Sostegno dei percorsi di alternanza scuola lavoro nelle Istituzioni
scolastiche e formative della Provincia di Cremona
Il processo di alternanza scuola lavoro: fasi, figure,
strumenti per la progettazione e la gestione
Lozzi Maurizio
Cremona, Crema 11 – 20 Marzo 2013
Indice dei temi
• aggiornamenti sul quadro normativo di
riferimento
• punti di vista in materia di alternanza: ruolo
del consiglio di classe e i vincoli della
programmazione
• strumentazione per l’accertamento e la
certificazione delle competenze,
• il rapporto con l’impresa.
2
Dicembre - 2012 Gennaio – 2013
Novità normative e
loro ricadute
3
Alternanza scuola lavoro: aggiornamenti sul quadro normativo
Tra la fine del 2012 e l’avvio del 2013 sono state assunte decisioni che, in parte,
modificano il quadro di riferimento
Le questioni hanno origine nella sentenza n. 287 dell’11 dicembre 2012 con cui la
Consulta ha dichiarato incostituzionale l’art. 11 della legge n.148/2012 e da cui
avevano preso le mosse gli atti d’indirizzo e il successivo decreto regionale.
La soluzione della questione è stata affrontata dalla Conferenza permanente
Stato Regioni che, in data 24 Gennaio 2013, ha provveduto ad approvare le
“Linee guida in materia di tirocini” a cui le Regioni dovranno attenersi nella
disciplina dei tirocini extracurriculari.
4
Alternanza scuola lavoro: aggiornamenti sul quadro normativo
Le “Linee guida in materia di tirocini” trattano esclusivamente dei tirocini
“extracurriculari” …
… tuttavia, poiché nella disciplina regionale vigente alcune questioni sono comuni
ai tirocini curriculari ed ai tirocini extracurriculari, ne consegue che – in questi casi
– l’applicazione delle “Linee guida in materia di tirocini” potrebbe avere effetti
anche sui tirocini curriculari …
5
Alternanza scuola lavoro: aggiornamenti sul quadro normativo
Conseguenza dell’accordo Stato Regioni sulla scuola in quanto Soggetto
promotore
Linee guida in materia di tirocini” Accordo All.1
4. Soggetti promotori
• istituzioni scolastiche statali e non
statali che rilascino titoli di studio con
valore legale;
• istituzioni formative private, non aventi
scopo di lucro, diverse da quelle indicate in
precedenza, sulla base di una specifica
autorizzazione della regione;
A differenza di quanto definito da
Regione Lombardia, l’accordo
individua le Istituzioni scolastiche
tra i Soggetti promotori di tirocini
extracurriculari.
6
Alternanza scuola lavoro: aggiornamenti sul quadro normativo
Provvedimento della Regione Lombardia
Il DDUO n. 315 del 23 Gennaio 2013 sospende parte degli obblighi previsti
DECRETA
2. … la possibilità di un graduale
adattamento delle proprie procedure e
dei propri schemi di convenzione e
progetti formativi individuali, … , entro un
tempo congruo stabilito al 31 luglio 2013,
ferme restando le disposizioni contenute
nella DGR n. 3153 del 20 marzo 2012;
Il decreto rinvia al 31 luglio 2013
l’adozione degli schemi di
convenzione e di progettazione
allegati al DDUO 10956/12
7
Alternanza scuola lavoro: aggiornamenti sul quadro normativo
In conseguenza dell’evoluzione normativa, quali norme rimangono in vigore ?
Quali potrebbero essere modificate ?
Continuano ad avere valenza obbligatoria le norme previste dalla DGR n. 3153
del 20 marzo 2012 (Indirizzi in materia di tirocini)
In particolare:
• L’obbligo della convenzione
• La stesura di un progetto
• La formazione in materia di sicurezza (generale e specifica)
• La presenza di un tutor scolastico e di un tutor d’impresa
• Gli obblighi assicurativi
• La certificazione degli esiti
8
Alternanza scuola lavoro: aggiornamenti sul quadro normativo
Potrebbero essere oggetto di modifica alcune norme della DGR n. 3153 del 20
marzo 2012 (Indirizzi in materia di tirocini) e del collegato D.d.u.o del
27/11/2012 n°10956
In particolare:
1. Possibilità per le scuole di avviare tirocini extracurriculari e, in particolare,
i tirocini estivi
2. I criteri per la determinazione del numero di tirocinanti ospitabili da parte
di un’azienda
3. I criteri per l’impiego del tutor aziendale in rapporto al numero di
tirocinanti
9
Alternanza scuola lavoro: aggiornamenti sul quadro normativo
1. Possibilità per le scuole di avviare tirocini estivi
Lo schema di progetto formativo
individuale (il cui impiego è stato sospeso)
prevedeva il caso dei
“tirocini estivi previsti dai piani di studio” .
La questione dei tirocini estivi
- anche se classificati come
extracurriculari - potrebbe
essere
risolta
con
l’accoglimento
dell’intesa
Stato Regioni per la quale
anche la scuola è inserita tra i
soggetti Promotori di tirocini
extracurriculari.
Per l’istituzione scolastica vige comunque la possibilità di erogare un tirocinio
realizzato in periodo estivo come componente dell’attività formativa erogata in
quanto tirocinio curriculare.
10
Alternanza scuola lavoro: aggiornamenti sul quadro normativo
2. I criteri per la determinazione del numero di tirocinanti ospitabili da parte
di un’azienda potrebbe costituire un elemento di discussione
Secondo la DGR n. 3153 del 20 marzo
2012 - All. pag. 4) il numero dei
tirocinanti (curriculari ed
extracurriculari ) ospitabili da
un’azienda si calcola considerando
“lavoratori … con contratto a tempo
indeterminato, determinato o con
contratto di collaborazione non
occasionale della durata di almeno 12
mesi, ovvero in qualità di soci
lavoratori, o liberi professionisti
associati
Secondo l’intesa Stato Regioni “ Il
numero di tirocini (
extracurriculari) … è definito
attraverso le discipline regionali ….
Nelle more della definizione,..” il
numero di tirocinanti
extracurriculari ospitabili da parte
di un’azienda si calcola in
rapporto ai “dipendenti a tempo
indeterminato “
11
Alternanza scuola lavoro: aggiornamenti sul quadro normativo
3. I criteri per l’impiego del tutor aziendale in rapporto al numero di
tirocinanti
Le indicazioni regionali vigenti si
limitano ad indicare il tutor
dell’azienda nell’ambito dei
dipendenti in senso allargato ( t.
indeterminato, t. determinato, ecc.)
senza altro criterio
L’intesa Stato Regioni conviene che
nei tirocini extracurriculari ogni
tutor del soggetto ospitante può
accompagnare fino ad un massimo
di tre tirocinanti
contemporaneamente.
L’accoglimento di tale criterio per i tirocini extracurriculari potrebbe avere
conseguenze anche per i tirocini curriculari
12
Alternanza scuola lavoro: aggiornamenti sul quadro normativo
In sintesi
L’accordo Stato Regioni in materia di tirocini extracurriculari comporta modifiche
alle norme regionali anche in materia di tirocini curriculari
Tra le modifiche più significative vi è l’inserimento degli Istituti scolastici tra i
Soggetti promotori di tirocini extracurriculari
Il rinvio al 31 luglio 2013 dell’obbligo di impiego dello schema di convenzione e
di progetto formativo non ne impediscono l’utilizzo
13
Alternanza scuola lavoro: punti di vista in materia di alternanza
La progettazione
dell’alternanza: punti di
vista, vincoli e ruolo del
consiglio di classe
14
Alternanza scuola lavoro: punti di vista in materia di alternanza
Lo sviluppo progettuale di un percorso di alternanza scuola lavoro si sviluppa da
più punti di vista ciascuno dei quali con specifiche finalità
Progetto per classe
Classi 2^ Attività di sensibilizzazione,
quantificate in ore, descrizione dei risultati
attesi
Classi 3^, 4^
descrizione dei risultati
attesi, specifica delle competenze, abilità
conoscenze,
Modalità di certificazione, funzioni referente
e tutor scolastico ed aziendale, verifica
dell’efficacia del progetto
L’intento è principalmente
diretto alla ricognizione del
rispetto di requisiti a sostegno
della domanda di finanziamento.
Lo stesso modello consente di
procedere sia per l’alternanza
sia per l’impresa simulata.
Nel caso di progetti di
alternanza il modello prescinde
dalla indicazione dell’impresa
ospitante
15
Alternanza scuola lavoro: punti di vista in materia di alternanza
Progetto per Soggetto
ANAGRAFICA GENERALE
- TIROCINANTE
- SOGGETTO PROMOTORE
- SOGGETTO OSPITANTE
La prospettiva della
progettazione regionale procede
dal fabbisogno formativo del
soggetto e richiede la
partecipazione dell’azienda alla
progettazione
Il modello regionale di progettazione non costituisce uno strumento per la
candidatura al finanziamento ma si pone esclusivamente sul piano della
progettazione formativa che, nello specifico, vede tutti i soggetti interessati (
tirocinante, famiglia, impresa, scuola/cfp) partecipi e coinvolti
16
Alternanza scuola lavoro: punti di vista in materia di alternanza
Progettazione: due approcci
La progettazione si realizza nel quadro della sistematicità dell’offerta è
descrivibile anche “a priori” tenuto conto delle competenze curriculari e
dell’assetto organizzativo del sistema di istruzione
Il curriculum scolastico e gli esiti attesi in termini di competenze costituiscono il
punto di partenza della progettazione il rapporto con l’azienda può instaurarsi
anche in una fase successiva all’ammissione al finanziamento del progetto
La progettazione tiene conto delle competenze attese (curriculum) e
procede da un’intesa esplicita con l’azienda sulle competenze
perseguibili ed i criteri per il loro accertamento
Il confronto tra organizzazione aziendale, curriculum scolastico / formativo in
termini di competenze attualizzato sul singolo studente costituiscono il punto di
partenza della progettazione all’alternanza / tirocinio
17
Alternanza scuola lavoro: punti di vista in materia di alternanza
L’alternativa non è classe/allievo ma tra la disponibilità o meno di aziende con le
quali avviare un confronto preventivo da cui emerga il progetto sul singolo
allievo in tirocinio.
La differenza tra approcci sta nel disporre o meno di un confronto tra ciò che, in
termini di competenze, è proprio del percorso scolastico e ciò che può
concorrere alla loro padronanza mediante l’esperienza di lavoro in contesto
aziendale.
Ciò che accomuna un curriculum scolastico ed una realtà produttiva è costituito
dal richiamo alle “competenze” come esito atteso e criterio con cui accertare
l’efficacia dell’apprendimento
Lo snodo della progettazione dell’alternanza si colloca nel confronto tra
“competenze” del curriculum e “competenze” dell’esperienza di tirocinio
18
Alternanza scuola lavoro: punti di vista in materia di alternanza
Competenze: punti di vista
Mercato del lavoro
- Classificazione e comparabilità delle prestazioni lavorative
- Soggetti ed organizzazione
La creazione di un mercato del lavoro nel contesto europeo ha determinato la
definizione dell’EQF come sistema di classificazione delle prestazioni
lavorative.
Una prima versione dell’EQF assumeva il grado scolastico associato alla
prestazione lavorativa come criterio di classificazione, dal 2008 è stato
sostituito dal ricorso alla “competenza”
19
Alternanza scuola lavoro: punti di vista in materia di alternanza
Quadro europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente
Il livello è dato dal grado di responsabilità e autonomia
20
Alternanza scuola lavoro: punti di vista in materia di alternanza
Quadro europeo delle Qualifiche per l’apprendimento permanente
21
Alternanza scuola lavoro: punti di vista in materia di alternanza
Standard professionali
La Figura professionale è delimitata / descritta
a “banda larga”, in grado cioè di rappresentare
le competenze professionali in situazioni
molteplici e in diversi contesti organizzativi a
livello nazionale. Evita specialismi relativi a
particolari organizzazioni del lavoro e/o dei
sistemi territoriali.
EQF
QRSP
PROFILO PROFESSIONALE.
Denominazione
del Profilo, classificazioni:
riferimenti e le corrispondenze con i repertori ISTAT,
ATECO, ISCO-88, aggiornati (NUP, ATECO 2007).
Descrizione esprime in forma sintetica e per
competenze l’insieme di aree attività che
definiscono il perimetro organizzativo del Profilo, i
risultati che deve assicurare/produrre, le principali
responsabilità assegnate
22
Alternanza scuola lavoro: punti di vista in materia di alternanza
Il QRSP definisce l’insieme dei profili professionali declinati in competenze e
operanti nel mercato del lavoro lombardo. Intende superare la frammentarietà dei
riferimenti proponendo un linguaggio comune ai molteplici operatori regionali,
provinciali, dei servizi al lavoro e della formazione, a supporto dei processi di
qualificazione lungo tutto l’arco della vita
Gli standard professionali del QRSP assumono l’impianto proposto da EQF e basato
sul concetto di risultati di apprendimento in termini di competenze, conoscenze,
abilità
23
Alternanza scuola lavoro: punti di vista in materia di alternanza
Standard formativi
PROFILO dello studente – Competenze in esito
al percorso scolastico / formativo
Dettaglia per assi culturali / aree / gli esiti del
processo di apprendimento con riferimento
ad un insieme articolato di competenze
riconducibili a conoscenze ed abilità
assegnate allo specifico disciplinare
Standard professioni e standard formativi rispondono a finalità complementari.
I primi colgono le competenze dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro, i
secondi dal punto di vista del processo educativo e formativo (progressività e
propedeuticità dei traguardi in termini di competenze) che ha come sbocco anche
quella stessa attività
24
Alternanza scuola lavoro: punti di vista in materia di alternanza
Regolamento Tecnici
Art. 5
1.I percorsi degli istituti tecnici sono riordinati secondo i seguenti criteri:
A) … La declinazione dei risultati di apprendimento in competenze, abilità e
conoscenze è effettuata dalle istituzioni scolastiche, nella loro autonomia, sulla
base delle linee guida di cui all’art. 8 anche in relazione alla Raccomandazione
del Parlamento Europeo … sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche
.. Anche ai fini della mobilità delle persone sul territorio dell’Unione Europea
25
Alternanza scuola lavoro: punti di vista in materia di alternanza
competenza
E’ sufficiente definire la competenza come insieme di abilità e conoscenze in
grado di generare azioni e comportamenti orientati a perseguire risultati attesi
in un contesto determinato ?
Autonomia e responsabilità nel perseguimento del risultato (EQF)
costituiscono criteri che determinano i livelli nell’esercizio della competenza ma
non ne definiscono la natura
26
Progettare per competenze:
qualche precisazione
27
Alternanza scuola lavoro: progettare per competenze
Obiettivi didattici
apprendimento disciplina / discipline
Saperi teorici / saperi pratici - abilità
Obiettivi formativi
assolvimento di compiti reali
Competenze
Obiettivi didattici ed obiettivi formativi costituiscono un insieme necessario ad
assicurare qualità ed efficacia al processo di apprendimento
28
Alternanza scuola lavoro: progettare per competenze
Le indicazioni non formulano esplicitamente il “concetto” di competenza, per
delinearlo è utile riferirsi ai glossari o, meglio, alla sua configurazione nel
contesto comunitario
La competenza non è uno stato o una conoscenza posseduta. Non è riducibile
né ad un sapere, né a ciò che si è acquisito con la formazione … La
competenza non risiede nelle risorse (conoscenze, capacità ..) da mobilizzare,
ma nella mobilizzazione stessa di queste risorse … Qualunque competenza è
finalizzata (o funzionale) e contestualizzata: essa non può essere separata
dalla proprie condizioni di “messa in opera”. … La competenza è un saper
agire (o reagire) riconosciuto. Qualunque competenza, per esistere, necessita
del giudizio altrui.”
( G.Le Boterf “De la competence Essai sur un attracteur étrange” Editions del l’Organisation 1994)
29
Alternanza scuola lavoro: progettare per competenze
“Le competenze possono essere pensate come un bricolage di saperi [teorici
/pratici] e di capacità di agire in contesti determinati … Il bricolage emerge da
una serie di materiali eterogenei e preesistenti a cui viene conferito un
significato in virtù del nuovo contesto organizzativo con cui si relazionano”
(Cepollaro, Le competenze non sono cose, 2008)
La competenza è trasmissibile? Può essere oggetto di un processo di
“insegnamento” ?
30
Alternanza scuola lavoro: progettare per competenze
La competenza come “mobilitazione delle risorse” o “bricolage di saperi
teorici e pratici e di capacità di agire ” si concreta nell’ assolvimento di compiti
che:
- comportano il ricorso a conoscenze , abilità chiaramente individuabili
- hanno ragione d’essere per le motivazioni ed interessi ad agire del
soggetto
- sono significativi nell’ambito di un contesto
La competenza è sempre riferita ad un contesto.
Quest’ultimo costituisce l’orizzonte di significato della competenza, circoscrive
e avvalora l’azione nei confronti degli altri
31
Alternanza scuola lavoro: progettare per competenze
La competenza non è una cosa (Cepollaro op. cit.)
Abilità e conoscenze concorrono all’esercizio della competenza ma non ne
esauriscono la complessità
Natura olistica della “competenza”, è più della somma delle sue componenti
I criteri di descrizione della competenza non sono la “competenza”
32
Alternanza scuola lavoro: progettare per competenze
Il rapporto tra il “processo “ che conduce all’assolvimento del compito e
competenza non è sempre e necessariamente predefinito
L’evidenza di una competenza sta negli esiti attesi nell’assolvimento di un
compito che la presuppone
Una o più prestazioni (evidenze) attese e definite nel contesto di
un’organizzazione - reale o configurata per comparto - costituiscono
l’opportunità per l’accertamento del grado di esercizio della/e competenza/e
ma non ne definiscono né esauriscono la natura
33
Alternanza scuola lavoro: progettare per competenze
Nel processo di alternanza scuola lavoro si confrontano approcci diversi
ciascuno dei quali interviene per il contesto che lo caratterizza
Competenze in
relazione al profilo
Competenze in
relazione al profilo
definito nel QRSP
( dello studente, profilo
professionale “scolastico”)
Competenze
esercitabili in impresa
L’esito è rappresentato dalla possibilità di ACCERTARE l’assolvimento di un
compito in un contesto reale al fine di:
a)CERTIFICARE l’acquisizione di una competenza
b)Sostenere l’acquisizione di una competenza
34
Alternanza scuola lavoro: progettare per competenze
Nel contesto scolastico l’alternanza rappresenta una scelta metodologica
destinata a sostenere i processi di apprendimento
Le finalità specifiche di un percorso in alternanza inserito nel curriculum
scolastico emergono dalle strategie messe in atto per quest’ultimo
Costituire un’esperienza di
lavoro in impresa in grado di
consentire l’esercizio di una o
più competenze e la loro
conseguente certificazione
Costituire un’esperienza di
lavoro in impresa in grado di
concorrere al processo di
apprendimento di una o più
competenze
35
Alternanza scuola lavoro: progettare per competenze
… i modelli regionali si limitano a richiedere una descrizione del come, non
affrontano, ovviamente, il “perché”
La modulistica regionale assume la sola ipotesi del tirocinio come percorso
al termine del quale si accerti il possesso di una o più competenze
L’alternanza può essere diretta ad una molteplicità di scopi
I modelli regionali non richiedono approfondimenti sulle condizioni che
rendono utile l’alternanza/tirocinio
Perché l’alternanza sia possibile perché sono stati acquisiti gli elementi in
termini di conoscenza e abilità presupposti all’esercizio della competenza ?
La progettazione dell’alternanza come attività del Consiglio di classe
36
Strumentazione
per l’accertamento
e la certificazione
delle competenze
37
Alternanza scuola lavoro: strumenti per la progettazione e l’accertamento
1° strumento
Raccordo tra competenze del curriculum, competenze QRSP, Azienda ospitante
Competenza/e di riferimento
come indicata/e nel curriculum
1
Riconoscere e interpretare: le tendenze
dei mercati locali, nazionali e globali anche
per coglierne le ripercussioni in un dato
contesto
esercitabile presso l’azienda ospitante
Attività
Indagine statistica con metodiche
e strumenti predefiniti di prodotti
concorrenti
Ambito
Ufficio marketing in posizione di
parziale autonomia e riferimento
al responsabile dell’ufficio
Eventuali riferimenti al QRSP
Ricaduta sulla
modulistica di
progettazione
Pag. 6
ATTIVITÀ OGGETTO DEL
TIROCINIO
Descrivere brevemente le
attività che saranno
affidate al tirocinante
AMBITO/I DI INSERIMENTO
Descrivere brevemente l’ambito
aziendale in cui si svolgerà il tirocinio
(ad esempio: settore, reparto, ufficio;
descrizione di massima delle attività
che vengono svolte in tale ambito,
ecc.)
38
Alternanza scuola lavoro: strumenti per la progettazione e l’accertamento
Competenza/e di riferimento
come indicata/e nel curriculum
1
Riconoscere e interpretare: le tendenze
dei mercati locali, nazionali e globali anche
per coglierne le ripercussioni in un dato
contesto
esercitabile presso l’azienda ospitante
Attività
Indagine statistica con metodiche
e strumenti predefiniti di prodotti
concorrenti
Ambito
Ufficio marketing in posizione di
parziale autonomia e riferimento
al responsabile dell’ufficio
Eventuali riferimenti al QRSP
OBIETTIVI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO
Descrivere brevemente gli obiettivi che
dovranno essere perseguiti durante il periodo
di tirocinio, in termini di competenze, con
riferimento agli obiettivi dei percorsi formativi
o al Quadro Regionale degli Standard
Professionali o ad altre competenze specifiche
39
Alternanza scuola lavoro: strumenti per la progettazione e l’accertamento
Competenza/e di riferimento
come indicata/e nel curriculum
1
Riconoscere e interpretare: le tendenze
dei mercati locali, nazionali e globali anche
per coglierne le ripercussioni in un dato
contesto
esercitabile presso l’azienda ospitante
Attività
Indagine statistica con metodiche
e strumenti predefiniti di prodotti
concorrenti
Ambito
Ufficio marketing in posizione di
parziale autonomia e riferimento
al responsabile dell’ufficio
Eventuali riferimenti al QRSP
Conoscenze ed
abilità connesse
all’esercizio della
competenza
Disciplina
Conoscenze
Abilità
Può essere utile evidenziare considerazioni sulla valutazione
dell’apprendimento ? Può consentire una migliore definizione degli
obiettivi assegnati all’alternanza e un confronto con i risultati
conseguiti ?
40
Alternanza scuola lavoro: strumenti per la progettazione e l’accertamento
Competenza/e di riferimento
come indicata/e nel curriculum
1
Riconoscere e interpretare: le tendenze
dei mercati locali, nazionali e globali anche
per coglierne le ripercussioni in un dato
contesto
esercitabile presso l’azienda ospitante
Attività
Indagine statistica con metodiche
e strumenti predefiniti di prodotti
concorrenti
Ambito
Ufficio marketing in posizione di
parziale autonomia e riferimento
al responsabile dell’ufficio
Eventuali riferimenti al QRSP
Conoscenze ed abilità
connesse all’esercizio
della competenza
Disciplina
Modalità di accertamento
Modalità di certificazione
Conoscenze
Abilità
Osservazioni tutor aziendale, esecuzione di capolavori, attività
didattiche specifiche
( libretto formativo del cittadino ?)
OBIETTIVI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO
Descrivere inoltre le modalità di valutazione e
certificazione delle competenze.
41
Alternanza scuola lavoro: strumenti per la progettazione e l’accertamento
2° strumento: l’accertamento
Le modalità di accertamento dipendono dalle finalità cui il percorso è orientato
1. Acquisizione di una competenza
Modalità di accertamento
Prova / attività
Coerente con la competenza
oggetto di accertamento
Evidenza delle conoscenze ed
abilità correlate
Può essere contestuale
all’attività svolta nel corso del
tirocinio /alternanza
Indicatori per la stima dei risultati
della prova
Predefiniti per gradi di padronanza
sulla base delle performance richieste
del processo
Ricadute sulla valutazione
scolastica
Definizione delle ricadute sulla
valutazione disciplinare e non
42
Alternanza scuola lavoro: strumenti per la progettazione e l’accertamento
Competenza/e come indicata/e
nel curriculum
1
Riconoscere e interpretare: le tendenze
dei mercati locali, nazionali e globali anche
per coglierne le ripercussioni in un dato
contesto
esercitabile presso l’azienda ospitante
Attività
Indagine statistica con metodiche
e strumenti predefiniti di prodotti
concorrenti
Ambito
Ufficio marketing in posizione di
parziale autonomia e riferimento
al responsabile dell’ufficio
Eventuali riferimenti al QRSP
Conoscenze ed abilità
connesse all’esercizio
della competenza
Disciplina
Conoscenze
Abilità
Modalità di accertamento
Prova / attività
Indicatori
Ricadute
Modalità di certificazione
43
Alternanza scuola lavoro: strumenti per la progettazione e l’accertamento
Sviluppo della progettazione
CTS
- Lettura dei processi
aziendali / territorio
identificazione delle
competenze
- Confronto tra competenze
ascritte al processo
produttivo / organizzazione
d’impresa e competenze
curriculari
- Stato della classe /allievi relativo agli
apprendimenti delle conoscenze e delle abilità
associate alle competenze attese
Consiglio di
classe
Identificazione delle competenze assegnate all’apprendimento
in alternanza
- durata
- criteri per il monitoraggio
- modalità di accertamento ricadute sulla valutazione
Progetto
44
Alternanza scuola lavoro: strumenti per la progettazione e l’accertamento
Responsabilità del dirigente/referente
Qualità del progetto:
- Definizione delle finalità del percorso
- accertamento delle condizioni relative all’azienda ospitante
E’ disponibile un’analisi dell’organizzazione del lavoro che attesti l’effettivo
esercizio delle competenze oggetto dell’alternanza ?
- accertamento delle condizioni relative ai tirocinanti
Sono state erogate le conoscenze e le abilità associabili alle competenze oggetto
dell’alternanza e con esiti positivi ?
- accertamento degli esiti
E’ definita la metodologia di accertamento dell’apprendimento in alternanza e
della sue ricadute sulla valutazione dello studente ?
45
Scarica

Slide marzo 2013 - Provincia di Cremona