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Gian Paolo Pelizzar(,
collaboratore
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SENATO DELLA REPUBBLKA - IAIAiIA Dil DEPUTATI
COMMISSIONE MiTCS:;tilN
Roma, 6 maggo 2004
2.404
PROTOCOLLO N. .............
.................................
Oggetto: precisazione a margine dell'elaborato 135, del 6
apnle 2004, a firma Gerardo Padulo e caso Kuzichlun-
Testo filigrana
rassegno alla Commissione questo mio ulteriore intervento sul caso
Kuzichkm (cfr. doc. 122 del 4 novembre 2003 a mia f m a ,
aggiornato in data 5 marzo 2004, con comunicazione in pari data,
prot. no 1944, che sostituisce doc. 99), sulla scorta delle dottissime e
importantissime controdeduzioni offerte sull'argomento dal collega
Padulo. Questo, ai fuii di una più onesta e corretta informazione.
Faccio notare, per inciso, che nel doc. 99, del quale - come ho
detto - ho richiesto la sostituzione per aggiornamento il 5 marzo
2004, non vi è alcun riferimento alla nuova versione (che compare
invece in archivio con nuovo numero di protocollo, il 122) e questo,
di fatto, può creare ulteriori motivi di dubbio e confusione, tra il
prima e il dopo, e pretesti per nuovi interventi critici fondati su
elementi fuorvianti, g à ampiamente sottoposti a revisione.
A pag. 27 del doc. 135, relativamente all'ipotesi da me formulata in
ordine alla coincidenza tra Vladirnir Kuzichkin (citato nel report 83,
intestato a Sergey Fedorovich Sokolov) e Vladimir Kuzinski (citato
da Agca), Padulo si esprime nel seguente modo: "Gian Paolo
Pelizzaro ha depositato nell'archivio della Commissione Mitrokhin il
!
4 novembre del 2003 un appunto su di lui che
ed eventi".
rmatiza-pp.rsonaggnnaggnnaggnnaggn
Ebbene, superando agilmente il commento di segno negativo che
vorrebbe trasformare il mio elaborato in un velleitario esercizio
romanzesco con il fatto che le informazioni rassegnate in quel
contesto sono tutte riferite a fonti aperte, riscontrabili e accessibili
(per cui, nulla è frutto di invenzione od opera fantastica o di
fantasia), faccio presente che il punto centrale del mio ragonamento
poggia sull'ipotesi di lavoro - e sottoltneo ipotesi, semmai ve ne
fosse bisogno per un eventuale distratto lettore, non certo per lo
scrupoloso e pignolo collega che mi ha onorato di così tanti
riferimenti e citazioni) - che sembra collegare il nome riportato nella
lettera finnata da Alì Agca (l'attentatore del Papa) al nome
dell'ufficiale sovietico, citato nel report Impedian 83, quale
manipolatore del terrorista turco in terra iraniana, nel mesi
precedenti l'attentato di Piazza San Pietro (13 m a m o 1981).
Testo filigrana
La straordinaria somiglianza del cognome del russo (il nome di
battesimo è lo stesso: Vladim), così come la sia apprende dalla
missiva di Agca del settembre 1997 citata nella ordinanza-sentenza
depositata dal giudice istruttore Rosario Priore del 21 marzo 1998
(terza inchiesta sull'attentato al Papa), secondo la mia ipotesi, è
facilmente spiegabile con un semplice difetto di traslitterazione dal
russo.
Padulo, tuttavia, si avventura in altri curiosi e rnirabolanti
ragonamenti, che cito alla lettera: l' Si può osservare che, secondo la
metodologa applicata da Pelizzaro, d'ora innanzi chiunque potrà
affermare sic et simpliciter, che un qualsiasi Gian Paolo Pelizzetti
che compaia sull'elenco del telefono di Roma è da identificare nel
Pelizzaro della Commissione Mitrokhm". E infine, l'interrogativo
etico: "Sarebbe serio?".
La risposta è
data d'ingombrante quesito del collega: se il
Pelizzetti dell'elenco del telefono (che non è certo assidabile ad un
nome di un cittadino russo citato in una lettera vergata da un turco e
rievocato - come sembra - in un contesto particolare, nel quale non
è da escludersi un possibile e quantomai giustificabile difetto di
1
?
memoria da parte del mittente), ad una successiva
___-_.&,2___---verifica dovesse
risultare C B ~ U O R C ) T O R C-nel periodo di riferimento - proprio della
citata Commissione d'inchiesta (ad esclusione, quanti Pelizzaro
collaborano con la Mitrokh?), allora vi sarebbe piena coincidenza e
sovrapponibilità delle due persone. Tanto per fare un esempio,
quando ero all'università, mi è capitato purtroppo che (a causa di
una errata trascrizione sui registri del mio cognome, con due elle:
Pekzzaro anziché Peltzzaro) tre esami da me sostenuti e passati
anche in modo brillante non venissero trascritti sul mio libretto
personale. Vi fu bisogno di una lunga e noiosa trafda burocratica,
per rimettere le cose a posto.
.'
Nel caso specifico, non solo il cognome citato dal turco presenta
plurimi elementi di somiglianza con quello dell'ufficiale sovietico
citato nell'lmpedian, ma - cosa molto più importante e, guarda caso,
"intelligentemente" evitata dall'attento Padulo - vi è piena
coincidenza tra funzione, incarico, destinazione (ambasciata
sovietica di Teheran), attività e soprattutto periodo di riferimento
delle circostanze oggetto del mio contributo scritto: trasferta in Iran
di Agca, attraverso un percorso che ha toccato l'Armenia e
lfAzerbaijan sovietico, a partire dal gennaio del 1980. Sul punto, il
giudice Priore scriveva: "Si pone la questione del perché Agca non
sia stato avviato direttamente in Europa, bensì dirottato verso
questa permanenza in Iran", nei mesi precedenti d'attentato al
Sommo Pontefice?
Testo filigrana
Concludo con questa domanda: quanti Vladimir K (Kuzichkm o
Kuzinski), funzionari del KGB, con la carica di vice console, erano
presenti e in servizio presso l'ambasciata dell'urss a Teheran (Iran),
tra il 1980 e il 1981? E quali fra questi defezionò in Occidente nel
giugno del 1982?
Chiedo espressamente che la presente venga acquista agli atti
d'archivio e acclusa ai documenti 99 e 122.
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Gian Paolo Pelizzar(, collaboratore Roma, 6 maggo