Coordinato da Fabio Picciolini
Agenzia Adiconsum • anno XVIII - n. 34 • 19 maggio 2006
Stampato in proprio in maggio 2006
In questo numero:
La portabilità del conto corrente:
un modo per favorire la concorrenza
ed eliminare i costi di chiusura conto
Ultim’ora
- Istruttoria dell’Antitrust su Bancomat
Approfondimenti
- La portabilità del conto corrente
Flash
- Abitazione
- Cessione del quinto
- Credito al consumo
- Investimenti - Risparmio
- Parmalat
- Privacy
- Redditi
- Trasparenza
- Viatel
- Vigilanza
Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del 9.06.88 – Iscriz. ROC n. 1887
Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. in L. 46/2004) art. 1, comma 2, DCB Roma
Adiconsum News
ULTIM’ORA
Istruttoria dell’Antitrust
su Bancomat
Un’intesa tra le banche avrebbe causato alterazioni della
libera concorrenza
L'
Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti dell’ABI e del
COGEBAN (Convenzione per la gestione del marchio bancomat)
per verificare l’esistenza di un’intesa tra le banche che avrebbe
così causato alterazioni della libera concorrenza. L’istruttoria si concentra sull’esistenza di accordi sulle commissioni bancarie per il prelievo di
contanti con il bancomat o i servizi di pagamento Rid e Riba.
L’Antitrust vuole verificare l’esistenza di accordi di cartello tra le banche
per bloccare la concorrenza e, conseguentemente, i costi dei servizi. In
particolare sarà verificata “la fissazione collettiva a livello associativo del
valore massimo delle commissioni interbancarie” che rappresenterebbe
un’intesa di prezzo con la possibilità di ridurre la facoltà di scelte indipendenti
da parte delle singole banche nella fissazione dei prezzi alla clientela.
Le carte Bancomat sono in Italia oltre 27,0 milioni. I costi applicati sono diversi secondo l’utilizzo
come pagamento d’acquisto e di prelievo di denaro, per i prelievi presso il gruppo bancario ove è
aperto il conto corrente collegato o altri gruppi, per i prelievi in giorni festivi, in Italia o all’estero.
Altri elementi di costo possono derivare dal superamento di numero di operazioni senza commissioni, previste nel contratto.
Gli sportelli italiani sono circa 40.000 (dopo la Spagna con 56.000, la Germania con 55.000,
l’Inghilterra con 52.000 e la Francia con 42.000).
Le transazioni sono circa 670 milioni, l’ammontare complessivo delle operazioni circa 43,00
miliardi, l’importo medio 63,60 euro. I prelievi sono stati 620 milioni (595 nel 2004), l’ammontare
complessivo 90 miliardi, quello medio di 145 euro.
I costi, secondo la società che gestisce il marchio (COGEBAN), per i prodotti di Pattichiari, sono
mediamente di 1,95, rispetto a 3 euro in Spagna, e 4,25 in Germania. Il canone annuale è di 10,00
euro, quello francese 40,00. La commissione interbancaria (pagata tra banche) è di 0,26 euro.
APPROFONDIMENTI
La portabilità
del conto corrente
La portabilità del conto corrente bancario favorirebbe la
concorrenza tra le banche e l’eliminazione dei costi di chiusura.
L
a portabilità del conto corrente bancario da una banca all’altra è una
proposta presentata da anni dalle associazioni dei consumatori che ha
trovato spazio anche in un documento della Commissione europea.
Test noi consumatori
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Adiconsum News
La portabilità del conto consente la diminuzione dei costi dei conti
correnti bancari sia per la maggiore concorrenza che si aprirebbe tra le
banche, sia per l’eliminazione dei costi di chiusura dei conti e del trasferimento dei titoli dematerializzati.
Nella situazione attuale la riconoscibilità di un conto corrente, oltre che
dal numero del conto stesso, è data dai codici ABI (relativo alla banca) e
CAB (relativo all’agenzia presso cui il conto è aperto).
La portabilità del conto deve consentire la riconoscibilità del conto a
prescindere dal luogo in cui il conto è stato aperto; ciò sarebbe possibile
attraverso un sistema informatico centralizzato, simile a quelli già esistenti per le operatività bancarie, ad esempio archivio dei conti correnti
a fini di sicurezza (CAI).
Le banche stanno studiando la possibilità di introdurre la portabilità
del conto corrente attraverso l’utilizzo del RID. In questo modo le banche
potrebbero in pochi giorni trasferire le domiciliazioni da una banca all’altra.
La scelta del sistema bancario però non riguarderebbe altre operazioni
bancarie, quindi sarebbe totalmente insufficiente e non rispondente alla
reale portabilità del conto corrente.
A livello europeo la Commissione, per individuare ostacoli per mobilità
conti correnti, ha chiesto ad un gruppo di esperti di ricercare possibili
soluzioni per superare gli ostacoli che i clienti trovano quando vogliono
chiudere – ma anche aprire – un conto corrente, elemento indispensabile
per qualsiasi rapporto bancario.
I lavori del gruppo dureranno circa un anno.
FLASH
Abitazione
Acquisto
Dal 2001 gli investimenti in costruzioni sono aumentati del 7,8%, mentre il
Pil è cresciuto in termini reali solo dell’1,4%.
L’87% delle famiglie è proprietaria della casa, mentre le locazioni sono scese al 12,90%, solo nel 2001 erano il 24,70%. In soli quattro anni, ci sono stati
3.029.000 nuovi proprietari.
Il costo medio è arrivato nel 2005 a 196.000 euro (131.000 euro nel 2001),
con un aumento in termini reali del 37,6%
Fondo prima casa (finanziaria 2005)
La Corte costituzionale, su proposizione della regione Friuli Venezia Giulia,
ha giudicato incostituzionale il fondo di garanzia destinato a sostenere l’acquisto
della prima casa da parte delle giovani coppie.
La decisione della Consulta è sostenuta dalla mancanza di norme che affidino
allo Stato centrale la competenza esclusiva sulla materia, quindi la norma è lesiva
degli interessi delle regioni, che hanno diritto pro quota al fondo per generiche
finalità sociali.
Leasing immobiliare
Una risoluzione dell’agenzia delle entrate (119/05) ha parificato gli oneri
finanziari da pagare nel caso di acquisto di seconda casa, sia se avviene una
compravendita sia se si stipula un leasing immobiliare.
La possibilità è data solo nel caso di acquisto da impresa sottoposte al regime
IVA (aliquota del 10,00% per le abitazioni non di lusso e 20,00% per quelle di
pregio).
Il vantaggio per il locatore è di non dover dichiarare la rendita catastale dell’immobile in quanto l’immobile resta di proprietà della società, l’IVA è ripartita
nelle singole rate (l’imposta di registro deve essere immediatamente versata), di
non dovere pagare l’imposta del 2,00%, di avere spese notarili minori in quanto
non deve essere iscritta ipoteca.
Test noi consumatori
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Adiconsum News
Vendita prima casa
Le nuove norme sulle imposte concernenti la plusvalenza realizzata attraverso
la vendita di immobile (L. 266/05) prevedono che non si deve corrispondere alcuna imposta nel caso in cui l’immobile sia stato adibito ad abitazione principale
per un periodo superiore alla metà del periodo di riferimento.
Vendita prima casa – plusvalenza
Nel caso di cessione a titolo oneroso di abitazioni che siano state utilizzate
nel periodo di proprietà per un maggior tempo quale abitazione principale del
proprietario o di suoi familiari non deve essere corrisposta alcuna fiscalità per la
plusvalenza derivante dalla differenza tra prezzo d’acquisto e prezzo di vendita
dell’immobile.
Cessione del quinto
La concessione della cessione del quinto ai pensionati sembra stia creando
rischi per i debitori. Notizie di stampa, suffragate da alcune prese di posizione
dell’Inps, riferiscono di prestiti con un tasso oltre il 30,00%.
Le domande ferme all’Inps in attesa dei decreti attuativi sono oltre 10.000,
cui si devono aggiungere le domande respinte dall’Inpdap che ha deciso di non
prenderle in considerazione fino al momento dei decreti attuativi.
Credito al consumo
Statistiche
I dati più recenti sul credito al consumo mostrano un aumento del 18,50%
nel periodo settembre 2004-settembre 2005, passando da 57,90 e 68,7 miliardi
di euro. Il rapporto credito al consumo/PIL in Italia ha raggiunto il 4,50%, in
Spagna è al 7,50%, in Francia l’8,00%, in Germania l’11,0% nel Regno Unito il
16,00%, in Polonia 6,10%.
L’indebitamento medio delle famiglie italiane è del 60,00% del Pil, contro il
110,00% della Gran Bretagna e il 120,00% degli Stati Uniti.
La consistenza del credito al consumo nel 2005 ha superato i 47,5 miliardi, con
un incremento molto forte dei prestiti personali, saliti a 11,2 miliardi (+25%).
Diminuita l’incidenza delle sofferenze: dal 6,9% al 5,80% (su cui però possono
incidere le cartolarizzazioni, ovvero la vendita a terzi dei crediti).
Investimenti - Risparmio
Market Abuse
Dal 1° aprile 2006 è entrata in vigore definitivamente la normativa sugli abusi
di mercato (Legge 62/2005, recepimento della Direttiva Europea 2003/6/Ce), che
obbliga gli intermediari finanziari, gli emittenti di strumenti finanziari, nonché avvocati, commercialisti, società di revisione, analisti, e giornalisti a conoscenza di
notizie riservate o comunque non di “pubblico dominio”, a rispettare le regole per
una maggiore trasparenza del mercato. Dalla stessa data sono state aumentate
le pene e le sanzioni amministrative.
La nuova normativa vuole evitare, attraverso il rafforzamento della Consob,
l’utilizzo illegale di notizie privilegiate, e contrastare, attraverso maggiori poteri
alla magistratura, anche la diffusione di notizie false e le alterazioni dei prezzi dei
mercati regolamentati. Le conseguenze e gli obblighi per i vari soggetti interessati
dalla nuova normativa sono diversi:
• Gli emittenti (società quotate) di strumenti finanziari devono gestire le informazioni privilegiate (cd. price sensitive) attraverso specifiche comunicazioni al
pubblico, alla Consob, ai mercati, operazioni relative a persone (otre 5.000,0
euro) o società collegate, approfondimenti delle informazioni su richiesta della
Consob e i contenuti delle comunicazioni al mercato. Per informazioni privilegiate si intendono quelle relative ad un evento certo o che presumibilmente si
avvererà che possono incidere sul prezzo, note all’emittente dello strumento
finanziario (ad esempio obbligazioni).
Test noi consumatori
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Adiconsum News
• I consulenti, i professionisti, i collaboratori devono essere iscritti in un
registro in cui sono indicate le persone che hanno accesso a notizie privilegiate. In tale registro saranno registrati avvocati, commercialisti, consulenti
d’azienda, advisor, banche incaricate dell’operazione di organizzazione e/o
collocamento, società di revisione e di rating, ecc..
• Gli intermediari finanziari, banche, sim, sgr e agenti di cambio, hanno l’obbligo
di tenere il registro sopra richiamato, di comunicare alla Consob, le operazioni
sospette.
• Gli analisti devono fornire informazioni corrette e trasparenti nella predisposizione di studi, analisi, ricerche finanziarie. Sono obbligati a condividere fatti
e opinioni, a dichiarare quanto possono essere attendibili le fonti e il materiale
di supporto utilizzato. Devono indicare interessi ed eventuali conflitti di interesse propri o della società (o gruppi) per cui operano, comunicare eventuali
modifiche effettuate su comunicazione dell’emittente.
• I giornalisti saranno sottoposti alla normativa, con il rischio di sanzioni
(5.000,00-500.000,00 euro) nel caso di informazioni non corrette, ma anche
non chiare.
Obbligazioni bancarie
Dal 17 maggio 2006 anche per le obbligazioni bancarie è obbligatoria l’emissione
del prospetto informativo, approvato dalla Consob, eliminando una vantaggiosa
esenzione di cui il sistema bancario ha goduto da anni.
La Consob, già obbligata per il recepimento della direttiva europea sui prospetti
che aveva eliminato l’esenzione e del successivo regolamento Ue immediatamente
applicabile, ha modificato il proprio regolamento, prevedendo, tra l’altro, che il
prospetto possa essere unico o ripartito in più documenti: documento di registrazione, nota informativa sugli strumenti finanziari, nota di sintesi. Il documento di
sintesi deve contenere le informazioni sull’emittente, la nota informativa i titoli
offerti e la tipologia di operazione, il documento di sintesi deve riportare i rischi
e le caratteristiche dell’emittente e degli strumenti finanziari in vendita; previsto
espressamente un linguaggio chiaro e non tecnico del documento d sintesi.
Dalla data di applicazione della nuova normativa sono esentate dal prospetto
solo le emissioni per cui sia già in corso il periodo di adesione. Infine, è stato
previsto che nel caso di emissioni in tempi successivi della stessa obbligazione,
sarà sufficiente un unico prospetto informativo che, però, dovrà essere accompagnato, ad ogni successiva immissione sul mercato, da avvisi integrativi con
le informazioni non riportate nel prospetto originario (prezzo, rating, quantità di
obbligazioni emesse, ecc.).
Responsabilità intermediari
La Corte di Cassazione con la sentenza n. 8229 del 13 aprile 2006, ha fissato in
maniera maggiormente rigida le responsabilità dell’intermediario finanziario nella
vendita di strumenti finanziari da parte di promotori finanziari, anche se questi
non hanno più rapporti con l’intermediario mandatario nel caso che quest’ultimo
non abbia avvisato del fatto la clientela.
La sentenza, oltre a riconfermare la tutela del risparmiatore per le vendita
fuori sede, chiarisce un aspetto importante, spesso utilizzato dagli intermediari a
propria difesa: la consegna di denaro o di assegni intestati al promotore o al portatore, prassi vietata dalla legge. La sentenza però stabilisce che non può essere
addebitato (colpa) al cliente il comportamento del promotore circa la consegna
del controvalore dell’investimento, mentre è obbligo del promotore rispettare le
norme Consob.
Parmalat
Revocatorie
La Corte Costituzionale ha respinto i dubbi di costituzionalità avanzati sulla
“legge Marzano”, che aveva consentito l’avvio di azioni revocatorie contro banche
italiane e straniere per 7,5 miliardi.
La decisione della Corte è negativa per le banche (interessate a far dichiarare
l’incostituzionalità della legge al fine di evitare i giudizi di merito alle richieste
Test noi consumatori
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della Parmalat di rimborsare i finanziamenti concessi alla vecchia Parmalat) che
ora dovranno sottostare al giudizio di merito del Tribunale di Parma.
La decisione potrebbe anche portare a riaprire la possibilità di accordi extragiudiziali tra Parmalat e banche; possibilità che se da un lato consentirebbe un
introito inferiore a quello eventualmente deciso dal tribunale, dall’altro consentirebbe di evitare i tempi e le eventuali diverse decisioni dei giudici e di un introito
rapido di nuovi fondi.
Sentenze
Il Tribunale di Catania ha condannato il Credito Siciliano a rimborsare un investimento in obbligazioni Parmalat. La somma del rimborso sarà stabilita da un
consulente nominato dal Tribunale. Secondo il Tribunale la banca non ha segnalato in maniera specifica la natura dell’investimento, che il titolo fosse di diritto
lussemburghese e che fosse privo di rating.
Il Tribunale di Parma ha emesso una sentenza che potrebbe creare non pochi problemi ai risparmiatori. Il tribunale sostiene che il ruolo del risparmiatore
deve essere attivo e non “partecipare supinamente alle trattative adattandosi in
maniera acritica a quanto prospettatogli dall’intermediario”. Secondo il Tribunale
il risparmiatore deve informarsi sui rischi dell’investimento e deve comportarsi
secondo diligenza (buon padre di famiglia).
Privacy
L’autorità privacy ha autorizzato una banca ad utilizzare, sperimentalmente,
dati biometrici per le carte di credito.
Il progetto (filiale high tech) prevede l’utilizzo delle impronte digitali, trasformate attraverso un microprocessore in un codice numerico; il microprocessore
conterrà anche il numero della carta e le coordinate bancarie. In questo modo
l’identificazione del possessore sarà certa, inoltre non sarà più necessario l’utilizzo
del PIN (codice segreto).
L’autorizzazione del garante prevede però che non possa essere creato un
archivio delle impronte digitali.
Redditi
Secondo i dati del Ministero dell’Economia i contribuenti italiani (39,9 milioni)
nell’anno di imposta 2002 avevano un reddito medio annuo di 15.670,00, pari
a 1.305,00 euro; l’imposta media è stata di 3.270,00 euro. La fascia di contribuenti (21,4 milioni, pari al 53,60%) in cui sono concentrate le imposte è quella
compresa tra 7.500,00 e 25.000,00 euro. Oltre i 25.000,00 euro la percentuale
si ferma al 14,00%.
A livello regionale il reddito medio è di 18.630,00 euro in Lombardia, di 17.550
nel Lazio, di 17.200,00 in Emilia Romagna, in fondo si trova la Calabria con
11.320,00 euro e la Basilicata con 11.600,00 euro.
49.645 contribuenti hanno dichiarato un reddito superiore a 200.000,00 euro e
245,817 otre cento mila, rispettivamente lo 0,12% e lo 0,61%. In senso negativo
circa dieci milioni, il 26,00% hanno un reddito inferiore a seimila euro.
Trasparenza
La Corte di Cassazione con sentenza 110047 ha chiarito l’ambito di applicazione dell’art. 119.4 della legge bancaria, relativo al rilascio dell’informativa alla
clientela.
La Corte ha stabilito definitivamente che la documentazione, a richiesta del
cliente o dei suoi aventi causa o degli amministratori, deve essere rilasciata anche
nel caso che il rapporto con l’intermediario sia stato chiuso. La documentazione,
inoltre, deve riguardare tutte le operazioni richieste. Il cliente non deve obbligatoriamente indicare in maniera analitica il rapporto per cui chiede l’informazione,
essendo sufficienti i dati minimi e indispensabili per individuare il rapporto (dati
personali, tipo di contratto, periodo di tempo richiesto).
Test noi consumatori
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Adiconsum News
Nel caso di apertura di deposito a risparmio la richiesta può essere presentata
sia dal possessore del libretto che il titolare del rapporto di deposito.
Viatel
La banca Popolare di Marostica è stata condannata dal Tribunale di Bassano
del Grappa (giudice Marco Cecchi) a rimborsare 15 obbligazionisti che in varie
tranche avevano acquistato titoli Viatel, la società USA in default dal 2001. La
sentenza immediatamente esecutiva prevede un rimborso complessivo di 2,65
milioni di euro.
Vigilanza
È stato emanato il 27 aprile 2006 il decreto interministeriale sulle competenze della Covip, autorità di vigilanza sui fondi previdenziali. La nuova normativa
unifica nella Covip, a partire dal 1° gennaio 2008, le competenze sino ad oggi
divise tra più organi, tra cui la Consob per quelli aperti, la Banca d’Italia per quelli
precedenti alla legge riforma del 1993, l’Isvap per i FIP e i PIP.
La Covip avrà il compito di approvare le i regolamenti delle forme pensionistiche individuali, tra cui si deve ricordare la verifica su portabilità, informazioni,
condizioni, trasparenza dei costi. Il tema della sana e prudente gestione delle
compagnie assicurative emittenti i prodotti previdenziali è rimasto di competenza
dell’Isvap.
Test noi consumatori
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Adiconsum News
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La portabilità del conto corrente