www.VIENNA.info
Ballerina solista del Balletto di Stato di Vienna sul palcoscenico dell’Opera di Stato.
2013
Gentili lettori,
a Vienna l’arte di godersi la vita è da sempre di casa. Ed i Viennesi,
da perfetti padroni di casa, amano condividere quest’arte con gli altri,
perché è solo così che si può veramente apprezzare la vita. D’altra par­
te i piaceri si possono anche moltiplicare ed è per questo che il motto
del 2013 è “Le buone cose non saranno mai troppe”. E Vienna riesce
nell’impresa di ampliare ulteriormente la sua offerta per tutti i sensi,
leggere per credere.
Dopo dieci anni riapre la Kunstkammer, la Camera dell’Arte e delle
Curiosità, al Kunsthistorisches Museum. Si tratta di una delle camere
dell’arte più importanti al mondo, nelle cui sale sono esposti preziosi
pezzi unici, opere artistiche esotiche, curiosità ed insolite rarità, tutti
oggetti che fanno parte della raccolta asburgica e che, dal Medioevo al
Barocco, erano considerati “tesori” o “meraviglie”.
Una novità sono le opere liriche per bambini ed i concerti che dal 2013
si allestiscono nell’altrettanto nuovo Musikzentrum Augarten dei Picco­
li Cantori di Vienna. Ma qui non si esibiranno solo i giovanissimi amba­
sciatori musicali della città, ma anche altri celebri artisti di tutte le età.
Per gli amanti dello shopping a partire dal 2013 c’è il “Goldenes Quar­
tier”, il quartiere dorato, in pieno centro città: si tratta di una nuova zona
pedonale dove le più note firme internazionali hanno aperto o ampliato
i loro flagship store viennesi. Qui, immersi in un ambiente storico tra
palazzi barocchi ed edifici in stile Liberty, si potrà vivere su una super­
ficie di oltre 11.000 m2 il piacere dello shopping più chic.
Un’esperienza stupenda è anche riscoprire, in occasione di ogni nuovo
soggiorno a Vienna, i sapori ed i profumi della città: nuovi ristoranti as­
solutamente da provare nascono in continuazione, ed i mercati viennesi
hanno in serbo sorprese aromatiche sempre nuove. Anche il bouquet
dei vini viennesi, apprezzati e premiati in tutto il mondo, è caratteriz­
zato da una sfumatura leggermente diversa per ogni annata, e degustarli
è un’esperienza da non perdere. Ma qui le esperienze da non perdere
sono disseminate in tutta la città, in una città sì in continuo cambiamen­
to ma il cui carattere è sempre inconfondibile.
E se, cari lettori, ora vi venisse in mente di chiedere “Piaceri per tutti i
sensi, ma per il sesto senso?”, vi posso dire che la risposta è semplice:
il sesto senso lo svilupperete proprio voi, sfogliando questa rivista, che
vi aiuterà a trovare, tra tutte le interessanti offerte qui descritte, quelle
perfette proprio per voi. In fondo ogni arte, anche quella di godersi la
vita, necessita di ispirazione, e l’ispirazione è ciò che vogliamo darvi
con questa rivista.
Buona lettura vi augura
Norbert Kettner
Direttore generale dell’Ente per il Turismo di Vienna
Edito da: WienTourismus, A-1020 Vienna, Obere Augartenstrasse 40, www.vienna.info · Ideazione e redazione: WienTourismus, Andrea Kostner · Coordinatore progetto: Paul Daniel · Testi: Susanna Burger, Paul Daniel, Stefan M. Gergely, Susanne Kapeller, Andrea
Krems, Robert Seydel, Susanne Sommer · Traduzione: Alessandra Appel-Palma & Lidia Nonato · Cura editoriale: Renate Hofbauer · Redazione fotografica: Anna-Elisabeth Menz · Ricerca fotografie: Elisabeth Freundlinger · Veste grafica: Kreativ Mag. Evelyne Sacher ·
Art direction: Jung von Matt / Donau · Printed in Austria by Druckerei Berger 2635/12/20
Si declina ogni responsabilità per i contenuti. Con riserva di modifiche e salvo errori.
Fonti immagini
Copertina: WienTourismus / Peter Rigaud · Pag. 2: Foto di Norbert Kettner: WienTourismus / Peter Rigaud · Pag. 3: Dettagli delle immagini seguenti, vedi le relative immagini · Pag. 4: Visualizzazione della Kunstkammer Wien: Kunsthistorisches Museum Wien / HG Merz; Saliera, Benvenuto Cellini: Kunstkammer Wien / Kunst­
historisches Museum Wien; coppa a forma di drago con manico, Gasparo Miseroni: Kunstkammer Wien / Kunsthistorisches Museum Wien · Pag. 5: Corbaci: Rupert Steiner; MuseumsQuartier: Wolfgang Simlinger; Lena Hoschek: Lupi Spuma Fine Photography; giardini del Burggarten: WienTourismus / Lois Lammerhuber ·
Pag. 6: I Piccoli Cantori di Vienna: www.lukasbeck.com; Donald Duck: Disney · Pag. 7: Palazzo: www.augarten.at; Décor: décor; Kaas am Markt: kaasammarkt; Pinocchio by Philipp Bruni: WPA · Pag. 8: Kohlmarkt: WienTourismus / Lois Lammerhuber; catalogo dei campioni: Alexander Schleissing, Wien; Goldenes Quartier
(quartiere dorato): SIGNA · Pag. 9: Diglas: Andrea Diglas, photographer, Zurigo, Svizzera; Loos Bar: WienTourismus / Peter Rigaud; Palazzo di Città Liechtenstein: LIECHTENSTEIN. The Princely Collections, Vaduz–Vienna; Café Korb: Café Korb; trattoria Plachutta & Wiener Schnitzel: Plachuttas Gasthaus zur Oper · Pag. 10:
Eine Dunkle Begierde / A Dangerous Method: Everett Collection / picturedesk.com; Before Sunrise: Interfoto / picturedesk.com · Pag. 11: Jude Law: Dor Film / Foto Ingo Pertramer; Il terzo uomo: Lu Wortig / Interfoto / picturedesk.com; La pianista: Everett Collection / picturedesk.com; ritratto di Sissi: STUDIOCANAL GmbH ·
Pag. 12: palla di neve: Schneekugelmanufaktur; sedia „Stadthallensessel“: harald bichler-rauminhalt; guanti di pelle: www.ninapeter.com; And_I: And-I Irina Gavrich; decorazioni in oro per bicchieri da Heurige: DAS GOLDENE WIENER HERZ® · Pag. 13: Vino Gemischter Satz: WienTourismus / Popp & Hackner; Imperialtorte:
Hotel Imperial Wien; modella Bisovsky: Atelier Olschinsky; foto della statua di Johann Strauss: Wien Museum; caraffa di Haerdtl: craig dillon · Pag. 14: Sala dorata del Musikverein: WienTourismus / Peter Rigaud; Konzerthaus: WienTourismus / Daniel Zupanc; Thomas Hampson: Dario Acosta; Patricia Petibon: Felix Broede /
DG · Pag. 15: Theater an der Wien: TAW Armin Bardel; Elisabeth-Plakat: VBW; Elisabeth Musical: Rolf Bock; Concerto di una Notte d’Estate dell’Orchestra Filarmonica di Vienna: Wiener Philharmoniker, foto: Richard Schuster; Popfest Karlsplatz: They Shoot Music Dont They; Festa dell’Isola del Danubio: WienTourismus / Karl
Thomas · Pag. 16: Volkstheater: WienTourismus / Peter Rigaud; Volksgarten: Thomas Lerch, eventalbum.at; Albertina Passage: söhne & partner / Severin Wurnig · Pag. 17: Voglia di ballare: HOFBURG Vienna, LE GRAND BAL; Life Ball: Life Ball / Robert Tober; Pratersauna: claudio farkasch / lichtschalter.tv; Balletto di Stato di
Vienna: WienTourismus / Peter Rigaud · Pag. 18: Donne al caffé: WienTourismus / Peter Rigaud; Délices du Midi: Stefan M. Gergely; Motto: motto; Silberwirt: Hubert Dimko · Pag. 19: mercato contadino in piazza Yppenplatz: Stefan M. Gergely; Kent: Kent; mercato ortofrutticolo Brunnenmarkt: Stefan M. Gergely · Pag. 20: L’Isola
del Danubio di notte: WienTourismus / Christian Stemper; il personaggio viennese „Waluliso“ con il megafono: Ludwig Weinberger; laghetto Oberlaa: Karl Thomas / allOver / picturedesk.com · Pag. 21: Prater di Vienna: WienTourismus / Karl Thomas; tipica osteria nel Bosco Viennese: WienTourismus / Peter Rigaud; orchidea:
Norbert Novak; vasetto di miele: Wald & Wiese, IBZ Bienen- und Naturprodukte Handelsges.m.b.H. · Pag. 22: Foto simbolica della Scuola di Equitazione spagnola: WienTourismus / Lois Lammerhuber; panorama di Vienna: WienTourismus / Lois Lammerhuber; sedie: WienTourismus / Peter Rigaud · Pag. 23: La rivincita delle
bionde: VBW; Mozarthaus: Mozarthaus Vienna / David Peters; mercatino pasquale: WienTourismus / Karl Thomas; Scuola di Equitazione spagnola: WienTourismus / Lois Lammerhuber; Vienna City Marathon: WienTourismus / Wolfgang Simlinger; Festival del Gusto: KKEÖ / Rita Newman; Festival di Vienna: Mike Ranz;
MuseumsQuartier: Lisi Specht; ImpulsTanz / Rosas “Drumming Live”: Hermann Sorgeloos; Albertina: Soravia-Wing: WienTourismus / Lois Lammerhuber; festival Wiener Wiesn-Fest: Peter_Ziech, WiesnGmbH.; Vienna Design Week: kollektiv fischka / VIENNA DESIGN WEEK; atmosfera tipica da Heuriger: WienTourismus /
Peter Rigaud; Viennale Künstlerhaus: Alexander Tuma; romantico Avvento: WienTourismus / Peter Rigaud; Capodanno a Vienna: WienTourismus / Karl Thomas
www.vi e n na.i n fo
Nella loro spettacolare Camera
dell’Arte e delle Curiosità gli impera­
tori asburgici raccoglievano oggetti ar­
tistici e curiosità di tutti i generi. Nel
marzo 2013 riapre al Kunsthistori­
sches Museum questa collezione uni­
ca al mondo, la Kunstkammer. Un’e­
sposizione permanente all’insegna
della meraviglia. E ciò vale anche per
il vicino MuseumsQuartier, per il sob­
borgo dello Spittelberg e per i giardini
del Burggarten, dove a meravigliarsi
saranno anche i palati più curiosi.
CAMERA
DELLE
CURIOSITÀ
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I Piccoli Cantori di Vienna sono la
più tradizionale “boy band” al mon­
do. Ora, accanto al palazzo barocco
nell’Augarten, è stata loro assegnata
anche una nuova sala per concerti.
Il massimo del piacere dell’ascolto
dunque. Ma nei bellissimi giardini
dell’Augarten e nel vicino sobborgo
Karmeliterviertel c’è qualcosa anche
per l’occhio ed il palato, basti pen­
sare alla manifattura di porcellane o
all’animato viavai del mercato...
“Ho apprezzato molto la nota ospita­
lità viennese”, sottolinea la star hol­
lywoodiana Jude Law nel corso di
un’intervista. Leggende del cinema
tra cui Orson Welles, Clint Eastwood
e Timothy Dalton hanno a loro volta
apprezzato Vienna come location sto­
rica. I nostri suggerimenti cinemato­
grafici vi faranno scoprire la Vienna
che ha servito da ambientazione per
innumerevoli film.
QUANDO LO
ALL’AUGARTEN SHOPPING
VIENNA,
SI GIOCA
LA CITTÀ DEL
DIVENTA
IN CASA
UN’ESPERIENZA CINEMA
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TRE SECOLI DI VOGLIA
RITMI E SUONI DI FESTA
A Vienna c’è sempre qualcosa da fe­
steggiare. Ad esempio gli anniversa­
ri della fondazione dei grandi centri
della musica Konzerthaus e Mu­
sikverein. I celeberrimi cantanti Pa­
tricia Petibon e Thomas Hampson gli
auguri li fanno di persona, con le loro
esibizioni ed anche qui, sulle pagine
della nostra rivista. I teatri dell’opera
di Vienna rendono omaggio a Wagner
e Verdi. E milioni di appassionati del­
la musica si incontrano in occasione
dei festival e dei concerti all’aperto.
Nel centro storico di Vienna gli aman­
ti dello shopping trovano un po’ di
tutto: atelier di moderni designer au­
striaci, tradizionali aziende artigiana­
li e boutique internazionali di lusso.
Per l’après shopping c’è poi la ricca
offerta del “Goldenes Quartier” con
i suoi caffè, ristoranti, bar ed enote­
che. E chissà, forse c’è pure il tempo
di fare un salto al Palazzo di Città dei
Liechtenstein...
Vienna di notte scoppia di vita e ce
n’è per tutti i gusti. In testa a tutti la
electronic music con i suoi club e fe­
stival. Ballare a più non posso dun­
que, anche in occasione della strava­
gante manifestazione Life Ball. Per gli
amanti dei generi più classici ci sono
invece i tradizionali balli viennesi, o
anche il Balletto dell’Opera di Stato
di Vienna con il suo carismatico di­
rettore Manuel Legris.
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GIOVANI E
TRENDY
Volete sapere perché l’area situa­
ta tra il sobborgo Freihaus e piazza
Margaretenplatz è così in? E quali
sono i locali viennesi, i “Beisl” più
trendy? Fate un giro con noi attra­
verso il mondo dei ritrovi della città,
in piazza Yppenplatz ad esempio, o
anche alla scoperta dei vari ristoran­
ti di Vienna. Qualche istruzione per
piccole avventure all’insegna del pia­
cere…
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Per non farvi perdere tempo a cercare
un ricordo tipico, abbiamo scelto per
voi dieci souvenir tipicamente vien­
nesi, e ce n’è per tutti i gusti, dall’og­
getto tradizionale fino ai lavori di
giovani designer, dal noto eye-catcher
fino al suggerimento per intenditori.
Ed ogni pezzo è un originale viennese.
10 COSE
VIENNESI DA
PORTARSI A
CASA
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VIENNA È UN
FLUSSO
CONTINUO
PER IL VOSTRO
SOGGIORNO A
VIENNA
I Viennesi sono fieri delle loro acque.
In primo luogo dell’acqua potabile
che viene convogliata in città diret­
tamente dalle Alpi. Ma anche del
Danubio che attraversa la metropoli.
L’acqua è un elemento fondamentale
a Vienna e rende la città ancora più
vivibile, e vi aiuteremo a capire per­
ché. In più vi racconteremo le storie
del Bosco Viennese e vi daremo qual­
che suggerimento su come trascorre­
re una giornata “verde” a Vienna.
Veni, vidi... e adesso? Finita qui? As­
solutamente no! Noi siamo lieti di ac­
compagnarvi mentre visitate Vienna
e di fornirvi tutte le informazioni più
utili per garantirvi un piacevolissimo
soggiorno a Vienna, dagli indirizzi
degli uffici informazioni turistiche
fino agli hotspot wi-fi, alla Vienna
Card ed agli orari di apertura dei ne­
gozi.
La Saliera di Benvenuto Cellini è
uno degli oggetti più pregiati della
nuova Camera dell’Arte e delle
Curiosità. La saliera dorata fu
realizzata verso la metà del
Cinquecento.
Camera delle Curiosità
Nel marzo 2013 riapre dopo dieci anni la Kunstkammer, la leggendaria Camera dell’Arte e delle Curiosità degli Habsburgo al
Kunsthistorisches Museum.
L’imperatore Rodolfo II era un personaggio particolare: il suo ta­
lento per la politica non era eccessivo, e l’alchimia e le belle arti
lo interessavano molto più degli intrighi diplomatici alla corte di
Vienna. Anzi, il grande mondo della politica lo disgustava pro­
prio. In compenso Rodolfo era un appassionato collezionista di
opere d’arte, come del resto molti dei suoi predecessori e succes­
sori. A partire dalla primavera 2013 tutti potranno approfittare
di questa loro passione: i pregiati oggetti raccolti dagli Asburgo
infatti sono al centro dell’esposizione permanente della Camera
dell’Arte e delle Curiosità del Kunsthistorisches Museum (KHM).
Gli oggetti artistici e gli stravaganti souvenir provenienti da Pae­
si remoti e vicini che gli Asburgo raccolsero dal Medioevo in poi
sono esposti al pubblico: lavori di oreficeria e di intaglio, oro­
logi, dipinti, sculture, arazzi, monete, armi e curiosità naturali.
Queste camere dell’arte e delle meraviglie erano sia un museo
che una summa di ciò che si sapeva del mondo. Si tratta di una
testimonianza storica dal valore inestimabile, pensata per riem­
pire i visitatori di stupore.
Il risultato di questa aristocratica passione per il collezionismo
colpisce ancora oggi: la Camera dell’Arte e delle Curiosità di
Vienna è una delle più estese e spettacolari al mondo. Nelle sue
trecento bacheche sono esposti 2.162 oggetti. Il pezzo più an­
tico è una tavola in avorio del nono secolo, quello più recente
un dipinto per soffitto del 1891. Alla Camera dell’Arte e delle
Curiosità su una superficie di 2.717 m2 è raccolto un millennio
di storia.
Saliera e coppa a forma di drago
Gli imperatori Federico III, Massimiliano I, Ferdinando I, Massi­
miliano II ed in particolare Rodolfo II furono i più appassionati
collezionisti dei tesori custoditi al KHM. E di veri tesori si tratta,
tesori che ora sono nuovamente esposti al pubblico. Prima fra
tutti è la preziosa saliera dorata di Benvenuto Cellini. L’ogget­
to fu realizzato verso la metà del Cinquecento e suscitò molto
clamore nel 2003, quando fu rubato dal Kunsthistorisches Mu­
seum. Il suo recupero avvenne appena nel 2006. Nella nuova
Camera dell’Arte le è stato riservato un posto fisso (e sicuro).
Il reame della fantasia
Non solo i contenuti sono al centro della riapertura della mostra,
anche la forma è fondamentale. Sabine Haag, direttrice del KHM,
sottolinea infatti nel corso di un’intervista: “È nostra intenzione
presentare queste insolite opere in modo tale che al pubblico si
riveli al primo colpo d’occhio il mondo della fantasia e dello stu­
pore.”
Per questo motivo la nuova formula prevede un “viaggio nel tem­
po”. Haag: “Si inizia con le camere dell’arte medievali per passare
poi alla passione per il collezionismo del Rinascimento italiano e
poi alle camere dell’arte in quanto prime forme museali nel Cin­
quecento e primo Seicento. Si prosegue per arrivare al Barocco e
poi al Classicismo: per la prima volta presentiamo una selezione
di significativi pezzi realizzati in quest’ultima epoca.” In poche
parole: venti sale espositive per godersi il gusto dell’arte.
Non mancano inoltre gli oggetti bizzarri: il calco naturale di un
vero rospo ed un supporto per lingue di serpente (1450 circa)
con tanto di denti di squalo fossiliz­
zati: all’epoca si credeva infatti si trat­
tasse di misteriosi resti di draghi. La
funzione di questi denti era quella di
rivelare le bevande avvelenate, anche
se in realtà naturalmente non funzio­
navano. Tra gli altri pezzi esposti: una
coppa a forma di drago in lapislazzuli
ed un centrotavola mobile composto
dalla dea Diana che cavalca un Cen­
tauro. Si trattava di un gioco per bere:
il centauro scagliava frecce sui com­
mensali, e chi veniva colpito doveva
svuotare la coppa.
La nuova Camera dell’Arte e delle
Curiosità è dotata di una modernissima
infrastruttura tecnica. I preziosi oggetti,
sono esposti in trecento bacheche
dall’illuminazione perfetta.
La coppa a forma di drago in lapislazzuli è
un capolavoro dell’arte lapicida milanese
(1565/70 all’incirca).
www.vi e n na.i n fo
5
Oltre ai numerosi locali si è stabilita nell’area dello Spittelberg
anche la boutique della stilista Lena Hoschek.
Il quartiere
del piacere
Il soffitto mosaicato al CaféRestaurant Corbaci è un vero e
proprio eye-catcher.
Nelle immediate vicinanze della Kunstkammer è situata una
delle più estese aree museali del mondo, il MuseumsQuartier.
Un tempo qui si trovavano le scuderie degli Asburgo. Oggi il Mu­
seumsQuartier (MQ), inaugurato nel 2001, ospita prestigiosi cen­
tri artistici: il Leopold Museum (la maggiore raccolta al mondo di
opere di Schiele!), il mumok – Museo di Arte Moderna, la sede
espositiva Kunsthalle, l’istituzione dedicata alla danza Tanzquar­
tier ed il centro di architettura Architekturzentrum Wien, che nel
2013 festeggia il 20esimo anniversario della fondazione. Ma il MQ
è anche un luogo dove rilassarsi: colorate strutture di design su
cui sedersi e sdraiarsi d’estate sono perfette per rilassarsi all’aper­
to. E l’iniziativa “Estate al MQ” è ogni anno una grande festa: le
piste da bocce, la musica scelta da noti DJ ed i simpatici locali con
i loro tavolini all’aperto ricreano l’atmosfera delle vacanze.
Numerosi locali hanno riconosciuto le potenzialità di quest’estesa
area all’aperto (60.000 m2). Al Café-Restaurant Corbaci il soffitto
maiolicato realizzato su progetto dell’artista turca Asiye Kolbai-Ka­
falier forma un netto contrasto con l’allestimento minimalista del
locale. Il Café Leopold si anima anche di notte: hanno qui luogo
infatti esclusivi party con musica selezionata da DJ e videoproiezio­
ni. Nelle calde giornate d’estate si potrà trovare un po’ di fresco nel
romantico giardino del ristorante Glacis Beisl, dove si serve tipica
Cucina Viennese. I ritrovi Halle, MQdaily e Kantine completano
l’offerta culinaria. Ideale per famiglie: lo ZOOM Museo per Bambi­
ni ed il Teatro per il giovane Pubblico Dschungel Wien.
Le stradine
della
creatività
Lo Spittelberg propone un mix di locali e negozi disseminati
nelle romantiche stradine del sobborgo.
Dietro al MuseumsQuartier inizia lo Spittelberg, una parte di Neu­
bau, il distretto creativo di Vienna. Quest’area biedermeier, perfet­
tamente restaurata, ha tantissimo da offrire: caffè e bar con tavolini
all’aperto, spesso un po’ nascosti in romantici cortili interni, si al­
ternano a negozi di design e di moda. Uno di questi è das möbel:
qui l’arredamento interno del locale in cui si sorseggia un caffè e
si gusta un buon dolce è in vendita. Moda femminile in stile anni
Cinquanta e reinterpretazioni moderne dei “Dirndl”, i tipici vestiti
folcloristici austriaci, si trovano dalla stilista Lena Hoschek.
Il MuseumsQuartier è uno dei più estesi quartieri museali al mondo, e vi affluiscono
ogni anno circa 3,8 milioni di visitatori.
Una caratteristica dello Spittelberg: di ritrovi ce ne sono veramen­
te tantissimi e la maggior parte propone Cucina Viennese. Il Lux
comprende un simpatico bar e ristorante ed un’ originale corte
interna coperta. L’Amerling Beisl con il suo bel cortile interno è
un classico tra i locali della zona. Witwe Bolte e Zu ebener Erde
und erster Stock sono due ristoranti dall’atmosfera gradevole
con un’ottima offerta culinaria. Il posto più elegante dell’area è il
Kulinarium 7, che propone su diversi piani specialità gastrono­
miche e vini. Particolarmente suggestivo è il mercatino natalizio
dello Spittelberg, dove ogni anno si vendono bellissimi oggetti
di artigianato artistico, e dove ci si può riscaldare ai chioschi che
offrono punch e vin brulé.
Palme e
palazzo
imperiale
Se dal Kunsthistorisches Museum si prosegue verso la
Ringstrasse, la strada ad anello che racchiude il centro
storico, per poi attraversarla, si giunge ben presto in
una sorta di paradiso urbano: nei giardini del Burg­
garten con la loro serra delle palme in stile Liberty.
Qui ci si può rilassare sulle distese erbose, visitare la
Casa delle Farfalle o gustare uno dei manicaretti del
ristorante Palmenhaus, seduti nella bellissima terraz­
za all’aperto o anche all’interno della serra, circondati
dalle piante.
I giardini del Burggarten, allestiti secondo il gusto inglese, erano i giardini privati
dell’imperatore Francesco Giuseppe. Oggi si trova qui l’unica statua dell’imperatore.
I cento Piccoli Cantori di Vienna riempono
l’Augarten, la loro casa, di vita.
All’Augarten si
gioca in casa
I Piccoli Cantori di Vienna hanno 515 anni di tradizione alle
spalle e sono dunque la più tradizionale “boy band” al mondo.
Con la loro nuova sala per concerti all’Augarten il coro ora avvia una nuova fase.
Se si percorre la via Obere Augartenstrasse, arrivati al numero 1c può
capitare di sentire fino in strada il do-re-mi-fa-sol delle voci bianche
che si esercitano. Dal 2013 finalmente si potrà assistere ai concerti
di questi giovani talenti musicali anche qui, all’Augarten. Nel cuore
di Vienna – un simpatico particolare: quest’area si trova a soli pochi
metri dal centro geografico della città – il coro si è creato una piccola
nuova patria: un nuovo polo musicale dove provare ed esibirsi, sia
nei suoi concerti che nelle sue opere liriche per bambini. Ma anche
progetti musicali e festival dedicati ai bambini sono cordialmente
benvenuti: la cultura e l’Augarten sono in perfetta armonia.
La nuova sala per concerti è dotata di un impianto tecnico modernis­
simo: ad attendere i 380 spettatori ci sono esperienze sonore di gran
classe. Dal punto di vista estetico la modernissima costruzione resta
discreta e si armonizza, in posizione leggermente rientrata, nell’in­
sieme barocco formato dalle mura del parco e da quelli che erano un
tempo edifici di servizio.
L’opera lirica per bambini “Moby Dick” di Raoul
Gehringer (musica) e Tina Breckwoldt (libretto)
Cento voci all’Augarten
Il gruppo di bambini tra i nove ed i quattordici anni, suddiviso
in quattro cori di 25 membri ciascuno, abita, studia e canta nelle
sale di quello che un tempo era il palazzo imperiale Augarten.
La scuola materna, quella elementare ed il liceo dei Piccoli Can­
tori sono aperti anche alle bambine, e l’insegnamento punta ov­
viamente sulla musica. I bambini danno ogni anno 300 concerti
a cui assistono in media 500.000 persone. I quattro cori portano
i nomi dei compositori Schubert, Mozart, Haydn e Bruckner e
sono in tournée ogni anno per dieci settimane. Ogni membro
del coro partecipa a ben 80 concerti, più di certe pop star. Nel
2013 il coro si recherà in Australia, in Asia e negli Stati Uniti. E
finalmente, dopo dieci anni, è nuovamente prevista una tournée
nel Regno Unito.
Da Bach al pop
Il repertorio dei Piccoli Cantori spazia tra la musica medievale e
quella contemporanea, e particolarmente note sono le loro inter­
pretazioni di mottetti, lieder, valzer e polche di Johann Strauss &
co. I ragazzini si destreggiano abilmente tra diversi generi musica­
Il dromedario Fu-pa dell’opera
lirica per bambini “Zwischen
Welten” (tra i mondi), la
mascotte dei Piccoli Cantori
di Vienna, visita nel giugno
2011 la nuova sala per
concerti, allora ancora in fase
di realizzazione.
Dal 1924 i Piccoli Cantori di Vienna vestono alla
marinara. I piccoli uomini di mondo all’epoca si
vestivano proprio così, basti pensare a Paperino.
li. Sono stati anche realizzati con il coro diversi progetti trasversa­
li come la “Seidenstrasse” (via della seta), un video che combina
musica e le immagini di un viaggio in Paesi remoti (un suggeri­
mento: il DVD “Silk Road – Songs along the Road and Time”).
Grandissimi musicisti si esibiscono insieme ai Piccoli Cantori:
dall’Orchestra Filarmonica di Vienna e la Staatskapelle Berlin
fino a direttori d’orchestra come Pierre Boulez, Nikolaus Har­
noncourt, Mariss Jansons e Riccardo Muti. Ed anche tra i loro
membri vanno ricordati musicisti di spicco, tra cui Franz Schu­
bert ed i fratelli Joseph e Michael Haydn, nonché all’epoca at­
tuale il direttore d’orchestra Friedrich Haider, il compositore
hk gruber, il tenore Herbert Lippert e l’attore Fritz Karl. Ed il
futuro porterà certamente nuovi nomi…
La musica di Mozart
La passione per la musica all’Augarten vanta una lunga tradi­
zione: ad esempio il 5 maggio 1782 Wolfgang Amadeus Mozart
scrisse in una lettera al padre: “Quest’estate ogni domenica ci
sarà musica all’Augarten.” Un momento culminante della serie
di concerti a cui si riferiva Mozart fu il Concerto del Mattino di
Mozart stesso, il 26 maggio 1782, che prevedeva, tra gli altri pezzi,
anche la Sinfonia di Parigi. Senza grande rispetto per la political
correctness i concerti avevano luogo la mattina presto, mentre le
persone semplici lavoravano e non potevano così “disturbare” la
società “bene”. Ora a garantire piacere musicale all’Augarten sono
i Piccoli Cantori di Vienna – e lo fanno per tutti.
www.vi e n na.i n fo
I giardini dell’Augarten sono i più antichi giardini
barocchi di Vienna. Il palazzo ospita la Manifattura di
Porcellane Augarten ed il Museo della Porcellana.
7
Il sobborgo
del gusto, il
Karmeliterviertel
Il cuore culinario del Karmeliterviertel, nel secondo distretto, è
l’incantevole Karmelitermarkt con i suoi numerosi locali.
A soli pochi minuti dall’Augarten si trova il Karmelitermarkt,
un piccolo mercato ortofrutticolo noto per la qualità dei prodotti
che si vendono alla sezione biologica, ai chioschi slow food e
al mercato contadino. Nell’area del mercato negli ultimi anni
si sono stabiliti anche numerosi ritrovi trendy. Il Tewa ed il
Zimmer 37 servono invece cucina biologica. Al Madiani ci si
può lanciare alla scoperta della cucina della Georgia, ad iniziare
dalla prima colazione. Kaas am Markt è un’interessante mix tra
negozio di specialità e trattoria. Ed anche nella zona intorno al
mercato si sta assistendo ad un vero e proprio boom di locali: il
tradizionale Vincent si fa notare per la sua cucina giovane e cre­
ativa, ed è considerato una delle stelle nascenti nel firmamento
dei locali per gourmet. Lo Skopik & Lohn è un esponente della
moderna cultura della ristorazione viennese. Il Mochi con la sua
moderna cucina fusion giapponese è un po’ al di fuori del sob­
borgo, ma vale veramente la pena di farci un salto, non solo per
gustare le sue insolite varianti di sushi.
Un parco per
tutti i sensi
L’Augarten è il più antico giardino barocco e al contempo la
patria di note istituzioni culturali, dai Piccoli Cantori di Vienna
fino alla tradizionale Manifattura di Porcellane Augarten.
I giardini dell’Augarten, nel secondo distretto di Vienna, sono in­
teressanti per numerosi motivi. I più antichi giardini barocchi di
Vienna si estendono su un’area di 52 ettari. Chi attraversa questo
parco fiorito con i suoi estesi viali con un po’ di fortuna potrà in­
travvedere magari qualche piccolo membro del coro che alloggia
al Palais Augarten. Accanto al palazzo barocco ha sede una delle
più antiche manifatture di porcellane europee: la Manifattura Au­
garten Wien realizza da quasi tre secoli finissime porcellane lavo­
rate a mano. Per convincersene basta partecipare ad una visita gui­
data attraverso la manifattura ed il nuovo Museo della Porcellana.
Anche la cooperazione con artisti contemporanei è sempre stata
un elemento fondamentale della filosofia dell’azienda, e continua
ad esserlo, come dimostrano le
creazioni di moderni designer tra
cui Thomas Feichtner e Philipp
Bruni. Il palazzo dell’Augarten
è un punto d’incontro anche per
i buongustai: il caffè-ristorante
décor infatti è caratterizzato non
solo da un interessante allesti­
mento, ma serve anche squisite
reinterpretazioni della cucina
austriaca, ovviamente su piatti
Augarten. Dalle aree con tavolini
all’aperto del ristorante ci si può
godere una splendida vista sul
parco.
La nota mecenate dell’arte Francesca Habsburg ha trovato all’Au­
garten una degna sede per la sua collezione “Thyssen-Bornemisza
Art Contemporary”. Inoltre ogni anno, d’estate, un festival del
cinema all’aperto propone a numerosi cinefili rassegne cinema­
tografiche e dei chioschi gastronomici particolarmente curati. In
netto contrasto con il mondo barocco dell’Augarten sono le due
massicce torri che risalgono alla Seconda Guerra Mondiale, epoca
in cui servivano alla contraerea. Oggi sono un monumento com­
memorativo ed una testimonianza della guerra.
“Kaas am Markt” è un’apprezzata trattoria del Karmelitermarkt, un perfetto esempio
del vivace mondo gastronomico fiorito intorno nei mercati di Vienna.
La terrazza del caffè-ristorante décor è ideale per godersi
l’atmosfera del giardino.
Porcellane al passo con i tempi: il
designer Philipp Bruni ha ideato
per Augarten il moderno vaso
“Pinocchio”.
Lungo la via Kohlmarkt: passeggiare e godersi la splendida vista
Quando lo shopping
diventa un’esperienza
Cos’è che rende lo shopping a Vienna così speciale? Stilisti e
designer austriaci convivono pacificamente con aziende tradizionali e firme di lusso internazionali. E poi ogni tanto vale
la pena di alzare lo sguardo dalle vetrine e di rivolgerlo verso
l’alto. Infatti anche le facciate delle case sono notevoli.
Lungo la via Kohlmarkt tutto brilla e luccica e non solo a Natale,
quando questa strada è decorata a festa. No, questa via, dove le
boutique di Tiffany, Chopard e Cartier si alternano alle tradizio­
nali aziende viennesi, non bisogna proprio percorrerla a passo
spedito. Un gioiellino dell’architettura è poi la Casa Artaria di
Max Fabiani, che si riconosce facilmente per la facciata legger­
mente arretrata rispetto all’allineamento degli altri edifici. Molto
più recente è il portale d’ingresso del gioielliere viennese Schul­
lin, realizzato negli anni Ottanta del secolo passato dall’archistar
Hans Hollein.
Eleganza viennese
Tradizione e privilegi
Piccolo ma raffinato: il mondo della moda viennese. Da tempo la
moda viennese si è affermata anche a livello internazionale. La
coppia di stilisti che sta dietro al marchio Schella Kann è ormai
parte integrante di questo mondo. La sua boutique è situata in
un palazzo in stile Art Déco in Spiegelgasse che in termini di
architettura fa presagire ciò che poi si troverà all’interno: linee
chiare, dettagli raffinati.
L’artigianato ha il pavimento dorato, è così che recita un pro­
verbio austriaco. Ai tempi dell’imperatore a numerose aziende
artigianali austriache fu conferito un cosiddetto “privilegio” che
le autorizzava a fornire i loro prodotti alla corte. Queste aziende
venivano chiamate “fornitori imperial-regi” e così si chiamano
ancora oggi.
Purista si potrebbe definire lo stile di Michel Mayer, il cui ne­
gozio si trova all’interno dell’edificio Deutschordenshaus in
Singerstrasse, dietro il Duomo di Santo Stefano. È a lei che non
poche signore si rivolgono per farsi fare l’abito da indossare in
occasione del Ballo dell’Opera.
L’azienda Jungmann & Neffe dal 1881 ha il suo locale in piaz­
za Albertinaplatz. Variopinti rotoli di stoffa sono adagiati sugli
scaffali di legno, nelle vetrine si possono ammirare cravatte e
stravaganti bretelle. Il catalogo dei campioni sembra uscito da
un museo, qui si può scoprire quali fossero le stoffe scelte dai
VIP di un tempo, dall’imperatrice Sisi ad esempio, dalla baro­
nessa Vetsera o da Emmy Ephrussi, della quale Edmund de Waal
ha tratteggiato un ritratto nel suo noto romanzo “Un’eredità di
avorio e ambra”.
Quanto sia armoniosa la combinazione di elementi antichi e mo­
derni lo si vede anche se, arrivando dal Kohlmarkt, passato il
Graben alla destra, si prosegue diritto. Già nel Duecento qui si
trovavano arcate sotto le quali sarti e venditori di stoffe espone­
vano la loro merce, e furono questi a dare il nome alla via che ora
si chiama Tuchlauben, portici dei panni. Oggigiorno si trovano
qui numerosi flagship store delle più grandi firme. “Goldenes
Quartier”, quartiere dorato, è così che i Viennesi chiamano que­
sta zona pedonale, dove, su una superficie di oltre 11.000 m2,
i nomi celebri non mancano: Prada, Armani, Miu Miu e Louis
Vuitton.
A Vienna c’è persino una vergine certificata, una vergine sveva,
per la precisione, ed è certificata dal 1720. La Schwäbische Jungfrau è in realtà un negozio di biancheria che un tempo aveva la
responsabilità di assicurarsi che all’imperatore non mancassero
mai i fazzoletti. Oggi qui si può acquistare biancheria da letto e
da tavola e farsi ricamare bellissimi monogrammi.
Emmy Ephrussi aveva scelto un “Satin bianco Duchesse Toilette”, lo si può
leggere nel catalogo dei campioni dell’azienda Jungmann & Neffe.
Immergersi nel lusso al
“Goldenes Quartier”.
Dopo aver aperto la porta del raffinato negozio Knize lungo il
Graben di Vienna, come prima cosa si avverte il profumo di ber­
gamotto, cedro, arancia e anche un sentore di legno di sandalo:
è questo infatti il profumo di Knize Ten, la prima serie Knize
di profumi per uomo al mondo. Qui da Knize, una boutique di
moda per uomo, si può farsi fare un abito su misura o anche
portarsi a casa subito uno dei modelli prêt-à-porter.
www.vi e n na.i n fo
9
Scalinata con sculture
di Giovanni Giuliani
(1664-1744), 1704/05
Al Café Diglas ci si sente riportati alla
Vienna di un tempo.
Uno dei bar più trendy di Vienna, oggi come
allora: Loos Bar
Palazzo di Città
Liechtenstein
A soli pochi passi dal teatro Burgtheater è situato il barocco Pa­
lazzo di Città Liechtenstein, un altro gioiello del centro storico
di Vienna. In questo bellissimo edificio di proprietà dei Princi­
pi Liechtensein si possono ammirare, solo previa prenotazione
e in gruppo però, stupende opere d’arte del Biedermeier e del
Classicismo. Grazie ai completi, attenti e scrupolosissimi lavori
di restauro si sono potuti conservare i mobili, nonché il parquet
originale di Michael Thonet.
Cucina,
cantina e caffè
Si dice che sui gusti non si discute. Perché in fondo il gusto è
una cosa del tutto personale. Meno male che a Vienna esiste
un’enorme varietà di tradizioni gastronomiche locali ed internazionali. E ce n’è veramente per tutti i gusti: cucina moderna
o classica, al caffè o al ristorante, al bar o all’enoteca, l’offerta
è semplicemente vastissima.
Una sosta al caffè è un elemento integrante dello shopping quan­
to la schiuma del latte lo è per il cappuccino. Si entra e ci si
ritrova in un altro mondo. Al Café Diglas ad esempio sembra
di essere nel mezzo di una scenografia biedermeier con tanto di
musica al pianoforte. Il Café Korb invece non è soltanto noto per
essere il salotto di moderni letterati, ma con la sua “Art Lounge”
propone anche una moderna atmosfera da club. Chi vuole sen­
tirsi come a casa di amici, si rechi in piazza Franziskanerplatz:
il Kleines Café continua ad essere un punto di ritrovo ideale per
chiacchierare, bere caffè e riflettere sulle sorti del mondo.
La Cucina Viennese
“La Cucina Viennese al suo meglio è qualcosa di magnifico, dal
classico Wiener Schnitzel al dessert più sofisticato. È qualco­
sa che tutti dovrebbero provare e che mi ha permesso di farmi
un nome nel mondo dei ristoranti di New York”, afferma Kurt
Gutenbrunner, proprietario del ristorante Blaue Gans a New
York. Lo chef de cuisine di fama internazionale è fiero a ragione
delle sue radici culinarie.
Forse uno dei migliori Wiener Schnitzel, di vitello, come si
deve, lo servono da Plachuttas Gasthaus zur Oper. Il tempio
dei buongustai di Walter Bauer da tempo non è più noto solo a
pochi intenditori. Sono cresciuti qui diversi creativi cuochi ed
anche la Guida Michelin ha conferito una stella a quest’ottimo
ristorante. Chissà, forse buon gusto significa anche avere degli
interni fastosi. Ein Wiener Salon offre anche una svariata offer­
ta di pietanze. Al Schwarzen Kameel attendono gli ospiti tipici
piatti della Cucina Viennese ed un simpatico bar. Al raffinato
Albertina Passage, oltre ad un’offerta gastronomica high class,
allietano i clienti melodie jazz, funk e soul.
L’Art Lounge al Café Korb è un popolare luogo d’incontro per artisti.
Senza vino Vienna sarebbe impensabile. La più vasta offerta di
vini viennesi la si trova da Wieno, accanto al Municipio. Da non
perdere è la più antica enoteca viennese che risale a cinque se­
coli fa, Villon.
Nel 2013 Vienna celebra l’ottantesimo anniversario della morte
di Adolf Loos che oltre un secolo fa, con il suo American Bar,
fece epoca e creò la tipologia del bar viennese: legno scuro, mar­
mo, specchi e un’atmosfera suggestiva.
Il nuovo hotspot della Cucina Viennese:
Plachuttas Gasthaus zur Oper
“Si prenda un morbido filetto di vitello, lo si batta bene, lo si passi
nella farina, nell’uovo sbattuto e nel pane grattugiato e lo si frigga
poi in burro chiarificato, finché assume un bel colore dorato” (antico
ricettario viennese). Si dice che un tempo per impanare la carne si
usasse vero oro in foglie.
Nel 2010 Viggo Mortensen (a sin.) e
Michael Fassbender girarono alcune scene del film
“A Dangerous Method” davanti al Belvedere superiore.
Star e action
a Vienna
Da quasi un secolo le più belle attrazioni di Vienna fanno da
sfondo a produzioni cinematografiche internazionali.
È vero che Vienna non è Hollywood, ma comunque i registi in­
ternazionali adorano girare a Vienna: nel 2011 ben 57 società
di produzione internazionali hanno richiesto alla Vienna Film
Commission, la commissione a cui rivolgersi se si vuole girare
un film a Vienna, un permesso di ripresa. Nella maggior parte
dei casi il set si trovava nel bellissimo centro storico.
Vienna è sempre stata un set ambito: negli anni Venti si girarono
qui i due monumentali lungometraggi hollywoodiani “Sodoma
e Gomorra” (1922) e “Schiava regina” (1924). Il primo classico
fu realizzato nel 1948 e ambientato nella Vienna del dopoguer­
ra: “Il terzo uomo” con Orson Welles nella parte del leggendario
contrabbandiere di penicillina Harry Lime. Uno degli interpreti
principali, oltre a Welles, fu la Ruota panoramica del Prater, il
simbolo di Vienna, ma anche il Duomo di Santo Stefano rivestì
una parte importante. Ancora oggi, in occasione del “Giro del
terzo uomo”, una visita guidata della rete di fognature di Vienna,
ci si può calare dove venne girato l’inseguimento finale. A Vienna
si trova anche un museo dedicato a questo film.
Sissi, i moschettieri e James Bond
L’attrazione più frequentata di Vienna ha un ruolo di primo piano
nella nota trilogia “Sissi” girata negli anni Cinquanta: la Reggia di
Schönbrunn. Romy Schneider, nel ruolo dell’imperatrice Elisabet­
ta, si aggira infelice nella Reggia e nei suoi giardini. Un’altra resi­
denza degli Asburgo, la Hofburg, ebbe invece nel 1993 il curioso
compito di fare da controfigura a Parigi: il film di cappa e spada “I
tre moschettieri” in realtà è ambientato lungo la Senna, ma le ripre­
se con Charlie Sheen e Kiefer Sutherland furono trasferite lungo il
Danubio. Per quattro mesi Vienna rappresentò la scenografia per­
fetta per la Francia del Seicento. Ai giardini del Burggarten, dove si
girarono diverse scene, erano presenti fino a mille comparse.
L’Opera di Stato di Vienna fa da
sfondo alla romantica storia d’amore
“Prima dell’alba” con Ethan Hawke e
Julie Delpy.
Anche nel 1981 Vienna fu fatta passare per un’altra città: la Mosca
comunista. Nel film di spionaggio “Firefox – Volpe di fuoco” con
il premio Oscar Clint Eastwood, il Canale del Danubio si calò nei
panni della Moscova ed il metrò di Vienna in quelli della me­
tropolitana moscovita. E a proposito di metrò: “Che la facciano
pure saltare in aria”, disse scherzando l’allora sindaco di Vienna,
Helmut Zilk, rivolgendosi alla troupe di un altro famoso film di
spionaggio. Quando infatti, nel 1986, James Bond girò a Vienna
parti di “007 – Zona pericolo”, tutta Vienna fu coinvolta, Timothy
Dalton animò Prater, Volksoper, Schönbrunn e gli storici gasome­
tri. Il metrò chiaramente è sopravvissuto...
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11
Jude Law sul set di “360”, al
Naschmarkt di Vienna
La Ruota panoramica riveste un ruolo fondamentale nel
leggendario “Terzo uomo”.
Jude Law: “Ho apprezzato
molto la nota ospitalità
viennese.”
È un bell’uomo persino con il berretto di lana: è così che Jude Law si è presentato nel 2011 sul set di “360”. Oltre a
Law, nell’adattamento del “Girotondo” di Schnitzler, girato perlopiù a Vienna, recitano anche altri noti attori tra cui
Anthony Hopkins e Rachel Weisz. La regia è di Fernando Meirelles. Il mercato Naschmarkt e la Ringstrasse hanno
fatto da sfondo. Nel corso di un’intervista esclusiva condotta con la nostra rivista, Jude Law parla delle sue impressioni di Vienna
Qual’è stata la Sua prima impressione di Vienna, cosa Le è piaciuto di più?
Mi è piaciuta la cucina e ho apprezzato molto la nota ospitalità viennese. Mi è anche molto piaciuto il Naschmarkt con
tutti i suoi aromi, colori e la sua atmosfera. Sono tutti motivi per ritornare in questa città.
Cosa La ha colpito di più di Vienna?
La maggior parte dei visitatori della città avrà certamente più tempo di me per conoscere le attrazioni, perché noi
abbiamo lavorato duro al film tutto il tempo. Vienna è ad ogni modo una città ricca di posti che meritano una visita.
È stato importante per il film girare proprio a Vienna?
Sì, molto importante, perché sia l’inizio che la fine del film sono ambientati a Vienna, come nell’opera di Schnitzler
che ha ispirato il regista Peter Morgan. Vienna è nota per essere stata fonte di ispirazione culturale ed intellettuale fin
dall’Ottocento. È per questo che avevamo bisogno dell’atmosfera autentica della città per questo film.
Vienna nel
cinema: dieci
suggerimenti
1. Il terzo uomo: thriller sul contrabbandiere di penicillina
Harry Lime (Orson Welles) nella Vienna del dopoguerra
con la nota colonna sonora suonata al salterio (1949).
2. Trilogia di Sissi: Romy Schneider nel ruolo della giova­
ne imperatrice nel complesso mondo della corte asbur­
gica (1955-57).
3. Il portiere di notte: lungometraggio che tratta del rap­
porto sadomasochista tra una sopravvissuta al campo di
concentramento ed il suo ex-carnefice delle SS (1974).
4. Firefox: conflitto tra Russi, Americani ed Inglesi per un
prototipo di caccia sovietico (con Clint Eastwood; 1982).
5. 007 – Zona pericolo: Timothy Dalton nel ruolo di James
Bond alla caccia di criminali a Vienna (1987).
Molto più romantiche invece le riprese di “Prima
dell’alba”, nel 1994: Ethan Hawke incontra nel tre­
no da Budapest a Parigi il suo grande amore e tra­
scorre con lei 14 ore a Vienna. Oltre agli interpreti
principali Ethan Hawke e Julie Delpy, in questo film
si vedono l’Albertina, il Prater, la Hofburg, il Canale
del Danubio, la Ringstrasse e la Chiesa votiva.
Nel 2010 e nel 2011 si ritrovarono a Vienna i mi­
gliori attori di Hollywood: tra gli interpreti del
dramma sulla psicanalisi “A Dangerous Method”
girato tra l’altro al Belvedere ed al Museo di
Sigmund Freund, ci sono Viggo Mortensen, Keira
Knightley e Michael Fassbender. Jude Law inve­
ce fu ripreso lungo il mercato Naschmarkt e sulla
Ringstrasse di Vienna per il lungometraggio “360”
(un adattamento di “Girotondo” di Schnitzler).
Peter Morgan, nominato per l’Oscar
A firmare la sceneggiatura del film “360” è stato Peter Morgan (no­
minato per l’Oscar per “The Queen” e “Frost/Nixon”). L’autore, che
vive a Vienna, sottolinea entusiasta nel corso di un’ intervista esclu­
siva: “Vienna offre sia un ambiente imperiale che un clima urbano
moderno e multiculturale. Si può ancora trovare la nota ‘Gemütlich­
keit’ (termine intraducibile che descrive una sensazione di piace­
vole relax. N.d.t.), in numerosi angoli della città, ma più diffusa è
un’atmosfera giovane e vivace.” Morgan continua: “Questa città, un
mix di epoche e di etnie, rappresenta, grazie alla sua poliedricità,
un terreno fertile per ogni tipo di creatività.” Per Morgan, che vole­
va fare del “Girotondo” di Schnitzler qualcosa di nuovo, una storia
moderna, girare “360” a Vienna fu una scelta perfetta: “Vienna si è
rivelata ideale per questo film, perché ha ancora l’aspetto del fin de
siècle ma è allo stesso tempo una moderna metropoli.” L’unica cosa
che Morgan non ha cambiato rispetto a Schnitzler: “La storia inizia e
finisce a Vienna.” – Così come anche tante altre storie passate.
6. I tre moschettieri: film di cappa e spada ispirato al ro­
manzo di Alexandre Dumas con Kiefer Sutherland e
Charlie Sheen (1993).
7. Before Sunrise: Ethan Hawke e Julie Delpy trascorrono
una romantica notte a Vienna (1995).
8. La pianista: di Michael Haneke, due volte vincitore del­
la Palma d’Oro a Cannes, che nel 2001 ha girato un film
ispirato al romanzo della vincitrice del Premio Nobel
per la Letteratura Elfriede Jelinek imperniato sul con­
flitto tra una madre dominante e la figlia sottomessa.
Il film “La pianista” del regista austriaco Michael
Haneke (2001), è ambientato a Vienna ed è stato
girato anche al Konzerthaus. Haneke con questo
film ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria al
Festival di Cannes. Haneke si è aggiudicato già
due volte la Palma d’Oro di Cannes, l’ultima nel
2012 per il film “Amour”ed una volta il Golden
Globe (per il film “Il nastro bianco”).
9. A Dangerous Method: Viggo Mortensen e Michael
Fassbender nei ruoli di Sigmund Freud e di C. G.
Jung immersi in una disputa sulla
psicoanalisi (2011).
10. 360: un libero adatta­
mento del “Girotondo”
con Jude Law, Rachel
Weisz ed Anthony
Hopkins (2012; il DVD
esce nella primavera
2013).
La Trilogia di Sissi è un successo mondiale
dal 1950. Interprete principale, accanto a
Romy Schneider: la Reggia di Schönbrunn.
10
souvenir
di Vienna
Siete alla ricerca di un originale souvenir di Vienna? Ne abbiamo
scelto per voi dieci: dall’oggetto tradizionale fino alle creazioni
trendy di noti designer, dai ricordi più noti fino al suggerimento
per intenditori, ogni pezzo è comunque un originale viennese.
Palle di neve
originali viennesi
La palla di neve è un oggetto tipicamente viennese. Alla fine
dell’Ottocento Erwin Perzy richiese il brevetto per quest’in­
venzione quasi casuale. Nella manifattura di palle di neve
nel 17esimo distretto di Vienna si producono ogni anno
200.000 palle di neve che poi si vendono in tutto il mondo. Tra
di esse anche diversi modelli personalizzati, ad esempio quello
per la famiglia del presidente degli Stati Uniti Barack Obama.
Molto apprezzate sono le palle con soggetti viennesi, in cui
la neve scende lentamente sul Duomo di Santo Stefano, sulla
Ruota panoramica e sulla Reggia di Schönbrunn. Le si possono
acquistare alla Wiener Schneekugelmanufaktur (Schumann­
gasse 87, 17° distretto), ai negozi di souvenir e ai mercatini
natalizi. www.viennasnowglobe.at
Bicchieri
da Heuriger
viennese
All’Heuriger il vino un tempo si beveva dai cosiddetti “Fassl­
becher”, bicchieri decorati con foglie di vite. Questi graziosi
bicchieri sarebbero quasi spariti dalla cultura quotidiana vien­
nese, se il giovane studio di design “Das goldene Wiener Herz”
non avesse ideato una nuova versione di questo classico vien­
nese. Il tradizionale “Fasslbecher” si vende con la decorazione
a tralci di vite in oro vero. Grazie a questa elegante ripresa del
bicchiere di un tempo, l’antica tradizione degli Heuriger torna
a vivere. I bicchieri sono in vendita in numerosi shop di musei.
www.dgwh.at
Guanti di pelle Gioielli di
Sedia “Stadt­
AND_i
hallensessel” di Nina Peter
di Roland Rainer
Tra i vari mobili ideati dall’architetto austriaco Roland Rainer
(1910-2004), il più celebre è certamente la sedia “Stadthallen­
sessel” degli anni Cinquanta. I fori nello schienale sono tipici
di queste sedie impilabili in multistrato di betulla ricurvo. Gli
originali si possono acquistare da Lichterloh, Zeitloos, Raumin­
halt; reinterpretazioni da Lichterloh e Prodomo. Un suggerimen­
to: la casa d’aste Dorotheum mette all’asta regolarmente oggetti
di design realizzati nel periodo tra gli anni Trenta e Cinquan­
ta (ad es. di Roland Rainer e Carl Auböck), nonché classici del
Modernismo viennese (ad es. di Adolf Loos e Josef Hoffmann).
www.dorotheum.com
La produzione di guanti di pelle, Nina Peter ce l’ha nel sangue.
La sua famiglia produce guanti da oltre 170 anni. Nel 2003 Nina
Peter ha fondato insieme allo stilista Gregor Pirouzi il marchio
Nina Peter Hautnah. Da allora gli insoliti guanti di pelle realiz­
zati con materiali come pelle di pitone, pelle di salmone e pelle
di pesce persico russo sono diventati oggetti di culto nel mondo
internazionale della moda. Persino Lady Gaga indossa nel video
musicale “The Edge of Glory” un elegante modello speciale di
Nina Peter Hautnah. I guanti sono in vendita alla boutique nel
1° distretto, Kärntner Durchgang 10. www.ninapeter.com
Gli stravaganti gioielli dell’orafo Andreas Eberharter hanno
già entusiasmato star tra cui Beyoncé e Lindsey Lohan. Le sue
creazioni dal marchio AND_i ricordano in parte delle scul­
ture, alcuni sembrano quasi delle maschere. Tra i suoi pezzi
più noti vanno ricordate le sue reinterpretazioni delle bende
da pirati che, indossate su un occhio dalle modelle, suscitaro­
no clamore nel 2009 ad una sfilata di moda di Thierry Mugler,
e che nel frattempo sono divenute veri e propri oggetti di cul­
to. Gli oggetti della collezione “ready-to-wear” si possono
acquistare a partire da un prezzo di 40 euro e sono un acces­
sorio per tutti i giorni. Vendita previa prenotazione all’atelier:
www.and-i.net
www.vi e n na.i n fo
Wiener
Gemischter
Satz
Il “Gemischter Satz” è un vino viennese con una lunga tradi­
zione alle spalle. Per produrlo è necessario piantare insieme
almeno tre diversi vitigni in un vigneto viennese e trasforma­
re poi le uve in vino. Le regole sono molto severe. In realtà il
“Gemischter Satz” era ormai quasi caduto nell’oblio. Nel 2006
alcuni ambiziosi viticoltori crearono il gruppo “WienWein”ed
affinarono questo vino popolare per renderlo degno delle ta­
vole più eleganti. Ora il “Wiener Gemischter Satz” è uno dei
vini più trendy a New York. Lo si può acquistare presso diver­
se enoteche oppure direttamente presso numerosi produttori.
www.wienwein.at
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Imperialtorte
Le torte degli hotel di Vienna vantano una lunga tradizione.
Molti lussuosi hotel propongono le loro speciali torte della
casa. La torta dell’Hotel Imperial è sì meno nota della celebre
Sachertorte, ma il suo sapore non ha nulla da invidiare a quel­
lo della più celebre cugina. Anche se l’Imperialtorte in realtà
è un cioccolatino, seppure piuttosto sovradimensionato. Si al­
terna crema al cacao a strati di sottilissime mandorle sfogliate,
sopra i quali si mette poi uno strato di marzapane e, alla fine,
una glassa al cioccolato. La si può acquistare all’Hotel Imperial.
www.imperialtorte.at
Lo chic viennese
di Susanne
Bisovsky
L’immagine retrò di Vienna e l’eleganza delle giovani donne
viennesi sono la passione di Susanne Bisovsky. L’ex-collabora­
trice di Helmut Lang con le sue complesse creazioni dimostra
che può esserci moda al di sopra delle tendenze del momento.
Con il suo stile inconfondibile reinterpreta trend del passato,
utilizza materiali quasi dimenticati e tecniche di produzione
antiche. Haute couture e prêt-à-porter previa prenotazione al
salone di Susanne Bisovsky (Seidengasse 13, 7° distretto) e prêtà-porter anche presso Sisi Vienna (Annagasse 11, 1° distretto).
www.bisovsky.com
Oggetti di design
Una foto con
Johann Strauss in argento di
Oswald Haerdtl
Chi visita Vienna non deve mancare di fare un salto ai giardi­
ni dello Stadtpark. È lì infatti che è situata la statua dorata di
Johann Strauss con un violino in mano. Il monumento è uno dei
soggetti più fotografati a Vienna. Chi dunque si fa fare una foto
insieme al Re del Valzer avrà anche un souvenir gratuito. Il mo­
numento si trova qui dal 1921, ed in occasione della sua inaugu­
razione l’Orchestra Filarmonica di Vienna interpretó il celebre
“Valzer del Danubio blu” di Strauss. Oltre ai valzer, “Schani”,
è così che i Viennesi chiamano affettuosamente Johann Strauss,
ha composto anche numerose operette tra cui “Il pipistrello” e
“Lo zingaro barone”.
L’architetto Oswald Haerdtl (1899-1959) negli anni Cinquanta
aveva ideato per la Wiener Silber Manufactur una spettacolare
caraffa in argento, un bellissimo esempio del linguaggio formale
dell’epoca. Haerdtl era allievo di Kolo Moser e collaboratore di
Josef Hoffmann. I due fondatori del circolo Wiener Werkstätte
operavano anche per la Wiener Silber Manufactur, fondata nel
1882. Ancora oggi si realizzano con massima fedeltà all’origina­
le numerosi oggetti di design della Wiener Werkstätte: dalle po­
sate di Hoffmann al servizio a forma di zucca di Otto Prutscher.
I pezzi si vendono alla Silberboutique, nel 1° distretto, Spiegel­
gasse 14. www.wienersilbermanufactur.com
Il Musikverein è un punto centrale del
mondo concertistico internazionale ed
un paradiso della musica classica.
300
anni di
ritmi e
suoni
Le due maggiori istituzioni musicali viennesi sono giunte ad un importantissimo traguardo: il Wiener Konzerthaus festeggia il centesimo anniversario della sua fondazione e la società Gesellschaft der Musikfreunde il duecentesimo. Ricorrenze sufficientemente importanti per attirare nelle loro sale star come Patricia Petibon e Thomas
Hampson.
Da un secolo ormai il Wiener Konzerthaus è un luogo in cui la musica si può esprime­
re in tutte le sue sfaccettature. Nel bell’edificio in stile Liberty gli spettatori possono
tranquillamente osare anche generi per loro inusuali, sicuri di assistere ad uno spetta­
colo di altissima qualità, ad esempio ai concerti per percussione che fanno vibrare il
Konzerthaus o a quelli che fanno cantare tutto il palazzo come quando ai Sing Along il
pubblico canta insieme al coro.
Naturalmente un posto di primo piano spetta alla musica classica. Tra gli artisti che
si esibiranno qui nel 2013 ci sono il pianista Lang Lang con il “Bolero” di Ravel e
la “Rhapsody in Blue” di Gershwin (22 febbraio) e la mezzosoprano Angelika Kirch­
schlager nell’opera oratorio “Oedipus Rex” di Stravinskij (18 marzo). Il tenore Jonas
Kaufmann interpreta invece il “Viaggio d’inverno” di Schubert (6 aprile).
I festival allestiti al Konzerthaus riflettono questa grande varietà: in occasione di Reso­
nanzen i riflettori sono puntati sulla Musica Antica, mentre l’Internationales Musikfest,
il festival internazionale della musica nell’ambito del Festival di Vienna, propone mu­
sica classica e altro, Wien Modern si dedica invece alla Musica Contemporanea. Al
Wiener Konzert­haus dunque la curiosità è richiesta: chissà che sorprese ci aspettano
intorno al 19 ottobre 2013, il centenario della fondazione dell’istituzione.
Amici della musica
Il 29 novembre 1812 la storia della Gesellschaft der Musikfreunde, la società degli ami­
ci della musica di Vienna, la cui sede è il celeberrimo Musikverein, iniziò con un colpo
di timpano. Di fronte a seicento entusiasti spettatori fu eseguita l’opera “Alexander’s
Feast” di Händel che porta il sottotitolo “Il potere della musica”. Dopo due secoli in cui
la società si è dedicata entusiasta alla cura della musica classica ed alla promozione di
quella nuova, ci attende una strepitosa stagione giubilare che si protrarrà fino al 2013.
Il filoellenismo di Theophil
La sede concertistica della Gesellschaft der Musikfreunde di Vienna, il Musikverein, una mecca per gli ap­
passionati di musica ed architettura, è nota in tutto il mondo per il Concerto di Capodanno dell’Orchestra
Filarmonica di Vienna. Theophil Hansen, danese di nascita, fece costruire il palazzo secondo quello stile “ri­
nascimentale” che si rifaceva all’architettura classica. Hansen è anche l’autore dei progetti per il Parlamento
di Vienna, per la Borsa e per diversi altri palazzi. L’ammirazione di Hansen per l’ellenismo si riconosce anche
nel Musikverein: nelle Cariatidi, nell’Apollo e nelle Muse del soffitto della Sala dorata, nel tetto a tempio nella
Sala di Brahms e nell’Orfeo nel frontone della facciata esterno. Nel 2013 ricorre tra l’altro anche il duecente­
simo anniversario della nascita di Hansen (1813–1891).
Petibon e Hampson
Gli appassionati di musica potranno assistere al Musikverein a 400 concerti nel corso
dei quali si esibiranno i più rinomati artisti internazionali. Nel 2013 si potranno ascol­
tare tra gli altri Mariss Jansons con l’Orchestra Reale del Concertgebouw di Amsterdam
e Daniele Gatti con l’Orchestre National de France. Il 5 aprile 2013 il cartellone preve­
de la ripresa di uno scandalo
storico: la riedizione dello
“Skandalkonzert 1913”, leg­
gendaria polemica sulla mu­
sica nuova passato alla storia
(opere di Schönberg, Mahler
etc.).
Musikverein e Konzerthaus sono sedi concertistiche molto apprezzate dai divi internazionali che ama­
no venire a Vienna. Nel 2013 la soprano francese Patricia Petibon darà prova del suo virtuosismo nei due
templi della musica (29 aprile al Konzerthaus, 5 maggio al Musikverein). Anche il carismatico cantante
lirico e interprete di lieder Thomas Hampson si esibirà sia al Musikverein (17 febbraio), che al Konzert­
haus come “Simon Boccanegra” nell’omonima opera di Verdi (17 aprile).
Al Konzerthaus di Vienna da un secolo si rende omaggio alla
poliedricità: dalla musica classica al jazz, dalla world music alla
letteratura.
Thomas Hampson, il grande baritono internazionale afferma:
“Vienna, la città della musica, ha un significato del tutto speciale
nella mia vita artistica. Momenti indimenticabili come la mia prima
registrazione di un disco, cantate di Bach dirette da Nikolaus
Harnoncourt, i miei concerti di Mahler con Leonard Bernstein e
le numerose stupende serate all’Opera di Stato di Vienna, al Musikverein, al Konzerthaus ed al Theater an der Wien richiamano
per me l’inconfondibile vita musicale di Vienna, una città di grandi
tradizioni, con centri musicali molto attivi ed un pubblico competente, entusiasta ed aperto al dialogo come pochi altri.”
Patricia Petibon: “Vienna è per eccellenza la città dei cantanti, in
cui aleggia tutt’ora lo spirito di Mozart. Una delle ragioni per cui
Vienna mi attira è proprio il fascino di Mozart. E senza dimenticare, l’architettura e la pittura: è una città ricchissima in tutti gli
ambiti artistici. Per me, in quanto artista, è questa la mia città
d’adozione, una città che mi ha messo di fronte a tutte le sfide
e reso possibili tutti i sogni. Una città da un lato ancorata alle
sue tradizioni e dall’altro aperta alle novità. È questa la città in
cui mi sento a casa, e pensare che non ho origini germanofone,
eppure mi sento a casa.”
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15
Il Theater an der Wien propone ogni mese la prima di un’opera
lirica, dai classici barocchi alle composizioni contemporanee.
Il 10 settembre 2013 ricorre il 115esimo anniversario della morte dell’imperatrice Elisabetta. “Elisabeth”, il musical in lingua tedesca di
maggior successo, l’ha resa immortale.
Al Raimund Theater.
Da Wagner a Verdi
I compleanni vanno festeggiati, i duecentesimi ancora di più, come quelli dei due compositori nati nel 1813
Richard Wagner e Giuseppe Verdi. I teatri dell’opera di Vienna lo fanno, eccome.
L’Opera di Stato di Vienna propone per 300 serate all’anno 50 diverse opere interpretate dai massimi i divi
della musica. Tra le opere presentate: “Un ballo in maschera” di Verdi (con Roberto Alagna), “Simon Bocca­
negra” (con Plácido Domingo), “La Traviata” (con Rolando Villazón) e il “Rigoletto” (con Simon Keenlyside).
Di Wagner verranno rappresentati il “Parsifal” (con Jonas Kaufmann), “Tristano e Isotta”, “Sigfrido” e “La
Valchiria” (tutte con Nina Stemme).
Il Theater an der Wien presenta nel luglio 2013 l’“Attila” di Verdi. Il 5 gennaio Marc Minkowski e Les Mu­
siciens du Louvre Grenoble interpreteranno in onore di Wagner il “Jubiläumskonzert 1863”, un concerto
giubilare che ricorda che 150 anni fa Wagner presentò per la prima volta alcuni passaggi delle sue opere
liriche al pubblico, proprio qui, al Theater an der Wien.
Un appuntamento annuale da non perdere: il Concerto di una Notte
d’Estate dell’Orchestra Filarmonica di Vienna a Schönbrunn.
La Volksoper Wien, oltre alle opere liriche ed alle operette, propone anche musical e balletti, molti dei quali
in lingua tedesca. Nella primavera 2013 andrà in scena qui il “Rigoletto” di Verdi. E, in occasione del diver­
tente pezzo di Loriot “Wagners Ring an einem Abend” (il Ring wagneriano in una sera) si potrà anche ridere.
La barocca Chiesa di San Carlo,
lo sfondo per le quattro giornate
del festival Popfest Wien.
Sotto il cielo
stellato
La Festa dell’Isola del Danubio: nel 2013 questo
party XXL festeggia la sua 30esima edizione.
Milioni di appassionati di musica affluiscono ogni anno ai festival e concerti all’aperto di Vienna, poiché cosa c’è di meglio di una tiepida serata estiva per godersi
melodie da quelle mozartiane alle più moderne? In più nelle maggior parte dei casi
l’ingresso è gratuito.
La manifestazione con la maggiore affluenza è la Festa dell’Isola del Danubio: il mag­
giore party open air in Europa attira sull’“Isola” nelle tre giornate di giugno ben tre mi­
lioni di spettatori. Nel 2013 si festeggerà la 30esima edizione dell’evento: 2.000 artisti
propongono musica live di tutti i generi.
Più tranquilla, ma non per questo meno suggestiva è l’atmosfera in occasione del Donau­
kanal­treiben lungo il Canale del Danubio che attraversa il centro di Vienna. Ed al festival
di luglio, il Popfest Wien, che esiste solo da pochi anni, la piazza Karlsplatz si trasforma in
una Mecca della musica pop austriaca.
Jazz di tutti i tipi e non solo risuona al Vienna Jazz Festival, ma anche in sedi all’a­
perto come il Summerstage o la piazza di fronte al Municipio. Su quest’ultima si ri­
trovano gli amanti della musica e della buona cucina in occasione del Festival della
Musica su Schermo, che propone in luglio ed agosto ogni sera filmati di opere liriche,
operette, balletti e di concerti, nonché un’ottima offerta culinaria.
Un’esperienza unica per gli appassionati di musica classica è il Concerto di una Notte
d’Estate dell’Orchestra Filarmonica di Vienna a Schönbrunn: decine di migliaia di
persone assistono gratuitamente al concerto nel parco della Reggia di Schönbrunn,
milioni alla sua trasmissione alla TV. Gratuito è anche l’evento Opera in diretta in
piazza, che prevede nei mesi di aprile, maggio, giugno e settembre la trasmissione in
diretta su un megaschermo di diversi spettacoli che hanno luogo nell’Opera di Stato.
Pavimenti in marmo, tendaggi di velluto ed uno stupendo
lampadario a corona di cristallo: Rote Bar al Volkstheater
Voglia
di festa
a Vienna
Vienna di notte scoppia di vita e ce n’è per tutti i gusti. Vienna è particolarmente nota per la
musica elettronica. Lo si vede nei diversi club della città ed a festival tra cui “Waves Vienna” o
“Run Vie”.
Ai Viennesi piace ballare. Non solo ai balli, ma anche nei club. Negli ultimi anni il mondo dei
club ha assistito ad una notevole espansione: ora di club animati e per tutti i gusti ce ne sono tanti
come mai prima. Ne stanno a riprova anche i nuovi locali che spuntano qua e là: al futuristico
Dinnerclub Albertina Passage, direttamente accanto all’Opera di Stato, un elegante pubblico vol­
teggia sulle note di jazz e soul. Coloro che amano la musica live apprezzano il Chaya Fuera, e gli
appassionati della techno sono entusiasti del Grelle Forelle.
I club dalle sedi più insolite
Per i club a Vienna si apprezzano le sedi insolite. L’Albertina Passage ad esempio è un club situato
in un sottopassaggio pedonale dismesso, e lo stesso vale per il vicino Babenberger Passage, dove
il pubblico più cool balla ai suoni di house e R’n’B. Il mondo underground invece è di casa in
un ex-sottopassaggio in piazza Praterstern: le notti del Fluc Wanne decollano al ritmo di electro,
beats & breaks e concerti di noise rock.
Al Flex, il club di Vienna più conosciuto a livello internazionale, i party hanno luogo in un extunnel della metropolitana. Qui la musica è variegata come il pubblico. Chi ama le allegre feste
nel bel mezzo di un pubblico eterogeneo e talvolta anche eccentrico sarà al posto giusto al Club U,
situato all’interno del padiglione in stile Liberty di Otto Wagner, in piazza Karlsplatz. Ma anche
al teatro Volkstheater i party trendy, tra cui anche serate burlesque, non mancano: dopo che il
sipario si è abbassato, nel bellissimo locale del teatro Rote Bar, sotto i bei lampadari di cristallo,
inizia la vita notturna.
Gli animali da discoteca che apprezzano lo stile architettonico ed i mobili degli anni Cinquan­
ta non devono perdersi il Volksgarten. L’omonima discoteca offre, oltre alla house music, un
padiglione che porta la firma del geniale architetto Oswald Haerdtl. Panchine e sedie in verde
pistacchio, realizzate da Thonet in base ai progetti di Haerdtl, fanno da cornice ad un rigoglioso
palmeto. Haerdtl è anche l’architetto del limitrofo Volksgarten Pavillon con i suoi tavolini immer­
si nel verde. Il ritrovo, molto apprezzato nella bella stagione, è il posto perfetto per godersi l’estate
alle note della musica lounge scelta dai DJ.
Un ventaglio di festival per tutto l’anno
Chi fa parte del mondo trendy frequenta la Pratersauna, un ritrovo che un
tempo era una sauna e ora è un originale club allestito secondo il gusto de­
Festival della musica
•sound:frame aprile 2013:
www.soundframe.at
•Gürtel Nightwalk agosto 2013:
www.guertelnightwalk.at
Volksgarten Disco: elegante design
degli anni Cinquanta. Il bar porta il
nome di Oswald Haerdtl, l’architetto
famoso che l’ha allestito.
•Run Vie autunno 2013:
www.runvie.at
•Waves Vienna autunno 2013:
www.wavesvienna.com
Mangiare in un bell’ambiente e ballare all’Albertina Passage: il Dinnerclub presso l’Opera di
Stato di Vienna propone un’ottima cucina e musica jazz dal vivo in un ambiente futuristico.
www.vi e n na.i n fo
17
Lo stravagante show in Rathausplatz è ogni anno il
momento culminante del Life Ball.
Oltre 300.000 appassionati di ballo partecipano ogni anno
ai tradizionali Balli Viennesi. Il Ballo dell’Opera
all’Opera di Stato di Vienna viene trasmesso persino in TV.
Ritmo di tre
quarti e disco
music
Maria Yakovleva e Kirill Kourlaev, solisti del Balletto di
Stato di Vienna, sfidano le leggi di gravità sul palcoscenico
dell’Opera di Stato.
I balli viennesi sono l’anima della cultura austriaca. Ogni anno
a Vienna hanno luogo oltre 450 balli, dal tradizionale Ballo
dell’Opera fino allo stravagante Life Ball.
gli anni Sessanta, dove si suona soprattutto musica elettronica. Vi
hanno anche luogo i due interessanti festival della musica “Prater
Unser” (con tanto di cabina techno della Ruota panoramica) e
“Poolbar mit Pratersauna”. In genere, nell’area del Prater, la voglia
di far festa non manca, e dal 2011 vi si organizza anche il Waves
Vienna, che mette in subbuglio l’intero mondo dei party vienne­
si, dal Canale del Danubio al Prater appunto: in dieci sedi hanno
luogo diversi concerti di alternative, electronic, rock e club music.
Anche il Run Vie festival propone da alcuni anni ed in sedi diver­
se un futuristico hip hop abbinato a musica elettronica, perfetta
per ballare. L’ormai collaudato sound:frame festival abbina i vi­
sual alla musica elettronica e alla sua settima edizione, nel 2013,
vedrà nuovamente la presenza dei migliori VJ e DJ. Ogni anno in
agosto, in occasione del Gürtel Nightwalk, alcuni tratti della mag­
giore arteria del traffico viennese si trasformano nella più lunga
strada musicale della città. Su diversi palcoscenici all’aperto e in
locali lungo il Gürtel come Rhiz, Chelsea, B72, Auslage e The Loft
li si incontra il mondo della musica alternativa (concerti gratuiti).
Un suggerimento per nottambuli: venerdì, sabato e nelle notti che
precedono le giornate festive si può tornare a casa in metrò: ad in­
tervalli di 15 minuti la metropolitana infatti fa servizio tutta la notte.
Il Ballo Viennese con le melodie del valzer è noto in tutto il
mondo. L’originale però esiste soltanto a Vienna. La Stagione
dei Balli culmina a Carnevale e tutti i raffinati balli tradizionali
rispettano un severo cerimoniale in quanto ad abbigliamento e
svolgimento. Il primo della stagione è il ballo di Capodanno, Le
Grand Bal, alla Hofburg, in cui ha luogo la maggior parte dei
balli viennesi. È infatti qui che la buona società viennese danza
anche al Ballo dei Caffettieri, al Ballo dei Giuristi ed al Ballo
dei Cacciatori. Il Ballo dell’Opera all’Opera di Stato è ogni anno
il pezzo forte della Stagione dei Balli, trasmesso anche alla TV.
Anche il Ballo dell’Orchestra Filarmonica di Vienna al Musikve­
rein è un evento da non perdere. D’estate invece si danza alla
Fête Impériale. Per l’allestimento di questo splendido ballo esti­
vo la Scuola di Equitazione spagnola viene decorata a festa e si
trasforma in una sala da ballo.
Ma i balli viennesi hanno anche un volto moderno. Contempo­
raneamente al Ballo dell’Opera ha luogo il coloratissimo Ballo
delle Rose della comunità gay & lesbian al Palais Auersperg. In
tutto il mondo ormai è noto il Life Ball. In occasione di questo
stravagante e chiassoso evento di beneficienza in favore della
lotta contro l’AIDS si fa festa nelle sale del Municipio e anche
sulla piazza di fronte. Vi partecipano numerosi divi mondiali e
il ballo prevede anche una spettacolare sfilata di moda che pro­
pone le creazioni di uno stilista internazionale. Una curiosità: le
scatenate notti di ballo, che siano classiche o moderne, di solito
terminano al chiosco dei Würstel.
Basta coi cigni
morenti
Il Balletto di Stato di Vienna ha avviato una nuova era: alla guida del carismatico direttore artistico Manuel Legris, il corpo
di ballo brilla di nuova luce.
Ad avviare la tradizione dei balletti a Vienna fu nel 1622 l’impera­
trice Eleonora Gonzaga, consorte dell’imperatore Ferdinando II:
faceva infatti danzare le sue dame di corte. Fu lei a far mettere in
scena per la prima volta a Vienna un balletto. All’inizio questo
nuovo genere era riservato solo all’aristocrazia. Appena in un
secondo momento furono ingaggiati ballerini di professione e
nel 1870 fu creato il primo ensemble austriaco.
I successi attuali si rifanno a questa tradizione. Il francese
Manuel Legris, allievo di Nureyev e Danseur Étoile dell’Ope­
ra di Parigi, dal 2011 direttore artistico del Balletto di Stato di
Vienna, sta lasciando un’impronta indelebile all’Opera di Stato
di Vienna, e dal 2011 la compagnia ferve di novità. Nel corso
di 85 serate a stagione il corpo di ballo si esibisce sia all’Opera
di Stato che alla Volksoper. E lì dove abitualmente è il canto ad
essere al centro dell’attenzione, il balletto composto dai migliori
ballerini internazionali entusiasma il pubblico.
Nel 2013 si punta sì sul repertorio classico con la “Manon”,
“La Sylphide” e “Don Chisciotte”, ma si attribuisce uguale im­
portanza a pezzi nuovi ed al balletto moderno. Grande attesa
circonda “Blaubarts Geheimnis” (il segreto di Barbablu) per la
coreografia di Stephen Toss, un’opera espressiva incentrata sul­
la storia dell’uxoricida con melodie di Henryk Góreci e Philip
Glass. “Max und Moritz” è invece un popolare balletto amatis­
simo dalle famiglie. Infatti il Balletto dell’Opera di Stato dà una
grande importanza alla varietà dei generi.
La bella piscina illuminata nel giardino del ritrovo Pratersauna non funge solo da
decorazione. Qui d’estate si nuota, talvolta anche in piena notte.
GIOVANI
E TRENDY
La zona tra Freihaus e piazza Margaretenplatz è molto in a
Vienna: l’offerta culinaria è veramente svariata, inoltre non
mancano tanti angolini nascosti, tutti da scoprire. L’area, un
tempo un sobborgo di Vienna, forma un perfetto contrasto con
l’adiacente centro storico.
I centrali distretti Wieden e Margareten sono molto eterogenei
dal punto di vista culinario: a caratterizzare quest’area a sud
dell’Opera di Stato, sono piccoli e simpatici locali come l’ Aromat o il Pub Klemo (da non perdere per gli intenditori di vini) e
anche alcune trattorie con bellissimi verdeggianti cortili interni,
come ad esempio lo Schlossquadrat in piazza Margaretenplatz.
Il Freihausviertel, la zona intorno alla Schleifmühlgasse, che dal
punto di vista architettonico è caratterizzata piuttosto da eleganti
edifici, brulica di vita grazie soprattutto alla sua vicinanza con il
Naschmarkt, il mercato ortofrutticolo, da qualche anno una vera
calamita per i turisti. Chi è alla ricerca di qualche “gioiellino”
nascosto, al di là del viavai del mercato, qui lo troverà di certo.
In via Schleifmühlgasse ad es. si trova un negozio di specialità
con ottimi whiskey, rum e gin, e accanto c’è uno champagne
bar e la raffinata torrefazione Kaffeerösterei Alt-Wien con tanto
di coffee-bar al primo piano. Molto simpatico è Babette’s, uno
shop che custodisce oltre duemila ricettari con tanto di cucina a
vista e corsi di cucina. Solo in Schleifmühlgasse si trovano ben
sei caffè che propongono ottime prime colazioni, motivo per cui
l’area è nota anche come “sobborgo della prima colazione”; più
tradizionale è lo stile dell’Amacord, altri invece si orientano alle
tendenze moderne.
Nuovi e classici “Beisl” viennesi
Gli amanti di una cucina viennese casereccia si spostino di un
paio di centinaia di metri: il Silberwirt ad esempio è una moder­
na trattoria che offre Schnitzel (cotoletta impanata), Backhendl
(pollo fritto) etc. D’estate si mangia nel cortile all’ombra di tigli e
castagni secolari. Ottime trattorie (che a Vienna vengono anche
chiamate “Wirtshaus”) sono la piccola Haas Beisl, tipicamen­
te viennese, e il tradizionale Ubl, per così dire un classico dei
“Beisl” che non è cambiato da decenni.
Chi ci tiene a far parte del mondo trendy, troverà quel che cerca
nel distretto di Margareten, al Motto ad esempio, un ristorante
aperto la sera che da anni punta con successo sul glamour. O an­
che al nuovo Zweitbester, un locale moderno e minimalista con
una cucina a vista. Il Café Cuadro propone un’elegante offerta
per la prima colazione, deliziosi snack durante il giorno (burger
quadrati) e cocktail per l’happy hour. Per coloro che preferiscono
gli spuntini si raccomanda lo studentesco Xpedit Kiosk, dove si
grigliano le salsicce, e lo scandinavo Skaen. Molto in voga sono
anche i negozi di specialità che propongono assaggi, tra cui il
Délices du Midi che offre specialità della Francia meridionale. O
anche il rustico negozio di specialità contadine Helene, in Ket­
tenbrückengasse (la sua proprietaria tra l’altro ama cantare, ba­
sta chiederglielo). Accanto ad Helene si trova l’esclusivo Henzls
Ernte con le sue rare erbe selvatiche, i fiori canditi e la verdura
selvatica. Interessante anche il nuovo negozio Donatella, che
offre specialità del mezzogiorno italiano, ennesimo esempio di
riuscita combinazione tra negozio di specialità e bistrò.
Il mondo trendy viennese da
decenni apprezza il Motto, perché
non cessa mai di essere in.
Al Délices du Midi si trovano deliziose specialità dal sud
della Francia.
Nel giardino del Silberwirt si ritrovano operai, artisti e top manager, com’è tipico
dei “Beisl”.
www.vi e n na.i n fo
19
Il sabato in piazza Yppenplatz c’è il mercato dei contadini, e si
parla viennese, dialetto della Stiria e del Burgenland e turco.
L’offerta italiana tra l’altro è vasta, in Schleifmühlgasse ad esem­
pio ci sono il moderno Acht ein Halb ed il tradizionale Da Gino
e Maria, in piazza Margaretenplatz c’à la popolare Trattoria
Margareta che propone pizza, pasta e branzino. Piuttosto rari
invece sono i ristoranti di pesce, probabilmente poiché lungo il
Naschmarkt ce ne sono già abbastanza. In compenso gli amanti
della bistecca ne potranno gustare di saporite all’Artner ed al
ristorante Gergely’s, aperto solo la sera.
Due locali servono cucina boema, il s’Powidl ed il Zu den
3 Buchteln, e ricordano anche che Margareten era un tempo un
distretto popolato da cechi. Oggi nell’ex-distretto operaio allog­
giano soprattutto creativi, architetti, web designer e, ultimamen­
te vi si sono stabilite numerose società di produzione cinemato­
grafica. Si apprezza qui il fascino di un distretto vicino al centro,
con numerose case restaurate (in Hofgasse e Schlossgasse ad
esempio) e simpatiche viuzze, come la Wehrgasse, che condu­
ce direttamente al fiume Wien. E l’effetto di tutto ciò è positivo:
mentre in altre zone i negozi chiudono, qui a Wieden e Margareten
ne aprono sempre nuovi.
Variopinta
varietà
Vale la pena di fare un salto al mercato ortofrutticolo Brunnenmarkt ed in piazza Yppenplatz: il più lungo mercato su
strada in Europa mostra con totale mancanza di pretenziosità
come Vienna viva l’integrazione degli stranieri: con assoluta
naturalezza.
Il 16esimo distretto di Vienna, Ottakring, non solo ha dato il suo
nome ad una saporita birra, ma è anche la sede di uno dei merca­
ti più animati della città. Il centro culinario dell’area è la piazza
Yppenplatz che, pur non essendo un gioiello dell’architettura,
ha un suo fascino improvvisato che attira chi è giovane e chi
giovane è rimasto. La mattina del sabato ha qui luogo il merca­
to contadino: agricoltori della Bassa Austria, del Burgenland e
della Stiria propongono specialità a prezzi abbordabili fianco a
fianco con venditori turchi che elogiano anche ad alta voce le
virtù delle proprie merci. Da qualche anno i locali qui spuntano
come funghi e hanno dato luogo ad un attraente mix di stili.
Si consiglia di cominciare ad esplorare la zona lungo la Payer­
gasse, il lato della piazza che è esposto al sole già di mattina
e dove molti abitanti dell’area amano far colazione all’aperto.
Si consiglia ad esempio il caffè Club International, conosciu­
to dai frequentatori con l’acronimo C.I. Al suo lato cè l’Arjuna
che serve cucina vegetariana del nord dell’India. Direttamente
in piazza si trova l’An-Do, molto frequentato e aperto nel 2006
da tre fratelli turchi. Sarà difficile dire se i numerosi locali in
Payergasse e nei dintorni siano tipicamente viennesi o piuttosto
turchi, ma non importa, non dimentichiamo infatti che il caffè
a Vienna è stato importato dai Turchi, durante il loro secondo
assedio della città...
Sull’altro lato di Yppenplatz c’è lo stand Staud’s Pavillon, anda­
teci e comprate: il suo titolare Hans Staud infatti è considerato il
re della marmellata di Vienna. Staud acquista i suoi ingredienti
presso agricoltori austriaci, e le albicocche, o “Marillen” come
si chiamano in Austria, i lamponi e gli altri frutti vengono poi
trasformati e confezionati ad Ottakring, qualche via più in là.
Brunnenmarkt: lungo e vivace
Una vera istituzione qui è il Kent, che non si fa notare soltanto
per il suo fascino multiculturale. Gli intenditori dicono che la
prima colazione turca qui sia ottima, e d’estate è bello gustarsela
nell’esteso e verde cortile interno, ma anche gli altri piatti tra cui
ad esempio quelli alla griglia sono deliziosi.
Chi poi passeggia lungo la via Brunnengasse verso la Thalia­
strasse scoprirà il più lungo mercato europeo all’aperto, il Brunnenmarkt. Durante la settimana sono qui aperti cinquanta a
sessanta chioschi, il sabato più di cento. Un tempo i chioschi
venivano montati e smontati ogni giorno, in seguito ai recenti
lavori di risanamento questo non è più necessario. È per questo
che le automobili ora devono rimanere fuori. Ma per l’ambien­
te multietnico nel cuore di Ottakring ciò non è certamente uno
svantaggio.
Al mercato Brunnenmarkt si trova
frutta e verdura di stagione.
Il giardino del Kent piace ai Viennesi di tutte le origini. Il locale diventa particolarmente vivace
quando vengono trasmesse partite di calcio.
Di giorno sport e natura, di sera party e cocktail: nelle
giornate estive fino a 300.000 persone affollano i
21 km dell’Isola del Danubio.
Vienna
è un
flusso
Continuo
Prater, siamo al river rapid “Wildalpenbahn”. Le barche circolari scendono lungo le rapide del più grande impianto river
rapid del mondo solo per effetto della forza di gravità, senza
alcun altro impiego di energia. Per la sua costruzione ci si è
ispirati alla natura, ed anche le acque cristalline del 2° acquedotto viennese scorrono soltanto per effetto della pendenza e
senza alcun uso di pompe, fino ai rubinetti delle case viennesi.
I Viennesi sono fieri della loro acqua. Dalle sorgenti nelle Alpi in
Bassa Austria e Stiria, a circa 200 km dalla città, ad ogni abitante
della città vengono forniti 130 litri di acqua purissima al giorno. Il
1. Wiener Wasserleitungswanderweg, il primo sentiero viennese
dell’acquedotto, attraversa i più bei paesaggi solcati dall’acquedotto
e conduce alle sorgenti. Ma anche girando semplicemente in città
si avrà modo di conoscere l’acqua viennese: 900  fontanelle con ac­
qua potabile invitano a dissetarsi. Chi è interessato a ripercorrere il
viaggio di questo prezioso elemento lo può fare anche sui 15.000 m²
del parco giochi acquatico allestito intorno ad uno storico serbatoio
idrico a torre. Ma a Vienna l’acqua non è solo quella dell’acquedotto.
Quattro volte Danubio
Nel 1867, quando Strauss scrisse il “Valzer del Danubio blu” il
corso del fiume, il secondo per lunghezza d’Europa, era diverso.
Con i suoi numerosi affluenti il Danubio di tanto in tanto inon­
dava anche parti di Vienna. Per questo fu necessario procede­
re ad una regolazione. Nel corso della “Grande regolazione del
Danubio”, attuata tra il 1870 ed il 1875, furono realizzati l’odierno
Canale del Danubio ed il Vecchio Danubio. All’inizio degli anni
Settanta, parallelamente all’attuale corso d’acqua principale, fu
realizzato il Nuovo Danubio, e così nacque anche l’Isola del Da­
nubio, della quale nel 2013 ricorre il 25esimo anniversario della
creazione, e che è certamente molto di più di un semplice proget­
to di sistemazione idraulica. Per alcuni si tratta di un’area dove far
festa, accompagnati da ritmi caldi e cocktail rinfrescanti, per altri
di un eldorado dello sport, dove praticare ciclismo e skating. In
particolare alle estremità dell’Isola ci si può godere la natura allo
stato puro. Anche se si tratta di paesaggi naturali artificiali.
Anche il Vecchio Danubio però, un sinonimo di relax, tempo li­
bero e atmosfera estiva, è molto apprezzato. Cinquecento barche a
remi, pedalò e barchette a vela non attendono che di fare un giro
sulle acque. Un suggerimento per gli amanti delle passeggiate: il
1. Wiener Wasserweg, il sentiero viennese delle acque, costeggia
le sponde del Vecchio Danubio fino a giungere all’area della Lo­
bau, a un “bosco fitto”. Questa parte viennese del Parco nazionale
Donau-Auen con i suoi quattro laghetti naturali riparati è anche
frequentata da bagnanti; nel laghetto Dechantlacke amava nuotare
anche il noto artista austriaco Friedensreich Hundertwasser. Al
laghetto Panozza­lacke invece c’è il Knusperhäuschen, dove ci si
potrà rifocillare con la piccante crema di formaggio Liptauer ed
un Salzstangerl, uno sfilatino di pane ricoperto di sale, per tornare
poi in centro città con il battello del Parco nazionale. L’imbarcade­
ro del battello si trova accanto al ponte Salztorbrücke sul Canale
del Danubio.
Ne passa di acqua sotto i ponti
Vienna è attraversata dal Canale del Danubio e non dal Danubio,
puntualizzò un tempo lo scrittore Friedrich Torberg. E in effetti
A Vienna il naturismo ha una lunga tradizione: nel Medioevo i Viennesi più abbienti si facevano
viziare nei primi bagni pubblici di Vienna. Nudi. Gli artisti e le persone più povere preferivano
rinfrescarsi senza dover pagare... nel Danubio. Anche loro nudi. Intorno al primo Novecento
cominciò a diffondersi a Vienna, ad esempio allo stabilimento balneare Gänsehäufel, uno stile
di vita naturale, senza abiti appunto. Anche ai giorni nostri nel popolare stabilimento esiste una
sezione riservata al naturismo.
il Canale che un tempo veniva chiamato “Acqua viennese”, è il
corso d’acqua centrale a Vienna.
Dove oggi circolano le navi delle compagnie DDSG e Twin City Li­
ner un tempo navigavano enormi chiatte che trasportavano merci
preziose. All’inizio del Novecento nel Canale del Danubio si faceva
pure il bagno: esistevano a quel tempo cinque stabilimenti balneari
con piscine costituite da enormi “cesti” immersi nelle acque del
Canale. Nel 2006 questa idea fu ripresa dal Badeschiff, il battello
balneare, un ritrovo che ospita piscina, ristorante e bar. E tra l’altro
negli ultimi anni gli argini del Canale del Danubio sono diventati
una zona molto trendy: Adria Wien, Schützenhaus e Summerstage
sono solo alcuni tra i numerosi locali che costeggiano il Canal Gran­
de di Vienna. Nonostante l’area sia vicina al centro città, la natura
qui ha piena libertà di esprimersi: spesso ad esempio, durante i pic­
nic lungo le sue sponde, si riceve la visita di curiose anatre. Il punto
in cui il fiume Wien, temuto poiché il livello delle sue acque può
salire pericolosamente in breve tempo, sfocia nel Canale, è inoltre
un luogo d’incontro per appassionati di pesca. E niente paura: le ac­
que sono pulite ed i pesci eccellenti. Accanto si trova lo Strandbar
Herrmann; qui non si servono i pesci del Canale del Danubio, ma in
compenso è il posto perfetto per accomodarsi su una sedia a sdraio
e osservare l’andirivieni.
L’area ricreativa Laaer Berg ha avuto gli onori del grande schermo. Alexander Sascha
Kolowrat-Krakowsky girò qui film epici come “La schiava regina” e “Sodoma e Gomorra”.
Oggi li ricorda il romantico laghetto al Kurpark Oberlaa.
www.vi e n na.i n fo
21
Il Prater di Vienna con il suo numerosi sentieri e angolini nascosti
è il posto ideale per un picnic.
Vienna è un habitat
ideale per le api. Ben
600 apicoltori viennesi
questo lo sanno. E il risultato è
gustosissimo. Il miele viennese lo si può
acquistare ad es. nel negozio “Wald & Wiese“.
Storie del Bosco
Viennese
Una giornata
verde a Vienna
La torre di legno accessibile più alta d’Europa misura 66,72 metri e si trova alla Stazione centrale di Vienna. I più arditi potranno così ammirare Vienna dall’alto e vedere anche come il Bosco
Viennese avvolga la città da ovest a nord.
•La Riserva naturale Lainzer Tiergarten fa parte del Bosco Vien­
nese e può vantare degli alberi notevoli: nell’area boschiva na­
turale Johannser Kogel ci sono querce di 400 anni, con tronchi
dal diametro superiore ai quattro metri.
Ogni giorno a Vienna si edificano 3.000 m², cioè una superficie
pari alla metà di un campo di calcio. E tuttavia la città resta molto
verde e ricca di biodiversità. In particolare il parco della biosfera
Bosco Viennese è uno spazio vitale diversificato che, a differen­
za del Giardino zoologico di Schönbrunn, il quale punta sull’e­
sotismo, permette di conoscere la flora e la fauna locali. Anche
­Johann Strauss amava le Storie del Bosco Viennese.
•I cimiteri non sono solo luoghi di estrema dimora. Al cimitero
di Neustift am Walde sette sezioni speciali attirano rare specie
animali in via d’estinzione, tra cui la farfalla saturnia pyri…
Anche un cimitero può essere ecologico!
•“Vedunia” si chiamava il fiume del Bosco Viennese che diede
il nome a Vienna. Oggi esistono ancora 29 torrenti nel Bosco
Viennese.
•A Vienna gli insetti fanno il check in all’hotel: il tronco dell’al­
bero di Natale, che tradizionalmente viene sistemato in Rat­
haus­platz prima di Natale, è stato quest’anno utilizzato per far­
ne degli “hotel per insetti”, dove hanno potuto rifugiarsi molti
animali del Bosco Viennese.
Naturkost St. Josef (7° distretto, Zollergasse 26)
9.5 – 10.15 Massaggi alla Stressdeponie con prodotti
di cosmesi organici fair trade (7° distretto,
Siebensterngasse 4, www.stressdeponie.at)
10.5 - 10.45 Acquisto di un souvenir allo shop Wald &
Wiese – dal miele di Vienna fino alle candele in
cera d’api (7° distretto, Neubaugasse 26,
www.waldundwiese.at)
10.45 - 13.45 Giretto dello shopping presso Green & Clever
organizzato da 7tm (www.7tm.at) presso:
Freitag – Borse (pezzi unici) realizzate con
mate­riali usati (7° distretto, Neubaugasse 26,
www.freitag.ch)
ebenBERG – Ecomoda (7° distretto,
Neubau­gasse 4, www.ebenberg.at)
glanz & gloria – Una perfetta combinazione
di boutique e parrucchiere con un occhio alla
sostenibilità (7° distretto, Schottenfeldgasse 77,
www.glanzundgloria.at)
designqvist – Oggetti di design vintage
scandinavi (7° distretto, Westbahnstrasse 21,
www.designqvist.at)
13.45 – 14.30 Pranzo biologico al ristorante Feldberg
(7° distretto, Westbahnstrasse 21,
www.feldberg.at)
•Ogni estate in Austria e Germania si consumano 1,5 miliardi
di gelati con il bastoncino. Una buona parte dei bastoncini di
legno viene dal Bosco Viennese, uno dei più estesi faggeti in
Europa.
La regina dei fiori, l’orchidea, nel Bosco Viennese evidentemente
si sente particolarmente a suo agio: ve ne crescono ben trenta
diverse varietà.
14.30 – 15 Con la Citybike fino al centro storico
(www.citybikewien.at)
15 – 16 Acquisti per il picnic al panificio biologico
Joseph – Brot vom Pheinsten (1° distretto,
Naglergasse 9, www.joseph.co.at) o al più
esteso mercato biologico contadino europeo
(ogni venerdì, sabato; 1° distretto, Freyung,
www.biobauernmarkt-freyung.at)
16 – 16.30 Dalla piazza Stephansplatz con il taxi bi-
16.30 – 18 Romantico picnic con il pedalò sul laghetto
18 – 18.30 Con un Green Taxi al Volksgarten
cicletta Faxi (www.faxi.at) all’area verde
del Prater. Sosta al gelataio biologico EisGreissler (1° distretto, Rotenturmstrasse 14,
www.eis-greissler.at) e un paio di sorsi (gratis!)
di Acqua Viennese alla fontanella di acqua
potabile alla fine della via Rotenturmstrasse
naturale Heustadlwasser al Prater (2° distretto,
Stadionallee 1)
(www.taxi40100.at)
18.30 – 20 Passeggiata attraverso il Volksgarten (1° distret­
to, Burgring 1, www.bundesgaerten.at) con
successivo giretto per il centro storico
Oggi molto in voga: le taverne del Bosco Viennese – nel bel mezzo dei
vigneti con vista su Vienna e un buon goccio di vino .
8 - 9 Prima colazione vegetariana e biologica al
20 – 22 Cena biologica a base di prodotti regionali
accompagnata da Vino Viennese all’Holl­mann
Salon (1° distretto, Grashofgasse 3,
www.hollmann-salon.at) nel suggestivo cortile
Heiligenkreuzerhof.
Informazioni
su Vienna
La nostra assistenza per il
vostro soggiorno a Vienna
Wien Hotels & Info
Informazioni sul soggiorno a Vienna e la prenotazione dell’hotel
tutti i giorni 9 – 19
tel. +43-1-24 555
fax +43-1-24 555 666
e-mail: [email protected]
La Vienna Card – la vostra
tessera agevolazioni per la città a
soli 19,90 €
La Vienna Card permette di utilizzare gratuitamente per 72 ore
tutti i mezzi di trasporto pubblici di Vienna ed offre riduzioni
per oltre 210 esercizi convenzionati: musei, teatri, shop, caffè,
Heuriger e tanti altri ancora. E un bambino di età inferiore ai
15 anni, accompagnato, può viaggiare gratuitamente.
Acquistabile alla sede Tourist-Info, all’hotel, agli sportelli dei
trasporti pubblici nelle grandi stazioni del metrò e online all’in­
dirizzo www.wienkarte.at.
Buono a sapersi…
I nottambuli girano in metrò
Venerdì e sabato notte, nonché prima delle giornate festive, anche
le metropolitane di Vienna non vanno a dormire e fanno l’alba; i
biglietti hanno lo stesso prezzo di quelli per il servizio regolare.
Tourist-Info Wien
Centro storico, 1° distretto
Albertinaplatz / angolo Maysedergasse
tutti i giorni 9 – 19
Informazioni, prenotazioni hotel, vendita della Vienna Card,
souvenir, allacciamento wi-fi gratuito.
Vendita biglietti per spettacoli a Vienna e per visite guidate della
città, nonché last minute ticket per alcune istituzioni viennesi
all’agenzia di vendita biglietti Jirsa.
Orari di apertura dei negozi
La maggior parte dei negozi a Vienna tiene aperto da lunedì a
venerdì dalle 9 alle 18.30, il sabato fino alle 17 o 18. In alcuni
centri commerciali i negozi tengono aperti da lunedì a vener­
dì fino alle 20 o 21. Un suggerimento: gli shop dei musei di
Vienna sono aperti anche la domenica e nelle giornate festive.
Aeroporto di Vienna
settore arrivi, livello 0
tutti i giorni 6 – 23
LA RIVISTA DI
VIENNA sull’iPad
Scaricatevi la Rivista di Vienna sull’ iPad! Con tanti
suggerimenti, link, foto e video. Scaricabile gratuitamente
in tedesco ed inglese all’AppStore.
Vienna in
internet
2013
www.V
A solo
from the
dancer
Vienna
State Ballet
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perform
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State Opera
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House
Venite a trovarci anche su:
• www.facebook.com/ViennaTouristBoard
• www.facebook.com/GayfriendlyVienna
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Wi-fi
Troverete degli hotspot wi-fi gratuiti in molti luoghi e locali di
Vienna. Allacciamenti wi-fi gratuiti ci sono anche al Tourist-Info
in Albertinaplatz, in piazza Rathausplatz, al MuseumsQuartier,
al mercato Naschmarkt, nella hall della stazione ferroviaria
Westbahnhof, all’aeroporto di Vienna e presso 25 hotspot lungo
l’Isola del Danubio. Ulteriori collegamenti wi-fi sono indica­
ti anche ai siti www.freewlan.at/wien e www.freewave.at/
hotspots.
www.vienna.info
La guida online ufficiale per Vienna fornisce tutte le informa­
zioni ed i suggerimenti di cui avete bisogno per pianificare il
vostro soggiorno a Vienna, dall’aggiornatissima banca dati sulle
manifestazioni alle prenotazioni online dell’hotel.
m.vienna.info
è la versione del nostro sito internet per cellulari e dispositivi
portatili di comunicazione. Specifiche funzioni rendono il vostro
smartphone la guida ideale per andare alla scoperta della città:
• La pratica funzione “around me” vi indica cosa si trova nelle
vostre immediate vicinanze e cosa potreste fare.
• Prenotazione mobile dell’hotel
• Salvate il vostro percorso
di viaggio MyVienna anche
sul vostro cellulare. Così lo
potrete utilizzare anche offline
e senza costi di roaming.
www.vi e n na.i n fo
23
I più gustosi highlight
del 2013 viennese
Nel 2013 Vienna invita a godersi tutti i gusti della città: i caffè viennesi, il Vino Viennese e
la Cucina Viennese sono esempi della passione per i sapori della metropoli lungo il Danubio. Vienna è infatti nota in tutto il mondo come metropoli della musica e della cultura.
Ecco un paio di consigli da intenditori per godersi la città…
La commedia imperniata su
una bionda è uscita prima
nei cinema, sono poi seguiti
600 spettacoli a Broadway
e 1.000 a West End, Londra.
Nel febbraio 2013 è prevista la
prima in tedesco di Natürlich
Blond (La rivincita delle bion­
de) al Wiener Ronacher. Con
tanto di chihuahua!
Il Festival di Vienna (10.5-16.6)
propone ogni anni opere liriche,
spettacoli teatrali e performance,
reinterpretazioni moderne dei
classici e prime di pezzi con­
temporanei. Anche la Festa della
Musica del Festival di Vienna al
Konzerthaus (11.5-18.6) farà la
felicità degli ascoltatori.
La Vienna Design Week (otto­
bre) trasforma Vienna in uno
show room del design: decine
di manifestazioni permetto­
no di avvicinarsi al tema da
punti di vista diversi, e le Vie
della Passione fanno vedere
i risultati della cooperazione
dei designer con le tradizionali
aziende viennesi.
Venite a visitare due prestigiose
istituzioni della musica in pie­
no centro storico: l’interattiva
Casa della Musica rivela nel
modo più giocoso mondi so­
nori affascinanti. Ed il Mozart­
haus Vienna invita ad un viag­
gio nel tempo, su quattro piani,
e vanta come pezzo forte l’exabitazione del compositore.
D’estate gli ampi cortili del Mu­
seumsQuartier con i loro leg­
gendari mobili outdoor ed i nu­
merosi locali sono perfetti per
rilassarsi. Bocce e party sono
gli ingredienti per un’estate
perfetta. Lo spettacolare evento
che chiude l’Estate al MQ è la
MQ Vienna Fashion Week in
settembre.
Se all’inizio di autunno si ini­
zia a servire nei locali della
città il“Novello Viennese”, un
frizzante vino bianco, tutti san­
no che nelle taverne alla peri­
feria della città è iniziata la stagione degli Heuriger, con Vino
e Musica Viennese, nonché
spuntini caserecci al buffet.
Pasqua a Vienna, dare il benve­
nuto alla primavera, ad uno dei
numerosi mercati pasquali, ad
es. quello davanti alla Reggia
di Schönbrunn. O ad un con­
certo del festival OsterKlang
(23.3-31.3), che propone pezzi
musicali rari di diversi generi,
dalla Musica antica a quella
moderna.
Dall’11 luglio all’11 agosto
ha luogo per la 30esima volta
ImPulsTanz, il maggior festival
di danza europea, con perfor­
mance di danza delle più note
compagnie internazionali. Inte­
gra la manifestazione una serie
di workshop di altissimo livello
per esperti ma anche per prin­
cipianti.
La Viennale (ottobre / novem­
bre) è la maggiore mostra del
cinema di Vienna. Interessan­
ti retrospettive, le più grandi
produzioni internazionali, i
migliori documentari e lungo­
metraggi, nonché la presenza
di affascinanti divi del cinema
fanno felici i cineasti.
Da quattro secoli la Scuola di
Equitazione spagnola cura la
classica arte dell’equitazione.
Ammirate il balletto dei Lipiz­
zani nell’ambiente barocco del­
la Hofburg: potete assistere agli
esercizi del mattino o ad uno
spettacolo di gala. Le visite gui­
date vi permetteranno di dare
uno sguardo dietro il sipario.
Nel 2013 una delle case espo­
sitive più note di Vienna, l’Albertina, festeggia il decimo an­
niversario della sua riapertura
con un’alternanza di rassegne
dedicate a Bosch, Bruegel, Ru­
bens, Rembrandt e Matisse.
Completano l’offerta eventi,
presentazioni e coinvolgenti
iniziative...
A partire dalla metà di no­
vembre la Magia dell’Avvento
Viennese (in Rathausplatz) e
numerosi mercatini natalizi,
davanti a Schönbrunn, alla
Ruota panoramica, al Kun­
sthistorisches Museum, alla
Chiesa di San Carlo e in piazza
Freyung, avvolgono Vienna in
un’atmosfera romantica.
Nel 2013 la Vienna City Marathon (14.4) è alla sua 30esima
edizione. Vi partecipano oltre
35.000 corridori, tra cui anche at­
leti di fama internazionale. Lun­
go il percorso che da Schönbrunn
conduce fino al Prater si trovano
le maggiori attrazioni di Vienna.
E migliaia di spettatori faranno
festa insieme agli sportivi...
Birra, abiti folkloristici, sapo­
rite specialità culinarie, non­
ché musica, dal vivo stanno a
garanzia di una coinvolgente
atmosfera da festa in occasione
del festival Wiener Wiesn-Fest
allestito nei tendoni davanti
alla Ruota panoramica (fine
sett-inizio ott.).
Alla fine dell’anno il Capodanno in Città garantisce un’atmo­
sfera festosa con i numerosi
chioschi e palcoscenici lungo
il Percorso di San Silvestro, in
pieno centro storico. A partire
dalla fine di gennaio l’Incanto
di Ghiaccio invita a volteggia­
re sul ghiaccio su una pista di
7.000 m² davanti al Municipio.
Al Festival del Gusto allo
Stadtpark (metà maggio) potrete
assaggiare prelibatezze austria­
che, dal maiale Mangalica del
Burgenland fino al formaggio di
montagna del Vorarlberg. Rino­
mati chef saranno felici di dare
consigli agli aspiranti cuochi.
Ab
Februar
2013!
Legally Blonde
Musik und GesanGstexte
Laurence O’keefe & nell Benjamin
heather hach
Buch
Basierend auf dem Roman von Amanda Brown
und der Metro-Goldwyn-Mayer Filmproduktion
Die Übertragung Des auffÜhrungsrechtes erfolgt in Übereinkunft mit Josef Weinberger ltD., lonDon
im namen von music theatre international, neW York. bÜhnenvertrieb fÜr Österreich: Josef Weinberg Wien, ges.m.b.h.
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