Università degli Studi di Perugia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali Dottorato in Fisica XIX ciclo Studio dei meccanismi di adronizzazione tramite processi di diffusione profondamente anelastica su nuclei Dottoranda Veronica Palli Nuclei come micro-rivelatori di effetti di QCD Esperimenti di alte energie ( DESY (HERMES), CERN, JLAB) Perché si utilizzano i nuclei? 1) Trasparenza di colore 2) Adronizzazione Trasparenza di colore Diffusione quasi elastica ad alti Q 2 : A(e,e’p)X Funzione d’onda del nucleone N c0 (3q) c1 (3q qq ) c2 (3q g ) Previsione della QCD: la configurazione a 3q ha dimensioni minori di quelle del nucleone e, propagandosi nel mezzo, interagisce debolmente rispetto a un nucleone * Rivelatore dimensioni di un nucleone N T A GLAUBER 1 3q: dimensione minore di un nucleone Ciò che viene rivelato direttamente è il protone nelle sue normali dimensioni Lo stato (3q) viene studiato tramite le interazioni col mezzo Adronizzazione Processo generale per cui un gran numero di adroni viene prodotto nelle interazioni ad alte energie Manifestazione del confinamento Come è stata studiata classicamente? Diffusioni e e , e N Da questi processi si riesce ad imparare poco riguardo lo sviluppo spazio-temporale dei meccanismi di adronizzazione Bersagli nucleari •La scala di adronizzazione e i meccanismi di reazione possono essere studiati tramite la diffusione profondamente anelastica (DIS) su nuclei •Il nucleo è costituito da un insieme di centri diffusori (nucleoni) ed agisce come un filtro per i prodotti dell’adronizzazione Il quark colpito e le particelle prodotte per adronizzazione si propagano nel mezzo adronico e re-interagiscono con i nucleoni •Il nucleo permette di sfruttare le re-interazioni tramite i nucleoni, che sono centri di scattering multiplo separati da distanze di 1-2 fm Diffusioni leptone-nucleo FSI L’interazione nello stato di finale permette di ottenere informazioni sui meccanismi di produzione adronica Nucleo come filtro * h N X * Adronizzazione fuori dal nucleo h A R 1 A N N X FSI meccanismi di adronizzazione * Adronizzazione nel nucleo h N X asse z A R 1 A N Modelli di adronizzazione FSI L’interazione nucleone-nucleoni nel nucleo residuo si esprime tramite el una sezione d’urto costante NN 43mb L’interazione quark+particelle prodotte-nucleoni si esprime tramite una sezione d’urto efficace dipendente dal tempo (e dal modello utilizzato) Modello di stringa di colore Evoluzione spazio-temporale della stringa * N str N str N M str ... numero di mesoni prodotti nM (t ) ln( 1 t / t ) ln 2 Sezione d’urto efficace FSI eff totNN totMN nM (t ) MN N tot tot 20mb Modelli di adronizzazione Modello di radiazione di gluone Il quark colpito perde energia radiando gluoni nG (t ) Numero di gluoni radiati in funzione del 2 tempo (dipende anche da Q ) gluone Sezione d’urto efficace nei due modelli N nM (t ) nG (t ) eff totNN tot Dipendenza dal modello utilizzato coppia qq mesone Rivelazione di adroni prodotti per adronizzazione in processi semi-inclusivi leptone-nucleo A(e,e’h)X * A h X A(e,e’h)X CURRENT FRAGMENTATION: la particella rivelata viene prodotta dall’adronizzazione del leading quark (il quark che ha interagito direttamente col fotone virtuale) leading hadron production (HERMES @ HERA) h * q X qq Importanza del moto di Fermi del nucleone nel nucleo A N A A-1 A(e,e’h)X TARGET FRAGMENTATION: la particella rivelata viene prodotta dall’adronizzazione del di-quark (che non ha interagito direttamente col fotone virtuale) produzione di nucleoni lenti * X q N A qq h A-1 Importanza del moto di Fermi del nucleone nel nucleo A * h X N A A-1 Target fragmentation Current fragmentation * q zf h X , Frazioni di energia degli adroni prodotti N X q N qq qq Particella veloce * zt z f Eh / Particella lenta h zt 2(h q) / 2( p q ) Q 2 Invarianti che descrivono il processo Variabile di Bjorken Nucleone libero Nucleone legato nel nucleo Q2 Q2 x TRF 2pq 2M Q2 Q2 x 2 p q 2( E p p q ) Frazione di energia portata dall’adrone h Nucleone libero Current fragmentation Target fragmentation ph E TRF h pq Nucleone legato nel nucleo p h E p Eh p h z pq E p p q hq hq z TRF 2 p q Q2 2M Q 2 hq z 2 p q Q2 z Rapporto di molteplicità di HERMES Processo in cui si rivela il leading hadron PDF (funzioni di distribuzione partonica) q f ( x, Q2 ) : probabilità che un quark abbia una frazione di momento pari a Q2 x 2M FF (funzioni di frammentazione) D hf ( z, Q 2 ): probabilità che il quark h abbia una frazione di energia (rispetto al fotone virtuale) pari a z P h Eh Pq Rapporto di molteplicità di HERMES Fattorizzazione nel prodotto di PDF e FF q f ( x) D ( z ) h f SIDIS: Studio delle modifiche delle funzioni di distribuzione partonica e delle funzioni di frammentazione dovute al mezzo nucleare Studio dei meccanismi di adronizzazzione all’interno del mezzo adronico Rapporto di molteplicità h 1 dN h A RM ( z ) DIS N A dz Se non ci fossero effetti nucleari sarebbe 1 1 dN Dh N DDIS dz Rapporto di molteplicità 1 dN Ah 1 4e.m.Mx 2 2 A 2 hA 2 dxd 1 1 y e q ( x , Q ) D ( z , Q ) f f f DIS lA 4 N A dz Q f 4e.m.Mx 2 dxd 1 1 y 4 Q lA e q ( x, Q ) 2 f f 2 A 2 hA 2 e q ( x , Q ) D ( z , Q ) f f f f Modelli per le PDF e FF nel nucleo A Modelli per l’adronizzazione A f 2 Modello del deconfinamento: rescaling di Q 2 • i quark nei nucleoni legati hanno accesso a una regione di spazio più grande che nei nucleoni liberi Fattore di rescaling A A (Q ) 0 2 2 s s (Q2 ) Q A (Q )Q 2 2 2 2 s s 0 0.66 A Non si tiene conto del moto di Fermi dei nucleoni nel Nucleo A Modello di convoluzione Le variabili x e z sono modificate per gli effetti del Moto di Fermi 2 A 2 hA 2 e q ( x , Q ) D ( z , Q ) f f f f p = quadrimpulso del nucleone colpito (off-shell) p Q x y DIS xN M 2pq y p h Eh p0 p h Eh zN zg p q p0 p q 2 x z g 2 A x 2 hA 2 e q , Q D ( z g , Q ) f f f y f Modello di convoluzione Effetti del moto di Fermi 2 A 2 hA 2 e q ( x , Q ) D ( z , Q ) f f f f 2 2M dydpdhT2 e2f q Af ( x / y, Q 2 ) D hA ( z g , Q ) (h T ) y p n( p) f f • da inserire nel Rapporto di Molteplicità ADRONIZZAZIONE Distribuzioni di momento distorte, con la sezione d’urto efficace per l’interazione debris-nucleoni dipendente dal tempo Produzione di nucleoni lenti nel nella diffusione profondamente anelastica semi-inclusiva (SIDIS) di leptoni su nuclei • Possibili modifiche della funzione di struttura nel mezzo nucleare (effetto EMC) • Meccanismi di adronizzazione 1) Processo semi-inclusivo in target fragmentation 2) Processo spettatore con l’emissione di una coppia correlata di nucleoni Processo spettatore Emissione di una coppia correlata: una coppia correlata di nucleoni viene emessa e viene rivelato il nucleone lento, emesso a causa del rinculo N/A 2 F 2 ( x, p2 , Q ) Come si modifica rispetto a quella libera? Processo spettatore in PWIA (no FSI) d A 2 K F ( x , p , Q ) 2 2 dxdydp2 Moto di Fermi 8 2 ME y2 1 y K 4 Q 2 Funzione di struttura nucleare nel processo spettatore con una coppia correlata M A / M z2 F2A ( x, p2 , Q 2 ) N dz1z1F2N ( x / z1, Q 2 ) d k cmdE x S N1N2 (kcm p2 , p2 , E ) ( M A M ( z1 z2 ) M Af 2 z A2 ) z1 p M p0 p3 M z2 M 2 p22 p2 cos 2 M f 2 z A2 ( M A2 )2 kcm (kcm ) M S N1N2 (kcm p2 , p2 , E ) Funzione spettrale a due corpi: probabilità congiunta di trovare in un nucleo due nucleoni con momenti p1 kcm p2 e p2 ed energia di rimozione E Modelli per la Funzione Spettrale a due corpi Dopo che il nucleone 1 è istantaneamente rimosso dal nucleo A, il sistema residuo di (A-1) nucleoni decade nel sistema composto dal nucleone 2 e dal sistema residuo di (A-2) nucleoni Modello 2NC (two-nucleon correlation model) SN1N2 ( p1, p2 , E) n rel N1N2 (| p1 p2 | 2) ( p1 p2 ) ( E Ethr ) • si assume che il centro di massa della coppia correlata sia a riposo Modello 2NC extended SN1N2 ( p1, p2 , E) n rel N1N2 cm (| p1 p2 | 2)nN1N2 (| p1 p2 |) ( E Ethr ) • si tiene conto anche del moto del centro di massa della coppia correlata In entrambi i modelli si assume che (A-2) sia nello stato fondamentale Modello 2NC (two-nucleon correlation model) F ( x, p2 , Q2 ) N1 nNrel1N2 ( p2 ) z1F2N1 ( x / z1, Q2 ) A 2 z1 2 z2 Ethr M momento di cono luce del nucleone colpito Modello 2NC extended F ( x, p2 , Q 2 ) N1 A 2 M A M z2 N1 2 dz z F ( x / z , Q ) 1 11 2 x rel 1 cm dkcm nN1N2 kcm p2 nN1N2 kcm ( M A M ( z1 z2 ) M Af 2 z A2 ) 2 Il moto del centro di massa elimina la fattorizzazione del modello 2NC Risultati per il processo 12 C (e, e' p) X 12 C (e, e' p) X Workshop on “Parton propagation through strongly interacting matter” ECT* 2005 Processo spettatore + FSI 2 T (1) fi S N1N2 ( p1 , p2 , E ) T T (1) fi T ( 2) 2 fi ( 2) fi ( E Ethr ) Somma coerente: c’è anche il contributo di interferenza T (1) fi T ( 2) fi p1 , p2 , Af 2 (3 A), SG (2,3,4 A) | A0 (1 A) p1 , p2 , Af 2 (3 A), SGz (1,3,4 A) | A0 (1 A) p1 kcm p2 Differenza nell’operatore di Glauber S, che rappresenta la FSI S (1,3,4 A) i 1 b1 bi , zi z1 ( zi z1 ) z G eff ( z1 zi )(1 i ) b1 bi 2 2 b1 bi , z1 zi e 2 4 SG (1,3,4 A) i 1 b1 bi ( zi z1 ) (1 i ) b bi 2 2 b2 bi NN 2 e 2 4 • Calcoli numerici per ottenere la sezione d’urto con la FSI • Contributo del processo in Target Fragmentation Prossimi obiettivi Rapporto di molteplicità di HERMES • Calcolo del rapporto di molteplicità di col modello di convoluzione per tenere conto del moto di fermi • Introduzione dell’adronizzazione nel rapporto di molteplicità utilizzando la sezione d’urto efficace dipendente dal tempo Produzione di protoni lenti • Calcolo della sezione d’urto con la FSI + adronizzazione • Calcolo del contributo del processo in Target Fragmentation per la produzione di protoni lenti