NUMERO 68,
ANNO VII
10 GENNAIO 2012
News: Ser.T Arezzo, nuovi corsi di formazione al Cedostar
Nei primi mesi del 2012 si terranno
presso il Cedostar nuovi corsi di forma• News
zione per gli operatori sanitari delle dipendenze. Il primo corso, organizzato
• Recensioni
dallo staff del Centro di Documentazione, avrà per tema: “Internet per gli opera• Convegni
tori delle dipendenze patologiche”. Tra gli
• Formazione
argomenti del corso: approccio ai prin• Download cipali strumenti software utili per
l’utilizzo di servizi Internet; i motori di ricerca per il Web, loro
utilizzo; motori di ricerca per il
Web specifici, loro utilizzo; siti
Web di interesse per le Dipendenze Patologiche; altre risorse disponibili online. Il secondo
corso, organizzato dal Laboratorio sulla Ricerca del Rischio Estremo del Ser.T di Arezzo, avrà per tema: “La Ricerca del Rischio Estremo: teoria e clinica”. La realizzazione di
questo momento formativo è emersa dal bisogno degli
operatori del SerT di Arezzo di raffinare le conoscenze
possedute in tema di condotte di Ricerca del Rischio Estremo, una forma di dipendenza comportamentale che si
caratterizza per la ricerca volontaria di esperienze eccitanti
perché pericolose. Tra gli argomenti del corso:cosa è il
S om m ar io
News: Gioco d’azzardo, le mafie fanno bingo
Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie ha presentato il dossier curato da Daniele Poto Azzardopoli, il paese del
gioco d'azzardo, dove quando il gioco si fa duro, le mafie iniziano
a giocare che fotografa con storie e numeri una vera calamità
economica, sociale e criminale. Sono ben 41 clan che gestiscono "i giochi delle mafie" e intervengono pesantemente in
questo settore. Le mafie sui giochi di fatto si accreditano ad
essere l'undicesimo concessionario "occulto" del Monopolio. Il gioco d’azzardo è un settore che, cifre alla mano, offre lavoro a 120.000 addetti e muove gli affari di 5.000 aziende, grandi e piccole, mobilitando il 4% del Pil naziona-
rischio: etimologia, storia, modelli.
Il dibattito scientifico sul rischio;
alle origini della ricerca del rischio:
un approccio evolutivo; la ricerca
del rischio: behaviour risk, risk taking, thrill seeking, risk
seeking; la ricerca del rischio estremo: dalla sensation seeking all’extreme risk seeking: modelli psico-biologici,
psicopatologici, di personalità, sociologici; la ricerca del
rischio estremo come dipendenza comportamentale; ricerca del rischio estremo e altre forme di dipendenza patologica; aspetti diagnostici e clinici: esempi di casi clinici.
Programmati altri corsi dei quali sarà possibile avere notizia dal Ser.T. di Arezzo consultando le pagine del sito Cedostar (www.cedostar.it/news_convegni.htm) e la sezione “Convegni” di questa newsletter.
News: Genitori si diventa!
L’Associazione Nazionale Il Melograno Sede di Arezzo
organizza “Genitori si diventa!”, un ciclo di incontri rivolto
a genitori di adolescenti e preadolescenti. Gli incontri
avranno cadenza quindicinale e si svolgeranno ad Arezzo
presso la sede “Il Melograno”, in via Roma 7. Per informazioni e iscrizioni: www.ilmelogranoarezzo.org ; [email protected] ; tel. 0575-081281/3391550039.
le. Il fatturato legale è
stimato in 76,1 miliardi
di euro. L’Italia con questa cifra occupa il primo
posto in Europa e terzo
posto tra i paesi che giocano di più al mondo. Il
dossier “Azzardopoli” è
online insieme alla cartina
dell’Italia con i clan legati
agli affari illegali del gioco d’azzardo all’indirizzo:
www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/
IT/IDPagina/5741
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News: UE. Nuova guida per la prevenzione dell’uso di droghe
L’agenzia europea per le droghe
(OEDT) ha pubblicato una nuova
guida pratica per i professionisti
che operano nell’ambito della
prevenzione dell’uso di droghe:
“European drug prevention quality standards: a manual for prevention professionals.” La guida rappresenta il risultato di
un progetto biennale per valutare le strategie esistenti in
questo ambito e per soddisfare l'esigenza di linee guida
condivise per migliorare la prevenzione a livello europeo.
Obiettivo è quello di sviluppare e attuare le best practice
per la prevenzione dell’uso di droghe in Europa. Allo scopo, si sono confrontati oltre 400 esperti europei ed internazionali che hanno contribuito a sviluppare gli standard
attraverso un processo dinamico che ha previsto anche
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focus group, consulenze e studi ad hoc. Gli standard individuano le misure necessarie da adottare per la pianificazione, l'esecuzione e la valutazione di programmi di prevenzione e possono essere utilizzati per la valutazione e lo
sviluppo delle organizzazioni che forniscono servizi di
prevenzione. Questi standard, inoltre, possono essere
applicati ad una pluralità di contesti (scuola, comunità,
famiglia) e di popolazioni di riferimento (studenti della
scuola primaria, giovani delinquenti, famiglie), a prescindere dalla durata del programma. Il manuale include suggerimenti e descrive scenari di vita reale per l'utilizzo degli standard, e offre un sito web (www.cph.org.uk/
drugprevention ) dove è possibile trovare strumenti aggiuntivi.
Fonte: OEDT - www.emcdda.europa.eu
News: ANORESSIA: NUOVA SCOPERTA ITALIANA SULLE CAUSE
La gravità e il tipo di anoressia nervosa in adolescenza può
essere determinato dalla presenza di un disturbo della personalità. I tratti disadattivi di personalità possono spiegare
perchè le adolescenti con anoressia vanno incontro ad un
progressivo stato di denutrizione o alternano periodi di
digiuno a periodi di abbuffate e vomito autoindotto. La
scoperta, pubblicata sulla rivista internazionale
"Psychosomatic Medicine", e' stata fatta dallo psichiatra
italiano Santino Gaudio, che sta proseguendo le sue ricerche presso l'Università Campus Bio-Medico di Roma, con
la collaborazione dell'epidemiologo Vincenzo Di Ciommo
dell'Ospedale Bambino Gesù. L'articolo pubblicato e' il
primo lavoro della letteratura scientifica internazionale
che valuta il ruolo svolto dai disturbi di personalità nelle
adolescenti con anoressia nervosa e che dimostra che la
valutazione della personalità, fino ad ora consigliata solo
dopo i 18 anni, dovrebbe essere garantita già in adolescenza in chi soffre del disturbo alimentare. I ricercatori hanno
valutato 101 ragazze adolescenti con anoressia nervosa e
71 ragazze adolescenti normali, utilizzando il test psicologico più affidabile per la diagnosi dei disturbi di personalita', la "Structured Clinical Interview for DSM-IV Axis II
Disorders". Lo studio ha evidenziato
che il 24,8% delle adolescenti con anoressia presentava anche un disturbo di
personalità e che era presente una correlazione tra l'anoressia nervosa con
restrizioni ed il disturbo ossessivocompulsivo di personalità (caratterizzato da un'elevata
tendenza al perfezionismo, all'ordine e al controllo) e tra
l'anoressia nervosa con abbuffiate e vomito autoindotto ed
il disturbo borderline di personalità (caratterizzato da
un'elevata impulsività e instabilità nelle relazioni interpersonali). Lo studio ha evidenziato, inoltre, che la presenza
di un disturbo di personalità determina, in adolescenza,
una maggiore gravità dell'anoressia che, in queste pazienti,
ha un'età d'esordio più precoce, porta ad un maggior livello di denutrizione e rende necessario un maggior numero
di ricoveri. La scoperta, di Gaudio da' un nuovo contributo alla comprensione del perchè ragazze molto giovani
possono sviluppare quadri molto gravi di anoressia nervosa, ed apre la strada a nuove e più efficaci strategie terapeutiche.
Fonte: sostanze.info
News: Dipendenza da Internet, una rassegna della letteratura
La dipendenza da Internet è un
disturbo comportamentale
sempre più diffuso tra i giovani
e gli adulti, che si manifesta sia
nelle società occidentali sia in quelle orientali. I dati epide-
miologici rivelano che il 36,7% degli adolescenti italiani
di 14-19 anni mostra sintomi riconducibili alla dipendenza da Internet e che il 18,2% degli studenti delle scuole
superiori in Cina sarebbero stati classificati come addicted. I sintomi caratteristici includono
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preoccupazione, tolleranza, astinenza, mancanza di
controllo, uso prolungato rispetto alle intenzioni, disfunzionalità, menzogne ed evasione. Un gruppo di
psichiatri dell'Università di Taiwan ha condotto una
rassegna sistematica della letteratura, analizzando tutti
gli articoli individuati attraverso PubMed sulla dipendenza da Internet e l'associazione ad altri disturbi psichiatrici concomitanti. L'ipotesi è che la comprensione
di tale associazione possa chiarire i meccanismi della
dipendenza stessa da Internet. L'articolo, pubblicato
sulla rivista European Psychiatry, descrive i risultati dei
principali studi focalizzandosi in particolare sull'associazione tra dipendenza da Internet e uso di droghe, deficit
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di attenzione e iperattività,
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depressione, ansia e comportamenti aggressivi. Tale associazione fornisce importanti
spunti per il trattamento e la prevenzione della dipendenza
da Internet. Infatti, il trattamento contemporaneo di questi
disturbi può favorire gli interventi per la dipendenza da
Internet. Inoltre, poiché questi disturbi possono predisporre la dipendenza da Internet, l'intervento con screening e
terapie adeguate potrebbe impedirne l'insorgenza. D'altra
parte, è anche necessario valutare l'esistenza di una dipendenza da Internet in pazienti in trattamento per i disturbi
psichiatrici citati, soprattutto tra gli adolescenti.
Fonte: http://www.dronet.org/
News: Toscana. Presentato il nuovo piano sanitario regionale
Gli assessori della regione Toscana Daniela Scaramuccia
(diritto alla salute) e Salvatore Allocca (welfare e politiche
per la casa) hanno presentato il nuovo Piano sanitario e sociale, illustrandone obiettivi e strategie che guideranno le
politiche sanitarie e sociali dei prossimi quattro anni. Sottolineando, appunto, le due novità. Per la prima volta il Piano,
illustrato in un volume di oltre 300 pagine, è sanitario e sociale insieme, con una forte integrazione che, accanto a capitoli strettamente sanitari – screening, lotta ai tumori, rete
ospedaliera, rischio clinico, malattie croniche, ecc. -, ne vede altri squisitamente sociali, come i diritti di cittadinanza, il
diritto alla casa, il contrasto alla fragilità e alla disuguaglian-
za, in una logica di pensiero e di
stesura univoca. E per la prima
volta è stato costruito in modo
partecipato. La redazione del
PSSIR è stata preceduta da una “fase di ascolto”: una
serie di incontri che, con la collaborazione di Anci,
Uncem, Upi, Società della Salute, nei mesi passati
hanno coinvolto cittadini, professionisti, operatori,
amministratori. Il Piano è stato formulato anche sulla
base di quanto è emerso da questi incontri. Per approfondimenti: http://www.regione.toscana.it/
News: "Coping", obiettivi nella vita e spiritualità negli utenti di sostanze psichedeliche
Un totale di 667 consumatori di
droghe psichedeliche, consumatori
di altre droghe e non consumatori
di droga hanno risposto alle domande di una serie di tre questionari: Psychological Immune Competence Inventory, Purpose in Life test e Intrinsic Spirituality Scale.I risultati dello studio mostrano che l'uso di
droghe psichedeliche con lo scopo di migliorare la conoscenza di sé è meno associato a problemi droga-corrleati, e
si correla positivamente con il coping (l'insieme di strategie mentali e comportamentali che sono messe in atto per
fronteggiare una certa situazione) e la ricerca spirituale.Anche se il significato di "spiritualità" può essere ambiguo, sembra che un atteggiamento spirituale associato
all'uso di droghe possa appunto agire come un fattore
protettivo contro i problemi legati alla droga. Si può così
ipotizzare che l'uso di droghe psichedeliche possa servire
da training per l'auto-valorizzazione personale e la conoscenza di sé.fonti : Voice of the Psychonauts Coping,
Life Purpose, and Spirituality in Psychedelic Drug Users,
Medicina Moksha.
F o n t e :
h t t p : / /
News: I cocktail dello sballo che uccidono i ragazzi normali
C'è un evidente linea rossa che lega episodi come quelli di
capodanno e di qualche settimana fa in una discoteca di
Rimini alla tragica morte di un ragazzo, ucciso da un cocktail di alcol e droghe sintetiche al Palanord di Bologna.
Questa linea è tracciata dall'uso smodato di bevande alco-
liche - il cosiddetto "binge drinking" - e di stupefacenti di nuova
generazione, la cui diffusione continua a essere in aumento fra i ragazzi. Alle morti per overdose di qualche anno fa si sostituisce la morte per tutto:
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mdma, ketamina, tranquillanti, cocaina, alcol assunti
contemporaneamente, quasi per ingordigia di sballo, per
una forma di rabbia impotente che ti spinge ad autodistruggerti, senza nemmeno renderti conto del perché lo
stai facendo. I numeri di San Patrignano, piccolo ma privilegiato osservatorio della sofferenza e del disagio dei
giovani, parlano chiaro ormai da molti anni. Oltre il 60
per cento dei ragazzi che accogliamo provengono da
traiettorie simili a quelle di Andrea R. morto a Bologna
o dei due ragazzi che ci stavano lasciando le penne nel
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parcheggio di una discoteca
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riminese. Ragazzi "normali",
non tossici come quelli di qualche anno fa, dalla vita falsamente integrata ma alla fine sola e disperata, che ingurgitano tutto, basta che li possa mandare fuori di testa, senza
preoccuparsi dei danni che provoca, visto che per loro le
conseguenze appartengono a un orizzonte lontano.
News: Disturbi alimentari ed uso di droghe
L'uso di droghe tra i ragazzi in sovrappeso è circa doppio in
confronto ai coetanei normopeso. A rivelarlo è uno studio
realizzato dall'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr) di Pisa su più di 33.000
studenti delle scuole superiori italiane (F. Denoth, V. Siciliano, P. Iozzo, et al. (2011) "The Association between Overweight and Illegal Drug Consumption in
Adolescents: Is There an Underlying Influence of the
Sociocultural Environment?". PlosOne ). I ricercatori
hanno preso in considerazione l'uso di cocaina, eroina, stimolanti, allucinogeni e tranquillanti in età compresa tra i
15 e i 19 anni. "Gli adolescenti in sovrappeso consumano
circa il doppio di sostanze illegali rispetto a quelli normopeso", afferma Sabrina Molinaro, ricercatrice dell'Ifc-Cnr e
coordinatrice dello studio. "In particolare, considerando
l'uso frequente (10 o più volte negli ultimi 30 giorni), per
la cocaina si osserva una percentuale d'uso nei normopeso
dello 0.3% e nei sovrappeso dello 0.6%; per l'eroina e per
gli allucinogeni i valori sono rispettivamente 0.3% - 0.7%;
per gli stimolanti, normopeso 0.4% - obesi 0.7%; per i
tranquillanti, normopeso 0.6% - sovrappeso 1.2%. Se invece consideriamo globalmente gli adolescenti con un peso
che si discosta dalla norma (sovrappeso e sottopeso), il
maggiore consumo di stupefacenti è del 20-40%". Il divario non vale per la cannabis, che vede anzi una leggera prevalenza tra i normopeso con il 2.4% contro il 2.1% dei
sovrappeso. Anche per altri comportamenti a rischio come
il fumo di sigaretta e il binge drinking (cinque o più bevute
nella stessa occasione) si segnala una preponderanza fra gli
adolescenti sovrappeso. "Per le ubriacature abbiamo rilevato una frequenza tra i normopeso del 14% e tra i sovrappeso del 17%. Per i fumatori la percentuale tra i normopeso è del 26.6% mentre tra i sovrappeso del 30.5%", prosegue Molinaro. Ma da cosa dipende tale maggiore prevalen-
Fonte: laltrapagina.it
za? "Un'analisi approfondita
mostra con differenze statistiche significative che la
relazione fra alterazioni del
peso e uso di sostanze illegali è fortemente mediata
da fattori psicosociali quali
l'autostima e le relazioni interpersonali", spiega la ricercatrice dell'Ifc-Cnr. "Ad esempio, il 25% dei sovrappeso
ha problemi con gli amici contro il 21.5% dei normopeso. Mentre il 78.5% dei normopeso esce regolarmente
con i coetanei, tra i sovrappeso la percentuale scende al
74%. Infine, è soddisfatto di sé il 74.5% dei normopeso
e il 66 dei sovrappeso". Dalla ricerca emergono differenze anche per quanto riguarda il livello economico
delle famiglie e l'andamento scolastico. "Tra i normopeso il 91% appartiene a un ceto medio-alto e il 94% prende voti medio-alti, per i sovrappeso si scende rispettivamente all'87% e al 92%. Per converso, ha perso più di
tre giorni di scuola senza motivo il 13% dei normopeso,
contro il 16% dei sovrappeso", aggiunge la Molinaro.
Un quadro piuttosto netto dal quale però non si devono
trarre conclusioni affrettate. "L'eccesso di peso e l'uso di
sostanze illecite non sono direttamente correlati in una
relazione causa-effetto: entrambi, piuttosto, sono probabilmente dovuti a sottostanti fattori comuni di tipo sociale e personale. Il senso di insoddisfazione generalizzato è spesso accompagnato da comportamenti a rischio,
che includono uso di droghe, farmaci per dimagrire,
fumo, alcol e disturbi dell'alimentazione. È quindi necessario focalizzare l'attenzione sui fattori coinvolti nello
sviluppo dell'obesità in età giovanile che, insieme all'uso
di sostanze, possono contribuire al precoce manifestarsi
di danni alla salute", conclude la ricercatrice dell'IfcCnr. Fonte: http://www.molecularlab.it/
News: INPES. Come misurare l'impatto delle campagne di prevenzione
L’INPES ha organizzato il 9 dicembre scor-
so , un simposio scientifico che ha riunito oltre 300 partePAGINA 4
cipanti sul tema: la valutazione delle campagne di prevenzione e promozione della salute. Sono stati ribaditi gli
obiettivi della valutazione: se l'operazione ha prodotto gli
effetti attesi, ma anche perché ha funzionato. Inoltre sono
stati discussi i componenti di una campagna di successo:
un contesto favorevole, un messaggio rilevante, dei relais
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flessibili, in linea con le azioni
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intraprese. Un cocktail di
componenti da considerare prima della campagna, ma
anche durante e dopo.
Recensione articolo
za e, rispettivamente di ricovero ospedaliero. Questa segnalazione riguarda contesti istituzionali e sociali diversi,
ed è stata segnalata anche in realtà geografiche diverse.
L’articolo analizza i vari motivi che spiegano questa associazione, che va oltre i termini della casualità. Ad esempio, la combinazione alcol cocaina produce importanti
effetti complementari volti a ridurre gli effetti negativi di
ciascuna delle due: la cocaina, in quanto “eccitante”, viene
associata ad una sostanza “depressogena” ad azione frenante: alcol, ma anche benzodiazepine, o eroina; l’azione risultante della sostanza down è di protezione, copertura,
prolungamento tonico dell’esperienza: effetto “tunnel”.
Grazie a questo effetto, il soggetto supera l’agguato della
paranoia, blindando la propria vulnerabilità, anche se tutto questo ha un effetto temporalmente definito, che si
conclude con una fase depressiva prolungata, la cui durata
è in larga parte dipendente dalle caratteristiche personali.
Alcol e cocaina: un problema emergente/Paolo
Eduardo Dimauro – Direttore Dipartimento Dipendenze
‐ ASL 8 Arezzo.
Nella pratica quotidiana degli operatori dei servizi per le
Dipendenze accade con frequenza costantemente in aumento il riscontro di problemi alcol correlati o, alternativamente, legati all’uso di cocaina, complicati dalla coesistenza “reciproca” dell’altro problema, al punto da configurare un vero e proprio doppio problema alcol – cocaina. Si tratta di una popolazione di utenti prevalentemente
al di sotto dei 40 anni di età, nella quale l’uso di alcol, in
particolare, si configura come un vero e proprio comportamento tossicomanico., in contrasto con modelli tradizionali di uso di bevande alcoliche nelle nostre comunità.
L’effetto tossico legato alla combinazione cocaina alcol
costituisce un’evenienza di riscontro frequente in contesti
sanitari; è stato ad esempio osservato in unità di emergenRecensione articolo
HAPPY NIGHT: un progetto decennale per la
prevenzione dei rischi connessi all’uso di alcol e
droga nel mondo del divertimento giovanile notturno nel territorio aretino./MAURO TRAVAGLINI – Educatore Professionale SerT zona Aretina – Responsabile progetto “Happy Night”.
Il presente articolo illustra il progetto di prevenzione dei
rischi connessi al consumo di alcol e sostanze psicoattive
illecite nell’ambito del divertimento giovanile notturno e
diurno del territorio della provincia di Arezzo, denominato "Happy Night". Il progetto è attivo da dieci anni e si
basa su un protocollo d’intesa tra diverse istituzioni.
L’azione principale del progetto è rappresentata dagli interventi degli operatori di strada nei diversi contesti di
aggregazione giovanile, che si avvalgono di diversi strumenti (etilometro, questionari, materiale informativo
cartaceo ed informatico, tecniche di animazione, "pilota
designato") al fine di aumentare la consapevolezza del
target sui rischi derivanti dall’uso delle sostanze, in particolare l’alcol, relativamente alla guida e alla salute in generale. Parallelamente vengono realizzati annualmente dei
http://www.inpes.sante.fr/index2.asp?page=CFESBases/
equilibre/numeros/78/evaluation_campagne_prevention.asp
corsi di peer education. Obiettivi specifici del progetto sono:
monitoraggio dei fenomeni legati al consumo di alcol e
sostanze illegali; monitoraggio degli interventi di prevenzione rivolti al mondo della notte realizzati sul territorio
provinciale e individuazione di una strategia integrata di
prevenzione; formazione e sensibilizzazione degli operatori del mondo della notte, anche attraverso lo sviluppo
di percorsi di formazione specifici per alcune figure professionali maggiormente coinvolte nel rapporto con i giovani frequentatori dei locali; individuazione di strumenti
di prevenzione mirati all’aumento della sicurezza dei contesti e dei frequentatori. L’articolo presenta i risultati
ottenuti nei dieci anni di attività in cui il numero annuale
degli interventi solo nella zona socio‐sanitaria aretina è
passato dai 10 interventi dei primi anni ai 24 del 2010,
con una attenzione principale alle discoteche, ma progressivamente anche ad altri contesti come le feste paesane, i concerti, le iniziative nei Quartieri della Giostra del
Saracino, i pub, le strade del centro storico nei sabati sera
attraverso la collaborazione con il progetto “Happy
Street” del Comune di Arezzo.
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Recensione libro
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fuoco dei problemi. La terza
lezione riguarda il denaro,
Graziano Bellio, Amelia Fiorin, Seleelemento centrale del gioco d’azzardo. Perché chi esagera
na Giacomazzi: Vincere il gioco
con la spesa per il gioco rischia di mettere in difficoltà la
d’azzardo. Manuale d’autosituazione economica sua e dei suoi familiari. In questo caaiuto per il giocatore che vuole
pitolo si tratta anche del rientro finanziario, di ricostruziosmettere. Dipartimento per le dipendenze di Castelfranco Veneto, Ulss n. 8, 2011, 65 ne delle spese, di bilancio, e di risparmio. Gli autori favoriscono la presenza di un tutor. La quarta lezione tratta del
pagine.
“tempo libero”: come riempirlo, come sapere che se rimanGrazie al fondo regionale d’intervento per la lotta alla
gono “buchi”, rischiano di essere riempiti dal gioco, o da
droga, tre esperti hanno preparato un libro di auto-aiuto.
amici che poi riaccompagnano ad abitudini pericolose.
Serve ad offrire uno strumento ai giocatori. Una sorta di
Queste considerazioni permettono il passaggio alla quinta
psico-educazione auto-somministrata. Il manuale è scritto
lezione: il problema del craving (della bramosia di giocare),
in un linguaggio semplice, chiaro, ed anche accattivante.
che non è precisamente la sindrome d’astinenza, ma dei
L’introduzione tratta dell’uso del libro. Poi seguono sette
pensieri forti e potenti, ma anche l’inganno di non pensarlezioni. La prima parla del gioco in genere, e del gioco
ci. I pensieri disfunzionali “aiutano” la presenza nefasta del
d’azzardo in particolare. Gli autori sottolineano la diffecarving: che uno non ce la fa, che è meglio non pensare,
renza tra il gioco competitivo, che si basa
che “una volta non guasta niente”, ecc. Sono i pensieri sbasull’allenamento, e il gioco d’azzardo, che dipende esclugliati del giocatore, di cui gli autori parlano nella sesta lesivamente dal caso. La seconda parte affronta il problema
zione. Una lezione molto pratica, fondata su una tecnica di
di migliorare la motivazione a ridurre o a smettere il gioauto-osservazione. L’ultima – settima – lezione riguarda la
co. Con alcuni questionari il giocatore è invitato a fare un
prevenzione della ricaduta. Distingue tra scivolata e ricadubilancio della sua vita con gioco problematico, e della sua
ta. Ma anche le scivolate non sono da banalizzare, perché
vita senza. Caratteristica di questo libretto è l’abbondanza
non è escluso che poi mettano in atto una serie di pensieri
di questionari, formulari, testi che facilitano la messa a
errati che poi facilitano la ricaduta.
Recensione libro
Gianluigi Di Cesare, Rosalia Giammetta, L’adolescenza
come risorsa. Una guida operativa alla peer education, Carocci Faber, 2011.
Il libro è un vero e proprio manuale della peer education,
una metodologia di prevenzione dei comportamenti a rischio e di promozione del benessere fisico, psichico e relazionale, fondata sulla modalità partecipativa e con la finalità
di incrementare il controllo che gli individui hanno della
propria salute. Che cosa vuol dire fare peer education?
Quali vantaggi derivano dalla sua applicazione? Quali teorie
ne sono a fondamento? Il volume risponde a queste e altre
domande sulla peer education, una metodologia di prevenzione dei comportamenti a rischio — come l’assunzione di
Recensione libro
A cura di Mauro Croce, Gioacchino Lavanco, Mauro Bassura, Prevenzione
tra pari. Modelli, pratiche e processi di valutazione, Franco Angeli,
2011.
Il volume propone una riflessione sulla peer education in
droghe o alcol, la guida spericolata,
il bullismo — particolarmente diffusi tra gli adolescenti e di promozione del benessere psichico, fisico
e relazionale. L’intento è quello di
fornire indicazioni teoricooperative che permettano a educatori, insegnanti, psicologi e, in generale, agli operatori del sociale di costruire un buon
intervento di peer education. Ampia attenzione è rivolta
alle modalità attraverso cui organizzare la formazione dei
peer educator e alla descrizione delle diverse tecniche di
conduzione di gruppo che facilitino il coinvolgimento
attivo dei partecipanti e un apprendimento di abilità, e
non solo di conoscenze.
Italia, sui suoi modelli prevalenti e sulla necessità di confrontarsi in modo maturo con il nodo della valutazione.
L'idea della prevenzione fra pari - locuzione con cui gli
autori declinano quella anglosassone di peer education nasce, nell'esperienza nostrana, dalla riflessione sui fallimenti delle strategie preventive di contrasto all'Aids verso la popolazione adolescenziale sul finire degli anni Novanta. A distanza di tre lustri dai primi PAGINA 6
interventi di peer education nel nostro Paese, si possono
individuare, con gli aspetti forti di un approccio innovativo,
almeno due aree critiche relative alla manutenzione della
rete di supporto e, in particolare, alla valutazione, tema che
nell'ambito della prevenzione risulta ancor oggi “spinoso” e
“scivoloso”, particolarmente per i comportamenti adolescenziali. Da una parte vi è un richiamo sempre più pressante a una modellistica evidence based ancorata a schemi rigidi, difficilmente applicabili fuori dal “laboratorio” e dall'altra
una posizione “impressionistica” (“è stata una bella esperienza”, “i ragazzi hanno partecipato ed è loro piaciuta”) che si
risolve al massimo in questionari di gradimento o di apprendimento. Il volume propone quindi una riflessione sulla peer education in Italia, sui suoi modelli prevalenti e sulla necessità di un'uscita da una fase ancora adolescenziale confrontandosi in modo maturo con il nodo della valutazione. È
strutturato secondo un percorso che parte dall'inquadramento della peer education, transita dalla prevenzione, che
è l'obiettivo definito della strategia, per inoltrarsi nel tema
C o nve g n i
GENNAIO 2012
Roma, 17-18 gennaio 2012
Workshop "Health in all policies: l’approccio
“multistakeholder” per la prevenzione e la promozione della salute", organizzato dal Ministero della
Salute. Sede: Ministero della Salute Auditorium “Biagio
d’Alba” Via Giorgio Ribotta 5 Eur Castellaccio. Per info:
M. T. Scotti, - Ministero della Salute [email protected]
Tel. 0659943378 Cell. 3280456151.
23-24 gennaio 2012, Millennium Mayfair, London
Legal Gaming in Europe Conference. Per info:
http://www.bulletbusiness.com/gambling-conference/?
utm_source=BB+portal+site&utm_medium=LG+Eu+w
eblink&utm_campaign=2079+legal+gaming
FEBBRAIO 2012
6-9 February 2012, National Harbor, Maryland,
USA
Community Anit-Drug Coalitions of America
(CADCA) 2012 leadership forum. Organised by: CADCA www.cadca.org/
MARZO 2012
Roma, 5 marzo 2012
Workshop "On chance and choice – further comprehension of risky decision-making and its
psychobiology. Expert workshop on gambling."
Sede: Aula Marotta, Istituto Superiore di Sanità. Per info:
http://www.emmaweb.org/
Bolzano, 8-9 marzo 2012
Congresso "Il lavoro di prevenzione in tempi di
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della valutazione vera e
propria attraverso una rassegna metodologica della letteratura esistente in ambito internazionale e delle esperienze più specifiche collegate alla realtà verbanese. I
contributi degli studiosi esprimono tutti la consapevolezza della complessità di una realtà adolescenziale in
continua trasformazione e della difficoltà di un lavoro
"sul campo" che ogni giorno pone urgenze e chiede modelli d'interpretazione e risposte agili, innovative ed
ecologicamente fondate. Il tema della valutazione della
prevenzione fra pari può ripartire da questa realtà.
repressione". Sede: Libera Università di Bolzano Piazza Università, 1. Per info: Segreteria Forum Prevenzione
Tel. 0471 324 801 [email protected]
Trento, 21-22 marzo 2012
CORSO BASE DI FORMAZIONE ALLA METODOLOGIA DELL'AUTO MUTUO AIUTO, organizzato da A.M.A. Sede: Coop. Soc. Villa S. Ignazio, Via
alle Laste, 22 - 38121 TRENTO. Per info: ASSOCIAZIONE A.M.A. 0461.239640 email: [email protected]
22-23 mars 2012, Paris, France
Controverses et actualité en alcoologie. Réunion
de la Société française d'alcoologie (SFA)
www.sfalcoologie.asso.fr/
Padova, 24 marzo 2012
CONVEGNO
INTERNAZIONALE
"PIACERE""INCONTRI E SCONTRI TRA NEUROSCIENZE E PSICOANALISI. GLI ENIGMI DEL
PIACERE" , organizzato da Dipartimento di Psicologia
dello Sviluppo e della Socializzazione (DPSS) e Università degli Studi di Padova. Sede: Aula BoAula Nievo, Palazzo del Bo. Per info: Segreteria Organizzativa Tel. 049
-8278483 e-mail: [email protected]
Losanna, 29 marzo 2012
Incontro "Journée cyberaddiction", organizzato
dal GREA (Groupement Romand pour l’Etude des Addictions). Per info: http://www.grea.ch/
29-31 March 2012, Tarragona, Spain
XXXIX Jornadas nacionales de Socidrogalcohol.
www.socidrogalcohol2012.org/
APRILE 2012
21-25 April 2012, Las Vegas, USA
PAGINA 7
NUMERO 68, ANNO VII
10 GENNAIO 2012
American Association for the Treatment Opioid
Dependence National Conference. Org. by AATOD www.AATOD.org
23-26 April 2012, San Diego, Usa
Freedom & recovery. Integrated mental health
and addiction treatment. Organised by the Foundat i o n s
R e c o v e r y
N e t w o r k
www.foundationsrecoverynetwork.com/events/
Formazione
Febbraio 2012
Trento, febbraio-maggio 2012
Corso "La metodologia di rete", diretto e condotto da: Fabio Folgheraiter e Maria Luisa Raineri. Destinatari:
Operatori sociali esperti impegnati nella progettazione e nella gestione di interventi socio-assistenziali o di comunità,
con particolare riferimento alle funzioni di coordinamento e supervisione di strutture pubbliche o di Terzo settore.
Sede: Centro Studi Erickson, Via del Pioppeto, 24 Gardolo (TN). Per info: Centro Studi Erickson Tel. 0461 950747 Fax 0461 956733 http://www.erickson.it/Formazione/Pagine/La-metodologia-di-rete.aspx E-mail: [email protected]
Marzo 2012
Bolzano, Marzo - Settembre 2012
Master Psicologia delle nuove dipendenze, organizzato da:Società Italiana di Intervento sulle Patologie Compulsive (S.I.I.Pa.C.). Sede: Sede Nazionale S.I.I.Pa.C Via Siemens 29 39100 BOLZANO. Per info: http://
www.siipac.it/it/news/112-master-siipac . I candidati devono compilare il modulo di iscrizione presente nel sito
www.siipac.it e spedirlo via mail a [email protected] o via fax allo 0471 / 300498 Le iscrizioni sono aperte dal
1/12/2011 e chiudono il 24/2/2012.
Trento, 21-22 marzo 2012
CORSO BASE DI FORMAZIONE ALLA METODOLOGIA DELL'AUTO MUTUO AIUTO, organizzato da
A.M.A. Sede: Coop. Soc. Villa S. Ignazio, Via alle Laste, 22 - 38121 TRENTO. Per info: ASSOCIAZIONE A.M.A.
0461.239640 email: [email protected]
D ow n l o a d
www.cedostar.it/documenti/Alcol_e_cocaina_un-problema_emergente_Alcologia_Dimauro_2011.pdf
Pubblicato nel numero 11/settembre 2011 della rivista Alcologia l'articolo descrive lo stato dell'arte sul tema alcol e cocaina
www.cedostar.it/documenti/HAPPY_NIGHT_un_progetto_decennale_per_la_ prevenzione_Alcologia_Travaglini_2011.pdf
Pubblicati nel numero 11/settembre 2011 della rivista Alcologia l'articolo fa il punto sullo stato del progetto di prevenzione (giovani e
divertimento) Happy Night
CENTRO DOCUMENTAZIONE E RICERCA SUL FENOMENO DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHE
DIPARTIMENTO DELLE DIPENDENZE AZ. USL 8 AREZZO
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