dalla Bibbia e il Cinema alle Energie nucleari e Alternative, fino alla Storia degli ultimi cento anni. Temi sentiti partecipati e approfonditi, anche grazie all’indiscussa capacità didattica dei vari docenti susseguitisi negli anni, i quali hanno saputo stimolare l’attenzione e l’interesse dei presenti, avvalendosi anche di mezzi audiovisivi per rendere più facilmente assimilabile l’argomento trattato. Da non dimenticare anche le altre attività formative e di socializzazione parallelamente organizzate negli anni accademici, come varie visite al Castello del Buon Consiglio, al Mart e a Casa Depero, in occasione di mostre di particolare interesse storico e culturale. In collaborazione con la Presidenza del Consiglio Provinciale si è visitato il Museo Cimbro, Il Museo degli Usi e Costumi, il Forte Belvedere di Lavarone, Casa Degasperi a Pieve Tesino, il Museo Civico di Rovere- to, Villa Margon e il Castel Thun. Inoltre sono state effettuate gite culturali guidate di un giorno a Palazzo Ducale con la Residenza Ducale e la città di Modena, al Museo e al ghetto ebraico di Venezia, a varie Ville Venete e alla città di Vicenza con il suo Teatro Olimpico. Sono state ancora effettuate le gite socio culturali di due giorni ad Assisi, Todi e Spoleto, a Siena, Volterra e San Gimignano, al Lago di Costanza, a Maiano, Canton san Gallo, a Camaldoli, a Lucerna ed a Berna in Svizzera, ad Acqui Terme, a Torino al Museo Egizio, in Slovenia, al Lago di Bled, a Cortona, Arezzo. Infine, in collaborazione con il coordinamento giovani, è stato attuato il corso di informatica dal titolo “Nonni e Nipoti al PC” e, come avviene da vari anni, corsi di acquagym presso la piscina di Madonna Bianca. E’ questa la riprova della vivacità e della coesione del gruppo che ha vissuto e vive questi momenti di formazione con partecipazione e curiosità costanti. Crediamo quindi doveroso rivolgere un caloroso ringraziamento a quanti hanno permesso e ancora incentivano la realizzazione di questa importante esperienza formativa e di socializzazione, la cui ricaduta è e sarà indubbiamente molto importante per lo sviluppo di una cosciente etica civile basata sull’impegno e sulla responsabilità personale nei confronti della comunità locale. L’ ARIONE 71 Associazioni terventi spontanei e richieste pertinenti di approfondimento degli argomenti trattati. A marzo 2003 terminò il primo anno accademico e l’ultimo incontro realizzò la programmazione dell’anno successivo. Fu quella un’occasione molto importante poiché si attuò il bilancio dell’attività svolta e da esso maturò un coinvolgimento verso una scelta motivata degli argomenti per l’anno 2003-2004: era progettare un tassello della propria formazione, indirizzare interessi e confronti. Fu veramente quella la riprova del successo dell’iniziativa: un momento di partecipazione e socializzazione. Il tutto poi si concluse con uno spuntino e un brindisi di saluto. Quello che è iniziato, è il nono anno accademico e si può senza ombra di dubbio affermare che la nostra è ormai una realtà fortemente radicata nel paese, molto apprezzata e in crescita. Gli iscritti sono 83: 64 donne e 19 maschi. La fascia d’età degli iscritti è compresa tra i 46 e gli 86 anni e va sottolineato che la presenza maschile è un dato che colloca Aldeno in prima fila tra le sedi UTETD, con il 29% di maschi iscritti. Notevole è anche la frequenza alle lezioni, che mediamente si aggira sull’80% degli iscritti. Se vogliamo fare un bilancio di questi nove anni di attività possiamo senz’altro definirli molto positivi. Basti evidenziare la qua- Club 3P: prospettive di rilancio di Ermanno Moratelli Si punta sui giovani agricoltori per recuperare ruolo e progettualità per la campagna aldenese. Il Club 3P di Aldeno ha com- Associazioni piuto 50 anni ed è uno dei più vecchi di tutta la provincia di Trento. Il simbolo delle 3P sta a indicare altrettante parole: provare, produrre e progredire, che sono state il motto di generazioni di giovani agricoltori con un estrazione ben precisa e cioè di appartenenza alla Coldiretti, il maggiore sindacato agricolo del Trentino. E’ nato negli anni in cui era molto sentita la cooperazione intesa come spirito corporativo, come nucleo di aggregazione per affrontare le diverse problematiche che, vuoi per le scarse risorse economiche del tempo o per le poche conoscenze tecniche, richiedevano ancora una forte coesione, con l’idea che l’unione fa la forza. Lo spirito costitutivo si rivolse L’ 72 ARIONE in due direzioni ben precise: come elemento propositivo proiettato nella vita agricola non solo del paese e come gruppo di gestione di attrezzi agricoli che, per il loro costo e la loro complessità di utilizzo, non potevano essere acquistati o gestiti dalla singola azienda. Nel corso dei decenni, dopo aver contribuito in maniera sostanziale alla vita delle cooperative, all’amministrazione comunale e alla crescita complessiva dell’agricoltura, la prima funzione si è affievolita o dissolta completamente, anche in seguito ai cambiamenti sociali, alla minore volontà di impegno e, non da ultimo, alle comodità raggiunte. La seconda funzione è invece ancora oggi attiva e il Club 3P di Aldeno, con una base di 41 soci, gestisce un patrimonio costituito da 11 attrezzi. Il primo compianto Presidente fu Umberto Cont a cui sono succeduti altri 7 Presidenti, fino all’ultimo ancora in carica da 12 anni, Ermanno Moratelli. L’attuale Consiglio di Amministrazione, nominato ad inizio 2010, è composto, oltre che dal Presidente, dai consiglieri Danilo e Nicola Baldo, Renato Coser, Claudio Moratelli e Roberto Ruzz, mentre le funzioni di segretario sono svolte da Gastone Dallago. Il Club 3P non è un ente di lucro, si autofinanzia e continua ad occuparsi di agricoltura. Nell’ultimo periodo, vista l’età media dei propri soci, circa 40 anni, si è confrontato con l’opportunità di aprire le porte ai giovani agricoltori del paese. La prospettiva futura è di riappropriarsi un ruolo preciso e ritornare ad essere un punto di riferimento sociale e culturale per la categoria. La necessità di aumentare e migliorare il confronto fra i vari attori del comparto, superando alcune contrapposizioni, che negli ultimi anni si sono create nel paese, è un nodo fondamentale a cui il Club vuole provare a dare delle risposte. Cogliamo l’occasione, nel ringraziare la rivista L’Arione per lo spazio concessoci, per invitare tutti i giovani agricoltori che lo desiderano ad entrare a far parte della compagine sociale del Club 3P di Aldeno e, visto l’avvicinarsi del Santo Natale, per porgere i nostri migliori auguri di Buone Feste. I Carabinieri per Aldeno di Renzo Beozzo Anche la A.N.C. Sezione di Aldeno C.re Primo Daldoss, nel suo ultimo consiglio ha fatto una seria riflessione sull’anno 2010, che volge ormai al termine. Durante questo 2010, sono state effettuate varie attività, tra le quali spiccano la cena sociale e la festa dell’Arma. La consueta cena sociale, tenutasi a fine Marzo, ha visto una notevole partecipazione, oltre che delle autorità, anche dei soci con i famigliari, e dei simpatizzanti. La festa dell’Arma, invece, si è svolta al parco delle Albere a fine Maggio ed è stata rovinata dal maltempo, fatto che accade ormai sfortunatamente da tre edizioni. Si sta dunque pensando di riorganizzarla in modo diverso. È inoltre bene ricordare la ricorrenza della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma, appuntamento annuale del 21 Novembre, alla quale hanno partecipato, oltre ad una nostra rappresentanza, autorità militari e civili, tra le quali vogliamo ricordare il Maresciallo Comandante della stazione di Aldeno, Erminio Paternuosto, e il Sindaco di Aldeno, Emiliano Beozzo, che desideriamo ringraziare per la sua presenza e l’attenzione sempre viva verso la nostra associazione. Come già detto lo scorso anno, all’interno della sezione si è costituito un gruppo denominato “Nucleo di fatto”. Al compimento del primo anno di attività di questo gruppo, il bilancio è sicuramente positivo. I servizi effettuati sono stati organizzati dal coordinatore del gruppo Oreste Zanotti, al quale va il nostro apprezzamento per l’impegno e la passione profusi, in collaborazione con il Comando C.C. Stazione di Aldeno, il Comune di Aldeno e la Polizia Locale. Per citare alcuni dei servizi svolti, si possono menzionare: Giro del Trentino, Gran fondo Charly Gaul, Comun Comunale e MondoMerlot. Vorremmo poi esprimere un ringraziamento particolare ai soci, nonché membri del Nucleo di fatto, Tommaso Saccomanno e Carlo Capello che, tutte le mattine, a turno, sono presenti sull’incrocio tra via Florida e via del Porto per permettere un attraversamento più sicuro agli scolari. In merito a questo servizio, ci piacerebbe poter fare di più, come richiesto dal Sindaco, ma ciò ci è impossibile in quanto quasi tutti i nostri iscritti lavorano e sono dunque impossibilitati a rendersi disponibili per tale attività. Ricordiamo, infine, due dei nostri soci fondatori che sono deceduti nell’arco di questo 2010: Italo Linardi e Albino Beozzo. Colgo qui l’occasione, a nome del Presidente Ermanno Moratelli e di tutto il Consiglio, per augurare Buon Natale e Buon Anno a tutti i nostri iscritti e simpatizzanti. Carabinieri in congedo aiutano i più piccoli nell’attraversamento degli incroci. L’ ARIONE 73 Associazioni Fine anno. Tempo di bilanci e riflessioni sul passato, tempo di propositi per il futuro. No alla pena di morte di Alida Cramerotti* Anche il Comune di Aldeno aderisce alla giornata mondiale delle Città per la Vita. In molti avranno notato che, Amministrazione e politica dalla fine di novembre, sul nostro municipio è apparso uno striscione sul quale risalta la scritta “Non c’è giustizia senza la vita” e che testimonia l’adesione del nostro comune alla Giornata Mondiale delle Città per la Vita - Città contro la pena di morte, che si celebra ogni 30 novembre, in ricordo dell’anniversario della prima abolizione della pena capitale ad opera di uno Stato (il Granducato di Toscana), avvenuta nel 1786. L’iniziativa è nata grazie all’impegno della Comunità di Sant’Egidio, protagonista, dalla seconda metà degli anni ’90, di una forte L’ 74 ARIONE ed incisiva battaglia contro la pena capitale, considerata la sintesi di molte violazioni dei diritti umani: una forma di tortura mentale dei condannati, in contraddizione con una visione riabilitativa della giustizia, causa di legittimazione di una cultura di morte che colpisce in maniera sproporzionata minoranze politiche, etniche, religiose e sociali. Un impegno, quello della Comunità di Sant’Egidio, che nel 2002 ha prodotto la nascita del Movimento mondiale delle Città per la Vita - Città contro la Pena di Morte e che ha dato vita all’Appello per una Moratoria Universale. Vi hanno aderito leader religiosi di tutte le principali tradizioni religiose mondiali, credenti e non credenti, firmando un manifesto morale, sottoscritto anche da otre cinque milioni di persone in 153 paesi del mondo e che è stato consegnato alle Nazioni Unite alla vigilia del voto della storica Risoluzione del 18 dicembre 2007. In tale occasione, per la prima volta a grande maggioranza, gli Stati Membri dell’ONU hanno solennemente affermato che la pena di morte ed il cammino ver- so la sua abolizione definitiva è una questione rilevante nella crescita del rispetto universale dei diritti umani e non una questione di giustizia interna dei singoli Paesi. A metà degli anni settanta i Paesi che avevano abolito la pena di morte erano poco più di 20; oggi sono 141 i Paesi che per legge (130) o in pratica, pur permanendo negli ordinamenti giuridici, non una giustizia capace di rispettare la vita in ogni corcostanza. Quest’anno sono state 1300 le Città per la Vita nel mondo che, nelle giornate dal 28 al 30 novembre, hanno illuminato e decorato un monumento, un edificio o un luogo particolarmente significativo, quale simbolo dedicato all’iniziativa e che hanno predisposto iniziative culturali e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica. Nel nostro caso la scelta com- piuta dal Consiglio comunale, unanime nel deliberare l’adesione all’iniziativa, è stata quella di individuare il municipio, quale edificio significativo del comune, da decorare con apposito striscione, mentre per le iniziative a carattere culturale saranno privilegiate, nel corso dell’anno, quelle rivolte a sensibilizzare gli studenti delle scuole presenti sul nostro territorio. *Assessore alle Politiche Sociali L’ ARIONE 75 Amministrazione e politica la utilizzano più. Va tuttavia osservato che, seppur la pena capitale sia avvertita nella coscienza di tanti come un residuo del passato, così come a lungo sono stati schiavitù e tortura, poi rifiutati dalla coscienza collettiva, il cammino verso la sua abolizione resta lungo e difficile, richiede un allargamento del consenso ed un sempre maggiore impegno delle società civili, in sinergia con Stati ed Organismi internazionali. In tal senso la giornata Mondiale delle Città per la Vita – Città contro la Pena di Morte rappresenta un’importante iniziativa che, nel corso degli anni, ha riunito numerose amministrazioni locali e società civili, per promuovere universalmente questa battaglia, tanto decisiva per l’intera umanità e per sensibilizzare le Istituzioni verso Un asilo per Paganica di Emiliano Beozzo* Grande prova di solidarietà dimostrata dai Comuni di Aldeno, Cimone e Garniga Terme Come promesso nell’estate Amministrazione e politica 2009, i Comuni di Aldeno, Cimone e Garniga Terme hanno portato a termine il progetto di solidarietà a favore delle popolazioni terremotate denominato “Il mio impegno per l’Abruzzo”, grazie anche alla raccolta-punti legata alla differenziazione dei rifiuti. Il sistema già lo conosciamo, in quanto Aldeno ha fatto scuola negli anni scorsi. Questa volta tuttavia, anziché mettere in palio dei premi per i cittadini “ricicloni”, si è scelto di convertire i punti in denaro da devolvere all’Abruzzo, attraverso il progetto promosso dalla Provincia Autonoma di Tren- to. Anche le scuole elementari di Aldeno hanno dato il proprio contributo ideando una raccolta fondi basata sul progetto “A piedi a scuola”, un sistema che, allo stesso tempo, educa e pensa al prossimo. La partecipazione è stata ammirevole così anche i piccoli studenti hanno potuto donare un proprio contributo per i bimbi dell’Abruzzo. Contestualmente abbiamo aperto un conto corrente presso la Cassa Rurale di Aldeno e Cadine per facilitare versamenti volontari da parte dei nostri concittadini e bisogna dire che il paese I sindaci di Cimone, Aldeno e Garniga Terme con l’assessore Lia Giovanazzi Beltrami. L’ 76 ARIONE ha dimostrato la volontà di non tirarsi mai indietro. Il 19 ottobre 2010, quindi, nel corso di una breve cerimonia presso l’assessorato provinciale alla solidarietà internazionale e alla convivenza, assieme a Damiano Bisesti, sindaco di Cimone, e Andrea Friz, sindaco di Garniga Terme, è stato consegnato all’assessore Lia Beltrami, nella sua veste di coordinatrice del Tavolo per l’Abruzzo, un assegno di 26.800 Euro. L’assessore Beltrami, dopo aver espresso compiacimento per la solidarietà concretizzata dai tre comuni, ha annunciato che l’assegno sarà trasferito, su scelta condivisa dai tre Sindaci, al Consorzio dei Comuni trentini che, per il tramite della Caritas de L’Aquila, contribuirà alla realizzazione di un Asilo Nido a Paganica, aperto anche ai bambini della frazione di Tempera. “Quaranta bambini troveranno un tetto per crescere in perfetta serenità - ha sintetizzato l’assessore Lia Giovanazzi Beltrami - e dodici persone avranno un lavoro grazie alla gara di solida- rietà che ha coinvolto l’intero Trentino”. Dobbiamo sentirci orgogliosi per il contributo dato alla costruzione di questa struttura e quando penseremo al piccolo sforzo fatto per collezionare i punti premio L’assegno di 26.800 Euro. presso il Centro Raccolta Materiali, o agli alunni coinvolti nei percorsi pedonali per raggiungere la scuola, potremo pensare anche alla felicità di quei quaranta bimbi ospitati nel nuovo asilo nido di Paganica. Intendo, quindi, ringraziare anche a nome dei Sindaci di Cimone e Garniga Terme, tutti i partecipanti a tale iniziativa, le persone che hanno versato fondi personali sul conto corrente aperto dal Comune di Aldeno e la Cassa Rurale che ha dimostrato ancora una volta di essere attenta e presente al momento opportuno. * Sindaco di Aldeno Così si presentava Paganica dopo il terremoto. L’ ARIONE 77 Amministrazione e politica Il nuovo asilo sarà costruito con legno trentino, con una spesa assai contenuta (300.000 euro) grazie per l’impegno gratuito di progettisti e di maestranze ed alle donazioni di ditte trentine che lavorano proprio nel settore del legno e della bioedilizia. Quello che il Trentino, entro la primavera del 2011, donerà a Paganica e alle famiglie di Tempera (paese interamente distrutto dal terremoto) sarà un altro piccolo gioiello per trovare un nuovo impulso ad andare avanti. Pannelli solari al centro sportivo di Alessandro Bridi* Continua l’impegno dell’Amministrazione nel favorire l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile. Nel corso dei mesi di Otto- Amministrazione e politica bre e Novembre, in collaborazione con la Società Sportiva Aldeno, è stato interamente realizzato e installato il nuovo impianto di energia solare termica a pannelli per la produzione di acqua calda presso gli impianti sportivi del Comune di Aldeno. Questo intervento merita particolare attenzione, non solo per la bontà e l’economicità che garantirà al Comune, ma anche perché la costruzione e l’installazione dei pannelli solari termici è stata interamente effettuata, sotto la guida di esperti del settore, da un gruppo di ragazzi iscritti alle giovanili di calcio (i “Giovanissimi”, ragazzi di circa 14 anni di età) della Società Sportiva Aldeno. Il progetto, denominato “progetto di autocostruzione”, ha come scopo l’abbattimento del consumo di energia presso gli impianti, con la conseguente diminuzione dei costi e delle immissioni in atmosfera di anidride carbonica e la sensibilizzazione di adulti e ragazzi sui vantaggi derivanti dall’uso dell’energia solare. Come detto, nell’autocostruzione sono stati coinvolti direttamente i ragazzi delle squadre sportive che hanno beneficiato in tal modo di una esauriente lezio- I pannelli fotovoltaici, opera degli atleti “Giovanissimi” della Società Sportiva Aldeno. L’ 78 ARIONE ne tecnico-pratica sulla tecnologia solare, con la possibilità di conoscere a fondo i pannelli solari termici e di poterli realmente costruire, di capirne il funzionamento, la manutenzione, l’utilità ambientale e la convenienza economica. I pannelli sono già installati e, come conferma Remo Cramerotti, presidente della Società Sportiva, al quale va un sincero ringraziamento per la collaborazione e la ricerca di volontari adulti necessari per le diverse lavorazioni, sono perfettamente funzionanti e hanno cominciato a dare i primi frutti in termini di risparmio energetico, nonostante il periodo poco soleggiato. I ragazzi hanno apprezzato l’iniziativa partecipando con grande entusiasmo e dedicandosi con attenzione e grande impegno alla costruzione dei pannelli. Dopo la realizzazione e la messa in opera dei pannelli solari, in collaborazione con la cooperativa Kosmos che ha seguito gli aspetti tecnico-pratici dell’intervento, saranno svolte diverse attività formative presso le scuole elementari e medie al fine di dare seguito al progetto, con la possibilità di visitare Concludendo, voglio comunicare a tutti che, in questi giorni, sta per essere approvato dall’Assemblea del consorzio ASIA, il Regolamento definitivo per l’applicazione della cosiddetta “tariffa puntuale” che permetterà, in maniera graduale, di pagare il servizio in base agli effettivi svuotamenti di rifiuto secco non riciclabile. In armonia con le richieste della Provincia, tale metodo sarà presumibilmente applicato a partire dal prossimo mese di marzo. Infine auguro a tutti voi un sereno Natale e un felice 2011. *Assessore all’Ambiente UFFICIO TECNICO COMUNALE di ALDENO AMIANTO: Comunicazione, Censimento, Risanamento. Con il presente avviso, si rende noto che presso il Servizio Territorio e Lavori Pubblici è disponibile la modulistica relativa alla verifica della presenza di amianto sul territorio comunale. La normativa prevede la valutazione, il controllo, la manutenzione e la bonifica di materiali contenenti amianto presenti nelle strutture edilizie. Il criterio di valutazione del rischio è piuttosto articolato e porta ad analizzare i diversi aspetti del problema. L’Ufficio Tecnico sarà a disposizione della popolazione che intendesse verificare l’eventuale presenza di amianto, allo scopo di definire una strategia di intervento. L’ ARIONE 79 Amministrazione e politica il nuovo impianto in opera, leggendo e analizzando i dati energetici. Il progetto si completerà quindi con il monitoraggio dell’impianto nei prossimi tre anni, per controllarne le rese energetiche e verificarne gli effettivi benefici nelle emissioni di CO2. Questo progetto è stato effettuato a costo zero per il paese: la Provincia Autonoma di Trento ha infatti finanziato interamente l’opera e l’acquisto dei materiali necessari. Con l’inizio dell’anno prossimo, come segnalato nel precedente numero de “L’Arione”, partiranno altre iniziative, con lo scopo di favorire l’utilizzo di nuove tecnologie per lo sfruttamento di fonti rinnovabili e per informare tutti i cittadini che necessitano di maggiori chiarimenti. Aldeno Insieme Immaginare un paese... È con il solito entusiasmo che Amministrazione e politica mi appresto a scrivere alcune riflessioni legate alle iniziative che il nostro gruppo vuole portare avanti e alle proposte in cantiere. Mi sembra un atto dovuto per rendere conto circa il mandato che ci è stato affidato. Innanzitutto la nostra posizione sulla questione della strada “della Gottarda”: Aldeno Insieme aveva presentato una mozione in data 23/09/09 nella quale si ribadiva che quella strada dovrà essere utilizzata per il traffico lento, in particolare quello dei mezzi agricoli. Un eventuale allargamento, invece, porterebbe inevitabilmente ad un aumento del traffico automobilistico e toglierebbe spazio a chi gode di questo percorso a piedi o in bicicletta, sminuendo le caratteristiche del paesaggio agricolo circostante. Per i tanti contadini che conferiscono il raccolto alla SFT, inoltre, questa strada deve rappresentare una valida via di transito che fa risparmiare tempo e garantirà maggiore sicurezza, togliendo dalla strada provinciale il passaggio dei trattori. Altro fronte che ci vedrà im- L’ 80 ARIONE fine di ottimizzarne le risorse. La forza di queste alleanze sta nella possibilità di creare canali e aprire tavoli di confronto con le amministrazioni limitrofe, mantenendo rapporti paritari basati sul rispetto e sulla apertura, pensando ad altri sviluppi oltre alle convenzioni già in essere. pegnati nei prossimi mesi, è l’avvio delle neo-istituite Comunità di Valle. Nel nostro caso, tuttavia, si parla di un “ambito” che comprende Trento, Cimone e Garniga Terme e che aprirà una nuova fase istituzionale per il paese. La nostra peculiarità è data dalla vicinanza ad una realtà complessa come il comune di Trento e dal rapporto, da avvalorare e consolidare, con i due comuni di Cimone e Garniga Terme. Le competenze che la legge attribuisce a questo nuovo organismo sono attinenti alle politiche della casa, ai servizi pubblici locali, alle politiche sociali e all’urbanistica. Proprio per l’importanza di queste materie, riteniamo fondamentale cucire rapporti istituzionali con le altre amministrazioni coinvolte, al Il nostro paese è cambiato negli ultimi anni: si vedono volti nuovi, di giovani coppie, di bambini piccoli e di ragazzi, di persone che hanno scelto questo luogo come terra nella quale stabilirsi con le proprie famiglie. Accoglienza ed identità, apertura al nuovo e conservazione della specificità, sono dunque le grandi tematiche attuali. Come fare affinché Aldeno sia capace di affrontare la modernità, mantenendo le caratteristiche e le peculiarità di una piccola comunità che crede ancora nella convivenza? Quale società ci attende, quali rapporti, quale visione di futuro? Dobbiamo impegnarci tutti per creare un paese dove ci sia spazio per la tradizione e per l’innovazione; dove gli anziani possano contribuire con la saggezza degli anni e la memoria della storia e le canzoni moderne, dove il dialetto sappia dialogare con le lingue del mondo, dove la diversità si traduca in curiosità e ricchezza, dove la gratuità animi i rapporti tra le persone, dove il giudizio lasci spazio alla condivisione. Ognuno, indistintamente, si deve attrezzare per favorire lo sviluppo in questa direzione, perché tutti abbiamo potenzialità diverse e uniche. Così il nostro paese sarà ancora migliore di quanto non lo sia già! Questi spunti, che derivano da una personale e modesta riflessione ancorché condivisa con il mio gruppo, vogliono solo essere la prospettiva in cui cogliere il Natale come momento di coesione tra gli uomini di qualsiasi nazionalità e confessione. Per poter continuare a “immaginare un paese” come ci ha indicato il nostro indimenticabile Daniele Baldo. In questo spirito rivolgo a tutti i migliori e sinceri auguri per le prossime festività natalizie. Amministrazione e politica passata, tramandata come ”maestra di vita”; dove le famiglie trovino servizi e spazi di incontro; dove gli adulti si sentano chiamati al servizio della propria comunità nella gestione della cosa pubblica; dove i giovani possano crescere in un ambiente sano e culturalmente aperto al mondo; dove ci si possa ancora conoscere e chiamare per nome; dove la difficoltà di uno diventi la preoccupazione di tutti. Dobbiamo sforzarci perché in paese risuonino le canzoni “de stì ani” L’ ARIONE 81 Aldeno per il Futuro Gli interrogativi sulla Comunità di Valle Trento va da sola? Speriamo di no, ci siamo anche noi! Il 24 ottobre si sono svolte in Amministrazione e politica Trentino le elezioni per le comunità di valle. Questi nuovi organi sostituiscono i comprensori, svolgendo le attività ora esercitate da tali enti, oltre a molte altre che saranno trasferite progressivamente, così recita la legge, dalla Provincia e in modo volontario dai comuni. Quindi, mentre il comprensorio era un “braccio operativo” della provincia, con limitato potere decisionale e compiti prettamente operativi, la comunità è titolare di funzioni proprie e può adottare le politiche più rispondenti alle esigenze del proprio territorio. Le Comunità sono costituite obbligatoriamente dai comuni appartenenti a un determinato territorio. La Provincia è suddivisa in 16 territori e in 15 di questi si costituiscono le Comunità. Nel territorio denominato “Val d’Adige” non si è prevista invece la costituzione dell’ente Comunità, ma ai comuni in esso ricompresi (Trento, Aldeno, Cimone e Garniga Terme) sono comunque trasferite funzioni amministrative, da svol- L’ 82 ARIONE gere in modo associato con le modalità che tali comuni definiranno tramite una apposita convenzione. Non vogliamo, in quest’articolo, esprimere dubbi o consensi che l’avvento di questi nuovi enti possono aver suscitato nella popolazione, ma si vuole riflettere sul tipo di rapporto che terrà il comune di Aldeno con le amministrazioni appartenenti alla “Comunità” in cui è inserito. Ci chiediamo, perché non appartenere a una vera Comunità di Valle ma essere convenzionati con il Comune di Trento. Inoltre molti cittadini, del territorio “Val d’Adige”, si sono interrogati del perché non hanno potuto esprimere la propria preferenza elettorale e quindi influire de- mocraticamente alla nascita della nuova Comunità. A seguito delle polemiche apparse sui quotidiani locali nel settembre 2009, in cui il Sindaco di Trento deplorava l’obbligo di consorziarsi con altri tre Comuni che sono disomogenei al capoluogo per dimensioni, problemi ed esigenze, noi di Aldeno per il futuro abbiamo portato il problema all’attenzione del consiglio comunale di Aldeno mediante un’interrogazione del 26 settembre 2009 in cui esprimevamo la nostra preoccupazione e chiedevamo se la Giunta si era attivata prendendo una posizione in merito e se aveva intrapreso un confronto approfondito sul tema con i gli altri tre Comuni e la Provincia. Il Sindaco, in quell’occasione, esprimeva la sua tranquillità in merito presentandoci gli ottimi rapporti con Trento e le rassicurazioni recepite dagli incontri avuti sia con l’ente provinciale sia con il sindaco del capoluogo… A smentire questa dichiarazione e a conferma delle nostre preoccupazioni il 17 dicembre 2009, dove collaboreranno, per esempio nella gestione della polizia locale e per alcune scuole elementari e medie .” Consideriamo che il comune di Aldeno sia rimasto alla finestra, non ha saputo anticipare l’evento e comprendere l’importanza di questo nuovo soggetto che andrà a modificare le regole del governo del territorio e la gestione dei servizi locali. Avrebbe dovuto, con largo anticipo, porsi come uno dei protagonisti di questo cambiamento incontrando la propria popolazione e aprendo con essa un dialogo e un confronto. Riteniamo che il peso politico e il potere decisionale, quando ci si deve confrontare con altri soggetti, è profondamente influenzato dai numeri. I paesi di Aldeno, Cimone e Garniga Terme hanno una popolazione che assieme non cor- risponde neppure a quella di una circoscrizione di Trento. Le tre amministrazioni, già molto tempo fa, avrebbero dovuto iniziare un percorso per valutare assieme esigenze e priorità comuni, arrivando al tavolo con la città capoluogo con il massimo della coesione. Fare previsioni oggi di quali saranno i cambiamenti è veramente difficile, ci auguriamo per il futuro che i “piccoli” comuni uniti siano attivi, mantengano le proprie autonomie, abbiano un ruolo importante all’interno del nuovo assetto amministrativo e che questo cambiamento, nato con tanta difficoltà, si trasformi in una vera opportunità per tutti e quattro i comuni. Essendo prossime le festività, vogliamo porgere a tutti Voi gli auguri di un buon Natale e di un felice nuovo anno. L’ ARIONE 83 Amministrazione e politica il Consiglio comunale di Trento impegnava il Sindaco e la Giunta del capoluogo a trovare un accordo per consentire (al comune di Trento) di partire al più presto con la gestione autonoma delle funzioni trasferite, senza il condizionamento di una convenzione obbligatoria con i tre Comuni contermini. Il 19 settembre 2010 il sindaco di Trento ribadiva le sue perplessità sulla nuova comunità Val d’Adige dichiarando ai giornali che “Avevamo chiesto la possibilità di ripensare alla legge, ma a questo punto se una convenzione con gli altri Comuni va fatta devono essere chiari i settori in cui Trento è pienamente autonoma: urbanistica, politiche sociali, politiche culturali e istruzione. La convenzione dovrà stabilire, dove i Comuni saranno autonomi e Lega Nord Trento mangerà in un sol boccone Aldeno, Cimone e Garniga di Mirko Bisesti Lo svuotamento delle compe- Amministrazione e politica tenze dei comuni calerà su Aldeno come una stangata. Più di un anno fa scrissi domandandomi quale senso potesse avere una Comunità di Valle formata dai comuni di Aldeno, Cimone, Garniga e Trento. Tre realtà che assieme fanno circa 5.000 abitanti e uno che da solo ne fa più di 100.000. Ma, visto che ora le altre comunità sono andate al voto e si andranno a formare a breve, noi siamo rimasti esclusi e ci toccherà fare qualcosa nonostante i vari ritardi, proroghe e quant’altro. Le competenze per costituire il nuovo soggetto “Territorio della Valle dell’Adige” verranno richieste ai comuni. Agire sarà inevitabile, anche perché la nostra amministrazione, a capo del paese da ben 20 anni, da sempre tende ad essere orientata più verso Trento che verso una propria autonomia. Basti ricordare la cessione dell’acquedotto, prima di proprietà comunale, i vigili urbani cittadini in paese da alcuni anni e soprattutto l’espansione edilizia che avrà il paese: tutto ciò fa pensare a una vicinanza non solo geografica ma soprattutto di progetto politico. L’ 84 ARIONE La convenzione che verrà proposta toglierà in pratica tutti i poteri reali e concreti al nostro municipio! Questo nuovo ente, ovviamente a Trento, sarà responsabile della commissione edilizia, del piano urbanistico, dell’assistenza scolastica, dei servizi socio-assistenziali e altro, lasciando a noi i vigili del fuoco, il volontario sociale per i servizi locali e poco altro. Il Comune di Aldeno si troverà a trattare con Trento sempre come soggetto non voluto e minoritario. Non solo, ma si dovrà affrontare la questione della legittimità e della costituzionalità di questa convenzione, visto che non sono previste elezioni dirette (nemmeno per la nomina del 50% degli eletti come è appena avvenuto nelle altre comunità). Stiamo a vedere. Sta di fatto che la politica miope delle ultime amministrazioni non solo porterà il nostro comune a perdere tantissime competenze, ma potrebbe persino far sì che l’organo municipale di Aldeno sparisca del tutto. E con lui tutto il suo orgoglio che però, politicamente, ha indirizzato male, non capendo la battaglia per la difesa e l’incremento del potere dei comuni condotta dalla Lega: una battaglia portata avanti con successo nei comuni amministrati dai leghisti. Una difesa dell’istituzione comunale e dell’autonomia locale in cui, in Trentino, solo la Lega Nord crede fermamente. Vorrei, poi, riservare queste ultime righe al mio precedente intervento su questo notiziario dell’agosto 2010. Lo dedicai esclusivamente al costo sproporzionato dell’ Arione, 12.000 Euro per un semestrale di un’ottantina di pagine scarse, che decantano le vicissitudini o il curriculum vitae dei soliti personaggi, nella maggior parte dei casi politicamente schierati con la maggioranza. E questo ha mandato su tutte le furie il “direttore” che, vistosi attaccato nel suo pensiero bensì la minoranza. Fu il consigliere Manuel Cont (anno 1995) ha lanciare l’idea, e da allora l’Arione è espressione solo del pensiero di alcuni. Vorrei ricordare che, per protesta, i membri del notiziario delle due minoranze di allora si dimisero dal comitato di redazione vista la piega che aveva preso fin da subito il progetto. Vedi, “direttore”, io non dico di fare politica ma, dai pochi anni che milito nella Lega, “faccio politica” mettendoci la faccia. Diversamente da come fanno molti par tuo, che impartiscono dogmi coperti dalla patina dorata e intoccabile del loro ruolo - per così dire - “informativo”. Non arriverei mai a dire che non sei degno di far parte della comunità di Aldeno – come tu hai fatto con me. Non voglio giudicare le tue capacità giornalistiche – come tu hai fatto con la mia pas- sione (e non professione!) politica. Vorrei solo ricordarti che tutti i rappresentanti delle minoranze che mi hanno preceduto hanno avuto problemi con te. Al prossimo consiglio comunale chiederò formalmente le tue dimissioni. Ed ora dedicami pure un altro editoriale” Restando nel campo della libertà di stampa, vi consiglio di ascoltare Radio Padania Libera. Ad Aldeno la frequenza è 107.900. Amministrazione e politica unico, ha voluto paragonare la mia idea libera al più buio pensare del periodo leninista del secolo scorso. La prossima volta, invece di rivolgermi al 15% dell’elettorato del Paese per sapere cosa scrivere, lo chiederò all’illustre direttore. Altro che democraticità di intenti, se non la pensi come lui ti brucia prima che i lettori leggano il tuo punto di vista. L’editoriale del “direttore” Lucianer annichilisce la posizione espressa nelle quattro righe concesse alle minoranze, presentando in prima pagina il suo pesantissimo punto di vista e “democraticissimo” filtro. Questa è la democrazia di chi si proclama difensore della biblioteca di Alessandria ma che poi riporta fatti non veri! Non fu l’allora vice sindaco Daniele Baldo a volere l’Arione, come afferma erroneamente il nostro amato direttore, L’ ARIONE 85 Lettere Lettere Riceviamo e pubblichiamo alcuni degli attestati di stima a L’Arione, inviati dai lettori alla Redazione. L’ 86 ARIONE Lettere L’ ARIONE 87 Lettere L’ 88 ARIONE Le scelte dell’Amministrazione Vi proponiamo una selezione delle delibere e delle determinazioni più rilevanti. Delibere del Consiglio Comunale Trento per la gestione associata e coordinata del servizio di Polizia Locale. per la disciplina dei referendum popolari comunali. n. 23 del 26.08.2010 Convenzione fra il Comune di Aldeno e il Comune di Cimone dd. 1 dicembre 2006 per lo svolgimento del servizio di gestione associata dell’Ufficio Tecnico comunale. Approvazione modifiche. Delibere della Giunta Comunale n. 111 del 04.10.2010 Individuazione del corrispettivo da chiedersi per la riproduzione di copia di documenti amministrativi e di fotocopia in generale da parte degli uffici municipali. Modifica della deliberazione giuntale nr. 28 del 09.02.2009. n. 27 del 11.10.2010 Approvazione convenzione fra il Comune di Aldeno ed il Comune di Cimone per lo svolgimento del servizio di spazzatrice meccanica con operatore di proprietà del Comune di Cimone. n. 92 del 12.08.2010 T.I.A. Tariffa di Igiene Ambientale – Cessioni di fabbricato per breve periodo a titolo di comodato gratuito a collaboratori. Atto di indirizzo. n. 95 del 30.08.2010 Adesione alla Convenzione con Equitalia Trentino Alto Adige S.p.A. per l’utilizzo dei servizi on-line. n. 114 del 04.10.2010 Organizzazione manifestazione “XI Edizione Mondo Merlot” e VIII concorso Nazionale “Merlot d’Italia”. Approvazione del progetto organizzativo. Atto di indirizzo. n. 100 del 13.09.2010 Nomina Comitato organizzatore della VIII Edizione del Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” (13 – 14 – 15 e 16 ottobre 2010), indetto dal Comune di Aldeno e ufficialmente autorizzato ai sensi dell’articolo 27 della legge 10.02.1992 n. 164 e del D.M. 08.03.1994 n. 335. n. 116 del 11.10.2010 Approvazione schema di convenzione tra Comune di Aldeno ed ASIA per la gestione di un Centro di Raccolta Materiali di rifiuti provenienti da raccolta differenziata nell’area recintata della p.f. 1361/1 in C.C. Aldeno sul Comune di Aldeno – disciplina e divisione dei compiti. n. 121 del 25.10.2010 Tracciabilità dei pagamenti conseguenti ai contratti di appalto di lavori pubblici, di servizi e di forniture (Legge 13.08.2010 n. 136). Atto di indirizzo. n. 33 del 30.11.2010 Approvazione convenzione fra il Comune di Aldeno e il Comune di Garniga Terme per lo svolgimento del servizio di Asilo Nido. n. 101 del 13.09.2010 VIII Edizione del Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” (13, 14 – 15 e 16 ottobre 2010), indetto dal Comune di Aldeno e ufficialmente autorizzato ai sensi dell’articolo 27 della legge 10.02.1992 n. 164 e del D.M. 08.03.1994 n. 335. Nomina del pubblico ufficiale incaricato della anonimizzazione dei campioni; nomina del responsabile della segreteria e della documentazione contabile; nomina del Presidente della commissione di degustazione. n. 34 del 30.11.2010 Approvazione Convenzione fra i Comuni di Aldeno, Garniga Terme, Cimone e n. 109 del 27.09.2010 Nomina della Commissione tecnica prevista dall’art. 7 del regolamento comunale n. 28 del 11.10.2010 Modifica al Regolamento comunale in materia di Polizia Mortuaria e Ordinamento dei servizi funerari e cimiteriali. n. 30 del 30.11.2010 Presa d’atto della relazione della Giunta Comunale al Consiglio Comunale in ordine alle risultanze complessive di bilancio nonché allo stato di attuazione dei programmi. n. 32 del 30.11.2010 Approvazione modifiche di adeguamento del Regolamento comunale dei Servizi di smaltimento dei rifiuti urbani al D.Lgs. 3.04.2006 n. 152 e s.m.. n. 130 del 22.11.2010 Presa d’atto della fusione per incorporazione Dolomiti Energia S.p.a. con sede in Trento, in Trentino Servizi s.p.a. con sede in Rovereto e scorporo ramo d’azienda da Dolomiti energia S.p.a. e conferimento nella società Dolomiti Reti S.p.a. in ordine alla concessione in esclusiva del pubblico servizio di distribuzione del gas metano, di acqua potabile e di fognatura. L’ ARIONE 89 Amministrazione e politica AREA ISTITUZIONALE n. 133 del 29.11.2010 Indennità di carica agli Amministratori comunali. Presa d’atto. n. 154 del 02.09.2010 Rimborso quota spese cremazione defunti. n. 135 del 03.12.2010 Indizione prova selettiva per esami per la formazione di una graduatoria di merito per urgente assunzione a tempo determinato, con rapporto di lavoro a tempo pieno, nella figura professionale di “Operaio qualificato categoria B livello base 1^ posizione retributiva”, ai sensi del C.C.P.L. 2002-2005 e s.m.. Atto di indirizzo politico – amministrativo. n. 156 del 03.09.2010 Corso Adobe CS3 per Biblioteca comunale. Determinazioni del Segretario Comunale n. 129 del 14.07.2010 Liquidazione contributo per interventi su facciata esterna degli edifici in centro storico. n. 130 del 14.07.2010 Impegno di spesa per pubblicità del regolamento relativo al Concorso Nazionale “Merlot d’Italia”. Amministrazione e politica n. 133 del 20.07.2010 Richiesta merito allo svolgimento di un concertino musicale nell’ambito della manifestazione “Calici di Stelle” che si terrà il giorno Venerdì 6 agosto 2010 in Piazza C. Battisti adiacente alla Chiesa Parrocchiale del Comune di Aldeno. Autorizzazione in materia di prevenzione inquinamento acustico ai sensi dell’art. 11 del decreto del Presidente della Giunta provinciale 26 novembre 1998, n. 38-110/Leg.. n. 136 del 30.07.2010 Affido dell’incarico per la pubblicazione sulla rivista “Italia Più” di una pagina redazionale sul MondoMerlot. n. 142 del 05.08.2010 Richiesta dd. 28.07.2010 in merito allo svolgimento di due concerti musicali all’aperto nell’ambito del progetto “Stage on the Stage – Live at Albere Rock” che si terrà nei giorni Venerdì 10, Sabato 11 e, in caso di maltempo, Domenica 12 settembre 2010 presso il parco fluviale in loc. Albere. Autorizzazione in materia di prevenzione inquinamento acustico ai sensi dell’art. 11 del decreto del Presidente della Giunta provinciale 26 novembre 1998, n. 38-110/Leg.. n. 143 del 06.08.2010 Progettazione grafica e pubblicazione del notiziario comunale. Impegno di spesa per il numero 25. L’ 90 ARIONE n. 159 del 07.09.2010 Adesione all’offerta per la fornitura a noleggio di n. 2 copiatori multifunzionali per gli Uffici comunali. n. 163 del 15.09.2010 Incarico Grafiche Dalpiaz stampa pieghevoli “Proposte per il tempo libero”. n. 164 del 15.09.2010 Incarico alla ditta Grafiche Dalpiaz per la grafica e la stampa di pieghevoli e locandine per l’Inaugurazione della nuova Scuola Materna e Asilo Nido di Aldeno. n. 165 del 15.09.2010 Incarico alla ditta Digital Service S.r.l. per la progettazione grafica e realizzazione di due striscioni a soggetto “Campagna Nastro Rosa “ e “Giornata Mondiale contro la Pena di Morte”. n. 173 del 04.10.2010 Affidamento incarico per organizzazione della 8ª Edizione del Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” alla ditta GRIFFE s.n.c. di Isera (TN). n. 175 del 08.10.2010 MondoMerlot 2010 – 11^ Edizione Mostra dei Merlot d’Italia: affidamento incarico servizio organizzativo Agenzia L’Orizzonte n. 176 del 12.10.2010 MondoMerlot 2010 - 8ª Edizione del Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” e 11ª Edizione della Mostra dei Merlot d’Italia: impegni di spesa per affidamento di servizi di varia natura. n. 182 del 19.10.2010 MondoMerlot 2010 - 11ª Mostra Nazionale “Merlot d’Italia”. Iniziativa TOP Merlot. Impegno di spesa. n. 183 del 19.10.2010 MondoMerlot - 11ª Mostra Nazionale Merlot d’Italia. Acquisto premio “Daniele Baldo” presso la ditta Mastro 7. n. 184 del 19.10.2010 MondoMerlot 2010 - 8ª Edizione del Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” e 11ª Edizione della Mostra dei Merlot d’Italia: impegni di spesa per affidamento di servizi di ristorazione. n. 195 del 08.11.2010 Affido del servizio di allestimento e sorveglianza e affido del servizio di pulizia presso il Teatro comunale di Aldeno. n. 196 del 08.11.2010 MondoMerlot 2010 – 8a Edizione del Concorso Nazionale “Merlot d’Italia” e 11a Edizione della Mostra dei Merlot d’Italia: acquisto omaggi. n. 198 del 17.11.2010 Asilo Nido: approvazione graduatoria per inserimenti nel mese di GENNAIO 2011. n. 211 del 30.11.2010 Acquisto scaffalatura per Biblioteca comunale. n. 213 del 03.12.2010 Indizione avviso di prova selettiva per esami per la formazione di una graduatoria per assunzioni con rapporto di lavoro a tempo determinato nella figura professionale di operaio qualificato, categoria B, livello base. n. 214 del 06.12.2010 Indennità di carica agli Amministratori comunali. Liquidazione arretrati. Determinazioni del Responsabile del Servizio Territorio e Lavori Pubblici n. 67 del 15.11.2010 Concessione aree destinate a posteggi per mercato ambulante: posteggio nr. QUATTRO. Determinazioni del Caposervizio Contabilità e Bilancio n. 8 del 16.08.2010 Svincolo fidejussione bancaria della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine b.c.c. prestata a favore del Comune di Aldeno. n. 9 del 02.09.2010 Biblioteca comunale: approvazione rendiconto ITEA S.p.A. per spese condominiali relative al periodo 01.07.2007 – 30.06.2008. Impegno di spesa per il periodo 01.07.2009 – 30.06.2010. n. 11 del 05.11.2010 Asilo Nido: approvazione graduatoria straordinaria per inserimenti anticipati nel mese di novembre 2010 – sede di Aldeno. OPERE PUBBLICHE, URBANISTICA URBANISTICA,, CANTIERE COMUNALE nuovo prospetto di spesa . Atto di Indirizzo. n. 19 del 27.07.2010 Progetto preliminare dei lavori di “Opere di urbanizzazione a servizio del Polo scolastico in Aldeno (TN)”. Espressione parere ai sensi dell’art. 27 dello Statuto comunale. n. 99 del 13.09.2010 Acquisto da parte del Comune della p.f. 1437/5 in C.C. Aldeno di proprietà dei sigg. Perini Mario, Foladori Claudia e Cramerotti Marco. Atto di indirizzo. n. 20 del 27.07.2010 Progetto preliminare dei lavori “Opere esterne a completamento del progetto di ristrutturazione” della scuola media Statale di Aldeno in p.ed. 749. Espressione parere ai sensi dell’art. 27 dello Statuto comunale. n. 21 del 27.07.2010 Progetto preliminare dei lavori di “Sistemazione area cimiteriale di Aldeno”. Espressione parere ai sensi dell’art. 27 dello Statuto comunale. Delibere della Giunta Comunale n. 90 del 12.08.2010 Annullamento per errore materiale di deliberazione giuntale nr. 89 del 26.07.2010 ad oggetto “Progetto esecutivo dei lavori di consolidamento in somma urgenza di un ammasso roccioso a monte della strada comunale “via alla Busa” nel Comune di Aldeno. Approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo” e nuova adozione. n. 94 del 30.08.2010 Proroga locazione alla Società Cont Luca e Stefano S.n.c. locali p.ed. 484, edificio ex Acli, per esercizio commerciale: approvazione schema contrattuale. Periodo 01.09.2010 – 31.08.2011. n. 96 del 06.09.2010 Lavori per la realizzazione di un nuovo archivio nel sottotetto del Municipio di Aldeno: approvazione in linea tecnica progetto esecutivo. n. 98 del 06.09.2010 “Mountain&Garda Bike – segnaletica itinerari di mountain bike”. Adesione all’inziativa promossa dall’APT Trento, Monte Bondone, Valle dei Laghi. Approvazione n. 102 del 13.09.2010 Acquisizione a titolo gratuito di terreni provinciali siti in località Maso Canova in Aldeno, da destinare a fermata di autobus e bacino di raccolta acqua. n. 107 del 27.09.2010 Lavori per la realizzazione di una nuova pavimentazione su via Altinate, via Giacometti e Piazza Garibaldi nell’ambito dell’intervento di riqualificazione del nucleo centrale di Aldeno. Approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo. n. 110 del 04.10.2010 Ideazione e gestione di un progetto volto a promuovere e incentivare l’applicazione di fonti rinnovabili e di tecnologie per l’efficienza energetica presso i residenti del comune di Aldeno. Incarico alla ditta Habitech - Distretto Tecnologico Trentino S.c.a.r.l.. n. 112 del 04.10.2010 Realizzazione di un progetto unitario di certificazione ambientale e registrazione EMAS fra i Comuni di Aldeno, di Cimone e di Garniga Terme. Approvazione progetto. Impegno di spesa per ulteriore incarico alla ditta DOC SERVICE. n. 120 del 18.10.2010 Progetto “Calcio al sole: un calcio alla CO2”. Attuazione progetto e affido lavori e prestazioni alla Kosmos Soc. Coop. con sede a Salorno (BZ). n. 122 del 25.10.2010 Progetto esecutivo dei lavori di bonifica nel tratto di parete compreso fra la parte iniziale della SP 25 ed il cimitero di Aldeno. Approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo e atto di indirizzo. n.126 del 25.10.2010 Acquisizione a titolo gratuito di porzio- ne di area p.ed. 377/8 siti in località in Aldeno, per rettifica e allargamento sede viaria pubblica posta all’interno e al servizio del PAG 1. Approvazione contratto preliminare. n. 128 del 15.11.2010 Completamento dell’impianto di illuminazione pubblica dell’abitato di Aldeno – 1o lotto: Approvazione variante. n. 131 del 29.11.2010 Lavori per la sostituzione del generatore di calore presente nella centrale termica della sede municipale di Aldeno: incarico al Per. Ind. Lucio Gasperi dello studio GB Tecnici Associati di Trento per la progettazione dell’impianto tecnologico (euro 4.284,00=). n. 134 del 03.12.2010 Lavori per la messa a norma della centrale termica dell’edificio di proprietà del Comune di Aldeno a servizio della ex Scuola Elementare: approvazione in linea tecnica del progetto. Determinazioni del Segretario Comunale n. 134 del 23.07.2010 Lavori di realizzazione di un parcheggio pubblico in via Borelli ad Aldeno. Liquidazione dell’indennità di espropriazione a favore delle co-eredi del defunto Coser Elia fu Bonaventura. n. 137 del 30.07.2010 Approvazione atti propedeutici per gara ufficiosa relativa alla fornitura, confezione, trasporto e posa in opera di tendaggi e sistemi di oscuramento per l’Asilo Nido e la Scuola Materna del Comune di Aldeno. Determinazioni a contattare. n. 146 del 17.08.2010 Aggiudicazione gara tendaggi Asilo Nido e Scuola materna. n. 147 del 17.08.2010 Aggiudicazione e integrazione fornitura arredi Asilo Nido alla ditta Giochimpara S.r.l.. n. 149 del 20.08.2010 Approvazione della perizia riguardan- L’ ARIONE 91 Amministrazione e politica Delibere del Consiglio Comunale te i lavori di ripristino e finitura strade nel Comune di Aldeno: via 25 Aprile. n. 151 del 24.08.2010 Incarico alla Ditta PERINI ANTONIO di Aldeno dell’appalto per la sistemazione dei pianali delle pareti attrezzate della Scuola Elementare di Aldeno. n. 152 del 27.08.2010 Apertura strada forestale in loc. Valstornada del Comune di Aldeno. n. 155 del 02.09.2010 Approvazione perizia e affido lavori per rifacimento della segnaletica orizzontale nel centro abitato di Aldeno. n. 157 del 03.09.2010 Acquisto materiale per la nuova segnaletica verticale in Via alle Albere, Via 25 Aprile, Via della Croce e sulla strada contraddistinta dalle pp.ff. 3373/4 e 1434 del C.C. Aldeno. Amministrazione e politica n. 158 del 07.09.2010 Incarico alla Ditta NATAM S.r.l. di Trento dell’appalto per la fornitura di una macchina lavapavimenti per la Scuola Media di Aldeno. n. 160 del 07.09.2010 Incarico alla Ditta GIOCHIMPARA S.r.l. di Pergine dell’appalto per la fornitura e posa di n. 2 tabelloni basket completi di canestro per la Scuola Media di Aldeno. n. 167 del 20.09.2010 Affido del servizio di pulizia presso la locale palestra della Scuola Media di Aldeno alla ditta “Gentilini Renata” di Zambana (TN). zio di noleggio di mezzi con conducente per operazioni di sgombero neve per il periodo dal 01.11.2010 al 15.04.2011. n. 41 del 16.08.2010 Lavori per la realizzazione del Parcheggio Insegnanti del cortile della ex scuola materna e asilo nido in via della Croce ad Aldeno. n. 193 del 02.11.2010 Progetto “Calcio al sole: un calcio alla CO2”. Approvazione Certificato Regolare Esecuzione e contabilità. n. 42 del 17.08.2010 Lavori per la realizzazione di una piccola area verde all’esterno della cucina della nuova scuola materna. n. 194 del 02.11.2010 Progetto “Calcio al sole: un calcio alla CO2”. Approvazione della spesa complessivamente sostenuta. n. 45 del 24.08.2010 “Lavori vari, di modesta entità, per il completamento di alcuni locali del fabbricato destinato ad Asilo Nido e Scuola Materna nel Comune di Aldeno.” (E 4.158,95.) n. 197 del 15.11.2010 Rifoderatura puff Sezione Ragazzi c/o Biblioteca comunale. n. 202 del 23.11.2010 Acquisto sedie, listelli appendi fogli e combinatore telefonico per la Scuola Media e la Scuola Elementare di Aldeno. n. 203 del 23.11.2010 Incarico alla Ditta F.lli Zanotti S.r.l. di Trento dell’appalto per la fornitura di un arieggiatore e uno spandiconcime per il campo da calcio degli Impianti Sportivi del Comune di Aldeno. n. 204 del 24.11.2010 Approvazione contratto con la Ditta SICUR PIU’ S.r.l. di Rovereto per la manutenzione dell’impianto di rilevazione incendio del teatro comunale di Aldeno per il periodo 24.11.2010 – 23.11.2013. n. 205 del 26.11.2010 Progetto esecutivo dell’impianto fotovoltaico per la nuova sede della scuola materna ed asilo nido di Aldeno: approvazione della spesa complessivamente sostenuta. n. 185 del 20.10.2010 Affidamento incarico per l’esecuzione del controllo tecnico e verifica delle condizioni di sicurezza delle strutture da installare nel Teatro comunale e presso la Cantina di Aldeno per la manifestazione “Mondo Merlot 2010” all’ing. Ennio Zandonai. n. 206 del 26.11.2010 Approvazione contratto con la Ditta CE.MA. IMPIANTI S.r.l. di Aldeno per la manutenzione dell’impianto elettrico, dell’impianto di illuminazione e dell’impianto luci di emergenza del teatro comunale di Aldeno per il periodo 06.12.2010 – 05.12.2013. n. 191 del 29.10.2010 Rinnovo affidamento alla Ditta Baldo Lorenzo di Aldeno dell’appalto per il servi- n. 216 del 09.12.2010 Incarico alla Ditta TASIN CARLO & C. S.n.c. di Trento dell’appalto per la fornitura 92 ARIONE Determinazioni del Responsabile del Servizio Territorio e Lavori Pubblici n. 192 del 29.10.2010 Rinnovo affidamento alla Ditta Baldo Emanuele di Aldeno dell’appalto per il servizio di noleggio di mezzi con conducente per operazioni di sgombero neve per il periodo dal 01.11.2010 al 15.04.2011. n. 180 del 18.10.2010 Rinnovo affidamento alla Ditta GIEMME di Menestrina Daniele di Aldeno del servizio concernente l’esercizio, la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti termici degli edifici comunali per la stagione 2010-2011. L’ di sale ad uso disgelo stradale. n. 49 del 21.09.2010 Lavori per la fornitura e posa in opera di due portoni da installare sulla nuova struttura di Asilo Nido e Scuola Materna nel Comune di Aldeno. n. 50 del 04.10.2010 “Lavori per la realizzazione di un nuovo archivio nel sottotetto del Municipio di Aldeno: approvazione a tutti gli effetti del progetto esecutivo”. n. 51 del 04.10.2010 Lavori per sostituzione della caldaia da effettuarsi presso la stazione dei carabinieri di Aldeno. n. 53 del 07.10.2010 “Lavori per la fornitura, posa in opera e l’installazione del corrimano da posizionare lungo la scala esterna del Municipio di Aldeno.” (E 716,85.-) n. 57 del 19.10.2010 “Intervento per la costruzione di una parete divisoria in cartongesso per la realizzazione dell’archivio storico nel sottotetto del Municipio del Comune di Aldeno.” (E 3.648,35.-) n. 59 del 21.10.2010 Progetto “CALCIO AL SOLE: un calcio alla CO2”. Assistenze varie. n. 65 del 11.11.2010 Progetto esecutivo dell’impianto fotovoltaico per la nuova sede della scuola materna e asilo nido del Comune di Aldeno. Approvazione della contabilità finale e del Certificato di Regolare Esecuzione. v OL ONT ARIA TO TUR A , SPOR OLONT ONTARIA ARIATO TO,, CUL CULTUR TURA SPORTT n. 91 del 12.08.2010 Scarto e vendita materiale librario della Biblioteca comunale. n. 108 del 27.09.2010 Convenzione con l’Istituto Comprensivo Aldeno-Mattarello e l’Associazione Sportiva Ginnastica Aldeno, la Società Sportiva Aldeno e la S.A.T. – Sezione di Aldeno per l’utilizzo della palestra della Scuola Media. n. 93 del 23.08.2010 Attivazione corsi nell’ambito dell’attività formativa dell’Università della Terza Età e del Tempo Disponibile (UTETD) per l’anno accademico 2009/2010: approvazione rendiconto spese. n. 117 del 18.10.2010 Erogazione contributo per gestione amministrativa ed organizzativa della Stagione di prosa 2010/2011 a favore dell’Associazione per il Coordinamento Teatrale Trentino di Trento. n. 97 del 06.09.2010 Determinazione contributi comunali 2010 nei settori delle attività sportive. n. 118 del 18.10.2010 Determinazione contributo per integrazione della retta di inserimento in case di Riposo di persone anziane inabili. n. 103 del 20.09.2010 Promozione dell’attività sportiva per i giovani. Approvazione convenzione con Trento Funivie s.p.a. per la concessione di skipass a prezzo agevolato per bambini e ragazzi inverno 2010-2011. n. 104 del 20.09.2010 Università della Terza Età e del Tempo Disponibile. Convenzione con l’Istituto Regionale di Studi e Ricerca Sociale di Trento per le attività fornite negli Anni Accademici 2009/2010 – 2010/2011 – 2011/2012. Approvazione del programma UTEDT 2010/ 2011. n. 105 del 20.09.2010 Concessione contributo straordinario al Corpo Volontario dei Vigili del Fuoco di Aldeno. n. 123 del 25.10.2010 Concessione erogazione straordinaria all’Associazione “Ordine della Torre – Compagnia di Rievocazione storica medievale” di Aldeno per distribuzione materiale informativo. n. 125 del 25.10.2010 Approvazione progetto di prevenzione e promozione rivolto ai minori e agli adolescenti (progetti sociali ex legge 285/1997 e L.P. 14/1991 art. 23) valevole per il periodo 01 aprile - 31 dicembre 2010. Determinazioni del Segretario Comunale n. 153 del 31.08.2010 Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2010 – Pro- getto n. 7: “Stage on the Stage”. Impegni di spesa vari. n. 161 del 10.09.2010 Progetto A.R.Ci.Ma.Ga 2010 – Progetto n. 7: “Stage on the Stage”. Impegni di spesa vari. n. 170 del 01.10.2010 Progetto A.R.Ci.Ma.Ga 2010 – Progetto n. 9: “Educare Diversa-Mente”. Impegno di spesa. n. 177 del 15.10.2010 Progetto A.R.Ci.Ma.Ga 2010 – Progetto n. 10: “Giovani attivi”. Impegno di spesa. n. 189 del 27.10.2010 Progetto A.R.Ci.Ma.Ga. 2010 – Progetto n. 4: “Punti di vista”. Impegno di spesa. n. 190 del 27.10.2010 Conferimento incarico di collaborazione e consulenza a favore del Comune di Aldeno per il progetto di prevenzione e promozione rivolto ai giovani ed agli adolescenti (ottobre – dicembre 2010). n. 199 del 18.11.2010 Progetto Giovani: impegno di spesa serata coscritti 1992. n. 218 del 14.12.2010 Progetto Giovani: organizzazione progetto denominato “Christmas’s Cup 2010". L’ALBO TELEMATICO La Legge n. 69 del 18 giugno 2009 riconosce l’effetto di pubblicità legale solamente agli atti e ai provvedimenti amministrativi pubblicati dagli Enti Pubblici sui propri siti informatici. In particolare l’art. 32, comma 1 della legge, nell’ambito della progressiva eliminazione degli sprechi relativi al mantenimento dei documenti in forma cartacea, ha sancito che “a far data dal 1 gennaio 2010 (poi prorogato al 1 gennaio 2011, N.d.r.), gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati”. In conseguenza di ciò dal 1 gennaio prossimo il cittadino non vedrà più esposte all’albo pretorio ad es. le deliberazioni di Giunta e Consiglio, le determinazioni dei Responsabili degli uffici, le pubblicazioni di matrimonio ecc., potendo consultare detti atti sul sito del comune www.comune.aldeno.tn.it alla sezione “albo telematico”, direttamente da casa o dalla postazione sita presso la biblioteca comunale. Il Segretario comunale L’ ARIONE 93 Amministrazione e politica Delibere della Giunta Comunale La lente d’ingrandimento Questo spazio approfondisce alcune delle delibere e delle determinazioni più importanti degli organi comunali. I titoli dei provvedimenti sono riportati, assieme ad un breve estratto, nella sezione dedicata all’interno del Notiziario. Non si entra qui nel merito delle motivazioni o dei risultati, essendo sotto gli occhi di tutti e trattati in maniera più dettagliata in altri spazi, ma si intende aggiungere delle informazioni che di solito, per una questione di spazio, non trovano altra pubblicità se non quella obbligatoria presso la sede comunale. “CONCESSIONE IMMOBILI COMUNALI IN COMODATO GRATUITO A TRENTINO NETWORK S.R.L.” Concessione in comodato gratuito a Trentino Network S.r.l. di porzioni di diversi immobili comunali per la realizzazione del progetto WiNet (rete wireless) nei Comuni della Provincia di Trento. GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale di deliberazione n°17 del 08 Febbraio 2010 OGGETTO Concessione in comodato gratuito a Trentino Network S.r.l. di porzioni di diversi immobili comunali per la realizzazione dell’infrastruttura in rete wireless nella Provincia di Trento. La lente d’ingrandimento La delibera, senza impegno di spesa, è relativa alla concessione in comodato gratuito a Trentino Network S.r.l. di alcune zone di edifici pubblici del Comune di Aldeno, per la predisposizione degli apparati e delle antenne radio di proprietà della Provincia. Tali attrezzature, una volta attivato dall’amministrazione il contratto presso la società di riferimento, potranno consentire il collegamento ad internet in varie zone del paese, anche in spazi aperti, in maniera gratuita e veloce. L’installazione di tali attrezzature rientra nel progetto provinciale WiNet, progetto mirato alla realizzazione di una rete senza fili per il collegamento ad Internet. In particolare, dato che: - sul territorio sono già installate n.3 attrezzature similari; - la convenzione con Trentino Network S.r.l. risulta meritevole di approvazione; - vi è un interesse collettivo (operatori economici e privati cittadini) per un veloce accesso alla rete Internet che potrebbe essere attivato su tale rete; con questa delibera sono state concesse alcune porzioni di immobili per l’installazione delle attrezzature necessarie. Le porzioni concesse sono: - tetto e sottotetto del Municipio; - palo della pubblica illuminazione in Località Chiausa; - palo della pubblica illuminazione in Loc. Parco – via Torre Faro del Campo sportivo. “NUOVA PAVIMENTAZIONE VIA ALTINATE, VIA GIACOMETTI E PIAZZA GARIBALDI” A completamento della pavimentazione del centro storico, iniziata nel lontano 1996 e portata avanti nel corso degli anni, si riportano le delibere relative alla consulenza ed al progetto esecutivo di completamento in alcune zone mancanti: via Altinate, via Giacometti e Piazza Garibaldi. GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale di deliberazione n°82 del 01 Giugno 2009 OGGETTO Lavori per la realizzazione di nuove pavimentazioni in Altinate, via Giacometti e Piazza Garibaldi. Incarico di consulenza per la Progettazione Esecutiva e Direzione Lavori alI’arch. Renzo Micheletti (euro 3.120,00=). Vista la necessità di completare la pavimentazione del centro storico del paese, si è proceduto con l’affidamento all’Arch. Micheletti dell’incarico di consulenza per la fase di progettazione e di esecuzione L’ 94 ARIONE per le opere di completamento delle vie indicate. La scelta era ritenuta necessaria per garantire la continuità architettonica delle opere già realizzate, in base alle considerazione ed ai progetti redatti sempre dal medesimo professionista incaricato della consulenza. L’importo della consulenza, ritenuto congruo con le normative vigenti e conveniente per l’Amministrazione rispetto all’affidamento dell’incarico di completa progettazione, era di euro 2.500,00 extra IVA e oneri previdenziali. GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale di deliberazione n°107 del 27 Settembre 2010 OGGETTO Lavori per la realizzazione di una nuova pavimentazione su via Altinate, via Giacometti e Piazza Garibaldi nell’ ambito dell’ intervento di riqualificazione del nucleo centrale di Aldeno. Approvazione in linea tecnica del progetto esecutivo. La predisposizione del progetto esecutivo, a completamento della pavimentazione delle vie indicate, è stata svolta internamente dal Servizio Territorio e Lavori Pubblici, precisamente dall’arch. Bassetti e dal geom. DalMartello, su scorta della consulenza di cui alla delibera sopra indicata. Le opere di pavimentazione di via Altinate, via Giacometti e Piazza Garibaldi presentano la seguente spesa, tabellata nel quadro economico generale dell’opera, finanziato con contributo provinciale (• 112.000,00) e la parte rimanente con altri mezzi a disposizione dell’Amministrazione: A- Lavori a base di appalto A1 - Via Giacometti • 43.127,82 A2 - Via Altinate • 53.053,54 A3 - Piazza Garibaldi • 42.771,08 Totale A • 138.952,44 di cui oneri per la sicurezza • 4.168,57 “NUOVO ASILO NIDO E SCUOLA MATERNA DI ALDENO” Il nuovo polo scolastico è un’opera importante e racchiude servizi ormai indispensabili alla comunità. Le fasi finali dell’appalto rappresentano un momento significativo così come le opere di fornitura degli arredi interni e di quanto sarà a disposizione degli utenti. GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale di deliberazione n°55 del 4 Maggio 2010 OGGETTO Costruzione della nuova sede della Scuola materna e dell’Asilo nido comunale: approvazione della IV perizia di variante in riduzione. Atto di indirizzo. La delibera consiste nell’approvazione della IV perizia di variante in diminuzione, come redatta dal direttore dei Lavori e datata Aprile 2010. Una parte dei lavori, appaltati all’impresa COSBAU S.p.A. nel 2007, viene scorporata a causa delle difficoltà oggettive dell’impresa, difficoltà tali da non permettere il completamento delle opere mancanti da contratto e indicate nel certificato di ultimazione lavori emesso il 10 Marzo 2010. Per tali opere è stato concesso un periodo di 60 giorni a partire dalla data del certificato stesso. Visto che: - non risulta possibile ottenere un maggior impegno dalla ditta nel portare a termine i lavori; - le ditte presenti, in qualità di subappaltatrici, hanno ben presente le problematiche da risolvere e le forniture da eseguire; - l’affido in diretta amministrazione permette una continuità nelle forniture dei lavori e dei materiali, con un fortissima riduzione dei tempi di ultimazione degli stessi, oltre che ovviare qualsiasi problematica a livello di certificazione di conformità degli impianti; - l’affido in diretta amministrazione consentirebbe di utilizzare lo sconto di gara oltre allo sconto fatto dal subappaltatore verso l’impresa principale in difficoltà; - con tale impostazione non si incide sugli stati di avanzamento presentati e sui certificati emessi dal Direttore dei Lavori, quindi su crediti maturati dalla ditta appaltatrice o da quelle subappaltatrici; - non è un interesse primario l’eventuale contenzioso con l’impresa appaltatrice rispetto al vedere ultimata l’opera entro il termine previsto per l’apertura, fissato al 01 settembre 2010, considerando che rimane in posses- L’ ARIONE 95 La lente d’ingrandimento B - Somme a disposizione dell’Amministrazione B1 - Imprevisti • 11.116,19 B2 – Spese tecniche e oneri • 8.545,85 B3 – IVA 10% su A+B1 • 15.006,86 Totale B • 34.668,90 TOTALE OPERA • 173.621,34 so dell’amministrazione la cauzione definitiva depositata dall’appaltatore; - la sede attuale dell’asilo e della scuola materna (ex-edificio in via Florida) è priva di alcuni requisiti importanti che invece sono presenti nel nuovo edificio in corso di realizzazione; - il completamento della nuova struttura entro l’inizio dell’anno scolastico, è necessario per soddisfare il numero di richieste della comunità e per ottenere economie di riduzione dei costi fissi oltre che un servizio di maggiore qualità. In base a quanto sopra, con quest’ultima perizia sono state tolte le lavorazioni a carico della ditta visto che non era in grado di garantirne il completamento nel termine perentorio dei 60 giorni assegnati, quindi entro il 10 Maggio 2010 come indicato nel certificato di ultimazione lavori. Il totale delle lavorazioni scorporate è pari a • 244.836,29, riducendo così l’importo contrattuale principale da • 3.207.036,84 a • 2.962.200,55, compresi oneri per la sicurezza, come da atto di sottomissione firmato dall’impresa. Per effetto della riduzione dei lavori con la IV perizia in diminuzione, d.d. aprile 2010, viene inoltre confermata l’ultimazione dei lavori in data 10 Marzo 2010 e quindi la validità del relativo certificato emesso il 24 Marzo 2010. GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale di deliberazione n°65 del 31 Maggio 2010 OGGETTO Costruzione della nuova sede della Scuola materna e dell’Asilo nido comunale ad opera della ditta Cosbau S.p.A.: incarico all’avv. Mario Maccaferri di consulenza legale. La lente d’ingrandimento Riprendendo quanto indicato nella delibera 55 al punto precendente, in data 18 maggio è stato eseguito lo stato di consistenza dei lavori da parte del Direttore dei Lavori, per un importo definitivo di • 2.766.501,49, con un credito netto della ditta pari a circa • 27.000,00. Rispetto alla IV perizia di variante d.d. Aprile 2010, gli importi di perizia devono quindi essere ridotti di ulteriori • 195.699,06, oltre all’importo di • 244.836,29 già diminuito con la perizia nominata, per un totale di lavori mancanti pari a circa • 440.000,00 rispetto al contratto principale. Rimandando a quanto indicato in precedenza, quali motivazioni alla base della procedura portata avanti, è stata affidata all’avv. Mario Maccaferri del Foro di Trento, la consulenza legale per la procedura in essere oltre che per la verifica delle attività a tutela dell’Ente e degli uffici comunali, estendendo l’incarico per eventuali risposte in forma scritta ai legali che dovessero assumere la difesa o l’assistenza legale alla ditta principale Cosbau S.p.A.. GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale di deliberazione n°66 del 14 Giugno 2010 OGGETTO Costruzione della nuova sede della Scuola materna e dell’Asilo nido comunal: affido opere di completamento. Atto di indirizzo. A seguito delle delibere precedenti, a completamento della procedura attivata, è stato formalmente quantificato e deliberato l’importo in diminuzione della IV perizia di variante. Come indicato in precedenza, viene confermato che l’importo totale da scorporare dall’appalto è pari a • 440.535,35 (• 244.836,29 + • 195.699,06), pur mantenendo invariato l’importo complessivo dell’opera e pari a • 4.584.143,67. Inoltre, per le motivazioni indicate in precedenza, vista l’urgenza di dare ultimate le opere, le lavorazioni da eseguire in diretta amministrazione sono: Opere e forniture da elettricista OS30 • 283.219,59 Opere e forniture da termoidraulico OS328 • 74.595,39 Opere e forniture da fabbro • 36.982,38 Opere da pittore • 12.473,25 Opere da falegname • 22.613,43 Per velocizzare la ripresa delle lavorazioni si è deciso di procedere attraverso cottimi fiduciari alle imprese subappaltatrici già presenti sul cantiere, in particolare: Zeni Roberto s.n.c. (elettricista) • 283.219,59 Zorzi geom. Mario S.r.l. (termoidraulico) • 74.595,39 3S Group (fabbro) • 36.982,38 Bauflex Italiana S.r.l. (pittore) • 12.473,25 Agnelli Porte (falegname) • 22.613,43 Per quanto sopra indicato, soprattutto per le motivazioni legate alla messa in funzione della struttura nei termini previsti, il presente atto di indirizzo equivale ad autorizzazione per gli uffici comunali a dare esecuzione per il completamento delle opere mancanti. Infine viene confermato il credito netto a favore dell’impresa, pari a • 27,00,00 come risultante dallo stato di L’ 96 ARIONE consistenza, e viene rettificata la delibera n.55, sopra esposta, sospendendo la validità del certificato di ultimazione e rimettendo all’andamento futuro ogni valutazione in merito all’attivazione dei rimedi risarcitori nei confronti dell’appaltatore principale. GIUNTA COMUNALE - estratto dal verbale di deliberazione n°63 del 24 Maggio 2010 OGGETTO Costruzione della nuova sede della Scuola materna e dell’Asilo nido comunale: fornitura e posa di arredi, tendaggi e cucina asilo. Atto di indirizzo. Per la messa in esercizio della struttura nei termini previsti, si è definito l’appalto di fornitura e posa delle attrezzature necessarie, integrando gli arredi disponibili e recuperabili, in modo da rendere fruibile l’asilo nido e la scuola materna agli utenti ed al personale addetto, offrendo un ambiente sicuro e confortevole oltre ad un ambiente lavorativo armonico e funzionale. In particolare l’atto di indirizzo definisce la seguente suddivisione degli importi: - tendaggi, per un valore di circa 15.000,00 • IVA esclusa; - mobilio e arredi, per un valore di circa • 70.000,00 IVA esclusa; - cucina, per un valore di circa 40.000,00 • IVA esclusa. L’atto era riconosciuto come immediatamente eseguibile in modo da autorizzare gli uffici competenti al fine di adottare i necessari e tempestivi provvedimenti di incarico per le relative forniture e prestazioni di servizio. “MODIFICA STATUTO COMUNALE: INTRODUZIONE PRINCIPIO DELL’ACQUA COME BENE COMUNE NON SOGGETTO A PRIVATIZZAZIONE” Accogliendo una mozione della minoranza, il consiglio comunale condivide e approva la modifica allo Statuto Comunale inserendo il principio dell’acqua come bene comune non soggetto a privatizzazione. Il consiglio comunale, considerando che: - l’acqua rappresenta fonte di vita insostituibile per gli ecosistemi, dalla cui disponibilità dipende il futuro degli esseri viventi; - l’acqua, pertanto, è un bene comune dell’umanità, il bene comune universale, un bene comune pubblico, quindi indisponibile, il quale appartiene a tutti; - il diritto all’acqua è inalienabile: l’acqua non può essere proprietà di nessuno, deve essere un bene equamente condiviso da tutti ed il suo accesso garantito a tutti come un servizio pubblico; - l’accesso all’acqua, se non affrontato in maniera razionale e democratica, rappresenta una causa scatenante di tensione e conflitti all’interno della comunità internazionale ed una vera emergenza democratica; e ritenendo necessario sancire che il servizio idrico deve essere pubblico e privo di rilevanza economica, con 14 voti favorevoli (10 Aldeno Insieme – 4 Aldeno per il Futuro) e 1 voto contrario (1 Lega Nord Trentino) su 15 presenti e votanti, ha modificato lo statuto vigente riconoscendo “l’acqua come bene comune e diritto umano, naturale e universale” e inserendo il seguente articolo: ART. 53bis Definizione dei servizi pubblici comunali privi di rilevanza economica Il Comune, visti gli articoli 1, 2, 3, 5, 43, 114, 118 della Costituzione, riconosce i servizi pubblici locali quali: servizio idrico, servizio sanitario, igiene pubblica, servizi sociali, istruzione pubblica, tutela dei beni culturali e delle risorse ambientali e paesaggistiche e quant’altro riconoscerà il Consiglio comunale, di preminente interesse generale. Riconosce il diritto umano all’acqua, ossia l’accesso all’acqua come diritto umano universale, indivisibile, inalienabile e lo status dell’acqua come bene comune pubblico. Conferma il principio che tutte le acque, superficiali e sotterranee, anche se non estratte dal sottosuolo, sono pubbliche e costituiscono una risorsa da utilizzare secondo criteri di solidarietà; nonché il principio che in ambito pubblico devono essere mantenute la proprietà delle reti e la gestione del sistema idrico integrato. Riconosce al servizio idrico integrato lo status di servizio pubblico locale privo di rilevanza economica e senza fini di lucro, la cui gestione va attuata in forma pubblica e con la partecipazione delle comunità locali, in quanto servizio pubblico essenziale per garantire il diritto universale all’acqua e pari dignità umana a tutti i cittadini. L’ ARIONE 97 La lente d’ingrandimento CONSIGLIO COMUNALE - estratto dal verbale di deliberazione n°16 del 23 Giugno 2010 OGGETTO Approvazione modifica dello Statuto comunale con introduzione del principio dell’acqua come bene comune non soggetto a privatizzazione. PROMEMORIA Informazioni utili, di pronto impiego, per accedere ai servizi del Comune di Aldeno COMUNE DI ALDENO tel. 842523 - 842711 - www.comune.aldeno.tn.it Orario di apertura al pubblico: Dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 12.30 Orario ricevimento Sindaco Orario ricevimento Vicesindaco e Assessori Lun. 8.00 - 10.00 / 16.00 - 18.00 da Martedì a Sabato mattina previo appuntamento Lun. 16.00 - 18.00 da Martedì a Sabato mattina previo appuntamento Numero utile segnalazione guasti - Ufficio Tecnico 0461.843222 - Segreteria attiva 24 ore BIBLIOTECA COMUNALE DI ALDENO tel. 0461.842816 Orario di apertura al pubblico: Lunedì 20.00 - 22.00 14.00 - 18.00 Martedì - Mercoledì 14.00 - 18.00 8.30 - 11.30 Giovedì - Venerdì 14.00 - 18.00 POLIZIA MUNICIPALE Vigili urbani Aldeno: tel. 0461.843188 - Centralino Polizia Municipale Trento: tel. 0461.889111 FARMACIA DOTT. G. BARBACOVI Orario di apertura : 8.30 - 12.00 15.30 - 19.00 - Chiusura: sabato pomeriggio - tel. 0461.842956 DOTT. MARCO GIOVANNINI Via Florida, 1 - tel. 0461.843221 - cell. 335.364950 Orario di ricevimento: Aldeno Lunedì - Giovedì 8.00 - 10.30 Martedì 16.00 - 18.30 Venerdì 8.00 - 10.30 19.00 - 20.00 Sabato su appuntamento Cimone Mercoledì 11.00 - 11.30 Garniga Mercoledì 9.30 - 10.30 DOTT. MAURO LUNELLI Via Florida, 1 - tel. 0461.230976 - cell. 328.6912852 Orario di ricevimento: Aldeno Lunedì - Martedì - Mercoledì 9.00 - 12.30 Venerdì 15.00 - 19.00 Sabato 9.00 - 12.00 Cimone Mercoledì 15.00 - 16.30 Garniga Martedì 15.00 - 16.00 DOTT. MAURO PIFFER Via Roma, 38 - tel. 0461.842865 Orario di ricevimento: Aldeno 15.00 - 19.00 15.00 - 19.00 su appuntamento 10.00 - 13.00 9.00 - 11.00 11.00 - 12.00 Lunedì Mercoledì - Giovedì Venerdì Martedì Martedì Cimone Garniga Notizie utili DOTT.SSA MARINA CESTELE - Pediatra Aldeno: via Florida, 1 - Trento: Via Gramsci, 40/A Tel. 340.1504738 preferibilmente dalle 8.00 alle 9.00 e al di fuori degli orari di visita per impegnative, appuntamenti o informazioni in ambulatorio Orario Trento (su appuntamento): Lunedì 14.00-16.30 - Martedì, Mercoledì, Venerdì 9.00 - 11.00 Aldeno (su appuntamento): Lunedì: 10.00-12.00, Mercoledì: 14.15 - 16.15, Giovedì: 9.00-11.00 PUNTO PRELIEVI Via Florida, 1 Martedì 7.00 - 9.00 CONSULTORIO INFERMIERISTICO Via Florida, 1 - tel. 0461.843221 dal Lunedì al Venerdì 9.30 - 10.00 ASSISTENZA SOCIALE tel.0461.843313 Assistente Sociale MARCO DEGASPERI - area minori - Martedì 10.00 - 12.00 Assistente Sociale MONICA SARTORI - area anziani - Mercoledì 10.00 - 12.00 Assistente sociale ALICE NARDIN - area adulti - Giovedì 10.00 - 12.00. per gli altri giorni, su appuntamento, Lavis: tel. 0461.241988/246957/246820 - Trento: tel. 0461.412279 ORARIO APERTURA CRM (Centro Raccolta Materiali) Martedì: 13.30-15.30 - Giovedì: 15.00-18.00 - Sabato: 9.00 - 12.30 L’ 98 ARIONE L’ RIONE NOTIZIARIO DEL COMUNE DI ALDENO Anno 14 - N. 26 - Dicembre 2010 Autorizzazione n. 959 del 21/05/ 1997 del Tribunale di Trento Presidente: Alida Cramerotti (Assessore alla Cultura) Scuola: lavorare insieme per crescere di Antonietta Decarli La nuova scuola materna di Michele Lucianer Diversità e ricchezza di Carlo Bridi Società Luci della ribalta di Samuele Cont Cavalieri e maestri del lavoro di Lucio Bernardi Fratelli d’Italia di Maurizio Cadonna Aggiungi un posto a tavola di don Daniele Morandini Il presepe degli Innocenti di Cristina Cont Economia MondoMerlot vuol dire Aldeno di Lara Coser In tavola Merlot e cucina etica di Nereo Pederzolli La Rurale contro la crisi di Lucio Bernardi Direttore responsabile: Lorenzo Lucianer Protagonisti Comitato di Redazione: Renzo Beozzo Lucio Bernardi Maurizio Cadonna Riccardo Comper Cristina Cont Massimiliano Cont Samuele Cont Mattia Maistri (Vicedirettore) Danilo Micheletti Giovanni Mosna Lo sport Direzione - Redazione Amministrazione: presso Comune di Aldeno Piazza Cesare Battisti, 5 www.comune.aldeno.tn.it Lettere e comunicazioni a: L’ARIONE presso Biblioteca comunale Via Giacometti, 8 38060 Aldeno Tel. 0461/842816 [email protected] Grafica e impaginazione: L’ORIZZONTE Agenzia di pubblicità 38060 Aldeno Via Verdi, 15/1 Tel. 0461/843200 Fax 0461/842943 www.lorizzonte.it [email protected] Stampa: GRAFICHE DALPIAZ srl 38040 Ravina (TN) z.i. Via Stella, 11/b www.grafichedalpiaz.com Tel. 0461/913545 Fax 0461/913186 Foto: Remo Mosna La gonna di Jenny di Lorenzo Lucianer Una vita al rovescio di Mattia Maistri Attualità Prelievi a chilometri zero di Cristina Cont Il Comun Comunale del volontariato di Alida Cramerotti Aquerelli Anna e la bellezza di Giovanni Mosna La storia Ma ti, de chi set? di Samuele Cont e Massimiliano Cont Associazioni Grazie Giuliano! di Rudy Cimadom Con Jenia nel cuore di Paola Davi e Petra Donati Solo le pietre sanno di Ugo Cont Donare il sangue, donare la vita di Alberto Baldo Una luce sempre accesa a cura del Club Altinum Ma è più bello farlo al Circolo di Michele Bottura Energia pulita al rifugio di Ezio Mosna La colletta degli Alpini di Cornelio Muraglia Ma che spettacolo! di Lara Coser Armigeri cercansi di Alessandro Cimadom Emozioni in musica di Gloria Bernardi La vita dall’incubo dell’AIDS a cura di Alma e Rosanna Il mestiere dell’animatore di Mattia Baffetti La vita guarda sempre avanti di Marcello Enderle Club 3P: prospettive di rilancio di Ermanno Moratelli I Carabinieri per Aldeno di Renzo Beozzo Amministrazione e politica No alla pena di morte di Alida Cramerotti Un asilo per Paganica di Emiliano Beozzo Pannelli solari al centro sportivo di Alessandro Bridi Aldeno Insieme Aldeno per il Futuro Lega Nord Lettere Le scelte dell’Amministrazione La lente d’ingrandimento 2 4 6 8 10 12 14 17 19 21 25 29 31 34 39 44 45 46 48 50 53 55 57 58 59 61 61 62 64 65 67 68 70 72 73 74 76 78 80 82 84 86 89 94 Indice A Il saluto del Sindaco di Emiliano Beozzo L’editoriale di Lorenzo Lucianer La scuola Aldeno da non scordare 1957: alle Albere (dove poi sorgerà il campo di tamburello) i cavalieri di Aldeno, Renata Maistri (prima a destra) e Giulio Gottardi (primo a sinistra). Sfilata in sella a Mezzocorona per Renata Maistri (prima a sinistra). Al suo fianco Lino Muraglia. 1957: una delle vittoriose galoppate di Renata Maistri. In groppa ai cavalli avelignesi, sotto il palco d’onore, ancora a Mezzocorona.