www.VIENNA.info Ballerina solista del Balletto di Stato di Vienna sul palcoscenico dell’Opera di Stato. 2013 Gentili lettori, a Vienna l’arte di godersi la vita è da sempre di casa. Ed i Viennesi, da perfetti padroni di casa, amano condividere quest’arte con gli altri, perché è solo così che si può veramente apprezzare la vita. D’altra par te i piaceri si possono anche moltiplicare ed è per questo che il motto del 2013 è “Le buone cose non saranno mai troppe”. E Vienna riesce nell’impresa di ampliare ulteriormente la sua offerta per tutti i sensi, leggere per credere. Dopo dieci anni riapre la Kunstkammer, la Camera dell’Arte e delle Curiosità, al Kunsthistorisches Museum. Si tratta di una delle camere dell’arte più importanti al mondo, nelle cui sale sono esposti preziosi pezzi unici, opere artistiche esotiche, curiosità ed insolite rarità, tutti oggetti che fanno parte della raccolta asburgica e che, dal Medioevo al Barocco, erano considerati “tesori” o “meraviglie”. Una novità sono le opere liriche per bambini ed i concerti che dal 2013 si allestiscono nell’altrettanto nuovo Musikzentrum Augarten dei Picco li Cantori di Vienna. Ma qui non si esibiranno solo i giovanissimi amba sciatori musicali della città, ma anche altri celebri artisti di tutte le età. Per gli amanti dello shopping a partire dal 2013 c’è il “Goldenes Quar tier”, il quartiere dorato, in pieno centro città: si tratta di una nuova zona pedonale dove le più note firme internazionali hanno aperto o ampliato i loro flagship store viennesi. Qui, immersi in un ambiente storico tra palazzi barocchi ed edifici in stile Liberty, si potrà vivere su una super ficie di oltre 11.000 m2 il piacere dello shopping più chic. Un’esperienza stupenda è anche riscoprire, in occasione di ogni nuovo soggiorno a Vienna, i sapori ed i profumi della città: nuovi ristoranti as solutamente da provare nascono in continuazione, ed i mercati viennesi hanno in serbo sorprese aromatiche sempre nuove. Anche il bouquet dei vini viennesi, apprezzati e premiati in tutto il mondo, è caratteriz zato da una sfumatura leggermente diversa per ogni annata, e degustarli è un’esperienza da non perdere. Ma qui le esperienze da non perdere sono disseminate in tutta la città, in una città sì in continuo cambiamen to ma il cui carattere è sempre inconfondibile. E se, cari lettori, ora vi venisse in mente di chiedere “Piaceri per tutti i sensi, ma per il sesto senso?”, vi posso dire che la risposta è semplice: il sesto senso lo svilupperete proprio voi, sfogliando questa rivista, che vi aiuterà a trovare, tra tutte le interessanti offerte qui descritte, quelle perfette proprio per voi. In fondo ogni arte, anche quella di godersi la vita, necessita di ispirazione, e l’ispirazione è ciò che vogliamo darvi con questa rivista. Buona lettura vi augura Norbert Kettner Direttore generale dell’Ente per il Turismo di Vienna Edito da: WienTourismus, A-1020 Vienna, Obere Augartenstrasse 40, www.vienna.info · Ideazione e redazione: WienTourismus, Andrea Kostner · Coordinatore progetto: Paul Daniel · Testi: Susanna Burger, Paul Daniel, Stefan M. Gergely, Susanne Kapeller, Andrea Krems, Robert Seydel, Susanne Sommer · Traduzione: Alessandra Appel-Palma & Lidia Nonato · Cura editoriale: Renate Hofbauer · Redazione fotografica: Anna-Elisabeth Menz · Ricerca fotografie: Elisabeth Freundlinger · Veste grafica: Kreativ Mag. Evelyne Sacher · Art direction: Jung von Matt / Donau · Printed in Austria by Druckerei Berger 2635/12/20 Si declina ogni responsabilità per i contenuti. Con riserva di modifiche e salvo errori. Fonti immagini Copertina: WienTourismus / Peter Rigaud · Pag. 2: Foto di Norbert Kettner: WienTourismus / Peter Rigaud · Pag. 3: Dettagli delle immagini seguenti, vedi le relative immagini · Pag. 4: Visualizzazione della Kunstkammer Wien: Kunsthistorisches Museum Wien / HG Merz; Saliera, Benvenuto Cellini: Kunstkammer Wien / Kunst historisches Museum Wien; coppa a forma di drago con manico, Gasparo Miseroni: Kunstkammer Wien / Kunsthistorisches Museum Wien · Pag. 5: Corbaci: Rupert Steiner; MuseumsQuartier: Wolfgang Simlinger; Lena Hoschek: Lupi Spuma Fine Photography; giardini del Burggarten: WienTourismus / Lois Lammerhuber · Pag. 6: I Piccoli Cantori di Vienna: www.lukasbeck.com; Donald Duck: Disney · Pag. 7: Palazzo: www.augarten.at; Décor: décor; Kaas am Markt: kaasammarkt; Pinocchio by Philipp Bruni: WPA · Pag. 8: Kohlmarkt: WienTourismus / Lois Lammerhuber; catalogo dei campioni: Alexander Schleissing, Wien; Goldenes Quartier (quartiere dorato): SIGNA · Pag. 9: Diglas: Andrea Diglas, photographer, Zurigo, Svizzera; Loos Bar: WienTourismus / Peter Rigaud; Palazzo di Città Liechtenstein: LIECHTENSTEIN. The Princely Collections, Vaduz–Vienna; Café Korb: Café Korb; trattoria Plachutta & Wiener Schnitzel: Plachuttas Gasthaus zur Oper · Pag. 10: Eine Dunkle Begierde / A Dangerous Method: Everett Collection / picturedesk.com; Before Sunrise: Interfoto / picturedesk.com · Pag. 11: Jude Law: Dor Film / Foto Ingo Pertramer; Il terzo uomo: Lu Wortig / Interfoto / picturedesk.com; La pianista: Everett Collection / picturedesk.com; ritratto di Sissi: STUDIOCANAL GmbH · Pag. 12: palla di neve: Schneekugelmanufaktur; sedia „Stadthallensessel“: harald bichler-rauminhalt; guanti di pelle: www.ninapeter.com; And_I: And-I Irina Gavrich; decorazioni in oro per bicchieri da Heurige: DAS GOLDENE WIENER HERZ® · Pag. 13: Vino Gemischter Satz: WienTourismus / Popp & Hackner; Imperialtorte: Hotel Imperial Wien; modella Bisovsky: Atelier Olschinsky; foto della statua di Johann Strauss: Wien Museum; caraffa di Haerdtl: craig dillon · Pag. 14: Sala dorata del Musikverein: WienTourismus / Peter Rigaud; Konzerthaus: WienTourismus / Daniel Zupanc; Thomas Hampson: Dario Acosta; Patricia Petibon: Felix Broede / DG · Pag. 15: Theater an der Wien: TAW Armin Bardel; Elisabeth-Plakat: VBW; Elisabeth Musical: Rolf Bock; Concerto di una Notte d’Estate dell’Orchestra Filarmonica di Vienna: Wiener Philharmoniker, foto: Richard Schuster; Popfest Karlsplatz: They Shoot Music Dont They; Festa dell’Isola del Danubio: WienTourismus / Karl Thomas · Pag. 16: Volkstheater: WienTourismus / Peter Rigaud; Volksgarten: Thomas Lerch, eventalbum.at; Albertina Passage: söhne & partner / Severin Wurnig · Pag. 17: Voglia di ballare: HOFBURG Vienna, LE GRAND BAL; Life Ball: Life Ball / Robert Tober; Pratersauna: claudio farkasch / lichtschalter.tv; Balletto di Stato di Vienna: WienTourismus / Peter Rigaud · Pag. 18: Donne al caffé: WienTourismus / Peter Rigaud; Délices du Midi: Stefan M. Gergely; Motto: motto; Silberwirt: Hubert Dimko · Pag. 19: mercato contadino in piazza Yppenplatz: Stefan M. Gergely; Kent: Kent; mercato ortofrutticolo Brunnenmarkt: Stefan M. Gergely · Pag. 20: L’Isola del Danubio di notte: WienTourismus / Christian Stemper; il personaggio viennese „Waluliso“ con il megafono: Ludwig Weinberger; laghetto Oberlaa: Karl Thomas / allOver / picturedesk.com · Pag. 21: Prater di Vienna: WienTourismus / Karl Thomas; tipica osteria nel Bosco Viennese: WienTourismus / Peter Rigaud; orchidea: Norbert Novak; vasetto di miele: Wald & Wiese, IBZ Bienen- und Naturprodukte Handelsges.m.b.H. · Pag. 22: Foto simbolica della Scuola di Equitazione spagnola: WienTourismus / Lois Lammerhuber; panorama di Vienna: WienTourismus / Lois Lammerhuber; sedie: WienTourismus / Peter Rigaud · Pag. 23: La rivincita delle bionde: VBW; Mozarthaus: Mozarthaus Vienna / David Peters; mercatino pasquale: WienTourismus / Karl Thomas; Scuola di Equitazione spagnola: WienTourismus / Lois Lammerhuber; Vienna City Marathon: WienTourismus / Wolfgang Simlinger; Festival del Gusto: KKEÖ / Rita Newman; Festival di Vienna: Mike Ranz; MuseumsQuartier: Lisi Specht; ImpulsTanz / Rosas “Drumming Live”: Hermann Sorgeloos; Albertina: Soravia-Wing: WienTourismus / Lois Lammerhuber; festival Wiener Wiesn-Fest: Peter_Ziech, WiesnGmbH.; Vienna Design Week: kollektiv fischka / VIENNA DESIGN WEEK; atmosfera tipica da Heuriger: WienTourismus / Peter Rigaud; Viennale Künstlerhaus: Alexander Tuma; romantico Avvento: WienTourismus / Peter Rigaud; Capodanno a Vienna: WienTourismus / Karl Thomas www.vi e n na.i n fo Nella loro spettacolare Camera dell’Arte e delle Curiosità gli impera tori asburgici raccoglievano oggetti ar tistici e curiosità di tutti i generi. Nel marzo 2013 riapre al Kunsthistori sches Museum questa collezione uni ca al mondo, la Kunstkammer. Un’e sposizione permanente all’insegna della meraviglia. E ciò vale anche per il vicino MuseumsQuartier, per il sob borgo dello Spittelberg e per i giardini del Burggarten, dove a meravigliarsi saranno anche i palati più curiosi. CAMERA DELLE CURIOSITÀ 4 Pagina 14 Pagina I Piccoli Cantori di Vienna sono la più tradizionale “boy band” al mon do. Ora, accanto al palazzo barocco nell’Augarten, è stata loro assegnata anche una nuova sala per concerti. Il massimo del piacere dell’ascolto dunque. Ma nei bellissimi giardini dell’Augarten e nel vicino sobborgo Karmeliterviertel c’è qualcosa anche per l’occhio ed il palato, basti pen sare alla manifattura di porcellane o all’animato viavai del mercato... “Ho apprezzato molto la nota ospita lità viennese”, sottolinea la star hol lywoodiana Jude Law nel corso di un’intervista. Leggende del cinema tra cui Orson Welles, Clint Eastwood e Timothy Dalton hanno a loro volta apprezzato Vienna come location sto rica. I nostri suggerimenti cinemato grafici vi faranno scoprire la Vienna che ha servito da ambientazione per innumerevoli film. QUANDO LO ALL’AUGARTEN SHOPPING VIENNA, SI GIOCA LA CITTÀ DEL DIVENTA IN CASA UN’ESPERIENZA CINEMA 6 Pagina 16 Pagina TRE SECOLI DI VOGLIA RITMI E SUONI DI FESTA A Vienna c’è sempre qualcosa da fe steggiare. Ad esempio gli anniversa ri della fondazione dei grandi centri della musica Konzerthaus e Mu sikverein. I celeberrimi cantanti Pa tricia Petibon e Thomas Hampson gli auguri li fanno di persona, con le loro esibizioni ed anche qui, sulle pagine della nostra rivista. I teatri dell’opera di Vienna rendono omaggio a Wagner e Verdi. E milioni di appassionati del la musica si incontrano in occasione dei festival e dei concerti all’aperto. Nel centro storico di Vienna gli aman ti dello shopping trovano un po’ di tutto: atelier di moderni designer au striaci, tradizionali aziende artigiana li e boutique internazionali di lusso. Per l’après shopping c’è poi la ricca offerta del “Goldenes Quartier” con i suoi caffè, ristoranti, bar ed enote che. E chissà, forse c’è pure il tempo di fare un salto al Palazzo di Città dei Liechtenstein... Vienna di notte scoppia di vita e ce n’è per tutti i gusti. In testa a tutti la electronic music con i suoi club e fe stival. Ballare a più non posso dun que, anche in occasione della strava gante manifestazione Life Ball. Per gli amanti dei generi più classici ci sono invece i tradizionali balli viennesi, o anche il Balletto dell’Opera di Stato di Vienna con il suo carismatico di rettore Manuel Legris. 8 Pagina 18 Pagina GIOVANI E TRENDY Volete sapere perché l’area situa ta tra il sobborgo Freihaus e piazza Margaretenplatz è così in? E quali sono i locali viennesi, i “Beisl” più trendy? Fate un giro con noi attra verso il mondo dei ritrovi della città, in piazza Yppenplatz ad esempio, o anche alla scoperta dei vari ristoran ti di Vienna. Qualche istruzione per piccole avventure all’insegna del pia cere… 10 Pagina 20 Pagina 3 Per non farvi perdere tempo a cercare un ricordo tipico, abbiamo scelto per voi dieci souvenir tipicamente vien nesi, e ce n’è per tutti i gusti, dall’og getto tradizionale fino ai lavori di giovani designer, dal noto eye-catcher fino al suggerimento per intenditori. Ed ogni pezzo è un originale viennese. 10 COSE VIENNESI DA PORTARSI A CASA 12 Pagina 22 Pagina VIENNA È UN FLUSSO CONTINUO PER IL VOSTRO SOGGIORNO A VIENNA I Viennesi sono fieri delle loro acque. In primo luogo dell’acqua potabile che viene convogliata in città diret tamente dalle Alpi. Ma anche del Danubio che attraversa la metropoli. L’acqua è un elemento fondamentale a Vienna e rende la città ancora più vivibile, e vi aiuteremo a capire per ché. In più vi racconteremo le storie del Bosco Viennese e vi daremo qual che suggerimento su come trascorre re una giornata “verde” a Vienna. Veni, vidi... e adesso? Finita qui? As solutamente no! Noi siamo lieti di ac compagnarvi mentre visitate Vienna e di fornirvi tutte le informazioni più utili per garantirvi un piacevolissimo soggiorno a Vienna, dagli indirizzi degli uffici informazioni turistiche fino agli hotspot wi-fi, alla Vienna Card ed agli orari di apertura dei ne gozi. La Saliera di Benvenuto Cellini è uno degli oggetti più pregiati della nuova Camera dell’Arte e delle Curiosità. La saliera dorata fu realizzata verso la metà del Cinquecento. Camera delle Curiosità Nel marzo 2013 riapre dopo dieci anni la Kunstkammer, la leggendaria Camera dell’Arte e delle Curiosità degli Habsburgo al Kunsthistorisches Museum. L’imperatore Rodolfo II era un personaggio particolare: il suo ta lento per la politica non era eccessivo, e l’alchimia e le belle arti lo interessavano molto più degli intrighi diplomatici alla corte di Vienna. Anzi, il grande mondo della politica lo disgustava pro prio. In compenso Rodolfo era un appassionato collezionista di opere d’arte, come del resto molti dei suoi predecessori e succes sori. A partire dalla primavera 2013 tutti potranno approfittare di questa loro passione: i pregiati oggetti raccolti dagli Asburgo infatti sono al centro dell’esposizione permanente della Camera dell’Arte e delle Curiosità del Kunsthistorisches Museum (KHM). Gli oggetti artistici e gli stravaganti souvenir provenienti da Pae si remoti e vicini che gli Asburgo raccolsero dal Medioevo in poi sono esposti al pubblico: lavori di oreficeria e di intaglio, oro logi, dipinti, sculture, arazzi, monete, armi e curiosità naturali. Queste camere dell’arte e delle meraviglie erano sia un museo che una summa di ciò che si sapeva del mondo. Si tratta di una testimonianza storica dal valore inestimabile, pensata per riem pire i visitatori di stupore. Il risultato di questa aristocratica passione per il collezionismo colpisce ancora oggi: la Camera dell’Arte e delle Curiosità di Vienna è una delle più estese e spettacolari al mondo. Nelle sue trecento bacheche sono esposti 2.162 oggetti. Il pezzo più an tico è una tavola in avorio del nono secolo, quello più recente un dipinto per soffitto del 1891. Alla Camera dell’Arte e delle Curiosità su una superficie di 2.717 m2 è raccolto un millennio di storia. Saliera e coppa a forma di drago Gli imperatori Federico III, Massimiliano I, Ferdinando I, Massi miliano II ed in particolare Rodolfo II furono i più appassionati collezionisti dei tesori custoditi al KHM. E di veri tesori si tratta, tesori che ora sono nuovamente esposti al pubblico. Prima fra tutti è la preziosa saliera dorata di Benvenuto Cellini. L’ogget to fu realizzato verso la metà del Cinquecento e suscitò molto clamore nel 2003, quando fu rubato dal Kunsthistorisches Mu seum. Il suo recupero avvenne appena nel 2006. Nella nuova Camera dell’Arte le è stato riservato un posto fisso (e sicuro). Il reame della fantasia Non solo i contenuti sono al centro della riapertura della mostra, anche la forma è fondamentale. Sabine Haag, direttrice del KHM, sottolinea infatti nel corso di un’intervista: “È nostra intenzione presentare queste insolite opere in modo tale che al pubblico si riveli al primo colpo d’occhio il mondo della fantasia e dello stu pore.” Per questo motivo la nuova formula prevede un “viaggio nel tem po”. Haag: “Si inizia con le camere dell’arte medievali per passare poi alla passione per il collezionismo del Rinascimento italiano e poi alle camere dell’arte in quanto prime forme museali nel Cin quecento e primo Seicento. Si prosegue per arrivare al Barocco e poi al Classicismo: per la prima volta presentiamo una selezione di significativi pezzi realizzati in quest’ultima epoca.” In poche parole: venti sale espositive per godersi il gusto dell’arte. Non mancano inoltre gli oggetti bizzarri: il calco naturale di un vero rospo ed un supporto per lingue di serpente (1450 circa) con tanto di denti di squalo fossiliz zati: all’epoca si credeva infatti si trat tasse di misteriosi resti di draghi. La funzione di questi denti era quella di rivelare le bevande avvelenate, anche se in realtà naturalmente non funzio navano. Tra gli altri pezzi esposti: una coppa a forma di drago in lapislazzuli ed un centrotavola mobile composto dalla dea Diana che cavalca un Cen tauro. Si trattava di un gioco per bere: il centauro scagliava frecce sui com mensali, e chi veniva colpito doveva svuotare la coppa. La nuova Camera dell’Arte e delle Curiosità è dotata di una modernissima infrastruttura tecnica. I preziosi oggetti, sono esposti in trecento bacheche dall’illuminazione perfetta. La coppa a forma di drago in lapislazzuli è un capolavoro dell’arte lapicida milanese (1565/70 all’incirca). www.vi e n na.i n fo 5 Oltre ai numerosi locali si è stabilita nell’area dello Spittelberg anche la boutique della stilista Lena Hoschek. Il quartiere del piacere Il soffitto mosaicato al CaféRestaurant Corbaci è un vero e proprio eye-catcher. Nelle immediate vicinanze della Kunstkammer è situata una delle più estese aree museali del mondo, il MuseumsQuartier. Un tempo qui si trovavano le scuderie degli Asburgo. Oggi il Mu seumsQuartier (MQ), inaugurato nel 2001, ospita prestigiosi cen tri artistici: il Leopold Museum (la maggiore raccolta al mondo di opere di Schiele!), il mumok – Museo di Arte Moderna, la sede espositiva Kunsthalle, l’istituzione dedicata alla danza Tanzquar tier ed il centro di architettura Architekturzentrum Wien, che nel 2013 festeggia il 20esimo anniversario della fondazione. Ma il MQ è anche un luogo dove rilassarsi: colorate strutture di design su cui sedersi e sdraiarsi d’estate sono perfette per rilassarsi all’aper to. E l’iniziativa “Estate al MQ” è ogni anno una grande festa: le piste da bocce, la musica scelta da noti DJ ed i simpatici locali con i loro tavolini all’aperto ricreano l’atmosfera delle vacanze. Numerosi locali hanno riconosciuto le potenzialità di quest’estesa area all’aperto (60.000 m2). Al Café-Restaurant Corbaci il soffitto maiolicato realizzato su progetto dell’artista turca Asiye Kolbai-Ka falier forma un netto contrasto con l’allestimento minimalista del locale. Il Café Leopold si anima anche di notte: hanno qui luogo infatti esclusivi party con musica selezionata da DJ e videoproiezio ni. Nelle calde giornate d’estate si potrà trovare un po’ di fresco nel romantico giardino del ristorante Glacis Beisl, dove si serve tipica Cucina Viennese. I ritrovi Halle, MQdaily e Kantine completano l’offerta culinaria. Ideale per famiglie: lo ZOOM Museo per Bambi ni ed il Teatro per il giovane Pubblico Dschungel Wien. Le stradine della creatività Lo Spittelberg propone un mix di locali e negozi disseminati nelle romantiche stradine del sobborgo. Dietro al MuseumsQuartier inizia lo Spittelberg, una parte di Neu bau, il distretto creativo di Vienna. Quest’area biedermeier, perfet tamente restaurata, ha tantissimo da offrire: caffè e bar con tavolini all’aperto, spesso un po’ nascosti in romantici cortili interni, si al ternano a negozi di design e di moda. Uno di questi è das möbel: qui l’arredamento interno del locale in cui si sorseggia un caffè e si gusta un buon dolce è in vendita. Moda femminile in stile anni Cinquanta e reinterpretazioni moderne dei “Dirndl”, i tipici vestiti folcloristici austriaci, si trovano dalla stilista Lena Hoschek. Il MuseumsQuartier è uno dei più estesi quartieri museali al mondo, e vi affluiscono ogni anno circa 3,8 milioni di visitatori. Una caratteristica dello Spittelberg: di ritrovi ce ne sono veramen te tantissimi e la maggior parte propone Cucina Viennese. Il Lux comprende un simpatico bar e ristorante ed un’ originale corte interna coperta. L’Amerling Beisl con il suo bel cortile interno è un classico tra i locali della zona. Witwe Bolte e Zu ebener Erde und erster Stock sono due ristoranti dall’atmosfera gradevole con un’ottima offerta culinaria. Il posto più elegante dell’area è il Kulinarium 7, che propone su diversi piani specialità gastrono miche e vini. Particolarmente suggestivo è il mercatino natalizio dello Spittelberg, dove ogni anno si vendono bellissimi oggetti di artigianato artistico, e dove ci si può riscaldare ai chioschi che offrono punch e vin brulé. Palme e palazzo imperiale Se dal Kunsthistorisches Museum si prosegue verso la Ringstrasse, la strada ad anello che racchiude il centro storico, per poi attraversarla, si giunge ben presto in una sorta di paradiso urbano: nei giardini del Burg garten con la loro serra delle palme in stile Liberty. Qui ci si può rilassare sulle distese erbose, visitare la Casa delle Farfalle o gustare uno dei manicaretti del ristorante Palmenhaus, seduti nella bellissima terraz za all’aperto o anche all’interno della serra, circondati dalle piante. I giardini del Burggarten, allestiti secondo il gusto inglese, erano i giardini privati dell’imperatore Francesco Giuseppe. Oggi si trova qui l’unica statua dell’imperatore. I cento Piccoli Cantori di Vienna riempono l’Augarten, la loro casa, di vita. All’Augarten si gioca in casa I Piccoli Cantori di Vienna hanno 515 anni di tradizione alle spalle e sono dunque la più tradizionale “boy band” al mondo. Con la loro nuova sala per concerti all’Augarten il coro ora avvia una nuova fase. Se si percorre la via Obere Augartenstrasse, arrivati al numero 1c può capitare di sentire fino in strada il do-re-mi-fa-sol delle voci bianche che si esercitano. Dal 2013 finalmente si potrà assistere ai concerti di questi giovani talenti musicali anche qui, all’Augarten. Nel cuore di Vienna – un simpatico particolare: quest’area si trova a soli pochi metri dal centro geografico della città – il coro si è creato una piccola nuova patria: un nuovo polo musicale dove provare ed esibirsi, sia nei suoi concerti che nelle sue opere liriche per bambini. Ma anche progetti musicali e festival dedicati ai bambini sono cordialmente benvenuti: la cultura e l’Augarten sono in perfetta armonia. La nuova sala per concerti è dotata di un impianto tecnico modernis simo: ad attendere i 380 spettatori ci sono esperienze sonore di gran classe. Dal punto di vista estetico la modernissima costruzione resta discreta e si armonizza, in posizione leggermente rientrata, nell’in sieme barocco formato dalle mura del parco e da quelli che erano un tempo edifici di servizio. L’opera lirica per bambini “Moby Dick” di Raoul Gehringer (musica) e Tina Breckwoldt (libretto) Cento voci all’Augarten Il gruppo di bambini tra i nove ed i quattordici anni, suddiviso in quattro cori di 25 membri ciascuno, abita, studia e canta nelle sale di quello che un tempo era il palazzo imperiale Augarten. La scuola materna, quella elementare ed il liceo dei Piccoli Can tori sono aperti anche alle bambine, e l’insegnamento punta ov viamente sulla musica. I bambini danno ogni anno 300 concerti a cui assistono in media 500.000 persone. I quattro cori portano i nomi dei compositori Schubert, Mozart, Haydn e Bruckner e sono in tournée ogni anno per dieci settimane. Ogni membro del coro partecipa a ben 80 concerti, più di certe pop star. Nel 2013 il coro si recherà in Australia, in Asia e negli Stati Uniti. E finalmente, dopo dieci anni, è nuovamente prevista una tournée nel Regno Unito. Da Bach al pop Il repertorio dei Piccoli Cantori spazia tra la musica medievale e quella contemporanea, e particolarmente note sono le loro inter pretazioni di mottetti, lieder, valzer e polche di Johann Strauss & co. I ragazzini si destreggiano abilmente tra diversi generi musica Il dromedario Fu-pa dell’opera lirica per bambini “Zwischen Welten” (tra i mondi), la mascotte dei Piccoli Cantori di Vienna, visita nel giugno 2011 la nuova sala per concerti, allora ancora in fase di realizzazione. Dal 1924 i Piccoli Cantori di Vienna vestono alla marinara. I piccoli uomini di mondo all’epoca si vestivano proprio così, basti pensare a Paperino. li. Sono stati anche realizzati con il coro diversi progetti trasversa li come la “Seidenstrasse” (via della seta), un video che combina musica e le immagini di un viaggio in Paesi remoti (un suggeri mento: il DVD “Silk Road – Songs along the Road and Time”). Grandissimi musicisti si esibiscono insieme ai Piccoli Cantori: dall’Orchestra Filarmonica di Vienna e la Staatskapelle Berlin fino a direttori d’orchestra come Pierre Boulez, Nikolaus Har noncourt, Mariss Jansons e Riccardo Muti. Ed anche tra i loro membri vanno ricordati musicisti di spicco, tra cui Franz Schu bert ed i fratelli Joseph e Michael Haydn, nonché all’epoca at tuale il direttore d’orchestra Friedrich Haider, il compositore hk gruber, il tenore Herbert Lippert e l’attore Fritz Karl. Ed il futuro porterà certamente nuovi nomi… La musica di Mozart La passione per la musica all’Augarten vanta una lunga tradi zione: ad esempio il 5 maggio 1782 Wolfgang Amadeus Mozart scrisse in una lettera al padre: “Quest’estate ogni domenica ci sarà musica all’Augarten.” Un momento culminante della serie di concerti a cui si riferiva Mozart fu il Concerto del Mattino di Mozart stesso, il 26 maggio 1782, che prevedeva, tra gli altri pezzi, anche la Sinfonia di Parigi. Senza grande rispetto per la political correctness i concerti avevano luogo la mattina presto, mentre le persone semplici lavoravano e non potevano così “disturbare” la società “bene”. Ora a garantire piacere musicale all’Augarten sono i Piccoli Cantori di Vienna – e lo fanno per tutti. www.vi e n na.i n fo I giardini dell’Augarten sono i più antichi giardini barocchi di Vienna. Il palazzo ospita la Manifattura di Porcellane Augarten ed il Museo della Porcellana. 7 Il sobborgo del gusto, il Karmeliterviertel Il cuore culinario del Karmeliterviertel, nel secondo distretto, è l’incantevole Karmelitermarkt con i suoi numerosi locali. A soli pochi minuti dall’Augarten si trova il Karmelitermarkt, un piccolo mercato ortofrutticolo noto per la qualità dei prodotti che si vendono alla sezione biologica, ai chioschi slow food e al mercato contadino. Nell’area del mercato negli ultimi anni si sono stabiliti anche numerosi ritrovi trendy. Il Tewa ed il Zimmer 37 servono invece cucina biologica. Al Madiani ci si può lanciare alla scoperta della cucina della Georgia, ad iniziare dalla prima colazione. Kaas am Markt è un’interessante mix tra negozio di specialità e trattoria. Ed anche nella zona intorno al mercato si sta assistendo ad un vero e proprio boom di locali: il tradizionale Vincent si fa notare per la sua cucina giovane e cre ativa, ed è considerato una delle stelle nascenti nel firmamento dei locali per gourmet. Lo Skopik & Lohn è un esponente della moderna cultura della ristorazione viennese. Il Mochi con la sua moderna cucina fusion giapponese è un po’ al di fuori del sob borgo, ma vale veramente la pena di farci un salto, non solo per gustare le sue insolite varianti di sushi. Un parco per tutti i sensi L’Augarten è il più antico giardino barocco e al contempo la patria di note istituzioni culturali, dai Piccoli Cantori di Vienna fino alla tradizionale Manifattura di Porcellane Augarten. I giardini dell’Augarten, nel secondo distretto di Vienna, sono in teressanti per numerosi motivi. I più antichi giardini barocchi di Vienna si estendono su un’area di 52 ettari. Chi attraversa questo parco fiorito con i suoi estesi viali con un po’ di fortuna potrà in travvedere magari qualche piccolo membro del coro che alloggia al Palais Augarten. Accanto al palazzo barocco ha sede una delle più antiche manifatture di porcellane europee: la Manifattura Au garten Wien realizza da quasi tre secoli finissime porcellane lavo rate a mano. Per convincersene basta partecipare ad una visita gui data attraverso la manifattura ed il nuovo Museo della Porcellana. Anche la cooperazione con artisti contemporanei è sempre stata un elemento fondamentale della filosofia dell’azienda, e continua ad esserlo, come dimostrano le creazioni di moderni designer tra cui Thomas Feichtner e Philipp Bruni. Il palazzo dell’Augarten è un punto d’incontro anche per i buongustai: il caffè-ristorante décor infatti è caratterizzato non solo da un interessante allesti mento, ma serve anche squisite reinterpretazioni della cucina austriaca, ovviamente su piatti Augarten. Dalle aree con tavolini all’aperto del ristorante ci si può godere una splendida vista sul parco. La nota mecenate dell’arte Francesca Habsburg ha trovato all’Au garten una degna sede per la sua collezione “Thyssen-Bornemisza Art Contemporary”. Inoltre ogni anno, d’estate, un festival del cinema all’aperto propone a numerosi cinefili rassegne cinema tografiche e dei chioschi gastronomici particolarmente curati. In netto contrasto con il mondo barocco dell’Augarten sono le due massicce torri che risalgono alla Seconda Guerra Mondiale, epoca in cui servivano alla contraerea. Oggi sono un monumento com memorativo ed una testimonianza della guerra. “Kaas am Markt” è un’apprezzata trattoria del Karmelitermarkt, un perfetto esempio del vivace mondo gastronomico fiorito intorno nei mercati di Vienna. La terrazza del caffè-ristorante décor è ideale per godersi l’atmosfera del giardino. Porcellane al passo con i tempi: il designer Philipp Bruni ha ideato per Augarten il moderno vaso “Pinocchio”. Lungo la via Kohlmarkt: passeggiare e godersi la splendida vista Quando lo shopping diventa un’esperienza Cos’è che rende lo shopping a Vienna così speciale? Stilisti e designer austriaci convivono pacificamente con aziende tradizionali e firme di lusso internazionali. E poi ogni tanto vale la pena di alzare lo sguardo dalle vetrine e di rivolgerlo verso l’alto. Infatti anche le facciate delle case sono notevoli. Lungo la via Kohlmarkt tutto brilla e luccica e non solo a Natale, quando questa strada è decorata a festa. No, questa via, dove le boutique di Tiffany, Chopard e Cartier si alternano alle tradizio nali aziende viennesi, non bisogna proprio percorrerla a passo spedito. Un gioiellino dell’architettura è poi la Casa Artaria di Max Fabiani, che si riconosce facilmente per la facciata legger mente arretrata rispetto all’allineamento degli altri edifici. Molto più recente è il portale d’ingresso del gioielliere viennese Schul lin, realizzato negli anni Ottanta del secolo passato dall’archistar Hans Hollein. Eleganza viennese Tradizione e privilegi Piccolo ma raffinato: il mondo della moda viennese. Da tempo la moda viennese si è affermata anche a livello internazionale. La coppia di stilisti che sta dietro al marchio Schella Kann è ormai parte integrante di questo mondo. La sua boutique è situata in un palazzo in stile Art Déco in Spiegelgasse che in termini di architettura fa presagire ciò che poi si troverà all’interno: linee chiare, dettagli raffinati. L’artigianato ha il pavimento dorato, è così che recita un pro verbio austriaco. Ai tempi dell’imperatore a numerose aziende artigianali austriache fu conferito un cosiddetto “privilegio” che le autorizzava a fornire i loro prodotti alla corte. Queste aziende venivano chiamate “fornitori imperial-regi” e così si chiamano ancora oggi. Purista si potrebbe definire lo stile di Michel Mayer, il cui ne gozio si trova all’interno dell’edificio Deutschordenshaus in Singerstrasse, dietro il Duomo di Santo Stefano. È a lei che non poche signore si rivolgono per farsi fare l’abito da indossare in occasione del Ballo dell’Opera. L’azienda Jungmann & Neffe dal 1881 ha il suo locale in piaz za Albertinaplatz. Variopinti rotoli di stoffa sono adagiati sugli scaffali di legno, nelle vetrine si possono ammirare cravatte e stravaganti bretelle. Il catalogo dei campioni sembra uscito da un museo, qui si può scoprire quali fossero le stoffe scelte dai VIP di un tempo, dall’imperatrice Sisi ad esempio, dalla baro nessa Vetsera o da Emmy Ephrussi, della quale Edmund de Waal ha tratteggiato un ritratto nel suo noto romanzo “Un’eredità di avorio e ambra”. Quanto sia armoniosa la combinazione di elementi antichi e mo derni lo si vede anche se, arrivando dal Kohlmarkt, passato il Graben alla destra, si prosegue diritto. Già nel Duecento qui si trovavano arcate sotto le quali sarti e venditori di stoffe espone vano la loro merce, e furono questi a dare il nome alla via che ora si chiama Tuchlauben, portici dei panni. Oggigiorno si trovano qui numerosi flagship store delle più grandi firme. “Goldenes Quartier”, quartiere dorato, è così che i Viennesi chiamano que sta zona pedonale, dove, su una superficie di oltre 11.000 m2, i nomi celebri non mancano: Prada, Armani, Miu Miu e Louis Vuitton. A Vienna c’è persino una vergine certificata, una vergine sveva, per la precisione, ed è certificata dal 1720. La Schwäbische Jungfrau è in realtà un negozio di biancheria che un tempo aveva la responsabilità di assicurarsi che all’imperatore non mancassero mai i fazzoletti. Oggi qui si può acquistare biancheria da letto e da tavola e farsi ricamare bellissimi monogrammi. Emmy Ephrussi aveva scelto un “Satin bianco Duchesse Toilette”, lo si può leggere nel catalogo dei campioni dell’azienda Jungmann & Neffe. Immergersi nel lusso al “Goldenes Quartier”. Dopo aver aperto la porta del raffinato negozio Knize lungo il Graben di Vienna, come prima cosa si avverte il profumo di ber gamotto, cedro, arancia e anche un sentore di legno di sandalo: è questo infatti il profumo di Knize Ten, la prima serie Knize di profumi per uomo al mondo. Qui da Knize, una boutique di moda per uomo, si può farsi fare un abito su misura o anche portarsi a casa subito uno dei modelli prêt-à-porter. www.vi e n na.i n fo 9 Scalinata con sculture di Giovanni Giuliani (1664-1744), 1704/05 Al Café Diglas ci si sente riportati alla Vienna di un tempo. Uno dei bar più trendy di Vienna, oggi come allora: Loos Bar Palazzo di Città Liechtenstein A soli pochi passi dal teatro Burgtheater è situato il barocco Pa lazzo di Città Liechtenstein, un altro gioiello del centro storico di Vienna. In questo bellissimo edificio di proprietà dei Princi pi Liechtensein si possono ammirare, solo previa prenotazione e in gruppo però, stupende opere d’arte del Biedermeier e del Classicismo. Grazie ai completi, attenti e scrupolosissimi lavori di restauro si sono potuti conservare i mobili, nonché il parquet originale di Michael Thonet. Cucina, cantina e caffè Si dice che sui gusti non si discute. Perché in fondo il gusto è una cosa del tutto personale. Meno male che a Vienna esiste un’enorme varietà di tradizioni gastronomiche locali ed internazionali. E ce n’è veramente per tutti i gusti: cucina moderna o classica, al caffè o al ristorante, al bar o all’enoteca, l’offerta è semplicemente vastissima. Una sosta al caffè è un elemento integrante dello shopping quan to la schiuma del latte lo è per il cappuccino. Si entra e ci si ritrova in un altro mondo. Al Café Diglas ad esempio sembra di essere nel mezzo di una scenografia biedermeier con tanto di musica al pianoforte. Il Café Korb invece non è soltanto noto per essere il salotto di moderni letterati, ma con la sua “Art Lounge” propone anche una moderna atmosfera da club. Chi vuole sen tirsi come a casa di amici, si rechi in piazza Franziskanerplatz: il Kleines Café continua ad essere un punto di ritrovo ideale per chiacchierare, bere caffè e riflettere sulle sorti del mondo. La Cucina Viennese “La Cucina Viennese al suo meglio è qualcosa di magnifico, dal classico Wiener Schnitzel al dessert più sofisticato. È qualco sa che tutti dovrebbero provare e che mi ha permesso di farmi un nome nel mondo dei ristoranti di New York”, afferma Kurt Gutenbrunner, proprietario del ristorante Blaue Gans a New York. Lo chef de cuisine di fama internazionale è fiero a ragione delle sue radici culinarie. Forse uno dei migliori Wiener Schnitzel, di vitello, come si deve, lo servono da Plachuttas Gasthaus zur Oper. Il tempio dei buongustai di Walter Bauer da tempo non è più noto solo a pochi intenditori. Sono cresciuti qui diversi creativi cuochi ed anche la Guida Michelin ha conferito una stella a quest’ottimo ristorante. Chissà, forse buon gusto significa anche avere degli interni fastosi. Ein Wiener Salon offre anche una svariata offer ta di pietanze. Al Schwarzen Kameel attendono gli ospiti tipici piatti della Cucina Viennese ed un simpatico bar. Al raffinato Albertina Passage, oltre ad un’offerta gastronomica high class, allietano i clienti melodie jazz, funk e soul. L’Art Lounge al Café Korb è un popolare luogo d’incontro per artisti. Senza vino Vienna sarebbe impensabile. La più vasta offerta di vini viennesi la si trova da Wieno, accanto al Municipio. Da non perdere è la più antica enoteca viennese che risale a cinque se coli fa, Villon. Nel 2013 Vienna celebra l’ottantesimo anniversario della morte di Adolf Loos che oltre un secolo fa, con il suo American Bar, fece epoca e creò la tipologia del bar viennese: legno scuro, mar mo, specchi e un’atmosfera suggestiva. Il nuovo hotspot della Cucina Viennese: Plachuttas Gasthaus zur Oper “Si prenda un morbido filetto di vitello, lo si batta bene, lo si passi nella farina, nell’uovo sbattuto e nel pane grattugiato e lo si frigga poi in burro chiarificato, finché assume un bel colore dorato” (antico ricettario viennese). Si dice che un tempo per impanare la carne si usasse vero oro in foglie. Nel 2010 Viggo Mortensen (a sin.) e Michael Fassbender girarono alcune scene del film “A Dangerous Method” davanti al Belvedere superiore. Star e action a Vienna Da quasi un secolo le più belle attrazioni di Vienna fanno da sfondo a produzioni cinematografiche internazionali. È vero che Vienna non è Hollywood, ma comunque i registi in ternazionali adorano girare a Vienna: nel 2011 ben 57 società di produzione internazionali hanno richiesto alla Vienna Film Commission, la commissione a cui rivolgersi se si vuole girare un film a Vienna, un permesso di ripresa. Nella maggior parte dei casi il set si trovava nel bellissimo centro storico. Vienna è sempre stata un set ambito: negli anni Venti si girarono qui i due monumentali lungometraggi hollywoodiani “Sodoma e Gomorra” (1922) e “Schiava regina” (1924). Il primo classico fu realizzato nel 1948 e ambientato nella Vienna del dopoguer ra: “Il terzo uomo” con Orson Welles nella parte del leggendario contrabbandiere di penicillina Harry Lime. Uno degli interpreti principali, oltre a Welles, fu la Ruota panoramica del Prater, il simbolo di Vienna, ma anche il Duomo di Santo Stefano rivestì una parte importante. Ancora oggi, in occasione del “Giro del terzo uomo”, una visita guidata della rete di fognature di Vienna, ci si può calare dove venne girato l’inseguimento finale. A Vienna si trova anche un museo dedicato a questo film. Sissi, i moschettieri e James Bond L’attrazione più frequentata di Vienna ha un ruolo di primo piano nella nota trilogia “Sissi” girata negli anni Cinquanta: la Reggia di Schönbrunn. Romy Schneider, nel ruolo dell’imperatrice Elisabet ta, si aggira infelice nella Reggia e nei suoi giardini. Un’altra resi denza degli Asburgo, la Hofburg, ebbe invece nel 1993 il curioso compito di fare da controfigura a Parigi: il film di cappa e spada “I tre moschettieri” in realtà è ambientato lungo la Senna, ma le ripre se con Charlie Sheen e Kiefer Sutherland furono trasferite lungo il Danubio. Per quattro mesi Vienna rappresentò la scenografia per fetta per la Francia del Seicento. Ai giardini del Burggarten, dove si girarono diverse scene, erano presenti fino a mille comparse. L’Opera di Stato di Vienna fa da sfondo alla romantica storia d’amore “Prima dell’alba” con Ethan Hawke e Julie Delpy. Anche nel 1981 Vienna fu fatta passare per un’altra città: la Mosca comunista. Nel film di spionaggio “Firefox – Volpe di fuoco” con il premio Oscar Clint Eastwood, il Canale del Danubio si calò nei panni della Moscova ed il metrò di Vienna in quelli della me tropolitana moscovita. E a proposito di metrò: “Che la facciano pure saltare in aria”, disse scherzando l’allora sindaco di Vienna, Helmut Zilk, rivolgendosi alla troupe di un altro famoso film di spionaggio. Quando infatti, nel 1986, James Bond girò a Vienna parti di “007 – Zona pericolo”, tutta Vienna fu coinvolta, Timothy Dalton animò Prater, Volksoper, Schönbrunn e gli storici gasome tri. Il metrò chiaramente è sopravvissuto... www.vi e n na.i n fo 11 Jude Law sul set di “360”, al Naschmarkt di Vienna La Ruota panoramica riveste un ruolo fondamentale nel leggendario “Terzo uomo”. Jude Law: “Ho apprezzato molto la nota ospitalità viennese.” È un bell’uomo persino con il berretto di lana: è così che Jude Law si è presentato nel 2011 sul set di “360”. Oltre a Law, nell’adattamento del “Girotondo” di Schnitzler, girato perlopiù a Vienna, recitano anche altri noti attori tra cui Anthony Hopkins e Rachel Weisz. La regia è di Fernando Meirelles. Il mercato Naschmarkt e la Ringstrasse hanno fatto da sfondo. Nel corso di un’intervista esclusiva condotta con la nostra rivista, Jude Law parla delle sue impressioni di Vienna Qual’è stata la Sua prima impressione di Vienna, cosa Le è piaciuto di più? Mi è piaciuta la cucina e ho apprezzato molto la nota ospitalità viennese. Mi è anche molto piaciuto il Naschmarkt con tutti i suoi aromi, colori e la sua atmosfera. Sono tutti motivi per ritornare in questa città. Cosa La ha colpito di più di Vienna? La maggior parte dei visitatori della città avrà certamente più tempo di me per conoscere le attrazioni, perché noi abbiamo lavorato duro al film tutto il tempo. Vienna è ad ogni modo una città ricca di posti che meritano una visita. È stato importante per il film girare proprio a Vienna? Sì, molto importante, perché sia l’inizio che la fine del film sono ambientati a Vienna, come nell’opera di Schnitzler che ha ispirato il regista Peter Morgan. Vienna è nota per essere stata fonte di ispirazione culturale ed intellettuale fin dall’Ottocento. È per questo che avevamo bisogno dell’atmosfera autentica della città per questo film. Vienna nel cinema: dieci suggerimenti 1. Il terzo uomo: thriller sul contrabbandiere di penicillina Harry Lime (Orson Welles) nella Vienna del dopoguerra con la nota colonna sonora suonata al salterio (1949). 2. Trilogia di Sissi: Romy Schneider nel ruolo della giova ne imperatrice nel complesso mondo della corte asbur gica (1955-57). 3. Il portiere di notte: lungometraggio che tratta del rap porto sadomasochista tra una sopravvissuta al campo di concentramento ed il suo ex-carnefice delle SS (1974). 4. Firefox: conflitto tra Russi, Americani ed Inglesi per un prototipo di caccia sovietico (con Clint Eastwood; 1982). 5. 007 – Zona pericolo: Timothy Dalton nel ruolo di James Bond alla caccia di criminali a Vienna (1987). Molto più romantiche invece le riprese di “Prima dell’alba”, nel 1994: Ethan Hawke incontra nel tre no da Budapest a Parigi il suo grande amore e tra scorre con lei 14 ore a Vienna. Oltre agli interpreti principali Ethan Hawke e Julie Delpy, in questo film si vedono l’Albertina, il Prater, la Hofburg, il Canale del Danubio, la Ringstrasse e la Chiesa votiva. Nel 2010 e nel 2011 si ritrovarono a Vienna i mi gliori attori di Hollywood: tra gli interpreti del dramma sulla psicanalisi “A Dangerous Method” girato tra l’altro al Belvedere ed al Museo di Sigmund Freund, ci sono Viggo Mortensen, Keira Knightley e Michael Fassbender. Jude Law inve ce fu ripreso lungo il mercato Naschmarkt e sulla Ringstrasse di Vienna per il lungometraggio “360” (un adattamento di “Girotondo” di Schnitzler). Peter Morgan, nominato per l’Oscar A firmare la sceneggiatura del film “360” è stato Peter Morgan (no minato per l’Oscar per “The Queen” e “Frost/Nixon”). L’autore, che vive a Vienna, sottolinea entusiasta nel corso di un’ intervista esclu siva: “Vienna offre sia un ambiente imperiale che un clima urbano moderno e multiculturale. Si può ancora trovare la nota ‘Gemütlich keit’ (termine intraducibile che descrive una sensazione di piace vole relax. N.d.t.), in numerosi angoli della città, ma più diffusa è un’atmosfera giovane e vivace.” Morgan continua: “Questa città, un mix di epoche e di etnie, rappresenta, grazie alla sua poliedricità, un terreno fertile per ogni tipo di creatività.” Per Morgan, che vole va fare del “Girotondo” di Schnitzler qualcosa di nuovo, una storia moderna, girare “360” a Vienna fu una scelta perfetta: “Vienna si è rivelata ideale per questo film, perché ha ancora l’aspetto del fin de siècle ma è allo stesso tempo una moderna metropoli.” L’unica cosa che Morgan non ha cambiato rispetto a Schnitzler: “La storia inizia e finisce a Vienna.” – Così come anche tante altre storie passate. 6. I tre moschettieri: film di cappa e spada ispirato al ro manzo di Alexandre Dumas con Kiefer Sutherland e Charlie Sheen (1993). 7. Before Sunrise: Ethan Hawke e Julie Delpy trascorrono una romantica notte a Vienna (1995). 8. La pianista: di Michael Haneke, due volte vincitore del la Palma d’Oro a Cannes, che nel 2001 ha girato un film ispirato al romanzo della vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura Elfriede Jelinek imperniato sul con flitto tra una madre dominante e la figlia sottomessa. Il film “La pianista” del regista austriaco Michael Haneke (2001), è ambientato a Vienna ed è stato girato anche al Konzerthaus. Haneke con questo film ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria al Festival di Cannes. Haneke si è aggiudicato già due volte la Palma d’Oro di Cannes, l’ultima nel 2012 per il film “Amour”ed una volta il Golden Globe (per il film “Il nastro bianco”). 9. A Dangerous Method: Viggo Mortensen e Michael Fassbender nei ruoli di Sigmund Freud e di C. G. Jung immersi in una disputa sulla psicoanalisi (2011). 10. 360: un libero adatta mento del “Girotondo” con Jude Law, Rachel Weisz ed Anthony Hopkins (2012; il DVD esce nella primavera 2013). La Trilogia di Sissi è un successo mondiale dal 1950. Interprete principale, accanto a Romy Schneider: la Reggia di Schönbrunn. 10 souvenir di Vienna Siete alla ricerca di un originale souvenir di Vienna? Ne abbiamo scelto per voi dieci: dall’oggetto tradizionale fino alle creazioni trendy di noti designer, dai ricordi più noti fino al suggerimento per intenditori, ogni pezzo è comunque un originale viennese. Palle di neve originali viennesi La palla di neve è un oggetto tipicamente viennese. Alla fine dell’Ottocento Erwin Perzy richiese il brevetto per quest’in venzione quasi casuale. Nella manifattura di palle di neve nel 17esimo distretto di Vienna si producono ogni anno 200.000 palle di neve che poi si vendono in tutto il mondo. Tra di esse anche diversi modelli personalizzati, ad esempio quello per la famiglia del presidente degli Stati Uniti Barack Obama. Molto apprezzate sono le palle con soggetti viennesi, in cui la neve scende lentamente sul Duomo di Santo Stefano, sulla Ruota panoramica e sulla Reggia di Schönbrunn. Le si possono acquistare alla Wiener Schneekugelmanufaktur (Schumann gasse 87, 17° distretto), ai negozi di souvenir e ai mercatini natalizi. www.viennasnowglobe.at Bicchieri da Heuriger viennese All’Heuriger il vino un tempo si beveva dai cosiddetti “Fassl becher”, bicchieri decorati con foglie di vite. Questi graziosi bicchieri sarebbero quasi spariti dalla cultura quotidiana vien nese, se il giovane studio di design “Das goldene Wiener Herz” non avesse ideato una nuova versione di questo classico vien nese. Il tradizionale “Fasslbecher” si vende con la decorazione a tralci di vite in oro vero. Grazie a questa elegante ripresa del bicchiere di un tempo, l’antica tradizione degli Heuriger torna a vivere. I bicchieri sono in vendita in numerosi shop di musei. www.dgwh.at Guanti di pelle Gioielli di Sedia “Stadt AND_i hallensessel” di Nina Peter di Roland Rainer Tra i vari mobili ideati dall’architetto austriaco Roland Rainer (1910-2004), il più celebre è certamente la sedia “Stadthallen sessel” degli anni Cinquanta. I fori nello schienale sono tipici di queste sedie impilabili in multistrato di betulla ricurvo. Gli originali si possono acquistare da Lichterloh, Zeitloos, Raumin halt; reinterpretazioni da Lichterloh e Prodomo. Un suggerimen to: la casa d’aste Dorotheum mette all’asta regolarmente oggetti di design realizzati nel periodo tra gli anni Trenta e Cinquan ta (ad es. di Roland Rainer e Carl Auböck), nonché classici del Modernismo viennese (ad es. di Adolf Loos e Josef Hoffmann). www.dorotheum.com La produzione di guanti di pelle, Nina Peter ce l’ha nel sangue. La sua famiglia produce guanti da oltre 170 anni. Nel 2003 Nina Peter ha fondato insieme allo stilista Gregor Pirouzi il marchio Nina Peter Hautnah. Da allora gli insoliti guanti di pelle realiz zati con materiali come pelle di pitone, pelle di salmone e pelle di pesce persico russo sono diventati oggetti di culto nel mondo internazionale della moda. Persino Lady Gaga indossa nel video musicale “The Edge of Glory” un elegante modello speciale di Nina Peter Hautnah. I guanti sono in vendita alla boutique nel 1° distretto, Kärntner Durchgang 10. www.ninapeter.com Gli stravaganti gioielli dell’orafo Andreas Eberharter hanno già entusiasmato star tra cui Beyoncé e Lindsey Lohan. Le sue creazioni dal marchio AND_i ricordano in parte delle scul ture, alcuni sembrano quasi delle maschere. Tra i suoi pezzi più noti vanno ricordate le sue reinterpretazioni delle bende da pirati che, indossate su un occhio dalle modelle, suscitaro no clamore nel 2009 ad una sfilata di moda di Thierry Mugler, e che nel frattempo sono divenute veri e propri oggetti di cul to. Gli oggetti della collezione “ready-to-wear” si possono acquistare a partire da un prezzo di 40 euro e sono un acces sorio per tutti i giorni. Vendita previa prenotazione all’atelier: www.and-i.net www.vi e n na.i n fo Wiener Gemischter Satz Il “Gemischter Satz” è un vino viennese con una lunga tradi zione alle spalle. Per produrlo è necessario piantare insieme almeno tre diversi vitigni in un vigneto viennese e trasforma re poi le uve in vino. Le regole sono molto severe. In realtà il “Gemischter Satz” era ormai quasi caduto nell’oblio. Nel 2006 alcuni ambiziosi viticoltori crearono il gruppo “WienWein”ed affinarono questo vino popolare per renderlo degno delle ta vole più eleganti. Ora il “Wiener Gemischter Satz” è uno dei vini più trendy a New York. Lo si può acquistare presso diver se enoteche oppure direttamente presso numerosi produttori. www.wienwein.at 13 Imperialtorte Le torte degli hotel di Vienna vantano una lunga tradizione. Molti lussuosi hotel propongono le loro speciali torte della casa. La torta dell’Hotel Imperial è sì meno nota della celebre Sachertorte, ma il suo sapore non ha nulla da invidiare a quel lo della più celebre cugina. Anche se l’Imperialtorte in realtà è un cioccolatino, seppure piuttosto sovradimensionato. Si al terna crema al cacao a strati di sottilissime mandorle sfogliate, sopra i quali si mette poi uno strato di marzapane e, alla fine, una glassa al cioccolato. La si può acquistare all’Hotel Imperial. www.imperialtorte.at Lo chic viennese di Susanne Bisovsky L’immagine retrò di Vienna e l’eleganza delle giovani donne viennesi sono la passione di Susanne Bisovsky. L’ex-collabora trice di Helmut Lang con le sue complesse creazioni dimostra che può esserci moda al di sopra delle tendenze del momento. Con il suo stile inconfondibile reinterpreta trend del passato, utilizza materiali quasi dimenticati e tecniche di produzione antiche. Haute couture e prêt-à-porter previa prenotazione al salone di Susanne Bisovsky (Seidengasse 13, 7° distretto) e prêtà-porter anche presso Sisi Vienna (Annagasse 11, 1° distretto). www.bisovsky.com Oggetti di design Una foto con Johann Strauss in argento di Oswald Haerdtl Chi visita Vienna non deve mancare di fare un salto ai giardi ni dello Stadtpark. È lì infatti che è situata la statua dorata di Johann Strauss con un violino in mano. Il monumento è uno dei soggetti più fotografati a Vienna. Chi dunque si fa fare una foto insieme al Re del Valzer avrà anche un souvenir gratuito. Il mo numento si trova qui dal 1921, ed in occasione della sua inaugu razione l’Orchestra Filarmonica di Vienna interpretó il celebre “Valzer del Danubio blu” di Strauss. Oltre ai valzer, “Schani”, è così che i Viennesi chiamano affettuosamente Johann Strauss, ha composto anche numerose operette tra cui “Il pipistrello” e “Lo zingaro barone”. L’architetto Oswald Haerdtl (1899-1959) negli anni Cinquanta aveva ideato per la Wiener Silber Manufactur una spettacolare caraffa in argento, un bellissimo esempio del linguaggio formale dell’epoca. Haerdtl era allievo di Kolo Moser e collaboratore di Josef Hoffmann. I due fondatori del circolo Wiener Werkstätte operavano anche per la Wiener Silber Manufactur, fondata nel 1882. Ancora oggi si realizzano con massima fedeltà all’origina le numerosi oggetti di design della Wiener Werkstätte: dalle po sate di Hoffmann al servizio a forma di zucca di Otto Prutscher. I pezzi si vendono alla Silberboutique, nel 1° distretto, Spiegel gasse 14. www.wienersilbermanufactur.com Il Musikverein è un punto centrale del mondo concertistico internazionale ed un paradiso della musica classica. 300 anni di ritmi e suoni Le due maggiori istituzioni musicali viennesi sono giunte ad un importantissimo traguardo: il Wiener Konzerthaus festeggia il centesimo anniversario della sua fondazione e la società Gesellschaft der Musikfreunde il duecentesimo. Ricorrenze sufficientemente importanti per attirare nelle loro sale star come Patricia Petibon e Thomas Hampson. Da un secolo ormai il Wiener Konzerthaus è un luogo in cui la musica si può esprime re in tutte le sue sfaccettature. Nel bell’edificio in stile Liberty gli spettatori possono tranquillamente osare anche generi per loro inusuali, sicuri di assistere ad uno spetta colo di altissima qualità, ad esempio ai concerti per percussione che fanno vibrare il Konzerthaus o a quelli che fanno cantare tutto il palazzo come quando ai Sing Along il pubblico canta insieme al coro. Naturalmente un posto di primo piano spetta alla musica classica. Tra gli artisti che si esibiranno qui nel 2013 ci sono il pianista Lang Lang con il “Bolero” di Ravel e la “Rhapsody in Blue” di Gershwin (22 febbraio) e la mezzosoprano Angelika Kirch schlager nell’opera oratorio “Oedipus Rex” di Stravinskij (18 marzo). Il tenore Jonas Kaufmann interpreta invece il “Viaggio d’inverno” di Schubert (6 aprile). I festival allestiti al Konzerthaus riflettono questa grande varietà: in occasione di Reso nanzen i riflettori sono puntati sulla Musica Antica, mentre l’Internationales Musikfest, il festival internazionale della musica nell’ambito del Festival di Vienna, propone mu sica classica e altro, Wien Modern si dedica invece alla Musica Contemporanea. Al Wiener Konzerthaus dunque la curiosità è richiesta: chissà che sorprese ci aspettano intorno al 19 ottobre 2013, il centenario della fondazione dell’istituzione. Amici della musica Il 29 novembre 1812 la storia della Gesellschaft der Musikfreunde, la società degli ami ci della musica di Vienna, la cui sede è il celeberrimo Musikverein, iniziò con un colpo di timpano. Di fronte a seicento entusiasti spettatori fu eseguita l’opera “Alexander’s Feast” di Händel che porta il sottotitolo “Il potere della musica”. Dopo due secoli in cui la società si è dedicata entusiasta alla cura della musica classica ed alla promozione di quella nuova, ci attende una strepitosa stagione giubilare che si protrarrà fino al 2013. Il filoellenismo di Theophil La sede concertistica della Gesellschaft der Musikfreunde di Vienna, il Musikverein, una mecca per gli ap passionati di musica ed architettura, è nota in tutto il mondo per il Concerto di Capodanno dell’Orchestra Filarmonica di Vienna. Theophil Hansen, danese di nascita, fece costruire il palazzo secondo quello stile “ri nascimentale” che si rifaceva all’architettura classica. Hansen è anche l’autore dei progetti per il Parlamento di Vienna, per la Borsa e per diversi altri palazzi. L’ammirazione di Hansen per l’ellenismo si riconosce anche nel Musikverein: nelle Cariatidi, nell’Apollo e nelle Muse del soffitto della Sala dorata, nel tetto a tempio nella Sala di Brahms e nell’Orfeo nel frontone della facciata esterno. Nel 2013 ricorre tra l’altro anche il duecente simo anniversario della nascita di Hansen (1813–1891). Petibon e Hampson Gli appassionati di musica potranno assistere al Musikverein a 400 concerti nel corso dei quali si esibiranno i più rinomati artisti internazionali. Nel 2013 si potranno ascol tare tra gli altri Mariss Jansons con l’Orchestra Reale del Concertgebouw di Amsterdam e Daniele Gatti con l’Orchestre National de France. Il 5 aprile 2013 il cartellone preve de la ripresa di uno scandalo storico: la riedizione dello “Skandalkonzert 1913”, leg gendaria polemica sulla mu sica nuova passato alla storia (opere di Schönberg, Mahler etc.). Musikverein e Konzerthaus sono sedi concertistiche molto apprezzate dai divi internazionali che ama no venire a Vienna. Nel 2013 la soprano francese Patricia Petibon darà prova del suo virtuosismo nei due templi della musica (29 aprile al Konzerthaus, 5 maggio al Musikverein). Anche il carismatico cantante lirico e interprete di lieder Thomas Hampson si esibirà sia al Musikverein (17 febbraio), che al Konzert haus come “Simon Boccanegra” nell’omonima opera di Verdi (17 aprile). Al Konzerthaus di Vienna da un secolo si rende omaggio alla poliedricità: dalla musica classica al jazz, dalla world music alla letteratura. Thomas Hampson, il grande baritono internazionale afferma: “Vienna, la città della musica, ha un significato del tutto speciale nella mia vita artistica. Momenti indimenticabili come la mia prima registrazione di un disco, cantate di Bach dirette da Nikolaus Harnoncourt, i miei concerti di Mahler con Leonard Bernstein e le numerose stupende serate all’Opera di Stato di Vienna, al Musikverein, al Konzerthaus ed al Theater an der Wien richiamano per me l’inconfondibile vita musicale di Vienna, una città di grandi tradizioni, con centri musicali molto attivi ed un pubblico competente, entusiasta ed aperto al dialogo come pochi altri.” Patricia Petibon: “Vienna è per eccellenza la città dei cantanti, in cui aleggia tutt’ora lo spirito di Mozart. Una delle ragioni per cui Vienna mi attira è proprio il fascino di Mozart. E senza dimenticare, l’architettura e la pittura: è una città ricchissima in tutti gli ambiti artistici. Per me, in quanto artista, è questa la mia città d’adozione, una città che mi ha messo di fronte a tutte le sfide e reso possibili tutti i sogni. Una città da un lato ancorata alle sue tradizioni e dall’altro aperta alle novità. È questa la città in cui mi sento a casa, e pensare che non ho origini germanofone, eppure mi sento a casa.” www.vi e n na.i n fo 15 Il Theater an der Wien propone ogni mese la prima di un’opera lirica, dai classici barocchi alle composizioni contemporanee. Il 10 settembre 2013 ricorre il 115esimo anniversario della morte dell’imperatrice Elisabetta. “Elisabeth”, il musical in lingua tedesca di maggior successo, l’ha resa immortale. Al Raimund Theater. Da Wagner a Verdi I compleanni vanno festeggiati, i duecentesimi ancora di più, come quelli dei due compositori nati nel 1813 Richard Wagner e Giuseppe Verdi. I teatri dell’opera di Vienna lo fanno, eccome. L’Opera di Stato di Vienna propone per 300 serate all’anno 50 diverse opere interpretate dai massimi i divi della musica. Tra le opere presentate: “Un ballo in maschera” di Verdi (con Roberto Alagna), “Simon Bocca negra” (con Plácido Domingo), “La Traviata” (con Rolando Villazón) e il “Rigoletto” (con Simon Keenlyside). Di Wagner verranno rappresentati il “Parsifal” (con Jonas Kaufmann), “Tristano e Isotta”, “Sigfrido” e “La Valchiria” (tutte con Nina Stemme). Il Theater an der Wien presenta nel luglio 2013 l’“Attila” di Verdi. Il 5 gennaio Marc Minkowski e Les Mu siciens du Louvre Grenoble interpreteranno in onore di Wagner il “Jubiläumskonzert 1863”, un concerto giubilare che ricorda che 150 anni fa Wagner presentò per la prima volta alcuni passaggi delle sue opere liriche al pubblico, proprio qui, al Theater an der Wien. Un appuntamento annuale da non perdere: il Concerto di una Notte d’Estate dell’Orchestra Filarmonica di Vienna a Schönbrunn. La Volksoper Wien, oltre alle opere liriche ed alle operette, propone anche musical e balletti, molti dei quali in lingua tedesca. Nella primavera 2013 andrà in scena qui il “Rigoletto” di Verdi. E, in occasione del diver tente pezzo di Loriot “Wagners Ring an einem Abend” (il Ring wagneriano in una sera) si potrà anche ridere. La barocca Chiesa di San Carlo, lo sfondo per le quattro giornate del festival Popfest Wien. Sotto il cielo stellato La Festa dell’Isola del Danubio: nel 2013 questo party XXL festeggia la sua 30esima edizione. Milioni di appassionati di musica affluiscono ogni anno ai festival e concerti all’aperto di Vienna, poiché cosa c’è di meglio di una tiepida serata estiva per godersi melodie da quelle mozartiane alle più moderne? In più nelle maggior parte dei casi l’ingresso è gratuito. La manifestazione con la maggiore affluenza è la Festa dell’Isola del Danubio: il mag giore party open air in Europa attira sull’“Isola” nelle tre giornate di giugno ben tre mi lioni di spettatori. Nel 2013 si festeggerà la 30esima edizione dell’evento: 2.000 artisti propongono musica live di tutti i generi. Più tranquilla, ma non per questo meno suggestiva è l’atmosfera in occasione del Donau kanaltreiben lungo il Canale del Danubio che attraversa il centro di Vienna. Ed al festival di luglio, il Popfest Wien, che esiste solo da pochi anni, la piazza Karlsplatz si trasforma in una Mecca della musica pop austriaca. Jazz di tutti i tipi e non solo risuona al Vienna Jazz Festival, ma anche in sedi all’a perto come il Summerstage o la piazza di fronte al Municipio. Su quest’ultima si ri trovano gli amanti della musica e della buona cucina in occasione del Festival della Musica su Schermo, che propone in luglio ed agosto ogni sera filmati di opere liriche, operette, balletti e di concerti, nonché un’ottima offerta culinaria. Un’esperienza unica per gli appassionati di musica classica è il Concerto di una Notte d’Estate dell’Orchestra Filarmonica di Vienna a Schönbrunn: decine di migliaia di persone assistono gratuitamente al concerto nel parco della Reggia di Schönbrunn, milioni alla sua trasmissione alla TV. Gratuito è anche l’evento Opera in diretta in piazza, che prevede nei mesi di aprile, maggio, giugno e settembre la trasmissione in diretta su un megaschermo di diversi spettacoli che hanno luogo nell’Opera di Stato. Pavimenti in marmo, tendaggi di velluto ed uno stupendo lampadario a corona di cristallo: Rote Bar al Volkstheater Voglia di festa a Vienna Vienna di notte scoppia di vita e ce n’è per tutti i gusti. Vienna è particolarmente nota per la musica elettronica. Lo si vede nei diversi club della città ed a festival tra cui “Waves Vienna” o “Run Vie”. Ai Viennesi piace ballare. Non solo ai balli, ma anche nei club. Negli ultimi anni il mondo dei club ha assistito ad una notevole espansione: ora di club animati e per tutti i gusti ce ne sono tanti come mai prima. Ne stanno a riprova anche i nuovi locali che spuntano qua e là: al futuristico Dinnerclub Albertina Passage, direttamente accanto all’Opera di Stato, un elegante pubblico vol teggia sulle note di jazz e soul. Coloro che amano la musica live apprezzano il Chaya Fuera, e gli appassionati della techno sono entusiasti del Grelle Forelle. I club dalle sedi più insolite Per i club a Vienna si apprezzano le sedi insolite. L’Albertina Passage ad esempio è un club situato in un sottopassaggio pedonale dismesso, e lo stesso vale per il vicino Babenberger Passage, dove il pubblico più cool balla ai suoni di house e R’n’B. Il mondo underground invece è di casa in un ex-sottopassaggio in piazza Praterstern: le notti del Fluc Wanne decollano al ritmo di electro, beats & breaks e concerti di noise rock. Al Flex, il club di Vienna più conosciuto a livello internazionale, i party hanno luogo in un extunnel della metropolitana. Qui la musica è variegata come il pubblico. Chi ama le allegre feste nel bel mezzo di un pubblico eterogeneo e talvolta anche eccentrico sarà al posto giusto al Club U, situato all’interno del padiglione in stile Liberty di Otto Wagner, in piazza Karlsplatz. Ma anche al teatro Volkstheater i party trendy, tra cui anche serate burlesque, non mancano: dopo che il sipario si è abbassato, nel bellissimo locale del teatro Rote Bar, sotto i bei lampadari di cristallo, inizia la vita notturna. Gli animali da discoteca che apprezzano lo stile architettonico ed i mobili degli anni Cinquan ta non devono perdersi il Volksgarten. L’omonima discoteca offre, oltre alla house music, un padiglione che porta la firma del geniale architetto Oswald Haerdtl. Panchine e sedie in verde pistacchio, realizzate da Thonet in base ai progetti di Haerdtl, fanno da cornice ad un rigoglioso palmeto. Haerdtl è anche l’architetto del limitrofo Volksgarten Pavillon con i suoi tavolini immer si nel verde. Il ritrovo, molto apprezzato nella bella stagione, è il posto perfetto per godersi l’estate alle note della musica lounge scelta dai DJ. Un ventaglio di festival per tutto l’anno Chi fa parte del mondo trendy frequenta la Pratersauna, un ritrovo che un tempo era una sauna e ora è un originale club allestito secondo il gusto de Festival della musica •sound:frame aprile 2013: www.soundframe.at •Gürtel Nightwalk agosto 2013: www.guertelnightwalk.at Volksgarten Disco: elegante design degli anni Cinquanta. Il bar porta il nome di Oswald Haerdtl, l’architetto famoso che l’ha allestito. •Run Vie autunno 2013: www.runvie.at •Waves Vienna autunno 2013: www.wavesvienna.com Mangiare in un bell’ambiente e ballare all’Albertina Passage: il Dinnerclub presso l’Opera di Stato di Vienna propone un’ottima cucina e musica jazz dal vivo in un ambiente futuristico. www.vi e n na.i n fo 17 Lo stravagante show in Rathausplatz è ogni anno il momento culminante del Life Ball. Oltre 300.000 appassionati di ballo partecipano ogni anno ai tradizionali Balli Viennesi. Il Ballo dell’Opera all’Opera di Stato di Vienna viene trasmesso persino in TV. Ritmo di tre quarti e disco music Maria Yakovleva e Kirill Kourlaev, solisti del Balletto di Stato di Vienna, sfidano le leggi di gravità sul palcoscenico dell’Opera di Stato. I balli viennesi sono l’anima della cultura austriaca. Ogni anno a Vienna hanno luogo oltre 450 balli, dal tradizionale Ballo dell’Opera fino allo stravagante Life Ball. gli anni Sessanta, dove si suona soprattutto musica elettronica. Vi hanno anche luogo i due interessanti festival della musica “Prater Unser” (con tanto di cabina techno della Ruota panoramica) e “Poolbar mit Pratersauna”. In genere, nell’area del Prater, la voglia di far festa non manca, e dal 2011 vi si organizza anche il Waves Vienna, che mette in subbuglio l’intero mondo dei party vienne si, dal Canale del Danubio al Prater appunto: in dieci sedi hanno luogo diversi concerti di alternative, electronic, rock e club music. Anche il Run Vie festival propone da alcuni anni ed in sedi diver se un futuristico hip hop abbinato a musica elettronica, perfetta per ballare. L’ormai collaudato sound:frame festival abbina i vi sual alla musica elettronica e alla sua settima edizione, nel 2013, vedrà nuovamente la presenza dei migliori VJ e DJ. Ogni anno in agosto, in occasione del Gürtel Nightwalk, alcuni tratti della mag giore arteria del traffico viennese si trasformano nella più lunga strada musicale della città. Su diversi palcoscenici all’aperto e in locali lungo il Gürtel come Rhiz, Chelsea, B72, Auslage e The Loft li si incontra il mondo della musica alternativa (concerti gratuiti). Un suggerimento per nottambuli: venerdì, sabato e nelle notti che precedono le giornate festive si può tornare a casa in metrò: ad in tervalli di 15 minuti la metropolitana infatti fa servizio tutta la notte. Il Ballo Viennese con le melodie del valzer è noto in tutto il mondo. L’originale però esiste soltanto a Vienna. La Stagione dei Balli culmina a Carnevale e tutti i raffinati balli tradizionali rispettano un severo cerimoniale in quanto ad abbigliamento e svolgimento. Il primo della stagione è il ballo di Capodanno, Le Grand Bal, alla Hofburg, in cui ha luogo la maggior parte dei balli viennesi. È infatti qui che la buona società viennese danza anche al Ballo dei Caffettieri, al Ballo dei Giuristi ed al Ballo dei Cacciatori. Il Ballo dell’Opera all’Opera di Stato è ogni anno il pezzo forte della Stagione dei Balli, trasmesso anche alla TV. Anche il Ballo dell’Orchestra Filarmonica di Vienna al Musikve rein è un evento da non perdere. D’estate invece si danza alla Fête Impériale. Per l’allestimento di questo splendido ballo esti vo la Scuola di Equitazione spagnola viene decorata a festa e si trasforma in una sala da ballo. Ma i balli viennesi hanno anche un volto moderno. Contempo raneamente al Ballo dell’Opera ha luogo il coloratissimo Ballo delle Rose della comunità gay & lesbian al Palais Auersperg. In tutto il mondo ormai è noto il Life Ball. In occasione di questo stravagante e chiassoso evento di beneficienza in favore della lotta contro l’AIDS si fa festa nelle sale del Municipio e anche sulla piazza di fronte. Vi partecipano numerosi divi mondiali e il ballo prevede anche una spettacolare sfilata di moda che pro pone le creazioni di uno stilista internazionale. Una curiosità: le scatenate notti di ballo, che siano classiche o moderne, di solito terminano al chiosco dei Würstel. Basta coi cigni morenti Il Balletto di Stato di Vienna ha avviato una nuova era: alla guida del carismatico direttore artistico Manuel Legris, il corpo di ballo brilla di nuova luce. Ad avviare la tradizione dei balletti a Vienna fu nel 1622 l’impera trice Eleonora Gonzaga, consorte dell’imperatore Ferdinando II: faceva infatti danzare le sue dame di corte. Fu lei a far mettere in scena per la prima volta a Vienna un balletto. All’inizio questo nuovo genere era riservato solo all’aristocrazia. Appena in un secondo momento furono ingaggiati ballerini di professione e nel 1870 fu creato il primo ensemble austriaco. I successi attuali si rifanno a questa tradizione. Il francese Manuel Legris, allievo di Nureyev e Danseur Étoile dell’Ope ra di Parigi, dal 2011 direttore artistico del Balletto di Stato di Vienna, sta lasciando un’impronta indelebile all’Opera di Stato di Vienna, e dal 2011 la compagnia ferve di novità. Nel corso di 85 serate a stagione il corpo di ballo si esibisce sia all’Opera di Stato che alla Volksoper. E lì dove abitualmente è il canto ad essere al centro dell’attenzione, il balletto composto dai migliori ballerini internazionali entusiasma il pubblico. Nel 2013 si punta sì sul repertorio classico con la “Manon”, “La Sylphide” e “Don Chisciotte”, ma si attribuisce uguale im portanza a pezzi nuovi ed al balletto moderno. Grande attesa circonda “Blaubarts Geheimnis” (il segreto di Barbablu) per la coreografia di Stephen Toss, un’opera espressiva incentrata sul la storia dell’uxoricida con melodie di Henryk Góreci e Philip Glass. “Max und Moritz” è invece un popolare balletto amatis simo dalle famiglie. Infatti il Balletto dell’Opera di Stato dà una grande importanza alla varietà dei generi. La bella piscina illuminata nel giardino del ritrovo Pratersauna non funge solo da decorazione. Qui d’estate si nuota, talvolta anche in piena notte. GIOVANI E TRENDY La zona tra Freihaus e piazza Margaretenplatz è molto in a Vienna: l’offerta culinaria è veramente svariata, inoltre non mancano tanti angolini nascosti, tutti da scoprire. L’area, un tempo un sobborgo di Vienna, forma un perfetto contrasto con l’adiacente centro storico. I centrali distretti Wieden e Margareten sono molto eterogenei dal punto di vista culinario: a caratterizzare quest’area a sud dell’Opera di Stato, sono piccoli e simpatici locali come l’ Aromat o il Pub Klemo (da non perdere per gli intenditori di vini) e anche alcune trattorie con bellissimi verdeggianti cortili interni, come ad esempio lo Schlossquadrat in piazza Margaretenplatz. Il Freihausviertel, la zona intorno alla Schleifmühlgasse, che dal punto di vista architettonico è caratterizzata piuttosto da eleganti edifici, brulica di vita grazie soprattutto alla sua vicinanza con il Naschmarkt, il mercato ortofrutticolo, da qualche anno una vera calamita per i turisti. Chi è alla ricerca di qualche “gioiellino” nascosto, al di là del viavai del mercato, qui lo troverà di certo. In via Schleifmühlgasse ad es. si trova un negozio di specialità con ottimi whiskey, rum e gin, e accanto c’è uno champagne bar e la raffinata torrefazione Kaffeerösterei Alt-Wien con tanto di coffee-bar al primo piano. Molto simpatico è Babette’s, uno shop che custodisce oltre duemila ricettari con tanto di cucina a vista e corsi di cucina. Solo in Schleifmühlgasse si trovano ben sei caffè che propongono ottime prime colazioni, motivo per cui l’area è nota anche come “sobborgo della prima colazione”; più tradizionale è lo stile dell’Amacord, altri invece si orientano alle tendenze moderne. Nuovi e classici “Beisl” viennesi Gli amanti di una cucina viennese casereccia si spostino di un paio di centinaia di metri: il Silberwirt ad esempio è una moder na trattoria che offre Schnitzel (cotoletta impanata), Backhendl (pollo fritto) etc. D’estate si mangia nel cortile all’ombra di tigli e castagni secolari. Ottime trattorie (che a Vienna vengono anche chiamate “Wirtshaus”) sono la piccola Haas Beisl, tipicamen te viennese, e il tradizionale Ubl, per così dire un classico dei “Beisl” che non è cambiato da decenni. Chi ci tiene a far parte del mondo trendy, troverà quel che cerca nel distretto di Margareten, al Motto ad esempio, un ristorante aperto la sera che da anni punta con successo sul glamour. O an che al nuovo Zweitbester, un locale moderno e minimalista con una cucina a vista. Il Café Cuadro propone un’elegante offerta per la prima colazione, deliziosi snack durante il giorno (burger quadrati) e cocktail per l’happy hour. Per coloro che preferiscono gli spuntini si raccomanda lo studentesco Xpedit Kiosk, dove si grigliano le salsicce, e lo scandinavo Skaen. Molto in voga sono anche i negozi di specialità che propongono assaggi, tra cui il Délices du Midi che offre specialità della Francia meridionale. O anche il rustico negozio di specialità contadine Helene, in Ket tenbrückengasse (la sua proprietaria tra l’altro ama cantare, ba sta chiederglielo). Accanto ad Helene si trova l’esclusivo Henzls Ernte con le sue rare erbe selvatiche, i fiori canditi e la verdura selvatica. Interessante anche il nuovo negozio Donatella, che offre specialità del mezzogiorno italiano, ennesimo esempio di riuscita combinazione tra negozio di specialità e bistrò. Il mondo trendy viennese da decenni apprezza il Motto, perché non cessa mai di essere in. Al Délices du Midi si trovano deliziose specialità dal sud della Francia. Nel giardino del Silberwirt si ritrovano operai, artisti e top manager, com’è tipico dei “Beisl”. www.vi e n na.i n fo 19 Il sabato in piazza Yppenplatz c’è il mercato dei contadini, e si parla viennese, dialetto della Stiria e del Burgenland e turco. L’offerta italiana tra l’altro è vasta, in Schleifmühlgasse ad esem pio ci sono il moderno Acht ein Halb ed il tradizionale Da Gino e Maria, in piazza Margaretenplatz c’à la popolare Trattoria Margareta che propone pizza, pasta e branzino. Piuttosto rari invece sono i ristoranti di pesce, probabilmente poiché lungo il Naschmarkt ce ne sono già abbastanza. In compenso gli amanti della bistecca ne potranno gustare di saporite all’Artner ed al ristorante Gergely’s, aperto solo la sera. Due locali servono cucina boema, il s’Powidl ed il Zu den 3 Buchteln, e ricordano anche che Margareten era un tempo un distretto popolato da cechi. Oggi nell’ex-distretto operaio allog giano soprattutto creativi, architetti, web designer e, ultimamen te vi si sono stabilite numerose società di produzione cinemato grafica. Si apprezza qui il fascino di un distretto vicino al centro, con numerose case restaurate (in Hofgasse e Schlossgasse ad esempio) e simpatiche viuzze, come la Wehrgasse, che condu ce direttamente al fiume Wien. E l’effetto di tutto ciò è positivo: mentre in altre zone i negozi chiudono, qui a Wieden e Margareten ne aprono sempre nuovi. Variopinta varietà Vale la pena di fare un salto al mercato ortofrutticolo Brunnenmarkt ed in piazza Yppenplatz: il più lungo mercato su strada in Europa mostra con totale mancanza di pretenziosità come Vienna viva l’integrazione degli stranieri: con assoluta naturalezza. Il 16esimo distretto di Vienna, Ottakring, non solo ha dato il suo nome ad una saporita birra, ma è anche la sede di uno dei merca ti più animati della città. Il centro culinario dell’area è la piazza Yppenplatz che, pur non essendo un gioiello dell’architettura, ha un suo fascino improvvisato che attira chi è giovane e chi giovane è rimasto. La mattina del sabato ha qui luogo il merca to contadino: agricoltori della Bassa Austria, del Burgenland e della Stiria propongono specialità a prezzi abbordabili fianco a fianco con venditori turchi che elogiano anche ad alta voce le virtù delle proprie merci. Da qualche anno i locali qui spuntano come funghi e hanno dato luogo ad un attraente mix di stili. Si consiglia di cominciare ad esplorare la zona lungo la Payer gasse, il lato della piazza che è esposto al sole già di mattina e dove molti abitanti dell’area amano far colazione all’aperto. Si consiglia ad esempio il caffè Club International, conosciu to dai frequentatori con l’acronimo C.I. Al suo lato cè l’Arjuna che serve cucina vegetariana del nord dell’India. Direttamente in piazza si trova l’An-Do, molto frequentato e aperto nel 2006 da tre fratelli turchi. Sarà difficile dire se i numerosi locali in Payergasse e nei dintorni siano tipicamente viennesi o piuttosto turchi, ma non importa, non dimentichiamo infatti che il caffè a Vienna è stato importato dai Turchi, durante il loro secondo assedio della città... Sull’altro lato di Yppenplatz c’è lo stand Staud’s Pavillon, anda teci e comprate: il suo titolare Hans Staud infatti è considerato il re della marmellata di Vienna. Staud acquista i suoi ingredienti presso agricoltori austriaci, e le albicocche, o “Marillen” come si chiamano in Austria, i lamponi e gli altri frutti vengono poi trasformati e confezionati ad Ottakring, qualche via più in là. Brunnenmarkt: lungo e vivace Una vera istituzione qui è il Kent, che non si fa notare soltanto per il suo fascino multiculturale. Gli intenditori dicono che la prima colazione turca qui sia ottima, e d’estate è bello gustarsela nell’esteso e verde cortile interno, ma anche gli altri piatti tra cui ad esempio quelli alla griglia sono deliziosi. Chi poi passeggia lungo la via Brunnengasse verso la Thalia strasse scoprirà il più lungo mercato europeo all’aperto, il Brunnenmarkt. Durante la settimana sono qui aperti cinquanta a sessanta chioschi, il sabato più di cento. Un tempo i chioschi venivano montati e smontati ogni giorno, in seguito ai recenti lavori di risanamento questo non è più necessario. È per questo che le automobili ora devono rimanere fuori. Ma per l’ambien te multietnico nel cuore di Ottakring ciò non è certamente uno svantaggio. Al mercato Brunnenmarkt si trova frutta e verdura di stagione. Il giardino del Kent piace ai Viennesi di tutte le origini. Il locale diventa particolarmente vivace quando vengono trasmesse partite di calcio. Di giorno sport e natura, di sera party e cocktail: nelle giornate estive fino a 300.000 persone affollano i 21 km dell’Isola del Danubio. Vienna è un flusso Continuo Prater, siamo al river rapid “Wildalpenbahn”. Le barche circolari scendono lungo le rapide del più grande impianto river rapid del mondo solo per effetto della forza di gravità, senza alcun altro impiego di energia. Per la sua costruzione ci si è ispirati alla natura, ed anche le acque cristalline del 2° acquedotto viennese scorrono soltanto per effetto della pendenza e senza alcun uso di pompe, fino ai rubinetti delle case viennesi. I Viennesi sono fieri della loro acqua. Dalle sorgenti nelle Alpi in Bassa Austria e Stiria, a circa 200 km dalla città, ad ogni abitante della città vengono forniti 130 litri di acqua purissima al giorno. Il 1. Wiener Wasserleitungswanderweg, il primo sentiero viennese dell’acquedotto, attraversa i più bei paesaggi solcati dall’acquedotto e conduce alle sorgenti. Ma anche girando semplicemente in città si avrà modo di conoscere l’acqua viennese: 900 fontanelle con ac qua potabile invitano a dissetarsi. Chi è interessato a ripercorrere il viaggio di questo prezioso elemento lo può fare anche sui 15.000 m² del parco giochi acquatico allestito intorno ad uno storico serbatoio idrico a torre. Ma a Vienna l’acqua non è solo quella dell’acquedotto. Quattro volte Danubio Nel 1867, quando Strauss scrisse il “Valzer del Danubio blu” il corso del fiume, il secondo per lunghezza d’Europa, era diverso. Con i suoi numerosi affluenti il Danubio di tanto in tanto inon dava anche parti di Vienna. Per questo fu necessario procede re ad una regolazione. Nel corso della “Grande regolazione del Danubio”, attuata tra il 1870 ed il 1875, furono realizzati l’odierno Canale del Danubio ed il Vecchio Danubio. All’inizio degli anni Settanta, parallelamente all’attuale corso d’acqua principale, fu realizzato il Nuovo Danubio, e così nacque anche l’Isola del Da nubio, della quale nel 2013 ricorre il 25esimo anniversario della creazione, e che è certamente molto di più di un semplice proget to di sistemazione idraulica. Per alcuni si tratta di un’area dove far festa, accompagnati da ritmi caldi e cocktail rinfrescanti, per altri di un eldorado dello sport, dove praticare ciclismo e skating. In particolare alle estremità dell’Isola ci si può godere la natura allo stato puro. Anche se si tratta di paesaggi naturali artificiali. Anche il Vecchio Danubio però, un sinonimo di relax, tempo li bero e atmosfera estiva, è molto apprezzato. Cinquecento barche a remi, pedalò e barchette a vela non attendono che di fare un giro sulle acque. Un suggerimento per gli amanti delle passeggiate: il 1. Wiener Wasserweg, il sentiero viennese delle acque, costeggia le sponde del Vecchio Danubio fino a giungere all’area della Lo bau, a un “bosco fitto”. Questa parte viennese del Parco nazionale Donau-Auen con i suoi quattro laghetti naturali riparati è anche frequentata da bagnanti; nel laghetto Dechantlacke amava nuotare anche il noto artista austriaco Friedensreich Hundertwasser. Al laghetto Panozzalacke invece c’è il Knusperhäuschen, dove ci si potrà rifocillare con la piccante crema di formaggio Liptauer ed un Salzstangerl, uno sfilatino di pane ricoperto di sale, per tornare poi in centro città con il battello del Parco nazionale. L’imbarcade ro del battello si trova accanto al ponte Salztorbrücke sul Canale del Danubio. Ne passa di acqua sotto i ponti Vienna è attraversata dal Canale del Danubio e non dal Danubio, puntualizzò un tempo lo scrittore Friedrich Torberg. E in effetti A Vienna il naturismo ha una lunga tradizione: nel Medioevo i Viennesi più abbienti si facevano viziare nei primi bagni pubblici di Vienna. Nudi. Gli artisti e le persone più povere preferivano rinfrescarsi senza dover pagare... nel Danubio. Anche loro nudi. Intorno al primo Novecento cominciò a diffondersi a Vienna, ad esempio allo stabilimento balneare Gänsehäufel, uno stile di vita naturale, senza abiti appunto. Anche ai giorni nostri nel popolare stabilimento esiste una sezione riservata al naturismo. il Canale che un tempo veniva chiamato “Acqua viennese”, è il corso d’acqua centrale a Vienna. Dove oggi circolano le navi delle compagnie DDSG e Twin City Li ner un tempo navigavano enormi chiatte che trasportavano merci preziose. All’inizio del Novecento nel Canale del Danubio si faceva pure il bagno: esistevano a quel tempo cinque stabilimenti balneari con piscine costituite da enormi “cesti” immersi nelle acque del Canale. Nel 2006 questa idea fu ripresa dal Badeschiff, il battello balneare, un ritrovo che ospita piscina, ristorante e bar. E tra l’altro negli ultimi anni gli argini del Canale del Danubio sono diventati una zona molto trendy: Adria Wien, Schützenhaus e Summerstage sono solo alcuni tra i numerosi locali che costeggiano il Canal Gran de di Vienna. Nonostante l’area sia vicina al centro città, la natura qui ha piena libertà di esprimersi: spesso ad esempio, durante i pic nic lungo le sue sponde, si riceve la visita di curiose anatre. Il punto in cui il fiume Wien, temuto poiché il livello delle sue acque può salire pericolosamente in breve tempo, sfocia nel Canale, è inoltre un luogo d’incontro per appassionati di pesca. E niente paura: le ac que sono pulite ed i pesci eccellenti. Accanto si trova lo Strandbar Herrmann; qui non si servono i pesci del Canale del Danubio, ma in compenso è il posto perfetto per accomodarsi su una sedia a sdraio e osservare l’andirivieni. L’area ricreativa Laaer Berg ha avuto gli onori del grande schermo. Alexander Sascha Kolowrat-Krakowsky girò qui film epici come “La schiava regina” e “Sodoma e Gomorra”. Oggi li ricorda il romantico laghetto al Kurpark Oberlaa. www.vi e n na.i n fo 21 Il Prater di Vienna con il suo numerosi sentieri e angolini nascosti è il posto ideale per un picnic. Vienna è un habitat ideale per le api. Ben 600 apicoltori viennesi questo lo sanno. E il risultato è gustosissimo. Il miele viennese lo si può acquistare ad es. nel negozio “Wald & Wiese“. Storie del Bosco Viennese Una giornata verde a Vienna La torre di legno accessibile più alta d’Europa misura 66,72 metri e si trova alla Stazione centrale di Vienna. I più arditi potranno così ammirare Vienna dall’alto e vedere anche come il Bosco Viennese avvolga la città da ovest a nord. •La Riserva naturale Lainzer Tiergarten fa parte del Bosco Vien nese e può vantare degli alberi notevoli: nell’area boschiva na turale Johannser Kogel ci sono querce di 400 anni, con tronchi dal diametro superiore ai quattro metri. Ogni giorno a Vienna si edificano 3.000 m², cioè una superficie pari alla metà di un campo di calcio. E tuttavia la città resta molto verde e ricca di biodiversità. In particolare il parco della biosfera Bosco Viennese è uno spazio vitale diversificato che, a differen za del Giardino zoologico di Schönbrunn, il quale punta sull’e sotismo, permette di conoscere la flora e la fauna locali. Anche Johann Strauss amava le Storie del Bosco Viennese. •I cimiteri non sono solo luoghi di estrema dimora. Al cimitero di Neustift am Walde sette sezioni speciali attirano rare specie animali in via d’estinzione, tra cui la farfalla saturnia pyri… Anche un cimitero può essere ecologico! •“Vedunia” si chiamava il fiume del Bosco Viennese che diede il nome a Vienna. Oggi esistono ancora 29 torrenti nel Bosco Viennese. •A Vienna gli insetti fanno il check in all’hotel: il tronco dell’al bero di Natale, che tradizionalmente viene sistemato in Rat hausplatz prima di Natale, è stato quest’anno utilizzato per far ne degli “hotel per insetti”, dove hanno potuto rifugiarsi molti animali del Bosco Viennese. Naturkost St. Josef (7° distretto, Zollergasse 26) 9.5 – 10.15 Massaggi alla Stressdeponie con prodotti di cosmesi organici fair trade (7° distretto, Siebensterngasse 4, www.stressdeponie.at) 10.5 - 10.45 Acquisto di un souvenir allo shop Wald & Wiese – dal miele di Vienna fino alle candele in cera d’api (7° distretto, Neubaugasse 26, www.waldundwiese.at) 10.45 - 13.45 Giretto dello shopping presso Green & Clever organizzato da 7tm (www.7tm.at) presso: Freitag – Borse (pezzi unici) realizzate con materiali usati (7° distretto, Neubaugasse 26, www.freitag.ch) ebenBERG – Ecomoda (7° distretto, Neubaugasse 4, www.ebenberg.at) glanz & gloria – Una perfetta combinazione di boutique e parrucchiere con un occhio alla sostenibilità (7° distretto, Schottenfeldgasse 77, www.glanzundgloria.at) designqvist – Oggetti di design vintage scandinavi (7° distretto, Westbahnstrasse 21, www.designqvist.at) 13.45 – 14.30 Pranzo biologico al ristorante Feldberg (7° distretto, Westbahnstrasse 21, www.feldberg.at) •Ogni estate in Austria e Germania si consumano 1,5 miliardi di gelati con il bastoncino. Una buona parte dei bastoncini di legno viene dal Bosco Viennese, uno dei più estesi faggeti in Europa. La regina dei fiori, l’orchidea, nel Bosco Viennese evidentemente si sente particolarmente a suo agio: ve ne crescono ben trenta diverse varietà. 14.30 – 15 Con la Citybike fino al centro storico (www.citybikewien.at) 15 – 16 Acquisti per il picnic al panificio biologico Joseph – Brot vom Pheinsten (1° distretto, Naglergasse 9, www.joseph.co.at) o al più esteso mercato biologico contadino europeo (ogni venerdì, sabato; 1° distretto, Freyung, www.biobauernmarkt-freyung.at) 16 – 16.30 Dalla piazza Stephansplatz con il taxi bi- 16.30 – 18 Romantico picnic con il pedalò sul laghetto 18 – 18.30 Con un Green Taxi al Volksgarten cicletta Faxi (www.faxi.at) all’area verde del Prater. Sosta al gelataio biologico EisGreissler (1° distretto, Rotenturmstrasse 14, www.eis-greissler.at) e un paio di sorsi (gratis!) di Acqua Viennese alla fontanella di acqua potabile alla fine della via Rotenturmstrasse naturale Heustadlwasser al Prater (2° distretto, Stadionallee 1) (www.taxi40100.at) 18.30 – 20 Passeggiata attraverso il Volksgarten (1° distret to, Burgring 1, www.bundesgaerten.at) con successivo giretto per il centro storico Oggi molto in voga: le taverne del Bosco Viennese – nel bel mezzo dei vigneti con vista su Vienna e un buon goccio di vino . 8 - 9 Prima colazione vegetariana e biologica al 20 – 22 Cena biologica a base di prodotti regionali accompagnata da Vino Viennese all’Hollmann Salon (1° distretto, Grashofgasse 3, www.hollmann-salon.at) nel suggestivo cortile Heiligenkreuzerhof. Informazioni su Vienna La nostra assistenza per il vostro soggiorno a Vienna Wien Hotels & Info Informazioni sul soggiorno a Vienna e la prenotazione dell’hotel tutti i giorni 9 – 19 tel. +43-1-24 555 fax +43-1-24 555 666 e-mail: [email protected] La Vienna Card – la vostra tessera agevolazioni per la città a soli 19,90 € La Vienna Card permette di utilizzare gratuitamente per 72 ore tutti i mezzi di trasporto pubblici di Vienna ed offre riduzioni per oltre 210 esercizi convenzionati: musei, teatri, shop, caffè, Heuriger e tanti altri ancora. E un bambino di età inferiore ai 15 anni, accompagnato, può viaggiare gratuitamente. Acquistabile alla sede Tourist-Info, all’hotel, agli sportelli dei trasporti pubblici nelle grandi stazioni del metrò e online all’in dirizzo www.wienkarte.at. Buono a sapersi… I nottambuli girano in metrò Venerdì e sabato notte, nonché prima delle giornate festive, anche le metropolitane di Vienna non vanno a dormire e fanno l’alba; i biglietti hanno lo stesso prezzo di quelli per il servizio regolare. Tourist-Info Wien Centro storico, 1° distretto Albertinaplatz / angolo Maysedergasse tutti i giorni 9 – 19 Informazioni, prenotazioni hotel, vendita della Vienna Card, souvenir, allacciamento wi-fi gratuito. Vendita biglietti per spettacoli a Vienna e per visite guidate della città, nonché last minute ticket per alcune istituzioni viennesi all’agenzia di vendita biglietti Jirsa. Orari di apertura dei negozi La maggior parte dei negozi a Vienna tiene aperto da lunedì a venerdì dalle 9 alle 18.30, il sabato fino alle 17 o 18. In alcuni centri commerciali i negozi tengono aperti da lunedì a vener dì fino alle 20 o 21. Un suggerimento: gli shop dei musei di Vienna sono aperti anche la domenica e nelle giornate festive. Aeroporto di Vienna settore arrivi, livello 0 tutti i giorni 6 – 23 LA RIVISTA DI VIENNA sull’iPad Scaricatevi la Rivista di Vienna sull’ iPad! Con tanti suggerimenti, link, foto e video. Scaricabile gratuitamente in tedesco ed inglese all’AppStore. Vienna in internet 2013 www.V A solo from the dancer Vienna State Ballet s at the perform IEN NA State Opera .IN fo . House Venite a trovarci anche su: • www.facebook.com/ViennaTouristBoard • www.facebook.com/GayfriendlyVienna • www.youtube.com/Vienna Wi-fi Troverete degli hotspot wi-fi gratuiti in molti luoghi e locali di Vienna. Allacciamenti wi-fi gratuiti ci sono anche al Tourist-Info in Albertinaplatz, in piazza Rathausplatz, al MuseumsQuartier, al mercato Naschmarkt, nella hall della stazione ferroviaria Westbahnhof, all’aeroporto di Vienna e presso 25 hotspot lungo l’Isola del Danubio. Ulteriori collegamenti wi-fi sono indica ti anche ai siti www.freewlan.at/wien e www.freewave.at/ hotspots. www.vienna.info La guida online ufficiale per Vienna fornisce tutte le informa zioni ed i suggerimenti di cui avete bisogno per pianificare il vostro soggiorno a Vienna, dall’aggiornatissima banca dati sulle manifestazioni alle prenotazioni online dell’hotel. m.vienna.info è la versione del nostro sito internet per cellulari e dispositivi portatili di comunicazione. Specifiche funzioni rendono il vostro smartphone la guida ideale per andare alla scoperta della città: • La pratica funzione “around me” vi indica cosa si trova nelle vostre immediate vicinanze e cosa potreste fare. • Prenotazione mobile dell’hotel • Salvate il vostro percorso di viaggio MyVienna anche sul vostro cellulare. Così lo potrete utilizzare anche offline e senza costi di roaming. www.vi e n na.i n fo 23 I più gustosi highlight del 2013 viennese Nel 2013 Vienna invita a godersi tutti i gusti della città: i caffè viennesi, il Vino Viennese e la Cucina Viennese sono esempi della passione per i sapori della metropoli lungo il Danubio. Vienna è infatti nota in tutto il mondo come metropoli della musica e della cultura. Ecco un paio di consigli da intenditori per godersi la città… La commedia imperniata su una bionda è uscita prima nei cinema, sono poi seguiti 600 spettacoli a Broadway e 1.000 a West End, Londra. Nel febbraio 2013 è prevista la prima in tedesco di Natürlich Blond (La rivincita delle bion de) al Wiener Ronacher. Con tanto di chihuahua! Il Festival di Vienna (10.5-16.6) propone ogni anni opere liriche, spettacoli teatrali e performance, reinterpretazioni moderne dei classici e prime di pezzi con temporanei. Anche la Festa della Musica del Festival di Vienna al Konzerthaus (11.5-18.6) farà la felicità degli ascoltatori. La Vienna Design Week (otto bre) trasforma Vienna in uno show room del design: decine di manifestazioni permetto no di avvicinarsi al tema da punti di vista diversi, e le Vie della Passione fanno vedere i risultati della cooperazione dei designer con le tradizionali aziende viennesi. Venite a visitare due prestigiose istituzioni della musica in pie no centro storico: l’interattiva Casa della Musica rivela nel modo più giocoso mondi so nori affascinanti. Ed il Mozart haus Vienna invita ad un viag gio nel tempo, su quattro piani, e vanta come pezzo forte l’exabitazione del compositore. D’estate gli ampi cortili del Mu seumsQuartier con i loro leg gendari mobili outdoor ed i nu merosi locali sono perfetti per rilassarsi. Bocce e party sono gli ingredienti per un’estate perfetta. Lo spettacolare evento che chiude l’Estate al MQ è la MQ Vienna Fashion Week in settembre. Se all’inizio di autunno si ini zia a servire nei locali della città il“Novello Viennese”, un frizzante vino bianco, tutti san no che nelle taverne alla peri feria della città è iniziata la stagione degli Heuriger, con Vino e Musica Viennese, nonché spuntini caserecci al buffet. Pasqua a Vienna, dare il benve nuto alla primavera, ad uno dei numerosi mercati pasquali, ad es. quello davanti alla Reggia di Schönbrunn. O ad un con certo del festival OsterKlang (23.3-31.3), che propone pezzi musicali rari di diversi generi, dalla Musica antica a quella moderna. Dall’11 luglio all’11 agosto ha luogo per la 30esima volta ImPulsTanz, il maggior festival di danza europea, con perfor mance di danza delle più note compagnie internazionali. Inte gra la manifestazione una serie di workshop di altissimo livello per esperti ma anche per prin cipianti. La Viennale (ottobre / novem bre) è la maggiore mostra del cinema di Vienna. Interessan ti retrospettive, le più grandi produzioni internazionali, i migliori documentari e lungo metraggi, nonché la presenza di affascinanti divi del cinema fanno felici i cineasti. Da quattro secoli la Scuola di Equitazione spagnola cura la classica arte dell’equitazione. Ammirate il balletto dei Lipiz zani nell’ambiente barocco del la Hofburg: potete assistere agli esercizi del mattino o ad uno spettacolo di gala. Le visite gui date vi permetteranno di dare uno sguardo dietro il sipario. Nel 2013 una delle case espo sitive più note di Vienna, l’Albertina, festeggia il decimo an niversario della sua riapertura con un’alternanza di rassegne dedicate a Bosch, Bruegel, Ru bens, Rembrandt e Matisse. Completano l’offerta eventi, presentazioni e coinvolgenti iniziative... A partire dalla metà di no vembre la Magia dell’Avvento Viennese (in Rathausplatz) e numerosi mercatini natalizi, davanti a Schönbrunn, alla Ruota panoramica, al Kun sthistorisches Museum, alla Chiesa di San Carlo e in piazza Freyung, avvolgono Vienna in un’atmosfera romantica. Nel 2013 la Vienna City Marathon (14.4) è alla sua 30esima edizione. Vi partecipano oltre 35.000 corridori, tra cui anche at leti di fama internazionale. Lun go il percorso che da Schönbrunn conduce fino al Prater si trovano le maggiori attrazioni di Vienna. E migliaia di spettatori faranno festa insieme agli sportivi... Birra, abiti folkloristici, sapo rite specialità culinarie, non ché musica, dal vivo stanno a garanzia di una coinvolgente atmosfera da festa in occasione del festival Wiener Wiesn-Fest allestito nei tendoni davanti alla Ruota panoramica (fine sett-inizio ott.). Alla fine dell’anno il Capodanno in Città garantisce un’atmo sfera festosa con i numerosi chioschi e palcoscenici lungo il Percorso di San Silvestro, in pieno centro storico. A partire dalla fine di gennaio l’Incanto di Ghiaccio invita a volteggia re sul ghiaccio su una pista di 7.000 m² davanti al Municipio. Al Festival del Gusto allo Stadtpark (metà maggio) potrete assaggiare prelibatezze austria che, dal maiale Mangalica del Burgenland fino al formaggio di montagna del Vorarlberg. Rino mati chef saranno felici di dare consigli agli aspiranti cuochi. Ab Februar 2013! Legally Blonde Musik und GesanGstexte Laurence O’keefe & nell Benjamin heather hach Buch Basierend auf dem Roman von Amanda Brown und der Metro-Goldwyn-Mayer Filmproduktion Die Übertragung Des auffÜhrungsrechtes erfolgt in Übereinkunft mit Josef Weinberger ltD., lonDon im namen von music theatre international, neW York. bÜhnenvertrieb fÜr Österreich: Josef Weinberg Wien, ges.m.b.h. w w w . m u s i c a l v i e n n a . a t