Club Alpino Italiano sez. di Verona COMMISSIONE ESCURSIONISMO Escursione sociale del 3 maggio 2015 Prealpi Bergamasche (Gruppo dell’Alben) Canto Alto (1.146 m) – E È la cima più elevata del Parco dei Colli di Bergamo e l’ultima della dorsale che separa la Val Brembana dalla Val Seriana. La vicinanza alla città, la facilità dei sentieri che vi salgono da ogni versante, la possibilità di praticarla in tutte le stagioni e, non da ultimo, la bellezza e la varietà degli scorci sull’ampia cerchia delle Orobie e sui tetti, le torri, i campanili e le chiese della città alta, ne fanno sicuramente la montagna più amata e frequentata dai bergamaschi. Dei tanti itinerari possibili proponiamo una soleggiata e facile traversata da est a ovest, lungo i panoramici crinali che vanno dalla Val Seriana alla Val Brembana. Nelle giornate limpide dalla sua cima è possibile spaziare con la vista sino agli Appennini, al Resegone, alle Grigne e sullo sfondo al Monviso e al Monte Rosa; a nord si ergono le cime delle Prealpi Orobiche, la Presolana e il Pizzo Camino; a est il Bronzone e le cime bresciane. In passato è stato conosciuto con il nome di "Piz Dent" o "Pizzidente" ("piz" per la forma della vetta, "dent" dalla voce dialettale che indica il nome della valle che scende dal Canto al paese di Sorisole). Si parte dal borgo medioevale di Olera, frazione di Alzano Lombardo, dove merita senz’altro una visita la Parrocchiale di San Bartolomeo che conserva uno splendido polittico di Giovanni Battista Cima da Conegliano. Programma Dal paese di Olera (518 m), dopo averne percorso le strette vie, si segue in dir. ovest il sent. n. 532 (tenere a sx quando bivio con 532A) che percorre una “via crucis” fino a un punto panoramico, dal quale si si raggiunge in breve la località Cà del Latte/Lacc (694 m) [50’]. Si prosegue poi sul sent. n. 533, rasentando la Forcella del Sorriso (759 m) [30’], fino a giungere sull’ampio crinale erboso del Canto Basso (901 m) [45’]. Si prosegue quindi sul sent. di cresta n. 507, lungo il crinale panoramico ed aereo, punteggiato da grandi rocce calcaree e vecchie case contadine; con lieve pendenza ci si addentra nel bosco di radi arbusti dove non sarà difficile scorgere una breve deviazione a sx che porta alla grotta del Paci Paciana. Ripreso il sentiero principale, continuiamo lungo il crinale che si addentra in un bosco sempre più fitto, fino a raggiungere le Stalle di Braghizza (1.040 m) [45’]. Il sentiero si sviluppa ora su facili roccette fino a giungere in breve all’altissima croce di vetta del monte Canto Alto (1.146 m) [30’ tot. 3h 20’]. Dopo la breve sosta contemplativa, scendiamo per la pausa pranzo verso il prativo Colle d’Anna e il vicino Rif. Alpini Canto Alto (1.030 m) [15’], con possibilità di ristoro. Dopo la sosta si riprende in discesa verso ovest il cammino, sempre sul sent. n. 507, passando di fianco a un’edicola votiva dove si ignora il sent. che sale da sx e transitando da Corna dell’Uomo (885 m) [30’]. Si giunge a un roccolo e si segue per breve tratto in discesa a sx la nuova strada sterrata. Ci si stacca quindi in lieve salita sulla sx e, superata una piccola pozza, si arriva ai Prati Parini (802 m) [20’] con il particolare agriturimo. Oltrepassatone l’ingresso, si raggiunge un faggio dove si imbocca a sx, in direzione sud-ovest il sent. non segnato CAI. Da qui in breve si raggiunge Botta di Sedrina (350 m), dove ci attende il pullman [1h 15’ tot. 2h 20’]. Partenza: Ritorno: Dislivello: Difficoltà: Tempo previsto: Attrezzatura: Capigita: Prossime gite: ore 7:00 da Porta Vescovo ore 7:15 dal parcheggio di Verona sud ore 20:00 circa salita 650 m – discesa 850 m Escursionistica (E) 5,5 - 6 ore scarponi Sorbini Gino (3479624199) Rizzotti Filippo (3403194844) 10 maggio: T.A.M. Valli di Comacchio – Riserva Naturale Po di Volano (E) 17 maggio: Prealpi Bresciane –Traversata dalla Val Lembrio alla Val Regazzina (E) 24 maggio: Cicloescursionismo. Ciclabile Ostiglia – Stellata – Ferrara N.B. La quota di partecipazione dovrà essere interamente versata all’atto dell’iscrizione. I partecipanti, con l’iscrizione, accettano e si impegnano a rispettare il regolamento gite, come da estratto pubblicato nel libretto: “Attività sezionale” del C.A.I. di Verona. E’ facoltà degli accompagnatori variare l’itinerario qualora ritenessero le condizioni dello stesso pericolose per l’incolumità dei partecipanti.