Spizzica.. Spizzica.. SETTIMANALE DI POLITICA E COSTUME Autorizzazione del tribunale di Siracusa n.2/2003 diretto da Salvo Benanti Spedizione in abbonamento postale Pubblicità inferiore al 70 % € 0,50 Anno 27 Telefono 0931412883. Email: [email protected] - tipografia LegoPrint srl FONDATO NEL 1988 N° 4/2015 Domenica 1 febbraio 2015 Un sindaco bullo non ci serve Uno sciopero della nettezza urbana metterebbe in ginocchio la città in soli tre giorni. Lo capisce questo Garozzo? I lavoratori hanno ragione Fare il sindaco è una cosa seria, si fanno scelte per Siracusa e per i siracusani, scelte che vanno spiegate e confrontate. Questo non succede più, così come si fanno i presidenti del Consiglio senza votare, qui da noi si prendono decisioni gravissime senza neppure un approfondimento in Consiglio comunale. Leggiamo insieme cosa scrive il sindaco Garozzo sul nuovo bando e sui lavoratori Igm a rischio: Il nuovo bando per la raccolta rifiuti, garantisce gli attuali livelli occupazionali. È evidente però che, prevedendo un sistema totalmente nuovo di raccolta, qualcuno dovrà cambiare le proprie mansioni. In un momento in cui, ad esempio nella formazione, centinaia di persone non percepiscono stipendi da quasi due anni e rischiano seriamente il licenziamento, questo non mi sembra un valido motivo per minacciare scioperi e per non pulire correttamente la città. A chi fomenta i lavoratori vorrei ricordare che siete stati parte di un sistema che ha totalmente fallito, anche nel settore della raccolta dei rifiuti e della differenziata. È giusto che tutti sappiano che non ci attendono giorni facili, visto la piega che sta prendendo la discussione, ma è bene che si sappia che a noi le proteste e le minacce non spaventano. Il bando resta quello pubblicato, con 2 milioni di costi in meno e con un nuovo sistema di raccolta. Siamo qui per cambiare le cose e non per lasciare tutto inalterato. Giancarlo Garozzo l'impegno alla riassunzione può essere scritto in un verbale di intesa sottoscritto tra OO.SS ed Amministrazione Comunale? Se il sindaco ducetto ragionasse serenamente forse qualche sciopero e qualche grave disservizio in meno si avrebbe. Ma non è tutto. Garozzo scrive ancora con supponenza sull’indiscrezione che lo vorrebbe a breve deputato. Leggiamo: Le opposizioni, i pseudo giornalisti, gli irriducibili contestatori in mala fede, non avendo ormai argomenti utili per attaccarmi (hanno capito che le bugie gli tornano tutte in faccia), si sono inventati che io sarei pronto a lasciare la carica di Sindaco per candidarmi a deputato nazionale. a- Amo fare il Sindaco. Lo reputo uno dei ruoli politici più importanti in assoluto anche se oggi i problemi sono giganteschi. b- Non potrei mai permettere che la città ricada nell'oblio in cui la mia amministrazione l'ha ereditata e che con sforzi enormi e attenzioni, anche per le piccole cose, stiamo tentando (e per la prima volta mi prendo la responsabilità di dirlo CI STIAMO RIUSCENDO) di far rinascere per renderla più accogliente e soprattutto VIVA. c- Ai detrattori un invito a farsene una ragione: ci dovrete sopportare ancora per un bel pò. Giancarlo Garozzo Il sindaco bullo poteva spiegarsi meglio ed interloquire con le organizzazioni sindacali senza scimmiottare Renzi. Uno sciopero della nettezza urbana metterebbe in ginocchio la città in appena tre giorni. Lo capisce questo il sindaco? Cosa chiedono i lavoratori IGM? Che in prosecuzione sia a loro garantita la continuità nel lavoro. E' una richiesta fasulla? No, non lo è. Prova ne sia che verbalmente questo impegno viene preso ma, diversamente dal passato, non può essere contrattualizzato perché la nuova Ditta appaltatrice non sia condizionata nella libertà di modificare mansioni e ruoli secondo le modalità del nuovo appalto. Da ignorante mi chiedo: ma almeno Ma Garozzo è fuori di testa o è incavolato, come emerge chiaro in questo intervento secco e nervoso ?. C'è da chiedersi: con chi ce l'ha? Con la stampa bugiarda e cattiva (nella quale sono iscritto) o.... con Francesco Italia? La stampa – ed anche io – si è limitata a rilevare la “metamorfosi” dell'assessore Italia che parla e scrive di tutti i problemi cittadini, anche di quelli che non attengono alla sua rubrica (di cui, per inciso, si occupa poco e male). Ci si è chiesto se questo eclatante “allargamento di competenze” discendesse da quello di cui si parla da tempo e cioè che Italia fosse destinato a candidarsi a sindaco quando l'occasione (elezioni nazionali) si fosse presentata. Nella ovvia smentita di Garozzo c'è qualcosa di troppo: ”Non potrei mai permettere che la città ricada nell'oblio ..” Alt! Una cosa è smentire la candidatura di Italia, altra sparare una smargiassata così!. Italia non sarà un fenomeno ma non lo è neanche lui. il grillino scrivente Visentin Lega Robertin Visentin, con questo cognome che in fondo è cognome da gondoliere (m’hanno detto che si indispettì un’altra volta che glielo scrissi) forse ha pensato di riscoprire le sue antiche radici padane. Roby Visy, già assessore di Forza Italia, già sindaco del PDL, già candidato invano di Scelta Civica, ora è approdato alla Lega di Salvini, o comunque è interessato, o comunque non lo esclude, o comunque gli piacerebbe. JOE STRUMMER A PAGINA 8 tanto per dirne una I freddissimi giorni della merla Sanità: Il silenzio di Comune e Asp Sono i giorni della merla, infreddoliti e adeguatamente coperti ci apprestiamo a tirar via la prima pagina del calendario duemilaquindici, febbraio è alle porte. Fonti differenti raccontano diverse storie sull’origine di questa curiosa espressione; un paio di queste sono legate al fiume Po e ai gelidi giorni in cui il letto ghiacciato consentì l’attraversamento di un cannone “nomato la Merla”, o forse di una nobil signora di Caravaggio, “nominata de Merli”, (Sebastiano Pauli, 1684-1751); una leggenda popolare racconta che per ripararsi dal gran freddo, una merla e i suoi pulcini, in origine bianchi, si rifugiarono dentro un comignolo, dal quale emersero solo a febbraio, neri come “calimero”, a causa della fuliggine: da quel giorno tutti i merli furono neri. Per noi siculi di mare la temperatura di una decina di gradi o giù di lì, con un certo tasso d’umidità, è “freddo”, non possiamo farci nulla; fatte salve le necessità materiali o lavorative, ci rintaniamo in luoghi chiusi, meglio se privati, con tanto di caloriferi, stufe, piastre radianti, termoconvettori, quel che sia, sia, ma rigorosamente “a palla”. I “consiglieri” nostrani non son da meno, comodi e al calduccio, sorseggiando una bevanda fumante, hanno pure il tempo di riflettere –credeteci!- sulle delibere che passano davanti ai loro occhi, o dietro altre anatomiche parti, veloci come treni, col loro carico di euro, verso destinazioni ignote ai più e ben note ad alcuni. Qualcuno, come rinvenendo dal frigorifero torpore, trova le calorie sufficienti per esclamare: “oh my God!”. Mala tempora currunt, i freddi, freddissimi giorni della merla, e quelli che seguiranno. Buona domenica. Francesco Vinci Nihil sub sole novum, dicevano i latini. Da anni, nella sanità siracusana, si ripetono le stesse situazioni e gli stessi fatti. Ne scriviamo oggi perché giusto domenica scorsa sono trascorsi quattro anni da quel 25 gennaio in cui Stefano Biondo – vittima della malasanità – perse la vita. Un’associazione impegnata nel sociale, Astrea, e una donna battagliera, Rossana La Monica, cercano giustizia con un sit-in davanti all’ospedale Umberto I. E sempre una settimana fa si sono svolti in contrada Isola i funerali di Eligia Ardita, l’infermiera deceduta all’ottavo mese di gravidanza, e della piccola Giulia, nella commozione di una comunità scossa dalla tragedia. Le eccellenze, come il primario di ortopedia Roberto Varsalona, si dimettono in maniera inspiegabile, abbandonando la città dopo tanti apprezzamenti tra i cittadini per il lavoro svolto. I familiari dei malati di Sla, come ci ha raccontato Serena Carpino, si sostituiscono sempre di più all’assistenza domiciliare che dovrebbe erogare il mondo sanitario. Il nuovo ospedale rimane purtroppo una chimera, nel silenzio assordante dell’azienda sanitaria provinciale e dell’amministrazione comunale, la prima ancora una volta colonizzata da soggetti che provengono da altri territori, la seconda visibilmente debole e impreparata per dare una scossa ad un settore così nevralgico della vita quotidiana di tutti noi. Eppure appena un anno fa primo cittadino e direttore generale avevano preso carta e penna per prometterci il loro impegno per il tanto atteso nosocomio. Nella vetusta struttura di via Testaferrata, invece, mancano medici e infermieri, ma la deputazione è scadente o distratta per impegnarsi nell’inserimento di queste fondamentali figure professionali. La politica regionale e quella locale avevano promesso il cambiamento. Ma di cosa? Michele Mangiafico Comunale a +3641 TeatroVerga +3536 Praticamente il teatro è ancora chiuso per 30 mila euro Verga: Sono stati spesi inutilmente 10 milioni di euro Via Crispi +2991 Per rimettere in sesto questa strada passeranno anni.. 2 Domenica 1 febbraio 2015 Gli scivoloni di Foti-Garozzo Espressioni piuttosto volgari del sindaco nei confronti dei giornalisti a cui ha dato la responsabilità dei danni subiti dagli operai della ex Sai8 I giornali hanno riportato i redditi di gran parte dei consiglieri comunali di questa Città che cosi’ avevano ad assolvere a un obbligo prima politico e poi di legge. Non mi rendo conto che cosa debba nascondere quel gruppetto di consiglieri comunali che non hanno comunicato alla segreteria del Comune i loro redditi; speriamo che sia un semplice ritardo e non una deliberata omissione. Dalle notizie riportate sui giornali apprendo con piacere che il reddito più alto e’ quello di mio nipote Massimo Milazzo: 116.000 euro annui; purtroppo per lui al lordo di imposte e tasse. Penso che sia il massimo che può ricavare dalla professione un avvocato affermato che eserciti in un contesto economico non ricco quel’è purtroppo la nostra provincia; è avvocato che fa esclusivamente l’avvocato e non l’avvocato affarista che e’ cosa ben differente dall’avvocato di affari. Lo seguono a ruota altri professionisti e poi via via altri redditi fino ad arrivare alla soglia dei trentamila euro l’anno che vuol dire qualcosa come due mila e cinquecento euro al mese. Questi redditi ci debbono indurre ad una riflessione: rispecchiano l’appartenenza dei detti consiglieri comunali a quella media e piccola borghesia che da sempre ha costituito l’ossatura del nostro Paese. I ricchi per una vecchia distinzione manicheista dovrebbero appartenere alla destra; gli altri quello che non sono poveri ma non sono nemmeno ricchi dovrebbero appartenere alla sinistra moderata. La distinzione che ho fatto trova riscontro nell’attuale composizione politica del Consiglio Comunale: la destra ha una striminzitissima rappresentanza, mentre tutti gli altri appartengono a formazioni politiche che, o appartengono uffi- Cari consiglieri d’opposizione, niente ambiguità sull’ex Spero Riceviamo e pubblichiamo: I consiglieri di “Progetto Siracusa” e “Sicilia Democratica” presentano un atto di indirizzo sui porti turistici.”Un atto di indirizzo affinché l’Amministrazione comunale relazioni in consiglio sulla vicenda stragiudiziale relativa al risarcimento dei danni dell’appaltatore per il porto Marina di Archimede e sulla possibilità di rivalsa nei confronti delle istituzioni competenti. Lo hanno presentato i consiglieri di “Progetto Siracusa” e “Sicilia Democratica” Fabio Rodante, Massimo Milazzo e Salvo Sorbello che sottolineano come la città di Siracusa subisca “una intollerabile limitazione della propria vocazione turistica proprio a causa della mancanza di porti”. I consiglieri richiederanno di garantire la fruizione almeno di una parte del costruendo porto turistico per la prossima stagione estiva e di emettere provvedimenti per completare l’opera appaltata. Chiederanno, inoltre, di relazionare sull’iter amministrativo seguito dal progetto sull’ex area Spero e di costituire una commissione consiliare ad hoc per la verifica dello stato di avanzamento dei lavori. Tali premesse saranno alla base di una un’ultima istanza relativa alla redazione dell’incompiuto piano regolatore del porto, fermo al suo schema di massima approvato dal consiglio nel 2006”. Da che parte remano Rodante, Milazzo e Sorbello? Chiedono di “garantire la fruizione almeno di una parte del costruendo porto turistico per la prossima stagione estiva e di emettere provvedimenti per completare l’opera appaltata”. E del “famigerato” progetto del Porto Turistico nel porto Grande con l'isola da creare dal nulla e dove costruirsi un albergo che fine farà? Silenzio. Diamo attuazione ad una parte del Progetto (quale?).. il resto si vedrà. Ragionamento strano. Non sarebbe meglio parlare chiaro? Che quel progetto di porto turistico non è attuabile; che quel progetto deve essere integralmente rivisto; che è opportuno verificare se la Ditta che lo ha presentato è disponibile alla sua revisione o intende abbandonarlo per mancanza di interesse? Ecco questi sarebbero gli interrogativi che una amministrazione seria dovrebbe farsi se non vuole restare nelle secche ma intende dotare rapidamente la città di una infrastruttura importante per il suo sviluppo. Senza restare passiva sperando che con il tempo le porcherie urbanistiche proposte siano accettate senza colpo ferire. Se Sorbello e soci non sono iscritti in questa corrente perché non parlano con chiarezza?. Isabella Benanti cialmente alla sinistra moderata, o che comunque ne orbitano assai vicino. Sono scomparse le espressioni del proletariato o addirittura del sottoproletariato così care al vecchio PCI. In un tale contesto dovrebbe giganteggiare la figura del sindaco che si professa capo della corrente del PD che fa riferimento a Renzi e che non nasconde di guardare a Montecitorio. E’ un sindaco che presenta un reddito che non ne fa una persona ricca e che quindi dovrebbe essere il rappresentante ideale di quel ceto medio così presente in Consiglio Comunale . Dovrebbe quindi essere il punto di riferimento di maggioranza e di quella parte di opposizione che si muove comunque nell’alveo della moderna sinistra moderata. Dovrebbe avere quello charme politico di un Fausto Spagna o di un Titti Bufardeci. Gli manca forse per le persone che ha alle spalle che e’ un fatto notorio oppure per gli scivoloni che va prendendo nonostante i sapienti consigli del suo vice sindaco. E’ terribile lo scivolone che ha preso a proposito del sequestro degli atti relativi alla gara per il servizio idrico: aldilà dell’espressione che ha più del volgaruccio che della sana invettiva nei confronti dei giornalisti che ha indicato come causa del danno per gli operai della oggi fallita Sai 8, se veramente il suo intento fosse stato quello di tutelarli che ci voleva a fare una società di servizi col comune di Solarino ed assumere i lavoratori ex Sai 8. L’acqua non sarebbe stata riprivatizzata e sarebbe rimasta pubblica così come per legge, così come per un referendum popolare. Siamo davanti ad un duplice scivolone: il primo quello della invettiva non pulita contro i giornalisti, il secondo l’aver voluto favorire il privato e non il pubblico. A proposito di chi sta alle spalle del sindaco Garozzo una cosa bisogna pur dirla: parla da sé che la annunziata ricomposizione del PD di Siracusa avvenga a pochissima distanza dell’incontro avvenuto a Palermo fra il segretario regionale del PD, on.le Raciti con il nostro concittadino Gino Foti. Titta Rizza Tanta voglia di carne Ci sono tantissimi modi di cucinarla, come spiega il “gustoso” libro edito da Emanuele Romeo Se prima non lo sapevate, ora non avete più scuse. Perchè, ben oltre il tran-tran del bollito, della bistecca, della pizzaiola, esistono tanti altri modi di cucinare la carne. Tanti. E tralasciamo, per carità, il sistema del troglodita che abbrustolisce alla viva fiamma le membra del nemico ucciso. 140 maniere di cucinare la carne le spiega l'omonimo libretto edito da Emanuele Romeo con la presentazione di Angelo Tamburini, autorevole senz’altro, anche per essere il delegato di Siracusa dell'Accademia Italiana della Cucina. Ma attenzione: 140 maniere da moltiplicare, ognuna, nella varietà delle specifiche ricette! Il libretto, presentazione a parte, è la copia anastatica di quello edito da Adriano Salani in Firenze, al prezzo di cent. 25. E oggi, anche culturalmente (perché la cucina è cultura) ne vale certamente di più. E si apre con i lessi, dal manzo alla testa di maiale, dal vitello alla lingua e alle cotenne. E poi i Fritti, che vanno dall'agnello fino alle animelle, dagli schienali alla coratella. Gli Umidi celebrano le scaloppe alla russa, il bove alla francese, lo stracotto e la culatta di manzo, lo stufato alla fiorentina e quello alla genovese, il filetto al marsala e quello con la panna, la fricassea e il fricandò, il rognone alla bolognese e quello grillettato, lo sformato di coniglio in salsa piccante... E che dire dei Pasticci? Di carne, di fegato, di maccheroni, di cappelletti, solo per citarne qualcuno: ma tutti da leccarsi le dita. Acquolina in bocca? Non è finita: ci sono anche gli Arrosti. Il manzo allo spiedo, quello in "cazzaruola", le bistecche all'inglese, la braciola ripiena, il "rosbiffe"', l’ arista, il montone anche lui allo spiedo…. Se vi punge vaghezza, potete sbizzarrirvi. Basta leggere e impegnarsi. Crisi o non crisi, con questo inverno gelido sarà una saporita consolazione. Con il permesso dell’ editore, ecco alcune segnalazioni. Cominciando dal lesso rifatto alla campagnuola: trinciate una cipolla e mettetela a rosolare con olio e alcuni pomodori spezzati, lasciate cuocere per mezz'ora rimestando più volte, quindi gettatevi il lesso freddo e tagliato a fette, fatelo bollire per 10 minuti e servitelo ben caldo. Avanti un altro: lingua fritta. Lessate bene la lingua (ma il testo originale non spiega quale), tagliatela a fette sottili, infarinatela e passatela nell'uovo sbattuto, oppure impastatela con una pasta fatta di farina acqua e sale, e friggetela in padella con olio e burro. Non potrà non piacervi. Fritto di fegato: il fegato di vitello è il migliore di tutti per friggere. Si pulisce togliendogli la pelle, e si taglia a fette piuttosto sottili, le quali cosparse di poco sale e infarinate si friggono col burro senza farle troppo rosolare, onde il fegato non indurisca. Per gli Umidi: culatta di manzo alla triestina. Prendete un bel pezzo di culatta di manzo, lardellatelo in più luoghi con pezzetti di prosciutto grasso e magro, mettetelo in una “cazzaruola” con le pareti rivestite con larghe fette di lardo e qualche garofano, spargetevi sopra il sale necessario e un poco di pepe, bagnate con 2 terzi di brodo e un terzo di vino bianco, fate cuocere lentamente tenendo coperta la cazzaruola. Allorché la carne sarà cotta, disgrassate l'intinto e servitela contornata di passato di legumi oppure di qualche erbaggio cotto separatamente, oppure con un contorno a piacere. Bracioline al marsala. Prendete della carne grossa tagliata a bracioline che batterete bene per renderle tenere. Mettetele poi in padella con un pezzo di burro, e quando lo avranno assorbito aggiungetevi qualche cucchiaiata di brodo per finire di cuocerle. Conditele con sale e pepe. Legate il sugo con un pizzico di farina, versatevi un poco di marsala, e prima di levare le bracioline dal fuoco unitevi un poco di prezzemolo tritato. Ce n'è ancora tanto dell' altro, da abbuffarsi. A questo punto, siete voi che vi dovete dare da fare. Aldo Formosa 3 Domenica 1 febbraio 2015 Teatro chiuso per 30mila euro? Lo ha detto Italia in Consiglio. La polemica sull’intitolazione del gioiello di Ortigia all’attore siracusano Salvo Randone, e a chi altri se no? Riceviamo e pubblichiamo: Esprimo profondo rammarico per la scelta del Consiglio Comunale di non intitolare il teatro comunale a Salvo Randone. Sono estremamente convinto che una città che vuole puntare sul turismo ed essere una città culturale non può e non deve dimenticare i suoi concittadini illustri. Apprendo che l’amministrazione vuole mantenere il termine “Massimo” e su questo non ho niente da obiettare ma così come avvenuto a Catania per il Teatro Massimo Vincenzo Bellini dovrebbe accadere a Siracusa intitolando il nostro gioiello Teatro Massimo Salvo Randone. Forse non tutti sanno chi è Randone, proverò a delinearne una mini biografia per commemorare e ricordare questo nostro concittadino e per tracciarne la sua grande eccellenza. Salvo Randone nasce a Siracusa, dopo aver conseguito la maturità classica a Catania, iniziò la lunga carriera teatrale, lasciando interpretazioni di straordinario livello, un esempio è Malvolio, nella shakeaspeariana “Dodicesima notte” diretta da Costa, il padre in “Come le foglie” di Giacosa per la regia di Luchino Visconti e l'Enrico IV, forse la più emozionante delle sue interpretazioni pirandelliane. Attore anche in campo cinematografico vinse nel 1962 un Nastro d'argento come miglior attore non protagonista per il film “L’assassino”. Fu l’ipocrita politico democristiano in “Le mani sulla città” di Francesco Rosi, per cui aveva interpretato il presidente della corte di Assise di Viterbo in Salvatore Giuliano del 1962. Nel 1969 Federico Fellini lo di- resse nel Fellini Satyricon e nel 1977 interpreta l’oscuro potere del papa nero nel “In nome del Papa Re” di Luigi Magni. Nell’ultimo periodo l'attore i palcoscenici con una maschera i cui tipici tratti, convulsi e amari, assunsero una nota di tragica verità. In suo nome nel 1993 è stato istituito il premio teatrale 'Salvo Randone'. Siracusa gli dedicò una sala, la conosciutissima sala Randone ma che non rende giusto onore al personaggio. Di fronte a questo mostro sacro del teatro e cinema italiano non posso che inchinarmi e vergognarmi della decisione di non intitolargli il teatro di Siracusa. Alessandro Maiolino Giovani per Siracusa Mi rifiuto di credere che il Comune non voglia intestare il Teatro Comunale a Salvo Randone. Quali altri nomi sarebbero in alternativa ?. Salvo Randone è l'attore di teatro siracusano più illustre contemporaneo, per credibilità nazionale ed internazionale. Così è sempre stato accolto da tutte le amministrazioni che si sono succedute, sindaci compresi. Può avere dato fastidio l'atteggiamento di questa associazione che ha posto un problema in tempi e modi sbagliati ?. Può essere. Ma che quella di Salvo Randone sia una scelta condivisa e motivatissima, non ci piove. L'assessore Italia troverà il modo per intestarsi questa scelta (una commissione ad hoc?). Proverò a commentare le dichiarazioni rese sempre da Francesco Italia in Consiglio Comunale sui lavori del Teatro Comunale. Bastano 30 mila euro per superare le obiezioni dei vigili del fuoco sull'antincendio e, poi, il teatro sarà pienamente agibile !!. Da oltre un anno i lavori di restauro del Teatro sono completati ma resta inesorabilmente chiuso per l'antincendio (anche se è stata fatta sempre da Italia una manifestazione con Dolce e Gabbana fuori legge) e poi... si apprende dalla viva voce dell'assessore Italia che erano necessarie soltanto 30 mila euro. Io non so se Italia si renda conto del ridicolo in cui sprofonda dicendo queste cose. Da 50 anni aspettiamo l'apertura del teatro, il compimento dei lavori, poi tutto si ferma per un rilievo sulla dotazione anti incendio. Costo richiesto e non trovato (anche se gli sperperi continuano) 30 mila euro!. Da pubblicizzare a livello nazionale perché è una barzelletta della quale vergognarsi a vita, da scrivere nei libri di storia. Ammesso che sia così e che anche questa non sia una panzana. Foto di gruppo davanti all’altare Una foto di gruppo datata per festeggiare l'elezione di Giancarlo Garozzo a sindaco del Comune di Siracusa. Il luogo è la dependance elettorale di padre Rosario Lo Bello, qualche volta utilizzata come luogo sacro, cioè come Chiesa Cattolica (San Paolo). Ma l'uso è stato in questi ultimi anni anche di tutt'altro genere: luogo per convegni, assemblee elettorali, incontri etc. Nell'indifferenza del l’arcivescovo Pappalardo e della (inesistente) gerarchia cattolica. Ma a questa protesta abbiamo ormai rinunciato. Il potere di Padre Lo Bello in materia non ha limiti di sorta. Non resta che rassegnarsi e cambiare....Chiesa. Certo vedere il blasfemo Rosario Crocetta, notoriamente ateo e famoso per una infelice battuta televisiva (perché il Papa non può essere una donna? ) posare per la foto col sorriso dipinto in faccia e per giunta proprio davanti all’altare un qualche sconcerto lo suscita, ma ormai chi ci tiene più a queste cose? Nella foto poi oltre al neo sindaco sono in bella mostra il predetto Rosario Crocetta, Garozzo, la ex assessore Mariarita Sgarlata, il sempre presente Francesco Ciccio Italia, la Cavarra di fresco cacciata via dai suoi (ex?) amici e tanti altri una volta uniti nella stessa cordata politica. Una volta.... 4 Domenica 1 febbraio 2015 Opinioni e repliche Diventa una esigenza avere uno spazio che consenta a chi ci legge di poter replicare o di poter dire la propria opinione su quello che è già stato pubblicato dal nostro giornale. Naturalmente chiediamo repliche stringate, o comunque compatibili con la necessità di dare visibilità a tutti. cittadinisulwebcittadinisulwebcitt La violenza non ha sesso Si è svolto nell' Auditorium dell'Istituto Insolera un incontro con l'On. Sofia Amoddio, componente della Commissione Giustizia della Camera dei Deputati ed ex alunna della scuola, sul tema "La violenza non ha sesso". Sono stati proiettati alcuni filmati realizzati dagli studenti che hanno emozionato i partecipanti facendo mutare il programma del convegno per aprire invece un appassionato dibattito sull'argomento tra gli studenti e l'on. Amoddio. L'on. Amoddio ha inoltre informato gli studenti sulle novità legislative e precisamente: il gratuito patrocinio non solo per chi ha subito violenza sessuale ma anche per tutti i reati di maltrattamenti in famiglia come avviene frequen- temente; venti milioni di euro in tutta Italia per ogni anno per finanziare i centri antiviolenza, presenti anche a Siracusa; divieto di porto d'armi per chi ha avuto una condanna per stalking; aumento della pena per maltrattamenti al coniuge quando al reato hanno assistito minori e aumento della pena per i maltrattamenti commessi nei confronti di donne in gravidanza. L’incontro si è concluso con un ulteriore video che riprendeva una danza di denuncia per la violenza alle donne dal titolo “Le Scarpette Rosse”. Salvatore Di Benedetto (Referente I.I.S.S. ”F. Insolera”) Non mi prendo sul serio I prescelti? I soliti noti.. Quando mi serve un medico o un avvocato consulto la rubrica del telefonino. Ne conosco tanti e penso di poter scegliere il meglio. Lo stesso dicasi per un idraulico, un elettricista, un imbianchino. Ne conosco pochi e spero mi vada bene. Se mi serve del pesce fresco so dove andare e posso selezionare un supermercato in base al prodotto che cerco. Se ho bisogno di un amico vero consulto solo il cuore. I numeri di telefono li so a memoria e sono certo non mi deluderà. Se mi serve Dio devo solo riflettere tra me e me, oppure incontrare la gente a caso, la più improbabile spesso. Lo incontro lì. Se devo ritrovare me stesso devo solo ritrovare l'onestà di non raccontarmi balle o prendermi troppo sul serio. Mai smettere di chiedere. Mai restare soli nei momenti di bisogno facendo i presuntuosi tuttologi. Roberto Cafiso Ancora un milione di euro e poi vai.....finalmente. Ma io non ci credo! Il bello sarà quando dovranno scegliere i candidati per la direzione. Ma loro già hanno scelto, magari davanti ad un buon bicchiere di vino. Voglio azzardare dei nomi - Sebastiano Lo Monaco - Manuel Giliberti - Monica Centanni ( anche se esperta di teatro antico ) , Piera degli Esposti ecc.. ecc.. Per poi alla fine rappresentare le commedie dialettali dei soliti catanesi che dominano il panorama teatrale e culturale in questa città e dulcis in fundo, con le meravigliose e variopinte compagnie locali, da Firullo alle sorelle Peluso ecc...Sono in attesa di un riscontro,,,anche se l'attesa sarà lunga. Aldo Federico Vitadacani La cagnetta e la procedura(?!) Qualche mese addietro una cagnetta di quartiere che viveva in branco con altri cani in zona Spinagallo (territorio di Siracusa) è stata ricoverata presso il canile Piccolo Panda convenzionato con il Comune. La giovane cagnetta era seguita e accudita da una volontaria che sfamava anche gli altri cani del branco. Quando la volontaria si è accorta che la piccola non stava bene l’ha portata in visita da veterinari privatamente. La cagnetta è stata visitata e curata anche dai veterinari dell’ASP n. 8 di Siracusa. Su Facebook, la suddetta volontaria ha scritto quanto segue: “... la cagna ha una polimiosite, una infiammazione muscolare progressiva, le sono state fatte tutte le cure necessarie e specifiche, ma i risultati sono stati deludenti, forse hanno semplicemente rallentato la maledetta evoluzione della malattia”. Dopo il ricovero presso il canile Piccolo Panda, dove la cagnetta è stata sistemata nei locali che fungono da segreteria e primo soccorso, nella pagina pubblica di FB del canile suddetto è stato postato un video che dura pochissimi minuti. Si vede la cagnetta che si muove, tenendosi in equilibrio sulle zampe anteriori e riuscendo a tenere in alto la parte posteriore del corpo. Ho visto personalmente questa creatura in occasione della sterilizzazione di qualche randagino. Allora si muoveva con facilità riuscendo anche a superare qualche ostacolo, ad esempio scendere e salire scalini. Purtroppo pare che la malattia stia progredendo. Il video di questa cagnetta ha suscitato molto interesse, più di 150.000 sono le con- divisioni! Recentemente la referente del Comitato UGDA di Siracusa ha organizzato un evento per raccogliere fondi e portare la piccola presso una clinica specializzata. L’evento dopo breve tempo è sparito da FB. In questi giorni sul caso della cagnetta è intervenuta direttamente e formalmente la Presidente del Comitato UGDA chiedendo informazioni a chi di dovere e proponendo di fare una raccolta fondi per comperare un carrellino alla cagnetta. La soluzione del carrellino pare non sia utile alla sfortunata creatura, anzi creerebbe maggiori difficoltà di movimento perché la cagnetta dovrebbe fare maggiore sforzo sulle zampette anteriori. Quindi un altro evento su Facebook e l’IBAN del suddetto Comitato e la Poste Pay della Presidente o della Referente??? Perché non utilizzare il canale ufficiale creato dal Comune di Siracusa (un apposito conto corrente) per casi di urgenza per cani e gatti malati ed incidentati? Perché per ogni cane in difficoltà bisogna farne un caso nazionale e postare IBAN ed altre forme private di raccolta di denaro da parte dei cittadini? Se un’associazione Onlus ha un bilancio potrebbe utilizzarlo per casi di urgenza. Non è sempre necessario fare foto a cani incidentati o gravemente malati, farne un fenomeno da baraccone e poi chiedere immediatamente aiuti economici. Prima si cura e si cerca di salvare il cane e poi, affrontate le spese, si mostrano le fatture. Auguro alla cagnetta di non soffrire ancora tanto e di non avere violata ancora una volta la sua dignità di animale. Elena Caligiore 5 Domenica 1 febbraio 2015 Je suis Aldo Palazzolo Continua la battaglia per salvare l’atelier d’Ortigia, oggettivamente patrimonio di Siracusa. Chi fa qualcosa e chi no L’atelier di Aldo Palazzolo è minacciato di sfratto per finita locazione. Il luogo che ha ispirato le liriche in dialetto siciliano di Salvo Basso, che ha visto nascere la rivista d’arte internazionale Charade, che ospita annualmente presentazione di libri, esposizioni, concerti, proiezioni cinematografiche, letture poetiche, con il coinvolgimento di artisti e intellettuali italiani e stranieri, rischia di essere annichilito. Uno studio d’arte in meno, un’abitazione di lusso in più. Aldo Palazzolo, notissimo artista siracusano, sta vivendo giorni terribili sotto la minaccia di uno sfratto che scriverebbe la parola fine su quella che è stata la sua storia di uomo e di artista a Siracusa. E’ a rischio il suo atelier in Ortigia, la sua terrazza dove c’è stata la cultura vera con tante opere d’are, tanti artisti arrivati da mezzo mondo, un cenacolo che è oggettivamente patrimonio della città. Nei giorni scorsi c’è stata un sopralluogo della Soprintendenza che forse potrebbe fermare la procedura di sfratto esistendo una legge che tutela i luoghi d’arte che sono di interesse collettivo, insomma luoghi d’arte da salvaguardare ad ogni costo. Palazzolo ci conta molto ed ha apprezzato non poco l’intervento della Soprintendenza che potrebbe risolvere positivamente la vicenda. Speriamo che sia così. Ma si sono fatti sentire Garozzo e/o Italia? Il loro silenzio è fragoroso. Non si sono fatti sentire quindi, non ti hanno proposto una soluzione? Salvo, che debbo dirti? Silenzio totale. Li hai cercati? Io non li cerco, abbi pazienza. Ma se non li cerchi, dovrebbero intervenire solo perché hanno letto i giornali? Non è così. Italia ha avuto tutta la docu- mentazione in mano da persona insospettabile. Risultato? Niente di niente. Aldo, è giocoforza rivolgersi alla politica, in questo momento sono loro ad avere la chiave giusta Se devo cercare qualcuno vado molto più in alto. Foti? Scherzo, ma non troppo. A parte la rabbia. Basterebbe fare due chiacchiere con sindaco, assessore alla cultura, prefetto e vedere che ne pensano. Se vogliono trovare una soluzione è semplice. Foti? No, mi rivolgo a Roma e non è detto che non lo faccio. Devi considerare che c’è anche un diritto di proprietà Certo, io non voglio togliere il diritto ai proprietari di vendere, anzi voglio comprare. Ripetiamo, una soluzione si può trovare. Stiamo parlando di salvare un patrimonio di Siracusa Lo credo anch’io. Poi se non c'è interesse per quello che ho fatto me ne vado e porto tutto all'estero. All’estero? Con la pensione dello stato italiano non posso più affittare neanche una grotta. E quindi devo riparare all'estero dalla mia compagna. Secondo noi il Comune dovrebbe intervenire e non è detto che non lo faccia Questa occasione mi sta dando il polso per capire quali sono gli amici veri e quanto marcia è questa città. Però debbo anche dire che c'è gente che comincia a manifestarmi fiducia e a credere che resistere ha un senso: prima tutti mi guardavano come un marziano. Quei singolari intrecci filo lega Molti partecipanti all’incontro pro Salvini hanno un comune denominatore col sindaco Giancarlo Garozzo, renziano. In politica tutto è possibile La politica Siracusa è in grande fermento. A breve, scenderà in campo una nuova formazione politica capitanata, molto probabilmente, dall’ex Sindaco Roberto Visentin. Proprio la scorsa settimana, l’On Attaguile ha avuto modo di apprezzare quanta passione politica e voglia di fare ci sia tra alcuni ex politici siracusani, tra i quali, per l’appunto, Roberto Visentin detto anche Mister Coerenza per i repentini cambiamenti che lo hanno caratterizzato quando era alla ricerca di una poltrona. L’occasione nasce dalla presentazione siracusana della futura lista Noi con Salvini, dove si è potuto costatare che alcuni ex politici scomparsi sono ancora vivi e vegeti, impegnatissimi nella programmazione del loro futuro, nonostante siano tutti virgulti sessantenni e più. Tra i presenti degni di citazione Mario Cavallaro, ex Presidente della Provincia, e l’Avv. Enrico Di Luciano che non è ex di niente, piuttosto oggi è Consigliere INDA, Presidente Amici dell’INDA e tra i due, Cavallaro e Di Luciano, il comune denominatore è stato l’appartenenza a “Ordine Nuovo” quando ancora si manganellavano i braccianti. Ovviamente oggi è tutta un’altra storia. I braccianti non si manganellano più e le campagne siracusane senza gli immigranti (possibilmente clandestini) non sarebbero per nulla produttive, poiché la paga giornaliera per questi disgraziati sembra si attesti attorno ai 20 euro il giorno. Viva quindi ai nuovi immigrati se stanno con la testa in giù e la zappa tra le mani. Visentin non è certamente ascrivibile tra gli uomini forti della politica siracusana, mentre gli è universalmente riconosciuto un “fiuto” particolare per arrivare in tempo a prendere qualche treno che passa. Se si confermerà il potere astrale del suo lato B, potremmo anche rivederlo in parlamento tra le fila della neo formazione politica, alfiere di un autonomismo siciliano tipico di chi nasce in Val d’Aosta. Al grido di “Avanti Savoia” è difficile invece vederci Ciccio Midolo, che però non si è fatto mancare nulla in termini di adesione alla Lega SUD sin dagli anni 90 e di fulminee dichiarazioni di adesione al nuovo progetto Salvini. Il filo conduttore di queste per- sone citate stranamente conduce al nostro buon Sindaco Giancarlo Garozzo, del PD e Renziano. Di Luciano è nel CDA INDA di cui Garozzo è Presidente (e forse sponsor). Ciccio Midolo, a Gennaio 2014, fu nominato Presidente della Commissione Spettacoli del Comune di Siracusa proprio dal Sindaco Garozzo. Insomma, aggiungendovi il nome di un altro presente alla convention Raffaele Malfa, ex Capo Gabinetto dell’ex Sindaco Visentin e attuale gestore dell’Artemision, concessogli in gestione sotto la sindacatura Garozzo, siamo alla quadratura del cerchio magico. Vuoi vedere che anche il Sindaco Garozzo si candiderà alle prossime parlamentari con Salvini? E’ vero che Garozzo non è un uomo di destra (ma in politica mai dire mai) però è anche vero che a sinistra del suo partito, il PD Siracusano, gli rompono le balle da mattina a sera e il suo stile di governo è da partito totalitario dove l’opposizione è minoranza inascoltata e se non ci fosse sarebbe meglio. Poi ci sono i segni premonitori tipo: Il Suo vice si chiama Italia, il Suo mentore è Foti che nasce quasi Podestà di destra e probabilmente non morirà a sinistra, il profilo della sua testa, e solo quella, che lo abbia voluto o no, è somigliantissimo al duce Benito Mussolini. Non so come si chiama sua moglie, ma spero non sia di nome Claretta perché le reincarnazioni mi fanno paura. Pur con una lettura leggera dell’avvenimento riguardante Noi con Salvini a Siracusa, non sottovaluterei il fenomeno e probabilmente lo stesso mio ragionamento deve aver fatto il coordinatore della lista Leandro Impelluso che, dopo essere stato candidato Assessore con Pucci la Torre (attuale consulente di Garozzo) e ancor prima, Assessore al commercio con Bufardeci, prova ad avere anche lui un’altra chance per la sua carriera politica che a oggi, salvo opinioni diverse, ha puntato su cavalli perdenti. Tra Movimento 5 stelle in calo, PD che non si capisce dove va e che fine farà, Centro Destra posizionato nel nulla, Megafono che è diventato una trombetta, NCD non classificato per mancanza di partecipanti, SEL ricco di chiacchere e scarso di risultati, in un quadro politico di questo tipo, pensare che tanti siracusani potrebbero votare per la lista Noi con Salvini non è proprio una barzelletta. Forse qualcuno cavalcherà quest’onda e magari arriverà a conquistarsi una poltrona in parlamento ma visto il casino siracusano, viene in mente il film di Benigni e Troisi che devono rassegnarsi alla dura realtà trovandosi precipitati da un sogno a vivere in un borgo del 1400 dove la vita non contava niente: Non ci resta che piangere! Enrico Caruso 6 Domenica 1 febbraio 2015 Centri di accoglienza inquietanti Notizie poche, nessuno ne vuole parlare, eppure, vista la protesta dell’ Auchan, è evidente che molte cose non vanno. Il racconto sull’Umberto I° Da qualche tempo ci sono voci contrastanti sulla gestione dei centri di accoglienza a Siracusa. Un fatto è sicuro: Nessuno ne parla e pochissimi ne vogliono parlare, a domanda ricevi risposte a monosillabi, infastidite. Certo, qualcosa non va per il suo giusto verso se è vero, come lo è, che c’è stata persino una clamorosa protesta dei migranti che hanno bloccato la strada nei pressi del centro commerciale Auchan, protesta dettata in maniera evidente e dichiarata dalle condizioni in cui questi poveracci erano costretti a vivere. L’allarme poi è cresciuto in maniera smisurata quando sono emersi dirompenti i fattacci dell’inchiesta “Mafia Capitale”. “La Sicilia come un grande hub per smistare migranti ai centri di accoglienza "amici"- scrive Antonio Fraschilla su Repubblica - . A gestire il traffico l'uomo chiave nell'inchiesta Mafia Capitale: Luca Odevaine. Dalle carte della mega indagine romana emergono imprenditori di centri d'accoglienza dell'Isola che chiedono aiuto a Odevaine. Parlando con una sua collaboratrice, Odevaine chiede di scrivergli un appunto che avrebbe poi portato al prefetto Rosetta Scotto Lavina, direttore centrale del ministero per i servizi l'immigrazione: .".. Ci dovresti mettere eh... Melilli, provincia di Siracusa, struttura per 200 posti... poi Piazza Armerina ". A chi fanno riferimento questi due centri? Il primo, quello di Melilli, nell'aprile di quest'anno è stato inaugurato dalla "Eriches 29"che fa riferimento a Salvatore Buzzi, l'imprenditore che secondo i magistrati romani era il braccio destro di Massimo Carminati, il capo della Cupola Nera”. Ma c’è molto di più. “Al di là di quello che emerge dalle carte dell'indagine – scrive infatti il collega Fraschilla -, di certo c'è che ormai in Sicilia si è aperto un grande mercato dell'accoglienza. Un nome molto noto nell'Isola è quello della Sol Calatino, che raggruppa una miriade di cooperative del settore e ha vinto in cordata con la Cascina anche la gara per il Cara di Mineo. Sol Calatino gestisce gli Sprar di Vizzini, Caltagirone, Gela e Bronte: quest'ultimo è stato da poco inaugurato dal sindaco Pino Firrarello, suocero di Castiglione. A Priolo il centro per minori è invece gestito dalla cooperativa "Papa Francesco", che fa riferimento a un imprenditore locale, Francesco Napoli, che ha un'azienda di sicurezza. A Messina un centro è gestito dalla Senis Hospes, che è anche nell'Ati del Cara di Mineo. A Siracusa una cooperativa di pulizie, la Cleanservice, diretta da Giampiero Parrinello, gestisce il centro Umberto I. In tutta la Sicilia sono nate recentemente 350 strutture di accoglienza. E accade che il gruppo folkloristico S" icilia bedda"diversifichi la sua attività aprendosi alla gestione di un centro per migranti ad Agrigento o che alberghi, come il Mokarta di Salemi, vengano trasformati in strutture per l'accoglienza”. Certo, leggendo questi brandelli di notizie non è che si possa stare granché tranquilli, i riferimenti sono precisi, puntuali. Uniamo i brandelli alla sostanziale omertà che di fatto alberga dalle nostre parti è il pentolone ribolle. Anche perché, pur con l’omertà di cui prima, ci sono montagne di indiscrezioni che sono almeno inquietanti. A Siracusa insomma, ma questa è solo una nostra opinione, ci sarebbe davvero di che allarmarsi. Ma nessuno lo dice. “Dateci il vostro tempo, gratis” Pubblichiamo un articolo di Lucia Borghi che riguarda direttamente un centro di accoglienza del capoluogo e cioè quello in fondo a via Avola, dove c’erano prima gli orfanelli che a quanto pare sono stati trasferiti in città, in un’altra struttura, non sappiamo come e nemmeno da chi. In ogni caso per far spazio ai migranti. Diciamo subito che con alcuni di loro abbiamo parlato e non ci sono sembrati esattamente entusiasti, anzi. Rifiutano di entrare nel merito, forse per timore. Leggiamo comunque l’articolo della Borghi: Il centro di accoglienza Umberto I, gestito dalla Cooperativa Clean Service, è situato poco distante dal centro di Siracusa, “ a 15 minuti di bicicletta” come ci dicono alcuni migranti che da lì sono passati. Una volta giunti nei pressi è comunque difficile sbagliarsi, visto che anche qui la presenza di carabinieri ed esercito all’esterno della struttura è abbastanza consistente. Oggi è giovedì, quindi il Polibus di Emergency, che in tutti gli altri pomeriggi fornisce assistenza medica e un servizio di mediazione culturale, è chiuso, perché gli operatori sono impegnati altrove, e non ci sono migranti in attesa del loro turno ad aspettare. Mostriamo la nostra autorizzazione alla visita e i carabinieri, controllati i nostri documenti, ci lasciano con il direttore Giampiero Parrinello, che ci accompagna nel cortile interno della struttura. E qui resteremo praticamente per tutte le due ore della nostra visita perché, come ci comunica il direttore, le stanze e i locali del centro stanno subendo lavori di ristrutturazione e manutenzione e non possono essere visitati. Siamo in un cortile ampio e rettangolare, tipico degli istituti scolastici, qual era prima l’Umberto I. Tutt’intorno corrono le balconate dell’ edificio a due piani dove si affacciano i locali adibiti a stanze per alloggiare i migranti. Ci informiamo sul tipo di convenzione stipulata tra la Clean Service e Prefettura sulla gestione del centro, e, con una certa sorpresa, apprendiamo che la questione non è molto chiara. In sostanza, come ci spiega Parrinello, l’Umberto I ha una convenzione come centro di prima accoglienza con la Prefettura, ma nella realtà, da tre anni a questa parte, il tipo di utenza che si trova ad ospitare su invio della Prefettura è abbastanza eterogeneo. Tutto ciò ovviamente per l’annosa questione dello stato di emergenza, che in questa struttura ha sempre dettato legge, in quanto la sua attivazione risale ai tempi della cosiddetta “Emergenza Nord Africa”. Per chiarire la questione, Parrinello ci illustra la situazione attuale del centro (dati a novembre 2014 ndr)): oggi vi sono circa 200 persone, tra cui una famiglia di siriani arrivati da un centro dell’agrigentino, e circa 120 migranti appena sbarcati, provenienti principalmente dall’Africa sub sahariana. Oltre a loro, sono presenti anche circa 80 “stanziali” come li definisce Parrinello, cioè migranti ospitati in quanto testimoni di giustizia, e altri profughi “riammessi” al centro in quanto tenuti a soggiornare in territorio siracusano per questioni legali e burocratiche da espletare. Questo significa che, insieme a persone arrivate da non più di tre giorni o una settimana, convivono altri che sono in Italia già da parecchi mesi, con una procedura di richiesta di protezione internazionale o di documenti già avviata, ed esigenze ben diverse. “Situazioni di questo genere sono per noi abituali”, dice Parrinello. “Altre volte abbiamo accolto in stanze separate migranti destinati al rimpatrio o affetti da scabbia, cercando sempre di gestire la cosa al meglio nonostante le difficoltà oggettive che questo comportava”. Incrociamo poche persone, per lo più personale addetto alle pulizie, operatori e i membri delle forze dell’ordine che passeggiano per il cortile. “la loro presenza è dettata principalmente dalla sorveglianza contro l’abusivismo di qualche approfittatore, essendo questa una struttura aperta. I 15 operatori del centro si turnano comunque giorno e notte, quindi gli ospiti non sono mai soli.” ci dice il direttore. Di migranti se ne vedono però molto pochi. “Generalmente molti, soprattutto siriani e palestinesi, si allontanano dopo uno o due giorni dall’arrivo, se non poche ore. Con il tempo siamo sempre più attenti, come gestori, a segnalare le presenze esatte, per non dare adito a dicerie su nostre possibili intenzioni di speculazione, che sarebbero del tutto inappropriate. Ad ognuno viene assegnata una stanza, che poi può gestire in completa autonomia e, solo nel caso in cui non siano ancora stati fotosegnalati al porto, i migranti attendono in due ampi saloni al primo piano, per poi essere identificati ad uno ad uno dalla polizia scientifica, che ha un ufficio a piano terra. Con il tempo abbiamo perfezionato anche il nostro servizio di assistenza medica, aiutati comunque e sempre da Emergency, e, in sincerità, pur nel caos più totale, abbiamo migliorato parecchie cose. Sicuramente, nonostante i tempi di preavviso ridottissimi, siamo riusciti ad evitare situazioni di promiscuità tra adulti, minori e famiglie o “casi particolari”, che si registravano purtroppo anni fa.” Percorrendo il cortile entriamo nella sala mensa, da cui riusciamo poco dopo, trovandoci dinanzi a file di biciclette. Pochi ragazzi, di origine pakistana, siedono vicino alla macchinetta per il caffè, in uno spazio vuoto che sembra enorme. “I ragazzi che transitano da qui sono moltissimi. Ultimamente abbiamo deciso di dare loro il pocket money giornaliero di 2.50 euro in carte telefoniche e sigarette. Per muoversi usano gli autobus, che possono non pagare poiché generalmente non sono multati, o le bici. “Questo vale soprattutto per chi rimane più a lungo, e a questo proposito Parrinello spiega che gli operatori stanno cercando di fare il possibile per organizzare la vita del centro tenendo conto anche di loro.“Di molti conosciamo praticamente tutto, siamo ormai amici, e sapendo la loro difficoltà nel rimanere in una situazione di attesa, cerchiamo di organizzare attività, come la visione delle partite di calcio quest’estate, di fermarci con loro a parlare, di favorire il loro inserimento lavorando con altre associazioni sul territorio. Per alcuni testimoni di giustizia, per esempio, stiamo collaborando con l’associazione Proxima di Ragusa, cercando anche eventuali altri luoghi dove collocarli, ma capite che tutto ciò richiede molto tempo a disposizione, e molte energie, oltre alla disponibilità di spazi che non troviamo sul territorio.”Alcuni degli altri presenti in modo più stabile, a detta di Parrinello, riescono a trovare anche piccoli lavori, ma ovviamente in nero e soprattutto in campagna, dove per farli andare i padroni forniscono pure la bicicletta. Una situazione molto difficile quindi da gestire, e pesantemente ostacolata dalle caotiche politiche organizzative che si nascondono dietro l’emergenza”. Nell’allontanarci dal centro, senza aver scambiato più di poche parole con i migranti che lo vivono, ci ripromettiamo di tornare presto. Ma casualmente, pochi giorni dopo, mi imbatto a Citta’ Giardino, un piccolo centro vicino a Siracusa, in un gruppetto di cinque ragazzi che all’Umberto I sono stati per qualche tempo. Ascoltano attentamente il mio racconto e vogliono parlarmi dell’esperienza che loro hanno vissuto lì. “La verità è che quando arrivi dopo un viaggio in cui per poco non sei morto, non riesci a capire nemmeno dove sei, almeno per me è stato così” dice C. “Sono stato all’Umberto I per cinque giorni e ovviamente mi ricordo gli stanzoni, le persone, il mare che si vedeva appena fuori. Era come un accampamento provvisorio per me, normale no?” E., che al centro è rimasto più a lungo, si introduce “penso che eravamo in troppi. Non solo per lo spazio ma per le situazioni diverse. E l’attenzione era al massimo solo per le cose di primissima necessità, perché per gli operatori c’era da fare. Dicono per l’emergenza. C’erano i medici con cui parlavo spesso. Ma poi se ne andavano pure loro. C’era la separazione tra chi arrivava e chi c’era già. A me sinceramente sembrava che tanti problemi su come organizzare gli spostamenti e le sistemazioni fossero preoccupazioni inutili. Più o meno eravamo tutti nella stessa situazione”. “Io non sono d’accordo”, ribatte A. “Appena arrivato per esempio non capivo una parola di italiano. E non capire fa male. Anche se di una cosa sono sicuro, che quando qualcuno passava del tempo con me cercando di comunicare in qualsiasi modo o di interessarsi alla mia situazione, mi passava la tristezza. Credo che questo sia una cosa di cui abbiamo bisogno tutti, che qualcuno ci dia un po’ di tempo, gratis”. Lucia Borghi-Borderline Sicilia Onlus 7 Domenica 1 febbraio 2015 Rifiuti, acqua e sterili promesse Landieri: Coi lavoratori Igm, si ripete la vicenda di quelli ex Sai8? Al loro posto io tanto tranquillo non sarei. Guerra nel Pd sulle delibere di fine anno Maurizio Landieri, acque agitate su diversi argomenti. Partiamo dalle lettere di pre -licenziamento inviate ai lavoratori igm. Ma il sindaco non li aveva tranquillizzati? Come aveva tranquillizzato gli ex lavoratori SAI8? Il mantenimento dei livelli occupazionali non è solo una frase fatta, tipica delle organizzazioni sindacali. Significa mantenere la propria dignità. Al loro posto io tanto tranquillo non sarei, ma spero che vada tutto bene, alla fine. Il servizio idrico continua a restare provvisoriamente in mano al Comune. Che sta succedendo? Sarebbe bello che qualcuno ce lo spiegasse. La nuova società non è ancora operativa, leggo che ci sarebbero ritardi nel rilascio delle certificazioni antimafia. Ora c’è anche l’indagine sull’appalto. Anche qui gravi ricadute occupazionali. Leggo di ex lavoratori che chiedono l’intervento del prefetto. Poi mi riguardo le promesse elettorali del Sindaco che ostentava sicurezza, e vorrei chiedergli cosa è andato storto Toi Bianca ha scritto sulla Basile e ci sono stati tanti non gradimenti. Perché? Delizioso articolo. Ineccepibile da parte mia. Tra l’altro non mi pare che Toi abbia messo in dubbio la professionalità della Dottoressa Basile. Toi ha solo evidenziato che, con quella intervista, la Soprintenden- te l’ha fatta fuori dal vaso. Non è certo reato esprimere le proprie opinioni, anzi è un diritto riconosciuto, ma quando lo fai, non puoi negare agli altri il diritto di criticare le tue opinioni. La cosa che mi infastidisce, nella vicenda, è quel darsi patenti morali, quel sottintendere che, chi non la pensa come te, è un losco intrallazzatore. Io non la penso come la Dottoressa Basile, ma non per questo penso di dovermi vergognare. Magari non era questo il senso delle parole, ma Toi ha scritto cose assolutamente condivisibili. Pronto soccorso dell’ospedale. La protesta c’è stata, e dopo? Dopo aspettiamo i fatti. Io credo che chiunque protesti vada ascoltato. Soprattutto quando si parla di un qualcosa di fondamentale importanza come la salute dei cittadini. Speriamo che le cose migliorino. Visentin leghista e salviniano? Lo avevo lasciato montiano candidato al Parlamento, con dimissioni last minute, in fuga da palazzo Vermexio allo scoccare della mezzanotte, come Cenerentola. Aspi- rante candidato con posto sicuro? Per le delibere di fine anno della Giunta Garozzo ci sono denunce, esposti, conferenze stampa. Un colpo di clientelismo esagerato? La cosa bella è che a dirlo sono suoi illustri compagni di Partito, un deputato nazionale ed un esponente PD in Consiglio Comunale. C’è un comunicato congiunto in cui si parla (cito testualmente) di pratica e subcultura clientelare. Si parla di contributi dati in violazioni di legge. Parole gravissime, e non è la prima volta che accade. Non mi sembra una cosa normale, soprattutto considerando che si tratta di “fuoco amico”. Magari spieghiamo a qualche consigliere comunale che Randone non è stato un amministratore del centro destra? Dovremmo anche spiegargli chi era Shakespeare, mi sa, e non solo. Che tristezza. Ma se il Teatro Comunale non lo intitoli a Salvo Randone, a chi lo vorresti intitolare? Questa città persa era, persa è e persa sarà, diceva il grande Dino Cartia. Dal carroccio al carretto siciliano Un centinaio di persone hanno partecipato alla riunione organizzativa dei salviniani siracusani. C’erano Impelluso, Visentin, Cavallaro, Midolo Per un partito scomparso un'altro che cerca di spuntare sulla scena politica siracusana. ll partito scomparso e l'UdC di Casini di cui, malgrado vi si dovrebbero rifare anche un assessore del Comune di Siracusa e un deputato regionale reimmesso nella carica dopo una temporanea sospensione, non se ne sente parlare oramai da anni. Vale a dire da quando il segretario provinciale di quel partito passò a Forza Italia e ne fu il candidato a Sindaco per il Vermexio, nelle elezioni del 2013. Il partito che vorrebbe trapiantarsi a Siracusa e provincia è la Lega Nord di Matteo Salvini che fu già di Umberto Bossi. Dal Carroccio al Carretto (siciliano), mosca cocchiera l'on. Angelo Attaguile da non confondere con il cugino Francesco, liberale, che fu sindaco a Catania. Angelo Attaguile invece è stato presidente della società sportiva Catania Calcio al tempo di Raffaele Lombardo presidente della Provincia ed è ora il segretario nazionale di Noi con Salvini - Sicilia, l'associazione- simbolo-partito politico con il quale la Lega si presenterà alle prossime elezioni politiche in Sicilia. L'on. Attaguile è ora deputato nazionale della Lega. Nel 2013 Attaguile venne eletto in Campania in effetti nella lista del Popolo delle Libertà in conto dei voti fatti convergere in quelle liste dal Movimento per l'Autonomia fondato e guidato dall'ex Governatore della Sicilia. In nome e per conto insomma dell' on.le Raffaele Lombardo. Al momento della costituzione dei Gruppi Parlamentari Attaguile fu ceduto alla Lega per consentire a quella lista di costituire un proprio gruppo. Angelo Attaguile, anche quando era vivo il padre, senatore democristiano (corrente Draghi a Catania), vale a dire da quarant'anni, ha fatto politica sempre a fianco di Raffaele Lombardo. All'hotel Al- feo sabato scorso nella Sala Conferenze, dieci file per sei sedie a sedere a tre a tre, separate da un corridoi centrale come negli aerei, sessanta persone sedute e trenta/ quaranta all'impiedi hanno ascoltato l'on. Attaguile seduto da solo al tavolo della presidenza. Salvini annunciato non c'era. Il segretario nazionale di Noi con SalviniSicilia ha puntualizzato che si trattava di una riunione organizzativa, su come sta organizzando il partito in Sicilia. Tra i presenti tanti provenivano dalla provincia di Ragusa - si cominciano a fare le prove nella eventualità che alle prossime elezioni politiche le liste per le due province dovranno essere compilate in comune. Sono seguiti gli interventi dello staff catanese del deputato per l'ipotesi che i collegi potranno essere un pò più grandi e comprendere anche Catania, oltre a Ragusa e Siracusa. Il siracusano Impelluso viene invitato da Attaguile a prendere la parola ma è l'ex sindaco Roberto Visentin a muoversi in sala invitando le persone intervenute a fornire i propri dati attraverso una scheda informazioni, non certo compilata dai molti curiosi arrivati lì più per vedere e ascoltare Salvini. Oltre a Visentin due ex assessori comunali della città Ciccio Midolo e Ferdinando Messina che non sappiamo se lì come interessati o curiosi. Osservatore di livello l'ex presidente della Provincia avv. Mario Cavallaro. In effetti la Lega dalle nostre parti suscita più curiosità che altro. Non è cosi nel Ragusano dove invece la difesa socio- politica del distretto economico è sentita in maniera particolare e che potrebbe risultare come l'area siciliana più sensibile a Matteo Salvini e soci. Pepè Genovese Zappulla&Princiotta: “Delibere clientelari e bugie sul bilancio” Conferenza stampa dell’onorevole Zappulla e della consigliere comunale Princiotta che chiedono in sostanza al sindaco Garozzo di ritirare le delibere e le determine assunte a fine 2014. Ecco una sintesi delle loro parole: Su quanto prodotto dall’amministrazione comunale di Siracusa nelle ultime settimane del 2014 si sono addensate troppe ombre, accuse di irregolarità, rischi di illegittimità, sospetti di clientelismo. Abbiamo, peraltro, sulle stesse determine e delibere, sentore di vari ricorsi e di vere e proprie denunzie da parte di singoli cittadini e di quanti si sentono penalizzati. Riteniamo, pertanto, segnale di equilibrio e saggezza chiedere al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di verificare con il rigore e l’accortezza che occorre la linearità e correttezza delle procedure utilizzate e, nel frattempo, ritiri in autotutela le stesse determine e delibere. E ancora parliamo della gestione del servizio idrico, del bando sulla raccolta dei rifiuti, delle politiche e sociali e queste determine e delibere sono tra i provvedimenti su cui maggiori sono le riserve e le contrarietà. Spero proprio e confido fiducioso che nelle prossime settimane con il Sindaco e la giunta si possa sviluppare un confronto serio e di merito sulle vicende della città che rimangono, per quanto mi riguarda e ci riguarda, le questioni fondamentali della divisione del partito dell’ultimo anno. Per quanto attiene le determine e delibere in questione nella distribuzione dei contributi sembra venire meno il rispetto degli articoli 12 e 13 della legge regionale n. 241/1990. L’amministrazione di Siracusa ha erogato centinaia di migliaia di euro chiamandoli <contributi onerosi> alimentando il sospetto di volere aggirare l’ostacolo della legge regionale, legge che ad avviso della stessa amministrazione (erroneamente) si riferiva solo ai contributi. Così sono state approvate decine di delibere di giunta e determine dirigenziali, erogando denaro a società già a poche ore dalla presentazione dei progetti con misteriosi criteri di distribuzione delle somme e incerti i concetti di trasparenza e legalità. Risulta difficile, infatti. spiegare alla cittadinanza i criteri secondo i quali viene finanziata un’associazione piuttosto che un’altra. Invece di contrastare l’antica e mai sconfitta pratica e subcultura clientelare l’amministrazione non avendo richiesto più progetti per la stessa iniziativa l’ha rilegittimata. Anche sui capitoli di spesa utilizzati le riserve non sono poche. Somme residue di bilanci degli anni precedenti destinati a tutt’altra cosa, così come la riserva del sindaco che dovrebbe essere utilizzata per le esigenze d’urgenza, vengono utilizzate per problematiche decisamente futili e poco urgenti come quelle del <Doggy Park>. Mentre si scopre che, dopo avere denunziato di aver ereditato un bilancio catastrofico, di giustificare in tal modo tariffe pesantissime per i cittadini buona parte di questi 600 mila euro, distribuiti sotto forma di patrocini onerosi, sono improvvisamente e d’incanto frutto di rimanenze di bilanci 2008/9/10/11/12. Onorevole Pippo Zappulla Consigliere comunale Simona Princiotta 8 Domenica 1 febbraio 2015 contromano La metamorfosi di Robertino, un leghista moro ma carino Io lo conosco, è una brava persona. Anche la signora italiana nello spazio è una brava persona. Anche il portiere del mio condominio, Giovanni, eritreo, è una brava persona. Anche Ignazio Abbate è una brava persona, un po’ sfigato magari perché gioca nel mio Milan di quest’anno. Ma la signora nello spazio non fa politica, Giovanni nemmeno, Abbate manco. Roberto Visentin io lo conosco, è una brava persona e fa politica ed io mi chiedo perché? Fai l’ingegnere, hai una professione, per uno strano caso del destino sei finito a fare l’assessore ai lavori pubblici in una stagione politica fortunata, quella di Bufardeci. Poi, siccome la fortuna è cieca, proprio orba in certi casi sei anche diventato Sindaco di Siracusa. Poi, siccome la sfiga invece ci vede benissimo, Siracusa sìè ritrovata te come Sindaco. E vabbè Roberto, t’ha detto di lusso, assessore per meriti amicali, sindaco per successione dinastica, hai pure ospitato il G8 ambiente della tua (e mia) amica Stefy a Siracusa che ne ha parlato tutto il mondo, sei stato a contatto con i grandi della terra. Insomma, con rispetto parlando, gran culo per un professionista prestato alla politica. Prestato Roby. Non regalato. E invece no. Tu vuoi sfidare la sorte e alla fine del tuo estemporaneo mandato sindacale intuisci che non hai davanti una gran carriera nel Pdl e che fai? Salto della quaglia e diventi da privilegiato del destino a sfidante del destino, dalle file dell’uomo che per molti è stato uomo della provvidenza, Berlusconi, passi alle file dell’uomo che è stato uomo della penitenza per quasi tutti, Monti. Incredibile a dirsi ti candidi alle politiche nel rassemblement tecnocratico del professore. Ma la sorte non tollera sfide o comunque, per dirla con altre parole, uno non può avere culo per sempre. Ovviamente vieni trombato alla grande. E’ finita per Robertino Visentino, pensai. Ha avuto i suoi 15 anni di celebrità, Warhol vaticinava 15 minuti per ciascuno, non si può lamentare. E invece no. Robertin Visentin, con questo cognome che in fondo è cognome da gondoliere (m’hanno detto che si indispettì un’altra volta che glielo scrissi) forse ha pensato di riscoprire le sue antiche radici padane, forse ha pensato che Settimana di bagarre su alcuni atti amministrativi prodotti al Vermexio: Comunicati, conferenze stampa, atti d’indirizzo in Consiglio e chiamate in causa dell’Autorità Anticorruzione e della Procura. L’insieme potrebbe essere considerata la solita esagerazione degli oppositori del sindaco e del suo apparato, eppure, che qualcosa in questa vicenda non funzioni per il giusto verso lo pensano ormai tutti. Eccetto le poche anime candide che si riscontrano negli ambienti renziani, i partiti e i cittadini siracusani portatori di un minimo di integrità di giudizio pensano che a Natale si sarebbe verificato una sorta d’ assalto alla diligenza da parte di amici e clienti. Almeno un anno addietro ci siamo trovati ad annotare che l’amministrazione comunale in carica aveva superato statisticamente qualunque altra amministrazione passata dal palazzo del Senato di Piazza Duomo, in fatto di spese per finanziare il divertimento e iniziative simili. Già allora ci chiedevamo dove l’amministrazione comunale prendeva i fondi per attuare una tale politica. A fine anno, sarebbero stati elargiti circa 600 mila euro in contributi a società e associazioni, e alla luce di ciò viene da chiedersi come sia stato possibile veicolare il messaggio attraverso il consiglio comunale, che le casse del comune esigono sanguinosi prelievi ai contribuenti. Ormai, quest’anomalia divenuta ponte tra il dire e il fare, gira per la città infiltrandosi tra i sostenitori più accesi del vicesindaco Francesco Italia, intaccandone la fede. Chi pensa che a contestare le cosiddette delibere di fine anno, firmate da funzionari del Palazzo, siano solamente la consigliera Simona Princiotta e l’on. Pippo Zappulla del PD, sbaglia. Il fronte della contestazione si è aperto a tutti coloro che vogliono vederci chiaro in quelle delibere facili e inspiegabili e non esiste gruppo che non pensi si sia esagerato oltre misura. Troppa leggerezza, specialmente da parte dei funzionari responsabili che hanno prodotto e firmato gli atti interessati dalla contestazione, perché di solito sono i dirigenti che impongono il senso della misura ai politici faciloni. Pezzi indicativi della maggioranza chiedono il ritiro in autotutela degli atti contestati, però, nessuno si pone il problema del chi dovrebbe pagare in questo caso, considerato che l’annullamento di molti dopo il passaggio estemporaneo a Monti qualcuno avesse il dubbio che politicamente era un po’ ballerino e voleva rassicurarlo che sì è ballerino assai, forse non ha pensato affatto (ipotesi che personalmente ritengo più verosimile) insomma, come fu e come non fu. Roby Visy, già assessore di Forza Italia, già sindaco del PDL, già candidato invano di Scelta Civica, ora è approdato alla Lega di Salvini, o comunque è interessato, o comunque non lo esclude, o comunque gli piacerebbe. Roberto, facciamo a capirci, se vuoi battere il record cittadino di cambi di casacca sei messo malissimo, hai davanti professionisti come Fabio Granata (MSI,AN, RETE, ri-AN, PDL, FLI ora Disoccupato Green) ma anche campioni inarrivabili, leader internazionali nel settore come Rino Piscitello (FGCI, PCI, DP, RETE, IDV, MARGHERITA, PD, MDP, MPA). Ci deve essere qualche altra ragione che mi sfugge (e che forse sfugge anche a te). Ho cercato su internet per capire, perché ho sempre pensato e qui ribadisco, che ti considero una brava persona, ai tempi del G8 Ambiente, di cui indegnamente curavo la comunicazione, sei stato operativo, collaborativo, disponibile, efficiente. Insomma mi fai anche simpatia. Ho cercato e trovato pochissimo. Salvini, il giorno che doveva venire a Siracusa, come primo atto, t’ha sparato una gran rottura e non s’è fatto vedere. Cito testualmente da Gds.it: “Il referente locale, al momento, limitatamente all’organizzazione dell’evento è stato Leandro Impelluso, ma sono già tanti i ”candidati” a ricoprire un ruolo di responsabilità in un partito che punta a «ridare vita ad un Centrodestra forte e con obiettivi precisi», come sottolineato dall’ex sindaco Roberto Visentin..” che “potrebbe puntare ora ad un ruolo di primo piano nella lega di Salvini. Un interesse che potrebbe essere condiviso con altri da due esponenti di Centrodestra, l’ex presidente della Provincia Mario Cavallaro e l’ex sindaco di Portopalo Fernando Cammisuli. Tra i presenti all’incontro di ieri anche l’ex consigliere provinciale Salvo Andolina, l’ex assessore comunale Ciccio Midolo, il presidente dell’associazione «Amici dell’Inda» Enrico Di Luciano e l’ex capo di gabinetto di Visentin, Raffaele Malfa”. Roby, ma sei sicuro? «Ridare vita ad un Centrodestra forte e con obiettivi precisi?». Forte? Con due affezionati pensionati come Cavallaro e Di Luciano? Con un leader carismatico di Portopalo come Cammisuli? Col tuo ex collaboratore Raffaele Malfa? E soprattutto, ma dico soprattutto, con Ciccio Midolo che lui non se lo ricorda forse ma io sì, anni e anni fa si presento alla città come referente cittadino della Lega di Bossi con i risultati che tutti conosciamo e che, dopo peripezie varie e vagabondaggi politici, è stato assessore comunale e recentemente consulente di un assessore della giunta regionale (astrattamente) sinistra di Crocetto, contro cui la lega terrona dovrebbe battersi? E poi, uno con meno di 50 anni no? Come prima proposta della lega siracusana cosa chiederai: catetere e pannoloni gratis per tutti? Roberto, che magari ti indispettirai ancora se leggerai questo articolo, posso farti una domanda? Hai mai avuto il sospetto in questa tua nouvelle vague politica, al di là di ogni considerazione e valutazione, di essere in fondo, alla fine di tutto, un po’ ridicolo? Hasta lo visentino siempre Joe Strummer Il sindaco Garozzo batte ogni record: E’ il più clientelare atti deliberativi inficiati dal sospetto d’illegittimità, appare tardivo per le spese già affrontate dai beneficiari. “Chi ha sbagliato paghi” afferma qualcuno, ma il rischio di cause all’Ente esiste. Gruppi dell’opposizione come Sicilia Democratica, Sel, Fratelli d’Italia, Ncd, pretendono la formazione di una commissione d’indagine per capire come si sarebbe verificato l’eventuale abuso. I sostenitori oltranzisti dell’amministrazione in carica non troveranno argomentazione nel negare ai colleghi il diritto di indagare per capire come vengono spesi i soldi dei siracusani. Ci sorprende che, per ammissione dell’amministrazione comunale, non si riescono a trovare 10, 20, 30 mila euro l’anno per garantire la trasmissione in diretta dei consigli comunali, quando per una manifestazione natalizia dedicata a bambini si siano spesi 36 mila euro senza capire come e perché. Il paradosso: 19 mila euro sarebbero stati spesi in quell’occasione solo per montare un mega screen per fare “godere” l’occhio delle mamme e dei bambini. Con la stessa cifra lo scorso anno si è garantita la trasmissione delle sedute consiliari. Assurdo? Sarebbe assurdo, in realtà, non chiedere di capire con quale metro si amministra oggi la città di Siracusa. A valere come nota di colore, se la memoria non ci tradisce, sul finire della precedente ammini- strazione di centrodestra di Roberto Visentin, venne richiesta addirittura una commissione d’indagine sulla Polizia Municipale per accertare fatti sostanzialmente irrilevanti. A richiederla (sempre memoria permettendo) erano i consiglieri di allora, di cui alcuni oggi schierati con l’attuale sindaco e anche lo stesso Garozzo. E questi dovrebbero dire no al caso in fattispecie? Non ci farebbero certo una bella figura e tornando a casa anche i loro figlioletti sarebbero autorizzati a mettere in dubbio la loro coerenza. Le spese pazze e inspiegabili sono state fatte solamente a fine dello scorso anno, oppure vengono da lontano e continuano ancora il loro viaggio? Nell’estate del 2013 saliva al potere del Vermexio la più giovane amministrazione della storia e con loro le molte attese di cambiamento della città, nel volgere di pochi mesi s’intravvedeva la volontà di continuare a gestire la cosa pubblica secondo i soliti vecchi metodi della politica locale, spesso peggiorandoli con una metodologia pacchianamente giovane in grado di captare l’interesse e il plauso di amici e beneficiari. Gli osservatori d’esperienza sono passati giocoforza dalla speranza all’incredulità per poi finire nella profonda delusione del vedere operare la nuova classe dirigente come la vecchia www.ifattidelladomenica.it della peggiore messa in campo dalla Dc di fine anni ’80. E solo chi ha vissuto quel periodo storico saprà comprendere di cosa parliamo. Nel corso dell’ultimo anno e mezzo al Comune di Siracusa si è operato senza neanche la parvenza di voler salvare le apparenze, perché si è deciso senza mai tentare di confrontarsi con opposte visioni. Il clientelismo che sembrava essere stato il peccato più grave ascrivibile alle precedenti amministrazioni di centrodestra è stato ancor più esasperato. Uno degli esempi di cattiva amministrazione, che balza agli occhi di chi si trova a visitare Siracusa provenendo da città d’arte ed economia turistica, viene dall’occupazione del suolo pubblico gratis o a basso costo da parte di chi pensa solo ai propri affari fregandosene dei diritti dei cittadini in genere. Il centro urbano è occupato a tappeto da un numero eccessivo di dehors (quei carrozzoni spesso in metallo che estendono lo spazio di pubblici esercizi all’esterno ndr) di cui non si comprende la necessità, se non nel bassissimo costo d’esercizio e nella facilità di ottenere la concessione. Da quando si è insediata l’amministrazione del sindaco Garozzo quel mettere un pullman in sosta davanti al proprio locale è diventata la norma: un dehors non si rifiuta a nessuno per cifre ridicole che si aggirano a meno di 300 euro l’anno, in una città dove se si sbaglia a posteggiare l’auto si paga oltre 80 euro per multa e rimozione. A questa situazione si aggiungano migliaia di stalli offerti gratuitamente a parenti di pseudo disabili benestanti che per clientela riescono ad avere così un posteggio riservato sotto casa. Basta un certificato medico a nome di una persona anziana e il gioco è fatto. Il comune addirittura si accolla le spese di messa in opera della cartellonistica senza neanche chiedere il reddito del presunto disabile. Si pensava che con l’avvento di un’amministrazione di giovani la città sarebbe cambiata, specialmente con la lotta alle aree di evidente clientelismo. Purtroppo, con il 37enne sindaco Garozzo, tutto è diventato oggetto se non soggetto del clientelismo. Parliamo di “piccole cose”, guardando bene dall’addentrarci nella vicenda dei grandi appalti milionari in corso che fanno discutere e tremare ad ogni livello, per diverse inspiegabili scelte operate dai nostri giovani amministratori. Che delusione!