BANCO DI PROVA TRATTORI Il Dorado F domina frutteti e vigneti Domenico Pessina, Davide Facchinetti Si tratta del degno erede del famoso Frutteto II, cavallo di battaglia per Same Deutz-Fahr. 58 Sembra un gioco di parole, ma il trattore per frutteti e vigneti, detto anche “specializzato”, deve necessariamente avere qualcosa di speciale, cioè essere particolarmente adatto, per classe di dimensioni, manovrabilità, potenza, dotazioni, ecc. all’ambiente agricolo dove deve tipicamente operare. Nel caso specifico, il problema principale, una vera e propria scommessa per i progettisti, risiede proprio nel Macchine Agricole marzo 2007 MA_02_2007_0058_0066_Bancodiprov58 58 7-02-2007 10:10:07 mettere a punto una macchina che abbia “tutto”, nel minor spazio possibile. Una bella sfida, per tutti i costruttori (non sono pochi, e in gran parte italiani …) che si sono cimentati, nel passato e tutt’oggi, nell’offrire sul mercato nutrite serie di queste macchine, che hanno ormai raggiunto livelli di versatilità e affidabilità notevoli. Tra i costruttori italiani di cui si diceva c’è ovviamente anche Same Deutz-Fahr, la cui macchina da vigneto-frutteto di maggior successo da ormai 15 anni è indubbiamente il Frutteto II, un trattore che, considerando le numerose versioni, ha registrato vendite in tutto il mondo per la ragguardevole cifra di 2000 esemplari/anno circa. Tutti i successi, prima o poi, tramontano; l’importante è non stare con le mani in mano. A Treviglio questo è sempre stato un diktat per cui, nell’ambito di un vasto piano di razionalizzazione ed ammodernamento della produzione, il gruppo Same si appresta a sostituire questa apprezzata gamma con la nuova serie Dorado F, che è in vendita anch’essa sul mercato da qualche anno, ma che in questo 2007 è disponibile con alcune interessanti caratteristiche aggiuntive. Già all’origine, il Dorado F era stato pensato per mantenere interamente le caratteristiche peculiari che hanno decretato il successo del Frutteto II; nella cosiddetta “edizione 2007”, queste sono state però integrate da una serie di novità. In ogni caso, la gamma viene riproposta con i medesimi motori della versione precedente, appartenenti alla ben nota serie SAME 1000, con potenze da 70 a 100 CV: in particolare, propulsori a 3 cilindri con turbocompressore nella versione da 70 CV, a 4 cilindri aspirato per la potenza di 75 CV, e infine 4 cilindri turbo per le versioni da 90 e 100 CV. Tutti sono raffreddati a liquido, e dotati di regolazione elettronica. L’inesorabile aumento della potenza necessaria per le varie applicazioni (è noto l’assioma: i cavalli non sono mai abbastanza!) ha portato gli ingegneri di Same Deutz-Fahr ad escludere dalla gamma la versione a 55 CV, ora non più disponibile. In compenso, il nuovo Dorado F mostra una notevole versatilità nella scelta delle gommature, potendo montare pneumatici posteriori rispettivamente da 20”, 24” e 28”, rendendo disponibile di fatto una notevole vastità nella scelta delle dimensioni della macchina (soprattutto in altezza e in larghezza), cui corrispondono ovviamente adeguati adattamenti dimensionali della piattaforma di guida. Nella nuova edizione, il serbatoio supplementare del gasolio ha una capacità incrementata, in modo da aumentare l’autonomia di lavoro di un buon 15 %. Interessante è l’adozione dell’eiettore polveri, tale da assicurare intervalli CAMBIO MECCANICO AGROSHIFT E INVERSORE IDRAULICO Fig. 1 – Ricostruzione al CAD del posto di guida con il cambio meccanico e con l’agroshift e l’inversore idraulico: sono evidenti le differenze nel tipo e nella collocazione dei comandi. 1 marzo 2007 MA_02_2007_0058_0066_Bancodiprov59 59 Macchine Agricole 59 7-02-2007 10:10:12 BANCO DI PROVA TRATTORI notevolmente più lunghi fra una pulizia e l’altra del filtro aria. È sembrato pertanto utile effettuare, sia a livello descrittivo che prestazionale, un confronto tra il passato (recente) del Frutteto II e il presente (e il futuro) del Dorado F, suo (certamente degno) erede. Dimensioni Il passo (1950 mm per il 3 cilindri e 2080 mm per il 4 cilindri) e la carreggiata (1470 mm di larghezza con pneumatici 380/70R24) rimangono invariati; è stato invece rinnovato l’asse anteriore: con carreggiata “allargata”, sul Dorado F l’angolo di sterzo arriva a 55°, in confronto ad un valore di 50° massimi per il Frutteto II. Il guadagno teorico è del 10 % nel raggio minimo di sterzata, e non è cosa da poco. Trasmissione Si tratta di un (importante) componente completamente nuovo: ora sono disponibili 5 rapporti sincronizzati, a fronte dei 4 rapporti del Frutteto II. Di conseguenza, anche il numero di marce è aumentato: si passa da 12 AV+12 RM (e 16+16 con superriduttore) del cambio base del Frutteto II, a 20 AV+10 RM (30+15 con superriduttore) del Dorado F. 2 60 In virtù di questa scelta progettuale, con quasi il doppio delle velocità a disposizione rispetto alla soluzione precedente, già con il cambio “base” è stato possibile ottenere un’indovinata “scalatura” delle marce. La configurazione più ricca del cambio passa poi da 24 AV+24 RM con il “Sincropower” (Hi-Lo) del Frutteto II a 45 AV+45 RM con un Powershift (a 3 rapporti sottocarico) del Dorado F (fig. 1). Unica nel suo genere, per una macchina specialistica, è la possibilità di disporre del cambio “overspeed” (già progettato per una velocità massima di 50 km/h), ma ovviamente limitato a 40 km/h (in conformità a quanto disposto dal Codice della Strada italiano) tramite il regolatore elettronico, che riduce opportunamente il regime motore, con tangibili vantaggi sui consumi di combustibile (fino al 10 %), e sui livelli di rumore e vibrazioni. Da notare che con il Frutteto II i fatidici 40 km/h erano raggiungibili solo con i pneumatici di maggior dimensione e al massimo regime motore. In tema di trasmissioni per trattori specialistici, la novità più eclatante sul Dorado F è il montaggio del sistema “Stop&Go”, che abbinato all’inversore elettroidraulico sottocarico è offerto in alternativa al classico inversore meccanico sincronizzato (fig. 2). In pratica, per la sosta e la successiva (ri)partenza, con lo Stop&Go si usano i soli pedali dei freni (invece della classica Fig. 2 - Per la sosta e la successiva (ri)partenza, con lo Stop&Go si usano i soli pedali dei freni (invece della classica accoppiata frenofrizione), per un maggior comfort dell’operatore. 3 Fig. 3 - Per applicazioni normali possono essere montate 4 prese idrauliche ventrali, duplicate da quelle posteriori. Per lavorazioni più esigenti, può essere installata una doppia pompa per alimentare una combinazione con 6 vie ventrali con distributori specifici elettroidraulici, più 3 vie duplicate dal posteriore + ritorno libero (nell’immagine, le combinazioni descritte montate sui “fratelli di marchio” Lamborghini e Deutz). accoppiata freno-frizione), con un maggiore comfort per l’operatore. Di fatto, in una condizione particolare come è l’ambiente collinare, l’eventuale non sincronizzazione nell’azionamento dei pedali dei freni e della frizione può creare problemi per la stabilità del veicolo (specialmente per le partenze in salita, con traini gravosi). Il sistema descritto offre quindi una maggiore sicurezza, di tipo attivo, nella conduzione del veicolo. Si instaura una sorta di “dialogo” tra l’impianto frenante e l’inversore idraulico, grazie al quale è possibile bloccare l’avanzamento della macchina agendo solo ed esclusivamente sui pedali dei freni. Una centralina elettronica elabora i segnali inviati dai sensori, comandando alcune elettrovalvole, con lo scopo di ottimizzare tre situazioni operative: - partenza in pendenza; - interruzione temporanea della manovra di inversione; - interruzione temporanea del movimento del trattore. Lo “Stop&Go” migliora la manovrabilità in spazi molto ristretti, con frequenti inversioni di marcia e/o dove si devono usare i freni per ridurre i tempi di manovra, come ad esempio con il “fork lift” per la movimentazione delle casse di frutta. Con l’inversore idraulico, l’innesto e il disinnesto delle due frizioni idrauliche (una per le marce avanti e l’altra per le retromarce) vengono gestiti elettronicamente, garantendo innesti modulati con la massima affidabilità, facilitando così in modo notevole l’operatività del conducente. In abbinamento a quanto descritto, a breve sarà disponibile anche il “park lock”, comandato con la medesima leva di selezione delle gamme, che consente un sicuro parcheggio del veicolo anche su pendenze elevate. Unitamente alla lubrificazione forzata della trasmissione (altra novità rispetto al Frutteto II), una qualità particolarmente apprezzata nei lavori in pendenza, una scelta di Same Deutz-Fahr per il Dorado F è stata quella di includere nelle dotazioni standard anche il radiatore olio trasmissione, per garantire un’elevata efficienza anche nelle condizioni climaticamente più gravose. Macchine Agricole marzo 2007 MA_02_2007_0058_0066_Bancodiprov60 60 7-02-2007 10:10:38 Filtro aria-serbatoiobatteria Nonostante il propulsore montato sul Frutteto II e sul Dorado F sia il medesimo, aprendo il cofano motore le differenze saltano subito all’occhio: sul Dorado F ed. 2007 il serbatoio principale del gasolio è posto all’estremità anteriore del vano motore, e “incorpora” nella sua parte superiore il filtro dell’aria con eiettore delle polveri; sul Frutteto II il serbatoio era invece collocato posteriormente, in posizione certamente meno comoda. La collocazione più razionale del serbatoio ne permette un aumento della capacità rispetto al predecessore, passando dai 40 l del Frutteto II ai 55 l del nuovo Dorado F; in entrambi i casi, il serbatoio supplementare è da 30 l. Sul Dorado F 2007, rispetto al Frutteto II (ma anche alla versione 2006 del Dorado stesso) è stata migliorata l’efficacia del sistema di filtrazione del combustibile, passando da un filtro con fori da 160 micron (da sostituire ogni 1200 ore) ad un filtro con maglia metallica e superficie maggiorata del 50 %, con fori da 90 micron, la cui manutenzione prevede una normale pulizia (è dotato di sensore di intasamento), anziché la mera sostituzione. Per una sua migliore manutenzione, anche la collocazione della batteria è stata cambiata: sul Dorado ora è collocata dietro al sedile di guida, invece che nel vano motore, sotto al filtro dell’aria comburente. Impianto idraulico Parecchie le novità anche in questo caso: sul Frutteto II è presente un’unica pompa da 37 litri/min, oppure (come opzione) una doppia pompa da 56 litri/min totali. Sul Dorado F è invece presente di serie una pompa espressamente dedicata alla guida idrostatica, mentre un’ulteriore pompa, offerta nell’allestimento di base, è dedicata esclusivamente al sollevatore e ai distributori ausiliari, con una portata di 54 l/min. Per il Dorado F è inoltre disponibile, a richiesta, una doppia pompa per sollevatore e servizi da 60 l/min di portata. Nella versione base, il Dorado F è offerto con distributori idraulici a 4 vie, implementabili fino ad un totale di 6 vie con regolatore di flusso e ritorno libero per le versioni con a 1000 giri/min e dal sollevatore anteriore con stegoli reclinabili, con una capacità massima di sollevamento alle rotule di ben 1500 kg. Anche il sollevatore posteriore è stato rinnovato completamente nelle sue geometrie dai tecnici della casa di Treviglio, rendendolo così ancora più performante, sia come capacità di sollevamento che come sensibilità di controllo, caratteristiche queste particolarmente apprezzate nel nostro Meridione, per le lavorazioni interfilare di profondità (ripuntature e discature), che richiedono elevati sforzi di trazione. una miglior razionalizzazione nella collocazione dei comandi; la disposizione delle leve varia in funzione del tipo di cambio (meccanico sincronizzato oppure agroshift) e di inversore (idraulico o meccanico). Totalmente nuovo e con un design molto attuale è il cruscotto, realizzato a tenuta stagna, sia per quanto riguarda le plastiche esterne che per i cablaggi sottostanti, per un ottimale isolamento da acqua e umidità (fig. 4). Anche grazie ad una migliorata retroilluminazione, la 4 un’unica pompa dedicata, oppure ulteriori 4 vie ventrali duplicate da quelle posteriori, sempre con ritorno libero. Infine, per le applicazioni più esigenti, nelle versioni a doppia pompa dedicata viene invece offerta come optional una combinazione con 6 vie ventrali con distributori specifici elettroidraulici, più 3 vie duplicate dal posteriore + ritorno libero (fig. 3). Per il Dorado è ora disponibile a richiesta il set costituito dalla presa di potenza Cabina e posto di guida Ora anche il Dorado F è disponibile nella versione con cabina, con ingombri che ricalcano quelli del Frutteto II. L’abitacolo mostra Fig. 4 – Sul nuovo Dorado F, lo strumento digitale multifunzione è dotato di cablaggi a tenuta stagna, per un ottimale isolamento da acqua e umidità. Fig. 5 – Oltre ad informazioni aggiuntive originali, il nuovo cruscotto del Dorado F concentra in sé tutte le indicazioni che sul precedente Frutteto II erano fornite tramite diversi strumenti separati. 5 marzo 2007 MA_02_2007_0058_0066_Bancodiprov61 61 Macchine Agricole 61 7-02-2007 10:10:48 BANCO DI PROVA TRATTORI 6 Fig. 6 - L’elettronica di controllo (regolatore motore, powershift, inversore idraulico) è stata raggruppata in un’unica centralina, collocata in posizione accessibile (immediatamente sotto il cruscotto), in modo da garantire controlli agevoli e rapidi. strumentazione e le funzioni di segnalazione al conducente sono immediatamente sott’occhio, essendo concentrate nella zona centrale del cruscotto (fig. 5). Il “Performance monitor” visualizza consumo, potenza motore, marcia inserita, spazio lavorato. Il nuovo layout permette la visualizzazione in contemporanea delle ore motore, della velocità di avanzamento, del regime di rotazione della pdp posteriore e anteriore (se montata) e di un orologio digitale a grandi cifre. Tramite il display è possibile accedere anche alla diagnostica integrata, per la rilevazione di anomalie presenti nelle varie centraline o nello strumento stesso; è disponibile una funzione di “upload”, con software aggiornabile da PC. Impianto elettrico L’impianto elettrico è stato aggiornato nella funzionalità e affidabilità, mediante connessioni a tenuta stagna e cavi opportunamente inguainati. 62 L’elettronica di controllo (regolatore motore, powershift, inversore idraulico) è stata raggruppata in un’unica centralina (fig. 6), collocata in posizione accessibile (immediatamente sotto il cruscotto), in modo da garantire controlli agevoli e rapidi. Le prove Trattandosi per l’occasione di un confronto prestazionale tra due modelli di trattore simili tra loro, MA ha posto l’attenzione in particolare su quelle caratteristiche dove, secondo gli utilizzatori e le impressioni raccolte presso alcuni concessionari specie del Sud Italia, il Dorado F non si mostrava nettamente superiore al “vecchio” Frutteto II, ovvero le capacità di trazione e di sollevamento dell’impianto idraulico dedicato. Si è quindi deciso di tralasciare per l’occasione le “classiche” prove di ripresa, dato che due macchine con carro simile e motorizzazioni uguali non avrebbero logicamente portato alla rilevazione di risultati significativamente differenti. Date le numerose versioni disponibili, e in relazione alla non completa disponibilità delle novità nel periodo di esecuzione delle prove (Novembre/Dicembre 2006), l’attenzione si è concentrata su un confronto tra un Frutteto II 100 4WD e un Dorado F 100 4WD in versione 2006, ma già dotato in toto di quegli accorgimenti e migliorie presenti sulla versione 2007, eccezion fatta per il solo cruscotto. Più in dettaglio, il Frutteto II era equipaggiato di un motore a controllo meccanico, trasmissione meccanica con 4 marce sincronizzate per 3 gamme (12+12) e un impianto idraulico “base”, con distributore a 4 vie. Viceversa, il Dorado F 2007 aveva un motore a controllo elettronico, una trasmissione a 5 marce sincronizzate per 3 gamme più miniriduttore (30+15) e un distributore idraulico a 6 vie. Nessuno dei due trattori era dotato di zavorre o del loro supporto, né di serbatoio supplementare. Ad inizio prova, nel serbatoio di entrambi sono stati caricati 30 l di gasolio; i due trattori montavano gli stessi pneumatici, 280/70 R 16 davanti e 420/70 R 24 dietro. Le macchine utilizzate per le prove erano normali esemplari di serie, prelevati dal parco spedizioni di casa Same Deutz-Fahr; è stata quindi primariamente accertata la potenza alla pdp erogata da entrambe le macchine, nonché le loro masse (tab. 1). Trazione Presso l’Istituto Sperimentale per la Meccanizzazione Agricola (ISMA) di Treviglio (BG) sono state effettuate prove di trazione, al fine di verificare la capacità trattiva dei due trattori (su pista in calcestruzzo), mediante carro freno al traino, applicando la metodologia stabilita nel Codice OCSE 2. Oltre agli sforzi di trazione, sono stati rilevati o calcolati i dati relativi al regime di rotazione del motore, alla velocità reale di avanzamento, all’entità dello slittamento (mantenuto intorno al 15 %, come prescritto dalla norma seguita) e alla potenza sviluppata al gancio (tab. 2). Nonostante i valori della forza di trazione in funzione della velocità di avanzamento ottenuti siano a prima vista equivalenti, la curva relativa al Dorado F risulta maggiormente definita, grazie ad un numero maggiore di punti: infatti, le prove sono state svolte in un intervallo compreso tra la velocità minima e 20 km/h; il Dorado dispone di 15 marce utilizzabili, contro le 10 del Frutteto II. In altre parole, rispetto al Frutteto II il nuovo Dorado F dimostra di avere doti di “tiro” solo leggermente superiori, ma una fruibilità Tab. 1 - Potenza alle pdp, masse e carico massimo ammissibile dei due trattori oggetto del confronto. Potenza max alla pdp Massa asse ant. Massa asse post. Massa totale Carico max ammissibile Anteriore Posteriore Totale CV kg kg kg FRUTTETO II 100 83,7 1035 1355 2390 DORADO F 100 83,6 1070 1375 2445 kg kg kg 2000 2900 4900 2000 2900 4900 Macchine Agricole marzo 2007 MA_02_2007_0058_0066_Bancodiprov62 62 7-02-2007 10:10:52 decisamente migliore, con ben 5 marce selezionabili in più nel medesimo intervallo di velocità (fig. 7). Significa essere sicuri di poter disporre della marcia giusta per ogni lavorazione. Del resto, è abbastanza ovvio che i valori massimi di trazione registrati siano del tutto simili, dato che sono state provate due macchine con i medesimi motore, peso aderente, misure caratteristiche e pneumatici. Sollevatore posteriore Il Frutteto II risultava superiore rispetto al Dorado F versione 2006 per la capacità del sollevatore posteriore. Gli ingegneri del gruppo Same hanno quindi provveduto per la versione 2007 ad approntare un nuovo attacco a tre punti, maggiormente adatto ad un impiego specialistico, che porta ad un notevole miglioramento nella capacità massima di sollevamento rilevata alle rotule, ora di circa 3000 kgf, il risultato migliore per trattori di questa categoria. La nuova geometria rende inoltre il sollevatore più efficiente, agevolando in modo significativo le manovre a fine filare. Sempre presso l’ISMA, sono state eseguite le verifiche relative: per le due macchine oggetto del confronto, sono state accertate sia le capacità massime rilevate alle rotule, sia la forza di sollevamento espressa con l’interposizione di iniziale di 1884 kgf contro i 1710 kgf del Frutteto II (fig. 9). Dopo le verifiche di laboratorio sono state effettuate anche prove specifiche di campo, allo scopo di accertare il grado di sensibilità e reattività del sollevatore. Ai due trattori è stato accoppiato uno scarificatore Mainardi a 4 ancore, della massa di 300 kg. A livello strumentale, le due macchine sono state attrezzate con un trasduttore di posizione a filo sugli stegoli (per monitorarne in continuo la 2500 80 60 50 1500 40 1000 30 500 0 Forza di trazione Dorado F 100 Frutteto II 100 0 5 10 Velocità, km/h 10 Dorado F 100 Frutteto II 100 15 20 0 7 Fig. 7 – Curve di sforzo di trazione e di potenza al gancio per i due trattori oggetto della prova comparativa. 8 Fig. 8 – Prove prestazionali del sollevatore idraulico: nel riquadro un dettaglio del telaio che simula il montaggio di un attrezzo con il baricentro posizionato a 610 mm di distanza orizzontale dalle rotule. marzo 2007 MA_02_2007_0058_0066_Bancodiprov63 63 20 Potenza al gancio Potenza al gancio, CV 70 2000 f FRUTTETO II 100 Marcia Regime Velocità Forza Slittamento Potenza motore di avanzamento di trazione al gancio giri/min km/h kN % CV 1L 2461 1,0 20,23 15,0 7,6 1,5 20,26 14,9 11,8 2L 2469 3L������������������������� ������������������������ 2461�������������������� 2,3���������������� ������������������� ��������������� 20,33���������� ��������� 14,9����� 17,7 ���� 1N� ������������������������ 2446�������������������� 3,0���������������� ������������������� ��������������� 20,80���������� ��������� 15,1����� 23,2 ���� 4L������������������������� ������������������������ 2431�������������������� 3,4���������������� ������������������� ��������������� 20,38���������� ��������� 15,1����� 26,4 ���� 2N� ������������������������ 2412�������������������� 4,5���������������� ������������������� ��������������� 20,25���������� ��������� 15,2����� 34,3 ���� 3N� ������������������������ 2400�������������������� 6,8���������������� ������������������� ��������������� 20,10���������� ��������� 13,5����� 51,8 ���� 1V� 2358 ������������������������ 9,0 18,64 10,0 63,6 4N 2358 10,8 16,25 7,1 66,5 2V 2351 14,6 12,31 4,7 67,9 DORADO F 100 Marcia Regime Velocità Forza Slittamento Potenza motore di avanzamento di trazione al gancio giri/min km/h kN % CV 1L 2401 1,6 20,86 14,9 12,3 2L miniriduttore 2397 1,9 20,82 15,0 14,6 2L 2382 2,3 21,28 15,2 18,1 3L miniriduttore 2368 2,7 21,22 15,0 22,0 3L 2350 3,3 21,15 15,1 26,3 4L miniriduttore 2331 4,0 20,65 14,9 31,0 4L 2306 4,8 20,99 15,1 37,7 5L miniriduttore 2277 5,7 20,95 15,1 45,3 5L 2255 6,7 20,44 14,6 51,4 1V miniriduttore 2233 6,8 20,47 14,6 53,0 1V 2215 8,1 20,33 13,5 61,7 2V miniriduttore 2200 10,0 17,50 9,4 66,4 2V 2200 12,7 14,03 6,1 67,1 3V miniriduttore 2200 15,8 11,60 4,2 69,2 3V 2204 19,5 8,81 2,7 64,9 un apposito telaio che simula un ipotetico attrezzo agganciato al sollevatore, che ha il baricentro posizionato a 610 mm dietro le rotule (fig. 8). I dati più significativi sono quelli ottenuti in questa seconda e più realistica condizione: evidenziano un andamento molto simile per i due trattori, specie nella parte terminale della curva. Nell’area di lavoro “bassa” del sollevatore c’è viceversa una differenza significativa: il Dorado F è capace di uno spunto Forza di trazione, kg Tab. 2 – Dati sperimentali della prova di trazione su pista in calcestruzzo per i due trattori oggetto del confronto. Macchine Agricole 63 7-02-2007 10:10:58 BANCO DI PROVA TRATTORI 2400 Forza di sollevamento, kgf 2200 2000 1884 kgf 1989 kgf 1941 kgf 1800 1600 1658 kgf 1710 kgf 1633 kgf 1400 1200 1000 0 -300 Frutteto II Dorado F 2007 -200 -100 0 100 200 300 400 500 Altezza rispetto all'orizzontale, mm Fig. 9 – Curve comparative delle prestazioni dei sollevatori idraulici del Frutteto II e del Dorado F, nelle versioni 2006 e 2007. 600 9 Terreno medio impasto Lunghezza parcella 80 m, con settori lavorati perpendicolarmente al senso di marcia 5m 5m 20 m 10 m 20 m 13 m 18 7m L’effettuazione delle prove di frenata ha dato ottimi risultati per entrambi i modelli, grazie anche alla presenza dei dischi freni su tutte le ruote, come peraltro è ormai consuetudine per molti trattori, tra i quali anche la maggior parte dei trattori del gruppo Same Deutz-Fahr. Sono stati raggiunti valori di decelerazione notevoli, di 3,41m/s² per il Frutteto II a 20 km/h e addirittura di 5,47 m/s² per il Dorado F a 40 km/h (fig. 12). Da notare l’eccellenza di questo dato sul nuovo modello, dato che non è stato possibile raggiungere i 40 km/h con il Frutteto, perché in questo caso è possibile raggiungere tale velocità solo con i pneumatici di diametro più elevato. Seppur l’impianto frenante sia pressoché il medesimo, una maggior lunghezza del leveraggio del comando a pedale presente sul Dorado garantisce una maggiore 22 24 26 Terreno lavorato 10 Fig. 10 – Schema di lavoro delle prove di ripuntatura: per rendere la verifica maggiormente significativa, il campo è stato ripuntato in modo perpendicolare rispetto alla direzione delle lavorazioni precedenti. reale, misurata in valori medi, cioè dividendo una distanza predeterminata per il tempo impiegato a percorrerla. Sono stati considerati tutti i dati fino al 22 % di slittamento, ben oltre quindi al “fatidico” valore del 15 %, che in letteratura è indicato come ottimale per la massimizzazione della trattività di un trattore a 4 RM, senza penalizzarne eccessivamente le prestazioni in termini di consumi 28 Profondità di lavorazione, cm Terreno sodo 64 Frenate Frutteto II 100 - 4a Marcia Lenta 20 80 m posizione) e di un encoder sulla pdp sincronizzata, acquisendo in contemporanea e in continuo i dati da questi forniti. In questo ultimo caso, nota la marcia inserita, il rapporto di trasmissione alla pdp e il raggio sotto carico dei pneumatici posteriori, era possibile calcolare la velocità di rotolamento delle ruote. I valori dello slittamento sono stati calcolati rapportando questo dato alla velocità di avanzamento leggermente) per quanto riguarda il volume di terreno lavorato. di combustibile e di usura del veicolo (in primis i pneumatici). Le rilevazioni sono state effettuate tra 3 e 11 km/h; in tale intervallo, le marce utilizzabili con il Frutteto II erano 5, contro le 9 del Dorado F. La parcella di prova era lunga 80 m, con un terreno di medio impasto sul quale erano presenti degli stocchi di mais. Per rendere la verifica maggiormente significativa, il campo è stato ripuntato in modo perpendicolare rispetto alla direzione delle lavorazioni precedenti (fig. 10), così da “forzare” il ripuntatore in strati di terreno a diversa consistenza (in ragione della prevedibile suola di lavorazione presente) ed esaltare pertanto la necessità di intervento del sollevatore, al fine di limitare le variazioni di sforzo di trazione richiesto. Il sollevatore del Dorado F ha mostrato una reattività nettamente migliore di quella del Frutteto II (fig. 11): a parità di velocità di avanzamento, ciò garantisce una produttività superiore (seppur solo 30 32 34 36 38 0 5 10 15 20 18 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 60 65 70 75 80 Dorado F 100 - 4a Marcia Media Mini 20 22 24 26 28 30 32 34 36 38 0 5 10 15 20 25 30 35 40 Tempo, s 45 50 55 11 Fig. 11 - Il sollevatore del Dorado F ha mostrato una reattività nettamente migliore di quella del Frutteto II: ciò è evidenziato da un andamento molto più frastagliato della curva, che indica un adeguamento molto più frequente e fine della posizione del sollevatore, in funzione delle reazioni del terreno sul ripuntatore. Macchine Agricole marzo 2007 MA_02_2007_0058_0066_Bancodiprov64 64 7-02-2007 10:11:03 5,47 DORADO F 100 5,08 modulabilità della frenata, permettendo al conducente una pressione tale da avvicinarsi con maggiore facilità e precisione al punto di bloccaggio delle ruote, senza peraltro arrivare alla strisciata; il risultato è quindi migliore, a tutto vantaggio della sicurezza di guida, specie in condizioni di aderenza non ottimali. decelerazione media, m/s2 distanza (velocità) Tempo, s 0 Raggio di volta Sul Dorado F è montato un asse anteriore che nelle migliori condizioni (ovvero con gomme strette e carreggiata “tutta aperta”) raggiunge un angolo massimo di sterzata di 60°, contro i 55° del Frutteto II nelle medesime condizioni. Peraltro, queste sono difficilmente riscontrabili nella realtà, poiché difficilmente ci si trova ad operare in condizioni simili. Più realistico invece montare pneumatici standard, come quelli di cui erano equipaggiati i trattori oggetto delle prove (280/70R16 112 A8 a 1,5 bar anteriori e 420/70R24 130 A8 a 1,5 bar posteriori). In tale situazione, i raggi di volta sono quelli mostrati in fig. 13; grazie ad una maggiore “snellezza” nella zona anteriore 4,91 2,8 m (20 km/h) 0,5 4,6 m (30 km/h) 1,5 1,0 ant. 280/70R16 post. 420/70R24 2,0 3,41 decelerazione media, m/s 2 4,8 m (20 km/h) distanza (velocità) 12 Tempo, s 0 0,5 1,0 1,5 10,7 m (31,6 km/h - v. max) 2,0 2,5 3,0 Fig. 12 - Nelle prove di frenata, il Dorado F ha raggiunto valori notevoli di decelerazione, grazie anche ad una maggior lunghezza del leveraggio del comando a pedale, che garantisce una maggiore modulabilità dell’azione. (dove le ruote al massimo della sterzata si avvicinano al carro), il Dorado F 2007 evidenzia una migliore manovrabilità, con un raggio minimo di volta pari a 3,1 m circa, contro i 3,7 m del Frutteto II. Si tratta di una differenza significativa, specie nell’effettuazione di (ripetute) manovre di svolta a fine filare. Sia sul Frutteto II che sul Dorado F, entrambi con il solo roll-bar di protezione, in fase di omologazione sono stati rilevati livelli sonori intorno a 85 dB(A) (tab. 3). Le prove sono state DORADO F 3,06 m 3,11 m Fig. 13 - Raggi di volta rilevati FRUTTETO II nelle prove specifiche; grazie 3,76 m 3,69 m ad una maggiore “snellezza” nella zona anteriore (dove le ruote al massimo della sterzata si avvicinano al carro), il Dorado F 2007 evidenzia una migliore manovrabilità. condotte in conformità alla Direttiva Comunitaria specifica, che prevede che il trattore avanzi su superficie rigida e piana, con il motore al massimo regime, senza carico, inserendo la marcia che consenta in queste condizioni la velocità più vicina a 7,5 km/h. Tenendo conto che non c’è in questo caso una cabina insonorizzata che può abbattere (in modo decisivo) il livello sonoro all’orecchio Tab. 3 – Livelli di rumorosità all’orecchio del conducente rilevati in omologazione sui due trattori oggetto del confronto. 13 Rumorosità orecchio conducente, dB(A) orecchio dx FRUTTETO II 100 4WD 84,9 DORADO F 100 4WD 85,0 orecchio sx 84,4 84,7 marzo 2007 MA_02_2007_0058_0066_Bancodiprov65 65 2,5 3,06 FRUTTETO II 100 Rumore e vibrazioni pneum. 9,9 m (40 km/h) Macchine Agricole 65 7-02-2007 10:11:12 BANCO DI PROVA TRATTORI VIBRAZIONI (solo trattore) 7 km/h: 2,30 m/s2 DORADO F 100 10 km/h: 3,23 m/s2 1,70 m/s2 Z= 2,61 m/s2 del conducente, si tratta indubbiamente di un ottimo risultato, al cui raggiungimento hanno contribuito anche le nuove paratie in materiale plastico applicate nella parte anteriore della piattaforma di guida sulla maggioranza dei nuovi modelli di trattore sprovvisti di cabina. Va comunque sottolineato che, in generale, per mantenere bassa la rumorosità è sempre necessaria, specie su macchine di questo tipo, una scrupolosa manutenzione della macchina, in particolare dei filtri, delle ventole e delle cofanature; basta infatti un pannello in lamiera non ben fissato, che vibri in modo anomalo a causa del funzionamento del motore e del cambio, a peggiorare sensibilmente la situazione. I rilievi vibrazionali sono stati condotti su un appezzamento piuttosto accidentato, per via della persistenza di solchi dovuti alla rincalzatura del mais nell’annata agraria precedente, facendo transitare le due macchine sul medesimo percorso a 7 e a 10 km/h, senza alcun attrezzo accoppiato. Le condizioni di prova sono state rese particolarmente severe, dato che i solchi sono stati percorsi di traverso. Come prevedibile, i valori riscontrati sono alti, come del resto si registra invariabilmente su tutti i trattori quando lavorano in pieno campo (fig. 14). A fronte di un limite di azione di 1,15 m/s² stabilito dalla recente normativa Comunitaria in materia, i valori globali evidenziati sono più che doppi, con la situazione peggiore che si palesa ovviamente a 10 km/h; nella normale operatività in frutteto, con un interfilare maggiormente livellato, i valori 66 Y= X= 7 km/h: 2,32 m/s2 FRUTTETO II 100 0,74 m/s2 1,10 m/s2 0,82 m/s2 0,81 m/s2 10 km/h: 3,62 m/s2 1,69 m/s2 Z= 3,18 m/s2 Y= X= 0,89 m/s2 0,74 m/s2 0,69 m/s2 0,99 m/s2 14 Fig. 14 – Livelli di vibrazione rilevati a 7 e a 10 km/h, con i trattori sprovvisti di attrezzo. le impressioni d’uso ECCELLENTE Sollevatore: con l’indovinata modifica, ora le prestazioni del sollevatore sul Dorado F ed. 2007 sono sicuramente più consone alle esigenze di una macchina che lavora in frutteti e vigneti, ma che non disdegna anche l’utilizzo in campo aperto per lavori di un certo impegno in termini di trazione. Agroshift: questo è il nome che Same ha dato al powershift di gamma che monta sul Dorado. Quando è presente, la fluidità di conduzione ne beneficia grandemente, specie in fase di trasporto. Serbatoi gasolio: sul Dorado 2007, la capacità del serbatoio principale è stata aumentata a 55 l; sommando i 30 l del serbatoio supplementare, l’autonomia prevede ben 85 l totali, che considerando la cronica carenza di spazio sulle macchine specializzate non è poco, e consente di lavorare a lungo, anche in modo relativamente pesante, senza l’assillo del rifornimento. Cruscotto: dal punto di vista estetico, il nuovo cruscotto è proprio gradevole; oltre a ciò, risulta oltremodo ergonomico e di facile lettura, anche in condizioni di luminosità precaria. Tutte le informazioni necessarie sono sott’occhio, in modo chiaro e razionale. SI PUÒ MIGLIORARE... Volante: la regolazione verticale del piantone prevede già che il comando dell’inversore automatico (quando presente) segua l’escursione del volante; sarebbe peraltro utile che sia prevista anche la regolazione dell’inclinazione. Cofano: anche sul Dorado 2007 è stato riproposto il cofano tradizionale, con fianchetti separati. Per la manutenzione, esiste una soluzione migliore, che è quella del cofano unico, già presente su molti modelli di potenza superiore. Aspettiamo ansiosamente tale aggiornamento anche in questo caso… Fari di lavoro: sul nuovo Dorado, l’impianto elettrico è stato migliorato in modo sensibile, dal punto di vista dell’affidabilità e della durata, con l’accorpamento delle centraline elettroniche e l’adozione di cablaggi a tenuta stagna. In tema di “elettricità”, anche sulle versioni con il solo telaio di protezione sarebbe oltremodo utile prevedere un adeguato potenziamento e ammodernamento delle luci, per migliorare in modo sensibile il lavoro in condizioni di luminosità precaria. sarebbero con tutta probabilità significativamente inferiori. I livelli più alti sono stati rilevati, come è usuale, nell’asse verticale, che tra l’altro è proprio quello che risulta essere il più dannoso dal punto di vista ergonomico. I due modelli non hanno evidenziato sostanziali differenze, anche se il Dorado F si comporta leggermente meglio alla velocità più alta. Poiché in tale situazione l’unico elemento deputato a ridurre le vibrazioni a bassa frequenza è il sedile, occorre concentrare gli sforzi nel migliorare le sue capacità ammortizzanti, magari pensando di montare dei sedili pneumatici, di serie, anche sui trattori di bassa potenza. Con l’obiettivo di soddisfare sempre meglio le esigenze dei propri utilizzatori, il nuovo Dorado F edizione 2007 apporta quindi significativi miglioramenti rispetto alla versione dell’anno precedente, mostrando anche prestazioni superiori rispetto al “glorioso” Frutteto II, peraltro desideroso di andare in pensione. Grazie anche alla commercializzazione dei “fratelli di marchio”, il gruppo Same Deutz-Fahr conta molto su questa gamma, per ribadire la sua posizione di leader nel mercato delle macchine per le colture specialistiche. ■ Si ringrazia l’ISMA di Treviglio per l’ospitalità e la fattiva collaborazione nell’esecuzione delle prove in laboratorio e in pista, il Sig. Antonio Castelli per l’aiuto offerto nelle prove in campo e il Sig. Giuseppe Ogliari, Marketing Corporate del gruppo Same Deutz-Fahr, per l’assistenza documentale. Segnare 709 cartolina servizio informazioni Macchine Agricole marzo 2007 MA_02_2007_0058_0066_Bancodiprov66 66 7-02-2007 10:11:17