Università degli Studi di Palermo Facoltà di Medicina e Chirurgia Divisione di Chirurgia Generale, dell’Uremico e dei Trapianti d’Organo Direttore Prof. Maurizio Romano INFLUENZA DEL TRAPIANTO RENALE NELL’IPERPARATIROIDISMO II E III Il trapianto renale è una terapia efficace nel trattamento dell’iperparatiroidismo secondario e nel prevenire il terziario. Rimuove gli stimoli metabolici che ne sono la causa. Perché il trapianto è un trattamento efficace? Il rene dell’uremico ha i tubuli danneggiati e una ridotta sintesi di Vitamina D L’iperfosforemia per danneggiamento dei tubuli, l’ipocalcemia per mancata sintesi di Vitamina D, stimola l’iperplasia delle Paratiroidi e quindi l’aumentata produzione di Paratormone con danni sul distretto scheletrico IRC IPERFOSFOREMIA Vitamina D Riassorbimento Intestinale del Ca IPOCALCEMIA IPERPLASIA DELLE PARATIROIDI CON AUMENTO DEL PARATORMONE IPT SECONDARIO IPERPARATIROIDISMO SECONDARIO L’ IPT II è la conseguenza di una risposta delle paratiroidi ad una riduzione dell’assorbimento di calcio (dovuto all’iperfosforemia): le ghiandole rispondono con una iperplasia diffusa delle cellule principali cui consegue una iperincrezione di PTH. Tutti i pazienti con IRC in trattamento HD hanno le alterazioni tipiche dell’ IPT II dopo un anno TOMINAGA Y et aL. SEMIN SURG ONC; 1997 Il Trapianto renale corregge tali meccanismi evitando l’Iperparatiroidismo II e III INFATTI DOPO POCHI MESI DAL TRAPIANTO: 1. I livelli sierici del calcio e del fosforo tendono a normalizzarsi 2. I valori del PTH intatto crollano drasticamente fino alla normalizzazione entro 6 mesi. 3. Lenta normalizzazione della fosfatasi alcalina e dell’osteocalcina In alcuni rari casi può persitere l’iperparatiroidismo terziario che può provocare sul rene Trapiantato calcolosi o nefrocalcinosi. La spiegazione fisiopatologica di tale fenomeno è da attribuire ad una iperproduzione di PTH da parte di una o di tutte le paratiroidi, sostenuta da una vera e propria autonomia funzionale che si instaura nel tempo. COME COMPORTARSI PER EVITARE L’IPT II E III E PER SALVARE LA FUNZIONE DEL RENE TRAPIANTATO? LISTA DI ATTESA CON CONTROLLI PER QUANTO RIGUARDA TUTTA LA PATOLOGIA CHIRURGICA DELL’UREMICO: Routinaria Urgenza 1.RICERCA DELL’IPERPARATIROIDISMO ASINTOMATICO 2. RICERCA DELL’IPERPARATIROIDISMO SECONDARIO 3. RICERCA DELL’IPERPARATIROIDISMO TERZIARIO DIAGNOSTICA: 1. 2. 3. 4. 5. 6. ANAMNESI RADIOLOGIA ECOGRAFIA SCINTIGRAFIA T.A.C. R.M.N. IPERPARATIROIDISMO: DIAGNOSI Clinica Indagini di laboratorio Indagini radiologiche e strumentali CLINICA I segni clinici dell’ IPT nell’uremico sono principalmente dovuti alla condizione di squilibrio calcemico Nausea, vomito, costipazione Paziente pallido, emaciato Dermatiti a varie localizzazioni Prurito, quasi sempre continuo CLINICA Astenia, neuropatia periferica (rendono difficile la deambulazione) Dolori ossei con zoppia, osteodistrofia, osteite fibrosa, osteomalacia, osteosclerosi Ipertensione arteriosa (dovuta a calcificazione dei medi e piccoli vasi) Pericardite acuta, necrosi ischemica alle estremità (possono dare l’urgenza) Ulcera peptica (l’ipercalcemia stimola la secrezione di HCl e gastrina) Pancreatite INDAGINI DI LABORATORIO Dosaggio del PTH intatto Dosaggio del calcio totale e del calcio ione Dosaggio del fosforo Dosaggio della fosfatasi alcalina (ALP) IMAGING Reperti radiologici tipici: – riassorbimento osseo subperiostale – cisti ossee a livello delle falangi – demineralizzazione degli strati ossei più esterni a livello clavicolare – scomparsa della lamina dura degli alveoli dentali IMAGING IMAGING Ecografia IMAGING Scintigrafia con Tallio/Tc99 o Sestamibi IMAGING TC collo INDICAZIONI AL TRATTAMENTO CHIRURGICO Ipercalcemia spontanea persistente superiore a 11 mg % Iperfosforemia persistente e molto elevata: superiore a 6 mg % Segni evidenti clinico-radiologici della osteite fibrosa Calcificazioni tissutali diffuse Fratture spontanee e rottura di tendini Prurito intrattabile TOMINAGA Y eT aL. THERAP APHER DIAL; 2004 TERAPIA: Paratiroidectomia sub-totale Paratiroidectomia totale Paratiroidectomia totale con innesto TERAPIA: Paratiroidectomia sub-totale TERAPIA: Paratiroidectomia totale TERAPIA: Paratiroidectomia totale con autoinnesto TERAPIA: PARATIROIDECTOMIA E’ importante seguire una precisa metodologia di ricerca delle paratiroidi avvalendosi della stretta collaborazione dell’anatomopatologo MONITORAGGIO DELLA PARATIROIDECTOMIA Esame estemporaneo delle probabili ghiandole paratiroidee Dosaggio intraoperatorio del PTH RISULTATI E’ IMPORTANTE IL TEAM PER I MALATI UREMICI DOVE NON POSSONO MANCARE: IL MEDICO DI BASE, IL NEFROLOGO, LO PSICOLOGO, L’INFERMIERE DEDICATO,L’ANESTESITA E IL CHIRURGO DEDICATO Il Nefrologo con la Dialisi Medico di base Paziente uremico Psicologo Infermiere dedicato Terapia Intensiva Anestesista Chirurgo dedicato U.O. di Chirurgia Generale, dell’Uremico e Trapianti