L’Educazione e la Formazione ai Diritti
Umani in Amnesty International
Presupposti e metodologia
Amnesty International
una breve presentazione
“Aprite il vostro giornale ogni giorno della settimana e troverete la notizia che da qualche
parte nel mondo qualcuno viene imprigionato, torturato o ucciso perché le sue
opinioni o la sua religione sono inaccettabili al suo governo”.
“Il lettore del giornale sente un nauseante senso di impotenza. Ma se questi sentimenti
di disgusto ovunque nel mondo potessero essere uniti in un’azione comune
qualcosa di efficace potrebbe essere fatto”.
Peter Benenson, The Observer, 1961
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Chi siamo, cosa facciamo…
 AMNESTY INTERNATIONAL (AI) è un movimento internazionale, indipendente da
qualsiasi governo, parte politica, interesse economico o credo religioso.
 Opera per la promozione e la difesa dei diritti umani e incentra innanzitutto la sua
azione sui casi di singoli prigionieri.
 Amnesty possiede status consultivo presso le Nazioni Unite, ed ha ricevuto il premio
Nobel per la Pace nel 1977.
 AI è una comunità mondiale di attiviste e attivisti per i diritti umani, volontari che
offrono gratuitamente il proprio tempo e le proprie energie in solidarietà con le
vittime di violazioni dei diritti umani.
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Chi siamo, cosa facciamo …
 AI può contare su più di tre milioni di soci e sostenitori in oltre 150 paesi e territori in
ogni parte del mondo.
 I soci di AI sono di estrazione sociale assai diversa, hanno idee politiche o credi
religiosi differenti, ma sono uniti dalla ferma determinazione a lavorare per un
mondo in cui ognuno possa godere dei diritti umani fondamentali.
 I soci di AI sono organizzati in diverse migliaia di Gruppi locali, Gruppi studenti e
Gruppi professionali (medici, avvocati, giornalisti ecc.). Le loro attività sono
coordinate da Sezioni di AI in 53 paesi o territori e da altre strutture in 22 paesi e
territori.
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Amnesty International in Italia
 La sezione italiana - nata intorno alla metà degli anni settanta ed oggi
in crescita - annovera circa 80.000 soci. I soci attivi (circa il 3%)
operano in strutture nazionali, regionali e in circa 200 gruppi locali.
 Accanto a questa struttura volontaria esiste una struttura di
professionisti che lavorano a tempo pieno sulle diverse aree di attività
del Movimento.
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Cosa fa Amnesty – le campagne

Una campagna può riguardare un paese, un gruppo di paesi, un tema comune a più paesi o
uno di portata universale (come la pena di morte).

Una campagna coinvolge a tutti i livelli il movimento mondiale di AI e prevede l’utilizzo delle
più diverse tecniche di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di pressione verso i governi
o le altre parti cui si rivolge:
 invio di appelli,
 contatti con le ambasciate,
 organizzazione di eventi pubblici,
 attività con le scuole e le università,
 attività di lobby presso le istituzioni locali, nazionali e internazionali ecc.
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L’Educazione e la formazione ai diritti umani
in Amnesty International

«L’EDU è una pratica intenzionale e partecipativa vòlta a favorire la presa di
coscienza (empowerment) di individui, gruppi e comunità mediante la
crescita e lo sviluppo di conoscenze, abilità e attitudini coerenti coi principî
riconosciuti a livello internazionale in materia di diritti umani.
 In quanto processo di medio-lungo termine, l’EDU mira a sviluppare e ad
integrare le dimensioni cognitiva, affettiva e attitudinale delle persone,
incluso il pensiero critico, in relazione ai diritti umani. La sua finalità è la
costruzione di una cultura del rispetto, dell’azione in difesa e della
promozione dei diritti umani per tutti».
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L’educazione e la formazione ai diritti umani
comprendono
 l’educazione SUI diritti umani, che fornisce l'accesso alla conoscenza e alla
comprensione delle norme e dei principi relativi ai diritti umani, dei valori che sono
alla loro base e dei meccanismi per la loro tutela;
 l’educazione ATTRAVERSO i diritti umani, che prevede l'apprendimento e
l’insegnamento in una modalità che rispetti sia i diritti dell’educatore che quelli
dell’apprendente;
 l’educazione PER i diritti umani, che fornisce alle persone gli strumenti necessari per
godere ed esercitare i propri diritti, nonché per rispettare e difendere i diritti degli
altri.
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EDU: che cos’è e cosa si propone
 Una strategia a lungo termine di lavoro di prevenzione
 Impartisce conoscenza e comprensione delle norme e degli
standard internazionali relativi ai diritti umani in maniera
accessibile e pertinente
 Usa una metodologia specializzata e interattiva atta a
coinvolgere chi apprende e ad incoraggiarlo ad essere un
“pensatore” critico
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Cosa intendiamo per metodologia
specializzata e interattiva…..
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Il «come» è importante: le metodologie
partecipative
 Le metodologie partecipative rappresentano un quadro di riferimento nel quale
concepire e condurre una formazione che promuova riflessioni condivise, analisi
critica, interrogativi approfonditi e risoluzione collettiva dei problemi.
 Le metodologie partecipative trattano i partecipanti come soggetti attivi, considerati
esseri umani creativi e intelligenti.
 Tentano di coinvolgere, motivare e ispirare i partecipanti e di fornire loro gli strumenti
affinché si attivino a livello collettivo o individuale, quale risultato diretto del processo
di riflessione e analisi critica cui partecipano.
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Quindi….
 Crea cittadini attivi, che non solo sanno e
comprendono i temi e le problematiche
relative ai diritti umani ma che cambiano i
loro atteggiamenti e comportamenti per la
causa dei diritti umani
 Promuove una cultura sostenibile dei diritti
umani: un cambiamento nelle risposte
collettive e nei comportamenti della
società civile in favore della tolleranza, del
rispetto, della comprensione e della non
discriminazione
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I materiali e i progetti
 Education for Human Dignity
 Respectmyrights.org
 Scuole amiche dei diritti umani
 Amnesty Kids
 Articolo 26
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Formazione diritti- Amnesty international