DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3
DESCRIZIONE SINTETICA DEI LAVORI
COMUNE DI SESTO SAN GIOVANNI
PII CASCINA GATTI
Costruzione in Classe Energetica “A”
Giugno 2013
DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3
1 Premesse
1.1
Inquadramento storico e del progetto
L’intervento sorge nella zona di Cascina Gatti – la cui esistenza sin dal Medioevo è
attestata da molte testimonianze e documenti – nell’area compresa tra le vie Livorno, F.lli
di Dio e Molino Tuono.
La progettazione urbanistica dell’ambito Cascina Gatti assume il compito di contribuire
concretamente alla valorizzazione della zona ricucendo parti differenti di città e
disegnando un sistema urbano in cui gli insediamenti residenziali sono integrati a funzioni
commerciali e di servizio, attrezzature e spazi pubblici o di uso pubblico e ad ampie zone
di verde attrezzato.
In effetti, le zone verdi sono state destinate ad occupare oltre l’80% della superficie
territoriale dell’ambito. Per la loro notevole estensione esse rappresentano dunque il
principale elemento di qualificazione del nuovo sistema urbano.
Sintetizzando si evidenzia la scelta di riqualificare il borgo storico di Cascina Gatti,
confermando come fulcro la Piazza della Chiesa.
Le linee strategiche essenziali previste, attraverso l’intervento pubblico e privato, sono:
•
parco urbano pubblico dotato di percorsi ciclopedonali che ne permetteranno la
fruizione;
•
area di verde attrezzato, antistante la piazza, attrezzata con illuminazione, panchine,
aree gioco, percorsi, alberature, ed un ruscelletto che sgorga da fontana ai margini del
verde dal lato della Piazza della Chiesa, e confluisce nel laghetto previsto nel parco a
Sud;
•
realizzazione di percorsi ciclopedonali di connessione all'interno del nuovo parco che
collegheranno la nostra zona con i percorsi delle aree verdi circostanti, come il Parco
delle Torri, il Parco posizionato a sud dell’ambito, all’interno del Comune di Milano, le
piste ciclopedonali esistenti e le principali direttrici stradali vicine all’ambito stesso.
•
realizzazione dei parcheggi pertinenziali agli edifici nel sottosuolo.
•
realizzazione di un asilo nido/scuola materna di circa 500 Mq
•
realizzazione di spazi a destinazione commerciale e servizi.
•
realizzazione di una piazza parzialmente coperta ad uso pubblico.
1.2
Precisazioni alla descrizione
Nella descrizione che segue si espongono le principali caratteristiche dei materiali e delle
prestazioni che si intendono raggiungere nell’edificio.
Per l’individuazione delle tecnologie e dei materiali da utilizzare, i progettisti coordinati
dalla Cooperativa, hanno preso in considerazione differenti soluzioni, privilegiando:
•
la semplicità di utilizzo e manutenzione;
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•
la possibilità di apportare modifiche distributive con il minimo di spesa, ad esempio con
la possibilità di riutilizzo di alcuni elementi e bassi costi di smaltimento per quelli non
riutilizzabili.
In questa logica sono privilegiati i prodotti per i quali esiste o è prevista nel periodo di
durata del cantiere la marcatura CE, la stessa verrà richiesta nei capitolati e verificata in
fase di approvazione delle campionature durante la direzione dei lavori.
Per facilità di lettura e scorrevolezza della descrizione, si omettono i riferimenti alla
individuazione della marcatura CE.
Alla consegna dell’unità immobiliare verrà rilasciato un libretto con le specifiche tecniche e
costruttive e con le istruzioni per l’uso.
2 STRUTTURE ED OPERE IN C.A.
2.1
Scavo e fondazioni
Lo scavo generale dell’area interessata dal fabbricato dovrà essere portato alla profondità
di circa m. -8,50 dalla quota 0.00 (quota di riferimento). La quota dello scavo dovrà essere
comunque verificata sulla base delle fondazioni indicate nelle tavole di progetto dei
cementi armati. Eventuali scavetti parziali per plinti o fondazioni riguarderanno la zona dei
vani ascensore e dovranno essere eseguiti come da indicazioni del progettista dei cementi
armati.
Il materiale di scavo non occorrente in cantiere sarà portato alla pubbliche discariche.
La superficie delle fondazioni dovrà ripartire il carico sul terreno in modo che non si
superino i 2,0 kg/cmq salvo diverse risultanze delle indagini preventive geologiche,
geotecniche, idrogeologiche e sismiche.
Le fondazioni continue dei muri perimetrali, saranno eseguite in calcestruzzo armato
Classe 25/30, Rbk 300, utilizzando acciaio di armatura tipo B450C gettate entro
casseforme.
Le fondazioni dei pilastri saranno costituite da travi continue e/o platee, saranno eseguite
in calcestruzzo armato Classe 25/30, Rbk 300, utilizzando acciaio di armatura tipo B450C
gettate entro casseforme.
Le strutture di fondazione in cemento armato, in generale, saranno realizzate con:
Calcestruzzo:
•
Classe di resistenza C25/30, Rck 30
•
Classe di consistenza S4
•
Classe di esposizione XC2
Acciaio B450C
2.2
Strutture in cemento armato
I muri al piano cantinato saranno eseguiti sino alla quota di intradosso del solaio di piano
terra, in calcestruzzo. Rbk 350 armato. I muri delle bocche di areazione di autorimessa e
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cantine dovranno arrivare fino alla quota del piano finito di calpestio del giardino o dei
camminamenti.
L’ossatura del fabbricato sarà formata da travi in c.a. Classe 28/35 , Rbk 350 e pilastri in
c.a. classe 32/40, Rck 40, calcolati ed eseguiti a norma delle vigenti Leggi.
I muri dello scivolo saranno eseguiti in cls. Classe 28/35, Rbk 350, armato.
Per tutte le opere in c.a. saranno osservate le prescrizioni della Legge 5 novembre 1971 n.
1086, le relative norme tecniche vigenti e DM.I 14/01/2008; il tutto in osservanza a quanto
indicato nei disegni strutturali esecutivi del calcolatore e direttore delle opere in c.a.
Le strutture in cemento armato saranno realizzate con:
Calcestruzzo:
•
Classe di resistenza C28/35, Rck 35
•
Classe di consistenza S4
•
Classe di esposizione XC1
Acciaio B450C
Per i pilasti si utilizzerà una classe di resistenza C32/40 Rck 40.
Saranno compresi nella fornitura le certificazioni dei materiali eseguiti secondo le
disposizione delle norme.
Le murature a contatto con il terreno saranno impermeabilizzate con guaina bituminosa
armata e protetta con geotessuti.
2.3
Solai
I solai dei singoli piani saranno in struttura mista di laterizio forato, travetti prefabbricati con
fondello in cotto (tipo da approvare dalla D.L.) e calcestruzzo.
I primi due solai, di piano interrato e piano terra, saranno realizzati con lastre prefabbricate
del tipo Predalles o similare ed avranno una resistenza al fuoco classificata come RE 120 ,
così come le murature di separazione delle aree classificate.
I tratti di solaio esterni all’edificio principale saranno dimensionati in modo da sopportare i
sovraccarichi soprastanti (sottofondo per pendenze, isolamento, ghiaia e terreno di riporto)
ed eseguiti in lastre di calcestruzzo; quelli esterni alla superficie residenziale, sottostanti la
zona a parcheggio a raso, dovranno sopportare un sovraccarico accidentale di 2000
daN/mq.
Dovranno inoltre essere previste aperture per l’aerazione delle autorimesse.
In tutte le solette saranno da prevedere preventivamente adeguate forometrie e passaggi
per tutti gli impianti.
Le portate dei solai, ai vari piani, saranno quelle riportate nel progetto strutturale, in
sintonia con i pesi propri derivanti dai materiali utilizzati ed i sovraccarichi accidentali
prescritti dalle norme.
Pg. 4
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3 MURATURE
3.1
Chiusure opache (Muratura facciate esterne)
Le chiusure opache (murature di tamponamento) garantiranno sia le prestazioni di
abbattimento acustico che quelle termiche.
Partendo dall’esterno la stratigrafia prevede:
•
Finitura in intonaco plastico o listelli a seconda delle esigenze compositive
architettoniche;
•
Rasante armato con rete;
•
cappotto isolante in pannelli di EPS;
•
blocchi di laterizio alleggerito;
•
controparete interna a secco, con struttura metallica e lastre in cartongesso.
3.2
Partizioni interne del piano interrato (Murature)
Sono realizzate come da progetto esecutivo e costituite da blocchi di cemento
vibrocompresso formato cm. 40/50 e spessore differenziato in funzione del loro
posizionamento e della funzione (divisori boxes, divisori cantine, filtri antincendio, locali
tecnologici, ecc.). Sono rifinite con giunto in malta di cemento stilato a vista sulle due
faccie. Le murature appoggeranno direttamente sul pavimento in calcestruzzo lisciato. I
tagli dei blocchi necessari in corrispondenza delle sommità delle pareti e in aderenza a
murature in c.a. saranno eseguiti esclusivamente macchina a disco diamantato.
Alcune porzioni di muratura, in conformità al progetto VVFF approvato, avranno
caratteristica di resistenza al fuoco (R,REI 90/120).
3.3
Partizioni interne alloggi (divisori)
Per tutti i divisori e’ prevista la tipologia a secco con posa
di lastre in cartongesso di spessore complessivo 25 mm,
su orditura metallica.
Pg. 5
Per i servizi e le pareti
attrezzate delle cucine le
lastre in vista saranno
DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3
sempre del tipo additivato con idrofugo.
Contropareti su muratura scale anch’esse realizzate in
lastre di cartongesso su orditura metallica.
I divisori fra alloggi saranno realizzati in doppia struttura
metallica con lastre esterne, una terza lastra tra le
strutture metalliche con interposta lamiera antieffrazione
oppure del tipo rinforzato, doppio pannello di isolamento
acustico in lana minerale o altro materiale fibroso.
3.4
Parapetti esterni balconi e terrazze
I parapetti esterni sono di tipologia differente a seconda dell’esposizione e delle esigenze
compositive, alcuni sono ciechi in muratura o calcestruzzo, altri sono metallici.
4 ISOLAMENTI TERMICI
4.1
La classe energetica
La classificazione energetica degli edifici istituita con Decreto Legislativo 311 del 2006,
attribuisce alle abitazioni una classe, dalla più efficiente energeticamente alla più
dispendiosa .
La classe energetica “A” rappresenta il massimo risultato prestazionale di un edificio che si
contraddistingue per un limitato uso e spreco di energia attestandosi a valori al di sotto dei
28 Kwh/m2 anno.
Questo requisito, oltre a garantire indubbi vantaggi in tema di risparmio di energia, e quindi
di risparmio economico gestionale, determina anche la collocazione dell’immobile nel
mercato ad un valore che accresce nel tempo.
L’edificio è termicamente isolato in ogni parte a contatto con l’esterno, naturalmente sono
rispettati i materiali, gli spessori ed i dettagli realizzativi previsti nel progetto esecutivo e
nelle Relazioni tecniche legge 10/91 e 26/95, DGLS 311/06, inerenti le verifiche del
fabbisogno energetico.
Gli isolamenti sono previsti anche sulle tubazioni degli impianti con acqua calda.
Nel seguito si riportano le principali stratigrafie e caratteristiche.
4.2
Chiusure opache (Muratura facciate esterne)
La stratigrafia già descritta, evidenzia che ogni elemento ha funzione anche di isolante
termico, dal cappotto in polistirene estruso, al pannello in cartongesso, al blocco in
laterizio alleggerito.
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4.3
Solai su zone non riscaldate
L’isolamento termico delle solette è
previsto per le zone fredde a contatto
con le parti riscaldate delle unità abitative,
gli elementi isolanti sono:
•
il massetto isolante alleggerito in
calcestruzzo;
•
isolante in polistirene estruso posto
con ciclo a cappotto sull’intradosso
della soletta (zone su piloty)
4.4
Solai di copertura
Isolamento termico in pannelli di rigidi, protetti da cappa con pendenza in calcestruzzo.
4.5
Serramenti
L’isolamento termico dei serramenti in legno è garantito dal materiale stesso, dal telaio,
dalle doppie guarnizioni e dalla stratigrafia delle parti trasparenti. Naturalmente anche il
cassonetto è isolato termicamente verso l’alloggio.
4.6
Correzione dei ponti termici
I ponti termici saranno drasticamente ridotti. Gli esempi riportano le soluzioni previste per
la veletta del piano terreno e per la tettoia ultimo piano.
Pg. 7
DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3
5 ISOLAMENTI ACUSTICI
La normativa acustica è in fase di modifica, pertanto verranno rispettati i parametri vigenti
al momento della stesura dei documenti d’appalto. In ogni caso gli edifici rispettano
iparametri della normativa DPCM 5/12/95 e legge 447/95. Le soluzioni ed i materiali da
porre in opera saranno conformi alle prescrizioni del progetto esecutivo.
Nel seguito si riportano le principali caratteristiche ed accorgimenti.
5.1
Rumori da calpestio
Posa in opera di strato fonoisolante in fogli o rotoli di gomma vulcanizzata riciclata
accoppiato a foglio di polietilene o carta bitumata. (prodotto di riferimento Isolmant
spessore mm. 8). L’isolamento acustico risvolta almeno fino alla quota del pavimento
finito.
In corrispondenza delle pareti divisorie alloggi/vano scala e delle pareti divisorie fra alloggi
verrà posizionato un elemento di “taglio acustico” costituito da strisce di larghezza
adeguata.
5.2
Facciate
L’isolamento acustico delle facciate (rumore aereo proveniente dall’esterno) sarà garantito
dalla stratigrafia e sezione delle murature esterne già descritte nel relativo capitolo. I
serramenti avranno potere fonoisolante che dovrà attestarsi sul valore di 40 DB (effettiva
prestazione necessaria da verificare nel progetto di verifica dei requisiti acustici passivi
dell’edificio).
5.3
Divisori fra alloggi e verso vano scale
L’isolamento acustico dei divisori alloggi (rumore aereo proveniente dall’alloggio attiguo)
sarà garantito dalla stratigrafia del divisorio, ed in particolare dal doppio pannello di
isolamento acustico.
5.4
Altri isolamenti acustici
Tutte le tubazioni (pluviali, fognatura, reti di alimentazione acqua) passanti in cavedi interni
o comunque attigui ad alloggi, saranno rese insonorizzate mediante l'utilizzo di tubi tipo
"silent" aventi caratteristiche fonoisolanti.
Pg 8
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I locali dove verranno installate apparecchiature tecniche di qualsiasi tipo saranno
opportunamente isolati acusticamente in modo che nei locali superiori ed adiacenti o
sottostanti si registri un livello di rumore non superiore ai limiti indicati dal DPCM del
5/12/97.
6 CANNE
Tutte le canalizzazioni saranno conformi alle vigenti norme, alle prescrizioni, ai
regolamenti ed a tutte le disposizioni emanate dagli Enti preposti.
Le canne saranno poste nelle apposite cassonettature munite di idonea coibentazione.
Le canne di esalazione a servizio delle cappe delle cucine saranno singole e previo
accordo con la DLL potranno essere realizzate in PVC, acciaio spiralato, fibrocemento in
accordo con la normativa UNI vigente.
Al fine di garantire il necessario ricambio dell’aria viziata negli ambienti, nella dotazione di
ogni alloggio sarà previsto un impianto di ventilazione meccanica controllata (VMC), dotato
di recuperatore di calore per garantire l’efficienza energetica dell’edificio.
Il sistema di VMC sarà centralizzato per ogni vano scala con l’unità di ricambio aria
installata in copertura e le tubazioni di distribuzione nel controsoffitto.
In ogni bagno cieco sarà realizzata una aspirazione meccanica per garantire il ricambio
d’aria forzato come previsto dal Regolamento d’Igiene locale mediante il sistema di
ventilazione meccanica (VMC).
Per gli alloggi monoaffaccio sarà garantita la ventilazione degli ambienti mediante
l’impianto VMC al fine di garantire i relativi riscontri d’aria degli stessi appartamenti, in
conformità con quanto prescritto dall’art. 3.4.21 del Regolamento d’Igiene della Regione
Lombardia.
7 TETTI E LATTONERIE
7.1
Copertura edifici alti
Realizzati partendo dal solaio con
isolamento termico in pannelli di rigidi,
con cappa di protezione e pendenza in
calcestruzzo, con doppia guaina, foglio di
separazione e scorrimento in polietilene.
Alcune zone avranno pavimentazione in
battuto di cemento, altre zone sono
previste con finitura in verde sintetico.
L’impermeabilizzazione è in doppia
guaina bituminosa plastomerica armata,
posata su massetto di pendenza.
Pg 9
DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3
7.2
Copertura zone ad un piano ed edifici bassi.
La copertura è prevista a con tetto verde sintetico, che oltre ad essere piacevole da
guardare dai piani superiori, abbatte la temperatura creata dall’irraggiamento solare nella
stagione estiva.
7.3
Lattonerie
Le scossaline a coronamento degli edifici e quant’altro occorrente, visibile all’esterno,
saranno eseguite in lamiera zincata preverniciata con giunte rivettate e siliconate e munite
di dilatatori.
Tutti i pluviali esterni alle murature saranno eseguiti con lo stesso materiale di spessore
adeguato opportunamente zancati alle murature e completi di ogni accessorio necessario.
Sulla copertura verranno realizzati punti di scarico costituiti da bocchettoni completi di
griglie antifoglie ed antivolatile (1 ogni 120 mq. circa).
Tutti i pluviali termineranno in pozzetti ispezionabili posti sul filo esterno dei fabbricati.
8 INTONACI
8.1
Intonaci interni – parti comuni
La pareti ed i soffitti dei vani scale saranno intonacati con intonaco pronto a base di
gesso. Al piano interrato gli intonaci saranno tipo civile a base di calce/cemento con strato
di finitura in stabilitura di calce. Negli spigoli e riquadrature saranno apposti sottointonaco
profili metallici paraspigolo.
Al piano interrato con destinazione boxes e cantine non verranno realizzati intonaci in
quanto le murature saranno in blocchi di cemento a vista con giunti stilati ed i soffitti
verranno realizzati in lastre di cemento tipo predalles o in c.a. in getto pieno .
8.2
Intonaci interni – unità immobiliari
Le pareti sono finite con le lastre in cartongesso.
I plafoni delle unità sono controsoffittati in lastre di cartongesso.
9 PAVIMENTAZIONI E RIVESTIMENTI
9.1
Balconi e terrazze
Sono pavimentati con piastrelle di gres ceramico formato cm. 10x20 o 20x20 in tinta e
tipologia a discrezione della D.L. previo campionatura dell’impresa.
Il pavimento è posato con collanti sul massetto di sottofondo delle spessore di cm. 4/5
predisposto con finitura lisciata a frattazzo fine. Zoccolino a parete altezza di circa cm. 10
realizzato con lo stesso materiale di pavimentazione.
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DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3
9.2
Pavimenti alloggi
Le pavimentazioni degli alloggi sono le seguenti:
•
nella zona giorno e nei bagni, gli alloggi sono previste piastrelle monocottura e/o gres
ceramico smaltato di prima scelta, formato indicativo rispettivamente cm. 33x33 o
20x20.
•
nelle camere da letto si può scegliere tra parquet prefinito di spessore mm.10 e del
formato indicativo mm.50/60x400/600, in due essenze chiara o bruna, ovvero in
piastrelle come nelle zone giorno.
Il pavimento è posato con collanti sul massetto di sottofondo delle spessore di cm. 4/5
predisposto con finitura lisciata a frattazzo fine. La posa delle piastrelle è prevista con
fughe da 3 mm nelle zone giorno ed accostate nei bagni.
La separazione di pavimenti di diversa tipologia e/o formato è completata con inserimento
di profilo in ottone.
Tutti i locali degli alloggi, ad esclusione delle pareti rivestite in ceramica, hanno zoccolini in
legno multistrato da cm. 5/6 x 1, fissati alle pareti con collante e chiodi.
Prodotti di riferimento
Ragno – Marazzi – Sichenia – Cisa – Ceramica D’imola
9.3
Rivestimenti alloggi
Sono previsti rivestimenti con piastrelle di ceramica smaltata formato cm. 20x20 / 20x25 di
prima scelta posate con colla per :
•
le pareti dei bagni per un’ altezza di cm. 200;
•
le pareti attrezzate delle cucine e degli angoli cottura da 80 a 180 cm, compreso il
risvolto laterale di cm. 60,
Non sono previsti decori.
Prodotti di riferimento
Ragno – Marazzi – Sichenia – Cisa – Ceramica D’imola
9.4
Soglie e davanzali
Le soglie ed i davanzali di tutti i serramenti esterni sono in pietra naturale coordinata, in
materiale e colori al rivestimento di facciata.
Pg 11
DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3
10 SERRAMENTI e PORTE
10.1 Serramenti esterni alloggi
I serramenti, realizzati in legno con vernice coprente, garantiranno il valore di trasmittanza
complessiva (infisso + vetrata) previsto nella relazione legge 10/91.
Anche il cassonetto dell’avvolgibile sarà coibentato ,in relazione delle diverse tipologie
prodotte delle aziende costruttrici, con pannelli di polistirene sinterizzato spessore cm. 2/3
o fogli di polietilene espanso a cellule chiuse.
Su tutti i serramenti saranno predisposti
per la posa di zanzariere esterne (queste
escluse).
I serramenti esterni per finestra e portafinestra sono ad anta su asse verticale
apribile verso l’interno.
I vetri-camera saranno posti in apposite
sedi con interposizione di idonee
guarnizioni di tenuta all’acqua ed all’aria.
I cassonetti delle tapparelle qualora
ispezionabili
dall’alloggio,
avranno
guarnizioni di tenuta in elastomeri e
rivestiti all’interno con materiale coibente
e fonoisolante.
Le tapparelle avvolgibili saranno in
elementi di cloruro di polivinile rigido ,
colorati in pasta e, ad avvolgibile
abbassato
dovrà
essere
garantita
l’assoluta oscurità.
Lo zoccolo terminale delle tapparelle sarà
opportunamente appesantito.
Esempio di nodo telaio fisso-apribile
(colore della vernice da definire)
10.2 Porte interne alloggi
Le porte interne sono a battente con telaio e con le seguenti caratteristiche:
•
finitura completa del telaio e dell’anta in legno tinto color bruno;
•
dimensioni 80x210 ad eccezione di ripostigli e bagni secondari dove per ragioni di
progetto poteranno essere ridotte a cm. 70x210;
•
maniglie in ottone;
•
stipite in legno listellare lastronato spessore mm. 35 larghezza mm. 105 , con profili
stondati lato apertura a spingere, completo di mostre in legno multistrato impiallacciato;
•
anta apribile tamburata, riempimento a struttura alveolare;
•
placcatura sulle due facce con pannelli fibrolegnosi impiallacciati in essenza.
•
coprifili in legno mm. 60x10 stessa finitura dell’anta
Pg 12
DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3
Prodotti di riferimento
Cormo – Cooplegno – Dierre – 3Elle - Effebiquattro
10.3 Portoncini di sicurezza
Tutti gli alloggi sono muniti di portoncini di ingresso di sicurezza di primaria ditta
produttrice di larghezza cm 90 con:
•
finitura esterna ed interna in pannelli di legno impiallacciato e tinto;
•
serratura di sicurezza azionante 4 chiavistelli centrali più lo scrocco;
•
rostri laterali;
•
spioncino;
•
telaio a vista per parti fisse e mobili in lamiera preverniciata;
•
coibentazione termoacustica;
•
maniglia interna a leva in ottone.
Prodotti di riferimento
Cormo – Cooplegno – Dierre – 3Elle – Gardesa - Master
10.4 Porte cantine private
Sono di dimensioni 70 x 200, in lamiera d’acciaio zincata a caldo, pressopiegata, a doghe
verticali.
10.5 Basculanti dei boxes
Le porte dei box sono del tipo con apertura basculante costituite da telaio fisso e mobile
con manto in lamiera di acciaio zincato; congegno di bilanciamento a contrappesi e funi
protetti da carter di sicurezza in lamiera zincata, traverso superiore autoportante; telo
apribile composto da intelaiatura perimetrale in profilati di acciaio e da pannello in lamiera
di acciaio stampata a nervature verticali; l'aerazione del box è realizzata mediante fori
disposti a file sul telo, con superficie di aerazione complessiva determinata in base alle
disposizioni di leggi e regolamenti vigenti, maniglia di manovra esterna in materiale
plastico con serratura a cilindro, tipo Yale.
Pg 13
DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3
11 OPERE IN PIETRA
Le soglie ed i davanzali sia interni che esterni degli alloggi che dei vani comuni sono in
pietra naturale e completi di tutte le lavorazioni speciali necessarie (gocciolatoi, alette,
smussi, ecc.); i davanzali e le soglie esterne delle zone a cappotto hanno spessore di cm
3, mentre sui balconi sono da 2 cm.
12 PARAPETTI ESTERNI BALCONI E TERRAZZE
I parapetti esterni sono di tipologia differente a seconda dell’esposizione e delle esigenze
compositive.
13 IMPIANTI
13.1 Impianto idrico sanitario
Tutti gli impianti idrici delle singole unità immobiliari saranno intercettabili a mezzo di
rubinetto d’arresto posto all’interno del satellite d’utenza sul vano scala in luogo facilmente
accessibile.
In ogni alloggio sarà installato un collettore di distribuzione completo di valvole di
intercettazione generale e su ogni circuito (due negli alloggi più grandi) da cui saranno
derivate le tubazioni per la distribuzione di acqua calda agli apparecchi utilizzatori, degli
attacchi carico e scarico per la lavastoviglie e lavabiancheria.
Si dovranno prevedere colonne di ventilazione secondaria per i WC.
Dotazione di apparecchi sanitari e rubinetterie dei singoli alloggi:
•
bagni principali B1 : lavabo di cm. 70x 57 con colonna, bidet, Wc all’inglese, vasca da
bagno in acrilico dimensioni 170 x 70 (completi di tutti gli accessori) – prodotto di
riferimento Ideal Standard serie TESI
•
per i bagni secondari B2 : lavabo 65x 48 con colonna, WC all’inglese, doccia in fire
clay bianco dimensioni cm. 80 + attacco lavatrice – prodotto di riferimento SCALA
gruppo Ideal Standard serie GEMMA
•
cucina composta da attacco per lavello (questo escluso), presa per lavastoviglie.
Rubinetterie: tutti i miscelatori saranno del tipo monoforo a dischi ceramici monocomando.
Prodotto di riferimento GIAMPIERI Rubinetterie serie ECOSTAR per bagni B1; serie
ECOMIXER per bagni B2.
La rubinetteria GIAMPIERI è una fabbrica di Milano che produce rubinetteria di lusso per
grandi alberghi, navi, ospedali e aeroporti fin dal 1925 e rinomata in tutto il mondo. La
cromatura dei rubinetti ha uno spessore doppio della produzione estera e tutti i prodotti
sono certificati e garantiti per 5 anni.
Tutti i rubinetti sono dotati del dispositivo Ecopower che consente un risparmio idrico del
50%.
Gli impianti di sollevamento dell’acqua potabile saranno installati nella centrale idrica di
ogni settore del complesso residenziale Univillage e saranno conformi alle norme
comunali.
Pg 14
DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3
Prodotti di riferimento
Ideal Standard – Giampieri
13.2 Impianto per piano cottura
Non è previsto impianto a gas, bensì la predisposizione elettrica per piani di cottura con
piastra ad induzione (questa esclusa). Le ragioni principali della scelta sono la sicurezza, e
l’eliminazione delle griglie di areazione in facciata.
13.3 Impianto di riscaldamento
Gli edifici saranno serviti da tre centrali di scambio termico realizzate per l’intero
complesso residenziale Univillage UNIABITA e da una rete teleriscaldamento fornita
dall’Ente fornitore. L’impianto dell’edificio sarà quindi centralizzato ed avrà origine dagli
scambiatori termici forniti ed installati dalla società di gestione del teleriscaldamento;
anche la produzione di acqua calda per usi igienico sanitari sarà centralizzata. Verranno
inoltre installati moduli singoli con regolazione autonoma. L’impianto prevede
l’installazione di un impianto di riscaldamento del tipo a radiatori i alluminio, termoregolati
da valvole termostatiche per ogni singolo ambiente. Il sistema termico di ogni alloggio
sarà azionato da adeguato cronotermostato installato nel soggiorno.
Ogni singolo alloggio dovrà essere dotato di contatore di calore volumetrico per il
riscaldamento e di misuratore elettronico compatto per la ripartizione dell’energia termica
dell’acqua calda sanitaria completo di display per la visualizzazione del consumo di acqua,
di energia, della temperatura dell’acqua, delle ore di funzionamento, ecc.
Si è privilegiato il sistema a radiatori per ottenere un vantaggio di economia di gestione per
l’utente. Il sistema a radiatori ha una bassissima inerzia termica, consente quindi un uso
discontinuo dell’impianto termico, facendolo coincidere l’esercizio con l’effettivo utilizzo
dell’alloggio. Questo permette un uso dell’impianto più libero e alla fine un risparmio
energetico perché legato alle poche ore di effettivo utilizzo dell’alloggio. Trattandosi di un
edificio a bassissimo consumo energetico, le potenze termiche dei singoli locali sono
molto contenute. L’ottimo grado di coibentazione dell’intero edificio, permette di ottenere
una drastica riduzione delle dispersioni dell’edificio con ridotte cadute di temperatura
interna agli alloggi.
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DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3
13.4 Impianto di raffrescamento
L’impianto di raffrescamento estivo degli alloggi sarà realizzato con unità di trattamento
aria (fan-coils) installate nel controsoffitto alimentate ad acqua refrigerata con sistema
centralizzato.
L’acqua refrigerata sarà prodotta per tutto il complesso UNIVILLAGE mediante n. 2 gruppi
frigoriferi ad elevato rendimento installati sulla copertura del vano scala B.
Ogni consumo di energia del raffrescamento estivo sarà contabilizzata individualmente
come per l’impianto termico. Il sistema è perfettamente compatibile col nuovo
Regolamento Edilizio Comunale in corso di approvazione.
13.5 Impianto elettrico
L’impianto elettrico di ciascun alloggio sarà realizzato con tecnologia tradizionale
prevedendo comunque soluzioni tecnologiche avanzate in grado di offrire sistemi di
controllo per il risparmio energetico ed il comfort.
L’impianto di alloggio avrà dotazioni e dimensionamenti conformi alle prescrizioni
normative con particolare riferimento a quanto previsto dal livelli I della recente Norma CEI
64-8 V3 che assicura prestazioni dell’impianto decisamente superiori rispetto a quelle
previste in passato.
Ogni appartamento avrà impianto dimensionato per un allacciamento fino a 4,5 kW;
questo valore sale a 6 kW per gli appartamenti di superficie superiore a 75 m2; i misuratori
saranno centralizzati in un vano tecnico interno all’edificio e situato al piede di ciascun
vano scala.
In prossimità di ciascun contatore sarà installato un avanquadro generale contenente
l’interruttore generale di protezione della colonna montante; in qusto quadro sarà collocato
anche l’interruttore magnetotermico differenziale di protezione del circuito dedicato ad ogni
cantina di pertinenza.
La linea di connessione di ogni avanquadro con il corrispondente appartamento sarà
realizzata con cavi a doppio isolamento di sezione scelta in modo che lungo la colonna
montante la caduta di tensione non superi il 2% del valore nominale.
In ogni appartamento è previsto un centralino elettrico da incasso con portella semi
trasparente che conterrà gli interruttori di protezione dei circuiti terminali di alloggio e le
apparecchiature per le funzioni domotiche.
In ogni centralino, in linea con quanto richiesto dalle vigenti norme, sarà installato un
interruttore generale automatico bipolare per il sezionamento di tutto l’appartamento.
Saranno inoltre previsti per ogni centralino almeno,
•
n ° 2 interruttori automatici magnetotermici da 16 A per i circuiti di forza motrice;
•
n° 1 interruttore automatico magnetotermico da 16 A per l’illuminazione;
•
n° 2 interruttori differenziali da 30 mA per la protezione contro i contatti indiretti;
Il centralino d’appartamento sarà installato in luogo facilmente accessibile, possibilmente
vicino all’ingresso.
Per alloggi di area superiore a 75 m2 è previstala presenza di un secondo circuito per
l’alimentazione delle luci.
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DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3
In ogni alloggio le dotazioni di punti luce, prese di forza motrice, prese telefoniche e prese
per il segnale TV saranno conformi alle indicazioni del livello 1 previsto dalla variante V3
della Norma CEI 64-8/3.
Ogni alloggio sarà dotato di campanello esterno dotato di targa retroilluminata e suoneria
in bronzo a 230 V.
Tale Norma prevede, per alcuni locali, una presenza di punti luce e prese variabile in
funzione delle superfici
In ogni caso saranno previste le seguenti dotazioni minime:
•
Ingresso n° 1 punto luce, n° 1 punto presa UNEL da 10/16 A, n° 1 presa telefonica
•
Soggiorno: n° 1 punto luce, n° 4 punti presa da 10/16 A, n°1 presa TV terrestre, n° 1
presa TV satellitare, n.1 presa telefonica;
•
Cucina: n° 2 punti luce (uno a soffitto ed uno a parete per luce cappa), n° 5 punti presa
da 10/16 A, di cui uno sul piano di lavoro e due dotati di interruttore ON-OFF per forno
e lavastoviglie, n° 1 presa TV, n° 1 presa telefonica, n°1 presa per piano cottura ad
induzione.
•
Angolo cottura (in alternativa ove previsto): n°1 punto luce a parete per luce cappa, n°
4 punti presa da 10/16 A di cui uno sul piano di lavoro e due dotati di interruttore ONOFF per forno e lavastoviglie, n°1 presa per piano cottura ad induzione.
•
Bagno: n° 2 punti luce (uno a parete uno a soffitto), n° 1 punto presa da 10 A; n° 1
punto presa da 10/16 A dotato di interruttore ON-OFF per lavatrice (eventualmente
collocata in altro locale ove il bagno non possieda gli spazi necessari), n.1 tirante per
chiamata allarme da doccia o vasca che aziona opportuno ronzatore;
•
Camera da letto singola: n°1 punto luce, n°3 punti presa da 10/16 A; n° 1 punto presa
da 10 A; n° 1 presa TV, n° 1 presa telefonica
•
Camera da letto matrimoniale: n°1 punto luce, n° 3 punti presa da 10/16 A; n° 2 punti
presa da 10 A; n° 1 presa TV, n° 1 presa telefonica.
•
Corridoio zona notte: n.1 punto luce, n°1 punto presa UNEL da 10/16 A
•
Ripostiglio: n° 1 punto luce; n° 1 punto presa da 10/16 A
•
Terrazze: n° 1 punto luce a parete completo di corpo illuminante da esterno a
parete/soffitto; per terrazzi di superficie superiore a 10 m2 si prevede anche un punto
presa 10/16 A protetto e comandato dall’interno
•
Cantina: n° 1punto luce ed una presa da 10/16A alimentata dal contatore dell’alloggio .
•
Box: n.1 punto luce (alimentato dalle parti comuni).
In ogni alloggio è prevista l’installazione di almeno una lampada di emergenza utile in caso
di black-out notturno.
L’impianto di riscaldamento, del tipo a radiatori, sarà gestito mediante un cronotermostato
generale opportunamente posizionato in un locale baricentrico (in genere il soggiorno)
Tutti gli apparecchi di comando, le prese e gli interruttori saranno realizzati utilizzando
materiale marcato IMQ (o equivalente estero).
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DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3
Prodotti di riferimento
Biticino / Living International con placche in tecnopolimero colore bianco o acciaio scuro
13.6 Impianto elettrico, boxes, cantine, ecc.
Ogni cantina ed ogni box avranno un punto luce interrotto a parete con plafoniera e
lampada fluorescente compatta (cantina) o lineare (box).
La cantina sarà dotata di presa 10/16A posta in contenitore da esterno.
Il punto luce dei box sarà comandato tramite l’apertura/chiusura della basculante.
13.7 Impianto di messa a terra
La rete di terra estesa a tutte le prese, centri luce e le armature metalliche per
illuminazione, gli armadi dei quadri, i motori, ecc. che secondo le norme CEI devono
essere protetti con la messa a terra, dovranno essere allacciati all’impianto di terra unico.
L’impianto stesso verrà eseguito secondo quanto previsto dalla normativa vigente in
materia.
13.8 Predisposizione impianto di allarme
In ogni alloggio saranno previste tubazioni e scatole vuote per l’eventuale installazione (a
carico dell’assegnatario) di un antifurto a tecnologia filare che potrà comprendere:
•
Sensori volumetrici nei principali locali
•
Sensori perimetrali a contatto magnetico su tutti i serramenti;
•
Sirena da esterno collocata sul terrazzo;
•
Inseritore a trasponder;
•
Centrale di controllo situata all’interno dell’alloggio in prossimità del portoncino di
ingresso o in altro locale
13.9 Impianto videocitofonico
Verrà realizzato con conduttori entro tubazioni
incassate e sarà del tipo videocitofono. In ogni
alloggio verrà posto un apparecchio a cornetta e
display video per la comunicazione con i punti di
chiamata situati a piè di scala e/o nei punti di
accesso esterni; ogni posto esterno sarà dotato di
telecamera fissa; si prevede la possibilità di
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comandare
separatamente
l’apertura del portone a piè
scala e dell’eventuale portone
di accesso comune a più vani
scala.
L’impianto sarà completo di
ogni accessorio e munito di
DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3
tutti i sistemi tecnici necessari per
trasmissioni chiare e prive d’interferenze.
ottenere
Prodotti di riferimento Bticino
13.10 Impianto centralizzato antenne TV
Si prevede di realizzare per ciascun vano scala un impianto centralizzato per la
distribuzione del segnale televisivo sia terrestre che satellitare.
Per la trasmissione del segnale satellitare si utilizza un impianto del tipo a multiswitches in
grado di trasmettere i segnali satellitari senza limitazioni.
L’impianto per la distribuzione del segnale terrestre sarà separato da quello satellitare e
realizzato per trasmettere i segnali della TV digitale.
In ogni alloggio sarà attivata una sola presa satellitare ma le colonne montanti ed i
dispositivi dell’impianto saranno strutturati per consentire l’aggiunta di una seconda presa
attiva in ciascun alloggio con minimo aggravio di costo.
Sarano invece attive tutte le prese TV terrestri previste nei locali.
13.11 Impianto ascensori
Gli impianti ed i loro componenti, saranno conformi alle prescrizioni di legge, alle norme
UNI/EN ISO ed ai regolamenti in vigore al momento della costruzione.
Per quanto riguarda i componenti elettrici, tutte le apparecchiature e tutti i componenti
degli impianti saranno marcati CE e, ove possibile, certificati IMQ (o equivalente estero).
Verranno installati impianti conformi al D.P.R. 30/4/99 n°162 ed alla Norma UNI EN/81, di
moderna concezione con motore sincrono assiale a magneti permanenti a ridotto
consumo di energia elettrica.
Si prevede di realizzare una cabina con interno dotato di specchio, corrimano, finitura in
alluminio o verniciature a polveri termoindurenti, illuminazione diffusa a soffitto, pavimento
in linoleum, pennellature in ferro verniciato a polveri termoindurenti.
L’impianto sarà dotato di sistema di chiamata di emergenza collegato con centro operativo
del manutentore.
Prodotti di riferimento
Schindler – Kone
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DESCRIZIONE LAVORI SINTETICA R3
13.12 Impianto fotovoltaico
Ogni settore del complesso edilizio sarà dotato di un impianto fotovoltaico a pannelli in
silicio policristallino, posizionato sulla copertura, e connesso all’impianto elettrico delle
parti comuni, in grado di coprire una quota parte rilevante del fabbisogno elettrico
dell’edificio.
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