18/03/2013 INDICE RASSEGNA STAMPA 18/03/2013 Fiesole Qui Firenze 16/03/2013 p. 3 Laboratori per imparare a raccontare fiabe con l'arte Corriere Fiorentino 16/03/2013 p. 10 Contro i furti, sentinelle di paese 1 Nazione Firenze 16/03/2013 p. 31 Compiobbi tra furti in casa e vandalismo La frazione compatta Daniela per una soluzione» Giovannetti Giulio Gori 2 3 Iniziative ed eventi Qui Firenze 16/03/2013 p. 3 Con "K-SCULPTURE" l'arte coreana approda a Firenze Corriere Fiorentino 16/03/2013 p. 5 Una parola per 900 vittime E oggi la marcia dei centomila Nazione Firenze 16/03/2013 p. 25 Ecco il ‘Florence Korea Film Fest' La luce del cinema arriva dall'Oriente Nazione Firenze 16/03/2013 p. 37 Quelle ricette toscane in filippino l'integrazione ha un ottimo sapore Nazione Firenze 16/03/2013 p. XXII Prevenzione oncologica: visite gratuite Tirreno 16/03/2013 p. 13 Contro la mafia veglia in Santa Croce Avvenire 16/03/2013 p. 17 Centomila in marcia per dire «no» alla mafia Indice Rassegna Stampa 4 5 Giovanni Bogani 6 7 8 9 Antonio Maria Mira 10 Pagina I Laboratori per imparare a raccontare fiabe con l'arte Raccontare le fiabe con l'arte. Una giornata immersi nei racconti e nei colori per imparare a narrare e descrivere storie e fiabe con la tecnica dei collage, con la carta o con la ceramica. La Biblioteca comunale di Fiesole insieme alla società Palinsesto e all'associazione culturale CoBALTO organizzano "Arti in fiaba", una mattina di lezioni e laboratori per bambini e ragazzi. L'iniziativa si tiene a partire dalle ore 11 nei locali della Biblioteca comunale di Fiesole (via Sermei, 1). Ingresso libero, per informazioni 055599659. Fiesole Pagina 1 Cc--_ r ® Dopo decine di colpi nelle case in tre mesi, assemblea pubblica col sindaco, il capo dei vigili e l'Arma contro i furti, sentInelle 'paese I carabinieri: collaborate, segnalateci tutto quello che vi sembra sospetto COMPIOBBI (Fiesole) Dopo quasi tre mesi, un'intera comunità ha deciso di ribellarsi allo stillicidio di furti nelle abitazioni. E ha voluto incontrare le autorità. Sono stati gli stessi cittadini di Compiobbi, Ellera e Girone a chiedere un'assemblea pubblica per discutere del problema scoppiato a metà dicembre, e che, solo tra gennaio e febbraio, ha fatto registrare più di quaranta casi. Giovedì sera, il circolo «La Pace» di Compiobbi traboccava di persone. Con le 15o sedie tutte occupate, in tanti sono stati costretti a restare in piedi. «Eravamo in trecento» dice Brunetto Buonarroti, promotore e moderatore della serata. Il clima era tutt'altro che rilassato, molti erano visibilmente scossi: «Ci avete lasciati soli», «dove sono le istituzioni quando i cittadini hanno bisogno?». A rasserenare gli animi ci ha pensato il maresciallo dei carabinieri di Fiesole, Marco Pugliesi, che ha lanciato una proposta ai cittadini: «Collaborate con le forze dell'ordine - ha detto noi non possiamo coprire tutto il territorio in ogni istante; per questo, anche se noi restiamo gli unici responsabili della sicurezza, segnalateci tutto quanto vi sembra sospetto e noi faremo subito le necessarie verifiche». «A differenza di tre anni fa, quando ci fu un'altra serie di Fiesole furti - ha spiegato Buonarroti - ora i ladri non vengono più di notte, ma nel tardo pomeriggio, e si sentono sicuri di poter fare tutto il rumore che vogliono, persino di sfondare un muro o di usare il flessibile». In realtà, dall'inizio di marzo, l'allarme furti si è molto ridimensionato: le bande che organizzano i colpi, infatti, si spostano di frequente. Ma c'è chi ancora non riesce a stare tranquillo; come Laura, che vive in via della Fornace, una strada in cui si è verificato più di un colpo: «lo alla riunione non sono andata - spiega - vivo sola e non me la sentivo di lasciare la casa vuota di sera. Ho trop- pa paura». Anche il comandante della polizia municipale, Paolo Cappellini e il sindaco Fabio Incatasciato hanno tentato di rassicurare i cittadini: «Nella valle dell'Amo, riusciamo a malapena a fare due turni notturni alla settimana con le pattuglie» ha però ammesso Cappellini. Mercoledì sera, comunque, la paura non poteva re- «Ci avete lasciati soli Dove sono le istituzioni quando i cittadini hanno bisogno?» stare senza risposte. Così sono state approvate due iniziative: sarà convocato il Comitato per l'Ordine Pubblico con il prefetto e il comando provinciale dei carabinieri; e il sindaco chiederà un'eccezione alla regola, ovvero di svolgerlo a porte aperte. Inoltre, nascerà un comitato di lavoro che coinvolgerà autorità e abitanti per studiare le contromosse contro i furti. «Siamo convinti di aver imboccato la strada giusta» dice Incatasciato. Ma, secondo la consigliera comunale fiesolana Anna Ravoni, «ora serve un'identica iniziativa anche per la valle del Mugnone». Giulio Gori U RIPRODUZIONE RISERVATA Sindaco Fabio Incatasciato Comandante viigiR,, Paolo Cappellini Pagina 2 Compiobbi tra furti in casa e vandalismo «La frazione compatta per una soluzione» Incontro con sindaco e comandanti di carabinieri e municipale SALA GREMITA di abitanti giovedi sera al circolo Arci di Compiobbi per l'assemblea pubblica promossa dal Coordinamento Associazioni Valle dell'Arno. Assemblea appositamente convocata per fare il punto sugli episodi di furti nelle abitazioni, ma anche per gli atti vandalici che negli ultimi tempi hanno coinvolto la frazione. All'iniziativa erano presenti il sindaco Fabio Incatasciato, il comandante della stazione dei carabinieri di Fiesole, maresciallo Marco Pugliesi, e il comandante della polizia municipale, Paolo Cappellini, che, unanimemente, hanno sottolineato l'importanza di migliore la collaborazione fra cittadini e forze dell'ordine. «In caso di movimenti sospetti e situazioni anomale - ha detto il comandante Pugliesi - non abbiate timore a chiamare i carabinieri. Ogni segnalazione può essere utile per eseguire le indagini». «Talvolta - ha evidenziato il sindaco - sembra perfino strano che nessuno noti niente. Alle Caldine hanno rubato i cavi di rame dai lampioni di una strada intera, portato via grondaie dalla scuola e dal centro artigianale. Se vedete persone sconosciute vicine alle abitazioni, segnalatelo». Al contempo le forze dell'ordine faranno il possibile per potenziare i controlli e la presenza sul territorio. Come proposta operativa concreta è stato deciso di organizzare a porte aperte le prossime riunioni del Comitato interprovinciale dell'ordine pubblico. «Se prefetto e questore saranno d'accordo - ha detto il comandante Paolo Cappellini - pensiamo di fare un incontro alle Caldine e uno a Compiobbi. Inoltre, la Municipale è disponibile a incontrare l'associazionismo locale per aggiornamenti periodici». La parola è poi passata ai partecipanti. Fra le richieste avanzate, quella di ricevere una pubblicazione sui comportamenti pratici da tenere e le precauzione da adottare per migliorare la sicurezza. L'associazionismo locale, infine, sarà coinvolto in nuove iniziate per prevenire bullismo e vandalismo giovanile. Daniela Giovannetti li! Un'assemblea pubblica particolarmente partecipata II sindaco di Fiesole, Incatasciato Fiesole Pagina 3 Con "K-SCULPTURE" l'arte coreana approda a Firenze Sarà inaugurata alle 17:30 nella Sala del Basolato del Municipio di Fiesole alla presenza dell'ambasciatore della Repubblica di Corea in Italia Kim Young-Seok la mostra "K- SCULPTURE: scultura coreana nel mondo". Un tuffo nell'arte coreana contemporanea con oltre trenta sculture realizzate da diciannove artisti coreani, residenti in varie parti del globo. La collettiva che offre uno spaccato della cultura e dell'arte orientale resterà visibile fino all'U aprile (orario di apertura: tutti i giorni dalle 10 alle 17. Ingresso libero). +N a Iniziative ed eventi * W Pagina 4 1 LL Una parola per 900 vittime E oggi la marcia dei centomila La rabbia e il coraggio, il lutto e la sete di giustizia, la lotta e l'orgoglio, prima della grande marcia di oggi a cui sono attese oltre centomila persone. Ieri il Salone de' Cinquecento era affollatissimo per la 18esima Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie, organizzata da Libera e Avviso Pubblico. Protagonisti sono loro, i familiari delle vittime. Tantissimi i giovani in platea: sguardi attoniti ad ascoltare con incredulità le commoventi testimonianze, le lacrime, delle decine di familiari delle vittime della criminalità organizzata che si sono alternate sul palco. Madri, figli, padri, fratelli, sorelle, cugini, nipoti, mariti, mogli: tutti accomunati dalla scomparsa di una persona cara per mano della criminalità organizzata. «Fami- glie cariche di ferite che non sono risanabili», ha detto don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Anche perché, ha aggiunto, « in Italia non c'è strage di cui si conosca a pieno la verità e il7o%o dei familiari delle vittime non conosce ancora la realtà dei fatti». «Che meraviglia - ha poi detto don Ciotti dal palco Sono felice di accogliervi e voglio dirvi una cosa importante: sappiate sempre che vi vogliamo tanto bene e che le persone a voi e a noi care che hanno perso la vita uccise dalle mafie, oggi più che mai, in questa sala e in questa città, sono vive». «Vogliamo dirvi grazie ha affermato il sindaco di Firenze Matteo Renzi - perché ci onorate con questa pacifica invasione che tocca tutta la città. Di fronte a questa bellezza - ha aggiunto riferendosi al salone - c'è una bellezza più grande, quella di chi cammina volendosi bene nel ricordo delle vittime della mafia, di coloro che perdendo la loro vita hanno lasciato una lezione di dignità». Presenti all'evento anche Nando Dalla Chiesa, la vicepresidente di Libera Stefania Grasso, don Andrea Bigalli, il prefetto Luigi Varratta, il questore Francesco Zonno, l'imam di Firenze Izzedine Elzir e il magistrato Gian Carlo Caselli. «La cosa che non è mai cambiata - ha detto quest'ultimo - è una certa indifferenza e disattenzione della politica che invece di dire no secchi, decisi, irreversibili, a qualunque forma di collusione e compromesso con la mafia, a volte non l'ha fatto». Alle 18,30 si è poi tenuta la commovente veglia interreligiosa per le vittime delle mafie nella basilica di Santa Croce, presieduta da monsignor Mario Meini, vescovo di Fiesole. Nel corso della veglia sono stati letti i nomi di novecento vittime delle mafie. E questa mattina si terrà il grande corteo contro la mafia, a cui sono attese oltre centomila persone. La manifestazione si snoderà con inevitabili ripercussioni sul traffico - dalla Fortezza da Basso (partenza alle 9) fino allo stadio Artemio Franchi, dove dal palco saranno nuovamente evocati i nomi di novecento vittime della mafia. Alle 12,45 ci sarà il concerto di Fiorella Mannoia. Al corteo saranno presenti, tra gli altri, la segretaria della Cgil Susanna Camusso e il governatore della Puglia Nichi Vendola. J.Sto. 0 RI PRnD.f NE RISERVATA . L ___ J_, In Palazzo Vecchio sfilano davanti a tanti giovani i familiari di chi è stato ucciso dalla criminalità Il programma Stamattina alle 9 il via al corteo dalla Fortezza Don Ciotti applaude uno degli interventi dei parenti delle vittime della mafia nel Salone dei Cinquecento. A sinistra, uno allo stadio. Poi il concerto di Fiorella Mannoia dei regazzi in platea. Sopra, la veglia di preghiera in Santa Croce, durante la quale sono stati letti i 900 nomi delle vittime Iniziative ed eventi Pagina 5 F in Fest a luce del cinema arriva dall'Oriente Ecco il T lorence Grandí registi® LA COREA non è solo il ricordo di Pak Doo Ik, il piccolo calciatore che con il suo goal, completamente inaspettato, cacciò fuori l'Italia nei Mondiali del '66. E non è solo tecnologia ed elettronica, quella di marchi come Samsung che hanno conquistato il mondo. «Made in Korea», oggi, è anche molto cinema. Ed è dedicato al cinema coreano - uno dei più importanti del mondo - il festival che si è inagurato ieri a Firenze, al cinema Odeon. Sono undici anni che Riccardo Gelli, appassionato di cinema e di cultura coreana, coltiva il suo giardino Zen di film, anteprime, incontri con registi e attori. Lo coltiva bene, visto che il festival è arrivato alla undicesima edizione, e si fa sempre più grande e importante. Quest'anno, ospite d'onore del festival è una donna : Jeon do-Yeon, attrice di enorme fama in Corea. Un'altra donna è protagonista di questa edizione del festival: si chiama Shin Su-Won, ed è la prima regista donna coreana ad essere ospite della rassegna fiorentina. il ' '. un 'ane che conqu ista ìl mondo I voli da Seoul verso l'Italia, in questi giorni, dovevano essere piuttosto affollati. E' arrivato a Firenze anche uno dei maestri del cinema coreano. SI CHIAMA Im Sang Soo : ha cinquant'anni, e per due volte i suoi film sono stati in concorso a Cannes. Grande successo per «The Housemaid», e ottime critiche anche per «The Taste of KoLossaL, incontri con l'autore E una sezione intrigante è dedicata a pellicole erotiche Money», che era a Cannes nel 2012. Im Sang Soo questa mattina alle 11 sarà protagonista di un incontro con il pubblico all'Hard Rock Café di piazza della Repubblica. KOLOSSAL. Infine , tra gli ospiti della manifestazione, il regista Choo ChangMing è l'autore di un kolossal che ha frantumato tutti i record di incassi in Corea, «Masquerade», un filmone in costume ambientato nel `600 che è stato proiettato ieri sera a Firenze. E a testimoniare che gli organizzatori del Korea film fest vedono giusto, e vedono lontano, Choo Chang-Ming, oggi campione d'incassi in patria, era stato il vincitore dell'edizione 2012 del festival fiorentino. CINEMA EROTICO. Tra le novità di quest'anno, una sezione tutta dedicata al cinema erotico. Sempre made in Korea, ovviamente. Proiezioni in seconda serata, a cominciare da stasera alle 23, con il film «Between the Knees». Il cinema coreano non ha mai avuto paura di mostrare il desiderio, la seduzione e l'erotismo tout court. La selezione di otto film proposti dal festival ne è una prova. Nella vicina Fiesole, trenta sculture realizzate da diciannove artisti coreani trasformeranno il centro storico della cittadina etrusca in una mostra a cielo aperto. Giovanni Bogani Due eccellenze della Corea: Jeon do-Yeon, attrice di enorme fama in patria, e qui sopra in grande un fotogramma dei film «Masquerade» Iniziative ed eventi Pagina 6 QUELLE RICETTE TOSCANE IN FILIPPINO L'INTEGRAZIONE HA UN OTTIMO SAPORE In alto Sandra Dodi col marito Giancarlo Lippi e due premiazioni L'INTEGRAZIONE e la conoscenza delle culture differenti passa anche attraverso la cucina. E le ricette toscane raccolte in un volume dal titolo «Le ricette della zia» sono il condensato del sapere da ottima padrona di casa di Sandra Dodi, nata a Firenze e residente a Fiesole. Il volume, che è stato possibile grazie all'impegno del marito di Sandra Dodi, Giancarlo Lippi e della nipote Ilaria Martinelli, ha una particolarità: le ricette sono tradotte in inglese e in filippino (tagalog) perché «possano essere facilmente interpretate ed eseguite dai tanti lavoratori filippini che vivono nelle nostre case e sono integrati nelle nostre famiglie italiane», afferma Fabio Fanfani, console onorario delle Filippine. Il volume è stato presentato in una affollatissima sala Luca Giordano di Palazzo Medici Riccardi, messa a disposizione dal Presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, nell'ambito delle manifesta- Iniziative ed eventi zioni del 65 ° anniversario delle relazioni diplomatiche fra Italia e Filippine. Come ha sottolineato il console i fondi raccolti dalla vendita del libro saranno impiegati per opere per i bimbi delle Filippine. Fra gli ospiti dell'iniziativa «Un cuore pieno di solidarietà», alla cui organizzazione ha lavorato l'Associazione nazionale Italo-Filippina Giustizia e diritto presieduta da Vladimiro Barberio, l'ambasciatore delle Filippine a Roma, Virgilio Reyes, Enrico Ognibene presidente del tribunale, Monica Sgherri consigliere regionale, Mariagrazia Orlandi scrittrice, Roberto Vasai presidente della provincia di Arezzo, Sara Bessi giornalista. Il presidente Barberio è stato premiato con i riconoscimenti della Provincia di Firenze e di quella di Arezzo per il suo impegno umanitario. Una medaglia in bronzo realizzata per l'occasione dall'artista Renzo Brandi al prefetto Varratta, al questore Zonno, al colonnello dei carabinieri Salimbeni. Pagina 7 Prevenzione oncologica: visite gratuite OGGI, dalle ore 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 al distretto Asl di via Vivaldi , Ant Italia con il patrocinio dei Comune e in collaborazione con la Società della Salute organizza 120 visite gratuite per la prevenzione dei tumore alla tiroide per le cittadine di Scandicci. Info : 349.0693571.1121 marzo, il 4 e 18 aprile, il 9 e 30 maggio e il 13 e 27 giugno ecco invece con -Prevenzione Donna", contro le neoplasie ginecologiche a cura dei Lions club di Fiesole e Firenze Stibbert, con la collaborazione di Pas Pubbliche assistenze sanità . Prenotazioni il lunedì e martedì mattina: 055.711076, 339.5207180. Iniziative ed eventi Pagina 8 FIRENZE Contro la mafia veglia in Santa Croce Centinaia di familiari dellevittime della mafia hanno partecipato iersi sera allaveglia interreligiosa che si ètenuta nella basilica di Santa Croce a Firenze per iniziativa dell'associazione Libera. Alla celebrazione, al posto dell'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori, ancora a Roma, ha partecipato il vescovo di Fiesole, Mario Meini. Dopo'7'. iragazzl,lil. ilpñmnii „ Iniziative ed eventi Pagina 9 Centomila in marcia per dire « flO)} alla mafia A20annída#estragí sícekbraaFíwnw 1aGk~na~ d&kìAaa#eHffíme DAL NOSTRO INVIATO A FIRENZE ANTONIO MARIA MIRA Kyrie eleison. Tra le alte navate di Santa Croce si alza il canto del perdono. «Perdonaci Signore per aver voltato lo sguardo altrove. Perdonaci per l'avidità che rapina, la prepotenza che uccide, le mafie che massacrano innocenti. Perdonaci perché siamo pavidi di fronte all'intimidazione, al ricatto, alla violenza dei mafiosi...». Poi un lungo elenco di nomi, più di novecento. Le vittime innocenti di tutte la mafie. Nomi noti e altri, purtroppo, dimenticati che, via via, scorrono nell'aerea basilica fiorentina, accarezzando le «urne dei forti» cantate da Ugo Foscolo, le tombe dei "grandi" italiani, da Machiavelli a Galileo, da Michelangelo ad Alfieri. Ma non sono meno "grandi" quei novecento nomi che le mafie hanno strappato ai loro cari e al loro impegno per il Paese. E non lo sono le centinaia di familiari, papà, mamme, fratelli, figli, che riempiono la grande navata centrale. É la veglia di preghiera, il momento forte che anticipa e rafforza la Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime di mafia organizzata ogni anno da Libera e Avviso pubblico, nel primo giorno di primavera. Stagione di vita e di speranza. Oggi proprio i familiari apriranno il corteo che attraverserà Firenze a partire dalle 9. Firenze che quest'anno ricorderà i venti anni dalla strage mafiosa (e non solo...) di via dei Georgofili, 27 maggio 1993, l'anno delle bombe: il 14 maggio a Roma a Via Fauro, il 27 e 28luglio a Milano in via Palestro e a Roma a San Giovanni in Laterano e a San Giorgio al Velabro. E il 15 settembre l'uccisione di don Pino Puglisi. Ma anche l'anno dell'"invettiva' di Giovanni Paolo II ad Agrigento, nella Valle dei Templi. «Dio ha detto: non uccidere! L'uomo, qualsiasi agglomerazione umana o la mafia non può calpestare questo diritto santissimo di Dio...». Parole stampate sulla prima pagina del libretto che accompagna la veglia. Assieme a quelle di Benedetto XVI a Palermo nel 2010. «Non cedete alle suggestioni della mafia. La mafia è Iniziative ed eventi una strada di morte, incompatibile con il Vangelo». La risposta è nelle parole forti di Barbara, figlia di Bruno, falegname di Serra San Bruno in Calabria, ucciso dalla 'ndrangheta. «La rassegnazione non può vincere sull'impegno. Noi non abbiamo abbassato la testa dimenticando. Perché la memoria e l'impegno sono l'unico antidoto contro il rischio che quei fatti dolorosi possano ripetersi». Così, insiste guardando gli altri familiari, «noi cammineremo tra le famose bellezze di Firenze portando la bellezza dei fiori, i nomi dei nostri cari, cammineremo per la vita». Parole di vita e di speranza. «Ci sentiamo una grande famiglia con voi - riflette Mario Meini, vescovo di Fiesole, che rappresenta alla veglia l'arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori-. Non temete, non abbiate paura. Seguiamo l'esempio dei martiri, dei vostri familiari. Che sono una pietra miliare che ci indica il cammino. Certo non è facile ma ricordiamo che Cristo è nato per noi e se Lui è con noi chi potrà essere contro di noi? Non abbiate paura, la Pasqua di Resurrezione è vicina. Non abbiate paura sono parole di speranza e di benedizione». Una speranza che, sottolinea don Luigi Ciotti, presidente di Libera, «è fondata sul "noi" perché solo il "noi" può vincere la violenza, se no i vostri cari saranno uccisi una seconda volta». Oggi, aggiunge alzando il tono della voce, «Dio è contento perché gli abbiamo chiesto di accompagnare il nostro cammino e di essere segno di speranza e responsabilità». Oggi a camminare dietro la memoria e l'impegno dei tanti familiari saranno in centomila, provenienti da tutta l'Italia, ragazzi, famiglie, associazioni. Il "noi" che le mafie tanto temono. Pagina 10 LA PARTENZA ALLE 9 DALLA FORTEZZA DA BASSO Il corteo della Giornata della memoria e dell'impegno prende l'avvio alle 9 alla Fortezza da Basso. La conclusione allo stadio "Artemio Franchi", in viale Pierluigì Nervi, dove ci sarà la lettura dei nomi delle oltre 900 vittime delle mafie. In chiusura l'intervento di don Luigi Ciotti, presidente di Libera. E poi il concerto di Fiorella Mannoia. Nel pomeriggio, in varie luoghi della città, si terranno dei seminari sulle diverse tematiche legate alle mafie e alla legalità. Si va dal lavoro all'educazione, dalla "zona grigia" alla "musica contro le mafie", dalle "esperienze innovative con i ragazzi della giustizia minorile" alla corruzione, dai beni confiscati all'informazione, dall'etica professionale alle ecomafie, dalla sanità allo s ort, da "donne che resistono alle mafie" alla presentazione del primo "Dizionario enciclopedico di mafie e antimafia' (i luoghi si trovano sul sito di Libera). Nei giorni successivi sono previsti iniziative in moltissime città italiane, che culmineranno ìl 21 marzo, primo giorno dì primavera, giornata dedicata da diciotto anni alle vittime dì tutte le mafie. (A.M.M.) ©PoPROOUZQNE RISERVATA «Noi parenti tra dolore e speranza» DAL NOSTRO INVIATO A FIRENZE ANTONIO MARIA MIRA nche se loro sono morti la speranza della verità e della giustizia non muore mai». Anche se ti han no strappato un figlio o una sorella, anche se sono passati tan ti anni. Giustizia e verità per Simonetta, 11 anni, uccisa il 29 maggio 1982 nell'agguato camorrista al padre Alfonso Lamberti, procuratore di Sala Consilina. Dopo 31 anni il killer, Antonio Pignataro, pochi giorni fa ha deciso di raccontare tutto. «No, non ho mai perso la fiducia nella giustizia, ma dopo tanti anni per me è stato un colpo». Parla lentamente, Serena, sorella di Simonetta. «Ma anche io mi chiamo Simonetta, già Simonetta Serena Lamberti. Sono nataun anno dopo lamorte di mia sorella. E ho persa prima di conoscerla. Sono cresciuta senza lei ma col suo nome». Si interrompe, la voce le trema sul suo corpo esile. «Per tanti anni su mia sorella è calato il silenzio che uccide più dei proiettili. Mi Iniziative ed eventi La sorella di Simonetta Lamberti, uccisa a I I anni dai camorristi in un attentato al padre procuratore e i genitori di Lino Romano ucciso per sbaglio lo scorso ottobre hanno tolto un diritto. Mi mancava qualcosa, provavo dolore e rabbia per la mancanza di verità». Ma non si è arresa. «Dopo 27 anni ho detto basta! Ho deciso di parlare, di raccontare, di superare questo dolore che mi schiacciava. Per dare voce a mia sorella attraverso la mia voce. Parlando ai ragazzi di speranza». Ma le restava quel tarlo. «Avrei voluto conoscere i volti di chi aveva sparato. Per chiedere perché. Ora lo potrò fare, mi dovrà spiegare. Lo deve fare». E ai ragazzi che incontrerà, dirà: «Per me ci sono voluti 30 anni, ma voi ragazzi continuate a sperare. Per dare una senso a del- le morti che altrimenti non hanno senso». Verità e giustizia per lino Romano, 30 anni, ucciso per errore il 16 ottobre 2012 dai sicari della camorra che dovevano colpire un esponente di un clan rivale. Dopo cinque mesi chi ha sparato quei 14 colpi è stato catturato tre giorni fa. Papà Peppe e mamma Rita sono qui a Firenze, mano nella mano. Belle facce di gente per bene. Oggi sarà letto anche il nome di lino, l'ultimo del lungo elenco di più di 900 vittime delle mafie. «Siamo qui per rappresentare nostro figlio. Dove c'è il suo nome ci siamo noi e ci saremo sempre. Lino era un ragazzo semplice che amava la vita e merita che ora noi siamo qui a rappresentarlo». No, non senti parole di odio, ma solo tanta dolcezza e gentilezza. «Ringraziamolo Stato, le istituzioni, i carabinieri. Noi chiediamo solo giustizia e verità». Ma da genitori parlano ai ragazzi e non solo a loro. «State lontano dal male, studiate. E lo Stato li aiuti a trovare un lavoro. Solo così si salveranno». © RIPRODUZIONE RISERVATA Pagina 11 , ................:: : .. .. . ,,. : .. <• ,.: . : .. w . , :.. ,;..: >. . ..... ... .,:-. .:;; , ... , .. . .. . ,.. . , .:., <;.mx . ..:. .":, . *. ,...:., . .. ,' .. . .r ^ ... . .:. .. ::' '"• . . . .... . : . . .. : ,. .. :> ;3:Ï : j '• .. .:.,z? ..,. . ,... . . .. , . :;... , • . .: ;.. .. .:.'. .:...... .:... . ,.. . ,,,•..,,::, ...... .yï::. . :...:";' . . . .<.".: ::...;..... : .:..... . .: .. . ,.:. • .. :..:. <:: .•, , , ` ,`.w . ,:.' ..: : .; . . . . . ' '• 'v: : . : .. : . .. . : . ` i : .. :.. üs . . ^.? .. ' Iniziative ed eventi _ .. Pagina 12