BANCO DI PROVA
TRATTORI
Il Dorado F
domina frutteti
e vigneti
Domenico Pessina, Davide Facchinetti
Si tratta del degno erede
del famoso Frutteto II,
cavallo di battaglia
per Same Deutz-Fahr.
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Sembra un gioco di parole, ma
il trattore per frutteti e vigneti,
detto anche “specializzato”, deve
necessariamente avere qualcosa di
speciale, cioè essere particolarmente
adatto, per classe di dimensioni,
manovrabilità, potenza, dotazioni,
ecc. all’ambiente agricolo dove
deve tipicamente operare. Nel caso
specifico, il problema principale,
una vera e propria scommessa per
i progettisti, risiede proprio nel
Macchine Agricole marzo 2007
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mettere a punto una macchina
che abbia “tutto”, nel minor spazio
possibile. Una bella sfida, per tutti
i costruttori (non sono pochi, e in
gran parte italiani …) che si sono
cimentati, nel passato e tutt’oggi,
nell’offrire sul mercato nutrite serie
di queste macchine, che hanno
ormai raggiunto livelli di versatilità e
affidabilità notevoli.
Tra i costruttori italiani di cui si
diceva c’è ovviamente anche Same
Deutz-Fahr, la cui macchina da
vigneto-frutteto di maggior successo
da ormai 15 anni è indubbiamente
il Frutteto II, un trattore che,
considerando le numerose versioni,
ha registrato vendite in tutto il
mondo per la ragguardevole cifra di
2000 esemplari/anno circa.
Tutti i successi, prima o poi,
tramontano; l’importante è non
stare con le mani in mano. A
Treviglio questo è sempre stato
un diktat per cui, nell’ambito di un
vasto piano di razionalizzazione ed
ammodernamento della produzione,
il gruppo Same si appresta a
sostituire questa apprezzata
gamma con la nuova serie
Dorado F, che è in vendita
anch’essa sul mercato da qualche
anno, ma che in questo 2007 è
disponibile con alcune interessanti
caratteristiche aggiuntive.
Già all’origine, il Dorado F era stato
pensato per mantenere interamente
le caratteristiche peculiari che
hanno decretato il successo
del Frutteto II; nella cosiddetta
“edizione 2007”, queste sono state
però integrate da una serie di novità.
In ogni caso, la gamma viene
riproposta con i medesimi motori
della versione precedente,
appartenenti alla ben nota serie
SAME 1000, con potenze da 70 a
100 CV: in particolare, propulsori
a 3 cilindri con turbocompressore
nella versione da 70 CV, a 4 cilindri
aspirato per la potenza di 75 CV,
e infine 4 cilindri turbo per le
versioni da 90 e 100 CV. Tutti sono
raffreddati a liquido, e dotati di
regolazione elettronica.
L’inesorabile aumento della potenza
necessaria per le varie applicazioni
(è noto l’assioma: i cavalli non sono
mai abbastanza!) ha portato gli
ingegneri di Same Deutz-Fahr ad
escludere dalla gamma la versione
a 55 CV, ora non più disponibile.
In compenso, il nuovo Dorado F
mostra una notevole versatilità
nella scelta delle gommature,
potendo montare pneumatici
posteriori rispettivamente da 20”,
24” e 28”, rendendo disponibile
di fatto una notevole vastità nella
scelta delle dimensioni della
macchina (soprattutto in altezza
e in larghezza), cui corrispondono
ovviamente adeguati adattamenti
dimensionali della piattaforma
di guida. Nella nuova edizione, il
serbatoio supplementare del gasolio
ha una capacità incrementata, in
modo da aumentare l’autonomia di
lavoro di un buon 15 %. Interessante
è l’adozione dell’eiettore polveri,
tale da assicurare intervalli
CAMBIO MECCANICO
AGROSHIFT E INVERSORE IDRAULICO
Fig. 1 – Ricostruzione al CAD
del posto di guida con il cambio
meccanico e con l’agroshift e
l’inversore idraulico: sono evidenti
le differenze nel tipo e nella
collocazione dei comandi.
1
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Macchine Agricole 59
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TRATTORI
notevolmente più lunghi fra una
pulizia e l’altra del filtro aria.
È sembrato pertanto utile
effettuare, sia a livello descrittivo
che prestazionale, un confronto tra
il passato (recente) del Frutteto II e
il presente (e il futuro) del Dorado
F, suo (certamente degno) erede.
Dimensioni
Il passo (1950 mm per il 3 cilindri
e 2080 mm per il 4 cilindri) e la
carreggiata (1470 mm di larghezza
con pneumatici 380/70R24)
rimangono invariati; è stato
invece rinnovato l’asse anteriore:
con carreggiata “allargata”, sul
Dorado F l’angolo di sterzo arriva
a 55°, in confronto ad un valore
di 50° massimi per il Frutteto II. Il
guadagno teorico è del 10 % nel
raggio minimo di sterzata, e non è
cosa da poco.
Trasmissione
Si tratta di un (importante)
componente completamente
nuovo: ora sono disponibili 5
rapporti sincronizzati, a fronte
dei 4 rapporti del Frutteto II. Di
conseguenza, anche il numero
di marce è aumentato: si passa
da 12 AV+12 RM (e 16+16 con
superriduttore) del cambio base del
Frutteto II, a 20 AV+10 RM (30+15
con superriduttore) del
Dorado F.
2
60
In virtù di questa scelta
progettuale, con quasi il doppio
delle velocità a disposizione
rispetto alla soluzione precedente,
già con il cambio “base” è stato
possibile ottenere un’indovinata
“scalatura” delle marce.
La configurazione più ricca del
cambio passa poi da 24 AV+24 RM
con il “Sincropower” (Hi-Lo) del
Frutteto II a 45 AV+45 RM con un
Powershift (a 3 rapporti sottocarico)
del Dorado F (fig. 1).
Unica nel suo genere, per una
macchina specialistica, è la
possibilità di disporre del cambio
“overspeed” (già progettato per una
velocità massima di 50 km/h), ma
ovviamente limitato a 40 km/h (in
conformità a quanto disposto dal
Codice della Strada italiano) tramite
il regolatore elettronico, che riduce
opportunamente il regime motore,
con tangibili vantaggi sui consumi
di combustibile (fino al 10 %), e
sui livelli di rumore e vibrazioni. Da
notare che con il Frutteto II i fatidici
40 km/h erano raggiungibili solo con
i pneumatici di maggior dimensione
e al massimo regime motore.
In tema di trasmissioni per trattori
specialistici, la novità più eclatante
sul Dorado F è il montaggio del
sistema “Stop&Go”, che abbinato
all’inversore elettroidraulico
sottocarico è offerto in
alternativa al classico
inversore meccanico
sincronizzato (fig. 2). In
pratica, per la sosta e la
successiva (ri)partenza,
con lo Stop&Go si usano i soli
pedali dei freni (invece della classica
Fig. 2 - Per la sosta e la successiva
(ri)partenza, con lo Stop&Go si
usano i soli pedali dei freni (invece
della classica accoppiata frenofrizione), per un maggior comfort
dell’operatore.
3
Fig. 3 - Per applicazioni normali possono essere montate 4 prese idrauliche
ventrali, duplicate da quelle posteriori. Per lavorazioni più esigenti, può
essere installata una doppia pompa per alimentare una combinazione con 6
vie ventrali con distributori specifici elettroidraulici, più 3 vie duplicate dal
posteriore + ritorno libero (nell’immagine, le combinazioni descritte montate
sui “fratelli di marchio” Lamborghini e Deutz).
accoppiata freno-frizione), con un
maggiore comfort per l’operatore. Di
fatto, in una condizione particolare
come è l’ambiente collinare,
l’eventuale non sincronizzazione
nell’azionamento dei pedali dei
freni e della frizione può creare
problemi per la stabilità del veicolo
(specialmente per le partenze in
salita, con traini gravosi). Il sistema
descritto offre quindi una maggiore
sicurezza, di tipo attivo, nella
conduzione del veicolo. Si instaura
una sorta di “dialogo” tra l’impianto
frenante e l’inversore idraulico,
grazie al quale è possibile bloccare
l’avanzamento della macchina
agendo solo ed esclusivamente
sui pedali dei freni. Una centralina
elettronica elabora i segnali inviati
dai sensori, comandando alcune
elettrovalvole, con lo scopo di
ottimizzare tre situazioni operative:
- partenza in pendenza;
- interruzione temporanea della
manovra di inversione;
- interruzione temporanea del
movimento del trattore.
Lo “Stop&Go” migliora la
manovrabilità in spazi molto
ristretti, con frequenti inversioni
di marcia e/o dove si devono
usare i freni per ridurre i tempi di
manovra, come ad esempio con il
“fork lift” per la movimentazione
delle casse di frutta.
Con l’inversore idraulico, l’innesto
e il disinnesto delle due frizioni
idrauliche (una per le marce
avanti e l’altra per le retromarce)
vengono gestiti elettronicamente,
garantendo innesti modulati con la
massima affidabilità, facilitando così
in modo notevole l’operatività del
conducente.
In abbinamento a quanto descritto,
a breve sarà disponibile anche
il “park lock”, comandato con la
medesima leva di selezione delle
gamme, che consente un sicuro
parcheggio del veicolo anche su
pendenze elevate.
Unitamente alla lubrificazione
forzata della trasmissione (altra
novità rispetto al Frutteto II),
una qualità particolarmente
apprezzata nei lavori in pendenza,
una scelta di Same Deutz-Fahr
per il Dorado F è stata quella di
includere nelle dotazioni standard
anche il radiatore olio trasmissione,
per garantire un’elevata
efficienza anche nelle condizioni
climaticamente più gravose.
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Filtro aria-serbatoiobatteria
Nonostante il propulsore montato
sul Frutteto II e sul Dorado F sia
il medesimo, aprendo il cofano
motore le differenze saltano subito
all’occhio: sul Dorado F ed. 2007
il serbatoio principale del gasolio
è posto all’estremità anteriore del
vano motore, e “incorpora” nella sua
parte superiore il filtro dell’aria con
eiettore delle polveri; sul Frutteto
II il serbatoio era invece collocato
posteriormente, in posizione
certamente meno comoda.
La collocazione più razionale
del serbatoio ne permette un
aumento della capacità rispetto al
predecessore, passando dai 40 l del
Frutteto II ai 55 l del nuovo Dorado
F; in entrambi i casi, il serbatoio
supplementare è da 30 l.
Sul Dorado F 2007, rispetto al
Frutteto II (ma anche alla versione
2006 del Dorado stesso) è stata
migliorata l’efficacia del sistema
di filtrazione del combustibile,
passando da un filtro con fori da
160 micron (da sostituire ogni
1200 ore) ad un filtro con maglia
metallica e superficie maggiorata
del 50 %, con fori da 90 micron,
la cui manutenzione prevede una
normale pulizia (è dotato di sensore
di intasamento), anziché la mera
sostituzione. Per una sua migliore
manutenzione, anche la collocazione
della batteria è stata cambiata:
sul Dorado ora è collocata dietro
al sedile di guida, invece che nel
vano motore, sotto al filtro dell’aria
comburente.
Impianto idraulico
Parecchie le novità anche in questo
caso: sul Frutteto II è presente
un’unica pompa da 37 litri/min,
oppure (come opzione) una doppia
pompa da 56 litri/min totali. Sul
Dorado F è invece presente di
serie una pompa espressamente
dedicata alla guida idrostatica,
mentre un’ulteriore pompa, offerta
nell’allestimento di base, è dedicata
esclusivamente al sollevatore e ai
distributori ausiliari, con una portata
di 54 l/min. Per il Dorado F è inoltre
disponibile, a richiesta, una doppia
pompa per sollevatore e servizi da
60 l/min di portata.
Nella versione base, il Dorado F è
offerto con distributori idraulici a 4
vie, implementabili fino ad un totale
di 6 vie con regolatore di flusso e
ritorno libero per le versioni con
a 1000 giri/min e dal sollevatore
anteriore con stegoli reclinabili,
con una capacità massima di
sollevamento alle rotule di ben 1500
kg. Anche il sollevatore posteriore è
stato rinnovato completamente nelle
sue geometrie dai tecnici della casa
di Treviglio, rendendolo così ancora
più performante, sia come capacità
di sollevamento che come sensibilità
di controllo, caratteristiche queste
particolarmente apprezzate nel
nostro Meridione, per le lavorazioni
interfilare di profondità (ripuntature
e discature), che richiedono elevati
sforzi di trazione.
una miglior razionalizzazione
nella collocazione dei comandi;
la disposizione delle leve varia
in funzione del tipo di cambio
(meccanico sincronizzato oppure
agroshift) e di inversore (idraulico
o meccanico). Totalmente nuovo
e con un design molto attuale è il
cruscotto, realizzato a tenuta stagna,
sia per quanto riguarda le plastiche
esterne che per i cablaggi sottostanti,
per un ottimale isolamento da acqua
e umidità (fig. 4).
Anche grazie ad una migliorata
retroilluminazione, la
4
un’unica pompa dedicata, oppure
ulteriori 4 vie ventrali duplicate da
quelle posteriori, sempre con ritorno
libero. Infine, per le applicazioni
più esigenti, nelle versioni a doppia
pompa dedicata viene invece offerta
come optional una combinazione
con 6 vie ventrali con distributori
specifici elettroidraulici, più 3 vie
duplicate dal posteriore + ritorno
libero (fig. 3). Per il Dorado è
ora disponibile a richiesta il set
costituito dalla presa di potenza
Cabina e posto di guida
Ora anche il Dorado F è disponibile
nella versione con cabina, con
ingombri che ricalcano quelli del
Frutteto II. L’abitacolo mostra
Fig. 4 – Sul nuovo Dorado F,
lo strumento digitale multifunzione
è dotato di cablaggi a tenuta
stagna, per un ottimale isolamento
da acqua e umidità.
Fig. 5 – Oltre ad informazioni
aggiuntive originali, il nuovo
cruscotto del Dorado F concentra
in sé tutte le indicazioni che sul
precedente Frutteto II erano fornite
tramite diversi strumenti separati.
5
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Macchine Agricole 61
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BANCO DI PROVA
TRATTORI
6
Fig. 6 - L’elettronica di controllo (regolatore motore, powershift,
inversore idraulico) è stata raggruppata in un’unica centralina,
collocata in posizione accessibile (immediatamente sotto il cruscotto),
in modo da garantire controlli agevoli e rapidi.
strumentazione e le funzioni di
segnalazione al conducente sono
immediatamente sott’occhio,
essendo concentrate nella zona
centrale del cruscotto (fig. 5). Il
“Performance monitor” visualizza
consumo, potenza motore, marcia
inserita, spazio lavorato. Il nuovo
layout permette la visualizzazione
in contemporanea delle ore motore,
della velocità di avanzamento,
del regime di rotazione della pdp
posteriore e anteriore (se montata)
e di un orologio digitale a grandi
cifre. Tramite il display è possibile
accedere anche alla diagnostica
integrata, per la rilevazione di
anomalie presenti nelle varie
centraline o nello strumento stesso;
è disponibile una funzione di
“upload”, con software
aggiornabile da PC.
Impianto elettrico
L’impianto elettrico è stato
aggiornato nella funzionalità
e affidabilità, mediante
connessioni a tenuta stagna e cavi
opportunamente inguainati.
62
L’elettronica di controllo (regolatore
motore, powershift, inversore
idraulico) è stata raggruppata
in un’unica centralina (fig. 6),
collocata in posizione accessibile
(immediatamente sotto il
cruscotto), in modo da garantire
controlli agevoli e rapidi.
Le prove
Trattandosi per l’occasione di
un confronto prestazionale tra
due modelli di trattore simili tra
loro, MA ha posto l’attenzione in
particolare su quelle caratteristiche
dove, secondo gli utilizzatori e le
impressioni raccolte presso alcuni
concessionari specie del Sud
Italia, il Dorado F non si mostrava
nettamente superiore al “vecchio”
Frutteto II, ovvero le capacità
di trazione e di sollevamento
dell’impianto idraulico dedicato. Si
è quindi deciso di tralasciare per
l’occasione le “classiche” prove di
ripresa, dato che due macchine
con carro simile e motorizzazioni
uguali non avrebbero logicamente
portato alla rilevazione di risultati
significativamente differenti.
Date le numerose versioni
disponibili, e in relazione alla non
completa disponibilità delle novità
nel periodo di esecuzione delle
prove (Novembre/Dicembre 2006),
l’attenzione si è concentrata su un
confronto tra un Frutteto II 100
4WD e un Dorado F 100 4WD in
versione 2006, ma già dotato in toto
di quegli accorgimenti e migliorie
presenti sulla versione 2007,
eccezion fatta per il solo cruscotto.
Più in dettaglio, il Frutteto II
era equipaggiato di un motore a
controllo meccanico, trasmissione
meccanica con 4 marce
sincronizzate per 3 gamme (12+12)
e un impianto idraulico “base”, con
distributore a 4 vie.
Viceversa, il Dorado F 2007
aveva un motore a controllo
elettronico, una trasmissione a 5
marce sincronizzate per 3 gamme
più miniriduttore (30+15) e un
distributore idraulico a 6 vie.
Nessuno dei due trattori era dotato
di zavorre o del loro supporto, né di
serbatoio supplementare. Ad inizio
prova, nel serbatoio di entrambi
sono stati caricati 30 l di gasolio; i
due trattori montavano gli stessi
pneumatici, 280/70 R 16 davanti e
420/70 R 24 dietro.
Le macchine utilizzate per le prove
erano normali esemplari di serie,
prelevati dal parco spedizioni di
casa Same Deutz-Fahr; è stata
quindi primariamente accertata
la potenza alla pdp erogata da
entrambe le macchine, nonché le
loro masse (tab. 1).
Trazione
Presso l’Istituto Sperimentale per la
Meccanizzazione Agricola (ISMA) di
Treviglio (BG) sono state effettuate
prove di trazione, al fine di verificare
la capacità trattiva dei due trattori
(su pista in calcestruzzo), mediante
carro freno al traino, applicando
la metodologia stabilita nel Codice
OCSE 2.
Oltre agli sforzi di trazione, sono
stati rilevati o calcolati i dati
relativi al regime di rotazione
del motore, alla velocità reale
di avanzamento, all’entità dello
slittamento (mantenuto intorno al
15 %, come prescritto dalla norma
seguita) e alla potenza sviluppata
al gancio (tab. 2).
Nonostante i valori della forza di
trazione in funzione della velocità di
avanzamento ottenuti siano a prima
vista equivalenti, la curva relativa
al Dorado F risulta maggiormente
definita, grazie ad un numero
maggiore di punti: infatti, le prove
sono state svolte in un intervallo
compreso tra la velocità minima e
20 km/h; il Dorado dispone di 15
marce utilizzabili, contro le 10 del
Frutteto II.
In altre parole, rispetto al Frutteto
II il nuovo Dorado F dimostra di
avere doti di “tiro” solo leggermente
superiori, ma una fruibilità
Tab. 1 - Potenza alle pdp, masse e carico massimo ammissibile
dei due trattori oggetto del confronto.
Potenza max alla pdp
Massa asse ant.
Massa asse post.
Massa totale
Carico max ammissibile
Anteriore
Posteriore
Totale
CV
kg
kg
kg
FRUTTETO II 100
83,7
1035
1355
2390
DORADO F 100
83,6
1070
1375
2445
kg
kg
kg
2000
2900
4900
2000
2900
4900
Macchine Agricole marzo 2007
MA_02_2007_0058_0066_Bancodiprov62 62
7-02-2007 10:10:52
decisamente migliore, con ben
5 marce selezionabili in più nel
medesimo intervallo di velocità
(fig. 7). Significa essere sicuri di
poter disporre della marcia giusta
per ogni lavorazione.
Del resto, è abbastanza ovvio che i
valori massimi di trazione registrati
siano del tutto simili, dato che sono
state provate due macchine con i
medesimi motore, peso aderente,
misure caratteristiche e pneumatici.
Sollevatore posteriore
Il Frutteto II risultava superiore
rispetto al Dorado F versione 2006
per la capacità del sollevatore
posteriore. Gli ingegneri del gruppo
Same hanno quindi provveduto
per la versione 2007 ad approntare
un nuovo attacco a tre punti,
maggiormente adatto ad un
impiego specialistico, che porta ad
un notevole miglioramento nella
capacità massima di sollevamento
rilevata alle rotule, ora di circa 3000
kgf, il risultato migliore per trattori
di questa categoria. La nuova
geometria rende inoltre il sollevatore
più efficiente, agevolando in modo
significativo le manovre a fine filare.
Sempre presso l’ISMA, sono state
eseguite le verifiche relative:
per le due macchine oggetto del
confronto, sono state accertate sia
le capacità massime rilevate alle
rotule, sia la forza di sollevamento
espressa con l’interposizione di
iniziale di 1884 kgf contro i 1710 kgf
del Frutteto II (fig. 9).
Dopo le verifiche di laboratorio
sono state effettuate anche prove
specifiche di campo, allo scopo di
accertare il grado di sensibilità e
reattività del sollevatore. Ai due
trattori è stato accoppiato uno
scarificatore Mainardi a 4 ancore,
della massa di 300 kg. A livello
strumentale, le due macchine sono
state attrezzate con un trasduttore
di posizione a filo sugli stegoli
(per monitorarne in continuo la
2500
80
60
50
1500
40
1000
30
500
0
Forza di trazione
Dorado F 100
Frutteto II 100
0
5
10
Velocità, km/h
10
Dorado F 100
Frutteto II 100
15
20
0
7
Fig. 7 – Curve di sforzo di trazione e di potenza al gancio
per i due trattori oggetto della prova comparativa.
8
Fig. 8 – Prove prestazionali del sollevatore idraulico: nel riquadro un
dettaglio del telaio che simula il montaggio di un attrezzo con
il baricentro posizionato a 610 mm di distanza orizzontale dalle rotule.
marzo 2007
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20
Potenza al gancio
Potenza al gancio, CV
70
2000
f
FRUTTETO II 100
Marcia
Regime
Velocità
Forza
Slittamento Potenza
motore di avanzamento di trazione
al gancio
giri/min
km/h
kN
%
CV
1L
2461
1,0
20,23
15,0
7,6
1,5
20,26
14,9
11,8
2L
2469
3L�������������������������
������������������������
2461��������������������
2,3����������������
�������������������
���������������
20,33����������
���������
14,9�����
17,7
����
1N�
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2446��������������������
3,0����������������
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20,80����������
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15,1�����
23,2
����
4L�������������������������
������������������������
2431��������������������
3,4����������������
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���������������
20,38����������
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15,1�����
26,4
����
2N�
������������������������
2412��������������������
4,5����������������
�������������������
���������������
20,25����������
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15,2�����
34,3
����
3N�
������������������������
2400��������������������
6,8����������������
�������������������
���������������
20,10����������
���������
13,5�����
51,8
����
1V�
2358
������������������������
9,0
18,64
10,0
63,6
4N
2358
10,8
16,25
7,1
66,5
2V
2351
14,6
12,31
4,7
67,9
DORADO F 100
Marcia
Regime
Velocità
Forza
Slittamento Potenza
motore di avanzamento di trazione
al gancio
giri/min
km/h
kN
%
CV
1L
2401
1,6
20,86
14,9
12,3
2L miniriduttore 2397
1,9
20,82
15,0
14,6
2L
2382
2,3
21,28
15,2
18,1
3L miniriduttore 2368
2,7
21,22
15,0
22,0
3L
2350
3,3
21,15
15,1
26,3
4L miniriduttore 2331
4,0
20,65
14,9
31,0
4L
2306
4,8
20,99
15,1
37,7
5L miniriduttore 2277
5,7
20,95
15,1
45,3
5L
2255
6,7
20,44
14,6
51,4
1V miniriduttore 2233
6,8
20,47
14,6
53,0
1V
2215
8,1
20,33
13,5
61,7
2V miniriduttore 2200
10,0
17,50
9,4
66,4
2V
2200
12,7
14,03
6,1
67,1
3V miniriduttore 2200
15,8
11,60
4,2
69,2
3V
2204
19,5
8,81
2,7
64,9
un apposito telaio che simula un
ipotetico attrezzo agganciato al
sollevatore, che ha il baricentro
posizionato a 610 mm dietro le
rotule (fig. 8).
I dati più significativi sono quelli
ottenuti in questa seconda e più
realistica condizione: evidenziano un
andamento molto simile per i due
trattori, specie nella parte terminale
della curva. Nell’area di lavoro
“bassa” del sollevatore c’è viceversa
una differenza significativa: il
Dorado F è capace di uno spunto
Forza di trazione, kg
Tab. 2 – Dati sperimentali della prova di trazione su pista
in calcestruzzo per i due trattori oggetto del confronto.
Macchine Agricole 63
7-02-2007 10:10:58
BANCO DI PROVA
TRATTORI
2400
Forza di sollevamento, kgf
2200
2000
1884 kgf
1989 kgf
1941 kgf
1800
1600
1658 kgf
1710 kgf
1633 kgf
1400
1200
1000
0
-300
Frutteto II
Dorado F 2007
-200
-100
0
100
200
300
400
500
Altezza rispetto all'orizzontale, mm
Fig. 9 – Curve comparative delle prestazioni dei sollevatori idraulici
del Frutteto II e del Dorado F, nelle versioni 2006 e 2007.
600
9
Terreno medio impasto
Lunghezza parcella 80 m, con settori lavorati perpendicolarmente
al senso di marcia
5m 5m
20 m
10 m
20 m
13 m
18
7m
L’effettuazione delle prove di frenata
ha dato ottimi risultati per entrambi
i modelli, grazie anche alla presenza
dei dischi freni su tutte le ruote,
come peraltro è ormai consuetudine
per molti trattori, tra i quali anche
la maggior parte dei trattori del
gruppo Same Deutz-Fahr. Sono stati
raggiunti valori di decelerazione
notevoli, di 3,41m/s² per
il Frutteto II a 20 km/h e addirittura
di 5,47 m/s² per il Dorado F
a 40 km/h (fig. 12). Da notare
l’eccellenza di questo dato sul
nuovo modello, dato che non è stato
possibile raggiungere i 40 km/h con
il Frutteto, perché in questo caso è
possibile raggiungere tale velocità
solo con i pneumatici di diametro
più elevato.
Seppur l’impianto frenante sia
pressoché il medesimo, una
maggior lunghezza del leveraggio
del comando a pedale presente sul
Dorado garantisce una maggiore
22
24
26
Terreno lavorato
10
Fig. 10 – Schema di lavoro delle prove di ripuntatura: per rendere
la verifica maggiormente significativa, il campo è stato ripuntato in modo
perpendicolare rispetto alla direzione delle lavorazioni precedenti.
reale, misurata in valori medi,
cioè dividendo una distanza
predeterminata per il tempo
impiegato a percorrerla. Sono stati
considerati tutti i dati fino al 22 %
di slittamento, ben oltre quindi
al “fatidico” valore del 15 %, che
in letteratura è indicato come
ottimale per la massimizzazione
della trattività di un trattore a 4 RM,
senza penalizzarne eccessivamente
le prestazioni in termini di consumi
28
Profondità di lavorazione, cm
Terreno sodo
64
Frenate
Frutteto II 100 - 4a Marcia Lenta
20
80 m
posizione) e di un encoder sulla
pdp sincronizzata, acquisendo in
contemporanea e in continuo i dati
da questi forniti. In questo ultimo
caso, nota la marcia inserita, il
rapporto di trasmissione alla pdp e
il raggio sotto carico dei pneumatici
posteriori, era possibile calcolare la
velocità di rotolamento delle ruote.
I valori dello slittamento sono
stati calcolati rapportando questo
dato alla velocità di avanzamento
leggermente) per quanto riguarda il
volume di terreno lavorato.
di combustibile e di usura del
veicolo (in primis i pneumatici).
Le rilevazioni sono state effettuate
tra 3 e 11 km/h; in tale intervallo,
le marce utilizzabili con il Frutteto
II erano 5, contro le 9 del Dorado
F. La parcella di prova era lunga
80 m, con un terreno di medio
impasto sul quale erano presenti
degli stocchi di mais. Per rendere la
verifica maggiormente significativa,
il campo è stato ripuntato in
modo perpendicolare rispetto
alla direzione delle lavorazioni
precedenti (fig. 10), così da
“forzare” il ripuntatore in strati di
terreno a diversa consistenza (in
ragione della prevedibile suola di
lavorazione presente) ed esaltare
pertanto la necessità di intervento
del sollevatore, al fine di limitare
le variazioni di sforzo di trazione
richiesto.
Il sollevatore del Dorado F ha
mostrato una reattività nettamente
migliore di quella del Frutteto II
(fig. 11): a parità di velocità di
avanzamento, ciò garantisce una
produttività superiore (seppur solo
30
32
34
36
38
0
5
10
15
20
18
25
30
35
40
45
50
55
60
65
70
75
80
60
65
70
75
80
Dorado F 100 - 4a Marcia Media Mini
20
22
24
26
28
30
32
34
36
38
0
5
10
15
20
25
30
35
40
Tempo, s
45
50
55
11
Fig. 11 - Il sollevatore del Dorado F ha mostrato una reattività
nettamente migliore di quella del Frutteto II: ciò è evidenziato da un
andamento molto più frastagliato della curva, che indica un adeguamento
molto più frequente e fine della posizione del sollevatore, in funzione
delle reazioni del terreno sul ripuntatore.
Macchine Agricole marzo 2007
MA_02_2007_0058_0066_Bancodiprov64 64
7-02-2007 10:11:03
5,47
DORADO F 100
5,08
modulabilità della frenata,
permettendo al conducente una
pressione tale da avvicinarsi con
maggiore facilità e precisione al
punto di bloccaggio delle ruote,
senza peraltro arrivare alla
strisciata; il risultato è quindi
migliore, a tutto vantaggio della
sicurezza di guida, specie in
condizioni di aderenza non ottimali.
decelerazione media, m/s2
distanza
(velocità)
Tempo, s
0
Raggio di volta
Sul Dorado F è montato un
asse anteriore che nelle migliori
condizioni (ovvero con gomme
strette e carreggiata “tutta
aperta”) raggiunge un angolo
massimo di sterzata di 60°,
contro i 55° del Frutteto II nelle
medesime condizioni.
Peraltro, queste sono
difficilmente riscontrabili nella
realtà, poiché difficilmente ci si
trova ad operare in condizioni
simili. Più realistico invece
montare pneumatici standard,
come quelli di cui erano
equipaggiati i trattori oggetto
delle prove (280/70R16 112 A8
a 1,5 bar anteriori e 420/70R24
130 A8 a 1,5 bar posteriori).
In tale situazione, i raggi di
volta sono quelli mostrati in
fig. 13; grazie ad una maggiore
“snellezza” nella zona anteriore
4,91
2,8 m
(20 km/h)
0,5
4,6 m
(30 km/h)
1,5
1,0
ant. 280/70R16
post. 420/70R24
2,0
3,41
decelerazione media, m/s
2
4,8 m
(20 km/h)
distanza
(velocità)
12
Tempo, s
0
0,5
1,0
1,5
10,7 m
(31,6 km/h - v. max)
2,0
2,5
3,0
Fig. 12 - Nelle prove di frenata, il Dorado F ha raggiunto valori notevoli di decelerazione, grazie anche ad una
maggior lunghezza del leveraggio del comando a pedale, che garantisce una maggiore modulabilità dell’azione.
(dove le ruote al massimo della
sterzata si avvicinano al carro),
il Dorado F 2007 evidenzia una
migliore manovrabilità, con
un raggio minimo di volta pari
a 3,1 m circa, contro i 3,7 m
del Frutteto II. Si tratta di una
differenza significativa, specie
nell’effettuazione di (ripetute)
manovre di svolta a fine filare.
Sia sul Frutteto II che sul
Dorado F, entrambi con il solo
roll-bar di protezione, in fase di
omologazione sono stati rilevati
livelli sonori intorno a 85 dB(A)
(tab. 3). Le prove sono state
DORADO F
3,06 m
3,11 m
Fig. 13 - Raggi di volta rilevati
FRUTTETO II
nelle prove specifiche; grazie
3,76 m
3,69 m
ad una maggiore “snellezza”
nella zona anteriore (dove le ruote
al massimo della sterzata si
avvicinano al carro), il Dorado F 2007
evidenzia una migliore manovrabilità.
condotte in conformità alla
Direttiva Comunitaria specifica,
che prevede che il trattore
avanzi su superficie rigida e
piana, con il motore al massimo
regime, senza carico, inserendo
la marcia che consenta in queste
condizioni la velocità più vicina
a 7,5 km/h. Tenendo conto
che non c’è in questo caso una
cabina insonorizzata che può
abbattere (in modo decisivo)
il livello sonoro all’orecchio
Tab. 3 – Livelli di rumorosità all’orecchio del conducente rilevati
in omologazione sui due trattori oggetto del confronto.
13
Rumorosità orecchio conducente, dB(A)
orecchio dx
FRUTTETO II 100 4WD
84,9
DORADO F 100 4WD
85,0
orecchio sx
84,4
84,7
marzo 2007
MA_02_2007_0058_0066_Bancodiprov65 65
2,5
3,06
FRUTTETO II 100
Rumore e vibrazioni
pneum.
9,9 m
(40 km/h)
Macchine Agricole 65
7-02-2007 10:11:12
BANCO DI PROVA
TRATTORI
VIBRAZIONI (solo trattore)
7 km/h: 2,30 m/s2
DORADO F 100
10 km/h: 3,23 m/s2
1,70 m/s2
Z=
2,61 m/s2
del conducente, si tratta
indubbiamente di un ottimo
risultato, al cui raggiungimento
hanno contribuito anche le nuove
paratie in materiale plastico
applicate nella parte anteriore
della piattaforma di guida sulla
maggioranza dei nuovi modelli
di trattore sprovvisti di cabina.
Va comunque sottolineato che,
in generale, per mantenere
bassa la rumorosità è sempre
necessaria, specie su macchine
di questo tipo, una scrupolosa
manutenzione della macchina, in
particolare dei filtri, delle ventole
e delle cofanature; basta infatti
un pannello in lamiera non ben
fissato, che vibri in modo anomalo
a causa del funzionamento del
motore e del cambio, a peggiorare
sensibilmente la situazione.
I rilievi vibrazionali sono stati
condotti su un appezzamento
piuttosto accidentato, per
via della persistenza di solchi
dovuti alla rincalzatura del
mais nell’annata agraria
precedente, facendo transitare
le due macchine sul medesimo
percorso a 7 e a 10 km/h, senza
alcun attrezzo accoppiato. Le
condizioni di prova sono state
rese particolarmente severe, dato
che i solchi sono stati percorsi
di traverso. Come prevedibile,
i valori riscontrati sono alti,
come del resto si registra
invariabilmente su tutti i trattori
quando lavorano in pieno campo
(fig. 14). A fronte di un limite di
azione di 1,15 m/s² stabilito dalla
recente normativa Comunitaria
in materia, i valori globali
evidenziati sono più che doppi,
con la situazione peggiore che si
palesa ovviamente a 10 km/h;
nella normale operatività
in frutteto, con un interfilare
maggiormente livellato, i valori
66
Y=
X=
7 km/h: 2,32 m/s2
FRUTTETO II 100
0,74 m/s2
1,10 m/s2
0,82 m/s2
0,81 m/s2
10 km/h: 3,62 m/s2
1,69 m/s2
Z=
3,18 m/s2
Y=
X=
0,89 m/s2
0,74 m/s2
0,69 m/s2
0,99 m/s2
14
Fig. 14 – Livelli di vibrazione rilevati a 7 e a 10 km/h,
con i trattori sprovvisti di attrezzo.
le impressioni d’uso
ECCELLENTE
Sollevatore: con l’indovinata modifica, ora le prestazioni del sollevatore
sul Dorado F ed. 2007 sono sicuramente più consone alle esigenze di una
macchina che lavora in frutteti e vigneti, ma che non disdegna anche
l’utilizzo in campo aperto per lavori di un certo impegno in termini di trazione.
Agroshift: questo è il nome che Same ha dato al powershift di gamma
che monta sul Dorado. Quando è presente, la fluidità di conduzione ne
beneficia grandemente, specie in fase di trasporto.
Serbatoi gasolio: sul Dorado 2007, la capacità del serbatoio
principale è stata aumentata a 55 l; sommando i 30 l del serbatoio
supplementare, l’autonomia prevede ben 85 l totali, che considerando
la cronica carenza di spazio sulle macchine specializzate non è poco,
e consente di lavorare a lungo, anche in modo relativamente pesante,
senza l’assillo del rifornimento.
Cruscotto: dal punto di vista estetico, il nuovo cruscotto è proprio
gradevole; oltre a ciò, risulta oltremodo ergonomico e di facile lettura,
anche in condizioni di luminosità precaria. Tutte le informazioni
necessarie sono sott’occhio, in modo chiaro e razionale.
SI PUÒ MIGLIORARE...
Volante: la regolazione verticale del piantone prevede già che
il comando dell’inversore automatico (quando presente) segua
l’escursione del volante; sarebbe peraltro utile che sia prevista anche
la regolazione dell’inclinazione.
Cofano: anche sul Dorado 2007 è stato riproposto il cofano
tradizionale, con fianchetti separati. Per la manutenzione, esiste una
soluzione migliore, che è quella del cofano unico, già presente su
molti modelli di potenza superiore. Aspettiamo ansiosamente tale
aggiornamento anche in questo caso…
Fari di lavoro: sul nuovo Dorado, l’impianto elettrico è stato migliorato
in modo sensibile, dal punto di vista dell’affidabilità e della durata, con
l’accorpamento delle centraline elettroniche e l’adozione di cablaggi a
tenuta stagna. In tema di “elettricità”, anche sulle versioni con il solo
telaio di protezione sarebbe oltremodo utile prevedere un adeguato
potenziamento e ammodernamento delle luci, per migliorare in modo
sensibile il lavoro in condizioni di luminosità precaria.
sarebbero con tutta probabilità
significativamente inferiori. I
livelli più alti sono stati rilevati,
come è usuale, nell’asse verticale,
che tra l’altro è proprio quello che
risulta essere il più dannoso dal
punto di vista ergonomico.
I due modelli non hanno
evidenziato sostanziali
differenze, anche se il Dorado F
si comporta leggermente meglio
alla velocità più alta. Poiché in
tale situazione l’unico elemento
deputato a ridurre le vibrazioni
a bassa frequenza è il sedile,
occorre concentrare gli sforzi
nel migliorare le sue capacità
ammortizzanti, magari pensando
di montare dei sedili pneumatici,
di serie, anche sui trattori di
bassa potenza.
Con l’obiettivo di soddisfare
sempre meglio le esigenze dei
propri utilizzatori, il nuovo Dorado
F edizione 2007 apporta quindi
significativi miglioramenti rispetto
alla versione dell’anno precedente,
mostrando anche prestazioni
superiori rispetto al “glorioso”
Frutteto II, peraltro desideroso
di andare in pensione. Grazie
anche alla commercializzazione
dei “fratelli di marchio”, il gruppo
Same Deutz-Fahr conta molto su
questa gamma, per ribadire la sua
posizione di leader nel mercato
delle macchine per le colture
specialistiche.
■
Si ringrazia l’ISMA di Treviglio
per l’ospitalità e la fattiva
collaborazione nell’esecuzione
delle prove in laboratorio e in
pista, il Sig. Antonio Castelli
per l’aiuto offerto nelle prove
in campo e il Sig. Giuseppe
Ogliari, Marketing Corporate del
gruppo Same Deutz-Fahr, per
l’assistenza documentale.
Segnare 709 cartolina servizio informazioni
Macchine Agricole marzo 2007
MA_02_2007_0058_0066_Bancodiprov66 66
7-02-2007 10:11:17
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sdfi same dorado f