In tre anni sono stati venduti tre .ila «box». Ecco le regole per non sbagliare N Case per pipistrelli tiLr Si, ma bisogna conos cer li b en e E un radar impalpabile quello che lavora nell'inconscio di grandi e piccini dando vita ad una appassionata Batmania «di casa no stra». Allo scoperto un numero considerevole di provetti zoologi che si inteneriscono all'idea di veder svolazzare sul terrazzo di casa una colonia di pipistrelli tutta per sé, arrivando ai ferri corti con mogli e mamme terrorizzate per le chiome messe a dura prova dai voli radenti. La valvola scatenante è stata data dai ricercatori del Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze che nel 2006 proposero la lotta naturale alle zanzare lanciando la campagna «Un pipistrello per amico». Da dieci cassette per pipistrelli, le Batbox appunto, istallate nel territorio di Fiesole, in tre anni siamo arrivati a ben tremila nuove cassette messe in vendita dalle Ipercoop adriatica e tirrenica, partner di spicco dell'iniziativa. «La passione è dilagata anche grazie alla collaborazione con le Ipercoop della regione che hanno capito per prime la natura ecologica del progetto - spiega Paolo Agnelli zoologo del Museo di Storia Naturale dell'Università di Firenze e promotore del progetto Batbox -. Negli ultimi tre anni l'interesse si è maggiormente diffuso vuoi per il fascino che i pipistrelli sviluppano e vuoi perché siamo riusciti a far capire che questi animali possono essere il mezzo migliore per combattere naturalmente le colonie di insetti fastidiosi». Chiave di volta questa che ha smosso centinaia di famiglie a crearsi un «pipistrello domestico», tanto che in alcuni momenti si è creduto che ci fosse un'«entità» non meglio specificata che vendeva pipistrelli da inserire nelle vicinanze di casa, diceria smentita in quanto i Chirotteri sono animali selvatici protetti dalla legge che ne vieta anche la detenzione. «Siamo riusciti con una forte dose di sensibilizzazione a far capire che sono animali molto delicati e in via animali un luogo pacifico dove poter stare senza essere disturbati né da uomini né tantomeno da animali». Infatti è possibile che nel primo anno d'istallazione la Batbox non venga colonizzata. Ma in pratica cosa si può fare? Si acquista una o più Batbox, oppure ancora meglio la si costruisce seguendo i dettami dei ricercatori e poi si istallano nelle posizioni ottimali. A nord saranno preferite da pipistrelli maschi che prediligono il freddino e l'umidiccio, a sud invece dalle femmine che colonizzeranno in massa la casetta cercando un ambiente caldo e protetto per gestire la prole allattandola e consentendole i primi voli. Animali sensibilissimi sono terribilmente golosi: riescono in una sola notte ad ingurgitare l'equivalente del cinquanta per cento del loro peso corporeo. In pratica si può calcolare che in una notte un pipistrello può ingozzarsi fino a duemila zanzare. Un formidabile amico insetticida. Giulia remilli d'estinzione, per questo è fondamentale un rapporto stretto fra noi ricercatori e chi acquistala Batbox» - prosegue Agnelli. Perché per farsi amico un pipistrello bisogna conoscerlo a fondo. Così stagione dopo stagione dopo aver istallato la «pipistrello villetta» bisogna monitorarne l'andamento: se viene colonizzata, quando viene abbandonata, quanti escrementi si producono e via dicendo, tutti dati che sono utilissimi per il ripopolamento delle nostre città. Per questo non vi perdete d'animo se la casetta non si popola. Spiegano dal Museo: «E fondamentale seguire le indicazioni del libretto delle istruzioni e soprattutto dare agli Una Batbox istallata in un alberto dell' Ortobotanico di Firenze p c r í r,f o -- nn, a z ì on, i: a-,nn, Mamo l- l - , n- . r i C, n, b-C,