SETIL
ISTRUZIONI PER LA CONDUZIONE DELL'INTERVISTA
E L’USO DEL QUESTIONARIO
Questo manuale è stato preparato con il contributo del CSPO di Firenze
Questo documento contiene:
1) Note e spiegazioni ad integrazione del protocollo.
2) Istruzioni per l’uso del questionario.
Per le istruzioni di codifica si rinvia ad un successivo documento.
Revisione 21.34.4.2000
Per semplificare la lettura le revisioni sono riportate con il metocome revisioni in WORD ed appaiono
sottolineate ed in colore sullo schermo e nel testo stampato
Riferimenti telefonici:
Protocollo, attività
Corrado Magnani
011 633 6968
011 633 6960
[email protected]
sul campo, varie
Misure e strumenti
Ombretta Pons
011-6336962
011 633 6960
[email protected]
Materiali, copie
Assunta Rasulo
011-6336965
011 633 6960
[email protected]
Roberto Rondelli
0516363111
051349655
[email protected]
questionari
Segnalazione casi
int.4667
[email protected]
Sommario
IMPAGINAZIONE DEL QUESTIONARIO
8
REGISTRO DEI SOGGETTI
8
Numero identificativo
88
RILEVAZIONE DEI CASI
9
SCHEDA RIEPILOGATIVA INDIVIDUALE
9
INTEGRAZIONE CON IL PROTOCOLLO
9
NUMERAZIONE DEL QUESTIONARIO E DEGLI ELENCHI
9
PEDIATRI DI BASE
9
SOGGETTI TRASFERITI DOPO LA DIAGNOSI
9
A. ISTRUZIONI GENERALI
10
1. Acquisizione informazioni anagrafiche
1010
2. Come motivare l'intervista
1010
3.Presentazione dell’intervista
1010
4. Approccio telefonico
1111
5. Intervista
1212
6. Precisazioni sulle abitazioni in cui svolgere misurazioni
1515
7. Dati riferiti in modo impreciso
1515
8. Informazioni mancanti
1616
9. Unità di misura
1616
10. Date e periodi
1616
11. Rifiuti
1717
B. ISTRUZIONI SPECIFICHE
18
ELENCHI ALLEGATI AL QUESTIONARIO.
1818
SEZIONE 1 INFORMAZIONI INTRODUTTIVE
1818
Numero identificativo
1818
Codice della regione
1818
Data e ora dell’intervista
1919
Persone che partecipano all’intervista
1919
Partecipazione del padre all’intervista
1919
Sigla che identifica l’intervistatore
1919
Data di riferimento
1919
Per i casi viene calcolata tenendo conto della data di diagnosi e dell’età alla diagnosi.
1919
Per i controlli viene utilizzata la data di riferimento del corrispondente caso.
1919
Nucleo familiare
2020
SEZIONE 2 STORIA OSTETRICA, GRAVIDANZA E PERIODO PERINATALE.
2121
2.1 - STORIA OSTETRICA DELLA MADRE
2121
2.2 - NASCITA DEL BAMBINO
2121
2.3 -ECOGRAFIE, RADIOGRAFIE ED ALTRI ESAMI STRUMENTALI IN GRAVIDANZA
2323
2.5 - MALATTIE GRAVI
2424
2.7 FUMO DI TABACCO: ABITUDINE ED ESPOSIZIONE PASSIVA
2525
1) FUMO (attivo)
2525
2) FUMO (passivo)
2525
2.8 USO DI TINTURE PER CAPELLI
2626
2.9 USO DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE IN GRAVIDANZA
2626
2.10 ESPOSIZIONE A SOLVENTI
2727
SEZIONE 3 MADRE
2828
3.1 SCOLARITA'
2828
3.2 STORIA PROFESSIONALE
2828
Anamnesi professionale
2828
Lavori saltuari o stagionali
2929
Professione/mansione
2929
Nome azienda ed indirizzo
3030
Attività generale dell'azienda.
3131
Lavoro in gravidanza
3131
Elenco delle schede specifiche per settore produttivo / attività lavorativa
3232
3.3 DETTAGLI SUI CAMBI DI LAVORO IN GRAVIDANZA
3434
3.4 ESPOSIZIONE LAVORATIVA A RADIAZIONI
3434
3.5 MALATTIE DEI FAMILIARI DELLA MADRE
3535
SEZIONE 4 – BAMBINO
3636
4.1 ALIMENTAZIONE DEL BAMBINO, SUCCHIOTTO, BABYPHONE
3636
4.3 VACCINAZIONI
3636
4.4 MALATTIE INFETTIVE E GENERALI
3636
4.5 RADIOGRAFIE
3737
4.6 STORIA SCOLASTICA
3737
4.7 GIORNATA TIPO
3838
4.8 Altre attività
3838
SEZIONE 5 - PADRE
3939
5.2 RX DEL PADRE
3939
5.3 STORIA PROFESSIONALE
3939
SEZIONE 6 ABITAZIONI DELLA MADRE E DEL BAMBINO
4040
SCHEDA DI CHIUSURA
4343
SCHEDA ABITAZIONE
4444
Abitazioni secondarie- compilazione della scheda-
4444
A.1 Dati generali dell'abitazione
4444
A.2 Linee ed apparecchiature elettriche vicino all’abitazione
4646
A.3 Traffico e sorgenti fisse di inquinamento atmosferico
4949
A.4 Apparecchi elettrici
5151
A.6 Uso di sostanze chimiche ed hobbies
5151
A.7 Esposizione ambientale a pesticidi in attivita’ non lavorative
5252
A.8 Esposizione ambientale a pesticidi in orto e giardino
5353
A.9 Esposizione ad insetticidi in casa
5353
SCHEDE SPECIFICHE SETTORE PRODUTTIVO
Istruzioni a domande comuni a quasi tutte le schede specifiche:
SCHEDE INDUSTRIA
54
5555
58
Fonderie di seconda fusione
5858
Lavorazioni metalmeccaniche
5858
Saldatura
5858
Galvanica
5959
Industria chimica
5959
Industria delle vernici
5959
Industria della gomma
5959
Lavorazione materie plastiche
6060
Industria tessile
6060
Industria del legno
6060
Pelletteria
6161
Industria delle calzature
6161
Industria della concia
6161
Edilizia
6161
Trasporti
6161
Elettricisti
6161
Carrozzieri
6262
Lavanderia
6262
Macelli e lavorazione della carne
6262
SCHEDE AGRICOLTURA
63
Istruzioni generali
6363
Struttura delle schede specifiche per coltura:
6464
Scheda allevamento animali
6666
Misure dei campi magnetici
67
Metodi per la misura dell’esposizione a campi magnetici. Progetto SETIL (Allegato 15
protocollo)
MISURE SPOT
6767
6767
Frequenza di campionamento
6767
Protocollo
6868
Misure in localizzazioni geometriche
6969
Misure in localizzazioni funzionali:
7070
Altezza delle misure
7070
Condizioni di carico
7170
Stato del display
7171
MISURE PROLUNGATE
7171
Sommario della sequenza di procedure per le misure e per l'intervista
7271
Controllo di funzionamento
7373
Situazioni particolari
7574
Nuove piantine per descrivere le stanze in cui sono effettuate le misure.
7574
COMUNICAZIONI inviate nel 1999
7675
COMUNICAZIONE 1 Spiegazioni
7675
COMUNICAZIONE 2 Misure nel caso di traslochi successivi alla data di riferimento
7675
COMUNICAZIONE 3 Misure nel caso di stanze di forma allungata.
7776
COMUNICAZIONE 4 nome file Emdex
7776
COMUNICAZIONE 5: caselle di codifica
7978
COMUNICAZIONE 6: Modifica delle label nei dataset.
7978
COMUNICAZIONE 7: Misure spot in più abitazioni
8079
Allegato 1 Registro soggetti
Errore. Il segnalibro non è definito.80
Allegato 2 Scheda riepilogativa individuale
Errore. Il segnalibro non è definito.82
IMPAGINAZIONE DEL QUESTIONARIO
I questionari saranno rilegati con una spirale.
Il questionario rilegato conterrà:
1. La pagina di copertina;
2. Le sezioni da 1 a 6
3. Una scheda abitazione
4. La scheda di chiusura
5. Le schede per la raccolta dei dati sulle misure
6. Una o più buste in cui inserire le altre schede abitazione (se vi sono) e le schede lavorative.
REGISTRO DEI SOGGETTI
E’ il documento (allegato 1) su cui ciascun centro registra i casi ed i controlli. Sul documento vengono
registrate alcune informazioni essenziali, utili per un rapido riepilogo dell’attività svolta e di quella
programmata.
I casi ed i controlli vengono registrati appena segnalati o campionati, se possibile in ordine per data di
diagnosi per i casi e di campionamento per i controlli.
I casi che vengono segnalati con ritardo, ad esempio perché sono stati trattati in centri fuori della regione di
residenza, vengono registrati al momento della segnalazione, con il primo numero identificativo disponibile
sul registro.
Viene periodicamente aggiornato lo stato di ciascun soggetto (casi e controlli) rispetto alla indagine.
Una fotocopia del registro viene inviato periodicamente (ogni tre mesi) al coordinatore a Torino.
Numero identificativo
Il numero identificativo viene assegnato a ciascun soggetto appena segnalato per lo studio, in pratica per i
casi appena giunge l’elenco AIEOP-FONOP e per i controlli appena effettuato il campionamento.
Il numero identificativo è formato da:
Codice della regione (2 cifre) / Numero progressivo in ciascun centro.
Il numero progressivo è di 4 cifre, allineate a destra. Nel numero non devono comparire spazi, che debbono
essere sostituiti da 0. Il primo numero sarà 0001 in tutte le regioni.
Il numero progressivo viene assegnato a ciascun caso e controllo in modo sequenziale secondo un unico
elenco, corrispondente alla posizione nel registro dei soggetti..
In nessun caso il numero identificativo deve essere cambiato dopo l’iscrizione sul registro.
I soggetti che, dopo la registrazione risultano non eleggibili vengono lasciati sul registro con il numero
identificativo assegnato, che non deve essere riutilizzato. Il motivo della non eleggibilità è trascritto sul
campo ‘note’ del registro.
RILEVAZIONE DEI CASI
Occorre riferirsi al protocollo. Questa è solo una nota integrativa.
Eventuali casi che vengono riferiti dai centri ma che non compaiono nell’elenco fornito dalla base
dati AIEOP-FONOP debbono essere riferiti urgentemente a Roberto Rondelli (AIEOP-FONOP) ed
a Corrado Magnani.
Se si tratta di omissioni occasionali includerli nello studio normalmente (dopo averli segnalati a
Rondelli ed a Magnani).
SCHEDA RIEPILOGATIVA INDIVIDUALE
La scheda (allegato 2) serve a riepilogare quali attività sono state svolte per ciascun soggetto, da chi e con
quale esito.
La sua compilazione segue tutto il percorso di ciascun caso e controllo dalla segnalazione all’analisi dei dati
e deve quindi essere periodicamente aggiornata.
Alcune informazioni sono contenute anche nel questionario ma la scheda non fa parte del questionario e deve
essere compilata anche per i soggetti che non vengono intervistati, quale che sia il motivo.
INTEGRAZIONE CON IL PROTOCOLLO
Le indicazioni sulla conduzione della telefonata e dell’intervista corrispondono al previsto allegato 11 del
protocollo.
NUMERAZIONE DEL QUESTIONARIO E DEGLI ELENCHI
La numerazione delle domande nel questionario presenta dei salti, corrispondenti a domande presenti in
versioni precedenti e che sono state cancellate.
PEDIATRI DI BASE
Integrazione al protocollo:
Nel caso il pediatra di base (di un controllo) rifiuti di collaborare, si informa la famiglia
direttamente, prestando cura a non menzionare il pediatra di base nella lettera.
SOGGETTI TRASFERITI DOPO LA DIAGNOSI
Si presenta con frequenza superiore all’atteso la situazione di soggetti (casi o controlli) che si sono
trasferiti dopo la diagnosi (o la data della diagnosi del controllo appaiato). Il soggetto non deve
essere rimpiazzato. L’intervista spetta alla regione di residenza al momento della diagnosi. Prestare
la massima attenzione alla possibilità di misurare il campo nelle abitazioni precedenti.
A. ISTRUZIONI GENERALI
1. Acquisizione informazioni anagrafiche
Per tutti i soggetti reclutati (Casi e Controlli) viene verificata la residenza presso l'Anagrafe del Comune di
residenza. Per i casi viene controllato che siano iscritti all’Anagrafe degli Assistiti del SSN presso la USL di
residenza.
Il nome e l’indirizzo del Medico Curante viene chiesto all'Anagrafe degli Assistiti del SSN.
I dati anagrafici sono riportati sul questionario prima dell’intervista, a cura degli intervistatori, che verificano
al momento dell'intervista l'esattezza e la completezza delle informazioni riportate e raccolgono i dati
mancanti.
Casi e controlli debbono essere iscritti tra gli assistibili del SSN da almeno tre mesi prima della diagnosi (se
casi) o del campionamento (se controlli), salvo i limiti di età.
2. Come motivare l'intervista
Lo studio è presentato ai genitori come uno studio su "AMBIENTE E RISCHI PER LE MALATIE DEI
BAMBINI" .
Per motivare l'intervista è necessario chiarire ai genitori dei bambini che:
- l'obiettivo dello studio è quello di raccogliere informazioni sulle abitudini di vita, e le attività professionali
di un campione di bambini e dei loro genitori residenti nella provincia o nell'area in studio.
- lo studio comprende sia bambini ricoverati in ospedale sia un campione di bambini scelti a caso dalla
popolazione.
- le informazioni raccolte sono riservate e verranno utilizzate solo a fini scientifici, ed il personale coinvolto
nell'indagine è strettamente legato al segreto professionale.
- lo studio è relativo a molti e diversi fattori (esposizioni) che potrebbero aumentare il rischio di ammalarsi,
ma nessuno di questi fattori può essere considerato una causa sufficiente di leucemia, linfoma o
neuroblastoma. È importante chiarire questo punto per evitare di innescare paure o convinzioni che possono
influire sulle risposte ed anche portare a richieste di danni o azioni legali.
3.Presentazione dell’intervista
Studio SETIL Istruzioni
4 Apr 2000
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L’intervista viene annunciata ai genitori dei casi tramite il pediatra oncologo ed ai genitori dei controlli per
lettera, dopo aver informato il pediatra del bambino.
Anche i genitori dei casi ricevono una lettera informativa che, secondo le procedure adottate in ogni centro
può essere consegnata dal pediatra oncologo o spedita.
Le date di spedizione delle lettere al soggetto e al medico curante vengono riportate sulla Scheda Individuale.
4. Approccio telefonico
Successivamente all’annuncio dell’intervista ed alla consegna o invio della lettera, l’intervistatrice tele fona ai
genitori del bambino per prendere appuntamento per l’intervista.
Una traccia per la conduzione della telefonata è la seguente:
1) Telefonare da un luogo tranquillo e sapendo di poter dedicare alla telefonata tutto il tempo necessario;
2)Preparare una scaletta delle cose che si vogliono dire. Provare il testo in telefonate condotte con colleghi o
amici;
3) Mantenere, soprattutto all’inizio un tono cortese ma formale come conviene ad una telefonata importante
fatta da una istituzione pubblica;
4) Fate molta attenzione a non essere scambiati per qualcuno che cerca di vendere qualcosa;
5) Un possibile testo: “Buongiorno, sono [nome e cognome], sono un intervistatore del [istituzione], posso
parlare con [nome e cognome dei genitori del bambino]” [Se la persona richiesta non è disponibile chiedere
quando la si potrà trovare e quindi concludere la telefonata.].
[Ripetere, se necessario la presentazione al genitore del bimbo].
Ricordatevi di ricordare le presentazioni già fatte dai pediatri e la nostra lettera, ad esempio dicendo:
“Le telefono per lo studio epidemiologico SETIL, su cui ha già ricevuto una lettera da [ nome responsabile di
SETIL per la regione] e di cui ha già parlato con il pediatra / curante di suo figlio, dr [medico]”.
A questo punto vengono di solito chiesti chiarimenti, le domande più frequenti riguardano:
D. Perché il bambino è stato scelto? (domanda tipica dei controlli)
Risposta: “scelto a caso dall’elenco dei bambini della ASL”.
D. Quali sono i rischi che si vogliono studiare?
Risposta: riferite gli argomenti principali: i campi elettromagnetici, il traffico, il fumo, le malattie. Evitate di
fare un elenco del questionario.
Studio SETIL Istruzioni
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Fate molta attenzione a non focalizzare su un solo argomento. Se vengono espressi dubbi ricordate sempre
che si stanno conducendo studi di questo tipo in diversi paesi e che servono a dissipare le incertezze che
tuttora vi sono sulle cause delle malattie.
Non esagerate nell’approfondimento e non entrate in polemiche anche se ricevete risposte provocatorie: se le
domande sono troppo impegnative fate ritelefonare dal responsabile dello studio.
D. Perché devo perdere il mio tempo? (o simili obiezioni espresse in forma più elegante)
Se si arriva a questo punto le cose vanno male e non esistono risposte preconfezionate.
Potete insistere con garbo sulla importanza degli argomenti che studiamo e sulla necessità di contribuire alle
conoscenze per migliorare l’ambiente, il futuro dei bambini ecc. Fate eventualmente un esempio in poche
parole di problema risolto con questo tipo di studi (es. è con studi come questo che si è scoperto che ... fumo,
amianto, colesterolo, luce solare-…causano … ). Fate presente che gli studi statistici danno risultati giusti
solo se non ci sono rifiuti da parte delle persone incluse nel campione.
Se la situazione non si risolve, guadagnate tempo chiedendo se sono disposti a continuare la conversazione
con il responsabile dello studio, che saprà risolvere questi dubbi.
Se non ci sono altri dubbi e le persone sono disposte a partecipare proponete un appuntamento. Date una
indicazione del tempo che sarà necessario e chiedete che, se possibile, siano presenti entrambi i genitori.
Suggerite di tenere a portata di mano il calendario vaccinale e una bolletta ENEL recente.
5. Intervista
L'intervista è una forma specializzata di interazione verbale, volta ad ottenere un flusso di informazioni breve
(= informazioni pertinenti) e completo di informazioni esaurienti e non distorte (Kahn e Cannel).
Per ottenere questo risultato l'intervistatore deve conoscere la tecnica dell'intervista e seguire un
comportamento "standard", in modo tale da risultare chiaro e preciso nella formulazione dei quesiti, ma non
distaccato o intimidente per il soggetto.
Avere un comportamento "standard" non significa però le ggere meccanicamente la sequenza dei quesiti. Sta
alla sensibilità dell'intervistatore comprendere le esigenze dell'intervistato e quindi modulare l'intervista in
modo da poter ottenere le "migliori risposte".
E’ necessario stabilire un rapporto di fiducia con l'intervistato. Attraverso la professionalità
dell'intervistatore, l'intervistato deve percepire che le informazioni richieste sono molto importanti
ai fini della ricerca: dobbiamo quindi metterlo nelle condizioni di sentirsi socialmente utile.
Studio SETIL Istruzioni
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Alla fine dell'intervista si deve avere la sicurezza di avere raccolto informazioni della "migliore
qualità" possibile.
Il nostro strumento di lavoro è un questionario con domande strutturate: è indispensabile attenervici
in modo rigoroso, ma non rigido. Il linguaggio deve essere chiaro e sintetico. In questo modo si
facilita la comprensione della domanda da parte del intervistato, favorendo lo svolgimento fluido e
lineare dell'intervista.
E’ necessario, fin dall'inizio dell'intervista, seguire una metodologia ben precisa nella formulazione
delle domande (attraverso schemi e domande graduate che ci siamo costruiti mentalmente). In
questo modo diamo all intervistato la possibilità di capire il meccanismo che sottende l'intervista e
di essere quindi più collaborante. Uno stile dispersivo ed una metodologia confusa compromettono
la buona qualità dell'intervista.
Per raggiungere un buon risultato è necessario conoscere perfettamente il questionario.
Ricordarsi che siamo noi a condurre l'intervista. Nei casi di divagazione è quindi opportuno
riportare in modo garbato l'intervistato all'informazione che vogliamo raccogliere. Ciò, oltre ad
essere indicativo di una professionalità ben costruita, facilita il lavoro, perché guida (e quindi
rassicura) l'intervistato nella formulazione delle risposte.
Nel caso in cui la risposta sia vaga, ripetere la domanda, chiedendo di essere più specifico nella
risposta.
Non suggerire mai la risposta. Nel caso di informazioni imprecise è opportuno porre un'ulteriore
domanda esplorativa, anche se non è prevista dal questionario. Non formulate però la domanda
suggerendo una risposta.
Nel caso in cui l'intervistato parli troppo, bisogna cercare di interromperlo, riconducendolo sulla
linea del questionario. Questo deve essere fatto con estrema cautela e sforzandosi di comprendere se
il dilungarsi sia invece finalizzato ad una risposta più esauriente.
Attenzione a "cadute di tono" dell'intervista. Sta alla sensibilità dell'intervistatore capire se, per
motivi di stanchezza o malessere sia opportuna una breve interruzione dell’intervista ( ... possiamo
interrompere 5 minuti ... ), se non addirittura sia opportuno completarla quando viene ritirato lo
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strumento per le misure prolungate di campo magnetico. E’ anche possibile interrompere
effettuando le misure di campo magnetico.
Prestare sempre molta attenzione alle risposte: ciò, oltre a rendere più scorrevole l'intervista,
permette di rilevare eventuali incongruenze. Inoltre è più gratificante per l’intervistato.
L’intervista di regola chiede la presenza della madre e, almeno per la sezione 5, del padre. Potranno
essere presenti all'intervista altre persone. Annotate se sono solo presenti o intervengono
nell’intervista. Potranno essere accettate risposte da parte dei parenti se più al corrente
dell’intervistato.
Come prima cosa occorre far leggere all intervistato il Consenso Informato rilasciato dal
responsabile di ogni Centro. Chiedergli di restituirlo firmato con suo comodo, consegnare una busta
preaffrancata se l’intervistato mostra di non volerlo firmare subito.
Il questionario è articolato in sezioni e sottosezioni. Per la descrizione dettagliata di ogni sezione
vedi Capitolo B. E’ necessario compilare il questionario seguendo l'ordine delle sezioni. L’unica
eccezione può essere costituita dalla sezione 5 sul padre che può essere spostata se è necessario
perché possa partecipare.
Dobbiamo avere ben chiari tutti gli argomenti trattati dal questionario, che sono molto diversi tra
loro. E’ indispensabile, prima di iniziare l'intervista, presentare all'interessato tutte le parti del
questionario, in modo che anche lui o lei sappiano fin dall'inizio quali saranno gli argomenti trattati.
E’ necessaria una presentazione di ciascuna parte del questionario ogniqualvolta ci accingiamo a
sottoporla. In questo modo aiutiamo l'intervistato ad inquadrare l'argomento e fare quindi "mente
locale". Nel questionario sono accennate alcune formule di presentazione, che l’intervistatore potrà
utilizzare e, se necessario, espandere.
Alcuni esempi di formule di presentazione sono:
Presentazione del questionario: "E’ un’indagine sulle sue abitudini di vita e sulla sua storia di
lavoro, sul tipo di scuola che ha frequentato, ecc. Le farò alcune domande semplici a cui lei dovrà
rispondere con risposte precise".
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Scolarità: “Passiamo adesso alla parte che riguarda la scuola. Desideriamo conoscere il suo titolo di
studio e quali scuole ha frequentato".
Storia professionale: “Ci interesserebbe sapere i mestieri che ha svolto da quando ha iniziato a
lavorare fino ad ora (oppure fino a quando è andato in pensione). Non ci interessa conoscere la sua
qualifica professionale (es. impiegato di prima categoria), ma le sue mansioni precise. L'aiuterò con
domande precise".
Uso pesticidi e solventi in attività non lavorative : "Vorremmo conoscere al di fuori della sua attività
lavorativa se ha fatto uso di pesticidi (orto, giardino, stalla) o solventi (smacchiatori, sverniciatori, colle).
Anamnesi residenziale ed abitativa: Abbiamo bisogno di conoscere alcune caratteristiche di tutte le
case in cui ha abitato dall’anno precedente la nascita del bambino fino ad ora".
Familiarità: "Vorremmo conoscere se qualcuno tra i suoi genitori, fratelli, sorelle, nipoti hanno
offerto di tumori”.
6. Precisazioni sulle abitazioni in cui svolgere misurazioni
Sono stati riferiti casi di traslochi dopo la diagnosi e di traslochi tra la data di riferimento e la
diagnosi.
Per le misure ci si comporta nel modo seguente:
Trasloco successivo alla diagnosi: non vengono effettuate misure. Se la famiglia si attende che
vengano effettuate, poiché erano state annunciate nella lettera di presentazione, l’intervistatore può
effettuarle comunque ma non saranno utilizzate per lo studio.
Trasloco tra la data di riferimento e la diagnosi. Le misure vengono effettuate normalmente, si
tratta della ‘abitazione attuale’.
Ripetizione di misure Non dobbiamo effettuare ripetizioni di misure in modo estemporaneo, al di
fuori di un programma di ripetizioni esteso a tutti i centri. Al momento questo argomento non è
stato discusso, anche se un programma di ripetizione delle misure spot potrebbe essere di grande
interesse ed assolutamente originale.
Studio SETIL Istruzioni
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Le informazioni sulle abitazioni precedenti debbono essere raccolte con molta cura, in vista di
possibili misure da effettuarsi successivamente.
7. Dati riferiti in modo impreciso
Se ad una domanda viene riferita una risposta imprecisa occorre dapprima verificare se con una
ulteriore domanda si riesce ad aumentare la precisione e quindi, se la risposta resta imprecisa,
occorre registrala come è riferita, lasciando evidente l’imprecisione. Al momento della codifica
verrà attribuito un valore, verosimilmente il valore medio.
Cercate sempre di dare una risposta nella scala di misura prevista dal questionario. Ad es. alla
domanda sulla distanza dalla televisione non rispondete VICINO o LONTANO ma quantificate la
distanza.
E’ particolarmente importante precisare le date degli eventi che potrebbero corrispondere a periodi
critici per lo studio (gravidanza, concepimento, allattamento, data di riferimento) Altre informazioni
(ad es. la data di costruzione dell’abitazione) possono essere riferite anche in modo approssimato.
A tutte le domande (con l’eccezione ovvia di quelle che dipendono dalla risposta ad una precedente
domanda) deve corrispondere una risposta. Se la domanda non è stata posta deve essere indicato il
motivo.
8. Informazioni mancanti
Se l’informazione manca perché l’intervistato non ricorda, è sufficiente contrassegnare la casella ‘non so’.
Se manca perché l’intervistatore non ha posto la domanda bisogna segnalare quali domande non sono porte e
perché. Non vengono contrassegnate le caselle per le risposte ma viene annotato il questionario nei margini.
Sulla prima pagina l’intervistatore deve annotare che il questionario è incompleto.
Se manca perché le domande non sono state poste in seguito alla risposta a ‘domande filtro’, non è
necessario riportare nulla successivamente alla domanda filtro.
9. Unità di misura
E’ importante che siano rispettate le unità di misura previste dal questionario. Se per comodità talora
l’intervistatore registra la risposta usando diverse unità (ad esempio l’età invece che l’anno) si ricordi di
rivedere il questionario alla fine dell’intervista e di apportare le eventuali correzioni.
Studio SETIL Istruzioni
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Nel caso di periodi che non sono ancora conclusi al momento dell’intervista (ad esempio il lavoro e
l’abitazione attuali), non lasciate la casella vuota ma scrivete l’anno dell’intervista come anno di fine.
10. Date e periodi
Nel questionario le date sono generalmente chieste come anno solare o mese ed anno solare. Nella
sezione del bambino compaiono invece date chieste come età (in mesi ed anni compiuti).
L’intervistatrice deve quindi prestare attenzione alle unità previste dalla domanda.
Nel caso di elenchi di periodi successivi (es. anamnesi lavorativa, anamnesi abitativa), seguire le
seguenti regole:
-La fine di un periodo coincide con l’inizio del periodo successivo;
-La data di fine di un periodo in corso al momento dell’intervista (per esempio un lavoro svolto dal
genitore, e la persona svolge tuttora la stessa attività), è la data dell’intervista.
- Scrivere 'NON SO' quando non si conosce l'anno di fine o di inizio del periodo lavorativo.
QUESTE INDICAZIONI SOSTITUISCONO QUELLE DATE PRECEDENTEMENTE IN VIA
INFORMALE
11. Rifiuti
I rifiuti non vengono sostituiti (vedi protocollo).
La regola vale sia per i rifiuti espressi dagli interessati sia per i rifiuti espressi dal medico di base.
Studio SETIL Istruzioni
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B. ISTRUZIONI SPECIFICHE
Il questionario è composto da 6 sezioni, una scheda abitazione ed un set di schede specifiche per le attività
lavorative.
Nel compilarlo ricordate di non scrivere nelle aree ombreggiate, perché lo scritto scompare quando il
questionario viene fotocopiato.
ELENCHI ALLEGATI AL QUESTIONARIO.
In alcuni casi, quando è presente un lungo elenco di opzioni da presentare alla madre (es. malattie,
elettrodomestici, ecc.), al fine di facilitare il ricordo, sono state preparate degli schemi che ripetono l’elenco
da mostrare al momento della domanda a cui si riferiscono. La disponibilità di un elenco è segnalata volta
per volta sul questionario.
SEZIONE 1 INFORMAZIONI INTRODUTTIVE
Numero identificativo
E’ il numero con cui ciascun soggetto è indicato nel REGISTRO DEI SOGGETTI.
Nella prima sezione del questionario (p 2)viene indicato per i controlli
iln numero identificativo del
corrispondente caso di leucemia.
Il numero identificativo deve essere trascritto su tutte le pagine del questionario e sulle schede (lavorative,
abitazione, piantine dell’abitazione).
Codice della regione
Piemonte
Valle d’Aosta
Liguria
Lombardia
Trentino – Alto Adige
Veneto
Friuli Venezia Giulia
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Basilicata
Calabria
Puglia
Sicilia
Sardegna
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Data e ora dell’intervista
Riportare con precisione all’inizio dell’intervista. Ricordare anche che alla fine dovrà essere indicata l’ora di
conclusione.
Se l’intervista è condotta in un unico tempo vengono indicate solo l’ora di inizio (sez. 1) e l’ora di fine (sez.
conclusioni).
Se vi sono sospensioni o persone che partecipano solo a parte dell’intervista annotate chi ha partecipato a
ciascuna sezione e la data e l’ora di inizio e fine.
Persone che partecipano all’intervista
All’inizio del questionario e di ciascuna sezione viene chiesto chi partecipa all’intervista: bisogna
indicare chi è presente, anche se non risponde alle domande. Le persone presenti oltre al padre ed
alla madre debbono essere indicate con il grado di parentela rispetto al bambino, non è necessario
indicare il loro nome e cognome.
Per semplicità è possibile omettere l’indicazione dei partecipanti alle diverse sezioni se
corrispondono alle persone partecipanti all’inizio dell’intervista.
Partecipazione del padre all’intervista
La partecipazione del padre è molto importante. Se non è possibile ottenerla durante l’intervista personale,
cercate comunque di verificare con il padre le informazioni raccolte nella sezione 5 e nelle sezioni
sull’abitazione. Ad esempio telefonate al padre dopo l’intervista chiedendogli chiarimenti, dettagli ecc.
Sigla che identifica l’intervistatore
La sigla è scelta in ciascun centro e comunicata al coordinatore. Si suggerisce l’uso delle iniziali seguite, se
opportuno, da una lettera o da un numero.
La sigla deve essere scritta allineata a sinistra, ed occupa al massimo 3 caratteri.
Compilare prima dell’intervista il riquadro con il nome del bambino, i suoi dati anagrafici, la data di
riferimento .
Data di riferimento
Per i casi viene calcolata tenendo conto della data di diagnosi e dell’età alla diagnosi.
Per i controlli viene utilizzata la data di riferimento del corrispondente caso.:
Viene calcolata, prima dell’intervista e corrisponde a 12 mesi prima della diagnosi per i bambini
oltre l’anno. Se il bambino al momento dell’intervista è di età inferiore all’anno, si divide l’età
attuale per 2. Ad esempio: se il bambino ha 8 mesi la data di riferimento corrisponde alla data del
compimento del quarto mese.
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Per i bambini di età inferiore all’anno si divide per 2 l’età alla diagnosi (o l’età alla data di diagnosi del
caso). Ad esempio: se il bambino ha 8 mesi alla diagnosi (o alla data di diagnosi del corrispondente caso) la
data di riferimento corrisponde alla data del compimento del quarto mese.
E’ da utilizzare quando richiesto nella domanda. Deve essere trascritta nel questionario alle pagine in cui
viene richiesta (varie domande della sezione 4-bambino).
Nucleo familiare
Le persone che vivono col bambino potrebbero non essere (uno o entrambi) i genitori biologici del bambino .
Parenti, genitori adottivi
o affidatari, nuovo partner di genitore biologico potrebbero al momento
dell’intervista convivere con il bambino. E’ importante appurarlo dato che le successive domande saranno
riferite solo ai genitori biologici.
Se questi ultimi non sono conviventi con il bambino e se la situazione lo permette, andranno rintracciati in un
secondo tempo e sottoposti al questionario per la parte che li riguarda.
Il questionario non prevede una esplicita domanda “Il bambino è vostro figlio o è stato adottato “ perché
potrebbe essere imbarazzante, l’informazione è chiesta in modo indiretto a p.3/sez.1, domande 1 e 2 quando
si chiede se il padre e al madre vivono con il bambino dalla nascita.
Caso 1: il bambino vive con i genitori biologici, che partecipano all’intervista.
-Compilare le domande 1 - 6 a pag. 3 della sez. 1. Passare quindi alla sez. 2.
-Indicare entrambi i genitori nella sezione ‘nucleo familiare’ (sez.1, P.3).
Caso 2: i genitori sono separati e uno solo vive con il bambino o uno dei genitori è deceduto o il bambino e
adottato.
-Compilare le domande ai punti 1.3, pag. 4, sez 1.
-Indicare solo il genitore che vive col bambino nella sezione ‘nucleo familiare’ (sez.1, P.3). Indicare i dati
dell’altro genitore al punto 1.3 (sez. 1, pag. 4).
Se la conduzione dell’intervista lo fa ritenere necessario, queste domande possono essere rimandate alla fine
dell’intervista.
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SEZIONE 2 STORIA OSTETRICA, GRAVIDANZA E PERIODO PERINATALE.
Questa sezione va compilata se la persona intervistata è la madre biologica o è una persona in grado di
riferire in modo attendibile.
2.1 - STORIA OSTETRICA DELLA MADRE
Q.1 “A quanti anni compiuti ha iniziato la prima gravidanza?”
indicare la prima gravidanza qualunque sia stato l’esito.
Q. 2. Quanti figli ha avuto (conti solo le gravidanze portate a termine)?
Si riferisce alle sole gravidanze a termine.
Include il bambino cui è riferita l’intervista.
Q. 3. Ha avuto gravidanze che non sono giunte a termine a causa di aborto spontaneo o terapeutico?
Si riferisce ai soli aborti spontanei o terapeutici. Non considerate le ivg salvo che siano dovute a problemi
sanitari, quali malformazioni ecc.
2.2 - NASCITA DEL BAMBINO
“2. Quanto tempo avete cercato questa gravidanza? n° mesi”
Si intende per quanto tempo non sono stati utilizzati metodi anticoncezionali.
0 mesi è una risposta accettabile (scrivere 0).
“4. A che settimana di gravidanza è nato?”
settimana N.|__|__|
(Se non ricorda esattamente mi dica se era ‘A termine' |___| 'Pretermine' |___| 'Post-termine' |___|)”
Attenzione a non suggerire la risposta, tenete presente se vi sono dubbi le seguenti durate:
Gravidanza a termine: dalla 38a alla 42a settimana
Gravidanza a Pretermine: prima della 38a settimana
Gravidanza a Post-termine: oltre la 42a settimana
“7. Il bambino è stato in incubatrice?”
In caso di prematurità (confrontare con domanda n.4) o altri problemi di salute, il neonato potrebbe essere
stato posto in incubatrice. Se vi sono dubbi approfondite chiedendo perché.
Se è stato in incubatrice solo poche ore indicare il numero di ore, specificando chiaramente che si tratta di
ore.
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“8. Il bambino è stato sottoposto a fototerapia (lampada) per ittero?”
Il neonato presenta in alcuni casi un ittero (colorito giallastro della cute più o meno evidente). La
eliminazione dell’eccesso di bilirubina nel sangue si effettua esponendolo a luce ultravioletta. E’ un
particolare che la madre dovrebbe ricordare, in caso contrario si può chiedere se la pelle del bambino era
giallastra e/o se lo avevano messo sotto una luce bluastra con una fascia o degli “occhialini” sugli occhi dopo
la nascita. Di solito la durata del trattamento è di pochi giorni
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2.3 -ECOGRAFIE, RADIOGRAFIE ED ALTRI ESAMI STRUMENTALI IN GRAVIDANZA
“1. E’ stata sottoposta ad ecografie durante la gravidanza del bambino?”
Considerate anche gli esami ecografici che vengono effettuati per l’amniocentesi o il prelievo dei villi
coriali.
Considerate anche le, eventuali, ecografie all’addome dovute ad altri problemi e non al controllo della
gravidanza, se effettuate in gravidanza.
“2. Durante la gravidanza è stata sottoposta a radiografie (comprese le radiografie ai denti) o esami di
medicina nucleare o scintigrafie ?”
Il rischio che deriva dalla esposizione in gravidanza a radiazioni è molto elevato ed è importante stabilire se
queste esposizioni sono realmente avvenute. Normalmente, se lo stato di gravidanza è noto al medico (e alla
madre!…), una procedura diagnostica che comporta l’utilizzo di radiazioni viene effettuata solo in casi di
patologie importanti preesistenti o insorte in gravidanza e con l’uso di protezioni. Confrontare quindi con la
parte che riguarda le malattie in gravidanza.
Anche una semplice radiografia ai denti va
ricercata, anche se potrebbe essere stata
dimenticata o sottovalutata dalla madre e non riferita.
Se vengono eseguiti più esami insieme, registrateli tutti usando una riga per ogni esame.
Segue una descrizione pratica dei vari tipi di esame per aiutare la madre a ricordare:
Radiografia semplice: la più frequente applicazione diagnostica (“lastra”): al torace, agli arti, al capo per
confermare la presenza di fratture, di malattie respiratorie, di lesioni ossee eccetera. Può essere effettuata
anche per controlli sanitari per il lavoro.
Radiografia con mezzo di contrasto: viene introdotto con iniezione o per via orale un prodotto (mezzo di
contrasto) e quindi effettuata la radiografia. E’ possibile che il mezzo di contrasto causi reazioni allergiche
pericolose, per questo viene sempre chiesto all’interessato se ha già effettuato in precedenza simili esami. Di
regola si fa firmare prima un foglio per il consenso informato.
Gli esami con mezzo di contrasto endovena sono effettuati in particolare per indagini sui seguenti organi e
apparati:
-reni e vie escretrici;
-fegato e colecisti;
-cuore e vasi.
Gli esami con mezzo di contrasto per via orale sono effettuati per l’apparato digerente superiore.
Gli esami con mezzo di contrasto per enteroclisma sono effettuati per il colon.
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Radiografia panoramica dentaria: viene usato un apparecchio che ruota davanti all’arcata dentaria. Vene
effettuata un uno servizio di radiologia, non in uno studio dentistico.
Radiografia di uno (o pochi) denti: viene appoggiato un dispositivo sulla guancia in corrispondenza al dente
da radiografare, la lastra è di 2 – 3 cm di lato. Viene effettuata di solito in uno studio dentistico.
Schermografie: Son Non sono più utilizzate. Venivano effettuate di routine per la prevenzione della
tubercolosi, con esami obbligatori per i dipendenti degli enti pubblici e per gli scolari oppure per controlli
sanitari in fabbrica. Venivano effettuate di solito presso i Dispensari o con apparecchiature trasportate da
appositi camions o pullman. Le schermografie venivano effettuate solo per avere un’immagine del torace. La
lastra ottenuta con una schermografia è grande come una cartolina e si distingue facilmente dalla normale
radiografia del torace.
Radioscopia: La radioscopia serve per avere una immagine degli organi in movimento. E’ paragonabile ad
un film, mentre la radiografia è paragonabile ad una fotografia. Era di uso più frequente in passato, adesso è
in parte sostituita dalle ecografie. Può essere comunque ancora effettuata quando è necessario visualizzare un
movimento, ad esempio per controllare l’introduzione di un catetere (cfr. §2.5 dom.2).
TAC (tomografia computerizzata): complessa apparecchiatura per ottenere dettagliate immagini
radiografiche. Le immagini della TAC corrispondono a sezioni trasversali (a fetta di salame) del corpo. Al
momento dell’esame, il corpo (o parte del corpo, come la testa) vengono introdotti in un cilindro che si
muove.
Esami di medicina nucleare (Scintigrafia): Per questo esame viene iniettato endovena un tracciante
radioattivo. Quindi un apparecchio (scanner) rileva la distribuzione del tracciante in corrispondenza delle
parti del corpo da esaminare. Un particolare che viene spesso ricordato è l’aspetto particolare della siringa
schermata contro le radiazioni.
2.5 - MALATTIE GRAVI
Queste domande (p.7 sez.2 da 1 a 6) mirano a rilevare eventuali trattamenti con farmaci (chemioterapici,
antiepilettici) o radiazioni. Questo obbiettivo viene perseguito sia con domande dirette sia con domande
indirette sulle malattie.
Il nome dell’ospedale è importante per consentire eventuali verifiche.
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Le domande 1 e 2 sono limitate al periodo della gravidanza e la domanda 1 anche al trimestre precedente.
Le domande 3, 4 e 5 sono invece riferite a tutta la vita della madre.
“2.
Durante la gravidanza ha subito interventi con l’inserzione di cateteri venosi o arteriosi o altri
interventi sotto controllo radioscopico?”
Un catetere vascolare è un tubicino inserito in una vena od una arteria per effettuare esami speciali sul cuore
o sui vasi (angiografie) o per alimentazione parenterale di durata prolungata o per somministrare farmaci.
Non va confuso con trasfusioni o fleboclisi. Viene inserito con un controllo radioscopico ed ecografico.
“3. Nella sua vita, prima della nascita del bambino ha subito trattamenti con l’uso di radiazioni?”
Confronta con le risposte date al paragrafo sulle radiografie. In questa domanda ci riferiamo ai trattamenti
radianti, che adesso sono limitati alla cura di tumori e leucemie. In passato sono stati usati anche per trattare
lesioni della cute o ingrossamento del timo. Chiedere bene di quale malattia si è trattato e controllare con la
domanda 5 sui tumori benigni/maligni.
2.7 FUMO DI TABACCO: ABITUDINE ED ESPOSIZIONE PASSIVA
1) FUMO (attivo)
Si vuole ricostruire la storia del consumo attivo di tabacco della madre biologica del bambino. Le domande
1.1-1.4 stabiliscono se nel corso della vita, in passato o attualmente, la madre ha fumato abitualmente. Per
“abitualmente”, si intende almeno una sigaretta al giorno in media per una durata di almeno sei mesi. Se la
madre non ha mai fumato abitualmente, passare direttamente alla successiva domanda 2.1 sull’esposizione
passiva al fumo.
Se la persona intervistata ha cessato di fumare e poi ricominciato registrare come anno di inizio quello del
primo inizio e anno di fine quello dell’ultima cessazione.
2) FUMO (passivo)
Considerate esposta chi ha trascorso almeno 1 ora al giorno in un ambiente dove vi erano sigarette accese
oppure vive con un fumatore che fuma in casa.
Attenzione a considerare l’esposizione in gravidanza. Se è variata, riferitevi al trimestre con la maggiore
esposizione.
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2.8 USO DI TINTURE PER CAPELLI
“1.Durante la gravidanza del bambino ha usato tinture per capelli o effettuato acconciature “permanenti”?”
Vanno distinte le tinture permanenti (resistenti al lavaggio) dalle non permanenti, che tendono a sparire nei
successivi lavaggi.
A parte si considerano le “meches” ed i “colpi di sole” che sono permanenti ma le sostanze utilizzate non
vanno a contatto con la pelle.
L’acconciatura permanente meglio nota semplicemente come “permanente”, utilizza alcune sostanze
chimiche per arricciare i capelli.
L’hennè è un prodotto di origine vegetale che colora di rossiccio i capelli.
Per compilare la tabella è sufficiente riportare il numero di trattamenti ed il colore nelle celle di interesse.
2.9 USO DI APPARECCHIATURE ELETTRICHE IN GRAVIDANZA
“1.Fuori dall’ambiente lavorativo usava alcuni dei seguenti apparecchi elettrici durante la gravidanza del
bambino? Consideri anche l’uso fuori casa”
Si intende, in questo paragrafo, l’uso extra-lavorativo delle apparecchiature elencate. L’eventuale utilizzo
lavorativo di apparecchiature elettriche deve essere riportato nelle schede lavorative specifiche per attività
svolta.
Gli apparecchi inclusi in questa sezione sono prevalentemente apparecchi ‘di uso personale’, cioè che
devono essere utilizzati da una persona vicina all’apparecchio. Sono anche inclusi alcuni ‘apparecchi fissi’,
che non richiedono per il funzionamento una persona vicina. In questo caso però viene precisata la distanza
minima tra la donna e l’apparecchio. Eventuali apparecchi a distanza maggiore non sono di interesse in
questa sezione (sono però da includere nella sezione ‘abitazione’).
Segnalare solo se l’apparecchio è stato utilizzato almeno per una volta alla settimana, in media, nel periodo
della gravidanza.
Annotate sempre separatamente la frequenza (in giorni alla settimana in media) e la durata (in minuti o ore
nei giorni di utilizzo).
Nell’indicare la durata riportate esplicitamente l’unità di misura, al fine di evitare errori o incertezze durante
la codifica. Es. 1 h (1 ora), ½h (30 minuti), 30 m (30 minuti) ecc.
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Orologio elettrico: chiedere se era analogico (con le lancette) o digitale con i numeri scritti su targhette in
movimento. Gli orologi digitali con display a cristalli liquidi non sono di rilievo. Chiedere inoltre se
l’orologio era a batteria o rete. Quelli a batteria e le radio a batteria non sono di rilievo.
Per quanto riguarda la radiosveglia e l’orologio elettrico, considerate solo quelli vicini al letto dal lato
occupato dalla madre.
2.10 ESPOSIZIONE A SOLVENTI
“1. Tolto il suo lavoro, ha svolto durante la gravidanza in modo regolare (almeno 1 volta/settimana)
attività che richiedevano l’uso di uno dei seguenti prodotti”.
Questa sezione del questionario, il cui scopo è di accertare esposizioni non professionali a solventi,
va sottoposta a tutti i soggetti intervistati, indipendentemente dai lavori svolti.
Le domande fanno riferimento a esposizione a solventi derivanti dall'uso domestico di prodotti quali
gli smacchiatori, gli sverniciatori e colle o mastici.
Questa parte viene compilata se tale attività non professionale (hobby, es. modellismo, lavori in casa, ecc.) è
svolta con una certa regolarità (indicativamente almeno 1 volta alla settimana). Si escludono impieghi
eccezionali o con quantità molto limitate, ad esempio smalti e solventi per unghie, piccoli lavori occasionali
di casa o sull'automobile, ecc.
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SEZIONE 3
MADRE
3.1 SCOLARITA'
“1. Quale titolo di studio ha conseguito?”
Si vuole conoscere il titolo di studio conseguito per ottenere un indicatore di classe sociale.
“h) altro (specific are..........................)”
Per quanto riguarda altri studi oltre quelli specificati nei punti precedenti, vanno segnalati solo quelli
finalizzati alla acquisizione di una professionalità e non quelli frequentati per hobby. Tali corsi professionali
vanno riportati solo se di durata di almeno un anno e se è stato conseguito un titolo di studio. Segnalare
anche studi non completati se rilevanti.
3.2 STORIA PROFESSIONALE
La storia lavorativa viene raccolta a partire dal primo lavoro, per tutta la vita.
Debbono essere registrati:
fuori del periodo di gravidanza: i lavori durati almeno 3 mesi (anche non continuativi). Nel caso
di lavori stagionali, contare il numero totale di giorni ed includere se il totale supera 3 mesi.
durante la gravidanza: tutti i lavori, di qualsiasi durata oraria o numero di giorni di lavoro.
Le schede specifiche (di approfondimento della storia lavorativa) sono compilate solo a partire da un anno
PRIMA DEL CONCEPIMENTO.
Le schede specifiche debbono essere compilate per:
-tutti i lavori svolti durante la gravidanza o allattamento;
-i lavori durati almeno sei mesi e che non hanno interessato gravidanza o allattamento.
Anamnesi professionale
Guida per la compilazione delle tabelle lavorative, con l’anamnesi professionale completa ( MADRE, sez. 3,
domande 3.2.1 e segg.)
Nel registrare le attività lavorative seguire l'ordine cronologico. I periodi sono definiti dall'anno nel corso
del quale è iniziata 1’attività, e dal1’anno nel corso del quale è finita, senza tenere conto dei mesi.
Se si svolgono due attività diverse nello stesso periodo bisogna compilare due righe.
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La medesima mansione esercitata per datori di lavoro diversi deve essere registrata in righe diverse con
l’indicazione del periodo corrispondente.
Allo stesso modo devono essere registrati su righe diverse i cambiamenti di mansione all'interno della
medesima azienda.
Eventuali periodi in cui si siano svolte attività lavorative saltuarie, ciascuna di durata inferiore a sei
mesi, all'interno di uno stesso settore produttivo (es.: manovale edile in numerose imprese) vanno
riassunti in una sola riga.
La storia lavorativa dell’individuo non deve avere periodi vuoti o non spiegati. Vanno indicati nell’anamnesi
anche e spiegati i periodi di interruzione per studio, servizio militare, disoccupazione o altro.
Nei punti seguenti viene esplicitato il modo con cui queste informazioni devono essere registrate.
Le date vanno riportate in anni, usando un numero di quattro cifre. Esempio: dal -45 al 49: ERRATO!
Usare: dal 1945 al 1949.
I lavori debbono essere classificati come a "tempo pieno", "part time", "stagionali" o "saltuari" secondo le
seguenti combinazioni di durata giornaliera e numero di giorni di lavoro all’anno. Nel caso di lavori "parttime", "stagionali" o "saltuari", indicare il numero di ore ed il numero medio di giorni all’anno.
Tipo di lavoro
Sigla
Durata giornaliera
Durata tipica nell’anno
(*)
a tempo pieno
(TP)
Più 6 ore al giorno
Continuativo
part time
(PaT)
Più di 2 e meno di 6 ore al
Continuativo
giorno
Stagionale
(Stag)
Superiore a 4 ore/giorno
Carattere stagionale
Saltuario
(Salt)
Superiore a 4 ore/giorno
Almeno 30 giorni per anno,
non continuativi
Lavori saltuari o stagionali
indicate anche il numero di giorni lavorati complessivamente nel periodo.
Professione/mansione
In questa colonna viene raccolta la professione utilizzando il termine più specifico possibile e dando una
descrizione dell’attività. Ricordate di descrivere nel dettaglio quale è la reale mansione.
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E' opportuno cercare di evitare il termine “operaio" o "manovale" che deve essere sostituito, ad esempio, da
"tornitore", “addetto al”, "manovale edile", ecc. Anche per mansioni impiegatizie é utile specificare le
mansioni, come "contabile", “operatore VDT", ecc. Il nome della mansione deve essere accompagnato dalla
indicazione delle attività svolte. Questo è particolarmente importante per le attività lavorative per cui non
verrà compilata la scheda specifica.
L'intervista deve mirare a stabilire il lavoro effettivamente svolto dall’intervistato. Per questa ragione, la
laurea, il diploma o le altre qualifiche professionali possedute interessano soltanto nel caso che
corrispondano alla attività svolta dal soggetto. Esempio:
-
medico in ospedale
medico ospedaliero (indicare ulteriori informazioni che qualificano
l’attività, es. chirurgo, laboratorio di microbiologia, infettivologo…)
-
medico che insegna in università
professore universitario, facoltà di...(idem.)....
Anche per i membri delle forze armate in servizio permanente effettivo o per la polizia, carabinieri, ecc.
bisogna registrare le attivata effettivamente svolte: lavoro d'ufficio, trattamento delle informazioni, istruzione
dei coscritti, ecc.
Per gli infermieri e le ostetriche precisare se l'intervistato/a e o no diplomato.
Evitate l’uso di sigle: fatevele spiegare e scrivetele per esteso.
Nome azienda ed indirizzo
Nella quinta colonna va indicato il nome dell'azienda per cui il soggetto ha lavorato ed il relativo indirizzo.
L’indirizzo serve ad identificare con certezza l’azienda e l’unità produttiva e consente anche di riconoscere
eventuali esposizioni ambientali, che non sono cercate con domande dirette.
A volte l’intervistato è reticente a fornire questa informazione. In tal caso cercate di ottenere almeno una
buona descrizione dell’attività lavorativa, dell’attività dell’azienda e del luogo dove veniva svolto il lavoro.
Alcune istruzioni per i casi più complessi:
Per le aziende agricole , se non è identificato un indirizzo ‘principale’ è sufficiente il comune.
Per i lavoratori in proprio indicare “in proprio” e l’indirizzo.
Nel caso di aziende grandi, con diversi indirizzi riportare quello più vicino al posto di lavoro effettivo.
Per autisti, rappresentanti, ambulanti ed altri che non hanno un luogo di la voro definito, riportare l’indirizzo
da cui partono all’inizio del lavoro.
Per le colf che lavorano presso una sola famiglia riportate l’indirizzo della famiglia. Se lavora per più
famiglie indicare il comune. In questo caso potete registrare periodi lavorativi successivi in diverse famiglie
come un unico periodo lavorativo.
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Per il lavoro a domicilio precisare 'domicilio' nella casella con l'indirizzo dell'azienda. Riportate comunque
l’indirizzo.
Attività generale dell'azienda.
Va indicata 1'attività princ ipale dell’unità produttiva dove lavorava l’interessato. Es. fonderia annessa ad uno
stabilimento FIAT indicate fonderia , non produzione auto.
Per gli insegnanti, indicate sempre il grado della scuola.
Lavoro in gravidanza
Indicare se l’attività era svolta durante la gravidanza del bambino in studio. Non devono ovviamente essere
annotate le attività svolte durante la gravidanza di fratelli o sorelle.
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Elenco delle schede specifiche per settore produttivo / attività lavorativa
1. agricoltura
2. allevamenti di animali
3. attività saltuarie
4. benzinai
5. carrozzerie
6. ceramica
7. costruzioni ferroviarie
8. dentisti
9. edilizia
10. elettricisti
11. esercizio ferroviario
12. fonderie seconda fusione
13. forestali
14. galvanica
15. industria chimica
16. industria del legno
17. industria della carta
18. industria della concia
19. industria della gomma
20. industria delle calzature
21. industria delle vernici
22. industria tessile
23. lavanderia
24. lavorazione materie plastiche
25. lavorazioni metalmeccaniche
26. macelli e lavorazioni della carne
27. parrucchieri
28. pelletterie
29. pelletterie
30. preparazione cibi
31. questionario per il lavoro di ufficio
32. questionario professionale generale
33. saldatura
34. siderurgia
35. tipografie
36. trattoristi
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37. vetro
38. Autisti (nuova)
39. Insegnanti (nuova)
Vi sono due schede generiche da utilizzare rispettivamente per i lavori di ufficio e per i lavori nell’industria
quando non esiste una scheda specifica.
Vanno sempre segnalati i lavori svolti in gravidanza di qualunque durata e vanno sempre
compilate le schede specifiche.
Le schede specifiche vanno compilate subito dopo la raccolta dell’anamnesi lavorativa completa.
Le schede sono illustrate più avanti in questo documento.
Ricordarsi dai annotare sulle schede le informazioni per collegarle con il resto del questionario:
numero identificativo
scheda riferita al padre od alla madre
numero di riga della storia lavorativa corrispondente
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3.3 DETTAGLI SUI CAMBI DI LAVORO IN GRAVIDANZA
“2. Ha usufruito dell’astensione anticipata dal lavoro? (maternità anticipata)”
L'astensione obbligatoria dal lavoro per legge decorre dal settimo mese.
Si intende per "astensione anticipata dal lavoro" quando l'astensione inizia prima del settimo mese.
Si indaga sulla astensione anticipata dal lavoro in quanto viene concessa: 1)per condizioni morbose
importanti legate alla gravidanza stessa o che ne influenzano sfavorevolmente il buon esito. 2) mansioni
lavorative pericolose per la gravidanza.
Se vi sono dubbi potete chiedere di vedere il libretto di lavoro. E’ possibile però che il libretto sia presso
l’azienda in cui la persona è attualmente occupata. Inoltre il libretto non è compilato per i lavoratori in
proprio, i professionisti ecc.
Nel caso di lavoro autonomo chiedete comunque fino a quando ha svolto le mansioni abituali e se le ha
cessate per motivi di salute.
Annotate se la madre ha lavorato per tutta la gravidanza indicando 9 sulla casella con il mese di gravidanza
(vedi annotazioni sul questionario).
Talora non avviene il rientro nelle mansioni o nel lavoro svolti in precedenza. In tal caso lasciare in bianco la
data alla Q.5, Sez. 3, Pag. 6. Annotare il motivo (cambio di lavoro, casalinga, ……)
3.4 ESPOSIZIONE LAVORATIVA A RADIAZIONI
Con questa domanda si intende verificare se vi sia stata esposizione lavorativa a radiazioni.
La domanda è stata riformulata nella edizione 4 Aprile 2000 del questionario, scomponendola in due
domande. La domanda precedente si prestava ad ambiguità.
Il personale esposto dovrebbe essere al corrente della esposizione, essere sottoposto a sorveglianza sanitaria
e portare una piastrina dosimetrica (come quelle al camice dei radiologi in ospedale).
Se l’intervistata/o riferisce di essere stato esposto ma non ha portato la piastrina dovete raccogliere tutte le
informazioni che sono riferite e chiedere di spiegare come avveniva l’esposizione e qual’era l’origine, per
poter verificare se quanto ci riferisce è vero.
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3.5 MALATTIE DEI FAMILIARI DELLA MADRE
Per stimare il rischio associato alla familiarità per tumore dobbiamo conoscere sia il numero di familiari con
la malattia sia il numero totale di familiari. Per questo studio ci limitiamo ai nonni, agli zii/zie, ai
fratelli/sorelle ed ai cugini/e del bambino.
In questa sezione chiediamo che venga riportato il numero totale (sani, malati o deceduti) dei fratelli/sorelle
della madre (zii/zie del bambino) e dei nipoti della madre (cugini/cugine del bambino).
Le domande sono:
Quanti fratelli (N.|_____|) e sorelle (N.|_____|) ha?”
Quanti nipoti (cugini di primo grado del bambino) ha? N. maschi |______| N. femmine |______|”
Per ciascuno dei genitori, per i fratelli e le sorelle e per i nipoti si chiede se hanno sofferto di neoplasia.
La domanda è riferita ai tumori maligni. Chiedete che la diagnosi sia riferita nel modo più preciso possibile,
non registrate quindi lesioni indicate chiaramente come benigne. Registrate invece i dubbi, indicando
chiaramente il motivo del dubbio.
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SEZIONE 4 – BAMBINO
4.1 ALIMENTAZIONE DEL BAMBINO, SUCCHIOTTO, BABYPHONE
Per ciascun tipo di allattamento (al seno, misto –artificiale ed al seno- ed artificiale ) riportate se è stato
utilizzato e per quanto tempo.
Considerate allattamento artificiale ogni tipo di latte diverso da quello materno.
La nascita va indicata con ‘00’ nella casella ‘dal mese’. (es. allattamento misto dalla nascita cod. 00 come
mese di inizio dell’allattamento misto).
“2. Ha mai usato il succhiotto?”…”Usava un succhiotto di gomma… o di silicone”
Il succhiotto di gomma (caucciù) è giallo, quello di silicone (cioè di gomma al silicone) è bianco trasparente
3 Il babyphone è un apparecchio radio trasmittente a bassa potenza. E’ importante definire a quale
distanza era collocato rispetto al bambino
4.3 VACCINAZIONI
“1. Il bambino, ha eseguito le vaccinazioni obbligatorie ?”
Le vaccinazioni obbligatorie sono: antipolio, antitetanica, antidifterica ed anti epatite B.
Le vaccinazioni antidifterica ed antitetanica sono eseguite insieme con somministrazioni a 3, 5 e 13 mesi di
età.
La vaccinazione antipolio è stata eseguita fino al 1.5.99 con il vaccino SABIN, somministrato per bocca. Da
tale data è diventato obbligatorio il vaccino SALK, per iniezione intramuscolare.
Il calendario vaccinale per il vaccino SABIN prevede le somministrazioni a: 3, 5 , 11 mesi ed a 3 anni di età.
Il calendario per il vaccino SALK è lo stesso che per le vaccinazioni antidifterica ed antitetanica.
La vaccinazione anti Epatite B è diventata obbligatoria per i nati dal Giugno 1991 e viene praticata insieme
alle altre vaccinazioni obbligatorie.
Per eventuali dubbi (altri vaccini, vaccini non noti ecc) chiedere al pediatra del centro AIEOP di riferimento
o al coordinatore.
4.4 MALATTIE INFETTIVE E GENERALI
“Il bambino ha sofferto di una delle seguenti malattie infettive?”
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Tenere presente che le malattie più frequenti nell’infanzia potrebbero essere note con nomi dialettali.
Ciascun intervistatore deve informarsi dei termini in uso nella regione.
Le domande 2.1 si riferiscono solo al primo anno di vita.
Le domande 2.2 solo dal secondo anno in poi
4.5 RADIOGRAFIE
“1. Escludendo l’ultimo anno, il bambino è mai stato sottoposto a radiografie (comprese le radiografie ai
denti) o esami di medicina nucleare o scintigrafie ?”
Si vedano le istruzioni al punto 2.3
Se sono stati eseguiti più esami insieme, registrateli tutti usando una riga per ogni esame.
Talora dalla lettura dei questionari appaiono riportati esami ecografici (ecografie). Si tratta annotazioni
eccessive, che dovrebbero essere evitate.
Possono sorgere dubbi circa gli esami effettuati per la ricerca di displasie dell’anca. A questo scopo sono
effettuati sia esami ecografici sia esami radiografici, con criteri diversi in relazione all’ospedale, all’età del
bambino e ad eventuale familiarità per la malattia. Cercate di raccogliere gli elementi necessari per
distinguere i due esami: ad esempio la radiografia si conclude con un referto cui è allegata una lastra
radiografica mentre l’ecografia ha allegate al referto delle fotografie, spesso incomprensibili per i profani.
Una ulteriore differenza è la tecnica di effettuazione dell’esame: l’ecografia si effettua su un lettino, con
l’operatore che manovra una specie di ‘pennello’ e guarda uno schermo su cui appaiono le ombre prodotte
dalla riflessione degli ultrasuoni emessi dal pennello.
4.6 STORIA SCOLASTICA
L’inizio della attività scolastica comporta un aumento della esposizione ad agenti infettivi e può comportare
anche esposizione ad agenti fisici o chimici che non sono presenti nelle abitazioni.
Per stimare queste possibile esposizioni registriamo le caratteristiche della scuola (compreso nome ed
indirizzo), indicazioni sulle sue dimensioni (n. bambini e di sezioni), sul tempo trascorso e sul mezzo usato
per il viaggio da casa a scuola. Il mezzo di trasporto viene scritto per esteso.
Attenzione a questi particolari:
Indicate il numero di SEZIONI, non quello delle classi. Normalmente nella scuola elementare ogni sezione
ha 5 classi. Se dovete scrivere il numero di classi, per qualsiasi motivo indicatelo chiaramente.
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Il tempo di permanenza a scuola deve essere indicato usando i codici a piè di pagina, che sono:
1= tempo parziale (solo la mattina o meno ancora)
2= rientri o moduli (tutte le mattine più 1-2 pomeriggi)
3= tempo pieno (tutte le mattine e tutti i pomeriggi o quasi).
Per evitare i dubbi rilevati in qualche questionario i codici numerici 1, 2, 3 sono stati sostituiti
rispettivamente da A, B, C
Se, per qualsiasi motivo, dovete indicate i tempo di permanenza effettivo (es. 2 ore e 30 min.) scrivete
chiaramente che si tratta di ore e minuti.
Il periodo va indicato riportando gli in anni solari. Se il bambino ha frequentato la scuola per un periodo
inferiore all’intero anno scolastico, indicare anche il mese di inizio e di fine del periodo.
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4.7 GIORNATA TIPO
Si intende scomporre la “giornata media” nell’anno (12 mesi) precedente la data di riferimento, indicando il
tempo trascorso a casa, a scuola e fuori casa. La giornata media, per i bambini che vanno a scuola è riferita ai
giorni della settimana con frequenza scolastica, escludendo quindi le vacanze e la domenica. Il sabato è
considerato se il bambino va a scuola o se è un ‘giorno normale’ mentre viene escluso se è un giorno
trascorso prevalentemente fuori casa, in campagna ecc.
Vengono considerate anche le ore trascorse a dormire.
La data di riferimento viene calcolata prima dell’intervista e corrisponde a 12 mesi prima della diagnosi per i
bambini oltre l’anno. (v. indicazioni fornite in precedenza in questo documento).
Per i bambini di età inferiore all’anno si divide per 2 l’età alla diagnosi (o l’età alla data di diagnosi del
caso). Ad esempio: se il bambino ha 8 mesi alla diagnosi (o alla data di diagnosi del corrispondente caso) la
data di riferimento corrisponde alla data del compimento del quarto mese.
Il periodo cui è riferita la domanda 4.7 è pari a:
- 12 mesi per i bambini da 2 anni (24 mesi) in poi;
- tutto il tempo tra la nascita e la data di riferimento per i bambini sotto i 2 anni.
4.8 Altre attività
Q 4 (colle) La domanda si riferisce a tutti i prodotti che contengono solventi. In particolare:
‘Bianchetti’ per cancellare (contengono tricloroetano o altri solventi, sono spesso usati anche
alle scuole elementari
Colle tipo BOSTIK (non confondere con le comuni colle per carta che non interessano).
Pennarelli, in particolare quelli per lavagne bianche
Solventi (usati anche per trasferire le immagini da fotografia di giornali su fogli di carta).
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SEZIONE 5 - PADRE
La sezione 5 raccoglie informazioni sul padre.
Le istruzioni sono analoghe a quanto indicato per le corrispondenti domande riferite alla madre.
Vedere indicazioni fornite precedentemente sulla partecipazione del padre all’intervista.
5.2 RX DEL PADRE
Interessano gli esami radiologici e di medicina nucleare eseguiti nei 12 mesi prima del concepimento del
bambino.
5.3 STORIA PROFESSIONALE
La storia lavorativa viene raccolta per tutta la vita.
Debbono essere registrati: i lavori durati almeno 3 mesi (anche non continuativi).Nel caso di lavori
stagionali, contare il numero totale di giorni ed includere se il totale supera 3 mesi.
Nei sei mesi prima del concepimento del bambino e durante durante la gravidanza: tutti i lavori, di
qualsiasi durata oraria o numero di giorni di lavoro.
Le schede specifiche (di approfondimento della storia lavorativa) sono compilate solo a partire da un anno
PRIMA DEL CONCEPIMENTO.
Le schede specifiche debbono essere compilate per:
-tutti i lavori svolti durante la gravidanza;
-i restanti lavori durati almeno sei mesi.
Annotare sulla scheda che si tratta del padre
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SEZIONE 6 ABITAZIONI DELLA MADRE E DEL BAMBINO
Scopo di questa sezione è di elencare i cambiamenti di abitazione effettuati dal bambino durante tutto l'arco
della sua vita, compreso il periodo trascorso “in utero”.
Per ciascuna abitazione vengono raccolte informazioni essenziali (indirizzo, periodo di occupazione, anno di
costruzione, tipo di abitazione e distanza da nuclei abitati) nella tabella 6.1.
Per le abitazioni più importanti (l’abitazione corrente – cioè quella al momento dell’intervista; l’abitazione
alla data di riferimento; l’abitazione dove viveva la madre in gravidanza e le altre eventuali abitazioni dove il
bambino ha vissuto oltre un anno) vengono raccolte ulteriori informazioni con “schede specifiche”.
Le schede devono essere compilate da entrambi i genitori. Se uno dei due genitori è assente le informazioni
debbono essere completate successivamente, eventualmente anche per telefono.
L'intervista deve essere condotta nel modo seguente:
Le informazioni vanno segnate a partire dalla residenza della madre al concepimento del bambino
Nel caso che le abitazioni siano state più di cinque, usare un foglio aggiuntivo indicando bis, ter, ecc..
L'indirizzo esatto (via e numero) viene sempre rilevato.
Le abitazioni debbono essere numerate in ordine cronologico progressivo Si incominci dalla casa in cui la
madre abitava nell’anno prima della nascita (alla data del concepimento) del bambino.
I periodi di residenza vanno indicati con gli anni di calendario. Indicare l’anno e, se possibile, anche il mese
dei traslochi. Il mese è importante per traslochi che avvengono durante la gravidanza o appena prima del
concepimento. L'anno di fine di un periodo deve coincidere con l'inizio del periodo successivo. Di regola
infatti non devono risultare periodi "vuoti" nella ricostruzione della storia abitativa.
L’indirizzo deve essere raccolto in modo accurato perché potrà essere utilizzato per analisi geografiche sulla
residenza dei casi. Se non ricordano l’indirizzo esatto raccogliete informazioni che consentano di risalire
successivamente all’indirizzo, ad esempio il nome delle vie che delimitano l’isolato o qualche edific io di
rilevo nelle vicinanze.
Il tipo di abitazione viene indicato secondo le seguenti categorie:
Casa unifamiliare o villetta
Casa a schiera, posizione intermedia
Casa a schiera in posizione
= 1;
= 2;
terminale =3;
Casa rurale unifamiliare =
Casa rurale plurifamiliare= 5;
Condominio 2-4 app = 6;
Altro =8 (specificare!);
Non so =9.
4;
Condominio>4 app. = 7;
Potete riportare nella tabella sia il numero sia la descrizione con parole.
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Definiamo ‘case rurali’ solo quelle annesse ad attività agricole. Le casette in campagna che non sono
connesse ad attività agricole ed agli edifici relativi sono ‘case unifamiliari o villette’. Nel dubbio raccogliere
una descrizione e consultare il coordinatore.
Ciò che distingue la cascina dalla casa è, l'esistenza di una corte in cui si svolge attività lavorativa e vita
comunitaria.
L'appartamento unico situato sopra un capannone adibito a laboratorio si codifica “altro” specificando in
nota. Per Residence si intendono solo palazzi tipo alberghi e non i villaggi privati.
La distanza da nuclei abitati è di rilievo per le case isolate. Definiamo una casa isolata se dista più di 500
metri (per la strada più breve) a un comune o frazione con almeno 100 abitanti. Rientrano in questa
definizione gruppi di poche case che distano oltre 500 m. dal paese o dal resto della frazione. Rientrano
anche gruppi di case più grandi ma che sono poco abitati (es frazioni disabitate). Per i luoghi di villeggiatura
considerare la popolazione massima. Se in dubbio registrare: numero di abitanti nel nucleo in cui era
collocata l’abitazione in questione e distanza dal centro abitato più vicino e consultare il coordinatore. uesta
domanda mira ad individuare i bambini che sono cresciuti in condizioni per cui il contatto con coetanei e con
adulti era limitato ad una comunità familiare o di piccole dimensioni.
In modo analogo interessa anche ricostruire le condizioni igieniche e di affollamento delle diverse abitazioni
occupate. A questo scopo vengono chieste nelle “schede specifiche” informazioni sul numero di abitanti e di
locali.
Per quanto riguarda le abitazioni saltuarie (6.5. ABITAZIONI SALTUARIE), registrate l’elenco delle
eventuali altre abitazioni dove il bambino trascorreva regolarmente una parte importante del suo tempo.
Debbono essere considerate in questo schema solo le abitazioni dove il bambino trascorreva almeno 2
giorni/settimana oppure 4 mezze giornate ogni settimana oppure 2 mesi continuati all’anno
Le istruzioni per la compilazione sono le stesse che per la sezione 6.1.
Occorre rilevare in più il tempo trascorso mediamente dal bambino in tale abitazione, indicando sia il
numero di giorni sia quante ore in tali giorni. Si tratta sempre di un uso medio. Se sono riferiti cambiamenti
importanti dovete compilare due o più righe diverse.
Seconde case. Raccogliere le informazioni dettagliate (sezione 6 più scheda abitativa) se sono usate per
oltre 100 giorni anno (cioè tutti i fine settimana oppure 2 su 3 fine settimana più le vacanze estive. Se
l’uso è inferiore limitarsi alla inclusione nell’elenco della sezione 6 (storia abitativa).
Le schede abitazione sono da compilare anche per eventuali abitazioni secondarie usate con
frequenza o durata elevate ed in modo regolare. In modo indicativo si potrebbero indicare
circa 100 giorni anno (pari cioè a tutti i fine settimana oppure tre mesi anno).
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L’elenco per le abitazioni della madre e del bambino deve comprendere tutte le abitazioni (anche di breve
durata), mentre le schede specifiche vengono compilate solo per le seguenti abitazioni:
-
abitazione corrente del bambino (abitazione all’intervista),
-
abitazione alla data di riferimento,
-
abitazione della gravidanza,
-
altre eventuali abitazioni in cui il bambino ha risieduto per oltre un anno.
Cambi di abitazione nello stesso palazzo debbono essere considerati a tutti gli effetti come abitazioni diverse
e, se ricadono nelle condizioni precedenti debbono essere compilate le schede.
Le misure si effettuano nell’abitazione al momento dell’intervista (abitazione attuale).
Se la madre ha traslocato durante la gravidanza occorre compilare la scheda per entrambe le abitazioni.
Se la gravidanza è iniziata mentre la madre viveva con i genitori, compilare la scheda per quell’abitazione.
Per le misure nelle precedenti abitazioni si rinvia a successive valutazioni.
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SCHEDA DI CHIUSURA
Serve per registrare la valutazione dell’inteervistatore sull’adeguatezza delle risposte ricevute e per
registrare l’ora di conclusione dell’intervista.
E’ da compilare al termine di tutte le attività svolte (int eervista e misure).
Nei questionari distribuiti da Aprile 2000 in poi sarà collocata appena prima della copertina, in
conclusione del questionario. Nei questionari precedenti è stata collocata dopo la sez. 5. Le regole
di compilazione sono sempre le medesime.
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SCHEDA ABITAZIONE
La scheda è uguale per tutte le abitazioni. Nella prima pagina viene indicato di quale
abitazione si tratta.
Il fascicolo del questionario contiene una scheda, per eventuali altre abitazioni aggiungere le
schede necessarie che debbono essere inserite nelle buste rilegate insieme al questionario.
Riportare le informazioni necessarie per collocare la scheda in relazione con il resto dell’intervista, cioè:
Numero del questionario, numero dell’abitazione secondo l'elenco precedentemente raccolto alla sezione 6.1,
l’indirizzo (via e numero, città) ed il periodo in cui l’abitazione è stata occupata dalla famiglia del bambino.
Si tratta di una ripetizione necessaria per garantire che non vi siano errori. I dati debbono coincidere con
quelli riportati nella tabella 6.1.
Indicate se si tratta della abitazione attuale, cioè quella al momento dell’intervista, di quella alla data di
riferimento, di quella in gravidanza o di altre. Sono ammesse risposte multiple per le abitazioni che
corrispondono a più di una condizione.
Abitazioni secondarie - compilazione della schedaLe schede abitazione sono da compilare anche per eventuali abitazioni secondarie usate con
frequenza o durata elevate ed in modo regolare. In modo indicativo si potrebbero indicare
circa 100 giorni anno (pari cioè a tutti i fine settimana oppure tre mesi anno).
A.1 Dati generali dell'abitazione
Numero piani dell’edificio: si intende il numero di piani fuori terra (il pianterreno conta quindi per un piano).
La soffitta conta solo se abitata.
Numero del piano.
Contare il numero di piani fuori terra. Il pianterreno vale 1, i piani successivi vengono numerati di
conseguenza. Numerate così anche se il pianterreno non è abitato.
Seminterrato vale 0, scrivere in chiaro a margine.
Se l’appartamento occupa più piani indicare:
99 quando occupa tutto l’edificio,
Se occupa solo parte dell’edificio considerare come piano principale quello dove la famiglia
trascorre più tempo nella giornata.
Es.
Villetta di tre piani, tutti abitati dalla famiglia indicare 99
Appartamento principale al 5° piano (pianterreno più 4 piani) e mansarda (6° piano) indicare 5 ed
annotare che vi è la mansarda in margine.
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Numero vani e dimensione in metri quadrati servono sia a definire l’affollamento (in relazione al numero di
abitanti) sia a costruire un indicatore del consumo di corrente in rapporto alle dimensioni dell’abitazione
Per ‘Numero di Vani’ intendiamo il numero di locali abitabili, escludendo i servizi igienici, il cucinino non
abitabile, ed i locali adibiti ad ufficio, laboratorio, ecc. Includiamo invece la cucina se è abitabile, cioè di
dimensioni analoghe ad una stanza e tali da poter essere utilizzata anche per i pasti (contano le dimensioni,
non l’utilizzo effettivo). Non contano i locali accessori (garage, lavanderia, cantina ecc.).
Per la superficie è sufficiente una stima. Tenete conto solo della superficie interna all’abitazione (escludendo
quindi balconi, verande e locali accessori).
6. Numero di persone coabitanti (compreso l'intervistato): corrisponde in generale al numero di componenti
la famiglia. Se vi sono state variazioni indicare il numero massimo in condizioni abituali (escludete quindi
eventuali ospiti per brevi periodi). Conteggiate separatamente adulti (oltre 18 anni) e bambini/ragazzi (sotto i
18 anni).
Nel caso di vita in comunità (pensionati, alberghi, collegi, ecc.) o in coabitazione o in affitto in una stanza di
appartamento (avendo a disposizione una stanza per dormire e condividendo con altre famiglie cucina o
servizi igienici) ci si comporta nel seguente modo:
Indicate di quale condizione si tratta nella tabella 6.1 nella tabella ‘tipo di abitazione’
Riportate come
n. vani = tutti i locali abitati della casa;
superficie = la superficie abitata totale;
n. persone= tutti componenti della convivenza o il numero totale di abitanti, compreso l'intervistato;
il costo della bolletta non viene indicato, salvo che l’intervistato lo conosca.
8. C’è un giardino? Si intende annesso all’abitazione, sia privato che condominia le. Attenzione alle
successive domande A.7 e A.8., che vengono poste solo se vi sono giardino od orto.
La definizione di estate ed inverno è funzionale e deve essere intesa come ‘stagione calda, con giochi
prevalentemente all’aperto’ e ‘stagione fredda con giochi prevalentemente al chiuso’.
9. C’è un orto annesso all’abitazione?
Attenzione alle successive domande A.7 e A.8. che debbono essere
poste solo quando ci sono orto o giardino.
Se c’è un giardino / orto ma non è frequentato dal bambino scrivere 0 nella casella con il numero di ore di
uso.
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11.Impianto di riscaldamento. La domanda sull’impianto di riscaldamento è a due livelli: il primo livello
chiede se il riscaldamento è centrale o autonomo. Il tipo di combustibile viene chiesto solo per il
riscaldamento autonomo.
Se esistono diversi impianti, es impianto principale a gasolio e stufa a legna quale fonte secondaria, occorre
codificare l’impianto usato per più giorni nell’anno (potrebbe quindi essere la stufa se accesa più a lungo del
riscaldamento centrale) ed annotare l’altro impianto in una nota a margine.
A.2 Linee ed apparecchiature elettriche vicino all’abitazione
1 Vi sono linee ad alta tensione a meno di 200 mt.?
2 Vi sono linee a media tensione a meno di 100 mt.?
3 Vi sono linee a bassa tensione a meno di 30 mt.?
Alta tensione = oltre 125 Kilovolt
Media tensione =oltre 5 Kilovolt, fino a 125 Kilovolt
Bassa tensione = da 380 e 220 Volts fino a 5 Kilovolts
La risposta a queste domande può presentare incertezze da parte sia dell’intervistato sia
dell’intervistatore. In questo caso annotare le risposte più probabili e le informazioni (es
indirizzo) necessarie per una verifica successiva.
Presentare queste domande aiutandosi con il set di fotografie 'LINEE ELETTRICHE ED ANTENNE':
Occorre chiedere la potenza della linea in KV (Kilovolt). 1 KiloVolt corrisponde a 1000 Volt. Es. 380
KV=380.000 Volt.
L’intervistatore deve farsi indicare, se possibile, le linee, antenne o apparecchiature. Deve quindi confermare
o meno l’indicazione fornita dall’intervistato. Se le opinioni dell’intervistato e dell’intervistatore discordano,
annotate eventuali commenti in margine, senza entrare in discussioni che potrebbero disturbare l’intervista.
Attenzione alle distanze, le linee a distanza superiore a quella indicata sono irrilevanti e non vanno indicate.
La richiesta di “confermare l’indicazione dell’intervistato” su linee e antenne, è riferita solo all’abitazione in
cui ha luogo l’intervista. Per le altre abitazioni non se ne tenga conto.
La conferma da parte dell'intervistatore (SI) si riferisce in primo luogo alla conferma delle risposte
positive, cioè al fatto che l'intervistatore ha visto che esiste una linea con caratteristiche compatibili
con quelle riferite dall'intervistato. L'intervistatore può anche confermare le risposte negative (non
ci sono linee) ma in questo caso deve esserne davvero sicuro, avendo almeno
fatto un giro intorno all'isolato.
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NO significa che l'intervistatore non conferma (ad esempio non ha visto nessuna linea oppure le
caratteristiche erano diverse da quelle indicate dall'intervistato). In questo caso bisogna spiegare per
quale motivo l'intervistatore discorda dall'intervistato.
NON SO significa che l'intervistatore non si sente in grado di dare un parere.
NON VALUTATO significa che l’intervistatore non ha visto l’abitazione
Scrivere NON VALUTATO per le abitazioni diversa da quella dell'intervista, a meno che
l'intervistatore non ritenga di poter esprimere il suo giudizio in proposito (ad esempio conosce
l’isolato o vi è andato di proposito).
Se vi sono più linee annotarle tutte, misurando la distanza dalla più vicina in ciascuna categoria ed annotando
in margine (anche con un disegno se si ritiene utile) la situazione.
Le domande 4-8 (illuminazione, linee tram ecc.) sono relative a linee a bassa tensione o ad impianti che
possono causare un campo magnetico elevato ma solo per le stanze più vicine. Per questo bisogna anche
indagare a quali stanze sono prossime.
Non considerate le linee e le insegne se sono fissate a muri dello stesso edificio ma non dell’abitazione del
soggetto.
Non considerate le linee a distanza superiore a quella indicata.
Nella risposta alla domanda 4 (linee di illuminazione)annotate se la linea è costituita da un unico cavo o da
due o tre conduttori separati (come se fosse una linea ad alta tensione in miniatura). La tipologia a conduttori
separati si trova ancora in aree isolate e su impianti vecchi. Il campo magnetico determinato dai due tipi di
linee è molto diverso.
Per quanto riguarda tram o filobus considerate solo le linee su cui i mezzi transitano con regolarità e tutti i
giorni. Escludete le linee usate solo in modo eccezionale (es. linee speciali per ricorrenze o per lavori sulla
linea principale). Considerate anche le eventuali linee ferroviarie .
9.1 Antenne radio o ripetitori TV (a meno di 300 m).Intendiamo antenne per uso commerciale, non
l’antenna del radioamatore. Ci riferiamo inoltre ad antenne di grandi dimensioni. Le antenne ed i ripetitori
sono costituiti per irradiare un campo elettromagnetico (onde radio) su una grande superficie. Spesso sono in
località elevate nei dintorni della città.
Non dovete considerare i ponti radio (costituiti da antenne a forma di ombrello rovesciato, indicati nel
fascicolo di fotografie). Se l’intervistato insiste perche li registriate, fatelo ma indicando che a voi sembra un
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ponte radio. I ponti radio sono fatti per tramettere un fascio concentrato di onde radio che deve raggiungere
solo un altro ponte radio, senza che vi sia dispersione. Spesso sono posti sul tetto di edifici anche in città.
NON dovete considerare le antenne riceventi (l’antenna della televisione sul tetto di casa, per intenderci) né
le antenne paraboliche per ricevere i segnali TV dal satellite (le parabole messe sul tetto o sul balcone). Le
antenne riceventi non emettono campo magnetico ma si limitano a ricevere un segnale.
9.2 Stazioni radiobase per telefonia cellulare (a meno di 100 m.)
Le stazioni radiobase sono comprese nel set di fotografie. Annotare se l’antenna è sul tetto dell’edificio. Se è
posta su altri edifici stimare la distanza in linea retta dall’abitazione.
10. E’ presente una cabina elettrica nell’edificio ?
Intendiamo le cabine di trasformazione Media -Bassa tensione. Il campo elettrico generato da queste cabine
diminuisce rapidamente con la distanza e quindi è essenziale non commettere errori di valutazione nella
posizione della cabina.
E’ possibile che l’intervistato non sia al corrente della presenza di una cabina. Le cabine comunque sono
sempre al piano terra od in un seminterrato. La domanda quindi deve essere approfondita, in caso di dubbio,
solo per i soggetti che abitano al piano terra od al primo piano.
11. L' edificio è dotato di ascensore ? Il vano motore è adiacente all'abitazione? Specificare a quale stanza.
Il campo elettrico generato da un motore diminuisce rapidamente con la distanza.
12.1. Qual’è la potenza installata per contratto (KW)
|_|_| |_|
I contratti abituali per uso domestico prevedono 3 e 4,5 Kilovolts. Se ci sono dubbi chiedete se salta il
limitatore accendendo due elettrodomestici a resistenza (es boiler e forno). Se sì, è più probabile sia un
contratto a 3 KW.
12.2. Consumo medio di corrente (secondo la bolletta).
E’ sufficiente indicare il consumo approssimativo medio mensile (se la bolletta è bimestrale, la metà della
bolletta).
Dal Veneto hanno segnalato che molte abitazioni (in genere villette isolate) hanno anche il collegamento con
la corrente a 380 Volts. La corrente a 380 volts è usata per macchinari, saldatrici ecc. In modo illecito viene
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talvolta usata, perché meno costosa, anche per alimentare la corrente domestica (dopo trasformazione a 220
volts).
In conclusione: se l’intervistato, alla domanda sul consumo di corrente e sull’importo della bolletta chiede se
ci si riferisce alla corrente a 220 volts o a quella a 380 volts, rispondete chiedendo il costo medio per
entrambe le bollette. Indicate i due costi separatamente.
A.3 Traffico e sorgenti fisse di inquinamento atmosferico
1. Rispetto al traffico di auto ed altri veicoli, lei come definisce la zona dove si trova la sua abitazione?
Il termine ‘zona’ è volutamente indefinito. Intendiamo l’area prossima all’abitazione e che interessa
l’abitazione. E’ più che l’isolato ma meno che il quartiere. La valutazione deve essere lasciata
all’intervistato. Se l’intervistatore non concorda, o nel caso di abitazioni difficilmente classificabili come nel
caso di abitazioni che in parte si affacciano su aree di traffico ed in parte su aree verdi o senza traffico
indicare la discordanza o l’incertezza in margine.
2. Se l’intensità del traffico varia nel corso delle giornata, indichi il numero di ore al giorno per ciascuna
categoria di traffico.
Il concetto di poco e molto traffico deve essere riferito ad una media area urbana. Se avete dubbi, chiedete al
intervistato che indichi un esempio, in modo da avere un riferimento. Possono esserci problemi di coerenza
nella risposta data dagli abitanti di aree urbane rispetto a quella data dagli abitanti di aree extraurbane o di
piccole città. L’intervistatore può esprimere la propria valutazione, ad esempio confrontando la situazione
che osserva all’intervista con altre situazioni che gli sono note.
Considerate per la valutazione dei cambiamenti di traffico tutte le 24 ore, comprese le ore notturne.
Se le domande al punto A.3.2 non hanno risposta si intende che il traffico è costante nelle 24 ore.
3. Chiedete il nome delle strade che circondano l’abitazione. Se vi fossero più di 4 strade, scegliete quelle
più vicine all’abitazione.
Le domande da 4 a 10 si riferiscono alle sole strade che circondano l’edificio di abitazione.
Il seguente disegno esemplifica alcune situazioni.
Per le domande al punto 3 (elenco delle vie), dovete riportare per tutte le 4 abitazioni tutte le 4 vie (V. Rossi,
V.Bianchi, V.Caboto, V.Vespucci).
Per le domande da 4 a 10 si presentano diverse situazioni:
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Casa A: Considerate per le domande 4-10 le vie Rossi, Caboto e Bianchi. Delle vie Rossi e Bianchi
escludete, eventualmente quella più lontana dalle finestre.
Casa B: Considerate via Rossi
Casa C: Considerate V.Bianchi e V. Caboto, ricordandovi di segnalare la presenza del giardino e di riferire le
sue dimensioni.
Casa D: Considerate v. Bianchi e V.Vespucci
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Nella domanda 5 sul numero di corsie, ci interessa il numero totale di corsie, sommando quindi quelle nei
due sensi di marcia. Qui sono presentati alcuni schemi
8. Si formano code di traffico vicino (entro 100 m) a casa sua?
Se si indicate per quante ore complessive nelle 24 ore
9. C’è transito di linee di autobus? Se si, indicate quante linee
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10. C’è passaggio di camion?
Con “Sporadicamente” intendiamo passaggi saltuari.
Con “Frequentemente” intendiamo passaggi ripetuti e frequenti oppure passaggi in continuazione,
AD ESEMPIO il traffico tipic o delle strade di scorrimento su cui è indirizzato il traffico di veicoli
pesanti o quello che si può osservare in prossimità di fabbriche o depositi. Non considerate eventi
imprevisti e saltuari (es lavori in corso).
D. 11. Ci sono distributori di benzina prossimi all’abitazione?
D 12. Sono presenti parcheggi, garages, o autofficine nel cortile o nelle vie circostanti l’abitazione?
D 13 Sono presenti fabbriche/laboratori artigiani/officine prossimi all’abitazione?
Per le domande 11, 12, 13 valgono le stesse indicazioni, in particolare considerate sia il cortile sia le vie
prospicienti l’abitazione. La valutazione sugli odori è soggettiva da parte dell’intervistato. Annotare in
margine eventuali commenti.
Per quanto riguarda i parcheggi ci si riferisce a parcheggi di grandi dimensioni, pubblici o di aziende. Non si
intende il parcheggio privato o condominiale.
A.4 Apparecchi elettrici
Quali dei seguenti apparecchi sono presenti nella sua abitazione? In quale stanza si trovano e quanto sono
utilizzati?
L’elenco comprende elettrodomestici fissi, mentre quelli mobili (anche indicati come apparecchi di uso
personale) sono prevalentemente trattati nelle sezioni sulla madre e sul bambino. Per ciascun
elettrodomestico registrate se è presente in casa oppure no, dove si trova e quanto viene utilizzato. Non è
necessario registrare la durata di accensione per il boiler e per il condizionatore.
L’unità di misura per registrare la durata può variare per i diversi elettrodomestici.
E’ importante indicare se l’apparecchio si trova in una stanza frequentata dal bambino. Se sono in locali
annessi all’abitazione ma non frequentati non chiedere la frequenza di uso.
A.6 Uso di sostanze chimiche ed hobbies
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Queste attività hanno in comune l’uso di solventi, che può anche essere rilevante. L’esposizione può essere
elevata se l’attività si svolge in locali chiusi e non ventilati.
Per i radioamatori e radioriparatori si aggiunge anche la possibile esposizione a campi magnetici.
Se lo stesso uso / hobby vede il coinvolgimento di più familiari elencarli tutti nell’apposita colonna e
riportare il tempo complessivo. Se sono riferiti cambiamenti importanti annotarli in margine o su una scheda
addizionale.
Vanno riferiti soprattutto gli usi ripetuti e non quelli eccezionali. Ad es. non riportate il fatto che una o
poche volte all’anno viene riparato con colla un oggetto rotto.
Registrate anche usi saltuari ma in quantità importanti. Ad esempi l’incollatura di laminati plastici
nell’abitazione durante un rifacimento dell’abitazione è eccezionale ma comporta esposizioni rilevanti.
A.7 Esposizione ambientale a pesticidi in attivita’ non lavorative
Ci si riferisce all’esposizione ambientale, in particolare del bambino e della madre a causa della vicinanza a
campi o stalle dove sono usati pesticidi ed all’uso degli stessi da parte di altri familiari.
Attenzione questa sezione contiene alcune domande filtro che consentono di saltare le pagine che non sono
rilevanti per l’abitazione in questione.
In particolare: 1. L'abitazione era annessa o confinante ad una azienda agricola, a campi coltivati o ad
un allevamento di animali?
Se no o non so andare alla sezione n. A.8,
Se sì continuare
2. Lei (la madre) od il padre del bambino o altri suoi familiari svolgevano attività, anche saltuarie,
nell'azienda?
Come regolarmente intendiamo oltre 10 giorni/anno ma senza che l’attività abbia le caratteristiche di una
attività lavorativa.
Se l’attività è di tipo lavorativo deve essere compilata anche la scheda specifica. Le domande che seguono
debbono essere poste comunque perché sono informative sulla esposizione residenziale del bambino.
Domanda 3. Se c’erano campi coltivati, quali erano le coltivazioni più frequenti? (consideri tutte le attività,
anche frutteti, vigne e serre).
Riferire tutte le coltivazioni considerate di rilievo.
Domanda 4. I campi più vicini, quanti metri distavano da casa sua?
La distanza va misurata in metri in linea retta.
Domande 7 e 8, da porsi solo se abitazione del bambino
7. Il bambino ha mai assistito all’applicazione di trattamenti con pesticidi?
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8. Il bambino entrava nei campi nei due giorni successivi al trattamento?
Si intende verificare se il bambino può essere stato esposto a pesticidi, ad esempio perché restava nel
cortile.o perché entrava nei campi poco dopo il trattamento.
Si tratta di domande delicate che più di altre potrebbero scatenare sensi di colpa e rifiuto a rispondere in
modo approfondito.
Le domande 10 e 11 (chi preparava i pesticidi, chi lavava gli indumenti) servono per riconoscere
l’esposizione causata da familiari durante l’effettuazione di queste mansioni.
12. Venivano allevati animali vicino alla sua abitazione ? Se NO vai a A.8 in questa sezione
Le domande hanno spiegazioni ed interpretazioni simili a quelle da 3 in avanti, già illustrate.
A.8 Esposizione ambientale a pesticidi in orto e giardino
1. Se la casa aveva un orto od un giardino (1 pagina scheda abitazione) continua, altrimenti vai a A.9.
Questa sezione è riferita sia all’uso rilevante sia all’uso amatoriale, come di chi coltiva un
piccolo giardino od un piccolo orto. Se si tratta di attività più importanti, con un uso intenso di
sostanze, dovete compilare anche le sezioni alle pagine precedenti.
Se si tratta di attività lavorativa compilare anche le schede relative.
Le domande hanno spiegazioni ed interpretazioni simili a quelle da 3 in avanti, già illustrate.
A.9 Esposizione ad insetticidi in casa
L’esposizione domestica ad insetticidi, per la coltivazione di piante in vaso per la disinfestazione può essere
anche rilevante. In particolare prestate attenzione ai prodotti spray.
Riportate anche i trattamenti saltuari. Se il trattamento viene fatto in balcone e poi la pianta (o l’animale)
viene portata subito in casa, annotate ‘casa’; se invece viene lasciata alcune ore in balcone annotate ‘fuori’.
Indicare, se possibile, il nome commerciale del prodotto.
Occorre distinguere il tipo di insetticidi, in particolare quelli a base di piretro (come piastrine, zampironi e
molti degli spray comunemente usati) e le altre classi chimiche.
Disinfestazioni: non considerate quelle effettuate nell’abitazione ma precedenti il trasloco di oltre 15 gg.
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SCHEDE SPECIFICHE SETTORE PRODUTTIVO
SCHEDE SPECIFICHE SETTORE PRODUTTIVO
Una volta compilata la storia professionale generale occorre compilare le schede specifiche.
Elenco schede specifiche per settore produttivo / attività lavorativa
1. agricoltura
2. allevamenti di animali
3. attività saltuarie
4. benzinai
5. carrozzerie
6. ceramica
7. costruzioni ferroviarie
8. dentisti
9. edilizia
10. elettricisti
11. esercizio ferroviario
12. fonderie seconda fusione
13. forestali
14. galvanica
15. industria chimica
16. industria del legno
17. industria della carta
18. industria della concia
19. industria della gomma
20. industria delle calzature
21. industria delle vernici
22. industria tessile
23. lavanderia
24. lavorazione materie plastiche
25. lavorazioni metalmeccaniche
26. macelli e lavorazioni della carne
27. parrucchieri
28. pelletterie
29. pelletterie
30. preparazione cibi
31. questionario per il lavoro di ufficio
32. questionario professionale generale
33. saldatura
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34. siderurgia
35. tipografie
36. trattoristi
37. vetro
38. Trasporti
39. Insegnanti
Si tratta di schede comprendenti una serie di domande necessarie per ottenere una descrizione completa
dell’attività professionale.
La scheda "questionario professionale generale" andrà compilata nel caso dei settori lavorativi che non
rientrano tra i precedenti.
Le informazioni richieste dal questionario di settore sono identiche, per alcune domande, a quelle del
questionario professionale generale, ma vengono ulteriormente integrate da richieste specifiche inerenti le
caratteristiche intrinseche delle mansioni o dei settori produttivi considerati.
Le schede devono essere compilate al termine delle sezioni sulla storia lavorativa della madre e del padre,
prima di passare alla sezione successiva del questionario e non al termine dell'intero questionario. Ogni qual
volta viene utilizzata una scheda specifica per settore o la scheda professionale generale riportare il numero
d'ordine dell'impiego (n.impiego), come indicato nelle sezioni 3 e 5 ed indicare se è riferita al padre od alla
madre.
Non lasciare mai domande senza risposte, per non creare dubbi agli esperti che analizzeranno queste schede,
barrare eventualmente delle sezioni se non vengono utilizzate indicandone il motivo. Sbarrate le domande
che non sono state poste, spiegando perché.
Riferite in margine eventuali altre informazioni che l’intervistato ritiene importanti.
Indicare il numero individuale, il numero di riga della scheda ‘storia lavorativa’ e se la schede è riferita al
padre o alla madre.
Istruzioni a domande comuni a quasi tutte le schede specifiche:
Altre produzioni o attività presenti:
vanno indicate attività secondarie presenti; ad esempio piccoli reparti di produzione in un'azienda
prevalentemente commerciale, oppure attività di commercializzazione prodotti in insediamenti
industriali.
Dimensioni dell'azienda:
serve ad avere un'idea delle dimensioni e quindi del tipo di organizzazione produttiva esistente.
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Reparto:
va indicato il nome con cui il reparto viene identificato nell'azienda.
Produzione del reparto:
indicare le lavorazioni presenti nel reparto dove lavora il soggetto.
Tipo di lavoro:
indicare il tipo di lavoro eseguito, specificando la durata se si tratta di lavori a tempo parziale o
stagionale.
Tipo di ambiente:
possono essere indicate più risposte.
Si chiede di esprimere la percentuale dell'intero periodo
considerato, passato nei diversi ambienti.
Descrizione del reparto:
in questa sezione si intende raggiungere una buona conoscenza del luogo dove il soggetto ha operato
in termini di dimensioni del locale, macchinari, affollamento, particolari condizioni climatiche ad
esempio dovute alla presenza di forni, ecc. L'obiettivo di questa domanda e quello di individuare
condizioni che possano aver influenzato l'esposizione del soggetto, e di aiutare la descrizione
dell’ambiente di lavoro.
Altre lavorazioni svolte nelle adiacenze del posto di lavoro:
in questa sezione si vuole raccogliere una informazione sommaria delle lavorazioni che si
svolgevano intorno al posto di lavoro del soggetto, allo scopo di individuare esposizioni non
direttamente dovute all'attività, del soggetto stesso. Se non vi erano altre attività, indicare “non vi
erano altre attività.
Sostituzione di colleghi:
in questa sezione vanno segnalati tutti i lavori effettuati saltuariamente o in sostituzione di altri
colleghi. Va esplicitata, se possibile, la frequenza (mensile, annuale); se non rilevante indicare "mai".
Presenza di fumi, vapori o polveri:
questa ultima parte richiede una valutazione soggettiva dell’intervistato rispetto alla presenza di fumi,
vapori o, polveri; l'intervistato deve specificarne la presunta origine e indicare le eventuali protezioni
usate.
Impianti di aspirazione:
oltre alla presenza di impianti di aspirazione indagare se gli impianti erano in funzione oppure no.
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Protezioni personali:
l'intervistato deve indicare se utilizzava protezioni personali.
Esposizioni a radiazioni:
Identificare l’eventuale uso di materiali radioattivi o di esposizione a radiazioni ionizzanti debbono
essere sorvegliati e portare un dosimetro (piastrina per misurare la radiazione ricevuta).
Uso di macchinari:
Ci si riferisce ai macchinari con motore (elettrico o termico). Se il motore è elettrico è importante
misurare la distanza dal posto abituale dell’intervistato.
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SCHEDE INDUSTRIA
Per ogni questionario di settore vengono indicati di seguito gli obiettivi da conseguire nel corso
dell'intervista, al fine di mettere in evidenza particolari esposizioni. Le schede non mirano a tutte le
esposizioni ma solo a quelle rilevanti per questo studio.
Fonderie di seconda fusione
Il questionario intende appurare in quale fase di lavorazione era impiegato il soggetto al fine dì evidenziare la
relativa esposizione.
E' importante verificare la presenza di acciai speciali o inossidabili (inox) ,l'utilizzo di nero minerale e resine
nella preparazione di forme e anime.
L'esposizione a campi elettromagnetici è importante per lavorazioni in vicinanza di forni a induzione. Le
radiazioni ionizzanti sono impiegate nel caso di controlli non distruttivi dei pezzi prodotti.
Lavorazioni metalmeccaniche
Il questionario si propone di mettere in evidenza le seguenti esposizioni:
-metalli e composti (in particolare cadmio, piombo, nichel e cromo)
-oli lubrificanti e oli da taglio
-solventi in operazioni di sgrassaggio e verniciatura
-esposizione a campi elettromagnetici per addetti a forni a induzione
-esposizione a radiazioni per il controllo dei pezzi
E' inoltre importante definire le modalità di utilizzo di macchine utensili e/o di lavorazioni a caldo.
Saldatura
Il questionario relativo alle operazioni di saldatura si prefigge di evidenziare le seguenti esposizioni:
-metalli e loro composti (in particolare cromo, nichel, cadmio, piombo).In questa direzione vanno le
domande relative ai materiali da saldare.
-idrocarburi aromatici policiclici: in questa direzione vanno le domande relative all'eventuale sporcizia o
untuosità del substrato da saldare.
-solventi, nelle operazioni di preparazione dei pezzi da saldare.
-campi elettromagnetici nell'operazione di brasatura a induzione, e di saldatura elettrica.
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-radiazioni per il controllo delle saldature.
Galvanica
Il questionario si propone di mettere in evidenza l’esposizione a metalli, individuando quali erano presenti
all'interno della lavorazione effettuata dal soggetto.
Si è interessati, inoltre, ad evidenziare l'esposizione a solventi, clorurati in particolare, e alle condizioni
operative per dare anche una stima quantitativa dell'esposizione.
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Industria chimica
Non è obbiettivo dell'intervista professionale risalire a tutte le possibili sostanze presenti in una industria
chimica.
Una stima delle sostanze presenti sarà effettuata sulla base della descrizione dei prodotti dell’industria.
Obiettivo principale del questionario è quello di distinguere, almeno negli impianti a ciclo continuo, tra
operatori addetti solo alla sala comandi (i cosiddetti "quadristi") e quelli che intervengono anche
manualmente sugli impianti. Per gli impianti in discontinuo e, necessario insistere sulla descrizione delle
operazioni direttamente effettuate dal soggetto allo scopo di identificare le possibili esposizioni.
Nella sezione del questionario riguardante le operazioni di Manutenzione, in caso di risposta affermativa alla
domanda sulla saldatura, va riempito anche il questionario specifico, relativo alle operazioni di saldatura.
Industria delle vernici
Le esposizioni principali da porre in evidenza riguardano: i solventi, i composti di cromo e di piombo
presenti nei pigmenti, il nerofumo (carbon black) , anch'esso presente nei pigmenti.
L’identificazione della presenza di sistemi di dosaggio automatico o di aspirazione localizzata serve a
valutare l'intensità della possibile esposizione.
Industria della gomma
La suddivisione della produzione di articoli in gomma in diverse voci serve ad identificare l'esposizione a
solventi, ed ai diversi tipi di gomma che è maggiore in alcuni settori che in altri.
La suddivisione in aree permette di concentrare l'attenzione, attraverso le domande riportate, sulle
esposizioni tipiche di ciascuna area di lavoro.
In particolare sono importanti amine aromatiche, solventi, nerofumo, asbesto, monomeri particolari (stirolo,
VCM), piombo nei cavi.
L’identificazione della presenza di sistemi di dosaggio automatico o di aspirazione localizzata serve a
valutare l'intensità della possibile esposizione.
Lavorazione materie plastiche
La struttura del questionario tende a mettere in evidenza:
- i polimeri utilizzati (e di conseguenza l'eventuale esposizione a monomeri ancora presenti).
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- lo stato fisico dei prodotti utilizzati, per comprendere le modalità dell'avvenuta esposizione e la sua
intensità.
- la presenza di particolari additivi di cadmio e piombo o di cariche di rinforzo come asbesto e fibre di
vetro.
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Industria tessile
Il questionario si propone di conoscere quali fibre venivano lavorate e in quale fase di lavorazione il soggetto
era operante.
In particolare si tende a far emergere informazioni relative alle seguenti esposizioni:
- oli minerali, come lubrificanti in filatura (per il filo) e in tessitura (per i telai)
- pigmenti di cromo, piombo o cadmio in fase di tintura
- solventi in fase di stampaggio tessuti o lavaggio a secco
- formaldeide in fase di fissaggio (antipiega, ecc.)
L’identificazione della presenza di sistemi di dosaggio automatico o di aspirazione localizzata serve a
valutare l'intensità della possibile esposizione.
Industria del legno
Le esposizioni che il questionario tende a mettere in evidenza sono:
- antimuffa (clorofenoli) nei legni utilizzati o esposizione a causa dei trattamenti effettuati dal soggetto;
- polveri di legno in tutte le operazioni di taglio, lavorazione, ecc.
- colle e solventi nelle operazioni di incollaggio, solventi nelle operazioni di verniciatura
- formaldeide nelle operazioni di verniciatura (poliestere) e di costruzione di pannelli di truciolare.
Pelletteria
Anche per questa attività prettamente artigianale il questionario tende a mettere in evidenza quali sono le
mansioni e le fasi di lavorazione che espongono a solventi attraverso l'uso di varie classi di prodotti (mastici
o attivatosi che svolgono la funzione di far penetrare meglio il mastice).
Industria delle calzature
Obiettivo di questa scheda è quello di identificare nelle varie fasi di lavorazione le mansioni che possono
esporre a solventi (contenuti in mastici, attivatori ecc.).
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Industria della concia
Questa scheda si propone di mettere in evidenza, attraverso l'identificazione delle fasi di lavorazione e delle
mansioni, soprattutto l'esposizione ad alcune classi di prodotti che possono aver contenuto sostanze come
clorofenoli, solventi, formaldeide, composti del cromo, usati in diverse fasi del ciclo di lavorazione.
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Edilizia
Il questionario deve accertare le dimensioni dell'azienda al fine di stabilire se la mansione svolta dal soggetto
era particolarmente specializzata o se invece si occupava di tutte le operazioni coinvolte nella costruzione, di
uno stabile abitativo.
Il tipo di costruzioni effettuate può consentire di avere suggerimenti sull'uso di particolari tecnologie o
materiali, ad es. uso di asbesto nelle coibentazioni.
Le altre domande presenti sono tese alla messa in evidenza di esposizioni a:
-idrocarburi aromatici policiclici (oli disarmanti, peci, fogli catramati, asfalti, bitumi, ecc.)
- resine epossidiche nelle malte o in isolanti particolari.
Trasporti
Le esposizioni che il questionario tende a mettere in evidenza sono:
- idrocarburi aromatici policiclici: presenti nei gas di scarico dei motori.
L'intensità e la probabilità
dell'esposizione sono maggiori se svolgono riparazioni sul motore;
- solventi: che vengono utilizzati nelle operazioni di verniciatura.
Elettricisti
Le esposizioni di interesse consistono in:
- Campi elettrici. L’esposizione a campi elettromagnetici è funzione sia del valore delle tensioni presenti
delle installazioni sotto tensione che della prossimità. Rientra in questo ambito, oltre la produzione e
distribuzione di energia, anche la manutenzione di linee aeree, comprese quelle per la trazione elettrica dei
treni e dei filobus.
- oli isolanti, chiamati anche ASKARELS che sono miscele di policloro-bifenili. Questi oli sono stati usati
in passato senza particolari cautele, talora addirittura per la pulizia di apparecchiature e delle man;.
- altre esposizioni: saldatura, solventi, sigillanti e vernici, per la definizione dei quali è necessario il massimo
dettaglio di informazione.
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Carrozzieri
La scheda prende in considerazione le fasi che comportano soprattutto esposizione a solventi e le modalità,
di esposizione (esistenza o meno di cabina di verniciatura) o di esposizione a prodotti di saldatura.
Lavanderia
Questa scheda del questionario si propone di mettere in evidenza esposizione a solventi (in particolare:
tetracloroetilene ,percloroetilene, tricloroetilene e trielina) con domande ,orientate a definire le varie
mansioni che possono comportare ,esposizione (diretta o indiretta) e differenziando le modalità di lavaggio, e
gli impianti a ciclo chiuso o ciclo aperto.
Forestali
Il questionario si propone di mettere in evidenza le attività di lavoro che abbiano comportato esposizione a
pesticidi a fumi di gas di scarico ad esempio per l’uso di motosega.
Macelli e lavorazione della carne
Il questionario mette in evidenza il tipo e il numero di animali macellati diversificando le varie fasi di
lavorazione e le operazioni che comportano contatto con l'animale o con il sangue degli stessi.
Inoltre si richiede se veniva fatto uso di prodotti disinfettanti, insetticidi o ratticidi.
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SCHEDE AGRICOLTURA
Istruzioni generali
Obiettivo di questa parte del questionario è definire quali sono le colture praticate dal soggetto e per ognuna
di queste se sono stati eseguiti trattamenti chimici di diserbo o contro particolari fitofagi (insetti, funghi) sia
curativi che preventivi.
Esperti agronomi potranno risalire ai tipi di sostanze utilizzate sulla base di tali informazioni e dei periodi
storici in cui i trattamenti sono stati eseguiti.
Per tutti i soggetti che hanno lavorato in agricoltura dovrà essere compilata innanzi tutto la scheda generale
agricoltura contrassegnata dalla sigla AG/I indicando il numero di identificazione del soggetto. (N.IND._), il
numero d’ordine dell'impiego (N. riga lavorativa), il nome dell’azienda in cui il soggetto ha lavorato e 1'anno
di inizio e di fine lavoro ( per quel che riguarda le modalità di registrazione dei periodi lavorativi far
riferimento a quanto indicato nel paragrafo "Storia professionale")
La scheda AG/1 viene riempita per ogni azienda agricola. Le schede specifiche per coltura, invece, vengono
riempite una sola volta per ogni coltura, anche se effettuata in diverse aziende agricole.
Indicare poi la posizione (mezzadro, bracciante, ecc.) occupata nell'azienda e se il rapporto di lavoro era
fisso, stagionale o a giornata.
Per quanto riguarda la posizione occupata nell’azienda le voci "bracciante/salariato" e “operaio agricolo”
sono state distinte pur essendo sinonimi, perché il termine l'operaio agricolo è di uso più recente.
Segue poi una domanda relativa ai tipi di colture praticate e all'uso che veniva fatto dei prodotti.
Se il soggetto ha lavorato a colture diverse queste dovranno essere elencate tutte in questa parte della scheda
e per ognuna indicata la destinazione dei prodotti (consumo personale o vendita).
L'ultima domanda della scheda riguarda la presenza nell'azienda di un allevamento di animali. In caso di
risposta positiva compilare anche la scheda ALLEVAMENTO ANIMALI (vedi paragrafo successivo)
Dovranno essere poi compilate le schede specifiche per coltura.
Le schede riguardano:
-
cereali (grano, mais, riso con una sua scheda specifica e altri cereali)
-
vite
-
Olivo
-
barbabietola da zucchero
-
soia/girasole
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-
agrumi(arancio, limone, mandarino e clementine)
-
fragole
-
melo,pero
-
pesco, albicocco, susino e ciliegio
-
ortaggi
-
vivai in genere
-
ortaggi da seme
-
fiori con schede specifiche per:
- garofano
- crisantemo
- gerbera
- margherita
- fronde verdi e fiorite
- piante ornamentali in serra, rosa, masseria
Struttura delle schede specifiche per coltura:
Le schede sono per coltura e non per periodo lavorativo per cui anche se uno stesso tipo di coltura è stato
praticato in aziende diverse e/o periodi diversi tutte le informazioni inerenti dovranno essere riportate nella
stessa scheda, vanno cioè riempite una volta sola per ogni coltura anche se effettuata in diverse aziende
agricole.
Indicare innanzitutto il numero di identificazione del soggetto (N. IND.
/..)
e
il
numero
d’ordine
dell’impiego o degli impieghi durante il quale/i quali il soggetto ha lavorato in quella determinata coltura (N.
riga della storia lavorativa).
Le successive informazioni richieste in queste schede sono:
estensione in ettari e periodo temporale: ogni scheda prevede righe per registrare tali informazioni in caso le
dimensioni dell'appezzamento coltivate siano variate nel tempo (dovranno essere registrate solo variazioni
uguali o superiori al 20% dell'estensione precedente).
Numero di giornate lavorative annue: si intendono le giornate di lavoro effettivo nei campi comprendendo
anche le attività svolte con mezzi meccanici.
Trattamenti svolti:
per ogni coltura sono indicate le malattie delle piante per le quali è possibile che siano stati svolti trattamenti
preventivi o curativi con fitofarmaci (è disponibile una guida sulle patologia e sui trattamenti citati nelle
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schede) ; per ognuna di queste viene chiesto se è stato mai fatto un trattamento, 1'anno del primo e
dell'ultimo trattamento, per quanti anni è stato fatto in quell'arco di tempo e per quanti giorni all'anno. Es. un
soggetto ha lavorato il mais( granoturco) per 15 anni dal 1965 al 1980. In quel periodo ogni anno e% stato
fatto un diserbo post-emergenza, inoltre nel 1965, nel 1970 e nel 1978 sono stati fatti trattamenti contro le
nottue. In questo caso per il diserbo l'anno di inizio è il 1965, l’anno dell'ultimo trattamento è il 1980 e in
tutto il diserbo è stato fatto per 15 anni; per le nottue l'anno del primo trattamento e' il 1965, l'ultimo e' il
1978 e in tutto il trattamento e' stato fatto per 3 anni.
Se il soggetto non ricorda nessuna patologia specifica ma dice di aver fatto trattamenti “per tutto”
(intendendo trattamenti preventivi) segnalarlo a lato della scheda.
Era lei ad eseguire direttamente il trattamento?: se si indicare da che anno a che anno
Tempo impiegato( ore al giorno):
nel caso il tempo impiegato sia variato negli anni per variazioni dell'estensione della coltura o variazioni
nelle tecniche impiegate indicare separatamente.
Preparazione miscela:
si intende la preparazione diretta con apertura da parte del soggetto del contenitore del fitofarmaco.
Assistenza al trattamento:
si intende la vicinanza del soggetto al luogo di preparazione della miscela o al luogo dove veniva effettuato il
trattamento.
Mezzo impiegato per il trattamento:
indicare il mezzo usato di solito.
Se venivano utilizzati la pompa a spalla, la motopompa a lancia manuale o l'atomizzatore a spalla chiedere se
il trattamento veniva eseguito a piedi o su mezzo meccanico (es. trattore).
Nel caso di cambiamento delle tecnologie nel tempo indicare tutti i mezzi usati.
Rientro nelle coltivazioni dopo il trattamento: registrare dettagliatamente il motivo del rientro, indicare il
lasso di tempo intercorso dal trattamento (ore giorni ecc. .) e la durata in ore della permanenza nel campo.
Il questionario prevede, dopo le schede specifiche per coltura, una serie di domande relative a abitudini e
comportamenti (schede AG/2 e AG/3) adottati durante l'esecuzione dei trattamenti e/o la preparazione delle
miscele.
Queste schede andranno compilate una sola volta anche se il soggetto ha lavorato in aziende agricole diverse.
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Indicare innanzitutto il numero di identificazione del soggetto (N. IND. _/) e il numero d'ordine del lavoro/
dei lavori svolti in agricoltura (N. IMPIEGO - ). Queste domande andranno poste naturalmente a chi ha
dichiarato nelle schede specifiche di aver fatto trattamenti o avervi assistito.
Inoltre vi sono due domande (AG/3) riguardanti l'immagazzinamento dei pesticidi e il luogo dove venivano
preparate le miscele per il trattamento. Queste domande andranno fatte anche a coloro che non hanno
partecipato all'esecuzione dei trattamenti.
Per le domande relative a immagazzinamento, pesticidi e
preparazione miscele indicare a quale azienda si riferisce la risposta.
Scheda allevamento animali
Obiettivi di questa scheda sono:
mettere in evidenza l'eventuale esposizione a insetticidi e altre sostanze utilizzate per disinfettare gli ambienti
o contro i topi identificare eventuali epidemie che si siano verificate tra gli animali e in particolare forme di
leucosi.
Questa scheda deve essere sottoposta anche a tutti quelli che hanno lavorato in agricoltura data la frequente
presenza nelle fattorie di piccoli allevamenti animali.
Le domande poste riguardano:
il tipo di animali allevati, in caso di allevamenti misti dovranno essere registrati sulla stessa scheda tutte le
specie di animali allevati, specificando se si tratta di animali da latte o da carne.
la tipologia dell’allevamento:
-familiare: piccolo allevamento gestito direttamente o con familiari
-aziendale: allevamento gestito da dipendenti nell'ambito di una fattoria con coltivazioni agricole
-industriale: attività di allevamento animali senza coltivazioni agricole
il periodo temporale (per quel che riguarda le modalità di registrazione dei periodi lavorativi far riferimento a
quanto indicato nel paragrafo "Storia professionale")
-dove erano situate le stalle
-i trattamenti insetticidi effettuati: indicare la durata del trattamento in ore
-trattamenti con formalina
-trattamenti contro i topi
-abitudini e comportamenti durante i trattamenti
-eventuali epidemie tra gli animali
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4 Apr 2000
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Misure dei campi magnetici
Il metodo è descritto nell’allegato 15 del protocollo, che si riporta per comodità del lettore.
Per le istruzioni sull’uso degli strumenti occorre fare riferimento al manuale di istruzioni degli
Emdex.
Per eventuali chiarimenti rivolgersi ad Ombretta Pons.
Eventuali malfunzionamenti degli strumenti debbono essere segnalati immediatamente ad Ombretta
Pons.
Metodi per la misura dell’esposizione a campi magnetici. (Allegato 15 protocollo)
In ciascuna residenza vengono eseguite
1.misure spot in due condizioni di carico nelle tre stanze principalmente usate dal bambino;
2. misure prolungate per almeno 48 ore al letto del bambino.
La stanza del bambino per le misure è quella in cui dormiva alla data di riferimento.
E’ ammesso, quando le condizioni dell’intervista lo rendono opportuno, effettuare le misure spot al
momento del ritiro del Lite. Specificare bene sul questionario.
E’ ammesso lo scarico strumenti a casa dell’intervistatore se il coordinatore locale approva. In
questo caso l’intervistatore deve immediatamente effettuare una copia di salvataggio oltre alla
copia sul disco fisso.
Per le misure spot vengono impiegati strumenti EMDEX II.
Le misure prolungate vengono eseguite con strumenti EMDEX Lite.
Se si sospetta un forte rischio di danno, lo strumento EMDEX-Lite non deve essere lasciato
nell'abitazione.
MISURE SPOT
Frequenza di campionamento
Per caratterizzare la variabilità a breve termine (misure spot)
viene impiegata una frequenza
di
campionamento dell’EMDEX II di una misura ogni 1,5 secondi, ciascuna misura spot ha durata
tra 30 secondi ed un minuto.
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Protocollo
La scelta dei punti di misura nella residenza
è basata sulla combinazione di localizzazioni di
maggiore permanenza del bambino e di posizioni definite in base a criteri geometrici.
All'arrivo dell'intervistatore nella residenza del soggetto prescelto viene condotta l’intervista
compilando il questionario sull’abitazione.
In questo modo si individuano le stanze più frequentate
dal bambino.
All’inizio delle misure si chiede ai residenti di spegnere le apparecchiature che si trovano accese
(televisione, lavatrice, boiler, forno, calorifero) ed eventualmente il contatore se questo non
comporta inconvenienti. Vanno annotati gli apparecchi che rimangono accesi.
In ogni stanza viene disegnata la piantina su carta millimetrata, con le dimensioni in metri. Si
annotano i punti dove saranno effettuate le misure scegliendo subito i punti per le misure a basso e
ad alto carico.
Viene eseguito un primo giro di misure spot a basso carico secondo le localizzazioni geometriche
definite più avanti.
Per ogni stanza vengono indicate le dimensioni (approssimative), la presenza e la localizzazione di:
a) In ciascuna stanza:
Illuminazione (specificare se tavolo, parete o soffitto) con lampade:
ad incandescenza di potenza superiore a 80W
al neon
alogene (specificare se con o senza trasformatore)
Televisore, videogame, pista elettrica con alimentazione a rete.
Annotare la posizione di boiler e elettrodomestici fissi, anche se in stanze adiacenti a quella
in esame.
b) in cucina o bagno:
elettrodomestici fissi
boiler elettrico
c) nelle stanze da letto o zona giochi
sveglie elettriche o radio sul comodino (solo se alimentate a rete)
lampadine sul comodino
videogames, calcolatori, giochi elettrici con alimentazione a rete.
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4 Apr 2000
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Vengono annotate sulla piantina le apparecchiature che non è stato possibile spegnere prima di
iniziare le misure.
Misure in localizzazioni geometriche
a) Le misure sono effettuate nelle tre stanze in cui il bambino trascorre più tempo. Tra queste può
essere inclusa la cucina.
Per le misure a basso carico si effettua una misura di 1 minuto al centro della stanza a 1 metro da
terra.
Per le misure ad alto carico si scelgono più punti di misura in ogni stanza in modo da rappresentare
sia il centro sia gli angoli.
Le misure ad alto carico sono effettuate ad 1 metro dall’angolo sulla bisettrice dell’angolo.
Le misure in postazioni geometriche debbono essere fatte ad almeno 1 metro da apparecchi accesi,
Le misure nelle postazioni funzionali corrispondono alla posizione dove effettivamente si trova il
bambino, anche se vicino ad apparecchi elettrici.
Per stanze < 4 m2 : è sufficiente una misura al centro stanza
Corridoi: 2 o 3 misure lungo l’asse (circa 1 ogni 4 metri)
Stanze quadrate/rettangolari tra 4 e 24 m2 : uno ciascuno dei quattro angoli (a 1 m dall’angolo,
sulla bisettrice), una misura al centro.
Nel caso in cui ci sia un elettrodomestico acceso in un angolo e spostarsi ad un metro di distanza da
esso comporti che ci si avvicina a meno di un metro dal centro della stanza, si elimina la misura in
quell’angolo. Annotare il motivo per cui la misura non è stata effettuata.
Stanze > 24 m2 :
1) se la stanza è quadrata o rettangolare: misurare centro, angoli e punti aggiuntivi: punti medi dei
lati, punto medio tra angoli e centro (quindi sulle diagonali). (figura 1)
2) se la stanza è irregolare (non quadrata né rettangolare): misurare centro, punti sul perimetro e
altri punti all'interno della stanza disegnati su una griglia (ortogonale) ad hoc. eseguendo una
misura ogni 4 mq.
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4 Apr 2000
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Figura 1:
Se una localizzazione geometrica non è raggiungibile perché occupata ad es. da mobili, si misura la
localizzazione “calpestabile” più vicina ad essa. Si annota sulla piantina la presenza di ostacoli di
questo tipo ( ad es. con il simbolo #).
Misure in localizzazioni funzionali:
-divano nel soggiorno (se più di uno si misura il più utilizzato)
-zona giochi (anche più di una)
-zona in cui il bambino si siede guardando la televisione
-zona compiti
Le localizzazioni funzionali vengono identificate in base a domande (ad es. dov'è la zona giochi?).
Viene specificato il tipo di attività (sezione “note” nel foglio delle misure -vedi oltre).
Le misure in postazioni funzionali si effettuano sia a basso sia ad alto carico.
Altezza delle misure
Le misure in posizioni geometriche vengono eseguite ad un metro dal pavimento.
Per i divani si usa l’altezza di seduta.
Per la zona giochi
e le posizioni funzionali si usa l’altezza di seduta o il livello del pavimento,
secondo le abitudini del bambino.
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4 Apr 2000
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Condizioni di carico
Basso carico. Le misure vengono eseguite inizialmente con gli apparecchi domestici spenti
(possibilmente si chiede di spegnere il contatore), se i residenti lo permettono. (Annotare gli
apparecchi che rimangono accesi). Si eseguono misure a basso carico sia delle posizioni
geometriche (solo centro stanza) che di quelle funzionali.
Alto carico. Le misure si
ripetono in condizioni di alto carico (con annotazione delle
apparecchiature accese) dopo aver acceso tutte le luci della residenza, (o se i residenti non lo
consentono tutte le luci della stanza) e tutte le TV oltre a un elettrodomestico a resistenza (in ordine
di preferenza):
1) forno elettrico in cucina
oppure
2) boiler elettrico
oppure
3) stufa elettrica o ferro da stiro
Le misure in condizioni di alto carico vengono eseguite nelle stesse stanze (centro stanza ed angoli)
e localizzazioni funzionali impiegate per le misure a basso carico.
Stato del display
Se lo si ritiene opportuno, lo strumento EMDEX II può venire predisposto perché` venga
visualizzata solo la percentuale di carica della batteria. In questo modo si evita la visualizzazione
del valore del campo magnetico. Nel caso si svolgano le misure con il display predisposto a
visualizzare il valore del campo magnetico, segnalare se questo settaggio ha agevolato le misure e
se ha permesso di individuare la causa di valori di campo anomali.
MISURE PROLUNGATE
Per le misure prolungate mediante l’EMDEX Lite si usa una frequenza di una misura ogni 30
secondi.
Le misure prolungate vengono eseguite a display disattivato.
Il rilevatore viene collocato sotto (preferibilmente) o vicino al letto del bambino, il più vicino
possibile alla posizione occupata dal bambino, e vi viene lasciato per una durata di 48 ore o più.
Il rilevatore deve essere collocato all’interno della scatola di protezione. Le viti debbono essere
chiuse accuratamente.
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Sommario della sequenza di procedure per le misure e per l'intervista
1. Questionario
2. Individuazione delle stanze e delle posizioni funzionali.
3. In ciascuna stanza vengono:
4. compilata la piantina; annotando tutte le postazioni (feometriche e funzionali, ad alto e basso
carico);
5. compilato lo schema sull'illuminazione;
6. effettuate le misure a basso carico nelle posizioni geometriche;
7. misurate le posizioni funzionali a basso carico.
8. Secondo passaggio in ogni stanza con misure ad alto carico nelle localizzazioni geometriche e
funzionali.
9. Posizionamento del rilevatore fisso al letto del bambino
10. Raccolta del rilevatore fisso dopo 2 giorni.
- È stato preparato uno schema (allegato alle schede 'abitazione' del questionario) da compilare per
ogni stanza durante lo svolgimento delle misure nel quale sono riportati :
a) intestazione;
b) carta millimetrata su cui disegnare la piantina della stanza annotando le posizioni degli
elettrodomestici e dei mobili più importanti (letto, tavolo, ecc.);
c) tabella relativa all'illuminazione, in cui si riportano i tipi di lampade (ad incandescenza, solo se la
potenza è superiore ad 80 W, al neon, alogene) e il tempo per cui rimangono mediamente accese al
giorno;
d) tabella con le registrazioni delle informazioni relative al tipo di misura, la postazione, lo start e lo
stop relativi ai set di misura ad alto e basso carico e gli eventi che segnano l'inizio e la fine delle
misure in ogni postazione della stanza.
Al termine dell’intervista si spiega il passaggio alla fase di misure e si chiede quindi di spegnere
tutte le luci e gli elettrodomestici, o almeno una parte, se ciò non è possibile. Si inizia quindi con le
misure. Le stanze dove svolgere le misure sono le tre in cui il bambino trascorre più tempo. Si
inizia dalla stanza in cui ci si trova o dalla più vicina.
- Si accende l'EmdexII facendo attenzione a selezionare con il menu i seguenti valori di set dello
strumento:
rate=1,5 secondi;
op mode=normal;
bandwdth=broadbnd;
storage=rslt,xyz;
display=resultnt (in alternativa, si può selezionare il menu in modo che il display indichi solo la
percentuale di carica della batteria)
Quindi si dà il primo start che individua l'inizio delle misure in condizioni di basso carico.
E’ necessario numerare e riportare sulla tabella tutte le postazioni misurabili in seguito ad alto
carico (quattro angoli, due volte il centro e funzionali). Per le misure a basso carico l’unica
postazione geometrica da misurare è il centro stanza, per cui la tabella deve essere compilata solo in
corrispondenza del centro e delle postazioni funzionali.
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-L'inizio e la fine di ogni misura spot (durata 30 secondi) sono contrassegnate con un “event”.
Le postazioni delle misure spot devono essere numerate sulla piantina e registrate sulla
tabella.
Si segnala sulla tabella quando la postazione di una misura spot coincide con una localizzazione
funzionale.
- Il procedimento nelle altre stanze è lo stesso, con l'accorgimento di numerare le postazioni
continuando da dove si è finito nella stanza precedente, senza ricominciare da 1 in ogni stanza.
- Le misure nelle localizzazioni funzionali non vengono ripetute se coincidono con le postazioni
geometriche.
- La fine delle misure spot a basso carico (in postazioni geometriche e funzionali) viene segnalato
con uno stop dello strumento Emdex-II.
- Terminate le misure spot a basso carico si chiede ai residenti di accendere le luci (possibilmente in
tutta l'abitazione e non solo nelle stanze in cui si effettuano le misure), tutte le TV e uno (o più se
l'impianto lo consente) dei seguenti elettrodomestici: forno elettrico, boiler o ferro da stiro o stufa.
-
Si ripetono le misure, in queste condizioni di massimo carico, costruendo un nuovo data set di
dati per le misure ad alto carico con uno start dato all'inizio di queste misure ed uno stop alla
fine delle stesse.
Per le misure ad alto carico in ogni stanza la prima postazione da misurare è quella corrispondente
all'angolo che si trova a sinistra di chi entra nella stanza. Si procede sulla diagonale misurando il
centro e l'angolo opposto. Ci si sposta quindi parallelamente al muro in direzione ortogonale alla
direzione di accesso nella stanza fino all'altro angolo e poi nuovamente in diagonale misurando il
centro per la seconda volta e terminando nell'angolo a destra di chi entra nella stanza.
- Al termine delle misure spot a massimo carico si ripone l’EMDEX II nella custodia, facendo
attenzione a non spegnerlo e si passa al posizionamento dello strumento per le misure prolungate.
- Si mostra ai genitori la scatola contenente l'Emdex-Lite, la si apre per farne vedere il contenuto, si
accende lo strumento, la si richiude, la si sigilla ed una volta chiusa la si pone sotto il letto del
bambino e si riporta sulla scheda l'ora esatta in cui questo viene fatto.
Per garantire la protezione dello strumento lo stesso va rivestito con palline di polistirolo da
imballaggio.
La scatola contenente l’EMDEX-Lite deve essere sigillata con una etichetta adesiva ed una firma.
- Dopo 48 ore (minimo) si passa a ritirare lo strumento, annotando l'ora del ritiro.
Controllo di funzionamento
E’ in preparazione uno strumento portatile per valutare il funzionamento degli apparecchi.
Fino a che non sarà pronto procedere come segue. La procedura è identica sia per l’EMDEX II sia
per l’EMDEX lite.
Studio SETIL Istruzioni
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Scegliere un apparecchio che possa essere acceso e spento molte volte sempre nelle stesse
condizioni (es. una lampada).
Accendere l’EMDEX e portarlo ad una distanza a cui corrisponde un campo di 0,2 microtesla.
1. Annotare con precisione la distanza e la posizione.
2. Ruotare l’apparecchio di 90 gradi e ripetere la lettura annotandola.
3. Ruotare di altri 90 gradi e ripetere la lettura annotandola.
Allontanare l’apparecchio fino ad una distanza corrispondente a un campo di 0,1 microtesla.
Ripetere la procedura da 1 a 3.
Ripetendo con precisione la procedura, l’apparecchio deve dare gli stessi risultati. Se si riscontrano
malfunzionamenti (ad es. differenze rispetto a precedenti misure in identiche condizioni) avvisare
immediatamente il responsabile dell’U.O. SETIL o il laboratorio di fisica di riferimento.
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Situazioni particolari
1) Supponiamo che l’intervistatrice abbia la possibilità di effettuare due interviste nello stesso
giorno e che abbia a disposizione un EmdexII ed un Emdex Lite. L’Emdex II deve avere una pila
nuova.
Nella prima abitazione si procede in modo standard, utilizzando l’Emdex II per le postazioni
geometriche e funzionali a basso e ad alto carico e l’Emdex-Lite per le misure prolungate. Al
termine di queste misure l’EmdexII ha in memoria due dataset, il primo relativo al basso carico ed il
secondo relativo al basso carico.
Nel caso in cui non si abbia la possibilità di scaricare i dati tra la prima e la seconda abitazione
(perché per esempio ci si trova lontani da casa o dall’ufficio), senza spegnere lo strumento si
effettuano le misure nella seconda abitazione, creando due ulteriori dataset: il terzo relativo alle
misure a basso carico ed il quarto relativo alle misure ad alto carico. Terminate le misure spot si
utilizza l’EmdexII anche per le misure prolungate utilizzando il quinto dataset, ricordandosi di
selezionare dal menu RATE il tasso di campionamento di 30 secondi.
2) Supponiamo che l’intervistatrice abbia la possibilità di svolgere un’intervista durante il viaggio
di ritorno dal ritiro del Lite nell’abitazione precedente. E’ possibile utilizzare il Lite (senza aver
scaricato i dati) anche nella nuova abitazione, non modificandone il settaggio (deve rimanere su
data collect, altrimenti si perdono i dati relativi alla prima abitazione). Il Lite viene posto sotto il
letto del bambino annotando l’ora di posizionamento e di ritiro secondo lo standard.
Ricordarsi di avere sempre una pila nuova di scorta.
Nuove piantine per descrivere le stanze in cui sono effettuate le misure.
( file excel allegato)
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COMUNICAZIONI inviate nel 1999
COMUNICAZIONE 1 Spiegazioni
Torino, 23/09/1999
Cari colleghi,
sia nei mesi in cui i diversi centri hanno svolto le prove di misure e di interviste, sia dopo l’avvio
dello studio SETIL, ci si è resi conto dell’impossibilità di tenere conto nel protocollo di tutte le
situazioni possibili.
Molti di voi hanno dovuto affrontare situazioni lievemente diverse da quelle
previste dal protocollo e che sono state in seguito ampiamente discusse. Eventuali aggiunte o
modifiche al protocollo risulterebbero però a questo punto difficilmente individuabili a causa della
complessità del cont esto in cui sarebbero inserite. Aggiornamenti, aggiunte e modifiche al
protocollo saranno quindi comunicate d’ora in poi tramite lettere numerate con numero progressivo
(questa è la prima) e denominate COMUNICAZIONE_N, sperando di agevolarne la raccolta.
Cordiali Saluti
Corrado Magnani
COMUNICAZIONE 2 Misure nel caso di traslochi successivi alla data di riferimento
Torino, 30/09/1999
Cari colleghi,
in seguito alle segnalazioni che ci sono pervenute da parte di alcuni di voi, facciamo alcune
precisazioni. Infatti, dall’avvio dello studio SETIL ci si è più volte ritrovati di fronte alla situazione
in cui il caso o il controllo hanno cambiato casa da poco tempo.
Si procede in questo modo:
-
fare comunque le misure se il trasloco è avvenuto prima della data di diagnosi (o della data di
diagnosi del caso corrispondente). Non farle nel caso in cui il trasloco sia avvenuto dopo la data
di diagnosi.
-
segnare con attenzione le date, magari spendendo qualche riga in più del previsto sul
questionario.
Cordiali Saluti
Studio SETIL Istruzioni
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Corrado Magnani
COMUNICAZIONE 3 Misure nel caso di stanze di forma allungata.
Torino, 30/09/1999
Cari colleghi,
La seguente precisazione riguarda il protocollo di misura. Nel caso in cui si debba misurare una
stanza di forma allungata il protocollo prevede due o tre misure sull’asse della stanza. In realtà è
necessario misurare sempre il centro della stanza, perciò le misure sull’asse dovranno sempre essere
in numero dispari.
Cordiali Saluti
Corrado Magnani
COMUNICAZIONE 4 nome file Emdex
Torino, 06/10/1999
Cari colleghi,
ci siamo resi conto della necessità di avere un’indicazione dell’abitazione in cui si sono svolte le
misure già nel nome del file Emdex, senza perdere le informazioni sul numero identificativo del
soggetto e sul tipo di misure effettuate (spot, prolungate, entrambe). Queste informazioni devono
esere contenute in un nome di otto lettere, essendo questa la lunghezza massima permessa da
Emcalc95 per il nome di un file.
Questa comunicazione è pertanto una variazione al file nome_s.doc che avete ricevuto a suo tempo.
I files vanno quindi denominati secondo la seguente convenzione:
|_| |_| |_| |_| |_| |_| |_| |_|.mdx
Casella 1: specifica il tipo di misure.
-
Se l’EmdexII è stato utilizzato esclusivamente per compiere le misure spot ad alto e basso
carico la casella 1= S
-
Se si scaricano i dati delle misure prolungate dall’Emdex Lite casella1=P
-
Se l’EmdexII è stato utilizzato sia per le misure spot sia per le misure prolungate (come prevede
il protocollo di misura in situazioni particolari), casella 1=T, (dove t indica totale).
Studio SETIL Istruzioni
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Casella 2-7: specifica il numero identificativo
Per ragioni di spazio è opportuno riportare il numero identificativo senza il separatore tra il codice
della regione e il codice del soggetto. Nelle caselle 2-3 si riporta quindi il codice della regione e
nelle caselle 4-7 il numero progressivo del soggetto.
Casella 8: specifica il numero dell’abitazione in cui si sono svolte le misure secondo la sua
posizione nell’elenco della sezione 6. Per avere la possibilità di inserire un maggior numero di
abitazioni indicheremo il numero progressivo dell’abitazione con una lettera maiuscola invece che
con un numero:
abitazione 1 ⇔ A
abitazione 2 ⇔ B
abitazione 3 ⇔ C
abitazione 4 ⇔ D
abitazione 5 ⇔ E
abitazione 6 ⇔ F
abitazione 7 ⇔ G
abitazione 8 ⇔ H
abitazione 9 ⇔ I
abitazione 10 ⇔ J
abitazione 11 ⇔ K
abitazione 12 ⇔ L
abitazione 13 ⇔ M
abitazione 14 ⇔ N
abitazione 15 ⇔ O
abitazione 16 ⇔ P
abitazione 17 ⇔ Q
abitazione 18 ⇔ R
abitazione 19 ⇔ S
abitazione 20 ⇔ T
abitazione 21 ⇔ U
abitazione 22 ⇔ V
abitazione 23 ⇔ W
Studio SETIL Istruzioni
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abitazione 24 ⇔ X
abitazione 25 ⇔ Y
abitazione 26 ⇔ Z
Esempio: supponiamo di scaricare i dati delle misure prolungate in Piemonte del soggetto con
numero identificativo 01/0005 relative alla terza abitazione della sezione 6 del questionario.
Il nome del file è: P010005C.mdx.
Cordiali Saluti
COMUNICAZIONE 5: caselle di codifica
Torino, 15/10/1999
Cari colleghi,
in seguito alle segnalazioni di alcuni di voi, è opportuno precisare che la parte relativa alle
codifiche non è da compilare durante l’intervista e che riceverete istruzioni più dettagliate
successivamente.
Cordiali saluti.
Corrado Magnani
COMUNICAZIONE 6: Modifica delle label nei dataset.
Torino, 08/11/1999
Cari colleghi,
dopo aver controllato i files delle misure dello studio SETIL che alcuni di voi ci hanno già inviato,
ci siamo accorti che in molti casi le label dei dataset dei files .mdx non sono esaurienti. Come già
detto è importante che nella label sia specificato il numero identificativo del soggetto e il tipo di
misure (01/0001 basso carico, 01/0001 alto carico, 01/0001 misure prolungate). Nel caso si sia
aperto un dataset per errore bisogna specificare nella label che si tratta di un dataset da scartare.
Se la label non è stata denominata correttamente potete utilizzare la seguente procedura utilizzando
Emcalc95.
Studio SETIL Istruzioni
4 Apr 2000
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Selezionate con ‘File selection’ il file interessato, evidenziate i dataset a cui dovete cambiare la label e
ritornate al ‘Main Menu’. Selezionate in successione ‘File Menagement’, ‘Modify Files’ e ‘Data Set Label’.
In questo modo viene evidenziato lo schermo ‘Change Data Set Label’. Il campo ‘New Label’ è evidenziato;
la label esistente è riportata nel campo ‘Label’. Digitate la nuova label desiderata (massimo 30 caratteri) e
selezionate OK per salvare la modifica oppure Cancel per ignorarla.
Potrete rimandarci i file corretti tramite posta elettronica. Questa operazione non è necessaria per i
files delle misure di prova, ma solo per le misure in abitazioni di casi o controlli.
Cordiali saluti.
COMUNICAZIONE 7: Misure spot in più abitazioni
Torino, 11/11/1999
Cari colleghi,
supponiamo di effettuare le misure spot in due abitazioni nello stesso giorno e di non avere
la possibilità di scaricare i dati tra la prima e la seconda.
Al momento di scaricare i dati avremo (salvo eventuali errori) quattro dataset: i primi due
relativi alla prima abitazione e il terzo e il quarto relativi alla seconda (in questo caso si capisce
maggiormente l’importanza di aver denominato correttamente le label edi aver annotato
chiaramente quello che è stato fatto).
Per agevolare la gestione dei dati è però necessario avere un file di misure spot per ogni abitazione,
dovremo quindi tenere due copie dello stesso file ma con due nomi differenti, uno relativo alla prima
abitazione e uno relativo alla seconda.
Cordiali saluti.
Studio SETIL Istruzioni
4 Apr 2000
85
Studio SETIL
Regione ______________________________________Riepilogo soggetti dal ________________ al ________________________
Allegato 1 Registro soggetti
Cod.
N. id. (ultime
regione 4 cifre) §
Cognome / Nome
Caso/contr.
Caso
N. identificativo
sogg. Appaiati
Studio
presentato
(data) *
Intervista
programmata
(data) *
Contr
Il
§ numerare progressivamente * Se rifiuto scrivere ‘rifiuto’ ; se in sospeso annotare a matita
Studio SETIL Istruzioni
13.9.99
Intervista
effettuata *
87
Note
Da
Studio SETIL Scheda riepilogativa individuale
Numero identificativo individuale |___|___| / |___|___|___|___|
Data di riferimento….../……/……
Allegato 2 Scheda riepilogativa individuale
Cognome__________________________________________ Nome __________________________________ Data nascita ....../....../...... Data diagnosi....../....../......
Indirizzo:_______________________________________________________ Telefono ______________
Verifica anagraf. |__|
Iscriz. SSN |__|
Padre Cognome _______________________________Nome ____________________________________
Madre Cognome _______________________________Nome ____________________________________
CASO |Leucemia|
|Linfoma|
CONTROLLO
|___|
|Neuroblastoma|
Num. Id.controlli appaiati |___|___| / |___|___|___|___| -
Numero identificativo del caso cui il controllo è appaiato
|___|___| / |___|___|___|___|
|___|___| / |___|___|___|___|
CASO Ospedale ________________________________ Reparto____________________________________ Medico curante: _______________________________
Studio presentato ai genitori il __/__/_____ da _______________________Esito ____________________________________________________
Periodo in cui è prevista l’intervista _______________________________________________________________________________
Periodo confermato |__|
Modificato |__| successiva previsione __________________________________________________________
Motivo del rinvio ____________________________Indicazione ricevuta il ___/___/_____ da ________________
Periodo 2 confermato |__|
Modificato |__| successiva previsione __________________________________________________________
Motivo del rinvio ____________________________Indicazione ricevuta il ___/___/_____ da _____________
CONTROLLO Pediatra di base : ____________________________________indirizzo _____________________________________tel. ______________________
Lettera inviata il ___/__/_____ da ____________________________ Riposta ricevuta il __/___/____
Telefonate 1) il __/__/____ ora _____ da ________ 2) il __/__/____ ora _____ da ________ 3) il __/__/____ ora _____ da ________
Opinione del pediatra: intervistabile |SI| |NO| se NO perché ________________________________________________________________________
Contatti con i genitori
Lettera inviata il ___/__/_____ da ____________________________
(comune a casi e
controlli)
Telefonate
1) il __/__/____ ora ____ da _______ 2) il __/__/____ ora _____ da ________ 3) il __/__/____ ora _____ da ________
4) il __/__/____ ora ____ da _______ 5) il __/__/____ ora _____ da ________ 6) il __/__/____ ora _____ da ________
Esito: Appuntamento il ___/___/_____
Rifiuto |__|
Rinvio al ___________ (annotare successivi contatti su altro foglio)
Note ______________________________________________________________________________________________________
88
Studio SETIL Scheda riepilogativa individuale
Numero identificativo individuale |___|___| / |___|___|___|___|
Data di riferimento….../……/……
Intervista e Misure Intervista: effettuata il ___/___/_____ Ora ______ da ___________ note _____________________________________________________
Misure Verifica di funzionamento. EMDEX Lite il __/__/____ ora _____ da ________ note __________________________________
EMDEX II il __/__/____ ora _____ da ________ note __________________________________________
Misure EMF: Effettuate |_SI_| il __/__/____ da ________
|NO| perché? _____________________________________________
Ritiro strumenti effettuato il __/__/____ ora _____ da ________ note ___________________________________________________
Danni agli strumenti o alla scatola? |SI| |NO|
se SI: ____________________________________________________
Genitori da contattare dopo l’intervista per completamento o precisazioni? |SI|
|NO|
Se SI: Padre |__| contattato il __/__/____ ora _____ da ________ note _______________________________________________________________
Madre |__| contattata il __/__/____ ora _____ da ________ note _______________________________________________________________
Revisione e codifica inter.
Verificata il __/__/____ da ________ note _________________________________________
Codificata
Sezioni occupazione il __/__/____ da ________ note _________________________________________
Sezioni abitazione il __/__/____ da ________ note _________________________________________
Altre sezioni il __/__/____ da ________ note _________________________________________
Revisione igienista industriale il __/__/____ da ________ note _________________________________________
Inviata a Torino per verifica campionaria il __/__/____ da ________ commenti ricevuti il __/__ /_______
Files misure EMF
EMDEX Lite scaricato il __/__/____ da ________
Controllo da ti con EMCALC
EMDEX II
scaricato il __/__/____ da ________
Controllo dati con EMCALC
backup il __/__/____ da ________ note __________________________________
il __/__/____ da ________ note _________________________________________
backup il __/__/____ da ________ note __________________________________
il __/__/____ da ________ note _________________________________________
Files inviati a Torino per verifica campionaria il __/__/____ da ________ commenti ricevuti il __/__ /_______
Note _________________________________________________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________________________________________________
89
Studio SETIL Scheda riepilogativa individuale
Numero identificativo individuale |___|___| / |___|___|___|___|
90
Data di riferimento….../……/……
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SETIL ISTRUZIONI PER LA CONDUZIONE DELL`INTERVISTA E L