Piastrelle, pietre naturali e artificiali, siliconature e riparazioni in genere
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Esposizione con vasta scelta
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Giornale dell’Organizzazione cristiano-sociale ticinese
23 ottobre 2008 - Anno LXXX - N. 17 - franchi 1 - G.A.A. 6900 Lugano
Redazione Il Lavoro - Via Balestra 19 - 6900 Lugano
Tel. 091 9211551 - Fax 091 9242471 - [email protected] - www.ocst.com
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Tel-Fax +41 91 940 25 46
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Prossimo numero: 6 novembre 2008
Il servizio esterno
dell’OCST
Un sostegno concreto
ai lavoratori nel
rispetto della persona
Posta
Personale dello Stato
Una cultura aziendale in crisi?
Il rincaro...era il minimo
pagina 3
pagina 7
Legge assegni di famiglia
Coordinamento donna-lavoro
Anche per gli indipendenti
Mobbing e disumanizzazione del lavoro
pagina 5
pagine 12-13
2
ATTUALITÀ ECONOMIA
23 ottobre 2008
RISCOPRIRE IL SENSO DELL’ATTIVITÀ ECONOMICA E IL PRIMATO DEL LAVORO
Dal crollo della Babele finanziaria alla
riedificazione di un sistema ordinato
Meinrado Robbiani
a spirale infernale che sta risucchiando e
facendo implodere il mondo finanziario è
fonte di giustificata inquietudine. È infatti
inevitabile che ribalti le sue scorie tossiche sull’intera economia, coinvolgendo conseguentemente l’occupazione e il benessere della popolazione. La preoccupazione è d’altronde amplificata dalla sensazione di incredulo smarrimento di fronte a cifre astronomiche che si fatica
persino a immaginare e percepire.
L
Riedificare il sistema finanziario.
Le contromisure adottate dagli Stati e dalle
banche centrali sono un primo tentativo di
tamponamento, che non attenua l’urgente
necessità di andare alle radici stesse della
crisi per cambiare dalle fondamenta l’edificio
finanziario. Alle aberrazioni, attorno alle quali
si è avvitato il sistema finanziario, non si può
ovviare con correzioni di superficie. Occorre
una rifondazione radicale del sistema finanziario ed una regolazione diversa del suo funzionamento.
Questo intervento risulterà del resto tanto più
efficace quanto maggiormente poggerà sulla
riscoperta delle corrette finalità della finanza. Su
di essa ricade il compito di raccogliere e canalizzare le risorse necessarie ad un proficuo funzionamento e sviluppo dell’economia.
alla raccolta di profitti elevati e immediati. Va
cioè ricuperato il senso dell’attività economica,
finalizzata alla creazione di benessere diffuso
e partecipe di uno sviluppo complessivo della
collettività. Potrà così riemergere il ruolo primario del lavoro. La più autentica fonte della
ricchezza è il lavoro, perno vitale dell’attività di
produzione di beni e servizi. In questi anni è
stato messo all’angolo dalle pressioni di una
finanza che chiedeva profitti istantanei e da
una perversa alleanza tra manager e azionisti,
anch’essi complici del disegno finanziario.
Si faccia pulizia.
È pressante il bisogno di una pulizia radicale. Ci si liberi da una finanza che si è illusa di
potere creare ricchezza, impiegando cervellotici e opachi meccanismi di moltiplicazione del
nulla. Ci si liberi da una speculazione cinica,
che è giunta a mettere a repentaglio persino i
prodotti agricoli e alimentari.
A pagare la fattura di questa babele che ha
consapevolmente prodotto montagne di carta
straccia è purtroppo lo Stato e la popolazione.
Non ci si dimentichi tuttavia di chiamare i predatori finanziari, che hanno occupato con baldanza la scena e trascinato nel baratro la
finanza, a rispondere dei loro errori. È strano
Don Emilio Conrad
l libro recente dell’americano Rodnes
Stark, dal titolo: «La vittoria della ragione,
Come il cristianesimo ha prodotto libertà,
progresso e ricchezza», termina con queste
considerazioni di uno dei più prestigiosi intellettuali cinesi: «ecco perché l’occidente è
così potente. Abbiamo compreso che il cuore
della vostra cultura è il cristianesimo. Le basi
morali cristiane della vita sociale e culturale
sono state ciò che ha permesso il sorgere del
capitalismo e poi la riuscita transizione verso
politiche democratiche».
Il libro dell’eminente sociologo americano
I
Una più intensa regolazione.
Ad essere in gioco non è però solo la
responsabilità dei singoli. È sotto accusa
anche una concezione che ha preteso la
superiorità del mercato e la sua capacità di
autoregolarsi.
L’uscita dalla crisi passerà invece solo attraverso una regolazione più rigorosa ed intensa
ad opera dello Stato e delle istituzioni internazionali. Anche in questo ambito, sarebbe interessante che chi ha messo in netta contrapposizione il mercato e lo Stato, guardando a quest’ultimo con sufficienza e persino con disprezzo, riconosca che il mercato ha bisogno di
regole solide. Allo Stato non può certo essere
solo chiesto di passare alla cassa a pagare i
cocci degli errori e delle follie del mondo finanziario ed economico. Non si tratta di tendere
ad uno Stato onnipresente ma piuttosto ad
uno Stato garante di una regolazione efficace
che contribuisca a prevenire deviazioni aberranti del mercato.
Dentro un orizzonte etico.
Il prezzo da pagare è purtroppo elevato. La
crisi odierna ha però anche un risvolto positivo. Consentirà, se se ne sapranno trarre le
opportune conseguenze, di disporre di un’aria
un po’ più salubre, ridando senso della misura
e una più corretta direzione di marcia alle attività finanziarie ed economiche. Si faccia perciò pulizia e ci si renda conto che, solo se
inserite in un orizzonte etico, le attività finanziarie ed economiche riescono a produrre frutti solidi e duraturi.
Ricuperare il senso dell’economia e il primato del lavoro.
Riscoprire la finalità della finanza significa
rimetterla su binari di subordinazione rispetto
ad un’economia che è anch’essa chiamata a
ricuperare la piena consapevolezza della sua
funzione e dei suoi fini. L’economia deve cioè
rimettersi in sintonia con la propria ragion
d’essere, sottraendosi alle pressioni e ai condizionamenti asfissianti di una finanza protesa
La fine di un capitalismo che
ha dimenticato il cristianesimo
che nessuno dei numerosi maghi della finanza, ora in disparte con le tasche stracolme,
venga allo scoperto e riconosca pubblicamente i suoi errori mettendo sul tavolo i milioni
intascati in modo ingiustificato. Milioni tanti,
dignità sottozero.
ha ampiamente sviluppato e in modo convincente la tesi che il capitalismo ha prosperato
in Europa parecchi secoli prima che si affermasse l’etica della Riforma protestante grazie all’esperienza e alla organizzazione dei
grandi monasteri.
Se con quest’opera si vuole affermare che il
cattolicesimo è all’origine non solo del capitalismo ma anche della scienza e della nozione
della libertà personale, senza la quale il capitalismo non sarebbe mai sorto allora noi
dovremmo fare qalche importante distinzione.
È vero che a partire dal Medioevo «nessuno sviluppo sarebbe stato possibile senza
una profonda fiducia nella ragione» che
sostiene la fede, considerata questa tanto da
Sant’Agostino che dalla Summa Theologica
di san Tommaso d’Aquino. Ma il cristianesimo
sin dall’inizio ha predicato e praticato anche
con la carità fraterna, la giustizia e la sobrietà.
Tutte verità che coprono di vergogna il
capitalismo per il terremoto che ha scosso
l’economia degli Stati Uniti, trascinando con
sé le istituzioni bancarie di mezzo mondo.
Il liberalismo economico dominato dall’ideologia del consumismo e del profitto ad ogni
costo, non regge più. Come pure stà dimostrandosi fallimentare dal punto di vista sociale
e dell’equilibrio ecologico del pianeta, lo sviluppo disordinato di nuove attività industriali destinate a provocare, anche nel settore dell’alimentazione, effetti e carenze irrimediabili.
La sobrietà si impone come una assoluta
verità per assicurare un futuro più sereno per
tutti, soprattutto se accompagnata da quei
valori spirituali necessari per comprendere
che «non di solo pane vive l’uomo».
23 ottobre 2008
SINDACATO ATTUALITÀ
3
PARALLELI PREOCCUPANTI CON LA CRISI FINANZIARIA
La Posta
Una cultura aziendale in crisi?
I lavoratori
non sono una
merce di
scambio
Lorenzo Jelmini
ulla crisi del sistema finanziario diversi
commmentatori si stanno prodigando
per dare un giudizio su quanto è successo. Tuttavia, a prescindere dagli aspetti
tecnici, due elementi sono chiari a tutti. Da una
parte questa crisi avrà pesanti ripercussioni
sull’occupazione in molti settori. Dall’altra
sembra inconfutabile che qualcuno abbia da
tempo perso la bussola e si sia gettato nella
folle rincorsa al guadagno facile senza porsi
troppe domande sulla bontà e le conseguenze
di quanto stava facendo.
Troppe banche hanno abbandonato il loro
ruolo di supporto all’impresa e all’economia
preferendo seguire la strada della speculazione. Spesso pure le imprese o, meglio, i consigli di amministrazione delle imprese si sono
lasciati attrarre da meccanismi che privilegiano la rincorsa agli utili rispetto allo sviluppo
della produttività. In questo sono stati sovente
mal consigliati da rampanti manager assunti a
suon di milioni con l’unico obiettivo di far guadagnare a breve termine gli azionisti.
In più di un’occasione abbiamo dovuto assistere alle conseguenze disastrose di tale agire.
A corto di argomenti, i manager per aumentare
gli utili propongono semplicemente la riduzione
dei costi, ossia tagliare sul personale.
Certo, se qualcuno avesse avuto l’ardire di
dare seguito, ad esempio, a quanto indicato
dalla dottrina sociale della Chiesa magari non
saremmo qui oggi a medicarci le ferite.
Interessante il punto 369 del Compendio
della dottrina sociale della Chiesa che afferma:
«Un’economia finanziaria fine a se stessa è
destinata a contraddire le sue finalità, poiché
si priva delle proprie radici e della propria
ragione costitutiva, ossia del suo ruolo originario ed essenziale di servizio all'economia reale
e, in definitiva, di sviluppo delle persone e
delle comunità umane».
S
E la Posta?
Dobbiamo, purtroppo, rilevare che quanto
fin’ora descritto calza a pennello, con le debite
proporzioni, pure per i servizi pubblici che non
sono certo rimasti immuni da questa insensata impostazione dell’economia anche se per
ora non sono così evidenti le conseguenze.
Da tempo andiamo affermando che la Posta
Svizzera, per esempio, ha abbandonato il suo
ruolo di azienda al servizio della popolazione e
con una forte responsabilità sociale, andando
a scimmiottare il peggio di quanto avveniva
nell’economia. Fare utili è diventato l’obiettivo
aziendale mentre il servizio di qualità ha perso
Meinrado Robbiani
uanto venuto a galla di recente sui
metodi di reclutamento a dir poco
deplorevoli impiegati da funzionari
di un altro sindacato (unia) non può purtroppo lasciare indifferenti. Di un simile
exploit non avevamo per nulla bisogno.
Si trattasse di uno scivolone fortuito,
potrebbe essere addebitato ad irruenza
giovanile o ad eccesso di zelo. È invece
visibilmente un anello di una catena più
corposa. Questa vicenda è la riedizione
volutamente peggiorata di un intervento
sperimentato lo scorso anno in un’altra
categoria. Non è nemmeno un fatto episodico poiché si innesta su una strategia
precisa che qualcuno dei suoi conduttori,
per imprudenza o vanagloria, ha lasciato
trapelare.
Va poi aggiunto l’uso sistematico della
denigrazione nei confronti degli altri sindacati (ed in particolare dell’OCST) da noi già
più volte denunciato, o gli incentivi al reclutamento impiegati in modo dubbio e soprattutto orientati a sottrarre iscritti agli altri sindacati.
Un minimo di sale in zucca dovrebbe fare
percepire che simili metodi incrinano la credibilità non solo di chi li usa ma, a lungo termine, dell’intero movimento sindacale.
Viene infatti meno il rispetto per la persona del lavoratore, ridotto a puro oggetto e
talvolta svilito a compiacente trafficante che
mette in vendita la sua appartenenza sindacale. Viene inoltre compromessa la possibilità di costruire una salda e leale collaborazione tra sindacati diversi che, pur nella
distinzione di ispirazione e talvolta di linea,
tendono ad obiettivi comuni.
Da questo profilo, le intenzioni e gli
appelli alla cooperazione esibiti proprio dal
citato sindacato in occasione dei suoi congressi, assumono una indelebile tinta di
impostura.
Pur spiacenti, ne prendiamo atto e proseguiamo lungo la nostra strada, nella convinzione che la serietà col tempo paga.
Q
parecchie posizioni nella scala dei valori del
gigante giallo. I primi ad essersene resi conto
sono i dipendenti, quelli che sono rimasti dopo
le numerose ristrutturazioni, e la popolazione
che ha visto ridursi i servizi.
Personale motivato? Sempre meno!
E così l’ultimo sondaggio condotto fra il personale presenta un saldo negativo per quanto
attiene a motivazione e situazione di lavoro.
Come rileva la Posta stessa, «la valutazione
della soddisfazione del personale è calata».
Non che occorresse un sondaggio per rilevare
questo dato. È sufficiente recarsi presso un
ufficio postale o in un centro di smistamento
lettere o pacchi o, ancora, parlare con un
postino per capire che la cultura aziendale
costruita da generazioni è andata quasi completamente perduta. L’organico del gruppo si
assottiglia ogni anno, i pochi nuovi assunti
hanno contratti precari e le continue ristrutturazioni ancora in atto portano soprattutto a
riduzioni di salario. D’altronde, che conta oggi
non è la qualità del servizio ma i tempi (perché
il tempo, si sa, è denaro) calcolati con meticolosa puntualità dai responsabili della Posta.
Clienti soddisfatti? Mica tanto!
Benché la Posta si impegni molto nel dichiarare di aver «posto il cliente ancor più al centro
della propria attenzione» sono in molti a ritenere
che la Posta non è più quella di una volta! Gli
uffici postali sono diventati dei bazar, la qualità
del servizio è peggiorata (attenzione: non è
colpa dei dipendenti che devono sottomettersi
alle direttive!) mentre è già stato dichiarato che
la consegna degli invii privati presto non verrà
più garantita alla mattina.
Utili, utili e ancora utili.
In compenso il risultato semestrale si è rilevato eccellente. La Posta Svizzera ha registrato
un utile del gruppo pari a 425 milioni di franchi.
Un risultato leggermente inferiore allo scorso
anno dovuto unicamente all’aumento dei costi
fissi, prezzo del carburante in primis. È comunque il terzo miglior risultato semestrale della
sua storia.
Insomma presso il gigante giallo si ripete
esattamente quanto riportato nella parte iniziale di quest’articolo e che ora, anche nell’economia e nelle imprese private incomincia ad
essere messo in discussione. Riusciranno a
farlo anche i guru della Posta?
Organizzazione
Cristiano Sociale
Ticinese
Per difendere i tuoi diritti aderisci
all’OCST
4
INFO BALCANI
23 ottobre 2008
Pagina a cura di Slavko Bojanic
AKTUELNO
Petina gradjana na ivici siromastva
Oko 17,8 odsto stanovnistva u Bosni i
Hercegovini zivi ispod opste granice siromastva, a u najsiromasniju kategoriju spadaju porodice s troje ili vise djece, pokazala su posljednja istrazivanja. Prema tim
istrazivanjima, cak 66 odsto viseclanih
porodica je siromasno, a tu su izbjegla i
raseljena lica koja cine 10 odsto od ukupne
populacije siromasnih.
ilan Sijakovic sociolog iz Banjaluke,
kazao je povodom Svjetskog dana
borbe protiv siromastva da neka istrazivanja pokazuju da u najugrozeniju populaciju stanovnistva spadaju radnici onih preduzeca koja još nisu privatizovana, zatim penzioneri, raseljena i izbjegla lica i lica koja nemaju primanja.
"Ove kategorije se nalaze ispod linije siromastva i one ce tu sigurno ostati jos duze vri-
M
jeme sto nam govori da drustvo ne radi dovoljno na poboljsanju ovakve situacije", istakao je
Sijakovic.
Prema nezvanicnim podacima, u BiH se u
javnim kuhinjama hrani oko 10.200 gradjana,
a iako se taj broj stalno povecava, zbog poskupljenja nije moguce pripremiti obrok za sve
kojima je potreban.
"Najvise korisnika je u Banjaluci, njih 400,
zatim u Bijeljini oko 200, ali cinjenica je da je
sve vise ljudi u RS u stanju socijalne potrebe",
istakla je Veselinka Trobok, strucni saradnik za
socijalnu i humanitarnu pomoc u Crvenom
krstu RS.
Socijalnu pomoc u BiH, prema nepotpunim
podacima resornih ministarstava, prima vise
od 150.000 ljudi, a broj korisnika se iz godine
u godinu povecava.
"U Republici Srpskoj, prema podacima koje
smo dobili od centara za socijalni rad i sluzbi
socijalne zastite RS, stalnu novcanu pomoc
prima oko 5.050 korisnika", navela je Anka
Turizam: Nijemaca više u Turskoj i Egiptu,
manje u Hrvatskoj
Radmila Kovacevic
ajbrojniji hrvatski gosti, Nijemci, na
putovanjima u inozemstvu ostaju krace
i manje trose na izlete i druge dodatne
aktivnosti. Gospodarska kriza, ocito, uvjetuje
kako ce izgledati odmor prosjecnog Nijemca,
no vecina ga se ipak ne eli odreci. Štoviše, od
studenoga 2007. do travnja ove godine na
putovanje izvan zemlje otišlo je 0,7 posto više
Nijemaca nego u istom razdoblju godinu prije
(ukupno njih nešto više od 13 milijuna).
“Višak” od oko 500.000 putnika iz Njemacke
podijelile su uglavnom skijaške destinacije Švicarska, Austrija i Francuska, a na Mediteranu
– Turska te Egipat. Hrvatska, na alost, ne
dijeli sudbinu dobitnika, pokazala je najnovija
analiza GfK Travelscopea.
N
Magnet za turiste
V. Blagojevic / FOKUS
akon dugog toplog ljeta, olimpijska ljepotica Jahorina, nedavno je docekala i
prve snjezne padavine. Tih prvih pet
centimetara snijega poziv su svima, koji imaju
namjeru da zimski odmor provedu na nekoj od
planina u RS ili inostranstvu, da krenu u potragu za turistickim aranzmanima.
U turistickoj agenciji "Cepter pasport" iz
Banje Luke kazu da, iako je pao prvi snijeg, jos
nije pocelo vece interesovanje za domacim
destinacijama. Do sada u ponudi imaju samo
aranzmane za Jahorinu, a u narednom periodu ocekuju i ponudu za Vlasic.
- Cijene smjestaja zavise od uslova i kvaliteta
N
Za devet mjeseci, recimo, domaci je turizam
ugostio desetak tisuca njemackih posjetitelja
manje nego od sijecnja do rujna 2007. Iako su
jadranski domacini nocenja, koja zapravo i
donose novac, u tom razdoblju uknji ili dva
posto više, rezultat s njemackog tr išta je u
odnosu na prethodnu sezonu toliko tijesan da
malo tko u turizmu mo e biti miran.
Svaki ekonomski poremeæaj u toj velikoj
zemlji, naime, izravna je prijetnja hrvatskom
turizmu. Njemacki gosti, kojih je na našoj obali
tradicionalno oko 1,5 milijuna, po broju noæenja znatno odskacu od ostalih. Za devet mjeseci Nijemci su tako sami ostvarili više od
deset milijuna nocenja, a Talijani, Cesi,
Austrijanci i Slovenci, koji po brojnosti dolaze
iza Nijemaca, ostvarili su po cetiri, pet i najviše šest milijuna nocenja.
hotela, kao i od termina putovanja. Najjeftiniju sedmodnevnu
ponudu u jednokrevetnim ili dvokrevetnim aranzmanima u polupansionima, za period do 27.
decembra, ima hotel "Bistrica",
cija cijena za ovaj termin iznosi
511 maraka. Nasuprot tome, najkuplji smjestaj jeste u apartmanima "Vucko", izmeðu 27. decembra 2008. i 17. januara 2009. godine, kada je za
sedmodnevni polupansion potrebno izdvojiti
1.192 marke po osobi - kazu u agenciji "Cepter
pasport".
S druge strane, u turistièkoj agenciji
"Sebastijan" naveli su da za sada nemaju definitivno utvrðene ponude za domace destinacije,
ali i da jos nema velikog interesovanja za njih.
- Do sada smo zabiljezili pojedinacna informa-
Seranic, visi strucni saradnik za porodicnu i
djecju zastitu u Ministarstvu zdravlja i socijalne
zastite RS.
Gladuje 815 miliona ljudi
Prema podacima UN-a, oko 815 miliona
ljudi u svijetu, medju kojima je oko 300 miliona
djece ili svaki sedmi stanovnik planete, nema
dovoljno hrane.
Podaci UN-a govore da 24.000 ljudi svakoga dana umire u svijetu zbog nedostatka
hrane ili od posljedica bolesti koje su povezane s nedovoljnom ili neodgovarajucom ishranom.
OBAVJESTENJE
GRADJANIMA BiH!
AMBASADA BiH
ORGANIZUJE
KONZULARNI DAN
u subotu 08. novembra
od 10:00 sati
U SINDIKATU OCST
U LUGANU.
tivna interesovanja ljudi o ponudi za Jahorinu i Vlasic.
Tradicionalno su najtrazeniji
hotelski smjestaji. Cijene na
Jahorini variraju od 79 maraka,
u predsezoni do 27. decembra,
u dvokrevetnoj sobi, na bazi
polupansiona, pa navise, u
zavisnosti od kvaliteta smjestaja.
Konkretne ponude i definitivno utvrdjivanje
cijena zimskih turistickih aranzmana za Jahorinu
bice poznati tek nakon Turisticke berze na
Jahorini, koja bi trebalo da bude odrzana od 24.
do 26. oktobra.
U ovim agencijama smatraju da ce naredni
period, kada bude vise snijega i u nizinama, uticati i na vece interesovanje gradjana za zimske
turisticke aranzmane.
5
ATTUALITÀ POLITICA
23 ottobre 2008
NUOVA LEGGE SUGLI ASSEGNI FAMILIARI
Un sostegno anche agli indipendenti con il reddito basso
ella seduta del Gran Consiglio di lunedì 20 ottobre, è stata approvata la
nuova legge cantonale sugli assegni di
famiglia con un emendamento, presentato dal
parlamentare
cristiano-sociale
Gianni
Guidicelli a nome del Gruppo Ppd.
La proposta era che fosse concesso, come
permette la Legge federale, l’assegno anche ai
lavoratori indipendenti con un reddito limitato.
La ragione principale è che le trasformazioni in atto nel mondo del lavoro hanno portato
ad un notevole aumento di lavoratori indipendenti, che spesso operano in contesti economici difficili e con redditi modesti.
Un recente studio eseguito per la Supsi dai
ricercatori F. Losa e E. Soldini (Working but
poor in Ticino, 2006) ha rilevato come il gruppo professionale più a rischio di povertà sia
quello degli indipendenti senza impiegati, di
cui quasi il 20 per cento non riesce ad avere
un reddito sufficiente per porsi e porre la propria famiglia al riparo dalla povertà.
Secondo A. Lepori e Ch. Marazzi (Forme di
lavoro e qualità della vita. Inchiesta sugli effetti sociali della flessibilità del mercato del lavoro in Ticino, 2002), in Svizzera il fenomeno del
lavoro indipendente è aumentato notevolmente, e sembra rappresentare la punta più avan-
N
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92.410 km
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zata, con tassi di lavoratori indipendenti più
elevati rispetto agli altri paesi europei. Nel
2000 essi rappresentavano circa il 18 per
cento del totale delle persone occupate e dal
1991 il loro numero è aumentato del 49 per
cento. In Ticino questo tasso si situa attorno al
19 per cento. Si tratta di una fascia di lavoratori che sfugge il più delle volte alla legislazione di tutela del lavoro ed è privata di alcune
garanzie sociali di cui godono i lavoratori
dipendenti.
Gli indipendenti con bassi redditi devono spesso far capo alle prestazioni sociali integrative del
reddito quali gli assegni integrativi e di prima
infanzia, il sussidio al pagamento dei premi dell’assicurazione malattia e le borse di studio. È
quindi evidente che l’aver riconosciuto il diritto
agli assegni di famiglia agli indipendenti con
bassi redditi comporta sicuramente un risparmio
per le finanze del cantone nell’erogazione delle
prestazioni sociali citate in precedenza.
La proposta è stata quella di fissare il diritto
agli assegni per gli indipendenti prendendo
quale parametro quello previsto per le persone
senza attività lucrativa. Il diritto verrà quindi
riconosciuto agli indipendenti il cui reddito
imponibile secondo la legge federale del
14.10.1990 sull’imposta federale diretta, non
ecceda il 150 per cento di
una rendita massima
completa di vecchiaia
dell’Avs. Per il 2008 tale
limite si fissa a 39’780.00
franchi.
L’entrata in vigore di
questa disposizione è
stata fissata per il 1. gennaio 2010.
Cosa cambia
per le famiglie ticinesi
P
er le famiglie ticinesi la nuova legge comporta degli
importanti cambiamenti:
1. L’aumento dell’assegno di base e dell’assegno di formazione che la legge federale fissa ad un minimo di 200., rispettivamente 250.- franchi mensili. Fino allo scorso
anno l’assegno era di 183.- franchi. Vi ricorderete che il
Gran Consiglio ha accolto la proposta di anticipare l’entrata in vigore dei nuovi importi al 1. gennaio 2008.
2. Il diritto agli assegni per figli in formazione viene portato da 20 a 25 anni. Il Ticino era rimasto l’unico cantone
che limitava tale diritto ai 20 anni. Con la nuova legge
federale viene quindi anche evasa un’iniziativa parlamentare di Gianni Guidicelli del lontano 2002, nella quale
chiedeva appunto il prolungamento del diritto dell’assegno di formazione fino ai 25 anni. Anche questa disposizione è già entrata in vigore il 1. gennaio di quest’anno.
3. I lavoratori occupati a tempo parziale potranno beneficiare dell’assegno intero e non più, come previsto attualmente, in percentuale al grado di occupazione. Si persegue quindi il giusto principio «un figlio un assegno».
4. Anche le persone senza attività lucrativa potranno
beneficiare degli assegni se il loro reddito non supera una
soglia prevista dalla legislazione federale.
Una legge che riconosce
il lavoro prezioso
delle famiglie
Gianni Guidicelli
con particolare piacere che ho dato il
mio convinto sostegno alla nuova
Legge sugli assegni familiari.
Il Consiglio di Stato aveva proposto di
adottare, nella legge cantonale di applicazione della legge federale, solo le prestazioni previste obbligatoriamente e non
aveva previsto modifiche rispetto alla legislazione federale riguardo agli assegni per
i lavoratori indipendenti e al diritto agli
assegni in caso di inabilità al lavoro che la
legislazione federale portava a 3 mesi. La
commissione della gestione, accogliendo
una mia richiesta ha deciso di mantenere il
diritto per i 12 mesi.
Il messaggio indica che il maggior costo
previsto dalla nuova legislazione per il 2009
sarà di circa 44 milioni; io, piuttosto che di
maggior costo, preferirei parlare di aumento delle prestazioni erogate a favore delle
famiglie con figli; questo perché bisogna
considerare il fatto che ci saranno dei
risparmi nelle prestazioni sociali integrative
del reddito quali gli assegni di prima infanzia e integrativi, le prestazioni assistenziali
e i sussidi al pagamento dei premi per l’assicurazione malattia. Ci saranno anche dei
risparmi nella concessione di borse di studio e, evidentemente ci sarà anche un’incidenza fiscale.
Il cantone, come tutti gli enti para statali e
del settore socio sanitario, recupereranno
gli assegni di formazione dai 20 ai 25 anni
che in precedenza versavano ai loro dipendenti e che erano totalmente a loro carico;
e questo già per il corrente anno.
Il contenimento delle prestazioni sociali
risultato dal preconsuntivo 2008 è, a mio
modo di vedere, anche una conseguenza
dell’entrata in vigore dei nuovi importi e del
diritto all’assegno per i figli in formazione
già introdotto quest’anno.
L’aumento dell’aliquota contributiva a
carico dei datori di lavoro, che per il 2009 è
prevista all’1.9 per cento, è certamente
sostenibile e tra le più basse a livello svizzero.
In definitiva quindi la nuova legge testimonia un tangibile riconoscimento dell’apporto prezioso che le famiglie con figli forniscono all’intera collettività.
Il nostro impegno a favore delle famiglie,
nelle sue molteplici composizioni e sfaccettature, non si esaurirà con l’adozione di
questa nuova legge, ma dovrà sicuramente
continuare anche perché ci sono ancora
molte problematiche che toccano questa
importante e insostituibile componente
della nostra società che attendono delle
risposte.
È
23 ottobre 2008
SINDACATO STATALI
7
Il rincaro...era il minimo
Non si tratta di una concessione eccezionale, ma dell’applicazione corretta di una
legge dello Stato. E così dovrà avvenire
anche nei prossimi anni.
opo una prolungata azione sindacale
iniziata dall’OCST un anno fa con la
conferenza stampa del 16 ottobre
2007, il Governo ha finalmente deciso di riconoscere il rincaro ai propri dipendenti.
Dipendenti e OCST hanno chiesto con
determinazione che fosse applicata la legge
del 10 giugno 1985 che prevede l’adeguamento degli stipendi il 1° gennaio di ogni anno sulla
base dell’indice nazionale mensile effettivo dei
prezzi al consumo di novembre.
In un periodo in cui il potere di acquisto dei
redditi dei lavoratori e delle loro famiglie è
D
Il 1° gennaio 2009 saranno conseguentemente aggiornati all’inflazione fino a fine
novembre 2008 i salari dei
impiegati dello Stato, docenti, funzionari di polizia e personale OSC;
dipendenti degli ospedali EOC;
dipendenti delle case per anziani,
delle istituzioni sociali e dei servizi di
assistenza e cura a domicilio.
stato eroso dalla forte impennata di prezzi e
tariffe, l’OCST ha rivendicato ancora recentemente un intervento deciso per correggere
verso l’alto i salari delle lavoratrici e dei lavoratori in Ticino in primo luogo con la piena compensazione del rincaro (vedi lo studio
«Sguardo sui salari. Una rotta di crescita» sul
sito www.ocst.com).
Il sindacato OCST è perciò soddisfatto della
marcia indietro del Consiglio di Stato che fino
a poche settimane fa non voleva concedere il
rincaro integrale. Dopo un ultimo confronto
interno al Governo è prevalsa una maggioranza che ha deciso per un adeguamento degli
stipendi all’inflazione conforme alla legge.
La compensazione del carovita sarà fatta
sull’evoluzione annuale in base all’indice effettivo dei prezzi al consumo di fine novembre
2008.
Per il personale delle cliniche private,
invece il sindacato incontrerà all’inizio di
dicembre i rappresentanti dell’Associazione Cliniche Private Ticinesi per
rivendicare anche in questo settore la
piena compensazione del carovita. Nelle
singole cliniche si svolgeranno le trattative tra direzioni, commissioni interne e sindacati per la concessione dello scatto
annuale ai dipendenti.
ASSEMBLEA DEL COMITATO «STOP AI TAGLI»
Si torni a parlare con gli interlocutori sociali
re considerato una voce di costo anzichè una
le pubblico».
el corso dell’assemblea del personale
risorsa. Ribadiamo con forza che il Governo
Nel suo intervento Pietro Ortelli, presidente
pubblico e parapubblico che si è tenudeve riprendere il dialogo e la condel Sindacato OCST docenti, ha
ta lo scorso 15 ottobre nell’aula magna
certazione con le parti sociali!».
detto: «Con questo comidella Centro d’arti e mestieri di
L’assemblea del 15 ottobre è
tato intendiamo riunire
Bellinzona, il Comitato «Stop ai
stata un punto di partenza per le
tutte le forze attive nel
tagli» ha annunciato che, pur esprifuture attività del Comitato «Stop ai
pubblico impiego. Si è
mendo soddisfazione per la riduziotagli» in difesa del personale pubvoluto cambiare il linguagne dell’ampiezza dei tagli sul persoblico e parapubblico. Il primo passo
gio. I dipendenti statali
nale, proseguirà le azioni contro il
sarà ora quello di fare un’analisi dei
hanno subito troppo negli
preventivo 2009, in particolare per
conti presentati nel Preventivo
ultimi anni senza reagire
fare capire all’opinione pubblica e
2009, per approfondire i temi in
sopportando tutti i tagli
ai partiti politici che la scuola e i serdiscussione.
che
venivano
dal
vizi pubblici sono fondamentali per
P. Ortelli
Consiglio di Stato. Ora
il benessere della società e il futuro
R. Ricciardi
dicono basta». Secondo
dei giovani.
Ortelli «occorre maggiore mobilitazioSecondo i rappresentanti del Comitato, il
ne e presa di coscienza da parte dei
Consiglio di Stato non può continuare ad utilizdipendenti per reagire e tornare ad
zare i problemi finanziari come strumento di
avere un ruolo. Abbiamo
gestione del pubblico impiego. «Il
dovuto constatare infatti
Consiglio di Stato ha riconosciuto a
che il Consiglio di Stato
fatica lo sforzo del personale pubnon ci considera più come
blico che ha contribuito a raggiuninterlocutori per la politica
gere il pareggio dei conti del 2008»,
del personale. Dobbiamo
ha detto Renato Ricciardi.
rivendicare e dimostrare
Lorenzo Jelmini ha aggiunto che
di essere interlocutori creil personale è «Soddisfatto per il ricodibili e per farlo abbiamo
noscimento del rincaro e deluso per
alzato la voce. Emerge in
il fatto che il Governo continua a non
maniera evidente che il
discutere con le parti sulle misure di
L. Jelmini
personale è stufo di esserisparmio che concernono il persona-
N
8
SINDACATO ATTUALITÀ
23 ottobre 2008
CAMBIARE CASSA MALATI È POSSIBILE FINO AL 30 NOVEMBRE
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23 ottobre 2008
SINDACATO ATTUALITÀ
9
CONCORDATO HARMOS
Cogliere l’opportunità per un cambiamento positivo
nel sistema scolastico ticinese
Testo tratto dalla mozione presentata da
Claudio Franscella, Luca Pagani, Monica
Duca
Widmer,
Armando
Boneff
sull’Accordo intercantonale di armonizzazione della scuola obbligatoria Harmos
l messaggio governativo, che riprende in
buona parte il fascicolo informativo della
CDPE, entra tuttavia solo marginalmente
nel merito dell’effettiva implementazione del
concordato sul sistema scolastico del nostro
Cantone e non valuta quindi le conseguenti
ricadute sul piano pedagogico, educativo e
sociale.
A nostro avviso l’applicazione di Harmos
non deve limitarsi ad una pura attuazione
delle norme concordatarie, ma deve costituire un’occasione imperdibile per rivedere il
nostro sistema scolastico, dandogli un impulso positivo.
Per questo riteniamo indispensabile che i
contenuti mancanti nell’attuale messaggio
governativo siano meglio definiti e ampliati.
I
Proponiamo quindi in particolare di:
tener conto di tutta la scolarità obbligatoria,
ripensare quelli che attualmente sono i tre
cicli per prescolastico, primo e secondo ciclo
SE (anche in funzione degli standard di
Harmos): in particolare considerando la
necessità di un piano di studio coordinato tra
settori in un’ottica di continuità nell’intera scuola dell’obbligo (4-14 anni): questo significa
rivedere i programmi SE (datati 1974) che tengano in considerazione gli orientamenti della
scuola dell’infanzia (datati 2000) e la Mappa
formativa della scuola media (datata 2004),
rivedere in modo chiaro il ruolo del servizio
di sostegno pedagogico che finora si è occupato anche di scuola dell`infanzia senza un
adeguamento del personale,
porsi la domanda di quale sia ancora il margine di libertà di scelta delle famiglie nell’inviare i
propri figli alla scuola dell’infanzia, obbligatoria
già dai 4 anni (ad es. frequenza progressiva),
curare e migliorare l`informazione a docenti, Municipi, famiglie,
dedicare un particolare riguardo alla scuola
dell`infanzia e alla scuola elementare che –
dall`unificazione (2002) dei settori prescolastico e primario in un unico ufficio delle scuole
comunali- hanno subito un disorientamento
pedagogico in conseguenza del fatto che i
quadri preposti, sembra, non dispongano delle
necessarie risorse per attuare il controllo su
entrambi gli ordini di scuola,
cogliere l’occasione dell’adesione al
Concordato Harmos per rivedere gli obiettivi
del sistema scolastico ticinese e adottare i
necessari correttivi.
A tal fine proponiamo di:
istituire un Gruppo di lavoro che si occupi
dell’implementazione di Harmos (valutando le
conseguenti ricadute sul piano pedagogico,
educativo e sociale) e che sappia cogliere l’occasione per rivedere il nostro sistema scolastico in positivo, tenendo conto in particolare dei
punti sopra esposti;
costituire tale Gruppo coinvolgendo i rappresentanti delle diverse componenti della scuola
e degli operatori coinvolti in Harmos (direttori
d’istituto, docenti, capigruppo di sostegno,
esperti).
COOP SVIZZERA
Accordo salariale con effetto 1° gennaio
La Coop Svizzera, partner contrattuale affidabile, molto attento ai problemi del personale, e sensibile alle politiche sociali e
salariali, ha definito gli adeguamenti salariali dei suoi collaboratori a partire dal 1°
gennaio 2009, mettendo a disposizione il
3,25% della massa salariale globale.
a suddivisione della somma messa a
disposizione dalla grande catena di
distribuzione sarà utilizzata per la rivalutazione dei salari al rincaro, e per colmare
situazioni che presentano aspetti sperequativi.
Al proposito non va sottovalutato l’impegno
profuso in questi ultimi anni dalla direzione
centrale di Coop
Svizzera, per colmare le sperequazioni
salariali vigenti tra
regioni e per rivalutare i salari delle
donne, con l’obiettivo del raggiungimento della parità
salariale tra uomo e
donna. Senza voler
sembrare particolarmente ossequiosi
verso la dirigenza di
L
questa grande impresa di distribuzione, come
partner contrattuali vogliamo evidenziare che,
oltre alle indubbie capacità imprenditoriali e
manageriali che hanno determinato una crescita esponenziale della Società e dell’occupazione, la disponibilità e la sensibilità al dialogo
e alla trattativa dimostrata da Coop Svizzera
ha permesso di raggiungere gli attuali buoni
livelli salariali e le prestazioni sociali d’avanguardia in favore di tutti i collaboratori.
Apprezziamo queste politiche imprenditoriali,
soprattutto in considerazione delle ingiustizie
sociali e salariali che si consumano in altre
categorie di imprese che discriminano il personale, non assumendo le dovute responsabilità
sociali.
Suddivisione della massa salariale
1. Collaboratori con salario inferiore o pari a
fr. 4.000 lordi, che lavorano a tempo pieno (41
ore/sett.) assunti prima del 1° luglio 2008, ricevono un aumento generale del salario pari ad
almeno fr. 100 lordi mensili.
2. Collaboratori con un rapporto di lavoro a
tempo parziale ricevono l’aumento di cui al
punto 1 pro rata temporis.
3. Collaboratori con salario pari o superiore
a fr. 4001 lordi, che lavorano a tempo pieno
(41 ore / sett.), ricevono un aumento individuale del salario.
4. Collaboratori con paga oraria ricevono un
aumento, secondo la prestazione, di almeno fr.
0,40 lordi per ora.
5. Per gli aumenti individuali sono da considerare i seguenti fattori:
la prestazione individuale
l’esperienza
la parità di trattamento per la medesima funzione
l’adeguamento dei salari delle donne al criterio della parità salariale
Non ricevono tale aumento salariale:
collaboratori con aumenti salariali definiti
per contratto
collaboratori con contratti di lavoro a tempo
determinato
collaboratori assunti dopo il 1° luglio 2008
collaboratori che ricevono un aumento di
salario dopo il 1° ottobre 2008
collaboratori che si pensioneranno nel 2009
(pensionamento regolare o anticipato)
collaboratori che nel corso del 2008 non
hanno finora lavorato (malati di lunga data)
collaboratori con disdetta del rapporto di
lavoro.
Ricevono un aumento salariale circa il 90
per cento dei collaboratori (tutti quelli che
non cadono sotto l’ultimo punto).
23 ottobre 2008
SINDACATO ATTIVITÀ
11
SETTORE ENERGETICO
Assemblea annuale
Giancarlo Nicoli
l 16 ottobre si è tenuta a Faido l’annuale
assemblea degli associati al Sindacato
Cristiano Sociale settore energetico della
Svizzera Italiana, presenti 35 soci.
Prima dei lavori assembleari si è svolta la
visita alla centrale comunale teletermica, che
funziona a legna e che riscalda oltre al Centro
scolastico di Faido, altri 15 edifici, pubblici e
privati.
Siamo stati accompagnati dal sindaco, Ing.
Roland David, che in seno all'esecutivo comunale è stato uno dei promotori di questo progetto partito negli anni novanta, e che attualmente risulta vantaggioso e concorrenziale
anche nei confronti degli impianti di riscaldamento tradizionali. La centrale funziona a truccioli provenienti dagli scarti del taglio boschi, di
cui la Leventina abbonda.
La centrale teletermica di Faido, nel 2000 è
stata premiata quale migliore impianto svizzero per la produzione di calore.
Durante l’assemblea sono stati ricordati i 70
anni della nascita della prima sezione sindacale nel settore delle centrali idroelettriche, 25
giugno 1938, a Lavorgo. Sotto la guida di
I
Mons. Luigi Del-Pietro, Segretario Cantonale
dell’OCST, si costituì il Sindacato C.S. del
Personale dell’Aar&Ticino, che gestiva le centrali idroelettriche della Leventina, nominando
il primo comitato sezionale.
Ricordati pure i 50 anni dell’AET, costituita
nel 1958, dopo un duro confronto politico ed
ideologico, nel quale Mons. Del-Pietro ebbe
un ruolo primario e determinante che portò alla
creazione della prima azienda pubblica, dando
al Cantone Ticino un ruolo istituzionale e promozionale nel campo della politica energetica.
Il presidente Sandro Matasci nella sua relazione ha rivolto un grazie particolare ai giovani dell’AET che hanno aderito al sindacato. Ha
ribadito l’importanza della partecipazione dei
soci alla vita e alle attività del sindacato.
In materia sindacale ha rilevato che il 2007
e il corrente anno sono stati caratterizzati da
importanti e sicuramente non facili decisioni,
toccherà all’assemblea federale decidere in
merito alla liberazione del mercato elettrico.
“Ci preoccupa l’annunciato aumento del prezzo dell’energia elettrica, e questo sconfessa
tutte le previsioni fatte durante i preparativi
della legge federale sulla liberalizzazione”.
Ha chiesto il sostegno di tutti affinchè il
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una SA. «È importante salvaguardare un’autonomia gestionale e di mercato senza incorrere
in operazioni ad alto rischio, solo così si potrà
garantire un futuro a questa nostra importante
azienda di distribuzione d’energia di rilevante
interesse pubblico. Occorre confermare l’attribuzione al Cantone e quindi all’AET di tutte le
competenze in merito allo sfruttamento delle
acque del Cantone a scopo idroelettrico.
Auspico che le autorità politiche, in special
modo i membri della commissione cantonale
dell’energia con i nostri rappresentanti OCST
in Gran Consiglio affrontino attentamente questi importanti cambiamenti». Matasci ha concluso ringraziando i colleghi di comitato, il cassiere-segretario Capri e tutti i presenti.
Nel corso dell’assemblea numerose le
domande inerenti la liberalizzazione del mercato dell’energia, che contrariamente alle previsioni, comporterà un notevole aumento dei
costi.
La serata si è conclusa con un’ottima cena
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SINDACATO DONNE
12
23 ottobre 2008
Mobbing Una delle tante forme
della dignità e disumanizzazione
Che cos’è il mobbing e come ci si può difendere? Chi colpisce, come nasce e si sviluppa un fe
a problemi di salute. In questi casi è importante farsi aiutare da familiari, amici ed esperti.
Manuela Puggioni
azienda in cui lavora Anna, segretaria,
è stata acquisita da una multinazionale. Il giorno della festa aziendale per
celebrare la fusione, Anna è l’unica fra tutti gli
impiegati a non essere spontaneamente salutata dal nuovo direttore. Un incidente banale,
o forse solo una dimenticanza. Questo piccolo
avvenimento è il primo segno di un processo
che diventerà per lei un vero e proprio calvario. Lentamente ma inesorabilmente l’intero
gruppo dei collaboratori si coalizza contro di
lei. Le vessazioni iniziano, piccole, invisibili ma
ripetute. Anna viene lasciata da parte e sola al
tavolo della mensa aziendale, nessuno la invita più a prendere il caffè la mattina, la sua
postazione di lavoro viene «inavvertitamente»
occupata. Intanto la nuova filosofia aziendale,
esasperatamente incentrata sulla flessibilità
totale, per cui si pretende assolutamente la
massima produttività con poca attenzione al
L’
resto della vita umana, prende il sopravvento.
Le sue mansioni vengono modificate e ridimensionate, Anna ripercorre a ritroso tutte le
tappe sulle quali aveva fondato la sua autostima. Rimane per ore alla fotocopiatrice senza
aver nulla da fare, i tentativi per recuperare il
suo ruolo sono un buco nell’acqua fintanto che
Anna non ce la fa più e si ammala: esaurimento nervoso, depressione.
Anna trova il coraggio di raccontare la sua
storia, di uscire dalla solitudine e di riempire il
vuoto che piano piano aveva pervaso la sua
anima.
Vince la causa giudiziale che aveva intrapreso contro l’azienda.
In realtà rimane vittima di una sconfitta perché non torna più a lavorare dov’era prima.
Questa è la trama del film «mi piace lavorare» di Francesca Comencini, vincitore, a
Berlino, nella sezione panorama.
Qual è il nesso tra il film e la realtà? Come
si snoda e si sviluppa oggi il fenomeno del
mobbing?
Innanzitutto occorre sapere che il mobbing
non è una malattia e non è poi così facile, fortunatamente, esserne veramente vittima.
Il primo ricercatore che tratta in maniera
scientifica l’argomento è Heinz Leymann che
mutua il termine «mobbing» dall’etologia, in
particolare dagli studi di Konrad Lorenz. Il termine che in senso letterale significa «accerchiare qualcuno per attaccarlo», descrive il
comportamento di alcune specie animali che
assalgono un componente del gruppo che
vogliono estraniare. Applicando il termine
all’ambiente lavorativo, esso indica un comportamento aggressivo e minaccioso di uno o
più componenti del gruppo, gli «aggressori»,
verso un individuo, il «bersaglio» che diventa
«vittima». Obiettivo è quello di costringere il
malcapitato a lasciare il posto di lavoro.
Nel 2002 l’Agenzia Europea per la
Sicurezza e la Salute sul Lavoro ha dedicato
un intero anno al tema «Lavorare con stress»,
promuovendo sia il dibattito che lo studio del
fenomeno.
È emerso che il mobbing opera su tre livelli:
1. l’attacco alla persona,
2. le minacce alla carriera professionale,
3. la costrittività organizzata.
Nel primo ambito il mobbing si manifesta
con danneggiamento degli oggetti personali,
derisione, diffusione di false informazioni,
esclusione dalle attività di «colleganza», isolamento, maldicenze, minacce di mali fisici, offese verbali, provocazioni e umiliazioni.
Per quanto attiene alle minacce alla carriera
professionale i comportamenti stigmatizzati
sono l’assegnazione di compiti pericolosi o
inadatti alla salute, l’assegnazione di compiti
senza significato, i continui rimproveri e il controllo eccessivo, l’inattività forzata, la minaccia
di azioni disciplinari e di licenziamento, il
Coordinamento
donna-lavoro dell’OCST
Lugano (Sede di Lamone)
Davina Fitas, Segretariato di Mendrisio
Saskia Fontana, Segretariato di Mendrisio
Consuelo Girardi, Segretariato del
Sopraceneri (Sede di Locarno)
Michela Marangoni, Segretariato del
Sopraceneri (Sede di Bellinzona)
Benedetta Rigotti, Segretariato cantonale,
Redazione Il Lavoro
Care lettrici,
il Coordinamento Donna-Lavoro è costituito da lavoratrici delle diverse categorie professionali con l’obiettivo di promuovere iniziative di tutela e di promozione della donna nel
mondo del lavoro.
Per poter essere davvero di aiuto, abbiamo
bisogno di voi, dei vostri contributi e delle
vostre domande.
Per questo rimaniamo a disposizione nei
vari segretariati :
Claudia Tettamanti, Segretariato di
Lugano
Manuela Puggioni, Segretariato di
Info
Coordinamento donna-lavoro OCST
Via Balestra 19
6900 - Lugano
[email protected]
23 ottobre 2008
e di violazione
e del lavoro
enomeno che porta a malessere e
sovraccarico di lavoro con scadenze impossibili da rispettare, le valutazioni di profitto ingiustamente basse.
Il terzo livello opera, invece, attraverso il
demansionamento, la dequalificazione del
lavoratore, l’esclusione del lavoratore dalle
offerte formative e di aggiornamento professionale, il trasferimento ingiustificato in sedi lontane o scomode, la negazione delle informazioni
essenziali per lo svolgimento del lavoro.
Questa la teoria, ma in pratica? Come si
riconosce il mobbing?
Indubbiamente esiste una forte componente
emotiva che sta alla base del fenomeno, che
confonde il racconto e che rende complicata
una disamina giuridica. Inoltre il fenomeno
richiede l’intervento di esperti sia nel campo
giuridico che medico, oltre al supporto fondamentale della famiglia della vittima.
Fortunatamente non ogni conflitto sul posto
di lavoro costituisce preludio di questa nuova
piaga sociale.
Occorre anche capire che non sempre chi è
vittima di mobbing si ammala di depressione o
soffre di grave stress da adattamento, seppure le conseguenze sulla salute siano sempre
medicalmente oggettivabili. Dagli studi clinici è
anche emerso che la maggior parte dei
pazienti che reagiscono al mobbing, implodendo in loro stessi, subendo quindi un male psicologico o di vivere, erano già terreno fertile a
causa di disturbi collegati a patologie preesistenti.
La mancanza di feeling coi colleghi di lavoro, il caporeparto che non manifesta una particolare simpatia per noi, la battuta a volte al
limite dell’educazione, la troppa confidenza
che sfocia nell’interferenza sulla vita privata, il
cattivo clima di lavoro, per fortuna, non sono
mobbing.
Si tratta comunque di comportamenti che
vanno riconosciuti, condannati e ai quali è
necessario reagire.
Il Codice delle Obbligazione sancisce il diritto del lavoratore ad essere tutelato in quanto
tale: l’art. 328 CO prevede che il datore di
lavoro deve rispettare e proteggere la perso-
13
SINDACATO DONNE
Memorial
MARA
Disumanizzazione del lavoro
«Quando il salario è malcalcolato nel suo
importo, quando è insufficiente, è facile
farlo constatare: si ragiona in base a cifre
composte di franchi e di centesimi: ed è
anche facile difendersi e ottenere soddisfazione. Quando invece si tratta di sofferenze, di disagi, magari di martirii, di estenuazioni subite nel corso di una giornata di
lavoro, l’analisi di tale fatto o serie di fatti
diventa molto più complessa e più difficile
torna trovare la «pezza d’appoggio» per
giustificare e per far valere le proprie rivendicazioni: l’istrumento di misurazione del
dolore, della sofferenza non è ancora stato
trovato».
Teatro
Cittadella
2000
Corso Elvezia 35
6900 - Lugano
Il Coordinamento
Donna Lavoro
dell’OCST
organizza una rassegna
teatrale col patrocinio della
Città di Lugano, del Consolato
Generale d’Italia di Lugano e
dell’Associazione Lugano Sì
Mons. Luigi Del-Pietro (7 febbraio 1953)
Giovedì 23 ottobre
ore 20.30
La gioia nel lavoro
«I Teatranti» in
«Il progresso sociale, la umanizzazione
dei rapporti di lavoro, le relazioni umane nel
dominio delle relazioni professionali non
possono avere che uno scopo ultimo: quello di assicurare la gioia del lavoro e di riverbero sostenere lo slancio (perfino la passione!) del lavoro».
Fools
Sabato 25 ottobre
ore 20.30
Mons. Luigi Del-Pietro (4 agosto 1956)
nalità del lavoratore, e cioè deve farsi parte
attiva al fine di dirimere e risolvere eventuali
conflitti che sono sorti tra i suoi collaboratori.
Questo nel rispetto del dovere di tutela, a
carico del datore di lavoro, della salute sia psichica sia fisica del lavoratore.
Si tratta di una obbligazione di garanzia
generale e astratta: è dall’esame del singolo
caso concreto che scaturiranno gli strumenti di
salvaguardia e protezione del lavoratore.
Dalle statistiche è emerso che le vittime del
mobbing sono prevalentemente donne, ultracinquantenni, non (più) sposate: è evidente, in
questi casi, la volontà di escludere dal mercato del lavoro queste figure professionali che,
dopo anni di onorato servizio, diventano spesso scomode perché meno flessibili e più refrattarie alle nuove tecnologie e ai nuovi obiettivi
aziendali.
Chiedere aiuto è però il primo passo da fare,
confrontarsi con familiari e amici può essere
utile, a volte per ridimensionare una situazione, altre per oggettivare tutti i comportamenti,
per capirli e infine, se del caso, per difendersi
fermamente perché è la persona umana che
dà dignità al lavoro.
di Neil Simon
La Compagnia
«Cittadella 2000» in
Sarto per signora
commedia in tre atti
di G. Feydeau
Prevendita: 091 910 20 21 091 921 15 51
Entrata: uno spettacolo: fr. 15
L’incasso della serate sarà devoluto
alla Fondazione San Benedetto, per
creare un Fondo a favore di ragazzi
bisognosi.
Fools/Sciocchi
el 1981, è molto intrigante: racconta la
stupidità umana declinata in ogni suo
aspetto. Un intero villaggio «affetto» da stupidità, con magistrati stupidi, venditrici stupide,
postine stupide, dottori stupidi. È possibile trovare una soluzione? Forse si, rompendo una
maledizione che incombe su tutti. Fools esplora attraverso situazioni divertenti e surreali,
l’ignoranza che affligge la nostra società.
D
Sarto per signora
na storia attraversata da scambi d’identità,
tresche, sotterfugi ed equivoci nella Parigi
di fine ‘800. Il dottor Molineaux, neo sposo
alquanto disinvolto, tradisce la giovane e virtuosa consorte con un altrettanto giovane e affascinante donna, consorte d’un generale il quale a
sua volta tradisce la moglie... . Ma la storia s’ingarbuglia quando l’affittacamere Bassinet, legato in passato alla moglie del generale, affitta a
Molineaux per i suoi incontri amorosi un
ammezzato in precedenza abitato da una sarta.
U
AZIENDE ATTUALITÀ
14
23 ottobre 2008
Votazione 30 novembre
Sì
all’iniziativa popolare
«Per un’età di pensionamento
flessibile»
età di pensionamento è
attualmente fissata a 64
anni per le donne e a 65
anni per gli uomini. Chi desidera
andare in pensione prima può
farlo dopo i 62 anni, ma deve
accettare una decurtazione
della rendita. L’iniziativa prevede al contrario che, chi percepisce uno stipendio annuale inferiore a 119’340 franchi possa
scegliere di andare in pensione
a partire dai 62 anni, senza una
decurtazione della rendita.
L’unica condizione sarebbe la
cessazione dell’attività lucrativa.
L’idea è quella di favorire chi
percepisce uno stipendio ridotto, e non avrebbe quindi la possibilità di rinunciare ad una parte
della rendita, ma non riesce più
a continuare la sua attività pro-
L’
fessionale perchè è stanco, non
si sente più accettato sul posto
di lavoro o semplicemente vuole
dedicarsi ad un’altra attività non
retribuita.
L’amministrazione
federale ha calcolato che i costi
dell’iniziativa si aggirerebbero
sugli 800 milioni di franchi. Per
finanziare il pensionamento flessibile sarebbe quindi sufficiente
aumentare dello 0,12 per cento
il prelievo sul salario dei datori di
lavoro e dei lavoratori.
In ogni caso questa iniziativa
genererà dei risparmi per le
assicurazioni sociali; spesso
infatti i lavoratori ultrasessantenni vengono licenziati poco
prima dell’età pensionabile,
sapendo che possono usufruire
per due anni della disoccupazione.
No
all’iniziativa popolare
«Per una politica della canapa che
sia ragionevole e che protegga
efficacemente i giovani»
iniziativa prevede che
siano depenalizzati il
consumo e la coltivazione di cannabis per uso personale, che vengano emanate
prescrizioni sulla coltivazione
ed il commercio di cannabis e
di proteggere i giovani con
provvedimenti adeguati.
Perchè dire di no ad una tale
iniziativa? La depenalizzazione
è innanzitutto profondamente
diseducativa. Veicola infatti un
certo modello culturale che
rende più difficile far passare
l’idea tra i giovani che le sostanze psicotrope sono dannose.
Bisogna considerare che la
cannabis si sta diffondendo
sempre più fra i giovani; quasi la
metà degli scolari di 15 anni
l’hanno infatti già sperimentata.
L’
Industria grafica Rinnovo del Ccl
In questo importante momento vi invitiamo
a informare il sindacato sulla situazione
nella vostra azienda.
Leonardo Matasci
e trattative per il rinnovo del contratto collettivo di lavoro che giungerà a scadenza
il 31 dicembre 2008, sono entrate nel vivo.
La conferenza professionale che si è tenuta
ad Olten il 26 aprile 2008 ha dato mandato ai
responsabili di concentrarsi su alcuni punti di
interesse generale. I delegati alle trattative
hanno affinato le richieste venute dalla base e
in sintonia con il sindacato Comedia hanno
inoltrato le rivendicazioni scritte.
La parte padronale (Viscom) ha preannun-
L
ciato delle controproposte che, dalle prime
avvisaglie, sembrano essere insidiose per la
realtà contrattuale.
Prima della fine di novembre 2008 sono stati
fissati quattro incontri tra le parti durante i quali
si cercherà di trovare l'accordo a soddisfazione dei lavoratori.
Come ribadito dalla conferenza professionale i lavoratori del settore grafico considerano il
contratto collettivo uno strumento irrinunciabile e per questo si batteranno con tutte le forze.
Gli associati del settore saranno puntualmente informati sull’evolversi delle trattative
tramite Il Lavoro. Qualora però vi fossero dei
momenti decisivi saranno convocati personalmente in un’assemblea straordinaria per fare il
punto alla situazione e decidere sulla continuazione o meno delle trattative.
OFFICINE FRANZI
Si lavora almeno fino a dicembre
n gruppo ticinese ha assicurato una
garanzia bancaria che consentià alle
Officine Franzi di Barbengo di continuare l’attività fino all’11 dicembre, avendo scongiurato la revoca anticipata della moratoria
concordataria che ha congelato il fallimento.
La revoca anticipata era stata ventilata dal
commissario del concordato, Guido Turati, che
aveva chiesto che venissero reperiti i fondi per
far fronte alle spese di gestione della ditta, in
particolare gli stipendi degli operai.
Questo è quello che è stato comunicato agli
U
operai nell’assemblea che si è tenuta martedì
pomeriggio.
La buona notizia è anche che la società che
ha versato la garanzia sembra avere un interesse concreto per rilevare il patrimonio immobiliare della Franzi, ma anche per continuare
l’attività produttiva. Questo dà una speranza
agli operai il cui contratto è temporaneamente
stato prolungato fino alla scadenza del concordato. La speranza è che per l’inizio di dicembre si possa già parlare di un rapporto di lavoro con la nuova gestione.
Oltre ad un problema educativo, si tratta in questo caso di un
problema di salute pubblica.
La cannabis infatti è spesso
definita una droga leggera, ma
la realtà è ben diversa. Infatti
negli ultimi anni il contenuto di
Thc (la sostanza psicoattiva
della canapa) è notevolmente
aumentato raggiungendo anche
il 25 per cento. È quindi diventata una sostanza molto forte che
causa notevoli effetti come la
riduzione delle capacità motorie,
della memoria e della concentrazione. È inoltre una droga
d’accesso: il trampolino verso le
cosiddette droghe pesanti.
Inoltre il consumo di cannabis è
quasi sempre accompagnato
dal consumo di altre sostanze
stupefacenti e di alcolici.
AL VOLO
Incendio alla Otto Scerri di Castione.
Giovedì 16 ottobre verso le 19.30 si è sviluppato un grosso incendio nel capannone adibito alla manutenzione degli impianti industriali della Otto Scerri che è andato distrutto.
Si sta facendo chiarezza sull’accaduto.
Deltacarb: quale la verità. È stata recentemente inviata una lettera anonima che
accusa la Direzione aziendale della
Deltacarb SA di Pambio-Noranco di comportamenti poco rispettosi circa la salvaguardia
della salute dei propri dipendenti.
La Ditta, specializzata nella fabbricazione,
commercializzazione e lavorazione di metalli
duri, che occupa attualmente 45 dipendenti,
è stata apertamente contestata da un numero imprecisato di collaboratori di non rispettare le principali norme igieniche, contrattuali e
di sicurezza, e di emettere sostanze inquinanti. L’OCST, preso atto di questa segnalazione, ha subito contattato e incontrato la
Direzione aziendale per discutere su quanto
segnalato.
La Direzione, pur respingendo le accuse, ha
preso atto che occorre con celerità trovare
soluzioni appropriate per migliorare ulteriormente la situazione in particolare nei sistemi
di protezione e salvaguardia della salute e
integrità dei propri collaboratori.
Si è ora in attesa dei risultati che scaturiranno dalle perizie effettuate da Ispettorato del
lavoro, SUVA e Dipartimento del territorio.
L’OCST, anche per rispondere alle lamentele esternate dalla segnalazione anonima su
salari e condizioni lavorative insoddisfacenti, si è fatto promotore di intavolare una trattativa per arrivare, in tempi brevi, alla stipulazione di un contratto collettivo aziendale
di lavoro.
23 ottobre 2008
REGIONE ATTUALITÀ
15
APPELLO PER L’EDUCAZIONE
Una questione che appassiona
Ida Soldini*
uella sera al Liceo 2 di Savosa, che in
molti hanno definito memorabile, si
sono incontrate 300, forse 400 persone che in buona parte non si erano mai viste
prima, eppure il clima della sala era effervescente, familiare, allegro, attentissimo. L'ing.
Adriano Barchi, che insegna al Centro d’arti e
mestieri, ha espresso per tutti l'origine di un
simile, straordinario incontro: «Manuela, guarda qua! Avrei voluto scriverlo io!» ha ricordato
di aver gridato a sua moglie leggendo su un
quotidiano l'Appello per l'educazione, che è
stato promosso dal Centro Culturale di Lugano
agli inizi di settembre e oggi è sottoscritto da
più di 500 persone.
Lo straordinario sta nel fatto che dei perfetti
sconosciuti si sono incontrati per una comune
passione, una comune dedizione, un comune
amore, personalissimo e precisissimo nelle
sue esigenze, ma che una volta espresso, ha
reso visibile agli occhi di tutti che c'è un popolo intero in movimento. Susy Erba, una
mamma che cresce il suo bambino da sola
senza cedere alle sirene delle playstation e
degli Ipod per acquistarne l'affetto; Gian Piero
Bianchi, un ispettore scolastico che dichiara i
suoi valori affermando che «la parola è frutto
di un lunghissimo cammino culturale, e in
forza di essa noi siamo uomini»; Adriano
Barchi che racconta di come sia commosso
dalla solitudine dei ragazzi cui insegna, perché
spesso non hanno nessuno che li prenda per
mano e li introduca a quello per cui la vita val
veramente la pena di essere vissuta. Questi
sono stati gli interventi-cardine della serata.
Il prof. Giorgio Chiosso ha ripercorso poi gli
snodi di una pedagogia che rinuncia ormai a
interpellare l'uomo per quel che è, e cioè un
essere libero e responsabile, e ne fa invece un
meccanismo, un topo da laboratorio, un ingranaggio, un affastellamento di nozioni.
Ha identificato il punto più dolente con la
scomparsa della funzione autorevole, che non è
tale perché ha la forza e gli strumenti coercitivi
per imporsi, ma che si impone per la proposta di
cui è portatrice: quella di introdurre a una realtà
desiderabile e definitivamente amica. È una
scomparsa epocale, mai avvenuta prima, che
svela il dubbio atroce da cui sono attanagliati gli
adulti, riflettendosi poi tragicamente sulle generazioni più giovani.
Q
Centro culturale di Lugano
l Centro Culturale di Lugano è un'associazione di amici il cui scopo è promuovere
incontri e iniziative volti ad affermare che
la cultura è una consapevolezza così carica
di gusto da arrivare fino all’umorismo, all’ironia, per amore, per affezione, che si documenta criticamente e sistematicamente.
Il programma delle iniziative in corso e l’archivio di quelle passate è disponibile all’indirizzo www.centroculturale.org.
Inoltre viene distribuita una newsletter set-
I
La serata del 9 ottobre scorso è stata come
un grande grido: No! Quello che portiamo vale
la pena di essere trasmesso, perché i nostri
ragazzi senza di questo sono di meno, meno
felici, meno liberi, meno uomini.
E in questo «noi» con sorpresa lieta si sono
trovati in tanti che fino a ieri pensavano di
dover condurre da soli una lotta impari e senza
prospettive di vittoria.
Pietro Ortelli ha ripercorso la lista delle firme
e delle testimonianze pervenute: una studentessa dell'ASP, mamme e papà, a volte soli, a
volte così uniti da inviare la loro firma in coppia; docenti di ogni ordine e grado; un manipolo di sacerdoti e una pattuglia di medici; operai
e impiegati, architetti e avvocati; infermiere,
psicologi, estetiste, meccanici e carpentieri,
senza dimenticare le signore delle pulizie,
diverse commesse e venditrici, e infine le
nonne e i nonni, che tutti esultano per i loro
meravigliosi nipotini. Pochissimi politici. Pochi
esponenti del mondo della Scuola. E lode perciò a quelli che finora si sono esposti per
un'ideale per il quale, come i moltissimi «uomini comuni» ci testimoniano varrebbe la pena si
perdesse non solo la faccia, ma anche tutto il
sangue che si ha nelle vene.
Moltissimi degli interventi scritti che accompagnano le firme sul blog aperto a questo
scopo dal Centro Culturale di Lugano (appelloeducazione.blogspot.com) denunciano la
solitudine, una condizione che rende impossibile qualunque educazione. E i promotori
dell'Appello hanno risposto aprendo uno spazio virtuale dove sia possibile in modo molto
semplice e informale mettere in comune la
propria esperienza. Ma certamente le iniziative
che promettono di sorgere non saranno di
carattere virtuale!
Il testo dell'Appello, che è stato tradotto
anche in francese e in tedesco, è disponibile
sulle pagine web dell’Appello per l’educazione.
Al termine della serata il Centro Culturale di
Lugano ha espresso, per bocca di Michele
Fazioli, l'immenso stupore per quanto si è
svolto sotto i nostri occhi, e che sorpassa di
gran lunga qualunque aspettativa si fosse concepita in precedenza. L'Appello è nato infatti,
come causa prossima, dall'urgenza che nei
promotori ha suscitato la morte assurda eppure così significativa di Damiano Tamagni, in
una sera di carnevale del 2007.
* Redazione Centro culturale di Lugano
L’associazione Circolo culturale
«Ettore Calvi»
in collaborazione con l’OCST
organizza il seminario nazionale
Persona e Lavoro
24 e 25 Ottobre 2008
Presso la sede dell’OCST
in Via Balestra 19 a Lugano
he il lavoro sia importante per la vita
di una persona è un’affermazione
condivisa da molti, ma spesso rimane solo come richiamo «etico». Occorre
invece che questa consapevolezza diventi
efficace risposta ai problemi e si realizzi nel
mondo del lavoro come responsabilità personale e capacità di trasformare la realtà
costruendo dove necessario, nuovi modelli
organizzativi e sociali.
C
Venerdì 24 ottobre 2008
Ore 15.00
Saluti: R. Rossi, Pres. OCST
Introduzione: R. Guerinoni, Pres.
Circolo culturale E.Calvi
Ore 15.30 «Il lavoro come valore»
Markus Krienke, Docente Facoltà di
Teologia di Lugano - Cattedra di Etica
Stefano Gheno, Docente di Psicologia
Sociale Università cattolica Sacro
Cuore di Milano
Dibattito
Sabato 25 ottobre 2008
Ore 9.30 «Lavoro, welfare e migranti»
Giancarlo Rovati, Docente di
Sociologia Università cattolica Sacro
Cuore di Milano
Mario Mezzanzanica, Docente Sistemi
informatici Università degli Studi Milano
Bicocca
Meinrado Robbiani, Segr. Cantonale
Sindacato OCST Lugano
Giorgio Santini, Segr. Confederale
CISL
Coordina: Guido Canavesi, Docente di
Diritto del lavoro Università di Macerata
GIOVANNINO GUARESCHI
UNA PERSONA
COME SI DEVE
timanale. Uno degli scopi di questa iniziativa
è quello di aiutare a scegliere nel mare
magnum delle notizie che rimbalzano da
ogni parte del globo, fornendo informazioni
provenienti da fonti verificate, alla cui radice
ci sia cioè un incontro non virtuale ma molto
reale con le persone che sono all’origine
delle informazioni stesse.
Lunedì 10 novembre
Ore 20.30
Spazio Aperto, Bellinzona
Info
Michele Fazioli
appelloeducazione.blogspot.com
www.centroculturale.org
per iscriversi alla Newsletter, scrivere a
[email protected];
dialoga con
Don Alessandro Pronzato
23 ottobre 2008
ANNUNCI DI LAVORO
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Ev. coll. domestica. Tel. +39 332486972.
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notte o sarta in atelier. Tel. +39 3806891471.
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senza esperienza, lingue Sp/I/E. Tel. 079
5792658.
◆commesso, fattorino, autista per privati o
aziende con esperienza. Massima disponibilità, zona Luganese. Tel. 079 6967615.
◆esperienza decennale settore sicurezzascorte e tutele, 41enne, massima serietà.
Tel. +393408274826; [email protected]
◆contabile o aiuto contabile, 20enne diplomata in ragioneria. Tel. +39 3496503945.
◆operatrice turistica, ev. operaia, zona
Sottoceneri. Tel. +39 333 2449901.
◆meccanico auto, esperto.Contattare
[email protected]
◆operaia orologi o elettronica, esperta posa,
controllo e rhabillage. Tel. + 393397543976.
◆ giovane camionista, patente C. Tel. +39
3488168633.
◆ impiegata con esperienza, tel. +39 347
5730688 (dopo le 15.30).
◆ operaio metalmeccanico,burattatrice
zona Stabio/Mendrisio. Tel. +393205595207.
◆impiegata amministrativa e aiuto contabile
30enne, permesso G,(50-60%) zona Mendrisiotto. Tel. +393383170731; [email protected]
◆ingegnere ambientale, buone conoscenze
informatiche Software specifici campo idraulico, buon inglese. Tel. +39 3381811956.
◆operaio 32.enne specializzato costruzioni
metalliche o metalmeccanica. Zona
Sottoceneri. Tel. 0919930106; +393396347521.
◆ manovale, aiuto muratore, imbianchino,
17
con esperienza, zona Luganese. Tel. 076
3033276; [email protected]
◆coll. domestica, signora esperta stiro e
pulizie, referenze. Tel. +39 3349161635.
◆ lavoro in mense, esperta, ev. part time,
Luganese e Mendrisiotto. Tel.+390332331941.
◆venditore qualificato esperto, zona
Sottoceneri, ev. part-time. Lingue nazionali +
inglese, informatica. Tel. 0793788544.
◆impiegata 1/2 giornata, ragazza esperienza
decennale. Tel. +393290757601 pomeriggio.
◆ operaio generico, tel. +39 3394055289,
+39 3286176195 Daniel.
◆ signora 40enne, madre lingua russo, traduzioni italiano-russo e viceversa. Tel.
0796839178.
◆ elettricista impianti civili, ragazzo serio e
volenteroso,
zona
Mendrisiotto.
Tel.
0786970372; +39 3391379375.
◆ barista, cameriera ev. operaia, zona
Sottoceneri. Tel. +39 3474195819.
◆impiegato tecnico, esperto, “Microsoft
Certified Professional”. Tel. 079 4638228.
◆ esperto protezioni e scorte, massima
discrezione. Tel. +39 3409270703.
◆ parrucchiera diplomata con esperienza,
tel. 091 6063712.
◆addetto informatico specializzato vendita
e riparazione, installazioni piccole reti LAN internet PSTN e ADSL. Tel. +39 332335709.
◆custode,cuoco o aiuto cuoco esperto e
affidabile, zona Luganese. Tel. 076 5703292.
◆ impiegato logistica, responsabile
magazzino, esperto. Tel. +393339299651;
+390331402350.
◆ cuoco diplomato ev. aiuto cuoco, 22.enne,
in mense scolastiche o case anziani. Tel.
+393460056526.
◆ autista esperto, patente C, francese
buono, zona Sottoceneri. Tel. 079 6174157.
◆ aiuto domestico, esperta, 2 volte a settimana, zona Mendrisiotto. Tel.0764019886.
◆operaio, aiutante sala, aiutante cucina,
permesso. Tel. +39-3464918451.
◆ piastrellista esperto, zona Sottoceneri. Tel.
+39 3395626893.
◆ coll. domestica, ass. anziani, ev. notti, o
altro, zona Luganese. Tel. +39034461317.
◆ venditrice o cameriera, part-time, permesso G, Word-Excel. Tel. +39 3470345531.
◆ fabbro, con esperienza. Tel. +39
3345081673 o +39 3460168150.
◆ laureata in lavoro sociale, esperienze ramo
sociale e sanitario. Tel. 076 4885189; [email protected]
◆ giovane impiegato, spagnolo lingua
madre, ottimo I. Tel. 076 3401503; [email protected]
◆ perito tessile, 35enne, esperto gestione
ordini, personale, clienti, magazzino, ev. altri
settori. Tel. +39 3315439396 (ore pasti).
◆ operaio, autista, magazziniere, esperto,
patente B e mulettista, zona Mendrisiotto. Tel.
+39 3492119536, +39332471812.
◆ studentessa universitaria per lavoro parttime, cameriera, barista, commessa, impiegata. Tel. 078 7283676.
◆impiegata o commessa, part-time, G,
Lingue: I, F, Ing., esperta. Tel. +390332486078.
◆ tirocinio pittore, 18enne. Tel. 076 4287441.
◆ apprendistato impiegata di commercio,
ragazza 20enne. Tel. 079 8324508.
◆infermiera dipl.CRS, esperta, aiuto domiciliare anziani, o in istituti privati, zona Luganese.
Tel. 0786946808; [email protected]
◆ assistente cura, OSS e aiuto anziani,
esperienza, referenze. Tel. 076 5013012.
18
23 ottobre 2008
AAPI
E T À D ’ A R G E N TO
a cura dell’Associazione A n z i a n i P e n s i o n a t i I n v a l i d i
AAPI: una carica di fiducia
Giacomo Falconi*
e
nostre
sezioni
offrono un
programma
di
incontri vario e
interessante. La
partecipazione è
molto buona. Nelle
sezioni c’è entusiasmo, c’è gioia di condividere
momenti di svago, di riflessione, di
apprendimento.
Desidero fare il punto alla situazione al termine di questo primo anno
trascorso con l’apporto del nuovo
segretario
cantonale
Claudio
Franscella. La sua è stata un’azione
a tutto campo. Voglio sottolineare gli
sforzi informativi: la trasmissione
radiofonica su Radio Fiume Ticino, il
nuovo sito www.aapi.ch (in fase finale di allestimento), la partecipazione
al sito nazionale “Seniorweb.ch”
dove siamo presenti da oggi quale
unica associazione anziani ticinese,
i vari comunicati stampa e il nuovo
opuscolo di presentazione della
nostra associazione, che verrà pubblicato fra poco.
Si tratta di un’azione concertata e
finalizzata per allargare sempre più
la conoscenza dell’AAPI e che, ne
sono convinto, porterà i suoi frutti.
E in futuro? Continueremo su questa strada, perchè vogliamo accrescere la notorietà della nostra
Associazione.
Evidentemente, il nostro agire non
potrà ignorare il cambiamento del
modello di vita in atto nella nostra
società. L’aggiornamento all’evoluzione dei tempi e alle nuove esigenze della persona anziana è imperativo. È una sfida che raccogliamo con
entusiasmo, sorretti dalla vitalità e
dallo spirito di corpo che riscontriamo nelle nostre sezioni. Esse sono
una carica di fiducia e sicurezza per
gli organi cantonali.
Un rinnovato grazie a tutti e l’auspicio a voler continuare con spirito
innovativo. *Pres. cantonale AAPI
L
IMPORTANTE NOVITÀ INFORMATICA
La nostra associazione e Seniorweb
Claudio Franscella*
Anziani Pensionati e Invalidi (AAPI)
dell’OCST ha accettato con grande
entusiasmo di entrare sull’importante
piattaforma di Seniorweb.ch. Un sito
interattivo che mette in relazione le
persone della generazione over 50
delle varie regioni linguistiche della
Svizzera e facilita gli incontri nella
“vita reale”.
A partire da oggi siamo presenti con
una pagina a noi dedicata, ma nel
prossimo futuro avremo a disposizione più spazio per poter propagandare
al meglio le nostre attività.
Ringrazio quindi i responsabili di
questo sito nazionale per l’ospitalità e
ell’era delle nuove tecnologie il
computer la fa da padrone.
Questo mezzo elettronico ci
accompagna durante tutto l’arco della
giornata: sul posto di lavoro, a scuola
e durante il tempo libero.
Oramai è diventato un mezzo indispensabile e insostituibile per conoscere, apprendere, giocare e addirittura comunicare. In effetti grazie a
internet riusciamo ad acquisire qualsiasi informazione in tempo reale e a
collegarci ipso facto con tutto il
mondo.
Se 60 anni fa per essere “cittadini” era necessario saper
leggere e scrivere, oggi la
LA VIGNETTA
nuova alfabetizzazione è rappresentata dal saper usare il pc
e navigare in Internet.
E anche tra anziani e tecnologia esiste ormai un rapporto
sempre più stretto. Sebbene la
televisione e il videoregistratore
siano gli apparecchi tradizionali
preferiti, anche l’informatica e
Internet stanno sempre più
entrando nella quotidianità di
molte famiglie over 60. Sono
convinto che questo modo di
informarsi e comunicare sarà
sempre più utilizzato anche dai
nostri Associati ticinesi.
Per questo l’Associazione
N
L’AAPI su Radio
Fiume Ticino
«Evergreen» va in onda ogni
mercoledì tra le 18.50 e le 19,
dopo il Regionale delle 18.30, con
replica la domenica dalle 8.00.
vi invito, cari amici internauti, a visitare le nostre pagine per conoscere
meglio le varie attività proposte.
*Segretario cantonale AAPI-OCST
19
23 ottobre 2008
AAPI
E T À D ’ A R G E N TO
a cura dell’Associazione A n z i a n i P e n s i o n a t i I n v a l i d i
OPUSCOLO INFORMATIVO
Lugano - Guida ai servizi cittadini
a città di Lugano, che è cresciuta
sia numericamente sia geograficamente, ha ritenuto di pubblicare una guida dettagliata per gli anziani.
Uno strumento atto a facilitare la vita di
tutti i cittadini pensionati che vivono
ancora in casa e dei loro familiari.
In circa 10 mesi di lavoro e intensa
collaborazione tra i servizi della Città e
le numerose associazioni che hanno
contribuito alla guida è
scaturito
questo
importante strumento
di consultazione per gli
anziani. La guida è
stata pensata come
contenitore di informazioni “pronte per l’uso”
dell’anziano, dunque
secondo la sequenza
“di cosa ho bisogno”,
più “quanto costa”, “a chi lo chiedo”. Si
parla di Consulenza e supporto economico, assistenza giuridica, aiuti in casa,
prevenzione, sconti e agevolazioni, di
associazioni, servizi e strutture.
Tutto quello che serve per ridurre il
più possibile i passaggi che l’anziano
deve compiere per individuare l’ente
erogatore del servizio di cui necessita.
Un’ottima iniziativa a favore di una
fascia di popolazione
in aumento e che
merita di essere sempre più valorizzata.
L’opuscolo è distribuito gratuitamente a
tutti gli anziani della
città di Lugano ma
può essere richiesto
ai
servizi
sociali
comunali.
AGENDA
Come consuetudine, al termine,
merenda per tutti i partecipanti.
Bellinzona
Mendrisio
Venerdi 7 novembre, ore 14, al
Giovedì 27 novembre, Oratorio di
Ristorante
Ponte
Vecchio
a
Camorino, castagnata e tombola.
Ligornetto, ore 14.30, Assemblea
sezionale e Castagnata. Contributo:
fr. 5. Iscrizioni: tel. 091 6405111 entro
il 20 novembre.
L
Locarno
Giovedì 6 novembre, ore 12, al
Ristorante Stella d’Italia, consueto
pranzo mensile in comune. Iscrizioni
aperte da subito, tel. 091 7513052.
Giovedì 13 novembre, ore 9, Collegiata di Sant’Antonio, S. Messa in
suffragio dei nostri soci defunti.
Martedì 25 novembre, ore 14.30,
sala Ristorante Stella d'Italia,
Locarno, Assemblea ordinaria annuale. Al termine rinfresco offerto per il 25°
di fondazione dell'AAPI-OCST di
Locarno.
Lugano
Animazione al Centro sociale
Riprende il gioco della tombola al
Centro, a cadenza quindicinale:
martedì 4 novembre, ore 14.30
martedì 18 novembre, 14.30.
Tre Valli
Giovedì 23 ottobre, ore 14.15, al
Centro Giovani - Bodio. Conferenza
“La sicurezza dell’anziano”, relatore
Cristiano Nenzi, sergente polizia cantonale. Al termine rinfresco.
Martedì 4 novembre, ore 14.30,
ristorante Birreria Bocciodromo,
Faido. Assemblea ordinaria e castagnata. Allieterà il pomeriggio la
Bandella Briosa. Costo fr. 10, non
soci fr. 25. Iscrizioni: entro il 30 ottobre, tel. 091 8730120.
Da domenica 29 marzo a giovedì
2 aprile 2009, gita a Praga, in torpedone Gran Turismo (effettuata con
minimo 30 iscritti). Costo fr. 1.360
(tutto compreso). Iscrizioni: tel. 091
8730120, entro il 30 novembre.
Non abbiate paura
(Lc.12,32)
Io sono la luce del
mondo (Mt. 5,14)
Don Emilio Conrad
el santo curato d’Ars, si
ricordano anche
queste
parole:
“verrà un giorno in
cui
gli
uomini
saranno così stanchi degli uomini,
che basterà loro
parlare di Dio per vederli piangere”.
Con buona ragione si ritiene che
i santi possono anche essere dotati del dono della profezia.
Per noi, anziani d’oggi, questa
previsione del santo curato d’Ars,
non suscita meraviglia. Basta guardare al passato della nostra storia
per convincersi che l’abbandono
progressivo della religiosità, porterà le generazioni future a una profonda angustia esistenziale.
Uno sviluppo fatto prevalentemente di beni materiali, di nuovi e
più sofisticati mezzi di produzione
e di comunicazione, di soddisfazione ed esaltazione delle sole esigenze corporali, sarà causa di
molte frustrazioni.
La riscoperta e il bisogno di Dio,
della sua Rivelazione e del suo
immenso amore verso tutto il creato, farà piangere di gioia ogni uomo
di buona volontà.
D
20
23 ottobre 2008
Pagina a cura di Angela M. Carlucci
AUMENTI SALARIALI PRESSO COOP
Il rendimento del personale
viene ricompensato
L’anno prossimo, Coop aumenterà i salari
del 3,25%. Le collaboratrici ed i collaboratori il cui salario non oltrepassa FrSv. 4'000
mensili, otterranno minimo FrSv. 100 in più.
Inoltre, sono previsti aumenti salariali mirati: tenendo conto del rendimento, dell’esperienza e per assicurare la parità di
salari tra uomini e donne. Per il partner
contrattuale Syna, sindacato interprofessionale, il risultato dei negoziati salariali è
soddisfacente. In effetti, Coop ricompensa
il rendimento delle impiegate e degli impiegati – nonostante le prospettive incerte per
il futuro.
yna sottolinea che il personale del commercio al dettaglio fornisce delle prestazioni al di sopra della media. Syna riconosce la volontà della Coop di ricompensare il
rendimento delle proprie collaboratrici e dei
S
propri collaboratori attraverso un adattamento
di salario appropriato. Aumentando i salari
nonostante le prospettive incerte per il futuro,
Coop soddisfa le rivendicazioni fondamentali
del Syna verso i datori di lavoro, e cioè, di dare
finalmente alle lavoratrici ed ai lavoratori ciò
che spetta loro e ciò di cui hanno bisogno per
sopperire ai loro bisogni.
A favore di uno standard sociale nell’insieme del commercio al dettaglio
Nei prossimi anni, la concorrenza all’interno
del settore commercio al dettaglio si farà più
aggressiva. Nelle prima metà del 2009, apriranno i battenti 26 succursali Lidl in Svizzera.
Catene di supermercati al discount tali a Lidl
ricoprono una fitta rete di distribuzione in
Europa. Le condizioni precarie degli impieghi
dai salari bassi rimpiazzano via via e sempre
di più i normali rapporti di lavoro. «Poveri
nonostante un lavoro» diviene la normalità.
La politica commerciale degli hard discounters
provoca la diminuzione degli standard sociali
non solamente in Germania, ma in tutta
Europa. Il Syna vuole impedire tale pratica.
Per questo motivo, il Syna esige da Lidl
delle condizioni di lavoro eque in tutta la
Svizzera, per esempio, rinunciando al lavoro
su chiamata, adottando dei piani di lavoro equi
e trasparenti, delle remunerazioni decenti conformi ai salari applicati nel settore e degli standard sociali garantiti da un contratto collettivo
di lavoro.
Per ulteriori informazioni:
Carlo Mathieu, segretario centrale / responsabile del settore commercio al dettaglio
Tel. 044 279 71 23, Mobile 079 690 54 79
Email [email protected]
VOTAZIONE DEL 30 NOVEMBRE 2008
Si all’età pensionabile flessibile per tutti
l Syna, sindacato interprofessionale, dice
sì all’iniziativa «per un’età AVS flessibile»,
poiché porta ad un’equa e ragionevole
regolamentazione dell’età di pensionamento
flessibile. Ecco gli argomenti in favore di una
flessibilizzazione dell’età pensionabile:
I
Equità
Chi per tutta la vita ha percepito un buon
reddito e ha di conseguenza anche un buon
secondo pilastro, può scegliere pressoché
liberamente l’età di pensionamento; con la
flessibilizzazione dell’età di pensionamento
nell’AVS anche persone con redditi mediobassi avranno la possibilità di libera scelta.
Salute
Ci sono professioni in cui le lavoratrici e i
lavoratori sono sottoposti a grandi sforzi fisici
che provocano logoramenti. La flessibilizzazione dell'età di pensionamento rappresenta un fondamentale strumento che
tiene conto della salute delle lavoratrici e
dei lavoratori.
Mercato del lavoro
Come è stato ampiamente dimostrato
durante gli ultimi venti anni, nell’era delle
ristrutturazioni sono soprattutto le lavoratrici e i lavoratori più anziani che vengono
licenziati. Spesso queste persone non
hanno possibilità di ritrovare un posto di
lavoro. Una flessibilizzazione dell’età di
pensionamento nell’AVS mirata contribuisce pertanto in modo sostanziale ad un
mercato di lavoro flessibile e socialmente
responsabile. L’iniziativa «per un’età AVS flessibile» prevede che tutti coloro che percepiscono un salario inferiore a 9000 franchi al
mese, abbiano la possibilità, a partire dai 62
anni d’età, di percepire una rendita di vecchiaia non ridotta.
L’iniziativa è equa,
perché rende possibile anche a lavoratrici e lavoratori con reddito normale di andare
in pensione prima dei 65 anni;
perché tiene conto che gli sforzi fisici
non sono uguali in tutte le professioni;
perché è finanziata in modo solidale.
L’iniziativa è attuale,
perché regola l’età AVS in modo flessibile;
perché non è burocratica ed è subito
applicabile.
L’iniziativa è economica,
perché per lavoratori con salario medio
viene a costare soltanto Fr. 6.50 mensili;
perché porta risparmi in altre assicurazioni sociali.
21
23 ottobre 2008
Pagina a cura di Rogerio Sampaio
VOTAÇÃO DE 30 DE NOVEMBRO DE 2008
Sim, a pensionamento flexivel para todos
O Syna, sindicato inter profissional, disse
sim à iniciativa „para uma idade de reforma
AVS flexível “, dado que leva à equitativo e
razoável regulamento para a idade da reforma flexível. Aí estão os argumentos para a
flexibilização de uma reforma AVS.
Equidade. Quem toda a vida recebeu um
bom?salário e consequentemente têm um bom
segundo pilara da reforma, pode decidir livremente quando é que quer ir para a pensão, com
a flexibilização da idade de reforma AVS, também pessoas com um salário médio -baixo têm
também a possibilidade de escolher
Saúde. Há profissões nas quais os trabalhadores e os trabalhadores são subordinados à
grandes esforços físicos que provocam danos
físicos. A flexibilização da idade para à reforma
representa um meio fundamental que tem em
conta a saúde das trabalhadoras e trabalhadores.
Mercado de trabalho. Como está amplamente
demonstrado durante os últimos vinte anos, no
momento das reestruturações são sobretudo os
trabalhadores e as trabalhadoras mais idosos
que são despedidos. Frequentemente estas
pessoas não têm possibilidade de reencontrar
um lugar de trabalho.
Uma flexibilização da idade de reforma em
AVS visa contribui por conseguinte de modo
substancial a um mercado de trabalho flexível e
socialmente responsável. A iniciativa “para uma
idade AVS flexível” prevê que todos que percebem um salário inferior à 9000 francos por mês,
tenham a possibilidade, à partir dos 62 anos de
idade, de receber uma renda de velhice sem
redução.
A iniciativa é Justa,
porque permite a possibilidade de trabalhadores e trabalhadoras com rendimento normal
de reformar antes dos 65 anos;
porque têm em conta que o esforço físico
não é igual em
todas as profissões;
porque é financiada de modo solidário.
A iniciativa é
actual,
porque regula
a idade AVS de
modo flexível;
porque não é
burocrática e de
aplicação imediata.
A iniciativa é económica,
porque para trabalhadoras e trabalhadores
com salário médio vêm a custar só Fr.6.50;
porque traz poupança em outras seguros
sociais,
Informação: Syna - sindicato inter profissional
Josefstrasse do 8031 Zurigo www.syna.ch
COMUNICADO DE IMPRENSA DE 19 DE OUTUBRO 2008
Aumentos na Coop O rendimento é recompensado
o próximo ano, a Coop aumentará os
salários em 3.25%. As colaboradoras e
os colaboradores com salário que não
excedem Frs. 4' 000 mensais, obterão no mínimo Frs.100 de aumento. Além disso, estão previstos aumentos salariais visados: tendo em
conta o rendimento, experiência e para assegurar a paridade de salários entre homens e mulheres. Para o parceiro contratual Syna, o sindicato inter-profissional, o resultado das negociações salariais é satisfatório.Com efeito, a Coop
recompensa o rendimento das empregadas e
dos empregados - apesar das perspectivas
incertas para o futuro.
O Syna sublinha que o pessoal do comércio
ao retalho desempenha as suas funções acima
da média. Syna reconhece à vontade da Coop
de recompensar o rendimento das suas colaboradoras e colaboradores através de uma adaptação de salário adequado. Aumentando os
salários apesar das perspectivas incertas para o
N
futuro, Coop satisfez as reivindicações fundamentais do Syna como empregador que é, de
dar finalmente as trabalhadoras e os trabalhadores o que eles pertencem e que necessitam
para superar às suas necessidades.
A favor de padrão social „standard” no conjunto do comercio ao retalho. Nos próximos
anos, a concorrência no interno do sector de
comércio ao retalho será cada vez mais agressiva. Na primeira metade de 2009, abrirão 26
sucursais Lidl na Suíça. Cadeias de supermercados a preços reduzidos tais como à Lidl,
abrangem uma grande rede de distribuição na
Europa. As condições precárias dos empregos,
com salários baixos progressivos e que vêm
substituindo cada vez mais as normais relações
de trabalho.
“Pobres apesar de trabalho” torna-se uma
normalidade. A política comercial do „hard
discounters“ provoca a diminuição de padrões
sociais não somente na Alemanha, mas em
qualquer parte da
Europa. O Syna quer
impedir tal prática. Por
esta razão, o Syna
exige de Lidl das condições de trabalho
equitativas em toda a
Suíça, por exemplo,
renunciando a prática
de trabalho por chamada, adoptando planos de trabalho equi-
tativos e transparentes, remunerações decentes
em conformidade com os salários aplicados no
sector e padrões sociais garantidos de um contrato colectivo de trabalho.
Para mais informações: Carlo Mathieu, secretário central/responsável do sector comercio ao
retalho telefone 044 279 71 23, Móvel 079.690
5479Correioelectrónico [email protected]
O ESCÂNDALO DOS ESCÂNDALOS
O mundo assistiu impávido e sereno o majestoso escândalo da finança mundial nas últimas
semanas. Os bancos que se intitulam donos e
senhores do mundo, demonstraram que não
passam de gigantes com pés de barro. Todo o
mundo estava a ser enganado, comprando e
vendendo títulos sem garantias. Bastou uma
falência para desencadear o maior escândalo
financeiro que há memória.
Enquanto os “managers” recebiam salários
exorbitantes e como bónus astronómicos, aos
trabalhadores eram negados os míseros
aumentos exigido pelos sindicatos. Agora chegou ao momento de dizer basta a este sistema,
impondo novas regras. Por outro lado exigir aos
gestores que arruinaram o sistema o retorno
dos salários e do bónus que receberam à mais.
O cidadão não pode continuar a alimentar como
o dinheiro dos impostos a extravagancia desses
gestores. Exigimos a ministra Eveline WidmerSchlumf e o governo a reposição da Justiça
salarial neste país.O Syna baterá por todos os
meios para por fim a essa injustiça.
GIORNALE APERTO
23 ottobre 2008
23
LE DOMANDE DEI LETTORI
Quali le nuove disposizioni in materia pensionistica?
Sono un lavoratore frontaliere, ho lavorato
pochi anni in Italia, la maggior parte in Svizzera.
Il prossimo anno dovrei raggiungere i famosi 35
anni di contribuzione. Parlando con amici mi
hanno detto che dal gennaio 2009 entreranno in
vigore nuove disposizioni, tra la quali la possibilità di ottenere la pensione senza l’obbligo di
smettere di lavorare. È vero? Come saranno le
nuove disposizioni per il pensionamento di
anzianità?
Giuseppe C. - Arcisate
D
Carissimo Giuseppe,
la tua richiesta mi permette di chiarire quali
sono i requisiti per ottenere la pensione italiana,
che sia di anzianità o di vecchiaia.
Dal 1° gennaio 2009 è ammesso il cumulo
totale delle pensioni di anzianità a carico
dell’INPS, con qualsiasi reddito da lavoro sia
dipendente che autonomo.
Questo però non significa che una persona
può continuare a lavorare e presentare richiesta
di pensione, colgo infatti l’occasione per ricordare che, sebbene dal 1° gennaio 2009, sarà abolito qualsiasi divieto di cumulo tra le pensioni
dirette ed i redditi da lavoro, la cessazione del
rapporto di lavoro dipendente rimane il requisito
fondamentale per ottenere i relativi trattamenti
R
pensionistici.
QUOTA
In poche parole, per ottenere
(età + anni di
DATA
ETÀ
Anni di
il pagamento della pensione
contribuzione)
contribuzione
occorre perfezionare entrambi i
1° gennaio 2008
58
35
-------requisiti di contribuzione e di
cessazione dell’attività lavorati59
36
1° luglio 2009
va. Per contro, se una persona
95
60
35
già pensionata ha il desiderio di
60
36
1° gennaio 2011
iniziare una nuova attività lavo96
61
35
rativa, potrà farlo continuando a
percepire la pensione, senza
1° gennaio 2013
61
36
97
incorrere nella sospensione
della stessa.
Roberto Crugnola
Sempre dal prossimo anno sarà introdotto un
Inas Cisl Frontalierato Svizzera
nuovo criterio per la concessione della pensione
Tel. diretto: +41916460701
di anzianità, infatti non sarà più sufficiente ragE mail: [email protected]
giungere una durata minima di anni di lavoro (i
[email protected]
famosi 35 anni), non basterà avere compiuto
una certa età anagrafica, ma occorrerà che la
Ecco le presenze del Patronato INAS presso
somma dei due fattori appena citati raggiunga la
le sedi OCST di:
cosiddetta “quota”, come indicato nell’esempio
Mendrisio, v. Giuseppe Lanz 25, tel.
dello specchietto a lato, valido per i lavoratori
0916405111; E mail: [email protected]
dipendenti:
Locarno, v. della Posta, tel. 0917513052;
Per evitare spiacevoli equivoci consiglio a te e
[email protected]
a tutti i lettori di passare nei nostri uffici, provveBellinzona, v. Magoria 4, tel. 0918214151
deremo a richiedere la posizione contributiva itaChiasso v. Bossi 12 (3° piano) 0916825501
liana e svizzera e verificare successivamente le
Lamone, v. Sirana, tel. 0919660063
diverse alternative di pensionamento.
VITA NOSTRA
Felicitazioni
● a Laura Rebai di Bulgarograsso, socia segr.
Mendrisio, e alla sua famiglia, per la nascita
della primogenita Melissa, alla quale auguriamo ogni bene.
● a Maurizio Gerna di S. Fedele Intelvi, socio
settore Metalcostruzioni, e alla moglie Valeria,
per la nascita di Mirko, al quale auguriamo un
futuro felice in compagnia del nonno Giacomo.
● a Fabio Santangelo di Corrido, socio settore
Edile e a Giuliana Invernizzi, socia Pers. domestico, per la nascita di Azzurra, con l’augurio di
crescere felice coccolata dai nonni Rita e
Giuliano, fedelissimo socio settore Edilizia.
Auguri
a Fausto Pretti, socio segretariato del
Luganese, e a Betty, che sabato 18 ottobre,
attorniati da parenti e amici si sono uniti in
matrimonio.
●
Congratulazioni
a Barbara Ferrari di Arzo, socia segretariato
Mendrisio, sezione Dipendenti comunali, che
●
Editore
Organizzazione cristiano-sociale ticinese
Redazione e amministrazione
Responsabile: Benedetta Rigotti
Segretaria di redazione: Maurizia Conti
tel. 0919211551
fax 0919242471
via Balestra 19, 6900 Lugano
[email protected]
lo scorso 10 ottobre ha conseguito il diploma
cantonale di funzionario amministrativo degli
enti locali.
Condoglianze
al nipote Francesco Marvin, e parenti tutti,
per la scomparsa della loro cara congiunta
Paola Cambi di Chiasso, fedele abbonata.
● alla mamma, al papà, ai parenti tutti, per la
prematura perdita del loro caro Aldo Giumelli,
socio Regione Tre Valli.
● a Gaspare Giammalva, socio segretariato
Sopraceneri (Bellinzona), per la scomparsa
del caro papà Vincenzo.
● al fratello Antonio Darini, socio Regione Tre
Valli, ai parenti tutti, per la perdita del loro caro
congiunto Giuseppe.
● a Giovanni e Palmiro Malacrida, soci segretariato Mendrisio, e familiari tutti, per la scomparsa del papà, rispettivamente fratello,
Achille.
● al marito e alle figlie, per l’improvvisa e prematura scomparsa della loro cara Ruth
Hughes-Grespi, stimata docente di inglese al
●
Stampa
Corriere del Ticino Sa
Via Industria, 6933 Muzzano
Pubblicità
Publilavoro Sagl
Via Balestra 19, 6900 Lugano,
tel 0919211551
[email protected]
Tiratura confermata REMP
41101 copie
Format Lingua Sagl di Lugano.
● al marito Stefano Haulik di Sorengo, socio
sezione Docenti, alle figlie Marta e Annamaria,
ai familiari tutti, per la prematura scomparsa
della loro cara congiunta Elena.
● a Carla Fanny Alberton, socia Sezione
Alberghi, e a Liliana e Francesco Piepoli, soci
Sezione AAPI Locarno, per la morte del fratello, rispettivamente cognato, Pietro Alberton.
● a Walter Ciapponi, socio Sezione CD,
Segretariato Locarno, per la morte della suocera Valentina Bacciarini.
● a Pietro Vedana, socio AAPI Locarno, per la
morte del suocero Paul Gatschet.
● a Mauro Catelli, socio sezione Autorimesse,
Sopraceneri, per la morte della nonna Lucia.
● ad Adelina Bustini, socia AAPI Locarno, per
la morte della cognata Oliva Chiappini.
● a Silvano Ferriroli, socio sezione Metallurgia,
Segretariato Locarno, per la morte della suocera Zelinda Salvan.
● ai familiari, per la scomparsa del loro caro
Beniamino Gaffuri di Castel S. Pietro, fedele
socio AAPI del Mendrisiotto.
via Balestra 19, 6900 Lugano
Consiglio esecutivo
Presidente: Romano Rossi
Vicepresidente: Bruno Ongaro
Membri
Carla Albertoli, Fausto Leidi,
Gianfranco Poli, Roberto Poretti,
Enrico Pusterla, Meinrado Robbiani,
Flavio Ugazzi
Segretario cantonale e copresidente
Meinrado Robbiani
Segretario amministrativo
Fausto Leidi
Vicesegretari cantonali
Nando Ceruso, Renato Ricciardi
Segretari regionali
Lugano
Dario Tettamanti
Mendrisio
Alessandro Mecatti
Sopraceneri Paolo Locatelli
Tre Valli
Giancarlo Nicoli
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