Comune di Tribiano
Provincia di Milano
Piazza Giovanni Paolo II
AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO DI MANUTENZIONE
DEL VERDE COMUNALE
PER GLI ANNO 2015-2017
DUVRI
1
SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA DEL PATRIMONIO
VERDE COMUNALE DURATA ANNI 3
INDICAZIONI E DISPOSIZIONI PER LA STESURA DEI DOCUMENTI INERENTI LA
SICUREZZA DI CUI ALL’ART. 26 C. 3 DEL D.LGS. 81/2008 E S.M.I.
Il Responsabile del procedimento: Dott. Abbiati Marco
INDICE
Art. 1 – PREMESSE
Art. 2 – RIFERIMENTI NORMATIVI
Art. 3 – IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI
Art. 4 – FINALITÀ
Art. 5 – DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ OGGETTO DEL SERVIZIO
Art. 6 – ADEMPIMENTI PRIMA DELL’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO
Art. 7 – VALUTAZIONE INTERFERENZE
Art. 8– VALUTAZIONE DEI RISCHI E MISURE IDONEE A PREVENIRLI E RIDURLI AL MINIMO
Art. 9 – COSTI DELLA SICUREZZA
SETTORE TECNICO
ART. 1 – PREMESSE
Il presente documento di valutazione contiene le principali prescrizioni in materia di sicurezza per l’esecuzione
del servizio di manutenzione ordinaria del patrimonio verde comunale ossia parchi e giardini pubblici, giardini di
strutture pubbliche, rotatorie e aiuole di pregio, interventi sulle alberature, interventi sulle aree naturalistiche e
fornisce dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell’ambiente in cui sono destinati ad operare e sulle
misure di prevenzione ed emergenza adottate in relazione alla propria attività in ottemperanza all’art. 26 comma
1 lettera b) D.lgs. 9 aprile 2008 n. 81.
Secondo tale articolo al comma 3 “il datore di lavoro committente promuove la cooperazione e il coordinamento elaborando un
unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove ciò non è possibile ridurre al minimo i
rischi da interferenze. Tale documento è allegato al contratto di appalto o d’opera. Le disposizione del presente comma non si
applicano ai rischi specifici propri dell’attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi”.
I datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori, devono promuovere la cooperazione ed il coordinamento, in
particolare:
- Cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti
sull’attività
lavorativa oggetto dell’appalto;
- Coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori,
informandosi
reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte
nell’esecuzione del servizio.
Art. 2 – RIFERIMENTI NORMATIVI
Art. 2.1 – D.Lgs 09/04/2008 n° 81, Art. 26 - Obblighi connessi ai contratti d'appalto o d'opera o di
somministrazione.
1. Il datore di lavoro, in caso di affidamento dei lavori all'impresa appaltatrice o a lavoratori autonomi all'interno
della propria azienda, o di una singola unità produttiva della stessa, nonché nell'ambito dell'intero
ciclo produttivo dell'azienda medesima:
a) verifica, con le modalità previste dal decreto di cui all'articolo 6, comma 8, lettera g), l'idoneità tecnico
professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare in appalto o
mediante contratto d'opera o di somministrazione. Fino alla data di entrata in vigore del decreto di cui al periodo
che precede, la verifica è eseguita attraverso le seguenti modalità:
1) acquisizione del certificato di iscrizione alla camera di commercio, industria e artigianato;
2
2) acquisizione dell'autocertificazione dell'impresa appaltatrice o dei lavoratori autonomi del possesso dei requisiti
di idoneità tecnico professionale, ai sensi dell'articolo 47 del testo unico delle disposizioni legislative e
regolamentari in materia di documentazione amministrativa, di cui al d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445;
b) fornisce agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'ambiente in cui sono
destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attività.
2. Nell'ipotesi di cui al comma 1, i datori di lavoro, ivi compresi i subappaltatori:
a) cooperano all'attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti sull'attività
lavorativa oggetto dell'appalto;
b) coordinano gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui sono esposti i lavoratori, informandosi
reciprocamente anche al fine di eliminare rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte
nell'esecuzione dell'opera complessiva.
3. Il datore di lavoro committente promuove la cooperazione ed il coordinamento di cui al comma 2, elaborando
un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare o, ove
ciò non è possibile, ridurre al minimo i rischi da interferenze. Le disposizioni del presente comma non si
applicano ai rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o dei singoli lavoratori autonomi.
4. Ferme restando le disposizioni di legge vigenti in materia di responsabilità solidale per il mancato pagamento
delle retribuzioni e dei contributi previdenziali e assicurativi, l'imprenditore committente risponde in solido con
l'appaltatore, nonché con ciascuno degli eventuali subappaltatori, per tutti i danni per i
quali il lavoratore, dipendente dall'appaltatore o dal subappaltatore, non risulti indennizzato ad opera dell'Istituto
nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL) o dell'Istituto di previdenza per il settore
marittimo (IPSEMA). Le disposizioni del presente comma non si applicano ai danni conseguenza dei rischi
specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici.
5. Nei singoli contratti di subappalto, di appalto e di somministrazione, anche qualora in essere al momento
della data di entrata in vigore del presente decreto, di cui agli articoli 1559, ad esclusione dei contratti di
somministrazione di beni e servizi essenziali, 1655, 1656 e 1677 del codice civile, devono essere specificamente
indicati a pena di nullità ai sensi dell'articolo 1418 del codice civile i costi relativi alla sicurezza del lavoro con
particolare riferimento a quelli propri connessi allo specifico appalto. A tali dati possono accedere, su richiesta, il
rappresentante dei lavoratori per la sicurezza e gli organismi locali delle organizzazioni sindacali dei lavoratori
comparativamente più rappresentative a livello nazionale.
6. Nella predisposizione delle gare di appalto e nella valutazione dell'anomalia delle offerte nelle procedure di
affidamento di appalti di lavori pubblici, di servizi e di forniture, gli enti aggiudicatori sono tenuti a valutare che il
valore economico sia adeguato e sufficiente rispetto al costo del lavoro e al costo relativo alla sicurezza, il quale
deve essere specificamente indicato e risultare congruo rispetto all'entità e alle caratteristiche dei lavori, dei servizi
o delle forniture.
Ai fini del presente comma il costo del lavoro è determinato periodicamente, in apposite tabelle, dal Ministro del
lavoro e della previdenza sociale, sulla base dei valori economici previsti dalla contrattazione collettiva stipulata
dai sindacati comparativamente più rappresentativi, delle norme in materia previdenziale ed assistenziale, dei
diversi settori merceologici e delle differenti aree territoriali. In mancanza di contratto collettivo applicabile, il
costo del lavoro è determinato in relazione al contratto collettivo del settore merceologico più vicino a quello
preso in considerazione.
7. Per quanto non diversamente disposto dal decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, come da ultimo
modificate dall'articolo 8, comma 1, della legge 3 agosto 2007, n. 123, trovano applicazione in materia di appalti
pubblici le disposizioni del presente decreto.
8. Nell'ambito dello svolgimento di attività in regime di appalto o subappalto, il personale occupato dall'impresa
appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita tessera di riconoscimento corredata di fotografia,
contenente le generalità del lavoratore e l'indicazione del datore di lavoro.
Art. 2.2 – D.Lgs 09/04/2008 n°81 Art. 28. Oggetto della valutazione dei rischi.
1. La valutazione di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle
sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve riguardare tutti i
rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi
particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell'accordo europeo
dell'8 ottobre 2004, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, secondo quanto previsto dal decreto
legislativo 26 marzo 2001, n. 151, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri
Paesi.
2. Il documento di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), redatto a conclusione della valutazione, deve avere data
certa e contenere:
a. una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l'attività lavorativa, nella
quale siano specificati i criteri adottati per la valutazione stessa;
3
b. l'indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali
adottati, a seguito della valutazione di cui all'articolo articolo 17, comma 1, lettera a);
c. il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza;
d. l'individuazione delle procedure per l'attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell'organizzazione
aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate
competenze e poteri;
e. l'indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei
lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico competente che ha partecipato alla valutazione del
rischio;
f. l'individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una
riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento.
3. Il contenuto del documento di cui al comma 2 deve altresì rispettare le indicazioni previste dalle specifiche
norme
sulla valutazione dei rischi contenute nei successivi titoli del presente decreto.
Art. 2.3 – D.Lgs 09/04/2008 n°81 Art. 29. Modalità di effettuazione della valutazione dei rischi
1. Il datore di lavoro effettua la valutazione ed elabora il documento di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), in
collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e il medico competente, nei casi di cui
all'articolo 41.
2. Le attività di cui al comma 1 sono realizzate previa consultazione del rappresentante dei lavoratori per la
sicurezza.
3. La valutazione e il documento di cui al comma 1 debbono essere rielaborati, nel rispetto delle modalità di cui
ai commi 1 e 2, in occasione di modifiche del processo produttivo o dell'organizzazione del lavoro significative ai
fini della salute e della sicurezza dei lavoratori, o in relazione al grado di evoluzione della tecnica, della
prevenzione e della protezione o a seguito di infortuni significativi o quando i risultati della sorveglianza sanitaria
ne evidenzino la necessità. A seguito di tale rielaborazione, le misure di prevenzione debbono essere aggiornate.
4. Il documento di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), e quello di cui all'articolo 26, comma 3, devono essere
custoditi presso l'unità produttiva alla quale si riferisce la valutazione dei rischi.
5. I datori di lavoro che occupano fino a 10 lavoratori effettuano la valutazione dei rischi di cui al presente
articolo sulla base delle procedure standardizzate di cui all'articolo 6, comma 8, lettera f). Fino alla scadenza
del diciottesimo mese successivo alla data di entrata in vigore del decreto interministeriale di cui all'articolo 6,
comma 8, lettera f), e, comunque, non oltre il 30 giugno 2012, gli stessi datori di lavoro possono autocertificare
l'effettuazione della valutazione dei rischi. Quanto previsto nel precedente periodo non si applica alle attività di
cui all'articolo 31, comma 6, lettere a), b), c), d) nonché g).
6. I datori di lavoro che occupano fino a 50 lavoratori possono effettuare la valutazione dei rischi sulla base delle
procedure standardizzate di cui all'articolo 6, comma 8, lettera f). Nelle more dell'elaborazione di tali procedure
trovano applicazione le disposizioni di cui ai commi 1, 2, 3, e 4.
7. Le disposizioni di cui al comma 6 non si applicano alle attività svolte nelle seguenti aziende:
a. aziende di cui all'articolo 31, comma 6, lettere a), b), c), d), f) e g);
b. aziende in cui si svolgono attività che espongono i lavoratori a rischi chimici, biologici, da atmosfere esplosive,
cancerogeni mutageni, connessi all'esposizione ad amianto;
c. aziende che rientrano nel campo di applicazione del titolo IV del presente decreto.
Art. 3 – IDENTIFICAZIONE DEI SOGGETTI COINVOLTI
Nelle seguenti schede sono indicati i soggetti che cooperano all’attuazione delle misure di prevenzione e
protezione dai rischi sul lavori nell’attività lavorativa oggetto dell’appalto ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008.
Datore di lavoro Committente dati relativi: COMUNE DI TRIBIANO P.za Giovanni Paolo II – 20067
TRIBIANO (MI).
Indicazione del ruolo Nominativo Indirizzo sede e recapito telefonico
Datore di Lavoro
Comune di Tribiano
P.za Giovanni Paolo II – 20067 TRIBIANO (MI) tel. 02 90.62.90.210
Responsabile del Servizio Dott. Marco Abbiati
Medico Competente …………………………….
……………………………………………………
……………………………………………………
Azienda appaltatrice dati relativi:
Ragione sociale: Indirizzo:
4
Indicazione del ruolo Nominativo Recapito telefonico e indirizzo sede
Datore di lavoro ……………………….
Responsabile del S.P.P………………..
Medico Competente………………….
Rappresentante designato dall’appaltatore per il servizio presso il Comune …………………………..
Art. 4 – FINALITÀ
Il presente Documento di Valutazione è stato redatto preventivamente alla fase di appalto in ottemperanza al
dettato del D.Lgs. n. 81/2008.
Scopo del presente documento è elencare quali siano i rischi interferenti nello svolgimento del servizio e quindi
fornire sia indicazioni di tipo operativo che gestionale su come superare le stesse interferenze, in tal modo
prevenendo la principale causa di incidenti sui luoghi di lavoro.
Con il presente documento vengono fornite alla ditta appaltatrice già in fase di appalto informazioni sui rischi
derivanti da possibili interferenze nell’ambiente in cui è destinata a operare nell’espletamento del servizio e sulle
misure di sicurezza proposte in relazione alle interferenze.
Art. 5 – DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ OGGETTO DEL SERVIZIO
Il servizio comprende tutte le prestazioni ed i servizi di seguito specificati, secondo le modalità indicate nel
Capitolato Speciale e Prestazionale e comunque ogni onere relativo al personale, alla sua gestione, alle
attrezzature e mezzi e relativa manutenzione:
Art. 5.1 - Interventi sui manti erbosi di parchi pubblici
a) Pulizia ante taglio
b) Sfalcio dei tappeti erbosi di parchi pubblici, aiuole stradali, spartitraffico, aree verdi in genere;
c) Potatura delle siepi
d) Potatura alberi
e) Diserbo
g) Interventi straordinari
Art. 5.2 - Interventi sulle alberature di parchi pubblici, rotatorie, aiuole e giardini di strutture pubbliche
a) Spollonatura, spalcatura del patrimonio arboreo e raccolta dei rami caduti
b) Potature del patrimonio arboreo comunale
c) Abbattimento esemplari arborei
d) Estirpazione o frantumazione delle ceppaie
e) Segnalazione al Comune le eventuali anomalie/patologie rilevate sugli esemplari
Art. 5.3 - Interventi sulle rotatorie ed aiuole di pregio
a) Taglio del manto erboso
b) Scerbatura manuale
c) Diserbo chimico
Art. 5.4 - Interventi sui giardini di strutture pubbliche
a) Pulizia ante taglio
b) Sfalcio dei tappeti erbosi
c) Raccolta delle foglie
d) Potatura delle siepi
Art. 6 – ADEMPIMENTI PRIMA DELL’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO
Il committente procederà a verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa appaltatrice traverso
l’acquisizione del certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, Industria e Artigianato e
dell’autocertificazione dell’impresa appaltatrice del possesso dei requisiti di idoneità tecnico-professionale.
La ditta appaltatrice dovrà fornire il documento unico di valutazione dei rischi definitivo, che sarà costituito dal
presente documento preventivo, eventualmente modificato e integrato con le specifiche informazioni relative alle
interferenze sui servizi che la ditta appaltatrice dovrà esplicitare in sede di gara, se diverse da quanto qui indicate,
da allegare al contratto.
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Art. 7 – VALUTAZIONE INTERFERENZE
Per la definizione di interferenza che la norma (D.Lgs. 81/2008) non prevede, ci si può rifare alla determinazione
n. 3/2008 dell’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di lavori servizi e forniture, che la definisce come
un “contatto rischioso” tra il personale del committente e quello dell’appaltatore o tra il personale di imprese
diverse che operano nella stessa sede aziendale con contratti differenti.
Non si considerano interferenze quei rischi specifici propri dell’attività oggetto del servizio che ha comunque
esaminato all’interno del proprio documento di valutazione dei rischi (DVR).
Nell’ambito del presente servizio si considerano le seguenti condizioni di rischio che possono generare
interferenze:
- presenza di automezzi in movimento (negli interventi da effettuare su strada)
- presenza di macchine operatrici
- presenza di utenti (cittadini) nelle aree di intervento
- presenza di personale tecnico di imprese diverse
- caduta dall’alto
- caduta di oggetti dall’alto
Art. 8 – VALUTAZIONE DEI RISCHI E MISURE IDONEE A PREVENIRLI E RIDURLI AL
MINIMO
Per le interferenze di cui all’articolo precedente i rischi individuati consistono nella possibilità di
urto/schiacciamento/investimento di soggetti presenti nell’area di lavoro, scivolamenti, cadute a livello,
proiezione di schegge e sassi, produzione di rumori e vibrazioni, caduta dall’alto, caduta di oggetti dall’alto.
Misure idonee alla prevenzione e riduzione dei rischi:
a) riunione preliminare di coordinamento, da effettuare prima dell’inizio del servizio, tra il Direttore Tecnico
della ditta appaltatrice e il Comune al fine di concordare le modalità operative di intervento;
b) formazione e informazione periodica degli operatori a cura della ditta appaltatrice;
c) sfasamento spaziale e temporale delle attività interferenti;
d) confinamento mediante barriere fisiche (nastro bianco e rosso, segnaletica…) delle aree di lavoro su strada
e in parchi pubblici I lavoratori dovranno prestare la massima attenzione alla presenza di personale terzo e ai
cittadini eventualmente presenti nelle aree pubbliche durante gli interventi di manutenzione.
A maggiore approfondimento di quanto descritto si riportano nelle schede seguenti le modalità operative minime
da rispettare.
Art. 9 – COSTI DELLA SICUREZZA
Si valutano nella tabella seguente i costi aggiuntivi rispetto a quanto già compreso nei prezzi determinati per i
servizi oggetto del presente servizio, escludendo le misure di tipo generico già previste nel DVR proprio
dell’azienda.
Descrizione Prezzo Unitario Quantità Totale Riunione e sopralluogo preliminare (tra l’affidamento del servizio e
la firma del contratto) di coordinamento da effettuarsi tra l’RSPP ed un legale rappresentante del soggetto
affidatario del servizio ed il Legale Rappresentante dell’Ente Committente al fine di fornire dettagliate
informazioni sui rischi esistenti nell’ambiente in cui l’affidatario del servizio è destinato ad operare e sulle misure
di prevenzione e di emergenza adottate in relazione all’attività svolta. Il datore di lavoro e/o l’RSPP
dell’affidatario del servizio valuteranno in quella sede tutte le circostanze generali, particolari e contingenti, che
possono creare criticità al regolare svolgimento in sicurezza delle attività oggetto dell’incarico.
€ 50/cad 1 € 50,00
Riunione annuale di confronto, conferma e/o aggiornamento in merito alle procedure di sicurezza e sui rischi
esistenti nell’ambiente in cui l’affidatario del servizio è destinato ad operare nonchè sulle misure di prevenzione e
di emergenza adottate in relazione all’attività svolta.
€ 60,00/cad 1 € 60,00
Segnaletica di sicurezza € 50,00 forfait 1 € 50,00
Dispositivi per il confinamento delle diverse aree di lavoro € 100,00 forfait 1 € 100,00
Cassetta di pronto soccorso € 35,00/cad 1 € 35,00
Estintore in polvere, Kg.6 € 80,00/cad 1 € 80,00
Estintore in CO2, Kg.2 € 80,00/cad 1 € 80,00
Scarpe di sicurezza alla caviglia antishock, antiscivolo, con
lamina antiperforazione
6
€ 60,00/paio 5 € 300,00
Guanti per lavori pesanti in jersey € 15,00/paio 5 € 75,00
Inserti auricolari in gomma piuma € 20,00/scatola 1 € 20,00
Maschera semifacciale di protezione € 30,00/cad 5 € 150,00
TOTALE IVA ESCLUSA € 1.000,00
L’importo per l’attuazione del DUVRI resta quantificato in Euro 1.000,00 non soggetto a ribasso.
Il presente DUVRI costituisce parte integrante del contratto di appalto ed ha validità immediata dalla
sottoscrizione del contratto stesso.
In caso di modifica sostanziale delle condizioni dell’appalto il DUVRI potrà essere soggetto a revisione ed
aggiornamento in corso d’opera.
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FATTORE DI RISCHIO A.1: Strutture - Ambiente di lavoro
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
A.1.1.- Investimento per presenza di traffico urbano ed
extraurbano
Diverse lavorazioni, in particolare quelle di
manutenzione delle alberate stradali,devono essere
eseguite in presenza di traffico urbano ed extraurbano,
con rischio di investimento dei lavoratori da parte di
autoveicoli, mezzi di trasporto, motocicli, biciclette che
possono transitare nelle zone limitrofe ai luoghi di
intervento
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
I-A (medio)
Tutti gli interventi in fregio alle strade urbane ed extraurbane dovranno
essere eseguiti nel completo rispetto del codice della strada
e previo accordo con i tecnici comunali e la polizia municipale. In particolare la squadra di manutenzione, prima di iniziare i
lavori in sede stradale o nelle sue vicinanze, deve:
 apporre la segnaletica prevista dal codice della strada;
-aver cura di delimitare le aree di intervento, con coni (lavori inferiori ai 2 gg.), delineatori flessibili, transenne o new jersey (se
di plastica, riempiti con acqua);
 indossare abbigliamento ad alta visibilità (UNI EN 471).
Quando richiesto per motivi di sicurezza va prevista persona a terra
per deviare il traffico veicolare o ciclo‐pedonale.
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
A.1.2.- Investimento e/o schiacciamento per
abbattimento alberi
Le lavorazioni di abbattimento alberi possono
determinare investimento e/o schiacciamento di
persone e materiali durante la caduta degli alberi stessi
o di loro parte
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
I-A-L (medio)
nei casi dove si rende necessario l'abbattimento di alberi di altro fusto a tronco intero gli interventi vanno
preventivamente concordati con i tecnici comunali addetti, definendo tempi e modalità esecutive. In ogni caso vanno
seguite le specifiche regole per una lavorazione sicura con predisposizione taglio di invito e taglio di abbattimenti,
allontanamento persone, abbattimento mantenendosi a debita distanza di sicurezza.
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
A.1.3.- Interferenza con persone terze
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
I-A (basso)
Tutti gli interventi da realizzarsi con presenza di pubblico o persone terze estrenee alle manutenzioni vanni realizzate
accertandosi preventivamente che sia presente una distanza di sicurezza tra le personee estranee e le aree interessate
Diverse lavorazioni vengono realizzate nei parchi, nei
alle lavorazioni. Bisogna tenere conto, in particolare, delle distanze di sciurezza tali da impedire l'investimento di
giardini pubblici o lungo strade alberate con presenza di
persone con schegge o deteriti catapultati a distanza dal punto di taglio con il decespugliatore o tosaerba. In caso
pubblico e persone terze estranee alle lavorazioni, con
rischio di interferenza tra le lavorazioni manutentive e contrario è necessario predisporre transennaturea o delimitazioni di aree di lavoro, con relativa segnaletica informativa
sulle distanze di sicurezza da tenere.
tali persone
Sono da adottare le misure preventive di cui al precedente punto. Qualora l'attività manutentiva sia realizzata in spazi
ristretti tali da non permettere la separazione tra la manutenzione medesima e il passaggio di persone estranee, è
Alcune lavorazioni di taglio sipei possono essere svolte
necessario delimitare l'area di lavoro con la segnaletica e transennare a chiusura temporanea del percorso; per
in prossimità di piste ciclabili o passaggi pedonali, con
rischi di interferenza tra ciclisti o pedoni estranee alle interruzioni di percorsi ad intenso passaggio e per tempi di manutenzione verde prolungati, è necessario preavvertire il
comune prima della chiusura.
lavorazioni manutentive e le lavorazioni medesime
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
A.1.4.- Caduta persone e/o scivolamento per
luoghi di lavoro con forte acclività
Alcune lavorazioni, ad es. di taglio erba, possono
essere svolte in versanti con pendenze ad elevate
acclività
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
A (basso)
sono da adottare tutte quelle misure volte a evitare la caduta del personale impiegato e occorre ultilizzare utensili
con dispositivi di autospegnimento in caso di caduta del personale. Oltre all'utilizzo dei DPI.
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
A.1.6.- Annegamento per luoghi di lavoro
con presenza di acqua (fossati, canalette)
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
A (basso)
L'impresa esecutrice è tenuta a segnalere al committente eventuali one di lavoro con presenza di rischio di caduta in fossati o
Alcune lavorazioni, ad es. taglio erba,
canali con acqua per sopralluogo congiunto prima dell'avvio manutentivo.
svolte in prossimità di vasche, canali e
fossti con presenza di acqua con rischio di
caduta e annegamento
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
A.1.7.- Caduta persone e/o materiali per lavori
eseguiti in altezza
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
I-A (basso)
Devono essere sempre preventivamente adottate le necessarie misure di sicurezza per tali interventi, quali: - preventivi accordi con
la committenza e la polizia locale per eventauli deviazione di percorsi meccanizzati, ciclabili o pedonali.- delimitazione delle aree di
lavoro con recinzione adatta ollo specifico contesto ambientale (reti, transenne plastiche, new jersey riempiti di acqua): è da
L'eventuale resenza di curiosi durante le
escludere l'utilizzo del semplice nastro bianco rosso. - messa in opera segnaletica di avvistamento lavorazioni in corso e di
lavorazioni in quota, possono comportare rischi
eventuale
deviazione dei percorsi meccanizzati, pedonali o ciclabili. - imbraco ancorato a parte stabile per i singoli lavoratori che
di investimento degli stessi con materiale di
operano in quota (al cestello piattaforma o all'albero pr tree climbing). Particolare attenzione deve essere posta per il calo a terra di
lavorazione caduto dall'alto.
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
A.1.8.- Cedimento strutturale di ambienti di lavoro
quali rami di alberi ammalorati
Le lavorazioni di potatura sugli alberi o le semplici
ispezioni alle piante di alto fusto con personale chhe
sale o lavora in quota attraverso tecniche di tree
climbing, potrebbero causare il cedimento di rami o
parti di alberi ammalorati
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
I-A (basso)
Devono essere sempre preventivamente adottate le necessarie misure di sicurezza per lavorazioni con tecniche di tree climbing
quali: - adozione di tutte le misure descritte per il rischio 1.7; - il personale deve essere specificatamente formato e addestrato
alle lavorazioni con doppia fune; - va delimitata a terra la zona a potenziale rischio di caduta di materiale dall'alto
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
A.1.9.- Ribaltamento automezzi per utilizzo in
ambienti sconnessi
Alcune lavorazioni potranno dovranno essere
svolte su piani inclinati con il rischio di
ribaltamento macchine e attrezzature di lavoro
i
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
A (medio)
Le imprese esecutrici dovranno utilizzare le loro macchine solo su pendii ad inclinazione concesse dalle istruzioni del loro
libretto d'uso e manutenzione. In ogni caso vanno adottate le necessarie misure di icurezza, usando macchine e attrezzature
completamente a norma seguendo scrupolosamente le indiczioni dei libretti d'uso e adottando comunque comportamenti di
estrema cautela e attenzione ai rischi di lavoro
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
A.1.10.- Rischio di inciampo, scivolamento e
contusioni per ppercorsi esterni
Può concretizzari il rischio di scivolamento
durante l percorrenza delle vie di transito e
passaggi esterni a causa del materiale riportato da
agenti atmosferici (vento e pioggia) e della
presenza, nella stagione invernale, del ghiaccio
A (basso)
Le persone dovranno attenersi alle normali regole di prudenza procedendo cautamente senza correrere.
Si può concretizzare il rischio di inciampo e
contusioni agli arti inferiori nel caso di presenza di Si rileva necessario prestare partiicolare attenzione ad eventuali ingombri, evitando di correre o di oscurare parzialmente la
vista per esempio durante il trasporto di materiale ingombrante, esaminando in precedenza la percorribilità dei passaggi.
superfici del terreno compromessa da buche o
avvallamenti oppure di gradini o marciapiedi non
sicuri perché parzialmente lesionati
La stessa tipologia di rischi si verifica nel caso di
presenza di arbusti, neve o fogliame presente in
alcune circostanza sul manto stradale o nel parco
In questi casi la squadra deve provvedere a rimuovere il materiale che può essere fonte di incidenti utilizzando gli
opportuni dispositivi di sicurezza
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
A.1.11.- Intereferenza con attività svolte in aree di
cantiere
Alcune lavorazioni di manutenzione verde, quali ad es.
le verifiche stato ammaloramneto piante di alto fusto,
potranno essere svolte in ambiente con cantiere attivo,
creando rischi interferenza tra le attività
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
I-A (basso)
Nelle lavorazioni da effettuarsi all'interno di aree con cantiere attivo è necessario adottare e seguenti misure preventive: - prendere
preventivi accordi con il committente verbalizzando le decisioni assunte per la gestione delle attività con rischi da interferenza
FATTORE DI RISCHIO A.2: Macchine
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
A.2.1.- Urti contatti per presenza mezzi mobili e/o altri
ostacoli vari in luoghi ristretti
In alcuni ambienti lavorativi possono essere
presenti automezzi in sosta o altri ostacoli
che ingombrano zone di lavoro
particolarmente ristrette da manutendere.
La loro eventuale e momentanea presenza
mezzi stessi
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
I-A (basso)
Prima di eseguire lavorazioni in ambienti ristretti, in particolare con uso di piccole macchine da
lavoro, deve essere rimosso l’eventuale materiale ingombrante che ostacoli la lavorazione o che possa
costituire, anche semplicemente, possibilità d’inciampo o riduzione della visibilità per gli operatori.
Va usata particolare attenzione nell’uso di macchine e utensili da lavoro in prossimità di mezzi in
libera nelle manovre con mezzi mobili, farsi aiutare da addetto a terra.
Non vanno in ogni caso mai ostruite, con materiale ingombrante (quali i rifiuti di potature), le vie di
transito e/o di fuga a zona sicura
FATTORE DI RISCHIO A.3: IMPIANTI ELETTRCI O ALTRI IMPIANTI
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
A.3.1.- Elettrocuzione per presenza di linee elettriche e aeree
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
I-A (basso)
Come cita l’art. 83 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i., non possono essere eseguiti lavori in prossimità delle linee
elettriche aeree in tensione non protette; per essi va sempre garantito un franco di sicurezza
Durante alcune lavorazioni in quota si può verificare il
rischio di intercettazione di linee elettriche aeree in tensione proporzionato alla tensione che circola nella linea, come stabilito dalla tabella 1 dell’allegato IX del
D.Lgs. 81/08 e s.m.i.(7 m. per 220 e 380 kv).
presenti nel contesto ambientale di lavoro
In caso di impossibilità a rispettare questo franco di sicurezza, prima di eseguire qualsiasi lavorazione in
prossimità della linea attiva, è necessario adottare le seguenti misure preventive o protettive:
fare richiesta scritta, all’Ente gestore della linea, di interruzione dell’erogazione della corrente;
ricevere risposta scritta di interruzione della corrente per il periodo temporale richiesto;
dare immediata comunicazione all’ente gestore della linea dell’avvenuta ultimazione lavori.
In caso di impossibilità alla disattivazione della linea provvedere alla preventiva protezione della stessa
con pannelli in legname o similari.
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
A.3.2.- Contatti on linee interrate
Per le lavorazioni di scavo per manutenzione alle aree del verde
pubblico o alle aree verdi delle arterie stradali si può verificare il
rischio di intercettazione di linee interrate.
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
I-A (basso)
Prima di eseguire qualsiasi tipo di scavo è sempre necessario ottenere preventivamente le necessarie
informazioni in merito all’eventuale presenza di linee interrate (fogne, gas, acqua, elettricità,telefono),
chiedendo informazioni direttamente alla committenza e/o all’ente gestore delle linee.
Fare comunque attenzione, durante gli scavi, ad eventuali nastri colorati che presegnalano la presenza delle
linee stesse.
Procedere comunque sempre con estrema cautela nelle operazioni di scavo meccanico, con successivo scavo
manuale all’eventuale intercettazione del nastro o della linea, concordare quindi con il da farsi con il tecnico
del committente (tecnico referente comunale per specifico ambiente lavorativo)
FATTORE DI RISCHIO A.4: SOSTANZE E MATERIALI PERICOLOSI
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
A.4.1.- Presenza di materiale acuminato o tagliente
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
A (basso)
Durante alcune lavorazioni è possibile
riscontrare la presenza di rischio di taglio per Durante le manutenzioni al verde pubblico ogni operatore dovrà porre particolare
contatto con materiale acuminato o tagliente, attenzione al potenziale contatto con materiale acuminato, siano essi rifiuti abbandonati o
quali rifiuti abbandonati o elementi preesistenti elementi preesistenti.
Qualora necessario si dovrà provvedere alla preventiva rimozione degli stessi
In ogni caso è necessario l’uso dei DPI adatti alla specifica lavorazione (in particolare
scarpe di sicurezza e guanti protettivi).
FATTORE DI RISCHIO A.5: INCENDIO
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
A.5.1.- Presenza di rischio incendio
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
A-L (medio)
Gli ambienti lavorative per le manutenzioni al verde
pubblico possono presentare accumuli di materiale
facilmente infiammabile, quali erba secca o rifiuti
Tutti gli operatori che intervengono nella manutenzione del verde dovranno essere
similari. L’incendio potrebbe innescarsi per un
debitamente sensibilizzati all’adozione di comportamenti sicuri, in particolare sul divieto di:
comportamento non corretto dell’operatore che faccia
uso di fiamme libere (mozziconi di sigarette, scintille da
utensili o da tubi di scarico dei motori a scoppio,
qualche raro lavoro di impermeabilizzazione)
fumare in tutta l’area di lavoro soggetta al rischio incendio;
avvicinare fonti di calore ai materiali infiammabili e viceversa;
usare apparecchi a fiamma libera a meno che non siano state adottate le idonee e specifiche
misure di sicurezza;
effettuare operazioni che possano dar luogo a scintille quali violente percussioni,
trascinamento di corpi metal lici, ecc., in presenza di sostanze facilmente infiammabili;
depositare qualsiasi materiale davanti ad estintori ed altre attrezzature antincendio o
impianti fissi;
All’interno di ogni squadra di lavoro dovrà inoltre essere sempre presente un operatore
debitamente informato, formato e addestrato alla prevenzione incendi.
Tenere disponibile estintore manutenuto in prossimità di lavorazioni a rischio innesco
incendio.
In caso di propagazione di incendio sarà l’operatore addestrato a richiedere l’intervento dei
Vigili del Fuoco (n° telefonico di riferimento: 115).
FATTORE DI RISCHIO B.1: AGENTI CHIMICI
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
B.1.1.- Presenza di gas di scarico per lavori in
vicinanza al traffico stradale
In presenza di traffico intenso o in punti
particolarmente critici, gli addetti possono
essere esposti all’inalazione di composti del
carbonio,ossidi di azoto e zolfo e altri
inquinanti derivanti dai fumi di scarico dei
veicoli.
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
A-L (basso)
Gli addetti dovranno indossare, nei casi di esposizione prolungata, dispositivi di protezione
delle vie respiratorie (semimaschera facciale monouso con tessuto a carboni attivi)
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
B.1.2.- Presenza di antiparssitari, diserbanti o altri
prodotti chimici potenzialmente nocivi
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
A-L (basso)
In alcune manutenzioni del verde urbano
l’operatore può venire a contatto con
antiparassitari, diserbanti o altri prodotti
chimici richiesti nella propria lavorazione o
utilizzati da terzi in vicinanza delle
Gli addetti dovranno seguire scrupolosamente le indicazioni riportate nel POS aziendale, nonché quelle
lavorazioni manutentive
specificamente indicate nelle schede di sicurezza del prodotto, da conservare sul luogo di lavoro
Nei casi di esposizione prolungata, dispositivi di protezione agli occhi alle vie respiratorie con protezioni
adatte ai prodotti utilizzati.
FATTORE DI RISCHIO B.2: AGENTI FISICI
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
B.2.1.- Rumore per presenza di traffico stradale o
prodotto da lavorazioni di altri cantieri
Gli operatori coinvolti nella
manutenzione del verde pubblico e/o
delle alberate stradali possono dover
lavorare in ambienti a presenza di
rumore legato al contesto ambientale
(per traffico stradale o altre lavorazioni
rumorose limitrofe svolte all’interno di
cantieri)
Il rumore può essere altresì prodotto
dall’utilizzo di macchine o utensili
rumorosi dell’impresa esecutrice o dei
lavoratori autonomi.
A-L (basso)
Si rimanda alle specifiche valutazioni aziendali effettuate per
il rumore. In ogni caso i lavoratori dovranno:
 essere informati e formati degli esiti di tali valutazioni;
 essere sottoposti, quando necessario, alle visite mediche;
 utilizzare gli otoprotettori specifici alla lavorazione;
 effettuare cambi di mansione per ridurre l'esposizione al
rumore.
Ai sensi dell’art. 6 della legge quadro sull’inquinamento acustico (legge n. 447/1995) il territorio comunale è
suddiviso in cinque “classi acustiche” secondo la classificazione stabilita dal DPCM 14.11.1997 Le imprese devono verificare i valori limite di emissione e di immissione emessi delle proprie lavorazioni, quindi
delle proprie macchine ed utensili rumorosi)
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
B.2.2.- Vibrazioni per uso di macchine e/o utensili da
lavoro
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
A-L (basso)
Gli operatori coinvolti nella manutenzione del
verde pubblico e/o delle alberate stradali
possono essere soggetti al rischio fisico delle
vibrazioni, sia per il semplice utilizzo di
macchine o utensili vibranti, sia per l’aggravante Si rimanda alle specifiche valutazioni aziendali effettuate per il rischio vibrazioni. In ogni caso i
di utilizzare le macchine in ambienti sconnessi. lavoratori dovranno:
 essere informati e formati degli esiti di tali valutazioni;
 essere sottoposti, quando necessario, alle visite mediche;
 utilizzare macchine e/o utensili a basso impatto vibratorio;
 effettuare cambi di mansione per ridurre l'esposizione alle vibrazioni.
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
B.2.3.- Polveri
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
A-L (basso)
Gli operatori coinvolti nella
manutenzione del verde pubblico e/o
delle alberate stradali possono essere
soggetti al rischio fisico delle polveri,
sia prodotto dalle proprie attività
lavorative, che da lavorazioni limitrofe Quando possibile è necessario evitare, nel tempo o nello spazio, di lavorare in ambienti con
alle proprie.
presenza di polveri prodotte da altre lavorazioni.
Bisogna comunque avere cura:
di tenere chiusi i finestrini nell’uso di macchine dotate di cabina;
non operare
controvento;
di usare
semimaschera
facciale monouso per polveri, se non protetti dalla cabina del
mezzo.
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
B.2.4.- Scottature o ustioni per contatti con
superfici ad alta temperatura
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
L (basso)
Rischio raramente presente nel
contesto ambientale di lavorazione per
manutenzione del verde pubblico, ad
esclusione di rischi di contatto
accidentale con superfici metalliche di
motori a scoppio, quali ad es. le
Trattandosi di un rischio essenzialmente di lavorazione, andranno seguite le specifiche
marmitte di scarico fumi
istruzioni indicate nel POS dell’impresa esecutrice.
Andranno comunque utilizzati idonei DPI (guanti) prima di avvicinarsi a parti metalliche con
superfici ad alta temperature
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
B.2.5.- Esposizione a microclima sfavorevoli per lavori
all'esterno
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
A (basso)
Nei lavori di manutenzione all’aperto gli operatori Le imprese esecutrici dovranno adottare una buona organizzazione di lavoro per ridurre il più
sono esposti a evidenti rischi di carattere
possibile le esposizioni a climi troppo freddi o troppo caldi.
microclimatico. Nella stagione invernale, infatti,
esiste il rischio di contrarre malattie da
raffreddamento per freddo e umidità, nella
stagione estiva sono possibili malori o svenimenti a Gli addetti dovranno comunque munirsi di abiti pesanti nella stagione fredda al fine di proteggersi
causa dell’eccessivo caldo.
dalle basse temperature.
Durante le stagioni più calde è necessario indossare copri capi per evitare insolazioni ed è consigliato
disporre di bibite fresche e integratori di sali minerali da consumare frequentemente.
FATTORE DI RISCHIO B.3: AGENTI BIOLOGICI
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
B.3.1.- Rischio di contatto con siringhe o altri
materiali infetti o biologicamente inquinati
In lavorazioni quali lo svuotamento e la
pulizia di cestini dei rifiuti nei parchi e,
più in generale, la pulizia dei parchi dai
rifiuti, può essere presente il rischio di
contatto con siringhe o altri materiali
infetti o biologicamente inquinati, con
rischi di punture e infezioni
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
A-L (basso)
Debbono essere adottate le specifiche indicazioni previste nel POS delle imprese
esecutrici; in ogni caso:
la raccolta dei materiali di rifiuti a terra deve essere eseguita con mezzi meccanici o
strumenti manuali di lavoro,
evitando il contatto diretto con le mani (anche se protette da guanti);
anche lo svuotamento dei cestini va fatto evitando il contatto diretto delle mani con i
rifiuti
vanno comunque indossati idonei dispositivi di protezione del corpo (guanti a
protezione meccanica).
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
B.3.2.- Rischio biotico
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
A (basso)
Negli ambienti all’esterno dove si svolgono i
lavori di manutenzione del verde pubblico può
presentarsi il cosiddetto rischio biotico, causa Le imprese esecutrici dovranno segnalare ai propri operai la presenza dei rischi biotici nelle
punture di insetti e/o zecche, morsi di vipere, proprie lavorazioni e istruirli sulle misure preventive e protettive da adottare in base al singolo
di cani randagi, roditori o piccoli animali
rischio. Va altresì verificata l’idoneità sanitaria del personale alla specifica mansione: in caso di soggetti
con particolare allergie a punture di insetti o similari, vanno prese tutte le precauzioni consigliate
dal medico competente.
Per morsi di cani, piccoli roditori e, in particolare per morsi di vipere, recarsi immediatamente al
pronto soccorso.
Vanno comunque indossati dispositivi di protezione del corpo e delle sue parti, adatti alla
specifica lavorazione e all’ambiente lavorativo.
FATTORE DI RISCHIO C.1: ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
C.1.1.- Rischio movimentazione manuale dei
carichi
Le lavorazioni di manutenzione verde
possono presentare il rischio dorso
lombare o di strappi per
movimentazione manuale dei carichi
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
L (basso)
Le imprese esecutrici dovranno:
 adottare una buona organizzazione del lavoro che riduca al massimo la movimentazione
manuale dei carichi;
 fare quindi uso, principalmente, di attrezzature meccanizzate per movimentazione materiali;
 Nella movimentazione manuale residua di carichi eccessivamente pesanti, è necessario:
 movimentare il carico con l’ausilio di più persone, riducendo il peso cadauno al di sotto dei
20 kg. circa;
 garantire la formazione e l’addestramento al personale di servizio in merito alle tecniche
ergonomiche più corrette.
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
C.1.2.- Rischio di danno per presenza di
personale non correttamente informato
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
I-L (irrilevante)
In caso di personale non correttamente
informato, formato o addestrato
Le imprese esecutrici dovranno garantire la presenza, in ogni attività lavorativa, di un numero
possono presentarsi rischi di
sufficiente di lavoratori con conoscenze e competenze tali da garantire:
danno di vario tipo, proprio per la
scarsa competenza professionale
richiesta
 che il lavoro sia eseguito conformemente alle MPP indicate e alle istruzioni di lavoro fornite;
 che sia sempre possibile gestire le emergenze;
 la presenza di un preposto che vigili e verifichi l’attuazione delle MPP richieste.
FATTORE DI RISCHIO C.2: FATTORI PSICOLOGICI
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
C.2.1.- Rischio psicologico
Le lavorazioni di manutenzione verde
non presentano normalmente rischi di
carattere psicologico legate ad attività
di particolare intensità, monotonia,
solitudine, ripetitività del lavoro
Non sono previste specifiche MPP
Assente
FATTORE DI RISCHIO C.3: FATTORI ERGONOMICI
Rischi derivanti dagli ambienti di lavoro
C.3.1.- Rischio Posture di lavoro scomode
Comportamenti da attuare da parte degli addetti delle imprese esecutrici e dei lavoratori autonomi
L ( basso)
Le lavorazioni di manutenzione verde
non presentano normalmente rischi di
carattere ergonomico legati all’ambiente
di lavoro; tale rischio può essere presente
soprattutto per la specificità della
lavorazione, ed in particolare per l’utilizzo
di posti di lavoro di macchine e
Le imprese esecutrici dovranno fornire ai propri lavoratori macchine e attrezzature con postazioni
attrezzature non progettate con criteri
di lavoro ergonomiche, che permettano la regolazione del posto di guida in base alla
conformazione del singolo operatore.
ergonomici.
In caso di residuale posture di lavoro scomode vanno previsti utilizzi alterni con altre lavorazioni
che consentano posture corrette.
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DUVRI gara - Comune di Tribiano