Why"[.v;y> ( Is 1-23) 1,1 #Amêa'-!b, Why"å[.v;(y> ‘!Azx] [1:1 Visione di yüša|`yäºhû, ben-´ämôc ~÷Il’_v'WrywI hd'ÞWhy>-l[; hz"ëx' rv<åa] che vide `al-yühûdâ wîrûšäläºim `hd'(Why> ykeîl.m; WhY"ßqiz>xiy> zx'îa' ~t'²Ay WhY"ôZI[u yme’yBi nei giorni di `uzziyyäºhû yôtäm ´äHäz yüHizqiyyäºhû, re di yühûdâ. !Azx': 1 Sam. 3:1; 1 Chr. 17:15; 2 Chr. 32:32; Ps. 89:20; Prov. 29:18; Isa. 1:1 (revelatory word: in superscriptions); 29:7 (µ-zôn laylâ night-vision); Jer. 14:14 (µzôn šeqer lying vision); 23:16; Lam. 2:9; Ezek. 7:13, 26 (sought fm. prophet); 12:22ff, 27; 13:16; Dan. 1:17; 8:1f, 13, 15 (vision: r¹°â µ¹zôn), 17, 26; 9:21, 24; 10:14; 11:14; Hos. 12:11; Obad. 1:1; Mic. 3:6; Nah. 1:1; Hab. 2:2f. “Visione” divinamente donata, rivelazione (parola usata sia per indicare cose viste che udite). Vision, as seen in the ecstatic state. Vision, in the night. Divine communication in a vision, oracle, prophecy. Vision, as title of book of prophecy; of other writings of prophets. Ch,725: Contemplation. hzx: 1:1; 2:1; 13:1; 26:11; 30:10; 33:17, 20; 47:13; 48:6; 57:8: “vedere”. Il verbo è usato per la visione delle cose divine, straordinarie, mirabili: Ex 24,11; qualcosa di divino, divinamente effettuato: 26,11; 33,17.20. Si dice che i profeti vedono le cose che ad essi sono ispirate: Num 24,4.16; Is 1,1; 2,1;13,1. Cfr part in 29,10 (pl); 30,10 (pl). hz<xo: seer, orig. distinguished fm. n¹bî°, then identical: µœz¢h d¹wîd 2 Sam 24:11; used w. contempt Am 7:12. L‟ attività di yüša|`yäºhû si protrae nell‟arco di quarant'anni (740 a EV anno della morte di `uzziyyäºhû e il 701- 698). L’ ultimo quarantennio del secolo VIII. Visse in una delle epoche più tormentate del Vicino Oriente. La data della sua nascita dovrebbe essere posta attorno al 760 durante il regno di `uzziyyäºhû, a yürû|šäläºim. Le tradizioni gerosolimitane fanno così parte della sua cultura profonda. WhY"ôZI[u `uzziyyäºhû Ozia (Azaria) re di yühûdâ (767-739): 2 Re 14,21: “Tutto il popolo di yühûdâ prese `ázaryâ che aveva sedici anni, e lo proclamò re al posto di suo padre ´ámacyäºhû. Egli fortificò Eylath, da lui riconquistata a yühûdâ”; 2 Re 15,1: “ ... regnò in yürû|šäläºim cinquantadue anni...rimase lebbroso fino al giorno della sua morte in una casa appartata; v 6 e yôtäm figlio del re dirigeva la reggia e governava il popolo del paese...v 7 ... fu sepolto nella Città di Davìd”; Os 1,1; Am 1,1; Is 1,1; 6,1; 7,1; 2 Chr 26,1 ss “Uscito in guerra contro i Pelishththiym, smantellò le mura di Gath, di Yabneh e di ‟Ashddod, costruì piazzaforti nel territorio di c 'Ashddod e in quello dei Pelishththiym. ‟Elohiym lo aiutò contro i Pelishththiym, contro gli Arabiyym c c abitanti di Gur-Ba al e contro i Mecuniym. Gli Ammuniym pagavano un tributo a `uzziyyäºhû, la cui fama giunse sino alla frontiera egiziana, perché egli era divenuto molto potente. cUzziyyahu costruì torri a yürû|šäläºim alla porta dell‟angolo e alla porta della Valle e sul Cantone e le fortificò. Costruì anche torri nella steppa e scavò molte cisterne perché possedeva numeroso bestiame nella pianura e nell‟altipiano; aveva campagnoli e vignaioli sui monti e sulle colline, perché egli amava l‟agricoltura (hy")h' hm'Þd"a] bheîao-yKi(). `uzziyyäºhû possedeva un esercito agguerrito e pronto per combattere, diviso in schiere, registrate sotto la sorveglianza dello scriba yü`û´ël) e di ma`áSëyäºhû... a tutto l‟esercito `uzziyyäºhû fornì scudi e lance, elmi, corazze, archi e pietre per fionde. In yürû|šäläºim aveva fatto costruire macchine, inventate da un esperto, che collocò sulle torri e sugli angoli per scagliare frecce e grandi pietre. La fama di `uzziyyäºhû giunse in regioni lontane; divenne potente perché fu molto assistito.” In questo tempo di prosperità e benessere nasce in epoca di relativo splendore rispetto agli anni precedenti. Durante il suo regno (nel 745) sale al trono d'Assiria Tiglatpileser III. ~t'²Ay yôtäm (739-734): 2 Re 15,32; 2 Ch 27, 1 : “Quando yôtäm divenne re aveva 25 anni; regnò sedici anni in yürû|šäläºim...Egli restaurò la porta superiore del tempio; lavorò molto anche per le mura dell‟ `öºpel. Ricostruì città sulle montagne di yühûdâ; costruì castelli e torri nelle zone boscose. Attaccò il re dei Bneyc Ammon vincendolo”; 2 Re 15,37: “In quel tempo YHWH cominciò a mandare contro yühûdâ Retsiyn re di ´áräm e Pekah figlio di Remalyahu". La situazione precedente non cambia molto, ma iniziano le ostilità che porteranno alla guerra di ´áräm-yiSrä´ël contro yühûdâ. zx'îa' ´äHäz (734-627) 2 Re 16,1 ss: “Quando divenne re aveva vent'anni; regnò sedici anni in yürû|šäläºim...In quel tempo marciarono contro yürû|šäläºim Retsiyn re di ´áräm e Pekah figlio di Remalyahu, re d'Yisra‟èl; l‟assediarono ma non riuscirono ad espugnarla. Ma il re di ‟Edom approfittò di quella occasione per riconquistare ‟Eylath e unirla al suo regno; ne scacciò i Giudei e tornarono ad abitarvi gli Idumei fino ad oggi. 1 ´äHäz mandò messaggieri a Tiglath-pil‟eser re di ´aššûr , per dirgli: “Io sono tuo servo e tuo figlio; vieni, liberami dalla mano dei re di ´áräm e dalla mano del re d‟ Yisra‟èl, che sono insorti contro di me”. ´äHäz preso l‟argento e l‟oro che si trovava nel tempio e nei tesori della reggia, lo mandò in dono al re d‟´aššûr . Il re di ´aššûr lo ascoltò e assalì DammäºSeq e la prese, ne deportò la popolazione a Kir e uccise Retsiyn”. 2 Chr 28,5 ss visione diversa della guerra: vedi. In questo periodo la coalizione DammäºSeq-Yisra‟èl contro yühûdâ i due vorrebbero detronizzarlo e sostituirlo con un re fantoccio ai loro cenni. Il pagare un tributo ad ´aššûr segna il passaggio ad una situazione di dipendenza politica. Su richiesta di yühûdâ interviene nella guerra. Da questo momento yühûdâ rimane sottomesso ad ´aššûr . WhY"ßqiz>xiy> Hizqiyyâ (727-698): 2 Re 18,1-20,20; Is 36,1-39,8; 2 Chr 29,1-32,33ss. Riformatore. Nel 705 spira aria di indipendenza alla morte di Sargon II; yühûdâ diventa uno dei principali focolai di rivolta. Nel 701 Sennacherib invade la yühûdâ ed assedia yürû|šäläºim. La caduta della capitale sembra inevitabile ma Sennacherib rinuncia ad assalirla ed a espugnarla; impone un grosso tributo: 2 Re 18,14. Grande catastrofe e schiavitù politica sotto ´aššûr . Salmanassar V assedia a prende Samaria nel 722. Gli succede Sargon II. A lui succederà Sennacherib: yühûdâ si ribella va in guerra e giunge alla catastrofe. AL TEMPO DI ~t'²Ay yôtäm ANNO 740-734 1,2-4 rBE+DI hw"ßhy> yKiî #r<a,ê ynIyzIåa]h;w> ‘~yIm;’v' W[Üm.vi [1:2 Ascoltate, Cieli! E porgi orecchio, Terra! Sì! YHWH parla! W[Üm.vi : Isa. 1:2, 10; 6:9; 7:13; 28:14, 23; 33:13; 36:13; 42:18; 46:3, 12; 48:1, 14, 16; 49:1; 51:1, 7; 55:2f; 66:5; Jer. 2:4; 5:21; 6:18; 7:2, 23; 10:1; 11:2, 4, 6f; 13:15; 17:20; 19:3; 21:11; 26:13; 29:20; 31:10; 42:15; 44:24, 26; 49:20; 50:45; Lam. 1:18; Ezek. 6:3; 13:2; 18:25; 25:3; 33:30; 34:7, 9; 36:1, 4; 37:4; Hos. 4:1; 5:1; Joel 1:2; Amos 3:1, 13; 4:1; 5:1; 8:4; Mic. 1:2; 3:1, 9; 6:1f, 9. Qal imper m pl . Le due occorrenze segnano le due requisitorie. ynIyzIåa]h;w>: Gen. 4:23; Isa. 1:2; 32:9. H in Ps. 5:2; 17:1; 39:13; 49:2; 54:4; 55:2; 77:2; 78:1; 80:2; 84:9; 86:6; 135:17; 140:7; 141:1; 143:1; Prov. 17:4; Isa. 1:2, 10; 8:9; 28:23; 32:9; 42:23; 51:4; 64:3; Jer. 13:15; Hos. 5:1; Joel 1:2. hiphil imper f s. Denominativo. ‘~yIm;’v': Isa. 1:2; 13:5, 10, 13; 14:12f; 34:4f; 37:16; 40:12, 22; 42:5; 44:23f; 45:8, 12, 18; 47:13; 48:13; 49:13; 50:3; 51:6, 13, 16; 55:9f; 63:15, 19; 65:17; 66:1, 22; Jer. 2:12; 4:23, 25, 28; 7:18, 33; 8:2, 7; 9:9; 10:2, 12f; 14:22; 15:3; 16:4; 19:7, 13; 23:24; 31:37; 32:17; 33:22, 25; 34:20; 44:17ff, 25; 49:36; 51:9, 15f, 48, 53; Lam. 2:1; 3:41, 50, 66; 4:19; Ezek. 1:1; 8:3; 29:5; 31:6, 13; 32:4, 7f; 38:20; Dan. 8:8, 10; 9:12; 11:4; 12:7; Hos. 2:20, 23; 4:3; 7:12; Joel 2:10; 3:3; 4:16; Amos 9:2, 6; Jon. 1:9; Nah. 3:16; Hab. 3:3; Zeph. 1:3, 5; Hag. 1:10; 2:6, 21; Zech. 2:10; 5:9; 6:5; 8:12; 12:1; Mal. 3:10. “Cieli”, come sede e domicilio di YHWH; cfr Sal 2,4;123,1. Dal cielo YHWH vede (Is 63:15), ode (Sal 20,7) giudica (Sal 76,9). Sono personificati. #r<a,ê : Isa 1:2, 7, 19; 2:7f, 19, 21; 3:26; 4:2; 5:8, 26, 30; 6:3, 12; 7:18, 22, 24; 8:8f, 22f; 9:1, 18; 10:14, 23; 11:4, 9, 12, 16; 12:5; 13:5, 9, 13f; 14:7, 9, 12, 16, 20f, 25f; 16:1, 4; 18:1ff, 6f; 19:18ff, 24; 21:1, 9, 14; 22:18; 23:1, 8ff, 13, 17; 24:1, 3ff, 11, 13, 16ff; 25:8, 12; 26:1, 5, 9f, 15, 18f, 21; 27:13; 28:2, 22; 29:4; 30:6; 32:2; 33:9, 17; 34:1, 6f, 9; 36:10, 17f, 20; 37:7, 11, 16, 18, 20, 38; 38:11; 39:3; 40:12, 21ff, 28; 41:5, 9, 18; 42:4f, 10; 43:6; 44:23 (taµtiyyôt ±ereƒ depths of the earth) 24; 45:8, 12, 18f, 22; 46:11; 47:1; 48:13, 20; 49:6, 8, 12f, 19, 23; 51:6, 13, 16, 23; 52:10; 53:2, 8; 54:5, 9; 55:9f; 57:13; 58:14; 60:2, 18, 21; 61:7, 11; 62:4, 7, 11; 63:6; 65:16f; 66:1, 8, 22; f. terra, come domicilio degli uomini. Qui meton.: abitanti della terra, uomini, in senso lato. rBE+DI: Pi :Isa. 1:2, 20; 7:10; 8:5, 10; 16:13f; 19:18; 20:2; 21:17; 22:25; 24:3; 25:8; 28:11; 29:4; 30:10; 32:4, 6f; 36:11f; 37:22; 38:7, 15; 39:8; 40:2, 5, 27; 41:1; 45:19; 46:11; 48:15f; 52:6; 58:9, 13f; 59:3f, 13; 63:1; 65:12, 24; 66:4. piel perf 3 m s: ha parlato, parla. Cieli e Terra sono personificati. Simile personificazione poetica si trova anche in Dt 4,26; 30,19; 32,1; Is 44,23; 49,13; Ger 2,12; 51,48. Sono invitati ad ascoltare come testimoni una parola accorata, una confidenza fatta a loro da un padre deluso, ma che ama sempre suoi figli. 2 `ybi( W[v.P'î ~heÞw> yTim.m;êArw> yTil.D:äGI ‘~ynIB' Figli ho fatto crescere ed allevato: ed essi, mi si sono ribellati! ‘~ynIB': il popolo è figlio di adozione: Ex 4,23: ynIdEêb.[;y:)w> ‘ynIB.-ta, xL;Ûv; ...manda (via) il mio figlio perchè mi serva; Dt 1,31: e nel deserto, dove tu hai visto che YHWH ´élöhʺkä ti ha portato come uomo porta il suo figlio An=B.-ta, vyaiÞ-aF'yI rv<ïa]K; ^yh,êl{a/ hw"åhy> ‘^a]f'n> rv<Üa] t'yaiêr"; Os 11,1 : Quando yiSrä´ël era giovinetto, io l‟ho amato, Whbe_h]aow" laeÞr"f.yI r[;n:ï yKi² e da micräºyim ho chiamato mio figlio... ynI)b.li ytiar"îq' ~yIr:ßc.MimiW. v 3 Ad ´epräºyim io insegnavo a camminare tenendolo per mano... wyt'_[oAr)z>-l[; ~x'Þq' ~yIr:êp.a,l. ‘yTil.G:’r>ti ykiÛnOa'w>. V 4 Io li traevo con legami di bontà, con vincoli d'amore hb'êh]a; tAtåbo[]B; ‘~kev.m.a, ~d"Ûa' yle’b.x;B.; ero per loro come chi solleva un bimbo alla sua guancia ~h,_yxel. l[;ä l[oß ymeyrIïm.Ki ~h,²l' hy<ïh.a,w" ; mi chinavo su di lui per dargli da mangiare `lyki(Aa wyl'Þae ja;wî >. Due verbi per esprimere l‟azione genitoriale di YHWH: yTil.D:äGI: Pi intensivo col senso di 'nutrire qualcuno, educare un bambino'; qui in senso metaforico è detto di YHWH; in 23,4 è detto di una città: 'Io non ho avuto doglie, non ho partorito, non ho allevato giovani, non ho fatto crescere ragazze'; cfr 49,21; 51,18. Il verbo evoca le sofferenze e le intense cure della madre e del padre per far crescere i figli. Ciò suppone sia la fatica del parto da parte della madre che le cure che lo seguono in particolare la nutrizione che diventa un impegno di ritmo costante dei genitori, l‟apprensione e la speranza che la crescita fisica sia concomitante con la risposta affettiva dei figli. yTim.m;êArw>: Polel 'far crescere verso l‟alto' (= ld;G" Pi). Un cedro, in Ez 31,4; qui i figli. Crescita verso l‟alto che è l‟effetto della nutrizione quotidiana. Ad essa corrisponde o dovrebbe corrispondere una progressiva maturità del figlio. In pieno contrasto l‟emistichio che segue è percorso dalla delusione del padre. La delusione affettiva genitoriale è espressa dal dativo d' affetto ybi:( a me, che richiama tutte le fatiche e le cure dell‟'io' soggetto dei due precedenti verbi. W[v.P'î: Isa. 1:2, 28; 24:20; 43:25, 27; 44:22; 46:8; 48:8; 50:1; 53:5, 8, 12; 57:4; 58:1; 59:12f, 20; 66:24; Jer. 2:8, 29; 3:13; 5:6; 33:8; Lam. 1:5, 14, 22; 3:42; Ezek. 2:3; 14:11; 18:22, 28, 30f; 20:38; 21:29; 33:10, 12; 37:23; 39:24; Dan. 8:12f, 23; 9:24; Hos. 7:13; 8:1; 14:10; Amos 1:3, 6, 9, 11, 13; 2:1, 4, 6; 3:14; 4:4; 5:12; Mic. 1:5, 13; 3:8; 6:7; 7:18; Zeph. 3:11: 'ribellarsi, sbagliare, peccare'. Detto soprattutto dei peccati più gravi. Uso assoluto in Is 59,13; Am 4,4; spesso il participio plurale: 'ribelli, peccatori, trasgressori della Torah': Is 1,28; 46,8; 53,12; 66,24; Os 14,10. In specie ha il senso di 'ribellarsi' quando è detto del popolo contro il re e del popolo contro YHWH: 1,2; 43,27; 66,24; Ger 2,8; 3,13. Questo verbo esprime il peccato come ribellione e presuppone uno stadio precedente nel quale le relazioni erano improntate alla reciproca fedeltà. wyl'_['B. sWbåae rAmàx]w: WhnEëqo ‘rAv [d:îy" [1:3 `!n")ABt.hi al{ï yMiÞ[; [d:êy" al{å ‘laer"f.yI Conosce il bue il suo proprietario e l‟asino la greppia del suo padrone. yiSrä´ël non conosce il mio popolo non capisce! Una stupefacente differenza di comportamento tra i suoi figli e gli animali domestici! rAv: Gen. 32:6; 49:6, 22; Exod. 20:17; 21:28f, 32f, 35ff; 22:3, 8f, 29; 23:4, 12; 34:19; Lev. 4:10; 7:23; 9:4, 18f; 17:3; 22:23, 27f; 27:26; Num. 7:3; 15:11; 18:17; 22:4; Deut. 5:14, 21; 14:4; 15:19; 17:1; 18:3; 22:1, 4, 10; 25:4; 28:31; 33:17; Jos. 6:21; 7:24; Jdg. 6:4, 25; 1 Sam. 12:3; 14:34; 15:3; 22:19; 2 Sam. 6:13; 22:30; 1 Ki. 1:19, 25; Neh. 5:18; Job 6:5; 21:10; 24:3; Ps. 18:30; 69:32; 92:12; 106:20; Prov. 7:22; 14:4; 15:17; Isa. 1:3; 7:25; 32:20; 66:3; Ezek. 1:10; Hos. 12:12: bue, senza distinzione di sesso o di età. Qui va inteso il comune animale domestico usato per i lavori dei campi come l‟asino. Dt 22,10: 'Non devi arare con un bue ed asino aggiogati insieme'; Dt 25,4: 'Non metterai la museruola al bue mentre sta trebbiando'. Questi animali che aiutano l‟agricoltore nel lavoro, lo riconoscono e lo seguono. Questa consuetudine di vita è legata soprattutto alla nutrizione che porta l‟animale ad 'affezionarsi' al suo possessore. Qui proprietario e padrone vanno intesi come coloro che procurano nutrizione. sWbåae : Job 39:9; Prov. 14:4; Isa. 1:3: greppia, presepe; cfr Giob 39,9; dal verbo = ingrassare. Ambedue questi animali domestici possono provenire dal di fuori della casa ed entrarvi dopo l‟acquisto. Una volta acquistati essi sono di un legittimo possessore. Queste due azioni 'comperare' e 'possedere' come suo effetto, sono presenti nel modo di designare il proprietario. WhnEëqo: Isa. 1:3; 11:11; 19:6; 24:2; 35:7; 36:6; 42:3; 43:24; 46:6; Jer. 6:20; 13:1f, 4; 19:1; 32:7ff, 15, 25, 43f; Ezek. 7:12; 27:19; 29:6; 40:3, 5ff; 41:8; 42:16ff; Amos 8:6; Zech. 11:5; 13:5: 'procurarsi, comperare'. Qui è usato al participio con il suffisso che sottolinea l‟appartenenza. Da notare che questo verbo è usato per la redenzione (acquisizione) del popolo in 11,11; il participio in 24,2. wyl'_['B. : 'padrone', possessore legittimo. [d:îy" Isa. 1:3; 5:5, 19; 6:9; 7:15f; 8:4; 9:8; 12:4f; 19:12, 21; 29:11f, 15, 24; 32:4; 33:13; 37:20, 28; 38:19; 40:13f, 21, 28; 41:20, 22f, 26; 42:16, 25; 43:10, 19; 44:8f, 18; 45:3ff, 20; 47:8, 11, 13; 48:4, 6ff; 49:23, 26; 50:4, 7; 51:7; 52:6; 53:3; 55:5; 56:10f; 58:3; 59:8, 12; 60:16; 61:9; 63:16; 64:1; 66:14. Il comportamento dei due 3 animali domestici è paragonato e messo in contrasto e contrapposto a quello del popolo. Il verbo che fa da ponte è [d:y" 'conoscere' che implica esperienza, assuefazione ed il conseguente attaccamento. Il rapporto tra il possessore di bue o di asino è il rapporto con un animale che lo aiuta e lo serve per le fatiche nei campi; comporta da parte dell‟animale una 'riconoscenza' dovuta all‟assuefazione alimentata dalla dipendenza per l‟alimentazione (greppia) e quindi per la vita. Per contrasto, questo rapporto viene negato tra YHWH e yiSrä´ël. La negazione di conoscenza da parte di yiSrä´ël è assoluta come culmine di assurdità ed è sottolineata da un secondo verbo parallelo !n")ABt.hi: Isa. 1:3; 2:4; 3:3; 5:3, 21; 6:9f; 10:13; 14:16; 22:11; 28:9, 19; 29:14, 16; 32:4; 40:14, 21; 43:10, 18; 44:4, 18; 52:15; 56:11; 57:1; 59:2; Hitpolel: 'comprendere, capire'. YMiÞ[;: con lo stesso suffisso: Isa. 1:3; 3:12, 15; 5:13; 10:2, 24; 19:25; 22:4; 26:20; 32:13, 18; 40:1; 43:20; 47:6; 51:4, 16; 52:4ff; 53:8; 57:14; 58:1; 63:8; 65:10, 19, 22; pieno di affetto è ancora la parola "popolo" seguita dal suffisso personale. Resta infatti sempre "mio" popolo che io ho acquisito, fatto crescere, di cui sono signore e padre. Resta sempre in casa anche se il suo modo di esservi, paragonato agli animali domestici è di chi non capisce l‟intensità del legame che lo unisce a YHWH. L‟oracolo presuppone l‟esperienza della vita dell‟agricoltore israelita. Nella casa, insieme alla famiglia vivono gli animali, l‟asino ed il bue, che servono al lavoro. La famiglia vive in una sola stanza insieme agli animali: gli uomini stanno un piano rialzato dal pavimento sul quale restano gli animali. YHWH presenta se stesso nell‟immagine di un padre deluso dai figli nonostante le sue cure. Osserva la differenza del rapporto che egli ha con i diversi 'membri' della famiglia: gli animali e i figli. Stupefacente differenza di comportamento! Gli animali coi quali lavora e lo seguono nei campi per il lavoro, lo riconoscono; i suoi figli no! YHWH inveisce contro il suo popolo. Minaccia per scuotere il torpore della sensibilità. ~yti_yxiv.m; ~ynIßB' ~y[iêrEm. [r;z<å !wOë[' db,K,ä ~[;… ajeªxo yAGæ ŸyAhå [1:4 hôy , Gôy (nazione) peccatrice, popolo pesante di colpa seme di malfattori , figli scellerati! yAhå: Isa. 1:4, 24; 5:8, 11, 18, 20ff; 10:1, 5; 17:12; 18:1; 28:1; 29:1, 15; 30:1; 31:1; 33:1; 45:9f; 55:1; Jer. 22:13, 18; 23:1; 30:7; 34:5; 47:6; 48:1; 50:27; Ezek. 13:3, 18; 34:2; Amos 5:18; 6:1; Mic. 2:1; Nah. 3:1; Hab. 2:6, 9, 12, 15, 19; Zeph. 2:5; 3:1; Zech. 2:10f; 11:17: interiezione che introduce la minaccia 'guai'; cfr 5,8. yAGæ : Isa. 1:4; 2:4; 9:2; 10:6; 14:32; 18:2, 7; 26:2, 15; 49:7; 55:5; 58:2; 60:12, 22; 65:1; 66:8; Jer. 2:11; 5:9, 15, 29; 6:22; 7:28; 9:8; 12:17; 18:7ff; 25:12, 32; 27:8, 11, 13; 31:36; 33:24; 48:2; 49:31, 36; 50:3, 41; Lam. 4:17; Ezek. 36:13ff; 37:22; Dan. 8:22; 11:23; 12:1; Joel 1:6; 4:8; Amos 6:14; Mic. 4:3, 7; Hab. 1:6; Zeph. 2:1, 5, 9, 14; Hag. 2:14; Mal. 3:9: 'gente, nazione': 2,4; 55,5; cfr 26,15;58,2. In questi passi è sempre detto di yiSrä´ël. ajeªxo : qal part m; in senso etico 'peccatore, che viola la torah' che offende YHWH violando la torah. db,K,ä : agg Isa. 1:4; 32:2; 36:2; Ezek. 3:5f : 'gravato' da colpa. ~yti_yxiv.m;: Hif partic m pl ab: 'perdere'; 'perso, scellerato.' Il profeta commenta e mostra la radice della scelleratezza: laeÞr"f.yI vAdïq.-ta, Wc±a]nI) hw"©hy>-ta, Wbåz>[' Hanno abbandonato YHWH, disprezzato il Santo d'yiSrä´ël! Wbåz>[: Isa. 1:4, 28; 6:12; 7:16; 10:3, 14; 17:2, 9; 18:6; 27:10; 32:14; 41:17; 42:16; 49:14; 54:6f; 55:7; 58:2; 60:15; 62:4, 12; 65:11; Jer. 1:16; 2:13, 17, 19; 4:29; 5:7, 19; 9:1, 12, 18; 12:7; 14:5; 16:11; 17:11, 13; 18:14; 19:4; 22:9; 25:38; 48:28; 49:11, 25; 51:9; Lam. 5:20; Ezek. 8:12; 9:9; 20:8; 23:8, 29; 24:21; 36:4; Dan. 11:30; Hos. 4:10; Jon. 2:9; Zeph. 2:4; Zech. 11:17; Mal. 3:19. Senso primo: 'allontanarsi' da. Poi in relazione a questo: 'disertare, abbandonare'. Quando si tratta dell‟abbandono di YHWH contiene la connotazione della perfidia del peccato. Wc±a]nI) : disprezzare YHWH (Num 14,11-23;16,30; Dt 31,20; 2 Sam 12,14; Ger 23,17; Sal 10,3) o il suo Nome o la sua Parola (Sal 74,10.18;Is 5,24), il sostantivo in Is 37,3. Il secondo verbo esprime la radice interiore del primo. Segue una glossa: `rAx*a' WrzOðn" Si sono voltati indietro. BHS: > LXX . WrzOðn" Jdg. 6:38; Job 19:13, 17; 39:15; Ps. 58:4; 69:9; 78:30; Isa. 1:4; 59:5; Ezek. 14:5: niphal perfect 3rd person common plural rwz nif.: pf. WrzOòn": turn away from, w. m¢±al Ez 14:5; w. °¹µôr alienate onesf. Is 1:4; hof.: pt. rz"Wm: alienated Sal 69:9. rAx*a' Isa. 1:4; 9:11 (sg. west: m¢°¹µôr from the west); 28:13; 41:23; 42:17, 23 (temporal: l®°¹µôr for the future); 44:25 (metaph. adv. h¢šîb … ¹µôr turn (wise men) back); 50:5; 59:14; Jer. 7:24; 15:6; 38:22; 46:5; Lam. 1:8, 13; 2:3; Ezek. 2:10; 8:16 4 1,5-9 Il profeta evoca la situazione della Città di yürû|šäläºim dopo una sconfitta militare. La violenza bellica ha ridotto la città come un'ammalato inguaribile. L‟oracolo ci presenta la situazione della Terra dopo l‟ invasione. Dopo la morte di Sargon nel 705 Hizqiyyäºhû guida una rivolta nella quale fa affidamento su micräºyim per appoggio militare. sanHërîb invade yühûdâ, assedia yürû|šäläºim che però non cade in mano ad ´aššûr. Leggi Is 28-31. Nel 701 però sanHërîb invade yühûdâ, conquista 46 fortezze tra cui Lachis; da qui invita yürû|šäläºim alla resa (Cfr 36,4-20). L‟ oracolo è forse databile dopo il 701, dopo una lunga ed amara esperienza di invasione militare, disfatta, saccheggio. Il castigo è già stato realizzato ma il popolo sembra non ancora convertito a YHWH. Ma c'e' una speranza. hr"_s' WpysiäAT dA[ß WK±tu hm,î l[;ä [1:5 `yW")D: bb'Þle-lk'w> yliêx\l' varo-å lK' Su che esser colpiti ancora ( se) continuate la ribellione! Tutta la testa, una piaga e tutto il cuore languisce! E' sottintesa l‟azione della Mano di YHWH che attraverso i nemici ha colpito yürû|šäläºim e yühûdâ. hm,î l[;ä : sopra quale cosa? In quale posto del vostro corpo.Ch,725: Sur qoi serez-vous… WK±tu: Isa. 1:5; 5:25; 9:12; 10:20, 24; 11:4, 15; 14:6, 29; 27:7; 30:31; 37:36, 38; 49:10; 50:6; 53:4; 57:17; 58:4; 60:10; 66:2f; Jer. 2:30; 5:3, 6; 14:19; 18:18, 21; 20:2, 4; 21:6f; 26:23; 29:21; 30:14; 33:5; 37:10, 15; 40:14f; 41:2f, 9, 16, 18; 43:11; 46:2, 13; 47:1; 49:28; 52:27; Ho imper: 'essere ferito'; 'qualcuno è percosso, sferzato, flagellato, tormentato': Es 5,14.16; 'ferito' Is 1,5 m; Zach 13,6; mortalmente ferito in Es 22,1. Hif 'percuotere'. La domanda suona ironica perché negli stichi seguenti si suppone che il popolo non abbia più alcun punto del suo corpo non colpito da malattia violentemente inflitta. WpysiäAT: 'continuare a fare'; voi continuate ad aggiungere… hr"_s': Deut. 13:6; 19:16; Isa. 1:5; 14:6; 31:6; 59:13; Jer. 28:16; 29:32: 'alterigia, ostinazione, spirito di ribellione, ribellione, violazione della legge': 1,5; 31,6; insieme a dabar in 59,13. Il popolo è presentato come un'ammalato grave. Ch,725: l‟écart! La prima realtà rilevata è la testa e poi il cuore. varoå Isa. 1:5f; 2:2; 7:8f, 20; 9:13f; 15:2; 17:6; 19:15; 28:1, 4; 29:10; 30:17; 35:10; 37:22; 40:21; 41:4, 26; 42:11; 48:16; 51:11, 20; 58:5; 59:17; testa, capo. bb'Þl Isa. 1:5; 6:10; 7:2, 4; 9:8; 10:7, 12; 13:7; 14:13; 19:1; 21:4; 30:29; 32:4; 47:8; 49:21; 60:5. yliêx\l:' Deut. 7:15; 28:59, 61; Jos. 19:25; 1 Ki. 17:17; 2 Ki. 1:2; 8:8f; 13:14; 2 Chr. 16:12; 21:15, 18f; Ps. 41:4; Prov. 25:12; Eccl. 5:16; 6:2; Cant. 7:2; Isa. 1:5; 38:9; 53:3f; Jer. 6:7; 10:19; Hos. 5:13: 'malattia, morbo': cfr Dt 7,15; 28,59.61; 1 Re 17,17 al; Sal 41,4; cfr 53,3.10: 'afflizione, infortunio'. yW")D:: Job 6:7; Ps. 41:4; Isa. 1:5; Jer. 8:18; Lam. 1:22: 'languente, infermo, sofferente, mesto, triste: cfr Ger 8,18; Thr 1,22. Non potrebbe più colpirlo alla testa essendo la testa tutta una piaga. Né in nessun'altra parte del corpo, poiché ~toêm. ABå-!yae( ‘varo-d[;w> lg<r<Ü-@K;mi [1:6 hY"+rIj. hK'äm;W hr"ÞWBx;w> [c;P,î `!m,V'(B; hk'ÞK.rU al{ïw> WvB'êxu al{åw> ‘WrzO’-al{ dalla pianta dei piedi fino alla testa nulla v'è di sano: ferita, lividura, colpo recente non pulite né legate e non lenite con olio. @K;mi: Isa. 1:6, 15; 28:4; 33:15; 36:6; 37:25; 38:6; 49:16; 55:12; 59:3, 6; 60:14; 62:3; Jer. 4:29, 31; 12:7; 15:21; 52:18f; Lam. 2:15, 19; 3:41; Ezek. 1:7; 6:11; 21:16, 19, 22, 29; 22:13; 29:7; 43:7; Dan. 10:10; Jon. 3:8; Mic. 4:10; 7:3; Nah. 3:19; Hab. 2:9; Hag. 1:11; Mal. 3:21 f palm (= the hollow, outspread hand) (hand as part of body, but oft. ||) kaf regel sole (of foot); mikkaf regel w®±ad-rœ±š Is 1:6; pl. kappôt raglayim Is 60:14. ~toêm.: 'membro integro' ossia sano del corpo; cfr Sal 38,4; Giud 20,48. [c;P:,î 'ferita' Es 21,25; hr"ÞWBx;w>: cicatrice di percosse e ferite cfr Gen 4,23; Ex 21,25; Is 53,5; Sal 38,6. hK'äm;W: 'percossa, colpo, sferza'. L‟immagine della percossa o della ferita ad indicare la grande afflizione di una città o di tutto il popolo o di un uomo come mandata da YHWH si trova anche in Dt 28,59.61; cfr 10,26 al. hY"+rIj.: femminile 'nuovo, recente' indica lo stato di una cosa nuova in Giud 15,15. WrzO-’ : Q pass pf pl. probabilmente = le piaghe non sono fasciate (VS); secondo altri non sono compresse. CH,725: cautérisés. 5 WvB'êxu: Q passivo in Ez 30,21: il braccio ferito viene fasciato; qui viene fasciata la ferita o l‟ulcera; cfr legare, fasciare. Il medico fascia, cura la ferita in 30,26; un braccio in Ez 30,21; una persona in Os 6,1; cfr Is 61,1; Ez 34,4.16; il participio del verbo indica il 'medico, il chirurgo'. In 3,7 metaforicamente per indiacare il restauratore della cosa pubblica. hk'ÞK.rU: Pu pf 3 femminile 'la piaga è ammorbidita con olio' ; rendere molle, ammollire; cfr 7,4 'il cuore diventa tenero'. Viene negato per il popolo l‟iter curativo della ferita che parte dalla pulizia della ferita fino all‟uso dell‟olio come medicamento. vae_ tApårUf. ~k,ÞyrE[' hm'êm'v. ~k,äc.r>a; [1:7 Ht'êao ~yliäk.ao ‘~yrIz" ‘~k,D>g>n<l. ~k,ªt.m;d>a; `~yrI)z" tk;îPhe .m;K. hm'Þm'v.W La vostra terra, devastata; le vostre città bruciate dalla fiamma il vostro suolo - davanti a voi! - stranieri lo mangiano! E devastazione come distruzione 'di südöm'! hm'êm'v.: Isa. 1:7; 6:11; 17:9; 62:4; 64:9; Jer. 4:27; 6:8; 9:10; 10:22; 12:10f; 25:12; 32:43; 34:22; 44:6; 49:2, 33; 50:13; 51:26, 62; Ezek. 6:14; 7:27; 12:20; 14:15f; 15:8; 23:33; 29:9f, 12; 32:15; 33:28f; 35:3f, 7, 9, 14f; 36:34; Joel 2:3, 20; 4:19; Mic. 1:7; 7:13; Zeph. 1:13; 2:4, 9, 13; Mal. 1:3. ~yrI)z": Isa. 1:7; 17:10; 25:2, 5; 28:21; 29:5; 43:12; 61:5; BHS l ~dos.: proposta 'come catastrofe di südöm'; ~yrI)z" è entrato qui dallo stico precedente. Ch,725: comme au déversement de trombes. hk'Peh.m; è nome verbale: 'eversione, distruzione' di città; sintatticamente usata come inf Q: 'come quando YHWH abbattè, rovesciò, distrusse' südöm : 13,19; Ger 50,40; Am 4,11. Qui portebbe anche essere come inf Ni = come quando fu distrutta südöm : Dt 29,22; Ger 49,18. ~r<k'_b. hK'äsuK. !AYàci-tb; hr"ît.Anw> [1:8 `hr"(Wcn> ry[iîK. hv'Þq.mib. hn"ïWlm.Ki Ed è rimasta la figlia di ciyyôn come capanna in una vigna „e‟ come tugurio in campo di cocomeri come città assediata. Abbandonata ed assediata. hr"ît.Anw>: Isa. 1:8f; 4:3; 7:22; 30:17; 38:10; 39:6; 44:19; 56:12; Ni in Isa. 1:8; 4:3; 7:22; 30:17; 39:6; Ni pf 'abbandonata relitta'; detto di qualcosa che resta abbandonato, che resta non distrutto, non portato via; cfr 39,6. Significa anche non fuggire in 30,17; non essere portato via in 4,3; 7,22. hK'äsuK. : Isa. 1:8; 4:6; 'tugurio, tenda' per il custode del campo; in 4,6 significa 'luogo sicuro, ben protetto, senza pericolo'. hn"ïWlm.Ki : Qumran LXX S V kw> ' tugurio per il custode dei campi ' cfr 24,29. Rad !Wl . hv'Þq.mib.: 'cocomorario' capo di cetrioli cfr Ger 10,5. hr"(Wcn: qal passive participle f s abs Isa. 1:8; 11:1; 14:19; 26:3 (keep, preserve, obj. š¹lôm); 27:3; 42:6; 48:6 (pt. pass. n¹ƒûr (what is) stored away, preserved, kept in reserve); 49:6, 8; 60:21; 65:4; rcn; 'guardare attentamente, osservare'; in senso ostile ptc plur in Ger 4,16; LXX (S T) poliorkoume,nh cfr V l hrAcn (a rwc) part pass 'assediato, chiuso dentro', detto di città e di cittadini (cfr Ez 6,12). Leggiamo da TSWR: 'premere con assedio': 29,3;21,2. j['_m.Ki dyrIßf' Wnl'² rytiîAh tAaêb'c. hw"åhy> ‘yleWl [1:9 s `Wnymi(D" hr"Þmo[]l; WnyyIëh' ~doås.Ki Se YHWH cübä´ôt non avesse lasciato a noi un vestigio resto „‟ come sdöm saremmo diventati a `ámörâ somiglieremmo. Ora il popolo che prende la parola e riconosce che la distruzione non è totale. ‘yleWl : Gen. 31:42; 43:10; Deut. 32:27; Jdg. 14:18; 1 Sam. 25:34; 2 Sam. 2:27; 2 Ki. 3:14; Ps. 27:13; 94:17; 106:23; 119:92; 124:1f; Isa. 1:9: 'se non'; congiunzione di un' ipotesi non verificata. dyrIßf' Num. 21:35; 24:19; Deut. 2:34; 3:3; Jos. 8:22; 10:20, 28, 30, 33, 37, 39f; 11:8; 19:10, 12; Jdg. 5:13; 2 Ki. 10:11; Job 18:19; 20:21, 26; 27:15; Isa. 1:9; Jer. 31:2; 42:17; 44:14; 47:4; Lam. 2:22; Joel 3:5; Obad. 1:14, 18: survivor (of battle, then in genl.) 2 K 10:11; ´®rîdê µ¹reb Ger 31:2. j['_m.K: LXX S V cfr T ; ftr tr _ad dyrIßf'; Isa. 1:9; 7:13; 10:7, 25; 16:14; 21:17; 26:20; 29:17; pleon. after lûlê Is 9:1: particella per introdurre la preposizione principale dopo la condizione irreale. Oracolo aperto alla speranza dopo la catastrofe. 1,10-20 YHWH al suo popolo, presente al suo Tempio per il culto. Il popolo è rappresentato al completo. 6 ~do+s. ynEåyciq. hw"ßhy>-rb;d> W[ïm.vi [1:10 `hr"(mo[] ~[;î WnyheÞl{a/ tr:îAT WnyzI±a]h; Ascoltate la Parola di YHWH, principi di südöm porgete orecchio alla Tôrat (insegnamento) ´élöhêºnû, `am `ámörâ! W[ïm.vi: Isa 1:2, 10; 6:9; 7:13; 28:14, 23; 33:13; 36:13; 42:18; 46:3, 12; 48:1, 14, 16; 49:1; 51:1, 7; 55:2f; 66:5; cfr Jer 2:4; 5:21; 6:18; 7:2, 23; 10:1; 11:2, 4, 6f; 13:15; 17:20; 19:3; 21:11; 26:13; 29:20; 31:10; 42:15; 44:24, 26; 49:20; 50:45; Lam 1:18; Ezek 6:3; 13:2; 18:25; 25:3; 33:30; 34:7, 9; 36:1, 4; 37:4; Hos 4:1; 5:1; Joel 1:2; Amos 3:1, 13; 4:1; 5:1; 8:4; Mic 1:2; 3:1, 9; 6:1f, 9; qal imper m pl. Comando/invito all‟ascolto. Pieno di speranza poiché per mezzo del profeta è comunicata una parola di YHWH che vuol di nuovo entrare in contatto con il suo popolo che ama. WnyzI±a]h;: Isa 1:2, 10; 8:9; 28:23; 32:9; 42:23; 51:4; 64:3; Jer 13:15; Hos 5:1; Joel 1:2. hw"ßhy>-rb;d>: Isa 1:10; 2:3; 16:13; 24:3; 28:13f; 37:4, 6, 17, 22; 38:4, 7; 39:5f, 8; 50:4; 58:13; 59:13, 21; 66:2, 5. WnyheÞl{a/ tr:îAT : s costr: Isa 1:10; 5:24; 30:9; 42:4, 24; 51:7; s abs :Isa 2:3; 8:16, 20; 24:5; 42:21; 51:4. Il parallelismo unisce rbd e hr'AT come in 2:3: la parola profetica si riferisce ad una hrAT e l‟attualizza e costituisce una specie di istruzione su un tema religioso; ma l‟istanza appassionata oltrepassa il semplice tono istruttivo (Alonso,128). Il profeta si rivolge ai capi ed al popolo con epiteti da insulto dato che si riferiscono a due città tipo della convivenza urbana ribelle. Per i capi richiama südöm, per il popolo `ámörâ . ynEåyciq. Josh 10:24; Judg 11:6, 11; Prov 6:7; 25:15; Isa 1:10; 3:6f; 22:3; Dan 11:18; Mic 3:1, 9; m pl constr di !yciq': leader . Alonso: principi. Ch: alcaldes. ~do+s.: Gen 10:19; 13:10, 12f; 14:2, 8, 10ff, 17, 21f; 18:16, 20, 22, 26; 19:1, 4, 24, 28; Deut 29:22; 32:32; Isa 1:9f; 3:9; 13:19; Jer 23:14; 49:18; 50:40; Lam 4:6; Ezek 16:46, 48f, 53, 55f; Amos 4:11; Zeph 2:9. E‟ la principale città della Pentapoli nella valle Siddim. In Dt 32,32 Dalle viti di Sodoma viene la loro vite, dalle piantagioni di Gomorra; hr"_mo[] tmoßd>V;miW ~n"ëp.G: ‘~dos. !p,G<Ümi -yKi( la loro uva è uva velenosa, sono amari grappoli i loro; `Aml'( troßrom. tl{ïK.v.a; vArê-ybeN>[i ‘Ambe’n"[] : immagine della corruzione. hr"(mo[]: Gen 10:19; 13:10; 14:2, 8, 10f; 18:20; 19:24, 28; Deut 29:22; 32:32; Isa 1:9f; 13:19; Jer 23:14; 49:18; 50:40; Amos 4:11; Zeph 2:9. Città della Pentapoli nella valle Siddim. Alonso, 128: allitterazione: hr"(mo[] ~[;î: sottolinea il terribile insulto. Con questi appellativi che costituiscono un insulto terribile (Alonso, 128) inizia il litigio tra YHWH ed il popolo. Bisogna supporre l‟intervento del profeta nell‟area del tempio durante lo svolgimento del rituale delle offerte animali. A nome di YHWH Re che ospita i pellegrini parla. La sua reazione è totalmente negativa ma espressa in una domanda. hw"ëhy> rm:åayO ‘~k,yxeb.zI-bro yLiÛ-hM'l' [1:11 ~yai_yrIm. bl,xeäw> ~yliÞyae tAlï[o yTi[.b;²f' `yTic.p'(x' al{ï ~ydIÞWT[;w> ~yfi²b'k.W ~yrIôP' ~d:’w> Perché, per me, la moltitudine delle vostre macellazioni? (dice YHWH) Sono sazio di salite di montoni e di grasso di giovenchi! E sangue di tori „‟ e capri io non voglio. hw"ëhy> rm:åayO: glossa? yLi-Û hM'l: perchè, a quale fine, a quale scopo ? Sottinteso “portate ed offrite” nella mia Casa. Alonso: che mi importa il numero …? bro: “moltitudine” con genitivo plurale. La moltitudine dei sacrifici vorrebbe esprimere il grande rispetto e la devozione degli offerenti. La parola pone in risalto la quantità dei sacrifici: la prima realtà rilevabile all‟occhio che osserva il culto dall‟esterno. La quantità può essere elemento di vanto per gli offerenti e per la comunità che si esprime così nel culto. Ora la quantità ed il suo rilievo economico è la prima realtà che il destinatario dell‟offerta rifiuta. ‘~k,yxeb.z:I pl …Isa. 1:11 (vostri); 43:23f; 56:7; Jer. 6:20; 7:21 (vostri); Ezek. 20:28; Hos. 4:19; 8:13; 9:4; Amos 4:4 (vostri); 5:25; cfr Ps. 4:6; 27:6; 50:8; 51:19, 21; 106:28; 107:22; m pl const suf 2 m pl. La parola indica l‟ “uccisione” sia in ambito profano che in ambito sacro. Qui, in ambito sacro, indica la macellazione dell‟animale il cui “sangue” e “grasso” veniva offerto, dedicato ad YHWH. A volte la carne era mangiata dagli addetti al culto e dal popolo; cfr 43,23 al. Il fatto che vengano detti “vostri” mostra come tutto secondo il profeta interessi più gli offerenti che il destinatario dell‟offerta. Il passo rituale successivo, ossia il passaggio delle carni macellate attraverso il fuoco è nella parola tAlï[o: Isa. 1:11 (pl), 30; 2:3; 5:6, 24; 7:1, 6; 8:7; 11:16; 14:8, 13f; 15:2, 5; 21:2; 22:1; 24:18; 32:13; 34:3f, 10, 13; 35:9; 36:1, 10; 37:14, 24, 29; 38:22; 40:9, 16, 31; 43:23 (pl); 53:2; 55:13; 56:7 (pl); 57:6ff; 60:7; 63:11; 64:5; 65:17; 66:3; hl'[o: macellato - sacrificio dedicato tutto ad YHWH e per questo totalmente bruciato. In questo 7 caso nessuna parte del macellato era riservata all‟offerente. Si dovrebbe supporre quindi il massimo dell‟accettazione da parte del destinatario dell‟offerta. Tanto più che si tratta di “salite” di capi di bestiame più pregiati. Degli animale così macellati viene ricordato bl,xeäw>: Gen 4:4;….Isa 1:11; 7:22; 28:9; 34:6f; 43:24; 55:1; 60:16; “pinguedine”, adipe di animali come parte ottima per i sacrifici. Appartengono ad animali allevati ed ingrassati appositamente per il sacrificio. ~d:’w>: Gen 4:10f;… Isa 1:11, 15; 4:4; 9:4; 15:9; 26:21; 33:15; 34:3, 6f; 49:26; 59:3, 7; 66:3; “sangue”. Segue l‟elenco particolareggiato dei capi di bestiame che formano la moltitudine degli animali macellati. La parti apprezzate per il sacrificio degli animali dissanguati e squartati vengono quasi passate in rassegna insieme all‟elenco degli animali pregiati per il sacrifico. Accanto alla quantità anche la qualità! ~yliÞyae: “ariete, pecora maschio”. Cfr 60,7. ~yai_yrIm.: “bestiame da ingrasso”: vitello ingrassato: 11,6 pl 1,11; cfr Am 5,22. ~yrIôP:' “tori, giovenchi “V: “vitelli” ( metaf nemici da uccidere in 34,7). ~yfi²b'k.W: LXX: manca; “agnelli”: 5,17; 11,6. ~ydIÞWT[;w> : dWT[; “maschio della capra”, capro, irco ( cfr metaf “principi” in 14,9; 34,6). Davanti a questa varietà di animali e di pezzi prelibati secondo la mentalità degli offerenti e davanti alle diverse tecniche sacrificali la reazione di YHWH è espressa con due verbi, uno all‟inizio dello stico ed uno alla fine, che indicano il suo radicale rifiuto di questa insanguinata macellazione scelta. yTi[.b;²f': Isa. 1:11; 9:19; 44:16; 53:11; 58:10f; 66:11; Jer. 5:7; 31:14; 44:17; 46:10; 50:10, 19; Lam. 3:15, 30; 5:6; Ezek. 7:19; 16:28f; 27:33; 32:4; 39:20; Hos. 4:10; 13:6; Joel 2:19, 26; Amos 4:8; Mic. 6:14; Hab. 2:5, 16; cfr Ps 50; qal perf 1 s significa “essere saziato, essere sazio, saziarsi”. Generalmente si dice di chi ha in abbondanza. Qui designa bene la reazione di nausea davanti a tutto questo bestiame offerto e di cui si suppone YHWH non ha bisogno. In risalto non dovrebbe essere il fatto che YHWH si accontenterebbe di meno, ma piuttosto, come dal verso posto in parallelo concettuale, che tutto questo lo ha portato ad una saturazione che gli dà nausea. Gli offerenti pensano gli sia gradita la moltitudine degli animali. E‟ il contrario! Alonso: sono stanco, Ch: rassasié. yTic.p'(x': Isa 1:11 (want, desire); 13:17; 42:21 (abs. be willing); 44:28; 46:10; 48:14; 53:10; 54:12; 55:11; 56:4; 58:2f, 13; 62:4; 65:12; 66:3f; cfr Sal 40:7; 51:18.21. Qal perf 1 s #pex' “dilettarsi, desiderare, volere”: 13,17; 66,3; 1,11. Negazione assoluta del desiderio di qualsiasi sacrificio. Nulla di questo è richiesto dall‟Ospite nel tempio del quale il popolo si trova a fare queste salite. Alonso: non lo apprezzo ( non gradisco). yn"+P' tAaßr"le Waboêt' yKiä [1:12 `yr"(cex] smoïr> ~k,Þd>Y<mi tazO° vQEbï i-ymi Quando venite per vedere il miei Volti, „calpestare i miei atrii‟ chi cerca questo dalle vostre mani „‟?! La domanda vale per ogni atto di culto comunitario al Tempio. La visita al tempio è espressa prima con una frase che si riferisce alla pervezione degli occhi e poi con una che si riferisce all‟uso dei piedi. yKi : Ch: Oui. Alonso: quando. Waboêt': Isa 1:12f, 23; 2:10, 19, 21; 3:14; 5:19, 26; 7:17, 19, 24f; 10:3, 28; 13:2, 5f, 9, 22; 14:2, 9, 31; 16:3, 12; 19:1, 23; 20:1; 21:1, 9; 22:15; 23:1; 24:10; 26:2, 20; 27:6, 11, 13; 28:15; 30:8, 13, 27, 29; 31:2; 32:10; 35:4, 10; 36:6, 17, 22; 37:1, 3, 5, 24, 26, 28f, 33f; 38:1; 39:3, 6; 40:10; 41:3, 22, 25; 42:9; 43:5f, 23; 44:7; 45:20, 24; 46:11; 47:5, 9, 11, 13; 48:3, 5, 15; 49:12, 18, 22; 50:2; 51:11; 52:1; 56:1, 7; 57:2; 58:7; 59:14, 19f; 60:1, 4ff, 9, 11, 13, 17, 20; 62:11; 63:1, 4; 66:4, 7, 15, 18, 20, 23; qal imperfect 2 m pl apoc. Pellegrinaggio cultuale al Tempio espresso dal punto di vista dell‟Ospite. tAaßr"le: niphal i c Isa 1:12; 5:12, 19; 6:1, 5, 9f; 9:1; 14:16; 16:12; 17:7f; 18:3; 21:3, 6f; 22:9, 11; 26:10; 28:4, 7; 29:15, 18, 23; 30:10, 20, 30; 32:3; 33:15, 17, 19f; 35:2; 37:17; 38:5, 11; 39:2, 4; 40:5, 26; 41:5, 20, 23, 28; 42:18, 20; 44:9, 16, 18; 47:3, 10; 49:7, 18; 52:8, 10, 15; 53:2, 10f; 57:18; 58:3, 7; 59:15f; 60:2, 4f; 61:9; 62:2; 63:15; 64:3; 66:5, 8, 14, 18f, 24; < Œhel; appear, become visible: make one‟s appearance 1 K 18:1; subj. God: appear (w. °el) Gen 12:7; nir°â °et-p®nê [yhwh] etc. 1 Sam 1:22 & elsewh.: w. nif., appear before the presence of Y., but perh. orig. qal, „see the face of Y.,‟ text then changed for theological reasons. Ch,726: pour être vus de mes faces. BHS :l c Ms S tAaßr>li : Isa 5:12, 19; 6:1, 5, 9 (perceive). 10; 9:1; 14:16; 17:7f; 18:3; 21:3, 6f; 22:9, 11; 26:10; 28:4; 29:15, 18, 23; 30:10 (see (visions)), 20; 32:3; 33:15, 17, 19f; 35:2; 37:17; 38:5, 11; 39:4; 40:5, 26; 41:5, 20, 23, 28; 42:18, 20; 44:9, 16 (r¹°îtî °ûr I have seen (= felt, experienced) the fire), 18; 47:10; 49:7, 18; 52:8, 10, 15; 53:2, 10f; 57:18; 58:3, 7; 59:15f; 60:4f; 61:9; 62:2; 63:15; 64:3; 66:5, 8, 14, 18f, 24; see. Alonso,126: a presentarvi a me e calpestare i miei atri. yn"+P': cols f della 1 s …Exod 10:3, 28; 20:3; 23:15 (~q")yrE yn:ßp' Waïr"yE-al{w>); 25:30; 32:1, 23; 33:14, 20, 23; 34:20; Isa 1:12; 30:11; 43:10; 48:19; 50:6f; 54:8; 57:16; 65:3, 6; 66:22f; m pl const suf 1 s. “Vedere i miei volti”, è espressione tecnica per indicare il pellegrinaggio al Tempio. L‟espressione si usa anche per indicare l‟entrare al 8 cospetto di un re o di un principe (cfr Es 10:28). Qui, entrare al cospetto del Re che regna in eterno. Il vedere suppone l‟essere entrati l‟aver raggiunto il termine del pellegrinaggio sulle lastre della pavimentazione del Tempio. Si può trasferire qui yr"(cex] smoïr> e si ottiene un valido parallelismo. smoïr>: Isa. 1:12; 16:4; 26:6; 28:3; 41:25; 63:3; Ezek. 26:11; 34:18; Dan. 8:7, 10; Mic. 5:7; Nah. 3:14: qal i c; BHS prp (part pl) ysem.Ar; “calcare con i piedi”: azione necessaria per la visita al Tempio (cfr 63,3). Il verbo è usato anche per l‟azione del vasaio che calpesta la terra per lavorarla in 41:45. Al participio è detto del “nemico che devasta” in 16,4. Ch,726: …de votre main: piétiner mes cours? -ymi: “chi”. E‟ YHWH. Egli non richiede per la visita al tempio queste cose. Forse queste le richiederà il re o i suoi generali e consiglieri dai quali nessuno osa andare a mani vuote; o gli idoli…ma non lo richiede il Re che siede in eterno! vQEïb-i : Pi Isa 1:12 (require); 40:20; 41:12, 17; 45:19; 51:1; 65:1; Jer 2:24, 33; 4:30; 5:1; 11:21; 19:7, 9; 21:7; 22:25; 26:21; 29:13; 34:20f; 38:16; 44:30; 45:5; 46:26; 49:37; 50:4; piel perf 3 m s. Pi intensivo: “cercare, richiedere”. tazO°: pronome neutro: “queste cose”. Distacco. Tutto questo non è gradito e non si tratta di ciò che YHWH richiede. La grande varietà ed il numero sono una cosa sola: nulla. ~k,Þd>Y<mi : Gen 9:2; 43:12; Exod 12:11; 23:31; 32:29; Lev 8:33; Deut 11:18; 12:6f, 11; 31:29; Josh 8:7; 9:11; 10:19; 24:8, 11; Judg 3:28; 7:15; 8:3; 18:10; 2 Sam 2:7; 4:11; 2 Kgs 3:18; 10:24; 2 Chr 15:7; 18:14; 28:9; 29:31; Ps 58:3; 134:2; Isa 1:12, 15; 31:7; Jer 21:4; 25:6f; 26:14; 38:5; 44:8, 25; Ezek 13:21, 23; Hag 2:17; Zech 8:9, 13; Mal 1:9f, 13; 2:13; “mano”; ripreso in 15c. E‟ la mano col braccio, la mano tesa, la potenza. Le offerte per la loro moltitudine possono essere segno della potenza dell‟offerente messa sotto gli occhi dell‟Ospite più che un gesto di deferenza all‟Ospite. Dato che YHWH non richiede queste cose yli_ ayhiÞ hb'²[eAT tr<joôq. aw>v'ê-tx;n>mi ‘aybih' WpysiªAt al{å [1:13 `hr"(c'[]w: !w<a"ß lk;îWa-al{ ar"êq.mi aroåq. ‘tB'v;w> vd<xoÜ Non continuate a portare doni inutili! L‟incenso: abominio è per me! Lunazione e sabato : convocare la convocazione... non sopporto delitto e festa solenne !! Le azioni delle mani degli offerenti sono respinte. WpysiªAt al{å : Isa 1:5, 13; 7:10; 8:5; 10:20; 11:11; 15:9; 23:12; 24:20; 26:15; 29:1, 14, 19; 37:31; 38:5; 47:1, 5; 51:22; 52:1; Cessi l‟azione rituale del trasporto di vittime ‘aybih' Isa 1:13; 7:17; 14:2; 16:3; 31:2; 37:26 (bring about (s.thg promised)); 43:5f, 23; 46:11; 48:15; 49:22; 56:7; 58:7; 60:9, 11, 17; 66:4, 20; present, sacrifice Gen 4:3. Ch: Ne continuez pas à faire venir. tx;n>mi: Gen 4:3ff;… Isa 1:13; 19:21; 39:1; 43:23; 57:6; 66:3, 20; hx'n>mi f s constr gift. offering, sacrifice: older passages: offering or sacrifice of homage, allegiance (of either meat or cereal) Gen 4:3 “dono sacro, offerta” sia di cereali che di animali, poiché sono valutate come aw>v'ê: Isa 1:13 (worthless); 5:18; 30:28; 59:4 (dibb¢r š¹w± speak empty words, falsely); Jer 2:30 (lašš¹w± in vain, without result); 4:30; 6:29; 18:15; 46:11; cfr Exod 20:7; 23:1; Deut 5:11, 20;… Ps 12:3; 24:4; 26:4; 31:7; 35:17; 41:7; 55:16; 60:13; 89:23, 48; 108:13; 119:37; 127:1f; 139:20; 144:8, 11; Lam 2:14; Ezek 12:24; 13:6ff, 23; 21:28, 34; 22:28; Hos 10:4; 12:12; Jonah 2:9 (idoli); Zech 10:2; Mal 3:14: “vuoto, vanità, inutilità”: vuoto o falso (una preziosa cassa vuota!). Detto degli idoli in Giona 2:9. Le mani sembrano piene, ma in realtà sono vuote. I doni che essi portano sono doni vani ed inutili oltre che non richiesti. Il punto di vista di YHWH è radicale e violento; equivale ad una bestemmia in atto. Il giudizio sulla quantità e qualità del bestiame ed altre offerte portate al tempio di cui si compiace il popolo è drastico. Che cosa realmente chiede YHWH dai suoi ospiti? tr<joôq.: Exod 25:6; 30:1, 7ff, 27, 35, 37; 31:8, 11; 35:8, 15, 28; 37:25, 29; 39:38; 40:5, 27; Lev 4:7; 10:1; 16:12f; Num 4:16; 7:14, 20, 26, 32, 38, 44, 50, 56, 62, 68, 74, 80, 86; 16:7, 17f, 35; 17:5, 11f; 1 Sam 2:28; 1 Chr 6:34; 28:18; 2 Chr 2:3; 13:11; 26:16, 19; 29:7; Ps 66:15; 141:2; Prov 27:9; Isa 1:13; Ezek 8:11; 16:18; 23:41: “thymiama” cioè suffumigio, profumo offerto a YHWH e bruciato (o da bruciare), “incenso”. Questo elemento olfattivo della celebrazione rituale era ottenuto bruciando resine preziose, costose, ricercate. Ma questo profumo che avvolge il popolo e dà l‟impressione che il loro sacrificio salga, offende il Naso di YHWH! hb'²[eAT: Isa. 1:13; 41:24; 44:19; Jer. 2:7; 6:15; 7:10; 8:12; 16:18; 32:35; 44:4, 22; Ezek. 5:9, 11; 6:9, 11; 7:3f, 8f, 20; 8:6, 9, 13, 15, 17; 9:4; 11:18, 21; 12:16; 14:6; 16:2, 22, 36, 43, 47, 50f, 58; 18:12f, 24; 20:4; 22:2, 11; 23:36; 33:26, 29; 36:31; 43:8; 44:6f, 13; Mal. 2:11: cfr Lev 18. Meton “ciò che è da considerare ed è un abominio”, da cui si aborrisce: cosa abominevole, illecita, ripugnante, da evitare. Peccato turpe in 31:24. Abominevole per il Naso di YHWH l‟incenso bruciato in questa culto! Alonso: esecrabile, Ch: c‟est une abomination. Ora vengono passati in rassegna i momenti nei quali questi sacrifici vengono offerti. Viene rifiutato il ritmo del tempo che viene santificato nel modo sopradescritto. Il ritmo del tempo sacro continua ma non è santificato nella fedeltà a YHWH. 9 vd<xoÜ: Isa 1:13 (s).14 (pl suf 2 pl : è una ripetizione; forse “feste, pellegrinaggi” Alonso,128: “traduce: “le vostre cerimonie”); 41:15; 42:9f; 43:19; 47:13; 48:6; 61:4; 62:2; 65:17; 66:22f: lunazione : “novilunio”, giorno di novilunio: neomenia: 1,13; 47,13. Calendario lunare. tB'v;w>: “sabato”; giorno di sabato. aroåq.: “chiamare, proclamare, annunziare pubblicamente, indire”. Probabilmente per mezzo di strumento musicale, lo shofar. ar"êq.mi: “convocazione = conventus”: assemblea; cfr Ex 12,16 bis; Lev 23,2. Nel nostro passo “convocare conventum”: indire l‟assemblea. Contrasto insanabile tra rito fatto nel tempo e nello spazio ritenuti sacri e delitto. lk;îWa-al{: “potere”. Qui poter sostenere . Non posso sopportare, sostenere: Ch: je n‟en peux plus. !w<a":ß Isa 1:13; 10:1; 29:20; 31:2; 32:6; 40:26, 29; 41:29; 55:7; 58:9; 59:4, 6f; 66:3; “nequizia; empietà”. Tanto più che l‟empietà ricerca copertura dalla frequentazione dell‟assemblea sacra. w: il waw unisce due attività contrarie: questo binomio risulta la chiave della pericope (Alonso,128). hr"(c'[]w:: Lev 23:36; Num 29:35; Deut 16:8; 2 Kgs 10:20; 2 Chr 7:9; Neh 8:18; Isa 1:13; Jer 9:1; Joel 1:14; 2:15; Amos 5:21 “raduno solenne” del popolo a scopo religioso per il culto. Alonso: solennità: Ch: et férie! Il problema è che non sono feste per YHWH ma sono le “vostre feste”: yviêp.n: ha'än>f' ‘~k,ydE[]AmW ~k,Ûyved>x' [1:14 `afo)n> ytiyaeÞl.nI xr:jo+l' yl;Þ[' Wyðh' Le vostre lunazioni e le vostre assemblee odia la mia nefesh! Sono su di me (come un) peso: sono stanco di portarlo! ha'än>f': Isa. 1:14; 60:15; 61:8; 66:5; Jer. 12:8; 44:4; Ezek. 16:27, 37; 23:28; 35:6; Hos. 9:15; Amos 5:10, 15, 21; 6:8; Mic. 3:2; Zech. 8:17; Mal. 1:3; 2:16: “odiare”. Il verbo esprime l‟assoluta avversione di YHWH verso le cose indicate poiché non esprimono fedeltà dell‟offerente. YHWH odia = non sopporta: Cfr Dt 12,31:16,22; Sal 45,8;119,104. yviêp.n:: con lo stesso suffisso: Isa 1:14; 26:9; 38:15, 17; 42:1; 61:10; “'io” ; come soggetto affettivo di YHWH qui è in relazione al sentimento di odio; di amore in 42,1; cfr Ger 14,19;15,1; Sal 11,5. yl;Þ[': Isa 1:14; 18:4; 21:2; 40:9; 61:1. xr:jo+l': Deut 1:12; Job 37:11; Isa 1:14 “peso”; metaforicamente: Dt 1,12. Gli è diventato di peso: tTempi e luoghi nei quali deve essere invocato il suo Nome e nei quali egli è lasciato assente. La sua reazione è così è presentata prima di tutto in modo globale. ytiyaeÞl.nI: Ni “essere troppo stanco per fare qualcosa, non poterne più”: 1, 14; cfr Ger 6,11;15,6;20,9; cfr Hif molestare 7,13. Ora la reazione di YHWH è espressa in riferimento ai suoi Occhi ed ad azioni più personali degli offerenti (mani e labbra). ~K,êmi ‘yn:y[e ~yliÛ[.a; ~k,ªyPeK; ~k,äf.rIp'b.W [1:15 [:me_vo yNIn<åyae hL'Þpit. Wbïr>t;-yKi( ~G:± `Wale(m' ~ymiîD" ~k,ÞydEy> E al tendere delle vostre palme, io occulto i miei Occhi da esse! Anche se moltiplicaste la preghiera, io no, non sto ascoltando! La vostre mani di sangui sono piene! Il moto delle palme degli oranti è quello di estenderle verso l‟alto (cfr Ger 4,11 ss). Dovrebbero attirare l‟attenzione di YHWH per i dono che elevano. ~k,äf.rIp'b.W : Isa. 1:15; 19:8; 25:11; 33:23; 37:14; 65:2; Jer. 4:31; 48:40; 49:22; Lam. 1:10, 13, 17; 4:4; Ezek. 2:10; 12:13; 16:8; 17:20f; 19:8; 32:3; Hos. 5:1; 7:12; Joel 2:2; Mic. 3:3; Zech. 2:10. Q “espandere”, stendere la mani, in preghiera. (Al Pi “stendere le mani del nuotatore”: Is 25,11. In 65,2: di chi invita. ~k,ªyPeK;: Isa 1:6 (kaf regel sole: mikkaf regel w®±ad-rœ±š), 15; 28:4; 33:15; 36:6; 37:25; 38:6; 49:16; 55:12; 59:3, 6; 60:14 (kaf regel sole pl. kappôt raglayim ); 62:3; Jer 4:29, 31; 12:7; 15:21; 52:18f; f . palm (= the hollow, outspread hand). La parola indica il palmo della mano sul quale vengono appoggiate le cose; sostiene un oggetto dopo averlo afferrato, prende forma concava ecc. ‘yn:y[e: col suf della 1: …. Isa 1:15f; 6:5; 38:14; 43:4; 65:12, 16; 66:4; cfr Ps 50:21; 51:6. I suoi Occhi vedono anche fuori del Tempio. La reazione di YHWH che “penetra l‟ammanto di ipocrisia” (Alonso, 128). ~yliÛ[.a;: Lev 4:13; 5:2ff; 20:4; Num 5:13; Deut 22:1, 3f; 1 Sam 12:3; 17:56; 20:22; 1 Kgs 10:3; 2 Kgs 4:27; 2 Chr 9:2; Job 6:16; 28:21; 42:3; Ps 10:1; 26:4; 55:2; 90:8; Prov 28:27; Eccl 12:14; Isa 1:15; 58:7; Lam 3:56; Ezek 22:26; Nah 3:11: hiphil imperf 1 s ~l[ hide (trans.), cover up “chiudere”: chiudo (o distolgo): indica l‟allontanare gli occhi, ossia non voler vedere. Dato che il rito accentua la quantità delle cose che vengono portate dagli offerenti, la reazione di disgusto è distogliere gli occhi da queste: YHWH non si lascia certo comprare da esse! Terrificante repulsa! 10 Ora la sua reazione in relazione alla percezione dei suoi Orecchi. Wbïr>t;: H Isa 1:15; 9:2; 23:16; 30:33; 40:29; 51:2; 55:7; 57:9; Jer 2:22; 30:19; 33:22; 40:12; 42:2; 46:11, 16; hiphil imperf 2 m pll hbr: sacrifici sono molti. Anche le preghiere sono molte e potrebbero anche essere moltiplicate per essere più accette, per provocare ascolto nella loro moltiplicazione. Hif “moltiplicare”, farne molte, con frequenza, con diligenza ( cfr per il canto in 23,16). Si può intendere anche dell‟alzare la voce per trovare meglio ascolto. hL'Þpit. : (singolare); “preghiera”: cfr 38,5 (37,4). [:me_vo: qal part m s abs: la voluta sordità e il silenzio di YHWH sono molto accentuati. Il participio indica che egli non vuole per nulla mettersi in ascolto di offerenti che non ascoltano la sua voce. Nulla riuscirà a renderlo attento. Egli che visto e udito le sofferenze e il grido del suo popolo in micräºyim, ora non vuol vedere né sentire! Wale(m': BHS Qa + !wa[b ~kytw[bca [cfr !wO=['B,( ~k,ÞyteA[B.c.a,w> ~D"êb; Wlåa]gOn> ‘~k,yPek; yKiÛ Isa 59:3] ~k,ÞydEy>: stesso suff …Isa 1:12, 15; 31:7. E‟ il motivo per cui non ascolta e non vede. La mani degli offerenti che portano doni invocando, sono lorde di sangue (Alonso,126: grondano sangue). YHWH infatti vede ciò che gli offerenti e i partecipanti al rito non vedono. Questi vedono doni, egli vede sotto di essi il sangue. Non è sangue delle vittime. Ma il sangue violentemente versato nell‟oppressione del povero negli omicidi ecc. ~ymiîD": pl in Isa. 1:15; 4:4; 9:4; 26:21; 33:15; Ezek. 7:23; 9:9; 16:6, 9, 36; 18:13; 22:2; 24:6, 9; Hos. 1:4; 4:2; 12:15; Mic. 3:10; 7:2; Nah. 3:1; Hab. 2:8, 12, 17; Zech. 9:7. Il plurale indica che si tratta di “sangui” violentemente versati. Cfr Gen. 4:10f; Exod. 4:25f; 22:1f; Lev. 12:4f, 7; 20:9, 11ff, 16, 18, 27; Deut. 19:10; 22:8; il plurale viene usato in Es 4,25.26 per indicare i sangui effusi del bambino circonciso. In Es 22:1.2 il plurale indica i sangui versati nell‟uccisione di un ladro trovato a scassinare (cfr Dt 19,10; Dt 22,8); in 2 Sam 16,8 il plurale indica un uomo che si sarebbe macchiato di molti omicidi. In 33: 15 il plurale indica i progetti per versare sangue. Il plurale offre anche qui questa connotazione violenta. Wale(m': 1:15, 21; 2:6ff; 6:1, 3f; 8:8; 11:9; 13:21; 14:21; 15:9; 21:3; 22:2, 7; 23:2; 27:6; 28:8; 30:27; 31:4; 33:5; 34:1, 6; 40:2; 42:10; 51:20; 65:11, 20; piene di sangue. Alonso: grondano (macchiate di sangue che le oblazioni rituali non purificano). Dopo l‟invettiva, il comando di YHWH per bocca del profeta ed in vista della conversione. La sua Bocca cura la malattia che i suoi Occhi hanno penetrato sotto l‟ammanto del ritualismo esteriore. Imperativi rivolti ai presenti nel Tempio. yn"+y[e dg<N<åmi ~k,Þylel.[;m; [:roï Wrysi²h' WKêZ:hi ‘Wcx]r: [1:16 a Lavatevi, purificatevi!! Allontanate la malizia delle vostre azioni da sotto i miei Occhi! ‘Wcx]r:: Gen 18:4; 19:2; 24:32; 43:24, 31; Exod 2:5; 29:4, 17; 30:18ff; (liturgico) 40:12, 30ff; Lev 1:9, 13; 8:6, 21; 9:14; 14:8f; 15:5ff, 10f, 13, 16, 18, 21f, 27; 16:4, 24, 26, 28; 17:15f; 22:6; Num 19:7f, 19; Deut 21:6; 23:12; Judg 19:21; Ruth 3:3; 1 Sam 25:41; 2 Sam 11:2, 8; 12:20; 1 Kgs 22:38; 2 Kgs 5:10, 12f; 2 Chr 4:6; Job 9:30; 29:6; Ps 26:6; 58:11; 60:10; 73:13; 108:10; Prov 30:12; Song 5:3, 12; Isa 1:16; 4:4; Ezek 16:4, 9; 23:40 : “lavare”. Quest'azione comporta uso d'acqua. Concretamente si pensa prima di tutto ad un'azione che deterga le mani lorde di sangue. Ma non si tratta di bagno rituale, ma di una conversione di comportamenti. Le abluzioni rituali non lavano! In 4:4 è YHWH che lava le sozzure delle figlie del suo popolo. L‟imperativo è categorico: il sangue deve essere lavato, la sozzura deve essere tolta per poter vedere i suoi Volti! WKêZ:hi : Job 15:14; 25:4; Ps. 51:6 (qal: be (morally) pure, stand blameless); 73:13 (piel : keep s.thg pure); 119:9; Prov. 20:9; Isa. 1:16; Mic. 6:11. hithpael imper m pl hkz: clean onesf “mondarsi” purificarsi. Ch: épurez-vous. Ora specifica che significa lavarsi e purificarsi. Wrysi²h': Isa 1:16, 25; 3:1, 18; 5:5, 23; 10:13; 18:5; 25:8; 27:9; 31:2 (put an end to (one‟s words)); 36:7; 58:9; hiphil imper m pl rws “far desistere, allontanare”: cfr 27,9; 58,9; Ez 45,9; Os 2,4; Pr 4,24. Richiama l‟uso del verbo in 1,25 con soggetto YHWH. [:roï m s constr perverseness, malice la malizia etica delle azioni; ~k,Þylel.[;m;: “opere, misfatti, malefatte”. Potrebbe riferirsi anche alle azioni che gli offerenti stanno per compiere e compiono nel culto come quelle sopra indicate che sono mescolate alla loro immoralità. yn"+y[e: “Occhi” di YHWH oltre 1,15 anche 37,17. La sua parola farà sì che anche gli occhi del popolo vaggano i propri crimini per mutare. Azioni che il popolo deve compiere eliminando realtà negative della propria condotta. Imperativi volti a costruire una via nuova: bje²yhe Wdïm.li [1:17 `[;rE(h' Wlßd>xi [1:16 b Desistete dal male! Imparate il bene! #Am+x' WråV.a; jP'Þv.mi Wvïr>DI s `hn")m'l.a; WbyrIß ~Atêy" Wjåp.vi 11 Cercate il diritto! Correggete l‟oppressore Fate giustizia all‟orfano! Difendete la vedova! Wlßd>xi: Isa 1:16; 2:22; 24:8 (end, stop merriment); 38:11; 53:3; qal imper m pl ld;x' stop doing s.thg: w. inf. “desistere astenersi” (cfr 2,22 dal fidarsi di qualcuno). Connotazione più generale. “smettete”. [;rE(h': hiphil i c. Isa 1:4 (pt. m¢ra± evil-doer), 16; 9:16; 11:9 (h¢ra± abs. cause damage: subj. animals); 14:20; 24:19; 31:2; 41:23; 59:15; 65:25. Wdïm.li : Isa. 1:17; 2:4 (w. acc. of thg.: war); 26:9f; 29:13, 24 (obj. insight); 40:14; 48:17; Jer. 2:33; 9:4, 13, 19; 10:2; 12:16; 13:21; 31:18, 34; 32:33; Ezek. 19:3, 6; Dan. 1:4; Hos. 10:11; Mic. 4:3; qal imper m pl dml: learn “assuefarsi” a una cosa, impararla non tanto conoscendola ma impegnandosi in essa, esercitandola. In 26,9 ss la giustizia. bje²yhe: Isa 1:17; 23:16; 41:23; hiphil i a; omesso l‟infinito “a fare” da supplirsi mentalmente: “agire, bene, rettamente, onestamente” ( Gen 4,7; Ger 4,22;13,23, Sal 36,4). Wvïr>DI: qal imper m pl …. Ps 24:6; 105:4; 119:155; Isa 1:17; 8:19; 9:12; 31:1; 34:16; 55:6; Jer 10:21; Ezek 34:8; Amos 5:6, 14 “cercare”, darsi da fare per. WråV.a;: Gen 30:13; Job 29:11; Ps 41:3; 72:17; Prov 3:18; 4:14 (piel intr. step); 9:6 (qal impv. step); 23:19; 31:28; Song 6:9; Isa 1:17; 3:12 (pi lead); 9:15; Mal 3:12, 15; piel imper m pl rva trad. restrain, reprove (?) “correggere”; cfr 3,12; 9,15. TOB Ch: mettez au pas. Alonso,126: soccorrete. #Am+x': Isa 1:17; (63:1 = rubefactus, ruber); m s abs. Zorell,249: “oppressore” secondo i più recenti; [da #mx2 Htp se acerbam exacerbatam sentit mens, ira vel dolore: Sal 73:21]; Ch: mettez au pas le brutal; FBJ redressez le violent! TOB mettez au pas l'exacteur. Ma LXX r`u,sasqe avdikou,menon V subvenite oppresso; IEP soccorrete l'oppresso; per cui BHS: l #Wmx? Molti leggono infatti part pas #Wmx: “oppresso” ossia i più deboli della città e senza difesa; ( cfr cj in 16:4). Alonso,126 part pass di #mx: Ps 71:4 #meAxw> lWEå[;m. @K:ßmi [v'_r" dY:åmi ynIjeL.P;â yh;ªl{a/ [ Exod 12:15, 34, 39; 13:3, 7; 23:18; 34:25; Lev 2:11; 6:10; 7:13; 23:17; Num 6:3; Deut 16:3; Ruth 2:14; Ps 69:22; 71:4; 73:21; Prov 10:26; 25:20; Hos 7:4; Amos 4:5 qal: pt. #meAx: oppress] alofono di sm'x:' violence] YHWH li difende nell‟obbedienza di coloro che credono in lui. Il culto che egli cerca è questo. Alla domanda implicita del v 12 b: “Chi vi domanda, chi cerca da voi', qui è data una risposta: YHWH cerca la giustizia ed il diritto! Questo è il culto che egli cerca. Non vedere qui la fine dell‟oraolo (cfr BHS e Alonso,127: se si tronca qui si altera il senso: il genere letterario esige si continui fino al v 20). Promessa di perdono. Il popolo è davanti a due vie: una per vivere, l‟altra è morire. hw"+hy> rm:åayO hx'Þk.W")nIw> an"±-Wkl. [1:18 WnyBiêl.y: gl,V,äK; ‘~ynIV'K; ~k,Ûyaej'x] Wy‚h.yI)-~ai `Wy*h.yI rm,C,îK; [l'ÞATk; WmyDIîa.y:-~ai Venite, suvvia! E discutiamo! – dice YHWH -. Se fossero i vostri peccati come „porpora‟, come neve biancheggerebbero! Se rosseggiassero come scarlatto, come lana sarebbero! -Wkl.: Isa 1:18; 2:3, 5; 18:2; 30:21; 50:11; 55:1. Invito ad avvicinarsi a lui camminando. Ciò implica una decisione precedente. an"±-: Isa 1:18; 5:1, 3, 5; 7:3, 13; 19:12; 29:11f; 36:4, 8, 11; 38:3; 47:12f; 51:21; 64:8; interiezione esortativa. hx'Þk.W")nIw>: Isa 1:18; 2:4 (settle quarrels); 11:3 (hif: set s.one right, reprove: w. acc.);. 4 (w. l®); 29:21 (hif. give judgment: môkî-µ arbitrator); 37:4; Jer 2:19; Ezek 3:26; Hos 4:4; Amos 5:10; Mic 4:3; 6:2; Hab 1:12. Ni in Gen 20:16 (turn out to be in the right, be vindicated); Job 23:7 (argue out together (in legal dispute) ±im with); Isa 1:18. niphal imperf 1 pl cohortative in both form and meaning xky “trattare del diritto di qualcuno” “fare una lite con uno”: argue out together (in legal dispute). Cfr Hif “giudicare”: 2,4; 11,4, 29,21. Ch: arguons! Alonso: a far causa (YHWH invita a una sorta di confronto o giudizio contradditorio: in un dialogo personale con lui l‟uditore scopre la propria situazione, si pente, trova la possibilità di emendarsi e riconciliarsi. Di qui l‟insistenza sulla parola che fa appello alla risposta autenticamente umana). YHWH mostra la sua immensa misericordia nel perdonare e nel mostrare il fine delle vie che stanno davanti. Il popolo dovrà decidere se obbedire o disobbedire. Un chiasmo verbale e sonoro sottolinea la radicale trasformazione operata da YHWH con la parola (Alonso,129) -~aiw> -~ai: Isa 1:18ff; 4:4; 5:9; 6:11; 7:9; 8:4, 20; 10:9, 15, 22; 14:24; 21:12; 22:14; 24:13; 27:7; 28:25; 29:16; 30:17; 33:21; 36:8; 37:19; 40:28; 42:19; 49:1, 24; 50:1f; 53:10; 55:10f; 58:9, 13; 59:2; 62:8; 65:6, 18; 66:8f, 13. Due polarità di colori contrapposte per designare col rosso i peccati che davanti alla parola giudicatrice di YHWH cambieranno in bianco. 12 ‘~ynIV'K; : Isa 1:18; BHS: l c Qapc Mss ynvk. ynIv' crimson, scarlet, a vivid dye obtained fm. eggs of the shieldlouse, collected on leaves of oak-tree: thread Gios 2:18 š¹nî = crimson thread Gen 38:28; = garment 2 Sam 1:24; tôla°at š¹nî crimson material Ex 25:4, š®nî tôla°at crimson dye Lev 14:4. Zorell, ad l: “coccum”. Colore rosso splendente (Scharlach, écarlate, scarlet). I peccati del popolo che sono quasi personificati. Sono caratterizzati dal colore rosso che richiama il sangue violentemente sparso. Alonso: porpora. WmyDIîa.y:: Exod 25:5; 26:14; 35:7, 23; 36:19; 39:34; Prov 23:31; Isa 1:18; Lam 4:7; Nah 2:4. hiphil imperf 3 m pl ~da come to be red “produrre rossore” rosseggiare. Alonso: siano anche rossi. [l'ÞATk;: Gen 46:13; Num 26:23; Judg 10:1; 1 Chr 7:1f; Isa 1:18; Lam 4:5: materialdyedred (w. s¹nî) panno rosso; Alonso: scarlatto. Il colore rosso dei peccati e il colore bianco della loro assenza: WnyBiêl.y:: Ps 51:9; Isa 1:18; Dan 11:35; Joel 1:7; hiphil imperf 3 m pl !bl become white; senso incoativo “diventare bianco” cioè “puro”. Nel Sal 51,9 è detto del peccatore che ha ottenuto il perdono. Qui è detto dello stesso peccato. gl,V,äK; : Exod 4:6; Num 12:10; 2 Sam 23:20; 2 Kgs 5:27; 1 Chr 11:22; Job 6:16; 9:30; 24:19; 37:6; 38:22; Ps 51:9; 68:15; 147:16; 148:8; Prov 25:13; 26:1; 31:21; Isa 1:18; 55:10; Jer 18:14; Lam 4:7: “neve”. Stesso paragone nel Sal 51,9. rm,C,îK;: Lev 13:47f, 52, 59; Deut 22:11; Judg 6:37; 2 Kgs 3:4; Ps 147:16; Prov 31:13; Isa 1:18; 51:8; Ezek 27:18; 34:3; 44:17; Hos 2:7, 11: “lana” di pecore; panno di lana (Lev 13,47 s.52.59; Dt 22,11; Is 51,8; Ez 27,18;34,3;44,17); dato che le pecore generalmente sono anche bianche il paragone “come lana” significa “molto bianco” cfr Sal 147,16. Ciò in relazione a due vie che dipendono dall‟ obbedienza o dalla disobbedienza. `Wlke(aTo #r<a'Þh' bWjï ~T,_[.m;v.W WbßaTo-~ai [1:19 Se vorrete ascoltare, il bene della terra mangerete. WlêK.auT. br<x,ä ~t,_yrIm.W Wnàa]m'T.-~aiw> [1:20 s `rBE)DI hw"ßhy> yPiî yKi² E se rifiutate e vi ribellate sarte mangiati dalla spada. Sì! La Bocca di YHWH ha detto. La prima via legata all‟obbedienza ai comandamenti. -~aiw> -~ai: la congiunzione ripetuta esprime la possibilità alternativa della risposta: o accettare o repingere. Ogni alternativa è raddoppiata in due verbi: consentire-ascoltare // rifiutare-ribellarsi. Sono in posizione anaforica. L‟uditore è spinto al confronto con la parola davanti alla quale deve decidere ineludibilment e responsabilmente. La risposta è di responsablilità. La parola non ha una forza magica o faticida (cfr Alonso,129). WbßaTo: Isa 1:19 (alw. w. neg.: exc. Giob 39:9 (& Is 1:19)); 28:12; 30:9, 15; 42:24; Ezek 3:7; 20:8; qal imperf 2 m pl: propriamente “lasciarsi piegare” al comando, al consiglio, alla preghiera, cioè “obbedire”. Ch: consentez . Alonso: se vorrete obbedire. ~T,_[.m;v.W Isa 1:2, 10, 15, 19; 6:8ff; 7:13; 15:4; 16:6; 18:3; 21:3, 10; 23:5; 24:16; 28:12, 14, 22f; 29:18; 30:9, 19, 21, 30; 32:3, 9; 33:13, 15, 19; 34:1; 36:11, 13, 16; 37:1, 4, 6ff, 11, 17, 26; 38:5; 39:1, 5; 40:21, 28; 41:22, 26; 42:2, 9, 18, 20, 23f; 43:9, 12; 44:1, 8; 45:21; 46:3, 12; 47:8; 48:1, 3, 5ff, 12, 14, 16, 20; 49:1; 50:4, 10; 51:1, 7, 21; 52:7, 15; 55:2f; 58:4; 59:1f; 60:18; 62:11; 64:3; 65:12, 19, 24; 66:4f, 8, 19. bWj: Isa 1:19; 5:20; 7:15f; 52:7; 55:2; 63:7; 65:14; Jer 2:7; 5:25; 8:15; 14:19; 15:11; 17:6; 29:32; 31:12, 14; 42:6; Lam 3:38; Ezek 18:18; Hos 3:5; 8:3; 10:1, 11; 14:3; Amos 5:14f; Mic 1:12; 3:2; 6:8; 7:4; Zech 1:17; 9:17. Alonso: le voluttà. Ch: le meilleur. Alonso,129: un gioco di parole: WbßaTo / bWj. Wlke(aTo: qal imperf 2 m pl. Alonso,129:gioco di parole: Wlke(aTo mangerete / WlêK.auT. sarete mangiati- vi mangerà. La via della morte: Wnàa]m'T.: Isa 1:20; Jer 3:3; 5:3; 8:5; 9:5; 11:10; 13:10; 15:18; 25:28; 31:15; 38:21; 50:33; Hos 11:5; Zech 7:11: “recusare, non volere”. Ch: refusez. Alonso: ricusate. ~t,_yrIm.W: Isa 1:20; 3:8; 50:5; 63:10; Jer 4:17; 5:23; Lam 1:18, 20; 3:42; Ezek 5:6; 20:8, 13, 21; Hos 14:1: qal waw consec perf 2 m pl hr'm': be refractory, obstinate; “non ubbidire”. Disprezzare la parola. Hif 3,8 disprezzare gli occhi di YHWH. Il ponte tra questi ultimi due detti in polarità contrastante (obbedire, disobbedire) è dato dal verbo lk;a'. br<x, : Alonso,126: con valore avverbiale; BHS Qa ST brxb; l brxb,m (hpgr)? WlêK.auT.: prp WlkeaOT. lka Isa. 1:7, 19.20; 3:10; 4:1; 5:17, 24; 7:15, 22; 9:11, 17, 19; 10:17; 11:7; 21:5; 22:13; 23:18; 24:6; 26:11; 29:6, 8; 30:24, 27, 30; 31:8; 33:11, 14; 36:12, 16; 37:30; 44:16, 19; 49:26; 50:9; 51:8; 55:1f, 10; 56:9; 58:14; 59:5; 61:6; 62:9; 65:4, 13, 21f, 25; 66:17. Cfr uso metaph. consume, of sword Dt 32:42; of fire Nu 16:35. Nel v 19 qal imperf 2 m pl: qui vede l‟obbediente attivo nel suo rapporto verso la terra; in 20 qal pass imperf 2 m pl: essi sono oggetto del mangiare della spada (Zorell, 49 Ho imperf 2 pl. forma abnorme: WlêK.auT. 13 (pro) Wlk.a'T'. ; cogemini comedere (gustari, experiri) gladium: ' sarete costretti a mangiare = gustare, sperimentare) la spada. J 128c). BW pual (qal pass.): be consumed, devoured (by fire) Ex 3:2 (by sword) Is 1:20. Ch: vous serez mangés par l‟épé. Alonso: (alla lettera: “ sarete mangiati con la spada): la spada vi mangerà. hw"ßhy> yPi: Exod 17:1; Lev 24:12; Num 3:16, 39, 51; 4:37, 41, 45, 49; 9:18, 20, 23; 10:13; 13:3; 14:41; 22:18; 24:13; 33:2, 38; 36:5; Deut 1:26, 43; 8:3; 9:23; 34:5; Josh 9:14; 15:13; 17:4; 19:50; 21:3; 22:9; 1 Sam 12:14f; 15:24; 1 Kgs 13:21, 26; 2 Kgs 24:3; Isa 1:20; 40:5; 58:14; 62:2; Jer 9:11; Mic 4:4. Fine dell‟oracolo.Ch: parle. Da Alono, 126: col Ps 50, Is 1:10-20 è forse l‟esempio più chiaro di lite bilaterale tra YHWH ed il suo popolo ( byrI) ove YHWH imposta una questione centrale: la relazione tra culto e giustizia sociale. Finchè il popolo vive nell‟ingiustizia tutto il culto è viziato, e costituirà un tentativo perverso di composzione (Ben Sira 35:14 ss subornazione). L‟abbondanza di pratiche rituali contrasta con la loro inutilità anzi esse sono un anticulto. Il procedimento retorico del profeta consiste nell‟accumulare pratiche cultuali qualificate come inutili e pervertite: dagli olocausti, alle oblaizoni, alle suppliche. Il linguaggio dei predicati rientra in parte nel campo liturgico. Nella seconda parte il procedimento retorico è una serie di NOVE imperativi che urgono esigendo purificazione che sfociano nel magnifico e DECIMO: “venite”: ciò mostra che YHH no respinge ma piuttosto attrae ed il cammino per avvicinarsi non sta semplicemente nel calpestare gli atri ma nella pratica della giustizia come condizione per un rapporto personale. Nella perorazione YHWH promette e minaccia : la sua parola accusatrice cerca in realtà la salvezza ma il popolo può respingerla con duplice colpa. 1,21-26 Da Città fedele a fornicatrice infedele; di nuovo a Città fedele. hn"+m'a/n< hy"ßr>qi hn"ëAzl. ht'äy>h' ‘hk'yae [1:21 `~yxi(C.r:m. hT'î[;w> HB'Þ !yliîy" qd<c,² jP'ªv.mi ytiäa]lem. ´êkâ! E‟ (divenuta) fornicatrice la Città Fedele! Piena di diritto! Giustizia dimorava in essa! „‟ Alonso,130: l‟oracolo inizia ex abrupto con un grido di dolore: cinque parole ritmate prolungano il grido e lo stabiliscono nell‟ambito femminile: ´êkâ häytâ lüzônâ qiryâ ne´émänâ. ‘hk'yae : Deut. 1:12; 7:17; 12:30; 18:21; 32:30; Jdg. 20:3; 2 Ki. 6:13, 15; Ps. 73:11; Cant. 1:7; Isa. 1:21; Jer. 8:8; 48:17; Lam. 1:1; 2:1; 4:1f : preposizione interrogativa piena di ammirazione. Ch: Quoi! Alonso: come mai. Qui è grido di stupore / dolore per il passaggio da uno stato in cui la città era Sposa fedele ad un altro in cui è detta fornicatrice. L‟esclamazione comporta implicita la domanda: ma come è potuto accadere? Lo stupore doloroso nasce dal constatare il passaggio al decadimento attuale in contrasto con un passato di fedeltà. ht'äy>h' qal perft 3 f s (Isa 1:21; 11:16; 14:24; 50:11; 64:9; Jer 2:10; 12:8; 25:38; 26:24; 32:31; 50:23; 51:37, 41; 52:3; Lam 1:1, 8, 17; Ezek 16:56; 19:10; 21:17; 26:17; 31:3; 33:22; 36:2, 17, 34f; 37:1; 40:1; 44:25; Joel 1:2; 2:3; Jonah 3:3; Zeph 2:15; Mal 1:9; 2:5f). hn"ëAzl.: Isa. 1:21; 23:15ff; 57:3; Jer. 2:20; 3:1, 3, 6, 8; 5:7; Ezek. 6:9; 16:15ff, 26, 28, 30f, 33ff, 41; 20:30; 23:3, 5, 19, 30, 43f; Hos. 1:2; 2:7; 3:3; 4:10, 12ff, 18; 5:3; 9:1; Joel 4:3; Amos 7:17; Mic. 1:7; Nah. 3:4: „fornicatrice”. Possibile una traduzione anche senza accenno alla personificazione: „bordello‟. Con il verbo hnz viene indicato in ambito teologico, qualsiasi infedeltà del popolo yiSrä´ël nei confronti del suo Unico, qualsiasi aberrazione verso culti stranieri e forme di culto proibite dalla Torah. Il verbo si riferisce in negativo alla metafora matrimoniale per esprimere il rapporto profondo di conoscenza e di amore tra YHWH sposo ed il suo popolo Sposa. Questo rapporto con questa espressione è connotato dall‟infedeltà. Nel nostro passo l‟infedeltà a YHWH conduce a disordini sociali in seno alla città. L‟abbandono del diritto è infatti nel profondo un abbandono di YHWH. Attualmente è fornicatrice o un bordello la città che prima era fedele! Alonso: baldracca; Ch: une putain. hy"ßr>qi: Isa 1:21, 26; 22:2; 24:10; 25:2f; 26:5; 29:1; 32:13; 33:20; “città”; meton. “moltitudine dei cittadini”; cfr v 26; 25,3. hn"+m'a/n<: Isa. 1:21 (N), 26 (N) (inclusione che definisce l‟oracolo) 7:9 (N); 8:2 (N); 22:23 (N), 25 (N); 25:1; 28:16; 33:16 (N); 43:10; 49:7 (N), 23; 53:1; 55:3 (N); 60:4 (N); 65:16; Jer. 11:5; 12:6; 15:18; 28:6; 40:14; 42:5; Lam. 4:5, 12; Hos. 5:9; 12:1; Jon. 3:5; Mic. 7:5; Hab. 1:5; Ni in Isa. 1:21, 26; 7:9; 8:2; 22:23, 25; 33:16; 49:7; 55:3; 60:4; Ni ha il senso primo di “tenere fermamente” qualcosa perchè non cada = festhalten. Il verbo Qal riferito a persone ha il senso di “curare, educare”; il participio usato metaforicamente in 49,23: “tutore, curatore”: “I re saranno i tuoi tutori”. Nel nostro passo è al Ni f. Il Ni ha il senso di “essere fermamente sostenuto” da cui l‟uso in 60,4 (cfr 49,22) dell‟infante portato in braccio. In 7,9 “ferma, stabile” 14 che permane, che non cade. Il participio in 22,23 ha il senso di fermo, perpetuo. Passando all‟ambito della fede ha il senso di “stabile, fedele, fidato” come in 8,2. E' usato per esprimere la fedeltà di YHWH in 49,7 (cfr Dt 7,9; Ger 42,5; Os 12,1). Città nella quale i rapporti tra i cittadini erano improntati e fiducia reciproca, a veracità: ci si poteva fidare gli uni degli altri. BHS: LXX + Siwn. ytiäa]lem.: Isa 1:15, 21; 2:6ff; 6:1, 3f; 8:8; 11:9; 13:21; 14:21; 15:9; 21:3; 22:2 (m¹l¢° after the material: t®šu±ôt m®l¢±â full of shoutings), 7; 23:2; 27:6; 28:8; 30:27; 31:4; 33:5; 34:1, 6; 40:2; 42:10; 51:20; 65:11, 20; Jer 4:5, 12; 5:27; 6:11; 8:16; 12:6; 13:12f; 15:17; 16:18; 19:4; 23:10, 24; 25:12, 34; 29:10; 31:25; 33:5; 35:5; 41:9; 44:25; 46:12; 47:2; 51:5, 11, 14, 34; adj f st cost “piena, riempita, abbondante, colma”'; adj. > sbst.: m®l¢°â : detta di donna pregnante in Ec 11,5. La città è vista come incitna di diritto? C‟è ima visione idelizzata del passato con i ricordi dei suoi primi due grande re. jP'ªv.mi: “diritto” ma anche “giudizio” come “protezione, difesa” degli innocenti, dei deboli dal soppruso degli empi che li opprimono (cfr Dt 10,18). Cfr 3,14; cfr 30,18;58,2b. Città nella quale si trovavano re e giudici che emettevano sentenze a difesa dei diritti dei deboli. E‟ sinonimo di “giustizia” intesa come esercizio del potere regale; Cfr 1,17; 5,7. Col senso di “punizione, castigo”: 4,4; 5,16; 26,8 ss; 34,5; 53,8. !yliîy": Song 1:13; 7:12; Isa 1:21 (remain, stay, live (= dwell)); 21:13; 65:4; Jer 4:14; 14:8; Joel 1:13; Zeph 2:14; Zech 5:4; qal imperf 3 m s: iterativo: durata. Il senso del verbo è “pernottare, rimanere durante la notte”. Si riferisce ad una situazione di permanenza perenne della Giustizia in città come di una cittadina residente. La giustizia era di casa! qd<c,:² “giustizia”. La parola indica il giusto e mutuo rapporto tra le persone che vivono in città. La vita comune in città comporta infatti un fascio complesso di relazioni mutue che esigono una correttezza reciproca. Queste relazioni sono ordinate da convenzioni che prendono valore di leggi. La giustizia si pone nella corretta osservanza delle leggi che regolano il rapporto in modo che il rapporto non venga rotto né dalla prevaricazione né dalla negligenza di chiunque entri nella relazione. Vivendo questo mutuo rapporto, ognuno offre all‟altro ciò che l‟altro a buon diritto aspetta poiché gli viene in forza del mutuo rapporto; inoltre l‟uno può esigere dall‟altro ciò gli è dovuto. In una città la giustizia si situa all‟interno e qualifica le mutue relazioni tra persone che hanno eguali diritti e doveri. Segue la giustizia chi si attiene e queste norme che regolano reciprocamente il bene comune (1,21.26). In 11,5 si tratta della giustizia della vita pubblica, del governo dei tribunali, delle leggi. Chi ha autorità vive la giustizia nella correttezza con la quale vive questo rapporto con l‟altro ( che può essere anche tutto il popolo). Il re deve regnare secondo giustizia: “Ecco, un re regnerà secondo giustizia, e i principi governeranno secondo il diritto”. ~yxi(C.r:m. hT'î[;w>: BHS: Ftr add. Potrebbe essere una glossa. ~yxi(C.r:m. : Exod 20:13; Num 35:6, 11f, 16ff, 21, 25ff, 30f; Deut 4:42; 5:17; 19:3f, 6; 22:26; Josh 20:3, 5f; 21:13, 21, 27, 32, 38; Judg 20:4; 1 Kgs 21:19; 2 Kgs 6:32; Job 24:14; Ps 42:11; 62:4; 94:6; Prov 22:13; Isa 1:21; Jer 7:9; Ezek 21:27; Hos 4:2; 6:9; piel part m pl abs “omicida, criminale”. Riprende comunque la polarità negativa con cui si apre l‟elegia: polarità negativa al presente (fornicatrice), positiva al passato (città fedele e dimora della giustizia), negativa al presente (omicidi). Quest'ultimo elemento è la negazione assoluta della giustizia essendo l‟omicidio un rapporto nel quale l‟ucciso viene privato di qualsiasi possibile reciprocità, essendo fatto oggetto da parte dall‟uccisore. Ed ora, di omicidi!! Alonso: ora di criminali; Ch: Mais maintenat, des meurtriers. Si rivolge ora direttamente alla Città personificata entrando in un colloquio diretto e sviluppando in modo concreto il passaggio dal passato al presente osservando gli effetti della mancanza della giustizia. `~yIM")B; lWhïm' %aEßb.s' ~ygI+ysil. hy"åh' %PEßs.K; [1:22 Il tuo argento è diventato scorie! Il tuo vino mescolato „‟ %PEßs.K; :Isa 1:22; 2:7, 20; 7:23; 13:17; 30:22; 31:7; 39:2; 40:19; 43:24; 46:6; 48:10; 52:3; 55:1f; 60:9, 17; Jer 6:30; 10:4, 9; 32:9f, 25, 44; 52:19; Lam 5:4; Ezek 7:19; 16:13, 17; 22:18, 20, 22; 27:12; 28:4; 38:13; Dan 11:8, 38, 43; Hos 2:10; 3:2; 8:4; 9:6; 13:2; Joel 4:5; Amos 2:6; 8:6; Mic 3:11; Nah 2:10; Hab 2:19; Zeph 1:11, 18; 2:1; Hag 2:8; Zech 6:11; 9:3; 11:12f; 13:9; 14:14; Mal 3:3; m s const suf 2 f s @s,K,. ~ygI+ysil.: Ps 119:119; Prov 25:4; 26:23; Isa 1:22, 25; Ezek 22:18f : m pl abs gysi: trad. dross, spec. lead oxide (PbO), produced in the refining of silver: “scorie”, parti di terra commiste a metallo che vengono purgate con la fusione; metaforicamente sono chiamati così i peccati, i vizi che sono negli abitanti della città. Qui si riferisce al passaggio inverso del procedimento che conduce alla fusione del prezioso metallo: privato delle scorie l‟argento prende la sua preziosità; riprendendo le scorie diventa privo di valore. E' lo stesso movimento da Città fedele a fornicatrice espresso attraverso l‟immagine che si riferisce al lavoro artigianale. La mancanza di giustizia conduce la città a possedere la ricchezza che diventa qualitativamente uno scarto. Il vocabolario è nell‟ambito dell‟ attività artigianale che è tipica della vita urbana. %aEßb.s': Gen 10:7; Deut 21:20; 1 Chr 1:9; Ps 72:10; Prov 23:20f; Isa 1:22; 43:3; 56:12; Ezek 23:42; Hos 4:18; Nah 1:10; m s constr suf 2 f s ab,so: a drink; Verss.: wine, but sugg. (wheat-)beer: “il bere, bevanda'” 15 liquore generoso che inebria; qui vino 1,22. Ch: ton nectar. Cfr il verbo in 56,12: “Venite, io prenderò vino e ci ubriacheremo di bevande inebrianti. Domani sarà come oggi; ce n'è una riserva molto grande”. lWhïm': qal pas part m s abs lhm : changed (by the addition of water), adulterated: vino così indebolito dalla mescolanza dell‟acqua che è “privo di forza” insipido, senza gusto. Il vocabolario è preso dalla vita agricola ad esprimere lo stesso decadimento di cui sopra. Ch: dilué. BHS prp lh;Am. ~yIM")B;: BHS ftr add: “con acqua”. L‟opposto della città fedele: ~ybiêN"G: ‘yrEb.x;w> ~yrIªr>As %yIr:åf' [1:23 ~ynI+mol.v; @dEßrow> dx;voê bheäao ‘ALKu p `~h,(ylea] aAbïy-" al{) hn"ßm'l.a; byrIïw> WjPoêv.yI al{å ‘~Aty" I tuoi(f) capi, ribelli e soci (complici) di ladri Ognuno: amante di regali e inseguente ricompense! Orfano non difendono e causa divedova non arriverà ad essi! %yIr:åf' : Isa 1:23; 3:3f, 14; 9:5; 10:8; 19:11, 13; 21:5; 23:8; 30:4; 31:9; 32:1; 34:12; 43:28; 49:7; m pl const suf 2 f s. ~yrIªr>As: Deut 21:18, 20; Neh 9:29; Ps 66:7; 68:7, 19; 78:8; Prov 7:11; Isa 1:23; 30:1 (against God); 65:2; Jer 5:23; 6:28; Hos 4:16; 9:15; Zech 7:11; qal part m pl abs rr;s' pt. rreAs, hr'reAs, tr,r,¿AÀso: be stubborn: “disobbedienti”: arroganti, renitenti, ribelli in Os 4,6 bis; cfr 30,1. 62,2. Alonso,130: un‟alliterazione maligna “capi”/ “banditi ”. ‘yrEb.x;w>: Isa 1:23; 44:11; 47:9, 12; Ezek 1:9, 11; 37:16, 19; Dan 11:6, 23; Hos 4:17; 6:9: “socio”: camerata, amico, compagno, complice; qui socio nel crimine. ~ybiêN"G:: Gen 30:33; 31:19f, 26f, 30, 32, 39; 40:15; 44:8; Exod 20:15; 21:16, 37; 22:1, 6f, 11; Lev 19:11; Deut 5:19; 24:7 (plagiarius); Josh 7:11; 2 Sam 15:6; 19:4, 42; 21:12; 2 Kgs 11:2; 2 Chr 22:11; Job 4:12; 21:18; 24:14; 27:20; 30:5; Ps 50:18; Prov 6:30; 9:17; 29:24; 30:9; Isa 1:23; Jer 2:26; 7:9; 23:30; 48:27; 49:9; Hos 4:2; 7:1; Joel 2:9; Obad 1:5; Zech 5:3f. “ladro”. ‘ALKu : m s const suf 3 m s. dx;voê: Exod 23:8; Deut 10:17; 16:19; 27:25; 1 Sam 8:3; 1 Kgs 15:19; 2 Kgs 16:8; 2 Chr 19:7; Job 6:22; 15:34; Ps 15:5; 26:10; Prov 6:35; 17:8, 23; 21:14; Isa 1:23; 5:23; 33:15; 45:13; Ezek 16:33; 22:12; Mic 3:11. “dono” con cui uno si fa precedere quando deve andare dal potente, dal giudice, dal principe perché quest'ultimo favorisca chi ha portato il dono. Cfr 45:13: “Egli ... rimanderà i miei deportati, senza denaro e senza regali”. Cfr 5:23: “Guai a coloro che assolvono con regali il colpevole e privano del suo diritto l‟innocente”. Questa prassi è condannata in Ex 23:8: “Non accetterai doni, perché il dono acceca chi ha gli occhi aperti e perverte anche le parole dei giusti”; Dt 10:17: “…. forte e terribile, che non usa parzialità e non accetta regali, rende giustizia all‟orfano e alla vedova, ama il forestiero e gli dà pane e vestito”; 16:19: “Non farai violenza al diritto, non avrai riguardi personali e non accetterai regali, perché il regalo accieca gli occhi dei saggi e corrompe le parole dei giusti”; 27,25: “Maledetto chi accetta un regalo per condannare a morte un innocente”. Is 33,15: “Scuote le mani per non accettare regali”. @dEßrow>: “correre dietro”. In 5,11: essere avido di bevanda inebriante. Os 12:2: “´epräºyim si pasce di vento, insegue il vento d'oriente; ogni giorno moltiplica menzogne e violenze”. Il verbo esprime che desiderio è attuato ad ogni costo. ~ynI+mol.v;: 'ricompensa', retribuzione, dono dati a vicenda: gifts † Alonso: in cerca di regali. Ch: les payes. Doveri che trascurano: abbandonano i diritti dei derelitti. ‘~Aty": Exod 22:21, 23; Deut 10:18; 14:29; 16:11, 14; 24:17, 19ff; 26:12f; 27:19; Job 6:27; 22:9; 24:3, 9; 29:12; 31:17, 21; Ps 10:14, 18; 68:6; 82:3; 94:6; 109:9, 12; 146:9; Prov 23:10; Isa 1:17, 23; 9:16; 10:2; Jer 5:28; 7:6; 22:3; 49:11; Lam 5:3; Ezek 22:7; Hos 14:4; Zech 7:10; Mal 3:5: “orfano” E' colui cui è morto il padre e che manca di un difensore. Lam 5,3. Cfr Esodo 22,23: Sal 109,9.12. L‟orfano è ricordato come il misero, il povero, colui che manca di aiuto. Os 14,4; Giob 31,21. E' citato insieme alle vedove in Es 22,21: “Non maltratterai la vedova o l‟orfano. Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l‟aiuto, io ascolterò il suo grido, la mia collera si accenderà' e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani”. Dt 10,18; Is 9,16 e spesso nel parallelismo poetico come in Is 1,17. Vedi anche Dt 14,29;16,11; Ger 7,6; 22,3. hn"ßm'l.a;: …Exod 22:21, 23; Lev 21:14; 22:13; Num 30:10; Deut 10:18; 14:29; 16:11, 14; 24:17, 19ff; 26:12f; 27:19; 2 Sam 14:5; 1 Kgs 7:14; 11:26; 17:9f, 20; Job 22:9; 24:3, 21; 27:15; 29:13; 31:16; Ps 68:6; 78:64; 94:6; 109:9; 146:9; Prov 15:25; Isa 1:17, 23; 9:16; 10:2; 47:8; Jer 7:6; 15:8; 18:21; 22:3; 49:11; Lam 1:1; 5:3; Ezek 19:7; 22:7, 25; 44:22; Zech 7:10; Mal 3:5 : “vedova”'. Lam 5,3: come il povero più indigente. byrIïw:> …Isa 1:17, 23; 3:13; 19:20; 27:8; 34:8; 41:11, 21; 45:9; 49:25; 50:8; 51:22; 57:16; 58:4; Jer 2:9, 29; 11:20; 12:1; 15:10; 20:12; 25:31; 50:34; 51:36; Lam 3:36, 58; Ezek 44:24; Hos 2:4; 4:1, 4; 12:3; Amos 7:4; Mic 6:1f; 7:9; Hab 1:3: “lite forense”, controversia per un diritto leso. Causa di litigo. Ch: le procès. Oracolo solenne di condanna per le cause menzionate sopra pronunciato dal Giudice. 16 lae_r"f.yI rybiÞa] tAaêb'c. hw"åhy> ‘!Ada'h'( ~auÛn> !keªl' [1:24 `yb'(y>Aame hm'Þq.N"aiw> yr:êC'mi ~xeäN"a, yAh… Per questo,- oracolo di hä|´ädôn YHWH cübä´ôt Potente d'yiSrä´ël hôy! Mi procurerò soddisfazione dei miei avversari e farò vendetta dei miei nemici! !keªl': 'per questo'. Si rivolge in modo diretto alla città: rybiÞa]: Gen 49:24; Judg 5:22; 1 Sam 21:8; Job 24:22; 34:20; Ps 22:13; 50:13; 68:31; 76:6; 78:25; 132:2, 5; Isa 1:24; 10:13; 34:7; 46:12; 49:26; 60:16; Jer 8:16; 46:15; 47:3; 50:11; Lam 1:15; m s const: “robusto, forte”. YHWH forte, potente protettore. Egli è il potente protettore di yiSrä´ël il suo popolo (cfr 49,26;60,16). Alonso: l‟eroe di; Ch: le menu. Affermazione generale: ~xeäN"a,: N Gen 6:6f; 24:67 (comfort, console onesf.: find comfort, consolation); 38:12; Exod 13:17; 32:12 (niµam ±al allow onesf. a change of heart regarding, relent regarding), 14; Judg 2:18; 21:6, 15; 1 Sam 15:11, 29 (regret: a) have regrets, a change of heart), 35; 2 Sam 13:39; 24:16; 1 Chr 21:15; Job 42:6; Ps 77:3; 90:13; 106:45; 110:4; Isa 1:24; 57:6; Jer 4:28; 8:6; 15:6; 18:8, 10; 20:16; 26:3, 13, 19; 31:15, 19; 42:10; Ezek 14:22; 24:14; 31:16; 32:31; Joel 2:13f; Amos 7:3, 6; Jonah 3:9f; 4:2; Zech 8:14. ~xn primitivamente “sospirare profondamente, gemere”; poi indicata vari sentimenti dell‟animo che sono concomitanti al respiro. A Ni ha il senso di “procurarsi soddisfazione dai nemici”: niµam min,obtain satisfaction, take relish in 1:24. Ch: Je me réconforte de mes oppresseurs. Alonso: mi vendichrò dei miei nemici. I ribelli oppressori del popolo sono miei avversari. hm'Þq.N"aiw>: Ni Exod 21:20; Judg 15:7; 16:28; 1 Sam 14:24; 18:25; Esth 8:13; Isa 1:24; Jer 15:15; 46:10; 50:15; Ezek 25:12, 15: “'vendicarsi”. Ch: me venge; Alonso: trarrò soddisfazione sui. %yIl;ê[' ‘ydIy" hb'yviÛa'w> [1:25 `%yIl")ydIB.-lK' hr"ysiÞa'w> %yIg"+ysi rBoàK; @roðc.a,w> Farò volgere la mia Mano contro di te e purificherò (con lisciva) le tue scorie. Ed eliminerò da te tutto il tuo piombo. hb'yviÛa'w> : H Isa 1:25f; 14:27; 28:6; 36:9; 37:29; 38:8; 41:28; 42:22; 43:13; 44:19, 25; 46:8; 49:6; 58:13; 66:15; Hif col senso di “stendere, volgere, dirigere”. Cfr Sal 81,15. Mano indica intervento, azione. La metafora sottende l‟azione della mano dell‟artigiano del metallo che agisce per purificare il metallo. ydIy": Isa 1:12, 15, 25; 2:8; 3:6, 11; 5:12, 25; 6:6; 8:11; 9:11, 16, 20; 10:4f, 10, 13f, 32; 11:8, 11, 14f; 13:2, 7; 14:26f; 17:8; 19:4, 16, 25; 20:2; 22:18, 21; 23:11; 25:10f; 26:11; 28:2; 29:23; 31:3, 7; 33:21; 34:17; 35:3; 36:15, 18ff; 37:10, 14, 19f, 24, 27; 40:2; 41:20; 42:6; 43:13; 44:5; 45:9, 11f; 47:6, 14; 48:13; 49:2, 22; 50:2, 11; 51:16ff, 22f; 53:10; 56:2, 5; 57:8, 10; 59:1; 60:21; 62:3; 64:6f; 65:2, 22; 66:2, 14; cul suffisso della 1: Isa 1:25; 10:10, 13f; 19:25; 29:23; 37:19; 45:11f; 48:13; 49:22; 50:2; 51:16; 60:21; 65:2; 66:2. %yIl;ê[' : suf f: Isa 1:25; 29:3; 45:14; 47:9, 11, 13; 54:9, 15, 17; 60:1f, 5; 62:5. “contro” di te, ma in tuo favore. Infatti e purificherò ( con lisciva) la tua scorie… YHWH è soggetto delle due azioni che seguono. Sono al futuro ed esprimono la sua volontà di agire direttamente nei confronti della Città divenuta fornicatrice. @roðc.a,w>: Isa 1:25; 40:19; 41:7; 46:6; 48:10; significa “liquefare”: il metallo, col fuoco purgare il metallo liquefatto dalle scorie: cfr Zach 13,9b; Sal 66,10. Uso metaforico dell‟immagine in 48,10 col senso di “esplorare, provare, purgare” come opera di YHWH (cfr Ger 6,29). Il sostantivo “argentiere” in 40,19; 41,7; 46,6. Ch: j‟épure; Alonso: contro di te: per purificarti rBoàK;: ciò con cui si realizza la purificazione: “lixivium” (Lauge, lessive) Giob 9,30. Qui forse è meglio “crogiuolo”per il contesto. Ch: comme à la potasse; Alonso: nel crogiuolo. In parallelo: hr"ysiÞa'w> : H Isa 1:16, 25; 3:1, 18; 5:5, 23; 10:13; 18:5; 25:8; 27:9; 31:2; 36:7; 58:9; Jer 4:1, 4; 5:10; 32:31; Ezek 11:18f; 16:50; 21:31; 23:25; 26:16; 36:26; 45:9; Dan 11:31; Hos 2:4, 19; Amos 5:23; Zeph 3:11, 15; Zech 3:4; 9:7; hiphil imperf 1 s cohortative in both form and meaning . In relazione a cosa, significa “rimuovere, mettere da parte” togliere. Questo vb sarà usato in Ez 11;19; 36:26 com soggetto YHWH per indicare la sua azione di rimozione dai suoi del cuore di pietra. In 3:1 YHWH “toglie i beni”. In 1,16 ha il senso di far cessare come in 27,9; 58,9. Alonso: e scevrare da te. %yIl")ydIB.-lK': Num 31:22; Isa 1:25; Ezek 22:18, 20; 27:12; Zech 4:10; è il “plumbum nigrum” dei romani (Werkblei, plomb d'oeuvre), che nelle miniere viene trovato misto all‟argento e che con il lavoro del fonditore vene separato dall‟argento. Qui, in senso metaforico indica tutto ciò che rende impuro l‟argento e rende di nessun valore la vita urbana infedele a YHWH. La qualificazione “tuo”(f) mostra come questo elemento di scarto sia prodotto dalla libera azione del popolo-Sposa che tradisce e disattende i precetti di YHWH. Il risanamento da parte di YHWH consiste nella rimozione della totalità di questa ganga che rende impura la vita urbana. Purificata/restaurata la Citta, per mantenerla tale YHWH agisce così 17 hL'_xiT.b;K. %yIc:ß[]yOw> hn"ëvoarIåb'K. ‘%yIj;’p.vo hb'yviÛa'w> [1:26 `hn")m'a/n< hy"ßr>qi qd<C,êh; ry[iä ‘%l' arEQ"ÜyI !keª-yrEx]a; E farò volgere (tornare) i tuoi (f) giudici come all‟inizio e i tuoi (f) consiglieri come in principio. Dopo questo: si griderà a te “Città Giusta”, “Città fedele”. hb'yviÛa'w> : Isa 1:25.26. hn"ëvoarIåb'K. stessa espressione in Judg 20:32; 1 Kgs 13:6; Isa 1:26; Jer 33:7, 11. Richiama all‟età di David e figlio: cfr 1 Sam 23:3 hL'_xiT.b;K Gen 13:3; 41:21; 43:18, 20; Judg 1:1; 20:18; Ruth 1:22; 2 Sam 17:9; 21:9f; 2 Kgs 17:25; Ezra 4:6; Neh 11:17; Prov 9:10; Eccl 10:13; Isa 1:26; Dan 8:1; 9:21, 23; Hos 1:2; Amos 7:1. arEQ"ÜyI niphal imperf 3 m s qd<C,êh; ry[iä: richiamo sfumato a qd,c-, yKil.m;. hn")m'a/n< : Isa 1:21, 26; cfr Hos 5:9. Inclusione. Ripresa del v 21. L‟azione di YHWH porta l‟adultera ad essere di nuovo Sposa. ORACOLO DI RESTAURAZIONE 1:27-28 I vv 27-28 sono un adattamento alla situazione postesilica. Un autore successivo ha cercato di adattare l‟oracolo precedente. La vera restaurazione deve basarsi sulla giustizia (cfr Neh 5). Vedi il Trito in 56:1: `hq")d"c.Bi h'yb,Þv'w> hd<_PT' i jP'äv.mBi . !AYàci [1:27 `Wl)k.yI hw"ßhy> ybeîz>[ow> wD"_x.y: ~yaiÞJ'x;w> ~y[i²v.Po rb,v,ów> [1:28 ciyyôn nel diritto sarà redenta e i ritornanti nella giustizia. E rovina (rottura) dei ribelli e dei peccatori, insieme. E gli abbandonanti YHWH, periranno. !AYàci Isa. 1:8, 27; 2:3; 3:16f; 4:3ff; 8:18; 10:12, 24, 32; 12:6; 14:32; 16:1; 18:7; 24:23; 25:5; 28:16; 29:8; 30:19; 31:4, 9; 32:2; 33:5, 14, 20; 34:8; 35:10; 37:22, 32; 40:9; 41:27; 46:13; 49:14; 51:3, 11, 16; 52:1f, 7f; 59:20; 60:14; 61:3; 62:1, 11; 64:9; 66:8. jP'äv.mBi .: Isa 1:17, 21, 27; 3:14; 4:4; 5:7, 16; 9:6; 10:2; 16:5; 26:8f; 28:6, 17, 26; 30:18; 32:1, 7, 16; 33:5; 34:5; 40:14 (±œraµ mišp¹‰ course of law), 27 (legal claim; °¹bar mišp¹‰ min his claim eludes him); 41:1; 42:1, 3f; 49:4 (mišp¹‰î the judgment concerning me, my sentence); 50:8 (ba±al mišp¹‰ legal adversary); 51:4; 53:8; 54:17; 56:1; 58:2 (decision by arbitration, legal decision: Y. gives his š¹±al mišp¹‰ ); 59:8f, 11, 14f; 61:8; qui : justice, oft. linked w. synonyms . hq")d"c.Bi Isa 1:27; 5:7, 16 (justice (characteristic of God the divine judge)), 23 (blamelessness); 9:6; 10:22; 28:17; 32:16f; 33:5, 15 (pl.: just acts of men); 45:8, 23 ((God‟s) justice: what is reliable; truth). 24; 46:12 ((God‟s) justice: what God gives = salvation, deliverance). 13; 48:1 (righteousness = blameless behavior, honesty; biƒd¹qâ in honesty), 18; 51:6, 8; 54:14, 17; 56:1; 57:12; 58:2; 59:9, 14, 16f; 60:17; 61:10f; 63:1; 64:5. hd<_PT' i Exod. 13:13 (ransom, redeem: the first-born), 15; 21:8; 34:20; Lev. 19:20 (N be ransomed: female slave); 27:27 (id), 29; Num. 3:49; 18:15ff; Deut. 7:8; 9:26; 13:6; 15:15; 21:8; 24:18; 1 Sam. 14:45 (Jonathan); 2 Sam. 4:9; 7:23 (God ransoms, redeems his people); 1 Ki. 1:29; 1 Chr. 17:21; Neh. 1:10; Job 5:20; 6:23; 33:28; Ps. 25:22; 26:11; 31:6; 34:23; 44:27; 49:8, 16; 55:19; 69:19; 71:23; 78:42; 119:134; 130:8; Isa. 1:27 (N . be redeemed); 29:22; 35:10; 51:11; Jer. 15:21; 31:11; Hos. 7:13; 13:14; Mic. 6:4; Zech. 10:8; niphal imperfect 3 f s hd'P' (idea of ‘ransom’ recedes): redeem, deliver (genl. theol. affirmation) 1 K 1:29. h'yb,Þv'w>: Qal part m pl const suf 3 f s: ( bv', hb'ñv', ~ybiv', ybev', sf. h'yb,v', pass. ybeWv): Deut. 32:42; Isa. 1:27; Isa. 1:25ff; 5:25; 6:10, 13; 9:11f, 16, 20; 10:4, 21f; 12:1; 14:27; 19:22; 21:12; 23:17 (return (to relationship): to harlotry); 28:6; 29:17 (turn into (= change into), w. l®); 31:6; 35:10; 36:9; 37:7f, 29, 34, 37; 38:8; 41:28; 42:22; 43:13; 44:19, 22, 25; 45:23 (subj. other nouns as expression of pers.: a) d¹b¹r (of God)); 46:8; 47:10; 49:5f; 51:11; 52:8; 55:7, 10f; 58:12f; 59:20; 63:17 (return (= change total orientation)); 66:15; return, go back, come back. Ch: ses retournants. BHS: LXX (S) h` aivcmalwsi,a auvth/j = Hy"b.vi (w) [Isa 20:4; 46:2; 49:24f; 52:2; ybiv.: those who are (or that which is) taken captive: people & animals Alonso: i rimpatriati]; prp hy"b,v.yOw> . rb,v,ów>: Isa 1:28; 8:15; 14:5, 25, 29; 15:5; 21:9; 24:10; 27:11; 28:13; 30:13 (fracture of; breaking of of wall). 14 ((concrete) breaking: breaking of vessel)f, 26; 38:13; 42:3; 45:2; 51:19; 55:1; 59:7; 60:18; 61:1; 65:14 (metaph. crushing, depression of spirit); 66:9; (concrete) breaking. Qui genl., collapse, breakdown. BHS : l WrB.vuw> (cfr LXX kai. suntribh,sontai T) vel rB;viw> (cfr V et conteret); prp Wrb.Vy' I. ybeîz>[ow>: Isa 1:4, 28; 6:12; 7:16; 10:3, 14; 17:2, 9; 18:6; 27:10; 32:14; 41:17; 42:16; 49:14; 54:6f; 55:7; 58:2; 60:15 (±-zûbâ abandoned wife); 62:4, 12; 65:11; leave, abandon. Ch:les relpas 18 Wl)k.yI: Isa. 1:28; 10:18, 23, 25; 15:6 (disappear, perish: grass); 16:4; 21:16; 24:13; 27:10; 28:22; 29:20; 31:3; 32:10; 49:4, 18; 61:10; 62:5; qal imperf 3 m pl: be destroyed, ruined. Alonso, 131: raccoglie tre termini di 1:4 per comporre un enunicato generale; per il suo tono generico si potrebbe leggere come intestazione dell‟oracolo che segue. 1,29-31 Oracolo contro culti agli idoli; minacciato castigo del popolo idololatra (cfr 17:9-11). ~T,_d>m;x] rv<åa] ~yliÞyaeme WvboêyE yKiä [1:29 `~T,(r>x;B. rv<ïa] tANàG:h;me WrêP.x.t;’w> Sì! „Dovrete vergognarvi‟ delle querce che avete bramato e arrossirete dei giardini che avete scelto! h'l,_[' tl,b,änO hl'ÞaeK. Wyëh.ti( yKiä [1:30 `Hl'( !yaeî ~yIm:ß-rv,a] hN"ëg:k.W* Sì! Sarete (diverrete) come quercia cadente nelle sue foglie e come giardino in cui non sono acque (in cui non c‟è acqua = senz‟acque). Le parole chiave dei due versetti si riferiscono ad alberi / luoghi del culto idololatrico. Forse in onore di Tammuz. Tali culti usavano alberi e giardini sacri in cui compivano i riti di cui 17:10-11 “Perché hai dimenticato Dio, tuo salvatore, e non ti sei ricordato della Rocca, tuo rifugio, per cui hai piantato delle piantagioni amene, e inserito dei germogli esotici. Di giorno fai crescere ciò che hai piantato e il mattino fai germogliare i tuoi semi, ma nel giorno della sventura svanisce la raccolta e il dolore è incurabile” ed Ez 8:14 “ M'introdusse nell'ingresso della porta della casa del Signore, quello a nord: c'erano addirittura donne sedute che piangevano Tammuz (zWmT; Ez 8:14 +)!”. ~yliÞyaeme: Isa 1:29 (LXX evpi. toi/j eivdw,loij auvtw/n); 57:5 (evpi. ta. ei;dwla u`po. de,ndra dase,a sfa,zontej ta. te,kna auvtw/n); 61:3 (metaf i salvati sono chiamati hw"ßhy> [J;îm; qd<C,êh; yleäyae Querce di giustizia, Piantagione di YHWH LXX geneai. dikaiosu,nhj fu,teuma kuri,ou eivj do,xan da lyIa;:: mighty tree (not a specific kind of tree). Zorell,41: 'albero grande' in modo particolare dedicato al culto di una divinità: potrebbe essere o un terebinto o una quercia o una palma o forse un bosco formato da tali alberi; qui in parallelo con t¿AÀNOG:, cfr 57,5 (LXX evpi. ta. ei;dwla V in diis, da lae); Ez 31,14. Il plurale fa pensare ad una selva verde che offre speranza protezione/vita e fecondità. Ma nel v 30 nella frase che parla della punizione, questa foresta diventa una sola misera „quercia‟. hl'ÞaeK.: Gen 35:4 (LXX u`po. th.n tere,minqon); Judg 6:11 (u`po. th.n tere,minqon th.n evn Efraqa), 19; 2 Sam 18:9 (u`po. to. da,soj th/j druo.j th/j mega,lhj). 10, 14; 1 Kgs 13:14 (u`po. dru/n); 1 Chr 10:12 (u`po. th.n dru/n); Isa 1:30 (w`j tere,binqoj); 6:13 (w`j tere,binqoj kai. w`j ba,lanoj); Ezek 6:13 (u`poka,tw de,ndrou suski,ou); Hos 4:13 (oka,tw druo.j kai. leu,khj kai. de,ndrou suskia,zontoj); hl'ae: unspecified, like II lyIa', mighty tree, often w. cultic significance: Gen 35:4. Zorell,53: designa un albero grande di specie indeterminata che LXX traduce dru/j, tere,binqoj, de,ndron Vg quercus, terebinthus. Sotto di tali alberi si faceva il culto vietato: Ez 6:13; Os 4:13. La punizione per i cultori idololatri consisterà nel fatto che essi saranno ridotti come una sola quercia che perde la caratteristica di fecondità espressa nelle fronde. Viene suggerita la pena del taglione: chi in tali culti di dilettava e cercava la fecondità della terra si rende simile a ciò che venera: quercia dalle foglie vizze, giardino senza acqua (Alonso 131). In parallelo un secondo vocabolo indica luogo del culto: hN"ëg:k.W*: …Song 6:11; Isa 1:29f; 61:11; 65:3; 66:17; Jer 29:5, 28; Amos 4:9; 9:14. Pl Isa 1:29; 65:3; 66:17; Jer 29:5, 28; Amos 4:9; 9:14. Plur “orti/giardini”; come luogo di culto idololatrico anche 65,3; 66,17; cfr 61,11. La punizione dei cultori è in relazione alla fonte vitale del giardino che è la fontana dell‟acqua. Senza acqua un orto/giardino è morto come un albero senza foglie. Il popolo ha attualmente scelto e si diletta dell‟idololatria. “Amare e scegliere possono avere un forte significato religioso” (Alonso, 131. La sua scelta è espressa in due verbi che mostrano il fascino dell‟idololatria come motivazione della scelta. ~T,_d>m;x]: Gen. 2:9 (nif.: pt. dm'x.n<, ~ydim'x.n<: desirable); 3:6 (id); Exod. 20:17 (and try to acquire, crave, covet an "inordinate, ungoverned, selfish desire"); 34:24; Deut. 5:21; 7:25 (Israel was not to "desire" (ASV, RSV, "covet") the gold adorning idols); Jos. 7:21; Job 20:20; Ps. 19:11; 39:12; 68:17; Prov. 1:22; 6:25 (in contesto erotico : lust after prostitutes); 12:12; 21:20; Cant. 2:3 (piel: pf. yTid.M;xi: desire passionately); Isa. 1:29; 27:2; 32:12; 44:9 (dWmx' beloved); 53:2 (absence of beauty, that we should desire (µ¹mad), "be drawn to" him); Ezek. 23:6, 12, 23; Amos 5:11; Mic. 2:2 (fields); qal perf 2 m pl di dm;x': desire and try to acquire, crave, covet; in Is 2:29: 53:2: find pleasure. Quindi “appetire, desiderare”. E ciò comporta il fruire, l‟avere, prendere per sé. Nel caso di adulterio il desiderare ed il possedere la moglie altrui (Dt 5,18). Il senso della parola è prendere grande diletto da qualche cosa. Al Ni “ desiderabile, che dà gioia”: Gen 2,9 (alberi); 3,6 (albero proibito). Cfr 19 Is 2,16. E' la situazione d'euforia che crea l‟idololatria in chi l‟ha scelta. Vedi dm,x, Isa 27:2; 32:12 ("pleasant" fields marg., fields of "desire"); Ezek 23:6 (and "desirable" young Assyrians, pagans who proved to be Israel's downfall), 12, 23; Amos 5:11: desirable, pleasant. Alonso: che avete amato; KJG ASV ye have desired LXT a] auvtoi. hvbou,lonto LXE which they delighted in; Ch: convoitiez. FBJ qui font vos délices TOB que vous aimiez tant LUT an denen ihr eure Lust habt IEP che amate. In parallelo ~T,(r>x;B.: Isa 1:29; 7:15f; 14:1; 40:20; 41:8f, 24; 43:10; 44:1f; 48:10; 49:7; 56:4; 58:5f; 65:12; 66:3f; Jer 8:3; 33:24; 49:19; 50:44; Ezek 20:5; Hag 2:23; Zech 1:17; 2:16; 3:2 “'scegliere”, usato per l‟elezione di yiSrä´ël da parte di YHWH Dt 7,6;14,2 al. Qui è azione del popolo! L‟azione del popolo si svolge contro l‟elezione di YHWH: un popolo eletto da YHWH sceglie dei giardini che lo allontanano da YHWH ( cfr Alonso,131). Dopo la punizione, il popolo si vergognerà ed arrossirà di questa sua attuale scelta idololatrica. Le loro speranze deluse sono espresse nei due verbi: Wvboêy:E Isa. 1:29; 19:9 (abs.); 20:5; 23:4; 24:23; 26:11; 29:22; 30:5; 37:27; 41:11; 42:17 (cogn. acc., bôš bœšet be thoroughly ashamed); 44:9, 11; 45:16f, 24; 49:23; 50:7; 54:4; 65:13; 66:5; Jer. 2:26, 36; 6:15; 8:9, 12; 9:18; 12:13; 14:3f; 15:9; 17:13, 18; 20:11; 22:22; 31:19; 46:24; 48:1, 13, 20, 39; 49:23; 50:2, 12; 51:17, 47, 51; Ezek. 16:52, 63; 32:30; 36:32; Hos. 2:7; 4:19; 10:6; 13:15; Joel 1:11f, 17; 2:26f; Mic. 3:7; 7:16; Zeph. 3:11; Zech. 9:5; 10:5; 13:4. Qal imperf 3 m pl; “arrossire, vergognarsi” . Ch,727: Oui, ils blêmirent. KJG For they shall be ashamed FBJ Oui, on aura honte VUL confundentur LXT dio,ti aivscunqh,sontai LXE For they shall be ashamed. BHS: l c pc Mss T wvbte (in seconda persona; Alonso,131: richiesto dal parallelismo: Vi vergognerete) TOB Vous serez bien déçus IEP Sì, sarete confusi. WrêP.x.t;’w>: Isa 1:29; 2:20; 24:23; 33:9 (hif. feel ashamed); 54:4 (hif: feel ashamed); Jer 13:7; 15:9; 50:12; Mic 3:7; qal imperf 2 m pl rpx: be ashamed. “essere soffuso di pudore, esser confuso”. Le attuali speranze andranno perdute: perderanno ciò in cui confidavano. Sono i due verbi della disillusione, di una speranza andata a vuoto come per chi si fida di idoli. tl,b,änO: Isa 1:30 (leaves); 5:12; 14:11; 22:24; 24:4 (metaph. wither, fall to ruin, wear out: earth); 28:1 (flowers), 4; 30:14; 32:5f; 34:4; 40:7f; 64:5; Jer 8:13; 13:12; 14:21; 17:11; 48:12; Lam 4:2; Ezek 13:3; 47:12; Amos 5:23; 6:5; Mic 7:6; Nah 3:6; Qal part f s lben": wither & fall. Cfr Ps 37:2 : grass. h'l,_[' m s const suf 3 f s hl,[': leaves, foliage Gen 3:7. ~yIm:ß: …Song 4:15; 5:12; 8:7; Isa 1:22, 30; 3:1; 8:6f; 11:9; 12:3; 14:23; 15:6, 9; 17:12f; 18:2; 19:5, 8; 21:14; 22:9 (in spring), 11; 23:3; 25:10; 28:2, 17; 30:14, 20, 25; 32:2, 20; 33:16; 35:6f; 36:12, 16; 37:25; 40:12; 41:17f; 43:2, 16, 20; 44:3f, 12, 24; 48:1 (= sperm?), 21; 49:10; 50:2; 51:10; 54:9; 55:1; 57:20; 58:11; 63:12; 64:1; water. Senza foglie, senza acqua: cfr Ger 50,12: Mi 3,7; Sal 35,4.26; 40,15; 70,3; 83,18; Giob 6,29). Facile preda al fuoco. La siccità totale della vita lo destina all‟annihilamento al fuoco definitivo (cfr Is 27:11) che si spegna solo esaurito il combustibile. #Ac+ynIl. Alß[]poW tr<[oên>li ‘!sox'h, hy"Üh'w> [1:31 s `hB,(k;m. !yaeîw> wD"Þx.y: ~h,²ynEv. Wrô[]b'W E sarà (diverrà) il potente (come) stoppa e la sua opera (come) scintilla: e bruceranno ambedue, insieme! E non sarà che spegne. !sox'h, : Prov 15:6; 27:24; Isa 1:31; 23:18; 33:6;Jer 20:5; Ezek 22:25; Amos 2:9 adj m s abs !sox' : strong 'robusto, potente'; anche in Am 2,9. Qa ~knsxh LXX kai. e;stai h` ivscu.j auvtw/n V et erit fortitudo vestra. Lui sarà il bruciato. tr<[oên>li: Judg 16:9; Isa 1:31 “stoppa”: tow (flax fibers shaken free fm. raw flax by whirling or beating; used for tinder) . Ch: est une étoupe. Alß[]poW.: Isa 1:31 (work (= achievement)); 5:12 (management (of God)); 41:24; 45:9, 11; 59:6 (deed); Jer 22:13; 25:14; 50:29; Hab 1:5; 3:2; m s constr suf 3 m s l[;P:o sf. Al[\P', Al[]P.o BHS: Qa ~kl[pw; l Al[|p'W cfr LXX kai. ai` evrgasi,ai auvtw/n; Alonso,131 vocalizza l[p come un sostantivo che significa azione e risultato: “la sua opera” (la stessa azione umana sarà scintilla che accende il fuoco in cui l‟uomo stesso si consumerà). #Ac+ynIl.: m s abs #AcynI “scintilla”: spark. † Cfr Sir 11,32. Wrô[]b'W: Exod. 3:2f; 22:4 (graze (a field), allow (a field) to be grazed ab)f; 35:3; Lev. 6:5; Num. 11:1 ((I arsit ignis flamma)), 3 (id); 24:22 (ruin; h¹yâ l®b¹±¢r fall into ruin); Deut. 4:11; 5:23; 9:15; 13:6 (root out, extirpate (evil)); 17:7, 12; 19:13, 19; 21:9, 21; 22:21f, 24; 24:7; 26:13f; Jdg. 15:5, 14; 20:13; 2 Sam. 4:11; 22:9, 13; 1 Ki. 14:10 (sweep away (dung)); 16:3; 21:21; 22:47; 2 Ki. 23:24 (4. w. min, a) get rid of (the ±œbôt)); 2 Chr. 4:20; 13:11; 19:3; 28:3; Neh. 10:35; Est. 1:12 (((I arsit ignis flamma: traslato: ira)); Job 1:16 ((I arsit ignis flamma)); Ps. 2:12 (I arsit ignis flamma: traslato: ira di YHWH); 18:9; 39:4 (I arsit ignis flamma: traslato: ira); 49:11; 73:22; 79:5 (I arsit ignis flamma: traslato: ira di YHWH); 83:15 ((I arsit ignis flamma. combussit)); 89:47 20 (I arsit ignis flamma: traslato: ira di YHWH); 92:7; 94:8; 106:18 ((I arsit ignis flamma)); Prov. 12:1; 30:2; Isa. 1:31 (I conflagravit); 3:14; 4:4; 5:5; 6:13; 9:17 (I impietas); 10:17 (I arsit ignis flamma: traslato: ira di YHWH); 19:11; 30:27 (I arsit ignis flamma: traslato: ira di YHWH), 33 (I arsit ignis flamma: traslato); 34:9 (I conflagravit); 40:16; 42:25 ((I arsit ignis flamma: traslato); 43:2 ((I arsit ignis flamma)); 44:15; 50:11; 62:1 (I conflagravit); Jer. 4:4 (I arsit ignis flamma: traslato: ira di YHWH); 7:18, 20; 10:8, 14, 21; 20:9 (I arsit ignis flamma); 21:12; 36:22; 44:6; 51:17; Lam. 2:3 (I ipse Ds); Ezek. 1:13 (I conflagravit); 5:2; 21:4, 36; 39:9f; Hos. 7:4 (I ob rex impius), 6; Nah. 2:14; Mal. 3:19 (I Dies Dni). Ch: ils brûlent. hB,(k;m.: Pi part 'cessare di ardere',' essere estinto'. Altro uso metaforico in 2 Sam 21,17; Is 42,3; Am 5,6. Il popolo può provocare l‟incendio ma non estinguerlo! Si tratta di un'autoincendio. La scintilla è l‟idololatria ed il fuoco mangerà il potente che è ridotto a stoppa che del fuoco è facile preda. L‟immagine mostra l‟autopunizione dell‟idololatria. Tragica l‟assenza di chi potrebbe allora spegnere. Ma chi non interverrà allora per spegnere, interviene adesso con la parola per far cessare il culto idololatrico. DOPO l‟ESILIO TRITOISAIA ANNO 521- 510 Interesse centrato su yürû|šäläºim senza tempio; ad essa viene predetto un meraviglioso futuro. Vi è riflessa la situazione della comunità gerosolimitana appena ritornata dall‟esilio tra il 521-510 a.EV. ORACOLO DI RESTAURAZIONE ESCATOLOGICA di Sion Si trova anche in Mi 4:1-4. Affine a passi di Is: 8,9-10; 9,16; 11,1-9; 17,12-14 e trova paralleli in Is 60. `~Øil'(v'WrywI hd"ÞWhy>-l[; #Am+a'-!B, Why"ß[.v;(y> hz"ëx' rv<åa] ‘rb'D"h; [2:1 La Parola che vide yüša|`yäºhû Ben-´ämôc su yühûdâ e yürû|šäläºim. Magnifico poema o canto della pace universale. “Il poema è molto elaborato nella sua qualità musicale e nello sviluppo ritmico” (Alonso,132). Id, 132: punto di partenza è forse una solennità in cui i forestieri affluiscono al tempio cantando inni di “ascensione”: il profeta contempla una visione simile, ma con carattere universale. hw"hy>-tyBe rh:Ü hy<÷h.yI) !Ak’n" ~ymiªY"h; tyrIåx]a;B. Ÿhy"åh'w> [2:2a tA[+b'G>mi aF'ÞnIw> ~yrIêh'h, varoåB. [2:2b E sarà nel dietro (futuro) dei giorni:„‟ saldo sarà il Monte della Casa di YHWH sulla testa dei monti e esaltato (alto) sulle colline. hy"åh'w>: Isa 1:31; 2:2; 3:24; 4:3; 5:5, 12; 7:18, 21ff, 25; 8:8, 14, 21; 10:12, 17f, 20, 27; 11:5, 10f; 13:14; 14:3; 16:2, 12; 17:4f; 19:20; 22:20f, 23; 23:15, 17f; 24:2, 18, 21; 27:12f; 28:13, 19; 29:4f, 7f, 15; 30:3, 23, 25f, 32; 32:2, 15, 17; 33:6; 35:7f; 40:4; 44:15; 55:13; 56:12; 60:19; 65:10, 24; 66:23. Attesa del tempo futuro, visione di quel remoto futuro atteso. Il suo occhio si spinge all‟estremo: a ciò che sarà. Ch: est c‟est; Alonso: sarà. tyrIåx]a;B.: stessa formulazione con ~ymiªY"h;: Gen 49:1; Num 23:10; 24:14, 20; Deut 4:30; 8:16; 11:12; 31:29; 32:20, 29; Job 8:7; 42:12; Ps 37:37f; 73:17; 109:13; 139:9; Prov 5:4, 11; 14:12f; 16:25; 19:20; 20:21; 23:18, 32; 24:14, 20; 25:8; 29:21; Eccl 7:8; 10:13; Isa 2:2; 41:22; 46:10; 47:7; Jer 5:31; 12:4; 17:11; 23:20; 29:11; 30:24; 31:17; 48:47; 49:39; 50:12; Lam 1:9; Ezek 23:25; 38:8, 16; Dan 8:19, 23; 10:14; 11:4; 12:8; Hos 3:5; Amos 4:2; 8:10; 9:1; Mic 4:1. Zorell, ad l: postremitas; de tempore: relative: tempus posterius, insequens, futurum Job 8:7; 42:12 (opposto a prius); in vita tua futura: Deut. 8:16; Prov. 19:20; Jer.31:17; hinc sors alcs futura; praesertim laeta beata sors futura Jer. 29:11; Ps. 37:37f; Prov.23:18; 24:14; absolute: finis. Qui è una formula escatologica che si trova in Gen. 49:1; Num. 24:14; Deut. 4:30; 31:29; Isa. 2:2; Jer. 23:20; Ezek. 38: 16; Dan. 10:14; cfr Ez 38:8; in fine temporum. A suo tempo. Ch,727. 1072: l'après-des-jours. Alonso: alla fine dei tempi. La dimensione escatologica è l‟atmosfera del poemetto: il remoto futuro da dietro le spalle del poeta e degli uditori viene da questo contemplato e posto davanti agli occhi degli uditori. Il profeta contempla un presente trasfigurato nella sua visione poetica. !Akn": BHS tr c S post hw"hy> Cfr Mi 4:1: ‘!Akn" hw"Ühy>-tyBe. rh::å m s c: Isa. 2:2f; 4:5; 8:18; 10:12, 32; 11:9; 14:13; 16:1; 18:7; 24:23; 27:13; 28:21; 29:8; 30:29; 31:4; 37:32; 56:7; 57:13; 65:11, 25; 66:20; Jer. 4:15; 17:3; 26:18; 31:6, 23; 50:19; 51:25; Lam. 5:18; Ezek. 17:23; 20:40; 28:14, 16; 35:2f, 7, 15; Dan. 9:16, 20; 11:45; Joel 2:1; 3:5; 4:17; Amos 4:1; 6:1; Obad. 1:8f, 16f, 19, 21; Mic. 3:12; 4:1f, 7; Hab. 3:3; Zeph. 3:11; Zech. 8:3; 14:4. Cfr Mountain of God: ±®lœhê h¹rîm 1 Re 20:23, har ±®lœhîm Ps 68:16 (as place of forbidden cults: Dt 12:2). La prima immagine comunicata è quella di questo Monte, che pure geologicamente modesto, è posto al centro teologico della Terra promessa. E diventa centro di attrazione cosmica. E‟ il Monte della Casa di YHWH (v 3 in bocca agli ascensionisti) in Ym ove si raduna in 21 unum il popolo eletto per l‟ascolto della parola e della torah di YHWH. Su questo Monte, ove abita la gloria di YHWH, vengono donati/dati al popolo la sua Parola e la Torah. Il poeta/profeta ci comunica in 3c che questi doni/benedizioni dal Monte si irradiano verso il mondo (movimento centrifugo); ma vede prima l‟effetto di attrazione che opera l‟Abitante questo monte: infatti vede come vengano attratti tutti (movimento centripeto di attrazione e concorso universale). Vede prima una fiumana crescente (v 3 a) dei popoli un ascesa. Il Monte è punto fermo e centrale. E‟ all‟origine di un duplice movimento: il primo in discesa: Parola/Torah escono, il secondo in salita: i popoli da ogni bassura ascendono verso la testa di questo Monte. Il movimento di discesa precede come dono gratuito, quello in salita è risposta all‟attrattiva di questi doni: questo secondo movimento “collega orizzontale e verticale, cosmo e montagna, con una risultante ascensionale. Così i componenti di progresso, convergenza e ascesa si fondono in un movimento unico e universale” (Alonso, 132). L‟orizzontale sale in verticale ed avvicina al cielo. Sul Monte infatti terra e cielo si toccano. hw"Ühy>-tyBe: la Casa di YHWH è il Tempio sul monte Sion in Ym: succursale dei quello celeste: luogo dell‟abitazione di YHWH sulla Terra. E‟ il motivo della sua centralità diffusiva ed attrattiva. E‟ il monte della presenza di YHWH centro della Terra della promessa che è visto come centro del dono universale e della attrazione universale. ‘!Akn": niphal part m s abs: Gen. 41:32; Exod. 8:22; 19:11, 15; 34:2; Deut. 13:15; 17:4; Jos. 8:4; Jdg. 16:26, 29; 1 Sam. 20:31; 23:23; 26:4; 2 Sam. 7:16, 26; 1 Ki. 2:12, 45f; 1 Chr. 16:30; 17:14, 24; 2 Chr. 8:16; 29:35; 35:4, 10, 16; Neh. 8:10; Job 15:23; 18:12; 21:8; 42:7f; Ps. 5:10; 38:18; 51:12; 57:8; 78:37; 89:22, 38; 93:1f; 96:10; 101:7; 102:29; 108:2; 112:7; 119:5; 140:12; 141:2; Prov. 4:18, 26; 12:3, 19; 16:3, 12; 19:29; 20:18; 22:18; 25:5; 29:14; Isa. 2:2; Jer. 30:20; Ezek. 16:7; 38:7; Hos. 6:3; Amos 4:12; Mic. 4:1: stand firm, fast. Esprime l'idea principale di solidità: monte saldo per la presenza del “Fedele”; il Monte ben piantato in un paesaggio di monti e colline decrescenti. Alonso: sarà fermo. Ch.1072: sera ferme. aF'înIw>: niphal perf 3 m s. Isa 2:2, 12ff (pt); 6:1; 30:25; 33:10 (raise onesf. up, rise up); 39:6; 40:4 (rise upward); 49:22; 52:13; 57:7, 15; 66:12; … Mic 4:1; be exalted: kingship Nu 24:7, qui tower over (of mountain). Il tempio innalza il monte fino al cielo ed attrae al cielo. Questo elemento ascensionale del Monte nella sua saldezza ora sarà comunicato ai popoli che verranno messi in moto verso il Monte, o meglio l‟Abitante il Monte come sua succursale terrena. varoåB. : Isa 1:5f; 2:2; 7:8f, 20; 9:13f; 15:2; 17:6; 19:15; 28:1, 4; 29:10; 30:17; 35:10; 37:22; 40:21; 41:4, 26; 42:11; 48:16; 51:11, 20; 58:5; 59:17; la relazione agli altri monti e le montage lo presenta come mitica abitazione ed unica di YHWH. La modesta collina di Sion è vista come mitica Montagna della Presenza. Ch: en tête. `~yI)AGh;-lK' wyl'Þae Wrïh]n"w> [2:2c E affluiranno (confluiranno) verso di lui tutti i Gôyìm. Wrïh]n"w>: Ps. 34:6; Isa. 2:2; 60:5; Jer. 31:12; 51:44; Mic. 4:1: metaph. stream (of nations). Affluiranno. Alonso: confluiranno. Questo verbo inserisce nel quadro il movimento, per ora silenzioso, di una fiumana di popoli che vengono verso questo luogo. Così elevato è punto di attrazione di tutti. Essi fluiscono verso l‟alto (il movimento contrario delle fiumane!) e sono mossi da una volontà non naturale: è la ricerca nel viaggio della volontà di YHWH: “li trascina una forza centripeta perché il monte è centro di attrazione, centro di gravità verso l‟alto” (Alonso, 132). ~yI)AGh;-lK' wyl'Þae: Mi 4:1 ~yMi([; wyl'Þ[' et postea (3) ~yBiªr: ~yIåAG ~yI)AGh;: Isa 2:2, 4; 5:26; 10:7; 11:10, 12; 13:4; 14:6, 9, 12, 18, 26; 16:8; 23:3; 25:3, 7; 29:7f; 30:28; 33:3; 34:1f; 36:18; 37:12; 40:15, 17; 41:2; 42:1, 6; 43:9; 45:1, 20; 49:6, 22; 52:10, 15; 54:3; 60:3, 5, 11f, 16; 61:6, 9, 11; 62:2; 64:1; 66:12, 18ff. ~yMi([;: Isa 2:3f; 3:13; 8:9; 10:13f; 11:10; 12:4; 14:2, 6; 17:12; 24:13; 25:6f; 30:28; 33:3, 12; 49:22; 51:4f; 56:7; 61:9; 62:10; 63:3, 6. Fluire universale di popoli. ‘Wrm.a'w> ~yBiªr: ~yMiä[; Wkúl.h'w>) [2:3 bqoê[]y: yheäl{a/ ‘tyBe-la, hw"©hy>-rh;-la, hl,ä[]n:w> ŸWkål. wyt'_xor>aoB. hk'Þl.nEw> wyk'êr"D>mi ‘WnrE’yOw> `~Øil'(v'Wrymi hw"ßhy>-rb;d>W hr"êAt aceäTe ‘!AYCimi yKiÛ E cammineranno popoli numerosi.E diranno: Cammiate! E saliamo verso il Monte di YHWH alla Casa dell' ´élöhê ya`áqöb. Ed insegnerà a noi dalle sue vie! E noi cammineremo nei suoi sentieri! Sì! Da ciyyôn uscirà la tôrâ e dübar YHWH da îrûšäläºim. ~yBiªr: ~yMiä[; Wkúl.h'w>) : Ch: Des peuples se multiplieront. Esprime l‟idea del crescendo del flusso. E‟ un confluire che si moltiplica. 22 ‘Wrm.a'w>: e canteranno. Adesso il poeta fa ascoltare l‟inizio del loro cammino in questo salmo “graduale”: in esso manifestano il motivo del loro camminare. Wkål.: qal imper m pl: Isa 1:18; 2:3, 5; 18:2; 30:21; 50:11; 55:1; Jer 7:12; 12:9; 18:18; 48:2. Ch: Allez, Alonso: venite. Evoca l‟inizio del loro camminare insieme qualificato come ascensionale del vb che segue. hl,ä[]n:w>: Isa 1:11, 30; 2:3; 5:6, 24; 7:1, 6; 8:7; 11:16; 14:8, 13. 14 (man); 15:2, 5; 21:2; 22:1; 24:18; 32:13; 34:3f, 10, 13; 35:9; 36:1, 10; 37:14, 24, 29; 38:22; 40:9, 16, 31; 43:23; 53:2; 55:13; 56:7; 57:6ff; 60:7; 63:11; 64:5; 65:17; 66:3; qal imperf 1 pl cohortative in meaning, but no unique form for cohortative: go up, ascend (intrans.). Il verbo evoca la presenza del Monte nell‟intenzione dei pellegrini. bqoê[]y: yheäl{a/: Isa 2:3, 5f; 8:17; 10:20f; 14:1; 17:4; 27:6, 9; 29:22f; 40:27; 41:8, 14, 21; 42:24; 43:1, 22, 28; 44:1f, 5, 21, 23; 45:4, 19; 46:3; 48:1, 12, 20; 49:5f, 26; 58:1, 14; 60:16; riconoscono l‟elezione di Israele. Riconoscono la priorità del popolo della berit. Ma essi imparano direttamente da YHWH. WnrE’Ayw>: H Gen 46:28; Exod 4:12, 15; 15:25; 24:12 (God); 35:34 (abs., on cultic or tech. matters); Lev 10:11; 14:57; Deut 17:10f; 24:8; 33:10; Judg 13:8; 1 Sam 12:23; 20:20, 36; 31:3; 2 Sam 11:20, 24; 1 Kgs 8:36; 2 Kgs 12:3 (subj. priest); 13:17; 17:27f; 19:32; 1 Chr 10:3; 2 Chr 6:27; 15:3; 35:23; Job 6:24; 8:10; 12:7f; 27:11; 30:19; 34:32; Ps 25:8, 12; 27:11; 32:8; 45:5; 64:5, 8; 86:11; 119:33, 102; Prov 4:4, 11; 6:13; Isa 2:3; 9:14; 28:9, 26; 37:33; Ezek 44:23; Hos 6:3; 10:12; Mic 3:11; 4:2; Hab 2:18f; hiphil imperf 3 m s suf 1 pl jussive in meaning, but no unique form for jussive; instruct, teach. Ch: Il nous enseigne; Alonso: egli ci istruirà. (Torah= istruzione per il cammino!) wyk'êr"D>mi: !m partitivo. Pl in .... Isa. 2:3; 42:24; 45:13; 49:9; 55:8f; 57:18; 58:2, 13; 63:17; 64:4; 66:3; “sue”: essendo insegnamento connesso con la storia del suo rapporto con Israel. Insegna loro a partire da. Alonso: sulle sue strade; Ch:ses routes. wyt'_xor>aoB. hk'Þl.nEw> : Isa 2:3; 3:12; 26:7f; 30:11; 33:8; 40:14 (way); 41:3 (ground); Jer 9:1; 14:8; Joel 2:7; Mic 4:2: pl constr suf 3 m s xr;ao: cammino future nella sua parola/ torah. Segue uno stico esplicativo: aceäTe: Isa 2:3; 37:32; 51:4; Jer 4:4; 21:12; 48:9; Lam 3:38; Ezek 5:4; 21:9; 24:12; Mic 4:2 :qal imperf 3 f s. “Uscirà”. esce e scende = escono e scendono incontro a coloro che salgono verso la volontà-istruzione-parola di YHWH. Questi doni non stanno quindi nel Luogo, ma scendono per coinvolgere tutti verso la Presenza. Così il grande cammino umano diventa cammino verso YHWH. La grande forza di attrazione “soprannaturale” verso il Monte è la volontà di YHWH rivelata che trae verso di sé ed è la parola profetica che non sta, ma esce, scende, raggiunge ed opera. !AYCimi: 2 Sam. 5:7;.....Isa. 1:8, 27; 2:3; 3:16f; 4:3ff; 8:18; 10:12, 24, 32; 12:6; 14:32; 16:1; 18:7; 24:23; 25:5; 28:16; 29:8; 30:19; 31:4, 9; 32:2; 33:5, 14, 20; 34:8; 35:10; 37:22, 32; 40:9; 41:27; 46:13; 49:14; 51:3, 11, 16; 52:1f, 7f; 59:20; 60:14; 61:3; 62:1, 11; 64:9; 66:8; Jer. 3:14; 4:6, 31; 6:2, 23; 8:19; 9:18; 14:19; 26:18; 30:17; 31:6, 12, 21; 50:5, 28; 51:10, 24, 35; col partitivo: Ps. 14:7; 50:2; 53:7; 110:2; 128:5; 134:3; 135:21; Isa. 2:3; Jer. 9:18; Joel 4:16; Amos 1:2; Mic. 4:2. Diventa Sinai universale. hr"êAt: Isa 1:10; 2:3; 5:24; 8:16, 20; 24:5; 30:9; 42:4, 21, 24; 51:4, 7; istruzione. Qui come rivelazione dal Maestro. Richiama le “vie” e si connette ad esse. ~yBi_r: ~yMiä[;l. x:ykiÞAhw> ~yIëAGh; !yBeä ‘jp;v'w> [2:4a E giudicherà tra i Gôyìm e sarà arbitro per popoli numerosi. jp;ªv'w>: Isa 1:17, 23, 26; 2:4; 3:2; 5:3; 11:3f; 16:5; 33:22; 40:23; 43:26; 51:5; 59:4; 66:16; giudicherà = regnerà...legifererà per cui...giudicherà. Facendo giustizia. Imporrà la giustizia ossia un ordine improntato alla sua volontà ed alla sua torah tale da creare una umanità nuova. Governo giusto. x:yki²Ahw>: H Isa 2:4; 11:3 (acc). 4 (w l®); 29:21 (môkî-µ arbitrator); 37:4; Jer 2:19; Ezek 3:26; Hos 4:4; Amos 5:10; Mic 4:3; Hab 1:12; hiphil waw consec perf 3 m s xky set s.one right, reprove; qui settle quarrels; Cfr Ni argue out together (in legal dispute) 1:18. Ch: il persuadera. Pace internazionale. tArêmez>m;l. ‘~h,yteAt)ynIx]w: ~yTiªail. ~t'øAbr>x; Wt’T.kiw> [2:4b p `hm'(x'l.mi dA[ß Wdïm.l.yI-al{w> br<x,ê ‘yAG-la, yAgÝ aF'’yI-al{ Ed martelleranno le loro spade in vomeri, e le loro lance per falci; non leverà (più) popolo contro popolo la spada e non apprendereanno più la guerra. Wt’T.kiw>: Lev. 22:24 (k¹tût w. crushed testicles); Num. 14:45 (hif.: impf.: disperse (enemies)); Deut. 1:44 (id); 9:21 (beat fine, pound up); 2 Ki. 18:4 (piel: beat, hammer into pieces); 2 Chr. 15:6 (pual: pf. WtT.Ku: be shoved b® against, better reflexive hurt onesf. by striking (against)); 34:7; Job 4:20; Ps. 89:24; Isa. 2:4; 24:12 (be beaten, hammered to pieces); 30:14; Jer. 46:5 ((of enemies) be dispersed); Joel 4:10 (be beaten, hammered to pieces); Mic. 1:7 (be beaten, hammered to pieces); 4:3; Zech. 11:6; piel waw consec perft 3 pl ttK beat, hammer into pieces. Ch,727: Ils forgeront; Ch,1072: Ils casseront...en socs . Alonso: fergeranno. Attività manuale 23 artigianale volta alla trasformazione di elementi della terra già previamente fusi in spade (con uso del fuoco…) in altri ma di uso pacifico. La trasformazione è vista come frutto della giustizia e della pacificazione ~t'øAbr>x;: Isa 1:20; 2:4; 3:25; 4:6; 13:15; 14:19; 19:5f; 21:15; 22:2; 25:4f; 27:1; 31:8; 34:5f, 10; 37:7, 18, 25, 38; 41:2; 42:15; 44:27; 49:2, 17; 50:2; 51:10, 19; 60:12; 61:4; 65:12; 66:16; f pl constr suf 3 m pl br,x, dagger & (short-) sword. In parallelo ‘~h,yteAt)ynIx]w:: 1 Sam 13:19, 22; 17:7, 45, 47; 18:10f; 19:9f; 20:33; 21:9; 22:6; 26:7f, 11f, 16, 22; 2 Sam 1:6; 2:23; 21:19; 23:7, 18, 21; 2 Kgs 11:10; 1 Chr 11:11, 20, 23; 12:35; 20:5; 2 Chr 23:9; Job 39:23; 41:18; Ps 35:3; 46:10; 57:5; Isa 2:4; Mic 4:3; Nah 3:3; Hab 3:11 f pl constr suf 3 m pl tynIx: spear ~yTiªail.: 1 Sam. 13:20f; Isa. 2:4; Joel 4:10; Mic. 4:3 iron farm-tool, plowshare or mattock . Aratri. Strumenti di guerra trasformati in srumenti di lavoro pacific: vera coltivazione della Terra. Nel suo progresso pacifico. tArêmez>m;l. Isa. 2:4; 18:5; Joel 4:10; Mic. 4:3 vine-knife. Falci. Effetti del dono: nella giustizia che porta alla trasformazionecome effetto della parola/torah dell‟umamità che elaborerà in modo diverso il suo rapporto col creato. Dalla guerra alla pace. `hw")hy> rAaðB. hk'Þl.nEw> Wkïl. bqo+[]y: tyBeÞ [2:5 Casa di ya`áqöb cammianate! E camminiamo nella luce di YHWH Adesso il profeta mette in moto anche il popolo che fino ad ora era attorno al Monte. Esortazione a camminare insime verso la luce. Wkål.: qal impe m pl: Isa 1:18; 2:3, 5; 18:2; 30:21; 50:11; 55:1; Jer 7:12; 12:9; 18:18; 48:2. Ora è rivolto al popolo eletto che è invitato ad aprire il pellegrinaggio di ritorono dalla Casa di YHWH in una dispersione che accompagna l‟uscita della Parola e della Torah da Sion. hw")hy> rAaðB.: Gen 1:3ff, 15, 17f; …Isa 2:5; 5:20, 30; 9:1; 10:17; 13:10; 18:4; 24:15; 27:11; 30:26; 31:9; 42:6, 16; 44:16; 45:7; 47:14; 49:6; 50:11; 51:4; 58:8, 10; 59:9; 60:1, 3, 19f; con il B. Job 33:28, 30; Ps 56:14; 78:14; 89:16; Prov 16:15; Isa 2:5; 50:11; Ezek 5:2; Mic 2:1. Il poema si chiude con l‟immagine dei camminanti dentro la luce che viene da YHWH (ossia nella Parola e nella Torah che sono Luce di YHWH) per il cammino di Israel e dei Goiym. Con in testa la Casa di Giacobbe tutte le Genti camminano nella luce di YHWH. Alonso,132: trasformandosi nella visione poetica, Sion ottiene di dissipare e annullare l‟episodio di Babel: il monte artificiale costruito per arrivare al cielo, la confusione delle lingue, la dispersione. Contro una torre superba, il Monte della Presenza divina; contro le lingue confuse, una parola di YHWH che tutti intendono ed accettano; contro la dispersione, la riunione. Cfr At 2 2,6-21 Mirabile poema (Alonso,134-135: la realizzazione del presente capitolo è unica nella letteratura profetica; l‟elaborazione ritmica e sonora conferma la maestria del profeta). Giorno di YHWH: sua teofania (si leverà/alzerà/ sorgerà: V 21 `#r<a'(h' #roï[]l; AmßWqB. V 19 `#r<a'(h' #roï[]l; AmßWqB.) e suo giudizio sulla Terra ed i suoi abitanti: abbasserà i suberbi / elevati. Solo Lui resterà dopo il Giudizio eretto e torreggiante fra tutte le alture umiliate: v 11 `aWh)h; ~AYðB; ADßb;l. hw"±hy> bG:ôf.nIw> V 17 `aWh)h; ~AYðB; ADßb;l. hw"±hy> bG:ôf.nIw>. La sua luce accecante e maestà terribile (v 21 AnëAaG> rd:åh]meW ‘hw"hy> dx;P;Û ynEùP.mi V 19 AnëAaG> rd:åh]meW ‘hw"hy> dx;P;Û ynEùP.mi V 10 `An*aoG> rd:ßh]meW hw"ëhy> dx;P;ä ‘ynEP.mi) spingerà verso il basso nelle profondità delle grotte e degli anfratti nelle tenebre della terra nella polvere chi si era innalzato in superbia ed aveva usato le cose per esprimere questo ribelle innalzamento. La presenza-parousia di YHWH che si manifesta è espressa con la ripetizione identica e ritornante delle stesse frasi che mostrano lo stare-consistere di YHWH. Il profeta parlando ad YHWH fa una constatazione tragica: bqoê[]y: tyBeä ‘^M.[; hT'v.j;ªn" yKiä [2:6 ~yTi_v.liP.K; ~ynIßn>[o*w> ~d<Q,êmi ‘Wal.m' yKiÛ `WqyPi(f.y: ~yrIßk.n" ydEîl.y:b.W Sì! Hai respinto il tuo popolo, la Casa di ya`áqöb ! Sì! Sono pieni (di „indovini‟) più dell‟Oriente e di fanno gli àuguri come i Filistei 24 e con figli di stranieri (= stranieri) han stretto (la mano). Inizo sensa vocativo. Il discorso è rivolto a YHWH e si parla del suo popolo. E chi ne parla se ne estranea e giudica dal punto di vista di YHWH. hT'v.j;ªn": Isa 2:6; 16:8 (nif.: be left to onesf., abandoned; grow luxuriantly (shoots)); 21:15 (µereb n®‰ûšâ drawn sword); 32:14 (pual: pf. vJ'nU: be unattended); 33:23; Jer 7:29; 12:7; 15:6; 23:33, 39; Ezek 29:5; 31:12; 32:4; Hos 12:15; Amos 5:2; qal perf 2 m s vj;n": leave to onesf., abandon: “lasciare, abbandonare, non curandosene più”. YHWH del suo popolo in 1 R 8,57; Ger 12,7; Sal 27,9; Giud 6,13; 1 Sam 12,22. Di fatto è il suo popolo che non si cura più di lui! Lo mostra il suo modo di vivere che motiva il fatto per cui YHWH li a respinti, abbandonati. Questo verbo contiene già il giudizio e l‟allontanamento del popolo davanti al Terrore di YHWH che scende tra i suoi idoli gettati con talpe e pipistrelli (v 21a). Il giudizio è anticipato nella parola del profeta che constata come il popolo, facendo quanto segue, si pone in realtà nel basso pur pensando di essersi portato in alto. Alonso: Hai respinto. ‘^M.[; : Isa 2:6; 7:17; 10:22; 14:20; 41:10; 63:14; 64:8; Jer 31:7; 32:21; Ezek 3:11; 13:17; 26:11; 33:2, 12, 17, 30; 37:18; Dan 9:15, 19, 24; 11:14; 12:1; Hos 4:5; Joel 2:17; Amos 6:10; Mic 7:14; Nah 3:13, 18; Hab 3:13; Zech 14:5. L‟appartenenza rimane nonostante il tradimento! ‘Wal.m': Isa 1:15, 21; 2:6.7 (bis) .8; 6:1, 3f; 8:8; 11:9; 13:21; 14:21; 15:9; 21:3; 22:2, 7; 23:2; 27:6; 28:8; 30:27; 31:4; 33:5; 34:1, 6; 40:2; 42:10; 51:20; 65:11, 20; “essere pieno, colmo” ripetuto quattro volte in questi versetti indica come è stato riempito il vuoto che è si è creato coll‟abbandonare YHWH. Il verbo viene ripreso nel v 7 due volte e poi nel v 8 per una quarta volta ed è il punto culminante. Nel v 8 verranno nominati gli idoli come quel nulla che riempie questo vuoto: vuoto riempito dalla fiducia negli artifici degli uomini legati all‟idololatria. Il verbo al plurale, dà l‟idea del pullulare di questi indovini d'importazione sia da Est (Oriente) che da Ovest (Filistei). Questa fiducia è collegata all‟alienazione, alla non responsabilità davanti a YHWH. Tutto si accumula per esorcizzare il vuoto. Alonso: Rigurgita. Ch: ils son pleins. Come agenti dell‟idololatria ( v 8) qui sono nominati indovini e stregoni d'importazione: sono al servizio di dèi stranieri ( ogni allontanamento da YHWH è idololatria). Questa accumulazione di agenti dell‟idololatria è contro il precetto di Dt 18,10 ss: “Non si trovi in messo a te ... chi esercita la divinazione o il sortilegio o l‟augurio o la magia, né chi faccia incantesimi, né chi consulti gli spiriti o gli indovini, né chi interroghi i morti, perchè chiunque fa queste cose è in abominio a YHWH”. Ch: ils sont pleins ( on nota delle loro superstizioni , dei loro idoli). Alonso,135: divinazione ed idololatria possono camuffarsi con un manto di religione e servono perché l‟uomo inganni se stesso continuando ad avere fiducia in sé, in una sua manifattura, l‟idolo ed in una sua fantasia l‟augure….Ogni fiducia che escluda YHWH è una forma di idololatria; il testo può ricordare 1 Re 5 ss, Dt 17:16 ss ed Is 39. ~d<Q,êmi: “dell‟Oriente”. Ch: plus que le Levant. BHS prp ~s'q.mi; al ~ymis.Aq vel ~ydIQ.[;m. (magi) vel al ~d<Q,mi ~ymis.Aq. Il verbo ~sq: “indovinare”, esercitare l‟arte divinatoria come in 3,2: “indovini”. Il verbo designa ogni modo di indovinare: è usato sia per Balaam (Gios 13,22) che per la pitonessa di Endor (1 Sam 28,8). E' usato per i falsi profeti in Is 3,2; Ger 27,9; Mi 3,7 al. Per gli indovini Babilonesi: Is 44,25. Che ciò avvenisse dietro compenso lo si vede da Michea 3,11 e Num 22,7. Alonso introduce ~ymis.Aq e legge ~d<Q,mi ~ymis.Aq: di indovini orientali. ~ynIßn>[o*w> : Gen 9:14 (!n[ piel: inf. sf. cause s.thg to make an appearance); Lev 19:26; Deut 18:10, 14; Judg 9:37; 2 Kgs 21:6 (cause s.thg to make an appearance, conjure up (spirits), practice magic); 2 Chr 33:6; Isa 2:6; 57:3; Jer 27:9; Mic 5:11; Poel part m pl abs di !n[ “osservare ogni cosa”. Per congettura deriva dall‟osservare la forma delle nuvole ( = massa di nubi) dal mormorio degli auguri o da “gemere” o da “vedere”. Alonso: di àuguri. Ch:et ils augurent comme. ~yTi_v.liPK. ;: Isa 2:6; 9:11; 11:14; come Filistei. ydEîl.y:b.W: Isa 2:6; 7:14; 8:3, 18; 9:5; 11:7; 13:8; 21:3; 23:4; 26:17f; 29:23; 33:11; 37:3; 39:7; 42:14; 45:10; 49:21; 51:18; 54:1; 55:10; 57:4 (in poesia col genitivo descrittivo in 57,4: “ribelli). 5; 59:4; 65:23; 66:7ff; “infante, piccolo”. Qui sono gli stranieri. KJG and they, please themselves in the children of strangers. FBJ il surabonde d'enfants d'étrangers. TOB beaucoup trop d'enfants d'étrangers. VUL et pueris alienis adheserunt. Non traduce IEP e patteggiano con gli stranieri. Ch: d'enfants d'étrangers, ils se suffisent. Alonso: è scesa a patti con (vedi sotto). ~yrIßk.n": Isa 2:6; 28:21; Jer 2:21; Lam 5:2; Obad 1:11; Zeph 1:8: appartenenti ad altro popolo, stranieri. WqyPi(f.y:: Num 24:10; Job 34:26, 37; 36:18; Isa 2:6; Jer 31:19; 48:26; Lam 2:15; Ezek 21:17; hiph. imperf pl . Zorell,806: H causative: copiose large tribuit Sir 39:16; sufficit ad faciendum, potest facere aliquid Sir 42.17; inchoative: copiosus, dives evasit, abundavit “diventare ricco, abbondante”, “abbondare” con b “per” mezzo di qualcuno: Is 2:6 (LXX kai. te,kna polla. avllo,fula evgenh,qh auvtoi/j) an lgd WqyPi(f.y: ~yrIßk.n" ydEyBi cum alienigenis manus complodunt = con gli stranieri battono insieme le mani” = foedera ineunt = iniziare un'alleanza (qps [Zorell,559 qps 1 plausit, crepuit, ie aliquo actu (verbere casu) sonum fortem edidit; verbere 25 sonante percussit aliquem Job 34:26; in Num 24:10 complosit manus, irascens…])? Alonso,133 : è scesa a patti con stranieri (e sottintende il gesto dell‟alleanza:dyB). Intende quindi del battere la mano insieme a contraenti stranieri per fare alleanze con loro. Questo fare patti con “figli stranieri” è un modo sintetico per indicare il riempitivo idololatrico nell‟appoggiarsi ad alleanze abbandonando l‟Alleato. Fiducia in alleanze e patti politici anziché appoggiarsi sull‟Unico. Con tono riflessivo il profeta constata che alla pienezza di auguri ed indivini corrisponde la pienezza di ricchezza. wyt'_roc.aol. hc,qEß !yaeîw> bh'êz"w> @s,K,ä ‘Acr>a; aleÛM'Tiw: [2:7 `wyt'(boK.r>m;l. hc,qEß !yaeîw> ~ysiêWs ‘Acr>a; aleÛM'Tiw: Ed è piena la sua Terra d'oro e d'argento e non è limite per i suoi tesori. Ed è piena la sua Terra di cavalli e non c'è limite per i suoi carri. aleÛM'Tiw:: Isa 1:15, 21; 2:6ff; 6:1, 3f; 8:8; 11:9; 13:21; 14:21; 15:9; 21:3; 22:2, 7; 23:2; 27:6; 28:8; 30:27; 31:4; 33:5; 34:1, 6; 40:2; 42:10; 51:20; 65:11, 20; niphal waw consec imperf 3 f s. Riprende il motivo del vuoto riempito prima di oro ed argento (cupidigia e benessere economico) poi di cavalli: forza militare oppressiva. ‘Acr>a;: “sua Terra”. Indica la Terra sulla quale abita yiSrä´ël. Il possessivo potrebbe riferirsi ad YHWH dato che in 14,25 la chiama yciêr>a;B. “mia terra”: Cfr 1,19. Se il possessivo si riferisce a YHWH, la constatazione del v 6 ha un valore ancora più forte. La causa dell‟allontanamento di YHWH è il fatto che il suo popolo ha profanato nei modi che sono elencati la “sua” Terra. Si tratta della profanazione idololatrica. Idololatria delle ricchezze, del potere economico. La Terra viene riempita di ricchezza estratta da essa col lavoro umano. La terra diventa uno scrigno di tesori accumulati. Uno scrigno che non ha alcun limite. Questo accumulo di tesori è garanzia di potere e di prosperità; è fiducia nelle cose e non in YHWH. Il vuoto è riempito da tesori illimitati. Questi sono designati dai due metalli preziosi che, elencati assieme, indicano il massimo del possesso (Cfr Gen 24,35; Nu 22,18; Sal 119,72). Emblema del potere economico. @s,K:,ä Isa 1:22; 2:7, 20 (idoli d‟oro); 7:23; 13:17; 30:22; 31:7; 39:2; 40:19; 43:24; 46:6; 48:10; 52:3; 55:1f; 60:9, 17; “argento”, metallo prezioso, scavato nel ventre della terra per diventare anche materiale idololatrico: 2,20. La cupidigia accumula oro e fa salire l‟orgoglio e la superbia. Così pure bh'êz"w>: Isa 2:7, 20 (idoli d‟argento); 13:17; 30:22; 31:7; 39:2; 40:19; 46:6; 60:6, 9, 17; “oro”. L‟accumulo di questi oggetti preziosi è simbolo dell‟ascesa di ‟adam. Affanno di tesaurizzare, di possedere come autoaffermazione e come forma di elevazione, di innalzamento sopra la condizione di mortale. Questo materiale prezioso è anche materiale usato per fabbricare idoli; ed è esso stesso idololatrato. Idololatria del potere militare assoldato con oro ed argento per aggressione. Un altro modo di elevarsi al di sopra della condizione di Adam: dominare e decidere della vita degli altri. hc,qE:ß Isa 2:7; 5:26; 7:3, 18; 13:5; 40:28; 41:5, 9; 42:10; 43:6; 48:20; 49:6; 56:11; 62:11; m s abs : alw. ±ên q¢ƒeh without end. Esprimono un desiderio infinito, insaziato, insaziabile… Alonso: I suoi tesori non hanno numero; Ch: sans fin à. wyt'_roc.aol.: Isa 2:7; 30:6; 33:6; 39:2, 4; 45:3; m pl constr suf 3 m s rc'Aa pl. supplies storehouses; treasure, esp. of palace or temple ~ysiêWs: “cavalli”. Dal tempo di (David) Shelomoh i cavalli vengono allevati a scopo bellico. Dt 17,16: “Egli non dovrà procurarsi un gran numero di cavalli... e neppure abbia grande quantità di argento e d'oro”; 2 Sam 15,1; 1 Re 5,6;10,25; 18,5;22,4. Per gli assalitori in Is 5,28. Emblema del potere militare. Tutto esprime fiducia dell‟umanità in se stessa. ~yli_ylia/ Acßr>a; aleîM'Tiw: [2:8 `wyt'([oB.c.a, Wfß[' rv<ïa]l; Wwëx]T;v.yI) ‘wyd"y" hfeÛ[]m;l. Ed è piena la sua Terra piena di idoli. E all‟opera delle loro mani si prostrano a ciò che hanno fatto le loro dita. A culmine e radice dell‟elenco delle manifestazioni idolatriche, sono posti gli idoli che a loro volta sono fatti di argento e di oro. Idololatria è il culmine della superbia e dell‟innalzarsi di Adam. Adorare il prodotto delle proprie dita: nell‟incertezza e nella fantasia degli aruspici…! ~yli_ylia/: Lev 19:4; 26:1; 1 Chr 16:26; Job 13:4; Ps 96:5; 97:7; Isa 2:8, 18, 20; 10:10f; 19:1, 3; 31:7; Jer 14:14 (insignificant, worthless,); Ezek 30:13; Hab 2:18; Zech 11:17; m pl abs lylia/ pagan gods, always contemptuously as nonentities, idols. “'Vuoto”. Detto di cosa vuota, vana in quanto aliena da YHWH o falsa: 10,10; Ger 14,14. Al plurale indica in modo concreto gli dei coltivati nel culto bacalistico ed i loro simulacri che sono così detti”'i vani, i vuoti!” in Is 2,8.18;10,11;19,1.3; Ez 30,13; Hab 2,18; Sal 97,7. Col genitivo di materia in 2,20;31,7. Come tutti i beni economici fino ad ora elencati anche gli idoli sono manufatti, frutto dell‟ abilità artigianale delle mani degli uomini. Davanti ad essi gli uomini si prostrano. 26 Wwëx]T;v.yI): hishtaphel imperf 3 m pl; BHS l hw<x]T;v.yI : “incurvarsi, inclinarsi, chinarsi, piegarsi fino terra, prostrarsi a terra allo scopo di rendere onore ed adorazione”. Al cultore di YHWH è vietato adorare i falsi dèi ed i loro simulacri: Ex 23,24; 34,14; Lev 26,1; Num 25,2; Dt 4,19; 8,19. Inizia col prossimo versetto fino alla fine, il riferimento a ciò che avverrà nello YOM YHWH. ~Ay: m s Isa 2:11.12, 17, 20; 3:7, 18; 4:1f; 5:30; 7:17f, 20f, 23; 9:3, 13; 10:3, 17, 20, 27, 32; 11:10f, 16; 12:1, 4; 13:6, 9, 13; 14:3; 17:4, 7, 9, 11; 19:16, 18f, 21, 23f; 20:6; 22:5, 8, 12, 20, 25; 23:15; 24:21; 25:9; 26:1; 27:1ff, 8, 12f; 28:5, 19, 24; 29:18; 30:8, 23, 25f; 31:7; 34:8; 37:3; 38:12f, 19; 39:6; 43:13; 47:9; 48:7; 49:8; 51:13; 52:5f; 56:12; 58:2ff, 13; 61:2; 62:6; 63:4; 65:2, 5; 66:8; significa “giorno” ed è nel futuro in 2,11.17.20; 4,2;10,20; 11,10. Seguito da hw"ôhyl; della persona di YHWH nel v 12 indica il giorno destinato da o a disposizione di YHWH per realizzare il suo giudizio punitivo della presente idololatria. Cfr 13,6 cfr 13,13. Allora `~h,(l' aF'ÞTi-la;w> vyai_-lP;v.YIw: ~d"Þa' xV;îYIw: [2:9 E sarà curvato ( piegato, inclinato) ´ädäm e sarà umiliato (abbassato) ´îš. Questa sentenza quasi gnomica riassume il castigo nell‟idea dell‟abbassamento dell‟idololatra. xV;îYIw: : Job 9:13; 38:40; Ps 10:10; 35:14; 38:7; 107:39; Prov 2:18; 14:19; Eccl 12:4; Isa 2:9 (nif. (qal?): have to stoop), 11, 17; 5:15 (nif. (qal?): impf. xV;YIw:, xV;Ti, WxV;yI: have to stoop); 25:12 (hif.: pf. xv;he: bring down, lay low); 26:5 (hif.: pf. xv;he: bring down, lay low); 29:4 (nif.; sound muffled, low); 60:14; Hab 3:6; niphal waw consec imperf 3 m s xxv have to stoop (in humility); Is 2:11.17; h¹lak š®µôµ come stooping. Is 60:14; “gettarsi giù” ossia “incurvarsi fino a terra”. Il superbo umiliato. cfr 5,15. Il primo verbo che esprime il giudizio sulla superbia umana. Ch: Il s‟incline; Alonso: sarà piegato. ~d"Þa': Isa 1:18; 2:9, 11 (arroganza/orgoglio umano), 17 (ripresa del motivo dell‟orgogli del mortale), 20 (l‟idololatra lancerà/ getterà gli idoli), 22; 5:15; 6:11f; 13:12; 17:7; 22:6; 29:19, 21; 31:3, 8; 37:19; 38:11; 43:4; 44:11, 13, 15; 45:12; 47:3; 51:12; 52:14; 56:2; 58:5; 63:2; “uomo” in senso generico nel senso di “uomini”. Il termine lo pone in contrasto con YHWH (44,11). Non si parla di yiSrä´ël . Si considera yiSrä´ël a prescindere dalla elezione? Questo mortale si è innalzato è arrogante e superbo. Ma sarà costretto ad scagliare lontano da sé i suoi manufatti idololatrici! Alonso: il mortale; KJGAnd the mean man FBJ Le mortel TOB les humains IEP Il mortale VUL homo. In parallelo: lP;v.YIw:: Isa 2:9, 11.12, 17; 5:15; 10:33(be low, sink); 13:11; 25:11f; 26:5; 29:4 (š¹f¢l dibber speak from below); 32:19 (sink down); 40:4; 57:9, 15; cfr Prov 16:19; 25:7; 29:23; qal waw consec imperf 3 m s lpev'. Qui: be humble, abased. “Comandare di scendere ad un luogo basso umile, ossia ad un grado inferiore”. La superbia, il superbo l‟alto vengono umiliati: 2,9.11 ss; 5,15; 10,33; 29,4. E' quasi un motivo del libro contro la superbia ed alterigia del presente. La sequenza dei due verbi viene ripresa in ordine inverso nel v 11. vyai_: Isa 2:9, 11, 17; 3:2, 5f; 4:1; 5:3, 7, 15, 22; 6:5; 7:13, 21; 9:18f; 13:8, 14; 14:16, 18; 19:2; 21:9; 28:14; 29:13; 31:7f; 32:2; 36:6, 12, 16, 18; 39:3; 40:13, 26; 41:6, 11f, 28; 42:13; 44:13; 45:14; 46:11; 47:15; 50:2; 52:14; 53:3, 6; 55:7; 56:11; 57:1; 59:16; 63:3; 66:3, 13, 24; “uomo” qui con senso universale opposto a YHWH: 2,11; 7,13. Pretende di adergersi verso l‟alto… Adam ora idololatra verrà spinto al punto più basso, quasi fissato nella posizione che assume ora davanti agli idoli: prostrato a terra. Solo YHWH sarà innalzato. Questa bipolarità “alto” per YHWH, “basso” per Adam, percorre i versetti che seguono. aF'ÞTi-la;w>: frase dubbia: “non perdonerai loro”. Qal imperf 2 m s jussive in meaning, but no unique form for jussive; afn: Isa. 1:14 (trasl: portat, perfert, tolerat alqs rem molestam, duram, displicentem); 2:2 (N elevatus est , se levavit in sublime: participio: altus sublimis), 4 (cepit, prehendit, sumpsit), 9, 12 (N sublimis, gloriosus evasit). 13 (N elevatus est , se levavit in sublime: participio: altus sublimis).14; 3:3 (accepit, acceptavit: honoratus), 7 (omesso qol clamavit, pronuntiavit); 5:26 (in alto posuit signum vexillum); 6:1 (N elevatus est , se levavit in sublime: participio: altus sublimis); 8:4 (attulit, adduxit lrgr Q); 9:14 (accepit, acceptavit: honoratus); 10:24, 26; 11:12 (in alto posuit signum vexillum); 13:2; 14:4 (omesso qol clamavit, pronuntiavit: mashal); 15:7; 18:3; 22:6; 24:14 (elevavit vocem suam ad iubilandum); 30:6, 25 (N elevatus est , se levavit in sublime: participio: altus sublimis); 33:10 (N aliquis post quietem surgit ad iudicium), 24 (benigne, indulgens tulit peccata alcs (non irascens non puniens) indulsit, condonavit: J 121 o); 37:4, 23; 38:21; 39:6 (N asportatus est); 40:4 (N elevatus est , se levavit in sublime), 11, 24, 26 (motu elevavit: oculos. Sursum intuens); 41:16; 42:2 (omesso qol clamavit, pronuntiavit), 11 (id); 45:20; 46:1, 3f (portavit, tulit: Aquila pullos ), 7; 49:18, 22 (elevavit manum annuens alicui; N portatur infans); 51:6; 52:8, 11, 13 (N sublimis, gloriosus evasit); 53:4, 12 (trasl: “in se suscepit peccatum multorum”; cfr 4); 57:7 (N elevatus est , se levavit in sublime: participio: altus sublimis), 13 (asportavit: amovit), 15 (N elevatus est , se levavit in sublime: participio: altus sublimis); 60:4, 6; 63:9 (P elevavit, erectum sustinuit); 64:5 (asportavit: amovit); 66:12 (N portatur infans); Zorell,533: sustulit, levavit, portavit, cepit, dempsit. Qui, senza accusativo dell‟oggetto : se indulgentem praebuit, indulsit col dativo della persona. Cfr Hos 1:6. IEP non perdonare loro! BHTKJV therefore forgive them not. NAS But do not forgive them. TOB 27 tu ne saurais leur pardonner. LND ma tu non li perdoni. NRV Tu non li perdonare. FBJ : ne les relève pas! VUL ne ergo dimittas eis. Forse è una glossa? BHS prp taef. !yaw>: [ taef. f s cst raising onesf. Up, dignity, nobility exaltation (?) Gen. 49:3; Lev. 13:2, 10, 19, 28, 43; 14:56; Job 13:11; 31:23; 41:17; Ps. 62:5; Hab. 1:7]; Alonso,134 traduce leggendo con la proposta di BHS: “e non potrà sollevarsi” ad imitazione di 1:31b: hB,(k;m. !yaeîw>. Il profeta ora si rivolge al popolo e comanda: rp"+['B,( !mEßJh' iw> rWCêb; aABå [2:10 `An*aoG> rd:ßh]meW hw"ëhy> dx;P;ä ‘ynEP.mi Vai nella roccia e nasconditi nella polvere! Davanti ai volti del terrore di YHWH e dallo splendore della sua maestà. aABå: 2:10, 19, 21. Inizia un comando del profeta al popolo di mettersi al riparo. La polvere che si è erta ad uomo è invitata a tornae alla polvere/alla roccia che si apre per prenderlo. Un abbassamento oltre la terra… rWCêb;: Isa. 2:10, 19, 21; 8:14; 10:26; 17:10; 21:2; 26:4; 29:3; 30:29; 44:8; 48:21; 51:1; 59:19; “rupe grande” che offre rifugio nelle sue fessure o caverne. Uno scampo così lo cerca chi vede avvicinarsi i nemici alla città e cerca rifugio negli anfratti delle rocce ritenuti luoghi difficilmente accessibili. Qui sembra indicare un luogo lontano dalla maestà schiacciante di YHWH. rp"+['B,(: Isa. 2:10, 19; 25:12; 26:5, 19; 29:4; 34:7, 9; 40:12; 41:2; 47:1; 49:23; 52:2; 65:25; “polvere, terra”. !mEßJh' iw>: Gen. 35:4; Exod. 2:12; Deut. 33:19; Jos. 2:6; 7:21f; 2 Ki. 7:8; Job 3:16; 18:10; 20:26; 31:33; 40:13; Ps. 9:16; 31:5; 35:7f; 64:6; 140:6; 142:4; Prov. 19:24; 26:15; Isa. 2:10; Jer. 13:4ff; 18:22; 43:9f: !mj niphal imper m s : keep (onesf.) hidden “nascondi te stesso”. Deve essere questa la reazione del popolo idololatra quando si presenteranno i Volti. Viene spinto dalla forza dei Volti negli anfratti delle rocce e sotto la polvere. ‘ynEP.m:i “davanti ai volti”. Ch: face au. dx;P:;ä Isa. 2:10, 19, 21; 12:2; 19:16f; 24:17f; 33:14; 44:8, 11; 51:13; 60:5; meton “causa di paura”: ciò che uno teme o che lo spaventa. In 2,10.19.21 quasi “il terribile aspetto o la terribile venuta di YHWH”. L‟espressione è molto forte esprimendo la reazione dell‟idololatra davanti ai Volti di YHWH che è stato trascurato (cfr 1 Sam 11,7) e che è corrucciato per l‟idololatria. Alonso,136: si tratta di autentico timore o paura davanti all‟apparizione di YHWH per questo non usa ha'r.yI cs. ta;r.y(= rispetto) ma dx;P; espressione più forte: per es in 1 Sam 11:7. An*aoG> : “altezza, maestà”: 2,10; 24,14. Il motivo sarà ripreso in 19.21. BHS: LXX + o[tan avnasth/| qrau/sai th.n gh/n: ins ut 19.21 #r<a'(h' #roï[]l; AmßWqB. La reazione davanti ai Volti da parte degli attuali idololatri ~yvi_n"a] ~Wrå xv;Þw> lpeêv' ‘~d"a' tWhÜb.G: ynEùy[e [2:11 s `aWh)h; ~AYðB; ADßb;l. hw"±hy> bG:ôf.nIw> Gli occhi della superbia di ´ädäm „saranno umiliati‟ e piegata l‟altezza degli uomini e sarà esaltato YHWH, lui solo, in quel giorno. ynEùy[e: Isa. 1:15f; 2:11; 3:8, 16; 5:15, 21; 6:5, 10; 10:12; 11:3; 13:16, 18; 17:7; 29:10, 18; 30:20; 32:3; 33:15, 17, 20; 35:5; 37:17, 23; 38:3, 14; 40:26; 42:7; 43:4, 8; 44:18; 49:5, 18; 51:6; 52:8, 10; 59:10, 15; 60:4; 64:3; 65:12, 16; 66:4; “occhi” come manifestanti gli affetti, i sentimenti dell‟animo. Qui, essendo specificati da tWhÜb.G:: Isa. 2:11, 17 f s constr haughtiness (“'superbia”) esprimono la superbia, altezzosità, l‟orgoglio. Quel mortale umiliato al v 9 ora è detto “altezzoso”. Ch: Les yeux hautains. lpeêv': Isa. 2:9, 11.12, 17; 5:15; 10:33 (be low, sink) ; 13:11; 25:11 (H bring down, lay low: obj. fortifications).12; 26:5; 29:4 (š¹f¢l dibber speak from below); 32:19 (sink down); 40:4; 57:9 (H š¹laµ hišpîl sends down), 15; Jer. 13:18; Ezek. 17:6, 14, 24; 21:31; 29:14f; Mal. 2:9. Qal perf 3 m s: be humble, abased š¹f¢l dibber speak from below. BHS Qa hnlpvt: cfr V oculi sublimis hominis humiliati sunt. Ch: l‟humain abaissée. xv;Þw>: Job 9:13; 38:40; Ps. 10:10; 35:14; 38:7; 107:39; Prov. 2:18; 14:19; Eccl. 12:4; Isa. 2:9, 11, 17; 5:15; 25:12; 26:5; 29:4; 60:14; Hab. 3:6; qal waw consec perf 3 m s xxv have to stoop (in humility) Is 2;11; h¹lak š®µôµ come stooping Is 60:14. ~Wrå: “altezza”: 2,11.17; Cfr 10,12. Superbia, arroganza. bG:ôf.nIw> : Ni “alto eccelso” YHWH : 2,11,17; 33,5; il suo nome 12,4. Questo è l‟essenziale. aWhh; ~AYÝB; Isa 2:11, 17, 20; 3:7, 18; 4:1f; 5:30; 7:18, 20f, 23; 10:17, 20, 27; 11:10f, 16; 12:1, 4; 14:3; 17:4, 7, 9, 11; 19:16, 18f, 21, 23f; 20:6; 22:8, 12, 20, 25; 23:15; 24:21; 25:9; 26:1; 27:1f, 8, 12f; 28:5, 19; 29:18; 30:23, 25f; 31:7; 47:9; 52:6; 58:3, 13; 66:8. Il terzo stico sarà ripreso identico al v 17b. La teofania di YHWH è il punto fermo che prorompe nella storia e nella convivenza umana. Vento impetuoso uragano che spinge ad accoglierlo nascosti negli anfratti delle rocce. Spianerà tutto! 28 tAa±b'c. hw"ôhyl; ~Ayù yKiä [2:12 `lpe(v'w> aF'înI-lK' l[;Þw> ~r"_w" ha,ÞGE-lK' l[;î Si! Giorno per YHWH (´ädönäy) cübä´ôt contro ogni superbo ed arrogante e contro ogni elevato „‟ ~Ayù: vedi sopra. YHWH si presenta per giudicare in questo Giorno: scende per abbassare tutto quanto di umano cerca di innalzarsi. ha,ÞGE: Exod. 15:1, 21; Job 8:11; 10:16; 40:11f; Ps. 94:2; 140:6; Prov. 8:13; 15:25; 16:19; Isa. 2:12; Jer. 48:29; Ezek. 47:5: “superbo, arrogante” spec contro YHWH: 2,12; Ger 48,29; Sal 94,2;140,6; Pr 15,25;16,19; Giob 40,11. Agg m s ab. ~r"_w": Qal participle m s abs ~wr in Exod. 14:8; Num. 15:30; 33:3; Deut. 1:28; 2:10, 21; 9:2; 12:2; 27:14; 2 Sam. 22:28; Job 21:22; 38:15; Ps. 18:28; 78:69; 99:2; 113:4; 138:6; Prov. 6:17; 24:7; Isa. 2:12ff; 6:1; 10:33; 57:15; Ezek. 6:13; 17:22; 20:28; 34:6: “superbo, arrogante”. aF'înI: Ni ptc “alto, sublime”: 2,2.13: 6,1;30,25; 57,7.15. BHS: LXX kai. mete,wron ins H;boG"w.> lpe(v'w>: dl. Il TM legge anche “umile” che non rientra nella serie (Alonso,134: può essere entrato pr influsso di 11°. Conviene sostituire H;boG"w> o con qualcosa di equivalente. Anche BHS suggerisce di toglierlo. Ch,728: pour qu‟il soit abaissé. Dopo l‟affermazione generale -lK segue la specificazione, in elenco, di vari elementi che sono elevati e sono simboli di ogni elevazione e superbia. `!v")B'h; ynEïALa;-lK' l[;Þw> ~yai_F'NIh;w> ~ymiÞr"h' !Anëb'L.h; yzEår>a;-lK' ‘l[;w> [2:13 e contro tutti i cedri del lübänôn ‘e „‟ e contro tutte le querce di Bäšän Inizia dagli alberi (boschi) che s'ergono maestosi sui monti più alti della Terra, dal lübänôn e Bäšän. yzEår>a;: “cedro” frequente nel lübänôn (Giud 9,15 ; 2 Sam 5,11; 1 Re 5,13; Is 14, 8 al). Come immagine di cose eccelse e preziose oltre il nostro passo nel Salmo 80,11; 92,13; Is 41,19; Ct 5,15. ~yai_F'NIh;w> ~ymiÞr"h': “alti ed elevati”: BHS : dl m cs cfr 14: Alonso,134: togliere: proviene dal v seguente. ynEïALa;: “grande albero”, quercia o terebinto. Famose quelle di Bäšän : Ez 27,6; Zach 11,2. Immagine di cose splendide: Is 6,13; 44,14; Os 4,13; Am 2,9. Vengono abbassati come da un uragano gli elementi della vegetazione che si innalzano più di tutti gli altri al cielo. Boschi („tutti‟) dagli alberi di alto fusto tra i più pregiati, orgoglio degli alti monti. Vengono abbassate le stesse elevazioni della terra che ospitano gli alberi più alti. `tAa)F'NIh; tA[ïb'G>h;-lK' l[;Þw> ~ymi_r"h' ~yrIåh'h,-lK' l[;Þw> [2:14 e contro tutti i monti elevati e contro tutte le superbe colline I monti (corrispondono a cedri) sulle pianure e colline (corrispondono a querce). `hr"(Wcb. hm'îAx-lK' l[;Þw> h:bo+G" lD"äg>mi-lK' l[;Þw> [2:15 e contro tutte le torri alte e contro tutte le muraglie fortificate h:bo+G": BHS sic L, mlt Mss Edd H:bo+G; it 30:25 a; 40:9 a. Torri e muraglie sui monti (Alonso,136). Vengono abbassati elementi dell‟organizzazione e del lavoro umano che si ergono sulle case nella realtà urbana: torri e mura fortificate. lD"äg>mi: Isa. 2:15; 5:2; 30:25; 33:18; Jer. 31:38; 44:1; 46:14; Ezek. 26:4, 9; 27:11; 29:10; 30:6; Zech. 14:10: “torre grande”: la torre, in città, si erge sui tetti delle altre case. Su di esse si stagliano anche le mura. hm'îAx: Isa. 2:15; 22:10f; 25:12; 26:1; 30:13; 36:11f; 49:16; 56:5; 60:10, 18; 62:6; Jer. 1:15, 18; 15:20; 21:4; 39:4, 8; 49:27; 50:15; 51:12, 44, 58; 52:7, 14; Lam. 2:7f, 18; Ezek. 26:4, 9f, 12; 27:11; 38:11, 20; 40:5; 42:20; Joel 2:7, 9; Amos 1:7, 10, 14; 7:7; Nah. 2:6; 3:8; Zech. 2:9: “muro grande” della città. Ambedue elementi di orgoglio e di sicurezza per la vita urbana. `hD"(m.x,h; tAYðkif.-lK' l[;Þw> vyvi_r>T; tAYænIa\-lK' l[;Þw> [2:16 e contro tutte le navi di Taršîš e contro tutte le imbarcazioni lussuose. Vengono abbassate le navi che si ergono sull‟acqua. tAYðkif.-lK': hY"kif. f pl costr: ship; prp ytek.vi (cf aeg navis et LXX evpi. pa/san qe,an ploi,wn ka,llouj) al tAnypis.: hn"ypis.: ship (w. a deck) Jon 1:5. Ch,728: contre tous les spectacles convoités: “spettacolo”; hD"(m.x,h;: “amene, preziose”: Is 2,16;Ger 3,19,12,10; Ez 26,12. E' il movimento di un potente uragano che scende irresistibile e va appianando e distruggendo tutto ciò che si erge. Un uragano che viene dalle alte montagne del lübänôn, passa lungo le montagne della Terra (Rphraoym), arriva nelle città (YM città con mura) spianando tutto e si spegne sul mare W dopo aver abbassato i prodotti artigianali che sono l‟orgoglio delle città di mare: le navi i cui alberi si ergono maestosi sulla superficie delle acque in bonaccia e sono un richiamo ai cerdi della montagna. Nulla resta di elevato davanti a YHWH che con movimento irresistibile spiana tutto ciò che è elevato davanti a lui. Tanto meno Adam che si è orgogliosamente elevato, resterà alto. ~yvi_n"a] ~Wrå lpeÞv'w> ~d"êa'h' tWhåb.G: ‘xv;w> [2:17 29 `aWh)h; ~AYðB; ADßb;l. hw"±hy> bG:ôf.nIw> E sarà curvata l‟alterigia di hä´ädäm ed umiliato l‟orgoglio degli uomini. E sarà esaltato YHWH, lui solo, in quel giorno! ‘xv;w> qal waw consec perf 3 m s: Isa 2:9, 11, 17; 5:15; 25:12; 26:5; 29:4; 60:14. Ritornello variato del v 9: 9: E si curverà a terra hä´ädäm e sarà umiliato l‟uomo" . Unito al v 11: 1: "Gli occhi della superbia di Adam saranno umiliati / e curvata a terra l‟altezza degli uomini / e sarà esaltato YHWH solo, in quel giorno." `@l{*x]y: lyliîK' ~yliÞylia/h'w> [2:18 E gli idoli, tutti, „passeranno‟. ~yliÞylia/h'w> Lev. 19:4; 26:1; 1 Chr. 16:26; Job 13:4; Ps. 96:5; 97:7; Isa. 2:8, 18, 20; 10:10f; 19:1, 3; 31:7; Jer. 14:14 (insignificant, worthless); Ezek. 30:13; Hab. 2:18; Zech. 11:17. lylia/ m pl ab; pagan gods, always contemptuously as nonentities, idols Lv 19:4 lyliîK': sost “tutti, senza eccezione”: Dt 13,17; Is 2,18. @l{*x]y:: “passare ed andare”. BHS L c Qumran a Vers pl dal v 19. rp"+[' tALßxim.biW ~yrIêcu tArå['m.Bi ‘Wab'’W [2:19 `#r<a'(h' #roï[]l; AmßWqB. AnëAaG> rd:åh]meW ‘hw"hy> dx;P;Û ynEùP.mi „Andate‟ nelle caverne delle rocce e nei crepacci della polvere davanti ai volti del terrore di YHWH e allo splendore della sua maestà nel suo alzarsi per atterrare la terra. ‘Wab'’W: qal waw consec perf 3 pl; Ch: Ils viennent. BHS prp WaOB Qal imper m pl come al v 10 (cfr Alonso,134): ripresa del v 10 con più concretezza. tArå['m.Bi: Gen. 19:30; 23:9, 11, 17, 19f; 25:9; 49:29f, 32; 50:13; Jos. 10:16ff, 22f, 27; 13:4; Jdg. 6:2; 20:33; 1 Sam. 13:6; 17:23; 22:1; 24:4, 8f, 11; 2 Sam. 23:13; 1 Ki. 18:4, 13; 19:9, 13; 1 Chr. 11:15; Ps. 57:1; 142:1; Isa. 2:19; 32:14; Jer. 7:11; Ezek. 33:27: hr'['m.:cave : antri. tALßxim.biW: BHS prp tALßxim.bi Wnm.J'hiw> cfr 10 rp"+['B,( !mEßJh' iw> : Exod. 15:20, 26; 23:25; 32:19; Num. 26:33; 27:1; 36:11; Jos. 17:3; Jdg. 11:34; 21:21; 1 Sam. 18:6; 21:12; 29:5; 1 Ki. 8:37; 1 Chr. 7:18; 2 Chr. 6:28; 21:15; Prov. 18:14; Cant. 7:1; Isa. 2:19. Nei crepacci della polvere. Alonso: della terra. dx;P:;Û Gen. 31:42 (paµad yiƒµ¹q a designation of God), 53; Exod. 15:16 (trembling, terror); Deut. 2:25; 11:25; 28:66f; 1 Sam. 11:7 (terror caused by God: paµad yhwh); 1 Chr. 14:17; 2 Chr. 14:13; 17:10; 19:7; 20:29; Est. 8:17; 9:2f; Job 3:25; 4:14; 13:11; 15:21; 21:9; 22:10; 23:15; 25:2; 31:23; 39:16, 22; 40:17; Ps. 14:5; 27:1; 31:12 (paµad l® terror of); 36:2; 53:6; 64:2 (w. gen. or sf. of cause of terror, paµad °ôy¢b terror (one has) of the enemy); 78:53; 91:5; 105:38; 119:120 (terror caused by God: paµad yhwh paµd®k¹), 161; Prov. 1:26f, 33; 3:24f; 28:14; Cant. 3:8; Isa. 2:10, 19, 21; 12:2; 19:16f; 24:17f; 33:14; 44:8, 11; 51:13; 60:5; Jer. 30:5; 33:9; 36:16, 24; 48:43f; 49:5; Lam. 3:47; Hos. 3:5; Mic. 7:17 : trembling, terror . Ch,728: face au tremblement di YHWH. rd:åh]meW Gen. 36:39; Exod. 23:3; Lev. 19:15, 32; 23:40 (ornament, attire, splendor, a) in nature: p®rî °¢ƒ h¹d¹r); Deut. 33:17 (of tribe of Joseph); 1 Chr. 16:27; Job 40:10; Ps. 8:6 (b) in man); 21:6 (h¹d¹r of king); 29:4 (has h¹d¹r); 45:4f; 90:16; 96:6 (God‟s glory, grandeur: hôd w®h¹d¹r); 104:1; 110:3 (hadrê qœdeš royal robes); 111:3; 145:5, 12; 149:9 (Y. is h¹d¹r); Prov. 20:29; 25:6; 31:25; Isa. 2:10, 19, 21; 5:14 (of a city); 35:2 (ornament, attire, splendor, a) in nature: of Carmel); 45:2; 53:2; 63:1; Lam. 1:6; 5:12; Ezek. 16:14; 27:10; Dan. 11:20; Mic. 2:9: rdh: the soul in its highest manifestation of power. Ch,728: à la splendeur. AnëAaG>: Exod. 15:7; Lev. 26:19; Job 35:12; 37:4; 38:11; 40:10; Ps. 47:5; 59:13; Prov. 8:13; 16:18; Isa. 2:10, 19, 21; 4:2; 13:11, 19; 14:11; 16:6; 23:9; 24:14; 60:15; Jer. 12:5; 13:9; 48:29; 49:19; 50:44; Ezek. 7:20, 24; 16:49, 56; 24:21; 30:6, 18; 32:12; 33:28; Hos. 5:5; 7:10; Amos 6:8; 8:7; Mic. 5:3; Nah. 2:3; Zeph. 2:10; Zech. 9:6; 10:11; 11:3: Ch,728: de son genie. AmßWqB.: “sorgere” con idea di stare in piedi, porsi in piedi (da una previa situazione in cui era seduto). Detto di YHWH giudice difensore: 33,10; 14,22; 31,2. Il gesto di “alzarsi” esprime plasticamente il Giudizio di YHWH. #roï[]l;: “per la sua maestà e potenza incutere terrore”: YHWH giudice atterrisce la Terra: 2,19.21. Alonso,136: allitterazione #r<a'(h' #roï[]l;. che rende: “ad atterrare la terra”. Ab+h'z> yleäylia/ taeÞw> APês.k; yleäylia/ tae… ~d"êa'h' %yliäv.y: ‘aWhh; ~AYÝB; [2:20 `~ypi(Lej;[]l'w> tArßPe rPoðx.l; twOëx]T;v.hi(l. ‘Al-Wf['( rv<Üa] In quel giorno: getterà hä´ädäm gli idoli del suo argento e gli idoli del suo oro (che avevano fatto per lui per prostrarsi) alle talpe ed ai pipistrelli %yliäv.y:: H Isa. 2:20; 19:8; 38:17; Jer. 7:15, 29; 9:18; 22:19; 26:23; 36:23; 38:6, 9; 41:9; 51:63; 52:3; “gettare”, scagliare con forza: buttare. Reazione dell‟idololatra che fa scomparire le opere delle sue mani. yleäylia/ : Isa 2:8, 18, 20; 10:10f; 19:1, 3; 31:7; apice del peccato; l‟idolourgia ed il suo accumulo di divinità. Davanti al terrore di YHWH adam scopre la nullità delle proprie fatture che non proteggono né salvano. 30 APês.k;: vedi v 7; il suffisso del metallo indica la lora appartenenza ad adam prima i diventare trappola idololtrice per tutti. Alonso: i suoi idoli d‟argento. Wf['(: Qal perf 3 pl ‘Al: “per lui”: idolo fatto per l‟umanità per riempire il proprio vuoto per l‟abbandono di YHWH. twOëx]T;v.hi(l.: Isa. 2:8, 20; 27:13; 36:7; 37:38; 44:15, 17; 45:14; 46:6; 49:7, 23; 60:14; 66:23; Hishtaphel i c : bow down deeply, do obeisance: per prosternarsi. rPox.l; tArPe: BHS : l c pv Mss tArP'r>p;x]l; (Qa ~yrprpxl); cfr LXX toi/j matai,oij Teodozione farfarwq Vul talpas. Zorell,259 sotto rp;x' di cui rPoðx.l; è q ic (Isa 1:29; 2:20; 24:23; 33:9; 54:4): fodit; effodiendo fecit puteum foveam Nu 21:1 (scavare, fare scavando) nota lgd . tArP'r.p;x]l; (Zorell,260 tArP'r.p;x];: tutti irecenti ) “talpe” ma non quelle europee che là non esistono ma Spalax typhlus Pallas (rat-taupe mole-rat, Blindmaus), shrew. Anche Alonso,134: ai pipistrelli (getta gli idoli ad animali immondi che abitano l‟oscurità. Così uniscono e confondono il vacuo, il profano, il tenebroso). ~ypi(Lej;[]l'w>: 'vespertilio' (pipistrello) Lev 11,19; Dt 14,18. Alonso: pipistreello ~y[i_l'S.h; ypeÞ[is.biW ~yrIêCuh; tAråq.nIB. ‘aAbl' [2:21 `#r<a'(h' #roï[]l; AmßWqB. AnëAaG> rd:åh]meW ‘hw"hy> dx;P;Û ynEùP.mi Per andare nei crepacci delle rocce e nelle fenditure delle rupi davanti ai volti del terrore di YHWH e allo splendore della sua maestà nel suo alzarsi per atterrire la terra. tAråq.nIB.: Exod. 33:22; Isa. 2:21: “caverna della rupe”. ~yrIêCuh; Isa 2:10, 19, 21; 8:14; 10:26; 17:10; 21:2; 26:4; 29:3; 30:29; 44:8; 48:21; 51:1; 59:19. ypeÞ[is.biW: Isa. 2:21; 7:19; 16:1; 22:16; 31:9; 32:2; 33:16; 42:11; 57:5; fessura della rupe Giud 15,8.11. ambi termini sono i luoghi di oscurità nei quali l‟umanità fugge per nascondersi dalla luce per sfiggire alla luce bruciante/giudicante di YHWH! dx;P:;Û Isa 2:10, 19, 21; 12:2; 19:16f; 24:17f; 33:14; 44:8, 11; 51:13; 60:5; m s; cfr trembling, terror Ex 15: 16 paµad l® terror of Os 31.12; terror caused by God: paµad yhwh 1 Sam 11:7, paµd®k¹ Sal 119:120. rd:åh]meW Isa 2:10, 19, 21; 5:14 (h¹d¹r of a city); 35:2 (ornament, attire, splendor, a) in nature: of Carmel); 45:2; 53:2; 63:1; m s c AmßWqB. :Isa 2:19, 21. Qal i c suf 3 m s ~wqGod subj.: rise up (in action) 2:19;cfr qûmâ yhwh = step in Sal 2:8. #roï[]l;: Deut 1:29 (be terrified); 7:21; 20:3; 31:6; Josh 1:9; Job 13:25; 31:34; Ps 10:18; 89:8 (nif.: pt.inspiring terror, dreadful); Isa 2:19, 21; 8:12 (be in terror, dread before). 13 (hif.: terrify); 29:23 (be in terror, dread before); 47:12 (terrify): qal i c #r[. Alonso: ad atterrare . Ch: pour terrifier. L‟orgoglio che andava innalzando se stesso è abbassato fino negli antri più nascosti a bassi della terra. E' spinto in basso dall‟elevarsi del solo YHWH. Proiettato insieme agli idoli nelle profondità della terra. Chi si innalza sarà abbassato. 'Rimane egli solo, eretto e torreggiante fra tutte le alture umiliate' (Alonso,136). Con l‟immagine del Volto radiante e maestoso di YHWH giudice che s'alza a giudicare la terra termina questo poema. Al dialogo tra il profeta a YHWH è subentrata questa visione teofanica del giudizio di condanna. Tutto viene centrifugato davanti al Volto di YHWH. L‟arroganza umana è abbattuta. Solo YHWH resta (v 11.17). Il tema dell‟oracolo è “sarà umilito” (riguarda ogni essere umano) “soltanto YHWH sarà esaltato”. YHWH abbatta l‟arroganza umana: l‟essere umano si erige (come per Babel) con la cupidigia e l‟ambizione. ANNO 734-727 2,22-3,1-9 Il profeta ai suoi uditori. Questo v fa da anello di congiunzione. Se tutto ciò che è innalzato sta per essere umiliato, bisogna che il popolo non ponga in esso la prorpia fiducia o speranza. AP+a;B. hm'Þv'n> rv<ïa] ~d"êa'h'ä-!mi ‘~k,l' WlÜd>xi [2:22 p `aWh) bv'Þx.n< hM,îb;-yKi( Smettete, per voi (di confidare) da adam, che (solo) respiro nel suo naso! Sì! Poiché quanto stimabile è quello! WlÜd>xi: Isa. 1:16 (Q imper); 2:22 ( Q imper); 24:8; 38:11; 53:3; Jer. 40:4; 41:8; 44:18; 51:30; Ezek. 2:5, 7; 3:11, 27; Amos 7:5; Zech. 11:12: “desistere” dal fidarsi di qualcuno; cfr Pr 23,4; desistere: 1:16; 24:8. Suppone che fino ad adesso essi hanno fatto affidamento sull‟umano. L‟ordine è di cessare questa fiducia. Ch: Cessez. -!mi : indica distacco, allontanamento. Ordina la ricerca del fondamento della fiducia lontano da. Alonso,138: astenersi da, smettere di confidare in. 31 ‘~k,l:' dativo d'affetto. Il desistere sarà a vostro totale favore. Il continuare è sottoporsi al Giudizio distruttivo. ~d"Þa': Isa 1:18; 2:9, 11 (arroganza/orgoglio umano), 17 (ripresa del motivo dell‟orgogli del mortale), 20 (l‟idololatra lancerà/ getterà gli idoli), 22; …; “uomo” in senso generico nel senso di “uomini” umanità. Il termine lo pone in contrasto con YHWH (cfr 44:11). In 2:9.11: “mortale” In 2:9 Alonso. IEP traduce: il mortale; FBJ Le mortel. Ma VUL homo. TOB les humains. Qui Alonso: nell‟uomo (aggiunge “ di confidare”; Ch: Cessez avec l‟humain. hm'Þv'n>: Gen. 2:7 (`hY")x; vp,n<ïl. ~d"Þa'h'( yhiîy>w:) ~yYI+x; tm;äv.nI wyP'Þa;B. xP;îYIw:: ha il respire nel naso: vive); 7:22 (`Wtme( hb'Þr"x'(B, rv<ïa] lKo±mi wyP'ªa;B. ~yYI÷x; x:Wr’-tm;v.nI •rv,a] lKo‡: morte: perde il rispiro ); Deut. 20:16; Jos. 10:40; 11:11, 14; 2 Sam. 22:16; 1 Ki. 15:29; 17:17; Job 4:9; 26:4; 27:3; 32:8; 33:4; 34:14; 37:10; Ps. 18:16; 150:6; Prov. 20:27; Isa. 2:22; 30:33; 42:5; 57:16; Dan. 10:17: “alito, anelito, spirito, anima”: respire; Ch : haleine. Per l‟alito dell‟ira di YHWH: Is 30,33. @a;: Gen 2:7; 3:19; 7:22; ….Isa 2:22; 3:21; 5:25; 7:4; 9:11, 16, 20; 10:4f, 25; 12:1; 13:3, 9, 13; 14:6; 30:27, 30; 37:29; 42:25; 48:9; 49:23; 63:3, 6; 65:5; 66:15; nelle narici. bv'Þx.n<: Ni “considerato, stimato, ritenuto”. In 48,17 un niente in 2,22 “quanti”? b: equivalenza, prezzo, merce. hM,îb;-yKi(: quanto è valutato, stimato? E‟ con YHWH che bisogna trattare ed avere confidenza! Non nelle realtà umane. Anarchia in yürû|šäläºim. Ez 22 tAaªb'c. hw"åhy> !Adøa'h' hNE‚hi •yKi [3:1 hn"+[ev.m;W ![Eßv.m; hd"êWhymiäW ‘~Øil;’v'Wrymi rysiÛme `~yIm")-![;v.mi lkoßw> ~x,l,ê-![;v.mi lKo… Sì! Ecco hä´ädôn YHWH cübä´ôt allontanante da yürû|šäläºim e da yühûdâ bastone e sostegno „‟ rysiÛme: H Isa. 1:16, 25; 3:1, 18; 5:5, 23; 10:13; 18:5; 25:8; 27:9; 31:2 (clear away, get rid of, w. min put an end to (one‟s words); 36:7; 58:9; Jer. 4:1, 4; 5:10; 32:31; Ezek. 11:18f; 16:50; 21:31; 23:25; 26:16; 36:26; 45:9; Dan. 11:31; Hos. 2:4, 19; Amos 5:23; Zeph. 3:11, 15; Zech. 3:4; 9:7. Hi part m s abs rws “comanda di andare, costringe, rimuove, toglie”: scartare, allontananare. Con valore di futuro? Ch. Il écarte. ![Eßv.m;: 2 Sam 22:19; Ps 18:19; Isa 3:1 (ter) “fulcro” meton. sostegno della vita: cfr Sir 3,31; 36,29. hn"+[ev.m;W: f s abs ![ev.m; : support (2 words = totality), every support “fulcro” universalmente ogni genere di sostegno. Il senso della parola è bastone del vecchio, del viaggiatore: Ex 21,19; Num 21,18; Giud 6,21; Re 4,29.31; Za 8,4; Ps 23,4 ; cfr Is 36,6. `~yIm")-![;v.mi lkoßw> ~x,l,ê-![;v.mi lKo…: ogni sostegno di pane e ogni sostegno di acqua': BHS add. Probabilmente + una glossa. Esplicita la carestia dei beni essenziali. Bastone e sostegno della città sono anche: `!qE)z"w> ~seîqow> aybiÞn"w> jpeîAv hm'_x'l.mi vyaiäw> rABàGI [3:2 duce e uomo di battaglia giudice e profeta e indovino e anziano; `vx;l'( !Abïn>W ~yviÞr"x] ~k;îx]w: #[e²Ayw> ~ynI+p' aWfån>W ~yViÞmix]-rf; [3:3 il capo di una cinquantina e l‟elevato di volti e il consigliere e il sapiente di artigiani e l‟esperto di incantesimi. In rapporto alla vita militare: rABàGI : Isa. 3:2; 5:22; 9:5; 10:21; 13:3; 21:17; 42:13; 49:24f; Jer. 5:16; 9:22; 14:9; 20:11; 26:21; 32:18; 46:5f, 9, 12; 48:14, 41; 49:22; 50:9, 36; 51:30, 56f; Ezek. 32:12, 21, 27; 39:18, 20; Dan. 11:3; Hos. 10:13; Joel 2:7; 4:9ff; Amos 2:14, 16; Obad. 1:9; Nah. 2:4; Zeph. 1:14; 3:17; Zech. 9:13; 10:5, 7: “forte, potente”: eccellente per la forza fisica o anche dell‟animo o anche per le ricchezze (cfr Messia 9,5; 10,21) . Qui la classe benestante. Ch: le héros. hm'_x'l.mi vyaiäw>: “uomo di guerra”; 42:13. Ogni uomo capace di combattere ed esperto nel combattere (cfr Ex 15,3: Sal 24 (di YHWH). rf; : “prefetto, pentacontarca”; cfr nell‟esercito: 21,5;31,9. Sostegno dalla perizia bellica. In relazione alla vita civile: jpeîAv: “giudice”: 1,26; 3,2;16,5. Re? aybiÞn"w>: Isa. 3:2; 9:14; 28:7; 29:10; 37:2; 38:1; 39:3 “profeta”. Certo falso profeta. ~ynI+p' aWfån>W: “is qui (colui che usufruisce del favore (del potente, del ricco)”: 3,3; 9,14; Giob 22,8. In 3,9 cfr Dt 1,17: notabile. Ch,728: l‟élevé des faces. #[e²Ayw>: “consigliere”': 3,3;41,28, regio 19,11. Il Mashiyah in 9,5. ~k;îx]w:: “sapiente”, molto abile, competente: 3,3; 40,20. Col gen: ~yviÞr"x]: “artefici” 44,12; 45,16; 40,19; 41,7;44,11. Il sapiente artigiano = i mastri artigiani. 32 In rapporto agli aiuti idolatrici ed alla attività connesse: ~seîqow> : Num. 22:7; 23:23; Deut. 18:10, 14; Jos. 13:22; 1 Sam. 6:2; 15:23; 28:8; 2 Ki. 17:17; Prov. 16:10; Isa. 3:2; 44:25; Jer. 14:14; 27:9; 29:8; Ezek. 13:6, 9, 23; 21:26ff, 34; 22:28; Mic. 3:6f, 11; Zech. 10:2: practice divination (by consulting lots which have been cast): “indovino”. !Abïn>W: Isa. 1:3; 2:4; 3:3; 5:3, 21; 6:9f (w. acc. understand, perceive abs); 10:13 (nif.: pt. !Abn", cs. !Abn>: be perceptive); 14:16; 22:11; 28:9, 19; 29:14, 16; 32:4 (w. l® w. inf. be capable, able); 40:14, 21; 43:10, 18; 44:4, 18; 52:15; 56:11; 57:1; 59:2; !yB. vx;l'(: 2 Sam. 12:19; Ps. 41:8; 58:6; Eccl. 10:11; Isa. 3:3 (whispering, charming (of a snake)), 20 (amulet (? humming shells) as ornament); 26:16; Jer. 8:17: „periti nell‟arte incantatoria‟, capace di allontanare i pericoli; cfr 26,16. Vedi anche 3,20 „amuleti preziosi‟; portati dalle donne. `~b'(-Wlv.my. I ~yliÞWl[]t;w> ~h,_yrEf' ~yrIß['n> yTiît;n"w> [3:4 E darò ragazzi come loro capi e monelli domineranno su di loro! ~yrIß['n> Isa. 3:4f; 7:16; 8:4; 10:19; 11:6; 13:18; 20:4; 33:9, 15; 37:6; 40:30; 52:2; 65:20; Jer. 1:6f; 51:22, 38; Lam. 2:21; 5:13; Hos. 11:1; Zech. 2:8; 11:16 . ~yliÞWl[]t;w> Isa. 3:4; 66:4 Wh[e_rEB. vyaiäw> vyaiÞB. vyaiî ~['êh' fG:ånIw> [3:5 `dB'(k.NIB; hl,Þq.NIh;w> !qeêZ"B; ‘r[;N:’h; Wbªh]r>yI E sarò violentato il popolo: uomo contro uomo e uomo e uomo contro il suo compagno! Assaliranno: ragazzo contro vecchio e disprezzato contro nobile. fG:ånIw>: Exod. 3:7; 5:6, 10, 13f; Deut. 15:2f; 1 Sam. 13:6 (N); 14:24 (N); 2 Ki. 23:35; Job 3:18; 39:7; Isa. 3:5 (N), 12; 9:3; 14:2, 4; 53:7(N); 58:3; 60:17; Dan. 11:20; Zech. 9:8; 10:4; Ni “agire violentemente, essere trattati male”: 53,7, oppressi: 1 Sam 13,24; essere molto stanchi dalle fatiche militari: 1 Sam 14,24; reciprocamente: trattarsi male , vessare. Ch,728: Le peuple tyrannisé. Wh[e_rEB.: prossimo. Wbªh]r>yI: Job 9:13; 26:12; Ps. 40:5; 87:4; 89:11; 90:10; 138:3; Prov. 6:3; Cant. 6:5; Isa. 3:5; 30:7; 51:9: qal imperfect 3 m pl bhr: assail, press (s.one hard), pester: w. b®: comportarsi con superbia ed arrogantemente: 3,5. Ch,728: ils subjuguent. hl,Þq.NIh;w> : Ni: considerare poco, disprezzare: 16,14. Cfr Dt 25,3. ptc vile, disprezzabile: 3,5. dB'(k.NIB;: gloria onore fama: molto stimato, onorato plurale. Illustre nobile: 23,8. wybiêa' tyBeä ‘wyxia'B. vyaiÛ fPo’t.yI-yKi( [3:6 `^d<)y" tx;T;î taZOàh; hl'îvek.M;h;w> WnL'_-hy<h.Ti( !yciÞq' hk'êl. hl'äm.fi Sì! Afferrerà un uomo suo fratello della casa di suo padre. Un mantello, a te? Capo tu sarai per noi! E questa fatiscenza, (sia) sotto la tua mano! fPo’t.yI: Isa. 3:6; 36:1; Jer. 2:8; 26:8; 34:3; 37:13f; 38:23; 40:10; 46:9; 48:41; 49:16; 50:16, 24, 46; 51:32, 41; 52:9; Ezek. 12:13; 14:5; 17:20; 19:4, 8; 21:16, 28f; 27:29; 29:7; 30:21; 38:4; Amos 2:15; Hab. 2:19. fp;T' w. b®: take hold of obj. pers. Is 3:6: “prendere”; Alonso: abbrancherà. hl'äm.fi : Isa 3:6f; 4:1; 9:4 f s abs hl'm.fi: mantle, wrapper (both garment and under-blanket): Alonso. “tu hai un mantello”, Ch: “A toi la tunique”. In questa rovina chi ha un mantello (chi ha da vestirsi!) passa per un personaggio: gli viene offerto il comando. hk'êl.: preo suf 2 m s !yciÞq': “magistrato, prefetto”: 1,10 opposto a “popolo”: 3,6.ss; 22,3; Mi 3,1;9. Ch: alcalde. hl'îvek.M;h;w>: “edificio che sta cadendo” : 3,6 la cosa pubblica prossima alla fine. Alsono: assumi il comando di questa rovina ( Id,139: forse ironica l‟allitterazione hk'êl. hl'äm.fi / hl'îvek.M;h;w>. `^d<)y" tx;T;î: è sottinteso il verbo: rimanga sotto la tua mano = prendi il comando di. ‘rmoale ŸaWhÜh; ~AY‚b; •aF'yI [3:7 hl'_m.fi !yaeäw> ~x,l,Þ !yaeî yti§ybeb.W vbeêxo hy<åh.a,-al{ `~['( !yciîq. ynImUßyfit. al{ï Alzerà ( la voce) in quel giorno, per dire: Non sarò medico! E in casa mia, non (c‟è) pane e non (c‟è) mantello! Non fatemi capo del popolo! •aF'yI : “alzare” sott “'voce”: gridare, pronunciare: 3,7; 42,2.11. vbeêxo: Gen. 22:3 (saddle); Exod. 29:9 (tie around (cap, turban)); Lev. 8:13; Num. 22:21; Jdg. 19:10; 2 Sam. 16:1; 17:23; 19:27; 1 Ki. 2:40; 13:13, 23, 27; 2 Ki. 4:24; Job 5:18; 28:11 (P dam up (trickling water in mines)); 34:17 (hold the reins, rule (?)); 40:13 (fetter, imprison); Ps. 147:3 (P bind, tie up (wound)); Isa. 1:6 (pual (qal pass.): be bound up (wound)); 3:7; 30:26 (bind, tie up (wound)); 61:1; Ezek. 16:10; 24:17; 27:24 (twist (rope)); 30:21 (pual (qal pass.): pf. hv'B.xu, WvB'(xu: be bound up (wound)); 34:4, 16; Hos. 6:1; Jon. 2:6. vbx µœb¢š dresser (of a wound); hold the reins, rule (?) wordplay w. 3 ?): medico, chirurgo met restauratore della cosa pubblica. Ha anche il senso di “costringere” da cui “reggere, regnare, dominare”. 33 ynImUßyfit. fare qualcuno qualcosa. lp'_n" hd"ÞWhywI ~Øil;êv'Wråy> ‘hl'v.k' yKiÛ [3:8 `Ad*Abk. ynEï[e tArßm.l; hw"ëhy>-la, ‘~h,ylel.[;m;(W ~n"ÜAvl.-yKi( Sì! E‟ franata yürû|šäläºim e yühûdâ è caduta! Sì! Le loro lingue e le loro azioni, contro YHWH per ribellarsi agli occhi della sua gloria. ‘hl'v.k': Isa 3:8; 5:27; 8:15; 28:13; 31:3; 35:3; 40:30; 59:10, 14; 63:13; “vacilla, scivola , frana” per la debolezza , sta per cadere, diventa debole. yürû|šäläºim: cfr Os 5,5 ; la verità: 59,14 .Uso metaforico del verbo in 8,15;31,3. lp'_n": BHS : Q a legge al f. Idue verbo esprimono una decadenza totale. Il perché è in tutto quanto precede e segue. hw"ëhy>-la,: primo: la ribellione contro YHWH in parole ed opere. tArßm.l;: Isa 1:20; 3:8; 50:5; 63:10; hiphil i c hr'm': behave refractorily, obstinately “disprezzare, offendere” gli occhi di YHWH. ynEï[e: agli occhi della sua gloria; BHS ftr dl. Ma Alonso,138: scrittura defectiva per ynEy[e (ynE[e) con valore avverbiale:in presenza della sua gloria, Ch: pour se rebeller aux yeux de sa gloire. Wdxe_ki al{å WdyGIßhi ~doïs.Ki ~t'²aJ'x;w> ~B'ê ht'n>["å ‘~h,ynEP. tr:ÛK'h; [3:9 `h['(r" ~h,Þl' Wlïm.g"-yKi( ~v'êp.n:l. yAaå L‟iniqua discriminazione dei loro volti è accusa contro di loro. E i loro peccati „‟ (li) essi proclamano, non (li) occultano! ´ôy alle loro vite poiché preparano per sé del male! tr:ÛK'h;: f s const hr'K'h; : hakk¹rat *p¹nîm bias; Ch,729: l‟expression de leurs faces. Alonso,137: la loro impudenza. Zorell,190: nome dell‟azione del verbo Hi rkn: eorum iniqua personarum discriminatio sc. eorum iniustia in uno alteri praeferendo aut posthabendum (dalla frase ~ynP ryKihi); sec alios = aspectus vulnus eorum. Meglio: coloro che iniquamente discriminano le persone preferendo le une alle altre: guardano al loro aspetto. Secondo : la parzialità che vizia l‟amministrazione della giustizia. ht'n>["å: qal perf 3 f s hn"[': testimoniare sia dell‟innocenza che della colpevolezza di uno davanti al giudice, al magistrato a YHWH ecc che interroga.Ch: répond; Alonso: è testimone. ~B' : contro, accusare: 3,9; 59,12. ~t'²aJ'x;w>: BHS: ST pl , l ~taojxw ~doïs.Ki: BHS forse add ( non per Alonso, Ch). WdyGIßh hiphil perf 3 pl . put forward (an opinion &c.), report, announce, tell. I malvagi di 8b propalano cinicamente i propri peccati. Wdxe_ki: Gen 47:18; Exod 9:15; 23:23; Josh 7:19; 1 Sam 3:17f; 2 Sam 14:18; 18:13; 1 Kgs 13:34; 2 Chr 32:21; Job 4:7; 6:10; 15:18, 28; 20:12; 22:20; 27:11; Ps 40:11; 69:6; 78:4; 83:5; 139:15; Isa 3:9; Jer 38:14, 25; 50:2; Hos 5:3; Zech 11:8f, 16; piel perf 3 pl dxK: keep hidden, cover up (trans.) “'nascondere, occultare tacendo qualche cosa” : 3,9. Essi non li occultano. yAaå: Isa 3:9, 11; 6:5; 24:16. Questa prima occorrenza potrebbe essere autentica (vedi sotto). Il profeta vede e coomenta: si attirano da soli addosso il meritato compenso. ~v'êp.n:l.: “anima”: vite. Wlïm.g"-yKi: Isa. 3:9; 11:8; 18:5; 21:7; 28:9; 30:6; 60:6; 63:7; Jer. 49:29, 32; Ezek. 25:5; Hos. 1:8; Joel 4:4; Zech. 14:15: “si procurano, retribuiscono”. Lite forense contro i capi. I due vv che seguono potrebbero essere pronunciato da redattore tardivo: affermazione simmetrica e calcolata (quasi sapienziale) dopo una descrizione appassionata. Trae un utile didattico dal testo profetico. `Wlke(ayO ~h,Þylel.[;m; yrIïp.-yKi( bAj+-yKi qyDIÞc; Wrïm.ai [3:10 “Beato” il giusto! Sì, bene! „Secondo‟ il frutto delle loro fatiche mangeranno! Wrïm.ai : qal imper m pl rm;a': Ch,729: Dites. BHS l yrEv.a; [ Isa 30:18; 32:20; 56:2; ma vedi Deut 33:29; Judg 1:32; 1 Kgs 10:8; 2 Chr 9:7; Job 5:17; Ps 1:1; 2:12; 32:1f; 33:12; 34:9; 40:5; 41:2; 65:5; 84:5f, 13; 89:16; 94:12; 106:3; 112:1; 119:1f; 127:5; 128:1f; 137:8f; 144:15; 146:5; Prov 3:13; 8:32, 34; 14:21; 16:20; 20:7; 28:14; Eccl 10:17; Dan 12:12]:“beato” LXX + dh,swmen (da rs;a'). Alonso,138: segue BHS, antonimo di 11a yAa (9b) yAaß . Una beatitudine precede una maledizione: ambe accompagnano il castigo annunciato. bAj+-yKi : Alonso: gli andrà bene; Ch: “Le juste, oui, c‟est bien”. yrIïp-. yKi(: BHS l yrp.Ki ~h,Þylel.[;m;: Ch: de leurs agissments, oui, ils le mangent; Alonso: delle sue azioni mangerà. `AL* hf,['îyE wyd"Þy" lWmïg>-yKi( [r"_ [v'är"l. yAaß [3:11 ´ôy all'empio, „perché‟ malvagio! “Secondo” le paga delle sue mani sarà fatto a lui! 34 yAaß: maledizione. [r": BHS l [r"-yKi lWmïg>-yKi(: BHS LXX kata. ta. e;rga l lWmïg>Ki; “ciò che ognuno agendo ha meritato sia di bene che di male”. Nel nostro passo il senso viene ad essere retribuzione delle azioni buone o cattive, remunerazione o pena:35,4; 59,18; 66,6. hf,['îyE: Q a bwvy. Alonso,139: se pronunciati dal popolo: sono un giudizio popolare che fa appello al principio della giustizia retributiva; se pronunciati da YHWH : principio di giustizia pronunciato nella calma della sua sovranità (cfr Sal 128:2). Ab+ Wlv.mä' ~yviÞn"w> lleêA[m. wyf'äg>nO ‘yMi[; [3:12 s `W[Le(Bi ^yt,Þxor>ao* %r<d<îw> ~y[iêt.m; ^yr<äV.a;m. ‘yMi[; O mio popolo! Suo oppressore? „Un allattato‟! E donne dominano su di lui! O popolo mio! Le tue guide? Fanno traviare! E la via dei tuoi sentieri inghiottono! ‘yMi[;:Isa 1:3; 3:12ab, 15a; 5:13; 10:2, 24; 19:25; 22:4; 26:20; 32:13, 18; 40:1; 43:20; 47:6; 51:4, 16; 52:4ff; 53:8; 57:14; 63:8; 65:22; “mio popolo”: compassione di YHWH per il “suo” popolo (Isa 3:14a; 7:2; 11:11, 16; 13:14; 14:32; 25:8; 28:5; 30:26; 49:13; 51:22; 52:9; 56:3; 63:11). Dubbio 13 b (LXX kai. sth,sei eivj kri,sin to.n lao.n auvtou/). Oppresso dalla classe dirigente! La codanna dei potenti tende alla difesa del popolo oppresso. wyf'äg>nO: qal part m pl constr suf 3 m s: Exod. 3:7; 5:6 (w. b®, drive, force (men to work)), 10 (pt. slavedriver, task-master, overseer), 13f; Deut. 15:2 (. press (a debtor for repayment), dun) 3; 1 Sam. 13:6; 14:24; 2 Ki. 23:35 (exact (contributions)); Job 3:18; 39:7 (beat, rouse up (game)); Isa. 3:5 (nif.: pf. fG:nI: b®, jostle, crowd each other ), 12; 9:3; 14:2 (pt. a) despot), 4 (id); 53:7 (nif.: pf. fG:nI: be hard pressed); 58:3; 60:17; Dan. 11:20 (; pt. tax-collector); Zech. 9:8; 10:4; fg:n" pt. fgEnO, ~yfig>nO, wyf'g>nO, ~h,yfeg>nO. Pl. government. BHS: l ~yfign: “prefetto, capo”; ha anche il senso di comandare duramente. lleêA[m.: Exod 10:2; Lev 19:10 (Po spec.: glean (grain, olives)) ; Num 22:29; Deut 24:21 (Po); Judg 19:25 (hitpael (sexually) abuse (a woman)); 20:45 (Po); 1 Sam 6:6; 31:4; 1 Chr 10:4; Job 16:15; Ps 141:4 (hitpoel: inf. lleA[t.hi: act mischievously); Isa 3:12; Jer 6:9; 38:19; Lam 1:12, 22; 2:20; 3:51; poel part m s abs ll[ Zorell, 602: primitus = iterum iterumque egit; hinc: racematus est vineam, seapius perlustrans: Lev 19:10, DT 24:21; milites locum racemantur, perlustrant, superstites necant: Gidu 20:45; Ger 6:9. In Lam 1:22 (deal with, treat s.one); 2:20 “inflixit” alci aliquid mali, poenam; 3:51 “oculus meus = id quod video me contristat). Secondo gli antichi (LXX oi` pra,ktorej u`mw/n kalamw/ntai u`ma/j V spoliaverunt in Is 3:12 anche (con leggero cambiamento vocalico) “i tuoi esattori (= tiranni, strozzini, usurai) ti vendemmiano, ti spogliano: te racemantur, expoliant”. Alonso,138: cwll “che bimbi opprimono: legge “bambino” correlativo a “donne”. Ch,720: Un nourrisson. ~yviÞn"w>: “donne”. Ch,729: des fammes. Correlativo a “ bambino”. LXX oi` avpaitou/ntej kurieu,ousin l ~yvnOw: da avn hvn “creditore” soprattutto “che perseguita che urge, duro”: Gen. 32:33; 41:51; Exod. 22:24; Deut. 15:2; 24:10f; 2 Ki. 4:1; Neh. 5:10f; Job 11:6; 39:17; Ps. 109:11; Isa. 24:2; 44:21; 50:1; Jer. 15:10; 23:39; Lam. 3:17. Con leggero cambiamento vocalico “i tuoi esattori (= tiranni, strozzini, usurai) ti vendemmiano, ti spogliano: te racemantur, expoliant”. ^yr<äV.a;m.: Piel part m pl const suf 2 m s rva qal: impv. Wrv.ai: step Pr 9:6; piel: intr. step (cj. qal) Pr 4:14; lead Is 3:12; 9:15; Is 1:17; pual: pt. pl. wyr'V'aum.: be led Is 9:15; Pi ptc “condurre, reggere”: 3,12; 9,15. In 1,17 “correggere”. Ch,729: tes laudateurs. Alonso,138: le tue guide. ~y[iêt.m;: Isa. 3:12; 9:15; 16:8; 19:13f; 21:4; 28:7; 29:24; 30:28; 35:8; 47:15; 53:6; 63:17; Jer. 23:13, 32; 42:20; 50:6; Ezek. 14:11; 44:10, 15; 48:11; Hos. 4:12; Amos 2:4; Mic. 3:5.Hif “fare errare, comandare di emigrare”; eticamente “indurre in errore, ingannare”; condurre su una falsa via e attraverso questa alla distruzione: 3,12. 9, 15; 30,28; W[Le(Bi: Isa. 3:12; 9:15; 19:3; 25:7f; 28:4, 7; 49:19; Jer. 51:34, 44; Lam. 2:2, 5, 8, 16; Hos. 8:7f; Jon. 2:1; Hab. 1:13 . Pi “inghiottire”; met. “mandare in rovina, alla perdizione; distruggere”. `~yMi([; !ydIîl' dmeÞ[ow> hw"+hy> byrIßl' bC'înI [3:13 Si leva per lite YHWH e sta a giudicare il 'suo popolo'. bC'înI : Ni YHWH sta, appare . In parallelo con dmeÞ[ow> : 3,13; 21,8. byrIßl': 'lite forense', controversia sul diritto violata, causa di litigio: 1,23. ~yMi([;: LXX S to.n lao.n auvtou/ l Am[. wyr"_f'w> AMà[; ynEïq.zI-~[i aAbêy" jP'äv.mBi . ‘hw"hy> [3:14 `~k,(yTeb'B. ynIß['h,( tl;îzEG> ~r<K,êh; ~T,är>[;Bi( ‘~T,a;w> YHWH in giudizio verrà con gli anziani del suo popolo e con i suoi principi: 35 E voi avete devastato la Vigna! E la rapina al povero, nelle vostre case! jP'äv.miB.: stessa espressione in Lev 19:15, 35; Num 27:21; Deut 1:17; 32:41; Job 9:32; 14:3; 22:4; 34:23; Ps 1:5; 25:9; 72:2; 112:5; 143:2; Prov 16:10; 18:5; 24:23; 29:4; Eccl 11:9; 12:14; Isa 1:27; 3:14; 5:16; 9:6; Jer 4:2; 10:24; 17:11; Ezek 34:16. Ch: jugement; Alonso: a intentare un processo. ynEïq.zI-~[i: Ch: les anciens; Alonso: contro i capi. Rivolto a loro ~T,är>[;Bi(: Piel perf 2m pl r[B. Zorell,121: (I) arsit, combussit; (II) removit, abolevit; e per Is 3;14 (come Ex 22:4 de agro alieno) traduce “pascitur” con senso metaforico (LXX ti, evnepuri,sate incendistis = incendiaste la vigna); in Is 5:5 „vinea‟ vastabitur = devastare. Ch,729: vous avez brûlé. Alonso,138: devastavate. tl;îzEG>: Lev 5:23; Isa 3:14; Ezek 18:7, 12, 16; 33:15 “cose ingiustamente rubate, rapinate”. Cose portate via ai poveri. Per questo tipo di furto: Lev 5:21-23; Ez 18:7; Cfr Ez 22,9. Wnx'_j.Ti ~yYIßnI[] ynEïp.W yMiê[; WaåK.d:T. Α~k,L'-hm;Ð ¿~k,L'm;À [3:15 s `tAa)b'c. hwIßhy> yn"ïdoa]-~aun> Perchè questo ? Voi sopprimete il mio popolo e i voltI dei poveri maciullate! –„‟ ¿~k,L'm;À: pron interrog l. prep suf 2 m pl: kethib. Α~k,L'-hm;Ð: pronoun interrogative no gender no number Ed: adapation to qere not in BHS or L qere l. particle preposition suf 2 m pl qere. Alonso: Che è questo? Ch: Qu‟avez-vous à accabler. WaåK.d:T.: Deut. 23:2; Job 4:19; 5:4; 6:9; 19:2; 22:9; 34:25; Ps. 34:19; 72:4; 89:11; 90:3; 94:5; 143:3; Prov. 22:22 (riferito al tribunale); Isa. 3:15; 19:10 (Pu : le fondamenta sono “distrutte” : be beaten to pieces, crushed); 53:5, 10; 57:15 (nif.: pt. ~yaiK'd.NI: oppressed); Jer. 44:10; Lam. 3:34; piel imperf 2 m pl : beat to pieces, crush Is 3:15. Pi “agitando, scuotendo con impeto, fracassando o calpestando pestare, triturare, distruggere”, metaf. “opprimere, sopprimere, affliggere”: 3,15. 53,10. Wnx'_j.Ti: Exod. 32:20; Num. 11:8; Deut. 9:21; Jdg. 16:21; Job 31:10; Eccl. 12:3; Isa. 3:15; 47:2: “macinare, triturare, ridurre in polvere” il volto dei miseri, opprimerli. Alonso: maciullate il volto dei derelitti? Ch: a moudre. Alonso, 139: metafora originale. tAa)b'c. hwIßhy> yn"ïdoa]-~aun>: Oracolo di 'Adonay YHWH (´ädönäy) cübä´ôt: BHS :LXX manca., dl. Descrive la società in cuivive in uno tremendo stato di depressione economica (manca pane ed acqua beni elementari per la vita) e di anarchia (manca capitano, soldato... che unificano e governano). La carestia è mandata da YHWH come castigo (v 1) e la rivoluzione porta all‟anarchia mancando i capi militari politici e religiosi (v 2-3) ed anche gli illegittimi indovini e incantatori (cf 2:6). Prendono il potere dei capi incapaci (nomianti da YHWH!) che provocano la guerra civile (v 4-5): una rovina che nessuno vuol governare (6-7). Nel v 8 c‟è il punto d‟arrivo: totale devadenza. Dal v 12 un‟appassionato oracolo contro i capi. 3,16-24 Contro il lusso delle donne della Città (32:9-14) e la loro vanità. Alonso,140: sviluppo originale e sarcastico. !AYëci tAnæB. ‘Whb.g") yKiÛ ![;y:… hw"©hy> rm,aYOæw: [3:16 ~yIn"+y[e tArßQ.f;m.W* !ArêG" ÎtAyæWjn>Ð ¿tAWjn>À ‘hn"k.l;’Tew: `hn"s.K;([;T. ~h,Þyleg>r:b.W hn"k.l;êTe ‘@poj'w> %AlÜh' Ed ha detto YHWH: Poiché sono orgogliose le figlie di ciyyôn e camminano, i colli protesi e gli occhi provocatori, camminando e a piccoli passi camminano e con i loro piedi fanno tintinnare s `hr<(['y> !hEït.P' hw"ßhyw: !AY=ci tAnæB. dqoßd>q' yn"ëdoa] xP;äfiw> [3:17 E pelerà ´ádönäy il cranio delle figlie di ciyyôn ed YHWH le loro vergone denuderà. ‘Whb.g":) “insuperbire”; cfr Ger 13,15; Ez 16,50; So 3,11 il cuore di qualcuno Ez 28,2; Sal 131,1. Usato in senso positivo per il Servo di YHWH in 52,13; per YHWH in 5,16. Ch: s‟exaltent; Alonso: si sono fatte vane (descrive la vanità muliebre con satirica plasticità nei gesti sono forse implicate la provocazione la seduzione). tAnæB. : nubili? !ArêG": “collo”; cfr Ez 16,11; ¿tAWjn>À: qal pas part f pl abs kethib extend, stretch out: “tesi” Alonso: a collo proteso ÎtAyæWjn>Ð: qal pas part f pl abs qere tArßQ.f;m.W*: Pi ptc f pl “far cenni con gli occhi sfrontate, audaci, petulanti, sfacciate, arroganti”. Meglio “procaci”. 36 ‘@poj'w>: qal i a @pj : trip, skip along da “infante”, detto del camminare affettato: forse camminare celermente o saltellare o incedere a piccoli passi infantilmente, in quanto il passo è impedito da catenelle (vedi sotto). hn"s.K;([;T.: si riferisce al vezzo delle donne di yürû|šäläºim che per il desiderio di essere osservate fanno in modo che camminando il movimento dei piedi origini il tintinnio di periscelidi, specie di anelli (propriamente un giro di cerchietti metallici) portati immediatamente sopra la caviglia (Hor ep.1,17,56). Il sostantivo dalla stessa radice nel v seguente indica “catenelle dei piedi”. Adornate da questi gioielli sono costrette a fare dei passi molto brevi ed eleganti facendo nello stesso tempo tintinnare i gioielli. Il sistema è escogitato per attirare l‟attenzione. xP;äfiw> : Pi “colpire il capo di scabbia”, rogna tigna. Zorell,806: scabie affecit verticem; Xpf: make scabby. Catigo che corrisponde al delitto. Ch,729: pèle l‟occiput. dqoßd>q': “capo” pieno di capelli (Sal 68,22). !hEït.P': BHS Or !hEït.P; = !h,t.a;P. ? Cf V; prp !h,ytePo. F s const suf 3 f pl tPo: forehead; Zorell,674: aliquid quo denudato mulieres ignominiae exponuntur; membrum parallelum dqoßd>q' (ut Num 24:17 Sam et Ger 48:45) et scriptio !het.P; in codd or suadent haberi formam vocis ha'Pe, ta;Pe vel ei affinem = latus [Zorell,639], margo lateralis scilicet capillaturae mulierum; verterunt LXX kai. ku,rioj avpokalu,yei to. sch/ma auvtw/n = to. sch/ma pulchra species T honor V et Dominus crinem earum nudabit. Recentes multi “pudenda”. Ch,789: leur vulve. Alonso: le vergogne (trad appoggiata da Is 47:2 ss: Os 2:5: Ez 16:39 ecc). hr<(['y>: Gen 24:20 (vuotò l'anfora nell'abbeveratoio,empty out); Lev 20:18f (hif.: pf. make naked, expose); 2 Chr 24:11; Ps 37:35; 137:7; 141:8 ((pour out (nefeš)); Isa 3:17; 19:7; 22:6 (uncover (shield); 32:15 (nif.: hr,['yE: be poured out (rû-µ)); 53:12 (w. lamm¹wet nafšô abandon to death); Lam 4:21(hitp. show onesf. naked); Hab 3:13; Zeph 2:14; piel imperf 3 m s hr[ lay bare “denudare, rendere nudo”. Questa radice verbale esprime, a secondo del contesto, le idee di denudare, di spogliare togliendo il velo, la coperta (o tutto ciò che serve a coprire il corpo). Ni: lo spirito è effuso dal cielo su qualcuno in 32,15; tolto il velo; tirare fuori, estrarre, prendere lo scudo: 22,6; distrutto il tetto , esporre le travi nude alla pioggia ecc: So 2,14 sim. Hab 3,13; Sal 137,7. Ch,789: dénude leur vulve. Alonso: ne denuderà le vergogne. Alonso,140: la seconda parte del castigo introduce ingegnosamente un‟enumerazione compiaciuta e beffarda della pompa femminile: 21 oggetti (7 x 3) artificiosamente suddivisi e rimati in gruppi maschili e femminili come se la sonorità imitasse gli arabeschi di un gioiello. Non importa l‟identificazione di ciscuno oggetto quando il loro accumularsi in una cupida vanità (vedi le accomulazioni di 2:6-8) che implica ingiustizia verso i bisognosi (anche se il testo non lo esplicita; ma cfr Am 4:1-3). `~ynI)roh]F;h;w> ~ysiÞybiV.h;w> ~ysi²k'[]h' tr<a,óp.Ti taeä yn"©doa] rysiäy" aWhøh; ~AY‚B; [3:18 In quel giorno allontanerà ´ádönäy i loro ornamenti d'anelli a caviglie diademi lunette `tAl)['r>h")w> tArßyVeh;w> tApïyjiN>h; [3:19 cerchietti alla caviglia, ... veli `~yvi(x'L.h;w> vp,N<ßh; yTeîb'W ~yrIêVuQih;w> ‘tAd['C.h;w> ~yrIÜaeP.h; [3:20 pendenti braccialetti veli scialli catenelle cinture fiale di profumi amuleti `@a")h' ymeîz>nIw> tA[ßB'J;h; [3:21 anelli e cerchi al naso `~yji(yrIx]h'w> tAxßP'j.Mih;w> tApêj'[]M;äh;w> ‘tAcl'x]M;(h; [3:22 abiti mantelli scialli borse `~ydI(ydIr>h'w> tApßynIC.h;w> ~ynIëydIS.h;w> ‘~ynIyOl.GIh;w> [3:23 vestiti di velo e di lino turbanti e mantiglie. tr<a,óp.Ti: “ornamento”. Come gen qual “decoro, elegante splendido” detto di veste: 52,1 corona 62,3. ~ysiÞybiV.h;w>: pl ttm una specie di ornamento muliebre, probabilmente un copricapo. ~ynI)roh]F;h;w> : pl ttm alcuni monili dalla forma di lune forse dalla loro forma che richiamava la luna: Guid 8,21. 26 ( al collo dei cammelli); tApïyjiN>h; : pl ttm prob “catenelle di pietre preziose, di perle”; V “monili”; Giud 8,26. Is 3,19; tArßyVeh;w> ?; tAl)['r>h")w>: “velo”. ~yrIÜaeP.h; : “ornamento del capo” degli uomini in 61,3; dello sposo in 61,10; qui della donna. ‘tAd['C.h;w>: “perisce lidi”: catenelle legate alle caviglie o alle ginocchia per coartare i passi e obbligare a farli brevi e eleganti. ~yrIêVuQih;w>: “fasce, cinture” ornamentali: cfr Ger 2;32: yTeîb'W: in 2 Re 23,7 b è “tessuto” veste o velo per Asera: “le donne tessevano tende per Asera”. In Is 3,20 forse “fascia da collo”? Vg : “boccetta di profumo”. vp,N<ßh;: “fiato, respiro”; quasi - esalazione di aromi, odore: vasetti di profumi, aromi. ~yvi(x'L.h;w>: cfr 3,4; meton pl cose che le donne portavano, probabilmente amuleti preziosi. 37 tA[ßB'J;h; : “anello che viene portato come ornamento al dito”. ymeîz>nIw>: “anello posto come ornamento dell‟orecchio o del naso”; qui del naso come in Gen 24,22.30.47; Ez 16,12; Pr 11,22. ‘tAcl'x]M;(h; : prob “vesti preziose, festive”: cfr Zach 3,4. tApêj'[]M;äh;w>: “indumenti,veli, coperte”; tAxßP'j.Mih;w>: “indumento” o velo femminile molto ampio: cfr Ru 3,15. ~yji(yrIx]h'w>: “sacco” in cui si nasconde il denaro 2 Re 5,23; ftr qui un elegante marsupio (borsa, borsellino) portato dalle donne. ‘~ynIyOl.GIh;w> : una superficie piana ben pulita che può essere usata come tavola sulla quale scrivere (cerata,o pergamena?): 8,1; qui specchio di metallo lucidato: 3,23. ~ynIëydIS.h;w>: sopravveste , mantello, scialle, velo di lino molto elegante : Giud 14,12 s; Pr 31,24. tApßynIC.h;w>: “fascia” elegante avvolta alla fronte, benda attorno al capo ( Turban) di un uomo: Giob 29,14, di un re: Is 62,3, qui di donne: Is 3,23; ~ydI(ydIr>h'w>: “velo, mantello” sottile: cfr Ct 5,7. hP'q.nI hr"ÛAgx] tx;t;’w> hy<©h.yI) qm;ä ~f,Boø tx;t;’ •hy"h'w> [3:24 `ypiyO* tx;t;Þ-yKi qf'_ tr<gOæx]m; lygIßytiP. tx;t;îw> hx'êr>q' ‘hv,q.mi hf,Û[]m; tx;t;’w> ‘ E sarà: sotto profumo, putredine sarà e sotto cintura, corda e sotto „‟ di ricci, calvizie, e sotto seta „‟ sacco .„‟ ~f,Boø: “balsamo” umore, olio di balsamo, profumo di balsamo. qm;:ä “il decomporsi”: putrefazione, consunzione, decomposizione, marasma, marcia, pus: cfr 5,24. Ch: à la place d‟aromate, la putréfaction; Alonso: non profumo, ma putredine (il catigo è annunciato con ingegnosi giochi di parole: paranomia fra dati opposti per sottolineare il cambiamento di situazione) . hr"ÛAgx]: specie di fascia di decenza intorno alle anche che copre la nudità: Gen 3,7; qui cintura delle donne. ‘hP'q.nI: “cordicella” fune che viene legata attorno. Alonso: non cintura, ma corda. hv,q.mi: prob acconciatura artefatta dei capelli cfr LXX, V. hf,Û[]m;: BHS: S : manca, dl hx'êr>q': “calvizie” assunta per lutto Is 15,2; 22,12; Ger 47,5; 48,37; Ez 7, 18; Am 8,10. Qui calvizie violentemente imposta alla donna fatta prigioniera. Alonso: non ricci, ma calvizie. lygIßytiP.: voce peregrina, certamente un tipo di veste bella e preziosa V “fascia pettorale”, S “veste rossa, purpurea”. tr<gOæx]m;: BHS ftr dl : “cintura, cingolo”. qf'_: “sacco”, cilicio, veste modesta e di poco prezzo tessuta con pelo o fili non fini di cui si vestivano coloro che erano in lutto o facevano penitenza. Alonso: non seta, ma sacco. ypiyO* tx;t;Þ-yKi: sì! invece di bellezza...LXX V: manca, Qa + tvb. Alonso: non bellezza, ma cicatrici. 3,25-4,1 Stesso tema del precedente. Le vedove, dopo la guerra. Il profeta si rivolge alla città personificata prima della catastrofe militare prevedendo ciò che avverrà dopo. Si rivolge alla città per condurla a desistere dalla guerra. I verbi sono al futuro. `hm'(x'l.MiB; %tEßr"Wbg>W WlPo+yI br<x,äB; %yIt:ßm. [3:25 I tuoi uomini di spada cadranno e i tuoi eroi in battaglia! %yIt:ßm. Gen. 34:30 (people, persons: m®tê misp¹r few people); Deut. 2:34 (men (i.e. males)); 3:6; 4:27; 26:5; 28:62; 33:6; 1 Chr. 16:19; Job 11:3, 11; 19:19; 22:15; 24:12; 31:31; Ps. 17:14; 26:4; 105:12; Isa. 3:25; 5:13; 41:14; Jer. 44:28: tm: “uomini”; qui in senso enfatico, “forti, i perfetti” militari: Dt 33,6. Ch,730: Tes mortels. BHS: prp ß hyt,m. %tEßr"Wbg>W: BHS prp Ht"r"Wbg>W `bve(Te #r<a'îl' ht'Q"ßnIw> h'yx,_t'P. Wlßb.a'w> Wnða'w> [3:26 E gemeranno e faranno lutto le tue porte. E disabitata a terra siederai. Evoca la scena del lutto cittadino alla Porta dopo la morte di tanti uomini. Ym come sposa e madre: nella guerra sono morti gli uomini la città è vedova e compie le cerimonie del lutto. ht'Q"ßnIw>: Ni “evacuata” cioè spogliata. Ora passa dalla città personificata alle donne che sono rimaste in essa e agiscono per ripopolarla. rmoêale ‘aWhh; ~AYÝB; dx'ªa, vyaiäB. ~yviøn" [b;v,’ •WqyzIx/h,w> [4:1 vB'_l.nI WnteÞl'm.fiw> lkeêanO Wnmeäx.l; s `Wnte(Pr' >x, @soàa/ Wnyleê[' ‘^m.vi arEÛQ'yI qr:ª 38 Ed afferreranno sette donne un sol uomo in quel giorno per dire: Il nostro pane mangeremo, e le nostre vesti indosseremo. Solo sia gridato il tuo nome su noi. Togli la nostra vergogna! •WqyzIx/h,w> : Hif “afferare, tenere”'. Sottintesa l‟azione manuale che esprime la paura di perdere e la disperazione di non avere discendenza. Cfr Ez 21,10. La città sconfitta è una vedova abbandonata. Sposa e madre senza marito e senza più figli. Sono morti in guerra. In città le donne sono rimaste in numero molto superiore agli uomini. Paura di restare sole e di non ripopolare la città. @soàa/: qal imper m s remove: take away. Aspirano alla continuazione della discendenza. 4,2-6 Restaurazione escatologica. Si ricollega sia al cap precedente (sopravvissuti, laverà i delitti delle donne) sia al cap 2:2-5 per il riferimento al Monte del Tempio. Resto davidico/ resto del popolo; purificazione e creazione. Lo stile non ha la concisione e l‟abilità dei testi di Is. Coniuga tradizioni davidiche con quelle esodiche. dAb+k'l.W ybiÞc.li hw"ëhy> xm;c,ä ‘hy<h.yI) aWhªh; ~AYæB; [4:2 `lae(r"f.yI tj;Þylep.li tr<a,êp.til.W !Aaåg"l. ‘#r<a'’h' yrIÜp.W In quel giorno sarà il germoglio di YHWH come pregio e gloria e il frutto della Terra , come fierezza e ornamento per gli scampati di yiSrä´ël. aWhªh; ~AYæB;: Isa 2:11, 17, 20; 3:7, 18; 4:1f; 5:30; 7:18, 20f, 23; 10:17, 20, 27; 11:10f, 16; 12:1, 4; 14:3; 17:4, 7, 9, 11; 19:16, 18f, 21, 23f; 20:6; 22:8, 12, 20, 25; 23:15; 24:21; 25:9; 26:1; 27:1f, 8, 12f; 28:5, 19; 29:18; 30:23, 25f; 31:7; 47:9; 52:6; 58:3, 13; 66:8; verso l‟escatologia. xm;c,ä: “germination”; id quod germinavit, germen Os 8,7; coll germina, plantae Gen 19,25; Is 61,11; Ez 16,7; Sal 65,11; Sir 40,22. Qui è usato metaforicamente “suboles”. Il Messia est Davididi suboles iusta Ger 23,5; 33,15; idem probab Is 4,2; Zach 3,8; 6,12. L‟immagine è anche in Is 11. E‟ titolo delle erede davidico e del futuro messia. In parallelo: yrIÜp.W: frutto: degli alberi dei campi: fructus, fruges; 37,30.65,21. Poi “suboles, proles”: 13,18. E‟ in parallelo a “germoglio di YHWH” nella stessa linea della vegetazione significando il radicarsi dell‟erede nella Terra promessa. ybiÞc.li: Deut 12:15, 22; 14:5; 15:22; 2 Sam 1:19; 2:18; 1 Kgs 5:3; 1 Chr 12:9; Prov 6:5; Song 2:9, 17; 8:14; Isa 4:2; 13:14, 19; 23:9; 24:16; 28:1, 4f; Jer 3:19; Ezek 7:20; 20:6, 15; 25:9; 26:20; Dan 8:9; 11:16, 41, 45: “decus, ornamentum, gloria, deliciae”; Ch,730 gazelle, gloire (gazelle: simbolo di bellezza). dAb+k'l.W: Isa 3:8; 4:2, 5; 5:13; 6:3; 8:7; 10:3, 16, 18; 11:10; 14:18; 16:14; 17:3f; 21:16; 22:18, 23f; 24:23; 35:2; 40:5; 42:8, 12; 43:7; 48:11; 58:8; 59:19; 60:1f, 13; 61:6; 62:2; 66:11f, 18f; “gloria” Is 24,16; Ez 26,20; meton “aliquis qui est suorum decus et Gloria” 2 Sam 1,19; Is 4,2. !Aaåg"l.: “celsitudo, maiestas”: 2,10; 24,14; Mi 5,3. Gen qual “gloriosus” 13,19; Meton. res gloriosa, id quo qs gloriatur: 4,2; 60,15; Ez 24,21. Col senso di “superbia”: 13,11; 14,11; 16,6. Il germoglio o germe di YHWH in parallelo con frutto della terra potrebbe essere la benedizione in generale con caratteristica agricola; potrebbe essere anche il re Messia di cui si mette in risalto il rapporto con il Resto dei salvati. Immagine agricola nella connessione tra germe-frutto. Radicata nella Terra. tj;Þylep.li: “evasio, salvation”; id quod perniciem evasit. Qui residuum superstitum post famem, pugnam, etc = superstites, salvati 37,32. Qui col gen come in 10,20; Cfr il verbo: qui salvus seu superstes est , aliis pereuntibus, post proelium: 45,20. Al+ rm,a'äyE vAdßq' ~Øil;êv'WråyBi ‘rt'ANh;w> !AY©ciB. ra"åv.NIh; Ÿhy"åh'w> [4:3 `~Øil'(v'WryBi ~yYIßx;l; bWtïK'h;-lK' E sarà: chi resterà in ciyyôn e rimarrà in yürû|šäläºim “santo” sarà gridato di lui; di ognuno che è scritto per i vivi in yürû|šäläºim. Ulteriore identificazione del piccolo “resto” che si salva dal castigo (1,9) per continuare la storia del popolo in Ym, nella città santa. Si suppone un ritorno di questo resto a vivere nella città (Ger ed Ez vedono il “resto” negli esiliati). ra"åv.NIh;: niphal part m s abs: “relictus est, aliis mortuis occisis, superstes est”; Cfr sost. “residuum, reliquum“”: 10,21 a; 14,22;16,14; 10,19;21,17 ; personarum 10,20 ss; 11,11; 16;17,3;28,5. Alonso,142 : Is è il grande teologo della dottrina del resto. ‘rt'ANh;w>: Ni ptc pass ad Hif relictus est, remansit, restat: non est abductus:4,3;7,22 cfr 1,8; 39,6. rm,a'äy:E Ni nomine aliquo vocari: 1,6; 4,3;19,18;32,5; Col dativo della persona e il nominativo del nome; 39 vAdßq': Deo Deique cultui consecratus; eletto e segregato al servizio di YHWH, Deo consecratus ac propinquus: Ex 19,6 (grande testo della berith); Dt 7,6; 14,2.21; 26,19 (popolo ornamento di YHWH ); 28,9; Is 4,3. E‟ ripreso il motivo dell‟ esodo sulla santità fedeltà del popolo. Lista dei cittadini di yürû|šäläºim messianica. bWtïK': Josh 1:8; 8:34; 23:6; 2 Kgs 22:13; 1 Chr 16:40; 2 Chr 34:21; Isa 4:3; Jer 25:13; qal pas part m s abs write on (±al) s.thg: k¹tab laµayyîm record (= destine) s.one for life . Alonso,142: vi è un registro di qunti vivono in Ym “ i vivi” per antonomasia perché vivono in YHWH : Ez 13:9; Es 32:32; Sal 69:29; 87:6. !AYëci-tAnB. ta;äco tae… yn"©doa] #x;är" Ÿ~aiä [4:4 `r[E)B' x:Wrïb.W jP'Þv.mi x:WrïB. HB'_r>Qimi x:ydIäy" ~Øil;Þv'Wry> ymeîD>-ta,w> Quando avrà lavato ´ádönäy l‟escremento delle figlie di ciyyôn ed i sangui di yürû|šäläºim avrà deterso dal suo seno con soffio di giudizio e con soffio di incendio. Descrive ciò che YHWH fa per renderla santa. Parla della purificazione delle figlie di ciyyôn. Questo potrebbe essere il motivo della collocazione del passo dopo testi che parlano delle donne di yürû|šäläºim. ~aiä : vis temporalis: si quando, quando: 4,4; 24,13;28,25. #x;är": Isa 1:16; 4:4; Ezek 16:4, 9; 23:40. “lavit, abluit” sordes. Il verbo in se stesso richiama la metafora del lavandaio, ma qui il mezzo è il “soffio”. Bagno di vento e di fuoco. Anche se l‟acqua resta nel sottofondo come mezzo di purificazione. ta;äco: Deut 23:14; 2 Kgs 18:27; Prov 30:12; Isa 4:4; 28:8; 36:12; Ezek 4:12. “foetidum quid, stercus” 2 Re 18, 27 q = Is 36, 12 q; sordes cibi evomiti Is 28,8; sordes ethicae vitia, peccata : Is 4,4; Pr 30,12. ( Da aeth foetet, putrescit). Ch: l‟excrément; Alonso:la bruttura. ymeîD-> : plur sangue di uccisi: caedes. x:ydIäy": hiphil imperf 3 m s xwD: wash off, away abluit, lavit rem; Ez 40,38. Lavando removit sanguinem (crimina). x:Wrïb.W: con b Exod 14:21; 1 Kgs 19:11; 1 Chr 28:12; Job 15:30; 27:22; Ps 48:8; Prov 15:4; Eccl 8:8; Isa 4:4; Ezek 11:24; 37:1. Purificazione con il vento: alito ardente che giudica. Realizza la salvezza. Alonso: vento giustiziere: Ch: au souffle di jugement. r[E)B': Exod 3:2; Num 24:3, 15; Deut 2:29; 4:11; 5:23; 9:15; 1 Kgs 22:47; 2 Kgs 23:24; Ps 73:22; 92:7; Prov 12:1; 30:2; Isa 4:4; 30:27; 40:16; Hos 7:6; Mal 3:19. Alonso: con un soffio cocente. h'a,ªr"q.mi-l[;w> !AY÷ci-rh; !Ak’m.-lK' •l[; hw"³hy> ar"äb'W [4:5 hl'y>l"+ hb'Þh'l, vaeî Hg:nO°w> !v'ê['w> ‘~m'Ay Ÿ!n"Ü[' `hP'(xu dAbßK'-lK'-l[; yKiî Ed creerà YHWH su tutto il recinto del Monte ciyyôn e su ognuna delle sue assemblee una nube di giorno e fumo e splendore di fiamma fiammeggiante di notte. Sì! Sopra „‟ la sua gloria, un baldacchino „e una capanna‟. p `rj")M'miW ~r,Z<ßmi rATês.mil.W ‘hs,x.m;l.W br<xo+me ~m'ÞAy-lcel. hy<ïh.Ti hK'²suw> [4:6 „‟ Sarà per ombra „‟ contro il calore e per riparo e tettoia contro bufera e pioggia. YHWH potrà venire ad abitare un‟altra volta tra i suoi. La sua Presenza nel suo santo tempio purificato sarà con i due simboli dell‟esodo: nube e fuoco. Nel Tempio torna ad abitare la gloria di YHWH coperta come da un baldacchino nuziale (Sal 19:6) o da un atenda da campo. Tale copertura non sarà saltanto digloria ma anche di asilo per il popolo contro gli assalti degli elementi. Le immagini evocano elementi dinamici nella liturgia del tempio: fuoco, incenso ecc. ar"äb'W: BHS : LXX kai. h[xei l ab'W . TM: Gen 1:1, 21, 27; 2:3f; 5:1f; 6:7; Exod 34:10; Num 16:30; Deut 4:32; Josh 17:15, 18; 1 Sam 2:29; Ps 51:12; 89:13, 48; 102:19; 104:30; 148:5; Eccl 12:1; Isa 4:5; 40:26, 28; 41:20; 42:5; 43:1, 7, 15; 45:7f, 12, 18; 48:7; 54:16; 57:19; 65:17f; Jer 31:22; Ezek 21:24, 35; 23:47; 28:13, 15; Amos 4:13; Mal 2:10: “creavit”; de operatione qua Omnipotens in mundo creato efficit quae et quos vult: 4,5; 41,20; 45,8; 57,19; 65,17 ss. hw"³hy>: BHS : LXX kai. e;stai l hyhw !Ak’m.: Exod 15:17; 1 Kgs 8:13, 39, 43, 49; 2 Chr 6:2, 30, 33, 39; Ezra 2:68; Ps 33:14; 89:15; 97:2; 104:5; Isa 4:5; 18:4; Dan 8:11: “locus perpetuae residentiae Dei”, mons ciyyôn; Ex 15,17; 1 Re 8,13; il cielo in Is 18,4. Alonso: recinto. Ch: l‟assise. h'a,ªr"q.mi: Exod 12:16 (assembly); Lev 23:2ff, 7f, 21, 24, 27, 35ff; Num 10:2 (convocation); 28:18, 25f; 29:1, 7, 12; Neh 8:8 ( reading (aloud)); Isa 1:13; 4:5 ; ar'q.mi m pl const suf 3 f s; “locus conventus”; plur. V ubi invocatus est Deus. Ch : sut ses vocations. Alonso :e sulla sua asemblea. !n"Ü[': … Exod 13:21f; 14:19f, 24; 16:10; 19:9, 16; 24:15f, 18; 33:9f; 34:5; 40:34ff; … Ps 78:14; 97:2; 99:7; 105:39; Isa 2:6; 4:5; 44:22; 57:3; Jer 4:13; 27:9; Lam 3:44; Ezek 1:4, 28; 8:11; 10:3f; 30:3, 18; 32:7; 34:12; 38:9, 16; Hos 6:4; 13:3; Joel 2:2; Mic 5:11; Nah 1:3; Zeph 1:15 “massa nubis s nubium”; accompagna gli 40 Israeliti emigranti Ex 13, 21 s. 14, 19. 33,9; nel Sinai Ex 19,9.16; 24,15; similiter divinitus missa Is 4,5; Ez 1,4;10,3. Nube indica la Presenza che protegge dal fuoco distruttore. !v'ê['w>: … Exod 19:18; 20:18; Deut 29:19;… Ps 18:9; 37:20; 68:3; 74:1; 80:5; 102:4; 104:32; 144:5; Prov 10:26; Song 3:6; Isa 4:5; 6:4; 7:4; 9:17; 14:31; 34:10; 51:6; 65:5; Hos 13:3; Joel 3:3; Nah 2:14 “ fumus”; similis fumo vapor, nebula, nubes 4,5;6,4. Alonso: e fumo brillante. Hg:nO°w>: 2 Sam 22:13, 29; 23:4; 1 Chr 3:7; 14:6; Job 18:5; 22:28; Ps 18:13, 29; Prov 4:18; Isa 4:5; 9:1; 13:10; 50:10; 60:3, 19; 62:1; Ezek 1:4, 13, 27f; 10:4; Joel 2:10; 4:15; Amos 5:20; Hab 3:4, 11 “fulgor, lux splendens” 60,19; 62,1 opp tenebrae 50,10; con gen 4,5; 60,3. plur raggi di luce Is 59,9. va: …. Exod 3:2; 9:23f; 12:8ff; 13:21f; 14:24; 19:18; 22:5; 24:17; 29:14, 34; 32:20, 24; 35:3; 40:38;… Isa 1:7; 4:5; 5:24; 9:4, 17f; 10:16f; 26:11; 29:6; 30:14, 27, 30, 33; 33:11f, 14; 37:19; 43:2; 44:16, 19; 47:14; 50:11; 54:16; 64:1, 10; 65:5; 66:15f, 24; fuoco della Presenza che protegge dall‟acqua distruttrice. hb'Þh'l,: fiamma 5,24;10,17;43,2;47,14. Per l‟espressione qui vedi Ex 13,21 . Alonso: un fuoco fiammeggiante nella notte. dAbßK'-lK': BHS l hwhy dAbK. lKo: cfr LXX. Alonso: sopprime lKo: copriranno la sua gloria. hP'(xu: 2 Sam. 15:30; 1 Chr. 24:13; 2 Chr. 3:5, 7ff; Est. 6:12; 7:8; Ps. 19:6 (bridal chamber); 68:14; Isa. 4:5 (shelter(ing roof)); Jer. 14:3f; Joel 2:16 (bridal chamber) f s abs. Ch,731 un dais. Alonso: Baldacchino (copre la Gloria ed è asilo per il popolo contro gli attacchi degli elementi: ardore estivo o fuoco consumatore e le tormente invernali o acque travolgenti). hK'²suw>: Gen 33:17; Lev 23:34, 42f; Deut 16:13, 16; 31:10; 2 Sam 11:11; 22:12; 1 Kgs 20:12, 16; 2 Chr 8:13; Ezra 3:4; Neh 8:14ff; Job 27:18; 36:29; 38:40; Ps 18:12; 31:21; Isa 1:8; 4:6; Amos 9:11; Jonah 4:5; Zech 14:16, 18f. BHS cj c 5 ; “capanna, tenda”. “Tectum protegens super omnes gloria (Dni) erit” ; alii aliter. tugurium, tentorium i q locus securus, tutus qui e Sal 31,21. lce: “umbra est tutela ab aestu solis”: 4,6;25,4 ss; 32, 2 cfr 16,3. 34,15. La Mano di YHWH 49,2. 51,16; 30, 2 ss. ~m'Ay: BHS > LXX : dl. Ch:, le jour, contre. Alonso: toglie. br<xo+me: m s abs “solis diurni vehementes calores”; cfr 25,4 ss. Dryness, drought: of the ground heat Gen 31:40; devastation Is 61: 4. Ch: contre la sécheresse. Alonso: nella canicola. hs,x.m;l.W: Job 24:8; Ps 14:6; 46:2; 61:4; 62:8f; 71:7; 73:28; 91:2, 9; 94:22; 104:18; 142:6; Prov 14:26; Isa 4:6; 25:4; 28:15, 17; Jer 17:17; Joel 4:16 : “refugium, latibulum” 4,6; 25,4 ; cfr 28,15. rATês.mil.W: m s abs rATs.mi : hiding-place, shelter(from rain) “tegmen contra pluviam”+. ~r,Z<ßmi: Job 24:8; Ps 77:18; 90:5; Isa 4:6; 25:4; 28:2; 30:30; 32:2; Hab 3:10: “imber, pluvia vehemens in tempestate, frigida, devastans” cfr 25,4 bis; 30,30; 32,2; con gen rei effusae 28, 2 bis. rj")M'miW: Gen 2:5;… Isa 4:6; 5:6; 30:23; Jer 10:13; 51:16; Ezek 38:22; Amos 4:7; Zech 10:1 : “pluvia” cfr 30,23. Alonso : riparo nei temporali, tettoia negli acquazzoni. Nel tempio non abiterà solo la Gloria di YHWH ma sarà ricevuto come ospite il popolo a difesa degli elementi atmosferici che potrebbero assalirlo e farlo morire come il troppo caldo estivo e l‟acqua di un diluvio. 5,1-7 Canto (canzone/canzona) d‟amore [o del mio amico] (alla) (per la) sua Vigna (cfr Os 10:1-8; Sal 80). O „Travagli d‟amore perduti‟, o „lamenti di un amore incorrisposto‟. Poema classico della profezia in Israele. (Alonso,143) Am+r>k;l. ydIÞAD tr:îyvi ydIêydIyli( ‘aN" hr"yviÛa' [5:1a Voglio cantare dunque per un mio amico un canto d'amore per la sua Vigna! hr"yviÛa': qal imperf 1 s cohort in both form and meaning; la stessa forma è in Exod. 15:1; Jdg. 5:3; 2 Ki. 17:16; Ps. 13:6; 27:6; 57:8; 89:2; 101:1; 104:33; 108:2; 144:9; Isa. 5:1. Canterò; ch‟io canti. Il verbo è ripreso nel sostantivo hr'yvi. Ch,730: Je poétise…le poème, Alonso: Canterò…un canto. ‘aN": Song 3:2; 7:9; Isa 1:18; 5:1, 3, 5; 7:3, 13; 19:12; 29:11f; 36:4, 8, 11; 38:3; 47:12f; 51:21; 64:8; Jer 4:31; 5:1, 21, 24; 7:12; 17:15; 18:11, 13; 21:2; 25:5; 27:18; 28:7, 15; 30:6; 32:8; 35:15; 36:15, 17; 37:3, 20; 38:4, 12, 20, 25; 40:15; 42:2; 44:4; 45:3; 46:25; partic interiezione: particella enclitica di urgenza, traduzione difficile da specificare, e.g. please (come in), do (come in); just (listen to me). Ch: donc. Alonso non lo rende. ydIêydIyli(: Deut 33:12 (y®dîd yhwh); Ps 60:7; 84:2 (adj. lovely); 108:7; 127:2 (nome); Isa 5:1; Jer 11:15: m s constr suf 1 s dydIy" noun: beloved Is 5:12 (= friend?); sost. “amato, caro”. Alla fine si capirà che così è designato YHWH. O ha il valore di un aggettivo: canto d'amore o canto del mio amico. La radice è ripresa in ydIAD. Ch: pour mon ami; Alonso: a nome del mio amico. 41 tr:îyvi: Exod 15:1; Num 21:17; Deut 31:19, 21f, 30; 32:44; 2 Sam 22:1; Ps 18:1; Isa 5:1; 23:15; Amos 8:3 f s const hr'yvi: song; Ch: le poème. ydIÞAD: con lo stesso suffisso 1 Chr 27:4; Song 1:13 (ydIAD è detto dello sposo).14, 16; 2:3, 8ff, 16f; 4:16; 5:2, 4, 8, 10, 16; 6:2; 7:12, 14; 8:14; Isa 5:1; cfr Song 1:2 (dœdîm love(-making)), 4; 4:4, 10; 5:1, 5.6., 9.10; 6:3,4; 7:10.11; 8:5; Isa 7:2, 13; 9:6; 16:5; 22:9, 22; 29:1; 37:35; 38:5; 55:3; cfr Ezek 16:8 (dœdîm love(-making)); 23:17; 34:23f; 37:24f; Hos 3:5: m s constr suf 1 beloved, lover (son of father‟s brother as usual husband) Is 5:1; Song 1:13ss, Alonso: canto d‟amore (si può tradurre anche: “una canzone del mio amico alla sua vigna”; Ch: de mon amant à som vignoble. Am+r>k;l.: Song 1:6, 14; 2:15; 7:13; 8:11f; Isa 1:8; 3:14; 5:1, 3ff, 7, 10; 16:10; 27:2; 36:17; 37:30; 61:5; 65:21…; m ( f in 27,2 ss ) “vigna”. Uso metaforico per sposa nel Ct. Ciò che viene detto della vigna può esser sentito come simbolo della sposa termine delle cure del marito. Il poeta-profeta come un amico dello sposo (o amante), intona per lui un canto e lo canta a suo nome (il sio amico si vergogna di una pubblica querela: Alonso,144). L‟inizio è allegro: è un canto d'amore! Il canto incomincia con tono lirico facile da seguire; gustoso da udirsi per sonorità ed impegno allusivo (Id,144). Per ora poi l‟identificazione dell‟Amico resta aperta; alla fine si verrà a sapere a nome di chi il poeta stia parlando. Le parole allora acquisteranno un senso nuovo che si coglierà nella rilettura. `!m,v'(-!B, !r<q<ïB. ydIÞydIyli( hy"ïh' ~r<K,² [5:1b Una vigna era al mio amico su Corno figlio d'olio li( hy"ïh': indica un possesso personale: „era a‟. Così potrebbe iniziare un canto di lavoro; non nel senso di un canto ritmico per accompagnare lo sforzo corporale, ma come espressione dell‟amara esperienza di un viticultore laborioso (Alonso, 143) le cui aspettative vengono deluse dalla resa della vigna: amore deluso: attese invano la dolcessa delle uve e infine del vino. Questa espressione però resta aperta alla metafora amorosa o coniugale (Vigna è la ragazza nel Ct 1:6 ecc): resta quindi aperta ad un secondo piano in facile trasparenza: un amante canta il proprio fallimento in amore: amante deluso: la ragazza non ha corrisposto al suo amore! Ch: Il était un vignoble à mon ami. Alonso:il mio amico aveva una vigna. !r<q<ïB.: m, “corno”; qualcosa simile al corno: un colle molto alto, prominente, vertice di una montagna. Vigna appoggiata su di un monte o sul picco di un monte. Opportuno per evocare yürû|šäläºim. !m,v'(-!B,: m “grasso, pinguedine”; qui gen qual = “pingue”; valle pinguissima fertile in 28,1.4; meton: cibi pingui, succulenti: 25,6. Olio d'oliva ad uso medicamentoso in 1:6 . In relazione al profumo in Ct 1,3; 4,10. Non traduce Ch: à la Corne de Bèn Shèmèn. Alonso: su una fertile altura. Alonso, 144: la dolce sonorità di 1a, stico introduttivo continua in 1b (ove si stabilisce il ritmo 3+2 (una specie di verso breve) mantenuto nella prima parte. qrEêfo ‘Wh[e’J'YIw: WhleªQ.s;y>w:) WhqEåZ>[;y>w:) [5:2 a E la dissodò (vangò) e la sgombrò dai sassi e la piantò di vite-scelta. WhqEåZ>[;y>w:) piel waw consec imperf 3 m s suf 3 m s qz[ probabilmente “coltivare scavando” (umgraben, becher, dig up); hoe, weed (a vineyard), Ch: il le sarcle. Travagli per la vigna: attività iniziale per dissodare il terreno per poi piantarla. Implica l‟attività manuale che precede la raccolta di sassi che vengono poi impiegati per far salire muriccioli di seprazione o per far salire la torre al centro. WhleªQ.s;y>w:): Exod 8:22; 17:4; 19:13; 21:28f (nif.: be stoned), 32; Deut 13:11; 17:5; 22:21, 24; Josh 7:25; 1 Sam 30:6; 2 Sam 16:6 (P), 13 (P throw stones 2 Sam 16:13); 1 Kgs 21:10, 13ff; Isa 5:2 (P); 62:10 (P); piel waw consec imperf 3 m s suf 3 m s lqs clear (a place) of stones. Pi “purgare dai sassi”, ripulire dai sassi, sgombrare portar via i sassi per piantare la vigna; “sgombrare” la via in 62,10. Wh[e’J'YIw:: Gen 2:8 (obj. garden); 9:20 (vineyard); 21:33;…. Isa 5:2, 7; 17:10f; 37:30; 40:24 (nif.: pf.: be planted); 44:14; 51:16; 65:21.22 (plant: abs.); Jer 1:10; 2:21; 11:17; 12:2; 18:9; 24:6; 29:5, 28; 31:5, 28; 32:41; 35:7; 42:10; 45:4; Ezek 28:26; 36:36 (obj. desolation); Dan 11:45; Amos 5:11; 9:14f; Zeph 1:13. Attività agricola vera e propria. qrEêfo: Judg 16:4; Isa 5:2; 16:8; Jer 2:21; Zech 1:8: una specie di vite sceltissima; cfr Ger 2,21 (cfr ar sariq = lato orientale del monte; vedi 16,8 : vite dai pampini rosseggianti). Ch: de pampre; Alonso viti scelte. AB= bceäx' bq,y<ß-~g:w> AkêAtB. ‘lD"g>mi !b,YIÜw: [5:2 b e costruì una torre nel suo seno ed anche un tino scavò in essa. !b,YIÜw:: Isa 5:2; 9:9; 25:2; 44:26, 28; 45:13; 58:12; 60:10; 61:4; 65:21f; 66:1. Edilizia agricola: per i frutti. ‘lD"g>mi: piccola “torre”. Di guardia (Sal 80) o di custodia nei campi dei prodotti. AkêAtB.: stessa espressione : Exod 28:32; 39:23; Lev 11:33; Judg 20:42; Ps 136:14; Isa 5:2; Ezek 48:8, 10, 15, 21. Ch: en son sein. La traduzione lascia aperta la trasparenza. bq,y:<ß “botte” barile del torchio in cui defluisce il succo delle uva pigiate; per estensione anche tutto il torchio; cfr 16,10. Desiderio di frutti. Il torchio è per utilizzare l‟uva in vista del vino. In trasparenza : la fruizione dell‟amore. 42 bceäx': “scavare” rompere scavando con il ferro. `~yvi(auB. f[;Y:ïw: ~ybiÞn"[] tAfï[]l; wq:±y>w: [5:2 c e attese che facesse uve e fece uve salvatiche! wq:±y>w:: …Isa 5:2, 4, 7; 8:17; 25:9; 26:8 (P wait for (w. implication of tenseness, eagerness) w. acc.); 33:2; 40:31; 49:23 (qal: wait (for Y.)); 51:5 (P wait for (w. implication of tenseness, eagerness) w. °el ); 59:9, 11; 60:9; 64:2 (P wait for (w. implication of tenseness, eagerness) = expect s.thg (terrible)); Jer 3:17; 8:15; 13:16; 14:19, 22; Lam 2:16; 3:25; Hos 12:7; Mic 5:6. piel waw consec imperf 3 m s apocopated hwq. Ch: Il espère, Alonso: Si attese (l‟operaio inamorato sttende: attesa e speranza perchè ora spetta la vigna ripagare le cure con frutti saporiti). tAfï[]l;: 5:2 c c, 4 a a b b 5a, 10; “fare”; questo verbo è ripetuto sette volte: 2c bis; 4 a bis 4b bis 5 a. Nelle prime due occorrenze il vb ha connotazione agricola: la Vigna dovrebbe “fare” frutti e non li ha fatti. Al v 4 nella terza e quarta occorrenza invece, si riferisce a quello che ha fatto (ossia ciò che è descritto nel v 2ab) il Vignaiolo, Amico del profeta: ed è ciò che precede l‟atteso “fare” in risposta della Vigna. La quinta e sesta occorrenza riguarda ancora la Vigna e viene ripresa la sequenza del v 2c in una domanda retorica in bocca al Vignaiolo. Nella settima occorrenza infine c‟è l‟annuncio dell‟esecuzione di un giudizio di condanna da parte del Vignaiolo: “ciò che sto facendo = faccio = intendo fare” verso la Vigna ed è il contrario dell‟azione descritta nel v 2 ac e riassunta nel verbo “fare” in 2c. Cambia alternativamente il soggetto: quando è la Vigna, il verbo è usato per il suo “non fare”; quando è Vignaiolo prima il vb è usato per il suo “fare” costruttivo e poi visto il non fare della Vigna in senso distruttivo. Le realtà indicate dal “fare” sono così fortemente correlate. Essendo il vb “fare” in relazione alla manualità, indica che l‟amore del Vignaiolo per la Vigna ha operato la sua trasformazione (quindi è amore operativo) e che la risposta attesa deve essere allo stesso livello: deve consistere in opere (un amore di risposta operativo). Le opere attese sono quelle elencate al v 7c hq")['c. hNEïhiw> hq"ßd"c.li xP'êf.mi hNEåhiw> ‘jP'v.mil. wq:Üy>w: (‘jP'v.mi e hq"ßd"c.) che è una ripresa del v 4 ~yvi(auB. f[;Y:ïw: ~ybiÞn"[] tAfï[]l; ytiyWE±qi: in ambi i v è usato il verbo hwq per indicare l‟attesa del Vignaiolo per il suo “fare”. Quidi il “fare” atteso da parte della Vigna è jP'v.mi “diritto” e hq"ßd"c.: “giustizia”- fedeltà: giustizia sociale ossia relazioni giuste tre i membri del popolo/Vigna. Il Vignaiolo quindi non chiede di essere riamato, ma che il suo amore per la Vigna profluisca sulla Vigna stessa in relazioni di giusizia e fedeltà nel suo seno. Cfr Alonso,144: la correlazione del diverso “fare”, fa scoprire la strano paradosso del poema: l‟uditore del poema pensa che le fatiche del vignaiolo dovrebbero essere ripagate dalla Vigna con favori verso di lui, il Vignaiolo dice invece che il compenso delle sue fatiche deve essere pagato ad altri: egli aspetta che nella Vigna ognuno viva la giustizia verso l‟altro. Acuendo il paradosso: l‟amante non desidera esser riamato,ma che venga amato un altro: il prossimo. Meraviglioso paradosso! ~yvi(auB.: pl tt “uve acerbe” di vite selvatica; Vg “labrusca”: lambrusca, agresto. Ch: en fait d‟infects. Alonso: diede agresta (dal v 2 cambia il ritmo: la sonorità diventa aspra per decrivere i travagli per la vigna e l‟antitesi, frutti / frutti acidi è sottolineta con analoga musicalità: la`áSôt `ánäbîm wayyaº`aS Bü´ùšîm; travagli d‟amore perduti. Alla fine al v 7 si sveleraà che questo agresto è xP'êf.mi invece di ‘jP'v.mi è hq")['c. invece di hq"ßd"c.. Il profeta amico dell‟Amato interpella i presenti. Il tono cambia: assume quello di un processo. hd"_Why> vyaiäw> ~Øil;Þv'Wry> bveîAy hT'²[;w> [5:3 `ymi(r>K; !ybeîW ynIßyBe an"¨-Wjp.vi Ed ora abitanti di yürû|šäläºim e uomini di yühûdâ giudicate, suvvia, tra me e (tra) la mia vigna. hT'²[;w> : col w Isa 1:21; 5:3, 5; 16:14; 28:22; 36:8, 10; 37:20; 43:1; 44:1; 47:8; 48:16; 49:5; 52:5; 64:7; introduce il processo. Il poeta interrompe il tono lirico e si rivolge al pubblico facendolo diventare giudice. Richiede la loro partecipazione ed imparzialità. Ch: Maintenant; Alonso: Ebbene. an"¨-Wjp.vi: qal imper m pl in 2 Sam 18:19; 2 Kgs 23:22; Ps 82:3; Isa 1:17 (š¹fa‰ ±et(-y¹tôm) help (the orphan) get justice, give legal aid to); 5:3; Jer 5:28; Zech 7:9; 8:16; š¹fa‰ bên … ûbên decide, settle (a dispute) betw. Il profeta/poeta a nome dell‟amico reclama giustizia e che gli uditori si facciano giudici. Ch: juge-moi donc; Alonso:siate giudici tra me la mia vigna. `ymi(r>K; !ybeîW ynIßyBe: adotta un tono personale: e dal piano lirico e simbolico passa alla retorica trasformando gli uditori da compiaciuti ascoltatori di una lirica d‟amore a destinarari di una denuncia. Li trasforma in giudici di se stessi: dovranno infatti da soli camminare verso un autoaccusa. AB+ ytiyfiÞ[' al{ïw> ymiêr>k;l. ‘dA[ tAfï[]L;-hm; [5:4 a Che fare ancora per la mia vigna e che non ho fatto per essa? tAfï[]L;: 5:2, 4.5, 10. Il primo uso del vb è impersonale per la domanda retorica; il secondo è invece personale: personalmente infatti quel suo Amico per cui parla ha fatto tutto! dA[: “ancora”. La sua cura aveva raggiunto il massimo. f[;Y:ïw:: BHS Qa hvyw. `~yvi(auB. f[;Y:ïw: ~ybiÞn"[] tAfï[]l; ytiyWE±qi [:WDôm; [5:4 b 43 Perchè ho atteso che facesse uve e ha fatto uve selvatiche? [:WDôm;: Isa 5:4; 50:2; 63:2; Jer 2:14, 31; 8:5, 19, 22; 12:1; 13:22; 14:19; 22:28; 26:9; 30:6; 32:3; 36:29; 46:5, 15; 49:1; Mal 2:10: la domanda mostra che egli si aspettava una risposta ben diversa in ricompensa dei suoi sforzi. Se la vite non ha risposto vuol dire che il suo amore non è autentico. Gli uditori devono entrare in gioco (cfr Ez 33:30ss). Senza aspettare la loro risposta verbale il poeta/profeta passa alla minaccia. ymi_r>k;l. hf,Þ[o ynIïa]-rv,a] tae² ~k,êt.a, aN"å-h['ydI(Aa ‘hT'[;w> [5:5 `sm'(r>mil. hy"ïh'w> AràdEG> #roïP' r[eêb'l. hy"åh'w> ‘AtK'Wfm. rsEÜh' Ed ora! Farò conoscere a voi ciò che Io sto facendo alla mia Vigna! Togliere lo steccato. E sarà per pascolo! Distruggere il suo recinto. E sarà per essere calpestata! hT'[;w> : questa seconda occorrenza (la prima al v 3) introduce l‟annuncio del castigo agli uditori che identificheranno poi se stessi con la Vigna. Il profeta parla a nome di YHWH che annuncia in questo modo che il castigo è imminente (il verbo “fare” al participio presente indica azione futura ed imminente). aN"-å h['ydI(Aa: Isa 5:5; 12:4; 38:19 (w. l®/°el make an announcement to s.one); 40:13f; 47:13; 64:1; hiphil imperf 1 s cohortative in both form and meaning aN"-å 5:1, 3, 5; partic interiezione: particella enclitica di urgenza, traduzione difficile da specificare, e.g. please (come in), do (come in); just (listen to me). Ch: donc. Alonso: dunque. ~k,êt.a,: Isa 5:5; 28:19; 36:14f, 17f; 42:9; 50:1; 65:12: gli uditori. ynIïa]- Isa 5:5; 10:14; 13:3; 19:11; 27:3; 33:21; 37:24f; 38:10; 41:4, 10, 13f, 17; 42:6, 8f; 43:2ff, 10, 12f, 15; 44:5f; 45:2f, 5ff, 12, 18f, 21f; 46:4; 47:8, 10; 48:12f, 15ff; 49:4, 18, 21, 23, 26; 52:6; 56:3; 57:11f, 16; 59:21; 60:16, 22; 61:8; 63:1; 65:18, 24; 66:4, 9, 22; YHWH viene in primo piano poco alla volta. Le azioni che seguono possono essere ancora del vignaiolo deluso; ma al v 6 b è chiaro che è YHWH che parla per bocca del profeta. Le azioni che sta per compiere il vignaiolo deluso che sono manifestazione del castigo sono: rsEÜh': Isa 1:16, 25; 3:1, 18; 5:5, 23; 6:7; 7:17 (Q fall away, desert: politically); 10:13, 27; 11:13 (Q stop, cease (to be)); 14:25; 17:1; 18:5; 25:8; 27:9; 30:11; 31:2 (put an end to (one‟s words)); 36:7; 49:21; 52:11; 58:9; 59:15; hiphil i a rws clear away, get rid of. Con valore di imperativo “spingere”' per far cessare d'esistere, rimuovere. BHS: Qa rysa. ‘AtK'Wfm.: BHS: l ftr ‘Atk'Wfm. a $wf ; f s cons suf 3 m s hedge (of thorns). Potrebbe essere ottenuta dall‟ammasso intrecciato dei residui della potatura della vite o di altre piante: “siepe”; cfr Pr 15,19. r[eêb'l.: piel i const r[B: graze (a field), allow “pascere”; metaforicamente in 3,14; la vigna viene “devastata” in quanto oggetto di pascolo. #roïP:' Isa 5:5; 30:13; 54:3; 58:12; “rompere”: distruggere, traforare, perforare il muro. AràdEG>: “muro basso” muretto posto attorno alla vigna o a un campo. Questo muretto di cinta va crescendo al bordi del campo come effetto dell‟attività manuale dell‟agricoltore che raccoglie ai confini del suo campo le pietre che gli impediscono la coltivazione. sm'(r>mil.: “ciò che è calpestato dai piedi” che si può calpestare; cfr 7,25; 10,6; 28,18. Aperta alle mercè delle bestie che mangeranno l‟agresto/ uva selvatica e le foglie. Animali la penetreranno. Minaccia il passaggio da uno stadio di coltivazione intensiva, espressione di cura, alla situazione in cui non c'è più il segno della proprietà espresso dalla siepe e dal muro: rdEê['yE al{åw> ‘rmeZ"yI al{Ü ht'ªb' Whteäyvia]w: [5:6 tyIv"+w" rymiÞv' hl'î['w> `rj")m' wyl'Þ[' ryjiîm.h;me hW<ëc;a] ‘~ybi['h, l[;Ûw> E la ridurrò un luogo devastato. Non sarà potata e non sarà sarchiata! E saliranno rovi e pruni. Ed alle nubi comanderò di non far piovere su essa pioggia. ht'ªb' Whteäyvia]w: : BHS : prp WhteyBiv.a;w> Whteäyvia]w: : Isa 5:6; 7:23ff; 9:17; 10:17; 15:9; 16:3; 22:7; 26:1; 27:4; qal imperf 1 s suf 3 m s tyv put, set, lay: obj. hand (on s.one) Gen 46: 4 “costituire” fare di qualche cosa qualche altra cosa: 1 Re 11,34; Is 5,6; 26,1. Stessa radice tyIv; m s abs: weeds . ht'ªb': dal contesto “luogo devastato”: sterile. Ch,730: Je la mets en friche. Alonso: La lascerò brulla. al{Ü: interrombe le sue attenzioni agricole e fatiche; rmeZ"yI: niphal imperf 3 m s rmz: purne (vines) “potare”: tagliare intorno: Lev 25,3 ss. rdEê['yE: Ni ipf “sarchiare” liberare un campo dalle piante nocive ad una coltivazione; cfr 7,25. ryjiîm.h;me: Gen 2:5 (him‰îr (°al) let it rain, have it rain);… Isa 4:6; 5:6; 30:23; hiphil i c rjm him‰îr m¹‰¹r °al, have/make rain fall “far piovere”. E' un estremo castigo. La mancanza di pioggia è morte per la vigna. Con questa azione e resa chiara l‟identità dell‟Amico per il quale il profeta ha cantato e canta la canzone. Chi ha un tale potere cosmico? Si svela che è un canto dell‟amore di YHWH, un amore deluso e vicino al fallimento. 44 I giudici chiamati in causa a questo punto hanno già dato mentalmente la loro condanna per la Vigna così infedele. Ed ora il poeta rivolge a loro stessi l‟accusa inelidibile e lascia che in futuro sia un‟autoaccusa (vedi “ Sam 12:7). laeêr"f.yI tyBeä ‘tAab'c. hw"Ühy> ~r<k,ø yKiä [5:7a wy['_Wv[]v; [j;Þn> hd"êWhy> vyaiäw> Sì ! Vigna di YHWH (´ädönäy) cübä´ôt, la Casa di yiSrä´ël e l‟uomo di yühûdâ piantagione delle sue carezze. yKiä : introduce la chiave della canzone comunicando al lettore che ciò che ha via via intuito è il suo senso: l‟amico dello Sposo la offre ai giudici. Diventa chiaro che l‟Amante la Vigna è YHWH. E si parla del suo fallimento: il suo popolo non vive la giustiziaz! Alonso,145: gli uditori curiosi rimangono beffati. I giudici della causa altrui escono essi stessi condannati. [j;Þn>: cfr 17:11; 10:10 “pianta”. Riprende il verbo “piantare”. In senso metaforico YHWH pianta il suo popolo ossia lo pone nella regione a lui assegnata perché ivi cresca e prosperi: Ex 15,17; 2 Sam 7,10; Am 9,15; Sal 44,3;80,9 cfr Ger 2,21;11,17. wy['_Wv[]v;: “diletto, piacere, divertimento, godimento” delizie. Pr 8,31; gen qual “qualcosa con la quale uno si diletta, carissimo”: 5:7; cfr Ger 31:20; cfr verbo in 11,8 “dilettare”. In Ger è collegato alla metafora del figlio che risponde gorgogliando alle carezze dei genitori e costituisce la loro delizia e gioco. Ch,731: de sa délectation. s `hq")['c. hNEïhiw> hq"ßd"c.li xP'êf.mi hNEåhiw> ‘jP'v.mil. wq:Üy>w [5:7b Ed attese diritto. Ed ecco: assassinio! Giustizia! Ed ecco grido! wq:Üy>w:: Isa 5:2, 4, 7; riprende il verbo del v 2.4 col senso di “aspettare con desiderio e con fiducia”: sperare. Non è più diretto agli uditori, ma efficacemente torna come al v 2b quasi riprendendo la distanza della parabola e parlando di YHWH in terza persona. Il profeta parla ancora per il suo Amico deluso. jP'v.mil.: allitterato con xP'êf.mi: “spargimento di sangue”. Altri: breach of law. Ch: la pelade; Alonso: assassini. hq"[) 'c. : Gen 18:21; 19:13; 27:34; Exod 3:7, 9; 11:6; 12:30; 22:22; 1 Sam 4:14; 9:16; Neh 5:1; Job 27:9; 34:28; Ps 9:13; Isa 5:7; Jer 25:36; 48:3, 5; 49:21; Zeph 1:10: f s abs hq'['c. cry of wailing, call for help. E‟ in v lapidario con ingegnose allitterazioni che ribadisce la lezione: ‘jP'v.mil / xP'êf.mi; hq"ßd"c.l / hq")['c.. Nella vigna c'è sangue sparso ed angoscia. Il vignaiolo è deluso. YHWH è deluso. Aspettava che alle sue cure-carezze corrispondesse la risposta dalla giustizia in seno alla vigna. Ma questo non è avvenuto! 5,8-25 Sei “guai” + 1 (10:1-4 letto dopo v 23): sette! Maledizioni (cfr Am 5:7-17; 6:1-11). WbyrI+q.y: hd<Þf'b. hd<îf' tyIb;êB. ‘tyIb;’ y[eîyGIm; yAhª [5:8 `#r<a'(h' br<q<ïB. ~k,ÞD>b;l. ~T,îb.v;Wh)w> ~Aqêm' sp,a,ä d[;… hôy, fanno aggiungere (a coloro che aggiungono) casa a casa! Campo a campo fanno avvicinare! Fino a mancanza di spazio! E volete abitare da soli in seno alla Terra! yAhª: Isa 1:4, 24; 5:8, 11, 18, 20.21.22 (ne aspetteremmo sette!); 10:1, 5; 17:12; 18:1; 28:1; 29:1, 15 (adatto alla serie dei sei in 5: 8 ss); 30:1; 31:1; 33:1; 45:9f; 55:1; Jer 22:13, 18; 23:1; 30:7; 34:5; 47:6; 48:1; 50:27; Ezek 13:3, 18; 34:2; Amos 5: [7: ristabilito] 18; 6:1; Mic 2:1; Nah 3:1; Hab 2:6, 9, 12, 15, 19 (cinque); Zeph 2:5; 3:1; Zech 2:10f; 11:17. In prophetic threat w. pt. or adj. Am 5:18; w. voc. Is 1:4; abs. Is 1:24; encouraging, inciting, ho! Is 18:1. Qui interiezione minacciosa. L‟uso dell‟interiezione anche per stimolare qualcuno in 1,24; 55,1. Inizia così una serie di sei “guai” che probabilmente hanno avuto esistenza indipendente. Ora sono come risonanze della cantica precedente “ormai senza immagini e con grida in luogo di musica” (Alonso,146). Introduce persone qualificate in modo tale da motivare la minaccia. Cfr 1,4. y[eîyGIm;: H Isa 5:8; 6:7; 8:8; 25:12; 26:5; 30:4; hiphil part m pl const; di [g:n" let, make s.thg touch, w. °el Ex 12:22, w. b® Is 5:8; Zorell, 497: causative ad Q fecit rem tangere; tangi fecit. Ch: parvenus de maison en maison. Alonso: a quanti aggiungono casa a casa; TNK Those who add house to house FBJ qui ajoutent maison à maison TOB Ceux-ci joignent maison à maison. Il part indica che è quasi il loro essere, il loro modo di agire e lo scopo della loro vita. Il senso del verbo è “fare che una cosa tocchi un'altra”. Comperando, fanno sì di avvicinare la loro casa con l‟altra facendola diventare una sola: la loro (cfr 6,7: brace alla bocca). Il verbo è usato in ambito della distruzione “fare toccare terra, demolire”: 25,12; 26,5. Il verbo insinua così anche la radice del loro operare: “violare con animo ostile”. Nel continuare ad aggiungere casa a casa infatti si cela la violenza e l‟ ingiuria verso i fratelli. 45 tyIb;êB. ‘tyIb;’: “casa” edificata con il lavoro umano. Il luogo dove le case sono fatte toccare da altre case è la città, qui si tratta di un accostamento di case che sono di un unico proprietario. Il ricco a poco a poco è diventato padrone facendo sloggiare altri. Qui si tratta certo di chi vuole possedere più case attigue, o anche semplicemente più case. L‟atteggiamento è di accaparrare per sé questi prodotti del lavoro umano destinati alla vita di tutti. Certo non curandosi dell‟effetto che ciò comporta sugli abitanti suoi fratelli. WbyrI+q.y:: H Isa 5:8; 26:17; Jer 30:21; hiphil imperf 3 m pl br;q' “fare in modo che tocchi, che sia contiguo”. hiqrîb ´¹deh b®´¹deh join field to f. (Q draw near, approach). Alonso: uniscono.TNK And join field to field, FBJ qui joignent champ à champ TOB Ceux-ci joignent maison à maison, champ à champ, IEP che congiungono campo a campo VUL et agrum agro copulatis. hd<Þf'b. hd<îf': “campo” campagna. Per il latifondismo cfr 1 Re 21. Ma YHWH aveva spartito la Terra in modo che tutti avessero casa e campo: Gs 13-21. Questo monopolio è grave ingiustizia contro il prossimo e contro YHWH. sp,a,ä d[;…: indica la non esistenza “in modo tale che manchi luogo (libero)”. Non campi per gli altri, non case per gli altri. ~T,îb.v;Wh)w>: Isa 3:26; 5:3, 8f; 6:1, 5, 11; 8:14; 9:1, 8; 10:13, 24, 31; 12:6; 13:20; 14:13; 16:5; 18:3; 20:6; 21:14; 22:21; 23:2, 6, 18; 24:1, 5f, 17; 26:5, 9, 18, 21; 28:6; 30:19; 32:16, 18; 33:24; 36:12; 37:16, 27f, 37; 38:11; 40:22; 42:7, 10f; 44:13, 26 (hof.: be inhabited); 45:18; 47:1, 5, 8, 14; 49:19f; 51:6; 54:3; 58:12; 65:4, 21f; hophal waw consec perf 2 m pl bv;y" “essere lasciati abitare”. Qui denom. of yœš¢b: be settled, be a landowner. Il perfetto indica che le azioni sopra indicate sono un dato di fatto ed è questo che è oggetto della maledizione. L‟effetto finale della politica di questi “padroni” del lavoro umano (case) e della terra stessa è di abitare saldamente e di mantenere il potere da soli. ~k,ÞD>b;l.: col suffisso l.: “solo”, separato dagli altri, separatamente; il contrario della condivisione della terra! ( cfr 26,13 solo per te detto di YHWH). br<q<ïB.: stessa espressione Isa 5:8, 25; 6:12; 7:22; 10:23; 19:24; 24:13; “in mezzo”, il senso prima della parola è “interiora” la parti interne intestini, ventre, viscere (16,8; 19,1.3). Manteniamo questa idea nella traduzione. I ricchi latifondisti che restano soli facendo emigrare i vicini di casa acquistando le loro case, ed i vicini di campo comperando i loro campi hanno deciso di essere soli. Di essere al centro. Ch: Vous habitez seuls l‟entrailles de la terre. tAa+b'c. hw"åhy> yn"ßz>a'B. [5:9 `bve(Ay !yaeîme ~ybiÞAjw> ~yliîdoG> Wyëh.yI) hM'äv;l. ‘~yBir: ~yTiÛB' al{ú-~ai Nelle mie orecchie! YHWH (´ädönäy) cübä´ôt „lo ha giurato‟: Certamente! Le case moltiplicate saranno un orrore! Grandi e belle! Senza abitante! yn"ßz>a'B. : “nelle mie orecchie”. BHS: LXX pr hvkou,sqh ga.r = [m;v.nI yKi : hvkou,sqh ga.r eivj ta. w=ta kuri,ou sabawq LXE For these things have reached the ears of the Lord of hosts; cfr T; pr [B;v.nI !kel'. Alonso: forma ellittica per “l‟ho ascoltato”; la formula di giuramento che segue implica il vb “giurare”: “Sono testimone: l‟ha giurato YHWH”; KJG In mine ears said the LORD of hosts, TNK In my hearing said the LORD of Hosts: FBJ À mes oreilles, Yahvé … l'a juré TOB À mes oreilles a retenti le serment du SEIGNEUR LUT Es ist in meinen Ohren das Wort des HERRN Zebaoth: IEP Alle mie orecchie … ha giurato: VUL in auribus meis sunt haec al{ú-~ai: certamente. Formula di introduzione al giuramento. E‟ certezza dalla Parola di YHWH che tutto questo sarà mutato. ‘~yBir:: “ molte”; dal contesto “moltiplicate”: chi vuole abitare solo nella ricchezza rimane solo e povero nella distruzione. Solo, ma con le molte case, moltiplicate dalla sua avidità. Esse oltre che molte sono anche ~yliîdoG>: “grandi”. Detto di cose. “alte, lunghe e larghe, spaziose”. Detto di case si può pensare a palazzi ottenuti abbattendo casupole attorno dopo aver fatto emigrare gli abitanti. Comporta anche una pluralità di vani che forse sono già vuoti. ~ybiÞAjw>: “buono” detto di cose “secondo i desideri di coloro che le hanno costruite”. Può esprimere il giudizio dei proprietari sulle loro case. Architettura che piace all‟occhio ed esprime la grandezza delle finanze del possessore. Ora con certezza saranno: hM'äv;l.: “cosa orribile, evento che incute orrore” in 5,30; cosa per la quale tutti si stupiscono, regione dalla quale tutti si allontanano inorriditi in 13,9; Ger 2,15. Qui di queste case grandi e belle ridotte a rovine inabitabili. Gli stessi attuali padroni non le abiteranno. bve(Ay : qal part m s abs. Senza il “solo” abitante che ora li occupa. Essi restando soli hanno iniziato già l‟opera di desolazione. Alonso legge il v 17 qui. Forse non è meglio dopo il v 10? p `hp'(yae hf,î[]y: rm,xoß [r;z<ïw> tx'_a, tB;ä Wfß[]y: ~r<k,ê-yDEm.ci ‘tr<f,’[] yKiª [5:10 Sì! Dieci iugeri di vigna faranno un Bat 46 e di semente un Höºmer farà un ´êpâ. tr<f,’[]: numeral cardinal m s const hr'f][' Isa 5:10; 36:1; 38:5, 8; dieci ~r<k,ê : richiama i vv che precedono. La Vigna è misurata in dm,c,: Num 25:3, 5; Judg 19:3, 10; 1 Sam 11:7; 14:14; 2 Sam 16:1; 20:8; 1 Kgs 19:19, 21; 2 Kgs 5:17; 9:25; Job 1:3; 42:12; Ps 50:19; 106:28; Isa 5:10; 21:7, 9; Jer 51:23; m pl const dm,c, yoke, team (= 2 animals): b¹q¹r 1 Re 19:21 µmœrîm 2 Sam 16:1. Qui: area of land wh. a team can plow in a day, acre 1 Sam 14:12; alla lettera “paio” soprattutto di giumenti (21,7.9: cavalli). Metonimicamente è detto “iugero” la superficie di lavoro giornaliero che due buoi fanno arando (1 Sam 14,14) valutabile in circa 2500 metri quadrati. Qui sono dieci: l‟estensione di dieci giorni lavorativi. Questa estensione è ottenuta aggiungendo campo a campo! Wfß[]y:: 5:2, 4f, 10: la duplice occorrenza richiama il vb usato nella cantica. Cfr 12.19. tB;:ä misura dei liquidi = 1 ´êpâ = 40–45 liters: 1 Re 7: 26.38; Ch: circa 22 litri di vino. Alonso: una botterm,xoß: misura dei solidi: a dry measure, = 394 liters Os 3: 2 Num 11:32; Ch: circa 220 litri. Alonso: due quentali di semente. tx'_a,: BHS : Qa: dxa hp'(yae: misura dei solidi: a grain measure, = 1 fluid bath. Ch : 22 litri (altri 39): frumento, orzo ecc. Alonso: uno staio. Dopo le case, i campi di cui hanno allargato i confini. Due ambiti di coltivazione: a vigna e a cereali. Le grandi estensioni daranno un niente di frutti. Poderi molti ma sterili! Il v 17 potrebbe essere letto qui ( vedi Allonso. 147 che nella trad lo popne dopo il v 9). E il passaggio dall‟agricoltura alla pastorizia sarebbe visto come regresso punitivo. `Wlke(ayO ~yrIïG" ~yxiÞme tAbïr>x'w> ~r"_b.d"K. ~yfiÞb'k. W[ïr"w> [5:17 E (vi) pascoleranno gli agnelli come 'nel' loro pascolo e „sul‟le rovine i grassi „capretti‟ mangeranno! W[ïr"w> qal waw consec perf 3 pl. Ch: paissent. Alonso: pascoleranno. ~yfiÞb'k.: “agnello” cfr 11,6; Ch: Les moutons ~r"_b.d"K.: m s const suf 3 m pl. rb,D:oñ pasture “pascolo”; “vengono come nei loro pascoli” Mi 2:12; BHS S ~r"_b.d"B.; Ch. Comme en leur pacage. tAbïr>x'w>: Ch: sur les ruines: Alonso: sulle rovine. Luoghi nei quali restano in orrenda vista gli edifici devastati, rovine di case ecc: 44,26;4,19; BHS : prp tAbxor>W ~yxiÞme: plurale di x;m:e pingue, “medullatus”. Sal 66:15; metaforicamente = ricco. BHS : prp ~yIxum.; cfr LXX tw/n avpeilhmme,nwn a;rnej fa,gontai. ~yrIïG": “stranieri”; Ch: des métèques; BHS l ~yId"G> vel ~yIr"G> (akk guru agnus) cfr LXX a;rnej capretti. Wlke(ayO: mangiare e divorare equivale a distruggere ulteriormente. Alonso: brucheranno le capre all‟ingrasso. Accusa ai latifondisti nello stile di Amos. Il fenomeno è sia urbano che rurale; il castigo sarà sia urbano che rurale. Maledizione per coloro che si intontiscono con l‟eccesso del vino e non curano il piano di YHWH. Bevono la creazione per non curarsi del Creatore! WpDo+r>yI rk"åve rq,Boßb; ymeîyKiv.m; yAh± [5:11 `~qE)ylid>y: !yIy:ß @v,N<ëb; yrEäx]a;m. hôy, i mattinieri del mattino! Liquore inseguono! Ritardatari nella sera il vino li accende! Il secondo yAh±. Grido, minaccia. Sono maledetti coloro che di mattina inseguono e fanno di tutto per continuare il loro sonno artificialmente ottenuto ricercando sicera da bere. Il tempo subito dopo il sonno è obnubilato dall‟incoscienza dello stato di ubriachezza dall‟alba al tramonto. Riprende la struttura del primo “guai”: grido e minaccia. Grido: ymeîyKiv.m:; H …Ps 127:2; Prov 27:14; Song 7:13; Isa 5:11; 37:36; Jer 7:13, 25; 11:7; 25:3f; 26:5; 29:19; 32:33; 35:14f; 44:4; Hos 6:4; 13:3; Zeph 3:7. hiphil part m pl constr ~kv “porre sulle spalle (proprie o dei giumenti) le cose necessarie per il viaggio”; questo rito veniva fatto di primissima mattina; per cui nel verbo resta l‟idea di “andare di primo mattino, iniziare ad agire dal primo mattino” seguito da rq,Boßb; :ad indicare qualsiasi azione fatta presto alla mattina. L‟inizio di ogni azione dopo il sonno. yrEäx]a;m.: Pi “restare a lungo” ossia sedere: Pr 23,30. Piel part m pl const delay . @v,N<ëb:; Exod 15:10; 1 Sam 30:17; 2 Kgs 7:5, 7; Job 3:9; 7:4; 24:15; Ps 119:147; Prov 7:9; Isa 5:11; 21:4; 40:24; 59:10; Jer 13:16: “crepuscolo”, quando la notte è già iniziata. Dal senso della radice, il tempo in cui soffia il vento. 47 In tutto il tempo da dedicare al lavoro ecc è una affannosa ricerca di alienazione. La ricerca è espressa dal verbo WpDo+r>yI: Isa 1:23; 5:11; 17:13; 30:16; 41:3; 51:1; qal imperf 3 m pl “correre dietro, inseguire”. Indica l‟avidità della bevanda inebriante inseguita fin dalla sveglia (1, 23; Os 12,2). La bevanda (frutto della terra e del sapiente lavoro dell‟uomo) è rk"åve: “sicera” pozione inebriante: 5,22; 24,9: 28,7:29,9:56,12. Mi 2,11 ( cfr skr 'essere ubriaco'). ~qE)ylid>y:: Gen 31:36 (qal hotly pursue w. °aµ-rê ); 1 Sam 17:53 (qal: hotly pursue w. °aµ-rê ); Ps 7:14 (qal: burn (intrans.) ); 10:2 (qal: hotly pursue ); Prov 26:23; Isa 5:11; Lam 4:19 (qal hotly pursue ); Ezek 24:10; Obad 1:18 (qal set on fire); hiphil imperf 3 m s suf 3 m pl qlD metaph. inflame (of wine) “far bollire, riscaldare, cuocere”; cfr Sir 43,4; detto del fuoco: Ez 24,10. Alonso (liberamente): e restano fino al tramono nei fumi del vino. ~h,_yTev.mi !yIy:ßw" lyli²x'w> @Toõ lb,n<©w" rAN÷ki hy"‚h'w> [5:12 a E sarà : cetra e arpa, timpano e flauto e vino, le loro bevute (i loro banchetti). ~h,_yTev.mi: Isa 5:12; 25:6; hT,v.mi m pl constr suf 3 m pl drinking: mišt¢h yayin drinking-bout Est 5: 6; drink(s) (appropriate for a feast); feast, banquet w. wine: °¹´â mišteh prepare a feast Gen 19:3; convito in cui si mangia e soprattutto si beve. Il convito è allietato dall‟arte musicale. rAN÷ki: “cetra, lira” usato qui in una festa di ricchi (24,8). lb,n<©w": “lira”: 5,12;14,11; Am 5,23; 6,5. @Toõ: “timpano” spesso usato dalle donne: 24,8; 30,32. lyli²x'w>: “flauto”: 30,29. Bisogna ipotizzare un uso della musica visto come alienante essendo abbinato al vino ed all‟alienazione dal dovere al quale esso porta. Il v amplifica la descrizione dei banchetti = bevute: lusso nei conviti che accieca il senso religioso. `Wa)r" al{ï wyd"Þy" hfeî[]m;W WjyBiêy: al{å ‘hw"hy> l[;PoÜ tae’w> [5:12 b E l‟azione di YHWH non guardano e l‟opera delle sue Mani non vedono. L‟emistico indica che cosa dovrebbero fare e non fanno: non sanno leggere la Mano di YHWH nella storia. Cfr 28:7-13 e 22:8-11. l[;P:oÜ “opera” di YHWH: ciò che YHWH fa per il suo popolo, il popolo di YHWH che è opera della sua Mano. WjyBiêy:: Isa 5:12; 8:22; 18:4; 22:8, 11; 38:11; 42:18; 51:1f, 6; 63:5, 15; 64:8; 66:2; Wa)r": lo stato in cui si sono posti è di accecamento. t[;d"_-yliB.mi yMiÞ[; hl'îG" !kE±l' [5:13 `am'(c' hxeîci AnàAmh]w: b['êr" yteäm. ‘AdAbk.W Per questo è esiliato (deportato) il mio popolo per mancanza di conoscenza: e la sua „gloria‟: morente di fame! E la sua plebe: arsa da sete! !kE±l' “per questo” introduce il castigo: la deportazione, l‟esilio, l‟abbandonare la terra per forza sotto la violenza militare. Una prima minaccia. Hl'îG": “essere condotto in esilio, migrare”: cfr Ger 1,3; Ez 39,23; Am 5,5; Lam 1,3. La visione di tutto un popolo senza distinzioni che lascia le case i campi. AdAbk.W: designa la parte del popolo detiene il potere: cfr 16,14;17,3;21,16; Os 9,12. Ironicamente coloro che ora si ottundono per il vino; allora moriranno di fame. Ma in questo coinvolgeranno tutto il popolo. AnàAmh]w: : “turba, moltitudine”: 29,5. Ed insieme arderanno (hxeîci “arso”) di sete. Anche questo è in contrasto con lo stato presente. Desidereranno bere acqua. Convolgimento di tutto il popolo. t[;d"_-yliB.mi : “senza conoscenza” si riferisce all‟ottundimento dei sensi per mezzo del vino che porta alla incoscienza da parte dei capi del popolo dato che si intuisce che è di loro che si parla. Dopo la morte di fame e sete: qxo-+ ylib.li h'ypiÞ hr"î[]p'W Hv'êp.n: ‘lAaV. hb'yxiÛr>hi !keªl' [5:14 `HB'( zleî['w> Hn"ßAav.W Hn"±Amh]w: Hr"ód"h] dr:’y"w> Per ciò ( già ) spalanca lo šü´ôl la sua gola e dilata la sua bocca a dismisura: e scenderà nobiltà e plebe e chiasso e tripudio. Una seconda minaccia. La bocca dello šü´ôl ingollerà tutti coloro che ora ingoiano la creazione in modo errato. Lo šü´ôl è visto come una fiera che insaziabile divora. Prima i verbi: hb'yxiÛr>hi: Hif “dilatare, aprire spalancare” la bocca. hr"î[]p'W: “aprire avidamente la bocca, desiderando, appetendo” qualcosa: Sal 119,131; come una fiera. Hv'êp.n: : “gola” h'ypiÞ “fauci”. qxo-+ ylib.li: “limite”: bocca illimitata. Vi scenderanno a causa delle loro azioni tutti: Hr"ód"h]: “decoro, onore, maestà”. Per il parallelismo con il seguente 48 Hn"±Amh]w:: coloro che del popolo sono la parte che ora si presenta meglio, piena di onore decoro magnificenza. i nobili. Hn"ßAav.W: “clamore” di chi abbandona all‟allegria, alla licenza, alla dissolutezza. Cfr anche “tumulto bellico” in 17,12;25,5;66,6: zleî['w>: “con gioia emettere lieto clamore, giubilare”; qui dei superbi, degli empi ; etc cfr 23,12. L‟attuale gioia degli empi, il loro clamore nei banchetti, la musica, tutto scenderà nelle fauci dello šü´ôl. Davanti a loro la tomba con la bocca spalancata. Aggiunta : la pena precedente è vista come grande giudizio di YHWH . `hn"l.Pv;( .Ti ~yhiÞbog> ynEïy[ew> vyai_-lP;v.YIw: ~d"Þa' xV;îYIw: [5:15 E sarà abbassato adam e l‟uomo sarà umiliato e gli occhi degli arroganti saranno umiliati. `hq")d"c.Bi vD"Þq.nI vAdêQ'h; ‘laeh'w> jP'_v.MiB; tAaßb'c. hw"ïhy> hB;²g>YIw: [5:16 E sarà esaltato YHWH cübä´ôt e l‟ El qüdôš si manifesterà santo nella giustizia. xV;îYIw: : incurvarsi a terra come il leone prima del salto: Sal 10:10; il superbo umiliato: 2,9;5,15. hB;²g>YIw: : metaforicamente: YHWH è esaltato (cfr 52,13). Il v 17: con Alonso legge 9.17.10. Vedi sopra. `ha'(Jx' ; hl'Þg"[]h' tAbï[]k;w> aw>V"+h; yleäb.x;B. !wOà['h,( ykeîv.mo yAh± [5:18 hôy coloro che attirano il delitto con funi di „buoi‟ e con corde da carro il peccato! Il terzo yAh± : a chi non riconosce il piano di YHWH nella storia. ykeîv.mo: Isa 5:18; 13:22 (nif. subj. time, be extended, delayed); 18:2, 7; 66:19; Jer 31:3; 38:13; Ezek 12:25, 28; 27:13; 32:20, 26; 38:2f; 39:1; Hos 7:5; 11:4; Amos 9:13; qal part m pl constr %vm qal pull, drag metaph. obj. °¹wœn Is 5:18; “trarre, attrarre”. yleäb.x;B.: “fune, corda”. BHS LXX w`j scoini,w| l yleäb.x;K. aw>V"+h;: “vuoto” cfr 1,13; qui, vuoto etico, nequizia, perversità. Ch: aux cordes vaines. BHS : prp rAVh “di bue-toro”. Alonso: con funi da buoi (come animali ciechi si trascinano quel carico che li schiaccerà: lo videranno e vivranno in se stessi). tAbï[]k;w>: “fune” con la quale si tira per esempio un carro (cfr Os 11,4: funi umane dell‟amore). hl'Þg"[]h': “carro, carretta”. BHS: LXX dama,lewj prp lg<[eh'. Le funi del carro sono fortissime: cfr 28,27 ss Am 2,13. Ma la corda che tira il delitto trascina anche la pena. Peccato e pena vengono tirati insieme. Il peccato contiene intrinseca la pena. Peccato e pena insieme. !wOà['h,(: “delitto, crimine” offesa contro YHWH e la Torah; e la conseguente colpa. Il singolare mostra la moltitudine dei peccati come un solo delitto collettivo al quale sono collegati tutti con delle corde. Manualità omicida insieme al pensiero che YHWH non interviene ha'(Jx' ;: in questo contesto significa “pena” dei peccati. L‟immagine è presa dalla vita agricola, dal lavoro con l‟aiuto di animali. Le corde servono per imprimere una molteplice forza al carro in difficoltà di movimento. Molte corde comunicano forza comunitaria. Solidarietà. Funi che devono essere molto forti. ha,_r>nI ![;m;äl. WhfeÞ[]m; hv'yxi²y" ŸrhEôm;y> ~yrIªm.aoh' [5:19 s `h['d"(nEw> laeÞr"f.yI vAdïq. tc;²[] ha'Abªt'w> br:äq.tiw> Dicenti: S' affretti, acceleri la Sua opera affinché la possiamo vedere! E s'avvicini e venga il consiglio del qüdôš yiSrä´ël e lo riconosceremo. ~yrIªm.aoh' : spiega con le loro parole quale sia il loro peccato. Con la parola essi sono beffeggiatori del piano della volontà di YHWH e della sua esecuzione, della sua messa in opera. rhEôm;y>: Pi impf “affrettarsi” correre celermente. Accento di sfida. Beffardo: si sbrighi! hv'yxi²y": Hif “accelerare, fare celermente” qualcosa: 5,19; 60,22; Sal 55,9. BHS l hwhy vyxy: dettano scadenze a YHWH. WhfeÞ[]m;: “opera” azione. opere meravigliose di YHWH (Ex 34,10;Dt 3,24; Giud 2,7; Sal 33,4;64,10;66,3). Is 29,23 e Sal 28,5 aggiungono della sua Mano. La parola esprime l‟aspetto esecutivo del progetto di YHWH che nel suo aspetto di volontà progettuale è espresso con la parola tc;²[]: f “deliberazione, consiglio” delle cosa da farsi: 19,11; “proposito, piano” di fare qualcosa: 30,1; 8,10. “Decreto, ferma volontà” di YHWH :19,17; 14,26; 28,29. br:äq.tiw>: “avvicinarsi, accadere”: “mandare ad esecuzione il decreto di YHWH”. Attualmente questo piano di YHWH è espresso nelle parole del profeta. Ironia quindi degli uditori davanti alle parole di Is che sembrano senza fondamento. Egli parla, accusa, ma sembra debole sia il progetto che la sua esecuzione! E insieme commettono la colpa. 49 [r"_ bAJål;w> bAjß [r:²l' ~yrIïm.aoh' yAhå [5:20 %v,xoêl. rAaæw> ‘rAal. %v,xoÜ ~ymi’f' s `rm")l. qAtïm'W qAtßm'l. rm:± ~ymiîf' hôy i dicenti al male, bene! E al bene, male! Mettenti tenebra per la luce e luce per la tenebra! Mettenti amaro per il dolce e dolce per l‟amaro! Il quartoyAhå è una enumerazione di inversione di valori. ~yrIïm.aoh': stessa formulazione in Job 22:17; Ps 40:16; 70:4; 137:7; Isa 5:19f; 42:17; 65:5; Jer 21:13; 27:14; Ezek 11:3; 13:6; Amos 6:13; 9:10; Mic 4:11; Zeph 1:12. Espressione logica e comunicata dall‟inversione dei valori. [r:²l': “male”, “infortunio” il male inferto ad altri procurato ad altri, azioni eticamente malvagie, delitti. Campo morale e religioso. bAjß : “opere” eticamente buone virtù (cfr Am 5,14). Sovvertimento nel giudizio delle categorie morali fondamentali. Il secondo ambito col verbo ~ymi’f': qal part m pl abs . put, set, place. “rendere” o “fare” qualche cosa; cfr 10,6,62,7 si riferisce piuttosto all‟operatività umana in modo chiaro nello stico 20c ; probabilmente all‟agire di YHWH nello stico 20 b. Ch: qui mettent. Alonso: stimano. %v,xoÜ: “oscurità” tenebre qui della ignoranza e dell‟errore (29,18). rAal.: di contro. “luce” della vita “beatitudine, gioia prosperità salvezza”. Terzo ambito: gusto e piacere. rm::± “amaro” detto del gusto in relazione a cibo a a bevanda in Esodo 15,23. Pr 5,4;27,7. In senso traslato tutto ciò che comporta tristezza, offesa. Il contrario qAtïm'W: “dolce” al gusto. In senso metaforico “giocondo” ( Sal 19,11; Ecc 5,11:11,7). Al primo ambito (20a) di riferisce al giudizio alla valutazione pensata ed espressa a parole; il secondo al comportamento che ne scende (20 b) il terzo agli effetti nella prassi (20c). Non è enunciato un castigo corrispondente. `~ynI)bon> ~h,ÞynEP. dg<n<ïw> ~h,_ynEy[e(B. ~ymiäk'x] yAhß [5:21 hôy, saggi ai loro occhi e davanti ai loro volti, perspicaci! Il quinto yAhß è breve. Manca il castigo. ~ymiäk'x]: “sapiente”, qui “furbo, astuto”; cfr 2 Sam 13,3; Ger 4,22; Giob 37,24. ~h,_ynEy[e(B: Num 13:33; 36:6; Josh 22:30; 1 Sam 21:14; 2 Sam 3:36; Ezra 3:12; Neh 6:16; Job 19:15; Isa 5:21; Ezek 21:28. Ch: sages à leurs yeux; Alonso: a quanti si stimano saggi. ~ynI)bon>: Isa 1:3; 3:3; 5:21; 6:9f; 10:13 (be perceptive); 14:16; 28:9, 19; 29:14, 16; 32:4; 40:14, 21; 43:10, 18; 44:18; 52:15; 56:11; 57:1; niphal part m pl abs “pieno di intelligenza” (10,13) “prudente”. Ch: et contre leur faces sagaces! Alonso: e si credono perspicaci. L‟espressione si trova anche in Proverbi 3,7. Orgoglio della propria furbizia. Forse in relazione alla diplomazia ed all‟autosufficienza ed amoralità della conduzione delle cose con tecnica senza morale. Non ha bisogno della parola di YHWH cfr Ger 9:22; Pr 26:12. `rk")ve %soðm.li lyIx:ß-yven>a;w> !yIy"+ tATåv.li ~yrIßABGI yAh§ [5:22 hôy, forti a bere vino e uomini di coraggio a mescere liquore! s `WNM,(mi Wrysiîy" ~yqIßyDIc; tq:ïd>ciw> dx;vo+ bq,[eä [v'Þr" yqEïyDIc.m; [5:23 Giustificanti un colpevole per un dono! E la giustizia de„l giusto (innocente)‟ allontanano da lui! Il sesto yAh§ si riferisce ai giudici in tribunale. ~yrIßABGI: Isa 3:2; 5:22; 9:5; 10:21; 13:3; 21:17; 42:13; 49:24f; riprende il ema del secondo in chiave ironica. tATåv.li: Isa 5:22; 21:5; 22:13; 24:9; 29:8; 36:12, 16; 37:25; 44:12; 51:17 (obj. cup), 22; 62:8f; 65:13; qal i c ht'v' drink. !yIy"+ : Isa 5:11f, 22; 16:10; 22:13; 24:9, 11; 28:1, 7; 29:9; 51:21; 55:1; 56:12; m s abs : wine. yqEïyDIc.m; : Hi nel giudizio “dichiarare uno giusto” riconoscere giusta la sua causa. Ex 23,7; Dt 25,1; 2 Sam 15,4; 1 Re 8,32; Pr 17,15. [v'Þr": in senso giuridico “chi in una lite ha infranto il diritto” Cfr Ex 2,13. bq,[:eä come premio, dopo aver ricevuto un regalo. dx;vo+: “dono”' dato per corrompere il giudice (1,23; 33,15). 50 Invece di essere forti nel ristabilire la giustizia, sono forti solo a bere! Davanti al potente sono deboli, la loro forza consiste solo nell‟ alienazione con bevande inebrianti. A questo yAh§ non segue l‟annuncio della pena. Alonso,146: si può leggere qui 10:1-4. Invece BHS propone di leggerli dopo il v 24 e dopo 10:1-4 continuare con i vv 25-30. Seguendo Alonso leggiamo qui il „settimo‟ yAh contro una classe sociale specifica e il suo peccato, la corruzione del retto procedimento giudiziario (cfr Mi 3:1-4; Is 1:23). Ch titola: Dictateurs du tracas. `WbTe(Ki lm'Þ[' ~ybiîT.k;m.W* !w<a"+-yqeq.xi ~yqIßq.xo)h; yAhï [10:1 hôy i decretanti decreti di iniquità/ di frode e scriventi che vessazione scrivono yMi_[; yYEånI[] jP;Þv.mi lzO¨g>liw> ~yLiêD: ‘!yDImi tAJÜh;l. [10:2 `WZbo)y" ~ymiÞAty>-ta,w> ~l'êl'v. ‘tAnm'l.a; tAyÝh.li per derubare del diritto i deboli e per frodare del diritto gli oppressi del mio popolo, perché siano loro preda le vedove e per spogliare gli orfani! ~yqIßq.xo)h;: Gen 49:10 (poal scepter); Num 21:18; Deut 33:21; Judg 5:9, 14 (poal: pt. m®µœq¢q: director, leader); Job 19:23; Ps 60:9; 108:9; Prov 8:15, 27, 29; 31:5 (pual: what has been prescribed); Isa 10:1 (qal scratch, mark (in tablet, &c.) specify, decree, w. cogn. acc. ); 22:16 (qal hew out (grave)); 30:8 ( qal scratch, mark (in tablet, &c.)); 33:22 (poal: pt. m®µœq¢q: director, leader (Y.)); 49:16; Ezek 4:1; 23:14; qal part m pl abs qqx “scolpire” inscrivere: 30,8; 49,16; metaforicamente “decretare, comandare”: 10,1; 22,16 (comandò di costruire). -yqeq.xi : Isa 5:14; 10:1; 24:5; “statuti”; qui: statuti iniqui. Alonso: a chi decreta decreti iniqui. Ch: législateurs de lois de fraude. ~ybiîT.k;m.W* piel participle masculine plural absolute bt;K' e piel: pf. WbTe(Ki; keep writing. lm'Þ[': “lavoro” = molestia, miseria, cose avverse; qui, vessazioni, mali coi quali uomini malvagi affliggono gli altri. WbTe(Ki: Pi “scrivere molto e con diligenza”. Alonso: agli scrivano che registrano vessazioni. Ch: dictateurs qui dictez le tracas. tAJÜh;l.: Hif inf “costringere” a deflettere; deflettere da ciò che è giusto, vero retto, ossia sedurre, impedire qualcuno dal conseguire il bene o il diritto: 10,1; Am 5,12. lzO¨g>liw>: “rapire”, spogliare dei diritti. hn"m'l.a;: Gen 38:11; Exod 22:21, 23; Lev 21:14; 22:13; Num 30:10; Deut 10:18; 14:29; 16:11, 14; 24:17, 19ff; 26:12f; 27:19; 2 Sam 14:5; 1 Kgs 7:14; 11:26; 17:9f, 20; Job 22:9; 24:3, 21; 27:15; 29:13; 31:16; Ps 68:6; 78:64; 94:6; 109:9; 146:9; Prov 15:25; Isa 1:17, 23; 9:16; 10:2; 47:8; Jer 7:6; 15:8; 18:21; 22:3; 49:11; Lam 1:1; 5:3; Ezek 19:7; 22:7, 25; 44:22; Zech 7:10; Mal 3:5. ~ymiÞAty>-ta,w>: Exod 22:21, 23; Deut 10:18; 14:29; 16:11, 14; 24:17, 19ff; 26:12f; 27:19; Job 6:27; 22:9; 24:3, 9; 29:12; 31:17, 21; Ps 10:14, 18; 68:6; 82:3; 94:6; 109:9, 12; 146:9; Prov 23:10; Isa 1:17, 23; 9:16; 10:2; Jer 5:28; 7:6; 22:3; 49:11; Lam 5:3; Ezek 22:7; Hos 14:4; Zech 7:10; Mal 3:5. WZbo)y" : Isa 10:2, 6; 11:14; 17:14; 24:3 (nif. be plundered); 33:23; 42:22, 24; qal imperf 3 m pl zz:B' plunder, city Gen 34: 27, men & cattle Nu 31:9; cogn. acc. Is 10:6 “spogliare”: 10,2; 11,14; 17,14 cfr 42,22; Ni Am 3,11. La giustizia è istituita soprattutto per difendere i deboli / oppresi, gli orfani e le vedove. I giudici invece abusano dell‟incarico per opprimere e saccheggiare proprio i derelitti. E' il massimo. I loro decreti defraudavano gli indifesi dai loro diritti: Dt 16,19.24,17; 27,19 ed Ez 23,2.6. aAb+T' qx'är>M,mi ha'ÞAvl.W hD"êquP. ~Ayæl. ‘Wf[]T;-hm;(W [10:3 `~k,(d>AbK. Wbßz>[;t; hn"a"ïw> hr"êz>[,l. WsWnæT' ‘ymi-l[; E che farete per il giorno della Visita? E per la rovina (che) da lontano verrà! Verso chi fuggirete per aiuto? Dove abbandonerete la vostra gloria WlPo+yI ~ygIßWrh] tx;t;îw> rySiêa; tx;T;ä ‘[r:k' yTiÛl.Bi [10:4 a per non curvarvi sotto il prigioniero e non cadere sotto gli uccisi? ‘Wf[]T;-: …. 5:2, 4f, 10; 7:22; 9:6; 10:3, 11, 13, 23; … ~Ayl.: ~Ay Isa 1:1; 2:2, 11f, 17, 20; 3:7, 18; 4:1f; 5:30; 7:1, 17f, 20f, 23; 9:3, 13; 10:3, 17, 20, 27, 32; 11:10f, 16; 12:1, 4; 13:6, 9, 13, 22; 14:3; 17:4, 7, 9, 11; 19:16, 18f, 21, 23f; 20:6; 22:5, 8, 12, 20, 25; 23:7, 15; 24:21f; 25:9; 26:1; 27:1ff, 8, 12f; 28:5, 19, 24; 29:18; 30:8, 23, 25f; 31:7; 32:10; 34:8; 37:3, 26; 38:1, 5, 10, 12f, 19f; 39:6, 8; 43:13; 47:9; 48:7; 49:8; 51:9, 13; 52:5f; 53:10; 56:12; 58:2ff, 13; 60:20; 61:2; 62:6; 63:4, 9, 11; 65:2, 5, 20, 22; 66:8; ~Ayl. Isa 10:3; 30:8. Alonso non lo traduce. 51 hD"êquP.: Num 3:32, 36 (appointment, service, office); 4:16; 16:29 (fate); 2 Kgs 11:18 (guard, sentry); 1 Chr 23:11; 24:3, 19; 26:30 (p®quddat yi´r¹°¢l administration of Isr.); 2 Chr 17:14; 23:18; 24:11; 26:11 (mustering); Job 10:12; Ps 109:8; Isa 10:3 (vengeance, visitation); 15:7 (what is stored up); 60:17; Jer 8:12; 10:15; 11:23; 23:12; 46:21; 48:44; 50:27; 51:18; 52:11; Ezek 9:1; 44:11; Hos 9:7; Mic 7:4; f s abs hD'quP. “ispezione”, cura; visita per osservare se esiste la giustizia; in caso negativo “punizione”; cfr Num 36; 4,16. Alonso: alla resa dei conti; Ch: au jour de la sanction? ha'ÞAvl.W: Job 30:3, 14; 38:27; Ps. 35:8; 63:10; Prov. 1:27; 3:25; Isa. 10:3; 47:11; Ezek. 38:9; Zeph. 1:15; f s abs ha'Av: trad. ruin, storm; but recent sugg. Pit (Is 10:3; Ps 35:8); met “calamità” che cade addosso all‟improvviso: 10,3; 47,11. Alonso: la tormenta lontana (incapperanno in un‟istanza superiore: un “giorno” di giudizio divino con apparizione teofanica nella “tormenta”); Ch: Le sinistre. qx'är>M,mi: 2 Sam 15:17; Ps 138:6; Prov 25:25; 31:14; Isa 8:9; 10:3; 13:5; 17:13; 30:27; 33:17; 46:11; Jer 4:16; 5:15; 6:20; 8:19; 31:10; Ezek 23:40; Zech 10:9 qx'r>m, m s abs : distance: ±ereƒ merµ¹q distant land Is 13:5 = ±ereƒ hammerµ¹q Ger 4:16 & ±ereƒ marµaqqîm 8:19; merµaqqê ±ereƒ ends of the earth Is 8:9; bamerµaqqîm in the distance Zach 10:9; bêt hammerµ¹q the farthest, last house 2 S 15:17. aAb+T': qal imperf 3 f s apocopated. WsWnæT': Isa 10:3, 29; 13:14; 17:13; 20:6; 24:18; 30:16f; 31:8; 35:10; 51:11; 59:19; “fuggire” per chiedere aiuto :10,3; 20,6. Non avranno aiuto da avvocati difensori. hn"a"ïw> : Gen 16:8; 32:18; 37:30; Exod 16:28; Num 14:11; Deut 1:28; Josh 2:5; 18:3; Judg 19:17; Ruth 2:19; 1 Sam 10:14; 2 Sam 2:1; 13:13; 1 Kgs 2:36, 42; 2 Kgs 5:25; 6:6; Neh 2:16; Job 8:2; 18:2; 19:2; Ps 13:2f; 62:4; 139:7; Song 6:1; Isa 10:3; Jer 15:2; 47:6; Ezek 21:21; Hab 1:2; Zech 2:6; 5:10 pronoun interrogative no gender no number !a'. Wbßz>[;t;: Isa 1:4, 28; 6:12; 7:16 (nif. be abandoned); 10:3, 14; 17:2, 9; 18:6 (nif. w. l® be left to); 27:10 (nif. be abandoned); 32:14 (pual (or qal pass.): be abandoned, deserted); 41:17; 42:16; 49:14; 54:6f; 55:7; 58:2; 60:15 (±-zûbâ abandoned wife); 62:4, 12 (nif. be abandoned); 65:11; qal imperf 2 m pl bz:['. Alonso: lascerete; Ch: abandonnerez-vous. ~k,(d>AbK.: Isa 3:8; 4:2, 5; 5:13 (non-theological: k®bôdô coll. his nobles); 6:3 (teol); 8:7; 10:3 (nontheological: distinction, respect, mark of honor: honor: of Isr.), 16, 18 (non-theological: splendor, magnificence: of woods); 11:10; 14:18; 16:14; 17:3f; 21:16; 22:18, 23. 24 (non-theological: weight, burden); 24:23; 35:2 (non-theological: splendor, magnificence: of woods Lebanon); 40:5; 42:8, 12; 43:7; 48:11; 58:8; 59:19; 60:1f, 13; 61:6; 62:2; 66:11f, 18f; m s const suf 2 m pl dAbK': Alonso: la vostra fortuna (vedi il fallimento della fortuna accumulata in 2:6-9); Ch: votre gloire? rySiêa; tx;T;ä ‘[r:k' yTiÛl.B: BHS prp rysiao tx; (h['r>k') t[;r:ko B yTiÛl.Bi : particella negativa. Alonso: particella finale negativa: “per non andare curvi”; e tx;t;îw con valore di “fra, presso”. ‘[r:k': “piegarsi” allo scopo di gettarsi a terra per giacere ecc; curvarsi, prostrarsi; volontariamente: 45,23; costretto : il prigioniero (la massima umiliazione) 10,4; cfr 46,1 s. rySiêa;: legato prigioniero; qui, sing collettivo “prigioniero”: 10,4; 24,22; 42,7. Alonso: per non andare curvi coi prigionieri. Così anche i ricchi tra i prigionieri e tra i caduti. s `hy")Wjn> Adðy" dA[ßw> APêa; bv'ä-al{ ‘tazO-lk'B. [10:4 b In tutto questo non è ritornata la sua ira e ancora la sua Mano, tesa!” Alonso, 176: il ritornello qui non si adatta bene. tazO-lk'B.: Ch : Malgré tout, Alonso: con tutto ciò. APêa;: Ch: sa narine. hy")Wjn>: Isa 3:16; 5:25; 9:11, 16, 20; 10:2, 4; 14:26f; 23:11; 29:21; 30:11; 31:3; 34:11; 37:17; 40:22; 42:5; 44:13, 20, 24; 45:12; 51:13; 54:2; 55:3; 66:12; qal pas part f s abs hj'n". BHS: propone di qui leggere qui la pericope 5:25-30. Alonso qui legge prima il v 24. hP,êr>yI ‘hb'h'l,( vv;Ûx]w: vaeª !Avål. vq;ø lko’a/K, •!kel' [5:24 a hl,_[]y: qb'äa'K' ~x'Þr>piW hy<ëh.yI) qM'äK; ‘~v'r>v' Perciò come mangia stoppia una lingua di fiamma e fieno infiammato consumerà, la loro radice sarà come putredine e i loro fiori come pula saliranno. K : introduce un paragone per illustrare l‟applicazione del castigo. lko’a/K,: Isa 1:7, 19f; 3:10; 4:1; 5:17, 24; 7:15, 22; 9:11, 17, 19; 10:17; 11:7; 21:5; 22:13; 23:18; 24:6; 26:11; 29:6, 8; 30:24, 27, 30; 31:8; 33:11, 14; 36:12, 16; 37:30; 44:16, 19; 49:26; 50:9; 51:8; 55:1f, 10; 56:9; 58:14; 59:5; 61:6; 62:9; 65:4, 13, 21f, 25; 66:17; qal i c. Azione distruttiva di punizione. Esecuzione della sentenza. 52 vq;:ø Exod. 5:12; 15:7; Job 13:25; 41:20f; Ps. 83:14; Isa. 5:24; 33:11; 40:24; 41:2; 47:14; Jer. 13:24; Joel 2:5; Obad. 1:18; Nah. 1:10; Mal. 3:19: “stubble”. hb'h'l,( vv;Ûx]w:: BHS Qa tbhwl vaw vv;Ûx]w:: Isa. 5:24; 33:11: dry grass, leaves hb'h'l,(: Num. 21:28 (flame); 1 Sam. 17:7; Ps. 29:7; 83:15; 105:32; 106:18; Isa. 4:5 (±¢š leh¹bâ); 5:24; 10:17; 43:2; 47:14; Jer. 48:45; Lam. 2:3; Ezek. 21:3 (reinforced: lahebet šalhebet); Dan. 11:33; Hos. 7:6; Joel 1:19; 2:3; Obad. 1:18: f s abs. ‘~v'r>v': Isa 5:24; 11:1, 10; 14:29f; 27:6; 37:31; 40:24; 53:2; prima le radici… poi i fiori. K; : un secondo paragone. qm;: Isa 3:24; 5:24 m s abs : musty smell, smell of decay. hP,êr>yI: Qal imperf 3 m s hp'r' of dry grass, sink down (in flame). `Wcae(nI laeÞr"f.yI-vAd)q. tr:îm.ai tae²w> tAaêb'c. hw"åhy> ‘tr:AT tae… Wsªa]m' yKiä [5:24 a Sì! Essi hanno rigettato la Tôrat YHWH cübä´ôt e la parola ´imrat qüdô|š-yiSrä´ël hanno disprezzato. yKiä: spiegazione del fatto con il peccato commesso. Wsªa]m':… Ps 15:4; 36:5; 53:6; 58:8; 78:59, 67; 89:39; 106:24; 118:22; Prov 3:11; 15:32; Isa 5:24; 7:15f; 8:6; 30:12 (God‟s words); 31:7; 33:8, 15; 41:9; 54:6 (nif be rejected); Jer 2:37; 4:30; 6:19, 30; 7:29; 8:9; 14:19; 31:37; 33:24, 26; Lam 5:22; Ezek 5:6; 20:13, 16, 24; 21:15, 18; Hos 4:6; 9:17; Amos 2:4; 5:21 qal perf 3 pl sa;m' refuse, reject. Peccato generico ma radicale. hw"åhy> ‘tr:AT: sc. Isa 1:10; 5:24; 24:5; 30:9; Ezek 43:12; Hos 4:6; Amos 2:4; Mal 2:6; 3:22; abs Isa 2:3; 8:16, 20; 42:4, 21, 24; 51:4, 7. laeÞr"f.yI-vAd)q. tr:îm.ai: sc Isa 5:24; 14:13; 47:10; 57:10; Jer 22:21; 32:25; 45:3; Lam 3:57; Ezek 27:3; 35:12; Dan 4:5; Hos 13:10, abs: Isa 28:23; 29:4; 32:9; Wcae(nI: Num 14:11, 23; 16:30; Deut 31:20; 32:19; 1 Sam 2:17; 2 Sam 12:14; Ps 10:3, 13; 74:10, 18; 107:11; Prov 1:30; 5:12; 15:5; Isa 1:4; 5:24; 52:5 (hitpoel (or mixed poal & hitpoel): be reviled); 60:14; Jer 14:21; 23:17; 33:24; Lam 2:6; piel perf 3 pl piel:treat disrespectfully, irreverently: obj. God 2 Sam 12.14; obj. things associated w. God 1 Sam 2:17, Ps 74:10. WhKeªY:w: wyl'ä[' Adôy" jYEåw: AMø[;B. hw"‚hy>-@a; •hr"x' !Ke‡-l[; [5:25 a tAc+Wx br<q<åB. hx'ÞWSK; ~t'²l'b.nI yhióT.w: ~yrIêh'h,( ‘WzG>r>YIw:) [5:25 b Per questo arse il Naso di YHWH contro il suo popolo! E stese la sua Mano contro di lui. E lo colpì. E tremarono i Monti. E furono loro cadaveri come sterco nel cuore delle strade. !Ke‡-l[; : part adv therefore: causa la ribellione. hr"x': Isa 5:25; 41:11 (nif. w. b® be angry w. s.one); 45:24 (nif. w. b® be angry w. s.one); Jer 12:5; 22:15; Hos 8:5; Jonah 4:1, 4, 9; Hab 3:8; Zech 10:3; qal perf 3 m s hr'x': be(come) hot: µ¹râ °appô his nose became hot = his anger broke out. Implicito il mitovo del fuoco. hw"‚hy>-@a; : Isa 2:22; 5:25; 7:4; 9:11, 16, 20; 10:4f, 25; 12:1; 13:3, 13; 30:27; 37:29; 42:25; 48:9; 63:3, 6; 65:5; 66:15. In parallelo Adôy": Isa 1:12, 15, 25; 2:8; 3:6, 11; 5:12, 25; 6:6; 8:11; 9:11, 16, 20; 10:4f, 10, 13f, 32; 11:8, 11, 14f; 13:2, 7; 14:26f; 17:8; 19:4, 16, 25; 20:2; 22:18, 21; 23:11; 25:10f; 26:11; 28:2; 29:23; 31:3, 7; 33:21; 34:17; 35:3; 36:15, 18ff; 37:10, 14, 19f, 24, 27; 40:2; 41:20; 42:6; 43:13; 44:5; 45:9, 11f; 47:6, 14; 48:13; 49:2, 22; 50:2, 11; 51:16ff, 22f; 53:10; 56:2, 5; 57:8, 10; 59:1; 60:21; 62:3; 64:6f; 65:2, 22; 66:2, 14; stesso suffisso in Isa 5:25; 9:11, 16, 20; 10:4, 32; 11:8, 11, 15; 23:11; 31:3; 44:5; 49:2; 56:2. jYEåw: : Isa 3:16; 5:25; 9:11, 16, 20; 10:2, 4; 14:26f; 23:11; 29:21; 30:11; 31:3; 34:11; 37:17; 40:22; 42:5; 44:13, 20, 24; 45:12; 51:13; 54:2; 55:3; 66:12; qal waw consec imperf 3 m s apocopated hj'n" extend, stretch out: obj. hand. AMø[;B: stessa formulazione in 1 Sam 27:12; 2 Chr 36:16; Job 18:19; Ps 106:40; 149:4; Isa 5:25. In altre occasioni, contro i nemici, ora contro il suo popolo! hx'ÞWSK;: f s ab “offal, garbage”. Alonso: come sterco per le strade. Ch,732: leur charogne est comme à l‟entraille des allées. `hy")Wjn> Adðy" dA[ßw> APêa; bv'ä-al{ ‘tazO-lk'B. [5:25 c In tutto questo non è tornato il suo Naso! Ed ancora la sua Mano, tesa! tazO-lk'B.: vedi 10:4. Ch : Malgré tout cela, Alonso: con tutto ciò. APêa;: Ch: sa narine. bv'-ä al{: Ch: ne s‟est pas retournée. 53 hy")Wjn>: Isa 3:16; 5:25; 9:11, 16, 20; 10:2, 4; 14:26f; 23:11; 29:21; 30:11; 31:3; 34:11; 37:17; 40:22; 42:5; 44:13, 20, 24; 45:12; 51:13; 54:2; 55:3; 66:12; qal pas part f s abs hj'n". Resta tesa per l‟ostinazione del popolo. ANNO 737 5,26-29 Invasione di ´aššûr. Alonso,149: un magnifico poema canta l‟arrivo del grande nemico. qAxêr"me ‘~yIAGl; snEÜ-af'n")w> [5:26 Ed (inn)alzerà un vessillo per un Gôy, da lontano Inizia la descrizione evocando il reclutamento ad opera di YHWH. snE-Ü : “vessillo”, “stendardo” segno, pertica sulla quale è legata una insegna o un panno o cose del genere: 30,17. Serve a chiamare e radunare il popolo per l‟azione bellica: 5,26; 13,2; 18,3. Un vessillo è un richiamo anche per i dispersi: 11,12; 49,22; 62,10. Il Messia è il vessillo delle genti; le chiama a sé: 11,10. af'n")w>: nel verbo “innalzare” è sottintesa l‟azione della sua Mano. Il soggetto è YHWH. Il primo elemento evocato è visivo: il richiamo-bandiera è usato per il reclutamento. Come un duce che alza un vessillo ed i soldati si arruolano seguendo lui e la bandiera. Solo che questo duce è lontano: qAxêr"me ‘~yIAGl;: BHS prp qx"r>M,.mi yAgl.: cfr Ger 5:15; “nazione” popolo. TM ha il pl “nazioni, popoli, genti, nazioni”. qAxêr"me: “da una regione lontana”: 43,6; 49,12. La formulazione di 5,26 anche in 49,1. Cfr 22,3;23,7. Proposta. qx"r>M,.mi: “lontananza”, grande distanza, usato come genitivo qualificativo in 13,5;46,11 “regione lontana”. In 33,13 sulla estensione del regno messianico. Da lontano: 10,3; 30,27; 17,13. L‟Abitante in Sion recluta tutto un popolo lontano come esercito per l‟invasione. #r<a'_h' hceäq.mi Alß qr:v'îw> e fischierà a lui dai confini della terra. qr:v'îw>: “sibilare, fischiare” accennare significare ad uno di venire fischiando: 5,26;7,18 con soggetto YHWH (vedi). Il secondo è un elemento uditivo che evoca il suono del corno che si ode altrettanto da lontano. Chi arruola è YHWH: e ciò dà il senso teologico del fatto. Risposta obbediente di quel popolo invitato da YHWH come esecutore del suo disegno. Popolo strumento `aAb)y" lq:ï hr"Þhem. hNEïhiw> Ed ecco velocemente leggero egli viene! Due caratteristiche di questo esercito raccolto. hr"Þhem.: “fretta, impazienza, precipitazione”; come avverbio “in fretta,con premura, affrettatamente”. !v"+yyI al{åw> ~Wnày" al{ï ABê ‘lveAK-!yaew> @yEÜ['-!yae [5:27 `wyl'(['n> %Arïf. qT;ÞnI al{ïw> wyc'êl'x] rAzæae ‘xT;p.nI al{Üw> Non stanco e non vacillante! Non sonnecchia e non dorme e non scioglie la cintura dei suoi fianchi non slaccia la coreggia dei suoi sandali. @yEÜ[': “molto stanco, spossato, esausto di forze”: 2 Sam 16,14; 17,29. Is 5,27; 28,12; 46,1. ‘lveAK: “vacillare, scivolare per la debolezza in modo tale che quasi si cade”; part “incapace di stare in piedi fermamente”, debole. ~Wnày": “dormire di sonno lieve” Sal 121,3. Qui si tratta del sonno della pigrizia; cfr 56,10. !v"+yyI: “dormire, addormentarsi”. Sviluppa il motivo della leggerezza e della velocità: a marce forzate senza prendere sonno. E sempre pronti alla battaglia. Vengono negate ritmicamente tutte le limitatezze umane quali il bisogno del sonno per indicare l‟assoluta efficienza di questa macchina bellica. Sono fortissimi e temprati alla fatica. Indica poi due azioni che vengono fatte ordinariamente prima di andare a letto: dall‟alto al basso. xT;p.nI: “aprire”. Ni come qui “sciogliere, allentare, slacciare”: non si tolgono la cintura dell‟armatura. qT;ÞnI: “togliere levare”; Ni “tirando, rompere il filo , una fune ecc”; cfr 33,20. %Arïf.: “correggie” dei calzari legati ai piedi. Alonso, 149: “L‟avanzata viene vantata con ritmo regolare, con corrispondenze sonore marcate: una “marcia militare” poetica”. tAk+rUD> wyt'ÞtoV.q;-lk'w> ~ynIëWnv. ‘wyC'xi rv<Üa] [5:28 `hp'(WSK; wyL'ÞGIl.g:w> Wbv'êx.n< rC:åK; ‘wys'Ws tAsÜr>P; Le sue frecce, acute tutti i suoi archi ben tesi gli zoccoli dei suoi cavalli come selce sono ritenuti turbine le ruote dei suoi carri. ‘wyC'xi: “freccia”: 5,28; usate anche per la caccia 7,24. ~ynIëWnv.: part pass: “acuto”. 54 wyt'ÞtoV.q;-lk'w>: “arco” del cacciatore in 7,24; del soldato cfr 21,15. tAk+rUD>: “tendere l‟arco calcando”: Ger 51,3; Sal 7,13;11,2; part pass DARUK: 5,28; 21,15. Evoca il momento di preparazione alla battaglia osservando l‟arma d'offesa che è l‟arco in cui è ben tesa la freccia. Accentua il numero delle unghie dei cavalli che penetrano nel terreno fendendo la terra come coltelli di selce. tAsÜr>P;: “unghia divisa”; qui qualsiasi unghia come dei cavalli cfr Ger 47,3; Ez 26,11. Zach 11,16. rC:åK:; = cör “selce”, selce acuta usata per coltello in Ex 4,25; Gios 5,2 ss durissimo: Ez 3,9, metaf “acutezza” della spada: Sal 89,44. BHS Qa rwck; ftr l rcok Wbv'êx.n<: Ni “ritenuto, stimato”. wyL'ÞGIl.g:w>: “qualcosa che rotola”: apparato mosso dalle ruote, ruote: ruote di un carro agricolo in 28,28; di carro da guerra, pl, in 5,28 cfr 17,13. hp'(WSK;: “turbine, vento veementissimo”: 17,13;29,6; con il turbine sono paragonate le ruote veloci dei carri anche in 66,15. ~yrIÜypiK.K; Îga;’v.yIÐ ¿ga;v'w>À aybi_L'K; Alß hg"ïa'v. [5:29 `lyCi(m; !yaeîw> jyliÞp.y:w> @r<j,ê zxeäayOw> ‘~hon>yIw> Urlo come di leone per lui! Ruggirà come leoncelli e freme ed azzanna la preda e la trattiene e nessuno la strappa via. hg"ïa'v.: “ruggire” del leone: Am 3,4.8; come un leone detto del nemico qui e in Ger 51,38; Sal 22,14; 35,17; 74,4. Detto anche dell‟uomo pieno di dolore 38,9. Il sostantivo ruggito in Ez 19,7, Zach 11,3; Giob 4,10, del nemico qui. Dopo il ruggito il balzo sulla preda ¿ga;v'w>À qal waw consec perfect 3rd m s kethib: roar (of lion); metaph. of Y. Am 1;2, of foes Sal 74:4, of thunder Giob 37:4 Îga;’v.yIÐ qal imperfect 3rd person m s qere. Urlo bellico. zxeäayOw>: “afferrare, prendere”. jyliÞp.y:w>: Hif “collocare al sicuro una cosa acquistata, ottenuta”, conservare: Mi 6,14. L‟immagine è del leone che tiene tra le zampe la preda ridotta alla immobilità. In questa immobilità di morte termina l‟azione in velocità; l‟impegno della marcia trionfale e dell‟attacco bellico. Il leone sulla sua preda. Immobilità sotto la violenza che genera morte. Alonso,149: l‟immagine della fiera per descrivere il nemico è topica del TNK , ma Is la tratta con vigore eccezionale. Aggiunta. Alonso, 149: v erratico è caduto qui attratto dal verbo ~hn v 29.30. O si tratta di un commento tardivo. Da una catastrofe militare ad una catastrofe cosmica da tonalità mitiche. ‘#r<a'’l' jB;ÛnIw> ~y"+-tm;h]n:K. aWhßh; ~AYðB; wyl'²[' ~hoïn>yIw> [5:30 p `h'yp,(yrI[]B; %v:ßx' rAaêw" rc:å %v,xoê-hNEhiw> E fremerà contro lui in quel giorno come fremito di mare e guarderà la terra: ed ecco tenebre angosciosa e la luce sarà oscurata dalla caligine. Il soggetto potrebbe essere (1) o ´aššûr o YHWH. Nel primo caso si tratterebbe del ruolo che ´aššûr assume come agente di una catastrofe militare descritta come catastrofe cosmica. Continuerebbe il motivo dei vv precedenti. Se il soggetto sottinteso invece è (2) YHWH, come sembra più probabile se si tratta di un‟aggiunta posteriore, è richiamato il motivo dello YOM YHWH nel quale YHWH annienta l‟invasore con un intervento la cui descrizione rievoca il linguaggio apocalittico. ~hoïn>yIw> : imp “freme” detto del leone, del nemico ( nello stico precedente); qui potrebbe essere YHWH stesso che freme ora contro il nemico del suo popolo come il mare freme contro la terra. Fragore immenso. Il sostantivo derivato dal verbo: cfr sost : “fremito” del mare. jB;ÛnIw> : Pi “vedere , osservare” intensivo. YHWH guarda verso la terra. Questo sguardo potrebbe essere inteso come lo scatenamento di un elemento atmosferico quale potrebbe essere la pioggia o la grandine come nel cantico di Debora in Giudici 5 e l‟intervento dai cieli nell‟Esodo. Concomitante hNEhiw> “Ed ecco” ad esso: rAaêw" rc:å %v,x :BHS l rAaw> rc %vx %v,xoê: “tenebre” (opposto a luce ); metaforicamente “miseria della disgrazia, danno, distruzione”: 5,20; 9,2; 42,7; Am 5,18. La distruzione e l‟angoscia sono l‟effetto di questo intervento. Nello stesso verso l‟uso del verbo: “diventare scuro, viene la notte”. Si evoca l‟oscuramento della luce del sole da parte delle nuvole. h'yp,(yrI[]B;: prp hYpiyrI[]B: “nubi oscure, nere” opposto a luce, impediscono la luce. Tempesta uragano in mare. Massima instabilità e pericolo insieme a mancanza di luce. Per gli uomini triste miseria. Diluvio acquatico nel mare; assenza totale di luce: ritorno al caos primordiale. La guerra ne è un anticipo per opera dell‟uomo. Per contrasto, in 11,9 un nuovo universo immerso nell‟acqua della giustizia nel mare della conoscenza di YHWH. Vedi 8:21 55 ANNO 739 NEI GIORNI DI `uzziyyäºhû Nel libro è datata al tempo di `uzziyyäºhû, la visione/vocazione del cap 6 che costituisce una teofania di vocazione (cfr Ger 1: Ex 2; Saal 99). Alonso,150: il profeta parla di un‟esperienza trascendente (nella sua vita e nella storia della profezia)…momento di illuminazione e purificazione che descrive con precisione…formulando l‟ineffabile; stilizza nelle sue parole la tremenda esperienza in modo tale che il lettore corre il pericolo di non apprezzare e nemmno sospettare la profondità del mistero. Il cap è dominato da schemi termari come polarizzato dal triplice aggettivo del canto serafico. Teofania: 1-5; consacrazione:6-7; missione: 8:12. 6: 1-13 Prima scena: Teofania:1-5. WhY"ëZI[u %l,M,äh; ‘tAm-tn:v.Bi [6:1 `lk'(yheh;-ta, ~yaiîlem. wyl'ÞWvw> aF'_nIw> ~r"ä aSeÞKi-l[; bveîyO yn"±doa]-ta, ha,ór>a,w" Nell‟anno di morte del re `uzziyyäºhû: vidi ´et-´ádönäy sedente su trono alto ed elevato. E i suoi lembi riempienti il tempio. -tn:v.B: s c … 1 Kgs 15:25, 28, 33; 16:8, 10, 15, 23, 29; 22:41, 52; 2 Kgs 1:17; 3:1; 8:25; 12:2, 7; 13:1, 10; 14:1, 23; 15:1, 8, 13, 17, 23, 27, 30, 32; 16:1; 17:1, 6; 18:1, 10; 24:12; 25:1, 27; 1 Chr 26:31; 2 Chr 3:2; 13:1; 16:1, 12f; Ezra 5:13; 6:3; 7:7; Neh 13:6; Esth 1:3; 2:16; 3:7; Isa 6:1; 14:28; 20:1; Jer 28:1; 32:1; 46:2; 51:59; 52:28ff; Dan 1:1; 7:1; 8:1; 9:1f; 10:1; 11:1; Hag 1:1, 15; 2:10; Zech 1:1, 7; 7:1. tAm-: Isa 6:1; 14:28; 25:8; 28:15 (realm of the dead), 18; 38:18; 53:9, 12; m s const tw<m' death, dying. WhY"ëZI[: la morte di `uzziyyäºhû mise fine ad un periodo di grande prosperità e sicurezza. L‟accenno alla sua morte prepara il vuoto e l‟abbandono della Terra nei versetti finali del capitolo spec il v 12: `#r<a'(h' br<q<ïB. hb'ÞWz[]h' hB'îr:w> ~d"_a'h'-ta, hw"ßhy> qx;îrIw> “E YHWH allontanerà (l‟umano) gli esseri umani e si moltiplicherà l‟abbandono in seno alla Terra”. La morte del re è in contrasto con la perenne permanenza di YHWH Re in eterno: il re muore e scende nello šü´ôl, YHWH Re rimane e siede Re in eterno manifestando la sua gloria. ha,ór>a,w": Isa 1:12; 5:12, 19; 6:1, 5, 9f; 9:1; 14:16; 16:12; 17:7f; 18:3; 21:3, 6f; 22:9, 11; 26:10; 28:4, 7; 29:15, 18, 23; 30:10, 20, 30; 32:3; 33:15, 17, 19f; 35:2; 37:17; 38:5, 11; 39:2, 4; 40:5, 26; 41:5, 20, 23, 28; 42:18, 20; 44:9, 16, 18; 47:3, 10; 49:7, 18; 52:8, 10, 15; 53:2, 10f; 57:18; 58:3, 7; 59:15f; 60:2, 4f; 61:9; 62:2; 63:15; 64:3; 66:5, 8, 14, 18f, 24; “vidi”; Ch: je vois. Il racconto è fatto in prima persona. Lo stile autobiografico è presente anche in alcuni passi che seguono. Il profeta evoca vivacemente la sua esperienza passata e la presenta come realtà permanente: è la costante motivazione della sua azione profetica. La narrazione probabilmente faceva parte di una collezione in stile autobiografico che aveva vita a sé e ricordava le esperienze del profeta durante la guerra di ´áräm e di ´epräºyim contro yühûdâ ( 735-733 a.C). O il profeta si trova nel tempio, durante una festa religiosa, o immagina di esservi in visione. Pensando ad un‟esperienza concreta la si può immaginare in occasione di una festa nella quale la regalità di YHWH era cantata come nel Sal 24:1 `Hb'( ybev.yOæw> lbeªTe÷ Ha'_Alm.W #r<a'äh' hw"hyl;â(“Di YHWH è la terra e quanto contiene, l‟universo ed i suoi abitanti...v 8 `hm'(x'l.mi rABðGI hw"©hy>÷ rAB=gIw> zWZæ[i hw"hy>â dAbïK'ñh; %l,m,Û éhz< ymiî Chi è questo re della gloria ? Il forte, l'eroe, YHWH, l'eroe in battaglia. V 10 dAbåK'h; %l,m,Þ aWhÜ tAa+b'c. hw"ïhy> dAbïK'ñh; %l,m,Û éhz< aWhå ymiÛ YHWH (´ädönäy) cübä´ôt, è lui il re della gloria”; o il Sal 47 o il Sal 93: `jAM)Ti-lB; lbeªTe÷ !AKïTi-@a; rZ"+a;t.hi z[oå hw"hy>â vbeäl' vbeîl'ñ tWaáGE é%l'm' hw"åhy> “YHWH regna, si ammanta di splendore”. In questa occasione si ricorda anche l‟oracolo di fondazione della dinastia davidica che si legge in 2 Sam 7, spec i vv 16: “La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a me e il tuo trono sarà reso stabile per sempre”. Il profeta è immerso nel popolo di YHWH che calca i pavimenti del Tempio e procede processionalmente verso il santuario, inneggiando a YHWH Re. Egli nella sua esperienza spirituale viene portato davanti al Trono dell‟Altissimo. Vede ciò che altri non vedono: ha un'esperienza della trascendente e tremenda presenza di YHWH nella storia. Il verbo vedere è usato anche per ciò che è percepito da altri sensi o con la mente o con l‟udito: conoscenza esperienziale in Is 40,5; sperimentare l‟aiuto in Is 52,10. Entra in questo ambito anche la visione estatica di Ez 1,1.4.15; 2,9; 8,2 al.; 44,4. L‟esperienza visiva è richiamata nel v 5c ove e presente la parola “occhi” con il suffisso del pronome personale di prima persona singolare. Il profeta vede YHWH come Re (cfr v 5) seduto sul trono elevato sopra gradini ed una pedana. Il fatto che sia presentato seduto indica il suo pieno ed eterno potere: “Siede YHWH re in eterno!”. Egli è in trono da sempre e per sempre. La teofania che occupa tutto il capitolo, incorpora elementi visivi ad altri uditivi e implica 56 la partecipazione attiva del profeta. Visione, ascolto, partecipazione si distribuiscono in modo diseguale e logico in tutto il capitolo (Alonso,151). Nel vedere la distanza sembra diminure: ma il profeta percepirà che la distanza tra lui e YHWH è incommensurabile. bveîyO: qal part m s abs; “sedente”. Evoca una situazione atemporale. Il verbo è usato per il popolo in 3,26; 47,1: piangente, umiliato nella polvere. Qui è per YHWH : cfr Sal 9,5. E' usato anche per l‟accesso al regno: “yashab cal kise” cf Ex 11,5; 12,29. L‟intronizzazione segue la morte di un re ed indica l‟inizio del regno del successore. Qui indica al contrario il Re che permane intronizzato. E' usato col senso di “'abitare, aver domicilio” per YHWH nel Sal 2,4; 123,1. Alonso: seduto. aSeKi: Isa 6:1; 9:6; 14:9, 13; 16:5; 22:23; 47:1; 66:1; Jer 1:15; 3:17; 13:13; 14:21; 17:12, 25; 22:2, 4, 30; 29:16; 33:17, 21; 36:30; 43:10; 49:38; 52:32; Lam 5:19; Ezek 1:26; 10:1; 26:16; 43:7; Jonah 3:6; Hag 2:22; Zech 6:13: “trono”. YHWH appare seduto in trono in qui ed in Ez 1,16; 10,1; Sal 9,8; 103,19. Il cielo è il trono di YHWH in Is 66,1; yürû|šäläºim in 3,17 è il trono di YHWH ossia la sua residenza; il tempio in 14,21;17,12. Alonso: su un trono; Ch: sur le. ~r'ä: qal part m.s. abs ~wr: “alto, eccelso”. Is 30,18 YHWH si alza in alto per aiutare. Eminente: Is 2,13; 10,33: monte, trono. Per dignità: Is 57,15. afn: niphal part “essere elevato, alzarsi in alto” Is 40,4; participio “alto, sublime”: Is 2,2.13; 6,1; 30,25;57,7.15. In alto ha posto il vessillo Is 5,26;11,12. Altezza, trascendenza, inaccessibilità. Il profeta immagina il Trono molto in alto rispetto a lui che lo vede. aF'_nIw> ~r'ä suggeriscono la trascendenza con l‟idea dell‟inaccessibilità, santità, e dignità sublime ed inarrivabile di YHWH. Per contrasto, si sente il senso di bassezza da parte del profeta immerso nel popolo. wyl’ÞWvw>: Exod 28:33f; 39:24ff; Isa 6:1; Jer 13:22, 26; Lam 1:9; Nah 3:5; m pl const suf 3 m s; il sostantivo solo pl indica “il margine estremo di una veste fluente”. E' usato per il pontefice in Ex 28,33ss; 39,24-26. Così il profeta vede un elemento della presenza, il più distante: gli orli della veste regale di YHWH. Presenza e pienezza. Il Re riempie con la sua presenza il tempio. La descrizione dà la sensazione di costante pienezza della sua presenza. Alonso: l‟orlo del suo manto (orlo o falde di una tunica; descrive solo contorni del suo manto regale che colma tutto il tempio; gli orli della tunica. Alcuni pensano alle gambe dalla ginocchia in giù). Ch: Ses bords.. ~yaiîlem.: qal part m pl abs; Isa 1:15, 21; 2:6ff; 6:1 (tempio), 3 (gloria . 4 (fumo); 8:8; 11:9; 13:21; 14:21; 15:9; 21:3; 22:2, 7; 23:2; 27:6; 28:8; 30:27; 31:4; 33:5; 34:1, 6; 40:2; 42:10; 51:20; 65:11, 20. “riempienti”. Ch: remplissent. Alonso: riempiva (la teofania è offerta in visione ed è retta dalla senzazione di pienezza: le falde colmano il Tempio; il fumo colma il tempi, la gloria colma la terra; colmano e traboccano perché YHWH non è circoscritto al tempio e nemmeno alla Terra; il Tempio che attesta la presenza fa avvertire la trascendenza). lk'(yheh;-ta,: Isa 6:1; 13:22; 39:7; 44:28; 66:6; Jer 7:4; 24:1; 50:28; 51:11; Ezek 8:16; 41:1, 4, 15, 20f, 23, 25; 42:8; Dan 1:4; Hos 8:14; Joel 4:5; Amos 8:3; Jonah 2:5, 8; Mic 1:2; Nah 2:7; Hab 2:20; Hag 2:15, 18; Zech 6:12ff; 8:9; Mal 3:1. Questa parola potrebbe designare il Palazzo/Dimora celeste di YHWH come nel Sal 18,7;29,9; Sal 11,4. Ma anche quello terrestre che non è che un appoggio terreno uno sgabello della sua grandezza extracosmica). Non è il luogo esclusivo della Presenza. Ch: le palais. Nessuna descrizione di YHWH; solo un cenno al suo manto regale che il profeta può vedere avendo abbassato lo sguardo. Forse le volute dell‟incenso usate nell‟ambito del rito evocano al poeta i lembi del vestito di YHWH. Le volute dell‟incenso sono come i lembi della veste di YHWH che giungono fino a terra. Questa teofania inaugura la visione. Il profeta vede anche altri elementi normalmente visibili nell‟area del tempio come gli elementi ornamentali dell‟arca. Le creature con sei (un multiplo di tre) ali e con alcune sembianze umane sono spesso rappresentate nell‟area del Medio Oriente. dx'_a,l. ~yIp:ßn"K. vveî ~yIp:±n"K. vveó Alê ‘l[;M;’mi Ÿ~ydIÛm.[o ~ypi’r"f. [6:2 `@pE)A[y> ~yIT:ïv.biW wyl'Þg>r: hS,îk;y> ~yIT:±v.biW wyn"©p' hS,äk;y> Ÿ~yIT:åv.Bi Serafini stanti (eretti) sopra di esso (Lui). Sei ali, [sei ali] ad ognuno. Con due copriva i suoi volti, e con due copriva i suoi piedi, e con due volava. ~ypi’r"f. : Num 21:6, 8; 1 Chr 4:22; Isa 6:2, 6; 14:29; 30:6; m pl abs @r'f' pl. ~ypir'f.: n¹µ¹š ´¹r¹f fiery serpent Dt 8:15, pl. Nu 21: 6; ´¹r¹f m®±ôf¢f Is 14:29; 30:6 winged serpent (unidentifiable); bronze serpent Nu 21: 8; Qui seraph, mythological six-winged creature: “serafini” = brucianti = ustulantes. Fuoco/ fulmine. Il sostantivo viene dal @rf Isa 1:7; 44:16, 19; 47:14 che significa “incendiare, bruciare”. Il bruciare è in relazione alla loro funzione. Il loro nome dice relazione al fuoco e quindi anche alla luce. Sono pieni di luce ma i loro occhi non riescono a sopportare la luce di YHWH. La gloria di YHWH li acceca. Sono figure celesti in forma di draghi. ~ydIÛm.[o: sono in piedi (“stare eretti”; qui nel senso anche di stare al servizio) davanti all‟Unico che è seduto sul Trono. Sono come servitori ai suoi ordini. Uno di questi ordini verrà eseguito al v 6. Ch: se tiennent; Alonso: eretti (come cortigiani). 57 ‘l[;M;’mi: Isa 6:2; 14:13; 45:8; “sopra di lui” ossia alti attorno al suo trono: sopra il trono. YHWH è nella sua corte celeste attorniato da un numero indefinito di serafini. Alê: prep suf 3 m s. Sopra il Trono o sopra YHWH? Alonso: Al di sopra di lui (152: sormontanto il re seduto). Ch: au-dessus de lui. Tre elementi, per descrivere i serafini: il coprirsi i volti, il coprirsi i piedi ed il volare. Il gesto di nascondersi i volti ed i piedi è gesto di rispetto davanti al Sedente sul trono. vveó: Isa 6:2; 7:8; Jer 34:14; 52:23, 25, 30; Ezek 9:2; 16:10, 13; 27:7; 40:5, 12, 14; 41:1, 3, 5, 8; 46:1, 4, 6; Dan 9:25f; numeral cardinal f s abs. Schema ternario. ~yIp:±n"K.: Isa 6:2; 8:8 (wing of other beings: mu‰‰ôt k®n¹f¹yw of overflowing river, or outstretched wings of eagle); 10:14; 11:12 (outermost (edge): a) k®n¹fôt h¹±¹reƒ the (4) corners or ends of the world); 18:1; 24:16 (outermost (edge): k®naf h¹±¹reƒ end of the w.); 30:20; cfr 1 Kgs 6:24 (wing of other beings: a) of k®rûb), 27; f dual abs @n"K'. hS,äk;y>: Isa 6:2; 11:9; 26:21; 29:10; 37:1f; 51:16; 58:7; 59:6; 60:2 (darkness), 6; piel imperf 3 m s. Alonso:si coprivano il volto; Ch: il couvre ses faces. wyn"©p': Isa 1:12; 2:10, 19, 21; 3:3, 9, 15; 5:21; 6:2; 7:2, 16; 8:4, 17, 21; 9:2, 14; 10:27; 13:8, 14; 14:21; 16:4; 17:9, 13; 18:2, 5; 19:1, 8, 13, 16f, 20; 20:6; 21:15; 23:17f; 24:1; 25:7f; 26:17; 27:6; 28:16, 25; 29:22; 30:11, 17; 31:8; 36:7, 9; 37:6, 14, 27; 38:2f; 40:3, 10; 41:2, 26; 42:16; 43:10; 45:1f, 22; 48:7, 19; 50:6f; 51:13; 52:12; 53:2f, 6f; 54:8; 55:12; 56:11; 57:1, 14, 16; 58:8; 59:2; 62:10f; 63:9, 12, 19; 64:1f, 6; 65:3, 6; 66:22f; wyl'Þg>r:: Isa 1:6; 3:16; 6:2; 7:20; 20:2; 23:7; 26:6; 28:3; 32:20; 36:12; 41:2f; 49:23; 52:7; 58:13; 59:7; 60:13f; 66:1; “piedi” è usato in senso eufemistico per il sesso. Stesso uso eufemistico in 7,20. Si coprono le nudità per rispetto. @pE)A[y>: Isa 6:2, 6; 11:14; 14:29; 16:2; 30:6; 31:5; 60:8; qal waw consec imperf 3 m s @w[ polel: impf. @peA[y>; pt. @peA[m.: fly, soar Gen 1:20; Is 6:2; 14:29; 30:6. Il moto delle ali serve loro per stare in piedi o meglio eretti davanti al trono. Il verbo “volare” usato im modo intransitivo indica il costante muoversi delle ali dei serafini. Ciò dona a tutta la scena un alito di costante moto attorno alla stabilità del Sedente in trono. Alonso: si libravano. Ch: il vole. Dal coro dei serafini si muove anche il grido che è il primo elemento uditivo globale nella teofania che fa penetrare al profeta la pienezza della presenza cosmica di YHWH. E gli dà gli elementi della sua estraneità. rm;êa'w> ‘hz<-la, hz<Ü ar"’q'w> [6:3 `Ad*AbK. #r<a'Þh'-lk' al{ïm. tAa+b'c. hw"åhy> vAdßq' vAd±q' ŸvAdôq' E gridava questo a quello. E diceva: qüdôš, qüdôš, qüdôš YHWH cübä´ôt la pienezza di tutta la terra, la sua gloria! ar"’q'w>: qal waw consec perf 3 m s .Ch: L‟un à l‟autre crie et dit. Alonso: si alternavano nel gridare. ‘hz<-la, hz<Ü : canto alternato o grido dialogante; liturgico: antifonale. Il profeta ode il canto del suo popolo, ma ode in esso il canto celeste dei serafini che sono accanto al trono di YHWH. “Il canto dei serafini attira l‟attenzione grazie all‟uso di vocali lunghe: qüdôš, qüdôš, qüdôš YHWH cübä´ôt // mülö´ kol-hä´äºrec Kübôdô” (Alonso, Manuale di Poetica ebraica,44; Alonso, 153: abbondanza delle vocali lunghe a e o). Il canto fatto nel tempio cosmico conduce fuori da esso e fuori anche dal suo omologato urbano per indicare la presenza di YHWH su tutta la terra ove sta il profeta ed il popolo in mezzo al quale egli abita. Il tempio di yürû|šäläºim è così trasceso per indicare la presenza universale della santità di YHWH. Il tempio è un appoggio della sua presenza, sgabello della sua presenza cosmica. vAdßq' vAd±q' ŸvAdôq': la triplice ripetizione indica il superlativo assoluto. YHWH è il tutto santo. La santità è la qualità essenziale di YHWH. Trascendenza assoluta ( egli è al di là di ogni cosa; affasciante e terribile, attraente ed ardente), diversità, completa estraneità a tutto ciò che è peccaminoso o semplicemente finito: perfetta rettitudine. La santità di YHWH è un tema centrale in Is. Per contrasto in 4 la situazione del profeta: “dalle labbra impure”. tAa+b'c. hw"åhy>: “degli Eserciti”. E‟ un titolo che ha probabilmente la sua origine nella situazione di tensione bellica. Il popolo adunato attorno all‟Arca condotta in battaglia acclama YHWH davanti a ciò che ritiene sede della sua presenza, indice della sua protezione in battaglia. In seguito, e quindi anche in questo passo, ha acquisito un senso cosmico: delle stelle e delle costellazioni come schiere ordinate del cielo e anche deu fenomeni atmosferici come elementi al suo servizio. YHWH è acclamato padrone degli eserciti stellari, le costellazioni che sono viste come schiere celesti ordinate ed agli ordini di YHWH. Egli a volte combatte anche dai cieli essendo i corpi celesti al suo servizio come appare nel cantico di Debora in Giud 5. La seconda parte del canto proclama che la gloria riempie la terra. Universalismo. La sua presenza è infatti senza limiti. al{ïm.: Gen 48:19; Exod 9:8; 16:32f; Lev 2:2; 5:12; 16:12; Num 22:18; 24:13; Deut 33:16; Judg 6:38; 1 Sam 28:20; 2 Sam 8:2; 1 Kgs 17:12; 2 Kgs 4:39; 1 Chr 16:32; Ps 24:1; 50:12; 89:12; 96:11; 98:7; Eccl 4:6; Isa 6:3; 58 8:8; 31:4; 34:1; 42:10 (what fills, makes s.thg full: hayy¹m ûm®lœ±ô the sea & everything in it ); Jer 8:16; 47:2; Ezek 12:19; 19:7; 30:12; 32:15; 41:8; Amos 6:8; Mic 1:2; m s constr: “pienezza”: la gloria culma la Terra. Ch: la plénitude ; Alonso: la terra è colma della sua gloria! #r<a'Þh'-lk': Gen 1:1, 11f, 15, 17, 20, 24ff, 28ff; 2:5f, 12; ….Isa 1:19; 2:19, 21; 4:2; 5:8, 26; 6:3, 12; 7:22, 24; 10:14, 23; 11:9, 12; 12:5; 13:5, 9, 13; 14:7, 16, 26; 16:4; 18:6; 19:24; 23:17; 24:1, 3f, 11, 13, 16f, 19; 25:8; 26:21; 28:22; 34:1; 36:10; 37:16, 20; 40:12, 21f, 28; 41:5, 9; 42:5, 10; 43:6; 44:24; 45:18; 48:20; 49:6; 51:6; 54:5, 9; 55:10; 62:11; abitazione dell‟umanità appare come un tempio gigantesco presieduto dalla serena maestà di YHWH come un pianoro gigantesco immerso nella luce di un mezzogiorno tersissimo (Alonso,151). Ad*AbK.: Isa 3:8; 4:2, 5; 5:13; 6:3; 8:7; 10:3, 16, 18; 11:10; 14:18; 16:14; 17:3f; 21:16; 22:18, 23f; 24:23; 35:2; 40:5; 42:8, 12; 43:7; 48:11; 58:8; 59:19; 60:1f, 13; 61:6; 62:2; 66:11f, 18f; è un elemento in discesa. Dall‟alto verso il basso, dal cielo verso la terra. La gloria di YHWH è l‟irradiazione/ manifestazione della sua santità sulla Terra. Presenza e trascendenza. Quindi Terra (il primo senso potrebbe essere la terra di yiSrä´ël ) ma poi indica il Tempio cosmico in cui Adam sperimenta la presenza di YHWH. `!v")[' aleîM'yI tyIB:ßh;w> arE_AQh; lAQßmi ~yPiêSih; tAMåa; ‘W[nU’Y"w: [6:4 E vibravano gli stipiti delle porte alla voce del gridante. E la Casa si riempì di fumo. “Il tremare del tempio viene accentuato dalla reduplicazione delle consonanti” (Alonso,Id 44). Alonso,153: la fonetica del v spicca per l‟accumularsi di consonanti doppie in contrasto con le lunghe vocali del v precedente.Come effetto della voce ed a dimostrazione della verità del suo contenuto. Il tempio vibra all‟unisono con la voce del canto. Il canto celeste commuove le strutture del tempio. Altro motivo di pienezza. ‘W[nU’Y"w: : Isa 6:4; 7:2; 19:1; 24:20; 29:9; 37:22; Jer 14:10; Lam 2:15; 4:14f; Dan 10:10; Amos 4:8; 8:12; 9:9; Nah 3:12; Zeph 2:15: “essere mosso qua e là” ; di cosa: la terra trema Is 24,20, albero mosso dal vento: Is 7,2b, cuore pieno di paura 7,2a. Ch: se meuvent. Alonso: Tremavano. tAMåa;: Isa 6:4; Jer 51:13; 52:21f; Ezek 40:5, 7, 9, 11ff, 19, 21, 23, 25, 27, 29f, 33, 36, 42, 47ff; 41:1ff, 8ff, 22; 42:2, 4, 7f, 16; 43:13ff, 17; 45:2; 47:3; Nah 2:8; Zech 5:2; hM'a; f pl const : portion of door, °ammôt hassippîm, pivot of doors set into the threshold; forse “stipiti” delle soglie ossia della porta. Alla lettera è “cubito, parte del braccio”. ~yPiêSih;: Exod 12:22; Judg 19:27; 2 Sam 17:28; 21:18; 1 Kgs 7:50; 14:17; 2 Kgs 12:10, 14; 22:4; 23:4; 25:18; 1 Chr 9:19, 22; 2 Chr 3:7; 23:4; 34:9; Esth 2:21; 6:2; Isa 6:4; Jer 35:4; 52:19, 24; Ezek 40:6f; 41:16; 43:8; Amos 9:1 (“Percuoti il capitello, e siano scossi gli architravi”); Zeph 2:14; Zech 12:2: soglia della porta e porta. Terremoto nei suoi effetti sulla struttura urbana. In Is il terremoto è reazione della costruzione umana alla presenza terribile di YHWH che si manifesta nella voce dei serafini che gridano. E' un assenso di simpatia e di affermazione del tempio stesso al canto dei serafini. Alonso: gli stipiti delle porte.Ch: Les coudées des seuils. lAQßmi: stessa espressione in Judg 5:11; Ps 44:17; 55:4; 102:6; Isa 6:4; 24:18; 30:31; 33:3; Jer 4:29; 8:16; 47:3; 49:21; 50:46; Ezek 19:7; 26:10, 15; 31:16; cfr . Isa 6:8; 10:30; 13:2, 4; 15:4; 24:14; 28:23; 29:4, 6; 30:19, 30; 31:4; 32:9; 36:13; 37:23; 40:3, 6, 9; 42:2; 48:20; 50:10; 51:3; 52:8; 58:1, 4; 65:19; 66:6. Ch: à la voix; Alonso: al calmore della loro voce. arE_AQh; : qal part m s abs Isa 6:4, 8; 10:30; 13:2, 4; 15:4; 24:14, 18; 28:23; 29:4, 6; 30:19, 30f; 31:4; 32:9; 33:3; 36:13; 37:23; 40:3, 6, 9; 42:2; 48:20; 50:10; 51:3; 52:8; 58:1, 4; 65:19; 66:6.Ch du crieur. tyIB:ßh;w>: Isa 2:2f, 5f; 3:6f, 14, 20; 5:7ff; 6:4, 11; 7:2, 13, 17; 8:14, 17; 10:20, 32; 13:16, 21; 14:1f, 17f; 15:2; 22:8, 10, 15, 18, 21ff; 23:1; 24:10; 29:22; 31:2; 32:13; 36:3, 22; 37:1f, 14, 31, 38; 38:1, 20, 22; 39:2, 4, 6; 42:7, 22; 44:13; 46:3; 48:1; 56:5, 7; 58:1, 7; 60:7; 63:7; 64:10; 65:21; 66:1, 20; tempio terrestre. Ch: La Maison. !v")[': Gen 15:17 (ascending smoke); Exod 19:18 ( teofania sinaitica: “vi furono tuoni, lampi, una nube densa sul monte e un suono fortissimo di tromba; tutto il popolo che era nell‟accampamento fu scosso da tremore...Il monte Sinai era tutto fumante, perché su di esso era sceso YHWH nel fuoco e il suo fumo saliva come il fumo di una fornace: tutto il monte tremava molto. Il suono della tromba diventava sempre più intenso... YHWH scese dunque sul monte Sinai ); 20:18; Deut 29:19; Josh 8:20f; 15:42; 19:7; Judg 20:38, 40; 2 Sam 22:9; 1 Chr 4:32; 6:44; Job 41:12; Ps 18:9; 37:20; 68:3; 74:1; 80:5; 102:4; 104:32; 144:5; Prov 10:26; Song 3:6; Isa 4:5; 6:4; 7:4; 9:17; 14:31; 34:10; 51:6; 65:5; Hos 13:3; Joel 3:3; Nah 2:14: m s abs !v'[' significa sia “fumo” sia ciò che e simile al fumo ossia il “vapore, la nuvola, le nubi”: Is 4,5; 6,4. Il fumo che richiama la nube. Il fumo è segno della divina Presenza come la nube di gloria che riempiva il tabernacolo durante il soggiorno nel deserto (Es 40:34). Ambedue velano e rivelano la Presenza. La Casa si riempie di fumo ed avvolge il profeta. Gli occhi sono accecati. Il fumo richiama una realtà che toglie la vista, ma nello stesso tempo tocca le sue narici: fumo e profumo d'incenso. Ancora il motivo della pienezza: il fumo colma il tempio: è come la nube che manifesta e vela al tempo stesso la Presenza come nube brillante per lo splendore di un sole che essa stessa fa sbiadire. Alonso,153: senza bisogno di incenso il tempio si colma spontanemanete di fumo. 59 Ora il profeta riferisce del suo intervento e la sua reazione alla contemplazione della santità/gloria di YHWH onnipresente. Le sue parole sono in stretta relazione alla visione ed esprimono reazione sbigottita ad essa: ykinOëa' ‘~yIt;’p'f.-ame(j. vyaiÛ yKiä ytiymeªd>nI-yki( yliä-yAa) rm;úaow" [6:5 bve_Ay ykiÞnOa' ~yIt;êp'f. ameäj.-~[; ‘%Atb.W `yn")y[e Waïr" tAaßb'c. hw"ïhy> %l,M,²h;-ta, yKiª E dissi: ´ô|y-lî! Sì, (son) perduto! Sì, uomo impuro di labbra, io! E in mezzo a popolo impuro di labbra, io siedo! Sì, il Re YHWH cübä´ôt hanno visto i miei occhi! “A questo punto il poeta comincia a parlare per monosillabi, con voce impastata di emozione” (Alonso, Id 44); Alonso,153: la fonetica del v si fa frantumata, con monosillabi e vocali accumulate”. Alonso,151: l‟uomo è colmo anch‟egli della santità e della gloria di YHWH? La riflette in qualche modo? Illuminato dalla luce oscura della nube e istruito dal canto dei serafini il profeta si scopore esattamente il contrario di santo e glorioso. Sperimenta la propria piccolezza e limitatezza incapace di abbracciare la vivo la grandezza di YHWH; da qui la sua paura di morire. yAa): Num 21:29; 24:23; 31:8; Josh 13:21; 1 Sam 4:7f; Prov 23:29; Isa 3:9, 11; 6:5; 24:16; Jer 4:13, 31; 6:4; 10:19; 13:27; 15:10; 45:3; 48:46; Lam 5:16; Ezek 16:23; 24:6, 9; Hos 7:13; 9:12; yAa interjection (anxious) °ôyn¹° lî woe is me. Alonso: Guai a me. ytiymeªd>nI: Isa 1:9; 6:5; 10:7; 14:14, 24; 15:1; 40:18, 25; 46:5; di hmd niphal perf 1 s “essere distrutto, rimosso, esiliato”. Detto del popolo, del re, della città: Is 15:1. L‟uomo muore: Sal 49,13.21. “Sono spacciato”. Il vb esprime un sentimento più che un fatto futuro. Paura di morire. E' il sentimento della assoluta indegnità di ognuno davanti a YHWH. Il profeta trema davanti a YHWH come il tempio manufatto per timore. La distanza da YHWH è somma. Ch: Oui, anéanti! -ame(j.: Isa 6:5; 30:22; 35:8 (cultically) unclean ‰¹m¢± s.one who is unclean); 52:1 ((cultically) uncleans.thg unclean), 11; 64:5; adj m s constr amej' unclean. Qui ‰®m¢± ´®f¹tayim w. unclean lips. Scopre la sua radicale impurità: limiti etici. Il peccato lo rende solidale col popolo. Ch: contanimé.Alonso:labbra impure. ‘~yIt;’p'f.: Isa 6:5, 7 (as physical organ); 11:4; 19:18(lip = manner of speaking, language ´®fat k®na±an ); 28:11; 29:13; 30:27; 33:19; 36:5; 37:29; 57:19; 59:3; f dual abs hp'f' lip (as physical organ). Uomo le cui labbra non sono pure, sono macchiate dal peccato, che per questo dispiace a YHWH. Il richiamo alle labbra è significativo nel contesto della vocazione profetica che consiste nel fare il profeta Bocca di YHWH (cfr Ex 7,1; 4,17). La purificazione della labbra è perchè esse dovranno essere strumento della parola di YHWH. Perchè impurità sulle labbra? Perché si prepara al carisma del linguaggio. yKiª: Ch: Oui. Alonso: Io, uomo dalle labbra impure,…./ ho viso con i miei occhi… yn")y[e: “occhi” indica che il profeta percepisce una visione. I suoi occhi dovrebbero spegnersi dopo aver visto e sperimentato la Presenza di YHWH Re. Potrebbe uno vedere Elohim e non morire? (Es 33,20). Ch: mes yeux ont vu; Alonso: ho visto coi miei occhi. Due volte ritorna il pronome personale “io”, due volte “labbra”. Alla fine la parola “occhi”. Davanti alla santità di YHWH, il profeta scopre la propria impurità radicale e trema fino alla morte come il tempio stesso che non può contenere la gloria di YHWH. Il popolo non coglie la terribile maestà dell‟eterno. Il profeta è colto da infinito terrore. Per questo esclama: sono finito, distrutto! Sopraffatto dal sentimento della propria indegnità in mezzo ad un popolo peccatore, infedele, il cui canto non può unirsi a quello celeste a causa dell‟impurità delle labbra. Consacrazione: v 6-7, seconda scena: YHWH e profeta si avvicinano per iniziativa del primo. In questa seconda scena c'è un movimento che avvicina l‟alto al basso, il santo all‟impuro, YHWH al profeta e per mezzo del profeta al suo popolo. Questo movimento avviene dopo che il profeta ha accentuato il contrasto tra il Sedente sul trono (espressione di pieno potere e il sedente in mezzo al popolo (del tutto privo di forza in mezzo al popolo impuro); contrasto tra la santità di YHWH e l‟impurità del popolo e del profeta. `x;Be(z>Mih; l[;îme xq:ßl' ~yIx;êq;l.m,’B. hP'_c.rI Adày"b.W ~ypiêr"F.h;-!mi ‘dx'a, yl;ªae @['Y"åw: [6:6 E volò verso me uno tra i serafini! E nella sua mano, un carbone ardente! Con molle l‟ aveva preso da sul macellatoio (altare). @['Y"åw: : qal waw consec imperf 3 m s @w[: Isa 6:2, 6; 11:14; 14:29; 16:2; 30:6; 31:5; 60:8; implicita l‟azione del Mittente. Il s usato in tutta la descrizione del v 2 continua qui. Questo invio (implicito) di un Seraf accorcia le distanze prima descritte. E l‟avvicinarsi al profeta della Mano ustulante di YHWH! YHWH ha l‟iniziativa. hP'_c.rI: 2 Sam 3:7; 21:8, 10f; 2 Chr 7:3; Esth 1:6; Isa 6:6; Ezek 40:17f; 42:3; f s abs hP'c.rI: live coal (from the altar) Is 6:6. Questo oggetto è fornito dal Tempio stesso. E' presente il motivo del fuoco purificatore. Ma è qualcosa di più di una semplice purificazione rituale. Entra nel cuore. Ch: un brandon; Alonso: tizzone raccolto. 60 ~yIx;êq;l.m,’B.: Exod 25:38; 37:23; Num 4:9; 1 Kgs 7:49; 2 Chr 4:21; Isa 6:6: m dual abs ~yIx;q'l.m,: (pair of) snuffers (to cut wick). Azione manuale per il rito di purificazione. Alonso: pinze Cessa momentaneamente per questo serafino l‟azione metastorica del volo eterno davanti al trono per realizzare un volo di missione. La missione ha come scopo un'azione espressa con metafora manuale cui seguirà la parola di illustrazione. L‟iniziativa della purificazione è presa dal Santo. La purificazione della bocca è in vista della missione profetica. Il messo compie tutte le azioni. Esse non sono volte a far morire il profeta come egli potrebbe pensare ma a farlo partecipe della parola di YHWH di cui sarà messaggero. Il rito di purificazione è immaginato con elementi legati al culto nel tempio. rm,aYO¨w: yPiê-l[; [G:åY:w: [6:7 `rP")kuT. ^ßt.aJ'x;w> ^n<ëwO[] rs"åw> ^yt,_p'f.-l[; hz<ß [g:ïn" hNE±hi E toccò sulla mia bocca. E disse: Ecco, ha toccato questo sulle tue labbra. Ed è allontanata la tua iniquità. E il tuo peccato è perdonato. [G:åY:w: : H Isa 5:8; 6:7; 8:8; 25:12; 26:5; 30:4; Jer 1:9; Lam 2:2; Ezek 7:12; 13:14; Dan 8:7; 12:12; Zech 14:5 touch, reach (to): w. acc. Il verbo indica l‟azione della mano come in Ger 1,9. Fa toccare. Il gesto indica simbolicamente la purificazione. “ Una specie di sacramento che opera quanto simboleggia” (Alonso, 151). E' un rito di purificazione in relazione alla bocca: yPi-ê l[;: Isa 1:20; 5:14; 6:7; 9:11, 16; 10:14; 11:4; 19:7; 22:16; 29:13; 30:2; 34:16; 40:5; 45:23; 48:3; 49:2; 51:16; 52:5, 15; 53:7, 9; 55:11; 57:4; 58:14; 59:21; 62:2; stesso suf Isa 1:20; 6:7; 19:7; 34:16; 40:5; 49:2; 58:14; 62:2; Jer 1:9; 9:11; 48:28; Ezek 3:2; 33:22; …Cfr Exod 4:10ff, 15f; 12:4; 13:9; 16:16, 18, 21; 17:1, 13; 23:13; 28:32; 34:27; 38:21; 39:23; Lev 24:12; 25:16, 51f; 27:8, 16, 18; e Jer 1:9; 5:14; 7:28; 9:7, 11, 19; 12:2; 15:19; 21:7; 23:16; 29:10; 32:4; 34:3; 36:4, 6, 17f, 27, 32; 44:17, 25f; 45:1; 48:28; 51:44. rm,aYO¨w:: la sua parola spiega e convalida il significato del rito (parole performative). rs"åw>: “omettere, allontanarsi, venire a mancare”. Dal cuore: “dalle labbra il fuoco sacro arriva al cuore, e questo comincia a battere in sintonia con la vibrazione divina” ( Alonso,153). rP")kuT.: Pu “espiare” il peccato 6,7,22,14,27,9. Ch: absoute. Alonso: perdonato (più che un semplice rito di purificazione : YHWH perdona e cancella totalmente il peccato dal cuore; egli lo distrugge). Nasce un uomo nuovo! Effetto del sacrificio espiatorio. Può stare davanti al trono di YHWH e diventare suo profeta. Ora è in grado di ascoltare la parole di missione e di pronunciare quelle parole a lui affidate. Missione dell‟uomo nuovo ammeso a discutere nella Corte celeste: v 8-12. Dopo l‟esperienza tattile personale per la Bocca, quella uditiva. Ora l‟orecchio viene aperto. In questo ordine generale: prima quella visiva, poi quella tattile infine quella uditiva come culmine. Ammesso alla presenza di YHWH per grazia. Wnl'_-%l,yE) ymiäW xl;Þv.a, ymiî-ta, rmeêao ‘yn"doa] lAqÜ-ta, [m;úv.a,w" [6:8 Ed ascoltai la voce di ´ádönäy dicente: Chi manderò? E chi camminerà per noi? `ynIxE)l'v. ynIïn>hi rm:ßaow" E dissi : Ecco, me! Manda me! [m;úv.a,w" : stessa formulazione: 1 Sam 15:24; 28:21; Isa 6:8; Jer 8:6; Ezek 1:24, 28; 2:2; 3:12; 43:6; Dan 8:16; 10:9; 12:7; senza waw Exod 5:2; 22:22; 2 Sam 19:36; 2 Chr 7:14; Job 4:16; 20:3; 33:8; Ps 38:14; 81:6; Isa 65:24; Jer 11:11; 22:21; Ezek 8:18; Amos 5:23; Zech 7:13. Partecipa al Consesso della Corte. ‘yn"doa] lAqÜ-ta, : Isa 6:4, 8; 10:30; 13:2, 4; 15:4; 24:14, 18; 28:23; 29:4, 6; 30:19, 30f; 31:4; 32:9; 33:3; 36:13; 37:23; 40:3, 6, 9; 42:2; 48:20; 50:10; 51:3; 52:8; 58:1, 4; 65:19; 66:6; la Voce stessa! xl;Þv.a : Isa 6:8; 8:6; 9:7; 10:6, 16; 16:1f; 18:2; 19:20; 20:1; 27:8, 10; 32:20; 36:2, 12; 37:2, 4, 9, 17, 21; 39:1; 42:19; 43:14; 45:13; 48:16; 50:1; 55:11; 57:9; 58:6, 9; 61:1; 66:19; verbo di missione. Il verbo “mandare” sottende l‟azione manuale del mandate. Gesto che conferisce e dona autorità. -%l,yE:) camminerà: esecuzione. Ripreso al v seguente. Implicala missione. Wnl'_: „per noi‟ : profonda intuizione della dialettica nella divinità? Qui però il discorso è inteso fatto con la corte celeste. (Influsso dell‟ambiente culturale assunta e demitizzata adattata al monoteismo). Avendo immaginato YHWH assiso in trono ed attorniato dalla corte celeste, i suoi consiglieri celesti che non sono dèi ma sono angeli o figli di dèi, il profeta immagina la domanda del sovrano alla sua corte prima di procedere all‟azione. In questa scena i serafini sono membri dell‟assemblea e vengono consultati circa il governo del mondo. Essi però non decidono; il loro compito è di adorare. La decisione di YHWH è definitiva ed assoluta. Qui è espressa come domanda rivolta alla Corte. Cerca un suo rappresentante davanti al popolo. Un suo messaggero. 61 ynIïn>hi: Gen … 22:1, 7, 11; …; Exod 3:4; …Isa 6:8; 13:17; 28:16; 29:14; 37:7; 38:5, 8; 43:19; 52:6; 58:9; 65:1, 17f; 66:12; pronta, semplice, radicale obbedienza. Invece di intimorirsi e trasalire, da uomo nuovo, si considera interpellato e su fa avanti come volontario. Accetta di divenire profeta messaggiero dei disegni divini di YHWH. Dopo la purificazione, ha il coraggio di presentarsi con questo atto di fede. Alonso,151: si considera interpellato e si fa avanti come volontario. Questo punto è molto importante: riceve la visione come istanza (non si accontenta di una informazione e di uno spettacolo). Se si offre, è perché che la domanda è sfida e invito. E lo comprende ora perché un altro lo ha reso capace:nessuno è capace da solo, nessuno si sceglie la missione profetica come una professione. hZ<+h; ~['äl' T'Þr>m;a'w> %lEï rm,aYO¨w: [6:9 E disse: Cammina! E dì a questo popolo: `W[d"(Te-la;w> Aaàr" Waïr>W WnybiêT'-la;w> ‘[:Am’v' W[Üm.vi Ascoltate, ascoltate bene! E non comprenderete! e - Vedete, vedete bene! E non conoscerete! %lE:ï è il comando della missione: prima il viaggio e poi la parola. T'Þr>m;a'w>: Isa 1:11, 18; 2:3; 3:7, 10, 16; 4:1, 3; 5:19f; 6:3, 5, 7ff, 11; …Cosa dire, lo saprà in seguito. Per ora si limita a dire che la sua missione sarà un fallimento ed il risultato il peggioramento della situazione. Duplice ed intensa espressione del comando. hZ<+h; : distacco tra YHWH e il popolo messo in risalto dall‟ espressione: “questo”. Evita il possessivo! Si intuisce che la missione comporta un urto tra il profeta ed il popolo. Infatti ‘[:Am’v' W[Üm.vi: qal imper m pl + qal ia. Orecchi. Superficie delle parole: suoni. Aaàr" Waïr>W: qal imper m pl + qal ia. Occhi Superficie delle cose: immagini. WnybiêT'-la;w: w: avv. Ch: mais. Il verbo in Isa 1:3; 2:4; 3:3; 5:3, 21; 6:9f; 10:13; 14:16; 22:11; 28:9, 19; 29:14, 16; 32:4; 40:14, 21; 43:10, 18; 44:4, 18; 52:15; 56:11; 57:1; 59:2; !yb qal imperf 2 m pl jussive in meaning, but no unique form for jussive. Alonso: senza intendere; Ch : mais vous ne discernerez pas. W[d"(Te-la;w>: Isa 1:3; 5:5, 19; 6:9; 7:15f; 8:4; 9:8; 12:4f; 19:12, 21; 29:11f, 15, 24; 32:4; 33:13; 37:20, 28; 38:19; 40:13f, 21, 28; 41:20, 22f, 26; 42:16, 25; 43:10, 19; 44:8f, 18; 45:3ff, 20; 47:8, 11, 13; 48:4, 6ff; 49:23, 26; 50:4, 7; 51:7; 52:6; 53:3; 55:5; 56:10f; 58:3; 59:8, 12; 60:16; 61:9; 63:16; 64:1; 66:14. Ch: vous ne pénétrerez pas. Alonso: senza comprendere (ripetizioni retoriche non amplificano a vuoto ma sottolineano con froza l‟incredibile (Alonso,152). Ironia terribile. In queste parole di missione udiamo come si reagirà alle parole del profeta. L‟effetto è il non comprendere ed il non conoscere che nella psicologia biblica sono operazioni compiute dal cuore. Questi effetti non raggiunti partono dall‟intensa ma inutile attività dell‟orecchio e della vista. Dopo i due imperativi che si riferiscono all‟udito ed alla vista, resi in modo intensivissimo ma alle cui azioni corrisponde una risposta del tutto negativa, c'è la ripetizione di un messaggio non ascoltato. Il popolo sceglie di non comprendere e di non capire. YHWH comanda al profeta di parlare, e la sua parola produrrà questi effetti: [v;_h' wyn"åy[ew> dBeÞk.h; wyn"ïz>a'w> hZ<ëh; ~['äh'-ble ‘!mev.h; [6:10 Rendi grasso il cuore di questo popolo, e i suoi orecchi appesantisci e i suoi occhi acceca `Al* ap'r"îw> bv'Þw" !ybi²y" Abðb'l.W [m'ªv.yI wyn"åz>a'b.W wyn"÷y[eb. ha,’r>yI-!P, affinché non veda con i suoi occhi e con i suoi orecchi non ascolti e il suo cuore non comprenda e si converta e guarisca! Disposizione chiastica ternaria dei elementi della persona: cuore orecchie occhi // occhi orecchie cuore. ble: Isa 6:10; 15:5; 24:7; 29:13; 32:6; 33:18; 35:4; 38:3; 40:2; 41:22; 42:25; 44:18ff; 46:8, 12; 47:7, 10; 51:7; 57:1, 11, 15, 17; 59:13; 61:1; 63:4, 17; 65:14, 17; 66:14; parte dall‟interno; e l‟ottundimento interiore offusca i sensi esteriori. bb'le Isa 1:5; 6:10; 7:2, 4; 9:8; 10:7, 12; 13:7; 14:13; 19:1; 21:4; 30:29; 32:4; 47:8; 49:21; 60:5; wyn"ïz>a'w> : Isa 1:2, 10; 5:9; 6:10; 8:9; 11:3; 22:14; 28:23; 30:21; 32:3, 9; 33:15; 35:5; 36:11; 37:17, 29; 42:20, 23; 43:8; 48:8; 49:20; 50:4f; 51:4; 55:3; 59:1; 64:3; wyn"åy[ew>: Isa 1:15f; 2:11; 3:8, 16; 5:15, 21; 6:5, 10; 10:12; 11:3; 13:16, 18; 17:7; 29:10, 18; 30:20; 32:3; 33:15, 17, 20; 35:5; 37:17, 23; 38:3, 14; 40:26; 42:7; 43:4, 8; 44:18; 49:5, 18; 51:6; 52:8, 10; 59:10, 15; 60:4; 64:3; 65:12, 16; 66:4. ‘!mev.h;: H Neh 9:25; Isa 6:10 “rendere grasso, pingue” (con la nozione metaforica di essere incapace di un retto sentire, duro, ostinato, ribelle) il cuore di qualcuno. La sua predicazione procura indurimento e rende inevitabile il castigo. Ch: Engraisse; Alonso: ottundi. 62 dBeÞk.h;: hiphil imper m s dbeK' make heavy, let s.thg weigh heavily: yoke 1 Re 12:10; qui: make dull, harden: ear Is 6:10; heart Ex 8:11; bring to honor Is 8:23. La parola profetica produce dialetticamente un indurimento come conseguenza e castigo. [v;_h': Hif imper: “rendere cieco” con senso tollerativo “permetti ossia tollera che siano ciechi gli occhi (ossia la mente) del popolo”; cfr 29,9 diventare cieco detto della cecità della mente che (turbata, depravata, impedita) non riesce più a vedere le cose che devono essere viste 32,3. Tre imperativi: indice di una certezza futura. Fanno eco ai versetti precedenti. Dato che è YHWH ad inviare il profeta con un messaggio duro, il profeta invoca paradossalmente questo effetto da parte di YHWH. Non è quindi questo propriamente lo scopo, ma l‟ effetto della predicazione del profeta. La predicazione del profeta renderà solo più dura l‟opposizione del popolo. Questa ostinazione è prevista da YHWH, ma non direttamente voluta. Il profeta affronterà i difensori della sapienza tradizionale con la sapienza che egli ha imparato da YHWH. Abðb'l.W: BHS l c Qumran a mlt Mss S V Abðb'l.biW cfr LXX T. bv'Þw": BHS l bvw>. yn"+doa] yt;Þm'-d[; rm;§aow" [6:11 E io dissi: Fino a quando, ´ádönäy? bveªAy !yaeäme ~yrIø[' Wa’v'-~ai •rv,a] d[;ä rm,aYO³w: `hm'(m'v. ha,îV'Ti hm'Þd"a]h'w> ~d"êa' !yaeäme ‘~yTib'W E disse: Fino a che saranno devastate le città, senza (alcun) sedente (abitante), e le case senza ´ädäm e il suolo „resti‟ in desolazione. yn"+doa] yt;Þm'-d[;: la missione è dura da compiere; il profeta intercede pensando al un tempo determinato. Azzarda una domanda, quasi una querela (Alonso,152). Dove porterà l‟indurimento? Alla catastrofe: morte esilio di gran parte del popolo. Wa’v': Gen. 24:21; 2 Ki. 19:25; Isa. 6:11 (lie desolate); 17:12f; 37:26 (hif.: w. acc. & gallîm, turn s.thg into desolate (heaps of stones)): hav: la prima occorrenza qal perf 3 pl; la seconda nif.: impf. ha,V'Ti, cj. aV'Tiw:: be laid waste Is 611 (but txt.?); BHS LXX kataleifqh,setai l raevTi [Isa. 4:3; 10:19ff; 11:11, 16; 14:22; 16:14; 17:3, 6; 21:17; 24:6, 12; 28:5; 37:31; 49:21; ra;v' remain (= be left over) ]. Alonso,150: crolleranno le città spopolate….e i campi rimarranno desolati. Ch,733: dévastées..soit dévastée. Le città vuote, le case vuote, i campi vuoti. L‟ostinazione di yiSrä´ël durerà fino a quando il territorio sarà vuoto e desolato. hm'(m'v.: Isa. 1:7; 6:11; 17:9; 62:4; 64:9; Jer. 4:27; 6:8; 9:10; 10:22; 12:10f; 25:12; 32:43; 34:22; 44:6; 49:2, 33; 50:13; 51:26, 62; Ezek. 6:14; 7:27; 12:20; 14:15f; 15:8; 23:33; 29:9f, 12; 32:15; 33:28f; 35:3f, 7, 9, 14f; 36:34; Joel 2:3, 20; 4:19; Mic. 1:7; 7:13; Zeph. 1:13; 2:4, 9, 13; Mal. 1:3: an area deserted and thus arousing awe or terror, sinister desolationcfr Ex 23:29. `#r<a'(h' br<q<ïB. hb'ÞWz[]h' hB'îr:w> ~d"_a'h'-ta, hw"ßhy> qx;îrIw> [6:12 Ed allontanerà YHWH ´et-´ädäm e si moltiplicherà l‟abbandono in seno alla terra! qx;îrIw> : Isa. 6:12; 26:15; 29:13; 46:13; 49:19; 54:14; 59:9, 11; Jer. 2:5; 27:10; Lam. 1:16; Ezek. 8:6; 11:15f; 43:9; 44:10; Joel 2:20; 4:6; Mic. 7:11 piel waw consec perf 3 m s : completely remove, send far away Is 6:12; extend (obj. borders) Is 29:13. ~d"_a'h'-ta,:Gen 1:27;…… Isa 2:20; 6:12; Jer 21:6; 27:5; 33:5; Ezek 4:15; 20:11, 21; Zeph 1:3; Zech 8:10; 11:6.Ch: l‟humain. Alonso: gli uomini hB'îr:w>: Isa 6:12; 22:9 (WBr')( ; 59:12; 66:16; qal waw consec perf 3 f s: be(come) numerous, much, great hb'ÞWz[]h': Isa 1:4, 28; 6:12; 7:16 (nif.: be abandoned: vacua relicta est regio); 10:3, 14; 17:2, 9; 18:6 (Ni w. l® be left to); 27:10 (nif.: be abandoned urbs); 32:14 (pual (or qal pass.): derelict est urbs ab incolis: pf. bZ")[u, hb'Z>[u: be abandoned, deserted); 41:17; 42:16; 49:14; 54:6f; 55:7; 58:2; 60:15 (±-zûbâ abandoned wife); 62:4, 12 (nif.: be abandoned urbs); 65:11; qal pas part f s abs bz:[' pass. bWz[', f. hb'Wz[], leave, abandon cfr Gen 2: 24. Zorell,585: regio ab incolis deserta: 6;12; 17:9. Ch: l‟abandon; Alonso: l‟abbandono. Domina in questa risposta il senso della morte violenta e dei suoi effetti. La morte nel primo v era un presagio nell‟accenno alla morte del re Ozia. Il castigo andrà fino in fondo, fino alla catastrofe, alla morte o alla deportazione. Al vuoto nella Terra. Questo v suona come finale catastrofe in contrasto con la pienezza iniziale della Terra piena della gloria. Grande e drammatico contrasto con la descrizione di pienezza in apertura di visione. Ora è deserto ed abbandono. Anziché moltiplicarsi gli abianti si moltiplicherà l‟abbandono (Alonso, 154: v di rara energia). Ma forse attraverso l‟attività del profeta l‟ostinazione del popolo non diventerà definitiva e completa. Cfr Ger 4,14 e Sal 74,10. 63 r[E+b'l. ht'äy>h'w> hb'v'Þw> hY"ërIfIå[] ‘HB' dA[ïw> [6:13 p `HT'(b.C;m; vd<qoß [r;z<ï ~B'ê tb,C,äm; ‘tk,L,’v;B. rv<Üa] !ALªa;k'w> hl'äaeK' E (fosse) ancora in essa un decimo:questo tornerà e sarà da bruciare! (Ma) come quercia e come terebinto che dopo il taglio, un ceppo (è) in loro: seme santo dal suo ceppo! Alonso,150: testo e tr dubbi. Sembra un‟aggiunta di speranza. hY"ërIfIå[]: Gen. 8:5 (b¹±-´îrî in the 10th month); Exod. 16:36 (part); Lev. 5:11; 6:13; 27:32; Num. 5:15; 7:66 (day); 28:5; Deut. 23:3f (generation); 2 Ki. 25:1; 1 Chr. 12:14 (10th of a series); 24:11; 25:17; 27:13; Ezr. 10:16; Est. 2:16; Isa. 6:13; Jer. 32:1; 39:1; 52:4; Ezek. 24:1; 29:1; 33:21; 45:11; Zech. 8:19: ord. tenth. Qui: 1/10. Alonso: Se ne resta uno su dieci. hb'v'Þw: qal waw consec perfect 3 f s. bwv. Alonso: sarà nuovamente distrutto. r[E+b'l.: Isa 1:31; 3:14; 4:4; 5:5; 6:13; 9:17; 10:17; 19:11 (r[B3); 30:27, 33; 34:9; 40:16; 42:25; 43:2; 44:15; 50:11; 62:1; Zorell, 121: r[B1 Q arsit, ignis flamma: 43:2; ignis instar ardere, Dei ira: 10:17; 30:27; bet res igne tractae: 30:33; 42:25; impietas 9:17; conflagravita materia ardens: 1:31; 34:9; 62:1. P accendit, succendit: 50:11; omisso „ignem‟: 40:16; 44:15: r[eêb'l. ‘~d"a'l. hy"Üh'w> inservire ad ignem accendendum. .Ch: il retourne et il est à brûler, BW h¹yâ l®b¹±¢r for burning up, serve as fuel Is 6:13; 44:15. In questo caso si mantine viva l‟immagine del fuoco. r[B 2 P removit, abolevit inf. subst 4:4 “in spiritu abolitionis” ie iustitaie impellentis ad abolendam rem Deo indignam; (LXX ASV ex r[B1 in spiritu ardoris) r[E+b'l. ht'äy>h'w>: exterminabitur: Num 24:22 e Is 6:13; pascitur pecus metaph 3:14; vinea 5:5 vastabitur. Alonso: sarà nuovamente distrutto. Profeta mandato al fallimento. anche i decimati dovranno subire un giudizio purificatore. O col fuoco o altimenti èuna nuova ondata di distruzione (Alonso,154: si adatterebbe bene alla duplice deportazione degli inizi del secolo VI). !ALªa;k'w> hl'äaeK': i due alberi qui sono solo un elemento di paragone (terebinto e quercia erano anche alberi sacri a divinità; erano presenti in santuari funebri sistemati su alture, erano luoghi alti sati per il culto sia da Cananei sia, pur con la dura opposizione dei profeti, dal popolo di YHWH; la dissacrazione di questi luoghi di culto deve essere stata una cosa abbastanza frequente). rv<Üa]: “che”; ma BHS prp hr'vea] [f s abs name of goddess Asherah, in Ugarit the wife of El and mother of the gods 1 Re 18.19; mostly h¹°-š¢râ, pl. (h¹)±š¢rôt; cultic post, Asherah, Dt 16:21; pl. ±š¢rîm, sf. ±š¢rék¹ &c.; much confusion in OT between 1 and 2.] tk,L,’v;B.: f s abs tk,L,v;: felling (of tree) Is 6:13: Zorell, 852: arboris deiectio, caesio. BHS Qa vm = tk,L,v.m VUL quae expandit ramos suos. Alonso,150: alla lettera “gettare, distruggere”: che, tagliati; Ch:qui, abatus. vd<qoß [r;z<ï ~B'ê tb,C,äm;: BHS: > LXX. tb,C,äm;: f s abs tb,C,ñm; earlier “root-stock ” impossible; either “bare trunk” after burning of branches, or “new growth”. BHS: prp tboC.m;B. (vel tboC.M;mi). Zorell,464: cippus lapis: 19:19 symbolum cultus divini; id quod caesa arbore adhuc stat: stirps, truncus. Alonso: ceppo; Ch ont une souche. ~B':ê Q a hB'b HT'(b.C;m; vd<qoß [r;z<: “progenie-seme santa/o (sarà) il suo ceppo”. BHS dl. [r;z<: Isa 1:4; 5:10; 6:13; 14:20; 17:10f; 23:3; 28:24; 30:23; 32:20; 37:30; 40:24; 41:8; 43:5; 44:3; 45:19, 25; 48:19; 53:10 (offspring, descendants: r¹°â zera± see offspring = have offspr); 54:3; 55:10; 57:3f; 59:21; 61:9; 65:9, 23; 66:22; m s construct. Alonso: seme, Ch: la semence vd<qoß: Isa 5:16; 6:13; 8:13; 11:9; 13:3; 23:18; 27:13; 29:23; 30:29; 35:8; 43:28; 48:2; 52:1, 10; 56:7; 57:13; 58:13; 62:9, 12; 63:10f, 15, 18; 64:9f; 65:5, 11, 25; 66:17, 20. `HT'(b.C;m;: 2 Sam. 18:18 (standing-stone, “stone of Absalom as memorial to self); Isa. 6:13: f s const suffix 3 f s. tb,C,m; earlier “root-stock ” impossible; either “bare trunk” after burning of branches, or “new growth”. Alonso: sarà questo ceppo. Quest'ultima riga in opposizione alla precedente dà voce alla speranza. Alonso,154: rimarrà un resto: concorda col pensiero teologico di Is; alla fine risuona la voce della speranza in un prolungarsi immaginifico non molto logico: il ceppo diventa un seme; il resto che sopprvvive alla catastrofe sarà seme di un popolo santo consacrato a YHWH. La catastrofe non è l‟epilogo. Is fa parte di una categoria di profeti sempre più orientati verso un futuro di speranza. Il resto che sopravvive alla catastrofe sarà seme di popolo santo, consacrato YHWH. Con questa aggiunta il capitolo della vocazione del profeta si orienta verso la speranza. GUERRA SIROEFRAIMITA LIBRO DELL’EMMANUEL (7-12) 64 ANNO 733 7,1-9,20 Introduzione: 7: 1-2 (altra introduzione in 8:1-4). Primo avviso ad ´äHäz: hd"ªWhy> %l,m,ä WhY"÷ZI[u-!B, ~t'’Ay-!B, zx'a'û ymeäyBi yhi‡y>w: [7:1 h'yl,_[' hm'Þx'l.Mil; ~Øil;êv'Wråy> ‘laer"f.yI-%l,m,( Why"Ül.m;r>-!B, xq;p,’W ~r"a]û-%l,m,( !yciär> hl'ä[' `h'yl,([' ~xeîL'hil. lkoßy" al{ïw> E fu nei giorni di ´äHäz Ben-yôtäm , figlio di `uzziyyäºhû, re di yühûdâ: salì rücîn me|lek-´áräm, - e peºqaH Ben-rümalyäºhû me|lek-yiSrä´ël ,- a yürû|šäläºim in guerra contro di essa. E non riuscì a combatterla ( = espugnarla). Il passo ci porta nel mezzo della crisi internazionale tra il 735 e il 733 a EV. Vedi 2 Re 16,5-9; 15,29ss. La coalizione di ´áräm (siro) e yiSrä´ël (efraiamita) conduce alla guerra „siroefraimita‟ contro yühûdâ. Vede la partecipazione di tre re oltre che di un re pupazzo. C‟era stato un tentativo per forzare ´äHäz a unirsi a questa lega antiassira che probabilmente includeva Edomiti, Filistei, yiSrä´ël, DammäºSeq, Ashdod, Gaza, e forse cör ed aveva l‟appoggio indiretto di micräºyim. Essendo yühûdâ ancora un regno potente dell‟area meridionale costituiva una barriera tra ´áräm e yiSrä´ël e micräºyim e i Filistei. I membri della coalizione pensavano che yühûdâ potesse attaccarli alle spalle nel momento decisivo. Il progetto era così di sostituire la classe dirigente di yühûdâ per averne il sostegno. La coalizione quindi fa di tutto per impossessarsi di yühûdâ. yiSrä´ël ed '´áräm marciano per questo su yürû|šäläºim. I confederati pensano di deporre ´äHäz e mettere al suo posto un re che stia ai loro disegni. zx'a'û: 2 Kgs 15:38; 16:1f, 5, 7f, 10f, 15ff, 19f; 17:1; 18:1; 20:11; 23:12; 1 Chr 3:13; 8:35f; 9:42; 2 Chr 27:9; 28:1, 16, 19, 21f, 24, 27; 29:19; Isa 1:1; 7:1, 3, 10, 12; 14:28; 38:8; Hos 1:1; Mic 1:1. ´äHäz succede ad `uzziyyäºhû figlio di Yotam che morì prima del padre. ´äHäz fa propria la politica estera del nonno nel 738 e si tiene lontano dalla coalizione ´áräm-yiSrä´ël formatasi sotto la direzione del re di ´áräm e del re di yiSrä´ël. Strana preoccupazione per la paternità: continuità familiare o dinastica: il LIBRO si preoccupa di questo tema dato che un figlio sarà la soluzione della crisi (7-14; 9:5). !yciär> 2 Kgs 15:37; 16:5f, 9; Ezra 2:48; Neh 7:50; Isa 7:1, 4, 8; 8:6; 9:10 Rezin, but prob. word-play on R¹ƒon: 2 K 15:37. rücîn è l‟ultimo re di DammäºSeq. Pull III distrugge DammäºSeq e lo uccide nel 732 a EV. L‟informazione, che si basa su 2 Re 16,5, toglie tensione a ciò che segue, rivelando che la coalizione non ebbe successo. ´áräm ne è il membro principale come mostra l‟uso singolare del verbo. Gli alleati non riuscirono a impadronirsi di yürû|šäläºim. Per la comprensione degli oracoli si suppone la conoscenza del conflitto tra il profeta e il re ´äHäz Ben-yôtäm. Il profeta contrasta la politica di ´äHäz quando il re si rivolge ad ´aššûr per chiedere aiuto contro la coalizione ´áräm- yiSrä´ël. Il profeta contesta che la coalizione abbia un‟ effettiva forza bellica e fa pressioni sul re perché egli riponga la sua fiducia non su ´aššûr, ma solo in YHWH e le sue promesse. Questo atteggiamento antimilitarista sarà una costante del profeta anche in seguito. Si opporrà ad alleanze militari e consiglierà sempre completa fiducia in YHWH. xq;p,: 2 Kgs 15:25, 27, 29ff, 37; 16:1, 5; 2 Chr 28:6; Isa 7:1. Il v anticipa l‟argomento come se fosse un titolo: annuncia l‟attacco ed il fallimento. hm'Þx'l.Mil;: Isa. 2:4; 3:2, 25; 7:1; 13:4; 21:15; 22:2; 27:4; 28:6; 30:32; 36:5; 41:12 (±anšê milµamtek¹ your enemies, foes); 42:13 (±îš milµ¹môt accustomed to battle), 25. h; particle article hm'x'l.mi noun common f s abs hx'lem. lkoßy": Ch: et il ne peut. MA BHS Qa LXXSV et 2 Re 16:5: Wlßk.y". Alonso: e non riuscirono (legge pl come „salirono‟). ~xeîL'hil.: Isa 3:1, 7; 4:1; 7:1; 19:2; 20:1; 21:14; 28:28; 30:20, 23, 32; 33:16; 36:17; 37:8f; 44:15, 19; 51:14; 55:2, 10; 58:7; 63:10; 65:25;niphal i c ~xl: come to close quarters, do battle w., fight „combattere, condurre una guerra, ingaggiare una battaglia‟, qui assalire la città. Combattere. Inizia la tensione narrativa. I versetti che seguono vanno intesi nella situazione che precede l‟invasione. Il nemico sta avanzando contro yürû|šäläºim! ~yIr"+p.a,-l[; ~r"Þa] hx'(n"ï rmoêale ‘dwID" tybeÛl. dG:©YUw: [7:2 E fu annunziato alla Casa di David per dire: E‟ accampato ´áräm su ´epräºyim! `x:Wr)-ynEP.mi r[;y:ß-yce[] [;AnðK. AMê[; bb;äl.W ‘Abb'l. [n:Y"Üw: E si agitò il suo cuore e il cuore del suo popolo, come agitarsi d‟alberi di una foresta davanti i volti della rûªH. 65 dwID" tybeÛl.: Alonso: all‟erede di; richiamo a 2 Sam 7: in gioco è la dinastia davidica. In essa la promessa di YHWH si trova minacciata da piani umani. hx'(n"ï: cfr xwn Isa 7:19; 11:2 (qal: pf. hx'n"ò, hx'ñn"w>); 14:1, 3, 7; 23:12; 25:10 (hand of Y. on mountain); 28:2 (H w. l¹±¹reƒ throw to the ground), 12; 30:32; 46:7; 57:2; 63:14; 65:15; settle (intrans.): (locusts on land) Ex 10:14, (spirit of Elijah on Elisha) 2 K 2:15 stay settled, rest: (ark) Num 10:36: “far scendere, calare” appoggiarsi delle locuste in Es 10:14 e Is 7:19. Qui è detto di un esercito ostile. Si tratta dell‟occupazione sulla terra in assetto bellico. Le forze di ´áräm sono accampate sul territorio di ´epräºyim: cfr v 19. Il nemico è quindi alle porte! Il fatto che sia accampato in ´epräºyim dice che ´epräºyim è amico di ´áräm. Insieme marceranno contro yürû|šäläºim. Annuncio del pericolo e della prossima sconfitta. Ch,733: se repose sur. Alonso,158: sono accampati a (l‟autore gioca collegando xwn accamparsi/stabilirsi e [wn tremare/agitarsi). L‟effetto della notizia sul re, sulla corte e sul suo popolo: [n:Y"Üw: : Gen 4:12, 14; Exod 20:18; Num 32:13; Judg 9:9, 11, 13; 1 Sam 1:13; 2 Sam 15:20; 2 Kgs 19:21; 23:18; Job 16:4; 28:4; Ps 22:8; 59:12, 16; 107:27; 109:10, 25; Prov 5:6; Isa 6:4 (shake, tremble, totter: doorposts cfr people Ex 20:18 ); 7:2 (shake, tremble, totter:trees ); 19:1; 24:20; 29:9; 37:22; Jer 14:10; Lam 2:15; 4:14f; Dan 10:10; Amos 4:8; 8:12; 9:9; Nah 3:12; Zeph 2:15: qal waw consec imperf 3 m s [wn: “muoversi qua e là”. Detto di cose: “la terra trema”: 24,20; qui gli alberi sono mossi dalla forza del vento come il cuore del popolo della forza dello spavento. Detto anche del vacillare dell‟ubriaco: 29,9; 24,20. -yce[]: Isa 7:2; 10:15, 19; 30:33; 37:19; 40:20; 41:19; 44:13f, 19, 23; 45:20; 55:12; 56:3; 57:5; 60:17; 65:22; r[;y:-ß : Isa 7:2; 9:17; 10:18f, 34; 21:13; 22:8; 29:17; 32:15, 19; 37:24; 44:14, 23; 56:9; -ynEP.mi: Isa 2:10, 19, 21; 7:2, 16; 10:27; 16:4; 17:9; 19:16f, 20; 20:6; 21:15; 30:17; 31:8; 37:6; 51:13; 57:1; x:Wr):Gen 1:2;… Isa 4:4; 7:2; 11:2ff, 15; 17:13; 19:3, 14; 25:4; 26:9, 18; 27:8; 28:6; 29:10, 24; 30:1, 28; 31:3; 32:2, 15; 33:11; 34:16; 37:7; 38:16; 40:7, 13; 41:16, 29; 42:1, 5; 44:3; 48:16; 54:6; 57:13, 15f; 59:19, 21; 61:1, 3; 63:10f, 14; 64:5; 65:14; 66:2. Il vento che agita gli alberi spegnerà i tizzoni che fumano. Quello che si presenta come vento robusto è un‟effimera colonna di fumo. Contrasto tra i piani trionfali degli alleati e il loro categorico rifiuto (Alonso,159). Un brivido percorre il popolo e si comunica al lettore: “Immediatamente avvertiamo un leggero brivido poetico, quasi un incresparsi della superficie del flusso narrativo” (Alonso,30; Alonso,159). Il vento attizza il fuoco. Metteranno tutto a ferro ed a fuoco. La corte vorrebbe implorare aiuto da ´aššûr. In questa situazione tutti tremano come gli alberi del bosco davanti all‟impeto di un vento impetuoso, il profeta riceve un incarico. Ch: Son coeur se meut; Alonso: E si agitarono il suo cuore e quello del popolo. èWhy"[.v;y>-la,( éhw"hy> rm,aYOæw: [7:3 ^n<+B. bWvåy" ra"ßv.W hT'§a; zx'êa' tar:äq.li ‘an"-ace `sbe(Ak hdEîf. tL;Þsim.-la, hn"ëAyl.[,h' hk'ärEB.h; ‘tl;['T. hceªq.-la, E disse YHWH „a me‟: Esci dunque incontro ad ´äHäz, tu e šü´är yäšûb tuo figlio fino al termine del canale della Piscina Superiore verso il sentiero del Campo del Lavandaio. èWhy"[.v;y>-la: BHS prp yl;ae -ace: Gen 8:16; 31:13; Exod 11:8; Judg 9:38; 2 Sam 16:7; 19:8; 1 Kgs 2:30; 19:11; 22:22; 2 Chr 18:21; 26:18; Isa 7:3; 30:22; Ezek 3:22: qal imper m s an" particle interjection homonym 1 an"-: Isa 1:18; 5:1, 3, 5; 7:3, 13; 19:12; 29:11f; 36:4, 8, 11; 38:3; 47:12f; 51:21; 64:8; bWvåy" ra"ßv.W : “un resto ritornerà (a YHWH) = potrà ritornare”. ra'v.: “resto superstite”, indica concettualmente una minoranza (Cfr 10,2; 14,22; 16,14; 10,19; 21,17; 10,20; 11,11.16; 17,3; 28,5). Il verbo bWv: “ritornare” indica anche la conversione a YHWH in 1,27; 6,10. E' un nome di speranza. Il re verrebbe così invitato ad entrare in questa minoranza di chi si affida a YHWH. Tra essi è il profeta stesso. Il verbo al futuro può certo indicare anche il dovere o il poter essere. E l‟anima dell‟esortazione implicita nel nome. Una minoranza che crede ci sarà ed è certo rappresentata dal profeta e lo mostra il nome che egli ha dato a suo figlio. Il re così viene ad essere esortato prima di tutto dalla presenza del figlio del profeta a volgersi e far volgere il popolo verso YHWH. Il nome del bambino quindi è per la conversione del re ed esortazione implicita a voltare le spalle all‟alleato assiro per volgere il volto a YHWH. Nome di speranza quindi, ma che potrebbe anche far balenare una minaccia nello stesso tempo. La minaccia potrebbe essere sentita nel fatto che potrebbe essere sottintesa una possibile sconfitta cui seguirà un ritorno. Ambedue i sensi sono sviluppati in 10,20-30. Il nome del ragazzo offrirebbe al re anche un ammonimento sul disastro che seguirà alla sua politica. Il re doveva conoscere il perché il profeta aveva dato anni prima questo nome al bambino (dato che cammina deve avere almeno due anni). E‟ un annuncio salvifico preannunciato (10:21ss). hceªq.-la,: Isa. 2:7; 5:26; 7:3, 18; 13:5; 40:28; 41:5, 9; 42:10; 43:6; 48:20; 49:6; 56:11; 62:11; m s construct hc,q': spatial: end, edge, border, extremity: of field 66 ‘tl;['T.: 1 Ki. 18:32, 35, 38; 2 Ki. 18:17 (trench); 20:20; Job 38:25; Isa. 7:3; 36:2; Jer. 30:13; 46:11; Ezek. 31:4 hl'['T. f s cons conduit (for water-supply) 2 K 18:17; channel Ez 31:4. Fuori della città a S si trovano le riserve idriche e gli impianti di approvvigionamento che sono di vitale importanza nel caso di assedio. Un canale, dal Gihon, lungo la valle del Qidron, porta acqua in una piscina in città (Cfr 36,2). Il re deve essere preoccupato. E' andato ad ispezionare questo punto strategicamente importante della difesa di yürû|šäläºim. Ciò mostra chiaramente la sua intenzione di resistere agli assalti dei nemici e di non ribellarsi ad ´aššûr. Non è quindi strano trovarlo qui dato che questo è un punto strategico importantissimo per la difesa della città. Tutte le speranze degli assediati in futuro si concentreranno infatti sull‟acqua per la loro vita. Il profeta viene inviato da YHWH a questo giovane successore di David. L‟ordine di YHWH è di uscire dalla città insieme al figlioletto che deve essere un bambino che non ha ancora la capacità di parlare. Non psrla ma per lui parla il suo nome che il padre gli ha dato un anno o due prima. wyl'aeû T'är>m;a'w> [7:4 %r:êyE-la; ‘^b.b'l.W ar"ªyTi-la; jqeøv.h;w> rme’V'hi hL,ae_h' ~ynIßve[]h' ~ydI²Wah' tAbôn>z: ynE‚V.mi `Why")l.m;r>-!b,W ~r"Þa]w: !yciîr> @a:±-yrIx\B' E dirai a lui: Agisci con cautela e stai tranquillo! Non dovrai temere e il tuo cuore non dovrà sciogliersi davanti a quei due avanzi di tizzoni fumanti. „‟ wyl'aeû: inizia l‟oracolo di salvezza. rme’V'hi: Isa 7:4; 21:11f; 25:6; 26:2; 42:20; 56:1f, 4, 6; 62:6; niphal imper m s rm;v' significa “essere attento, agire con massima cautela”. Guardarsi dal fare alcunché. Ch : Prends garde; Alonso: Vigilanza (dinanzo al nemico e su se stessi) jqeøv.h;w> : Isa 7:4; 14:7; 18:4 (qal: Qr hj'q\v.a,, Kt hj'Aq(v.a, qal ckeep quiet subj. Y.); 30:15; 32:17 (H have peace, quiet); 57:20; 62:1 (qal ckeep quiet); hiphil imper m s jq;v' keep quiet. Detto di persona “rimanere queto”: non agire: 34,29. L‟invito è a restare quieto e ad astenersi da ogni azione bellica e darsi da fare per ottenere la pace. Sembra dire di smettere di fare i preparativi per la difesa della città. Non seguire la via del richiedere aiuto ad ´aššûr. YHWH interverrà. Ch: sois calme; Alonso: e calma! (di fronte ad YHWH che inteverrà, cfr 30:15). ar"ªyTi-la;: Isa 7:4; 8:12; 10:24; 18:2 (nif.: feared: ±am ), 7; 21:1 (±ereƒ); 25:3; 29:13; 35:4; 37:6; 40:9; 41:5, 10, 13f; 43:1, 5; 44:2; 50:10; 51:7, 12; 54:4, 14; 57:11; 59:19; 64:2; qal imperf 2 m sr jussive in meaning, but no unique form for jussive homonym arey" be afraid: spec. °al-tîr¹ don‟t be afraid (during theophany) Gen 15: 1. Alonso: invito ed esigenza. %r:êyE: “essere tenero, molle” intenerirsi; metaf “diventa molle il cuore di qualcuno”. Spaventarsi: cfr Dt 20,3. Alonso: non avvilirti. I due nemici che nella prosa narrativa sono paragonati al vento qui al contrario sono paragonati a ciò che resta di un incendio e non possono più fare molto. tAbôn>z:: Exod 4:4; Deut 25:18; 28:13, 44; Josh 10:19; Judg 15:4; Job 40:17; Isa 7:4; 9:13f; 19:15: di una cosa indica la parte estrema (degli animali è la coda). ~ydI²Wah' : Isa 7:4; Amos 4:11; Zech 3:2 “bastone di legno”; dal contesto “tizzone, tizzo”. Legno bruciato semibruciato. La tizzone viene paragonato chi è prossimo ad essere sconfitto a morire: 7,4; Am 4,11; Zach 3,2. ~ynIßve[]h' Isa 4:5; 6:4; 7:4; 9:17; 14:31; 34:10; 51:6; 65:5; “fumosi” perché sono stati accesi d'ira contro yürû|šäläºim ma questa ira si spegnerà: non avranno la forza per vincere. Ora fanno fiamma e fuoco ma non ti scioglieranno! Il fuoco della loro collera non ti scioglierà. Il fuoco è ormai passato. Ora sono solo fumo. Alonso: davanti a quei due pezzi di tizzoni fumanti (si possono notare le allitteraioni nella descrizione sprezzante dei re nemici). `Why")l.m;r>-!b,W ~r"Þa]w: !yciîr> @a:±-yrIx\B': per bruciatura della narice di rücîn ´áräm e del figlio rümalyäºhû: (Alonso,159: glossa erudita che identifica la metafora). `rmo*ale Why"ßl.m;r>-!b,W ~yIr:ïp.a, h['_r" ~r"Þa] ^yl,²[' #[;îy"-yKi( ![;y:© [7:5 Poiché ha progettato contro te ´áräm del male, ´epräºyim e il figlio di rümalyäºhû, dicendo: #[;îy-" yKi( ![;y: : 'dare a qualcuno un consiglio'; il part sostantivato. 'Consigliere': 3,3; 41,28; il Mashiyah sarà 'consigliere': 9,5. In senso negativo: empio, ostile ecc. che programma cerca di fare un progetto per danneggiare qualcuno: 32,7. Di YHWH 'prendere un consiglio, decretare' : 14,24.27; 19,12.17; 23,8 ecc. Ha coinvolto Wnyle_ae hN"[<ßqib.n:w> hN"c,êyqin>W ‘hd"Whybi( hl,Û[]n: [7:6 s `la;(b.j'(-!B, taeÞ Hk'êAtB. ‘%l,m,’ %yliîm.n:w> Saliamo in yühûdâ, e devastiamola e occupiamola per noi. 67 E facciamo regnare un re in essa il figlio di †ä|b´al. hN"c,êyqin>W: hiphil imperfect 1st person common pl suffix 3rd f s energic nun cohortative in meaning, but no unique form for cohortative #wq trans. tear apart Is 7:6. hN"[<ßqib.n:w> Isa. 7:6; 34:15; 35:6; 48:21; 58:8; 59:5; 63:12; Jer. 39:2; 52:7; Ezek. 13:11, 13; 26:10; 29:7; 30:16; Hos. 13:8; 14:1; Amos 1:13; Mic. 1:4; Hab. 3:9; Zech. 14:4: hiphil imperfect 1st person common plural suffix 3rd person feminine singular energic nun cohortative in meaning, but no unique form for cohortative [q;B' hif : take possession (of a city) by storm Is 7:6. Il piano bellico intenzionale dei nemici prevede lo spostamento di truppe contro una città di montagna (hl,Û[]n: 'saliamo') poi la devastazione del territorio circostante e delle difese (hN"c,êyqin>W Hi ipf c sfx 'distruggere') e poi l‟ingresso e l‟occupazione della città una volta espugnata. In seguito, una nuova organizzazione statuale con un re fantoccio. Il piano è quindi contro l‟attuale re che vedrà dopo di lui non suo figlio come è consuetudine della successione dinastica in yühûdâ ma uno al di fuori non solo della sua famiglia ma del suo popolo. Il re sarà alle dipendenze degli occupanti come mostra l‟uso del Hif del verbo. Il re verrà preso dal territorio aramaico della Transgiordania del Nord. Il suo nome alluderebbe alla bontà di YHWH. Ciò è contro la promessa di YHWH per la Casa d'yiSrä´ël . Ma suona ironico. I loro sono piani di uomini non sono il piano di YHWH: andranno a nulla. Questo è il piano della coalizione che non è conforme al piano di YHWH ed alle sue promesse fatte a David. `hy<)h.ti( al{ïw> ~Wqßt' al{ï hwI+hy> yn"ådoa] rm:ßa' hKoï [7:7 Così ha detto ´ádönäy YHWH: Non si alzerà e non sarà! Alonso, 159: oracolo tagliente e lapidario. Ritmo: 4: 2+2, 3+3, 3+3, 2+2; in 7b gli inizi: al{ï = no al{ïw>; 8a.9a quattro volte varoÜ yKiä = capo varoïwo; varoïw> . varoïw>; 9b estremi: al{ï … al{: composizione di rigore geometrico buona per una lapide, facile per la memoria. ~Wqßt': Isa 2:19, 21; 7:7; 8:10; 14:9, 21f, 24; 21:5; 23:12f; 24:20; 26:14, 19; 27:9; 28:18, 21; 29:3; 31:2; 32:8f; 33:10; 40:8; 43:17; 44:26; 46:10; 49:6ff; 51:17; 52:2; 54:17; 58:12; 60:1; 61:4; qal imperf 3 f s. Il soggetto f è sottinteso. Bisogna sottintendere il sostantivo collegabile col verbo del v 5 #[;îy" da cui hc'[e che significa “consiglio, deliberazione, proposito progetto”. Il verbo ~Wqß è collegato al progetto di YHWH in 14,24; 46,10; 40,8. Lo stesso in 8,10, ma con connotazione negativa. “Non sorgerà”: Ch. Cela ne se lèvera. Alonso: non si compirà. hy<)h.ti: qal imperf 3 f s. !yci_r> qf,M,ÞD: varoïw> qf,M,êD: ‘~r"a] varoÜ yKiä [7:8a Sì! Capo di ´áräm, DammeºSeq e capo di DammeºSeq, rücîn. Why"+l.m;r>-!B, !Arßm.vo varoïw> !Arêm.vo ‘~yIr:’p.a, varoÜw> [7:9a E capo di ´epräºyim , šömrôn e capo di šömrôn, il figlio rümalyäºhû! BHS: tr 8b dopo 9a. Alonso. varo:Ü Isa 1:5f; 2:2; 7:8f, 20; 9:13f; 15:2; 17:6; 19:15; 28:1, 4; 29:10; 30:17; 35:10; 37:22; 40:21 (beginning: m¢rô±š from the beginning); 41:4, 26; 42:11; 48:16; 51:11, 20 (beginning: of street); 58:5; 59:17; Quattro capi, ognuno al suo poto. YHWH li colloca e li mantiene. Non spetta all‟uomo cambiarli. Così capo di yühûdâ e suo re sono colloati da YHWH Non riusciranno a salire in yühûdâ e a cambiare la monarchia in yürû|šäläºim. Essi resteranno nei loro territori e là comanderanno; ma non in yühûdâ il cui re è YHWH ed il davidide è suo eletto, da lui scelto, non dalla violenza di forze esterne. La sua parola si avvererà e non i progetti di quelli. Essi non avranno l‟aiuto di YHWH dato che YHWH ha promesso a David che sul suo trono siederà uno dei suoi per sempre. La sfida della situazione quindi è una sfida contro la promessa di YHWH. Agire ora facendo la guerra è implicitamente credere che YHWH non interverrà a realizzare le promesse fatta a David. La sua parola starà. Egli ha in mano tutte le teste dei regni e dei regnanti ed a loro ha destinato un ruolo. Non tocca loro prendere il posto di YHWH. `~['(me ~yIr:ßp.a, tx;îyE hn"ëv' ‘vmex'w> ~yViÛvi dA[ªb.W [7:8b Ancora sessanta e cinque anni e sarà fracassato ´epräºyim quasi da desistere d'essere popolo. Il v dovrebbe essere una glossa. BHS tr post 9 a. tx;îyE: “infrangere” vincere; infranto, vinto debilitato; detto di un uomo del popolo, del nemico, di una città; situazione in cui è vicino a non essere più popolo. Sarebbe certo di poco conforto per ´äHäz nella sua situazione, il sapere che tra mezzo secolo sarebbe avvenuto questo. ´äHäz non accetta gli avvertimenti del profeta e si affida ad ´aššûr. s `Wnme(a'te al{ï yKiÞ Wnymiêa]t; al{å ~ai… [7:9b ´im lö´ ta´ámîºnû Kî lö´ të´ämëºnû s Se non credete „‟, sono sussiterete (non avrete stabilità). 68 Questo stico è costruito su di un gioco di parole e retto da una prima particella condizionale usata per una realtà presente o futura e regge l‟imperfetto e da un'apodosi pure all‟imperfetto. Sono due forme verbali provenienti dalla stessa radice !ma. E‟ una sintesi teologica che va ascoltata. ~ai… Isa 1:18f; 4:4; 5:9; 6:11; 7:9; 8:20; 10:9, 15, 22; 14:24; 21:12; 22:14; 24:13; 27:7; 28:25; 29:16; 30:17; 33:21; 36:8; 37:19; 40:28; 42:19; 53:10; 55:10f; 58:9, 13; 59:2; 62:8; 65:6, 18; 66:8f; particella condizionale Wnymiêa]t;: H Gen 15:6; 45:26; Exod 4:1, 5, 8f, 31; 14:31; 19:9; Num 14:11; 20:12; Deut 1:32; 9:23; 28:66; Judg 11:20; 1 Sam 27:12; 1 Kgs 10:7; 2 Kgs 17:14; 2 Chr 9:6; 20:20; 32:15; Job 4:18; 9:16; 15:15, 22, 31; 24:22; 29:24; 39:12, 24; Ps 27:13; 78:22, 32; 106:12, 24; 116:10; 119:66; Prov 14:15; 26:25; Isa 7:9; 28:16; 43:10; 53:1; Jer 12:6; 40:14; Lam 4:12; Jonah 3:5; Mic 7:5; Hab 1:5; hiphil imperfect 2 m pl believe = think that, w. inf. put trust in (person), confide in, w. b® 1 Sam 27:12, w. l® Gen 45:26, abs. Ex 4:5; rely upon (God), believe in: w. b® Gen 15:6 w. l® Dt 9:23; abs. have faith Ex 4:31. Significa “credere”, ed è usato in senso assoluto come in Ex 4,31; Is 28,16; Hab 1,5. Il popolo ed il suo re devono affidarsi totalmente della parola di YHWH, credere alla solidità delle sue promesse che si avvereranno. Se ciò non avverrà… yKiÞ: BHS prp yBi (tr huc ê): „in me‟. Alonso: non traduce; Ch: non. Wnme(a'te: N Gen 42:20; Num 12:7; Deut 7:9; 28:59; 1 Sam 2:35; 3:20; 22:14; 25:28; 2 Sam 7:16; 1 Kgs 8:26; 11:38; 1 Chr 17:23f; 2 Chr 1:9; 6:17; 20:20; Neh 9:8; 13:13; Job 12:20; Ps 19:8; 78:8, 37; 89:29, 38; 93:5; 101:6; 111:7; Prov 11:13; 25:13; 27:6; Isa 1:21, 26; 7:9; 8:2; 22:23, 25; 33:16; 49:7; 55:3; 60:4; Jer 15:18; 42:5; Hos 5:9; 12:1; niph imperf 2 m pl: prove oneself steady, reliable, Gen 42:29, stay faithful to (±im) Hos 12:1; pt. reliable 1 Sam 2:35; have stability, remain, continue: men Is 7:9, God's name 1 Ch 17:23, sickness Dt 28:59; ne°®m¹nâ what is reliable Hos 5:9 ne°®man-rû-µ faithfully inclined Pr 11:13; ne°®m¹n b® entrusted with (oth.: approved in) Num 12:7. Significa “esser fermo, stabile, permanere, non cadere”. Richiama l‟essere portato in braccio dell‟infante dalla madre o dalla nutrice. Situazione di tranquilla stabilità. Ricorda 2 Sam 7,12-16 che prometteva una discendenza eterna a David. Il profeta è convinto, non vedendo alcuna speranza per il suo popolo che l‟unica cosa sia il completo abbandono nelle Mani di YHWH. Se no il popolo non avrà stabilità politica. La stabilità politica e dinastica ci sarà se ci sarà affidamento alla Parola di promessa di YHWH. “Credere” in lui è certificare, nella situazione attuale che egli è fedele. Se si è appoggiati in lui allora si sta calmi e vigili. Non ci si appoggia su stranieri e non si ricercano mezzi umani. Se così sarà il popolo stesso avrà stabilità e fermezza ossia non subirà cambio di dinastia e resterà saldo nella terra. Alonso,160: il suono materializza la consistenza tra “credere” e “sussistere”. La parola di YHWH è il punto d‟appoggio della storia della salvezza, e la fede è il centro di gravità. La fede fonda l‟esistenza del popolo e la conserva. La fede deve basarsi sulla parola di YHWH che i compirà mentre i piani umani non si compiranno. A dare stabilità sono la fiducia e la fede in YHWH, il credere: 7:9. Questo è l‟atteggiamento del profetain 8:17: hw"ëhyl; ‘ytiyKi’xiw>….Al*-yti(yWEßqiw> del cantore finale: 12: 2 dx'_p.a, al{åw> xj;Þb.a, yti²['Wvy> laeó hNE‚hi e sarà l‟atteggiamento del resto: 10:20 tm,(a/B, laeÞr"f.yI vAdïq. hw"±hy>-l[; ![;ªv.nIw>. Attraverso l‟azione di YHWH e la fede del popolo la MONARCHIA MINACCIATA avrà stabilità perpetua: 9:6: per accrescere la potenza e per una pace senza fine, #qe-ª !yae( ~Alåv'l.W hr"øf.Mih; ÎhBe’r>m;l.Ð ¿hBer>~;l.À sul trono di Davide e sul suo regno, ATêk.l;m.m;-l[;w> ‘dwId" aSeÛKi-l[; per stabilirlo e rafforzarlo mediante il diritto e la giustizia da ora fino in eterno ~l'êA[-d[;w> ‘hT'[;me hq"+d"c.biW jP'Þv.miB. Hd"ê[]s;l.W* ‘Ht'ao !ykiÛh'l.. L'ardore di YHWH degli eserciti farà questo. s `taZO*-hf,[]T; tAaßb'c. hw"ïhy> ta;²n>qi. La formula è condensata in Emmanuel. Secondo avviso: il segno del figlio Emmanuel. `rmo*ale zx'Þa'-la, rBEïD: hw"ëhy> @s,AYæw: [7:10 E continuò YHWH a parlare ad ´äHäz così: @s,AYæw: Isa 1:5, 13; 7:10; 8:5; 10:20; 11:11; 15:9; 23:12; 24:20; 26:15; 29:1, 14, 19; 37:31; 38:5; 47:1, 5; 51:22; 52:1; collega questo oracolo al precedente. hw"ëhy>: BHS prp Why"å[.v;(y>. Non segue la prp nè Alonso né Ch. Per mezzo di yüša|`yäºhû YHWH offre generosamente un segno per confermare la sua parola ed irrobustire il re vacillante che preferisce dedicarsi alle difese militari. Alcuni giorni dopo, probabilmente dopo che ´äHäz ha seguito il consiglio dei suoi ministri e non quello del profeta, il profeta si presenta a corte ed offre un segno come prova che la sua parola è vera, proviene da YHWH e merita fiducia. ^yh,_l{a/ hw"åhy> ~[iÞme tAaê ^ål.-la;v. [7:11 `hl'[.m'(l. H;Beîg>h; Aaß hl'a'êv. qmeä[.h; Chiedi per te un segno da YHWH ´élöhʺkä: sprofonda verso lo šü´ôl o sali verso l‟alto! la;v. : Isa 7:11f; 30:2; 41:28; 45:11; 58:2; 65:1; qal imper m s; il re stesso potrà designare il segno che desidera vedere realizzato 69 ^ål.- : Isa 1:26; 6:9; 7:11; 8:1; 14:3, 8f; 19:12; 20:2; 21:6; 22:1, 15f; 23:12; 26:20; 33:2; 36:8f; 37:22, 30; 38:7; 40:9; 41:9, 13; 45:3f; 47:1, 5, 9, 15; 48:5, 8f; 49:18, 23; 51:19; 57:8; 58:12; 60:4f, 7, 14, 19f; 62:2, 4; 63:14; a favore della sua fede. Ch: pour toi. tAaê Gen 1:14; 4:15; 9:12f, 17; 17:11; 34:15, 22f; Exod 3:12; 4:8f, 17, 28, 30 (YHWH prende l‟iniziativa); 7:3; 8:19; 10:1f; 12:13; 13:9, 16; 31:13, 17; Num 2:2; 14:11, 22; 17:3, 25; Deut 4:34; 6:8, 22; 7:19; 11:3, 18; 13:2f; 26:8; 28:46; 29:2; 34:11; Josh 2:12; 4:6; 24:17; Judg 6:17; 1 Sam 2:34; 10:7, 9; 14:10; 2 Kgs 12:9; 19:29; 20:8f; Neh 9:10; Job 21:29; Ps 65:9; 74:4, 9; 78:43; 86:17; 105:27; 135:9; Isa 7:11, 14; 8:18; 19:20; 20:3; 37:30; 38:7, 22; 44:25; 55:13; 66:19; Jer 10:2; 32:20f; 44:29; Ezek 4:3; 14:8; 20:12, 20. Segno che garantisce la parola. La conferma ed irrobustisce la fede vacillante. qmeä[.h;: H Isa 7:11; 29:15; 30:33 (abs. make deep); 31:6; Jer 49:8, 30; Hos 5:2; 9:9. hiphil i a qm[ w. other vbs., best transl. adverbially: w. hastîr hide deep Is 19:15; Zorell, ad l: profundam vel altam fecit rem: 30,33; inf ass avverbialmente “cercare qualcosa profondamente nello šü´ôl‟; cfr altri usi in 31,6;29,15.Ch: plonge au. hl'a'êv.: qal imper m s paragogic heh hl'a'ñv.: rd. hl'aov.. BHS: a‟s‟q‟ eivj a[|dhn cfr LXX eivj ba,qoj VUL in profundum inferni. lAav.: loc. hl'Aañv.; f.: Sheol, underworld, abode of the dead. H;Beîg>h;: hiphil i a Hb;G" let (request) reach high Is 7:11 “altam fecit rem” ; i a avverbialmente: “cerca un segno in alto, sopra”.Ch: hausse-toi en haut. Il re stesso potrà designare un segno che dovrà realizzarsi: non sono posti limiti. Può scegliere in tutto l‟universo che è sotto il controllo di YHWH. Stranamente è esclusa la terra. Propone i due regni contrastanti dell‟abisso in basso e dei cieli in alto (stelle, eventi celesti). Segni in basso nell‟abisso in relazione al regno della morte; segni in alto nelle stelle o negli elementi atmosferici. `hw")hy>-ta, hS,Þn:a]-al{)w> la;îv.a,-al{ zx'_a' rm,aYOàw: [7:12 E disse ´äHäz: Non lo chiederò: „‟ non voglio tentare YHWH! hS,Þn:a]-al{)w>: Gen. 22:1; Exod. 15:25; 16:4; 17:2, 7; 20:20; Num. 14:22; Deut. 4:34; 6:16; 8:2, 16; 13:4; 28:56; 33:8; Jdg. 2:22; 3:1, 4; 6:39; 1 Sam. 17:39; 1 Ki. 10:1; 2 Chr. 9:1; 32:31; Job 4:2; Ps. 26:2; 78:18, 41, 56; 95:9; 106:14; Eccl. 2:1; 7:23; Isa. 7:12; Dan. 1:12, 14: piel imperf 1 s (put s.one to the) test: hsn . Esigere prove o condizioni. ´äHäz non volendo seguire i consigli del profeta per credere a YHWH non chiede un segno. La motivazione appare rispettosa della religiosità e di YHWH. Non vuole tentare YHWH come il popolo nel deserto. Respinge categoricamente l‟offerta. In realtà non vuole né un segno né credere. Preferisce dedicarsi alle fortificazioni perché non crede nell‟intervento di YHWH per la difesa della città e della dinastia. Davanti all‟ ipocrisia del re YHWH reagisce con queste parole del profeta quando il re doveva aver già fatto la sua scelta. dwI+D" tyBeä an"ß-W[m.vi rm,aYO¨w: [7:13 `yh'(l{a/-ta, ~G:ï Waßl.t; yKiî ~yviên"a] tAaål.h; ‘~K,mi j[;Ûm.h; E disse: Ascoltate, dunque, Casa di David! E‟ poco per voi stancare uomini che volete stancare anche ´élöhäy? rm,aYO¨w:: BHS prp rm;aow : [qal waw consec imperft 1 s]. Il profeta a nome di YHWH. Pronuncia l‟oracolo davanti alla corte regale che certo teme un rovesciamento della dinastia davidica. Ciò costituirebbe l‟annientamento della grande promessa dinastica di 2 Sam 7. Sta parlando davanti all‟erede di David (ipocrita!) ed in quanto erede che fa di tutto per autodistruggersi impegnandosi nell‟alleanza politica con ´aššûr. dwI+D" tyBeä: Alonso. 161: erede di David (alla lettera casa di David; ricorda al re che è il continuatore della salvezza promessa a David, il rappresentante storico della dinastia eletta). j[;Ûm.h;: “troppo piccolo, poco” “num parum est”, non-ne sufficit (tibi, hoc fecisse)? “Num parum est vobis molestare homines?” tAaål.h;: Isa 1:14; 7:13; 16:12 (nif. tire onesf. out: w. ±al ); 47:13 (nif. tire onesf. out: w. ±al w. b®); hiphil i const hal: make s.one tired, weary: “stancare, affaticare fino alla noia ed all‟esaurimento delle forze, molestare”. Waßl.t;: hiphil imperf 2 m pl. yh'(l{a/-ta,: di cui sono profeta. Non dice più del “tuo”come al v 11. tAa+ ~k,Þl' aWh± yn"ïdoa] !Te’yI !kel'û [7:14 `lae( WnM'î[i Amßv. tar"îq'w> !Beê td<l,äyOw> ‘hr"h' hm'ªl.[;h' hNEåhi Per questo darà ´ádönäy, lui stesso a voi un segno: Ecco la giovane è gravida! E partorirà un figlio! E griderà il suo nome: `immäºnû ´ël!! !kel'û: Alonso: Ebbene… di sua iniziativa; Ch Aussi. Non un segno nel profondo dell‟abisso o nell‟alto dei cieli, ma nell‟ordinarietà della vicenda umana: nel seno di una giovane donna. La forma dell‟oracolo è quella di altri oracoli di annunciazione: Gen 16,11; Giud 13,3-5;[ Lc 1,31-33.] 70 hm'ªl.[;h': Gen. 24:43; Exod. 2:8; Ps. 68:26; Prov. 30:19; Cant. 1:3; 6:8; Isa. 7:14. LXX h` parqe,noj; a‟s‟q‟ h` nea/nij. “Ragazza / giovane / giovane donna”. Ch: la nubile. Indica una giovane donna in età da marito che ha la capacità di generare che sia vergine o no. Qui deve essere la (o una) moglie giovane del re che il profeta conosce bene. Essa non ha ancora avuto il primo figlio. La nascita del bambino garantirà la continuità dinastica, attualizza la promessa ed annuncia la salvezza. Il profeta sta parlando alla corte che è certo preoccupata per la successione dinastica e per la permanenza della dinastia davidica. Le promesse dinastiche fatte a David sono il fondamento teologico dello stato (2 Sam) e le parole del profeta richiamano questo oracolo di 2 Sam. Si può immaginare anche la presenza di questa giovane moglie del sovrano che è gravida, o per lo meno si deve supporre che essa sia conosciuta dalla corte e che il profeta sappia che è tale. ‘hr"h': “diventare gravida, concepire prole”; uso metaforico in 26,18; 33,11: “pregnante, gravida”; cfr Giud 13,5.7. td<l,äyOw>: qal part f s abs. Il bambino che sta per nascere potrebbe essere il giovane Hizqiyyâ ben-´äHäz nella cui nascita yühûdâ vedrebbe la continuità della presenza di YHWH in mezzo al suo popolo ed un altro rinnovamento della promessa fatta a David. La stabilità viene da un fatto ordinario. Non dalla guerra e da alleanze per vincerla, ma dalla pace e dalla trasmissione della vita. Non le alleanze daranno stabilità, ma la pace, e nella pace la vita del figlio nascituro. Speranza già in se stessa, speranza per il nome col quale verrà chiamato dalla madre di lui. La pace sarà stabilità; la pace sarà generata dal credere alla promessa di YHWH. tar"îq'w>: “griderà” il nome. Si sentono i toni di frasi che ricorrono spesso nelle promesse dinastiche (2 Sam 23:5) e anche in alcune risposte cultuali (Sal 46,7.11). Così il profeta annuncia la nascita di un figlio del re il cui nome ricorderà il persistere della promessa dinastica. La promessa di YHWH è senza pentimento. YHWH mantiene fede alle sue promesse. Lo si vedrà dalla nascita di un figlio del Re. Se non si faranno alleanze con ´aššûr ci sarà la pace. lae( WnM'î[i: 8:8. `bAJ)B; rAxðb'W [r"ÞB' sAaïm' AT±[.d:l. lke_ayO vb;Þd>W ha'îm.x, [7:15 Panna e dübaš mangerà (fino) al suo conoscere il rigettare il male e scegliere il bene. ha'îm.x,: Gen 18:8; Deut 32:14; Judg 5:25; 2 Sam 17:29; Job 20:17; 29:6; Prov 30:33; Isa 7:15, 22. f s abs a type of curdled milk, similar to yoghurt: “latte cagliato, coagulato, spesso”; oggi il “laban”. Dieta in situazione di abbondanza (Gen 18,8; Giud 5,25) e di solito erano simbolo di prosperità (Dt 32,13-14, Es 3,8). Evoca però anche la miseria quando la popolazione colpita, altro non può sperare che il cibo dei nomadi. Il profeta ha profetato per yühûdâ tanto la liberazione che il disastro. Ambiguo come il nome del suo figlio. Alonso: ricotta. Ch: beurre. vb;Þd>W Gen 43:11; Exod 3:8, 17; 13:5; 16:31; 33:3; Lev 2:11; 20:24; Num 13:27; 14:8; 16:13f; Deut 6:3; 8:8; 11:9; 26:9, 15; 27:3; 31:20; 32:13; Josh 5:6; Judg 14:8f, 18; 1 Sam 14:25ff, 29, 43; 2 Sam 17:29; 1 Kgs 14:3; 2 Kgs 18:32; 2 Chr 31:5; Job 20:17; Ps 19:11; 81:17; 119:103; Prov 16:24; 24:13; 25:16, 27; Song 4:11; 5:1; Isa 7:15, 22; Jer 11:5; 32:22; 41:8; Ezek 3:3; 16:13, 19; 20:6, 15; 27:17. Alonso: miele (la dieta della terra promessa). AT±[.d:l.: Isa 1:3; 5:5, 19; 6:9; 7:15f; 8:4; 9:8; 12:4f; 19:12, 21; 29:11f, 15, 24; 32:4; 33:13; 37:20, 28; 38:19; 40:13f, 21, 28; 41:20, 22f, 26; 42:16, 25; 43:10, 19; 44:8f, 18; 45:3ff, 20; 47:8, 11, 13; 48:4, 6ff; 49:23, 26; 50:4, 7; 51:7; 52:6; 53:3; 55:5; 56:10f; 58:3; 59:8, 12; 60:16; 61:9; 63:16; 64:1; 66:14; qal i constr suf 3 m s. KJV that he may know FBJ jusqu'à ce qu'il sache TOB sachant VUL ut sciat. Alonso: finché non abbia appreso. Ch: pour qu‟il sache. sAaïm' : Isa 5:24; 7:15f; 8:6; 30:12 (God‟s words); 31:7; 33:8, 15; 41:9; 54:6 (nif.: be rejected); qal i a sa;m' refuse, reject. rAxðb'W: Isa 1:29; 7:15f; 14:1; 40:20; 41:8f, 24; 43:10; 44:1f; 48:10 (test); 49:7; 56:4; 58:5f; 65:12; 66:3f; qal i abs rx;B'. I quattro elementi si commentano in ordine inverso in altrettanti oracoli di liberazione/restaurazione (inizio metà fine) tutti intodotti da yKi che serve per richiamare l‟attenzione. Spiega l‟oracolo di annunciazione: bAJ+B; rxoæb'W [r"ÞB' saoïm' r[;N:±h; [d:îyE ~r<j,’B. yKiû [7:16 `h'yk,(l'm. ynEïv. ynEßPm. i #q'ê hT'äa; rv<åa] ‘hm'd"a]h' bzEÜ['Te Sì! Prima che impari il bambino a rigettare il male e scegliere il bene, sarà abbandonato il suolo che tu stai distruggendo davanti ai volti dei suoi due re. ~r<j,’B.: Isa 7:16; 8:4; 17:14; 28:4; 42:9; 48:5; 65:24; 66:7; b®‰erem prep. before. Limite reale indeterminato. [d:îyE qal imperf 3 m s. 71 Già la nascita del figlio del re è di buon auspicio, anche se non realizza immediatamente la salvezza; la nascita introduce un tempo di speranza e di attesa entro un limite massimo abbastanza preciso. Connesso con la crescita del bambino. Prima che egli giunga all‟età di discernere il bene o il male usando la ragione per porre atti coscienti secondo questa capacità umana, quindi nè troppo presto né troppo tardi, ci sarà la liberazione dalla minaccia della lega siro-efraimita. Tra pochi anni quella coalizione si spezzerà da sé: sventato il progetto dei coalizzati, non †ä|b´al ma `immäºnû ´ël. bzEÜ['Te: niphal imperf 3 f s bz:[' be abandoned Is 7:16; 27:10;62:12; w. l® be left to Is 18:6 #q'ê : Isa 7:6, 16; 32:13; 33:12; qal part m s abs #wq: w. b®: feel a disgust for “molestare dal tedio, vessare, o distruggere”; che tu distruggi con la tua politica. ´äHäz dovrebbe avere motivi per seguire la parole del profeta. Ch: là ou tu aborres. Liberazione dall‟invazione siro-efraimita. (Alonso, 57 vede la formula ritmica 2+2 2+2 2+2 2+2 2+2 2+2 2+2 2+2+3). 7,17 Invasione di yühûdâ. Versetto di passaggio. Potrebbe appartenere alla sezione precedente come indicazione della conseguenza della politica di ´äHäz. Se ´äHäz non avrà fiducia in YHWH rovinerà la Terra chiamando lui stesso un esercito distruttore. Alonso,162: significato dubbio. è^ybia' tyBeä-l[;w> é^M.[;-l[;(w> ^yl,ª[' hw"÷hy> aybi’y" [7:17 p `rWV)a; %l,m,î taeÞ hd"_Why> l[;äme ~yIr:ßp.a,-rWs ~AYðmil. Wab'ê-al{ rv<åa] ‘~ymiy" Farà venire YHWH contro di te e contro il tuo popolo e contro la casa di tuo padre giorni quali non vennero dal giorno in cui si staccò ´epräºyim da yühûdâ! „‟. aybi’y" H Isa 1:13; 7:17; 14:2; 16:3; 31:2; 37:26; 43:5f, 23; 46:11; 48:15; 49:22; 56:7; 58:7; 60:9, 11, 17; 66:4, 20; dà senso di minaccia di realtà futura. YHWH fa venire = spinge i gionri sopra o contro ^yl,ª[': si riferisce al re è^ybia' tyBeä-l[;w>: contro la casa di tuo padre= contro la dinastia. ‘~ymiy": pl abs Isa 7:17; 17:12; 24:22; 32:10; 39:6; 53:10; 65:20; ~AYðmil : giorno del giudizio storico in cui hd"_Why> l[;äme ~yIr:ßp.a,-rWs: rWs: Isa 1:16, 25; 3:1, 18; 5:5, 23; 6:7; 7:17; 10:13, 27; 11:13; 14:25; 17:1; 18:5; 25:8; 27:9; 30:11; 31:2; 36:7; 49:21; 52:11; 58:9; 59:15; qal i const rws: basic meaning: turn aside in one‟s direction: turn aside, off; fall away, desert: politically Is 7:17; cfr stop, cease (to be) Is 11: 13. Indica la secessione del regno del N, intesa come catastrofe che mise fine alla gloria del Regno Unito. Il distacco del Nord dal Sud è visto come una catastrofe cui paragonare eventi simili. E‟ realtà cronologica o richiamo ad una catastrofe tipica? Così ha inteso il glossatore che ha messo: rWV)a; %l,m,î tae: BHS: add. Si tratta di una glossa tardiva (anche Alonso,162) che interpreta il v con senso negativo, ossia la futura catastrofe è simile a quella della secessione. Il re assiro infatti non solo attaccherà il Nord ma si spingerà fino nel cuore di yühûdâ. E ciò avvenne di fatto. Ci sarà questa devastazione portata dagli Assiri invasori. ´äHäz sarà ora salvato dai due tizzoni ardenti ma la sua Casa sarà inondato da un fiume in piena. Alonso,162: il significato del v resta dubbio (potrebbe essere anche l‟affermazione che torneranno i tempi buoni: è storicamente certo che sotto Hizqiyyâ ben-´äHäz distrutto già il regno del N ebbe inizio un movimento di riunificazione e si conobbero alcuni anni felici; nonostante tutto sembra dominare il senso di minaccia). 7,18-25 Quattro oracoli legati dell‟espressione aWhªh; ~AYæB;. Prima dell‟assedio di yürû|šäläºim. ~yIr"+c.mi yrEäaoy> hceÞq.Bi rv<ïa] bWbêZ>l; ‘hw"hy> qroÜv.yI aWhªh; ~AYæB; Ÿhy"åh'w> [7:18 `rWV)a; #r<a,îB. rv<ßa] hr"êAbD>l;’w> E avverrà in quel giorno: Fischierà YHWH alla Mosca che (è) all‟estremità dei canali di micräºyim e all‟ Ape che (è) nella terra di ´aššûr. aWhªh; ~AyæB;: con B Isa 2:11, 17, 20; 3:7, 18; 4:1f; 5:30; 7:18, 20f, 23; 10:17, 20, 27; 11:10f, 16; 12:1, 4; 14:3; 17:4, 7, 9, 11; 19:16, 18f, 21, 23f; 20:6; 22:8, 12, 20, 25; 23:15; 24:21; 25:9; 26:1; 27:1f, 8, 12f; 28:5, 19; 29:18; 30:23, 25f; 31:7; 47:9; 52:6; 58:3, 13; 66:8; prossimo futuro, ma non escatologico. Unisce i vv 18-25 il cui tema è : invasione/liberazione: minaccia [(17) 18.20]; restaurazione [21-22]; invasione [23-25]. 72 Introduce il tema dell‟invasione. qroÜv.yI: 1 Ki. 9:8; Job 27:23; Isa. 5:26; 7:18; Jer. 19:8; 49:17; 50:13; Lam. 2:15f; Ezek. 27:36; Zeph. 2:15; Zech. 10:8: qal imperf 3 m s qr;v' w. l® whistle for s.one (to call him) “fischiare”; fischiando indicare a qualcuno di venire: 5,26; 7,18; Zach 10,8. YHWH chiama questi insetti ad agire con un fischio. Il paragone a questi insetti mette in risalto sia la moltitudine dei componenti degli eserciti invasori sia la loro fastidiosa oltre che micidiale presenza. “La onomatopea consiste nell‟imitazione di un suono, stilizzandolo mediante i ricorsi fonematici della lingua...) (Alonso, 38). Alonso,163: accumulando suoni duplicati e con una numerazione quaternaria si descrive plasticamente l‟onnipresenza molesta, pari a quella degli insetti, degli invasori. Onomatopeica è anche la convocazione degli insetti con l‟accumulo di sibilanti e di erre: yišröq yhwh(´ädönäy) lazzübûb ´ášer BiqcË yü´örê micräºyim wülaºDDübôrâ ´ášer Bü´eºrec ´aššûr. Ch: sifflera la mouche. bWbêZ>l; : Eccl. 10:1; Isa. 7:18: “mosca” che in Ec 10,1 è detta mortale velenosa. Anche questa qualità della mosca di addice ad un esercito invasore. Alonso: i tafani. ~yIr"+c.mi yrEäaoy> hceÞq.: Alonso: dei confini del delta d‟Egitto; Ch: celle du bout des Ieor de M. hr"êAbD>l;’w>: Gen. 35:8; Deut. 1:44; Jdg. 4:4f, 9f, 14; 5:1, 7, 12, 15; 14:8; Ps. 118:12; Isa. 7:18: “ape”: cfr Sir 11,3. In questo caso sarà richiamato il fatto che l‟ape punge. Vespa. Le due potenze W ed E sono descritte come insetti forse perché essi ricopriranno la Terra come flagello pestilenziale. Mosca ed Ape simboli nazionali? Essi stringono la Terra in una morsa. ~y[i_l'S.h; yqEßyqin>biW tATêB;h; yleäx]n:B. ‘~L'ku WxÜn"w> Wab'’W [7:19 `~yli(l{h]N:h; lkoßb.W ~yciêWc[]N:åh; ‘lkob.W E verranno, e si poseranno tutte nei torrenti dei burroni, e nelle fessure delle rocce, su ogni cespuglio e su ogni pascolo. ‘~L'k:u ambedue: N e S = Oriente ed Occidente: una totalità fatta di due insieme. WxÜn"w> : Isa 7:19; 11:2; 14:1, 3, 7; 23:12; 25:10; 28:2, 12; 30:32; 46:7; 57:2; 63:14; 65:15; qal waw consec perfect 3 pl xwn settle (intrans.): (locusts on land) Ex 10:14. Il v è ripreso da 7:2: due eserciti / regni alleati. Qui l‟invasione è ben più consistente. Invasione universale di due imperi. Nessun angolo della Terra è privo della presenza di forze nemiche che vengono da Oriente e da Occidente. Una morsa fastidiosa e infine mortale. „L‟effetto sonoro sembra suggerire il ronzio e il pullulare di insetti...‟ ( Alonso,40). Ch,735: et se reposent. Alonso: si poseranno. yleäx]n:B.: “torrente, valle”:11,15; 34,9; 35,6. tATêB;h;: “erto, ripido scosceso, dirupato; burroni, precipizi, abissi, erti pendii, scoscendimenti, precipizi”dei monti. yqEßyqin>biW: “fessura” delle rupi cfr Ger 13,4; 16,16. Dopo l‟ambito geologico, quello vegetale: ~yciêWc[]N:åh;: indica un certo “frutice, arbusto” spinoso; cfr Is 55,13. Cespugli, boscaglia. ~yli(l{h]N:h;: luogo in cui (pastori e loro greggi) vanno per bere e fornirsi d'acqua. Nemici quindi come mosche ed api: dei due insetti è in risalto il fastidio che creano e il veleno che inoculano. La distruzione, riguarda tutto il paese anche nei suoi elementi geologici. Invasione irresistibile. Questa però è fatta in risposta ad un fischio di YHWH del quale ora il re non si fida e come lui la maggioranza del popolo di yühûdâ. Tutti poi sentiranno le conseguenze delle punture degli insetti. Oracolo di minaccia: rWVêa; %l,m,äB.< ‘rh'n" yrEÛb.[,B. hr"øykiF.h; r[;t;’B. •yn"doa] xL;äg:y> aWh‡h; ~AYæB; [7:20 s `hP,(s.Ti !q"ßZ"h;-ta, ~g:ïw> ~yIl"+g>r:h' r[;f;äw> varoßh'-ta, In quel giorno raderà ´ádönäy con rasoio preso in affitto da oltre il fiume „‟, il capo e il pelo dei piedi; ed anche la barba scomparirà. xL;äg:y:> Pi “tosare” ossia “radere”: capello o barba: Lev 13,33; 14,8 ss; 21,5; Giud 16,19: 2 Sam 10,4; il capo: Nu 6,9.18; Dt 21,12; 2 S 14 26; Ez 44,20 (Is 7,20 metaforicamente). Al Pual “essere tosato”: Giud 16 17.22; Ger 41,5. Implicita l‟azione della Mano di YHWH. Immagine vigorosa di umiliazione e desolazione. Radere il capo è segno di dolore; radere i peli del corpo e la barba è umiliante; una ingiuria gravissima.Essere rasati nelle varie parti del corpo è segno di ingiuria come in 2 Sam 10,4. r[;t;’B.: BHS LXX tw/| xurw/| l r[;;T;B. “rasoio, coltello affilato” usato per tosare, radere: Nu 6,5; 8,7; Is 7,20; Ez 5,1; Sal 52,4. Alonso: una lama. hr"øykiF.h;: “prendere una cosa in affitto” dando al suo posto denaro. Alonso: mutuata rWVêa; %l,m,äB.: BHS add. Per il glossatore il rasoio è il re di. varoßh'-ta, : in termini militari, capitani; intermini politici: capi r[;f;äw>: “capello”: qui in generale: pelo. 73 ~yIl"+g>r:h' : “piedi” in senso eufemistico “parti genitali”: Ex 4:25 e forse qui. Alonso: corpo, Ch: jambes. Intermini militari: fanti, truppa; in termini politici; seguito. !q"ßZ"h;-ta: Isa 3:2, 5, 14; 7:20; 9:14; 15:2; 20:4; 24:23; 37:2; 47:6; 65:20: beard (on cheeks & chin,: ´¹f¹m), of men. Significa anche “anziano o senatore”. Alonso,163; non è strano che uno scrittore ebreo si diverta con queste espressioni a doppio senso, ambiguità o bivalenze che siano. hP,(s.Ti: Gen. 18:23f (take, sweep, snatch away); 19:15 (nif.: be swept, snatched away), 17; Isa. 7:20: 'tagliare via' con violenza. hps qal imperf 3 f s. ´äHäz ha noleggiato ´aššûr per radere i suoi nemici. YHWH farà altrettanto per radere lui. E completamente. Riprende il motivo della dieta del v 15 e la spiega. `!aco)-yTev.W rq"ßB' tl;îg>[, vyai²-hY<x;y> aWh+h; ~AYæB; hy"ßh'w> [7:21 E sarà in quel giorno: farà vivere (ogni)uno una giovenca di bovino e due pecore. ha'_m.x, lk;äayO bl'Þx' tAfï[] bro±me hy"©h'w> [7:22 `#r<a'(h' br<q<ïB. rt"ßANh;-lK' lkeêayO ‘vb;d>W ha'Ûm.x,-yKi( E sarà per il molto far latte, „‟ panna e miele mangerà ogni superstite in mezzo alla Terra. -hY<x;y>: piel imperf 3 m s hy"x' preserve, keep alive. Ch: fera vivre. Alonso: Alleverà. rq"ßB' tl;îg>[ f s const hl'g>[,: heifer, young cow. Un capitale minimo da far vivere per vivere. yKi( ha'_m.x, lk;äayO: mangerà panna (ricotta, beurre) poiché: LXX manca: dl. Ma Ch: Et c‟est à trop faire de lait, il mangera le beurre. / Oui, le beurre et le miel, il les mangera, / celui qui restera…FBJ Et il arrivera qu'en raison de l'abondante production du lait, il mangera du lait caillé tout survivant au milieu du pays mangera du lait caillé et du miel. TOB et à cause de l'abondante production de lait, on mangera de la crème; oui, c'est de crème et de miel que se nourriront ceux qui resteront dans le pays. Alonso: e per l‟abbondanza di latte mangeranno ricotta; sì, mangeranno. Allusione sarcastica al v 15? I pochi rimasti (il resto) avranno abbondanza di cibo! Il bestiame si moltiplica più in fretta dell‟uomo. Coloro che ora hanno dieta ricercata dovranno accontentarsi della dieta dei nomadi. Mangeranno i prodotti dei loro animali. Ciò sarà dovuto al fatto che la terra sarà tutta devastata dal passaggio dei nemici. Il tema della dieta è in vari oracoli di annunciazione: Giud 13;:7; Battista Lc 1:15. In 7: 22 inizia il motivo del resto nella parola rt"ßANh;-lK': il concetto di resto implica una previa decimazione (molti periranno!) e che non tutti saranno annichiliti: alcuni continueranno l‟esistenza del popolo. Il tema di 7:22 e 8:15 viene ripreso in 9:7-21 nella diminuzione del popolo, nei pochi alberi di 10:19, nel bosco tagliato di 10:33 s nell‟inserzione tardiva di 11:11. Benessere di alcuni sopravvissuti. Oracolo di minaccia. aWhêh; ~AYæB; ‘hy"h'w> [7:23 @s,K'_ @l,a,äB. !p,G<ß @l,a,î ~V'²-hy<h.yI) rv<ôa] ~Aqªm'-lk' hy<åh.yI) `hy<)h.yI) tyIV:ßl;w> rymiîV'l; E sarà in quel giorno: sarà, ogni luogo ove sarebbero mille viti da mille (pezzi) d'argento, per i rovi e per i pruni sarà. `#r<a'(h'-lk' hy<ïh.Ti( tyIv:ßw" rymiîv'-yKi hM'v'_ aAby"å tv,Qßb< ;W ~yCiîxiB; [7:24 Con frecce e con arco verranno colà poiché rovi e pruni diverrà tutta la Terra. !WrêdE['äyE ‘rDE[.M;B; rv<Üa] ~yrIªh'h, lkoåw> [7:25 tyIv"+w" rymiäv' ta;Þr>yI hM'v'ê aAbåt'-al{) p `hf,( sm;Þr>mil.W rAvê xl;äv.mil. ‘hy"h'w> E tutti i monti che con la vanga erano sarchiati, non verrà di là la paura di spine e di rovi. E sarà per l‟invio del bue e per il calpestio dell‟agnello. rymiîV'l: 5,6; 7,24ss; 9,17; 27,4 “spini, pruni”; cfr 7,23,10,17;32,13. tyIV:ßl;w> : “spini, pruni” sempre in Is come sopra. ‘rDE[.M;B; : “sarchio, sarchiello, zappa, marra”: m s abs rDe[.m; hoe !WrêdE['äyE: Isa. 5:6; 7:25; 34:16; 40:26; 59:15 niphal imperf 3 m pl paragogic nun rd[: be weeded Is 5:6: 7:25. “sarchiare” cioè con zappe ed affini, liberare il campo dalla zizania: 5,6; 7,25. xl;äv.mil.: “luogo vero il quale sono mandati i buoi” pascoli. 74 sm;Þr>mil.W : “ciò che è calpestato con i piedi” che si può calpestare: 5,5; 7,25; 10,6; 28,18. Alonso: battuti dalle percore. Questo oracolo presenta la visione triste del giorno che seguirà la presa di posizione della mancanza di fede di ´äHäz e del popolo. Per questa mancanza di fede di ´äHäz la terra ed il popolo verrà ridotta a rovina. yühûdâ diverrà zona di caccia. Animali selvatici si stabiliranno nella landa ormai deserta. Un regresso dalla vita agricola al deserto. Dopo l‟invasione infatti la popolazione decresce, diminuiscono le braccia per l‟agricoltura; la terra prima coltivata ora produce sterpi e rovi. Ci si inoltra in essa con armi per difendersi da quegli animali feroci. 8,1-4 Un altro figlio del profeta per un oracolo di salvezza in atto, destinato a tutto il pubblico che si reca al tempio. L‟oracolo procede in tre tappe, acuendo curiosità ed aspettativa (Alonso,164). Un primo episodio connesso con l‟area del tempio. yl;êae ‘hw"hy> rm,aYOÝw: [8:1 `zB;( vx'î ll'Þv' rhEïm;l. vAnëa/ jr<x,äB. ‘wyl'[' btoÜk.W lAd+G" !AyæL'GI ^ßl.-xq; E disse YHWH a me: Prendi per te una grande tavola. E scrivi su essa con caratteri d‟uomo (cubitali): lümahër šäläl Häš Baz lAd+G" !AyæL'GI: BHS prp lrAG !AyL'GI: LXX labe. seautw/| to,mon kainou/ mega,lou Take to thyself a volume of a great new book: kainou/ ftr crrp ex klh,rou. !AyæL'GI: Isa 3:23 (è lo specchio di metallo lucidato; papyrus garments, but trad.: „mirrors‟); 8:1: gill¹yôn g¹dôl tablet of metal, wood, or leather; oth.: papyrus. Zorell,152 una certa superficie piana ben levigata: tabula scriptoria (una tavoletta su cui scrivere) (cerata? pergamena?). Tavoletta votiva da porre nel Tempio. Ch,735: un grand rouleau. VUL sume tibi librum grandem. TOB Prends un grand cylindre-sceau. jr<x,äB.: Exod 32:4 (Zorell,268: quo operi artis (radendo, poliendo) ultima forma datur); Isa 8:1: Zorell,268: scalprum: quo litterae tabulae inciduntur; con il quale vengono incise le lettere sulla tavoletta: stilo Is 8:1: ftr metonym „scriptura‟ hominibus intellegibilis. vAnëa/: alla lettera “stilo (= caratteri, scrittura) d'uomo” (forse “a caratteri cubitali”?) Zorell,68: scriptura cuilibet legibilis. Comprensibile a tutti. La scrittura era molto diffusa. E si sapeva leggere. ASV with the pen of a man KJG with a man's pen FBJ avec un stylet ordinaire TOB avec un burin ordinaire: LUT mit deutlicher Schrift IEP con caratteri ordinary VUL stilo hominis. Ch,735: à stylet d‟homme. Alonso,164: a caratteri ordinari. zB;( vx'î ll'Þv' rhEïm;l.: lümahër šäläl Häš Baz. “A veloce (lesto) alla preda (saccheggio) - svelto al bottino”. TOB À Maher - Shalal - Hash - Baz - À Prompt - Butin - Proche - Pillage. ASV For IEP A . E‟ una dedica a. O forse ciò non ha importanza? Non considerano la preposizione Ch Vite au butin, presse, pille. Alonso: Lesto-alsaccheggio, Pronto-al-bottino. Il senso delle singole parole: rhEïm; : Isa 5:19; 32:4 (b: intrans : sine impedimento loquetur); 35:4; 49:17; 51:14 (intrans: mox liberabitur); 59:7 (intrans: celeriter cito sine mora aliquid peregit); Jer 9:17; 48:16; Nah 2:6; Hab 1:6; Zeph 1:14; Mal 3:5; piel imper o ia; Zorell, 415: festinavit; transitive: sine mora venire iussit aliquem 1 Re 22:9 =; cfr n pr Is 8:1. ll'Þv': Gen 49:27; Exod 15:9; Deut 20:14; Josh 11:14; 22:8; Judg 5:30; 1 Sam 14:32; 30:20; 2 Chr 14:12; 28:8; Ps 68:13; 119:162; Prov 1:13; 16:19; Isa 8:1, 3f; 9:2; 10:6; 33:23; 53:12; Ezek 38:12f; Zech 2:13 m s abs booty, plunder vx':î qal part m s abs vwx hurry zB;(: m s abs: (act of) plundering, (objs. of) plunder. I due verbi indicano velocità, prontezza fretta a fare una cosa; i sostantivi qualificano questa cosa come distruzione e saccheggio. E‟ un potenziale riferimento ad evento bellico. Ma non dice quale o chi siano gli attori. Non è detto a che si riferisca questa la scritta dedicata ad uno strano nome. Per ora è un manifesto da leggere in pubblico visto il tipo di scrittura cubitale. In un passo successivo la narrazione comunica che è il nome di un prossimo figlio del profeta e disua moglie che diventa egli stesso un oracolo in atto per il suo nome . `Why")k.r<b,y> !B<ï Why"ßr>k;z>-ta,w> !heêKoh; hY"årIWa tae… ~ynI+m'a/n< ~ydIÞ[e yLiê hd"y[iäa'w> [8:2 Io feci testimoniare per me testimoni fidati, ´ûriyyâ haKKöhën wü´et-zükaryäºhû Ben yüberekyäºhû hd"y[iäa'w>: hiphil imperf 1 s cohortative in both form and meaning homonym denom. of ±¢d: call (s.one) to witness: w. l® for Is 8:2. BHS Q a d[hw LXX kai. ma,rtura,j moi poi,hson = hd"y[Ih'w> V et adhibui mihi testes fideles = hd"y[iäa'w>. hY"årIWa: ´ûriyyâ haKKöhën, capo sacerdote: 2 Re 16,10-16. Un docile servitore del re ´äHäz Why"ßr>k;z>-ta,w> zükaryäºhû: 2 Re 18,2. Si tratta certo di persone che hanno relazione al tempio. Il profeta spiega loro il senso del nome; essi potranno poi essere testimoni. Nel tempio il profeta porta questa tavoletta votiva ben 75 leggibile dedicata ad un nome. Il fatto costituisce un sigillo di garanzia. Il documento è depositato fino a che la profezia non si sia avverata. !BE+ dl,Teäw: rh;T;Þw: ha'êybiN>h;-la, ‘br:q.a,w" [8:3 `zB;( vx'î ll'Þv' rhEïm; Amêv. ar"äq. yl;êae ‘hw"hy> rm,aYOÝw: E mi avvicinai alla profetessa. E fu gravida. E partorì un figlio. E disse YHWH a me: Grida il suo nome: mahër šäläl Häš Baz. La seconda tappa: ‘br:q.a,w" : il verbo è usato per il coito di uomo con donna in Gen 20:4 (h'yl,_ae br:Þq' al{ï %l,m,§ybia]w:); Lev 18,6 (hw"+r>[, tALåg:l. Wbßr>q.ti al{ï Arêf'B. raEåv.-lK'-la, ‘vyai vyaiî ).19; Dt 22,14 (`~yli(WtB. Hl'Þ ytiac'îm'-al{w> h'yl,êae br:äq.a,w" yTix.q;êl' ‘taZOh; hV'Ûaih'-ta,); Is 8,3; Ez 18,6 (`br"(q.yI al{ï hD"ÞnI hV'îai-la,w>). ha'êybiN>h;: Exod. 15:20; Jdg. 4:4; 2 Ki. 22:14; 2 Chr. 34:22; Neh. 6:14; Isa. 8:3: profetessa qui è la moglie del profeta. Che divenuta gravida partorisce di nuovo un bambino. La terza tappa: yl;êae ‘hw"hy> rm,aYOÝw:: ciò indica che questo nome sarà una profezia in atto: un oracolo vivo. ar"äq.: il profeta grida per lui il nome depositato nel tempio. Il figlio del profeta riceve un nome che manifesta un oracolo di YHWH. Un primo enigma è risolto: è il nome di suo figlio. Sono così tre i bambini con nomi profetici; e due le donne che entrano in questa dinamica. Il profeta fa parlare la vita. “Quanto vi è di umano e commovete nella vita del profeta, assume, sotto la mano di YHWH, la dignità di oracolo salvifico” ( Alonso,164). yMi_aiw> ybiäa' aroßq. r[;N:ëh; [d:äyE ‘~r<j,’B. yKiª [8:4 s `rWV)a; %l,m,î ynEßp.li !Arêm.vo ll;äv. ‘taew> qf,M,ªD: lyxeä-ta, ŸaF'äyI Perché prima che conosca il bimbo il gridare: - ´äbî wü´immî, sarà portata la ricchezza di DammeºSeq e la spoglia di šömrôn davanti ai volti del re di ´aššûr. yKiª : il v, come culmine, dà la motivazione del gesto profetico (v1) e del nome dato al fanciullo (v 3): spiega il nome. ‘~r<j,’B.: Isa 7:16; 8:4; 17:14; 28:4; 42:9; 48:5; 66:7; nei due passi sottolineati il ritmo della vita di due piccoli india il tempo di realizzaione della profezia. aroßq:. qal i constr ybiäa': Isa 8:4; Jer 2:27; 3:4, 19; 20:15; Dan 5:13; Mic 1:15. yMi_aiw>: quando egli inizierà a parlare e gridare/dire “papà mio e mamma mia” le sue prime parole infantili di relazione, darà una profonda gioia ai genitori. aF'äy:I qal imperf 3 m s “sostenere, alzare, portare”. lyxeä-ta,: “grande forza, potenza, vigore”; potenza bellica, fortezza; metaforicamente “ricchezze”. Ciò avviene del 732 per opera di Pull. ll;äv.: Isa 8:4; 9:2; 10:2, 6 (risonanza del nome: saccheggio di Damasco e Samaria ad opera dell‟Assiria che è liberazione momentanea di Giuda; ma il saccheggaitore divenuto più forte tornerà alla carica contro Giuda; cfr 11:14); 33:4, 23; 53:12; 59:15; m s constr booty, plunder 2 K 3:23; š®lal d¹wid plunder taken by D. 1 s 30:20, š®lal µdad °¢zer plunder taken from H. 2 S 8 .12; includes prisoners of war 1 S 30:19; h¹y®tâ lô nafšô l®š¹l¹l = escape w. his life Ger 21:9; in n. pers. Is 8:1:3: il sostantivo che richiama il nome è riferito a šömrôn ossia al regno del N. Il nome del bambino annuncia quindi la sveltezza del re di ´aššûr nella sua azione bellica e postbellica e sconfitta- deportazione degli alleati DammeºSeq e šömrôn. Il nome del ragazzo quindi darà gioia a tutto il popolo che ha potuto leggere il suo nome nel Tempio di YM: canto di liberaione del popolo di Giuda che vedrà deportati i suoi nemici. 8,5-8; 9-10 `rmo*ale dA[ß yl;²ae rBEïD: hw"ëhy> @s,YOæw: [8:5 E continuò YHWH a dire a me di nuovo, per dire: @s,YOæw: Isa 1:5, 13; 7:10; 8:5; 10:20; 11:11; 15:9; 23:12; 24:20; 26:15; 29:1, 14, 19; 37:31; 38:5; 47:1, 5; 51:22; 52:1; Alonso: tornò a. dA[ß : Isa 1:5; 2:4; 5:4, 25; 6:13; 7:8; 8:2, 5; 9:11, 16, 20; 10:4, 20, 25, 32; 14:1; 21:16; 23:10, 12; 26:21; 28:4; 29:17; 30:20; 32:5; 38:11; 45:5f, 14, 18, 21f; 46:9; 47:8, 10; 49:20; 51:22; 52:1; 54:4, 9; 56:8; 60:18ff; 62:4, 8; 65:19f, 24; l‟aggancio del v 5 è quasi eguale a 7:10 (eccetto dA[ß): due oracoli per il re letterariamente collegati. 76 yl;²ae: Isa 6:6; 8:1, 3, 5, 11; 18:4; 21:6, 11, 16; 31:4; 36:7, 10, 16; 37:21, 28f; 39:3; 41:1; 44:17, 22; 45:22; 46:3, 12; 48:12, 16; 49:1; 50:8; 51:1, 4f, 7; 55:2f, 11; 63:15; ora due oracoli per Isaia collegati nello stesso modo. ja;l_ . ~ykiÞl.hoh; x:l{êVih; ymeä tae… hZ<ëh; ~['äh' ‘sa;m' yKiÛ ![;y:© [8:6 `Why")l.m;r>-!b,W !yciÞr>-ta, fAfïm.W Poiché ha rigettato [disprezzato] questo popolo le acque di šìlöªH, camminanti lentamente per l‟arroganza di ´et-rücîn ûben-rümalyäºhû yKiÛ ![;y:© Isa 3:16; 7:5; 8:6; 29:13; 30:12; 37:29; 61:1; 65:12; 66:4; prep. because of . hZ<ëh; ~['äh': si sente il distacco. ‘sa;m': Isa 5:24; 7:15f; 8:6; 30:12; 31:7; 33:8, 15; 41:9; 54:6; qal perf 3 m s refuse, reject: “rigettare, respingere, disprezzare”. Il popolo non si converte profondamente a YHWH. Considera le promesse fatte a David tropo piccole! Segno di mancanza di fiducia in YHWH. Ch: a rejeté. Alonso: ha disprezzato. x:l{êVih;: mê haššilœµ water of Shiloah = Siloam: acquedotto e piscina a SE di yürû|šäläºim. Queste acque che nascono in citto, tranquille, sono la condizione di vita in yürû|šäläºim. Sono acque di pace e di vita. Una benedizione. Simboleggiano la fiducia in YHWH. Questa acqua che scorre in una lieve pendenza è simbolo dell‟aiuto divino. Le acque del !AxyGI GîHôn al tempo scorrevano lungo un canale a cielo aperto (Hizqiyyäºhû poi farà costruire il tunnel). Sgorgano dal lato destro del Tempio ed escono dalle viscere dalla città per la sua vita. Si può supporre che gli uditori siano vicini all‟acque di šìlöªH per udire questo oracolo rivolto indirettamente ad ´äHäz nello stesso periodo della crisi siroefraimita. ja;l_ :. Gen 33:14 (l®°ittî slowly); 2 Sam 18:5 (l®°at gently: (treat s.one); 1 Kgs 21:27 (depressed (go about)); Job 15:11; Isa 8:6: avv ja; : depressed mood, mildness: “piano”. Ch: qui vont lentamente; Alonso: che scorre placida. fAfïm.: Isa 8:6; 62:5 (`%yIh")l{a/ %yIl:ß[' fyfiîy" hL'êK;-l[; ‘!t'x' fAfÜm.W: m s c fAfm' cs. fAfm., sf. yfiAfm.: joy: Isa 24:8, 11; 32:13f; 60:15; 62:5; 65:18; 66:10; fyfiîy" qal imperf 3 m s fwf rejoice: Isa 35:1; 61:10; 62:5; 64:4; 65:18f; 66:10, 14). Zorell, 477: traduce con „gioia, gaudium‟: e cita 24:8.11; 32:13; 62:5; 66:10; metonym: gaudentes in 65:18; obiectum gaudii: 32:14: 60:15. Ma per 8:6 nota che il testo è dubbio. BHS = swsmW cfr 10:18 huc tr _; poi suggerisce dl `Why")l.m;r>-!b,W !yciÞr>-ta,. Il vb ssm che si leggerebbe in Isa 8:6 (qal: inf. ssom. fAfm.); si legge in 10:18 [ sse(nO ssoïm.Ki hy"ßh'w>: e sarà come un ammalato che viene meno “si dissolve”]; 13:7; 19:1; 34:3 (nif.:metaph. Mountains: liquescunr: copioso sanguine irrigati); Zorell,452: per 10:18 dissolvitur, contabescit alqs morbo]: FBJ et a tremblé devant IEP e trema davanti a Rezìn. Invece Alonso 165 traduce congiungendo con lo stico seguente: per l‟arroganza di (fAf = gioia della superiorità, trionfalismo, arroganza: Isa 35:1; 61:10; 62:5; 64:4; 65:18f; 66:10, 14; rejoice). ASV and rejoice in Rezin KJG and rejoice TOB et se réjouit au sujet de. Ch,735 et qu‟il est en liesse avec. Why")l.m;r>-!b,W !yciÞr>-ta, : ´et-rücîn ûben-rümalyäºhû : BHS dl ~yBiêr:h'äw> ‘~ymiWc[]h' rh'ªN"h; ymeä-ta, ~h,øyle[] hl,’[]m; •yn"doa] hNEåhi !ke‡l'w> [8:7 Ad=AbK.-lK'-ta,w> rWVßa; %l,m,î-ta, `wyt'(AdG>-lK'-l[; %l:ßh'w> wyq'êypia]-lK'-l[; ‘hl'['w> „‟ Per questo, ecco: ´ádönäy fa salire su di loro le acque del Fiume, impetuose e molteplici „‟. E salirà sopra tutti i suoi canali e camminerà supra tutte le sue sponde. !ke‡l'w>: BHS: LXX V om w> . Alonso: Sappiate (!) che il Signore . YHWH minaccia. hNEåhi: Isa 3:1; 5:7, 26, 30; 6:7f; 7:14; 8:7, 18, 22; 10:33; 12:2; 13:9, 17; 17:1, 14; 19:1; 20:6; 21:9; 22:13, 17; 24:1; 25:9; 26:21; 28:2, 16; 29:8, 14; 30:27; 34:5; 35:4; 36:6; 37:7, 11, 36; 38:5, 8, 17; 39:6; 40:9f; 41:15, 22, 27; 42:9; 43:19; 47:14; 48:7, 10; 49:12, 22; 51:19, 22; 52:6, 13; 54:11, 16; 57:3; 58:9; 59:9; 60:2; 62:11; 65:1, 6, 13f, 17f; 66:12, 15. •yn"doa]: Isa 3:15, 17f; 4:4; 6:1, 8, 11; 7:7, 14, 20; 8:7; 9:7, 16; 10:12, 23f; 11:11; 21:6, 8, 16; 22:5, 12, 14f; 25:8; 28:2, 16, 22; 29:13; 30:15, 20; 37:24; 38:14, 16; 40:10; 48:16; 49:14, 22; 50:4f, 7, 9; 52:4; 56:8; 61:1, 11; 65:13, 15. hl,’[]m;: H Isa 8:7; 40:31; 57:6; 60:7; 63:11; 66:3; hiphil part m s abs: significa “far salire, muovere verso l‟alto” che ha un senso geografico indicando la marcia da un luogo più basso ad uno più alto ed evoca l‟ascesa verso la città di yürû|šäläºim. In relazione a cose animate come può essere un esercito. Qui il verbo è usato per una realtà inanimata presa come metafora dell‟esercito che sale verso la città. Significa “far salire” il fiume: cfr Ez 26,19. Così il verbo usato per l‟acque che salgono ingrossate evoca la salita irresistibile dei nemici. Le acque indicano la pluralità dei nemici. Il Fiume è forse l‟Eufrate se è simbolo della irresistibile potenza assira che straripa dai suoi alvei per l‟invasione delle montagne di yühûdâ. E' il simbolo della nuda forza delle armi assire. Acque di distruzione: invasione come diluvio. Ch: fait monter contre eux. Alonso: li farà sommergere dalle acque. ymeä-ta,: qui pl di abbondanza poi descritta come violenta e vigorosa inondazione= invasione (vedi 5:25-29; 7:18 ss). 77 rh'ªN"h;: Ch: du fleuve; Alonso: dell‟Eufrate (?; l‟immagine del Fiume gonfio è a favore dell‟identificazione dei nemici come Assiria; cfr “paesi lontani” nel v 9 cfr 5:26; la glossa in 7b; per l‟alternativa vedi v 9). ‘~ymiWc[]h': “valido, forte”; potente detto di re e dei potenti in generale. Qui delle acque che li simboleggiano. Ch vigoureuses. Alonso: dalle acque…torrenziali e impetuose. Ad=AbK.-lK'-ta,w> rWVßa; %l,m,î-ta,: il re di aššûr con tutto il suo peso = esercito: BHS dl . L‟emistichio 7b è una glossa che fa interpretare il fiume come l‟Eufrate. Ad=AbK “gloria” qui è “esercito”. ‘hl'['w>: qal waw consec perf 3 m s. Il soggetto è Fiume. Ch:il monte; Alonso: debordando dalle sponde. wyq'êypia]: “alveo” cavità nella quale l‟acqua può fluire, valle del fiume, et lo stesso torrente, rivo. Ch: contre tous ses ruisseaux. wyt'(AdG> : Josh 3:15; 4:18; 1 Chr 12:16; Isa 8:7; hd'G" f pl const suf 3 m s: (river-)bank riva del fiume. Ch: il va sur toute ses rives. Alonso: straripano dalle rive. [:yGI+y: raW"ßc;-d[; rb;ê['w> @j:åv' ‘hd"WhyBi( @l:Üx'w> [8:8a E penetrerà in yühûdâ, „e‟ inonderà e attraverserà! Fino al collo giungerà! Alonso, 166: la posizione dei verbi governa il ritmo accelerato: dapprima vanno paralleli, poi si stringono e si serrano, infine la “gola” entra in assonanza. @l:Üx'w> : Isa 2:18 (@l{*x]y: lyliîK' ~yliÞylia/h'w> : transiit et abiit: idola); 8:8; 9:9 (H pro una re meliorem substituit : cedros); 21:1 (qal venit et transit: ventus); 24:5 (qal transgressus est legem); 40:31 (H pro una re meliorem substituit : novas maiores accepit vires); 41:1; qal waw consec perf 3 m s @lx; Zorell, 245 : pertansiit con Bi( loci “venire e passare” “passa oltre”. Ch: Il coule. Alonso: invadono. rb;ê['w> @j:åv': BHS prp c mlt Mss S rb;ê['w> @j:åv'w> al rbo['w> @jov' cfr V inundans et transiens usque ad collum veniet. Ch inonde; Alonso:lo inondano, crescono @j:åv': Isa 8:8; 10:22; 28:2, 15, 17 (w. acc. (subj. floods &c.): wash away). 18; 30:28; 43:2; 66:12; qal perf 3 m s @j;v' abs.: flood, overflow Is 8: 8; “fluire copiosamente, impetuosamente, inondare, precipitarsi in, entrare dentro, penetrare”: 28,2; 30,28; 66,12; Ger 47,2a; Ez 13,11.13; 38,22. Immagine di un alluvione distruttore. Vedi Dan 11,22,9,26. Alonso: gli salgono alla gola. [:yGI+y:: H Isa 5:8 (let, make s.thg touch, w. b® ); 6:7 (w. ±al); 8:8 (w. ±ad); 25:12 (throw: l¹±¹reƒ); 26:5 (throw: w. ±ad ); 30:4 (reach, arrive at: w. acc); hiphil imperf 3 m s touch, reach (to): per grandezza estensione arrivare a toccare giungere a. raW"ßc;-d[; : collo di animale e di uomo. I prigionieri avevano il collo legato ad una catena: 52,2; al vinto il giogo è posto sul collo : 10,27; Ger 28,10 ss; 30,8. L‟acqua che inonda, arriva fino al collo: 8,8; 30,28. Il collo però si riferisce alla vita. L‟acqua fino al collo indica la situazione di estremo pericolo come è la presenza di un esercito su di un territorio. BHS: ftr ins hf,[]m; tAf[]l;w> AvaOr tafl kWy aOl fyaiw> cfr LXX a;nqrwpon o]j dunh,setai kefalh.n a=rai h' dunato.n suntele,sasqai, ti. Disattesa da Alonso. Invasione come attacco di uccello rapace che si abbatte su cadaveri. s `lae( WnM'î[i ^ßc.r>a;-bx;ro) al{ïm. wyp'ên"K. tAJåmu ‘hy"h'w> [8:8b E sarà: lo spiegamento delle sue ali pienezza d‟estensione della tua terra, o `immäºnû ´ël ! ‘hy"h'w> : qal waw consec perf 3 m s; Alonso,166: non consecutivo come d‟ordinario [e le ali apparterrebbero all‟esercito invasore] ma avversativo: il nome del bambino è un presagio: YHWH è con il suo popolo per proteggerlo malgrado tutto e al di là di tutto. tAJåmu : Isa 8:8: . hJ'mu f pl constr pl. tAJmu: stretching (of wings) : l‟estensione. wyp'ên"K.: Isa 6:2; 8:8; 10:14; 11:12; 18:1; 24:16; 30:20; Jer 2:34; 48:40; 49:22; f pl constt suf 3 m s “ali”. O dei nemici o di YHWH. Se dei nemici, gli invasori sono paragonati ad un grande uccello rapace le cui ali sono tese mentre vola in cerca delle vittime; l‟immagine ha senso ostile e distruttivo come in Ger 48,40; 49,22. Così l‟immagine dell‟aggressione passa dalle acque irruenti che lasciano cadaveri a quella di un rapace che si abbatte sui di loro per mangiarli. Alonso,166 nota che le “ali” non sono in ebraico un termine militare. Traduce però in modo che siano le ali degli uccelli. Se di YHWH: la metafora è usata nell‟immagine dell‟aquila in Ex 19,4; Dt 32,11; e nei salmi ove indica la protezione divina (Ps 17:8; 18:11; 36:8; 57:2; 61:5; 63:8; 68:14; 78:27; 91:4; 104:3; 139:9; 148:10; come in Is 31,5: `jyli(m.hiw> x:soïP' lyCiÞhiw> !AnðG" ~Øil'_v'Wr)y>-l[; tAaßb'c. hw"ïhy> !gE±y" !Keª tApê[' ~yrIåP\ciK. Come uccelli che volano, così …. proteggerà Gerusalemme, la proteggerà, la salverà, la risparmierà e la libererà. In questo caso è un‟immgine di salvezza. al{ïm.: Isa 6:3; 8:8; 31:4; 34:1; 42:10; m s const. “ what fills, makes s.thg full”; abundance, full number, multitude, extent. bx;ro:) Zorell,765: latitude; = tanta quanta est extensio terrae tuae. Ch sur la pleine largeur de la terre (omesso il suffisso); Alonso: fino a coprire la distesa della tua terra. 78 ^ßc.r>a;: BHS prp yK #r<a, lae( WnM'î[i: cfr v 10. Questo vocativo ha aperto alla speranza di salvezza. Il bambino (già nato? Cfr 7,14) nato non sperimenterà la pace, ma la guerra. Suo padre con la scelta della guerra potrà renderlo oggetto dell‟assalto di un uccello rapace. I vv 9-10 sono uniti al precedente oraoclo o hanno vita autonoma? La ripetizione di lae( WnM'î[i li unisce: invazione/liberazione. #r<a-'_ yQex;r>m, lKoß WnyzIëa]h;(w> WTxoêw" ‘~yMi[; W[roÜ [8:9 `WTxo)w" WrßZ>a;t.hi( WTxoêw" WråZ>a;t.hi Accanitevi, o popoli! Sarete frantumati! E ascoltate, tutte nazioni lontani della terra! Cingete armi! Sarete frantumati ! Cingete le armi. Sarete frantumati! Invito dal sapore ironico. Invito al fallimento. ‘~yMi[;: Alonso, 166: quetso pl è a favore dell‟identificazione dei nemici negli alleati settentrionali Siria/Efraim; anche il collegamento del v 10 con 7:7, l‟orizzonte storico dell‟lae( WnM'î[i. Gli argomenti non decidono la questione (alleati N o Assiria) anche se questo collegamento è significativo. W[roÜ : qal imper m pl. Zorell,782: dalla radice [[r1 (ipr con punto di domanda); “malus fuit”: essere malvagio, pernicioso; pro W[ro “irascimini” lgd videtur W[r> “consociamini!” (rad h[r2: socium habet: [VUL congregamini KJG Associate yourselves,] vel W[rU “dolis utimini!”. Id, 783, [[r2 “fregit, confregit” lege vel W[r> “consociamini!” (rad h[r2) vel W[D> “scitote”; come nota anche BHS: gnw/te. [FBJ Sachez IEP Sappiatelo]. Alonso,165: “accanitevi” imperativo di [[r. Ch,735: Méfaites…! TOB Tremblez. w" : avvers WTxoêw": Isa 7:8 (nif. be dashed to pieces); 8:9; 9:3 (hif.: shatter: physically fregit baculum); 20:5; 30:31; 31:4 (nif. be terrified), 9; 37:27; 51:6 (nif. be dashed to pieces metaph.).7; qal imper m pl ttx: be shattered, filled with terror.Zorell,278: fractus est : “frantumato, vinto, debilitato” uomo, popolo nemico, città etc. FBJ et soyez épouvantés; Ch: effarez-vous! TOB et soyez écrasés! IEP sarete schiacciati! KJG and ye shall be broken in pieces VUL et vincimini. Alonso: verrete sconfitti… sarete sconfitti. WråZ>a;t.hi: Pi “cingere” 45,5; Htp ipr “cingetevi” . s `lae( WnM'Þ[i yKiî ~Wqêy" al{åw> ‘rb'd" WrÜB.D: rp"+tuw> hc'Þ[e Wc[uî [8:10 Consigliate un consiglio! Sarà inefficace! Dite una parola! Nnon si leverà perchè `immäºnû ´ël. rp"+tuw:> Ho ipf “non valido, non efficace”: 8,10. Il bambino che nascerà alla moglie del re sarà una parola costante di fiducia contro i progetti di guerra e le armi dei popoli. Una invasione terribile ci sarà e mertitata, ma YHWH salverà come promette col nome del banbini. L‟affermazione “El è con noi” ha sapore cultuale e induce alla fiducia e speranza. Sorprendente liberazione! Liberazione dall‟invazione assira. 8,11-15 YHWH, Pietra d'inciampo. Passo autobiografico. Esperienza di isolamento e di solitudine del profeta (preso) afferrato dalla Mano di YHWH. Il profeta deve dare fiducia a coloro che lo seguono nella politica di opposizione ad ´äHäz che si allea con ´aššûr: il re ricorre a questa alleanza per salvarsi. Il profeta inece si rivolge solo ad YHWH. Le parole del v 12 sono rivolte a coloro seguono il profeta nella sua opposizione. dY"+h; tq:åz>x,K. yl;Þae hw"±hy> rm:ôa' hko’ •yKi [8:11 `rmo*ale hZ<ßh;-~['h'( %r<d<îB. tk,L,²mi ynIrE§S.yIw> Sì! Così ha detto YHWH a me, „con‟ forza di Mano. E mi insegnava a non camminare nella via di questo popolo, dicendo: tq:åz>x,K.: VUL sicut in forti manu BHS sic L mlt Mss Edd mlt Mss Edd tq:åz>x,B.. Vedi sospetto di Alonso,157: quando YHWH decide di indirizzare direttamente il suo profeta non sulla via di Achaz ma di Ezechia adopera il verbo qzx: (componewnte del nome) sarà intenzionale la scelta? Inizia velatamente e risuonare il nome di Ezechia nel coro dei nomi significativi? hq'z>x,: Jdg. 4:3; 8:1; 1 Sam. 2:16; 2 Chr. 12:1; 26:16; Isa. 8:11; Ezek. 34:4; Dan. 11:2; Jon. 3:8: f const: growing strong. Zorell,232: pro inf vb: “potentem fieri”. Ds mihi dixit adhortans. YHWH mi ha detto “esortandomi. Cfr Id,231 vb Pi elencato come modo di dire: alcs manum roboravit = adhortatus est, instigavit : manus lassas: 35:3 = “rafforzare la mano di qualcuno” = esortarlo indurlo a fare qualcosa. dY"+h;: Mano. Am 3,8; Ger 20,7-9; con articolo Exod 14:31; Num 11:23; Deut 34:12; 2 Sam 14:19; Isa 8:11; 14:26. Il profeta è forzato ad entrare iu una tappa di solitudine (Ger 15:17) perchè la Mano di YHWH lo 79 allontana dalla via del popolo. Egli stesso nella sua solitudine diventa un vivo oracolo di rimprovero per il popolo. Attorno a lui, vi sono discepoli. Una piccola minoranza. ASV with a strong hand, KJG with a strong hand FBJ lorsque sa main m'a saisi TOB quand sa main m'a saisi LUT als seine Hand über mich kam IEP quando mi prese per mano VUL sicut in forti manu. Alonso,166: mentre mi prendeva per mano; Ch,736: à force de main [sa main étant sur moi]. ynIrE§S.yIw>: Isa 8:11; 28:26 (piel: guide (s.one in doing s.thg)); Jer 2:19; 6:8; 10:24; 30:11; 31:18; 46:28; Ezek 23:48; Hos 7:12, 15; 10:10; qal imperf 3 m s suf 1 s rsy qal: teach. Mi dissuadeva dal. Alonso: mi ammoniva perchè non; Ch: Il me corrige pour ne pas. tk,L,²mi: Isa 1:18; 2:3, 5; 3:16; 6:8f; 8:6f, 11; 9:1; 18:2; 20:2f; 21:6; 22:15; 26:20; 28:13; 30:2, 21, 29; 33:15, 21; 35:8f; 37:37; 38:3, 5, 10; 40:31; 42:5, 16, 24; 43:2; 45:2, 14, 16; 46:2; 48:17, 21; 50:10f; 52:12; 55:1, 3; 57:2, 17; 58:8; 59:9; 60:3, 14; 63:12f; 65:2; %r<d<îB.: Isa 2:3; 3:12; 5:28; 8:11, 23; 10:24, 26; 11:15; 15:5; 16:10; 21:15; 30:11, 21; 35:8; 37:29, 34; 40:3, 14, 27; 42:16, 24; 43:16, 19; 45:13; 48:15, 17; 49:9, 11; 51:10; 53:6; 55:7ff; 56:11; 57:10, 14, 17f; 58:2, 13; 59:8; 62:10; 63:2f, 17; 64:4; 65:2; 66:3.Deve seguire la via di YHWH. rv,q"+ hZ<ßh; ~['îh' rm:±ayO-rv,a] lkoôl. rv,q,ê !Wråm.ato-al{ [8:12 `WcyrI)[]t; al{ïw> Waßr>yti(-al{) Aaïr"Am-ta,w> Non dite „cospirazione‟ tutto ciò che questo popolo dice „cospirazione‟, e il suo timore non temete e non abbiate paura! !Wråm.ato-al{: Gen 32:5; 1 Sam 11:9; 2 Kgs 18:22; 19:6, 10; Isa 8:12; 37:6, 10; Jer 10:11: qal imperf 2 m pl paragogic nun. Si rivolge ai suoi discepoli. rv,q,ê: 2 Sam 15:12; 1 Kgs 16:20; 2 Kgs 11:14; 12:21; 14:19; 15:15, 30; 17:4; 2 Chr 23:13; 25:27; Isa 8:12; Jer 11:9; Ezek 22:25; cfr vb ….1 Sam 18:1; 22:8, 13; 2 Sam 15:31; 1 Kgs 15:27; 16:9, 16, 20; 2 Kgs 9:14; 10:9; 12:21; 14:19; 15:10, 15, 25, 30; 21:23f; 2 Chr 24:21, 25f; 25:27; 33:24f; Neh 3:38; 4:2; Job 38:31; 39:10; 40:29; Prov 3:3; 6:21; 7:3; 22:15; Isa 49:18; Jer 51:63; Amos 7:10. Cospirazione, congiura politica.ASV A conspiracy KJG A confederacy FBJ complot TOB «conspiration» LXT mh,pote ei;phte sklhro,n LXE It is hard IEP alleanza VUL coniuratio. Alonso: alleati…alleati; Ch: Complot!....Complot! La maggioranza del popolo accusa il profeta di disfattismo per il suo pacifismo ad oltranza. E' detta “cospirazione” la politica del profeta che opponendosi all‟alleanza di ´äHäz con ´aššûr sembra alleato di ´áräm e di ´epräºyim. Le accuse sono rivolte anche ai suoi discepoli. Ciò spiega l‟uso del plurale. I seguaci del profeta non devono agitarsi per ciò che si dice sulla loro posizione e su quella del profeta di cui sono discepoli. Il popolo cerca rimedi in alleanze politiche e nel v 19 in pavide venerazioni in consultazioni spiritiche… L‟unica alleanza sicura è quella fatta con YHWH che esige fedeltà. Non si tratta di piani politici, si tratta di fedeltà e fiducia solo in YHWH! Aaïr"Am-ta,w>: Gen 9:2; Deut 4:34; 11:25; 26:8; 34:12; Ps 76:12; Isa 8:12f; Jer 32:21; Mal 1:6; 2:5: m s constr suf 3 m s ar'Am fear: Zorell,420: timor, metus; metonymice is quem, vel id quod aliquis timet Ps 76:12; c sfx subiecti timentis: Is 8:12. Waßr>yti-( al{): Isa 7:4; 8:12; 10:24; 18:2, 7; 21:1; 25:3; 29:13; 35:4; 37:6; 40:9; 41:5, 10, 13f; 43:1, 5; 44:2; 50:10; 51:7, 12; 54:4, 14; 57:11; 59:19; 64:2. Alonso: non vi atterrisca…ciò che esso teme. Ch: De son frémissement, ne frémissez pas. al{ïw>: BHS prp al{ Acr[]m;-ta,w>. WcyrI)[]t; al{ïw>: Deut 1:29; 7:21; 20:3; 31:6; Josh 1:9; Job 13:25; 31:34; Ps 10:18; 89:8; Isa 2:19, 21; 8:12 (hif.: be in terror, dread before).13 (hif. terrify); 29:23 (hif.: be in terror, dread before); 47:12 (qal terrify); hiphil imperf 2 m pl #r[. WvyDI_q.t; Atåao tAaßb'c. hw"ïhy>-ta, [8:13 `~k,(c.rI)[]m;¥ aWhïw> ~k,Þa]r:Am aWhïw> YHWH cübä´ôt, lui santificate. Ed Egli (sia) il vostro timore, ed egli (sia) il vostro terrore. Atåao:BHS prp ATai WvyDI_q.t;: H Exod 28:38; Lev 22:2f; 27:14ff, 22, 26; Num 3:13; 8:17; 20:12; 27:14; Deut 15:19; Josh 20:7; Judg 17:3; 2 Sam 8:11; 1 Kgs 9:3, 7; 2 Kgs 12:19; 1 Chr 18:11; 23:13; 26:26ff; 2 Chr 2:3; 7:16, 20; 29:19; 30:8, 17; 36:14; Neh 12:47; Isa 8:13; 29:23; Jer 1:5; 12:3; Zeph 1:7; hiphil imperf 2 m pl. : Zorell,712 alqs Deum sanctum agnoscit, honorat, proclamat:Nu 20:12; 27:14; Is 8:12; 29:23. Ch: sacralisez-le! Alonso,166 lui chiamerete Santo (il TM non va corretto: si ha la duplice opposizione: rv,q,/ vd;q'; Aaïr"Am-ta,w> / ~k,Þa]r:Am. Ma BHS prp Wryviqt da rv;q' hif.: cj. impf. Wryviq.T;: designate as conspiracy (oth.: consider implicated). ASV him shall ye sanctify; KJG Sanctify the LORD FBJ C'est Yahvé … que vous proclamerez saint TOB C'est le SEIGNEUR, le tout-puissant, que vous tiendrez pour saint, LXT ku,rion auvto.n a`gia,sate IEP lui tenete per santo; VUL ipsum sanctificate. E ciò in contrapposizione con le alleanze politiche per la propria difesa. Santificare YHWH vuol dire fidarsi totalmente della sua parola e delle sue promesse. Il popolo fedele a YHWH deve fidarsi di YHWH! Porre in lui fiducia è 80 santificare il Nome. Solo questo rapporto si chiama alleanza! Alle alleanze umane si oppone la santità di YHWH che ha consacrato il suo popolo e che il profeta ha compreso Santo nella sua vocazione. Questo popolo non deve contaminarsi con alleanze umane né deve temere il nemico o i suoi dèi. Deve temere soltanto YHWH che può volgersi contro loro se provocato. ~k,(c.rI)[]m;¥: hiphil part m s const suf 2 m pl ‘laer"f.yI yTeÛb' ynE‚v.li lAvøk.mi rWc’l.W @g<n<û !b,a,äl.W vD"_q.mil. hy"ßh'w> [8:14 a E sarà „‟ „‟ pietra d'inciampo e roccia che fa cadere per le due case d' yiSrä´ël! vD"_q.mil.: “santuario”: asilo. Ch,736: Et c‟est en sanctuaire. Ma Alonso, 167: dl; BHS prp ryviq.m;l.: metaforicamente “colui che è a qualcuno occasione o causa di rovina”. !b,a,äl.W: Isa 8:14; 14:19; 27:9; 28:16; 30:30; 34:11; 37:19; 54:11f; 60:17; 62:10; “pietra”; pietra di fondamento: 28,16; 54,11; Sal 118,22. YHWH è detto la pietra d' yiSrä´ël in Gen 49,24. YHWH è pietra decisionale: chi si appoggia su di essa sinceramente, sta; chi non si appoggia, da essa cade e precipita! rWc’l.W: Isa 2:10, 19, 21; 8:14; 10:26; 17:10; 21:2; 26:4; 29:3; 30:29; 44:8; 48:21; 51:1; 59:19; cfr Deut 32: 30;…Ps 18:3, 32, 47; 19:15; 27:5; 28:1; 31:3; 49:15; 61:3; 62:3, 7f; 71:3; 73:26; 78:15, 20, 35; 81:17; 89:27; 92:16; 94:22; 95:1; 105:41; 114:8; 139:5; 144:1; “rupe, sasso, pietra”: detto di YHWH in 26,4; 44,8; 30,29. Non basta invocarlo come roccia solida inamovibile : se il popolo non si converte e chiamare il suo nome invano. Egli diventa pietra di @g<n<û: Isa 8:14; 19:22; m s abs: stumbling: °eben negef, stumbling-stone is 8:14. “d‟inciampo” . E la pietra di fondamento si trasforma in roccia di inciampo. lAvøk.mi: Lev 19:14; 1 Sam 25:31; Ps 119:165; Isa 8:14; 57:14; Jer 6:21; Ezek 3:20; 7:19; 14:3f, 7; 18:30; 21:20; 44:12: “occasione e incitamento a cadere”: 57,14; roccia da cui si precipita: il popolo precipita se falsamente si appoggia. YHWH non è un indolo dagli effetti assicurati! Alonso: roccia da cui si precipita. ynE‚v.li: divise per la politica ed ora contrapposte in schieramenti bellici diversi: N e S. Divisi dallo scisma opposti da una guerra si confrontano con un unico destino in forza della elezione. La crisi sarà risolta dal loro atteggiamento davanti ad YHWH. Non basta invocare YHWH come roccia solida e irremovibile: il popolo deve convertirsi. Se no sarebbe invocare invano. La roccia di salvezza potrebbe convertirsi in roccia di perdizione. “In Is 18,14 la polarità sta nel cambio di atteggiamento e viene espressa mediante la polarità di un'immagine. Una rocca è un luogo di rifugio inaccessibile, garanzia di sicurezza, la pietra offre una solida base. Tuttavia, per chi non si appoggia sinceramente su queste, “Dio sarà pietra di inciampo, rocca da cui si precipita” (Alonso,163). `~Øil'(v'Wry> bveÞAyl. vqeêAml.W xp;äl. [8:14 b Laccio e trabocchetto per i sedenti in yürû|šäläºim. s `WdK'(l.nIw> Wvßq.Anw> WrB'êv.nIw> Wlåp.n"w> ~yBi_r: ~b'Þ Wlv.k'îw> [8:15 E inciamperanno in essa molti, e cadranno e si sfracelleranno, e saranno presi e catturati. La seconda immagine: xp;äl.: Exod 39:3; Num 17:3; Josh 23:13; Job 18:9; 22:10; Ps 11:6; 69:23; 91:3; 119:110; 124:7; 140:6; 141:9; 142:4; Prov 7:23; 22:5; Eccl 9:12; Isa 8:14; 24:17f; Jer 18:22; 48:43f; Hos 5:1; 9:8; Amos 3:5: “rete” ossia “tranello”; metaforicamente “insidie poste a qualcuno, pericolo fatale”: 18,22; metonimice “chi è occasione per qualcuno di caduta”: 8,14; 24,17c. Se non si obbedisce a lui vi si cade. Alonso,168: immagine meno violenta ma permette il finale fortissimo dei cinque verbi assonanti. vqeêAml.W: Exod 10:7; 23:33; 34:12; Deut 7:16; Josh 23:13; Judg 2:3; 8:27; 1 Sam 18:21; 2 Sam 22:6; Job 34:30; 40:24; Ps 18:6; 64:6; 69:23; 106:36; 140:6; 141:9; Prov 12:13; 13:14; 14:27; 18:7; 20:25; 22:25; 29:6, 25; Isa 8:14; Amos 3:5 m s abs vqeAm trigger (?) or sling (?), or else bait (?) of bird-trap Am 3:5 . Wlv.k'îw>: Isa 3:8; 5:27; 8:15; 28:13; 31:3; 35:3; 40:30; 59:10, 14; 63:13;“vacillare” per poi cadere per la debolezza; con questo verbo cadere qua e là metaforicamente è designato qualsiasi passaggio alla miseria, alla caduta, a un disastro ecc, oppure è descritta la mancanza di forze: 40,30;59,10; cfr 28,13; Wlåp.n"w> 8,15;31,3; part 5,27;35,3;3,8. WrB'êv.nIw>: “una cosa è infanta” dedita alla perdizione: 8,15; 28,13. Wvßq.Anw>: Deut 7:25; Ps 124:7; 141:9; Prov 6:2; Eccl 9:12; Isa 8:15; 28:13; Jer 50:24: vqy niphal waw consec perf 3 pl: be caught; let onesf. get entangled WdK'(l.nIw>: Isa 8:15; 20:1; 24:18; 28:13. Nel 734-733 il profeta cessa di profetare e si dedica a mettere per iscritto quello che aveva detto. Inascoltato, decide di tacere ma di affidare le sue parole al tempo e quindi alla scrittura in modo che in futuro i suoi discepoli rilevino la verità delle sue parole. In 8,16-18 continua la confessione autobiografica; come la 81 precedente, tratta della condotta del profeta distanziata da quella del popolo. Nella precedente YHWH prende l‟iniziativa; qui il profeta risponde docilmente. Era tradizione consultare i profeti e i loro discepoli specialmente nei periodi di emergenza nazionale. Il testo attuale è difficile (Alonso,168). Il profeta esorta se stesso: `yd"(MuliB. hr"ÞAT ~Atïx] hd"_W[T. rAcà [8:16 Conserva l‟esortazione, sigilla la Tôrâ per i miei discepoli. `Al*-yti(yWEßqiw> bqo+[]y: tyBeämi wyn"ßP' ryTiîs.M;h; hw"ëhyl; ‘ytiyKi’xiw> [8:17 E aspetterò con fiducia YHWH, che ha nascosto i suoi Volti alla Casa di ya`áqöb ! E spero in lui! rAcà : Isa 8:16; 11:13; 28:20; 49:19 (qal II (intrans.) be (too) narrow, cramped). 20; qal imper m s rrc: Zorell,704: rrc1 qal ipr: “constrinxit, involvit rea asservandam (“stringere, legare insieme, saldamente assicurare”, “avvoltolare, avvolgere, avviluppare, rotolare”) una cosa per conservarla; qui conservare bene qualcosa quasi avvolto perché non sia dimenticato; cfr Os 13,12; qui “conserva bene” la cosa rivelata. Alonso,167: Conservo sigillate (dà agli infiniti (!) un valore finito, la cui persona specifica quanto segue; let “custodire una garanzia, sigillare un‟istruzione con i miei discepoli” : distribuisce però in modo diverso per chiarificare il senso: “Conservo sigillate le istruzioni che garantiscono i miei discepoli”). Ch,736: enserre. ~Atïx]: qal imper m s ~tx: affix a seal, seal up: metaph. Is 8:16 : “sigillare, suggellare, apporre il sigillo” perché sia conservato, custodito e non sia dimenticato (cfr Dt 32,34; Giob 14,17). yd"(MuliB.: “assuefarsi, imparare”: discepoli. Ch: pour mes appreneurs. hd"_W[T.: “esortazione, ammonimento” divino o fatto nel nome di YHWH: 8,16.20. hr"ÞAT: “insegnamento istruzione dottrina” non è la Torah mosaica, ma l‟insegnamento del profeta stesso. Il profeta deposita presso i discepoli una copia sigillata dei suoi oracoli. E' il primo passo verso ciò che diverrà la raccolta completa. Essi potranno testimoniare quanto egli ha precedentemente detto. Forse ha scritto questi capitoli che stiamo ora leggendo (6,1-8,18). ‘ytiyKi’xiw> : Pi “attendere con desiderio, con fiducia”: 8,17; 64,3; 30,18. Ch J‟attends, Alonso: aspetto. ryTiîs.M;h;: Hi “occultare, nascondere” agli occhi e sottrarre notizie. Per colpa del popolo YHWH occulta il suo volto e non concede il suo oracolo. wyn"ßP' “nascondere, coprire la sua faccia”; nella preghiera si dice a YHWH di coprire il suo volto davanti ai peccati, a non badare ai peccati; YHWH che guarda altrove: 8,17; 54.8. Al*-yti(yWEßqiw>: “aspettare con desiderio e con fiducia” (il suo aiuto), “sperare” in YHWH Dio: 40,31; 49,23. Pi “con desiderio e fiducia aspettare, sperare”: 8,17; 25,9; 33,2; 60,9 ecc. Il profeta è radicato nella fiducia in YHWH. Aapetta…non sa fino a quando ma continua a sperare. Si forma così un circolo di figli e discepoli, fedeli a YHWH. hw"ëhy> yliä-!t;n") rv<åa] ‘~ydIl'y>h;w> ykiªnOa' hNEåhi [8:18 s `!AY*ci rh:ïB. !kEßVoh; tAaêb'c. hw"åhy> ‘~[ime lae_r"f.yIB. ~ytiÞp.Aml.W tAtïaol. Ecco, io e i figli- che ha dato a me YHWH,- come segni e presagi per yiSrä´ël da parte di YHWH cübä´ôt, che abita sul monte ciyyôn. ykiªnOa': non riceve adesso oracoli, ma lui ed i suoi figli sono oracoli viventi. Cfr Sal 74:9. Il profeta con il suo NOME (= YHWH è salvezza) è un segno. Sebbene il tema della salvezza sia presente nello sviluppo dei capitoli il verbo non appare in 7-11; ma è la parola chiave dell‟inno ove è ripresa tre volte in tre vv. Per la funzione del nome questo capitolo conclude felicemente il libretto. ‘~ydIl'y>h;w>: sono i suoi due figli di cui sopra. yli-ä !t;n"): dono di YHWH tAtïaol.: Isa. 7:11, 14; 8:18; 19:20; 20:3; 37:30; 38:7, 22; 44:25; 55:13; 66:19; Jer. 10:2; 32:20f; 44:29; Ezek. 4:3; 14:8; 20:12, 20: “segno” di una cosa futura: cosa comandata da YHWH simbolicamente adombrata: 20,3; pl 8,18. ~ytiÞp.Aml.W: “prodigio, miracolo”; i figli del profeta sono presagio di eventi futuri per mezzo dei loro nomi (8,18) e lo stesso profeta per il popolo: 20,3. lae_r"f.yIB.: cfr v 17 Casa di. Regno del N o tutto il popolo eletto? !kEßVoh;: “abitare, avere la sede, rimanere”: abita sempre anche se ha nascosto il suo Volto. ~k,ªylea] Wråm.ayO-yki(w> [8:19 ~yGI+h.M;h;w> ~ypiÞc.p.c;m.h;( ~ynIë[oD>YIh;-la,w> ‘tAbaoh'-la, WvÜr>DI `~yti(Meh;-la, ~yYIßx;h; d[;îB. vroêd>yI wyh'äl{a/-la, ‘~[;-aAlh] E certo, essi diranno a voi: Consultate i negromanti e gli indovini, i bisbiglianti e i mormoranti! Non dovrà forse un popolo consultare ´élöhäyw a favore dei vivi, (consultare) i morti hZ<ëh; rb"åD"K; ‘Wrm.ayO* al{Ü-~ai hd"_W[t.liw> hr"ÞAtl. [8:20 82 `rx;v'( Alß-!yae( rv<ïa] per (avere) una torah e un‟esortazione!? Certo parleranno secondo una parola come questa! „‟ Wråm.ayO-yki(w> : il profeta aspetta ma il popolo decide di consultare maghi e indovini. Diranno a voi: forse i suoi discepoli? WvÜr>D: Isa 1:17; 8:19; 9:12; 11:10; 16:5; 19:3; 31:1; 34:16; 55:6; 58:2; 62:12; 65:1, 10; Jer 8:2; 10:21; 21:2; 29:7, 13; 30:14, 17; 37:7; 38:4; qal imper m pl; In positivo: turn (in petition) to Y. (45 ×): w. acc. Gen 25:22; dœr®šê yhwh Sal 34:11, w. °el yhwh Dt 12:5; vroêd>yI : qal imperf 3 m s. tAbaoh'-la Lev 19:31; 20:6, 27; Deut 18:11; 1 Sam 28:3, 7ff; 2 Kgs 21:6; 23:24; 1 Chr 10:13; 2 Chr 33:6; Job 32:19; Isa 8:19; 19:3; 29:4: “spiriti dei morti”; cfr 1 Sam 28,13; spirito evocato dai morti per rispondere alle domande dei viventi che si trova nel negromante: Lev 20,27 ed attraverso il quale pronuncia oracoli: 1 Sam 28,8; “python”; la pratica è indicata in Lev 19,31;20,6; Is 8,19; 19,3; Dt 18,11 1 Chr 10,13. In Is 29,4 è parlare con voce esile, d'oltretomba. Cfr anche 1 Sam 28,3; 28,9; 2 R 23,24. La necromanzia è il tentativo di utilizzare il potere divino a scopi egoistici. La necromanzia fu sempre praticata più o meno esplicitamente. ~ynIë[oD>YIh: Lev 19:31; 20:6, 27; Deut 18:11; 1 Sam 28:3, 9; 2 Kgs 21:6; 23:24; 2 Chr 33:6; Isa 8:19; 19:3: dall'etimologia “che conosce, che sa”: spirito che si suppone parli all‟indovino e per mezzo dell‟indovino: Lev 20,27; indovino: 1 Sam 28,3.9; Lev 19,31;20,6: Dt 18,11, Is 8,19;19,2. ~ypiÞc.p.c;m.h;(: Isa 8:19; 10:14; 29:4; 38:14; ptc “pigolare” dell‟uccello 10,14; 38,14; tropice “sussurrare” come l‟incantatore che parla con voce esile e quasi inintelligibile: 8,19 ;29,4. ~yGI+h.M;h;w>: Isa 8:19; 16:7; 27:8; 31:4; 33:18; 38:14; 59:3, 11, 13; Jer 48:31; Ezek 2:10; Hif “mormorare, borbottare a bassa voce, mormorare tra i denti, sussurrare” detto dell‟indovino; ptc pl. Is 8,19. Le tendenze paganeggianti del regno di ´äHäz sono qui evidenti. Contro la legge israelitica i richiedenti volevano che si consultassero i morti (necromanzia). Ma i discepoli invece dovevano indirizzare verso l‟insegnamento e la testimonianza profetica come alla rivelazione autentica della volontà di YHWH per il suo popolo. Bisogna rivolgersi a YHWH ed ascoltare le parole del profeta! La fede è l‟antidoto della paura! ~[;-aAlh]: introduce la giustificazione con l‟esempio di altri popoli. ~yti(Meh;-la, ~yYIßx;h; d[;îB.: il profeta si fa beffe di questa pretesa; consultare i morti per i vivi? (Non è il segno negli abissi di 7: 11ss). hr"ÞAtl. : Isa 1:10; 2:3; 5:24; 8:16, 20; 24:5; 30:9; 42:4, 21, 24; 51:4, 7; hd"_W[t.liw> : Ruth 4:7; Isa 8:16, 20. Il profeta che non riceve più oracoli ma fino a che non ne riceverà conserva e sigilla la sua precedente testimonianza per il futuro. rx;v'( Alß-!yae( rv<ïa]: in cui non c'è aurora. Traduce il TM: Ch: Ne vous diront-ils pas cette parole qui n‟a pas d‟aube? BHS LXX dw/ra = dxvo. Alonso,167: trasferisce queste parole alla fine del v 22: “angustia e tenebre spesse senza aurora”. rx;v'(: Gen 19:15; 32:25, 27; Josh 6:15; Judg 19:25; 1 Sam 9:26; Neh 4:15; Job 3:9; 38:12; 41:10; Ps 22:1; 57:9; 108:3; 139:9; Song 6:10; Isa 8:20; 14:12; 58:8; Hos 6:3; 10:15; Joel 2:2; Amos 4:13; Jonah 4:7: il primo tempo mattutino, primo albore, alba, crepuscolo del mattino, prima luce mattutina, aurora. Ai quali non è aurora, cioè speranza di luce e di felicità. 8,21-23 Giorni oscuri. Oracolo isolato. Alonso, 169: testo alterato: sovraccarico e con qualche disordine. Per lui causa le similitudini verbali e tema c‟è connessione con 5:30 Alonso, 149: v erratico è caduto qui attratto dal verbo ~hn v 29-30. O si tratta di un commento tardivo. Da una catastrofe militare ad una catastrofe cosmica da tonalità mitiche. ‘#r<a'’l' jB;ÛnIw> ~y"+-tm;h]n:K. aWhßh; ~AYðB; wyl'²[' ~hoïn>yIw> E fremerà contro lui in quel giorno come fremito di mare e guarderà la terra: p `h'yp,(yrI[]B; %v:ßx' rAaêw" rc:å %v,xoê-hNEhiw> ed ecco tenebre angosciosa e la luce sarà oscurata dalla caligine. (Alonso :Quel giorno fremerà contro di lui come freme il mare e guarderà la Terra. Ecco la terra in tenebre fitte, la caligine oscura la luce. Il soggetto potrebbe essere (1) o ´aššûr o YHWH. Nel primo caso si tratterebbe del ruolo che ´aššûr assume come agente di una catastrofe militare descritta come catastrofe cosmica. Continuerebbe il motivo dei vv precedenti. Se il soggetto sottinteso invece è (2) YHWH, come sembra più probabile se si tratta di un‟aggiunta posteriore, è richiamato il motivo dello YOM YHWH nel quale YHWH annienta l‟invasore con un intervento la cui descrizione rievoca il linguaggio apocalittico. ~hoïn>yIw> : imp “freme” detto del leone, del nemico ( nello stico precedente); qui potrebbe essere YHWH stesso che freme ora contro il nemico del suo popolo come il mare freme contro la terra. Fragore immenso. Il sostantivo derivato dal verbo: cfr sost : “fremito” del mare. jB;ÛnIw> : Pi “vedere , osservare” intensivo. YHWH guarda verso la terra. Questo sguardo potrebbe essere inteso come lo scatenamento di un elemento atmosferico quale potrebbe essere la 83 pioggia o la grandine come nel cantico di Debora in Giudici 5 e l‟intervento dai cieli nell‟Esodo. Concomitante hNEhiw> “Ed ecco” ad esso:rAaêw" rc:å %v,x :BHS l rAaw> rc %vx %v,xoê: “tenebre” (opposto a luce ); metaforicamente “miseria della disgrazia, danno, distruzione”: 5,20; 9,2; 42,7; Am 5,18. La distruzione e l‟angoscia sono l‟effetto di questo intervento. Nello stesso verso l‟uso del verbo: “diventare scuro, viene la notte”. Si evoca l‟oscuramento della luce del sole da parte delle nuvole. h'yp,(yrI[]B;: prp hYpiyrI[]B: “nubi oscure, nere” opposto a luce, impediscono la luce. Tempesta uragano in mare. Massima instabilità e pericolo insieme a mancanza di luce. Per gli uomini triste miseria. Diluvio acquatico nel mare; assenza totale di luce: ritorno al caos primordiale. La guerra ne è un anticipo per opera dell‟uomo. Per contrasto, in 11,9 un nuovo universo immerso nell‟acqua della giustizia nel mare della conoscenza di YHWH. Il v 5:30 sembra il logico inizio di 8:21 ss. Come se qualcuno avesse separato i due brani per inserirvi in mezzo 6:1-8:20 (vocazione e sua pausa momentanea). In 5:30 sembra si riferisca alla vittima dell‟invasione descritta in 5:25-29: ma l‟aggancio è artificiale e secondario come in 8:21 ss. Dopo l‟invasione di ´aššûr. b[e_r"w> hv,äq.nI HB'Þ rb;['îw> [8:21 wyh'Þl{abeW AK±l.m;B. lLeóqiw> @C;ªq;t.hiw> b[;ør>yI-yki( hy"‚h'w> `hl'[.m'(l. hn"ïp'W E passerà in essa, afflitto ed affamato! Ed avverrà: poiché affamato e adirato, maledirà il suo re e ad ë´löhäyw. E volgerà il volto verso l‟alto jyBi_y: #r<a,Þ-la,w> [8:22 a e verso la Terra guarderà: rb;['îw>: Isa 7:20; 8:8, 21, 23; 10:28f; 16:8; 18:1; 23:2, 6, 10, 12; 24:5; 26:20; 28:15, 18f; 29:5; 31:9; 33:8, 21; 34:10; 35:8; 40:27; 41:3; 43:2; 45:14; 47:2, 15; 51:10, 23; 54:9; 60:15; 62:10; chi può essere il soggetto di questo verbo e dei seguenti? Non certo il Re dato che viene maledetto. Deve allora essere il popolo che lo ha seguito ed è stato per questo ridotto alla fame e oppresso. E‟ l‟immagine del disperato che attraversa la scna senza nome. Giorni di disfatta e di fame; il personaggio non accetta il castigo di YHWH e si ribella come può; malendicendo il re che ha provocato al catagroefe e YHWH che non l‟ha trattenuta (Alonso,179). HB' : in essa ( BHS prp #r<a'B' ‘ “nella terra”). Quale è il suo antecedente? Alonso, 169: di lì. Ch: Il y passe. hv,äq.nI: Ni participio “afflitto da dure difficoltà, calamità”; Alonso: oppresso; Ch,736: endurci. b[;ør>yI-yki(: “soffrire di fame, essere esausto dalla fame”: 9,19; 49,10; 65,13; Alonso: affamato @C;ªq;t.hiw>: Htp “essere adirato”. Alonso: rabbioso di fame. lleóqiw:> Pi Gen 8:21; 12:3; Exod 21:17; 22:27; Lev 19:14; 20:9; 24:11, 14f, 23; Deut 23:5; Josh 24:9; Judg 9:27; 1 Sam 3:13; 17:43; 2 Sam 16:5, 7, 9ff, 13; 19:22; 1 Kgs 2:8; 2 Kgs 2:24; Neh 13:2, 25; Job 3:1; Ps 62:5; 109:28; Prov 20:20; 30:10f; Eccl 7:21f; 10:20; Isa 8:21; Jer 15:10. “maledire”. Il popolo maledirà il re che lo ha messo in questa situazione per sua decisione. wyh'Þl{abeW: parla del suo ë´löhäyw e non di YHWH. hn"ïp'W : questo oppresso cercando scampo : guarderà verso l‟alto cercando aiuto da YHWH. `xD"(nUm. hl'Þpea]w: hq'êWc @W[åm. ‘hk'vex]w: hr"Ûc' hNE‚hiw> [8:22 b Ed ecco: angustia ed ottenebramento, caligine opprimente e oscurità e dispersione „senza aurora‟. èHl' qc'äWm rv<åa]l; é@['Wm al{å yKiä [8:23a Sì! Nessun barlume su colei nella quale durezza! hr"Ûc': Isa 8:22; 30:6; 33:2; 37:3; 46:7; 63:9; 65:16; f s abs: distress hk'vex]w: Gen 15:12; Ps 18:12; 82:5; 139:12; Isa 8:22; 50:10 f s abs : darkness Gen 15: 12; metaph. Is 8:22. @W[åm.: “oscurità, caligine” hq'êWc: part sost “angustia, oppressione”. Ma si apre alla speranza hl'Þpea]w: “oscurità”. xD"(nUm.: Pu ptc “estesa ovunque” ( dilatata). xdn [pual: pt. xD'nUm.: ? rd. Hg:Nomi Is 8:22 BHS prp Hg:Nomi cfr LXX kai. sko,toj avpori,a stenh. kai. sko,toj w[ste mh. ble,pein @['Wm: adjective m s ab glimmer (of light) + Ch,736: Non, pas d‟exténuation. „senza aurora‟: Alonso legge qui 20b rx;v'( Alß-!yae( al{å yKiä : BHS prp Al qc'äWm 1 Ki. 7:23, 33, 37; 2 Chr. 4:2; Job 36:16; 37:18; Isa. 8:23: m s ab narrowness Giob 37:10; hardship Is 8:23. Questo testo costituisce nell‟attuale composizione uno sfondo di densa tenebra sulla quale esploderà una grande luce. 84 8,23b; 9,1-6 Il principe della pace. Profezia messianica (2 Sam 7:8-16). La probabile data dell‟oracolo è dopo l‟invasione di aššûr del 733/2, ma non c'è accenno alla caduta di šömrôn del 722. Gioia per la nascita del re messia secondo il piano di YHWH. E tutto questo è opera dello zelo di YHWH come afferma l‟ultimo stico. lq;úhe !AvªarIh' t[eäK' [8:23b yliêT'p.n: hc'r>a:åw> ‘!Wlbuz> hc'r>a:Ü ‘~Y"h; %r<D<Û dyBi_k.hi !Arßx]a;h'w> `~yI)AGh; lyliÞG> !DEêr>Y:h; rb,[eä Come il tempo primo (passato) ha umiliato „YHWH‟ la terra zübulûn e la terra di napTälî e il dietro (futuro) renderà gloriosa (glorificherà) la via del mare, oltre hayyarDën Gülîl haGGôyìm. Contrasto tra passato e futuro espresso da due voci che indicano il contrasto antitetico del tempo. Nel contrasto la promessa della restaurazione.Alonso,171: antitesi molto calcolata ed elaborata musicalmente. t[eäK': Isa 8:23; 13:22; 17:14; 18:7; 20:2; 33:2, 6; 39:1; 48:16; 49:8; 60:22; f tempo sia breve che lungo. !AvªarIh': “tempo precedente” ; tempo passato. Il tempo primiero. Alonso: in passato. !Arßx]a;h'w>: Isa 8:23; 30:8; 41:4; 44:6; 48:12; di tempo espresso in modo comparativo, posteriore, futuro, postero, seguente; cfr 30,8. Uso assoluto escatologico con l‟articolo = ultimo = ultimo tempo. Il passato è caratterizzato dall‟azione di YHWH espressa col verbo: lq;úhe: Isa 8:21, 23; 23:9; 30:16; 49:6; 65:20; hiphil perf 3 m s “rendere vile o lascire che sia resa vile, svilita” la terra. BHS: ftr ins hwhy et stich sq exc. Nel caso restasse sottinteso appare nella narrazione che le azioni narrate sono attribuibili solo a lui. Il futuro invece col verbo dyBi_k.hi: Hif perf “rendere gloriosa, felice” la Terra/regione. ‘!Wlbuz>: Gen 30:20; 35:23; 46:14; 49:13; Exod 1:3; Num 1:9, 30f; 2:7; 7:24; 10:16; 13:10; 26:26; 34:25; Deut 27:13; 33:18; Josh 19:10, 16, 27, 34; 21:7, 34; Judg 1:30; 4:6, 10; 5:14, 18; 6:35; 12:12; 1 Chr 2:1; 6:48, 62; 12:34, 41; 27:19; 2 Chr 30:10f, 18; Ps 68:28; Isa 8:23; Ezek 48:26f, 33 zübulûn: figlio di Giacobbe e di Lia Gen 30,20 poi i suoi posteri. Tribù N. yliêT'p.n: : Gen 30:8; 35:25; 46:24; 49:21; Exod 1:4; Num 1:15, 42f; 2:29; 7:78; 10:27; 13:14; 26:48, 50; 34:28; Deut 27:13; 33:23; 34:2; Josh 19:32, 39; 20:7; 21:6, 32; Judg 1:33; 4:6, 10; 5:18; 6:35; 7:23; 1 Kgs 4:15; 7:14; 15:20; 2 Kgs 15:29; 1 Chr 2:2; 6:47, 61; 7:13; 12:35, 41; 27:19; 2 Chr 16:4; 34:6; Ps 68:28; Isa 8:23; Ezek 48:3f, 34 napTälî : figlio di Giacobbe e di Bala (= lottatore). Tribù N. Soggetti a questi cambiamenti sono zübulûn e napTälî che furono le prime provincie di yiSrä´ël ad essere travolte da Pul III nel 733. ‘~Y"h; %r<D<Û: collega Egitto e Mesopotamia passado per la Terra; cfr 7:18 (Egitto/ Assiria); 11:11.15-16. Il luogo ove è situata la terra di queste tribù è !DEêr>Y:h; rb,[eä: regione situata al di là del fiume considerata da parte di chi parla o scrive. Regione attorno a questo corso d' acqua che per chi viene dall‟oriente deve essere guadato per entrare nella pianura di Esdrelon e seguire la via verso il Mare Mediterraneo. La posizione geografica caratterizza così l‟attività delle due tribù data la loro posizione strategica in un nodo di commercio. lyliÞG>: “circo” = regione: Galilea. Tre provincie Assire del territorio: Dor, Gilead, Megiddo. Parte della popolazione di questi territori fu mandata in esilio. Qui è promessa la restaurazione. Continua in 10:20-23. Vedi. lAd+G" rAaæ Waßr" %v,xoêB; ~ykiäl.hoh; ‘~['h' [9:1 `~h,(yle[] Hg:ïn" rAaà tw<m'êl.c; #r<a,äB. ‘ybev.yO Il popolo „‟ nella tenebra: videro una luce grande! i sedenti ( abitanti) in terra d'ombradimorte „‟ rifulse su di loro! Riprende il contrasto passato e futuro nella bipolarità contrastante tenebre-luce. Pul III. 2 Re 15,29. %v,xoêB;: “obscuritas, tenebrae” qui usato metaforicamente per miseria, calamità (cfr Is 5,30; 9,2; 42,7). Simbolo del caos. Era nelle tenebre. tw<m'êl.c;: Job 3:5; 10:21f; 12:22; 16:16; 24:17; 28:3; 34:22; 38:17; Ps 23:4; 44:20; 107:10, 14; Isa 9:1; Jer 2:6; 13:16; Amos 5:8: “umbra mortis” met. “condicio misera, tristis”. rAaæ: Gen 1:3ff, 15, 17f; …Isa 2:5; 5:20, 30; 9:1; 10:17; 13:10; 18:4; 24:15; 27:11; 30:26; 31:9; 42:6, 16; 44:16; 45:7; 47:14; 49:6; 50:11; 51:4; 58:8, 10; 59:9; 60:1, 3, 19f; “lux, lumen”; in senso metaforico “beatitas, gaudium, prosperitas, salus” cfr 58,8.10;59,9. Per BHS la seconda occorrenza: ftr dl m cs. (lasciata da Alonso, 85 171 (la luce che cominica come complemento, assume il posto di soggetto dominante); Ch). E‟ vista la luce come dopo una nuova creazione. Prima la percezione della luce poi la sua emissione: Hg:ïn": 2 Sam 22:13, 29; 23:4; 1 Chr 3:7; 14:6; Job 18:5; 22:28; Ps 18:13, 29; Prov 4:18; Isa 4:5; 9:1; 13:10 (Hif “luna lucere sinit lumen suum” shine); 50:10; 60:3, 19; 62:1; Ezek 1:4, 13, 27f; 10:4; Joel 2:10; 4:15; Amos 5:20; Hab 3:4, 11; qal perf m s Hg:n": shine (subj. light). Poet “fulsit, effulsit lux, flamma”: Alonso: si inondarono di luce: Ch fulgure la lumière. ‘~['h' : Isa 1:3f, 10; 2:3f, 6; 3:5, 7, 12ff; 5:13, 25; 6:5, 9f; 7:2, 8, 11, 17; 8:6, 9ff, 18f; 9:1, 8, 12, 15, 18; 10:2, 6, 13f, 22, 24; 11:6, 10f, 16; 12:4; 13:4, 14; 14:2, 6, 20, 32; 17:12; 18:2, 7; 19:25; 22:4; 23:13; 24:2, 4, 13; 25:3, 6ff, 11; 26:11, 20; 27:11; 28:5, 11, 14f, 29; 29:6, 13f; 30:5f, 9, 19, 26, 28; 32:13, 18; 33:3, 12, 19, 24; 34:5, 7; 36:11f; 38:11; 40:1, 7; 41:10; 42:5f, 22; 43:8, 20f; 44:7; 47:6; 49:8, 13, 22; 51:4f, 7, 16, 22; 52:4ff, 9; 53:8; 56:3, 7; 57:14; 58:1; 60:21; 61:9; 62:10, 12; 63:3, 6, 8, 11, 14, 18; 64:8; 65:2f, 10, 18f, 22. ~ykiäl.hoh;: qal part m pl abs. BHS : ftr dl m cs: “i camminanti”. ‘ybev.yO : BHS : ftr dl m cs : “dei sedenti”. Potrebbero essere ambedue add secondo BHS. Indicano la bipolarità antropologica dell‟attivita umana: del camminare e del sedere. Alonso: che camminava… quanti abitavano. Ch: qui allait…sur les habitants. Waßr": Isa 1:12; 5:12, 19; 6:1, 5, 9f; 9:1; 14:16; 16:12; 17:7f; 18:3; 21:3, 6f; 22:9, 11; 26:10; 28:4, 7; 29:15, 18, 23; 30:10, 20, 30; 32:3; 33:15, 17, 19f; 35:2; 37:17; 38:5, 11; 39:2, 4; 40:5, 26; 41:5, 20, 23, 28; 42:18, 20; 44:9, 16, 18; 47:3, 10; 49:7, 18; 52:8, 10, 15; 53:2, 10f; 57:18; 58:3, 7; 59:15f; 60:2, 4f; 61:9; 62:2; 63:15; 64:3; 66:5, 8, 14, 18.19, 24. L‟effetto sul popolo precede l‟indicazione della sua causa. Ora passa alla seconda persona rivolgendosi a colui che ha realizzato il cambiamento visto come già avvenuto. hx'_m.Fih; T'l.D:äg>hi ÎAlßÐ ¿al{À yAGëh; t'yBiär>hi [9:2 ryciêQ'B; tx;äm.fiK. ‘^yn<’p'l. WxÜm.f' `ll'(v' ~q"ïL.x;B. WlygIßy" rv<ïa]K; Tu hai moltiplicato la „gioia‟ per lui, ingrandito la letizia. Gioiscono davanti ai tuoi Volti come gioia nella mietitura come quando esulteranno nello spartire il bottino. Alonso, 171: improvvisamente il ritmo si restringe e si passa senza preparazione alla seconda persona: un concatenamento sonoro va dando impulso al movimento. t'yBiär>hi : Isa 1:15; 9:2; 23:16; 30:33; 40:29; 51:2; 55:7; 57:9; hiphil perf 2 m s. ¿al{À yAGëh;: Isa 1:4; 2:2, 4; 5:26; 9:2; 10:6f; 11:10, 12; 13:4; 14:6, 9, 12, 18, 26, 32; 16:8; 18:2, 7; 23:3; 25:3, 7; 26:2, 15; 29:7f; 30:28; 33:3; 34:1f; 36:18; 37:12; 40:15, 17; 41:2; 42:1, 6; 43:9; 45:1, 20; 49:6f, 22; 52:10, 15; 54:3; 55:5; 58:2; 60:3, 5, 11f, 16, 22; 61:6, 9, 11; 62:2; 64:1; 65:1; 66:8, 12, 18ff; “il popolo, la nazione”. Ch,736: Tu as multiplié la nation; BHS prp h hl'yGIh; [Isa 35:2; 65:18] : “exultatio”; dal verbo lyG Isa. 9:2; 16:10; 25:9; 29:19; 35:1f; 41:16; 49:13; 61:10; 65:18f; 66:10; imp iubilavit, exultavit: vedi 35,2. Alonso: Hai accresciuto la gioia. T'l.D:äg>hi: Isa 9:2; 28:29; 42:21; hif make s.thg great. hx'_m.Fih;: Isa 9:2; 16:10; 22:13; 24:11; 29:19; 30:29; 35:10; 51:3, 11; 55:12; 61:7; 66:5; “laetitia, gaudium”; cfr 35,10; cfr 16,10 dal verbo che si legge nello stesso versetto. ‘ ^yn<’p'l.: idem in Isa 9:2; 38:3; 45:2; 58:8. Ch: en face de toi. Alonso: in tua presenza. ryciêQ'B:; Isa. 9:2; 16:9; 17:5, 11; 18:4f; 23:3; 27:11; Jer. 5:17, 24; 8:20; 50:16; 51:33; Hos. 6:11; Joel 1:11; 4:13; Amos 4:7: “messis frugum”; qui indica il tempo della messe cfr 18,4; ma altrettanto bene l‟azione che comporta fatica a e gioia nello stesso tempo. Raccolto pacifico. Il secondo ambito e richiamato dal verbo. ~q"ïL.x;B.: Pi “partitus est, divisit”; praedam distribuere et suam sibi partem sumere cfr 33,23. Si riferisce a due momenti di gioia collettiva elementare che sono contrastanti in se stessi ma hanno in comune il fatto che avvengono dopo una grande fatica collettiva: ciò vale sia per la mietitura che per la spoliazione poste bellica (Sal 4). Amêk.vi hJeäm; ‘taew> AlªB\su l[oå-ta, ŸyKiä [9:3 `!y")d>mi ~AyðK. t'Toßxih; AB+ fgEåNOh; jb,veÞ Sì! Il giogo del suo portare e il bastone della sua spalla, il bastone del suo aguzzino tu hai spezzato come ai giorni di midyän. yKiä : introduce la motivazione e evocando un passato di schiavitù (che precede l‟attuale esplosione di gioia). Alonso,171: l‟oppressione nemica è sottolineata dal triplice sinonimo e dalla rima del suffisso. l[oå: “iugum” metaf “iugum servitutis, subiectionis quod veluti collis subditorum impositum est. Iugum regis alieni, a populo devicto portandum”: Dt 28,48; Is 9,3;10,27;14,25;47,6. Il vocabolario della prigionia. AlªB\su: Gen 49:15; 1 Kgs 5:29; 11:28; 2 Chr 2:1, 17; 34:13; Neh 4:4, 11; Ps 81:7; 144:14; Eccl 12:5; Isa 9:3; 10:27; 14:25; 46:4, 7; 53:4, 11; Lam 5:7 m s constr suf 3 m s lb,so “clitellae baiulo impositae”. Alonso: la verga dell‟oppressore. 86 Inizia con l‟immagine del giogo sul collo. Prosegue con il bastone hJeäm;: BHS prp tAjmo; “baculum percutiens” 9,3;14,5; “Dei punientis” 10,5 che si percuote sulle spalle. Amêk.vi : dorsum, tergum “baculus quo dorsum eius vapulat”. Il contrasto è in 8,5; cfr 22,22: sull‟omero è posto qualcosa che viene portato gloriosamente. Alonso,170.1: inverte l‟ordine dei complementi: “Perché la verga dell‟oppressore, il giogo dei suoi carichi, il bastone del commando [let il bastone delle sue spalle, cioè il bastone che pporta sulle spalle] li frantumasti come”. In parallelo: jb,veÞ: BHS: ftr pr -ta,w> jb,veÞ Gen 49:10, 16, 28;… Isa 9:3; 10:5, 15, 24; 11:4; 14:5, 29; 19:13; 28:27; 30:31; 49:6; 63:17; m s construct jb,ve stick, staff, rod: of shepherd teacher scepter Zach 10:11; tool Is 28:27; š¢be‰ ±appî (of God) Is 10:5; š¢be‰ pîw (of Messiah) 11:4 AB+ fgEåNOh;: BHS prp Afg>nO fgEåNOh;: Exod 3:7; 5:6, 10, 13f; Deut 15:2f; 1 Sam 13:6; 14:24; 2 Kgs 23:35; Job 3:18; 39:7; Isa 3:5, 12; 9:3; 14:2, 4; 53:7; 58:3; 60:17; Dan 11:20; Zech 9:8; 10:4; qal part m s abs fg:n" w. b®, drive, force (men to work) Ex 5:6; pt. slave-driver, task-master, overseer 5:10; pt. a) despot 14: 2.4. Ni w. b®, jostle, crowd each otherIs 3: 5;2. be hard pressed 53:7: azione dell‟oppressore e espressa col verbo: “dure imperavit, princeps, tyrannus” cfr 14,2. In senso più mite in 3,12; 60,17. Alonso: il giogo dei suoi carichi. Alonso,170.1: inverte l‟ordine dei complementi: “Perché la verga dell‟oppressore, il giogo dei suoi carichi, il bastone del commando [let il bastone delle sue spalle, cioè il bastone che pporta sulle spalle] li frantumasti come” Il prigioniero e paragonato all‟animale domestico sotto il giogo, immagine della schiavitù. Il giogo era di solito di legno, ma qualche volta anche di metallo (Ger 28,13). La sbarra premeva sul collo del prigioniero. Cfr 10,27; 14,25. t'Toßxih;: Deut 1:21; 31:8; Josh 1:9; 8:1; 10:25; 1 Sam 2:10; 17:11; 2 Kgs 19:26; 1 Chr 4:13; 22:13; 28:20; 2 Chr 20:15, 17; 32:7; Job 6:21; 7:14; 31:34; 32:15; 39:22; Isa 7:8; 8:9; 9:3; 20:5; 30:31; 31:4, 9; 37:27; 51:6f; Jer 1:17; 8:9; 10:2; 14:4; 17:18; 23:4; 30:10; 46:27; 48:1, 20, 39; 49:37; 50:2, 36; 51:56; Ezek 2:6; 3:9; Obad 1:9; Hab 2:17; Mal 2:5 ; hiphil perfect 2 m s. Azione liberatoria di YHWH: Hif “fregit iugum, baculum”. Un solo verbo per annullare tutti i legami di prigionia. Un solo vb distrugge /annichilisce tre sostantivi! !y")d>mi: Gen 25:2, 4; 36:35; Exod 2:15f; 3:1; 4:19; 18:1; Num 22:4, 7; 25:15, 18; 31:3, 7ff; Josh 13:21; 15:61; Judg 6:1ff, 6f, 11, 13f, 16, 33; 7:1f, 7f, 12ff, 23ff; 8:1, 3, 5, 12, 22, 26, 28; 9:17; 1 Kgs 11:18; 1 Chr 1:32f, 46; Ps 83:10; Prov 6:14; 18:18f; 19:13; 21:9, 19; 23:29; 25:24; 26:21; 27:15; Isa 9:3; 10:26; 60:6; Hab 3:7.Allude a Giud 7,16-25: la vittoria di Gid`ôn: le luci delle torce brillarono nella notte terrorizzando il nemico. v[;r:êB. !aEåso ‘!Aas.-lk' yKiÛ [9:4 ~ymi_d"b. hl'äl'Agm. hl'Þm.fiw> `vae( tl,koïa]m; hp'ÞrEf.li ht'îy>h'w> Sì! Ogni calzatura di calzante con strepito e „ogni‟ veste voltolata nei sangui! E sarà sarà per il comutibile, da essere mangiato dalla fiamma! La guerra è finita! “...Is ...() sfrutta (il parallelismo) per concentrare. Pensiamo per un attimo alla guerra lampo al tempo di Is: un‟espressione sonora e brutale, un‟immagine visiva e dolorosa, ed ecco che la guerra intera si affaccia e rimane viva e condensata nel poema e nella fantasia del lettore. Ogni calzatura pesta con strepito / la tunica inzuppata di sangue... La sequenza non ha niente da invidiare ai fotogrammi di un moderno film di guerra! All‟inizio calzari, solo calzari che marciano, avanzano e riempiono l‟aria e la terra del loro fragore terribile; poi, sparpagliati o sinistramente accatastati, mantelli imbruniti e lacerati, intrisi di terra e sangue di feriti e di caduti..." (Alonso,76) Alonso,172: la guerra passa in una visione impressionistica : si ode il fragore di calzari, si vedono abiti insanguinati ed un fuoco che distrugge le vestigia del conflitto.. ‘!Aas.: “calceus seu caliga militaris” boot. La prima attenzione è sullo strepito dello stivale (chidato?) che avvida uditivamente dell passaggio dei soldati ed incute timore per il suo strepito); il primo elemento è quindi uditivo ed è nel mutismo della voce: è solo la violenza dei calpestanti che incutono terrore. !aEåso: qal part m s ab !as: in caliga militari, cum strepitu, incedens. tramp along (in boots). Ch: toute botte qui bottait avec trépidation. v[;r:êB.: “fragor, strepitus, tumultus belli”. FBJ Car toute chaussure qui résonne sur le sol; TOB Tout brodequin dont le piétinement ébranle le sol; IEP Poiché ogni stivale strepitante in tumulto. Alonso: Perché il calzare che pesta con strepito. hl'Þm.fiw>: BHS prp: hl'Þm.fi-lkw> vestis exterior, pallium militis. Qui domina l‟evocazione dell‟elemento visivo dopo la macellazione che è la guerra. Che così finisce. 87 hl'äl'Agm.: Isa 9:4; 34:4 (nif.: be rolled up); Jer 11:17; 15:4; 51:25; Amos 5:24; Mic 3:12; Zeph 1:17; poal part f s abs llG polal: pt. hl'l'Agm.: rolled, (robes) dragged (in blood) “volutata est vestis per sanguine”. Alonso: intriso; Ch: tunique roulé dans le sang. ~ymi_d"b: pl Isa 1:15; 4:4; 9:4; 26:21; 33:15; Ezek 7:23; 9:9; 16:6, 9, 36; 18:13; 22:2; 24:6, 9; Hos 1:4; 4:2; 12:15; Mic 3:10; 7:2; Nah 3:1; Hab 2:8, 12, 17; Zech 9:7. Il pl indica sangue versato violentemente. Dopo la guerra/battaglia tutto passa nel fuoco: hp'ÞrEf.li:Gen 11:3; Lev 10:6; Num 17:2; 19:6, 17; Deut 29:22; 2 Chr 16:14; 21:19; Isa 9:4; 64:10; Jer 51:25; Amos 4:11 “combustio, crematio; res combusta”; cfr 64,10. tl,koïa]m; : Gen 22:6, 10; Judg 19:29; Prov 30:14; Isa 9:4, 18; f s constr tl,koña]m;: food (for fire) vae:( Isa 1:7; 4:5; 5:24; 9:4, 17f; 10:16f; 26:11; 29:6; 30:14, 27, 30, 33; 33:11f, 14; 37:19; 43:2; 44:16, 19; 47:14; 50:11; 54:16; 64:1, 10; 65:5; 66:15f, 24. Distruzione e transformazione Un solo verso “sonoro e categorico” (Alonso,76). Terminata l‟oppressione, conclusa la guerra, abbruciati gli ultimi suoi simboli ecco la speranza: un grande oracolo di restaurazione. Wnl'ê-!T;nI !Be… Wnl'ª-dL;yU dl,y<å-yKi [9:5 Am=k.vi-l[; hr"Þf.Mih; yhiîT.w: ‘#[eAy al,P,û Amøv. ar"’q.YIw: d[;Þybia] rABêGI laeä `~Al)v'-rf; Sì! Un nato è stato generato per noi, un figlio è stato dato a noi! E sarà la sovranità (autorità) sulla sua spalla. E (si) griderà il suo nome: Prodigioso Consigliere, Guerriero ´ël, Capo (padre) perpetuo, Principe di pace, #qe-ª !yae( ~Alåv'l.W hr"øf.Mih; ÎhBe’r>m;l.Ð ¿hBer>~;l.À [9:6 ATêk.l;m.m;-l[;w> ‘dwId" aSeÛKi-l[; Hd"ê[]s;l.W* ‘Ht'ao !ykiÛh'l. ~l'êA[-d[;w> ‘hT'[;me hq"+d"c.biW jP'Þv.mBi . s `taZO*-hf,[]T; tAaßb'c. hw"ïhy> ta;²n>qi per moltiplicare l sovranità (autortià) e per la pace senza fine sul trono di David e sul suo regno; per consolidarlo e rafforzarlo nel diritto e nella giustizia, da ora e per sempre! Lo zelo di YHWH „‟ farà questo! yKi: siamo al momento culminante: se l‟oppressione è finita se la guerra si è conclusa è per la nascita di un bambino. Alonso,172: il tempo si fa lento, la musicalità soave. dl,y<å-: Isa 2:6; 7:14; 8:3, 18; 9:5; 11:7; 13:8; 21:3; 23:4; 26:17f; 29:23; 33:11; 37:3; 39:7; 42:14; 45:10; 49:21; 51:18; 54:1; 55:10; 57:4f; 59:4; 65:23; 66:7ff; questo bimbo meraviglioso riporta al primo elemento dell‟oracolo di 7:14-15. Si inserisce nel segno dell‟Emmanuel. dL;yU: pual perf 3 m s pual (or pass. qal?): be born. Perfetto profetico. La forma passiva indica che il soggetto è YHWH: è lui a donare il bambino; !tn niphal perf 3 m s: l‟enfasi è sul dono dato a noi. Da YHWH. Wnl'ª-: lo riceve dal popolo al pl. dono a tutto il popolo. hr"Þf.Mih;: BHS prp hr"feM.h; vel hr"foM.h;: “dominium, imperium”. Am=k.vi-l[;: Isa 5:11; 9:3, 5; 10:27; 14:25; 22:22; 37:36. Reca sulle spalle l‟insegna del principe. Alonso: reca lo scettro del principato. Riceve quattro nomi qualificati da un superlativo (che lo eleva alla sfera divina): quattro uffici della corte che evitano il titolo di re (Alonso,171: i nomi trascendono l‟ambito storico). ar"’q.YIw:: e grida; Ch: Il crie son nom. BHS prp arEQ"yw cf Vrs. Alonso: e si chiama. al,P,û: Gen 18:14; Exod 3:20; 15:11; 34:10;… Isa 9:5; 25:1; 28:29; 29:14; Jer 21:2; 32:17, 27; Lam 1:9; Dan 8:24; 11:36; 12:6; Joel 2:26; Mic 7:15; Zech 8:6: “admirabilis”, consiliarius aut miraculum consiliarii (admirabilis consiliarius). ‘#[eAy: Isa 1:26; 3:3; 7:5; 9:5; 14:24, 26f; 19:11f, 17; 23:8f; 32:7f; 40:14; 41:28; 45:21; cfr 2 Sam 17:7, 11, 15, 21; 1 Kgs 12:6, 8f, 13, 28; qal part m s abs : counselor 2 Sam 15: 12. Alonso: Consigliere Prodigio. laeä : Gen 14:18ff, 22; 17:1;… Isa 5:16; 8:10; 9:5; 12:2; 14:13; 31:3; 40:18; 42:5; 43:10, 12; 44:10, 15, 17; 45:14f, 20ff; 46:6, 9; dio. 88 rABêGI: … 1 Sam 2:4;… 2 Sam 1:19, 21f, 25, 27; Isa 3:2; 5:22; 9:5; 10:21; 13:3; 21:17; 42:13; 49:24f; …Ezek 32:12, 21, 27; e il Ps 24:8. Eroe divino, dotato di divino potere. Il re non è salutato come divino! Alonso: Guerriero divino = generale. d[;Þybia]: Ch: père pout toujours; Alonso: Capo (= capo ministro; cfr Is 22:21) perpetuo ( = eterno). ~Al)v'-rf;: BHS : ftr exc hemist cf 6 a. Alonso: Principe della pace. l. part preposition ¿hBer>~;l.À: K m s construct kethib hB,r>m; : Zorell,471: multiplicatio, extensio c gen obi Is 9:6 (de scriptione mas cfr Knabenbauer in h l); meton “multitudo, magna copia” Is 33:23. Alonso: Il suo glorioso principato (v 5 principato). ÎhBe’r>m;l.Ð:: Q mlt Mss ut Q : „for the increase‟; prp c pc Mss… V [multiplicabitur eius imperium] hB'r; Cfr LXX [mega,lh h` avrch. auvtou/] (~l dttg vel reliquum nominis proprii; cf 5c. Qa hbr ml); al hB'r; (Al=) Aml Vel hB'rum. Al. Ch,737: pour multiplier l‟autorité. hr"øf.Mih;: BHS cf 5a: Alonso: Il suo glorioso principato ~Alåv'l.W: Ch: pour la paix sans fin. Alonso: e la pace non avranno fine. BHS prp lovom.loiw>: dominio. aSeÛKi: Isa 6:1; 9:6; 14:9, 13; 16:5; 22:23; 47:1; 66:1; ATêk.l;m.m; : Isa 9:6; 10:10; 13:4, 19; 14:16; 17:3; 19:2; 23:11, 17; 37:16, 20; 47:5; 60:12; !ykiÛh'l.: Isa 9:6; 40:20; hiphil i c !wk . Hd"ê[]s;l.W*: Gen 18:5; Judg 19:5, 8; 1 Kgs 13:7; Ps 18:36; 20:3; 41:4; 94:18; 104:15; 119:117; Prov 20:28; Isa 9:6; qal i c suf 3 f s d[;s:' support, hold upright. Sostiene il trono non con la forma militare (la guerra è finita) ma con la giustizia e il diritto. jP'Þv.miB. : Isa 1:17, 21, 27; 3:14; 4:4; 5:7, 16; 9:6; 10:2; 16:5; 26:8f; 28:6, 17, 26; 30:18; 32:1, 7, 16; 33:5; 34:5; 40:14, 27; 41:1; 42:1, 3f; 49:4; 50:8; 51:4; 53:8; 54:17; 56:1; 58:2; 59:8f, 11, 14f; 61:8. hq"+d"c.biW : Isa 1:27; 5:7, 16, 23; 9:6; 10:22; 28:17; 32:16f; 33:5, 15; 45:8, 23f; 46:12f; 48:1, 18; 51:6, 8; 54:14, 17; 56:1; 57:12; 58:2; 59:9, 14, 16f; 60:17; 61:10f; 63:1; 64:5. ta;²n>qi : Isa. 9:6; 11:13; 26:11; 37:32; 42:13; 59:17; 63:15. Ch,737: L‟ardeur. Lo zelo: che ora punisce per il peccato dell‟idolatria assicurerà il compimento della promessa fatta al popolo. Gl 2:18; Zach 1:14. tAaßb'c.: BHS ftr dl. Ogni volta che un re davidico saliva al trono (nel giorno dell‟incoronazione un oracolo dinastico che celebra forse non la nascita ma l'accesso al trono: “oggi ti ho generato”) era salutato come figlio adottivo di YHWH e considerato come tale (Sal 2,7). Ciò era motivo di esultanza. In questa occasione erano riaffermate le promesse di un‟eterna alleanza con David, e si rinnovavano le speranze in un futuro re ideale che avrebbe realizzato perfettamente l‟ideale dinastico. L‟oracolo riguarda il re davidico ideale. Cfr Sal 2,7; 2 Sam 7,14. Ad ogni nuovo re la promessa messianica veniva ripresa e ravvivata. Titoli richiesti dal protocollo regale; si davano al re nella presa di possesso. Saggezza di Salomone, coraggio di Davide, virtù religiose dei Patriarchi e di Mosé. Egli e la quintessenza delle virtù del suo popolo. Si accentua la saggezza virtù propria dei re e dei consiglieri. Consigliere e personaggio regale. Il suo governo eterno sarà assicurato dal YHWH. Descrizione del re ideale ultimo rappresentante della discendenza di David e non del prossimo re che salirà sul suo trono. Grande profezia tendenzialmente messiniaca. 9,7-20 L‟ira della Mano di YHWH contro ´epräºyim. Qui il profeta assomiglia ad Amos (4:6-12). yiSrä´ël nel suo orgoglio si prepara ad aggredire yühûdâ. L‟oracolo deve essere datato prima della guerra siroefriamita quando stavano per scoppiare le ostilità tra yühûdâ ed il regno del Nord. Un ritornello ripetuto unifica il poema. `lae(r"f.yIB. lp;Þn"w> bqo+[]y:B. yn"ßdoa] xl;îv' rb"±D" [9:7 Una parola ha mandato ´ádönäy in ya`áqöb, ed è caduta su yiSrä´ël! rb"±D": Isa 1:2, 10, 20; 7:10; 8:5, 10; 9:7, 16; 16:13f; 20:2; 21:17; 22:25; 24:3; 25:8; 28:13f; 30:21; 36:5, 11, 21; 37:22; 38:4, 7; 39:2, 4ff, 8; 40:5; 41:28; 44:26; 45:19, 23; 50:4; 58:13f; 59:13; 66:5; Alonso,173: …ha lanciato una minaccia (l‟oracolo è inviato come realtà corporea e attiva: cfr Is 55:11; cfr Sap 18:15: alla fine di un processo, questa parola fa ciò che dice e spiega ciò che fa e così fa comprendere: fa comprendere le disgrazie come castighi, ma non riesce a spingere i cuori a conversione). rb"±D" è rivestito di potenza ed una volta detto ha grande effetto sulla storia in benedizione o in maledizione. Ch,737: une parole en. BHS LXX qa,naton = rb,D? m s abs: (bubonic) plague: 1 K 8:37; oft. in series: Ger 14:12. 89 lp;Þn"w> : “cadere, precipitare, crollare, rovinare, cadere in rovina, crollare, invadere”. La parola, la volontà ha una sua consistenza che è un evento della storia che esprime il piano di YHWH. In questo caso piano di giudizio. Dal contesto si capisce che si tratta dell‟invio di un esercito. Parola di minaccia, d'ira. Mandato da YHWH. E' un evento della storia. Il perfetto indica un fatto già capitato. Si tratta di una parola detta e realizzata contro il regno del Nord invaso da Aramei, Pull III nel 738, e Filistei: 2 Re 15,19. lae(r"f.yIB. al Nord, yiSrä´ël. !Ar+m.vo bveäAyw> ~yIr:ßp.a, ALêKu ~['äh' ‘W[d>y"w> [9:8 a E lo conosceranno: il popolo tutto ´epräºyim ed il sedente di šömrôn ‘W[d>y"w> : Isa 1:3; 5:5, 19; 6:9; 7:15f; 8:4; 9:8; 12:4f; 19:12, 21; 29:11f, 15, 24; 32:4; 33:13; 37:20, 28; 38:19; 40:13f, 21, 28; 41:20, 22f, 26; 42:16, 25; 43:10, 19; 44:8f, 18; 45:3ff, 20; 47:8, 11, 13; 48:4, 6ff; 49:23, 26; 50:4, 7; 51:7; 52:6; 53:3; 55:5; 56:10f; 58:3; 59:8, 12; 60:16; 61:9; 63:16; 64:1; 66:14; qal waw consec perf 3 pl : “conoscere”: scienza che viene acquisita, esperienza. La parola colpirà tutto il popolo; ciascuno ne sperimenterà gli effetti. !Ar+m.vo bveäAyw>: Alonso: e i capi di. Ch: è l‟habitant. Potrebbe essere il re visto il s? Prima strofa: `rmo*ale bb'Þle ld<gOðb.W hw"±a]g:B. [9:8 b In superbia ed arroganza di cuore per dire: ld<gOðb.W hw"±a]g:B. : BHS prp ld<gOb. hw<a]G;t.Mih; hw"±a]g:B.: Deut 33:26, 29; Job 41:7; Ps 10:2; 31:19, 24; 36:12; 46:4; 68:35; 73:6; Prov 14:3; 29:23; Isa 9:8; 13:3, 11; 16:6; 25:11; Jer 48:29; Zeph 3:11 “superbia” nei confronti di YHWH : 9,8;13,11; Sof 3,11;Sal 10,2; 31,19; 73,6. ld<gOðb.W: Num 14:19; Deut 3:24; 5:24; 9:26; 11:2; 22:12; 32:3; 1 Kgs 7:17; Ezra 2:47, 56; Neh 7:49, 58; Ps 79:11; 150:2; Isa 9:8; 10:12; Ezek 31:2, 7, 18 “superbia”. `@yli(x]n: ~yzIßr"a]w: W[D"êGU ~ymiäq.vi hn<+b.nI tyzIåg"w> Wlp'Þn" ~ynIïbel. [9:9 “I mattoni sono caduti? E in pietra noi costruiremo! I sicomori sono stati tagliati? E con i cedri li sostituiremo!” ~ynIïbel. : “mattone”': Ex 5,18 s: tyzIåg"w>: opera dell‟arte dello scalpellino del tagliapietre che taglia le pietre con arte squadrandole: cfr Am 5:11. Orgoglio della civilizzazione urbana ripresa con più lusso anche dopo un disastro. Forse si intende la campagna militare assira del 738. La ricostruzione sarà ancora più preziosa per il materiale usato. Il proverbio è legato alla civilizzazione urbana. Si suppone che la costruzione in pietra esprima più lusso. W[D"êGU: “tagliare” es erba 15,2; alberi: 10,33; Ni 'tagliato, spezzato': 22,25; 14,12; Pi 45,2; Pu 9,9 “gli alberi sono stati tagliati”. @yli(x]n:: Hif “sostituire” una cosa con una migliore; ricevere nuove e maggiori forze: 40,31; 41,1. Questo proverbio esprime lo stesso concetto del precedente, ma legato alla civilizzazione agricola. Ambedue i detti proverbiali indicano un ritorno più in forza dopo un rovescio che ha comportato la distruzione della vita vegetale oltre che quella urbana. Ingiustificata fiducia di ´epräºyim nata dopo la morte di Pul III nel 728. La morte di un padrone assiro era di solito il segnale per una rivolta tra i popoli sottomessi. `%sE)k.s;y> wyb'Þy>ao-ta,w> wyl'_[' !yciÞr> yrEîc'-ta, hw"±hy> bGEôf;y>w: [9:10 E inciterà YHWH i suoi „nemici‟ contro lui, ed i suoi avversari stimolerà: Due azioni di YHWH contro yiSrä´ël del Nord. L‟effetto ottenuto per mezzo di nemici. bGEôf;y>w: : Pi “rendere uno alto ossia superiore agli avversari, vincitore”. Ch,737: fait culminer. Alonso,173: inciterà. !yciÞr> yrEîc': Ch,737: les adversaires de Retsin; BHS: prp wyr'c:' Alonso, 173: contro di loro il nemico. %sE)k.s;y>: Pilpel ipf “quasi pungere con spine”; metaforicamente “stimolare”; cfr 19,2. Alonso,173: aizzerà. Ch,737: il excite. rAxêa'me( ‘~yTiv.lip.W ~d<Q,ªmi ~r"äa] [9:11 hP,-_ lk'B. laeÞr"f.yI-ta, Wlïk.aYOw: ´áräm dall‟oriente, (davanti = levante) e pülišTîm da dietro (alle spalle = occidente) e mangiarono yiSrä´ël a tutta bocca. Wlïk.aYOw:: “mangiare” cioè distruggere spogliando, sopprimendo, vincendo; al v 19: mangiare la propria carne = distruggere se stesso. Divoreranno. Effetto di vittoria bellica. Nemici su due fronti da E e da W: come feroci animali chiamati ad un fiero pasto. 90 hP,-_ lk'B.: v 16. Alonso,173: a fauci spalancate; Ch,737: à toute bouche. `hy")Wjn> Adðy" dA[ßw> APêa; bv'ä-al{ ‘tazO-lk'B. [9:11 b In tutto questo non è tornato il suo Naso ed ancora la sua Mano, tesa! ‘tazO-lk'B.: vedi 10:4. Ch : Malgré tout cela, Alonso: con tutto ciò. bv'ä-al: “ritornare, ritrarre” desistere, cessare, finire. Ch: ne s‟est pas retournée; Alonso: non si placa. APêa;: si immagina “naso” adirato pensato come pieno di fuoco dentro ; cfr 7,4. Ch: sa narine; Alonso: la sua ira. hy")Wjn>: Isa 3:16; 5:25; 9:11, 16, 20; 10:2, 4; 14:26f; 23:11; 29:21; 30:11; 31:3; 34:11; 37:17; 40:22; 42:5; 44:13, 20, 24; 45:12; 51:13; 54:2; 55:3; 66:12; qal pas part f s abs hj'n" “estendere, protendere la mano” : Ex10,22; 14,27; Jos 8,19; YHWH che sta per fare qualcosa di grande stende la sua mano (5,25) per cui la metafora indica YHWH che opera qualcosa (Ex 6 6; Dt 4,34); soprattutto castigando 'ancora la sua mano resta tesa': 5,25; 9,11 al. La sua ira resta espressa con la forza della sua Mano tesa, agente attraverso i nemici. Motivo ripreso in 16.21. Resta tesa per l‟ostinazione del popolo. Seconda strofa: s `Wvr"(d" al{ï tAaßb'c. hw"ïhy>-ta,w> WhKe_M;h;-d[; bv'Þ-al{ ~['îh'w> [9:12 E il popolo non si volse indietro al suo Percussore! E YHWH „‟ non hanno cercato! w>: Ma tAaßb'c.: cübä´ôt BHS LXX manca; dl. WhKe_M;h: YHWH è descritto come colui che compie l‟azione del verbo Hif : “percuotere,verberare”. Alonso, 173: a chi lo feriva; Ch,727: à son frappeur. Riprende l‟idea del ritorno dal ritornello. bv'-Þ al{: vede il nome del figlio del profeta: 10:20 s. Risposta negativa del popolo espressa col verbo: vr"(d" al{ï: Isa 1:17; 8:19; 9:12; 11:10; 16:5; 19:3; 31:1; 34:16; 55:6; 58:2; 62:12; 65:1, 10; cercare YHWH = essere devoto di YHWH, ingegnoso nel piacergli, nel rendergli ossequio in ogni cosa, placarlo se adirato, presentarsi a lui con le preghiere: 9,12; 65,10. `dx'(a, ~Ayð !Amßg>a;w> hP'îKi bn"±z"w> varoô laeªr"f.YImi hw"÷hy> trE’k.Y:w: [9:13 E taglierà „‟ capo e coda, palma e giunco in un giorno (solo). laeªr"f.YImi hw"÷hy>: YHWH da yiSrä´ël : BHS ftr dl. Ma Ch: YHWH tranche d‟Is. Alonso: A Israele YHWH troncherà. varoô:> 1:5f; 2:2; 7:8f, 20; 9:13f; 15:2; 17:6; 19:15; 28:1, 4; 29:10; 30:17; 35:10; 37:22; 40:21; 41:4, 26; 42:11; 48:16; 51:11, 20; 58:5; 59:17; capo; capitano. Autorità. bn"±z"w>: Exod. 4:4 (tail, of snake); Deut. 25:18; 28:13, 44; Jos. 10:19; Jdg. 15:4 (fox); Job 40:17; Isa. 7:4; 9:13f; 19:15. metaph. end, stump Is 7:4. Alonso,174: quelli che erano testa son diventati coda = pezzi di tizzoni; si veda anche Dt 28:13.44. hP'îKi: Job 15:32; Prov. 21:14; Isa. 9:13; 19:15. f s ab : shoot, sprout of reeds !Amßg>a;w>:i Job 40:26; 41:12; Isa. 9:13; 19:15; 58:5: reed. Il v seguente sembra una glossa: capi e sudditi. tutte le classi. `bn")Z"h; aWhï rq,V,Þ-hr<Am) aybiîn"w> varo+h' aWhå ~ynIßp'-aWfn>W !qEïz" [9:14 ( Il vecchio e l‟elevato di volto „‟, e il profeta, maestro di menzogna „‟). varo+h' aWhå: questo (è) il capo : BHS ftr dl bn")Z"h; aWhï: questo (è) la coda: BHS ftr dl. `~y[i(L'bum. wyr"ÞV'aum.W ~y[i_t.m; hZ<ßh;-~['h'( yrEîV.a;m. Wy°h.YI)w: [9:15 E divennero le guide di questo popolo fuorvianti; ed i guidati, inghiottiti. yrEîV.a;m.: Pi ptc “condurre, reggere”: 3,12; 9,15; “correggere”:1,17; Pu ptc wyr"ÞV'aum.W “coloro che sono guidati”: 9,15. ~y[i_t.m;: Hif “errare ossia fare errare”; eticamente “condurre lungo una via falsa ed alla perizione: 3,12;9,15. ~y[i(L'bum.: Pu met qualcuno è condotto alla perdizione 8,15. Sarcasmo mordente. Alonso,174: peccato delle guide che traviano e dei guidati che si lasciano traviare; castigo perché tutta la popolazione s‟incammina alla perdizione. ~xeêr:y> al{å ‘wyt'nOm.l.a;-ta,w> wym'Ûtoy>-ta,w> yn"©doa] Ÿxm;äf.yI-al{) wyr"øWxB;-l[; !Ke’-l[; [9:16 hl'_b'n> rbEåDo hP,Þ-lk'w> [r:êmeW @nEåx' ‘ALku yKiÛ Per questo sui suoi giovani non „sarà celmente‟ „‟ e i suoi orfani e le sue vedove non si potrà matriciare poiché tutti, empi e perversi! E ogni bocca dice stoltezza. 91 xm;äf.yI-al{) : non gioirà, non potrà gioire; Ch,737: ne se réjouira pas. BHS Q a lwmxy; prp vy cfr arab samuha clemens fuit; Alonso,173: non perdona (lmxy) ai giovani. wyr"øWxB;-l[;: Isa 9:16; 23:4; 31:8; 40:30; 62:5; Ch: pour ses élites. yn"©doa] : BHS prb dl. ~xeêr:y>: Pi Isa 9:16; 13:18; 14:1; 27:11; 30:18; 49:10, 13, 15; 54:8, 10; 55:7; 60:10; YHWH non avrà pietà infliggendo un giusto castigo: 9,16; 27,11. Alonso: non commisera (è una conversione alla rovescia: cfr Dt 10:18; 24:17; Sal 68:6!). ‘ALku : m s constr suf 3 m s: perversione che comprende tutti. @nEåx'>: Num. 35:33; Job 8:13; 13:16; 15:34; 17:8; 20:5; 27:8; 34:30; 36:13; Ps. 35:16; 106:38; Prov. 11:9; Isa. 9:16; 10:6; 24:5; 32:6; 33:14; Jer. 3:1f, 9; 23:11; Dan. 11:32; Mic. 4:11 estranged fm. God, godless Alonso: empi. [r:êmeW: verb hiphil part m s abs Isa. 1:4, 16; 9:16; 11:9; 14:20; 24:19; 31:2; 41:23; 59:15; 65:25; Jer. 4:22; 7:26; 10:5; 11:16; 13:23; 15:12; 16:12; 20:13; 23:14; 25:6, 29; 31:28; 38:9; 40:4; Jon. 4:1; Mic. 3:4; 4:6; Zeph. 1:12; Zech. 8:14 pt. m¢ra± evil-doer Is 1:4 hl'_b'n>: Isa. 5:25; 9:16; 26:19; 32:6; Jer. 7:33; 9:21; 16:4, 18; 19:7; 26:23; 29:23; 34:20; 36:30; Ezek. 4:14; 44:31. f s ab grave sin, sacrilege: w. dibber Is 9:16; w. ±¹´â specific (sexual) offense Gen 34:7. `hy")Wjn> Adðy" dA[ßw> APêa; bv'ä-al{ ‘tazO-lk'B. [9:16 b In tutto questo non è ritornato il suo Naso. E ancora la sua Mano, tesa! Forse si può leggere qui 5,24-25 (come ulteriore strofa). hP,êr>yI ‘hb'h'l,( vv;Ûx]w: vaeª !Avål. vq;ø lko’a/K, •!kel' [5:24 a hl,_[]y: qb'äa'K' ~x'Þr>piW hy<ëh.yI) qM'äK; ‘~v'r>v' Perciò come mangia stoppia una lingua di fiamma e fieno infiammato consumerà, la loro radice sarà come putredine e i loro fiori come pula saliranno. lko’a/K,: Isa 1:7, 19f; 3:10; 4:1; 5:17, 24; 7:15, 22; 9:11, 17, 19; 10:17; 11:7; 21:5; 22:13; 23:18; 24:6; 26:11; 29:6, 8; 30:24, 27, 30; 31:8; 33:11, 14; 36:12, 16; 37:30; 44:16, 19; 49:26; 50:9; 51:8; 55:1f, 10; 56:9; 58:14; 59:5; 61:6; 62:9; 65:4, 13, 21f, 25; 66:17; qal i c. Azione distruttiva di punizione. Esecuzione della sentenza. vq;:ø Exod. 5:12; 15:7; Job 13:25; 41:20f; Ps. 83:14; Isa. 5:24; 33:11; 40:24; 41:2; 47:14; Jer. 13:24; Joel 2:5; Obad. 1:18; Nah. 1:10; Mal. 3:19: “stubble”. hb'h'l,( vv;Ûx]w:: BHS Qa tbhwl vaw vv;Ûx]w:: Isa. 5:24; 33:11: dry grass, leaves hb'h'l,(: Num. 21:28 (flame); 1 Sam. 17:7; Ps. 29:7; 83:15; 105:32; 106:18; Isa. 4:5 (±¢š leh¹bâ); 5:24; 10:17; 43:2; 47:14; Jer. 48:45; Lam. 2:3; Ezek. 21:3 (reinforced: lahebet šalhebet); Dan. 11:33; Hos. 7:6; Joel 1:19; 2:3; Obad. 1:18: f s abs. ‘~v'r>v': Isa 5:24; 11:1, 10; 14:29f; 27:6; 37:31; 40:24; 53:2; prima le radici… poi i fiori. K; : un secondo paragone. qm;: Isa 3:24; 5:24 m s abs : musty smell, smell of decay. hP,êr>yI: Qal imperf 3 m s hp'r' of dry grass, sink down (in flame). `Wcae(nI laeÞr"f.yI-vAd)q. tr:îm.ai tae²w> tAaêb'c. hw"åhy> ‘tr:AT tae… Wsªa]m' yKiä [5:24 a Sì! Essi hanno rigettato la Tôrat YHWH cübä´ôt e la parola ´imrat qüdô|š-yiSrä´ël hanno disprezzato. yKiä: spiegazione del fatto con il peccato commesso. Wsªa]m':… Ps 15:4; 36:5; 53:6; 58:8; 78:59, 67; 89:39; 106:24; 118:22; Prov 3:11; 15:32; Isa 5:24; 7:15f; 8:6; 30:12 (God‟s words); 31:7; 33:8, 15; 41:9; 54:6 (nif be rejected); Jer 2:37; 4:30; 6:19, 30; 7:29; 8:9; 14:19; 31:37; 33:24, 26; Lam 5:22; Ezek 5:6; 20:13, 16, 24; 21:15, 18; Hos 4:6; 9:17; Amos 2:4; 5:21 qal perf 3 pl sa;m' refuse, reject. Peccato generico ma radicale. hw"åhy> ‘tr:AT: sc. Isa 1:10; 5:24; 24:5; 30:9; Ezek 43:12; Hos 4:6; Amos 2:4; Mal 2:6; 3:22; abs Isa 2:3; 8:16, 20; 42:4, 21, 24; 51:4, 7. laeÞr"f.yI-vAd)q. tr:îm.ai: sc Isa 5:24; 14:13; 47:10; 57:10; Jer 22:21; 32:25; 45:3; Lam 3:57; Ezek 27:3; 35:12; Dan 4:5; Hos 13:10, abs: Isa 28:23; 29:4; 32:9; Wcae(nI: Num 14:11, 23; 16:30; Deut 31:20; 32:19; 1 Sam 2:17; 2 Sam 12:14; Ps 10:3, 13; 74:10, 18; 107:11; Prov 1:30; 5:12; 15:5; Isa 1:4; 5:24; 52:5 (hitpoel (or mixed poal & hitpoel): be reviled); 60:14; Jer 14:21; 23:17; 33:24; Lam 2:6; piel perf 3 pl piel:treat disrespectfully, irreverently: obj. God 2 Sam 12.14; obj. things associated w. God 1 Sam 2:17, Ps 74:10. 92 WhKeªY:w: wyl'ä[' Adôy" jYEåw: AMø[;B. hw"‚hy>-@a; •hr"x' !Ke‡-l[; [5:25 a tAc+Wx br<q<åB. hx'ÞWSK; ~t'²l'b.nI yhióT.w: ~yrIêh'h,( ‘WzG>r>YIw:) [5:25 b Per questo arse il Naso di YHWH contro il suo popolo! E stese la sua Mano contro di lui. E lo colpì. E tremarono i Monti. E furono loro cadaveri come sterco in seno alle strade. !Ke‡-l[; : part adv therefore: causa la ribellione. hr"x': Isa 5:25; 41:11 (nif. w. b® be angry w. s.one); 45:24 (nif. w. b® be angry w. s.one); Jer 12:5; 22:15; Hos 8:5; Jonah 4:1, 4, 9; Hab 3:8; Zech 10:3; qal perf 3 m s hr'x': be(come) hot: µ¹râ °appô his nose became hot = his anger broke out. Implicito il mitovo del fuoco. hw"‚hy>-@a; : Isa 2:22; 5:25; 7:4; 9:11, 16, 20; 10:4f, 25; 12:1; 13:3, 13; 30:27; 37:29; 42:25; 48:9; 63:3, 6; 65:5; 66:15. In parallelo Adôy": Isa 1:12, 15, 25; 2:8; 3:6, 11; 5:12, 25; 6:6; 8:11; 9:11, 16, 20; 10:4f, 10, 13f, 32; 11:8, 11, 14f; 13:2, 7; 14:26f; 17:8; 19:4, 16, 25; 20:2; 22:18, 21; 23:11; 25:10f; 26:11; 28:2; 29:23; 31:3, 7; 33:21; 34:17; 35:3; 36:15, 18ff; 37:10, 14, 19f, 24, 27; 40:2; 41:20; 42:6; 43:13; 44:5; 45:9, 11f; 47:6, 14; 48:13; 49:2, 22; 50:2, 11; 51:16ff, 22f; 53:10; 56:2, 5; 57:8, 10; 59:1; 60:21; 62:3; 64:6f; 65:2, 22; 66:2, 14; stesso suffisso in Isa 5:25; 9:11, 16, 20; 10:4, 32; 11:8, 11, 15; 23:11; 31:3; 44:5; 49:2; 56:2. jYEåw: : Isa 3:16; 5:25; 9:11, 16, 20; 10:2, 4; 14:26f; 23:11; 29:21; 30:11; 31:3; 34:11; 37:17; 40:22; 42:5; 44:13, 20, 24; 45:12; 51:13; 54:2; 55:3; 66:12; qal waw consec imperf 3 m s apocopated hj'n" extend, stretch out: obj. hand. AMø[;B: stessa formulazione in 1 Sam 27:12; 2 Chr 36:16; Job 18:19; Ps 106:40; 149:4; Isa 5:25. In altre occasioni, contro i nemici, ora contro il suo popolo! hx'ÞWSK;: f s ab “offal, garbage”. Alonso: come sterco per le strade. Ch,732: leur charogne est comme à l‟entraille des allées. `hy")Wjn> Adðy" dA[ßw> APêa; bv'ä-al{ ‘tazO-lk'B. [5:25 c In tutto questo non è tornato il suo Naso! Ed ancora la sua Mano, tesa! Ultima strofa: „fuoco‟ divorante! Alonso,175: questa strofa conclude molto bene il poema. lke_aTo tyIv:ßw" rymiîv' h['êv.rI ‘vaek' hr"Û[]b'-yKi( [9:17 `!v")[' tWaïGE WkßB.a;t.YI)w: r[;Y:ëh; ykeäb.si(B. ‘tC;Tiw: Sì! Brucia (arde) come fiamma l‟iniquità, rovo e pruno essa mangierà, e divamperà nel folto della foresta. E si avvolgeranno colonne di fumo; hr"Û[]b'-yKi( : Isa 1:31; 3:14; 4:4; 5:5; 6:13 (piel burn down: h¹yâ l®b¹±¢r for burning up, serve as fuel); 9:17; 10:17; 19:11; 30:27 (Y.‟s anger), 33; 34:9; 40:16; 42:25 (singe (w. b®)); 43:2; 44:15 (piel: burn down: h¹yâ l®b¹±¢r for burning up, serve as fuel); 50:11; 62:1; qal perf 3 f s r[B burn; metaph., of wickedness (qui): “ardere, incendiarsi detto della fiamma del fuoco, ardere”. Alonso, 175: sta bruciando (visione di fuoco spettacolare; questo fuoco è la mavagità distruttrice dell‟uomo). vaek': stessa espressione in Exod 24:17; Ps 83:15; 118:12; Prov 16:27; Isa 9:17; 30:27; Jer 4:4; 20:9; 21:12; 23:29; Lam 2:3f; Hos 7:6; Amos 5:6; Nah 1:6; Mal 3:2. Il fuoco racchiuso nelle azioni degli uomini fa partire una catena di distruzione che coinvolge la creazione. Nell‟odio fraterno = guerra c‟è questo fuoco distruttore. La loro l‟iniquità/crimine arde ossia distrugge la vita sociale come la fiamma. E questa si appiccherà alla guerra ed nella guerra alla vegetazione al bosco… Coinvolge il cosmo in distruzione. h['êv.rI: Deut 9:4f; 25:2; Prov 11:5; 13:6; Isa 9:17; Ezek 5:6; 18:20, 27; 33:12, 19; Zech 5:8 (personified); Mal 1:4; 3:15, 19 f s abs h['v.rI: guilt “empietà” umana. Ch: le crime; Alonso: la malvagità. rymiîv': Josh 15:48; Judg 10:1f; 1 Chr 24:24; Isa 5:6; 7:23ff; 9:17; 10:17; 27:4; 32:13; Jer 17:1; Ezek 3:9; Zech 7:12 : “rami inter se perplexe, dumetum”. Dai malvagi il fuoco si comunica alla foresta. Ch: paliure. tyIv:ßw": Isa 5:6; 7:23ff; 9:17; 10:17; 15:9; 16:3; 22:7; 26:1; 27:4; Jer 2:15; 3:19; 13:16; 22:6; 31:21; 50:3; 51:39; Hos 2:5; 6:11 m s abs tyIv;: weeds = cardi.Ch: la broussaille lke_aTo: qal imperf 3 f s. ‘tC;Tiw:: Josh 8:8, 19; Judg 9:49; 2 Sam 14:30f; 2 Kgs 22:13, 17; Neh 1:3; 2:17; Isa 9:17; 33:12 (w. b¹±¢š burn up s.thg); Jer 9:9; 11:16; 17:27; 21:14; 32:29; 43:12; 49:2, 27; 50:32; 51:30, 58; Lam 4:11; Ezek 21:3; Amos 1:14; qal waw consec imperf 3 f s tcy w. b® kindle. Ch: il allume; Alonso: attecchisce nel ykeäb.si(B. : Gen 22:13; Ps 74:5; Isa 9:17; 10:34; Jer 4:7; vb Job 8:17; Nah 1:10; m pl const %b;s.: Zorell,545: rami inter se perplexi, dumetum underbrush, thicket r[;Y:ëh; : Isa 7:2; 9:17; 10:18f, 34; 21:13; 22:8; 29:17; 32:15, 19; 37:24; 44:14, 23; 56:9. L‟ultimo emistico evoca l‟altro elemento visivo di un incendio: il fumo. 93 WkßB.a;t.YI)w:: hithpael waw consec imperf 3 m pl %ba: whirl up (of burning twigs); Htp “se convolvunt, se torquent et premunt” densae columnae fumi. Ch: se contorsionnent. tWaïGE: Ps 17:10 (arrogance); 89:10 (sea); 93:1; Isa 9:17; 12:5 (±¹´â g¢°ût do sublime things); 26:10 (majesty (of God)); 28:1, 3; f s constr : ascent: of smoke Is 9:17. Altitudo fumi. Cfr Os 7,4.6. Ch: Les volutes de fumée. Alonso: alto si avvolge il fumo. Il male/crimine/malvagità è come un fuoco che distrugge l‟umanità, si comunica al sottobosco (rovi cardi) e incendia la vegetazione intricata delle foreste: dalla vegetazione bassa fino alle cime più inaccessibili perché nulla sfugge a questo fuoco inestinguibile che sono le Narici di YHWH (v18a). Cfr 2 Re 15,23-31; 27,1-6. Infatti #r<a'_ ~T;ä[.n< tAaßb'c. hw"ïhy> tr:²b.[,B. [9:18a a nell‟ira di YHWH „‟ è torrefatta la terra! Dopo la descrizione dell‟effetto del fuoco la sua causa trascendente: hw"ïhy> tr:²b.[,B. : Isa 9:18; 10:6; 13:9, 13; 14:6; 16:6; verbo Isa 1:31; 3:14; 4:4; 5:5; 6:13; 9:17; 10:17; 19:11; 30:27, 33; 34:9; 40:16; 42:25; 43:2; 44:15; 50:11; 62:1; riprende il vb del v 17 : brucia/arde. Qui il fuoco è la presenza dell‟ira di YHWH inestinguibile come punizione per il fuoco appiccato nella Terra dalle iniquità umane. tAaßb'c.: BHS: LXX manca: dl. Anche per Alonso. ~T;ä[.n< niphal perf 3 m s ~t[ nif. ~T;[.n<; Zorell,638: prob calore torrefacta est terra LXX dia. qumo.n ovrgh/j kuri,ou sugke,kautai h` gh/ o[lh: probabilmente “la terra è abbrustolita disseccata, bruciata dal calore”. Ch,738: soffoque. #r<a':_ qui potrebbe essere l‟ambiente in cui il popolo vive che viene distrutto dal fuoco appiccato dai nemici (anche fratelli-nemici) per la distruzione. vaeê tl,koåa]m;K. ‘~['h' yhiÛy>w: [9:18a b E sarà il popolo come da mangiare (esca, pasto) della fiamma: `Wlke(ayO A[ßroz>-rf;B. vyaiî [9:19b uomo la carne del suo braccio mangierà! `Wlmo)x.y: al{ï wyxiÞa'-la, vyaiî [9:18b Uomo [uno] verso suo fratello non avrà pietà! W[be_f' al{åw> lwamoßf.-l[; lk;aYOðw: b[eêr"w> ‘!ymiy"-l[; rzOÝg>YIw: [9:19a E dilaniarà a destra, e sarà affamato! E mangerà a sinistra, e non si sazieranno! ‘~['h': 9:1, 8, 12, 15, 18; tl,koåa]m;K.: “cibo” per il fuoco, esca; “diventare cibo per il fuoco” = bruciare: 9,4.18. Riprende il verbo del v 17. Il fuoco distrugge il popolo che lo ha acceso: v 17. La guerra civile distrugge terra e popolo. Alonso: pasto; Ch: une mangeaille. Alonso,175: visione di fuoco spettacolare. Ch: Les volutes de fumée se contorsionnent: / dans l‟emportement de YHWH…, la terre suffoque. / Le peuple est comme une mangeaille de feu, /l‟homme ne compatit pas à son frère. Qui Alonso legge [19b]: Uno divora la carne del suo prossimo / [18b] e nessuno perdona il suo fratello; [19a] Dilania a destra… Ch: segue l‟ordine del TM. BHS: tr 19 b ad fin 18b. vyaiî: Isa 2:9, 11, 17; 3:2, 5f; 4:1; 5:3, 7, 15, 22; 6:5; 7:13, 21; 9:18.19; 13:8, 14; 14:16, 18; 19:2; 21:9; 28:14; 29:13; 31:7f; 32:2; 36:6, 12, 16, 18; 39:3; 40:13, 26; 41:6, 11f, 28; 42:13; 44:13; 45:14; 46:11; 47:15; 50:2; 52:14; 53:3, 6; 55:7; 56:11; 57:1; 59:16; 63:3; 66:3, 13, 24. Ognuno si isola dagli altri. rf;B.: Isa 9:19; 10:18 (perishable, transitory: minnefeš w®°ad b¹´¹r); 17:4; 22:13; 31:3; 40:5.6 (every man), 9; 41:27; 44:16, 19; 49:26; 52:7; 58:7; 60:6; 61:1; 65:4; 66:16f, 23f; flesh of living men Gen 2:21 A[ßroz: Isa 9:19; 17:5; 30:30; 33:2; 40:10f; 44:12; 48:14; 51:5, 9; 52:10; 53:1; 59:16; 61:11; 62:8; 63:5, 12; Ch : L‟homme mange la chair de son bras. BHS T = A[rE: prossimo compagno. Anche Alonso: Uno divora la carne del suo prossimo; 18b: e nessuno perdona il suo fratello; 19a. Wlke(ayO : Isa 1:7, 19f; 3:10; 4:1; 5:17, 24; 7:15, 22; 9:11, 17, 19; 10:17; 11:7; 21:5; 22:13; 23:18; 24:6; 26:11; 29:6, 8; 30:24, 27, 30; 31:8; 33:11, 14; 36:12, 16; 37:30; 44:16, 19; 49:26; 50:9; 51:8; 55:1f, 10; 56:9; 58:14; 59:5; 61:6; 62:9; 65:4, 13, 21f, 25; 66:17; descrive la stessa distruzione distruttiva col verbo “mangiare” prima usato per il fuoco. wyxiÞa'-: Isa 3:6; 9:18; 13:21; 19:2; 41:6; 66:5, 20; dello stesso popolo. Wlmo)x.y:: Exod 2:6; Deut 13:9; 1 Sam 15:3, 9, 15; 23:21; 2 Sam 12:4, 6; 21:7; 2 Chr 36:15, 17; Job 6:10; 16:13; 20:13; 27:22; Prov 6:34; Isa 9:18; 30:14; Jer 13:14; 15:5; 21:7; 50:14; 51:3; Lam 2:2, 17, 21; 3:43; Ezek 5:11; 7:4, 9; 8:18; 9:5, 10; 16:5; 36:21; Joel 2:18; Hab 1:17; Zech 11:5f; Mal 3:17: “avere misericordia, perdonare, usare clemenza”; negativamente “non usare clamenza”. Anarchia e confusione. Lotta fratricida forse guerra civile tra il 746 e il 734 (2 Re 15,8-26). Il fuoco distruttivo è l‟assenza di pietà. 94 rzOÝg>YIw: Gen 15:17; Josh 10:33; 12:12; 16:3, 10; 21:21; Judg 1:29; 2 Sam 5:25; 1 Kgs 3:25f; 9:15ff; 2 Kgs 6:4; 1 Chr 6:52; 7:28; 14:16; 20:4; 2 Chr 26:21; Esth 2:1; Job 22:28; Ps 88:6; 136:13; Isa 9:19; 53:8; Lam 3:54; Ezek 37:11; Hab 3:17: qal waw consec imperf 3 m s rzG: devour. Ch: Il taille: Alonso: Dilania. b[eêr"w>: 2 Chr 20:9; Isa 8:21; 9:19; Jer 5:12; 14:13, 15; Ezek 5:16; 14:21: qal waw consec perf 3 m s : be hungry. Ch: . affamé! Il mange W[be_f': qal perfect 3 pl. BHS l c LXX [kai. ouv mh. evmplhsqh/| a;nqrwpoj e;sqwn] T V [et non saturabitur unusquisque carnem brachii sui vorabit] : sg. Distruzione per la distruzione: guerra divoratrice: nessun vantaggio: non sazia come la distruzione normale del cibo per la vita. Ch : non rassasié! Alonso: e non si sazia. hV,ên:m.-ta, ‘~yIr:’p.a,w> ~yIr:ªp.a,-ta, hV,än:m. [9:20 a hd"_Why>-l[; hM'heÞ wD"îx.y: münaššè contro ´epräºyim ed ´epräºyim contro münaššè! Insieme, essi, contro yühûdâ! hV,än:m.: figlio maggiore di Giuseppe e la tribù che ha preso da lui nome. Tribù generalmente unite dal fatto che abbiano avuto lo stesso padre. ~yIr:’p.a,w> : figlio di Giuseppe: Gen 41,52; 46,20; 48,1.5.13-20. I suoi posteri da cui la tribù. Indica anche il regno settentrionale ossia yiSrä´ël in 7,8; 9,8; 11,13,17,3; 23,3. Il massimo caos nel regno del Nord. Si dilaniano tra di loro. Detto dei fratelli che si combattono tra di loro. Voracità. Mangia ma non si sazia. Anarchia assoluta. Nord contro Sud. 2 Re 15,8-26. wD"îx.y:: Isa 1:28, 31; 9:20; 10:8; 11:6f, 14; 18:6; 22:3; 31:3; 40:5; 41:1, 19f, 23; 43:9, 17; 45:16, 20f; 46:2; 48:13; 52:8f; 60:13; 65:7; 66:17; comunione (!) però contro yühûdâ! Il loro fratello maggiore (vedi le raccomandazioni in Gen 50). s `hy")Wjn> Adðy" dA[ßw> APêa; bv'ä -al{ ‘tazO-lk'B. [9:20 b In tutto questo non è ritornato il suo Naso. Ed ancora la sua Mano, tesa! 10,1-4 Settimo guai. Vedi dopo 5:24. 10,5-15 ´aššûr in mano a YHWH, strumento di castigo. Anche l‟invasione del 701 a Ev può fare da sfondo all‟oracolo che contiene un arrogante monologo del re di ´aššûr. Potrebbe anche essere ambientato poco prima. Il cuore dell‟oracolo è la padronanza che YHWH ha della storia ed il rapporto tra la sua conduzione ed i mezzi che egli usa per condurla. Alonso,177: grande lezione di teologia della storia, nel simbolo dello strumento. `ymi([.z: ~d"Þy"b. aWhï-hJ,m;W yPi_a; jb,veä rWVßa; yAhï [10:5 hôy! ´aššûr, verga del mio Naso! E bastone „‟del mio sdegno ! E' YHWH che parla. In sua Mano anche i popoli pagani: egli è sovrano universale! ´aššûr ricev solo un ruolo storico di saccheggiare yühûdâ e di calpestarla nel fango. YHWH vuole usare ´aššûr come strumento per castigare il suo popolo. II profeta dà una lettura teologica della storia e delle intenzioni profonde dei piani di YHWH e dei suoi strumenti. ´aššûr è detta jb,veä: Isa 9:3; 10:5, 15, 24; 11:4; 14:5, 29; 19:13; 28:27; 30:31; 49:6; 63:17; “verga, bastone, randello” con cui qualcuno è castigato, colpito, percosso: 10,15.24; Es 21,20; 2 Sam 23,21; Mi 4,14; impropriamente YHWH è detto colpire con la verga (punire): cfr 30,31. In 11,4 il Messia (col bastone della bocca); da ciò 'pena', duro regime 9,3;14,5.29. aWhï-hJ,m;W: BHS l aWhï-hJem;W. hJ,m;W: Isa 8:8; 9:3; 10:5, 15, 24, 26; 14:5; 28:27; 30:32; 37:31; Jer 31:37; 48:17; Ezek 1:27; 4:16; 5:16; 7:10f; 8:2; 9:9; 14:13; 19:11f, 14; 23:41; Amos 3:12; 6:4; Mic 6:9; Hab 3:9, 14 “bastone” che gli uomini solevano portare (Gen 38,18.25). Il bastone con cui Moshe fece cose meravigliose (Es 4,20; 17,9; cfr Is 10,26). Quindi bastone che percuote: Is 9,3; 14,5. Qui bastone di YHWH che percuote. Verga che ferisce, punisce: 30,32. 95 yPi_a;: naso ove si somatizza il furore. “ira”; Ch,738: de ma narine (bastone di cui si serve la mia collera). ~d"Þy"b. aWhï: può essere considerata una glossa: 'esso in loro mano' Alonso,177: sta in mano loro. Ch,738: lui, branche de mon exaspération en main. ymi([.z:: BHS tr post -hJem;W: cfr LXX ouvai. VAssuri,oij h` r`a,bdoj tou/ qumou/ mou kai. ovrgh/j evstin evn tai/j cersi.n auvtw/n; “ira” di YHWH che punisce gli uomini; qualche volta la stessa pena: 10.25; 26,20. WNW<+c;a] ytiÞr"b.[, ~[;î-l[;w> WNx,êL.v;a] ‘@nEx' yAgÝB. [10:6 `tAc)Wx rm,xoïK. sm'Þr>mi ÎAmïWfl.WÐ ¿Amyfil.WÀ zB;ê zboål'w> ‘ll'v' ll{Üv.li Contro gôy empio lo manderò e contro un popolo del mio furore lo comanderò a saccheggaire il saccheggiabile a depredare il depredabile e calpestarlo come fango di strada. Il suo popolo è designato con una espressione paradossale: yAgÝB. : Isa 1:4; 2:2, 4; 5:26; 9:2; 10:6f; 11:10, 12; 13:4; 14:6, 9, 12, 18, 26, 32; 16:8; 18:2, 7; 23:3; 25:3, 7; 26:2, 15; 29:7f; 30:28; 33:3; 34:1f; 36:18; 37:12; 40:15, 17; 41:2; 42:1, 6; 43:9; 45:1, 20; 49:6f, 22; 52:10, 15; 54:3; 55:5; 58:2; 60:3, 5, 11f, 16, 22; 61:6, 9, 11; 62:2; 64:1; 65:1; 66:8, 12, 18ff; è qui il popolo stesso di YHWH! Vedi 2,4;55,5. Alonso,177: chiama il popolo con un‟espressione violenta: dapprima yAG senza possessivo. ‘@nEx': “macchiato dal peccato, improbo, cattivo”: cfr 9,16; 33,14. E un termine di giudizio che nega implicitamente l‟elezione che pure rimane in eterno. Paradosso. Alonso: empia nazione; Ch,738: hypocrite. WNx,êL.v;a]: Isa. 10:6, 16; 27:8; 32:20; 43:14; 45:13; 50:1; 57:9; 58:6; 66:19; piel imperf 1 s suf 3 m s energic nun. Il verbo al futuro lo interpretiamo come espressione di intenzionalità divina su di un fatto che deve essere considerato passato. Su di esso si esercita la riflessione teologica del profeta. YHWH che dirige la storia invia eserciti. Il fatto che questo v faccia inclusione col v 16 potrebbe essere a favore dell‟inclusione di quel v nel poema. Ma vedi sotto. ytiÞr"b.[, : Isa 9:18; 10:6; 13:9, 13; 14:6; 16:6; ira di YHWH che castiga: 9,18; 13,9. Qui “popolo della mia ira” popolo contro il quale mi arrabbio: sta al posto di “popolo mio”! WNW<+c;a]: Isa. 5:6; 10:6; 13:3; 23:11; 34:16; 38:1; 45:11f; 48:5; 55:4; hwc piel imperfect 1 s suffix 3 m s energic nun. Ecco ilcompito affidata: ll{Üv.li: Isa 10:6; 59:15; Jer 50:10; Ezek 26:12; 29:19; 38:12f; 39:10; Hab 2:8; Zech 2:12: “spogliare, depredare”. Saccheggio. Qui regge l‟oggetto interno della stesse radice: ‘ll'v': Isa 8:4; 9:2; 10:2, 6; 33:4, 23; 53:12; Jer 21:9; 38:2; 39:18; 45:5; 49:32; 50:10; Ezek 7:21; 29:19; 38:12f; Dan 11:24; Zech 2:13; 14:1: “spoglie” soprattutto quelle che i vincitori prendono dai vinti: 10,2. zboål'w>: Isa 10:2, 6; 11:14; 17:14; 24:3; 33:23; 42:22, 24; Jer 20:5; 30:16; 50:37; Ezek 26:12; 29:19; 38:12f; 39:10; Amos 3:11; Nah 2:10; Zeph 2:9: “predare, fare preda, saccheggiare”; qui “spogliare” come in 10,2;11,14;17,14. zB;ê: Isa 10:6; 33:23; 42:22; Jer 2:14; 15:13; 17:3; 30:16; 49:32; Ezek 7:21; 23:46; 25:7; 26:5; 29:19; 34:8, 22, 28; 36:4f; 38:12f “cosa rapita, preda”. Ultino atto di disprezzo da parte del vincitore. Il vinto è sotto i piedi. sm'Þr>mi: Isa 5:5; 7:25; 10:6; 28:18; Ezek 34:19; Dan 8:13; Mic 7:10: “ciò che è calpestato con i piedi, che può essere calpestato”. rm,xoïK.: Isa 5:10; 10:6; 29:16; 41:25; 45:9; 64:7; Jer 18:4, 6; Lam 1:20; 2:11; Ezek 45:11, 13f; Hos 3:2; Nah 3:14; Hab 3:15: “fango delle piazze”:10,6;41,25; argilla del vasaio: 29,16; 45,9. Ed è un monologo di YHWH che rivela i suoi piani di intervento nella storia attraverso persone che mantengono la loro autonomia decisionale come mostra il monologo del re d' ´aššûr. Questi dovranno saccheggiare ed umiliare il popolo della sua ira. Continua a parlare YHWH. bvo+x.y: !kEå-al{ Abßb'l.W hM,êd:y> !kEå-al{ ‘aWhw> [10:7 `j['(m. al{ï ~yIßAG tyrIïk.h;l.W Abêb'l.Bi dymiäv.h;l. yKi… Ed egli non così penserà e il suo cuore non così giudicherà! Sì! (Solo) per distruggere nel suo cuore! E annientare nazioni non poche! ‘aWhw> : ancora il monologo del suo cuore (v 7bis). Gli strumenti non comprendono il suo disegno! Lo strumento pensa di avere un suo piano! Si sostituisce stoltamente ad YHWH. Il suo è un piano imperialista e criminale. Potere che annienta, distrugge. hM,êd:y>: Isa 1:9; 6:5; 10:7; 14:14 (hitp. w. l® feel equal to s.one, put onesf. on a par w.), 24 (P w. k¢n & ka±šer intend); 15:1; 40:18, 25 (P compare w °el); 46:5 (P compare); “immaginare” con la mente, pensare:10,7;14,24. Piel imperf 3 m s hm'D' w. k¢n & ka±šer intend bvo+x.y:: Isa 2:22; 5:28; 10:7; 13:17; 29:16f; 32:15; 33:8; 40:15, 17; 53:3f; qal imperf 3 m s “pensare”. Il suo progetto è solo distruttivo: 96 dymiäv.h;l.: “distruggere, annientare” qui il popolo. In parallelo tyrIïk.h;l.W: Hif. “rimuovere” in qualche modo gli uomini con la forza (nella maggior parte, ma non sempre, con la morte, con la strage). Alonso,177: il potere ha bisogno di distruggere per affermarsi; l‟affanno di potere si esercita nell‟annichilire sempre più. `j['(m. al{ï Litote (semplicità). Afferma una cosa negando il contrario, lasciando intendere il suo vero senso (cfr Alonso,206). ´aššûr pensa solo di annientare il nemico. Non ha la minima idea che un sovrano divino lo stia usando per raggiungere il proprio scopo. Egli ha i suoi progetti che persegue imperterrito. Sono i progetti del suo cuore ripetuto due volte nel v 7. `~yki(l'm. wD"Þx.y: yr:²f' al{ïh] rm:+ayO yKiÞ [10:8 Sì! Andava dicendo: - Non sono forse i miei capi insieme, i re? rm:+ayO yKi : la voce di YHWH lascia asacoltare quella del suo strumento! Ora ascoltiamo la voce potente dell‟imperatore: ma ce la fa ascoltare YHWH stesso cui non sfugge ogni voce! wD"Þx.y: : (insieme) tutti: cfr 1,28;18,6; 41,20. ´aššûr re dei re: i re vassali sono suoi ministri. `!Ar)m.vo qf,M,Þd:k. al{ï-~ai tm'êx] ‘dP;r>a;k. al{Ü-~ai An=l.K; vymiÞK.r>k;K. al{ïh] [10:9 Forse non come karKümîš Kalnô? Non come ´arPad Hámät? Non come dammeºSeq šömrôn? L‟elenco di sue vittorie. Nell‟ordine del suo avvicinarsi a yürû|šäläºim e nell‟ordine cronologico. Alonso,177: il re si erige un arco di trionfo e di vittorie nell‟ordine geografico occidente-sud. vymiÞK.r>k;K.: 2 Chr 35:20; Isa 10:9; Jer 46:2: città situata sulla riva W dell‟Eufrate. Oggi Gerablus circa 100 km NE di Aleppo. Alonso: Càrchemisch. Presa nel 717. An=l.K;: Gen 10:10; Isa 10:9; Amos 6:2: città della Siria settentrionale. Probabilmente Kullania situata tra Karckemish e Arpad forse identificabile con Kullan Koy a circa 16 Km SE da Tell Refad. ‘dP;r>a;k.: 2 Kgs 18:34; 19:13; Isa 10:9; 36:19; 37:13; Jer 49:23: città e regione della Siria nominata insieme ad Emath; cfr 36,19;37,13. Oggi Tell Erfad (Refad) circa 30 Km N da Aleppo. Presa nel 735. tm'êx]: Gen 21:14f, 19;… Isa 10:9; 11:11; 36:19; 37:13; Jer 39:5; 49:23; 52:9, 27; Ezek 47:16f, 20; 48:1; Amos 6:14; Zech 9:2 : Emath città posta presso l‟Oronte (11,11;36,19; 37,13). Oggi Hamah circa 50 Km N da Homs. Amat era sull‟Oronte nella Siria centrale: presa nel 720. Tutte città della Siria settentrionale vicino all‟Eufrate. Tutte invase da ' ´aššûr più di una volta. lyli_a/h' tkoßl.m.m;l. ydIêy" ha'äc.m' ‘rv,a]K; [10:10 `!Ar)m.VomiW ~Øil;Þv'Wr)ymi ~h,êyleysiäp.W Come ha trovato la mia mano regni insignificanti, e le loro statue (più) di yürû|šäläºim e di šömrôn. Alonso, 177: v dubbio. Senso inconcluso: senza apodosi. !Ar)m.VomiW ~Øil;Þv'Wr)ymi: Alonso,177: non comprende qui il significato dei due nomi: sono di troppo! lyli_a/h: Lev 19:4 (pagan gods, always contemptuously as nonentities, idols); 26:1; 1 Chr 16:26; Job 13:4; Ps 96:5; 97:7; Isa 2:8, 18, 20; 10:10f; 19:1, 3; 31:7; Jer 14:14 ( insignificant, worthless); Ezek 30:13; Hab 2:18; Zech 11:17 ; “'vuoto, inane”. Singolare astratto “inanità, vanità”. Detto di cosa vuota in quanto aliena da YHWH e falsa. Nello stico seguente gli dèi dei gentili e i loro simulacri: 2,8.18;10,11;19,1.3. I loro idoli che il re di ´aššûr ha conquistato. Alonso, 177; prende lylia/ come qualificativo: “insignificante”. Traduce: “Come si impadronì la mia mano di regni insignificanti /e delle loro immagini… Invece Ch: les royaumes de l‟idole,/ et leurs sculture plus nombreuses qu‟à I. et à S. ~h,êyleysiäp.W: “simulacro sculpito”, idolo: Es 20,4; Lev 26,1; Dt 4,16; simulacro di legno: 40,20; 44,15.17; 45,20; di metallo fuso: 40,19;44,10. In parallelo nel v 11: h'yl,_ylia/l,w> !Arßm.vol. ytiyfi²[' rv<ïa]K; al{ªh] [10:11 s `h'yB,(c;[]l;w> ~Øil;Þv'Wryli hf,î[/a, !KE± forse come ho fatto a šömrôn e alle sue vanità così non farò anche a yürû|šäläºim e ai suoi simulacri? ytiyfi²[': chi vince un popolo cattura anche i suoi dei! Idoli, statue degli dei venerati in questi luoghi. h'yB,(c;[]l;w>: “idolo”: 10,11; 46,1; cfr 48,5. Radice “ formare scolpendo”. Audacia blasfema! Chiama ~yBic;[] image, idol YHWH di Samaria e Ym. A yürû|šäläºim e a šömrôn non ci sono immagini della divinità! Il v 12: da leggere dopo il v 15: qui interrompe il discorso blasfemo. Il monologo prosegue col v 13. Il re si sente protagonista ed esecutore e concentra il potere e la sapienza: rm;ªa' yKiä [10:13 ytiAn=bun> yKiä ytiÞm'k.x'b.W ytiyfiê[' ‘ydIy" x:koÜB. ytifeêAv Α~h,yteAd)Wt[]w:Ð ¿~h,ytedoyti[]w:À ~yMiª[; tl{åWbG> Ÿrysiäa'w> `~ybi(v.Ay ryBiÞaK; dyrIïAaw> 97 Sì! Ha detto: Con la forza della mia mano, ho fatto e con la mia sapienza perché sono intelligente! E ho rimosso i confini dei popoli e i loro tesori saccheggiato, ho fatto discendere come un eroi i sedenti. Le azioni della mano del re qualificata come mano potente. Essa segue il disegno della sapienzadoplomazia politica. x:koÜB.: Isa 10:13; 37:3; 40:9, 26, 29, 31; 41:1; 44:12; 49:4; 50:2; 63:1; m s constr strength, power. ydIy": sono lo stesso suf: Isa 1:25; 10:10, 13f; 19:25; 29:23; 37:19; 45:11f; 48:13; 49:22; 50:2; 51:16; 60:21; 65:2; 66:2 ytiÞm'k.x'b.W: Isa 10:13; 11:2; 29:14; 33:6; 47:10. Potenza e sapienza: saccheggiare e distruggere! ytiAn=bun>: Ni essere fornito di intelligenza; cfr pieno d' intellegentia, sapiente, prudente: 5,21. L‟azione di governo del mondo attraverso guerre che spostano i confini secondo il volere imposto dalla forza del re. A ciò segue la politica della raccolta dei tributi. rysiäa'w>: BHS l rysia'w' cfr S T V. Ch: J‟écarte. ¿~h,ytedoyti[]w:À: dyti[' ad f pl construct suffix 3 m pl kethib pl. f. things prepared = events to come Dt 32:35; supplies, treasury Is 10:13 Α~h,yteAd)Wt[]w:Ð: ad f pl construct suffix 3 m pl qere dWt[' pl. f. supplies Is 10:13. “Tesori preparati”. Già preparati da altri re per il saccheggio del re dei re. L‟immagine che segue è presa dall‟esperienza dell‟uccellatore che quando si accosta al nido dei piccoli viene assalito dalla madre che li difende. La madre, nell‟intento di proteggere i suoi piccoli causa un gran trambusto. Gli abitanti delle grandi città come i piccoli nel nido ma indifesi dai capi, sembrano essere paralizzati dagli invasori. I loro capi non hanno la forza di reagire contro l‟invasore. ytifeêAv: “predare, saccheggiare, rapire”: 17,14; ptc plur 42,22. Qui il Po pf 8 cfr 13,16; dyrIïAaw>: BHS l dyrIïAaw' cf STV [et detraxi quasi potens in sublime residentes]. Ch: je fais descendere. ryBiÞaK;: BHS prp ryBiÞaK., rp[B,, rp,aeB'. Ch: comme un menu les habitant. Alonso,177: traduce: rovesciai…i capi dai loro seggi (capi+seggi rendono espliciti i due semi di bvy : l‟autorità e l‟essere seduti). ~yMiê[;h'( lyxeäl. ‘ydIy" Ÿ!QEÜk; ac'’m.Tiw: [10:14 yTip.s'_a' ynIåa] #r<a'Þh'-lK' tAbêzU[] ~yciäyBe ‘@soa/k,w> `@cE)p.c;m.W hp,Þ hc,îpoW @n"ëK' ddEänO ‘hy"h' al{Üw> E ha trovato, come in nido, la mia mano la ricchezza dei popoli. E come si raccolgono uova abbandonate, tutta la terra io ho raccolto! E non ci fu battito d'ala, e nessuno ad aprire il becco o pigolare. ac'’m.Tiw: : qal waw consec imperf 3f s .Ch: trouve. Alonso: colse. !QEÜk;: Gen 6:14; Num 24:21; Deut 22:6; 32:11; Job 29:18; 39:27; Ps 84:4; Prov 27:8; Isa 10:14; 16:2; Jer 49:16; Obad 1:4; Hab 2:9 “nido” d'uccello (cfr Dt 22,6; Sal 84,4; Giob 39,27;Pr 27,8). Metonimicamente “pulcini” d'uccello (Dt 32,11; Is 16,1 m). La sua mano ha scovato nei forzieri dei regni tesori come chi va a caccia di uccelli allunga la mano nei nidi per prenderne i piccoli. Ma dato che tutti sono fuggiti, egli non trova a difendere i nidi le madri. Le ricchezze dei popoli sono viste come le uova raggiunte dall‟uccellatore che va scoprendo i nidi. ‘@soa/k,w>;Isa 4:1; 10:14; 11:12; 13:4; 16:10; 17:5; 24:22; 32:10; 33:4; 36:3, 22; 43:9; 49:5; 52:12; 57:1; 58:8; 60:20; 62:9; come si raccolgono ~yciäyBe: f “uovo” cfr Dt 22,6;; 59,5;Giob 39,14). tAbêzU[]: sono abbandonate! @cE)p.c;m.W hp,Þ hc,îpoW Onomatopea: : pigolio degli uccelli. hc,îpoW: Gen 4:11; Num 16:30; Deut 11:6; Judg 11:35f; Job 35:16; Ps 22:14; 66:14; 144:7, 10f; Isa 10:14 (open up (mouth, to gulp) (of bird)); Lam 2:16; 3:46; Ezek 2:8; qal part m s abs hcP. @cE)p.c;m.W: Isa 8:19; 10:14; 29:4; 38:14 pilpel part m s abs @pc: chirp, whisper (as a sorcerer) Il terrore è così dipinto in questo ultimo stico: nessuno fu a difesa della vita dei popoli! I re li hanno abbandonati. Immobilità del panico, silenzio del terrore. Alonso,178: magnifico paragone: il contrasto di 98 proporizioni (un nido – ricchezze , uova - tutta la terra) ingigantisce la figura dell‟imperatore. Questa è la grandezza umana, così l‟uomo vede se stesso; e si attende che il suo discorso sia ascoltato in un silenzio incombente. Risposta di YHWH al monologo del superbo sovrano. Alonso, 178: dal fondo dov‟era in attesa, si fa avanti la voce più potente di YHWH che risponde al monologo con domande pressanti. Il monologo della superbia umana è una sfida a YHWH; per questo egli ristabilisce il significato trascendente della storia ripetendo con passione l‟immagine iniziale. Questa è la profonda visione della storia incarnata nel simbolo dello strumento: l‟altra visione, quella degli imperatori ubbriachi di conquiste è la visione immediata del povero strumento che non trascende se stesso. AB+ bceäxoh; l[;Þ !z<ër>G:h; ‘raeP't.yIh] [10:15 a ApêynIm.-l[; ‘rAFM;h; lDEÛG:t.yI-~ai Può forse vantarsi la scure contro chi taglia per suo mezzo? O farsi grande la sega contro chi la maneggia? raeP't.yIh] : Exod. 8:5; 39:28; Deut. 24:20; Jdg. 7:2; Ezr. 7:27; Ps. 149:4; Isa. 3:20; 10:15; 44:23; 49:3; 55:5; 60:7, 9, 13, 21; 61:3, 10; Ezek. 24:17, 23; 44:18: rap hithpael imperfect 3 m s. Pi endow s.one with glory, glorify, exalt Is 55:5. hitp. manifest one‟s glory in/on Is 44:23. boast, vaunt onesf. before (±al) Is 10:15. Alonso,176: Forse insuperbisce…? Ch La hache se vante-t-elle...? !z<ër>G:h;: “scure”: Dt 19,5;20,19; 1 Re 6,7. L‟azione manuale è: bceäxoh;: “scavare tagliare” con ferro ( scure ecc): cisterna 6,11; cfr Ger 2,13; torchio: 5,2. AB+: strumento ! lDEÛG:t.yI-~ai: hithpael imperf 3 m s ld;G" boast Is 10:15. rAFM;h;: “sega” ApêynIm.-l[;: hiphil part m s construct suf3 m s @wn move back & forth, swing, wield, wave: saw Is 10:15; hand threatening Is 13:2, (punishing) Is 11:15; polel: w. y¹d, wave one‟s hand threateningly Is 10:32. FBJ Fanfaronne-t-elle, la hache, contre celui qui la brandit ? Se glorifie-t-elle, la scie, aux dépens de celui qui la manie ? TOB Est-ce que le pic se vante aux dépens de celui qui s'en sert pour tailler? Est-ce que la scie se grandit aux dépens de celui qui la met en mouvement? IEP Si gloria forse la scure contro colui che taglia con essa o s'inorgoglisce la sega contro chi la maneggia? `#[e-( al{ hJ,Þm; ~yrIïh'K. wym'êyrIm.-ta,w> ‘jb,ve’ @ynIïh'K. [10:15 b Come brandisse una verga coloro che la sollevano come sollevasse un bastone ciò che non è di legno! @ynIïh'K.: Isa 10:15 (saw), 32 (polel: impf. @peAny>: w. y¹d, wave one‟s hand threateningly); 11:15 (punishing); 13:2 (threatening); 19:16; 30:28; hiphil i c @wn move back & forth, swing, wield, wave: obj. sword ‘jb,ve’: “verga”: vedi v 5. -ta,w>: Alonso,177 legge -ta, wym'êyrIm.-ta,w>: hiphil part m pl constr suf 3 m s ~wr raise, lift up; put up, erect: signal Is 49:22 throne Is 14:13. hJ,Þm;: “bastone”. FBJ Fanfaronne-t-elle, la hache, contre celui qui la brandit ? Se glorifie-t-elle, la scie, aux dépens de celui qui la manie ? Comme si le bâton faisait mouvoir ceux qui le lèvent, comme si le gourdin levait ce qui n'est pas de bois! TOB Est-ce que le pic se vante aux dépens de celui qui s'en sert pour tailler? Est-ce que la scie se grandit aux dépens de celui qui la met en mouvement? Comme si le gourdin faisait mouvoir celui qui le brandit, comme si le bâton soulevait celui qui n'est pas de bois! IEP Si gloria forse la scure contro colui che taglia con essa o s'inorgoglisce la sega contro chi la maneggia? Come se il bastone volesse brandire quelli che lo alzano, e la verga sollevare ciò che non è di legno! Alonso,176: Come se il bastone maneggiasse chi lo solleva / come se il palo alzasse ciò che non è legno. Ch: Ou le rameau balance-t-il ceux qui le soulèvent? / Ou la branche soulève-t-elle du non-bois? Teologia dello strumento. ´aššûr è strumento come yiSrä´ël. Ironia nella spiegazione. Orgoglio ridicolo. La domanda retorica vuol mettere in ridicolo la presunzione di ´aššûr. Gli oggetti nominati sono tutti prolungamenti della mano come strumento congiunto per la sua azione. Alonso,177: qui termina questo magnifico poema: qui termina infatti di parlare la 1 persona che ha iniziato dal v 5 (al v 16 si passa alla 3); l‟inclusione jb,veä: 10:5, 15; hJ,m; 10:5, 15; l‟efficacia della conclusione con l‟interrogativo retorico (come nel libro di Giona): il poema originario deve essere in 5-15 (meno il v 12). Alonso, 177: trasferisce qui il v 12. ~Øil'_v'WrybiW !AYàci rh:ïB. Whfeê[]m;¥-lK'-ta, ‘yn"doa] [C;Ûb;y>-yKi( hy"©h'w> [10:12 `wyn")y[e ~Wrï tr<a,Þp.Ti-l[;w> rWVêa;-%l,m,( bb;äl. ‘ld<gO’-yrIP-. l[; dqoªp.a, 99 E sarà: quando ´ádönäy avrà terminato tutta la sua opera sul monte ciyyôn e a yürû|šäläºim: „visitera‟ il frutto orgoglioso del cuore del re di ´aššûr e ciò di cui si gloria l‟alterigia dei suoi occhi. dqoªp.a,: visiterò; Ch : je sanctionnerai; BHS LXX 3 sg l dqop.yI; anche Alonso: chiederà conto. Il re assiro si vanta della sua autosufficienza come se avesse da solo il merito delle sue vittorie.Alonso,178: curiosa l‟ironica catena di genitivi: di grandezza del cuore del re…(cfr 28:1) Alonso, 178: v aggiunto come posteriore riflessione sapienziale appassionata che interrompe il discorso blasfemo affrettandone l‟epilogo. E‟ una voce in 3 che commenta lo scontro drammatico delle due voci. Per Alonso anche il v 16 è una ulteriore aggiunta. 10,16-18b Disfatta del potente esercito d' ´aššûr. Devastazione fisica. !Az=r" wyN"ßm;v.miB. tAa±b'c. hw"ôhy> !Adøa'h' xL;’v;y> !kel'û [10:16 `vae( dAqïyKi dqoßy> dq:ïyE Ad°boK. tx;t;ów> Perciò manderà „‟ YHWH cübä´ôt nei loro grassi consunzione e sotto il suo „fegato‟ brucierà un bruciore come bruciore di fiamma. !kel'û : ordinariamente di passaggio: collegherebbe con ciò che precede; indicherebbe connessione con 5-15; ma è un aggancio secondario ed artificioso. xL;’v;y> : passa alla terza persona: cfr v 6 (inclusione, ma non tale da connettere il 16 con il poema di cui sopra: argomenti in Alonso,177) !Adøa'h': BHS pc Mss LXX: manca, dl wyN"ßm;v.miB.: pl “la parte migliore del popolo o anche l‟esercito”: 10,16; Ps 78,31; in 17,4: “parti grasse del corpo”, pinguedine. L‟obesità è motivo letterario che appare beffardo in Giud 3:17; o descrizione del ricco arrogante. Sal 73.4.7. Alonso: nel suo grasso (questa immagine della pinguedine non appartiene al campo del poema v 5-15). Ch,739: contre ses obèses. !Az=r": “smagrimento” “emaciatio”; cfr Sal 106,15; cfr Ni in 17,4. Alonso: lo squallore. Ch,739: la consomption. Ad°boK.: Isa 3:8; 4:2, 5; 5:13; 6:3; 8:7; 10:3, 16, 18; 11:10; 14:18; 16:14; 17:3f; 21:16; 22:18, 23f; 24:23; 35:2; 40:5; 42:8, 12; 43:7; 48:11; 58:8; 59:19; 60:1f, 13; 61:6; 62:2; 66:11f, 18f; “gloria” “ peso” : la gloria di un re belligerante è un esercito forte. cfr 8,7; Ch,739: A la place de sa gloire; Alonso, 176.177.179 significa „gloria‟ e „peso‟; ma preferisce vocalizzare dbeK' che significa “'fegato”: sotto il fegato. Aiuterebbe il passaggio dalla metafora esercito a uomo. dq:ïyE: Lev. 6:2, 5f; Deut. 32:22; Isa. 10:16; 65:5; Jer. 15:14; 17:4; qal imperf 3 m s burn; poi inf a “ardere” detto del fuoco, metaforicamente dell‟ ira ecc: Dt 32,22; Is 10,16; 65,5; Sir 16,6; BHS T dqy' dAqïyKi: Lev. 6:2, 5f; Deut. 32:22; Isa. 10:16; 65:5; Jer. 15:14; 17:4: “incendio” fire, conflagration. Febbre che consuma il fegato. O più semplicemente si può pensare ad emorroidi che devastano la gloria dell‟ammalato. Devastazione dell‟esercito come malattia infettiva. `sse(nO ssoïm.Ki hy"ßh'w> hL,_k;y> rf"ßB'-d[;w> vp,N<ïmi [10:18b dalla gola fino alla carne consumerà. E sarà il dissolversi di infermo. rf"ßB'-d[;w> vp,N<ïmi: BHS ftr add. Ma pottrebbe anche connettersi con quanto sopra. In relazione alla malattia. vp,N<ïmi: “gola”. Alonso,179 (lasciato al suo posto): dal midollo alla corteccia (alla lettera: dall‟anima alla carne); Ch,739: de l‟être jusqu‟à la chair. rf"ßB': Isa 9:19; 10:18; 17:4; 22:13; 31:3; 40:5f, 9; 41:27; 44:16, 19; 49:26; 52:7; 58:7; 60:6; 61:1; 65:4; 66:16f, 23f; m s abs rf'B' euphem. for pubic region, b®´ar ±orlâ Gen 17:11 b®´ar ±erwâ Ex 28:42; penis Lev 15:2ss; genitals of woman Lev 15:19 : potrebbero essere le parti intime del corpo oggetto di vergogna. hL,_k;y>: BHS s V [ab anima usque ad carnem consumetur] pass hL,_kuy>; Isa. 1:28; 10:18, 25; 15:6; 16:4; 21:16; 24:13; 27:10; 29:20; 31:3; 32:10; 49:4; piel imperf 3 m s cfr use up Dt 32:23 (obj. arrows); bring to an end, exhaust: obj. land Gen 41:30; destroy, exterminate (32 ×) Ex 32: 10 ssoïm.Ki: Q inf c „si dissolvere, distruggere, consumarsi‟, per malattia: 10,18; senso metaforico il cuore si liquefa per lo spavento, l‟animo viene meno: 13,7;19,1. sse(nO: Ps 60:6; Isa 10:18; Zech 9:16 qal part m s abs ssn: falter (?); dal contesto e secondo i recenti “infermo”. Alonso: 18 a Lo splendore…Dio lo consumerà / dal midollo alla corteccia, come rode il tarlo. Ch,739: 18a: La gloire…/ il les achève, de l‟être jusqu‟à la chair. / Elle est comme asphyxiée d‟asphyxie. 100 10:17.18a.19 Devastazione come fuoco in foresta: Distruzione; sopravvive convertito un resto. Cfr 8:14-15 (qui Roccia). hb'_h'l,l. AvßAdq.W vaelê . ‘laer"f.yI-rAa* hy"Üh'w> [10:17 `dx'(a, ~AyðB. Arßymiv.W Atïyvi hl'²k.a'(w> hr"ª[]b'W E sarà la Luce d' yiSrä´ël una fiamma, e il suo Santo una fiaccola; ed essa brucerà e mangerà il suo rovo e il suo pruno in un (sol) giorno, ALêmir>k;w> ‘Ar[.y: dAbÜk.W [10:18a e la gloria della sua selva e della sua vigna. p `~be(T.k.yI r[;n:ßw> Wy=h.yI) rP"ås.mi Arß[.y: #[e² ra"ïv.W [10:19 E il resto dell‟albero della sua selva numerabile saranno. E un ragazzo li iscriverà. laer"f.yI-rAa*: Isa 2:5; 5:20, 30; 9:1; 10:17; 13:10; 18:4; 24:15; 27:11; 30:26; 31:9; 42:6, 16; 44:16; 45:7; 47:14; 49:6; 50:11; 51:4; 58:8, 10; 59:9; 60:1, 3, 19f; cfr metaph.: r¹°â °ôr = live; God is the °ôr of the faithful Mi 7:8. La Luce è la gloria della maestà divina che si rivela nel Giorno di YHWH (2,10). Luce e fuoco manifestano l‟ambivalenza di YHWH luce che vuole illuminare, fuoco che vuole consumare. Chi lo respinge come luce lo incontra come fuoco. Non si dà una terza posizione. dAbÜk.W: Alonso: Lo splendore; Ch: la lumiére. AvßAdq.W: Alonso: il suo Santo; Ch: sa sacralitè. ALêmir>k;w:> alberi più preziosi per i loro frutti . Alonso: orto, Dio lo consumerà (vede il soggetto divino sotto il vb del v 18b): Ch: de son verger,/ il les achève. Arßymiv.W Atïyvi: resistono meno alla fiamma; attecchisce facilmente. Segni di abbandono; 7:23-25 ter; immagini di peccato o di peccatori o di ciò che vale poco in confronto con gli alberi. ra"ïv.W : Isa 4:3; 10:19ff; 11:11, 16; 14:22; 16:14; 17:3, 6; 21:17; 24:6, 12; 28:5; 37:31; 49:21; resto. Finito l‟incendio la fimma tace: un resto piccolissimo si è salvato. Qui viene introdotto formalmente il concetto di resto che viene ripetuto tre volte. rP"ås.mi: “numero”, numerabili = pochi. r[;n:ßw>: Isa 3:4f; 7:16; 8:4; 10:19; 11:6; 13:18; 20:4; 33:9, 15; 37:6; 40:30; 52:2; 65:20; Alonso,179: questa presenza può suonare come un particolare ameno del paesaggio desolato, o avere maggior profondità se pensiamo che contare è anche atto di possesso e dominio; se è così il bambino che si affaccia tra gli alberi sopravvissuti non è estraneo alla figura infantile che domina questi capitoli (cfr 11:6 per gli animali). ~be(T.k.yI: scrivere. Oracolo separato, legato a ciò che segue dalla parola ra'v. “resto”. Potrebbe essere del primo ministero del profeta perché fu solo sotto Sennacherib che yühûdâ subì l‟invasione dell‟esercito Assiro. Il profeta guarda al giorno in cui yühûdâ non dipenderà né da ´aššûr né da altre potenze: si appoggerà solo su YHWH. Si potrebbero leggere qui i vv 33-34 (ove sono ora hanno l‟ottimo ruolo di sfondo). hc'_r"[]m;B. hr"ÞaPu @[Eïs'm. tAaêb'c. hw"åhy> ‘!Ada'h' hNEÜhi [10:33 `WlP'(v.yI ~yhiÞboG>h;w> ~y[iêWdG> ‘hm'AQh; ymeÛr"w> Ecco hä´ädôn YHWH cübä´ôt: strappante fronda con veemenza: e le taglie altere, recise! E le eccelse abbassate! s `lAP)yI ryDIîa;B. !Anàb'L.h;w> lz<+r>B;B; r[;Y:ßh; ykeîb.si( @Q:±nIw> [10:34 Ed recide l‟arbusto della selva col ferro e il lübänôn per mezzo del Potente cadrà. yühûdâ è paragonata ad una foresta di alberi maestosi che vengono abbattuti per azione di YHWH, il Potente. L‟azione di YHWH per mezzo dell‟attività di eserciti è paragonata a quella di un gigantesco e potente legnaiolo che distrugge la gloria di una foresta; con la scure rade al suolo i fusti più alti. Ciò fanno le truppe distaccate a radere al suolo gli alberi per impedire ogni tipo di rifornimenti (edibili e per manifattura). Passato questo esercito tutto resta violentemente reciso. L‟azione del legnaiolo è assunta come immagine della violenza bellica totalmente distruttiva. @[Eïs'm.: Pi ptc. m s abs @[s: “tagliare via, recidere, troncare” rami (apax), “abbattente”: participio grafico: azione continuata: cut down, trim (branches) hr"ÞaPu: Isa. 10:33; Ezek. 17:6; 31:5f, 8, 12f “ornamento dell‟albero” ossia i rami frondosi dell‟albero: in Ez 17,6.31,5.8.12, come nel nostro passo, un singolare collettivo. Tutte le chiome delle piante. Ch,740: la ramure. 101 hc'_r"[]m;B.: “potenza terrificante” veemenza. BHS prb l (hdoc'[-) hd'c'[mb : cfr T : dc'[]m; m s ab dc'[]m;: a woodworking tool, sugg. (curved) bill-hook (for pruning); oth.: adze Isa. 44:12; Jer. 10:3 “ascia, scure”. Ch,740: à la cognée. ymeÛr"w> qal part m pl const ~wr hm'AQh; f s abs height (as measurement of ark &c.); height (= stature of person) 1 Sam 16:7; m®lœ± qôm¹tô his full length (on the ground) 1 Sam 28:20; qômat °-r¹z¹yw = its (Lebanon‟s) tall(est) cedars 2 K 19:23. Ch,740: les tailles altières. ‘hm'AQh; ymeÛr"w>: “altezza dell‟albero”: Ez 19,11;31,10.14 ( alti di statura: Is 10,33; Ez 17,6;31,3). ~y[iêWdG>: Deut. 7:5; 12:3; Jdg. 21:6; 1 Sam. 2:31 (arm); 2 Chr. 14:2; 31:1; 34:4, 7; Ps. 75:11; 107:16; Isa. 9:9 (pual: be cut down (trees)); 10:33; 14:12 (nif. be broken in pieces: star); 22:25 (nif. be cut off: peg); 45:2 (piel cut down: bolt); Jer. 48:25; 50:23; Lam. 2:3 (horn); Ezek. 6:6; Amos 3:14; Zech. 11:10 (break in pieces: staff), 14 [dg qal pass part m pl abs [d;G": cut off. “Tagliare” alberi. Pual “sono troncati tagliati” alberi: 9,9. Troncate, recise. ~yhiÞboG>h;w>: le alte chiome. WlP'(v.yI: “umiliare, comandare di scendere ad un luogo più basso”. @Q:±nIw> Lev. 19:27; Jos. 6:3, 11; 1 Ki. 7:24; 2 Ki. 6:14; 11:8; 2 Chr. 4:3; 23:7; Job 1:5; 19:6, 26; Ps. 17:9; 22:17; 48:13; 88:18; Isa. 10:34; 15:8; 17:6; 24:13; 29:1; Lam. 3:5. @qn piel waw consec perfect 3rd person masculine singular : cut down (underbrush) Is 10:34; ykeîb.si:( Gen. 22:13; Job 8:17; Ps. 74:5; Isa. 9:17; 10:34; Jer. 4:7; Nah. 1:10 %b;s. m pl construct: underbrush, thicket Gen 22:13; Is 9:17; 10:34. lz<+r>B;B; ferro scure ascia. ryDIîa;B.: Exod. 15:10; Jdg. 5:13, 25; 1 Sam. 4:8; 2 Chr. 23:20; Neh. 3:5; 10:30; Ps. 8:2, 10; 16:3; 76:5; 93:4; 136:18; Isa. 10:34; 33:21; Jer. 14:3; 25:34ff; 30:21; Ezek. 17:23; 32:18; Nah. 2:6; 3:18; Zech. 11:2: “Potente”. Sostantivo: così è qui chiamato YHWH; "per Potentem" ( Zorell, 12). 8,23b;10,20-23 Il principe della pace. Profezia messianica (2 Sam 7:8-16). La probabile data dell‟oracolo è dopo l‟invasione di aššûr del 733/2, ma non c'è accenno alla caduta di šömrôn del 722. Gioia per la nascita del re messia secondo il piano di YHWH. E tutto questo è opera dello zelo di YHWH come afferma l‟ultimo stico. Si potrebbe rileggere qui 8:23b lq;úhe !AvªarIh' t[eäK' [8:23b yliêT'p.n: hc'r>a:åw> ‘!Wlbuz> hc'r>a:Ü ‘~Y"h; %r<D<Û dyBi_k.hi !Arßx]a;h'w> `~yI)AGh; lyliÞG> !DEêr>Y:h; rb,[eä Come il tempo primo (passato) ha umiliato „YHWH‟ la terra zübulûn e la terra di napTälî di dietro (in futuro) renderà gloriosa (glorificherà) la via del mare, oltre hayyarDën Gülîl haGGôyìm. Contrasto tra passato e futuro espresso da due voci che indicano il contrasto antitetico del tempo. Nel contrasto la promessa della restaurazione.Alonso,171: antitesi molto calcolata ed elaborata musicalmente. t[eäK': Isa 8:23; 13:22; 17:14; 18:7; 20:2; 33:2, 6; 39:1; 48:16; 49:8; 60:22; f tempo sia breve che lungo. !AvªarIh': “tempo precedente” ; tempo passato. Il tempo primiero. Alonso: in passato. !Arßx]a;h'w>: Isa 8:23; 30:8; 41:4; 44:6; 48:12; di tempo espresso in modo comparativo, posteriore, futuro, postero, seguente; cfr 30,8. Uso assoluto escatologico con l‟articolo = ultimo = ultimo tempo. Il passato è caratterizzato dall‟azione di YHWH espressa col verbo: lq;úhe: Isa 8:21, 23; 23:9; 30:16; 49:6; 65:20; hiphil perf 3 m s “rendere vile o lascire che sia resa vile, svilita” la terra. BHS: ftr ins hwhy et stich sq exc. Nel caso restasse sottinteso appare nella narrazione che le azioni narrate sono attribuibili solo a lui. Il futuro invece col verbo dyBi_k.hi: Hif perf “rendere gloriosa, felice” la Terra/regione. ‘!Wlbuz>: Gen 30:20; 35:23; 46:14; 49:13; Exod 1:3; Num 1:9, 30f; 2:7; 7:24; 10:16; 13:10; 26:26; 34:25; Deut 27:13; 33:18; Josh 19:10, 16, 27, 34; 21:7, 34; Judg 1:30; 4:6, 10; 5:14, 18; 6:35; 12:12; 1 Chr 2:1; 6:48, 62; 12:34, 41; 27:19; 2 Chr 30:10f, 18; Ps 68:28; Isa 8:23; Ezek 48:26f, 33 zübulûn: figlio di Giacobbe e di Lia Gen 30,20 poi i suoi posteri. Tribù N. 102 yliêT'p.n: : Gen 30:8; 35:25; 46:24; 49:21; Exod 1:4; Num 1:15, 42f; 2:29; 7:78; 10:27; 13:14; 26:48, 50; 34:28; Deut 27:13; 33:23; 34:2; Josh 19:32, 39; 20:7; 21:6, 32; Judg 1:33; 4:6, 10; 5:18; 6:35; 7:23; 1 Kgs 4:15; 7:14; 15:20; 2 Kgs 15:29; 1 Chr 2:2; 6:47, 61; 7:13; 12:35, 41; 27:19; 2 Chr 16:4; 34:6; Ps 68:28; Isa 8:23; Ezek 48:3f, 34 napTälî : figlio di Giacobbe e di Bala (= lottatore). Tribù N. Soggetti a questi cambiamenti sono zübulûn e napTälî che furono le prime provincie di yiSrä´ël ad essere travolte da Pul III nel 733. ‘~Y"h; %r<D<Û: collega Egitto e Mesopotamia passado per la Terra; cfr 7:18 (Egitto/ Assiria); 11:11.15-16. Il luogo ove è situata la terra di queste tribù è !DEêr>Y:h; rb,[eä: regione situata al di là del fiume considerata da parte di chi parla o scrive. Regione attorno a questo corso d' acqua che per chi viene dall‟oriente deve essere guadato per entrare nella pianura di Esdrelon e seguire la via verso il Mare Mediterraneo. La posizione geografica caratterizza così l‟attività delle due tribù data la loro posizione strategica in un nodo di commercio. lyliÞG>: “circo” = regione: Galilea. Tre provincie Assire del territorio: Dor, Gilead, Megiddo. Parte della popolazione di questi territori fu mandata in esilio. Qui è promessa la restaurazione. ‘laer"f.yI ra"Üv. dA[ø @ysi’Ay-al{) aWhªh; ~AYæB; Ÿhy"åh'w> [10:20 WhKe_m;-l[; ![EßV'hil. bqoê[]y:-tyBe( tj;äylep.W `tm,(a/B, laeÞr"f.yI vAdïq. hw"±hy>-l[; ![;ªv.nIw> E sarà in quel giorno: non continuerà più il resto di yiSrä´ël e il superstite della casa di ya`áqöb ad appoggiarsi sul suo percussore! E si appoggeranno sul YHWH, sul Santo di yiSrä´ël „‟. Alonso, 180: il ritmo è marcato da ripetizioni e da diversi effetti sonori. aWhªh; ~AYæB; : introduce la spiegazione: è il perno dell‟antitesi. dA[ø @ysi’Ay-al{): stessa espressione Josh 23:13; 1 Sam 3:17; 2 Sam 7:20; 19:14; 1 Kgs 2:23; 1 Chr 17:18; Ps 10:18; 41:9; Eccl 1:18; Isa 10:20; 11:11; 52:1; Lam 4:16, 22; Nah 2:1 laer"f.yI ra"Üv.: st c : Isa 10:19ff; (ter) 11:11, 16; 17:3; 21:17; 28:5; Jer 51:35; Mic 3:2f; Zeph 1:4; Mal 2:15. Breve teologia del resto che spiega il nome del figlio di Is (7:3). Resto fedele! Il concetto di resto implica una previa decimazione (molti periranno!) e che non tutti saranno annichiliti: alcuni continueranno l‟esistenza del popolo. bqoê[]y:-tyB: regno del N. Inizialmente l‟oracolo può significare la loro conversione; e dopo la caduta della capitale del N che i sopravvissuti sono tornati alla dinastia davidica e al tempio di YM. tj;äylep.W: “evasione, salvezza”; resto dei superstiti dopo la feme = salvati, superstiti: 37,32; 4,2; 10,20. ![EßV'hil.: Isa 10:20; 30:12; 31:1; 50:10; Ezek 29:7; Mic 3:11; niphal i c ![v metaph. lean on = depend on (obj. e.g. God): “appoggiarsi, confidare” :10,20; 30,12; 31,1. Sinonimo di “credere” dopo la conversione. Soltanto in YHWH! hKe_m;-l[;: Isa 1:5; 5:25; 9:12; 10:20, 24; 11:4, 15; 14:6, 29; 27:7; 30:31; 37:36, 38; 49:10; 50:6; 53:4; 57:17; 58:4; 60:10 (H abs. punish, chastise); 66:2f; hiphil parti m s constr suf 3 m s hkn strike, hit, beat. Sono le alleanze umane (8:12). Ch: frappeur. Alonso: al loro aggressore. laeÞr"f.yI vAdïq.: ha in Is un fondamentale riferimento al Tempio di Ym. tm,(a/B,: “con lealtà” = sinceramante; BHS: ftr add. `rAB*GI laeÞ-la, bqo+[]y: ra"åv. bWvßy" ra"ïv. [10:21 Un resto tornerà , un resto di a`áqöb, verso El Guerriero. AB+ bWvåy" ra"ßv. ~Y"ëh; lAxåK. ‘laer"f.yI ^ÜM.[; hy<ùh.yI-~ai yKiä [10:22 `hq")d"c. @jEïAv #Wrßx' !AyðL'Ki Sì! Se anche fosse il popolo tuo, o yiSrä´ël , come sabbia del mare, un resto a Lui. Uno sterminio è decretato traboccante giustizia, “UN-RESTO-TORNERA‟ è il nome del figlio del profeta ed ha il doppio senso di promessa e minaccia. Accompagna il padre al primo incontro con Achaz da testimone muto; il suo nome è un presagio. Dà in questi vv la spiegazione formale. ra"ïv.: “resto”, ciò che (il numero che) ancora resta, che è superstite : 10,21 a;14,22;16,14; c g cose: 10,19;21,17; persone: 10,20;11,11.16;17,3:28,5. Solo un resto esiguo ritorna, ma in questo resto la salvezza continua, cresce e sovrabbonda. bWvåy": BHS tr huc +. Il tema del ritorno: qui è in senso religioso di conversione (10:17-23 (o 20-22) opposto a 9:12; vedi in senso di ritorno dall‟esilio nell‟aggiunta in 11:10-16. Vicino al primo significato 8:11 che implica un cammino errato e uno sicuro uno sguito dal popolo guidati da capi perversi (9:15) un altro che dovrà percorrere il profeta guidato immediatamente da YHWH. rAB*GI laeÞ: 9:5. Conversione a Chi dirige la guerre di sacre di Israel. Al dio Guerriero/ Eroe: titolo del successore di Davide. E‟ uno dei nomi del bambino. 103 yKiä: spiegazione formale del nome; la spiegazione non formale, riferita al solo significato nelle sue due componenti, è un tutto il libro. lAxåK.: Gen 10:23; 22:17; 32:13; 41:49; Exod 2:12; Deut 33:19; Josh 11:4; Judg 7:12; 21:21, 23; 1 Sam 13:5; 2 Sam 3:29; 17:11; 1 Kgs 4:20; 5:9; 1 Chr 1:17; Job 6:3; 29:18; Ps 78:27; 87:7; 139:18; Prov 27:3; Isa 10:22; 48:19; Jer 5:22; 15:8; 23:19; 30:23; 33:22; Lam 4:6; Ezek 30:16; Hos 2:1; 11:6; Hab 1:9. Le promesse sono fatte risalire ai patriarchi, al di sopra della promessa davidica e sono promesse precedenti allo scisma ed alle sue conseguenze. !AyðL'Ki: “uccisione” del popolo: 10,22. Alonso,179: la distruzione decretata trabocca di giustizia. Ch,739: L‟achèvement est décidé. #Wrßx': met decidere una questione, giudicare; ptc pass è stata decretata la distruzione. @jEïAv: Lev 6:21; 15:11f; 1 Kgs 22:38; 2 Chr 32:4; Job 14:19; 38:25; Ps 32:6; 69:3, 16; 78:20; 124:4; Prov 27:4; Song 8:7; Isa 8:8 (abs.: flood, overflow); 10:22; 28:2, 15, 17 (w. acc. (subj. floods &c.): wash away). 18; 30:28; 43:2; 66:12; Jer 8:6; 47:2; Ezek 13:11, 13; 16:9; 38:22; Dan 9:26; 11:10, 22, 26, 40; Nah 1:8: qal part m s abs @j;v' primo senso: “lavare detergere, pulire”. In poesia intr “fluire copiosamente” “inondare”; transitive: „addurre condurre, portare‟. Alonso,180: gioco di parole: patente inversione di jpv usato spesso col sost che segue. hq")d"c.: Isa 1:27; 5:7, 16, 23; 9:6; 10:22; 28:17; 32:16f; 33:5, 15; 45:8, 23f; 46:12f; 48:1, 18; 51:6, 8; 54:14, 17; 56:1; 57:12; 58:2; 59:9, 14, 16f; 60:17; 61:10f; 63:1; 64:5; senso ampio.Vittoria (Giud 5:1; Sal 98:2). Trionfo della giustizia nella nuova comunità. La distruzione fa sgorgare la giustizia. s `#r<a'(h'-lK' br<q<ïB. hf,Þ[o tAaêb'c. ‘hwIhy> yn"Üdoa] hc'_r"x/n<w> hl'Þk' yKiî [10:23 Sì! Un decreto di rovina farà ´ädönäy „‟ in mezzo a tutta la Terra. yKi: esplicativo: commenta e spiega la frase precedente. #r<a'(h'-lK' br<q<ïB : N hl'Þk': “consumazione” condurre una cosa al suo fine al sommo; irrevocabile decreto di punire, perdere in 1 Sam 20,33; qui “statuti e decreti”; metonimice “pene decretate”: 10,23; 28,22. tAaêb'c. ‘hwIhy>: 2 Mss LXX: manca: prb dl. 10,24-27 tAaêb'c. ‘hwIhy> yn"Üdoa] rm;úa'-hKo) !keªl' [10:24 `~yIr")c.mi %r<d<îB. ^yl,Þ['-aF'(yI WhJeîm;W hK'K,êy: jb,VeäB; rWV+a;me( !AYàci bveîyO yMi²[; ar"îyTi-la; Perciò così dice ´ádönäy YHWH (´élöhîm) cübä´ôt: Non temere, popolo mio, sedente ( che abiti) in ciyyôn, davanti ad ´aššûr! Con la verga ti percuoterà e il suo bastone alzerà contro di te, nella via di micräºyim. jb,VeäB;: Isa 9:3; 10:5, 15, 24; 11:4; 14:5, 29; 19:13; 28:27; 30:31; 49:6; 63:17; hK'K,êy:: hiphil imperf 3 m s suf 2 m s energic nun ~yIr")c.mi %r<d<îB.: Ch: selon la route; Alonso: alla maniera egiziana. `~t'(ylib.T;-l[; yPiÞa;w> ~[;z:ë hl'k'äw> r["+z>mi j[;äm. dA[ß-yKi [10:25 Sì! Ancora entro pochissimo e si completerà la „mia ira‟ e la mia Narice „li annienterà‟. j[;äm.: Isa 1:9; 7:13; 10:7, 25; 16:14; 21:17; 26:20; 29:17; adjective m s constr . adv.: °ôd m®°a‰ a little more, almost Ex 17:4; temporal: °ôd m®°a‰ soon Os 1:4. Ch: le brin d‟un peu. r["+z>mi: “piccolo, esiguo”; piccolo numero: 16,14; 24,6; la stessa espressione in 29,17. hl'k'äw>: finito, consumato; una cosa è condotta alla sua fine. Qui: l‟ira di YHWH cessa dopo la punizione. ~[;z:ë: BHS da S l ymi[.z: : ira di YHWH che punisce il suo popolo; qualche volta la pena stessa: 10,5.25;26,20. ~t'(ylib.T;: f s const suf 3 m pl tylib.T;: annihilation † per l‟etimologia “consunzione di una cosa per il molto uso e per la vecchiaia”; in senso traslato dura e immisericorde oppressione, vessazione di un popolo vinto. Ch: contre leur anéantissemenet. BHS: pc Mss ~t'(ylikT; prp ~ToyI lk,T,; [qal imperf 3 m s ~mT be used up, spent, gone perish Ger 14:15, so ±ad-tumm¹m until they were annihilated Dt 2:15] Alonso legge ~t'(ylikT [hlk Q disappear, perish: grass Is 15;6; be destroyed, ruined Is 1:28 P destroy, exterminate Ex 32:10]= li annichilirà il mio furore. Il suffissso indica il popolo degli oppressori. Essi anientali, sarà liberazione per il popolo. brE_A[ rWcåB. !y"ßd>mi tK;îm;K. jAvê ‘tAab'c. hw"Ühy> wyl'ø[' rrE’A[w> [10:26 `~yIr")c.mi %r<d<îB. Aaßf'n>W ~Y"ëh;-l[; ‘WhJe’m;W E sveglierà contro di lui YHWH (´ädönäy) cübä´ôt il flagello, 104 come colpo di midyän sulla rupe di `ôrëb . E il suo bastone „contro di lui‟ alzerà secondo la via di micräºyim. rrE’A[w> : polel waw consec perf 3 m s : stir up, rouse up Ch: réveillera. Alonso: scuoterà. jAvê: Num 11:8; 2 Sam 24:2, 8; 1 Kgs 12:11, 14; 2 Chr 10:11, 14; 16:9; Job 1:7; 2:2; 5:21; 9:23; Prov 26:3; Isa 10:26; 28:15, 18; Jer 5:1; 49:3; Ezek 16:57; 27:8, 26; 28:24, 26; Dan 12:4; Amos 8:12; Nah 3:2; Zech 4:10: whip. Alonso: la sferza. tK;îm;K.: “percussione, colpo”; effetto del colpo: piaga. In guerra strage, sventura. brE_A[ rWcåB: Alonso: sulla Rupe del Corvo. Si riferisce a Giud 6-8. Gedeone. ~Y"ëh;-l[;: Alonso: contro il mare; ch: sur la mer. Ma BHS ~h,yle[] vel wyl"[". Aaßf'n>W ~Y"ëh;-l[; ‘WhJe’m;W: Ch: Sa branche sur la mer, il la portera sur la route de M. Alonso,181: cambia l‟ordine per chiarificare il significato: come quando levò il bastone contro il mare/ sulla via dell‟Egitto. aWhªh; ~AYæB; Ÿhy"åh'w> [10:27 ab lB;îxuw> ^r<+aW"c; l[;äme ALß[uw> ^m,êk.vi l[;äme ‘AlB\su rWsÜy" `!m,v'(-ynEP.mi l[oß [10:27 c E sarà in quel giorno: si allontanerà il suo fardello dalla tua spalla e il suo giogo dal tuo collo „‟ sarà tolto „‟. rWsÜy": Isa 1:16, 25; 3:1, 18; 5:5, 23; 6:7; 7:17; 10:13, 27; 11:13; 14:25; 17:1; 18:5; 25:8; 27:9; 30:11; 31:2; 36:7; 49:21; 52:11; 58:9; 59:15; qal imperf 3 m s; detto di cose: “rimuovere, estrarre”; le cose o i mali sono tolti via: Es 8,7.25. Vb di liberazione effetto della Mano che toglie il carico posto da altri. Alonso: il suo carico ti scivolerà via dalle spalle. Ch: son fardeau s‟écartera de ton épaule. ‘AlB\s:u 9,3; 10,27;14,25 secondo i vecchi commentatori “peso” forse del basto imposto alle bestie da soma (Packsattel, bat) al giumento o al facchino, al portatore di pesi. Radice lbs “imporsi un grande peso” portare un grave peso in 46,7; il sost è il duro lavoro che è imposto a qualcuno come in 1 Re 11,28; Sal 81,7; Es 2,11; 5,4ss;1,11; 6,6ss. Il suffisso richiama l‟oppressore. ^m,êk.vi : … Ps 81:7; Isa 9:3, 5; 10:27; 14:25; 22:22; evoca il lavoro coatto come in Egitto. ALß[uw>: m s constr suf 3r m s “giogo” della schiavitù della sottomissione che è come imposto al collo dei sudditi; giogo di un re straniero da portarsi da parte del popolo vinto: 9,3 (!y")d>mi ~AyðK.); 24,25; 47,6. ^r<+aW"c; : Isa 8:8; 10:27; 30:28; 52:2; m s constr suf 2 m s raW"c;: neck lB;îxuw>: Isa 5:18; 10:27; 13:5 (piel: destroy), 8; 26:17; 32:7; 33:20, 23; 54:16; 66:7; pual waw consec perf 3 m s lbx be torn away w. m¢±al “ è tolto”. l[o: m s abs . !m,v'(-ynEP.mi : Isa 1:6; 5:1 (ben-šemen fertile in olives?); 6:10; 10:27; 25:6; 28:1, 4; 30:23; 39:2; 41:19; 57:9; 61:3; !m,v, (olive) oil: šemen zayit. KJV and the yoke shall be destroyed because of the anointing. NAS and the yoke will be broken because of fatness. TOB le joug cédera devant l'abondance. LND il giogo sarà distrutto dall'unzione dell'olio. NRV il giogo sarà scosso dalla tua forza rigogliosa. VUL et conputrescet iugum a facie olei. Ch,740: un joug aboli face à l‟opulence. !m,v'(-ynEP.mi l[oß lB;îxuw> ^r<+aW"c;: BHS prp (!Amyvy>, !Ar)m.vo) !AMr-ynEP.mi hl'[' lB'_xuy> ^r>aWc: seguito da Alonso,181.182 (con la maggior parte dei comm) : corregge e colloca il testo corretto in apertura dell‟oracolo successivo: ti strapperanno dal collo il suo giogo. // 28 Sale da Rimmòn. Alonso,181: ai vv 24-27 si potrebbe aggiungere il v 12: ~Øil'_v'WrybiW !AYàci rh:ïB. Whfeê[]m;¥-lK'-ta, ‘yn"doa] [C;Ûb;y>-yKi( hy"©h'w> [10:12 `wyn")y[e ~Wrï tr<a,Þp.Ti-l[;w> rWVêa;-%l,m,( bb;äl. ‘ld<gO’-yrIP-. l[; dqoªp.a, E sarà: quando ´ádönäy avrà terminato tutta la sua opera sul monte ciyyôn e a yürû|šäläºim: „visitera‟ il frutto orgoglioso del cuore del re di ´aššûr e ciò di cui si gloria l‟alterigia dei suoi occhi. dqoªp.a,: visiterò; Ch : je sanctionnerai; BHS LXX 3 sg l dqop.yI; anche Alonso: chiederà conto. Il re assiro si vanta della sua autosufficienza come se avesse da solo il merito delle sue vittorie.Alonso,178: curiosa l‟ironica catena di genitivi: di grandezza del cuore del re…(cfr 28:1) Alonso, 178: v aggiunto come posteriore riflessione sapienziale appassionata che interrompe il discorso blasfemo affrettandone l‟epilogo. E‟ una voce in 3 che commenta lo scontro drammatico delle due voci. L‟oracolo è una promessa di liberazione dall‟oppressore ´aššûr. Il momento storico è probabilmente quel periodo di disastro che seguirà l‟invasione di sanHërîb nel 701. E il profeta consola il popolo che si trova 105 sotto la schivitù di ´aššûr e lo paragona a quella schiavitù subita in passato sotto micräºyim e sotto midyän e promette un intervento liberatorio. Il castigo che YHWH darà ad ´aššûr comporterà la liberazione di yühûdâ. Dopo che è stato strumento di castigo per il popolo, YHWH castigherà lo strumento stesso e ripeterà contro ´aššûr il giudizio storico compiuto contro midyän e contro micräºyim. 10,28-34 Avanzata di ´aššûr. Mich 1:10-16. Variazione poetica sull‟avanzata rapida dei soldati. Il movimento è fulmineo; arriva alla vigiglia dell‟assalto. Insieme alla velocità dell‟invasione serpeggia e sale, progressivamente più intenso, il panico verso yürû|šäläºim. Le notizie si rincorrono, si accavallano ed accrescono il terrore quanto più il nemico si avvicina alla città. Nel poema si sente il correre delle voci di terrore che esce dai villaggi nei quali sono stati sperimentati gli effetti del passaggio delle orde nemiche. L‟esercito di ´aššûr si avvicina a incredibile velocità a yürû|šäläºim. E‟ alla periferia di yürû|šäläºim. Domani sarà qui! Tutti i luoghi nominati sono abbastanza vicini a yürû|šäläºim. Alonso,181: molti nomi sono trattati con paronomasie e giochi sonori che li fanno suonare fatidicamente. `!m,v'(-ynEP.mi l[oß [10:27c „E‟ salito‟ dai volti di „Rimmon‟! l[oß: “giogo”; correzione in hl[: “salire” con il senso di “invadere” come in 7,1.6; 8,7. Indica l‟avvicinarsi dell‟esercito che sta salendo verso le colline di yürû|šäläºim (v 32) verso il monte/colle ciyyôn sulle pendici del quale è situata la città. !AMrI: Josh 15:32; 19:7, 13; Judg 20:45, 47; 21:13; 2 Sam 4:2, 5, 9; 2 Kgs 5:18; 1 Chr 4:32; Zech 14:10. La pietra di !AMrI non è lontana a [b;G< di Benimin. E‟ a circa 18 Km NNE di yürû|šäläºim. `wyl'(Ke dyqIïp.y: fm'Þk.mil. !Ar+g>miB. rb:å[' tY:ß[;-l[; aB'î [10:28 E venuto contro `ayyat! Ha attraversato in migrôn! In mikmäS ha deposto il suo bagaglio! tY:ß[;: Aiàt: città un tempo cananea (Gios 7,8) a SE di Bethel in Beniamin a N di Makhmas, oggi et-Tell a 23 Km ESE di Beitin (Bethel); Bethel è a 15 Km N di yürû|šäläºim. !Ar+g>miB.: Migròn: cfr 1 Sam 14,2 città situata tra [b;G< e Mikmas. Secondo A. Alt è Tell Mirjam circa 1,8 km SW di Mikmas. fm'Þk.mil. : Mikmàs: (1 Sam 14,5-15) città di Beniamin vicino al moderno villaggio di Mukmas circa 12 km NNE di yürû|šäläºim. dyqIïp.y:: Gen 39:4f; 41:34; Lev 26:16; Num 1:50; Josh 10:18; 1 Sam 29:4; 1 Kgs 11:28; 14:27; 2 Kgs 7:17; 25:22f; 1 Chr 26:32; 2 Chr 12:10; Esth 2:3; Ps 31:6; 109:6; Isa 10:28; 62:6; Jer 1:10; 36:20; 37:21; 40:5, 7, 11; 41:2, 10, 18 hiphil imperf 3 m s significa “deporre” una cosa in luogo sicuro per conservarla. Un momento tattico dell‟avvanzata dell‟esercito. Alonso: passa in rassegna le armi. wyl'(Ke potrebbero essere qui o suppellettili usate nella marcia bellica o armamenti. Una revisione delle armi. `hs'n") lWaßv' t[;îb.GI hm'êr"h'( ‘hd"r>x") Wnl'_ !Alåm' [b;G<ß hr"êB'[.m; ‘Wrb.['( [10:29 „Ha passato‟ il passo! In Geºba` il suo accampamento! Ha trasalito rämâ Gib`at šä´ûl è fuggita! ‘Wrb.[(:' BHS ftr l c Qa LXX LXX S rb;[': indica il “passare”, transitare per. Presuppone l‟avanzamento rispetto ai villaggi nominati che nell‟avanzare progressivo sono superati dall‟esercito. hr"êB'[.m;: “fauci dei monti”. Wadi es-Suweni. Alonso: attraversa il passo. Wnl'_ !Alåm': BHS prp Wnlm.. !Alåm': sosta. Il nemico che sta arrivando si è fermato. “Stazione”, albergo, per la notte rifugio per la notte posto sulle vie transitate per la comodità dei viandanti. L‟avanzata è sottomessa allo scorrere del tempo. Ma una stazione notturna porta anch'essa la sua distruzione nel paese anche se ritarda la prossima. La sosta sposta nel tempo , ma di poco, il pericolo. Alonso: bivacca sul Poggio. Le reazioni delle città sono espresse col verbo al femminile: la città è infatti personificata al femminile. ‘hd"r>x":) “essere atterrito” per il timore, per lo stupore, spaventarsi, aver paura: cfr 32,11 al;19,16. Alonso: è in allarme. hm'êr"h'(: (luogo eminente, alto elevato; altura) (1 Sam 1,9) città di Beniamin nei confini rei regni di yühûdâ e yiSrä´ël: è la moderna er-Ram, circa 9 km N di yürû|šäläºim. Patria di Shàul. lWaßv' t[;îb.GI: città in Beniamin (1 Sam 14,5) oggi Geba. Ha mantenuto lo stesso nome e sitrova a circa 8 Km NNE di yürû|šäläºim. Era un tempo capitale del Regno di Shàul oggi è Tell el-Full. Alonso: Colle di Saul. hs'n"): “fuggire”: 10,3;20,6;31,8;30,17;24,18. Nel versetto 30 il poeta si rivolge alla citta personificata. 106 `tAt)n"[] hY"ïnI[] hv'y>l:ß ybiyviîq.h; ~yLi_G:-tB; %lEßAq yliîh]c; [10:30 Grida con (tutta) la tua voce, Bat-Gallîm! Ascolta attenta, laºyšâ! Rispondile, `ánätôt! yliîh]c; : Esth 8:15; Ps 104:15; Isa 10:30; 12:6; 24:14; 54:1; Jer 5:8; 31:7; 50:11; piel: impv. f s ylih]c; (identical w. qal): make s.thg (i.e. voice) yell; qal neigh (of stallion) Ger 5:8; shout (for joy) Is 12:6 . “vociferare”, gridare; qui per il dolore; altrove per la gioia: 12,6;24,14; 54,1. Alonso: Chiama a gran voce. ~yLi_G:-tB;: città tra Ramah ed Anathot; forse Khirbet Kahckul a solo a pochi Km a N di yürû|šäläºim come Anathoth.Alonso: Cattà di Gallìm. ybiyviîq.h;: Hif “ascoltare” docilmente; qui usato in assoluto come in 28,23;34,1;42,23 al. hv'y>l:ß: Làisa: città vicino a yürû|šäläºim; oggi el-Isawije circa 3 Km NNE di yürû|šäläºim. hY"ïnI[]: agg f “depresso”, ridotto in misera condizione: cfr 51,23,54,11 cfr 3,14;10,2;41,17;58,7;32,7;51,21;54,11; uomo povero, indigente dell‟aiuto divino, afflitto, misero supplice: 14,32;49,13. BHS con S l hynI[] imper con suffisso: “rispondi a lui”. Alonso: rispondi (vocalizza come imperativo con suffisso) tAt)n"[]: Anatòt: città sacerdotale in Beniamin patria di Ger. Oggi in Ras el Harrube circa 4 Km NNE di yürû|šäläºim presso Anata che conserva il nome antico. `Wzy[i(he ~ybiÞGEh; ybeîv.yO hn"+med>m; hd"Þd>n" [10:31 E' in fuga madmënâ! Gli abitanti di haGGëbîm fuggono! hd"Þd>n" : “fuggire”: 10,31; 22,3; 33,3; 21,15. hn"+med>m;: Madmenà: città tra Anathoth e Gabbim. Si discute sul sito, probabilmente Safat circa 5 Km N da yürû|šäläºim. ~ybiÞGEh;: Ghebìm: villaggio a N di yürû|šäläºim. Wzy[i(he: Hif imper “condurre” ad un luogo sicuro; qui, provvedere a se stesso ed ai suoi con la fuga. L‟ultimo atto, prima di aggredire yürû|šäläºim è la sosta a Nob. Di là, come un uccellatore, il nemico potrà mandare la sua mano sulla città di Tsiyon. s `~Øil'(v'Wry> t[;Þb.GI !AYëciÎ-tB;п-tyBeÀ rh:å ‘Ady" @pEÜnOy> dmo+[]l;( bnOæB. ~AYàh; dA[ï [10:32 Ancora oggi a nöb in sosta! Sta agitando la mano contro il monte della (Bêt) [Bat]-ciyyôn, il colle di yürû|šäläºim! bnOæB.: città sacerdotale a N di yürû|šäläºim in un luogo elevato. Identificata, secondo alcuni con Ras elMesarif (Scopus); secondo altri il colle el-Qume. Se è l‟attuale monte Scopus a NE di yürû|šäläºim che dona una bella vista sulla città. Ma anche luogo facile per l‟accesso degli eserciti. L‟invasione ormai è proprio alle porte. Alonso: si ferma oggi stesso a N. @pEÜnOy> : polel imperf 3 m s @wn : w. y¹d, wave one’s hand threateningly “agitare” la mano; cfr Hif agitare la mano contro: 1,15; 19,16. Epilogo annunciato in 14:24-27; narrato alla fine di 37. 10,33-11.1-9 Il Regno dell‟Immanu'el: pace messianica. Collegabile con 9,1-6 : lAd+G" rAaæ Waßr" %v,xoêB; ~ykiäl.hoh; ‘~['h' [9:1 `~h,(yle[] Hg:ïn" rAaà tw<m'êl.c; #r<a,äB. ‘ybev.yO Il popolo „‟ nella tenebra: videro una luce grande! i sedenti ( abitanti) in terra d'ombradimorte „‟ rifulse su di loro! Riprende il contrasto passato e futuro nella bipolarità contrastante tenebre-luce. Pul III. 2 Re 15,29. %v,xoêB;: “obscuritas, tenebrae” qui usato metaforicamente per miseria, calamità (cfr Is 5,30; 9,2; 42,7). Simbolo del caos. Era nelle tenebre. tw<m'êl.c;: Job 3:5; 10:21f; 12:22; 16:16; 24:17; 28:3; 34:22; 38:17; Ps 23:4; 44:20; 107:10, 14; Isa 9:1; Jer 2:6; 13:16; Amos 5:8: “umbra mortis” met. “condicio misera, tristis”. rAaæ: Gen 1:3ff, 15, 17f; …Isa 2:5; 5:20, 30; 9:1; 10:17; 13:10; 18:4; 24:15; 27:11; 30:26; 31:9; 42:6, 16; 44:16; 45:7; 47:14; 49:6; 50:11; 51:4; 58:8, 10; 59:9; 60:1, 3, 19f; “lux, lumen”; in senso metaforico “beatitas, gaudium, prosperitas, salus” cfr 58,8.10;59,9. Per BHS la seconda occorrenza: ftr dl m cs. (lasciata da Alonso, 171 (la luce che cominica come complemento, assume il posto di soggetto dominante); Ch). E‟ vista la luce come dopo una nuova creazione. Prima la percezione della luce poi la sua emissione: Hg:ïn": 2 Sam 22:13, 29; 23:4; 1 Chr 3:7; 14:6; Job 18:5; 22:28; Ps 18:13, 29; Prov 4:18; Isa 4:5; 9:1; 13:10 (Hif “luna lucere sinit lumen suum” shine); 50:10; 60:3, 19; 62:1; Ezek 1:4, 13, 27f; 10:4; Joel 2:10; 4:15; Amos 107 5:20; Hab 3:4, 11; qal perf m s Hg:n": shine (subj. light). Poet “fulsit, effulsit lux, flamma”: Alonso: si inondarono di luce: Ch fulgure la lumière. ‘~['h' : Isa 1:3f, 10; 2:3f, 6; 3:5, 7, 12ff; 5:13, 25; 6:5, 9f; 7:2, 8, 11, 17; 8:6, 9ff, 18f; 9:1, 8, 12, 15, 18; 10:2, 6, 13f, 22, 24; 11:6, 10f, 16; 12:4; 13:4, 14; 14:2, 6, 20, 32; 17:12; 18:2, 7; 19:25; 22:4; 23:13; 24:2, 4, 13; 25:3, 6ff, 11; 26:11, 20; 27:11; 28:5, 11, 14f, 29; 29:6, 13f; 30:5f, 9, 19, 26, 28; 32:13, 18; 33:3, 12, 19, 24; 34:5, 7; 36:11f; 38:11; 40:1, 7; 41:10; 42:5f, 22; 43:8, 20f; 44:7; 47:6; 49:8, 13, 22; 51:4f, 7, 16, 22; 52:4ff, 9; 53:8; 56:3, 7; 57:14; 58:1; 60:21; 61:9; 62:10, 12; 63:3, 6, 8, 11, 14, 18; 64:8; 65:2f, 10, 18f, 22. ~ykiäl.hoh;: qal part m pl abs. BHS : ftr dl m cs: “i camminanti”. ‘ybev.yO : BHS : ftr dl m cs : “dei sedenti”. Potrebbero essere ambedue add secondo BHS. Indicano la bipolarità antropologica dell‟attivita umana: del camminare e del sedere. Alonso: che camminava… quanti abitavano. Ch: qui allait…sur les habitants. Waßr": Isa 1:12; 5:12, 19; 6:1, 5, 9f; 9:1; 14:16; 16:12; 17:7f; 18:3; 21:3, 6f; 22:9, 11; 26:10; 28:4, 7; 29:15, 18, 23; 30:10, 20, 30; 32:3; 33:15, 17, 19f; 35:2; 37:17; 38:5, 11; 39:2, 4; 40:5, 26; 41:5, 20, 23, 28; 42:18, 20; 44:9, 16, 18; 47:3, 10; 49:7, 18; 52:8, 10, 15; 53:2, 10f; 57:18; 58:3, 7; 59:15f; 60:2, 4f; 61:9; 62:2; 63:15; 64:3; 66:5, 8, 14, 18.19, 24. L‟effetto sul popolo precede l‟indicazione della sua causa. Ora passa alla seconda persona rivolgendosi a colui che ha realizzato il cambiamento visto come già avvenuto. hx'_m.Fih; T'l.D:äg>hi ÎAlßÐ ¿al{À yAGëh; t'yBiär>hi [9:2 ryciêQ'B; tx;äm.fiK. ‘^yn<’p'l. WxÜm.f' `ll'(v' ~q"ïL.x;B. WlygIßy" rv<ïa]K Tu hai moltiplicato la „gioia‟ per lui, ingrandito la letizia. Gioiscono davanti ai tuoi Volti come gioia nella mietitura come quando esulteranno nello spartire il bottino. Alonso, 171: improvvisamente il ritmo si restringe e si passa senza preparazione alla seconda persona: un concatenamento sonoro va dando impulso al movimento. t'yBiär>hi : Isa 1:15; 9:2; 23:16; 30:33; 40:29; 51:2; 55:7; 57:9; hiphil perf 2 m s. ¿al{À yAGëh;: Isa 1:4; 2:2, 4; 5:26; 9:2; 10:6f; 11:10, 12; 13:4; 14:6, 9, 12, 18, 26, 32; 16:8; 18:2, 7; 23:3; 25:3, 7; 26:2, 15; 29:7f; 30:28; 33:3; 34:1f; 36:18; 37:12; 40:15, 17; 41:2; 42:1, 6; 43:9; 45:1, 20; 49:6f, 22; 52:10, 15; 54:3; 55:5; 58:2; 60:3, 5, 11f, 16, 22; 61:6, 9, 11; 62:2; 64:1; 65:1; 66:8, 12, 18ff; “il popolo, la nazione”. Ch,736: Tu as multiplié la nation; BHS prp h hl'yGIh; [Isa 35:2; 65:18] : “exultatio”; dal verbo lyG Isa. 9:2; 16:10; 25:9; 29:19; 35:1f; 41:16; 49:13; 61:10; 65:18f; 66:10; imp iubilavit, exultavit: vedi 35,2. Alonso: Hai accresciuto la gioia. T'l.D:äg>hi: Isa 9:2; 28:29; 42:21; hif make s.thg great. hx'_m.Fih;: Isa 9:2; 16:10; 22:13; 24:11; 29:19; 30:29; 35:10; 51:3, 11; 55:12; 61:7; 66:5; “laetitia, gaudium”; cfr 35,10; cfr 16,10 dal verbo che si legge nello stesso versetto. ‘ ^yn<’p'l.: idem in Isa 9:2; 38:3; 45:2; 58:8. Ch: en face de toi. Alonso: in tua presenza. ryciêQ'B:; Isa. 9:2; 16:9; 17:5, 11; 18:4f; 23:3; 27:11; Jer. 5:17, 24; 8:20; 50:16; 51:33; Hos. 6:11; Joel 1:11; 4:13; Amos 4:7: “messis frugum”; qui indica il tempo della messe cfr 18,4; ma altrettanto bene l‟azione che comporta fatica a e gioia nello stesso tempo. Raccolto pacifico. Il secondo ambito e richiamato dal verbo. ~q"ïL.x;B.: Pi “partitus est, divisit”; praedam distribuere et suam sibi partem sumere cfr 33,23. Si riferisce a due momenti di gioia collettiva elementare che sono contrastanti in se stessi ma hanno in comune il fatto che avvengono dopo una grande fatica collettiva: ciò vale sia per la mietitura che per la spoliazione poste bellica (Sal 4). Amêk.vi hJeäm; ‘taew> AlªB\su l[oå-ta, ŸyKiä [9:3 `!y")d>mi ~AyðK. t'Toßxih; AB+ fgEåNOh; jb,veÞ Sì! Il giogo del suo portare e il bastone della sua spalla, il bastone del suo aguzzino tu hai spezzato come ai giorni di midyän. yKiä : introduce la motivazione e evocando un passato di schiavitù (che precede l‟attuale esplosione di gioia). Alonso,171: l‟oppressione nemica è sottolineata dal triplice sinonimo e dalla rima del suffisso. l[oå: “iugum” metaf “iugum servitutis, subiectionis quod veluti collis subditorum impositum est. Iugum regis alieni, a populo devicto portandum”: Dt 28,48; Is 9,3;10,27;14,25;47,6. Il vocabolario della prigionia. AlªB\su: Gen 49:15; 1 Kgs 5:29; 11:28; 2 Chr 2:1, 17; 34:13; Neh 4:4, 11; Ps 81:7; 144:14; Eccl 12:5; Isa 9:3; 10:27; 14:25; 46:4, 7; 53:4, 11; Lam 5:7 m s constr suf 3 m s lb,so “clitellae baiulo impositae”. Alonso: la verga dell‟oppressore. Inizia con l‟immagine del giogo sul collo. Prosegue con il bastone hJeäm;: BHS prp tAjmo; “baculum percutiens” 9,3;14,5; “Dei punientis” 10,5 che si percuote sulle spalle. 108 Amêk.vi : dorsum, tergum “baculus quo dorsum eius vapulat”. Il contrasto è in 8,5; cfr 22,22: sull‟omero è posto qualcosa che viene portato gloriosamente. Alonso,170.1: inverte l‟ordine dei complementi: “Perché la verga dell‟oppressore, il giogo dei suoi carichi, il bastone del commando [let il bastone delle sue spalle, cioè il bastone che pporta sulle spalle] li frantumasti come”. In parallelo: jb,veÞ: BHS: ftr pr -ta,w> jb,veÞ Gen 49:10, 16, 28;… Isa 9:3; 10:5, 15, 24; 11:4; 14:5, 29; 19:13; 28:27; 30:31; 49:6; 63:17; m s construct jb,ve stick, staff, rod: of shepherd teacher scepter Zach 10:11; tool Is 28:27; š¢be‰ ±appî (of God) Is 10:5; š¢be‰ pîw (of Messiah) 11:4 AB+ fgEåNOh;: BHS prp Afg>nO fgEåNOh;: Exod 3:7; 5:6, 10, 13f; Deut 15:2f; 1 Sam 13:6; 14:24; 2 Kgs 23:35; Job 3:18; 39:7; Isa 3:5, 12; 9:3; 14:2, 4; 53:7; 58:3; 60:17; Dan 11:20; Zech 9:8; 10:4; qal part m s abs fg:n" w. b®, drive, force (men to work) Ex 5:6; pt. slave-driver, task-master, overseer 5:10; pt. a) despot 14: 2.4. Ni w. b®, jostle, crowd each otherIs 3: 5;2. be hard pressed 53:7: azione dell‟oppressore e espressa col verbo: “dure imperavit, princeps, tyrannus” cfr 14,2. In senso più mite in 3,12; 60,17. Alonso: il giogo dei suoi carichi. Alonso,170.1: inverte l‟ordine dei complementi: “Perché la verga dell‟oppressore, il giogo dei suoi carichi, il bastone del commando [let il bastone delle sue spalle, cioè il bastone che pporta sulle spalle] li frantumasti come” Il prigioniero e paragonato all‟animale domestico sotto il giogo, immagine della schiavitù. Il giogo era di solito di legno, ma qualche volta anche di metallo (Ger 28,13). La sbarra premeva sul collo del prigioniero. Cfr 10,27; 14,25. t'Toßxih;: Deut 1:21; 31:8; Josh 1:9; 8:1; 10:25; 1 Sam 2:10; 17:11; 2 Kgs 19:26; 1 Chr 4:13; 22:13; 28:20; 2 Chr 20:15, 17; 32:7; Job 6:21; 7:14; 31:34; 32:15; 39:22; Isa 7:8; 8:9; 9:3; 20:5; 30:31; 31:4, 9; 37:27; 51:6f; Jer 1:17; 8:9; 10:2; 14:4; 17:18; 23:4; 30:10; 46:27; 48:1, 20, 39; 49:37; 50:2, 36; 51:56; Ezek 2:6; 3:9; Obad 1:9; Hab 2:17; Mal 2:5 ; hiphil perfect 2 m s. Azione liberatoria di YHWH: Hif “fregit iugum, baculum”. Un solo verbo per annullare tutti i legami di prigionia. Un solo vb distrugge /annichilisce tre sostantivi! !y")d>mi: Gen 25:2, 4; 36:35; Exod 2:15f; 3:1; 4:19; 18:1; Num 22:4, 7; 25:15, 18; 31:3, 7ff; Josh 13:21; 15:61; Judg 6:1ff, 6f, 11, 13f, 16, 33; 7:1f, 7f, 12ff, 23ff; 8:1, 3, 5, 12, 22, 26, 28; 9:17; 1 Kgs 11:18; 1 Chr 1:32f, 46; Ps 83:10; Prov 6:14; 18:18f; 19:13; 21:9, 19; 23:29; 25:24; 26:21; 27:15; Isa 9:3; 10:26; 60:6; Hab 3:7.Allude a Giud 7,16-25: la vittoria di Gid`ôn: le luci delle torce brillarono nella notte terrorizzando il nemico. v[;r:êB. !aEåso ‘!Aas.-lk' yKiÛ [9:4 ~ymi_d"b. hl'äl'Agm. hl'Þm.fiw> `vae( tl,koïa]m; hp'ÞrEf.li ht'îy>h'w> Sì! Ogni calzatura di calzante con strepito e „ogni‟ veste voltolata nei sangui! E sarà sarà per il comutibile, da essere mangiato dalla fiamma! La guerra è finita! “...Is ...() sfrutta (il parallelismo) per concentrare. Pensiamo per un attimo alla guerra lampo al tempo di Is: un‟espressione sonora e brutale, un‟immagine visiva e dolorosa, ed ecco che la guerra intera si affaccia e rimane viva e condensata nel poema e nella fantasia del lettore. Ogni calzatura pesta con strepito / la tunica inzuppata di sangue... La sequenza non ha niente da invidiare ai fotogrammi di un moderno film di guerra! All‟inizio calzari, solo calzari che marciano, avanzano e riempiono l‟aria e la terra del loro fragore terribile; poi, sparpagliati o sinistramente accatastati, mantelli imbruniti e lacerati, intrisi di terra e sangue di feriti e di caduti..." (Alonso,76) Alonso,172: la guerra passa in una visione impressionistica : si ode il fragore di calzari, si vedono abiti insanguinati ed un fuoco che distrugge le vestigia del conflitto.. ‘!Aas.: “calceus seu caliga militaris” boot. La prima attenzione è sullo strepito dello stivale (chidato?) che avvida uditivamente dell passaggio dei soldati ed incute timore per il suo strepito); il primo elemento è quindi uditivo ed è nel mutismo della voce: è solo la violenza dei calpestanti che incutono terrore. !aEåso: qal part m s ab !as: in caliga militari, cum strepitu, incedens. tramp along (in boots). Ch: toute botte qui bottait avec trépidation. v[;r:êB.: “fragor, strepitus, tumultus belli”. FBJ Car toute chaussure qui résonne sur le sol; TOB Tout brodequin dont le piétinement ébranle le sol; IEP Poiché ogni stivale strepitante in tumulto. Alonso: Perché il calzare che pesta con strepito. hl'Þm.fiw>: BHS prp: hl'Þm.fi-lkw> vestis exterior, pallium militis. Qui domina l‟evocazione dell‟elemento visivo dopo la macellazione che è la guerra. Che così finisce. 109 hl'äl'Agm.: Isa 9:4; 34:4 (nif.: be rolled up); Jer 11:17; 15:4; 51:25; Amos 5:24; Mic 3:12; Zeph 1:17; poal part f s abs llG polal: pt. hl'l'Agm.: rolled, (robes) dragged (in blood) “volutata est vestis per sanguine”. Alonso: intriso; Ch: tunique roulé dans le sang. ~ymi_d"b: pl Isa 1:15; 4:4; 9:4; 26:21; 33:15; Ezek 7:23; 9:9; 16:6, 9, 36; 18:13; 22:2; 24:6, 9; Hos 1:4; 4:2; 12:15; Mic 3:10; 7:2; Nah 3:1; Hab 2:8, 12, 17; Zech 9:7. Il pl indica sangue versato violentemente. Dopo la guerra / battaglia tutto passa nel fuoco: hp'ÞrEf.li:Gen 11:3; Lev 10:6; Num 17:2; 19:6, 17; Deut 29:22; 2 Chr 16:14; 21:19; Isa 9:4; 64:10; Jer 51:25; Amos 4:11 “combustio, crematio; res combusta”; cfr 64,10. tl,koïa]m; : Gen 22:6, 10; Judg 19:29; Prov 30:14; Isa 9:4, 18; f s constr tl,koña]m;: food (for fire) vae:( Isa 1:7; 4:5; 5:24; 9:4, 17f; 10:16f; 26:11; 29:6; 30:14, 27, 30, 33; 33:11f, 14; 37:19; 43:2; 44:16, 19; 47:14; 50:11; 54:16; 64:1, 10; 65:5; 66:15f, 24. Distruzione e transformazione Un solo verso “sonoro e categorico” (Alonso,76). Terminata l‟oppressione , conclusa la guerra, abbruciati gli ultimi suoi simboli ecco la speranza: Wnl'ê-!T;nI !Be… Wnl'ª-dL;yU dl,y<å-yKi [9:5 Am=k.vi-l[; hr"Þf.Mih; yhiîT.w: ‘#[eAy al,P,û Amøv. ar"’q.YIw: d[;Þybia] rABêGI laeä `~Al)v'-rf; Sì! Un nato è stato generato per noi, un figlio è stato dato a noi! E sarà la sovranità (autorità) sulla sua spalla. E (si) griderà il suo nome: Prodigioso Consigliere, Guerriero ´ël, Capo (padre) perpetuo, Principe di pace, #qe-ª !yae( ~Alåv'l.W hr"øf.Mih; ÎhBe’r>m;l.Ð ¿hBer>~;l.À [9:6 ATêk.l;m.m;-l[;w> ‘dwId" aSeÛKi-l[; Hd"ê[]s;l.W* ‘Ht'ao !ykiÛh'l. ~l'êA[-d[;w> ‘hT'[;me hq"+d"c.biW jP'Þv.mBi . s `taZO*-hf,[]T; tAaßb'c. hw"ïhy> ta;²n>qi per moltiplicare l sovranità (autortià) e per la pace senza fine sul trono di David e sul suo regno; per consolidarlo e rafforzarlo nel diritto e nella giustizia, da ora e per sempre! Lo zelo di YHWH „‟ farà questo! yKi: siamo al momento culminante: se l‟oppressione è finita se la guerra si è conclusa è per la nascita di un bambino. Alonso,172: il tempo si fa lento, la musicalità soave. dl,y<å-: Isa 2:6; 7:14; 8:3, 18; 9:5; 11:7; 13:8; 21:3; 23:4; 26:17f; 29:23; 33:11; 37:3; 39:7; 42:14; 45:10; 49:21; 51:18; 54:1; 55:10; 57:4f; 59:4; 65:23; 66:7ff; questo bimbo meraviglioso riporta al primo elemento dell‟oracolo di 7:14-15. Si inserisce nel segno dell‟Emmanuel. dL;yU: pual perf 3 m s pual (or pass. qal?): be born. Perfetto profetico. La forma passiva indica che il soggetto è YHWH: è lui a donare il bambino; !tn niphal perf 3 m s: l‟enfasi è sul dono dato a noi. Da YHWH. Wnl'ª-: lo riceve dal popolo al pl. dono a tutto il popolo. hr"Þf.Mih;: BHS prp hr"feM.h; vel hr"foM.h;: “dominium, imperium”. Am=k.vi-l[;: Isa 5:11; 9:3, 5; 10:27; 14:25; 22:22; 37:36. Reca sulle spalle l‟insegna del principe. Alonso: reca lo scettro del principato. Riceve quattro nomi qualificati da un superlativo (che lo eleva alla sfera divina): quattro uffici della corte che evitano il titolo di re (Alonso,171: i nomi trascendono l‟ambito storico). ar"’q.YIw:: e grida; Ch: Il crie son nom. BHS prp arEQ"yw cf Vrs. Alonso: e si chiama. al,P,û: Gen 18:14; Exod 3:20; 15:11; 34:10;… Isa 9:5; 25:1; 28:29; 29:14; Jer 21:2; 32:17, 27; Lam 1:9; Dan 8:24; 11:36; 12:6; Joel 2:26; Mic 7:15; Zech 8:6: “admirabilis”, consiliarius aut miraculum consiliarii (admirabilis consiliarius). ‘#[eAy: Isa 1:26; 3:3; 7:5; 9:5; 14:24, 26f; 19:11f, 17; 23:8f; 32:7f; 40:14; 41:28; 45:21; cfr 2 Sam 17:7, 11, 15, 21; 1 Kgs 12:6, 8f, 13, 28; qal part m s abs : counselor 2 Sam 15: 12. Alonso: Consigliere Prodigio. laeä : Gen 14:18ff, 22; 17:1;… Isa 5:16; 8:10; 9:5; 12:2; 14:13; 31:3; 40:18; 42:5; 43:10, 12; 44:10, 15, 17; 45:14f, 20ff; 46:6, 9; dio. 110 rABêGI: … 1 Sam 2:4;… 2 Sam 1:19, 21f, 25, 27; Isa 3:2; 5:22; 9:5; 10:21; 13:3; 21:17; 42:13; 49:24f; …Ezek 32:12, 21, 27; e il Ps 24:8. Eroe divino, dotato di divino potere. Il re non è salutato come divino! Alonso: Guerriero divino = generale. d[;Þybia]: Ch: père pout toujours; Alonso: Capo (= capo ministro; cfr Is 22:21) perpetuo ( = eterno). ~Al)v'-rf;: BHS : ftr exc hemist cf 6 a. Alonso: Principe della pace. l. part preposition ¿hBer>~;l.À: K m s construct kethib hB,r>m; : Zorell,471: multiplicatio, extensio c gen obi Is 9:6 (de scriptione mas cfr Knabenbauer in h l); meton “multitudo, magna copia” Is 33:23. Alonso: Il suo glorioso principato (v 5 principato). ÎhBe’r>m;l.Ð:: Q mlt Mss ut Q : „for the increase‟; prp c pc Mss… V [multiplicabitur eius imperium] hB'r; Cfr LXX [mega,lh h` avrch. auvtou/] (~l dttg vel reliquum nominis proprii; cf 5c. Qa hbr ml); al hB'r; (Al=) Aml Vel hB'rum. Al. Ch,737: pour multiplier l‟autorité. hr"øf.Mih;: BHS cf 5a: Alonso: Il suo glorioso principato ~Alåv'l.W: Ch: pour la paix sans fin. Alonso: e la pace non avranno fine. BHS prp lovom.loiw>: dominio. aSeÛKi: Isa 6:1; 9:6; 14:9, 13; 16:5; 22:23; 47:1; 66:1; ATêk.l;m.m; : Isa 9:6; 10:10; 13:4, 19; 14:16; 17:3; 19:2; 23:11, 17; 37:16, 20; 47:5; 60:12; !ykiÛh'l.: Isa 9:6; 40:20; hiphil i c !wk . Hd"ê[]s;l.W*: Gen 18:5; Judg 19:5, 8; 1 Kgs 13:7; Ps 18:36; 20:3; 41:4; 94:18; 104:15; 119:117; Prov 20:28; Isa 9:6; qal i c suf 3 f s d[;s:' support, hold upright. Sostiene il trono non con la forma militare (la guerra è finita) ma con la giustizia e il diritto. jP'Þv.miB. : Isa 1:17, 21, 27; 3:14; 4:4; 5:7, 16; 9:6; 10:2; 16:5; 26:8f; 28:6, 17, 26; 30:18; 32:1, 7, 16; 33:5; 34:5; 40:14, 27; 41:1; 42:1, 3f; 49:4; 50:8; 51:4; 53:8; 54:17; 56:1; 58:2; 59:8f, 11, 14f; 61:8. hq"+d"c.biW : Isa 1:27; 5:7, 16, 23; 9:6; 10:22; 28:17; 32:16f; 33:5, 15; 45:8, 23f; 46:12f; 48:1, 18; 51:6, 8; 54:14, 17; 56:1; 57:12; 58:2; 59:9, 14, 16f; 60:17; 61:10f; 63:1; 64:5. ta;²n>qi : Isa. 9:6; 11:13; 26:11; 37:32; 42:13; 59:17; 63:15. Ch,737: L‟ardeur. Lo zelo: che ora punisce per il peccato dell‟idolatria assicurerà il compimento della promessa fatta al popolo. Gl 2:18; Zach 1:14. tAaßb'c.: BHS ftr dl. Ogni volta che un re davidico saliva al trono (nel giorno dell‟incoronazione un oracolo dinastico che celebra forse non la nascita ma l'accesso al trono: “oggi ti ho generato”) era salutato come figlio adottivo di YHWH e considerato come tale (Sal 2,7). Ciò era motivo di esultanza. In questa occasione erano riaffermate le promesse di un‟eterna alleanza con David, e si rinnovavano le speranze in un futuro re ideale che avrebbe realizzato perfettamente l‟ideale dinastico. L‟oracolo riguarda il re davidico ideale. Cfr Sal 2,7; 2 Sam 7,14. Ad ogni nuovo re la promessa messianica veniva ripresa e ravvivata. Titoli richiesti dal protocollo regale; si davano al re nella presa di possesso. Saggezza di Salomone, coraggio di Davide, virtù religiose dei Patriarchi e di Mosé. Egli e la quintessenza delle virtù del suo popolo. Si accentua la saggezza virtù propria dei re e dei consiglieri. Consigliere e personaggio regale. Il suo governo eterno sarà assicurato dal YHWH. Descrizione del re ideale ultimo rappresentante della discendenza di David e non del prossimo re che salirà sul suo trono. Grande profezia tendenzialmente messiniaca. Prende vari motivi anche da 7,14: tAa+ ~k,Þl' aWh± yn"ïdoa] !Te’yI !kel'û [7:14 `lae( WnM'î[i Amßv. tar"îq'w> !Beê td<l,äyOw> ‘hr"h' hm'ªl.[;h' hNEåhi Per questo darà ´ádönäy, lui stesso a voi un segno: Ecco la giovane è gravida! E partorirà un figlio! E griderà il suo nome: `immäºnû ´ël!! !kel'û: Alonso: Ebbene… di sua iniziativa; Ch Aussi. Non un segno nel profondo dell‟abisso o nell‟alto dei cieli, ma nell‟ordinarietà della vicenda umana: nel seno di una giovane donna. La forma dell‟oracolo è quella di altri oracoli di annunciazione: Gen 16,11; Giud 13,3-5;[ Lc 1,31-33.] hm'ªl.[;h': Gen. 24:43; Exod. 2:8; Ps. 68:26; Prov. 30:19; Cant. 1:3; 6:8; Isa. 7:14. LXX h` parqe,noj; a‟s‟q‟ h` nea/nij. “Ragazza / giovane / giovane donna”. Ch: la nubile. Indica una giovane donna in età da marito che ha la capacità di generare che sia vergine o no. Qui deve essere la (o una) moglie giovane del re che il profeta conosce bene. Essa non ha ancora avuto il primo figlio. La nascita del bambino garantirà la continuità dinastica, attualizza la promessa ed annuncia la salvezza. Il profeta sta parlando alla corte che è certo preoccupata per la successione dinastica e per la permanenza della dinastia davidica. Le promesse dinastiche fatte a David sono il fondamento teologico dello stato (2 Sam) e le parole del profeta richiamano questo oracolo di 2 Sam. Si può immaginare anche la presenza di questa giovane moglie del sovrano che è gravida, o per lo meno si deve supporre che essa sia conosciuta dalla corte e che il profeta sappia che è tale. 111 ‘hr"h': “diventare gravida, concepire prole”; uso metaforico in 26,18; 33,11: “pregnante, gravida”; cfr Giud 13,5.7. td<l,äyOw>: qal part f s abs. Il bambino che sta per nascere potrebbe essere il giovane Hizqiyyâ ben-´äHäz nella cui nascita yühûdâ vedrebbe la continuità della presenza di YHWH in mezzo al suo popolo ed un altro rinnovamento della promessa fatta a David. La stabilità viene da un fatto ordinario. Non dalla guerra e da alleanze per vincerla, ma dalla pace e dalla trasmissione della vita. Non le alleanze daranno stabilità, ma la pace, e nella pace la vita del figlio nascituro. Speranza già in se stessa, speranza per il nome col quale verrà chiamato dalla madre di lui. La pace sarà stabilità; la pace sarà generata dal credere alla promessa di YHWH. tar"îq'w>: “griderà” il nome. Si sentono i toni di frasi che ricorrono spesso nelle promesse dinastiche (2 Sam 23:5) e anche in alcune risposte cultuali (Sal 46,7.11). Così il profeta annuncia la nascita di un figlio del re il cui nome ricorderà il persistere della promessa dinastica. La promessa di YHWH è senza pentimento. YHWH mantiene fede alle sue promesse. Lo si vedrà dalla nascita di un figlio del Re. Se non si faranno alleanze con ´aššûr ci sarà la pace. lae( WnM'î[i: 8:8. Si collega a 10,17-19: devastazione come fuoco in foresta: sopravvive convertito un resto. hb'_h'l,l. AvßAdq.W vaelê . ‘laer"f.yI-rAa* hy"Üh'w> [10:17 `dx'(a, ~AyðB. Arßymiv.W Atïyvi hl'²k.a'(w> hr"ª[]b'W E sarà la Luce d' yiSrä´ël una fiamma, e il suo Santo una fiaccola; ed essa brucerà e mangerà il suo rovo e il suo pruno in un (sol) giorno, ALêmir>k;w> ‘Ar[.y: dAbÜk.W [10:18a e la gloria della sua selva e della sua vigna. p `~be(T.k.yI r[;n:ßw> Wy=h.yI) rP"ås.mi Arß[.y: #[e² ra"ïv.W [10:19 E il resto dell‟albero della sua selva numerabile saranno. E un ragazzo li iscriverà . laer"f.yI-rAa*: Isa 2:5; 5:20, 30; 9:1; 10:17; 13:10; 18:4; 24:15; 27:11; 30:26; 31:9; 42:6, 16; 44:16; 45:7; 47:14; 49:6; 50:11; 51:4; 58:8, 10; 59:9; 60:1, 3, 19f; cfr metaph.: r¹°â °ôr = live; God is the °ôr of the faithful Mi 7:8. La Luce è la gloria della maestà divina che si rivela nel Giorno di YHWH (2,10). Luce e fuoco manifestano l‟ambivalenza di YHWH luce che vuole illuminare, fuoco che vuole consumare. Chi lo respinge come luce lo incontra come fuoco. Non si dà una terza posizione. dAbÜk.W: Alonso: Lo splendore; Ch: la lumiére. AvßAdq.W: Alonso: il suo Santo; Ch: sa sacralitè. ALêmir>k;w>: alberi più preziosi per i loro frutti . Alonso: orto, Dio lo consumerà (vede il soggetto divino sotto il vb del v 18b): Ch: de son verger,/ il les achève. Arßymiv.W Atïyvi: resistono meno alla fiamma; attecchisce facilmente. Segni di abbandono; 7:23-25 ter; immagini di peccato o di peccatori o di ciò che vale poco in confronto con gli alberi. ra"ïv.W : Isa 4:3; 10:19ff; 11:11, 16; 14:22; 16:14; 17:3, 6; 21:17; 24:6, 12; 28:5; 37:31; 49:21; resto. Finito l‟incendio la fimma tace: un resto piccolissimo si è salvato. Qui viene introdotto formalmente il concetto di resto che viene ripetuto tre volte. rP"ås.mi: “numero”, numerabili = pochi. r[;n:ßw>: Isa 3:4f; 7:16; 8:4; 10:19; 11:6; 13:18; 20:4; 33:9, 15; 37:6; 40:30; 52:2; 65:20; Alonso,179: questa presenza può suonare come un particolare ameno del paesaggio desolato, o avere maggior profondità se pensiamo che contare è anche atto di possesso e dominio; se è così il bambino che si affaccia tra gli alberi sopravvissuti non è estraneo alla figura infantile che domina questi capitoli (cfr 11:6 per gli animali). ~be(T.k.yI: scrivere. Potrebbe essere del primo ministero del profeta perché fu solo sotto Sennacherib che yühûdâ subì l‟invasione dell‟esercito Assiro. Il profeta guarda al giorno in cui yühûdâ non dipenderà né da ´aššûr né da altre potenze: si appoggerà solo su YHWH. hc'_r"[]m;B. hr"ÞaPu @[Eïs'm. tAaêb'c. hw"åhy> ‘!Ada'h' hNEÜhi [10:33 `WlP'(v.yI ~yhiÞboG>h;w> ~y[iêWdG> ‘hm'AQh; ymeÛr"w> Ecco hä´ädôn YHWH cübä´ôt: strappante fronda con veemenza: e le taglie altere, recise! E le eccelse abbassate! s `lAP)yI ryDIîa;B. !Anàb'L.h;w> lz<+r>B;B; r[;Y:ßh; ykeîb.si( @Q:±nIw> [10:34 Ed recide l‟arbusto della selva col ferro e il lübänôn per mezzo del Potente cadrà. 112 yühûdâ è paragonata ad una foresta di alberi maestosi che vengono abbattuti per azione di YHWH, il Potente. L‟azione di YHWH per mezzo dell‟attività di eserciti è paragonata a quella di un gigantesco e potente legnaiolo che distrugge la gloria di una foresta; con la scure rade al suolo i fusti più alti. Ciò fanno le truppe distaccate a radere al suolo gli alberi per impedire ogni tipo di rifornimenti (edibili e per manifattura). Passato questo esercito tutto resta violentemente reciso. L‟azione del legnaiolo è assunta come immagine della violenza bellica totalmente distruttiva. @[Eïs'm.: Pi ptc. m s abs @[s: “tagliare via, recidere, troncare” rami (apax), “abbattente”: participio grafico: azione continuata: cut down, trim (branches) hr"ÞaPu: Isa. 10:33; Ezek. 17:6; 31:5f, 8, 12f “ornamento dell‟albero” ossia i rami frondosi dell‟albero: in Ez 17,6.31,5.8.12, come nel nostro passo, un singolare collettivo. Tutte le chiome delle piante. Ch,740: la ramure. hc'_r"[]m;B.: “potenza terrificante” veemenza. BHS prb l (hdoc'[-) hd'c'[mb : cfr T : dc'[]m; m s ab dc'[]m;: a woodworking tool, sugg. (curved) bill-hook (for pruning); oth.: adze Isa. 44:12; Jer. 10:3 “ascia, scure”. Ch,740: à la cognée. ymeÛr"w> qal part m pl const ~wr hm'AQh; f s abs height (as measurement of ark &c.); height (= stature of person) 1 Sam 16:7; m®lœ± qôm¹tô his full length (on the ground) 1 Sam 28:20; qômat °-r¹z¹yw = its (Lebanon‟s) tall(est) cedars 2 K 19:23. Ch,740: les tailles altières. ‘hm'AQh; ymeÛr"w>: “altezza dell‟albero”: Ez 19,11;31,10.14 ( alti di statura: Is 10,33; Ez 17,6;31,3). ~y[iêWdG>: Deut. 7:5; 12:3; Jdg. 21:6; 1 Sam. 2:31 (arm); 2 Chr. 14:2; 31:1; 34:4, 7; Ps. 75:11; 107:16; Isa. 9:9 (pual: be cut down (trees)); 10:33; 14:12 (nif. be broken in pieces: star); 22:25 (nif. be cut off: peg); 45:2 (piel cut down: bolt); Jer. 48:25; 50:23; Lam. 2:3 (horn); Ezek. 6:6; Amos 3:14; Zech. 11:10 (break in pieces: staff), 14 [dg qal pass part m pl abs [d;G": cut off. “Tagliare” alberi. Pual “sono troncati tagliati” alberi: 9,9. Troncate, recise. ~yhiÞboG>h;w>: le alte chiome. WlP'(v.yI: “umiliare, comandare di scendere ad un luogo più basso”. @Q:±nIw> Lev. 19:27; Jos. 6:3, 11; 1 Ki. 7:24; 2 Ki. 6:14; 11:8; 2 Chr. 4:3; 23:7; Job 1:5; 19:6, 26; Ps. 17:9; 22:17; 48:13; 88:18; Isa. 10:34; 15:8; 17:6; 24:13; 29:1; Lam. 3:5. @qn piel waw consec perfect 3rd person masculine singular : cut down (underbrush) Is 10:34; ykeîb.si:( Gen. 22:13; Job 8:17; Ps. 74:5; Isa. 9:17; 10:34; Jer. 4:7; Nah. 1:10 %b;s. m pl construct: underbrush, thicket Gen 22:13; Is 9:17; 10:34. lz<+r>B;B; ferro scure ascia. ryDIîa;B.: Exod. 15:10; Jdg. 5:13, 25; 1 Sam. 4:8; 2 Chr. 23:20; Neh. 3:5; 10:30; Ps. 8:2, 10; 16:3; 76:5; 93:4; 136:18; Isa. 10:34; 33:21; Jer. 14:3; 25:34ff; 30:21; Ezek. 17:23; 32:18; Nah. 2:6; 3:18; Zech. 11:2: “Potente”. Sostantivo: così è qui chiamato YHWH; "per Potentem" ( Zorell, 12). Questa distruzione col fuoco della magnificenza della foresta è il presupposto per il sorgere di una pianta nuova da un ceppo abbattuto. Nel passo che segue però non è presente il fuoco come elemento distruttore, ma l‟azione violenta della Mano. Altrove l‟azione violenta della Mano aiutata da strumento: il rasoio in 7,20 (In quel giorno raderà YHWH con rasoio/ preso in affitto da oltre il fiume, /(con il re di ´aššûr )/ il capo e il pelo dei piedi. / Ed anche la barba sarà segata.) e il bastone in 10,5 (Guai ad ´aššûr, verga del mio furore,/ e bastone del mio sdegno ! cfr v 15). Per contrasto il grande poema messianico che segue parla di un germoglio di vita che rimarrà. La dinastia davidica è come un albero troncato, un tronco spezzato. Nondimeno la promessa divina dà vita a questo tronco. La Casa, la dinastia, produrrà un nuovo ramo. Speranza per la successione dinastica. E pace universale: nuovo paradiso. `hr<(p.yI wyv'îr"V'mi rc,nEßw> yv'_yI [z:GEåmi rj,xoß ac'îy"w> [11:1 E uscirà un germoglio dal tronco di yìšäy, un virgulto dalle sue radici fruttificherà. w> : Alonso: Ma. ac'îy"w> : Isa 2:3; 7:3; 11:1; 13:10; 14:29; 26:21; 28:29; 36:3, 16; 37:9, 28, 32, 36; 39:7; 40:26; 42:1, 3, 7, 13; 43:8, 17; 45:23; 48:1, 3, 20; 49:9, 17; 51:4f; 52:11f; 54:16; 55:11f; 61:11; 62:1; 65:9; 66:24; da acy qal waw consec perfect 3 m s; Ch: sortira; rj,xoß: “ramo, ramoscello” germoglio, pollone, rampollo. Alonso: rampollerà il ceppo [z:GEåmi: in 40,24 mettere radici metaforicamente. Qui è il resto della famiglia di yìšäy. yv'_yI: Ruth 4:17, 22; 1 Sam 16:1, 3, 5, 8ff, 18ff, 22; 17:12f, 17, 20, 58; 20:27, 30 (senso dispregiativo: Saul si accese d'ira contro Gionata e gli disse: «Figlio dalla condotta traviata! Non so forse che tu parteggi per il figlio di Iesse, a tua vergogna e a vergogna e disonore di tua madre?)f; 22:7ff, 13; 25:10; 2 Sam 20:1; 23:1; 1 Kgs 113 12:16; 1 Chr 2:12f; 10:14; 12:19; 29:26; 2 Chr 10:16; 11:18; Ps 72:20; Isa 11:1, 10. yìšäy è il padre di David. Indica le umili ed insignificanti origini della Casa di David. Vedi anche Michea 5:1. rc,nEßw>: “ramoscello” nelle metafore oltre 11,1; in 14,19; 60,21.Alonso: un virgulto. wyv'îr"V'mi: “radice”: stirpe dalla quale i posteri vengono generati. In 11,10: “prole”'. hr<(p.yI: “germinare”: produrre germi, essere fruttifera. La linfa perenne, la promessa divina vivifica questo ceppo. hn"©ybiW hm'äk.x' x:Wrô hw"+hy> x:Wrå wyl'Þ[' hx'în"w> [11:2 `hw")hy> ta;îr>yIw> t[;D:Þ x:Wrï hr"êWbg>W ‘hc'[e x:WrÜ E riposerà su di lui rûªH (soffio) di YHWH: rûªH Hokmâ e di intelligenza, rûªH di consiglio e di fortezza, rûªH di conoscenza e di timore di YHWH. Alonso,184: espedienti stilistici imitano l‟evento (i venti si posano sul ramoscello): 4+3: 3+4 e la rima chiastica abba. hx'în"w> : Isa 7:19; 11:2; 14:1, 3, 7; 23:12; 25:10; 28:2, 12; 30:32; 46:7; 57:2; 63:14; 65:15; qal waw consec perf 3 f s xwn : “sedersi su”; cfr Num 11,2. “Si posa, scende su”: si concentra su di lui. Ch reposera. Alonso: si poserà (si erge come al centro dei quattro punti cardinali/ venti (Ez 37:9); trae verso di sé questi venti ed avviene un paradosso: i venti si posano sul rampollo). Questo germoglio sarà immerso nella brezza del vento della protezione e dei doni di YHWH. x:Wrå Isa 4:4; 7:2; 11:2ff, 15; 17:13; 19:3, 14; 25:4; 26:9, 18; 27:8; 28:6; 29:10, 24; 30:1, 28; 31:3; 32:2, 15; 33:11; 34:16; 37:7; 38:16; 40:7, 13; 41:16, 29; 42:1, 5; 44:3; 48:16; 54:6; 57:13, 15f; 59:19, 21; 61:1, 3; 63:10f, 14; 64:5; 65:14; 66:2; cfr Gen 1:3: “soffio” vitale; “respiro”; “vento”. Evoca la brezza di vita immerso nella quale il germoglio cresce e dà frutti. Questa brezza/soffio/respiro è di YHWH, è manifestazione della sua vita intima. Questo suo soffio dato riveste chi lo riceve di un potere straordinario, di capacità di penetrazione, di saggezza e di altre doti elencate nel versetto. Soffio potente dato come dono per liberare (Giud 3,10) per governare (1 Sam 11,6) per profetizzare (Is 48,16; 61,1). Donato al re messianico riassume tutti i doni ricevuti nella storia del popolo yiSrä´ël dai vari personaggi che lo hanno servito come servi di YHWH. Immersi in questo vitale soffio sono gli altri che da esso derivano. Idea di pienezza. Questo è il primo simbolo cosmico del poema: i venti convergenti sul virgulto. hw"+hy>: hw"+hy> x:Wrå Gen 8:21; Judg 3:10; 6:34; 11:29; 13:25; 14:6, 19; 15:14; 1 Sam 10:6; 16:13f; 19:9; 2 Sam 23:2; 1 Kgs 18:12; 19:11; 22:24; 2 Kgs 2:16; 2 Chr 18:23; 20:14; Prov 16:2; Isa 11:2; 40:7, 13; 59:19; 63:14; Ezek 11:5; 37:1; Hos 13:15; Mic 2:7; 3:8. hm'äk.x': Isa 10:13 (re assiro: destrezza nel conquistare o distruggere); 11:2; 29:14; 33:6; 47:10; l‟espressione hm'_k.x' x:Wrå in Exod 28:3; Deut 34:9; Isa 11:2; e per il governo in 1 Kings 5:26: “sapienza”; con questo nome è designata universalmente una scienza e intelligenza non comune, superiore, nobile unita a destrezza ed abilità. E‟ un dono per principi e capi dei popoli (qui del re Messia) e comporta la capacità di dirigere gli altri, di insegnare loro, di governare. La parola designa anche la capacità artigianale ingegnosa degli artisti/artigiani. hn"©ybiW: Isa 11:2; 27:11; 29:14, 24; 33:19; “intelligenza”: prudenza, discernimento. Formano un binomio classico del mondo sapienziale. ‘hc'[e: Isa 5:19; 8:10; 11:2; 14:26; 16:3; 19:3, 11, 17; 25:1; 28:29; 29:15; 30:1; 36:5; 40:13; 44:26; 46:10f; 47:13; “consiglio”, deliberazione; consiglio volto a persuadere altri a che cosa fare. Facoltà di consigliare bene, persuadere, discernere, governare: 16,3. Qui è un dono per il ruolo del Messua che comporta anche prudenza nel governo. La sua collocazione nell‟ambiente di corte è mostrata in 19:11 con connotazione negativa (cfr 30:1; 8:10). E‟ consiglio di YHWH come suo decreto, ferma sua volontà in 19:17; 25:1; (cfr 44:26; 46:11; 19:17; 14:26; 28:29). hr"êWbg>W: Isa 3:25; 11:2; 28:6; 30:15; 33:13; 36:5; 63:15; “fortezza”, forza; fortezza d'animo: 28,6; 30,15;11,2. Anche potenza bellica in 36,5. Valore militare. Vedi 9:5. t[;D:Þ: Isa 5:13; 11:2; 33:6; 40:14; 44:19, 25; 47:10; 53:11; 58:2; il vb Isa 1:3; 5:5, 19; 6:9; 7:15f; 8:4; 9:8; 12:4f; 19:12, 21; 29:11f, 15, 24; 32:4; 33:13; 37:20, 28; 38:19; 40:13f, 21, 28; 41:20, 22f, 26; 42:16, 25; 43:10, 19; 44:8f, 18; 45:3ff, 20; 47:8, 11, 13; 48:4, 6ff; 49:23, 26; 50:4, 7; 51:7; 52:6; 53:3; 55:5; 56:10f; 58:3; 59:8, 12; 60:16; 61:9; 63:16; 64:1; 66:14: conoscere, riconoscere, avere familiarità con; “scienza” su YHWH e retto servizio e culto di YHWH :5,13 (connotazione negativa). Qualità del Servo di YHWH qui ed in 53,11. ta;îr>yIw>: Isa 7:25; 11:2f; 33:6; 63:17; “timore” di YHWH. Il suo oggetto è la maestà e la santità di YHWH. Per mezzo del timore/rispetto/devozione di YHWH i suoi servi il suo popolo è condotto a rendere a lui culto e ad evitare ciò che a lui dispiace: 33,6; 63,17. In sintesi indica l‟atteggiamento religioso del popolo di YHWH: attaccamento ed amore a YHWH che comporta il conoscerlo, riconoscerlo, amarlo. Gli ultimi due sintetizzano l‟atteggiamento religioso dell‟uomo 114 I doni sono enunciati a due a due, in tre gruppi. Una quaterna di completezza! Il governo del Messia è visto come l‟inaugurazione dell‟atteso regno di pace, di giustizia e di universale riconoscimento di YHWH. hw"+hy> ta;är>yIB. AxßyrIh]w: [11:3 a “E farà inspirare in lui il timore di YHWH”; Ch: Il lui inspirerà le frémissement de Y; FBJ son inspiration est dans la crainte de Yahvé. TOB - et il lui inspirera la crainte du SEIGNEUR. LXT evmplh,sei auvto.n pneu/ma fo,bou qeou/ IEP Troverà compiacenza nel timore del Signore. VUL et replebit eum spiritus timoris Domini. Sono nati così i “sette” doni ! Ma BHS dttg, dl; Alonso,182: errore dittografico: corruzione testuale: guasta il ritmo e il parallelismo; ripete un elemento e non rende un senso accettabile. AxßyrIh]w: : hiphil i c suf 3 m s: “odorare, annusare, fiutare” o meramente in modo recettivo: sentire, percepire l‟odore di una cosa che profuma o in modo attivo: sentire il profumo e di esso dilettarsi sia in senso proprio che metaforico. Profondamente impregnato del timore di YHWH come di respiro. Da questi carismi nasce un governo giusto e salvifico, un governo fedele al modo di fare giustizia di YHWH. Una società umana ideale retta da un capo che amministra la giustizia sotto il soffio di YHWH. `x:yki(Ay wyn"ßz>a' [m;îv.mil.-al{)w> jAPêv.yI ‘wyn"y[e haeÛr>m;l.-al{)w> [11:3b E all‟apparenza dei suoi occhi non giudicherà e non all‟ascolto delle sue orecchie deciderà; #r<a-'_ ywEn>[;l. rAvàymiB. x:ykiîAhw> ~yLiêD: ‘qd<c,’B. jp;Ûv'w> [11:4 `[v'(r" tymiîy" wyt'Þp'f. x:Wrïb.W wyPiê jb,veäB. ‘#r<a,’-hK'hi(w> e giudicherà con giustizia i deboli e deciderà con rettitudine per gli oppressi della Terra; e percuoterà „il violento‟ con la verga della sua bocca; con la rûªH delle sue labbra farà morire il criminale. al{)w>: BHS l c mlt Mss LXX …V al{ haeÛr>m;l.: Isa 11:3; 52:14; 53:2; m s constr ha,r>m; wyn"y[e Isa 1:15f; 2:11; 3:8, 16; 5:15, 21; 6:5, 10; 10:12; 11:3; 13:16, 18; 17:7; 29:10, 18; 30:20; 32:3; 33:15, 17, 20; 35:5; 37:17, 23; 38:3, 14; 40:26; 42:7; 43:4, 8; 44:18; 49:5, 18; 51:6; 52:8, 10; 59:10, 15; 60:4; 64:3; 65:12, 16; 66:4. jAPêv.yI : Isa 1:17, 23, 26; 2:4; 3:2; 5:3; 11:3f; 16:5; 33:22; 40:23; 43:26; 51:5; 59:4; 66:16; compito del re è amministrare la giustizia, difendendo i deboli che non possono far valere da soli i loro diritti: cfr Sal 73: Ger 22:15 ss Sal 101 (specchio dei prinicipi). Governo giusto = giudicare (2 Sam 15:1-6; 1 Re 3:16-28: sapienza sovrumana `jP'(v.mi tAfï[]l; ABßr>qiB. ~yhi²l{a/ tm;ók.x'-yKi(). “Giudicare”, in una lite è pronunciare una sentenza con autorità (2,4). Qui uso assoluto: “dettare il diritto, giudicare, amministrare la giustizia” (11,3). In senso più determinato: “proteggere” nell‟amministrare la giustizia i poveri e gli oppressi, difendere i loro diritti: 1,17.23. Difesa dei poveri senza accezione di persona. [m;îv.mil.: m s constr [m'v.m:i hearsay, rumor wyn"ßz>a': Isa 1:2, 10; 5:9; 6:10; 8:9; 11:3; 22:14; 28:23; 30:21; 32:3, 9; 33:15; 35:5; 36:11; 37:17, 29; 42:20, 23; 43:8; 48:8; 49:20; 50:4f; 51:4; 55:3; 59:1; 64:3. x:ykiîAhw>: Hif “giudicare tra agirà da arbitro tra” ( 2,4; 11,4); Decidere (11,3). Occhi ed udito qui indicano la percezione della superficie dei problemi. Giudicare e decidere sono due verbi che descrivono l‟agire del re nella sua funzione giudiziale. L‟azione si riferisce al tribunale: Am 5,10;Is 29,21. ‘qd<c,’B.: “giustizia” liberativa; giustizia che è difesa dell‟invalido che pur avendo il diritto non lo può far valere. E‟ compito del re stabilire le relazioni tra i cittadini in modo che queste siano improntate alla mutualità. Chi ristabilisce la giustizia si cura di ristabilire tra le persone un retto atteggiamento. E' il compito precipuo di chi nella vita pubblica ha il compito di ristabilire la giustizia. Qui „giustizia della vita pubblica, del governo, dei tribùnali‟ 11,5. Il re regna ‘qd<c,’B.: 32:1;16:5. rAvàymiB.: astratto senso etico: “equità, rettitudine”: 11,4; Mal 2,6. Nel v seguente in parallelo è hn"Wma/: “fermezza, immobilità”, stabilità,inconcussa giustizia. La classe dei poveri che nel paese non hanno difensore: ~yLiêD:: “debole” macilento, povero: 25,4;10,2. #r<a-'_ ywEn>[;l.: sottolinea la misera condizione: “povero, afflitto, bisognoso di aiuto”: 29,19; 32,7; 11,4. BHS: s ptwcou,j = yYEnI[]l; ‘#r<a,-’ hK'hi(w>,: Ch: il frappera la terre. BHS prob l #rI[' “violento”: nemico, tiranno: 13,11; 25,3 ss; 29,5.20. Alonso: violento. [v'(r": in parallelo: “empio, senza legge”. Alonso: colpevole. hK'hi(w>: Hif “percuotre, colpire” per castigare giustamente. Il suo respiro è rovente e letale. Azione giudiziale con effetto violento ma senza l‟accenno alla manualità. E' il massimo della giustizia! Condanna a morte con 115 perfetta giustizia. Comporta l‟eleminazione e l‟esclusione di chi non promovendo la giustizia non promuovono la pace. Alonso: con l‟alito della sua bocca (condanna a morte il malvagio). `wyc'(l'x] rAzðae hn"ßWma/h'w> wyn"+t.m' rAzæae qd<c,Þ hy"h"ïw> [11:5 E sarà la giustizia fascia dei suoi lombi, e la fedeltà cintura dei suoi fianchi. qd<c,:Þ Isa 1:21, 26; 5:23; 11:4f; 16:5; 26:9f; 32:1; 41:2, 10; 42:6, 21; 43:9, 26; 45:8, 13, 19, 25; 50:8; 51:1, 5, 7; 53:11; 58:2, 8; 59:4; 61:3; 62:1f; 64:4; cfr Isa 1:27; 5:7, 16, 23; 9:6; 10:22; 28:17; 32:16f; 33:5, 15; 45:8, 23f; 46:12f; 48:1, 18; 51:6, 8; 54:14, 17; 56:1; 57:12; 58:2; 59:9, 14, 16. 17 (Si rivestì della giustizia come di una corazza e sul capo vi è l'elmo della salvezza, indossò gli abiti della vendetta e si cinse di gelosia come di un mantello); 60:17; 61:10f; 63:1; 64:5; BHS ftr l : qd<Ch, ;. hn"ßWma/h'w> : Isa 11:5; 25:1; 33:6; 59:4; f s abs Alonso: lealtà. razæae: 2 Kgs 1:8; Job 12:18; Isa 5:27; 11:5; Jer 13:1f, 4, 6f, 10f; Ezek 23:15: “cingolo, zona”; non si tratta di una veste esterna che ne contiene un altra ma di una panno più o meno largo che viene legato attorno al corpo nudo sotto gli altri vestiti, quindi un panno avvolto alle anche . Segue il genitivo del membro coperto 11,5a; cfr 5,27;11,5 b: I soldati sono spesso dipinti col solo perizoma che certamente doveva essere molto stretto perché non cadesse: ciò spiega 5,27 e 11,5. La fascia era quindi un indumento intimo indossato a contatto con la pelle. La giustizia e la fedeltà saranno vicine al re come questi due indumenti intimi dai quali non può ordinariamente separarsi. BHS prp rWsa cfr S. wyn"+t.m': “lombi”, la parte inferiore del dorso sulla quale si pone il cingolo. I lombi tremano per il dolore : 21,11. wyc'(l'x]: in parallelo i fianchi :5,27;11,5,32,11. Vedi Is 59,17. #B'_r>yI ydIäG>-~[i rmEßn"w> fb,K,ê-~[i ‘baez> rg"Üw> [11:6 `~B'( gheînO !joàq' r[;n:ïw> wD"êx.y: ‘ayrIm.W rypiÛk.W lg<[e’w> E dimorerà lupo con agnello, e pantera con capretto si sdraierà; e vitello e leoncello e bufalo insieme! E un bimbo piccolo li condurrà! Effetti di questo governo di pace: pace tra gli uomini che straripa nel regno animale: nuovo paradiso! Gli animali potrebbero anche essere metafore per uomini e regni che portano come emblema uno di questi animali. Come “mosca” per micräºyim o “ape” per ´aššûr. Gli animali sono nominati secondo due polarità contrastanti: domestici e selvaggi. Tra i due gruppi esiste il fatto che gli uni attaccano e sbranano gli altri. Come i popoli forti nei confronti dei popoli deboli. L‟elenco del gruppo aggressivo: lupo, pantera, leoncello, bufalo, orsa, leone, aspide, serpenti velenosi. Questo gruppo ha in comune che crea insidia ad altri animali ed all‟uomo. Di contro l‟elenco degli animali domestici: agnello, capretto, vitello, vacca, bue. Essi corrono pericoli davanti agli animali selvaggi. Le azioni che relazionano i due gruppi vanno dal generico “dimorare insieme” al più intimo “sdraiarsi”, “pascere, mangiare”, “giocare”. Questi verbi esprimono il cambiamento che avverrà. Alonso,185: la disposizione è significativa : l‟a. costruisce binomi tra un animale demestico ed uno selvaggio che unisce in ciascun emistichio: ogni tre binomi appare un uomo rappresentato come bambino: lupo//agnello; vacca//orso; pantera//capretto; piccoli di entrambi //; torello//leone FANCIULLO; leone//bue BAMBINO. I binomi vanno realizzando la riconciliazione tra gli animali feroci ed i mansueti o addomesticati: o meglio annunciano la domesticità di tutti gli animali realizzata dalla loro associazione all‟uomo compreso come il debole bambino, Talmente mansueti diveranno che basta un bambino per farli pascolare (cfr 1 Sam 17:34-36!) o sono ammansiti dalla presenza del bamnbino? ( Sal 8: animali bambino). rg"Üw> : Isa 5:17; 11:6; 16:4; 23:7; 33:14; 52:4; 54:15; qal waw consec perf 3 m s “peregrinare” in paese straniero. Verbo che suppone movimento. Qui “coabitare pacificamente, dimorare tranquillamente”. rwG è abitare in un territorio senza avere i diritti dei cittadini; rGE è “pellegrino”; yiSrä´ël fu tale in micräºyim. Il verbo suggerisce una divisione territoriale: agnello e lupo frequentano territori separati. Ogni pastore teme l‟intrusione del lupo nell‟area dove stanno i suoi agnelli. Ora l‟agnello tra i lupi è rGE in pericolo. In futuro sarà il contrario. Il lupo muterà il suo atteggiamento visto come feroce ed aggressivo e abiterà pacificamente e senza danno per l‟agnello. Riconciliazione tra animali feroci ed animali viventi con l‟uomo. L‟ animale domestico potrà vivere tranquillamente ed ospitare l‟animale selvatico. Tutti gli animali saranno addomesticati come sembra mostrare il fatto che il lupo verrà a dimorare insieme all‟agnello. Lupo nella metafora richiama chi nella comunità può fare la parte del lupo, chi usa la violenza per stabilire rapporti in seno alla comunità. La stessa polarità tra animali addomesticati e selvaggi ma con la connotazione di vita in comune più accentuata che suppone del tutto eliminata ogni aggressività. #B'_r>yI: Isa 11:6f; 13:20f; 14:30; 17:2; 27:10; 35:7; 54:11; 65:10; “sdraiarsi,coricarsi, giacere le zampe piegate”; cfr Gen 29,2; Is 11,6; 13,21; 17,2.27,10. Il verbo è usato metaforicamente in Is 14,30: Sof 3,13. Il verbo segna la stasi l‟assenza del movimento; prepara la condivisione del cibo nel versetto 7. 116 wD"êx.y: ‘ayrIm.W: BHS prp wD"êx.y: War>m.yI cfr LXX S, al Wdx"yE ‘ayrIm.W. Alonso,182: ingrasseranno [arm: hif.: impf. ayrim.T; Gion 39:18 of ostrich, uncert., sugg. drive the air w. wings, spring aloft, comm. cj. III arm: cj. qal: impf. War.m.yI (for ayrim.W) Is 11: 6: fatten (intrans.), graze]. ‘ayrIm.W: “bestiame ingrassato”; vitello grasso pl 1,11; Am 5,22. Ch: le bufle !joàq' r[;n:ïw>: e un bimbo piccolo li condurrà! Il più debole ed il meno obbedito o il per nulla obbedito e da nessuno in ogni società. Potrebbe anche essere che non saranno più sfruttati dalla volontà di potenza dell‟uomo che e invece diventato bambino fedele a YHWH. Il bambino qui è il Messia. Il più piccolo tra i sovrani, ma pieno del Dono di YHWH a beneficio di tutti. gheînO : “condurre” è l‟azione di chi conduce un animale, un giumento in Gen 31,18; Es 3,1; 1 Sam 30,20, nel nostro passo al participio “conducente” senza idea di temporalità precisa è l‟azione del pastore che conduce il gregge (cfr Sal 80,2). Un gregge di nuova creazione dato che vi prendono posto gli animali che ora sono in perenne lotta per la vita. Il verbo poi viene usato per il guidare e condurre uomini (20,4: prigionieri). E' usato per l‟agire provvido di YHWH che conduce il suo popolo in 40,10;63,14; Sal 48,15;78,52. Ruolo e compito affidato al Mashiyah. Autorità bambina! !h<+ydEl.y: WcåB.r>yI wD"Þx.y: hn"y[,êr>Ti ‘bdow" hr"Ûp'W [11:7 `!b,T,(-lk;ayO* rq"ïB'K; hyEßr>a;w> E vacca e orso pascoleranno insieme, si sdraieranno i loro nati. E leone come bue mangerà paglia. ‚hr"Ûp'W: “giovenca, vacca” Gen 32,16;41,2 ss. ‘bdow": fe come in 2 Re 2,24, 'orsa': 59,11 (cfr 1 Sam 17,34.36 ss; 2 Sam 17,8;Os 13,8; Am 5,19; Pr 17,12;28,15: Lam 3,10). hn"y[,êr>Ti: prp r"Te !t,P'_ rxUå-l[; qnEßAy [v;î[]vi(w> [11:8 `hd"(h' Adïy" lWmßG" ynIëA[p.ci tr:äWam. ‘l[;w> E giocherà il lattante sulla buca dell‟aspide; e nel covo di serpenti velenosi l‟allattato stenderà la sua mano. [v;î[]vi(w> : Ps. 94:19; 119:16, 47, 70; Isa. 6:10; 11:8; 29:9; 66:12. Pilpel intransitivamente “si diletta”. Il Pulpal in 66,12: “come infanti sulle ginocchia saranno dilettati”, si diletteranno. Si divertirà, diletterà, si occuperà piacevolmente come gioco. Al gioco appartiene il gesto dello stico seguente espresso col verbo hd"(h': “muovere, stendere” la sua mano. Il gioco presuppone la concordia con il mondo animale: concordia nel mondo animale verso il piccolo dell‟uomo allattante indifeso. L‟immagine di questo versetto suggerisce che l‟era messianica sarà un paradiso restaurato. qnEßAy “lattante”, infante nei primi anni di vita (detto di pianta tenera in 52,2) participio di “succhiare” le mammelle (Giob 3,12; Gioel 2,16; Ct 8,1). Il piccolo dell‟uomo, il più indifeso è così designato. lWmßG": “allattare”. Dato che lo svezzamento veniva assai tardi indica il piccolo di circa tre anni già conscio di sè. Qui è presentato intento al gioco. Il luogo del gioco tr:äWam.: “foro” attraverso il quale la luce entra in un antro. ynIëA[p.ci:14,29; 11,8; 59,5 “basilisco, serpente velenoso”. Alonso,185: resta un animale che si direbbe irriconciliabile: ma anche uomo e serpente fanno pace o più esattamente il seme della donna (lattante) ed il seme del serpente. Non si tratta di vittoria difficile: ma facile: è un gioco infantile (Gen 3:15) yvi_d>q' rh:å-lk'B. WtyxiÞv.y:-al{)w> W[rEîy"-al{) [11:9 p `~ySi(k;m. ~Y"ïl; ~yIM:ßK; hw"ëhy>-ta, ‘h['DE #r<a'ªh' ha'äl.m'-yKi( Non faranno più male né distruggeranno in tutto Monte della mia Santità! Sì! Sarà piena la Terra della conoscenza di YHWH come acque coprenti il mare! Eliminati i malvagi, criminali = ammansite le fiere, mancherà chi realizzo il male. W[rEîy-" al{): H Isa 1:4 (pt. m¢ra± evil-doer), 16; 9:16; 11:9; 14:20; 31:2; 41:23; 65:25;; hiphil imperf 3 m pl [[r h¢ra± abs. cause damage: subj. animals. WtyxiÞv.y:-al{)w>: H Isa 1:4; 11:9; 36:10; 37:12; 51:13; 54:16; 65:8, 25; cfr 14:20;; 38:17; 51:14; hiphil imperf 3 m pl txv spoil, ruin. yvi_d>q' rh:å-lk'B: Isa 2:2f, 14; 4:5; 5:25; 7:25; 8:18; 10:12, 32; 11:9; 13:2, 4; 14:13, 25; 16:1; 17:13; 18:3, 6f; 22:5; 24:23; 25:6f, 10; 27:13; 28:21; 29:8; 30:17, 25, 29; 31:4; 34:3; 37:24, 32; 40:4, 9, 12; 41:15; 42:11, 15; 44:23; 49:11, 13; 52:7; 54:10; 55:12; 56:7; 57:7, 13; 63:19; 64:2; 65:7, 9, 11, 25; 66:20; il monte ciyyôn, in cui YHWH ha stabilito la sua dimora è il centro di questo paradiso ove YHWH è presente; ma la Terra è tutto il territorio di YHWH (non solo yürû|šäläºim), tutto il mondo e non solo yiSrä´ël: tutti riceveranno la salvezza. Solo la conoscenza di YHWH cioè l‟osservanza della sua toràh potrà dare la tanto bramata era di pace. hw"ëhy>-ta, ‘h['DE: 1 Sam 2:3; Job 36:4; Ps 73:11; Isa 11:9; 28:9 (wisdom); Jer 3:15; f s abs : wisdom. 117 Nel primo giardino Adam si perse per l‟ambire della “conoscenza”; qui egli conosce “la sicenza di YHWH” . Ed è conoscere convivendo: gioa e pace. ~yIm; Isa. 1:22, 30; 3:1; 8:6f; 11:9; 12:3; 14:23; 15:6, 9; 17:12f; 18:2; 19:5, 8; 21:14; 22:9, 11; 23:3; 25:10; 28:2, 17; 30:14, 20, 25; 32:2, 20; 33:16; 35:6f; 36:12, 16; 37:25; 40:12; 41:17f; 43:2, 16, 20; 44:3f, 12, 24; 48:1, 21; 49:10; 50:2; 51:10; 54:9; 55:1; 57:20; 58:11; 63:12; 64:1; m pl abs water as element, material Gen 1: 2 rainwater 2 Sam 21:10; in sea Am 5:8, in well Num 20:17, in spring Is 22:9; as dangerous power, water of underworld: mayim rabbîm Ps 18:17; metaph copiousness Am 5:24. Questo è il secondo e finale simbolo cosmico del poema: la pieneza del mare. Ilrpomo è il vento che avvolge tutto e si posa ul re messia. ~Y"ïl;: Isa. 5:30; 8:23; 10:22, 26; 11:9, 11, 14f; 16:8; 17:12; 18:2; 19:5; 21:1; 23:2, 4, 11; 24:14f; 27:1; 42:10; 43:16; 48:18; 49:12; 50:2; 51:10, 15; 57:20; 60:5; 63:11. ~ySi(k;m.: piel part m pl abs; P in Isa. 6:2; 11:9; 26:21; 29:10; 51:16; 58:7; 60:2, 6; Jer. 3:25; 46:8; 51:51; Ezek. 1:11, 23; 7:18; 12:6, 12; 16:8, 10, 18; 18:7, 16; 24:7; 26:10, 19; 30:18; 31:15; 32:7; 38:9, 16; Hos. 2:11; 10:8; Obad. 1:10; Jon. 3:6; Mic. 7:10; Hab. 2:14, 17; 3:3; Mal. 2:13, 16. “Coprire, ricoprire” . Participio di azione perpetua. L‟immagine contraria in 60,2: “le tenebre ricoprono la terra, nebbia fitta avvolge le nazioni”. Dal Mare della conoscenza di YHWH. Immensa pienezza del mare. Su questa immagine acquatica, le acque che coprono tutto termina il poema. Il paragone con le acque del mare che sommergono tutte le cose, la terra viene ricoperta della conoscenza di YHWH che è un mare. Sommersi nel quale si trova la vita per uomini animali e cose. Terra ricoperta dal mare. E‟ la cosa più ordinaria: le acque che coprano il mare! Ma nello stesso tempo è una cosa del tutto nuova. Contro il vuoto di alberi dell‟inizio la pienezza di vita nell‟acqua alla fine. Si attende una nuova foresta acquatica ed un nuovo modo di vivere in essa. Una vita non ancora totalmente sperimentata. Alonso, 183 ricorda 2 Sam 23:1-7 un breve oracolo profetico come testamento spirituale di David; ne sottolinea corrispondenze verbali o sinonimie e ripetizioni tematiche: “Oracolo di Davide, figlio di Iesse (yv;ªyI-!B,), oracolo dell'uomo suscitato dall'Altissimo, del consacrato (‘x:yvi’m. = quadruplice spirito di Is) del Dio di Giacobbe, del soave salmista d'Israele. 2 Lo spirito del Signore (hw"ßhy> x:Wrï) parla per mezzo mio, la sua parola è sulla mia lingua (ynI)Avl.-l[;). 3 Mi ha parlato il Dio d'Israele, la rupe d'Israele mi ha detto: chi governa (‘lveAm) l'uomo è un giusto, chi governa è uno che teme Dio (~yhi(l{a/ ta;îr>yI lveÞAm qyDI§c;)! 4 E come schiarisce il mattino al sorgere del sole, un mattino senza nubi, per lo splendore e per la pioggia spunta l'erba dalla terra, 5 così non è forse la mia casa presso Dio? Sì, un'alleanza eterna mi ha concesso (yliª ~f'ä ~l'øA[ tyrI’b. •yKi), determinata in tutto e ben custodita. Tutta la mia salvezza e ogni mio desiderio non li farà forse germogliare? 6 Ma il perverso (l[;Y:¨lib.W) è come le spine: si gettano via tutte quante senza prenderle con la mano; 7 e chiunque le tocca si arma di un ferro, o di un legno di lancia, e con fuoco sono incenerite sul posto”. 11,10-16 Oracolo del dopo esilio (cfr Ez 37:15-28). RITORNO degli esiliati di yühûdâ da Bäbel. Posteriore quindi a Is, nello stile del Deutero e vicino al Trito (elemento universalistico). Inserito qui per il richiano alla “radice” di Yishay e parla della restaurazione nazionale. Forma un dittico con il precedente oracolo. ~yMiê[; snEål. ‘dme[o rv<Üa] yv;ªyI vr<voå aWhêh; ~AYæB; ‘hy"h'w> [11:10 p `dAb)K' Atßx'nUm. ht'îy>h'w> Wvro+d>yI ~yIåAG wyl'Þae E sarà in quel giorno: (sarà) la radice di yìšay stante come vessillo di popoli! Esso le genti cercheranno. E sarà la sua dimora, gloria. vr<voå: Deut 29:17; Judg 5:14; 2 Kgs 19:30 (root (of plant)); 1 Chr 7:16; Job 5:3; 8:17; 13:27; 14:8; 18:16; 19:28; 28:9; 29:19; 30:4; 31:8, 12; 36:30; Ps 52:7; 80:10; Prov 12:3, 12; Isa 5:24; 11:1 (rootstock), 10; 14:29f; 27:6; 37:31; 40:24; 53:2 (sucker); Jer 12:2; 17:8 (w. vbs. sillaµ or hikkâ, take root); Ezek 17:6f, 9; 31:7; Dan 11:7; Hos 9:16; 14:6 (w. vbs. sillaµ or hikkâ, take root); Amos 2:9; Mal 3:19 m s constr vr,vo metaph.: šœreš yišay; la parola indica prima di tutto la radice della pianta. In senso metaforico: qualcuno o qualcosa che germina sia in bene che in male: cfr 5,24;24,29. Qui stirpe dalla quale sono generati i posteri. In 53,2 ha il senso di “surculus” e terra progerminans. In senso metaforico “proles”: Is 11,10; 14,30. Teniamo il senso letterale della parola dato che quello metaforico è immediato. Radice di yìšay è la dinastia davidica ed il re messianico causa del raduno di tutti i popoli in yürû|šäläºim centro universale ( 2,2-6: i pagani si recano al tempo di YHWH ). Il collegamento è artificioso: non prende “virgulto” (dal precedente poema) ma la radice (Alonso: ceppo); poi abbandona l‟immagine vegetale a favore di quella militare: snEål.: Exod 17:15; Num 21:8f; 26:10; Ps 60:6; Isa 5:26 (stendardo); 11:10, 12; 13:2; 18:3; 30:17; 31:9; 33:23; 49:22; 62:10; Jer 4:6, 21; 50:2; 51:12, 27; Ezek 27:7: “vexillum”, signum, pertica com aliquo insigni, panno vel sim. Is 30,17, ad evocandum et congregandum populum; ad actionem bellicam erigere (nasah) 118 vexillum Is 5,26; 13,2;18,3;31,9; dispersos vexillum convocat Is 11,12; 49,22; 62,10; Messias est gentium vexillum, eos ad se evocat; Is 33,23. Alonso: vessillo. Elemento universalistico. Wvro+d>yI: Isa 1:17; 8:19; 9:12; 11:10; 16:5; 19:3; 31:1; 34:16; 55:6; 58:2; 62:12; 65:1, 10; in 2:2-5 i popoli cercano il monte di YHWH; qui cercano il successore di David. Atßx'nUm.: Gen 49:15; Num 10:33; Deut 12:9; Judg 20:43; Ruth 1:9 (focolare); 2 Sam 14:17; 1 Kgs 8:56; 1 Chr 22:9; 28:2; Ps 23:2; 95:11; 132:8 (tempio per YHWH), 14; Isa 11:10; 28:12 (situazione di pace e di riposo); 32:18; 66:1; Jer 45:3; 51:59; Mic 2:10; Zech 9:1: “dimora” locus ubi quiescitur s.subsistitur Is 32,18; locus perpetuae mansionis, domicilium: Dt 12,9; Is 11,10; 66,1. E il luogo ove la radice di yìšay è stata piantata da YHWH. E yürû|šäläºim che diverrà gloriosa. E‟ la terra promessa al popolo.Alonso,186: “sarà gloriosa la sua dimora”; qui “dimora” può essere: la corte, la capitale, il regno. Adêy" ‘tynIve Ÿyn"Üdoa] @ysi’Ay aWhªh; ~AYæB; Ÿhy"åh'w> [11:11 ~yIr:øc.MimiW rWV’a;me •raeV'yI rv<åa] AM+[; ra"åv.-ta, tAnàq.li `~Y")h; yYEßaimeW tm'êx]meäW ‘r['n>VimiW ~l'Ûy[emeW vWKªmiW sAråt.P;miW E sarà in quel giorno: continuerà ´ádönäy una seconda volta (di) sua Mano a riscattare il resto del suo popolo che resterà da ´aššûr e da micräºyim, da Patrôs, da Kûš e da `êläm, e da šin`är e da Hámäºt e dalle isole del mare. @ysi’Ay: Isa 1:5, 13; 7:10; 8:5; 10:20; 11:11; 23:12; 24:20; 29:14; 38:5; 47:1, 5; 51:22; 52:1. tynIve: Gen 22:15 (š¢nît a 2nd time); 41:5; Lev 13:5ff, 33, 54, 58; Num 10:6; Josh 5:2; 2 Sam 14:29; 1 Kgs 9:2; 19:7; 2 Kgs 10:6; 1 Chr 29:22; Neh 3:11, 19ff, 24, 27; Esth 2:19; Isa 11:11; Jer 1:13; 13:3; 33:1; Ezek 4:6; Jonah 3:1; Hag 2:20; Zech 4:12; Mal 2:13: numeral ordinal f s abs ynIve second. Da questo vv iniziano i temi del SECONDO ESODO con ripetizione o cambiamento del vocabolario. Adêy": …Exod 2:5, 19; 3:8, 19f; 4:2, 4, 6f, 13, 17, 20f; 5:21; 6:1, 8; 7:4f, 15, 17, 19; 8:1f, 13; 9:3, 15, 22, 35; 10:12, 21f, 25; 12:11; 13:3, 9, 14, 16; 14:8, 16, 21, 26f, 30f; 15:9, 17, 20; 16:3; 17:5, 9, 11f, 16; 18:9f; 19:13;… … Isa 1:12, 15, 25; 2:8; 3:6, 11; 5:12, 25; 6:6; 8:11; 9:11, 16, 20; 10:4f, 10, 13f, 32; 11:8, 11, 14f; 13:2, 7; 14:26f; 17:8; 19:4, 16, 25; 20:2; 22:18, 21; 23:11; 25:10f; 26:11; 28:2; 29:23; 31:3, 7; 33:21; 34:17; 35:3; 36:15, 18ff; 37:10, 14, 19f, 24, 27; 40:2; 41:20; 42:6; 43:13; 44:5; 45:9, 11f; 47:6, 14; 48:13; 49:2, 22; 50:2, 11; 51:16ff, 22f; 53:10; 56:2, 5; 57:8, 10; 59:1; 60:21; 62:3; 64:6f; 65:2, 22; 66:2, 14; l‟azione è attribuita alla Mano ossia della potenza di YHWH. Di nuovo come per l‟uscita da micräºyim. La Mano agisce in questo secondo Esodo come nel primo Esodo. tAnàq.li: …Exod 15:16 (Su di loro cade paura e spavento, per la grandezza del tuo braccio restano immobili come pietra, !b,a'_K' WmåD>yI ^ß[]Arz> ldoïg>Bi dx;p;êw" ‘ht'm'’yae ~h,Ûyle[] lPo’Ti finché passi il tuo popolo, Signore, finché passi questo popolo che tu hai acquistato. `t'ynI)q' Wzð-~[; rboà[]y:-d[;( hw"ëhy> ‘^M.[; rboÝ[]y:-d[;);…Isa 1:3; 11:11; 19:6; 24:2; 35:7; 36:6; 42:3; 43:24; 46:6; Zorell, a l: sibi comparavit; emit, sibi in servitutem acquisivit; ex servitute ets redemit alqm Is 11,11, ptc emptor Is 24,2. Compra senza prezzo: redenzione. Alonso: per riscattare. Ch: à racheter. ra"åv.-: residuum, reliquum, id quod (numerus qui) adhuc restat, adhuc superstes est Is 10,21a; 14,22; 16,14; c g rerum Is 10,19;21,17; personarum Is 10,20ss; 11,11.16;17,3;28,5. Idea teologica di Is qui applicata adlla diaspora internazionale. •raeV'yI: il verbo corrispondente Ni relictus est. Gli esuli sopravvissuti nei paesi in cui furono dispersi. rWV’a;me ´aššûr :10,5;14,25;19,23-25;23,13;30,31;31,8. Nel senso lato in 7,18; In 7,17;8,4.7 ( 7,20;8,7 Eufrate);27,13: Regno degli assiri. ~yIr:øc.MimiW : i due nemici classici: 7 :18 sAråt.P;miW: Phetros 11,11 Aegiptys superiors seu meridionalis. Patros era nell‟Alto micräºyim, Estremo W Dall‟ E all‟ W vWKªmiW: Chus Aethiopia africana confinate con l‟micräºyim:11,11;20,3-5. l‟Etiopia più a Sud ~l'Ûy[emeW: posteri Aelam: gens et regio 11,11;21,2.6.Regione E di Bäbel da Hamadan fino al golfo persico. Elam ad Est di Bäbel , ‘r['n>VimiW: Sennar = Bäbel . Si discute della identificazione con Sumer. Alonso: Bilonia. tm'êx]meäW: Emath citta posta presso l‟ Oronte: 10,9; 11,11; 36,19; 37,13. Zorell,252 Amat era sull‟Oronte nella Siria centrale. lae_r"f.yI yxeäd>nI @s:ßa'w> ~yIëAGl; ‘snE af'în"w> [11:12 `#r<a'(h' tApïn>K; [B;Þr>a;me #Beêq;y> ‘hd"Why> tAcÜpun>W E alzerà un vessillo per le nazioni e raccoglierà gli espulsi di yiSrä´ël ; e le disperse di yühûdâ raccoglierà dai quattro angoli della terra. af'în"w> Ch: Il portera. Alonso: Leverà. @s:ßa'w>: Isa 4:1; 10:14; 11:12; 13:4; 16:10; 17:5; 24:22; 32:10; 33:4; 36:3, 22; 43:9; 49:5; 52:12; 57:1; 58:8; 60:20; 62:9; in unum collegit aliquos, convocavit. 119 yxeäd>nI: Deut 4:19; 13:6, 11, 14; 19:5; 20:19; 22:1; 30:1, 4, 17; 2 Sam 14:13f; 15:14; 2 Kgs 17:21; 2 Chr 13:9; 21:11; Neh 1:9; Job 6:13; Ps 5:11; 62:5; 147:2; Prov 7:21; Isa 8:22; 11:12; 13:14; 16:3f; 27:13; 56:8; Jer 8:3; 16:15; 23:2f, 8; 24:9; 27:10, 15; 29:14, 18; 30:17; 32:37; 40:12; 43:5; 46:28; 49:5, 36; 50:17; Ezek 4:13; 34:4, 16; Dan 9:7; Joel 2:20; Mic 4:6; Zeph 3:19 : a suo loco, a recta via extrusus, expulsus est; expulsus in exilium 16,3;27,13. Dispersi. Alonso: esiliati. tAcÜpun>W : part Ni fem “dispersae oves yiSrä´ël‟ . Zorell,644. E' sottintesa una metafora femminile per Giuda. Le pecore di Giuda. Il popolo è formato da Is e Giuda. #Beêq;y>: collegit, congregavit, praesertim dispersos: Is 11,12; 13,14; 56,8; 66,1. tApïn>K;: Isa 6:2; 8:8; 10:14; 11:12; 18:1; 24:16 (k®naf h¹±¹reƒ end of the w.); 30:20;outermost (edge): a) k®n¹fôt h¹±¹reƒ the (4) corners or ends of the world . Da tutti i punti cardinali. Da un esilio universale, la raccolta sotto il vessillo. WtrE_K'yI hd"ÞWhy> yrEîr>cow> ~yIr:êp.a, ta;än>qi ‘hr"s'’w> [11:13 `~yIr")p.a,-ta, rcoðy"-al{) hd"ÞWhywI) hd"êWhy>-ta, aNEåq;y>-al{) ‘~yIr:’p.a, E cesserà l‟invidia di ´epräºyim e i rancori di yühûdâ saranno tagliati ´epräºyim non invidierà più yühûdâ e yühûdâ non osteggerà più ´epräºyim . ‘hr"s'’w> : cessit, recessit esse desinit: aemulatio, cfr 6,7 iniquitas sarà rimossa. WtrE_K'yI: Ni imp “aliquis tollitur, amovetur, separatur, adesse desinit, adversarii, impii in par a sur; 29,20. aNEåq;y>: aemulatio, rivalitas, invidia. Gelosia. Rcoðy:" maligna zelotypia aemulatus (-ata) est ( an aemulatio?). Le due sorelle riunite sotto la dinastia davidica operareanno per la propria indipendenza. Come in passato: ritornano i tempi gloriosi della monrchia prima della divisione: 7:17 secondo il modello davidico. Cfr Ez 37:15-28. Alonso,187: il chiasmo viene usato per esprimere la riconciliazione. hM'y"ë ‘~yTiv.liP. @tEÜk'b. Wp’['w> [11:14 `~T'([.m;v.mi !AMß[; ynEïb.W ~d"êy" xAlåv.mi ‘ba'AmW ~AdÜa/ ~d<q<+-ynEB.-ta, WZboåy" wD"Þx.y: E voleranno sulla spalla dei PülišTîm, verso il mare! Insieme saccheggeranno i figli dell‟oriente ´édôm ûmô´äb (preda) delle loro mani, e i figli di `ammôn saranno loro sudditi. Come ai tempi di David visto come momento ideale del passato quando il Regno era unito nella persona di questo magnifico sovrano. Wp’['w> : Isa 6:2, 6; 11:14; 14:29; 16:2; 30:6; 31:5; 60:8; “volavit” qui e detto dell‟esercito; cfr Hab 1,8;Is 60,8. Si abbatteranno come uccelli predatori. @tEÜk'b.: Isa 11:14; 30:6 (of beast of burden = back); 46:7; 49:22; f s abs @teK' cs @t,K,. BHS: S lgd @t,k,b. in hunerum. Cfr VUL et volabunt in umeros Philisthim. Ch: Ils voleront contre l‟épauale. Alonso: S‟abbatteranno. Il popolo come un'aquila sulla preda vola. hM'y"ë: W : occidente WZboåy:" Isa 10:2, 6; 11:14; 17:14; 24:3; 33:23; 42:22, 24; qal imperf 3 m pl zz:B' plunder. ~d<q<-+ ynEB. le tribù nomadi a e ove si trovano anche ´édôm ûmô´äb xAlåv.mi: m s constr x;Alv.mi mišlô µ y¹d¹m upon whom one lays his hand, sphere of influence. Is populus ad quem sibi subiciendum spoliandumque alqs manum extendit, obiectum bellicae incursionis ~d"êy:" mano violenta. ~T'([.m;v.mi: f s constr suf 3 m pl t[;m;ñv.mi oboedientia, meton.oboedientes alci subiecti. Risalendo nella storia prima di Davide tratteggia evocativamente i prodigi del primo esodo: ~yIr:êc.mi-~y" !Avål. tae… hw"©hy> ~yrIåx/h,w> [11:15 `~yli(['N>B; %yrIßd>hiw> ~yliêx'n> h['äb.vil. ‘WhK'’hiw> Ax=Wr ~y"å[.B; rh"ßN"h;-l[; Ad±y" @ynIïhew> E farà prosciugare YHWH la lingua del mare di micräºyim: e agiterà la sua Mano, sul Fiume, nella veemenza del suo soffio. E lo dividerà in sette rigagnoli: E farà calpestare con i sandali. ~yrIåx/h,w> : Isa 11:15; 34:2, 5; 37:11; 43:28; perf 3 m s; hiphil waw consec perf 3 m s ~rx: split (portion of sea). Zorell,269 NB lgd byrIx/h,w> et siccabit LXX kai. evrhmw,sei ku,rioj th.n qa,lassan Aivgu,ptou. Il TM Hif “ad necem devovere” va letto “et siccavit” con LXX “siccus evasit, siccatur, aqua evanescente, terra fluvius” etc [ brx Isa 1:20; 2:4; 3:25; 4:6; 13:15; 14:19; 19:5f; 21:15; 22:2; 25:4f; 27:1; 31:8; 34:5f, 10 (lie in ruins, wrecked: land); 37:7, 18, 25, 38; 41:2; 42:15 (dry up (trans.), make s.thg dry up: land); 44:27; 49:2, 17; 50:2; 51:10, 19; 60:12; 61:4; 65:12; 66:16; ]. Alonso: prosciugherà; Ch: asséchera. !Avål.: “prominens in terram sinus maris vel lacus”. Alonso: il golfo: Ch: la langue. @ynIïhew>: Isa 10:15 , 32 (polel: w. y¹d, wave one’s hand threateningly); 11:15 ((punishing)); 13:2 (, (threatening)); 19:16; 30:28; hiphil waw consec perf 3 m s @wn move back & forth, swing, wield, wave: obj. 120 sword, saw. Hif prob “huc illuc movit, agitavit”; huc illuc traxit serram 10,15; agitavit manum, contra aliquem minans 11,15;19,6; invitans 13,2. Alonso: facendo segni con la mano; Ch il balancera sa main sur le Fleuve ~y"å[.B;: m s abs: calor venti coi LXX pneu,mati biai,w| “vehementi vento”. BHS S (V in fortitudine spiritus sui ) = ~c,[oB.: ~c,[o m s const ~c,[o: full power. Zorell,621. ‘WhK'’hiw>: hiphil waw consec perfect 3 m s suf 3r m s “percussit”; Alonso: lo dividerà. ~yliêx'n>: Isa 7:19; 11:15; 14:2; 15:7; 27:12; 30:28, 33 (cosmic: naµal gofrît ); 34:9; 35:6; 49:8; 57:5f, 13; 66:12; Euphrates divided into 7 streams. Il Fiume è l‟Eufrate. La sua veemenza è ridotta in sette rigagnoli guadabili. %yrIßd>hiw>: Judg 20:43; Job 28:8; Ps 25:5, 9; 107:7; 119:35; Prov 4:11; Isa 11:15; 42:16; 48:17; Jer 9:2; 51:33; Hab 3:19: hiphil waw consec perf 3 m s: let walk through ~yli(['N>B;: Isa 5:27; 11:15; 20:2; f pl abs l[;n:ò sandal. Alonso,187: originale il gioco ~yliêx'n> / ~yli(['N>. rWV+a;me( raEßV'yI rv<ïa] AMê[; ra"åv.li hL'êsim. ht'äy>h'w> [11:16 `~yIr")c.mi #r<a,îme Atßl{[] ~AyðB. laeêr"f.yIl. ‘ht'y>h") rv<Üa]K; E ci sarà un sentiero per il resto del suo popolo che resterà da ´aššûr, come ci fu per yiSrä´ël nel giorno del suo salire dalla terra di micräºyim. hL'êsim.: Isa 7:3; 11:16; 19:23; 33:8; 36:2; 40:3; 49:11; 59:7; 62:10; Jer 31:21; Joel 2:8 . Come nel primo esodo, nel secondo, una via larga e comoda; cfr Is 40,3-5. Alonso,187: la strada è una trasfigurazione del ricordo forse creata dal Deuteroisaia. rav : Isa 4:3; 10:19ff; 11:11, 16; 14:22; 16:14; 17:3, 6; 21:17; 24:6, 12; 28:5; 37:31; 49:21; incl. Sia per il vb che per il sost. Atßl{[]: Isa 2:3; 5:6, 24; 7:1, 6; 8:7; 11:16; 14:8, 13f; 15:2, 5; 21:2; 22:1; 24:18; 32:13; 34:3, 10, 13; 35:9; 36:1, 10; 37:14, 24, 29; 38:22; 40:9, 31; 53:2; 55:13; 57:6ff; 60:7; 63:11; 65:17; 66:3; qal i c suf 3 m s. L‟autore si spinge nel ricordo agli eventi che precedono il regno glorioso di David alla Mano misteriosamente potente di YHWH. 12,1-6 ANNO 485 Inno conclusivo del Libro dell'Immauel; canto entusiastico per la salvezza. Non se ne conosce con certezza né la data né l‟origine. Questi versetti furono considerati la naturale conclusione di questa sezione del libro profetico e probabilmente aggiunta nella lettura liturgica. Dopo il primo esodo, yiSrä´ël aveva innalzato la sua voce in ringraziamento (Es 15,1-18). Alonso,187: l‟inno risponde alla gloriosa visione che si è fatta precedentemente strada è una specie di ricapitolazione. Due parti: un solista e coro Questa esplosione di gratitudine era sembrata approppriata dopo l‟annuncio di un nuovo Esodo. L‟invito è rivolto al popolo aWhêh; ~AYæB; ‘T'r>m;a'(w> [12:1 `ynImE)x]n:t.W* ^ßP.a; bvoïy" yBi_ T'p.n:ßa' yKiî hw"ëhy> ^åd>Aa E tu dirai in quel giorno: Ti ringrazio, YHWH! Sì Eri adirato con me! Ma è tornata la tua Narice e mi hai consolato! aWhêh; ~AYæB;: al tempo del nuovo esodo. Ch : Dis en ce. ^åd>Aa: Isa 12:1, 4; 25:1; 38:18f; Jer 33:11; 50:14; Lam 3:53; Dan 9:4, 20; Zech 2:4; hiphil imperf 1st s suf 2 m s cohortative in meaning, but no unique form for cohortative homonym hdy. Ch: Je te célèbre. T'p.n:ßa': Isa 2:22; 3:21; 5:25; 7:4; 9:11, 16, 20; 10:4f, 25; 12:1; 13:3, 9, 13; 14:6; 26:8f, 11; 30:27, 30; 33:2; 35:2; 37:29; 40:24; 41:10, 23, 26; 42:13, 25; 43:7, 19; 44:15f, 19; 45:21; 46:6f, 11; 48:9, 12f, 15; 49:23; 63:3, 6; 65:5; 66:15; “iratus est” Deus: Sal 2,12; 60,3;79,5; Is 12,1; Sal 85,6. Ch : tu avais nariné contre moi mais ta narine. bvoïy": BHS l bv'Y"ïw: cfr LXX dio,ti wvrgi,sqhj moi kai. avpe,streyaj to.n qumo,n sou vel bv' cfr VUL conversus est furor tuus et consolatus es me. ^ßP.a:; naso. Nasus irati igne intus accenso ardere fingitur: hinc “ascendit fumus in nasum eius”, ira excandescit; Sal 18,9; “sunt fumus in naso meo”, me ad iram provocant Is 65,5. Media pars faciei hominis irati (et Dei). Is 7,4. ynImE)x]n:t.W*: piel imperft 2 m s suf 1s; BHS : LXX kai. hvle,hsa,j me (VUL et consolatus es me) l ynImE)x]n:T.W*. Pi consolatur, sublevat Ds miseros Is 12,1; 49,13; 51,3; Ger 31,13. Confortavit lugentem miserum paventem Is 22,4; 40,1;61,2. 121 dx'_p.a, al{åw> xj;Þb.a, yti²['Wvy> laeó hNE‚hi [12:2 `h['(Wvyli( yliÞ-yhiy>w:) hw"ëhy> Hy"å ‘tr"m.zIw> yZIÜ['-yKi( Ecco, ´ël yüšû`ätî! Continuerò a confidare e a non temerò! Sì! Mia forza e mio canto è YH! E fu per me, lî|šû`â. yti²['Wvy>: Isa 12:2f; 25:9; 26:1, 18; 33:2, 6; 49:6, 8; 51:6, 8; 52:7, 10; 56:1; 59:11, 17; 60:18; 62:1; spiega il nome di Is; “la mia protezione”: nomen actionis ad Hif auxilium, salus, subsidium. Meton. salvator. Così anche nei Sal 35,3;42,6;62,3. Vedi il nome del profeta: con il suo NOME (= YHWH è salvezza) è un segno. Sebbene il tema della salvezza sia presente nello sviluppo dei capitoli il verbo non appare in 7-11; ma è la parola chiave dell‟inno ove è ripresa tre volte in tre vv. Per la funzione del nome questo capitolo conclude felicemente il libretto. xj;Þb.a,: Isa 12:2; 14:30; 26:3f; 30:12; 31:1; 32:9ff, 17; 36:4ff, 9, 15; 37:10; 42:17; 47:8, 10; 50:10; 59:4; securus seu firmae spei plenus fuit, nihil timuit. Verbo di piena confidenza. Sinonimo di credere/appoggiarsi. dx'_p.a,: Isa 2:10, 19, 21; 12:2; 19:16f; 24:17f; 33:14; 44:8, 11; 51:13 (piel: be trembling, be in dread); 60:5; qal imperf 1s dx;P'. sinonimo in 7:4;10:24. yZIÜ[': Exod 15:2; 1 Chr 5:31; 6:36; 7:2f; 9:8; Ezra 7:4; Neh 11:22; 12:19; Ps 28:7; 59:18; 62:8; 118:14; Isa 12:2; 49:5; 56:11; Jer 16:19: Dei potentia Ex 15,13; Is 51,9, i q fons seu dator roboris: Ex 15,2; Is 49,5. Appellativo legato all‟arca in Sal 78,61; 132,8. Citazione dal ritornello di Ex. Evoca spontaneamente il ricordo de Ex. tr"m.zIw> Exod 15:2; Ps 118:14; Isa 12:2; 17:10; Amos 5:23. h['(Wvyli (Exod 15:2; 2 Sam 10:11; Job 13:16; Ps 118:14, 21; Isa 12:2; 59:11. `h['(Wvy>h; ynEßy>[;M;mi !Af+f'B. ~yIm:ß-~T,b.a;v.W [12:3 Attingerete acque con allegrezza dalle sorgenti della salvezza. ~T,b.a;v.W: qal waw consec perft 2 m pl bav obj. mayim, draw (water). Zorell, al l Hausit acquam. Ch: Puisez; Alonso: attingerai. ~yIm:ß : 8:6. !Af+f'B.: sinonimo 9:2. h['(Wvy>h;: Isa 12:2.3; 25:9; 26:1, 18; 33:2, 6; 49:6, 8; 51:6, 8; 52:7, 10; 56:1; 59:11, 17; 60:18; 62:1; terza volta . Questo intervento di salvezza il salmista lo ha sperimentato. La salvezza è come una sorgente inesauribile di acqua. Giud 5,11. Il pozzo era uno dei luoghi preferiti per ricordare le opere di YHWH. Le sue acque portatrici di vita simboleggiano la potenza salvatrice. Lo stile e il linguaggio dell‟inno di ringraziamento sono più vicini ai salmi che alla letteratura profetica. La salvezza e come una fonte inesauribile: Evoca Ex 17,6 richiama la fonte di Siloah in 8,6 e richiama infine YHWH stesso come fonte d'acqua sempre viva (cfr Ger 2,13). L‟acqua sarà alla mano ed abbondantissima. E' richiamato il valore del simbolo acqua. Ormai non è compito penoso andare ad attingere acqua alla fonte (ricordi patriarcali Gen 21:22-34; 26:12-33). Seconda parte del Salmo. Plurale. Riprende il verbo del v 1 come esortazione a tutti: Amêv.bi Waår>qi ‘hw"hyl;( WdÜAh aWhªh; ~AYæB; ~T,úr>m;a]w: [12:4 `Am*v. bG"ßf.nI yKiî WryKi§z>h; wyt'_l{yli([] ~yMiÞ[;b'( W[ydIîAh E direte in quel giorno: Ringraziate YHWH, gridate nel suo Nome! Fate conoscere tra i popoli le sue meraviglie, fate ricordare che sublime è il suo Nome . WdÜAh Hif imperativo plurale invita a “palam agnoscer” aliquem laude dignum. Deum laudibus celebrare, Dei perfectiones vel beneficia professus est, ei gratias egit:. Cfr Is 12,1; 38,18ss. Waår>qi: clamavit vocavit, appellavit. L‟espressione usata e molto solenne “nomen YHWH proclamare”, invocare b strumentale, ossia esclamando “o YHWH”, cfr 1 Re 18,24. Qui l‟uso e per il ringraziamento dopo che YHWH ha manifestato la gloria del suo Nome nella storia. W[ydIîAh: primo verbo e l‟Hif impr di: “scire fecit, docuit” = manifestavit, evulgavit, narravit, praedicavit “'notam fecit”. wyt'_l{yli([]: “actus, modus agendi” pl “actiones, opera, res gesta Dei” cfr Sal 9,12; 77,13; 78,11; 103,7; 105,1. Dalla radice = potentiam suam exercuit Deus ( Zorell, 602). In opposizione: 9.17.18. WryKi§z>h;: hiphil imper m pl : aliquem rei meminisse fecit monuit; praedicavit, annunciavit, laudibus extulit, annunciavit. bG"ßf.nI: altus excelsus est Deus Is 2,11.17;33,5. Qui nomen. `#r<a'(h'-lk'B. tazOà Ît[;d:îWmÐ ¿t[;D:yUm.À hf'_[' tWaßgE yKiî hw"ëhy> WråM.z: [12:5 Cantate YHWH: ha fatto cose grandiose! Sia noto questo in tutta la terra. WråM.z: : Pi “psallit” ie “ad fidium sonos sacra carmina canit”. L “in honorem” YHWH canendo honoratae. tWaßgE: “opus excellens” (LXX upsela); “celsitudo Dei” : Is 26,10; Sal 93,1. La finalità del canto e la comunicazione di questi fatti a tutta la terra. 122 ¿t[;D:yUm.À: K pual part f s abs f. (= neuter) s.thg known Ît[;d:îWmÐ : Q hophal part f s abs be made known, set forth E ripresa la radice al part Pu “notus”. Aspetto universale. Tutta la terra e tutti i popoli. Missione di yiSrä´ël. Nel versetto seguente il popolo è presentato nella personificazione femminile. La Donna-popolo gioisce ed esprime gioia per la presenza in lei dello Sposo. E‟ invitata a gioire per questo. Realtà costante anche del presente non solo in quel giorno. p `lae(r"f.yI vAdïq. %BEßr>qiB. lAdïg"-yKi( !AY=ci tb,v,äAy yNIroàw" yliîh]c; [12:6 Grida ed esulta, abitante di ciyyôn, perchè grande nel tuo seno, qüdôš yiSrä´ël. yliîh]c; : qal imper f s “vociferatus est, clamavit” dolens Is 10,30, “gaudens” Is 12,6; 24,14; 54,1; Ger 31,7; 50,11. yNIroàw": qal imper f s “laetos clamores edidit, iubilavit” Is 24,14, con giyl Is 49,13;44,23;So 3,14,54,1.42,11. tb,v,äAy : “abitante” è al s f. E' la popolazione che abita attorno al tempio in Ym. La capitale. %BEßr>qiB.: “nel tuo seno” ha il suf f. br,q, significa 'interiora, partes seu membra interiora, intestini' dell‟uomo in Mich 6,14: L‟interno della madre in Gen 25,22: Viscere in Is 16,11 in parallelo con intimo. Generalmente è il corpo, il petto: il cuore si raffredda nel petto. Is 19,1.3. Indica anche la “psuche” l‟animo la mente. Viene poi usato metaforicamente. “in medio, intra in re, in loco : in plateis”: Is 5,25, “in urbe” qui, ma anche in persona, in eo: 26,9,63,11. Nel cuore del popolo – sposa - città, nel suo tempio, ma di più nel suo cuore YHWH è grande. Qui potrebbe essere locale ma è anche ed assai più psicologico: grande nel tuo cuore, nelle tue viscere, nel profondo “”del tuo essere dove nasce la fede. lAdïg"-yKi(: “magnus”: perfectione, potentia, gloria maxime excellens: Ex 18,11; Dt 7,21;10,17; Sal 48,2; 96,4; 147,5: “Rex magnus”: Mal 1,14; Sal 47,3. Il verbo per YHWH spec nei salmi: 35,27; 40,17; 70,5; 104,1. lae(r"f.yI vAdïq.: Isa 1:4; 4:3; 5:19, 24; 6:3; 10:20; 12:6; 17:7; 29:23; 30:11f, 15; 31:1; 37:23; 40:25; 41:14; 43:3, 14; 45:11; 47:4; 48:17; 54:5; 60:14; l'ultima espressione è il tema fondamentale della teologia del profeta. L‟inno lascia una nota piena di gioia alla fine di questo blocco di oracoli che dà una speranza in mezzo alle difficoltà. E la speranza espressa alla città personificata al femminile nel cui seno abita il santo di yiSrä´ël. Per questo gioisce. I libro dell‟Immanuel (7-12) (titolo abbastaza calzante) all‟inizio offre un oracolo programmatico: si tratta di sapere che cosa è stabile e che cosa caduco. La dinastia davidica è minacciata dai nemici esterni e dalla paura del re che si agita come foglie al vento. I nemici esterni falliranno: 7:7 hy<)h.ti( al{ïw> ~Wqßt' al{ï 8:10 lae( WnM'Þ[i yKiî ~Wqêy" al{åw> ‘rb'd" WrÜB.D: rp"+tuw> hc'Þ[e Wc[uî il timore e le alleanze politiche porteranno al fallimento: 8:12-15 al con la mala fiducia che ispirano (v 10-20). Può trattarsi di maeteriale raccolto al tempo del profeta o poco dopo; vi sono aggiunge postesiliche. ORACOLI CONTRO LE NAZIONI 13,1-23 Questo oracolo certamente non è di Is: è su (contro) Bäbel (e paragonabile alla serie di Ger 50-51); ma l‟impero nemico al tempo di Is è l‟Assiria. Con esso il redattore apre la serie di oracoli contro i pagani. Il tono universale e quasi escatologico fa da prefazio trascendente a tutta la raccolta (Alonso,190). `#Am)a'-!B, Why"ß[.v;y> hz"ëx' rv<åa] lb,_B' aF'Þm; [13:1 Peso di (contro) Bäbel che ha visto yüša`yäºhû Ben-´ämôc. aF'Þm; Isa. 13:1; 14:28 („factum (revelatum) est vaticinium‟); 15:1; 17:1; 19:1; 21:1, 11, 13; 22:1, 25; 23:1; 30:6; 46:1f; Jer. 17:21f, 24, 27; 23:33f, 36, 38 (gioco di parole tra il senso I 3: res portata tamquam ferentis gravis e III effatum); Lam. 2:14; Ezek. 12:10; 24:25; Hos. 8:10; Nah. 1:1; Hab. 1:1 (in visione accepit oraculum); Zech. 9:1; 12:1; Mal. 1:1. Zorell,476: da afn I “portare, tollere”: portatio actio et munus portandi; id quod portatur; III [vocem efferre ad aliquid solemniter nuntiandum] „effari‟: effatum, praesertim 123 vero effatum propheticum, oraculum a Deo per prophetam iussum evulgari LXX lh/mma, o[rasij, r`h/ma V onus. 2 Re 9:25. Cum gen ob. Ch: Charge de, Alonso: Oracolo contro. lb,_B' : urbs ex utraque parte Euphratis sita, ubi hodie pagus Hille. 47,1. `~ybi(ydIn> yxeît.Pi Waboßy"w> dy"ë WpynIåh' ~h,_l' lAqß WmyrIïh' snEë-Waf.( ‘hP,v.nI-rh; l[;Û [13:2 Su monte calvo portate il vessillo! Alzate la voce verso di loro! Agitate la mano! E verranno alle porte dei principi. Inizio ex abrupto : YHWH (per ora) non nominato comanda ai suoi generali e un esercito anonimo fa repentinamente la sua apparizione. La disposizione della materia poetica assicura e guida l‟enorme dinamismo del poema in ondate successive e crescenti (cfr Alonso,191). ‘hP,v.nI: Job 33:21; Isa 13:2; niphal part m s abs hpv: swept bare (by wind), w. bare rocks. Zorell, ad l: “plantis carens”, “calvus mons” (ideoque bene conspicuus) 13,2; LXX evpV o;rouj pedinou/: planus. Ch : chauve; Alonso : brullo. Waf.:( qal imper m pl “sustulit, levavit, portavit, dempsit”; “in alto posuit signum, vexillum” : 5,26; 11,12. Ch : portez ; Alonso : issate (imperativo per il gesto di convocazione). Nel comando di YHWH di portare l‟insegna in luogo elevato, inizia ad apparire visivamente in risposta il raduno di un esercito convocato parallelelamente da una voce. snE-ë : il vessillo è il segno del raduno, visibilissimo: è l‟unico elemento verticale in zona brulla. E il primo atto per la battaglia: stabilire il luogo di raduno. In parallelo: WmyrIïh: H Isa 10:15; 13:2; 14:13; 37:23; 40:9; 49:22 (“exaltavit, in alto loco posuit vexillum); 57:14; 58:1; 62:10 (“exaltavit, in alto loco posuit vexillum”); hiphil imper m pl ~wr raise, lift up: obj. hand; voice = speak, call loudly; pick up, lift up: rod, stone; put up, erect: stone, signal Is 49:22, throne Is 14:13; Zorell, ad l: “elevavit vocem suam, alta voce clamavit; altos sonos edidit”. Il secondo imperativo è da intendersi del concomitante suono dello shophar. Il terzo imperativo: WpynIåh': Isa 10:15 ( saw), 32 (polel: w. y¹d, wave one’s hand threateningly); 11:15 (“agitavit manum contra aliquem minans” : punishing); 13:2; 19:16 (“agitavit manum contra aliquem minans”); 30:28; hiphil imper m pl @wn move back & forth, swing, wield, wave; qui threatening; qui “invitans”; cfr concutit Ds gentes in vanno vel cribrio, dum eos castigat 30,28; cfr “agitatio, cribratio”: ad cribrandas gentes ... 30,28 yxeît.P:i “apertura” i e introitus ostium. BHS LXX th/| ceiri, avnoi,xate l Wxt.Pi ~ybi(ydIn> : Exod 35:5, 22; Num 21:18; 1 Sam 2:8; 1 Chr 28:21; 2 Chr 29:31; Job 12:21; 21:28; 34:18; Ps 47:10; 83:12; 107:40; 113:8; 118:9; 146:3; Prov 8:16; 17:7, 26; 19:6; 25:7; Song 6:12; 7:2; Isa 13:2; 32:5, 8; adjective m pl abs bydIn" Ch: des gratificateurs! Alonso: dei principi. . `yti(w"a]G: yzEßyLi[; yPiêa;l. ‘yr:ABgI ytiar"Ûq' ~G:å yv'_D"qum.li ytiyWEßci ynIïa] [13:3 Io ordino „per il mio Naso‟ ai miei santificati; anche grido ai miei prodi „‟esultanti della mia grandezza. Il generale si presenta: identifica se stesso ma non col suo Nome e si pone come protagonista. ynIïa] :Isa 5:5; 10:14; 13:3; 19:11; 27:3; 33:21; 37:24f; 38:10; 41:4, 10, 13f, 17; 42:6, 8f; 43:2ff, 10, 12f, 15; 44:5f; 45:2f, 5ff, 12, 18f, 21f; 46:4; 47:8, 10; 48:12f, 15ff; 49:4, 18, 21, 23, 26; 52:6; 56:3; 57:11f, 16; 59:21; 60:16, 22; 61:8; 63:1; 65:18, 24; 66:4, 9, 22. Il pronome personale nel suffisso del v 17 dentro ynI±n>hi . ytiyWEßc:i Isa 5:6; 10:6; 13:3; 23:11; 34:16; 38:1; 45:11f; 48:5; 55:4. yPiêa;l. : BHS tr huc yPiêa;l ytiyWEßci yv'_D"qum.li: Pu ptc “sanctificatus”; aliquis a Deo ad opus destinatus, missus 13,3. BHS prp yv'_D"qum. Abc. I soldati sono “consacrati” per una guerra santa. yzEßyLi[;: iubilans; sine vituperio „meos gloriose exultantes‟ 13,3 (cfr in malam partem 22,2; 23,7; 32,13); Radice : „gaudens clamorem laetum edidit, iubilavit‟: 5,14; 23,12. yti(w"a]G:: ut gen qual „splendidus‟; cfr „superbia in Deum‟: 9,8; 13,11. br"-_ ~[; tWmåD> ~yrIßh'B,( !Am±h' lAqï [13:4 a ~ypiês'a/n<) ‘~yIAG tAkÜl.m.m; !Aaúv. lAqû Ascoltate! Tumulto sui monti: immagine di un popolo numeroso! Ascoltate! Fracasso di regni di nazioni radunate! Alonso,191: l‟esercito è presentato con un‟efficace onomatopea, sottolienando la moltitudine, la pluralità degli alleati, il frastuono precedenete la battaglia (cfr 17,12) tWmåD>: “res similis; imago”. Di un “grande esercito”. !Aaúv.: “magnus strepitus undarum maris” 17,12.13; “tumultus bellicus” 13,4; 17,12 a; 25,5; 66,6; “clamores lascivientium” 5,14; 24,8. Tutto il mondo è presente! `hm'(x'l.mi ab'îc. dQEßp;m. tAaêb'c. hw"åhy> [13:4 b 124 YHWH (´ädönäy) cübä´ôt sta visitando l‟esercito per la battaglia. tAaêb'c. hw"åhy>: la sua presenza spiega pienamente la repentina visione dell‟inizio del poema: 13:4.5. 6. 9, 13; al v 17: i MEDI. dQEßp;m.: piel: pt. dQep;m.: muster. Rassegna militare da parte del Generale che si prepara a realizzare con questo esercito il giudizio del Giorno. hm'(x'l.mi: Isa 2:4; 3:2, 25; 7:1; 13:4; 21:15; 22:2; 27:4; 28:6; 30:32; 36:5; 41:12; 42:13, 25. L‟esercito che attacca la città è un esercito agli ordini di YHWH presentato come generalissimo che imparte ordini a soldati che partecipano ad una guerra interpretata come esecuzione del giudizio della sua ira. Una guerra santa. ~yIm"+V'h; hceäq.mi qx'Þr>m, #r<a,îme ~yai²B' [13:5 `#r<a'(h'-lK' lBeÞx;l. Amê[.z: yleäk.W ‘hw"hy> Vengono da Terra lontana. dal confine dei cieli. YHWH e le armi del suo furore per distruggere tutta la Terra. Provenienza universale dei membri dell‟esercito. qx'Þr>m: la visione si allarga fino agli estremi confii della terra e del cielo. Scenario universale. yleäk.W : Isa 10:28; 13:5; 18:2 (vessel = ship); 22:24; 32:7; 39:2; 52:11; 54:16f; 61:10; 65:4; 66:20; m pl constr. Armi della sua ira: lo strumento con cui esegue la sentenza come in 10:5; cfr Ger 50:25. Amê[.z:: Isa 10:5 (curse (from God)), 25; 13:5; 26:20; 30:27; 66:14;m s constr suf 3 m s ~[;z: lBeÞx;l.: Pi “pervertit, perdidit, devastavit” ; cfr 32,7 cfr Pu 10,27. Per la teologia: 10,5. `aAb)y" yD:îV;mi dvoßK. hw"+hy> ~Ayæ bArßq' yKiî Wlyli§yhe [13:6 Urlate poiché è vicino YOM YHWH come distruzione (flagello) da parte di šaDDay verrà. Questo imperativo anticipa il momento della sconfitta. Wlyli§yhe: Deut 32:10; Isa 13:6; 14:31; 15:2f; 16:7; 23:1, 6, 14; 52:5; 65:14; Jer 4:8; 25:34; 47:2; 48:20, 31, 39; 49:3; 51:8; Ezek 21:17; 30:2; Hos 7:14; Joel 1:5, 11, 13; Amos 8:3; Mic 1:8; Zeph 1:11; Zech 11:2; hiphil imper m pl lly: howl, wail. Invito all‟elegia. Imperativo + YOM bArßq:' Isa 13:6; 50:8; 51:5; 55:6. hw"+hy> ~Ayæ: 13:6 (incl/ 22), 9, 13, 22 (incl / 6); uno di quei giorni nei quali YHWH entra nella storia poderosamente rivelandosi in azione, realizzando uno dei suoi grandi giudizi storici; può trattarsi del trasferimento del potere ad un nuovo regno ed è accompagnato da sofferenze, castighi del Dio Potente (Alonso,192) Viene militarmente eseguita la sentenza diun giudizio contro i malfattori. dvoßK.: Isa 13:6; 16:4; 22:4; 28:9; 32:12; 51:19; 59:7; 60:16, 18; 66:11; “violenta soppressio” hominis, violenta vastatio regionis:16,4; passive 13,6; 22,4; 59,7; 60,18;51,19 dal vb “violenter invasit, oppressit, spoliavit, destruxit, vastavit”: 21,2; ptc 16,4; 21,2; 33,1; Pu 15,1;23,1.14; Po 33,1. Alonso: flagello. Cfr 28:18. Ch: razzia. BHS mlt Mss dAvK., prp dvo yKi cfr LXX kai. suntribh. para. tou/ qeou/ h[xei yD:îV;mi: Gen 17:1; 28:3; 35:11; 43:14; 48:3; 49:25; Exod 6:3; Num 24:4, 16; Ruth 1:20f; Job 5:17; 6:4, 14; 8:3, 5; 11:7; 13:3; 15:25; 21:15, 20; 22:3, 17, 23, 25f; 23:16; 24:1; 27:2, 10f, 13; 29:5; 31:2, 35; 32:8; 33:4; 34:10, 12; 35:13; 37:23; 40:2; Ps 68:15; 91:1; Isa 13:6; Ezek 1:24; 10:5; Joel 1:15; Zorell, ad l : etym “qui violenter agit, potens”. Vix a sadu = ubera, mammae = deus abundantiae ut proponitur Riv Stud Or 13 (1931/2) 73-75. Qui certamente è in contesto distruttivo di giudizio. `sM'(yI vAnàa/ bb;îl.-lk'w> hn"yP,_r>Ti ~yId:åy"-lK' !KEß-l[; [13:7 Per questo tutte le mani mancheranno e ogni cuore umano si liquefarà. !KEß-l[; : la motivazione: cfr 13. hn"yP,_r>Ti: Exod 4:26; Judg 8:3; 19:9; 2 Sam 4:1; 2 Chr 15:7; Neh 6:9; Isa 5:24; 13:7; Jer 6:24; 49:24; 50:43; Ezek 7:17; 21:12; Zeph 3:16 Zorell ad l : “alcs manus, deficiente animo ac robore, debilitatur” = aliquis animo concidit. sM'(yI: “dissolvitur, contabescit aliquis morbo”10,18; Ni ipf: “solvitur, liquefit”; m “pavore liquefit cor alcs, animus”: 13,7; 19,1; cfr 34,3. Effetti di terrore. Ch: fond. !WzëxeayO* ‘~ylib'x]w:) ~yrIÜyci ŸWlh'¦b.nIw>) [13:8 !Wl+yxiy> hd"ÞleAYK; `~h,(ynEP. ~ybiÞh'l. ynEïP. Whm'êt.yI ‘Wh[e’rE-la, vyaiÛ E saranno terrorizzati! Contorsioni e dolori li prenderanno. Come partoriente si (con)torceranno. Uomo verso il suo compagno stupefatto guarderà: i volti infuocati, i loro volti. Wlh'¦b.nIw>) : Ni “mente turbatus est metu terrore” 13,8; 21,3. BHS : exc hemist. 125 ~yrIÜyci: pl ttm “contorsiones” i e viscerum dolores spasmodici, velut puerperae : 21,3 (sec molti anche 13 :8; 1 Sam 4,19; Dan 10,16); item plur “viscera”. ~ylib'x]w::) “dolores puerperae, et per extensionem gravis vehementes dolores”: 13,8; 26,17; 66,7. !WzëxeayO*: qal imperf 3 m pl paragogic nun “terror, tremor, calamitas corripuit”: 21,3; e contrario: aliquis capit i e experitur terrorem: 13,8. Whm'êt.yI: imp “stupens aspexit aliquem” :13,8. ~ybiÞh'l.: “flamma”; in descriptione poet iudicii Dei punientis 29,6; 30,30; 66,15; “facies flamma” = “facies inflammata”: 13,8. Per queste immagini topiche: 19,1; 21,3; 26,7, Ger 4:31; 6:24; Sal 48:7. @a"+ !Aråx]w: hr"Þb.[,w> yrIïz"k.a; aB'ê ‘hw"hy>-~Ay hNEÜhi [13:9 `hN"M<)mi dymiîv.y: h'ya,ÞJx' ;w> hM'êv;l. ‘#r<a'’h' ~WfÜl' Ecco YOM YHWH viene immisericorde! Indignazione e fervore di Narici. Per porre la Terra a desolazione e i suoi peccatori per sterminare da essa. hNEÜhi: il YOM è presente; cfr v 17 hw"hy>-~Ay: Isa 2:12; 9:13; 13:6, 9; 22:5; 34:8; 37:3; 48:7; 56:12; 58:2, 5; 63:4; Jer 7:25; 17:18, 22, 24, 27; 20:14; 27:22; 31:6; 38:28; 46:10, 21; 52:11, 34; Lam 1:21; Ezek 4:5f, 9; 26:18; 30:3; 39:13; 45:21, 25; Dan 1:5; 10:13; Hos 2:2; 7:5; Joel 1:15; 2:1f, 11; 3:4; 4:14; Amos 5:18, 20; Obad 1:15; Jonah 3:4; Mic 7:4, 11f; Zeph 1:7, 14ff; 2:2; Zech 14:1, 7; Mal 3:2, 23 yrIïz"k.a;: “crudelis, immisericors”. hr"Þb.[,w>: ira Dei peccatores castigans 9,18;13,9; “populus irae meae cui irascor” 10,6. !Aråx]w:: “fervor; fervor irae, ira vehemens Dei, qua voce indicatur vel connotatur castigatio aliqua Dei irati” 13,9. ~WfÜl': Zorell 795 hM'êv;l.: “res horrifica; facere, reddere aliquem aliquid: ita ut obiectium horroris redigi dicitur aliquis regio”: 13,9; domus 5,9. dymiîv.y:: Hif “delevit, pessumdedit”:10,7; arces urbes 23,11. ~r"_Aa WLheÞy" al{ï ~h,êyleysiäk.W ‘~yIm;’V'h; ybeÛk.Ak-yKi( [13:10 `Ar¥Aa h:yGIïy:-al{) x;rEÞy"w> AtêaceB. ‘vm,V,’h; %v:Üx' Sì! Le stelle deli cieli e le loro costellazioni non daranno la loro luce. S‟oscura il Sole al suo uscire e la Luna non lascerà splendere la sua luce. Dimensione cosmica dello YOM YHWH. ybekÛ .Ak-yKi( : Isa 13:10; 14:13; 47:13; Jer 31:35; Ezek 32:7; Dan 8:10; 12:3; Joel 2:10; 4:15; Amos 5:26; Obad 1:4; Nah 3:16 ~h,êyleysiäk.W: Am 5:8; Giob 9:9; 38:31; pl. Orion & its adjoining constellations Is 13:10; Oriones i e sidera maiora splendore Orioni similia; Zorell,366. WLheÞy" : Hi ipf plur “dat lucem” sidus. Le tenebre celesti sono elemento delle teofanie di castigo. BHS : Qa wryay. %v:Üx': Isa 5:20, 30; 9:1; 13:10; 29:18; 42:7; 45:3, 7, 19; 47:5; 49:9; 58:10; 59:9; 60:2; Jer 13:16; Lam 3:2; 4:8; 5:17; Ezek 8:12; 32:8; Joel 2:2; 3:4; Amos 5:8, 18, 20; 8:9; Mic 3:6; 7:8; Nah 1:8; Zeph 1:15; qal perfect 3 m s %v;x' be (come) dim, dark: sun Is 13:10. h:yGIïy:-al{): Hif ipf “illuminat Ds tenebras” Sap 18, 29; luna lucere sinit. ~n"+wO[] ~y[iÞv'r>-l[;w> h['êr" ‘lbeTe-l[; yTiÛd>q;p'W [13:11 `lyPi(v.a; ~yciÞyrI[' tw:ïa]g:w> ~ydIêzE !AaåG> ‘yTiB;v.hiw> E visiterò (= punirò) contro l‟orbe il male e contro i criminali le loro iniquità. E farò cessare l‟orgoglio dei presuntuosi e l‟orgoglio dei tiranni farò abbassare. Parla YHWH Giudice in prima persona ripetendo e spiegando i temi precedenti ( castigo dei colpevoli, manifestazioni cosmiche). yTiÛd>q;p'W : Alonso: chiederò conto. lbeTe: Isa 13:11; 14:17, 21; 18:3; 24:4; 26:9, 18; 27:6; 34:1; 66:19. h['êr": prp H[r vel ht[r ‘yTiB;v.hiw>: Hif “fecit ut aliquis desineret, cessaret; cessare fecit, finem imposuit, removit”. ~ydIêzE Ps 19:14; 86:14; 119:21, 51, 69, 78, 85, 122; Prov 21:24; Isa 13:11; Jer 43:2; Mal 3:15, 19 ~yciÞyrI[' Job 6:23; 15:20; 27:13; Ps 37:35; 54:5; 86:14; Prov 11:16; Isa 13:11; 25:3ff; 29:5, 20; 49:25; Jer 15:21; 20:11; Ezek 28:7; 30:11; 31:12; 32:12. `rypi(Aa ~t,K,îmi ~d"Þa'w> zP'_mi vAnàa/ ryqIïAa [13:12 Renderò raro l‟uomo più dell‟oro 126 e l‟umano più dell‟oro di ´ôpîr. ryqIïAa : Isa 13:12; 28:16; 43:4; hiphil imperf 1s “rarum fecit raros, paucos faciam” homines: 13,12. Da rqy: make precious, rare (obj. man) is 13:12. Hm'_AqM.mi #r<a'Þh' v[;îr>tiw> zyGIër>a; ~yIm:åv' ‘!Ke-l[; [13:13 `AP*a; !Arïx] ~Ayàb.W tAaêb'c. hw"åhy> ‘tr:b.[,B. Per questo i cieli scuoterò e traballerà la terra dal suo luogo per l'indignazione di YHWH cübä´ôt nello YOM del furore delle sue Narici. zyGIër>a;: Isa 5:25; 13:13; 14:3, 9, 16; 23:11 (agitate (nations)); 28:21; 32:10f; 37:28f; 64:1; Jer 33:9; 50:34; Ezek 16:43; Joel 2:1, 10; Amos 8:8; Mic 7:17; Hab 3:2, 7, 16; hiphil imperf 1s zg:r': make (earth, heavens) shake, quake Is 13:13; 14:16. BHS: LXX qumwqh,setai WzGr>yI v[;îr>tiw Judg 5:4; 2 Sam 22:8; 1 Kgs 19:11f; Job 39:20, 24; 41:21; Ps 18:8; 46:4; 60:4; 68:9; 72:16; 77:19; Isa 9:4; 13:13; 14:16; 24:18; 29:6; Jer 4:24; 8:16; 10:10, 22; 47:3; 49:21; 50:46; 51:29; Ezek 3:12f; 12:18; 26:10, 15; 27:28; 31:16; 37:7; 38:19f; Joel 2:10; 4:16; Amos 1:1; 9:1; Nah 1:5; 3:2; Hag 2:6f, 21; Zech 14:5. AP*a; !Arïx] ~Ayàb.W: terzo riferimento allo Yom. Cfr 2:11.17; Ag 2:7. Contesto escatologico: 24:18-20. E dopo il terremoto: descrizione più precisa del vv 7-8: #Be_q;m. !yaeäw> !acoßk.W xD"êmu ybiäc.Ki ‘hy"h'w> [13:14 `WsWn*y" Acàr>a;-la, vyaiîw> Wnëp.yI ‘AM[;-la, vyaiÛ E sarà come gazzella incalzata e come gregge per cui non c‟è chi raduni! Uomo verso il suo popolo si volgerà e uomo verso la sua terra fuggirà. xD"êmu: Isa 8:22; 11:12; 13:14; 16:3f; 27:13; 56:8; hophal part m s abs xdn [pual: pt. xD'nUm.: ? rd. Hg:Nomi Is 8:22] : scared away (gazelle). Ho ptc “ dorcas fugata”; Ni “expulsus est” 16,3 s; 27,13; Pu ptc “extenditur”. Ch: une gazelle bannie. Ciò in previsione dell‟assalto. `br<x'(B, lAPïyI hP,Þs.NIh;-lk'w> rqE+D"yI ac'Þm.NIh;-lK' [13:15 Chiunque verrà trovato, sarà trafitto e chiunque sarà aggiunto cadrà di spada. rqE+D"y:I Num 25:8; Judg 9:54; 1 Sam 31:4; 1 Kgs 4:9; 1 Chr 10:4; Isa 13:15; Jer 37:10; 51:4; Lam 4:9; Zech 12:10; 13:3. “perfodit aliquem gladio”; Ni ipf “confossus est”: 13,15. hP,Þs.NIh;-lk'w>: Q “addidit, adiunxit”: 29,1; 30,1; Ni ptc “qui se associat iis” :13,15. `Îhn"b.k;(V'TiÐ ¿hn"l.g:V'TiÀ ~h,Þyven>W ~h,êyTeB'( ‘WSV;’yI ~h,_ynEy[e(l. WvßJ.rUy> ~h,îylel.[ow> [13:16 I loro lattanti saranno sfracellati davanti ai loro occhi saccheggiate le loro case e le loro donne violentate. WvßJ.rUy>: Pi “afflixit, allisit puerum ad terram” 2 Re 8,12; Is 13,18; Pu imp pass 13,16; Os 10,14 (mater) 14,1; Na 3,10. Cfr Sal 137:9. ‘ WSV;’yI Ni “diripiuntur domus” Is 13,16 Zach 14,2. ¿hn"l.g:V'TiÀ: Pi Dt 28,30 K illicto concubito violavit eam; Pass pf Pu Ger 3,2; ip plur Is 13,16 k Zach 14,2 K Îhn"b.k;(V'TiÐ In qere ubique bkv utpote honestius substituitur. yd"_m'-ta, ~h,Þyle[] ry[iîme ynI±n>hi [13:17 `Ab*-WcP.x.y: al{ï bh'Þz"w> Wbvoêx.y: al{å ‘@s,K,’-rv,a] Ecco io sto incitando contro di loro mädäy che all‟argento non pensano e l‟oro non lo desiderano . Di nuovo il Generale: ynI±n>hi: sol suff della 1 in Isa 6:8; 13:17; 28:16; 29:14; 37:7; 38:5, 8; 43:19; 52:6; 58:9; 65:1, 17f; 66:12. Riprende il v 3. Il Generale presenta l‟esecutore storico del castigo. Si collega ai vv 15-16. ry[iîme: Hif ptc “ad aliquid agendum, ad veniendum, eundum excitavit, stimulavit aliquem” 45,13; con ~h,Þyle[] contra 13,17. yd"_m'-ta,: Medi menzionati del tempo di Salmanassar III ( 858-824). Distrussero l‟impero Assiro sotto la guida di Ciassare II (625-585); Sottomessi ai Persiani i Medi comandati da Ciro contribuirono alla presa di Bäbel nel 539. Alonso,190: manca la Persia; potrebbe indicare l‟inizio di un‟interpretazione della storia che stabilisce la successione: Babel, Media, Persia ripresa più tardi dagli apocalittici? Il fatto storico identificato con i nomi dei due contendenti. Wbvoêx.y:: non intendono saccheggiare né accettano denaro in cambio del perdono. hn"v.J;_r:T. ~yrIå['n> tAtßv'q.W [13:18 `~n")y[e sWxït'-al{) ~ynIßB'-l[; Wmxeêr:y> al{å ‘!j,b,’-yrIp.W E con gli archi i giovani saranno sfracellati (crivellati) e del frutto del ventre non matrice ranno (avranno compassione) sui figli non impietosiranno i loro occhi. 127 sWxït'-: “commiserans aspexit eique pepercit” 13,18 cfr Dt 7,16; 13,9. Distruzione della speranza del ventre. e del futuro. ~yDI_f.K; !AaåG> tr<a,Þp.Ti !AaåG> tr<a,Þp.Ti tAkêl'm.m; ybiäc. ‘lb,b' ht'Ûy>h'w> [13:19 `hr"(mo[]-ta,w> ~doßs.-ta, ~yhiêl{a/ tk;äPhe .m;K. E sarà Bäbel, la corona dei regni, splendore orgoglioso dei KaSDîm come quando ´élöhîm sconvolse ´et-südöm wü´et-`ámörâ. Il nome della vittima. ybiäc:. decus, ornamentum, gloria, deliciae; “gloria” 24,16; in variis dictionibus ad praeclarissima quaeque in aliquo rerum genere designanda: 23,9; “ornatus eius praeclarus” 28,1.4;Ch: gazelle des royaumes. ~yDI_f.K;: abitanti del regno neobabilonese: 2 Re 25,24 ss...13,19; 43,14; 48,14.20. Ciro nel 538 distrusse il regno caldeobabilonico fondato da Nabupolassar nel 625 quando espugna Bäbel. tk;äPhe .m;K.: st c n verbale “eversio, destructio urbis”; sintatt usato come inf Q: “ut quando evertit Ds” 13,19; Ger 50,40; Am 4,11; Is 1,7. Da %p;h': “vertit“. Castigo paragonabilea quello della città maledette. ~doßs: Gen 10:19; 13:10, 12f; 14:2, 8, 10ff, 17, 21f; 18:16, 20, 22, 26; 19:1, 4, 24, 28; Deut 29:22; 32:32; Isa 1:9f; 3:9; 13:19; Jer 23:14; 49:18; 50:40; Lam 4:6; Ezek 16:46, 48f, 53, 55f; Amos 4:11; Zeph 2:9 hr"(mo[]-ta,w> Gen 10:19; 13:10; 14:2, 8, 10f; 18:20; 19:24, 28; Deut 29:22; 32:32; Isa 1:9f; 13:19; Jer 23:14; 49:18; 50:40; Amos 4:11; Zeph 2:9. L‟effetto della battaglia prevista nel Giorno di YHWH. E' paragonato all‟evento mitico dell‟eversione di südöm e `ámörâ. Solo che qui è effetto della guerra e della strage che ad essa fa seguito. Unito a fenomeni cosmici di cui al v 13. Inizia la descrizione degli effetti del cambiamento da città a deserto. rAd=w" rADæ-d[; !Koàv.ti al{ïw> xc;n<ël' bveäte-al{) [13:20 `~v'( WcBiîr>y:-al{ ~y[iÞrow> ybiêr"[] ‘~v' lheîy:-al{)w> Non sarà abitata per il futuro. E non l‟abiteranno di generazione in generazione. E là non fisserà tenda il beduino ed i pastori là non faranno pascere. ybiêr"[]: “arabs” 13,20 abitante del deserto d'Arabia. lheîy:: Pi ip “tentorium movit modo hic modo illuc, fixit”. ~yxi_ao ~h,ÞyTeb' Waïl.m'W ~yYIëci ~v'ä-Wcb.r"w> [13:21 `~v'(-WdQ.r:y> ~yrIßy[if.W hn"ë[]y:) tAnæB. ‘~v' Wnk.v'Ûw> E là s'accovaccerannno le fiere e riempiranno le loro case i gufi e là abiteranno le figlie della steppa (struzzi) e le capre là salteranno. Wcb.r"w> : “cubit pedibus plicatis animal” 11,6; 13,21; 17,2; Hif “gregem ad cubandum in pascuis duxit, ibi pasci sivit” 13,20. ~yYIëci: “ferae deserti” 13,21; 23,13;34,14. ~yxi_ao: “animalia in deserto ululantia” frt bubones, canes aurei etc. hn"ë[]y:): solum durum, sterile (Steppe): Lev 11,16; Dt 14,5; plur 13,21; 34,13;43,20 struthio. ~yrIßy[if.W: “hircus”; in locis desertis et desolatis saltant S' (certe non hirci domestici) animalia fera pilosa (simiae?) V pilosi, S daemones, LXX daimonia; Aq trichiontes 13,21; 34,14. ~v'(-WdQ.r:y>: Pi “saltant, laete cursitant capri”; 13,21 cfr “locustae” Gioel 2,5. gn<[o= ylek.yheäB. ~yNIßt;w> wyt'êAnml.a;B. ‘~yYIai hn"Ü['w> [13:22 `Wkve(M'yI al{ï h'ym,Þy"w> HT'ê[i ‘aAbl' bArÜq'w> Ed ululeranno le iene nelle sue dimore e gli sciacalli nei suoi palazzi di delizie. E prossima a venire è la sua ora e i suoi giorni non verranno differiti! hn"Ü['w> : Isa 3:9; 13:22; 14:10, 32; 21:9; 25:5; 27:2; 30:19; 31:4; 36:21; 41:17; 46:7; 49:8; 50:2; 53:4, 7; 58:3, 5, 9f; 59:12; 60:14; 64:11; 65:12, 24; 66:4; qal waw consec perf 3 m s IV hn[:; howl (of animals) Is 13:22. Zorell ad l : “allocutus est,compellavit”; sec nonnullos 13,22 respondebunt i e alternatim ululabunt beluae. ‘~yYIai: Isa 11:11; 13:22; 19:12; 20:6; 23:2, 6; 24:15; 34:14; 40:15; 41:1, 5; 42:4, 10, 12, 15; 49:1; 50:1; 51:5; 59:18; 60:9; 66:1, 19; Jer 2:10; 5:7; 6:16; 25:22; 31:10; 37:19; 47:4; 50:39; Ezek 26:15, 18; 27:3, 6f, 15, 35; 39:6; Dan 11:18; Jonah 1:8; Mic 7:10; Nah 3:17; Zeph 2:11; plur come in 34,14: “beluae” ululantes sec. rece canes aurei, thoes (Vg ululae, onocentauri). Alonso:iene; Ch hyènes. ~yNIßt;w>: “canis aureus, thos”, Schakal, jackal, chacal, animal loca deserta incolens et flebiliter ululans: 13,22; 34,13; 35,7; 43,20. wyt'êAnml.a;B.: f s abs hn"m'l.a; widow; ma per Isa 13:22; Jer 51:5 !m'l.a; f pl constr suf 3 m s (questionable validity) palace. BHS: sic L, mlt Mss Edd wyt'êAnm'l.a;B., l wyt'êAnm.ra;B. cfr ST VUL et respondebunt ibi ululae in aedibus eius; LXX evn toi/j oi;koij auvtw/n : palazzi. Alonso: nelle loro dimore; Ch: dans ses donjons. 128 gn<[o:= “deliciae” g. qual deliciosus 13,22; meton res qua delector 58,22. Alonso: nei lussuosi palazzi La descrizione della desolazione termina con questo elemento uditivo che indica il completo possesso degli animali selvaggi di ciò che un tempo era abitazione sontuosa e lussuosa di umani. Città distrutta abitata da animali che la riempiono dei loro urli. Il deserto ed i suoi suoni isolati e ritmici si sono impossessati della città popolosa. bArÜq'w:> de tempore prope est 13,6; 51,5; ‘aAbl' : 13,22; 56,1 al. HT'ê[i: Isa 8:23; 13:22; 17:14; 18:7; 20:2; 33:2, 6; 39:1; 48:16; 49:8; 60:22; Jer 2:17, 27f; 3:17; 4:11; 5:24; 6:15; 8:1, 7, 12, 15; 10:15; 11:12, 14; 14:8, 19; 15:11; 18:23; 20:16; 27:7; 30:7; 31:1; 33:15, 20; 46:21; 49:8; 50:4, 16, 20, 27, 31; 51:6, 18, 33; s constr suf 3 f s Wkve(M'yI: Ni ipf “protrahitur, i e differtur, conctatur tempus” 13,22. 14,1-4 Ritorno dall‟esilio-liberazione/restaurazione prossima di yiSrä´ël = ya`áqöb. Per motivi e per linguaggio ricorda Is 40-66. Introduce un mäšäl satira/elegia(un grande poema) contro la superbia del re di Babel (Ez 28). L‟epilogo si legge in 21-23. Fanno da cornice al mäšäl. laeêr"f.yIB. ‘dA[ rx:ïb'W bqoª[]y:-ta,( hw"÷hy> ~xe’r:y> •yKi [14:1 `bqo)[]y: tyBeî-l[; WxßP.s.nIw> ~h,êyle[] ‘rGEh; hw"Ül.nIw> ~t'_m'd>a;-l[; ~x'ÞyNIhiw> Sì! Matricerà (grazierà) YHWH ya`áqöb e eleggerà (sceglierà) ancora yiSrä´ël! E li farà riposare `al-´admätäm e s‟assocerà a loro lo straniero e saranno aggiunti alla Casa di ya`áqöb. •yKi : Alonso: Sì. Ch: Oui. hw"÷hy> : 14:1.2.3. 5, 22.23.24, 27, 32; prede l‟iniziativa. Mosso nelle viscere. ~xe’r:y>: Exod 33:19; Deut 13:18; 30:3; 1 Kgs 8:50; 2 Kgs 13:23; Ps 18:2; 102:14; 103:13; 116:5; Prov 28:13; Isa 9:16; 13:18; 14:1; 27:11; 30:18; 49:10, 13, 15; 54:8, 10; 55:7; 60:10; Jer 6:23; 12:15; 13:14; 21:7; 30:18; 31:20; 33:26; 42:12; 50:42; Lam 3:32; Ezek 39:25; Hos 1:6f; 2:3, 6, 25; 14:4; Mic 7:19; Hab 3:2; Zech 1:12; 10:6; piel imperf 3 m s. Intima commozione per il suo popolo che soffre sotto il castigo. rx:ïb'W: Isa 1:29; 7:15f; 14:1; 40:20; 41:8f, 24; 43:10; 44:1f; 48:10; 49:7; 56:4; 58:5f; 65:12; 66:3f; “elegit”; cfr 41,9; 44,1; ogg 7,15. Rinnova l‟antico gesto dell‟elezione he manifesta il suo amore matriciale. ~x'ÞyNIhiw>: Isa 7:19; 11:2; 14:1, 3, 7; 23:12; 25:10; 28:2, 12; 30:32; 46:7; 57:2; 63:14; 65:15; Hif II “posuit, collocavit” ex Adam in horto Gen 2,15; “populum in terra”: Is 14,1; Ez 37,14; “deiecit” 28,2; Hif I: “considere fecit, deposuit” Ez 37,1; Is 63,14; cfr 30,32; “quietem securitatem praestitit” 14,3; 28,12. Il Q “se demisit, consedit, requievit”. Da esso deriva “quies” 28,12; “satatio in itinere”; nel Sal 23,2 “acqua restaurano”; locus ubi quiescitur 32,18; 11,10; 66,1. (Ri)conduce il popolo nella Terra; come fece in passato. hw"Ül.nIw>: Gen 29:34; Exod 22:24; Num 18:2, 4; Deut 28:12, 44; Neh 5:4; Esth 9:27; Ps 37:21, 26; 83:9; 112:5; Prov 19:17; 22:7; Eccl 8:15; Isa 14:1; 24:2; 56:3, 6; Jer 50:5; Dan 11:34; Zech 2:15; niphal waw consec perf 3 m s hwl: w. °el, ±al, & ±im, join, attach onesf. to: obj. wife Gen 29:34, fellow-tribesmen Num 18:2; of worshipper to God Is 56:2.6 “se associavit”; alienigenae se adiungunt populo Dei: 14,1; Dno 56,3.6. Ch: s‟adjoindra à eux.Alonso: si assoceranno ( per gli stranieri: 56:3. Zach 8:22s). WxßP.s.nIw>: Ni “se adiunxit ad” 14,1. Ch ils s‟incorporeront. Alonso: si incorporeranno (Is si trasforma in centro di attrazione religiosa e accetta nel suo seno proseliti come membri della comunità sacra). è~m'Aqm.-la, ~Waåybih/w< é~yMi[; ~Wxåq'l.W [14:2 tAx+p'v.liw> ~ydIÞb'[]l; hw"ëhy> tm;äd>a; l[;… laeªr"f.yI-tyBe( ~Wlåx]n:t.hi(w> s `~h,(yfeg>nOB. Wdßr"w> ~h,êybevo)l. ~ybiävo ‘Wyh'w> E li prenderanno i popoli e li faranno venire al loro Luogo. E li assumerà la Casa di yiSrä´ël `al ´admat yhwh(´ädönäy) come servi e come serve. E saranno saranno conquistatori dei loro conquistatori e domineranno sui loro oppressori. é~yMi[;: Isa 2:3; 3:13; 8:9; 10:13; 11:10; 14:2, 6; 17:12; 30:28; 33:3, 12; 49:22; 51:4f; 63:6; i popoli stranieri conducono Is alla terra promessa! Hanno il ruolo da far diventare Israel corente coi doni divini. ~Wxåq'l.W: Isa 6:6; 8:1; 14:2; 23:16; 28:19; 29:24; 36:17; 37:14; 39:7; 40:2; 44:14f; 47:2f; 49:24f; 51:22; 52:5; 53:8; 56:12; 57:13; 66:21; Jer 2:30; 3:14; 5:3; 7:28; 9:19; 13:4, 6f; 15:15; 16:2; 17:23; 20:5, 10; 23:31; 25:9, 15, 17, 28; 27:20; 28:3, 10; 29:6, 22; 32:11, 14, 33; 33:26; 35:3, 13; 36:2, 14, 21, 26, 28, 32; 37:17; 38:6, 10f, 14; 39:5, 12, 14; 40:1f; 41:12, 16; 43:5, 9f; 44:12; 46:11; 48:46; 49:29; 51:8, 26; 52:18f, 24ff; Ezek 129 1:4; 3:10, 14; 4:1, 3, 9; 5:1ff; 8:3; 10:6f; 15:3; 16:16ff, 20, 32, 39, 61; 17:3, 5, 12f, 22; 18:8, 13, 17; 19:5; 22:12, 25; 23:10, 25f, 29; 24:5, 16, 25; 27:5; 30:4; 33:2, 4, 6; 36:24, 30; 37:16, 19, 21; 38:13; 43:20f; 44:22; 45:18f; 46:18; qal waw consec perf 3 pl suf 3 m pl; ~Waåybih/w<: H Isa 1:13; 7:17; 14:2; 16:3; 31:2; 37:26; 43:5f, 23; 46:11; 48:15; 49:22; 56:7; 58:7; 60:9, 11, 17; 66:4, 20; Jer 2:7; 3:14; 4:6; 5:15; 6:19; 11:8, 11, 23; 13:1; 15:8; 17:18, 21, 24, 26; 18:22; 19:3, 15; 20:5; 23:8, 12; 24:1; 25:9, 13; 26:23; 27:11f; 28:3; 31:8; 32:42; 33:11; 35:2, 4, 17; 36:31; 37:14; 39:7, 16; 40:3; 41:5; 42:17; 44:2; 45:5; 48:44; 49:5, 8, 32, 36f; 51:64; 52:11; hiphil waw consec perf 3 pl suf 3 m pl è~m'Aqm.-la,: Isa 5:8; 7:23; 13:13; 14:2; 18:7; 22:23, 25; 26:21; 28:8; 33:21; 45:19; 46:7; 49:20; 54:2; 60:13; 66:1. La Terra della promessa. ~Wlåx]n:t.hi(w>: Isa 7:19; 11:15; 14:2; 15:7; 27:12; 30:28, 33; 34:9; 35:6; 49:8; 57:5f, 13; 66:12; hithpael waw consec perf 3 pl suf 3 m pl; w. l®, take over possession of (s.one) as (slave) “se possidere fecit, sumpsit sibi vel accepit; Is aliquos possidebunt ut (l) servos etc 14,2. Alcuni saranno vassalli o servi, proprietà o eredità del popolo eletto. Le sorti si rovescieranno totalmente. ~ybiävo: Isa 14:2; 61:1; Jer 13:17; 41:10, 14; 43:12; 50:33; Ezek 6:9; Obad 1:11 ; qal part m pl abs hb'v': take captive (in war): “in bellum captivum fecit, captivum abduxit”; seconda occorrenza “qui eos captivos fecerunt” vel “tenent”; Wdßr"w>: Gen 1:26, 28; Lev 25:43, 46, 53; 26:17; Num 24:19; Judg 14:9; 1 Kgs 5:4, 30; 9:23; 2 Chr 8:10; Neh 9:28; Ps 49:15; 68:28; 72:8; 110:2; Isa 14:2, 6; Jer 5:31; Lam 1:13; Ezek 29:15; 34:4; Joel 4:13 : “dominatus est, imperavit” 14,2 ; cfr “oppressit”; 14,6. Sorte totalmente rovesciata. ~h,(yfeg>nOB.: Exod 3:7; 5:6 (w. b®, drive, force (men to work)), 10 (pt. slave-driver, task-master, overseer), 13f; Deut 15:2f; 1 Sam 13:6; 14:24; 2 Kgs 23:35 (exact (contributions)); Job 3:18; 39:7; Isa 3:5 (nif.: w. b®, jostle, crowd each other ), 12; 9:3; 14:2, 4; 53:7 (nif. be hard pressed ); 58:3; 60:17; Dan 11:20; Zech 9:8; 10:4; qal part m pl const suf 3 m pl fg:n"; despot: Is 14:2.4) pl. government. Ptc “dure imperavit” ptc 9,3; in senso più mite 3,12; 60,17. Vedi 43:6: 45:14; 60:9; 60:14; 61:5; 66:20. ^z<+g>r"meW ^ßB.c.['me( ^êl. ‘hw"hy> x:ynIÜh' ~Ay‚B. hy"©h'w> [14:3 `%B")-dB;[u rv<ïa] hv'ÞQ'h; hd"îbo[]h'-!miW E sarà nel giorno in cui YHWH ti farà riposare dal tuo dolore e dalla tua agitazione e dalla schiavitù dura in cui fosti asservito: T'r>m"+a'w> lb,ÞB' %l,m,î-l[; hZ<±h; lv'îM'h; t'af'øn"w> [14:4 a (allora) eleverai questo mäšäl contro il re di Bäbel e dirai: Introduzione al MASHAL contro il re di Bäbel. x:ynIÜh': Isa 7:19; 11:2; 14:1, 3, 7; 23:12; 25:10; 28:2, 12; 30:32; 46:7; 57:2; 63:14; 65:15;hiphil i c xwn. ^ßB.c.['me(:Gen 3:16; Isa 10:11; 14:3; 46:1; 48:5; 58:3; Jer 22:28; 50:2; Hos 4:17; 8:4; 13:2; 14:9; Mic 1:7; Zech 13:2; vb: Isa 54:6; 63:10; Jer 44:19: “dolor(es)”partus 1 Ch 4,9; Sal 139,24 “via ad Dolores” ad gehennan? (an: vi(t)a iram Dei excitans?); “aerumanae” Is 14,3. Il verbo in 54,6; Pi 63,10; 56,6; Htp 63,10; m s const suf 2 m s. ^z<+g>r"meW: Isa 5:25; 13:13; 14:3, 9, 16; 23:11; 28:21; 32:10f; 37:28f; 64:1; Jer 33:9; 50:34; Ezek 16:43; Joel 2:1, 10; Amos 8:8; Mic 7:17; Hab 3:2, 7, 16 :“commotio” absentia quietis, tranquilltatis pacis, Unruhe: eius qui aerumniis affligitur 14,3. zg<ro m s const suf 2 m s. hd"îbo[]h'-!miW: …Exod 1:14; 2:23; 5:9, 11; 6:6, 9; 12:25f; 13:5; 27:19; 30:16; 35:21, 24; 36:1, 3, 5; 38:21; 39:32, 40, 42; Isa 14:3; 28:21; 32:17; Lam 1:3; Ezek 29:18; 44:14 “ servitium”, servitus populi devicti status subiectionis coactae, cum idea miseriae ei annexae: 14,3; Thr 1,3; il vb Q pass ad Q 6: “ad laborem adhibuit, adegit, coegit eum”: Ex 1,14 per cui significa laboratum est per aliquem = laborare coactus, ad laborandum adhibitus est: populus in servitutem redactus 14,3. hv'ÞQ'h;: “durus” = rudis, molestus, difficilis; durus, crudelis: gladius : 27,1; dominus 19,4; durus 48,4; ventus 27,8; durus = aegre tolerabilis, tristis, difficilis; vaticinium durum, triste 21,2; servitus, labor durus Ex 1,14;6,9; Dt 26,6; Is 14,3. dB;[u: Isa 14:2f; 19:9, 21, 23; 20:3; 22:20; 24:2; 28:21; 30:24; 36:9, 11; 37:5, 24, 35; 41:8f; 42:1, 19; 43:10, 23f; 44:1f, 21, 26; 45:4; 48:20; 49:3, 5ff; 50:10; 52:13; 53:11; 54:17; 56:6; 60:12; 63:17; 65:8f, 13ff; 66:14; qal pass perf 3 m s B. particle preposition suf 2 m s. t'af'øn"w>: qal waw consec perf 2 m s af'n" obj. qôl lift one‟s voice: to call; qôl replaced by oth. words: m¹š¹l lv'îM'h;: Isa 3:4, 12; 14:4f, 10; 16:1; 19:4; 28:14; 40:10; 46:5; 49:7; 52:5; 63:19; Jer 22:30; 24:9; 30:21; 33:26; 51:46; Lam 5:8; Ezek 12:22f; 14:8; 16:44; 17:2; 18:2f; 19:11, 14; 21:5; 24:3; Dan 11:3ff, 39, 43; Joel 2:17; Mic 2:4; 5:1; Hab 1:14; 2:6; Zech 6:13; 9:10 . “similitudo, parabola, carmen” vatis con connotazione ironica. Qui è carme satirico: con la connotazione del sollievo perché un grande peso è stato tolto, è meditazione sul potere umano abbattuto. Alonso: questa satira (Id,195: elegia o satira; vedi Mic 2:4; Ab 2:6; l‟elegia si 130 colloca in un contesto di salvezza: non è semplice canto di vendetta trionfo camuffato da tristezza e stupore, ma canto di sollievo e ringraziamento per la nuova liberazione, meditazione sul potere umano abbattuto del ritmo della storia diretta da YHWH. Struttura a[israeliti5-9]b[mani/ombre:10-12]c[discorso del re13-14]b[continua: le ombre15]a[spettatori commentano:16-20] (struttura approssimativamente concentrica) ; Ch: cet exemple. LXX kai. lh,myh| to.n qrh/non tou/ton. `hb'(hed>m; ht'Þb.v' fgEënO tb;äv' %yae… [14:4b ´êk! Ha cessato l‟oppressore?! E‟ cessata la sua agitazione! %yae…: Isa 14:4, 12; 19:11; 20:6; 36:9; 48:11; Jer 2:21, 23; 3:19; 9:6, 18; 12:5; 36:17; 47:7; 48:14, 39; 49:25; 50:23; 51:41; Ezek 26:17; 33:10; Hos 11:8; Obad 1:5f; Mic 2:4; Zeph 2:15. Un grido di sollievo. tb;äv': Isa 1:13; 13:11; 14:4; 16:10 (hif.: put an end to, bring to a stop: obj. vintage shout); 17:3 (nif.:: be brought to a stop, disappear); 21:2; 24:8; 30:7 (cj. hof.: pt. be brought to a standstill, removed cj), 11 (H w. acc. & mipp®nê + pers. not bother (s.one) with); 33:8; 56:2, 4, 6; 58:13; 66:23; perf 3 f s cease, stop, be at a standstill (intrans.) “cessavit”; desiit; abs (soppresso l‟infinito) videri, audiri, sentiri, apparere, esse etc desiit, evanuit aliquis 14,4a; 33,8; aliquid 14,4b; 24,8 (= HADAL); cfr Hif 30,11; 13,11; 16,10; 21,2; Ni 17,3 res aboletur. hb'(hed>m;: Isa 14:4 f s abs; Zorell,411: prob cum 1 cod lgd hb'her.m; “terror”; così anche BHS : l c Qa …ST; cfr LXX o` evpispoudasth,j. Alonso,193 “agitarsi” (agitazione); Virgulin,104 “arroganza”. Ch: l‟orpailleuse! Esclamazione meravigliata davanti ad un fatto sospirato. Un grido di sollievo per una constatazione di questo fatto. `~yli(v.mo jb,veÞ ~y[i_v'r> hJeäm; hw"ßhy> rb:ïv' [14:5 Ha spezzato YHWH lo scettro di criminali, la verga di dominatori, rb:ïv' : Isa 1:28; 8:15; 14:5, 25 (Q obj. people, destroy, break up), 29; 15:5; 21:9; 24:10; 27:11; 28:13; 30:13f, 26; 38:13; 42:3; 45:2 (piel: smash, shatter (to pieces): door); 51:19; 55:1; 59:7; 60:18; 61:1 (nif.: be broken (up): of courage, confidence); 65:14; 66:9 (hif.: impf.: make to break through = bring to birth); qal perfect 3 m s: break, break down, break up (trans.): obj. door. hw"ßhy>: il protagonista trascendente di quella cessazione; l‟autore trascendente che guida la storia hJeäm; : Isa 8:8; 9:3; 10:5 (for chastisement: As- syria as ma‰‰eh), 15, 24, 26; 14:5; 28:27 (to beat out dill); 30:32; 37:31: m s constr hJ,m; staff, stock, stick. Alonso: scettro. jb,veÞ: Isa 9:3; 10:5 (š¢be‰ ±appî (of God)), 15, 24; 11:4 (š¢be‰ pîw (of Messiah)); 14:5, 29; 19:13; 28:27 (tool); 30:31; 49:6; 63:17; m s const jb,ve stick, staff, rod. hr"_s' yTiäl.Bi tK;Þm; hr"êb.[,B. ‘~yMi[; hK,Ûm; [14:6 `%f")x' yliîB. @D"ßr>mu ~yIëAG ‘@a;b' hd<Ûro colpente i popoli con furia, colpo senza cessazione dominatore con Naso delle nazioni, persecutore senza perdono. Descrizione del tiranno: non invita alla compassione. hK,Ûm; : hiphil part m s abs hkn strike, hit, beat.Alonso…ha spezzato…./ colui che colpiva furioso; Ch: Le frappeur …/ est poursuivi san cesse. hr"_s': “cessatio”; da rws. hd<Ûro: ptc “pressit, oppressit iniqua vexatione imperio duro” 14,6; “dominatus est imperavit” 14,2. @D"ßr>mu: m s abs: persecution / persecuzione. Zorell,472: persecutio. Radice @dr [Isa 1:23; 5:11; 17:13; 30:16; 41:3; 51:1] pursue, set off after s.one (to catch up w. him. oft. hostile) cfr pual: pf. @D;r:u be driven out Is 17:13. Per Zorell,758 @D"ßr>mu è Ho part “odio suo instigatus ad persequendum sine misericordia”; (cj lgd tD;r>mi st c a * hD"r>mi [ radice hdr : Gen 1:26, 28;…. Isa 14:2 (dominatus est imperavit : hominibus), 6 (iniqua vexatione, duro imperio); Jer 5:31; Lam 1:13; Ezek 29:15; 34:4; Joel 4:13 : pressit, abs calcando pressit] gubernatio severa ; V lg ptc Piel. BHS S (VUL persequentem crudeliter) cfr T l @Der:m. piel pt: “persequitur” aliquem infortunio: Na 1:8: “cupide sectatur” aliquis iustitiam Pr 15:9; amasios: Os 2:9; rem malam Pr 11:19; 12:11; 19:7; 28:19. Il Q “hostiliter persecutus est”: 41,3;51,1; “avidus fuit” 5,11;1,23. Alonso,194 : congettura un sostantivo verbale hD"r>mi dal verbo hdr mantenendo la precedente figura dell‟accusativo interno : traduce : con oppressione implacabile. Ch : est poursuivi sans cesse. yTiäl.Bi: non c v finito 14,6; 32,10. %f")x': Zorell,273 : “actus parcendi. Verbo “cohibuit, retinuit”: 54,2; 58,1. Senza pentimento ; senza risparmio ; Alonso : con oppressione implacabole. Grandezza della violenza. Dopo l‟attestazione del fatto: il riconoscimento dell‟autore e l‟effetto su tutta la terra, il tono diventa particolarmente ironico nel rivolgersi direttamente con il “tu” al re/tiranno defunto. Mostra gli effetti sia nella parte più remota del mondo che nel profondo della terra. `hN")rI Wxßc.P' #r<a'_h'-lK' hj'Þq.v' hx'n"ï [14:7 Riposa, è tranquilla tutta la terra prorompono in giubilo. hx'n"ï : Q pf f “ad quescendum sedit, requievit; terra quiete fruitur”:14,7. 131 hj'Þq.v': “quiete, tranquillitate, pace fruitur, sine bello, sine tumultu”; cfr 18,4 62,1 etc Wxßc.P:' prae laetitia “vociferatus est” ( cum rinnah) 52,9; 14,7; 44,23;49,13;54,1;55,12. hN")rI: “clamor iubilantium, iubilatio, cantus” 14,7; 35,10;54,1 cfr 48,20; la espressione del v 7 anche in 44,23; 49,13 'prorumpere in iubilum' cfr 43,14. !An=b'l. yzEår>a; ^ßl. Wxïm.f' ~yvi²ArB.-~G: [14:8 `Wnyle([' trEÞKoh; hl,î[]y:-al{) T'b.k;êv' za'äme Anche i cipressi gioiscono per te, i cedri del Lebanbon! “Da quando tu giàci, non sale chi taglia contro di noi!” ~yvi²ArB.: cypressus vel abies; abies est in Libano et Antilibano frequens, perenni virore conspicua 14,8; 37,24; 41,19 al. Venivano usati in abbondanza per le costruzioni magnifiche del tiranno. Questi grandi alberi si associano al coro della Terra con un loro breve canto. Cfr Ez 31: 16; Is 37:24. Si rivolgono al tiranno: T'b.k;êv': decubuit, cubit,; mortuus iacet 43,17;51,20; in sepulcro, in orco iacet 14,18. Qui della morte del tiranno! trEÞKoh;: ptc “secuit, abscidit”: arborem asheram Dt 19,5 s; 20,19; 1 Re 5,20; Is 14,8 = lignicida cfr 2 Chr 2?7;44,14 al; ramum 18,5. I cipressi erano recisi sia per l‟edilizia pubblica che privata del re. ^a<+AB tar:äq.li ^ßl. hz"ïg>r" tx;T;²mi lAaªv. [14:9 `~yI)Ag ykeîl.m; lKoß ~t'êAas.Kimi ‘~yqihe #r<a'ê ydEWTå[;-lK' ‘~yaip'r> ^Ül. rrE’A[ šü´ôl dal basso, è eccitata per te venendo incontro al tuo venire! egli sveglia per te ( le ombre dei) defunti tutti i „montoni‟ della terra fa alzare dai loro troni tutti i re delle nazioni! `T'l.v'(m.nI Wnyleîae WnAmßk' t'yLeîxu hT'²a;-~G: ^yl,_ae Wrßm.ayOw> Wnë[]y:) ~L'äKu [14:10 „Essi‟ cantano e dicono verso di te: Anche tu, debole come noi a noi reso simile! hz"ïg>r": Isa 5:25; 13:13; 14:3, 9, 16; 23:11; 28:21; 32:10.11 (qal); 37:28f; 64:1; qal perf 3 f s shake, quake: subj. earth . Alonso:rabbrividisce; CH: s‟agite.Zorell ad l : “tremuit,trepidavit terra, montes” 5,25; aliquis: nuntio tristi audito “contremuit”:32,10; nuntio laeto e quiete “excitatus est” orcus 14,9; iratus est 28,21; Hi e statu tranquillo excitavit : rex belligerans terram 14,16; Ds regna 13,13 cfr 37,28 ss. ^a<+AB tar:äq.li: Alonso: venendoti incontro. rrE’A[: Isa 10:26; 13:17; 14:9; 15:5; 29:18; 35:5; 41:2, 25; 42:7, 13, 16, 18f; 43:8; 45:13; 50:4; 51:9, 17; 52:1; 56:10; 59:10; 64:6; Zorell, 582 : polel perft 3 m s rw[: stir up, rouse up, disturb “excitavit” aliquem ex quiete vel somno 14,9; cfr Ds flagellum 10,26; “civit clamorem” 15,5. Alonso: desta ‘ ~yaip'r>: “defuncti, incolae inferorum, manes” 14,9; 26,14.19. Alonso : le ombre. ydEWTå[;-lK': “mas pectoris” hircus; poetica: qui aliis preaesunt, “principles” 14,9; 34,6. Alonso : tutti i potentati della terra. ‘~yqihe: BHS :prp ~yqeh'. ~L'äKu : BHS ftr pr hNEhi vel hM'he m cs. Wnë[]y:): Alonso : cantano ; Ch répondent. Accoglienza dello šü´ôl in pompa magna. Quanti come lui sono già scesi! T'yLeîxu: Pu pf 2 de mortuo: morbo prostratus est 14,10; idea di base: “aegrotavit, languet, debilis est”. Alonso : anche tu consumato come noi. T'l.v'(m.nI: niphal perf 2 m s lvm: become like, w. °el Is 14:10. Alonso,195: risuona nell‟ultima espressione il genere letterario del canto; lvm/ T'l.v'(m.nI: richiamo ironico a lve¿AÀm? Tu come noi: stupore, gioia: degli uditori! E la fine del potere dispotico. ^yl,_b'n> ty:åm.h, ^n<ßAag> lAa±v. dr:îWh [14:11 `h['(leAT ^yS,Þk;m.W hM'êrI [C;äyU ‘^yT,’x.T; E sceso nello šü´ôl il tuo superbo innalzarsi e il fremito delle tue arpe! Sotto di te è stesa (una stuoia di) vermi tua coperta, lombrichi dr:îWh: Ho ipf “deorsum ductus est” in Orcum: Is 14,11.15. ^n<ßAag>: “celsitudo, maiestas”: 2,10;24,14; gel qual = gloriosus 13,19; meton res gloriosa, id quo quis gloriatus 4,2;60,15; superbia 13,11; 14,11;16,6 ty:åm.h,: “fremitus” citarae 14,11 [C;äy:U hophal imperf 3m s [cy : be spread out for a couch “substrata est” res alci = iacet alquis super rem:14,11; Hif humi stravit aliquid in quo cubaret 58,5. BHS [;cuy> . Alonso,194 vocalizza come sostantivo: stuoia su cui giaci. HM'êrI: vermes qui ex putredine oriuntur Ex 16,24; Is 14,11; Giob 7,5;17,14;21,26;24,20. Ch : la putréfation. ^yS,Þk;m.W: “tegumentum cubantis” 14,11; “indumentums” 23,18: m pl const suf 2 m s hS,k;m.: BHS LXX to. kataka,lumma, sou l ^ys,k.miW. Alonso: come sostantivo: la tua coltre; Ch: tes couvertures. h['(leAT: vermis in sepulcris 14,11 coll. cfr 66,24; metaf de viro et populo vili ac contempro : 41,14. 132 `~yI)AG-l[; vleÞAx #r<a'êl' T'[.D:äg>nI rx;v'_-!B, lleäyhe ~yIm:ßV'mi T'l.p;în" %yae² [14:12 Come! Sei caduto dai cieli, Astro, figlio dell‟aurora! Precipitato a terra, aggressore di nazioni!! %yae² : Isa 14:4, 12; 19:11; 20:6; 36:9; 48:11; stupor. T'l.p;în": Isa 3:8, 25; 8:15; 9:7, 9; 10:4, 34; 13:15; 14:12; 16:9; 21:9; 22:25; 24:18, 20; 26:18f; 30:13, 25; 31:3, 8; 34:17; 37:7; 47:11; 54:15; Alonso: sei caduto, Ch: tu tombes. lleäyhe: “stella matutina”, Vg “lucifer” 14,12. Alonso,196: stella dell‟aurora (titolo di ascendenza mitica nella letteratura accadica e ugaritica. Applicato al re è un titolo divino); the morning star (or the crescent moon).) rx;v'_-!B,: figlio dell‟aurora. T'[.D:äg>nI: Deut 7:5; 12:3; Judg 21:6; 1 Sam 2:31; 2 Chr 14:2; 31:1; 34:4, 7; Ps 75:11; 107:16; Isa 9:9; 10:33; 14:12; 22:25; 45:2; Jer 48:25; 50:23; Lam 2:3; Ezek 6:6; Amos 3:14; Zech 11:10, 14. Ni “concisus, abscisus, confractus est” 22,25;14,12; Q “abscidit barbam” 15,2; “excidit arbores” 19,33; Pual 9,9 “caesae sunt arbores ”. #r<a'êl': Terra è lo šü´ôl. vleÞAx: “irruit ” contra, aliquem, aggressus est: 14,12 cfr Giob 14,10. Qal part m s abs vlx defeat Ex 17;13 Is 14:12 . Alonso: aggressore; Ch: dompteur. hl,ê[/a,( ~yIm:åV'h; ‘^b.b'l.bi( T'r>m:Üa' hT'úa;w> [14:13 `!Ap)c' yteîK.r>y:B. d[eÞAm-rh;B. bveîaew> yai_s.Ki ~yrIåa' laeÞ-ybek.Ak)l. l[;M;îmi E tu dicevi nel tuo cuore: Ai cieli salirò! Al di sopra delle stelle divine innalzerò il mio trono! E siederò sul Monte dell‟Assemblea, sui recessi di cäpôn! `!Ay*l.[,l. hM,ÞD:a, b['_ ytem\B'ä-l[; hl,Þ[/a, [14:14 Salirò verso le regioni eccelse delle nubi, sarò simile a `elyôn! ‘ ^b.b'l.bi:( il progetto del cuore del tiranno richiamato qui quando è caduto si carica di senso sarcastico. hl,ê[/a,( Isa 1:11, 30; 2:3; 5:6, 24; 7:1, 6; 8:7; 11:16; 14:8, 13.14; 15:2, 5; 21:2; 22:1; 24:18; 32:13; 34:3f, 10, 13; 35:9; 36:1, 10; 37:14, 24, 29; 38:22; 40:9, 16, 31; 43:23; 53:2; 55:13; 56:7; 57:6ff; 60:7; 63:11; 64:5; 65:17; 66:3; esprime col motivo ascensionale l‟orgolio del tiranno. Come il parallelo ~yrIåa' Isa 1:2; 2:11ff, 17; 6:1; 10:12, 15, 33; 13:2; 14:13; 23:4; 25:1; 26:11; 30:18; 33:10; 37:23; 40:9; 49:11, 22; 52:13; 57:14f; 58:1; 62:10;hiphil imperf 1 s “innalzare, elevare”. yteîK.r>y:B.: partis magis remotae, recessus septentrionis: 14,13; parts infima Orci 14,15. !Ap)c:' septentrio, plaga borealis; regio borealis aliqua cfr 14,31; qui ignotae regiones populorum borealium ( Ez 38,6 ss) item fabulosa regio montis deorum Is 14,13 ytem\B-'ä l[;: primius superficies concava ; regiones excelsae nubium 14,14. hM,ÞD:a,: Isa 1:9; 6:5; 10:7; 14:14, 24; 15:1; 40:18, 25; 46:5; hithpael imperf 1 s: w. l® feel equal to s.one, put onesf. on a par w. Is 14:14. Eguale!! Cfr Gen 3:5. Cfr Ex 28:14-16. Tutto il progetto del re fatto sinistramente udire ora, è formato da vocaboli che mirano all‟ascesa: due volte hl[: v 13.14 ed il vocabolario cosmologico celeste di eguaglianza con la divinità. Aspirazione al vertice di tutto. Cfr 47,7. `rAb*-yteK.r>y:-la, dr"ÞWT lAa±v.-la, %a:ô [14:15 Ma allo šü´ôl sei sceso verso le regioni abissali della Fossa! Questo v riprende la polarità opposta della forzata discesa (cfr 10 b). Constatazione. E la realtà finale. %a:ô : Isa 14:15; 16:7; 19:11; 34:14f; 36:5; 43:24; 45:14, 24; 63:8; particle of assurance or emphasis, variously translated according to context; emphatic, surely, indeed; restrictive, only; contrastive, however, °ak š®ma° however, hear = nevertheless, hear. Qui ha forza avversativa: “sed”. Alonso: Guai (un grido fa eco a questo discorso: perché le parole del re sono ora una realtà estrema, opposta: esaltato – abbattuto, vertice del cielo- fondo del baratro. In quest‟antitesi tra i due vertici culmina il poema). dr"ÞWT: hophal imperf 2 m s dr;y" be brought down Gen 39:1; metaph. be overturned Zach 10:11. Alonso: abbattuto. Ch: Mais il t‟a fait descendere. yteK.r>y:: Isa 5:14; 10:13; 14:11, 15, 19; 15:3; 30:2; 31:1, 4; 32:19; 34:5, 7; 38:8, 18; 42:10; 43:14; 47:1; 52:4; 55:10; 63:6, 14, 19; 64:2; hk'rey> f dual const rear: farthest to the rear, inmost part: yark®tê bôr Is 14:15 = Sheol. rAb*-: fovea; poes: orcus, infernus 38,18;14,15; in 14,15 probab 'sepulcrum' alii: rupes orci. ASV Yet thou shalt be brought down to Sheol KJG Yet thou shalt be brought down to hell, FBJ Mais tu as été précipité au shéol, TOB Mais tu as dû descendre dans le séjour des morts LXT nu/n de. eivj a[|dou katabh,sh| IEP E invece sei stato precipitato negli inferi, nelle profondità dell'abisso! VUL verumtamen ad infernum detraheris. Ora la reazione dei terricoli che passano e vedono il suo cadavere. Non senza pietà. Alonso: in tono più soave di meditazione 133 Wnn"+ABt.yI ^yl,Þae WxyGIëv.y: ^yl,äae ‘^ya,’ro [14:16 `tAk)l'm.m; vy[iÞr>m; #r<a'êh' zyGIår>m; ‘vyaih' hz<Üh] I vedenti verso di te ti fisseranno intenti: cercano di capire! E‟ questi l‟uomo che faceva tremare la Terra, lo scuotitore di regni?! ‘^ya,’ro : quanti ti vedono WxyGIëv.y:: Ps 33:14; Song 2:9; Isa 14:16 Hi “spectavit, intuitus est”. Alonso: si fermano a guardarti Wnn"+ABt.yI: hithpolel imperf 3 m pl “attente respexit, intuitus est” . Alonso : meditano la tua sorte. zyGIår>m; : Isa 5:25; 13:13; 14:3, 9, 16; 23:11; 28:21 (fly into a passion (of Y.)); 32:10f; 37:28 (hitp.:: excite onesf). 29; 64:1; hiphil part m s abs zg:r' make (earth, heavens) shake, quake Is 13:13; 14: 16, agitate (nations) Is 23: 11. vy[iÞr>m;: Isa 9:4; 13:13; 14:16; 24:18; 29:6; hiphil part m s abs v[r shake (violently), cause to quake. Alonso: trasalire; Ch:le chambardeur. `ht'y>B") xt;p'î-al{ wyr"Þysia] sr"_h' wyr"ä['w> rB"ßd>MiK; lbe²Te ~f'î [14:17 Pose (ridusse) l‟orbe come un deserto e le sue città distrusse! E ai suoi prigionieri non aprì la casa (carcere)! ~f'î : qal part m s abs o qal: pf. ~f' wyr"ä['w>: LXX SQ ta.j po,leij = ~yri['; sr"_h': Isa 14:17; 19:18; 22:19; 49:17; “destruxit, diruit”. xt;p'-î al: Isa 3:26; 5:27; 13:2; 14:17; 20:2 (piel: loosen (sackcloth on loins)); 22:22; 24:18; 26:2; 28:24 (piel: break up (ground)); 35:5; 41:18 (spec.: obj. rivers, open = cause to flow); 45:1, 8; 48:8; 50:5; 51:14 (nif.: be set free (person from prison, evil into land)); 52:2 (hitp.: loosen for onesf); 53:7; 58:6; 60:11. xtp qal perfect 3 m s open: abs. BHS: LXX (S) = ouvk e;lusen = xT;pi. ~L'_Ku ~yIßAg ykeîl.m;-lK' [14:18 a At*ybeB. vyaiî dAbßk'b. Wbïk.v' [14:18 b b['êt.nI rc,nEåK. ‘^r>b.Qimi( [14:19 a br<x'_ ynE[]joåm. ~ygIßrUh] vWbïl. [14:19 b `sb'(Wm rg<p<ïK. rAbà-ynEb.a;-la, ydEîr>Ay [14:19 c 18a Tutti i re delle nazioni „‟ 19c discendenti nelle pietre del sepolcro „‟ 18b giacciono in gloria ciascuno nella sua casa! 19a E tu sei stato gettato (lontano) dal tuo sepolcro come rampollo abietto 19b vestito di uccisi trafitti di spada: come „come cadavere calpestato‟ Alonso,196 : testo mal conservato; la ricostruzione è probabile. ~L'_Ku: tutti .BHS > Qa LXX cfr S: dl. Alonso: lo collega allo stico seguente: tutti riposano; Ch: tous. Wbïk.v': Isa 13:16; 14:8, 18; 43:17; 50:11; 51:20; 56:10; Ch : sont couchés; Alonso :riposano. At*ybeB.: CH: maison; Alonso: “mausoleo” scavato nella roccia. ydEîr>Ay: Isa 5:14; 10:13; 14:11, 15, 19; 15:3; 30:2; 31:1, 4; 32:19; 34:5, 7; 38:8, 18; 42:10; 43:14; 47:1; 52:4; 55:10; 63:6, 14, 19; 64:2; qal part m pl const. rAbà-ynEb.a;-la,: BHS Symm e V (VUL ad fundamenta laci) qemeli,ouj frt l ynEd.a; [!d,a m pl abs pl. ~ynId'a], cs. ynEd.a; pedestal, socket Ex 26:19 ]. Alonso: in sepolcri in pietra. Ch: aux pierres de la fosse. rg<p<ïK.: “corpus exanime, cadaver”; cfr 34,3; 37,36. sb'(Wm: Ho ptc ( pro Q pass) “calcatus”; Q: calcavit, victor calcat hostes victos 14,25; 63,6; Ch écrasé. Alonso: calpestato (traduce in questo ordine:18a.19c (eccetto „come cadavere calpestato‟) 18b. 19a.19b.19c (solo “come un cadavere calpesato”): con uesto ordine il testo fluisce senza difficoltà. hT'úa;w>:fortemente avversativo. Il re di babel manca di sepoltura: era una infamia ed ancora più essere disseppellito e getatto fuori dal sepolcro all‟aria o in fossa comune: cfr Ger 7:33;8:2; 22:19; 36:30. T'k.l;Ûv.h:' hophal perf 2 m s be thrown; be thrown down, of dead body 1 K 13: 24. Fuori dal tuo sepolcro. rc,nEåK.: “surculus”: 11,1; 14,19; 60,21. b['êt.nI: Ni “abominationi fuit”; res cum despectu abiecta 14,19. Alonso,193 “carogna schifosa”, Ch: comme un drageon abomibable. vWbïl.: adi verb “induens sibi, indutus”; qui “cadaveribus circumcirca obtectus”: 14,19. ynE[]joåm.: Pu ptc “confossus, transfixus” 14,19. T'g>r"+h' ^åM.[; T'x;Þvi ^ïc.r>a;-yKi( hr"êWbq.Bi ‘~T'ai dx;Ûte-al{) [14:20 a Non sarai unito con loro nel sepolcro poiché la tua terra hai distrutto il tuo popolo hai ucciso! 134 dx;Ûte-al: qal imperf 2 m s dxy: join (onesf. w.), w. b® Gen 49:6;, w. ±¢t Is 14:20: “unus fit, unitur, consortium habet cum”. hr"êWbq.Bi: “sepulcrum”. T'x;Þvi: Pi “perdidit, interfecit”. Il potere usato con violenza genera autodistruzione: il re-tiranno che aggredisce e distrugge popoli, alla fine distrugge anche il suo popolo. `~y[i(rEm. [r;z<ï ~l'ÞA[l. arEîQ'yI-al{) [14:20 b Non sarà gridato per l‟eternità il seme del malfattori! Sentenza finale: in terza persona: carattere conclusivo per forma e tema (Alonso,196). Distrugge anche la sua stessa discendenza. [r;z<:ï Isa 1:4; 6:13; 14:20; 23:3; 41:8; 45:25; 53:10; 55:10; 57:3f; 59:21; 61:9; 65:9, 23; Jer 2:21; 7:15; 23:8; 31:27, 36f; 33:22, 26; Ezek 17:5; Zech 8:12; Mal 2:15: la dus discennza finirà e finirà la continutà del suo nome. Epilogo (con linguaggio proprio) in contrasto col prologo (che aveva il linguaggio di Is 40 ss). ‘~t'_Aba] !wOæ[]B; x;BeÞj.m; wyn"±b'l. Wnykióh' [14:21 `~yrI)[' lbeÞte-ynE)p. Waïl.m'W #r<a'ê Wvr.y"åw> Wmqu’y"-lB; Preparate per i suoi figli la strage per l‟iniquità dei loro padri: che non s‟alzino ed ereditino la terra e non riempiano il volto dell‟orbe „‟ . Wnykióh': Isa 2:2; 9:6; 14:21; 16:5; 30:33; 40:20; 45:18; 51:13; 54:14; 62:7; hiphil imp m pl !wk “paravit, praeparavit”. A chi è riferito? (Opposizione tematica al v 1: YHWH matricerà). x;BeÞj.m;: Isa 14:21; m s abs x;Bej.m;: slaughter-yard. Ch: le carnage. ‘~t'_Aba]: LXX Mss S sg = ~h,ybia] LXT e`toi,mason ta. te,kna sou sfagh/nai tai/j a`marti,aij tou/ patro,j sou Wvr.y"åw>: Isa 14:21; 34:11, 17; 54:3; 57:13; 60:21; 61:7; 63:18; 65:9; (contrasto tematico col v 1). ~yrI)[': Isa 1:7f, 26; 6:11; 14:17, 21, 31; 17:1f, 9; 19:2, 18; 22:2, 9; 23:16; 24:12; 25:2; 26:1; 27:10; 30:6, 24; 32:14, 19; 33:8; 36:1, 15; 37:13, 26, 33ff; 38:6; 40:9; 42:11; 44:26; 45:13; 48:2; 52:1; 54:3; 60:14; 61:4; 62:12; 64:9; 66:6. ry[i: f permanent settlement, city . BHS: prb dl. Alonso: legge da y[i pl. ~yYI[i: heap of stones, of rubble: „rovine‟. Ch: et n‟emplissent d‟oppresseurs. tAa+b'c. hw"åhy> ~auÞn> ~h,êyle[] yTiäm.q;w> [14:22 `hw")hy>-~aun> dk,n<ßw" !ynIïw> ra"±v.W ~veî lb,øb'l. yTi’r:k.hiw> Io mi alzerò contro di loro (oracolo di YHWH (´ädönäy) cübä´ôt) e taglierò da Bäbel nome e resto nipoti e pronipoti „‟ yTiäm.q;w> : Isa 2:19, 21; 7:7; 8:10; 14:9, 21.22, 24; 21:5; 23:12f; 24:20; 26:14, 19; 27:9; 28:18, 21; 29:3; 31:2; 32:8f; 33:10; 40:8; 43:17; 44:26; 46:10; 49:6ff; 51:17; 52:2; 54:17; 58:12; 60:1; 61:4; esprime la volontà inconcussa di YHWH. Sempre YHWH protagonista della storia nel prologo con giudizio di restaurazione, qui di condanna. yTi’r:k.hiw>: Isa 9:13; 10:7; 11:13; 14:8, 22; 18:5; 22:25; 28:15; 29:20; 37:24; 44:14; 48:9, 19; 55:3, 13; 56:5; 57:8; 61:8; hiphil waw consec perfect 1 s subj. God: root out, eliminate, destroy (by early death). Contrasto tematico col v 2: rimpatrio e col v 1: incorporazione di stranieri. Prologo ed epilogo sono antinomici. ~veî: Isa 4:1; 7:14, 23ff; 8:3; 9:5; 12:4; 13:20f; 14:22; 18:7; 20:6; 22:18; 23:12; 24:15; 25:1; 26:8, 13; 27:10; 28:10, 13; 29:23; 30:27; 33:21; 34:12, 14f; 35:8f; 37:33; 40:26; 41:25; 42:8; 43:1, 7; 44:5; 45:3f; 47:4; 48:1f, 9, 16, 19; 49:1; 50:10; 51:15; 52:4ff, 11; 54:5; 55:10, 13; 56:5f; 57:7, 15; 59:19; 60:9; 62:2; 63:12, 14, 16, 19; 64:1, 6; 65:1, 9, 15, 20; 66:5, 22; il suo nome svanisce come realtà storica e resta come designazione della città nemica di YHWH. !ynIïw> Gen 21:23; Job 18:19; Isa 14:22: m s abs !ynI: descendant. suboles (il verbo: crescere, augetur) dk,n<ßw" Isa 14:22 dk,n<: sf. yDik.n<: descendant posteritas non proxima, nepotes, abnepotes. Non coincide l‟idea di estirpare razza e memoria con l‟idea dell‟assoggettamento come schiavi. ~yIm"+-ymeg>a;w> dPoßqi vr:îAml. h'yTi²m.f;w> [14:23 p `tAa)b'c. hw"ïhy> ~auÞn> dmeêv.h; ajeäa]j.m;B. ‘h'yti’ajeaje(w> La porrò a possesso del riccio e palude d'acque e la scoperò con la scopa della distruzione. h'yTi²m.f;w> : Isa 3:7; 5:20; 10:6; 13:9; 14:17, 23; 21:4; 23:13; 25:2; 27:9; 28:15, 17, 25; 37:29; 41:15, 18ff, 22; 42:4, 12, 15f, 25; 43:19; 44:7; 47:6f; 49:2, 11; 50:2f, 7; 51:3, 10, 16, 23; 53:10; 54:12; 57:1, 7f, 11; 59:21; 60:15, 17; 61:3; 62:7; 63:11; 66:19; qal waw consec perfect 1 s suf 3 f s. vr:îAml.: Job 17:11; Isa 14:23; Obad 1:17. “possessum, possessio” 14,23; Abd 17. Luogo commune: 34:11-17. dPoßqi: (h)ericius:14,23; 34,11. Alonso: dei ricci; Ch: du hérisson. 135 ~yIm"+-ymeg>a;w>: “stagnum, palus”: immagine di una regione desolata; ma cfr 35,7;41,18;42,15. Alonso: acqua stagnante (la città dei canali (Sal 137) diviene acqua stagnante). Questa desolazione è in contrasto con 1.3: riposo in patria. ‘h'yti’ajeaje(w>: pilpel waw consec perfect 1 s suf 3 f s ajaj: sweep away scopa everrit metaf evertit 14,23. ajeäa]j.m;B:. m s construct ajea]j.m; : broom scopae. Cfr Ger 51:59-64. FBJ Je la balaierai avec le balai de la destruction. TOB je balaierai Babylone avec un balai qui fait tout disparaître IEP la spazzerò con la scopa della distruzione. VUL scopabo eam in scopa terens Distruzione espressa con metafora familiare. 14,24-27 Oracolo contro il re di ´aššûr in occasione della campagna del 701. L‟oracolo si compie con la disfatta di sanHërîb alle porte di yürû|šäläºim nel 701. Torniamo al contesto storico di Is. Il grande principio che valeva contro la coalizione tra Is e Damasco (7:7) si applica al nuovo nemico. L‟oracolo è un giuramento. rmo=ale tAaßb'c. hw"ïhy> [B;²v.nI [14:24 `~Wq)t' ayhiî yTic.[;Þy" rv<ïa]k;w> ht'y"ëh' !KEå ‘ytiyMi’DI rv<Üa]K; al{ú-~ai Ha giurato YHWH cübä´ôt, [per dire]: Certo! Come ho pensato, così sarà! E come ho deciso, così si alzerà! [B;²v.nI : Ni “giurare” ossia l‟ affermare ed il promettere di YHWH sulla propria parola e per amore del suo Nome. Egli giura per se stesso in 45,23; per il suo “Braccio” in 62,8. Il giuramento di fare qualche cosa inizia con la particella al{ú-~ai ( = sarò falso se non ): formula di giuramento. ‘ytiyMi’DI: Isa 1:9; 6:5; 10:7; 14:14, 24; 15:1; 40:18 ( P w. °el ), 25; 46:5 (Pi compare); piel perf 1st s di hm'D' w. k¢n & ka±šer intend Is 10:7; 14:24.Pi “pensare, immaginare” con la mente. In 10,7 = con bv;x'. Qui con yTic.[;Þy": consigliare. Alonso:ho ideato. Ch: conseillais. Il suo piano/decisione si oppongono al piano/decisione di Assur (10:7;8:10). ~Wq)t' : vedi 7,1ss. Alonso : si compirà. Ch se réalise. Il suo piano si realizzera, non quello dei nemici: 7:7. Ecco il contenuto del giuramento ossia il piano della sua volontà: WNs,_Wba] yr:Þh'-l[;w> yciêr>a;B. ‘rWVa; rBoÝv.li [14:25 `rWs)y" Amàk.vi l[;îme AlêB\su’w> ALê[u ‘~h,yle[]me( rs"Üw> Per spezzare ´aššûr nella mia terra! E i sui miei monti io calpesterò! E s‟allontanerà da loro il suo giogo e il suo carico dalle „loro‟ spalle s‟allontanerà. Azione contro i nemici che hanno però avuto però il permesso di entrare nella terra di YHWH: cfr 5,26;7,18 (invitato e convocato!). Fu una trappola! Interviene a difesa del suo popolo oppresso. La sua decisione si oppone a quella di ´aššûr: 10,7; 8,10. rBoÝv.li: qal i c rb;v' obj. people, destroy, break up: Is 14:25; “rompere”. Qui ha il senso di debilitare, perdere, fiaccare.Ch: briser. WNs,_Wba] : qal imperf 1st s suf 3 m s energic nun “calcare”; il vincitore calpesta i nemici vinti: 63,6; Po in 63,18; Ho “calpestato”: 14,19. Immagine di YHWH vincitore. Lo scopo è quello di liberare i suoi. Cfr 9,3; 10,27. Alonso: la pesterò. rs"Üw> : qal waw consec perfect 3 m s . ‘~h,yle[]me(: da essi: dai suoi! La disfatta dell‟aggressore ha come scopo la liberazione del popolo. Alonso: dai miei. ALê[u: Gen 27:40; Lev 26:13; Num 19:2; Deut 21:3; 28:48; 1 Sam 6:7; 1 Kgs 12:4, 9ff, 14; 2 Chr 10:4, 9ff, 14; Isa 9:3; 10:27; 14:25; 47:6; Jer 2:20; 5:5; 27:8, 11f; 28:2, 4, 11, 14; 30:8; Lam 1:14; 3:27; Ezek 34:27; Hos 11:4, 7 m s const suf 3 m s l[o: emblema della schiavitù. AlêB\su’w> Gen 49:15; 1 Kgs 5:29; 11:28; 2 Chr 2:1, 17; 34:13; Neh 4:4, 11; Ps 81:7; 144:14; Eccl 12:5; Isa 9:3; 10:27; 14:25; 46:4, 7; 53:4, 11; Lam 5:7. Amàk.vi: l ‘~m'k.vi 136 #r<a'_h'-lK'-l[; hc'ÞW[Y>h; hc'î[eh' tazO° [14:26 `~yI)AGh;-lK'-l[; hy"ßWjN>h; dY"ïh; tazO°w> Questa è la decisione decisa su tutta la Terra e questa, la Mano tesa su tutti i `al-Kol-haGGôyìm. hc'ÞW[Y>h;: Ch le conseil conseillé. #r<a'_h'-lK'-l[;: Alonso: su: Ch: à toute la terre. ~yI)AGh;-lK'-l[;: Alonso: su (Id,197: “sopra”: indica portata universale del piano storico di YHWH: proprio per l‟ambizione umana universale dell‟imperatore, Dio realizza la propria salvezza universale; se “contro”: il piano di YHWH viene assolutamente contrapposto a ogni piano umano e l‟Assiria non è che un esempio tra tanti): Ch : contre toutes les. rpE+y" ymiäW #['Þy" tAa±b'c. hw"ôhy>-yKi( [14:27 p `hN"b<)yviy> ymiîW hy"ßWjN>h; Adïy"w> Sì! YHWH (´ädönäy) cübä´ôt ha deciso: e chi l‟impedirà? E la sua Mano, tesa: e chi la farà tornare? #['Þy:" Isa 1:26; 3:3; 7:5; 9:5; 14:24, 26f; 19:11f, 17; 23:8f; 32:7f; 40:14; 41:28; 45:21 (nif. take counsel together, deliberate: w. yaµd¹w); qal perf 3 m s #[;y:" advise, counsel; plan, decide: abs. Is 14:24; acc. of thing (oft. w. ±al against): °¢ƒâ Is 14: 26, r¹±â Is 7:5. CH: le conseille. rpE+y": H … 2 Sam 15:34; 17:14; ….Isa 14:27; 24:5; 33:8; 44:25; Jer 11:10; 14:21; 31:32; 33:20; Ezek 16:59; 17:15f, 18; 44:7; Zech 11:10, 14: hiphil imperf 3 m s “rompere”; mandare a vuoto il consiglio in 14,27; 44,25; Ho: il consiglio diventa inefficace: 8,10. Adïy"w>: Isa 1:12, 15, 25; 2:8; 3:6, 11; 5:12, 25; 6:6; 8:11; 9:11, 16, 20; 10:4f, 10, 13f, 32; 11:8, 11, 14f; 13:2, 7; 14:26f; 17:8; 19:4, 16, 25; 20:2; 22:18, 21; 23:11; 25:10f; 26:11; 28:2; 29:23; 31:3, 7; 33:21; 34:17; 35:3; 36:15, 18ff; 37:10, 14, 19f, 24, 27; 40:2; 41:20; 42:6; 43:13; 44:5; 45:9, 11f; 47:6, 14; 48:13; 49:2, 22; 50:2, 11; 51:16ff, 22f; 53:10; 56:2, 5; 57:8, 10; 59:1; 60:21; 62:3; 64:6f; 65:2, 22; 66:2, 14; hy"ßWjN>h;: Isa 3:16; 5:25; 9:11, 16, 20; 10:2, 4; 14:26f; 23:11; 29:21; 30:11; 31:3; 34:11; 37:17; 40:22; 42:5; 44:13, 20, 24; 45:12; 51:13; 54:2; 55:3; 66:12; qal pas part f s abs. hN"b<)yviy>: Isa 1:25ff; 5:25; 6:10, 13; 9:11f, 16, 20; 10:4, 21f; 12:1; 14:27; 19:22; 21:12; 23:17; 28:6; 29:17; 31:6; 35:10; 36:9; 37:7f, 29, 34, 37; 38:8; 41:28; 42:22; 43:13; 44:19, 22, 25; 45:23; 46:8; 47:10; 49:5f; 51:11; 52:8; 55:7, 10f; 58:12f; 59:20; 63:17; 66:15; hiphil imperf 3 m s suf 3 f s. Alonso,198: finale enfatico con una formula che è in 8:10 lae( WnM'Þ[i yKiî ~Wqêy" al{åw> ‘rb'd" WrÜB.D: rp"+tuw> hc'Þ[e Wc[uî ed un richiamo al ritornello in 9:11 `hy")Wjn> Adðy" dA[ßw> APêa; bv'ä-al{ ‘tazO-lk'B.. Il compimento di questo oracolo si legge in Is 36-37 ( vedi la disfatta di byrIxen>s; nel 701). 14,28-32 Su püleºšet (Ger 47; Ez 25:15-17; Am 1:6-8). `hZ<)h; aF'îM;h; hy"ßh' zx'_a' %l,M,äh; tAmß-tn:v.Bi [14:28 Nell‟anno di morte del re ´äHäz venne questo peso: zx'_a' Isa 1:1; 5:29; 7:1, 3, 10, 12; 13:8; 14:28; 21:3; 33:14; 38:8; Jer 13:21; 49:24; Hos 1:1; Mic 1:1. ´äHäz morì nel 728/727. La sua morte coincise con quella di Tiglatpileser. hy"ßh' zx'_a': BHS prp hz<x/a,w" [qal waw consec imperf 1 s hz"x']. aF'îM;h;: il verbo significa “alzare la voce per annunziare” solennemente qualche cosa, dire chiaramente, pronunciare; sost “detto profetico oracolo” che YHWH ha comandato al profeta di dire. “Factum (revelatum) est vaticinium”: 14,28; cfr 13,1; 15,1; 17,1 al. %LeêKu ‘tv,l,’p. yxiÛm.f.Ti-la;( [14:29 aa Non gioire, püleºšet, tutta! -la;(: l‟oracolo inizia con la negazione. yxiÛm.f.Ti: Isa 9:2, 16; 14:8, 29; 24:7; 25:9; 39:2; 56:7; 65:13; 66:10; qal imperf 2 f s jussive in meaning, but no unique form for jussive di xm;f'. L‟imperf f mostra chiaramente che il profeta si rivolge a püleºšet, sotto la metafora della donna. Dopo la notizia della rottura dello scettro di oppressione, la gioia del popolo può manifestarsi in pubblico in conviti, danze ecc. tv,l,’p. püleºšet è la regione nella parte SW della Terra, sulla riva del mare Mediterraneo. Era uno dei regni vasssalli degli Assiri sempre desideroso di indipendenza. %LeêKu: con suf f indica sia la personificazione femminile di püleºšet sia che è intesa la sua totalità: l‟insieme delle persone, la loro somma; tutto di te; tutta püleºšet e totalmente: cuore e corpo. Con questa totalità e globalità si suppone la reazione all‟annuncio della liberazione dal regime di oppressione. 137 %KE+m; jb,veä rB:ßv.nI yKiî [14:29 ab Sì! S‟è spezzata la verga di chi colpiva! rB:ßv.nI: Ni “spezzarsi” detto di cosa frangibile come un vaso, una colonna, una nave; qui nella metafora si è spezzato il bastone la verga ( cfr Ger 48,17). Questo è ritenuto notivo di gioia da püleºšet : jb,veä: “verga”, bastone; qui, un duro regime: 9,3; 14,5.29. Il bastone è un facile simbolo dell‟oppressore e della sua violenza nei confronti di püleºšet f. Se è così è la metafora del potere oppressivo del re di ´aššûr contro la nazione vista come donna oppressa. Ora questo bastone-scettro-strumento di violenza si è spezzato. Questa “verga” ossia il potere creava nel popolo-donna una ferita perenne dovuta alla percossa della verga. %KE+m;: hiphil part m s const suf 2 f s hkn strike, hit, beat; il sost è “percussione”, colpo, percossa; spesso grande afflizione del popolo, della città, di uomini o pena: è l‟effetto della percossa; quindi la ferita come in 1,6; 14,6. Il suf f presenta ancora il popolo - donna come destinatario in passato della percossa del potere. Alonso: chi ti colpiva; Ch: de ton frappeur. Con l‟affermazione della verga spezzata è indicata la morte di un re di ´aššûr che teneva sottomessa püleºšet, bramosa di indipendenza. Morto Tiglatpileser (727) o sconfitto un suo successore Sargon (721) la speranza di indipendenza nasce ed esplode in un giubilo generale ( cfr v 31). Cfr 2 Sam 1:20. `@pE)A[m. @r"ïf' Ayàr>piW [p;c,ê aceyEå ‘vx'n" vr<VoÜmi-yKi( [14:29 b Ma da radice di serpente uscirà una vipera e il suo frutto, un drago volante -yKi(: il profeta proibisce di gioire perché gli aggressori sono come animali prolifici che si perpetuano. vr<VoÜmi: Isa 5:24; 11:1 (rootstock), 10 (metaph.: šœreš yišay); 14:29f; 27:6; 37:31; 40:24; 53:2 (sucker); m s constr vr,vo da cui viene il verbo vrv che al Poel significa “mettere radici” in Is 40,24;37,31; Hif in 27,6 “mettere radici” detto di Giacobbe; si nota poichè “fiorirà e germoglierà”. Il verbo viene dal sostantivo che significa “radice”; detto delle piante. Nell‟uso metaforico in 5,24 e qui esprime l‟idea dell‟origine la provenienza. In 11,1 sono i posteri che vengono da una radice un ceppo. Questo senso di prole si ha anche in 11,10 e 14,30. In questi ultimi passi è in risalto ciò che è progerminato dalla terra. Qui piuttosto la radice dato che tratta della provenienza. Il bastone dunque si è spezzato, ma resta la radice. La radice fa germinare discendenza al potere appena spezzato. ‘vx'n": è “serpente”. Animale pericoloso/velenoso per l‟uomo e per gli altri animali a causa del suo morso insidioso. Questo è il nome che il profeta assegna al Nemico. Vedi Gen 49,17: “Sia Dan un serpente sulla strada, una vipera cornuta sul sentiero, che morde i garretti al cavallo e il cavalliere cade all‟indietro”. Nu 21,6: “...serpenti velenosi i quali mordevano lagente e un gran numero...morì"; Am 5,19: “Come quando uno fugge davanti al leone e s'imbatte in un orso; entra in casa, appoggia la mano sul muro e un serpente lo morde”. Nel nostro passo la metafora del serpente indicata il nemico, il re oppressore, il bastone del comando oppressore. Così in Ger 8,17: i nemici. Il re nemico per püleºšet è un bastone di violenza. I principi si imponevano frequentemente nomi di animali: Ex 15,15: “capi = buoi”; 2 Sam 10,2: il re dei Beney Ammon è Nahash: Serpente. C‟è la connessione implicita tra l‟immagine della verga e del serpente il quale può prendere anche forma di verga. Il passo di Ex ove la verga si tramuta in serpente e viceversa insinua la connessione tra potere politico e serpente - potere. Per cui qui viene mescolata l‟immagine vegetale con quella animale. Il fatto è che il bastone spezzato (immaginificamente il serpente) darà origine ad una discendenza (“da”) peggiore. aceyEå : nel senso di avere origine progerminare: “virga de radice” in 11,1. Ch: sort. [p;c:,ê 11,8; 59,5; Ger 8,17; Pr 23,32 “basilisco” serpente velenoso. Qui va inteso di un crescendo di pericolosità nello stesso ambito di oppressione. Ayàr>piW: “frutto” col sufo della 3 s. Frutto del serpente o del basilisco: 14,29. Immagine sempre legata alla vegetazione usata per la figliazione del serpente o del basilisco. @r"ïf': “animale che brucia”, cioè i cui morsi causano un dolore bruciante, velenoso (cfr Nu 21,6 sg Dt 8,15); sostantivo: “serpente velenoso”': Nu 21,8 (della sua effigie). Qui “drago volante”: animale nocivo :14,29;30,6 @pE)A[m.: Po “volare” (Gen 1,20; Is 6,2;14,29;30,6). Deve indicare qui un animale il più orribile possibile quasi mitico: unisce le caratteristiche del serpente e quelle di un volatile. La possibilità di volare potrebbe indicare lo spostamento rapido da una regione all‟altra per esercitare il potere della verga. I successori del re di ´aššûr esprimono un crescendo di oppressione distruttiva (quasi mitica) WcB'_r>yI xj;b,äl' ~ynIßAyb.a,w> ~yLiêd: yrEäAkB. ‘W[r"w> [14:30 a E pascoleranno „nei miei prati‟ i deboli ed i poveri in tranquillità (sicurezza) s‟accovacceranno. ‘W[r"w> : “pascere” : pascoleranno. In contrasto con la fame dello stico parallelo. 138 yrEäAkB. : m pl const rkoB. “mio primogenito”; KJG And the firstborn FBJ Car les premiers-nés VUL primogeniti. BHS : pc Mss yrkb = yrkB. “mie praterie” (congettura). Alonso: i miei prati. IEP sui miei prati. Dato che chi parla è YHWH, si tratta delle sue praterie nella sua Terra che egli ha donato al popolo. YHWH e il suo popolo daranno quindi ospitalità/nutrimento ai deboli ed oppressi. Sono quelli che non avendo valore politico vengono lasciati in vita anche dal vincitore. Essi troveranno rifugio come profughi nei campi di YHWH! ~yLiêd:: Isa 10:2; 11:4; 14:30; 25:4; 26:6; “poveri, deboli, povero” 25,4;10,2. Questa parola indica i poveri della terra in 2 Re 24,14;25,12. ~ynIßAyb.a,w>: Isa 14:30; 25:4; 29:19; 32:7; 41:17; è chi ha bisogno degli altri per vivere: 32,7. E‟ certamente Is. WcB'_r>yI indica il gesto che gli animali compiono prima di adagiarsi al suolo per riposare: piegano la zampe e si abbandonano a terra: 11,6 ss; 13,21; 17,2; 27,10. L‟immagine sottesa è quella del gregge che mangia e si accovaccia in sicurezza per la protezione di un pastore. E‟ YHWH che accoglie questi deboli non del suo popolo. Il popolo degli oppressi dopo la guerra, quelli che per il loro non valore vengono lasciati in vita abiteranno in un luogo sicuro e fruiranno della pace e della tranquillità come un gregge che pascola. Cfr Sof 3,13; Giobbe: 11,19. All‟Hif nel Salmo 23,23 ed Ez 23,5. Alonso: si sdraieranno, Ch:s‟allongeront. `gro)h]y: %tEßyrIaev.W %veêr>v' ‘b['r"b'( yTiÛm;hew> [14:30 b E „farà‟ morire di fame la tua progenie (il tuo ceppo) e il resto di te ucciderà. Il nemico che incombe yTiÛm;hew>: hiphil waw consec perf 1 s kill. “io farò morire”. Ch: Je mettrai à mort. IEP ma farò morire VUL interire faciam. Ma BHS : LXX avnelei/ de. limw/| to. spe,rma sou l tymihew>. Leggiamo coi LXX, Alonso: che farà morire. Sono gli effetti dell‟oppressione esercitata dal “drago” su püleºšet. O dal serpente per mezzo dei suoi discendenti. Un annientamento globale espresso dai verbi “far morire” e “uccidere”. Il primo è effetto indirettamente ottenuto dalla distruzione dei raccolti della campagna che provoca la fame. ‘b['r"b: è fame comune di molti connessa alla distruzione dei raccolti. %veêr>v': qui è la progenie di püleºšet. Richiama la parola nel v 29. gro)h]y:: Isa 10:4; 14:19f, 30; 22:13; 26:21; 27:1, 7; 30:25; qal imperf 3 m s gr;h'. %tEßyrIaev.W: è il resto della popolazione scampata alla fame. E ciò avviene nella aggressione bellica. püleºšet soccomberebbe senza resto. Alonso: soccombe senza resto: 29:19 Sof 3:12. Ora il poeta evoca il momento in cui piomba la vendetta su püleºšet che ha alzato la testa. Sta scendendo una mano militare. %LE+Ku tv,l,äP. gAmßn" ry[iê-yqi[]z:) ‘r[;v;’ yli(yliÛyhe [14:31 `wyd"(['AmB. ddEÞAB !yaeîw> aB'ê !v"å[' ‘!ApC'mi yKiÛ Urla, porta! Grida, città! Trema püleºšet , tutta! Sì! Da settentrione un fumo viene e non c'è (soldato) isolato nelle sue schiere. Fa eco al v 29 (Alonso,198: forse un altro oracolo posteriore): yli(yliÛyhe : Hi imper f s. Si riferisce alla porta che sarà sfondata dall‟urto del nemico. “Ululare” lamentarsi ad alte grida: 14,12; 15,2;16,7; 65,14. Anche le cose inanimate vengono invitate a urlare come partecipazione al dolore di coloro che le usano: 13,6; 23,1.6.14; Ger 4,8; 25,34; 48,20 (imper f s).39. Si rivolge prima alla porta della città e poi alla città. ‘r[;v;’: in genere è m, qui però è f essendo personificazione della città. Una parte per il tutto. Si tratta della grande porta della città che dà adito alla città ed è la parte della città più difesa. Quando essa è espugnata la città è presa : 22,7; 28,6; 45,1. Da qui metonimice indica tutta intera la città. La porta subirà l‟assalto bellico ed una volta espugnata lascerà libero l‟ingresso ai nemici. Dato che sia ‘r[;v;’ che ry[iê sono al f si suppone che la città sia vista come una donna violentata e che dopo la violenza subita esploda in grida di dolore. Il profeta comanda a püleºšet di dare inizio ora al lamento ed al grido dato che l‟esercito sta arrivando. yqi[]z::) “gridare, alzare la voce” pingendo chiedendo aiuto. Qui il grido è puro sfogo fisico alla violenza subita. Nessun aiuto. gAmßn": niphal i a gwm move back & forth “tremare atterrita” cfr Gios 2,9.24 Ger 49,23; Na 2,7. ‘!ApC'm:i “da settentrione”. Da N. !v"å[': Isa 4:5; 6:4; 7:4; 9:17; 14:31; 34:10; 51:6; 65:5; “fumo”; qui degli incendi lasciati dall‟esercito in movimento che anticipano da lontano il suo arrivo. O nugoli di polvere di molti che si muovono in terra arida “Da settentrione” suggerisce anche l‟immagine del temporale “nube”. E‟ l‟esercito di ´aššûr che dà segno anticipatore di sè nella colonna di fumo che sale in lontananza effetto dalla già avvenuta distruzione. E se si vede in lontananza il fumo significa che sta arrivando e tra poco arriverà anche in questa città il fuoco. Sta arrivando un esercito compatto e per questo invincibile. ddEÞAB: qal part m s abs ddB separate, alone “che seide in disparte o che marcia in disparte, solitario” Os 8:9. Qui è detto del soldato che marcerebbe in ordine sparso (14,31) in quell‟esercito che sta per arrivare non c‟è 139 disorganizzazione.E‟ un esercito di tecnici non di volontari. BHS Qa ddwm [? Da dwm: set into motion, shake, convulse]. wyd"(['AmB.: m pl const suf 3 m s d['Am : band, host ? meeting-place? E‟ l‟aggregazione di uomini per la guerra; qui sono le schiere compatte che avanzano. E‟ un corpo unico che sfonda le porte della città. Alonso: in file serrate (senza separazione); Ch :nul n‟est seul à ses rendez-vous. s `AM)[; yYEïnI[] Wsßx/y< Hb'îW !AYëci dS;äyI ‘hw"hy> yKiÛ yAg=-ykea]l.m; hn<ß[]Y-: hm;(W [14:32 E che (si) risponderà ai messaggeri di (quella) nazione? Che YHWH ha fondato ciyyôn ed in essa si potranno rifugiare gli oppressi del suo popolo! yAg=-ykea]l.m;: Isa 14:32; 18:2; 30:4; 33:7; 37:9, 14, 36; 42:19; 44:26; 63:9; si suppone che messaggeri di püleºšet siamo venuti a proporre a yühûdâ un‟alleanza contro ´aššûr in vista di una mutua protezione. püleºšet vorrebbe far partecipare anche yühûdâ alla gioia ( v 29) pregustata della liberazione dal bastone di ´aššûr. yAg=-: BHS LXX S T : pl, l ~yIAG. hn<ß[]Y:-: qal imperf 3 m s. Per il profeta è fatuo vagheggiare la liberazione. Il popolo di yühûdâ ed il re devono affrontare una risposta che è così anticipata dal profeta. Il popolo risponderà che: hw"hy>: è YHWH suo alleato. Egli proteggerà la sua città ove ha posto il suo Tempio sicuro rifugio per il popolo! dS;äyI: Isa 14:32; 23:13; 28:16; 44:28; 48:13; 51:13, 16; 54:11;piel perfect 3 m s ds;y" found, lay the foundation-wall of: obj. house city “fondare” ha incominicato ad edificare la città di ciyyôn (cfr Gios 6,26) ed è il suo fondamento. Wsßx/y<: Isa 14:32; 30:2; 57:13; Nah 1:7; Zeph 3:12 ; qal imperf 3 m pl hs'x' seek refuge “essere difeso e al sicuro” ; per salvarsi nascondersi in qualche luogo. yYEïnI[]: …Ps 9:13f, 19; 10:2, 9, 12; 12:6; 14:6; 18:28; 22:25; 25:16, 18; 31:8; 34:7; 35:10; 37:14; 40:18; 44:25; 68:11; 69:30; 70:6; 72:2, 4, 12; 74:19, 21; 82:3; 86:1; 88:10, 16; 102:1; 107:10, 41; 109:16, 22; 119:50, 92, 153; 140:13; Prov 3:34; 14:21; 15:15; 16:19; 22:22; 30:14; 31:5, 9, 20; Eccl 6:8; Isa 3:14f; 10:2, 30; 14:32; 26:6; 32:7; 41:17; 48:10; 49:13; 51:21; 54:11; 58:7; 66:2; Jer 22:16; Lam 1:3, 7, 9; 3:1, 19; Ezek 16:49; 18:12, 17; 22:29; Amos 8:4; Hab 3:14; Zeph 3:12; Zech 7:10; 9:9; 11:7, 11: coloro che sono ridotti ad una condizione misera ed umile (3,14; 10,2:41,17; 58,7). Anche i supplici del suo popolo. Il suo popolo che sceglie di non fondarsi sulla alleanza con püleºšet per la propria difesa, ma di fondarsi solo su YHWH come unico alleato. Esso troverà protezione e rifugio sul monte ciyyôn ove è il tempio di YHWH. Fiducia esclusiva in YHWH! ANNO 701 15,1-9 I cc 15-16 sono un ampio oracolo su mô´äb. Disposizione: A 15:1-9 +16:2 B [centro] 16:1.3-5; A‟ 16:212. Paralleli AA‟ con un centro di fermezza / riposo / giustizia / diritto /culto dinanzi all‟insicurezza/ agitazione /oppressione/ santuario di mô´äb. Alcuni passi possono aver avuto vita indipendente. Il lutto di mô´äb (Ger 48; Ez 25:8-11; Am 2:1-3). ba'_Am aF'Þm; [15:1 hm'êd>nI ‘ba'Am r["Ü dD:’vu lyleúB. yKiû `hm'(d>nI ba'ÞAm-ryqi dD:îvu lyle²B. yKiª Peso (oracolo) di mô´äb. Sì! La notte in cui fu devastata `är, mô´äb fu distrutto! Sì! La notte in cui fu devastata qîr, mô´äb fu distrutto! ba'_Am: populus habitans in terra E a mari Mortuo, S ab Arnon fluvio. Alonso: contro; Ch: de. yKiû: 15:1 (bis), 5b.6 (quater), 8-9 (ter); 16:4, 8.9, 12; Alonso,200: possible tradurre “che”. lyleúB. : m s const lyIl; poet.Is 16:3 > lyle Is 21:11; cs. lyle, = « hl'y>l; night. BHS. Qa hlylb LXX (ST V onus Moab quia nocte) nukto,j, l lyiL;B;. dD:’vu: Judg 5:27; Job 12:6; 15:21; Ps 17:9; 91:6; 137:8; Prov 11:3; 19:26; 24:15; Isa 15:1; 16:4 (qal pt. devastator); 21:2 (qal devastate, lay waste, overpower abs.); 23:1, 14; 33:1 (hof. (qal pass.?): be devastated); Jer 4:13, 20, 30; 5:6; 6:26; 9:18; 10:20; 12:12; 15:8; 25:36; 47:4; 48:1, 8, 15, 18, 20, 32; 49:3, 10, 28; 51:48, 53, 55f; Ezek 32:12; Hos 10:2, 14; Joel 1:10; Obad 1:5; Mic 2:4; Nah 3:7; Zech 11:2f; pual perf 3 m s ddv “vastata” est urbs, regio etc 15,1; 23,1.14; cfr Q 21,2; ptc “violentus aggressor, vastator, praedo” 16,4; 21,2; ptc pass 140 “violenter invasus, oppressus” 33,1; Q pass 33,1; Po inf 33,1b; cfr shd violenta oppressio hominis,violenta vastatio regionis 16,4;13,6;22,4;59,7;60,18; 51,19. Alonso: devastarono. Ch: a été razzié. r["Ü urbs principalis in M; sec Hier metropolis M: Ar = Areopolis = Rabbath mô´äb ossia Hirbet er-Rabba, ca 12 Km NNE ab el-Kerak. ba'ÞAm-ryqi: i e Arx mô´äb = murus mô´äb , arx Moabitarum, hodie el-Kerak iuxta W. el-Kerak SE a paeninsula el-Lisan; cfr 16,11 QIR HERES i e Murus latericius, Arx latericia murus cocti lateris Ger 48,31.36 murus fictilis; 16,7 muri cocti lateris. hm'(d>nI: Isa 1:9; 6:5; 10:7; 14:14, 24; 15:1; 40:18, 25; 46:5; niphal perf 3 m s hmD be destroyed (« II nif. 3. !) Is 6: 5; cities, lands Is 15: 1 “deletus amotus est” interiit populus rex urbs 15,1; 6,5. Alonso : perì ; Ch : est anéanti. L‟immagine della distruzione della città viene immersa nella duplice menzione della notte tragica nella quale la città principale l‟ultimo baluardo difeso, cade. Notte, assenza di luce, distruzione, disperazione: ritorno al caos per opera dei nemici della città dopo lungo assedio. E con la capitale tutto il popolo cede. Alonso,200: notturno tragico. Tutto è finito: resta il lutto dei rimasti e la fuga. ykib,_l. tAmßB'h; !bo°ydIw> tyIB:ôh; hl'’[' [15:2 a lyliêyEy> ba'äAm ‘ab'd>yme( l[;Ûw> Abún>-l[; Sale la „figlià‟ di dîbön (sul)le alture per il pianto su nübô e su mê|dbä´ mô´äb continua a urlare. !bo°ydIw> tyIB:ôh; hl'’[' : Ch Il est monté à la Maison, et de D. KJG He is gone up to Bajith, and to Dibon, TOB On monte au temple, à Divôn, sur les hauts lieux pour y pleurer. VUL ascendit domus et Dibon. Culto ai templi. BHS: l !bo°ydI tb htl.[' cfr ST et Ger 48:18 !Ab+yDI-tB; tb,v,ÞyO. Alonso,199: corregge. La gente di D. sale a piangere. IEP È salita la gente di Dibon FBJ Elle est montée, la fille de Dibôn. hl'’[' : = htl.[ città personificata. ykib,_l.: Ps 6:9; 30:6; 102:10; Isa 15:2f, 5; 16:9; 22:4, 12; 38:3; 65:19; Jer 3:21; 9:9; 31:9, 15f; 48:5, 32; Joel 2:12; Mal 2:13: m s abs ykiB:.i weeping. !bo°ydIw>: urbs in mô´äb ; Hodie Diban ca 5 km N ab Arnon; cfr Num 21,30;32,3.34; Ger 48,18. Abún>:15,2 città M in Ruben Num 32,3.38;33,47; Ger 48,1.22; prob H el-Mhajjet ad latus S montis enNeba. ‘ab'd>yme(: Medaba urbs et planities in Ruben Nu 21,30; Gios 13,9.16; 1 Ch 19,7; postea moabitica; hodie Madaba ca 9 km S a Hesban. lyliêyEy>: BHS : l lyliêyEyE: Deut 32:10; Isa 13:6; 14:31; 15:2f; 16:7; 23:1, 6, 14; 52:5; 65:14; Jer 4:8; 25:34; 47:2; 48:20, 31, 39; 49:3; 51:8; Ezek 21:17; 30:2; Hos 7:14; Joel 1:5, 11, 13; Amos 8:3; Mic 1:8; Zeph 1:11; Zech 11:2; hiphil imperf 3 m s lly “ululavit, lamentatus est”: 15,2; 16,7; 65:14; cfr 13,6; 14,31; 23,1.6.14; cfr ululatus: 15,8. Alonso, 200:i nomi compongono un'armonia di consonanti: ba'äAm, !bo°ydI, ab'd>yme(, Abn>; mentre il pianto rovescia l‟inizio: lyleúB. yKi / ykib,_l. e la notte si prolunga nel gemito: lyleú/ lyliêyEy>. Descrizione del lutto . `h['(WrG> !q"ßz"-lK' hx'êr>q' wyv'äaro-lk'B. [15:2 a Su tutte le „‟ teste, calvizie! „E‟ ogni barba è rasata. wyv'äaro: l c pc Mss LXX evpi. pa,shj kefalh/j varo cfr Jer 48:37. hx'êr>q': Lev 21:5; Deut 14:1; Isa 3:24; 15:2; 22:12; Jer 47:5; 48:37; Ezek 7:18; 27:31; Amos 8:10; Mic 1:16: f s abs hx'r>q': baldness (act undertaken as a sign of mourning) “calvities luctus” causa assumpta 15,2; 22,12; delle donne prigioniere 3,24; vb: “rasit sibi caput luctus causa”. !q"ßz"-lK': BHS : Qa mlt Mss STV lK'w>. h['(WrG>: Isa 15:2; Jer 26:2; 48:37; Ezek 5:11; 16:27; qal pas part f s abs [rG shave, trim (beard) Ger 48:37; abs. Ez 5:11; cfr pual: pf. W[D'(NU: be cut down (trees) Is 9:9: “rasit, totondit”. BHS : mlt Mss h['(WdG> [Isa 9:9; 10:33; 14:12; 22:25; 45:2; Jer 48:25; 50:23; Lam 2:3; Ezek 6:6; Amos 3:14; Zech 11:10, 14: [d;G" cut off]. `ykiB,(B; drEîyO lyliÞyEy> hL{ïKu h'yt,²boxor>biW h'yt,óAGG: l[;ä qf'_ Wrg>x"å wyt'ÞcoWxB. [15:3 Nelle sue strade vestono sacco, sulle sue terrazze e sulle sue piazze tutti continuano a urlare: si sciolgono in lacrime. Wrg>xå:" “accinxit”. drEîyO: ptc “defluere” dic. oculus flens cum acc liquoris: ipse flens 15,3. qf'_ : BHS ins Wdp.s' (cfr LXX evn tai/j platei,aij auvth/j perizw,sasqe sa,kkouj et Ger 48:38 ( dPe_s.mi hL{åK) vel Whn (Whn>yI). h'yt,óAGG:: BHS l wyt 141 Ciò che resta di mô´äb si dà al lutto. Le città sopravvissute lo manifestano raccogliendosi e sulle alture e nei luoghi comunitari in città con i segni del lutto. Due volte la parola „lacrime‟ (v 2a e 3b). Non spegneranno il fuoco della devastazione. Un coro di urla insieme a mô´äb : le città figlie. ~l'_Aq [m;äv.nI #h;y:ß-d[; hleê['l.a,w> ‘!ABv.x, q[;Ûz>Tiw: [15:4a E grida HešBôn e ´el`älË fino a yaºhac è ascoltata la loro voce. q[;Ûz>Tiw: : qal waw consec imperf 3 f s q[z cry out ‘!ABv.x,: urbs Amorrhaeorum in Moab, Rubenitis, postea Gaditis attributa recuperata da Moab 15,4; 16,8 ss; hodie Hesban, ca 20 Km SSW ab Amman. Alonso: Chesbòn hleê['l.a,w>: urbs in Ruben 15,4;16,9 hodie el-Al ( i e elevata) ca 2,5 km NNE a Hesban.Alonso: Elealè. #h;y:-ß d[;: Iasa; Iassa urbs in Moab Rubenitis attributa, levitica, situs incertus = Umm -el-Walid ca 12 km SE a Madaba. Alonso: Iàas. `AL* h['r.y"ï Avàp.n: W[yrIêy" ‘ba'Am yceÛlux] !Keª-l[; [15:4b Per questo i fianchi di mô´äb „fremono‟ napšô trema in lui. !Keª-l[;: 4b.7b. yceÛlux]: qal pas part m pl constr #l;x' pt. pass. #Wlx', cs. #Wlx], pl. ~yciWlx], yceWlx]: µ¹lûƒ girt, ready for battl “cinxit, armavit”; viri ad pugnandum armati, milites; Ch : sur quoi les pionniers. KJG therefore the armed soldiers FBJ C'est pourquoi les guerriers TOB Aussi les soldats VUL expediti Moab. cfr vb cinxit, armavit; viri ad pugnandum armati, milites; BHS: LXX (S) h` ovsfu.j l ycl.x; [ #l,x, = ~yIc;l'x] Gen 35:11; 1 Kgs 8:19; 2 Chr 6:9; Job 31:20; 38:3; 40:7; Isa 5:27; 11:5; 32:11; Jer 30:6] IEP Per questo i fianchi .Zorell, 246: media pars corporis, lumbi 5,27;11,5; fianchi. Alonso,199 ( come sost): tremano le viscere. W[yrIêy:" hiphil imperf 3 m pl [wr shout (in alarm in triumph); shout in triumph Is 44: 23; “fortiter vocem edidit”; “costernatus vociferatur” Giud 7,21; Is 15,4; Mi 4,9; con polarità opposta il Poal ipf “laete iubilabitur” in 16,10; KJG shall cry out; TOB poussent-ils des clameurs VUL ululabunt. BHS : prp W[r>y. Alonso, 199 legge W[gry da [g:r ' “movit, commuovi” Ds mare 51,15; Ger 31,35 come si legge in 1 Q Is e traduce “a Moab tremano le viscere”. FBJ frémissent, son âme frémit. IEP i fianchi…fremono. h['r.y"ï: trepidat, pavet anima alicuius; Alonso 199 “respira ansimando”. q['êz>yI ba'äAml. ‘yBili [15:5 hY"+viliv. tl;äg>[, r[;coß-d[; h'x,§yrIB. ABê-hl,[]y:) ‘ykib.Bi tyxiªWLh; hleä[]m; ŸyKiä `Wr[E)[oy> rb,v,Þ-tq;[]z: ~yIn:ëroAx %r<D<ä yKi… Il mio cuore per mô´äb vuole gridare! I suoi fuggiaschi fino a cöº`ar (`eglat šülìšiyyâ) Sì! La salita di hallûHît: in pianto salgono in essa! Sì! La via di Hôrönaºyim grida strazianti continuano a lanciare. ‘yBili : partecipazione al lutto del popolo da parte dell‟autore di questa elegia. Anche il poeta partecipa al grido di sofferenza di mô´äb. E l‟unico punto in cui appare un “io”. Potrebbe essere il popolo di yiSrä´ël : solidarietà con un popolo confinante che gli presenta una possibilità del suo futuro. Dolore del profeta immerso nel lutto generale per la sventura della nazione vicina? Alonso: si lamenta. Ch: clame. h'x,§yrIB.: “fugitives” 43,14 (LXX; S; Vg vectes), 15,5. BHS : Qa hwxrb: prp hxoyrIB cfr S. r[;co:ß Segor urbs Pentapoleos prope Mare Mortuum sita in valle Siddim; sita fuisse videtur in angulo SE maris Mortui. In H Seh Isa (ad Sel el-Qerahi), quae probabiliter fuit Zoara romano bizantina. Solo vertigia di occupazione romana. hY"+viliv. tl;äg>[,: BHS prb add cf Jer 48:34. Alonso: glosa chiarificatrice. hl,[]y:): il verbo “salire” si legge in v 2 e qui. Uscita dalle città e rifugio sui monti? yxiªWLh;: ascensus Luith in mô´äb : identificatio incerta; Alonso,199 : la salita di Spianata. ~yIn:ëroAx: urbs in M haud procul a Segor ; sec Musil el-Araq ca 12 Km SSW ab el-Kerak; sc alios prob. = Beth-Haram (Tell er-Rame), c 11 Km NE ab ostio Iordanis. Alonso, 199 la vi di Due Grotte. tq;[]z:: “clamor lamentantis, querentis”: 15,8. rb,v,Þ: “ruina pernicies miseria clades urbis expugnatae, populi devicti” :15,5; 30,26. Wr[E)[oy>: Isa 10:26; 13:17; 14:9 (stir up, rouse up, disturb); 15:5 (pilpel: impf. Wr[e[oy>, rd. Wr[e(r.[;y>: keep up (obj. a cry)); 29:18; 35:5; 41:2 (hif.: stir up, set in motion), 25; 42:7, 13 (hif. awake (intrans.)), 16, 18f; 43:8; 45:13; 50:4; 51:9, 17 (hitpolel: rouse onesf., get going); 52:1; 56:10; 59:10; 64:6 (hitpolel: rouse onesf., get going); polel imperf 3 m pl di rw[. Zorell,582 : Wr[E)[oy> lapsus calami pro : WrE[oy> vel pro Pilpel Wr[e(r.[;y>) civit clamorem; cfr excitavit in 14,9;10,26 teologico. Alonso,199 : è dubbio bisogna forse leggere rr[ [Zorell,631] `hy")h' al{ï qr,y<ß av,d<ê hl'K'ä ‘rycix' vbeÛy"-yKi( Wy=h.yI) tAMåv;m. ~yrIßm.nI ymeî-yKi( [15:6 Sì! Le acque di nimrîm sono desolate! Sì! E‟ seccata l‟erba! Finita la pastura: verdura non c'è (più)! 142 ~yrIßm.nI: Seil en-Numera, influens in partem SE maris Mortui; Alonso, 199 la fonte delle Pantere. tAMåv;m.: regio vastata. Accompagnato da un elevatissimo e generale urlo di dolore. Abbandono delle città per l‟esilio. Salvezza nella fuga. Alla desolazione della città distrutta si aggiunge la mancanza di cibo nelle campagne e la mancanza d'acqua. Potrebbe essere anche l‟effetto della presenza di truppe d'assedio che hanno utilizzato per vivere la terra ma forse hanno anche provveduto a seppellire le sorgenti per impedire l‟acqua agli assediati. `~Wa)F'yI ~ybiÞr"[]h' lx;n:ï l[;² ~t'êD"qup.W hf'_[' hr"ät.yI !KEß-l[; [15:7 Per questo fanno provviste e si caricano delle loro riserve verso il torrente `áräbîm. !KEß-l[;: 4b 7b. hr"ät.yI: “residuum” aut “abundantia” 15,7 = Ger 48,36. ~t'êD"qup.W: meton “res ( bene)conservandae”. ~ybiÞr"[]h': “salix arbor”, quae iuxta rivos crescere solet Lev 23,40;Is 15,7;44,4; Sal 137,2; Giob 40,22. Zorell,626 : torrens a meridie ingrediens in mare Mortuum, sive W el-Hesa sive W el- Quseb; alii: Arnon vel de torrente quodam N ab Arnon in mare Mortuum decurrente. Alonso:il torre nte dei Salici. ba'_Am lWbåG>-ta, hq"ß['Z>h; hp'yQIïhi-yKi( [15:8 `Ht'(l'l.yI ~yliÞyae raEïb.W Ht'êl'l.yI ‘~yIl;’g>a,-d[; Sì! Accerchia un grido i confini di mô´äb fino a ´eglaºyim il suo urlo e a bü´ër ´êlîm il suo urlo. hp'yQIïhi: hiphil perf 3 f s @qn : go around (obj. city); of a cry, go around, penetrate Is 15:8 “circumsonat clamor” regionem; cfr Q 29,1. ~yIl;’g>a,-d[;: Gallim in parte S di mô´äb O mil pass S ab Areopoli ( Rabbat mô´äb , er-Rabba) hodie Rugm elgilime; sec Musil: H Galgul ca 8 Km SSW ab el-Kerak. raEïb.W: Puteus Elim in mô´äb . Alonso: al Pozzo del Rovereto [Robledo]. Un unico angosciato grido. A questo è ridotto il paese in rovina. E‟ ripreso il verbo del v 2 ( cfr 3). ~d"ê Wal.m'ä ‘!AmydI ymeÛ yKiä [15:9 `hm'(d"a] tyrIßaev.liw> hyEër>a; ‘ba'Am tj;Ûylep.li tAp+s'An !AmßyDI-l[; tyviîa'-yKi( Sì! Le acque di dîmôn son piene di sangue! Sì! Io porrò contro dîmôn per aggiunte: contro gli scampati di mô´äb , un leone! E contro il resto della ´ádämâ. !AmydI: = dîmôn H Dimne 3-4 Km WNW a H er-Rabba ( Rabbath mô´äb). Alonso: la fonte di Dimòn. IEP di Dimòn. BHS Qa VUL quia aquae Dibon TOB de Divôn . ~d":ê Isa 1:11, 15; 4:4; 9:4; 15:9; 26:21; 33:15; 34:3, 6f; 49:26; 59:3, 7; 66:3. Alonsom 200: la fonte del paese è insanguinata (ricorda piagha di Egitto). Il sangue sgorga sonoramente dal nome: !AmydI /~d".ê tyviîa'-yKi(: Q ipf 1 “posuit”; saepe figurative dicitur: imponere (infligere) alci poenas Nu 12,11; Is 15,9. tAp+s'An : Ni ptc “adiuncta est” res; ptc f plur “additamentà novas vel maiores poenas”. Alonso: nuove piaghe, Ch: par surcroit. hyEër>a: m s abs : (African) lion, BHS: prp ha,r>a, al ha,r>yI tyrIßaev.liw>: BHS prp AtyrIßaev.liw hm'(d"a]: BHS prp ~da, al hM,d;a] [?] vel hî['m'(d>a, [?] vel hm'yae [Zorell,42 terror]. Alonso,199: della campagna [del campo. Id, 200: alcuni correggono con hB,r>a;: “cavalletta” in parallelismo con “leone”. `!An*r>a;l. troßB'[.m; ba'êAm tAnæB. ‘hn"yy<’h.Ti( xL'_vum. !qEå ddEÞAn-@A[k. hy"ïh'w> [16:2 E sarà come uccello fuggiasco, nidiata messa in fuga! E saranno le figlie di mô´äb „nei‟ guadi dell‟ ´arnôn. Alonso, 199: significato e struttura consigliano di anticipare qui 16:2 hy"ïh'w> : descrizione di chiusura. ddEÞA: Qal ptc “ fugit, avolavit” avis 16,2; cfr 10,31; 22,3,; 33,23; ptc “fugitivus” ( et inops circumerrans) 16,3; 21,14; ancora per uccello 10,14. !qEå: “nidus” avis Dt 22,6; Is 10,14; Sal 84,4; Giob 39,27; Pr 27,8; meton: “pulli” avis Dt 32,11; Is 16,2 m; xL'_vum.: Pu ptc “expelluntur, fugantur” pulli avis : 16,2 ; cfr 27,10 urbs, depopolata. troßB'[.m;: vadum fluvii 16,2; Ger 51,32; cfr 10,29 fauces montium; BHS : prp tr:b[. ,me ; cfr Sym, al troßB'[.m;b. Alonso : e anfrano le ragazze… per i guadi. Ch les filles…aux passes de. !An*r>a;l.: torrens in ora E in Mare Mortuum influens, hodie Seil el-Mogib. Fuga attraverso i guadi inseguiti dai leoni; le città filiali di mô´äb fuggono come uccelli dal nido. Inseguiti da animali feroci. L‟immagine del nido come “casa” legata a “figlie/ragazze” indica le popolazioni fuggiasche . Lascia intravedere l‟angoscia del distacco e la situazione pesante dei profughi. 143 16,1.3-5 I moabiti si rifugiano in Giudea. Oracolo di salvezza. `!AY*ci-tB; rh:ß-la, hr"B'_d>mi [l;S,ämi #r<a,Þ-lve(mo rk:ï-Wxl.vi [16:1 Mandate „agnelli‟ „al‟ governatore della terra da seºla` „del‟deserto al Monte della Bat-ciyyôn. Wxl.vi : BHS frt l Wxl.v(' w>) cfr T. Inizia con una serie di imperativi a Moab. rk:-ï : Deut 32:14; 1 Sam 15:9; 2 Kgs 3:4 ((young) ram); Ps 37:20 (II rK;: pl. ~yriK': pasture); 65:14 (id); Isa 16:1; 30:23 (II rK;: pl. ~yriK': pasture ); 34:6; Jer 51:40; Ezek 4:2 (battering ram); 21:27; 27:21; 39:18; Amos 6:4; m s abs rK;; BHS prp ~rIk'; anche Alonso: o viene preso come collettivo. -lve(mo: dominator 14,5; 16,1; 52,5; BHS : prp .lvemo(l.). Alonso: sovrano. [l;S,ämi: Petra in Edom; frt 16,1;42,11; sec pl Petra, urbs princeps Nabateorum, sita in W Musa ca 80 Km SSE a Mari Mortuo, accuratius cacumen Umm el-Bijara (1160 m). Alonso: da Petra (Roccia del Deserto: la capitale). hr"B'_d>mi: m s abs directional heh rB'd>mi loc. hr'B'ñd.mi: pasturage, wilderness, desert, i.e. area not cultivated; BHS: S (VUL Petra deserti) (d) mdbr‟ = rbd>Mih. Il profeta si rivolge drammaticamente ai fuggiaschi di mô´äb e li invita a mandare regali/tributo dal deserto da Petra o dai luoghi pietrosi dalle caverne ove si trovano, al re/governatore di Ym per trovare aiuto accattivandosene la benevolenza. Si tratta dell‟invio di un tributo. Davide aveva assoggettato M come vassallo con regolare invio di tributo; il vassallo varie volte si era ribellato. Ora dinanzi ad una disgrazia più grande come l‟aggressione di un nemico crudele è invitato a ricorrere ancora al re di Giuda. hl'êylip. Wfå[] ‘hc'[e ÎyaiybiÛh'Ð ¿Waybih'À [16:3 ~yIr"+h\c' %AtåB. %LEßci lyIL:±k; ytiyvió `yLi(g:T.-la; ddEÞnO ~yxiêD"nI ‘yrIT.s; Fa venire un consiglio! Fai una decisione! Poni come notte la tua ombra in pieno mezzogiorno! Nascondi i dispersi, il fuggiasco non rivelare! Si rivolge ora a Giuda perché accolga i fuggiaschi. ¿Waybih'À: K : hiphil imper m pl “venire facit, implet”. Poi si rivolge alla Figlia Bat-ciyyôn al governatore ed alla sua corte perché decidano di offrire aiuto ai fuggiaschi. Nella parola del profeta si sente un comando di YHWH al suo popolo. Limper f è per la città vista come donna: ÎyaiybiÛh'Ð: Q hiphil imper f s. BHS Qa wybh [bhy give]; l c Q nonn Mss Vrs, al ybih' [qal imper f s]. Alonso: legge imper f.: Dacci consiglio; Ch. Fais venir le conseil. hc'[e : Isa 5:19; 8:10; 11:2; 14:26; 16:3; 19:3, 11, 17; 25:1; 28:29; 29:15; 30:1; 36:5; 40:13; 44:26; 46:10f; 47:13; Wfå[]: qal imper m pl. Ch : Faites le verdit. BHS: l c mlt Mss Q…. yfi[]: [qal imperat f]. Hanno il sing 11 mmss ebraici Vg. Alonso,201 legge imper f: prendi una decisione. hl'êylip. : “consultatio” vel “sententia” arbitri 16,3 ; vd llp “iudicavit”. ytiyvió : qal imper f s tyv put, set, lay: Ch: Place. Alonso:addensa. %LEßc: Isa 4:6; 16:3; 25:4.5 (of cloud); 30:2f; 32:2; 34:15; 38:8; 49:2 (metaph., of God‟s protection); 51:16; m s const suf 2 f s lce: shadow, shade. Metafora molto forte per indicare alla città una accoglienza radicale: diventare ombra che accoglie e nasconde in pieno giorno! Deve dare asilo ai fuggiaschi e nasconderli . Loco Domini. ~yIr"+h\c:' Isa 16:3; 58:10; 59:10; Jer 6:4; 15:8; 20:16; Amos 8:9; Zeph 2:4 m pl abs: midday, noontime; b®tôk ƒoh¯rayim in broad noonday. ‘yrIT.s;: piel imper f s rts: hide (trans.) “latere sivit”, “abscondit aliquem” 16,3. Esplicita la metafora precedente. Ch: voile ~yxiêD"nI: Isa 8:22 (pual: pt. xD'nUm.: ? rd. Hg:NOmi); 11:12; 13:14 ( hof.: pt. xD'm:u scared away (gazelle)); 16:3f; 27:13; 56:8; niphal part m pl abs xdn “extrusus, expulsus” in exilium; sic ptc 2 Sam 14,13 ss (a se eiectum) Is 16,3 s (mei eiecti) 27,13. Ch: les bannis. ddEÞnO: Isa 10:14 (move (obj. wing), flutter), 31 (flee); 16:2f; 21:14f; 22:3; 33:3; qal part m s abs. Ch: l‟errant. Alonso: il profugo. yLi(g:T.: Isa 5:13 (go into exile); 16:3; 22:8, 14; 23:1(nif. be announced); 24:11 ((have to) go away, disappear: of joy); 26:21; 38:12; 40:5 (nif. (God) reveal onesf. his k¹bôd ); 47:2f; 49:9 (nif. appear), 21; 53:1; 56:1; 57:8; piel imperf 2 f s jussive in meaning, but no unique form for jussive hl'G" uncover, reveal: gillâ °¢t betray s.one “prodit”. 144 ba'²Am yx;êD"nI ‘%b' WrWgÝy" [16:4a ddE_Av ynEåPm. i Aml'Þ rt,seî-ywIh/ Possano soggiornare presso di te i miei profughi di mô´äb . Sii rifugio per essi davanti ai volti del devastatore. WrWgÝy" : qal imperf 3 m pl jussive in meaning, but no unique form for jussive rwG stay as foreigner and sojourner. Ch: Qu‟ils résident en toi: Alonso: Da‟ asilo. ‘%b': suf 2 f s. yx;êD"nI: Ch: mes bannis; BHS l c 2 Mss LXX oi` fuga,dej S yxeD>nI: il suffisso “miei” non è attestatto dalle versioni ( LXX, Sir, Vg). Alonso: non lo traduce. FBJ les dispersés de Moab TOB Que les réfugiés de Moab! ASV Let mine outcasts KJG Let mine outcasts VUL profugi mei. E‟ carico di significato se fosse in bocca a YHWH. -ywIh/: qal imper f s. rt,se: Isa 8:17; 16:3f; 28:15, 17; 29:14f; 32:2; 40:27; 45:15, 19; 48:16; 49:2; 50:6; 54:8; 57:17; 59:2; 64:6; 65:16; m s abs. Alonso: nascondiglio; Ch : voile. Riprende il vb del v 3. ddE_Av: Isa 15:1 (pual (qal pass.?): be devastated: city); 16:4; 21:2 (abs.); 23:1, 14; 33:1 (hof. (qal pass.?): impf.: be devastated); qal part m s abs ddv: devastate, lay waste, overpower; pt. devastator. dvoê hl'K'ä ‘#Meh; speÛa'-yKi( [16:4b `#r<a'(h'-!mi smeÞro WMT;î Quando sarà cessata l‟oppressione, finita la devastazione , scomparirà l‟invasore dalla terra. speÛa'-yKi(: qal perfect 3 m s: be gone, be at an end . Alonso: Quando cesserà l‟oppressione. Inizia un breve oracolo di salvezza. Pars destruens. ‘#Meh;: Job 21:18; Ps 1:4; 35:5; Isa 16:4; 17:13; 29:5; 41:15; Hos 13:3; Zeph 2:2; m s abs #me; oppressor 16,4 ; BHS Qa #Wmx' [Zorell,249: #Amx' : Is 1:17 oppressor (sec recentiores); LXX STV (et multi commentators) lg #Wmx' = oppressus], Alonso: l‟oppressione; Ch: Oui, plus de suceur. dvoê: Isa 13:6; 16:4; 22:4; 28:9 (II dvo: violence, destruction); 32:12; 51:19; 59:7; 60:16, 18; 66:11; m s abs dvo. BHS ftr l dVoh;. Alonso:devastazione, Ch: la razzia. WMT;:î qal perfect 3 pl ~mT be complete “pereunt, delentur aliqui” morte, gladio. BHS l c Qa LXX [o` a;rcwn avpw,leto]S V [defecit qui conculcabat terram] ~T;. Alonso: al s: sarà sparito, Ch: c‟en est fini. smeÞro: Isa 1:12 (ground); 16:4; 26:6; 28:3 (nif.: hn"s.m;r'Te: be trampled (crown[s])); 41:25 (obj. potter‟s clay); 63:3 (grapes); Ezek 26:11; 34:18; Dan 8:7, 10; Mic 5:7; Nah 3:14. qal part m s abs sm;r': trample (down, out), tread. Alonso: chi calpestava; Ch: du piétineur. La motivazione di questo atteggiamento è anche in 29,20. dwI+D" lh,aoåB. tm,Þa/B, wyl'²[' bv;îy"w> aSeêKi ‘ds,x,’B; !k:ÜWhw> [16:5 `qd<c,( rhIïm.W jP'Þv.mi vrEîdow> jpe²vo Allora sarà stabile BaHeºsed il trono e siederà su di esso Be´émet nella Tenda di David un Giudice ed un Ricercatore del diritto ed un Sollecito per la giustizia. !k:ÜWhw: Isa 2:2; 9:6; 14:21; 16:5; 30:33; 40:20; 45:18; 51:13; 54:14; 62:7; hophal waw consec perf 3 m s Ho firmatur cfr 30,33... Pars construens. Le promesse di Davide serevono alla nazione vicina. ds,x,’B;: Isa 16:5; 40:6; 54:8, 10; 55:3; 57:1; 63:7; Jer 2:2; 9:23; 16:5; 31:3; 32:18; 33:11; Lam 3:22, 32; Dan 1:9; 9:4; Hos 2:21; 4:1; 6:4, 6; 10:12; 12:7; Joel 2:13; Jonah 2:9; 4:2; Mic 6:8; 7:18, 20; Zech 7:9. Alonso lealtà; Ch: avec chérissement. tm,Þa/B,: Isa 10:20; 16:5; 38:3, 18f; 39:8; 42:3; 43:9; 48:1; 59:14f; 61:8; Jer 2:21; 4:2; 9:4; 10:10; 14:13; 23:28; 26:15; 28:9; 32:41; 33:6; 42:5; Ezek 18:8f; Dan 8:12, 26; 9:13; 10:1, 21; 11:2; Hos 4:1; Mic 7:20; Zech 7:9; 8:3, 8, 16, 19; Mal 2:6. BHS: tr huc +.Alonso:e verità. vrEîdow>: “studuit, operam dedit”: 1,17;16,5. rhIïm.W: “velox festine, sine cunctatione, iustitiam exsequens” 16,5. Alonso, 201: riordina i membri per chiarificare il senso: vi sarà nella tenda di D un trono /fondato su lealtà e verità: / vi si siederà un giudice geloso del diritto, sollecito per la giustizia. Accolti da questo Giudice = re/sovrano i profughi troveranno la pretezione che YHWH riserva ai deboli ed ai diseredati. Come YHWH è ombra che ripara gli oppressi del suo popolo così la Città sarà nei confronti di mô´äb : eserciterà la stessa funzione. Il sovrano di yühûdâ li accoglie e compie la funzione che YHWH compie per la Città. In te saranno benedette tutte le famiglie dellaterra. Apertura al regno messianico. Cfr 9,5 ss; 11,3-5. Questo oracolo è al centro del trittico (A 15:1-9 +16:2; B [centro] 16:1.3-5; A‟ 16:2-12) ove è espressa la fermezza / riposo / giustizia / diritto / culto dinanzi all‟insicurezza/ agitazione /oppressione. E‟ un breve oracolo di salvezza. 145 16,6-12 dao+m. aGEå ba'ÞAm-!Aag> Wn[.m;îv' [16:6 s `wyD"(B; !kEï-al{ Atßr"b.[,w> An°Aag>W Atôw"a]G: Abbiamo ascoltato della superbia di mô´äb - superbia somma la sua alterigia e la sua superbia e la sua arroganza il non-sì delle sue pretese. Wn[.m;îv' : stessa forma … Ps 44:2; 48:9; 78:3; Isa 16:6; 24:16; Jer 3:25; 6:24; 30:5; 48:29; 51:51; Dan 9:6, 10, 14; Obad 1:1; Zech 8:23. Alonso; 202: parole come pronunciate da un giudice o da un tribunale o da alcuni testimoni della presente disgrazia, alla quale cercano e trovano giustificazione. !Aag>: “superbia” 13,11;14,11;16,6. aGE:å adj m s abs haughty 16,6; BHS : l c Qa 2 Mss ha,g cfr Ger 48,29 [Abbiamo udito la superbia di Moab, è superbo assai! dao+m. ha,äGE ba'ÞAm-!Aag> Wn[.m;îv' la sua alterigia, la sua superbia e il suo orgoglio e l'arroganza del suo cuore. `AB*li ~rUîw> Atàw"a]g:w> An°Aag>W Ahôb.G"]: superbus, arrogans praesertim contra Deum 2,12 An°Aag>W: “superbia, ubris”in Deum 9,8;13,11 Atßr"b.[,w>: “excessus superbiae”. wyD"(B;: “verba inania vel falsa”, garritus 16,6; cfr 44,25 vaniloquus. lyli_yEy> hL{åKu ba'ÞAml. ba'²Am lyliîyEy> !keªl' [16:7 yai(k'n>-%a; WGàh.T, tf,r<²x]-ryqi yveóyvia]l; Per questo urlerà mô´äb „‟: tutti urleranno Per le focacce di uva di qîr-HáreºSet sospirate afflitti (costernati). !keªl' : Isa 1:24; 5:13f, 24; 7:14; 10:16, 24; 16:7; 26:14; 27:9; 28:14, 16; 29:14, 22; 30:7, 12f; 37:33; 51:21; 52:6; 53:12; 61:7; 65:13; cfr v 9. 11. lyliîyEy>: BHS cfr 15 :2 : lgd lyliîyyE hL{åKu: m s const suf 3 m s ba'ÞAml.: BHS prb dl m cs yveóyvia]l;: “placenta, libum” (Kuchen, gateau) potiss ex uvis passis confectum Os 3,1; porro 2 Sam 6,19; Is 16,7 cfr 8. Uso idolatrico? tf,r<²x]-ryqi: 2 K 3:25; all forms refer to same town, a capital of Moab. Alonso: Città del Vasaio. WGàh.T,: Isa 8:19 (hif.: pt. ~yGIh.m;: mutter); 16:7 (moan, w. l® for); 27:8; 31:4 (growl (of lion)); 33:18 (ponder (by talking to onesf.) w. acc.); 38:14 (animals: a) coo (of dove)); 59:3 (speak, proclaim), 11, 13; Jer 48:31; Ezek 2:10; qal imperf 2 m pl hgh “sonis oris fremuit, mussitavit, gemuit” ets; leo praedam nactus 31,4; homo velut columba 38,14; 59,11; add ratio 'ob, de...' 16,7. BHS : ftr l c Ms WGàhiy<, al Wgh'. %a;: Particle of assurance or emphasis, variously translated according to context; emphatic, surely, indeed. ~yaik'n>: m pl abs; ak'n" : pl. ~yaik'n>: unmercifully beaten, broken :afflictus. hm'ªb.fi !p,G<å ll'øm.au !AB’v.x, •tAmd>v; yKiä [16:8 h'yQ,êWrf. Wmål.h' ‘~yIAg yleÛ[]B; `~y") Wrb.['î WvßJ.nI h'yt,êAxluäv. rB"+d>mi W[T'ä W[g"ßn" rzEï[.y:-d[; Sì! (Devastate) le campagne di HešBôn! Languisce la vigna di Sibmâ. I padroni dei gôyìm hanno schiacciato i rossi pampini raggiungevano ya`zër penetravano fino al deserto le sue propagini erano lasciate liberamente crescere oltrepassavano il mare. tAmd>v; yKiä : BHS : prp tAmd>v;K.; al ins tAmd>v; dD:vu yKi •tAmd>v;: “arva, campus”; arva vitibus consita; meton. “campi”:37,27. ll'øm.au: 1 Sam 2:5; Isa 16:8; 19:8; 24:4, 7; 33:9; Jer 14:2; 15:9; Lam 2:8; Ezek 16:30; Hos 4:3; Joel 1:10, 12; Nah 1:4 ; pulal perf 3 m s lma “emarcuit, elanguit, florere vel vigere desiit”; de plantis : 16,8; 24,4 a; de homine 19,8; 24,4b. Ch : sont étiolés. !p,G<å : Gen 40:9f; 49:11; Num 6:4; 20:5; Deut 8:8; 32:32; Judg 9:12f; 13:14; 1 Kgs 5:5; 2 Kgs 4:39; 18:31; Job 15:33; Ps 78:47; 80:9, 15 (detto di Israele); 105:33; 128:3; Song 2:13; 6:11; 7:9, 13; Isa 7:23; 16:8f; 24:7; 32:12; 34:4; 36:16; Jer 2:21; 5:17; 6:9; 8:13; 48:32; Ezek 15:2, 6; 17:6ff; 19:10; Hos 2:14; 10:1 (detto di Israel); 14:8; Joel 1:7, 12; 2:22; Mic 4:4; Hab 3:17; Hag 2:19; Zech 3:10; 8:12; Mal 3:11. Un paese di viti e vigne e di vino. hm'ªb.fi: Sabama, urbs in Ruben vinetis locuples; sec; Conder H. Sumije ca 4 Km WNW a Hesban; altri altrimenti. 146 Alonso: Illanguidisce la campagna di Chesbòn, le vigne di Sibmà; Ch: Oui, les ceps…. sont étiolés/ la vigne de S., Wmål.h': “confregit” cfr 41,7; mitius 28,1: vino percussi. h'yQ,êWrf.: pl subst “rubentes pampini” vitis 16,8. rzEï[.y:-d[;: Iazer urbs in Gad; sito incerto. Abel: Hn Gazzir in W Sàib; alii aliter. W[g"ßn": ut latine “attigit, pertigit” = extenditur, pervenit usque aliquo: uvae usque ad Iazer 16,8. W[T'ä: ad locum insolitum usque pervenire 18,8. h'yt,êAxluäv.: “emissiones, propagines”. WvßJ.nI: Ni pf “libere crescere sinuntur” propagines cfr 33,23; Q : reliquit. Come yiSrä´ël nel Sal 80 e Is 5. hm'êb.fi !p,G<å ‘rzE[.y: ykiÛb.Bi hK,úb.a, !Ke‡-l[; [16:9a hle_['l.a,w> !ABßv.x, ytiê['m.DI ‘%w<Y"’r:a] Per ciò io piangerò con lacrima di ya`zër sulla vigna di Sibmâ ti „inonderò‟ con le mie lacrime, o HešBôn e ´el`älË! hK,úb.a,: 16:9; 30:19; 33:7; 38:3; Jer 8:23; 13:17; 22:10; 31:15; 41:6; 48:32; 50:4; Lam 1:2, 16; Ezek 8:14; 24:16, 23; 27:31; Hos 12:5; Joel 1:5; 2:17; Mic 1:10; Zech 7:3. Le lacrime del profeta sono un‟irrigazione tardiva ed ormai, per la vitalità di questa vigna, inutili (Alonso,203). ‘%w<Y"’r:a]: …Isa 16:9; 34:5, 7; 43:24 (hif. w. acc. of what is drunk); 55:10 (Hif.: give s.one his fill to drink, drench); 58:11; Jer 31:12, 14, 25; 46:10; Lam 3:15; piel imperf 1 s suf 2 f s hwr: %w<Y"r;a] < *%y<W"r;a];: give s.one his fill to drink, drench: w. acc. of what is drunk: tears Is 16:9: “large irrigavit aliquid lacrimis”. BHS prb l %y<W"r;a]; cfr Qa. Vigna rinsecchita. `lp'(n" dd"îyhe %rEßyciq.-l[;w> %cE±yqe-l[; yKió [16:9b Sì! Sulla tua messe e la tua vendemmia è il canto di giubilo è caduto. %cE±yqe-: Isa 16:9; 18:6; 26:19; 28:4; 29:8; Jer 8:20; 31:26; 40:10, 12; 48:32; 51:39, 57; Ezek 7:6; Dan 12:2; Joel 1:5; Amos 3:15; 8:1f; Mic 7:1; Hab 2:19; Zech 14:8; m s constr suf 2 f s #yIq; summer-fruit (esp. figs).Alonso: anti di vendemmia %rEßyciq: Isa 9:2; 16:9; 17:5, 11; 18:4f; 23:3; 27:11; Jer 5:17, 24; 8:20; 50:16; 51:33; Hos 6:11; Joel 1:11; 4:13; Amos 4:7; m s constr suf 2 f s Alonso : e raccolto. dd"îyhe Isa 16:9f; Jer 25:30; 48:33; 51:14 m s abs dd'yhe shout v 10; metaph. war-cry of enemy v 9; “vox iubili “calcantium in turculari 16,9; Ger 25,30;48,33; victorum 51,14. lp'(n" : Alonso: morirono. [['_roy> al{å {å!N"ßrUy>-al{){ ~ymiîr"K.b;W lm,êr>K;h;-!mi ‘lygIw" hx'Ûm.fi @s;’a/n<w> [16:10 `yTiB;(v.hi dd"îyhe %rEßDoh; %roðd>yI-al{) ~ybi²q'y>B; !yIy:© Ed è stata tolta la gioia e il giubilo dal frutteto e nelle vigne non si giubila non si acclama più lietamente il vino nei torchi non è più calpestato „‟ la voce di gioia è cessata. @s;’a/n<w> : Ni retracta, subtracta, ablata est res: gaudium [['_roy>: : Po'al ipf laete iubilabitur ~ybi²q'y>B;: cupa torcularis in quam sucus uvarum pressarum defluit, per extensionem etiam totum torcular 5,2;16,10. `fr<x'( ryqIïl. yBiÞr>qiw> Wm+h/y<) rANàKiK; ba'êAml. y[;äme ‘!Ke-l[; [16:11 Per questo le mie viscere per mô´äb come arpa fremono e il mio intimo per qîr HäºreS. y[;äme: Gen 15:4 ((trunk of) body, belly as seat of origin of man); 25:23; Num 5:22; Ruth 1:11; 2 Sam 7:12; 16:11; 20:10 (bowels, entrails, intestines); 2 Chr 21:15, 18f; 32:21; Job 20:14; 30:27; Ps 22:15; 40:9; 71:6; Song 5:4, 14 (belly, abdomen (fm. exterior)); Isa 16:11; 48:19; 49:1; 63:15; Jer 4:19; 31:20; Lam 1:20; 2:11; Ezek 3:3; 7:19; Jonah 2:1f (of fish); m pl constr suf 1st s h[,me inner parts (as seat of feelings & excitement) : alcs “viscera”, i e alqs animum commotum gemitibus prodens, dic fremere, fremere ut lyra: 16,11 ... Nel silenzio dei canti, solo il mormorio delle viscere del profeta. rANàKiK;:… Isa 5:12; 16:11; 23:16; 24:8; 30:32; Ezek 26:13. Wm+h/y<): 1 Kgs 1:41 (make noise, uproar: city); Ps 39:7; 42:6, 12; 43:5; 46:4, 7; 55:18; 59:7 (bark (dog)), 15; 77:4; 83:3 (enemies); Prov 1:21; 7:11; 9:13; 20:1 (beer); Song 5:4; Isa 16:11 (sound (musical instruments; be unsteady, restless: inward parts); 17:12 (roar (sea, waves)); 22:2; 51:15; 59:11 (give a sound: growl (bear)); Jer 4:19; 5:22; 6:23; 31:20, 35; 48:36; 50:42; 51:55; Ezek 7:11, 16; Zech 9:15; qal imperf 3 m pl hmh. Ch: gémissent. yBiÞr>qiw> : Isa 4:4; 5:8, 19, 25; 6:12; 7:22; 8:3; 10:23; 12:6; 16:11; 19:1, 3 (rû-µ), 14, 24; 24:13; 25:11; 26:9, 17; 29:23; 34:1; 41:1, 5, 21; 46:13; 48:16; 54:14; 57:3; 63:11; 65:5; the inward part of body. Alonso: il mio petto. Ch : mes viscères. 147 fr<x'( ryqIïl. : Alonso: Città del Vasaio. V 7. BHS: ftr l hm,h/y< ~yliylix]K; tf,r<x] = hm'_B'h;-l[; ba'ÞAm ha'îl.nI-yKi( ha'²r>nI-yki( hy"ôh'w> [16:12 `lk'(Wy al{ïw> lLeÞPt; .hil. Av±D"q.mi-la, ab'óW E sarà quando „‟ si affaticherà mô´äb sulle alture ed andrà nel suo Santuario per pregare. E non potrà! In BHS fa parte di 6-12. Alonso pone una pasoa tra 11 e 12-14. Ch : 1-8; 9-14. ha'²r>nI-yki: niphal perfect 3 m s BHS : ftr dl . Ma Alonso: un giorno si vedrà M; Ch: Et c‟est quand il est vu. ha'îl.nI-yKi: niphal perf 3 m s hal “ad exhaustionem virium et fastidium usque se fatigavit sive laboravit”: 16,12; 47,13; cfr 1,14 : tire onesf. Alonso : affaticarsi, Ch :est excédé. BHS Qa ab. hm'_B'h;-l[;: Isa 14:14; 15:2; 16:12; 36:7; 58:14; hm'B' (cultic) high placeassociated w. pagan worship & cultic prostitution. Alonso: altura (si celebrano probabilmente processioni propiziatorie per la vendemmia, la pioggia ed il sole contro tormente e grandine ecc). Ch :sur le tertre. lk'(Wy al{ïw>: Isa 1:13 (hold on to, endure: a) s.thg); 7:1; 16:12; 29:11; 36:8, 14; 46:2; 47:11f; 56:10; 57:20 (be able to, have power to: w. inf. first: hašq¢‰ lœ± yûkal); 59:14; qal imperf 3 m s: be superior, be victorious, win: w. lœ° achieve nothing. Alonso: non gli varrà (conclusione breve!). 16,13-14 Per BHS nuovo oracolo con minaccia di castigo e promessa di salvezza per un “resto”. Alonso collega col v 12. `za'(me ba'ÞAm-la, hw"±hy> rB<ôDI rv,’a] rb'ªD"h; hz<å [16:13 Questa la parola che ha parlato YHWH a mô´äb in passato. za'(me Gen 39:5; Exod 4:10; 9:24; Josh 14:10; Ruth 2:7; 2 Sam 15:34; Ps 76:8; 93:2; Prov 8:22; Isa 14:8; 16:13; 44:8; 45:21; 48:3, 5, 7f: particle adverb; w. min, mostly mê°¹z: adv. before now, earlier long since Is 44:8 Alonso:in altro tempo; Ch: jadis. èrmoale éhw"hy> rB<åDI hT'ª[;w> [16:14 br"_h' !Amåh'h, lkoßB. ba'êAm dAbåK. ‘hl'q.nIw> rykiêf' nEåv.Ki ‘~ynIv' vl{Üv'B. s `ryBi(k; aAlï r["ßz>mi j[;²m. ra"ïv.W Ed ora ha parlato YHWH per dire: In tre anni - come anni di salariato - sarà dispezzata la gloria di mô´äb con tutta la sua numerosa moltitudine. E i rimasti: pochi di numero ed impotenti! w> : Ma rykiêf': Exod 12:45 (noun: day-laborer, hired laborer, wage-earner); 22:14; Lev 19:13; 22:10; 25:6, 40, 50, 53; Deut 15:18 (´®kar ´¹kîr); 24:14; Job 7:1f; 14:6; Isa7:20 (knife); 16:14; 21:16; Jer 46:21 (soldier (i.e. mercenary)); Mal 3:5: adj m s abs rykif' hl'q.nIw>: Lev 2:14; Deut 25:3; 27:16; Josh 5:11; 1 Sam 18:23; 2 Sam 20:14; Ps 38:8; Prov 12:9; Isa 3:5 (II hlq: nif.: be(come) of low esteem, of little account); 16:14 (ID); Jer 29:22; niphal waw consec perf 3 m s homonym hlq. Alonso: verrà umiliata. Ch: sera maudite. dAbåK.: Alonso : la nobiltà di ra"ïv.W : BHS: LXX (S V) kataleifqh,setai = ra;v.nIw>; prp ra;v'w> vel Ara;v'w> . ryBi(k; aAlï: “impotens”; cfr 10,13. Alonso, 202: questo terzo quadro proluga il tono elegiaco e spiega il motivo della sciagura: la superbia. Ciò introduce un elemento di sentenza che non si sovrappone alla sentita elegia. La serie di nomi si ripete in ordine inverso :6 M [M] M Città dal Vasaio 8 Chesbòn Sibmà Iazèr steppa / mare 9 Iazèr Sibmà Chsbòn 11 Città del Vasaio 12 M (MM 13.14). Resta fuori un M e Elealè. Superbia di M e pianto; prosperità passata e pianto compassionevole del profeta per la sventura presente. Il v 12 resta fuori da tale articolazione. 17,1-11 L‟oracolo deve essere stato pronunciato prima della presa della città di DammäºSeq e quindi prima del 732. L‟oracolo è contro i due alleati che si oppongono a yühûdâ. Il contesto è la guerra siro-efraimita di cui Is 7. qf,M'_D: aF'Þm; [17:1 `hl'(Pm' ; y[iîm. ht'Þy>h'w> ry[iême rs"åWm ‘qf,M,’d: hNEÜhi Peso (oracolo) di DammäºSeq: Ecco, DammäºSeq sta cessando d'esser città e diventerà „‟ un mucchio di rovine. 148 aF'Þm; :Alonso: contro; Ch: di. qf,M'_D:: Gen 14:15; 15:2; 1 Kgs 11:24; 15:18; 19:15; 20:34; 2 Kgs 5:12; 8:7, 9; 14:28; 16:9ff; 2 Chr 16:2; 24:23; 28:5, 23; Song 7:5; Isa 7:8; 8:4; 10:9; 17:1, 3; Jer 49:23f, 27; Ezek 27:18; 47:16ff; 48:1; Amos 1:3, 5; 5:27; Zech 9:1. Il titolo nomina solo questa città. rs"åWm: Isa 1:16, 25; 3:1, 18; 5:5, 23; 6:7; 7:17 (qal basic meaning: turn aside in one‟s direction: fall away, desert: politically); 10:13, 27; 11:13 (qal stop, cease (to be)); 14:25; 17:1; 18:5; 25:8; 27:9; 30:11; 31:2 (hif. clear away, get rid of, put an end to (one‟s words)); 36:7; 49:21; 52:11; 58:9; 59:15; hophal part m s abs rws mûs¹r m¢±îr cease to be a city; “allonatanta”; qui “è deposta dalla dignità di essere città”. Alonso:cessa di essere; Ch: écartée des villes. ry[iême: “rovina” cfr 25,2. y[iîm.: Neh 12:36; Isa 17:1; m s const y[im. [y[im.: dittgr.? or < y[il.? [Job 30:24; Ps 79:1; Jer 26:18; Mic 1:6; 3:12 y[i pl. ~yYI[i, > !yYI[i: heap of stones, of rubble]. BHS >LXX dl. hl'(Pm' ;: Isa 17:1; 23:13 (ruin); 25:2 (ruin); f s abs : heap of rubble: “rovina, edifici cadenti e caduti”; cfr 23,13; 25,2. Alonso: un mucchio di rovine. r[E+ro[] yrEä[' tAbßzU[] [17:2 `dyrI)x]m; !yaeîw> Wcßb.r"w> hn"yy<ëh.Ti( ~yrIåd"[]l; Abbandonate le sue città „per sempre‟! Per i greggi saranno: e s‟ accovacceranno; e nessuno a spaventarle! yrEä[' tAbßzU[] : BHS: LXX kataleleimme,nh eivj to.n aivw/na l d[; tb;z[ et cj c 1. tAbßzU[] : Isa 1:4, 28; 6:12; 7:16 (nif.: be abandoned); 10:3, 14; 17:2, 9; 18:6 (nif.: w. l® be left to); 27:10 (nif.: be abandoned); 32:14 (pual); 41:17; 42:16; 49:14; 54:6f; 55:7; 58:2; 60:15 (qal ±-zûbâ abandoned wife); 62:4, 12 (nif.: be abandoned); 65:11; qal pass part f pl abs bz:[': pf. bZ")[u, hb'Z>[u: be abandoned, deserted; part pass “andandosene abbandonare”. Qui è detto di una città abbandonata dai suoi cittadini; cfr 60,15; 62,4. Ed anche delle città da lei dipendenti. r[E+ro[]: n. loc. Ch . d‟ `árö`ër; VUL derelictae civitates Aroer KJG The cities of Aroer; BHS: l h'yr<[' [“'città di”] cfr T. Alonso: Le sue borgate, abbandonate per sempre: legge h'yr<[' `dy-`d; LXX eivj to.n aivw/na. FBJ abandonnées pour toujours TOB pour toujours. LUT für immer IEP Per sempre. ~yrIåd"[]l;: Isa 5:6; 7:25; 17:2; 32:14; 34:16; 40:11, 26; 59:15; hn"yy<ëh.Ti(: Isa 16:2; 17:2; qal imperf 3 f pl. Wcßb.r"w>: Gen 4:7; 29:2; 49:9, 14, 25; Exod 23:5; Num 22:27; Deut 22:6; 29:19; 33:13; Job 11:19; Ps 23:2; 104:22; Prov 24:15; Song 1:7; Isa 11:6f; 13:20f; 14:30 (be lying (stretched out): exhausted beast of burden men); 17:2; 27:10; 35:7; 54:11 (hif. cover (stones w. jewels)); 65:10; Jer 33:12; 50:6; Ezek 19:2; 29:3; 34:14f; Zeph 2:7, 14; 3:13; qal waw consec perf 3 pl #b;r:' qal: lie down; couch (i.e. of animals, w. chest to the ground): herds. dyrI)x]m;: Isa 10:29; 17:2; 19:16; 32:11; 41:5; 66:2, 5; hiphil part m s abs dr;x' “terrorizzare, mettere in fuga coloro che sono terrorizzati”. La formula qui è “nessuno ad atterrirle”. Esito finale della guerra e della perdita della coalizione. I greggi si impadroniscono della città. qf,M,ÞD:mi hk'îl'm.m;W ~yIr:êp.a,me( ‘rc'b.mi tB;Ûv.nIw> [17:3 s `tAa)b'c. hw"ïhy> ~auÞn> Wyëh.yI) ‘laer"f.yI-ynE)B. dAbÜk.Ki ~r"_a] ra"åv.W E cesserà una fortezza da ´epräºyim e (ma) la regalità ( il potere regale) da DammäºSeq. E il resto di ´áräm (…) come la gloria dei figli di yiSrä´ël saranno. nü´ùm YHWH (´ädönäy) cübä´ôt. tB;Ûv.nIw> : Isa 17:3; Ezek 6:6; 30:18; 33:28; nif.: pf. tB;v.nI, WtB.v.nI: be brought to a stop, disappear. Ni pass ad Hif “una cosa è abolita” : gli è imposta la fine: cfr Ex 6,6; 30,18; 33,28. ‘rc'b.mi: “costruzione che tiene lontani i nemici”: riparo di protezione, mezzo di difesa; cfr 25,12. Alonso: la piazzaforte. ~yIr:êp.a,me: = Israel in senso stretto: è il regno del Nord. ~r"_a] ra"åv.W: il resto di. Aram = Siria perderà anche il resto: ´áräm perderà tutto! Castigo più grave di quello di Is. Cfr 13:21; 27:10; Sof 2:14: 3:13. dAbÜk.Ki ~r"_a]: BHS ftr l AdAb_KW. ~r"_a]. dAbK': la gloria è la nobiltà. yiSrä´ël perderà solo la nobiltà. Il seguente oracolo richiama 10,17-23. I paragoni agricoli danno colorito ad un tema frequente (Alonso,204) `hz<)r"yE Aràf'B. !m:ïv.miW bqo+[]y: dAbåK. lD:ÞyI aWhêh; ~AYæB; ‘hy"h'w> [17:4 E sarà in quel giorno: sarà impoverita la gloria di ya`áqöb e il grasso del suo corpo sarà emaciato. 149 lD:ÞyI: Q ipf (J 82 h) “divenne esiguo”; un fiume diventa sottile, esile, piccolo, scarso per mancanza d'acqua in 19,6. Qui la gloria di ya`áqöb : cfr la debolezza degli occhi per il vedere in 38,14. Ch: sera chétive dAbåK. : la nobiltà bqo+[]y: ya`áqöb qui potrebbe indicare il regno del Nord. !m:ïv.miW: Ps 78:31 (pl. concrete: portly, distinguished people); Isa 10:16 (pl. concrete: portly, distinguished people); 17:4; Dan 11:24; m s const !m'v.mi fatness, fat w. b®´¹rô : qui in metafora “parti pingui, grasse del corpo” ; pl “la parte migliore del popolo, ossia l‟esercito” in 10,16. hz<)r"yE: “emaciare, debilitare”. Qui Ni imperfetto “diventare esiguo, macero, magro”; cfr 10,16. Alonso: e macilenta la pinguedine. Ecco il paragone agricolo. rAc=q.yI ~yliäB\vi A[ßroz>W hm'êq' ryciäq' ‘@soa/K,( hy"©h'w> [17:5 `~yai(p'r> qm,[eîB. ~yliÞB\vi jQElï ;m.Ki hy"±h'w> E sarà come quando raccoglie “un mietitore” la messe e il suo braccio mieterà le spighe: e sarà come quando si racemano (spigolano) le stoppie nella valle di rüpä´îm. ‘@soa/K,:( “raccogliere insieme delle cose”; nel contesto a volte “mietere, raccoglire le messi” cfr Es 23,10.16; Lev 23,39; 25,3; Dt 11,14; Ru 2,7. ryciäq': “raccolta delle messi”; messi da raccogliere o già raccolte: Es 34,22; Lev 25,5; Dt 24,19; Isa 17,11; 23,3; Ger 5,17; Gioel 1,11; Giob 5,5; in 17,5 “mietitore” (mietitori) singolare collettivo. Ch: Et c‟est comem de réunir à la moisson. BHS : prp rceq. Alonso: il mietitore. rAc=q.y: Q ipf tagliare = mietere. Alonso: taglierà. hm'êq': “frumento già raccolto in covoni ma che sta ancora nei campi”: cfr Es 22,5; Dt 16,9;23,26; Giud 15,5; Os 8,7 cfr 37,27.Ch: l‟empouille. ~yliäB\v:i “spighe” cfr 27,12; Gen 41,5-7.22-27; Ru 2,2. jQElï ;m.Ki: Q Pi ptc “raccogliere le spighe abbandonate”: cfr Ru 2,2-23; Lev 19,9 = 23,22 ; cfr Pu 27,12 essere raccolti singolarmente come le spighe dagli spigolatori. ~yai(p'r>: “valle di Rephaim”: 2 Sam 23,13; “Valle dei giganti” Gios 15,8;18,16; 2 S 5,18.22;23,13; 1 Ch 11,15;14,9 (cfr 13): grande pianura a SSW di yürû|šäläºim, oggi el-Baqa'. Ch: des Spectres. tyIz:ë @q,nOæK. ‘tl{leA[) ABÜ-ra;v.nIw> [17:6 hY"ërIPo* ‘h'yp,’[is.Bi hV'ªmix] h['äB'r>a; rymi_a' varoåB. ~yrIßG>r>G: hv'²l{v. ~yIn:ôv. s `lae(r"f.yI yheîl{a/ hw"ßhy>-~aun> E restano in esso solo racimoli. Come alla bacchiatura d'olivo: due o tre bacche sulla testa alle fronde quattro o cinque sui rami fecondi! nü´um-yhwh(´ädönäy) ´élöhê yiSrä´ël s ‘tl{leA[) “pochi frutti” o racemi omessi in una prima raccolta; cfr 24,13. Tropice: “un residuo molto piccolo”: Ger 49,9; Abd 5; Mi 7,1; cfr in contesto bellico in Giud 8,2. tyIz:ë @q,nOæK.: BHS LXX pr h', pr Aa et tr ad fin v 5. @q,nOæK.: “percussione di albero perché i suoi frutti cadano”; cfr 24,13. ~yrIßG>r>G:: “bacca d'oliva” oliva detta così dalla sua rotondità. rymi_a': “cima d'albero” in 17,6, d'albero o di monte in 17,9 (visibile da lontano). ‘h'yp,’[is.Bi: “divisioni dell‟albero” = rami, ramoscelli: cfr 27,10. 17,7-8 Oracolo di conversione. Whfe_[o-l[; ~d"Þa'h' h[,îv.yI aWhêh; ~AYæB; [17:7 `hn"ya,(r>Ti laeÞr"f.yI vAdïq.-la, wyn"¨y[ew> In quel giorno si volgerà hä´ädäm al suo Fattore ed i suoi occhi ´el-qüdôš yiSrä´ël guarderanno. ~d"Þa'h':Gen 1:26f; 2:5, 7f, 15f, 18ff, 25; 3:8f, 12, 17, 20ff, 24; … Isa 1:18; 2:9, 11, 17, 20, 22; 5:15; 6:11f; 13:12; 17:7; 22:6; 29:19, 21; 31:3, 8; 37:19; 38:11; 43:4; 44:11, 13, 15; 45:12; 47:3; 51:12; 52:14; 56:2; 58:5; 63:2; uomo- umanità mortale debole, di condizione opposta al suo Fattore; posto tra il suo Fattore e le fatture delle sue dita. h[,êv.yI: Gen 4:4f; Exod 5:9 (w. b® care about); 2 Sam 22:42; Job 7:19; 14:6; Ps 39:14; 119:117; Isa 17:7f; 22:4 (w. min look away fm.); 31:1; 32:3; qal imperf 3 m s h['v' look (w. favor) at: w. °el w. ±al; “guardare, volgere gli occhi (e l‟animo)”; cfr 31,1. 150 Whfe_[o-l[;: Isa 2:8, 20; 3:11; 5:2, 4f, 10; 7:22; 9:6; 10:3, 11, 13, 23; 12:5; 15:7; 16:3; 17:7f; 19:10, 15; 20:2; 22:11; 25:1, 6; 26:18; 27:5, 11; 28:15, 21; 29:16; 30:1; 31:7; 32:6; 33:13; 36:16; 37:11, 16, 26, 31f; 38:3, 7, 15; 40:23; 41:4, 20; 42:16; 43:7, 19; 44:2, 13, 15, 17, 19, 23f; 45:7, 9, 12, 18; 46:4, 6, 10f; 48:3, 5, 11, 14; 51:13; 53:9; 54:5; 55:11; 56:1f; 57:16; 58:2, 13; 63:12, 14; 64:2ff; 65:8, 12; 66:2, 4, 22. In 17:7 (in contrasto con l‟uso nel v seguente) 8. Qal part m s const suf 3 m s; con lo stesso suffisso: Exod 18:18; Deut 32:15; Job 31:15; Ps 95:5; Prov 14:31; 17:5; Isa 17:7; 27:11; 44:15; Hos 8:6, 14. Fattore dell‟umanità. wyn"¨y[ew>: occhi verso il Fattore di tutti. Lo sguardo verso il suo Fattore eleva e libeera; lo sguardo alle sue fatture lo schiavizza. La vista come senso che dirige verso il suo fine il cuore dell‟uomo. Fine dell‟idolatria delle cose per il culto al creatore. laeÞr"f.yI vAdïq.-la,: sono gli occhi dell‟Israelita. hn"ya,(r>Ti: qal imperf 3 f pl. wyd"_y" hfeä[]m; tAxßB.z>Mih;(-la, h[,êv.yI al{åw> [17:8 `~ynI)M'x;h'w> ~yrIßvea]h'w> ha,êr>yI al{å ‘wyt'[oB.c.a, WfÜ[' rv,’aw] : E non si volgerà (più) „‟alla fattura delle sue mani e ciò che hanno fatto le sue dita non guarderà „‟ tAxßB.z>Mih;(-la,: BHS prb dl. `~ynI)M'x;h'w> ~yrIßvea]h'w>: BHS: prb dl. 17,9-11 Anuncia un castigo che sarà sperimentato nella distruzione della civiltà urbana (cfr 1: 29-31). rymiêa'h'äw> ‘vr<xo’h; tb;ÛWz[]K; AZ©[um' yrEä[' ŸWyæh.yI aWhøh; ~AY‚B; [17:9 `hm'(m'v. ht'Þy>h'w> lae_r"f.yI ynEåB. ynEßPm. i Wbêz>[' rv<åa] In quel giorno saranno le città „tue‟ raccaforti come (le) abbandonate da „Evei ed Amorrei‟ ‘ „‟ davanti ai volti dei figli di yiSrä´ël: e sarà una desolazione. AZ©[um': “rifugio, luogo alto, stabile dove uno è sicuro, acropoli, riparo, difesa” cfr 23,4.11.14; qui “le sue città difese”; Ch: ses villes ; BHS: l %ZE[um' cfr LXX : ai` po,leij sou le tue città. Alonso,205: le tue piazzeforti. tb;ÛWz[]K; : BHS l c Qa tbo cfr LXX V. rymiêa'h'äw> ‘vr<xo’h;: BHS LXX oi` Amorrai/oi kai. oi` Euai/oi l yrImoa,>h'w> (yrixoh;) yWIxih; Alonso: come i LXX: da Evei ed Amorrei. IEP come quelle che l'Eveo e l'Amorreo. yWIxi: n. peop. Hivite. yrImoa/ yrimoa/: name of a people, w. geographical & political, not ethnic significance: ±®mœrî an Amorite, ancestor of Jerusalem Ez 16:45; quello che avvenne per gli antichi abitanti della Terra all‟arrivo di Israel avverà adesso per Israel. ‘vr<xo’h;: Isa 3:3; 17:9; 28:24; 29:18; 35:5; 36:21; 40:19f; 41:1, 7; 42:14, 18f; 43:8; 44:11ff; 45:16; 54:16; m s abs vr,xo pl. ~yvir'x\: wood(land) Ez 31: 3 “foresta”. Ch: le bocage rymiêa'h'äw>: v 7; m s abs rymia' branch, bough “ cima” Ch: la cime. KJG be as a forsaken bough, and an uppermost branch, FBJ comme le furent les bois et les maquis TOB comme le furent les bois et les sommets VUL sicut aratra et segetes. Wbêz>[' rv<åa] : che abbandonarono: BHS <LXX Dopo l‟annuncio del castigo nella distruzione, la sua giustificazione: la radice è nell‟idololatria ossia la dimenticanza colpevole del Salvatore. T.r>k"+z" al{å %ZEß[um' rWcïw> %[eêv.yI yheäl{a/ ‘T.x;k;’v' yKiÛ [17:10 `WN[,(r"z>Ti rz"ß tr:moïz>W ~ynIëm'[]n: y[eäj.nI ‘y[iJ.Ti !Keª-l[; Poiché hai(f) dimenticato ´élöhê yiš`ëk la roccia della tua difesa non hai ricordato. Per questo hai piantato piante amene e germogli stranieri hai seminato. ‘T.x;k;’v': Isa 17:10; 23:15f; 49:14f; 51:13; 54:4; 65:11, 16; … “essere immemore”, dimenticare. L‟uomo dimentica YHWH : cfr 51,13; Dt 6,2; 8,11; 32,18; Giud 3,7; 1 S 12,9; Ger 2,32 b; 3,21; 13,25; 18,15; Ez 22,12; 23,35; Os 2,15;8,14;13,6; Sal 44,18. La conseguenza è il culto idololatrico della vegetazione ( cfr 1,29-30). Il peccato è la dimenticanza. %[eêv.yI: con lo stesso suffisso: 2 Sam 22:36; Ps 18:36; 51:14; 69:14; Isa 17:10 (f); 62:11 (f). rWcïw> Deut 8:15; 32:15; Judg 7:25; 2 Sam 22:47; 23:3; Ps 31:3; 62:8; 73:26; 81:17; 89:27; 94:22; 95:1; Isa 8:14; 10:26; 17:10; 26:4; 30:29; Jer 18:14; 21:13. %ZEß[um': zA[m':Judg 6:26; 2 Sam 22:33; Neh 8:10; Ps 27:1; 28:8; 31:3, 5; 37:39; 43:2; 52:9; 60:9; 108:9; Prov 10:29; Isa 17:9f; 23:4, 11, 14; 25:4; 27:5; 30:2f; Jer 16:19; Ezek 24:25; 30:15; Dan 11:1, 7, 10, 19, 31, 38f; Joel 4:16; Nah 1:7; 3:11 mountain stronghold, place of refuge, more genl. fortress. Alonso: di rifugio. T.r>k"+z": qal perf 2 f s Isa 17:10; 47:7; 57:11; Ezek 16:22, 43. Non volesti ricodare. 151 ‘y[iJ.Ti: Isa 5:2, 7; 17:10f; 37:30; 40:24 (nif.: pf. W[J'(nI: be planted); 44:14; 51:16; 65:21.22 (plant: abs)f; qal imperf 2 f s [j;n" “piantare”. [j;n<: Isa 5:2, 7; 17:10f; 37:30; 40:24; 44:14; 51:16; 65:21f; “pianta” cfr 5,7. ~ynIëm'[]n:: “piante ossia erbe amene”. Era un appellativo di Adonis. tr:moïz>W: “pampino, rami della vite”; qui il culto straniero introdotto di nascosto in yiSrä´ël. WN[,(r"z>Ti: qal imperf 2 m s suf 3 m s energic nun [r;z" sow “seminare”; BHS : V seminabis l !y[ir"z>Ti Anche Alonso, 205 col senso di “innestare”. Si tratta di giardini idolatrici in onore del dio della vegetazione (cfr 1:29 ss) con fiori precoci in modo da ricordare al resto della vegetazione il suo compito. I giardini idolatrici intendevano assicurare il raccolto. yxiyrI+p.T; %[Eår>z: rq,Boßb;W ygIfeêg>f;T. ‘%[ej.nI ~AyÝB. [17:11 s `vWn*a' baeîk.W hl'Þx]n: ~AyðB. ryci²q' dnEï Nel giorno la tua pianta la vedevi crescere e al mattino il tuo seme facevi fiorire: è svanito il raccolto in giorno luttuoso e di dolore insanabile. ~AyÝB.: BHS prp ~AYB; ‘%[ej.nI: sc (J 88 Cg 3) 5,7; sfx : “'pianta”. ygIfeêg>f;T.: pilpel imperf 2 f s II gwf: = II gws?: fence in? raise (plants) ? “fa crescere, ingrandire”; secondo altri a II “vedi”. dnEï: “cumulo”; per questo passo cfr nud Q pf Nad ( probabilmente al posto di ned ) svanì la messe sperata. BHS: ftr l dn: : cfr Vul florebit ablata est messis in die hereditatis et dolebit graviter. hl'Þx]n:: Ni ptc f pass ad Hif doloroso. baeîk.W “dolore del corpo o dell‟animo” cfr 65,14. vWn*a': “molto malato, a stento sanabile”; qui dolore di ferita. BHS ins “davanti ai tuoi volti” cfr LXX. Due giorni contrapposti. Il giorno del culto paragonato al momento del piantare che sembra essere pieno di vitalità ed il giorno del raccolto che al contrario è di dolore. Il giorno del culto al dio della vegetazione (Adonis) è giorno di soddisfazione perché chi realizza il culto vede la vegetazione crescere e fiorire. Ma il processo è interrotto al momento della maturazione. Un giorno funesto. Il culto del dio della vegetazione posta solo alle soddisfazioni della vista e non del mangiare i frutti. Culto piacevole ma senza vita; inizio verdeggiante e fiorito; fine senza raccolto nel nero del lutto e di un dolore insanabile. Il castigo è nella mancanza di frutti non dati dalla terra idololatricamente coltivata. 17,12-14 ´aššûr ed i suoi vassalli contro yühûdâ. Questo nell‟orizzonte storico di Is (cfr 8:6-10). Una marea di popoli che invade e viene dispersa; v 14 WNn<yae (cfr Sal 65:7). !Wy=m'h/y< ~yMiÞy: tAmïh]K; ~yBiêr: ~yMiä[; ‘!Amh] yAhª [17:12 `!Wa)V'yI ~yrIßyBiK; ~yIm:ï !Aa±v.Ki ~yMiêaul. !Aaåv.W hôy, fragore di popoli numerosi! Come tumultuare di mari tumultueranno! E mugghiare di popoli come mugghiare d'acque impetuose mugghieranno! Alonso, 206: il fracasso dell‟esercito è descritto con uno sfoggio onomatopeico in cui risaltano le finali !A/~y/ !Wy e le rime interne intrecciate. ‘!Amh]: Isa 5:13f; 13:4; 16:14; 17:12; 29:5, 7f; 31:4; 32:14; 33:3; 60:5; 63:15; Jer 3:23; 10:13; 47:3; 49:32; 51:16, 42; “strepito, fremito”: fragore; suono vario di moltitudini in agitazione: cfr 1 Sam 4,14;14,19; Is 13,4; 17,2 al. Metonimice “turba, moltitudine” 5,13 ss; 29,5; grande abbondanza di cose di ricchezze: 69,5. tAmïh]K;: Song 5:4; Isa 16:11 (sound (musical instruments); be unsteady, restless: inward parts); 17:12; 22:2; 51:15; 59:11 (give a sound: growl (bear)); Jer 4:19 (heart); 5:22; 6:23; 31:20, 35; 48:36; 50:42; 51:55; Ezek 7:11, 16; Zech 9:15; qal i c hmh inf. tAmh]: make noise, uproar: city 1 Re 1: 41, enemies Sal 83: 3, beer Pr 20:1; roar (sea, waves) Is 17: 12. Il verbo esprime agitazione e tumulto in vari modi: “ribollire, essere in effervescenza, infuriare, strepitare” detto del mare (al quale i popoli in tumulto sono paragonati) cfr 51,15; Ger 5,22; 6,23; detto della città in 22,2; di animali come cane, orso, colomba che freme e geme: 59,11: detto delle viscere che fremono in 16,11. Ch: bouleversés comme par le bouleversement des mers. !Wy=m'h/yI: qal imperf 3 m pl paragogic nun. !Aaåv.W: Ps 40:3; 65:8; 74:23; Isa 5:14; 13:4; 17:12f; 24:8; 25:5; 66:6; Jer 25:31; 46:17; 48:45; 51:55; Hos 10:14; Amos 2:2: grande strepito delle onde del mare: 17,12b. 13; cfr Ger 51,55 Sal 65,8; tumulto bellico: Is 13,4; 17,12a; 25,5; 66,6; cfr dei dediti alla lascivia: 5,14; 24,8. !Wa)V'yI: Gen 24:21; 2 Kgs 19:25; Isa 6:11; 17:12f; 37:26; niphal imperf 3 m pl paragogic nun hav: be in an uproar : i torrenti scendono con grande strepito: 17,12 s (cfr 6,11). ~yrIßyBiK;: detto di persone “eccellente, potente”: 10, 13 ; con la negazione in 16,14: impotenti; di cose: veemente che scorre impetuoso detto di acqua [torrenziale] qui e 28,2. 152 Il primo stico evoca i mari, il secondo i torrenti in piena che impetuosi li raggiungono. !WaêV'yI ‘~yBir: ~yIm:Ü !Aaúv.Ki ~yMiªaul. [17:13 qx'_r>M,mi sn"åw> ABà r[;g"ïw> `hp'(Ws ynEïp.li lG:ßl.g:k.W x:Wrê-ynEp.li ‘~yrIh' #moÜK. @D:ªrUw> Ed „Egli‟ grida a lui da lontano. E fugge. Ed è spinto come pula di monti davanti ai volti del vento e inseguito come vortice-ruotante davanti ai volti del turbine. !WaêV'yI ‘~yBir: ~yIm:Ü !Aaúv.Ki ~yMiªaul. : di popoli come mugghiare di acque impetuose che mugghiano; BHS > pc Mss S; Alonso: dittografia. w> = ma. r[;g":ï Gen 37:10; Ruth 2:16; Ps 9:6; 68:31; 106:9; 119:21; Isa 17:13; 54:9; Jer 29:27; Nah 1:4; Zech 3:2; Mal 2:3; 3:11; qal waw consec perf 3 m s r[;G" “rimproverare a parole” qualcuno: 54,9; soprattutto prevale l‟idea di vietare, proibire, inibire: 17,13; Ger 29,27; Zach 3,2; Ru 2,16. YHWH perché il mare non nuoccia agli uomini lo inibisce, lo arresta: Na 1,4; Sal 106,9: cavallette: Mal 3,11 cfr Sal 9,6; Sal 68,31;119,21; Mal 2,3. BHS Qa r[gyw: prp r[G r[oG" hw"hy>w:; vel r[;g>yI r[oG" aWhw>. AB: prep suf 3 m s. Alonso: dà loro un grido; CH: il les menace, et elles qx'_r>M,mi : BHS ftr tr post AB. La voce minacciosa di YHWH di lontano (accettando la proposta BHS di anticipare), ma Alonso: fuggono lontano; Ch: s‟enfuient ou loin. sn"åw>: Isa 10:3, 29; 13:14; 17:13; 20:6; 24:18; 30:16f; 31:8; 35:10; 51:11; 59:19 (polel: pf. hs's.nO: drive onward); qal waw consec perf 3 m s swn: flee, escape, slip away. Gli assalitori sono paragonati ad un cataclisma acquatico; le loro armature le loro voci unite richiamano la forza irresistibile delle ondate del mare in burrasca. Le ondate flagellano la costa, assordanti. Il calare di questo esercito è un ritorno al caos primordiale. Non si sentono più le voci, ma un rumore indistinto. Su di esso e contro di esso si staglia la sola voce di YHWH. basta per quietare le acque e per mettere in fuga questo esercito che crea il caos. Cfr 50,12. @D:ªrUw>: Isa 1:23; 5:11; 17:13; 30:16; 41:3; 51:1; pual waw consec perf 3 m s : be driven out “cacciare, spingere innanzi, oltre, via, lungi, condurre via, mandare via” qualcuno come pula, lolla, loppa dal vento: 17,13. #moÜK.: Job 21:18; Ps 1:4; 35:5; Isa 16:4; 17:13; 29:5; 41:15; Hos 13:3; Zeph 2:2 “pula”' paglia leggerissima che viene facilmente trascinata dal vento cfr 29,5;41,14. lG:ßl.g:k.W: Isa 5:28; 17:13; 28:28; II lG:l.G:: = I metaph.: „wheel(-plant),‟ w. wheel-shaped stem & thistles, Gundelia Tournefortii, a sort of tumbleweed. Apparato mosso da una ruota o da ruote; carro rustico: 28,28 pl 5,28. Nel nostro passo : le parti delle piante arrotolate e trascinate dal vento che assomigliano a ruote che corrono. L‟idea è dei mulini di vento che arrotolano arbusti secchi e li allontanano facendoli rotolare vorticosamente: cfr Sal 83,14. Alonso: come pappi; Ch : le tournefort. hp'(Ws: “turbine”, vento violentissimo cfr 29,6 cfr il paragone in 5,28 ; 66,15. Tuono e vento: due realtà cosmiche coordinate che esprimono una forza irresistibile. Così la minaccia di YHWH : parola e soffio giudizio irresistibile. Con la parola crea il mondo e lo distrugge. La sua parola insegue i nemici come il vento e il turbine che disperde pula e fa di tutto ciò che incontra mulinello ruotante. WNn<+yae rq,Boß ~r<j,îB. hh'êL'b; hNEåhiw> ‘br<[,’ t[eîl. [17:14 s `WnyzE)z>bol. lr"ÞAgw> WnyseêAv ql,xeä hz<… Al tempo della sera: ed ecco il terrore! Prima dell‟alba: non più! Questa la sorte di chi ci saccheggia e il destino di chi ci depreda. ‘br<[,:’ Isa 10:26; 17:14; 21:13; 24:11; 34:11; 36:8; 38:14; hh'êL'b;: Gen 29:29; 30:3ff, 7; 35:22, 25; 37:2; 46:25; 1 Chr 4:29; 7:13; Job 18:11, 14; 24:17; 27:20; 30:15; Ps 73:19; Isa 17:14; Ezek 26:21; 27:36; 28:19; f s abs hh'L'B;: sudden terror “terrore terribile”. ql,xeä: “sorte” assegnata a qualcuno cfr Sal 17,14; lr"ÞAgw>: alla lettera ciò che una volta gettato serve per sorteggiare; qui “sorte, fortuna” cfr 57,6. WnyseêAv: “predare, distruggere, saccheggiare” ptc sfx cfr 42,22 e il Po 10,13. Vittoria immediata di YHWH nel corso di una notte. Nel primo stico i nemici incutono un terrore tremendo agli assediati come se il caos acquatico stesse per sommergerli. Insieme alla paura, il buio della sera. Nello secondo seguente, con la luce dell‟alba, l‟assenza di nemici: la tranquillità dopo la tempesta. La vittoria di YHWH. ANNO 714/713 153 18,1-6 Oracolo contro i Nubi popolo che abitava la regione a S di Assuan. Anche micräºyim è interessato alla rivolta contro ´aššûr e cerca di convincere nella lega antiassira yühûdâ. Gli ambasciatori mandati da micräºyim vogliono indurre il re ad accettare. Il profeta allora li invita a tornare a casa: egli è contrario all'interferenza della diplomazia straniera nella conduzione del popolo di YHWH che deve fidarsi solo di Lui padrone della storia e dei suoi tempi. `vWk)-yrEh]n:)l. rb,[eÞme rv<ïa] ~yIp"+n"K. lc;äl.ci #r<a,Þ yAhï [18:1 hôy, terra-insetto di ali che è al di là dei fiumi di kûš! è~yIm;-ynEP-. l[; éam,gO-ylek.biW ~yrIªyci ~Y"÷B; x:le’Voh; [18:2 a Manda per mare ambasciatori, e con canoe di giunco sui volti delle acque! yAhï: “guai”: minaccia nei confronti di un paese lontano i cui ambasciatori sono arrivati a yürû|šäläºim. Il paese è interpellato in personificazione poetica sarcastica. Alonso, 207: la caratterizzazione del paese e dei suoi abitanti è notevole per tratti visivi ed onomatopee. #r<a:, f s abs. lc;äl.ci: Deut 28:42 (Zorell,693: s coll strepens multitudo animalculorum nocivorum alatorum (Schwarm von Ungeziefer, V locusta) ; Job 40:31; Isa 18:1 m s constr : (swarm of) (mole-) crickets, Gryllotalpa vulgaris, very destructive to plants Dt 28:42; ±ereƒ ƒilƒal k®n¹fayim country of winged crickets Is 18:1; Zorell,693: “qualcosa che, muovendosi celermente, emette un suono stridente” = fere “terra insectorum alatorum (multitudine celebris). Terra che risuona, che è tutto uno strepito, un sussurro, un ronzio di ali. Si suppone la presenza in quel paese di una moltitudine di insetti alati nocivi. Alonso: del ronzio di ali; Ch: courtilière ailée. ~yIp"+n"K.: duale “ali”. Vulgata limita a “locuste” ma si può pensare a mosche, zanzare... L‟allusione sarcastica può essere colta nel fatto che questi insetti fastidiosi si fanno sentire anche in yürû|šäläºim nella presenza degli ambasciatori. C'è il disappunto perché il paese di tanti insetti è venuto a dar fastidio anche a yürû|šäläºim! KJG Woe to the land shadowing with wings FBJ Malheur! pays du grillon ailé TOB Isaiah 18:1 Malheur! Pays de bateaux aux deux voiles, LUT Weh dem Lande voll schwirrender Flügel, IEP Guai al paese dagl'insetti ronzanti, VUL vae terrae cymbalo alarum. Il Paese di cui si parla è posto vWk)-yrEh]n:)l. rb,[eÞme. vWk): è Etiopia africana nominata insieme a micräºyim in 11,11; 20,3-5. vWk) sotto il re Tharaca era molto potente: 37,9. La regione è opulenta 43,3; 45,14. Irrigata da fiumi: 18,1. Alonso: Nubia. Ora questa “Terra-ronzio di ali = insetto alato” si fa presente in yürû|šäläºim per mezzo dei suoi ambasciatori. x:le’Voh; : Isa 6:8; 8:6; 9:7; 10:6, 16; 16:1f; 18:2; 19:20; 20:1; 27:8, 10; 32:20; 36:2, 12; 37:2, 4, 9, 17, 21; 39:1; 42:19; 43:14; 45:13; 48:16; 50:1; 55:11; 57:9; 58:6, 9; 61:1; 66:19; qal part m s abs. Ch : envoyeuse. ~yrIªyci: “legato, nunzio”: 18,2; 57,9; 63,9 che quel paese ha mandato (x:le’Voh;). Il profeta è forse impressionato dal fatto che questi ambasciatori hanno fatto un lungo viaggio da al di là dei fiumi ed hanno forse portato in dono a yürû|šäläºim alcuni esemplari delle loro imbarcazioni facilmente trasportabili. Difficilmente le navi sulle quali essi hanno navigato. -ylek.biW: è qualsiasi cosa, suppellettile. Il senso dipende dal contesto. Qui “barchette, navicelle, canotti”. Alonso: canoe. Ch: nacelles. éam,gO-: “giunco”: 35,7. Il materiale usato per costruirle. Navicelle intessute di giunchi. Potrebbe esserci ammirazione perché hanno affrontato anche un viaggio via mare per venire a portare la loro ambasciata. jr"êAmW %V"åmum. ‘yAG-la, ~yLiªq; ~ykiäa'l.m; ŸWkål. [18:2 b ha'l.h'_w" aWhå-!mi ar"ÞAn ~[;î-la, hs'êWbm.W wq"å-wq; yAG… `Ac*r>a; ~yrIßh'n> Waïz>B'-rv,a] Camminate, messaggeri, veloci al (vostra) nazione alta e glabra! A un popolo temuto da vicini e lontani, nazione robusta e dominatrice! la sua terra la solcano fiumi! Il profeta anticipa il loro licenziamento! Fa ascoltare le parole che metterebbe in bocca al re come risposta all‟ambasciata. wkål.: invito agli ambasciatori a tornare a casa. Alonso,207: si possono udire le consonanti dell‟invito rivolto ai messaggeri… ~ykiäa'l.m;: “legati, nunzi, ambasciatori” (14,32;18,1;33,7). 154 ~yLiªq;: “leggeri” senza peso; quindi “veloci, celeri”; cfr 5, 26 (detto di animale in 30, 16: “cavallo celere”). La speditezza potrebbe essere una caratteristica del messaggero, ma in questo caso potrebbe avere anche la connotazione sarcastica che questa loro ambasciata per yürû|šäläºim è senza peso. Ed essi debbono infatti tornare al mittente a mani vuote: quindi leggeri! Il popolo che ora sarà presentato anche con tratti di terribilità, non incute alcuna paura al popolo nè coinvolge yürû|šäläºim. Quel popolo presente negli ambasciatori è descritto nei suoi elementi fisici caratteristici non senza ammirazione. %V"åmum.: Isa 5:18; 13:22; 18:2, 7; 66:19; pual part m s abs %vmlanky (race) Zorell,481: extemsus, procerus statura: “alto, lungo, di alta statura, slanciato”. Qal: “tirare su”. Alonso: slanciato; Ch : étirée. jr"êAmW: Lev 13:40f; 1 Kgs 7:45 (metallum bene politum, nitens); Ezra 9:3; Neh 13:25; Isa 18:2, 7; 50:6 (evulsit crines); Ezek 21:14ff, 33; 29:18; pual part m s abs jrm pual (or qal pass.): pf. hJ'r'(mo; pt. jr'Amm. be somooth, bare (skin): per ciò che concerne la pelle, non coperto di peli, liscio, glabro, pelato o luccicante, lucente: 18,2.7. Ciò che deve avere impressionato il profeta è la grande statura e l‟assoluta mancanza di peli sia della barba che dei capelli e la conseguente e naturale lucentezza della pelle così visibile. Questi elementi fisici sembrano solo descrittivi senza connotazione sarcastica. Zorell,421.473: quad cutem glaber (sine pilis) et nitens. Alonso: abbronzato di pelle (sembra che questi tipi esotici abbiano fatto colpo a Ym); Ch: luisante. Seguono caratteristiche politiche del popolo che avrebbero dovuto impressionare. ar"ÞAn: Ni “temere”; il participio usato come aggettivo: “formidabile” che incute paura, terrificante. Qui è detto del popolo in quanto nemico. ha'l.h'_w": “da vicini e lontani”; da coloro che abitano in regioni anche molto lontane dalla loro; longe lateque 18,2.7. wq"å-wq;: 2 Kgs 21:13; Job 38:5; Isa 18:2, 7; 28:10 (bis), 13 (bis); 34:11; 44:13; Jer 31:39; Lam 2:8; BHS l c Qa K or wq"å.w>q;: Zorell,715: wq1 coniectando explicatur ut vox (sensu carens) irrosoria; ut ipr Pi wq expecta! „expecta‟ et iterum „expecta‟ monitum frequens vatis de spe in Dno reponenda irrisorie ei occlamiratur (cfr Vug); ex wq; regula, amussis, lex “legem ad legem” (vates praedicat) aiunt irrisores. Idem wq2 meglio wq"å.w>q vedi p 719: “tensione” di nervi, di muscoli; metaforicamente robur: “potenza”; come genitivo di qualità “robusto”: 18,2.7. Alonso: popolo vigoroso; Ch: la nation de Qav-Qav (Ch: designazione ironica con sonorità caratteristiche della lingua) hs'êWbm.W: Isa 18:2, 7; 22:5 : trampling “calcare coi piedi, il mettere sotto i piedi, il capestare”: 22,5; qui: “popolo che mette tutti sotto i piedi, calpesta, opprime vincendo”. Alonso:dominatore; Ch du ligne à ligne, de l‟écrasement. Nello stico 2ba ritorna il motivo della terra/ acqua abitata da questo popolo terribile. Waïz>B'-: “fendere” (dividere in due) cioè i fiumi scorrono per, attraversano, scorrono lungo quella terra (18,2.7). Ora si rivolge al resto del mondo. L‟oracolo si riferisce ad un futuro evento bellico. #r<a'_ ynEk.voåw> lbeÞte ybeîv.yO-lK' [18:3 Abitanti tutti del mondo e dimoranti la terra! s `W[m'(v.Ti rp"ßAv [:qoït.kiw> Waêr>Ti ‘~yrIh' snEÜ-afon>Ki Mentre si porta il vessillo sui monti, guardate! Mentre si percuote lo šôpär, ascoltate! ybeîv.y-O lK' : il messaggio annunciato è un messaggio universale. Nella minuscola città di Ym si pronunciano i destini del mondo (Alonso,207). snE:Ü “vessillo, segno”. Una pertica con un segno o un panno (30,17) per congregare il popolo o l‟esercito. In 5,26; 13,2; 18,3 il vessillo è innalzato per la azione bellica (è usato lo stesso verbo afon). Chiamata militare. rp"ßAv: Isa 18:3; 27:13; 58:1; corno con il quale si suona per la battaglia : 18,3. In genere la presenza delle truppe sul territorio viene percepita dall‟occhio che vede arrivare i vessilli sui monti e dagli orecchi che vengono feriti dai clangori dello šôpär. Waêr>Ti Invito a tutti i popoli ad osservare come si realizza questa parola di YHWH che ora viene pronunciata. In parallelo W[m'(v.T. Anticipa l‟annuncio della realizzazione dell‟oracolo che ora fa ascoltare. ynI+Akm.bi hj'yBiäa;w> Îhj'Þq\v.aÐ, ¿hj'Aqv.a,À yl;êae ‘hw"hy> rm:Üa' hko’ •yKi [18:4 `ryci(q' ~xoïB. lj;Þ b['îK. rAaê-yle[] ‘xc; ~xoïK. Perché così ha detto YHWH a me: Io sarò tranquillo ed osserverò dalla mia Dimora. Come un calore serenissimo per la luce (del sole) come nube di rugiada nel calore del tempo della mietitura. 155 In alto, dall‟alto, davanti ai progetti di alleanza degli uomini, YHWH che protegge yürû|šäläºim si presenta tranquilla guida di tutta la storia. ¿hj'Aqv.a,À : Isa 7:4; 14:7; 18:4; 30:15; 32:17; 57:20; 62:1 (keep quiet); K qal imperf 1s cohort in both form and meaning jq;v' keep quiet subj. Y. Detto di persona: “rimanere quieto” astenersi dall‟agire detto di YHWH anche in Ez 16,42; Sal 83,2; Hif in 7,4 non trepida; cfr i a: 30,15;32,17. Detto della regione in 14,7 e significa “essere in pace, in tranquillità”. YHWH dirige la storia dell‟umanità come signore del tempo. Le sorti umane maturano nel tempo sotto lo sguardo tranquillo di Dio che la va conducendo al suo termine. Îhj'qÞ \v.a,Ð Q qal imperf 1 s cohortative in both form and meaning jq;v' hj'yBiäa;w>: Hif impf “volgere gli occhi”; in senso metaforico “badare a”: 22,11; 51,1 s. Occhio divino che vede,vede… ynI+Akm.bi: Exod 15:17; 1 Kgs 8:13 (place (to stand), abode), 39, 43, 49; 2 Chr 6:2, 30, 33, 39; Ezra 2:68; Ps 33:14; 89:15 (support (of Y.‟s throne)); 97:2; 104:5 (pl. foundations (of earth)); Isa 4:5; 18:4; Dan 8:11; !Akm' m s constr suf 1s: la sua “dimora” è il cielo, il luogo della sua perpetua residenza (altrove è il monte ciyyôn). L‟idea che YHWH abiti nei cieli guida il paragone con il sole e le nubi che ne discendono. Alonso: Dalla mia dimora io contemplo sereno; Ch: Je me calme, je regarde mon assise. ~xoïK.: è “calore”: 18, 4 bis. La vista degli occhi di YHWH che scende verso la terra come scendono i raggi del sole. ‘xc;: “candido”, splendidamente bianco; qui serenissimo, senza nubi 18,4; in 32,4 parlare chiaramente, distintamente; cfr 5,13 “abrustolito, esausto per la sete”. Alonso: ardore abbagliante. rAaê-yle[]: “luce, lucidità”; qui “luce” degli astri: del sole 18,4;30,26; della luna: 13,10; delle stelle :13,10. b['îK:. massa di nubi; nube levissima: 19,1; altissima 14,14; nube carica di pioggia e di rugiada:18,4;5,6. Qui è “rugiada”: lj;Þ che in senso lato indica anche la pioggia. ryci(q' ~xoïB. : BHS l c nn Mss LXX S V ~wyb. ryci(q': qui ha il senso di tempo della messe come in 9,2 (cfr l‟azione in 16,9). Per ora quindi bisogna seguire la tranquillità di YHWH che non agisce, ma aspetta. Egli osserva dal cielo ed è presente come il sole e come la rugiada. A tempo opportuno egli interverrà con decisione per liberare yühûdâ. Senso di tranquillità e di ordinamento degli eventi: sole e nubi mostrano l‟ordinarietà dell‟interesse di YHWH per il suo popolo che egli osserva dai cieli. Sembra un ciclo di non intervento ma è attesa del momento opportuno. Lo scorre del tempo è in mano a YHWH che sceglie i momenti opportuni per il suo intervento. hC'_nI hy<åh.yI) lmeÞGO rs,boïW xr:P,ê-~t'K. ‘ryciq' ynEÜp.li-yKi( [18:5 `zt;(he rysiîhe tAvßyjiN>h;-ta,w> tArêmez>M;B; ‘~yLiz:l.Z:h; tr:Ûk'w> Sì! Avanti il volto del raccolto, quando a fioritura è completa, allora uva acerba diverrà il fiore! Allora taglierà i viticci col ronchetto e i tralci getterà e eliminerà. L‟intervento di YHWH sarà come chi interrompe un regolare processo vegetale tra la perfetta fioritura e l‟inizio del frutto. Non sarebbe logico secondo i metri dell‟agricoltore; ma YHW è il padrone della storia e stabilisce i tempi ed i momenti. ‘ryciq' riprende il termine del precedente versetto. La parola dà il senso del completamento di tutta l‟opera dell‟agricoltore. xr:P-,ê ~t'K.: xr:P, è gemma delle piante (Knospe, bouton, bud) sing coll 5,24;18,5, ~t dà l‟idea dall‟integrità. Quindi indica il momento in cui la fioritura, la gemmatura ha raggiunto la sua completezza. ~t'K.: è uva acerba non matura, ancora dura prodotta da una vite coltivata: cfr Ger 31,29ss Ez 18,2; Giob 15, 33. lmeÞGO da gml: “allattare”: 11,8; 28, 9; metaforicamente di una pianta che porta già piccoli frutti. Uso intransitivo: il frutto matura. hC'_nI: “fiore”; cfr Gion 15,33. tr:Ûk'w> : “segare, tagliare”. Azione del legnaiolo in 14,8;44,14. YHWH taglia questa vita vegetale e la consegna ad un tempo senza significato né salvezza quela è il trascorre l‟inverno o l‟estatre delle fiere. ‘ ~yLiz:l.Z:h;: “tralci” ossia rametti della vite. tArêmez>M;B;: “falcetto” con il quale si potano le viti cfr 2,4. tAvßyjiN>h;-ta,w>: pl ttm “propagini della vite”; cfr Ger 5,10; 48,32. Verb Hi perf abbattere, segare i pampini. rysiîhe: Hif rimuorere, mettere da parte. L‟intervento di YHWH come vignaiolo farà sì che l‟oppressore venga sconfitto e allontanato. Quando l‟esercito nemico assedierà la città, un intervento imprevisto di YHWH la libererà. Quella guerra libererà il popolo di yühûdâ senza l‟aiuto dell‟alleanza ora richiesta dagli ambasciatori. #r<a'_h' tm;Þh/b,l.W* ~yrIêh' jy[eäl. ‘wD"x.y: WbÜz>['yE [18:6 156 `@r")x/T, wyl'î[' #r<a'Þh' tm;îh/B,-lk'w> jyI[;êh' ‘wyl'[' #q"Üw> Saranno abbandonati, insieme, agli avvoltoi dei monti e alle fiere della terra: e passerà l‟estate su di lui l‟avvoltoio e tutte la fiera della terra su di lui svernerà. L‟esercito dei nemici andrà incontro ad una grande strage non ulteriormente specificata nei modi. WbÜz>['yE : Ni “rimanere abbandonati”: riferimento alla mancanza di cura funebre. Molti cadaveri sia per gli uccelli dei monti che per le fiere della terra. jy[eäl.: “uccello rapace”; cfr 46, 11. #q"Üw:> Q perf “lo stormo di uccelli (qui avvoltoi) che dimora d'estate in un certo luogo”. Colonia estiva di uccelli che ha di che mangiare. @r")x/T,: “passare l‟autunno” dimorare durante l‟autunno (opp “estate”). Il verbo infatti significa “cogliere” frutti. Da cui “autunno” con l‟inverno, tempo freddo dell‟anno e piovoso. Il richiamo al ritmo bistagionale indica la totalità del tempo che scorre nell‟anno. I corpi degli uccisi in guerra ritornano al ciclo della nutrizione animale senza più storia. E sarà una lezione per tutti i popoli del mondo. 18,7 Aggiunta: riprende elementi dell‟inizio v 1 ss. tAaªb'c. hw"åhyl; yv;ø-lb;Wy* ayhi’h; •t[eB' [18:7 wq"å-wq; ŸyAGæ ha'l.h'_w" aWhå-!mi ar"ÞAn ~[;îmeW jr"êAmW %V"åmum. ~[;… Acêr>a; ‘~yrIh'n> WaÜz>B' rv,’a] hs'ªWbm.W s `!AY*ci-rh; tAaßb'c. hw"ïhy>-~ve ~Aq±m.-la, In quel tempo sarà portato tributo a YHWH (´ädönäy) cübä´ôt „da‟ un popolo slanciato e glabro e da un popolo temibile da vicini e lontani nazione robusta e dominatrice - la sua terra la solcano fiumi! al Luogo del Nome di YHWH (´ädönäy) cübä´ôt al Monte Tsiyon. •t[eB' Isa 18:7; 20:2; 33:2; 39:1; 49:8. lb;Wy* : Isa 18:7; 23:7 (hif.: bring: as gift); 30:25; 44:4; 53:7 (be brought: as gift as sacrifice); 55:12 (be led); hophal imperf 3 m s lby: be brought: as gift essere portato: 55,12; 53,7; una cosa è portata: 18,7 . yv;ø- : “ dono” onorifico portato a YHWH dalle genti che lo riconoscono: Sal 68, 30; 76, 12. Ch: l‟offrande. ~[;: BHS l c Qa LXX V ~[;me. Processione dei Kushiti convertiti che saliranno al Monte cfr Zach 14,16; Sof 3,10; Sal 68,31 ss. ANNO 587 PRESA di Yerushalaiym; 19,1-19 ~yIr"+c.mi aF'Þm; [19:1 ~yIr:êc.mi ab'äW ‘lq; b['î-l[; bke’ro hw"÷hy> hNE‚hi `AB*r>qiB. sM;îyI ~yIr:ßc.mi bb;îl.W wyn"ëPm' i ‘~yIr:’c.mi yleÛylia/ W[ún"w> Peso (oraoclo) contro micräºyim: Ecco YHWH cavalcante su nube leggera! Ed entra in micräºyim. E vacillano gli idoli di micräºyim davanti ai suoi Volti e il cuore di micräºyim si scioglie nelle sue viscere. aF'Þm; : da “alzare” la voce per annunciare qualcosa di solenne “proclamare”; “effato” profetico detto in nome di YHWH; cfr 14,28;13,1;17,1. Il profeta pronuncia questo oracolo per scoraggiare il popolo ad affidarsi a micräºyim. ~yIr"+c.mi: 19:1 (quater).2 (bis).3; 4. 12. 13.14.15 []. Egli presenta YHWH in azione: 157 hNE‚hi: Isa 3:1; 5:7, 26, 30; 6:7f; 7:14; 8:7, 18, 22; 10:33; 12:2; 13:9, 17; 17:1, 14; 19:1; 20:6; 21:9; 22:13, 17; 24:1; 25:9; 26:21; 28:2, 16; 29:8, 14; 30:27; 34:5; 35:4; 36:6; 37:7, 11, 36; 38:5, 8, 17; 39:6; 40:9f; 41:15, 22, 27; 42:9; 43:19; 47:14; 48:7, 10; 49:12, 22; 51:19, 22; 52:6, 13; 54:11, 16; 57:3; 58:9; 59:9; 60:2; 62:11; 65:1, 6, 13f, 17f; 66:12, 15. bke’ro: Isa 19:1; 30:16; 36:8; 58:14; Jer 6:23; 17:25; 22:4; 50:42; 51:21; Ezek 23:6, 12, 23; 38:15; Hos 10:11; 14:4; Amos 2:15; Hab 3:8; Hag 2:22; Zech 1:8; 9:9; 10:5; 12:4: ride (upon an animal); qal part m s abs Participio del verbo “cavalcare”, essere trasportato con l[; dell‟animale: 30,16; il verbo è usato in metafore per YHWH nel Salmo 68,5 ( 'nei deserti') e v 34 ' nei cieli'; Dt 33,26. Qui l[; regge b[' : Isa 5:6; 14:14; 18:4 ((dewy) mist); 19:1; 25:5; 44:22; 60:8; Jer 4:29; Ezek 41:25f: m s abs b[' clouds: “massa di nubi” che rappresentano il carro/cavalcatura di YHWH. In 14,14 la nube è altissima; carica di pioggia in 18,4; 5,6. Immagine di un denso agglomerato di nubi trascinate dal vento. L‟idea della loro velocità è nell‟aggettivo ‘lq;: “lieve” di nessun peso per il vento che le trascina nel cielo. “Veloci, celeri”. YHWH attacca dal cielo! Lo stico evoca un temporale che passa veloce in cielo. Sopra le nubi rumoreggia il tuono ed il vento (cfr v 3 per contrasto) trasporta veloci e leggere le nubi. Un'immagine della presenza e del passaggio di YHWH sulla Terra in direzione S, verso micräºyim. Il carro di YHWH pensato come di guerriero che è immaginato correre sopra la massa delle nubi. Il tuono è il ritmo dei suoi cavalli. Per questo il profeta dice bke’ro hw"÷hy> hNE‚hi. ab'äW può essere sia perfetto che participio. Attraverso il cielo invade . E‟ arrivato. Reazioni alla sua presenza. wyn"ëPm' i: “davanti ai suoi Volti” Il Volto irato in 54,8. Reazione di panico degli yleÛylia/ e del popolo che in essi confida. yleÛylia/: “i vuoti, i vani”: così sono detti gli dèi ed i loro simulacri (2,8.18;10,11;19,3). La parola al singolare significa “vuotezza, vanità” (in 10,10). Davanti ai Volti adirati di YHWH gli idoli tremano; non hanno consistenza. W[ún"w>: “muoversi qua e là”. Detto del vacillare dell‟ubriaco ( 29,9;24,20); qui del tremore di chi teme i Volti di YHWH. sM;îyI: Ni “sciogliersi, liquefarsi” detto della cera nel Sal 68,3. Qui l‟uso è metaforico “per lo spavento si liquefa” il cuore nel suo petto: 1 Sam 25,37. Ger 23,9. Sal 109,18; Lam 1,20. Dei ed Egiziani formano un‟espressione polarizzata inapplicabile a YHWH ( Alonso,209). Ora YHWH stesso parla: ~yIr:êc.miB. ‘~yIr:’c.mi yTiÛk.s;k.siw> [19:2 `hk'(l'm.m;B. hk'Þl'm.m; ry[iêB. ry[iä Wh[e_rEB. vyaiäw> wyxiÞa'B.-vyai Wmïx]l.nIw> Aizzo micräºyim contro micräºyim e combatteranno uomo contro il suo fratello e uomo contro il suo amico città contro città, regno contro regno. Guerra civile che esegue il disegno distruttivo di YHWH. Un vento di discordia si impadronisce del paese. YHWH non ha bisogno di altri esecutori del castigo perché il popolo stesso lo esegue mutuamente in una guerra civile (9:9). yTiÛk.s;k.siw> : Exod 30:32; Deut 28:40; Ruth 3:3; 2 Sam 12:20; 14:2; 2 Chr 28:15; Isa 9:10; 19:2; Ezek 16:9; Dan 10:3; Mic 6:15; pilpel waw consec perf 1 s %ws impf. %sek.s;y>: stir up, provoke, w. b® against. “pungere come con spine”'; in metafora “stimolare” in 9,10. Ch : j‟excite. Crescendo della inimicizia dalle relazioni familiari a quelle di regno contro regno. Dalla inimicizia alla guerra. [:Le_b;a] Atßc'[]w: ABêr>qiB. ‘~yIr:’c.mi-x:Wr) hq"Üb.n"w> [19:3 `~ynI)[oD>YIh;-la,w> tAbßaoh'-la,w> ~yJiêaih'ä-la,w> ‘~yliylia/h'(-la, WvÜr>d"w> E la rû|ªH di micräºyim svanisce nel suo seno! E il suo consiglio io inghiottirò. E consulateranno gli ´élîlîm e i borbottatori gli indovini e i fattucchieri. hq"Üb.n"w>: Isa 19:3; 24:1 (qal trans diruit terram lay waste, land ), 3 (niph diffindendo destruitur terra ; Jer 19:7; 51:2; Hos 10:1 ( intr. luxurians, florens: vitis); Nah 2:3; niphal waw consec perf 3 f s qqB be agitated (spirit). Zorell, 124: primitus diffidit, dispersit etc; Ni cfr J 82 c: diffindendo destruitur spiritus = sapientia. Qal “fendere, spaccare, rovinare, mandare a male, disseminare”. In 24,1 YHWH rovina, abbatte distrugge la terra; al Ni perfetto 3 sing in 24,3 distruggere la terra spaccandola. BHS prb l hQbnw. Alonso: svanirà; Ch se vidange ‘~yIr:’c.mi-x:Wr): potrebbe anche essere “coraggio”: animo intrepido come in Num 27,18; Ez 21,12. Alonso: coraggio; Ch: Le souffle. ABêr>qiB.: vedi v 14 a. Alonso: loro in petto; Ch en ses entrailles. Il secondo emistichio mostra la motivazione della perdita del coraggio: 158 Atßc'[]w:: Isa 5:19 (t¹bô± °¢ƒâ plan be fulfilled); 8:10; 11:2; 14:26; 16:3; 19:3, 11, 17; 25:1; 28:29; 29:15;30:1; 36:5; 40:13; 44:26; 46:10. 11 (±îš °ƒ¹tô one who carries out his plan); 47:13; f s constr suf 3 m s hc'[e. Questo consiglio viene inghiottito come mostrano i vv 11-12: “folli…consigli balordi”. Alonso: i loro piani, Ch: son conseil. [:Le_b;a]: Qal Gen 41:7, 24; Exod 7:12; 15:12 (degluttit aliquem terra, aqua); Num 16:30 (id), 32, 34; 26:10 (id); Deut 11:6 (id); Job 7:19; 20:15, 18; Ps 69:16 (id); 106:17; 124:3; Prov 1:12; Isa 28:4 (devoravit, avide comedit); Jer 51:34; Hos 8:7 (met: rapuit res); Jonah 2:1: “deglutivit”; Ni 28:7 Isa 3:12 (P); 9:15 (pual: pt. pl. confused); 19:3 (P); 25:7f; 28:7 (nif.: pf. W[l.b.nI: be confused); 49:19; piel imperf 1 s [lB confuse: uso metaforico al Pi “distruggere” mandare in rovina 3,12; 25,7. I piani dello spirito, sapienza, diplomazia di micräºyim. Ch: j‟engloutis. Dopo la rovina del loro piano, affranti. ~yJiêaih'ä-la,w>: “incantatori, borbottatori, coloro che parlano tra i denti”; da : “suono o stridore leggerissimo”; cfr 8,6. ~ynI)[oD>YIh;-la,w> dall‟etimologia “sapiente” che sa; come in 8,19; hv,_q' ~ynIådoa] dy:ßB. ~yIr:êc.mi-ta, ‘yTir>K;siw> [19:4 `tAa)b'c. hw"ïhy> !Adßa'h' ~auîn> ~B'ê-lv'my. I ‘z[; %l,m,ÛW E consegnerò micräºyim in mano di signori, duri e un re crudele dominerà su di loro. Oracolo di „‟ YHWH (´ädönäy) cübä´ôt. ‘yTir>K;siw>: Gen 8:2; Ezra 4:5; Ps 63:12; Isa 19:4; piel waw consec perf 1 s rks: hand over “consegnare”. Un innominato re straniero riceve da YHWH in mano ´et-micraºyim distrutto. Questo re sarà hv,_q':' duro' in senso improprio 'rude, molesto, crudele' (cfr 27,1 della spada). ‘z[; 'robusto, forte' qui con l‟idea di crudeltà: ' truce'. !Adßa'h': BHS > LXX S, dl. Effetto finale. Schiavitù o vassallaggio politico di micräºyim. Cambio di padrone e cambio di economia. Descrizione in terza persona: 5-10. Gli effetti del vento che fa scomparire l‟elemento vitale per micräºyim: l‟acqua. Una piaga per il paease! Economia afflitta. Alonso, 209: il quadro caratterizza molto bene l‟Egitto e per il paesaggio ricorda le pitture ed i rilievi delle tombe egizie. `vbe(y"w> br:îx/y< rh"ßn"w> ~Y"+h;me( ~yIm:ß-WtV.nIw> [19:5 E seccheranno le acque dal Mare (Nilo) e il Fiume seccherà e sarà arido. WtV.nIw> : Isa 19:5; 41:17 (qal: pf. dry up (intrans.), of tongue ); Jer 51:30 : niphal waw consec perf 3 pl tvn: be dried up (of water) “viene a mancare” l‟acqua che è essicata. Cfr Qal in 41,17 in relazione alla lingua di chi ha sete. Ch: se gercent. ~Y"+h;me(: qui è una designazione di hayü´ör. La grande massa di acque che ricopre stagionalmente micräºyim. Mare di fertilità. Verrà meno! br:îx/y<: Isa 1:20; 2:4; 3:25; 4:6; 13:15; 14:19; 19:5f; 21:15; 22:2; 25:4f; 27:1; 31:8; 34:5f, 10 (qal lie in ruins, wrecked: land); 37:7, 18, 25, 38; 41:2; 42:15 (hif.: dry up (trans.), make s.thg dry up: water); 44:27; 49:2, 17; 50:2; 51:10, 19; 60:12; 61:4; 65:12; 66:16; qal imperf 3 m s brx “diventare secco” svanita l‟acqua; cfr 44,27; Os 13,15. Sal 106,9. Hif sempre in relazione a fiume mare: 37,25; 50,2;51,10. vbe(y"w:> “seccare, inaridire, disseccarsi”. rAc=m' yrEäaoy> Wbßr>x'w> Wlïl]D" tArêh'n> WxynIåz>a,h,w> [19:6 a E puzzeranno i canali; indeboliranno e seccheranno i bracci di mäcôr. rAa=y> yPiä-l[; rAaày>-l[; tArï[' [19:7 `Wlme(q' @Wsßw" hn<ïq' [19:6 b Canne e giunghi languiranno; l‟erba verde „‟ contro la sponda dello yü´ôr `WNn<)yaew> @D:ßnI vb;îyyI rAaêy> [r:äz>mi ‘lkow> e tutto il seminato presso lo yü´ôr seccherà, spazzato via. E non è più! Sembra descriva il fenomeno che precede la secca completa del Fiume e quello che segue. WxynIåz>a,h,w>: 1 Chr 28:9; 2 Chr 11:14; 29:19; Ps 43:2; 44:10, 24; 60:3, 12; 74:1; 77:8; 88:15; 89:39; 108:12; Isa 19:6; Lam 2:7; 3:17, 31; Hos 8:3, 5; Zech 10:6; BHS: l c Qa WxynIz>hiw hiphil waw consec perf 3 pl xnz: become foulsmelling (waters); irregolare (probabilmente errore dello scriba) “diventare rancido, puzzare” detto dei canali che vengono privati d'acqua (cfr ar. zanaha detto dell‟olio che diventa rancido). Imputridiranno. Wlïl]D": Judg 6:6; Job 28:4; Ps 79:8; 116:6; 142:7; Isa 17:4; 19:6; 38:14; qal perf 3 pl llD: be(come) small, unimportant “diventare esiguo” o svanire. Il fiume diventa tenue, senza forza per scorrere venendo a mancare l‟acqua. L‟acqua progressivamente cala perdendo il movimento, indebolendosi. Alonso: i bracci del Nilo caleranno. 159 yrEäaoy>: al plurale indica parti o canali di hayü´ör come in Es 7,19;8,1; Is 7,18;19,6;37,25; Ez 29,3 ss; pl fiumi in 33,21. Gli effetti della mancanza d'acqua sulla vegetazione nilotica. rAc=m': 2 R 19,24. Is 37,25. Mi 7,12 designazione poetica di micräºyim. hn<ïq': Gen 41:5, 22; Exod 25:31ff, 35f; 30:23; 37:17ff, 21f; Josh 16:8; 17:9; 19:28; 1 Kgs 14:15; 2 Kgs 18:21; Job 31:22; 40:21; Ps 68:31; Song 4:14; Isa 19:6; 35:7; 36:6; 42:3; 43:24; 46:6; Jer 6:20; Ezek 27:19; 29:6; 40:3, 5ff; 41:8; 42:16ff : m s abs hn<q' (giant) reed, Arundo donax :canna cfr 35,7. @Wsßw": Exod 2:3, 5;…. Isa 19:6; 66:17; “giunco” Wlme(q': Isa 19:6; 33:9: “languire, marcire”; detto di una intera regione in 33,9. tArï[' : f pl abs hr'[': (bul)rushes “erbe verdi” in riva al fiume; cfr vb nel Sal 37,35. @D:ßnI: Lev 26:36; Job 13:25; 32:13 (refute); Ps 1:4 (blow away, scatter); 68:3; Prov 21:6; Isa 19:7 (N); 41:2 (N); niphal perf 3 m s @dn: be blown away “essere disperso dal vento” Lev 26,36; Is 19,7;41,2; Sal 68,3; Giob 13,25. Pr 21,6. L‟idea di vento è implicita nel vb. Effetti conseguenti sull‟economia del paese. Piaga che colpendo la fonte dell‟economia del paese la rende sterile. Agricoltura, pesca, industria tessile ed è in sconquasso tutta l'organizzazione sociale. Siccità di morte. hK'_x; rAaày>b; ykeîyliv.m;-lK' Wlêb.a'äw> ~ygIëY"D:h; ‘Wna'w> [19:8 `Wll'(m.au ~yIm:ß-ynEP-. l[; tr<mo±k.mi yfeîr>poW E gemono i pescatori e si lamentano coloro che lanciano nel hayü´ör l‟amo e coloro che tendono reti sui volti dell‟acqua languiscono, ‘Wna'w>: Exod 21:13; 2 Kgs 5:7; Ps 91:10; Prov 12:21; Isa 3:26; 19:8; qal waw consec perf 3 pl hna lament “gemere” cfr 3,26. Wlêb.a'äw:> psicologicamente: “essere contristato” 3,26. ~ygIëY"D:h;: “pescatore” pl qui e Ger 16,16 q (cfr dagah : “pesce”: 50,2). In parallelo essi sono descritti con un tratto del loro mestiere. ykeîyliv.m;-lK': Hi “gettare”. hK'_x;: “amo” cfr Hab 1,15 e Giobbe 40, 25. yfeîr>poW: “espandere, stendere”. Questa azione legata alla pesca anche in Ez 12,13; Os 5,1; Sal 140,6. tr<mo±k.mi: “rete del pescatore” cfr Hab 1,16. Wll'(m.au: Pulal “marcire, languire, cessare di fiorire” detto delle piante in 16,8; 24,4a; metaforicamente dell‟uomo “languisce, si rattrista ingannato nella speranza” qui e 24,4 b. `yr"(Ax ~ygIßr>aow> tAq+yrIf. ~yTiÞv.pi ydEîb.[o Wvbo±W [19:9 Arrossiscono i lavoratori del lino, le cardatrici e i tessitori „impallidiscono‟. `vp,n")-ymeg>a; rk,f,Þ yfe[oï-lK' ~yai_K'dUm. h'yt,Þtov' Wyðh'w> [19:10 E son costernati i padroni e ogni operatore tutti per salario ´agmê-näºpeš (abbattuti d‟animo). Organizzazione sociale devastata. Wvbo±W : “arrossire vergognarsi”. Qui confondersi per aver perso la speranza del lucro e del guadagno. Progetti economici che vengono meno a causa della siccità del fiume. ydEîb.[:o lavoratori, operai. ~yTiÞv.pi: “lino” che viene lavorato, tessuto; cfr Gios 2,6 e Prov 31,13. tAq+yrIf.: f pl abs qyrIf': carded (flax) but txt? cj. rd. pt., cj I qrf [Zorell,808: aliqui a syr seraq “pexuit” (lanam) derivant = “cardare, pettinare”; Alonso: i cardatori; Ch: ses ourdisseurs]. BHS : ftr l twqr>foO et tr +ad ~yTiÞv.pi: cfr S V confundentur qui operabantur linum pectentes et texentes subtilia. Zorell,808: agg “rubro colore fulgens linum” (lino fulgente di rosso colore). Zorell 808 nota il parallelo con yr"(Ax: pannus albus. Radice qrf : diventare rosso (Zorell,809). Dato che è pl f si potrebbe intendere di lavoratrici che tingono il lino di rosso. ~ygIßr>aow> : “tessere” cfr 59,5; part sost 38,12. Nel v 10 il vocabolario indica una divisione di classe: coloro che danno lavoro e coloro che lo eseguono. yr"(Ax: m s abs; Zorell, 228: n colletivo: “panni bianchi preziosi” (LXX th.n bu,sson bisso V texentes subtilina. Is 19:9). Il sost rWx m s abs linen cloths as awning in Esth 1:6; 8:15: pannus pretiosus albus ftr byssus LXX bussi,noij. BHS lc Qa WrwEx' [rwx vb in Isa 29:22: Wrw")x/y< wyn"ïP' hT'Þ[; al{ïw> e la sua faccia non impallidirà più: grow pale,. Imbianchire, impallidire, diventare pallido, usato metaforicamente in 29,22. Zorell, 228 albuit = metaph expalluit] vel Wrw")x/y<: Alonso: pallidi sono i cardatori (impallidiscono). h'yt,Þtov' :“fondamento” nel Sal 11,3 metaforicamente per i fondamenti dell‟ordine, le leggi; qui i fondamenti di micräºyim (secondo alcuni i padroni, i magnati ecc). Forse “un apparato che ordina il flusso delle acque” Graetz, da nh “fluire” in Zorell,884. Nell‟uno e nell‟altro caso si tratterebbe di coloro che hanno in mano le leve del potere. BHS: l hytytiv. (kopt: textor). ~yai_K'dUm.: Ni significa “depresso, umiliato”: 57,15; al Pi “opprimere, affliggere”: 3,15; 53,10; Sal 72,4; 89,11; 94,5; qui al Pu “sono contriti, distrutti” le fondamenta. 160 rk,f,:Þ “mercede” per il lavoro; cfr Pr 11,18. Cfr il verbo in 46,6; e sost in 40,10; 62,11. Tutti sono alle strette. vp,n"-) ymeg>a;: Exod 7:19; 8:1; Ps 107:35; 114:8; Isa 14:23; 19:10; 35:7; 41:18; 42:15; Jer 51:32; m pl const ~gEa' : ±a. nefeš distressed d'animo triste. Vedi anche Ez 21-32; 26:5-14: 27:7. ANET 444. hr"_['b.nI hc'Þ[e h[oêr>p; yceä[]yO ‘ymek.x; ![;coê yrEf'ä ‘~yliwIa/-%a; [19:11 h[oêr>P;-la, Wråm.aTo %yae… `~d<q<)-ykel.m;-!B, ynIßa] ~ymiîk'x]-!B, ´ak! Pazzi i capi di cöº`an! Saggi i consiglieri del par`ò! (Ma) il consiglio è stolto! Come direte al par`ò : Figlio di saggi, io! Figlio di di re antichi! Le classi alte, i consiglieri. La x:Wrå YHWH disperde i loro piani. %a;: particella enfatica “massimamente, del tutto”; cfr 16,7. ‘~yliwIa/: 2 Kgs 24:15; Job 5:2f; Ps 107:17; Prov 1:7; 7:22; 10:8, 10, 14, 21; 11:29; 12:15f; 14:3, 9; 15:5; 16:22; 17:28; 20:3; 24:7; 27:3, 22; 29:9; Isa 19:11; 35:8; Jer 4:22 (foolish); Hos 9:7; m pl abs lywIa/ fool, simpleton “stolto” insipiente. Detto di chi manca di necessaria sapienza, prudenza, capacità di consiglio cfr 35,8. Alonso: Folli i magnati; Ch: stupides sont le chefs. ![;co:ê Num 13:22; Ps 78:12, 43; Isa 19:11, 13; 30:4; 33:20; Ezek 30:14. ymek.x;: Isa 3:3; 5:21; 19:11(bis).12; 29:14; 31:2; 40:20; 44:25; la radice è ripetuta. h[oêr>p; yceä[]yO: qal part m pl const. Ch: sages conseilliers de Ph; BHS ftr l Wc[]y" h[or>P;: Alonso: I saggi / che consigliano al faraone (famosi; tra essi Giuseppe: Sal 105:22). La radice #[y viene ripetura due volte: sono i piani dei saggi. hr"_['b.nI : niphal part f s abs r[B3 Zorell, 122: Q: insipiens fuit Jer 10:8 (be stupid (like cattle)); part insipientes: Ezek 21:36; Ps 94:8. N: stulte egit Jer 10:21; manifestato opere divino homo stultus fit, apparet, cognoscitur: Jer 10:14 (nif.: prove to be stupid (like cattle)); 51:17; item sapientium consilium: Is 19.11; denom. of ry[iB.: “'essere, apparire stolto”. Alonso: che consigliano…consigli balordi. Sarcasmo nei confronti della decantata sapienza egiziana. %yae…: “come?”. Discorso diretto. Ogni consigliere cerca di mettersi in buona luce presso il par`ò per la propria scuola o ascendenza: ~d<q<-) : senso temporale: tempo antico, prima del tempo presente; sapienza tradizionale di altissima qualità vantando ascendenza di re! Ch: des rois du Levant? ^ym,êk'x] aApåae ‘~Y"a; [19:12 `~yIr")c.mi-l[; tAaßb'c. hw"ïhy> #[;²Y"-hm; W[êd>yEåw> %l"+ an"ß WdyGIïy:w> Dove, dove i tuoi saggi? Ed annuncino pure a te e „facciano conoscere‟ che cosa consiglia (progetta) YHWH cübä´ôt contro micräºyim! ~Y"a; : “dove sono” col suffisso pleonastico 2 Re 19,13; Mi 7,10; aApåae: particella enfatica, posposta che sottolinea la forza della interrogazione? cfr 22,1,19,12. W[êd>yEåw>: qal imperf 3 m pl jussive in meaning, but no unique form for jussive. BHS LXX kai. eivpa,twsan VUL et indicent, l W[dIyOw>: tr huc +. Stoltezza è non conoscere il piano di YHWH. Che saggezza è non conoscere il piano di YHWH. `h'yj,(b'v. tN:ïPi ~yIr:ßc.mi-ta, W[ït.hi @nO= yrEf'ä WaßV.nI ![;coê yrEf'ä ‘Wla]An* [19:13 Sono stolti i capi di cöº`an s‟ingannano i capi di nöp, fuorviano micräºyim la colonna delle tribù! ‘Wla]An* : Gen 18:27, 31; Exod 2:21; Num 12:11; Deut 1:5; Josh 7:7; 17:12; Judg 1:27, 35; 17:11; 19:6; 1 Sam 12:22; 2 Sam 7:29; 2 Kgs 5:23; 6:3; 1 Chr 17:27; Job 6:9, 28; Isa 19:13; Jer 5:4; 50:36; Hos 5:11: lay niphal perf 3 pl lay : prove (onesf.) foolish “ mostrarsi stolto” cfr Ger 50,36 WaßV.nI: Gen 3:13; 1 Sam 22:2; 1 Kgs 8:31; 2 Kgs 18:29; 19:10; 2 Chr 6:22; 32:15; Neh 5:7; Isa 19:13; 24:2; 36:14; 37:10; Jer 4:10; 23:39; 29:8; 37:9; 49:16; Obad 1:3, 7; niphal perfect 3 pl avn: give onesf. false hopes “si sono ingannati”. @nO:= Isa 19:13; Jer 2:16; 44:1; 46:14, 19; Ezek 30:13, 16: Menfis. W[ït.hi: Isa 3:12 (hif.: lead astray); 9:15; 16:8; 19:13.14 (fall into staggering); 21:4 (subj. l¢b¹b, be confused (of mind)); 28:7 (qal stagger); 29:24 (tô±ê rû-µ those w. confused or disordered disposition); 30:28; 35:8; 47:15; 53:6; 63:17 (hif. let s.one wander off (from)); hiphil perf 3 pl h['T' make s.one stagger “far errare”; in senso etico indurre in errore, ingannare cfr 3,12; 9, 15; 30, 28; nel v seguente infinito Ni essere costretti a vacillare, barcollare. 161 Tre volte la radice “fuorviare”: confusione nella mente e tralignamento del cammino! tN:ïP:i uso metaforico; sono così chiamati i primi, i principi forse perchè dovrebbero essere per il popolo ciò che per una casa è la colonna. Forse così qui. ~y[i_w>[i x:Wrå HB'Þr>qiB. %s:ïm' hw"±hy> [19:14 `Aa*yqiB. rAKàvi tA[ïT'hiK. Whfeê[]m;-lk'(B. ‘~yIr:’c.mi-ta, W[Üt.hiw> YHWH ha infuso nelle „loro‟ viscere una rûªH di errori. E fuorviano micräºyim in tutte le sue opere come fuorviare d'ubriaco nel suo vomito. La causa del traviamento è trascendente. YHWH invia loro uno spirito di turbamento che castiga la loro superba sapienza ed autosufficiente. %s:ïm': Exod 26:36f; 27:16; 35:12, 15, 17; 36:37; 38:18; 39:34, 38, 40; 40:5, 8, 21, 28, 33; Num 3:25f, 31; 4:5, 25f; 2 Sam 17:19; Ps 75:9; 102:10; 105:39; Prov 9:2, 5; Isa 5:22; 19:14; 22:8; qal perfect 3 m s %s;m'.: mix (honey or spices) (to wine &c.); in senso metaforico YHWH infonde nel cuore di qualcuno qualche cosa; idea di infondere in senso letterale in 5, 22. Ch: malaxe; Alonso: ha infuso. HB'Þr>qiB.: m s const suf 3 f s, BHS :LXX auvtoi/j l ~br>qiB.. ~y[i_w>[i: m pl abs ~y[iw>[i: staggering “errori, deflessioni”; V vertigo; S errore. BHS : Qa ~yy[w[ ftr l ~ywI[]w>[; vel ~Yi[w[. Ch: distorsion. Alonso: stordimento. Aa*yqiB.: Lev 18:25, 28; 20:22; Job 20:15; Prov 23:8; 25:16; Isa 19:14; 28:8; Jer 25:27; 48:26; Jonah 2:11; m s const suf 3 m s ayqi: vomit : ciò che è stato vomitato cfr 28,8; Ger 48,26. s `!Am)g>a;w> hP'îKi bn"ßz"w> varoï hf,²[]y: rv<ôa] hf,_[]m;( ~yIr:ßc.mil. hy<ïh.yI-al{)w> [19:15 E non sarà per micraºyim un fatto che faranno testa o coda, palma o giunco. Alonso, 210: la formula suona come un proverbio. hy<ïh.yI-al{)w> : Alonso: non riuscirà…impresa che intraprendano; Ch: Il ne sera plus…d‟acte/ que fassent. hf,_[]m;: Isa 2:8; 3:24 (ma°´eh miqšeh hair artificially set or curled); 5:12 (works & deeds of God & oft., ma±-´¢h y¹d¹yw ), 19; 10:12; 17:8; 19:14f, 25 (works & deeds of God = Assyria); 26:12 (works & deeds of God : God does ma±-´¢nû for us); 28:21; 29:15f, 23; 32:17; 37:19; 41:29; 54:16; 57:12; 59:6; 60:21 (works & deeds of God = Isr.); 64:7; 65:22; 66:18; m s abs. Ripreso dal verbo seguente. varoï : Isa 1:5f; 2:2; 7:8f, 20; 9:13f; 15:2; 17:6; 19:15; 28:1, 4; 29:10; 30:17; 35:10; 37:22; 40:21; 41:4, 26; 42:11; 48:16; 51:11, 20; 58:5; 59:17; testa bn"ßz"w> : Exod 4:4; Deut 25:18; 28:13, 44; Josh 10:19; Judg 15:4; Job 40:17; Isa 7:4; 9:13f; 19:15: coda hP'îKi : Job 15:32; Prov 21:14; Isa 9:13; 19:15: f s abs : shoot, sprout of reeds, pl. palm-branches . Alonso: palma !Am)g>a;w> : Job 40:26; 41:12; Isa 9:13; 19:15; 58:5: giunco. Ch: scirpe. Alonso,210: palma e giunco non disdicono al paesaggio egiziao. Da Alonso, 209: l‟insieme forma un‟unità coerente per tema e per sviluppo: viene meno tutto. 1 introduzione: presenta YHWH e riassume gli effeti della sua venuta; 15: finale dell‟ultima parte e di tutto. 2-4: YHWH parla: tre verbi energici per la sua azione; due per le conseguenze: guerra civile e soggezione a re straniero, 5-10: fallimento dell‟economia egiziane per assenza d‟acqua. 11-14: fallimento della saggezza egiziana dei suoi capi e dei suoi consiglieri. “Lo stile enumerativo si distribuisce su tutto il poema”. 19,16-25 Conversione di micräºyim e di ´aššûr. Cfr Sal 87 (spec 7)! Alonso,210: una delle più importanti profezie del TNK. Il suo universalismo continua la linea di 2:2-5 che qui culmina. La serie appartiene ad un‟epoca posteriore: al tempi di Is il nemico era ´aššûr mentre micräºyim conservava il suo valore tradizionale. Più tardi i nemici furono micräºyim e Babel come nel Sal 87. In epoca allessandrina micräºyim è regno dei Lagidi, ´aššûr è la maschera trasparente della Siria, il regno dei Seleucidi. Agli inizi di questa epoca potrebbe appartenere questo oracolo con chiara intenzione arcaizzante per forma e contesto. Questo oracolo “scritto in prosa travaglita senza impulso né slancio lirico” offre una corretta prospettiva per comprendere altri oracoli contro i pagani. ~yvi_N"K; ~yIr:ßc.mi hy<ïh.yI) aWhêh; ~AYæB; [19:16 `wyl'([' @ynIïme aWhß-rv,a] tAaêb'c. hw"åhy>-dy: ‘tp;WnT. ‘ynEP.mi dx;ªp'W Ÿdr:äx'w> In quel giorno sarà micräºyim come donne: 162 e tremerà ed avrà paura davanti ai volti dell‟agitazione della Mano di YHWH cübä´ôt che egli agiterà contro di lui. aWhêh; ~AYæB;: prima di una sestuplice ripetizione: unifica l‟insieme e picchetta un processo ascendente (Alonso,211) hy<ïh.yI): qal imperf 3 m s: il vb è al maschile: micräºyim è peronificato come uomo che si comporta come donna. Il tono dell‟oracolo è di minaccia. ~yIr:ßc.mi: 19: 16.17.18.19.20.21(bis: la settima occorrenza: aWh+h; ~AYæB; hw"ßhy>-ta, ~yIr:±c.mi W[ïd>y"w>).22.23(quater).24.25 (la quattordicesima: ~yIr:ªc.mi yMiø[; %Wr’B'). Impero aggressore all‟inizio. Non viene sconfitto ma eletto e trasformato ~yvi_N"K;: pl in Isa 4:1; 27:11; 32:9; si suppone che la donna sia più facilmente spaventabile dell‟uomo. Dalla minaccia iniziale si passerà alla benedizione finale. dr:äx'w>: “tremuit” (es mons); timore, stupore alqs territus est, expavit: 10,29; 32,11; 19,16 ; cfr Hif 17,2 territos fugavit. Alonso : si spaventeranno ; Ch : elle tresaille. dx;ªp'W: “expavit, timuit, anxius fuit”: 19,16; 33,14; 44,11; 12,2; 44,8; cfr 60,5 “gaudio commotum palpitat cor” alcs; Pi “valde timuit”: 51,13. ‘tp;WnT.: Isa 19:16; 30:32 “agitatio” rei huc illuc: manus Dei minantis 19,16; bella gesta velut manu minaciter agitata 30,32; @wn: Isa 10:15, 32; 11:15; 13:2; 19:16; 30:28; Po “agitavit” manum 10,32; Hi 10,15 serram; agitavit manum contra aliquem minans 11,15; 19,16; invitans 13,2; concutit in vanno 30,28. dy:: cfr Ex 7-10. La causa dell‟agitazione è la minaccia di un intervento di YHWH. L‟intervento è simboleggiato dalla Mano. @ynIïme: hiphil part m s abs. Alonso,211: potrebbe essere linguaggio profetico. Is 10:15; 11:15 (contro Egitto); 13:2; Zach 2:13. aG"ëx'l. ‘~yIr:’c.mil. hd"ÛWhy> tm;’d>a; ht'y>h'w>û [19:17 tAaêb'c. hw"åhy> ‘tc;[] ynE©Pm. i dx'_p.yI wyl'Þae Ht'²ao ryKiîz>y: rv,’a] •lKo s `wyl'([' #[eîAy aWhß-rv,a] E sarà ´admat yühûdâ per micräºyim di terrore: chiunque la ricorderà, a lui paura davanti ai volti del consiglio (progetto) di YHWH (´ädönäy) cübä´ôt che consiglierà (progetterà) contro di lui. hd"ÛWhy> yiSrä´ël postesilico. aG"ëx'l.: f s abs “obiectum” vel “causa” timoris 19,17; confusion. Come ai primi tempi: Ex 15:14-16; Gios 2:9; 5:1. ryKiîz>y:: Hi imp “in memoriam revocavit, (com-)memoravit. tc;[]: Isa 5:19; 8:10; 11:2; 14:26; 16:3; 19:3, 11, 17; 25:1; 28:29; 29:15; 30:1; 36:5; 40:13; 44:26; 46:10f; 47:13; consiglio: progetto, piano. Di YHWH, minacciosi, prima la Mano e poi il consiglio-progetto della sua mente. Di questa potestà terrificante partecipa anche yühûdâ. Secondo oracolo: ![;n:ëK. tp;äf. ‘tArB.d:m. ~yIr:ªc.mi #r<a,äB. ~yrIø[' vme’x' •Wyh.yI aWh‡h; ~AYæB; [19:18 tAa+b'c. hw"åhyl; tA[ßB'v.nIw> s `tx'(a,l. rmEßa'yE sr<h,êh; ry[iä In quel giorno, saranno cinque città in terra di micräºyim parlanti la lingua di Künaº`an e giuranti per YHWH (´ädönäy) cübä´ôt. `îr haheºres “città del sole” sarà gridata una (di esse). ![;n:ëK. tp;äf: nella diaspora giudaica in micräºyim viene introdotta pacificamente la lingua ed il culto di YHWH. Grazie a questa diaspora la lingua dei testi sacri risuonerà in micräºyim; il Nome viene pronunciato in una terra un tempo nemica (cfr Ger 44:26). ~yrIø[' vme’x': una pentapoli come in Gios 10:3ss! sr<h,êh; ry[iä: Zorell, 598: “urbs destructionis”: una ex quinque urbibus Aegypti loquentibus lingua Chanaan; ca 15 mmss Sym (h`li,ou) VUL civitas Solis vocabitur una; Alonso,210: correggendo una lettera in accordo con Job 9:7: sr,x:, Judg 1:35 [sr<x,ê-rh;B. = mons solis]; 8:13 [Ascensus; V ortum solis LXX Arej Zorell,270]; Job 9:7 Vul qui praecipit soli et non oritur]: Eliopoli nome greco di !Aa. Vers arab: sr<h,h; ry[iä: (v sr<h, 2 et !Aa = Heliopolis (cfr Ez 30,17); LXX po,lij&asedek: città giusta; Vaccari, Biblica 2, 1921: sedek est graphica nutatio nominis srh (> xrs > xds. Is voce sr<h, ftr alludit ad celebrem locum cultus aegyptiacum Heliopolin. Alonso, 212 nota: LXX trasferisce il titolo di Ym (1:26) ad una citta di micräºyim. C‟è relazione al culto di Shemesh in YM? Gruppi della diaspora in micräºyim. Introduzione della lingua ebraica e del culto di YHWH. I libri sacri vengono letti su questa terra un tempo nemica. 163 LUT Eine wird heißen Ir-Heres. KJG The city of destruction. TOB L'une d'entre elles s'appellera Ir-Hahèrès Ville de la Destruction. FBJ " ville du soleil ". IEP Città del sole.VUL civitas Solis. Ch : Ir-Ha-hèrès, Ville-du-Soleil. ~yIr"+c.mi #r<a,ä %AtßB. hw"ëhyl;( ‘x:Be’z>mi hy<Üh.yI) aWhªh; ~AYæB; [19:19 `hw")hyl;( Hl'ÞWbG>-lc,ae( hb'îCem;W In quel giorno sarà un macellatoio per YHWH in mezzo alla terra di micräºyim e una stele, presso la sua frontiera, per YHWH. Dopo la parola in crescendo ‘x:Be’z>mi: “altare”, ara; altare sacrificii Deo offerendi causa constructum; illegittimo 17,8; 27,9 hb'îCem;W: “cippus”, symbolum cultus divini 19,19; in 6,12 bis id quod caesa arbore adhuc stat:stirps, truncus. Segnio esterno della sua presenza. lc,ae(: “prope, iuxta” Hl'ÞWbG>: “limes, terminus”: 10,13; agri margo 28,25. ~yIr"+c.mi #r<a,äB. tAaßb'c. hw"ïhyl;( d[e²l.W tAaïl. hy"‚h'w> [19:20 `~l'(yCihiw> br"Þw" [:yviîAm ~h,²l' xl;îv.yIw> ~yciêx]l{) ynEåPm. i ‘hw"hy>-la, WqÜ[]c.yI-yKi( E sarà da segno e testimonianza per YHWH (´ädönäy) cübä´ôt in terra di micräºyim. Quando grideranno a YHWH davanti ai volti degli oppressori allora egli manderà a loro un salvatore e un difensore. E li libererà. WqÜ[]c.yI-yKi(: … Exod 5:8, 15; 8:8; 14:10, 15; 15:25; 17:4; 22:22, 26;…Dt 26:7..Gio 24:7… Isa 19:20; 33:7; 42:2; 46:7; 65:14; Jer 22:20; 49:3; Lam 2:18 “clamavit, vociferatus est”; eccetto 42,2 de clamore superbo, tumultuoso, de clamore miserorum, vexatorum, auxilium implorantium Ex 5,8; Dt 22,24; Is 33,7;65,14; invocavit 19,20; cfr sost 5,7; un tempo il popolo, a YHWH. Qui non specifia chi sia a gridare: non sembra un privilegio del popolo Israel! ~yciêx]l{): Exod 3:9; 22:20; 23:9; Num 22:25; Deut 26:7; Judg 1:34; 2:18; 4:3; 6:9; 10:12; 1 Sam 10:18; 1 Kgs 22:27; 2 Kgs 6:32; 13:4, 22; 2 Chr 18:26; Job 36:15; Ps 42:10; 43:2; 44:25; 56:2; 106:42; Isa 19:20; 30:20; Jer 30:20; Amos 6:14: “per vim hostiliter pressit” Ex 3,9; 22,20; ptc “oppressor” 19,20. [:yviîAm: H Exod 2:17; 14:30;…. Judg 2:16, 18; 3:9, 15, 31; …Isa 19:20; 25:9; 33:22; 35:4; 37:20, 35; 38:20; 43:3, 11f; 45:15, 20f; 46:7; 47:13, 15; 49:25f; 59:1, 16; 60:16; 63:1, 5, 8f;…Hif ptc “in spatio amplo stare fecit, succurrit” ecc. Ds salvat, auxiliatur 33,22;38,20; cfr 63,5.26; de Deo 59,16; Ds voc salvator 43,3;45,15;60,16; homo qui populum suum liberat 19,20; cfr Ni salvatus, liberatus est: 30,15;45,22; 64,4; 45,17 br"Þw:" qal part m s abs byr dispute, quarrel (in public, w. words, complaints, assertions, reproaches); conduct a (legal) case, lawsuit: “defensor”. BHS Qa : dryw: LXX kri,nwn l br"Þw.> ~l'(yCihiw>: Hif “salvandi causa eripuit, salvavit” ex malis etc 47,14; 36,15 cfr 5,29; 42,22. aWh+h; ~AYæB; hw"ßhy>-ta, ~yIr:±c.mi W[ïd>y"w> ~yIr:êc.mil. ‘hw"hy> [d:ÛAnw> [19:21 `WmLe(viw> hw"ßhyl;( rd<nEï-Wrd>n"w> hx'ên>miW xb;z<å ‘Wdb.['(w> E si farà conoscere YHWH da micräºyim e conosceranno micräºyim YHWH in quel giorno. E serviranno con macellazione e dono. E voteranno voti a YHWH. E li manterranno. [d:ÛAnw> : niphal waw consec perf 3 m s. Azione della manifestazione/rivelazione di YHWH. W[ïd>y"w>: qal waw consec perf 3 pl. Effetto: il riconoscimento di YHWH. …Exod 6:3, 7; 7:5, 17; 8:6, 18; 9:14, 29f; 10:2, 7, 26; 11:7; 14:4, 18; 16:6, 12, 15. ‘Wdb.['(w>: … Exod 4:10, 23; 5:15f, 18, 21; 6:5; 7:10, 16, 20, 26, 28f; 8:5, 7, 16f, 20, 25, 27; 9:1, 13f, 20f, 30, 34; 10:1, 3, 6ff, 11, 24, 26; 11:3, 8; 12:30f, 44; culto religioso perpetuo “coluit”, veneratus est, honoravit YHWH Ex 23,25; Dt 6,13;11,13;13,5; de cultu veri Dei Is 19,23. In passato lo impedirono; in futuro: riconoscimento di YHWH nel culto. rd<nEï-Wrd>n"w>: “vovit”; sost “votum”; spontanea promissio Deo facta. WmLe(viw>: Pi “vota exsolvit” cfr Dt 23,22; 2 Sam 15,7; Na 2,1; Sal 50,14. aAp+r"w> @gOæn" ~yIr:ßc.mi-ta, hw"±hy> @g:ôn"w> [19:22 `~a'(p'r>W ~h,Þl' rT:ï[.n<w> hw"ëhy>-d[; ‘Wbv'’w> E colpirà YHWH micräºyim colpendo e guarendo e si volgeranno ad YHWHe e l lascerà pregare e li guarirà. @g:ôn"w> : “ferivit, afflixit, percussit”; populum plaga Ex 32,35; Is 19,22; segue inf ass. Piaga salutare: aAp+r"w>: …Ps 6:3; 30:3; 41:5; 60:4; 103:3; 107:20; 147:3; Eccl 3:3; Isa 6:10; 19:22; 30:26; 53:5; 57:18f; Jer 3:22; 6:14; 8:11, 22; 15:18; 17:14; 19:11; 30:17; 33:6; 51:8f; Lam 2:13; Ezek 34:4; 47:8f, 11; Hos 5:13; 6:1; 7:1; 11:3; 14:5; Zech 11:16. ‘Wbv'’w:> “peccator revertitur, convertitur” ad Deum -d[; ( sic connotatur quaedam difficultas superata) Dt 4,30; 30,2; Is 9,12; cfr 31,6; uso assoluto in 1,27. 164 rT:ï[.n<w>: Ni pf benigne se rogari sivit atque hinc oratus favit alci, i e exaudivit aliquem cfr Gen 25,21; 2 Sam 21,14; 24,25. YHWH adotta per micräºyim lo stesso comportamento che ha adottato per yiSrä´ël. Anche il culto ed il sacrificio ed un obelisco: segno esterni della sua presenza. Anche micräºyim oppresso grida. C'è speranza anche per micräºyim! Quinto. hr"WVêa; ‘~yIr:’c.Mimi hL'Ûsim. hy<‚h.Ti aWhªh; ~AYæB; [19:23 s `rWV)a;-ta, ~yIr:ßc.mi Wdïb.['w> rWV+a;B. ~yIr:åc.miW ~yIr:ßc.miB. rWVïa;-ab'(W In quel giorno sarà una strada da micräºyim ad ´aššûr. E andrà ´aššûr in micräºyim e micräºyim ad ´aššûr . E serviranno (renderanno culto) micräºyim con ´aššûr. hL'Ûsim.: “via”, in qua itur, et quidem via maior pubblica, latior, bene curata ac munita: a regione in regionem 19,23; cfr 11,16; 40,3; 62,10; 7,3; 36,2; etice 59,7. Non militare ma pacifica. hr"WVêa;: 19:23 (quater).24.25: impero agressore: sangue e deportaizoni. Anch‟esso eletto e trasformato. Oriente riconciliato con Occidente. YHWH li riconcilierà. Sesto oracolo: rWV+a;l.W ~yIr:ßc.mil. hY"ëviyliäv. ‘laer"f.yI hy<Üh.yI aWhªh; ~AYæB; [19:24 `#r<a'(h' br<q<ïB. hk'Þr"B. In quel giorno sarà yiSrä´ël terzo tra micräºyim ed ´aššûr benedizione in seno alla terra! rmo=ale tAaßb'c. hw"ïhy> Ak°r]Be rv<ôa] [19:25 s `lae(r"f.yI ytiÞl'x]n:w> rWVêa; ‘yd:y" hfeÛ[]m;W ~yIr:ªc.mi yMiø[; %Wr’B' Lui che YHWH (´ädönäy) cübä´ôt benedice dicendo: Benedetto il mio popolo micräºyim! E opera delle mie (due) Mani ´aššûr e la mia eredità yiSrä´ël. Ak°r]Be rv<ôa] : BHS. LXX h]n euvlo,ghsen l: Hk'r]Be rv<ôa] Ak°r]Be: …Gen 12:2f; 14:19f; 17:16, 20; 18:18; 22:17f; 24:1, 11, 27, 31, 35, 48, 60; 25:11; 26:3f, 12, 24, 29; 27:4, 7, 10, 19, 23, 25, 27, 29ff, 33f, 38, 41; 28:1, 3, 6, 14; 30:3, 27, 30; 32:1, 27, 30; 35:9; 39:5; 47:7, 10; 48:3, 9, 12, 15f, 20; 49:25, 28; 50:23; Exod 12:32; 18:10; 20:11, 24; 23:25; 39:43; Lev 9:22f; Num 6:23f, 27; 22:6, 12; 23:11, 20, 25; 24:1, 9f; …Isa 19:25; 35:3; 45:23; 51:2; 61:9; 65:16, 23; 66:3, 12; Jer 4:2; 17:7; 20:14; 31:23; Ezek 3:12; 7:17; 21:12; 47:4; Dan 10:10; Nah 2:11; Hag 2:19; Zech 11:5. hY"ëviyliäv.: “tertius”; f “tertia pars” in confederatione trium nationum 19,24; Alonso,210 “mediatore”. Pace universale, al centro il corridoio yiSrä´ël. La bendizione di Abraham (Gen 12,2) profluisce su tutti i popoli! yiSrä´ël è al servizio. Ai due popoli sono dati titoli riservati a yiSrä´ël. ~yIr:ªc.mi yMiø[;: lo ri conosce come suo popolo! “Si colma così l‟elezione di Is che non è privilegio esclusivo ma servizio a favore di tutte le nazioni” (Alonso,212) 20,1 ss ANNO 711 rWV+a; %l,m,ä !Agàr>s:) Atêao xl{åv.Bi hd"ADêv.a; ‘!T'r>t; aBoÜ tn:‚v.Bi [20:1 `Hd"(K.l.YIw:) dADßv.a;B. ~x,L'îYIw: Nell‟anno in cui tarTän andò ´ašDôºdâ, mandato da sa|rgôn meºlek ´aššûr combattè contro ´ašDôd e la prese. ‘!T'r>t;: 2 Kgs 18:17; Isa 20:1: ass tartanu, “sommo duce” della milizia di ´aššûr. xl{åv.Bi: qal i c !Agàr>s:): re di ´aššûr (721-705) che espugnò anche Samaria. hd"ADêv.a; : Josh 11:22; 15:46f; 1 Sam 5:1, 5ff; 6:17; 2 Chr 26:6; Isa 20:1; Jer 25:20; Amos 1:8; 3:9; Zeph 2:4; Zech 9:6: Asdòd = Azoto città. La ribellione contro ´aššûr viene condotta non dalle grandi potenze ma dei regni vassali uno dei quali è ´ašDôd. Questa città di mare cadde sotto la dominazione di Sargon nel 711. ANET 165 285A 286A-B e 287A. Queste piccole città si ribellano fidando della protezione di forze lontane quali micräºyim e Kûš (uniti sotto un solo re):vedi v 4. Hd"(K.l.YIw:): Isa 8:15; 20:1; 24:18; 28:13; qal waw consec imperf 3 m s suf 3 f s “prendere”, occupare a forza ( una città, una rocca, un luogo). èrmoale é#Ama'-!b, Why"å[.v;y> dy:åB. éhw"hy> rB<åDI ayhiªh; t[eäB' [20:2 a In quel tempo parlò YHWH per la mano di yüša`yäºhû, ben-´ämôc per dire: dy:åB.: 19:4; 20:2; 28:2; 36:15; 37:10, 24; 51:23; 62:3; 64:6; Alonso : per mezzo. Prima di far ascoltare la parola esplicativa di YHWH nel v 3, detta in occasione della presa della città, ed a sua spiegazione, viene fatta sentire quella che tre anni prima YHWH aveva rivolto al profeta comandandogli una gestualità volta ad anticipare gli eventi per dissudare da alleanze fasulle. In questi tre anni il profeta riesce a scoraggiare le simpatie filoegiziane del re Ezechiae della classe dirigente di yühûdâ. Contro una preparazione occulta alla ribellione. ^yl,_g>r: l[;äme #l{ßx]t; ^ïl.[;n:w> ^yn<ët.m' l[;äme ‘qF;h; T'Ûx.T;piW %leª [20:2 b Va‟! E apri il sacco dai tuoi lombi e i tuoi sandali togli dai tuoi piedi. T'Ûx.T;piW: P Isa 3:26; 5:27; 13:2; 14:17; 20:2; 22:22; 24:18; 26:2; 28:24; 35:5; 41:18; 45:1, 8; 48:8; 50:5; 51:14; 52:2; 53:7; 58:6; 60:11; piel waw consec perf 2 m s: “aprire, rilassare, allentare, aprire, sciogliere”: nodi legami: 58,6; debilitare i lombi: 45,1; sciogliere, discioglere, allentare, slacciare e deporre i sacco dai lombi. Alonso: sciogliti il saio. Ch: Ouvre le sac de tes hanches. qF;h;: “sacco” cilicio, vestito confezionato senza troppa cura tessuto con gli scarti di materiale (sia peli spessi o non cardati). Se ne vestivano coloro che erano in lutto e che facevano penitenza: 3,24; 50, 3; 15,3; 22,12; 37, 1. ^ïl.[;n:w>: f s constr suf 2 m s l[;n:ò sandal. BSH: LXX Vul ^yl,[;n:w> #l{ßx]t;: Lev 14:40, 43; Num 31:3, 5; 32:17, 20. 21 (µ¹lûƒ girt, ready for battle), 27, 29f, 32; Deut 3:18; 25:9 (sandal).10 (µluƒ hanna°al one who is barefoot); Josh 4:13; 6:7, 9, 13; 2 Sam 22:20; 23:26; 1 Chr 2:39; 11:27; 12:24f; 27:10; 2 Chr 17:18; 20:21; 28:14; Job 36:15; Ps 6:5; 7:5; 18:20; 34:8; 50:15; 60:7; 81:8; 91:15; 108:7; 116:8; 119:153; 140:2; Prov 11:8f; Isa 15:4; 20:2; 58:11; Lam 4:3 (expose & extend (the breast)); Hos 5:6 (µ¹laƒ min withdraw); qal imperf 2 m s #l;x' take off : togliere dal piede la calzatura: Dt 25,9; Is 20,2. s `@xE)y"w> ~Arï[' %l{àh' !Keê f[;Y:åw: [20:2 c E fece così, camminando nudo e scalzo. ~Arï[': Gen 2:25; 3:1; 1 Sam 19:24; Job 1:21; 5:12; 15:5; 22:6; 24:7, 10; 26:6; Prov 12:16, 23; 13:16; 14:8, 15, 18; 22:3; 27:12; Eccl 5:14; Isa 20:2ff; 58:7; Hos 2:5; Amos 2:16; Mic 1:8: “nudo” cioè privato della tunica; in 58,7: miseramente vestito: 58,7. @xE+y"w>: 2 Sam 15:30; Isa 20:2ff; Jer 2:25 (miyy¹µ¢f so that he does not become barefoot): agg m s abs @xey": barefoot: “scalzo, a piedi nudi”. La mancanza di vestiti indica la privazione della dignità di persone. Si tratta di “un‟azione simbolica, una specie di pantomima eseguita dal profeta, plastica ed enigmatica a un tempo, finché il suo significato non si spiega in una parola e la rappresentazione si trasforma in realtà” (Alonso,213). . ‘~ynIv' vl{Üv' @xE+y"w> ~Arå[' Why"ß[.v;y> yDIîb.[; %l:±h' rv<ïa]K; hw"ëhy> rm,aYOæw: [20:3 `vWK)-l[;w> ~yIr:ßc.mi-l[; tpeêAmW tAaå E disse YHWH : Come ha camminato il mio servo yüša`yäºhû nudo e scalzo per tre anni, segno e presagio contro micräºyim e contro Kûš, hw"ëhy> rm,aYOæw: : la spiegazione di quel gesto precedente per bocca di chi lo ha fatto realizzare al profeta, yDIîb.[:; col suffisso dell 1 : Isa 20:3; 22:20; 37:35; 41:8f; 42:1, 19; 43:10; 44:1f, 21; 45:4; 49:3; 52:13; 53:11; 65:8f, 13f; Jer 7:25; 25:9; 26:5; 27:6; 29:19; 30:10; 33:21f, 26; 35:15; 43:10; 44:4; 46:27f; Ezek 28:25; 34:23f; 37:24f; 38:17; Hag 2:23; Zech 1:6; 3:8; Mal 3:22. Indicating man‟s position before God, i.e either „slave‟ or „trusted servant‟ Gen 24:14. ‘~ynIv': BHS huc tr +. Tre anni prima YHWH aveva parlato al profeta; ora spiega il senso dell‟azione. L‟inizio del v 2 ayhiªh; t[eäB' si collega all‟inizio del v 3 hw"ëhy> rm,aYOæw: . Il v 2 ha fatto sentire un oracolo precedenete, di tre anni prima. tAaå : Isa 7:11, 14; 8:18; 19:20; 20:3; 37:30; 38:7, 22; 44:25; 55:13; 66:19; sign tpeêAmW : Isa 8:18; 20:3; sign, omen. Alonso: presagio. Ch: prodige. vWK± tWlïG"-ta,w> ~yIr:øc.mi ybi’v.-ta, rWVa;û-%l,m,( gh;än>yI !KEå [20:4 `~yIr")c.mi tw:ïr>[, tveÞ yp;îWfx]w: @xE+y"w> ~Arå[' ~ynIßqez>W ~yrIï['n> così condurrà il re di ´aššûr la prigionia di micräºyim e la deportazione di Kûš, giovani e vecchi, nudi e scalzi e scoperte le natiche! „‟ 166 gh;än>yI: qal imperf 3 m s gh;n" drive prisoners. ybi’v.: Isa 20:4; 46:2; 49:24f; 52:2; Jer 15:2; 20:6; 22:22; 30:10, 16; 43:11; 46:27; 48:46; Lam 1:5, 18; Ezek 12:11; 30:17f; Dan 11:8, 33; Amos 4:10; 9:4; Nah 3:10; Hab 1:9 m s constr : “la prigionia” = i prigionieri. Dovrebbero essere quelli della città di Asdòd che facevano totale affidamento su Egitto e Nubia. tWlïG"-ta,w>: 2 Kgs 25:27; Isa 20:4; 45:13; Jer 24:5; 28:4; 29:22; 40:1; 52:31; Ezek 1:2; 33:21; 40:1; Amos 1:6, 9; Obad 1:20: f s constr exile, deportation = exiles, those deported. @xE+y"w> ~Arå[': riprende 2b.3a. Sempre sing. Ma Alonso: scalsi e nudi; cfr Ch: nus et déchaoux. yp;îWfx]w:: qal pas part m pl const di @fx: Ps 29:9 (decorticavit: procella silvas = foliis privavit); Isa 20:4; 30:14 (scoop, skim: water hausit); 47:2; 52:10 (bare (one‟s arm)); Jer 13:26; 49:10; Ezek 4:7; Joel 1:7 (decorticavit locusta rodendo arboren; strip the bark from); Hag 2:16: qal pas part m pl constr. BHS (anche Zorell, ad l cfr LXX gumnou.j kai. avnupode,touj avnakekalumme,nouj VUL discopertis natibus) prb l ypeWfx]. Zorell,273: demptis tegumentis denudavit brachium, crus etc. Il corpo denudato davanti agli altri senza vestiti come gli animali. Indica l‟ingiuria più grande che può essere inferta: 47,3. tveÞ: 2 Zorell, “podice, ano”:2 Sam 10:4 (pl sf); Isa 20:4; Ch. à cul dénudé. Il verso dipinge la carovana dei prigionieri fatti uscire dalla città vinta. Una sfolata vergognosa. ~yIr")c.mi tw:ïr>[,: hw"r>[,: “nudità”: “vergogna di micräºyim” ; BHS: prb dl; come Alonso, 213 (glossa). Ch: le sexe de M.. `~T'(r>a;p.Ti ~yIr:ßc.mi-!miW ~j'êB'm; ‘vWKmi Wvbo+w" WTßx;w> [20:5 E saranno costernati ed arrossiranno a causa di Kûš, loro confidenza, e di micräºyim, loro orgoglio. WTßx;w> : Isa 7:8; 8:9; 9:3; 20:5; 30:31; 31:4 (be terrified), 9; 37:27; 51:6f; qal waw consec perf 3 pl ttx be shattered, filled with terror : psichicamente: “animo affranto” costernato, spaventato: Cfr 31,9; 51,7. Wvbo+w:" Isa 1:29; 19:9; 20:5; 23:4; 24:23 (splendente Gloria Dni sol „erubescet‟); 26:11; 29:22; 30:5; 37:27; 41:11; 42:17; 44:9, 11; 45:16f, 24; 49:23; 50:7; 54:4; 65:13; 66:5; qal waw consec perf 3 pl; Zorell, 101: molto spesso “erubescere, pudefieri” “arrossire, avere vergogna” Vg confundi, dic. is, cuius spes, expectatio, fiducia fallitur, cuius conatus irritantur , ita cum neg 29:22; 49:23; positive: confusus est qui spem lucri amisit: 19:9; impii quorum conatus frustrantur: 65:13; con !m eius in quo frustra sperabant : 1,29 ( cfr Ger 2:36); Alonso: defraudati; Ch: sidérés. ~j'êB'm;: m s constr suf 3 m pl hope (i.e. ground or goal of one‟s hoping): oggetto di attesa di speranza cfr Zach 9,5. Alonso: per la sorte; Ch: leur regard. ~T'(r>a;p.Ti: “oggetto di gloria”, ciò di cui ci si gloria: 4,2;60,19;10,12;13,19; qui di persone come nel Sal 89,18. I destinatari dell‟oracolo/gesto (i piccoli regni ribelli) davanti alla sfilata vergognosa del profeta avrebbero dovuto vedere se stessi condotti in schivitù vergognosa. E non avrebbero dovuto avere speranza in Kûš, loro confidenza, e in micräºyim, loro orgoglio! èaWhh; ~AYæB; éhZ<h; yaiäh' bve’yO rm;a'w>û [20:6 rWV+a; %l,m,ä ynEßPm. i lceêN"hi’l. hr"êz>[,l. ‘~v' Wns.n:Ü-rv,a] WnjeªB'm; hkoå-hNEhi s `Wnx.n")a] jleîM'nI %yaeÞw> E dirà l‟abitante di questa costa marittima in questo giorno: Ecco, così a coloro su cui confidavamo ai quali ci rifugiavamo per aiuto per essere liberati dal volto del re di ´aššûr! E come ci salveremo noi? rm;a'w>û : qal waw consec perf 3 m s. Il v 5 sembra essere tornato alla situazione del v 2 con la ripresa della notazione temporale: “quel giorno” si riferisce al futuro quando saranno fatti uscire ed è il presesente in cui si rivela il senso della parola profetica. Adesso si aprirono gli occhi sul segno fatto da Is tra anni prima. aWhh; ~AyæB;: BHS : > LXX ; Alonso e Ch : traducono. hZ<h; yaiäh' bve’yO: Asdòd. yaiäh': “spiaggia” marittima: 23, 2. 6; cfr 20, 6. jleîM'nI: Isa 20:6; 31:5; 34:15; 37:38; 46:2, 4; 49:24f; 66:7; niphal imperf 1 pl jlm get onesf, to safety. 21,1-10 DEUTEROISAIA ANNO 550-540 Caduta di Bäbel. Ciro prende la città. Is 13-14; 47. ~y"+-rB;d>mi aF'Þm; [21:1a 167 Peso (oracolo) del deserto del Mare („mare del deserto‟) ~y"+-rB;d>mi: BHS l hm,h,>y< rBd>mi Cfr LXX to. o[rama th/j evrh,mou LXE THE VISION OF THE DESERT. Zorell,410 : desertum syr arabicum; Alonso: della maremma. Ch: du Desert de la Mer (de Babylonie). Titolo oscuro: dubbio. @l{êx]l;( ‘bg<N<’B; tApÜWsK. [21:1b `ha'(r"An #r<a,Þme aB'ê rB"åd>Mimi Come uragani nel neºgeb per venire e passare dal deserto viene da terra terribile. tApÜWsK.: Num 21:14; Job 21:18; 27:20; 37:9; Ps 83:16; Prov 1:27; 10:25; Isa 5:28; 17:13; 21:1; 29:6; 66:15; Jer 4:13; Hos 8:7; Amos 1:14; Nah 1:3; f pl abs hp'Ws (destructive) wind (in storm) Is 5:28. Alonso: turbini. La stessa immagine in Ger 4:13. @l{êx]l;(: Gen 31:7, 41; 35:2; 41:14; Lev 27:10; Judg 5:26; 1 Sam 10:3; 2 Sam 12:20; Job 4:15; 9:11, 26; 11:10; 14:7; 20:24; 29:20; Ps 90:5f (homo ut flos); 102:27; Song 2:11; Isa 2:18; 8:8 (idola : pertransiit); 9:9 (H pro un are meliorem substituit : cedros); 21:1; 24:5 (transgressus est legem); 40:31 (H novas maiores accepit vires); 41:1; Hab 1:11 (victor); qal i c. Zorell,245 : “venit et transiit” ventus. Turbini di vento; mulinelli di sabbia. Alonso : che sferzano il N. Ch : pour traverser. rB"åd>Mimi: stessa formulazione: Exod 17:1; Num 10:12; 13:3, 21; 33:12, 16; 34:3; Deut 2:26; Ps 75:7; Isa 21:1; Ezek 6:14; 23:42; Hos 13:15. ha'(r"An: Alonso: temibile; Ch : terribile. Alonso,214 : il paragone irrompe non preparato come i temporali di sabbia che evoca; non sappiamo da dove viene o dove va ma ci sorprende e ci lascia sospesi fin dal primo v. yli-_ dG:hu hv'Þq' tWzðx' [21:2a ddEêAv ŸddEäAVh;w> ‘dgEAB ŸdgEÜABh; Una visione pesante mi è stata annunciata: il traditore tradito, il devastatore devastato. tWzðx': 2 Chr 9:29; Isa 21:2; 28:18; 29:11; Dan 8:5, 8: f s abs revelation. hv'Þq': Isa 8:21; 14:3; 19:4; 21:2; 27:1, 8; 48:4; agg f s abs hv,q' hard, difficult, heavy: Alonso: sinistra; Ch la dure contemplation. Infatti è una guerra. ‘dgEAB: Isa 21:2; 24:16; 33:1; 36:22; 37:1; 48:8; 50:9; 51:6, 8; 52:1; 59:6, 17; 61:10; 63:1ff; 64:5; Jer 3:8, 11, 20; 5:11; 9:1; 12:1, 6; 36:24; 41:5; 43:12; 52:33; qal part m s abs: treat faithlessly; deal faithlessly; b¹gad beged commit faithlessness Is 24: 16. Q ptc “foedifragus, perfidus”. Alonso: anziché “traditore” potrebbe essere “ribelle”. ddEêAv ŸddEäAVh;w>: …Ps 17:9; 91:6; 137:8 (hd"îWdñV.h; lb,ªB'-tB; forse “devastatrice”); Prov 11:3; 19:26; 24:15; Isa 15:1; 16:4; 21:2; 23:1, 14; 33:1; Jer 4:13, 20, 30; 5:6; 6:26; 9:18; 10:20; 12:12; 15:8; 25:36; 47:4; 48:1, 8, 15, 18, 20, 32; 49:3, 10, 28; 51:48, 53, 55f; Ezek 32:12; Hos 10:2, 14; Joel 1:10; Obad 1:5; Mic 2:4; Nah 3:7; Zech 11:2f. Questo è già il finale dell‟evento. Da esso retrocede al ciò che precede fino alla sera precedente. yd:êm' yrIåWc ‘~l'y[e yliÛ[] [21:2b `yTiB;(v.hi ht'Þx'n>a;-lK' Sali, `êläm! Assedia, mäday fate cessare tutti i gemiti! yliÛ[]: Isa 1:11, 30; 2:3; 5:6, 24; 7:1, 6; 8:7; 11:16; 14:8, 13.14 (man ); 15:2, 5; 21:2; 22:1; 24:18; 32:13; 34:3f, 10, 13; 35:9; 36:1, 10; 37:14, 24, 29; 38:22; 40:9, 16, 31; 43:23; 53:2; 55:13; 56:7; 57:6ff; 60:7; 63:11; 64:5; 65:17; 66:3; qal imper f s hl'[' go up, ascend (intrans.). Una voce dentro la visione arringa l‟un popolo a salire (verso le mura della città) e l‟altro ad assediare. ~l'y[e: Gen 14:1 (posteri E : gens et regio), 9 (id); Isa 11:11 (posteri E); 21:2 (id :f); 22:6 (id : m); Jer 25:25 (id); 49:34ff; Ezek 32:24 (f); Dan 8:2. Zorell, 590 : Aelamitae. Accad Elamtu : regione E a Babylonia, a Hamadan usque ad sinum Persicum. Sud. Alonso, 214 paronomasia con yliÛ[]. yrIåWc: Isa 2:10, 19, 21; 8:14; 10:26; 17:10; 21:2; 26:4; 29:3 (ƒar muƒƒ¹b post (sentries) around); 30:29; 44:8; 48:21; 51:1; 59:19; qal imper f s : tie up. Zorell,687: constrinxit; obsidione constrinxit, pressit aliquem. Abs. yd:êm': 2 Kgs 17:6 (de regione); 18:11 (de regione); Esth 1:3, 14, 18f; 10:2; Isa 13:17 (de gente : cum pl m); 21:2; Jer 25:25 (de regione et gente); 51:11 (id), 28 (id : Media); Dan 8:20; 9:1; 11:1.Nord. Zorell,412 : Medus : personificatio gentium cum f . 168 ht'Þx'n>a;-lK': Job 3:24; 23:2; Ps 6:7; 31:11; 38:10; 102:6; Isa 21:2; 35:10; 51:11; Jer 45:3; Lam 1:22; f s const suf 3 f s hx'n"a] = ht'x'n>a; (= H-) sigh, groan; Is 21: 2 her sighing? sighing over her? BHS:prb l ht'x'n>a; yTiB;(v.hi: Isa 1:13; 13:11; 14:4; 16:10 (obj. vintage shout); 17:3; 21:2; 24:8; 30:7 (cj. hof.: pt. tB'v.m:' be brought to a standstill, removed cj), 11 (w. acc. & mipp®nê + pers. not bother (s.one) with); 33:8; 56:2, 4, 6; 58:13; 66:23; hiphil perfect 1st s put an end to, bring to a stop. Ch : Je fais cesser tout gémissement. IEP Ho fatto cessare tutti i tuoi gemiti. KJV all the sighing thereof have I made to cease. NAS I have made an end of all the groaning she has caused. FBJ J'ai fait cesser tous les gémissements. TOB Je mets un terme à toutes les plaintes. VUL omnem gemitum eius cessare feci. BHS: prp ytiyBiv.h; imper. Alonso : riducete al silenzio i gemiti (che saranno quelli dei popoli oppressi). Oppure dei feriti dopo lo scontro in armi. Orrore del poeta davanti alla visione. Si interrompe per esprimere liricamente il proprio orrore davati alla sua visione di un massacro. hl'êx'l.x; ‘yn:t.m' WaÜl.m' !Keª-l[; [21:3 hd"_leAy* yrEÞyciK. ynIWzëx'a] ~yrIåyci `tAa)r>me yTil.h;Þb.nI [:moêV.mi ytiywEå[]n: Per questo si sono riempiti i miei reni di tremito contrazioni mi hanno afferrato come contrazioni di partoriente. Mi sono incurvato all‟udire ! Sono terrorizzato al vedere. ‘ yn:t.m': Isa 11:5; 20:2; 21:3; 45:1; Jer 1:17; 13:1f, 4, 11; 48:37; Ezek 1:27; 8:2; 9:2f, 11; 21:11; 23:15; 29:7; 44:18; 47:4 (mê motnayim, water up to the hips); Dan 10:5; Amos 8:10; Nah 2:2, 11: ~yIn:t.m': the strong musculature which unites the upper & lower part of the body, lumbar region, hips & small of the back, loins; du ttm sfx “lumbi”, inferior pars dorsi, cui cingulum apponitur; lumbi onere debilitantur, dolore tremunt 21,3. Cfr 16.11. hl'êx'l.x;: Isa 21:3; Ezek 30:4, 9; Nah 2:11 “agitatio, tremitus” prae pavore ets 21,3; Ez 30,4.9; Na 2,11 ; f s abs : shaking, trembling. Ch: d‟anxiété. ~yrIåyci: Josh 9:4; 1 Sam 4:19; Ps 49:15; Prov 13:17; 25:13; 26:14; Isa 13:8; 18:2; 21:3; 45:16; 57:9; Jer 49:14; Dan 10:16; Obad 1:1 “contorsiones” i e viscerorum dolores spasmodici velut puerperae (sec pler etiam 13,8). Alonso: angosce mi afferrano come angosce di partoriente. Meglio Ch: des contractions me saisissent , comme les contractions d‟une parturiente. ynIWzëx'a]: “terror, tremor, calamitas ets aliquem corripuit”: Ex 15,14 ss; 2 Sam 1,9; Sal 48,7; 119,53; Is 21,3; aliquis capit experitir terrorem:13,8. ytiywEå[]n:: 1 Sam 20:30; 2 Sam 7:14; 19:20; 24:17; 1 Kgs 8:47; 2 Kgs 18:34; 19:13; 2 Chr 6:37; Esth 1:16; Job 33:27; Ps 38:7; 106:6; Prov 12:8; Isa 21:3; 24:1; 37:13; Jer 3:21; 9:4; Lam 3:9; Ezek 21:32; Dan 9:5; niphal perfect 1 s “flexus, incurvatus” est terrore; cfr Pi evertit faciem terrae 24,1. yTil.h;Þb.nI: Isa 13:8; 21:3; Jer 51:32; Ezek 7:27; 26:18; Dan 11:44; Zeph 1:18; niphal perf 1 s lhB be terrified, out of one’s senses “mente turbatus est, metu, terrore” : 13,8; 21,3. ynIt.t'_[]Bi( tWcßL'P; ybiêb'l. h['äT' [21:4 `hd"(r"x]l; yliÞ ~f'î yqiêv.xi @v,n<å tae… E‟ smarrito il mio cuore cose orribili mi terrorizzano il crepuscolo , mia delizia mi diventa spavento. h['äT': Isa 3:12; 9:15; 16:8; 19:13f; 21:4; 28:7; 29:24 (tô±ê rû-µ those w. confused or disordered disposition); 30:28; 35:8; 47:15; 53:6; 63:17; Jer 23:13, 32; 42:20; 50:6; Ezek 14:11; 44:10, 15; 48:11; Hos 4:12; Amos 2:4; Mic 3:5; qal perfect 3 m s h['T' subj. l¢b¹b, be confused (of mind) . Zorell ad l : alqs mente exerrat, alqs mens desipit : 21,4 ( mente conturbor); 28,7;29,24. tWcßL'P;: “animi concussio, horror paventis” 21,4; Ez 7,18; Sal 55,6; Giob 21,6. ynIt.t'_[]Bi(: Pi “terruit” 21,4. @v,n<:å “crepusculum vespertinum, nox iam incepta” 5,11;21,4 (ut hora quietis desiderata) 59,10. ~f'î yqiêv.xi: “deliciae in re amata; g qual “nox mihi (olim) deliciosa” 21,4. hd"(r"x]l;: “res terrific”. Alonso, 214: l‟insieme dei vv 3-4 è efficace. hto+v' lAkåa' typiÞC'h; hpoïc' !x"±l.Vuh; %roõ[' [21:5 p `!gE)m' Wxïv.mi ~yrIßF'h; WmWqï Stendere la mensa spandere il tappeto. mangiare, bere... Alzatevi, o capi ungete lo scudo! %roõ[' : …Ps 5:4; 23:5; 40:6; 50:21; 55:14; 78:19; 89:7; 132:17; Prov 9:2; Isa 21:5; 30:33; 40:18; 44:7 (±¹rak lî confront me (w. s.thg)); 65:11; Jer 6:23; 46:3; 50:9, 14, 42; Ezek 23:41; Joel 2:5; qal i a %r;[' w. sg. acc. prepare, put in order: set table : “ordinate disposuit res”; apparate cum sius cibis mensam 21,5; 65,11.Alonso: Preparate la tavola. Ma Ch: Préparer la table? hpoïc': qal i a hpc: arrange (order of seating) “expandit, stravit” tapetem in mensa 21,5. 169 typiÞC'h;: stragulum super mensam, tapes 21,5. Alonso: stendete la tovaglia, a mangiare e bere! Ma Ch : Guetter au guet? Manger, boire? WmWqï: Isa 2:19, 21; 7:7; 8:10; 14:9, 21f, 24; 21:5; 23:12f; 24:20; 26:14, 19; 27:9; 28:18, 21; 29:3; 31:2; 32:8f; 33:10; 40:8; 43:17; 44:26; 46:10; 49:6ff; 51:17; 52:2; 54:17; 58:12; 60:1; 61:4; qal imper m pl. ~yrIßF'h; : Isa 1:23; 3:3f, 14; 9:5; 10:8; 19:11, 13; 21:5; 23:8; 30:4; 31:9; 32:1; 34:12; 43:28; 49:7. Wxïv.mi: Isa 21:5; 61:1; Jer 22:14; Dan 9:24; Amos 6:6 (care of body); qal imperative masculine plural xv;m' spread a liquid (oil, paint) over: shield w. oil !gE)m': Isa 21:5; 22:6; 37:33. La visione del profeta è retrocesssa fino ad evocare azioni dell‟ultimo banchetto prima della battaglia, dell‟assalto. O è implicita esortazione a preparare piuttosto le armi per il combattimento? E qui finisce la visione immediata e sconcertante (Alonso,215). Ora la sua spiegazione: yn"+doa] yl;Þae rm:±a' hkoï yKiä [21:6 `dyGI)y: ha,Þr>yI rv<ïa] hP,êc;m.h;( dmeä[]h; %le… Sì! Così ha detto a me ´ádönäy: Vai poni una vedetta; ciò che vede, lo annunci! dmeä[]h; : hiphil i m s set (s.one standing). hP,êc;m.h;( : Isa 21:5f; 52:8; 56:10; Jer 6:17; 48:19; Lam 4:17; Ezek 3:17 (profeta è una sentinella); 32:6; 33:2, 6f; Hos 9:8; Mic 7:4, 7; Nah 2:2; Hab 2:1. YHWH comanda al profeta un‟azione: non propone una piegazione della visione, ma rende il profeta una ascoltatore di una vedetta-sentinella che ha posto a vedetta. La spiegazione della visione, in seguito… ~yviêr"P'( dm,c,… bk,r<ª ha'r"äw> [21:7 lm'_G" bk,r<ä rAmàx] bk,r<î hyE+r>a; ar"Þq.YIw: [21:8 `bv,q"-) br: bv,q<ß byviîq.hiw> E vedrà un carro, una coppia di cavallieri „cavalcanti‟ asini „cavalcanti‟ cammelli, osservi con molta attenzione, E griderà: „lo vedo!‟ bk,r<:ª Isa 19:1; 21:7, 9; 22:6f; 30:16; 31:1; 36:8f; 37:24; 43:17; 58:14; 66:20: “agmen” hominum vel animalium; equitatus, equites occurrunt in 21,7.9 ubi vertunt recentes multi “et si videbit (custos) agmen, binos equites, equitantes in asinis, equitantes in camelis, attendat...” 9 et ecce venit agmen hominum, bini equites; tunc clamavot et dixit... ”.La vedetta serve al profeta. Per la seconda e terza occorrenza . BHS : lc Qa Vers bke(w)ro. VUL et vidit currum duorum equitum ascensorem asini et ascensorem cameli. byviîq.hiw>: Isa 10:30; 21:7; 28:23; 32:3 (qal: be sharp, attentive (of ears)); 34:1; 42:23; 48:18; 49:1; 51:4; hiphil waw consec perf 3 s bvq: pay attention, listen (carefully) bv,q:<ß 1 Kgs 18:29; 2 Kgs 4:31; Isa 21:7 m s ab attentiveness, paying attention. Alonso: faccia attenzione, doppia atenzione; Ch: il est attentof d‟attention, d‟attention multiple. hyE+r>a; : “E gridò il leone”: VUO et clamavit leo KJV A lion; Ch: “Un lion!”; BHS ltr l c Qa S ha,roa' : Alonso: lo vedo. ~m'êAy ‘dymiT' dmeÛ[o ykiúnOa' yn"©doa] ŸhP,äc.mi-l[; `tAl)yLeh;-lK' bC'ÞnI ykiînOa' yTiêr>m;v.mi’-l[;w> Alla torre d‟osservazione di ´ádönäy io sto sempre tutto il giorno e alla mia guardiola io sto ritto tutte le notti. hP,äc.mi-l[;:Isa 21:8; Jer 40:6, 8, 10, 12f, 15; 41:1, 3, 6, 10, 14, 16; Hos 5:1: m s abs hP,c.mi watch-tower, observation-post: il profeta interviene un‟altra volta offrendosi lui stesso dicompiere lincarico di YHWH: 6. 8;. Il profeta non riceve imessaggi da YHWhqiandpo vuole: deve attendere ~yvi_r"P'( dm,c,Þ vyaiê bk,r<ä ‘ab' hz<ï-hNEhiw> [21:9 lb,êB' ‘hl'p.n") hl'Ûp.n" rm,aYO©w: ![;Y:åw: `#r<a'(l' rB:ïvi h'yh,Þl{a/ yleîysiP.-lk'w> Ed ecco quello! Arriva un carro di uno, una coppia di cavallieri. E risponde e dice: E‟ caduta, è caduta Bäbel e tutte le statue ´élöhʺhä frantumate, a terra!! Ecco finalmente la notizia: si è compiuto l‟annuncio di YHWH. La grande devastatrice è stata devastata (cfr v 2b) La sua disfatta è la nostra liberazione. La notizia arriva a soluzione della tenzione precedentemente accumulata: l‟enigma della visione è scuolto. hl'Ûp.n": qal perf 3 f s: Isa 21:9; Jer 51:8, 44; Lam 5:16; Dan 10:7; Amos 5:2. BHS > LXX dl. Traducono invece ambedue Alonso e Ch. rB:ïvi: Isa 1:28; 8:15; 14:5, 25, 29; 15:5; 21:9; 24:10; 27:11; 28:13; 30:13f, 26; 38:13; 42:3; 45:2; 51:19; 55:1; 59:7; 60:18; 61:1; 65:14; 66:9. BHS : LXX sunetri,bhsan l WrB.vu. cfr Qa. 170 ynI+r>G"-!b,W ytiÞv'dUm. [21:10 tAa±b'c. hw"ôhy> tae’me yTi[.m;ªv' rv<åa] s `~k,(l' yTid>G:ïhi laeÞr"f.yI yheîl{a/ Mio frumento triturato, figlio della mia aia ciò che ho udito da YHWH cübä´ôt ´élöhê yiSrä´ël annuncio a voi. ytiÞv'dUm. : f s constr suf 1 s hv'dum.: something (or s.one) downtrodden, metaph. of the people = tritura = frumentum trituratum 21,10; poetice populus malis afflictus. BHS prp ytiÞv'dUm-. !B,. ynI+r>G"-!b,W: Isa 21:10; Jer 2:25; 51:33; Hos 9:1f; 13:3; Joel 2:24; Mic 4:12; f s constr suf 1s !r,GO threshing-floor; ben-gornî my threshed one is Zorelle ad l : met. Is a Deo castigatus voc 'filius quem debui (ut frumentum in area) contundere” 21,10. Il profeta conclude con un‟effusione lirica come a dissimulare la gioia ed attenuare l‟importanza d‟aver comunicato la grande notizia nel nome di YHWH (Alonso,215). Ed il triturato gioisce per l‟eliminazione del mezzo della tritatura ( Cfr 41,55; Am 1,3). Ch Mon foulage, fils de mon aire! Alonso: Popolo mio, trebbiato sull‟aia. ANNO 538: EDITTO DI CIRO RITORNO 21,11-12 ATTRIBUZIONE INCERTA ANNO 715. Feuillet seguendo Procksch mette in relazione 14,24-27;15-16; 21,11-12.13-17 con la campagna di Sargon II contro la Siria. Non c‟è unanimità: alcuni dubitano che questi siano passi di Is (vedi sotto). Durante il regno di ´äHäz e della minore età del figlio, yühûdâ rimase sottomessa ad ´aššûr pagando tributo. Il figlio e successore Hizqiyyäºhû cambia la politica del padre. Prima con cautela e poi apertamente cercò di rendersi indipendente da ´aššûr. hm'_WD aF'Þm; [21:11 aa Peso (oracolo) di Dûmâ. “Uno degli oracoli più enigmatici dell AT. Sembra che l‟autore abbia cercato l‟ambiguità, imitando un canto di sentinelle” (Alonso,215). Una domanda, senza una risposta per ora. Ma aperta al futuro. aF'Þm; : “effato profetico” cfr 14,28; 13,1;15,1;17,1; da “portare” ciò che è portato (22,25) “peso” grave per chi lo porta, V “onus”. Un gioco di parole tra quest'ultimo senso e il primo si trova in Ger 23,33-39. Oracolopeso. Alonso:contro; Ch: de. hm'_WD: Gen 25:14 (tribù); 1 Chr 1:30(tribù); Ps 94:17; 115:17; Isa 21:11(Idumea); come sostantivo f s hm'WD significa “cessazione, quiete”; metonimicamente “luogo di quiete, silenzio”; silenzio di morte: Ade nel Sal 94,17 (`yvi(p.n: hm'äWd hn"ßk.v'( Ÿj[;¦m.Ki yLi_ ht'r"äz>[, hw"hy>â yleäWl ); 115,17 (`hm'(Wd ydEîr>yO-lK' al{ªw>÷ Hy"+-Wll.h;(y> ~ytiMeh;â al{å ). Cfr hY"miWD f s abs Is 65:2: silence, rest Ps 22:3; 39:3. Come avverbio ~m'WD stillness, silence °eben dûm¹m silent stone Hab 2:19; adv. acc. silent : Isa 47:5; Lam 3: 26. Quindi o oracolo-peso “del silenzio” = della non risposta (come dal v seguente). Poiché la risposta data non è una risposta che equivale al silenzio. O come da BHS: 2 Mss LXX to. o[rama th/j Idoumai,aj che leggono ~Ada/. Alonso, 215 potrebbe essere una paronomasia riferita a ~Ada/ [cfr Ps 60:2, 10f; 83:7; 108:10f; 137:7; Isa 11:14; 34:5f; 63:1; Jer 9:25; 25:21; 27:3; 40:11; 49:7, 17, 20, 22; Lam 4:21f; Ezek 25:12ff; 32:29; 35:15; 36:5; Dan 11:41; Joel 4:19; Amos 1:6, 9, 11; 2:1; 9:12; Obad 1:1, 8; Mal 1:4] dato che ry[f è il suo equivalente conosciuto nello stico seguente. ry[iêFemi arEäqo ‘yl;ae [21:11 ab A me uno sta gridando dalla tormenta [da Së`îr] yl;ae : particle prep suf 1st s. arEäqo Isa 1:13, 26; 4:1; 6:3f; 7:3, 14; 8:3f; 9:5; 12:4; 13:3; 14:9, 20; 21:8, 11, 14; 22:12, 20; 29:11f; 30:7; 31:4; 32:5; 34:12, 14, 16; 35:8; 36:13; 37:14; …; qal part m s abs. ry[iêFemi: Zorell, 804. Regio montana inter mare Mortuum et sinum Aelaniticum: la regione montuosa tra il Mare Morto e il golfo di Eilat: Gen 33:14, 16; Num 24:18; Deut 1: 44; 2:1, 4f, 8, 12, 22, 29; 32:2; 33:2; Josh 11:17; 12:7; Judg 5:4; Isa 21:11; Ezek 25:8. Il nome forse è conservato in es-Sera, catena di monti SE di Petra. Cfr Dt 1,44;2,4.8.12.22.29;33,2 ecc. 171 La radice r[;f; (Zorell, 805) esprime “procella”(“tempesta”) ed è così usata in Isa 28:2; il verbo significa “velut procella abripuit, expulit” rem: tempestare” Sal 58,10; Ni 50,3 (impersonaliter: procella furit). “Dalla tempesta”: in senso simbolico la situazione grave tragica, tormenta. In essa il parlante consulta o il profeta o YHWH per mezzo del profeta. O “da Së`îr” e a ciò invierebbe la paronomasia hm'äWd. yl;ae: al profeta o dagli abitanti di ~Ada/ quindi dai nemici; o dal popolo in situazione di strettezze (il profeta a suo volta parla a nome di YHWH). Alonso: 215: si potrebbe leggere: “Dio grida da Seir” (o dalla tormenta): le due cose concordano con le concezioni bibliche secondo cui YHWH viene da Sud e grida nella tormenta. Ecco la domanda: `lyLe(mi-hm; rmEßvo hl'y>L;êmi-hm; ‘rmevo [21:11 b Sentinella, quanto della notte? Sentinella, quanto della notte? rmevo: …qal part: Isa 21:11f; 26:2; 56:2, 6; 62:6; Jer 4:17; 20:10; 35:4; 51:12; 52:24; Ezek 40:45f; 44:8, 14; Dan 9:4; Zech 11:11; Mal 2:9; cfr Ps 31:7; 34:21; 71:10; 97:10; 103:18; 106:3; 116:6; 119:63; 121:3ff; 127:1; 130:6; 145:20; 146:6, 9; YHWH stesso è inteso come colui che si prende cura del popolo. Vb: “vegliare, custodire” qui al participio usato come sostantivo. Il verbo suppone attenzione vigile per esempio in relazione alla difesa di città. Indica l‟attenzione del custode, la cura. Nel Sal 127,1 YHWH è il custode della città. Ma anche il profeta pensa di sé come “sentinella” posta per intravedere i disegni di YHWH. hl'y>L;êmi-hm;: “notte” in senso proprio (24,10; 27,3; 62,6;21,8), tempo oscurissimo (16,3); in senso metaforico: tempo oscuro, triste di calamità in Mi 3:6. La domanda allora è quanto tempo è passato della notte ossia della calamità o quanto tempo resta da passare. La ripetizione accentua la durezza della situazione e la fretta di sapere quando arriverà la fine. Alonso, 215: la ripetizione, col suo ritmo e sonorità musicali, può avere valore formale ma anche significare un‟angosciosa impazienza. Alonso, 215: potrebbe significare solo: che ora è? Ma la notte potrebbe essere una calamità perdurante. hl'y>l"+-~g:w> rq,boß ht'îa' rmeêvo rm:åa' [21:12 a Dice (risponde) la vedetta: Viene il mattino e anche la notte! ht'îa': Deut 33:2, 21; Job 3:25; 16:22; 30:14; 37:22; Ps 68:32; Prov 1:27; Isa 21:12, 14; 41:5, 23, 25; 44:7; 45:11; 56:9, 12; Jer 3:22; 12:9; Mic 4:8; qal perfect 3 m s; nello stico ss: qal imper m pl ht'a': come (in var. contexts) “venire, arrivare”: 21,12b; 41,5.25; 56,12. “Viene, si fa”: 41,23; 44,7;45,11; qui è detto del tempo. Alonso: Verrà: Ch. Il radine. rq,b:oß “mattino” tempo mattutino. Se qui è inteso nel senso letterale è l‟indicazione del volgere del tempo in giorno e notte e di seguito. Ma l‟ espressione che segue mostra che il mattino che verrà coincide con la notte. La sentinella non annuncia per il popolo il mattino di liberazione ma ancora tenebra. Mentre si desidera l‟aurora, la calamità continua. Forse il tono è ironico. Il profeta non dà una risposta se non ambigua che equivale al silenzio di YHWH. La risposta può affermare semplicemente lo scorrere del tempo. Alonso, 215: la risposta può affermare semplicemente il ricorrere del tempo; puyò suggerire che la calamità continua nonostante l‟aurora sospirata. La notte viene nominata e tre volte e solo una volta il mattino. s `Wyt'(ae Wbvuî Wy['ÞB. !Wyð['b.Ti-~ai [21:12 b Se volete interrogare, interrogate! Tornate, venite! !Wyð['b.Ti-~ai: qal imperf 2 m pl paragogic nun h[B; Wy['BÞ . qal imperat m pl. Zorell,119 h[B1: tumere, ebullire facit: ignis aquam: Is 64:1. Ni protuberavit, prominuit 30:13. h[B2: interrogavit. Alonso,215: Se volete chiedere, chiedete; Ch: Si vous êtes attaqués, implorez. Wbvuî: qal imperative m pl “ritornate”. Wyt'(ae:: Alonso; tornate un‟altra volta. Ch: retournez, radinez! Chiedete pure, non c'è risposta per ora. Forse in futuro. Resta la notte col suo silenzio. Silenzio di YHWH. Oppure c'è solo risposta della storia presente: notte. Non si può calcolare il momento della venuta dell‟aurora liberatrice. Invita però a chiedere di nuovo. Forse YHWH uscirà dal silenzio. Alonso. 216: il finale può avere un significato ironico, dopo una risposta volgare o un significato recondito, dopo la risposta misteriosa. Azzarda una lettura congetturale: è notte nello scenario della storia, le tenebre non lasciano comprendere né è dato calcolare quando giungerà l‟aurora liberatrice (Sal 130: 6 ss); c‟un uomo che con gli occhi penetra l‟oscurità e misura i tempi: è il profeta. A lui ricorrono anche popoli stranieri e nemici: che ora è? Che sta succedendo in questa lunga notte? Quando finirà? Il profeta non ha una risposta liberatrice. Conosce soltanto un ciclo dominato dall‟inesorabile ritorno della notte: per quanto essa cessi ed albeggi, siamo nell‟ora delle tenebre. Ma invita a domandare di nuovo, casomai ricevesse nel frattempo una risposta precisa da YHWH. E l‟oracolo torna al silenzio, all‟attesa. 172 21,13-15 `~ynI)d"D> tAxßr>ao* WnyliêT' ‘br:[.B; r[;Y:ÜB; br"_[.B; aF'Þm; [21:13 Peso (oracolo) Ba`räb. Nella boscaglia nella steppa pernotterete carovane di Düdänîm! Si rivolge ai viaggiatori che vengono da Dedan, una tribù S dell‟ Arabia. br"_[.B; aF'Þm; : BHS > LXX. br"_[.B;: Arabia, abitanti del deserto arabico. Cfr 13,20. r[;Y:ÜB: Isa 7:2; 9:17; 10:18f, 34; 21:13; 22:8; 29:17; 32:15, 19; 37:24; 44:14, 23; 56:9; thicket, wood, forest. Alonso: nella macchia della steppa; Ch: Dans la forêt. br:[.B;: “nella steppa”; Ch: en `räb. BHS LXX e`spe,raj VUL ad vesperam = br<[,B' di notte. Stanno fuggendo da nemici. WnyliêT': Isa 1:21; 21:13; 65:4; Jer 4:14; 14:8; Joel 1:13; Zeph 2:14; Zech 5:4: “pernottare”, rimanere la notte. Ch: nuiterez. tAxßr>ao*: part f pl “schiera di viaggiatori”di mercanti ( Karawane); ~ynI)d"D>: Isa 21:13; Dadan, Dedan figlio di Iecsan figlio di Abram e di Ketura: Gen 25,3; qui è nome gentilizio ed indica un popolo abitante nella parte NW dell‟Arabia, vicino agli Edomiti. Dediti al commercio. ~yIm"+ Wyt'ähe ameÞc' tar:îq.li [21:14 `ddE(nO WmïD>qi Amßx.l;B. am'êyTe #r<a,ä ‘ybev.yO Incontro all‟assetato portate acque abitanti della terra di Têmä´ con pane per lui incontrate il fuggiasco. ameÞc': Exod 17:3; Deut 28:48; 29:18; Judg 4:19; 15:18; Ruth 2:9; 2 Sam 17:29; 2 Chr 32:11; Neh 9:15, 20; Job 24:11; Ps 42:3; 63:2; 69:22; 104:11; 107:5; Prov 25:21; Isa 5:13; 21:14; 29:8; 32:6; 41:17; 44:3; 48:21; 49:10; 50:2; 55:1; 65:13; Jer 48:18; Lam 4:4; Ezek 19:13; Hos 2:5; Amos 8:11, 13: “sitibondo”, ad ognuno sitibondo della carovana. Wyt'ähe: Isa 7:3, 16; 14:10, 13, 19; 21:12, 14; 25:1; 33:1; 37:10f, 16, 20; 38:1, 17; 41:5, 8f, 16, 23, 25; 43:1, 26; 44:7, 17, 21; 45:11, 15; 48:4; 49:3; 51:16; 56:9, 12; 63:16; 64:4, 7; hiphil imper m pl ht'a' (< *Wyt'a]h;): bring defettive da “portate” = fate venire. Venite incontro con acqua. Invito a prendere iniziativa dell‟ospitalità. BHS Qa: Wyt'a]h;. Sono invitati al gesto d‟accoglienza dei fuggiaschi. Un gesto fraterno: pane ed acqua. am'êyTe: Gen 25:15; 1 Chr 1:30; Job 6:19; Isa 21:14; Jer 25:23: gli abitanti di (Terra austri). Figlio di Ismael (Gen 25,15) ed era gente vicina a Dedan (Cfr Ger 25,23). Oasi: punto di sosta ed approvvigionamento per le carovane. WmïD>qi: Isa 2:6; 9:11; 11:14; 19:11; 21:14; 23:7; 37:26, 33; 45:21; 46:10; 51:9; piel perf 3 pl ~dq “venire incontro” e portare cose con b della cosa. Acqua e pane in ordine logico di esigenze per chi fugge in un deserto. ddE(nO: “fuggire” cfr 10,31;22,3;33,3; participio “fuggitivo”: 16,3; 21,14. hv'ªWjn> br<x,ä ŸynEåPm. i Wdd"_n" tAbßr"x] ynEïPm. i-yKi( [21:15 s `hm'(x'l.mi db,Koï ynEßPm. iW hk'êWrD> tv,q<å ‘ynEP.miW poiché davanti ai volti delle spade sono fuggiti davanti ai volti di spada affilata e davanti ai volti d‟arco teso e davanti ai volti di guerra pesante. ynEïP.mi-yKi(: sono stati messi in fuga davanti. tAbßr"x]: f pl abs br,x, è in senso proprio “spada” (22,2); cfr 27,1; 31,8. Metonimice “guerra” (1:20); “spade” di molti nemici che inseguono. Ch: aux ruines = hB'r>x' HorBâ : place of ruin & rubble Is 5:17. La parola sarebbe ripetuta al singolare con l‟aggettivo. hv'ªWjn>: … Isa 2:6 (reliquit, deseruit); 16:8; 21:15; 32:14; 33:23; Jer 7:29; 12:7; 15:6; 23:33, 39; Ezek 29:5; 31:12; 32:4; Hos 12:15; Amos 5:2; qal pass part f s abs leave to onesf., abandon: “lasciare, abbandonare”: µereb n®‰ûšâ drawn sword : KJV from the drawn sword FBJ devant l'épée nue TOB devant l'épée déchaînée IEP davanti alla spada sguainata VUL a facie gladii inminentis. Zorell, 515: NB pro hv'ªWjn> lgd vid hv'Wjl. “acuta”; da vjl sharpen: sword Pos 7: 13 “percuotere, malleare”: malleando rendere acuta la spada. Alonso: affilata. tv,q<å: “arco” 7:;24 del soldato a caccia di uomini in parallelo con spada come armi d'aggressione. hk'êWrD>: cfr 5,28 . Nel v 17 “schiera di saettatori”. hm'(x'l.mi: è “guerra” ma in poesia indica anche arma da getto, giavellotto, lancia: 3,25; 21,15; 22,2. db,Ko:ï “pesante” terrificante. Se non è un altra arma è la causa in generale della fuga: i gravi mali ed i terrori della guerra. Cfr ANET 284 A; 286 A. 173 21,16-17 Una altro oracolo come 16:13-14. yl'_ae yn"ßdoa] rm:ïa' hko±-yKi [21:16 `rd")qe dAbïK.-lK' hl'Þk'w> rykiêf' ynEåv.Ki ‘hn"v' dA[ÜB. Sì! Così ha detto ´ádönäy a me: Da qui a un anno, come anno di mercenario: sarà consunta tutta la gloria (nobiltà) di qëdär! dA[ÜB.: “da qui a”: fra ( 7,8); tempo futuro atteso. rykiêf': “mercenario”, Alonso: bracciante. CH: salarié. Anno computato con esattezza; preciso. dAbïK. : sia “potenza militare” che “nobiltà”. rd")q:e Gen 25:13; 1 Kgs 18:45; 1 Chr 1:29; Job 5:11; 6:16; 30:28; Ps 35:14; 38:7; 42:10; 43:2; 120:5; Song 1:5; Isa 21:16f; 42:11; 60:7; Jer 2:10; 4:28; 8:21; 14:2; 49:28; Ezek 27:21; 31:15; 32:7f; Joel 2:10; 4:15; Mic 3:6. Secondo figlio di Ismaele e la sua tribù. Nel N dell‟Arabia; cfr 42:11; 60:7. Wj['_m.yI rd"ßqe-ynE)b. yrEîABGI tv,q<±-rP;s.mi ra"ôv.W [21:17 s `rBE)DI laeÞr"f.yI-yhe(l{a/ hw"ïhy> yKi² E il resto del numero dell‟ arcere, dei forti dei figli di qëdär, saranno pochi. Sì! YHWH ´élöhê|-yiSrä´ël ha parlato. ra"ôv.W: “resto, residuo”, ciò che ancora resta, è ancora superstite: 10,21 a; 14,22;16,14; col genitivo delle cose che restano in 10,19; 21,17; delle persone in 10, 20; 11,1.20;17,3; 28,5. Perdita di schiere scelte. BHS prp ra;vw>. yrEîABGI : arceri famosi che prestavano servizio in eserciti stranieri. Per la loro partecipazione a campagne di aggressione pardranno i migliori. Wj['_m.yI: Isa 1:9; 7:13; 10:7, 25; 16:14; 21:17; 26:20; 29:17; qal imperf 3 m pl j[m be few 22,1-14 Contro Ym. Peccato (cfr 1:2) di Ym e suo castigo. Lo sfondo storico del poema potrebbe essere la campagna di sanHërîb me|lek-´aššûr del 701 immediatamente dopo l‟assedio e la liberazione della città. Il profeta si attendeva che gli eventi sarebbero serviti alla conversione; invece il popolo non si converte: si dà alla pazza gioia! Cfr Ger 21:13ss; 22:20-23. Alonso, 218: la costruzione è molto simile a quella del precedente oracolo su Babilonia: 21: 1-2 scena; 22: 2-3 scena 3-4 !KE-ï l[;; 4 !KE-ï l[;; dolore del profeta: dolore del profeta: 6-9: yKiä spiegazione di YHWH 5-13: yKiä spiegazione di YHWH 10 conclusione da parte di YHWH 14 conlcsoine di parte di YHWH !Ay=Z"xi ayGEå aF'Þm; [22:1a Peso (oracolo) della Valle della Visione. ayGE:å “valle”. !Ay=Z"xi: 2 Sam 7:17 (revelation); 1 Kgs 15:18; Job 4:13; 7:14; 20:8; 33:15; Isa 22:1, 5; Joel 3:1 (vision); Zech 13:4; m s abs gê° µizz¹yôn : Valley of Vision Valle della Visione (v 1.5) è yürû|šäläºim; n. loc. in or around Jerus; cfr 28,1.4 ~ynIßm'v.-ayGE) varoï-l[; “valle fertile” vicino a šömrôn. `tAG*G:l; %L"ßKu tyliî['-yKi( aApêae %L"å-hm; [22:1b Che a te? Dove? Che sei salita, tutta quanta, sulle terrazze !? %L"-å hm;: prep suf 2 f s : “che ti (f) (è) mai ( successo)”: formula usata nella domanda colloquiale: che hai (ossia di desiderio di lamentela ecc)?; in 22,16 “che hai da fare qui, che interesse hai qui?” ; cfr 52:5; in 22: 1 “perché”. Alonso: ma che ti succede? aApêae: particella enfatica con la quale si sottolinea la forza dell'interrogazione: di grazia, finalmente. Cg; Où? %L"ßKu: m s costr suf 2 f s. tAG*G:l: Exod 30:3; 37:26; Deut 22:8; Josh 2:6, 8; Judg 9:51 (of tower); 16:27; 1 Sam 9:25f ((flat) roof (upon wh. one may walk)); 2 Sam 11:2 (of palace); 16:22; 18:24; 2 Kgs 19:26; 23:12 (place for cult); Neh 8:16; Ps 102:8; 129:6; Prov 21:9 (pinnat g¹g); 25:24; Isa 15:3 (for lament); 22:1; 37:27; Jer 19:13; 32:29; 48:38; Ezek 40:13; Zeph 1:5: m pl abs gG" cs. gG: 174 hz"+yLi[; hy"ßr>qi hY"ëmiAh) ry[i… ha'ªlem. ŸtAaåvuT. [22:2 `hm'(x'l.mi yteîme al{ßw> br<x,ê-ylel.x; al{å ‘%yIl;’l'x] Piena di clamori, città strepitante, città giubilante! I tuoi trafitti, non trafitti da spada e non morti di battaglia!! tAaåvuT. :Job 36:29 (crashing); 39:7; Isa 22:2; Zech 4:7 (shouts); f pl abs ha'vuT. noise; pl ttm. clamori di popolosa città. ha'ªlem.: “pieno, riempito, abbondante”; con accusativo della cosa che riempie: 22:2; Na 3,1; in Is 1,21 “piena di giustizia”. hY"ëmiAh): 1 Kgs 1:41 (make noise, uproar: city); Ps 39:7; 42:6, 12; 43:5; 46:4, 7; 55:18 (groan); 59:7 (bark (dog)), 15 (id); 77:4 (man); 83:3 (enemies); Prov 1:21; 7:11; 9:13; 20:1 (beer); Song 5:4; Isa 16:11 (sound (musical instruments); be unsteady, restless: inward parts); 17:12 (roar (sea, waves)); 22:2; 51:15; 59:11 (give a sound: growl (bear)); Jer 4:19; 5:22; 6:23; 31:20, 35; 48:36; 50:42; 51:55; Ezek 7:11, 16; Zech 9:15; qal part f s abs hmh: questo verbo indica l‟agitazione e il tumulto manifestato con diversi suoni di uomini riuniti insieme, così indica il tumulto degli uomini in città, senza sosta : 1 Re 1, 41. hz"+yLi[;: “giubilante” con connotazione negativa, superbamente insolentemente: soddisfatta del proprio valore; cfr 23,7; 24,8; 32,13 cfr 13,3 “ i miei che gloriosamente esultano”. Ironico: perché sei giubilante? Che motivo c'è? Dei due titoli con i quali il poeta si rivolge alla città: il primo può indicare qualsiasi realtà di agitazione urbana anche ordinaria; il secondo invece potrebbe essere un richiamo alla situazione di spensieratezza della città nei periodi che precedettero l‟assedio e che non è mutata dopo l‟improvvisa liberazione. Di fatto dovrebbe salire sui tetti per lutto. Invece vi sale per gioire come dal v 13. ‘%yIl;’l'x]: m pl const suf 2 f s “ferito” di spada di lancia ecc; spesso però indica coloro che violentemente sono uccisi in battaglia per una strage; in 66, 16 “uccisi da YHWH”; + brx: Nu 19,16; So 2,12 al.; c gen di colui che ha perso i morti come qui e 34,3. Dovrebbe salire sui tetti a fare lutto per i suoi morti in città per stenti anche se non morti in battaglia aperta. Dovrebbe salire sulle terrazze per il lutto cfr 15,3; Ger ( vedi) 4 3,8. Non c‟è motivo di gioire! WrS"+au tv,Qåm< i dx;y:ß-Wdd>n") %yIn:ïyciq.-lK' [22:3 `Wxr"(B' qAxßr"me wD"êx.y: WråS.au ‘%yIa;’c'm.nI-lK' Tutti i tuoi capi sono fuggiti insieme! Senza arco, furono fatti prigionieri! Tutti „i tuoi prodi‟ „‟ insieme: lontano sono fuggiti! %yIn:ïyciq.-: “prefetto, magistrato, presidente, sovrintendente, ispettore”: cfr 1,10; 3,6; potrebbe indicare anche il duce dei soldati. dx;y:ß-Wdd>n") : “sono fuggiti”; cfr 10,31; 33,3; 21,15; ptc fugitivo: 16,3; 21,14; detto di uccelli 16,2; cfr 10,14. Ch: errent ensemble. tv,Q<åmi: “arco”: 7,24; 21,15; Alonso: senza un tiro d'arco = senza arco, senza tirar d‟arco. Senza combattere! Ch: capturés par l‟arc. WrS"+au: pual perf 3 pl (pass. qal?): pf. WrS.au, WrS'(au, be imprisoned “sono fatti prigionieri”; Q “legare, incatenare”; cfr 49,9 “ prigioniero” BHS Qa: hrsa T gwl, ftr l Wr(a)s'; prp Wrs'hu. ‘%yIa;’c'm.nI-lK': “trovati” in te; Ch: tous ceux qui se trouvaient capturés ensemble; BHS: pr l %yIc;yMia; cfr LXX pa,ntej oi` a;rconte,j sou: [#yMia; strong forte, robusto; sost. in 28,2 uomo forte] prp %yIc;m'a,n> <. WråS.au : BHS : > LXX? ftr dl. Wxr"(B': “fuggire, darsi alla fuga” lontano: capitolarono. ykiB,_B; rrEåm'a] yNIßmi W[ïv. yTir>m:±a' !KEï-l[; [22:4 `yMi([;-tB; dvoß-l[; ynImeêx]n:)l. WcyaiäT'-la; Per questo io dico: Smettete di guardarmi! Amaramente io piangerò! Non insistete a consolarmi per la rovina della figlia del mio popolo! yTir>m:±a' rispondendo all‟invito di YHWH espresso nel v 12. yNIßmi W[ïv.: BHS Qa yNmm W[wv W[ïv.: Gen 4:4f; Exod 5:9; 2 Sam 22:42; Job 7:19; 14:6; Ps 39:14; 119:117; Isa 17:7f; 22:4; 31:1; 32:3 qal imper m pl h['v': w. min look away fm. “osservare, volgere gli occhi, guardare”: 17,7; 31,1; con yNIßmi “volgere gli occhi” (e l‟attenzione) da qualcuno, lasciandolo solo con se stesso :22,4. rrEåm'a] : Isa 22:4; 24:9 (be bitter (subj. drink)); 38:17; piel imperf 1 s cohortative in meaning, but no unique form for cohortative rrm make bitter (Cfr Ex 1: 14) w. babbekî weep bitterly Pi ipf mostrare l‟amarezza dell‟animo con il pianto: 22,4; cfr Q gli è amaro, triste, è afflitta: 38,17. ykiB,_B;: “pianto”: pianti, soprattutto emessi ad alta voce: cfr 15,3; 15,2; 22,12. WcyaiäT'-la;: Gen 19:15; Exod 5:13 (urge (intrans.)); Josh 10:13 (be in a hurry to); 17:15 (with l® be too narrow for); Prov 19:2; 21:5; 28:20; 29:20; Isa 22:4; Jer 17:16: hiphil imperf 2 m pl jussive in meaning, but no 175 unique form for jussive #wa insist upon s.thg “fare urgenza”; qualcuno fa urgenza, condurre a fare una cosa usando le parole; verbis consolationis alicui institit . ynImeêx]n:)l.: Isa 1:24; 12:1 (subj. God); 22:4; 40:1; 49:13; 51:3, 12, 19; 52:9; 54:11; 57:6; 61:2; 66:13 (P in other situations of comforting: a mother her child); piel i c suf 1 s ~xn “fare respirare qualcuno sollevandolo dal lutto e dal dolore”: è consolato, confortare chi piange, chi ha paura; cfr 40,1; 61,2; “consola, solleva”. YHWH i miseri: 12,1; 49,13; 51,3; Pu “ricevere sollievo”: 54,11; 66,13. dvoß-l[;: Isa 13:6; 16:4; 22:4; 28:9; 32:12; 51:19; 59:7; 60:16, 18; 66:11; violence, destruction. Il profeta resta isolato in città che nonostante le ferite subite dall‟assedio non si converte, ma continua a stordirsi. Egli mostra davanti a tutti la sua amarezza. La sua predicazione è un fallimento! In questo versetto raggiungiamo il profondo dell‟animo di Is: l‟effetto che ha sulla sua anima la delusione conseguente la sua predicazione. Ora spiega gli avvenimenti: tAaßb'c. hwI±hy> yn"ôdoal;( hk'ªWbm.W hs'øWbm.W hm'’Whm. •~Ay yKiä [22:5 `rh")h'-la, [;Avïw> rqIß rq:ïr>q;m. !Ay=Z"xi aygEåB. Sì, giorno di terrore e distruzione di confusione da parte di (´ädönäy) YHWH cübä´ôt. Nella valle della Visione: abbattente il muro e grida verso il Monte! •~Ay: giorno di YHWH per il castigo della città ribelle. hm'’Whm.: Deut 7:23; 28:20; 1 Sam 5:9, 11 (m®hûmat m¹wet deadly panic); 14:20; 2 Chr 15:5; Prov 15:16; Isa 22:5; Ezek 7:7; 22:5; Amos 3:9 (pl); Zech 14:13 (m®hûmat yhwh panic produced by Y.); f s abs : confusion, panic “perturbazione, costernazione” in un infortunio comune come per la peste, una strage ecc. cfr Ez 7,7 Zach 14,13. Rad ~Wh: “terrorizzare” cfr Dt 7,23. hs'øWbm.W: Isa 18:2, 7; 22:5 f s abs hs'Wbm.: trampling “il conculcare” cfr 18,2 “gente che mette tutto sotto i piedi, che vince”'. Rad sWB: “calcare”: il vincitore calca i nemici vinti: 14,25; 63,6; Po “conculcare”: 66,18; Ho ptc “calcato” 14,19. hk'ªWbm.W: Isa 22:5; Mic 7:4 f s abs : “confusione, perplessità”: 22,5; cfr Mich 7, 4. BHS : > pc Mss. yn"ôdoal;( : lamed autoris vel agentis. tAaßb'c.: BHS : tr huc _. rq:ïr>q;m.: Num 24:17; Isa 22:5; Jer 6:7 (hif. keep cool (obj. water)); pilpel part m s constr rrq: unexplained; usu. „tear down,‟ but dub. Zorell, 719: rwq1 qal 37,25 scavando cercare, effondit, fodiendo quaesivit aquam; Pilpel pf pt rq;r.q;m:. in Num 24:17 “et suffodiet (vastabit) filios Set; qui: “suffodiendo evertit murum” (“scavando svellere il muro”) 22,5. rqIß> : ryq Zorell,723: rqI Is 22:5:“parete, muro” qui della città”: come Gios 2:15; Ez 4:3; 12,12; in 25,4 : pioggia che sferza la parete. Alonso: scavalcavano le mura; Ch Il sape le mur. KJV breaking down the walls, NAS A breaking down of walls FBJ On sape la muraille, TOB une muraille s'écroule IEP il muro è abbattuto [;Avïw>: Zorell,829: gens Babylonis foederata Ez 23:23 ( V tyrannos), qui V (magnificus) sembra designare la stessa popolazione. Ch il appelle au mont. Alonso, 217: e si udivano grida per i monti. Il verbo [wv piel: pf. yTi[.W:vi; impf. [W:v;T., [;WEv;T., h['WEv;a]w", W[W>v;y>, W[W:)v;y>; inf. sf. A[W>v;; pt. [;WEv;m.: cry for help Is 58:9 significa “implorare”da parte di qualcuno che si trova in miseria e chiede aiuto. Ora descrive ciò che avvenne in varie tappe dell‟attacco nemico ~yvi_r"P'( ~d"Þa' bk,r<îB. hP'êv.a; af'än" ‘~l'y[ew> [22:6 a E `êläm prese la faretra sul carro „ dei cavallieri di „ ´áräm’‟ ‘~l'y[ew> : `êläm : i discendenti di: 11,11; 21,2 f; 22,6. hP'êv.a;: “faretra”. Cfr 49,2. ~yvi_r"P'( ~d"Þa': KJV with chariots of men and horsemen; NAS With the chariots, infantry, and horsemen; Ch: au char de l‟humain; FBJ avec chars montés et cavaliers, TOB sur des chars attelés et montés VUL currum hominis equities; BHS prp ~yvirP> o ~r"a]. Alonso: legge Aram. IEP Aram monta sui cavalli. %yIq:ßm'[]-rx;b.mi yhiîy>w: [22:7 `!gE)m' hr"Þ[e ryqIïw> [22:6 b `hr"[.V'(h; Wtv'î tvoß ~yviêr"Ph'ä ;w> bk,r"_ Wal.m'ä E qîr denuda lo scudo. Ed è : le tue valli migliori si riempirono di carri e i cavallieri si collocano alla porta. ryqIïw>: Cirene, regione assoggettata da ´aššûr : 2 Re 16,9; Am 1,5; 9,7. hr"Þ[e: Gen 24:20; Lev 20:18f; 2 Chr 24:11; Ps 37:35; 137:7; 141:8; Isa 3:17; 19:7; 22:6; 32:15; 53:12; Lam 4:21; Hab 3:13; Zeph 2:14: contiene le idee di denudare, spogliare del velo, della coperta della tutela a seconda del contesto. Pi pf “denudare”: 3,17. Qui, tolto il velo, preparare lo scudo all‟uso. -rx;b.mi: “elezione” cfr 37,24. Alonso: le tue valli migliori. 176 %yIq:ßm'[]-: Isa 7:11; 17:5; 22:7; 28:21; 29:15; 30:33; 31:6; 33:19; 65:10; Jer 21:13; 31:40; 47:5; 48:8; 49:4, 8, 30; Ezek 3:5f; 23:32; Hos 1:5; 2:17; 5:2; 9:9; Joel 4:2, 12, 14; Mic 1:4: m pl constr suf 2 f s. Si riferisce alla città al femminile: valley, (low-lying) plain. Wtv'î tvoß: in ass + pl “collocarsi, porsi”. Alonso: assalivano la porta. hd"_Why> %s:åm' taeÞ lg:¨y>w: [22:8 a E „tolse‟ il velo di yühûdâ. lg:¨y>w: : Ch : Il découvre; BHS : l WLg:y. Pi “prendere, disfare ” il velo: Dt 23,1;27,20; Is 47,2; Na 3,5 Ru 3,4.7; m Is 22,8. Alonso: lasciando Giuda sguarnito. %s:åm': “velo”; velo che protegge; qualsiasi panno che copre: 2 S 17,19. Qui metaforicamente: “togliere il velo da yühûdâ”, ossia esporla all‟ignominia. Alonso,219: 5.8s: dubbi su dettagli del testo. `r[;Y")h; tyBeî qv,n<ß-la, aWhêh; ~AYæB; ‘jBeT;w: [22:8 b E guardavi in quel giorno l‟arsenale della casa della foresta! jBeT;w:: Isa 5:12, 30 (piel glance at, look at); 8:22; 18:4 (hif.: look out, gaze (fm. a spot)); 22:8 (hif. look upon weapons = trust in), 11; 38:11; 42:18; 51:1f, 6; 63:5 (hif.: look out, gaze (fm. a spot) w. following r¹°â), 15; 64:8; 66:2 (hif.: look upon s.one = be gracious to); hiphil waw consec imperf 2 m s apocopated jbn. Ch Tu regardes; BHS WjyBiT;w:: cfr LXX kai. evmble,yontai; Alonso: legge pl: ispezionavate. Esprime la ricerca di fiducia negli apparati bellici; Ma èanche paura per la propria debolezza. Ed anche senso religioso indebilito. Questa è la prima delle sei azioni che indicano le misure militari prese. Sono azioni precise rapide regolari: sei in tre coppie sintatticamente uguali e proporzionate. qv,n<ß-la,: “apparato bellico”: 2 Re 10,2; Ez 39,9 s. Alonso: l‟arsenale; TOB vers l'arsenal; FBJ vers les armes. r[;Y")h; tyBeî: Alonso: nel palazzo dalle colonne di legno. FBJ vers les armes de la Maison de la Forêt; TOB vers l'arsenal de la Maison de la Forêt; Ch: l‟armement de la Maison de la Forêt. WBr"_-yKi ~t,Þyair> dwI±D"-ry[i y[eóyqiB. tae’w> [22:9 `hn")ATx.T;h; hk'ÞrEB.h; ymeî-ta, WcêB.q;T.w:) E le breccie della Città di David vedevate. Sì! Erano molte! E raccoglievate le acque della piscina inferiore, ~t,Þyair>: 22:9, 11; qal perfect 2 m pl. Seconda azione ancora collegata con l‟ìspezione. In questo caso è un rilievo che accresce la paura. y[eóyqiB.: Isa 22:9; Amos 6:11 (ruins): [;yqiB' breach (in wall) “scissure, fessure del muro”; cfr Am 6,11. Alonso: quante brecce.Ch: Les trouées. WcêB.q;T.w:): Isa 11:12; 13:14 (piel:gather together: sheep); 22:9; 34:15f; 40:11; 43:5, 9; 44:11; 45:20; 48:14; 49:18; 54:7; 56:8 (nif. be gathered (together)); 60:4, 7; 62:9 (piel qibb¢ƒ tîrôš harvest (wine)); 66:18; piel waw consec imperf 2 m pl #b;q' “raccogliere”acqua; cfr animali: 34,16; vino cioè le uve: 62,9. Ch: vous groupez: Alonso: raccoglievate. Terza azione per la futura resistenza. Il provvigionamento idrico è un essenziale elemento difensivo per la città. hk'ÞrEB.h;: Isa 7:3; 22:9, 11; 36:2, 16; Alonso: cisterna. Ch: piscine. `hm'(Axh; rCEßb;l. ~yTiêB'äh; ‘Wct.Tiw: ~T,_r>p;s. ~Øil;Þv'Wry> yTeîB'-ta,w> [22:10 e le case di yürû|šäläºim contavate e demoliste le case per rafforzare il muro ~T,_r>p;s. : “contare le case” cfr 33,18. Quarta azione. Alonso: facevate il riscontro. Ch: comptez. ‘Wct.Tiw: : “distruggere”, demolire la casa: cfr Lev 14,45; turre: Giud 8,9; Ez 26,9. Quinta azione: rCEßb;l:. Pi “rendere inaccessibile, munire le mura, l‟arca”. hn"+v'y>h; hk'ärEB.h; ymeÞl. ~yIt;êmoxoåh; !yBe… ~t,ªyfi[] Ÿhw"åq.miW [22:11 a e una riserva faceste tra le due mura per l‟acqua della vecchia cisterna. hw"åq.miW: Gen 1:10; Exod 7:19; Lev 11:36; 1 Chr 29:15; Ezra 10:2; Isa 22:11; Jer 14:8; 17:13; 50:7: f s abs hw"q.mi: “recettacolo, riserva, cisterna” in cui confluisce l‟acqua. Alonso: deposito. ~t,ªyfi[]: sesta azione. `~t,(yair> al{ï qAxßr"me( Hr"îc.yOw> h'yf,ê[o-la, ‘~T,j.B;hi al{Üw> [22:11 b E non avete guardato con rispetto a chi lo aveva fatto e chi aveva decreatato in antico non guardaste. Riprende i primi due verbi del v 8b 9a in negativo: enuncia una loro cecità. ‘~T,j.B;h: hiphil perfect 2 m pl; metaf “attendere a qualcuno o qualcosa” cfr 51,1ss. h'yf,ê[o-la,: qal part m s constr suf 3 f s . Alonso: senza badare a chi lo compiva; Ch: son auteur. Hr"îc.yOw>: qal part m s constr suf 3 f s rc;y" “escogitare in anticipo” decretare di fare; cfr 37,26. La costruzione di un serbatoio fa riferimento al bacino costruito da Ezechia per ricevere l‟acqua che usciva dal tunnel di Siloah. aWh+h; ~AYæB; tAaßb'c. hwI±hy> yn"ôdoa] ar"ªq.YIw: [22:12 177 `qf'( rgOðx]l;w> hx'Þr>q'l.W dPeês.mil.W ‘ykib.li E gridava „‟ YHWH cübä´ôt in quel giorno al pianto e al lamento e alla calvizie e al cingere sacco! ar"ªq.YIw: : ammonimento di YHWH alla pubblica penitenza. Gridò per mezzo del profeta. yn"ôdoa]: BHS > LXX. ‘ykib.li: Isa 15:2f, 5; 16:9; 22:4, 12; 38:3; 65:19; “pianto”; cfr 22:4 ove è il pianto del profeta. Egli ha obbedito al grido di YHWH e vuole ora piangere amaramente sulla sorte della figlia del suo popolo. dPeês.mil.W: Isa 22:12; Jer 6:26; 48:38; lutto, soprattutto manifestato in pubblico con l‟abito, con i gesti, con i segni. hx'Þr>q'l.W: Isa 3:24; 15:2; 22:12; “calvizie” assunta a causa di lutto: cfr 15,2; cfr della donna prigioniera 3,24. rgOðx]l;w>: Isa 15:3; 22:12; 32:11; “cingere” 15,3; “vestirsi” del cilicio: 32,1. YHWH per bocca del profeta ha invitato alla pubblica penitenza (cfr 6,9) a nome di YHWH. Ma !acoê jxoåv'w> ‘rq'B' ŸgroÜh' hx'ªm.fiw> !Afåf' ŸhNEåhiw> [22:13 `tWm)n" rx"ßm' yKiî Atêv'w> lAkåa' !yIy"+ tAtåv'w> rf"ßB' lkoïa' Ma ecco! Letizia e gioia: uccidere bestiame e macellare pecore! Mangiare carne e bere vino! “Mangiare e bere, poiché domani moriremo!” hNEåhiw>: per grave contrasto di disobbedienza. Descrive le feste !Afåf': Ps 45:8; 51:10, 14; 105:43; 119:111; Isa 12:3; 22:13; 35:10; 51:3, 11; 61:3; Jer 7:34; 15:16; 16:9; 25:10; 31:13; 33:9, 11; Joel 1:12; Zech 8:19 hx'ªm.fiw>: …Isa 9:2; 16:10; 22:13; 24:11; 29:19; 30:29; 35:10; 51:3, 11; 55:12; 61:7; 66:5; Jer 7:34; 15:16; 16:9; 25:10; 31:7; 33:11; 48:33; Ezek 35:15; 36:5; Joel 1:16; Jonah 4:6; Zeph 3:17; Zech 8:19. Due sostantivi per indicare tutto atteggiamento di disobbedienza. Poi le azioni espresse con infiniti: GroÜh': Isa 10:4; 14:19f, 30; 22:13; 26:21; 27:1, 7; 30:25; Jer 4:31; 15:3; 18:21; Lam 2:4, 20f; 3:43; Ezek 9:6; 21:16; 23:10, 47; 26:6, 8, 11, 15; 28:9; 37:9; Hos 6:5; 9:13; Amos 2:3; 4:10; 9:1, 4; Hab 1:17; Zech 11:5: qal i abs. “uccidere”. Precede il gozzovigliare. Come il parallelo: jxoåv'w>: … Isa 22:13; 57:5; 66:3; Jer 9:7; 39:6; 41:7; 52:10; Ezek 16:21; 23:39; 40:39, 41f; 44:11: qal i abs “sgozzare, mattare”. lAkåa': qal i abs Atêv'w>: qal i abs rx"ßm': Isa 22:13; 56:12. Alonso,219: questa frase forse proverbiale acquista un tono sinistro al momento dell‟assedio. Per questo il poeta all‟inizio si rivolge alla città come poteva rivolgersi a lei prima dell‟assedio quando la paura portava a mangiare e a bere per paura della morte a causa dell‟assedio. Quell‟atteggiamento continua e diventa un modo cinico di affrontare la vita. Si comportavano così già prima e durante l‟assedio; ed ora continuano. I morti sono morti; i vivi si diano alla gioia! E tutti salgono sulle terrazze della città e la città appare come una donna gaudente che mangia e beve. La cecità di aggrava: 6:9 s. Non risponde agli ammonienti. tAa+b'c. hw"åhy> yn"ßz>a'b. hl'îg>nIw> [22:14 !WtêmuT.-d[; ‘~k,l' hZ<Üh; ‘!wO['h, rP;kuy>û-~ai p `tAa)b'c. hwIßhy> yn"ïdoa] rm:±a' E si è scoperto ai miei orecchi YHWH (´ädönäy) cübä´ôt: (Giuro che ) non sarà espiata questa colpa per voi fino a che non morrete. Ha detto (´ädönäy) YHWH cübä´ôt. hl'îg>nIw>: N Gen 35:7 ((God) reveal onesf); Exod 20:26 (private parts); Deut 29:28 (hanniglœt what is revealed); 1 Sam 2:27; 3:7 (be revealed), 21; 14:8 (make onesf. known), 11 (id); 2 Sam 6:20 (expose onesf.); 22:16 (be uncovered, exposed: foundation); Job 38:17; Ps 18:16; Prov 26:26; Isa 22:14; 23:1 (be announced); 38:12; 40:5 ((God) reveal his k¹bôd ); 47:3; 49:9 (appear); 53:1; 56:1; Jer 13:22; Ezek 13:14; 16:36, 57; 21:29 (transgression); 23:29; Dan 10:1; Hos 7:1 Niphal perf 3 m s YHWH si rivela a qualcuno. Ch: se découvre;Alonso: M‟ha comunicato. tAa+b'c. hw"åhy>: BHS prb dl m cs. rP;kuy>û-~ai: formula di giuramento; Pu “è espiato” il peccato: cfr 6,7. !WtêmuT.-d[;:22:2 (hm'(x'l.mi yteîme al{ßw>), 13 (`tWm)n" rx"ßm' yKiî) .14: qal imperf 2 m pl paragogic nun. Riprende il vb che ha espresso nel v 2 la loro sopravvivenza e la loro sfida nel v 13; e ritorce il vb contro di loro: certo che morirete (cfr 5:14: 6:10)! Loro stessi hanno reso impossibile il rimedio: Is è stato ministro di un fallimento. E‟ quindi una parola di condanna. Hanno scampato una distruzione, incorreranno in un'altra. p `tAa)b'c. hwIßhy> yn"ïdoa] rm:±a': BHS > LXX. La disposizione in ordine cronologico sarebbe: la citta peccatrice è invitata da YHWH alla penitenza, gli risponde banchettando, YHWH la castiga con mano militare ed essa si dedica ai preparativi per resistere, 178 senza comprendere il piano di YHWH: quindi i preparativi sono vani e la città è vergognosamente sconfitta. Il poema inizia con la scena della disfatta nell‟aitato porre domande; il profeta esprime il suo dolore compassionevole ed inutile, poi descrive l‟attacco e l‟assedio; e retrocede ad evoca i passatio inutili preparativi militari; poi spiega i fatti con la denuncia del peccato e della condoanna. 22,15-18 ANNO 700 Da imperi, regni, popoli, città… ora si entra a palazzo: contro il maggiordomo di palazzo (15-18) ed il nuovo maggiordomo (19-25). tAa+b'c. hwIßhy> yn"ïdoa] rm:±a' hKoï [22:15 `tyIB")h;-l[; rv<ïa] an"ßb.v,-l[; hZ<ëh; !kEåSoh;-la, ‘aBo-%l, Così ha detto „‟ YHWH cübä´ôt: Cammina-va a quel maggiordomo, a šebnä´ che (è) sopra la Casa, yn"ïdoa]: BHS > 2 Mss LXX S tyIB")h;-l[; rv<ïa] an"ßb.v,-l[;: BHS ftr tr ad init stich -l[;: BHS: pc Mss : la, an"ßb.v, : 2 Kgs 18:18, 26, 37; 19:2; Isa 22:15; 36:3, 11, 22; 37:2: Sebnà: è il prefetto del palazzo di Ezechia. Si conosce anche uno scriba regio di questo nome in 36,3.11.22;37,2. !kEåSoh-la, : Num 22:30; 1 Kgs 1:2 (f. nurse, attendant), 4 (id); Job 15:3; 22:2, 21; 34:9; 35:3; Ps 139:3; Eccl 10:9; Isa 22:15; 40:20; qal part m s abs !keso steward ; vb significa “curare, giovare”: “procuratore”. Cfr ass sakanu. Alosno: da quel maggiordomo di palazzo. Ch: contre cet agent…qui ets sur la maison. Un incarico di prestigio che si manifesta anche con i mezzi di trasporto costosi che il procuratore usa. Il v 18 (sotto) parla di ^d<êAbK. tAbåK.r>m;. hb'K'r>m,: è „veicolo‟, carro. Ma qui piuttosto „carrozza, cocchio‟; un carro non comune, ma più elaborato ed ad uso dei ricchi e dei nobili, dai principi; cfr 2,7: carro da guerra; e 66,15 carro di YHWH vincitore. rb,q"+ hPoß ^±L. T'b.c;óx'-yKi( hpoê ^ål. ymiäW ‘hpo ^ïL.-hm; [22:16 a `Al* !K"ïv.mi [l;S,Þb; yqIïq.xo Arêb.qi ‘~Arm' ybiÛc.xo [22:16 b 16b che sta facendo tagliare alto il suo sepolcro scavare nella roccia una dimora per sé: 16a Che a te qua? E chi a te qua? Perché fai tagliare per te qua un sepolcro? Alonso: l‟inversione di 16b 16a chiarisce il senso. ybiÛc.xo: Deut 6:11 (hew out (of the rock): cisterns); 8:9 (dig, mine (copper)); 1 Kgs 5:29; 2 Kgs 12:13; 1 Chr 22:2 (hew, dress (stones)), 15; 2 Chr 2:1 (quarry (stones)), 17 (id); 24:12; 26:10; Ezra 3:7; Neh 9:25; Job 19:24; Ps 29:7; Prov 9:1; Isa 5:2(wine-vat); 10:15; 22:16 (grave); 51:1 (pual: pf. ~T,b.C;xu: be hewn out), 9 (hif.: pt. tb,c,x.m;: cut in pieces); Jer 2:13; Hos 6:5 (strike down, hew down); qal part m s const bcex' pt. bcexo : qui “tagliare, scavare” (con la zappa, con la marra, con la scure, con l‟ascia; qui con ogni mezzo utile per intaccare la roccia) per fare un sepolcro. Il verbo in 5,2 è riferito al lavoro dello scavare il tino; in 10,15 al lavoro della pietra. Il verbo parallelo è yqIïq.xo: Gen 49:10; Num 21:18; Deut 33:21; Judg 5:9, 14; Job 19:23; Ps 60:9; 108:9; Prov 8:15, 27, 29; 31:5; Isa 10:1 (specify, decree, w. cogn. acc.); 22:16; 30:8 (scratch, mark (in tablet, &c.)); 33:22 (poal: impf. pt. m®µœq¢q: director, leader (Y.): al partche ha il senso metaforico di “decretare, comandare, esprimere la volontà” come in 10,1 (cfr Po participio. duce in 32,22). Il senso letterale in 30,8;49,16: “scolpire, iscrivere”. L‟oggetto di questa sua decisione è il fare scavare il suo rb,q"+ : “sepolcro”: il luogo predestinato e predisposto per ricevere il suo cadavere. Viene qualificato come ‘~Arm': “in alto” che ha qui certo il valore psicologico di “superbamente” cfr 37,23. [l;S,Þb;: “rupe, pietra”: 32,2;42,11. Come luogo solitario, inaccessibile. Un monumento a sfidare i secoli. Un nugolo di operai al suo servizio. Il !keso passerà spesso a vedere come vanno i lavori! Alonso: mausoleo. -hm;: Isa 1:5, 11; 2:22; 3:15; 5:4; 10:3; 14:32; 19:12; 21:11; 22:1, 16; 36:4; 38:15, 22; 39:3f; 40:6, 18, 27; 41:22; 45:9f; 52:5, 7; 55:2; 58:3; 63:17; circa cose. Alonso: Che possiedi qui. ^ïL.: la parola del profeta è rivolta direttamente a lui. hpo : Isa 1:20; 5:14; 6:7; 9:11, 16; 10:14; 11:4; 19:7; 22:16 (ter); 29:13; 30:2; 34:16; 40:5; 45:23; 48:3; 49:2; 51:16; 52:5, 15; 53:7, 9; 55:11; 57:4; 58:14; 59:21; 62:2; “qui” ripetuto tre volte (come il ^ïL.-) poiché sta annunciandogli l‟esilio: un hM'v'ä “là”. La domanda verte sul luogo: non sarà questo il luogo della sua sepoltura. ymiäW: Isa 6:8; 14:27; 22:16; 29:15; 43:13; 44:7; interr. who? Circa persone. Alonso: e chi hai tu qui? 179 šebnä´ sta facendosi scavare il sepolcro qui in yürû|šäläºim. Farsi fare un sepolcro comporta la volontà di lasciare su questa terra il proprio nome ed il ricordo; possedere un diritto perenne sulla terra stessa. Il suo peccato sembra questo “forse a causa della superbia, perché al di sopra della sua famiglia e rango; forse a causa della spesa, in momenti difficili per il popolo” (Alonso,220). `hjo)[' ^ßj.[ow> rb,G"+ hl'Þjel.j; ^êl.j,l.j;m. ‘hw"hy> hNEÜhi [22:17 Ecco YHWH, sta lanciando te! Un lancio „violento‟! E ti ha preso, preso! ^êl.j,l.j;m.: 1 Sam 18:11 (throw: a spear); 20:33; Job 41:1; Ps 37:24; Prov 16:33; Isa 22:17; Jer 16:13; 22:26, 28 (hof.: pf. Wlj]Wh; impf. lj;Wy, lj;yU: be thrown); Ezek 32:4; Jonah 1:4 (subj. God, obj. wind). 5, 12 (men into sea), 15 (id); pilpel part m s const suf 2 m s lwj throw far away: “gettare fuori, cacciare fuori con impeto, scacciare, spingere, mandare fuori con violenza”; da esso deriva hl'Þjel.j;: f s abs “il gettar fuori, la cacciata, l‟espulsione”: throwing (to) a great distance. rb,G"+ hl'Þjel.j; : BHS S sd‟ (lk) gbr‟; prp rb,G"h; ljel.j; cfr T 8 (tr êad hw"hy>) al rd,G,h; ljel.j;K.. IEP con un lancio potente. rb,G":+ “uomo”: in poesia nota Zorell, 141: “o vir ! o uomo” NAS, O man. FBJ, homme! TOB beau sire. Ch:, mâle. hjo)[' ^ßj.[ow>: Lev 13:45; 1 Sam 28:14; Ps 71:13; 84:7; 89:46; 104:2; 109:19, 29; Song 1:7; Isa 22:17; 59:17; Jer 43:12; Ezek 24:17, 22; Mic 3:7: qal part m s constr suf 2 m s hj'[' grasp + i a : “prendere per mano” (altri “arrotolare, avvolgere”). Nel v 17 è descritto prima il lancio violento e poi la precedente presa nella mano da parte di YHWH. Nel v 18 l‟effetto del lancio. ~yId"+y" tb;äx]r: #r<a,Þ-la, rWD§K; hp'ênEc. ‘^p.n"c.yI @AnÝc' [22:18 a E ruzzolare, ti farà ruzzolare come palla verso terra spaziosa di mani. ‘^p.n"c.yI @AnÝc' : Lev 16:4; Isa 22:18; qal i a + qal imperf 3 m s suf 2 m s @nc wind around, wrap around “arrotolare, avvoltolare, girare intorno” con accusativo dell‟effetto; da cui hp'ênEc.: f s abs hp'nEc. winding “cosa arrotolata, gomitolo” (pelote). rWD§K;: Isa 13:20; 22:18; 29:3; 34:10, 17; 38:12; 41:4; 51:8f; 53:8; 58:12; 60:15; 61:4; Jer 2:31; 7:29; 50:39; Lam 5:19; Ezek 24:5; Joel 1:3; 2:2; 4:20: “circolo, in cerchio”; cfr 29,3; palla da gioco, pallone. Alonso: come un cerchio. tb;äx]r:: “ampio, spazioso”. ~yId"+y": plurale “spazio libero” per uscire: 2 Re 11,16; per fuggire. “Spazioso, vasto”: Gen 34,21; Giud 18,10; Sal 104,25. Ch: aux mains larges. YHWH lo afferrerà come si afferra una palla e lo lancierà lontano: esilio, morte. Il Maggiordomo prenderà la via dell‟esilio in modo molto veloce e facile: come una palla da gioco scagliata in lontananza che rotola senza trovare ostacoli. Dalla montuosa yühûdâ scenderà in una vasta, sconfinata pianura come è immaginato il territorio dell‟esilio. `^yn<)doa] tyBeî !Alßq. ^d<êAbK. tAbåK.r>m; ‘hM'v'’w> tWmªt' hM'v'ä [22:18 b Là morrai e là, i carri della tua gloria, o ignominia dalla Casa del tuo padrone! hM'v'ä: bis; “là” in terra d‟esilio: senza patria, senza onore, senza sepolcro. Quello che sta facendo ora non gli sarà utile! Sarà violentemente rimosso da YHWH. Il sepolcro scavato nella roccia come segno di presenza perenne non gli servirà “qui” (v 16) perché dovrà andare “là” (v 18 b). tWmªt': qal imperf 2 m s tAbåK.r>m: Isa 2:7; 22:18; 66:15 (mythological); f pl const hb'K'r>m, ^d<êAbK.: Ch: ô chariots de la glorie! !Alßq.: Job 10:15; Ps 83:17; Prov 3:35; 6:33; 9:7; 11:2; 12:16; 13:18; 18:3; 22:10; Isa 22:18; Jer 13:26; 46:12; Hos 4:7, 18; Nah 3:5; Hab 2:16 m s const : shame, dishonor. Gli si rivolge con un appellativo ingiurioso “uomo che porta ignominia”; obbrobrio. Che porta sfortuna alla casa del suo padrone. FBJ avec tes chars splendides, déshonneur de la maison de ton maître. TOB là-bas avec les chars qui font ta gloire et le déshonneur de la maison de ton maître. IEP e là spariranno i tuoi cocchi gloriosi, o ignominia del palazzo del tuo signore! Alonso: lì finiranno le tue carrozze di gala; KJV and there the chariots of thy glory shall be the shame of thy lord's house. Sempre rivolto a an"b.v,, parla YHWH in prima persona. `^s<)r>h,y< ^ßd>m'([]M;miW ^b<+C'M;mi ^yTiÞp.d:h]w: [22:19 E ti rimuovrrò dal tuo ufficio e dalla tua posizione „io‟ ti destituirò. ^yTiÞp.d:h]w: : “respingere, cacciare, allontanare, scostare, rimuovere” con la forza; cfr 2 Re 4,27; Ez 34,21; Sir 12,12. Ch: Je te boute. Alonso: ti caccerò dal tuo popolo (!). ^b<+C'M;mi: Josh 4:3 (place (where feet stand)), 9; 1 Sam 13:23 (outpost, sentry-post); 14:1 (outpost, sentry-post), 4, 6, 11, 15; 2 Sam 23:14; Isa 22:19; 29:3; m s const suf 2 m s bC'm; station, office “ufficio, carica” grado della carica. Alonso: dal tuo popolo (!). Ch: de ton poste.In parallelo 180 ^ßd>m'([]M;miW: “luogo dove uno sta per il suo grado e ufficio” grado d'ufficio. Qui: sulla Casa. ^s<)r>h,y<: Isa 14:17; 19:18; 22:19; 49:17; qal imperf 3 m s suf 2 m s sr;h' demolish; “distruggere”; qui significa “togliere, rimuovere” uno da un luogo eminente; metaph. pull down (a person from his station). Ch: il te casse. BHS : ST V et expellam te l s : l ^s<)r>h,a,: Alonso:ti destituirò. `WhY")qil.xi-!B, ~yqIßy"l.a,l. yDIêb.[;l. ytiar"äq'w> aWh+h; ~AYæB; hy"ßh'w> [22:20 Ed avverrà in quel giorno: e griderò al mio servo ´elyäqîm Ben-Hilqiyyäºhû. aWh+h; ~AYæB;: v 20 (-24 nomina di un altro (II)). 25 (disgrazia del secondo (III)), ciò che precede: 15-19: peccato/destituzione del maggiordomo (I): questa duplice forma di collegamento articola il movimento in tre oracoli uniti dal tema e unificati dall‟attuale disposizione. Il secondo segue da vicino il primo (destituzione/ nomina) il terzo si riferisce ad una altra epoca successiva. ~yqIßy"l.a,l.: 2 Kgs 18:18, 26, 37; 19:2; 23:34; 2 Chr 36:4; Neh 12:41; Isa 22:20; 36:3, 11, 22; 37:2: prefetto del palazzo; cfr 36,3.11.22; 37,2. Sarà chiamato da YHWH a sostituire il precedente prefetto. Appartiene originariamente all‟oracolo? Alonso, 220: se “Eliakìm” appartiene originariamente all‟oracolo ciò significa che in lui le promesse cominicano a compiersi, ma in lui non si esauriscono… yDIêb.[;l.: “servo”: chiamat-eletto: titolo dato a uomini insigni dei quali YHWH si serve per realizzare i suoi disegni: Is in 20,3; cfr 41,8;42,19;44,1 ecc. Ad=y"B. !TEåa, ^ßT.l.v,m.m,(W WNq,êZ>x;a] ‘^j.nE)b.a;w> ^T,ªn>T'Ku wyTiäv.B;l.hiw> [22:21 `hd"(Why> tybeîl.W ~Øil;Þv'Wry> bveîAyl. ba'²l. hy"ïh'w> E lo farò rivestire con la tua tunica e della tua cintura lo cingerò e la tua autorità darò in sua mano. E sarà come padre per gli abitanti di yürû|šäläºim e per la Casa di yühûdâ. Vestiti ed insegne della carica: conferimento dei simboli del potere. L‟investitura è operata da YHWH. wyTiäv.B;l.hiw> : Hi “fare indossare, vestire”. ^T,ªn>T'Ku: “tunica”, veste principale del funzionario. ‘^j.nE)b.a;w>: “cintura”, molto elegante, variegata, usata come insegna dell‟ufficio. WNq,êZ>x;a]: Pi “cingere fermamente qualcuno”. ^ßT.l.v,m.m,(W : “dominio” regime. Ad=y"B.: esecutrice del potere ricevuto. ba'²l.: effetto dell‟investitura. “Padre” è titolo di un ufficio di corte: cfr 9,6. Segue un'apertura esplicitamente messianica. Am+k.vi-l[; dwIßD"-tyBe x;Teîp.m; yTi²t;n"w> [22:22 `x;te(Po !yaeîw> rg:ßs'w> rgEëso !yaeäw> ‘xt;p'W E darò la chiave della Casa di David sulla sua spalla. E aprirà e nessuno chiuderà e chiuderà e nessuno aprirà. x;Teîp.m;: “chiave” come simbolo dell‟ufficio e del potere di essere sulla Casa. Autorità somma di un ufficio. Simbolo di potere. ‘xt;p'W: “aprire” come gesto di potere assoluto. Polarità opposta: rg:ßs'w>: “chiudere”. !m"+a/n< ~Aqåm'B. dteÞy" wyTiî[.q;t.W [22:23 `wybi(a' tybeîl. dAbßk' aSeîkil. hy"±h'w> E lo fisserò come paletto (chiodo) in luogo fedele (fermo) E sarà un trono di gloria per la casa di suo padre. wyTiî[.q;t.W : Isa 18:3; 22:23, 25; 27:13; “infiggere, piantare, ficcar dentro” chiodo, paletto; cfr v 25. Assicura la tenda al suolo. dteÞy": Exod 27:19; 35:18; 38:20, 31; 39:40; Num 3:37; 4:32; Deut 23:14; Judg 4:21f; 5:26; 16:14; Ezra 9:8; Isa 22:23, 25; 33:20; 54:2; Ezek 15:3; Zech 10:4 “paletto” di legno o di metallo. Alonso: Lo ficcherò come chiodo ( è il piolo che assicura la tenda al suolo). aSeîkil.: per la sua famiglia possiede un trono speciale nella corte forse con alcune attribuzioni giudiziarie. Sal 122:5. tA[êpiC.h;w> ‘~yaic'a/C,(h; wybiªa'-tyBe dAbåK. ŸlKoå wyl'ø[' Wl’t'w> [22:24 `~yli(b'N>h; yleîK.-lK' d[;Þw> tAnëG"a;h'( ‘yleK.mi !j"+Q'h; yleäK. lKoß E penderanno da lui tutta la gloria della casa di suo padre, germogli e rampolli, ogni vasellame piccolo, da vasi per vino fino a vasi di anfore. Wl’t'w> : Gen 40:19(obj. pers.), 22; 41:13; Deut 21:22f; Josh 8:29; 10:26; 2 Sam 4:12; 18:10; 21:12; Esth 2:23; 5:14; 6:4; 7:9f; 8:7; 9:13f, 25; Job 26:7; Ps 137:2; Song 4:4; Isa 22:24; Lam 5:12; Ezek 15:3; 27:10f; qal waw consec perf 3 pl hl'T' hang “sospendere, appendere”. Alonso: penderanno; Ch: Ils suspendent. 181 Qui cambia immagine. Il collegamento è artificiale (“chiodo”) e lo sviluppo non molto coerente: il chiodo della tenda si trasforma in chiodo infisso alla parete ove si possono appendere varie cose che esso sostiene come in Ez 15,3). La famiglia del maggiordomo pende da lui…giovandosi del suo ufficio. dAbåK.: Ch: la gloire de la maison de son père; Alonso: i nobili (“nobiltà” suona con una certa ambiguità significando anche “peso”; in questo modo prepara la successiva minaccia; sarebbe strutturalmente il peccato che provoca la sentenza). ‘~yaic'a/C,(h;: pl tmm “generati' progenie, figli”: cfr 34,1; 65,23; 44,3; 48,19; 61,9 cfr 42,5. Alonso: rampolli. tA[êpiC.h;w>: “germogli”; metaforicamente “nipoti”. tAnëG"a;h'(: “scodella” molti piatta Ex 24,6. Qui uso metaforico. ~yli(b'N>h;: “vaso di terracotta” cfr 30,14. tAaêb'c. hw"åhy> ‘~aun> aWhªh; ~AYæB; [22:25 !m"+a/n< ~Aqåm'B. h['ÞWqT.h; dteêY"h; ‘vWmT' h'yl,ê['-rv,a] aF'äM;h; ‘tr:k.nIw> hl'ªp.n"w> h['äD>g>nIw> s `rBE)DI hw"ßhy> yKiî In quel giorno, oracolo di YHWH (´ädönäy) cübä´ôt cederà il paletto (chiodo) fissato in luogo fedele (fermo). E si spezzerà e cadrà e si spezzerà il carico che era sopra. Sì !YHWH ha parlato. aWhªh; ~AYæB; : cfr v 20 . Terzo elemento ‘vWmT': Gen 27:21; Exod 13:22 (things: pillar of cloud); 33:11 (persons); Num 14:44; Josh 1:8; Judg 6:18; 16:26; Job 23:12; Ps 55:12; 115:7; Prov 17:13; Isa 22:25; 46:7; 54:10 (mountains); 59:21 (my (= God‟s) word); Jer 17:8; 31:36; Mic 2:3f; Nah 3:1; Zech 3:9; 14:4: vwm qal imperf 3 f s vwm withdraw, give way, fail to be present. Alonso: cederà h['äD>g>nIw>: Isa 9:9 (pual: pf. W[D'(NU: be cut down (trees)); 10:33; 14:12 (N star); 22:25; 45:2 (P cut down: bolt); niphal waw consec perf 3 f s [d;G" be cut off: peg. hl'ªp.n"w>: Isa 3:8, 25; 8:15; 9:7, 9; 10:4, 34; 13:15; 14:12; 16:9; 21:9; 22:25; 24:18, 20; 26:18f; 30:13, 25; 31:3, 8; 34:17; 37:7; 47:11; 54:15; ‘tr:k.nIw>: Isa 9:13; 10:7; 11:13; 14:8, 22; 18:5; 22:25; 28:15; 29:20; 37:24; 44:14; 48:9, 19; 55:3, 13; 56:5; 57:8; 61:8; aF'äM;h; : Isa 13:1; 14:28; 15:1; 17:1; 19:1; 21:1, 11, 13; 22:1, 25; 23:1; 30:6; 46:1f; m s abs aF'm; burden h'yl,ê['-rv,a] : part prep suf 3 f s. L‟eletto non sopporeterà il peso della sua famiglia che si appoggia a lui per avere giovamenti. Fallimento. Le grandi promesse non si compiono. Bisogna continuare ad attendere. 23,1-14 Oracolo contro cör. L‟intonazione lirica dell‟elegia unifica il poema (Alonso,222) animata da imperativi (1a.2b.4c.6a; 12b. 14; Taršîš come inclusione: 1a.6d;10. 14) e da domande retoriche. Anche se si rivolge a cör l‟oracolo tratta anche delle città sorelle; i fenici sono chiamati qui cananei = mercanti. Anche se cör è menzionato solo al v 5 il porto di sui si parla è il suo e domina la sezione centrale (v 7-12). Lo spazio è tutto marino: coste di micräºyim, Taršîš o Tortesos (Tartessus) in Italia o Spagna, Cipro. rco= aF'Þm; [23:1aa Peso (oracolo) di cör rco: Josh 19:29, 35; 2 Sam 5:11; 24:7; 1 Kgs 5:15; 7:13; 9:11f; 1 Chr 14:1; 2 Chr 2:2, 10; Ps 45:13; 83:8; 87:4; Isa 23:1, 5, 8, 15, 17; Jer 25:22; 27:3; 47:4; Ezek 26:2ff, 7, 15; 27:2f, 8, 32; 28:2, 12; 29:18; Hos 9:13; Joel 4:4; Amos 1:9f; Zech 9:2f. Tiro. L‟elegia si rivolge a cör ma parla anche delle metropoli sorelle dei Fenici chiamati “cananei” = mercanti. Anche se cör è menzionato solo al v 5 e non nel corpo del poema, il porto di sui si parla è il suo. Lungo la costa N del Karmel in territorio Fenicio, vissero i naviganti più famosi del mondo antico: qui vennero costruiti i più grandi porti dell‟antichità. Le montagne libanesi fornivano molti legnami per la costruzione delle navi (yiSrä´ël ne era carente). I porti a S del Karmel erano di piccolo cabotaggio tra Fenica e micräºyim. Questa costa a prima vista non sembra molto favorevole ad installazioni portuali importanti; presenta due anse rocciose che ospitano i porti di Atlit (Gios 21,34) e di Dor (Gios 11, 2). Nella pianura paludosa di Sharon, due insenature rocciose hanno 182 permesso l‟installazione di Cesarea e Arsuf. Alla foce dello Yarqon, Tel al Qasileh a N di Tel Aviv; alla foce del Nahal Shoreq il porto di Jabne; del Nahal Lakis, il porto di Tel Mor. Asdod ed Asqelon sono completamente insabbiati. Al tempo dei Giudici le tribù del N col loro territorio raggiungevano il mare (Gios 49,13; Giud 5,17): ma non è sufficiente per pensare ad imprese marinare. Giuda aveva sbocco al mare seguendo il Nahal Soreq; ma la costa era in mano ai Filistei nuovi venuti come yiSrä´ël. Per ´epräºyim e Manasse: la pianura marittima era cananea come Izreel; al nord del Carmel la costa era Fenicia (benché Gios 19,24-31; cfr Giud 1,31-32); Issakar (Gen 49,14-15; Dt 33,18ss), al servizio di mercanti cananei; Zabulun viene presentato come marinaio con Sidone al fianco. Dan-Asher: Dt 33,18; Giud 5,17. La cosa più probabile che gli Israeliti non fossero proprietari di navi ma solo schiavi-marinai. Salomone si fece costruire una flotta da Hiram (1 Re 9-10); il commercio marittimo era monopolio dello stato. La vita dei marinai era così dura che questi probabilmente erano degli schiavi pubblici di origine straniera (1 Re 9,27; cfr 1 Re 9,15 ss); la parola in Gen 49,15 indica lavori forzati. Sheba (regina Saba) era all‟estremità meridionale della penisola arabica. Ofir. Parlano del mediterraneo orientale documenti assiri dell‟epoca: ANET 184 B 285 A 288 AB. ‘tyIB;’mi dD:Ûvu-yKi( vyviªr>T; tAYænIa\ ŸWlyliäyhe [23:1ab `Aml'(-hl'g>nI ~yTiÞKi #r<a,îme aABêmi Urlate, navi di Taršîš ! Sì ! E‟stato distrutto il „porto‟! Alla venuta dalla terra di KiTTîm fu rivelato a loro! Wlyliäyhe: Deut 32:10; Isa 13:6; 14:31 (howl, wail); 15:2f; 16:7; 23:1, 6, 14; 52:5; 65:14; Jer 4:8; 25:34; 47:2; 48:20, 31, 39; 49:3; 51:8; Ezek 21:17; 30:2; Hos 7:14; Joel 1:5, 11, 13; Amos 8:3; Mic 1:8; Zeph 1:11; Zech 11:2; lly hiphil imper m pl: “ululare” detto di coloro che si lamentano in 15,2 ss; 16,7;65,14; qui e v 14 è detto di cose inanimate che vengono invitate a urlare come in 13,6; 14,31. tAYænIa\: Gen 49:13; Deut 28:68; Judg 5:17; 1 Kgs 9:27; 22:49f; 2 Chr 8:18; 9:21; 20:36f; Job 9:26; Ps 48:8 (immagine di grande potenza di un impero ostile); 104:26; 107:23; Prov 30:19; 31:14; Isa 2:16; 23:1, 14; 29:2; 43:14; 60:9; Lam 2:5; Ezek 27:9, 25, 29; Dan 11:40; Jonah 1:3ff “nave”. Cfr marinai: l Re 9,27. Il vocabolario della navigazione è piuttosto ricco (es 1 Re 9,26-27; 10,11.22). Gion 1,5 hn"ypis.: con ponte; Is 33,21: galera a remi imbarcazione molto lunga. In Is 18,2 designata con il materiale: papiro. Sembra che i fenici non sembrano aver lasciato rappresentazioni delle loro navi. I testi TNK mostrano più timore che familiarità nei confronti delle cose marinare. Vedi il motivo del battello in balia delle onde in alto mare: Sal 10,23-30; Prov 23,34;30,19; 31,14; Giona 1,3-15. In Ez 27 il poeta fa confusione tra due tipi ben diversi di navi: il cargo spinto da una gran vela e la galera da guerra che procede a forza di remi dotata anche di piccola vela ausiliaria. Equipaggio: piloti, rematori, marinai, carpentieri, racconciatori, soldati. vyviªr>T;: Gen 10:4; Exod 28:20; 39:13; 1 Kgs 10:22; 22:49; 1 Chr 1:7; 7:10; 2 Chr 9:21; 20:36f; Esth 1:14; Ps 48:8 (immagine di grande potenza di un impero ostile); 72:10; Song 5:14; Isa 2:16 (Taršîš è luogo del desiderio suggerisce che può essere un paradiso distante); 23:1, 6, 10, 14; 60:9; 66:19; Jer 10:9; Ezek 1:16; 10:9; 27:12, 25; 28:13; 38:13; Dan 10:6; Jonah 1:3; 4:2. Se si dà un senso locale: località del Mediterraneo (Gen 10,4; Ez 27,12). E‟ un porto lontano, un poco idealizzato che non può essere identificato in nessun luogo in particolare. Si è proposto Tartesso in Spagna all‟estremità del mondo conosciuto; o Tarso in Cilicia. Vedi Ger 10,9 (argento battuto e laminato); Ez 27,12 (argento, ferro stagno piombo). Gion 1,3 per fuggire da una missione ad E, fugge nel Mediterraneo a W. Questi sono i luoghi associati con le navi di T: qui i Kittim (Cipro: Egeo cfr Gen 10,4 ove è qualificata come greca: cfr Is 66,19); 1 Re 10,22 indica una rotta lungo il Mar Rosso e Oceano Indiano; 2 Chr 9,21 (cfr Sal 72,10); 1 Re 22,49 Ezion-geber che è fuori da rotte mediterranee. Spesso in senso vago significa “in capo al mondo” (es Is 23,6; 60,9; 66,19). Qui è usato per indicare la stazza delle navi per lunghe traversate: = “navi di lungo tragitto” (es Sal 48,8; Is 2:16), capienti, usate per commerci internazionali (senza badare alla loro provenienza), transmediterranee che univano colonie con la metropoli. Vedi 7b: sono i piedi coi quali la Città vaovunque nel mediterraneo. dD:Ûvu-yKi(: Pu Isa 15:1 (city); 23:1, 14; Jer 4:13, 20; 9:18; 10:20; 48:1, 15, 20; 49:3, 10; Joel 1:10; Nah 3:7; Zech 11:2f; pual perfect 3 m s ddv: be devastated. Ch : elle a été razziée. ‘tyIB;’mi: VUL quia vastata est domus; KJV so that there is no house Ch: plus de maison, plus d‟accés. FBJ plus de maison et plus d'entrée. TOB: plus de maison! IEP senza lasciarvi una casa. BHS ftr l ~tyBe Cfr T. Alonso: si deve forse leggere mbw‟ = porto NAS without house or harbor. aABêmi: qal i c. KJV no entering in: FBJ plus de maison et plus d'entrée. VUL unde venire consueverant de terra TOB Ils l'ont découvert en arrivant de IEP . Al ritorno dal paese. Alonso: al ritorno da. BHS ftr l aAbm' [Deut 11:30; Josh 1:4; 23:4; Judg 1:24f (entrance: of city); 2 Kgs 11:16 (for horses); 16:18; 1 Chr 4:39; 9:19; 2 Chr 23:13, 183 15; Ps 50:1; 104:19; 113:3; Prov 8:3; Jer 38:14; Ezek 26:10; 27:3 (access (to sea)); 33:31; 42:9; 44:5; 46:19; Zech 8:7; Mal 1:11 ] NAS without house or harbor. ~yTiÞKi: ~yYITiKi Gen 10:4; Num 24:24; 1 Chr 1:7; Isa 23:1, 12; Jer 2:10; Ezek 27:6; Dan 11:30: sembra qui (cfr v 12; prob 2:10 ) l‟isola di Cipro; in Ez 27,6 (Italia?). Il nome dalla città stato Kition (Citium oggi Larnaka nella costa SE dell‟isola). La città era un importante insediamento Fenicio dal secolo X-IX. Le iscrizioni trovate in fenicia la chiamano: KTY. La popolazione era essenzialmente greca. Cipro figlio di YAWAN= Ionia= Grecia insieme ad Elishah antico nome di Cipro ( Gen 10,4). Per yiSrä´ël era il paese oltre il mare associato con le navi. Cirpo servì da rifugio ai Sidonii e i Tirii che fuggivano davanti ad ´aššûr; ma Sargon ebbe potere anche su Cipro (anche Sennacherib ed Esherhaddon). Le allusioni di Is 23 sono di questa èra ed il v 12 può riferirsi alla fuga davanti a sanHërîb di Luli di Tsidon a Cipro. Qui Luli morì. Per Geremia l‟E era indicato da Kedar e l‟W da Kittim (Ger 2,10). Caduto l‟impero ´aššûr i legami di Cipro con la Fenicia restarono. Ez nomina Cipro come fonte del cedro per le navi di cör. In senso lato: isole e coste del Mediterraneo: Num 24,24; Dt 11, 30. Per indicare al di là del mare a W : 1 Mach 1,1;8,5: Macedonia con Grecia; Dan 11, 30: Romani. hl'g>nI: niphal perf 3 m s: Ch: s‟est découvert à eux. !Ad±yci rxEïso yai_ ybev.yOæ WMDoß [23:2 ‘~yBir: ~yIm:Üb.W [23:3aa `%Wa)l.mi ~y"ß rbEï[o Ammutolite, abitanti dell‟isola! „Mercanti‟ di cîdôn! Attraversanti il mare, viaggiatori su grandi acque! Alle grida, segue il silenzio rito di dolore. WMDo:ß Exod 15:16 (aliquis rigidus fit ut lapis); Lev 10:3 (a loquendo, murmurando, ets abstibuit, vel tacens substinuit); Josh 10:12f; 1 Sam 2:9; 14:9 (quiete mansit in loco); Job 29:21; 30:27 (incessanter); 31:34; Ps 4:5 (a loquendo, murmurando, ets abstibuit, vel tacens substinuit); 30:13 (incessanter); 31:18; 35:15 (incessanter); 37:7 (a loquendo, murmurando, ets abstibuit, vel tacens substinuit LYHWH: silens rem Deo commisit); 62:6 (id); 131:2; Isa 23:2; Jer 8:14; 25:37; 47:6 (seavire); 48:2 (superbire); 49:26; 50:30; 51:6; Lam 2:10 (a loquendo, murmurando, ets abstibuit, vel tacens substinuit: flere), 18; 3:28 (a loquendo, murmurando, ets abstibuit, vel tacens substinuit); Ezek 24:17; Amos 5:13 (a loquendo, murmurando, ets abstibuit, vel tacens substinuit); qal imper m pl ~mD wail, lament; Zorell,176: ab eo actu, qui textu innuitur: cessavit: scl mercari. Ma Alonso: ammutolite Ch: Faites silence KJV Be still NAS Be silent TOB Restez sans un mot IEP Silenzio VUL tacete. Ma FBJ Soyez stupéfaits. BHS prp Wmd: cfr LXX ti,ni o[moioi gego,nasin LXE To whom are the dwellers in the island become like. yai_: “costa litorale, spiaggia, zona” marittima. Qui di cör: cfr v 6; di yiSrä´ël in 20,6; plur 40,15; 41,1.5; 42,4.10.12; 49,1;59,18.Ch: de l‟Ile ! rxEïso: …Isa 23:2f, 8, 18; 45:14; 47:15; Jer 14:18; Ezek 27:12, 16, 18, 21, 36; 38:13: qal part m s constr rxs pt. sœµ¢r merchant, buying-agent, wholesaler (: retailer). BHS : LXX [metabo,loi] T V [transfretantes] pl, yrEx]so. Ch : transitaires. !Ad±yci: Gen 10:15, 19; 49:13; Josh 11:8; 19:28; Judg 1:31; 10:6; 18:28; 2 Sam 24:6; 1 Kgs 17:9; 1 Chr 1:13; Isa 23:2, 4, 12; Jer 25:22; 27:3; 47:4; Ezek 27:8; 28:21f; Joel 4:4; Zech 9:2. La Fenicia non è regione agricola, ma emporio di scambi commerciali. ~y"ß rbEï[o: BHS Qa ~y wrb[; prp ~yrIb.[o . Ch: les passants de la mer ‘~yBir: ~yIm:Üb.W [23:3aa `%Wa)l.mi: BHS ftr l ‘~yBir: ~ymB wk'al' .m; cfr LXX [diaperw/ntej th.n qa,lassan evn u[dati pollw/|] S V[ transfretantes mare repleverunt te in aquis multis ] et tr ` post ‘~yBir:. %Wa)l.mi: Pi Isa 23:2; 33:5; 65:11 (w. acc. of material: fill up w., pour in), 20; piel perf 3 pl suf 2 f s. CH: la remplissaient. BHS;: Qa %ykalm. Alonso: i tuoi viaggiatori (l sost pl); NAS Your messengers crossed the sea; FBJ toi dont les messagers passent les mers, TOB dont les commis franchissent la mer; IEP I tuoi messaggeri solcavano il mare. `~yI)AG rx:ïs. yhiÞT.w: Ht'_a'Wb)T. rAaày> ryciîq. rxoêvi [r;z<å [23:3ab Il seme (grano/frumento) di šìHör, suo raccolto „‟. Ed fu un mercato dei popoli! ryciîq.: BHS:prb l : Aryciîq. Cfr LXX spe,rma Ht'_a'Wb)T.: Isa 23:3; 30:23; Jer 2:3; 12:13; Ezek 48:18; f s const suf 3f s ha'WbT.: produce, yield (of land &c.) sg. BHS: prb l htoa'Wb)T.; cfr LXX. rAaày>: dello yü´ôr ; BHS: >LXX. yhiÞT.w:: qal waw consec imperf 3 f s apocopated . Ch: c‟était; Alonso: e giugesti ad essere. rx:ïs.: Gen 23:16; 34:10, 21; 37:28; 42:34; 1 Kgs 10:28; 2 Chr 1:16; 9:14; Ps 38:11; Prov 3:14; 31:14, 18; Isa 23:2f, 8, 18; 45:14; 47:15; Jer 14:18; Ezek 27:12, 16, 18, 21, 36; 38:13. Alonso: emporio internazionale. Ch le transit. 184 Alonso: Traeva profitto dal grano di Sicor, dai raccolti del Nilo; / giungesti a essere emporio internazionale, Ch: Sur les eaux multiples, la semence de Sihor, / la moisson du Ieor, sa récolte, c‟était le transit des nations. rmo=ale ~Y"ßh; zA[ïm' ~y"ë rm:åa'-yKi( !Adêyci yviABå [23:4 a Vergognati, cîdôn! Sì ! Ha parlato il mare „‟: rmo=ale ~Y"ßh; zA[ïm': la fortezza del mare; Ch : le retranchement de la mer; BHS add; rmo=ale: BHS >S. yTid>l;ªy"-al{)w> yTil.x;ä-al{) [23:4 b `tAl)Wtb. yTim.m;îAr ~yrIßWxB; yTil.D:²gI al{ïw> Io non mi sono contorta nè partorito non ho allevato giovani fatto crescere vergini! yTil.x;ä: Isa 5:22; 8:4; 10:14; 13:8; 23:4f; 26:1, 17f; 30:6; 36:2; 43:17; 45:10; 51:2; 54:1; 60:5, 11; 61:6; 66:7f; “contorcersi” per il dolore; detto della puerpera o in paragoni con essa : 26,18; stesso concetto di partorire qui e 26,7;45,10;54,1.66,7; paventare in 13,8. yTid>l;ªy"-: Isa 2:6; 7:14; 8:3, 18; 9:5; 11:7; 13:8; 21:3; 23:4; 26:17f; 29:23; 33:11; 37:3; 39:7; 42:14; 45:10; 49:21; 51:18; 54:1; 55:10; 57:4f; 59:4; 65:23; 66:7ff. yTil.D:²gI: Isa 1:2; 9:2, 8; 10:12, 15; 23:4; 28:29; 42:21; 44:14; 49:21; 51:18 yTim.m;îAr: Isa 1:2; 2:11ff, 17; 6:1; 10:12, 15, 33; 13:2; 14:13; 23:4; 25:1; 26:11; 30:18; 33:10; 37:23; 40:9; 49:11, 22; 52:13; 57:14f; 58:1; 62:10. Alonso, 223: il poeta vede il mare come essere che non genera in opposizione alla terra ed alle sue città. Distrutto il porto, il mare non può offrire aiuto. La sventura della Fenicia tocca le sue colonie e gli altri popoli relazionati commercialmente con essa. `rco* [m;veîK. WlyxiÞy" ~yIr"+c.mil. [m;veÞ-rv,aK] ;( [23:5 Quando la notizia a micräºyim: si contorceranno alla notizia di cör. [m;veÞ-: m s abs [m;ve report; Ch : Quand la rumeur atteindra. BHS : LXX o[tan de. avkousto.n ge,nhtai VUL cum auditum fuerit = [m;Vy' S = [m;v.nI; Alonso: legge N: Quando lo sapranno. WlyxiÞy": Isa 5:22; 8:4; 10:14; 13:8; 23:4f; 26:1, 17f; 30:6; 36:2; 43:17; 45:10; 51:2; 54:1; 60:5, 11; 61:6; 66:7f; Alonso: si torceranno, Ch: ils trépideront. `yai( ybev.yOð WlyliÞyhe hv'yvi_r>T; Wrßb.[i [23:6 Passate Taršîºšâ urlate abitanti dell‟Isola! Alonso: costa. Id,223: il tono elegiaco si anima con il patetismo di queste domande (v 7) che servono per introdurre come risposta la chiave degli avvenimenti. ‘Ht'm'd>q; ~d<q<Ü-ymeymi( hz"+yLi[; ~k,Þl' tazOðh] [23:7 `rWg*l' qAxßr"me( h'yl,êg>r: h'WlåbiyO E questa per voi la Gaudente dai giorni del passato della sua origine, i cui piedi portavano lontano per risiedervi ? hz"+yLi[;: Isa 13:3; 22:2 (wild, haughty, wanton); 23:7; 24:8 (exultant); 32:13; Zeph 2:15; 3:11; agg f s abs zyLi[; ”giubilante”; con connotazione negativa: 22,2; 24,8; 32,13; Sof 2,15;il verbo in 23,12. Alonso: la vostra città gaudente. h'WlåbiyO: Isa 18:7 (hof: be brought: as gift); 23:7; 30:25; 44:4; 53:7 (hof: be brought: as sacrifice); 55:12 (hof: be led); hiphil imperf 3 m pl suf 3 f s lby: bring: as gift: 23: 7 h'yl,êg>r:: Isa 1:6; 3:16; 6:2 (extended mng.:´a±ar h¹ragl¹yim = pubic hair); 7:20 (extended mng.: euphem. for genital area: ´a±ar h¹ragl¹yim = pubic hair); 20:2; 23:7; 26:6; 28:3; 32:20; 36:12 (extended mng.: euphem. for genital area: mê (mê) raglêhem Qr urine); 41:2 (vb. phr.: (hithall¢k) b®raglê follow behind s.one = l®raglô, l®ragl¹yw ).3; 49:23; 52:7; 58:13; 59:7; 60:13f; 66:1; f dual const suf 3 f s: foot. qAxßr"me(: Deut 28:49; 2 Kgs 2:7; Neh 12:43; Job 2:12; 36:25; Ps 139:2; Prov 7:19; Isa 5:26; 22:3, 11; 23:7; 25:1; 43:6; 49:1, 12; 59:14; 60:4, 9; Jer 30:10; 31:3; 46:27; 51:50; Hab 1:8. rWg*l': Isa 5:17; 11:6; 16:4; 23:7; 33:14; 52:4; 54:15; Alonso: condotta dai suoi piedi a colonie lontane? Ch: ses pieds la transportaient au loin pour y résidr? hr"_yji[]M;(h; rcoà-l[; tazOë #[;äy" ymi… [23:8 `#r<a'-( yDEB;k.nI h'yn<ß['n>Ki ~yrIêf' ‘hyr<’x]so rv<Üa] Chi ha consigliato (decretato) questo contro cör - la coronante! i mercanti della quale, principi, i cananei della quale, i più gloriosi della terra? #[;äy:" Isa 1:26; 3:3; 7:5; 9:5; 14:24, 26f; 19:11f, 17; 23:8f; 32:7f; 40:14; 41:28; 45:21; Ch : Qui a conseillé. hr"_yji[]M;(h;: 1 Sam 23:26; Ps 5:13; 8:6; 65:12; 103:4; Song 3:11; Isa 23:8; hiphil part f s abs rj[: bestow crowns “donante” corone; cfr Pi: Sal 8,6; 103,4; Ct 3,11; Sal 65,12. Il sostantivo “diadema, corona” in 2 Sam 12,30; Ez 16,12;21,31; Zach 6,11.14; Sal 11, 21. Ct 3,1; Est 8,15. Ch la nimbante. Alonso: lei che regalava corone. 185 La coronate era l‟incoronata regina dei mari, Forse allude alla muraglia che attornia la città vista dal mare. Ricordo dolente del passato nella disgrazia attuale. Contro la regina incoronata il giudizio di YHWH. ‘hyr<’x]so: qal part m pl const suf 3 f s rxs pt. sœµ¢r, merchant, buying-agent, wholesaler h'yn<ß['n>Ki: Isa 19:18; 23:8, 11; tradesman. !AaåG> ‘lLex;l. Hc'_['y> tAaßb'c. hw"ïhy> [23:9 `#r<a'-( yDEB;k.nI-lK' lqEßh'l. ybiêc.-lK' YHWH cübä´ôt ha consigliato (decretato) di profanare „ogni‟ orgoglio di decoro e rendere vili i gloriosi (grandi) della terra. hw"ïhy> : 23:9 (giudizio: sentenza o decreto di), 11 (esecuzione). ‘lLex;l.: Isa 22:2; 23:9; 34:3; 43:28; 47:6 (God himself profanes his inheritance); 48:11; 51:9; 53:5; 56:2, 6; 66:16. piel i c llx profane: Alonso: abbattere; Ch: pour profaner. !AaåG>: Isa 2:10, 19, 21; 4:2; 13:11, 19; 14:11; 16:6; 23:9; 24:14; 60:15; Alonso: orgoglio. Ch: le génie. -lK': BHS : tr c Qa ante !Aaêg (et l!AaG'). ybiêc:. Zorell,680: ybic1: decus, ornamentum, gloria,deliciae: “gloria” 24:16; meton aliquis qui est suorum decus et gloria: 4:2; in variis dictionibus ad praeclarissima qua eque in aliquo rerum genere designando: ybiCh. ;-lK' (= incliti terrae) 23:9; 28:1. 4 AT+r>a;p.ti ybiäc.; Babel est !AaåG> tr<a,Þp.Ti tAkêl'm.m; ybiäc.; ybic2: caprea, dorcas, gazella (veloce): 13:14 (! xD"êmu ybiäc.Ki); Ch: de toute gazelle: Alonso,222: come titolo di autorità. lqEßh'l.: BHS: tr ante ybiêc.. lqEßh'l.: H Isa 8:23; 23:9; hiphil i c llq Zorell,725: vilem fecit vel fieri sivit terram 8:23. Il v 10 sembra interrompere il discorso; lo leggiamo dopo il v 12: nella serie di imper f: ypiysiîAt-al{), ymiWqå, yrIboê[], cui può seguire yrIïb.[i del v 10. tAk+l'm.m; zyGIßr>hi ~Y"ëh;-l[; hj'än" ‘Ady" [23:11 `h'yn<)z>[um' dmiÞv.l; ![;n:ëK.-la, hW"åci ‘hw"hy> La sua Mano ha teso sul mare ha sconvolto i regni. YHWH ha comandato a Künaº`an di abbattere le sue fortezze! tAk+l'm.m; zyGIßr>hi ~Y"ëh;-l[; hj'än" ‘Ady" BHS: ftr tr ad fin v. ‘Ady": Isa 1:12, 15, 25; 2:8; 3:6, 11; 5:12, 25; 6:6; 8:11; 9:11, 16, 20; 10:4f, 10, 13f, 32; 11:8, 11, 14f; 13:2, 7; 14:26f; 17:8; 19:4, 16, 25; 20:2; 22:18, 21; 23:11; 25:10f; 26:11; 28:2; 29:23; 31:3, 7; 33:21; 34:17; 35:3; 36:15, 18ff; 37:10, 14, 19f, 24, 27; 40:2; 41:20; 42:6; 43:13; 44:5; 45:9, 11f; 47:6, 14; 48:13; 49:2, 22; 50:2, 11; 51:16ff, 22f; 53:10; 56:2, 5; 57:8, 10; 59:1; 60:21; 62:3; 64:6f; 65:2, 22; 66:2, 14; Mano ( cfr 14,24-27) di YHWH. zyGIßr>hi: H 1 Sam 28:15; Job 9:6; 12:6; Isa 13:13; 14:16; 23:11; Jer 50:34. Alonso: fece sussultare. h'yn<)z>[um': Isa 17:9f; 23:4, 11, 14; 25:4; 27:5; 30:2f; m pl constr suf 3 f s zA[m' mountain stronghold, place of refuge more genl. fortress. Ch: ses retranchements. BHS : prb l h'yZ<[um' cfr Qa. Alonso: il porto ![;n:ëK.-la,: qui è Fenicia al f (in Os 12,8 è yiSrä´ël apostata) : la regione dedicata al commercio. h'yn<ß['n>Ki nel v 8: institutores eius. !Adªyci-tB; tl;äWtB. hq'úV'[um.h;( zAl+[.l; dA[ß ypiysiîAt-al{) rm,aYO¨w: [23:12 `%l") x:(Wnðy"-al{ ~v'Þ-~G: yrIboê[] ymiWqå Α~yTiKiÐ ¿~yYITiKiÀ E ha detto: Non continuerai a divertirti vergine (ragazza) violentata vergine, Bat-cîdôn! AAKiTTîm! Àlzati, passa! Ma anche là non riposo per te. rm,aYO¨w: : continua il soggetto del v 11. YHWH dice comandando. zAl+[.l;: Isa 5:14; 23:12; qal i c zl[ exult. Alonso: a far baldoria. hq'úV'[um.h;(: Pu “violentemente oppressa”. Il verbo è usato anche per esprimere l‟idea dell‟ingiustizia. Alonso: violentata (sconfitta e distrutta). Ch: la pressurée. tl;äWtB.: Isa 23:4, 12; 37:22; 47:1; 62:5; Jer 2:32; 14:17; 18:13; 31:4, 13, 21; 46:11; 51:22; Lam 1:4, 15, 18; 2:10, 13, 21; 5:11; Ezek 9:6; 44:22; Joel 1:8; Amos 5:2; 8:13; Zech 9:17.Alonso,223: capitale di un regno. ¿~yYITiKiÀ : K Α~yTiKiÐ : Q. Anche qui c‟è la guerra!| `%l") x:(Wnðy"-al : Isa 7:19; 11:2; 14:1, 3, 7; 23:12; 25:10; 28:2, 12; 30:32; 46:7; 57:2; 63:14; 65:15; qal imperf 3 m s. Alonso:nemmno lì avrai riposo; Ch: il ne sera pas de repos pour toi. Forse qui il v 10: `dA[) xz:mEï !yaeÞ vyvi§r>T;-tB; rao=y>K; %cEßr>a; yrIïb.[i [23:10 „Coltiva‟ la tua terra„‟, Bat-Taršîš! Il porto non è più!! yrIïb.[i : Isa 7:20; 8:8, 21, 23; 10:28f; 16:8; 18:1; 23:2, 6, 10, 12; 24:5; 26:20; 28:15, 18f; 29:5; 31:9; 33:8, 21; 34:10; 35:8; 40:27; 41:3; 43:2; 45:14; 47:2, 15; 51:10, 23; 54:9; 60:15; 62:10; qal imper f s. KJV Pass through thy land as a river NAS Overflow your land like the Nile VUL transi terram tuam quasi flumen Ch: Passe la terre. 186 BHS: l c Qa LXX [evrga,zou th.n gh/n sou] yrdb[ FBJ Cultive ton pays TOB Cultive ta terre IEP Coltiva il tuo suolo. Alonso: Torna alla tua terra. rao=y>K: BHS : dttg dl. Anche Alonso. vyvi§r>T;-tB: figlia di = città di. In passato porto di navi transmediaterranee. xz:mEï: Ps 109:19; Isa 23:10: Zorell,424: cingulum; frenum impediens? BHS: prp zxom': Zorell, 425: portus: Ps 107:30. ~yYI+cil. Hd"äs'y> rWVßa; hy"ëh' al{å ‘~['h' hz<Ü ~yDIªf.K; #r<a,ä Ÿ!hEå [23:13 `hl'(Pme ;l. Hm'Þf' h'yt,êAnm.r>a; ‘Wrr>[o Îwyn"©Wxb;Ð ¿wyn"yxib.À WmyqIåhe Ecco la terra „‟ la assegnò alle fiere; eressero torri (d‟assedio); denudarono (demolirono) i palazzi di lei; la ridusse in rovina. !hEå : = imperativo. Alonso: Guarda. ~yDIªf.K; #r<a,ä: la terra dei KaSDîm. Alonso mantiene. Ch: Certes, terre des Kashdim. BHS ftr dl. Si potrebbe lascere “terra” come ripresa di %cEßr>a; del v 10 letto poco prima. Ed intenderla come retroterra della città vergine violentata. hy"ëh' al{å ‘~['h' hz<Ü: questo popolo non è. Per BHS ftr dl. rWVßa;: ´aššûr: ma anche questo: dl: una glossa dotta inserita insieme a ~yDIªf.K. Non si confonda ~yDIªf.K con rWVßa;! Polemicamente: i ~yDIªf.K non appartennero ad rWVßa;. Hd"äs'y>: Isa 14:32; 23:13; 28:16; 44:28; 48:13 (found firmly, lay the foundations of: ±ereƒ ); 51:13, 16; 54:11 (found firmly, lay the foundations of: lay the foundation-wall of the temple); qal perf 3 m s suf 3 f s ds;y" destine, assign. Essendo un soggetto m dovrebbe riferirsi a YHWH e descrivere l‟effetto del dopo distruzione. ~yYI+cil.: yci Ps 74:14; Isa 13:21; 23:13; 34:14; Jer 50:39; (dweller in ƒiyyâ). Zorell,690: ferae deserti: WmyqIåhe: hiphil perf 3 pl; eressero = fecero innalzare; il soggetto pl deve riferirsi agli assalitori. BHS ftr l c Ms ~yqIh ¿wyn"yxib.À K m pl constr suf 3 m s !yxiB; siege tower. Alonso: eressero torri. Îwyn"©Wxb;Ð Q m pl constr suf 3 m s. Zorell,103: observatorium, turris ad urbem obsidendam erecta. Wrr>[o: Isa 23:13; 32:11 (qal: impv. pl. f. strip onesf: denudate vos!); Jer 51:58; polel perf 3 pl rr[ lay bare (text ?). Zorell,631: denudaverunt, devastaverunt palatia; BHS ftr l WrrE[o h'yt,êAnm.r>a: m pl const suf 3 f s !Amr>a;: (fortified) palace. Hm'Þf': Isa 3:7; 5:20; 10:6; 13:9; 14:17, 23; 21:4; 23:13; 25:2; 27:9; 28:15, 17, 25 (´¹m µi‰‰â plant wheat); 37:29; 41:15, 18. 19.20 (take to heart, pay attention to attention to), 22 (´¹m w. take to heart, pay attention to, > ´¹m libbô attention to); 42:4, 12, 15f, 25; 43:19; 44:7; 47:6. 7 (´¹m w. ±al-libbô ); 49:2, 11; 50:2f, 7; 51:3, 10, 16, 23; 53:10 (´¹m ±¹š¹m give as atonement); 54:12; 57:1, 7f, 11; 59:21; 60:15, 17; 61:3; 62:7; 63:11; 66:19; qal perf 3 m s suf 3 f s ~yf: la pose / la ridusse in. Soggetto singolare: YHWH. hl'(Pme ;l.: Isa 17:1 (heap of rubble); 23:13 (ruin); 25:2 (ruin); f s abs hl'P'm;. FBJ Voici le pays des Chaldéens, ce peuple qui n'existait pas; Assur l'a constitué pour les bêtes du désert; ils y ont dressé leurs tours, ils ont démoli ses bastions, ils l'ont réduit en ruine. TOB Regarde le pays des Chaldéens: ce peuple n'existe plus. L'Assyrie l'a assigné aux chats sauvages, ils avaient élevé des tours de guet, érigé des places fortes, et elle en a fait un champ de ruines. Ch : Certes, terre des Kashdim, ce peuple n‟était pas! Assur l'a fondée pour les lynx; ils ont élevé ses beffrois/ dénudé ses châteaux forts; il l‟a mise ne avalance! Alonso,222: v molto dubbio: testo e significato; corrotto: rWVßa; hy"ëh' al{å ‘~['h' hz<Ü: glossa dotta (non confondere Caldei con Assiri) o polemica (Babel non è appartenuta all‟Assiria); forse leggere tutti i vb al pl; cambiando ordine seguendo i parallelismi: Guarda il paese dei caldei: / (13ba) eressero torri e (13bb) ne devastarono i palazzi / (13ac) lo consegnarono alle fiere, (13bc) lo ridussero in macerie. (La funzione del richiamo qui a un territorio dell‟entroterra e remoto è mostrare che le vittorie assire in Babel potevano dare una lezione ai lontani ciprioti; cita ANET 284 B un testo che appartiene a Sargon II). s `!k<)Z>[um' dD:Þvu yKiî vyvi_r>T; tAYænIa\ WlyliÞyhe [23:14 Urlate navi di Taršîš perché è stato distrutto il porto! Riprende l‟intonazione lirica dell‟elegia che unifica il poema. Imperativi (1a.2b.4c.6a;12b;14). 23,15-18 Riabilitazione commerciale di cör. Ch: Le poème de la putain. 187 dx'_a, %l,m,ä ymeÞyKi hn"ëv' ~y[iäb.vi ‘rco tx;K;Ûv.nIw> aWhêh; ~AYæB; ‘hy"h'w> [23:15 `hn")AZh; tr:ÞyviK. rcoêl. hy<åh.yI ‘hn"v' ~y[iÛb.vi #Qeúmi E sarà in quel giorno: sarà dimenticata cör per settanta anni come i giorni di un re. Alla fine dei settanta anni, per cör come nella canzone dalla prostituta: aWhêh; ~AYæB; ‘hy"h'w> : consueta formula di collegamento. tx;K;Ûv.nIw>: Isa 17:10; 23:15f; 49:14f; 51:13; 54:4; 65:11, 16; la città ha perso l‟egemonia marittima e le sue relazioni commerciali. dx'_a, %l,m,ä ymeÞyKi: Alonso (anni dinastici) per tre generazioni (70 anni come l‟esilio in Bäbel : Ger 25,11). Anni di vita non di regno. tr:ÞyviK. : Exod 15:1; Num 21:17; Deut 31:19, 21f, 30; 32:44; 2 Sam 22:1; Ps 18:1; Isa 5:1; 23:15; Amos 8:3. Canto popolare satirico. “Ritmo e sonorità sono molto curati”. (Alonso,224). hn")AZh;: Isa 1:21; 23:15ff; 57:3. La capitale è immaginata come una ragazza (v 12) o una matrona; al contrario adultera (1,21) o prostituta (Nah 3,4; Ez 23; Ger 13,27). Quest'ultima domina l‟oracolo. Non è adultera per l‟idolatria ma per il commercio: con la sua ricchezza seduce e sottomette gli altri popoli. Perde poi le sue attrattive (decadenza o perché altre ne prendono il posto). Però riprende e traffica. hx'_K'v.nI hn"åAz ry[iÞ yBisoï rAN°ki yxiîq. [23:16 `yrIkE)Z"Ti ![;m;Þl. ryviê-yBir>h; ‘!GEn: ybiyjiÛyhe Prendi una cetra! Gira intorno in città, o prostituta dimenticata! Suona con arte! Moltiplica il canto perché qualcuno si ricordi di te! yxiîq. : qal imper f s rAN°ki :Gen. 4:21; 31:27; 1 Sam. 10:5; 16:16, 23; 1 Chr. 25:3; Job 21:12; Ps. 33:2; 49:5; 57:9; 71:22; 92:4; 98:5; 108:3; 147:7; 149:3; 150:3; Isa. 5:12; 16:11; 23:16; 24:8. yBisoï qal imper f s ybiyjiÛyhe: hiphil imper f s ‘!GEn: : piel i c !gn play a stringed instrument ryviê-yBir>h;: Alonso: canta molte strofette; Ch: multiple-toi à poétiser. .yrIkE)Z"Ti : niphal imperf 2 f s he is remembered, thought of. rco-ê ta, ‘hw"hy> dqoÜp.yI hn"©v' ~y[iäb.vi Ÿ#QEåmi hy"ùh'w> [23:17 `hm'(d"a]h' ynEïP.-l[; #r<a'Þh' tAkïl.m.m;-lK'-ta, ht'²n>z")w> hN"+n:t.a,l. hb'Þv'w> E sarà alla fine dei settanta anni visiterà YHWH cör . Ed essa tornerà al suo guadagno e fornicherà con tutti i regni della terra sui volti del suolo. hN"+n:t.a,l. m s const suf 3 f s !n:t.a, gift, spec. harlot‟s pay Dt 23:19 (! Non donerai…). Alonso: al suo traffico. `hm'(d"a]h' ynEïP.-l[;: commercio non marittimo? La città recupera prestigio ed attività; infine la ricchezza della sua nuova attività fluisce verso il culto del vero YHWH . hw"ëhyl;( vd<qo… HN"©n:t.a,w> Hr"øx.s; hy"‚h'w> [23:18 ‘hw"hy> ynEÜp.li ~ybiúv.YOl; yKiä !sE+x'yE) al{åw> rcEßa'yE) al{ï p `qyti([' hS,îk;m.liw> h['Þb.f'l. lkoïa/l, Hr"êx.s; hy<åh.yI) E sarà il suo salario e il suo guadagno sacro ad YHWH. Non sarà ammassato nè custodito il suo salario ma per gli abitanti davanti ai volti di YHWH, sarà il suo salario per mangiare a sazietà e abbondanza per vestito con decoro. Hr"øx.s;: m s const suf 3 f s rx;s; business profit rcEßa'yE): niphal imperf 3 m s rca: be stored up !sE+x'yE) : niphal imperf 3 m s !sx: be stored up hS,îk;m.liw>: m s abs hS,k;m. cover(ing) Is 14:11;23:18 qyti([': agg m s abs : select, choice L‟oracolo ha uno sfondo escatologico come in Is 60:6-11. ([email protected]). 188