32 Martedì 12 Novembre 2013 Gruppo associazioni Cnai La conferma dal Centro studi Cnai. I due strumenti a confronto Bocciato l’apprendistato Gli imprenditori preferiscono il tirocinio di Manola Di Renzo F ormazione e occupazione dei giovani, ecco l’obiettivo principale da raggiungere attraverso gli strumenti di lavoro messi a disposizione delle aziende. Tra le forme più idonee per creare opportunità al giovane, che deve inserirsi nel mercato del lavoro, vi sono apprendistato e tirocinio formativo. Tuttavia tra le due le aziende preferiscono di gran lunga il tirocinio. In entrambe le tipologie il datore di lavoro si impegna a fornire un addestramento professionale con la differenza sostanziale che nel tirocinio, al contrario dell’apprendistato, il percorso formativo non implica l’instaurazione di un rapporto di lavoro subordinato. Questo ha permesso una drastica riduzione dell’applicazione dei contratti di apprendistato, in luogo dei tirocini. Le ricerche del Centro studi Cnai lo confermano, l’apprendistato non piace alle aziende, mostra diversi lati ostili e le prime statistiche di quest’anno 2013 già parlano di una netta diminuzione degli apprendisti in azienda. Ad accentuare un simile fenomeno ha contribuito il tirocinio. Mentre con un contratto di apprendistato l’azienda si impegna ad assumere un giovane, con limitazioni alla risoluzione del contratto, a retribuirlo come un lavoratore vero e proprio, a garantirgli un idoneo percorso formativo, con la consapevolezza di poter incappare in accertamenti finalizzati a verificare la corretta applicazione della norma che a sua volta, potrebbero sfociare nel regime sanzionatorio e di recupero retributivo contributivo, con il rapporto di tirocinio tutto questo non accade. È sufficiente una convenzione stipulata tra il soggetto promotore e il soggetto ospitante, stipulare una polizza assicurativa di responsabilità civile e corrispondere un’indennità di partecipazione che il tirocinio è avviato. Chiaramente non mancano i casi di abuso, ovvero aziende che ospitano tirocinanti per svolgere compiti a scarso contenuto formativo, che celano precisi rapporti di lavoro. Sicurezza in cantina, così si fa prevenzione La prevenzione dei rischi nelle cantine vitivinicole è il nuovo convegno a firma CnaiForm che si svolgerà a Pescara il 29 novembre prossimo nel Museo delle Genti D’Abruzzo. L’intento è di sensibilizzare quanti operano nel campo della salute e sicurezza e gli stessi lavoratori, sui principali aspetti e problematiche legate all’utilizzo delle macchine e alla presenza di agenti biologici in precisi ambienti confinati. I relatori esamineranno l’organizzazione del lavoro nelle cantine, le precauzioni da attivare per prevenire gli infortuni e i fattori che possono favorire lo sviluppo e la diffusione di agenti biologici, in particolare la fase lavorativa, le materie utilizzate il contatto con i fluidi, il microclima, l’ambiente di lavoro e coloro che lo occupano. La scelta di un luogo di lavoro come la cantina riteniamo riesca ad accomunare la cultura del nostro paese in maniera trasversale, la cultura del vino ha la forza di unire l’Italia da nord a sud. Raccogliere le uva, trasformarle in vino è uno dei mestieri più antichi che fa parte della nostra storia, un lavoro che subisce l’evoluzione dei nostri costumi della nostra società e che ci permettere di comprendere il radicamento della cantina in un territorio e in una tradizione produttiva. Detto con le parole del presidente del Cnai, Orazio Di Renzo: «Ogni vino racconta una storia fatta di luoghi e di uomini, di radici e di culture, di sacrifici e di soddisfazioni. Il vino racchiude in sé le tradizioni del posto in cui nasce, rappresenta una lingua tra i popoli. La cultura vitivinicola cambia nel tempo così come si evolvono i modelli vita, economici e sociali dei paesi ed ecco che al centro della storia del vino c’è sempre l’uomo. La vite è da sempre considerata una pianta sacra proprio come la vita di un individuo. È lo stesso lavoro, la stessa dedizione spesa per fare buone cose, che ci porta a riflettere sull’importanza della salute e della sicurezza delle persone che si dedicano a creare quel vino che oggi rappresenta una bandiera di eccellenza del made in Italy nel mondo». Pagina a cura di Cnai - Coordinamento nazionale associazioni imprenditori Sede Nazionale Viale Abruzzo 225 - 66013 - CHIETI Tel. 0871.540093 - Fax 0871.571538 Web: www.cnai.it E-mail: [email protected] Apprendistato professionalizzante e tirocinio a confronto Apprendistato professionalizzante Tirocinio Assunzione Convenzione Durata da 6 mesi a 3/5 anni Durata massima 6/12 mesi Piano formativo individuale Progetto formativo Retribuzione Indennità di partecipazione Contribuzione Nessuna contribuzione Assicurazione Inail Assicurazione Inail Nessuna polizza civile Polizza responsabilità civile Nomina del tutor Nomina del tutor Formazione di base o trasversale Nessuna formazione di base Formazione professionalizzante Formazione insita nel tirocinio Libretto formativo Attestazione competenze acquisite